£4.85 | issue #12
9 772057 014026
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FREERIDE / BIG AIR
P A SS IO N
MK8
Excellence through Passion; the definition of the new Passion MK8. The MK8 delivers pure, predictable power, paired with amazing stability. The ‘new best thing’ is a fantastic kite for all-round freeride, big air, and freestyle progression that provides a perfect blend of turning speed, handling, and jumping ability. Expect incredible performance from this kite due to the changes made to the profile shape and aspect ratio. The MK8 is re-designed, refined, and has redefined the durability of its predecessor, the Passion MK7. One of the largest differences is that the new Passion MK8 now has 3 struts instead of 5. The reduction of two struts translates into a lighter kite with increased low-end. The MK8 is especially easy to relaunch, even in low wind conditions. Furthermore, the gradually changing power while sheeting is coupled with consistent bar pressure. Thus aiding in the MK8’s predictability. Boosting huge airs is a blast on this kite because the kite is smoother and more stable in gusty conditions with increased turning speed. 2 | TheKiteMag
FOLLOW US ON:
rider: Jerrie van de kop - Alex neto
Photo: svetlana romantsova
www.robertoriccidesigns.com
orange-gray
SIZES
3 - 5 - 7 - 9 - 11 - 13 - 15 - 17
SPECIAL FEATURES: • New 3-strut construction with additional reinforcements • Leading edge seam protection • Quick air flow valve with protection cap • 45degrees Leading edge reinforcements panels • Bridle anti-tangle device • Radial reinforcements • 3m version for schools
CYAN - RED
| 3 PURPLE - TheKiteMag PINK
3M
4 | TheKiteMag
TheKiteMag | 5
6 | TheKiteMag
TheKiteMag | 7
8 | TheKiteMag
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Hang loose and ride knee highs like they‘re overheads. Test your limits on those really big days. Or, just chill and cruise on your trusty surfboard, twintip or skimboard. Without fussing about your kite or the wind. Because you know the new CORE Free is there for you. With its mad surf skills, smooth air-style, and signature CORE ride-ability, you may suspect your new kite has super powers. And we think so too.
FOLLOW CORE KITEBOARDING: corekites.com 10 | TheKiteMag
facebook.com/corekites
instagram.com/corekites
twitter.com/corekites
#SurfPlayShred
Photo: Harry Winnington
SURF. PLAY. SHRED.
CORE Kiteboarding – a Hiss-Tec brand // Fehmarn, Germany T. +49 (0)4371-88934-0 // info@corekites.com // 54.445874 N : 11.191058 O
EXOTEX
CORETEX
3 STRUT LIGHT FRAME
ULTRA SHORT BRIDLE SYSTEM
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SIZES 4.0 5.0 6.0 7.0 8.0 9.0 10.0 11.0 12.0 13.5 15.0 LW 17.0 LW
Check out the new ExoTex equipped Free and Free LW at you local CORE retailer now. corekites.com/retailer TheKiteMag | 11
NEW!
The Features‌ 046 P RO F I LO : L I G H T B RO S C R E AT I V E Il team Light Bros, da creatori di clips per kite a super mega-media outlet - ed ora nel team RRD. Si parla di pre produzione e di molto altro.
062 INCREDIBILE: KEAHI DE ABOITIZ IlfFotografo Jason Wolcott conosce bene Keahi - chi meglio di lui per intervistarlo a fondo?
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076 C A RTO L I N A DA L L A PATA G O N I A I soliti viaggiatori del kite Brandon Scheid e Sensi Graves vanno in Patagonia con il foto guru Vincent Bergeron.
086 I N C O N T R I R A V V I C I N A T I D E L L’ E P I C T I P O Il ciclone greco Dimitri Maramenides va verso Turks and Caicos .
I contenuti... 040
// I’m On It… Alexander Lewis-Hughes
048
// On the List… Fuerteventura
052
// Profilo con Light Bros Creative
1 0 8 // Under the Hood con Blade 114
//
116
//
Tell me about it… Mystic Legend; F-ONE Foils; Core Free; Flysurfer SPEED5
144
//
Meteorologia con Tony Butt
134
//
Testato
146
//
Kite Sista sulle competizioni
Tecnica con Patri McLaughlin
COPERTINA
QUI
Freddo e ambiente da muta, ma Brandon riesce a metterci quel pizzico di Yoga in più.
Maria Enfondo al top…
Foto: Vincent Bergeron TheKiteMag | 13
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EDITORIAL
Good Times A volte quando passi buona parte della tua vita nel kitesurf, è facile perdere il proprio focus e la propria corretta prospettiva, e può essere salutare fare un breve passo indietro e ricordare cosa si stà effettivamente facendo. Durante la preparazione di questo numero sono stato abbastanza fortunato da poter passare abbastanza tempo in ufficio ed in spiaggia. Ultimamente mi dedico solo alle onde (basta slogature, male ai tendini o articolazioni in disordine) - ed ha passato ben 4 giorni di seguito senza sentirmi troppo in colpa provando kite. Non cercavo semplicemente qualche ora di break fra un impegno e l’altro - ma 4 giorni interi senza pensieri... Ci voleva, e mi ha riportato effettivamente dove tutto è cominciato, freeride e divertimento senza troppi problemi. Cosa ho imparato? Che devo fare più kite, anche se se stai leggendo queste righe forse è una lezione che hai già sentito... E mi sono dimenticato di parlare di quello che troverai in questo numero. Pazienza, basta continuare a leggere. Buon divertimento!
Alex
LILOO FOURRÉ: 100% FUN FOCUSED… FOTO: FUKA JAZ
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SCULP 5m / 7m / 8m / 9m / 10m / 11m / 12m / 13m / 14m FREERIDE/FREESTYLE.
One world. One kite.
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Il Team: Editore: Alex Hapgood (editor@thekitemag.com) Editori aggiunti: Cai Waggett Corrispondente anziano: Toby Bromwich, dagli USA: Brian Wheeler, da a Cape Town: Graham Howes Direttore artistico: Jody Ward Assistant designer: Jodie Matthews Testi: Andre Magarao, Stephan Kleinlein, Stu Gibson, Maria Enfondo, John Carter, Trent Hightower, Toby Bromwich, Vincent Bergeron, Thomas Burblies, Paul Smythe, Ning Ma, Jesse Richman, Quincy Dein, Sky Solback, Christian Black, Eric Rienstra, Mark Moore, Tuva Jansen, Jason Wolcott, Bianca Asher, Mitu Monteiro, Brandon Scheid, Alex Caizergues, Axel Reese TheKiteMag è ... WATER BORN Pubblicato da M E D I A Advestising : advertising@thekitemag.com. Tutto ciò che contiene TheKiteMag è soggetto a copyright. La riproduzione senza il permesso dell’editore può essere illegale. Pubblicazioni: Online: Se si dispone di una foto o se si vuole mettere qualcosa sul sito non esitate e inviarlo al seguente indirizzo: media@ thekitemag.com. Nella rivista: TheKiteMag cerca sempre nuove storie o foto, quindi non esitare! Le tue foto devono essere inviate sia in formato RAW sian nel formato da pubblicare. La pubblicazione di storie spesso dipende dalla qualità delle foto, per la pubblicazione è necessario un pre-invio di alcune foto e 150 parole di riassunto a: checkmeout@thekitemag.com Potete trovare TheKiteMag su:
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FOCUS
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RIDER: BRAM BAST + BAS KOOLE | LOCATION: DOLPHIN BEACH, CAPE TOWN | FOTO: YDWER VAN DER HEIDE BK: La mattina di questa giornata già sapevo che sarebbe stato troppo ventoso per provare nuovi tricks - il Cape Doctor era già molto occupato quando mi sono svegliato. Con il mio amico Bram Bast siamo usciti comunque, abbiamo aspettato le 6 del pomeriggio per avere il vento al top, con Ydwer a supporto per immortalare il tutto... Entrambi overpowered nei nostri 9, saltando più in alto possibile e atterrando a fatica... Questo è kiting a Cape Town.
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FOCUS
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RIDER: MALLORY DE LA VILLEMARQUÉ | LOCATION: TARIFA, SPAGNA | FOTO: SVETLANA ROMANTSOVA SR: L’autunno e la primavera sono il meglio a Tarifa. Pochi turisti, il paese è tranquillo e c’è molto spazio nella Laguna Los Lances. Una sera, dopo due settimane di crazy Levante, è arrivato il più tranquillo Poniente, ed ovviamente non me lo sono fatto scappare con il mio amico Mallory.
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FOCUS
RIDER:
SAM
MEDYSKY
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LOCATION:
TURKS
AND
CAICOS
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FOTO:
CHRIS
WARD
CW: Questa sessione con Sam è stata super divertente. Abbiamo pianificato tutti gli scatti - anche questo che vedete qui. Il set up è iniziato ben prima del tramonto, e senza luce eravamo pronti. Questa parte del giorno ha dei colori incredibili, grazie anche all’aiuto ovviamente dei flash piazzati strategicamente su alcune maschere da diving. Abbiamo anche piazzato una GoPro fra le linee del kite. C’è voluto un po’ di tempo per trovare la giusta combinazione di luci, ma anche grazie alle luci blu delle maschere il risultato è ottimo!
