2
Milano, COME NON L’AVETE MAI VISTA: la nostra app interattiva PER persone eleganti E DI classe. How does The Golden Ring system work?
Come funzione il sistema di The Golden Ring?
On the occasion of Expo Milano 2015, The Golden Ring Ltd presented an accurate mobile app and a printed magazine to pamper its current and future members to join the TGR services community. The Universal Exhibition pushed our editorial staff to choose Milan as the starting point of this collection, whose goal is to select cultural destinations, restaurants, stores, tours and lifestyle offerings that match our members’ expectations, in order to enjoy the best of the city where they are.
In occasione di Expo Milano 2015, The Golden Ring Ltd ha presentato un’app mobile molto accurata, insieme ad un magazine per accompagnare i suoi attuali soci e conquistarne di nuovi, invitandoli ad iscriversi alla community TGR. Milano è stata scelta dalla nostra redazione per diventare il punto di partenza di questa collezione: sono così state selezionate una serie di mete culturali, ristoranti, negozi e boutique, visite, passeggiate ed altre proposte a livello di lifestyle che corrispondono allo stile e alle aspettative dei nostri soci, per consentire loro di scoprire ogni dettaglio e curiosità della città.
UN SERVIZIO UNICO E MIRATO PER SOCI SELEZIONATI ED ALTRETTANTO ESCLUSIVI. By accessing The Golden Ring, you will join a selected group of people representing the best of the business, cultural and political sectors: this is what we like to call “the TGR Community”. When you become a member, you have access to four exclusive services.
Iscrivendosi a The Golden Ring, entrerete a far parte di una cerchia selezionata di persone, quella che noi chiamiamo la community TGR, che rappresenta l’élite nel settore commerciale, culturale e politico. In qualità di soci, potrete così beneficiare di servizi esclusivi.
The Golden Network
The Golden Events
Experience the world
Beyond business
Business connections: The Golden Ring puts you in contact with the right people, according to your business needs.
Exclusive access: you will gain access to the most exclusive and unique events.
In each city, we find out the most renowned and trendy places, so that you can enjoy the best of the places where you are, every time you travel. We will also provide private tours and travel insurance.
We will help you to find and book the trendiest and most exclusive places in each city. The Golden Ring can find the right place to fulfill all your needs.
IL Golden Network
Gli eventi d’oro
Vivere il mondo
AL DI Là Del business
Contatti nel mondo degli affari: The Golden Ring vi mette in contatto con le persone giuste, in base alle vostre esigenze commerciali.
Accesso esclusivo: avrete la possibilità di accedere e partecipare ad eventi unici ed esclusivi.
Il nostro obiettivo è quello di trovare e proporvi, in ogni città, i luoghi più interessanti e di tendenza, affinché voi possiate approfittare al massimo del vostro viaggio e della città in cui vi trovate.
Vi aiuteremo a trovare e prenotare, in ogni città, i luoghi più eleganti ed esclusivi. The Golden Ring saprà trovare la giusta combinazione per soddisfare tutte le vostre esigenze.
JOIN THE GOLDEN RING | ASSOCIATI A THE GOLDEN RING thegoldenring.community The Golden Ring — 3
4
EDITORIAL
EDITORIALE
“If you walk into a treasure room, try not to leave without finding out what it contains.”
“Se cammini in una stanza del tesoro, cerca di non lasciarla senza scoprire cosa contiene.”
Sufian Ibn ‘Uyayna
The EXPO 2015 in Milan is an extraordinary opportunity to build contacts and understanding among people from every part of the world, around one of the most fascinating topics of our age: feeding the planet, energy for life. Problems related to food, water, the exploitation of natural resources, the regulation of the sustainable use of land in the face of population growth and the prospects opened up for agriculture and industry, confront each and every one of us in increasingly drastic terms. Millions of visitors from all over the world will converge in Milan. Some will come to see the magnificence of the pavilions, but most to explore the proposed themes and to open new possibilities towards a common and up-to-date understanding of the world. Milan, a city located in the heart of the Po Valley, has always been a crossroads for trade between northern and southern Europe towards Africa, a place of encounter with the East for centuries, through Venice and its duchy, Ravenna, the routes of the Mediterranean, and is therefore a traditional center for the coming together of people from all over the world. The Magazine is designed as a special issue in a number of different editions in English, Arabic, Chinese, French, Italian and Russian. It aims to provide a contact point between people of very different backgrounds who are committed to improving the quality of life on Earth. The Magazine invites visitors to discover the beauties of a city that, in terms of commerce, finance and technological innovation, can be said to be the capital of southern Europe. Beauties of architecture, art and history, and the customs and traditions of our age, including fashion and design. At the same time, visitors will be led through the latticework of the small streets in the historic city center, with its shops full of color and light, and the most famous restaurants and luxury hotels, with their welcoming wellness centers. An encounter with valuable testimonies and the pages of ancient art conserved with great care in the most famous museums in the city. Milan and its EXPO 2015 provide reasons for hope, giving concrete answers to some of the key challenges for the future of humanity.
Sufian Ibn ‘Uyayna
L’EXPO 2015 a Milano è un’occasione straordinaria di contatto e di conoscenza fra popoli di ogni parte del mondo intorno a uno dei temi più affascinanti del nostro tempo: nutrire il pianeta, energie per la vita. I problemi del cibo, dell’acqua, dello sfruttamento delle risorse naturali, la regolamentazione degli usi compatibili dei suoli di fronte alla continuativa crescita della popolazione e alle prospettive che si aprono per l’agricoltura e per l’industria, si pongono di fronte a ciascuno di noi come vera e propria emergenza. Convergergono a Milano milioni di visitatori da ogni parte del mondo. Alcuni per visitare la magnificenza dei padiglioni, la maggior parte per approfondire i temi proposti e aprire nuove strade di una comune e aggiornata conoscenza. Milano, una città situata nel cuore della pianura padana, un crocevia da sempre nei traffici fra il Nord Europa e il Sud verso l’Africa, luogo d’incontro con le direttrici dell’Est, nei secoli, attraverso Venezia e il suo Ducato, Ravenna, le vie del Mediterraneo, dunque un luogo adatto per tradizione all’incontro di genti di ogni provenienza dal globo terrestre. Il Magazine è concepito come un numero unico in una pluralità di edizioni in lingua inglese, araba, cinese, francese, italiana, russa. Vuole essere un elemento di contatto fra genti di segno profondamente diverso che oggi s’impegnano per una migliore qualità della vita. Il Magazine invita gli ospiti a conoscere le bellezze della città di Milano che, per commercio, finanza, produttività industriale, innovazione tecnologica può dirsi una delle capitali dell’Europa meridionale. Bellezze di architettura, d’arte, di storia, usi e costumi del nostro tempo intorno alla moda e al design. Senza trascurare di portare i visitatori nel reticolo delle piccole strade del centro storico della città con i suoi negozi ricchi di colori e di luci, con i ristoranti più rinomati, i lussuosi alberghi di tradizione con i loro accoglienti centri di benessere. Incontrare in questa occasione preziose testimonianze e pagine antiche di arte conservate con grande cura nei più celebri musei della città. Achille Cutrera
Achille Cutrera
The Golden Ring — 5
The Golden Ring Ltd 15 Northfields Prospect, Northfields London SW18 1PE www.thegoldenring.community info@thegoldenring.community
HEAD OF PROJECT Nicola Cutrera Stefano Piovesan Federico Giuliano PROJECT CONCEIVED AND DESIGNED BY MADEINDREAMS
CONTRIBUTING EDITORS Achille Cutrera Alessandra Mottola Molfino Laura Mottola Mauro Suttora Pietro Ricciardi TRANSLATIONS Mirko Zangrandi (French) Gregory Flanders (English) Nabil Latfaoui (Arabic) Jaafar el Outa (Arabic) PHOTOGRAPHY Ignazio Mottola @ignazioparis Rosi Cassano @rosicassano Roberto Arsuffi @skymino Dario Maria Dossena @dariomino Andrea Kim Bertone MADEINDREAMS TEAM Patricia Tannouri (Graphic Designer) Emanuele Laviosa (Creative Director) Sofia Negri (Project Coordinator) Chiara Minotti (Web+App Coordinator) ARAB CULTURE-HERITAGE CONSULTANT Paolo Branca CHINESE EDITION PUBLISHER Antonello Grimaldi CHINESE EDITION COORDINATOR Teresa Tu FINANCIAL ADVISOR Virginio Bertone ADVERTISING & PR Alessandra Carpitella Antonella Scampini DIGITAL DEVELOPMENT Editel Srl PRINTING Mediagraf S.p.A Viale della Navigazione Interna, 89 Noventa Padovana (PD)
The Golden Ring registration Trademark no. 012622494 All rights reserved. Reproduction in whole or in part is strictly prohibited. While every care is made to ensure all the information is correct, The Golden Ring Ltd is not responsible or liable for any charges that may occur after printing. The publisher is not responsible for the text, photos, illustrations and drawings published herein.
6
CONTENT SOMMARIO
EDITORIAL EDITORIALE
P. 3
ITINERARIES MAP MAPPA DEGLI ITINERARI
P. 16
EXPO 2015: YESTERDAY, TODAY & TOMORROW EXPO 2015: IERI, OGGI E DOMANI
P. 7
THE CIVIL SACRED & SECULAR HEART IL CUORE CIVILE SACRO E PROFANO
P. 18
EXPO 2015: A WINDOW TO THE WORLD EXPO 2015: UNA VETRINA SUL MONDO
P. 8
WELCOME FROM THE MAYOR OF MILAN BENVENUTO DEL SINDACO DI MILANO
P. 10
TRADE FINANCE & TREASURES COMMERCIO FINANZA E TESORI
P. 34
ART & NOBLESSE, BEAUTY & FASHION ARTE E NOBILITA’, BELLEZZA E MODA
P. 50
ANCIENT AND CONTEMPORARY, DAY & NIGHT ANTICO E CONTEMPORANEO, DAL GIORNO ALLA NOTTE
P. 64
ENTERTAINMENT & RELAXATION IN THE HOT SPOTS DIVERTIMENTO E RELAX NEI POSTI ALLA MODA
P. 76
TWO HOURS FROM MILAN DUE ORE DA MILANO
P. 91
LEONARDO DA VINCI AND THE GOLDEN RING LEONARDO DA VINCI E L’ANELLO D’ORO
P. 11
MILAN CAPITAL OF SOUTHERN EUROPE MILANO CAPITALE DEL SUD EUROPA
P. 12
p. 20 p. 21 p. 22 p. 23 p. 24 p. 26 p. 28 p. 29 p. 30 p. 32 p. 33
p. 36 p. 38 p. 40 p. 42 p. 44 p. 46 p. 48
p. 52 p. 54 p. 55 p. 56 p. 58 p. 60 p. 62
p. 66 p. 68 p. 70 p. 71 p. 72 p. 74 p. 75
The Castello Sforzesco in the center of Milan, a resdidential palace of the Dukes of Milan, from the Visconti to the Sforza. Il Castello Sforzesco nel centro di Milano, una residenza dei Duchi di Milano, dai Visconti agli Sforza.
Palazzo Marino Piazza della Scala Teatro alla Scala La Galleria Il Duomo Il Palazzo Reale Museo del Novecento Via Dante Il Castello Sforzesco La Triennale Parco Sempione
Piazza Mercanti L’Ambrosiana Piazza degli Affari Corso Magenta Museo Archeologico S. Ambrogio S. Maria delle Grazie
Gallerie d’Italia Via Manzoni Piazza Belgioioso Museo Poldi Pezzoli Via Bigli Quadrilatero della Moda Giardini Pubblici
Quartiere Brera La Pinacoteca Via Solferino I Navigli di Leonardo Porta Garibaldi Corso Como Il Quartiere Porta Nuova
The Golden Ring — 7
8
2 1 3
1. Shanghai 2010
“Better city. Better Life”.
2. Milan 2015
3. Dubai 2020
EXPO 2015
EXPO 2015
Ever since the first Universal Exposition, held in London in 1851, the Expo has been the perfect stage for displaying some of humanity’s most ambitious goals. It represents a privileged space in which man’s creativity and ingenuity are brought to the forefront, not only in order to share innovations, advances and discoveries in technology and architecture, but also to create areas and spaces that transform into veritable symbols of the culture and history of the time. Just think of the Eiffel Tower, built in Paris for the Exhibition of 1889. Not every Exposition is as memorable, but from the Expo in London to the one that will be held in Dubai in 2020, passing through Shanghai and Milan, it’s possible to follow the path that man has left on earth, and the changes that every people has made on their lands, in terms of agricultural products, food and nutrition. This seed of awareness has matured in order to give birth to the theme of Expo Milan 2015: “Feeding the Planet, Energy for Life”, which will explore the importance of nutrition for the whole of humanity.
Fin dalla sua prima edizione, tenutasi a Londra nel 1851, l’Esposizione Universale è stata il palcoscenico ideale dei traguardi più ambiziosi raggiunti dall’Uomo e dai popoli. Il luogo privilegiato in cui rappresentare la creatività e l’ingegno umano, dove condividere innovazione, avanzamenti tecnologici e scoperte, progetti architettonici, ma anche per creare luoghi e spazi che si sono trasformati in veri e propri simboli della cultura e della storia dell’epoca. Basti pensare alla Torre Eiffel, eretta a Parigi per l’Esposizione del 1889. È difficile ricordare tutte le Esposizioni, ma dall’edizione di Londra a quella che si terrà a Dubai nel 2020, passando per Shanghai e Milano, è possibile rintracciare i segni che l’uomo ha lasciato sulla terra e il cambiamento che ogni popolo impone al proprio territorio, con i suoi frutti e quindi con il cibo e l’alimentazione. Questo seme di consapevolezza è maturato fino a far nascere per Expo Milano 2015 il tema: “Nutrire il Pianeta, Energia per la vita”, che esplorerà l’importanza che l’alimentazione ha per l’intera umanità.
“Feed the planet. Energy for Life”.
YESTERDAY, TODAY AND TOMORROW
The great themes of Expo: a boost to the man’s progress. I grandi temi delle Esposizioni Universali: una spinta al progresso dell’uomo.
“Connecting Minds, Creating the Future”.
IERI, OGGI E DOMANI
The Golden Ring — 9
The Italian building, located next to Lake Arena, reminds of a city forest. Il Palazzo Italia, situato accanto alla Lake Arena, evoca una foresta urbana.
The UAE pavilion, designed by architect Norman Foster, is inspired by the desert dunes crossed by a falaj, a water channel. Il padiglione degli Emirati Arabi, realizzato dall’architetto Norman Foster, si ispira alle dune del deserto attraversate da un falaj, un canale d’acqua.
EXPO 2015: A WINDOW TO THE WORLD While the Expo continues to be a showcase of the most important innovations, its focus has shifted over the years to the study and understanding of the great themes of humanity. Just think of the Exhibition of Zaragoza, Yeosu and Shanghai, where topics related to water, the oceans and the quality of life in the cities were discussed, and now Expo Milan 2015 with its theme “Feeding the Planet, Energy for Life”, which will address the problem of human nutrition in respect to the natural resources provided by the Earth. The area of the Milan Expo citadel has been designed in the shape of a cross, a legacy of the Roman encampment, or castrum, with its orthogonal layout and its perpendicular streets, the Cardo and Decumanus. The Decumanus is the main street that runs through the entire site from east to west for about a mile. The axis joins symbolically the place where food is consumed (the city) and where it is produced (the countryside). The Decumanus intersects with the Cardo, 350 meters in length, which connects the north of the Expo Site with the south. In the areas around the Palazzo Italia, the culinary culture and traditions, as well as typical Italian food products are on hand to describe the best culinary practices the country has to offer. Each Expo is an opportunity to change the face of the host city, in order to improve the quality of life of its citizens 10
and to attract more tourists. The Exhibitions in Shanghai, Lisbon, Brisbane, Spokane and in many other cities have left behind modern neighborhoods, new infrastructure, parks and museums. The physical and spatial dimensions of the Exhibition Site and the handmade goods made there, which make up the traditional material legacy of a World Exhibition, are today modeled around the event’s theme. These include more than just architectural aspects, but also the corresponding values of an improved quality of life. The Charter of Milan will be another legacy of the Milan Expo. This document will be drafted by 500 experts gathered together around 42 working groups. It will be delivered in October to the Secretary General of the United Nations, Ban Kimoon, so that it may become a common reference point for all countries. The topics that will be developed in the “Milan Charter” will range from the relationships between food and religion and culture, to the importance of nutrition education and sports, involving in particular the role of women and the commitment of all citizens in the fight against food waste.
The China pavilion blends agricultural landscapes with urban skyline. Inside, a huge expanse of led lights simulates cornfields and flowering meadows. Il padiglione della Cina fonde paesaggi agrari con skyline urbani. All’interno, un’enorme distesa di led luminosi simula campi di grano e prati fioriti. 6
The pavilion of the United Kingdom, is inspired by the the bee world. A hive of lights. Il padiglione del Regno Unito, si ispira al mondo delle api. Un alveare di luci.
EXPO 2015: UNA VETRINA SUL MONDO L’Expo rimane certamente una vetrina delle novità più importanti ma nel tempo ha focalizzato la sua attenzione verso lo studio e la comprensione dei grandi temi dell’umanità. Basti pensare alle Esposizioni di Saragozza, Yeosu e Shanghai in cui i temi trattati erano rispettivamente legati all’acqua, agli oceani e alla qualità della vita nelle metropoli, per arrivare a Expo Milano 2015 dove il tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” affronta il problema della nutrizione per l’uomo nel rispetto della Terra sulla quale vive. L’area della cittadella Expo di Milano è stata disegnata a forma di croce, eredità del castrum, l’accampamento romano che si distingueva per la pianta ortogonale e le strade tra di loro perpendicolari, il Cardo e il Decumano. Il Decumano è la via principale che attraversa l’intero sito da est a ovest per un chilometro e mezzo. Simbolicamente l’asse unisce il luogo del consumo di cibo (la città) a quello della sua produzione (la campagna). L’asse del Decumano s’incrocia con il Cardo, lungo 350 metri, che mette in relazione il nord e il sud del Sito Espositivo. Negli spazi di Palazzo Italia, la cultura, le tradizioni legate all’alimentazione e i prodotti tipici italiani descrivono le migliori pratiche alimentari del Paese. Ogni Expo è un’opportunità per cambiare il volto della città ospitante, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per attirare
più turisti. Le Esposizioni di Shanghai, Lisbona, Brisbane, Spokane e di tante altre città, hanno lasciato in eredità quartieri moderni, nuove infrastrutture, parchi e musei. Le dimensioni fisiche e spaziali del Sito Espositivo e dei manufatti lì realizzati, che normalmente sono l’eredità materiale di un’Esposizione Mondiale, oggi sono modellate sul Tema dell’evento. Per questo, più che gli aspetti architettonici assumono rilievo i valori connessi alla migliore qualità della vita. Il lascito dell’esposizione milanese sarà anche La Carta di Milano. Un documento che verrà redatto da 500 esperti riuniti in 42 tavoli di lavoro. Sarà consegnato a ottobre al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Kimoon perché diventi punto di riferimento comune per tutti Paesi. I temi che saranno sviluppati ne “La Carta di Milano” riguarderanno argomenti che spaziano dal rapporto del cibo con la religione e la cultura, fino all’importanza dell’educazione alimentare e lo sport, coinvolgendo in particolar modo il ruolo delle donne e l’impegno di tutti nella lotta contro lo spreco alimentare e contro la fame che ancora colpisce una parte importante della popolazione mondiale.
The Golden Ring — 11
WELCOME FROM THE MAYOR
BENVENUTO DEL SINDACO
From May 1st to October 31st, Milan hosts Expo 2015, dedicated to the theme of nutrition and sustainable development. The City will be the heart of the world debate on these real and compelling challenges of the Third Millennium.
Dal primo maggio sino al 31 ottobre, Milano ospita EXPO 2015, dedicata al tema dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile. La Città sarà il cuore del dibattito mondiale che si svilupperà su questa vera e stringente sfida del Terzo Millennio.
As Mayor of Milan, it is a real pleasure to extend a warm welcome to all those who, speaking different languages, will be visiting our International Exhibition.
Come Sindaco di Milano, è con vero piacere che porgo un caloroso benvenuto a tutte le persone che, pur parlando lingue diverse, visiteranno la nostra Manifestazione internazionale.
We expect approximately 24 million visitors. For all of them we have been working on a more and more cozy city: culture and night life will liven up new area, with new skyscrapers and old industrial districts renovated by international archistars; new major exhibitions in new museums will enrich the cultural offer of the city. Moreover, a new urban landscape, underground lines and trendy bars will make Milan more attractive. Milan is the capital of Italian fashion and design, as well as of sustainable mobility, start-ups and sharing economy. An new magazine released in many languages that allows us to highlight the beauty of Milan is an initiative that we highly appreciate as it is a further evidence of the truly international soul of our city. I invite you to discover the sights and the very nature of Milan. Strolling through the city, not only will you have a chance to enjoy the monuments and architecture of the past, but also you will come to appreciate the elements of our modern culture through the elegance and excellence of the shops in the fashion district, let alone admire the museums and the stores across renovated districts. Milano, the place to be in 2015. I wish you a pleasant stay.
Giuliano Pisapia Mayor of Milano
Ci attendiamo circa 24 milioni di visitatori. Per tutti loro ci siamo impegnati a rendere la nostra città sempre più accogliente: la vita culturale e la vita notturna animeranno spazi affascinanti, con i nuovi grattacieli e con i quartieri industriali dismessi ora rinnovati da archistars di fama internazionale; importanti mostre allestite in nuovi musei arricchiranno l’offerta culturale della Città. Inoltre, un affascinante panorama urbano, nuove linee metropolitane e nuovi locali alla moda renderanno Milano più attraente.
Giuliano Pisapia
Milano è la capitale della moda italiana e del design, così come della mobilità sostenibile, delle start–up e dell’economia solidale. Una edizione del Magazine in una pluralità di lingue straniere che ci dà l’occasione di mettere in maggiore evidenza le bellezze della nostra città è un iniziativa che noi apprezziamo molto ed è un’ulteriore dimostrazione dell’anima internazionale della nostra metropoli. Vi invito a scoprire i siti e l’anima autentica di Milano. Passeggiando per la Città, non soltanto Voi avrete la possibilità di ammirare i monumenti e le architetture del passato, ma apprezzerete anche gli aspetti della nostra cultura moderna grazie all’eleganza e all’eccellenza dei negozi nel quartiere della moda, senza dimenticare i musei e le attività commerciali dei quartieri che abbiamo rinnovato. Milano è davvero il luogo dove essere nel 2015. Vi auguro un piacevole soggiorno Giuliano Pisapia Sindaco di Milano with the patronage of
12
Leonardo drew a suggestive map of the city: for the very first time, the tract of the Martesana Canal between Porta Nuova and Piazza San Marco appeared on the map of Milan. Leonardo made notations regarding the city gates of Milan, with indications of their distances from the Strada Nova and the Porta Cumana. The notations also included the Martesana Canal. The lower part of the folio presents a suggestive aerial view of the city, showing the main buildings. Among these, we see the Castello Sforzesco and the cathedral, under construction. Leonardo disegna una suggestiva pianta della città di Milano con il tratto del Naviglio della Martesana tra Porta Nuova e Piazza San Marco. Come evidenzia il disegno, Leonardo annota le porte di Milano con le loro distanze espresse in braccia milanesi, e segnala il Naviglio della Martesana, tra la Strada Nova e la Porta Cumana. Nella parte inferiore del foglio egli disegna una suggestiva veduta aerea della città con gli edifici principali, tra i quali si distinguono il Castello Sforzesco e il Duomo in costruzione.
LEONARDO DA VINCI AND THE GOLDEN RING
LEONARDO DA VINCI E L’ANELLO D’ORO
Milan has a great deal of love and admiration for Leonardo da Vinci (1452-1519), one of the great Italian geniuses who lived in this city for long stretches of his life during a magical period of the Italian Renaissance. He offered his services to the Duke of Milan, Ludovico il Moro, in 1482, beginning a collaboration that would later prove invaluable in the many domains in which his genius showed through. Leonardo declared that he could invent and construct devices of war, design architectural works, cast in bronze, in addition to sculpting and painting. In Milan he painted intensely, set up stages for parties and worked as a scenographer, military engineer and consultant for architectural issues. During his time in Milan he first studied and then expanded the waterways of the region, including for navigational purposes. Leonardo helped bring to Milan and to the entire Western world the discoveries and the genius of the East, as many aspects of his appearance would suggest.
Milano ha un debito di amore e di ammirazione per Leonardo da Vinci (1452-1519), uno degli uomini insigni del genio italico che in questa città ha soggiornato per lunghi tratti della sua vita in un momento magico del rinascimento italiano. Egli offrì i suoi servizi al Duca di Milano, Ludovico il Moro, nel 1482, assicurandogli una collaborazione, che poi sarebbe risultata preziosa nei tanti settori in cui emergeva la sua genialità. Leonardo si dichiarava capace di inventare e costruire congegni bellici, progettare opere di architettura, fondere in bronzo e scolpire, dipingere. A Milano svolse intensa attività di pittore, allestì apparati per feste e fu scenografo, ingegnere militare e consulente per problemi di architettura. Durante il suo periodo milanese si occupò di studiare ed estendere le vie d’acqua dell’intera regione, anche per gli aspetti della navigazione. Questo personaggio unisce Milano e l’intero Occidente con le scoperte e la genialità dell’Oriente, come tanti aspetti del suo manifestarsi fanno ritenere.
The Golden Ring — 13
MILAN CAPITAL OF SOUTHERN EUROPE Visitors to EXPO 2015 will surely be pleased to accept, in Piazza della Scala, the municipal heart of the city, the warm welcome offered to them by the Mayor of Milan on the threshold of Palazzo Marino, a few steps from Piazza del Duomo, the religious center of the city. From here they will learn about the art, the beauty, the treasures and the famous citizens of Milan by following the four “Itineraries” proposed in the following pages. The historic city center is located within the perimeter of the “Golden Ring”, a circle formed by a system of canals known as the Navigli, creating a space that has expanded out in all directions over the centuries, until it has become an urban center of exceptional interest in the heart of Lombardy. This Magazine, which celebrates Expo 2015, is dedicated in particular to the extraordinary Golden Ring, first traced by Leonardo da Vinci in 1500. Milan is not only the home to art and beautiful monuments, it is also and above all a sign of the evolution that springs out of the work, tenacity and optimism of its inhabitants. In many domains, Milan has good reason to consider itself the capital of Southern Europe for the modernity of its productions. Here are a few of the principal protagonists and companies in these different sectors.
