Oi 2018 • 2 Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani Questa pubblicazione propone i risultati della quarta edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che incrocia le informazioni riportate sulle etichette dei 94.179 prodotti digitalizzati a giugno 2018 dal servizio Immagino di GS1 Italy (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni Nielsen su venduto (retail measurement service), consumo (consumer panel) e fruizione dei media (panel TV Internet). L’Osservatorio Immagino inaugura così un modo nuovo di guardare i fenomeni di consumo nel nostro paese, misura quelli emergenti, identifica i segmenti di popolazione che li determinano e fornisce al sistema del largo consumo un patrimonio informativo prezioso per soddisfare sempre meglio i consumatori.
osservatorioimmagino.it #osservatorioimmagino
Ideazione Marco Cuppini - GS1 Italy Leftloft Design Leftloft Illustrazioni Nico189 Redazione Manuela Soressi Ricerca Samanta Correale - GS1 Italy Romolo de Camillis - Nielsen Nicola De Carne - Nielsen Coordinamento Laura Perrone - GS1 Italy Social media Sara Manazza - GS1 Italy Segreteria Chiara Sironi - GS1 Italy
Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato e contribuito a vario titolo alla realizzazione di questa pubblicazione.
Indice
Fenomeni
Speciali
Presentazioni
4
L’Osservatorio Immagino 2018 • 2
6
Introduzione di Marco Cuppini
8
Il metaprodotto · L’Italia in un panino
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I consumi degli italiani raccontati dalle etichette dei prodotti
Il richiamo dell’italianità · L’Italia s’è desta
16
Il mondo del free from · One, two, free
19
Il mondo del rich-in · Versione integrale
22
Il tema delle intolleranze · Fatti mandare dalla mamma... ... a prendere il delattosato
25
Lifestyle · Come veg non c’è nessuno
28
Il mondo di loghi e certificazioni · Non sono loghi comuni
31
Gli ingredienti benefici · Ehi, mango
34
Il tema del cura persona · Cocco bello
37
Cura casa green · Home, green home
40
Gli approfondimenti di questa edizione
La texture dei prodotti · Il piacere è tutto mio
42
I claim per regione · Parla come mangi
46
I primi piatti pronti · È pronto, si mangia!
50
Le famiglie mature · Pochi ma buoni
54
Metodologia
58
Chi siamo
64
Oi 2018 • 2 - Presentazioni
Alberto Frausin — presidente GS1 Italy I consumi di tutti i giorni degli italiani raccontati dalle etichette dei prodotti che ognuno di noi mette nel carrello della spesa. È senza dubbio un approccio inedito, originale, in grado di orientare le strategie delle imprese, la loro politica produttiva, il loro modo di comunicare al consumatore, le scelte assortimentali della distribuzione. Questo è l’Osservatorio Immagino, in coerenza col ruolo di GS1 Italy di facilitatore delle relazioni precompetitive, che precedono lo scambio di merci e di conoscenza.
Bruno Aceto — ceo GS1 Italy Il percorso di Immagino e dell’Osservatorio Immagino prosegue: in questa quarta edizione circa 100 mila prodotti di oltre 1.650 aziende di produzione e di 25 aziende di distribuzione che coprono l’81% del giro d’affari del largo consumo italiano, consentono di raccontare i consumi degli italiani in continua evoluzione.
4
Oi 2018 • 2 - Presentazioni
Giorgio Santambrogio — presidente ADM
Aldo Sutter — presidente IBC
Continua la narrazione dei consumi con un’altra puntata
Ogni edizione dell'Osservatorio Immagino ci aiuta a guar-
dell’Osservatorio Immagino. Un appuntamento ormai tra-
dare le dinamiche dei mercati in modo meno scontato e
dizionale e atteso per aprire una finestra innovativa sulle
superficiale. Ne abbiamo bisogno per decifrare la crescente
abitudini di acquisto e consumo degli italiani; per capire se
complessità ambientale in cui operiamo come industrie dei
quello che avevamo intuito la volta precedente si è consoli-
beni di consumo e aziende della moderna distribuzione.
dato in un fenomeno vero di mercato e per aprire la mente
Le evidenze descrivono la dinamicità con cui le filiere si
su nuovi segnali deboli che ci possono aiutare a crescere nel
ridisegnano, confermano tendenze, sfatano luoghi comuni.
futuro. L’Osservatorio Immagino sta quindi affermandosi
Rilasciano i contorni di un consumatore più che mai capace di
come strumento importante di analisi, di scoperta e di
orientare con decisione organizzazione e strategie d'impresa.
riflessione per le scelte strategiche di relazione con i clienti,
L'Osservatorio, positivamente, testimonia la vitalità
non limitate agli aspetti commerciali. Il consumatore è
dell'industria e della distribuzione, la loro costante volontà
molto cambiato rispetto al passato, e sta cambiando an-
di evolvere e di essere parte attiva dello sviluppo del paese.
cora, ma è proprio con prodotti come questo osservatorio
Auspico che questo strumento sia valorizzato dai media,
che le imprese di filiera hanno l’opportunità di capirlo e di
crei dibattito e trovi lo spazio che merita nell'agenda dei
potersi muovere per soddisfarlo.
decision maker.
Roberto Pedretti — southern europe cluster leader, Nielsen A due anni dall’inizio di Osservatorio Immagino riscontriamo che diverse aziende stanno riformulando le strategie di packaging e l’offerta stessa sulla base delle informazioni qui raccolte. Le evidenze principali di questa edizione riguardano in primis il ritorno alla caratteristica basica del cibo: il gusto e le sensazioni che dà. Emerge anche l’alternanza tra regimi alimentari controllati e momenti in cui “lasciarsi andare”; in medio stat virtus, anche nel carrello della spesa… L’Osservatorio, che aggiunge insight e prospettive ulteriori in ogni edizione, mira a incoraggiare i player a investire in modo più preciso e lungimirante: buona lettura e buona innovazione.
5
Oi 2018 • 2 - Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
L'Osservatorio Immagino
Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani Oggi l’informazione è la nuova materia prima delle aziende.
e i punti di vendita e le marche dispongono di strumenti
Infatti, anche grazie alle tecnologie digitali, il data mana-
informativi importanti per costruire una relazione di valore
gement consente di migliorare l’efficienza, ridurre i costi,
con loro: “informare bene” è oggi una delle mission costitu-
aumentare il livello di servizio al consumatore.
tive per le imprese.
Un consumatore che è immerso appieno in questa rivoluzione dell’informazione “fluida”: disponibile in qualunque
Mancava ancora, tuttavia, una misurazione reale del
momento, in qualunque luogo e in quantità inimmaginabili
rapporto tra informazione ricercata e risultati di mercato.
fino a qualche anno fa. Accanto alla rivoluzione digitale
Per colmare questo vuoto, nasce l’Osservatorio Immagino
il consumatore risponde poi agli stimoli della cultura
Nielsen GS1 Italy: l’integrazione tra le oltre 100 variabili
alimentare e delle scoperte scientifiche su come il cibo
(ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim
influenzi la salute e il benessere.
e indicazioni di consumo) registrate da Immagino sulle etichette dei prodotti già digitalizzati da un lato e i dati
L’informazione sui prodotti alimentari diventa così un ele-
Nielsen di venduto (retail measurement service), consumo
mento fondamentale e l’etichetta è il primo posto “fisico”
(consumer panel) e di fruizione media (panel TV-Internet)
per entrare in contatto con il consumatore, educarlo e sod-
dall’altro, apre la strada a un modo nuovo di guardare i
disfare la sua esigenza di informazioni complete e traspa-
fenomeni di consumo nel nostro paese.
renti. Le persone sono alla ricerca di punti di riferimento
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Oi 2018 • 2 - Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
La quarta edizione Questa quarta edizione dell’Osservatorio Immagino raccoglie i dati dell'anno terminante a giugno 2018. È stata
COPERTURA REPARTI
realizzata su una base di 94.179 prodotti del largo consumo nata dal confronto tra i prodotti della banca dati Immagino a giugno 2018 e i prodotti in vendita nella grande
Totale largo consumo confezionato
81%
Bevande
84%
Carni
67%
distribuzione rilevati da Nielsen. Questi prodotti alla base dell’Osservatorio Immagino, nell'anno terminante a giugno 2018 hanno sviluppato circa 35 miliardi di euro di vendite pari all'81% di quanto venduto nel totale mercato del largo consumo in Italia da
Cura casa
83%
Cura persona
88%
Drogheria alimentare
86%
Freddo
87%
ipermercati e supermercati. Con l’obiettivo di continuare a estendere progressivamente l’osservazione ad un insieme di prodotti sempre più ampio.
Fresco
80%
Ortofrutta
29%
Pet care
90%
Difatti la prima edizione dell’Osservatorio Immagino raccoglieva i dati dell’anno 2016, su una base di prodotti del largo consumo che ammontava a 58 mila (dal confronto tra gli 80 mila prodotti allora digitalizzati da Immagino e
l’Albero delle categorie ECR, si evidenzia una copertura
quelli in vendita rilevati da Nielsen).
differente a seconda del reparto considerato. Il petcare è
A novembre 2018 sono ormai 102 mila i prodotti digitaliz-
arrivato al 90% e settori come il cura persona e il freddo
zati da Immagino.
sono prossimi a raggiungere questo stesso livello di coper-
Declinando i prodotti Immagino all’interno dei reparti in
tura. Il dato più basso è relativo ai settori dell’ortofrutta e
cui si segmenta il largo consumo confezionato, secondo
delle carni confezionate.
Si tratta di un patrimonio informativo unico per condividere,
il “senza glutine” o “senza olio di palma” e quelli arricchiti,
secondo l’approccio precompetitivo proprio di GS1 Italy,
come cresce l’universo veg e il biologico, qual è il profilo
informazioni di scenario utili alle aziende, alle terze parti,
di consumo di chi è sensibile alle intolleranze alimentari o
istituzioni e consumatori.
all’italianità dei prodotti. L’Osservatorio Immagino monitora non solo il mondo alimentare, ma anche l’universo del
L’Osservatorio Immagino è uno studio che monitora feno-
cura persona, analizzando alcune caratteristiche come il
meni di consumo nuovi e inesplorati fino ad oggi. Ogni sei
cruelty free, l’uso della bandiera italiana, la certificazione
mesi (dati a giugno e dicembre), in formato cartaceo e
EcoCert.
digitale, fornisce e aggiorna le informazioni relative al set di fenomeni più interessanti e al loro trend nel tempo, e si
Grazie alla collaborazione delle imprese del largo consumo
arricchisce ad ogni edizione di nuovi approfondimenti.
e al continuo miglioramento del suo livello di copertura dei
Utilizzando il codice a barre GS1 (ex EAN) per identificare
prodotti di largo consumo, l’Osservatorio Immagino aiuterà
i prodotti e attraverso l’incrocio delle informazioni di
a tenere sotto costante controllo la dinamica dei comporta-
etichetta con i dati Nielsen, l’Osservatorio Immagino con-
menti del consumatore e ad identificare i nuovi trend di con-
sente di misurare fenomeni di consumo emergenti e iden-
sumo e di offerta soggetti a veloci cambiamenti nel tempo.
tificare i segmenti di popolazione che li determinano. Si scopre così qual è il consumo di prodotti free from, come
7
2018·2
Oi 2018 • 2 - Introduzione
Oi 2018 • 2
La scelta del cibo
(You are what you eat, eat well) Marco Cuppini — research and communication director GS1 Italy
N
ell’alimentare come si sceglie cosa comprare? È
diceva una volta) che sta perdendo significato, non rappre-
questa una domanda a cui oggi è sempre più dif-
sentando più una unica realtà monolitica.
ficile rispondere. O meglio è impossibile dare una
In questa nuova “era”, da una parte c’è il consumatore
risposta semplice che vada bene per tutti. Volendo sempli-
– soprattutto quello più evoluto – che cerca maggior di-
ficare, direi che intervengono tante componenti che si com-
stintività e personalizzazione, dall’altra parte c’è il difficile
binano in modo diverso per ognuno di noi. Gli ingredienti (!)
e delicato equilibrio fra ciò che le imprese di produzione of-
che concorrono alle nostre scelte sono il cuore e la mente,
frono e ciò che la distribuzione recepisce per dare risposte
i sensi e il portafoglio. Non dimentichiamo poi che, oltre
a richieste sempre più variegate.
alle specificità dell’individuo, esistono un’identità collettiva
A guidare questi cambiamenti sono le fasce di consumatori
e delle tendenze comuni che – volenti o nolenti – influen-
con più mezzi (sia economici che “intellettuali”), che spe-
zano le nostre scelte. Ognuno di noi combina il proprio mix
rimentano tutto e che lanciano le nuove mode alimentari.
articolandone i componenti come preferisce e come può.
Cercano il nuovo, la specialità, l’esotico, il prodotto più vicino
La comunicazione dei beni di largo consumo influenza
al proprio stile di vita, unico, personale; stiamo entrando
questo complesso processo di scelta in diversi modi: attra-
nell’era della personalizzazione di massa. Si prova tutto,
verso le informazioni di prodotto veicolate dalle etichette,
ma si tiene solo quello che davvero convince; tutto il resto
attraverso elementi che colpiscono la sfera delle emozioni,
– la stragrande maggioranza di ciò che si è provato – lo si
dell’irrazionale, della gratificazione e dell’esperienza multi-
abbandona, per poi ripartire in altre ricerche.
sensoriale, attraverso un posizionamento di prezzo.
In questo processo in continuo movimento, l’Osservatorio
Col passare del tempo il largo consumo si sfarina: non c’è
Immagino cattura l’operato dell’offerta e le scelte della
più una sola proposta che risponda alle esigenze di tutti.
domanda, misurandone il risultato finale e restituendo
È il concetto stesso di largo e generale consumo (come si
un quadro aggiornato dei consumi degli italiani.
9
Oi 2018 • 2 - Metaprodotto
CARBOIDRATI
20,7 g
DI CUI ZUCCHERI
8,1 g GRASSI
8,7 g DI CUI GRASSI SATURI
2,9 g
PROTEINE
6,3 g FIBRE
2,0 g
10
Oi 2018 • 2 - Metaprodotto
METAPRODOTTO
L’Italia in un panino In 100 grammi di panino i consumi degli italiani
È
l’unico indicatore statistico che riesce a misurare la qualità nutrizionale della spesa
degli italiani e a seguirne l’evoluzione nel corso del tempo. Una peculiarità dovuta al fatto che il metaprodotto Immagino analizza le dichiarazioni contenute nelle etichette nutrizionali dei prodotti di largo consumo
“L’unico indicatore
statistico che misura la qualità nutrizionale della spesa degli italiani
„
rilevati dell’Osservatorio Immagino
sulle confezioni di 54 mila prodotti alimentari, ossia 7 mila in più rispetto alla scorsa edizione dell’Osservatorio Immagino. Da quest’analisi è emerso che, tra giugno 2017 e giugno 2018, il carrello della spesa degli italiani è diventato più “nutriente”: infatti, l’apporto calorico medio è salito del +0,2%, ar-
e ne correla i valori medi (calcolati
commercializzati nella distribuzione
su 100 g/100 ml di prodotto) con i
moderna e dall’altro rilevare le nuove
relativi risultati di vendita in super-
tendenze nelle abitudini alimentari
mercati e ipermercati. Un approccio
degli italiani.
esclusivo che consente di raggiungere
Di edizione in edizione, il metaprodotto
due obiettivi: da un lato tracciare i
Immagino è diventato sempre più
cambiamenti della composizione in
“inclusivo” e rappresentativo. I dati
macronutrienti dei prodotti alimentari
presentati di seguito si riferiscono,
P
infatti, alle tabelle nutrizionali presenti
rivando a 182,8 calorie per 100 g/ml.
“Il carrello
degli italiani è più "nutriente"
„
Il metaprodotto Immagino
Il “metaprodotto” è un prodotto statistico disegnato
La combinazione media dei valori di carboidrati,
dall’Osservatorio Immagino calcolando la media
zuccheri, proteine, grassi, grassi saturi, fibre e calorie
ponderata dei contenuti dei nutrienti indicati sulle
di un numero così rappresentativo di item consente
etichette nutrizionali di 54 mila prodotti tra quelli
di mettere a fuoco l’evoluzione nella formulazione dei
appartenenti principalmente ai reparti delle bevande,
prodotti food & beverage commercializzati in Italia nel
della drogheria alimentare, del fresco e del freddo.
canale ipermercati e supermercati.
Nel caso delle fibre l’analisi ha riguardato solo i 33.900
I dati sono riferiti all’anno terminante a giugno 2018.
prodotti che indicavano queste componenti in etichetta.
11
Oi 2018 • 2 - Metaprodotto
Un trend che replica quanto già avvenuto nel corso dell’anno mobile prece-
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO IMMAGINO (100 G/ML)
dente, quando la crescita era stata del VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
182,8
0,2
0,6
6,3
0,8
1,7
20,7
-0,4
0,6
di cui zuccheri totali (g)
8,1
-2,0
-0,1
Grassi (g)
8,7
0,9
0,2
di cui grassi saturi (g)
2,9
0,1
-0,8
Fibre (g)
2,0
2,2
2,3
+0,6%, e che delinea un fenomeno du-
METAPRODOTTO IMMAGINO
raturo, marcando un atteggiamento preciso degli shopper nei confronti del loro paniere di spesa alimentare.
Energia (kcal)
Dietro la lieve (ma regolare) crescita dell’apporto calorico del metaprodotto Immagino ci sono i maggiori consumi di alcune categorie a maggior apporto energetico, come i prodotti dolci da forno destinati all’area della prima colazione (biscotti e pasticceria industriale su tutti), l’olio di semi di girasole e l’olio extravergine di oliva, il pane e i suoi sostitutivi, gli snack salati. Un cambio nella composizione del
Proteine (g) Carboidrati (g)
carrello della spesa che si ripercuote, inevitabilmente, anche sulla dinamica
*A.T. = anno terminante
dei nutrienti specificati in etichetta, e in particolare, oltre che sulle calorie, sulla quota dei grassi.
nell’anno mobile precedente (+1,7%).
Va detto che è aumentato il numero
Il trend rilevato nell’anno terminante
Un dato che si spiega con la maggior
dei prodotti, rilevati dall’Osservatorio
a giugno 2018 ricalca a grandi linee,
presenza nel carrello della spesa di ali-
Immagino, che segnalano in etichetta
ma con alcune eccezioni, quanto
menti ricchi di proteine, come le uova,
il loro apporto di fibre: erano 29.550
l’Osservatorio Immagino aveva rac-
i prodotti dolci da forno e i cereali,
nella scorsa edizione, ora sono saliti
contato nelle scorse edizioni. Il nuovo
gli snack salati, i piatti pronti freschi,
a 33.900. Un trend che conferma la
mix di acquisti alimentari degli italiani
i surgelati, i salumi, il pane e i suoi
forte attenzione di produttori e con-
ha come effetto l’aumento di alcune
sostitutivi.
sumatori nei confronti delle fibre e lo
componenti percepite come positive
Nell’anno terminante a giugno 2018
sforzo, da un lato per introdurne di
(come fibre e proteine) e il calo di
frena la presenza dei carboidrati: la
più nei singoli alimenti, dall’altro per
quelle considerate più critiche (come
contrazione del -0,4% si contrappone
aumentarne la presenza nella propria
carboidrati e zuccheri). E l’incremento
al trend in crescita rilevato tra
alimentazione quotidiana. La conti-
nei volumi consumati di alcuni prodotti
giugno 2016 e giugno 2017 (+0,6%)
nua crescita dell’incidenza delle fibre
(come olio di semi di girasole, olio ex-
e si deve alla flessione delle vendite
sulla composizione del metaprodotto
travergine di oliva, biscotti e pasticce-
di alcuni prodotti, come la pasta di
Immagino è legata al momento favo-
ria industriale, tavolette di cioccolato,
semola e le farine.
revole dei prodotti dell’area benesse-
snack dolci e salati, prodotti da forno
“Proteine sempre più presenti„
re-salutistica e si deve, in gran parte,
2017 (+0,2%) e proseguita quest’anno
Nel periodo analizzato si sono deli-
di surgelati vegetali e di fuoripasto
in modo lievemente più accentuato
neate, anche, delle novità importanti
dolci e salati.
