MANUALE PER SALVARE I SEMI DELL’ORTO E LA BIODIVERSITÀ
Altri libri pubblicati della collana “Il Filo Verde di Ariannaâ€? Pascal CarrĂŠ, IL LIBRO DEL RISPARMIO ECOLOGICO. Semplici gesti per salvare l’ambiente in cui viviamo& risparmiando denaro (prossima pubblicazione) Teo Gomez, Quico Barranco, COLTIVARE ORTI, BALCONI E GIARDINI ECOLOGICI. Come produrre ortaggi, frutta, erbe, spezie piĂš sani e saporiti Christina Strutt, GUIDA PRATICA ALLA CASA ECOLOGICA. Come riciclare e riutilizzare, pulire in modo naturale e coltivare in maniera biologica in vaso, giardino e orto Jan Martin Bang, ECO-VILLAGGI. Guida pratica alle comunitĂ sostenibili Daniele Garota, IL CONTADINO E IL SUO MONDO. I campi, gli animali, gli attrezzi e la vita di tutti i giorni Nicky Scott, GUIDA PRATICA AL COMPOST. Impara le migliori tecniche di compostaggio dalla A alla Z Andy McKee, Mark Gatter, IL MANUALE DELLE SERRE - POLYTUNNEL. Come costruirle e utilizzarle per ottenere frutta e verdura fresca e naturale in ogni stagione Jeffrey M. Smith, OGM: I RISCHI PER LA SALUTE 3HUFKq QRQ FRPSUDUH H PDQJLDUH FLEL JHQHWLFDPHQWH PRGLĂ€FDWL SterilitĂ , allergie alterazioni genetiche, malattie croniche: quali sono i veri rischi causati dalle biotecnologie e dagli OGM? David Holmgren, PERMACULTURA. Principi e percorsi oltre la sostenibilitĂ Alain Saury, IL MANUALE DELLA VITA NATURALE *XLGD SUDWLFD DOOŇ‹DXWRVXIĂ€FLHQ]D Rob Hopkins, MANUALE PRATICO DELLA TRANSIZIONE. Dalla dipendenza dal petrolio alla forza delle comunitĂ locali Guido Dalla Casa, GUIDA ALLA SOPRAVVIVENZA ,PSDUDUH D HVVHUH DXWRVXIĂ€FLHQWL Liliana Paoletti, SAPONI E DETERSIVI NATURALI. Come farli in casa usando olio, cenere, soda e lisciva. Con ricette “passo passoâ€? per realizzare tanti detergenti Rob Hopkins, Tamzin Pinkerton, CIBO LOCALE - COME PRODURLO NELLA TUA COMUNITĂ€. Manuale pratico per un’alimentazione sana e sostenibile Peter North, MONETA LOCALE. Come introdurla nella tua comunitĂ
Altri libri pubblicati da Arianna Editrice Daniel Estulin, L’ISTITUTO TAVISTOCK. L’organismo occulto che governa le nostre menti Marco Della Luna, FUGA DAL BUCO NERO. (XUR *ROSH 5HFHVVLRQH &RPH HYLWDUH LO FROODVVR ÀQDOH GHOOҋHFRQRPLD (prossima pubblicazione) Alain De Benoist, SULL’ORLO DEL BARATRO. Il fallimento annunciato del sistema denaro Jeffrey Kaye, MOVING MILLIONS MIGRAZIONE GLOBALE. Chi muove le pedine di questo fenomeno inarrestabile? E. William Engdahl, AGRI-BUSINESS. Dal controllo del cibo al controllo del mondo A cura di Stefano Montanari, RIFIUTO: RIDUCO E RICICLO PER VIVERE MEGLIO. Guida alle buone pratiche Marie-Monique Robin, IL MONDO SECONDO MONSANTO. Dalla diossina agli OGM: storia di una multinazionale che vi vuole bene (libro e DVD) Saverio Pipitone, SHOCK SHOPPING. La malattia che ci consuma Daniel Estulin, IL CLUB BILDERBERG - 2ª EDIZIONE AGGIORNATA. La storia segreta dei padroni del mondo /ҋRUJDQL]]D]LRQH RFFXOWD FKH KD WUD L VXRL SURWDJRQLVWL PROWL SHUVRQDJJL GHOOD YLWD SROLWLFD HFRQRPLFD H ÀQDQ]LDULD LWDOLDQD Katherine Albrecht, Liz MacIntyre, SPYCHIPS. Le multinazionali e i governi progettano di sorvegliare ogni nostra mossa. Ecco come.
