Veneto

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VENETO Marjorie Crivelli

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Posizione geografica del Veneto Con una superficie di 18.378 km2 e 4,9 milioni di abitanti, il Veneto costituisce l ´ottava regione italiana per superficie e la quinta regione italiana per popolazione. Il Veneto confina con la regione del Friuli Venezia-Giulia, Trentino Alto-Adige, Lombardia, Emilia-Romagna così come con l´Austria al nord. La regione veneta è suddivisa in 7 province: Venezia, Verona, Vicenza, Treviso, Rovigo, Padova e Belluno. La più grande provincia per superficie è Belluno con 3.678 km2; Padova, invece, è la provincia con il più alto numero di abitanti (905.112 abitanti). Il capoluogo del Veneto, Venezia, è la città più conosciuta della regione e una delle attrazioni principali di tutta l´Italia. Marjorie Crivelli

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Dove è situata questa regione? Qual è il capoluogo? Quante provincie ha? Quali sono i capoluoghi di provincia? È una regione a statuto Speciale? Con quali altre regioni o stati confina? Ogni città ha un suo proprio stemma che la rappresenta.

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Osserva con attenzione gli stemmi delle cittĂ venete. Prova a farne uno schizzo veloce per memorizzarli.

Padova

Venezia Marjorie Crivelli

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Treviso

Verona Marjorie Crivelli

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Belluno

Vicenza Marjorie Crivelli

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Stemma regionale Rovigo

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TERRITORIO Osserva la cartina e descrivi il territorio del Veneto, indicando la suddivisione delle zone,le montagne, le colline, la pianura, i fiumi, i laghi, le coste, le isole e il mare

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Zona alpina

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Essa comprende l'intero settore settentrionale della regione con le Dolomiti orientali (i pi첫 noti sono Le Tofane, le Tre Cime di Lavaredo, la Marmolada). Marjorie Crivelli

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La montagna veneta è rappresentata per il 70% dalle Dolomiti della Provincia di Belluno. Quest'area, di particolare valore paesaggistico e naturalistico, ma anche turistico, include note vallate e regioni quali il Cadore, il Comelico, l'Ampezzano e l'Agordino. Questi rilievi, appartenenti ai gruppi orientali e meridionali delle Dolomiti, non formano vere e proprie catene montuose, ma si presentano piÚ spesso come massicci isolati di roccia calcareo-dolomitica. La nascita delle Alpi ha sollevato e frantumato strati di rocce formate da antichissimi depositi di coralli, alghe, conchiglie dei mari primordiali, isolandole in banchi solitari, da cui la tipica stratificazione delle pareti. Sovente le cime superano i 3.000 m s.l.m. e culminano con i 3.342 m della Marmolada. Altri massicci degni di nota sono le Tre Cime di Lavaredo, l'Antelao, il Pelmo, le Tofane, il Cristallo, il Sorapiss e il Civetta Marjorie Crivelli

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Tofana di Rozes

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Le Tre Cime di Lavaredo

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La Marmolada

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Il ghiacciaio della Marmolada

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Fascia prealpina

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Essa si estende dal Garda al confine con il Friuli-Venezia Giulia. I rilievi sono piÚ bassi e hanno l'aspetto di altopiani calcarei, o successioni di colline (ricordiamo i monti Lessini, l'ondulato altopiano dei Sette Comuni (o d’Asiago), le Prealpi Bellunesi e le Prealpi dell'Alpago con l'altopiano del Cansiglio).

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Il ripiegamento ed il sollevamento di strati di sedimenti marini ha formato quella lunga catena di rilievi, dette Prealpi Venete, caratterizzata dall'alternarsi di massicci e vasti altipiani. La catena fa da corona alla pianura e si estende dal lago di Garda sino al confine con il FriuliVenezia Giulia, dove è continuata dalle Prealpi Carniche. Tra i massicci e le località piÚ importanti, sono da ricordare la Lessinia, l'altopiano dei Sette Comuni, il massiccio del monte Grappa, la catena del monte Cesen, il Nevegal nella Valbelluna e infine l'altopiano del Cansiglio e l'Alpago. Le cime superano di rado i 2.000 m e raggiungono il loro massimo con il Col Nudo (2.472 m).