(+0,9%). La novità è che sono tornati
nell’apporto nutrizionale medio dei
Sul versante opposto delle fibre,
ad avanzare anche i grassi saturi,
prodotti analizzati dall’Osservatorio
ci sono gli zuccheri, poiché sono il
leggermente in crescita (+0,1%), e che,
Immagino. Le più significative ri-
macronutriente che ha visto ridotta
nell’anno terminante a giugno 2018,
guardano le fibre e gli zuccheri, che
maggiormente la sua quota nella
hanno invertito il risultato negativo in-
registrano due andamenti opposti.
composizione nutritiva media del me-
cassato nei 12 mesi precedenti (-0,8%).
Le fibre sono la componente nu-
taprodotto Immagino (-2,0% nell’anno
Altra tendenza delineata nell’anno ter-
tritiva che, nell’ultimo anno mobile
terminante giugno 2018 contro il
minato a giugno 2017, e confermata
monitorato, ha raccolto il risultato
-0,1% dell’anno mobile precedente).
nei 12 mesi successivi, è l’avanzata
più brillante (+2,2%), mantenendo
Questa contrazione è legata soprat-
delle proteine, cresciute del +0,8% tra
così il titolo di best performer che
tutto ai minori acquisti di zucchero,
giugno 2017 e giugno 2018. Un risultato
avevano già guadagnato nel 2017,
di bevande gassate e a base di frutta,
che consolida il recupero registrato
quando erano avanzate del +2,3%.
e di latticini (vedi box, ndr). Oi
da ricorrenza e uova pasquali) ha determinato la crescita dell’incidenza dei grassi. Una tendenza iniziata già nel corso dell’anno finito a giugno
12
all’aumento degli acquisti di biscotti frollini sia integrali che arricchiti, di sostitutivi del pane (e in particolare di pane industriale con farine speciali),
Oi 2018 • 2 - Metaprodotto
I metaprodotti dei reparti merceologici
A
lla “costruzione” del metaprodotto Immagino concorrono 54 mila prodotti del
largo consumo che appartengono a tutte le tipologie di acquisti presenti nel carrello della spesa: drogheria alimentare, bevande, alimenti freschi e surgelati. Ovviamente anche questi
“Si cerca maggiore
gratificazione nei prodotti della drogheria alimentare
„
Quest’approccio più “gratificante” nei confronti dei prodotti della drogheria alimentare, insieme allo spostamento verso i prodotti della prima colazione, ha determinato la crescita del valore medio delle proteine (+0,5%). Così come il maggior acquisto di olio di semi di girasole, di olio extravergine di oliva, di biscotti, pasticceria e torte
singoli comparti evidenziano le tendenze generali sintetizzate nel meta-
Drogheria alimentare
pronte, e di fuoripasto dolci e salati
prodotto ma ognuno di essi le esprime
L’incrocio tra le informazioni nutrizio-
ha fatto innalzare la quota dei grassi
con toni e ritmi peculiari.
nali presenti sulle confezioni di 33.125
(+2,0%) e, anche se in misura inferiore,
prodotti della drogheria alimentare con
di quella dei grassi saturi (+1,3%).
i rispettivi dati scanner di venduto in
L’altra grande tendenza di fondo
supermercati e ipermercati nel periodo
è quella salutistica e si esprime nella
di analisi considerato, terminato a giu-
preferenza d’acquisto per biscotti in-
gno 2018, ha mostrato una crescita
tegrali e/o arricchiti, e verso pane e so-
annua dell’apporto calorico medio del
stitutivi (in particolare fatti con farine
+0,8%. Una conferma di quanto acca-
integrali o speciali). Un approccio che
duto nei 12 mesi precedenti (+0,9%),
ha spinto in su del +1,4% la quota delle
e una conseguenza dei cambiamenti
fibre sul metaprodotto Immagino
avvenuti nella composizione del car-
relativo alla drogheria alimentare.
rello della spesa. Tra il giugno del 2017
Invece il dato negativo dei carboidrati
e quello del 2018, gli italiani hanno
(-0,1%), e soprattutto della compo-
comprato più prodotti dolci da forno
nente zuccheri (-1,6%), è dovuto al
(in particolare biscotti e pasticceria) e
calo degli acquisti di zucchero bianco
più patatine e snack salati.
da cucina.
IL PESO DEI REPARTI MERCEOLOGICI PESO % VENDITE IN VALORE
Metaprodotto Immagino
100,0
Drogheria alimentare Fresco Freddo Bevande
52,3 27,4 8,6 7,8
drogheria alimentare
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DELLA DROGHERIA ALIMENTARE (100 G/ML)
Il metaprodotto della drogheria alimentare comprende categorie come pasta, riso, condimenti, sughi, vegetali in scatola,
DROGHERIA ALIMENTARE
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
284,3
0,8
0,9
6,1
0,5
1,0
36,3
-0,1
1,3
11,8
-1,6
1,0
12,3
2,0
0,0
3,1
1,3
-1,7
3,0
1,4
2,2
prodotti da forno ed è stato calcolato su 33.125 prodotti su cui è presente la tabella
Energia (kcal)
nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 23 mila prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno terminante a giugno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno terminante a giugno 2018 vs l’anno terminante a giugno 2017 e
Proteine (g) Carboidrati (g) di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
l’anno terminante a giugno 2017 vs l’anno terminante a giugno 2016.
*A.T. = anno terminante
13
Oi 2018 • 2 - Metaprodotto
Fresco
freschi (calcolato su 11.800 prodotti),
anno mobile sono state ancora le fibre
Dal giugno 2017 allo stesso mese del
che ha visto calare sia il valore calorico
che, benché mantengano un valore as-
2018, sono entrati meno formaggi e
(-0,8%) sia la quota di zuccheri (-2,0
soluto contenuto (0,4%), hanno messo
latticini, meno burro e meno uova nel
%), grassi (-1,7%) e grassi saturi (-2,1%).
a segno una crescita del +4,3% rispetto
paniere di spesa degli italiani. E questo
Tutti fenomeni già visti l’anno prece-
all’anno mobile precedente, migliorando
si è riflettuto nella composizione del
dente e che delineano una tendenza
il +2,5% ottenuto nell’anno finito a
metaprodotto Immagino relativo ai
consolidata. A spiccare in quest’ultimo
giugno 2017.
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DEL FRESCO (100 G/ML)
fresco Il metaprodotto del fresco comprende
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
Energia (kcal)
142,2
-0,8
-0,3
Proteine (g)
10,2
0,2
1,0
5,1
0,2
-1,0
2,8
-2,0
-3,5
9,0
-1,7
-0,9
4,3
-2,1
-1,6
0,4
4,3
2,5
categorie come latte, yogurt, formaggi,
FRESCO
salumi e uova ed è stato calcolato su 11.800 prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 4.900 prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno terminante a giugno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno terminante a giugno 2018 vs l’anno terminante a giugno 2017 e l’anno terminante a giugno 2017 vs l’anno terminante a giugno 2016.
Carboidrati (g) di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
*A.T. = anno terminante
Freddo
proteine (+1,9%), carboidrati (+1,2%),
Nell’anno finito a giugno 2018 il
grassi (+1,8%) e grassi saturi (+1,3%).
metaprodotto Immagino ha visto con-
I maggiori acquisti di pizza spiegano
fermati, e spesso accentuati, i trend
la crescita di calorie, grassi (anche
registrati l’anno precedente: nei 4.500
saturi) e carboidrati, su cui incidono
prodotti rilevati sono aumentati l’ap-
anche le maggiori vendite di gelati.
porto calorico (+1,5%) e il contenuto di
In assoluta controtendenza le fibre:
freddo
“Pizza e gelati
rimangono la passione degli italiani
„
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DEL FREDDO (100 G/ML)
Il metaprodotto del freddo comprende VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
152,8
1,5
1,0
Proteine (g)
5,5
1,9
0,9
Carboidrati (g)
17,9
1,2
0,6
7,6
0,0
1,6
6,1
1,8
1,6
3,0
1,3
2,9
2,3
0,6
-0,9
categorie come surgelati vegetali, gelati,
FREDDO
piatti pronti surgelati, surgelati carne ed è stato calcolato su 4.500 prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il
Energia (kcal)
contenuto di fibre si è fatto riferimento a 3.200 prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno terminante a giugno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno terminante a giugno 2018 vs l’anno terminante a giugno 2017 e l’anno terminante a giugno
di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
2017 vs l’anno terminante a giugno 2016. *A.T. = anno terminante
14
Oi 2018 • 2 - Metaprodotto
l’aumento del +0,6% nei 3.200 prodotti
Bevande
dell’anno terminante a giugno 2018.
rilevati (contro il -0,9% dell’ anno ter-
Sono i prodotti che incidono meno sul
In decisa riduzione è anche il contenuto
minante a giugno 2017 vs anno termi-
patrimonio energetico della dieta degli
di zuccheri (-1,7% rispetto all’anno
nante a giugno 2016) si deve alla loro
italiani, perché hanno il valore calorico
finito a giugno 2017), dovuto in parti-
accresciuta presenza nei surgelati,
medio più basso: 37,8 kcal per 100 ml,
colare alle bevande gassate e a quelle
in particolare nei vegetali.
oltretutto in calo del -0,9% nel corso
a base frutta. Oi
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DELLE BEVANDE (100 G/ML)
bevande Il metaprodotto delle bevande comprende categorie come acqua,
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
TREND % VALORI MEDI A.T*. GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
37,8
-0,9
-0,1
Proteine (g)
0,1
2,8
2,1
Carboidrati (g)
8,9
-1,5
-0,2
di cui zuccheri totali (g)
8,7
-1,7
-0,3
Grassi (g)
0,0
9,6
12,6
di cui grassi saturi (g)
0,0
11,2
10,5
Fibre (g)
0,3
2,1
-1,8
aperitivi, alcolici, birra, vino, succhi di
BEVANDE
frutta ed è stato calcolato su 2.980 prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 1.530 prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati.
Energia (kcal)
I dati sono riferiti all’anno terminante a giugno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno terminate a giugno 2018 vs l’anno terminante a giugno 2017 e l’anno terminante a giugno 2017 vs l’anno terminante a giugno 2016.
FOCUS
*A.T. = anno terminante
GLI ZUCCHERI
I carboidrati sono i protagonisti assoluti del metaprodotto Immagino, a cui contribuiscono per il 20,7% dell’apporto calorico, benché in lieve ma costante calo (-0,4% nell’anno finito a giugno 2018). Al loro interno la componente che ne ha maggiormente risentito è quella degli zuccheri semplici: nell’ultimo anno analizzato sono retrocessi del -2,0%, ossia più velocemente del -0,1% vissuto nell’anno mobile precedente. Questo ne ha fatto il nutriente che ha visto ridotta maggiormente la sua quota sul metaprodotto Immagino. Gli zuccheri sembrano, quindi, rappresentare un fattore critico nella scelta dei prodotti alimentari da portare in tavola. Una controprova viene dalla rimodulazione dell’offerta di molte categorie merceologiche, con l’avanzata dei prodotti presentati in etichetta con claim afferenti la riduzione degli zuccheri. Nell’anno finito a giugno 2018 i prodotti etichettati con “pochi zuccheri” hanno raggiunto una buona presenza in assortimento (+2,7% dei prodotti rilevati dall’Osservatorio Immagino) con un aumento delle vendite (+5,2%), in netta accelerazione rispetto alla rilevazione precedente (+3,3%), e raggiungono ormai il 2,8% di quota. Trend ancora più positivo per il claim “senza zuccheri aggiunti”, che parte da una base di prodotti più bassa (1,5% dei prodotti e 1,2% di quota sulle vendite) ma che in 12 mesi ha fatto l’8,6% di vendite in più, confermando il dinamismo registrato anche l’anno scorso (+6,1%).
15
Oi 2018 • 2 – Italianità
ITALIANITÀ
L’Italia s’è desta L’ italianità dei prodotti
alimentari continua a eserci--
tare una significativa attrat--
tività al momento di scegliere cosa
mettere nella borsa della spesa domestica. Ed è quindi un’area valoriale sempre più comunicata ed esplicitata sulle etichette dei prodotti di largo consumo. Anzi, è la più pervasiva. Infatti claim come “100% italiano”, “made in Italy” e “solo ingredienti italiani”, pittogrammi (come la bandiera nazionale) e indicazioni geografiche riconosciute in ambito Ue (come Dop, Igp, Doc e Docg) si trovano sul packaging del 25,1% degli oltre 67 mila prodotti alimentari rilevati in quest’edizione dell’Osservatorio Immagino. Un dato che conferma come l’italianità resti il fenomeno più rilevante nel largo consumo alimentare, sia per numero di prodotti coinvolti che per fatturato alla vendita, tra tutti quelli individuati e Osservatorio Immagino. monitorati dall’Osservatorio
“L’italianità
rimane il fenomeno più rilevante per numero di prodotti e fatturato
„
I numeri del mondo dell’italianità
C 16
prodotti 17.053 (25,1%) vendite (mln.€) 6.458 (22,5%)
trend % vendite +3,5 pressione promo % 34,1
Il richiamo dell’italianità
Sono state analizzate le caratteristiche rilevate
della regione di riferimento. Il perimetro di analisi
in etichetta e sul packaging di 67.855 prodotti del
comprende il canale ipermercati e supermercati.
mondo food dell’Osservatorio Immagino e sono stati
I dati sono riferiti all’anno terminante a giugno 2018
selezionati quei prodotti che riportano i claim “made
e i dati di trend confrontano l’anno terminante a
in Italy”, “product in Italy”, “solo ingredienti italiani”,
giugno 2018 vs l’anno terminante a giugno 2017
“100% italiano” e indicazioni europee (come Igp,
e l’anno terminante a giugno 2017 vs l’anno
Dop, Docg e Doc), la “bandiera italiana” e il nome
terminante a giugno 2016.
Oi 2018 • 2 – Italianità
Tra giugno 2017 e giugno 2018, le ven-
rispetto ai 12 mesi precedenti (era
vendite di prodotti alimentari Dop e
dite di questo paniere composto da
+3,3%) e arrivando a incidere per il
Igp e di vini Doc e Docg. I migliori risul-
17.053 prodotti hanno superato i 6,4
7,7% sulle vendite complessive. Un
tati in termini di crescita delle vendite
miliardi di euro, in crescita annua del
risultato che conferma l’interesse dei
dell’ultimo anno mobile sono stati
+3,5% migliorando il bilancio dell’anno
consumatori per la garanzia offerta
messi a segno soprattutto dai vini
mobile precedente (+2,2%). Domanda
dalla provenienza nazionale dei pro-
Doc (+7,2%) e Docg (+6,8%), anche se
e offerta sono rimaste vivaci e la
dotti alimentari e a cui ha contribuito
in entrambi i casi si nota un rallenta-
pressione promozionale, pur restando
in modo importante anche la crescita
mento rispetto ai 12 mesi precedenti,
elevata, si è allentata (34,1% a valore
dell’assortimento con il claim “100%
più accentuato per i Docg. A guidare
contro il 36,4% dell’anno precedente).
italiano” in etichetta. Le categorie in
la crescita sono stati soprattutto i
Come l’Osservatorio Immagino ha evi-
maggiore espansione sono state gela-
vini, gli spumanti charmat secchi e le
denziato sin dalla sua prima edizione,
ti, crescenze, mozzarelle, merendine e
“bollicine” metodo classico.
la mappatura del “mondo dell’italia-
carni confezionate.
Tra gli alimenti dotati di un’indicazione
nità” delinea una grande varietà di claim, loghi e bollini di certificazione che evidenziano (e garantiscono) l’origine nazionale. L’elemento più utilizzato sulla confezione è anche il più immediato e riconoscibile: la bandiera italiana. Il tricolore compare su 9.682 prodotti alimentari (il
“"100% italiano"
è il claim con i trend di vendita che crescono di più
„
geografica europea, i prodotti Igp (che rappresentano l’1% dell’offerta rilevata dall’Osservatorio Immagino) hanno visto le vendite annue salire del +6,5%, salumi e frutta confezionata in particolare. Invece per i prodotti alimentari Dop (1,2% dei prodotti monitorati) l’incremento è stato del +5,2%, con
14,3% del perimetro dell’Osservatorio
In controtendenza il claim “prodotto
un’accentuazione più significativa per
Immagino) e l’offerta è cresciuta
in Italia”, che acuisce il trend negativo
i formaggi grana e i salumi.
soprattutto in alcune categorie (come
dell’anno finito a giugno 2017 (-1,5%):
L’accentuazione dell’italianità dei
latte UHT e fresco, gelati e uova).
nell’anno mobile successivo, le vendite
prodotti alimentari e delle bevande
Complessivamente le vendite sono
sono diminuite del -3,1% per effetto
acquistabili nella distribuzione
aumentate del +3,0% a fronte di una
della minor presenza in assortimento
moderna passa anche attraverso
pressione promozionale inferiore alla
di prodotti con quest’indicazione in
la comunicazione della loro identità
media di quest’universo (33,5%) e in
etichetta (10,8% dei codici Ean contro
regionale. Anche in quest’edizione
calo su base annua (-2,8%).
il 12,0% precedente), in particolare in
dell’Osservatorio Immagino la classi-
La crescita più consistente l’ha messa
alcune categorie, come mozzarelle,
fica per regioni segnalate in etichetta
a segno il claim “100% italiano” che
crescenze e biscotti.
vede al primo posto il Trentino-Alto
nell’anno terminante a giugno 2018
L’overview sull’universo delle indicazioni
Adige: è la regione numero uno sia
ha ottenuto un +8,6% di sell-out, più
geografiche riconosciute dalla Ue
per numero di prodotti in cui viene
che raddoppiando la performance
mostra l’andamento vivace delle
indicata in etichetta (1,3% dei 67.855 monitorati) sia per il valore delle re-
I NUMERI DEL MONDO DELL’ITALIANITÀ: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
lative vendite, che oltrepassano i 327 milioni di euro (con un trend del +5,8% annuo), grazie soprattutto a spuman-
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017*
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
te, vini, mele, mozzarelle e speck. Al secondo posto si inserisce la Toscana, con 217 milioni di euro di vendite (il 9,4% in più rispetto ai 12 mesi prece-
Bandiera italiana
14,3
13,9
3,0
1,2
33,5
100% italiano
5,5
7,7
8,6
3,3
35,1
derivati del pomodoro e affettati.
Prodotto in Italia
10,8
6,4
-3,1
-1,5
34,0
246 milioni di euro di sell-out (+4,4%)
Dop
1,2
1,5
5,2
5,4
29,2
Doc
2,0
1,2
7,2
7,0
39,5
Igp
1,0
1,0
6,5
9,8
34,3
Docg
0,9
0,6
6,8
11,7
45,3
denti) generate soprattutto da vino, Al terzo posto c’è la Sicilia con oltre realizzato in particolare grazie a vino,
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino (67.855 prodotti)
yogurt e gelati.
“Trentino e Toscana pari merito per numero di prodotti con la regione in etichetta
„
17
Oi 2018 • 2 – Italianità
La crescita più significativa delle
I NUMERI DELLE REGIONI IN ETICHETTA
vendite (+12,7%) è quella dei prodotti che indicano in etichetta il riferimento % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
alla Puglia, dovuta soprattutto al contributo di vini, mozzarelle e taralli. Complessivamente il fatturato è arrivato a oltre 79 milioni di euro.