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Michel e Jude Fanton a cura di Civiltà Contadina
MANUALE PER
SALVARE i SEMI dell’ORTO e la BIODIVERSITÀ Scopri e difendi 117 ortaggi, erbe aromatiche e fiori alimentari
AVVERTENZA Arianna non dispone di notizie o dati diversi da quelli qui pubblicati. Le informazioni scientifiche, sanitarie, psicologiche, dietetiche e alimentari fornite nei nostri libri non comportano alcuna responsabilità da parte dell’editore circa la loro efficacia e sicurezza in caso di utilizzo da parte dei lettori. Ognuno è tenuto a valutare con buon senso e saggezza il percorso psicologico, curativo e nutrizionale più appropriato. Ognuno è tenuto ad assumere tutte le informazioni necessarie, confrontando rischi e benefici delle diverse terapie e regimi dietetici disponibili. Il Gruppo Editoriale Macro mantiene e sviluppa la sua attenzione verso l’ambiente e lo fa con modalità sempre più concrete, coerenti e sostenibili. Stampiamo i nostri libri, dvd, riviste, cataloghi e depliant in Italia su carta riciclata, utilizzando inchiostri ecologici. Acquistando uno dei nostri prodotti contribuirai a sostenere il progetto dell’Associazione Scuola di Ecologia Applicata di Cesena, che ha già messo a dimora migliaia di alberi ed è impegnata nella piantumazione di decine di migliaia di nuovi alberi per favorire la biodiversità e per compensare e ridurre l’impatto ambientale della stampa di questo libro.
Titolo originale: The Seed Savers’ Handbook © Michel and Jude Fanton 1993 Pubblicato da The Seed Savers’ Network, P.O. Box 975, Byron Bay, NSW 2481 Australia info@seedsavers.net coordinamento editoriale Sara Broccoli traduzione revisione Valerio Pignatta editing Claudio Corvino, Valentina Pieri copertina Matteo Venturi stampa Tip. Lineagrafica, Città di Castello (PG) I edizione febbraio 2013 ISBN 978-88-6588-032-6 I libri di Arianna Editrice sono prodotti dal Gruppo Editoriale Macro, che ne cura la distribuzione e la commercializzazione.
© Arianna Editrice redazione Viale Carducci 24, 40125 Bologna, Telefono e fax 051/8554602 redazione@ariannaeditrice.it www.ariannaeditrice.it distribuzione e commercializzazione Gruppo Editoriale Macro Via Giardino 30, 47522 Cesena (FC) commerciale@macroedizioni.it
Questo volume è stampato su carta Vertapure 100% riciclata e prodotta con una ridotta emissione di anidride carbonica. Gli inchiostri utilizzati per stampare questo libro non contengono composti organici volatili, sono esenti da oli minerali e sono con base vegetale, ambientalmente compatibile.