MILANO CAPITALE DEL SUD EUROPA I visitatori di EXPO 2015 raccolgono sicuramente con piacere in piazza della Scala, cuore del centro civile della città, il saluto di benvenuto che il Sindaco di Milano porge loro dalle soglie di palazzo Marino, a pochi passi da piazza del Duomo, centro religioso della città. Da qui muoveranno per conoscere l’arte, la bellezza, i tesori, i personaggi famosi di Milano seguendo i quattro “Itinerari” proposti nelle pagine che seguono. Il centro storico della città si identifica nel perimetro del “Golden Ring”, l’anello d’oro disegnato dalla cerchia dei Navigli, in uno spazio che nei secoli si è espanso in ogni direzione, così da delineare nel cuore della Lombardia un luogo urbano di eccezionale interesse. Allo straordinario Golden Ring già disegnato da Leonardo da Vinci nel 1500, è dedicato in via principale questo Magazine che celebra Expo 2015. Non solo arte e bellezze monumentali. Milano è anche e soprattutto il segno di una evoluzione che viene dal lavoro, dalla tenacia, dall’ottimismo dei suoi abitanti. In molti settori Milano si sente a buona ragione capitale del Sud Europa anche per la modernità delle sue produzioni. Alcuni nomi di personaggi e aziende rappresentativi dei diversi comparti.
IN SCIENCE
NELLE SCIENZE
Umberto Veronesi, undisputed master in the field of medicine, renowned the world over for his commitment, among other causes, to the prevention and treatment of breast cancer. He is Chairman of the EIO (European Institute of Oncology), which assists patients from Italy and abroad in the diagnosis and treatment of cancer, in a major hospital center in the southern district of the city. Here he founded in 2009 “Science for Peace”, an ambitious project aiming to bring together the international scientific community around the importance of health in the forging of peace between nations. An impressive group of Nobel Prize winners has formed around Veronesi, from the fields of chemistry and medicine to economics. During the inauguration of EXPO 2015, the Milanese Samantha Cristoforetti, engineer and first Italian astronaut in the European Space Agency, selected from among 8,500 European candidates, will be flying through outer space. She will be navigating the Soyuz spacecraft for six months, having set off from Bajkonur Cosmodrome, in Kazakhstan, on November 20, 2014.
Umberto Veronesi, indiscusso maestro nell’arte della medicina, caposcuola conosciuto in ogni parte del pianeta per il suo impegno nella prevenzione e cura dei tumori al seno e non solo. È Presidente del I.E.O. (Istituto Europeo di Oncologia) che assiste pazienti italiani e stranieri nella diagnosi e nel trattamento dei tumori, in un importante centro ospedaliero, nel quartiere meridionale della città. Qui ha fondato nel 2009 “Science for Peace”, un grande progetto che punta a radunare la comunità scientifica internazionale intorno al concetto della salute nella pace dei popoli. Attorno a Veronesi è schierato un folto gruppo di Premi Nobel, dalla chimica alla medicina, all’economia. Negli spazi dell’Universo naviga, quando si inaugura EXPO 2015, la milanese Samantha Cristoforetti, ingegnere e prima astronauta italiana nella missione della Agenzia Spaziale Europea, selezionata fra 8500 candidati europei. Vola nella navetta spaziale Soyuz per sei mesi, essendo partita dal Cosmodromo Bajkonur, nel Kazachistan, il 20 novembre 2014.
14
Umberto Veronesi
Giorgio Armani with his models
Giorgio Armani con le sue modelle
IN FASHION AND DESIGN
NELLA MODA E NEL DESIGN
Giorgio Armani, popularly known as “King Giorgio”, celebrates this year the 40th anniversary of the founding of his group. His team is based in the beautiful buildings at Via Borgonuovo 11 and 18, a short walk from the famous “Fashion Quadrangle”. It is here that his office of style produce the fashion lines and prospects of the models that enchant the world. He once said: “... I feel a debt of gratitude to this city that has welcomed me, understood me and inspired me.” In Milan, the fashion designer has woven together his entrepreneurial success with major real estate investments that visitors can admire in the city center, in via Manzoni at the intersection with via Montenapoleone, and in the Galleria Vittorio Emanuele in the Piazza della Scala. From fashion to design, Milan is one of the world’s leading cities. At the intersection of the ancient streets San Maurizio and Santa Marta, in the area known as the “five ways”, the tradition of the historic workshops encounters the design centers responsible for some of the most advanced studies in design: forming together a veritable industrial district.
Giorgio Armani, che per la sua popolarità è denominato “Re Giorgio”, quest’anno festeggia 40 anni dalla fondazione del suo gruppo. Il suo team ha sede negli splendidi palazzi di via Borgonuovo 11 e 18, a pochi passi dal famoso Quadrilatero della Moda. Li è collocato il suo ufficio stilistico dal quale escono le linee e le prospettive dei modelli che incantano il mondo. Un giorno ha dichiarato: “...sento un debito di riconoscenza per questa città che mi ha accolto, capito e ispirato”. A Milano il grande stilista ha intrecciato i suoi successi imprenditoriali con importanti investimenti immobiliari che il visitatore può ammirare nel pieno centro della città, in via Manzoni all’incrocio con via Montenapoleone, e nella Galleria Vittorio Emanuele in piazza della Scala. Dalla moda al design, Milano è città leader nel mondo. All’incrocio fra le antiche vie San Maurizio e Santa Marta, nella zona detta delle “cinque vie”, la tradizione delle botteghe storiche si incontra con i centri di progettazione degli studi più avanzati del design così da formare un vero distretto industriale.
The Golden Ring — 15
IN FINANCE AND INDUSTRY
NELLA FINANZA E NELL’INDUSTRIA
The Milan Stock Exchange is located in the heart of the historic center and signifies the integration of the historical with the commercial center of the city, with the prospects of industrial production and the instruments of finance. The Exchange lists the most important brands in Italian business, companies known throughout the world: Among these: Pirelli & C., a leader in the rubber industry; FCA (Fiat Chrysler Automobiles), which includes Alfa Romeo, a Milanese brand of excellence in the automotive industry founded in 1910; SPA Mondadori in the publishing sector, with its important headquarters designed by the Brazilian Neemeyer, as well as Mediaset in the field of communications. On the international level, two major Italian banks stand out: Intesa Sanpaolo and Unicredit, along with the famous Assicurazioni Generali in the insurance field. In the chemical and pharmaceutical domain, the Recordati group, with locations on five continents, and the Bracco Group with its Foundation for the training of new talent.
La Borsa Valori di Milano è situata nel cuore del centro storico a significare l’integrazione tra la tradizione storica e commerciale della città con le prospettive della produzione industriale e degli strumenti della finanza. Nel listino della Borsa sono presenti marchi delle più rilevanti attività dell’industria italiana, note ovunque nel mondo: Pirelli & C., leader nel settore della gomma; FCA (Fiat e Cryisler), che nel suo gruppo ha Alfa Romeo, un marchio milanese di eccellenza nel settore dell’automobile fondato nel 1910; Mondadori SPA per l’editoria, con la sua importante sede progettata dal brasiliano Neemeyer, e così Mediaset nel campo delle comunicazioni. Alcuni esempi, noti a tutti sul piano internazionale accanto alla eccellenza delle due principali Banche italiane: Intesa San Paolo e Unicredit, insieme alle celebri Assicurazioni Generali nel campo assicurativo. Nella chimica e farmaceutica il gruppo Recordati, con sedi nei cinque continenti, e il Gruppo Bracco con la sua Fondazione per la formazione dei nuovi talenti.
The Milan Stock Exchange La Borsa di Milano 16
The San Siro stadium in the Est area of Milan Lo stadio di San Siro nella zona Est di Milano
IN CULTURE AND IN SPORT
NELLA CULTURA E NELLO SPORT
Milan’s universities are also top-notch: Bocconi for Economics and Commerce, the Polytechnic for Engineering and Architecture, together with the State and Catholic University form an internationally renowned system of higher education. Cultural centers open to public debate can be found in every part of the city, such as the Corriere della Sera, the most important newspaper in Italy, in via Solferino and the Feltrinelli, a highly frequented bookseller found in different areas of Milan. In football, there are the famous teams of Milan and the International, which play at San Siro, in the east of the city in a stadium renowned for its unique engineering structure. These teams are well known for their achievements in Italian and European championships.
Il primato di Milano è anche nelle sue Università: Bocconi per l’Economia e il Commercio, il Politecnico per Ingegneria e Architettura, così da formare con l’Università dello Stato e della Cattolica un sistema di istruzione superiore di rilievo internazionale. Centri di cultura aperti al dibattito pubblico sono in ogni luogo della città e quelli nati presso il Corriere della Sera, il più importante quotidiano d’Italia, in via Solferino e presso la Feltrinelli, centro librario di grande frequentazione, in piazza Piemonte, sono un’occasione continua di scambio e approfondimento culturale. Nello sport del football le squadre del Milan e dell’Internazionale giocano a San Siro, nella zona Est della città, in uno stadio famoso per la sua architettura, squadre rinomate per i loro successi nei campionati d’Italia e d’Europa.
The Golden Ring — 17
THE GOLDEN RING ITINERARIES GLI ITINERARI DELL’ANELLO D’ORO
THE CIVIL SACRED & SECULAR HEART IL CUORE CIVILE SACRO E PROFANO
1. PALAZZO MARINO 2. PIAZZA DELLA SCALA 3. TEATRO ALLA SCALA 4. LA GALLERIA 5. IL DUOMO 6. IL PALAZZO REALE 7. MUSEO DEL NOVECENTO 8. VIA DANTE 9. IL CASTELLO SFORZESCO 10. LA TRIENNALE 11. PARCO SEMPIONE
TRADE, FINANCE AND TREASURES COMMERCIO FINANZA E TESORI
1. PIAZZA MERCANTI 2. L’AMBROSIANA 3. PIAZZA DEGLI AFFARI 4. CORSO MAGENTA 5. MUSEO ARCHEOLOGICO 6. S. AMBROGIO 7. S. MARIA DELLE GRAZIE
11
10
9
ART & NOBLESSE BEAUTY & FASHION ARTE E NOBILITA’, BELLEZZA E MODA
1. GALLERIE D’ITALIA 2. VIA MANZONI 3. PIAZZA BELGIOIOSO 4. MUSEO POLDI PEZZOLI 5. VIA BIGLI 6. QUADRILATERO DELLA MODA 7. GIARDINI PUBBLICI ANCIENT & CONTEMPORARY DAY & NIGHT ANTICO E CONTEMPORANEO, DAL GIORNO ALLA NOTTE
1. QUARTIERE BRERA 2. LA PINACOTECA 3. VIA SOLFERINO 4. I NAVIGLI DI LEONARDO 5. PORTA GARIBALDI 6. CORSO COMO 7. IL QUARTIERE PORTA NUOVA 18
7
5 6
4
The proposed itineraries indicate only some of the interesting places in the center of the City. But they are the starting point for a much broader knowledge.
Gli itinerari proposti toccano soltanto una parte dei luoghi interessanti del centro della Città. Sono però il punto di partenza per una ben più ampia sua conoscenza.
7
5
6 4
3
2
7
1
6
2
3
8
2
1 3 1 2 1 4 5
7
4
5 3
6
6
The Golden Ring — 19
THE CIVIL SACRED AND SECULAR HEART The Galleria Vittorio Emanuele II is a symbol of the civil heart of the city. In its four arms welcomes millions of tourists enchanted by shops, bars, and famous restaurants. La Galleria Vittorio Emanuele II è il simbolo del cuore civile della città. Nei suoi bracci accoglie milioni di turisti che si incantano davanti a negozi, bar, e ristoranti famosi.
During the twenty six centuries of its existence, Milan has been a meeting point where people, ideas and goods have come together through cultural exchange and trade, an intersection of travelers and merchants from every country in Europe and the world. Its foundation goes back to a very early date, and pre-dates the settlement by the Romans. From 286 to 402 AD, the city was also the capital of the Western Roman Empire and the seat of Emperor Maximian’s court. Passing through Milan’s long history, visitors encounter sites and monuments that bear testimony 20
not only to the city’s civil heart, but also to its’ religious and profane importance: public and private buildings, churches, palaces and museums, as well as shops, business centers, sporting venues and entertainment. Milan is like a golden circle, “The Golden Ring”. The itineraries are circular and begin from the city’s heart, its central squares, the symbol of its political autonomy, like so many cities in northern Italy. In this first journey into the heart of Milan, we will meet the kings, dukes and emperors who, together with their architects, left such impressive monuments to the city.
IL CUORE CIVILE SACRO E PROFANO The Cathedral is the symbol of the religious community in Milan. Its square is the typical place of the most significant popular events, celebrations, concerts and artist expressions. Il Duomo è il simbolo religioso della comunità milanese. La sua piazza è il luogo tipico delle più rilevanti manifestazioni popolari, delle celebrazioni, dei concerti e delle espressioni di artisti.
Milano è stata nei 26 secoli della sua esistenza una città destinata soprattutto agli incontri di persone, di idee e di merci, agli scambi culturali e commerciali, un incrocio di viaggiatori e mercanti di tutti i paesi di Europa e del Mondo. La sua fondazione è molto antica (ca 590 a.C.) e precede l’insediamento dei Romani (222 a.C.). La città è stata dal 286 al 402 d.C. anche la capitale dell’Impero Romano d’Occidente e sede della Corte dell’imperatore Massimiano. Percorrendo questa lunga vita di Milano troviamo luoghi e monumenti simbolo del suo cuore soprattutto civile, ma anche
religioso e profano: palazzi pubblici e privati, chiese, regge, musei, ma anche negozi, centri di commercio, luoghi di sport e divertimento. Milano è come un cerchio d’oro, “The Golden Ring”. Gli itinerari sono racchiusi in questa forma circolare e tutti partono dal suo cuore, dalle sue piazze centrali, dai simboli dell’autonomia comunale ben presenti in tante città dell’Italia del Nord. In questo primo viaggio nel cuore di Milano incontreremo anche i re, i duchi, gli imperatori che, con i loro architetti, hanno lasciato alla città grandi monumenti. The Golden Ring — 21
PALAZZO MARINO
Palazzo Marino
Piazza della Scala
The Municipality building. Il palazzo del Municipio.
The head office of the Mayor of Milan and the City Council. It is the symbol of the intersection of the city’s interests and roles: between affluence, trade, civil power and democratic representation. This Renaissance palace fits for a king was built in 1553 for Thomas Marino, a banker and merchant from Genoa. 22
Sede del Sindaco di Milano e del Consiglio della città, è il simbolo di un incrocio di interessi e di ruoli: tra ricchezze, commerci, potere civile e rappresentanza democratica. Un palazzo rinascimentale degno di un Re, ma costruito nel 1553 per Tommaso Marino, banchiere e commerciante di Genova.
Teatro alla Scala
La Galleria
Palazzo Marino
Piazza della Scala
In 1872 Leonardo, the genius Milanese by adoption, has occupied the center of the square in the company of his favorite disciples. Nel 1872 Leonardo, il genio milanese di adozione, ha occupato il centro della piazza in compagnia dei discepoli preferiti.
Teatro Alla Scala
La Galleria
This square is surrounded by impressive buildings: La Scala Theater, built in 1778 by the architect Giuseppe Piermarini, the facade of Palazzo Marino, the Palazzo della Banca Commerciale (today Banca Intesa San Paolo) inspired by the neo-classical style of La Scala, the Municipal Accounting headquarters (the financial offices of the city), all built by Luca Beltrami, a Milanese architect, art historian and Member of parliament, between 1888 and 1918, and designed specifically for this square. The square didn’t yet exist when La Scala was built, but the area flourished with many pubs and cafes that would play a significant role in the artistic life, politics and culture of Milan. The composers Arrigo Boito, Giuseppe Verdi and Giacomo Puccini regularly frequented the “Cova”, a prestigious cafe that still exists in via Montenapoleone. The square is a fine example of the interweaving of civilian government and commerce, a mix of festivities and culture, past and present, which is so typical of Milan. In fact, the urban form of the square as a central element of a city’s life has been part of our country’s cultural identity for thousands of years, and is based on the idea of community and welcoming that goes so well with the principles of the Expo.
PIAZZA DELLA SCALA Imponenti edifici delimitano la piazza: il Teatro alla Scala, sorto nel 1778 ad opera dell’architetto Giuseppe Piermarini, la facciata di Palazzo Marino, il Palazzo della Banca Commerciale (oggi Banca Intesa San Paolo) ispirato alle forme neoclassiche della Scala, il palazzo sede della Ragioneria Municipale (gli uffici finanziari del Comune), tutti costruiti dall’ architetto milanese, storico dell’arte e membro del Parlamento, Luca Beltrami tra il 1888 e il 1918, proprio per creare questa piazza. Quando è nato il Teatro la piazza non esisteva ancora, ma vi fiorivano numerosi locali pubblici e caffè, ai quali è legata una notevole parte della vita artistica, politica e culturale milanese. I musicisti Arrigo Boito, Giuseppe Verdi e Giacomo Puccini frequentavano assiduamente il prestigioso caffè “Cova”, che ancora oggi sopravvive in via Montenapoleone. La piazza rappresenta bene quell’intreccio di funzioni civili di governo e commerciali, di festa e di cultura, tipico di Milano, ieri come oggi. Infatti la forma urbana della piazza come elemento centrale della vita di una città è propria da millenni dell’identità culturale del nostro Paese; si fonda sull’idea di comunità e di accoglienza che ben si accompagna all’idea che è alla base dell’Expo.
The Golden Ring — 23
TEATRO ALLA SCALA
Piazza della Scala
Teatro alla Scala
Built in 1776 by Empress Maria Theresa of Austria, today the temple of the theatrical art.
Costruito nel 1776 per l’imperatrice Maria Teresa d’Austria, oggi tempio dell’arte teatrale.
The most famous theater in the world, a favorite of the Milanese people; it was completely rebuilt immediately after being bombed in 1943 during World War II. Restored by the City of Milan (which owns it) in December 2004, three years of work produced two new modern buildings on the original site, designed by the architect Mario Botta. Today it has a new stage, a scenic machinery that allows three shows to be produced simultaneously and enhanced acoustics. Inside the theater itself, a Theater Museum preserves artifacts from the theatrical art from every age and relics of many famous artists and opera singers who have worked and acted here, helping shape the history of this temple of opera. It is also possible to visit the interior of the theater from the Theater Museum.
È il teatro più celebre del mondo, molto amato dai milanesi; ricostruito integralmente subito dopo il bombardamento del 1943 dell’ultima guerra mondiale. Restaurato dal Comune (che ne è proprietario) nel dicembre 2004, tre anni di interventi hanno prodotto due nuovi corpi di fabbrica moderni, inseriti sulla costruzione originaria su disegno dell’arch. Mario Botta. Oggi ha un nuovo palcoscenico, una macchina scenica che permette di allestire tre spettacoli contemporaneamente e una acustica potenziata. All’interno del Teatro stesso, un Museo Teatrale, conserva oggetti e testimonianze dell’arte teatrale di tutti i tempi e i cimeli dei molti celebri artisti e cantanti che hanno qui lavorato e recitato e che hanno fatto la tradizione di questo tempio della lirica. Dal Museo Teatrale è possibile la visita anche dell’interno del Teatro.
24
La Galleria
Il Duomo
Teatro alla Scala
La Galleria
Il Duomo
Il Palazzo Reale
LA GALLERIA
Galleria Vittorio Emanuele II joins Piazza della Scala with Piazza del Duomo. Galleria Vittorio Emanuele II unisce Piazza della Scala con Piazza del Duomo.
A few steps away and we enter the famous covered passageway that connects Piazza del Duomo with Piazza Scala: a civil and commercial structure that has been imitated all over the world. It has always been Milan’s central meeting place, known as “the Salon (il Salotto)” because of the elegance of its cafes and shops, the very symbol of luxury. It consists of two crossways, with a central square in the shape of an octagon and an iron and glass roof designed by British engineers.
Con pochi passi entriamo nel celebre passaggio coperto che collega piazza Scala con piazza del Duomo: una struttura civile e commerciale che è stata imitata in tutto il mondo. E’ sempre stata il luogo di ritrovo dei milanesi, che la chiamano “il Salotto” per l’eleganza dei suoi caffè e dei negozi rappresentativi del lusso. Ha una pianta a due vie in croce, con piazza centrale a ottagono e una copertura in ferro e vetro, progettata da ingegneri inglesi.
The Golden Ring — 25
IL DUOMO DI MILANO
The Cathedral is dedicated to the Nativity of Saint Mary. Its late-Gothic style, derived from the cathedrals of northern Europe, covers an area of 11,700 square meters, and boasts more than 3,400 statues both inside and out, as well as reliefs and half-bust sculptures, 135 spires and spectacular stained glass windows that light up at night from the inside. The history of its construction is also the history of the city and the religious and civil powers that succeeded one another over the centuries. Its construction began in 1386 on an area originally occupied by Roman temples and early Christian basilicas. An entire nation of artists and believers helped build it over the centuries. Architects, sculptors, artisans and thousands of workers have taken turns working on the construction of the Duomo site, and the work continues to this day: from Simone Orsenigo and
26
La Galleria
Il Duomo
La Cattedrale è dedicata a “Maria nascente”. In stile tardo gotico derivato dalle cattedrali del nord-Europa, si estende su una superficie di 11.700 metri quadrati, più di 3400 statue tra interno ed esterno, rilievi e sculture a mezzo busto, 135 guglie, spettacolari vetrate che nelle ore notturne si illuminano dall’interno. La storia della sua costruzione è anche quella della città e dei poteri religiosi e civili che qui si sono succeduti nei secoli. Iniziò nel 1386 su un’area in origine occupata da templi romani e basiliche paleocristiane. Per secoli fu edificata da un intero popolo di artisti e credenti. Architetti, scultori, artigiani e migliaia di maestranze si sono avvicendati nella Fabbrica del Duomo, che non ha mai smesso di operare: da Simone Orsenigo e Giovannino de’ Grassi, per il primo disegno, a Filippino degli Organi, a Giovanni Solari e al Filarete nel 1450; e molti altri nei secoli seguenti.
Il Palazzo Reale
Museo Del Novecento
Fascinating visit to the immense internal space and climb the spiers with the view of the city. Affascinante la visita all’immenso spazio interno e la salita alle guglie con la visione della città.
IL DUOMO DI MILANO Giovannino de Grassi for the initial design, to Filippino degli Organi, Giovanni Solari and Filarete in 1450, and many others in the following centuries. All the work was first designed on a large wooden model of the cathedral, still preserved in the Cathedral Museum. In 1813 the architect Carlo Amati completed the facade, and only in 1892 were the final spires put into place: on the highest spire, 108 meters above the ground, a giant statue was placed of Our Lady in gold-plated copper, designed by Giuseppe Perego in 1744. Masterpieces of jewelry and sculpture from the Treasury and the Duomo make the Duomo Museum, part of the building complex of the Royal Palace, worth a visit. For centuries, the reins of religious, political and economic power remained in the hands of the archbishops of Milan such as Ambrose (374-397) and Aribert of Antimiano (1018-1045). During the Renaissance, with the rule of the Visconti and then the Sforza families, the presence of the lords of the city was also felt in the construction of the Duomo. Gian Galeazzo Visconti, appointed in 1395 by the Emperor Wenceslao to be the first Duke and only lord of Milan in exchange for 100,000 gold florins, wanted a giant church to celebrate the greatness of his domain. The entire edifice is made of white marble with pink and grey veins, a unique material that was brought into the city by boat, down the Ticino and the Naviglio Grande from the quarries of Candoglia on Lake Maggiore, bestowed free of charge by the Duke. The great Cathedral has always represented an encounter between the desires of the bishops and the lords of Milan, and the Church and the People, in order to build a memorable church. The large square, enlarged over the centuries, now welcomes the crowd of Milanese citizens and tourists, providing space not only for their religious and civic festivals, but also their political meetings and discussions. At the far end of the square, opposite the Duomo, stands the statue of the first king of Italy, Victor Emmanuel II of Savoy, united in 1861, on horseback and surrounded by lions, a symbol of power and royalty. Shops, cafès and boutiques are found all around the square.
Tutto il lavoro veniva prima progettato su un grande modello ligneo della cattedrale, ancora oggi conservato nel Museo del Duomo. Nel 1813 l’architetto Carlo Amati completava la facciata e solo nel 1892 le ultime guglie: sulla guglia più alta, che tocca i 108 metri, fu posta nel 1774 una grande statua della Madonna in rame rivestita d’oro, modello di Giuseppe Perego. Capolavori di oreficeria e scultura estratti dal Tesoro e dallo stesso Duomo meritano una visita al Museo del Duomo che fa parte del complesso edilizio di Palazzo Reale. Per secoli i poteri religioso, politico ed economico rimasero nelle mani degli arcivescovi di Milano, come Ambrogio (374397) e Ariberto d’Antimiano (1018-1045). Nel Rinascimento, con il dominio delle famiglie dei Visconti e poi degli Sforza, anche nella costruzione del Duomo è stata forte la presenza dei signori della città. Gian Galeazzo Visconti nominato dall’imperatore Venceslao, nel 1395, primo Duca e unico signore di Milano, in cambio di 100.000 fiorini d’oro, volle una chiesa immensa per esaltare la grandezza del suo dominio. Tutto l’edificio è in marmo bianco venato di rosa e grigio, un materiale esclusivo che arrivava in città in barca, attraverso il Ticino e il Naviglio Grande, proveniente dalle cave di Candoglia sul Lago Maggiore, concesse gratuitamente dallo stesso Duca. Il grande Duomo ha sempre rappresentato l’incontro tra la volontà dei vescovi e dei signori di Milano, della Chiesa e del Popolo di costruire una chiesa memorabile (la seconda per grandezza in Italia dopo S. Pietro in Vaticano). La grande piazza, ampliata nei secoli, accoglie ogni giorno la folla dei cittadini milanesi e stranieri, le loro feste religiose e civili, ma anche le riunioni politiche e le discussioni. Nel fondo della piazza, di fronte al Duomo, si eleva la statua del primo re dell’Italia unita nel 1861, Vittorio Emanuele II di Savoia, a cavallo e circondato da leoni simbolo del potere e della regalità. Tutto attorno alla piazza si affacciano negozi, caffè, boutique.
