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Lotto (col lattosio)

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GS1 Italy

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Iprodotti alimentari che si rivolgono principalmente a chi presenta un’intolleranza alimentare, ma che spesso finiscono nel carrello della spesa anche di persone che non ne soffrono, continuano a incontrare il consenso dei consumatori. Analogamente a quanto è avvenuto in tutti i panieri monitorati dall’Osservatorio Immagino, anche in questo caso il 2022 si è chiuso con un aumento delle vendite in valore e una diminuzione di quelle in volume. Ma il dato tendenziale di queste ultime è stato il più basso tra i nove “carrelli della spesa” rilevati (-3,3%) e in un caso, quello dei prodotti “senza lattosio”, i volumi sono risultati in crescita rispetto al 2021.

trend vendite volume -3,3% pressione promo 27,6% trend vendite valore +6,0%

Il mondo delle intolleranze

Sono compresi in questo mondo un insieme di prodotti che presentano in etichetta o sul packaging i claim e i loghi correlabili al tema delle intolleranze alimentari. Nello specifico: “senza glutine” (crossed grain logo), “senza glutine” (claim), “senza lattosio”, “senza latte”, “senza lievito”, “senza uova”. Per rappresentare questo fenomeno sono stati analizzati gli 82.635 prodotti dell’Osservatorio Immagino che rappresentano il totale food, esclusi quelli appartenenti ai comparti acqua e alcolici. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all'anno terminante a dicembre 2022 rispetto all’anno terminante a dicembre 2021.

Nel corso del 2022 il sell-out dei 10.736 privi di un allergene (come glutine, lattosio o uova) e che lo dichiarano in etichetta è aumentato del +6,0%, raggiungendo i 4,6 miliardi di euro. È stata soprattutto la componente della domanda a trainare il mercato (+4,6%), mentre quella dell’offerta è stata più tiepida (+1,4%). Tra i sei claim monitorati il più importante in termini di assortimento a scaffale (8.450 referenze) e di sell-out (oltre 3,1 miliardi di euro) è “senza glutine”, arrivato a rappresentare il 10% circa di quota sulla numerica totale del food rilevata dall’Osservatorio Immagino e sul suo giro d’affari complessivo. Rispetto al 2021, nei 12 mesi successivi ha visto aumentare del +3,4% il giro d’affari mentre ha fatto registrare un calo del -4,4% dei volumi venduti. La componente pull è rimasta positiva (+3,6%), mentre quella push è stata lievemente negativa (-0,2%). A contribuire principalmente alla perdita di volumi sono stati gli affettati, la maionese, le patatine, uova di Pasqua e i würstel (ossia in generale i prodotti indulgence). A completare lo scenario dei prodotti gluten free c’è il logo “senza glutine”, rilasciato dall’Associazione italiana celiachia (AIC). Rilevato su 1.962 prodotti che nel 2022 hanno sfiorato i 658 milioni di euro di sell-out, ha registrato una delle performance più negative di questo paniere: ha perso il -7,0% dei volumi venduti rispetto al 2021, probabilmente a causa dell’aumento dei prezzi, che ne ha accresciuto il sell-out del +2,8%. Quanto alle componenti di mercato quella pull (+2,2%) è stata più dinamica di quella push (+0,6%).

(rispettivamente +6,3% e +5,8%).

Indicatori annui tutti positivi, invece, per il secondo paniere più rilevante nel mondo dei prodotti per intolleranze alimentari: quello del ”senza lattosio”, claim individuato su 2.560 prodotti che hanno messo a segno nel 2022 una robusta crescita a valore (+12,1%), superando gli 1,8 miliardi di euro di sell-out. Il momento felice di questo paniere è confermato dall’aumento delle vendite in volume (+2,1%), con dessert freschi, formaggi grana e simili, yogurt funzionale, bevande base latte Uht e integratori tra le categorie con le maggiori crescite in quantità. Alla performance positiva del senza lattosio hanno contribuito sia la componente di domanda sia quella di offerta, entrambe in espansione

Diversa la situazione del claim ”senza latte”: i 484 prodotti che lo riportano in etichetta sono risultati stabili a valore (+0,4%), con 259 milioni di euro di sell-out, ma hanno vissuto un forte calo a volume (-7,2%), determinati in particolare dalla contrazione delle quantità vendute di affettati, würstel e merendine. A incidere su questo trend è stata soprattutto la contrazione della componente di domanda (-3,7%) a cui si è contrapposta la crescita di quella di offerta (+4,1%). È imputabile soprattutto all’aumento dei prezzi l’espansione del giro d’affari dei 250 prodotti contrassegnati dal claim ”senza lievito” (+3,2% rispetto al 2021), che hanno superato i 52 milioni di euro di sell-out ma hanno perso il -2,2% a volume, in particolare nel mondo delle farine/ miscele. Tra le due componenti di mercato la domanda è stata più vivace dell’offerta (rispettivamente +2,4% e +0,8%).

Ultimo claim per presenza sul mercato è “senza uova”, con 172 prodotti per circa 24 milioni di euro di sell-out 2022. Rispetto all’anno precedente ha aumentato il valore delle vendite del +5,0% ed è anche riuscito a tenere le quantità vendute (+0,7%), grazie soprattutto alla crescita a volume di pasta fresca non ripiena, biscotti salutistici e maionese. Oi

I NUMERI DEL MONDO INTOLLERANZE: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE

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