Terra Nuova - giugno 2010 - n.251 - ANTEPRIMA

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IL MENSILE PER L’ECOLOGIA DELLA MENTE E LA DECRESCITA FELICE · DAL 1977

Pitture naturali Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv in L.27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze 1 – Contiene I.R.

SPECIALE

Sull’Everest come in città

L’Etna a piedi

Sorbetti e ghiaccioli

Lozioni a confronto

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I falsi miti dell’agricoltura industriale

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La prevenzione a tavola

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ITE QUELLA LA PR

Gli effetti delle bevande gassate sulla nostra salute. E le alternative naturali.

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Pancia P ancia gonfia? Cambia stile!

Case popolari in bioedilizia

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La civiltà dell’empatia

Attenzione ai tr trattamenti attamenti

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Occhio all’etichetta

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Matrimonio equo

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GENITORI E BAMBINI

Pidocchi: attenzione ai trattamenti RIMEDI NATURALI

Le virtĂš del fucus

ECOLOGIA PERINATALE

Ossitocina sintetica: una rivoluzione culturale? INCHIESTA

Malati d’igiene?

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Questo numero è stato chiuso il 5 maggio 2010 Direttore responsabile: Mimmo Tringale Vicedirettore: Cristina Michieli Redazione (055 3215729 int. 4) Mimmo Tringale redazione@aamterranuova.it kype: mimmo.tringale Cristina Michieli cristina@aamterranuova.it Nicholas Bawtree nicholas@aamterranuova.it kype: nicholas.bawtree Hanno collaborato alla redazione di questo numero: Enrico Accorsi, Ferdinando Alaimo, Nicholas Bawtree, Francesco Beldì, Pasquale Boscarello, Claudia Benatti, Gabriele Bindi, Ludovica Govean, Carmelo Giuffrida, Federica Del Guerra, Masanobu Fukuoka, Giuliana Lomazzi, Diletta Lombardo, Teodoro Margarita, Alessandro Michelucci, Elena Moro, Elisa Nicoli, Silvia Moro, Dina Pasqualetti, Claudio Pedron, Maria Petrelli Campagnano, Maria Ferdinanda Piva, Silvia Ricci, Luisa Valeria Sapia, Alice Savorelli, Nadia Tadioli, Troglodita Tribe, Fabrizio Zago. Pubblicità Francesca Messinese (055 3215729 int. 3) distribuzione@aamterranuova.it Maria Pia Tinaglia (347 3648161) promozione@aamterranuova.it kype: mariapia.tinaglia Sergio Tonon (055 3215729) pr@aamterranuova.it kype: sergio.aam Piccoli annunci (055 3215729) Federica Del Guerra - annunci@aamterranuova.it Mercati e fiere (055 3215729) Marcello Panchetti - fiere@aamterranuova.it Ufficio stampa Maria Patrelli Campagnano (366 4437458) ufficiostampa@aamterranuova.it Ordini rivista e libri Silvia Farina (055 3215729) ufficiodistribuzione@aamterranuova.it Francesca Messinese (055 3215729 int. 3) distribuzione@aamterranuova.it Abbonamenti (tel 055 3215729 int. 1) Valentina Claudi - abbonamenti@aamterranuova.it Amministrazione (tel 055 3215729 int. 5) Cristina Michieli - cristina@aamterranuova.it Massimo Bragagni amministrazione@aamterranuova.it Olga Bossa ufficioamministrazione@aamterranuova.it Stampa: Lineagrafica, Città di Castello (Pg) Grafica e impaginazione: Andrea Calvetti

attualità 4 Ogm: le prime semine

BIONEWS a cura di Gabriele Bindi

(illegali) in Italia

ecologia del corpo e della mente 8 Sull’Everest come in città: dal nostro inquinamento INCHIESTA

non si scappa

6 Creme solari

DALLA PARTE DEI CONSUMATORI CONSIGLI PER I NON ACQUISTI:

Alexis Myriel

Silvia Ricci OPINIONI DI UN VEGAN:

Una festa senza sofferenza Troglodita Tribe DALLA PARTE DEI BAMBINI:

La giornata dei perché Diletta Lombardo

20 Liberi dalla civiltà NUOVI PARADIGMI

alimentazione 12 Tumori: la prevenzione è a tavola ALIMENTAZIONE E SALUTE

Claudia Benatti

24 SPECIALE

pitture naturali

Giuliana Lomazzi

Pitture naturali: le pareti (e i polmoni) ringraziano Gabriele Bindi

16 Crudo e vitale: menu d’inizio estate CUCINA NATURALE

Alice Savorelli

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Sorbetti e ghiaccioli: fresco piacere del palato Pasquale Boscarello

30 Idell’agricoltura falsi miti industriale AGRICOLTURA NATURALE

Masanobu Fukuoka

36 Nasce la rete nazionale del cohousing COHOUSING

Ludovica Govean e Dina Pasqualetti

38 L’Etna a piedi: fascino primordiale ECOTURISMO

Maria Ferdinanda Piva foto di Carmelo Giuffrida

La carta utilizzata per questo numero è riciclata al 100%, prodotta senza uso di cloro dalle Cartiere Cariolaro e certificata dal marchio Der Blaue Engel (Angelo Azzurro) rilasciato dal Ministero federale tedesco dell’ambiente per i prodotti cartacei realizzati con fibre provenienti al 100% da carta straccia, di cui almeno il 65% proveniente dalla raccolta differenziata.

morning Abruzzo! 44 Good Maria Petrelli Campagnano


l’almanacco di terra nuova

L’acqua non si vende

Il fine settimana del 24 e 25 aprile è ini฀

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NELL’ORTO A GIUGNO

Pitture Pi P itture n it ittu naturali natu atu tur urali SPECIALE

Giugno ha tesori in pugno Enrico Accorsi e Francesco BeldĂŹ

ECO FARE

Oleolito Elisa Nicoli

Riprodurre il seme in isolamento

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Sull’Everest come in cittĂ

L’Etna a piedi

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Lozioni a confronto ฀

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I falsi miti dell’agricoltura industriale

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La prevenzione a tavola

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QUEL

Gli G li effetti effetti d delle elle b bevande evande g gassate assate sulla nostra nostra a ssalute. alute. sulla le a lternative n aturali. E le alternative naturali.

Copertina: foto di Gino Santa Maria – istockphoto.com

altromondo 46 Birmania: gulag a cielo aperto 54 Le nozze dei fiori POPOLI NATIVI

Alessandro Michelucci

ANDAR PER CAMPI E BOSCHI Ferdinando Alaimo

55 Lozioni antizanzara: come scegliere

PRODOTTI A CONFRONTO

Nadia Tadioli

58 Non aprite quella lattina INCHIESTA

Claudia Benatti

92 Ecco perchĂŠ senza immigrati SEGNALIBRO a cura di Federica Del Guerra

saremmo perduti libri di 94 ITerra Nuova Edizioni

commenti 96 LA PENNA AI LETTORI DI VISTA 100 SPUNTI Svegliarsi in tempo Teodoro Margarita

63 Elicriso: il piccolo Sole RIMEDI NATURALI

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Sorbetti e ghiaccioli ฀

A L L ’ I N T E R N O

Elena Moro RETE SEMI RURALI

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Torta allo yogurt e albicocche

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AVANZI PREZIOSI

q u e s t o

Sono piĂš sane, durature e traspiranti. Ma come distinguerle dai prodotti finto-ecologici?

ziata in tutta Italia la raccolta firme per i referendum a sostegno della ripubblicizzazione dell’acqua. L’obiettivo è arrivare entro la prima settimana di luglio a 750 mila firme. I risultati sono piĂš che soddisfacenti: al momento di andare in stampa con questo numero sono state raccolte piĂš di 250 mila firme, ma è necessario l’impegno e il sostegno di tutti perchĂŠ l’acqua torni ad essere un bene di tutti. I tre quesiti proposti con il referendum richiedono l’abrogazione della legge approvata dall’attuale governo nel novembre 2009 e delle norme varate da altri governi in passato che hanno aperto le porte della gestione dell’acqua ai privati, trasformando questa preziosa risorsa da bene comune a una merce, finalizzando di conseguenza la sua gestione alla produzione di profitti. Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderĂ , per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000. Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economicaâ€?, servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione. In questo modo verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, giĂ consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunitĂ locali. Per partecipare alle numerose iniziative a favore dell’acqua come bene pubblico e conoscere dove poter firmare si può visitare il sito www.acquabenecomune.org (tel 06 6832638).