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
Balzo in avanti importante anche
TrentinoAlto Adige
1,3
1,1
5,8
3,8
32,4
per il Piemonte (+9,7% per un valore
Toscana
1,3
0,8
9,4
11,0
33,9
Sicilia
0,9
0,7
4,4
6,4
36,3
Piemonte
1,3
0,6
9,7
1,6
38,5
Lombardia
0,5
0,3
-0,3
-1,1
30,4
Puglia
0,6
0,3
12,7
14,0
37,1
Campania
0,4
0,3
4,6
12,2
37,6
totale di oltre 184 milioni di euro) che ha visto aumentare le vendite di carne bovina confezionata, acqua minerale gassata e vini. Unica regione con un valore negativo è la Lombardia: le vendite dei prodotti che la indicano in etichetta sono diminuite del -0,3%, a causa soprattutto del latte fresco, confermando una flessione già registrata nell’anno finito a giugno 2017. Oi
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino (67.855 prodotti)
PRODOTTI CON LA BANDIERA ITALIANA: CONSUMO REGIONALE IDX>110
TOP REGIONI
105<IDX<=110
INDEX
Emilia-Romagna 113
100<=IDX<=105 95<=IDX<=100
Marche
110
Abruzzo
108
90<=IDX<95 BOTTOM REGIONI
INDEX
IDX<90 Calabria
82
Sicilia
79
Trentino-Alto Adige
63
Idx= rapporto tra peso in % nella regione e il peso a totale Italia (ipermercati + supermercati) sul food delle vendite di prodotti con indicazione di origine italiana
FOCUS
IL CONSUMO REGIONALE DI PRODOTTI CON LA BANDIERA ITALIANA
Dall’Osservatorio Immagino emerge la rilevanza delle regioni settentrionali nel sell-out dei prodotti di cui viene specificata l’origine italiana attraverso l’apposizione della bandiera tricolore in etichetta. Dal rapporto tra il peso in percentuale in ogni regione e quello sulle vendite alimentari complessive a totale Italia, canalizzate da supermercati e ipermercati, è emerso che i prodotti accompagnati dalla bandiera italiana sono più “pesanti” sul carrello della spesa degli italiani del Centro-Nord. I più “nazionalisti” nella scelta degli alimenti da portare in tavola sono i residenti in Emilia-Romagna (13 punti sopra media), nelle Marche (10) e in Abruzzo (8). I prodotti alimentari accompagnati dalla bandiera italiana sono meno significativi per chi vive al Sud. L’incidenza più bassa sulla spesa alimentare si registra in Calabria (82) e Sicilia (79), probabilmente per effetto del minor ricorso a supermercati e ipermercati a favore di canali commerciali più tradizionali. Il fanalino di coda è il Trentino-Alto Adige, che si dimostra la regione con il minor apporto di prodotti con la bandiera italiana alle vendite alimentari.
18
Oi 2018 • 2 – Free from
FREE FROM
One, two, free C
on il 18,6% dei prodotti alimentari (esclusi acqua e alcolici) e il 27,6% delle vendite
a valore, il “free from” si è confermato anche nell’anno finito a giugno 2018 come il più importante tra i fenomeni rilevati dall’Osservatorio Immagino
nel mondo del largo consumo confezionato. Complessivamente, è arrivato a contare 11.345 prodotti per un giro d’affari di 6,8 miliardi di euro, cresciuto del +1,0% rispetto all’anno mobile precedente. Numeri che ne fanno l’indiscusso numero uno nel mercato del largo consumo alimentare in Italia.
“Rallenta la crescita
ma aumenta l’offerta di prodotti free from
„
I numeri del mondo free from
M
prodotti 11.345 (18,6%) vendite (mln.€) 6.888 (27,6%)
trend % vendite +1,0 pressione promo % 34,2
Il mondo del free from
Sono compresi in questo mondo un insieme di
questo fenomeno 60.930 prodotti dell’Osservatorio
prodotti che presentano in etichetta o sul packaging
Immagino dati dal totale di prodotti food esclusi
una serie piuttosto ampia di claim che sono
quelli appartenenti al comparto acqua e alcolici.
accomunati dalla “minore o assoluta non presenza” di
Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati
qualcosa: ritroviamo in questo aggregato ad esempio
e supermercati. I dati sono riferiti all’anno terminante
“pochi zuccheri”, “poche calorie”, “senza zucchero”,
a giugno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno
“senza olio di palma”, “senza grassi idrogenati”,
terminante a giugno 2018 vs l’anno terminante
“senza sale”, “senza aspartame”, “senza conservanti”,
a giugno 2017 e l’anno terminante a giugno 2017
“senza ogm”. Sono stati analizzati per rappresentare
vs l’anno terminante a giugno 2016.
19
Oi 2018 • 2 – Free from
Analizzando i trend di medio periodo,
più diffusa e comunicata on pack
tano questo claim in etichetta. Sono
però, appare evidente come il mondo
resta ancora “senza conservanti”, che
le merendine, invece, a dare il maggior
del free from abbia rallentato la
rappresenta il 10,9% delle vendite
contributo alla flessione del 3,8% del
crescita rispetto al +3,1% del periodo
complessive del food confezionato.
giro d’affari dei prodotti presentati
giugno 2016/giugno 2017, benché
Benché molto più rilevante degli altri
come “senza grassi idrogenati”.
l’offerta di prodotti che presentano in
claim del free from, il “senza conser-
Continua il calo delle vendite di pro-
etichetta uno dei claim rilevati in que-
vanti” vive una parabola negativa
dotti etichettati come “senza coloranti”,
sto mondo sia aumentata, crescendo
(-2,4% di vendite su base annua),
che, nell’anno terminante a giugno
del +3,9%. A cambiare è stato l’ap-
più accentuata rispetto all’anno
2018, hanno perso il -2,5% del giro
proccio dei consumatori, diventati più
precedente (-1,0%), e conseguenza di
d’affari rispetto all’anno precedente.
selettivi nei confronti delle proposte
una pressoché equivalente riduzione
Un risultato su cui incide il minor
free from e anche più aperti a scelte
del numero di prodotti che utilizzano
utilizzo di questo claim su alcuni
dettate dalla gratificazione, rispetto
questo claim in etichetta. Il “senza
prodotti, come yogurt, biscotti per
al recente passato.
conservanti” è ormai sceso al 6,7%
l’infanzia e preparati per primi piatti
Nella vista dell’Osservatorio Immagino
della numerica in assortimento contro
pronti (come zuppe, risotti e passati
il mondo del free from si articola in
il 7,7% dell’anno finito a giugno 2017.
di verdura in busta).
13 differenti claim, che si inseriscono
Altri “storici” e diffusi claim del free
Per alcuni claim che perdono smalto,
in due universi valoriali diversi, anche
from vivono una dinamica analoga.
ce ne sono altri che mostrano (e
se talvolta sovrapposti, soprattutto
Arretra del 2,0% il giro d’affari dei
spesso confermano) un trend espan-
nell’area della naturalità: nutrizione/
prodotti con “pochi grassi”, a causa del
sivo. Il più dinamico, sia in termini di
salute e sicurezza/ambiente.
calo della domanda di latte UHT ad
tendenza che di presenza sul mercato,
Tra tutte queste indicazioni, quella
alta digeribilità e di biscotti che ripor-
è il “senza olio di palma”, anche se è
I NUMERI DEL MONDO FREE FROM: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
Senza conservanti
6,7
10,9
-2,4
-1,0
38,2
Pochi grassi
4,7
7,2
-2,0
-0,1
34,3
Senza olio di palma
3,7
7,3
7,4
17,6
33,2
Senza coloranti
3,3
4,4
-2,5
-3,3
32,8
Pochi zuccheri
2,7
2,8
5,2
3,3
25,5
Senza additivi
1,9
2,0
4,5
3,4
34,1
Senza grassi idrogenati
1,5
1,6
-3,8
-3,9
37,5
Senza OGM
1,6
1,5
1,6
-6,6
22,5
Senza/a ridotto contenuto di grassi saturi
0,4
1,5
0,9
7,6
34,5
Senza glutammato
1,0
1,3
4,7
1,1
35,4
Poche calorie
0,6
1,0
7,8
3,4
36,0
Senza zuccheri aggiunti
1,5
1,2
8,6
6,1
26,6
A ridotto contenuto/senza sale
0,8
0,7
5,5
7,2
32,8
Senza aspartame
0,1
0,1
-3,0
-1,5
16,4
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, esclusi acqua e alcolici, dell'Osservatorio Immagino (60.930 prodotti)
20
Oi 2018 • 2 – Free from
meno brillante rispetto alle crescite a due cifre incassate in passato. Tra giugno 2017 e giugno 2018, trainato dai prodotti da forno dolci, il mondo dei prodotti “senza olio di palma” (3,7% dell’assortimento numerico) ha visto salire del +7,4% il valore delle vendite, arrivando al 7,3% del giro
“"Senza olio di
palma" e "pochi zuccheri" sono tra i claim con trend più dinamici
„
d’affari dei prodotti “senza zuccheri aggiunti”, arrivati a coprire l’1,2% delle vendite e l’1,5% della numerica, e la cui crescita si deve soprattutto allo yogurt greco e alle bevande a base frutta. Sempre le bevande a base cola, ma anche gli spuntini salati farciti e le mozzarelle, hanno fatto da traino alla
d’affari del food confezionato rilevato
crescita delle vendite dei prodotti ac-
dall’Osservatorio Immagino.
compagnati dal claim “poche calorie”
Confermato anche nell’ultimo anno il
additivi” (+4,5%), avanzato nei primi
(+7,8%). Da segnalare anche il +5,5%
trend positivo del claim “pochi zuccheri”
piatti pronti e nelle mozzarelle.
del claim “senza/a ridotto contenuto di
(+5,2%), in crescita non solo nelle be-
L’analisi dei claim meno incisivi sul
sale” (con mozzarelle e crescenze che
vande a base cola, ma anche in yogurt
giro d’affari complessivo del free from
guidano il trend) e il +4,7% del “senza
greco, confetture e bevande a base
evidenzia altri fenomeni in atto. Come
glutammato”, che avanza nei piatti
frutta. Segno più anche per il “senza
l’ulteriore avanzata del +8,6% del giro
pronti e nei preparati per brodo. Oi
PRODOTTI SENZA OLIO DI PALMA: CONSUMO REGIONALE
IDX>110 TOP REGIONI
105<IDX<=110
Sicilia 133
100<=IDX<=105 95<=IDX<=100 90<=IDX<95
Campania
129
Calabria
126
BOTTOM REGIONI
IDX<90 Idx= rapporto tra peso in % nella regione e il peso a totale Italia (ipermercati + supermercati)
INDEX
INDEX
Toscana 95 Lombardia
86
Trentino-Alto Adige
81
sul food delle vendite di prodotti "senza olio di palma"
FOCUS
IL CONSUMO REGIONALE DI PRODOTTI SENZA OLIO DI PALMA
È nell’Italia meridionale che si concentra l’attenzione alla presenza di olio di palma negli alimenti. E sono in particolare tre regioni – Sicilia, Campania e Calabria – a mostrare la maggior quota di spesa determinata dalle vendite di prodotti che si presentano in etichetta con il claim “senza olio di palma”. Dal rapporto tra il peso percentuale dei prodotti “senza olio di palma” sulle vendite realizzate in supermercati e ipermercati di ogni regione e la relativa quota a totale Italia, l’Osservatorio Immagino ha rilevato che in Sicilia i prodotti “senza olio di palma” determinano il 33% di vendite in più rispetto alla quota del food in generale, in Campania il 29% e in Calabria il 26%. Mano a mano che si risale lo Stivale il peso sulla spesa totale dei prodotti alimentari contrassegnati con questo claim si va ridimensionando: è allineato ai valori medi nazionali nelle regioni centrali e in parte di quelle settentrionali, con l’eccezione di Veneto e Friuli Venezia-Giulia che mostrano una maggior sensibilità a questo tema. Le tre aree geografiche dove i prodotti “senza olio di palma” hanno una quota sulla spesa inferiore alla media sono Toscana (-5%), Lombardia (-14%) e Trentino-Alto Adige (-19%).
21
Oi 2018 • 2 – Rich-in
RICH-IN
Versione integrale
I numeri del mondo rich-in
R 22
prodotti 5.503 (9,0%) vendite (mln.€) 2.396 (9,6%)
trend % vendite +5,2 pressione promo % 32,0
Il mondo del rich-in
Sono compresi in questo mondo un insieme di prodotti
dell’Osservatorio Immagino che rappresentano il totale
che presentano in etichetta o sul packaging una serie
food, esclusi quelli appartenenti al comparto acqua
piuttosto ampia di claim che sono accomunati dalla
e alcolici. Il perimetro di analisi comprende il canale
“presenza in assoluto o in forma maggiore” di qualcosa;
ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno
ritroviamo in questo aggregato ad esempio “con
terminante a giugno 2018 e i dati di trend confrontano
vitamine”, “ricco di fibre”, “con Omega 3”, “integrale”,
l’anno terminante a giugno 2018 vs l’anno terminante
“ricco di ferro”, “fonte di calcio”. Sono stati analizzati
a giugno 2017 e l’anno terminante a giugno 2017 vs
per rappresentare questo fenomeno i 60.930 prodotti
l’anno terminante a giugno 2016.
Oi 2018 • 2 – Rich-in
S
ono 5.503 i prodotti alimen-
cativa come presenza sul mercato è
sura più contenuta, la pasta integrale,
tari e le bevande (esclusi
quella che riguarda le fibre, nella sua
i sostitutivi del pane e i cereali per la prima colazione.
acqua e alcolici) venduti sugli
doppia accezione di alimenti presen-
scaffali di supermercati e ipermercati
tati sul packaging come “con fibre” o
conte che comunicano in etichetta di conte-
come “integrali”. Complessivamente
nere particolari componenti nutritive
il 6,5% degli oltre 60 mila prodotti
“benefiche”, come vitamine, minerali
alimentari analizzati dall’Osservatorio
pre o fibre. Può trattarsi di nutrienti pre-
Immagino presenta in etichetta un
senti naturalmente nei prodotti (come
riferimento al suo apporto di fibre.
ven il calcio nel latte) oppure che vi ven-
In termini di vendite, la loro quota
gono aggiunti (come lo iodio nel sale
sul giro d’affari complessivo del food
iodato), ma in tutti i casi vengono
confezionato è del 6,1%. E i tassi di
Tra il primo semestre 2017 e lo stesso
ele segnalati sulle confezioni come ele-
crescita annua sono significativi.
periodo del 2018, è continuata la
mento positivo e caratterizzante. Una
Difatti, tra giugno 2017 e giugno
crescita dei prodotti di cui viene co-
comunicazione che sembra far breccia
2018, le vendite di prodotti “integrali”
municata in etichetta la presenza di
sugli italiani, che nelle loro scelte
sono cresciute del +10,3% e quelle
calcio. L’anno si è chiuso con un +6,5%,
atten alimentari mostrano una forte atten-
dei prodotti “con fibre” del +6,2%,
in rallentamento rispetto al +10,1%
zione al salutismo .
mostrando un’accelerazione rispetto
dell’anno finito a giugno 2017. Ad aver
al dato dell’anno mobile precedente,
trainato le vendite dei prodotti che
che era pur sempre molto positivo
dichiarano di fornire calcio è stata
(rispettivamente +14,2% e +5,3%).
soprattutto la maggiore domanda
L’accentuazione maggiore in termini di
di mozzarelle.
offerta è sui prodotti “con fibre”, che
Nell’anno terminante a giugno 2018,
nei due anni tra giugno 2016 e giugno
è proseguita l’espansione delle vendite
2018 hanno aumentato del +0,7% la
dei prodotti sul cui packaging viene
presenza a scaffale, arrivando al
segnalata la presenza degli acidi
4,3% dell’assortimento complessivo
grassi Omega 3: +5,1%. Nei 12 mesi
del food confezionato. A livello di
precedenti, però, la performance era
Semestre dopo semestre,
sell-out, ad aver dato un contributo
stata migliore:+9,2%. Determinante
l’Osservatorio Immagino ha evi-
importante alla crescita registrata
per la crescita del sell-out sono stati
denziato l’avanzata del mondo del
nell’ultimo anno monitorato sono
i maggiori acquisti di alcuni prodotti
“rich-in”, arrivato a giugno 2018 a
stati, in particolare, i biscotti e, in mi-
contenenti Omega 3, come il salmone
“Agli italiani piacciono i componenti salutari
„
“Più vendite
per i prodotti con fibre e calcio
„
fattu sfiorare i 2,4 miliardi di euro di fatturato, grazie a una crescita del +5,2% rispetto all’anno finito a giugno 2017, quando però il risultato era stato più brillante (+7,8%). Invariata la pressione promozionale, ferma al 32,0% delle
I NUMERI DEL MONDO RICH-IN: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
vendite a valore. Ormai il rich-in contribuisce per il % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
Fibre
4,3
3,7
6,2
5,3
31,7
Vitamine
2,7
3,2
-0,8
0,3
32,3
Integrale
2,2
2,4
10,3
14,2
32,3
Calcio
1,2
2,4
6,5
10,1
35,8
Omega 3
0,7
1,0
5,1
9,2
32,9
Ferro
0,6
0,7
2,3
-3,9
32,5
9,6% al sell-out del largo consumo alimentare confezionato e per il 9,0% all’assortimento rilevato dall’Osservatorio Immagino. Come accade anche nel mondo degli alimenti “senza”, anche in quello degli alimenti “con” si assiste allo stesso fenomeno: la crescente selettività degli
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
italiani di fronte alle proposte a scaffale. Un atteggiamento che nel rich-in è ancora più marcato e significativo rispetto al free from e che si riflette sugli andamenti di vendita, molto differenti, evidenziati da ciascuno dei sei claim riferiti al rich-in identificati dall’Osservatorio Immagino. L’area più apprezzata e più signifi-
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, esclusi acqua e alcolici, dell'Osservatorio Immagino (60.930 prodotti)
23
Oi 2018 • 2 – Rich-in
e l’olio di semi di mais. Biscotti per l’in-
tati come “fonte di ferro”.
-0,8%, scendendo alla quota assoluta
fanzia, cereali per la prima colazione e
Nell’universo del rich-in c’è un solo
del 3,2% a causa della contrazione del-
biscotti frollini arricchiti sono i prodotti
segmento in sofferenza: è quello di
la domanda di biscotti per l’infanzia
che sono stati acquistati più spesso
quel 2,7% di prodotti che riporta in
e di yogurt funzionali che evidenziano
dagli italiani e che hanno contribuito
etichetta un claim riferito all’apporto
la presenza di almeno una vitamina. Oi
in modo più incisivo alla crescita del
di vitamine. Nell’anno finito a giugno
+2,3% del sell-out dei prodotti presen-
2018, il loro giro d’affari è calato del
PRODOTTI “INTEGRALI”: CONSUMO REGIONALE
TOP REGIONI
IDX>110
INDEX
Puglia 123
105<IDX<=110 100<=IDX<=105 95<=IDX<=100
Sicilia
122
Campania
121
BOTTOM REGIONI
90<=IDX<95
INDEX
Toscana 90
IDX<90
Sardegna
84
Trentino-Alto Adige
66
Idx= rapporto tra peso in % nella regione e il peso a totale Italia (ipermercati + supermercati) sul food delle vendite di prodotti "integrali"
FOCUS
IL CONSUMO REGIONALE DEI PRODOTTI “INTEGRALI”
L’Italia dei prodotti presentati in etichetta come “integrali” è nettamente ripartita in tre parti, che corrispondono (con poche eccezioni) alle tre aree geografiche del paese. È il Sud, compatto, a mostrare la maggior predisposizione all’acquisto di questi prodotti, probabilmente in virtù dell’abitudine consolidata e storica a consumare alimenti non raffinati. Correlando l’incidenza percentuale delle vendite dei prodotti “Integrali” con quelle complessive del food, emerge una quota decisamente sopra media. Questo è vero, in particolare, per le regioni più interessate ai prodotti “integrali”, ossia Puglia (+23% rispetto alla media), Sicilia (+22%) e Campania (+21). Dall’analisi dell’Osservatorio Immagino emerge che il ruolo del claim “integrale” sulla spesa alimentare si va ridimensionando nelle regioni del Centro Italia e diventa meno rilevante ancora in quelle del Nord. Toscana, Sardegna e Trentino-Alto Adige sono quelle dove il claim “integrale” risulta meno significativo sulle vendite totali di food.
24
Oi 2018 • 2 – Intolleranze
INTOLLERANZE
Fatti mandare dalla mamma… … a prendere il delattosato
I numeri del mondo delle intolleranze
prodotti 7.927 (13,0%) vendite (mln.€) 3.385 (13,6%)
trend % vendite +3,2 pressione promo % 31,8
Il tema delle intolleranze Sono compresi in questo mondo un insieme di prodotti
alimentari esclusi quelli appartenenti al comparto
che presentano in etichetta o sul packaging i claim e i
acqua e alcolici. Il perimetro di analisi comprende il
loghi correlabili al tema delle intolleranze alimentari,
canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti
nello specifico: “senza glutine (crossed grain)”, “senza
all’anno terminante a giugno 2018 e i dati di trend
glutine (claim)”, “senza lattosio”. Sono stati analizzati
confrontano l’anno terminante a giugno 2018 vs
per rappresentare questo fenomeno 60.930 prodotti
l’anno terminante a giugno 2017 e l’anno terminante
dell’Osservatorio Immagino dati dal totale di prodotti
a giugno 2017 vs l’anno terminante a giugno 2016.
