The Rolling Stones
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(…) Era il 1975, un’epoca di scontri e barbarie. La stagione di caccia agli Stones era stata aperta ai tempi del nostro ultimo tour, il tour del ’72 (…). Il Dipartimento di Stato aveva riscontrato disordini (vero), disobbedienza civile (vero anche questo), sesso illecito (qualunque cosa fosse) e sommosse in tutto il Paese. La colpa era nostra, poveri menestrelli (…). Come fu notificato ufficialmente al nostro avvocato, eravamo considerati la rock band più pericolosa del mondo”. Comincia così Life, la biografia di Keith Richards, e basterebbero già queste prime parole per capire come la storia del chitarrista e dei suoi compagni di viaggio sia impossibile da racchiudere in poche righe. I Rolling Stones hanno condiviso 60 anni di carriera (ri)scrivendo la storia del rock e della cultura di massa. Un’impresa da festeggiare con un nuovo tour europeo, l’ennesimo che se ne frega della carta d’identità e che riporterà la band in Italia, allo Stadio San Siro di Milano, 16 anni dopo l’ultima volta (era il 2006, quando l’Italia di Marcello Lippi vinceva i Mondiali di Francia). Al nuovo appuntamento gli Stones ci arrivano con il peso nel cuore della scomparsa del batterista Charlie Watts, morto Sixty nel 2021. Una perdita, personale e artistica, non facile da metabolizzare: Watts era un amico, ma anche il collante 21 giugno 2022 musicale del gruppo, colui che teneva in riga tutti e con il suo Milano, Stadio San groove permetteva a pezzi come Start Me Up, Hang Fire o Siro
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credit J. Bouquet
biglietti: da 69 a info 345 euro & date