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FOCUS
RIDER:
MARK
TOTH
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LOCATION:
SAFETY
BAY,
PERTH
|
FOTOGRAFO:
PHILIPP
SCHOLLER
MT: Questa era la seconda sessione con il mio nuovo kit, e la mia seconda sessione a Perth. Tutto era perfetto, il vento e il mio kite Core perfettamente a suo agio. Perth era molto tranquilla, e stavo imparando a conoscerla dopo averne sentito parlare da molti pro riders. Dopo un mese posso tranquillamente dire che un mese non è abbastanza!
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FOCUS
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RIDER: MAURÍCIO PEDREIRA | LOCATION: IMBITUBA, BRASILE | FOTOGRAFO: HUGO VALENTE MP: Questa foto è stata fatta a fine Gennaio, che è estate inoltrata a Imbituba, 90km a Sud di Florianópolis, un ottimo posto per onde e vento. Ho incontrato Hugo durante la sessione al tramonto, e siamo andati in acqua insieme a goderci i set di onde da 5 piedi, il vento pulito offshore e i pochi riders in acqua. Siamo stati il più possibile, e lo spettacolo del tramonto indimenticabile!
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FOCUS
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RIDER: GRAHAM HARNEY | LOCATION: TOFINO, VANCOUVER ISLAND | FOTO: RICHARD MYERSCOUGH GH: Questa sessione è stata l’ultima del viaggio, e l’unico giorno con vento. Assieme alla strana coppia padre/figlio Reece e Richard Myerscough a Chestermans Beach tombolo ero pronto ad una sessione più che interessante fra le onde. 30 nodi di vento, acqua a 8°C e onde veramente lunghe che terminavano sulla spiaggia sabbiosa!
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FOCUS
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RIDER:
MADS
WOLLESEN
|
LOCATION:
DAMP,
GERMANY
|
FOTO:
PATRICK
NAGLER
MW: Una mattina nuvolosa a fredda diventò ben presto una giornata soleggiata incredibile. Nonostante si parli di Germania, non potevo credere ai miei occhi - spiaggia vuota e vento perfetto per il mio 12m RPM, senza dimenticare l’acqua perfettamente piatta.
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FOCUS
RIDER:
IAN
ALLDREDGE
|
LOCATION:
CALIFORNIA
|
FOTO:
JASON
WOLCOTT
IA: Quì siamo nella California del Nord, Dicembre dell’anno passato, sicuramente non il periodo migliore per il vento. Quando però c’è vento, le condizioni possono essere più che buone, anche se solo per un’ora o due. E’ sempre un piacere fotografare con uno come Jason, che conosce bene il tuo stile in acqua. Jason vive in Indonesia, non proprio dietro l’angolo, ma quando siamo nello stesso paese di solito ci incontriano e stiamo in spiaggia... E quando le condizioni sono perfette questo è il risultato...
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N O M E D E L L A TAVO L A : T R A N Q
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DIMENSIONI: 146CM
I’M ON IT
In questo numero parliamo di un uomo che sa quel che vuole... Alexander Lewis-Hughes non ha compromessi, e puoi star sicuro che è questa la tavole che vuole usare... Ho usato e fatto tavole da ormai 14 anni, e questa TranQ è il risultato finale. Ha un core in legno ed unclassico layup in fibra, per un feeling più orientato verso il fun ed un peso ridotto. Spesso l’uso del carbonio semplicemente aggiunge costi non necessari ed una durezza alla tavola di cui io non ho bisogno. Questa tavola ha un’outline più orientata verso il wakeboard, con alcuni compromessi verso il kite. Parliamo delle pinne un attimo, conosco parecchi riders che adorano le pinne che io uso! Sono G10 con una base leggermente più lunga rispetto alle classiche pinne, tengono l’hold piuttosto bene ma senza quella sensazione di essere su binari del treno che altre tavole possono dare. Il flex è duro nel centro ma morbido ai lati - il flex torsionale non va bene per tavole con bindings, e su questo non ho dubbi a riguardo. Quest’anno abbiamo cercato di minimizzare questo flex il più possibile, semplicemente diminuendo lo spessore del core attraverso la tavola. La base è TBE 6000, simile alla base P-tex, super durevole e paragonabile a quella usata nella tavole wake. Mi
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potrei sbagliare ma penso che solo AXIS offra questo tipo di base. Non sono fissato su uno stile preciso in acqua, una cosa che sicuramente non adoro sono gli handle-passes. Il mio local spot è molto choppy, quindi una logica scelta per me è una tavola che sia in grado di atterrare senza troppo stress e che eviti di essere problematica quando semplicemente navigo. Parlando di design, ci sono dei richiami al cantante degli AC/DC Bon Scott. La leggenda vuole che sia morto nel sonno dopo aver bevuto, ma mi piace pensare che sia ancora vivo e che il suo sangue sia stato usato per il nero in questa tavola. AXIS è un partner ideale sicuramente ascolta i tuoi suggerimenti, anche quelli più random, per cercare di creare un prodotto da testare in inverno. Continuo a sperare in rails più spessi. Non è un’idea originale, ma non è mai stata applicata nei kite, ed odio le tavole con rails millimetrici. L’evoluzione delle tavole negli anni è stata interessante. Dai core in schiuma al legno, da tavole oltre i
150cm (2000) a quelle poco sopra il metro (2004.5) fino agli attuali 140cm. Quest’ultima penso sia la misura perfetta, almeno per me e per i miei atterraggi, ma in generale penso che sia questa la direzione che la maggior parte dei kiters dovrebbe prendere! Non sono sicuramente ricco vendendo tavole,ma almeno ho una tavola di cui essere al 99% felice - il che è sicuramente più importante. A cosa servono i soldi se non puoi usare un kit che ti piace?
ETÀ: 29
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PESO: 85-87KGS
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A LT E Z Z A : 6 ’ 2
FOTO: TOBY BROMWICH
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ON THE LIST F OTO M A R K MOORE
O N
T H E
L I ST
FUERTEVENTURA
Se prendi una mappa e butti un occhio all’oceano Altantico troverai, se ti sforzi, una piccola isola a 100km ad Ovest del marocco. Questa isola fà parte del vulcanico arcipelago delle isole Canarie, stiamo parlando di Fuerteventura. Dallo spagnolo una traduzione approssimativa del nome diventa “grande avventura” - sei pronto?
Mmh, c’è vento?
Perchè?
Sì, e molto, sopratutto fra Aprile e Settembre, dove è praticamente garantito. La forza dipende da dove sei sull’isola - a Sud è più ventoso, particolarmente d’inverno, mentre a Nord è più tranquillo d’estate.
A parte il clima ed il vento, le isole canarie possono essere il paradiso del turista da villaggio. Non così terribile come a Tenerife o a Lanzarote, ma meglio stare lontani dagli hotel per le masse o dai quartieri di appartamenti. Pieno di “All Day English Breakfasts” e di persone scottate in giro in ciabatte. Da evitare.
Ottimo. E il clima? Anche quì si và sul sicuro - oltre 300 giorni di sole all’anno, con un inverno veramente mite ed estati piuttosto temperate. Spiaggie immacolate, piccoli villaggi e quel senso di un’era passata - tutto piuttosto chilled giusto? Più o meno. Se hai una macchina ti puoi avventurare nell’isola, alternativamente troverai molti centri di kite super attrezzati anche per il dormire. Al Sud il più popolare è quello di René Egli mentre al Nord ci sono centri come Flag Beach molto famosi. Ma attenzione a dove si va... 44 | TheKiteMag
Altro? Direi che è tutto - è sicuramente uno spot da visitare, e solo a 5 ore di volo dalla maggior parte delle capitali europee...
FUERTEVENTURA, CANARY ISLANDS
TH E S E G U YS DIG IT. FOTO V K WC
FOTO: V K WC
VITALS: COME ARRIVARE:
L’aereoporto principale è El Matorral, wcon 5 milioni di passeggeri all’anno.
IN BORSA:
Buttare un occhio alle statistiche del vento. Al Nord d’inverno ci vuole un 12m, mentre al Sud in Estate decisamente misure molto più piccole.
NON IN BORSA:
Un Hard Disk con dentro film e serie TV per lunghi viaggi.
MUTE E AFFINI:
Se vieni dal Nord Europa uno shorty o un top da 3mm. Altrimenti meglio una muta 3/2.
BIRRA:
€2.50 / $2.65 / £1.90
COSA PROBABILMENTE SENTIRAI DIRE “Perchè non ci siamo mai venuti prima?!” MENO PROBABILE DA SENTIRE “No problem, le sue sacche da 32kg l’una possono viaggiare senza costi extra.”
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Come persone principali dietro Light Bros Creative, Forest Baker e Julien Leleu hanno fatto diventare la loro passione per il kite e le clips in un lavoro. Adesso producono pubblicitĂ , documentari e contenuti branded, cosĂŹ come contenuti piĂš familiari e avventurosi con cui mantengono la loro reputazione. Forest ci parla del loro viaggio, dagli inizi a girare per il Real Madrid... Fotos: Courtesy RRD
r e k k a B t Fores
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Julien Leleu
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PRO TIPS
Come avete iniziato a lavorare a Light Bros? Nel 2013, non ricordo esattamente quando, io e Julien ci siamo conosciuti mentre cercavamo di rimorchiare la stessa ragazza. Lo stesso anno abbiamo iniziato un piccolo progetto video in Brasile, l’inizio della nostra collaborazione come film makers. Il deal era semplice, continui a motivarmi come kiter ed in cambio ti insegno a fare film.
