f ilodiretto
Anno XIV
n. 9-10/2004 8 luglio 2004
azione
cattolica
Comunicazioni della Presidenza diocesana di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi
Piazza Giovene, 4 70056 Molfetta (BA) - Tel (fax) 080 3351919 - email: acmolfetta@libero.it - www.acmolfetta.it Anno XIII - Sped. Abb. Post. L. 662/96 art. 2 C. 20/c - Filiale di Bari - Reg. n. 1430 del 5-8-1999 Tribunale di Bari
L’atteso pellegrinaggio nazionale dell’Azione Cattolica
Loreto2004
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Sommario
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L’AC si dà appuntamento a Loreto per un nuovo mandato missionario...
Impegni estivi per l’AC I lavori del Consiglio diocesano e la bozza di atto normativo diocesano Informazioni e iscrizioni per Loreto Itinerario assembleare Testi per campi scuola giovanissimi e giovani Messaggio del Papa all’AC Nota pastorale dei Vescovi sul volto missionario della parrocchia
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... e Tu ci sarai?
All’interno trovi gli aggiornamenti informativi: è ancora tempo di iscrizioni!
Viaggio tra le associazioni parrocchiali di Terlizzi: Immacolata, S.Maria Stella, S.Gioacchino e S.Maria di Sovereto Il nuovo Progetto Formativo dell’AC Il portale dell’AC Notizie ed appuntamenti
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Associazione
Impegni e appuntamenti dell’AC diocesana
Sarà un’estate calda per l’Azione Cattolica
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n questa comunicazione vorrei condividere con tutta la Diocesi il senso di questi appuntamenti, che non riguardano soltanto l’associazione in se stessa, dal momento che una dimensione costitutiva del carisma dell’Azione Cattolica è proprio la sua “dedicazione” al Vescovo e alla Chiesa locale in cui vive. Proprio questa peculiarità del carisma associativo sta alla base dell’Atto normativo diocesano, il documento che disciplina la vita, l’ordinamento e le funzioni dell’associazione diocesana, in armonia con le norme dello Statuto e del Regolamento nazionale. Esso traduce la scelta della diocesanità, cioè del radicamento locale dell’associazione, già espressa dallo Statuto del ’69, in risposta alla visione di Chiesa del Concilio, e rafforzata dallo Statuto aggiornato del 2003. L’Azione Cattolica Italiana realizza, infatti, con la Diocesi in cui è presente, una relazione organica che si esprime nella dedicazione dei singoli associati e dell’Associazione alla propria Chiesa particolare per offrire, con la propria soggettività associativa, un contributo originale e significativo alla crescita della comunità Sarà senza dubbio diocesana. La bozza, redatta dalla Presidenza diocesana dopo il lavoro di discernimento compiuto a un’estate “calda” vista livello parrocchiale e diocesano, è stata riconsegnata ai responsabili parrocchiali e diocesani, al la serie di Vescovo, agli Assistenti, e il Consiglio diocesano del 3 luglio ha approvato la bozza definitiva che appuntamenti l’assemblea diocesana straordinaria, convocata il 19 settembre, dovrà approvare e sottoporre al previsti da qui a parere del consiglio nazionale. settembre. Sarà I campi parrocchiali che le diverse associazioni stanno proponendo, anche gemellate tra loro, un’estate che dovrebbero essere impostati sui contenuti proposti dall’itinerario verso Loreto, grazie ai sussidi ricorderemo perché in nazionali per giovanissimi e giovani, e a quello diocesano per l’ACR che prolunga i temi affrontati essa si durante l’anno. Non ci sarà un campo diocesano, proprio per privilegiare l’esperienza di Loreto. concentreranno Ai responsabili associativi è affidato un compito particolare, quello di avviarsi alla lettura e ad una alcuni decisivi eventi, prima analisi di due testi: “La fatica di crescere e i percorsi educativi di adolescenti e giovani”, segni tangibili di una il volume che raccoglie i risultati dell’indagine socioreligiosa promossa dalla Diocesi tra gli adolescenti nuova primavera e i giovani; e “Perché sia formato Cristo in voi”, testo base del nuovo Progetto formativo dell’AC. associativa che è già Sono due testi che per l’Azione Cattolica possono dirsi complementari: il primo offre molteplici in atto e che avrà il stimoli analitici e progettuali che saranno alla base del cammino di riflessione che la nostra Diocesi suo avvio ufficiale a farà nel prossimo anno pastorale, per giungere a definire le linee comuni di un progetto di pastorale Loreto, durante il giovanile; il secondo offre altrettanti spunti che si collocano sul versante progettuale di un’associazione pellegrinaggio che rinnova il suo impianto formativo, in risposta alle istanze della realtà sociale, culturale e religiosa nazionale dell’1-5 di questo tempo. Il nuovo progetto non è un’aggiornamento del precedente, ma è proprio nuovo per settembre. esprimere la nuova missionarietà formativa dell’AC, attenta non soltanto a quanti sono in parrocchia, ma anche a quanti sono alla ricerca o alla riscoperta della fede. Ma il momento centrale dell’estate targata AC, sotto i riflettori dei media nazionali, sarà certamente il pellegrinaggio-festa di Loreto dove il Papa stesso ci attende: «E a Loreto vi attendo: sono sicuro che sarete in tanti, anzi, spiritualmente, tutti!». Sarà l’appuntamento nazionale di tutta l’Azione Cattolica per affidare a Dio, attraverso le mani di Maria, l’AC del terzo millennio, i suoi continui passi di rinnovamento, un nuovo mandato missionario perché ritrovi la sua passione apostolica e la sviluppi nella vita associativa ordinaria e nel legame con la parrocchia. In particolare, attraverso il mandato missionario con cui il pellegrinaggio si concluderà, si vuole avviare una stagione in cui rendere evidente che è possibile un impegno missionario; mostrare che la parrocchia può essere oggi missionaria. La beatificazione del servo di Dio Alberto Marvelli e di altri laici esemplari appartenenti all’Azione Cattolica, significa ribadire che l’Azione Cattolica vuole continuare ad essere scuola di santità laicale. A questo momento, che vede iscritti già 150.000 partecipanti, invitiamo calorosamente tutti i Sacerdoti, almeno alla celebrazione del 5 settembre. L’assemblea diocesana straordinaria del 19 settembre, approverà l’Atto normativo diocesano e darà il via al nuovo anno associativo, ultimo del triennio, che sarà l’anno assembleare. Infatti tra ottobre e gennaio sono previste le assemblee parrocchiali e a fine febbraio l’assemblea diocesana, con il conseguente rinnovo degli incarichi e delle responsabilità associative. Un’estate calda e carica di entusiasmo e passione per continuare a raccontare quanto il Signore continua ad operare in noi.