Prefazione all’edizione australiana
S
e non esistessero la rete dei Seed Savers [SalSalvatori di semi; N.d.R.], gli scambi di semi e le banche locali dei semi, noi orticoltori avremmo perso la maggior parte dei semi che ci hanno lasciato i nostri antenati. Molti di noi ricordano il vaso dei semi della nostra nonna e i sacchetti contenenti baccelli di semi messi ad asciugare in cucina. Costituisce pubblico scandalo che questi semi siano stati brevettati la cui coltivazione sia stata ostacolata legalmente da parte di politici o avvocati che non sono realmente interessati alle sementi. È inoltre scandaloso che le grandi multinazionali abbiano acquisito il controllo delle principali piante alimentari brevettandone i semi. In assenza di coltivatori hobbisti, i semi dei nostri alimenti base non potrebbero esistere. Questi semi sono al sicuro solamente nelle mani di persone che li riproducono, li coltivano e ne mangiano i frutti; sono praticamente persi in “collezioni”, in depositi o in ibridi di proprietà delle multinazionali. Jude e Michel Fanton sono vecchi amici che hanno dedicato tempo e lavoro a individuare e scambiare semi tradizionali australiani, ossia semi che possono essere conservati fedeli alla forma originaria in condizioni locali e soprattutto a impollinazione aperta, mantenendo una produzione
vitale anno dopo anno senza costosi pesticidi e pesanti fertilizzanti artificiali. Ora i fertilizzanti ureici o azotati impediscono la formazione di amminoacidi essenziali nei cereali, abbassando di conseguenza il livello di produzione delle proteine tra il 20 e il 60 per cento. Mentre il superfosfato aggiunge cadmio ai suoli e ai raccolti e riduce i livelli essenziali di zinco nel cibo dal 20 al 50 per cento del nostro fabbisogno, i coltivatori tradizionali che conservano varietà antiche producono cibo perfettamente adatto a essere mangiato! Questo libro sarà di immenso aiuto per tutti noi che coltiviamo o vogliamo coltivare buon cibo nei nostri orti o nelle nostre aziende agricole. Possiamo inoltre far crescere bambini più sani con gusti variegati, allevati con cibo fatto in casa al pari di noi più anziani. Ritengo questo libro essenziale per tutti gli orticoltori, agricoltori, cuochi e genitori e confido che esso accelererà il nostro ritorno a una buona alimentazione e a una società sana. I miei più sinceri auguri lo accompagnano. Ciascuno di noi ha bisogno di una “iscrizione a vita” alla rete dei Seed Savers. Buon appetito! Bill Mollison (Istituto di Permacultura)
SECONDA PARTE LA PRATICA
3. Quali semi riprodurre Una varietà di fonti
C
ome ci si potrebbe aspettare, i semi che vengono riprodotti dai seed savers provengono da diverse fonti, spesso sono arrivati in Italia attraverso vie tortuose ed inaspettate. Gioielli di famiglia: si tratta di semi che vengono trasmessi da una generazione alla successiva. Un buon esempio è il fagiolo del Tone. Questi grossi fagioli bianchi di Spagna devono il loro nome ad Antonio Ghilardini, un orticoltore della Valle Seriana che li ha coltivati nel suo orto per quarant’anni. Aveva ottenuto la semente negli anni Sessanta da un coltivatore della Liguria, dove aveva acquistato una seconda casa. Di gusto eccellente, sono stati contorno di molti piatti a base di carne per tutta la famiglia. Le piante, coltivate per anni nella stessa aiuola ombrosa vicino a un garage, sono molto vigorose, superando facilmente i due metri di altezza. È abbastanza facile ricostruire la storia di queste varietà poiché il ricordo della loro origine è ancora presente nella memoria delle famiglie. Se possedete un seme tramandato di generazione in generazione dalla vostra famiglia, siete pregati di mandarne un campione alla banca dei semi dei seed savers e vi sproniamo a continuare a riprodurlo se ne avete la possibilità. Varietà locali: si tratta di varietà che vengono coltivate in una regione a memoria delle popolazioni locali. Spesso è molto difficile trovare chi per primo le ha introdotte in quell’area. Il fagiolo della Valsassina è un tipo di fagiolo di Spagna (Phaseolus coccineus) che si ritrova in tutta l’omonima valle piemontese. A seconda dei luoghi è chiamato con nomi diversi: fagiolo di montagna, fagiolo di Barzio, fagiolo della Val Marrone, che sono tutte località della Valsassina. Esistono altre varie-
