Oi
2018 ¡①Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani.
Oi 2018 • 1 Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani Questa pubblicazione propone i risultati della terza edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che incrocia le informazioni riportate sulle etichette dei 91 mila prodotti digitalizzati a dicembre 2017 - diventati già 95 mila a marzo 2018 - dal servizio Immagino di GS1 Italy (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni Nielsen su venduto (retail measurement service), consumo (consumer panel) e fruizione dei media (panel TV - Internet). L’Osservatorio Immagino inaugura così un modo nuovo di guardare i fenomeni di consumo nel nostro paese, misura quelli emergenti, identifica i segmenti di popolazione che li determinano e fornisce al sistema del largo consumo un patrimonio informativo prezioso per soddisfare sempre meglio i consumatori.
osservatorioimmagino.it #osservatorioimmagino
Ideazione Marco Cuppini - GS1 Italy Leftloft Design Leftloft Illustrazioni Nerdo Redazione Manuela Soressi Ricerca Samanta Correale - GS1 Italy Romolo de Camillis - Nielsen Nicola De Carne - Nielsen Guido Dinardo - Nielsen Coordinamento Laura Perrone - GS1 Italy Social media Sara Manazza - GS1 Italy Segreteria Chiara Sironi - GS1 Italy
Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato e contribuito a vario titolo alla realizzazione di questa pubblicazione.
Indice
Fenomeni
Speciali
Presentazioni
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L’Osservatorio Immagino 2018 • 1
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Introduzione di Marco Cuppini
8
Il metaprodotto · Forza panino!
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I consumi degli italiani raccontati dalle etichette dei prodotti
Il richiamo dell’italianità · L’Italia chiamò!
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Il mondo del free from · Mai più senza "senza"
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Il mondo del rich-in · L’importante è la salute
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Il tema delle intolleranze · Intollerante all you can eat
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Lifestyle · Oh mio bio!
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Il mondo di loghi e certificazioni · Oltre i loghi comuni
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Il tema del cura persona · Senza ialuronico? Ma per karité!
33
Gli ingredienti benefici · Health appeal
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Gli approfondimenti di questa edizione
La prima colazione · La colazione del campione
38
Le famiglie consolidate · Ritratto di famiglia (con figli)
42
I golden shopper · I consumi siamo noi
46
Cura casa green · Bella casa, è green?
50
Metodologia
54
Chi siamo
60
Oi 2018 • 1 - Presentazioni
Alberto Frausin — presidente GS1 Italy Il nuovo storytelling dei consumi Quando è nato, un anno fa, l’Osservatorio Immagino ha
È questo doppio binario che consente all’Osservatorio
colmato in modo inedito e intelligente un “vuoto”, prima di
Immagino di elaborare una lettura unica e articolata della
tutto culturale. Infatti, ha introdotto un nuovo modo di leg-
società dei consumi e di fornire alle aziende di produzione e
gere l’andamento e l’evoluzione del largo consumo in Italia
distribuzione un kit di insight preziosi per seguire e collegare
a partire dalle informazioni che tutti abbiamo sotto gli oc-
in modo trasversale i trend in atto nella realtà italiana. E
chi: quelle presenti sulle etichette dei prodotti che vengono
avere gli strumenti per leggere la realtà è il primo, impre-
acquistati nei punti vendita della distribuzione moderna.
scindibile, passo per prepararsi al domani. Perché il futuro
Nessuno lo aveva mai fatto prima.
è (già) adesso.
Giunto alla sua terza edizione, l’Osservatorio Immagino continua a restare fedele alla sua mission: quella di raccontare i consumi degli italiani, monitorando, semestre dopo semestre, i fenomeni più rilevanti e approfondendo i trend più interessanti. E lo fa evolvendo ed ampliando continuamente la sua base statistica di oltre 84 mila prodotti, che rappresentano l’80% delle vendite di supermercati e ipermercati italiani. Il progetto Immagino, da cui derivano questi dati, è oggi arrivato a coinvolgere 1.500 aziende industriali e 27 operatori della distribuzione, sia fisica che virtuale. L’Osservatorio Immagino si conferma come un insostituibile punto di riferimento per tutti gli attori della supply chain a cui offre una solida base di informazioni su cui poter costruire o ripensare le proprie attività nel mass market. Ma non solo. Edizione dopo edizione, l’Osservatorio Immagino sta contribuendo a costruire lo storytelling dei consumi nella civiltà dell’informazione. E lo fa in una doppia accezione. In prima battuta analizzando e presentando come le aziende “raccontano” i loro prodotti attraverso quel capillare mezzo di comunicazione che è l’etichetta. E poi, in seconda battuta, correlando le scelte attuate dalle aziende in tema di indicazioni e claim presenti on pack con le preferenze di acquisto mostrate dagli italiani.
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Oi 2018 • 1 - Presentazioni
Giorgio Santambrogio — presidente ADM
Aldo Sutter — presidente IBC
Anche con questa terza edizione l’Osservatorio Immagino
L'Osservatorio Immagino è diventato una lente di osserva-
Nielsen GS1 Italy ci apre la porta della casa degli Italiani,
zione dei cambiamenti in atto nel settore dei beni di largo
consentendoci di vederne tutte le evoluzioni nei comporta-
consumo.
menti d’acquisto e di consumo, attraverso nuove chiavi di
Scorrendo le sue evidenze, si colgono tendenze che via via
lettura che possono fare la differenza rispetto alle letture
si vanno consolidando - salutismo, naturalità, valore del
del passato.
contenuto di servizio, attenzione per la sostenibilità, ... -
È infatti questa un’opportunità straordinaria nella fase di
insieme a segnali più deboli che sarà interessante monito-
cambiamento che stiamo vivendo. Tecnologia, e-commerce
rare con l’obiettivo di intercettare le tendenze in divenire.
e nuovi stili di vita sono le grandi sfide che la Distribuzione
È dunque uno strumento di particolare valore operativo per
deve affrontare: avere a disposizione uno strumento come
le funzioni aziendali che studiano i mercati e individuano le
l’Osservatorio Immagino può rappresentare un fattore criti-
soluzioni per competere al meglio nelle diverse categorie.
co di successo per chi riuscirà a utilizzarlo nel modo migliore.
Si tratta però anche di uno strumento che per le sue caratteristiche si presta a un utilizzo divulgativo su più vasta scala, utile per imporre all’attenzione degli stakeholder il mondo dei beni di consumo e la sua rilevanza nel contesto della società e del sistema economico italiano. Un prodotto, quindi, perfettamente sinergico con l’attività di valorizzazione dell'Industria dei beni di consumo svolta da IBC.
Giovanni Fantasia — amministratore delegato Nielsen Italia
Bruno Aceto — ceo GS1 Italy
Nato come racconto inedito di interesse generale,
traguardo lo raggiunge l’Osservatorio Immagino in ogni
l’Osservatorio Immagino è un alleato sempre più strate-
edizione, grazie ai dati dei 95 mila prodotti digitalizzati
gico per i “Mad Men” del largo consumo, dai pack designer
da Immagino e soprattutto grazie alle oltre 1.500 aziende
ai category manager. Dopo il dettaglio geografico, intro-
“pioniere dell’innovazione” che utilizzano Immagino e che
duciamo un approfondimento sul consumatore, svelando
insieme hanno rivoluzionato il sistema di scambio delle im-
come certi trend siano “senza età”.
magini e delle informazioni di prodotto nel largo consumo.
I big data se utilizzati bene possono portare ovunque, anche a scoprire i consumi di una popolazione. Questo
Con l’Osservatorio Immagino cerchiamo di dare ai fenomeni una prospettiva più ampia: non più l’analisi per singola categoria, bensì per ingrediente, per claim, e ancor per stile e momento di consumo.
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Oi 2018 • 1 - Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
L’Osservatorio Immagino
Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani Oggi l’informazione è la nuova materia prima delle aziende.
e i punti di vendita e le marche dispongono di strumenti
Infatti, anche grazie alle tecnologie digitali, il data mana-
informativi importanti per costruire una relazione di valore
gement consente di migliorare l’efficienza, ridurre i costi,
con loro: “informare bene” è oggi una delle mission costitu-
aumentare il livello di servizio al consumatore.
tive per le imprese.
Un consumatore che è immerso appieno in questa rivoluzione dell’informazione “fluida”: disponibile in qualunque
Mancava ancora, tuttavia, una misurazione reale del
momento, in qualunque luogo e in quantità inimmaginabili
rapporto tra informazione ricercata e risultati di mercato.
fino a qualche anno fa. Accanto alla rivoluzione digitale il
Per colmare questo vuoto, nasce l’Osservatorio Immagino
consumatore risponde poi agli stimoli della cultura alimen-
Nielsen GS1 Italy: attraverso l’integrazione tra le oltre 100
tare e delle scoperte scientifiche su come il cibo influenzi la
variabili (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certifica-
salute e il benessere.
zioni, claim e indicazioni di consumo) registrate da Immagino sulle etichette dei prodotti già digitalizzati - 91 mila a
6
L’informazione sui prodotti alimentari diventa così un ele-
dicembre 2017, diventati già 95 mila a marzo 2018 - da un
mento fondamentale e l’etichetta è il primo posto “fisico”
lato e i dati Nielsen di venduto (retail measurement servi-
per entrare in contatto con il consumatore, educarlo e sod-
ce), consumo (consumer panel) e di fruizione media (panel
disfare la sua esigenza di informazioni complete e traspa-
TV-Internet) dall’altro, apre la strada ad un modo nuovo
renti. Le persone sono alla ricerca di punti di riferimento
di guardare i fenomeni di consumo nel nostro paese.
Oi 2018 • 1 - Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
La terza edizione Questa terza edizione dell’Osservatorio Immagino raccoglie i dati del 2017. È stata realizzata su una base di 84.450
COPERTURA REPARTI
prodotti del largo consumo nata dal confronto tra i 91 mila prodotti della banca dati Immagino a dicembre 2017 e i prodotti in vendita nella grande distribuzione rilevati da
Totale largo consumo confezionato
80%
Bevande
84%
Carni
68%
Nielsen. Questi prodotti alla base dell’Osservatorio Immagino nell’anno 2017 hanno sviluppato circa 34,4 miliardi di euro di vendite, pari all’80% di quanto venduto nel totale mercato del largo consumo in Italia da ipermercati e
Cura casa
82%
Cura persona
87%
Drogheria alimentare
85%
Freddo
86%
supermercati. Con l’obiettivo di continuare ad estendere progressivamente l’osservazione ad un insieme di prodotti sempre più ampio.
Fresco
79%
Ortofrutta
27%
Pet care
90%
Difatti la prima edizione dell’Osservatorio Immagino raccoglieva i dati dell’anno 2016, su una base di prodotti del largo consumo che ammontava a 58 mila (dal confronto tra gli 80 mila prodotti allora digitalizzati da Immagino e
l’Albero delle categorie ECR, si evidenzia una copertura
quelli in vendita rilevati da Nielsen).
differente a seconda del reparto considerato. Il pet care è
A marzo 2018 sono ormai 95 mila i prodotti digitalizzati
arrivato al 90% e settori come il cura persona e il freddo
da Immagino.
sono prossimi a raggiungere questo stesso livello di coper-
Declinando i prodotti Immagino all’interno dei reparti in
tura. Il dato più basso è relativo ai settori dell’ortofrutta e
cui si segmenta il largo consumo confezionato, secondo
delle carni confezionate.
Si tratta di un patrimonio informativo unico per condivide-
il “senza glutine” o “senza olio di palma” e quelli arricchiti,
re, secondo l’approccio precompetitivo proprio di GS1 Italy,
come crescono l’universo veg e il biologico, qual è il profilo
informazioni di scenario utili alle aziende, alle terze parti, a
di consumo di chi è sensibile alle intolleranze alimentari o
istituzioni e consumatori.
all’italianità dei prodotti. L’Osservatorio Immagino monitora non solo il mondo alimentare, ma anche l’universo del
L’Osservatorio Immagino è uno studio che monitora feno-
cura persona, analizzando alcune caratteristiche come il
meni di consumo nuovi e inesplorati fino ad oggi. Ogni sei
cruelty free, l’uso della bandiera italiana, la certificazione
mesi (dati a giugno e dicembre), in formato cartaceo e
Ecocert.
digitale, fornisce e aggiorna le informazioni relative al set di fenomeni più interessanti e al loro trend nel tempo, e si
Grazie alla collaborazione delle imprese del largo consumo
arricchisce ad ogni edizione di nuovi approfondimenti.
e al continuo miglioramento del suo livello di copertura dei
Utilizzando il codice a barre GS1 (ex EAN) per identificare
prodotti di largo consumo, l’Osservatorio Immagino aiuterà
i prodotti e attraverso l’incrocio delle informazioni di
a tenere sotto costante controllo la dinamica dei comporta-
etichetta con i dati Nielsen, l’Osservatorio Immagino con-
menti del consumatore e ad identificare i nuovi trend di con-
sente di misurare fenomeni di consumo emergenti e identi-
sumo e di offerta soggetti a veloci cambiamenti nel tempo.
ficare i segmenti di popolazione che li determinano. Si scopre così qual è il consumo di prodotti free from, come
7
2018 · 1
Oi 2018 • 1
Conoscere, capire, scegliere per trovarsi pronti Marco Cuppini — research and communication director GS1 Italy
C
onoscere, capire, scegliere: questo sintetico per-
di fare innovazione vera. Come non basta fare del “marketing
corso possono farlo le aziende nei confronti dei
dei claim”, strillando in etichetta la presenza (o l’assenza!!)
turbolenti mutamenti delle tendenze di consumo
di un ingrediente per incontrare i gusti del consumatore.
come può farlo il cliente/consumatore davanti ad un’offerta
Dall’altra parte il rischio è di costruire assortimenti inse-
che muta velocemente.
rendo i prodotti di cui sopra in maniera indiscriminata;
Chi influenza chi? È una domanda tanto vecchia a cui però
questo fenomeno lo abbiamo chiamato “scaffali in over-
è difficile dare una risposta certa. Il tempo in cui c’era solo
booking”. Strategie di brevissimo, che confondono e non
una comunicazione unidirezionale è passato. Oggi il rap-
creano vantaggi competitivi duraturi.
porto marca-consumatore da verticale è diventato oriz-
Il lavoro del produttore e del distributore di successo è
zontale; chi compra trova e condivide in maniera autonoma
molto più difficile. Le aziende devono trovarsi pronte con
le informazioni sui prodotti che gli interessano. Il percorso
le soluzioni più giuste per dare risposte adeguate.
che precede il consumo è diventato molto più complesso: si vede uno spot, ci si informa su internet, si leggono le etichette per conoscerne gli ingredienti e l’apporto calorico, si confrontano alternative, magari si legge una recensione, se ne parla con gli amici. Anche le aziende hanno oggi molti più strumenti per capire le nuove tendenze e dare le risposte più adeguate. L’Osservatorio Immagino ha questa ambizione: fornire nuovi punti di vista per comprendere gli andamenti dei mercati e offrire ciò che il consumatore vuole. Ma attenzione, qui ci sono dei rischi: dare risposte indifferenziate. Prodotti uguali a tanti altri, su scaffali uguali a tanti altri. Il primo fenomeno riguarda l’innovazione di prodotto. Non basta mettere in una nuova ricetta curcuma o zenzero – per seguire le ultime tendenze – per poter dire
9
Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
CARBOIDRATI
20,7 g
DI CUI ZUCCHERI
8,3 g
PROTEINE
6,3 g FIBRE
1,9 g GRASSI
8,7 g DI CUI GRASSI SATURI
2,9 g
10
Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
METAPRODOTTO
Forza panino! Raccontaci cosa mangiano gli italiani
L’
Osservatorio Immagino mo-
visto salire i grassi totali (+0,8%) e le
Le novità del 2017 sono due: l’inver-
nitora le tabelle nutrizionali
calorie (+0,3 %).
sione di tendenza della componente
presenti su 47 mila prodotti
Alcuni di questi fenomeni confermano
dei grassi totali, in crescita (+0,8%),
alimentari di largo consumo, venduti
una tendenza già rilevata dalle due
mentre nell’anno precedente era
in supermercati e ipermercati di tutta
precedenti edizioni dell’Osservatorio
diminuita (-1,1%), e la frenata nella
Italia. Il rilevamento e l’elaborazione
Immagino, a riprova dell’esistenza di
riduzione del contenuto di zuccheri
statistica di queste informazioni -
trend consolidati e radicati.
(-0,2% contro -1,8% del 2016).
obbligatorie sulle confezioni in com-
Le componenti più dinamiche del 2017
mercio - consentono di misurare i
sono state le fibre, che, sebbene abbia-
cambiamenti negli apporti calorici e nei contenuti di macronutrienti (come proteine, zuccheri e grassi) ma anche di rilevare le nuove tendenze alimentari degli italiani. Nel corso del 2017 il metaprodotto Immagino si è arricchito ulteriormente di fibre (+1,3%) e di proteine (+0,7%), ha ridotto ancora gli zuccheri (-0,2%) e i grassi saturi (-0,6%), ha cominciato a perdere carboidrati (-0,2%) e ha
P
“Aumentano
grassi totali e calorie: colpa anche dell'effetto sui consumi di un'estate molto calda
„
no rallentato il trend espansivo rispetto all’anno precedente (+1,3% contro +3,7%), sono rimaste le best performer quanto a crescita media. La diffusione delle fibre si collega all’aumento dei consumi di prodotti alimentari situati nell’area del naturale e del salutistico, come la pasta integrale, di farro o di kamut, le fette biscottate integrali, il pane industriale fatto con farine speciali, i biscotti arricchiti e integrali,
Il metaprodotto Immagino
Il “metaprodotto” è un prodotto statistico disegnato
La combinazione media dei valori di carboidrati,
dall’Osservatorio Immagino calcolando la media
zuccheri, proteine, grassi, grassi saturi, fibre e calorie
ponderata dei contenuti dei nutrienti indicati sulle
di un numero così rappresentativo di item consente
etichette nutrizionali di 47 mila prodotti tra quelli
di mettere a fuoco l’evoluzione nella formulazione
appartenenti principalmente ai reparti delle bevande,
dei prodotti di food & beverage commercializzati in
della drogheria alimentare, del fresco e del freddo. Nel
Italia nei canali ipermercati e supermercati. I dati
caso delle fibre l’analisi ha riguardato solo i 29.550
sono riferiti all’anno 2017 e i dati di trend confrontano
prodotti che indicavano queste componenti in etichetta.
l’anno 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
11
Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
i legumi e i vegetali, la frutta secca.