25
Oi 2018 • 2 – Intolleranze
È
stato un anno di espansione quello finito a giugno 2018 per il mercato dei prodotti che
comunicano sul packaging l’assenza di glutine o di lattosio. Sono aumentate le vendite in super e ipermercati e anche l’assortimento offerto dai produttori si è ampliato. Complessi-
“Sono quasi 8
Il più “pesante” fra tutti gli indicatori dell’Osservatorio Immagino è quello
mila i prodotti per intolleranti al glutine o al lattosio
dei prodotti che comunicano l’assenza di glutine in etichetta utilizzando il claim “senza glutine” oppure il logo
„
con la “spiga sbarrata” rilasciato dall’AIC (Associazione Italiana Celiachia). In totale, lo fanno il 14,4% dei
vamente i prodotti alimentari rivolti
prodotti rilevati, con una netta preva-
agli intolleranti al lattosio o al glutine
lenza di quelli che riportano sulla con-
(esclusi acqua e alcolici) sono arrivati
fezione l’indicazione “senza glutine”
a sfiorare il tetto degli 8 mila prodotti,
(11,7% dei prodotti). Un’asimmetria
grazie a 1.946 nuovi prodotti sul cui
che si riflette anche a livello
packaging sono comparsi claim riferiti
di vendite.
all’assenza di glutine o lattosio. Così
Dai prodotti accompagnati dal claim
oggi il 13% dei quasi 61 mila prodotti
“senza glutine” arriva l’11,4% del
presenti nell’Osservatorio Immagino
giro d’affari totale del food rilevato
si rivolge espressamente a chi soffre
dall’Osservatorio Immagino contro
di intolleranze alimentari, diagnosti-
il 2,1% di quota dei prodotti con il
cate o presunte, e anche a chi, pur non
logo della “spiga sbarrata”. Anche la
avendo intolleranze accertate, decide
tendenza dell’ultimo anno è a favore
di seguire questo regime alimentare.
del claim “senza glutine”, cresciuto a
In termini di vendite, tra l’anno termi-
valore del 2,6% su base annua, a con-
nante a giugno 2017 e quello termi-
ferma di un trend positivo iniziato già
nante a giugno 2018, il mercato dei
nell’anno terminante a giugno 2017
prodotti alimentari per intolleranti ha
(+2,2%). Nell’anno finito a giugno 2018
realizzato un giro d’affari di 3,3 miliardi
è risultato determinante l’apporto
di euro, contribuendo per il 13,6% al
alla crescita dato dall’aumento della
fatturato totale del food confezionato
presenza del claim “senza glutine”
di largo consumo.
sulle etichette delle carni confezionate
L’andamento nei 12 mesi considerati
e delle bevande a base di the.
è stato positivo: le vendite a valore
Di segno opposto la performance
hanno segnato un aumento annuo
dei prodotti “certificati” con il logo
del +3,2%, migliorando quindi il +2,9%
dell’AIC, che hanno perso il -1,5% di
con cui avevano chiuso l’anno finito a
vendite in un anno. Un cambio deciso di
giugno 2017. Un risultato ancora più
direzione rispetto al +4,6% con cui ave-
positivo se si considera che è stato
vano chiuso l’anno finito a giugno 2017.
raggiunto allentando la pressione pro-
Il calo della domanda per alcuni di questi
mozionale, che è scesa al 31,8% contro
prodotti (come gli omogeneizzati e
il 33,3% dell’anno precedente.
gli yogurt funzionali) e un’offerta che
I NUMERI DEL MONDO DELLE INTOLLERANZE: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
Senza glutine (claim)
11,7
11,4
2,6
2,2
32,3
Senza lattosio
2,4
3,6
4,6
11,4
32,6
Senza glutine (logo)
2,7
2,1
-1,5
4,6
29,6
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, esclusi acqua e alcolici, dell'Osservatorio Immagino (60.930 prodotti)
26
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
Oi 2018 • 2 – Intolleranze
ha smesso di crescere sono le ragioni
l’anno mobile precedente il saldo era
che spiegano questo trend registrato
stato del +11,4%. L’ulteriore avanzata
nell’ultimo anno analizzato.
delle vendite di prodotti accompagnati
Quanto all’altro grande mondo
dal claim “senza lattosio ” si deve
dell’universo delle intolleranze, quello
all’aumento a doppia cifra dell’offerta
collegato al lattosio, ha archiviato un
a scaffale. Sono stati soprattutto il
altro anno positivo, anche se con un
latte ad alta digeribilità e gli yogurt
trend ridimensionato rispetto ai 12
funzionali delattosati a crescere
mesi precedenti. Infatti, tra giugno
maggiormente. Ma anche nei salumi
2017 e giugno 2018, le vendite dei pro-
continua a salire il numero di prodotti
dotti presentati on pack come “senza
che segnalano in etichetta l’assenza
lattosio” sono cresciute del +4,6%;
di lattosio. Oi
“+4,6% le vendite dei prodotti senza lattosio„
PRODOTTI SENZA LATTOSIO: CONSUMO REGIONALE
TOP REGIONI
IDX>110
Lombardia
105<IDX<=110
Lazio
95<=IDX<=100
BOTTOM REGIONI
IDX<90
(ipermercati + supermercati)
106 INDEX
Umbria
83
Liguria
82
Trentino-Alto Adige
75
Idx= rapporto tra peso in % nella regione e il peso a totale Italia
118
Puglia 112
100<=IDX<=105
90<=IDX<95
INDEX
sul food delle vendite di prodotti "senza lattosio"
FOCUS
IL CONSUMO REGIONALE DI PRODOTTI SENZA LATTOSIO
Si presenta vistosamente a macchia di leopardo la mappa della diffusione dei prodotti che si definiscono “senza lattosio” nel carrello della spesa degli italiani. La cartina delineata dall’Osservatorio Immagino indica come il tema dell’intolleranza al lattosio attraversi tutto il paese, accomunando zone e realtà molto diverse tra loro e spesso geograficamente distanti. L’alto interesse per questa caratteristica nutrizionale accomuna tre regioni che rappresentano altrettante aree geografiche del paese - Lombardia (18 punti sopra media), Puglia (12) e Lazio (6) – che hanno in comune l’alta densità di popolazione e la presenza di due delle maggiori metropoli italiane. Anche gli abitanti di Abruzzo e Campania sono particolarmente sensibili alla presenza sulle confezioni di questo claim. Dove il “senza lattosio” risulta meno appealing è, in particolare, in Umbria, Liguria e Trentino-Alto Adige. Tiepide anche Valle d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia-Giulia, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Calabria e Sicilia.
27
Oi 2018 • 2 – Lifestyle
LIFESTYLE
Come veg non c’è nessuno
I numeri del mondo lifestyle
G 28
prodotti 8.672 (12,8%) vendite (mln.€) 2.330 (8,1%)
trend % vendite +8,9 pressione promo % 31,3
Lifestyle
Rientrano in questa selezione quei prodotti idonei
vegano”, “halal”, “kosher”, “biologico”. Il perimetro
a sostenere un determinato stile di vita. Sono stati
di analisi comprende il canale ipermercati e
analizzati circa 67.855 prodotti dell’Osservatorio
supermercati. I dati sono riferiti all’anno terminante
Immagino del mondo food e sono stati selezionati
a giugno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno
quei prodotti che riportano in etichetta o sul
terminante a giugno 2018 vs l’anno terminante
packaging claim e loghi come “idoneo ad uno stile
a giugno 2017 e l’anno terminante a giugno 2017
di vita vegetariano”, “idoneo ad uno stile di vita
vs l’anno terminante a giugno 2016.
Oi 2018 • 2 – Lifestyle
L
a diffusione di approcci più cri-
prima edizione, il fenomeno dei pro-
al biologico, al veg, al kosher o all’halal.
tici sugli effetti dei consumi di
dotti “identitari”, per poi fotografarne
E tutti questi quattro segmenti conti-
massa, il rispetto delle regole
l’evoluzione nel corso del tempo.
nuano a crescere, anno su anno.
imposte dalle varie religioni, l’adesione
Nell’anno terminante a giugno 2018,
a discipline di pensiero incentrate sul
tra supermercati e ipermercati i pro-
rispetto di valori sociali e ambientali
dotti che riportano in etichetta uno
sono fenomeni che stanno marcando
dei quattro claim monitorati hanno
la società contemporanea e che si
generato oltre 2,3 miliardi di euro di
stanno, inevitabilmente, riflettendo
vendite, con un’intensità promozionale
anche nell’approccio alla spesa e nei
del 31,3%. E sono cresciuti del +8,9%
comportamenti di consumo di un
rispetto all’anno mobile precedente,
numero crescente di italiani. Al punto
quando avevano chiuso con un +9,6%.
Il “fenomeno” dell’anno terminante a
che i sociologi parlano di vere e proprie
Sono così arrivati all’8,1% di quota sul
giugno 2017 versus l’anno terminante
“tribù alimentari” che si formano sulla
giro d’affari complessivo dell’universo
a giugno 2018 è l’accelerata dei pro-
base di valori condivisi e di compor-
alimentare rilevato dall’Osservatorio
dotti “halal”: gli alimenti e le bevande
tamenti comuni. Una domanda a cui
Immagino.
su cui viene specificato che sono idonei
l’industria alimentare fornisce una
Nella loro avanzata sul terreno del
ai dettami dell’Islam hanno visto au-
risposta con prodotti che comunicano
largo consumo i prodotti “identitari”
mentare il loro giro d’affari del +18%
già sulla loro etichetta la loro “ade-
continuano a essere sostenuti soprat-
rispetto ai 12 mesi precedenti, quando
guatezza” a precisi stili di vita perché
tutto dalla componente push. Infatti
si erano fermati al +0,9%. Una
certificati biologici, o riconosciuti
si assiste a un’incessante espansione
performance più positiva che traccia
come idonei per musulmani ed ebrei
dell’offerta, che nell’ultimo anno rile-
uno scenario dinamico, ma che dev’es-
osservanti, oppure adatti per vegeta-
vato è cresciuta del +15%, arrivando
sere contestualizzata in un mercato
riani o vegani.
a contare più di 8.600 prodotti. Com-
dalle dimensioni ancora contenute.
Ed è proprio grazie all’ingresso in
plessivamente, quindi, il 12,8% dei pro-
I prodotti halal hanno una quota dello
etichetta dei claim riferiti a questi
dotti alimentari compresi nel perimetro
0,3% sulle vendite totali dell’universo
lifestyle se l’Osservatorio Immagino
dell’Osservatorio Immagino riporta
alimentare rilevato dall’Osservatorio
ha potuto intercettare, sin dalla sua
sulle confezioni un claim che rimanda
Immagino e rappresentano lo 0,4% dei
“Cresce del 15% l’offerta di prodotti "identitari"„
prodotti monitorati. Tra tutti i prodotti halal, sono stati i cereali per la prima colazione a registrare la crescita maggiore nell’ultimo anno analizzato. Tra l’anno terminante a giugno 2017 e quello terminante a giugno 2018, sono
I NUMERI DEL MONDO LIFESTYLE: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
stati molto positivi anche i risultati delle vendite dei prodotti etichettati come “kosher”, aumentati del +5,9%
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
Veg
4,3
3,6
7,4
10,5
32,6
Bio
8,8
3,5
12,7
14,5
23,3
Kosher
1,6
2,0
5,9
8,3
42,7
Halal
0,4
0,3
18,0
0,9
26,6
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino (67.855 prodotti)
rispetto all’anno mobile precedente, quando avevano fatto un +8,3%. Sono indicati in etichetta come idonei ai dettami dell’Ebraismo l’1,6% degli oltre 67 mila prodotti alimentari dell’Osservatorio Immagino. In totale generano il 2,0% del giro d’affari del largo consumo alimentare confezionato e nell’anno analizzato, terminante a giugno 2018, hanno visto crescere soprattutto le vendite di olio extravergine di oliva, pasta di semola e passate di pomodoro. Ci sono, invece, soprattutto i piatti pronti freschi, i preparati per primi piatti, gli estrusi (come gli snack salati base formaggio/mais e le patate ricostruite) e ancora le passate di pomodoro tra i prodotti best performer nel mondo veg. Infatti sono risultati
29
Oi 2018 • 2 – Lifestyle
i più rilevanti per crescita del giro
sembra in grado di insidiare il primato
dell’Osservatorio Immagino determi-
d’affari nel corso dell’anno finito a
numerico del biologico, che accomuna
nando il 3,5% del giro d’affari comples-
giugno 2018 tra tutti quelli indicati in
l’8,8% del numero dei prodotti
sivo dell’alimentare di largo consumo.
etichetta come adatti a chi segue una
Non solo il biologico è un mondo di
dieta vegana o vegetariana. La dina-
grandi dimensioni, ma è anche uno tra
mica dell’universo veg è positiva: il giro
i segmenti più dinamici dell’alimen-
d’affari si è espanso del +7,4%, ma ha rallentato rispetto al +10,5% dei 12 mesi precedenti. Oggi il veg genera il 3,6% delle vendite complessive del food confezionato. Nonostante la loro effervescenza, nessun altro segmento del lifestyle
“Il primato delle
vendite spetta ai prodotti veg con il 3,6% di quota
„
tare: nell’ultimo anno ha visto crescere del +12,7% il sell-out in supermercati e ipermercati. E continua ad aumentare la sua presenza sugli scaffali, espandendosi in molti mercati, come quelli di uova e confetture, solo per citarne due dei principali. Oi
PRODOTTI “VEG”: CONSUMO REGIONALE
TOP REGIONI
IDX>110 105<IDX<=110 100<=IDX<=105 95<=IDX<=100 90<=IDX<95
Veneto 115 Friuli-Venezia Giulia Lazio BOTTOM REGIONI
IDX<90
INDEX
111 106 INDEX
Molise 90
Idx= rapporto tra peso in % nella regione e il peso a totale Italia (ipermercati + supermercati)
Calabria
78
Sardegna
77
sul food delle vendite di prodotti "veg"
FOCUS
IL CONSUMO REGIONALE DEI PRODOTTI VEG
È l’Italia nord-orientale la “paladina” dell’alimentazione veg. Sono Veneto e Friuli-Venezia Giulia le regioni dove è maggiormente sopra la media nazionale la quota di spesa alimentare domestica destinata all’acquisto di prodotti che vengono definiti sulle confezioni come “vegetariano” o “vegano”. In Veneto la quota è di 15 punti sopra la media, in Friuli-Venezia Giulia di 11 punti. Al terzo posto c’è il Lazio (6 punti sopra media), forte della città di Roma. Tranne l’Emilia-Romagna, la Valle d’Aosta e le Marche, tutte le altre regioni centro-settentrionali si mostrano più tiepide nei confronti dei prodotti “amici degli animali”, che evidenziano un’incidenza sulla spesa alimentare in linea con la media italiana. Compatto appare il fronte del Sud, che rappresenta l’area del paese con il minor contributo dei prodotti “veg” alla spesa alimentare delle famiglie. In tutte le regioni (tranne la Sicilia) i valori del veg sono inferiori alla media nazionale. Le punte più basse si registrano in Molise (-10% rispetto al valore medio italiano), Calabria (-22%) e Sardegna (-23%).
30
Oi 2018 • 2 – Loghi e certificazioni
LOGHI E CERTIFICAZIONI
Non sono loghi comuni
Il mondo di loghi e certificazioni Rientrano in questa selezione i prodotti accomunati
(94.179) i prodotti dell’Osservatorio Immagino nel
dalla presenza di loghi e certificazioni in etichetta
FMCG. Il perimetro di analisi comprende il canale
o sul packaging riconducibili a “bandiere del paese
ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti
di origine”, “logo CE”, “CSR”. Quest’ultimo raccoglie
all’anno terminante a giugno 2018 e i dati di trend
tutti i loghi inerenti Sustainable cleaning, Ecocert,
confrontano l’anno terminante a giugno 2018 vs
Ecolabel, Cruelty free, FSC, Fairtrade, Friend of the
l’anno terminante a giugno 2017 e l’anno terminante a
sea, Dolphin safe, MSC. Sono stati analizzati tutti
giugno 2017 vs l’anno terminante a giugno 2016.
31
Oi 2018 • 2 – Loghi e certificazioni
O
ltre alle informazioni obbligatorie per legge (come l’elenco degli ingredienti,
presentati in ordine decrescente di peso, e la tabella nutrizionale per gli alimenti), sulle etichette dei prodotti di largo consumo compaiono sempre più spesso anche bollini, claim e loghi assolutamente volontari. Ad arricchire
I NUMERI DEL MONDO DI LOGHI E CERTIFICAZIONI: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
di queste indicazioni il packaging dei prodotti sono gli stessi produttori, che
% VENDITE IN VALORE
Bandiere
12,8
13,5
2,7
1,8
35,2
CSR*
6,9
9,6
3,1
5,6
40,0
EU Organic
6,4
2,9
12,4
14,2
23,0
CE
2,0
1,8
7,0
3,8
29,6
potere di comunicazione e di infordi consolidamento del brand image) offerto dall’etichetta dei prodotti. Un medium eccezionale, che finisce fisicamente nelle mani di milioni di persone e che offre la possibilità concreta di far arrivare direttamente ai consuma-
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
% PRODOTTI
approfittano così dello straordinario mazione (ma anche di costruzione e
TREND % TREND % VENDITE VENDITE IN VALORE A.T.* IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO VS A.T.* GIUGNO 2017 2016
tori, senza intermediari, quello che c’è *A.T. = anno terminante
dietro i prodotti venduti nella distribuzione moderna. Per evidenti limiti di spazio, queste informazioni devono essere proposte
Tutte le quote fanno riferimento al mondo dell'Osservatorio Immagino (94.179 prodotti) *CSR: composto dai loghi Sustainable cleaning, Ecocert, Ecolabel, Cruelty free, FSC, Fairtrade, Friend of the sea, Dolphin safe, MSC
in modo conciso e immediatamente intellegibile. Inoltre, per essere più autorevoli, vengono spesso “validate” da organismi terzi, tramite apposite certificazioni con i relativi loghi o bollini. Questo fenomeno accade soprattutto nella grande sfera dell’impatto
32
“Quasi il 7% dei
ambientale e sociale, un tema ormai
fatti in Europa e il marchio europeo di
entrato nell’agenda delle aziende del
conformità CE. Da ultimo in questo
largo consumo e a cui è sensibile una
cluster sono state incluse le bandiere
fetta crescente di italiani.
nazionali, in quanto elemento “garante”
Questa diffusa sensibilità per le
della peculiarità e dell’”autenticità”
tematiche legate alla responsabilità
dei prodotti su cui compaiono.
sociale emerge anche dall’analisi delle
L’analisi condotta sul totale dei 94.179
informazioni presenti sulle etichette
prodotti del perimetro dell’Osservatorio
dei prodotti di largo consumo rilevati
Immagino, che esprimono l’81% del
dall’Osservatorio Immagino. Sin dalla
giro d’affari di supermercati e iper-
messo a segno una crescita del +3,1%,
sua prima edizione, infatti, l’Osserva-
mercati presenti in Italia, mostra che
comunque inferiore a quella registrata
torio ha messo sotto la lente ben 11
le certificazioni sono diventate un
nell’anno mobile precedente, quando
tra loghi e certificazioni che riguardo
elemento fortemente distintivo dei
erano avanzati del +5,6%. Quanto ai
il corporate social responsibility
prodotti, in quanto offrono ai consu-
settori, i prodotti con in etichetta un
(CSR): Sustainable cleaning, Ecocert,
matori precise garanzie sulle materie
riferimento all’impegno per la difesa
Ecolabel, Cruelty free, FSC (Forest
prime e sui processi produttivi utiliz-
dell’ambiente sono molto presenti nella
Stewardship Council), Fairtrade,
zati e rispondono, quindi, in maniera
detergenza e nella cura persona, dove
Friend of the sea, Dolphin safe, MSC
concreta alle tematiche di sostenibilità
si situano le tre famiglie merceologiche
(Marine Stewardship Council).
