PROLETARI DI TUTTI I PAESI, UNITEVI!
Aprile 2014 n. 48
Scintilla ORGANO
DI ESPRESSIONE DI
teoriaeprassi@yahoo.it
Il 1° gennaio 2013 è entrato in vigore il «Patto di bilancio europeo», il Fiscal compact, firmato da 25 dei 27 Stati membri dell'UE (fra cui l'Italia sotto il governo Monti). Secondo le norme di questo trattato, tutti i Paesi firmatari con un debito pubblico superiore al 60% del PIL hanno l'obbligo di far rientrare il loro debito entro quella soglia nel giro di venti anni. Che cosa significa? Significa che l'Italia dovrà ogni anno destinare 50 miliardi di euro a quell'impegno. Ad essi si aggiungono altri 20 miliardi annui per concorrere al cosiddetto Fondo salva-Stati. E’ un giogo insopportabile per i lavoratori italiani, che vedranno - nel prossimo ventennio sempre più colpiti i loro salari, le loro pensioni, i servizi pubblici. E’ l’austerità permanente e la distruzione del futuro delle nuove generazioni. Il Patto prevede inoltre che ogni Stato firmatario inserisca, nel proprio ordinamento statale, l'obbligo del pareggio del bilancio con una norma costituzionale o con una legge ordinaria. La borghesia imperialista italiana ha voluto essere fra i primi della classe e, nel modo più servile e più rassicurante per gli oligarchi della finanza internazionale, ha inserito quell'obbligo nella nostra Carta costituzionale! E’ come se l’art. 1 della Costituzione fosse stato trasformato nel modo seguente: «La sovranità appartiene ai burocrati dell'oligarchia finanziaria aeuropea, che la esercitano nelle forme e secondo i diktat da essi stabiliti». Dopo il suo giro nelle capitali europee Renzi ha dichiarato che il suo governo «rispetterà tutti i vincoli europei». Bisogna delegittimare l’UE con l’astensione di massa alle elezioni, bisogna cacciare via Renzi e tutti i governi borghesi che ci portano alla rovina. La classe operaia a Palazzo Chigi per abolire il Fiscal Compact, uscire dall’UE, dall’euro e dalla NATO!
PIATTAFORMA COMUNISTA
www.piattaformacomunista.com
1 euro
Incitiamo i lavoratori i disoccupati, i giovani a riprendere la lotta contro il governo Renzi e l’UE imperialista
A pagina 5
NESSUN VOTO ALL’UNIONE EUROPEA DELLE BANCHE E DEI PADRONI, RIFIUTIAMO LA POLITICA DI AUSTERITA’ E DI GUERRA!