The Golden Ring — 27
IL PALAZZO REALE
This palace, closely linked to the history of the city, has ancient origins. It was founded as a historical residence for the Torriani, an Italian noble family that dominated many cities in Lombardy in 1270. Partially demolished and rebuilt in 1310 to make way for the Piazza del Duomo, the Palace became the seat of the lords of Milan: first the Visconti and then the Sforza, and, in the 16th and 17th centuries, the Spanish governors. Finally, in the 18th century, under the Archduke Ferdinand of Austria-Este, son of the Empress Maria Teresa d’Austria, the new Governor of the Austrian Lombardy, the palace became the home of a sumptuous court, and was renovated according to the neoclassical plans of Piermarini; with a theater and a beautiful ballroom known as the “Caryatids” because of the fourty statues that decorate it. Severely damaged during the war in 1943, the royal palace has been turned into a palace of the arts. In recent decades, the City and the Fondazione Cassa di Risparmio of Lombardy have managed to salvage the building and turn it into an exhibition space, with the ambitious project of restoring the original architectural and decorative forms inside. The new reorganization of the building has created three museum spaces: one 28
Il Duomo
Il Palazzo Reale
Nasce come storica dimora dei Torriani, famiglia della nobiltà italiana che nel 1270 dominava molte città lombarde. Demolito in parte e ricostruito nel 1310 per lasciare spazio alla piazza del Duomo, divenne sede dei signori di Milano: prima i Visconti, poi gli Sforza, e nel sec. XVI-XVII dei governatori spagnoli. Infine nel sec. XVIII, con l’arciduca Ferdinando d’Asburgo-Este figlio dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, nuovo Governatore della Lombardia austriaca, diventa luogo di fastosa vita di corte, ristrutturato secondo il progetto neoclassico del Piermarini; con un Teatro e la bellissima Sala da ballo delle Cariatidi così chiamata per le 40 statue che tutt’intorno la decorano. Danneggiato gravemente durante la guerra, nel 1943, da grande Reggia è diventato un palazzo delle arti. Negli ultimi decenni, infatti, il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, hanno realizzato un recupero dell’edificio per spazi espositivi, con l’ambizioso progetto di restituire agli ambienti interni le forme architettoniche e decorative originali. La nuova riorganizzazione dell’edificio distingue ora tre settori museali: uno dedicato al Museo della Reggia, con le bellissime sale decorate e affrescate nella volta, secondo il suggerimento del poeta
Museo Del Novecento
Via Dante
Il Palazzo Reale, designed by the same architect of Scala, Giuseppe Piermarini. La reggia milanese opera dello stesso architetto autore della Scala, Giuseppe Piermarini.
Maria Teresa d’Austria.
IL PALAZZO REALE dedicated to the Museum of the Palace, with its beautiful halls, which, following an idea by the poet Giuseppe Parini at the end of the 18th century, was decorated and frescoed with episodes of classical mythology and Gobelins tapestries depicting the stories of Jason; a second floor contains works of contemporary art in collaboration with the Museum of the Twentieth Century; while the main floor and the ground floor are dedicated to temporary exhibitions in other large spaces. ‘‘L’Arengario’’. In front of the right side of the Duomo, next to the southern arcades, stand two symmetrical buildings known as the Arengario. Built from 1939 to 1956 by the architects Griffini, Magistretti, Muzio and Portaluppi, with cornices and bas-reliefs by the sculptor Arturo Martini (left unfinished at his death in 1947). The latest project, by the architect Italo Rota in 2010, designated the older of the two buildings, the one adjacent to the Royal Palace, to accommodate the more than 2,600 works belonging to the City of Milan to create the new ‘‘Museo del Novecento.’’
The Staircase della Reggia, today entrance to the exhibition of Leonardo.
Giuseppe Parini alla fine del sec. XVIII, con episodi della mitologia classica e preziosi arazzi Gobelins con le Storie di Giasone; un secondo piano contiene opere d’arte contemporanea in collegamento col Museo del Novecento; al piano nobile e al pianterreno altri grandi spazi dedicati a mostre temporanee. ‘‘L’Arengario’’. A fronte del fianco destro del Duomo, accanto ai portici meridionali si affacciano due corpi di fabbrica gemelli, chiamati l’Arengario. Costruiti dal 1939 al 1956 su progetto degli architetti Griffini, Magistretti, Muzio e Portaluppi, con cornici e bassorilievi dello scultore Arturo Martini (incompiuti per la sua morte nel 1947). L’ultimo intervento, del 2010, con un progetto dell’architetto Italo Rota, ha destinato il più antico dei due edifici, quello adiacente al Palazzo Reale, ad accogliere più di 2600 opere d’arte del sec. XX appartenenti al Comune di Milano, creando così il nuovo Museo del Novecento.
La Scalinata della Reggia, oggi ingresso alla mostra di Leonardo.
The Golden Ring — 29
MUSEO DEL NOVECENTO
Il Palazzo Reale
Museo Del Novecento
Via Dante
Il Castello Sforzesco
The spiers of the cathedral from one of the panoramic rooms of the museum. Le guglie del Duomo viste da una delle sale panoramiche del museo.
The large collection includes paintings of many Italian masters of the twentieth century (including Soffici, Boccioni, Carrà, Soldati, Morandi, Sironi, Fontana, Martini, Melotti, Manzoni) and follows the major artistic movements that have transformed the pictorial language of the 20th century, from Futurism to Metaphysical Art, from a return to classic forms to abstract experiments. But there are also masterpieces from the international avant-garde, with works by Picasso, Braque, Matisse, Klee, Kandinsky, Mondrian, Leger. A spiral ramp connects the subway station directly to the monumental terrace overlooking Piazza Duomo, providing access either to the Museum or to the cafe-restaurant “Da Giacomo.”
The “Quarto Stato”, Pelizza da Volpedo, 1901. 30
Nella grande collezione si trovano dipinti di tanti maestri del Novecento italiano (tra i quali Soffici, Boccioni, Carrà, Soldati, Morandi, Sironi, Fontana, Martini, Melotti, Manzoni) che ripercorrono i principali movimenti artistici che hanno trasformato il linguaggio pittorico del sec. XX, dal Futurismo alla Metafisica, dal ritorno all’ordine classico alle sperimentazioni astratte. Ma anche capolavori delle avanguardie internazionali con opere di Picasso, Braque, Matisse, Klee, Kandinskji, Mondrian, Leger. Una rampa a spirale collega la stazione della metropolitana direttamente con la terrazza monumentale che si affaccia su Piazza Duomo e dà accesso sia al Museo che alla caffetteria-ristorante “Da Giacomo”.
Il “Quarto Stato”, Pelizza da Volpedo, 1901.
Il Palazzo Reale
Via Dante
Il Castello Sforzesco
La Triennale
VIA DANTE
Via Dante is the result of one of the most interesting Milanese urban public projects, built in the years 1884-89 on the axis Piazza Duomo-Castello Sforzesco-Arco della Pace. Specific regulations were drafted in order to ensure a uniform height and the architectural quality of the new buildings. Today it is one of the main commercial strolls through the city, valued for its urbane embellishmentsand its pedestrian area.
Via Dante è il risultato di uno dei più interessanti interventi pubblici urbanistici milanesi sull’asse piazza Duomo-Castello Sforzesco-Arco della Pace. Realizzato negli anni 1884-89. Per ottenere una altezza e una qualità architettonica uniforme dei nuovi edifici fu redatto uno specifico regolamento. È attualmente una delle principali passeggiate commerciali della città, valorizzata dall’arredo urbano e dalla totale pedonalizzazione.
The wide road full of lights and colors connects Piazza del Duomo in perspective with the Castello Sforzesco.
La via piena di luci e colori che collega in prospettiva Piazza del Duomo con il Castello Sforzesco.
The Golden Ring — 31
IL CASTELLO SFORZESCO
A symbolic monument of the city and its cultural and civic values. During the rule of the Visconti and the Sforza the castle experienced an era of splendor, providing us with an important and convincing testimony of a veritable ducal palace. In 1450, Francesco Sforza, Duke of Milan, who united the two dynasties through his marriage with Bianca Maria Visconti, enlarged the castle from an ancient fortress built against the 14th century city walls, surrounded by a moat; we can still see the structure today, in the form of a square, 200 meters long on each side, a large central courtyard, with towers at each corner. In 1452 he invited the famous architect Antionio Averulino, known as il Filarete, from Florence to embellish the castle with its Clock Tower that still faces the city today. In 1455 the two massive towers were constructed with seven-meter thick outer walls covered in diamond point stones. The castle then became the permanent home of the Sforza dynasty, one of the richest and most powerful in Renaissance Italy (15th cent.), a divided country ruled by large families (the Este in Ferrara, the Gonzaga in Mantua, the Medici in Florence, the Aragon in Naples); this immense palace boasted a truly magnificent court, rich in beauty and treasures. Many artists were invited to work inside. In 1482, the thirty-year old Leonardo da Vinci, already famous at the Medici court in Florence, wrote to the Duke Ludovico il Moro offering his services to come to Milan. In 1491, Leonardo designed the 32
Via Dante
Il Castello Sforzesco
La Triennale
Monumento simbolo della città e dei suoi valori civili e culturali. Con le Signorie degli Sforza il Castello conobbe un’epoca di splendore della quale rimangono importanti e suggestive testimonianze, una vera reggia ducale. Nel 1450, Francesco Sforza, Duca di Milano, che riuniva le due dinastie in virtù del matrimonio con Bianca Maria Visconti, ampliò il castello sorto su una prima antichissima fortezza addossata alle mura trecentesche della città, cinta da fossato; una struttura, che ancora oggi vediamo, a forma di quadrato, 200 metri per lato, una grande piazza d’armi, cortili, torrioni agli angoli. Nel 1452, chiamò da Firenze il grande architetto Antonio Averulino detto il Filarete per abbellire il Castello con quella Torre dell’Orologio che si prospetta ancora oggi verso la città. Nel 1455 vennero costruiti i due massicci torrioni con muri perimetrali, di sette metri di spessore, rivestiti da pietre a punta di diamante. Da allora il Castello diviene dimora permanente della dinastia sforzesca, una delle più ricche e potenti dell’Italia rinascimentale (sec. XV), allora divisa e governata da grandi famiglie (gli Este a Ferrara, i Gonzaga a Mantova, i Medici a Firenze, gli Aragona a Napoli); all’interno l’aspetto di questa immensa reggia era degno di una corte veramente fastosa; ricca di bellezze e tesori. Molti artisti furono chiamati a lavorare. Nel 1482 anche il trentenne Leonardo da Vinci, già famoso alla corte dei Medici di Firenze, scriveva al duca Ludovico il Moro per venire a Milano, offrendo i suoi servigi. Nel 1491 Leonardo progettò gli apparati
IL CASTELLO SFORZESCO celebration for the wedding of Ludovico il Moro and Beatrice d’Este. The most famous of Leonardo’s inventions in the Castle is the vault of the Sala delle Asse, in the north-east tower: a pergola painted with flowering trees and branches that are intertwined with golden cords forming the famous “Da Vinci knots.” After the death of Francesco Maria Sforza in1512, the castle came under the control of the Spanish Emperor Charles V: no longer used as a residence, it became a defensive bulwark, one of the largest and best equipped military fortresses in Europe. After suffering fires, collapses, bombings, demolitions and reconstructions of various kinds throughout the centuries, the fortress was handed over by the military authorities to the City of Milan in 1893. The architect Luca Beltrami, charged with the complete restoration of the castle (1900-1905), reconstructed the original look with the help of pictures, drawings and historical documents, and devoted it entirely to the housing of museums. Thanks to its splendid museums, the ancient Sforza Royal Palace has once again become a center of public magnificence and art treasures, a display of the beauty and luxury of Milan. The Egyptian Museum, the Museum of Prehistory, the Museum of Musical Instruments, the Pinacoteca, the Museum of Furniture, Ceramics, Jewelry, Engravings; and the Museum of Ancient Art, which holds twelve hundred years of sculpture from Lombardy and elsewhere, from the 4th to the 16th century, including the “Rondanini Pietà”, one of Michelangelo’s most famous works.
di festa per le nozze di Lodovico il Moro e Beatrice d’Este. La creazione più famosa di Leonardo nel Castello è la volta della Sala delle Asse, nel torrione di nord est: un pergolato dipinto con alberi fioriti e rami che si intrecciano con corde dorate formando il famoso “nodo vinciano”. Alla morte di Francesco Maria Sforza (1512) il Castello passa sotto il controllo spagnolo dell’imperatore Carlo V: perde ogni connotato di residenza, diviene baluardo di difesa, una delle cittadelle militari più vaste e munite d’Europa. Dopo aver subito nei secoli incendi, crolli, bombardamenti, demolizioni e rifacimenti di varia natura, nel 1893 viene consegnato dall’autorità militare al Comune di Milano. L’architetto Luca Beltrami incaricato del completo restauro (1900-1905) ne ricostruisce l’aspetto originale anche con l’aiuto di immagini, disegni e documenti storici, e lo destina interamente a Musei. L’antica Reggia Sfozesca diventa così, con i suoi splendidi musei, di nuovo un centro di pubbliche magnificenze e tesori d’arte, della bellezza e del lusso di Milano. Il Museo Egizio, il Museo della Preistoria, il Museo degli Strumenti musicali, la Pinacoteca, il Museo dei Mobili, delle ceramiche, delle oreficerie, delle incisioni; e il Museo d’arte antica che raccoglie milleduecento anni di scultura lombarda e non, dal IV al XVI secolo, nel quale si può ammirare la “Pietà Rondanini”, una delle più celebri opere di Michelangelo.
The coat of arms of the Visconti and Sforza painted by Leonardo in the “Sala delle Asse” and a detail of the “Pietà Rondanini” of Michelangelo. Lo stemma dei Visconti e degli Sforza dipinto da Leonardo nella “Sala delle Asse” e un particolare della “Pietà Rondanini” di Michelangelo. The Golden Ring — 33
LA TRIENNALE
One of the most interesting eccentric monuments of Milan, the “Bagni Misteriosi”, Giorgio de Chirico.
Il Castello Sforzesco
Parco Sempione
Uno dei monumenti moderni più eccentrici di Milano, i “Bagni Misteriosi”, di Giorgio de Chirico.
Yet another palace known as “La Triennale”, The “Palazzo dell’Arte” built in 1931-33 and designed by Giovanni Muzio, on the edge of the Simplon Park to provide a permanent home for the International Triennial Exhibition of Decorative Arts. From an urbanistic perspective, the building is a complete system of public architecture located on the two perpendicular axes through the park: the Castello Sforzesco and the Arco della Pace on the longitudinal axis, and the Arena Civica and the Palazzo dell’Arte on the transversal. The interior was completely renovated by the architect Gae Aulenti in 1994 and then again by the architect Michele De Lucchi, in order to hold important art exhibitions. Every three years, on the first floor of the Galleria della Triennale in the Museum of Design, objects and artifacts are exposed that have marked the history of Italian industrial design in comparison with the most interesting international experiments. 34
La Triennale
Ancora un palazzo conosciuto come “La Triennale”. Il “Palazzo dell’Arte” costruito nel 1931-33 su progetto di Giovanni Muzio, sul bordo del Parco Sempione per assegnare una sede permanente alle Esposizioni Triennali Internazionali delle Arti Decorative. L’edificio dal punto di vista urbanistico completa un sistema di architetture pubbliche collocate sulle due assi perpendicolari che attraversano il parco: il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace sull’asse longitudinale, l’Arena Civica e il Palazzo dell’Arte su quello trasversale. L’interno è stato completamente ristrutturato dall’architetto Gae Aulenti nel 1994 e oggi dall’arcihtetto Michele De Lucchi, per allestire importanti mostre d’arte. Al primo piano nella Galleria della Triennale ogni tre anni, nel Museo del Design, vengono esposti oggetti e manufatti che hanno segnato la storia del Design industriale italiano a confronto delle più interessanti esperienze internazionali.
La Triennale
The park in its autumn colors with the Arco della Pace in the Background.
Parco Sempione
PARCO SEMPIONE
Il Parco nei suoi colori autunnali con l’Arco della Pace sullo sfondo.
Our journey ends in the green stillness and in the murmur of water of this large park which includes, in addition to the Triennale, other important historical and civil monuments. The most important of these is the Arco della Pace, designed by Luigi Cagnola under the orders of the French Emperor Napoleon Bonaparte (1807), which opens to the north of Milan towards France. Its inscriptions commemorate the triumphal entry of King Vittorio Emanuele II of Piedmont and Napoleon III, the Emperor of the French allies, into Milan in 1859 to liberate northern Italy from the control of the Austrian Empire. In the Monument to the Fallen Soldiers at the battle of Boffalora (June 4, 1859) for the independence of Italy, the names of many fallen soldiers of Arab nationality are inscribed. The park also contains a Civic Aquarium (located in one of the pavilions of the Great Exhibition in Milan of 1906); the neoclassical and Napoleonic stadium of the Civic Arena designed by Luigi Canonica (1807) and the Torre Branca (1932) designed by the famous Milanese architect Gio Ponti, over 100 meters in height. From the top of which can be admired the impressive urban perspective stretching from the Duomo square to the Arco della Pace.
Il nostro viaggio termina nel verde, nella quiete, nel mormorare delle acque del grande parco che comprende, oltre alla Triennale, altri importanti monumenti di valore storico e civile. Il più significativo è l’Arco della Pace, progetto di Luigi Cagnola per ordine dell’imperatore dei francesi Napoleone I Bonaparte (1807), che apre alla direzione Nord di Milano, verso la Francia. Nelle sue iscrizioni ricorda l’entrata trionfale in Milano nel 1859 di Vittorio Emanuele II re del Piemonte e di Napoleone III imperatore dei Francesi alleati per liberare l’Italia del Nord dal dominio dell’Impero Austriaco. Nel vicino Monumento ai Caduti alla battaglia della Boffalora per l’indipendenza d’Italia (4 giugno 1859) sono iscritti i nomi di molti caduti di nazionalità araba.Nel Parco si trovano anche l’Acquario Civico (collocato in uno dei padiglioni della Grande Esposizione Universale di Milano del 1906); lo stadio neoclassico e napoleonico dell’Arena Civica progetto di Luigi Canonica (1807) e la Torre Branca (1932) progetto del famoso architetto milanese Giò Ponti, alta oltre 100 metri. Dall’alto si ammira la grande prospettiva urbana che da piazza del Duomo arriva all’Arco della Pace.
The Golden Ring — 35
TRADE FINANCE & TREASURES From the Pinacoteca Ambrosiana with its luminous “Basket of Fruit” by Caravaggio (1607), the itinerary meets the traditional financial centers up to the excellence of archeology to discover Milan from roman times and, later, medieval. Dalla Pinacoteca Ambrosiana con la sua luminosa “Canestra di frutta” del Caravaggio (1607), l’itinerario incontra i centri tradizionali della finanza milanese fino ai gioielli dell’archeologia per scoprire la Milano romana e, poi, medioevale.
Today’s Milan is a modern city, at once innovative and full of contemporary creativity. But beneath our feet still exists, and will always exist, the ancient city, the past that has created the present: the Roman city and the medieval town that left us with monuments and signs of an unbroken tradition of work and civilization where the roots of modernity are still well preserved. The city of today was built upon the foundations of the past and still bears their basic characteristics: the innovative spirit of exchange, trade, encounters and city life. Milan, an ancient city of commerce 36
and movement, both then and now. In this second itinerary we will discover the traces of this millenary continuity. Starting again from the Piazza Scala, beneath our feet there are still traces of one of the two most important streets of the Roman city, the ‘‘Cardo Maximus’’ (today called the via S. Margherita, which continues through the Giureconsulti Palace, and, crossing via Orefici and Piazza Mercanti, runs through the passageway of the Palace of the Palatine School, then the via Cantù to the Pinacoteca Ambrosiana).
COMMERCIO FINANZA E TESORI With “Ippolita Sforza” (1526) by B. Luini in the Church of San Maurizio, began the golden age of the dukedom of Milan, in succession from the Visconti to the Sforza (XV century), with Milan at the center of Europe. Con la “Ippolita Sforza” (1526) di B. Luini nella Chiesa di San Maurizio, viene incontro il periodo d’oro del ducato di Milano, nella successione dai Visconti agli Sforza (XV secolo), con Milano al centro dell’Europa.
Milano è oggi una città moderna, innovativa, piena di creatività contemporanea. Ma sotto i nostri piedi esiste ancora, ed esisterà sempre, la città antichissima, il passato che ha generato il presente: la città romana, e la città medioevale che ci hanno lasciato monumenti e segni di una permanente tradizione di lavoro e di civiltà nella quale sono ancora ben fissate le radici della modernità. La città di oggi è nata sulle fondazioni di quella più antica e ne porta ancora i caratteri fondamentali: lo spirito innovativo degli scambi, dei commerci, degli incontri e della vita cittadina.
Milano antica città di commerci e di transiti, allora come oggi. In questo secondo itinerario scopriremo le tracce di questa millenaria continuità. Partendo sempre da piazza Scala, sappiamo che sotto i nostri piedi esiste ancora il tracciato di una delle due strade più importanti della città romana, il ‘‘Cardo Maximus’’ (oggi via S. Margherita, che prosegue poi sotto il passaggio del Palazzo dei Giureconsulti, e, attraversata via Orefici e piazza Mercanti, sotto il passaggio del Palazzo delle Scuole Palatine, per via Cantù fino alla Pinacoteca Ambrosiana). The Golden Ring — 37
PIAZZA MERCANTI The decision to construct the square was made in 1228. For centuries it was the topographical, political and business center of medieval Milan: from the Palazzo della Ragione the municipal authorities exercised their powers, and on the four sides of the square the notaries, money changers, bankers and guild representatives sat down to handle their business. Here could also be found the open-air stalls of the street vendors. Until the mid-nineteenth century, two buildings enclosed the square leading to the Cathedral of Milan (il Duomo) and their demolition led to the creation of the via Mercanti.
The Palazzo dei Giureconsulti.
The building was destined to house the Collegio dei Nobili Dottori “College of the Noble Doctors”, an institute that instructed the administrative figures of the State: senators, judges and the captains of justice. The construction, which began in 1562 under the eye of Vincenzo Seregni, incorporated the tower that had been built in 1272 by Napo Torriani. Its bells were used to signal fires, curfews and the execution of death sentences. The palace, badly damaged by bombing in 1943, was restored by the architects Mezzanotte and Menghi from 1985 to 1991. Today it is owned by the Chamber of Commerce and is a venue for conferences. The Palazzo della Ragione, or the new Broletto, housed the municipality’s political and judicial activities. It was constructed in 1233 under the authority of Oldrado da Tresseno, who is depicted on horseback in the sculpture in the facade’s center. It is the largest and most famous of the Lombard medieval public palaces, and, like all the “Broletti,” the “Arengari” or the “Palaces of Reason” of the Lombard municipal cities, it is characterized by a parallelepiped shape that is divided horizontally into two sections: at the ground level, a large portico that was originally covered by a wooden roof, and on the first floor, a large rectangular hall for meetings, lit by Gothic triple-lancet windows. The Loggia degli Osii, constructed at the behest of Matteo Visconti in 1316 and which derives its name from the family that built it, underwent readjustments in 1904 for conservation purposes: the original fourteenth-century statues were replaced by copies. All around were stores and shops that still remind us today, by the street names, of the ancient artisanal activities: via Mercanti, via Cappellari , via degli Armorari, via Orefici, via Fustagnari, via Spadari. 38
Piazza Mercanti
L’Ambrosiana
La costruzione della piazza fu decisa nel 1228. Per secoli è stata il centro topografico della Milano medievale oltre che centro politico e degli affari: dal Palazzo della Ragione le autorità comunali esercitavano i loro poteri e sui quattro lati della piazza i notai, i cambiavalute, i banchieri e i rappresentanti delle corporazioni si insediavano per trattare i loro affari. All’aperto c’erano anche le bancarelle dei venditori ambulanti. Fino a metà dell’Ottocento due edifici chiudevano la piazza verso il Duomo e il loro abbattimento ha creato la via Mercanti.
Il Palazzo dei Giureconsulti.
L’edificio era destinato ad accogliere il Collegio dei Nobili Dottori, istituto che formava le figure amministrative dello Stato: senatori, giudici e capitani di giustizia. La costruzione, iniziata nel 1562 su progetto di Vincenzo Seregni, incorpora la torre fatta costruire nel 1272 da Napo Torriani. Le sue campane segnalavano l’incendio, il coprifuoco, l’esecuzione di una condanna a morte. Il palazzo, gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei del 1943, fu restaurato dagli architetti Mezzanotte e Menghi dal 1985 al 1991. Oggi è proprietà della Camera di Commercio e sede di convegni. Il Palazzo della Ragione, o Broletto nuovo, era l’edificio destinato alle attività politiche e giudiziarie del Comune. Fu costruito nel 1233 per volere del podestà Oldrado da Tresseno, raffigurato a cavallo nella scultura al centro della facciata. È il più vasto e famoso dei palazzi pubblici medievali lombardi e, come tutti i ”broletti”, o ”arengari”, o “palazzi della ragione”delle città comunali lombarde, è caratterizzato da una forma a parallelepipedo che si divide orizzontalmente in due sezioni: a livello del terreno un grande portico, originariamente coperto da un tetto ligneo, e al primo piano una grande sala rettangolare per riunioni, illuminata da trifore gotiche. La Loggia degli Osii, edificata per volere di Matteo Visconti nel 1316, deriva il nome dal casato della famiglia di appartenenza, ha subito nel 1904 un riassetto conservativo: le statue trecentesche originarie sono state sostituite da copie. Tutto intorno negozi e botteghe che ancora oggi ricordano, nei nomi delle strade, le antiche attività artigianali: via Mercanti, via Cappellari, via degli Armorari, via Orefici, via Fustagnari, via Spadari.
Piazza degli Affari
Corso Magenta
PIAZZA MERCANTI
Loggia degli Osii, an ancient midieval square, in front of the Palazzo della Ragione. Nell’antica piazza medioevale la Loggia degli Osii, in fronte al Palazzo della Ragione.
The Peck store, in via Spadari, near the ancient fishmongers district, is the Milanese temple of gastronomy. Near the via Victor Hugo is a famous Milan restaurant, where the chef Carlo Cracco can be found. The restaurant interior, completely renovated and expanded in 2007, was commissioned from the Beretta architect studio, who created an elegant and comfortable atmosphere, rendering the space even more attractive by the use of cherry wood paneling to cover the walls.
Il negozio Peck, in via Spadari, nei pressi della antica contrada delle pescherie, è il tempio milanese della gastronomia. Nella vicina via V. Hugo si trova uno dei celebri ristoranti di Milano, dove si incontra lo chef Carlo Cracco. Gli interni, completamente ristrutturati ed ampliati nel 2007, sono stati affidati allo studio degli architetti Beretta che hanno realizzato un ambiente elegante e confortevole, reso più prezioso dalla boiserie di ciliegio che ricopre le pareti.
The Golden Ring — 39
L’AMBROSIANA
Piazza Mercanti
L’Ambrosiana
Piazza degli Affari
Corso Magenta
The entrance of Biblioteca Ambrosiana from Piazza San Sepolcro. L’ingresso della Biblioteca Ambrosiana su Piazza San Sepolcro.
The narrow lanes, running parallel to one another and forming right angles, reveal the original urban fabric of the ancient Roman city. Take a moment, while standing at the Piazza Pio XI, in front of the entrance to the Pinacoteca Ambrosiana, to remember that beneath our feet was the Roman Forum in Milan. It was a large, rectangular square that occupied a central area stretching under via Cantù, the current Ambrosiana building and the entire Piazza San Sepolcro. In the basement of the Library and in the lower San Sepolcro church, you can still see the remains of part of the Roman Forum square: it covered a surface area of 9,000 square meters. Around the square of the Forum stood the Curia, the seat of the Roman Senate, the
40
Le stradine corte, parallele e incrociate ad angolo retto, rivelano l’originale maglia urbana della antica città romana. Nella piazza Pio XI, davanti all’ingresso della Pinacoteca Ambrosiana, ci fermiamo a riflettere come sotto i nostri piedi si trovava il Foro Romano di Milano. Era una grande piazza rettangolare che occupava un’ area centrale sotto la via Cantù, sotto l’attuale edificio dell’Ambrosiana e sotto tutta la piazza San Sepolcro. Nei sotterranei della Biblioteca e nella chiesa inferiore del santo Sepolcro si possono ancora vedere i resti di una parte della piazza del Foro romano: un’area di 9000 mq. Attorno alla piazza del Foro sorgevano la Curia sede del Senato Romano, la Basilica dove si amministrava la giustizia, il Capitolium,
Reconstruction of the Piazza del Foro during the Empire of the Roman Milan, by F. Corni. Ricostruzione della Piazza del Foro in epoca imperiale, di F. Corni.
