Oi
2019¡①Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani.
Oi 2019 • 1 Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani Questa pubblicazione propone i risultati della quinta edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che incrocia le informazioni riportate sulle etichette dei 100.093 prodotti digitalizzati a dicembre 2018 dal servizio Immagino di GS1 Italy (ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni Nielsen su venduto (retail measurement service), consumo (consumer panel) e fruizione dei media (panel TV Internet). L’Osservatorio Immagino inaugura così un modo nuovo di guardare i fenomeni di consumo nel nostro paese, misura quelli emergenti, identifica i segmenti di popolazione che li determinano e fornisce al sistema del largo consumo un patrimonio informativo prezioso per soddisfare sempre meglio i consumatori.
osservatorioimmagino.it #osservatorioimmagino
Ideazione Marco Cuppini - GS1 Italy Leftloft Design Leftloft Illustrazioni Nico 189 Redazione Manuela Soressi Ricerca Samanta Correale - GS1 Italy Nicola De Carne - Nielsen Mauro Salerno - Nielsen
Supervisione Laura Perrone - GS1 Italy Social media Sara Manazza - GS1 Italy Coordinamento Chiara Sironi - GS1 Italy
Si ringraziano tutti coloro che hanno collaborato e contribuito a vario titolo alla realizzazione di questa pubblicazione.
Indice
Fenomeni
Speciali
Presentazioni
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L’Osservatorio Immagino 2019 • 1
6
Introduzione di Marco Cuppini
8
Il metaprodotto Immagino · Mangio positivo
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I consumi degli italiani raccontati dalle etichette dei prodotti
Il richiamo dell’italianità · Una DOP per amico
16
Il mondo del free from · Quello che non ho
19
Il mondo del rich-in · Si può dare di più
22
Il tema delle intolleranze · Non ti sopporto più
25
Lifestyle · Bio, come ti amo
27
Il mondo di loghi e certificazioni · Mi fido di te
29
Gli ingredienti benefici · Il tempo delle mandorle
31
La texture dei prodotti · Crock around the clock
34
Il tema del cura persona · Non ho l’età (ma vorrei)
37
Cura casa green · Il verde in una stanza
40
Gli approfondimenti di questa edizione
Food to go · Strada facendo (e mangiando)
42
Il metodo di lavorazione · Andamento lento
46
La filiera corta · Voglio andare a vivere in campagna
50
Novità in etichetta · Come si cambia
54
Metodologia
58
Chi siamo
64
Oi 2019 • 1 – Presentazioni
Alberto Frausin — presidente GS1 Italy Il data management è una delle principali sfide delle aziende del largo consumo riunite in GS1 Italy. Oltre agli sforzi per rendere sempre più efficiente la circolazione dei prodotti, oggi ci si concentra su dati e informazioni di qualità per migliorare il dialogo con il consumatore e la sua fiducia. L’Osservatorio Immagino, con i suoi dati e le sue segnalazioni, si è dimostrato un ottimo strumento per comprendere e anticipare le scelte del consumatore.
Bruno Aceto — ceo GS1 Italy Parte della forza dell’Osservatorio Immagino deriva dalla rappresentatività del mercato che legge e interpreta: questa quinta edizione è stata realizzata su una base di oltre 100 mila prodotti che nel 2018 hanno sviluppato l’81% del venduto nel largo consumo (Italia, ipermercati e supermercati); e il totale dei prodotti digitalizzati da Immagino mentre andiamo in stampa si approssima a 110 mila, grazie alle tantissime aziende che hanno aderito e che rendono possibile la realizzazione di questa ricerca, che accresce il patrimonio informativo della business community.
4
Oi 2019 • 1 – Presentazioni
Giorgio Santambrogio — presidente ADM
Aldo Sutter — presidente IBC
L’appuntamento con la nuova edizione dell’Osservatorio
Leggendo le evidenze dell’Osservatorio Immagino è possi-
Immagino è diventato ormai un momento atteso di verifica
bile inquadrare con straordinaria precisione le dinamiche
delle scelte effettuate e di scoperta di nuovi e predittivi se-
in atto nelle filiere dei beni di consumo.
gnali deboli del mercato. Uno strumento indispensabile per
Siamo nel pieno di una “distruzione creatrice”. Nuovi pro-
orientarsi in una fase di grandi cambiamenti come quella
dotti, coerenti con le tendenze di consumo, si affacciano
che stiamo vivendo e che necessariamente deve porre gli
sui mercati e acquistano quote. Altri, meno coerenti con
orientamenti dei clienti al centro delle strategie d’impresa.
le esigenze e i valori contemporanei, vedono la loro quota
Nel panorama informativo a disposizione, le novità intro-
ridimensionarsi. E in atto un processo selettivo importante,
dotte da questo Osservatorio hanno rappresentato un
fondato sicuramente sulla capacità di innovare e di espri-
autentico punto di svolta, in grado di fornire un quadro
mere qualità, ma soprattutto sull’ascolto del consumatore
diverso della realtà che ci circonda per affrontare con
e sulla capacità delle imprese di tradurre le informazioni
efficacia le sfide competitive che abbiamo di fronte.
raccolte in prodotti o servizi capaci di fare la differenza sul piano competitivo. La cultura della domanda, nell’era digital, afferma la sua supremazia su quella dell’offerta. L’Osservatorio Immagino ci guida attraverso questa im-
Laurent Zeller — Market Leader, Nielsen Italy
portante trasformazione.
Stare al passo con i consumatori è la conditio sine qua non nel largo consumo; il lavoro di Nielsen è quello di anticiparli, intercettando le tendenze sul nascere. Con Osservatorio Immagino diamo una lettura d’insieme a fenomeni apparentemente slegati tra loro. Un esempio? L’ascesa del food delivery, legata al poco tempo per cucinare, ha impattato l’offerta della GDO; così, oggi, tra i prodotti ad alto contenuto di servizio, prolifera il “ready-to-eat”. Quest’evoluzione risponde anche alla curiosità degli italiani, i più propensi tra gli europei a sperimentare nuovi prodotti. Lievita infatti il giro d’affari sviluppato dal claim Nuovo, Novità, ecc.
5
Oi 2019 • 1 – Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
L'Osservatorio Immagino
Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani Oggi l’informazione è la nuova materia prima delle aziende.
e i punti di vendita e le marche dispongono di strumenti
Infatti, anche grazie alle tecnologie digitali, il data mana-
informativi importanti per costruire una relazione di valore
gement consente di migliorare l’efficienza, ridurre i costi,
con loro: “informare bene” è oggi una delle mission costitu-
aumentare il livello di servizio al consumatore.
tive per le imprese.
Un consumatore che è immerso appieno in questa rivoluzione dell’informazione “fluida”: disponibile in qualunque
Mancava ancora, tuttavia, una misurazione reale del
momento, in qualunque luogo e in quantità inimmaginabili
rapporto tra informazione ricercata e risultati di mercato.
fino a qualche anno fa. Accanto alla rivoluzione digitale
Per colmare questo vuoto, nasce l’Osservatorio Immagino
il consumatore risponde poi agli stimoli della cultura
Nielsen GS1 Italy: l’integrazione tra le oltre 100 variabili
alimentare e delle scoperte scientifiche su come il cibo
(ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim
influenzi la salute e il benessere.
e indicazioni di consumo) registrate da Immagino sulle etichette dei prodotti già digitalizzati da un lato e i dati
L’informazione sui prodotti alimentari diventa così un ele-
Nielsen di venduto (retail measurement service), consumo
mento fondamentale e l’etichetta è il primo posto “fisico”
(consumer panel) e di fruizione media (panel TV-Internet)
per entrare in contatto con il consumatore, educarlo e sod-
dall’altro, apre la strada a un modo nuovo di guardare i
disfare la sua esigenza di informazioni complete e traspa-
fenomeni di consumo nel nostro paese.
renti. Le persone sono alla ricerca di punti di riferimento
6
Oi 2019 • 1 – Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy
La quinta edizione Questa quinta edizione dell’Osservatorio Immagino raccoglie i dati dell'anno 2018. È stata realizzata su una base
COPERTURA REPARTI
di 100.093 prodotti del largo consumo nata dal confronto tra i prodotti della banca dati Immagino a dicembre 2018 e i prodotti in vendita nella grande distribuzione rilevati
Totale largo consumo confezionato
81%
Bevande
85%
Carni
67%
da Nielsen. Questi prodotti alla base dell’Osservatorio Immagino, nell'anno 2018 hanno sviluppato circa 35 miliardi di euro di vendite pari all'81% di quanto venduto nel totale mercato del largo consumo in Italia da ipermercati e
Cura casa
84%
Cura persona
88%
Drogheria alimentare
87%
Freddo
87%
supermercati. Con l’obiettivo di continuare a estendere progressivamente l’osservazione ad un insieme di prodotti sempre più ampio.
Fresco
80%
Ortofrutta
29%
Pet care
90%
Difatti la prima edizione dell’Osservatorio Immagino raccoglieva i dati dell’anno 2016, su una base di prodotti del largo consumo che ammontava a 58 mila (dal confronto tra gli 80 mila prodotti allora digitalizzati da Immagino e
l’Albero delle categorie ECR, si evidenzia una copertura
quelli in vendita rilevati da Nielsen).
differente a seconda del reparto considerato. Il petcare è
A marzo 2019 sono ormai 106 mila i prodotti digitalizzati
arrivato al 90% e settori come il cura persona e il freddo
da Immagino.
sono prossimi a raggiungere questo stesso livello di coper-
Declinando i prodotti Immagino all’interno dei reparti in
tura. Il dato più basso è relativo ai settori dell’ortofrutta e
cui si segmenta il largo consumo confezionato, secondo
delle carni confezionate.
Si tratta di un patrimonio informativo unico per condivide-
il “senza glutine” o “senza olio di palma” e quelli arricchiti,
re, secondo l’approccio precompetitivo proprio di GS1 Italy,
come cresce l’universo veg e il biologico, qual è il profilo
informazioni di scenario utili alle aziende, alle terze parti,
di consumo di chi è sensibile alle intolleranze alimentari o
istituzioni e consumatori.
all’italianità dei prodotti. L’Osservatorio Immagino monitora non solo il mondo alimentare, ma anche l’universo del
L’Osservatorio Immagino è uno studio che monitora feno-
cura persona, analizzando alcune caratteristiche come il
meni di consumo nuovi e inesplorati fino ad oggi. Ogni sei
cruelty free, l’uso della bandiera italiana, la certificazione
mesi (dati a giugno e dicembre), in formato cartaceo e
Eco Cert.
digitale, fornisce e aggiorna le informazioni relative al set di fenomeni più interessanti e al loro trend nel tempo, e si
Grazie alla collaborazione delle imprese del largo consumo
arricchisce ad ogni edizione di nuovi approfondimenti.
e al continuo miglioramento del suo livello di copertura dei
Utilizzando il codice a barre GS1 (ex EAN) per identificare
prodotti di largo consumo, l’Osservatorio Immagino aiuterà
i prodotti e attraverso l’incrocio delle informazioni di
a tenere sotto costante controllo la dinamica dei comporta-
etichetta con i dati Nielsen, l’Osservatorio Immagino con-
menti del consumatore e ad identificare i nuovi trend di con-
sente di misurare fenomeni di consumo emergenti e iden-
sumo e di offerta soggetti a veloci cambiamenti nel tempo.
tificare i segmenti di popolazione che li determinano. Si scopre così qual è il consumo di prodotti free from, come
7
2019·1
Oi 2019 • 1 – Introduzione
Oi 2019 • 1
Il ciclo di vita dei contenuti di etichetta Marco Cuppini — research and communication director GS1 Italy
N
egli ultimi anni, sotto la spinta di nuove indicazioni
l’italianità, il free from, il rich-in, le intolleranze alimentari,
di legge (a partire dal regolamento europeo 1169),
l’appartenenza a certi stili di vita (bio, veg, kosher, halal).
delle crescenti esigenze informative da parte
Di pari passo, un crescente numero di claim ha occupato
del consumatore e della consapevolezza delle aziende di
spazio in etichetta. Ma come i trend, anche i claim e i con-
avere a disposizione un nuovo media “nel” prodotto, stiamo
tenuti in etichetta hanno un ciclo di vita. Alcuni sono in una
assistendo ad un vero e proprio boom di informazioni in
fase di maturità, altri in declino, altri ancora si presentano
etichetta. Gli ingredienti, i valori nutrizionali, l’origine delle
per la prima volta. “Senza coloranti” e “senza conservanti”
materie prime, i claim, sono diventati una fonte informativa
ormai stanno diminuendo la loro presenza sui packaging dei
riconosciuta e ricercata, quando una volta erano principal-
prodotti – forse perché dati per scontati dal consumatore -
mente dati tecnici, e che oggi sono diventati portatori di
altri sono in fase di crescita, come “bio”, “integrale” o “senza
valori di marca da comunicare per orientare le scelte del
zuccheri aggiunti”. Tra quelli emergenti, da tenere d’occhio:
consumatore e per alimentare la sua fiducia (pensiamo
senza antibiotici, aromatizzato, rustico, non fritto.
per esempio all’origine delle materie prime nella pasta).
Attenzione, però: un uso eccessivo e una proliferazione
Le etichette sempre di più parlano. Parlano e raccontano
indiscriminata di claim tutti uguali rischiano di creare con-
i consumi degli italiani, i trend, le mode, le trasformazioni,
fusione, di non essere riconoscibili, di far perdere distintività
sia quelle passeggere che quelle durature. Le prime cinque
ai prodotti e di minare quel delicato rapporto di fiducia che
edizioni dell’Osservatorio Immagino hanno misurato e reso
ogni brand deve instaurare col consumatore.
più familiari a tutta la business community fenomeni come
9
Oi 2019 • 1 – Metaprodotto
182,5 Kcal
CARBOIDRATI
20,7 g
DI CUI ZUCCHERI
8,1 g GRASSI
8,6 g DI CUI GRASSI SATURI
2,9 g FIBRE
2,0 g
PROTEINE
6,3 g
10
Oi 2019 • 1 – Metaprodotto
METAPRODOTTO
Mangio positivo In 100 grammi di panino i consumi degli italiani
Q
uali sono le caratteristiche nutritive dei prodotti alimentari venduti nei super-
“Metaprodotto
più sano nel 2018
mercati e ipermercati di tutta Italia?
„
ire gli zuccheri e sono rimasti stabili i grassi. Questi “movimenti” hanno portato a un apporto calorico medio di 182,5 calorie per 100 grammi e hanno
Qual è il loro profilo medio? E come
In quest’edizione l’Osservatorio
tracciato il profilo di un metaprodotto
sta cambiando, anno dopo anno, il
Immagino ha analizzato le etichette
Immagino tendenzialmente più sano
valore nutrizionale del carrello della
nutrizionali di 60.203 prodotti alimen-
rispetto a 12 mesi prima.
spesa degli italiani? A queste domande
tari confezionati di largo consumo.
Il mix tra gusto e benessere che ha
l’Osservatorio Immagino ha voluto
Da quest’analisi è emerso un meta-
caratterizzato il carrello della spesa
rispondere sin dalla sua prima edizio-
prodotto Immagino diverso rispetto
del 2018 ha fatto sì che l’apporto
ne mettendo a punto un indicatore
a quello che era delineato nel 2017,
calorico del metaprodotto Immagino
innovativo che misura le caratteri-
frutto del consolidamento di alcune
sia rimasto sostanzialmente invariato
stiche della “dieta” degli italiani: è il
tendenze e dell’emergere di nuovi
rispetto al 2017 (-0,1% contro il +0,3%
metaprodotto Immagino, che viene
trend. L’anno scorso è continuato
del 2017). Infatti i maggiori consumi
elaborato a partire dalle informazioni
in modo significativo l’aumento del
di biscotti frollini integrali e arricchiti,
relative ai macro e ai micronutrienti
contenuto di fibre del metaprodotto
di birra, di prodotti di pasticceria, di
indicate nelle tabelle nutrizionali pre-
Immagino, si è consolidata la crescita
snack salati e sostitutivi del pane sono
senti sulle confezioni.
delle proteine, sono tornati a diminu-
stati “compensati”, a livello energetico,
P
Il metaprodotto Immagino
Il “metaprodotto” è un prodotto statistico
queste componenti in etichetta.
disegnato dall’Osservatorio Immagino calcolando
La combinazione media dei valori di carboidrati,
la media ponderata dei contenuti dei nutrienti
zuccheri, proteine, grassi, grassi saturi, fibre
indicati sulle etichette nutrizionali di oltre 60 mila
e calorie di un numero così rappresentativo di
prodotti tra quelli appartenenti principalmente ai
item consente di mettere a fuoco l’evoluzione
reparti delle bevande, della drogheria alimentare,
nella formulazione dei prodotti food & beverage
del fresco e del freddo.Nel caso delle fibre l’analisi
commercializzati in Italia nel canali ipermercati
ha riguardato solo i 37.266 prodotti che indicavano
e supermercati.I dati sono riferiti all’anno 2018.
11
Oi 2019 • 1 – Metaprodotto
dai minori consumi di prodotti più
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO IMMAGINO (100 G/ML)
“tradizionali” per la tavola italiana, come pasta di semola, olio extravergine, zucchero e latte.
“Sempre più fibre nel super panino degli italiani„
METAPRODOTTO IMMAGINO
Energia (kcal) Proteine (g) Carboidrati (g) di cui zuccheri totali (g)
Anche per il 2018 il fenomeno più rilevante è stato il rafforzamento della crescita della componente di fibre (+2,4%, contro il +1,3% avvenuto l’anno precedente), determinata dai
Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2018 VS 2017
TREND % VALORI MEDI 2017 VS 2016
182,5
-0,1
0,3
6,3
0,4
0,7
20,7
-0,1
-0,2
8,1
-1,6
-0,2
8,6
0,1
0,8
2,9
0,0
-0,6
2,0
2,4
1,3
maggiori consumi di prodotti più salutistici, anche nelle proposte a maggior contenuto di servizio, come biscotti, fette biscottate e merendine (soprattutto nella versione “integrale”) nell’area della prima colazione, come
L’apporto di carboidrati del meta-
pasta integrale e pasta fresca non
prodotto Immagino è rimasto stabile
ripiena, pane a lunga conservazione e
nel corso del 2018 (-0,1% rispetto ai
prodotti sostitutivi (piadine, pane da
12 mesi precedenti contro il -0,2%
tramezzino, panini, pancarré, panetti
del 2017) mentre è proseguita - ed è
croccanti e taralli), frutta secca sgu-
anche accelerata - la diminuzione della
sciata e primi piatti pronti.
componente di zuccheri semplici (-1,6%
Invece il consolidamento della crescita
rispetto al -0,2% del 2017), come
dell’apporto proteico del metaprodotto
conseguenza del minor consumo dello
Immagino registrato tra gennaio e
zucchero come prodotto, delle bevande
dicembre 2018 (+0,4% contro il +0,7%
gassate, del latte e della pasta. Oi
del 2017) è dovuto ai maggiori consumi di carni lavorate, sia bovine (hamburger) che avicunicole (cotolette), di salumi affettati (soprattutto arrosti, prosciutto cotto e bresaola), di tonno, di snack e spuntini salati freschi (come tramezzini e panini), di biscotti e pasta integrale, di pasticceria. Passando ai grassi, i valori si sono attestati sugli stessi livelli dell’anno precedente (+0,1% nel 2018 a fronte del +0,8% del 2017) come conseguenza del diverso mix di prodotti entrati nel carrello della spesa. I minori acquisti registrati per olio extravergine di oliva, di latte e di burro hanno compensato le crescite dei consumi di prodotti con un certo tenore di grassi, come biscotti, pasticceria industriale e snack salati freschi. Nel 2018 sono, invece, rimasti stabili i livelli dei grassi saturi (+0,0%), dopo un 2017 in cui erano calati dello -0,6%.
