2
ATTUALITÀ
Tivoli: Per via di Quintiliolo dopo 4 mesi dalla frana qualcosa si muove Affidate a un gruppo di geologi le indagini geognostiche per il ripristino Il settore Lavori pubblici del Comune di Tivoli ha affidato a una società di geologi e a un’impresa specializzata in indagini geognostiche gli incarichi necessari ad avviare la prima parte degli interventi di ripristino e di messa in sicurezza della strada per Quintiliolo, interrotta da una grave frana che ha interessato il costone e parte della sede stradale l’8 giugno scorso. Sono stati affidati contestualmente due incarichi: uno all’impresa specializzata che sta eseguendo le indagini geognostiche e geomeccaniche mediante prove penetrometriche e sismiche e uno alla società di geologi per predisporre una relazione articolata sui tre livelli geologico, geotecnico e sismico, sulla porzione di terreno e di strada franati; tutte attività propedeutiche alla progettazione dei lavori di ripristino. Il Comune di Tivoli nelle scorse settimane ha anche avviato un’interlocuzione informale con la Regione Lazio per comprendere se e come possa fornire (nell’ambito delle sue competenze istituzionali) un supporto nella progettazione e nella realizzazione degli interventi. Interlocuzione che riprenderà con una richiesta formale una volta conclusa la fase delle indagini appena avviate. Per poter fornire alla Regione un quadro completo della situazione, si sta valutando se estendere gli esami tecnici anche a una porzione più ampia della via di Quintiliolo. «Situazione complessa per la tipologia degli interventi di recupero che si dovranno eseguire», spiega
Guidonia: Una Tari 2020 al ribasso Previste tariffe agevolate per le imprese
l’assessora ai Lavori pubblici e vicesindaca di Tivoli Laura Di Giuseppe, «avendo la frana portato via una parte del terreno al di sotto della strada. Il nostro lavoro, sia dal lato politico sia da quello più strettamente tecnico e operativo, va avanti sin dal momento della frana, nonostante gli ostacoli determinati l’estate scorsa dall’emergenza covid. L’amministrazione comunale è ben consapevole dei disagi che i cittadini che vivono nella zona stanno vivendo da giugno, perché senza l’accesso alla via di Quintiliolo viene precluso un collegamento con la città alternativo alla via Tiburtina, importante non soltanto per i residenti del posto, ma anche per centinaia di altri automobilisti che quotidianamente lo percorrevano, oltre a essere l’accesso diretto al santuario di Quintiliolo, tanto caro ai Tiburtini. E proprio questo aspetto induce una maggiore riflessione: gli studi che si stanno facendo ci daranno, presumibilmente, anche risposta puntuale sull’effettiva capacità di quella strada di “contenere” il costante flusso di traffico cui veniva solitamente sottoposta».
Il Consiglio comunale ha approvato, la delibera per la tariffa TARI 2020, frutto di un complesso lavoro di redazione svolto dal Servizio Tributi sulla base delle indicazioni dell’ARERA. La tariffa TARI per il 2020 prevede una riduzione del 25%, sulla parte variabile, per le attività produttive chiuse, parzialmente chiuse o sospese durante il periodo di fermo del lockdown. Quale ulteriore contributo alle esigenze delle imprese duramente colpite dal lockdown è stato previsto un piano di pagamento in 4 rate, scadenti alla fine di ottobre novembre 2020 1° febbraio e 31 marzo 2021. “Un sostegno concreto alle imprese del territorio da parte dello Stato- conclude il Sindaco Michel Barbet- durante il lockdown avevamo sospeso i pagamenti dei tributi locali ed ora arriva un ulteriore sostegno alle imprese maggiormente in difficoltà economica”.