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Monti Lessini, panorama

Monti Lessini, Bolca Marjorie Crivelli

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Covolo di Camposilvano Monti Lessini

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Ponte di Vieja, Monti Lessini Marjorie Crivelli

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Ponte di Vieja, Monti Lessini

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Monti Lessini, Valle delle Sfingi

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L'altopiano di Asiago

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Alpago

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27 La conca del lago di Santa Croce


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Cansiglio, monte Cavallo

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Pian Cansiglio

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Fascia di pianura

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La pianura veneta è stata (ed è tuttora) resa tale e ingrandita grazie all'intervento di alcuni fra i piÚ importanti fiumi italiani: da sud a nord, si ricordano il Po, l'Adige, il (o la) Brenta, il Sile, il (o la) Piave, il (o la) Livenza, il Lemene e il Tagliamento. Favoriscono l'agricoltura una fitta rete di canali artificiali che spesso sfruttano l'acqua proveniente dalla fascia delle risorgive che caratterizza la media provincia di Treviso. Il Polesine, zona pianeggiante in provincia di Rovigo compresa tra il fiume Adige e Po, presenta delle caratteristiche peculiari, essendo la sua altitudine media inferiore ai 30 m. Questo ha reso necessario la costruzione di argini per i grandi fiumi, nei quali le acque scorrono ad un livello spesso superiore a quello della pianura circostante. Tuttavia, la presenza abbondante di acqua ha reso questo tratto di pianura molto fertile. Marjorie Crivelli

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Essa è stata formata da alluvioni e divisa dalla fascia delle risorgive in alta e bassa pianura; in mezzo ad essa ci sono i monti Berici (quasi una continuazione dei monti Lessini) ed i colli Euganei. La zona bassa della pianura è anche caratterizzata da sorgenti termali, in particolare nella zona vicina ai colli Euganei.

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Le colline venete appartengono principalmente alla fascia che si allunga ai piedi delle Prealpi. Gran parte dei rilievi possono essere considerati fenomeni periferici al sollevamento delle Alpi. Per questo motivo, si dispongono spesso in modo parallelo alle stesse prealpi. Per fare alcuni esempi, si ricordano le colline che da Bassano del Grappa proseguono fino a Vittorio Veneto, passando per Asolo e Conegliano. Interessante il caso del Montello, collina isolata a sud del Piave . Di diversa formazione sono, invece, le colline che si trovano allo sbocco delle valli dell'Adige e del Piave, formatesi da depositi accumulati da ghiacciai quaternari (si tratta dunque di rilievi morenici). Differente ancora è l'origine dei Colli Berici e dei Colli Euganei, gruppi isolati nel mezzo della pianura veneta. I primi, situati a sud di Vicenza, sono una continuazione della Lessinia e presentano caratteristiche simili a questa, con rocce di tipo vulcanico. I Colli Euganei, in provincia di Padova, sono di natura prettamente vulcanica, cosa comprovata anche dalla formazione conica degli stessi e dalla fitta presenza di sorgenti termali. Marjorie Crivelli

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Pianura Veneta ad ovest, ai confini con la Lombardia

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Pianura Veneta ad est , ai confini con il Friuli

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Colli Berici, Campolongo Marjorie Crivelli

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Colli Berici, campi Marjorie Crivelli

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Colli Berici, Lago di Fimon Marjorie Crivelli

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Colli Euganei, panoramica

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l Santuario di Monte Berico

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Colli Euganei, Abbazia di Praglia

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La fascia costiera

Essa si estende ad arco tra le foci del Po di Goro (che segnano il confine con l’Emilia Romagna) e quelle del Tagliamento (che segnano il confine con il Friuli Venezia Giulia). La costa è bassa ed uniforme, per vasti tratti occupata da lagune che sono un paesaggio di transizione fra la terraferma ed il mare: le zone piĂš caratteristiche sono il delta del Po e la laguna Veneta.

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Avvicinandosi al mare la pianura si confonde con alcune delle zone anfibie pi첫 interessanti ed estese d'Italia. In passato queste erano comprese in un'unica grande laguna che andava dalla Romagna sino al Friuli. Attualmente, si distinguono in particolare il Delta del Po e la Laguna Veneta, limitata a sud dalla foce del Brenta presso Chioggia e a nord dal fiume Sile, che scorre nell'antico alveo del Piave; pi첫 a nord si trova invece la laguna di Caorle. Per il resto, la costa si presenta ovunque come bassa e sabbiosa, cosa che ovviamente ha favorito il turismo balneare. Marjorie Crivelli

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Guarda con attenzione l'immagine e spiega con le tue parole i termini indicati:

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Per un piccolo ripasso: leggi, comprendi e ricorda

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Ora tocca a te, ricordi il nome per indicare i tre tipi di foce? Sai spiegare quando e perchĂŠ si formano i tre tipi di foce?