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO IMMAGINO (100 G/ML)
Quanto invece alle proteine, l’altro nutriente che ha chiuso il 2017 in crescita (ma anch’esso in modo meno brillante rispetto al 2016), i risultati sono
METAPRODOTTO IMMAGINO
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2017 VS 2016
TREND % VALORI MEDI 2016 VS 2015
185,5
0,3
0,3
6,3
0,7
2,1
20,7
-0,2
0,9
8,3
-0,2
-1,8
8,7
0,8
-1,1
2,9
-0,6
-0,8
1,9
1,3
3,7
collegati all’aumento del consumo di alimenti a forte valore proteico, come
Energia (kcal)
le uova e il pesce, i salumi e i formaggi, il tonno e lo yogurt greco, e di altri prodotti che ne sono una buona fonte, come i prodotti da forno integrali, la pasta di semola, integrale o arricchita, le pizze surgelate, il pane e i suoi sostitutivi fatti con farine integrali e speciali, i primi piatti pronti freschi. Ed è sempre l’analisi dei cambiamenti
Proteine (g) Carboidrati (g) di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g)
nel carrello della spesa degli italiani a dar ragione della crescita dell’apporto
Fibre (g)
energetico del metaprodotto Immagino, arrivato a una media di 185,5 calorie ogni 100 grammi. Sono stati, infatti,
mi consumati di olii (sia extravergine sia
spalmabili e biscotti frollini classici.
i maggiori consumi di prodotti da
di semi di girasole e di arachide), biscotti,
Per gli zuccheri, la contrazione media
forno nell’area della prima colazione e
tavolette di cioccolato, uova, maionese,
registrata nel 2017 si deve soprattutto
del fuoripasto, di olio extravergine di
sughi pronti e gelati a determinare la lie-
ai minori volumi di latte, creme spal-
oliva, di sostitutivi del pane, di pasta e
ve crescita del contenuto medio di grassi.
mabili dolci, yogurt funzionali e magri,
di gelati – trainati anche da un’estate
La parallela riduzione del valore medio
bevande gassate e dolcificanti. A questi,
con temperature sopra la media – a
dei grassi saturi si collega al calo nei
per quanto riguarda la lieve flessione
far salire il valore calorico medio.
consumi di latte e burro, in particolare,
dei carboidrati, va aggiunta la farina
Così come è stato l’incremento nei volu-
ma anche a quello di creme alimentari
tradizionale. Oi
I metaprodotti dei reparti merceologici IL PESO DEI REPARTI MERCEOLOGICI PESO % VENDITE IN VALORE
Metaprodotto Immagino Bevande Drogheria alimentare Freddo Fresco
100,0 7,2 53,1 8,7 27,4
A
lla “costruzione” del meta-
crescita dell’1,3% del valore energetico
prodotto Immagino concor-
medio, in netta controtendenza rispet-
rono 47 mila prodotti di largo
to al -0,1% registrato dall’Osservatorio
consumo che appartengono a tutte le
Immagino per l’intero 2016.
tipologie di acquisti presenti nel carrel-
Cambio di direzione, rispetto all’anno
lo della spesa come ad esempio la dro-
precedente, anche per il contenuto di
gheria alimentare, le bevande, gli ali-
zuccheri dei prodotti della drogheria
menti freschi e surgelati. Ovviamente
alimentare. Se nel 2016 il valore medio
anche questi singoli comparti eviden-
degli zuccheri era sceso dell’1,6%, nel
ziano le tendenze generali sintetizzate
corso del 2017 è invece salito dello
nel metaprodotto ma ognuno di essi le
0,9%. Un trend che va inserito nella
esprime con toni e ritmi peculiari.
nuova composizione del carrello della spesa, in cui i consumatori hanno au-
12
Drogheria alimentare
mentato il peso di prodotti più edoni-
I 29.500 prodotti della drogheria ali-
stici (come biscotti arricchiti, prodotti
mentare monitorati dall’Osservatorio
di pasticceria, merendine, snack dolci,
Immagino hanno visto crescere l’appor-
cioccolato) alla ricerca di una mag-
to calorico, arrivato a un valore medio
giore gratificazione.
di 284,5 calorie ogni 100 grammi. Il
Il maggior acquisto di queste tipologie
bilancio del 2017 si chiude con una
di prodotti si riflette anche nella cre-
Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DELLA DROGHERIA ALIMENTARE (100 G/ML)
drogheria alimentare Il metaprodotto della drogheria alimentare comprende categorie come pasta, riso,
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2017 VS 2016
TREND % VALORI MEDI 2016 VS 2015
284,5
1,3
-0,1
Proteine (g)
6,2
0,5
1,8
Carboidrati (g)
36,2
0,6
1,4
12,0
0,9
-1,6
12,4
2,2
-2,5
3,2
0,5
-2,9
2,9
0,7
3,3
DROGHERIA ALIMENTARE
condimenti, sughi, vegetali in scatola, prodotti da forno ed è stato calcolato su 29.500 prodotti su cui è presente la tabella
Energia (kcal)
nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 20 mila prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2017 e i dati di trend confrontano l’anno 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
scita del valore medio dei grassi totali
Nel corso del 2017 è risultato in au-
Fresco
(+2,2%) e di quelli saturi (+0,5%), dopo
mento anche il contenuto di proteine
Tra gli universi alimentari del largo
un 2016 in cui entrambi gli indicatori
e quello di carboidrati, benché per en-
consumo il fresco è quello con i pro-
erano invece di segno negativo.
trambi il tasso sia stato decisamente
dotti più “leggeri”: infatti l’apporto
più contenuto rispetto al 2016: +0,5%
energetico medio è di 142,1 calorie ogni
per le proteine (contro il +1,8% dell’an-
100 grammi, inferiore di circa il 23%
no precedente) e +0,6% per i carboi-
rispetto al valore del metaprodotto
drati (+1,4% nel 2016).
Immagino. Oltretutto nel corso del
Continua, intanto, l’avanzata delle
2017 questo valore è andato calando
fibre, che sono arrivate a pesare in
dello 0,9%. Un cambio di passo rispetto
media per il 2,9% sull’apporto nutrizio-
al +0,4% registrato nel 2016, che si
nale dei prodotti di drogheria. Le fibre
spiega anche con la diminuzione delle
si confermano, quindi, un componente
vendite di alimenti a grande densità
apprezzato dai consumatori, anche
energetica, come burro e margarina.
se la loro avanzata rallenta: nel 2017
Rispetto al totale food, l’area dei
hanno segnato un +0,7% contro il
prodotti freschi è quella dove emerge
+3,3% del 2016.
in modo più significativo la tendenza
“Nel carrello
fanno capolino anche prodotti più edonistici che offrono una maggiore gratificazione
„
fresco Il metaprodotto del fresco comprende categorie come latte, yogurt, formaggi,
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DEL FRESCO (100 G/ML) VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2017 VS 2016
TREND % VALORI MEDI 2016 VS 2015
Energia (kcal)
142,1
-0,9
0,4
Proteine (g)
10,2
0,7
0,9
5,1
-1,1
0,6
2,8
-3,4
-2,1
9,0
-1,8
0,1
4,4
-2,3
-0,2
0,4
0,8
9,4
FRESCO
salumi e uova ed è stato calcolato su 10.500 prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 4.300 prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2017 e i dati di trend confrontano l’anno 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
Carboidrati (g) di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
13
Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
“Meno zuccheri
+9,4%) si deve all’aumento dei consumi
segno negativo è il tenore in fibre, che
di zuppe e di altri piatti pronti freschi a
arretra in media dell’1,2%, cambiando
dominante vegetale.
decisamente direzione rispetto al
L’area del fresco è caratterizzata da
+1,7% del 2016.
prodotti con un apporto medio di pro-
Altri fenomeni registrati nel 2017 che
teine elevato (10,2%) e che continua
segnano una rottura rispetto all’anno
a crescere: dopo il +0,9% del 2016, si
precedente sono l’aumento dell’appor-
è aggiunto il +0,7% del 2017. Ha con-
to medio di zuccheri e il balzo in avanti
tribuito a questa performance l’au-
di quello di grassi saturi.
mento dei consumi di alimenti freschi
La spiegazione di questi fenomeni
alla riduzione di carboidrati, zuccheri,
caratterizzati da un buon apporto
va ricercata in una causa comune:
grassi totali e grassi saturi. Anche in
proteico, come uova, salumi, formaggi
la lunga e calda estate del 2017, con
questi casi, la spiegazione va cercata
e piatti pronti.
le sue temperature eccezionali, che
e grassi perché si comprano meno latte, burro e margarina
„
nella diversa composizione del carrello
ha modificato in modo significativo le
della spesa. Il taglio del 3,4% del con-
Freddo
tenuto medio di zuccheri è collegato
Nel corso del 2017 si è arricchito il
ai minori consumi di latte fresco e, in
profilo nutritivo di surgelati e gelati,
parte, di yogurt funzionali e magri,
per cui quasi tutti i macronutrienti
mentre la riduzione dell’1,8% dei grassi
registrano un trend annuo di segno
è dettata dalla contrazione delle ven-
positivo. Sono cresciuti, infatti, l’ap-
dite di latte fresco, burro e margarina.
porto calorico medio (+1,0%), il conte-
Parimenti, in modo speculare, l’inces-
nuto di proteine (+1,0%), di carboidrati
sante crescita dell’apporto medio di
(+0,7%), di zuccheri (+2,6%), di grassi
fibre, anche se decisamente ridimensio-
(+1,6%), e in particolare di grassi
nato rispetto al 2016 (+0,8% contro
saturi (+3,0%). Unico indicatore di
freddo
preferenze d’acquisto degli shopper.
“La calda estate
2017 fa schizzare il consumo di gelati e, quindi, la quota dei grassi saturi
„
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DEL FREDDO (100 G/ML)
Il metaprodotto del freddo comprende categorie come surgelati vegetali, gelati,
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2017 VS 2016
TREND % VALORI MEDI 2016 VS 2015
153,0
1,0
0,3
Proteine (g)
5,5
1,0
-0,3
Carboidrati (g)
18,0
0,7
0,3
7,6
2,6
-1,3
6,2
1,6
0,4
3,0
3,0
0,4
2,3
-1,2
1,7
FREDDO
piatti pronti surgelati, surgelati carne ed è stato calcolato su 4 mila prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 2.900 prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si
Energia (kcal)
basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2017 e i dati di trend confrontano l’anno 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
14
di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
Oi 2018 • 1 - Metaprodotto
E la diversa composizione del carrello
(7,2%) e allo stesso tempo è il com-
(-1,0%), in atto da tempo. A questo
della spesa - con la crescita, in par-
parto che mediamente incide di meno
trend hanno contribuito soprattutto
ticolare, di gelati e, in parte, di pizze
sull’apporto nutrizionale complessivo
nettari e bevande gassate. Oi
surgelate - ha influito sull’evoluzione
dell’universo del food & beverage mo-
dei valori nutrizionali medi del meta-
nitorato dall’Osservatorio Immagino.
prodotto nel mondo del freddo.
Nel 2017 il valore medio si è fermato a 37,6 calorie per 100 ml, in calo di un
Bevande
0,8% nel 2017 dopo il -0,1% del 2016.
Il comparto delle bevande è quello che
L’ultimo anno ha confermato la ten-
pesa meno in termini di vendite sul
denza verso una riduzione del contenuto
mondo dell’Osservatorio Immagino
di carboidrati (-0,9%) e di zuccheri
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DELLE BEVANDE (100 G/ML)
bevande Il metaprodotto delle bevande comprende categorie come acqua, aperitivi, alcolici, birra, vino, succhi di
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2017 VS 2016
TREND % VALORI MEDI 2016 VS 2015
Energia (kcal)
37,6
-0,8
-0,1
Proteine (g)
0,1
3,0
-0,1
Carboidrati (g)
8,9
-0,9
-0,2
8,7
-1,0
-0,2
0,0
NA
NA
0,0
NA
NA
0,2
-1,7
-0,6
BEVANDE
frutta ed è stato calcolato su 2.700 prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 1.400 prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I
di cui zuccheri totali (g) Grassi (g)
dati sono riferiti all’anno 2017 e i dati di trend confrontano l’anno 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
FOCUS
di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
LE PROTEINE
Sempre più proteine in etichetta: la segnalazione sulle confezioni, con claim dedicati, della presenza di proteine nei prodotti alimentari è una delle tendenze emergenti messa in luce da questa edizione dell’Osservatorio Immagino. Nel 2017 il 2,1% dei 54.300 prodotti alimentari monitorati (esclusi acqua e alcolici) ha evidenziato il contenuto di questi nutrienti, e nell’1,4% dei casi si trattava di proteine vegetali. Questi 1.134 prodotti alimentari hanno generato il 2% del fatturato del largo consumo alimentare del paniere monitorato, e quelli contenenti proteine di origine animale continuano ad avere un peso a valore preponderante rispetto a quelli contenenti proteine di origine vegetale. Il giro d’affari totalizzato nel 2017 è risultato in crescita del 2,4% rispetto ai 12 mesi precedenti. A trascinare la crescita del giro d’affari sono stati soprattutto i nuovi prodotti entrati in commercio e su cui, per scelta di comunicazione e posizionamento, è stato inserito un claim che ne evidenzia l’apporto di proteine.
15
C
Oi 2018 • 1 – Italianità
Il richiamo dell’italianità
Sono state analizzate le caratteristiche rilevate in
Docg e Doc), la “bandiera italiana” e il nome della
etichetta e sul packaging di circa 60.600 prodotti del
regione di riferimento.
mondo food dell’Osservatorio Immagino e sono stati
Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati
selezionati quei prodotti che riportano i claim “made
e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2017
in Italy”, “product in Italy”, “solo ingredienti italiani”,
e i dati di trend confrontano l’anno 2017 vs il 2016
“100% italiano” e indicazioni europee (come Igp, Dop,
e il 2016 vs il 2015.
I numeri del mondo dell’italianità
prodotti 15.362 (25,4%) vendite (mln.€) 6.317 (22,5%)
ITALIANITÀ
L’Italia chiamò!
16
trend % vendite +4,5 pressione promo % 35,1
Oi 2018 • 1 – Italianità
D
all’elaborazione dell’Osservatorio Immagino
“+4,5% il trend
è emerso che, nel corso del
2017, a fronte di 15.362 prodotti che richiamano l’italianità in etichetta, le vendite sono cresciute del +4,5%. Un bel salto in avanti rispetto al +2,3% con cui si era chiuso il 2016. Nel 2017 oltre un prodotto alimentare su quattro venduto nei supermercati
dell’italianità, le performance più dinamiche dello scorso anno si devono
delle vendite dei prodotti che richiamano l’italianità on pack
ad altri claim o indicazioni. È il caso dei prodotti etichettati come “100% italiano”, che pesano per il 7,4% sul giro d’affari totale e che avanzano in un anno del 7,8%. La crescita si deve
„
soprattutto a formaggi (mozzarelle e crescenze, in particolare), prodotti avicunicoli e latte UHT.
e ipermercati ha sottolineato la sua
Bilancio 2017 molto positivo anche per
italianità attraverso claim come “solo
claim legati al mondo dell’italianità.
le indicazioni geografiche riconosciute e
ingredienti italiani”, “100% italiano” e
La promozionalità nei nuovi prodotti
tutelate dalla UE: Doc e Dop velocizza-
“made in Italy”, oppure riportando in
non genera un ritorno particolarmen-
no i loro ritmi di crescita delle vendite
etichetta la bandiera italiana o una
te elevato (+1,0% di contribuzione
rispetto all’anno precedente, mentre
delle indicazioni geografiche ricono-
alla crescita complessiva). Nei fatti
Igp e Docg tengono il passo positivo
sciute dall’Unione europea, come Igp,
l’innovazione si sostiene con le vendite
del 2016. Approfondendo queste ten-
Dop, Doc o Docg. Complessivamente
senza promozioni (+3,1% di vendite).
denze emerge che sono sostenute da
i prodotti presentati come italiani o
Il mondo dell’italianità è popolato da
differenti categorie di prodotti: nell’Igp
tipicamente italiani hanno generato
molteplici claim, certificazioni o pit-
il traino è rappresentato dai salumi,
oltre 6,3 miliardi di euro di sell-out. E
togrammi che forniscono una garan-
nei Doc e Docg da vini e spumanti e
la percentuale di prodotti venduti in
zia della provenienza nazionale dei
nei Dop dai formaggi.
promozione è scesa al 35,1% a valore,
prodotti. L’elemento più utilizzato sul
Il claim “prodotto in Italia”, invece,
in calo rispetto al 36,7% del 2016.
pack è quello di impatto più immedia-
muta direzione nell’arco dei 12 mesi:
La crescita del 4,5% delle vendite ha
to: la bandiera italiana, che campeg-
analizzando i prodotti che lo riportano
generato nel 2017 circa 274 milioni di
gia sul 14,3% dei prodotti alimentari,
nel 2017 rispetto a quelli che lo pre-
euro incrementali, dovuti in gran parte
ai quali si deve il 13,8% del giro d’affari
sentavano nel 2016 si passa dal +0,3%
alle vendite senza promozioni, impu-
totale dell’alimentare confezionato e
del 2016 al -0,4% del 2017 nelle loro
tabili ai nuovi prodotti, ma sostenuti
che nel 2017 hanno avuto vendite in
vendite complessive.
complessivamente anche dai prodotti
crescita del 4,9%. Se il tricolore resta
L’analisi dell’Osservatorio Immagino
esistenti che richiamano in etichetta
il più diffuso e riconoscibile dei simboli
ha proseguito nel monitorare l’indi-
IL CONTRIBUTO ALLA CRESCITA: PRODOTTI ESISTENTI E NUOVI A CONFRONTO Prodotti esistenti
Prodotti nuovi
Prodotti delistati
+4,5%
+3,1% +1,5%
+1,0%
-0,1%
-1,0% vendite no promo
VENDITE IN VALORE 2016
vendite promo
vendite no promo
vendite promo
vendite totali
VENDITE IN VALORE 2017
17
Oi 2018 • 1 – Italianità
cazione della regione di provenienza sulle confezioni dei prodotti alimentari commercializzati in Italia. Circa 2 mila dei 60.600 prodotti comunicano esplicitamente sull’etichetta la loro origine
“Accelerano le vendite dei
prodotti che raccontano in etichetta di essere Dop o Doc
„
regionale, con il riferimento a sette regioni principalmente: Campania, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino-Alto Adige.