tà simili in altre parti del mondo, ma la cosa notevole è che in quasi tutti gli orti degli anziani della zona vengono coltivati questi fagioli. Hanno una ampia variabilità: se ne trovano di completamente neri, a volte sono violetti screziati di marrone o nero, oppure marroni. Le zucche Trombetta di Albenga sono zucche lunghe tipiche dell’omonima località ligure. Appartengono alla specie Cucurbita moschata, ma nonostante questo possono essere consumate giovani come le zucchine. Pur trovando impiego simile, sono molto apprezzate per il sapore delicato diverso da quello della zucchina. I semi non si trovano nei consorzi agrari. Tutti coloro che le coltivano sanno che, se non riproducono i semi dello zucchino migliore, dovranno poi fare affidamento su un amico per procurarsi nuovi semi. Le Trombette d’Albenga non sono uniformi come i vegetali che si comprano nei negozi, eppure nessuno, facendo la spesa a una bancarella di verdure, si preoccupa se non sono uniformi. Ciascun agricoltore coltiva varietà leggermente diverse. I frutti maturi presentano una buccia arancione chiaro e forma irregolare: arrotolata come un trombone, a collo di cigno, a serpente, più o meno tozza. Questa mancanza di uniformità potrebbe senza dubbio essere un problema se il prodotto venisse venduto dietro contratto in una catena di supermercati. Come potrebbero stare disposti ordinatamente in un contenitore, come gli ibridi, tutti uguali l’uno all’altro? Varietà non più reperibili in commercio: queste varietà sono state abbandonate dalle ditte produttrici di sementi, ma vengono mantenute in vita dai coltivatori a livello familiare. Un esempio è un piccolo melone rampicante noto come Precoce di Sottotetti, che dà un buon raccolto in località montane dove gli altri meloni non
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crescono e ha un profumo molto marcato. Questa varietà è stata riprodotta per anni dall’omonima ditta sementiera. Quando l’azienda smise di riprodurla, alcuni semi furono raccolti da Alberto Olivucci che li riprodusse e li distribuì a vari appassionati in giro per l’Italia. Oggi è un ortaggio comune negli orti dei seed savers. Varietà giunte in Italia con flussi migratori più recenti: queste cultivar appartengono al patrimonio culturale e culinario degli immigrati. I boliviani, assieme alle loro ricette piccanti hanno introdotto il loro peperone rocoto, i senegalesi la loro okra verde, i cinesi il fagiolo metro. I negozi etnici sono molto comuni nelle periferie delle principali città italiane. Lì si possono trovare interessanti confezioni di semi e materiale da propagare come tuberi, bulbi e margotte. Varietà storiche: si tratta di semi di importanza storica. Il pomodoro Re Umberto è una piccola varietà di pomodoro da salsa di forma ovale selezionata alla fine dell’Ottocento e popolarissimo fino agli anni Quaranta. Venne eliminato dall’elenco delle varietà ammesse alla vendita dell’Ente nazionale delle sementi elette (ENSE) nel 2002. Nessuna ditta lo riproduceva ormai da anni. Fortunatamente questa varietà era ancora conservata presso i seed savers americani, e quindi è stato possibile riportarla in Italia. Un altro esempio riguarda il mais spinato di Gandino, una antica varietà originaria della provincia di Bergamo. Fu proprio Gandino il luogo dove il granturco fu seminato per la prima volta in Lombardia, per la precisione nella località Clusven, alle pendici del monte Corno. Il fatto avvenne nel 1632. Quel mais vitreo con i chicchi di forma appuntita è stato coltivato dagli abitanti del luogo che ne traevano il loro alimento base, la polenta. Nonostante l’abbandono dell’agricoltura dopo gli anni Cinquanta, questo granturco antico è sopravvissuto nei campi dei contadini del paese fino a quando la Pro Loco ha deciso di valorizzarlo. Varietà come questa dovrebbero essere preservate, con le altre un tempo coltivate localmente, come una pubblica risorsa e uno strumento educativo.
Trasloco di piante Alcune varietà che sembrano provenire da un’area o da una famiglia spesso arrivano da una diversa regione. I coltivatori si spostano con i propri semi. È tipico il caso degli immigrati meridionali che hanno portato nelle località industriali i semi della propria tradizione culinaria durante gli anni Sessanta e li hanno conservati fino ai giorni nostri. Il pomodoro Roma è stato trovato presso una famiglia di origine calabrese che si trasferì in Brianza negli anni Cinquanta. Un socio di Civiltà Contadina [Associazione italiana per la salvaguardia della biodiversità; N.d.R.] rinvenne per caso questa varietà e, ottenuti i semi, li piantò ottenendo un buon raccolto. Dopo avere presentato i frutti ad altri membri dell’associazione, l’ortaggio sconosciuto fu riconosciuto come una sottovarietà del pomodoro Roma. La coltivazione di questi pomodori è ancora molto diffusa nella Calabria, dove vengono conservati schiacciando il pomodoro intero in un vasetto di vetro con il basilico e una testa d’aglio e facendo bollire in acqua per cinquanta minuti. Nei negozi locali sono scambiati e venduti molti semi e altri materiali da propagazione. Per esempio, abbiamo individuato ottime zucche di Chioggia nei negozi d’angolo di Milano. I semi traslocano quando i coltivatori viaggiano. Alcune ottime varietà da orto sono arrivate in Italia durante la seconda guerra mondiale. La melanzana rossa di Rotonda, una piccola melanzana rossa coltivata nell’omonima località della Basilicata, è giunta in Italia negli anni Trenta del Novecento dall’Etiopia a seguito di alcuni soldati di ritorno dalle guerre coloniali.
