Il ricondizionamento dei Pacchi tenuta per la riduzione delle emissioni
I pacchi tenuta sigillano la camera di compressione della macchina per evitare emissioni di gas in atmosfera e trafilamenti di gas nel circuito di lubrifi cazione dell’incastellatura. Recenti studi sull'a dabilità hanno dimostrato che i pacchi sono uno dei componenti più critici in un compressore alternativo. Per questo motivo, una corretta manutenzione di questi componenti, dell’asta-pistone e dei componenti interni è essenziale per garantire l'a dabilità del compressore a lungo termine e la riduzione delle emissioni. Tutte le tazze del pacco tenuta e le aste-pistone devono essere ispezionate e sottoposte a manutenzione ogni volta che si sostituiscono i componenti interni.
Ecco come vengono Ricondizionati i Pacchi tenuta
Lavorazione di ripristino e sostituzione delle scatole sottodimensionate o gravemente danneggiate.
Test di tenuta con aria / azoto / elio con rilascio del certificato di collaudo
Pulizia, lavorazione e controllo dei canali di ra reddamento
Pulizia, lavorazione e controllo delle cave e delle connessioni
Misura accurata dei componenti del pacco tenuta
Valutazione dei componenti danneggiati e report di ispezione
Ingegnerizzazione e test delle parti per applicazioni gravose
Imballaggio adeguato alla protezione e alla prevenzione della corrosione
Sostituzione di tutti i componenti interni (anelli, o-rings, guarnizioni)
Pulizia accurate con sgrassatura e sabbiatura
Caso di studio
Nell’ispezione in sito presso un cliente si è rilevato che le superfi ci di tenuta di un pacco erano pesantemente usurate dopo anni di funzionamento, e quindi in cattive condizioni. L'assenza di contatto tra gli anelli e i contenitori del pacco aumentava il gioco laterale e non si presentavano planari. La capacità del compressore si era ridotta drasticamente e il gas perso attraverso il pacco tenuta convogliato in torcia. Ma non è tutto. Una parte del gas fuoriusciva anche dal distanziale del compressore e quindi rilasciato direttamente nell'atmosfera. È stato necessario smontare il pacco tenuta e portarlo nell'officina HOEBRIGER per un ripristino professionale. I nostri tecnici hanno ricondizionato completamente il pacco principale, l’intermedio e il raschiaolio. Sono state sostituite le parti interne e le tazze danneggiate con nuovi componenti. Dopo un'accurata prova di tenuta, a cui HOERBIGER attribuisce particolare importanza e che viene quindi certificata, il kit completo di pacchi ricondizionati sono stati consegnati al cliente "come nuovi". Sono stati reinstallati sul compressore rispettando i requisiti di processo, garantendone un funzionamento ottimale e senza perdite.
Perchè scegliere HOERBIGER per il Ricondizionamento dei Pacchi Tenuta (HPR)?
Standard di tenuta: API 618 e applicazione delle rigorose normative HOERBIGER
Test di tenuta secondo API 618 per tutte le tazze del pacco e i canali di ra reddamento
Unico referente per il ricondizionamento di pacchi tenuta principali, intermedi, raschiaolio, aste pistone e pistoni
Lappatura e verifica della planarità (“test con lente cromatica a banda”) di tutte le tazze ricondizionate
Lavorazioni meccaniche avanzate e dedicate (scanalature, canali, filetti, ecc.)
Rilascio del certificato dei test di tenuta HOERBIGER ITALIANA
Orhan Erenberk, Presidente Cristian Son, Amministratore Delegato
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Aree Tematiche di riferimento: Competenze in Manutenzione, Gestione del Ciclo di Vita degli Asset, Ingegneria di Affidabilità e di Manutenzione, Manutenzione e Business, Manutenzione e Industria 4.0, Processi di Manutenzione
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Dal 1959 riferimento culturale per la Manutenzione Italiana
Dal 1972 A.I.MAN. è federata E.F.N.M.SEuropean Federation of National Maintenance Societies.
Kanban: l’ordine silenzioso nella manutenzione che rivoluziona gli impianti
Cari lettori di Manutenzione & Asset Management, Il nostro viaggio nel mondo della Lean Production applicata alla manutenzione ci ha portato a scoprire come concetti come le 5S, lo SMED, il Kaizen e l’Heijunka possano aiutarci a migliorare la gestione quotidiana dei nostri impianti. Nel cuore di questa calda estate 2024, vorrei parlarvi di un altro strumento prezioso, il Kanban, e di come possa aiutarci a mantenere il flusso delle attività di manutenzione fluido ed efficiente, proprio come tutti desideriamo avere nelle nostre attività quotidiane.
Partiamo da un’immagine di un ristorante affollato in una serata estiva: vediamo i camerieri correre tra i tavoli, notiamo come le ordinazioni si accumulino, e, magari, dalla cucina sentiamo arrivare rumori poco rassicuranti. Tutto questo disordine è dovuto alla mancanza di un sistema di comunicazione adeguato alla situazione. Ecco che, d’un tratto, la situazione torna sotto controllo: ogni ordine viene visualizzato su una lavagna, permettendo a tutti di sapere cosa deve essere fatto e quando, evitando sprechi e ritardi. è il Kanban:un sistema di comunicazione silenzioso ma efficace tra i clienti, i camerieri e la cucina.
Applicato alla manutenzione, il Kanban funziona in modo simile. Si tratta di un sistema di schede o cartellini che rappresentano le attività di manutenzione da svolgere. Queste schede vengono spostate su una lavagna o un tabellone, visualizzando l’avanzamento di ogni intervento e le priorità. Ogni scheda riporta informazioni essenziali come la descrizione del problema, la data di segnalazione, il tecnico assegnato e lo stato di avanzamento. Il controllo visuale dello stato di avanzamento delle attività e delle priorità di lavorazione diviene una realtà immediatamente accessibile a tutti.
Pensiamo ad un impianto complesso con decine di macchine e attrezzature: il Kanban ci permette di avere una visione chiara e immediata di quali interventi sono in corso, quali sono in attesa e quali sono stati completati. Tutto questo facilita la pianificazione, la gestione delle risorse e la comunicazione tra i membri del team. Se una macchina si guasta, il tecnico può creare una scheda Kanban e posizionarla nella colonna “Da fare”. Il responsabile della manutenzione può quindi assegnare la scheda a un tecnico disponibile e spostarla nella colonna “In corso”. Una volta completato l’intervento, la scheda viene spostata nella colonna “Fatto”.
Ma i benefici del Kanban non si fermano qui. Questo strumento favorisce la trasparenza, il coinvolgimento e la responsabilizzazione di tutto il personale. Ogni tecnico può vedere il proprio carico di lavoro e contribuire attivamente alla pianificazione e all’esecuzione degli interventi. Inoltre, è più facile identificare i colli di bottiglia e le aree di miglioramento, ed è possibile ottimizzare i processi e ridurre gli sprechi.
Cari lettori, vi invito a sperimentare il Kanban: portando ordine e chiarezza nella nostra gestione della manutenzione, sarà come una brezza estiva che porta sollievo dall’afa agostana.
Un caro saluto,
Filippo De Carlo
Prof. Filippo De Carlo, Direttore Responsabile, Manutenzione & AM
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SOMMARIO
In questo numero
A.I.MAN. INFORMA
8. Notiziario dell’Associazione
EDITORIALE
12. M EuroMaintenance come punto di partenza per le attività future della sezione Manutenzione O&M Distribution
30. Nuovo Showroom e Training Center di Henkel: un innovativo spazio MULTIFUNZIONALE
33. Amati di Saronno si rinnova
36. MISTERY MANUT
INTERVISTE ESCLUSIVE
37. DonadonSDD: Settant’anni di Sicurezza Made in Italy e INNOVAZIONE TECNOLOGICA
40. Bianchi Industrial, partner e non fornitori: una risposta tempestiva alle sfide del settore siderurgico
44.PRODOTTI DI MANUTENZIONE
APPUNTI DI MANUTENZIONE
48.Manutenzione: l’errore è sempre IN AGGUATO Maurizio Cattaneo, Amministratore, Global Service & Maintenance
52. Industry World Le novità dal mondo industriale
54. Elenco Aziende
TOP MAINTENANCE SOLUTIONS
43. Una pietra miliare per decarbonizzare la produzione di cuscinetti
45. Cuffie auto-ricaricabili per la protezione dell’udito
A.I.MAN. INFORMA
EUROMAINTENANCE 2024
Dal 16 al 18 Settembre 2024 A.I.MAN. organizzerà il Congresso Europeo EuroMaintenance 2024; l’Evento si terrà presso il Palacongressi di Rimini.
EuroMaintenance è il Congresso Europeo che viene organizzato ogni due anni da una delle Associazioni federate a EFNMS (European Federation of National Maintenance Societies) che ha sede in Belgio, a Bruxelles.
Si tratta dell’unico evento continentale di riferimento per la manutenzione con uno spazio espositivo e un’area congressuale. L’Evento avrà come temi portanti, per entrambe le aree, quelli rappresentati dalle Sezioni Tematiche A.I.MAN.
Aggiornamento area riservata ai Soci
L’area riservata del sito www.aiman.com è stata aggiornata con la pubblicazione delle relazioni presentate negli ultimi Eventi Regionali, per le quali abbiamo avuto la liberatoria dagli autori.
TEMATICHE A.I.MAN.
Digitalizzazione
Manutenzione OEM & Distribuzione
Manutenzione & Formazione
Manutenzione & Infrastrutture
Manutenzione & Service
Manutenzione & Sicurezza
Manutenzione & Sostenibilità
Manutenzione & Trasporti
Per essere aggiornato sull’Evento: www.euromaintenance24.com
Quote associative
L’Assemblea dei Soci 2023, tenuta il 28 giugno, ha deliberato le quote associative che sono rimaste pressoché invariate.
SOCI INDIVIDUALI
Annuali (2024)
(2024-2024)
(2024-2025-2026)
COLLETTIVI
(2024)
(2024-2025)
(2024-2025-2026)
PARTNER SOSTENITORI:
A PARTIRE DA 1.500,00 EURO + IVA
• Possibilità per i Partner Sostenitori di avere il loro logo sul sito A.I.MAN., nella Rivista Manutenzione & AM, invio del logo personalizzato A.I.MAN.-Azienda Partner Sostenitore da utilizzare nelle comunicazioni e canali media preferiti, post linkedin e pagina intera adv su Rivista.
Sono previste altre eventuali opportunità di supporto associativo, da verificare con il Responsabile Marketing & Relazioni Esterne.
ECCO I BENEFIT RISERVATI QUEST’ANNO AI NS. SOCI:
• Abbonamento gratuito alla ns. rivista - mensile - (due copie per Soci Collettivi e Sostenitori)
• Accesso all’area riservata ai Soci sul sito www.aiman.com
• Invio al Comitato Tecnico Scientifico di articoli, per la pubblicazione sulla rivista stessa
• Partecipazione agli Eventi previsti nell’arco dell’anno
• Partecipazione gratuita alle varie manifestazioni culturali organizzate dalla Sede e dalle Sezioni Regionali
• Partecipazione a Convegni e seminari, patrocinati da A.I.MAN., con quote ridotte
• Possibilità di proporsi come Socio rappresentante di A.I.MAN. ad attività/eventi ed essere visibile all’interno dell’area Spazio Soci del sito ufficiale www.aiman.com
• Scambi culturali con altri Soci su problematiche manutentive
• Assistenza ai laureandi per tesi su argomenti manutentivi
• Acquisto delle seguenti pubblicazioni, edite dalla Franco Angeli, a prezzo scontato: “Approccio pratico alla individuazione dei pericoli per gli addetti alla produzione ed alla manutenzione”, “La Manutenzione nell’Industria, Infrastrutture e Trasporti”, “La Manutenzione Edile e degli Impianti Tecnologici.
• Opportunità di aderire congiuntamente ad A.I.MAN. e ad ANIPLA (Associazione Nazionale Italiana per l’Automazione) pagando una quota forfettaria scontata.
• Opportunità previste dalla Partnership A.I.MAN. -Hunters Group
• Opportunità previste da accordi di collaborazione, in sede di definizione, con Associazioni interessate alla Manutenzione ed alla Formazione.
Il pagamento della quota può essere effettuato tramite:
- Pagamento on line, direttamente dal sito A.I.MAN. con
I versamenti vanno intestati ad A.I.MAN. – Associazione Italiana Manutenzione.
PARTNER SOSTENITORI A.I.MAN. 2024
Oltre alla possibilità di avere il loro logo sul sito A.I.MAN. e nella Rivista Manutenzione & Asset Management, i Partner Sostenitori potranno utilizzare il logo personalizzato A.I.MAN.-Azienda Partner Sostenitore nelle comunicazioni e canali media preferiti per tutto
ATM Engineering lameccanica.it/it
Ekso https://www.ekso.it/
Camozzi it.camozzigroup.com
Eurocontrol https://www.eurocontrol.it/
John Crane https://www.johncrane.com/en Nico https://www.nicospa.com/
Sonatrach Raffineria Italiana sonatrachitalia.it
il 2024 ed avranno un post istituzionale linkedin dedicato; nella quota è inoltre compresa una pagina di pubblicità sulla Rivista Manutenzione & Asset Management. Per ulteriori informazioni aiman@aiman.com
CICPND https://www.cicpnd.it/
IMC SERVICE https://www.imcservice.eu/
https://www.rina.org/it/
DarkWave Thermo www.darkwavethermo.com
I.S.M.E www.ismesrl.com
Rendelin www.rendelin.it
WIKA https://www.wika.com
Aggiornato al 4 marzo 2024
• Tecnologie e componenti
• Tendenze, applicazioni e normative
• Knowledge base, tutorial e pillole tecniche
https://academy.hydac.it
La piattaforma di formazione di HYDAC
PRESIDENTE
Giorgio Beato
SKF INDUSTRIE
Head of Engineering South-Europe and Services Italy giorgio.beato@aiman.com
Giuseppe Adriani MECOIL
Fondatore giuseppe.adriani@aiman.com
Rinaldo Monforte Ferrario GRUPPO SAPIO
Direttore di Stabilimento Caponago (MB) rinaldo.monforte_ferrario @aiman.com
ORGANIGRAMMA A.I.MAN.