I NUMERI DEL MONDO DELL’ITALIANITÀ: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
Pur essendo pressoché stabile il numero di prodotti rilevati, emerge che % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
TREND % VENDITE IN VALORE 2016 VS 2015
PRESSIONE PROMO
Bandiera italiana
14,3
13,8
4,9
3,1
35,1
Prodotto in Italia
11,5
6,9
-0,4
0,3
33,9
100% italiano
5,2
7,4
7,8
1,2
35,6
Doc
1,8
1,1
8,1
3,3
40,2
Dop
1,2
1,4
6,9
2,1
30,9
Igp
1,0
1,0
7,8
8,1
35,6
Docg
0,9
0,6
8,7
9,5
45,6
tutte le regioni chiudono il 2017 con un giro d’affari in crescita. Si segnalano, in particolare, gli sprint di Puglia (+17,7% di vendite nell’intero anno), Toscana (+13,9%) e Piemonte (+11,6%), mentre segna una battuta d’arresto la Campania, che a totale 2017 dimezza la crescita rispetto ai primi sei mesi dell’anno, fermandosi al +5,6%. Anche in questa terza edizione dell’Osservatorio Immagino il TrentinoAlto Adige guadagna il podio e si conferma la regione più valorizzata sulle confezioni: è presente su 672 prodotti, pari all’1,1% dell’offerta complessiva del largo consumo italiano, che generano un giro d’affari di oltre 241 milioni
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (60.600 prodotti)
di euro (0,9% di incidenza). La crescita annua delle vendite è del 4,8% rispetto al 2016, con una pressione promozio-
I NUMERI DELLE REGIONI IN ETICHETTA
nale tra le più basse (33,5%). Oi
“Sempre in testa il
Trentino-Alto Adige per numerosità di prodotti che lo citano in etichetta
„
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Trentino-Alto Adige
1,1
0,9
4,8
33,5
Piemonte
1,0
0,5
11,6
41,7
Toscana
0,9
0,5
13,9
38,1
Sicilia
0,7
0,5
6,4
39,0
Lombardia
0,5
0,3
0,3
27,6
Puglia
0,3
0,1
17,7
40,0
Campania
0,2
0,1
5,6
39,5
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (60.600 prodotti)
18
Oi 2018 • 1 – Free from
FREE FROM
Mai più senza "senza"
I numeri del mondo free from
M
prodotti 10.003 (18,4%) vendite (mln.€) 6.817 (28,0%)
trend % vendite +2,3 pressione promo % 35,2
Il mondo del free from
Sono compresi in questo mondo un insieme di
”senza conservanti”, ”senza ogm”. Sono stati
prodotti che presentano in etichetta o sul packaging
analizzati per rappresentare questo fenomeno
una serie piuttosto ampia di claim che sono acco-
54.300 prodotti dell’Osservatorio Immagino dati dal
munati dalla “minore o assoluta non presenza”
totale di prodotti food esclusi quelli appartenenti
di qualcosa: ritroviamo in questo aggregato, ad
al comparto acqua e alcolici. Il perimetro di analisi
esempio, “pochi zuccheri”, “poche calorie”, “senza
comprende il canale ipermercati e supermercati.
zucchero”, “senza olio di palma”, “senza grassi
I dati sono riferiti all’anno 2017 e i dati di trend
idrogenati”, “senza sale”, “senza aspartame”,
confrontano l’anno 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
19
Oi 2018 • 1 – Free from
È
sempre il numero uno, in
rispettivamente per il + 2,2% e il +3,4%.
com’era già successo durante l’anno
termini di comunicazione on
L’effetto sulle vendite dei prodotti esi-
precedente.
pack: anche nel 2017 il mondo
stenti è stato negativo (vendite senza
In calo è anche il secondo claim più
degli alimenti presentati in etichetta
promozioni -0,8% e vendite con pro-
importante del mondo del free from, il
come “free from” resta il più impor-
mozioni -2,5%), evidenziando potenziali
“pochi grassi”, che lungo il 2017 ha la-
tante, in termini di presenza a scaffale
effetti di cannibalizzazione delle vendite
sciato sul campo il 3,1% delle vendite.
e fatturato, dell’intero largo consumo
ad opera dei nuovi prodotti e, quindi,
Un’inversione di tendenza rispetto al
italiano, di cui rappresenta il 18,4% dei
primi segnali di “sovraffollamento”
+2,2% che aveva ottenuto nel 2016 e
prodotti in vendita e il 28% del giro
assortimentale.
che si deve al calo delle vendite di latte
d’affari del mondo food. Dall’analisi dell’Osservatorio Immagino emerge che sono oltre 10 mila i prodotti alimentari (esclusi acqua e alco-
“Arrivano a 7 mld
lici) che riportano sulle confezioni un claim che sottolinea l’assenza di un componente oppure il basso contenuto di un nutriente. Nel 2017 le vendite di alimenti “privi di”, “senza” o “con pochi” sono arrivate
di euro le vendite dei prodotti che comunicano di essere free from
„
a sfiorare la soglia record dei sette
UHT, yogurt greco, yogurt funzionali e prodotti da forno. La crescita più sostenuta del 2017 va al claim “senza olio di palma”, anche se perde un poco di sprint rispetto al 2016. Nell’ultimo anno le vendite dei prodotti dichiarati in etichetta come privi di olio di palma hanno avuto un incremento del 12,9% (13,5% nel 2016) arrivando a coprire oltre il 3% dell’offerta di prodotti a scaffale. A
miliardi di euro, dopo aver messo a
Per individuare lungo quali filoni si è
trainare l’aumento dell’offerta sono
segno una crescita del 2,3%, perfet-
sviluppata l’offerta, l’Osservatorio
stati, soprattutto, i prodotti da forno
tamente allineata a quella vissuta nel
Immagino ha analizzato il trend dei
e i sostitutivi del pane.
corso del 2016. Ma con una pressione
14 claim più diffusi nel mondo del free
Il 2017 ha visto crescere anche i pro-
promozionale calata di oltre un punto
from. Il più frequente sulle etichette dei
dotti segnalati sul packaging come
percentuale nell’arco di 12 mesi, e
prodotti alimentari e il più “pesante” in
caratterizzati da “pochi zuccheri” (in
scesa al 35,2%.
termini di vendite si conferma ”senza
particolare bevande gassate, confet-
La crescita del 2,3% del giro d'af-
conservanti”, che è presente sul 7,2%
ture e sostitutivi del latte), che hanno
fari ha generato circa 155 milioni di
dei prodotti e che genera l’11,5% delle
ottenuto il 3,9% di crescita del giro
euro incrementali nel 2017, dovuti
vendite. A questo claim va anche il pri-
d’affari, migliorando così il +2,1% con
prevalentemente alle vendite, con e
mo posto nella classifica per pressione
cui avevano chiuso il 2016.
senza promozioni, imputabili ai nuovi
promozionale (38,6%). A dispetto di
In accelerazione rispetto all’anno
prodotti che richiamano in etichetta
questi record il ”senza conservanti” non
precedente anche il “senza additivi”
claim legati al mondo del free from,
si dimostra particolarmente vivace
(+4,5% nel 2017, +3,8% nel 2016).
che hanno contribuito alla crescita
e continua a perdere terreno, così
Complessivamente l’anno scorso quasi
IL CONTRIBUTO ALLA CRESCITA: PRODOTTI ESISTENTI E NUOVI A CONFRONTO Prodotti esistenti
Prodotti nuovi
+3,4%
Prodotti delistati
+2,3%
+2,2%
-0,1%
-0,8% -2,5% vendite no promo
VENDITE IN VALORE 2016
20
vendite promo
vendite no promo
vendite promo
vendite totali
VENDITE IN VALORE 2017
Oi 2018 • 1 – Free from
I NUMERI DEL MONDO FREE FROM: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
TREND % VENDITE IN VALORE 2016 VS 2015
PRESSIONE PROMO
Senza conservanti
7,2
11,5
-0,4
-0,7
38,6
Pochi grassi
4,8
7,3
-3,1
2,2
35,0
Senza olio di palma
3,1
7,2
12,9
13,5
34,8
Senza coloranti
3,5
4,9
0,1
-4,4
33,3
Pochi zuccheri
2,5
2,6
3,9
2,1
26,2
Senza additivi
1,9
1,9
4,5
3,8
32,9
Senza grassi idrogenati
1,6
1,8
-3,1
-1,8
39,1
Senza OGM
1,7
1,6
-1,8
-3,0
23,4
Senza/a ridotto contenuto di grassi saturi
0,4
1,6
4,7
6,9
34,6
Senza glutammato
1,0
1,1
3,0
-2,8
34,6
Poche calorie
0,6
1,0
9,7
3,3
36,6
Senza zuccheri aggiunti
1,4
1,0
7,4
10,5
27,7
A ridotto contenuto/senza sale
0,8
0,7
7,2
15,2
32,1
Senza aspartame
0,1
0,1
2,8
-0,5
15,0
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, esclusi acqua e alcolici, dell’Osservatorio Immagino (54.300 prodotti)
il 2% dei prodotti alimentari venduti in
di prodotti, anche se con performance
supermercati e ipermercati è stato se-
diverse rispetto al 2016.
gnalato come “senza additivi”, con una
Continua nel suo percorso di crescita
presenza in crescita soprattutto nell’area
il claim “senza zuccheri aggiunti”
dei piatti pronti freschi e nei formaggi,
(+7,4%), anche se rallenta rispetto al
nella mozzarella in particolare.
+10,5% del 2016. È arrivato all’1,4%
Il claim “senza coloranti”, arresta la di-
dei prodotti e all’1% del giro d’affari
scesa subita nel 2016 (-4,4%) e chiude
totale del food, e nell’ultimo anno è
il 2017 con una sostanziale stabilità
avanzato soprattutto nelle bevande
(+0,1%).
a base frutta, nei sostitutivi del latte
La dinamicità dell’universo free from è
e nelle confetture. Continua a gua-
testimoniata anche dagli andamenti
dagnare terreno anche il “senza sale”
positivi di tutti i claim (con la sola ecce-
(+7,2%), ma anche in questo caso si
zione di “pochi grassi” e “senza grassi
mostra meno brillante rispetto al 2016
idrogenati”, quest’ultimo in calo del
(+15,2%): è cresciuto soprattutto nei
3,1%, soprattutto come conseguenza
formaggi, in particolare mozzarelle e
di un calo dell’offerta di merendine),
crescenze; categorie di prodotti che
compresi quelli che hanno un’incidenza
condivide con i claim “senza grassi
più limitata in termini di numerosità
saturi” e “poche calorie”. Oi
“Positivi i trend
delle vendite dei prodotti che riportano on pack i claim del free from
„
21
Oi2018 2018 • 1 – Rich-inImmaginoNielsenGS1Italy •1-Osservatorio
R
Il mondo del rich-in
Sono compresi in questo mondo un insieme di prodotti
Sono stati analizzati per rappresentare questo
che presentano in etichetta o sul packaging una serie
fenomeno i 54.300 prodotti dell’Osservatorio
piuttosto ampia di claim che sono accomunati dalla
Immagino che rappresentano il totale food, esclusi quelli
“presenza in assoluto o in forma maggiore” di qualcosa;
appartenenti al comparto acqua e alcolici. Il perimetro di
ritroviamo in questo aggregato ad esempio “con
analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I
vitamine”, “ricco di fibre”, “con Omega 3”, “integrale”,
dati sono riferiti all’anno 2017 e i dati di trend confrontano
“ricco di ferro”, “fonte di calcio”.
l’anno 2017 vs l’anno 2016 e il 2016 vs il 2015.
I numeri del mondo rich-in
prodotti 4.733 (8,7%) vendite (mln.€) 2.380 (9,8%)
trend % vendite +8,0 pressione promo % 31,8
RICH-IN
L’importante è la salute I
l fenomeno delle etichette che comunicano la presenza o l’aggiunta di vitamine, calcio, fibre, Omega
3, ferro, o la presenza di ingredienti integrali continua a crescere. E il 2017 è stato in ulteriore accelerazione. L’Osservatorio Immagino ha fotografato il fenomeno dei “rich-in” e l’istantanea che ha scattato mette a fuoco oltre 4.700 prodotti per un giro d’affari che nel 2017 ha sfiorato i 2,4 miliardi di euro. In pratica, su quasi il 9% dei 54.300 prodotti alimentari censiti dall’Osservatorio Immagino (esclusi
acqua e alcolici) compare un claim che comunica una presenza importante di una componente nutrizionale positiva. La segnalazione di nutrienti benefici o l’aggiunta di ingredienti salutistici sono, probabilmente, le proposte che oggi rispondono meglio alle esigenze di una popolazione sempre più consapevole del rapporto tra alimentazione e salute e sempre più attenta all’a-
“Su quasi il 9% dei
prodotti alimentari appare un claim del mondo rich-in
„
22
Oi 2018 • 1 – Rich-in IL CONTRIBUTO ALLA CRESCITA: PRODOTTI ESISTENTI E NUOVI A CONFRONTO Prodotti esistenti
Prodotti nuovi
Prodotti delistati +8,0%
+4,6%
+3,6%
0,0% -0,1%
-0,2% vendite no promo
vendite promo
vendite no promo
vendite promo
vendite totali
VENDITE IN VALORE 2016
VENDITE IN VALORE 2017
spetto salutistico della propria spesa.
rich-in. L’innovazione (+4,6%) è ulte-
mozzarelle, e ai prodotti che rientrano
Nell’anno 2017 le vendite dei prodotti
riormente trainata dalla promoziona-
nella categoria degli snack.
che in etichetta presentano claim
lità (+3,6% il contributo alla crescita
Per gli alimenti ricchi o arricchiti di
riconducibili al mondo del rich-in
complessiva).
Omega 3 l’anno si è chiuso con un
sono aumentate dell’8%. È una delle
I prodotti che segnalano sulle etichette
consistente scatto delle vendite a
crescite del giro d’affari tra le più alte
la presenza di calcio segnano un +14,1%
valore, che ha migliorato la già rosea
in assoluto registrate da questa edi-
nelle vendite. Trend di vendite posi-
performance dei 12 mesi precedenti
zione dell’Osservatorio Immagino ed è
tivo anche per quei prodotti che si
(rispettivamente +9,4% e +6,2%).
migliorativa rispetto al +5,4% con cui
dichiarano fonte di Omega 3 (+9,4%),
Questa maggiore crescita è stata soste-
quest’universo aveva chiuso il 2016.
per quelli che segnalano l’utilizzo di in-
nuta dalle vendite di prodotti come il
In crescita appare anche l’intensità
gredienti integrali (+9,1%) e per quelli
salmone affumicato (e in parte anche di
promozionale, passata dal 30,9% del
su cui viene segnalato il tenore in
sushi take away) e l’olio di semi di mais.