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P R O F I L E : L I G H T B R O S C R E AT I V E
Altri progetti non di kite a cui state lavorando? Al momento pubblicità per serie TV, contenuti brandizzati e documentari. Di recente un video per il Real Madrid, chiaramente un gran passo per la nostra carriera.
Com’è lavorare in progetti che non involvono il nostro sport? La gran differenza è il budget, che non soffre dei limiti che il kite può avere. Ma ovviamente per noi il kite è la nostra base, quindi non diciamo mai di no quando ne abbiamo l’opportunità.
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Che set up usate per i vostri film? Abbiamo di recente incorporato una Red Dragon ed una Phantom 4 nel nostro arsenale. Abbiamo una FS700 per super slo motion (perfetta per il kite) ed altri simpatici giocattoli per rendere il tutto speciale.
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P R O F I L E : L I G H T B R O S C R E AT I V E
Un mucchio di kiters usano una DSLR per fare video - avete dei suggerimenti per loro? Fare video è super accessibile, molto semplice fare un video HD, ma la parte difficile è fare scatti belli e speciali. Importante essere innovativi e pensare out of the box. Senza mai essere noiosi. Il dinamismo è la chiave, pensare al background ed al foreground (a me ad esempio piace fare video bassi, per incorporare della spiaggia nelle immagini).
Avete entrambi sponsors different nel passato, ma ora siete con RRD - come stà andando? All’inizio avere diversi sponsor era un problema per poter lavorare insieme, difficile fare video con due brand. Ma dopo 3 anni finalmente con RRD abbiamo l’opportunità della vita - siamo più forti insieme, e questo si vede nel risultato finale.
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PRO TIPS
Siete entrambi a Cape Town come è andata con il team RRD? Ottimo, quality time, e si vede l’influenza di questa stupenda città nel kit fatto da Roberto Ricci e dal suo team. Lavorare con Roberto è incredibile, sempre una fonte di nuovi prodotti, ed è fondamentale per noi lavorare con un brand di talento e visione come RRD. Stare a contatto con il team ha reso la nostra bond con loro più forte, ci siamo sentiti da subito benvenuti ed è veramente un piacere poter usare kite di questo livello tutti i giorni.
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P R O F I L E : L I G H T B R O S C R E AT I V E
Piani per l’estate? Sri Lanka, Tanzania, i Caraibi e Dakhla. Un mucchio di progetti in ballo!
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STUFF
S T U F F W E L I K E T H E L O O K O F
Airush Switch
Liquid Force Carbon
Nobile Flying Carpet Split
seller di Airrush per molti anni,
Siamo esagerando? La
board, che ci fanno risparmiare
e per ovvie ragioni - versatibilità,
Element parla carbonio,
gran soldi in biglietti aerei. La
super comoda, adatta a tutti. Il
disegnata da Jimmy
carpet è 160cm, ma divisa in due
modello 2016 offre un peso ridotto,
Redmond con i’input
da due mini twin tip da 80cm,
un feeling più preciso un nuovo
di Chris Tack, diamo il
adorabili da trasportare per una
deck 3D per flex ottimizzato, ed
benvenuto alla macchina
tavola perfetta per i giorni più
un’outline più larga per miglior
da freestyle definitiva. .
calmi...
La Switch è stata la twin tip best
performance upwind.
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Element
Appreziamo, e molto, le split
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STUFF
RRD Passion MK8
Il Passion si ispira al passato RRD per mostrarci il kite all-rounder definitivo. Potenza prevedibile e molto smooth, super stabile, con soli 3 struts a garanzia di leggerezza e lower end migliorato. Dai 17m ai 3m, divertimento per tutti...
AXIS Limited
Immagina il meglio del meglio, pensa un po’ più in alto, e troverai l’AXIS Limited. Nessuna scorciatoia, nessun risparmio, nuovo profilo e FAT rails per questa tavola che mantiene il meglio del 2015, cioè l’outline, i channels ed il rocker.
Dakine Ranger Duffle
La Ranger Duffle è disponibile in 90 e 60 litri, è la classica borsa intelligente che ti aiuterà a passare il check in dell’aereoporto. Un mucchio di tasche, straps, veramente funzionale e con features super utili e cool. Senza dimenticare che quando vuota diventa piccolissima!
Ozone R1
Foil board, tutti ne parlano, ed ecco un foil kite che potrebbe essere presto nella wish-list di molti. L’R1 è perfetto per racers intermedi/avanzati, un kite serio per chi affronta l’aspetto delle gare con in mente la performance.
Blade Trigger
La ottava generazione del Trigger continua la strada dei suoi precedessori e garantisce la performance che ci si aspetta da un all-round. Ne abbiamo testato uno (il test nel prossimo numero) e possiamo anticipare che ci sarà da divertirsi. Un brand da tenere sotto osservazione.
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Ocean Rodeo Mako
Per il 2016 la twin tip best seller di Ocean Rodeo, la Mako, è stata rilavorata. La concavità fra i rail da 18mm aiuta nei chops e nelle curve, è una twin tip fatta per i kiters di tutti i giorni per condizioni di tutti i giorni, cioè spesso imperfette.
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ADRIAAN OELOFSE ADRIAAN OELOFSE
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WARRIOR
N N EE VV EE RR CC HH AA NN GG EE AA WW II NN NN II NN GG TT EE AA MM
KITESURF HARNESS HARNESS KITESURF
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INCREDIBILE
Ogni sport ha i suoi campioni. Così dominanti da rappresentare non solo un brand o un team, ma direttamente lo sport. Il loro livello è il più alto, e sono loro il metro di giudizio. Il surf ha Kelly Slater, Valentino Rossi per le moto, Cristiano Ronaldo per il calcio, Usain Bolt per l’atletica... Ci siamo capiti. Per il kite c’è Keahi de Aboitiz. Keahi è da poco andato sotto i ferri (spalla dislocata), quindi ha sicuramente tempo da dedicarci per questa nostra intervista...
Sei il più grande kitesurfer in vita? Haha, non sono io a poterlo dire, semplicemente adoro lo sport, spingermi al limite e mostrare cosa si può fare con un’onda ed un kite. Adoro provare cose nuove e radicali, e se questo mi rende il migliore ben venga. Il mio approccio è diverso dagli altri, e questo mi rende il rider che sono oggi.
Come sono stati gli inizi? E come erano i kite allora? Una strada molto lunga! Il kite era ancora agli inizi, mio padre mi insegnò inizialmente con un kite a due linee, pazzesco pensare a quei tempi, quando non c’era depower, semplicità d’uso, relaunch e tutto quello a cui siamo piacevolmente abituati adesso.
Ti piace sviluppare nuovi materiali? Mi piace, ma non troppo. Sò cosa mi piace, ma a volte faccio fatica a spiegarlo a livello tecnico. Alcuni sono perfetti per questo, e probabilmente prefersico limitarmi a scegliere ciò che è meglio per me!
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Jason Wolcott su Keahi de Aboitiz
Quando fotografo il kite, il mio obbiettivo è di mostrare ad un pro surfer quello che un kite può fare. E questa foto ne è un esempio.
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INCREDIBILE
SEI IL PIÙ GRANDE KITESURFER IN VITA?
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Dove pensi che andrà il nostro sport? Difficile da dire, il livello è molto alto ma mi aspetto ad ogni modo molto. Alcuni anni fa il freestyle strapless era impensabile, e penso che sia a tratti inimmaginabile cosa avverrà in futuro. Penso che un ovvio sviluppo siano le grandi onde con il kite, ed è a questo che mi dedicherò negli anni a venire.
Il tempo passato fuori dall’acqua ti ha cambiato? Mi ha sicuramente reso più tranquillo, anche se la mia onda a Backdoor probabilmente non è d’accordo. Ho imparato a non esitare, il che è un bene perchè esitare può essere molto pericoloso. Forse sto evintando troppi closeouts, ma onestamente preferisco non pensarci troppo e lasciare che sia il mio corpo e la mia mente a fare il resto.
Chi ti influenza di più e perchè? In questo periodo sicuramente pro surfers, mi piace copiare quello che fanno, big power carves o airs. Quando ero più giovane Ben Wilson, che è stato sicuramente uno dei primi in acqua con le onde ed il kite. Lo stesso vale per Ian Aldredge, ricordo che impazzivo ai suoi primi front rolls. E guarda dove siamo adesso!
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INCREDIBILE
Pensi che morirai con i tuoi vestiti addosso? Haha, non lo so, ma più probabilmente in costume in acqua.
La barzelletta più divertente che ricordi? Che lingua parla un Ebreo Kiwi? He Bru.
JW: VIAGGIARE A VOLTE PERMETTE DI AVERE SESSIONI INCREDIBILI, CHE POTEVI PRIMA SOLO SOGNARE. QUI’ ABBIAMO L’OCEANO INDIANO...
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Sei parente di Pete Cabrinha, ma come? Me lo dimentico sempre. In pratica mia mamma è la sua seconda cugina, il che mi rende il suo terzo cugino. Quando vado alle Hawaii ai meeting di famiglia, incontro i suoi genitori, e le famiglie si conoscono bene, il che è bello.
Come ti piacciono le uova? Fritte o poached.
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INCREDIBILE
CW: RICORDO IL PRIMO VIAGGIO FATTO CON KEAHI, CON UN SOLIDO TUBO SINISTRO. CI E’ VOLUTO UN PO’ PER FARE LA POSIZIONE PIG DOG, MA DOPO ALCUNI WIPEOUTS CI SIAMO RIUSCITI. PER LA MAGGIOR PARTE DEI SURFERS FARE TUBI BACKHAND E’ UN PROBLEMA, IMMAGINATEVI CON UN KITE. ADESSO E’ IL MIGLIORE BACKHAND RIDER DI TUBI AL MONDO.