dell’ambiente e del lavoro.
più importanti: detersivi per lavatrice,
A questo si è affiancato il monitorag-
I prodotti che presentano in etichetta
ammorbidenti e carta igienica. La
gio di altri loghi che attestano il ri-
almeno una certificazione ricondu-
presenza dei loghi CSR è in aumento
spetto di precisi disciplinari produttivi
cibile all’area del CSR sono arrivati
anche nel mondo alimentare, tanto che
o l’adesione a protocolli di sicurezza
al 6,9% del paniere dell’Osservatorio
tra i principali contributor alla perfor-
e garanzia, come il logo della UE per i
Immagino e al 9,6% del giro d’affari.
mance positiva delle vendite registrata
prodotti biologici preconfezionati
Nell’anno finito a giugno 2018 hanno
nell’ultimo anno ci sono due prodotti
prodotti ha una certificazione CSR
„
Oi 2018 • 2 – Loghi e certificazioni
dell’area food: tonno sott’olio e gelati.
finito a giugno 2018 con un +7,0%,
dei prodotti censiti (1,8% di quota
È riferito al mondo Immagino il suc-
quasi raddoppiando il +3,8% dell’anno
sulle vendite totali) ed è cresciuto
cesso del logo europeo per i prodotti
mobile precedente. Questo marchio di
soprattutto grazie alle performance di
biologici, EU organic, che nell’anno
conformità europeo si trova sul 2,0%
uova di Pasqua, merendine e prodotti
finito a giugno 2018 ha continuato a
per incontinenza.
crescere a due cifre, come nei 12 mesi
Il drappello più consistente di prodotti
precedenti (rispettivamente +12,4% e +14,2%). Dalle vendite dei prodotti accompagnati da questo bollino comunitario arriva il 2,9% del giro d’affari complessivo del largo consumo confezionato rilevato dall’Osservatorio Immagino. Trend positivo anche per l’altro bollino comunitario inserito in quest’area, il marchio CE, che ha chiuso l’anno
“Crescono del
2,7% le vendite dei prodotti con presenza di "bandiere" in etichetta
„
di quest’area (12,8% dei prodotti) è quello accomunato dalla presenza sulle etichette di una bandiera nazionale. Complessivamente nell’anno finito a giugno 2018, hanno totalizzato il 13,5% delle vendite del largo consumo con una crescita annua del +2,7%. Una performance decisamente migliorativa rispetto al +1,8% dell’anno mobile precedente. Oi
PRODOTTI EU ORGANIC: CONSUMO REGIONALE
TOP REGIONI
IDX>110
Emilia-Romagna 140
105<IDX<=110 100<=IDX<=105
Friuli-Venezia Giulia
135
Toscana
134
95<=IDX<=100 90<=IDX<95
INDEX
BOTTOM REGIONI
IDX<90
INDEX
Sicilia 53
Idx= rapporto tra peso in % nella regione e il peso a totale Italia (I+S) sul food delle vendite di prodotti
Campania
52
Calabria
49
"bio (EU organic)"
FOCUS
IL CONSUMO REGIONALE DI PRODOTTI EU ORGANIC
Idx= rapporto tra peso in % nella regione e il peso a totale Italia (I+S) sul food in mm delle vendite di prodotti "bio (EU Organic)" in mm
È la fascia d’Italia che si stende dalla Liguria, abbraccia la Toscana, comprende l’Emilia-Romagna, si spinge nelle Marche e poi risale attraverso il Veneto sino al Friuli-Venezia Giulia, la “patria” del biologico. Perlomeno in termini di vendite, visto che è in quest’ampia zona che hanno un peso prevalente sulla spesa delle famiglie i prodotti venduti in supermercati e ipermercati che hanno sulle confezioni il “bollino” europeo del biologico: ossia il logo con una foglia formata da dodici stelle bianche su fondo verde e con al centro una cometa. La regione dove i prodotti biologici “pesano” più sul sell-out di supermercati e ipermercati è l’Emilia-Romagna (40 punti sopra media), seguita dal Friuli-Venezia Giulia (35) e dalla Toscana (34). Il logo europeo del biologico appare decisamente meno rilevante al Sud, poiché in tutte le regioni si mantiene su una quota a valore inferiore alla media italiana. Le regioni dove ha la minore incidenza sono Sicilia (-47 rispetto alla media nazionale), Campania (-48) e Calabria (-51).
33
Oi 2018 • 2 – Ingredienti benefici
INGREDIENTI BENEFICI
Ehi, mango
S 34
Gli ingredienti benefici
Nel mondo degli ingredienti benefici sono stati
Immagino. Il perimetro di analisi comprende il canale
selezionati prodotti accomunati da caratteristiche
ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno
in etichetta che evidenziano ingredienti come
terminante a giugno 2018 e i dati di trend confrontano
“mandorla”, “mirtillo”, “avena”, seguendo una lista di
l’anno terminante a giugno 2018 vs l’anno terminante
24 ingredienti. Sono stati analizzati 60.930 prodotti
a giugno 2017 e l’anno terminante a giugno 2017 vs
alimentari (esclusi acqua e alcolici) dell’Osservatorio
l’anno terminante a giugno 2016.
Oi 2018 • 2 – Ingredienti benefici I NUMERI DEL MONDO DEGLI INGREDIENTI BENEFICI: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
ziati, sottolineati o “flashati” sulle confezioni in quanto veri e propri plus
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
Mandorla
1,3
1,1
11,5
17,4
33,3
Mirtillo
1,0
0,7
3,2
8,0
30,3
Avena
0,5
0,6
9,6
3,3
30,9
dell’anno finito a giugno 2018; una
Farro
1,1
0,5
10,0
20,4
24,5
sorta di “borsino” dei gusti e dei sapori
Zucchero di canna
0,4
0,3
7,4
14,5
24,9
Cocco
0,4
0,3
8,9
9,9
29,9
Stevia
0,2
0,2
12,9
27,1
21,2
Quinoa
0,5
0,2
23,7
63,5
19,6
Zenzero
0,4
0,2
73,3
108,4
20,9
Kamut
0,4
0,2
-11,4
-20,2
18,1
Farina di riso
0,1
0,2
1,8
16,4
37,3
Aloe
0,1
0,1
3,0
NA
28,7
Semi di lino
0,2
0,1
24,4
NA
20,2
Mango
0,2
0,1
43,5
NA
28,4
Germe di grano
0,1
0,1
-15,5
NA
30,2
nessere. Molti sono già stati rilevati nelle
Farina di mais
0,1
0,1
3,7
NA
21,2
precedenti edizioni dell’Osservatorio
Semi di zucca
0,2
0,1
25,7
NA
15,5
Curcuma
0,2
0,1
76,1
NA
21,1
Cannella
0,2
0,1
9,8
11,8
17,9
Semi di sesamo
0,1
0,0
14,6
NA
13,9
Semi di chia
0,1
0,0
22,7
NA
16,9
Cetriolo
0,1
0,0
0,3
NA
30,4
Papaya
0,1
0,0
-1,7
NA
22,0
Olio di riso
0,0
0,0
11,3
NA
22,5
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
Partendo da un paniere di quasi 61 mila tra prodotti alimentari e bevande
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino (60.930 prodotti) Nella tabella sono esplicitati solo i più significativi in termini di numerica e peso sulle vendite
E
differenzianti.
sotismo e passatismo, saluti-
non solo perché l’universo alimentare
smo ed edonismo: sono queste
è una galassia sterminata, ma anche
le correnti, apparentemente
perché il consumatore italiano non
(esclusi acqua e alcolici), l’Osservatorio Immagino ne ha identificati una ventina, che rappresentano i più dinamici
che stanno conquistando il palato degli italiani e, di conseguenza, il loro carrello della spesa. Concettualmente li si può suddividere in cinque grandi famiglie (cereali e pseudo cereali, semi, frutta secca, frutta esotica, spezie): in ognuna ci sono sia prodotti già noti e consolidati sia novità che sono all’inizio della loro parabola e che quindi hanno un peso ancora limitato sul paniere di spesa degli italiani. Tra gli ingredienti con le performance migliori, talvolta con crescita a doppia cifra, ci sono quelli dallo spiccato profilo salutistico o comunque collegati al be-
Immagino e si sono conquistati un loro posto nel budget delle famiglie italiane; altri sono delle new entry e si stanno affacciando al mercato del largo consumo alimentare. Tra i frutti, il mirtillo resta il più ubiquitario (1,0% dell’assortimento e 0,7% del sell-out) ed è sempre più usato (+3,2% di vendite nell’anno terminante a giugno 2018), in particolare come ingrediente di yogurt e succhi di frutta.
“Il mango registra un vero exploit con un +43,5% di vendite
„
divergenti e antitetiche, che stanno
sembra avere particolari preclusioni
Ma è soprattutto la frutta esotica a
facendo veleggiare l’innovazione ap-
e si dimostra aperto, o perlomeno
conquistare gli italiani.
plicata al mondo del food & beverage
interessato, a ogni tipo di novità da
Il mango registra un vero exploit
di largo consumo. Che tra gli italiani
portare in tavola.
(+43,5% di vendite), uno dei maggiori
serpeggi il desiderio di essere stupiti e
Questa fame di novità si legge
registrati tra i nuovi entrati del 2018.
sollecitati da nuove proposte di gusti
anche nel balletto degli ingredienti
Sebbene il peso delle vendite e la
e sensazioni è evidente. Com’è palese
“superstar”, quelli tanto significativi
numerica dei prodotti siano solo agli
che il bacino di sapori, ingredienti,
da travalicare lo spazio normalmente
inizi, grazie all’aumento delle vendite
culture alimentari e mondi gastrono-
riservato in etichetta alla composi-
del frutto intero e alla diffusione in yo-
mici a cui attingere è molto ampio. E
zione del prodotto per essere eviden-
gurt funzionali e frullati UHT, il mango
35
Oi 2018 • 2 – Ingredienti benefici
si è fatto notare per l’interesse susci-
la crescita, in particolare nei cereali per
tato nei consumatori. Gelati, yogurt e
la prima colazione e come bevanda,
bevande sostitutive del latte spingono
facendo registrare un +9,6% contro
le “quotazioni” del cocco (+8,9% di
il +3,3% dell’anno mobile precedente.
vendita).
L’avena si colloca, così, al terzo posto
In vetta alla classifica per sell-out ci
nella classifica per vendite degli in-
sono le mandorle con l’1,1% di quota
gredienti benefici, poiché ha generato
sulle vendite complessive del paniere
lo 0,6% delle vendite complessive dei
alimentare rilevato. Il trend di crescita
prodotti alimentari monitorati.
sull’anno mobile analizzato è stato del
Nel mondo dei semi si fanno notare
+11,5% (+17,4% nell’anno mobile prece-
quelli di zucca (+25,7% di vendite
dente). Presenti nell’1,3% dei prodotti
nell’anno terminante a giugno 2018),
monitorati, le mandorle sono cresciute
cresciuti nella frutta secca sgusciata,
soprattutto come prodotto a sé
ma anche in minestroni e panetti
stante ma anche come ingrediente
croccanti, e i semi di chia (+22,7%
in gelati e snack.
di vendite nell’anno terminante
“La curcuma è
l’ingrediente con il trend di crescita più interessante
„
a giugno 2018), spinti da panetti croccanti, cereali prima colazione e biscotti. Trend di crescita molto interessante per i semi di lino (+24,4% di vendite in più), trainati da merendine, biscotti frollini arricchiti, zuppe e minestroni. Da notare, poi, il +14,6% dei semi di sesamo, che seguono la crescita dei panini per hamburger in
Tra i principali ingredienti, per giro
cui sono contenuti.
d’affari, c’è la quinoa, che genera lo
Infine, le spezie: si confermano una
0,2% delle vendite del largo consumo
tendenza di fondo, con un accento
alimentare confezionato e che, nel
particolare per la cannella (+9,8%),
periodo considerato, ha segnato un
trainata da the e infusi. Ma il vero
+23,7%, grazie soprattutto alle vendite
outsider è la curcuma: pur con un
di panetti croccanti e di cereali prima
peso inferiore ad altri ingredienti
colazione che lo contengono. Dunque
benefici (0,2% per numero di prodotti
l’espansione di questo pseudo-cereale
e 0,1% per giro d’affari), è comparsa
prosegue, anche se più lentamente
in infusi, yogurt funzionali e the,
rispetto al passato (+63,5% di vendite
chiudendo l’anno finito lo scorso
nell’anno finito a giugno 2017).
giugno con un balzo delle vendite
Stesso scenario per lo zenzero, che
del +76,1%. Oi
continua a correre, conquistando sempre più mercato: dopo il boom degli anni scorsi, quando era arrivato a raddoppiare le vendite (+108,4% nell’anno finito a giugno 2017), nell’ultimo periodo analizzato ha fatto segnare un lusinghiero +73,3%, arrivando a contribuire per lo 0,2% al fatturato complessivo paniere rilevato dall’Osservatorio Immagino. Ed è risultato in crescita soprattutto negli infusi, ma anche nelle confetture, nei succhi freschi e nei frullati, nel the, nelle caramelle e in tante altre categorie del mondo salutistico e del benessere. Un altro ingrediente già emerso nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio Immagino è l’avena, che ha accelerato
36
Oi 2018 • 2 – Cura persona
CURA PERSONA
Cocco bello
L
Il tema del cura persona
Nel mondo del cura persona sono stati selezionati
dell’Osservatorio Immagino. Il perimetro di analisi
prodotti accomunati da claim o caratteristiche in
comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati
etichetta come “dermatologicamente testato”,
sono riferiti all’anno terminante a giugno 2018 e i dati
“senza parabeni”, “mandorla”, “prodotto in Italia”,
di trend confrontano l’anno terminante a giugno 2018
“ipoallergenico”, “karité”, “avena”, “ialuronico” e
vs l’anno terminante a giugno 2017 e l’anno terminante
molti altri. Sono stati analizzati 13.880 prodotti
a giugno 2017 vs l’anno terminante a giugno 2016.
37
Oi 2018 • 2 – Cura persona
G
reen, lenitivo, calmante, rilassante, naturale: l’universo dei prodotti del cura persona
venduti in supermercati e ipermercati e analizzati dall’Osservatorio Immagino
“Il 21% dei prodotti riporta
in etichetta "dermatologicamente testato": è il claim più diffuso
„
ha confermato anche nell’anno terminato a giugno 2018 i valori di fondo
una conferma: quella del “derma-
precedente (+0,3% le vendite, contro
che lo avevano contraddistinto nelle
tologicamente testato”, segnalato
il +6,4% dell’anno finito a giugno
precedenti rilevazioni. Lo si evince dai
sul 21,0% dei prodotti del paniere
2017), mostrando di aver saputo
claim e dalle informazioni volontarie
dell’Osservatorio Immagino. Quest’in-
“tenere” nonostante la riduzione
che le aziende hanno inserito sul packa-
sieme di referenze ha generato il
dell’offerta a scaffale, scesa al 12,1%
ging dei 13.880 prodotti monitorati.
13,2% delle vendite complessive di
di quota sull’assortimento (14,4%
La maggior parte di queste indicazioni
questo settore. Una leadership indi-
nell’anno mobile precedente).
sono già emerse nelle scorse edizioni
scussa, nonostante il giro d’affari sia
Ha incassato un lieve calo annuo
dell’Osservatorio Immagino. Sono nove
calato del -4,5% nell’arco di dodici
(-0,6% nel sell-out), dopo un anno
quelle rilevate sin dalla prima edizione:
mesi soprattutto a causa della ri-
espansivo nel 2017 (+7,3% di vendite
nella metà dei casi si tratta di claim,
duzione del numero dei prodotti che
nell’anno terminante a giugno 2017), il
nell’altra metà dell’evidenziazione di
riportano sulla confezione il claim
claim “senza parabeni”, terzo assoluto
ingredienti differenzianti. E in maggio-
“dermatologicamente testato”.
per numerosità dei prodotti destinati
ranza, nell’anno finito lo scorso giugno,
Tra giugno 2017 e lo stesso mese del
alla cura persona su cui è presente
hanno condiviso lo stesso andamento
2018 non si sono registrate variazioni
(10,1% del paniere dell’Osservatorio
di mercato: ossia un calo generalizzato
significative anche per gli altri due
Immagino). Nel periodo analizzato
del sell-out, con valori negativi che
claim più diffusi nel mondo del cura
ha contribuito per il 6,8% alle vendite
hanno cancellato il trend espansivo
persona: ossia “prodotto in Italia”
complessive del cura persona in su-
registrato nell’anno mobile precedente.
e “senza parabeni”. L’indicazione
permercati e ipermercati.
La classifica dei claim più diffusi nel
“prodotto in Italia” ha mostrato una
Anche per il claim “ipoallergenico”
cura persona vede al primo posto
sostanziale stabilità rispetto all’anno
quello finito lo scorso giugno è stato
I NUMERI DEL MONDO CURA PERSONA: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2017 VS A.T.* GIUGNO 2016
Dermatologicamente testato
21,0
13,2
-4,5
-1,3
31,0
Prodotto in Italia
12,1
10,1
0,3
6,4
48,6
Senza parabeni
10,1
6,8
-0,6
7,3
36,4
Ipoallergenico
5,5
6,1
-2,9
-4,1
33,9
Argan
4,1
2,1
-1,5
5,4
33,9
Mandorla
2,7
1,9
.1,6
1,7
35,7
Karité
2,2
1,4
-2,3
4,5
32,1
Acido ialuronico
1,0
0,7
5,7
19,8
31,1
Avena
1,1
0,5
-9,5
39,1
26,8
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo del cura persona dell'Osservatorio Immagino (13.880 prodotti)
38
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
Oi 2018 • 2 – Cura persona
I NUMERI DEL MONDO CURA PERSONA: LE NUOVE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
Aloe
4,9
3,0
3,3
26,8
Cocco
0,7
0,4
37,3
33,6
Semi di lino
0,4
0,4
0,1
32,6
Calendula
0,8
0,4
-6,8
17,4
Malva
0,7
0,2
3,8
34,9 *A.T. = anno terminante
Tutte le quote fanno riferimento al mondo del cura persona dell'Osservatorio Immagino (13.880 prodotti)
un anno che si è chiuso con il segno
timo anno analizzato ha visto ridursi
consumatori per l’ingrediente “cocco”
meno, così com’era avvenuto nei do-
del -1,5% il giro d’affari, a causa del
in ambito alimentare.
dici mesi precedenti. Le vendite hanno
calo di coloranti e shampoo che ne
Segue l’aloe (+3,3%) sempre più pre-
fatto segnare un trend negativo del
sono arricchiti. Destino analogo, con
sente in carta igienica, fazzoletti di
-2,9% (un anno prima il saldo era sta-
segno negativo, per l’ingrediente man-
carta, deodoranti, shampoo e prodotti
to del -4,1%), su cui ha pesato il ridi-
dorla, che perde il -1,6% del sell-out
per la depilazione. Anche la malva
mensionamento dell’offerta proposta
(soprattutto nel trattamento corpo),
si è fatta notare (+3,8%) e ha avuto
nei canali analizzati.
per il karité (-2,3%, a causa dei pro-
crescite significative nei prodotti della
Passando all’analisi delle dinamiche
tettivi per labbra e del trattamento
parafarmacia, nei repellenti per insetti,
degli ingredienti più segnalati sulle
corpo) e per l’avena (-9,5%, meno
nei prodotti dopo puntura e negli
etichette dei prodotti per la cura
presente nei bagnischiuma).
shampoo. Oi
persona, l’Osservatorio Immagino ne ha identificati cinque, che ha seguito già dalla prima edizione. Nell’anno finito a giugno 2018 ben quattro hanno registrato un calo del sell-out. L’unica eccezione, e il solo ingrediente a chiudere l’anno mobile con un segno positivo, è l’acido ialuronico, il cui giro d’affari è aumentato del +5,7%. Una performance che conferma il trend
“I prodotti con
l'ingrediente cocco hanno il trend di vendita più alto: +37,3%
„
espansivo già registrato l’anno mobile precedente (+19,8% rispetto all’anno finito a giugno 2016). Il risultato rag-
Per alcuni ingredienti che scontano la
giunto negli ultimi 12 mesi analizzati si
fine dell’“effetto moda” e vedono ridi-
deve soprattutto alla presenza dell’a-
mensionata la loro presenza a scaffale,
cido ialuronico nei prodotti per la cura
ce ne sono altri che sono in fase ascen-
del viso e per la pulizia del viso rivolti
dente, anche se su basi assolute ancora
al pubblico femminile più sensibile
basse. Tra gli ingredienti in ascesa la
all’effetto “anti-age” dei prodotti per
crescita più significativa è stata quel-
l’igiene personale.
la del cocco (+37,3%, in forte aumento
L’ingrediente più rilevante, sia per
in shampoo e bagni/doccia): da no-
numero di prodotti in cui è presente
tare come la crescita dell’ingrediente
(4,1%) sia per valore delle vendite
“cocco" nei prodotti cura persona
(2,1% del totale), è l’argan. Però nell’ul-
vada a braccetto con l’interesse dei
39
Oi 2018 • 2 – Cura casa green
L
CURA CASA GREEN
a crescente attenzione ai temi ecologici e all’impatto sull’am-
Home, green home
biente delle scelte di acquisto
e di consumo prese quotidianamente continua a determinare i fenomeni più rilevanti nell’universo del cura casa e si conferma, anche in quest’edizione dell’Osservatorio Immagino, come
una tendenza di lungo periodo. Che il mondo di detersivi e detergenti si tinga sempre più di green è emerso anche dall’analisi condotta sull’anno terminante a giugno 2018. In questi dodici mesi gli “eco-claim”, come “biodegradabile”, “vegetale” e “senza fosfati”, sono stati tra i più presenti
I numeri del mondo del cura casa green
V 40
prodotti 602 (6,8%) vendite (mln.€) 136 (5,6%)
trend % vendite +3,8 pressione promo % 24,5
Il mondo del cura casa green
Nel mondo del cura casa green sono stati selezionati
del cura casa. Il perimetro di analisi comprende il
prodotti accomunati da claim con caratteristiche in
canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti
etichetta come “biodegradabile”, “vegetale”, “senza
all’anno terminante a giugno 2018 e i dati di trend
nichel”, “plastica riciclata”, “meno plastica”, “senza
confrontano l’anno terminante a giugno 2018 vs
fosfati”, “senza allergeni”. Sono stati analizzati circa
l’anno terminante a giugno 2017 e l’anno terminante
8.852 prodotti dell’Osservatorio Immagino nel mondo
a giugno 2017 vs l’anno terminante a giugno 2016.