2016 al 31,8% dell’anno successivo.
fibre (+4,9%). Lo scatto in avanti dei
Un discorso a parte merita il segmento
La crescita dell’8,0% delle vendite del
prodotti alimentari etichettati come
degli alimenti integrali: dopo un 2016
2017 ha generato circa 176 milioni di
“ricchi in calcio” o “fonte di calcio” arri-
con trend di vendita molto sostenuti,
euro incrementali, dovuti in gran parte
va dopo un 2016 in cui le vendite risul-
il 2017 ha confermato la tendenza
alle vendite, con e senza promozioni,
tavano leggermente negative (-0,6%),
espansiva seppur ridimensionandola.
dei nuovi prodotti che richiamano in
e si deve soprattutto al settore casea-
Dopo l’aumento delle vendite a valore
etichetta claim legati al mondo del
rio, nello specifico alla categoria delle
del 22,8% del 2016, l’anno scorso il risultato si è dimezzato, fermandosi a un +9,1%. Le categorie che hanno
I NUMERI DEL MONDO DEL RICH-IN: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
trainato questo segmento anche nel 2017, dando un’interessante spinta alle vendite pur senza sortire i medesimi
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
TREND % VENDITE IN VALORE 2016 VS 2015
PRESSIONE PROMO
Fibre
3,9
3,5
4,9
5,4
30,9
Vitamine
2,8
3,5
1,7
-3,4
31,5
Integrale
2,1
2,2
9,1
22,8
31,3
Calcio
1,3
2,7
14,1
-0,6
34,5
Omega 3
0,7
0,9
9,4
6,2
33,1
Ferro
0,7
0,6
-2,3
-6,5
26,6
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, esclusi acqua e alcolici, dell’Osservatorio Immagino (54.300 prodotti)
risultati raggiunti nel 2016 in termini di sell-out, sono state i sostitutivi del pane, i prodotti da forno e la pasta. Un discorso analogo vale per i prodotti ricchi di fibre o arricchiti di fibre, che continuano a crescere come fatturato, ma in modo più lento rispetto al 2016 (rispettivamente +4,9% e +5,4%). Oi
“Trend delle
vendite positivo, ma ridimensionato, per gli alimenti integrali
„ 23
Oi 2018 • 1 – Intolleranze
Il tema delle intolleranze Sono compresi in questo mondo un insieme di prodotti
dell’Osservatorio Immagino dati dal totale di prodotti
che presentano in etichetta o sul packaging i claim e i
alimentari esclusi quelli appartenenti al comparto
loghi correlabili al tema delle intolleranze alimentari,
acqua e alcolici. Il perimetro di analisi comprende il
nello specifico: “senza glutine (crossed grain)”, “senza
canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti
glutine (claim)”, “senza lattosio”. Sono stati analizzati
all’anno 2017 e i dati di trend confrontano l’anno 2017
per rappresentare questo fenomeno 54.300 prodotti
vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
I numeri del mondo delle intolleranze
prodotti 7.000 (12,9%) vendite (mln.€) 3.305 (13,6%)
INTOLLERANZE
Intollerante all you can eat
24
trend % vendite +4,4 pressione promo % 32,1
Oi 2018 • 1 – Intolleranze
C
he siano intolleranze alimentari reali, ossia correttamente
“L’offerta
diagnosticate, o solo presunte,
ma concretamente percepite, poco importa, perlomeno quando si vuole circoscrivere l’andamento del segmento dei prodotti alimentari che si presentano come adatti anche a coloro che devono convivere con le intolle-
+1,2% con cui avevano chiuso il 2016, e
sfiora il 13% dell’assortimento, ma soprattutto è cresciuto il valore del segmento
„
ranze alimentari. Quello dei prodotti
sono arrivate a 3,3 miliardi di euro. Un risultato importante, ottenuto oltretutto senza spingere sulla leva prezzo, visto che l’intensità promozionale per questi prodotti si è ridotta, scendendo dal 33,7% del 2016 al 32,1% del 2017. La crescita del 4,4% delle vendite ha generato circa 140 milioni di euro incrementali nel 2017 dovuti alle vendite,
per celiaci, sensibili al glutine o intol-
con e senza promozioni, imputabili
leranti al lattosio è stato uno dei fe-
ai nuovi prodotti che richiamano in
nomeni più dinamici degli ultimi anni
etichetta claim legati al mondo delle
e ha investito gran parte del largo
intolleranze. La promozionalità nei
consumo italiano. L’Osservatorio
prodotti nuovi genera un buon ritorno
Immagino lo ha messo a fuoco sin
(+2,2% di contribuzione alla crescita
dalla sua prima edizione e continua a
complessiva) ma nei fatti l’innova-
monitorarlo, confermando che anche
zione si sostiene con le vendite senza
nel 2017 l’impatto di questo segmento
promozioni (+4,6% di vendite).
è ulteriormente aumentato. L’anno
Dunque, nel giro di pochi anni quella
scorso l’offerta si è ampliata, sfio-
che prima era una nicchia per pochi
rando il 13% dell’assortimento di pro-
consumatori e con un posizionamento
dotti alimentari di super e ipermer-
“paramedicale”, ora è diventata il ter-
cati (escludendo acqua e alcolici). Ma
zo universo per giro d’affari tra quelli
soprattutto è cresciuto il valore del
monitorati dall’Osservatorio Immagino
segmento: le vendite sono aumentate
(scavalcato solo dai prodotti che ri-
del 4,4%, quasi quadruplicando quel
mandano all’italianità e da quelli “free
IL CONTRIBUTO ALLA CRESCITA: PRODOTTI ESISTENTI E NUOVI A CONFRONTO Prodotti esistenti
Prodotti nuovi
Prodotti delistati
+4,4%
+4,6% +2,2% +0,1%
-0,2%
-2,3% vendite no promo
VENDITE IN VALORE 2016
vendite promo
vendite no promo
vendite promo
vendite totali
VENDITE IN VALORE 2017
25
Oi 2018 • 1 – Intolleranze
from”) e il terzo anche per consistenza numerica dell’offerta (sempre dietro prodotti italiani e “free from”). A questo risultato hanno concorso molteplici fattori. Nel 2017, da un lato,
“I best performer restano i prodotti “senza lattosio”, che chiudono il 2017 con vendite in valore cresciute dell’8,1%„
è continuata la crescita delle allergie diagnosticate, in particolare per quanto riguarda la celiachia. Dall’altro è aumentata la copertura delle categorie di alimenti su cui i produttori hanno deciso di comunicare on pack la loro idoneità al consumo anche in caso di intolleranze alimentari. Questo trend è in continua crescita,
I NUMERI DEL MONDO DELLE INTOLLERANZE: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
assecondato anche da un range di prodotti che si fa via via così ampio, % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
TREND % VENDITE IN VALORE 2016 VS 2015
PRESSIONE PROMO
Senza glutine (claim)
11,7
11,6
4,1
0,2
32,9
Senza glutine (logo)
2,7
2,1
0,8
5,7
28,6
Senza lattosio
2,3
3,4
8,1
13,8
32,8
tanto da arrivare a permettere di seguire un’intera dieta priva di glutine o di lattosio, ma senza dover rinunciare a (quasi) nulla. Un intollerante, reale o presunto, può scegliere oggi tra 7 mila prodotti alimentari segnalati come privi di glutine o di lattosio. I best performer restano i “senza lattosio”, che chiudono il 2017 con vendite in valore cresciute dell’8,1%. Un risultato molto positivo ma in dece-
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, esclusi acqua e alcolici, dell’Osservatorio Immagino (54.300 prodotti)
lerazione rispetto al +13,8% del 2016. Durante lo scorso anno i prodotti alimentari presentati come “senza lattosio” sono arrivati a rappresentare il 2,3% dell’offerta complessiva del largo consumo alimentare in Italia. Il claim “senza lattosio” è comparso su un
26
numero più ampio di prodotti, in parti-
dell’Osservatorio Immagino e a gene-
colare afferenti al mondo lattiero-
rare l’11,6% delle vendite complessive
caseario (come latte, formaggi, yogurt
del largo consumo. Ma soprattutto
e latticini), ma presenti anche in altri
hanno messo a segno una crescita
settori, come i salumi in vaschetta.
decisamente più robusta rispetto ai 12
Decisamente più articolata risulta
mesi precedenti: nel 2017 il fatturato
l’istantanea del mercato dei prodotti
è aumentato del 4,1% contro il +0,2%
privi di glutine, in cui l’Osservatorio
del 2016. Un risultato che si deve so-
Immagino distingue due segmenti:
prattutto all’aumento dei prodotti che
quello dei prodotti caratterizzati dalla
riportano in etichetta il claim “senza
presenza on pack del claim “senza
glutine”, in particolare bevande a base
glutine” e quelli che riportano sulle
the, salumi e sostitutivi del pane.
confezioni il logo della spiga barrata,
Diverso lo scenario dei prodotti sulle
concesso dall’Associazione Italiana
cui confezioni compare il logo della
Celiachia (AIC) alle aziende che ne
spiga barrata. In questo caso le
facciano richiesta e i cui prodotti di-
performance di crescita complessive
mostrino il rispetto di precisi requisiti
sono contenute (+0,8%) e in netta
di sicurezza.
contrazione rispetto al 2016 (+5,7%),
Le performance più positive del 2017
nonostante l’aumento dell’offerta che
sono state decisamente quelle dei
è arrivata a una quota complessiva del
prodotti accompagnati dal claim “sen-
2,7% sul totale del largo consumo ali-
za glutine”: sono arrivati a rappresen-
mentare monitorato dall’Osservatorio
tare l’11,7% dell’offerta del perimetro
Immagino. Oi
“Nel mercato
dei prodotti privi di glutine le performance più positive sono di quelli con il claim “senza glutine” in etichetta
„
Oi 2018 • 1 – Lifestyle
LIFESTYLE
Oh mio bio!
I numeri del mondo lifestyle
G
prodotti 7.053 (11,6%) vendite (mln.€) 2.069 (7,4%)
trend % vendite +10,7 pressione promo % 31,3
Lifestyle
Rientrano in questa selezione quei prodotti idonei
di vita vegetariano”, “idoneo ad uno stile di vita
a sostenere un determinato stile di vita. Sono stati
vegano”, “halal ”, “kosher ”, “biologico”. Il perimetro
analizzati circa 60.600 prodotti dell’Osservatorio
di analisi comprende il canale ipermercati e
Immagino del mondo food e sono stati selezionati
supermercati.
quei prodotti che riportano in etichetta o sul
I dati sono riferiti all’anno 2017 e i dati di trend
packaging claim e loghi come “idoneo ad uno stile
confrontano il 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
27
Oi 2018 • 1 – Lifestyle
B
iologico, vegetariano, vegano, certificato per ebrei o musulmani osservanti: il cibo sta
assumendo valori nuovi, che esulano dalla triade classica, fatta di gusto,
“Nel 2017 i 7 mila prodotti del lifestyle hanno raggiunto un valore superiore ai 2 miliardi di euro„
qualità e contenuto nutrizionale. Sempre più il cibo sta diventando un elemento “identitario”, un medium simbolico attraverso il quale il consu-
pressione promozionale, che nel 2017 è
rimandava all’area degli stili di vita.
matore delimita il suo recinto valoria-
arretrata di mezzo punto percentuale,
Il biologico continua a rappresentare
le, costruisce la sua identità, la colloca
scendendo al 31,3%.
la locomotiva di questo mondo: nel
nella società e la comunica agli altri.
La crescita del 10,7% delle vendite
2017 ha messo a segno una crescita
Un fenomeno sempre più diffuso e ar-
ha generato circa 200 milioni di euro
del 14,9% delle vendite, arrivando a
ticolato, che l’Osservatorio Immagino
incrementali nel 2017, dovuti preva-
pesare per il 3,3% sulle vendite com-
ha iniziato a monitorare sin dalla sua
lentemente alle vendite, con e senza
plessive dei prodotti alimentari del
prima edizione e che si è dimostrato
promozioni, riferibili ai nuovi prodotti
perimetro dell’Osservatorio Immagino.
via via più significativo con il passare
che richiamano in etichetta claim le-
A dispetto di una presenza più che
dei mesi. Nell’ultimo anno, in supermer-
gati al mondo dei lifestyle, che hanno
decennale sul mercato italiano, il bio-
cati e ipermercati, gli oltre 7 mila pro-
contribuito alla crescita rispettiva-
logico resta ancora oggi uno dei seg-
dotti di largo consumo accomunati dal
mente del + 2,8% e del +6,7%. A gui-
menti più dinamici dell’intero universo
richiamo al lifestyle hanno raggiunto
dare la crescita è stata l’innovazione
alimentare, con crescite che sfiorano il
un valore superiore ai 2 miliardi di
prevalentemente attraverso le vendite
+15% a valore, anno su anno.
euro, in aumento del 10,7% rispetto
senza promozioni. La promozionalità
A questa dinamica, ormai consolidata
al 2016. Un tasso di crescita a due
in questo mondo risulta meno incisiva
negli anni, hanno contribuito alcuni
cifre che ricalca quella registrata nei
sull’incremento delle vendite.
fattori concomitanti. Il primo è il ruolo
12 mesi precedenti (+10%) e che è
L’anno scorso 11,6 prodotti ogni 100
giocato dalla distribuzione moderna
stata messa a segno in presenza di
venduti in supermercati e ipermercati
nella diffusione dei prodotti biologici
una diminuzione, seppur lieve, della
avevano in etichetta un claim che
e nell’ampliamento del pubblico di
IL CONTRIBUTO ALLA CRESCITA: PRODOTTI ESISTENTI E NUOVI A CONFRONTO Prodotti esistenti
Prodotti nuovi
Prodotti delistati +10,7%
+6,7% +2,8% +0,9%
+0,4% -0,1%
vendite no promo
VENDITE IN VALORE 2017
28
vendite promo
vendite no promo
vendite promo
vendite totali
VENDITE IN VALORE 2016
Oi 2018 • 1 – Lifestyle
I NUMERI DEL MONDO LIFESTYLE: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
TREND % VENDITE IN VALORE 2016 VS 2015
PRESSIONE PROMO
Bio
8,0
3,3
14,9
16,2
23,0
Veg
3,7
3,0
9,8
10,2
32,8
Kosher
1,6
1,9
9,7
7,8
43,5
Halal
0,4
0,2
12,4
4,0
23,9
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (60.600 prodotti)
“Nonostante una presenza sul mercato più che decennale, il biologico resta uno dei segmenti più dinamici„ riferimento. Questo ha fatto uscire il
le crescite dei sostitutivi delle proteine
Una performance nettamente migliore
biologico dalla nicchia in cui era stori-
animali e delle zuppe pronte), i deriva-
rispetto al +4% nelle vendite ottenuto
camente posizionato e l’ha traghetta-
ti del pomodoro, i sostitutivi del pane
nel 2016.
to a tutti gli effetti nel cuore del mass
e i fuori pasto salati.
È migliorativo rispetto all’anno pre-
market. Il secondo elemento propulso-
Il 2017 si caratterizza anche per l’acce-
cedente anche il bilancio 2017 degli
re è stato l’espansione dell’offerta: nel
lerazione della crescita delle vendite di
alimenti presentati in etichetta come
corso del 2017 è aumentata di ben il
prodotti dotati di una “certificazione”
“kosher”: la crescita del 9,7% del giro
25%, arrivando a incidere per l’8% sul-
che li rende idonei ai precetti alimen-
d’affari è di oltre due punti percentuali
la numerosità dei prodotti alimentari
tari fissati dall’Ebraismo e dall’Islam.
più alta rispetto a quella registrata 12
venduti in supermercati e ipermercati.
Complessivamente si tratta di 1.214 dei
mesi prima. Il claim “kosher” ha accre-
Un altro segmento in forte espansione
60.600 prodotti alimentari presenti
sciuto la sua presenza sulle confezioni
nell’area del lifestyle è quello del “veggie”,
nell’Osservatorio Immagino.
dei prodotti in commercio, arrivando
che si rivolge a chi ha abolito o ridotto
I prodotti segnalati in etichetta come
a contare su un’offerta più articolata
le proteine animali dalla propria dieta,
“halal”, sono stati i più dinamici: l’anno
che copre l’1,6% del numero di prodotti
in modo più o meno stabile e definitivo.
scorso hanno visto aumentare il giro
alimentari rilevati dall’Osservatorio
Nell’arco di pochi anni il “veggie” è
d’affari del 12,4%, raggiungendo un’inci-
Immagino. Le categorie in cui questo
diventato il secondo sottoinsieme di
denza dello 0,2% sulle vendite comples-
claim si è diffuso sono state, in par-
questa macro area identitaria: nel 2017
sive del largo consumo alimentare mo-
ticolare, l’olio, la pasta e i derivati del
ha rappresentato il 3,7% dei prodotti
nitorato dall’Osservatorio Immagino.
pomodoro. Oi
in vendita, i quali hanno sviluppato il 3% del giro d’affari di supermercati e ipermercati. In 12 mesi il business del “veggie” ha generato il 9,8% di vendite in più rispetto al 2016, quando era cresciuto del 10,2%. Le categorie che, nel 2017, hanno guidato l’avanzata dei prodotti etichettati come “idoneo ad uno stile di vita vegetariano” o “idoneo ad uno stile di vita vegano” sono stati i piatti pronti freschi (in cui spiccano
“Il veggie
rappresenta oggi il 3% del giro d’affari di ipermercati e supermercati
„
29
Oi 2018 • 1 – Loghi e certificazioni
Il mondo di loghi e certificazioni Rientrano in questa selezione i prodotti accomunati
safe, MSC. Sono stati analizzati tutti gli 84.450
dalla presenza di loghi e certificazioni in etichetta
prodotti dell’Osservatorio Immagino nel FMCG (largo
o sul packaging riconducibili a “bandiere del paese
consumo confezionato).
di origine o di produzione”, “logo CE”, “CSR”.
Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati
Quest’ultimo raccoglie tutti i loghi inerenti
e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2017 e i
Sustainable cleaning, Ecocert, Ecolabel, Cruelty
dati di trend confrontano l’anno 2017 vs l’anno 2016
free, FSC, Fairtrade, Friends of the sea, Dolphin
e il 2016 vs il 2015.
LOGHI E CERTIFICAZIONI
Oltre i loghi comuni
30
Oi 2018 • 1 – Loghi e certificazioni
È
ampia e diversificata la “famiglia” dei loghi e delle certi-
“Anche quest’anno
ficazioni che vengono inseriti
sulle etichette dei prodotti di largo consumo per evidenziarne delle caratteristiche importanti da segnalare al consumatore. Caratteristiche che mirano a informare e a rassicurare lo shopper, perché sottolineano l’impegno profuso dai produttori lungo l’intera filiera per migliorarne ogni aspetto, dall’impatto ambientale alla scelta di un’agricoltura più “pulita”, all’impegno sul fronte della responsabilità
le certificazioni si dimostrano un elemento fortemente distintivo con buone performance di vendita dei prodotti dove appaiono on pack
„
sociale in senso ampio. La varietà dei plus certificati e segnalati si rispecchia nella numerosità dei loghi e delle certificazioni che
denziano un trend positivo di vendita
lità della produzione, dell’ambiente e
l’Osservatorio Immagino ha rilevato
per tutte le certificazioni e con perfor-
del lavoro.
sulle confezioni di 84.450 prodotti di
mance allineate o migliori rispetto a
Il valore distintivo più segnalato in
largo consumo nel food, nel cura per-
quelle ottenute nell’anno precedente.
etichetta è il luogo di provenienza o
sona e nel cura casa.