ATTUALITÀ
7
Il prezioso presidio nelle scuole tiburtine dei volontari dell’ANC Un lavoro di supporto che andrà avanti per l’intero anno scolastico Dopo una primavera-estate tanto intensa quanto difficile, che ha visto i Volontari ANC e tutto il supporto logistico della sezione, impegnati nelle attività straordinarie che il nostro Comune ci ha chiamato a disimpegnare, prima per aiutare i cittadini in difficoltà causa pandemia poi per vigilare parchi, vie cittadine e ville, al fine di far rispettare le norme di sicurezza anti Covid, è arrivato il momento di ricominciare i servizi definiti ordinari, ma che forse per continuità e importanza sono i più straordinari. Così dal 14 settembre mattina dalle 745 fino alle 9.00, e per tutto l’anno, i nostri volontari si sono fatti trovare davanti a tutte le Scuole tiburtine, dal Centro a Villa Adriana, da Tivoli Terme ma anche Paterno Campolimpido e Bivio di San Polo, per accogliere i bimbi e i ragazzi e accompagnandoli verso l'ingresso degli Istituti e vigilando sull’entrata in maniera ordinata evitando assembramenti, con il sorriso e la determinatezza che li distingue e l'unico riconoscimento il sorriso restituito dai bambini. I dirigenti scolastici, le insegnanti e il personale della Scuola hanno stabilito con i nostri volontari un rapporto diretto e di grande efficacia, cosa che spesso ha fatto risolvere problemi che si sono presentati davanti ai cancelli
delle scuole. È un servizio importante, svolto con la nostra bella uniforme e coordinato da uno dei volontari piu’ esperti del nostro Gruppo Ernesto Giuliani, attraverso Il quale siamo riusciti nel tempo a ridurre drasticamente episodi di bullismo e spaccio, che accadevano, purtroppo, in modo frequente prima del ricorso alla nostra presenza. I problemi della Scuola sono tanti ma almeno a Tivoli una certezza c'è: i volontari ANC vigileranno ogni mattina sulla sicurezza dei nostri bimbi e ragazzi. In ultimo la sinergia con le Scuole Tiburtine ci ha convinti a lanciare il 1° CONCORSO Tiburtino rivolto ai ragazzi delle classi terze medie per ricordare attraverso arti letterarie e grafiche il Brigadiere Salvo d’Acquisto eroe della resistenza di cui il 15 ottobre ricorre il centenario della nascita ma ne riparleremo spesso nei prossimi numeri. Lgt. C.S. Rolando TORTI Presidente ANC Sezione di Tivoli
CULTURA
15
Luca Di Bianca: La passione per i viaggi e l’amore per il prossimo I proventi del suo libro “Calamite” all’Associazione Cieli Azzurri di Claudia Crocchianti Luca Di Bianca, lo scrittore di Guidonia domenica 13 settembre ha presentato il suo libro “Calamite”, accompagnato dalla musica di Frank Polucci, a Guidonia presso l’Ecofficina, i cui proventi delle vendite del libro sono stati devoluti ai ragazzi diversamente abili dell’Associazione CIELI AZZURRI. Oltre a questo Luca ha voluto dedicare a questi ragazze e ragazze una giornata di ippoterapia presso il Maneggio Quintilio Primo di Fabio Petrini. Un libro emozionante che porta a viaggiare in posti meravigliosi e a scoprire vite di chi vive lì e a parlarcene in quest’intervista lo stesso scrittore. Deserto, mare e molto altro in questo libro, qualcosa su questi? “Il mondo è la proiezione di quello che abbiamo già dentro, ogni zona di questo pianeta risveglia qualcosa nella nostra anima, come se fosse uno specchio. I racconti all’interno dell’opera passano dai ghiacciai della Groenlandia al deserto della penisola araba, dall’inferno della Dancalia alle steppe della Mongolia, dal Mare d’Alaska all’Aurora Boreale. Un cammino mai saturo, affamato di vita, di incontri con gente e culture diversa, di natura selvaggia e silenzi assordanti. Il tutto con la consapevolezza di essere una piccola parte in equilibrio con quello che ci circonda”. Cosa rappresenta per te il viaggio? “Il viaggio è per l’anima ciò che il cibo è per il corpo. La prima volta che sono andato fuori dall’Europa è stato nell’inverno 2005 in Thailandia, un viaggio che prevedeva mare e divertimento. Durante la permanenza sentivo che la ricerca di un divertimento effimero non poteva essere il