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Foce del Po di Goro Marjorie Crivelli

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Foce del Po di Goro Marjorie Crivelli

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Delta del Po, Polesine

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Delta del Po, Boccasette Marjorie Crivelli

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Polesine, Delta del Po

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Foce del Tagliamento, Bibione

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Meandri

Bibione

Lignano

Foce del Tagliamento

Tagliamento, meandri e foce

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Marjorie Crivelli Tagliamento di Lignano, ripple marks

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Dune alla foce del Tagliamento

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Eraclea, tipiche coste venete, basse e sabbiose Marjorie Crivelli

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Faro, Bibione

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La Laguna Veneta

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La laguna veneta e le sue tre Bocche di porto: Lido, Malamocco e Chioggia

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Porto Levante

Chioggia, Bocca di Porto

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Chioggia e Sottomarina

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Laguna veneta

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Isola Santa Cristina Laguna di Venezia

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Fiumi

Grazie alla grande quantità di neve che cade sulla zona montuosa alpina, da dove nascono molti fiumi, si ha una costante presenza di acqua nel letto dei fiumi che attraversano il Veneto. Per quanto riguarda il Po e l'Adige, i quali attraversano il Veneto solo nella parte terminale del loro percorso, risentono delle caratteristiche dei fiumi dei bacini ampi e complessi, dove la presenza di ghiacciai perenni favorisce la presenza abbondante di acqua fino all'estate. I maggiori fiumi del Veneto sono indipendenti dal corso del Po, sfociando direttamente nell’Adriatico. I fiumi come il Piave o il Brenta, che nascono rispettivamente nelle Alpi di Veneto e Trentino-Alto Adige, risentono di periodi di piena alternati a periodi di secca. Tali fiumi, dopo che hanno lasciato le valli alpine, entrando nella parte alta della pianura, formano delle ampie zone ghiaiose, dette "grave", che solo in certi momenti dell'anno si riempiono d'acqua. Più in giù, formano i fontanili, dai quali, per risorgiva, si formano moltissimi altri fiumi, dal corso breve, che caratterizzano la pianura veneta, rendendola una delle zone più fertili d'Europa.

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Adige

L'Adige è un fiume dell'Italia nordorientale. Nasce presso il Passo Resia (Reschenpass) nella Alta Val Venosta (Obervinschgau) in Alto Adige e sfocia nel Mar Adriatico presso Sant'Anna di Chioggia, più precisamente ad Isola Verde una località di Chioggia.

È per lunghezza – circa 410 km – il secondo fiume italiano dopo il Po, il 3º per ampiezza di bacino dopo Po e Tevere e in assoluto il 4º per volume d'acque dopo Po, Ticino e Tevere con 235 m³/s di portata media annua presso la foce. Attraversa le città di Trento, Verona, Legnago, Cavarzere, Chioggia e lambisce Merano, Bolzano e Rovereto. La valle in cui scorre assume vari nomi: Val Venosta tra la sorgente e Merano, Val d'Adige tra Merano e Rovereto, Vallagarina tra Rovereto e Verona, e quindi Val Padana tra Verona e la foce.

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Sorgente dell'Adige falsa/vera Marjorie Crivelli

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Brenta

Il Brenta è un importante fiume italiano che scorre in Trentino-Alto Adige e in Veneto; è uno dei principali fiumi tra quelli che sfociano nell'alto Adriatico, a nord del Po ed è lungo circa 174 km. Il fiume nasce dai laghi di Levico e di Caldonazzo, Provincia di Trento. Il Brenta percorre tutta la Valsugana e raggiunta la pianura veneta presso la città di Bassano del Grappa, scorre sotto il famoso “Ponte degli alpini” progettato da Andrea Palladio, poi prosegue per la pianura fino a sfociare nell'Adriatico a Isola Verde di Chioggia.