VICE PRESIDENTE
Stefano Dolci AUTOSTRADE PER L’ITALIA
Responsabile Ingegneria degli Impianti stefano.dolci@aiman.com
CONSIGLIERI
Riccardo Baldelli RICAM GROUP
CEO riccardo.baldelli@aiman.com
Marcello Pintus SARLUX
Head of Asset Availability marcello.pintus@aiman.com
EuroMaintenance come punto di partenza per le attività future della sezione Manutenzione O&M Distribution
Fausto Villa, Market Advisor, Camozzi Automation e Coordinatore
Sezione OEM & Distribution, A.I.MAN.
Da marzo 2024 ho l’onore di coordinare la neonata sezione Manutenzione O&M – Distribution e partecipare a EuroMaintenance 2024 insieme alle altre sette sezioni tematiche: Digitalizzazione, Service, Sicurezza, Sostenibilità, Formazione, Trasporti, Infrastrutture, una carica che mi rende molto orgoglioso. Questo evento rappresenta una tappa fondamentale per entrare nel cuore della manutenzione, permettendomi di incontrare una platea di professionisti di alto livello provenienti da tutta Europa. Per me, è sicuramente il punto di partenza. Entrare in contatto con i veri attori della manutenzione – costruttori di macchine, distributori, system integrator, end user – facilita il giusto e necessario networking per affrontare il futuro associativo, sviluppando la scienza manutentiva e la sua cultura.
L’obiettivo della sezione Manutenzione O&M – Distribution è far crescere la base associativa con nuovi soci e partner. Questo ci permetterà di rappresentare e tutelare gli interessi del settore e delle singole imprese associate su tutto il territorio italiano. La presenza delle sezioni regionali A.I.MAN. (Piemonte, Triveneto, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche e Abruzzo, Lazio, Campania e Basilicata, Puglia, Calabria, Sardegna, Sicilia) ci offre maggiore visibilità nei confronti delle altre associazioni settoriali italiane e internazionali, delle università, degli enti formativi e delle istituzioni. La crescita associativa apre la possibilità di dialogo, confronto e condivisione sulle nuove tecnologie abilitanti e sulla loro introduzione nell’industria, un passo obbligatorio per tutte le aziende in cui la manutenzione è diventata un asset prioritario.
Si parla ormai tantissimo di Industry 5.0, ovvero un modello di smart factory sostenibile, capace di riportare al centro dei processi di produzione la tutela della persona e dell’ambiente. Stiamo vivendo un’epoca industriale caratterizzata da un’evoluzione e innovazione tecnologica continua. Gli impatti inarrestabili della digitalizzazione, AI generativa, machine learning, robotica avanzata, IIoT, Big Data, ecc., stanno trasformando non solo i processi di produzione, considerati driver fondamentali per una manifattura sempre più green e sostenibile, ma anche ridefinendo le regole del gioco competitivo e i nuovi modelli di business delle industrie.
Parlare di sostenibilità, un argomento di primaria importanza per tutto il mondo industriale, significa mettere in evidenza i seguenti criteri:
■ Sostenibilità economica, imprescindibile per qualsiasi azienda in qualsiasi settore, che si traduce nella riduzione dei costi e degli sprechi e nell’ottimizzazione dell’utilizzo di materie prime e risorse energetiche.
■ Sostenibilità ambientale, fondamentale e urgente, su cui possiamo incidere costruendo solidi ponti tra tutti gli attori industriali, siano essi fornitori di prodotti, costruttori di macchine, end user o distributori.
■ Sostenibilità professionale, ovvero la capacità di contribuire a definire processi di produzione, soluzioni e prodotti che massimizzino la sicurezza e la qualità del lavoro degli operatori industriali, individuando soluzioni che riducano la fatica fisica a favore del benessere e liberino tempo utile da dedicare ad attività ad alto valore aggiunto.
Sostenibilità significa anche ridurre sprechi (scarti), ridurre consumi (sia energetici sia di risorse), portare semplicità grazie a prodotti immediati e plug & play (riduzione del tempo e massimizzazione della qualità del lavoro, consentendo ai professionisti di dedicarsi sempre più ad attività ad alto valore aggiunto), ridurre tempi morti (dalla messa in servizio ai fermi di produzione).
Voglio sottolineare nuovamente che l’industria sta vivendo una fase straordinaria dal punto di vista tecnologico. Se una volta si parlava di ere e rivoluzioni industriali, oggi viviamo in una rivoluzione industriale continua per la velocità con cui le innovazioni tecnologiche si stanno affermando e stratificando. Per questo, la manutenzione è diventata un denominatore comune, un asset prioritario per tutto il settore manifatturiero. Fare buona manutenzione è essenziale perché è proprio nel lavoro del manutentore che si eleva il potere di massimizzare il ciclo di vita di una macchina, e i nuovi trend tecnologici possono essere alleati fondamentali per semplificare il lavoro del manutentore esperto, garantendo interventi più rapidi ed efficaci. Penso, ad esempio, alle quattro aree tecnologiche essenziali: Meccatronica, Edge Computing, Cloud Computing, Realtà Aumentata e Realtà Virtuale. Troppo spesso si parla di trend tecnologici, digitalizzazione o sostenibilità senza spiegare come effettivamente applicare queste soluzioni nel lavoro quotidiano. Oggi, possiamo disporre di componenti e piattaforme intelligenti che svolgono un ruolo fondamentale nell’avanzamento delle macchine verso un sistema di comunicazione perfettamente integrato. Meccatronica, connettività e digitalizzazione possono consentire di raccogliere e gestire dati estremamente raffinati, trasformando macchine tradizionali in vere e proprie piattaforme di comunicazione in grado di dialogare con operatori e manutentori.
La grande sfida della sostenibilità, della digitalizzazione e della servitizzazione è imposta dal mercato e non può essere ignorata. I primi risultati si vedono in termini di efficienza energetica, miglioramento delle performance e riduzione di costi e sprechi, ma c’è ancora molto da fare. Credo fortemente che A.I.MAN., riferimento italiano per la manutenzione, rappresentata dalle otto sezioni tematiche sinergicamente operative, possa soddisfare le esigenze degli associati e sia la ricetta fondamentale per il futuro della manutenzione nell’industria italiana e internazionale. Questo comporta garantire nuovi processi e modelli produttivi, ridurre tempi morti e fermi macchina e soprattutto migliorare la qualità della vita lavorativa dei professionisti che si occupano delle linee e della loro manutenzione.
Sono comunque le persone al centro di tutto questo, il “cuore della manutenzione”. □
TECNOLOGIA E FORMAZIONE al servizio della manutenzione 5.0
Nel settembre 2020, la Commissione Europea ha pubblicato un documento chiave per Industry 5.0, che integra l’Industry 4.0 con un focus su sostenibilità, centralità della persona e resilienza industriale. La manutenzione, ora considerata un investimento strategico per l’innovazione e l’efficienza, richiede l’adozione di tecnologie avanzate come meccatronica, edge computing, cloud computing e realtà aumentata/virtuale
Marco Camozzi Managing Director, Camozzi Automation
Nel settembre 2020, la Commissione Europea ha pubblicato un paper dal titolo “Enabling technologies for Industry 5.0”. Questo documento ha rappresentato fin da subito uno spartiacque fondamentale nel dibattito pubblico sull’evoluzione tecnologica dell’industria e della manifattura, portando a una vera e propria ridefinizione delle priorità dei processi produttivi e aprendo le porte a quella che possiamo definire la quinta rivoluzione industriale. Con il concetto di Industry 5.0 si intende infatti completare quello di Industry 4.0 – fortemente orientato alla digitalizzazione dell’industria e alla nascita di nuovi modelli di business come quello della servitizzazione – con l’obiettivo di portare al cuore della produzione tre elementi essenziali: la sostenibilità, la centralità della persona e la capacità di garantire un tessuto industriale internazionale solido, resiliente e capace di adattarsi al cambiamento continuo.
In questo nuovo scenario fortemente orientato al valore della persona e dell’ambiente, la manutenzione, già strategica per qualsiasi azienda e qualsiasi settore industriale, diventa un asset imprescindibile. Diviene infatti a tutti gli effetti uno dei principali fattori abilitanti per il successo dell’Industry 5.0. In altri termini, la manutenzione non è più solo un “costo necessario”, ma un investimento strategico per l’innovazione della manifattu-
ra, l’efficienza operativa e la riduzione degli sprechi. Ma come si traducono oggi gli investimenti in manutenzione in scelte efficaci ed efficienti? Possiamo dire che in termini tecnologici ci sono almeno quattro aree essenziali da presidiare:
1. Meccatronica, che - integrando elettronica, meccanica e informatica - offre strumenti avanzati per la diagnosi e la risoluzione dei problemi. Grazie a soluzioni digitali e sistemi intelligenti che sono basati su algoritmi di AI generativa e machine learning per il monitoraggio e controllo, si abilitano processi di manutenzione predittiva, che contribuiscono a ridurre sensibilmente i tempi di fermo macchina e permettono di effettuare interventi più precisi e veloci, migliorando l’efficienza e la sicurezza del lavoro.
2. Edge Computing, che garantisce la possibilità di processare dati vicino alla fonte, riducendo la latenza, massimizzando la raffinatezza del dato raccolto e migliorando la reattività dei sistemi di controllo in tempo reale.
3. Cloud Computing, che offre una potenza di calcolo e una capacità di archiviazione dati scalabili, facilitando l’analisi avanzata e il monitoraggio a distanza.
4. Realtà Aumentata e Realtà virtuale, che sono tecnologie capaci di migliorare la qualità del lavoro dei professionisti della manutenzione. Con l’AR, per esempio, i
tecnici possono sovrapporre immagini digitali e dati sui macchinari reali, ottenendo istruzioni dettagliate e visualizzazioni di componenti interni, il che semplifica l’identificazione e la risoluzione dei problemi. Con la VR, invece, è possibile per esempio simulare ambienti di lavoro complessi per la formazione dei tecnici
L’adozione integrata di questo set di tecnologie è tanto strategico, quanto non sempre semplice e immediato perché significa anche un cambiamento radicale nel mindset stesso della concezione della manutenzione che non riguarda soltanto i professionisti del settore ma l’intera azienda. Per questo motivo una leva altrettanto fondamentale per l’evoluzione stessa della manutenzione in chiave Industry 5.0 è rappresentato dalla formazione, sezione su cui AIMANN, a ragione, mette molto focus. Formazione significa percorsi tecnici per acquisire competenze sempre più orientate al set tecnologico sopra citato ma anche e, forse, soprattutto capacità di favorire veri e propri percorsi di change management all’interno delle aziende che facilitino la comprensione sempre più profonda del ruolo strategico che la manutenzione rappresenta per l’industria. Per rendere possibile e facilitare questo percorso diventa fondamentale scegliere dei partner tecnologici che possano accompagnare e supportare le squadre dei manutentori.
Da questo punto di vista Camozzi Automation, azienda internazionale che lavora nel settore dell’automazione industriale si è strutturata proprio per essere un partner strategico per l’evoluzione della manutenzione. Grazie a un forte know how multi tecnologico, l’azienda fa dell’integrazione e dell’innovazione tecnologica le sue due principali leve distintive, che mette al servizio di tutti i clienti e partner per promuovere una manifattura avanzata. Con la capacità di integrare tecnologia pneumatica, proporzionale ed elettrica, Camozzi Automation garantisce prodotti e soluzioni orientati alla predittività grazie a una tecnologia proprietaria che si chiama CoilVision. CoilVision, già integrato in alcuni componenti tra cui la isola di valvole Serie D il regolatore di pressione PRE, è un algoritmo di controllo che monitora lo stato di salute delle bobine all’interno die prodotti citati. Questo algoritmo permette infatti di raccogliere dati raffinanti poi restituiti all’utente tramite LED, PLC o WiFi, visibili da software UVIX, altro software proprietario di Camozzi Automation.
Tutto questo livello di integrazione è reso possibile da una storica conoscenza di dominio e dalla capacità di mettere a sistema il know di tutte le aziende e le divisioni del Gruppo Camozzi. Se Automation è la società del Gruppo che si concentra sull’automazione industriale, Camozzi Digital & Mechatronics garantisce a questa realtà la capacità di integrare soluzioni intelligenti a bordo di componenti standard, per facilitare l’evoluzione verso modelli di smart components e smart factories. In questa logica risulta oggi pertanto essenziale un approccio “end to end” al tema della manutenzione che spinge il rapporto azienda cliente-azienda fornitrice verso veri e propri modelli di partnership, dico-ingegnerizzazione e di co-produzione, dove tutto muove da bisogni singolari, specifici e ben definiti. Il prodotto però deve essere necessariamente affiancato dal servizio, soprattutto quando siamo di fronte a una sfida come quella della transizione digitale che l’intero comparto della manutenzione si trova a vivere. Per questo motivo, Camozzi Automation si è
strutturata anche per garantire un servizio a 360° che inizia con la fase di prevendita e accompagna il cliente durante tutto il percorso di acquisto, compresa la postvendita, che si traduce in attività di messa in funzione di una applicazione, configurazione on-site dei prodotti e assistenza tecnica diretta e continua. A questo si affianca un percorso di formazione dedicata a clienti e operatori tecnici per consentire loro di massimizzare la conoscenza del prodotto. □
MANUTENZIONE & DISTRIBUZIONE
Distribuzione Sostenibile
La Transizione Digitale e il pensiero Lean offrono alcuni spunti per fronteggiare la crisi ambientale planetaria ed innescare una trasformazione verso la Sostenibilità: il mondo della Distribuzione ha una grande opportunità per dare un contributo sostanziale a un futuro sostenibile.
Stiamo vivendo un contesto planetario in profondo e rapido cambiamento: il mondo delle Imprese deve affrontare il tema della Sostenibilità e della crisi delle risorse e la strada per trovare soluzioni durature ed attuabili in breve tempo passa attraverso sfide di sviluppo tecnologico, di riduzione di sprechi ed aumento della competitività.