fine di un viaggio, così un giorno mentre stavamo facendo un tour che prevedeva snorkeling in diverse piccole isole ho deciso di non riprendere la barca per tornare nel nostro alloggio in terraferma e sono rimasto in quest’isola semideserta e non turistica. Senza avere una lingua in comune con gli autoctoni, sono rimasto a vivere quei giorni con una famiglia locale che mi ha quasi adottato; comunicavamo a sorrisi, il tempo era scandito dal sole ed i pasti dalle battute di pesca. Lì ho capito quanto sia importante il bisogno di 'perdersi' per 'ritrovarsi', denudato dalle zavorre quotidiane, dai preconcetti di una società sovastrutturata come la nostra, fatta spesso di belle facciate ma povera al suo interno. Il viaggio è un opportunità di crescita, di mettersi a confronto con realtà diverse, dove alla base, per quanto tu lontano possa andare, il minimo comune denominatore è lo stesso: la famiglia, l’amore, la condivisione. Viaggiare significa uscire dal proprio recinto, incontrare persone diverse che possono insegnarti qualcosa di nuovo; viaggiare aiuta a sognare, ti forma e rafforza i pensieri, ti insegna che siamo una grande comunità e tutte le persone del nostro pianeta meritano
rispetto e dignità”. I proventi saranno donati all’Associazione Cieli Azzurri... “Avendo un lavoro che mi permette di fare una vita dignitosa, ho deciso già dal mio primo libro nel 2008 di devolvere in beneficenza il 'surplus', i proventi delle vendite a diverse associazioni; dal 2016 invece, dopo aver conosciuto i volontari dei Cieli Azzurri ed i ragazzi diversamente abili che frequentano il centro di Guidonia, ho deciso di devolvere a loro la gran parte degli introiti. Sono capitati altri progetti paralleli con altre associazioni, ma i Cieli Azzurri rimangono il destinatario principale soprattutto perché sono nel mio territorio”. Scrivere cosa rappresenta per te? “Lo 'scrivere' è fortemente legato al viaggiare dato che attraverso il viaggio arrivano stimoli forti, nuovi e coinvolgenti. Ho sempre scritto in adolescenza dei pensieri o delle storielle, ma lo facevo su dei fogli 'volanti' che andavano spesso persi. Nel giorno del mio compleanno, luglio 2007, la ragazza con cui mi frequentavo mi regalò una moleskine, un taccuino ed una penna, con un bigliettino con sopra scritto 'da oggi in poi scrivi qui tutto quello che ti passa per la testa' e così feci. A distanza di un anno ho pubblicato il mio primo libro e da quel giorno ho sempre con me una Moleskine e una penna per scrivere di getto quello che mi passa per la mente. Scrivere per me rappresenta una terapia e una salvezza; nonostante sia laureato in scienze storiche, lavoro in una fabbrica, dove la mansione è ripetitiva, le persone tutte vestite uguali, stesse facce, stessi movimenti; questo porta ad un rischio di “atrofizzazione mentale” e la scrittura è proprio un sistema difensivo per la mia testa attraverso il quale i sogni ed i pensieri rimangono liberi e vivi. Scrivere per necessità e vocazione”. Prossimi progetti? “Avevo in mente alcune cose ma sono state bloccate causa Covid-19. Un progetto che mi stava a cuore era quello di visitare il Kurdistan-Iraq; ho delle conoscenze che mi permettevano di visitare il campo profughi a un paio di ore da Erbil (capitale del governatorato). I rifugiati sono kurdi scappati dalla Turchia Orientale e dalla Siria; è una situazione vergognosa che passa indifferente agli occhi del mondo occidentale e che invece ci dovrebbe interessare molto da vicino, per denunciare innanzitutto le stragi compiute dal tiranno Erdogan a scapito di questa minoranza etnica ed i flussi migratori che ne derivano; bisogna inoltre sottolineare lo sforzo che il popolo kurdo ha compiuto nella lotta contro l’Isis (anche per noi) prima di essere stato tradito da UE-Usa. Volevo ripetere l’esperienza di volontariato fatta nei campi profughi del Sahara Occidentale dove invece il carnefice è il Marocco e le vittime i Sahrawi; in tutte queste situazioni c’è sempre il solito manipolatore che difende i propri interessi economici: il mondo liberista occidentale”.