Silvia Moro

67 Pagine Verdi NATURALE 68 SALUTE Un’educazione

a misura di bambino Luisa Valeria Sapia NATURALE 74 ALIMENTAZIONE Bulgur: il gusto e la forza

del grano germogliato Giuliana Lomazzi

n. 251 (49) giugno 2010 Editrice Aam Terra Nuova via Ponte di Mezzo 1 – 50127 Firenze tel 055 3215729 – fax 055 3215793 info@aamterranuova.it www.terranuovaedizioni.it


bionews Ogm: le prime semine (illegali) in Italia Il mais transgenico è stato seminato: lo ha annunciato Giorgio Fidenato, leader di «Agricoltori federati», mettendo online sul sito dell’associazione il video della semina che sarebbe avvenuta il 25 aprile su un terreno a Pordenone. L’atto è illegale, poiché l’iter autorizzativo del Ministero delle politiche agricole (che una sentenza del Consiglio di Stato aveva imposto di concludere) si era chiuso con un no. Sul gesto, provocatorio quanto irresponsabile, stanno indagando i carabinieri e lo stesso prefetto si è detto intenzionato ad andare fino in fondo. Fidenato non ha voluto dire dove si trova il terreno incriminato; in questo modo sarà anche impossibile per gli agricoltori vicini sapere che le loro coltivazioni sono a rischio di contaminazione. La provocazione aveva probabilmente come obiettivo quello di far saltare i nervi al fronte anti-ogm e qualche ora dopo la diffusione del video sul web, alcuni manifestanti hanno fatto irruzione nella sede dell’associazione e Fidenato ha annunciato azioni legali.

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«Ciò che è avvenuto a Pordenone è grave» ha detto Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione agricoltura alla Camera. «Il prefetto dovrà raccontare al Ministero degli interni perché si è consentita una simile violazione di un decreto firmato da tre ministri». Critiche anche nei confronti del nuovo ministro delle politiche agricole, Giancarlo Galan, dopo che aveva annunciato di «non essere contrario agli ogm per quanto riguarda la ricerca». Ad accusare di simulazione Fidenato è Simona Capogna, vicepresidente di Verdi Ambiente e Società: «A mio parere Fidenato ha fatto finta di seminare mais Mon810; lo ha fatto per ribaltare i rapporti di forza nel Paese e per essere riconosciuto come interlocutore dalle istituzioni». Tutto questo a un mese dalla pubblicazione annunciata di un articolo russo che attesta come i criceti alimentati con soia ogm divengano sterili già dalla terza generazione e muoiano in percentuale più elevata.

Quanto inquina un litro di latte?

Patate etiche made in Sicilia

Secondo un nuovo rapporto della Fao, il settore lattiero-caseario incide per circa il 4% sul totale di tutte le emissioni di gas serra causate dall’uomo. 1 kg di latte equivarrebbe a 2,4 kg di anidride carbonica. Più pesante il bilancio per il metano (52%) e i nitrati, con una differenza tra paesi sviluppati (27%) e paesi in via di sviluppo (38%). La percentuale include tutti i tipi di allevamento, dalle mandrie nomadi fino agli allevamenti intensivi e prende in esame l’intera catena alimentare: produzione e trasporto dei fattori produttivi, trasformazione e confezionamento, trasporto del prodotto finito e anche le emissioni causate dagli animali. ! Fonte: Fao

È partita la campagna «io non assumo in nero» in provincia di Siracusa. A Cassibile si coltivano patate con un grosso sfruttamento di manodopera di extracomunitari senza diritti e costretti a vivere in condizioni di schiavismo come a Rosarno. «Uguale lavoro, uguale salario», tuona la Rete Antirazzista. Per difendere i diritti dei migranti stagionali è stata attivata una campagna nazionale che si rivolge principalmente a gruppi d’acquisto e reti solidali. Verranno fornite patate novelle esenti da schiavismo, con alcuni recapiti di aziende che garantiscono l’assunzione in regola. ! Per informazioni: tel 338 8092387 www.siqillyah.it

