Manuale d'uso

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A. MANUALE D’USO (art. 38 - Decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207)

Descrizione dell’opera Edificio di civile abitazione Committente Progettista delle strutture TimberTech Impresa

Data e Luogo Trento, 02/02/2017

Il progettista Ing.


SOMMARIO A.1

UBICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA ............................................................................................. 3

A.2

PRESTAZIONI E SOVRACCARICHI PREVISTI NEL PROGETTO STRUTTURALE........................................... 3

A.2.1

Carichi d’esercizio .......................................................................................................................... 3

A.2.2

Neve ............................................................................................................................................... 3

A.3

TIPOLOGIE STRUTTURALI PRESENTI NELL’OPERA ................................................................................. 3

A.3.1

Opere di fondazione superficiali.................................................................................................... 4

A.3.1.1

Fondazioni a travi rovesce ......................................................................................................... 4

A.3.1.2

Fondazioni a platea.................................................................................................................... 6

A.3.2

Strutture in elevazione in legno .................................................................................................... 7

A.3.2.1

Pareti in X-LAM .......................................................................................................................... 7

A.3.2.2

Pareti a telaio leggero................................................................................................................ 8

A.3.2.3

Pilastri lignei .............................................................................................................................. 8

A.3.2.4

Pilastri in acciaio ........................................................................................................................ 9

A.3.3

STRUTTURE DI ORIZZONTAMENTO IN LEGNO............................................................................. 10

A.3.3.1

Solai a travetti in legno ............................................................................................................ 10

A.3.3.2

Solai realizzati mediante pannelli X-LAM ................................................................................ 11

A.3.3.3

Solai realizzati mediante elementi in lamellare sdraiato ........................................................ 11

A.3.3.4

Travi lignee .............................................................................................................................. 12

A.3.3.5

Travi in acciaio ......................................................................................................................... 13

A.3.3.6

Balconi e sbalzi......................................................................................................................... 14

A.3.3.7

Copertura in legno ................................................................................................................... 15

A.3.4 A.3.4.1

ELEMENTI DI CONNESSIONE E MEZZI DI UNIONE ....................................................................... 16 Elementi di vincolo delle pareti lignee .................................................................................... 16


A.1 UBICAZIONE E DESCRIZIONE DELL’OPERA La struttura è composta da pareti in legno a strati incrociati (XLAM) …

A.2 PRESTAZIONI E SOVRACCARICHI PREVISTI NEL PROGETTO STRUTTURALE Si riportano di seguito i valori dei carichi di esercizio previsti per ogni tipologia di ambiente utilizzati durante la progettazione delle opere strutturali. Durante l’esercizio tali valori di carico non dovranno essere superati. Qualora ciò dovesse avvenire è onere del Gestore dell’edificio intervenire al fine di ridurre quanto prima i carichi agenti sulle strutture provvedendo ad esempio allo smaltimento degli accumuli meteorici (neve e pioggia) o all’allontanamento degli oggetti gravanti sulle strutture.

A.2.1Carichi d’esercizio Locale/Tipologia strutturale Solaio primo piano – Ambienti ad uso residenziale Copertura accessibile per sola manutenzione

Categoria di Ambiente A H1

Carichi verticali distribuiti qk [kN/m2] 2,00 0,50

Carichi verticali concentrati Qk [kN] 2,00 1,20

Carichi orizzontali lineari Hk [kN] 1,00 1,00

A.2.2Neve Locale/Tipologia strutturale Falda inclinata

Tipo di carico Neve

Carichi verticali distribuiti qsk [kN/m2] 1,98

A.3 TIPOLOGIE STRUTTURALI PRESENTI NELL’OPERA Le opere in progetto che riguardano il presente “Piano di Manutenzione” possono essere raggruppate in “Tipologie strutturali” o “Unità tecnologiche”, ovvero elementi strutturali e strutture realizzate con la funzione di resistere alle azioni e ai carichi esterni a cui sono soggette durante il loro ciclo di vita, assicurandone requisiti e livelli prestazionali secondo la normativa e la legislazione vigente. Le strutture possono essere costituite da singoli elementi strutturali e/o dall’unione di più elementi secondo schemi di progetto e di verifica strutturale. Le tipologie strutturali individuabili sono: 1) Opere di fondazioni superficiali composte dai seguenti elementi tecnici manutenibili: -

Travi rovesce in c.a. Platea in c.a.

2) Strutture in elevazione composte dai seguenti elementi tecnici manutenibili: -

Pareti in XLAM Pareti a telaio leggero Pilastri lignei Pilastri in acciaio

3) Strutture di orizzontamento composte dai seguenti elementi tecnici manutenibili:


-

Solaio a travetti in legno Solaio in XLAM Solaio in lamellare sdraiato Travi lignee Travi in acciaio Balconi/Sbalzi Copertura in legno

4) Connessioni composte dai seguenti elementi tecnici manutenibili: -

Elementi di vincolo delle pareti lignee Elementi di connessione relativi agli elementi lineari lignei: travi e pilastri

A.3.1Opere di fondazione superficiali Le opere di fondazione superficiali si suddividono negli elementi di seguito descritti.

A.3.1.1 Fondazioni a travi rovesce UNITA’ TECNOLOGICA

STRUTTURE IN SOTTOSUOLO

ELEMENTO MANUTENIBILE

STRUTTURE DI FONDAZIONE: TRAVI

a) Descrizione Insieme degli elementi tecnici orizzontali o sub-orizzontali del sistema edilizio realizzati in calcestruzzo armato aventi funzione di trasmetterne al terreno il peso proprio della struttura e delle forze esterne. Nello specifico le travi rovesce di fondazione fanno parte delle cosiddette “fondazioni superficiali” o “fondazioni dirette” cioè di quella classe di fondazioni realizzate a profondità ridotte rispetto al piano campagna con approfondimento del piano di posa ridotto. Il nome di trave rovescia deriva dal fatto che la trave costituente la fondazione risulta rovesciata rispetto a quella …omissis… comunemente usata nelle strutture, in quanto il carico è costituito dalle reazioni del terreno e quindi agente dal basso verso l’alto. L’organizzazione di questa tipologia di fondazione rispetta solitamente una disposizione a reticolo la quale offre un buon comportamento in caso di cedimenti differenziali del terreno e di azioni orizzontali dovute, ad esempio, ad eventi sismici. Il graticcio che si viene a formare, infatti, limita o annulla gli spostamenti orizzontali relativi tra gli elementi strutturali in elevazione che poggiano su esso.

b) Collocazione all’interno delle strutture INTERRATO X

TERRA

PRIMO

SECONDO

SOMMITA’

c) Rappresentazione grafica Una rappresentazione grafica dettagliata di ogni elemento costituente le fondazioni può essere trovata nelle Tavole Grafiche del Progetto esecutivo. d) Modalità d’uso Il corretto utilizzo della struttura prevede di non esercitare azioni meccaniche maggiori di quelle previste dal progetto strutturale (sovraccarichi eccezionalmente elevati o con reazioni troppo concentrate). Allo stesso tempo è bene evitare azioni di tipo chimico come la dispersione di sostanze nel sottosuolo che possano risultare aggressive nei confronti del calcestruzzo armato.


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