Oi 2018 • 2 – Cura casa green
sulle confezioni dei prodotti per la cura
gomento trasversale a tutto l’universo
prodotti e con una quota del 2,5% sul
della casa, arrivando ad accomunare
del largo consumo. Partito dal mondo
giro d’affari della cura casa. La cre-
il 6,8% dell’assortimento.
del food ormai si è espanso anche
scita annua del +9,0% l’ha raggiunta
in ambito non alimentare, e nel cura
soprattutto grazie alla maggior dif-
casa in particolare, dove i prodotti
fusione nella detergenza per bucato,
che si presentano come green hanno
stoviglie e superfici.
determinato il 5,6% del giro d’affari
L’altra faccia dell’accresciuta sensibi-
totale del paniere rilevato. In valori
lità per l’ecosostenibilità dei prodotti
assoluti si tratta di 136 milioni di euro
usati per la pulizia e la cura della casa
di sell-out, ottenuti con un’intensità
è l’attenzione ad acquistare prodotti
“Crescono del
+3,8% le vendite dei prodotti per il cura casa green
„
promozionale del 24,5%.
che non contengano componenti con-
Detersivi, detergenti e deodoranti
Sulle etichette dei prodotti per la
siderate “a rischio”. Un’attitudine che
green sono stati anche sempre più ap-
cura casa l’Osservatorio Immagino ha
si legge nell’avanzare della presenza
prezzati dai consumatori, che, nell’anno
rilevato sei claim “ecologici”: “biode-
sul mercato e del peso sul carrello della
finito a giugno 2018, hanno aumentato
gradabile”, “vegetale”, “senza allergeni”;
spesa dei prodotti accompagnati dai
la spesa per acquistarli. Infatti,
“senza nichel”, “senza fosfati” e “plasti-
claim “senza nichel” e “senza allergeni”.
i 602 prodotti su cui l’Osservatorio
ca riciclata”. Con la sola eccezione del
Il “senza nichel” si inserisce nel tema
Immagino ha rilevato almeno un
“senza fosfati”, tutti hanno chiuso l’an-
delle allergie ai metalli, un problema
claim green in etichetta hanno visto
no mobile con un aumento delle vendite
sempre più sentito, tanto che, nell’ul-
crescere del +3,8% il giro d’affari
dei prodotti su cui sono evidenziati.
timo anno analizzato, le vendite di
totalizzato nella rete dei supermercati
Tra giugno 2017 e lo stesso mese del
prodotti che evidenziano questo plus
e ipermercati presenti in Italia. Una
2018 i due claim più diffusi e più signi-
sono aumentate del +7,6%. Questo ha
performance positiva che arriva dopo
ficativi per sell-out hanno un contesto
aumentato la sua presenza nei deter-
l’ancora più netto +8,8% con cui si era
di mercato analogo. Il “biodegradabile”
sivi per stoviglie a mano e nei deter-
chiuso l’anno finito a giugno 2017.
ha accomunato il 3,1% dei prodotti
genti per piccole superfici e pavimenti,
Quello dei prodotti per la cura casa
e ha generato il 2,7% delle vendite,
ma anche nei detersivi e negli additivi
connotati da valori green è un dato in
registrando una crescita del +10,2%
per lavastoviglie. Crescita accentuata
decisa controtendenza rispetto all’an-
rispetto all’anno terminato a giugno
(+9,5%) anche per il “senza allergeni”,
damento complessivo del reparto, che,
2017. Le crescite maggiori del giro
sempre più presente come claim su
invece, nello stesso periodo, ha accu-
d’affari le ha ottenute negli asciuga-
detersivi per lavastoviglie e detergenti
sato un calo del -1,7% delle vendite.
mani e nei rotoli di carta, nei detersivi
per piccole superfici.
Dunque, lo scenario di questo settore
per stoviglie a mano e in quelli per il
mostra come l’ecosostenibilità sia il
bucato in lavatrice. Situazione simile
tema più sentito del momento e come
per il secondo claim più importante,
sia diventato, a tutti gli effetti, un ar-
“vegetale”, presente sul 3,2% dei
plastica" hanno il trend di vendite più alto: +15,7%
„
I NUMERI DEL MONDO DEL CURA CASA GREEN: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
“I prodotti con "meno
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
PRESSIONE PROMO A.T.* GIUGNO 2018
C’è un terzo fenomeno, rilevato dall’Osservatorio Immagino nell’universo del cura casa ed emerso in modo spiccato nell’ultimo anno analizzato:
Biodegradabile
3,1
2,7
10,2
20,2
Vegetale
3,2
2,5
9,0
20,8
Senza nichel
2,3
2,1
7,6
28,5
Plastica riciclata
1,0
1,0
7,3
20,8
Meno plastica
0,8
1,0
15,7
30,7
per la spazzatura e contenitori per
Senza fosfati
0,5
0,3
-12,0
20,1
Crescita ancora più sostenuta (+15,7%)
Senza allergeni
0,5
0,2
9,5
21,6
la plastica. I due claim che lo riguardano sono risultati in espansione. È aumentato del 7,3% il giro d’affari dei prodotti confezionati in pack di “plastica riciclata”. Rappresentano circa l’1% dell’assortimento e l’1% delle vendite, e sono soprattutto sacchetti detersivi per il bucato in lavatrice. per i prodotti con “meno plastica”, in
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo del cura casa dell'Osservatorio Immagino (8.852 prodotti)
particolare contenitori per detersivi per stoviglie a mano, per bucato lavatrice e ammorbidenti. Oi
41
Oi 2018 • 2 -–La Italianità texture dei prodotti
42
Oi 2018 • 2 - La texture dei prodotti
LA TEXTURE DEI PRODOTTI
Il piacere è tutto mio Se è croccante è meglio
I
ngredienti, origine, allergeni, valori
comunicazione dei prodotti alimentari
ottenuta ricorrendo a una decina di
nutrizionali e claim legati al benes-
distribuiti nel mass market.
claim differenti, che li rendono più
sere, all’ecologia e al lifestyle:
Quello della texture evidenziata sulla
“freschi”, divertenti e accattivanti
non c’è più solo tutto questo sulle
confezione è un fenomeno ancora
per i consumatori. Soprattutto se
etichette dei prodotti alimentari di
giovane, ma che sta silenziosamente
promettono di far provare un mix di
largo consumo. Comincia, infatti, a
crescendo e che sta coinvolgendo un
consistenze diverse.
delinearsi un nuovo tema: quello degli
numero crescente di categorie merce-
Il tatto (anche quello nel palato) è il
aspetti sensoriali dei prodotti destinati
ologiche e di prodotti.
più fisico e concreto tra i cinque sensi,
a finire nel piatto. Ossia quell’ampia area che spazia dalle caratteristiche di gusto a quelle olfattive a quelle relative alla consistenza. È la polisensorialità che entra sul packaging dei prodotti come nuova (e finora sottostimata) leva di comunicazione da giocare soprattutto per spingere gli acquisti d’impulso, o comunque, in senso lato, la spesa alimentare guidata
“L’enfatizzazione della texture dei prodotti on-pack è un fenomeno in crescita
„
dal desiderio di gratificazione.
che fa presagire le sensazioni e le emozioni che si svilupperanno in bocca al momento del consumo dell’alimento. Connotare in etichetta un cibo come “cremoso” o come “croccante” ne aumenta l’appeal e ne invoglia l’assaggio, prefigurando un’esperienza del palato molto gratificante. Dunque, far leva sui valori della texture significa anticipare e soddisfare i desideri edonistici degli italiani, che si stanno
Aggettivi come “morbido” e “croc-
Grazie al suo punto di vista privile-
sì convertendo a un’alimentazione più
cante”, riferimenti alla cremosità e
giato e unico su un paniere di quasi
salutare, più ricca di fibre e di vitamine
alla tenerezza, immagini che alludono
61 mila prodotti alimentari di largo
e con meno zuccheri o additivi, ma
al lusso e all’edonismo o enfatizzazioni
consumo (esclusi acqua e alcolici),
stanno anche continuando a consi-
cross-category, che ricreano il piacere
l’Osservatorio Immagino è riuscito a
derare il cibo come un’importante
tattile o visivo rimandando ad altri
metterlo a fuoco e a individuarne il
gratificazione e un insostituibile pia-
mondi (come “vellutato”): sono questi
filone più praticato dalle aziende del
cere. E così l’health food e il comfort
i primi segnali dell’emergere di una
settore: si tratta dell’enfatizzazione
food vanno a braccetto. E se il primo
nuova tendenza di presentazione e
della texture dei prodotti alimentari,
espone con orgoglio in etichetta i
43
Oi 2018 • 2 - La texture dei prodotti
suoi nutrienti benefici, rivolgendosi
tutto il mondo del food e che sembrano
la prima colazione, le pizze, le patatine
così alla parte razionale e informata
quindi identificare le caratteristiche
e i gelati. Complessivamente, nell’anno
del consumatore, il secondo, invece,
più apprezzate nelle texture dei pro-
finito a giugno 2018, le loro vendite
agisce sulla parte emotiva e irra-
dotti alimentari.
sono aumentate del +15,5%, facen-
zionale, sottolineando il suo ruolo di
done il più dinamico tra tutti i claim
“stimolatore di piacere” del palato e
presenti in quest’analisi. Le crescite
fornendo una sorta di garanzia della performance assicurata sotto i denti. Qui non si tratta di ingredienti o di componenti aggiunti: gli undici claim relativi alla texture rilevati dall’Osservatorio Immagino rimandano solo alla promessa di gratificazione offerta complessivamente dal prodotto alimentare.
“Croccante è la
maggiori hanno riguardato i gelati e la pasticceria.
caratteristica più segnalata on pack: si trova sul 2,1% dei prodotti
Sono lo yogurt intero, i formaggi freschi industriali e il caffè macinato, invece, i principali “testimonial” del claim “cremoso”, presente su 1.053
„
E, in questo senso, si concentrano su
prodotti (1,7% del totale) e il cui sellout è cresciuto del +7,6% nell’anno considerato, arrivando a uno share
alcune caratteristiche, ossia quelle che
del 2,6% sul totale food. Anche nella
si riferiscono alle consistenze preferite
Al primo posto c’è la croccantezza,
cremosità la categoria maggiormente
dai consumatori. Tralasciando le ovvie
che accomuna il 2,1% dei prodotti e
rappresentata è la pasticceria, così
differenziazioni per prodotto (perché
che raggiunge un’incidenza del 3,1%
com’era avvenuto per il “croccante”.
ovviamente la tenerezza non è un
sul giro d’affari totale del food con-
La terza texture più specificata in
valore apprezzato in una patatina
fezionato. Sono 1.252 i prodotti sulle
etichetta è la morbidezza. Sono 637
così come la croccantezza non è una
cui confezioni compare l’aggettivo
i prodotti che sono presentati come
qualità in una crema spalmabile),
“croccante”. Si tratta soprattutto di
“morbido” (1,1% di incidenza nume-
l’Osservatorio Immagino ha comunque
alcune tipologie di prodotti, come il
rica): si tratta soprattutto di caffè,
individuato dei claim che attraversano
pesce preparato panato, i cereali per
caramelle e affettati. Il loro giro d’af-
LA TEXTURE DEI PRODOTTI: I CLAIM PIÙ UTILIZZATI 15,5 % vendite a valore
% trend a valore 7,6
3,5 1,3
1,2
3,1
2,6
1,3
nr prodotti
637
609
1.053
1.252
% prodotti
(1,1%)
(1,0%)
(1,7%)
(2,1%)
MORBIDO
TENERO
CREMOSO
CROCCANTE
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino esclusi acqua e alcolici (60.930 prodotti)
44
Oi 2018 • 2 - La texture dei prodotti
fari contribuisce per l’1,2% al sell-out
c’è il claim “ripieno”, il cui +13,5% nelle
Per i prodotti che riportano in etichetta
totale del largo consumo confezionato
vendite si deve soprattutto all’au-
“soffice” le vendite hanno chiuso l’anno
(esclusi acqua e alcolici); il +1,3% ri-
mento del sell-out di pasta fresca,
mobile con un +4,1%. Sono soprat-
spetto ai dodici mesi precedenti.
caramelle e, soprattutto, di pancake
tutto merendine, affettati, pancake
Simile per numerosità dei prodotti
salati surgelati.
salati e pizze.
su cui compare, ma con un trend ben
Sono aumentate del +12,5% le vendite
L’ultimo claim relativo alla texture in-
più importante, è il claim “tenero”, pre-
dei prodotti che dichiarano “ruvido”
dividuato dall’Osservatorio Immagino
sente soprattutto su vegetali naturali
sul packaging. Sono lo 0,4% del
è “vellutato”, una caratteristica segna-
(come zuppe e minestroni), piatti
paniere rilevato, pari allo 0,3% delle
lata per caffè, zuppe (la categoria
pronti e insalate. In totale si tratta
vendite, e sono costituiti soprattutto
più in crescita) e formaggi freschi
di 609 prodotti (1,0% del paniere) che
dalla pasta, dove si è diffuso in tutte
spalmabili. Oi
hanno una quota dell’1,3% sulle vendite
le tipologie di prodotto.
alimentari complessive e che, in un
Anche il claim “farcito” sta diventando
anno, hanno registrato il +3,5%.
più usuale sui packaging; è molto uti-
Dietro questo quartetto di claim di
lizzato sulle pizze (la categoria dov’è
punta, ce ne sono altri, meno diffusi
cresciuto di più), sulle merendine,
ma in espansione. L’Osservatorio
sulle torte pronte e sugli snack salati.
Immagino ne ha identificati sette.
Cosa accomuna merendine, baston-
Il più dinamico è “sottile” (0,5% del
cini di pesce, cracker, wafer, grissini
paniere), che caratterizza prodotti
e biscotti? Il fatto che si dichiarano
come la pizza, la pasta ripiena, la
“fragrante”. Una connotazione pre-
pasticceria e gli affettati. Il suo trend
sente sullo 0,3% dei prodotti, con
molto positivo (+21,0% annuo) si deve
lo 0,3% di quota sulle vendite, che
alla crescita della pasticceria ripiena.
nei dodici mesi considerati hanno
Al secondo posto per crescita annua
segnato un +5,1%.
LA TEXTURE DEI PRODOTTI: I CLAIM IN ESPANSIONE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
PRESSIONE PROMO A.T.* 2018
Sottile
0,5
1,1
21,0
41,9
Soffice
0,6
1,1
4,1
35,7
Ripieno
1,1
1,0
13,5
35,0
Vellutato
0,4
0,5
3,1
32,0
Farcito
0,8
0,5
9,5
35,1
Ruvido
0,4
0,3
12,5
46,5
Fragrante
0,3
0,3
5,1
34,8 *A.T. = anno terminante
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino esclusi acqua e alcolici (60.930 prodotti)
45
Oi 2018 • 2 -–IItalianità claim per regione
Cruelty free Ecolabel
LOMBARDIA
46
Senza grassi saturi
Senza sale
VENETO
SARDEGNA
SICILIA
Oi 2018 • 2 - I claim per regione
I CLAIM PER REGIONE
Parla come mangi Regione che vai, consumi che trovi
P
er la geografica politica
cati, l’Osservatorio Immagino è stato
l’Italia è una. Per chi legge
in grado di mappare il gradimento dei
l’andamento dei consumi del
singoli claim all’interno del territorio
“Le metropoli
trainano i nuovi mood di consumo
„
mass market le “Italie” sono venti.
nazionale e di evidenziare le allocazio-
Infatti ogni regione ha le sue caratte-
ni sopra media per singola regione.
rizzazioni, le sue preferenze e le sue
Un esercizio utile anche per tracciare
particolarità nell’approccio alla spesa
il ciclo di vita delle mode e delle
metropoli nel costruire e lanciare i
fatta nei punti vendita della distribu-
tendenze di consumo, scoprendo
mood di consumo emergenti. Infatti
zione moderna.
dove nascono e come si diffondono
tutte le caratteristiche presenti on
Intrecciando le informazioni rilevate
nel paese. Questa matrice d’analisi
pack rilevate sono più presenti nel
sulle etichette di 94.179 prodotti,
sostanzia fenomeni già noti ma porta
carrello della spesa degli abitanti delle
alimentari e non, con il valore delle
anche alla luce aspetti sorprendenti.
