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Il piatto piange

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GS1 Italy

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In 100 grammi di kebab i consumi medi degli italiani

Nel corso del 2022 gli italiani hanno stretto la cinghia anche sull’apporto nutritivo della loro alimentazione domestica. Infatti, per la prima volta nella storia dell’Osservatorio Immagino, mostrano un trend annuo negativo ben sei dei sette parametri nutrizionali presenti sulle etichette e rilevati in questo monitoraggio. E il restante valore è a crescita zero. Dunque, incrociando le informazioni presenti sulla tabella nutrizionale di 78.581 prodotti alimentari confezionati venduti in supermercati e ipermercati

(di cui 48.131 riportano anche il dato sul contenuto di fibre) con i loro dati di vendita, il metaprodotto Immagino relativo al 2022 appare più “leggero” di quello dell’anno precedente. Il valore che riassume questo trend è quello dell’apporto calorico che è diminuito del -1,1% su base annua, scendendo a 177,9 calorie per 100 g/100 ml. Un andamento che conferma una tendenza in corso da alcuni anni. Questo risultato è principalmente legato ai minori consumi di alcune categorie, come l’olio di semi, l’olio extravergine di oliva, lo zucchero, le farine/

PIl metaprodotto Immagino

Il metaprodotto Immagino è un prodotto statistico disegnato dall’Osservatorio Immagino calcolando la media ponderata dei contenuti dei nutrienti indicati sulle etichette nutrizionali di 78.581 prodotti, appartenenti principalmente ai reparti delle bevande, della drogheria alimentare, del fresco e del freddo. Nel caso delle fibre l’analisi ha riguardato solo i 48.131 prodotti che indicavano questi componenti in etichetta.

miscele, le uova, la maionese, il burro, i biscotti tradizionali, l’olio di oliva, le mozzarelle e il latte fresco.

La componente più importante del metaprodotto Immagino sono i carboidra- ti, che contribuiscono con 19,5 g e che, rispetto al 2021, hanno subìto un calo del -0,5%. Un trend che si spiega con la contrazione degli acquisti di diverse categorie di prodotti (come zucchero, farine/miscele, biscotti tradizionali, riso bianco, pizze surgelate e panettoni), bilanciato comunque da un aumento dei consumi di altri prodotti, come la pasta di semola, le caramelle, gli alimenti per sportivi, le bevande base thè e le piadine. Andando ad approfondire la sola componente di zuccheri, emerge che ha perso un -1,0%, attestandosi a 7,4 g nel metaprodotto Immagino. L’impatto maggiore si deve all’andamento di alcune categorie, come zucchero, latte fresco, biscotti tradizionali, nettari e simili, latte Uht, panettone, confetture e spalmabili base frutta.

La combinazione media dei valori di carboidrati, zuccheri, proteine, grassi, grassi saturi, fibre e calorie di un numero così rappresentativo di referenze consente all’Osservatorio Immagino di mettere a fuoco l’evoluzione nella formulazione dei prodotti di food & beverage commercializzati in Italia nel canale ipermercati e supermercati.

I dati sono riferiti all’anno terminante a dicembre 2022 rispetto all'anno terminante a dicembre 2021.

Secondo nutriente per rilevanza nel metaprodotto Immagino (8,8 g) ma primo per entità del calo rispetto al 2021 (-2,3%) sono i grassi.

Il loro apporto all’alimentazione degli italiani si è ridotto soprattutto per effetto del minore acquisto di alcuni prodotti, come l’olio di semi, l’olio extravergine d’oliva, la maionese, il burro, l’olio di oliva, le uova, le mozzarelle, i biscotti tradizionali e le paste filate uso cucina. Se analizziamo solo la componente dei grassi saturi emerge come il loro peso sul metaprodotto Immagino si sia ridotto del -2,0% nel corso del 2022, scendendo a 2,9 g e accentuando il trend di contrazione registrato nel 2021. Un risultato dovuto ai minori consumi

Informazioni relative alle tabelle nutrizionali di 78.581 prodotti; il contenuto di fibre è definito su 48.131 prodotti di burro, olio di semi, olio extravergine di oliva, mozzarelle, paste filate uso cucina e latte fresco.

Cambio di direzione nel 2022 per le fibre: se tra gennaio e dicembre 2021 erano aumentate del +2,3%, nel 2022 hanno perso un -0,4% attestandosi a 2,1 g nel metaprodotto Immagino. Un lieve calo legato alla spinta negativa dei minori consumi medi di prodotti come farine/miscele, frutta e vegetali surgelati, legumi secchi, pasta integrale/farro/kamut/base legumi e fette biscottate. Al contrario, è aumentato il ruolo delle fibre nei prodotti per l’alimentazione sportiva, nei legumi conservati, nella pasta di semola e nei primi piatti pronti. Unico nutriente a non registrare un trend annuo negativo sono le proteine: dopo il -1,2% del 2021, hanno chiuso l’anno successivo in sostanziale stabilità (-0,1%), con un valore medio di 6,6 g nel metaprodotto Immagino. Un risultato frutto della dinamica tra le categorie in calo (come uova, mozzarelle, farine/ miscele, latte fresco, paste filate uso cucina e latte Uht) e quelle in aumento, ossia prodotti per l’alimentazione sportiva, pasta di semola, dessert freschi monoporzione, terza lavorazione bovino, affettati e fagioli conservati.

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