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TheKiteMag | 69
INCREDIBILE
Il caffè? Non mi piace onestamente.
Colore preferito? Penso il rosso. Mi piacciono le combinazioni rosso/nero.
IT'S NOT ALL WORK...
Canzone? Vado a fasi, al momento Triple J Hottest 100 list.
Piangi quando vedi film tristi? Haha, a volte. Capita sempre più spesso in aereo, chissà perchè!
Chi è il tuo eroe? John John Florence. Fà parlare il surf, è molto umile e sempra veramente simpatico, oltre ad essere uno dei migliori surfers al mondo. Mi piace vedere come approccia in maniera diversa le varie onde, con il suo stile. Non sai mai cosa aspettarti da lui.
Quanti titoli mondiali hai a tuo nome? 4 consecutivi per il momento. Penso sarà dura quest’anno, visto che perderò alcuni eventi, ma non vedo l’ora di tornare alle competizioni.
HE CAN RIDE THESE THINGS TOO.
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Non hai vinto l’Australian National championship su una twin tip? Si, ho vinto un paio di volte, usavo la twin tip molto di più un tempo ed ancora mi piace ogni tanto, ma niente è come le onde. Mi piace cambiare e vedere i migliori in acqua, anche se provare a copiarli può essere doloroso.
Ti piace stare a csasa? E’ bello essere qui, peccato per tutte le mareggiate perse... Ho altro di cui occuparmi al momento, qundi non mi posso veramente lamentare, ma è dura..,
Qual’è la domanda più noiosa durante un’intervista? Se tu fossi un personaggio di un film, chi saresti?
Preferisci cani o gatti? Cani sicuramente.
Il momento più soddisfacente nella tua carriera? Vincere il mio primo titolo mondiale probabilmente. Era il mio sogno da bambino, ed è stato bello vincerlo così presto. E vincerlo all’ultima gara è stato un feeling speciale.
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INCREDIBILE
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Il futuro quando non sarai più un atleta professionista? Ci ho pensato, ma non sono sicuro. Probabilmente qualcosa in questo sport, o studiare drone filming. Sicuramente qualcosa vicino all’oceano.
Perchè il ketchup costa 50 cents in Australia? E’ come l’aria. Haha, normalmente è 30 cents, ma certo, non è bello pagare per il ketchup.
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INCREDIBILE
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JW: KEAHI E’ NATO PER STARE IN ACQUA. LA SUA ROUTINE: WAKE PRIMA DELL’ALBA E SURF PER ORE. 20 MINUTI PAUSA PRANZO. KITE FINO A SERA. DORMIRE. RIPETERE.
Ti conosco da tempo e non ti ho mai visto arrabbiato... E ci ho provato... Qual’è il tuo segreto? Ho i miei momenti, ma non mi piace rimanere arrabbiato. L’oceano mi aiuta anche a stare calmo.
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U N A C A RT O L I N A DALLA PATA G O N I A Alcuni viaggi sono semplici: tavola, due kite, costumi e via verso l’aereoporto, atterraggio, casa base ventosa, e siamo a posto. Ma a volte è ben più complicato, ma forse più magico...
Parole: Sensi Graves Foto: Vincent Beregon
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U N A C A R TO L I N A D A L L A PATA G O N I A
Alcuni di voi probabilmente hanno già visto immagini della Patagonia. L’orizzonte immenso, le montagne altissime, acqua cristallina in un mondo pittoresco. Potrebbe bastare per un viaggio. Si parte con il distributore argentino di LF e proprietario di Second Wind kite shop, Ramiro Martinex Pena (o Rama) e con una richiesta per Brandon di scendere con noi. Brandon era stato in Argentina due anni prima e Rama lo aveva ospitato come 2015 AWSI Kiteboarder of the Year al Kitefest, un incredibile kite weekend in Argentina. Voleva ancora Brandon, ma questa volta per dei kite events in Patagonia. Il primo giorno dell’evento abbiamo incontrato dei kiters da Buenos Aires, come noi, pronti per affrontare gli sliders del lago. Il vento freddo e la acque chiare e pure, come non ne avevo viste da molto molto tempo.
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IDYLLIC LANDSCAPE
TheKiteMag | 79
U N A C A R TO L I N A D A L L A PATA G O N I A
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CROWD PLEASER Più tardi la sera mi sono trovato ad affrontare centinaia di kiters che erano venuti all’evento. Sono salito sullo stage, ed essendo uno dei pochi nel nostro gruppo a parlare spagnolo, eccomi pronto a rispondere a tutte le varie domande del nostro host. Capivo tutto ,ma rispondere, specialmente in quella situazione, non era semplice. L’inizio fù entusiasmante “Me encanta tu pais” (Mi piace
il tuo paese), che gridato al microfono ha avuto l’effetto di accendere la folla. Nonostante le risposte striminzite del mio scarso spagnolo, le vibrazioni ed il divertimento erano al top, una bellissima atmosfera. Un giorno Javier, un buon amico di Rama, ci ha prestato la sua barca per una escursione sul lago e per provare qualcosa di diverso. Ci hanno spinto in acqua, il vento
in faccia e la barca carica, quasi affondava dall’ammontare di gente e kite a boardo. In Patagonia, nel mezzo di niente, un panorama da cartolina. Siamo arrivati su un’isola nel lago, sembrava di essere ai caraibi dal colore turchese dell’acqua. Ed invece era un lago. Abbiamo usato la spiaggia per prepararci, circondati da bellissime montagne.
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CIBO
U N A C A R TO L I N A D A L L A PATA G O N I A
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Rami, Brandon, Mariano, Sergio ed io ci siamo ben presto scordati del tempo. Vinny usava 3 diverse camere e set up, ed il tempo volava. Ora di mangiare, prima del meritato riposo. Tutti i giorni così, una nuova location, una sessione incredibile, ed alla ricerca di cibo e di un letto. Un’avventura. In Villa La Angostura abbiamo probabilmente raggiunto il limite. Dopo l’ennesima giornata di kite, abbiamo ordinato sushi, senza sapere che ci avrebbe messo ad arrivare un’eternità. Per gli standard americani, una cena dopo le dieci di sera è un’assurdità! Ed il sushi arrivò a mezzanotte... Nonostante la bellezza di Villa La Angostura, dovevamo guidare verso Bariloche, un hub ben noto per gli amanti della neve, ed una ottima base per esplorare le montagne circostanti. Bariloche è un paese di montagna, stupendo per le foto. Due giorni incredibili, facendo amicizia con i locali (che ci hanno ospitato in un loro ostello, dandoci un tetto quando non sapevamo veramente dove andare) e facendo kite a downtown, in una location stupenda, il tutto con la comodità di compressori, rest rooms, un team di beach boys sempre presente ed ovviamente un panorama mozzafiato.
HIT & RUN
Di ritorno a casa siamo passati nella regione dei sette laghi. Abbiamo guidato tranquilli in una lenta strada montagnosa, verso la nostra ultima destinazione, un lago chiamato Meliquina. Riparato dalle montagne, questo spot è un tesoro nascosto. E’ remoto, selvaggio, e molto ventoso! Non era in programma di passarci, ma alla vista dei primi venti la decisione
è stata unanime, e ci siamo fermati per una piccola sessione, solo parzialmente rovinata dalla pioggia che ha reso il vento molto rafficato verso la fine. Senza parlare del freddo che faceva, grazie al cielo la macchina ci ha riparato e riscaldato a dovere. E di nuovo on the road...
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FA C C I A M O I TURISTI Ritornati a Buenos Aires (25 ore di cui vi risparmierò i dettagli), ero pronto ad esplorare la città. Downtown, il Modern Arts museum, il cimitero Recoleta ed il museo MALBA (dove siamo stati poco ancora a causa pioggia). A volte sembra piovere sempre, ci hanno anche gentilmente offerto un ombrello fuori dal museo durante la coda. In fondo non un viaggio facile, ma già si poteva sospettare. C’è da lavorare per preparare le sessioni, c’è da guidare e non è comodissimo dormire. Le giornate sono lunghe e le notti un mix di socializzazione e breve riposo per recuperare per il giorno dopo. La gente incredibile - super ospitale ed un grazie và a tutti quelli che ci hanno aiutato durante la nostra missione.
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Incontri ravvicinati DEL EPIC TIPO...
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Philip dove è piÚ felice. I mesi invernali possono portare a questo. Incontri di questo tipo richiedono veramente tanta pazienza...
Philip Shearer, cofondatore di Big Blue Unlimited a Turks and Caicos, ha incontrato di recente Dimitri Maramenides ed hanno testato insieme il nuovo kit 5G. E non è stato il loro primo incontro... Parole: Philip Shearer Foto: Gustav Schmiege
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I N CO N T R I R AV V I C I N AT I
Turks and
Ca icos I
sland
Turks and Caicos sono sulla bocca di tutti - una location per il kite di livello mondiale, specialmente negli ultime 2/3 anni, grazie anche al lavoro di brands come Epic che passano di lì regolarmente e grazie anche a Big Blue, specializzati in viaggi di kite piuttosto esotici. Sole e acque cristalline, il tutto con spiaggie idilliache, il logico inizio è stato il windsurf. Fino al giorno in cui il primo kiter dieci anni fà è apparso in queste acque remote. Ed è stato subito amore. A prima vista.
