Scintilla n. 90 - giugno 2018

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Proletari di tutti i paesi, unitevi!

Scintilla Giugno 2018

Numero 90

www.piattaformacomunista.com

Il primo giugno, dopo tre mesi di grave crisi politica e istituzionale, dopo numerosi ribaltoni, dopo pressioni e ricatti a colpi di spread e rating e dopo che i protagonisti delle varie manovre parlamentari si erano ripetutamente insultati a vicenda, si è alla fine insediato il nuovo governo, presieduto da un oscuro professore universitario, Giuseppe Conte, mai eletto da nessuno, con al fianco – come vicepresidenti – i due caporioni del nazionalismo e del populismo di destra italiano, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. La politica di questo governo, le cui posizioni chiave sono occupate da personaggi asserviti alla Troika, non sfiora gli interessi dei capitalisti, ma mostra il suo volto feroce verso i “dannati della terra”. Domani toccherà agli operai. Il capitale finanziario internazionale ha dunque imposto, di fatto, la sua dittatura sulle vicende della politica italiana, e dietro i nomi dei ministri del nuovo governo è possibile leggere, in trasparenza, i nomi dei “veri ministri” che monitorano la sua attività e ne regoleranno le sorti: i potenti tecnocrati dell'UE Jean Claude Juncker, Presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, vicepresidente e Commissario europeo per la stabilità finanziaria, Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea per il lavoro, Pierre Moscovici, Commissario europeo per gli affari economici e monetari e, insieme a loro, Mario Draghi, presidente della BCE e Christine Lagarde, presidente del FMI. Abbiamo più volte citato le parole rivolte da Stalin a una delegazione operaia americana, e vogliamo ricordarle ancora una volta: “Diversi governi capitalistici, nonostante l'esistenza di parlamenti “democratici”, sono controllati dalle grandi banche. I parlamenti dichiarano che sono loro a controllare i governi. In realtà, invece, avviene che la composizione dei governi è fissata, in precedenza, dai maggiori consorzi finanziari, i quali controllano anche l'operato dei governi. Chi non sa che in nessuna potenza capitalistica può essere formato un gabinetto contro la volontà dei maggiori magnati della finanza?”. Solo la conquista del potere politico da parte della classe operaia a seguito di una vittoriosa rivoluzione proletaria porrà fine alla situazione in cui viviamo, e l'uscita del nostro paese dall'UE, dall’euro e dalla NATO potrà avvenire non a chiacchiere, ma come conseguenza della rottura della catena imperialista e della sostituzione del sistema capitalista con quello socialista, grazie a uno Stato di tipo nuovo: la dittatura del proletariato. E Lenin diceva che “la dittatura del proletariato è la più alta forma di democrazia”.

teoriaeprassi@yahoo.it

Prezzo: 1 euro


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