L’AMBROSIANA
“The School of Athens”, designed by the hand of Raffaello Sanzio. “La scuola di Atene”, disegnata dalla mano di Raffaello Sanzio.
Basilica where justice was administered, the Capitolium, a temple dedicated to Jupiter-Juno-Minerva, artisan shops, restaurants and the Mint. At that time Milan was the capital of the Western Roman Empire (286-402 AD), and this part of the city was, and still is today, a blend of commercial and financial activities, shops and banks, a point for meetings and discussions.
tempio dedicato a Giove-GiunoneMinerva, i negozi di artigianato, i ristoranti (“tabernae”) e la Zecca. Al tempo di Milano capitale dell’Impero Romano di Occidente (286-402 d.C.) questa parte della città era, come è ancora oggi, un incrocio di attività commerciali e finanziarie, di negozi e di banche, di incontri e di discussioni.
The Ambrosiana: Library and Art Gallery.
L’ Ambrosiana: Biblioteca e Pinacoteca.
The famous complex of cultural institutions known as “the Ambrosiana” can also be visited virtually using the MVR Interactive Multimedia Virtual Reality expo 2015 format, which allows virtual visits not only to the monuments of the Ambrosiana, but also the Santa Maria delle Grazie cloister and the Last Supper. The visit offers surprises, emotions and extraordinary masterpieces. The Art Gallery is the oldest museum opened to the public since 1625. On display are famous paintings, including ‘’The Canestra‘’ by Caravaggio, the allegorical paintings of Jan Breughel and the large cardboard drawn by the hand of Raffaello with ‘’The school of Athens‘’, preparatory fresco of the Vatican Rooms in Rome. 30,000 manuscripts are kept in the Library of exceptional rarity and 500,000 printed books for all ages. Among the more than 1,600 codes Arabs are rarities such as ‘’The Book of the Animals‘’ AlJahiz and code of the doctor Ibn Butla’n ‘’Symposium Medicorum‘’ written in 1054. The manuscript is a unique and is the oldest example of pictorial school Mamluk.
Il celebre complesso di istituti culturali che si chiama “l’Ambrosiana” può essere visitato anche in modo virtuale dal format editoriale MVR Interactive Multimedia Virtuale Reality expo 2015 con il chiostro di Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo Vinciano permette visite virtuali all’interno dei rispettivi monumenti. La visita riserva sorprese, emozioni e capolavori straordinari. La Pinacoteca è il più antico Museo aperto al pubblico dal 1625. Vi sono esposti celebri dipinti, tra i quali ‘‘La Canestra’’ di Caravaggio, i dipinti allegorici di Jan Breughel e il grande cartone disegnato dalla mano di Raffaello con ‘‘La Scuola di Atene’’, preparatorio dell’affresco delle Stanze Vaticane a Roma. Nella Biblioteca sono conservati 30.000 manoscritti di eccezionale rarità e 500.000 libri a stampa di tutte le epoche. Tra i più di 1600 codici arabi vi sono rarità quali ‘‘Il Libro degli Animali’’ di AlJahiz e il codice del medico Ibn Butla’n ‘‘Symposium Medicorum’’ scritto nel 1054. Il manoscritto è un unico nel suo genere e costituisce il più antico esempio dell’arte pittorica di scuola mamelucca.
The Golden Ring — 41
PIAZZA DEGLI AFFARI
It’s worth noting that the financial center of Milan of the twentieth century and a good part of today’s city stand on the same places where, two thousand years earlier, the great Roman-era financial institutions were built. The Roman Imperial Mint was located beside the Forum, directly beneath the imposing façade of the Bank of Italy, now between via Moneta and Piazza Cordusio, built by the architects Luigi Broggi and Cesar Nava (1907-1912). With various ups and downs, the minting of coins in Milan continued without interruption until 498 AD, shortly after the fall of the Roman Empire. After the collapse of the Roman Empire, the Ostrogoths possessed the ultimate authority to mint coins. Production resumed with the Lombard king Desiderius (756-774 AD), and continued uninterruptedly until the mint was finally closed in 1887 by King Umberto I of Italy, when the capital of the Kingdom of Italy was moved to Rome.
42
L’Ambrosiana
Piazza Degli Affari
E’ importante notare che il centro finanziario della Milano del XX secolo e in buona parte della Milano di oggi ricalca i luoghi dove si svilupparono duemila anni prima le grandi opere dell’epoca romana destinate al mondo della finanza. La Zecca imperiale romana si trovava a fianco del Foro, sotto l’attuale imponente edificio, tra via Moneta e piazza Cordusio, della Banca d’Italia, architettura di Luigi Broggi e Cesare Nava(1907-1912 ). Con alterne vicende la coniazione di monete a Milano capitale imperiale proseguì ininterrottamente sino al 498 d.C, poco dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente. Dopo il crollo dell’Impero romano, l’ultima autorità a coniare monete furono infatti gli Ostrogoti. La produzione riprese col re longobardo Desiderio (756-774 d.C.) e così ininterrottamente sino alla definitiva chiusura della zecca nel 1887 ad opera del re Umberto I d’Italia, quando la capitale del Regno d’Italia fu portata a Roma.
Corso Magenta
Museo Archeologico
The monumental entrance of the Bank of Italy. Inside a museum of money, more than 3,800 pieces from the greek period to modern times. L’ingresso monumentale della Banca d’Italia. All’interno un museo della moneta, oltre 3800 pezzi dal periodo greco all’età moderna.
PIAZZA DEGLI AFFARI Palazzo Mezzanotte, home of the Milan Stock Exchange. Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa valori di Milano.
Piazza Cordusio which derives its name from the ‘‘Curtis Ducis’’, the court of the Lombard Duke, elliptical in shape, also known as “the square of the banks,” and conceived as a financial center, is bordered by some of the most significant buildings of the official architecture of the early twentieth century. The Palazzo delle Assicurazioni Generali (designed by the architect Luca Beltrami in 1897-1901) at the center of the square, on the left of the Palazzo del Credito Italiano (steel and reinforced concrete structure), was built by Luigi Broggi, who also designed the Bank of Italy Palace in front of it, with its monumental entrance at the corner of via Armorari. Across from it, the Central Post Office combines two structures built by Paulo Cesa Bianchi (1905-1907) and Giannino Ferrini (1910-1912). Piazza degli Affari with the Palazzo Mezzanotte, named after its architect, Paolo Mezzanotte, 1927-1932, originally called “Market Square,” is the seat of the Milan Stock Exchange, the most important exchange for industrial credit in Italy. After work was completed to install multimedia technologies in the building, the Palazzo now hosts the “Congress and Training Centre,” with four annual events dedicated to fashion and “prêt-à-porter.” In the building’s basement are preserved the remains of a Roman Theater that was destroyed by Frederick Barbarossa; a floor plan of the theater is displayed on the left side of the building.
Piazza Cordusio deriva il suo nome dalla ‘‘Curtis Ducis’’, la corte del duca longobardo, di forma ellittica, detta anche “la piazza delle banche”, ideata come centro finanziario è delimitata da alcuni degli edifici più significativi dell’architettura ufficiale del primo sec. XX: Palazzo delle Assicurazioni Generali (architetto Luca Beltrami 1897-1901) al centro della piazza, alla sua sinistra il Palazzo del Credito Italiano (prima realizzazione di struttura in ferro e cemento armato) di Luigi Broggi , autore anche, a fronte, del Palazzo della Banca d’Italia, con l’ingresso monumentale all’angolo con via Armorari. Opposto a questo il Palazzo delle Poste centrali unisce due corpi di fabbrica progettati da Paolo Cesa Bianchi (1905-1907) e Giannino Ferrini (1910-1912). Piazza degli Affari con il Palazzo Mezzanotte, dal nome del suo architetto Paolo Mezzanotte 1927-1932, chiamata in origine “delle Borse,” è sede della Borsa valori di Milano, la più importante piazza italiana del credito mobiliare. Dopo gli interventi che lo hanno dotato di tecnologie multimediali, il palazzo ospita il “Congress and Training Centre” con quattro appuntamenti annuali dedicati alla moda del “pret-à-porter”. Nei sotterranei sono conservati avanzi di un Teatro Romano, a suo tempo distrutto da Federico Barbarossa; una planimetria del teatro è disegnata a graffito sul fianco sinistro del palazzo.
The Golden Ring — 43
CORSO MAGENTA
Piazza Degli Affari
Corso Magenta
Museo Archeologico
The baroque facade of Palazzo Litta. La facciata barocca di Palazzo Litta.
Le Cinque Vie Upon the foundations of the Roman city and its imperial palace, in the maze of ancient streets, ‘‘The Five Streets’’ with their houses and palaces, stretching between the Ambrosiana, the City of Finance, via Meravigli, Corso Magenta and up to the Piazza Sant’Ambrogio and via Torino, a new cultural district has been created, dedicated to design and artisan shops. It was conceived of by the Networking Association of Milanese Youth. Entering the Corso Magenta from the business and financial district, the remains of the great Imperial Palace (built in 291 AD) can still be seen in via Brisa. A few steps farther is the Archeological Museum, where we can learn everything there is to know about the ancient city that flourished among its luxurious buildings, 2000 years ago. The shops in Corso Magenta: Pasticceria Marchesi: cakes, pastries, jellies and panettone throughout the year in via Santa Maria 11. Marinella: their Neapolitan ties are a symbol of Italian style, via Santa Maria 5. Palazzo Litta, Corso Magenta 24, is an example of Baroque Milan. Started by Francesco Maria Ricchino in 1648 for the President of the Senate of Milan and passed on to the Dukes of the Litta family, the facade was completed in 1752-63 by the sculptor Bartolomeo Bolli. The inside is decorated with gilded stucco and original eighteenth-century paintings in the Hall of Mirrors and in the salon of the Duchess. Today it is the home of the regional offices of the Ministry of Cultural Assets and Activities and the Litta Theater, which hosts events, performances and theater and acting classes. 44
Le Cinque Vie Nel dedalo di antiche vie, con le loro case e palazzetti, che si svolge tra l’Ambrosiana, la City della finanza, via Meravigli, corso Magenta, fino a piazza Sant’Ambrogio e a via Torino, sulle fondamenta della città romana e del suo palazzo imperiale, è nato ultimamente un nuovo distretto culturale dedicato al design e alle botteghe artigiane, ideato dall’Associazione Networking MilanoGiovani. Arrivando in corso Magenta dal quartiere degli affari e della finanza si vedono ancora, in via Brisa, i resti grandiosi del Palazzo Imperiale Romano (costruito dal 291 d.C). Pochi passi ancora e, nel Museo Archeologico, potremo conoscere fino in fondo la città antica che qui prosperava con i suoi edifici lussuosi 2000 anni prima di noi. I negozi di corso Magenta: Pasticceria Marchesi: torte, pasticcini, gelatine alla frutta, panettone tutto l’anno in Via Santa Maria alla Porta 11 A. Marinella: le cravatte del brand napoletano sono simbolo dell’ italian style in via S.Maria alla Porta 5. Palazzo Litta, in corso Magenta 24, è un esempio del barocco milanese. Iniziato dall’architetto Francesco Maria Ricchino nel 1648 per il Presidente del Senato di Milano e passato per successione ai duchi Litta, ebbe completata la facciata nel 1752-63 ad opera dello scultore Bartolomeo Bolli. All’interno stucchi dorati e dipinti originali settecenteschi, nel Salone degli Specchi e nel salotto della Duchessa. Oggi è sede degli uffici regionali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Teatro Litta con eventi, spettacoli, corsi di teatro e recitazione.
S. Ambrogio
CORSO MAGENTA
Interior view of the Church. Top frescoes by Bernardino Luini. Vista dell’interno della Chiesa. In alto affreschi di Bernardino Luini.
San Maurizio al Monastero Maggiore, designed by the architect and sculptor G. Dolcebuono (1503-1509) with the help of G.A. Amadeo, was the church of an important monastery for women. The monastery became the refuge for women from the city’s noble families who wanted to retire to private life. These women often went on to become abbesses, lending prestige to their families in the city, who would bequeath important legacies to the monastery. Ippolita Sforza financed the monastery’s sixteenth-century decorations she appears in the “Deposition,” while the Countess Bianca Maria Visconti appears in the face of the “beheaded St. Catherine”. Indeed, the church hosts the most exemplary sixteenth-century decorative cycle in Milan: frescoes cover the entirety of the walls, chapels and vaults, largely the work of Bernardino Luini with the help of his sons and students. The church’s only nave is vaulted; a partitioning wall separates the area reserved for the cloistered nuns, who attended mass behind a grating, from that of the faithful (the starry vault of the nuns’ hall is very beautiful). It contains an organ built in 1554 by Giovan Giacomo Antegnati.
San Maurizio al Monastero Maggiore, opera dell’architetto e scultore G. Dolcebuono (1503-1509) con l’aiuto di G.A. Amadeo, era la chiesa di un importante monastero femminile. All’interno del cenobio si rifugiavano spesso anche donne appartenenti alle illustri casate cittadine che volevano ritirarsi a vita privata, che spesso diventavano badesse, mantenendo nella città il prestigio della famiglia d’origine, e che finanziavano il convento con lasciti testamentari importanti. Ippolita Sforza finanziò la decorazione cinquecentesca del monastero la sua figura appare anche nella “Deposizione”, mentre la contessa Bianca Maria Visconti appare nel volto della “Santa Caterina decapitata”. La chiesa ospita infatti il più esemplare ciclo decorativo del XVI secolo milanese: gli affreschi occupano integralmente le pareti, le cappelle, le volte, e sono in gran parte opera di Bernardino Luini con l’aiuto dei figli e degli allievi. L’unica navata della chiesa è coperta a volta; una parete divisoria separa lo spazio delle monache di clausura, che assistevano alla messa dietro a una grata, da quello dei fedeli (bellissima la volta stellata nell’aula delle monache). Contiene un organo del 1554, opera di Giovan Giacomo Antegnati. The Golden Ring — 45
MUSEO ARCHEOLOGICO
The City Archaeological Museum is located in an extraordinary architectural context, the former convent of San Maurizio at Monastero Maggiore, founded in the eighth century AD, in which the traces of the history of Roman Milan are still visible. In the first century BC, the area located outside the city walls was occupied by a metalworking shop, which was covered in the first century AD by a luxurious mansion. This villa was in turn destroyed at the end of the third century AD to make room for the construction of the new city walls, which incorporated the area into the city limits, while the complex of the imperial palace and the circus (for horse racing) were being built. In fact, when Diocletian decided to divide the empire in two in July 285 AD, keeping the East for himself and entrusting the West to his counterpart Maximian, he placed his residence in Milan, profoundly changing the face of the city within only a few years. In the Museum gardens, two Roman towers from the late third century AD can be seen and visited, the only extant in Milan: a polygonal tower that was part of Maximian’s walls and a square tower that was once part of the 46
Corso Magenta
Museo Archeologico
Il Museo Civico Archeologico è collocato in un contesto architettonico straordinario, l’ex-convento del Monastero Maggiore di San Maurizio, fondato nell’VIII secolo d.C., in cui la storia di Milano romana mostra ancora visibili le sue tracce. Nel I sec. a.C. l’area, che era fuori dalle mura della città, era occupata da un’officina per la lavorazione dei metalli, a cui si sovrappone nel I sec. d.C. una ricca dimora signorile, distrutta alla fine del III sec. d.C. dalle nuove mura di cinta, che inglobano l’area nel perimetro urbano, in occasione della costruzione del complesso del palazzo imperiale e del circo (per le corse dei cavalli). Infatti, quando Diocleziano nel luglio del 285 d.C. decise di dividere l’Impero in due, tenne per sé l’Oriente, affidando l’Occidente al collega Massimiano, che pone la sua residenza a Milano, modificandone profondamente l’aspetto urbanistico nel giro di pochi anni. Nei giardini del Museo si vedono e si visitano due torri romane della fine del III sec. d.C., le uniche ancora esistenti a Milano. Una torre poligonale che faceva parte delle mura di Massimiano e una torre quadrata un tempo parte del grande Circo Romano della fine del III
S. Ambrogio
S. Maria Delle Grazie
Remains of the walls of Emperor Maximian with the polygonal tower. Resti della cinta muraria dell’imperatore Massimiano con la torre poligonale.
MUSEO ARCHEOLOGICO great Roman Circus dating from the lll century AD Inside the 24-sided polygonal tower are rare thirteenth century frescoes. The museum is full of masterpieces of sculpture and decorative arts from the Roman and Lombard Milan. The ‘‘Patera of Parabiago’’. The embossed and silver-gilded plate, one of the Museum’s most important masterpieces of ancient art, is one of the best known examples of late-Roman silverware (fourth century AD). It displays a complex figurative arrangement representing a cosmological and philosophical-religious scene: the triumph of the goddess Cybele and her companion Attis on a chariot pulled by lions, witnessed by the gods and the personifications of time, sky and nature. The death and resurrection of Attis symbolized the cycle of life of spring. The Phrygian goddess Cybele, the goddess of vegetation and fertility, was particularly venerated in the Roman world in the first century AD. The Emperor Julian the Apostate, at the end of the fourth century AD, the period to which the work is dated, tried in vain to impose the worship of the Goddess in the face of the now-dominant Christianity. In 313 AD, Emperor Constantine ended the persecutions of the Christians and turned Milan into one of the most important Christian centers in Western Europe. At the death of Maxentius in October 374, riots broke out in Milan between Catholics and Arians to determine who would succeed him. Extraordinarily, the bishop Aurelius Ambrose was appointed to assume all power, thereby ensuring peace. Continuing through the Corso Magenta and via Sant’Agnese, we arrive at the Basilica dedicated to Saint Ambrose, in the center of Piazza Sant’Ambrogio, one of the most important squares in the city with the Catholic University and the Monument to Fallen Soldiers.
sec. d.C. All’interno della torre poligonale a 24 lati si vedono rari affreschi del sec. XIII. Il Museo è ricco di capolavori di scultura e di arti decorative della Milano Romana e Longobarda. La ‘‘Patera di Parabiago’’. Il piatto, in argento dorato e lavorato a sbalzo, è uno dei grandi capolavori dell’arte antica conservati nel Museo; è tra gli esemplari più noti dell’argenteria di epoca tardo-imperiale (IV secolo d.C). Presenta una scena figurata complessa, di valore cosmologico e filosofico-religioso: il trionfo della dea Cibele e del suo compagno Attis su una quadriga trainata da leoni, al quale assistono le divinità e le personificazioni del tempo, del cielo e della natura. Attis con la sua morte e resurrezione simboleggiava il ciclo vegetativo della primavera. La dea frigia Cibele, signora della vegetazione e della fecondità, fu particolarmente venerata nel mondo romano a partire dal I secolo d.C. L’imperatore Giuliano l’Apostata, alla fine del IV secolo d.C, periodo a cui si data l’opera, tentò vanamente di opporre il culto della Dea al Cristianesimo ormai dominante. Nel 313 d.C. l’imperatore Costantino pose fine alle persecuzioni contro i cristiani e rese Milano uno dei centri cristiani più importanti dell’Europa occidentale. Nell’ottobre del 374, morì Massenzio e a Milano scoppiarono tumulti fra cattolici e ariani per la successione. Venne designato, eccezionalmente, ad assumere tutti i poteri il vescovo Aurelio Ambrogio, come garante della pace. Proseguendo ancora in corso Magenta e in via Sant’Agnese si giunge proprio alla Basilica a lui intitolata, al centro di piazza Sant’Ambrogio, una delle piazze più importanti della città con l’Università Cattolica e il Monumento ai caduti di tutte le guerre.
Hypothetical reconstruction of the circus, and the walls of the Imperial Palace, by F. Corni. Ipotetica ricostruzione del circo, delle mura e del Palazzo Imperiale, di F. Corni. The Golden Ring — 47
BASILICA DI SANT’AMBROGIO
Sant’Ambrogio, the Basilica and the treasures of its museum. The basilica is one of the oldest churches in Milan
and is an impressive testimony of early Christian and medieval times. It was founded in 379 AD as a basilica for martyrs near a Christian cemetery. In 397 Aurelius Ambrosius was buried here. This governor of the Roman province of Aemilia-Liguria (which also included Mediolanum) was also an author and the bishop of Milan starting in 374, and was finally proclaimed a saint: he was one of the most important figures of the Church and the history of Milan, whose patron saint he would go on to become. Four centuries later (in 789 AD) began the transformations that would shape the medieval basilica. In the eighth and ninth centuries were built the Torre dei Monaci and the large portico, a rectangular entrance with pillars, arches and Roman and Romanesque capitals. The church’s present appearance dates back to the years between 1088 and 1099. Inside, the most interesting works for a short visit are the capitals made by Lombard sculptors in 1100, and the Golden Altar depicting episodes from the life of Ambrose, made by the master Wolvinio and other Lombard goldsmiths from the Carolingian period (824-859 AD), when the Emperors and Kings of Italy were crowned and consecrated in this basilica. The oldest building, dating back to early Christian times, is the chapel of San Vittore in Ciel d’Oro, completely covered with mosaics from the fifth century AD.
Museo Archeologico
S. Ambrogio
S. Maria Delle Grazie
S. Ambrogio, la Basilica e i tesori del suo Museo.
La basilica è una delle più antiche chiese di Milano e rappresenta uno straordinario monumento dell’epoca paleocristiana e medioevale. Nasce nel 379 d.C come basilica dei martiri vicino a un cimitero cristiano. Qui nel 397 fu sepolto Aurelio Ambrogio governatore della provincia romana Aemilia et Liguria (che comprendeva anche Mediolanum), scrittore, vescovo di Milano dal 374 e infine santo: una delle personalità più importanti nella Chiesa e nella storia di Milano, di cui è diventato Patrono protettore. Solo quattro secoli dopo (nel 789 d.C) sono iniziate le trasformazioni che hanno configurato la basilica medioevale. Al secolo VIII e IX risalgono la Torre dei Monaci e il grande quadriportico a pianta rettangolare all’ingresso, con pilastri, arcate capitelli romani e romanici. L’aspetto attuale della basilica risale agli anni tra il 1088 e il 1099. All’interno le opere più interessanti per una breve visita sono i capitelli di scultori lombardi del 1100 e l’Altare d’oro con le storie della vita di Ambrogio, del maestro Wolvinio e di altri orafi lombardi di età carolingia (824-859 d.C), quando nella basilica venivano incoronati e consacrati imperatori e re d’Italia, come Carlo Magno. Della costruzione più antica, paleocristiana, resta la cappella di San Vittore in Ciel d’Oro tutta ricoperta di mosaici del V sec. d.C.
The altar is one of the greatest treasures of Milan covered on all four sides of sheets of gold and silver. L’Altare è uno dei più grandi tesori di Milano rivestito sui 4 lati di lastre d’oro e d’argento.
48
BASILICA DI SANT’AMBROGIO
The Golden Ring — 49
SANTA MARIA DELLE GRAZIE
S.Maria delle Grazie is one of the most beautiful churches in Italy, a reference point in Milanese architecture, the favorite church of the Duke of Milan, Ludovico Sforza, known as il Moro, linked to the name of Leonardo da Vinci and to the Italian architect of the first Renaissance, Donato Bramante. The church, built in 1463 during a flourishing period under the rule of the Sforza, was the work of the Dominican fathers and was designed by Guiniforte Solari (1428-1481), the engineer of the Certosa di Pavia monastery and the Milan Duomo. In 1497, the duke had his young and beautiful wife, Beatrice d’Este, buried here, but her grave was later moved to Pavia. In 1492 Ludovico il Moro had the apse and the choir demolished, entrusting the work to the great Tuscan architect Bramante, who created a grand new building on top of the traditional Gothic structure, one of the first great examples of Renaissance architecture. Finally, in order to decorate the refectory of the convent adjacent to the Church of Grace, the Duke Sforza called once again on Leonardo, who had been in Milan at the Sforza Court since 1482. Thus was born the beautiful mural of the “Last Supper” with Jesus and the Apostles, and its inimitable scenography, producing one of the most important paintings not only of the city, but of the world. 50
S. Ambrogio
S. Maria Delle Grazie
S.Maria delle Grazie è una tra le più belle chiese d’Italia, punto di riferimento obbligatorio dell’architettura milanese, la chiesa preferita dal duca di Milano Ludovico Sforza detto il Moro, legata al nome di Leonardo da Vinci e al genio dell’architettura italiana del primo Rinascimento, Donato Bramante. La chiesa sorge nel 1463, in un periodo di grande splendore sotto il ducato sforzesco, ad opera dei padri domenicani, su disegno di Guiniforte Solari (14281481) ingegnere della Certosa di Pavia e del Duomo di Milano. Nel 1497 il duca vi fece seppellire la giovane e bellissima moglie Beatrice d’Este, trasferita poi a Pavia. Nel 1492 Ludovico il Moro aveva fatto demolire l’abside e il coro, affidando l’opera al grande architetto toscano, il Bramante, che, sulla struttura gotica tradizionale, creava una nuova grandiosa costruzione, uno dei primi esempi di architettura rinascimentale. A decorare infine il refettorio del convento adiacente alla Chiesa delle Grazie il duca Sforza chiama ancora Leonardo che già dal 1482 si trovava a Milano alla Corte sforzesca. Nasce così il bellissimo dipinto murale dell’ “Ultima cena” di Gesù con gli apostoli, con quell’ effetto scenografico inimitabile che ha reso il dipinto uno dei più importanti della città e una delle pitture più famose del mondo.
SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Leonardo: “The Last Supper” in the refectory of the convent of the Church. “L’Ultima Cena” di Leonardo nel refettorio del convento della Chiesa.
At the back of the church, with access to the via Caradosso under the Bramante platform, can be found the small cloister known as the “frog cloister,” because of the four bronze frogs that adorn the edge of the circular fountain. From its mouth, each frog shoots a small jet of water that lands in the middle of the basin. The cloister is perfectly square, consisting of five arches on each side, bearing marble columns adorned with Renaissance motifs. Its construction dates back to the end of the fifteenth century and is also attributed to Bramante. From the cloister you enter the Bramante Sacristy, a place still little known by the general public, full of history and character in which they are displayed drawings of the Atlantic Code of Leonardo from the Biblioteca Ambrosiana.
Sul retro della chiesa con accesso da Via Caradosso sotto la tribuna bramantesca si trova il chiostro piccolo detto anche “chiostro delle rane”, con le 4 ranocchie in bronzo che ornano il bordo della fontana circolare. Ogni rana spruzza dalla bocca un piccolo getto d’acqua che finisce al centro della vasca. Il chiostro è perfettamente quadrato, formato da cinque arcate in cotto per ogni lato, rette da colonne marmoree e capitelli a motivi rinascimentali. La sua costruzione risale alla fine del ‘sec. XV ed è anch’essa attribuita a Bramante. Dal chiostro si entra nella Sacrestia detto del Bramante, un luogo ancora poco conosciuto dal grande pubblico, ricco di storia e di fascino nel quale sono esposti i disegni del Codice Atlantico di Leonardo provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana.