Gino Sparapano presidente diocesano
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Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004
Sabato 3 luglio il Consiglio diocesano allargato ai Presidenti Associazione
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La bozza dell’Atto Normativo diocesano approvata dal Consiglio
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n un rovente sabato pomeriggio estivo, quando normalmente ci si concede un po’ di riposo dopo le fatiche della settimana, e quando il richiamo della spiaggia e della campagna è così forte da ammaliare attirando a sé, come sotto l’effetto di un incantesimo i comuni mortali, in AC capita che, impavidi personaggi a cui nemmeno i 40 gradi all’ombra del centro diocesano, riescono a farli desistere, si incontrino, per approvare la bozza dell’atto normativo diocesano. Si tratta dei consiglieri diocesani e di una buona rappresentanza dei presidenti parrocchiali, che immediatamente vista l’audacia della scelta, vengono posti dal presidente diocesano, Gino Sparapano, sotto la guida di due protettori di cui si fa memoria: S.Tommaso e Pier Giorgio Frassati. L’incontro inizia con una “breve” (ehm! ehm!) verifica di quest’anno associativo tenuta dal presidente diocesano, il quale pone subito l’accento su quelle che sono state le attenzioni dell’AC: la riscoperta della domenica, quale giorno del Signore, la riscoperta della fede nell’esercizio a raccontare ciò che il Signore ha fatto per noi. Infatti il cammino in AC non è fatto solo di incontri formativi ma anche di pluralità di esperienze che ruotano attorno ad un cammino personale e di gruppo, che quest’anno si è avvalso oltre che di proposte diversificate per ACR, giovani e adulti, anche delle settimane associative, dell’esperienza del movimento studenti che ha ripreso quota nella nostra realtà, del cammino pensato per le coppie, dei “laboratori della partecipazione” che hanno rappresentato una novità metodologica e di contenuto, sviluppatasi in due laboratori e un convegno. Ancora le attività del Progetto Formazione Responsabili (PRF), che devono vedere sempre più la corresponsabilità di tutti affinché vengano seguiti con serietà, e gli esercizi spirituali proposti a livello nazionale, che hanno coinvolto soprattutto i giovani della nostra diocesi. E poi grandi eventi che hanno coinvolto l’intera associazione: la Peregrinatio Mariae e l’IncontrACI, la festa unitaria diocesana del 16 maggio. In tutto ciò ruolo fondamentale è stato quello di “Filodiretto” come mezzo informativo e formativo a disposizione di tutti gli aderenti e l’utilizzo di internet con il sito diocesano. La voglia di cambiamento dell’AC si è concretizzata poi con il rinnovo dei suoi documenti base: lo Statuto e il Progetto Anno XIV - luglio 2004
Formativo, a livello nazionale, e l’Atto Normativo (AND) a livello diocesano. Sempre secondo le parole del presidente, «l’Atto normativo ha il compito di cucire a misura della nostra diocesi l’abito dell’AC» e ben risponde anche alle sollecitazioni che giungono all’AC dalla Chiesa italiana . Infatti nel giorno di Pentecoste i Vescovi hanno firmato un documento dal titolo Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia, in cui si fa esplicito riferimento all’AC, alla sua scelta di essere fedele alle radici storiche, di andare verso le parrocchie e incontro al territorio (vedi articolo a pag.8-9). Rispettando lo stile di democraticità proprio dell’associazione, i presenti si sono confrontati sulla forma e soprattutto sui contenuti dell’intera bozza, articolo dopo articolo, tra una goccia di sudore e l’altra, senza nemmeno un break! Tutti comunque hanno partecipato attivamente alle discussioni che man mano venivano sollevate e ciascuno ha dato il proprio contributo affinché l’AND fosse il più confacente possibile alla nostra intera realtà diocesana. A questo incontro c’è stato anche il gradito intervento del nostro caro Vescovo, don Gino Martella, il quale ha ribadito come l’AC cambia per adeguarsi al momento storico per “comunicare il vangelo in un mondo che cambia”. Ci ha assicurato che come tutti i Vescovi, anche lui segue con attenzione questo particolare momento di rinnovamento dell’AC, e pone in noi la massima fiducia, riservandosi di leggere attentamente l’AND. Il vescovo ha annucniato che nel prossimo anno si dovrà ancora lavorare sul tema della parrocchia, sulla mistagogia eucaristica ovvero sull’approfondimento del tema della celebrazione eucaristica, affinché non diventi una delle tante devozioni speciali ma si comprenda che essa è il centro, il fulcro della vita cristiana. Proprio per questo il Papa ha indetto il prossimo anno, un Anno speciale Eucaristico promuovendo grandi eventi, quali il convegno in Messico e il congresso eucaristico Nazionale a Bari. La bozza dell’Atto Normativo diocesano è stata approvata all’unanimità e sarà inviata a Roma per sottoporla al parere di conformità allo Statuto e Regolamento nazionali, dopo che l’assemblea straordinaria del 19 settembre la approverà definitiva. Da quel momento in poi regolamenterà la vita associativa dell’AC nella nostra diocesi. Solo così potremmo dar vita ai frutti di una stagione nuova.
Marianna Annese responsabile ACR
18 consiglieri su 27 2 assistenti diocesani 17 presidenti su 32. Questi i partecipanti al Consiglio diocesano allargato al comitato presidenti parrocchiali per l’approvazione della bozza di atto normativo diocesano. L’ordine del giorno prevedeva: una introduzione del presidente per una verifica associativa annuale e la presentazione dell’Atto normativo; l’approvazione del regolamento dell’assemblea straordinaria del 19 settembre; la presentazione dell’itinerario assembleare.
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Loreto2004
É ancora possibile partecipare a Loreto!
Verso il pellegrinaggio a Loreto Aggiornamenti informativi Vito Scarimbolo referente diocesano
Occhio alle informazioni e ai siti:
www.Loreto2004.it www.azionecattolica.it
www.acmolfetta.it
Diamo di seguito alcuni aggiornamenti riguardo le possibilità che ci sono per partecipare a Loreto. chiediamo ancora una volta di seguire il sito www.loreto2004.it per essere sempre aggiornati, anche durante questo periodo estivo. POSTI ANCORA DISPONIBILI CON L’ORGANIZZAZIONE DIOCESANA Allo stato attuale (quello della data di chiusura del gironale) i posti disponibili per ciascun pacchetto sono: Pacchetto A con sistemazione semplice: 1-5 settembre costo:82 euro iscritti: n.76
disponibili: n.24
Pacchetto B con sistemazione semplice: 3-5 settembre costo:74 euro iscritti: n.24
disponibili: n. 30
Pacchetto C con sistemazione semplice (Giovani): 4-5 settembre costo:67 euro iscritti: n.167 disponibili: n. 20 Pacchetto D senza quota pranzo: 5 settembre costo:22 euro
iscritti: n.112 disponibili: n.34
Saranno accolte le iscrizioni fino a completamento dei pulman e comunque non oltre il 20 luglio, data prevista per il saldo delle quote. Il referente diocesano curerà comunque altre iscrizioni solo se autonome per quanto riguardo il viaggio.
A Loreto tre nuovi “Beati dell’AC” Sono stati approvati il 22 giugno dal Santo Padre i decreti relativi alle virtù eroiche e ai miracoli attribuiti a Pina Suriano e Pietro Tarrés; saranno dunque beatificati insieme a Marvelli da Giovanni Paolo II a Loreto il 5 settembre. “L’Azione Cattolica Italiana ringrazia il Santo Padre per questo dono all’associazione” ha dichiarato Paola Bignardi, Presidente nazionale dell’ACI.
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DISTRIBUZIONE MATERIALE DEL PELLEGRINO: GIORNO 26 AGOSTO Giungeranno dal centro nazionale le sacche con il materiale comune per il pellegrinaggio; queste sacche saranno distribuite a livello cittadino nei giorni precedenti alla partenza, secondo le modalità che saranno comunicate. In tale circostanza saranno comunicate le ultime note tecniche quindi è bene che tutti i partecipanti siano avvisati e si faccianno presenti. ISCRIZIONI SUCCESSIVE DALLE PARROCCHIE I presidenti parrocchiali riceveranno, in questi giorni, un plico con note informative circa la possibilità di effettuare iscrizioni autonomamente. Questa opportunità è data a quanti non sono riusciti a farlo nelle scadenze previste tramite i referenti diocesani; ovviamente anche l’organizzazione del viaggio e della sistemazione va concordata autonomamente con il centro nazionale. Nei plichi ci saranno anche dei moduli per la partecipazione degli assistenti e per la partecipazione dei presidenti al convegno del 3 settembre ove sarà consegnato personalmente il nuovo progetto formativo. VOLONTARI A LORETO É ancora possibile aderire alla proposta del volontariato a Loreto, che prevede un campo nazionale dal 28 al 31 agosto e il servizio dal 1 al 6 settembre. I volontari pagano solo le spese di viaggio che vedremo di organizzare insieme. Chi lo volesse può farlo inviando il modulo apposito (sul sito) al referente diocesano entro il 12 agosto.
Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004
É ancora possibile partecipare a Loreto! Loreto2004
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Verso il pellegrinaggio a Loreto iscrizioni e... provocazioni PARROCCHIE
Pacchetto A B C D
MOLFETTA Cattedrale C. Imm. Di Maria Im macolata Mad. Della Pace S. Achille S. Bernardino S. Dom enico S. Famiglia S. Gennaro S. Pio X S. Teresa Sacro Cuore TOTALE
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Extra Volontari pacchetti
1
1
15 19 18
0
15 20 19 14 14 0 0 6 29 0 10 4 131
0
2 2 8
0 0 2 4 0 28 17 6 57
5
3
23 20 23 34
5
3
100
12 53
5
70
3 27 15
3
30 18
14 14
6 11 18 2 16
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Qualche provocazione...
