Un bosco chiamato bellezza

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In un fitto e grande bosco viveva un giovane mago. Il suo nome era Naturino perchÊ amava la natura. Era gentile e generoso con tutti gli abitanti del bosco che aveva chiamato Bellezza. Nel bosco tutti gli animali erano felici, si sentivano protetti dal mago: le farfalle erano libere di volare sui fiori variopinti; i coniglietti e gli scoiattoli saltellavano tra l’erba e i cespugli; gli uccellini rallegravano l’ambiente con i loro canti; i cervi si rincorrevano; i gufi, di sera, cantavano la ninna nanna e i cinghiali si divertivano a ballare sul fango.


Nel bel mezzo del bosco vi era una grotta: era la casa del mago. Nella grotta vi abitava anche il suo amico pipistrello di nome Contrallatutto, perchÊ il suo compito era quello di volare sopra il bosco per controllare se tutto andasse bene. All’interno della grotta il mago, tutti i giorni, studiava molto, cercava tra i libri nuove magie per proteggere il suo amato bosco: guarire un uccellino ferito o un albero secco, parlare con le piante o gli animali.


Un giorno d’estate Naturino, spaventato che il bosco potesse incendiarsi, chiamò Contrallatutto e gli disse:- Fai un giro per il bosco perché da un momento all’altro potrebbe divampare un pericoloso incendio. Avvisa tutti gli animali e dì loro di stare attenti e di tenersi pronti a fuggire . Contrallatutto, di corsa, allargò le sue ali e si alzò in volo. Durante il suo giro, incontrò un simpatico riccio di nome Riccio Ricciolino detto” il viaggiatore,” perché amava tanto viaggiare. Portava sempre con sé una valigia in cui teneva alcuni aculei di riserva, nel caso in cui ne avesse avuto bisogno, ed un pettine per tenerli sempre in ordine. Contrallatutto ritornò dal mago e riferì:- Signor mago, va tutto bene! Possiamo fare sonni tranquilli! Ma Naturino non era per niente tranquillo e così creò, aiutandosi con le sue magie, una casa volante. Era bella, spaziosa e tutta colorata , aveva ai suoi lati due grandi ali che la facevano volare e al centro una lunga scala che serviva per raggiungere l’ingresso. Durante una buia e afosa notte tante lucciole, che stavano allegramente danzando per aria, si scontrarono tra di loro e provocarono senza volerlo un incendio. Riccio Ricciolino, che stava passando di lì, si accorse di quello che stava succedendo e, spaventato, corse subito ad avvisare il mago e Contrallatutto. Signor mago, è scoppiato un incendio! Dobbiamo… salvare gli animali. Su faccia qualcosa, non perdiamo tempo. Al suono di un corno tutti gli abitanti del bosco, terrorizzati dal pericolo dell’incendio, uscirono in fretta dalle loro tane e si radunarono presso una radura e, ad uno ad uno, salirono sulla casa volante.


Alla guida della casa, c’era uno scienziato, un amico del mago che quest’ultimo aveva chiamato perché non sapeva come farla funzionare. Lo scienziato mise in moto le ali della casa che si alzò da terra. Mago Naturino, nel contare gli animaletti, si accorse che mancava uno scoiattolino: il povero animaletto era rimasto a terra perché era arrivato in ritardo. Il mago chiese allo scienziato di fare qualcosa. Allora lo scienziato si levò il mantello e ne porse un lembo allo scoiattolino che , disperato, correva dietro la casa volante. Il piccolo si aggrappò e il mago Naturino lo tirò su. Era così salvo.


Gli animali erano in lacrime per i grossi danni che l’incendio stava provocando nel loro bosco e chiesero a mago Naturino:-Per favore, utilizza una magia per far piovere, così l’acqua spegnerà il fuoco. Il mago rispose: - Non sono sicuro di riuscirci, ci proverò! Con le sue mani fece apparire delle nuvole che si trasformarono in pioggia. E ne cadde così tanta che spense il fuoco.