The Golden Ring — 51
ART AND NOBLESSE, BEAUTY AND FASHION
Present and past coexist and meet in the famous “Dummies” of De Chirico (1926), in the Gallerie d’Italia, as well as in the historic district of Via Manzoni the past of the noble residences lives with the reality that we see today in fashion and in design. Presente e passato convivono e si intersecano nei celebri “Manichini” di De Chirico (1926), alle Le Gallerie d’Italia, come nello storico quartiere di Via Manzoni convive il passato delle nobili residenze con la realtà che si esprime oggi nella moda e nel design.
In the short walk that begins again from the Piazza Scala and ends in the romantic park of the “Public Gardens,” places of art and beauty intersect with those of fashion. The palaces of the former Milanese nobility, full of art collections, are elegant and refined, never showy or pretentious, much like the Milanese style at work today in the creations of its fashion designers. A zest for life, both sober and intelligent, so loved by the great French writer Stendhal at the beginning of the 19th century. 52
The Milanese aristocracy owned boxes in the Scala Theater and lived in the palaces on the via Manzoni, or at the piazza Belgiojoso and on the streets now known as the “quadrangle of fashion”; in many of these palaces, with their courtyards and their quiet inner gardens, marvelous art collections are still on exhibit today.
Umberto Boccioni, here in “Three Women” (1909), in the Gallerie d’Italia, with its lights and drapes guides us to exciting windows of the fashion district.
ARTE E NOBILTA’ BELLEZZA E MODA
Umberto Boccioni, qui in “Tre donne” (1909), alle Gallerie d’Italia, con le sue luci e i suoi drappeggi ci guida alle eccitanti vetrine del quartiere della moda.
Nel breve percorso che inizia ancora una volta in Piazza Scala e termina nel parco romantico dei “Giardini Pubblici” si incontrano luoghi d’arte e di bellezza che si intrecciano con quelli della moda. In particolare i palazzi della nobiltà milanese del passato, colmi di collezioni d’arte: palazzi eleganti, raffinati ma non vistosi, proprio come è sempre stato lo stile milanese, anche oggi nelle creazioni dei fashion designer. Un gusto del vivere, sobrio e intelligente, che il grande scrittore
francese Stendhal, agli inizi del sec. XIX, tanto amava. I nobili milanesi erano proprietari dei palchi del teatro alla Scala e vivevano nei palazzi di via Manzoni, di piazza Belgiojoso e delle strade di quello che è oggi il “quadrilatero della moda”; in molti di questi palazzi, con i loro cortili e i silenziosi verdeggianti giardini interni, ancora oggi sono esposte collezioni d’arte meravigliose.
The Golden Ring — 53
GALLERIE D’ITALIA
In Piazza Scala the most impressive building in white marble and rich decorations, is that of Banca Intesa San Paolo (architect Luca Beltrami, former Italian Commercial Bank, 1904) that the ground floor and in adjacent buildings on via Manzoni is home to a large museum complex: ‘’The Italian Galleries’’. The exposition spaces are installed throughout a network of historic palaces, courtyards and gardens from the 18th and 19th centuries that occupy the entire block, from via Manzoni to via Morone, from Piazza Belgiojoso to the little palace that was once the home of Alessandro Manzoni. The 20th century collection, “Twentieth Century Worksite”, can be entered via the piazza Scala and is on display in the rooms of the former bank, and stands in stark contrast to the contemporary artworks and the eclectic and pompous taste of the saloons. It contains many paintings and sculptures by famous Italian artists of the second half of the 20th century: Capogrossi, Vedova, Burri, Fontana. The area dedicated to the 19th century, “From Canova to Boccioni,” presents works of art of exceptional beauty, from the bas-reliefs of Antonio Canova to the paintings of Francesco Hayez, and the masterpieces of the maestro of Italian Futurism, Umberto Boccioni. Its entrance is in the via Manzoni and the exhibition rooms are located in the main floor of the Palazzo of the Brentani-Greppi family, 54
Gallerie D’italia
Via Manzoni
In piazza Scala l’edificio più imponente, in marmo bianco e ricco di decorazioni, è quello della Banca Intesa San Paolo. (architetto Luca Beltrami, già Banca Commerciale Italiana, 1904) che al piano terra e nei palazzi adiacenti su Via Manzoni ospita un grande complesso museale: ‘‘Le Gallerie d’Italia’’. Gli spazi espositivi (ca. 8300 mq) si sviluppano attraverso un complesso di palazzi storici, cortili e giardini dei secc. XVIII e XIX che occupano tutto l’isolato, da via Manzoni a via Morone, a Piazza Belgiojoso, collegandosi al palazzetto che fu la casa di Alessandro Manzoni. La collezione del XX sec., “Cantiere del Novecento”, ha il suo ingresso in piazza Scala ed è esposta nelle sale della vecchia banca in un contrasto stridente tra le opere contemporanee e il gusto eclettico e pomposo dei saloni. Molte le opere di pittura e scultura di celebri artisti italiani della seconda metà del XX sec.: Capogrossi, Vedova, Burri, Fontana. La sezione dedicata all’Ottocento, “Da Canova a Boccioni”, presenta opere di eccezionale bellezza, dai bassorilievi di Antonio Canova, ai dipinti di Francesco Hayez, fino ai primi capolavori del maestro del Futurismo Umberto Boccioni. L’ingresso è in via Manzoni e le sale occupano i piani nobili del Palazzo della famiglia Brentani-Greppi ristrutturato da Luigi Canonica nel 1829 e del Palazzo Anguissola Antona Traversi, splendida dimora edificata tra il 1775 e il 1778
Piazza Belgiojoso
Museo Poldi Pezzoli
The building of Banca Intesa San Paolo is home to the largest museum complex “The Galleries of Italy”. L’edificio di Banca Intesa San Paolo ospita il grande complesso museale “Le Gallerie d’Italia”.
GALLERIE D’ITALIA
“The last union of Jacopo Foscari with his family” by F. Hayez, 1838 “L’ultimo Incontro di Iacopo Foscari con la propria famiglia” di F. Hayez, 1838
restored by Luigi Canonica in 1829 and in the Palazzo Anguissola Antona Traversi, a splendid residence built between 1775 and 1778 by the Ticino architect Carlo Felice Soave for the count Antonio Carlo Anguissola, and re-modernized in the facade by Luigi Canonica in 1829 with Corinthian pilasters, balconies and an illustrious frieze by Saltrio stone. Inside a cloister, now behind a glass, can be seen the Disk in the Form of a Desert Rose by the sculptor Arnaldo Pomodoro. The main facade looks out over the garden and is therefore visible from inside the museum. The artworks are displayed on the main floor in a series of rooms decorated with stucco, gilding, marble statues, mirrors & bronze.
dall’architetto ticinese Carlo Felice Soave per il conte Antonio Carlo Anguissola, e rimodernata nella facciata da Luigi Canonica nel 1829 con lesene corinzie, balconi e un ricco fregio in pietra di Saltrio. All’interno un chiostro, oggi chiuso da una vetrata, ospita il Disco in forma di rosa del deserto dello scultore Arnaldo Pomodoro (1962). La facciata principale dà sul giardino ed è quindi attualmente visibile all’interno del percorso museale. Al piano nobile le opere sono esposte in una sequenza di ambienti decorati da stucchi, dorature, affreschi, marmorini, specchi, bronzi.
Giuseppe Capogrossi, “Surface 154”, 1956. Giuseppe Capogrossi, “Superficie 154”, 1956.
The Golden Ring — 55
VIA MANZONI
Gallerie D’italia
Via Manzoni
Piazza Belgiojoso
Museo Poldi Pezzoli
Along the road, the Museo Poldi Pezzoli, and, among many other stores, the Bolaffi for collectors of philately and numismatics. Lungo la via il Museo Poldi Pezzoli e, fra tanti altri, il negozio Bolaffi per i collezionisti di filatelia e numismatica. The route has two sections: the first stretches from piazza della Scala until the crossing of the Croce Rossa and Montenapoleone, tracing the route of the “Cardo Maximus” from Roman times; the second goes to the arches of the medieval Porta Nuova, at the crossing of a ring of canals. Once known as the “Garden Passage”, the route took on a new importance in the 18th century and, during the first half of the following century, when it was transformed into aristocratic street lined with palaces, an important meeting point for culture and events. The first part of via Manzoni is distinguished by the Palazzo Brentani. On August 4, 1848, this palace became the center of some dramatic episodes of the first Italian war of independence. Carlo Alberto the king of Sardinia turned the palace into the Piedmont headquarters. And after the defeat at the Battle of Custoza, a riotous crowd protested here against the imminent armistice with the Austrians. Continuing along the route: on the left, the Via Borgonuovo, an old neighborhood of patrician residences partially preserved from destruction in 1943; on the right, via Montenapoleone, running along the Roman wall of Massimiano, reconstructed with a neoclassical design. From here, a series of streets and neighborhoods branch out to the north: borgo Spesso, borgo di S. Spirito, borgo del Gesu, borgo di S. Andrea, which were transformed in the 18th and 19th centuries into a unified and compact zone of palaces and aristocratic residences. 56
A partire da piazza della Scala, la via si divide in due tronchi diversi: il primo si estende sino all’incrocio con le vie Croce Rossa e Montenapoleone, ricalcando il tracciato del “Cardo Maximus” di epoca romana; il secondo arriva agli archi della Porta Nuova medievale, dove interseca la cerchia dei navigli. Un tempo chiamata “Corsia del Giardino” assume nuova importanza nel Settecento e viene ricostruita nella prima metà del secolo successivo come aristocratica strada di palazzi, luogo intenso di ritrovi, di cultura e di eventi. Nella prima parte si distingue il Palazzo Brentani. La storia racconta che il palazzo, il 4 agosto 1848, fu al centro di drammatici episodi della 1° guerra d’indipendenza d’Italia. Qui Carlo Alberto, Re di Sardegna, aveva posto il quartier generale piemontese. Qui, sconfitto nella battaglia di Custoza, affrontò una folla tumultuante che protestava contro l’imminente armistizio con gli austriaci. Proseguendo nella via si sviluppano: sulla sinistra via Borgonuovo, antica contrada di dimore patrizie solo in parte conservate dopo le distruzioni del 1943; sulla destra via Montenapoleone che corre idealmente lungo le mura romane di Massimiano è stata anch’essa ricostruita con edilizia neoclassica. Da essa si diparte verso nord una serie di vie e di contrade un tempo antichi borghi: borgo Spesso, borgo di S.Spirito, borgo del Gesù, borgo di S. Andrea, che le ricostruzioni sette/ottocentesce hanno mutato in una unitaria e compatta zona di palazzi e palazzetti di residenza aristocratica.
Via Manzoni
Piazza Belgiojoso
Museo Poldi Pezzoli
Palazzo Belgioioso. Opera designed by the architect Piermarini, who also designed the Scala. This palace, erected between 1772 and 1781 by the Prince Alberico XII di Belgioioso for his wife Anna Ricciarda d’Este, is one of the best expressions of neo-classical architecture in Milan. It is inspired by the royal palace of the King of Naples, Carlo di Borbone, in Caserta. Twenty-five windows can be found in the façade, each richly decorated with wreaths, eagles, palms and festoons. Pilasters and Doric columns stand outside a triangular pediment and are repeated inside around the courtyards that lead to the garden. Stucco and frescoes in the rooms, based on the myths of the Este house. The Home of Alessandro Manzoni. In the piazza Belgiojoso can be found the house of Alessandro Manzoni, the poet who helped create the modern Italian language. He lived in the house from 1814 to 1873. The facade is covered with red terracotta friezes by the artist Andrea Boni. Inside, in addition to a specialized library containing more than 20,000 volumes, editions, and translations of Manzoni’s works, visitors can see the furnished studio of the poet, rich in iconography, historical and personal documents, and paintings, all originals. In a close narrow street, you can notice the Home of the Omenoni. The name comes from the eight colossal statues in the facade, the work of the sculptor Antonio Abondi. The little palace was constructed around 1565; the sculptor Leone Leoni, active in the Court of Carlo V of Habsburg, took up his residence and laboratory inside, together with his son Pompeo Leoni, who was also a sculptor. Both were well known collectors of ancient art and important works by the best artists of their time.
The house of Alessandro Manzoni looks at the historic restaurant “il Boeucc” and close the via degli Omenoni.
Via Bigli
PIAZZA BELGIOIOSO
Palazzo Belgioioso. Opera dell’architetto Piermarini, lo stesso autore della Scala. Il palazzo, fatto erigere tra il 1772 e il 1781 dal Principe Alberico XII di Belgioioso per la sua sposa Anna Ricciarda d’Este, è una delle migliori espressioni dell’architettura neoclassica a Milano. Si ispira al modello della reggia del Re di Napoli Carlo di Borbone, a Caserta. Nella facciata venticinque finestre riccamente decorate, con corone, aquile, palme e festoni. Lesene e colonne doriche reggono all’esterno un frontone triangolare e si ripetono all’interno intorno ai cortili che conducono al giardino. Stucchi e affreschi nelle sale, sul mito della casa d’Este. Casa di Alessandro Manzoni. In piazza Belgiojoso si affaccia la casa in cui abitò, dal 1814 al1873, il poeta Alessandro Manzoni, lo scrittore che ha fondato la lingua italiana moderna. La facciata è ricoperta da fregi in terracotta rossa dell’artista Andrea Boni. Al suo interno, oltre a una biblioteca specializzata di oltre 20.000 volumi, edizioni e traduzioni delle opere manzoniane, si può visitare lo studio arredato del poeta e una ricca iconografia, documenti storici, documenti personali e quadri d’autore, originali dell’epoca. Nella viuzza accanto si scorgono le cariatidi della Casa degli Omenoni. Il nome deriva dagli otto colossi della facciata opera dello scultore Antonio Abondi. Il piccolo palazzo fu costruito intorno al 1565; vi viveva un artista, lo scultore Leone Leoni, attivo alla corte di Carlo V d’Asburgo, che ne fece la sua abitazione e laboratorio insieme al figlio Pompeo Leoni, anch’egli scultore. Entrambi furono celebri collezionisti d’arte antica e di importanti opere dei maggiori artisti del tempo.
La casa di Alessandro Manzoni guarda verso lo storico ristorante “il Boeucc” e poco più in la la via degli Omenoni. The Golden Ring — 57
MUSEO POLDI PEZZOLI One of Milan’s marvels: the home-museum of the collector and Risorgimento patriot Gian Giacomo Poldi Pezzoli. In the tradition of his mother’s family, the great Milanese collectors such as the Trivulzio princes in the middle of the nineteenth century, this home-museum houses masterpieces of the Italian Renaissance. Donated for the “perpetual use and benefit of the public” it was opened to the public in 1881, on the occasion of the Universal Expo of Milan. Inside, in the rooms still conserved, visitors can witness the luxury and beauty of the Milanese aristocratic residences.
Tabriz, north-western Persia (1542-1543), detail of the carpet of hunting. Tabriz, Persia nord-occidentale (1542-1543), particolare del tappeto di caccia.
58
Piazza Belgiojoso
Museo Poldi Pezzoli
Una delle meraviglie di Milano: la casa-museo del collezionista e patriota risorgimentale Gian Giacomo Poldi Pezzoli. Discendente di grandi collezionisti milanesi come i principi Trivulzio, negli anni centrali dell’Ottocento raccolse capolavori del Rinascimento italiano. La sua casa-museo da lui donata in testamento “ad uso e beneficio pubblico in perpetuo”, fu aperta a tutti nel 1881, in occasione dell’Esposizione Universale di Milano. All’interno, nelle sale ancora conservate, si rivede il lusso e la bellezza delle dimore dei nobili milanesi.
Via Bigli
Quadrilatero Della Moda
Dove pendant gold with pearl, ruby and enamels. Mid sixteenth century. Pendente della colomba in oro con perla, rubino e smalti. Metà del XVI sec.
MUSEO POLDI PEZZOLI
Famous “Portrait of a Lady” by Piero del Pollaiolo, about 1470.
Celebre “Ritratto di Dama”, di Piero del Pollaiolo, circa 1470. The Golden Ring — 59
VIA BIGLI
Museo Poldi Pezzoli
“Le cinque giornate di Milano” (18-22 mach 1848).
“Le cinque giornate di Milano” (18-22 marzo 1848).
Continuing along, still in the first part of via Manzoni, take a look, on your right, at the intersection with the little via Bigli. It is an important street for the memory of the Milanese Risorgimento: at no. 21, the Palazzo Olivazzi Trivulzio (mid-18th century), where a memorial plate reminds visitors of the countess Clara Maffei (1814-1886), whose salon became the meeting point of illustrious personalities, in addition to the ‘‘Cenacle’’ of the patriots fighting for the independence and the unity of Italy. Among its regular guests: Honorè de Balzac, Franz Liszt, Carlo Tenca, Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi, the painter Hayez, who also painted a portrait of her, as well as the politicians Carlo Cattaneo and Cesare Correnti. Here, between 1890 and 1900, lived the young physicist Albert Einstein; and at no. 9, the command headquarters of the rebels of the famous ‘‘Five days of Milan’’ (March 18-22 1848), a battle fought between the citizens of Milan and the Austrian troops for the independence and unity of Italy.
Proseguendo, sempre nel primo tratto della via Manzoni, date uno sguardo, alla vostra destra, all’incrocio con la piccola via Bigli. Una via importante per le memorie del Risorgimento milanese: al n. 21 il Palazzo Olivazzi Trivulzio (metà del XVIII sec.) dove una lapide ricorda la contessa Clara Maffei (1814-1886) il cui salotto divenne in pochi anni ritrovo di personaggi illustri, oltre che cenacolo di patrioti assertori dell’indipendenza e dell’unità d’Italia. Tra i più assidui frequentatori, Honorè de Balzac, Franz Liszt, Carlo Tenca, Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi, il pittore Hayez, che le dedicò anche un ritratto, oltre ai politici Carlo Cattaneo e Cesare Correnti. Qui abitò anche, fra il 1890 e il 1900, il giovane fisico Albert Einstein; ancora al n. 9 ebbe sede il Comando degli insorti delle famose ‘‘Cinque giornate di Milano’’ (18-22 marzo 1848), lotta combattuta tra la popolazione di Milano e le truppe austriache, sempre per l’indipendenza e l’unità d’Italia.
60
Via Bigli
Quadrilatero Della Moda
F. Hayez: “Portrait of the Countess Clara Maffei”. F. Hayez: “Ritratto della Contessa Clara Maffei”.
Giardini Pubblici
QUADRILATERO DELLA MODA Grand Hotel et de Milan
Grand Hotel et de Milan
The piazza Croce Rossa is dominated by the Armani Hotels & Resort, completely reconstructed multiple times, inside a historic building designed in the rationalist style in 1937 by Enrico A. Griffini. The palace is an example of architecture from the 1930’s, characterized by an A-shape, which becomes apparent when flying over the city in a helicopter. The esthetics, style and design belong to the stylist Giorgio Armani. On the seventh floor, an exclusive restaurant, with a view of the Duomo. The eighth floor is reserved for relaxation, care of the body and mind, with a fitness center and a pool. The ground floor houses a large Emporio Armani store.
In piazza Croce Rossa troneggia l’Armani Hotels & Resort, completamente ricostruito più volte, all’interno di uno storico edificio progettato in stile razionalista nel 1937 da Enrico A. Griffini. Il palazzo è un esempio di architettura degli anni Trenta, caratterizzato da una pianta a forma di A che risulta evidente se si sorvola la città a bordo di un elicottero. Estetica, moda e design sono quelle dello stilista Giorgio Armani. Al settimo piano un ristorante esclusivo, con vista del Duomo. L’ottavo piano è riservato al relax, alla cura del corpo e della mente, con palestra fitness e piscina. Al piano terreno un grande negozio di Emporio Armani.
Linked for more than 150 years to the city of Milan, the historic palace at via Manzoni 29, when it opened in 1863, was the only place to offer telegraphic and postal services to its clients, made up of diplomats and businessmen. But it became particularly well known in 1872 when the grand Italian musician Giuseppe Verdi, the author of musical dramas that are still performed in opera houses all over the world, chose it for his final Milanese residence. The interior decorating of the rooms and suites that are dedicated to him are also a spectacle to behold.
Legato da più di 150 anni alla città di Milano, lo storico palazzo di via Manzoni 29 quando aprì le sue sale nel 1863 era l’unico ad offrire servizio telegrafico e postale ai suoi clienti, diplomatici e uomini d’affari. Ma divenne particolarmente ricercato dal 1872 quando il grande musicista italiano Giuseppe Verdi, autore di melodrammi, ancora oggi eseguiti nei teatri d’opera di tutto il mondo, lo scelse per la sua ultima dimora milanese. Un grande spettacolo anche l’arredamento delle sale e della suite a lui dedicate.
The Golden Ring — 61
QUADRILATERO DELLA MODA
The quadrangle of fashion, one of Milan’s central neighborhoods, is the home of number of jewelers, boutiques and showrooms for design and decor. It takes its name from the fact that it is perfectly delimited by four famous streets and because of the large number of shops and ateliers of the most important fashion brands in Italy and internationally. The heart of the “quadrangle of fashion” is via Montenapoleone. Constructed almost entirely between the end of the 18th century and the first half of the 19th century and lined with palaces of the upper aristocracy, it progressively became the most luxurious street in the city center, with antique shops, fashion boutiques and merchants of precious objects. Today it is the sixth most expensive and prestigious street in the world, according to the index “Main streets across the world”, which ranks international shopping streets. The quadrangle includes the via Manzoni, via Montenapoleone, via della Spiga and the corso Venezia, via del Gesù, via S. Andrea. 62
Via Bigli
Quadrilatero Della Moda
Il quadrilatero della moda è un quartiere centrale di Milano in cui si concentrano gioiellerie, boutique e showroom di design e arredamento. Così chiamato perché idealmente delimitato da quattro strade famose per i numerosissimi negozi e atelier delle griffe più importanti della moda italiana e internazionale. Il cuore del “quadrilatero della moda“ è via Montenapoleone. Costruita quasi per intero alla fine del Settecento e nella prima metà dell’Ottocento con palazzi dell’alta aristocrazia, si è progressivamente trasformata nella via più lussuosa del centro, con negozi di antiquariato, moda e oggetti preziosi. Oggi risulta essere la sesta strada più costosa e prestigiosa al mondo secondo l’indice «Main streets across the world», che classifica le vie dello shopping internazionale. Il quadrilatero comprende via Manzoni, via Montenapoleone, via della Spiga, corso Venezia, via del Gesù, via S. Andrea.
Giardini Pubblici
Mappa di una parte del Quadrilatero, fra via Spiga, via Manzoni e via Montenapoleone. Map of a portion of Quadrilateral, of Via Spiga, Via Manzoni and Via Montenapoleone.
QUADRILATERO DELLA MODA
Via S.Spirito, via del Gesù, via S.Andrea
This neighborhood is made up of not only high-quality antique shops and exclusive and world-famous fashion stores, there are also special places in which the masterworks of the past can be admired in order to design, invent and construct images of the future. We would suggest to our guests two wonderful museums: the Palazzo Bagatti Valsecchi (in via S.Spirito and via del Gesù) decorated with paintings and decorative arts from the Italian Renaissance; and the Palazzo Morando (via S. Andrea 6) the eighteenthcentury aristocratic residence of the Villa family and then of the family of Morando Attendolo Bolognini; now the headquarters of the Museum of Fashion, Costumes and Images of the city of Milan. Its rooms display ancient clothing, fashion accessories, fine linen and fabulous clothing designs by contemporary designs, within a décor of an aristocratic family residence and the paintings representing Milan’s golden age, the nineteenth century.
Via S. Spirito, via del Gesù, via S. Andrea
Non solo antiquariato di eccellenza e moda esclusiva e ricercata di rinomanza mondiale nei negozi del quartiere ma anche luoghi speciali dove ammirare capolavori del passato per ideare, inventare e costruire immagini del futuro nell’evoluzione del tempo. Suggeriamo ai nostri ospiti due bellissimi musei: il Palazzo Bagatti Valsecchi (in via S. Spirito e via del Gesù) tutto arredato con opere di pittura e di arti decorative del Rinascimento italiano; e il Palazzo Morando (via S. Andrea 6) dimora aristocratica settecentesca dei nobili Villa e poi delle famiglie Morando Attendolo Bolognini; oggi sede del Museo della Moda Costume e Immagine del Comune di Milano. Nelle sue sale, insieme agli arredi dell’antica casa nobiliare e ai dipinti che rappresentano l’epoca magica di Milano, l’Ottocento, sono esposti abiti antichi, accessori di moda, biancherie finissime, favolosi modelli di abiti di designer contemporanei.
The Golden Ring — 63
GIARDINI PUBBLICI
Quadrilatero Della Moda
In the Austrian Milano of the 18th century, one of the most important figures in architecture was Giuseppe Piermarini, imperial architect and supervisor, from 1784 to 1796, of the construction of the city, and the principal impetus behind the architectural and urban activity until the arrival of Napoleon. In addition to the construction of various aristocratic palace and the opening and systematization of the squares, the city also thanks him for the design of the eastern part of the city, already rich in gardens and convents (Milano was known at that time as the city of gardens), new public gardens, which were intended to be circumscribed by wide boulevards for the passage of carriages. These were the first Milanese gardens for the public, urban spaces destined for popular recreation. Giuseppe II of Hasburg enlarged them to their present dimensions (177,000 square meters), according to the design of the architect Giuseppe Balzaretto in 1856-1862, following the new vogue of English landscape gardens, with hills, streams and artificial lakes, and incorporating the garden and the 18th century palace of the aristocratic family Dugnani (with, inside, a room entirely frescoed by G.B. Tiepolo (1731-1732).
Nella Milano austriaca del Settecento figura di spicco nell’architettura fu quella di Giuseppe Piermarini architetto imperiale e dal 1784 al 1796 sovraintendente all’edilizia della città e principale ispiratore dell’attività architettonica e urbanistica, fino all’arrivo di Napoleone. Oltre alla costruzione di vari palazzi nobiliari, l’apertura e la sistemazione di piazze, a lui si deve anche la creazione nella zona orientale della città, già ricca di orti e giardini dei conventi (Milano era chiamata allora la città degli orti), di nuovi giardini pubblici, che dovevano essere anche circondati da ampi viali per il passeggio delle carrozze. Si trattava dei primi giardini milanesi a carattere pubblico, cioè spazio urbano destinato alla ricreazione popolare. Giuseppe II d’Asburgo li ampliò fino alla dimensione attuale (177.000 metri quadri), con il progetto dell’architetto Giuseppe Balzaretto nel 18561862, seguendo la nuova moda del giardino paesaggistico all’inglese, con alture, ruscelli e laghetti artificiali, e incorporando il giardino e il palazzo settecentesco della nobile famiglia Dugnani (all’interno una sala tutta affrescata da G.B. Tiepolo (1731-1732).