maggiori città italiane, in particolare
vendite realizzate nelle singole regioni
Dall’Osservatorio Immagino esce
il “biologico”, il “veg”, il “senza lattosio”
all’interno di supermercati e ipermer-
confermato il ruolo trainante delle
e l’“integrale”. Solo due claim fanno
I CLAIM NELLE CITTÀ METROPOLITANE BIO (EU ORGANIC)
IDX 133
SENZA LATTOSIO
IDX 123
VEG
IDX 126
ITALIANITÀ INTEGRALE
IDX 121
IDX 119
SENZA OLIO DI PALMA
IDX 109
Idx= rapporto tra peso a valore sul food nelle città metropolitane e il peso a valore sul food a totale Italia
47
Oi 2018 • 2 - I claim per regione
I TOP CLAIM PER AREA GEOGRAFICA E PER REGIONE
Nord-Ovest
Nord-Est
INDICE SU TOT. ITALIA
LIGURIA
LOMBARDIA
INDICE SU TOT. ITALIA
PIEMONTE
INDICE SU TOT. ITALIA
Doc
152
Ecolabel
142
Cruelty free
115
Dop
132
Igp
127
Vegetale
112
EU organic
121
Dop
126
Senza nichel
111
Docg
121
Docg
126
Biodegradabile
109
FSC
114
Senza lattosio
119
Omega 3
108
Friend of the sea
107
Vegetale
118
Senza conservanti
108
Poche calorie
107
Biodegradabile
116
Omega 3
113
VALLE D'AOSTA
INDICE SU TOT. ITALIA
Senza conservanti
114
Bandiera italiana
107
Italianità
102
EMILIAROMAGNA
INDICE SU TOT. ITALIA
FRIULI-VENEZIA GIULIA
INDICE SU TOT. ITALIA
Fairtrade
182
EU organic
135
Igp
150
Senza grassi idrogenati
119
EU organic
140
Pochi zuccheri
111
Senza nichel
127
Veg
111
Doc
126
Senza OGM
111
Dop
124
Omega 3
109
Senza additivi
118
Dop
108
VENETO Cruelty free
183
Sustainable
132
Vegetale
131
Senza nichel
129
Biodegradabile
127
UTZ
123
Veg
116
TRENTINOALTO ADIGE
TOSCANA
Centro e Sardegna
INDICE SU TOT. ITALIA
463
Doc
166
Made in Italy
116
FSC
110
220
UMBRIA
Docg
189
FSC
123
Ecolabel
170
Kosher
107
Igp
145
Made in Italy
107
LAZIO
Dop
129
Doc
106
UTZ
144
EU organic
124
Senza coloranti
102
Doc
124
FSC
122
Integrale
102
Poche calorie
114
Kosher
113
Docg
113
Senza grassi saturi
110
Made in Italy
110
INDICE SU TOT. ITALIA
MARCHE
INDICE SU TOT. ITALIA
Senza sale
287
EU organic
120
Senza additivi
143
FSC
115
Calcio
133
Senza grassi saturi
112
Senza grassi idrogenati
122
Bandiera italiana
110
FSC
122
Vitamine
109
Poche calorie
119
Senza olio di palma
107
INDICE SU TOT. ITALIA
Senza OGM
Fairtrade
SARDEGNA
48
INDICE SU TOT. ITALIA
INDICE SU TOT. ITALIA
INDICE SU TOT. ITALIA
Oi 2018 • 2 - I claim per regione
ABRUZZO
Sud e Sicilia
INDICE SU TOT. ITALIA
MOLISE
INDICE SU TOT. ITALIA
BASILICATA
INDICE SU TOT. ITALIA
Made in Italy
131
Sustainable
145
Sustainable
145
Vitamine
114
FSC
130
FSC
130
FSC
112
Senza olio di palma
125
Senza olio di palma
125
Senza coloranti
111
Pochi grassi
112
Pochi grassi
112
Bandiera italiana
108
Senza conservanti
102
Senza conservanti
102
Senza grassi saturi
108
CAMPANIA
INDICE SU TOT. ITALIA
PUGLIA
INDICE SU TOT. ITALIA
CALABRIA
INDICE SU TOT. ITALIA
Ferro
126
Senza grassi idrogenati
142
Senza grassi saturi
129
Senza grassi saturi
125
Senza olio di palma
126
Senza olio di palma
129
Integrale
123
Senza grassi saturi
126
Integrale
122
Senza olio di palma
122
Kosher
123
119
FSC
123
116
Vitamine
121
Made in Italy
116
Sustainable Senza grassi idrogenati Poche calorie
Indice su tot. Italia: rapporto tra il peso a valore sul food del claim nella regione rispetto al peso a valore sul food del claim nel totale Italia
121 120 118
Senza grassi idrogenati Pochi grassi
SICILIA
INDICE SU TOT. ITALIA
Senza grassi saturi
147
Sustainable
139
Calcio
135
Senza olio di palma
133
Ferro
133
Senza grassi idrogenati
128
eccezione: “senza grassi idrogenati”
senze sopra media. Spicca su tutte
guidando un fenomeno distribuito
e “senza allergeni”.
il Piemonte, la regione con i consumi
abbastanza equamente lungo tutta
Le mode nascono nelle grandi città e
più “green” in assoluto visti i valori
l’Italia, ma meno importante nel
poi si diffondono nel resto del paese,
sopra media di diversi claim dell’area
Centro e al Sud.
ma non raggiungono ovunque la
ecologica, come “cruelty free”, “vege-
Nell’Italia centrale sembrano prevalere
stessa pervasività né suscitano un
tale” e “biodegradabile”.
le tematiche relative all’origine na-
identico livello d’interesse. La geografia, in questo senso, è un aspetto importante, così come riveste un ruolo significativo la capillarità della rete distributiva moderna.
“Geografia e
rete distributiva influenzano la diffusione delle nuove mode di consumo
„
“La mappatura
di gradimento dei singoli claim è "regionale"
„
zionale e alla tradizione dei prodotti, come dimostra l’incidenza sulle vendite di Dop, Docg, Igp e prodotti accompagnati dalla bandiera italiana o da claim come “made in Italy”. I toscani si rivelano i consumatori più attenti all’acquisto di prodotti con indicazioni geografiche europee (insieme ai lom-
Un’altra indicazione, che era già emersa
bardi), mentre abruzzesi e umbri sono
nelle scorse edizioni dell’Osservatorio
i più sensibili al “made in Italy”.
Immagino e che viene confermata dai
Scendendo verso Sud emergono i
dati dell’anno terminante a giugno
claim legati all’aspetto nutrizionale e
2018, è la centralità del Nord-Est nel
salutistico dei prodotti. Il “senza sale”
mercato del biologico che transita in
è trainante in Sardegna, il “senza
supermercati e ipermercati. Emilia-
grassi saturi” in Campania e Sicilia, il
Romagna e Friuli-Venezia Giulia mo-
“senza grassi idrogenati” in Calabria,
strano la maggior incidenza nazionale
solo per citare i valori che più si di-
Sul fronte del genius loci può non
dei prodotti accompagnati dal bollino
scostano dalla media. Molto diffuso e
stupire che si registri una maggior
europeo del biologico mentre il Veneto si
trasversale ai vari territori è l’interesse
sensibilità ecologista nelle regioni più
caratterizza per l’allocazione sopra me-
per i prodotti “senza olio di palma”.
“verdi” d’Italia, come Trentino-Alto
dia della certificazione biologica UTZ.
In parallelo al “free from” in queste
Adige, Umbria e Marche, dove le indi-
Veneto e Friuli-Venezia Giulia, seguite
regioni si assiste a un diffuso acquisto
cazioni relative all’attenzione all’am-
da Lombardia e Piemonte, sono anche
di prodotti “rich-in”, in particolare di
biente (come FSC e “senza OGM”)
le regioni più attente all’acquisto
quelli su cui viene segnalata la presen-
presenti in etichetta registrano pre-
di prodotti presentati come “veg”,
za di ferro, calcio, fibre e vitamine. Oi
49
Oi 2018 • 2 -–IItalianità primi piatti pronti
50
Oi 2018 • 2 - I primi piatti pronti
I PRIMI PIATTI PRONTI
È pronto, si mangia! Primi piatti naturali, salutari, gustosi, ma soprattutto pronti!
S
ulla tavola degli italiani c’è
è stata determinante anche la cre-
gradimento presso gli shopper. Altre
sempre più spazio per piatti
scente diffusione del fenomeno del
due categorie che hanno chiuso l’anno
poco elaborati, che aiutino a
consumo “on the go”, per cui la praticità
in crescita, ma con dimensioni assolute
stare bene e sentirsi in forma, ma che
di consumo è un fattore importante
più ridotte, sono state le insalate di
siano anche buoni e facili da cucinare.
nell’influenzare la scelta d’acquisto.
pasta e i primi senza glutine.
Lo mostra l’analisi condotta
Il ruolo della componente pull testimo-
Correlando i dati di vendita con le
dall’Osservatorio Immagino su un
nia il successo dei primi piatti pronti
indicazioni presenti in etichetta, è
paniere di circa 61 mila prodotti
e conferma come i primi piatti pronti
emerso che anche nella categoria dei
alimentari di largo consumo: tutti i
siano, sotto molti aspetti, tra i prodotti
primi piatti pronti sono state le pro-
principali trend emersi nell’anno finito
più innovativi del panorama alimen-
poste a maggior contenuto salutistico
a giugno 2018 sono riconducibili alla
tare italiano, visto che hanno saputo
a guidare il mercato e a spuntare le di-
maggiore domanda di prodotti naturali
cogliere tutte le principali tendenze
namiche di crescita più sostenute. La
e salutari, gustosi e già pronti. Sono
in atto, come emerge dall’analisi delle
componente più significativa è stata
questi bisogni il driver che, dopo alcune
informazioni presenti in etichetta rea-
quella dei “free from”, una caratte-
stagioni di sostanziale stabilità,
lizzata dall’Osservatorio Immagino.
ristica che accomuna i primi piatti
ha determinato il revival dei primi
L’articolazione del mercato dei primi
pronti a cui si deve oltre la metà del
piatti pronti, in particolare di quelli
piatti pronti vede predominare quelli
giro d'affari del comparto; un peso di
freschi ma anche di quelli surgelati.
surgelati, seguiti dalle zuppe pronte
87 punti percentuali superiore rispetto
Un universo di proposte che, nei due
fresche che, per effetto del forte
alla media dell'alimentare italiano.
canali monitorati (ossia ipermercati e
gradimento riscosso negli ultimi anni,
supermercati), ha generato circa 400
valgono oggi circa i 2/3 dei già ben
milioni di euro di vendite e che, nei dodici
più consolidati primi surgelati.
mesi analizzati, ha mostrato una forte
Due sono, in particolare, le categorie
crescita nelle vendite. Gli incrementi
emergenti nei dodici mesi considerati:
nel sell-out sono stati ottenuti grazie
la pasta al forno, un grande classico
all’aumento dell’offerta a scaffale ma,
della tradizione italiana, e le zuppe.
soprattutto, grazie alla forte crescita
Due segmenti che hanno mostrato
della domanda. Per l’aumento delle
dinamiche analoghe, che si sono foca-
vendite dei piatti pronti freschi (e in
lizzati sulle novità e le hanno capitaliz-
particolare per zuppe e pasta al forno)
zate in un incremento significativo del
“"Free from" è
la caratteristica più presente sulle confezioni dei primi piatti pronti
„
51
Oi 2018 • 2 - I primi piatti pronti
LE CARATTERISTICHE DEI PRIMI PIATTI PRONTI
% VENDITE IN VALORE SU TOTALE PRIMI PIATTI PRONTI
Free from
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
187
+6,6
190
+17,0
332
+25,1
148
+4,2
52
-4,5
7
+34,8
51,6
Italianità
42,9
Lifestyle
26,9
Rich-in
14,2
Intolleranze CSR
INDICE SU TOTALE FOOD
7,1 0,7
Indice sul totale food: rapporto tra il peso % delle vendite a valore del claim nelle categorie che
*A.T. = anno terminante
compongono il totale piatti pronti rispetto al peso % delle vendite in valore del claim sul food
“Senza conservanti, pochi grassi e senza additivi sono i claim "free from" più diffusi
„
52
Nell’anno analizzato, le vendite di
rano il 50% delle vendite. Al terzo po-
fresche che l’italianità (con la sua
primi piatti pronti dell’area “free from”
sto tra i claim più importanti del “free
doppia valenza di rassicurazione
hanno fatto registrare un incremento
from” c’è “senza additivi”, con il 22% di
sull’origine e di garanzia di gusto) si è
del +6,6%, con punte del +30% nel
quota a valore e il +23,3% di crescita
fatta sentire, mettendo a segno una
segmento delle zuppe fresche ma con
annua, e con un indice record di 1.100
crescita del +18% delle vendite.
valori in decremento nei surgelati.
rispetto all’intero settore alimentare.
Per informare i consumatori e ras-
Dal monitoraggio dei claim più utilizzati
Dopo la componente salutistica,
sicurarli circa l’origine nazionale dei
nel mondo dei “free from” è emerso
l’italianità rappresenta la seconda
primi piatti pronti i produttori hanno
che i più rilevanti sono stati quelli
caratteristica più importante e diffe-
preferito inserire sulle confezioni la
che rafforzano le caratteristiche di
renziante quando si tratta di scegliere
bandiera italiana, presente sui pro-
freschezza e naturalezza dei prodotti.
quali primi piatti pronti acquistare. In-
dotti che generano il 27% delle vendite
I più importanti sono stati tre: “senza
fatti il 42,9% del sell-out complessivo
complessive (+8,1% di trend annuo),
conservanti”, presente sul 34,4% dei
di questo mercato è realizzato da pro-
o hanno utilizzato il claim “prodotto
prodotti (e in particolare sulle zuppe
dotti che la evidenziano in etichetta.
in Italia”, che ha raggiunto il 23,2%
pronte e le paste al forno fresche che
Si tratta di un valore significativo,
di quota e ha messo a segno una
generano la metà del giro d’affari
visto che ha un peso quasi doppio
crescita annua del +20,4%. Nei primi
totale), e in crescita annua del +8,2%.
rispetto alla media dell’alimentare. Il
surgelati tra i claim più presenti sul
Il secondo claim più diffuso (28,9% di
trend, inoltre, è stato molto positivo:
packaging c’è stato “made in Italy”,
quota a valore e +6,9% di trend an-
+17,0% nell’anno mobile.
seguito dall’immagine della bandiera
nuo) è ”pochi grassi”, che accomuna, in
È soprattutto nel mondo dei primi
italiana che, invece, ha prevalso nelle
particolare, le paste al forno che gene-
piatti surgelati e delle zuppe pronte
zuppe pronte fresche.
Oi 2018 • 2 - I primi piatti pronti
Un’altra tendenza intercettata e mi-
soddisfare anche le esigenze legate
Nonostante l’ingresso sul mercato di
surata dall’Osservatorio Immagino è
all’arricchimento nutrizionale dei pro-
prodotti gluten free, l’offerta sembra
quella che ha visto emergere diversi life-
dotti alimentari.
ancora sottodimensionata e concen-
style attraverso la segnalazione sulla
Difatti le componenti del "rich-in",
trata in alcuni segmenti, in particolare
confezione di precise caratteristiche di
con il loro 14,2% di quota sulle vendite
nei surgelati.
prodotto. Un fenomeno che per i primi
complessive, hanno un peso di 48
La panoramica sul settore dei primi
piatti pronti (e prevalentemente
punti percentuali superiore alla media
piatti pronti fatta dall’Osservatorio
per le zuppe pronte) è pari a oltre 3,3
dell’alimentare. E hanno avuto una
Immagino si conclude con il segmento
volte la media dell’alimentare: ha sfio-
crescita annua del +4,2%. L’alto ap-
minore, quello dei prodotti che ripor-
rato il 27% del valore delle vendite e,
porto di alcuni composti nutrizionali è
tano un logo o un claim relativo alla
su base annua, è cresciuto del +25,1%.
un argomento importante soprattutto
CSR. In questo caso l’incidenza sulle
Le zuppe pronte che riportano sulla
nei passati di verdure e nelle zuppe
vendite è dello 0,7%, che equivale a
confezione la dicitura “adatto per una
pronte surgelate che comunicano so-
una quota di sette punti percentuali,
dieta vegana/vegetariana” generano
prattutto la ricchezza in fibre.
quindi decisamente sottorappresen-
la metà delle vendite della categoria
Dove, invece, i primi piatti pronti
tata rispetto al settore alimentare nel
mentre quelle con claim che riguar-
restano sottorappresentati rispetto
suo complesso. Ma il tasso di crescita è
dano l’origine “bio” sono a circa l’8%
all’universo del food è nell’area delle
il più brillante tra i primi piatti pronti:
delle vendite.
intolleranze alimentari, dove hanno
+34,8%. Oi
L’universo dei primi piatti pronti ha
una quota del 7,1% che è la metà
mostrato di aver saputo cogliere e
circa di quella complessiva nel food.
PRIMI PIATTI PRONTI: I CLAIM PIÙ DIFFUSI
% VENDITE IN VALORE SU TOTALE PRIMI PIATTI PRONTI
Senza conservanti
INDICE SU TOTALE FOOD
TREND % VENDITE IN VALORE A.T.* GIUGNO 2018 VS A.T.* GIUGNO 2017
315
+8,2
401
+6,9
194
+8,1
362
+20,4
1.100
+23,3
1.515
+29,0
34,4
Pochi grassi
28,9
Bandiera italiana
27,0
Prodotto in Italia
23,2
Senza additivi
22,0
19,7
Senza glutammato
Fibre
11,1
300
+4,4
Senza coloranti
10,7
243
+10,3
100 % italiano
10,4
135
+15,4
Indice sul totale food: rapporto tra il peso % delle vendite a valore del claim nelle categorie che
*A.T. = anno terminante
compongono il totale piatti pronti rispetto al peso % delle vendite in valore del claim sul food
53
Oi 2018 • 2 -–Le Italianità famiglie mature
54
Oi 2018 • 2 - Le famiglie mature
LE FAMIGLIE MATURE
Pochi ma buoni Quelli che nel carrello mettono la qualità
L
e cosiddette famiglie “mature”
famiglie con un responsabile degli ac-
hanno in comune dei responsa-
quisti over 55enne e dove non ci sono
bili acquisto di età più avan-
figli minorenni: sono le “older couple”.
“Mangiar bene
per stare meglio e rispetto dell’ambiente: i valori delle post family
zata: secondo la mappatura Nielsen
Infine, ci sono gli “older single”, fami-
delle famiglie italiane e la loro classifi-
glie composte da una sola persona
cazione in sette differenti cluster, de-
con età superiore ai 55 anni.
lineati in base ai loro stili di consumo
L’Osservatorio Immagino ha scanda-
e all’articolazione del nucleo familiare
gliato le preferenze e le abitudini d’ac-
(vedi “Stili di consumo – Lifestage”
quisto di ciascuno di questi tre cluster,
nel capitolo Metodologia). In base alla
che costituiscono la fascia più agé della
loro composizione, vengono suddivise
popolazione italiana, analizzandone
dell’ambiente. Considerata l’età dei
in tre diversi cluster. Il primo è quello
il carrello della spesa per dodici mesi,
capi famiglia (35-54 anni), la disponi-
con un responsabile degli acquisti tra i
sino al giugno 2018.
bilità di reddito è probabilmente più
35 e i 54 anni, composto da single o da
Le “post family” si caratterizzano per
elevata. Inoltre la composizione più
coppie senza figli o con figli di età su-
uno stile di consumo strettamente
ridotta del nucleo familiare – visto
periore ai 18 anni, ed è definito “post
legato ai nuovi valori del mangiar
anche il requisito dell’assenza di figli
family”. Il secondo gruppo raccoglie le
bene per stare meglio e al rispetto
sotto i 18 anni – consente una capacità
„
LIFESTAGE: NUMERICA E CONSUMI
% consumi largo consumo confezionato
% famiglie
6,1
9,5
8,1
11,4
7,7
8,9
11,5
8,7
20,0
21,2
Pre Family
New Family
Maturing Family
Post Family
Older Couple
Older Single
30,1
26,0
12,7
18,0
Established Family
55
Oi 2018 • 2 - Le famiglie mature
LE ABITUDINI DI CONSUMO NELLE POST FAMILY
100 = in media
116
115
94
92
92
91
90
Ferro
Senza allergeni
116
A ridotto contenuto /senza sale
Vegetale
118
Senza glutine (logo)
Integrale
118
Prodotto in Italia
Plastica riciclata
120
Acido ialuronico
Veg
121
Senza additivi
Pochi zuccheri
123
127
Senza coloranti
Avena
<100 = sotto media
Cruelty free
135
Poche calorie
Docg
>100 = sopra media
81
60
Indice di consumo Indice di consumo: rapporto tra la spesa media a valore del claim delle post family e la spesa media del claim nel totale famiglie
di spesa sopra media da destinare ai
Nella scelta dei prodotti destinati alla
fatto che si tratti dei genitori o dei
beni di consumo.
cura della casa e alla cura personale
figli adulti); il che si rispecchia nell’af-
Queste peculiarità delle “post family”
sono il cluster che più apprezza i
finità sopra media con claim come
determinano e spiegano lo sposta-
prodotti confezionati in imballaggi
“cruelty free” (23 punti sopra media),
mento verso prodotti posizionati nelle
dichiarati come ottenuti da plastica
“veg” (18) e “vegetale” (16).
fasce di mercato a valore più alto.
riciclata (18 punti sopra media).