Totale
8 4 95 18
RUVO Concattedrale Im macolata Redentore S. Dom enico S. Famiglia S. Giacom o S. Lucia S. Michele TOTALE
2 4 6
6
20
2
20
15 4 8 15
GIOVINAZZO Concattedrale Im macolata S. Agostino S. Dom enico S. Giuseppe
12 9 19 10
2
11 11 3 14
TOTALE
50
2
39
1 1
TERLIZZI Concattedrale Crocifisso Im macolata S. Gioacchino S.Maria Stella S.Maria Sovereto Ss. Medici TOTALE TOT. COMPLESSIVO
4 4 76
9 0
5
39 85
0
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24 182 119
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Partecipanti per settore: ACR 14 Giovanissimi Giovani 129 Volontari 19 Adulti Anno XIV - luglio 2004
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Il quadro degli iscritti a Loreto (provvisorio) ci mostra come sia abbastanza significativa la partecipazione della nostra diocesi a questo evento importante, che assume una rilevanza ecclesiale e civile di cui anche i giornali stanno parlando e lo faranno sempre più. Ma sarebbe bello che la rappresentanza fosse ancor più significativa con la presenza di tutte le associazioni parrocchiali. C’è anche una considerazione che riguarda la partecipazione dei bambini e dei ragazzi dell’ACR. Perchè non ci sono le loro iscrizioni? Forse i bambini e i ragazzi sono un “peso”? O non sono anche loro aderenti e parte viva dell’associazione? Da quello che mi risulta è mancata proprio l’informazione ai ragazzi e questa è, a mio avviso, una grave mancanza di responsabilità verso i più piccoli da parte degli educatori e dei consigli parrocchiali di AC. Le questioni organizzative della sistemazione, pur vere e comprensibili soprattutto per i più piccoli, possono essere superate proprio grazie alla responsabilità degli educatori/ accompagnatori. E poi anche i genitori possono partecipare. Anche i giovanissimi e i giovani potrebbero essere di più, certo bisognava avere il coraggio di rinunciare ai campi parrocchiali, ma questo è chiedere troppo! Perchè non vincere qualche pigrizia e decidersi a condividere questa esperienza? Perchè aver timore a guardare fuori dal proprio guscio e scegliere di allargare gli orizzonti? Perchè non pensare di esserci almeno nell’ultimo giorno? Al di là di queste mie provocazioni, forse dettate dal “caldo”, sono certo che alla fine saremo in tanti. E sarà bello! Gino Sparapano
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Associazione
Verso la conclusione il triennio associativo in corso
Itinerario assembleare 2004-2005 Verso la XII assemblea nazionale Presidenza diocesana
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Associazione
L’anno prossimo sarà l’anno assembleare, l’anno che conclude il triennio in cui l’associazione, ai suoi vari livelli, sarà chiamata a programmarne uno nuovo e ad affidare a nuove persone i compiti di responsabilità associativa, secondo le regole democratiche proprie. La presidenza nazionale ha fissato le tappe di questo cammino, prima di indicarne anche i contenuti. Ne diamo comunicazione in modo da avere chiari i tempi di questo percorso importante da pensare e organizzare in tempo. da fine ottobre 2004 agli inizi di gennaio ‘05
Assemblee parrocchiali queste non potranno essere programmate prima del 20 ottobre, data utile per ricevere dal consiglio nazionale (convocato il 10 ottobre) il parere di conformità dell’atto normativo diocesano, sulla base del quale procedere alle elezioni in parrocchia. É più che opportuno, del resto, svolgere le elezioni con gli aderenti dell’anno associativo 2004-2005.
entro gennaio ‘05
Preassemblee cittadine e congresso Movimenti
24-26 febbraio ‘05
Assemblea diocesana ordinaria
marzo 2005
Consiglio regionale elettivo
22-25 aprile 2005
XII Assemblea nazionale
Avvicendamenti nel consiglio diocesano Piacenza, 2 giugno 2004
Riportiamo la lettera di dimissione di PORZIA DE GENNARO (S.Cuore) da consigliere diocesana. A lei la nostra gratitudine per il servizio generoso all’associazione in parrocchia, in diocesi come vicepresidente SG e membro di equipe; gli auguri più belli per il suo futuro, anche se un po’ lontana da noi. il consiglio diocesano ha nominato al suo posto GRAZIA TEDONE (S.Domenico, Ruvo) prima tra i non eletti nell’ultima assemblea diocesana. Anche a lei gli auguri per proficuo lavoro associativo in questo ultimo periodo.
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Caro Gino, cari amici del Consiglio diocesano e soprattutto voi amici dell’èquipe giovani, vi scrivo per comunicarvi le mie dimissioni da consigliere diocesana. Questa lettera serve a formalizzare una separazione dall’AC diocesana avvenuta sette mesi fa’, quando per cogliere un’importante occasione lavorativa, mi sono trasferita qui a Piacenza. Forse avrei dovuto scrivere questa lettera già da tempo, per permettere a qualche altro giovane di prendere parte al consiglio diocesano e di prestare servizio per la nostra associazione al mio posto e di questo vi chiedo scusa, ma comprendetemi se mi rincuorava l’idea di sentirmi parte dei vostri progetti, incontri, sorrisi, serate... Ho provato ad inserirmi in un gruppo giovani di AC in questa città, ma senza successo, comunque sono riuscita a conoscere la presidente di questa diocesi, che ho intervistato per il giornale che realizziamo nel centro diurno per psicotici presso cui lavoro. É inutile dirvi che mi mancate tutti, ma ho deciso di costruire il mio futuro qui, dove mi vengono offerte opportunità lavorative più consone ai miei studi e alle mie aspirazioni e dove, soprattutto, ho incontrato l’amore di Nuccio. Spero che il tempo e la distanza, non logorino i nostri rapporti, ma che possiamo continuare a ricordarci vicendevolmente nella preghiera. Vi abbraccio tutti, vostra Amica Porzia.
Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004
Le proposte nazionali di campi estivi, in prospettiva Loreto Associazione
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Sussidi per i campi scuola estivi per giovanissimi e giovani GIOVANI D.O.C. DENTRO OGNI COSA…. Un fascicolo per gli animatori Un fascicolo per i partecipanti
PENSA POSITIVO Un fascicolo per gli animatori Un fascicolo per i partecipanti
Questa “Tutte le idee vengono dagli altri, io sembra che faccia tutto e faccio niente; figuro un attivo degno di essere additato ad esempio, e giro a vuoto, brancolando qua e là, come un mulino a vento senza concludere. […] Bisogna abituarsi ad esaminare ogni idea, e studiare e meditare e ripensare. Il Signore mi ha dato una intelligenza, una volontà, una ragione: ebbene queste devo adoperarle, tenerle in esercizio, farle funzionare.” Così scriveva Alberto Martelli sul suo diario, dopo alcuni anni in cui aveva smesso di appuntare le proprie riflessioni. Anni in cui si era impegnato molto nella professione e nel servizio ai fratelli. Ritrovando il diario, Alberto si sofferma a fare il punto della situazione a fare un esame di coscienza critico, serrato, poco indulgente con sé stesso che mostra, in questo modo, la radicalità con cui egli vive la propria sequela dietro il Signore. Le nostre giornate sono spesso così, piene di tanti impegni: l’università, il lavoro, la parrocchia, il gruppo giovani, il servizio ai ragazzi, gli amici, la famiglia. Tanti impegni che ci danno la sensazione di essere dispersi, spezzettati e di non riuscire a starci dentro. Ecco dunque due volumetti con la medesima copertina ma con diverse finalità: uno, rivolto agli animatori, contiene la tracce per le attività del campo-scuola, l’altro è il testo personale per chi intende parteciparvi. Un’unica proposta che intende offrire una profonda esperienza di Azione Cattolica, attraverso la figura del beato Alberto Marvelli; facendo ritrovare ai giovani il gusto di stare dentro ogni cosa, di essere giovani d.o.c. appassionati, coinvolti, e soprattutto protagonisti della propria vita a servizio dei fratelli. A guidarci saranno le parole che raccontano il volto dell’AC rinnovata: santità, laicità, spiritualità, unitarietà, missionarietà, fraternità. Parole che abbiamo sentito pronunciare tante volte, che abbiamo anche sperimentato, a cui oggi vogliamo insieme dare un significato inedito: quello che solo la bellezza del campo che stiamo per vivere, e la creatività dei partecipanti sapranno dare, per sognare insieme e progettare un AC viva e fedele al nostro tempo.