Dunque, anche l’overview sull’ultimo
di lavorazione: quasi il 13% di tutti i
L’ampiezza delle caratteristiche evi-
anno mostra che le certificazioni si
prodotti monitorati dall’Osservatorio
denziate in etichetta e “validate” da
sono confermate come un elemento
Immagino presenta sulle confezioni
organizzazioni esterne al mondo della
fortemente distintivo dei prodotti di
la bandiera del suo paese d’origine
produzione e la crescita di quest’u-
mass market, poiché offrono ai con-
o di produzione. Complessivamente
niverso di loghi e certificazioni, già
sumatori delle precise garanzie sulle
questi prodotti, tra food e non food,
emersa anche nelle prime due edizioni
materie prime e sui processi produttivi
generano il 13,3% delle vendite di
dell’Osservatorio Immagino, attestano
utilizzati e rispondono, così, in manie-
supermercati e ipermercati, in crescita
la dinamicità di questa tendenza. Le
ra concreta alla crescente sensibilità
annua del 2,5%, ossia mezzo punto
rilevazioni relative all’intero 2017 evi-
per i temi che riguardano la sostenibi-
percentuale in meno rispetto al 2016.
CSR - IL CONTRIBUTO ALLA CRESCITA: PRODOTTI ESISTENTI E NUOVI A CONFRONTO Prodotti esistenti
Prodotti nuovi
+2,3%
+0,9%
VENDITE IN VALORE 2017
vendite promo
+3,6%
+2,0%
-0,1%
-1,6% vendite no promo
Prodotti delistati
vendite no promo
vendite promo
vendite totali
VENDITE IN VALORE 2016
31
Oi 2018 • 1 – Loghi e certificazioni
L’anno scorso ha visto rallentare, seb-
mento di supermercati e ipermercati,
Nel 2017 i prodotti CSR sono risultati
bene rimanga positiva, anche l’espan-
dove genera complessivamente il 9,4%
molto presenti nel settore della deter-
sione delle vendite dei tanti prodotti
del giro d’affari dell’universo coperto
genza attenta all’ambiente (soprat-
contrassegnati dai bollini attinenti al
dall’Osservatorio Immagino.
tutto prodotti per bucato, cura tessuti
mondo della corporate social responsi-
La crescita del 3,6% delle vendite ha
e detergenti per superfici) ma hanno
bility (CSR), a cui si possono ricondurre
generato circa 110 milioni di euro incre-
un ruolo molto forte anche nel com-
nove loghi: Sustainable cleaning,
mentali nel 2017, dovuti prevalentemen-
parto alimentare, in particolare nei
Ecocert, Ecolabel, Cruelty free, FSC,
te alle vendite, con e senza promozioni,
latticini e nelle conserve animali.
Fairtrade, Friends of the sea, Dolphin
realizzate dai nuovi prodotti che richia-
L’incremento dell’offerta, in termini
safe, MSC. Se il 2016 si era chiuso con
mano in etichetta claim legati al mondo
di numerosità di prodotti, è il fattore
un +8,4% di vendita, l’anno scorso
dei loghi e delle certificazioni, che hanno
che ha determinato il balzo in avanti
invece l’aumento si è fermato al 3,6%.
contribuito alla crescita rispettivamente
del giro d’affari dei prodotti food e
La presenza di questi prodotti nei punti
per il +2,6% e per il +2,3%. È l’innova-
non food contrassegnati dal marchio
vendita resta, comunque, significativa,
zione che ha guidato l’aumento delle
CE: tra gennaio e dicembre del 2017
visto che copre il 6,7% dell’assorti-
vendite, trainato dalle promozioni.
le vendite sono cresciute del 4,1% contro il +2,8% dei 12 mesi precedenti. A guidare questo risultato è stato il
“I prodotti con claim riferiti al CSR
cambio di direzione sul fronte dell’of-
sono presenti nella detergenza ma sono importanti anche nei latticini e nelle conserve animali
„
ferta: dopo la riduzione avvenuta nel 2016, il numero dei prodotti con il marchio CE in etichetta è tornato a crescere, sia nel mondo alimentare (in particolare, nelle uova di Pasqua) sia nel non food (soprattutto pannolini per adulti). Questo ha portato il logo di conformità europea a comparire su quasi il 2% dei prodotti del perimetro
I NUMERI DEL MONDO DI LOGHI E CERTIFICAZIONI: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
dell’Osservatorio Immagino. Il risultato migliore del 2017, nel segmento di loghi e certificazioni, è quello
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
TREND % VENDITE IN VALORE 2016 VS 2015
PRESSIONE PROMO
del bollino europeo del biologico, che chiude l’anno con vendite in crescita del 14,4%. Una performance signifi-
Bandiere
12,9
13,3
2,5
3,0
36,6
CSR*
6,7
9,4
3,6
8,4
40,8
EU Organic
5,8
2,7
14,4
15,9
22,7
CE
1,9
1,7
4,1
2,8
29,2
cativa, benché di 1,5 punti percentuali inferiore all’aumento messo a segno nei 12 mesi precedenti. Complessivamente l’anno scorso quasi il 6% dei prodotti rilevati dall’Osservatorio Immagino presentava in etichetta il pittogramma con una foglia formata da dodici stelle bianche su fondo
Tutte le quote fanno riferimento al mondo dell’Osservatorio Immagino (84.450 prodotti) *CSR: composto dai loghi Sustainable cleaning, Ecocert, Ecolabel, Cruelty free, FSC, Fairtrade, Friends of the sea, Dolphin safe, MSC
32
verde e con al centro una cometa. Nel 2017 questi prodotti hanno generato il 2,7% delle vendite complessive del largo consumo. Oi
L
Oi 2018 • 1 – Cura persona
Il tema del cura persona
Nel mondo del cura persona sono stati selezionati
Sono stati analizzati circa 12.500 prodotti
prodotti accomunati da claim o caratteristiche in
dell’Osservatorio Immagino. Il perimetro di analisi
etichetta come “dermatologicamente testato”,
comprende il canale ipermercati e supermercati.
“senza parabeni”, “mandorla”, “prodotto in Italia”,
I dati sono riferiti al 2017 e i dati di trend confrontano
“ipoallergenico”, “karité ”, “avena”, “ialuronico”.
il 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
CURA PERSONA
Senza ialuronico? Ma per karité! N
uovi ingredienti che entrano nelle formulazioni di creme e shampoo, più informa-
zioni segnalate sulle confezioni e più caratteristiche enfatizzate con claim e bollini on pack. Anche nel settore del “cura persona” emergono molte tendenze dall’analisi delle indicazioni presenti sulle etichette dei prodotti di largo consumo in vendita in ipermercati e supermercati. L’Osservatorio Immagino ha monitorato 12.500 prodotti che equivalgono ad una copertura dell’87% del giro d’affari complessivo del cura persona nel canale considerato. Anche in questo contesto le etichette sono diventate un mezzo di comunicazione utile per comunicare al cliente finale le caratteristiche del prodotto ritenute più rilevanti e distintive, per consentire al consumatore scelte consapevoli. Quindi, l’indagine sul numero dei claim, sulla loro diffusione e sul tipo di informazione segnalata sulle confezioni aiuta ad individuare l’andamento dei prodotti che comunicano queste caratteristiche. “Dermatologicamente testato” resta l’indicazione più comune sulle etichette dei prodotti per la cura persona: lo
33
Oi 2018 • 1 – Cura persona
“Il claim "dermatologicamente testato" è ancora il più frequente in etichetta ma perde quota in termini di vendite„ scorso anno si trovava sul 21,6% delle
prattutto nei prodotti per la cura
etichette dei prodotti monitorati
del viso. Anche argan, mandorla,
dall’Osservatorio Immagino. In termini
avena e karité vedono aumentare sia
di giro d’affari, questi prodotti hanno
la presenza sulle etichette con claim
contribuito per il 13,3% al fatturato del
dedicati, sia il giro d’affari dei prodotti
settore, registrando però un arretra-
che li contengono, anche se in modo
mento del 2,8% rispetto ai 12 mesi pre-
meno dinamico rispetto al 2016. Il più
cedenti. E confermando una tendenza
diffuso, numericamente, è il claim
alla diminuzione già evidenziata anche
“argan”, presente sul 4% dei prodotti
nel corso del 2016. Quello del “derma-
che generano il 2,1% delle vendite,
tologicamente testato” è l’unico bilan-
in crescita annua del 2,1%. Invece il
cio negativo del 2017 in quest’universo,
claim “avena” accomuna l’1,1% dei
insieme a quello relativo alle vendite
prodotti, pari allo 0,5% del fatturato,
dei prodotti che riportano il claim “ipo-
in aumento del 5,9% rispetto al 2016,
allergenico”, in calo annuo del 2,2%,
che si era chiuso con un +39,1%. Deciso
comunque meno pesante rispetto al
miglioramento per il claim “karité”:
-5,3% dell’anno precedente.
se nel 2016 le vendite dei prodotti che
Il secondo claim più diffuso nel mondo
lo presentavano era in calo del 2,6%,
del cura persona è “prodotto in Italia”,
l’anno scorso il risultato è diventato
che campeggia sul 13,8% dei prodotti,
positivo. Così il 2017 si è chiuso con un
i quali generano il 10,9% delle vendite.
+4% a valore per quel 2,2% di prodotti
Le vendite sono sostanzialmente sta-
per la cura persona che lo segnalano
bili (+0,3%), per effetto del minor uti-
in etichetta. Oi
“I claim più
dinamici rimangono quelli riferiti a ingredienti particolari, caratterizzanti e trendy
„
lizzo di questo claim, e risultano meno dinamiche rispetto al 2016, quando si erano chiuse con un +4,2%. Si attenua anche il trend espansivo
I NUMERI DEL MONDO CURA PERSONA: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
del claim “senza parabeni”: se nel 2016 i prodotti con questa indicazione in % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
TREND % VENDITE IN VALORE 2016 VS 2015
PRESSIONE PROMO
Dermatologicamente testato
21,6
13,3
-2,8
-2,3
31,0
Prodotto in Italia
13,8
10,9
0,3
4,2
47,4
Senza parabeni
9,5
6,3
3,7
9,1
38,2
Ipoallergenico
5,4
6,0
-2,2
-5,3
35,6
Argan
4,0
2,1
2,1
2,6
35,5
Mandorla
2,8
1,9
1,8
-3,0
36,4
Karité
2,2
1,3
4,0
-2,6
32,9
Avena
1,1
0,5
5,9
39,1
27,4
Ialuronico
0,9
0,7
15,3
24,8
33,4
etichetta avevano visto aumentare le vendite del 9,1%, nel 2017 il dato si è fermato al +3,7%, trainato dall’espansione nel cura capelli e nell’igiene personale. Complessivamente i prodotti “senza parabeni” contribuiscono per il 6,3% al fatturato del cura persona dell’Osservatorio Immagino, e rappresentano il 9,5% dei prodotti monitorati. Le performance migliori di questo settore si rilevano dall’analisi dei claim che si riferiscono ad ingredienti particolari, caratterizzanti e trendy. Il più dinamico in assoluto è lo “ialuronico”: i prodotti che lo contengono e lo segnalano in etichetta hanno aumentato le vendite del 15,3% nel corso del 2017 (+24,8% nel 2016), arrivando a pesare per circa l’1% sulla numerosità dell’offerta del cura persona. Il claim “ialuronico” è risultato in crescita so-
34
Tutte le quote fanno riferimento al mondo del cura persona dell’Osservatorio Immagino (12.500 prodotti)
S
Oi 2018 • 1 – Ingredienti benefici
Gli ingredienti benefici
In questo gruppo sono stati selezionati prodotti
circa 54.300 prodotti dell’Osservatorio Immagino.
accomunati da caratteristiche in etichetta che eviden-
Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati
ziano ingredienti come “mandorla”, “mirtillo”, “avena”,
e supermercati. I dati sono riferiti al 2017 e i dati di
seguendo una lista di 24 ingredienti. Sono stati analizzati
trend confrontano il 2017 vs il 2016 e il 2016 vs il 2015.
INGREDIENTI BENEFICI
Health appeal
35
Oi 2018 • 1 – Ingredienti benefici
C
i sono prodotti alimentari che
Un fenomeno su cui l’Osservatorio
no visto aumentare maggiormente le
sono i testimonial di un’epoca,
Immagino si è soffermato già nella
vendite e sono stati più comunicati e
perché ne esprimono lo spirito.
seconda edizione e che ha continuato
segnalati sulle etichette dei 54.300
Un fenomeno ben noto agli studiosi
a monitorare anche nei mesi successi-
prodotti di largo consumo alimentare
e che si sta ripetendo anche nel terzo
vi; il che consente di avere una visione
(esclusi acqua e alcolici), monitorati
millennio, ma con un’accelerazione pri-
più ampia e prolungata sulle mode
da quest’osservatorio.
ma sconosciuta. Al punto che le mode
alimentari degli ultimi due anni.
Il presupposto è che certe componenti
alimentari non solo sono sempre più
Per identificare queste tendenze
nutritive contenute in alcuni ingredienti
numerose ma anche sempre più veloci.
l’Osservatorio Immagino ha messo
(come sali minerali, vitamine e antios-
Nascono, si diffondono, raggiungono
sotto la lente tutti gli alimenti che,
sidanti) sono giudicate benefiche
il loro acme e poi possono acquietarsi
essendo stati usati sia come prodotti
per la salute, la forma e bellezza e
nel giro anche di pochi mesi.
a se stante, sia come ingredienti, han-
che il consumatore desideri essere
I NUMERI DEGLI INGREDIENTI BENEFICI: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Mandorla
1,3
1,1
14,6
34,8
Mirtillo
0,9
0,7
6,0
30,3
Avena
0,5
0,6
4,8
31,7
Farro
1,0
0,5
16,1
25,0
Zucchero di canna
0,4
0,3
10,0
25,0
Cocco
0,4
0,3
5,0
30,4
Stevia
0,2
0,2
19,2
23,8
Quinoa
0,5
0,2
43,1
21,7
Kamut
0,4
0,2
-15,2
16,0
Farina di riso
0,2
0,2
8,4
38,5
Zenzero
0,3
0,1
91,6
19,8
Semi di lino
0,1
0,1
51,5
21,8
Germe di grano
0,1
0,1
-18,1
40,7
Farina di mais
0,1
0,1
5,2
22,2
Semi di zucca
0,1
0,1
28,4
14,4
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (54.300 prodotti) Nella tabella sono esplicitati solo gli ingredienti più significativi in termini di numerica e di peso sulle vendite
36
Oi 2018 • 1 – Ingredienti benefici
informato su quali prodotti le conten-
na, che conferma il suo terzo posto in
nua, raggiungendo i 36 milioni di euro.
gano. L’analisi dei dati evidenzia come
classifica. E che, anzi, nel 2017 migliora
Risultato positivo anche per i semi
le vendite dei prodotti che riportano
la performance dell’anno precedente,
di lino, che l’anno scorso hanno visto
sulle etichette gli ingredienti della lista
vedendo crescere del 4,8% i prodotti
aumentare del 51,5% su base annua il
raccolta dall’Osservatorio Immagino
su cui viene evidenziata in etichetta,
giro d’affari dei prodotti che li segna-
abbiano vivacizzato lo scenario del
e che sono arrivati a rappresentare lo
lano in etichetta, arrivati a superare i
largo consumo alimentare italiano.
0,5% della numerosità dell’offerta nel
21 milioni di euro. Altrettanto positivo
Circa la metà di essi erano già emersi
food. Con le mandorle l’avena condi-
il trend della quinoa: i prodotti che ne
nell’anno precedente ed erano già
vide la sua doppia veste di alimento e
comunicano la presenza hanno otte-
stati “tracciati” nel loro percorso di
di ingrediente alimentare e “cosmetico”,
nuto oltre 50 milioni di euro di vendita,
crescita dalla scorsa edizione dello
mostrando di continuare a essere molto
in crescita del 43,1% rispetto al 2016. Oi
studio. La loro parabola continua a
gradita ai consumatori.
essere positiva: una prosecuzione della
Nel drappello degli ingredienti benefici
crescita per cui è stato determinante
più utilizzati confermano il loro ruolo
soprattutto l’aumento del numero di
anche mirtillo e farro, che in un anno
prodotti in cui sono presenti.
vedono aumentare le vendite dei
Dalle elaborazioni dell’Osservatorio
prodotti in cui sono presenti rispetti-
Immagino emergono 24 ingredienti.
vamente del 6% e del 16,1%. Considerando tutti i 24 principali ingredienti identificati dall’Osservatorio
“La mandorla
conferma la leadership già ottenuta nel 2016
Immagino, emerge per molti il 2017 si è chiuso con tassi di crescita a doppia cifra. Non si tratta di valori assoluti particolarmente elevati, poiché questi
„
ingredienti hanno una bassa incidenza sulle vendite complessive del largo consumo alimentare (sotto l’1%), ma sono comunque significative per cogliere le tendenze emergenti negli stili e nelle
Al primo posto nell’ipotetica classifica
preferenze d’acquisto dei consumatori
dei cibi ricchi di sostanze benefiche
(cannella, curcuma, sesamo, semi di
più apprezzati dai consumatori ci sono
chia, olio di riso, canapa, avocado, spi-
le mandorle, che confermano così la
rulina, acaja).
leadership già ottenuta nel 2016. Complessivamente questa tipologia di frutta secca è stata segnalata sulle confezioni dell’1,3% dei prodotti alimentari del paniere dell’Osservatorio Immagino. E il suo appeal ne ha fatto uno dei più apprezzati e diffusi ingredienti anche dei prodotti per la cura persona. Limitandosi al mondo ali-
“Lo zenzero
si conferma il superfood più dinamico del 2017
„
mentare, si nota che i prodotti che comunicano on pack la presenza di mandorle generano l’1,1% delle vendite
Lo zenzero, che la scorsa edizione
complessive del food, in crescita del
dell’Osservatorio Immagino aveva
14,6% rispetto ai 12 mesi precedenti,
già segnalato come il superfood più
quando erano aumentati a due cifre.
dinamico nel mondo alimentare, confer-
Dunque, il successo delle mandorle
ma questa tendenza. Il giro d’affari
esce confermato anche dalle ultime
complessivo dei prodotti che lo conten-
rilevazioni. Lo stesso accade per l’ave-
gono è cresciuto del 91,6% su base an-
37
Oi 2018 • 1 - La prima colazione
38
Oi 2018 • 1 - La prima colazione
LA PRIMA COLAZIONE
La colazione del campione Obiettivo salute per il primo pasto della giornata
U
n giorno “sano” si vede dal mattino: si potrebbe riassumere così, parafrasando un
noto adagio popolare, l’atteggiamento con cui gli italiani di oggi affrontano
“Il mondo del free from e quello del rich-in sono molto presenti nella colazione degli italiani„
il primo pasto della giornata. Da sempre nel nostro paese la prima colazione è un’occasione di consumo importante, scandita da abitudini e rituali precisi, che oggi accomuna 35 milioni di italiani (fonte: Osservatorio Doxa-Aidepi). Infatti, ben nove ita-
LA COMPOSIZIONE DELLA PRIMA COLAZIONE % VENDITE IN VALORE SU TOTALE PRODOTTI PER LA COLAZIONE
INDICE SU TOTALE FOOD*
TREND % VENDITE IN VALORE
liani su dieci dichiarano di farla ogni giorno e tendenzialmente di consu-
Free from
42,1
150
+3,8
marla a casa (93% dei casi - fonte: Osservatorio Doxa-Aidepi). Anche nel loro primo incontro giornaliero con il cibo, gli italiani rivelano uno stile tutto loro, tanto che si parla di “prima colazione all’italiana” per indicare quella a base di prodotti da
Rich-in
Intolleranze
16,1
12,2
Italianità
16,1
CSR
15,9
164
+3,0
+3,9
90
+1,1
72
forno dolci, come biscotti, merende e fette biscottate, accompagnati
170
+2,0
173
+5,0
da una bevanda calda, come latte e caffè. Un modello consolidato ma non inossidabile, che anzi cambia ed evolve ricalcando i nuovi bisogni nutrizionali e le emergenti sensibilità degli italiani in fatto di alimentazione.