12
“Nel 2018
diminuiscono ancora i grassi saturi (-0,6%)
„
Oi 2019 • 1 – Metaprodotto
I metaprodotti dei reparti merceologici
O
ltre a elaborare il metaprodotto relativo all’intero
IL PESO DEI REPARTI MERCEOLOGICI
universo del food & beverage
PESO % VENDITE IN VALORE
italiano, l’Osservatorio Immagino ne
“costruisce” anche le declinazioni relative a quattro grandi reparti merce-
Metaprodotto Immagino
100
Bevande
8,1
ologici: drogheria alimentare, fresco, freddo e bevande. Adottando lo stesso metodo statistico usato per il metaprodotto Immagino, si riesce così a scandagliare l’evoluzione del profilo nutrizionale dei prodotti appartenenti a ciascuna di queste macro-categorie del largo consumo italiano.
“Meno zuccheri
per i prodotti della drogheria alimentare
„
Drogheria alimentare
51,8
Freddo
8,6
Fresco
27,5
Drogheria alimentare
sono diminuiti del -1,4%, per il calo dei
Durante il 2018 l’apporto calorico
consumi di zucchero, di pasta e di latte.
medio dei prodotti della drogheria
L’anno scorso è continuata anche
alimentare è risultato in crescita solo
la crescita dell’incidenza dei grassi,
del +0,3% rispetto ai 12 mesi precedenti
anche se su livelli inferiori rispetto
(era stato del +1,3% nel 2017). In pa-
al 2017 (rispettivamente +0,4% e
rallelo sono continuati ad aumentare il
+2,2%), come effetto delle maggiori
contenuto di proteine (+0,4% annuo) e
vendite di biscotti e prodotti di pastic-
quello di carboidrati (+0,2%), anche se
ceria industriale. Sempre nel 2018 è
in quest’ultimo caso su livelli più con-
migliorato l’aumento delle fibre (+1,3%
tenuti rispetto al 2017. La variazione
nel 2018 contro il +0,7% dell’anno
più significativa rispetto all’anno pre-
precedente) determinato dal maggior
cedente è stata quella del contenuto
consumo di prodotti integrali nell’area
di zuccheri: dopo un 2017 in cui erano
della prima colazione, del pane e dei
aumentati del +0,9%, l’anno scorso
suoi sostitutivi.
drogheria alimentare
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DELLA DROGHERIA ALIMENTARE (100 G/ML)
Il metaprodotto della drogheria alimentare comprende categorie come pasta,
DROGHERIA ALIMENTARE
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2018 VS 2017
TREND % VALORI MEDI 2017 VS 2016
285,2
0,3
1,3
6,1
0,4
0,5
36,5
0,2
0,6
11,7
-1,4
0,9
12,3
0,4
2,2
3,1
0,5
0,5
3,0
1,3
0,7
riso, condimenti, sughi, vegetali in scatola, prodotti da forno ed è stato calcolato su 36.776 prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 25 mila prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo
Energia (kcal) Proteine (g) Carboidrati (g) di cui zuccheri totali (g)
valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno 2018 vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
13
Oi 2019 • 1 – Metaprodotto
Fresco
avvenute nel 2018 nel carrello della
salati, pasta fresca non ripiena e, in
L’evoluzione dell’offerta e dei consumi
spesa del fresco: la crescita di affet-
parte, affettati.
ha portato, nel corso del 2018, a un
tati, pasta fresca non ripiena, primi e
È stato l’aumento dei consumi di zuppe e
prodotto mediamente più sano rispetto
secondi piatti pronti è stata bilanciata
di altri piatti pronti freschi, di pasta fresca
all’anno precedente: con meno calorie
dai minori consumi di latte fresco, burro non ripiena e di yogurt funzionali a far
(-0,4%) e meno grassi (-1,0%), in linea
e di alcuni formaggi; questi ultimi
crescere il contenuto medio di fibre, che è
come proteine (+0,0%) e molto più
hanno contribuito anche alla riduzione
aumentato in modo più sostenuto rispetto
ricco di fibre (+6,0%).
della componente di grassi.
a quanto avvenuto l’anno precedente
A determinare questo profilo del
Il minor apporto calorico del metapro-
(+0,8%). Parimenti, i minori consumi di
metaprodotto, ottenuto monitorando
dotto nel fresco è dettato dalla com-
latte fresco, yogurt e dessert hanno por-
13.257 prodotti alimentari freschi
binazione tra minori consumi di latte e
tato alla stabilizzazione della compo-
confezionati, sono state le variazioni
burro e maggiori vendite di snack
nente di zuccheri, in leggero calo annuo.
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DEL FRESCO (100 G/ML)
fresco Il metaprodotto del fresco comprende
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2018 VS 2017
TREND % VALORI MEDI 2017 VS 2016
Energia (kcal)
142,3
-0,4
-0,9
Proteine (g)
10,2
0,0
0,7
5,1
1,1
-1,1
2,8
-0,1
-3,4
9,0
-1,0
-1,8
4,3
-1,0
-2,3
0,4
6,0
0,8
FRESCO
categorie come latte, yogurt, formaggi, salumi e uova ed è stato calcolato su 13.257 prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 5.444 prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media
Carboidrati (g)
ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e super-
di cui zuccheri totali (g) Grassi (g)
mercati. I dati sono riferiti all’anno 2018
di cui grassi saturi (g)
e i dati di trend confrontano l’anno 2018 vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
Fibre (g)
Freddo
di proteine (+1,1%), di carboidrati
L’aumento dell’apporto calorico, pro-
Gelati e surgelati hanno continuato
(+0,8%) e di grassi (+1,4%), ma
teico e lipidico è collegato ai maggiori
anche nel 2018 a veder crescere il
con livelli di crescita abbastanza
consumi di pesce panato e di carne
valore calorico (+1,2% rispetto al
in linea con quelli evidenziati l’anno
surgelata avvenuti tra gennaio
2017) e a fornire un maggior apporto
precedente.
e dicembre del 2018.
freddo
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DEL FREDDO (100 G/ML)
Il metaprodotto del freddo comprende
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2018 VS 2017
TREND % VALORI MEDI 2017 VS 2016
152,9
1,2
1,0
Proteine (g)
5,5
1,1
1,0
Carboidrati (g)
17,9
0,8
0,7
7,7
-0,1
2,6
6,2
1,4
1,6
3,0
0,8
3,0
2,3
0,2
-1,2
FREDDO
categorie come surgelati vegetali, gelati, piatti pronti surgelati, surgelati carne ed è stato calcolato su 5.004 prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 3.578 prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno 2018 vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
14
Energia (kcal)
di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
Oi 2019 • 1 – Metaprodotto
L’anno scorso si è arrestata la crescita degli zuccheri (-0,1%) del metaprodotto nel freddo e ha rallentato quella dei grassi saturi (+0,8%). In parallelo si è invertita la tendenza
“Cresce l’apporto energetico dei prodotti nel freddo (+1,2%)„
relativa al contenuto di fibre che è tornato a crescere, anche se di poco, (+0,2%), grazie al contributo di surgelati senza glutine e di pesce al naturale.
Bevande
del contenuto di zuccheri (-1,9%), con-
Il prodotto medio acquistato nel com-
fermando una tendenza già vista nel
parto delle bevande è quello che incide
corso del 2017, quando erano calati del
meno sull’apporto nutrizionale com-
-1,0%. A determinarla sono stati due
plessivo del metaprodotto Immagino:
fenomeni: un lato al calo dei consumi
nel 2018 è sceso a 37,7 calorie per 100
di bevande gassate e di bevande base
ml, in calo del -0,8% rispetto all’anno
frutta, dall’altro all’aumento del valore
precedente, bissandone il trend.
medio delle fibre (+1,6%) ottenuto
La diminuzione dell’apporto energe-
grazie all’aumento dei consumi di frul-
tico è andata di pari passo con quella
lati Uht e di latte di mandorla. Oi
bevande
COME SI COMPONE IL METAPRODOTTO DELLE BEVANDE (100 G/ML)
Il metaprodotto delle bevande comprende categorie come acqua, aperitivi, alcolici,
VALORI MEDI
TREND % VALORI MEDI 2018 VS 2017
TREND% VALORI MEDI 2017 VS 2016
Energia (kcal)
37,7
-0,8
-0,8
Proteine (g)
0,1
2,7
3,0
Carboidrati (g)
8,8
-1,7
-0,9
8,6
-1,9
-1,0
0,0
8,6
12,7
0,0
9,0
13,7
0,3
1,6
1,7
BEVANDE
birra, vino, succhi di frutta ed è stato calcolato su 3.381 prodotti su cui è presente la tabella nutrizionale. Per il contenuto di fibre si è fatto riferimento a 1.647 prodotti la cui tabella nutrizionale conteneva questo valore. I risultati si basano su una media ponderata della presenza di ogni singolo valore nutrizionale. Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno 2018 vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
15
Oi 2019 • 1 – Italianità
ITALIANITÀ
Una DOP per amico
I numeri del mondo dell’italianità
C 16
prodotti 18.055 (25%) vendite (mln.€) 6.797 (23,5%)
trend % vendite +1,9 pressione promo % 34,5
Il richiamo dell’italianità
Sono state analizzate le caratteristiche rilevate
Dop, Docg e Doc), la “bandiera italiana” e il nome
in etichetta e sul packaging di 72.100 prodotti del
della regione di riferimento. Il perimetro di analisi
mondo food dell’Osservatorio Immagino e sono stati
comprende il canale ipermercati e supermercati.
selezionati quei prodotti che riportano i claim “made
I dati sono riferiti all’anno 2018 e i dati di trend
in Italy”, “product in Italy”, “solo ingredienti italiani”,
confrontano l’anno 2018 vs l'anno 2017 e l’anno
“100% italiano” e indicazioni europee (come Igp,
2017 vs l’anno 2016.
Oi 2019 • 1 – Italianità
I
l paniere dei prodotti che richiamano l’italianità in etichetta
I NUMERI DEL MONDO DELL’ITALIANITÀ: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
è il più “fornito” tra tutti quelli
dell’Osservatorio Immagino: nel 2018 % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Bandiera Italiana
14,3
14,4
1,7
4,9
33,8
Prodotto in Italia
10,1
6,0
-2,5
-0,4
33,2
dell’Osservatorio Immagino per
100% italiano
5,8
8,3
6,4
7,8
35,5
quasi 6,8 miliardi di euro di vendite,
Doc
2,0
1,2
3,2
8,1
39,0
Dop
1,2
1,5
0,3
6,9
30,1
Igp
1,1
1,2
2,8
7,8
37,5
Docg
1,0
0,7
2,1
8,7
44,2
sono stati oltre 18 mila i prodotti alimentari confezionati ad aver avuto in etichetta o un claim riferito al “made in Italy” o una delle indicazioni geografiche europee (Dop, Igp, Doc, Docg). Attributi che hanno accomunato un quarto dei prodotti
pari al 23,5% del giro d’affari del food confezionato in super e ipermercati italiani. Due sono le tendenze che hanno caratterizzato questo paniere durante il 2018: la prima è il rallentamento della crescita del sell-out (+1,9% contro il +4,5% dell’anno precedente) e del numero delle referenze a scaffale (+0,6% contro il +6,6% del 2017). La seconda è l’andamento positivo della domanda per tutti i
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (72.100 prodotti)
“È 100%
dall’Unione Europea: Igp (indicazione
italiano il claim con la migliore performance
geografica protetta), Dop (Deno-
scaffali, tanto da mantenere una
Ma il claim che nel 2018 ha ottenuto
dei temi più cari ai consumatori italiani,
componente pull elevata benché,
la miglior performance è stato “100%
che riconoscono il valore di questi “bol-
nel 2018, l’offerta sia cresciuta
italiano”, entrato prepotentemente
lini” europei come garanzia di qualità,
meno rispetto agli anni precedenti.
e trasversalmente nelle famiglie
provenienza e sicurezza.
Una dinamica che conferma come
italiane. L’anno scorso i prodotti che
Dalle elaborazione dell’Osservatorio
il richiamo all’italianità sia uno dei
hanno indicato l’origine nazionale di
Immagino, tra questi quattro “bollini”
plus di prodotto più apprezzato dai
almeno un ingrediente hanno aumen-
sono stati il Doc e il Docg ad aver mo-
consumatori e come ci sia ancora
tato del +6,4% le vendite rispetto al
strato i trend più positivi tra gennaio
ampio spazio di crescita per le
2017 grazie a una maggiore offerta
e dicembre 2018, con vendite cresciute
aziende che intendono valorizzare
(+5,3%) e a una domanda positiva
rispettivamente del +3,2% e del +2,1%
questi aspetti.
(+1,1%). Le categorie con un trend più
rispetto all’anno precedente. Un buon
Anche nel 2018 il visual più usato sui
positivo sono state gelati, merendine,
risultato ottenuto grazie al contributo
pack per segnalare l’italianità di un
surgelati vegetali, prodotti avicunicoli
positivo sia della domanda che dell’of-
prodotto alimentare è stata la “ban-
e affettati.
ferta, con spumanti charmat secchi e
diera italiana”, comparsa su più di
Situazione diversa per il terzo claim
vini tra le categorie a maggior crescita.
10 mila prodotti. Questo ne ha fatto
più rilevante di questo segmento:
Bilancio 2018 positivo anche per i
anche il numero uno per giro d’affari,
“prodotto in Italia” ha fatto segnare
prodotti Igp (+2,8% di sell-out rispetto
con oltre 4 miliardi di euro di vendite,
nel 2018 un calo delle vendite del -2,5%
all’anno precedente), con performance
in crescita annua del +1,7%. Un risul-
rispetto all’anno precedente, dovuto
particolarmente significative in pia-
tato ottenuto nonostante un’offerta
prevalentemente ad un calo dell’offerta
dine, bresaola, prosciutto crudo, mele
in linea con quella dell’anno prece-
a scaffale (-2,6%), in particolare su
e arance confezionate. Stabili, invece,
dente (+0,2% rispetto al 2017), gra-
biscotti, pasta di semola, mozzarelle
sono state le vendite dei prodotti Dop
zie a una domanda positiva (+1,5%)
e primi piatti pronti.
(+0,3%), con andamenti diversi, però, tra
e alla crescita in diverse categorie,
Un ruolo di primo piano nel comunicare
le categorie: positivi per formaggi tipo
in particolare gelati multipack, latte
e nel “certificare” l’italianità dei prodotti
grana e prosciutto crudo, negativi per
Uht, surgelati vegetali, affettati,
alimentari è stata svolta dalle diverse
Gorgonzola e olio extravergine di oliva.
prodotti avicunicoli e uova.
indicazioni geografiche riconosciute
Da quest’edizione l’Osservatorio
claim (+1,3% annuo). I riconoscimenti Dop, Igp, Doc e Docg, così come i prodotti che fanno riferimento al mondo dell’italianità hanno ormai consolidato la loro attrattività sugli
„
minazione di origine protetta), Doc (Denominazione di origine controllata) e Docg (Denominazione di origine controllata e garantita). La certificazione di origine dei prodotti resta, infatti, uno
17
Oi 2019 • 1 – Italianità
Immagino ha esteso a tutte le regioni
I NUMERI DELLE REGIONI IN ETICHETTA
italiane il monitoraggio della loro presenza sulle etichette dei prodotti ali% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
PRESSIONE PROMO
Trentino-Alto Adige
1,3
1,2
2,8
32,5
Sicilia
1,2
0,9
2,3
35,6
Emilia-Romagna
1,0
0,9
-0,2
36,7
Piemonte
1,3
0,8
4,6
42,2
Toscana
1,3
0,8
3,7
35,1
Veneto
0,8
0,7
5,4
44,7
Lombardia
0,5
0,5
-1,1
39,3
Sardegna
0,7
0,4
-3,7
36,3
Calabria
0,2
0,3
30,1
36,3
Puglia
0,6
0,3
11,8
36,8
Lazio
0,3
0,3
-0,3
18,3
Campania
0,4
0,3
-1,2
37,5
Umbria
0,3
0,3
-2,9
33,2
Molise
0,1
0,1
13,3
54,8
Marche
0,3
0,1
2,2
27,7
Friuli-Venezia Giulia
0,3
0,1
-2,3
27,6
Liguria
0,2
0,1
14,7
44,0
Abruzzo
0,1
0,1
-3,1
49,6
mentari confezionati di mass market. Complessivamente, nel 2018, questo paniere ha superato le 7 mila referenze (il 10,8% del totale food del paniere alimentare rilevato) e ha superato i 2,2 miliardi di euro di vendite (7,8% di quota sul totale). La crescita annua del +3,1% è stata dettata dall’espansione del +1,0% dell’offerta ma anche e soprattutto dall’aumento del +2,1% della domanda. Anche lo scorso anno il Trentino-Alto Adige è stata la regione numero uno per giro d’affari dei prodotti che la segnalano in etichetta (vini e spumanti, yogurt e salumi le categorie più importanti). Rispetto al 2017, il sell-out è migliorato del +2,8%, sostenuto dall’aumento delle vendite di yogurt, mele e spumante classico. La seconda regione per giro d’affari è stata la Sicilia: l’anno scorso le vendite sono cresciute del +2,3% rispetto al 2017, grazie soprattutto a gelati, arance e sughi pronti (una delle categorie principali insieme al vino). Terza in ordine di importanza per giro d’affari è l’Emilia-Romagna, che “firma” soprattutto vini e salumi. Nel 2018 ha avuto vendite stabili rispetto all’anno precedente (-0,2%), ma con le piadine tra i mercati più in crescita. Al quarto posto si è insediato il Piemonte, rappresentato da vini, for-
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (72.100 prodotti)
maggi freschi, acqua e latte: nel 2018
18
i prodotti che lo indicano in etichetta
registrato l’anno scorso nelle vendite
terminato il dato negativo è stato il
hanno aumentato del +4,6% le vendite
dei prodotti con il claim Puglia: vini e
minor uso di quest’indicazione su latte
rispetto al 2017, trainate da carne
mozzarelle sono stati i prodotti più
fresco e miele.
bovina, acqua e gelati. Vicinissimo per
importanti, insieme con i taralli.