Terra Nuova · giugno 2010

Vino meno annacquato Vino di qualità senza pesticidi né prodotti fitosanitari, con un miglior trattamento dei rifiuti e diminuzione del consumo di acqua in cantina. Sono gli obiettivi del progetto europeo «Winenvironment» coordinato dall’Istituto francese della vite e del vino a cui partecipano 15 viticoltori europei e il cui partner italiano è la Provincia di Modena. I tre obiettivi del progetto sono: la riduzione del 20% dei pesticidi utilizzati in viticoltura, un aumento del 10% del trattamento e riciclaggio dei rifiuti e una riduzione del 30% dei consumi idrici in cantina. La produ-


bionews zione di uve è infatti una delle colture a maggiore impatto ambientale: servono, per esempio, cinque litri di acqua per un solo litro di vino. Grazie al progetto, a livello europeo, con una produzione totale intorno ai 180 milioni di ettolitri si stima un possibile risparmio idrico superiore ai 250 milioni di ettolitri.

Latticini clandestini Gli uomini sono fermati alle frontiere, le merci no. 3 litri di latte su 4 provengono dall’estero ma l’etichetta non lo dice. La maggior parte dei cartoni a lunga conservazione in Italia sono stranieri, mentre la metà delle mozzarelle in vendita sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall’estero, ma nessuno lo sa perché non è obbligatorio indicarlo in etichetta. La Coldiretti stima che dalle frontiere italiane in un solo anno sono passati ben 1,3 miliardi di litri di latte sterile, 86 milioni di chili di cagliate e 130 milioni di chili di polvere di latte di cui circa 15 milio-

19.000 Negli ultimi dieci anni è quasi raddoppiato il numero degli agriturismi, che continua ad alimentare il motore del turismo enogastronomico, componente sempre più importante dell’offerta turistica Made in Italy. La presenza più diffusa di aziende agrituristiche si registra in Toscana (oltre 4000) e in Alto Adige (oltre 3000). Secondo i dati forniti dall’ISTAT, nel 2008, il numero delle aziende è cresciuto del 4,3% rispetto all’anno precedente sfiorando quota 19 mila. Il fatturato è stimato in circa 1,1 miliardi di euro e anche la domanda soffre della cri-

ni di chili di caseina utilizzati in latticini e formaggi all’insaputa dei consumatori.

Agricoltura familiare Una petizione di legge per sostenere un’agricoltura di piccola scala, dimensionata sul lavoro contadino e sull’economia familiare, orientata all’autoconsumo e alla vendita diretta. Si tratta di una campagna sottoscritta da molte as-

si in misura minore rispetto al resto del turismo. Nel 2009 sono stati stimati 12,2 milioni di presenze, di cui il 23% stranieri. Dal momento che le prospettive dell’agricoltura italiana sono molto incerte, si prevede che il ricorso all’agriturismo sia destinato ad aumentare come fonte integrativa di reddito per chi fa agricoltura.

sociazioni di settore tra cui Aiab, Civiltà Contadina e Wwoof Italia, che richiedono il riconoscimento dell’agricoltura contadina e un allentamento della burocrazia per i piccoli produttori. Tra i principi affermati quello dell’autocertificazione partecipata e responsabile. È possibile firmare nei punti fissi di raccolta firme e online. ! Per ulteriori informazioni: www.agricolturacontadina.org

La rapina delle terre e il nuovo colonialismo I nuovi colonialismi hanno piede libero. I grandi imprenditori pubblici e privati si stanno accaparrando decine di milioni di ettari di terreni agricoli fertili in Asia, Africa e America Latina per la produzione di cibo o di combustibili. Si tratta di una vera minaccia alla sovranità alimentare e al diritto al cibo di queste comunità rurali. La recente crisi alimentare e finanziaria ha fornito a governi e investitori il pretesto per aumentare il fenomeno del «land grabbing» (appropriazione di terreni, ndr) nel tentativo di garantire la capacità produttiva agricola e introiti sicuri. Mentre i governi ricchi hanno cercato di prendere in affitto dei terreni agricoli per lunghi periodi al fine di sostenere le loro industrie, le multinazionali cercano delle concessioni a lungo termine per favorire piantagioni agricole per produrre agrofuel, gomma, oli e altri beni industriali. La Banca Mondiale sarebbe propensa ad assecondare il flusso di capitali privati per espandere l’agrobusiness transnazionale laddove esso non è ancora diffuso, e occorra autorizzarlo affinché le multinazionali traggano maggiore ricchezza dalle zone rurali. La Banca mondiale, tra l’altro, ha stilato dei criteri base per guidare tali investimenti e renderli proficui. La Fao si è accodata per promuovere questi principi di «buon uso» delle terre, come ad esempio il rispetto di alcuni diritti fondamentali. Secondo Via Campesina e altre organizzazioni in difesa dei diritti civili, sono stati messi in campo solo dei palliativi che servono in realtà a legittimare l’acquisizione dei terreni su larga scala. Ne è nata la campagna «Stop al land grabbing ora!». Secondo i promotori, agevolare il controllo a lungo termine delle grandi imprese su terreni agricoli appartenenti alle comunità rurali è totalmente inaccettabile, qualunque sia la motivazione. ! Fonte e contatti: www.viacampesina.org – tel 0062 21 7991890

