TIVOLI city Anno III n. 17 - Marzo 2014 - Copia Omaggio
Periodico di informazione, attualità, cultura e tempo libero
Il Carnevale e le tradizioni che rischiano di sparire Moreno D’Antoni: il prof dell’ora di rimorchio Mariannina: dal 1900 la gelateria storica di Tivoli Dado a Ridere con Gusto alla Stazione
EDITORIALE
La città delle buche di Alessandro Cerreoni
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on era il sogno di molti partecipare almeno una volta nella vita alla Pargi-Dakar? Bene, negli ultimi tempi questo sogno è diventato realtà per i tiburtini, grazie alle tante buche e voragini che si sono formate sulle strade cittadine. A trarne i benefici sono i gommisti che, tra sostituzioni di pneumatici, convergenze ed equilibrature, hanno avuto parecchio lavoro di recente. Alcune strade mi sono sembrate addirittura simili a quelle viste a Santo Domingo e in Kenya. Chi vuole lavarsene le mani dà la colpa al maltempo ma nei Paesi del Nord Europa, dove la pioggia cade incessante per gran parte dell’anno, le strade restano sempre in perfette condizioni. Da noi basta un temporale di un’ora per trasformare il manto stradale in un “festival” di buche, segno che la manutenzione e l’asfaltatura non vengono fatte a regola d’arte dalle ditte appaltatrici. A nulla serve coprire le toppe con un po’ di asfalto, che alle prime gocce d’acqua salta via come niente. Ma le buche non sono l’unica nota dolente di quest’ultimo periodo. Per l’ennesima volta abbiamo avuto un’altra emergenza rifiuti. Non sta a noi giudicare o assegnare le colpe, resta il fatto che Tivoli ha dato ancora una volta una brutta immagine di sé in un periodo dell’anno in cui inizia l’afflusso dei turisti. La cittadina amata storicamente da imperatori, cardinali, poeti e storici, non può e non deve mostrare cedimenti. Se lo ricordi soprattutto chi sarà chiamato ad amministrare la città da qui al futuro. Ormai non sono più ammesse perdite di tempo. Se volete contattare la redazione di Tivoli City, dare suggerimenti, proporre idee, inviare lettere e comunicati, chiedere informazioni pubblicitarie, chiamate i numeri: 327.1756829 327.1757148 - E-mail: tivolicity@puntoacapo.org
Tivoli City N.17 Supplemento al n. 3/2014 di GP Magazine (Reg.Trib. 421/2000)
Editore: Punto a Capo Srl Direttore: Alessandro Cerreoni Responsabile Commerciale: Claudio Testi (327.1756829) Hanno collaborato: Marina Marini, Paolo Paolacci, Claudia Crocchianti Redazione: Via V. Pacifici, 20 - 00019 Tivoli (RM) E-mail: tivolicity@puntoacapo.org Stampa: Fotolito Moggio - Strada Galli 5 - Villa Adriana (RM) Chiuso in redazione: Il 4/03/14 - Copie distribuite: 10.000
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FOCUS
La primavera di Tivoli Non diamo più deleghe in bianco, non facciamo finta di non capire: svegliamoci dal nostro torpore e soprattutto riacquistiamo il nostro valore umano e il nostro senso civico-sociale di Paolo Paolacci
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ra qualche giorno sarà il 21 marzo e così entrerà la primavera... Avete prospettive, progetti, buoni propositi? Avete sogni nel cassetto? Idee? Semplifichiamo (proviamoci). Da quanto tempo non vediamo la città pulita? Da quanto non giriamo in una Tivoli senza traffico? Da quanti anni siamo insoddisfatti della qualità di vita nel luogo dove abitiamo? Riproviamo. Perché non abbiamo una città pulita? Perché non abbiamo una città senza traffico? Perché non ci sentiamo vanitosi e orgogliosi del luogo dove viviamo? Ecco ci siamo: dobbiamo recuperare un modo di pensare sano e vero, fare in modo che alle parole seguano i fatti e che quello che pensiamo poi lo rispettiamo. Perché è proprio qui, in questo spazio lasciato libero tra le parole e i fatti, che si è costruito tutto un modo di vivere scollato dalla quotidianietà che ci ha portato dentro un lassismo mentale che centrifuga tutto e ci lascia bere tutto quello che viene frullato, riempiendoci così di irresponsabilità. Proviamo a vedere qual è l'idea del pubblico e quanto ciò che è pubblico è d'aiuto al privato. L'equilibrio dei due piatti è vincente perché un benessere pubblico lega bene con un privato sano e libero. Così traduco per chiarire meglio: in vista delle prossime elezioni, io da privato cittadino eleggerò una persona per il bene pubblico, io voglio contare, io voglio sentire, capire chi si presenta e solo dopo vorrò e potrò votare consapevolmente. Non diamo più deleghe in bianco, non facciamo finta di non capire: svegliamoci dal nostro torpore e soprattutto riacquistiamo il nostro valore umano e il nostro senso civico-sociale. Il cambiamento va preparato prima dentro di noi e poi saremo sicuri di avere comportamenti migliori da proporre e far rispettare.