Le Aziende si trovano a fronteggiare sfide impegnative, che rendono sempre più stringenti alcune esigenze:
■ maggior Flessibilità, per reagire a mercati meno prevedibili;
■ necessità di rimanere al passo con lo Sviluppo Tecnologico;
■ riduzione dei costi e ottimizzazione dei flussi (meno sprechi, più efficienza);
■ necessità di prevenire e non subire gli eventi (es. Manutenzione Preventiva);
■ riduzione della complessità (Standardizzazione)
In questo scenario si inserisce la Distribuzione Sostenibile, che può essere definita come un approccio mirato a ridurre l’impatto ambientale e sociale della catena di distribuzione di beni e servizi, cercando di equilibrare la soddisfazione delle esigenze dei clienti finali con la conservazione delle risorse naturali e il benessere delle persone coinvolte nel processo.
In termini più specifici, la distribuzione sostenibile si concentra sull’adozione di pratiche, strategie e tecnologie che riducono l’emissione di gas serra, minimizzano l’utilizzo di risorse non rinnovabili, ottimizzano l’efficienza energetica, promuovono l’uso di fonti energetiche rinnovabili: per esempio, ottimizzare
le rotte di trasporto, utilizzare veicoli più efficienti dal punto di vista energetico, adottare tecnologie avanzate per il monitoraggio e il controllo, promuovere la collaborazione tra gli attori della catena di distribuzione e considerare l’impatto sociale ed economico delle decisioni prese lungo il percorso.
Realizzare tutto questo richiede una mentalità nuova, che acceleri l’integrazione di tutti i soggetti coinvolti lungo la catena di Distribuzione, con una collaborazione sempre più stretta tra Distributori e Clienti.
Pensando alla Distribuzione Industriale, si possono considerare tre Fattori Chiave per abilitare questa accelerazione: il Network, la Servitizzazione e l’Integrazione Orizzontale
Network
Il Network consiste nell’instaurarsi di una rete di collaborazione tra i differenti attori lungo la filiera distributiva, al fine di attuare sinergie che favoriscano il raggiungimento di obiettivi comuni. Se, infatti, si considera l’efficienza operativa lungo tutta la filiera, non è importante solo il contributo dei singoli attori, ma anche le ottimizzazioni ed economie che possono risultare dalla cooperazione per raggiungere obiettivi comuni, condividere risorse e competenze e creare sinergie nel mercato.
La creazione di un Network tra le Aziende è la chiave per rendere possibile l’applicazione del concetto del “Km Zero” nella distribuzione industriale: un processo di decentramento e avvicinamento al cliente attraverso accordi di collaborazione che non si limitino alla sola compravendita di merci, ma includano
Raffaele Bini, Technical Manager, Generale Conserve
la gestione condivisa della catena distributiva e della logistica.
In un network distributivo, i magazzini dei clienti si aprono verso la rete di filiera e divengono visibili ai distributori ed a tutti gli altri clienti, come fossero tanti centri distributivi dislocati su tutto il territorio: si possono ridisegnare di conseguenza tutte le rotte logistiche e le politiche di gestione degli stock, con vantaggi in termini di riduzione di emissioni derivanti dal trasporto e riduzione dei tempi di attesa per le forniture.
Tecnologie come l’Intelligenza Artificiale (Reti Neurali, ad esempio) e la Blockchain potrebbero aiutare nella gestione del sistema logistico e della contrattualistica.
Forme di collaborazione di questo tipo necessitano un cambio di mentalità importante: serve maggiore apertura verso l’esterno, nella consapevolezza di condividere informazioni e risorse con la concorrenza allo scopo di contribuire tutti assieme a rendere sostenibile l’intero sistema. In parole povere, bi-
sogna fare squadra per sopravvivere al contesto, superando ogni forma di chiusura ed ostilità.
Servitizzazione
La Servitizzazione può essere definita come una strategia aziendale che si basa sulla trasformazione di un’offerta di prodotto in un’offerta di servizio: invece di vendere solo il prodotto fisico, le aziende offrono un pacchetto di servizi legati a quel prodotto, creando un valore aggiunto per il cliente.
Il modello di business evolve, spostando l’attenzione dalla vendita del prodotto come transazione isolata alla fornitura continua di servizi correlati, quali l’installazione, la manutenzione, la riparazione, l’aggiornamento, l’assistenza tecnica, la formazione, la gestione dei dati o qualsiasi altro servizio che possa supportare l’utilizzo efficace e il valore duraturo del prodotto.
La Servitizzazione offre diversi vantaggi: per le aziende fornitrici, consente di stabilire relazioni a lungo termine con i clienti, creare entrate ricorrenti, ampliare il portafoglio di offerte e ottenere una maggiore fidelizzazione del cliente; per i clienti, offre un accesso semplificato e conveniente ai servizi correlati al prodotto, una maggiore personalizzazione delle soluzioni, una riduzione dei rischi e dei costi di proprietà e un supporto costante durante tutto il ciclo di vita del prodotto stesso. Alla fornitura e distribuzione di prodotti possono essere integrati anche il recupero ed il ricondizionamento, favorendo riutilizzo e riciclo di componenti, nell’ottica dell’Economia Circolare.
Pensando alla Servitizzazione unita al Network, gli stessi Distributori possono offrire servizi di censimento e standardizzazione della componentistica, ottimizzando la logistica e la gestione delle scorte.
Nel quadro delle nuove tecnologie, la Servitizzazione è favorita dall’Internet delle cose (IoT), che consente il monitoraggio e la gestione remota dei prodotti, e dall’analisi dei dati, che consente di fornire servizi personalizzati e di anticipare le esigenze dei clienti.
L’internet delle cose a livello industriale (IIoT) è in grado di abilitare efficaci sistemi di Manutenzione Predittiva, fino alla creazione di un Gemello Digitale di un impianto, di una macchina o di un bene in generale; rilevare ed analizzare dati a livello dei componenti permette di ottimizzarne l’applicazione ed allungarne la vita utile.
Per essere attuata, la Servitizzazione richiede un cambio dei modelli di business ed una accelerazione nella transizione digitale delle Aziende.
Integrazione Orizzontale
L’integrazione orizzontale lungo la catena del valore è una strategia di business che prevede l’integrazione completa tra le aziende che operano in fasi complementari della catena del valore: cambia la gestione dei ‘confini’ tra le aziende, che da fornitori esterni o partner commerciali passano ad essere fornitori e clienti interni di una stessa organizzazione, ridistribuendo il controllo diretto di più stadi del processo di produzione o distribuzione, al fine di ottenere benefici strategici, operativi ed economici.
In pratica, l’integrazione orizzontale coinvolge l’espansione delle attività aziendali al di là del proprio settore di competenza primario, entrando in settori adiacenti o correlati lungo la catena del valore, con diversi vantaggi: un miglior controllo della qualità e della catena di approvvigionamento (si pensi alle opportunità di Analisi del Ciclo di Vita dei Prodotti), una maggiore efficienza operativa ed una migliore coordinazione tra le diverse fasi della catena del valore, con riduzione dei tempi di consegna, una riduzione dei costi ed un miglioramento della redditività attraverso economie di scala, una maggior condivisione e più rapida diffusione delle tecnologie chiave all’interno della catena del valore. È importante notare che l’integrazione orizzontale presenta anche sfide, come l’integrazione delle diverse culture aziendali, la gestione di una più ampia gamma di attività e la necessità di investimenti significativi. Riassumendo, la sfida della Distribuzione Sostenibile passa attraverso tre Fattori
Chiave:
Network:
■ Decentramento e vicinanza al cliente: usare il network di clienti come ‘magazzini distribuiti’
■ Gestione di Magazzini presso il Cliente
■ Collaborazione tra le Aziende
Servitizzazione:
■ Manutenzione predittiva attraverso Componenti Intelligenti (IIoT, Gemello Digitale);
■ Servizi di supporto e tecnologie per allungare la vita dei componenti
■ Catene di riutilizzo-riciclo, come servizi di recupero e ricondizionamento di componenti elettronici
■ Censimento e Standardizzazione della componentistica per ridurre magazzini e viaggi
Integrazione Orizzontale:
■ Integrazione tra Distributore e Cliente: gestione integrata degli approvvigionamenti
■ Visibilità per i Distributori sui Magazzini dei Clienti
■ Lavorare su tutta la filiera con un approccio basato su LCA (Analisi del Ciclo di Vita)
Per abilitare questi tre Fattori Chiave, sono necessari due prerequisiti, il primo tecnologico ed il secondo di mentalità: la Digitalizzazione ed il pensiero Lean trasversale a tutta la catena distributiva.
Infine, una considerazione sull’importanza del ruolo delle Associazioni di settore nell’innescare e promuovere il cambiamento: la condivisione di Best Practices e Casi di Studio è un motore indispensabile per creare cultura e facilitare la collaborazione tra tutti i protagonisti lungo la catena del valore. □
MANUTENZIONE IN FUM…ETTO
Rieccoci alla rubrica: Manutenzione in fum… etto. L’appuntamento che ci consente di trattare in maniera apparentemente frivola temi importanti, seri e problematiche che riguardano la manutenzione, facendoci riflettere. La rubrica, testi e grafiche, è curata da Antonio Dusi, un manutentore per i manutentori.
I personaggi
Ogni mese verrà proposta e analizzata una situazione diversa, verranno mostrati e affrontati i vari approcci – reali – ai contesti presentati e la migliore metodologia da adottare a seconda delle casistiche e delle difficoltà. Le “storie” degli interventi, situazioni e/o problematiche saranno quindi narrate graficamente, attraverso le immagini e le voci di diversi personaggi. A cominciare da quella narrante: YungMan (detto anche, dagli amici, GoodMan).
YungMan
Dei suoi colleghi Ganassa (detto anche SuperMan, Manutentore “troppo” fiducioso nella sua esperienza…), Tentenna (detto DoubtMan, pieno di dubbi e di timori), Malizio (detto anche DiaboMan, propenso a furbizie per non rispettare obblighi e divieti), Fabbrichino (detto anche PrOpe, sempre un po’ agitato per i problemi delle sue macchine e talvolta infastidito dai vincoli che gli interventi manutentivi comportano) e il suo collega Bla bla; il loro Capo OldMan (detto anche Prudenzio) e il Capo di Produzione (detto Speedy); con anche ExtMan (manutentore esterno all’azienda) e tanti altri ancora… tra cui “amici” virtuali come gli attrezzi tipici di lavoro “umanizzati” e parlanti, o alcuni dispositivi di protezione e di messa in sicurezza, come AllegatoSic, Mister Lucchetto, il più grande amico del manutentore, oppure GrilloMan, il “grillo parlante” che dà voce alla buona coscienza dei manutentori esperti e prudenti.
Attrezzi da lavoro
Ganassa detto anche SuperMan
Malizio detto anche DiaboMan Tentenna detto anche DoubtMan
Fabbrichino detto anche PrOpe
Bla bla
OldMan detto anche Prudenzio
Speedy
ExtMan
AllegatoSic
Mister Lucchetto GrilloMan
Non ci resta quindi che attendere il prossimo numero per poter leggere la prima storia e augurarvi buona lettura! □
MANUTENZIONE E CREATIVITa’
Ad una riunione periodica con tutti i manutentori …
Creatività va oltre l’intelligenza artificiale… Immaginare fa fare un balzo avanti, crea un nuovo obiettivo. Solo in un secondo tempo ci si impegna per raggiungerlo. Superare regole per avere regole migliori.
Creatività nasce dalla visione di un qualche cosa…
Avevo poi effettuato le dovute regolazioni e verifiche che l’elastico tenga bene assieme le parti rotte. Il tutto è ripartito regolarmente!
Ero soddisfatto di aver momentaneamente risolto in maniera creativa il problema
Investendo su queste idee avremo un tornaconto incredibile!!!
un investimento!!!
Già proprio così, vi ricordate quella
Quando si è fermata quell’impianto e un pezzo di elastico in terra… mi è bastato, provvisoriamente, per tenere assieme le parti rotte…
Dobbiamo essere sempre pronti a pensare fuori dagli schemi quando si tratta di manutenzione e riparazioni.
Da qui l’importanza fondamentale nelle proposte di “nuove idee” per la risoluzione di problemi che appaiono durante le routine lavorative!
Importanti poi sono gli ambienti creativi che stimolano appunto la creatività!!!
Devo raggruppare queste carte… Nessuno ha un elastico?
Rubrica a cura di Ing. Davide Bolzan, Socio A.I.MAN. e Maintenance and Engineering Manager
RIFASAMENTO
Negli impianti elettrici industriali si rende necessario installare dei gruppi di rifasamento (batterie di condensatori) per variare il rapporto tra energia attiva e reattiva al fine di avere un cosfi maggiore o uguale a 0,95, questo permette di avere delle corrente di linea di linea più basse (a parità di potenza attiva), con conseguente diminuzione delle perdite elettriche sulle linee di distribuzione. I gruppi di rifasamento possono essere ad inserzione manuale o automatica e possono essere installati localmente a bordo macchina/impianto o in una cabina elettrica a servizio di più impianti. Le batterie vanno periodicamente controllate per verificare rigonfiamenti e deformazioni che possono generare incendi.
Stipula dei contratti di manutenzione periodica dei gruppi per verificare lo stato dei condensatori. Controlla mensilmente la fattura dell’energia per verificare il parametro cosfi ed assicurarti che sia maggiore o uguale a 0.95, in caso contrario saranno applicate delle penali dal fornitore di energia. 21
CONSIGLIO
MESSA FUORI SERVIZIO
La messa in sicurezza degli impianti per le attività di manutenzione è fondamentale per la sicurezza di persone ed impianti. Per garantire la messa in sicurezza va applicata la messa fuori servizio (LOTO) che consiste nel sezionamento di tutte le energie e dei fluidi di processo (energia elettrica, aria compressa, gas combustibili, acqua di raffreddamento, trasporto materie prime ecc.) al fine di evitare avvi automatici o accidentali da remoto degli impianti in fase di manutenzione. La messa fuori servizio deve essere eseguita con blocco fisico sotto chiave dei sezionatori elettrici e delle valvole per i fluidi e gestita con procedura. Il sezionamento deve opportunamente segnalato sugli impianti.