Anche per i prodotti indicati con il
giro d’affari al Piemonte è il Veneto,
Altre regioni che nel 2018 hanno visto
claim Sardegna (con vini, latte e
con categorie come charmat secchi
crescere le vendite dei prodotti che le
mozzarelle tra i più rappresentativi)
e vini, e con vendite in crescita annua
segnalano in etichetta sono state il
il 2018 si è chiuso con vendite in calo
del +5,4%.
Molise (+13,3%), in particolare con la
(-3,7%). Idem per la Campania, che
Business in espansione, l’anno scorso,
pasta e le Marche (+2,2%), che hanno
ha in mozzarelle e vini i prodotti con
anche per il claim Toscana: il sell-out
firmato vini e lavorazioni avicunicole.
maggiori vendite: l’anno scorso il sell-
ha segnato un +3,7%, con vini, acqua
Bene anche la Liguria (+14,7%), segna-
out è calato del -1,2%, in particolare
e latte come categorie di rilievo, e con
lata su pesto, olio e acqua.
a causa di pizza surgelata e moz-
passate di pomodoro e vini tra quelle
Invece nel 2018 sono diminuite le vendi-
zarelle. Bilancio annuale negativo
più dinamiche.
te di prodotti relativi al Lazio (-0,3%),
anche per l’Umbria (-2,9%) presente
Tra le regioni con le crescite più elevate
con latte fresco e vini in evidenza. Lieve
soprattutto su acque minerali e vini,
spicca la Calabria (+30,1% di vendite
contrazione (-1,1%) anche per i prodotti
per il Friuli-Venezia Giulia (-2,3%),
nel 2018), indicata soprattutto sulle
che indicavano in etichetta il claim Lom-
che è stato segnalato su vini e latte,
confezioni di amari, surgelati vegetali
bardia, presente su vini e spumanti,
e l’Abruzzo (-3,1%), rappresentato
e tonno. Da segnalare anche il +11,8%
latte e formaggi freschi. Ad aver de-
soprattutto dai vini. Oi
Oi 2019 • 1 – Free from
FREE FROM
Quello che non ho I
l 2018 registra una battuta d’arresto per quello che è stato uno dei fenomeni più significativi registrati
negli ultimi anni dall’Osservatorio Immagino: il “free from”. Dopo aver chiuso il 2017 con una crescita annua del sell-out del +2,3%, l’anno scorso le vendite dei prodotti presentati con questi claim si sono fermate a un +0,1% arrivando a 6,8 miliardi di sell-out tra super e ipermercati. La loro quota sul mondo alimentare resta significativa: gli 11.900 prodotti di quest’area rappresentano il 27% del giro d’affari totale del food monitorato dall’Osservatorio Immagino.
“Rallenta il trend di crescita dei prodotti free from„ I numeri del mondo free from
M
prodotti 11.900 (18,4%) vendite (mln.€) 6.768 (27,0%)
trend % vendite +0,1 pressione promo % 33,5
Il mondo del free from
Sono compresi in questo mondo un insieme di
“senza ogm”. Sono stati analizzati per rappresentare
prodotti che presentano in etichetta o sul packaging
questo fenomeno 64.800 prodotti dell’Osservatorio
una serie piuttosto ampia di claim che sono
Immagino dati dal totale di prodotti food esclusi
accomunati dalla “minore o assoluta non presenza” di
quelli appartenenti al comparto acqua e alcolici.
qualcosa: ritroviamo in questo aggregato ad esempio
Il perimetro di analisi comprende il canale ipermercati
“pochi zuccheri”, “poche calorie”, “senza zucchero”,
e supermercati. I dati sono riferiti all’anno 2018
“senza olio di palma”, “senza grassi idrogenati”,
e i dati di trend confrontano l’anno 2018 vs l’anno
“senza sale”, “senza aspartame”, “senza conservanti”,
2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
19
Oi 2019 • 1 – Free from
Nel corso degli ultimi 12 mesi sembra,
conservanti”, “senza coloranti” e
Ma sembra ormai maturo, tanto da
quindi, che si sia andata esaurendo la
“senza grassi idrogenati”). Quindi,
aver chiuso il 2018 con calo del -4,0%
spinta espansiva dei “prodotti senza”,
il mondo dei free from si presenta
delle vendite, dovuto sia alla piattezza
probabilmente a causa della staticità
sostanzialmente fermo per le scelte
della domanda ma soprattutto alla
dell’offerta, rimasta sostanzialmente
dei produttori di abbandonare claim
contrazione dell’offerta di prodotti
invariata. In realtà, l’analisi più appro-
ormai maturi o con poco appealing
accompagnati dal claim senza conser-
fondita condotta dall’Osservatorio
e di qualificare i loro prodotti sottoli-
vanti (-3,2%), in particolare nel mondo
Immagino fa emergere uno scenario più
neando componenti più positive e
dei formaggi freschi industriali, delle
dinamico, con due fenomeni opposti che
più aderenti alle nuove preferenze
mozzarelle, degli yogurt, dei freschi
si compensano tra loro, dando come
dei consumatori.
dolci e dei primi piatti pronti.
risultato una “somma zero”.
Che il mondo dei free from sia un
La scelta di pensionare alcuni claim
Il primo è un trend positivo: è la crescita
cantiere con tanti lavori in corso lo si
spiega anche il calo di altre indicazioni
dei prodotti che comunicano in etichetta evince anche dal monitoraggio svolto
del mondo free from: “pochi grassi”
di essere privi o a ridotto contenuto di
dall’Osservatorio Immagino sui 14
(-1,5% di sell-out), meno usato in
zuccheri e additivi (per questi ultimi
principali claim di quest’area. Il più im-
particolare in biscotti per l’infanzia,
si registra ancora un aumento della
portante in termini di incidenza sull’as-
frollini e merendine, e senza grassi
domanda). A questa spinta espansiva
sortimento e sul sell-out resta senza
idrogenati (-7,9%), sempre meno pre-
si contrappone il calo dei prodotti ac-
conservanti, che accomuna il 6,5% dei
sente sulle confezioni di merendine e
compagnati dai claim più tradizionali
prodotti alimentari analizzati e genera
biscotti per l’infanzia. Perde posizioni
del “free from” (in particolare “senza
il 10,5% delle vendite totali del food.
anche senza coloranti (-5,8%) sia
I NUMERI DEL MONDO FREE FROM: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Senza conservanti
6,5
10,5
-4,0
-0,4
37,5
Pochi grassi
4,5
6,9
-1,5
-3,1
34,0
Senza olio di palma
3,8
7,2
3,8
12,9
33,0
Senza coloranti
3,1
4,0
-5,8
0,1
32,0
Pochi zuccheri
2,7
3,0
5,1
3,9
25,7
Senza additivi
1,9
2,3
3,6
4,5
34,7
Senza grassi idrogenati
1,4
1,4
-7,9
-3,1
37,0
Senza OGM
1,6
1,7
1,6
-1,8
23,0
Senza/a ridotto contenuto di grassi saturi
0,4
1,5
-0,1
4,7
35,1
Senza glutammato
1,0
1,5
4,8
3,0
36,1
Poche calorie
0,6
1,0
2,5
9,7
33,1
Senza zuccheri aggiunti
1,5
1,3
5,4
7,4
26,1
A ridotto contenuto/senza sale
0,8
0,7
3,6
7,2
33,0
Senza aspartame
0,1
0,0
-14,7
2,8
11,8
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, escluso acqua e alcolici, dell’Osservatorio Immagino (64.800 prodotti)
20
Oi 2019 • 1 – Free from
perché meno presente sui pack (in particolare in biscotti per l’infanzia, formaggi dolci alla frutta, preparati per primi piatti e yogurt) sia per il calo delle rotazioni di alcuni prodotti che
“Ancora segnali positivi per i claim che evidenziano il taglio degli zuccheri„
riportano ancora questo claim. Un altro fenomeno che si va attenuando è quello del “senza olio di palma”: sebbene il 2018 si sia chiuso con un trend positivo delle vendite (+3,8% rispetto al 2017), sembra che la spinta evidenziata nei 12 mesi precedenti si
crescita delle vendite tra 2017 e 2018)
nelle cole e negli spuntini farciti.
stia esaurendo. Le categorie dove il
e “senza zuccheri aggiunti” (+5,4%)
Altra tendenza di consumo in crescita
“senza olio di palma” ha colto i migliori
che sono entrati in molte nuove
nel mondo del free from è il “senza
risultati di crescita l’anno scorso sono
categorie del largo consumo: dalle
additivi”: nel 2018 sono stati 1.251 i
state biscotti, merendine e pasticceria.
cole alle bevande base frutta, dalle
prodotti del paniere dell’Osservatorio
Ai claim che rallentano e si ridimen-
merendine alle confetture, dal latte
Immagino a riportarlo in etichetta e il
sionano si affiancano quelli che vanno
allo yogurt greco, dalle bevande piatte
loro giro d’affari è cresciuto del +3,6%
più veloci e si affermano (o che fanno
ai sostitutivi del latte, fino ai cereali
rispetto al 2017. Una performance
capolino ora, vedi “New entry”, ndr), a
e alla frutta essiccata o sgusciata.
che si deve sia alla crescita del +1,3%
conferma del dinamismo dell’universo
In questo ampio paniere di prodotti
dell’offerta (in particolare trainata da
del free from. I segnali più positivi arri-
anche il claim “poche calorie” ha fatto
salumi affettati, preparati per brodo,
vano dai claim che riguardano il taglio
registrare una crescita dell’offerta.
ricotta, mozzarelle, piatti pronti freschi
degli zuccheri, trainati sia dalla cre-
E questo si è ripercosso sulle vendite,
e surgelati) sia a un aumento della do-
scita della domanda sia dall’aumento
cresciute del +2,5% in un anno, in par-
manda (+2,3%). Da segnalare anche il
dell’offerta. Continua l’espansione
ticolare nelle acque aromatizzate, ne-
“senza glutammato”, le cui vendite sono
dei claim “pochi zuccheri” (+5,1% la
gli energy drink, nelle birre analcoliche,
avanzate del +4,8% rispetto al 2017. Oi
NEW
ENTRY
L’Osservatorio Immagino intercetta anche i claim emergenti, con dati ancora poco rilevanti ma con performance molto positive. In quest’area il claim da tenere d’occhio è:
“SENZA ANTIBIOTICI”
21
Oi 2019 • 1 – Rich-in
RICH-IN
Si può dare di più
I numeri del mondo rich-in
R 22
prodotti 5.964 (9,2%) vendite (mln.€) 2.390 (9,5%)
trend % vendite +1,6 pressione promo % 31,0
Il mondo del rich-in
Sono compresi in questo mondo un insieme di prodotti
per rappresentare questo fenomeno i 64.800 prodotti
che presentano in etichetta o sul packaging una serie
dell’Osservatorio Immagino che rappresentano il totale
piuttosto ampia di claim che sono accomunati dalla
food, esclusi quelli appartenenti al comparto acqua
“presenza in assoluto o in forma maggiore” di qualcosa;
e alcolici. Il perimetro di analisi comprende il canale
ritroviamo in questo aggregato ad esempio “con
ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno
vitamine”, “ricco di fibre”, “con Omega 3”, “integrale”,
2018 e i dati di trend confrontano l’anno 2018 vs l’anno
“ricco di ferro”, “fonte di calcio”. Sono stati analizzati
2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
Oi 2019 • 1 – Rich-in
S
in dalla sua prima edizione, l’Osservatorio Immagino ha individuato il “rich-in” come
uno dei fenomeni di maggior impatto per il mondo italiano del food. Ora, nel corso del 2018, la tendenza a comu-
“Le fibre
Complessivamente, nel 2018, i circa 6 mila prodotti che riportavano sulle
protagoniste indiscusse del rich-in
confezioni un claim riguardante il “rich-in” hanno sfiorato i 2,4 miliardi di
„
nicare sulle etichette la significativa
euro di giro d’affari, contribuendo per il 9,5% al sell-out totale del perimetro di Immagino.
presenza o l’aggiunta di componenti
L’analisi specifica sui sei claim del
benefiche (come vitamine, calcio,
rich-in monitorati dall’Osservatorio
fibre, Omega 3 o ferro) sembra aver
Immagino rivela, però, uno scenario
perso smalto. Infatti, rispetto ai 12
ben più sfaccettato: alcuni sono attuali
mesi precedenti, nell'anno 2018 la
più che mai e sono in piena salute,
domanda è calata del -2,4% mentre
altri sembrano meno vitali e meno
le vendite sono cresciute solo del
interessanti per il mercato.
+1,6% contro il +8,0% del 2017. In
Le fibre si sono confermate il protago-
termini assortimentali 9,2 prodotti
nista indiscusso del mondo italiano del
su 100 di quelli venduti in super e
rich-in anche nel 2018: sommando i due
ipermercati segnalano in etichetta di
claim che le riguardano (ossia “fibre” e
essere ricchi o arricchiti di vitamine,
“integrale”) si arriva a 4.351 dei 5.964
fibre, minerali o altri nutrienti impor-
prodotti che l’Osservatorio Immagino
tanti per il benessere.
ha individuato in quest’area. L’attenzione ai prodotti “integri” nella loro
“Il fenomeno del
componente di fibre non è solo un fenomeno dominante ma anche trasversale
rich-in perde un po’ di smalto nel 2018
a molte categorie. E anche nel 2018 ha
„
continuato a crescere a ritmi sostenuti, trainato dalla componente push.
I NUMERI DEL MONDO RICH-IN: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Fibre
4,4
3,6
5,8
4,9
29,6
Vitamine
2,7
3,2
-2,5
1,7
31,4
Integrale
2,3
2,5
7,7
9,1
31,6
Calcio
1,2
2,2
-2,5
14,1
33,5
Omega 3
0,8
1,0
1,9
9,4
33,5
Ferro
0,6
0,7
1,9
-2,3
32,8
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, escluso acqua e alcolici, dell’Osservatorio Immagino (64.800 prodotti)
23
Oi 2019 • 1 – Rich-in
I prodotti che hanno sul packaging
presenza significativa di fibre: il 2018 si
Per quanto concerne il claim vitamine,
il claim integrale costituiscono la
è chiuso con un giro d’affari in crescita
il calo delle vendite è legato alle cate-
componente più positiva del rich-in
annua del +5,8% (migliorativo rispetto
gorie dei biscotti per l’infanzia, delle
e continuano ad evidenziare trend di
al +4,9% del 2017). In questo caso l’of-
bevande base frutta e degli yogurt
crescita ben superiori a quelli del
ferta è cresciuta (+5,8%) ma a ritmi più
funzionali, mentre quest’indicazione
largo consumo alimentare nel suo
contenuti rispetto al recente passato.
ha visto aumentare la presenza su
complesso. L’anno scorso le vendite dei
A trainare la crescita del business dei
integratori, latti fermentati e gomme
prodotti integrali hanno registrato un
prodotti fonte di fibre sono le stesse
da masticare.
+7,7% rispetto ai 12 mesi precedenti,
merceologie segnalate per il claim
La diminuzione delle vendite dei pro-
rallentando di poco quel +9,1% con
integrale, ossia soprattutto biscotti
dotti con il claim calcio è dovuta sia
cui avevano chiuso il 2017. Le aziende
frollini, merendine, pasta integrale,
al calo delle vendite di alcuni prodotti
di produzione hanno puntato molto
yogurt funzionali e latte per l’infanzia.