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Le creme solari La ragion d’essere dell’estate è la tintarella. E così ci si concede al sole cocente, con rinnovata fede. Purtroppo prima di ottenere sfumature color cioccolato, si passano tutte le tonalità che vanno dal bianco latte al color aragosta. Ma per la tanto ambita abbronzatura vale la pena subire piccole o grandi ustioni, che ci lasciano storditi o addirittura doloranti nelle lunghe notti d’estate. Per fortuna ci sono a disposizione una vastissima gamma di creme solari miracolose che preservano la pelle dall’invecchiamento, la idratano, la nutrono, e ipotizzano scenari idilliaci di corpi ambrati, freschi, giovani che si beano nel sole. Le protezioni e gli schermi solari si sprecano e danno i numeri: da zero all’infinito. Ma un piccolo dubbio sorge. Se ci si deve proteggere, vuol dire che c’è qualcosa che tanto bene non fa. Nessuno di questi prodotti si ricorda di accennare al fatto che comunque si prendano e malgrado qualsiasi cosa ci si spalmi addosso, i raggi del sole dan-

Email certificata: tanti dubbi Da qualche settimana qualunque cittadino può collegarsi a www.postacertificata.gov.it e aprire gratuitamente una «Pec», casella di posta certificata, che ha valore di una raccomandata con ricevuta di ritorno, ottenendo in tal modo la possibilità di dialogare con la pubblica amministrazione risparmiando le code agli uffici, oltre a partecipare a concorsi, ottenere certificati, prenotare visite mediche. Ma al momento il sito del Ministero non è in grado di reggere la quantità di richieste.

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Terra Nuova · giugno 2010

neggiano la nostra pelle e spesso anche la nostra salute senza appello e l’abbronzatura altro non è che una difesa dell’organismo per schermarsi dal troppo sole. Comunque, la crema solare è un’amica fidata che protegge e profuma, allevia e distende, mentre le sue sostanze più o meno nocive passano dalla pelle al sangue e da lì a tutto l’organismo. Con essa ci sentiamo pronti per farci cucinare a puntino dai raggi ultravioletti, ottenendo oltre alla tintarella bruciature, tumori della pelle, invecchiamento precoce. E visto che siamo consapevoli che il sole può essere cattivo, consumiamo quintali di crema che si scioglie nelle acque e va ad arricchire gli ecosistemi marini, lagunari e fluviali, per la gioia di pesci e piante, riuscendo anche a sbiancare i coralli tropicali. La triste alternativa sarebbe mangiare tanto cibo ricco di carotenoidi, evitare troppo sole e sdraiarsi all’ombra con un bel libro. Foto: Magdalena Kucova – istockphoto.com

CONSIGLI PER I NON ACQUISTI

di Silvia Ricci

dalla parte dei consumatori

Ecco inoltre alcuni aspetti critici segnalati da Altroconsumo: • Aprire questa casella significa accettare esplicitamente l’invio, da parte di tutte le pubbliche amministrazioni, dei provvedimenti e degli atti che ci riguardano. Questo significa che il messaggio è dato per ricevuto nel momento in cui lo riceviamo, non quando lo leggiamo effettivamente. La casella va quindi consultata costantemente, pena il rischio di dimenticarsi qualche adempimento. • La Pec serve a poco se non si ha la firma digitale (posso inviare un’istanza con raccomandata a.r., ma se non è firmata che valore avrà?). • Al contrario di quelle disponibili sul mercato, la Pec governativa può essere utilizzata solo per le comunicazioni con la pubblica amministrazione. Peccato che poi le amministrazioni regionali e locali (quelle più vicine al cittadino) siano molto indietro nell’adozione e nell’uso della Pec!