CONSIGLIO
Fai un’analisi degli impianti per andare ad individuare tutti i punti di sezionamento e segnalali con adeguata cartellonistica. Verifica che i punti di sezionamento siano effettivamente luchettabili, alcuni molto vecchi potrebbero non esserlo, dove possibile per impianti di potenza modesta installa un sezionatore a bordo macchina.
Rubrica a cura di Ing. Davide Bolzan, Socio A.I.MAN. e Maintenance and Engineering Manager
IDENTIFICAZIONE IMPIANTI
All’interno di un complesso industriali gli impianti vanno chiaramente identificati con apposita cartellonistica e deve esserci corrispondenza tra la dicitura in impianto e i layout di sito. Gli impianti devono essere identificati e dove necessario riportare cartellonistica di pericoli particolari o DPI da utilizzare sia per favorire l’orientamento di chi è meno esperto sia per dare un’indicazione chiara della tipologia di impianto e dei rischi correlati (Cabina di trasformazione, centrale termica, locale compressori, ecc.) con eventuali divieti di accesso. E’ importante segnalare in modo chiaro anche i relativi punti di sgancio (pulsanti, valvole) dell’energia con evidenza dell’impianto sganciato.
CONSIGLIO
La cartellonistica deve essere ben visibile e all’esterno fatto con materiali resistenti alle intemperie (no adesivi o fogli plastificati). I punti di sgancio sono anche parte integrante della valutazione rischio incendio e piano di emergenza, perciò vanno chiaramente indicati e riportati nei layout.
VIE D’ACCESSO
Gli impianti industriali devono essere sempre raggiungibili in modo comodo e senza ostacoli (sia di processo che utilities). Sia in fase operativa standard che in fase di guasto o emergenza si deve poter accedere a tutte le parti di impianto per conduzione o manutenzione senza dover spostare altri materiali, soprattutto gli elementi più critici dal punto di vista sicurezza/emergenza (quadri elettrici, pulsanti di emergenza, valvole, presidi antincendio, pulpiti di comando, ecc.). Per evitare il deposito di materiali si possono indicare a terra le aree di rispetto o se possibile installare delle barriere che evitano fisicamente il deposito. Questo aspetto è fondamentale anche per le vie d’esodo e uscite di emergenza del piano di emergenza.
CONSIGLIO
Valuta attentamente questo aspetto nella fase di ingegnerizzazione o installazione di un nuovo impianto, individuando quali sono i punti critici di accesso e dove sono ubicati all’interno dell’area. Nelle aree con elevato transito di mezzi o carrelli elevatori valuta le barriere fisiche, possono evitare danni da urto agli impianti.
RACCONTI DI MANUTENZIONE
UN CONSIGLIO
L’industria della distribuzione industriale dovrebbe sfruttare la conoscenza dei distretti e proporre servizi estesi per la manutenzione, anziché limitarsi alla vendita di singoli prodotti, per rispondere meglio alle esigenze dei manutentori con budget limitati
a cura di Pietro Marchetti, Coordinatore Regionale sezione Emilia-Romagna, A.I.MAN.
Qualche giorno fa mi è capitato di parlare con una persona che si occupa di distribuzione industriale e non solo. È stata una conversazione molto interessante, iniziata con i commenti sulla presentazione che ho fatto durante un evento della Federazione Nazionale Distributori Industriali e terminata con molti punti aperti sui quali riflettere. E così è stato.
Premetto che non sono un esperto di distribuzione industriale, né di compravendita o commercio. Come dico sempre, sono un “vecchio manutentore di provincia” con una buona esperienza e, in virtù dell’esperienza accumulata e quella scambiata con altri colleghi incontrati ai vari eventi A.I.MAN, posso dire con cognizione di causa quali sono i desideri dei vari responsabili di manutenzione e dare qualche consiglio, spero gradito, a chi ha a che fare con i responsabili di manutenzione per proporre prodotti e servizi.
La prima cosa che un responsabile della manutenzione vorrebbe è sicuramente un management veramente sensibile alla manutenzione. Posso affermare senza tema di smentita che il primo desiderio mio e dei miei colleghi è proprio questo. Siamo stufi di AD, COO, CEO e chi più ne ha più ne metta che fan-
no dei gran discorsi sull’importanza della manutenzione, sulla necessità di passare in fretta da una manutenzione a guasto a una preventiva ecc. per poi vedere i nostri budget ridotti, il nostro personale tagliato e le nostre richieste di acquisto esaminate al microscopio prima di essere quasi sempre rifiutate o ridimensionate. Su questo dobbiamo lavorare ancora molto, ma prima o poi la spunteremo e magari ne parlerò in un prossimo articolo.
A questo punto riflettiamo su come qualcuno può aiutarci dall’esterno e quando parlo di aiuti esterni mi riferisco a tutte quelle aziende che si presentano alla mia portineria cercando il responsabile della manutenzione per offrire soluzioni quasi sempre miracolose.
Ho già avuto modo di affermare che a noi responsabili di manutenzione non servono commerciali che ci sfogliano cataloghi (siamo in grado di farlo da soli, sia in cartaceo che in digitale), né abbiamo bisogno di qualcuno che ci mostri bellissime presentazioni in Power Point della sua azienda (nel corso degli anni ne abbiamo viste talmente tante che non ne guarderemmo altre neanche se ci pagassero).
E allora come potete aiutarci?
Offrendoci un servizio del tutto in-
novativo.
Un servizio sicuramente applicabile in tutte quelle aree in cui c’è un comprensorio, ma con la possibilità di espanderlo anche in altre zone.
Ho cambiato molti lavori e mi è capitato di conoscere vari comprensori: quello dell’elettrodomestico, quello della ceramica, quello del mobile e indirettamente anche altri.
In tutti i casi ho notato che ogni comprensorio ha le sue affinità: le tecnologie sono le stesse, le attrezzature sono quasi tutte di pochi fornitori e le problematiche di manutenzione sono quasi sempre le stesse.
Allora, un vero commerciale nel settore distribuzione industriale / manutenzione deve riuscire a sfruttare questo suo punto di forza legato alla conoscenza del distretto e il mio punto di debolezza legato alle condizioni di budget limitatissimo.
A questo punto i commerciali più accorti avranno iniziato a capire come muoversi…
Potrei quindi chiudere qui l’articolo, ma oggi mi sento buono e continuo.
C’è un’altra cosa che non tutti sanno: i top manager di cui parlavo all’inizio di questo articolo pronti a fare mille disquisizioni prima di firmare una richiesta di acquisto, poi di fronte a un impianto fermo, anche a causa di una richiesta di acquisto non firma-
ta da loro, vanno nel pallone e non badano a spese pur di farlo ripartire. Ricordo che una volta andai dal manager di turno dicendo che avevo sentito il cuscinetto di un riduttore fare un rumoraccio e, quindi, chiedere l’acquisto di un cuscinetto nuovo e un fermo impianto di qualche ora per fare la riparazione.
Non lo avessi mai fatto, il boss lo prese come un affronto personale e mi chiese:
1) se non bastasse aggiungere del grasso al cuscinetto;
2) quale fosse la vita residua prevista del cuscinetto;
3) quali sarebbero state le conseguenze per il riduttore nel caso di rottura del cuscinetto
4) di quanto avremmo dovuto “eventualmente” ridurre la velocità per far sì che il cuscinetto durasse fino alla fermata estiva (eravamo a febbraio).
E, visto che ero un esperto di manutenzione, voleva una relazione scritta con le risposte a queste sue domande entro la mattina successiva. Gli risposi che ero un esperto di manutenzione e non un mago. Quella relazione avrebbe dovuto chiederla
al mago Silvan e me ne andai. Questa mia uscita mi costò un richiamo scritto.
Dopo neanche una settimana, però, il cuscinetto si ruppe rendendo di fatto il riduttore non utilizzabile e non riparabile in tempi brevi e la produzione ferma per colpa di un cuscinetto non cambiato. Lo stesso capo che mi aveva fatto infinite questioni sull’acquisto del cuscinetto mi disse di muovermi per trovare quanto prima un riduttore per far ripartire la produzione senza badare a spese. Qui si chiude il discorso e do il mio consiglio.
Perché invece di continuare a propormi cuscinetti non mi proponete un servizio più ampio che comprenda il deposito presso di voi di ricambi strategici?
Certo, lo so, vendere cuscinetti è più facile e implica un minimo impegno di capitale mentre tenere un magazzino con dei riduttori e degli altri ricambi strategici implica un certo rischio, ma chi non rischia non rosica. Da parte mia vi assicuro che se vi proponete come venditori di cuscinetti il vostro biglietto da visita finirà
nel mazzo che tengo nel secondo cassetto della scrivania, ma se mi dite che avete in sede uno stock di ricambi strategici per le macchine che uso e disponete anche di una logistica per la consegna ed eventualmente dei tecnici per il montaggio, memorizzo il vostro telefono tra i miei preferiti.
Sicuramente è un nuovo modo di vedere le cose ma, secondo me, è il futuro. Il fatto di iniziarlo in un distretto in cui lo stesso ricambio può servire a svariate aziende è un modo di ridurre il rischio.
Se non vi fidate di quello che scrivo provate a offrire questo servizio a potenziali nuovi clienti e fatemi sapere cosa vi rispondono.
A essere sincero qualche azienda più lungimirante si sta già muovendo in questo senso, proponendo ricambistica dedicata, supporto alla manutenzione per il montaggio e assistenza tecnica , ma ancora non mi è capitato nessuno che mi abbia offerto un servizio come quello che ho descritto. Beh, io il mio suggerimento ve l’ho dato, ora lascio a voi il compito di stupirmi. □
MANUTENZIONE E SICUREZZA
Nuove direttive per la FORMAZIONE sulla sicurezza: cosa aspettarsi dal nuovo accordo stato-regioni
Il nuovo Accordo Stato-Regioni sulla formazione per la sicurezza introdurrà numerose novità, tra cui l’accreditamento dei soggetti formatori, nuovi corsi e aggiornamenti obbligatori, e regole per la formazione in aula e in videoconferenza, con un focus particolare sull’efficacia e la verifica dell’apprendimento
A cura di Fabio Calzavara, Responsabile Sezione Manutenzione & Sicurezza A.I.MAN.
Nella corsa verso EuroMaintenance, siamo stati colti da un’importante anticipazione riguardante la nuova edizione dell’Accordo Stato-Regioni sulla formazione per la sicurezza.
Sebbene il nuovo documento non sia ancora stato ufficialmente rilasciato, è iniziata a circolare quella che viene chiamata “Bozza Definitiva”, anticipando la struttura che vedremo, probabilmente, a settembre.
Vediamo insieme una carrellata delle principali novità apparse. Sebbene non possiamo ancora confermare che sarà tale, abbiamo del materiale su cui riflettere durante le meritate ferie estive, in attesa di ciò che ci aspetta. A partire dall’emanazione ufficiale, verrà dedicato un apposito numero con focus su quanto impatterà specificamente nel mondo della manutenzione.
Contenuti Previsti nel Futuro Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la Formazione in Materia di Salute e Sicurezza
1. Accreditamento Soggetti Formatori: Definiti i criteri di riconoscimento della rappresentatività. Verrà emanato un apposito atto per l’istituzione di un repertorio nazionale dei Soggetti Formatori. I soggetti accreditati in Regione devono avere almeno tre anni di esperienza in materia di SSL.
2. Quantità Massima di Partecipanti: Definita in 30 persone.
3. Verbale della Verifica Finale: Identificati i contenuti del verbale delle verifiche finali da redigere e conservare (anche elettronicamente).
4. Modalità di Erogazione del Corso e Firma Digitale: L’attestato dovrà contenere l’indicazione della modalità di erogazione. È preferibile che la firma del Soggetto Formatore sia digitale.
5. Fascicolo del Corso: Identificati i contenuti del fascicolo del corso da redigere e conservare (anche elettronicamente).
6. Corsi Lavoratori, Dirigenti e Preposti Interaziendali: Se coinvolgono diverse aziende, devono essere organizzati da un Soggetto Formatore.
7. Corso Preposti 12 Ore: Incrementato da 8 a 12 ore. Formazione iniziale e aggiornamento solo in aula e videoconferenza (no e-learning).
8. Corso Dirigenti 12 Ore + Modulo Cantieri 6 Ore: Parte generale di 12 ore e una aggiuntiva di 6 ore per operatività in cantieri (anche in e-learning).
9. Corso Datore di Lavoro 16 Ore + Modulo Cantieri 6 Ore: Nuovo corso obbligatorio per tutti i datori di lavoro, costituito da 16 ore comuni e 6 aggiuntive per il settore edile.
10. Corso per Datore di Lavoro che Svolge il Ruolo di RSPP: Modu-
lo comune di 8 ore + moduli integrativi per Agricoltura/Pesca/ Costruzioni/Chimico e Petrolchimico (interamente in aula).
11. Corso per Ambienti Sospetti di Inquinamento o Confinati 12 Ore: Identificato un corso per addetti operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati.
12. Corso per Addetti alla Conduzione Carri Raccogli Frutta (8 Ore): Introdotto un nuovo corso.
13. Corso per Addetti alla Conduzione Caricatori per la Movimentazione di Materiali (8 Ore): Introdotto un nuovo corso.
14. Corso per Addetti alla Conduzione Carriponte (4+6/6/Combo7 Ore): Introdotto nuovo corso.
15. Corso Aggiornamento Preposti Biennale 6 Ore (No E-Learning): Non erogabile in e-learning, già
inserito nelle modifiche all’art. 37 D.Lgs 81/08.
16. Corso Aggiornamento Datori di Lavoro Quinquennale 6 Ore (Anche in E-Learning): Nuovo corso previsto dall’Accordo.
17. Corso Aggiornamento Datori di Lavoro RSPP Quinquennale 8 Ore (Anche in E-Learning): Ora durata minima comune a tutti i settori di 8 ore.