(principalmente il latte e gli yogurt
sull’integrale: l’offerta è aumentata
Passando agli altri claim del rich-in,
di soia), pur in presenza di un’offerta
del +10,7% rispetto al 2017 (a fronte di
nel 2018 si è registrata un’inversione di
in linea con l’anno precedente, sia
una domanda in calo annuo del -3,0%)
tendenza per i prodotti presentati sulla
al minor utilizzo di questo claim su
e si è concentrata nei biscotti frollini
confezione come fonte di “vitamine” e
alcuni prodotti, come i cereali per
e, in misura inferiore, nei cereali per la
“calcio”: dopo un 2017 positivo grazie
la prima colazione.
prima colazione, nella pasta di semola
all’aumento dell’offerta (e per il calcio
L’anno scorso hanno, invece, tenuto
e nei sostitutivi del pane. Nel caso
anche della domanda), l’anno scorso
le vendite dei prodotti che hanno
dei frollini e dei cereali per la prima
questi due claim hanno perso il -2,5%
riportato in etichetta i claim “ferro” e
colazione la crescita delle vendite ha
ciascuno di sell-out. Evidentemente, in
“Omega3”, che hanno chiuso entrambi
beneficiato non solo dell’ampliamento
assenza della spinta della componente
con un +1,9% nel sell-out rispetto al
dell’offerta ma anche di una mag-
push del 2017, l’anno scorso è venuta
2017. Tra le categorie trainanti ci sono
giore domanda.
a mancare l’espansione dell’offerta e i
state i biscotti per l’infanzia per tutti
Positivo anche l’andamento dei prodotti
prodotti a scaffale hanno avuto rota-
e due i claim, e anche il salmone per
alimentari su cui viene segnalata la
zioni più basse.
gli Omega 3. Oi
NEW
ENTRY
L’Osservatorio Immagino intercetta anche i claim emergenti, con dati ancora poco rilevanti ma con performance molto positive. In quest’area i claim da tenere d’occhio sono:
“PROBIOTICO”
“POLIFENOLI”
24
Oi 2019 • 1 – Intolleranze
INTOLLERANZE
Non ti sopporto più
I numeri del mondo delle intolleranze
prodotti 8.565 (13,2%) vendite (mln.€) 3.464 (13,8%)
trend % vendite +1,7 pressione promo % 31,8
Il tema delle intolleranze Sono compresi in questo mondo un insieme di prodotti
dell’Osservatorio Immagino dati dal totale di prodotti
che presentano in etichetta o sul packaging i claim e i
alimentari esclusi quelli appartenenti al comparto
loghi correlabili al tema delle intolleranze alimentari,
acqua e alcolici. Il perimetro di analisi comprende il
nello specifico: “senza glutine (crossed grain)”, “senza
canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti
glutine (claim)”, “senza lattosio”. Sono stati analizzati
all’anno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno 2018
per rappresentare questo fenomeno 64.800 prodotti
vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
25
Oi 2019 • 1 – Intolleranze
O
ltre 13 prodotti alimentari ogni 100 di quelli presenti nell’assortimento di super
e ipermercati segnalano in etichetta di essere “senza glutine” o “senza lattosio” e quindi si rivolgono a chi
“Cala la domanda
per i prodotti legati ai claim delle intolleranze
„
soffre di intolleranze alimentari, che
alimentari confezionati naturalmente privi di glutine, che hanno segnalato questa caratteristica sulle etichette: rispetto al 2017, l’anno scorso le loro vendite sono cresciute di un +1,3%. Un dato perlopiù riconducibile ad alcune tipologie di prodotti dov’è cresciuto
siano effettivamente diagnosticate o
l’utilizzo di questo claim sulla confe-
solo percepite. Si tratta di oltre 8.500
zione: salumi affettati, carni bovine
referenze, che nel 2018 hanno supe-
lavorate, ketchup e maionese.
rato i 3,4 miliardi di euro di giro d’affari
Più contenuta (+0,8%) è stata l’anno
contribuendo per il 13,8% al totale
scorso la crescita delle vendite dei
delle vendite del largo consumo confe-
prodotti contrassegnati dal logo
zionato di supermercati e ipermercati
senza glutine dell’AIC (Associazione
italiani (esclusi acqua e alcolici).
italiana celiachia), arrivati al 2,2%
Rispetto all’anno precedente, nel corso
di quota sulle vendite complessive
del 2018 questo paniere di prodotti ha
del food. Una performance che rimane
visto aumentare il sell-out del +1,7%.
in linea con quella registrata nel
Un dato positivo ma ridimensionato ri-
2017 e che è stata ottenuta, anche
spetto ai trend espansivi registrati nelle
in questo caso, in presenza di un
precedenti edizioni dell’Osservatorio
rallentamento della crescita dell’of-
Immagino, e, in particolare, al +4,4%
ferta. A trainare le vendite sono
messo a segno nel 2017. A mostrare
state soprattutto alcune categorie
segni negativi è stata, l’anno scorso,
merceologiche: affettati, preparati
soprattutto la domanda, che risulta
per brodo in gelatina, prodotti avicuni-
in calo per tutti i claim monitorati
coli lavorati, panificati senza glutine
dall’Osservatorio Immagino. Tutte
e piatti pronti surgelati.
positive, invece, le componenti dell’of-
Il 2018 ha visto continuare l’espan-
ferta, in particolare nel senza lattosio,
sione del claim senza lattosio, anche
benché la spinta si sia alleggerita
se meno che in passato. L’anno si è
rispetto ai periodi precedenti.
chiuso con un +2,9% a valore rispetto
Nel mondo dei prodotti segnalati
al 2017, per un giro d’affari totale
come adatti agli intolleranti il ruolo
superiore a 975 milioni di euro e un
da protagonista spetta al claim senza
paniere di 1.657 referenze. È stato
glutine, che nel 2018 ha rappresentato
l’ampliamento dell’offerta a trainare
l’11,9% dell’assortimento e l’11,6% del
questo segmento, in particolare nel
giro d’affari del basket analizzato. In
latte alta digeribilità e negli yogurt
questo gruppo rientrano i prodotti
funzionali. Oi
I NUMERI DEL MONDO DELLE INTOLLERANZE: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Senza glutine (claim)
11,9
11,6
1,3
4,1
32,5
Senza glutine (logo)
2,8
2,2
0,8
0,8
29,2
Senza lattosio
2,6
3,9
2,9
8,1
31,3
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare, escluso acqua e alcolici, dell’Osservatorio Immagino (64.800 prodotti)
26
Oi 2019 • 1 – Lifestyle
LIFESTYLE
Bio, come ti amo
A
nche nel corso del 2018 le vendite del paniere dei prodotti definiti dall’Osservatorio
Immagino come "identitari“ sono cresciute in modo sostenuto: in 12 mesi hanno messo a segno un +5,5%, raggiungendo i 2,4 miliardi di euro di giro d’affari tra super e ipermercati. La crescita è però vistosamente rallentata, visto che si è dimezzata rispetto al +10,7% ottenuto tra gennaio e dicembre 2017. Quello del lifestyle resta, comunque, un fenomeno importante nel panorama del largo consumo confezionato: accomuna 9.660 referenze, che rappresentano il 13,4% della base numerica dell’Osservatorio Immagino, e a cui spetta l’8.6% del giro d’affari complessivo del food confezionato.
I numeri del mondo lifestyle
G
prodotti 9.660 (13,4%) vendite (mln.€) 2.482 (8,6%)
trend % vendite +5,5 pressione promo % 30,5
Lifestyle
Rientrano in questa selezione quei prodotti idonei
vegetariano”, “idoneo ad uno stile di vita vegano”,
a sostenere un determinato stile di vita. Sono stati
“halal”, “kosher”, “biologico”. Il perimetro di analisi
analizzati circa 72.100 prodotti dell’Osservatorio
comprende il canale ipermercati e supermercati.
Immagino del mondo food e sono stati selezionati quei
I dati sono riferiti all’anno 2018 e i dati di trend
prodotti che riportano in etichetta o sul packaging
confrontano l’anno 2018 vs l’anno 2017 e l’anno
claim e loghi come “idoneo ad uno stile di vita
2017 vs l’anno 2016.
27
Oi 2019 • 1 – Lifestyle
A far chiudere in modo positivo il 2018 è stata soprattutto la spinta dell’offerta, che ha continuato ad espandersi (+8,5% rispetto al 2017), anche per l’inserimento effettivo a scaffale dei nuovi pack in tutti i punti vendita. Un altro segnale di dinamismo è stata la comparsa di nuovi claim (vedi New entry, ndr), ancora poco significativi in termini assoluti
“I claim legati
Il 2018 ha confermato anche il buon
al lifestyle sono sostenuti da una maggior domanda e più prodotti a scaffale
„
ma potenzialmente interessanti.
momento dei prodotti “halal”, che hanno ottenuto una crescita rilevante (+29,0% sul 2017), trainata dai cereali per la prima colazione e dagli snack ai cereali. L’halal si conferma, quindi, un segmento interessante, ma ancora poco rappresentativo, perché conta solo 330 referenze e pesa per lo 0,5% sia sull’assortimento sia sul sell-out
Dei quattro principali claim rilevati
del food confezionato. Oi
il più significativo è “bio”, con il 9,2% della numerica e il 3,6% del giro d’affari complessivo del basket dell’Osservatorio Immagino. Questo paniere composto da 6.656 prodotti durante il 2018 ha accresciuto le vendite del +6,4% rispetto ai 12 mesi
I NUMERI DEL MONDO LIFESTYLE: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
precedenti grazie a un ampliamento del +9,0% dell’offerta. Uova, cereali % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Bio
9,2
3,6
6,4
14,9
22,6
Veg
4,7
4,0
5,8
9,8
31,4
Kosher
1,6
2,1
3,9
9,7
43,9
Halal
0,5
0,5
29,0
12,4
35,8
per la prima colazione e confetture sono stati i prodotti che hanno dato il maggior contributo alla crescita del giro d’affari del claim bio, anche se l’incremento è abbastanza generalizzato e ha coinvolto quasi tutte le categorie dell’alimentare. Andamento positivo anche per i prodotti accompagnati dal claim “veg”, che hanno chiuso il 2018 con il 5,8% di vendite in più rispetto al 2017, conquistando una quota del 4,0% sul totale
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare (compreso acqua e alcolici)
food. Sono oltre 3.300 i prodotti acqui-
dell’Osservatorio Immagino (72.100 prodotti)
stabili in super e ipermercati presentati in etichetta come veg e crescente l’anno scorso è stato l’utilizzo della descrizione “adatto per una dieta vegana o vegetariana” su prodotti quali la maionese, il ketchup, gli snack ai cereali, i cereali per prima colazione, le zuppe pronte e i formaggi freschi spalmabili.
NEW
ENTRY
A completare il quadro del lifestyle ci sono i due claim riferiti ai prodotti conformi ai dettami della religione ebraica e di quella musulmana. I più presenti nei punti vendita sono i “kosher”, che nel 2018 hanno aumentato le vendite
L’Osservatorio Immagino intercetta anche i claim emergenti, con dati ancora poco rilevanti ma con performance molto positive. In quest’area il claim da tenere d’occhio è:
del +3,9% arrivando a pesare per il 2,1% sul giro d’affari complessivo del food confezionato. L’offerta è aumentata in un anno del +7,9%. Tra i 1.187 prodotti kosher venduti in super e ipermercati sono stati i cereali prima colazione, i cioccolatini, le tavolette di cioccolato, le passate di pomodoro, le confetture e la pasta quelli che hanno beneficiato della principale crescita del claim.
28
“AGRICOLTURA SOSTENIBILE”
Oi 2019 • 1 – Loghi e certificazioni
LOGHI E CERTIFICAZIONI
Mi fido di te
L
a responsabilità sociale si fa largo (anche) nell’etichettatura dei prodotti di largo consumo. E
lo fa sfruttando la forza comunicativa e l’immediatezza di alcuni loghi e bollini che certificano l’impegno delle aziende sul fronte della corporate social responsibility (CSR). L’Osservatorio Immagino ha rilevato i principali 10 claim presenti nel mass market in Italia: FSC (Forest Stewardship Council), Ecolabel, Sustainable cleaning, Fairtrade, Friend of the sea, UTZ, Ecocert, Cruelty free, Dolphin safe, MSC (Marine Stewardship Council). Per affinità di valori e di garanzie, sono stati inseriti in questo cluster anche i prodotti che riportano sulle confezioni il logo ufficiale della UE per il biologico, il marchio di conformità europeo CE e le bandiere nazionali.
Il mondo di loghi e certificazioni Rientrano in questa selezione i prodotti accomunati
sea, Dolphin safe, MSC. Sono stati analizzati tutti
dalla presenza di loghi e certificazioni in etichetta
(100.093) i prodotti dell’Osservatorio Immagino nel
o sul packaging riconducibili a “bandiere del paese
FMCG. Il perimetro di analisi comprende il canale
di origine”, “logo CE”, “CSR”. Quest’ultimo raccoglie
ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno
tutti i loghi inerenti Sustainable clenaing, Ecocert,
terminante a giugno 2018 e i dati di trend confrontano
Ecolabel, Cruelty free, FSC, Fairtrade, Friend of
l’anno 2018 vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
29
Oi 2019 • 1 – Loghi e certificazioni
Com’era già emerso nelle precedenti edizioni dell’Osservatorio Immagino,
I NUMERI DEL MONDO DI LOGHI E CERTIFICAZIONI: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
anche nel corso del 2018 i claim legati al CSR si sono confermati un ele% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
13,0
13,9
1,3
2,5
35,2
CSR*
7,1
9,9
2,6
3,6
40,5
EU Organic
6,7
3,0
6,2
14,4
22,3
CE
2,0
1,6
-6,0
4,1
26,1
mento distintivo dei prodotti e hanno risposto in maniera concreta alle esigenze di sostenibilità dell’ambiente e del lavoro, offrendo ai consumatori precise e documentate garanzie sulle materie prime e sui processi produttivi
Bandiere
utilizzati dalle aziende. Complessivamente nel 2018 sono stati oltre 7 mila i prodotti di largo consumo dotati di un claim dell’area CSR e il loro giro d’affari ha superato la soglia dei 3,5 miliardi di euro, con una crescita del
Tutte le quote fanno riferimento al mondo dell’Osservatorio Immagino (100.093 prodotti)
+2,6. Quel punto in meno rispetto
*CSR: composto dai loghi Sustainable cleaning, Ecocert, Ecolabel, Cruelty free, FSC, Fairtrade,
all’anno precedente non va interpre-
Friends of the sea, Dolphin safe, MSC
tato negativamente perché si collega al rallentamento dell’offerta, che, pur segnando un +2,9%, perde quasi 4
Decisamente significativa la perfor-
e in gel) hanno visto una crescita del
punti percentuali rispetto al 2017.
mance messa a segno l’anno scorso
+8,3% della domanda.
In linea con il 2017 è stata, invece, la
dal claim “UTZ”, la certificazione di
Passiamo, ora, ad analizzare un altro
pressione promozionale, che resta
agricoltura sostenibile che a inizio
fenomeno molto diffuso e rilevante
molto alta (40,5% delle vendite).
2018 si è unita con Rainforest Alliance:
nel mass market: la presenza sulle eti-
Entrando nel dettaglio dei singoli
le vendite sono cresciute del +26,6%
chette di quasi 13 mila prodotti della
claim dell’area del CSR, la più impor-
rispetto al 2017, per effetto della mag-
bandiera del paese di provenienza,
tante in termini di giro d’affari e di
giore diffusione di questo claim. Caffè,
principalmente quella italiana. Nel
prodotti è FSC, con il 3,4% dei pro-
gelati e praline di cioccolato sono
2018 c’è stata una lieve crescita delle
dotti e il 5,4% del sell-out del paniere
state le categorie con la crescita più
vendite (+1,3% annuo), che si è realiz-
dell’Osservatorio Immagino. Rispetto
significativa del giro d’affari.
zata perlopiù in gelati, surgelati vege-
al 2017, l’anno scorso i prodotti con questo logo hanno aumentato del +2,6% le vendite e la crescita si è concentrata in due categorie: gelati e carta igienica. Bilancio negativo, invece, per il secondo claim per diffusione e fatturato: “sustainable cleaning” ha
tali, latte, affettati in busta e prodotti
“+26,6% per le
avicunicoli lavorati. Ed è diventata più intensa la crescita dei prodotti con il
vendite dei prodotti con il claim UTZ
„
mento annuo del +6,2% delle vendite è l’effetto della maggior presenza in assortimento (+9,0%). Ad aver sviluppato il giro d’affari sono stati soprat-
chiuso il 2018 con una contrazione
30
logo “EU Organic” in etichetta. L’au-
delle vendite del -0,5% rispetto al
Altri claim che hanno archiviato un
tutto cereali per la prima colazione,
2017 nonostante l’offerta sia rimasta
2018 positivo sono stati “Fairtrade”
confetture, uova e yogurt. Oi
stabile in termini di assortimento. Tra
(+11,2% il giro d’affari versus il 2017),
le categorie con vendite in contrazione
sempre più presente su tavolette di
troviamo le pastiglie per lavastoviglie,
cioccolato, banane e cacao in polvere,
i detergenti per le piccole superfici e i
ed “Ecocert” (+5,8%), cresciuto in in-
prodotti cattura-colore per il bucato.
tegratori e complessi vitaminici e nelle
Anno positivo lo scorso per la certifica-
salviette per igiene intima.
zione “Friends of the sea”, che ha visto
L’anno scorso sono frenate, invece,
aumentare le vendite del +7,7% rispetto
le vendite di prodotti “cruelty free”
al periodo gennaio/dicembre 2017. A
(-0,5% rispetto al 2017), a causa
questo risultato hanno contribuito sia
soprattutto di cibi per cani e creme
l’ampliamento dell’offerta (arrivata
per il corpo. In lieve contrazione anche
a 440 referenze) sia la crescita delle
le vendite dei prodotti con il claim
domande: sia la componente pull che
“Ecolabel” (-0,3% in un anno) che, a
quella push hanno chiuso il 2018 con un
fronte di una riduzione dell’offerta del
3,9%. Tra le categorie più positive ci sono
-8,6% (in particolare in pastiglie per
state il tonno e le conserve di pesce.
lavastoviglie, detersivi lavatrice liquidi
Oi 2019 • 1 – Ingredienti benefici
INGREDIENTI BENEFICI
Il tempo delle mandorle
S
Gli ingredienti benefici
Nel mondo degli ingredienti benefici sono stati
alimentari (escluso acqua e alcolici) dell’Osservatorio
selezionati prodotti accomunati da caratteristiche
Immagino. Il perimetro di analisi comprende il canale
in etichetta che evidenziassero ingredienti come
ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti all’anno
“mandorla”, “mirtillo”, “avena”, seguendo una lista di
terminante a giugno 2018 e i dati di trend confrontano
24 ingredienti. Sono stati analizzati 64.800 prodotti
l’anno 2018 vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
31
Oi 2019 • 1 – Ingredienti benefici
Q
uello degli ingredienti benefici è un fenomeno sempre sulla
I NUMERI DEL MONDO DEGLI INGREDIENTI BENEFICI: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
cresta dell’onda: da un lato
esprime la capacità e la volontà delle aziende del largo consumo alimentare % PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
PRESSIONE PROMO A.T.*
Mandorla
1,4
1,2
7,7
32,1
Mirtillo
1,0
0,7
1,3
30,1
Avena
0,5
0,6
10,1
31,4
Farro
1,1
0,6
2,3
24,3
Zucchero di canna
0,5
0,4
7,6
24,9
Cocco
0,5
0,3
9,7
28,5
Stevia
0,2
0,2
-3,2
20,0
Quinoa
0,6
0,2
6,0
19,2
Kamut
0,4
0,2
-16,3
18,3
Farina di riso
0,2
0,2
-0,8
36,8
Zenzero
0,5
0,2
37,4
21,6
Semi di lino
0,2
0,1
10,6
18,3
Germe di grano
0,1
0,1
-19,1
25,5
Farina di mais
0,1
0,1
-1,0
19,6
Semi di zucca
0,2
0,1
29,6
16,2
Cannella
0,2
0,1
11,6
19,5
Curcuma
0,2
0,1
71,5
20,1
Sesamo
0,1
0,1
19,4
14,0
Semi di chia
0,1
0,0
17,2
15,5
Olio di riso
0,0
0,0
-3,3
21,3
Canapa
0,1
0,0
14,7
17,1
Avocado
0,0
0,0
121,0
13,0
Spirulina
0,0
0,0
-8,6
19,7
Goji
0,2
0,1
-4,7
24,1
di proporre innovazione e di “restare al passo coi tempi” cogliendo al volo i trend del momento. Dall’altro lato attesta come i consumatori italiani siano sensibili alla presenza nei prodotti alimentari dell’ingrediente “trendy” o miracoloso del momento. L’effetto moda è evidente, tanto che la mappatura dei 24 ingredienti più segnalati sulle etichette dei 64.800 prodotti alimentari dell’Osservatorio Immagino è in continua evoluzione. Se durante il 2018 alcuni di questi prodotti/ingredienti sono rimasti sulla cresta dell’onda, altri hanno cominciato a segnare il passo e altri ancora si sono affacciati sugli scaffali di super e ipermercati, preparandosi (probabilmente) a diventare i prossimi fenomeni del gusto alimentare italiano (e l’Osservatorio Immagino li ha già individuati, vedi “New entry”, ndr). La passione per gli ingredienti più alla moda e la loro attrattività sugli shopper ha trovato, l’anno scorso, un’ennesima conferma in una nuova tendenza: quella di consumarli in tutte le loro forme e declinazioni. Ossia come alimenti tout court, come ingredienti di altri prodotti alimentari e come bevande. In altre parole, il vissuto positivo di questi ingredienti benefici e il valore salutistico che viene riconosciuto loro dai consumatori ha spinto gli shopper a consumarli in tutte le forme in cui sono stati proposti in vendita. E il fatto che, oltre che essere mangiati, spesso si possano bere (come avviene per mandorle, cocco e avena) è stato un plus molto apprezzato dai consumatori. Anche nel 2018 la pole position della classifica degli ingredienti benefici più importanti, per numero di prodotti e per giro d’affari, è andata alla “mandorla”, che ha continuato nel suo percorso di crescita, chiudendo l’anno con vendite in crescita del +7,7% rispetto al 2017. Il successo della mandorla è stato determinato sia dall’aumento delle vendite di questo frutto sgusciato e del latte di mandorla, sia dalla crescita del suo
32
*A.T. = anno terminante Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino (64.800 prodotti)
Oi 2019 • 1 – Ingredienti benefici
utilizzo come ingrediente (con
Un record che l’avena ha condiviso con
Un altro mondo importante per gli
relativo claim) nei gelati e negli
lo zenzero, l’altro ingrediente benefico
ingredienti benefici è quello dei cereali
snack dolci.