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s
a short exchange that had a lasting impression
Dimitri ed il suo stile inimitabile TheKiteMag | 89
I N CO N T R I R AV V I C I N AT I
Dimitri Maramenides era questo kiter, e nonostante abbia fatto windsurf per alcuni anni dopo questo incontro, fù quel giorno che dentro di me avvenne la transizione a kitesurfer. I salti e l’adrenalina divennero ben presto una dipendenza ed un’ossessione. Sessioni notturne, in solitaria o con amici, viaggi avventurosi, nuovi spots. Tutto come Dimitri aveva previsto. Ma torniamo al presente, ora che il kite è una realtà. La kite beach, Long Bay, un tempo
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Middle Caicos è un’esperienza visuale. Con o senza vento, il posto è magico, niente di meglio per i nuovi 5G Epic...
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I N CO N T R I R AV V I C I N AT I
considerata remota, è frequentata da pro riders, giovani del posto sponsorizzati, ed ovviamente entusiasti praticanti del nostro sport. Può essere piuttosto affollato in acqua (almeno secondo i locali, abituati probabilmente ad altri standard). Ormai con Turks and Caicos stabilmente in ogni kite map, con parecchie possibilità per dormire (come WindChaser Villas, Villa Esencia a Providenciales o East Bay Resort a South Caicos), lavorare con il proprio brand qui è una logica decisione per Dimitri, e con l’aiuto dietro la camera di Schmiege, e pronto con il nuovo kit Epic 5F, il Big Blue kite team è pronto a partire con Captain Brent... Se sei pronto all’avventura è un’occasione da non mancare per poter far kite con l’originale wild man Dimitri Maramenides. Ed assicurati di fare una buona colazione, ti servirà tutta l’energia possibile per stare dietro alla sua energia... E per fortuna non beve caffè... Non c’è tempo per le bibite...
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Non c’è tempo per camminare in spiaggia
Limestone è la ragione per cui queste isole sono ricche di cave, buchi, scogliere, e sopratutto acqua cristallina
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LE
PE R S O NE
C HE
LO
R E N D O N O
PO S S IB I L E . ..
UNDER THE HOOD BL A D E
K IT E B OA R D IN G
Intervista: Bettina Menzel
Blade è un brand sulla bocca di tutti, e stanno facendo dei gran bei kite in questo periodo. Parliamone... Non tutti conoscono il tuo brand. Come descriveresti Blade Kiteboarding? Non cerchiamo di fare kite per tutti. Se paragoni kites con macchine, molti brands cercano di fare Mercedes-Benz comode per tutti - siamo più un fuoristrada con 4 ruote motrici. Non pensiamo che un kite vada bene per tutti, e ciò viene apprezzato. Il nostro kite per light wind, il Fat Lady, è stato un grande successo per la sua performance e per il suo feeling, relativamente rapido considerando la dimensione. Il nostro all-around, il Trigger, è molto veloce. Lo Skinny boy è il nostro wave kite, mentre l’High Score è disegnato per il freestyle. Ed in arrivo l’Old School, sviluppato con Mark Shinn.
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Come è iniziato Blade? Stavo studiano a Technion in Haifa, una prestigiosa università tecnica in Israele. E con l’università è cominciata la mia avventura con il kite nel Settembre 2000. Dall’inizio ho adorato il kite, ed è ancora la mia passione. A quel tempo non esistevano negozi dove riparare un kite, aprii quindi il primo a Jaffa. Ogni weekend guidavo 100km da Haifa a Jaffa prendendo i kite rotti per strada e riparandoli a Jaffa. Il business ha finanziato i miei studi, e l’attenzione di una società di paragliding. Volevano fare una transizione simile a quella di Ozone, Flysurfer o Advance. Ben presto mi accordi che il marketing di un kite e di un brand collegato è molto più complesso rispetto al paraglyde, maggiori investimenti erano necessari per rendere il tuo brand cool ed interessante. Ho iniziato a cercare investitori e sono stato fortunato - nel 2005 fondai Blade. Il nome Blade non è collegato
direttamente ai kite, anche se, pensandoci bene, come una lama, i nostri kite sono precisi ed affilati. Blade è l’unico brand che offre kite per bambini. Tuo figlio ha qualcosa a che fare con questo? Mi piacerebbe che ai miei figli piacesse il kite, quindi in parte ho disegnato il mio kite “Tiny Beast” con loro in mente. Il mio figlio più grande, di 7 anni, sta già facendo pratica con il nostro trainer kite New Guy. Gli piace, ma gli piace anche il calcio e forse anche di più! Come scegli i tuoi team riders? Non mi interessano le competizioni o il world tour. Da un punto di vista del marketing, non è importante - a parte le prime 3 posizioni ovviamente. Penso che invece sia fondamentale che un buon team rider sia anche un buon ambasciatore del mio brand. Nel mio team sono tutti simpatici e divertenti, delle belle persone. Per me è questo l’importante. Anche il talento ovviamente non deve mancare, ma le abilità personali non devono mai oscurare la personalità con l’arroganza. A cosa stai lavorando al momento?
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UNDER THE HOOD
Team Rider Mauricio Pedreira, si gode i frutti del lavoro di Yaron. Foto: Hugo Valente
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Il giardino di Yaron
2 nuovi progetti. La nostra Uni Bar è stata sul mercato da 3 anni, ed abbiamo imparato molto in questo periodo - ora di passare ad una nuova generazione di barra, e siamo pronti. Abbiamo dei designer di gran talento al lavoro, e grazie all’input dei nostri team rider abbiamo creato qualcosa di speciale di cui essere orgogliosi. Il nostro secondo progetto è un kite a cui stiamo lavorando con Mark Shinn da un anno. Questo è kite è tutto focalizzato sui tricks old school, big airs ed un mucchio di lift. Pronto ad uscire in questo 2016.
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UNDER THE HOOD
Dove vedi Blade in futuro? Voglio continuare a fare kite speciali per richieste specifiche. Per me personalmente, spero di continuare con la passione che mi ha accompagnato in questi anni. Voglio che un giorno i miei figli possano dire: “C’è vento papà, andiamo a fare kite?”.
FOTO: PETER KNOF CAPTION: HENDRICK BURGERS NELLA REPUBBLICA DOMINICANA
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TECNICA
TECNICA
CON
PAT R I T H E M OV E
TKM: Ok, probabilmente ci sono solo poche decine di riders al mondo con le abilità ed il coraggio per provare a prendere un tubo a Jaws. Detto questo, se vi trovate per puro caso in questa line up, questo tutorial con Patri McLaughlin può aiutarvi a sopravvivere.
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PHOTO: CAM E RO N M A R A M E N I DE S
FOTO: ERIK AEDER
C O M E FA R E La chiave per entrare in un tubo con un kite è conoscere bene l’onda. Conosco Jaws piuttosto bene, ed è una delle poche onde che permette tubi con un kite. Anzitutto devi essere pronto dietro al lip - grandi onde in genere generano tubi piuttosto grandi, devi essere pronto ad andare piuttosto deep all’onda. E ci vuole coraggio e decisione per questo. Se il tubo non si genera, sei generalmente nei guai, e verrai travolto dall’onda... Se tutto va per il meglio, ti inizierai a posizionare più in alto nell’onda, per la prima parte del tubo, per poi riaggiustarti più in basso evitando di essere risucchiato dall’onda e generando la velocità necessaria per uscire. Se tutto funziona alla perfezione, ben fatto!
JAW S BA R R E L TheKiteMag | 101
TELL ME ABOUT IT
Tell Me About It MYSTIC LEGEND
Negli anni, Mystic ha lavorato molto nello svilluppo dei trapezi, e forse molti non si accorgono
che un trapezio può essere formato da oltre 100 parti, una combinazione intricata che genera un
prodotto realmente unico. Ma non potrebbe essere un solo pezzo? Questa è ultimamente la direzione verso cui molti brands si stanno muovendo, fra cui Mystic.
Il risultato - il nuovo Legend, un trapezio unico nella sua semplicità. Ce ne parla Max Bloom... Quanto hai lavotato con il Legend, e qual’è la sua filosofia? Il Legend è stato in sviluppo per due anni. Siamo stati in cina a visitare i luoghi dove i prodotti vengono generati. I singoli strati che venivano prodotti prima sono stati sostituiti da un unico unibody, il prodotto di un pezzo di EVA.
102 | TheKiteMag 102 | TheKiteMag
Come è possibile?
Avete fatto diversi prototipi?
Il Legend è fatto con una nuova macchina che inserisce del materiale grezzo nel nostro mold con grande forza, scaldandolo e raffreddandolo all’estrazione. Il processo di produzione definisce le caratteristiche del trapezio. A questa base aggiungiamo i rinforzi opportuni per distribuire correttamente la tensione, chiamati Flyweb. Il tutto connesso con la spreader bar.
Abbiamo fatto diverse prove e diversi redesign, partendo da zero! Ma è bellissimo quando sei soddisfatto del risultato finale. Il Legend offre un ottimo supporto alla schiena e parecchia libertà di movimento, adattando la tensione sul tuo corpo all’angolo del kite. Il Flyweb assicura che la forza sia distribuita uniformemente, ed il design ergonomico ha inserti addizionali per extra confort e supporto. E per finire la spreader bar, piuttosto leggera.
