Italia Oggi 02.07.2010
Altra giornata di passione Ftse All share -1,91%, euro in rialzo a 1,2451, petrolio giù, verso 72 dollari Con tutti i listini europei in calo su dati Usa Ancora una volta, ad affossare i listini europei sono stati i dati macro americani, assai peggiori delle previsioni. Inatteso è stato l'aumento delle nuove richieste di sussidi di disoccupazione: 13 mila in più la scorsa settimana, a quota 472 mila secondo l'indagine del dipartimento del lavoro (il consensus prevedeva un leggero calo); non meno pesante il dato dell'indice Ism manifatturiero, che a giugno si è attestato al 56,2% (59% il consenso degli analisti), in calo rispetto al dato di maggio (59,7%). Così, dopo un'altra seduta di oscillazioni sopra e sotto la parità, gli indici si sono af osciati rapidamente. Il Ftse Mib ha chiuso a -1,91%, il Ftse All Share a -1,91%, il Ftse Mid cap a -1,71%, il Ftse Stara -1,71%. In calo anche il Dax (-1,44% a Francoforte), il Cac-40 (-2,37% a Parigi) e il Ftse 100 (-1,51%a Londra).A metà seduta, a New York, il Dow Jones segnava -0,57%, così come l'S&P 500, mentre il Nasdaq segnava -0,62%. A Milano, sul paniere principale, i bancari hanno limitato le perdite rispetto agli altri comparti. Invariata Ubi banca, in frazionale calo Popolare Milano (-0,07%), mentre sono state più pesanti Banco popolare (-0,82%), Unicredit (-1,31%), Intesa Sanpaolo (-2,17%) e Banca Mps (-1,93%). In deciso ribasso anche gli industriali con Fiat che ha accelerato al ribasso sul fi nale archiviando la seduta con un -3,93%. Lettera anche su Pirelli & c. (-3,29%), Impregilo (-1,86%), Finmeccanica (-1,41%), Prysmian (-1,1%) e Ansaldo Sts (-0,76%). Tra le altre blue chip, si sono salvate le azioni difensive Terna (+0,51%) e Snam r.g. (+2,14%). Sul resto del listino hanno catalizzato l'attenzione Iren (-0,08%), società nata dalla fusione per incorporazione di Enìa in Iride, che renderà noto il piano industriale a gennaio 2011, e Tesmec, che ha profondamente deluso al debutto sul segmento Star di piazza Affari, lasciando sul terreno il 20%, dopo una giornata travagliata, segnata anche da alcune sospensioni per eccesso di ribasso. Quanto all'euro, ha chiuso in netto rialzo sopra 1,24 dollari, per l'indebolimento del biglietto verde. La moneta europea è passata di mano a 1,2451 dollari, dopo aver oscillato tra un massimo di 1,2473 dollari e un minimo di 1,2194 dollari. In serata, il rafforzamento è continuato. In rialzo anche lo yen e la sterlina. Dollaro-yen ai minimi da tre settimane a 87,03, dopo aver toccato quota 87 dollari. La sterlina è avanzata ai massimi da 8 settimane a 1,5142 sul dollaro. Il biglietto verde ha perso terreno dopo una serie di dati negativi proveniente dagli Usa, tra cui i sussidi settimanali di disoccupazione, l'indice Ism di New York e la vendita di case in corso. Infi ne il petrolio, che ieri ha subito una netta essione. A metà seduta, a New York, il future sul Wti era quotato 72,41 dollari al barile, con un deprezzamento di oltre il 4% in poche ore di contrattazione. A Londra, invece, il future sul Brent è sceso a 71,82 dollari al barile.
Tesmec S.p.A. - via Zanica, 17/O - 24050 Grassobbio (Bergamo) Tel. 035.4232911 - Fax 035.4522444 - info@tesmec.it - www.tesmec.com
Pagina 1 di 1