18. Corso Aggiornamento RSPP/ ASPP (Anche in E-Learning): Revisione metodo calcolo del quinquennio di riferimento. Il nuovo aggiornamento deve essere effettuato con cadenza quinquennale a decorrere dalla data di conclusione del modulo B comune.
19. Nuovo Corso Aggiornamento per Ambienti Confinati 4 Ore (Pratiche) Quinquennali.
20. Regole per l’Uso delle Piattaforme nei Corsi in Videoconferenza: Definite regole per l’uso delle piattaforme (sistemi di tracciamento, test, accessi, ecc.) mutuate dalla UNI PdR 149:2023.
21. Questionario di Gradimento Specifico per Videoconferenza: Identificati i contenuti dei questionari di gradimento specifici per la videoconferenza da somministrare ai partecipanti.
22. Criteri per le Verifiche di Apprendimento: Identificate regole per la somministrazione dei test di verifica dell’apprendimento.
23. Criteri per le Verifiche di Efficacia della Formazione: Oltre ai test di verifica dell’apprendimento, devono essere progettati e somministrati test e strumenti per monitorare l’efficacia delle azioni formative. □
SPECIALE SHOWROOM
Nuovo Showroom e Training Center di Henkel: un innovativo spazio MULTIFUNZIONALE
Promuovere l’innovazione e l’educazione continua attraverso dimostrazioni pratiche e formazione avanzata
Henkel Adhesive Technologies ha inaugurato il nuovo Showroom & Training Center presso la sede di Milano, un passo significativo che riflette l’impegno dell’azienda verso l’innovazione e l’educazione continua. Questo spazio multifun-
zionale è stato progettato per offrire dimostrazioni pratiche, workshop, formazione teorico-pratica, webinar e formazione a distanza, fornendo un ambiente versatile e moderno per clienti, partner e dipendenti.
Caratteristiche e Struttura
Il nuovo Showroom & Training Center è stato riprogettato come uno spazio unico con una superficie totale di 50 mq, accogliente e versatile. Gli arredi mobili permettono di comporre l’allestimento più adatto
a ogni specifica circostanza, rendendo lo spazio altamente flessibile per diverse esigenze di formazione e dimostrazione.
Attrezzature Avanzate
Le attrezzature e gli impianti sono stati completamente rinnovati per garantire comfort e sicurezza ottimali. Il nuovo sistema di aspirazione, che copre tutta l’area, contribuisce significativamente a un ambiente sicuro e confortevole.
Inoltre, il centro è dotato di un sistema multimediale con schermo ultra HD, videocamere, greenscreen e impianto audio dedicato, che supportano attività didattiche interattive e di alta qualità.
Sezioni del Centro
Il centro è diviso in due principali aree funzionali:
■ Showroom: Equipaggiato con 5
tavoli posizionati a parete, questa area è dedicata alle dimostrazioni pratiche delle soluzioni adesive e dei principali sistemi di dosaggio.
■ Training Center: Dotato di 7 tavoli posizionabili ad hoc e 1 postazione per il trainer, questa sezione può ospitare fino a 15 persone, ideale per workshop e sessioni di formazione intensiva.
Attività Offerte
Il nuovo Showroom & Training Center offre una vasta gamma di attività per diverse tipologie di utenti:
■ Dimostrazioni Pratiche: Presentazione delle soluzioni adesive Henkel e dei principali sistemi di dosaggio, consentendo ai partecipanti di toccare con mano e sperimentare il valore aggiunto delle soluzioni di Henkel.
■ Workshop e Formazione Teorico-Pratica: Sessioni formative su
tecnologie, prodotti e applicazioni, che combinano teoria e pratica per una comprensione approfondita.
■ Webinar e Formazione a Distanza: Programmi formativi che possono essere seguiti anche in collegamento con altre sedi Henkel, facilitando l’accesso alla formazione per un pubblico più ampio.
Conclusioni
L’inaugurazione del nuovo Showroom & Training Center rappresenta un passo avanti per Henkel Adhesive Technologies nel fornire un ambiente moderno e interattivo per la formazione e la dimostrazione dei propri prodotti. Questo spazio non solo migliora l’esperienza dei clienti e partner, ma promuove anche un apprendimento continuo e una migliore comprensione delle soluzioni innovative di Henkel. □
AMATI di Saronno si rinnova
Siamo stati invitati all’inaugurazione della sede AMATI di Saronno, facente parte del Gruppo Verzolla
Il 6 e 7 maggio 2024 sono state date memorabili per la consociata Amati di Saronno, parte del gruppo Verzolla, che ha celebrato il suo rinnovamento in vista del centenario, del prossimo anno.
Situata in viale Lombardia 12, la storica sede ha aperto le sue porte ai visitatori dalle 10 alle 17, offrendo una due giorni di eventi, dimostrazioni e opportunità uniche. Un’iniziativa che ha visto la partecipazione dei principali partner aziendali e di numerosi professionisti del settore.
Un Rinnovamento Storico
La sede di Amati di Saronno, da sempre punto di riferimento per il settore industriale locale, ha subito un’importante trasformazione. Questa operazione di rinnovamento non solo ha ampliato gli spazi esistenti, ma ha anche introdotto innovazioni strutturali e tecnologiche, inclusa l’installazione di pannelli solari per un’efficienza energetica all’avanguardia. Ora, con un magazzino completamente ristrutturato e modernizzato, la sede si
presenta pronta ad affrontare le sfide del futuro.
Partner d’Eccellenza e Dimostrazioni Pratiche
L’inaugurazione ha visto la partecipazione di partner illustri come SKF Group, USAG, Milwaukee, Dormer Pramet, Enerpac, Loctite e altri. Questi brand di prestigio hanno presentato dimostrazioni pratiche, mostrando i loro prodotti innovativi e le offerte speciali riservate all’evento. I visitatori hanno potuto interagire
direttamente con i rappresentanti delle aziende, ottenere risposte a domande tecniche e scoprire le ultime novità del settore.
La Storia di Amati: dal 1925 ad Oggi
Amati di Saronno ha radici che affondano nei primi del Novecento, iniziando come selleria per carrozze. Dopo la guerra, l’azienda ha saputo evolversi, adattandosi alle esigenze del mercato industriale. Dalla commercializzazione delle cinghie di cuoio e bronzine fino alla trasformazione in una realtà moderna, Amati ha sempre mantenuto un ruolo chiave nel fornire soluzioni tecniche avanzate per l’industria. L’azienda ha segnato un punto di svolta, iniziando un percorso di crescita e diversificazione che l’ha portata ad essere ciò che è oggi: un punto di riferimento per i manutentori e i costruttori di macchine. Oggi, Amati, parte del Gruppo Verzolla, offre un assortimento di oltre 300.000
articoli, suddivisi nelle famiglie: cuscinetti, movimentazione lineare, trasmissioni di potenza, oleodinamica, pneumatica, utensileria.
Un’Offerta di Prodotti Unica
Uno dei punti di forza di Amati è l’ampia disponibilità di prodotti. Dal materiale di consumo quotidiano
per l’officina, ai cuscinetti di grandi dimensioni, l’assortimento risponde a tutte le esigenze di un’azienda moderna.
Innovazione e Tradizione: Un Binomio Vincente
Il rinnovamento della sede di Saronno non è solo un aggiornamento strutturale, ma rappresenta anche un’importante evoluzione nel modo di operare dell’azienda. La modernizzazione degli spazi di lavoro e dei magazzini, l’introduzione di tecnologie green come i pannelli solari e la continua ricerca di soluzioni innovative riflettono l’impegno del Gruppo Verzolla nel coniugare tradizione e innovazione.
L’Evento: Un Successo di Partecipazione
L’evento inaugurale del 6 e 7 maggio è stato un grande successo. Numerosi clienti, partner e curiosi
hanno visitato la sede, partecipando attivamente alle dimostrazioni e apprezzando le novità presentate. Gli spazi rinnovati hanno accolto i visitatori con una nuova luce, mostrando non solo il passato dell’azienda, ma anche le sue ambizioni future.
Il gruppo Verzolla, con le sue diverse sedi, continua a rappresentare un punto di riferimento per il settore industriale, dimostrando come sia possibile crescere e innovare mantenendo salde le proprie radici storiche. L’inaugurazione di Amati di Saronno segna un altro capitolo di successo in questa lunga storia, confermando l’impegno verso l’eccellenza e la soddisfazione del cliente. □
Mistery Manut Tales: La Manutenzione sono io, la Manutenzione sei tu!
Una voce per dire quello che non si può dire. Storie di Manutenzione, discussioni, voci di esperti: segui il podcast di EuroMaintenance 24
Non perdete nessun episodio del nuovo podcast: Mistery Manutdiventerà il vostro confidente nel mondo della manutenzione industriale.
Sotto il mio alias di potremo addentrarci nei meandri della manutenzione e tramite la mia voce potrete raccontare storie che spesso rimangono nell’ombra. Sarò la vostra “voce della verità”, il narratore delle esperienze che molti nel settore vorrebbero condividere ma spesso non possono.
È vero che noi ci occupiamo di Manutenzione, eppure, quando piove, l’acqua ci sgocciola in testa dal soffitto
Esplorando il Mondo della Manutenzione
In questo podcast, esploreremo il mondo della manutenzione industriale in Italia. Affronteremo le sfide quotidiane, discuteremo di come analizziamo i rischi e ci concentreremo sulla sicurezza. Il mio anonimato mi consente di essere sincero e di raccontare la realtà di come affrontiamo la manutenzione ogni giorno.
Nella mia azienda, purtroppo, la manutenzione non è considerata un elemento basilare per gestire completamente l’attività. Spesso viene sottovalutata, e si tende a concentrarsi maggiormente sulla produzione e sugli aspetti finanziari
Per i clienti, la priorità è sempre – a dispetto di quanto viene dichiarato – sugli aspetti economici
Il vero problema sono le persone che si occupano di sicurezza. Una volta, questa era gestita da personale tecnico con lunga esperienza in campo, oggi no
EPISODIO 1: QUEST’ANNO C’È EUROMAINTENANCE 2024
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Settant’anni di Sicurezza Made in Italy e INNOVAZIONE TECNOLOGICA
Un viaggio attraverso la storia e le prospettive future di DonadonSDD, azienda leader nella produzione di dispositivi di sicurezza per impianti industriali, con un focus su innovazione, personalizzazione e qualità
M: Benvenuto. Potrebbe iniziare raccontandoci un po’ della storia di DonadonSDD e dei suoi punti di forza?
DonadonSDD: DonadonSDD è un’azienda che ha radici profonde nel settore della sicurezza industriale, fondata nel 1932 da R. Donadon. Sin dagli anni Cinquanta, abbiamo iniziato a specializzarci nella produzione di dischi di rottura, un elemento cruciale per la protezione dagli eccessi di pressione negli impianti industriali. La nostra attività si basa su tre criteri fondamentali: affidabilità, rapidità e personalizzazione. L’affidabilità è garantita dall’esperienza di oltre sette decenni, durante i quali abbiamo sempre cercato di migliorare e innovare i nostri prodotti. La rapidità è uno dei nostri tratti distintivi, permettendoci di rispondere velocemente alle esigenze dei clienti. Infine, la personalizzazione ci consente di offrire soluzioni su misura, adattandoci alle specifiche necessità di ogni impianto e cliente. Questo ci ha permesso di consolidare la nostra posizione come leader nel settore della sicurezza industriale, sia in Italia che a livello internazionale.
M: La vostra sede a Corbetta è considerata un fiore all’occhiello. Può spiegarci il motivo?
DonadonSDD: La nostra sede di Corbetta, situata alle porte di Milano, è più di un semplice stabilimento produttivo; è un centro di innovazione. Occupa un’area di oltre 2.000 metri quadrati e rappresenta il cuore pulsante della nostra azienda. Qui, abbiamo introdotto tecnologie avanzate, come i macchinari laser di ultima generazione, derivati dal settore della chirurgia. Questi macchinari ci consentono di effettuare lavorazioni di massima precisione, indispensabili per garantire la sicurezza e l’affidabilità dei nostri prodotti. Dal 2003, abbiamo registrato una crescita sostanziale, grazie all’adozione di metodi
produttivi all’avanguardia che ci permettono di mantenere un’agilità e una flessibilità essenziali in un mercato competitivo. Questo ci consente di rispondere rapidamente alle richieste dei clienti, mantenendo al contempo elevati standard di qualità e precisione.
M: Quali sono i prodotti chiave di DonadonSDD e quali settori servono?
DonadonSDD: DonadonSDD offre una gamma completa di prodotti progettati per garantire la sicurezza degli impianti industriali. Il nostro prodotto principale è il disco di
rottura, un dispositivo di sicurezza essenziale per prevenire dan ni agli impianti dovuti a variazioni improvvise di pressione. Questi dischi sono disponibili in diversi modelli all’avanguardia e sono adattabili a molteplici usi, gestendo pressioni estremamente variabili.
Oltre ai dischi di rottura, produciamo anche pannelli di sfogo, progettati per proteggere gli impianti dai rischi di esplosioni. Questi pannelli sono disponibili in versioni rettangolari e rotonde, per soddisfare diverse esigenze applicative. Infine, offriamo sensori di rottura, che forniscono notifiche immediate in caso di apertura di un dispositivo di sicurezza, migliorando ulteriormente la protezione degli impianti. I settori che serviamo spaziano dall’industria petrolifera e chimica a quella alimentare e farmaceutica, garantendo soluzioni di sicurezza anche per applicazioni altamente critiche e specifiche come quelle del settore aerospaziale.
testimonia i nostri vantaggi tecnologici e la nostra capacità di soddisfare standard elevati. Inoltre, i nostri dispositivi di sicurezza sono utilizzati al CERN, il laboratorio europeo per la fisica delle particelle a Ginevra. Qui, proteggono le delicate e complesse apparecchiature utilizzate per lo studio delle particelle subatomiche e delle leggi fondamentali della fisica, sottolineando l’alta qualità e l’innovazione tecnologica dei nostri prodotti.