MYSTIC LEGEND
TheKiteMag | 103
ERZÄHL MIR DARÜBER
Chi userà il Legend? E’ adatto a tutti? Il Legend può essere usato da tutti, è specialmente adatto al free ride, ma molto leggero e molto buono per il freestyle. Sia Ruben Lenten con i suoi megaloops che Marc Jacobs con il suo freestyle lo apprezzeranno. Diresti che questo trapezio è comodo per le sessioni extra lunghe immagino molti test siano stati fatti oltre le 6 ore in acqua a Cape Town!
104 | TheKiteMag 104 | TheKiteMag
Non direi che sia particolarmente comodo dopo 6 ore, ogni rider passa un tempo diverso in acqua, la maggior parte non stà più di 2 ore al massimo. Ma il Legend offre un supporto comodo per oltre 3 ore sicuramente.
MYSTIC LEGEND
TheKiteMag TheKiteMag | 105 | 105
TELL ME ABOUT IT
Tell Me About It F-ONE FOILS
Il nuovo range di foils F-ONE è appena uscito - e siamo al rinascimento del racing, con Charles Bertrand.
Quando avete iniziato a lavorare ai nuovi foils? Il processo di Ricerca e Sviluppo è continuo, siamo sempre a disegnare, sviluppare e testare nuovi prodotti, così come a cercare bugs nei prodotti “vecchi”... did you begin developing the new foils? Per il kiter di tutti giorni, la più grossa novità è il mast in alluminio nel 2016 - parlamene un attimo. Il carbonio è piuttosto caro, ed è un trend che rimarrà tale, nonostante sia molto applicato a livello industriale. Fare un mast in carbonio non è affatto semplice, mentre uno in alluminio è sicuramente più economico e sensato in questo momento. La performance inoltre è ottima, non solo è molto leggero, ma anche duro e veloce se spinto al limite. Alex Caizergues ha raggiunto i 31 nodi con questo mast ed un setup standard! Il foil Entry level è il Freeride 800. E’ adatto a tutti? C’è una linea molto sottile fra avere un foil troppo lento per il light wind ed un foil veloce ma troppo difficile per beginner. Pensiamo di aver raggiunto un compromesso più che ottimo con il Freeride 800. Ha una area piuttosto ampia davanti, garantendo una planate a relativamente basse velocità ed una ottima stabilità.
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E se vuoi maggiore performance ti devi spostare sul 600 vero? Che differenza fà in termini di performance ed è possibile acquistare la parte più piccola separatamente? Sì, è possibile fare acquisti separati, e passare dall’800 al 600 garantisce più velocità e responsività. Il Freeride 600 è ovviamente stabile, ma più veloce e più performance. Per chi non vuole compromessi, si guarda al Carbon Race Grand Prix. E’ ancora così nel 2016, e quanto può costare? I mast in carbonio del 2016 carbon (95 e 105cm) sono totalmente nuovi, più lunghi ma con un nuovo profito per migliore performance e stabilità. La lunghezza della corda, la distribuzione dello spessore e la durezza sono anche state migliorate, per il racer più esigente. Il tuo race team userà questo foil? I nostri riders sono importanti, ma anche i nostri clienti, quindi abbiamo iniziato a produrre prima i Freeride. Inoltre le richiesta dai nostri top riders sono state molte, e se vogliamo che abbiano il meglio per poter provare a vincere il world tour, dobbiamo lavorare con calma e a fondo. Max, Axel, Romain e Joey stanno iniziando a usare i nostri race foil, e tutti presto potranno comprare esattamente il loro stesso kit.
F-ONE FOILS
The Freeride 600 with carbon mast
The Freeride 800 with aluminum mast
The Race GP – The fast one...
TheKiteMag | 107
TELL ME ABOUT IT
Il Foil è esploso come mercato negli ultimi 3 anni - quali sono le chiavi per un foil di successo? E’ stata un’esplosione inaspettata, 3 anni fà solo pochi riders credevano veramente nel foil, mentre ora navigare a 20 nodi e fare più di 50km in una sessione sembra normale. Pensiamo sia importante partire con un buon foil per poi svilupparlo con calma, la base deve essere solida, lo sport è nuovo ed i riders si stanno adattando, e noi con loro. Cerchiamo sempre di capire le esigenze dei nostri clienti, specialmente in un mercato così nuovo e imprevedibile come quello del foil.
108 | TheKiteMag 108 | TheKiteMag
F-ONE FOILS
TheKiteMag | 109
NO STRETCH STRUCTURE NO STRETCH STRUCTURE
HIGHER AIR PRESSURE HIGHER AIR PRESSURE
THINNER EXOSKELETON FRAME THINNER EXOSKELETON FRAME
IMPROVED AERODYNAMICS IMPROVED AERODYNAMICS
IMPROVED RIPSTOP IMPROVED RIPSTOP
HIGHER UVUV PROTECTION HIGHER PROTECTION
BETTER FLIGHT STABILITY BETTER FLIGHT STABILITY
FOLLOWCORE COREKITEBOARDING: KITEBOARDING: FOLLOW
corekites.com corekites.com 110 | TheKiteMag
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#exotex #exotex
CORE Kiteboarding – a Hiss-Tec brand // Fehmarn, Germany CORE Kiteboarding – a Hiss-Tec brand // Fehmarn, Germany O T. +49 (0)4371-88934-0 // info@corekites.com // 54.445874 N : 11.191058 T. +49 (0)4371-88934-0 // info@corekites.com // 54.445874 N : 11.191058 O
HARD CORE ExoTex. ExoTex.CORE’s CORE’snew newhi-tech hi-techDacron. Dacron.Like Likea ashark sharkcage cagethat that protects protectsits itsdiver, diver,the theasymmetrical asymmetricalweave weaveprotects protectsthe the kite’s kite’sexoskeleton exoskeletonframe. frame.ItItalso alsoallows allowsthe thedesign designofof thinner thinneryet yetmore morerigid rigidstruts strutsand andleading leadingedge. edge. The Thekite kiteflies flieswith withaacrisp, crisp,intuitive intuitiveprecision. precision. ItItheads headsbetter betterupwind upwindand andcreates createsmore morelift. lift. ExoTex. ExoTex.Developed DevelopedininGermany GermanybybyDimension Dimension Polyant, Polyant,the theworld worldleader leaderininyacht yachtsail sail design and manufacturing. design and manufacturing.
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TELL ME ABOUT IT
Tell me About it SPEED5
Lo SPEED è stato fin da subito uno dei foil più accessibili, ora alla quinta generazione Ramon Schoenmaker di Flysurfer ce ne parla...
Eccoci allo SPEED5, a celebrarne i 10 anni. Che innovazioni ci sono con questo modell? La principale è il profilo del canopy, meno drag ed un volo più efficiente, un aspect ratio cambiata, per dare più performance e lift, ed una maggiore velocità e responsività. Per finire abbiamo implementato la Rigid Foil Technology dalla nostra macchina race, il SONIC-FR. Il risultato è ottimo, c’è voluto del tempo per evolvere lo SPEED4 Lotus, e visto che le grosse dimensioni sono importanti per questo kite, era importante fare un buon prodotto. Come è lavorare sui prototipi? Si lavora molto sulle linee e sulle bridles, o principalmente sul canopy?
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Facciamo un mucchio di prototipi, e per questo modello abbiamo preso due direzioni ben diverse, per poter poi valutare in acqua quale fosse effettivamente la migliore. Il tuning delle bridles ci permette cambiamenti intorno al 10%, quindi si lavora per lo più sul canopy, che deve essere ottimamente preparato e disegnato. Chi compra uno SPEED? Il range è piuttosto vario. Lo SPEED5 è un all-terrain, acqua, terra e neve, quindi verrà comprato da chi vorrà usare il kite in diverse situazioni. A chi piace fare buoni salti anche con poco vento lo SPEED5 piacerà molto, è stato creato apposta con molto lift e hangtime. Basta guardare alle statistiche del WOO per vedere come salti da oltre 10m in condizioni di vento sui 10 nodi vengano fatti con foil kites.
Per i kiters che hanno solo provato i LEI, cosa diresti per provare uno SPEED5? Anzitutto: è un kite! Non c’è niente di diverso rispetto al solito, è da provare e siamo sicuri che impressionerà. Se ti piace un incredibile boost, specialmente con poco vento, sei nel posto giusto ed avrai fra le mani un kite semplice da rilanciare e molto divertente e stabile. E sotto i 15m in dimensioni i downloop sono anche possibili. Il foil e lo snow kiting sono sulla bocca di tutti - questo deve essere stato un gran bel input per voi per continuare a lavorare in questo mercato. Ci abbiamo sempre creduto, e come uno dei principali produttori di foil kite al mondo, siamo sicuramente preparati. Crediamo
F LY S U R F E R S P E E D 5
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TELL ME ABOUT IT
molto anche nel potenziale dell’idrofoil, e 2/3 dei nostri impiegati ormai sono foil kiters - un foil ti permette di fare kite in posti unici, in condizioni super marginali dove sarebbe normalmente impossibile. Quindi lo snow kiting, veramente uno sport 3 dimensionale. Colline e montagne per scendere o salire, neve fresca o semplicemente un giro per vedere il panorama ed esplorare nuove aree. E cosa ci possiamo aspettare di nuovo da Flysurfer?