che nel 2018 ha incassato la crescita
particolari e delle loro farine. L’anno
annua più sostanziosa non solo in
scorso i fenomeni più rilevanti sono
termini percentuali (+37,4%) ma anche
stati la leggera crescita del claim
in valore assoluto. Lo zenzero, ha visto
“farro” (+2,3%) in biscotti frollini
crescere la sua presenza negli infusi e
arricchiti, cereali per la prima cola-
nel tè, nelle confetture, nelle caramelle,
zione e crackers, e il calo del “kamut”
negli yogurt funzionali ma anche nelle
(-16,3%), meno utilizzato nei biscotti
tavolette di cioccolato, nei frullati, nei
frollini arricchiti e nei panetti croc-
succhi freschi e nelle zuppe pronte.
canti. Da segnalare, anche, il recupero
Altro protagonista del 2018 è stata la
del claim “quinoa” (+6,0% di vendite)
Oltre alla “mandorla”, anche altri
“curcuma”, che è stata l’ingrediente con
grazie al suo crescente utilizzo come
ingredienti molto utilizzati e segnalati
la variazione percentuale annua più
ingrediente in piatti pronti freschi,
on-pack hanno registrato performance
elevata (+71,5% di vendite) soprattutto
crackers salutistici, panetti croccanti,
positive. Come l’”avena”, che, in un
determinata dagli yogurt funzionali,
panificati senza glutine e cereali per
anno, ha aumentato del +10,1% il
dagli infusi e dal tè, dai piatti pronti
la prima colazione.
sell-out arrivando ad accomunare 352
vegetali e dai panetti croccanti. Posi-
Infine, l’Osservatorio Immagino ha
prodotti su cui è indicata in etichetta.
tivo nel 2018 anche l’andamento della
rilevato la forte crescita delle vendite
L’anno scorso il claim avena si è af-
“cannella” (+11,6% di sell-out), sempre
dei prodotti accompagnati da claim
fermato sempre più nei cereali per la
più usata in tè, infusi e spremute Uht.
dedicati ai semi, con quelli di “lino”
prima colazione e negli yogurt funzio-
Nel 2018 il claim “cocco” ha continuato
aumentati del +10,6% (soprattutto
nali oltre che nella bevanda di avena.
la sua crescita (+9,7% di vendite
in biscotti frollini integrali, pane da
L’aspetto interessante del claim avena
rispetto al 2017) ed è cresciuto sia
tramezzino, pane e sostitutivi), quelli
è che l’anno scorso ha registrato una
come bevanda sia come ingrediente
di “zucca” a +29,6% (nei cereali per
delle migliori performance del mondo
di gelati, yogurt e integratori.
la prima colazione e come frutta
“+10,1% per
il sell-out dei prodotti contenenti avena
„
degli ingredienti benefici sia come
secca), quelli di “sesamo” con un
aumento percentuale delle vendite sia
+19,4% (in panini e crackers), quelli
come valore del giro d’affari sottostante. Vista la sua quota di mercato, l’avena è stata l’ingrediente benefico che ha aumentato maggiormente il suo giro d’affari nel corso del 2018.
“Più cocco nei gelati, yogurt e integratori„
NEW
di “chia” con un +17,2% (in crackers, cereali per la prima colazione e panetti croccanti) e quelli di “canapa” con un +14,7% (in spremute Uht, grissini e zuppe pronte). Oi
ENTRY
L’Osservatorio Immagino intercetta anche i claim emergenti, con dati ancora poco rilevanti ma con performance molto positive. In quest’area i claim da tenere d’occhio sono:
“TÈ MATCHA”
“ACQUA DI COCCO”
33
Oi 2019 • 1 – La texture dei prodotti
LA TEXTURE DEI PRODOTTI
Crock around the clock
I numeri della texture dei prodotti
W
prodotti 5.900 (9,1%) vendite (mln.€) 2.971 (11,9%)
La texture dei prodotti
Nel mondo della texture dei prodotti sono stati
mondo alimentare (escluso acqua e alcolici).
selezionati prodotti accomunati da claim o
Il perimetro di analisi comprende il canale
caratteristiche in etichetta come “croccante”,
ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti
“sottile”, “vellutato”, “cremoso”, “morbido”, “ruvido”,
all’anno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno
“ripieno”, “farcito” e molto altri. Sono stati analizzati
2018 vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
circa 64.800 prodotti dell’Osservatorio Immagino nel
34
trend % vendite +1,4 pressione promo % 35,0
Oi 2019 • 1 – La texture dei prodotti
È
un fenomeno che l’Osservatorio
circa 3 miliardi di euro di sell-out, in
rappresentative del claim croccante,
Immagino ha portato alla
crescita del +1,4% rispetto all’anno
come le pizze surgelate e i cereali per
luce nella scorsa edizione e
precedente. Domanda e offerta sem-
la prima colazione.
che esce confermato e consolidato da
brano essere andate in direzioni oppo-
L’altro claim che, seppur meno diffuso,
quanto avvenuto nel 2018. Tanto che
ste: l’anno scorso la componente push
nel 2018 ha conquistato gli italiani è
l’indicazione in etichetta della consi-
è diminuita del -0,2%, mentre quella
stato “sottile”: i 319 prodotti che lo
stenza di un alimento, e quindi delle
pull è aumentata del +1,6%. Sembra,
hanno riportato in etichetta hanno
sensazioni regalate dal suo consumo,
quindi, che la domanda sia in crescita
aumentato le vendite del +3,5% rispetto
è diventata un elemento ancora più
e ancora in parte insoddisfatta e,
al 2017, trainati soprattutto dalla do-
importante e differenziante per le
dunque, che le imprese abbiano uno
manda vivace (+2,5%) e, in parte, anche
scelte d’acquisto del consumatore ita-
spazio per la comunicazione on pack
dall’offerta (+1,0%). Se le categorie
liano. Soprattutto nel corso dell’ultimo
ancora da sfruttare.
principali sono state le pizze surgelate
anno, quando gli italiani hanno riequili-
L’Osservatorio Immagino ha monito-
e la pasta fresca ripiena, le crescite
brato le loro abitudini alimentari
rato 11 claim, che hanno dimostrato
maggiori del giro d’affari del sottile
e, dopo un paio di anni di salutismo
dinamiche diverse. Il più efficace è
sono arrivate dalla pasticceria ripiena,
imperante, sono tornati a lasciare più
stato croccante, il preferito dagli
dalle cotolette di pollo, dagli snack
spazio al desiderio di gratificazione. E
italiani. Con oltre 1.300 prodotti e un
dolci e poi anche dalle pizze surgelate.
in questo gli aggettivi che “raccontano”
giro d’affari superiore a 800 milioni di
un prodotto o un suo ingrediente ca-
euro, il croccante ha fatto registrare
ratterizzante sono molto efficaci. La
una crescita delle vendite del +10,6%
descrizione della texture, con attri-
rispetto al 2017. Un risultato a cui
buti come “croccante” o “fragrante”,
ha contribuito l’offerta (+3,1%) ma,
“soffice” o “farcito”, aiuta difatti a far
soprattutto, la domanda (+7,5%). La
percepire il prodotto come invitante
crescita del croccante” si è concen-
e divertente e ne prefigura non solo
trata nelle nuove categorie in cui è
la consistenza ma anche il piacere
entrato questo claim, come gelati con
Per altri attributi della texture dei pro-
del suo consumo.
granella croccante, pasticceria ripiena,
dotti l’Osservatorio Immagino ha rile-
Ecco, dunque, che durante il 2018 sono
pesce surgelato preparato panato,
vato l’anno scorso una dicotomia tra
state 5.900 le referenze del perimetro
pancakes surgelati, patatine artigia-
l’andamento della domanda e quello
dell’Osservatorio Immagino a essersi
nali e aromatizzate, e crackers. L’anno
dell’offerta. Il claim “soffice” ha chiuso
presentate con un claim relativo alla
scorso si è invece fermata la crescita
il 2018 con vendite a crescita zero
texture in etichetta e hanno raggiunto
in alcune delle categorie tra le più
rispetto all’anno precedente per l’ef-
“Il claim "sottile"
guadagna un +3,5% di vendite nel 2018
„
fetto combinato di un’offerta positiva (+1,0%) e di una domanda negativa (-1,1%). Situazione opposta per il claim “ripieno” (+1,8% nelle vendite), che ha avuto una domanda in aumento
LA TEXTURE DEI PRODOTTI: I CLAIM PIÙ UTILIZZATI
(+4,7%) e un’offerta in diminuzione (-2,9%). Analogo l’andamento del claim
#PRODOTTI
% PRODOTTI
%VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
“farcito” (+2,5% annuo di vendite), che ha visto salire la domanda del +4,9% e, contemporaneamente, calare l’offerta del -2,4%, ma che ha avuto
Croccante
1 308
2,0
3,2
10,6
performance positive nelle pizze sur-
Cremoso
1 095
1,7
2,6
-1,2
Tra le altre principali caratteristiche di
Morbido
714
1,1
1,2
-2,3
Tenero
651
0,9
1,3
-1,3
gelate e, in parte, nelle merendine. prodotto, l’anno scorso l’Osservatorio Immagino ha rilevato il rallentamento delle vendite di prodotti presentati come “cremoso” (-1,2% rispetto al 2017), che è il secondo claim per importanza
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino esclusi acqua
tra gli attributi della texture, con oltre
e alcolici (64.800 prodotti)
654 milioni di euro di vendite 2018. Cremoso è arretrato come offerta (-1,9%), risultando meno presente su formaggi freschi e gelati, ma è stato positivo come domanda (+0,7%).
35
Oi 2019 • 1 – La texture dei prodotti
LA TEXTURE DEI PRODOTTI: I CLAIM DA MONITORARE
% PRODOTTI
%VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
PRESSIONE PROMO
Ruvido
0,4
0,3
6,1
45,7
Sottile
0,5
1,1
3,5
40,4
Farcito
0,8
0,5
2,5
34,7
Ripieno
1,1
1,0
1,8
34,2
Fragrante
0,3
0,3
0,2
34,7
Soffice
0,6
0,9
-0,0
33,6
Vellutato
0,4
0,6
-2,7
30,2
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell’Osservatorio Immagino esclusi acqua e alcolici (64.800 prodotti)
In calo, l’anno scorso, anche gli oltre
dell’offerta, mentre per il tenero è
Un attributo di prodotto che ha
650 prodotti accompagnati dal claim
stata la domanda ad aver mostrato
mostrato una forte crescita nel 2018
“tenero” (-1,3% di sell-out), calato nella
una lieve flessione.
è stato “ruvido”, tipico della pasta di
pasta fresca non ripiena, nelle verdure
Tra le altre indicazioni relative alla
semola: presente su 229 referenze, ha
di quarta gamma e nei biscotti per
consistenza dei prodotti ci sono anche
raggiunto i 78 milioni di euro di sell-
l’infanzia. Sell-out in diminuzione
“vellutato” (-2,7% le vendite rispetto
out, mettendo a segno un’avanzata
annua anche per il claim “morbido”
al 2017), meno presente su yogurt,
del +6,1% rispetto al 2017. Oi
(-2,3%), che ha avuto una minore
pasta fresca non ripiena e passate di
presenza sulle confezioni di gelati e
pomodoro, e “fragrante” (+0,2%), con
formaggi. Per cremoso e morbido la
un’offerta negativa e una domanda
causa del trend è stata la riduzione
decisamente positiva (+4,5%).
NEW
ENTRY
L’Osservatorio Immagino intercetta anche i claim emergenti, con dati ancora poco rilevanti ma con performance molto positive. In quest’area i claim da tenere d’occhio sono:
“SPEZIATO”
“AROMATIZZATO”
36
Oi 2019 • 1 – Cura persona
CURA PERSONA
Non ho l’età (ma vorrei)
L
Il tema del cura persona
Nel mondo del cura persona sono stati selezionati
molto altri. Sono stati analizzati circa 14.700 prodotti
prodotti accomunati da claim o caratteristiche in
dell’Osservatorio Immagino. Il perimetro di analisi
etichetta come “dermatologicamente testato”,
comprende il canale ipermercati e supermercati. I dati
“senza parabeni”, “mandorla”, “prodotto in Italia”,
sono riferiti all’anno 2018 e i dati di trend confrontano
“ipoallergenico”, “karité”, “avena”, “ialuronico” e
l’anno 2018 vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
37
Oi 2019 • 1 – Cura persona
È
quasi un largo consumo in mi-
produttori (-5,5% di push), princi-
stato utilizzato di più su altri prodotti
niatura: sì, perché l’universo dei
palmente per i saponi, le creme e i
(come quelli per incontinenti, i bagni
prodotti per la cura persona
prodotti per la pulizia del viso, i solari
e i doccia schiuma).
raccoglie ed evidenzia tutte le prin-
e i bagni e i doccia schiuma.
cipali dinamiche che l’Osservatorio
Sorte analoga per un altro dei claim
Immagino ha registrato l’anno scorso
più importanti nel mondo del cura
nell’intero mass market. Anche in que-
persona: “senza parabeni”, che acco-
sto reparto ci sono claim consolidati
muna 1.478 prodotti. Rispetto al 2017,
ma meno attrattivi che in passato (e
l’anno scorso le vendite dei prodotti
quindi meno usati on pack), c’è l’at-
accompagnati da quest’indicazione
tenzione all’italianità dei prodotti, c’è
in etichetta sono diminuite del -4,2%,
l’effetto novità determinato dall’uso
principalmente per effetto del calo del
di ingredienti trendy che crescono ve-
-2,4% dell’offerta, soprattutto evidente
locemente e altrettanto velocemente
negli shampoo, nei dopo shampoo e
passano di moda. Un continuo rimo-
nelle creme per il viso.
dularsi dell’offerta, e dei temi di comu-
Invece il calo del -4,2% registrato
nicazione evidenziati sulle confezioni,
l’anno scorso nel giro d’affari degli
che si confronta con una domanda
810 prodotti connotati dal claim
Ed è sempre l’offerta, in forte crescita
generalmente poco positiva.
“ipoallergenico” è il frutto di due
(+12,4%) e sostenuta dalla comuni-
Dei 9 claim monitorati, il principale
fenomeni divergenti: da un lato la
cazione, a spiegare quel +5,3% annuo
resta “dermatologicamente testato”,
contrazione del -5,6% della domanda
ottenuto nel 2018 nelle vendite di
presente sul 20,5% dei prodotti
a cui si è contrapposto l’aumento del
prodotti caratterizzati dalla presenza
che danno il 12,3% del giro d’affari
+1,5% dell’offerta. Ma anche la com-
del claim “ialuronico”. Si tratta di un
complessivo. Si tratta, quindi, di un’in-
ponente push ha registrato tendenze
segmento di mercato ancora limitato
dicazione diffusa e consolidata, che
contrapposte che hanno modificato il
come giro d’affari complessivo (22,6
accomuna oltre 3 mila prodotti, ma
paniere dell’offerta a scaffale: da un
milioni di euro) e paniere di prodotti
che, l’anno scorso, ha accusato un calo
lato il claim “ipoallergenico” è stato
(146 quelli rilevati dall’Osservatorio
del -7,0% delle vendite. La causa va
meno usato su alcuni prodotti (come
Immagino), ma che si va diffondendo
cercata, in particolare, nell’abbandono
gli assorbenti esterni, i prodotti per
tra le creme e i prodotti per la pulizia del
di questo claim da parte di alcuni
medicazione e i solari) e dall’altro è
viso donna benché la componente pull
“I prodotti con il
claim ialuronico sono sostenuti da una offerta che continua a crescere (+12,4%)
„
I NUMERI DEL MONDO CURA PERSONA: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Dermatologicamente testato
20,5
12,3
-7,0
-2,8
29,7
Prodotto in Italia
11,3
10,1
1,3
0,3
49,5
Senza parabeni
10,1
6,5
-4,2
3,7
35,5
Ipoallergenico
5,5
6,0
-4,2
-2,2
33,4
Argan
4,2
2,2
0,5
2,1
34,0
Mandorla
2,7
1,8
-5,5
1,8
36,4
Karité
2,2
1,4
-5,9
4,0
32,9
Avena
1,2
0,5
2,8
5,9
28,0
Ialuronico
1,0
0,7
5,3
15,3
30,2
Tutte le quote fanno riferimento al mondo del cura persona dell’Osservatorio Immagino (14.700 prodotti)
38
Oi 2019 • 1 – Cura persona
sia negativa (-7,1% rispetto al 2017).
del cura persona, mostra la maggior
che segnalano di contenere “avena”:
Dove, invece, è la domanda dei
dicotomia tra domanda e offerta: la
le vendite sono cresciute del +2,8% ri-
consumatori a trascinare le vendite
prima avanza del +7,8%, a conferma
spetto al 2017, sostenute dall’aumento
è nell’area del claim “prodotto in
dell’interesse dei consumatori per il
dell’offerta, soprattutto nei saponi
Italia”, il secondo per contributo al
“made in Italy”, mentre la seconda si
liquidi e nei prodotti per la depilazione.
giro d’affari dei prodotti per la cura
contrae del -6,5%.