Lifestyle
12,8
*Indice su totale food = rapporto tra la %
100 = in media
vendite in valore su totale prodotti per la
>100 = sopra media
colazione e la % vendite in valore su totale food
<100 = sotto media
39
Oi 2018 • 1 - La prima colazione
L’approfondimento realizzato
L’altro grande tema che muove le di-
denza sulle vendite, +17,2% nel 2017),
dall’Osservatorio Immagino sull’area
namiche in atto nella prima colazione
attiene più alla qualità che alla quan-
della prima colazione conferma i
è legato agli zuccheri e si esplica con
tità dei glucidi, e conferma il vissuto
cambiamenti in atto in questo mondo
claim differenti. Da un lato la crescita
positivo che accompagna lo zucchero
e porta alla luce diverse tendenze
dei prodotti presentati on pack come
bruno rispetto a quello bianco e ne fa
emerse nel 2017. La più evidente è lo
caratterizzati da “pochi zuccheri”
un ingrediente differenziante e sem-
spostamento dei consumatori verso
(4,5% delle vendite, +6% nel 2017) o
pre più richiesto.
i prodotti “free from” e “rich-in”, a
“senza zuccheri aggiunti” (2,3% delle
Un altro componente nutritivo che gli
conferma della pervasività e della
vendite, +10,6%, peso 2,3 volte supe-
italiani eliminano sempre di più dal
rilevanza di questi fenomeni nel pano-
riore alla media food) sembra rispon-
pasto del mattino è il lattosio. I pro-
rama complessivo del largo consumo
dere in modo efficace all’esigenza dei
dotti “lactose free” hanno raggiunto
alimentare italiano. E così la prima
consumatori di controllare o ridurre
un’incidenza del 2,3% all’interno del
colazione sembra sottoposta a due
l’intake di questi nutrienti. Mentre un
mondo della colazione e continuano a
forze simili ma opposte: da un lato si
terzo claim, quello che sottolinea l’uso
guadagnare spazio: solo nel corso del
alleggerisce delle componenti nutritive
di zucchero di canna (0,9% di inci-
2017 sono cresciuti del 3,5%.
percepite come “critiche”, e dall’altro si arricchisce di quelle vissute come “benefiche”. E intanto si popola di nuovi ingredienti, sull’onda della curiosità per nuovi prodotti, del succedersi delle mode alimentari e della popolarità dei vari superfood, che nella colazione vede l’affermarsi, in particolare, di quinoa, zenzero e cannella.
I CLAIM PIÙ DIFFUSI NEI PRODOTTI DELLA PRIMA COLAZIONE % VENDITE IN VALORE SU TOTALE PRODOTTI PER LA COLAZIONE
TREND % VENDITE IN VALORE
INDICE SU TOTALE FOOD*
I prodotti per la prima colazione dichiarati in etichetta come “senza
Senza olio di palma
27,1
+13,1
378
un determinato contenuto” sono già arrivati a conquistare un peso sulle
Fibre
+4,6
211
7,4
vendite di quest’area pari al 42,1%, ossia superiore del 50% rispetto alla media del food. E continuano a crescere. Solo tra gennaio e dicembre dello scorso anno sono avanzati di un ulteriore 3,8%, mostrandosi più dinamici rispetto alla media generale del totale alimentare (+2,3%). Ma quali sono gli ingredienti che gli italiani evitano a colazione e che stanno dunque generando il successo dei prodotti “free from”? Al primo posto c’è l’olio di palma, seguito dai grassi in generale (sia idrogenati che saturi) e dagli zuccheri. I prodotti che dichiarano di non contenere olio di palma hanno visto aumentare le vendite del 13,1% nel corso del 2017 e hanno raggiunto il 27,1% delle
Integrale
+4,3
325
7,2
Senza grassi saturi
6,4
EU organic
5,6
209
+8,3
Pochi grassi
5,6
209
+8,3
Pochi zuccheri
4,5
Senza zuccheri aggiunti
2,3
Avena
2,2
Zucchero di canna
0,9
Farina di riso
0,4
Semi di lino
0,2
Semi di chia
0,0
411
+1,1
+6,0
174
+10,6
229 389 257 247 185
+4,1 +17,2 +9,8 +++
vendite in valore di quest’area, con una presenza decisamente più rilevante
113
(378 di indice) rispetto al peso sull’universo alimentare nella sua totalità.
“Grande attenzione a zuccheri e grassi„ 40
*Indice su totale food = rapporto tra la %
100 = in media
vendite in valore su totale prodotti per la
>100 = sopra media
colazione e la % vendite in valore su totale food
<100 = sotto media
+++
Oi 2018 • 1 - La prima colazione
Più in generale, nell’universo della prima colazione – analogamente a quanto accade nell’alimentare di largo
I CLAIM POTENZIALI NEI PRODOTTI DELLA PRIMA COLAZIONE % VENDITE IN VALORE SU TOTALE PRODOTTI PER LA COLAZIONE
INDICE SU TOTALE FOOD*
TREND % VENDITE IN VALORE
consumo - cresce tutta l’area dei prodotti che rispondono alle esigenze di chi soffre di intolleranze alimentari. Complessivamente hanno il 12,2% di incidenza sulle vendite dell’area cola-
Senza glutine (logo)
1,1
0,5
Poche calorie
+6,2
50
+9,7
43
zione, sono in crescita annua del 3,9%, ma hanno ancora una presenza infe-
Omega 3
0,3
+17,6
27
riore alla media generale del food. Emblematico è il caso del logo “senza glutine” che nel 2017 ha trovato spazi di crescita (+6,2% nelle vendite) ma che ha ancora un peso marginale sul totale (1,1%), nettamente sotto media rispetto all’alimentare totale.
0,2
Quinoa Zenzero
0,1
Farina di mais
0,0
Cannella
0,0
+65,3
90
+++
38
+25,6
55
L’altra faccia del “meno/senza” è il “più/con”. Se da un lato la prima la
+++
15
colazione si alleggerisce, dall’altro si arricchisce: infatti, nel 2017 le vendite dei prodotti “rich-in” sono cresciute del 3,0% e sono arrivate a un indice
*Indice su totale food = rapporto tra la %
100 = in media
vendite in valore su totale prodotti per la
>100 = sopra media
colazione e la % vendite in valore su totale food
<100 = sotto media
che soddisfano l’apporto nutrizionale
del biologico è due volte superiore
di vitamine e di calcio.
rispetto alla media dell’intero settore
Che l’attenzione crescente degli ita-
alimentare e nel 2017 ha registrato
liani al tema del benessere influenzi le
una crescita dell’8,3%. Oi
sulle vendite superiore di 64 punti rispetto alla media del food.
“Importante
presenza di prodotti integrali e ricchi di fibre sulla tavola della prima colazione
„
scelte d’acquisto in maniera trasversale alle categorie merceologiche e ai momenti di consumo, coinvolgendo in pieno anche l’area della prima colazione, è confermato da un altro fenomeno rilevato dall’Osservatorio Immagino: il ruolo crescente del bio-
A guidare il fronte del rich-in sono
logico nella prima colazione. Basta
le fibre. La ricerca di una colazione
un dato: l’incidenza dei prodotti che
che apporti una maggiore quantità
riportano in etichetta il logo europeo
di questi nutrienti viene soddisfatta
“Il biologico è
molto presente anche nella prima colazione
„
dall’avena (+4,1%), dai prodotti integrali (+4,3%) o con farro (+12,9%). Non è tutto perché altri componenti salutari si sono già presentati in etichetta, e altri stanno emergendo. Tra quelli più comunicati sulle confezioni dei
LE CATEGORIE DELLA PRIMA COLAZIONE
prodotti arricchiti c’è la farina di riso,
Nel basket della prima colazione sono state
presente in prodotti che generano lo
considerate quelle categorie di prodotti che
0,4% delle vendite, in crescita del 9,8%
risultano prevalentemente consumate durante
nel 2017. Più limitata come business
questa occasione di consumo (panel consumer
ma in forte crescita l’aggiunta di semi
Nielsen) e sono: bevande sostitutive del latte,
di lino o di semi di chia. A completare
latte fresco e UHT, confetture, fette biscottate,
il range del rich-in l’Osservatorio
biscotti, merendine, miele, caffè, cereali.
Immagino ha rilevato anche prodotti
41
Oi 2018 â&#x20AC;˘ 1 - Le famiglie consolidate
42
Oi 2018 • 1 - Le famiglie consolidate
LE FAMIGLIE CONSOLIDATE
Ritratto di famiglia (con figli) Per i figli la spesa si fa attenta
T
ra i sette cluster identificati
non tutti sono sotto i sei anni o sopra
vamente, quindi, rappresentano il 23%
da Nielsen in base agli stili di
i 10 anni. Invece nelle seconde ci sono
del totale consumi del largo consumo
consumo (i lifestage), ve ne
solo ragazzi tra gli 11 e i 17 anni.
in Italia nel 2017.
sono due che riuniscono le famiglie in
Sul totale di circa 29 mila famiglie
Ad accomunare queste due tipologie
procinto di entrare nella prima fase
italiane calcolate da Nielsen nel 2017,
di nuclei familiari è il forte legame con
di maturità: le “maturing family” e le
le famiglie consolidate pesano l’8,8%
uno stile di consumo più tradizionale e
“established family” che hanno figli mi-
(maturing family) e l’8,9% (established
l’alta attenzione nel dare ai figli un’a-
norenni seppur con fasce d’età diverse.
family) in termini di numerosità sul
limentazione bilanciata e completa.
Sì perché nelle prime ci sono bambini
totale e generano consumi rispettiva-
Un atteggiamento che le differenzia
di età compresa tra zero e 17 anni, ma
mente per l’11,4% e l’11,6%. Complessi-
in modo piuttosto netto dalle famiglie
LIFESTAGE: NUMERICA E CONSUMI
% consumi largo consumo confezionato
% famiglie
6,2
9,7
8,5
11,4
7,9
8,8
11,6
8,9
20,3
21,3
Pre Family
New Family
Maturing Family
Post Family
Older Couple
Older Single
29,8
25,6
12,2
17,8
Established Family
43
Oi 2018 • 1 - Le famiglie consolidate
“Le famiglie
maturing ed established hanno in comune uno stile di consumo più tradizionale e l’attenzione a un’alimentazione bilanciata e completa per i figli
„
Secondo l’Osservatorio si delineano
Quando si tratta di prodotti per l’igiene
due scenari diversi. Le famiglie che en-
personale o la detergenza, questi
trano nella prima fase di maturità (os-
nuclei familiari preferiscono quelli eti-
sia le maturing family), mostrano una
chettati come “senza fosfati” e “senza
propensione ben maggiore - rispetto
parabeni” e anche in questo caso la
alla media del largo consumo - all’ac-
loro incidenza sulla spesa delle matu-
quisto dei prodotti sulle cui etichette
ring family e delle established family
sono evidenziati claim dalla lunga sto-
è decisamente maggiore rispetto alla
ria e dalla notorietà consolidata. Sono
media nazionale.
questi i maggiori acquirenti di alimenti
Alta è la preferenza anche per gli ali-
presentati sulle confezioni come “fonte
menti dell’universo “rich-in” (oltre alla
di ferro” o “ricchi di ferro” (quasi il dop-
presenza di ferro indicata in etichetta
pio di incidenza rispetto alla media del
anche quella di vitamine è decisamente
largo consumo alimentare monitorato
apprezzata). Quest’aspetto va colle-
dall’Osservatorio Immagino).
gato alla propensione per l’acquisto
Le maturing family spendono anche
dei prodotti alimentari dell’area “free
più della media per acquistare alimenti
from” e testimonia come l’attenzione
più giovani, analizzate nella seconda
contrassegnati dal logo della spiga
ad acquistare i prodotti ritenuti più
edizione dell’Osservatorio Immagino,
barrata che l’Associazione italiana
salubri per i bambini e dei ragazzi
che sono la maggior espressione dei
celiachia assegna ai prodotti “senza
presenti in famiglia. L’attenzione a
nuovi valori e delle nuove tendenze in
glutine”. E per comprare i prodotti
garantire ai propri figli un’alimentazio-
termini di stili di vita e di consumo.
sulle cui confezioni viene segnalata
ne improntata al salutismo assorbe le
Come si rispecchia nel carrello della
l’assenza di olio di palma, di coloranti,
maggiori risorse del budget domestico
spesa questo approccio ai consumi?
di grassi idrogenati e di conservanti.
e costringe le famiglie mature a bilan-
87
86
86
84
83 70
Ialuronico
Fibre
89
Senza aspartame
Doc
90
Omega 3
Plastica riciclata
112
Dop
112
Pochi zuccheri
113
Kosher
117
Vegan
125
Vitamine
126
Senza conservanti
Senza grassi idrogenati
127
Senza parabeni
Senza coloranti
128
Docg
Senza olio di palma
165
Senza glutine (logo)
193
Senza fosfati
Ferro
LE ABITUDINI DI CONSUMO NELLE MATURING FAMILY
51 37
Indice di consumo 100 = in media >100 = sopra media <100 = sotto media
44
Oi 2018 • 1 - Le famiglie consolidate
84
81
80
79
74
68
Senza sale
85
Ialuronico
85
Cruelty free
87
Poche calorie
87
Dop
89
Senza additivi
Omega 3
90
Senza zuccheri aggiunti
EU organic
108
Vitamine
108
Vegetale
108
Pochi zuccheri
Meno plastica
108
Plastica riciclata
Avena
110
Kosher
Argan
116
Senza parabeni
Senza olio di palma
117
133
Senza grassi idrogenati
Ferro
Senza fosfati
LE ABITUDINI DI CONSUMO NELLE ESTABLISHED FAMILY
54
53
Indice di consumo 100 = in media >100 = sopra media <100 = sotto media
“L’attenzione ai
matori identificati da Nielsen in
Lo si legge nel minor appeal che su
base agli stili di consumo, le famiglie
questo target hanno i claim privilegiati
mature sembrano meno sensibili ai
dalle famiglie mature: infatti, pur
prodotti di largo consumo accompa-
mostrando una presenza sugli acquisti
gnati da altri claim, molto diffusi in
superiore alla media nazionale, eviden-
Italia. Decisamente bassa è l’affinità
ziano valori più bassi rispetto all’altro
con i cosmetici caratterizzati dalla
cluster di famiglie. Allentandosi le pre-
presenza di acido ialuronico, con gli
occupazioni sull’alimentazione dei figli,
alimenti “senza aspartame”, “ricchi di
aumenta la propensione a spendere
Omega 3” o “ricchi di fibre”, con “pochi
per acquistare prodotti caratterizzati
zuccheri” o confezionati in contenitori
dalla presenza di ingredienti benefici,
di plastica riciclata. Anche gli alimenti
come l’argan per i prodotti della cura
che rispondono alle esigenze dei nuovi
personale e l’avena.
stili alimentari (come quelli etichettati
Come per le maturing family, non
ciare le spese, riducendo altri acquisti.
come “vegan” e “kosher”) hanno una
emergono, comunque, evidenze par-
Si spiega così il minore ricorso ai
presa bassa su questi target e risul-
ticolari relative a nuove tendenze di
prodotti più costosi venduti nei punti
tano sottomedia nell’allocazione del
consumo o ad un’alimentazione più
vendita della distribuzione moderna,
budget di spesa familiare.
attenta ad alcune componenti, come
come quelli contrassegnati da una
Parte di questi fenomeni l’Osservatorio
zuccheri o sale. La conferma viene dai
delle indicazioni di origine europee
Immagino li ha rilevati anche nelle fami-
valori bottom line di molti dei claim
(come la Dop o la Doc). Con una sola
glie mature (ossia le established family).
delle aree “rich-in” e “free from”, dei
eccezione: le maturing family e le
Infatti nei nuclei familiari in cui sono
loghi relativi alla corporate social
established family sono acquirenti
presenti solo ragazzi tra gli 11 e i 17 anni,
responsibility (CSR) e al mondo dei
sopramedia di vini Docg, ossia delle
resta alta l’attenzione sulla qualità
lifestyle, ai plus in termini di sosteni-
etichette più pregiate del mondo
nutrizionale dell’alimentazione dei figli,
bilità ambientale e alla presenza del
dell’enologia italiana.
anche se si esprime in misura più con-
riconoscimento della Denominazione
Rispetto agli altri cluster di consu-
tenuta rispetto alle maturing family.
di origine protetta (Dop). Oi
prodotti salutisti per i figli assorbe gran parte del budget e costringe a ridurre altri acquisti più costosi
„
45
Oi 2018 â&#x20AC;˘ 1 - I golden shopper
46
Oi 2018 • 1 - I golden shopper
I GOLDEN SHOPPER
I consumi siamo noi Single e alto spendenti i trend setter dei nuovi consumi
S
ono il target elettivo per tutte
le categorie più dinamiche che emergono dall’analisi con-
dotta dall’Osservatorio Immagino su
60.600 prodotti dell’universo alimentare italiano. Sono la fascia di consumatori che contribuisce in maniera maggiore alle vendite di prodotti alimentari che: riportano in etichetta la presenza di superfood (come semi di chia, goji e quinoa), sono accompagnati dal logo europeo per il biologico, sono presentati come “vegan”, “senza lattosio” o “senza glutine”, sono definiti “integrali” o “senza sale”.
