basilicata

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BASILICATA La Basilicata si affaccia sul mar Ionio a sud-est e sul mar Tirreno a sudovest, e confina con la Campania a ovest, la Puglia a nord e a est e con la Calabria a sud. Il capoluogo della regione è Potenza. Con Matera, costituiscono le uniche due province. I fiumi Ofanto e Bradano segnano il confine naturale con la Puglia, il massiccio del Pollino segna invece quello naturale con la Calabria .


Rilievi montuosi 0 Monte Vulture, antico vulcano spento 1327 m

0 Monte Papa , Gruppo del

Sirino 2005 m


Massiccio del POLLINO

Monte Pollino, m 2248

Il Parco Nazionale del Pollino è un territorio naturale protetto ed è condiviso con la Calabria: la specie locale caratteristica è il pino laricio( v. in primo piano)



COSTA TIRRENICA 0 L a breve costa sul mar Tirreno, lunga 15 km, è alta e rocciosa e forma il golfo di Policastro. La località turistica più famosa è Maratea


0 La breve costa tirrenica

scende alta e rocciosa a picco sul mare

0 ed è ricca di insenature e

promontori.


COSTA IONICA 0 La costa ionica lunga 35 km. è pianeggiante; alle sue spalle si

estende l'unica pianura lucana con una larghezza media di 30 km: la Piana di Metaponto, antica città della Magna Grecia. Essa è solcata dai corsi d'acqua della regione, che scendono dall'Appennino e che l'hanno costruita nei millenni, depositando i loro detriti trascinati a valle durante le piene. Il processo di arretramento della costa ionica lucana è iniziato a partire dagli anni 70 ed è tuttora in corso. Le aree maggiormente colpite sono quelle in corrispondenza delle foci dei fiumi Basento e Bradano dove l'arretramento è stato pari a circa 140 metri (sponda destra del Bradano). 0 Le dune di sabbia del litorale tendono tuttavia a ostacolare gli sbocchi fluviali e quindi a generare impaludamenti. Un tempo la piana ionica di Metaponto era paludosa e malarica, oggi è stata bonificata ed è la parte più ricca e produttiva della regione.


La costa ionica è rettilinea e sabbiosa con grandi spiagge. Alle loro spalle, più all’interno , nella Piana di Metaponto si possono visitare due importanti siti archeologici Eraclea e Metaponto, antiche città della Magna Grecia.


Tempio di Hera a Metaponto, detto Tempio delle Tavole Palatine


CALANCHI Sulla parte orientale dell'appennino lucano si trova un insieme di colline, non tanto alte, composte di sabbia e argilla e soggette a frane. La pioggia ne scava il terreno in profonde fessure. Si formano dei solchi all’interno del terreno, solchi che si accentuano rapidamente, allungandosi e procedendo a ritroso, moltiplicandosi e ramificandosi.


FIUMI E FIUMARE

I fiumi hanno carattere stagionale, cioè presentano piene invernali e secche estive. Sfociano nello Ionio dopo aver attraversato la Piana di Metaponto e formato numerosi meandri il Sinni, l'Agri, il Basento e il Bradano. Il Noce sfocia nel Tirreno. Molti di questi fiumi sono detti anche fiumare

Fiumara è un termine con il quale, specialmente nell‘ Italia meridionale si definiscono fiumi o torrenti in genere dal corso essenzialmente breve, caratterizzati da un letto assai largo e ciottoloso, impetuosi e copiosi di acque durante l'inverno e l'autunno e da una scarsissima portata d'acqua nonché da uno scorrere tranquillo per il resto dell'anno l tratto alto delle fiumare ha spesso caratteristiche simili ad un torrente alpino o appenninico, cosicché scorre spesso in strette forre, formando anche suggestive cascate. Altra caratteristica delle fiumare è anche quella di non avere una sorgente fissa: essa infatti si sposta a seconda dei periodi più a monte o più a valle nella zona alta del suo corso.


FIUMARA


LAGHI Tra i pochi laghi naturali della Basilicata, ricordiamo i due laghetti vulcanici di Monticchio, sul Vulture. A questi si aggiungono i laghi artificiali di Pietra del Pertusillo e San Giuliano , usati come riserva d'acqua per l'irrigazione e quello di Acerenza, creato dalla costruzione di una diga nel 1984 che ha sbarrato il corso del fiume Bradano

Laghi di Monticchio Lago di San Giuliano


Lago di Acerenza


AGRICOLTURA Nell'economia della Basilicata ha ancora una grande importanza l'agricoltura Data però la natura del terreno, in gran parte montuoso e argilloso, le coltivazioni non sono molto redditizie. L'unica zona fertile è la Piana di Metaponto, un tempo paludosa e ora bonificata. Coltivazioni tipiche sono quelle in particolare del gelsomino usato per la fabbricazione dei profumi.