Questa traccia per il campo-scuola vuole aiutarvi a sviluppare un percorso in cui aiutare i giovanissimi a dire un sì pieno a Cristo e alla missione che ci affida. Per questo ci è sembrato importante pensare ad una proposta fortemente connotata dall’annuncio di fede e dalla tematica vocazionale. Pensare tutto questo a misura di giovanissimi significa innanzitutto essere estremamente concreti e legare l’annuncio alla loro vita, alle relazioni che vivono, agli impegni che hanno, e in secondo luogo non dare mai per scontata un’adesione a Cristo, ma fare in modo che, proprio attraverso il campo, il giovanissimo possa incontrarlo come fosse la prima volta, con la passione, la gioia, l’entusiasmo dell’innamoramento che fa fare cose folli per l’amato. Pensando al messaggio del Santuario di Loreto l’entusiasmo di questo incontro che rende piena la vita è confluito dentro la pienezza del sì pronunciato da Maria. Dire sì è accettare una proposta, è prendere posizione, è stabilire un’alleanza, è gioire e costruire il futuro. Nella prima metà del campo invitiamo i giovanissimi a dire sì alla loro vita e alle relazioni che vivono, cioè a guardarle con occhi nuovi e a lasciarle illuminare dall’incontro con Cristo. La giornata centrale, attraverso la liturgia penitenziale e il rinnovo del proprio battesimo, vuole indicare proprio la vita nuova, libera e piena che nasce dall’incontro con Lui. La seconda metà del campo invita a dire sì e ci proietta al futuro, alla vita nuova dove fare cose grandi con Gesù, pronti al dono di sé e a vivere nella Chiesa. Tutto il cammino è poi segnato dalla figura del beato Alberto Marvelli, giovane laico di Rimini, che, in modo discreto, ogni giorno avvicina i giovanissimi attraverso una sua preghiera, una pagina di diario, un’attività…
Anno XIV - luglio 2004
Centro nazionale
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Magistero La ferialità di Nazaret, tempo di conversione e testimonianza
Messaggio del Papa all’AC durante il convegno delle Presidenze Sua Santità Giovanni Paolo II
Ancora una volta il S.Padre rivolge il suo pensiero e la sua parola affettuosa all’Azione Cattolica, lasciandosi guidare dall’icona di Giuseppe, artigiano di Nazaret, per trattare di una delle dimensioni più naturali della vita, il lavoro.
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“Carissimi partecipanti al Convegno Nazionale delle Presidenze Diocesane dell’Azione Cattolica Italiana! La ricorrenza del 1 maggio, festa di san Giuseppe Lavoratore, vi ha suggerito di riunirvi in una grande veglia di preghiera, insieme ai Lavoratori di Azione Cattolica di Roma, nella Basilica Vaticana, per mettervi sotto la luce del santo Vangelo, riflettere e pregare. Mentre saluto cordialmente la Presidente Nazionale, Dottoressa Paola Bignardi, e l’Assistente generale, Mons. Francesco Lambiasi, mi è caro valorizzare questa provvidenziale occasione come una sosta contemplativa, in preparazione al grande pellegrinaggio nazionale di Loreto del prossimo 5 settembre, a cui con l’aiuto del Signore intendo partecipare. Quando ci volgiamo alla santa Casa di Loreto, pensiamo alla Famiglia di Nazaret, a Gesù, alla madre Maria e a san Giuseppe, custode del Redentore: ed è con gli occhi di Giuseppe e con il cuore di Maria che vi invito a contemplare il Signore Gesù, che per tanti anni della sua vita terrena “ha lavorato con mani d’uomo, ha pensato con mente d’uomo, ha agito con volontà d’uomo e ha amato con cuore l’uomo” (Gaudium et spes, n. 22). Questo mistero di Nazaret non finisce di sorprenderci! Perché il Figlio di Dio, venuto sulla terra, ha voluto trascorrere un tempo così prolungato assoggettandosi alla dura fatica del lavoro? Che cosa ha rappresentato per lui questa esperienza? Che cosa rappresenta per noi? Il primo tratto di quello che possiamo chiamare “vangelo del lavoro” è questo: Gesù ha lavorato da artigiano, come san Giuseppe, al punto da essere identificato come “il carpentiere” e il “figlio del carpentiere” (Mc 6,2; Mt 13,55). Questo tratto si inserisce nel quadro di quella crescita in umanità che ha caratterizzato in modo prevalente, per il Figlio di Dio, il “tempo di Nazaret”. Gesù è stato uomo del lavoro e il lavoro gli ha permesso di sviluppare la sua umanità, imparando a progettare con creatività, ad operare con coraggio e tenacia, a contribuire al sostentamento della famiglia, ad aprirsi alla più
ampia cerchia sociale attraverso una solidarietà consapevole e concreta. Anche il lavoro a Nazaret ha costituito per Gesù un modo di dedicarsi alle “cose del Padre” (cfr Lc 2,49): durante la vita nascosta, rimanendo in costante unione con il Padre, Egli ha sempre servito la causa del Regno. Così Gesù ha testimoniato che lavorare si deve per prolungare l’opera del Creatore, collaborando con Lui alla piena attuazione del disegno iniziale. Secondo il piano provvidenziale di Dio, lavorando l’uomo realizza la propria e l’altrui umanità: il lavoro infatti “forma l’uomo e, in un certo senso, lo crea” (Lettera ai giovani, 31 marzo 1985, n. 12). Ma il lavoro – ci insegna Cristo – è un valore che è stato profanato dal peccato e inquinato dall’egoismo e perciò, come ogni realtà umana, ha bisogno di essere redento. Lo si deve riscattare dalla logica del profitto, dalla mancanza di solidarietà, dalla smania di guadagnare sempre di più, dalla voglia di accumulare e consumare. Quando il lavoro viene asservito a “mammona” e alla “disumana ricchezza”, allora diventa a sua volta idolo seducente e spietato, dal quale ci si può liberare solo se si ritorna alla parola austera del divin Maestro: “Che giova all’uomo guadagnare il mondo intero, se poi si perde o rovina se stesso?” (Lc 9,25). Il divin Lavoratore di Nazaret ci ricorda che “la vita vale più del cibo” (Lc 12,23) e che il lavoro è per l’uomo, non l’uomo per il lavoro. Ciò che fa grande una vita non è l’entità del guadagno, né il tipo di professione o il livello di carriera. L’uomo vale infinitamente più dei beni che produce o che possiede. Non si deve mai vivere per lavorare; si deve piuttosto lavorare per vivere e per far vivere. Occorre dunque vigilare: il cuore che si affanna oltre modo per il proprio cibo o vestito e non si preoccupa del cibo e del vestito dei fratelli più poveri, diventa inesorabilmente un cuore accecato dalle ricchezze, incapace di solidarietà e di amore disinteressato, caparbiamente chiuso a Dio e ostinatamente duro verso i fratelli. Dalla contemplazione di Cristo lavoratore e Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004
La ferialità di Nazaret, tempo di conversione e testimonianza Magistero dalla riflessione sul messaggio cristiano traggono luce e ispirazione quei principi interpretativi della situazione storica e quelle proposte operative che fanno parte della dottrina sociale della Chiesa, il cui compito fondamentale è di educare le coscienze, indicando a tutti la giusta direzione di un cammino di riforma sempre aperto. Spetta poi ai cristiani, singoli o associati, particolarmente ai fedeli laici, inserirsi nel tessuto della società civile, per “inscrivere la legge divina nella vita della città terrena” (Gaudium et spes, n. 43). Di questo impegno nella formazione spirituale e culturale per l’edificazione della città dell’uomo, la vostra Associazione continua a dare fedele e tenace testimonianza. Mi limito a raccomandarvi due campi, in cui si fa sempre più urgente un’attenta e assidua opera educativa. Un primo campo di impegno sento di dovervi proporre: riguarda il lavoro dei nostri giovani. Fate in modo che ogni giovane possa scoprire il vero senso della vita e sia messo in grado di discernere quel talento che è proprio di ciascuno e di ciascuna di loro. In pari tempo, occorre sempre favorire la creazione di occasioni adeguate di lavoro per tutti i giovani, in modo che possano formarsi una famiglia in dignitose condizioni di vita e, prima fra tutte, in una casa propria. Un secondo campo del vostro impegno riguarda i lavoratori immigrati. Impegnatevi, carissimi, perché venga proposto un trattamento equo e paritario per tutti i lavoratori; perché sia combattuto ogni sfruttamento e vengano rispettati i contratti di lavoro verso gli immigrati, specialmente in rapporto alla sicurezza sociale, alla protezione e tutela della salute, pur ricordando loro il dovere che hanno di rispettare le leggi esistenti nella Nazione che li accoglie. Al tempo stesso, non trascurate mai l’impegno di un apostolato di prima evangelizzazione missionaria tra la moltitudine di immigrati che non sono cristiani. Che insieme all’accoglienza e alla condivisione, ispirate dal vangelo della carità, non manchi la preoccupazione apostolica, sostenuta dalla carità del Vangelo! In modo pressante raccomando poi di porre ogni cura perché la domenica sia per quanti credono in Cristo il giorno del riposo e della festa, giorno del Signore e della comunità, della famiglia e dei poveri, secondo gli Anno XIV - luglio 2004
