COMUNE DI CORIGLIANO D’OTRANTO Provincia di Lecce Via Ferrovia, 10 – 73022 Corigliano d’Otranto (LE) C.F.: 83001150750 – Tel. 0836/320701 – fax 0836/320710 e-mail:direzione.segretario@comune.corigliano.le.it
Ufficio del Sindaco Prot. Al Direttore Generale dell’ASL Lecce Dr. Valdo MELLONE
e p.c. Alla Procura della Repubblica
Oggetto: Discarica sulla Falda Acquifera del Salento a Corigliano d’Otranto. In merito all’oggetto, si porta a conoscenza delle S.S.V.V. dell’avvenuta chiusura in data di ieri 1 Aprile 2014 della procedura di collaudo della discarica sulla falda acquifera del Salento a Corigliano d’Otranto, con consegna della stessa all’OGA di Lecce. Ciò rende di fatto possibile l’immediato conferimento di rifiuti in discarica e non tiene in minimo conto né le diffide intimate da questa amministrazione comunale in data 18/03/2014 avverso tutti i soggetti coinvolti nel procedimento autorizzativo e di collaudo oltre che l’Acquedotto Pugliese che dalla falda estrae il 90% dell’acqua potabile salentina, né tantomeno le praticabili soluzioni alternative da noi proposte e positivamente recepite dalla Regione Puglia con propria nota a firma dell’Assessore Regionale Nicastro e dei dirigenti Campobasso (Settore Bonifiche) e Antonicelli (Settore Ambiente) del 24/03/2014. A tale proposito l’Amministrazione Comunale di Corigliano d’Otranto intende ribadire anche alle S.S.V.V. quanto già esposto nelle diffide circa: l’inaccettabilità dell’entrata in esercizio della discarica “Scomunica” poiché posizionata sulla falda acquifera da cui emunge acqua l’intero Salento, in totale contraddizione con la normativa europea, con la legislazione nazionale (il DLGS 152/2006 che impone di determinare le zone di rispetto intorno alle falde idriche sulla base della vulnerabilità dell’acquifero nella specifica situazione in oggetto) e con lo stesso Piano di tutela delle acque della stessa Regione Puglia, che sottopone a vincolo idrogeologico assoluto l’intero territorio di Corigliano d’Otranto vietando le attività di gestione di rifiuti e l’apertura di discariche, per poi derogare a tale vincolo sulla base di una procedura di VIA che ha