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OltreBrenta, Noventa Padovana

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La Brenta e il Ponte degli Marjorie Crivelli Alpini, Bassano

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Piave

Il Piave è un fiume italiano, che scorre interamente in Veneto. È noto in tutta la Penisola come il "Fiume Sacro alla Patria" in memoria dei combattimenti di cui fu teatro durante la prima guerra mondiale (Offensiva del Piave, 1917-18). Il Piave nasce nelle Alpi Orientali e più precisamente nelle Alpi Carniche, alle pendici meridionali del Monte Peralba, nel comune di Sappada, in provincia di Belluno, a quota 2.037 m s.l.m. La sua foce è nel Mar Adriatico, a nord-est di Venezia, presso il porto di Cortellazzo fra Eraclea e Jesolo. Sulla sinistra della foce è collocata la Laguna del Mort, enclave di acqua marina sorta nell'area di un braccio morto del fiume. È il quinto fiume d'Italia per lunghezza fra quelli direttamente sfocianti in mare. Il fiume è interamente contenuto entro i confini del Veneto. Attraversa il Comelico, il Cadore e la Valbelluna in Provincia di Belluno e la pianura veneta nelle province di Treviso e di Venezia. Marjorie Crivelli

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Piave a Belluno

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Piave

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Un clima per ogni ambiente

Nella zona settentrionale domina il clima alpino, con inverni lunghi e rigidi ed estati fresche e piovose. Nella fascia della pianura, invece, si ha un clima di tipo continentale, con inverni lunghi e freddi, spesso caratterizzati dalla nebbia, ed estati calde e afose, con temporali frequenti e improvvise trombe d'aria. Soltanto lungo la costa, il clima diventa pi첫 temperato, con inverni miti ed estati pi첫 fresche grazie alle brezze marine. Marjorie Crivelli

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Nel territorio del Veneto vi è una varietà di climi, che vanno dal clima alpino, molto rigido delle Dolomiti, dove le temperature in inverno scendono abbondantemente sotto lo zero (anche a -25) e la neve copre il suolo per alcuni mesi, a quello mite delle colline, esposta a sud e protetta a nord dalla catena delle Prealpi. In queste zone il clima gradevole ha reso possibile la coltivazione di piante tipicamente mediterranee, come gli ulivi. Il clima della pianura, seppure piÚ mite rispetto alle altre aree della pianura padana, risente poco della mitigazione del mar Adriatico. L'esposizione a Est della regione favorisce l'arrivo di venti come Bora e Scirocco, con la conseguenza che si hanno cambi di temperatura bruschi. Nella pianura a Est e a Sud la presenza di zone umide (fiumi, lagune, foci) favorisce la formazione di nebbie invernali e di foschie estive, accentuando la percezione della temperatura. Le temperature presentano ovunque, nel Veneto, escursioni notevoli. Marjorie Crivelli

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Le attività economiche Il Veneto è una delle regioni più ricche d'Italia. Ha conosciuto una fortissima espansione economica, sin dal secondo dopoguerra, ed oggi è sede di importanti attività industriali e terziarie.

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Settore primario: le attività agricole (frumento, mais, frutta, ortaggi) e zootecniche (Bovini, Suini) sono floride, e usano tecniche di coltivazione molto meccanizzate. I prodotti principali sono: cereali, in particolare mais e soia, produzioni orticole ricche di primizie, alberi da frutto(pere, mele, kiwi) e l'ulivo coltivato presso il lago di Garda e sui Colli Euganei. Ancora legata a una secolare tradizione è la coltivazione della vite per la produzione del vino. Non meno importanti sono per l'economia veneta l'allevamento di bovini, di suini e di animali da cortile. Anche la pesca di mare, l'allevamento di pesce marino nelle acque salmastre della laguna e la coltura dei molluschi hanno un ruolo fondamentale tra le varie attività economiche. Marjorie Crivelli

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Settore secondario: L'industria è presente soprattutto nelle province occidentali e sulle coste adriatiche; in prevalenza ci sono numerose piccole fabbriche, all'avanguardia nel settore calzaturiero, degli elettrodomestici, della meccanica, nel campo tessile, della lavorazione della pelle dell'ottica, dell'ottica e dell'oreficeria. A Marghera, nella terraferma veneziana, è ancora attivo il polo chimico industriale di Porto Marghera. Treviso e provincia sono anche la prima area d'Italia per l'abbigliamento giovanile, con il gruppo Benetton. Se poi si analizzano le singole province troveremo nella provincia di Venezia (particolarmente specializzata in produzione di energia): centrali termoelettriche, raffinerie di petrolio, industrie chimiche, produzione di fibre artificiali e cantieri navali; nelle province di Rovigo e Verona le industrie alimentari; nel vicentino le industrie tessili delle pelli, del cuoio e dell'oreficeria; per la provincia di Padova prevale il settore metalmeccanico; nel bellunese l'industria delle costruzioni e le occhiaierie; nel trevigiano infine è presente l'industria dell'elettrodomestico oltre a quella del mobilio rilevante anche nel veronese. Marjorie Crivelli

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Settore terziario: Importanti sono anche le attività bancarie, il commercio e il turismo, nelle località balneari di Jesolo, Caorle, Bibione, Eraclea Mare, Sottomarina, Rosolina, nelle località montane di Cortina d'Ampezzo, Arabba, Sappada, Alleghe, Pieve di Cadore, Asiago, nelle città d'arte e sul lago di Garda.