64
Giardini Pubblici
Seven/eighteenth century palace of the Family Dugnani overlooking the gardens where there is also the “Natural History Museum” and the “Planetarium”. Il palazzo sei/settecentesco della Famiglia Dugnani si prospetta sui giardini dove si trovano anche il “Museo di Storia Naturale” e il “Planetario”.
GIARDINI PUBBLICI Villa Belgiojoso
Villa Belgiojoso
Gallery of Modern Art.
Nel 1954 a lato della villa, nelle scuderie viene costruito, su progetto di Ignazio Gardella, il nuovo “Padiglione d’arte contemporanea”. Una sala della VillaMuseo è interamente dedicata al pittore Francesco Hayez; un’altra a Giovanni Segantini (1858-1899). Il giardino interno, raro esempio di giardino “all’inglese”, fu ideato e realizzato nel 1793 dal più famoso dei botanici del tempo, il conte Ercole Silva, autore del trattato “Dell’arte dei giardini inglesi” del 1801. Tra bellissimi esemplari di cedri del Libano, vi è un piccolo laghetto con una bella vista della facciata principale della Villa reale. Con la visita di questa meravigliosa dimora, abitata da principi, ricca di arredi e sale affrescate dal grande pittore amico di Napoleone, Andrea Appiani, si conclude il breve viaggio tra i palazzi della nobiltà milanese del passato (secc. XVIII-XIX), tra i tesori delle loro collezioni d’arte e le bellezze della moda di oggi.
The count Ludovico Barbiano di Belgiojoso commissioned the Viennese architect Leopold Pollack to construct this villa in 1790 in the Milanese neoclassical style. In 1802 it was given by the Italian Republic to Napoleon Bonaparte who lived there with his wife Josephine Beauharnais. At the end of the 19th century it was turned into a museum, the
The facade of Villa Begiojoso facing to the garden. La facciata della Villa Begiojoso nel prospetto verso il giardino.
In 1954 the new “Pavilion of Contemporary Art” was constructed in the villa’s stables, designed by Ignazio Gardella. An entire room of the VillaMuseum is dedicated to the painter Francesco Hayez; another to Giovanni Segantini (1858-1899). The inner garden, a rare example of an English garden, was planned and constructed in 1793 by the most famous botanist of the time, the count Ercole Silva, the author of “The Art of English Gardens” in 1801. Between wonderful Lebanese cedar trees, there is a little pond with a beautiful view of the main facade of the Villa. With the visit to this marvelous residence, the home of princes, rich in furnishings and rooms frescoed by the great painter and friend of Napoleon, Andrea Appiani, concludes this short trip between the palaces of the Milanese nobility of the past (18th and 19th centuries), with their treasures and their art collections, and the beauties of today’s fashion world.
Il conte Ludovico Barbiano di Belgiojoso la commissionò all’architetto viennese Leopold Pollack che la costruì nel 1790 in stile neoclassico milanese. Nel 1802 fu donata dalla Repubblica italiana a Napoleone Bonaparte che vi abitò con la moglie Giuseppina Beauharnais. Alla fine del sec. XIX diventa un museo, la Galleria
d’Arte Moderna.
The Golden Ring — 65
ANCIENT & CONTEMPORARY DAY & NIGHT Until 1929 the canals flowed almost to surround the city like a ring of water. It was later largely covered but some other parts, the Naviglio Grande and the Naviglio Pavese, are still now partially navigable and places of entertainment. Sino al 1929 i Navigli scorrevano quasi a circondare la città come un anello d’acqua. Vennero in gran parte ricoperti ma alcune altre parti, il Naviglio Grande e il Naviglio Pavese, sono ancora oggi navigabili e luoghi di divertimento.
Our fourth trip inside Milan contrasts the city’s ancient spirit with the contemporary. The tour starts once again from Piazza Scala and explores the Brera district, with its beautiful Pinacoteca, its narrow streets filled with coffee shops, boutiques, theaters and contemporary art galleries, and ends by exiting the seventeenth-century walls to arrive in the new Milan: highrise buildings and places of contemporary life, linked to the historic city by new pathways and pedestrian streets, with cultural centers and meeting points for young people. The guiding thread of this route is the city’s 66
youth, the Academy of Brera, the theaters and the locales of the old neighborhood, leading to the new public spaces of the “Rising City.”
ANTICO E CONTEMPORANEO DAL GIORNO ALLA NOTTE An entire area of the city rose from the great bombing in 1943. The neighborhood Isola joins Porta Nuova giving space to the new skyscraper of Regione Lombardia. Oggi, un intero settore della città è risorto dai grandi bombardamenti del 1943. Il quartiere Isola si unisce a Porta Nuova dando spazio alla nuova sede della Regione Lombardia.
Questo nostro quarto viaggio dentro Milano è un confronto tra lo spirito antico e quello contemporaneo della città. Si parte sempre dalla piazza Scala per esplorare il quartiere di Brera, la sua bellissima Pinacoteca, le stradine dei caffè e dei ritrovi, i teatri, le gallerie d’arte contemporanea, fino ad uscire dal cerchio delle mura seicentesche per arrivare alla nuova Milano: grattacieli e luoghi della vita contemporanea, legati alla città storica da percorsi nuovi, da vie pedonali, da centri di cultura e di incontro per i giovani. Il filo conduttore di questo itinerario
è quello della vita giovanile, dall’Accademia di Brera, dai teatri e dai ritrovi del vecchio quartiere popolare, ai nuovi centri di aggregazione della “città che sale”.
The Golden Ring — 67
QUARTIERE BRERA
The Brera District is a small citadel of art, youth and artists. In addition to the famous Pinacoteca and the Academy of Fine Arts, which are also housed in the grand Brera palace, there are a number of cultural laboratories, galleries, private exhibitors, bars and bohemian restaurants that are frequented by the artists who live in this particularly lively area. Brera was once a popular neighborhood and a breeding ground for alternative youth culture. The Palazzo di Brera was founded on the site of a fourteenth-century convent of the Order of the Umiliati, later taken over by the Jesuits to establish a school on the premises; its solid and austere appearance, with the great and solemn courtyard, comes from work undertaken by Francesco Maria Ricchini beginning in 1627. Even then this magnificent building was full of students. Four centuries later the distinctive feature of the district and its surrounding streets, from via Garibaldi to Corso Como and beyond, is the youth culture of Milan.
68
Quartiere Brera
La Pinacoteca
Il Quartiere di Brera ben rappresenta una piccola cittadella dell’arte, dei giovani e degli artisti. Oltre alla famosa Pinacoteca e all’Accademia di Belle Arti, anch’essa ospitata nel grande palazzo di Brera, conta numerosi laboratori, gallerie, espositori privati, bar, ristoranti bohémien, frequentati dagli artisti che abitano la zona, particolarmente vivace anche nelle ore notturne. Un tempo questo era un quartiere popolare e fucina di giovani alternativi. Il Palazzo di Brera nasce sulla sede di un vecchio convento trecentesco dell’ordine degli Umiliati, successivamente passato ai Gesuiti che vi stabilirono una scuola; ebbe l’aspetto attuale, solido e austero, con il grande e solenne cortile interno, a partire dal 1627 ad opera di Francesco Maria Ricchini. Anche allora questo grandioso edificio era colmo di studenti. Dopo quatro secoli è questo, ancora oggi, il segno distintivo del quartiere e delle sue ramificazioni, da via Garibaldi a corso Como e oltre: la cultura dei giovani.
Via Solferino
I Navigli di Leonardo
IL PALAZZO DI BRERA
In the courtyard, a wide staircase leads to the Loggiato which opens to the Art Gallery. Nel cortile, un ampio scalone porta al Loggiato dove si apre la Pinacoteca.
In 1773, following the dissolution of the Jesuits, the College of Brera became the property the state, and the Empress Maria Theresa of Austria decided to turn it into the home of some of the most advanced cultural institutions of the city: in addition to the Academy of Fine Arts and the Lombard Institute Arts and Sciences, it houses the Braidense National Library, the Astronomical Observatory and the Botanical Garden. The architect Giuseppe Piermarini was charged with the arrangement of the library (of which a room is visible from the first hall of the Pinacoteca), the solemn entrance on via Brera, and the completion of the courtyard. At the center of this courtyard was placed in 1859 the bronze statue depicting Napoleon as Mars the Peacemaker, molded in Rome from a model created by Antonio Canova. The courtyard is filled every day with students attending the world-renowned art courses of the Art Academy.
Nel 1773, a seguito dello scioglimento dei Gesuiti, il Collegio di Brera divenne proprietà dello Stato e l’Imperatrice Maria Teresa d’Austria volle farne sede di alcuni dei più avanzati istituti culturali della città: oltre all’Accademia di Belle Arti e all’Istituto Lombardo di Scienze e Lettere, la Biblioteca Nazionale Braidense, l’Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico. L’architetto Giuseppe Piermarini fu incaricato della sistemazione della biblioteca (un salone è visibile dalla prima sala della Pinacoteca), del solenne portale di ingresso su via Brera, e del completamento del cortile, al cui centro fu posta nel 1859 la statua bronzea che raffigura Napoleone in veste di Marte pacificatore, fusa a Roma su modello di Antonio Canova. Ogni giorno il cortile si riempie di studenti dell’Accademia frequentatori dei suoi corsi artistici apprezzati nel mondo.
The Golden Ring — 69
LA PINACOTECA
Quartiere Brera
Via Solferino
La Pinacoteca
I Navigli di Leonardo
Piero della Francesca: “The Madonna with Child, Angels and Saints and Federico da Montefeltro”, 1472, grand wooden altar. Piero della Francesca: “La Madonna con Bambino, Angeli e Santi e Federico da Montefeltro”, 1472, grandiosa pala-lignea.
The Pinacoteca is the national gallery of ancient and modern art. It exposes some of the most famous paintings in the world. Masterpieces by Andrea Mantegna (“The Lamentation of Christ”), Raphael (“The Marriage of the Virgin”), Piero della Francesca (“The Madonna with Child, Angels, Saints and Federico da Montefeltro”), Caravaggio (“Supper at Emmaus”), Hayez (“The Kiss”), Gentile and Giovanni Bellini (“The Sermon of St Mark in Alexandria”) and many others.
La Pinacoteca è la galleria nazionale d’arte antica e moderna. Espone alcuni dei dipinti più famosi del mondo. Capolavori di Andrea Mantegna (“Il Cristo morto”), Raffaello (“Lo sposalizio della Vergine”), Piero della Francesca (“La Madonna col bambino, angeli, santi e Federico da Montefeltro”), Caravaggio (“La cena in Emmaus”), Hayez (“ Il bacio “),Gentile e Giovanni Bellini (“La predica di S. Marco in Alessandria d’Egitto”) e molti altri.
Piero della Francesca: ‘‘The Madonna with Child, Angels, Saints and Federico da Montefeltro’’. Painted in 1472-1475, this grand wooden altarpiece was commissioned by the same Duke of Montefeltro who appears in shining armor, kneeling at the feet of the Child, to celebrate the birth of his own son. The shell symbolizes not only the new Venus, Maria, but also eternal beauty and the fertility of nature. The egg seen in the center of the shell is a complex reference to the dogma of Mary’s virginity, and would have been recognized as such by the humanists of the fifteenth century. It brings to mind a similar egg that was worshiped in the
Piero della Francesca:
70
‘‘la Madonna col Bambino, Angeli e Santi e Federico da Montefeltro’’. Dipinta nel 1472-1475 è una grandiosa pala lignea commissionata dallo stesso duca da Montefeltro che appare nella lucente armatura, inginocchiato ai piedi del Bambino, per celebrare la nascita del proprio figlio. La conchiglia è simbolo della nuova Venere, Maria, e della bellezza eterna nonché della natura generatrice. L’uovo che si scorge nel centro della conchiglia è un complesso richiamo al dogma della verginità di Maria, che doveva essere noto agli umanisti del XV secolo. Ricorda l’analogo uovo che veniva venerato nel tempio di
LA PINACOTECA
Gentile and Giovanni Bellini: “The sermon of San Marco in Alexandria of Egypt”, 1504-1507.
Gentile e Giovanni Bellini: “La predica di San Marco in Alessandria d’Egitto”, 1504-1507.
temple of Sparta, which Leda, the wife of the king of Sparta, was supposed to have given birth. The egg was said to have been inseminated by Zeus, disguised in the form of a swan, and was considered an anticipation of the fertilization of Mary by the divine rays emanating from the dove of the Holy Spirit. The egg was also commonly understood as a symbol of life and Creation, from which stems its name: “the Cosmic Egg.” In many churches in Abyssinia and in the Christian-Orthodox East, an egg is often hung in the apse as a sign of life, birth and rebirth. This rich symbolism pointed to the birth of the Duke’s son, especially since the shell was one of the family symbols of the painting’s buyer. Moreover, the egg, illuminated by a uniform light, is an expression of a centralized space that is harmonious and geometrically balanced: “the center and fulcrum of the Universe.”
Sparta, ritenuto quello partorito da Leda, sposa del re di Sparta, che venne fecondata da Zeus sotto forma di cigno, precorrendo la fecondazione di Maria tramite i raggi divini emanati dalla colomba dello Spirito Santo. L’uovo era anche inteso comunemente come simbolo di vita, della Creazione: “l’Uovo cosmico”. In numerose chiese dell’Abissinia e dell’Oriente cristiano-ortodosso viene spesso appeso nel catino absidale un uovo proprio con quest’ultimo valore, come segno di vita, di nascita e rinascita. Questa valenza rimanderebbe alla nascita del figlio del duca, tanto più che lo struzzo era uno dei simboli della casata del committente. Inoltre l’uovo, illuminato da una luce uniforme, esprime l’idea di uno spazio centralizzato, armonico e geometricamente equilibrato: “centro e fulcro dell’Universo”.
Gentile and Giovanni Bellini:
St. Mark Preaching in Alexandria d’Egitto (1504-1507). It is one of the largest canvas paintings in existence, with a surface area of twenty six square meters. The highest part of the sky, with the spires of the minarets, has been cut. The background consists of a broad urban panorama, closed in on three sides and dominated by an imposing mosque-basilica that resembles a combination of Saint Mark’s Basilica in Venice, with the marble tiles and crowning arcs and the Hagia Sophia at Constantinople, with the semicircular shapes of the architecture, full of buttresses. In the center of the scene, you can notice a group of veiled women.
Gentile e Giovanni Bellini:
La predica di San Marco in Alessandria d’Egitto (1504-1507). È una delle tele più grandi esistenti, ben ventisei metri quadrati di superficie. La parte alta del cielo con le cuspidi dei minareti è stata tagliata. Lo sfondo è composto da un ampio palcoscenico cittadino chiuso su tre lati, dominato da una solenne moscheabasilica che sembra un connubio tra San Marco a Venezia, con le specchiature marmoree e il tema dell’arco come coronamento e Santa Sofia a Costantinopoli, con la forma semicircolare dell’architettura piena di contrafforti. Al centro della scena si nota un gruppo di donne velate.
The Golden Ring — 71
VIA SOLFERINO
La Pinacoteca
Via Solferino
I Navigli di Leonardo
Porta Garibaldi
From Via Brera towards Via Solferino, with the headquarters of the Corriere della Sera, to the district-Porta Nuova Garibaldi, places of the urban renewal in the city. Da via Brera in via Solferino con la sede del Corriere della Sera, verso il quartiere GaribaldiPorta Nuova, i luoghi del rinnovamento urbano della città.
The “Corriere della Sera”:
The building, constructed in 1896, houses one of the two most important national newspapers in Italy, and was designed by Luca Repossi and Luca Beltrami. Its headquarter is located in an area of the city where the atmosphere of the Brera-Garibaldi neighborhood is palpable. The area is full of bars, restaurants and shops: by day it is frequented by bankers, theater actors, and teachers and students of the Art Academy while, during happy hour every evening it is filled with young men and women, managers looking for entertainment, and the editors, correspondents and big names from the newspaper. The whole area is currently being renovated. Within the neighborhood there are also contemporary art galleries. From via Solferino you can reach the Corso Garibaldi, one of the most famous and characteristic streets of Milan, now a pedestrian zone. It was once an ancient settlement of a village dedicated to trade and handcrafts, linking the city and the countryside. It is still possible to identify San Simpliciano and Santa Maria Incoronata, two of the four churches of the Middle Ages that Ambrose, the bishop of Milan, wanted to build on the four sides of the city outside Maximian’s Roman walls. No traces of the latter remain. Simpliciano was the bishop who succeeded Ambrose. Musical concerts are often held here in the evenings, and the two magnificent pipe organs can be heard. 72
Il “Corriere della Sera”:
Il palazzo del 1896 dove si stampa uno dei due più importanti giornali nazionali, progetto di Luca Repossi e Luca Beltrami. Con la sua facciata liberty riflette l’immagine austera e insieme autorevole del giornale. La sua sede si trova in una particolare zona della città dove si conferma l’atmosfera del quartiere BreraGaribaldi. L’area è ricca di bar, ristoranti e negozi ricercati: di giorno è frequentata da bancari, impiegati, attori di teatro, insegnanti e studenti dell’Accademia d’arte; mentre, all’ora dell’aperitivo serale, da ragazzi e ragazze e manager alla ricerca di svago, oltre che da redattori, inviati e grandi firme del giornale. Tutta la zona si sta rinnovando. Al suo interno si trovano anche gallerie d’arte contemporanea. Da via Solferino si raggiunge Corso Garibaldi, una delle strade più note e caratteristiche di Milano, oggi pedonale, era antico insediamento di un borgo di attività commerciali e artigianali che faceva da tramite tra la città e la campagna. Si individuano ancora i complessi di S. Simpliciano e di S. Maria Incoronata, due delle quattro basiliche di epoca medioevale che Ambrogio, vescovo di Milano, volle costruite ai quattro lati della città fuori dalle mura romane di Massimiano. Di queste ultime non sono rimaste tracce. Simpliciano fu il vescovo successore di Ambrogio. La chiesa alla sera è spesso sede di concerti di musica e vi suonano i suoi due grandiosi organi a canne.
Bridge of the Incoronata and its canal lock in the drawing by Leonardo. Il Ponte dell’Incoronata e la relativa chiusa nel disegno di Leonardo.
Via Solferino
I Navigli di Leonardo
Porta Garibaldi
Corso Como
I NAVIGLI DI LEONARDO
On the left side of the Corso Garibaldi, towards the Sforza Castle, there is the new Piccolo Teatro, the Teatro Strehler, famous for its prose theater, designed by the architect Marco Zanuso.
Sulla sinistra di corso Garibaldi, verso il Castello, è il nuovo Piccolo Teatro, il Teatro Strehler architettura di Marco Zanuso celebre per le sue rappresentazioni di prosa.
The Canals and the lock of the Incoronata.
Tornando in via Solferino e percorrendola fino in fondo, appena sulla destra incontriamo un resto rimarchevole del grande sistema dei Navigli che ha avvolto Milano sin dal sec. XIV fino alla loro copertura disposta nel 1929. Attualmente sono in corso studi diretti dal Comune di Milano per il recupero dei Navigli e delle chiuse di origine storica. Leonardo nei primi anni del Cinquecento progettava per il duca Sforza l’ampliamento del grande sistema dei navigli milanesi. Tra il 1506 e il 1513 Leonardo da Vinci infatti perfezionò la tecnica delle chiuse e studiò la conca del naviglio di S. Marco. Il suo progetto consisteva nell’allacciare il Naviglio Martesana alla ‘‘cerchia interna dei Navigli’’ attraverso due chiuse, a S. Marco e all’Incoronata; in questo modo si sarebbe potuta attraversare la città per via d’acqua, e collegare l’Adda al Ticino. Una delle sue mappe di Milano dimostra come impiegò per primo, nella veduta della città, la “prospettiva a volo d’uccello”. S. Maria Incoronata, all’incrocio fra corso Garibaldi e via Marsala. E’ formata da due chiese accoppiate costruite in anni diversi. Quella di sinistra, la più antica, venne ultimata nel 1451, in occasione dell’incoronazione di Francesco Sforza a Duca di Milano. Nel 1460 sua moglie Bianca Maria Visconti ne volle costruita una seconda, identica e collegata alla prima come fosse una nuova unica chiesa: desiderava suggellare la sua fedeltà al marito. Nel costolone centrale lo stemma visconteo.
Returning to via Solferino and following it all the way to the end, just to the right we find the remarkable remains of the great canal system that once traced their way through Milan, from the fourteenth century until they were covered in 1929. Currently, studies are being conducted by the City of Milan to restore the historic canals and the locks. In the early years of the sixteenth century, Leonardo designed for the Sforza duke an expansion of the grand system of canals in Milan. Between 1506 and 1513, Leonardo da Vinci perfected the technology of canal locks and studied the basin of the San Marco canal. His project consisted of linking the Martesana Canal to the inner circle of canals through two locks, at San Marco and at the Incoronata; in this way, it would have been possible to cross the city by water, and connect the Adda and Ticino rivers. One of his maps of Milan shows that he initially used, when visualizing the city, a “bird’s eye perspective.” Santa Maria Incoronata, at the intersection of Corso Garibaldi and via Marsala. It consists of two coupled churches that were built in different years. The left-most church, the older of the two, was completed in 1451, on the occasion of the coronation of Francesco Sforza as Duke of Milan. In 1460 his wife Bianca Maria Visconti wanted to built a second, identical church and connect it to the first to create a new church to seal her loyalty to her husband. In the central vaulting rib can be seen the Visconti coat of arms.
I Navigli e la Chiusa dell’Incoronata.
The Golden Ring — 73
PORTA GARIBALDI
I Navigli di Leonardo
Piazza 25 Aprile with one of the gates of Milan: Porta Garibaldi, once known as Porta Comacina, down the street towards Como. It was built in 1826, on the occasion of the visit of Francis I of Austria, later dedicated in 1959 to Giuseppe Garibaldi. This square is now a crucial junction connecting old and new Milan: it is the center of new business opportunities and leisure activities, open to the newness of the contemporary, and the new headquarters of finance and the Lombardy Region. Our itinerary now has multiple alternatives, one of which heads towards via Pasubio where it runs into the Antica Trattoria della Pesa, famous for its menu à la Milanese, before continuing to the Monumental Cemetery, so named because of the importance of the sculptural monuments found there, including the Famedio, where the illustrious men of the city of Milan are buried, before finally reaching by foot La Fabbrica del Vapore. 74
Porta Gariballdi
Corso Como
Il Quartiere Porta Nuova
Piazza 25 aprile con una delle porte di Milano: Porta Garibaldi, già Porta Comacina, lungo la via per Como. Fu costruita nel 1826, in occasione della visita di Francesco I d’Austria, successivamente dedicata, nel 1959 a Giuseppe Garibaldi. Questa piazza è ora diventata uno snodo cruciale tra la vecchia e la nuova Milano: centro di nuove proposte commerciali, di svago e di apertura verso le novità del contemporaneo, nelle nuove sedi della finanza e della Regione Lombardia. Si aprono più alternative al nostro itinerario, una delle quali indirizza verso via Pasubio dove incontra l’Antica Trattoria della Pesa, celebre per i suoi menù alla milanese, prosegue per il Cimitero Monumentale, chiamato così per l’importanza dei monumenti scultorei che vi si trovano con il Famedio dove riposano gli uomini illustri della città di Milano, per raggiungere da lì a pochi passi la Fabbrica del vapore.
PORTA GARIBALDI Fabbrica del Vapore, the former factory is today synonymous with creativity, culture and innovation, a space for young people and exhibitions by young contemporary artists. Throughout the year the space offers a full calendar of events, exhibitions and educational initiatives. La Fabbrica del Vapore is a center of artistic research at all levels, a laboratory of new experiences, languages, verbal expression, graphic design and cutting-edge technologies. Design, music, dance, photography, theater, cinema and entertainment. A space open to young people and for young people, the home of associations and businesses where “expression and innovation” are the watchwords. A place where young people are both the protagonists of cultural production and the consumers of the events. The space is the home to vital projects at a city, national and international level. Returning to the Piazza 25 Aprile, there is a second alternative route to Corso Como, but before setting out in this direction, a visit to Milan’s newest commercial initiative might be pleasant: the grand EATALY emporium, with its delicious rows of fresh fruits and vegetables, and in the departments every variety and quality of cheeses and foods made on site, such as mozzarella, pasta, deli meat, confectionery and drinks. Everything can be sampled, standing or sitting in the four restaurants spread across three floors, and, in the evening, there are shows and concerts.
Fabbrica del Vapore, oggi la vecchia fabbrica è sinonimo di creatività, cultura, innovazione, uno spazio per i giovani e le mostre di giovani artisti contemporanei. Durante tutto l’arco dell’anno presenta un ricco calendario di eventi, mostre ed iniziative formative. La Fabbrica del Vapore è un centro di ricerca artistica a tutti i livelli; un laboratorio di esperienze, di nuovi linguaggi, di espressioni verbali e grafiche, di tecnologie all’avanguardia. Design, musica, danza, fotografia, teatro, cinema e spettacolo. Uno spazio aperto ai giovani e per i giovani, sede di associazioni e imprese dove “espressione e innovazione” sono le parole d’ordine. Un luogo dove i ragazzi sono sia i protagonisti della produzione culturale che i fruitori degli eventi. Uno spazio aperto alle proposte più vitali della città, della scena nazionale e internazionale. Tornando alla Piazza 25 aprile, una seconda importante alternativa indirizza verso Corso Como, ma prima di avviarci in questa direzione è piacevole visitare la più recente iniziativa commerciale di Milano: il grande emporio EATALY con i suoi gustosi banchi di frutta e verdura fresca, ogni varietà e qualità di formaggi, cibi lavorati dal vivo, come la mozzarella, la pasta, la carne nella rosticceria, pasticceria e bevande. Tutto è possibile gustare, in piedi o seduti nei quattro ristoranti sparsi lungo tre piani, e la sera vedere uno spettacolo, sentire musica.
An interesting perspective from Corso Garibaldi to the renewed Piazza XXV Aprile having as background one of the skyscrapers of Porta Nuova. Una interessante prospettiva da Corso Garibaldi verso la rinnovata Piazza XXV Aprile avendo come sfondo uno dei grattacieli di Porta Nuova.
The Golden Ring — 75
CORSO COMO
Here begins one of Milan’s central neighborhoods for nightlife, a very lively place full of attractions for young people who flock to it at all hours, day and night. In fact, Corso Como is synonymous with happy hour, because of locales like the Pitbull or the Dom Cafè, but also for its crowded nightclubs like the 10 Corso Como and the Loolapaloosa. Two very refined spots are the Virgin Cafè, a lounge bar and restaurant in via Tocqueville, and the Fiat Lounge Cafè next to the Hotel Executive. In Corso Garibaldi can be found the splendid Enoteca Moscatelli and the famous Panino Giusto, a sandwich shop that has been in Milan for over thirty years. 76
Porta Garibaldi
Corso Como
Da qui comincia un quartiere fulcro della movida milanese, molto vivace e pieno di attrazioni per i giovani che lo affollano a tutte le ore del giorno e della notte. Infatti Corso Como è sinonimo per eccellenza di happy hour, con locali come il Pitbull o il Dom Cafè, ma anche discobar sempre affollatissimi come il 10 CorsoComo e il Loolapaloosa. Molto raffinati sono il Virgin Cafè, lounge bar e ristorante in via Toqueville, e il Fiat Lounge Cafè a fianco dell’Hotel Executive. In Corso Garibaldi si trovano la splendida Enoteca Moscatelli e il famosissimo Panino Giusto ormai trentennale paninoteca milanese.