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Il nuovo SONIC2 è in fase di sviluppo. Abbiamo diversi prototipi in giro, uno in Mexico, Ragnarok e VAKE (Varanger Arctic Kite Enduro). Ma ci prenderemo tutto il tempo necessario per farlo migliore possibile, il nostro attuale SONIC-FR è una bomba e stà vincendo gare in giro per il mondo - ma aspettatevi novità dal SONIC2!
Photo: Klaus Schulz | Model: Sabrina A. Parisi
SLINGSHOT FOIL FLIGHT SCHOOL
d n o y e b n . . o . i t a t c e p ex
HIGH PERFORMANCE CROSSOVER L.E.I
Sizes 5 / 7 / 9 / 11 / 13 / 15 LW / 18 LW Airstyle, Freeride, Hydrofoil
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flysurferkiteboarding
SCAN ME FOR THE FULL TESTS!
ECCO UN PICCOLO ASSAGGIO DI COSA ABBIAMO T E S TATO I N Q U E S TO N U M E R O Ricorda, puoi trovare tutti i nostri test completi a TheKiteMag.com/tested
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BLADE SKINNY BOY
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E
D
END
Blade è sulla bocca di tutti, nuovi kite in uscita ed una nuova generazione nei negozi. Uno di questi è lo Skinny Boy, la cui seconda generazione si basa dalla buona costruzione del primo. Teijin canopy e rinforzi posizionati nei punti giusti con diversi pesi Dacron, sena però comprometterne la leggerezza. E’ effettivamente Skinny, cioè longilineo, con piccoli LE e struts - mai visto un LE così piccolo. Extra finale, il nuovo sistema di pompaggio Max Flow - pensavamo di averle viste tutte, ma Blade ha pensato ad un sistema per aumentare effettivamente il flusso, generando praticamente zero resistenza al pompaggio. In aria è un piacere, veloce, bilanciato e preciso, specialmente se confrontato con kites più orientati al freeride come quelli che stiamo testando in questo periodo. Il depower è veloce ed il turning molto pivotale. Per le onde, se sai quello che fai è veramente un sogno. Lo puoi posizionare dove vuoi con molta semplicità, sia in condizioni onshore che side-off.
R
IF
T
TURN IN
AIRUSH LITHIUM
G
N
Il Lithium è un classico Airush, ed è sicuramente un kite che ha aiutato a definire cosa sia un kite freeride. Con l’arrivo dello Union nel range e con il successo di altri kite 100% freeride, eravamo curiosi di vedere come il nuovo Lithium si sarebbe comportato. La costruzione, come sempre per Airush, è ben studiata e solida, ALL -R O con il Dyneema Load Frame e l’uso saggio del BO O ST U IN Teijin Technoforce. Il Lithium ha un sistema di bridles per un depower più che buono e la barra Core con il suo sistema di depower pull/pull. In aria il Lithium è super stabile e molto prevedibile, senza sorprese, il kite perfetto da far provare ad un tuo amico con zero esperienza senza troppi problemi, per un’introduzione al mondo dei kite sicura. Il depower è completo, e la forza del kite molto smooth; molto apprezzati i big airs e gli atterraggi morbidi, specialmente se prendi una size o due extra di quella di cui avresti bisogno, mentre nell onde è piuttosto divertente grazie al suo semplice posizionamento nella finestra. DE
R
Semplicemente: molto stabile, sicuro e divertente - un vero kite freeride.
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CORE FREE Come leggerai o hai letto in ‘Tell Me About It’, il Free è un nuovo kite CORE della serie ‘Universal Series’. Questi sono kite disegnati per tutti gli usi, ma ognuno di loro con un piccolo extra per una disciplina particolare. Per il Free, la disciplina è il wave. E’ un 3 strut che ruba qualcosa dal design del XR4 (le bridles e le back tips) e dal GTS3 (gli struts e l’AR basso). La costruzione è eccellente, con l’ExoTex Dacron che attravera il frame e la barra Sensor Pro in carbonio/titanium. La prima impressione : veloce in aria, agile, il più agile della Universal Series. Depower eccellente ed un upwind ancora più sorprendente. Ma è nelle onde che la fà da padrone - onshore è fenomenale, gira sul posto (senza spostarsi troppo avanti) e si muove in maniera molto naturale. Il depower più che buono ovviamente è fondamentale fra le onde in queste condizioni. In condizioni cross-off, si posiziona bene in aria e lo puoi lasciare tranquillo a driftare down the line senza muoverlo troppo. Semplicemente: un kite ben bilanciato, con un turning pivolate impressionante ed un ottimo depower e range.
AL
L- R O U N
DE
R
G
S
P
CRAZYFLY STRIKE
Y
UPWIND
HORE ONS
Semplicemente: un’impressionante aggiunta al mercano noseless, e alcune feature interessanti come le rails sottili a garanzia di performance in condizioni più solide.
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Lo Strike è la tavola noseless di CrazyFly. E a volte arrivare un po’ tardi non è un male... La Strike è disponibile solo in 5’4 ed è costruita su un vero core PU (si vede lo stringer). Il peso è un buon 3.3kg, con un box da 5 pinne si può usare siq quad che thruster. Le grafiche sono molto belle e curate, il volume è un basso 23.5 litri e a prima vista le rails sembrano piuttosto sottili se paragonate ad altre tavole. In acqua si comporta più che bene - le rails dritte, il rocker non marcato ed il naso ampio rendono la navigazione più che comoda anche nel più nasty dei chop. La performance upwind è ottima anche in condizioni più RFBOAR che marginali. Il core PU è super comodo ed un’aggiunta veramente gradita. Abbiamo usato SU D BUIL D S Q N U più che altro il setup quad, che rende la tavola più responsiva con un bel feeling skatey. Le I A F L rails pià sottili aiutano significano un edge più solido, anche se la tavola in questo modo perdona meno gli errori, in fondo prevedibile, non si può avere tutto.
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OCEAN RODEO FLITE 8M Perchè menzioniamo la misura di questo kite? (Nota dell’editore: di solito testiamo 8 o 9m, normalmente 8m per wave e 9 per qualsiasi altro kite.) La ragione è che il Flite è un lightwind kite, quindi sarebbe disponibile solo in grandi misure. Ma per questa generazione c’è stata un’eccezione, e si è pensato, visto il successo, di farne L- R O U N anche uno piccolo, Potete immaginare il nostro AL DE BO O R ST interesse... La costruzione sembra subito solida IN ma leggera, con degli inserti in Kevlar in posizioni critiche, ma senza eccessi. Super leggero quindi questo 8m, mantenendo lo stesso stile delle dimensioni più grandi. Il leading edge piccolo così come gli struts aiutano a tenere il peso basso, e ciò si apprezza in aria. L’aspect ration è piuttosto alto, il kite si siede piuttosto deep nella finestra e si comporta come un kite per gare, con una ottima performance upwind. Quando lo muovi noti la differenza: leggero, sensibile, responsivo più di quello che si potrebbe attendere, con turning piuttosto pivotali (altra sorpresa, ed un delivery della potenza piuttosto smooth. Un gran bel kite, ed una sorpresa per gli amanti del freeride. G
In un mondo in cui a volte i kite e le tavole sembrano volere o potere fare tutto, è bello trovare un’eccezione. La Kontact è una tavola per le onde, e non onde qualsiasi. Con Light Team Construction, ha meno rinforzi ed un layup più leggero con il carbonio nei punti giusti per assicurare una solidità sia con le straps che strapless (diversamente dalle altre tavole con Light Team Construction che prevedono solo il riding strapless). La Kontact ha il classico shaper per grandi onde, sottile (la 6’1 è solo larga 17¾) con un naso a punta ed una pintail. Ha il set up thruster. In acqua sembra quasi che scivoli, veramente smooth e con un rocker super generoso è ottima anche per semplicemente navigare. Ma è nelle onde più solide che si nota la differenza. Veloce e stabile, dà confidenza, la cosa più importante. Ottime linee nel bottom turn, e piena velocità risalendo l’onda, per affrontare il lip in maniera dolce e prepararti per la prossima sezione. Semplicemente: la Kontact ha una cosa da fare - essere al top nel surf da onda “solido” - e lo fa in maniera eccezionale.
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Semplicemente: Il Flite 8m è un kite veramente ben fatto, che sicuramente non mancherà di farti sorridere in acqua. D U
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SCAN ME FOR THE FULL TESTS!
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L’RRD Juice V3 sembra la versione più solida ed aggressiva della versione passata. Una nuova vibe, le tips tagliate, nuovi canali ed una nuova grafica, molto bella. Il nuovo track system permette di customizzare la posizione sulla tavola, un bel appeal per gli amanti dei boots. Un altro bel tocco sono i pads e le straps, veramente veramente comode, e le pinnette piuttosto piccole e perfette per questa tavola. La Juice V3 ha sfruttato l’input di tutto il team freestyle RRD, in particolare dal gigante Olandese Jerrie van de Kop, che ha definito i limiti di questa tavola - aspettatevi qualcosa di veramente solido e potente in acqua. E’ disegnata per il wakestyle, per chi vuole essere aggressivo, con un rocker pronunciato ed una shape per landings più comodi e controllabili. Nonostante il rocker, cosa interessante, la performance upwind è buona, ed è una bella tavola con cui navigare, grazie anche al flex ben bilanciato... Per noi, nonostante l’ovvia prevalenze del freestyle, è una tavola che può adattarsi da altri stili, da provare.
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Semplicemente: la Juice V3 è una tavola ben strutturata, piacerà ai fan del wakestyle ed anche sorprendentemente anche agli amanti del freeride.