Finalmente la casa volante con tutti i suoi passeggeri prese il volo planando sul bosco ormai fumante. Ma col peso degli animali le ali si stancarono, allora lo scienziato invitò tutti gli animaletti, a turno, a girare con forza le ali per allontanarsi il piÚ presto possibile. In lontananza videro un parco verdissimo pieno di alberi e di fiori multicolori e decisero di fermarsi lÏ. La casa si adagiò su una radura e scesero tutti in fila. Erano cosÏ stanchi che si addormentarono.


La mattina dopo si svegliarono piÚ tristi che mai perchÊ avevano nostalgia del loro bosco meraviglioso. Il gufo diceva :- Voglio ritornare a casa! Gli uccellini cinguettavano:-PerchÊ è successo tutto questo? Uno scoiattolino non avevano neanche la forza di parlare e a bassa voce si lamentava: -Mi manca tanto il mio albero preferito dove ogni giorno saltellavo felice. Un coniglietto chiese al mago:- Naturino, dobbiamo trovare un posto dove vivere. Tu ci hai sempre aiutato e protetto. Come ci aiuterai adesso? Noi vogliamo ritornare nel nostro bosco!


Il povero mago, con le lacrime agli occhi, rispose:- Carissimi, il bosco ormai si è bruciato ed io non conosco alcuna magia per farlo ritornare come prima. Vi prometto che troverò una soluzione. State tranquilli! Ma gli animaletti continuavano ad essere preoccupati. Improvvisamente sentirono dei rumori che provenivano da sottoterra. Da un buco uscì una talpa:- Ma che cosa avete da lamentarvi? E chi siete voi? Da dove venite? Perché gridate così tanto? Uno scoiattolino rispose:- Il nostro bosco si è bruciato e grazie alla casa volante, inventata dal nostro amico mago, siamo giunti fin qui ed ora non sappiamo cosa fare. Non abbiamo un rifugio dove dormire e mangiare.


La talpa li guardò con dolcezza e disse:- Forse ho qualcosa che faccia al caso vostro. Aspettatemi, arrivo subito! La talpa ritornò sottoterra per poi riapparire con un libro tra le mani. Era un libro molto antico ricoperto di polvere, con i fogli ingialliti e sulla copertina c’era scritto:”Il libro di magia ogni incantesimo utile sia”.


La talpa prese gli occhiali dalla tasca del suo gilet ed incominciò con garbo a sfogliare le pagine del libro. E nel mentre diceva:- Sapete, in questo libro ci sono tutte le magie del mondo. Ne troveremo una anche per voi. Gli animaletti e il mago si avvicinarono a lui con grande curiosità ed emozione. Ad un tratto la talpa si schiarì la gola ed incominciò a leggere: - Mh…allora. Vediamo un po’… ecco, ho trovato la magia per far ritornare il bosco di nuovo vivo! Uh, è semplice. Si rivolse al mago e disse:- Dovete ripetere tutti insieme una filastrocca tenendovi per la zampetta. Non ci vuole la tua magia per risolvere il vostro problema…. solo le parole scritte su questo libro sono la vera magia.


Un piccolo scioiattolo esclamò:- E… se non funziona la magia! Come facciamo a sapere se il nostro bosco è ritornato come prima? Allora il mago li tranquillizzò e disse loro: Adesso ci prepariamo a ritornare a casa. Su su, incominciate a salire!. Vedrete, ci sarà una bella sorpresa!! Pieni di gioia ripartirono e dalla casa mandavano baci alla talpa: - Grazie, signora talpa non la dimenticheremo mai. Venga a trovarci qualche volta! La talpa sorrise e ritornò nella sua tana pensando: - E’ così bello aiutare gli altri! Sono davvero stanca, voglio farmi una bella dormita. Il mago e lo scienziato riportarono gli animaletti a Bellezza dove una sorpresa li aspettava: il bosco era veramente ritornato come prima, anzi più bello di prima.


CosĂŹ formarono un bellissimo cerchio, si diedero la zampetta e ripeterono le parole che aveva letto la talpa: Magia magia fa che il fumo se ne vada via nel nostro bosco vogliam ritornare perchĂŠ uniti vogliam restare . Magia magia portaci via il nostro bosco vogliam curar felici e contenti per poterci abitar.

Gli alunni delle classi terze


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