Le piante si adattano Quando una popolazione di piante è introdotta in una nuova località e qui riprodotta per un certo numero di generazioni, vi sono cambiamenti nel corredo ge-
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Quali semi riprodurre netico e nell’aspetto. Singole piante possono perfino iniziare ad apparire diverse. Nel caso dei fagioli, il tasso di semi scuri può aumentare; più lattughe possono essere in grado di resistere a temperature più elevate rispetto a prima; una parte di okra potrebbe mostrarsi in grado di resistere al freddo autunnale e dare pure frutto; ogni anno un numero crescente di pomodori può produrre in quantità maggiore e presentarne una minore di danni da nematodi nelle proprie radici. Come risultato della selezione naturale, quelle varietà che sono meglio adattate alle nuove condizioni ambientali prevarranno sempre più, di generazione in generazione, fino a che, dopo un certo numero di anni, si raggiunge l’equilibrio. Nelle specie soggette a impollinazione incrociata, come carote o spinaci, i semi si sviluppano dopo che è avvenuto il normale incrocio tra i pollini di due esemplari; ciascuna nuova pianta rappresenta una nuova combinazione genetica. Tuttavia, varieranno solo entro certi limiti. Una volta stabilizzate, le caratteristiche generali della varietà resteranno costanti, fino a quando le condizioni di crescita rimarranno invariate. Quando i coltivatori biologici iniziano a produrre e a salvaguardare i semi di una certa linea genetica nei propri orti familiari, selezionano i semi delle piante che non mostrano danni da insetti e che resistono alle malattie. Così facendo, favoriscono lentamente, ma con certezza, lo sviluppo di varietà adatte a orti e a fattorie coltivati con metodi biologici. Allo stesso modo, nelle aree soggette a gelate, solo le piante che riescono a produrre, prima dei geli autunnali, semi germinabili sopravvivranno per la selezione. Dopo pa-
recchie generazioni, ciò darà una varietà che produce prima e presenta una marcata tolleranza al freddo. Generalmente, quando introducete una nuova varietà nel vostro orto, ciascun individuo che mostra una naturale facilità di crescita dovrebbe essere selezionato. In tal modo, una nuova serie di caratteristiche si svilupperà ed entrerà a far parte del corredo genetico della pianta negli anni a venire. Dopo un decennio di osservazioni e selezioni, avrete una vostra linea di semi da distribuire, adatta al vostro territorio.
Solo mettere in relazione… «Il cibo migliore e più sano è preparato essenzialmente con ingredienti prodotti vicino a te, se possibile nel tuo stesso suolo, raccolti e goduti nella stagione giusta. Le piante alimentari, coltivate con metodo biologico, che si sono adattate al proprio orto dopo generazioni di propagazione dai loro stessi semi, daranno una resa notevolmente migliore nella vostra cucina degli ibridi arrivati nella vostra regione da lontano e probabilmente contaminati da coltivazioni con metodi chimici e soggetti a trasporto e stoccaggio. Coltivare bene dà buone piante e le buone piante forniscono cibo sano. Qualsiasi cuoco che medita coglierà la connessione vitale tra suolo, semi, piante e noi stessi. È la forza del bioregionalismo e della cucina regionale». Michael Boddy, 1992
Indice Prefazione all’edizione australiana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .5 Ringraziamenti all’edizione australiana. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 Introduzione all’edizione originale . .7 PRIMA PARTE - La teoria 1. La rete dei Seed Savers . . . . . . . . . 11 Perché unirsi? . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 Per cominciare . . . . . . . . . . . . . . . . . 11 I seed savers al lavoro . . . . . . . . . . . . .12 2. Introduzione alla biodiversità . . . 15 Il luogo di origine dei semi . . . . . . . 15 Vita in un freezer . . . . . . . . . . . . . . .16 La non-rivoluzione verde . . . . . . . . . 17 Chi è dalla parte degli ibridi? . . . . . .19 Geni d’autore. . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 SECONDA PARTE - La pratica 3. Quali semi riprodurre. . . . . . . . . .25 Una varietà di fonti . . . . . . . . . . . . . .25 Trasloco di piante . . . . . . . . . . . . . . 26 Le piante si adattano. . . . . . . . . . . . 26 Solo mettere in relazione… . . . . . . 27 4. Purezza e riproduzione . . . . . . . Impollinazione . . . . . . . . . . . . . . . . Mantenerle pure . . . . . . . . . . . . . . . Che cosa fare? Ecco cinque tecniche. . . . . . . . . . . Annuali, biennali, perenni . . . . . . .