Anno negativo, invece, il 2018 per
della persona: nel 2018 ha ottenuto
Uno sguardo, infine, alle dinamiche
gli altri due ingredienti benefici: il
oltre 308 milioni di euro di sell-out,
relative agli ingredienti più valorizzati
claim mandorla ha perso il -5,5%
grazie a 1.655 prodotti. Rispetto al
sulle etichette dei prodotti per la cura
di vendite sul 2017 e il “karité” ha
2017, è cresciuto del +1,3%, con tassi
personale. Tra i più diffusi, l’“argan”
fatto un -5,9%. I prodotti dove questi
più alti nella carta igienica (dove si è
vede crescere nell’anno le vendite di un
claim sono calati maggiormente sono
registrato un incremento nell’utilizzo
+0,5%, grazie all’aumento dell’offerta,
stati le creme trattamento corpo e i
di questo claim), nei solari, nei bagni/
in particolare nei saponi, nei bagni
saponi per la mandorla e le creme
doccia e negli assorbenti. Il claim “pro-
doccia e nei solari. Bilancio 2018 posi-
trattamento corpo, le creme viso e i
dotto in Italia” è quello che, nel mondo
tivo come sell-out anche per i prodotti
protettivi labbra per il karité. Oi
FOCUS
BIO CURA PERSONA
La sensibilità per le tematiche ambientali è entrata nel carrello della spesa degli italiani e si fa, via via, più determinante per le scelte d’acquisto. Quest’atteggiamento “eco” ha determinato una forte crescita, ad esempio, negli acquisti di prodotti biologici o dotati di confezioni ecologiche e si è espressa in modalità cross category: partita dal mondo alimentare si è estesa anche al cura casa. E ora sta guidando anche l’acquisto dei prodotti per la cura della persona. Il fenomeno qui è ancora giovane ma interessante, come ha rilevato questa prima analisi condotta dall’Osservatorio Immagino: il biologico rappresenta l’1,3% del fatturato del cura persona realizzato in Italia dagli ipermercati e dai supermercati. L’’offerta è rappresentata da 533 prodotti etichettati come biologico (ossia il 3,6% della numerica totale degli articoli per il cura persona) e nel 2018 il loro giro d’affari è stato superiore a 38,5 milioni di euro. La crescita rispetto all’anno precedente è stata pari al +14,9% e si deve soprattutto all’aumento superiore al +18% dell’assortimento. Tra i comparti maggiormente in crescita troviamo i saponi liquidi, i proteggi slip, gli assorbenti esterni, i bagni e i doccia schiuma, i deodoranti, il cotone, lo shampoo e i prodotti per la pulizia del viso donna. Tra i prodotti dal giro d’affari più significativo hanno evidenziato buone crescite anche le creme viso e quelle per il corpo.
39
Oi 2019 • 1 – Il mondo del cura casa green
IL MONDO DEL CURA CASA GREEN
Il verde in una stanza
I numeri del mondo del cura casa green
V 40
prodotti 657 (7,0%) vendite (mln.€) 138 (5,7%)
trend % vendite +3,1 pressione promo % 23,1
Il mondo del cura casa green
Nel mondo del cura casa green sono stati selezionati
9.400 prodotti dell’Osservatorio Immagino nel mondo
prodotti accomunati da claim con caratteristiche in
del cura casa. Il perimetro di analisi comprende il
etichetta come “biodegradabile”, “vegetale”, “senza
canale ipermercati e supermercati. I dati sono riferiti
nichel”, “plastica riciclata”, “meno plastica”, “senza
all’anno 2018 e i dati di trend confrontano l’anno 2018
fosfati”, “senza allergeni”. Sono stati analizzati circa
vs l’anno 2017 e l’anno 2017 vs l’anno 2016.
Oi 2019 • 1 – Il mondo del cura casa green
Q
uello dei prodotti “ecolo-
Si tratta dei prodotti più rilevanti in
Immagino, e le vendite hanno avuto un
gici” destinati alla cura e
termini di giro d’affari e che hanno be-
incremento del +1,3% rispetto al 2017.
alla pulizia degli ambienti
neficiato di un’offerta che ha coinvolto
Crescita ancora più significativa per il
domestici si è confermato anche nel
un numero più ampio di categorie: bio-
sell-out dei prodotti etichettati come
2018 un mondo importante all’interno
degradabile è sbarcato sulle etichette
“senza allergeni” (+18,0% rispetto al
dell’universo del cura casa. E anche il
di detergenti per lavastoviglie e stovi-
2017) anche se il loro peso resta ancora
più propulsivo e controcorrente. Se,
glie, bucato lavatrice e a mano e rotoli
poco rilevante sul mondo del cura
complessivamente, nel 2018 questo
di carta, mentre vegetale è comparso
casa “green”, visto che rappresentano
reparto ha visto calare del -1,8% le
anche su detersivi per bucato lavatrice,
solo lo 0,5% dei prodotti analizzati.
vendite realizzate in iper e supermer-
detergenti stoviglie e additivi per
Il “fenomeno” che ha caratterizzato
cati rispetto all’anno precedente, al
lavastoviglie.
il cura casa green nel 2018 è stata
contrario il sell-out generato dai prodotti “green” è cresciuto del +3,1%. Un trend positivo, quindi, anche se meno brillante rispetto al +8,8% messo a segno nel corso del 2017, e nonostante l’accelerazione nella spinta dell’offerta, aumentata del +11,3%. In valore assoluto il giro d’affari svilup-
“Biodegradabile e
vegetale i claim con i trend di crescita più importanti
„
pato nel 2018 dal cura casa “green” si
l’avanzata dei prodotti che hanno comunicato in etichetta il ricorso a confezioni più “ecologiche”. Il claim “meno plastica” ha visto crescere del +24,5% il sell-out rispetto al 2017, anche grazie a un forte incremento della numerica dei prodotti coinvolti (oggi arrivati allo 0,9% del paniere), com’è avvenuto nei detersivi lavatrice e per stoviglie
avvicina ai 140 milioni di euro, arrivan-
Durante il 2018 è cresciuta l’importanza
a mano e negli ammorbidenti. Trend
do a rappresentare il 5,7% del sell-out
del claim “senza nichel”: è aumentato
molto positivo anche per i prodotti in
totale dei 9.400 prodotti del totale
il numero dei prodotti che lo eviden-
“plastica riciclata”: le vendite a valore
reparto cura casa che rientrano nel
ziano in etichetta (in particolare negli
sono aumentate in un anno del +9,6%,
paniere dell’Osservatorio Immagino.
additivi per lavastoviglie, nei detergenti
anche in questo caso per effetto di
Tra i trend più interessanti del 2018 si
per piccole superfici, nei detersivi per
un ampliamento dell’offerta (1,0%
segnalano i prodotti presenti on pack
stoviglie e lavastoviglie e nei prodotti
di quota), in particolare nei sacchetti
come “biodegradabile”(+7,8% a valore
per la cura dei sanitari), arrivato al
per la spazzatura e nelle confezioni dei
rispetto al 2017) o “vegetale” (+6,2%).
2,5% del paniere dell’Osservatorio
prodotti per bucato in lavatrice. Oi
I NUMERI DEL MONDO DEL CURA CASA GREEN: LA SEGMENTAZIONE DELLE CARATTERISTICHE
% PRODOTTI
% VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
TREND % VENDITE IN VALORE 2017 VS 2016
PRESSIONE PROMO
Biodegradabile
3,2
2,8
7,8
19,3
19,9
Vegetale
3,3
2,6
6,2
17,2
20,0
Senza nichel
2,5
2,1
1,3
11,8
24,8
Meno plastica
0,9
1,1
24,5
28,1
29,3
Plastica riciclata
1,0
1,1
9,6
9,1
20,8
Senza fosfati
0,4
0,3
-10,5
-1,6
18,4
Senza allergeni
0,5
0,3
18,0
4,8
20,8
Tutte le quote fanno riferimento al mondo del cura casa dell'Osservatorio Immagino (9.400 prodotti)
41
Oi 2019 • 1 – Food to go
42
Oi 2019 • 1 – Food to go
FOOD TO GO
Strada facendo (e mangiando) Il pasto pronto, comodo e veloce
R
eady-to-eat o pronti in pochi minuti, e quindi comodi e veloci. Ma anche sfiziosi, grati-
ficanti e attenti alle esigenze salutistiche degli italiani. E sempre freschi.
“Food to go: un boom anche italiano„
Negli ultimi anni il food to go è stato rimodulato ponendo particolare attenzione ai nuovi fenomeni di consumo, come il veg o le intolleranze, e ha ampliato gli orizzonti gastronomici
Sono queste le caratteristiche dei
degli italiani, con un’offerta sempre
prodotti alimentari che stanno dando
più ampia e innovativa rispetto alla
vita al fenomeno del “food to go”, una
cucina tradizionale nazionale. Il sushi,
tendenza che risponde alla crescente
il burger di tofu e gli snack senza glu-
domanda di convenience espressa
tine sono solo alcuni dei prodotti che,
dagli shopper. Un’esigenza trasversale
solo una decina di anni fa, erano intro-
ai diversi cluster dei consumatori, che
vabili nei punti vendita della distribu-
testimonia l’evoluzione dei bisogni di
zione moderna e che oggi invece sono
consumo e l’affermarsi di nuove ten-
usuali e proposti in varie declinazioni.
denze, che ci accomunano a quanto
Quel che è accaduto nel frattempo
sta succedendo in altri paesi europei.
è che produttori e distributori hanno
E così, anche in Italia, se da un lato
rinnovato la loro offerta commerciale
rimane viva e ferma l’abitudine a
sulla base di uno specifico bisogno -
cucinare in casa, d’altra parte negli
ossia la necessità di mangiare in modo
ultimi anni si è affermato il ricorso
pratico e veloce, ma anche salutare
all’acquisto di prodotti alimentari già
e gratificante – e hanno modulato
pronti o facilmente cucinabili. Un tipo
la loro proposta per rispondere alle
di scelta determinata dai bisogni di
diverse occasioni di consumo. Infatti i
velocità, comodità e gratificazione di
prodotti food to go non sono destinati
molti consumatori a corto di tempo.
solo al consumo fuoricasa, ma possono
Un fenomeno in continua evoluzione,
anche rappresentare una soluzione
dove si è registrato un mutamento
interessante per pranzi e cene dome-
profondo sia in termini di canali di
stiche pronti in tempi record. E sem-
offerta che di esigenze di consumo.
pre più spesso, soprattutto nelle aree
43
Oi 2019 • 1 – Food to go
“Più calorie, grassi e proteine per il food to go„
urbane, i prodotti ready-to-eat freschi proposti dai retailer rappresentano una “soluzione pasto” in tante situazioni lavorative, dalla pausa pranzo in ufficio al consumo in viaggio. Una proposta che incontra lo spirito dei
i mondi del rich-in e del lifestyle. Il rich-in accomuna il 16,5% dei prodotti e vale il 16,4% del fatturato totale sviluppato nelle categorie del food to go e ha, quindi, un’incidenza maggiore del 71,8% rispetto a quella del totale food.
nostri tempi, come attestano le di-
Anche il valore delle fibre è maggiore
Anche il lifestyle è molto sovrarappre-
mensioni e il trend di questo business
rispetto al dato medio del food, ben-
sentato dal “food to go”: ha una quota
nella distribuzione moderna: nel 2018
ché vada in controtendenza rispetto
del 22,8% e incide per il 166,3% in più
le vendite hanno superato quota 1,3
ad esso, visto che nel 2018 ha regi-
rispetto alla media.
miliardi di euro e sono cresciute del
strato una diminuzione del -4,4%, de-
Invece le aree del free from e delle
+12,3% rispetto all’intero 2017.
terminata dal calo dei prodotti veg.
intolleranze partono da un’incidenza
L’Osservatorio Immagino ha, quindi,
Quanto ai carboidrati e agli zuccheri
(index minore di 100) leggermente sotto
focalizzato le caratteristiche del
nei prodotti food to go hanno una
media ma mostrano i migliori trend di
food to go così com’è rappresentato
presenza minore rispetto alla media
crescita del food to go: rispetto al 2017,
all’interno del suo paniere, arrivato
del food espressa dal metaprodotto
l’anno scorso sono avanzati rispettiva-
in quest’edizione a 72.100 prodotti
Immagino. Ma è interessante notare
mente del +13,6% e del +12,2%. Quanto
alimentari del largo consumo confe-
come siano proprio i carboidrati e
ai claim che attengono all’italianità
zionato venduti in super e ipermercati
gli zuccheri i nutrienti che, nel 2018,
dei prodotti e, in particolare, alla CSR,
di tutta Italia. Analizzando le evidenze
hanno registrato la maggior crescita
sono ancora poco sviluppati nei pro-
emerse dall’analisi nutrizionale del
nel food to go (rispettivamente +5,3%
dotti del food to go.
metaprodotto nelle categorie del food
e +6,2%) principalmente per l’au-
Spostando l’analisi sui claim più utiliz-
to go, emerge in maniera evidente
mento dei consumi di primi piatti
zati e più vivaci nell’universo del food
un maggior apporto di calorie (+33%
pronti, snack salati, cereali, sushi
to go, si scopre che nel mondo lifestyle
rispetto al metaprodotto Immagino),
e zuppe pronte.
quelli maggiormente presenti sono
di grassi (+85%) e di proteine (+47%)
Passando all’analisi dei claim più rile-
veg (con un index del 465,2), che nel
rispetto alla media del totale ali-
vanti nel food to go, si evince che tra i
2018 è cresciuto del +14,4% rispetto
mentare rilevata dall’Osservatorio
fenomeni rilevati dall’Osservatorio
all’anno precedente, e halal (index
Immagino.
Immagino i più rappresentati sono
uguale a 314,2 ), avanzato nell’anno
I VALORI NUTRIZIONALI PER IL FOOD TO GO (100G)
VALORI MEDI FOOD
TREND &% VALORI MEDI FOOD 2018 VS 2017
VALORI MEDI FOOD TO GO
TREND % VALORI MEDI FOOD TO GO 2018 VS 2017
INDEX*
182,5
-0,1
243,3
-0,6
133
6,3
0,4
9,3
-0,3
147
20,7
-0,1
14,7
5,3
71
8,1
-1,6
5,4
6,2
66
8,6
0,1
15,9
-2,7
185
2,9
-
4,3
-0,2
148
2,0
2,4
3,2
-4,4
159
Energia (kcal) Proteine (g) Carboidrati (g) di cui zuccheri totali (g) Grassi (g) di cui grassi saturi (g) Fibre (g)
Valori nutrizionali medi per 100 g di prodotto *Rapporto tra valore Food to Go e valore totale food
44
Oi 2019 • 1 – Food to go
del +94,4%, grazie alla crescita negli
Gli altri mondi monitorati dall’Osservatorio
nel mondo dell’italianità è rilevante la
snack dolci. Nell’area del rich-in i claim
Immagino hanno un peso minore
presenza del claim prodotto in Italia
più forti sono vitamine, fibre, calcio,
rispetto alla media generale ma mo-
sulle etichette di primi piatti pronti,
ferro e, ad eccezione di quest’ultimo,
strano, comunque, dei claim importanti
primi pronti vegetali e pizza. Oi
sono tutti in crescita. Per contro sono
per quota e vivaci per andamento.
ancora poco sviluppati i claim integrale
Come senza additivi e senza glutam-
e Omega3.
mato, i più utilizzati nel mondo del free from, in particolare sulle confezioni di zuppe pronte e di secondi pronti.
“Veg e halal i claim più dinamici del food to go„
Nell’area delle “intolleranze”, invece, è il claim senza glutine ad assumere maggiore importanza ed è particolarmente presente nei secondi pronti, negli snack e nella frutta secca senza guscio. Invece
I FENOMENI DEL FOOD TO GO
% PRODOTTI
%VENDITE IN VALORE
INDEX*
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
PUSH
PULL
PRESSIONE PROMO 2018
Free from
22,4
25,0
92,3
13,6
15,9
-2,3
31,2
Rich in
16,5
16,4
171,8
9,2
6,8
2,4
24,4
Intolleranze
14,7
13,0
93,9
12,2
14,0
-1,8
27,1
Italianità
13,8
16,6
70,6
3,9
17,6
-13,7
25,4
Lifestyle
22,1
22,8
266,3
9,7
10,6
-0,9
24,2
CSR
2,2
0,9
9,3
-16,0
-18,3
2,3
21,4
*Index= rapporto tra % vendite in valore food to go rispetto a % vendite in valore totale lcc Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino (72.100 prodotti)
45
Oi 2019 • 1 – Il metodo di lavorazione
46
Oi 2019 • 1 – Il metodo di lavorazione
IL METODO DI LAVORAZIONE
Andamento lento Le tecniche di produzione non passano inosservate
C
ome vengono realizzati i pro-
fezioni di riferimenti alle tecniche
dotti alimentari venduti nella
produttive è una tendenza già visibile e
distribuzione moderna? È una
che si va affermando, trainata da una
delle domande che si pone il consu-
domanda e da un’offerta entrambe vi-
matore moderno, mostrando un forte
vaci. Nel corso del 2018 la componente
interesse per le modalità di coltivazione
push (offerta) è cresciuta del +5,2%
e trasformazione degli alimenti che
e quella pull (domanda) del +1,2%
mette nel carrello della spesa.
rispetto all’anno precedente.
A questa richiesta di informazione,
A oggi il 3,0% dei 72.100 prodotti ali-
che coinvolge l’intera filiera, molte
mentari del paniere dell’Osservatorio
aziende hanno risposto sfruttando le
Immagino riporta in etichetta un
potenzialità di comunicazione offerte
claim riferito ai metodi di produ-
dal packaging dei prodotti. Ecco
zione. Questi 2.138 prodotti nel 2018
dunque la comparsa sulle etichette
hanno sviluppato oltre 645 milioni
di indicazioni e claim che illustrano
di euro di sell-out, in crescita annua
metodi di produzione degli alimenti
del +6,4%.
o le specificità di lavorazione in grado
Tra gli otto claim più significativi,
di aumentarne il valore percepito
il più importante per diffusione sui
anche, e soprattutto, in termini di
prodotti e per relativo sell-out è
qualità, di consistenza e di gusto.