a portata di click www.carfriends.it Un progetto che vuole promuovere lo sviluppo di una mobilità sostenibile grazie all’utilizzo di internet, fornendo ai propri visitatori uno strumento facile e intuitivo per favorire l’incontro tra domanda (di chi necessita di un passaggio con l’auto per raggiungere nel breve termine mete di lavoro, viaggio, svago ecc.) e offerta (di chi mette a disposizione se stesso e la propria auto per fornire un passaggio). Grazie ad un sofisticato sistema di ricerca geografica, i passaggi sono ricercati per prossimità con una tolleranza «intelligente».


dalla parte dei consumatori opinioni

di Troglodita Tribe - trogloditatribe.wordpress.com

di un

Una festa egan senza sofferenza

Che cosa vi viene in mente se dico festa? Personalmente visualizzo una situazione gioiosa, piena di luce, sorrisi, scambi, armonia. Che cosa vi viene in mente se dico sofferenza? Io vedo una situazione buia, vedo dolore, incomprensione, solitudine, totale mancanza di empatia e di compassione. È sensato, intelligente, razionale associare i due concetti: festa e sofferenza in un unico evento, in un’unica situazione? È giusto che la festa di qualcuno sia la sofferenza di qualcun altro? La risposta parrebbe scontata, eppure, con l’avvicinarsi della bella stagione hanno inizio feste e sagre che prevedono la morte e la sofferenza di milioni di animali. E allora perché non boicottare le sagre del maiale, del vitello, del gambero in favore di una sagra che tenga in considerazione tutti gli animali, umani e non? Stiamo parlando della Sagra del Seitan, che si terrà a Pozzolatico (Fi) sulle colline fiorentine il 6 giugno 2010. Un’occasione di vera festa ad alto livello etico, gastronomico e culturale, una gioiosa occasione per conoscere da vicino il mondo vegan. Dalle 11 alle 23, ingresso libero, stand, conferenze, workshop su come autoprodurre il seitan in casa e molto altro. L’evento è organizzato da Progetto Vivere Vegan.

Il cellulare ha sconfitto il gettone È ufficiale: l’Agcom, Autorità garante per le comunicazioni, ha autorizzato tramite una specifica delibera apparsa sulla Gazzetta Ufficiale, Telecom Italia a dismettere in maniera graduale i 130 mila telefoni pubblici ancora funzionanti sul territorio italiano. Dovranno restare in funzione solo le cabine telefoniche presenti negli ospedali, nelle caserme e nelle scuole. Una scelta dettata dall’ormai inarrestabile strapotere dei telefonini. Un addio sul quale però permangono forti dubbi, e non solo per ragioni romantiche: in situazioni di emergenza, nel caso del guasto del proprio cellulare si è costretti a chiedere in prestito il telefono a degli sconosciuti. Viene insomma a mancare un servizio pubblico importante. Chi è inte-

Per informazioni: www.sagradelseitan.it - tel 055 620262

ressato a salvare qualche cabina telefonica, può opporsi alla rimozione scrivendo all’indirizzo cabinatelefonica@agcom.it, intestando l’email alla Direzione tutela dei consumatori dell’Autorità. In ogni caso Telecom Italia dovrà sempre affiggere un cartello sulla cabina da rimuovere per sessanta giorni prima della data dello smantellamento. (Ditascanostra.it)

Pasta e riso in cambio di rifiuti Consegni rifiuti, ritiri pasta e riso: succede a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, dove la Cooperativa LiberAmbiente ha aperto «La bottega del baratto», un eco punto per il ritiro dei materiali riciclabili. Come funziona? Portando ferro, alluminio, plastica, carta e cartone, si riceve una fidelity card. A seconda del peso del materiale depositato, ogni volta si riceve un punteggio: 100 grammi di carta valgono 1 punto, 100 grammi di alluminio 5. Risultato? A 70 punti arriva mezzo chilo di pasta. (L.B.) Contatto: coop@liberambiente.eu

Dalla parte dei bambini

di Diletta Lombardo

Piccoli suggerimenti e idee per rendere i nostri figli protagonisti consapevoli di una Terra Nuova

La giornata dei perché I nostri figli apprendono dai libri di testo innumerevoli nozioni preconfezionate e, per così dire, istituzionalizzate. Ma siamo sicuri che queste informazioni soddisfano davvero le loro curiosità? Celebrate a casa o a scuola la «giornata dei perché», un giorno al mese in cui raccogliere le domande dei vostri bambini. Nella mia professione di insegnante (nella fascia d’età 3-6) ne ho raccolte alcune che mi hanno sorpreso ed emozionato al contempo: - Perché quando siamo tristi, dagli occhi escono le lacrime? - Di che cosa è fatto il buio? - Perché le stelle non cadono? - Da dove escono i bambini quando sono nella pancia della mamma?