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Osserva il grafico e descrivilo usando le informazioni che ti fornisce Marjorie Crivelli

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Ricordi quali sono i principali settori industriali? * Industria aeronautica * Industria alimentare * Industria automobilistica * Industria chimica * Industria farmaceutica * Industria metalmeccanica * Industria mineraria * Industria petrolchimica * Industria tessile * Industria siderurgica Marjorie Crivelli

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INDUSTRIE

PRODOTTI

ALIMENTARE

Pasta, dolci,formaggi, zucchero, conserve,surgelati, salumi,vini, pane...

TESSILE

Lana, lino, cotone, fibre sintetiche, tessuti per abiti, per la casa ...

ELETTRONICA

Telefoni, calcolatrici, computer, fax, televisori, radio, agende elettroniche...

MECCANICA E AUTOMOBILISTICA

Automobili, autocarri, motocicli, treni, biciclette,trattori, macchine utensili...

ELETTROMECCANICA

Motori elettrici, lavatrici, aspirapolvere, pompe, phon...

PETROLIFERA, CHIMICA, E FARMACEUTICA

Medicinali, coloranti, combustibili, detersivi, concimi, plastica...

SIDERURGICA

Ghisa, acciaio, tubi, rotaie, lamiere, tondino per edilizia, fili di ferro... Marjorie Crivelli

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Completa la mappa con le principali attivitĂ economiche del Veneto nei vari settori

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Turismo Il Veneto è la regione più visitata d'Italia. La regione offre città d'arte, citta murate, ville, teatri e grandi opere d'arte. Ad attirare i turisti sono le sue montagne d' inverno e le sue coste come pure i parchi di divertimento durante la bella stagione. Infine offre la possibilità di visitare i suoi splendidi parchi naturali.

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CittĂ d'arte Treviso

Verona

Venezia

Belluno Vicenza

Padova Marjorie Crivelli

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CittĂ Murate Este

Este

Cittadella

Cittadella

Noale

Montagnana Marjorie Crivelli

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Le Ville Venete

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Villa Maser

Villa Emo

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Teatro Olimpico, Vicenza

Teatri

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Arena, Verona

La Fenice, Venezia Marjorie Crivelli

Teatro Verdi, Padova 90


Famose opere d'arte

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Cortina Marjorie Crivelli

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Passo Pordoi Marjorie Crivelli

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Eraclea Marjorie Crivelli

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Jesolo Marjorie Crivelli

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Feste popolari Ogni cittĂ ha la festa del santo patrono ma alcune feste sono particolarmente famose e attirano migliaia di turisti ogni anno, specialmente a Venezia.

La regata storica

Il Carnevale

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La festa del Redentore

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Il Brusa la Vecia

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Proverbi A lavàr ła testa a el musso (a el moltón) se perde acua e anca saón. A lavar la testa all'asino (al montone) si perde acqua e anche sapone. A magnàr massa puina, tanto no se camina. Mangiando troppa ricotta non si cammina. Bàtar łe noxe, spałàr la neve e copàr ła jente iè tri łaori che no i serve a gnente. Battere le noci (per farle cadere al suolo), spalare la neve e uccidere la gente sono lavori che non servono a nulla. Bona gente e tenporałi, da i monti no łi vien mai. Buona gente e temporali, dalle montagne non arrivano. Se ti vol patìr le pene del'inferno, Trento d'està e Feltre d'inverno. Se vuoi patire le pene dell'inferno, (vai a) Trento d'estate e a Feltre d'inverno. Candelora, de l'inverno semo fora, ma se piove e tira vento de l'inverno semo drento. Candelora, dell'inverno siamo fuori, ma se piove e tira vento, dell'inverno siamo dentro. Soto ła neve pane, soto ła piova fame. Sotto la neve pane, sotto la pioggia fame. Chi te łeca davanti te sgranfa de drio. Chi ti lecca davanti ti graffia dietro.

Filastrocche

Venesiani gran signori, padovani gran dotori, vicentini magna gati, veronesi tuti mati, trevisani pan e trippa, rovigoti baco e pipa. Marjorie Crivelli

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