“trafilato a bronzo”, con un giro d’af-
Una tendenza sempre più pervasiva
fari superiore a 142 milioni di euro, in
nel largo consumo, che l’Osservatorio
crescita annua del +5,9% per effetto
Immagino ha colto e misurato già in
del progressivo aumento dell’offerta
questa fase emergente, individuando
e del gradimento riscosso presso i
gli otto claim più usati e quelli, ancora
consumatori. Il plus della trafilatura
minoritari, ma emergenti (vedi “co-
al bronzo si concentra in una sola
ming soon”, ndr).
categoria di prodotti, la pasta, dove
Dall’analisi dell’Osservatorio Immagino
connota 824 prodotti presenti sugli
emerge che l’inserimento sulle con-
scaffali di super e ipermercati.
“Il riferimento
al metodo di produzione accomuna il 3,0% dei prodotti alimentari
„
47
Oi 2019 • 1 – Il metodo di lavorazione
I CLAIM DEL METODO DI LAVORAZIONE
% PRODOTTI
%VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
PRESSIONE PROMO 2018
Trafilato
1,1
0,5
5,9
46,6
Estratto a freddo
0,3
0,5
-5,3
59,1
Lievitazione naturale/ lenta/lunga
0,4
0,4
7,9
34,2
Lavorato a mano
0,3
0,3
3,4
44,8
Artigianale
0,7
0,3
2,5
29,9
Non filtrato
0,1
0,3
47,4
47,6
Affumicatura
0,1
0,1
-3,4
32,7
Essiccazione
0,2
0,0
-0,0
31,1
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino (72.100 prodotti)
“La "lievitazione accurata" sembra il claim del momento
„
48
Il secondo claim per giro d’affari è
una crescita dell’offerta del +12,0%)
“estratto a freddo”: le 203 confezioni
e di prodotti da forno da ricorrenza
su cui viene indicato (tutte concentrate
(+13,0% le vendite contro un +17,0%
in una sola merceologia, l’olio extraver-
dell’offerta).
gine di oliva) superano i 130 milioni di
Un altro claim dalle performance
euro di vendita. Ma tutti gli indicatori
positive è “non filtrato”, trainato
sono negativi, anche a causa del trend
soprattutto dal boom della birra, e
non positivo della categoria: rispetto al
dall’olio: nel 2018 ha messo a segno un
2017, l’anno scorso sono diminuiti sia il
+47,4% rispetto all’anno precedente, di
sell-out (-5,3%), sia l’offerta (-2,9%) sia
cui un +17,3% dovuto alla componente
la domanda (-2,4%).
di offerta e un +30,0% alla domanda.
Nel mondo delle indicazioni relative ai
Complessivamente l’aggregato dei 90
metodi di produzione il fenomeno del
prodotti che riportano questo claim
momento è la lievitazione accurata,
sfiora i 75 milioni di euro di vendite,
espressa dai claim “lievitazione lenta”,
per oltre 40 sviluppati dalla birra, che
“lievitazione naturale” e “lievitazione
contribuisce totalmente alla crescita
lunga”. Complessivamente riguarda
di oltre 24 milioni del giro d’affari.
288 prodotti che nel 2018 hanno
Guadagna spazio anche il mondo dei
generato un giro d’affari vicino ai 130
prodotti alimentari di largo consumo
milioni di euro, in crescita annua del
che vengono presentati come ottenuti
+7,9%, sia per l’incremento dell’offerta
con una lavorazione fatta almeno
(+5,0%) che per l’aumento della do-
in parte “a mano”: un attributo che
manda (+2,9%). Pizze surgelate, pro-
richiama un concetto di artigiana-
dotti da forno natalizi, merendine e
lità e di “home made”, e che viene
crackers sono i prodotti dove questo
comunicato soprattutto su tonno (la
tipo di lavorazione è maggiormente
categoria principale), grissini, moz-
indicato in etichetta. Le crescite più
zarelle, prodotti da forno e gelati. Il
rilevanti sono quelle di pizze surge-
giro d’affari dei 210 prodotti lavorati
late (+18,0% le vendite a fronte di
“a mano” supera gli 88 milioni di euro
Oi 2019 • 1 – Il metodo di lavorazione
e ha segnato un +3,4% nel corso del
a seguito di un incremento del +6,7%
2018, sostenuto da un aumento del
dell’offerta. Nel corso del 2018 le
+5,8% della domanda, che mostra di
crescite sono arrivate soprattutto da
apprezzare questa caratteristica, e da
snack e spuntini salati freschi, pasta
rotazioni in crescita, contro un’offerta
fresca e salumi.
che, invece, si riduce del -2,4%.
Gli altri due claim riscontrati
Area valoriale simile per i 523 prodotti
dall’Osservatorio Immagino sono
per cui viene specificata in etichetta
“affumicatura”, presente soprattutto
che sono frutto di una lavorazione
su salmone e formaggi, che totalizza
“artigianale”. Si tratta di patatine,
quasi 24 milioni di euro, in calo annuo
colombe e panettoni, grissini e altri
del -3,4%, ed “essiccazione”, che si con-
sostitutivi del pane, birre e formaggi
centra su 119 confezioni di pasta, vale
(soprattutto mozzarelle) che superano
10 milioni di euro e registra vendite
gli 85 milioni di euro di giro d’affari,
stabili nel corso del 2018 a fronte di
in crescita del +2,5% rispetto al 2017,
un aumento del +6,1% dell’offerta. Oi
NEW
ENTRY
L’Osservatorio Immagino intercetta anche i claim emergenti, con dati ancora poco rilevanti ma con performance molto positive. In quest’area i claim da tenere d’occhio sono:
“GOURMET”
“RUSTICO”
“NON RAFFINATO”
“NON FRITTO”
49
Oi 2019 • 1 – La filiera corta
50
Oi 2019 • 1 – La filiera corta
LA FILIERA CORTA
Voglio andare a vivere in campagna Filiera: corta e controllata è meglio
“F
iliera” è un termine che,
Un concetto chiaro e facilmente
dove il contributo maggiore è dato
in tempi rapidi e recenti,
intuibile, ma indubbiamente com-
dall’offerta mentre la domanda sem-
è passato dal mondo de-
plesso e sfaccettato, che da qualche
bra ancora acerba o impreparata.
gli addetti ai lavori al gergo dei consu-
tempo è sbarcato anche nel mondo
Nel 2018 ben 613 prodotti alimentari
matori, presso cui gode di un’immagine
dell’etichettatura dei prodotti di
confezionati di largo consumo che com-
positiva e rassicurante. Un percorso a
largo consumo. Infatti l’impegno per
pongono il paniere dell’Osservatorio
cui hanno contribuito diversi elementi:
la sicurezza e per la certificazione
Immagino (pari allo 0,8% del totale)
dall’interesse degli shopper per il “pedi-
degli alimenti messi a scaffale dalla
riportavano sulla confezione un claim
gree” dei prodotti venduti nella distri-
distribuzione moderna sta diventando
facente riferimento alla filiera.
buzione moderna alla comunicazione
un tema di comunicazione e come tale
del ruolo dei vari attori coinvolti nel
sta entrando nelle etichette come un
controllo e nella sicurezza dei prodotti
tema emergente. Sempre più prodotti,
lungo l’intero loro percorso di vita,
infatti, presentano sulle confezioni
secondo uno storytelling strutturato
dei claim che rimandano alla filiera
per rispondere all’esigenza di rassicura-
“controllata” o “garantita” con l’obiet-
zione espressa dai consumatori italiani.
tivo di suscitare un maggior senso di
Il key message è che la sicurezza dei
sicurezza e fiducia da parte del consu-
prodotti alimentari dipende dall’impe-
matore finale.
gno e dal controllo effettuato da tutti
L’Osservatorio Immagino ha foto-
gli individui coinvolti nel complesso
grafato questo nuovo fenomeno, che
processo produttivo che costituisce
rappresenta un mercato dal valore
il flusso di filiera.
consistente e dal trend importante,
“Filiera
"controllata" e "garantita" per sostenere la fiducia e la sicurezza del consumatore
„
51
Oi 2019 • 1 – La filiera corta
IL PESO DEI COMPARTI PER I PRODOTTI DI FILIERA
17,0 29,0
Latte e derivati Ortofrutta
12,2
Grano / cereali Carne / uova
41,8
Vendite in valore (%) per comparto sul totale sviluppato dai prodotti con indicazione di filiera
Questo cluster di prodotti ha generato oltre 259 milioni di euro di vendite (0,9% sul totale food) e ha mostrato un andamento vivace, con un +14,1% sul 2017. Un trend che dimostra come il tema della filiera sia molto attuale e sentito da parte dei consumatori (e di
“I prodotti da
filiera generano 259 milioni di euro di vendite
„
conseguenza dall’offerta presente in
di sell-out ed è avanzato in un anno del +14,8%, in larga parte grazie all’aumento delle vendite di pasta, di prodotti da forno e di cereali. Invece nel mondo delle carni, i prodotti con indicazione di filiera hanno ottenuto l’anno scorso oltre 44 milioni di euro
super e ipermercati).
52
filiera ha superato i 31 milioni di euro
di vendite, crescendo in un anno del
Nel corso del 2018 i claim legati al
Il secondo universo merceologico più
+69,0%, principalmente grazie a salumi,
mondo della filiera produttiva sono stati
sensibile al tema dei valori di filiera
carni avicunicole e carni bovine.
utilizzati sulle confezioni dei prodotti
è quello dei prodotti lattiero-caseari
L’Osservatorio Immagino ha rilevato
da 55 delle 1.795 aziende di produzione
(come latte, formaggi, yogurt, panna,
sulle etichette dei prodotti alimentari
presenti nei mercati che caratterizzano
burro e anche margarina) e del gelato
confezionati quattro claim riferiti
la filiera produttiva e da 10 retailer per
(realizzato con latte da filiera control-
alla filiera.
i propri prodotti a marchio.
lata), che complessivamente svilup-
Il più rilevante è “filiera controllata”,
Il mondo merceologico più coinvolto nella
pano il 29,0% del fatturato totale di
individuato su 345 prodotti che gene-
comunicazione on-pack dei valori di
questo mondo. Tra 2017 e 2018 le loro
rano vendite superiori a 125 milioni di
filiera è quello ortofrutticolo, che com-
vendite sono cresciute del +6,4%.
euro e che nel corso del 2018 hanno
prende sia i prodotti singoli che quelli
Il tema della filiera produttiva è
messo a segno una crescita signifi-
composti, e che rappresenta il 41,8% del
rilevante per altre due tipologie di pro-
cativa nel sell-out (+12,3% rispetto al
totale del mondo filiera. Nel 2018 frutta
dotti molto comuni nel carrello della
2017). Secondo claim per importanza
e verdura di filiera hanno generato oltre
spesa degli italiani: i prodotti ottenuti
ma molto meno diffuso è “filiera certi-
108 milioni di euro di vendite, in crescita
da grano e cereali, che hanno una
ficata”, che rinforza la componente di
del +5,3% rispetto all’anno precedente.
quota del 12,2% sul business totale,
garanzia dei requisiti facendo leva sul
Le migliori performance sono state
e i prodotti di origine animale, con il
rispetto di precisi requisiti di sicurezza
quelle di alcune categorie, come verdure
17,0% di quota. L’agglomerato farine,
e sui controlli realizzati da organismi
fresche a peso imposto o surgelate,
panificati e pasta che riportano in
accreditati esterni. Filiera certificata
frutta conservata, cereali e zuppe.
etichetta almeno un’indicazione di
è stato rilevato su 72 prodotti per un
Oi 2019 • 1 – La filiera corta
“Filiera corta e km 0
giro d’affari di 48,5 milioni di euro, cresciuto nel 2018 del 5,4% rispetto all’anno precedente. Più marginale l’attributo “filiera garantita”, presente solo su 22 prodotti, e in arretramento: nell’ultimo anno ha perso l’-11,8% di
i claim da tenere sotto controllo in futuro
„
vendite rispetto al 2017.
sembra dare maggiori garanzie in termini di freschezza, rispetto della stagionalità, qualità e tipicità, oltre a prezzi più bassi grazie alla riduzione o all’assenza di intermediari commerciali tra produttore e consumatore. Ma anche un modello ancora
Oltre alla ricerca di garanzie sul
distante da quello della distribuzione
“percorso” compiuto dai prodotti e
moderna, come conferma anche il
sui controlli dei processi produttivi,
numero esiguo di referenze accom-
c’è un altro aspetto della filiera
pagnate da indicazioni che fanno
agro-alimentare che ha attirato
riferimento ai claim filiera corta
l’attenzione dei consumatori: la “fi-
(10 prodotti) e km 0 (6 prodotti).
liera corta”, anche nella declinazione
In entrambi i casi il 2018 è stato
del “km 0”, che identifica i prodotti
un anno piatto a livello di vendite,
locali, venduti o distribuiti vicino al
anche se sia la domanda che l’offerta
luogo di produzione. Un’offerta che
sono state positive. Oi
I CLAIM DELLA FILIERA
% PRODOTTI
%VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
PRESSIONE PROMO 2018
Filiera
0,8
0,9
14,1
34,7
Filiera controllata
0,5
0,4
12,3
35,5
Filiera certificata
0,1
0,2
5,4
53,5
Filiera garantita
0,0
0,0
-11,8
21,8
Filiera corta
0,0
0,0
3,1
11,6
Tutte le quote fanno riferimento al mondo alimentare dell'Osservatorio Immagino (72.100 prodotti)
NEW
ENTRY
L’Osservatorio Immagino intercetta anche i claim emergenti, con dati ancora poco rilevanti ma con performance molto positive. In quest’area il claim da tenere d’occhio è:
“TRACCIABILITÀ”
53
Oi 2019 • 1 – Novità in etichetta
54
Oi 2019 • 1 – Novità in etichetta
NOVITÀ IN ETICHETTA
Come si cambia Il grande sex-appeal dei prodotti nuovi
G
li italiani sono i consumatori europei maggiormente attratti dalle novità che
trovano nei punti vendita e i più propensi a provarli. E il loro interesse per nuovi prodotti e nuovi brand è in ulteriore crescita. A rivelarlo è uno
“45 italiani su 100 cercano la novità quando vanno a fare la spesa
„
Partendo da questa “fame” di innovazione che caratterizza gli shopper italiani, l’Osservatorio Immagino ha voluto dedicare un focus all’innovazione proposta nell’universo del largo consumo confezionato italiano, per verificare quanto produttori e distributori stiano
studio condotto da Nielsen nel 2018 da
comunicando in etichetta gli elementi
cui è emerso che ben 45 italiani su 100
di novità che hanno introdotto nei loro
dichiarano di cercare attivamente le
prodotti. L’analisi ha evidenziato che
novità quando vanno a fare la spesa.
il 6,3% dei 100.093 prodotti di largo
Una percentuale significativamente
consumo confezionato monitorati
maggiore rispetto a quella di altri paesi,
in quest’edizione dell’Osservatorio
come Germania (28,0%), Francia
Immagino riportano sulla confezione i
(31,0%) e Gran Bretagna (38,0%). E
claim “nuovo” o “novità”. A questi 6.327
anche un dato in crescita rispetto al
prodotti corrisponde un giro d’affari
42,0% registrato dal precedente stu-
di oltre 2,6 miliardi di euro, che nel
dio, effettuato nel 2013.
2018 ha registrato una crescita del
55
Oi 2019 • 1 – Novità in etichetta
I CLAIM DEL MONDO DELLE NOVITÀ
% PRODOTTI
%VENDITE IN VALORE
TREND % VENDITE IN VALORE 2018 VS 2017
PRESSIONE PROMO 2018
Nuovo
4,9
6,2
6,4
38,2
Nuova formula
0,5
0,6
3,3
36,9
Nuova confezione
0,1
0,3
3,4
27,9
Nuovo formato
0,1
0,3
41,5
34,4
Nuovo gusto
0,0
0,1
-21,6
42,3
Novità
1,5
1,5
14,0
34,3
Tutte le quote fanno riferimento al mondo LCC dell'Osservatorio Immagino (100.093 prodotti)
+7,6% rispetto ai 12 mesi precedenti.
precedente. In altri casi, invece, all’in-
surgelati (176 milioni di euro, +23,9%),
Un fenomeno rilevante, quindi, quello
dicazione “nuovo/a” si accompagnano
le bevande (109 milioni di euro, +5,7%),
che vede evidenziare sulle confezioni le
delle informazioni aggiuntive.
il petfood e il petcare (47 milioni di
modifiche apportate ai prodotti e che
La più citata è “nuova formula”, che
euro, +36,8%).
vede andamenti positivi in entrambe
viene segnalata su 540 prodotti con
Da quest’analisi emerge, quindi, che
le indicazioni analizzate.
215 milioni di giro d’affari, in crescita
sono i prodotti per la cura della persona
annua del +3,3%. In altri casi l’ele-
quelli dove le aziende di produzione e
mento di innovazione è la “nuova con-
distribuzione ricorrono maggiormente
fezione”, indicata su 76 prodotti che
alla leva propulsiva dell’innovazione e
generano 100 milioni di giro d’affari,
dove la presenza del nuovo e delle no-
in aumento del +3,4% rispetto al 2017.
vità risulta più rilevante e significativa.