Il Quartiere Porta Nuova
A good example of building renovation, a meeting place for young people, the center of nightlife. Un bell’esempio di rinnovo edilizio, luogo di incontro per i giovani, fulcro della movida milanese.
Corso Como
Il Quartiere Porta Nuova
Piazza Gae Aulenti. At the end of the Corso Como, making up part of the large urban renewal project at Porta NuovaVaresine, are a set of stairs leading to the elevated Gae Aulenti square, which houses the UniCredit Tower (by the Argentine architect Cesar Pelli), a building that unites all the characteristics of modernity and the avant-garde. Standing 231 meters above the ground, it offers an unparalleled view of the city. From here, a pedestrian walkway, partly suspended above the ground, stretches about 900 meters from the new district known as “Porta Nuova” to the Diamond Tower, passing alongside some recently constructed buildings, before reaching the Piazza della Repubblica with its famous hotels such as the Hotel Principe Savoia and the Palace Hotel. Beyond the Gae Aulenti square, crossing a 90,000 square-meter park, we arrive at the Lombardy Building, designed by the architect Ieoh Ming Pei, who is also famous for having designed the well-known glass pyramid in front of the Louvre in Paris and the Islamic Art Museum in Doha, Qatar.
IL QUARTIERE PORTA NUOVA Piazza Gae Aulenti. Al termine di corso Como, nell’ambito del grande progetto di rigenerazione urbana di Porta Nuova -Varesine una gradinata porta alla piazza sopraelevata Gae Aulenti sulla quale sorge il complesso UniCredit Tower (progetto dell’architetto argentino Cesar Pelli) che raccoglie in se tutte le caratteristiche della modernità e dell’avanguardia. Con i suoi 231 metri di altezza assicura una vista della città senza paragone. Da quì una passeggiata pedonale in parte sospesa, conduce per circa 900 metri dal nuovo quartiere “Porta Nuova“ alla Diamond Tower, quindi fiancheggiando alcune recentissime costruzioni si giunge alla Piazza della Repubblica con i suoi alberghi di grande rinomanza dal Principe Savoia al Palace Hotel. Al di là della piazza Gae Aulenti, attraverso un parco di circa 90.000 metri quadri si giunge al palazzo della Regione Lombardia, opera dell’arch. Ieoh Ming Pei famoso anche per avere progettato la piramide di cristallo di fronte al Louvre di Parigi e il Museo di Arte Islamica di Doha, in Qatar.
A fascinating sunset as background to the towers of the new modernity. Un tramonto affascinante fa da sfondo alle torri della nuova modernità.
The Golden Ring — 77
ENTERTAINMENT & RELAXATION IN THE HOT SPOTS DIVERTIMENTO E RELAX NEI POSTI ALLA MODA
25
20
24
19 18 23
21 22
17
14 16 15
28
78
Milan is also a city of leisure and entertainment for all ages. The intensity with which the citizens of Milan work creates the need for meeting places where they can spend their free time in a pleasant way. These entertainment and relaxation spots can be found not only in the city center, but also in many areas outside the city. Above all, visitors to the Expo should be reminded that the canals around the dock and the two branches of water, are warm and inviting places often marked with hectic gaiety. The fifth itinerary provides a survey not only of bars and restaurants, but also music venues where young and old can share in a festive atmosphere, while relaxing and enjoying themselves.
1 10
9
11
7
4 2 6
5 3
8
26 27
12
13
Milano non è solo arte, cultura, moda, industria, design, finanza; è anche la città degli svaghi e dei divertimenti per tutte le età. L’atmosfera ottimista dei milanesi chiede luoghi d’incontro che possano permettere di passare le ore del tempo libero in modo piacevole. Si incontrano, quindi, non soltanto nel centro della città ma anche in molte zone esterne del suo territorio. Per tutti valga il richiamo della zona dei navigli, intorno alla darsena e ai due rami d’acqua provenienti da Turbigo per poi buttarsi verso Pavia, per segnalare agli ospiti di Expo un luogo sicuramente di calda atmosfera e spesso di frenetica allegria. Una rassegna non soltanto di bar e ristoranti ma sale per la musica dove giovani e meno giovani possono condividere un’atmosfera di festa, rilassarsi e divertirsi.
1. Bulgari Hotel Garden 2. Bice 1926 3. Four Seasons Hotel 4. Spiga 8 5. Dolce & Gabbana 6. Sant’ambroeus 7. Meat&Meet 8. Brian&Barry 9. La Rinascente 10. Straf 11. Nepentha 12. Bar Luce 13. Golf le Rovedine 14. Navigli e Darsena 15. Mercato Metropolitano 16. El Brellin 17. Langosteria 10 18. Triennale Caffe 19. Just Cavalli 20. Gattopardo 21. Ippodromo 22. San Siro (Meazza) 23. Aspria Harbour Club 24. Ceresio 7 25. Blue Note 26. Globe 27. Riad Yacout 28. Cracco e Camilla in Segheria The Golden Ring — 79
BULGARI HOTEL THE GARDEN
IL GIARDINO
One of the classiest “aperitif” takes place in the Bulgari Hotel Garden. Right in the center of the city, between via Manzoni and the Brera district. No problem arriving there by taxi, otherwise it’s not simple to find the seclusive location in via Fratelli Gabba 7/b, away from the shopping crowd, although at walkable distance from via Manzoni. You can choose between indoor and outdoor, both lush.
Uno degli aperitivi di classe è quello offerto nel giardino dell’hotel Bulgari. Siamo nel centro della città, fra via Manzoni e Brera. Facile arrivarci in taxi, altrimenti non è semplice trovare la location appartata di via Fratelli Gabba 7/b, lontano dalla folla dello shopping anche se raggiungibile a piedi da via Manzoni. Si può scegliere fra tavolini e divani all’aperto, oppure il bar interno: entrambi eleganti.
BICE 1926
From Bulgari, take via Monte di Pietà and get to via Montenapoleone. The first street on the left is via Borgospesso. Here you find at number 12, Bice, the world-known restaurant (franchises all over the planet, including Dubai, Abu Dhabi, Kuwait and Bahrain). Open since 1926, its business lunches are surprisingly inexpensive, considering the location.
80
Dopo Bulgari prendete via Monte di Pietà e arrivate a Montenapoleone. La prima strada a sinistra è via Borgospesso. Qui si trova al numero 12: Bice, ristorante famoso (marchio in franchising dall’America all’Asia, Dubai, Abu Dhabi, Kuwait e Bahrain). Aperto nel 1926, i suoi business lunch sono sorprendentemente a buon mercato, considerata la location.
FOUR SEASONS HOTEL & LOUNGE
HOTEL E LOUNGE
Two blocks away from via Borgospesso, in via Gesù 6/8, we find another highlight for “aperitif”: the Four Seasons Hotel. The cocktail lounge of this former 15th century convent is right in the main lobby, on the left side. Piano entertainment every night but Sundays, 7:30 to 11.30pm.
Due isolati dopo via Borgospesso, in via Gesù 6/8, ecco un altro aperitivo internazionale: l’Hotel Four Seasons. La cocktail lounge di questo ex convento del XV secolo si trova proprio all’entrata, nei saloni a sinistra. Musica (pianoforte) ogni sera eccetto la domenica dalle 19:30 alle 11:30.
Spiga 8
SPA AND WELLNESS CENTER
SPA E CENTRO BENESSERE
After a day of shopping, Spiga 8 Spa, wellness oasis in the heart of the fashion district, offers a moment of total relax. The name of the Spa, the new reference point for anyone wishing to get to an overall wellness, is a tribute to the exclusivity of its location, entering from number 8 of Via della Spiga, the most glamour street in Milan. Candles and soft draperies, a lounge where you can relax with a herbal tea, light color therapy all contribute to a relaxing atmosphere in the heart of Milan. Spiga 8 Spa treatments are short term for those who are always in a hurry but still want a spa break, but also a full Day Spa and treatments for those who have more time available.
Dopo una giornata di shopping, Spiga 8 Spa, oasi di benessere nel cuore del quadrilatero della moda, vi offre un momento di totale ralax. Il nome della Spa, nuovo punto di riferimento per tutti coloro che desiderano raggiungere il benessere psico-fisico, è un omaggio all’esclusività della sua location, con ingresso dal numero civico 8 di Via della Spiga, la strada più glamour di Milano. Candele e soffici tendaggi, una lounge dove è possibile rilassarsi sorseggiando un tè o una tisana, giochi di luce per la cromoterapia: tutto contribuisce a creare un’atmosfera rilassante nel cuore pulsante di Milano. Spiga 8 Spa propone trattamenti di breve durata per chi è sempre di fretta ma non vuole rinunciare a una pausa di benessere, ma anche Full Day Spa e soluzioni ad hoc per coloro che hanno più tempo a disposizione.
The Golden Ring — 81
D&G
MARTINI BAR
MARTINI BAR
At the end of via Montenapoleone turn left to corso Venezia. At number 13 and 15 you’ll find the Dolce & Gabbana flagship store. But since April 2014 you can also enjoy the Martini Bar and Bistrot, which occupy the courtyards of two adjacent 18th century buildings, covered by a glass roof. Open Mon-Sat 7:30am-1am, sunday 9-12am, it’s one of the not many places in downtown Milan where the restaurant kitchen stays open until midnight. The gourmet menu is a mixture of Milanese and Sicilian cuisine.
Alla fine di via Montenapoleone girate a sinistra verso corso Venezia. Ai numeri 13 e 15 c’è il flagship store Dolce&Gabbana. Che da aprile 2014 ha aperto il Martini Bar e Bistrot nei cortili di due palazzi adiacenti del XVIII secolo, protetti da un tetto di vetro. Aperto lun-sab 7.30am-1am di notte, domenica 9-12 am, è uno dei non molti posti in centro a Milano dove la cucina del ristorante rimane aperta fino a mezzanotte. Il menu è una preziosa mescolanza di Lombardia e Sicilia.
Sant’Ambroeus PASTRY SHOP
PASTICCERIA
Another name familiar to international travelers, or at least New Yorkers (there are many stores in Manhattan and the Hamptons), is Sant Ambroeus. The saint protector of the city of Milan is a gorgeous pastry shop under the fascist arcade of Corso Matteotti 7, right off San Babila Square. Open everyday 7:45am-8:45pm, Sunday included, you have to stop at least to sip a cappuccino, or taste a pasticcino (small pastry), or a slice of the typical Milanese Christmas cake: Panettone.
Un altro nome famoso fra i turisti internazionali, o almeno fra i newyorkesi, è Sant’Ambroeus, che ha diversi negozi a Manhattan e agli Hamptons. Il santo protettore della città di Milano è una stupenda pasticceria sotto i portici in stile fascista di corso Matteotti 7, oltre piazza San Babila. Aperto ogni giorno (domenica inclusa) 7:45-20:45. Fermatevi almeno per un cappuccino, un pasticcino e una fetta di panettone a Natale, o colomba sotto Pasqua.
82
MEAT&MEET
UNDERGROUND LOUNGE
SALONE SOTTERRANEO
On the opposite side of the same Corso Matteotti, red is the distinctive color of Boscolo. We recommend the underground lounge bar Meat&Meet with optical effects, and the rooftop terrace.
Sul lato opposto di corso Matteotti, al numero 4-6, rosso è il colore tipico dell’hotel Boscolo. Consigliamo il lounge bar underground Meat&Meet con effetti ottici, e la terrazza all’ultimo piano.
BRIAN&BARRY
GOURMET EXPERIENCE
ESPERIENZA GOURMET
Opened in 2014, the Brian&Barry building in San Babila Square (corner via Durini) offers food galore. Six out of the twelve floors are filled with all kinds of gourmet experience until 10pm: from level -1 (wine bar, piadine), to 0 (coffee), 3 (hamburgers), 4 (pizza Rossopomodoro), 9 (Asola upscale restaurant) and 10 (Asola vip terrace).
Aperto nel 2014, il palazzo Brian&Barry di piazza San Babila (angolo via Durini) dedica sei piani su dodici al cibo, aperti fino alle 22: dal livello -1 (vineria, piadine) allo 0 (caffè), e poi il 3 (hamburgers), il 4 (pizza Rossopomodoro), il 9 (ristorante di lusso Asola) e il 10 (terrazza vip di Asola).
LA RINASCENTE
DEPARTMENT STORE
GRANDE MAGAZZINO
Going ahead towards piazza Duomo, climb on top of the Rinascente, the oldest Italian dept. store (1865). A spectacular view of the Duomo a few meters away and of its highest golden statue, la Madonnina, is offered at the top floor, where there are nine bars and restaurants open everyday until midnight: from the mozzarellaspecialized Obika to sushi, steak and the corner Moet&Chandon.
Procedendo verso piazza Duomo, salite in cima alla Rinascente, il grande magazzino più antico d’Italia (1865). L’ultimo piano offre una vista spettacolare sulle guglie del Duomo, a pochi metri di distanza, e sulla Madonnina dorata. Ci sono ben nove bar e ristoranti aperti ogni giorno fino a mezzanotte: da Obika specializzato in mozzarella al sushi, dal Be Steak all’angolo Moet&Chandon. The Golden Ring — 83
STRAF
BAR RESTO
BAR E RESTORANTE
Between Rinascente and Galleria, the artsy hotel-restaurant-bar Straf in via San Raffaele 3 offers live music and dj sets for free at street level every Tuesday and Thursday 7pm-10pm.
Fra la Rinascente e la Galleria, l’hotelristorante-bar artistico Straf in via san Raffaele 3 offre musica dal vivo gratis e dj set al piano terra ogni martedì e giovedì dalle 19 alle 22.
NEPENTHA DANCE CLUB
DISCOTECA
On the other side of Duomo Square, in neighboring piazza Diaz 1, we find the second oldest dance club in Milan: Nepentha, a staple of the city’s nightlife since 1969. Tuesday to Saturday, reservation is mandatory both for dinner, starting at 9:30pm, and afterdinner tables: tel 02804837-0286464808, Over 30, elegant, upscale.
Dall’altra parte di piazza Duomo, nella confinante piazza Diaz 1, c’è il secondo dance club più antico di Milano: Nepentha, un classico della vita notturna milanese dal 1969. Dal martedì al sabato, prenotazione obbligatoria sia per la cena, che inizia alle 21:30, sia per i tavoli dell’afterdinner. Per over 30, elegante, costoso
84
BAR LUCE
PRADA FOUNDATION
FONDAZIONE PRADA
The unusual bar built by Miuccia Prada in the ‘new’ Fondazione Prada has been designed by Wes Anderson, 46 year-old American director, six times nominated for an Oscar. “I do think it would make a pretty good movie set, I think it would be an even better place to write a movie. I tried to make it a bar I would want to spend my own non-fictional afternoons in.” The bar can be accessed directly from Via Orobia, and is meant to be a hotspot for the general public, as well as a regular neighborhood hangout. Bar Luce is open daily, from 9AM to 10PM.
L’inedito bar voluto da Miuccia Prada all’interno della ‘nuova’ Fondazione Prada è stato disegnato da Wes Anderson, 46enne regista americano di culto sei volte nominato agli Oscar. “Credo che sarebbe un ottimo set, ma anche un bellissimo posto per scrivere un film. Ho cercato di dare forma a un luogo in cui mi piacerebbe trascorrere i miei pomeriggi non cinematografici”. Al bar, pensato per divenire un punto di incontro aperto al pubblico e fulcro della vita di quartiere, si accede anche da un ingresso su via Orobia, indipendente rispetto a quello della Fondazione Prada. Il Bar Luce è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 22.
GOLF LE ROVEDINE GOLF CLUB
GOLF CLUB
For golfers, a facility, very modern, simple and close to Milan. The fields are well maintained and are available to golf lovers, the trolleys golf bag. Practice field is magnificent: dozens of covered positions, available even during the bad season, allow you to play on a regular basis throughout the year. Having one of the most professional teachers team, reservations can be made for lessons directly online. A restaurant at noon, by appointment in the evening. Simple kitchen, but excellent. A Clubino for a quick meal open all year round, and during the summer turns into a great place to eat a salad by the pool.
Per gli amanti del golf, una struttura molto moderna, semplice e vicina a Milano. Personale gentilissimo, due club House. I campi sono curati alla perfezione e sono a disposizione dei golfist, i carrelli porta-sacche. Il campo pratica è magnifico: decine di postazioni coperte, fruibili anche durante la cattiva stagione, permettono di giocare con regolarità tutto l’anno. I maestri sono bravi, e le prenotazioni delle lezioni possono essere effettuate dal sito. Un ristorante a mezzogiorno, su prenotazione la sera. Cucina semplice, ma ottima con orario molto elastico. Un clubino per un pasto veloce aperto tutto l’anno che l’estate si trasforma in un fantastico posto dove mangiare un insalata a bordo piscina.
The Golden Ring — 85
NAVIGLI and DARSENA LEASURE
LEASURE
The renovation of the Piazza di Porta Ticinese involved the reconstruction of the dock according to its nineteenth century walls and canals in their confluence between Naviglio Grande and Naviglio Pavese. For some years now the area is an entertainment place very eccentric for the amount of bars, taverns and restaurants. The pizza dominates the nightly happy hour. The left side of the Naviglio Grande is the place of embarkation for navigation right to go to the Ticino Park after a navigation of over 30 km.
Il rinnovo edilizio della Piazza di Porta Ticinese ha comportato la ricostruzione della Darsena secondo le sue mura ottocentesche e dei Navigli nel loro confluire fra Naviglio Grande e Naviglio Pavese. La zona è da qualche anno il luogo più eccentrico del tempo libero milanese, nella ricchezza di bar, trattorie e ristoranti. La pizza domina l’happy hour serale. La riva sinistra del Naviglio Grande è il luogo d’imbarco sino al raggiungere il Parco del Ticino dopo una navigazione di oltre 30 km.
MERCATO METROPOLITANO FOOD MARKET
MERCATO
During the Expo 2015, start the Metropolitan Market of Milan, located in Via Valenza 2, near the Porta Genova station at the Navigli area, not far from Via Tortona. Visitors can admire a true farmer’s market, which will see as protagonists hundreds of fruit and vegetable producers and their products, a lot of street food and seminars that they will treat important topics: for example, the agribusiness sustainability. The goal of the metropolitan market is to ensure the quality and origin of the fruits and vegetables, respecting five main criteria: good, natural, handicraft, local and preferably organic. The idea of the promoters is to expand the project abroad: the first store will be in Tokyo, starting as early as next fall. A made in Italy that he will come along in London, New York and Dubai.
In occasione dell’Expò 2015, nasce il Mercato Metropolitano di Milano, che si trova in via Valenza 2, vicino alla stazione di porta Genova sui Navigli, non lontano da via Tortona. I visitatori potranno ammirare un vero farmer’s market, che vedrà come protagonisti centinaia di produttori ortofrutticoli con i loro prodotti, moltissimo street food e seminari che tratteranno temi di grande attualità: come la sostenibilità agroalimentare. L’obbiettivo di mercato metropolitano è quello di garantire la qualità e la provenienza della frutta e della verdura, rispettando cinque criteri fondamentali: buono, naturale, artigianale, locale e possibilmente biologico. L’idea dei promotori è quella di espandere il progetto anche all’estero: il primo punto vendita sarà in Giappone a Tokyo, a partire già dal prossimo autunno. Un made in Italy che poi arriverà anche a Londra, New York e Dubai.
86
EL BRELLIN RESTAURANT
RISTORANTE
A short walk along the Naviglio Grande allows you to get one of the oldest and typical restaurants in Milan. EL Brellin overlooking the Naviglio Grande and the picturesque Vicolo dei Lavandai, where once The laundresses came with their buckets and, kneeling on “brellin” wood, rubbing the shoes of customers on “Stone Brela”. Closely, the old grocery where once the laundresses were supplied with hot water, soap and brushes. Today, the old drugstore’s rooms, run by Maria Bambina until the 50’s, host El Brellin restaurant, where the atmosphere never changed, thanks to its fireplaces and the peculiar wooden roof. In a house of 1700, El Brellin can accommodate up to 200 people.
Una breve passeggiata, lungo il Naviglio Grande vi permette di raggiungere uno dei più vecchi e caratteristici ristoranti di Milano. EL BRELLIN si affaccia sul Naviglio grande e sul pittoresco Vicolo dei Lavandai, dove una volta le lavandaie giungevano coi loro secchi e, inginocchiate sul “brellin” di legno, strofinavano i panni dei clienti sulle “brelle di pietra”. Di fianco al lavatoio l’antica drogheria in cui un tempo le lavandaie si rifornivano di acqua calda, spazzole e sapone. I locali della vecchia drogheria, gestita da Maria Bambina fino agli anni ’50, oggi ospitano il Ristorante e il Cafe’ EL BRELLIN che hanno mantenuto intatta l’atmosfera del luogo e del tempo. Nella piacevole atmosfera di quattro sale disposte su due piani, in una casa del 1700 con camini e soffitti a cassettoni, El Brellin può ospitare fino a 200 persone.
LANGOSTERIA 10 RESTAURANT
RISTORANTE
The restaurant is a famous reference point of Milan for its high quality sea food dishes. Passion, ability to select the ingredients, intellectual honesty, perseverance: these are just some of the features of the great restaurant man, well represented by Enrico Buonocore, owner Langosteria 10. The restaurant, at Via Savona 10, is chic and elegant without exageration, because here the true luxury is what comes on your plate and in the glass: starting from oysters, then continuing with scampi, prawns, bulots, truffles, clams, sea almonds, carabineros, tartare and carpaccio, to arrive later in the rarest delicacies, such as sea urchins or barnacles, shellfish of Galician origin. Langosteria 10 is one of the ambassadors of the maison Krug.
Il ristorante è ormai il punto di riferimento a Milano per gli amanti del pesce di alta qualità. Passione, capacità di selezionare gli ingredienti, onestà intellettuale, caparbietà: sono queste solo alcune delle caratteristiche del bravo restaurant man, ben rappresentato da Enrico Buonocore, patron di Langosteria 10. Il locale, in via Savona 10, è chic ed elegante ma senza eccedere nello sfarzo, perché qui il vero lusso è ciò che arriva nel piatto e nel bicchiere: si viene innanzitutto per assaggiare i grandi crudi di pesce a partire dalle ostriche, con una scelta veramente completa, continuando poi con scampi, gamberoni, bulots, tartufi, clams, mandorle di mare, carabineros, tartare e carpacci, per arrivare poi a prelibatezze più rare, come i ricci o i percebes, i crostacei di origine galiziana. Langosteria 10 è una delle Ambassade della maison Krug. The Golden Ring — 87
TRIENNALE DESIGN CAFE
DESIGN CAFE
Another good mixture of culture and entertainment is the Triennale building, in the parco sempione in viale Alemagna 6. During the Expo the Design Museum is showcasing the exhibition ‘Cucina & Ultracorpi’, inspired by the 1956 science-fiction movie ‘Invasion of the Bodysnatchers’. The Design Cafè has an impressive open kitchen, and the outdoor Camparitivo (modeled on the small red Camparisoda bottles) is in front of the park. Open until 8:30pm, Thursdays until 11pm, along with the Museum opening times.
Un’altra ottima combinazione fra cultura ed entertainment la si trova nel palazzo della Triennale, al parco Sempione (viale Alemagna 6). Durante l’Expo il museo del Design ha in cartellone la mostra ‘Cucina & Ultracorpi’, ispirata dal film del 1956 ‘L’Invasione degli Ultracorpi’. Il Design Cafè ha una spettacolare cucina aperta, e nel giardino c’è il Camparitivo, modellato sulle piccole bottiglie rosse del Camparisoda. Aperto fino alle 20:30, il giovedì fino alle 23, come il museo.
JUST CAVALLI DANCE CLUB
DISCOTECA
Near the Triennale, the Just Cavalli is another outdoor music club in the Sempione park, under the Branca tower. Restaurant open from 7pm, club from 11pm, every night.
Vicino alla Triennale, il Just Cavalli è un altro music club all’aperto nel parco Sempione, sotto la Torre Branca. Ristorante aperto dalle 7, musica dalle 23 ogni sera.
GATTOPARDO DISCO BAR | Cafè
DISCO BAR | Cafè
Out of downtown, a nice disco bar is Il Gattopardo Cafè, via Piero della Francesca 47 in Corso Sempione area. It’s a former church with a giant chandelier of 65,000 drop crystals, open every night but closed on Mondays 6pm-5am.
Fuori dal centro, in zona Sempione, uno splendido discobar è Il Gattopardo Cafè, via Piero della Francesca 47. Si tratta di una ex chiesa illuminata da un lampadario gigante con 65.000 gocce di cristallo. Aperto tutti i giorni tranne il lunedì dalle 6 di sera alle 5 del mattino.
IPPODROMO HORSE RACING
CORSE DI CAVALLI
Horse racing takes place at the Ippodromo, San Siro district.
Sempre a San Siro c’è l’ippodromo, con le corse di cavall.
88
SAN SIRo (MeaZZA) FOOTBALL STADIUM
STADIO DI CALCIO
Are you a football fan? Visit the Meazza stadium in the San Siro area, home of A.C.Milan and Inter. The museum is open everyday 9:30am-6pm. When there are night matches the museum is open until 8pm.
Siete tifosi di calcio? Lo stadio Meazza a San Siro non solo è visitabile ogni giorno dalle 9:30 alle 18, ma ospita perfino un museo. Quando ci sono partite in notturna il museo rimane aperto fino alle 20.
ASPRIA HARBOR CLUB SPORTS & FITNESS
SPORT E FITNESS
Driving for about one kilometer along via dei Rospigliosi, we find the oasis of wellness, and relaxation. Aspria Harbor is an exclusive club for real sports, provided with the latest equipment, tennis courts and a large outdoor swimming pool, it is able to offer an unparalleled experience of sports and fitness.
Proseguendo per circa un kilometro, lungo via dei Rospigliosi, incontriamo l’oasi del benessere, e del relax. l’Aspria harbour è un club esclusivo per veri sportivi, dotato delle più moderne attrezzature, campi da tennis e di una grande piscina esterna, è in grado di offrire un’esperienza impareggiabile di sport e fitness.
VIALE CERESIO 7 ROOFTOP POOL
PISCINA SUL TETTO
A swim in two rooftop pools? Go to viale Ceresio 7, near Corso Como, from 10am to 6pm in the summer. Then enjoy a cocktail by the pool, before dinner by chef Elio Sironi. American bar open until 1am. The building, formerly the state electrical company headquarters, belongs to Dsquared2, the group of Dean and Dan Caten.