M: Come garantite la qualità e la precisione dei vostri prodotti?
M: Quali sono alcuni esempi significativi delle applicazioni dei vostri prodotti?
DonadonSDD: Un esempio signi ficativo delle nostre applicazioni è la fornitura di dischi di rottura di grandi dimensioni per le gallerie del vento nell’industria aerospa ziale. Queste strutture simulano le condizioni estreme a cui è sottoposto uno shutt le spaziale durante il rientro nell’atmosfera terrestre, richiedendo componenti di massima affidabilità e resistenza. La certifi cazione 9100 che abbia mo ottenuto per la proget tazione e realizzazione di dischi di rottura per il settore aerospaziale
DonadonSDD: La qualità e la precisione dei nostri prodotti sono
garantite attraverso continui investimenti in macchinari e strumenti di prova all’avanguardia. Recentemente, abbiamo implementato macchinari laser brevettati di ultima generazione che derivano dal settore della chirurgia. Questi ci permettono di effettuare lavorazioni di massima precisione. La nostra offerta si basa su tre punti essenziali: estrema personalizzazione della produzione, rapidità di produzione e ottimo rapporto qualità/ prezzo. Non imponiamo mai prodotti standard ai nostri clienti, ma li riprogettiamo, modifichiamo e sviluppiamo su misura per garantire le migliori prestazioni. La rapidità di produzione ci permette di rispettare tempi strettissimi e di rispondere alle esigenze di consegne rapide, mantenendo sempre gli stessi standard di qualità e precisione. Inoltre, il nostro posizionamento sul mercato con un ottimo rapporto qualità/prezzo consente alle aziende di adottare soluzioni di alta qualità con investimenti ragionevoli.
Intervistatore: La vostra azienda ha clienti anche al di fuori dell’Eu-
DonadonSDD: Sì, la nostra clientela comprende importanti nomi di aziende italiane, europee ed extra UE, alcune delle quali sono inserite nella lista “FORTUNE 500”. La nostra continua espansione su mercati internazionali ha creato l’esigenza di implementare un sistema di assistenza via streaming, noto come R.S.T. Questo sistema permette ai nostri clienti di “presenziare”
ai collaudi finali di commessa via streaming e di ottenere assistenza su processi di installazione o problematiche post-vendita. Questo servizio ci consente di mantenere un alto livello di supporto e di rispondere rapidamente alle esigenze dei nostri clienti, ovunque essi si trovino.
M: Qual è la vostra visione per il futuro della sicurezza industriale?
DonadonSDD: La nostra visione per il futuro della sicurezza industriale è quella di continuare a investire in innovazione tecnologica per ridefinire gli standard del settore. Miriamo a fornire soluzioni all’avanguardia che migliorino la sicurezza e l’efficienza degli impianti industriali. La centralità del cliente è al cuore della nostra strategia: offriamo soluzioni personalizzate per rispondere alle specifiche necessità di ogni impianto. Crediamo che la sicurezza non sia solo una questione di conformità alle normative, ma anche di miglioramento continuo e di adattamento alle nuove sfide tecnologiche e operative. La nostra missione è di salvaguardare individui e beni
attraverso prodotti di sicurezza d’avanguardia.
M: Quali sono i valori fondamentali che guidano DonadonSDD?
DonadonSDD: I nostri valori fondamentali includono la centralità del cliente, la personalizzazione, l’assistenza genuina, l’apertura al cambiamento, la collaborazione e la trasparenza. Ogni decisione aziendale è guidata da questi principi. La centralità del cliente significa ascoltare e rispondere alle loro esigenze specifiche, offrendo soluzioni su misura. La personalizzazione dei prodotti è un elemento chiave del nostro approccio, permettendoci di fornire soluzioni uniche e di alta qualità. L’assistenza genuina e l’apertura al cambiamento sono cruciali per mantenere la nostra competitività e per rispondere rapidamente alle nuove sfide del mercato. La collaborazione e la trasparenza ci permettono di costruire relazioni di fiducia con i nostri clienti e partner, creando un ambiente di lavoro dinamico e orientato alla crescita e all’eccellenza.
M: Per concludere, quali sono le
sfide principali che vedete nel futuro prossimo?
DonadonSDD: Una delle principali sfide per il futuro sarà mantenere la nostra agilità e flessibilità in un mercato sempre più competitivo. L’innovazione tecnologica è fondamentale per affrontare questa sfida, e continueremo a investire in nuove tecnologie per migliorare i nostri prodotti e processi produttivi. Un’altra sfida importante è l’espansione internazionale, che richiede un continuo adattamento alle diverse normative e standard locali. Infine, la digitalizzazione e l’Industria 4.0 rappresentano sia una sfida che un’opportunità. Dovremo continuare a sviluppare soluzioni innovative che sfruttino al meglio le nuove tecnologie digitali, migliorando la sicurezza e l’efficienza degli impianti industriali. La chiave sarà integrare queste tecnologie in modo fluido nei nostri prodotti, mantenendo al contempo i nostri alti standard di qualità e affidabilità. Inoltre, dovremo continuare a formare il nostro personale e i nostri clienti per sfruttare al meglio queste nuove tecnologie, assicurando che tutti siano pronti ad affrontare le sfide del futuro. □
TOP MAINTENANCE SOLUTIONS
Bianchi Industrial, partner e non fornitori: una risposta tempestiva alle sfide del settore siderurgico
Intervista a Mirko Terenghi, Business Territory Manager di Bianchi Industrial per Lombardia Orientale e Triveneto
Abbiamo incontrato Mirko Terenghi, Business Territory Manager di Bianchi Industrial per la Lombardia Orientale ed il Triveneto, per parlare della recente vendita di cuscinetti a disegno UBC a un importante gruppo nel settore siderurgico.
L’intervista ci ha permesso di capire il valore della partnership tra i clienti e Bianchi Industrial e anche in ambito manutenzione e in settori critici come quello dell’acciaio.
La natura del problema e come è stato risolto brillantemente dimostrano il valore di avvalersi di partner competenti e di provata esperienza come Bianchi Industrial.
Può raccontarci come è iniziata la collaborazione tra Bianchi Industrial e questo importante gruppo siderurgico per questa specifica fornitura?
Certamente. Il gruppo in questione è già un nostro cliente storico, un partner importante con diversi stabilimenti in Italia. Siamo molto presenti nei loro impianti grazie ai cuscinetti Timken e al supporto tecnico che il nostro Brand Manager Timken, Giampaolo Coari, offre presso i vari stabilimenti. In particola -
re, questo gruppo sta affrontando la transizione verso l’acciaio green anche con nuove linee produttive che necessitavano di una fornitura specifica di cuscinetti.
Come è nato il problema che ha poi portato alla fornitura dei cuscinetti UBC?
Il problema emerso è che i cuscinetti di una raddrizzatrice, progettati a disegno, per garantire uno scorrimento assiale importante sull’anello interno e pensati per durare anni, si rompevano dopo poche ore di lavoro, tanto che il cliente arrivò ad esaurire la scorta a terra durante le prove del nuovo impianto. La necessità di inaugurare l’impianto in una certa data e, conseguentemente, di attivarne la produzione rendeva questo problema particolarmente spinoso.
Come ha reagito il gruppo siderurgico di fronte a questo problema?
Il nostro cliente ci ha coinvolti immediatamente per avviare due round di analisi, coinvolgendo produttori di cuscinetti di primo piano
in affiancamento a tecnici esperti di Bianchi Industrial. I nostri specialisti hanno collaborato con i tecnici di manutenzione del gruppo siderurgico, prima per sollecitare una fornitura urgente dei cuscinetti a disegno iniziali che però aveva tempi di consegna di 7 mesi.
E quindi il cliente ha rimandato l’inaugurazione e l’attivazione dell’impianto?
Ovviamente no. I nostri tecnici hanno analizzato in dettaglio l’applicazione e, grazie alla storica partnership con il brand IKO siamo riusciti a consegnare in 3 mesi. Per fare questo abbiamo proposto una soluzione alternativa con i cuscinetti a disegno UBC, marchio di proprietà di IKO. Come sempre, per noi l’obiettivo è puntato sul cliente e sulle sue necessità: non potevamo dare come unica risposta i 7 mesi di consegna.
Bianchi Industrial è mossa da principi chiave e uno di questi è proporre sempre la migliore soluzione per il Cliente, il valore aggiunto del nostro servizio va oltre la vendita del componente.
In sintesi, cosa rappresenta questa collaborazione tra Bianchi Industrial e questo importante gruppo siderurgico?
Questa collaborazione è una dimostrazione concreta del valore della partnership tra Bianchi Industrial e il Cliente. Abbiamo affrontato insieme un problema complesso e fornito una
soluzione innovativa, consolidando la nostra relazione e rafforzando la fiducia reciproca. La nostra capacità di risolvere rapidamente problemi critici è ciò che rende Bianchi un partner di fiducia nel settore.
La ringrazio per aver condiviso questa storia. Vuole aggiungere qualcosa?
Grazie a voi! Voglio solo dire che la chiave del nostro successo sta nella collaborazione tra i nostri team tecnici e i clienti.
Questa sinergia ci permette di superare qualsiasi sfida e trovare soluzioni innovative.
Continueremo a lavorare sodo per fornire un servizio eccezionale ai nostri clienti. □
Una pietra miliare per decarbonizzare la produzione di CUSCINETTI
SKF e Voestalpine Wire Technology hanno prodotto con successo il primo prototipo di cuscinetto in acciaio contenente acciaio ridotto all’idrogeno (H-DRI): un passo avanti negli sforzi per decarbonizzare la produzione di cuscinetti, in quanto l’H-DRI è un’alternativa a basse emissioni alla produzione di acciaio convenzionale a base di minerale di ferro e uno dei metodi importanti per rendere l’acciaio sostenibile in futuro
SKF e Voestalpine Wire Technology, una filiale del gruppo siderurgico e tecnologico Voestalpine, hanno compiuto un importante passo avanti verso la decarbonizzazione della produzione di cuscinetti con la creazione del primo prototipo di cuscinetto realizzato con acciaio ridotto all’idrogeno (H-DRI). Questo innovativo metodo di produzione rappresenta una significativa alternativa a basse emissioni rispetto alla tradizionale produzione di acciaio basata su minerale di ferro, rendendo l’acciaio più sostenibile per il futuro. La collaborazione tra SKF e Voestalpine, iniziata nel 2022, ha come obiettivo l’esplorazione delle potenzialità dell’acciaio H-DRI per la produzione di cuscinetti. Utilizzando questo tipo di acciaio, le due aziende mirano a soddisfare la crescente domanda di acciaio verde e a contribuire agli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico. Il prototipo di cuscinetto orientabile a rulli, realizzato con l’acciaio H-DRI, è stato prodotto nello stabilimento SKF di Steyr, in Austria, e consegnato a Voestalpine Wire Technology. Questi cuscinetti possono essere utilizzati in vari settori, tra cui quello navale, della produzione di pasta di legno e carta, minerario ed edile.
“L’acciaio è una materia prima fondamentale per i cuscinetti e, per ottenere il cambiamento necessario per decarbonizzare la produzione, l’intero settore deve unirsi. La nostra collaborazione con Voestalpine è un esempio tangibile di come stiamo lavorando insieme e trasformando le idee in azioni verso uno sviluppo industriale più circolare. Questa tecnologia è fondamentale affinché l’industria siderurgica possa decarbonizzarsi in modo tangibile”, afferma Annika Ölme, CTO e Senior Vice President, Technology Development di SKF. Per Voestalpine Wire Technology, la 24/7
partnership con SKF segna una pietra miliare nello sviluppo di tecnologie ecologiche per la produzione di acciaio. Integrando con successo soluzioni di acciaio ecologico nel processo di produzione dei cuscinetti, Voestalpine dimostra il suo impegno per la riduzione delle emissioni di CO2. Questa innovazione, sviluppata in collaborazione con SKF, rappresenta un significativo passo avanti negli sforzi dell’azienda per rendere l’industria siderurgica più sostenibile.
SKF sta inoltre aumentando l’utilizzo di processi di produzione dell’acciaio a basse emissioni di CO2, come la produzione con forno elettrico ad arco basato sul riutilizzo del rottame ferroso, da parte dei suoi fornitori. Nel 2021, SKF ha aderito alle iniziative SteelZero e ResponsibleSteel, unendosi ad altre aziende che condividono lo stesso impegno per la decarbonizzazione dell’industria siderurgica entro il 2050 e nel sostenere i cambiamenti necessari per realizzarla.
La collaborazione tra SKF e Voestalpine dimostra come l’industria può unire le forze per sviluppare soluzioni innovative e sostenibili, segnando un importante progresso verso un futuro industriale più verde e responsabile. □
■SD Proget
PRODOTTI DI MANUTENZIONE
Le comunità energetiche rinnovabili sono al centro delle politiche energetiche europee e mondiali e sfruttano tecnologie avanzate come i pannelli solari, le turbine eoliche e i sistemi di accumulo energetico per generare elettricità pulita.
L’integrazione della funzione in SPAC EasySol 25 e EasySol Configurator sottolinea l’impegno di SDProget
■Hoffman Group Utensili da Taglio Ecologici
nel fornire soluzioni avanzate per la progettazione elettrica e la promozione delle energie rinnovabili. Grazie all’introduzione del comando i progettisti possono simulare la composizione delle comunità energetiche rinnovabili e determinare anche gli
incentivi per prosumer, consumatori e produttori.
Inoltre, tramite una grafica semplice, gli utenti possono inserire facilmente i dati di tutti i partecipanti, specificare i loro ruoli e ottenere un riepilogo dettagliato degli incentivi annuali.
■ EMERSON Valvole di sicurezza
Hoffmann Group ha introdotto una linea di utensili da taglio ecologici, GARANT GreenPlus, prodotti da carburo riciclato al 99% e fabbricati utilizzando energia elettrica da fonti rinnovabili. Questi utensili, confezionati in plastica riciclata al 100%, mantengono le stesse prestazioni delle versioni tradizionali e possono essere riaffilati più volte, prolungandone la vita utile. Hoffmann Group prevede anche opzioni di restituzione per gli utensili non più riaffilabili. Questa innovazione riduce l’impronta di carbonio del 65% rispetto ai prodotti tradizionali, rafforzando l’impegno dell’azienda per la sostenibilità. La gamma GARANT GreenPlus include anche altri prodotti sostenibili come guanti protettivi e detergenti ecologici, contribuendo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU per un consumo e una produzione responsabili.