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5. Selezione e raccolta . . . . . . . . . . . .32 Criteri per la selezione . . . . . . . . . . .32 Quanti selezionarne . . . . . . . . . . . . . 33 Quando raccogliere. . . . . . . . . . . . . .34 6. Dopo la raccolta dei semi. . . . . . . 35 Pulitura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 L’essiccazione . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 Malattie . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 Conservazione. . . . . . . . . . . . . . . . . .37 I test di germinazione . . . . . . . . . . 39 7. Piantare e pianificare . . . . . . . . . .41 Cominciare a seminare . . . . . . . . . .41 Regole del pollice verde per piantare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 Progettare un orto. . . . . . . . . . . . . . .43 Permacultura. . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Principi di permacultura pratica . . 44 8. Una famiglia speciale: le Cucurbitacee . . . . . . . . . . . . . . . . Caratteristiche . . . . . . . . . . . . . . . . . Zucche e zucchine . . . . . . . . . . . . . Impollinazione manuale . . . . . . . . Piantare i semi . . . . . . . . . . . . . . . .
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TERZA PARTE - Le piante Valutazione della semplicità. . . . . . . 55 Le piante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .57 Acetosa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .57 Aglio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .58 Alchechengio giallo . . . . . . . . . . . . 59
Amaranto. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 Aneto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Arachide . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 Asparago . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 Atreplice. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 Barbabietola. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 Basella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 Basilico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68 Benincasa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69 Bietola da coste . . . . . . . . . . . . . . . . 70 Borragine. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71 Broccolo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Calendula. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .73 Carciofo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 Cardo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 Carota. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .77 Cavolfiore. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78 Cavolo cappuccio. . . . . . . . . . . . . . . 79 Cavolo cinese. . . . . . . . . . . . . . . . . . .81 Cavolo di Bruxelles . . . . . . . . . . . . . 82 Cavolo laciniato . . . . . . . . . . . . . . . . .83 Cavolo rapa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 Cavolo riccio . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84 Cerfoglio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .85 Cetriolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 Cicoria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 Cipolla . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89 Cipolla d’Egitto . . . . . . . . . . . . . . . . 90 Cipollotto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .91 Cocomero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .91 Coriandolo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 Crescione d’acqua . . . . . . . . . . . . . . 93 Dragoncello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94
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Indice Erba aglina. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94 Erba cipollina . . . . . . . . . . . . . . . . . 95 Fagiolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 Fagiolo dall’occhio. . . . . . . . . . . . . . 98 Fagiolo di Spagna . . . . . . . . . . . . . . 99 Fagiolo Giacinto . . . . . . . . . . . . . . 100 Fagiolo Lima . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101 Fagiolo Metro . . . . . . . . . . . . . . . . 102 Fava . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .103 Finocchio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104 Girasole . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .105 Ibika . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 106 Indivia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .107 Lagenaria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108 Lattuga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109 Lattuga cinese . . . . . . . . . . . . . . . . . 112 Luffa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 112 Maggiorana e origano. . . . . . . . . . . 113 Mais . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 113 Melanzana . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118 Melone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120 Melone orientale . . . . . . . . . . . . . . .122 Menta. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 Milione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123 Mitsuba . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .124 Mizuna. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125 Nasturzio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 Okra . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 Papavero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .128 Pastinaca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .128 Patata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Patata dolce . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132 Peperone . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133 Pimpinella . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135 Pisello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .136 Pomodoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137 Porro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140 Prezzemolo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141