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orientamenti che ho esposto nella Lettera apostolica Dies Domini (31 maggio 1998, in Insegnamenti XXXI/1, 1998, pp. 1191-1251). Per quanto è possibile, dedicate la domenica alla contemplazione e alle opere di carità, alla sana distensione, al contatto rigenerante con la natura. Solo una domenica che non venga ridotta a “fine-settimana”, passato all’insegna di un consumismo nervoso e vuoto, può diventare il “primo giorno”, che dà significato e gusto anche ai giorni feriali della fatica. Carissimi Responsabili e Aderenti all’ACI! Siete in cammino verso Loreto: vi auguro che questo pellegrinaggio segni una svolta interiore nel cammino di rinnovamento della vostra Associazione. Vi ripeto ancora una Gratitudine e volta: Duc in altum, Azione Cattolica! Abbi il responsabilità coraggio del futuro; non farti prendere dalla sono gli nostalgia del passato. Non avere paura di atteggiamenti che affidarti al vento dello Spirito e di praticare le rotte sempre nuove del Vangelo. Non avere suscitano in noi le parole del Papa. paura di rinnovarti nello spirito e nello stile, nei metodi e nelle strutture, come pure negli schemi A noi il compito di corrispondere a operativi e fino alle più abituali prassi associative. tanta fiducia con Affido questi auspici alla intercessione di un rinnovato Maria, la sposa del falegname Giuseppe, la impegno Madre di Gesù lavoratore, che ci attende tutti missionario che nella santa Casa di Loreto. Per voi e con voi prego anche la beata Gianna Beretta Molla, che proprio a Loreto ci sarà ri-affidato. tra pochi giorni sarà la prima santa canonizzata dell’ACI, e il venerabile Alberto Marvelli, “l’ingegnere manovale della carità”, che, a Dio piacendo, avrò la gioia di beatificare al termine del nostro pellegrinaggio di Loreto.
E a Loreto vi attendo: sono sicuro che sarete in tanti, anzi, spiritualmente, tutti!
A voi ed a quanti sono parte dell’Azione Cattolica Italiana invio una speciale e affettuosa Benedizione Apostolica. Dal Vaticano, 29 aprile 2004, Festa di santa Caterina da Siena, Patrona d’Italia e d’Europa. Giovanni Paolo II
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Chiesa Pubblicata la nota pastorale CEI sulla parrocchia
Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia Conferenza Episcopale Italiana
La Nota pastorale che presentiamo è frutto di un confronto che ha impegnato i vescovi italiani per più di due anni, in diverse sessioni del Consiglio Episcopale Permanente e, soprattutto, in tre Assemblee Generali dell’episcopato: quella di maggio 2003 a Roma, L’atteso documento dedicata all’ “Iniziazione cristiana”; quella di dei Vescovi italiani, novembre 2003 ad Assisi, su “La parrocchia: dopo due anni di Chiesa che vive tra le case degli uomini”; infine riflessione, delinea quella di maggio 2004, ancora a Roma, la cui il volto missionario riflessione è confluita in questo documento, che della parrocchia, avendo coscienza intende delineare il volto missionario che devono dell’attualità del suo assumere le nostre parrocchie. ruolo tuttaltro che Il tema era stato individuato come prioritario superato. negli orientamenti pastorali di questo decennio Proponiamo in Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia queste due pagine ed è stato accolto con attenzione e l’introduzione alla partecipazione dai vescovi, dal clero, dalle nota che ne presenta i contenuti, comunità locali, dalle varie realtà ecclesiali. Il dibattito sviluppatosi nella Conferenza invitando tutti a Episcopale, come anche tra teologi e tra procurarsela (disponibile sul sito operatori pastorali, ha prodotto numerosi www.chiesacattolica.it) contributi, di notevole livello e aperti a coraggiose prospettive, con diversità di impostazioni e di proposte. Non era possibile dire tutto nei limiti di un documento. Si è dovuto scegliere e lo si è fatto cercando di raccogliere le indicazioni essenziali. Non si è voluto neanche fare una riflessione generale sulla «È necessaria una pastorale missionaria, che annunci parrocchia, ma solo mettere a fuoco nuovamente il Vangelo, ne ciò che è necessario perché essa sostenga la trasmissione di partecipi alla svolta missionaria della generazione in generazione, Chiesa in Italia di fronte alle sfide di vada incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo quest’epoca di forti cambiamenti. testimoniando che anche oggi Nel testo non si trova un’esposizione è possibile, bello, buono e articolata dei fondamenti teologici e giusto vivere l’esistenza umana neanche una compiuta analisi del conformemente al Vangelo e, contesto culturale e pastorale. nel nome del Vangelo, contribuire a rendere nuova Vengono semplicemente offerti l’intera società» alcuni indirizzi pastorali tra loro coordinati, per creare comunione tra le nostre diocesi nell’impegno, da molte già condiviso, del rinnovamento pastorale della parrocchia in senso missionario. La Nota è articolata in due parti. La prima parte, che ha carattere introduttivo, delinea il contesto delle indicazioni
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pastorali proposte in seguito. Esso è costituito anzitutto dalla scelta della Chiesa in Italia di far assumere a tutta la pastorale una connotazione missionaria per la comunicazione del Vangelo (n. 1), rispondendo al cambiamento culturale in atto, di cui sono evidenziati alcuni fenomeni specificamente legati alla parrocchia (n. 2). Questa viene presentata come forma storica privilegiata che dà concretezza alla dimensione territoriale della Chiesa particolare (n. 3). Anche le parrocchie sono quindi coinvolte nel rinnovamento missionario chiesto oggi alla diocesi (n. 4). È un impegno che esige discernimento, valorizzando l’esistente e promuovendo con coraggio alcune scelte innovative (n. 5). La seconda parte della Nota è dedicata a illustrare le valorizzazioni e le scelte ritenute più significative, raccolte per ambiti. Ciascuno dei paragrafi si apre con alcune considerazioni di fondo di carattere pastorale, per poi passare a esporre indicazioni particolarmente significative per la missionarietà delle parrocchie. Si inizia con il primo annuncio del Vangelo, da riscoprire come azione essenziale della Chiesa in una società sempre più scristianizzata (n. 6). Dall’accoglienza dell’annuncio nasce l’itinerario di iniziazione cristiana, qui considerato in rapporto sia ai fanciulli che agli adulti (n. 7). Al vertice del cammino di iniziazione sta l’esperienza eucaristica della parrocchia nel giorno del Signore (n. 8). Si passa quindi a considerare come le parrocchie devono cambiare per farsi carico della situazione degli adulti, con particolare attenzione agli affetti – e quindi soprattutto alla famiglia –, al lavoro e al riposo (n. 9). Dal legame tra parrocchie e territorio scaturiscono indicazioni in ordine all’impegno caritativo, sociale e culturale (n. 10). Viene poi presentata la “pastorale integrata”: nella diocesi, tra le parrocchie – con riferimento anche alle unità pastorali –, con le altre realtà ecclesiali (n. 11). Infine, il testo si occupa dei protagonisti della missione nella parrocchia: i sacerdoti, il parroco anzitutto, i diaconi, i religiosi e le religiose, i laici (n. 12). Il paragrafo finale raccoglie alcuni atteggiamenti di fondo da coltivare per fare della parrocchia una casa che Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004