■Teledyne Flir Termocamera a infrarossi
Teledyne FLIR ha annunciato il software integrato di nuova generazione per il modulo termocamera Boson+, destinato a applicazioni di difesa, antincendio, automotive, sicurezza e sorveglianza. Boson+ offre una sensibilità termica di ≤20 mK, migliorando l’immagine termica e il filtraggio spaziale. Questo modulo mantiene le dimensioni, il peso e la potenza (SWaP) del
Boson, semplificando l’integrazione e riducendo il time-to-market. Il software aggiornato include nuove tavolozze di colori, modalità a basso guadagno e un’interfaccia grafica migliorata, rendendo Boson+ ideale per l’intelligenza artificiale in applicazioni di difesa, in-
Emerson celebra il 150° anniversario delle valvole di sicurezza Crosby™, note per la loro affidabilità nella protezione dalla sovrappressione in applicazioni critiche. Le valvole Crosby, come la Serie J, OMNI-TRIM® e la Serie H, sono progettate per conformarsi ai più recenti standard normativi e migliorare prestazioni, affidabilità e sicurezza. Emerson continua a innovare con tecnologie come la membrana di bilanciamento Crosby e il rilevamento delle perdite dai soffietti, che riducono i costi di manutenzione e aumentano la sicurezza. Traguardi recenti includono l’introduzione di tecnologie di monitoraggio PRV e RFID, la certificazione SIL3 per la Serie J con attuatore e l’estensione dei limiti della Serie H a oltre 500 bar e 648 gradi C. Queste valvole sono ampiamente utilizzate in settori come oil & gas, raffinazione e chimico, dimostrando la loro versatilità e affidabilità. L’impegno di Emerson nella ricerca e sviluppo garantisce che i prodotti Crosby rimangano all’avanguardia nel settore.
dustriali e commerciali. Boson+ si integra perfettamente con il nuovo processore video Teledyne FLIR AVP, che utilizza l’intelligenza artificiale Prism™ per rilevamento, classificazione e tracciamento del bersaglio, migliorando la fedeltà dei dati e il supporto decisionale.
CUFFIE AUTO-RICARICABILI per la protezione dell’udito
3M ha lanciato le innovative cuffie 3M™ PELTOR™ WS™ ALERT™ XPV, ora disponibili sulla Conrad Sourcing Platform, che rappresentano una protezione ottimale per l’udito e consentono una comunicazione chiara e senza interferenze di fondo anche in ambienti rumorosi.
Queste cuffie eliminano la necessità di batterie monouso grazie alla tecnologia avanzata integrata. Peter Berghamn, Direttore Portfolio Globale di 3M PELTOR, commenta: “Una tecnologia assolutamente d’avanguardia. 3M è costantemente impegnata nell’innovazione per il futuro. Le tecnologie avanzate e le scienze dei materiali che sono confluite nel know-how delle nostre cuffie ci hanno consentito di ottenere il mix perfetto di prestazioni, design, protezione e sostenibilità”. Grazie all’ampio raggio d’azione e alla logistica collaudata, Conrad si presenta come un partner di distribuzione ideale per supportare lo sviluppo di queste tecnologie pionieristiche.
Energia Pulita e Materiali
Riciclati
Le cuffie utilizzano la tecnologia brevettata a celle solari Powerfoyle™, che rappresenta un passo avanti nella generazione di energia sostenibile. Questa tecnologia permette di convertire sia la luce solare che l’illuminazione artificiale in energia pulita, utilizzata per caricare la batteria integrata agli ioni di litio, garantendo così che le cuffie siano sempre pronte all’uso. Inoltre, le cuffie sono in parte realizzate con plastica riciclata e sono progettate per essere riparabili grazie alla disponibilità delle parti di ricambio. Gli
aggiornamenti firmware over the air contribuiscono a una maggiore durata del prodotto, rendendolo una scelta sostenibile.
Comunicazione Chiara e Comprensibile
Le cuffie 3M™ PELTOR™ WS™ ALERT™ XPV sono dotate di tecnologia Bluetooth® MultiPoint, permettendo la connessione simultanea con uno o due dispositivi esterni. Ciò trasforma anche gli ambienti più rumorosi in spazi dove è possibile comunicare in modo chiaro e a mani libere grazie al microfono con cancellazione del rumore. Questo consente ai lavoratori di rimanere concentrati e protetti senza dover togliere le cuffie.
Adeguamento all’Ambiente in Base alle Specifiche Esigenze
Le cuffie sono equipaggiate con microfoni che catturano il rumore ambientale e possono essere impostate su diverse modalità, permettendo un adattamento ottimale alle specifiche situazioni di rumore. La funzionalità PTL (push to listen) permette di percepire l’ambiente circostante premendo un tasto senza dover togliere le cuffie. Lo streaming Bluetooth viene interrotto attivando i microfoni ambientali, consentendo di ascoltare le persone e i rumori vicini.
Facilità d’Uso, sia Manuale che con la App
Le cuffie sono dotate di pulsanti extra-large per un utilizzo anche con i guanti. I grandi tasti “+/-” per la regolazione del volume e un tasto multifunzione permettono di gestire varie funzioni predefinite nella app 3M Connected Equipment. La configurazione delle cuffie avviene tramite cellulare o tablet con un’interfaccia intuitiva. La app consente di visualizzare il livello di carica della batteria e selezionare profili di streaming, facilitando ulteriormente l’uso delle cuffie in diverse situazioni lavorative. In sintesi, le nuove cuffie 3M™ PELTOR™ WS™ ALERT™ XPV rappresentano un importante progresso nell’ambito della protezione dell’udito e della comunicazione in ambienti rumorosi, integrando tecnologie sostenibili e offrendo una soluzione pratica e versatile per i lavoratori di vari settori. □
GOT A MINUTE?
Verify the health of the most important valves surrounding your compressor in less than 60 seconds—without process disruption.
Continuously monitors and ensures the health of anti-surge and main control valves
Prevent destructive compressor surge events
■ Proximity to Surge Control (DEV)
■ Position Feedback
If performance deviates, Valve Exerciser alerts operators, ensuring timely maintenance.
Minimizes process disturbances while quickly verifying valve health
Can be implemented on actuators without position feedback signals
Ensure precise movement to avoid mechanical damage and instability
PRODOTTI DI MANUTENZIONE
■PARKER HANNIFIN
Scheda I/O opzionale
Parker Hannifin arricchisce la sua gamma di servoazionamenti Parker (PSD) standalone e multiasse con una nuova scheda I/O versatile. Questa scheda consente l’interpolazione degli assi e l’adattamento di diverse fonti di setpoint, offrendo vantaggi come flessibilità ed economicità. Compatibile con tutte le gamme PSD1, la scheda I/O offre un’ampia varietà di ingressi e
uscite, facilitando il collegamento diretto ai sensori e migliorando le prestazioni dei controlli. Markus Gugel, Product Manager di Parker, ha sottolineato che questa innovazione conferma l’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni avanzate per il controllo del movimento, aprendo nuove
possibilità per una vasta gamma di applicazioni industriali. Grazie a questa nuova scheda, Parker Hannifin si conferma all’avanguardia nel settore, continuando a garantire soluzioni all’avanguardia per le esigenze sempre più complesse.
■Teledyne Flir
Strumenti di test e misurazione
Extech ha lanciato una nuova serie di strumenti di test e misurazione progettati per offrire un valore eccezionale senza compromettere la sicurezza. La gamma include i multimetri e pinze amperometriche serie EX, noti per la loro precisione diagnostica e funzioni di sicurezza integrate. Il monitor della qualità dell’aria IAQ320 assicura un ambiente interno sano e conforme alle normative, mentre i videoendoscopi wireless BR450W offrono chiarezza nelle ispezioni interne. Questi strumenti non solo migliorano le capacità professionali, ma anche la sicurezza e l’efficienza sul luogo di lavoro. Gli strumenti Extech rappresentano un investimento per migliorare la precisione e l’affidabilità delle misurazioni in settori critici come l’elettricità, l’HVAC e l’industria. La loro facilità d’uso e le funzioni avanzate di sicurezza li rendono indispensabili per professionisti che richiedono prestazioni elevate e affidabilità nel tempo. Esplorate la gamma completa su Extech per scoprire come questi strumenti possano ottimizzare le vostre operazioni e garantire un ambiente di lavoro più sicuro ed efficiente.
■Ital Control Meters
Flessibile, semplice da installare, affidabile e preciso, il misuratore a ultrasuoni portatile F/G601-CA- ENERGY prodotto da Flexim e distribuito in Italia da ITAL CONTROL METERS, è in grado di misurare sia la portata sia l’energia termica di liquidi e gas. Lo strumento è basato sulla tecnica a ultrasuoni non intrusiva: tutti i componenti sono montati all’esterno
della tubazione, pertanto, non sono necessari fermi impianti e fori alle tubazioni, con conseguente risparmio di tempi, costi e operando in totale sicurezza. Una delle applicazioni più rilevanti fattibile con questo strumento è il controllo dei bilanci sui circuiti dell’aria compressa, mediante la misura sia dell’aria prodotta sia di quella utilizzata nei vari reparti.
Mewa propone un outfit completo per affrontare la giornata lavorativa durante la stagione primaverile ed estiva, garantendo non solo protezione ma anche stile e comfort. Grazie a collezioni coordinate e combinabili tra loro, l’azienda offre una vasta gamma di indumenti, dalle magliette ai gilet, dai pantaloncini ai pantaloni da lavoro, tutti progettati per soddisfare le esigenze professionali degli artigiani. Tra i prodotti più richiesti spiccano i bermuda Mewa Move, apprezzati per il loro stile casual e per i pratici dettagli che li rendono estremamente comodi da indossare. Per coloro che richiedono un indumento più resistente, Mewa consiglia i pantaloncini da lavoro Mewa Dynamic Construct, caratterizzati da una grande libertà di movimento e da protezioni efficaci sulle tasche e sui passanti. La collezione Mewa Basics include inoltre una selezione di magliette, camicie, polo e gilet, tutti realizzati con tessuti di alta qualità e dotati di una funzione termoregolatrice per garantire comfort anche nelle giornate più calde.
■MEWA
Abbigliamento da lavoro estivo
APPUNTI DI MANUTENZIONE
Manutenzione: l’errore è sempre IN AGGUATO
Nel libro “Dialoghi” di Roberto Vacca, si esplora il concetto di errore, descritto come “un degrado che si allinea fra i distratti”, e si riflette sull’importanza della manutenzione per prevenire gravi conseguenze, incluse potenziali perdite di vite umane: l’IA, se usata correttamente, può migliorare l’efficienza e la reattività nelle pratiche di manutenzione
Maurizio Cattaneo Amministratore, Global Service & Maintenance
Ho recentemente letto l’ultimo libro del mio stimato amico Roberto Vacca, intitolato “Dialoghi”, pubblicato due mesi fa da CSA Editrice. In quest’opera, Vacca riflette sull’errore, definendolo come “un degrado che si allinea fra i distratti”. Questa riflessione mi ha riportato alla mente una serata di novembre di dodici anni fa.
In quell’occasione, Roberto ed io cenammo a Diegaro, nei pressi di Cesena. Il motivo dell’incontro era la prefazione che Roberto aveva gentilmente scritto per il mio ultimo libro, “Manutenzione: una speranza per il futuro del mondo” di prossima pubblicazione. Roberto riconobbe immediatamente il valore e l’importanza della manutenzione, scrivendo che “[questo libro] potrà contribuire a sollevare il pubblico dal degrado culturale attuale, fatto di ignoranza del mondo naturale e di quello costruito dall’uomo, dei meccanismi che li governano e degli strumenti con i quali possiamo capirli e influire su di essi”.
Durante tutta la serata discutemmo a lungo sulla manutenzione, soffermandoci in particolare sul problema degli errori. È innegabile che gli errori siano intrinseci alla condizione umana: tutti li commettiamo. Tuttavia, l’errore commesso da un chirurgo, un manutentore o un pilota di aereo non ha lo stesso peso di un errore contabile o di una svista nei movimenti di magazzino (a meno che non si tratti del magazzino di un farmacista).
In ambito di manutenzione, dunque, l’errore può avere conseguenze estremamente gravi, arrivando talvolta a costare vite umane. Questa realtà sottolinea l’urgenza e la vitale importanza del nostro impegno nel minimizzare gli errori attraverso una costante evoluzione delle pratiche e delle tecnologie adottate.
Roberto, con la sua capacità unica di comprendere e spiegare la complessità del mondo che ci circonda, mi ha ricordato quanto sia cruciale il ruolo del manutentore nel mantenere operativi e sicuri i sistemi che sostengono la nostra società. D’altro canto, tutto lo sviluppo della manutenzione industriale e, più in generale, dell’industria manifatturiera si basa sull’errore.
Pensate alla filosofia del Sei Sigma, sviluppata negli anni ’80 da Motorola. Cos’è se non una modalità per ridurre al minimo l’errore, conseguenza di tolleranze risicatissime (una varianza di sei sigma, appunto)?
Il principio di Pareto è uno dei concetti più utilizzati, che ha influenzato profondamente le tecniche produttive giapponesi verso le “nove lezioni di semplicità” (Richard Schonberger). Ricordo il Kaizen, le 5S, il JIT, il Kanban, il Poka-Yoke per citarne i più noti, tutti improntati ad evitare errori e a far scorrere velocemente il processo produttivo senza scarti.
Una evoluzione naturale della nostra tradizione filosofica greca e romana. L’errore
era ampiamente conosciuto nell’antichità. Da Platone, nel celebre mito della caverna, dove l’errore è una condizione umana figlia dell’ignoranza e dell’illusione, ad Aristotele, che analizza l’errore attraverso la logica e la dialettica. Come nel nostro tempo, l’errore era una mancanza di accordo fra pensiero e realtà, superabile con il pensiero critico. In pratica con le nove lezioni di semplicità giapponesi.
