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COSA MI STA SUCCEDENDO?

IL TUO OBIETTIVO DI CRESCITA PER QUESTO CAPITOLO:

Prenditela comoda e non aspettarti miracoli: sei un adulto emergente. E non attiri più la simpatia riservata ai teen-ager.

Ti ricordi quando ti sembrava terribile diventare adolescente e lasciarti alle spalle l’infanzia? È stato frustrante? Addirittura… traumatico? Beh, la pubertà è solo l’inizio: ci sono altre sfide a ogni tappa del tuo percorso di crescita e non sarà una passeggiata.

SEI PRONTO PER DIVENTARE ADULTO?

L’ingresso all’età adulta è definito per legge e varia in base al Paese dove vivi: di solito è l’età in cui puoi iniziare a votare, puoi comprare alcolici o essere processato come adulto per un reato (carino, no?). Ma la vita spesso è meno rigida di queste definizioni, e così quello di “maggiore età” diventa un concetto scivoloso su cui è facile cadere. E certo non aiuta quando ti dicono di “crescere”! Facciamo una spunta. Puoi: • • Prendere decisioni autonome? Accettare la responsabilità?

•Essere finanziariamente indipendente? Paura, eh? Chiaro che poi quando arriva la chiamata all’età adulta viene voglia di scappare.

DIVENTARE ADULTI: GLI ASPETTI PSICOLOGICI

Prima di farti prendere dal panico, ricordati che non diventerai adulto all’improvviso, nel corso di una notte. Tipo che il giorno prima stai giocando con le macchinine e il giorno dopo controlli il piano di carico di un SUV: no. Secondo lo psicologo Jeffrey Jensen Arnett, attraversiamo un periodo di cosiddetta “adultità emergente”, un momento tumultuoso che si trova da qualche parte dopo i vent’anni in cui non sei proprio indipendente, ma quasi. Difficile dire cosa dovresti fare, e forse non hai i mezzi che hanno gli adulti. Riesci a vedere qualche parallelo con la pubertà? E chi vorrebbe affrontarla una seconda volta?

DA BRUCO A FARFALLA

Il professor Arnett ha identificato cinque caratteristiche della “adultità emergente”:

1. È l’età dell’esplorazione della propria identità. Chi sei? Cosa ti aspetti dalla vita?

“Che cos’è un adulto? Un bambino gonfio di anni”.

SIMONE DE BEAUVOIR

2.

3. È l’età dell’instabilità. Gli anni dopo le superiori sono caratterizzati da frequenti cambi di casa, traslochi in case con studenti, con amici o con il partner. È l’età in cui si è autocentrati. Libertà di scelta su cosa si può fare, senza più i limiti imposti dai genitori, dalla scuola e senza ancora quelli del matrimonio o della carriera.

4. È un’età in cui ci si sente a metà. Si assumono le responsabilità per se stessi ma non ci si sente ancora adulti.

5. È l’età delle possibilità. Una grande ventata di ottimismo che ti fa sentire predestinato a qualcosa di più grande dei tuoi genitori!

Ti ci ritrovi? Sta a te come rapportarti a tutto questo e rendere questo passaggio qualcosa di benefico e non terrificante.

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