Rispetto agli altri cluster, le “post
Sono le “post family” i maggiori acqui-
Sono sempre le famiglie con respon-
family” sono meno ricettive ad altri
renti di vini e spumanti Docg (35 punti
sabile acquisto di 35-54 anni quelle
claim, in particolare a “senza coloranti”,
sopra media), ma anche di alimenti
dove è più presente l’attenzione per i
“senza additivi”, “senza glutine” (logo),
dal profilo salutistico ed ecologico.
prodotti di origine animale. Infatti è
“senza sale”, ma anche al “prodotto
Spicca la penetrazione sopra media di
in questo cluster che risulta superiore
in Italia”, agli alimenti segnalati come
prodotti e bevande a ridotto apporto
alla media la percentuale di compo-
fonte di ferro e ai cosmetici per la cura
di calorie o di zuccheri, contenenti
nenti che seguono una dieta vegana o
del viso contenenti acido ialuronico.
avena, ”integrali” e “senza allergeni”.
vegetariana (indipendentemente dal
Al contrario, l’acido ialuronico è in cima
LE ABITUDINI DI CONSUMO NELLE OLDER COUPLE
100 = in media >100 = sopra media
Poche calorie
83
83
83
82
81
77
Ferro
Senza parabeni
84
Senza glutine (logo)
Senza grassi saturi
104
Docg
105
Senza coloranti
CSR
107
116
Senza zuccheri aggiunti
Omega 3
127
Senza OGM
Green (food e cura casa)
Acido ialuronico
<100 = sotto media
55
Indice di spesa media Indice di spesa media: rapporto tra la spesa media a valore del claim nelle older couple e la spesa media del claim nel totale famiglie
56
55 mature Oi 2018 • 2 - Le famiglie
LE ABITUDINI DI CONSUMO NEGLI OLDER SINGLE
100 = in media >100 = sopra media
Acido ialuronico
<100 = sotto media
77
73
71
69
Ferro
77
Senza glutine (logo)
78
Calcio
80
A ridotto contenuto /senza sale
Senza allergeni
83
Senza parabeni
108
Senza olio di palma
108
Senza grassi idrogenati
Bio
108
116
Senza lattosio
Senza grassi saturi
123
Senza OGM
126
Igp
127
Omega 3
Biodegradabile
134
Senza nichel
Dop
235
51
Indice di consumo Indice di consumo: rapporto tra la spesa media a valore del claim delle post family e la spesa media del claim nel totale famiglie
alla lista dei claim più appetibili (27
social responsibility (4 punti). Affinità
qualità ma anche di salutismo.
punti sopra media) per il secondo clu-
sopra media anche per i prodotti ali-
La carrellata dei cluster familiari iden-
ster analizzato, quello delle “older cou-
mentari che specificano in etichetta il
tificati dall’Osservatorio Immagino
ple”, ossia famiglie con un responsabile
contenuto di Omega 3. Anche per que-
si chiude con gli “older single”, ossia
degli acquisti di età superiore ai 55
ste famiglie, la ridotta composizione
famiglie monocomponente con età
anni e con nessun figlio sotto i 18 anni.
del nucleo famigliare consente di avere
superiore ai 55 anni.
una capacità di spesa sopra media.
Questi single maturi si caratterizza-
A differenza delle famiglie con carat-
no per un atteggiamento di spesa
teristiche simili ma un po’ più giovani
per molti aspetti simile a quello delle
(le “post family”) si registra una minor
“post family”. È alta l’attenzione ad
propensione all’acquisto di prodotti
acquistare prodotti di qualità, alimenti
espressamente indicati come salutistici
Dop e Igp (rispettivamente 34 e 16
e dalle caratteristiche nutrizionali più
punti sopra media), prodotti “ricchi
specifiche (in particolare, “poche calo-
di Omega 3” (23 punti), “senza OGM”
rie”, “senza grassi saturi” o “senza grassi
e “senza grassi saturi” (entrambi 8).
“Acido ialuronico ed ecologia gli interessi delle older couple
„
aggiunti”). La spiegazione più proba-
Anche l’interesse per il biologico è
Oltre a quest’accentuazione, correla-
bile è che questi shopper percepiscano
superiore alla media (8).
bile all’età più elevata di questi consu-
il green non solo come una garanzia di
Nel non food il claim più affine è
matori, in questo cluster emerge uno
quello che evidenzia la presenza di
spiccato interesse per le tematiche
acido ialuronico nei cosmetici (235
ecologiche. Infatti l’aspetto caratterizzante delle “older couple” è l’approccio green alla spesa, sia nel food che nel cura casa. Questi nuclei familiari prestano, quindi, una grande attenzione anche ai prodotti che presentano sulla confezione una certificazione finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente (16 punti sopra media) e quelli “senza OGM” (7 punti), infine quelli con almeno un claim legato alla corporate
“Gli older single
acquistano prodotti di qualità, Dop e Igp, ricchi di Omega 3, senza OGM, senza grassi saturi e bio
„
di indice). Ma sono rilevanti anche il “senza nichel” (27 punti sopra media) e la biodegradabilità dei prodotti per la cura casa (26). Gli “older single” sono poco propensi ad acquistare prodotti “senza” in genere (in particolare “senza glutine” (logo), “senza sale”, “senza allergeni”, “senza olio di palma”, “senza grassi idrogenati”, “senza lattosio”), così come quelli ricchi di calcio o di ferro. Oi
57
Oi 2018 • 2 - Metodologia
Il metodo dell’Osservatorio Immagino
Cos’è Immagino Immagino è la soluzione di sistema di GS1 Italy creata per semplificare lo scambio di informazioni e immagini di prodotto tra produttori e distributori Immagino è il servizio web di digital brand content ma-
grazie alla collaborazione di GS1 Italy con le associazioni
nagement che GS1 Italy ha attivato a gennaio 2014 e che
di comparto ADM (Associazione Distribuzione Moderna)
consente di produrre in maniera efficiente immagini di alta
e IBC (Associazione delle Industrie dei Beni di Consumo).
qualità per grandi volumi di referenze e di digitalizzare
Ad oggi il servizio Immagino ha digitalizzato 103 mila
tutte le informazioni presenti in etichetta, abilitando il
prodotti (dato aggiornato a novembre 2018) e copre
controllo, l’aggiornamento e l’allineamento dei dati tra i
oltre l'81% del giro d’affari generato dal largo consumo
partner commerciali.
confezionato in Italia.
Una soluzione di sistema
Benefici per la filiera e per i brand
Oggi sono oltre 1.650 le aziende industriali del largo con-
•
sumo che hanno aderito ad Immagino. E 25 i retailer. Si tratta di un risultato importante per il sistema di im-
di filiera. •
immagini di prodotto. Un risultato raggiunto anche
58
Permette la disponibilità di dati anagrafici di prodotto accurati e completi.
prese del largo consumo che ha identificato in Immagino la soluzione ottimale per scambiare le informazioni e le
Immagino contribuisce al miglioramento delle relazioni
•
Rende agile l’allineamento e la condivisione tra i partner commerciali e accelera i cicli di business.
Oi 2018 • 2 - Metodologia
Questa quarta edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy incrocia le informazioni riportate sulle etichette dei 94.179 prodotti (a giugno 2018) di largo consumo digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy (oltre 100 variabili tra ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media.
Periodicamente la lista dei prodotti digitalizzati da
service), i dati dei consumi delle famiglie (consumer panel)
Immagino, e comprensiva di tutte le variabili identificate
e i dati sulla fruizione dei media (TV e internet panel). Ogni
sull’etichetta e sul packaging dei prodotti stessi, viene
singolo prodotto è classificato secondo la struttura mer-
inviata a Nielsen che, attraverso la chiave univoca di identi-
ceologica dell’Albero delle categorie ECR, che raccoglie e
ficazione del codice a barre GS1 GTIN (ex EAN), associa ad
organizza ogni singolo prodotto appartenente al mondo del
ogni singolo prodotto i dati di venduto (retail measurement
largo consumo in reparti, settori e categorie (vedi pag. 61).
•
Semplifica l’accesso del consumatore a informazioni di prodotto aggiornate e attendibili.
•
• •
Immagino per Banco Alimentare
Migliora le attività di comunicazione e marketing sia offline che online: volantini, space allocation, adverti-
Una volta fotografati e digitalizzati da
sing, web, cataloghi, e-commerce, ecc.
Immagino, i prodotti non vengono sprecati, bensì
Rende semplice la conformità al Reg. UE 1169 sulle
donati a Banco Alimentare, l’organizzazione
etichette alimentari.
attiva nel recupero delle eccedenze alimentari e
Evita le duplicazioni, facendo risparmiare tempo e
nella redistribuzione alle strutture caritative.
denaro.
Sono stati donati 410 quintali di prodotti di largo
•
Protegge il valore del brand.
consumo dalle oltre 1.650 aziende della community
•
È un servizio “chiavi in mano”.
di Immagino dal 2015 a oggi.
Scopri Immagino su immagino.biz *dati aggiornati a novembre 2018
59
Oi 2018 • 2 - Metodologia
I dati Immagino
I dati Nielsen
Sono oltre 100 le variabili rilevate sulle etichette e sul packa-
Per quantificare i fenomeni di consumo l’Osservatorio
ging dei prodotti che vengono digitalizzate da Immagino.
Immagino utilizza i dati Nielsen. A corredo di ogni singolo
Immagino registra “ogni” singola informazione presente sul
prodotto sono disponibili dati retail, e cioè dati scanner che
packaging del prodotto. Nella banca dati Immagino, quindi,
Nielsen raccoglie e organizza storicamente nel mondo della
per ogni singolo prodotto sono raccolti tutti i dati relativi a:
grande distribuzione, ipermercati, supermercati e superette, presenti sul territorio italiano (retail measurement service). Questi dati consentono di monitorare le performance
•
Valori nutrizionali.
di vendita, le attività promozionali, i prezzi, la presenza del
•
Loghi.
prodotto sul territorio. Accanto al dato scanner, Nielsen ha
•
Claim di marketing o nutrizionali.
aggiunto il dato relativo ai consumi delle famiglie (consu-
•
Luogo di produzione o lavorazione.
mer panel) per poter profilare i consumatori in base ai loro
•
Certificazioni.
dati sociodemografici (età, reddito, composizione del nu-
•
Avvertenze.
cleo famigliare), abbinandoli alle abitudini di consumo (stili di consumo). In ultimo sono stati affiancati i dati relativi alla fruizione dei media da parte delle famiglie per arricchire le analisi dell’Osservatorio Immagino con informazioni relative alle preferenze mediatiche (TV e internet) delle fasce di popolazione interessate dai fenomeni di consumo analizzati.
Retail measurement service
Consumer panel
Media
Set di servizi attraverso i quali Nielsen
Campione di 9 mila famiglie rappre-
Misurazione della fruizione dei conte-
misura in modo continuativo gli
sentativo della popolazione italiana,
nuti televisivi e online (TV generali-
aspetti quantitativi dei fenomeni di
tramite il quale vengono esaminati
sta, pay TV e free to air). Auditel
mercato. Nello specifico, monitorando
profili e principali tendenze di acqui-
Panel composto da 16.100 individui
le performance di oltre 10 mila punti
sto del consumatore finale.
e Audiweb Panel composto da 41 mila
vendita, organizzati in campioni rap-
individui (pc) e 4.500 individui (smart-
presentativi della realtà distributiva
phone e tablet).
italiana.
60
Oi 2018 • 2 - Metodologia
Le aree geografiche Nielsen Nord-Est
Nord-Ovest
(area 2 Nielsen)
(area 1 Nielsen)
Trentino-Alto Adige
Piemonte
Veneto
Valle d’Aosta
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia-Romagna
Lombardia
Centro e Sardegna (area 3 Nielsen) Toscana
Sud e Sicilia
Umbria
(area 4 Nielsen)
Marche Lazio
Abruzzo
Sardegna
Molise Puglia Campania Basilicata Calabria Sicilia
L’Albero delle categorie ECR L’Albero delle categorie ECR è una classificazione merce-
grocery (prodotti alimentari + prodotti del cura persona
ologica condivisa dalle imprese industriali e distributive
+ prodotti del cura casa) e, successivamente al 2007, non
che costituisce un linguaggio comune utile per ottimizzare
food (prodotti tecnologici, tessile, bazar). Il grocery si
i processi di interfaccia tra cliente e fornitore e per elimi-
distingue, al primo livello, in:
nare le inefficienze generate dai sistemi di classificazione proprietari.
•
Bevande.
Si basa su una struttura gerarchica ed è articolabile fino
•
Carni.
ad un massimo di cinque livelli. Ognuna delle categorie
•
Cura casa.
definite prevede l’abbinamento ad una scheda di riferi-
•
Cura persona.
mento che riporta la definizione della categoria e i criteri
•
Drogheria alimentare.
di esclusione e di inclusione dei prodotti. GS1 Italy ne
•
Freddo.
coordina l’aggiornamento e la manutenzione e lo mette a
•
Fresco.
disposizione gratuitamente sul proprio sito web.
•
Ortofrutta.
Oggetto di classificazione sono tutti i prodotti appar-
•
Pet care.
tenenti al mondo della grande distribuzione distinti tra
61
Oi 2018 • 2 - Metodologia
Le fasce di reddito – Household affluency
Periodi di riferimento
Le famiglie italiane vengono suddivise in base ad una
Gli anni di analisi sono composti, seguendo il calendario
graduatoria di “ricavi per unità di consumo” distinguendo
Nielsen, da 52 settimane come segue:
tra Basso, Sotto media, Sopra media, Alto. La base per
- A.T.* giugno 2018 = dal 3 luglio 2017 al 1 luglio 2018
il calcolo prende in considerazione il reddito del nucleo
- A.T.* giugno 2017 = dal 4 luglio 2016 al 2 luglio 2017
familiare, il numero di bambini in casa, e la dimensione del
*A.T. = anno terminante
nucleo familiare. Queste tre componenti vengono poi utilizzate per calcolare il reddito pro capite per ogni famiglia. Tutte le famiglie vengono ordinate in base al reddito pro capite assegnato e al primo 20% di famiglie (in numerica)
Gli indicatori di performance
viene assegnata l’etichetta Alto, al secondo 30% quella
1 - Vendite in valore: rappresentano il totale vendite in valo-
Sopra media, al successivo 30% l’etichetta Sotto media
re considerate in un determinato periodo di tempo.
e all’ultimo 20% quella di Basso reddito.
Le vendite in valore sono espresse in milioni di euro. 2 - Trend % vendite in valore: esprime la variazione percentuale delle vendite (in valore) rispetto allo stesso periodo dell’anno corrispondente. 3 – Trend % vendite in volume: esprime la variazione percentuale delle vendite (in volume) rispetto allo stesso periodo dell’anno corrispondente.
Stili di consumo – Lifestage
Pre Family
New Family
Maturing Family
I) Single sotto i 35 anni.
Famiglie con figli sotto i 7
Famiglie con figli tra 0-17
II) Famiglie con due o più
anni e senza figli nella fascia
anni ma non tutti sotto i 6
membri, con responsabile
7-17.
anni e non tutti sopra i 10
acquisto sotto i 35 anni, senza figli.
anni.
Oi 2018 • 2 - Metodologia
4 - Vendite promo (o in promozione): esprime il totale delle
alle vendite complessive (o del numero di prodotti com-
vendite in valore realizzate in regime promozionale in un
plessivi) del fenomeno analizzato.
determinato periodo di tempo. Le vendite promozionali
10 - Componente push (offerta): rappresenta una maggiore
sono espresse in milioni di euro.
o minore presenza dei prodotti a scaffale; esprime la varia-
5 - Vendite no promo (o non in promozione): esprime il totale
zione percentuale della somma della distribuzione ponde-
delle vendite in valore realizzate in regime non promozio-
rata delle referenze aventi una determinata caratteristica.
nale in un determinato periodo di tempo. Le vendite non
11 - Componente pull (domanda): rappresenta una maggiore
promozionali sono espresse in milioni di euro.
o minore rotazione dei prodotti a scaffale; esprime la
6 - Valore medio: esprime la media ponderata della presen-
variazione percentuale delle vendite a valore per punto di
za di un singolo valore nutrizionale nell’universo di prodotti
ponderata.
di riferimento.
12 - Pressione promozionale: indica l’incidenza percentuale
7 - Trend % dei valori medi: esprime la variazione percen-
delle vendite in valore promozionate sul totale vendite.
tuale del valore medio rispetto allo stesso periodo dell’anno
13 - Kpi consumer: indicazione delle famiglie italiane (decli-
corrispondente.
nate per fasce di reddito e lifestage) più affini al fenomeno
8 - # Prodotti: numero di prodotti che contengono la carat-
analizzato (in base al peso percentuale che il fenomeno ha
teristica analizzata.
nel basket di spesa complessiva).
9 - % Prodotti e % vendite in valore: esprime la quota per-
14 - Prodotti delistati: rappresentano i prodotti eliminati
centuale delle vendite (o del numero di prodotti) rispetto
dall’assortimento.
Estabilished Family
Post Family
Older Couple
Older Single
Famiglie con figli unicamente
I) Single con età 35-54 anni.
Famiglie con responsabile
Single di età >55 anni
nella fascia 11-17 anni.
II) Famiglie con responsabile
acquisto di età >55 anni e
acquisto di età 35-54 anni e
nessun figlio di età inferiore
nessun figlio di età inferiore
ai 18 anni.
ai 18 anni.
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Oi 2018 • 2 - Chi siamo
GS1 Italy GS1 Italy è l’associazione senza scopo di lucro che riunisce 35 mila imprese di beni di consumo. Ha l’obiettivo di facilitare il dialogo e la collaborazione tra aziende, associazioni, istituzioni per creare valore, efficienza, innovazione, per dare più slancio alle imprese e più vantaggi al consumatore. GS1 Italy sviluppa e mantiene gli standard più usati al mondo per la comunicazione tra imprese. Siamo conosciuti per il codice a barre, definito dalla BBC come una delle “50 cose che hanno reso globale l’economia”. Gli standard GS1 migliorano l’efficienza, la sicurezza e la visibilità delle supply chain attraverso i canali fisici e digitali in 25 settori. Il network GS1 è presente in 112 paesi, con 1,5 milioni di aziende utenti e 6 miliardi di transazioni ogni giorno: dimensioni che dimostrano come gli standard GS1 abbiano creato un linguaggio comune che supporta sistemi e processi in tutto il mondo. Con l’emergere dell’omnicanalità, insieme alla necessità di favorire esperienze d’acquisto fluide e di avere una gestione unitaria dei diversi canali, cresce l’interesse delle imprese a poter gestire e condividere informazioni di qualità. Per questo il data management è centrale nella strategia operativa di GS1 Italy: per offrire alle imprese le soluzioni e gli strumenti per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e aumentare il livello di servizio al consumatore. A partire dall’identificazione univoca, gli standard GS1 aiutano il consumatore a trovare, confrontare e comprare i prodotti più facilmente, sia offline che online. GS1 Italy inoltre propone i processi condivisi ECR che hanno come obiettivo l’efficienza e l’innovazione nella filiera e che nascono dal dialogo e dal confronto tra Industria e Distribuzione. Scopo di ECR è di rendere l’offerta più reattiva rispetto alla domanda dei consumatori e di promuovere la rimozione dei costi non necessari all’interno della filiera.
Contatti GS1 Italy Via P. Paleocapa, 7 20121 Milano (MI) Tel: 02 7772121 @GS1italy - @tendenzeonline gs1it.org - tendenzeonline.info
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Oi 2018 • 2 - Chi siamo
Nielsen Nielsen è un’azienda globale di misurazione e analisi dati che fornisce la più completa e affidabile visione al mondo sui consumatori e sui mercati. Coniughiamo dati proprietari con altre fonti per aiutare i nostri clienti a comprendere ciò che accade oggi, ciò che accadrà domani, e come reagire. Da oltre 90 anni Nielsen fornisce dati e analisi lavorando con metodo scientifico e innovazione, e si impegna a dare sempre nuove risposte alle domande più rilevanti relative ai media, alla pubblicità, alla distribuzione e ai beni di largo consumo. Nielsen, una delle società dell’indice S&P 500, è presente in oltre 100 paesi che coprono più del 90% della popolazione mondiale.
Contatti The Nielsen Company (Italy) S.r.l. Centro Direzionale Milanofiori, Strada 6 - Palazzo A12 20090 Assago (MI) Tel: 02 32118001 @NielsenItaly www.nielsen.com
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Finito di stampare: novembre 2018 Copyright Š GS1 Italy. Tutti i diritti riservati.
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