Vigneto, vino doc è l’AGLIANICO


INDUSTRIA La Fiat e la Barilla hanno aperto grandissimi stabilimenti a Melfi, rispettivamente nel settore automobilistico e in quello alimentare ma ultimamente ci sono stati problemi economici.


PETROLIO? La vera ricchezza è rappresentata dalle risorse del sottosuolo che offrono ottime prospettive per lo sviluppo economico della regione, in particolare il ritrovamento di giacimenti petroliferi nella Val d'Agri ha portato alla stipula di un accordo (nel 1998) fra Governo, Regione ed ENI . La Basilicata, in cambio delle concessioni per lo sfruttamento di questa importante materia prima (una produzione stimata in 104.000 barili al giorno per vent'anni, pari al 10% del fabbisogno nazionale), dovrebbe ottenere rilevanti benefici economici ed occupazionali, oltre all'impegno da parte dello Stato di effettuare interventi i per accelerare lo sviluppo socio-economico della zona e di garantire la riqualificazione ambientale, con la salvaguardia del parco naturale che dovrebbe sorgere nella Val d'Agri. La regione è ricchissima di IDROCARBURI, particolarmente METANO (nella VALLE DEL BASENTO) PETROLIO, in VAL D’AGRI, dove è situato il più grande giacimento dell'Europa continentale.


MATERA

« Arrivai a Matera verso le undici del mattino. Avevo letto nella guida che è una città pittoresca, che merita di essere visitata, che c'è un museo di arte antica e delle curiose abitazioni trogloditiche [cioè scavate nella roccia]. Allontanatami un poco dalla stazione, arrivai a una strada, che da un solo lato era fiancheggiata da vecchie case, e dall'altro costeggiava un precipizio. In quel precipizio è Matera. La forma di quel burrone era strana; come quella di due mezzi imbuti affiancati, separati da un piccolo sperone e riuniti in basso in un apice comune, dove si vedeva, di lassù, una chiesa bianca, Santa Maria de Idris, che pareva ficcata nella terra. Questi coni rovesciati, questi imbuti, si chiamano Sassi. Hanno la forma con cui, a scuola, immaginavamo l'inferno di Dante, in quello stretto spazio tra le facciate e il declivio passano le strade, e sono insieme pavimenti per chi esce dalle abitazioni di sopra e tetti per quelle di sotto. Alzando gli occhi vidi finalmente apparire, come un muro obliquo, tutta Matera. È davvero una città bellissima, pittoresca e impressionante. »

da «Cristo si è fermato ad Eboli» di Carlo Levi


I Sassi di Matera , il Sasso "Caveoso" e il Sasso "Barisano", insieme al rione "Civita", costituiscono il centro storico della città . Sono delimitati dal torrente GRAVINA di MATERA, affluente di sinistra del Bradano, che scorre in una profonda fossa naturale, un canyon lungo diversi chilometri . La città di Matera si è sviluppata lungo i dirupi di questa sponda della Gravina, sull'altra c'è la MURGIA materana, con le sue antiche chiese rupestri.


Grotte MURGE DI MATERA


Murgia di Matera, Chiese rupestri Gravine di Matera


GRAVINA DI MATERA,

Vista panoramica del canyon


MATERA, SASSO CAVEOSO


MATERA, SASSO BARISANO


INTERNO DI UNA CASA –GROTTA, SASSI DI MATERA


Si scende nei Sassi per delle arcate, che sembrano dei passaggi segreti. Le discese erano affiancate da canali d'irrigazione che rifornivano cisterne a goccia, in alcune case ci sono fino a sette cisterne. Orti e giardini pensili si affacciavano dai tetti. I tetti a volte servivano da cimiteri: i vivi sottoterra, i defunti in superficie. Matera, canale per la raccolta delle acque in cisterna


PAESI LUCANI

RIVELLO


ROTONDELLA


CRACO PAESE» FANTASMA»: è disabitato ma ha fatto da sfondo a molti film


ACERENZA è considerato uno dei borghi più belli d'Italia dall‘associazione omonima, che comprende in totale 196 località della penisola


CATTEDRALE DI ACERENZA L’attuale cattedrale fu edificata nel Medioevo sui resti di una precedente chiesa paleocristiana, che asua volta fu eretta su ciò che rimaneva di un antico tempio d’epoca romana dedicato ad Ercole Acheruntino.


Cattedrale di ACERENZA LA CRIPTA E IL SOFFITTO AFFRESCATO


IL VOLO DELL’ANGELO 0 Per chi non ha paura delle altezze e vuole volare sulle Piccole Dolomiti Lucane


TRICARICO 0 Un carnevale antichissimo‌


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