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NOBILE NHP SPLIT
Finalmente è arrivato, ed ancora una volta Wainman non ci ha deluso. La Joke è una tavola veramente divertente, lo è sempre stato, in questa ultima versione abbiamo delle piccole pinne wakestyle G10 (bel tocco), nuovi footbads e grafiche niente male. La prima versione della Joke era forse troppo “forte” graficamente, ma adesso non ci sono più scuse, và provata. In acqua è veramente un piacere, perdona gli errori ed è veramente smooth. Una macchina da freeride, con un buon pop, veramente veloce ed un mucchio di grip. Una shape veramente unica nel suo genere, sicuramente una tavola diversa dalle altre, con quella sua bolla al centro che aiuta molto negli atterraggi. Il problema delle vecchie Joke era la performance upwind problema risolto con un rocker meno pronunciato. Non importa quale sia il tuo livello, la Joke è una tavola da provare.
Split boards - c’è chi le ama e chi le odia. Un’ottima opzione per viaggiare (era questo all’inizio l’ovvio punto forte), è ora un modo più pratico per trasportare il proprio gear (considerato anche la super comoda sacca che si ha con questa tavola). Tutto stà più semplicemente in macchina ed in casa, senza troppi problemi... La NHP è una delle tavole Nobile di più successo fra le freeride, c’è stato un rework nel 2016 ma la filosofia di fonto è rimansta, freeride nel cuore. Per la versione split si ha la seconda generazione della W-connection, con un extra flex del 20% rispetto alla versione precendente. Non comunque fondamentale per una tavola freedire. In acqua la NHP split è super comoda, il rocker è generoso per i chops e l’assimetria nella forma, il contorno del fondo e la doppia concava contribuiscono all’eccezionale performance upwind di questa tavola. Il boosting è eccellente ed il pop (che ovviamente non è buono come una fifty/50) non è comunque male. E’ una tavola freeride, quindi perdona molto gli errori (anche i peggiori). SABIL CES IT Y AC
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Semplicemente: freeride puro, con boosting eccellente non sembra nemmeno una split board...
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Semplicemente: ottimo lavoro! Eccellente evoluzione per questa ottima e accessibile tavola freeride.
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CABRINHA CHAOS
Il Chaos ha ora un titolo mondiale fra i suoi risultati - forse basterebbe questo come introduzione. A seconda dei punti di vista, è un kite a 6 linee o a 4 linee con due linee addizionali per mantenere la forma del LE e per supporto extra. Il Chaos usa la barra Chaos 1X, costruita unicamente per questo kite, e per il 2016 ci sono dei setup extra, per a)un turning più rapido o b)migliore stabilità a seconda del tuo stile. In aria il Chaos è diretto, con un bel po’ di pressione sulla barra. Non è solo una macchina da wakestyle, ma anche il boosting non è affatto male. Se il timing è buono, ci sono dei big airs possibili con un buon lift - non male per un C kite. Megaloops senza problemi, ed in generale un kite che dà confidenza nel tentare tricks che solitamente non proveresti. Il Chaos ha il pop in mente, è quello che fà meglio, e non lo nasconde, basta guardare Liam Whaley in azione per capire cosa può fare questo kite. Dopo il pop, il Chaos vola bene davanti lasciando le linee piuttosto slack per i vari passes. Per il relaunch si torna alle origini con la tecnica dello ‘swim toward’ piuttosto che la solita che usa le back line. Ma se compri un Chaos, questo non sarà un problema... RANGE
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Semplicemente: uno dei migliori C kite al mondo - eccellente wakestyle, una macchina da handlepasses, ma anche buono per il boosting.
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OZONE ENDURO
Non vedevamo l’ora. L’Enduro è un kite che può far tutto sulla carta, ma sarà vero? Ha 3 struts ed un aspetto tipo C, con wingtips spostate all’indietro ed un AR medio, il che lo rende effettivamente adatto a tutte le discipline. Fuori dalla sacca, come tutti i kite Ozone, la costruzione è di evidente qualità, leggera ma solida e ben pensata, senza fronzoli e con i rinforzi al posto giusto. Ha bridles frontali e tre opzioni di setup sulle wingtips, quindi possibile customizzare il kite secondo le proprie esigenze. Abbiamo usato la Contact bar da 50cm, una barra stupenda, super leggera e comoda, con una pressione media fra le mani, a garanzia di un kite ben bilanciato. La pressione può essere ridotta o aumentata dai diversi setup, ma a noi è sembrata ok nel setting di default. La potenza è piuttosto dolce ed il depower progressivo - caratteristica Ozone di questi ultimi anni. Boosting - solido, noncome l’Edge, ma comunque impressionante per un kite all-round. Dipartimento freestyle - impressionante, un bel po’ di pop unhooked, veramente eccellente considerando che l’Enduro sà fare tutto. Surf e freeride, non male, le caratteristiche che servono ci sono - ottimo depower come detto, buon drift e molto versatile e prevedibile in aria. Upwind eccellente e veramente potente come kite. Un kite senza difetti, che piacerà a molti. Semplicemente: non un kite freeride, ma un impressionante all-round kite, ottimo per il freestyle, buono per il surf, e con un distinto feeling Ozone.
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COMPETIZIONI UNDER PRESSURE
E’ ORA DI DIVENTARE PIÙ COMPETITIVI? Ecco la domanda del mese per KiteSista. Cosa significa essre in competizione? I primi pensieri possono essere - giudici, campione, pressione e talento. Ma non parleremo di questo. Parleremo di te, dei tuoi amici, e dei vantaggi (e del divertimento) che si può avere in una competizione.
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COS’È UNA COMPETIZIONE? Fà parte dell’evoluzione, si può essere più o meno competitivi, ma è un istinto innato dentro di noi.
Questo avviene nel kitesurf, nella più semplice delle ipotesi quando si cerca di ottenere il right of way andando upwind (e tutti sappiamo che non si dà così la priorità, ma non importa). “Penso di poter andare più veloce di te”, pensano tutti quando si incontra un windsurf... rider: Estefania Rosa & Bruna Kayija Foto: KiteSista
“LA IN BIOLOGIA E SOCIOLOGIA È UN CONTESTO FRA DUE O PIÙ ORGANISMI, ANIMALI, INDIVIDUI O GRUPPI, PER UN TERRITORIO, UNA NICCHIA, UNA LOCATION O UNA RISORSA, PER PRESTIGIO, RICONOSCIMENTO, PER UN PREMIO O UNO STATO SOCIALE, O SEMPLICEMENTE PER LEADERSHIP. LA COMPETIZIONE È L’OPPOSTO DELLA COOPERAZIONE. SI GENERA QUANDO DUE PARTI CONVERGONO VERSO LO STESSO OBBIETTIVO CHE NON SI PUÒ DIVIDERE, O CHE È DESIDERATO INDIVIDUALMENTE. LA COMPETIZIONE AVVIENE NATURALMENTE TRA ORGANISMI CHE COESISTONO NELLO STESSO AMBIENTE.” (WIKIPEDIA)
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Rider: Estefania Rosa Foto: KiteSista
NON SARÒ MAI UN CAMPIONE. Probabilmente è vero, lo stesso vale per noi, ma se stai cercando di battere un tuo amico in velocità o stai usando la WOO per saltare un po’ più in alto, o stai cercando di andare meglio upwind del tuo collega tutto questo ti aiuta a migliorare, ed è competizione! E puoi competere anche con te stesso, un nuovo trick, un grab diverso e più lungo, una rotazione extra. Competi con te stesso per diventare un kiter migliore.
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COMPETI PER PROGREDIRE
A MEDAGLIA
Vai in acqua con rider migliori, e migliorerai più in fretta. I kite camp servono a questo non è solo coaching, ma essere in un gruppo al tuo livello, o meglio poco superiore, provare le stesse mosse e tentare di superare i propri limiti, questa è la chiave per progredire in acqua.
A questo punto parliamo delle vere competizioni, che senza un wave tour viene in 2 forme.
Rider: Paula Novotna Foto: KiteSista TheKiteMag | 129
Rider: Liloo Gringa & Laura Jaubert Foto: KiteSista
FREESTYLE I migliori tricks in un periodo di tempo limitato (dai 7 ai 10 minuti). Da provare almeno una volta, non importa il livello, basta avere un orologio al polso ed avere un countdown. Se sei bravino, puoi anche crearti un pannello di giudici fatto dai tuoi amici. La prima cosa che si nota è che 7 minuti sono veramente pochi. La seconda cosa è che si stà in acqua in maniera diversa, più accurata.
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Rider: Dioneia Vieira Foto: KiteSista
READY, STEADY, GO. Questo è quanto. E’ un ordine! Spingetevi a competere, motivate i vostri amici a fare lo stesso - non solo diventerai un kiter migliore, ma potresti capire di voler provare il next level ed una vera gara... RACING La cosa più logica, bastano due persone (o un orologio) e può essere fatto dovunque. Non ci vogliono tavole speciali, foils o kite super performanti. E’ importante anche notare che, nonostante ci si muova molto sull’aspetto tecnico, al momento la disciplina olimpica è per twin tips! Il racing può essere fatto in un percorso, da A a B, upwind, downwin, una combinazione dei due, e non richiede giudici o altro (o un photofinish, se in dubbio si può ricorrere). E l’unico trofeo a fine gare è una birra comprata dal perdente...
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