Una nuotata in due piscine sul tetto? Andate in viale Ceresio 7, vicino a corso Como, dalle 10 del mattino alle 18 d’estate. Poi gustatevi un aperitivo a bordo piscina, prima della cena preparata dallo chef Elio Sironi. Bar aperto fino all’una di notte. L’ex palazzo dell’Enel è stato ristrutturato da Dsquared2, il gruppo di Dean e Dan Caten. The Golden Ring — 89
BLUE NOTE
LIVE MUSIC CLUB
CLUB DI MUSICA
Blue Note is the king of Milan night and music life. Located north of Corso Como, in the Isola district, this jazz and rock club often offers two shows every night: at 9 and at 11pm. Dinner starts at 8. The venue, offspring of the New York City Blue Note, has an outstanding history for artists hosted, both Italian and international.
Il Blue Note è da dieci anni il re delle notti musicali di Milano. Si trova nel quartiere Isola, a nord di corso Como, e offre due concerti jazz o rock ogni sera, alle 21 e alle 23. La cena comincia alle 20. Il locale, figlio del Blue Note di New York, ha una lista impressionante di artisti di livello che vi si sono esibiti, sia italiani che internazionali.
GLOBE
LOUNGE BAR
LOUNGE BAR
Another place where Milan meets Manhattan is Globe, a terraced cocktail bar and restaurant on top of the Coin department store in Cinque Giornate square. Impressive view and honest prices, open until midnight.
Un altro posto dove Milano assomiglia a Manhattan, dall’altra parte della città, è il Globe, bar-ristorante in cima ai grandi magazzini Coin di piazza Cinque Giornate. Bella vista e prezzi onesti, aperto fino a mezzanotte.
90
RIAD YACOUT
MOROCCAN RESTAURANT
RISTORANTE MAROCCHINO
In the same area of Globe there is Riad Yacout, a Moroccan-style restaurant with belly dancing as after dinner attraction. The happy hour in via Cadore 23 goes from 6:30 to 10pm. Mediterranean and Maghreb cuisine, and Arabian and Berber music mixed with Salento’s pizzica and taranta. Smoking area, cigar club.
Nella stessa zona del Globe (Porta Vittoria) c’è il Riad Yacout, ristorante e club in stile arabo con danza del ventre come attrazione durante e dopo la cena. La happy hour in via Cadore 23 va dalle 18:30 alle 22. Cucina mediterranea e maghrebina, musica araba e berbera mescolata a pizzica e taranta salentina.
CRACCO E CAMILLA IN SEGHERIA RESTAURANT
RISTORANTE
The restaurant is situated in a postindustrial area with peeling walls, brick and exposed beams, a single table for 65 places, but with stylish kitchenware, glass lamps and designer chairs. The name “in Segheria” comes from the fact that the restaurant is based in a former sawmill, in via Meda 42. The management is “all in the family”: there are the chef Carlo Cracco, Nicola Fanti, responsible for the management, Tanja Solci, owner and artistic director, young chefs Emanuele Pollini and Simone Gobbi, and the barman Filippo Sisti.
Il ristorante è in un area post-industriale con muri scrostati, mattoni e travi a vista, un unico tavolo da 65 posti , ma con eleganti stoviglie, lampadari in vetro e sedie di design. Il nome in Segheria deriva dal fatto che il locale si trova in un’ex falegnameria nella periferica via Meda 42. La gestione è “tutta in famiglia”: ci sono lo chef Carlo Cracco, Nicola Fanti, a cui è affidata la gestione, Tanja Solci, proprietaria e direttrice artistica, i giovani chef Emanuele Pollini e Simone Gobbi e il barman Filippo Sisti. The Golden Ring — 91
TWO HOURS FROM MILAN DUE ORE DA MILANO Milan is also famous for its exceptional leisure and entertainment opportunities, found throughout the broad plain in which the city is immersed. The Po Valley begins with the Po river and its tributaries, surrounded to the North by the Alps, protecting it from the cold Arctic winds, and with the warmth of the seas that splash against its coasts: to the east is the Tyrrhenian Sea, and to the west the Adriatic. The great mountain ranges on one side and the sunny seashores on the other provide a fascinating natural destination for travel and holidays, even for short trips: everything can be reached by car, and almost everything by train and by tourist coach services. This provides excellent skiing in extraordinarily beautiful areas, as well as swimming and sailing along the many miles of coastlines rich in sand and pebbles. The culture of the cities renowned not only for their art, but also for their rich history and architecture, await visitors. At the same time, all the different areas offer traditional red and white wines, showing the importance of the gourmet experience. In these pages we provide you with some guidance, but in reality there are many other destinations that deserve your attention and a visit.
Milano è città primato anche per la eccezionale possibilità di svaghi e divertimenti che essa offre nel vasto territorio della pianura in cui è immersa. La pianura padana che si apre intorno al fiume Po e alle acque dei suoi affluenti, con la corona delle Alpi che ininterrottamente la cinge verso nord e la difende dai venti freddi che provengono dalle zone artiche, con i tepori dei mari che bagnano le sue coste: verso est il Tirreno e verso ovest il mare Adriatico. Le grandi catene montuose da una parte e le assolate coste marine dall’altra parte, costituiscono le mete naturalisticamente più affascinanti per viaggi e vacanze anche di breve durata: tutto è a portata di auto, quasi sempre anche di treno e dei servizi turistici di pullman. Ne esce esaltato lo sport dallo sci, dominante in località di straordinaria bellezza, al nuoto, alla vela praticabili in coste ricche di sabbie e di rocce per chilometri. Ma anche la cultura per le città d’arte di celebre notorietà accanto alle minori pure ricche di storia e architettura attende il visitatore. Tutte località che nello stesso tempo offrono piatti tipici, vini rossi e bianchi a dir di tutti da primato del buongustaio. In queste pagine offriamo alcune indicazioni, ma in realtà sono tante altre le mete che meritano attenzione e visita. Cortina
7
Udi
Trento
2 3 Varese
Aosta
Como
Bergamo Brescia
1
MILAN
4
Vicenza
Novara
Verona
Padova
11
5
6
Piacenza Alessandria
10 Ferrara Parma
9 Genova
Modena
8
Ravenna Bologna
La Spezia
12 Pisa
1. Monza 2. Lago di Como 3. Lago Maggiore 4. Lago di Garda 5. Pavia 6. Torino
92
7. Courmayeur Mont Blanc 8. Portofino 9. Maranello 10. Mantova 11. Venezia 12. Firenze
TURIN AND THE PO
TORINO E IL PO
A rich and hardworking city. Turin was named the first capital of the Kingdom of Italy in 1861, when the Piedmont, with its King Vittorio Emanuele II, united the people of the peninsula together with the large islands of Sardinia and Sicily. The monuments of the city centre are evidence of the serious and strong character of the people of Piedmont, such as Piazza Castello with its elegant portico and Palazzo Madama, the site of the first Italian Parliament. Its museums are of extraordinary importance, above all the Egyptian Museum and the Museum of Modern Art. Also worth a visit in the surrounding area, is the spectacular Royal Palace of Venaria Reale, the residence of the House of Savoy, which now hosts refined art exhibitions. On the banks of the Po, the largest river in Italy, a visit to the Automobile Museum is in order to see the prototypes of the Fiat production, with the first car dating back to 1899.
Città ricca e laboriosa. Torino fu la prima capitale del Regno d’Italia nel 1861, quando il Piemonte con il suo Re Vittorio Emanuele II unificò le genti della penisola con le grandi isole della Sardegna e della Sicilia. I monumenti del centro della città sono testimonianza del carattere serio e forte del popolo piemontese, così Piazza Castello con il suo portico elegante e Palazzo Madama che fu la sede del primo Parlamento italiano. I suoi musei sono di straordinaria importanza e fra tutti il museo Egizio e il Museo di Arte Moderna. Meritevole di una visita, nei dintorni, la scenografica Reggia di Venaria Reale, residenza di Casa Savoia, ora centro di mostre raffinate. Affacciandosi sulle rive del Po, il più grande fiume italiano, una visita al Museo dell’Automobile che conserva i prototipi della produzione Fiat, con la prima auto del 1899.
COURMAYEUR MONT BLANC
COURMAYEUR MONT BLANC
Courmayeur can be reached from Milan via the highway, about 220 km away. It is one of the most renowned ski resorts in Europe. A balcony at 1,250 meters high with a cable car that crosses the glaciers of the French side of Mont Blanc (the ninth wonder of the world) to reach Chamonix. The ancient village centers around a 15th-century church with a panoramic view over one of the most thrilling stretches of the Mont Blanc chain. A narrow street filled with shops is representative of the tradition of the craftsmen of the Valley and at the same time offers some of the most famous sporting brands available today. An exceptional showcase for experiencing an extraordinary day at the foot of the Alps, with a sports centre, an elegant ice palace, a rock climbing gym and luxury hotels renowned for their hospitality.
Courmayeur si raggiunge da Milano in autostrada, circa 220 Km. È una delle stazioni invernali più rinomate in Europa. Un balcone a 1250 metri di altezza con una funivia che attraversa i ghiacciai del versante francese del Monte Bianco (la nona meraviglia del mondo) fino a raggiungere Chamonix. Il borgo antico si svolge intorno ad una Chiesa del 1400 dalla quale si ha una vista panoramica su uno dei tratti più entusiasmanti della catena del Bianco. Una stretta via ricca di negozi ci riporta alla tradizione degli artigiani della Valle e nello stesso tempo accoglie i più rinomati marchi dell’eleganza sportiva. Una vetrina eccezionale per vivere una straordinaria giornata ai piedi delle Alpi, con un centro sportivo, un elegante palazzo del ghiaccio, una palestra per le arrampicate in roccia e alberghi lussuosi di rinomata accoglienza. The Golden Ring — 93
COMO AND ITS LAKE
COMO E IL SUO LAGO
Lake Como, located on the footsteps of the Alps of Lombardy, is a place of extraordinary beauty with two branches: to the east it faces the beautiful sites of Varenna, Abbadia and Lecco; to the west it borders the charming presence of Bellaggio, in front of Tremezzo and Villa Carlotta and stretches to the city of Como. In Cernobbio can be found the Villa d’Este, a luxury hotel where the most important political and cultural protagonists in the world gather to discuss economic issues. The banks of the lake are bedecked with villas, gardens and docks of the most famous artists and high society who have chosen to live here because of the beauty of the area. In Como, near the lake, visitors can admire the Cathedral, built in 1400 in late Gothic style.
Il lago di Como sito al margine delle Prealpi lombarde è un luogo di straordinario interesse paesistico nei suoi due rami: uno a oriente dà affaccio alle belle località di Varenna, Abbadia e Lecco; l’altro a occidente raccoglie l’incantevole presenza di Bellaggio, di fronte a Tremezzo e Villa Carlotta fino alla città di Como. A Cernobbio si trova Villa d’Este, un hotel di lusso che ogni anno raccoglie le eccellenze politiche e culturali di tutto il mondo intorno ai temi dell’economia. Lungo le rive, si spiegano ville, giardini e approdi dei più famosi artisti e personaggi dell’alta società che vi hanno eletto residenza per la bellezza dei luoghi. A Como, vicino al lago, da ammirare il Duomo, costruito nel 1400, in stile tardogotico.
MONZA AND ITS PARK
MONZA E IL SUO PARCO
15 km from Milan can be found the city of Monza, known for its beautiful park and its famous race track. The park borders the Villa Reale, which Napoleon gave to his stepson Eugène de Beauharnais as a residence in 1805. After it fell into Austrian hands in 1859, it became the seat of the splendid court and sumptuous residence of Maximilian of Hapsburg. Today the villa is open to the public, offering events related to Expo 2015. The Monza Cathedral is also worth visiting: it houses the Corona Ferrea (Iron Crown), one of the most important goldsmith productions and an important historic object for the West. According to tradition, the crown is Ostrogoth in origin, but was later passed to the Lombard kings, before finally landing in the hands of the Carolingian monarchs. The Theodolinda Chapel, frescoed in the 1400s by the Zavattari Brothers with stories from the life of Queen Theodolinda, married to the Lombard King in 589, is a real gem.
A 15 Km. da Milano si trova Monza, nota per il suo splendido parco e il celebre autodromo. Il Parco confina con la Villa Reale che, nel 1805, Napoleone assegnò come residenza al figliastro Eugenio di Beauharnais. Caduta nelle mani degli austriaci nel 1859, fu sede di una Corte sfarzosa e residenza di Massimiliano d’Asburgo. Oggi la villa è aperta al pubblico con eventi correlati ad Expo 2015. Merita una visita il Duomo di Monza che custodisce la Corona Ferrea, uno dei prodotti di oreficeria più importanti e densi di significato storico per l’Occidente. La tradizione lega la corona a una origine ostrogota, poi passata ai Re longobardi e pervenuta ai sovrani carolingi. La Cappella Teodolinda affrescata nel ‘400 dai Fratelli Zavattari con talune storie della Regina Teodolinda, sposa al Re dei Longobardi nel 589, è un vero gioiello.
94
LAKE MAGGIORE TO SWITZERLAND
LAGO MAGGIORE VERSO LA SVIZZERA
Lake Maggiore is reached by the highway leading towards the Sempione Pass and Switzerland. A historic route that has linked Milan and the Po valley with Europe for thousands of years, promoting exchanges and meetings. It is one of three large lakes of Italy, and offers spectacularly imposing alpine views. The islands, springing up in front of Stresa, a traditional village of the Lombard aristocracy with its villas and gardens along the lake, call out to be visited by tourists for the scenic beauty of the Borromean Gulf. Here Isola Bella, Isola Madre and Isola dei Pescatori with its quaint village and restaurants where typical risotto and perch dishes are served, form a natural environment rich in colours and flavours. The lake finally flows into the Ticino river, one of the most important natural resources in the Po Valley.
Il Lago Maggiore si raggiunge con l’autostrada che porta verso il Passo del Sempione e la Svizzera. Un itinerario storico che nei millenni ha collegato Milano e la pianura Padana con l’Europa, favorendo scambi e incontri. È uno dei tre grandi laghi d’Italia, spettacoloso per gli imponenti panorami alpini. Le isole che sorgono davanti a Stresa, località tipica dell’aristocrazia lombarda con le sue ville e i giardini in riva al lago, chiedono di essere raggiunte e visitate per la bellezza scenica del Golfo Borromeo. Qui l’isola Bella, l’isola Madre e l’isola dei Pescatori con il suo villaggio caratteristico e i suoi ristoranti dove è proposto il tipico piatto del risotto con il pesce persico, costituiscono un complesso naturale ricco di colori e sapori. Il lago fluisce infine nel fiume Ticino, una delle risorse naturali più importanti della pianura padana.
LAKE GARDA, NATURE AND SPORT
LAGO DI GARDA, NATURA E SPORT
Along the shores of the largest lake in Italy, Lake Garda, in its southern part is Peschiera del Garda, 140 km. From Milan, with its long beaches that attract crowds all year round. Here can be found the most suitable spots for different sailing sports, particularly for fans of wind-surfing. The lake looks like a giant natural race track, with the road on the western side winding alongside steep rocks and leading to Riva del Garda, at the foot of the Brenta Dolomites. On the other side to the south can be found the Sirmione, celebrated by the great Roman poet Catullus. A visit to the Castelnuovo del Garda, or the “Gardaland Park” is recommended for the amusement of both children and adults, annually visited by about three million people for the well-organised mechanical and aquatic attractions.
Lungo le coste del più grande lago d’Italia, il Garda, nella sua parte meridionale c’è Peschiera del Garda, a 140 Km. da Milano, con lunghe spiagge che attraggono in ogni periodo dell’anno la folla degli sportivi tedeschi. Trovano qui il luogo più adatto per lo sport della vela, in particolare i fanatici del wind-surfing. Il lago si presenta come un grande circuito della natura con la strada che sul lato occidentale si snoda a fianco di ripide rocce e porta fino a Riva del Garda, ai piedi delle Dolomiti del Brenta. Agli estremi opposti, sul fronte meridionale, si trova Sirmione, celebrata da Catullo, il grande poeta romano. Per il divertimento di grandi e bambini si suggerisce a Castelnuovo del Garda il “Gardaland Park”, ogni anno visitato da circa tre milioni di persone attratte dalle avventure meccaniche ed acquatiche lì ben organizzate.
The Golden Ring — 95
PAVIA AND ITS CHARTERHOUSE
PAVIA E LA SUA CERTOSA
Frederick Barbarossa was crowned in 1155 at Pavia in the Basilica of St. Michael, with one of the most richly decorated facades in a medieval church. A few steps away are the banks of the Ticino river, celebrated for the blue of its waters. The historical centre displays monuments from the age of the Visconti, the lords of Milan, who founded one of the first universities in Italy. Five kilometers from Milan, visitors can admire the Carthusian Monastery, built on the initiative of the Duke Gian Galeazzo Visconti toward the end of 1300. The richness of the marbles, the exemplary regularity of the forms, the quiet charm of the two cloisters overlooking the cells of the monks, represent a unique moment in Lombard history, culture and art.
Anche Federico Barbarossa nel 1155 fu incoronato a Pavia nella Basilica di S. Michele, una delle chiese medioevali più ricca di decorazioni nella splendida facciata. A pochi passi le sponde del fiume Ticino celebrato per il colore azzurro delle sue acque. Il centro storico conserva monumenti dell’epoca dei Visconti, signori di Milano che, nel cuore della città hanno dato vita ad una delle prime Università d’Italia. A cinque Km. verso Milano, si deve ammirare il Monastero della Certosa, costruito per iniziativa del Duca Gian Galeazzo Visconti verso la fine del 1300. La ricchezza dei marmi, la esemplare regolarità delle forme, il silenzioso fascino dei due chiostri sui quali si affacciano le celle dei monaci, costituiscono un’occasione unica di storia, di cultura, d’arte lombarda.
PORTOFINO & THE TYRRHENIAN SEA
PORTOFINO E IL MARE TIRRENO
Portofino, a pearl of the Mediterranean Sea on a peninsula stretching from Santa Margherita to Camogli, offers a stunning view of the natural beauty. Rocks that jut into the blue waters of the Tyrrhenian Sea, a rich flora, small villages of extraordinary beauty: Paraggi, San Fruttuoso. The tiny main square of Portofino boasts a small natural harbour with boats and yachts flying flags from all over the world. Celebrities often disembark here, attracted to the rich social life and small restaurants where typical pasta with pesto and focaccia are served. The area is linked via an excellent highway and rail system, 170 km from Milan, all the way to Santa Margherita. From here, visitors can continue on by boat.
Perla del Mare Mediterraneo, Portofino, in una penisola che da Santa Margherita va a Camogli, offre una visione stupenda di ricchezza naturale. Rocce che strapiombano nelle acque azzurre del Mare Tirreno, una flora che riunisce esemplari tipici, piccoli borghi di straordinaria bellezza: Paraggi, San Fruttuoso. La piazzetta di Portofino si prospetta su un piccolo porto naturale nel quale attraccano motoscafi e yachts che battono bandiere di ogni parte del mondo. Sbarcano personaggi famosi attratti da una atmosfera di vita mondana intorno ai piccoli ristoranti dove è servita la tipica pasta con il pesto genovese e la tradizionale focaccia. Da Milano 170 Km, con un ottimo collegamento autostradale e ferroviario fino a Santa Margherita, poi si può proseguire in battello.
96
MARANELLO AND THE MOTOR VALLEY
MARANELLO E LA VALLE DEL MOTORE
Maranello is famous worldwide for being, since 1943, the home of Ferrari, the most prestigious car manufacturer in the world. It was here that the myth was born and the “dream” lives on: the Factory, the Museum, the Ferrari Store. Starting April 4th and continuing over the entire period of the EXPO, the Ferrari Museums in Maranello and Modena will introduce visitors into the world of the Prancing Horse, with the tour “Discover Ferrari & Pavarotti Land”. Every day, fully-equipped shuttle buses connect the two Ferrari Museums to prestigious art sites and famous producers of traditional food. Visits are planned not only to the historic center of Modena, a UNESCO heritage site, and to the palaces, squares and abbeys of great historical and artistic value, but also to the producers of the famous balsamic vinegar, the Lambrusco cellars, the dairies of Parmigiano Reggiano, the Museum of Salumeria and finally to the museum-house of the great Italian tenor, Luciano Pavarotti. Maranello is 187 km from Milan.
Maranello è nota nel mondo per essere, dal 1943, sede della Ferrari, la casa automobilistica più prestigiosa al mondo. Qui è nato il mito e qui continua a vivere il “sogno”: la Fabbrica, il Museo, il Ferrari Store. Dal 4 di aprile e per l’intero periodo dell’EXPO, i Musei Ferrari di Maranello e di Modena fanno scoprire ai visitatori il mondo del Cavallino Rampante con il tour “Discover Ferrari & Pavarotti Land”. Ogni giorno, busnavetta attrezzati collegheranno i due Musei Ferrari a prestigiosi luoghi d’arte e celebri aziende produttrici di tipicità gastronomiche. Visite sono previste al centro storico di Modena, patrimonio Unesco, ai palazzi, piazze e abazie di grande valore storico-artistico; ma anche alle acetaie dove si produce il famoso aceto balsamico, alle cantine di Lambrusco, ai caseifici di Parmigiano Reggiano, al Museo della Salumeria e infine alla casa Museo del grande Tenore Luciano Pavarotti. Maranello dista da Milano 187 km.
FLORENCE THE CRADLE OF THE RENAISSANCE
FIRENZE E LA CULLA DEL RINASCIMENTO
Florence is the cradle of the Renaissance. Dante Alighieri was born here and Cimabue and Giotto, the fathers of Italian painting, lived in the city. It was also the home of Brunelleschi, Donatello and Masaccio and the universal geniuses Michelangelo and Leonardo da Vinci. The city holds priceless treasures and masterpieces of art: museums, palaces and churches. The best known of the churches and museums are the Florence Cathedral, the Baptistery, the Uffizi Gallery, the Bargello and the Accademia Gallery. The churches of Santa Maria Novella and Santa Croce are veritable art galleries. Just walking the streets of Florence is a wonderful experience, with its historic city centre full of antique shops. Visitors can walk to the Arno and spend some time on the romantic Ponte Vecchio, bedecked with shining jewels and handmade lace and embroidery. The Church of San Miniato al Monte offers a stunning panoramic view. The city can be reached from Milan with the high-speed train in fewer than two hours.
Firenze è la culla del Rinascimento. Vi nacque Dante Alighieri e qui vissero Cimabue e Giotto, i padri delle pittura italiana, ma anche Brunelleschi, Donatello e Masaccio e i geni universali Michelangelo e Leonardo da Vinci. La città custodisce inestimabili tesori e capolavori d’arte: musei, palazzi e chiese. Tra i luoghi d’arte e di culto più conosciuti vi sono la Cattedrale di Santa Maria del Fiore, il Battistero, la Galleria degli Uffizi, il Bargello e la Galleria dell’Accademia. Le chiese di Santa Maria Novella e Santa Croce sono delle vere e proprie gallerie d’arte. A Firenze è bello anche solo passeggiare per le strade del centro storico ricche di negozi di antiquariato. Camminare fino a raggiungere l’Arno, soffermarsi sul romantico Ponte Vecchio dove brillano gioielli, pizzi e ricami fatti a mano. Una visita alla Chiesa di San Miniato al Monte fa godere una stupendo panorama. La città si raggiunge da Milano con i treni ad alta velocità in meno di due ore.
The Golden Ring — 97
MANTUA AND THE MINCIO
MANTOVA E IL MINCIO
At about 180 km. from Milan, with a motorway that touches Cremona and Piacenza, Mantua is one of the richest cities in Lombardy in terms of art and nature. It was declared a “World Cultural Heritage Site” in 2008 by UNESCO as an exceptional example of artistic, urban and architectural achievements. Among these are the Castle of St. George, from 1300, which houses the famous Bridal Chamber frescoed by Andrea Mantegna. The view from the window shows a beautiful stretch of the Mincio river, which, in the summertime, gives bloom to a spectacle of water lilies in bloom. Moving alongside the castle, visitors will reach the Ducal Palace, residence of the Gonzaga, one of the most famous princely families of Europe, which ruled the city from 1328 to 1707. A visit to the city calls for a stop in one of the fine gourmet restaurants, to taste traditional dishes like pumpkin ravioli, river pike and “sbrisolona”.
A circa 180 Km. da Milano, con un percorso autostradale che tocca Cremona e Piacenza, Mantova è una delle città lombarde più ricche di arte e di natura. È stata dichiarata nel 2008 dall’Unesco “Patrimonio culturale dell’Umanità” in quanto eccezionale testimonianza di realizzazioni artistiche, urbane e architettoniche rinascimentali. Tra queste il Castello di San Giorgio, del 1300, che ospita la celebre Camera degli Sposi affrescata da Andrea Mantegna. Dalle finestra uno sguardo ammirato abbraccia il corso del Mincio, che nel periodo estivo vede fiorire, nel suo corso di mezzo, lo spettacolo delle ninfee in fiore. Costeggiando il castello si giunge al Palazzo Ducale, residenza dei Gonzaga, una delle più note famiglie principesche d’Europa che ha governato la città dal 1328 al 1707. Una visita alla città suggerisce una sosta nei raffinati ristoranti per assaporare i piatti tradizionali come i ravioli di zucca, il luccio di fiume e la “sbrisolona”.
VENICE AND ITS LAGOON
VENEZIA E LA SUA LAGUNA
Venice is 272 km from Milan and can be reached in just over two hours. The city was built in 800 on more than one hundred individual islands. Characteristic are its narrow alleys and its canals: the image of a medieval town that has remained almost unchanged throughout the centuries. Visitors move about on foot, by gondola or by ferry. Majestic buildings and beautiful artworks are found in every corner. Venice is itself a grandiose work of art. The Basilica of San Marco, the Doge’s Palace, the Rialto Bridge and the Grand Canal are just some of the many attractions the city offers. Venetian and Byzantine art shine in the Basilica of San Marco with its five domes and many mosaics. Around its square there are many shops displaying the traditional masks of the Venetian Carnival; while the Torcello, Murano and Burano islands project their colored lights over the large lagoon.
Venezia si trova a 272 km. da Milano e si raggiunge in poco più di 2 ore. La città è stata costruita nell’800 su oltre cento singole isole. Caratteristica sono i vicoli stretti, i canali, l´immagine di cittadina medievale, rimasta quasi immutata. Ci si sposta a piedi, in gondola o con i traghetti. Sontuosi edifici e stupenda arte si trovano in ogni angolo. Venezia è una grandiosa opera d´arte. La Basilica di San Marco, il Palazzo Ducale, il Ponte Rialto e il Canal Grande sono solo alcune delle innumerevoli attrazioni che la città offre. L´arte veneziana e quella bizantina risplendono nella Basilica di San Marco con le sue cinque cupole e i numerosi mosaici. Intorno alla sua piazza numerose botteghe mostrano le tradizionali maschere del Carnevale veneziano; mentre e le isole di Torcello, Murano e Burano proiettano una luce di colore sulla vasta laguna.
98