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Pubblicata la nota pastorale CEI sulla parrocchia Chiesa sia immagine della “dimora di Dio tra gli uomini” (n. 13). Nel testo si è cercato di raccogliere per quanto possibile i suggerimenti emersi dal confronto tra i vescovi, per non perderne la ricchezza e la varietà. Non tutto ovviamente potrà essere fatto ovunque, ma si è ritenuto opportuno di dare a ogni diocesi la possibilità di trovare nella Nota riferimenti per le scelte che caratterizzano il proprio cammino. Alcuni orientamenti possono apparire evidenti, ma è sembrato utile ribadirli per esprimerne la condivisione. Altri, invece, possono apparire innovativi, e in questo caso si è cercato di essere prudenti nella formulazione perché non risultassero prescrittivi. Li sintetizziamo, nella forma di obiettivi, tenendo presente che vanno ripensati e concretizzati, nelle forme e nei tempi, a seconda delle situazioni diocesane: 1. Non si può più dare per scontato che tra noi e attorno a noi, in un crescente pluralismo culturale e religioso, sia conosciuto il Vangelo di Gesù: le parrocchie devono essere dimore che sanno accogliere e ascoltare paure e speranze della gente, domande e attese, anche inespresse, e che sanno offrire una coraggiosa testimonianza e un annuncio credibile della verità che è Cristo. 2. L’iniziazione cristiana, che ha il suo insostituibile grembo nella parrocchia, deve ritrovare unità attorno all’Eucaristia; bisogna rinnovare l’iniziazione dei fanciulli coinvolgendo maggiormente le famiglie; per i giovani e gli adulti vanno proposti nuovi e praticabili itinerari per l’iniziazione o la ripresa della vita cristiana. 3. La domenica, giorno del Signore, della Chiesa e dell’uomo, sta alla sorgente, al cuore e al vertice della vita parrocchiale: il valore che la domenica ha per l’uomo e lo slancio missionario che da essa si genera prendono forma solo in una celebrazione dell’Eucaristia curata secondo verità e bellezza. 4. Una parrocchia missionaria è al servizio della fede delle persone, soprattutto degli adulti, da raggiungere nelle dimensioni degli affetti, del lavoro e del riposo; occorre in particolare riconoscere il ruolo germinale che per la società e per la comunità cristiana hanno le famiglie, sostenendole nella preparazione al matrimonio, nell’attesa dei figli, nella responsabilità educativa, nei momenti di sofferenza. 5. Le parrocchie devono continuare ad assicurare la dimensione popolare della Chiesa, rinnovandone il legame con il territorio nelle sue Anno XIV - luglio 2004
concrete e molteplici dimensioni sociali e culturali: c’è bisogno di parrocchie che siano case aperte a tutti, si prendano cura dei poveri, collaborino con altri soggetti sociali e con le istituzioni, promuovano cultura in questo tempo della comunicazione. 6. Le parrocchie non possono agire da sole: ci vuole una “pastorale «Oggi, però, questa figura di integrata” in cui, nell’unità della parrocchia si trova minacciata da due possibili diocesi, abbandonando ogni pretesa derive: da una parte la spinta di autosufficienza, le parrocchie si a fare della parrocchia una collegano tra loro, con forme diverse comunità “autoreferenziale”, a seconda delle situazioni – dalle in cui ci si accontenta di unità pastorali alle vicarie o zone –, trovarsi bene insieme, coltivando rapporti ravvicinati valorizzando la vita consacrata e i e rassicuranti; dall’altra la nuovi movimenti. percezione della parrocchia 7. Una parrocchia missionaria come “centro di servizi” per ha bisogno di “nuovi” protagonisti: l’amministrazione dei sacramenti, che dà per una comunità che si sente tutta scontata la fede in quanti li responsabile del Vangelo, preti più richiedono. La pronti alla collaborazione nell’unico consapevolezza del rischio presbiterio e più attenti a non ci fa pessimisti» promuovere carismi e ministeri, sostenendo la formazione dei laici, con le loro associazioni, anche per la pastorale d’ambiente, e creando spazi di reale partecipazione. Al termine di un così partecipato cammino, quanto come vescovi abbiamo condiviso ora diventi orientamento per tutte le comunità parrocchiali, un processo di rinnovamento missionario che coinvolga tutti, che veda il convinto convergere di ministri e di fedeli, di tutte le realtà Il rapporto più tradizionale ecclesiali. L’impegno non è facile, della parrocchia con le ma è esaltante. Esserne protagonisti diverse associazioni è un dono di Dio. Bisogna viverlo ecclesiali va rinnovato, insieme, in un clima spirituale “alto”. riconoscendo ad esse spazio per l’agire apostolico e Ce lo chiede il Signore, che, come a sostegno per il cammino Paolo, continua a ripetere a ciascuno: formativo, sollecitando forme «Non aver paura, ma continua a opportune di collaborazione. parlare e non tacere… perché io ho Va ribadito che l’Azione Cattolica non è un popolo numeroso in questa città» un’aggregazione tra le altre (At 18,9-10). Roma, 30 maggio 2004 Domenica di Pentecoste I Vescovi italiani
ma, per la sua dedizione stabile alla Chiesa diocesana e per la sua collocazione all’interno della parrocchia, deve essere attivamente promossa in ogni parrocchia. Da essa è lecito attendersi che continui ad essere quella scuola di santità laicale che ha sempre garantito presenze qualificate di laici per il mondo e per la Chiesa.
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Associazione
Viaggio tra le associazioni parrocchiali / 8
Voglia di presenza e di crescita nell’AC S.Maria della Stella a Terlizzi a cura di Giangiuseppe Falconieri e Maria Mangiatordi redazione
Questi “racconti” parrocchiali sono disponibili anche nella sezione “parrocchie” del sito diocesano. Invitiamo quanti lo volessero ad inviare foto o altro materiale prodotto in parrocchia, per corredare le pagine dedicate alle associazioni parrocchiali.
C
omincia da qui il nostro viaggio all’interno delle varie realtà parrocchiali di Terlizzi. Incontriamo Nino Vino, presidente dell’AC parrocchiale della Santa Maria della Stella, e cominciamo immediatamente la nostra chiacchierata. Nino ci ha subito illustrato come la parrocchia si colloca nel territorio, indicandone i punti positivi e quelli negativi. La parrocchia è infatti dotata di un centro parrocchiale molto grande e molto attrezzato, che può contare su un buon numero di strutture e di locali e che è in grado di rispondere alle esigenze formative e ricreative in modo adeguato. C’è però un piccolo problema: il Centro sorge in una zona periferica del paese e quindi a volte ci si sente un pò isolati dal resto della comunità locale. L’AC non ha una lunga tradizione nella parrocchia, è presente infatti da circa un ventennio. Nonostante la giovane età, però, è comunque una realtà in costante crescita. Una grande risorsa di questa AC sono i giovanissimi che sono molti dal punto di vista numerico e poi sono sempre presenti e desiderosi di mettersi al servizio degli altri. La Parrocchia può contare anche su due gruppi adulti che, forse, più degli altri gruppi presenti, sono in grado di interagire con gli altri settori (talvolta, infatti, si nota la tendenza di ciascun settore a non comunicare con gli altri). Il gruppo giovani è abbastanza ampio ed è composto da persone tutte impegnate come animatori ed educatori, che trovano quindi nel servizio la loro identità associativa. L’ACR, pur essendo presente, si caratterizza per assenza di continuità. Ci sono parecchi bambini però è difficile ottenere da loro una presenza ed una partecipazione costante. Molti sono i progetti realizzati in questi anni, fra i quali Nino ricorda l’esperienza della scuola di neo-educatori parrocchiale, fortemente voluta al fine di fornire i fruitori degli strumenti basilari per essere in grado di affrontare con maggiore consapevolezza il PFR. I rapporti con le altre AC parrocchiali sono positivi, anche se potrebbero essere migliori se solo ci fosse un centro cittadino visibile, in grado di diventare autentico punto di riferimento, di aggregazione e di confronto per i responsabili delle diverse Associazioni parrocchiali. I rapporti con il centro diocesano sono possibili grazie all’impegno instancabile del nostro coordinatore cittadino (Alfonso De Leo). Nino ritiene che l’AC, in genere, dovrebbe essere maggiormente in grado di rispondere ai bisogni attuali degli aderenti, attrezzandosi anche con mezzi materiali più adeguati. Se dovessi rappresentare l’AC della tua realtà parrocchiale con una immagine che cosa ti verrebbe in mente? “Io vorrei che l’AC della mia parrocchia fosse sempre più luminosa e colorata dalla gioia e dall’entusiasmo di un numero crescente di acierrini, da una sempre più intensa presenza dell’assistente, che venga incontro spiritualmente all’AC, e da una continuità nei diversi settori”. COMPOSIZIONE ADERENTI PARROCCHIA S.MARIA DELLA STELLA - Terlizzi ADULTI GIOVANI GIOV.MI ACR totale TOTALE coppie singoli totale coppie singoli totale singoli 12 14 9 11 6 8 ACR PARR. 2003/04 2002/03