Rabarbaro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .142 Rapa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .142 Ravanello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .144 Rosmarino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145 Rucola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 146 Salvia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .147 Scalogno . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .148 Scorzobianca . . . . . . . . . . . . . . . . 149 Sedano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .150 Sedano-rapa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . 151 Senape . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152 Senape cinese . . . . . . . . . . . . . . . . . 153 Shungiku . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154 Soia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154 Spinacio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155 Tagete. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .156 Tarassaco . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 157 Tetragonia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 158 Timo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 158 Topinambur. . . . . . . . . . . . . . . . . . .159 Valerianella . . . . . . . . . . . . . . . . . . .159 Viola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 160 Zucca amara . . . . . . . . . . . . . . . . . . 161 Zucca massima . . . . . . . . . . . . . . . 162 Zucca moscata. . . . . . . . . . . . . . . . 164 Zucca siamese. . . . . . . . . . . . . . . . 166 Zucca spinosa . . . . . . . . . . . . . . . . 166 Zucchino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168 Sezione orticole tropicali . . . . . . . .170 Achira . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .170 Arracacha. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .170 Castagna d’acqua . . . . . . . . . . . . . .172 Citronella. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173 Curcuma . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173 Fagiolo alato. . . . . . . . . . . . . . . . . . .174 Fagiolo Guada . . . . . . . . . . . . . . . . .174 Igname . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175
Jicama . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .176 Karkadè . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 177 Manioca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .178 Oca . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .178 Spinacio d’acqua . . . . . . . . . . . . . . .179 Taro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 180 Zenzero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 181 APPENDICI Appendice A Tabella di impollinazione e conservazione semi . . . . . . . . . . . 185 Appendice B Elenco di specie per famiglia . . . . 189 Appendice C Elenco dei sinonimi . . . . . . . . . . . 192 Glossario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 194 Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . .197
I fondatori della rete australiana Seed Savers, Michel e Jude Fanton ci mostrano come chiunque possa proteggere il patrimonio alimentare mondiale attraverso la raccolta e salvaguardia dei semi del suo orto e giardino.
Come decidere quali semi mantenere? Quali criteri adottare per la loro selezione e raccolta? Cosa fare per conservarli correttamente? Come ripiantarli nel giusto periodo? Jude e Michel Fanton, rispondono a tutte queste domande dopo aver dedicato tutta la loro vita alla salvaguardia, localizzazione e scambio di semi antichi: quelli che possono essere conservati fedeli all’originale in condizioni locali e, soprattutto, quei semi a impollinatura aperta che mantengono la vitalità di produzione, anno dopo anno, senza l’utilizzo di pesanti fertilizzanti artificiali. Gli autori, esperti Seed Savers, ci descrivono come raccogliere in maniera corretta i semi, quali cicli di crescita, propagazione e coltivazione seguire, la cucina tradizionale e gli usi medicinali di oltre un centinaio di verdure, erbe aromatiche e fiori commestibili.
Quest’opera ci insegna a ritornare alla pura e semplice capacità, oggi ormai perduta, di raccogliere i semi dalle stesse piante che seminiamo nell’orto o nel giardino, ricominciando da dove si erano fermati i nostri genitori o nonni che selezionavano e conservavano le semenze delle piante alimentari di anno in anno. In mancanza di coltivatori appassionati e in mano solo delle multinazionali, i semi dei nostri principali alimenti non potrebbero esistere: sono sicuri solo nelle mani di persone che li salvano, li coltivano e ne mangiano i frutti.
“Salvare i semi è un’azione importante come imparare a leggere e scrivere. Recuperare semi antichi, seminarli, riprodurli e condividerli con altri agricoltori rappresenta un grande gesto educativo”.
Un manuale utilissimo per tutti noi che coltiviamo buon cibo nei nostri orti o nelle nostre aziende agricole. Un’opera essenziale per tutti gli orticoltori, agricoltori, cuochi e genitori che desiderano una vita sana con un’alimentazione naturale, per far crescere i propri bambini con gusti variegati e un cibo genuino.
www.ariannaeditrice.it ARIANNA EDITRICE è un marchio del
GRUPPO EDITORIALE MACRO 1987-2012: 25 anni
€ 10,80