La festa del comune di terracina (presentazione generale) tr

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ASSOCIAZIONE CULTURALE SEDE LEGALE VIA FORO SEVERIANO, 2 04019 TERRACINA LT

Terracina, 27 Marzo 2014 –

Bozza di progetto presentata al Comune durante il secondo incontro con le Associazioni terracinesi Marzo 2014

LA FESTA DEL COMUNE DI TERRACINA 1. CENNI STORICI Nell'organizzazione dello spazio urbano la città medievale ha ereditato l'impianto romano, segnato dall'attraversamento della Via Appia sia nella parte alta, sia nella zona inferiore. Il centro storico era fittamente urbanizzato, e non solo attorno alla cattedrale di S. Cesareo, di nuovo consacrata nel 1074. Punti di riferimento di questo nuovo assetto le chiese, disposte sui principali assi viari, e la percezione (degli abitanti) di spazi dentro e fuori le mura.1 La Rocca Traversa nei secoli XII e XIII costituì per la comunità un simbolo dell'identità cittadina e comunale, un baluardo difeso accanitamente dai Frangipane per mantenere il proprio dominio sulla città e il suo porto. La posizione di un edificio all'interno delle città è stabilito con la designazione del quartiere di appartenenza. A Terracina il termine usato per indicare i quartieri urbani era regio, mentre i due parametri spaziali-urbanistici di riferimento erano la silice (la via principale, l'Appia, il decumano) e la cinta muraria, rispetto alle quale un quartiere poteva trovarsi supra, subtus, desuper. Quartieri della città alta dentro le mura:

1 Quando parliamo di mura non devono intendersi solo quelle volsco-romane della città alta, ma anche quelle tardo antiche, costruite per difendere la città bassa e rinnovate nel XI e XII secolo.


a. b. c. d. e. f.

Regio SS. Quattuor Coronati Regio Sancti Laurentii (zona chiesa San Giovanni) Regio Palma Regio Domenicalia (zona sud-est di porta maggio) Regio Posterula (quartiere importante, aveva due chiese: Santa Maria e Sant'Agata) Regio Portula (zona sud di porta maggio)

La riorganizzazione in contrade è avvenuta nel XIII e nei primi anni del XIV secolo: DENTRO LE MURA 1) Contrada Borgo Cipollati (Chiesa del Purgatorio) 2) Contrada del Corso (Chiesa di San Giovanni – ex Contrada Silice) 3) Contrada del Foro (Cattedrale) 4) Contrada Traversa (Chiesa di San Francesco) FUORI LE MURA 5) Contrada Albina (Chiesa dell'Annunziata) 6) Contrada San Domenico (Chiesa di San Domenico) 7) Contrada Porta Romana (Chiesa Santa Maria delle Grazie, ex San Gregorio) 8) Contrada delle Arene (Chiesa S. Salvatore, Ist. G. Antonelli) 9) Contrada Borgo Pio (chiesa del SS. Salvatore)2 10) Contrada la Delibera (Chiesa della Delibera)3

2 Non documentata. 3 Antichissima ma non documentata nel periodo medievale.


Il 18 marzo 1207 i terracinesi piegavano i potenti Frangipane e riprendevano il dominio esclusivo di Rocca Traversa, simbolo del potere temporale: è la data simbolo della nascita del Comune di Terracina. Non sappiamo esattamente se la città aveva delle cerimonie o usanze specifiche che coinvolgevano i quartieri come “RIONI”; per celebrare la ricorrenza moderna abbiamo deciso di ispirarci alla suddivisione in contrade del territorio e su probabili cerimonie e feste tipiche medievali ricavate da fonti storiche accertate.4

2. LA CERIMONIA a. Celebrazioni solenni Possiamo immaginare una celebrazione solenne in maschera che coinvolga le massime autorità istituzionali del Comune (Sindaco, Presidente del Consiglio, Assessori, Presidente di Commissioni consiliari ecc.). Si può immaginare una PARATA con sbandieratori, tamburi, trombe, nobili famiglie in costume d'epoca ecc. fino al Castello; discorsi di rito (magari da parte di qualche alto magistrato), issando le insegne comunali che sventoleranno per tutta la durata della festa ecc. b. Premiazioni e riconoscimenti La cerimonia dovrebbe ricordare la conquista di Rocca Traversa e la vittoria di simboli del Comune sulla tirannia ecc. PRIMA IDEA. Consegna delle chiavi simboliche della città ad uno degli eredi di quel glorioso giorno (Pironti, Sanguigni, Carocci ecc.) SECONDA IDEA. Tale ricordo nelle edizioni a seguire potrebbe diventare (perché la consegna delle chiavi d'oro della città deve restare un evento straordinario e non annuale!) un PREMIO all'impegno civile in cui nell'anno solare si è distinto un particolare cittadino (nei campi della cultura, del sociale, della politica, dell'economia ecc.)