7 10
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19 21
19
33 24
40 44
10 21
13 18
63 83
155 176
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Filodiretto Aderenti n. 9/10-2004
Viaggio tra le associazioni parrocchiali / 9 Associazione
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L’entusiasmo che supera le difficoltà nell’AC di S.Gioacchino a Terlizzi
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accontarvi l’Azione Cattolica della mia parrocchia è come parlarvi di un progetto in continua esecuzione, con mille varianti: “ Attenzione, lavori di gruppo in corso, avvicinatevi e lasciatevi coinvolgere!!” Parlo di un cantiere perché la nostra è una mini - realtà in crescita che, nonostante i problemi, tende a risultati positivi ma parlo anche di tanti progetti già realizzati. Il contesto nel quale si rende evidente il nostro operato è quello di una parrocchia purtroppo senza tanti giovani e quindi con una componente in meno nella famiglia. Non vi nego quindi che abbiamo puntato molto sui giovanissimi e, dopo qualche indugio, via ai lavori! I numeri sono lievitati, le tessere si sono duplicate ma questo ha poco conto dinanzi alla voglia di esserci, di essere gruppo di A.C., di essere operativi e dare un po’ di sé agli altri. E’ il primo passo per un cristiano maturo, un passo importante. Così ti svegli una mattina e decidi di ridipingere il locale dell’associazione con colori vivaci e poi ti azzardi a trasformarlo, a renderlo sempre più vicino ai giovani perché su loro puntiamo tutto, perché sono una risorsa, anche se non l’unica. Aspettiamo, infatti, che la nostra ACR spicchi anch’essa il volo. Comunque continuiamo a maturare nell’animo che l’A.C. è passione e quando la passione e l’entusiasmo sono presenti nell’aria è facile farsi coinvolgere. Non mi dilungo sulle attività e sulle iniziative che i vari settori realizzano ma posso dirvi che l’entusiasmo va anche oltre le risorse materiali. Abbiamo messo in scena un recital, abbiamo coinvolto piccoli e grandi, abbiamo scosso la comunità dicendole che ci siamo: con le sagre, con la Caritas sempre efficiente, con le nostre riflessioni da giovani che vivono il mondo. Puntiamo sui ragazzi perché l’entusiasmo va alle stelle quando si costruisce qualcosa con loro ma cerchiamo di essere una bella famiglia dove ognuno dà quello che può. Non sempre ci riusciamo ma siamo di A.C. e la passione a volte la sentiamo urlare dentro e allora? Su le maniche ed…al lavoro!! Perché di progetti ne abbiamo ancora tanti e di volontà per aprire nuovi cantieri non vi è carenza! Più che i numeri o le persone ho preferito presentarvi lo spirito della nostra realtà parrocchiale, quello che ci anima e ci tiene uniti, rendendo speciale per ognuno di noi la nostra realtà.
COMPOSIZIONE ADERENTI PARROCCHIA S.GIOACCHINO - Terlizzi ADULTI GIOVANI GIOV.MI ACR coppie singoli totale coppie singoli totale singoli 12 14 9 11 6 8 2003/04 2002/03
2 2
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12 7
12 7
25 17
30 15
7 19
di Onofrio Grieco responsabile giovani
totale TOTALE ACR PARR. 9 7
46 41
108 91
Conosci don Tonino?
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Media
Sta incontrando molta attenzione il DVD realizzato e presentato a giugno. Molte telefonate, recensioni, interviste... Chiediamo alle parrocchie di allestire dei banchetti in occasione delle diverse feste ricorrenti nel periodo estivo. Sarebbe una buona occasione per diffondere i contenuti del lavoro. Chi volesse farlo può richiedere le copie del DVD al centro diocesano e le locandine pubblicitarie.
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Associazione
Viaggio tra le associazioni parrocchiali / 10
Rinnovarsi nel solco della tradizione: l’AC di S.Maria di Sovereto a Terlizzi a cura di Giangiuseppe Falconieri e Maria Mangiatordi redazione
Questi “racconti” parrocchiali sono disponibili anche nella sezione “parrocchie” del sito diocesano. Invitiamo quanti lo volessero ad inviare foto o altro materiale prodotto in parrocchia, per corredare le pagine dedicate alle associazioni parrocchiali.
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ontinua il nostro viaggio tra le associazioni parrocchiali. Questa volta facciamo tappa nell’AC della Santa Maria. Veniamo accolti nell’ufficio parrocchiale, dove abbiamo modo di stabilire un interessante e coinvolgente dialogo con il presidente, con Isa e con il parroco Don Pasquale De Palma. Si tratta di un’associazione molto viva, in cui sono presenti tutte le articolazioni : gruppo famiglia, adulti, giovani, giovanissimi, ACR. Tutti i gruppi si avvantaggiano di un’ottima comunicazione tra settori che rende possibile numerose attività unitarie. Nell’ultimo anno, ad esempio, sono state portate avanti molte iniziative e ognuna di esse è stata occasione di incontro e di scambio tra i diversi gruppi. C’è stata la Seconda Sagra del Panzerotto e della Castagna, La Festa di Carnevale, La Festa della Famiglia, la Festa per i 25 anni di servizio del Parroco all’interno della parrocchia. Non sono mancate, insomma, le occasioni per stare insieme e per sentirsi in tutto e per tutto una comunità. Molti sono gli spazi su cui l’AC parrocchiale può contare: ci sono un buon numero di aule, utilizzate anche per il catechismo, e poi la Santa Maria è l’unica parrocchia di Terlizzi che può contare su un bel campo di calcetto che viene utilizzato dai ragazzi della parrocchia ogni volta che ne fanno richiesta. Quest’anno l’ACR ha anche avuto il compito di animare la messa delle 10,30 ed è stata una bella esperienza per i bambini ed i ragazzi più piccoli che si sono sentiti coinvolti e che hanno avuto un’importante occasione di servizio. E’ un’AC che punta molto anche sulla formazione degli aderenti, soprattutto su quella dei più piccoli. Non sempre però è facile reperire nuovi educatori. A volte, poi, risulta difficile seguire i cammini formativi che sembrano un po’ distanti, forse perché frutto di una diversa tradizione. Positivo e propositivo anche il dialogo con le altre parrocchie. Un’occasione di contatto è stata offerta della Quaresima Giovani cittadina in cui tutti i gruppi giovani e giovanissimi si sono incontrati per prepararsi adeguatamente alla Pasqua. Ma ci sono progetti in cantiere anche per l’estate. Sono in fase di allestimento dei progetti di collaborazione estiva con altre parrocchie dedicati ai ragazzi, tra i quali il campeggio estivo che vedrà la Santa Maria al fianco dell’Immacolata. Alla fine della nostra chiacchierata emerge con forza un punto nodale del rapporto con le altre parrocchie. Bisognerebbe recuperare l’importanza del livello cittadino. Terlizzi ha una lunga tradizione di Azione Cattolica che, forse, negli ultimi anni si è andata un po’ perdendo per l’assenza di un coordinamento cittadino. Sarebbe necessario recuperare la nostra tradizione. Come vedete il futuro di questa Azione Cattolica? “Siamo molto fiduciosi. Stiamo vivendo una fase di crescita… raccoglieremo quello che abbiamo seminato.” COMPOSIZIONE ADERENTI PARROCCHIA S.MARIA DI SOVERETO - Terlizzi ADULTI GIOVANI GIOV.MI ACR totale TOTALE coppie singoli totale coppie singoli totale singoli 12 14 9 11 6 8 ACR PARR. 2003/04 2002/03
4 4
12 18
20 26
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2 6
3 2
0 9
4 18
7 29
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Associazione
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Meno quantità e più qualità nelle proposte AC dell’Immacolata a Terlizzi