- Perché i palloncini salgono verso l’alto? - Perché non posso capire il linguaggio degli animali? - Come si fa ad andare sulla luna? - Chi fa la grandine? - Dove va la pipì quando usiamo il wc? Potrei continuare con un lungo elenco, variegato quanto i pensieri e le curiosità dei bambini. Nei loro interrogativi ci trovate immancabilmente lo spirito dell’esploratore, la curiosità dell’archeologo, la creatività dell’artista, la voglia di comprendere dello scienziato. È importante per un bambino poter condividere con un adulto i propri quesiti, perché gli si restituisce il diritto all’informazione, a prendere parola, a conoscere; e per gli adulti può essere un grande stimolo ascoltare che cosa hanno da domandare i bambini. Lasciateli liberi di dire «perché?» e rispondetegli sempre la verità. Terra Nuova · giugno 2010

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inchiesta

Sull’Everest come in città: dal nostro inquinamento non si scappa di Alexis Myriel

Un recente studio ha mostrato che persino i ghiacciai himalayani sono minacciati dalle polveri sottili e dai gas responsabili dell’effetto serra. Non si tratta di fare del catastrofismo: c’è già chi si è mosso verso un futuro sostenibile. È tempo di seguire il buon esempio.

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hissà in quanti a giugno hanno già la valigia pronta, desiderosi magari di partire per mete poco gettonate, poco popolari, poco affollate, scelte per lasciarsi alle spalle la civiltà con i suoi rumori assordanti, le costrizioni sociali, le abitudini che soffocano l’anima e soprattutto lo smog che ci annerisce i polmoni e ci accorcia la vita. Ci sarà chi, per sfuggire alla cappa della pianura Padana, ai fumi delle petrolchimiche, ai miasmi delle discariche e degli inceneritori, agli aerosol di pm10, magari ha pensato di tuffarsi nell’avventura osando l’inosabile: una «fuga» sui ghiacciai himalayani, un viaggio alla scoperta delle gelide Isole Svalbard al Polo Nord, una meditazione nomade nelle steppe della Mongolia; insomma, qualcosa per cambiare aria, per cercare ambienti puliti, integri, do-

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Terra Nuova · giugno 2010

ve «bonificare» il nostro terreno biologico così malandato. Che faccia farebbero questi viaggiatori se sapessero che nemmeno là dove sono diretti si può più essere immuni dall’inquinamento? Cosa potrebbero mai pensare quando, bollettini alla mano, si dovessero rendere conto che l’uomo è riuscito a sovvertire talmente l’equilibrio del clima da non risparmiare più nessun luogo al mondo? Fatto sta che è proprio così: i dati non mentono. Infatti, persino i ghiacciai himalayani sono minacciati dalle polveri sottili e dai gas responsabili dell’effetto serra trasportati dalla nube marrone, la Asian Brown Cloud, che si forma nel periodo che precede l’arrivo dei monsoni.

stazione di rilevamento Abc (Atmospheric Brown Cloud), la più alta del mondo, installata a 5079 metri di quota sul versante nepalese dell’Everest, vicino al Laboratorio Piramide gestito da un gruppo di scienziati riuniti nel Comitato EvK2-Cnr. «L’Himalaya rappresenta, per elevazione e collocazione, un posto ideale per studiare il trasporto di inquinanti sia su larga scala che su scala regionale» spiega il dottor Paolo Bonasoni dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac Cnr) di Bologna. «Abbiamo in effetti registrato valori elevati di inquinamento» aggiunge la dottoressa Angela Marinoni, anch’essa ricercatrice delSull’Everest come in città l’Isac Cnr. «Nei primi giorni di A scoprire la presenza di queste aprile si registrano i picchi massimi sostanze sull’Himalaya è stata la di concentrazione di inquinanti.



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