Si fa un gran parlare di errore umano, specie quando ci sono di mezzo infortuni e ancor di più se si tratta di infortuni mortali. Cicerone riconosce che l’errore sia una parte inevitabile dell’esperienza umana e sottolinea l’importanza di una vita giusta caratterizzata da etica e virtù: ossia la saggezza del correggersi. Come quel detto: “Errare è umano, perseverare è diabolico, ma correggersi è divino.”
Ecco perché nelle riunioni si finisce col preferire la voce fuori dal coro; a volte sbaglia (“erra”), ma se ci prende offre un punto di vista diverso a cui magari avevamo rinunciato.
Nella complessità della vita moderna e con l’approccio scientifico entrato a far parte da tempo nel processo industriale, superate le mitologie del Production o del Marketing Oriented, è Karl Popper che ci insegna ad usare gli errori per mettere a punto i metodi e le teorie, ma con prudenza, ovvio. Tutto questo per dire che pure in manutenzione nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma. L’errore, in filosofia come nella manutenzione industriale, rappresenta un elemento inevitabile e intrinseco alla condizione umana. Esso ci costringe a confrontarci con i nostri limiti e ci spinge verso un miglioramento continuo.
La riflessione sull’errore, come ci insegnano i filosofi, è quindi un viaggio verso una maggiore consapevolezza e comprensione, sia del mondo che di noi stessi.
La disamina dell’errore offre preziose lezioni su come affrontare e superare i nostri fallimenti. In definitiva, è proprio attraverso il riconoscimento e la gestione dell’errore che possiamo aspirare a una società più consapevole, sicura e prospera. La vita della fabbrica si svolge immersa in questo humus, da dove i tecnici di manutenzione migliorano giorno per giorno la sicurezza e l’efficienza delle nostre fabbriche. Oggi, però, siamo di fronte a un elemento nuovo. L’ampia diffusione dell’intelligenza
artificiale (AI) ci aiuta ad affrontare la vita manutentiva. Ci aiuterà a ridurre l’errore?
Ci aiuterà a ridurre gli infortuni e a migliorare l’efficienza dei nostri impianti?
A mio parere, come il bisturi può aiutare un chirurgo a salvare una vita, ma nelle mani di un assassino può toglierla, anche l’intelligenza artificiale è uno strumento e come tale dipende da noi come viene usato. Siamo noi manutentori che possiamo convenientemente utilizzare la IA per proteggere la fabbrica dagli errori sempre in agguato. È un percorso diverso rispetto al passato: il metodo, lo standard e la cura nei dettagli sono ancora pilastri del pensiero manutentivo, ma la IA ci offre una marcia in più. Ci permette di essere molto reattivi allo scorrere degli eventi, potendo esaminare numerose alternative in tempo reale e scartando quelle meno interessanti. È un approccio diverso rispetto al tradizionale schema deduttivo. La IA ci fa percorrere spericolati sentieri induttivi con maggiore sicurezza, data l’enorme capacità elaborativa.
Una soluzione che già dagli anni ’80 veniva auspicata quando si trattava dei cosiddetti sistemi esperti come strumento per la diagnosi manutentiva, analizzando gli eventi. I risultati furono scadenti perché allora mancavano le capacità elaborative che oggi invece abbiamo.
Auspichiamo un futuro meno “erratico” e una Grande Manutenzione che vedremo all’opera il prossimo settembre con EuroMaintenance 2024: Manutentori di tutto il mondo unitevi a Rimini. □
Maintenance: Error is Always Lurking
In Roberto Vacca’s book “Dialoghi,” the concept of error is explored, described as “a degradation that aligns among the distracted.” The book reflects on the importance of maintenance in preventing severe consequences, including potential loss of human lives. It notes that AI, when used correctly, can enhance efficiency and responsiveness in maintenance practices
Maurizio Cattaneo Amministratore, Global Service & Maintenance
I recently read the latest book by my esteemed friend Roberto Vacca, titled “Dialoghi,” published two months ago by CSA Editrice. In this work, Vacca reflects on error, defining it as “a degradation that aligns among the distracted”. This reflection brought to mind an evening in November twelve years ago.
On that occasion, Roberto and I dined in Diegaro, near Cesena. The reason for the meeting was the preface Roberto had kindly written for my upcoming book, “Maintenance: A Hope for the Future of the World”. Roberto immediately recognized the value and importance of maintenance, writing that “[this book] can contribute to lifting the public out of the current cultural degradation, made of ignorance of the natural world and the one built by man, of the mechanisms that govern them and the tools with which we can understand and influence them”. Throughout the evening, we discussed maintenance at length, particularly focusing on the issue of errors. It is undeniable that errors are intrinsic to the human condition: we all make them. However, the error committed by a surgeon, a maintenance worker, or an airplane pilot does not carry the same weight as an accounting error or a mistake in warehouse movements (unless it’s the warehouse of a pharmacist).
In the field of maintenance, therefore,
error can have extremely serious consequences, sometimes even costing human lives. This reality underscores the urgency and vital importance of our commitment to minimizing errors through the constant evolution of practices and technologies adopted.
Roberto, with his unique ability to understand and explain the complexity of the world around us, reminded me of how crucial the role of the maintenance worker is in keeping the systems that support our society operational and safe. On the other hand, the entire development of industrial maintenance and, more generally, the manufacturing industry is based on error.
Think of the philosophy of Six Sigma, developed in the 1980s by Motorola. What is it if not a method to minimize error, the consequence of very tight tolerances (a variance of six sigma, indeed)? The Pareto principle is one of the most used concepts, which has deeply influenced Japanese production techniques towards the “nine lessons of simplicity” (Richard Schonberger). I recall Kaizen, the 5S, JIT, Kanban, Poka-Yoke, to name the most well-known, all aimed at avoiding errors and making the production process flow quickly without waste.
A natural evolution of our Greek and Roman philosophical tradition. Error was well known in antiquity. From Plato, in
the famous allegory of the cave, where error is a human condition born of ignorance and illusion, to Aristotle, who analyzes error through logic and dialectics. As in our time, error was a lack of agreement between thought and reality, surmountable with critical thinking—in practice, with the nine lessons of Japanese simplicity.
There is much talk of human error, especially when accidents are involved, and even more so if they are fatal. Cicero recognized that error is an inevitable part of human experience and emphasized the importance of a just life characterized by ethics and virtue: the wisdom of correcting oneself. As the saying goes: “To err is human, to persist is diabolical, but to correct oneself is divine.”
This is why, in meetings, the dissenting voice is often preferred; sometimes it errs, but if it is correct, it offers a different point of view that we may have given up on.
In the complexity of modern life and with the scientific approach that has long been part of the industrial process, having overcome the mythologies of Production or Marketing Oriented, it is Karl Popper who teaches us to use errors to refine methods and theories, but with caution, of course. All this to say that even in maintenance, nothing is created, nothing is destroyed, but everything is transformed. Error, in philosophy as in industrial maintenance, represents an inevitable and intrinsic element of the human condition. It forces us to confront our limits and pushes us towards continuous improvement. Reflection on error, as philosophers teach us, is thus a journey towards greater awareness and understanding, both of the world and of ourselves.
The examination of error offers valuable lessons on how to confront and overcome our failures. Ultimately, it is precisely through the recognition and management of error that we can aspire to a more conscious, safe, and prosperous society. The life of the factory unfolds immersed in this humus, where maintenance technicians improve the safety and efficiency
of our factories day by day. Today, however, we are faced with a new element. The widespread adoption of artificial intelligence (AI) helps us address maintenance life. Will it help us reduce error? Will it help us reduce accidents and improve the efficiency of our plants? In my opinion, just as a scalpel can help a surgeon save a life but in the hands of an assassin can take it away, artificial intelligence is also a tool and as such depends on how we use it.
We, as maintenance workers, can conveniently use AI to protect the factory from ever-lurking errors. It is a different path from the past: method, standard, and attention to detail are still pillars of maintenance thinking, but AI offers us an additional gear. It allows us to be very reactive to the flow of events, examining numerous alternatives in real-time and discarding the less interesting ones. It is a different approach compared to the traditional deductive scheme. AI makes us travel daring inductive paths with greater security, given its enormous processing capacity. A solution that was already envisaged in the 1980s when dealing with so-called expert systems as a tool for maintenance diagnosis by analyzing events. The results were poor because the processing capacities that we now have were lacking then. We hope for a less “erratic” future and a Great Maintenance that we will see in action next September with EuroMaintenance 2024: Maintenance workers from all over the world unite in Rimini. □
INDUSTRY WORLD
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Terranova celebra la storia italiana
Nel 2024, TERRANOVA celebra i 50 anni di Valcom e i 100 anni di Spriano, due dei suoi marchi principali, sottolineando la resilienza e l'evoluzione dell'industria italiana della strumentazione. Valcom ha sviluppato trasmettitori di livello, pressione, temperatura e altri parametri, passando da tecnologie pneumatiche a elettroniche digitali, mentre Spriano ha introdotto innovazioni pionieristiche come il primo regolatore pneumatico e strumenti elettronici avanzati. Insieme, con i loro 150 anni di storia, rappresentano il progresso tecnologico e la competenza unica di TERRANOVA
La celebrazione di questi anniversari non è solo un'occasione per guardare al passato, ma anche per proiettarsi nel futuro con rinnovato entusiasmo. TERRANOVA, attraverso Valcom e Spriano, continua a investire in ricerca e sviluppo per rispondere alle nuove sfide dell'industria 4.0, integrando tecnologie IoT e soluzioni di automazione avanzate. La missione è chiara: mantenere la leadership nell'innovazione e nella qualità, garantendo prodotti affidabili e soluzioni personalizzate per una clientela globale. Questo impegno costante permette a TERRANOVA di offrire non solo prodotti, ma anche servizi di consulenza e supporto tecnico, consolidando la sua reputazione come partner di fiducia nell'automazione industriale. Celebrando 150 anni di eccellenza, TERRANOVA si prepara a un futuro altrettanto brillante, continuando a essere un pilastro dell'industria italiana della strumentazione.
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Sostegno alla Fondazione Falcone per promuovere la cultura della legalità
Mitsubishi Electric ha deciso di sostenere la Fondazione Falcone nella realizzazione del Museo del Presente a Palermo, dedicato a Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e alle vittime di mafia. La Fondazione, fondata nel 1992, promuove la cultura della legalità e della giustizia, soprattutto tra i giovani. Il Museo, situato a Palazzo Jung, comprende una biblioteca, uno spazio espositivo, la Galleria del Presente, e un giardino, e mira a raccontare l’impegno nella lotta contro la mafia. Mitsubishi Electric ha contribuito con una donazione e fornendo la climatizzazione dell’edificio, in linea con il progetto "Mitsubishi Electric climatizza l’arte".
Premio Brand Award 2024 per la strategia "Smart in sensing”
Il riconoscimento ottenuto celebra la nuova strategia aziendale di WIKA, "Smart in sensing", che rappresenta una trasformazione centrata sul cliente e l'evoluzione da singoli strumenti a soluzioni complete. Questa strategia ottimizza le soluzioni per le esigenze specifiche dei clienti, garantendo l'accesso alle ultime tecnologie e promuovendo l'innovazione. Il premio riconosce l'impegno di WIKA nell'innovazione, nella chiara comunicazione del brand e nella digitalizzazione dell'industria, della meccanica e dell'ingegneria. Inoltre, la nuova strategia aziendale di WIKA mira a migliorare significativamente l'efficienza operativa e la raccolta dei dati per i professionisti del settore. La transizione verso sistemi di sensori intelligenti sottolinea la dedizione dell'azienda nel fornire soluzioni avanzate e personalizzate.
Innovazione e sostenibilità in primo piano
AVEVA ha partecipato al Global Energy Transition Congress and Exhibition 2024, svoltosi a Milano dall'1 al 3 luglio. Durante l'evento, l'azienda ha messo in luce il ruolo cruciale della digitalizzazione e dell'intelligenza artificiale nella transizione energetica globale. Helen Lamprell e Roy Calder di AVEVA hanno preso parte a sessioni chiave, discutendo come i Digital Twin abbiano potuto ottimizzare il ciclo di vita degli asset e come i dati abbiano trasformato i processi di reporting e creato valore nelle industrie più energivore. La partecipazione di AVEVA ha sottolineato il suo impegno nel dimostrare come le tecnologie avanzate possano accelerare il raggiungimento degli obiettivi Net Zero. Inoltre, l'azienda ha colto l'opportunità per rafforzare le sue collaborazioni e mostrare i suoi progressi nel settore della sostenibilità energetica.
Semiconductor Informal Exchange Network dell’OCSE
ANIE Componenti Elettronici ha partecipato come relatore al sesto incontro del Semiconductor Informal Exchange Network dell’OCSE, svoltosi ad Agrate il 18 giugno 2024. Il Presidente Cosimo Musca ha evidenziato l'importanza dell'evento per il dialogo tra policy maker, industria, accademia e sindacato. Il Vice Presidente Alessandro Matera ha contribuito alla discussione sulle competenze nel settore dei semiconduttori, sottolineando l'importanza della formazione e dell'attrattività delle offerte aziendali per i profili STEM. Matera ha anche ribadito l'impegno dell'Associazione nel colmare il divario di competenze attraverso iniziative educative e percorsi alternativi all'università. Inoltre, ha posto l'accento sulla necessità di adattare l'offerta lavorativa alle aspettative delle nuove generazioni, che pongono una crescente attenzione a fattori come il bilanciamento lavoro-vita privata e la crescita professionale.
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STRUMENTI
Rilevamento delle perdite
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FORMAZIONE
Corsi di certificazione, CAT I e CAT II
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Corso di formazione sull’implementazione della tecnologia sul campo
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Corsi su specifiche applicazioni
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Accesso gratuito al nostro Centro di Apprendimento (webinar sugli ultrasuoni, articoli, tutorial)
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