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l nostro viaggio tra le associazioni parrocchiali procede senza soste e questa volta ci porta verso la parrocchia Immacolata, dove incontriamo il presidente Michele Chiarolla. Ci accomodiamo nell’ufficio parrocchiale e cominciamo la nostra piacevole chiacchierata. E’ un’associazione, quella dell’Immacolata, che ha attraversato un periodo di difficoltà, ma adesso le cose sembrano procedere nel verso giusto. Michele, infatti, ci dice subito che l’Azione Cattolica parrocchiale sta vivendo un periodo di grande rilancio. L’AC parrocchiale si trova in una fase di intenso rinnovamento che ha avuto origine dal tentativo di riorganizzare la struttura associativa. E’ proprio la riorganizzazione e la ricerca di nuovi assetti, infatti, l’obiettivo principale che ci si è posti in questo triennio, ormai quasi al termine. In questi tre anni si è lavorato tanto per raggiungere questa meta, e si è compiuto un cammino lungo e faticoso, perseguito con inesauribile impegno e con buoni risultati. Il numero non cospicuo di persone impegnate nel servizio aveva creato molta stanchezza ed è per questo che si è cercato di ripensare all’AC tenendo in considerazione le reali forze di cui si disponeva. Ciò ha comportato la rinuncia ad alcune attività che facevano parte della tradizione della parrocchia (si è rinunciato, per esempio, alla consuetudine del campo estivo in tenda) ma ha senz’altro aumentato la qualità di molti altri servizi offerti agli aderenti. “Meno cose, ma fatte bene!”: è questo il motto che ha animato l’attività dell’AC parrocchiale nell’ultimo triennio. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un buon rapporto con gli assistenti e al clima di collaborazione che si è instaurato. Il compito più difficile, che per il momento non è ancora stato portato a termine, è quello di far riinnamorare dell’AC adulti, giovani e giovanissimi. Michele è comunque ottimista, considerati i buoni risultati che sono raggiunti con gli acierrini. La base di questo rinnovamento dell’AC è costituita da un gruppo giovani, molto unito ed impegnato. L’AC è l’unica associazione presente nella realtà parrocchiale, quindi è molto vicina alla comunità. Probabilmente si dovrebbe fare di più per la presenza sul territorio. Le strutture a disposizione sono poche e non adeguate alle esigenze, soprattutto dei ragazzi, e ciò rappresenta un grosso limite. Ciononostante si lavora con entusiasmo. Positivi sono i rapporti con le altre parrocchie e si cerca, nei limiti del possibile, di mantenere vivo il dialogo con le altre realtà cittadine. L’AC parrocchiale ha anche in cantiere delle collaborazioni con altre parrocchie soprattutto per le attività estive. Ad esempio, il campo estivo di quest’anno sarà svolto al fianco della parrocchia Santa Maria di Sovereto. Michele è molto ottimista riguardo al futuro, perché ritiene che l’unione del consiglio parrocchiale e la passione e l’impegno del gruppo giovani siano delle grandi risorse che permetteranno di costruire cose positive e di portare a termine tutti i progetti che in questi anni sono stati avviati. Se dovessi descrivere l’Ac della tua parrocchia con un’ immagine, che immagine useresti? “Immagino l’AC come un escursionista che sta scalando una montagna con la speranza di essere pronto, una volta in cima, a scalare una vetta ancora più elevata”.
a cura di Giangiuseppe Falconieri e Maria Mangiatordi redazione
COMPOSIZIONE ADERENTI PARROCCHIA S.MARIA DELLA STELLA - Terlizzi ADULTI GIOVANI GIOV.MI ACR totale TOTALE coppie singoli totale coppie singoli totale singoli 12 14 9 11 6 8 ACR PARR. 2003/04 2002/03
7 10
26 28
40 48
19 21
19
33 24
40 44
10 21
13 18
63 83
155 176
www.azionecattolica.it Anno XIV - luglio 2004
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Notizie Comunicazioni & Appuntamenti f f
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Luglio
WWW.AZIONECATTOLICA.IT AL VIA IL NUOVO PORTALE DELL’ACI L’Azione Cattolica incrocia di nuovo le strade di internet nel proprio cammino di rinnovamento, e decide di farlo attraverso il suo portale. www.azionecattolica.it è nuovo non solo nella grafica, ma soprattutto nei contenuti e nelle possibilità attivate o in fase di attivazione. A partire dalla sezione sul fatto del giorno – che troverete dai prossimi giorni nello spazio occupato da questo nostro benvenuto – per continuare con una sezione dedicata alle diocesi (ancora in stato “embrionale” ma nella quale riponiamo grandi ambizioni) www.azionecattolica.it vuole diventare, così come scritto nel documento strategico del progetto Cultura e comunicazione: “una piazza entro cui creare il confronto, lo scambio e la condivisione di idee ed esperienze.” Vi invitiamo quindi a tenere d’occhio il portale nelle settimane a venire, non solo per prendere confidenza con le nuove sezioni, ma anche per scoprire le novità che attiveremo. Buona navigazione!
«PERCHÈ SIA FORMATO CRISTO IN VOI» IL NUOVO PROGETTO FORMATIVO DELL’AC La tradizione dell’Azione Cattolica è sempre stata caratterizzata da un impegno formativo qualificato ed originale nel comunicare il Vangelo: lo riconoscono i nostri vescovi negli Orientamenti Pastorali per il decennio, in quel passaggio in cui ci chiedono di continuare a offrire quella “esemplarità formativa” che è stata preziosa in passato e di cui le comunità cristiane anche oggi avvertono l’esigenza. Siamo grati di questo riconoscimento e al tempo stesso sentiamo la responsabilità di rendere la nostra proposta formativa all’altezza dei tempi: una proposta viva, capace di interpretare la nuova condizione dei cristiani nel mondo di oggi, per poter comunicare il Vangelo in forme nuove ma sempre autentiche ed efficaci.Questi pensieri sono all’origine della decisione di rivedere il progetto formativo dell’associazione, che trovate sul sito nazionale e diocesano, anche come presentazione in Power Point. Il testo base è disponibile al centro diocesano.
IN FAMIGLIA... Esprimiamo vicinanza e preghiera, a Lisa Mescia, alla sua famiglia e alla parrocchia S.Gennaro, per la prematura scomparsa di Manuela; Mariella Spadavecchia, segretaria diocesana, per la scomparsa del nonno.
50 ANNI DI SACERDOZIO DI MONS. TOMMASO TRIDENTE L’Azione Cattolica diocesana esprime gli auguri più sinceri e filiali a tutti i sacerdoti che in questi giorni di fine giugno hanno festeggiato l’anniversario di ordinazione sacerdotale. In particolare a don Tommaso Tridente per il suo Giubileo sacerdotale, il 4 luglio. Siamo particolarmente grati per il suo esempio di dedizione e di servizio, umile e sapiente, alla nostra Chiesa locale. A lui anche la nostra vicinanza nel ricordo della cara sorella, recentemente deceduta.
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sabato, 20,00 (luogo da stabilire) Presidenza diocesana
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Martedì, 20,00 centro diocesano Consegna iscrizioni e saldo quote per Loreto
ANCHE PER NOI UN PO’ DI RELAX Dopo avervi preparato questo bel...numero doppio di Filodiretto ci fermiamo un po’ nonostante continueremo a lavorare per Loreto. Se proprio sarà necessario, in riferimento a Loreto, vi raggiungeremo con altre comunicazioni. Ma ribadiamo l’opportunità di visitare il sito nazionale e diocesano dove sarà più facile comunicare informazioni. Per comunicare col centro diocesano in questo periodo contattare: fax: 0803351919 cell.: 3492550963 e-mail: acmolfetta@libero.it Informazioni per Loreto: Vito Scarimbolo: 0803601664 3486064887 vscarim@tin.it
E ALLORA NON CI RESTA CHE AUGURARCI...
fd Redazione
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Direttore responsabile: Luigi Sparapano Ufficio stampa: Michele Pappagallo (responsabile), don Pietro Rubini, Gianni Capursi, Maria Mangiatordi, Giangiuseppe Falconieri, Michele La Grasta, Michele Sollecito, Onofrio Losito, Antonella Mucciaccia, Beppe Sorice, Vito Lamonarca, Antonella Lucanie. Allestimento e spedizione:1° e 2° gruppo giovani Parrocchia S. Achille (De Ruvo Carlo, Lunanova Niki, Ruospo Mirella, Tatulli Maurizio, Lucanie Antonella, Rossella Pansini. Elaborato e ciclostilato in proprio. Tiratura: 550 copie Spedito da Bari: giovedì 8 luglio 2004 Inviato gratuitamente ai responsabili di AC. Sede: Piazza Giovene 4 - 70056 Molfetta (BA) Tel (fax) 080 3351919 Email: acmolfetta@libero.it Filodiretto on line sul sito www.acmolfetta.it