GLI STILI DI CONSUMO: I CINQUE CLUSTER • Golden shopper: sono 4,3 milioni di italiani (17% del totale), i loro consumi pesano per il 19% del largo consumo confezionato, il 40% sono single, hanno un reddito che per il 65% è sopra media e vivono prevalentemente nel Nord-Ovest (area 1 Nielsen). • Traditional: sono 4,0 milioni (16% del totale), i loro consumi pesano per il 16% del largo consumo confezionato, il 41% ha più di 65 anni, hanno un reddito che per il 62% è sotto media e vivono prevalentemente nel Sud e in Sicilia (area 4 Nielsen). • Silver: sono 5,9 milioni (24% del totale), i loro consumi pesano per il 25% del largo consumo confezionato, il 47% ha più di 65 anni, hanno un reddito che per il 63% è sopra media e vivono prevalentemente nel Nord-Ovest e nel Nord-Est (rispettivamente area 1 e area 2 Nielsen). • Mainstream: sono 6,3 milioni (25% del totale), i loro consumi pesano
“I golden shopper
trainano i segmenti più vivaci e nuovi dell’universo alimentare
„
per il 26% del largo consumo confezionato, il 58% ha meno di 45 anni e il 46% ha figli con meno di 18 anni, hanno un reddito che per il 60% è sotto media e vivono su tutto il territorio nazionale. • Low price: sono 4,3 milioni (17% del totale), i loro consumi pesano per il 14% del largo consumo confezionato, il 39% ha meno di 45 anni, hanno un reddito che per il 55% è sotto media e vivono prevalentemente nel Centro e in Sardegna (area 3 Nielsen).
47
Oi 2018 • 1 - I golden shopper
I CONSUMI DEI GOLDEN SHOPPER KPI a totale ipermercati e supermercati
Categorie / claim / loghi più affini (peso a valore sviluppato dal cluster)
Food confezionato
TREND % VENDITE IN VALORE
0,0
14,5
0,2
43,1
2,7
14,4
0,1
5,9
0,1
51,5
24,9
Semi di chia
60,2
Quinoa
57,8
EU organic
54,2
Goji
50,5
Semi di lino
45,5
Vegan
44,8
1,3
19,4
Semi di zucca
44,4
0,1
28,4
43,3
0,1
91,6
40,5
0,5
16,1
Senza lattosio
39,3
3,4
8,1
Curcuma
39,2
0,0
63,5
Zenzero Farro
Cannella
37,5
0,0
5,6
Senza glutine (logo)
37,1
2,1
0,8
Fibre
36,0
3,5
4,9
Mirtillo
35,8
0,7
6,0
Mandorla
34,9
1,1
14,6
Avena
34,9
0,6
4,8
Integrale
34,1
2,2
9,1
Senza zuccheri aggiunti
33,9
1,0
7,4
Farina di mais
33,1
0,1
5,2
Omega 3
33,0
0,9
9,4
Doc
32,8
1,1
8,1
Stevia
32,2
0,2
19,2
Pochi zuccheri
32,1
2,6
3,9
Dop
32,1
1,4
6,9
Cocco
31,0
0,3
5,0
Senza sale
30,8
0,7
7,2
Zucchero di canna
30,7
0,3
10,0
Calcio
30,0
2,7
14,1
Senza glutammato
29,9
1,1
3,0
Fonte: Nielsen CommOnPack 2017 - Totale Iper + Super
48
% VENDITE IN VALORE SU TOTALE FOOD
Oi 2018 • 1 - I golden shopper
Oltre a essere coloro che trainano i segmenti più vivaci dell’universo alimentare, sono anche quelli con il carrello della spesa più improntato al benessere e più attento ai claim che in etichetta sottolineano i plus salutistici dei prodotti: sono i “golden shopper”, una delle cinque tipologie di consumatori individuate da Nielsen incrociando
“Sono consumatori
ad alto reddito, con famiglia monocomponente e concentrati nell’area Nord-Ovest
„
i comportamenti d’acquisto di 9 mila famiglie rappresentative della popola-
molta attenzione), alla lista degli ingredienti (70%) e alle informazioni nutrizionali (67%). Il mix tra elevata attenzione al benessere, interesse alla lettura delle etichette, propensione per i nuovi prodotti e alta capacità di spesa rende i golden shopper il target più importante per tutti i fenomeni che stanno vivacizzando il settore alimentare italiano. Sono loro, infatti, a trainare alcuni
zione italiana con il monitoraggio dei
che vede un’alta incidenza di famiglie
dei trend fotografati dall’Osservatorio
loro acquisti in termini di categorie,
monocomponente, si concentra in
Immagino nel mondo dei prodotti ali-
tipologie di prodotto (ad esempio,
quella parte d’Italia che parte dalla
mentari confezionati, di cui sviluppano
“gluten free” o “con Omega 3”) con il
Valle d’Aosta, passa per Piemonte e
il 25% del giro d’affari. Rappresenta-
relativo profilo nutrizionale, grazie alle
Liguria, e termina in Lombardia. Il
no dal 50 al 60% del valore delle ven-
indicazioni delle informazioni presenti
38% di essi vive, infatti, nel Nord-Ovest.
dite di prodotti sulle cui confezioni è
sul packaging dei prodotti di largo
Quando si tratta di decidere cosa
segnalata la presenza di semi di chia,
consumo rilevate da Immagino.
mettere nel loro carrello della spesa,
di quinoa o di goji, e di quelli accompa-
Se nel 2015 i golden shopper rappre-
i golden shopper privilegiano i pro-
gnati dal logo europeo del biologico.
sentavano il 12% della popolazione
dotti alimentari che riportano sulla
italiana, nell’arco di due anni sono
confezione delle indicazioni che ne
arrivati al 17,4%. Quello dei golden
richiamano il valore salutistico. Inoltre
shopper non è, però, il gruppo più nu-
sono sensibili ai prodotti connotati da
meroso, perché è superato dai “silver”
un buon contenuto di servizio e dagli
e dai “mainstream”, che insieme som-
alimenti che appartengono al mondo
mano il 50% degli italiani. Con i suoi
della cucina etnica.
4,3 milioni di famiglie, il cluster golden
Nella relazione con il cibo questi con-
shopper è pari merito con quello dei
sumatori evidenziano grande at-
“low price”, di cui costituisce quasi
tenzione e forte consapevolezza. Si
l’antitesi. Tanto questi ultimi hanno
mostrano consapevoli del rapporto
nella metà dei casi un reddito sotto la
tra alimentazione, salute e ambiente,
media nazionale, tanto i golden shop-
e su questi temi cercano di restare
per hanno nel 65% dei casi un reddito
sempre ben informati (78%), rivol-
che supera la media italiana. E quindi
gendosi soprattutto a fonti specia-
hanno una maggiore capacità di
lizzate, come siti web dedicati e nutri-
spesa; il loro peso sul largo consumo è
zionisti, come risulta dalle ricerche sul
infatti pari al 19%, quindi superiore di
panel di consumatori Nielsen. Questa
ben cinque punti percentuali a quello
sensibilità per l’ambiente e per la
dei “low price”. La loro caratteristica
salute li porta a cercare di acquistare
più rilevante si lega alla tipologia di
prodotti ecosostenibili e realizzati in
Generano dal 30 al 40% del giro d’affari
consumi: nel loro carrello della spesa i
modo etico (60%). Il 40% dichiara di
degli alimenti che comunicano di con-
“I golden shopper
sviluppano il 25% del totale food ma tra il 50 e il 60% delle vendite di molti prodotti legati ai fenomeni rilevati dall’Osservatorio Immagino
„
prodotti super premium hanno un’in-
seguire un’alimentazione vegetariana
tenere ingredienti benefici (come zen-
cidenza a valore del 33%, superiore di
o di essere pronto a farlo in futuro, il
zero, farro, curcuma, cannella, mirtilli,
ben 40 punti al valore indice.
37% afferma che per alimentarsi in
mandorle, avena, farina di mais, cocco
Altri elementi indispensabili per trac-
modo corretto bisognerebbe evitare
e zucchero di canna), di apportare nu-
ciare il profilo dei golden shopper sono
lo zucchero, mentre il 20% indica la
trienti importanti (come fibre, Omega 3
l’età e la situazione familiare: il 67%
farina bianca, il 17% la carne rossa
e calcio), o di essere privi di alcune com-
è distribuito in maniera equa lungo la
e il 13% il latte.
ponenti sensibili in caso di intolleranze
fascia dai 35 ai 64 anni e il 40% è single.
Un gruppo di consumatori così attenti
alimentari (come lattosio e glutine) o
Entrambi questi valori sono più signifi-
e propensi a informarsi come i golden
sgradite ad alcuni consumatori (come
cativi rispetto alla media nazionale.
shopper dà molta importanza alla
gli zuccheri, il sale o il glutammato). Oi
Questo gruppo di italiani ad alto red-
lettura delle informazioni on pack,
dito e grande capacità di spesa, che
in particolare alla provenienza degli
si colloca in una fascia di età centrale,
ingredienti (l’84% dichiara di prestarvi
49
Oi 2018 â&#x20AC;¢ 1 - Cura casa green
50
Oi 2018 • 1 - Cura casa green
CURA CASA GREEN
Bella casa, è green? Pulizie di casa ecosostenibili
N
on solo nel piatto: la richie-
a incidere per il 5,5% sulle vendite to-
L’effetto combinato di questi atteg-
sta di naturalità, l’onda
tali a valore dell’intera categoria e gli
giamenti condivisi da molti italiani fa
lunga “green” e la filosofia
oltre 500 prodotti accompagnati da
sì che i prodotti per la cura della casa
“veggie” che attraversano la società
un claim ecologico in etichetta hanno
che si collocano nell’orbita del “natu-
italiana, e di riflesso il mondo del largo
pesato per il 6,3% sull’universo censito
rale” e del “vegetale” riescano a far
consumo, sono partite sì dal mondo
dall’Osservatorio Immagino.
breccia nelle scelte dei consumatori di
alimentare ma si sono presto estese
Sul trend che vede l’affermazione del
oggi in maniera più rilevante rispetto
anche al comparto del non food. E
tema dell’ecosostenibilità anche nel
ai corrispettivi “tradizionali”, natural-
stanno movimentando, da autentiche
reparto di detergenti e detersivi pe-
mente a parità di efficacia nel rispon-
protagoniste, anche la categoria dei
sano numerosi fattori concomitanti:
dere alle esigenze di pulizia domestica.
prodotti per la cura casa, come emerge
dalla sempre più diffusa sfiducia nella
Ma quali caratteristiche deve avere un
chiaramente dall’approfondimento sul
“chimica” all’accresciuta sensibilità per
prodotto per la cura casa appartenente
comparto condotto in questa terza
la salvaguardia della natura alla pre-
al mondo “green” per conquistare gli
edizione dell’Osservatorio Immagino.
ferenza per il “vegetale” tout court.
italiani e per stimolare il loro interesse ad
Nel corso del 2017, in ipermercati e supermercati, i detergenti domestici “green” hanno evidenziato una crescita a valore dell’8,8%. Una performance che va controcorrente rispetto al settore cura casa nella sua interezza, che ha chiuso il 2017 con un calo delle ven-
“ll tema dell’ecosostenibilità si afferma
anche nel reparto di detergenti e detersivi
„
dite in valore dello 0,8%. L’anno scorso i prodotti per la cura casa presentati e posizionati come “green” sono arrivati
51
Oi 2018 • 1 - Cura casa green
acquistarlo? L’Osservatorio Immagino ha analizzato i claim “ecologici” che compaiono sulle confezioni dei 7.941 prodotti per la cura della casa che rientrano nel suo perimetro d’indagine e sulle etichette sono state individuate sette diverse informazioni che atten-
I NUMERI DEL MONDO DEL CURA CASA GREEN: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
gono al mondo green. Il più diffuso, in termini di numerosità % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Vegetale
2,9
2,4
17,2
20,6
Biodegradabile
2,7
2,6
19,3
19,8
Senza nichel
1,9
2,1
11,8
29,2
Plastica riciclata
1,0
0,9
9,1
21,9
Meno plastica
0,6
0,9
28,1
30,8
Senza fosfati
0,5
0,3
-1,6
21,1
Senza allergeni
0,5
0,2
4,8
20,6
dei prodotti su cui compare, è il claim “vegetale”, che connota quasi il 3% dei prodotti monitorati, generando il 2,4% delle vendite realizzate dal comparto cura casa in ipermercati e supermercati nel corso dell’intero 2017. I prodotti e gli strumenti per la detergenza presentati come “vegetali” hanno chiuso l’anno con un alto tasso di crescita (+17,2%), mettendo a segno una progressione particolarmente significativa in detergenza bucato, stoviglie e superfici.
“Il claim
"biodegradabile" ha una duplice declinazione: può essere riferito sia alla composizione del packaging sia a quella dei prodotti
Tutte le quote fanno riferimento al mondo del cura casa dell’Osservatorio Immagino (7.941 prodotti)
LE DECLINAZIONI DEL BIODEGRADABILE
„
Secondo claim per diffusione, ma primo per giro d’affari dei prodotti che lo evidenziano sulla confezione, è “biodegradabile”: l’Osservatorio Immagino
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
Detergenza bucato
13,6
23,5
30,4
Detergenti stoviglie
10,3
22,9
23,9
Usa e getta
23,4
22,8
25,4
Detergenti superfici
31,3
16,1
5,5
Cura tessuti
8,9
9,7
14,0
Deodoranti/antiodore ambienti
4,2
2,8
-9,2
Accessori
8,4
2,1
-3,7
l’ha trovato sul 2,7% dei prodotti del comparto e ha rilevato che questo claim ha una duplice declinazione, perché può essere riferito sia alla composizione del packaging sia a quella dei prodotti (ad esempio, i tensioattivi). Il claim “biodegradabile” abbinato alla composizione del prodotto (detersivo per bucato, detersivo per stoviglie o detersivo per superfici) rileva trend piuttosto interessanti soprattutto per i primi due (rispettivamente +30,4% e +23,9%). Al momento il trend del biologico abbinato alla composizione del
52
Oi 2018 • 1 - Cura casa green
prodotto presenta trend di crescita
L’IMPATTO DI PIÙ CLAIM ON PACK
superiori ai prodotti che, invece, in etichetta evidenziano solo il claim % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
Cura casa green
6,3
5,5
8,8
>= 2 claim
2,0
1,9
22,0
>= 3 claim
1,3
1,6
24,4
3+ claim
0,4
0,5
60,3
“vegetale”. Il claim “usa e getta” legato alla composizione del pack appare invece sul 23,4% dei prodotti che indicano già il claim “biodegradabile”, sviluppando il 22,8% delle vendite di questo claim con un trend del 25,4% per i prodotti che lo dichiarano on pack. Complessivamente l’anno scorso i prodotti definiti “biodegradabili” hanno visto crescere le vendite del 19,3% e sono arrivati a incidere per il 2,6% sul giro d’affari del cura casa, avvantaggiati sia dall’andamento positivo della domanda sia dalla crescita dell’offerta, in aumento in particolare nella detergenza bucato e stoviglie e nei
patto ambientale e a facilitarne lo
prodotti usa e getta.
smaltimento. Un tipo di intervento
Crescita annua a due cifre anche per
apprezzato dagli shopper, che
le vendite in valore dei prodotti per
hanno premiato i prodotti venduti
la cura della casa sulle cui confezioni
in packaging etichettati come conte-
è specificata l’assenza di nichel: una
nenti “meno plastica” o realizzati in
caratteristica che risponde al tema
“plastica riciclata”. Entrambi questi
sempre più diffuso delle allergie ai
claim hanno vissuto un 2017 positivo:
metalli e che accomuna quasi il 2%
l’indicazione “plastica riciclata” è
dei prodotti, pari al 2,1% delle vendite
comparsa sull’1% dei prodotti per la
del comparto. Rispetto all’anno pre-
cura della casa, che hanno sviluppato
cedente, nel 2017 il loro giro d’affari
lo 0,9% del fatturato del comparto,
ha fatto un balzo in avanti che ha
in crescita del 9,1% rispetto all’anno
sfiorato il 12%. Il claim “senza nichel”
precedente. Ancora meglio è andato il
è risultato sempre più presente in
claim “meno plastica”: presente sulle
particolare nei prodotti per la deter-
etichette dello 0,6% dei prodotti del
genza di stoviglie e superfici.
cura casa, per un valore delle vendite
Quanto al claim “senza allergeni”, la
pari allo 0,9 del totale del comparto.
sua diffusione è ancora limitata (è
Netto il miglioramento rispetto ai 12
presente solo su una quarantina dei
mesi precedenti: per le vendite 2017
prodotti dell’Osservatorio Immagino)
dei prodotti contrassegnati dal claim
ma il trend è positivo: infatti nel 2017
“meno plastica”, che sono aumentate
le vendite in valore hanno fatto regis-
del 28,1%, trainate sia dall’espansione
trare un +4,8%. Leggermente ne-
dell’offerta (ad esempio con l’adozione
gativa, invece, la performance dei
di contenitori più “leggeri”, come
prodotti “senza fosfati”, che hanno
doypack e ricariche) sia dal trend
chiuso il 2017 con un calo dell’1,6%
positivo della domanda.
nelle vendite, probabilmente a causa
Molti prodotti cura casa green pro-
della ridotta presenza sulle etichette
pongono in etichetta contemporane-
a scaffale (36 prodotti) e della scarsa
amente due o più claim e vivono un
consapevolezza dei consumatori ri-
trend interessante, che va aumentan-
guardo l’inquinamento causato da un
do all’aumentare del numero di claim
uso intensivo dei fosfati.
che convivono sulla stesso prodotto
La sensibilità ecologica dei consuma-
(per i prodotti con più di tre claim
tori trova nel cura casa un altro tipo
il trend di vendite è pari al 60,3%)
di risposta: l’innovazione applicata
portando a credere ad una sorta di
ai materiali di confezionamento dei
“effetto combinato” di questo tipo di
prodotti finalizzata a ridurne l’im-
informazioni in etichetta. Oi
“Effetto combinato per i prodotti dove on pack convivono due o più claim
„
53
Oi 2018 • 1 - Metodologia
Il metodo dell’Osservatorio Immagino
Cos’è Immagino Immagino è la soluzione di sistema di GS1 Italy creata per semplificare lo scambio di informazioni e immagini di prodotto tra produttori e distributori Immagino è il servizio web di digital brand content mana-
grazie alla collaborazione di GS1 Italy con le associazioni
gement che GS1 Italy ha attivato a gennaio 2014 e che
di comparto ADM (Associazione Distribuzione Moderna)
consente di produrre in maniera efficiente immagini di alta
e IBC (Associazione delle Industrie dei Beni di Consumo).
qualità per grandi volumi di referenze e di digitalizzare
Con 95 mila prodotti digitalizzati e 700 mila immagini
tutte le informazioni presenti in etichetta, abilitando il
realizzate, Immagino copre oltre l’80% del giro d’affari
controllo, l’aggiornamento e l’allineamento dei dati tra i
generato dal largo consumo confezionato in Italia.
partner commerciali.