3. LA GIOSTRA (MOMENTO LUDICO) La festa è soprattutto dei cittadini quindi non c'è panem senza circenses, quindi conquista di un PALIO. Alcune idee. a. Sfarzosa. 1) Tipica giostra medievale con cavalli e cavalieri. Varie tipologie: gara dell'anello; giostra classica con cavaliere fantoccio ecc.; corsa di cavalli (organizzabile da Ponte del Salvatore Fino a Piazza della Repubblica, un lungo rettilineo, (tra l'altro è una gara molto antica, pubblico a bordi della strada ne parla anche Genesio Cittarelli, Fra vetuste mura ecc.): qui ci sarebbe anche una cerimonia con cavalli e cavalieri (benedizione nella chiesa di contrada dove sarà consercato il Palio conquistato, con festa al seguito -vedi 4 Il numero storico di contrade è mutato nel tempo perché le chiese a cui facevano capo i quartieri sono scomparse, oppure hanno subito uno stravolgimento urbanistico tale da non essere più riconoscibili nel loro nucleo storico. In corsivo segniamo quelle che si sono mantenute con la loro chiesa di riferimento; i quartieri fuori le mura, pur avendo antichissime origini e tradizioni, non hanno tramandato documentazione certa o sufficiente nei periodi XI-XIV.


punto 5-), sfilata per le strade del centro storico alto con percorso finale verso il campo sportivo della stazione al cui interno può tenersi qualsiasi evento di questo tipo (esempio visto: Carpineto Romano); 2) Gara di tiro con l'arco o balestra. (ALTO COSTO cavalli, cavalieri e attrezzatura) b. In economia. Corsa campestre tra le contrade (percorso via San Francesco nuovo, salendo per le scalette, discesa ai cavallucci, salita dell'annunziata in discesa e ripresa delle scalette -circuito molto tosto, ma divertente con continui saliscendi e pubblico posizionato ai bordi della strada; 4. REGIO E TAVERNE (PROMOZIONE SOCIO-CULTURALE-ENOGASTRONOMICA) Borgo Cipollati era uno spazio pubblico regolato dal Comune e riservato all'uso di tutti i cives e per i mercati. Qui nel mese di agosto si tenevano le nundine delle fiere in onore della Madonna dell'Assunta. La chiesa di riferimento era chiamata Chiesa di San Nicola extra portam Madii, oggi Chiesa dell'Orazione e Morte (il Purgatorio). In questo senso è molto importante recuperare antiche tradizioni e fiere medievali da offrire al turista durante il PEIRODO DELLA FESTA che non dovrà essere inferiore a 10 giorni.5 In quei giorni ogni contrada, che, oltre alla chiesa, ha una sua specifica locanda/taverna di riferimento6, organizzerà feste e cene nei nei luoghi deputati allo svago e al divertimento. (Aspetto commerciale rilevante). Ogni sera le taverne delle varie contrade offriranno all'occasionale visitatore tutta una serie di prelibatezze e specialità ecc.

5. LOGISTICA E COMUNICAZIONE Tutto quello su scritto è opinabile e necessita integrazione da parte di tutti con altre idee e suggerimenti. Per la promozione certamente un video da far girare come spot mesi prima e campagna su riviste e giornali. Interessante anche la figura di un giullare che declama versi in rima nelle varie piazze della città in costume d'epoca, o sfilate a cavallo e in maschera attraverso la città (piccoli eventi in costume) per presentare la festa ecc.

5 La durata della festa definisce anche la sua importanza rispetto a tutte le altre; nel tempo, potrebbe diventare la prima festa di riferimento ecc. 6 Il maggior numero di locali commerciali è concentrato nella contrada Corso e Borgo Pio, ma solo chi aderirà all'organizzazione della festa potrà tenere fuori lo stemma della contrada di riferimento – grafica da definire – ed esporre il tipico menù medievale ecc.


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