Altra novità segnalata sulle etichette
Tra le categorie che contribuiscono
è il “nuovo formato”, presente su un
alla crescita sviluppata nel corso
paniere di 129 prodotti che valgono ol-
dell’ultimo anno ci sono, nell’ordine, la
tre 93 milioni di euro di sell-out, con una
carta igienica, i pannolini per inconti-
crescita del +41,5% rispetto al 2017.
nenza, i dentifrici, i prodotti per igiene
Passando alla mappatura della
intima, i bagni e i doccia schiuma, le
Il claim novità ha chiuso il 2018 con
presenza dei claim dedicati all’innova-
lame e i rasoi per uomo.
un giro d’affari in crescita del +7,6%
zione nelle diverse categorie merceo-
rispetto all’anno precedente, grazie
logiche, l’Osservatorio Immagino ha
all’incremento dell’offerta. Analogo
rilevato che nuovo e novità sviluppano
lo scenario per il claim nuovo, che ha
il maggior giro d’affari nei prodotti per
segnato un +6,4%, anche in questo caso
la cura della persona, dove arrivano a
per effetto del suo inserimento su un
755 milioni di euro, in crescita del +3,2%
maggior numero di prodotti. Scendendo
rispetto al 2017. Il secondo universo più
più nel dettaglio per verificare con
rappresentato è quello dei prodotti ali-
quali connotazioni venga utilizzato
mentari confezionati, con un giro d’af-
questo claim, l’Osservatorio Immagino
fari di 714 milioni di euro, +8,1% rispetto
ha rilevato che nella maggior parte
al 2017. Seguono i prodotti alimentari
Se, invece, si guarda alla classifica
dei casi viene usato in modo generico,
freschi (446 milioni di euro, +3,0%
delle aree che evidenziano i maggiori
senza esplicitare gli elementi di novità
annuo), i prodotti per la cura della casa
tassi di crescita spiccano i gelati e i
o le differenze rispetto al prodotto
(382 milioni di euro, +14,2%), i gelati e i
surgelati, con i piatti pronti, i vegetali,
“Cresce l'interesse (+7,6% di sell-out) del consumatore verso i prodotti nuovi
„
56
“Novità
e innovazione soprattutto nel cura persona
„
Oi 2019 • 1 – Novità in etichetta
il pesce preparato panato e i gelati
spinto maggiormente la crescita.
multipack tra le categorie che mag-
A completare il set dei claim che
giormente contribuiscono a questa
rispecchiano l’innovazione e che
performance. Significativa anche la
l’Osservatorio Immagino ha rilevato
crescita nel mondo dei prodotti per
sulle confezioni dei prodotti venduti in
la cura della casa, con i detersivi per
supermercati e ipermercati italiani, ci
bucato lavatrice e gli anticalcare tra
sono nuova formula, che è cresciuto
le categorie che fanno segnare i pro-
soprattutto negli anticalcare e nei
gressi più rilevanti.
detersivi per bucato lavatrice; nuova
Nell’alimentare è, invece, l’area dei
confezione che è aumentato grazie
prodotti per la prima colazione a es-
alla maggiore domanda di prodotti
sere cresciuta maggiormente, mentre
con questo claim in categorie come il
nel fresco le migliori performance le
latte fresco e il vino; e nuovo formato,
hanno registrate i formaggi dolci, il
che nel 2018 ha guadagnato spazio
latte fresco e i piatti pronti vegetali,
tra gli shampoo, i dopo shampoo e
che sono tra le categorie ad aver
la pasta all’uovo. Oi
57
Oi 2019 • 1 – Metodologia
Il metodo dell’Osservatorio Immagino
Cos’è Immagino Immagino è la soluzione di sistema di GS1 Italy creata per semplificare lo scambio di informazioni e immagini di prodotto tra produttori e distributori Immagino è il servizio web di digital brand content ma-
grazie alla collaborazione di GS1 Italy con le associazioni
nagement che GS1 Italy ha attivato a gennaio 2014 e che
di comparto ADM (Associazione Distribuzione Moderna)
consente di produrre in maniera efficiente immagini di alta
e IBC (Associazione delle Industrie dei Beni di Consumo).
qualità per grandi volumi di referenze e di digitalizzare
Ad oggi il servizio Immagino ha digitalizzato 106 mila
tutte le informazioni presenti in etichetta, abilitando il
prodotti (dato aggiornato a marzo 2019) e copre
controllo, l’aggiornamento e l’allineamento dei dati tra
oltre l'81% del giro d’affari generato dal largo consumo
i partner commerciali.
confezionato in Italia.
Una soluzione di sistema
Benefici per la filiera e per i brand
Sono oltre 1.720 le aziende industriali del largo consumo
•
che hanno aderito ad Immagino. E 27 i retailer. Si tratta di un risultato importante per il sistema di im-
di filiera. •
prese del largo consumo che ha identificato in Immagino la soluzione ottimale per scambiare le informazioni e le immagini di prodotto. Un risultato raggiunto anche
58
Immagino contribuisce al miglioramento delle relazioni Permette la disponibilità di dati anagrafici di prodotto accurati e completi.
•
Rende agile l’allineamento e la condivisione tra i partner commerciali e accelera i cicli di business.
Oi 2019 • 1 – Metodologia
Questa quinta edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy incrocia le informazioni riportate sulle etichette dei 100.093 prodotti (a dicembre 2018) di largo consumo digitalizzati dal servizio Immagino di GS1 Italy (oltre 100 variabili tra ingredienti, tabelle nutrizionali, loghi e certificazioni, claim e indicazioni di consumo) con le rilevazioni Nielsen su venduto, consumo e fruizione dei media.
Periodicamente la lista dei prodotti digitalizzati da
service), i dati dei consumi delle famiglie (consumer panel)
Immagino, e comprensiva di tutte le variabili identificate
e i dati sulla fruizione dei media (TV e internet panel). Ogni
sull’etichetta e sul packaging dei prodotti stessi, viene
singolo prodotto è classificato secondo la struttura mer-
inviata a Nielsen che, attraverso la chiave univoca di identi-
ceologica dell’Albero delle categorie ECR, che raccoglie e
ficazione del codice a barre GS1 GTIN (ex EAN), associa ad
organizza ogni singolo prodotto appartenente al mondo del
ogni singolo prodotto i dati di venduto (retail measurement
largo consumo in reparti, settori e categorie (vedi pag. 61).
•
Semplifica l’accesso del consumatore a informazioni di prodotto aggiornate e attendibili.
•
• •
Immagino per Banco Alimentare
Migliora le attività di comunicazione e marketing sia offline che online: volantini, space allocation, adverti-
Una volta fotografati e digitalizzati da
sing, web, cataloghi, e-commerce, ecc.
Immagino, i prodotti non vengono sprecati, bensì
Rende semplice la conformità al Reg. UE 1169 sulle
donati a Banco Alimentare, l’organizzazione
etichette alimentari.
attiva nel recupero delle eccedenze alimentari e
Evita le duplicazioni, facendo risparmiare tempo e
nella redistribuzione alle strutture caritative.
denaro.
Sono stati donati 510 quintali di prodotti di largo
•
Protegge il valore del brand.
consumo dalle oltre 1.720 aziende della community
•
È un servizio “chiavi in mano”.
di Immagino dal 2015 a oggi.
Scopri Immagino su immagino.biz *dati aggiornati a marzo 2019
59
Oi 2019 • 1 – Metodologia
I dati Immagino
I dati Nielsen
Sono oltre 100 le variabili rilevate sulle etichette e sul packa-
Per quantificare i fenomeni di consumo l’Osservatorio
ging dei prodotti che vengono digitalizzate da Immagino.
Immagino utilizza i dati Nielsen. A corredo di ogni singolo
Immagino registra “ogni” singola informazione presente sul
prodotto sono disponibili dati retail, e cioè dati scanner che
packaging del prodotto. Nella banca dati Immagino, quindi,
Nielsen raccoglie e organizza storicamente nel mondo della
per ogni singolo prodotto sono raccolti tutti i dati relativi a:
grande distribuzione, ipermercati, supermercati e superette, presenti sul territorio italiano (retail measurement service). Questi dati consentono di monitorare le performance
•
Valori nutrizionali.
di vendita, le attività promozionali, i prezzi, la presenza del
•
Loghi.
prodotto sul territorio. Accanto al dato scanner, Nielsen ha
•
Claim di marketing o nutrizionali.
aggiunto il dato relativo ai consumi delle famiglie (consu-
•
Luogo di produzione o lavorazione.
mer panel) per poter profilare i consumatori in base ai loro
•
Certificazioni.
dati sociodemografici (età, reddito, composizione del nu-
•
Avvertenze.
cleo famigliare), abbinandoli alle abitudini di consumo (stili di consumo). In ultimo sono stati affiancati i dati relativi alla fruizione dei media da parte delle famiglie per arricchire le analisi dell’Osservatorio Immagino con informazioni relative alle preferenze mediatiche (TV e internet) delle fasce di popolazione interessate dai fenomeni di consumo analizzati.
Retail measurement service
Consumer panel
Media
Set di servizi attraverso i quali Nielsen
Campione di 9 mila famiglie rappre-
Misurazione della fruizione dei conte-
misura in modo continuativo gli
sentativo della popolazione italiana,
nuti televisivi e online (TV generali-
aspetti quantitativi dei fenomeni di
tramite il quale vengono esaminati
sta, pay TV e free to air). Auditel
mercato. Nello specifico, monitorando
profili e principali tendenze di acqui-
Panel composto da 16.100 individui
le performance di oltre 10 mila punti
sto del consumatore finale.
e Audiweb Panel composto da 41 mila
vendita, organizzati in campioni rap-
individui (pc) e 4.500 individui (smart-
presentativi della realtà distributiva
phone e tablet).
italiana.
60
Oi 2019 • 1 – Metodologia
Le aree geografiche Nielsen Nord-Est
Nord-Ovest
(area 2 Nielsen)
(area 1 Nielsen)
Trentino-Alto Adige
Piemonte
Veneto
Valle d’Aosta
Friuli-Venezia Giulia
Liguria
Emilia-Romagna
Lombardia
Centro e Sardegna (area 3 Nielsen) Toscana
Sud e Sicilia
Umbria
(area 4 Nielsen)
Marche Lazio
Abruzzo
Sardegna
Molise Puglia Campania Basilicata Calabria Sicilia
L’Albero delle categorie ECR L’Albero delle categorie ECR è una classificazione merce-
grocery (prodotti alimentari + prodotti del cura persona
ologica condivisa dalle imprese industriali e distributive
+ prodotti del cura casa) e, successivamente al 2007, non
che costituisce un linguaggio comune utile per ottimizzare
food (prodotti tecnologici, tessile, bazar). Il grocery si
i processi di interfaccia tra cliente e fornitore e per elimi-
distingue, al primo livello, in:
nare le inefficienze generate dai sistemi di classificazione proprietari.
•
Bevande.
Si basa su una struttura gerarchica ed è articolabile fino
•
Carni.
ad un massimo di cinque livelli. Ognuna delle categorie
•
Cura casa.
definite prevede l’abbinamento ad una scheda di riferi-
•
Cura persona.
mento che riporta la definizione della categoria e i criteri
•
Drogheria alimentare.
di esclusione e di inclusione dei prodotti. GS1 Italy ne
•
Freddo.
coordina l’aggiornamento e la manutenzione e lo mette a
•
Fresco.
disposizione gratuitamente sul proprio sito web.
•
Ortofrutta.
Oggetto di classificazione sono tutti i prodotti appar-
•
Pet care.
tenenti al mondo della grande distribuzione distinti tra
61
Oi 2019 • 1 – Metodologia
Le fasce di reddito – Household affluency
Periodi di riferimento
Le famiglie italiane vengono suddivise in base ad una
Gli anni di analisi sono composti, seguendo il calendario
graduatoria di “ricavi per unità di consumo” distinguendo
Nielsen, da 52 settimane come segue:
tra Basso, Sotto media, Sopra media, Alto. La base per
- Anno 2018 = dal 1/01/2018 al 30/12/2018
il calcolo prende in considerazione il reddito del nucleo
- Anno 2017 = dal 2/01/2017 al 31/12/2017
familiare, il numero di bambini in casa, e la dimensione del nucleo familiare. Queste tre componenti vengono poi utilizzate per calcolare il reddito pro capite per ogni famiglia. Tutte le famiglie vengono ordinate in base al reddito pro capite assegnato e al primo 20% di famiglie (in numerica)
Gli indicatori di performance
viene assegnata l’etichetta Alto, al secondo 30% quella
1 - Vendite in valore: rappresentano il totale vendite in valo-
Sopra media, al successivo 30% l’etichetta Sotto media
re considerate in un determinato periodo di tempo.
e all’ultimo 20% quella di Basso reddito.
Le vendite in valore sono espresse in milioni di euro. 2 - Trend % vendite in valore: esprime la variazione percentuale delle vendite (in valore) rispetto allo stesso periodo dell’anno corrispondente. 3 – Trend % vendite in volume: esprime la variazione percentuale delle vendite (in volume) rispetto allo stesso periodo dell’anno corrispondente.
Stili di consumo – Lifestage
Pre Family
New Family
Maturing Family
I) Single sotto i 35 anni.
Famiglie con figli sotto i 7
Famiglie con figli tra 0-17
II) Famiglie con due o più
anni e senza figli nella fascia
anni ma non tutti sotto i 6
membri, con responsabile
7-17.
anni e non tutti sopra i 10
acquisto sotto i 35 anni, senza figli.
62
anni.
Oi 2019 • 1 – Metodologia
4 - Vendite promo (o in promozione): esprime il totale delle
alle vendite complessive (o del numero di prodotti com-
vendite in valore realizzate in regime promozionale in un
plessivi) del fenomeno analizzato.
determinato periodo di tempo. Le vendite promozionali
10 - Componente push (offerta): rappresenta una maggiore
sono espresse in milioni di euro.
o minore presenza dei prodotti a scaffale; esprime la varia-
5 - Vendite no promo (o non in promozione): esprime il totale
zione percentuale della somma della distribuzione ponde-
delle vendite in valore realizzate in regime non promozio-
rata delle referenze aventi una determinata caratteristica.
nale in un determinato periodo di tempo. Le vendite non
11 - Componente pull (domanda): rappresenta una maggiore
promozionali sono espresse in milioni di euro.
o minore rotazione dei prodotti a scaffale; esprime la
6 - Valore medio: esprime la media ponderata della presen-
variazione percentuale delle vendite a valore per punto di
za di un singolo valore nutrizionale nell’universo di prodotti
ponderata.
di riferimento.
12 - Pressione promozionale: indica l’incidenza percentuale
7 - Trend % dei valori medi: esprime la variazione percen-
delle vendite in valore promozionate sul totale vendite.
tuale del valore medio rispetto allo stesso periodo dell’anno
13 - Kpi consumer: indicazione delle famiglie italiane (decli-
corrispondente.
nate per fasce di reddito e lifestage) più affini al fenomeno
8 - # Prodotti: numero di prodotti che contengono la carat-
analizzato (in base al peso percentuale che il fenomeno ha
teristica analizzata.
nel basket di spesa complessiva).
9 - % Prodotti e % vendite in valore: esprime la quota per-
14 - Prodotti delistati: rappresentano i prodotti eliminati
centuale delle vendite (o del numero di prodotti) rispetto
dall’assortimento.
Estabilished Family
Post Family
Older Couple
Older Single
Famiglie con figli unicamente
I) Single con età 35-54 anni.
Famiglie con responsabile
Single di età >55 anni
nella fascia 11-17 anni.
II) Famiglie con responsabile
acquisto di età >55 anni e
acquisto di età 35-54 anni e
nessun figlio di età inferiore
nessun figlio di età inferiore
ai 18 anni.
ai 18 anni.
63
Oi 2019 • 1 – Chi siamo
GS1 Italy GS1 Italy è l’associazione senza scopo di lucro che riunisce 35 mila imprese di beni di consumo. Ha l’obiettivo di facilitare il dialogo e la collaborazione tra aziende, associazioni, istituzioni per creare valore, efficienza, innovazione, per dare più slancio alle imprese e più vantaggi al consumatore. GS1 Italy sviluppa e mantiene gli standard più usati al mondo per la comunicazione tra imprese. Siamo conosciuti per il codice a barre, definito dalla BBC come una delle “50 cose che hanno reso globale l’economia”. Gli standard GS1 migliorano l’efficienza, la sicurezza e la visibilità delle supply chain attraverso i canali fisici e digitali in 25 settori. Il network GS1 è presente in 112 paesi, con 1,5 milioni di aziende utenti e 6 miliardi di transazioni ogni giorno: dimensioni che dimostrano come gli standard GS1 abbiano creato un linguaggio comune che supporta sistemi e processi in tutto il mondo. Con l’emergere dell’omnicanalità, insieme alla necessità di favorire esperienze d’acquisto fluide e di avere una gestione unitaria dei diversi canali, cresce l’interesse delle imprese a poter gestire e condividere informazioni di qualità. Per questo il data management è centrale nella strategia operativa di GS1 Italy: per offrire alle imprese le soluzioni e gli strumenti per migliorare l’efficienza, ridurre i costi e aumentare il livello di servizio al consumatore. A partire dall’identificazione univoca, gli standard GS1 aiutano il consumatore a trovare, confrontare e comprare i prodotti più facilmente, sia offline che online. GS1 Italy inoltre propone i processi condivisi ECR che hanno come obiettivo l’efficienza e l’innovazione nella filiera e che nascono dal dialogo e dal confronto tra Industria e Distribuzione. Scopo di ECR è di rendere l’offerta più reattiva rispetto alla domanda dei consumatori e di promuovere la rimozione dei costi non necessari all’interno della filiera.
Contatti GS1 Italy Via P. Paleocapa, 7 20121 Milano (MI) Tel: 02 7772121 @GS1italy - @tendenzeonline gs1it.org - tendenzeonline.info
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Oi 2019 • 1 – Chi siamo
Nielsen Nielsen è un’azienda globale di misurazione e analisi dati che fornisce la più completa e affidabile visione al mondo sui consumatori e sui mercati. Coniughiamo dati proprietari con altre fonti per aiutare i nostri clienti a comprendere ciò che accade oggi, ciò che accadrà domani, e come reagire. Da oltre 90 anni Nielsen fornisce dati e analisi lavorando con metodo scientifico e innovazione, e si impegna a dare sempre nuove risposte alle domande più rilevanti relative ai media, alla pubblicità, alla distribuzione e ai beni di largo consumo. Nielsen, una delle società dell’indice S&P 500, è presente in oltre 100 paesi che coprono più del 90% della popolazione mondiale.
Contatti The Nielsen Company (Italy) S.r.l. Centro Direzionale Milanofiori, Strada 6 - Palazzo A12 20090 Assago (MI) Tel: 02 32118001 @NielsenItaly www.nielsen.com
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Finito di ampare: giugno 2019 Copyright Š GS1 Italy. Tutti i diritti riservati.
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Le etichette dei prodotti raccontano i consumi degli italiani: torna l’Osservatorio Immagino Oggi i consumatori sono alla ricerca di punti di riferimento e i punti vendita e le marche (con le confezioni e le etichette) possono costruire una relazione di valore con loro. “Informare bene” è oggi una delle mission costitutive per le imprese. È per questo che, dalla collaborazione tra GS1 Italy e Nielsen, nasce l’Osservatorio Immagino. L’integrazione tra le caratteristiche registrate da Immagino sulle etichette dei prodotti e i dati Nielsen di venduto, consumo e fruizione dei media, rende possibile un nuovo modo di analizzare i consumi. Gli stakeholder che possono trarre valore da queste informazioni sono innumerevoli. Rispondere con dati oggettivi alle domande “come mangiano gli italiani” e “quali scelte fanno nel momento dell’atto d’acquisto” è sicuramente importante sia per le imprese del largo consumo e per gli operatori del settore che per le istituzioni che lavorano a favore della salute pubblica. I produttori possono rivedere il loro portafoglio prodotti, riformulare le ricette secondo le preferenze dei consumatori, ideare nuovi messaggi. I distributori possono calibrare gli assortimenti cercando il difficile equilibrio fra nicchie emergenti e mainstream, possono costruire azioni di CRM più mirate. L’Osservatorio Immagino offre nuovi insight per soddisfare meglio i bisogni dei consumatori. osservatorioimmagino.it
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