Una soluzione di sistema
Benefici per la filiera e per i brand
Oggi sono oltre 1.500 le aziende industriali del largo consu-
•
mo che hanno aderito ad Immagino. E 27 i retailer. Si tratta di un risultato importante per il sistema di impre-
di filiera. •
se del largo consumo che ha identificato in Immagino la soluzione ottimale per scambiare le informazioni e le immagini di prodotto. Un risultato raggiunto anche
54
Immagino contribuisce al miglioramento delle relazioni Permette la disponibilità di dati anagrafici di prodotto accurati e completi.
•
Rende agile l’allineamento e la condivisione tra i partner commerciali e accelera i cicli di business.
Oi 2018 • 1 - Metodologia
L’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy incrocia le informazioni riportate sulle etichette dei 95 mila prodotti (a marzo 2018, 91 mila a dicembre 2017) di largo consumo digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy (oltre 100 variabili tra ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media.
Periodicamente la lista dei prodotti digitalizzati da
service), i dati dei consumi delle famiglie (consumer panel)
Immagino, e comprensiva di tutte le variabili identificate
e i dati sulla fruizione dei media (TV e internet panel). Ogni
sull’etichetta e sul packaging dei prodotti stessi, viene
singolo prodotto è classificato secondo la struttura mer-
inviata a Nielsen che, attraverso la chiave univoca di identi-
ceologica dell’Albero delle categorie ECR, che raccoglie e
ficazione del codice a barre GS1 GTIN (ex EAN), associa ad
organizza ogni singolo prodotto appartenente al mondo del
ogni singolo prodotto i dati di venduto (retail measurement
largo consumo in reparti, settori e categorie (vedi pag. 57).
•
Semplifica l’accesso del consumatore a informazioni di prodotto aggiornate e attendibili.
•
• •
Immagino per Banco Alimentare
Migliora le attività di comunicazione e marketing sia offline che online: volantini, space allocation, adverti-
Una volta fotografati e digitalizzati da
sing, web, cataloghi, e-commerce, ecc.
Immagino, i prodotti non vengono sprecati, bensì
Rende semplice la conformità al Reg. UE 1169 sulle
donati a Banco Alimentare, l’organizzazione
etichette alimentari.
attiva nel recupero delle eccedenze alimentari e
Evita le duplicazioni, facendo risparmiare tempo e
nella redistribuzione alle strutture caritative.
denaro.
Sono stati donati 276 quintali di prodotti di largo
•
Protegge il valore del brand.
consumo dalle 1.500 aziende della community di
•
È un servizio “chiavi in mano”.
Immagino dal 2015 a oggi.
Scopri Immagino su immagino.biz *dati aggiornati a marzo 2018
55
Oi 2018 • 1 - Metodologia
I dati Immagino
I dati Nielsen
Sono oltre 100 le variabili rilevate sulle etichette e sul packa-
Per quantificare i fenomeni di consumo l’Osservatorio
ging dei prodotti che vengono digitalizzate da Immagino.
Immagino utilizza i dati Nielsen. A corredo di ogni singolo
Immagino registra “ogni” singola informazione presente sul
prodotto sono disponibili dati retail, e cioè dati scanner che
packaging del prodotto. Nella banca dati Immagino, quindi,
Nielsen raccoglie e organizza storicamente nel mondo della
per ogni singolo prodotto sono raccolti tutti i dati relativi a:
grande distribuzione, ipermercati, supermercati e superette, presenti sul territorio italiano (retail measurement service). Questi dati consentono di monitorare le performance
•
Valori nutrizionali.
di vendita, le attività promozionali, i prezzi, la presenza del
•
Loghi.
prodotto sul territorio. Accanto al dato scanner, Nielsen ha
•
Claim di marketing o nutrizionali.
aggiunto il dato relativo ai consumi delle famiglie (consu-
•
Luogo di produzione o lavorazione.
mer panel) per poter profilare i consumatori in base ai loro
•
Certificazioni.
dati sociodemografici (età, reddito, composizione del nu-
•
Avvertenze.
cleo famigliare), abbinandoli alle abitudini di consumo (stili di consumo). In ultimo sono stati affiancati i dati relativi alla fruizione dei media da parte delle famiglie per arricchire le analisi dell’Osservatorio Immagino con informazioni relative alle preferenze mediatiche (TV e internet) delle fasce di popolazione interessate dai fenomeni di consumo analizzati.
Retail measurement service
Consumer panel
Media
Set di servizi attraverso i quali Nielsen
Campione di 9 mila famiglie rappre-
Misurazione della fruizione dei conte-
misura in modo continuativo gli
sentativo della popolazione italiana,
nuti televisivi e online (TV generalista,
aspetti quantitativi dei fenomeni di
tramite il quale vengono esaminati
pay TV e free to air). Auditel Panel
mercato. Nello specifico, monitoran-
profili e principali tendenze di acqui-
composto da 16.100 individui e
do le performance di oltre 10 mila
sto del consumatore finale.
Audiweb Panel composto da 41 mila
punti vendita, organizzati in campioni
individui (pc) e 4.500 individui
rappresentativi della realtà distribu-
(smartphone e tablet).
tiva italiana.
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Oi 2018 • 1 - Metodologia
Le aree geografiche Nielsen Nord-Est
Nord-Ovest
(area 2 Nielsen)
(area 1 Nielsen)
Trentino-Alto Adige
Piemonte
Veneto
Valle d’Aosta
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia-Romagna
Lombardia
Centro e Sardegna (area 3 Nielsen) Toscana Umbria
Sud e Sicilia
Marche
(area 4 Nielsen)
Lazio
Abruzzo
Sardegna
Molise Puglia Campania Basilicata Calabria Sicilia
L’Albero delle categorie ECR L’Albero delle categorie ECR è una classificazione merce-
grocery (prodotti alimentari + prodotti del cura persona
ologica condivisa dalle imprese industriali e distributive
+ prodotti del cura casa) e, successivamente al 2007, non
che costituisce un linguaggio comune utile per ottimizzare
food (prodotti tecnologici, tessile, bazar). Il grocery si
i processi di interfaccia tra cliente e fornitore e per elimi-
distingue, al primo livello, in:
nare le inefficienze generate dai sistemi di classificazione proprietari.
•
Bevande.
Si basa su una struttura gerarchica ed è articolabile fino
•
Carni.
ad un massimo di cinque livelli. Ognuna delle categorie
•
Cura casa.
definite prevede l’abbinamento ad una scheda di riferi-
•
Cura persona.
mento che riporta la definizione della categoria e i criteri
•
Drogheria alimentare.
di esclusione e di inclusione dei prodotti. GS1 Italy ne
•
Freddo.
coordina l’aggiornamento e la manutenzione e lo mette a
•
Fresco.
disposizione gratuitamente sul proprio sito web.
•
Ortofrutta.
Oggetto di classificazione sono tutti i prodotti appar-
•
Pet care.
tenenti al mondo della grande distribuzione distinti tra
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Oi 2018 • 1 - Metodologia
Le fasce di reddito – Household affluency
Periodi di riferimento
Le famiglie italiane vengono suddivise in base ad una
Gli anni di analisi sono composti, seguendo il calendario
graduatoria di “ricavi per unità di consumo” distinguendo
Nielsen, da 52 settimane come segue:
tra Basso, Sotto media, Sopra media, Alto. La base per
- 2016 = dal 4 gennaio 2016 al 1° gennaio 2017.
il calcolo prende in considerazione il reddito del nucleo
- 2017 = dal 2 gennaio 2017 al 31 dicembre 2017.
familiare, il numero di bambini in casa, e la dimensione del nucleo familiare. Queste tre componenti vengono poi utilizzati per calcolare il reddito pro capite per ogni famiglia. Tutte le famiglie vengono ordinate in base al reddito pro capite assegnato e al primo 20% di famiglie (in numerica)
Gli indicatori di performance
viene assegnata l’etichetta Alto, al secondo 30% quella
1 - Vendite in valore: rappresentano il totale vendite in valo-
Sopra media, al successivo 30% l’etichetta Sotto media e
re considerate in un determinato periodo di tempo.
all’ultimo 20% quella di Basso reddito.
Le vendite in valore sono espresse in milioni di euro. 2 - Trend % vendite in valore: esprime la variazione percentuale delle vendite (in valore) rispetto allo stesso periodo dell’anno corrispondente. 3 – Trend % vendite in volume: esprime la variazione percentuale delle vendite (in volume) rispetto allo stesso periodo dell’anno corrispondente.
Stili di consumo – Lifestage
Pre Family
New Family
Maturing Family
I) Single sotto i 35 anni.
Famiglie con figli sotto i 7
Famiglie con figli tra 0-17
II) Famiglie con due o più
anni e senza figli nella fascia
anni ma non tutti sotto i 6
membri, con responsabile
7-17.
anni e non tutti sopra i 10
acquisto sotto i 35 anni, senza figli.
58
anni.
Oi 2018 • 1 - Metodologia
4 - Vendite promo (o in promozione): esprime il totale delle
alle vendite complessive (o del numero di prodotti com-
vendite in valore realizzate in regime promozionale in un
plessivi) del fenomeno analizzato.
determinato periodo di tempo. Le vendite promozionali
10 - Componente push (offerta): rappresenta una maggiore
sono espresse in milioni di euro.
o minore presenza dei prodotti a scaffale; esprime la varia-
5 - Vendite no promo (o non in promozione): esprime il totale
zione percentuale della somma della distribuzione ponde-
delle vendite in valore realizzate in regime non promozio-
rata delle referenze aventi una determinata caratteristica.
nale in un determinato periodo di tempo. Le vendite non
11 - Componente pull (domanda): rappresenta una maggiore
promozionali sono espresse in milioni di euro.
o minore rotazione dei prodotti a scaffale; esprime la
6 - Valore medio: esprime la media ponderata della presen-
variazione percentuale delle vendite a valore per punto di
za di un singolo valore nutrizionale nell’universo di prodotti
ponderata.
di riferimento.
12 - Pressione promozionale: indica l’incidenza percentuale
7 - Trend % dei valori medi: esprime la variazione percen-
delle vendite in valore promozionate sul totale vendite.
tuale del valore medio rispetto allo stesso periodo dell’anno
13 - Kpi consumer: indicazione delle famiglie italiane (decli-
corrispondente.
nate per fasce di reddito e lifestage) più affini al fenomeno
8 - # Prodotti: numero di prodotti che contengono la carat-
analizzato (in base al peso percentuale che il fenomeno ha
teristica analizzata.
nel basket di spesa complessiva).
9 - % Prodotti e % vendite in valore: esprime la quota per-
14 - Prodotti delistati: rappresentano i prodotti eliminati
centuale delle vendite (o del numero di prodotti) rispetto
dall’assortimento.
Estabilished Family
Post Family
Older Couple
Older Single
Famiglie con figli unicamente
I) Single con età 35-54 anni.
Famiglie con responsabile
Single di età >55 anni.
nella fascia 11-17 anni.
II) Famiglie con responsabile
acquisto di età >55 anni e
acquisto di età 35-54 anni e
nessun figlio di età inferiore
nessun figlio di età inferiore
ai 18 anni.
ai 18 anni.
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Oi 2018 • 1 - Chi siamo
GS1 Italy GS1 Italy è l’associazione senza scopo di lucro che riunisce 35 mila imprese di beni di consumo. Ha l’obiettivo di facilitare il dialogo e la collaborazione tra aziende, associazioni, istituzioni per creare valore, efficienza, innovazione, per dare più slancio alle imprese e più vantaggi al consumatore. GS1 Italy sviluppa e mantiene gli standard più usati al mondo per la comunicazione tra imprese. Siamo conosciuti per il codice a barre, definito dalla BBC come una delle “50 cose che hanno reso globale l’economia”. Gli standard GS1 migliorano l’efficienza, la sicurezza e la visibilità delle supply chain attraverso i canali fisici e digitali in 25 settori. Il network GS1 è presente in 112 paesi, con 1,5 milioni di aziende utenti e 6 miliardi di transazioni ogni giorno: dimensioni che dimostrano come gli standard GS1 abbiano creato un linguaggio comune che supporta sistemi e processi in tutto il mondo. Con l’emergere dell’omnicanalità, insieme alla necessità di favorire esperienze d’acquisto fluide e di avere una gestione unitaria dei diversi canali, cresce l’interesse delle imprese a poter gestire e condividere informazioni di qualità. Per questo il data management è centrale nella strategia operativa di GS1 Italy: per offrire alle imprese le soluzioni e gli strumenti per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e aumentare il livello di servizio al consumatore. A partire dall’identificazione univoca, gli standard GS1 aiutano il consumatore a trovare, confrontare e comprare i prodotti più facilmente, sia offline che online. GS1 Italy inoltre propone i processi condivisi ECR che hanno come obiettivo l’efficienza e l’innovazione nella filiera e che nascono dal dialogo e dal confronto tra Industria e Distribuzione. Scopo di ECR è di rendere l’offerta più reattiva rispetto alla domanda dei consumatori e di promuovere la rimozione dei costi non necessari all’interno della filiera.
Contatti GS1 Italy Via P. Paleocapa, 7 20121 Milano (MI) Tel: 02 7772121 @GS1italy - @tendenzeonline gs1it.org - tendenzeonline.info
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Oi 2018 • 1 - Chi siamo
Nielsen Nielsen è unʼazienda globale di misurazione e analisi dati che fornisce la più completa e affidabile visione al mondo sui consumatori e sui mercati. Coniughiamo dati proprietari con altre fonti per aiutare i nostri clienti a comprendere ciò che accade oggi, ciò che accadrà domani, e come reagire. Da oltre 90 anni Nielsen fornisce dati e analisi lavorando con metodo scientifico e innovazione, e si impegna a dare sempre nuove risposte alle domande più rilevanti relative ai media, alla pubblicità, alla distribuzione e ai beni di largo consumo. Nielsen, una delle società dell’indice S&P 500, è presente in oltre 100 paesi che coprono più del 90% della popolazione mondiale.
Contatti The Nielsen Company (Italy) S.r.l. Centro Direzionale Milanofiori, Strada 6 - Palazzo A12 20090 Assago (MI) Tel: 02 32118001 @NielsenItaly www.nielsen.com
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Finito di ďŹ&#x2020;ampare: aprile 2018 Copyright Š GS1 Italy. Tutti i diritti riservati.
osservatorioimmagino.it #osservatorioimmagino
Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani: torna l’Osservatorio Immagino Oggi i consumatori sono alla ricerca di punti di riferimento e i punti vendita e le marche (con le confezioni e le etichette) possono costruire una relazione di valore con loro. “Informare bene” è oggi una delle mission costitutive per le imprese. È per questo che, dalla collaborazione tra GS1 Italy e Nielsen, nasce l’Osservatorio Immagino. L’integrazione tra le caratteristiche registrate da Immagino sulle etichette dei prodotti e i dati Nielsen di venduto, consumo e fruizione dei media, rende possibile un nuovo modo di analizzare i consumi. Gli stakeholder che possono trarre valore da queste informazioni sono innumerevoli. Rispondere con dati oggettivi alle domande “come mangiano gli italiani” e “quali scelte fanno nel momento dell’atto d’acquisto” è sicuramente importante sia per le imprese del largo consumo e per gli operatori del settore che per le istituzioni che lavorano a favore della salute pubblica. I produttori possono rivedere il loro portafoglio prodotti, riformulare le ricette secondo le preferenze dei consumatori, ideare nuovi messaggi. I distributori possono calibrare gli assortimenti cercando il difficile equilibrio fra nicchie emergenti e mainstream, possono costruire azioni di CRM più mirate. L’Osservatorio Immagino offre nuovi insight per soddisfare meglio i bisogni dei consumatori. osservatorioimmagino.it
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