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Quello che stiamo perdendo ormai non è qualcosa, ma tutto: è questo quello che dobbiamo fissare nelle nostre menti per decidere su chi scommettere, a chi dare la fiducia, la responsabilità di riattivare questo luogo e i suoi abitanti. Individualmente possiamo solo crescere e dobbiamo per forza crescere per scegliere i migliori per una città piena di capolavori unici al mondo: siamo, abbiamo la bellezza; perché non valorizzarla? Ma chi la può valorizzare? Quali sono le persone che sono in grado di farlo? Dobbiamo andare a scegliere proprio quelli , soltanto quelli. Non ci sono più spazi per alibi almeno che non si accetti la fine, la vergogna, la dissipazione di un tesoro. E' vero però che orami la terra, è davvero un villaggio globale e che forse l'uomo sembra quasi che stia per finire la sua favola senza più Cenerentola, Duchessa (Gli Aristogatti), Pongo (La carica dei 101) o Cucciolo d'uomo (Il libro della giungla). Dobbiamo restare uniti, convinti e convincenti per fare di questa primavera la stagione di un cambiamento personale verso la riscoperta del valore pubblico. Questi grandi valori, hanno reso grande Tivoli, l'Italia e l'uomo in generale: vogliamo ripartire da qui per riprovarci ancora? Buona primavera!
ATTUALITÀ
Le liste civiche nel nome di Giuseppe Proietti Presentato alle Scuderie Estensi il candidato unico delle liste Progetto Tivoli, Tivoli Mia, Movimento Tivoli Terme, Un’Altra Storia, Wiva Tivoli e Cambiamo Tivoli di Camilla Corsi
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e liste civiche Movimento Tivoli Terme di Salvatore Ravagnoli, Progetto Tivoli di Andrea Napoleaoni, Tivoli Mia di Riccardo Luciani, Un’Altra Storia di Damiano Leonardi e Wiva Tivoli di Urbano Barberini, Cambiamo Tivoli di Andrea Isopi, e il loro candidato sindaco Giuseppe Proietti, hanno dato vita ad una conferenza stampa che si è svolta a Tivoli alle Scuderie Estensi il 28 febbrario. E' stato il primo passo ufficiale verso
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le elezioni amministrative. Patrimonio culturale archeologico e artistico, recupero del centro storico, risveglio dell’industria, Acque Albule e un progetto concreto che coinvolga tutti i cittadini e in particolare quelli più disagiati da tutti i punti di vista, questi i temi di cui ha parlato Giuseppe Proietti che ha invitato le altre liste civiche a riflettere sul loro progetto se vorranno. La sala delle Scuderie Estensi era molto gremita, segno che c’è grande voglia di cambiamento, a partire dalle realtà non politiche. Quello delle liste civiche è un grande impegno. Raramente si è visto uno schieramento così unito e massiccio. Ovviamente la parola passerà agli elettori, che in questo lasso di tempo avranno modo di farsi la propria idea. “Questi movimenti - ha spiegato Giuseppe Proietti - vogliono dare un contributo, prestando maggiore attenzione alle realtà sociali più emarginate e meno favorite. Il tentativo è quello di abbattere le distin-
zioni con un gruppo fatto di donne e uomini, anziani e giovani che hanno anche idee diverse tra loro: da sinistra a destra tutti hanno preferito integrare le proprie identità politiche in maniera trasversale”. Il gruppo è aperto ad altre liste civiche che vorranno confluire in questo progetto che ha come comune denominatore la candidatura di Giusppe Proietti. “Questo è un tavolo aperto - spiega proprio Proietti - a chi vuole difendere i diritti dei più deboli. Il progetto lo stiamo mettendo in piedi con più persone”. L’aspirante sindaco ha poi spostato il tiro verso altri argomenti.
Il candidato delle liste civiche Giuseppe Proietti
“Noi vogliamo usare un metodo diverso, la totale trasparenza. Riguardo alle Acque Albule, deve essere la parte pubblica a dettare le regole del gioco e dire quale sia il progetto di sviluppo, che non può non fare riferimento al governo della cosa pubblica”.
Avviso di Pubblicità Elettorale Tivoli City comunica che intende pubblicare sul proprio giornale messaggi elettorali a pagamento per le ELEZIONI AMMINISTRATIVE 2014 (Legge n. 28/2000 “legge della par condicio”) in conformità delle norme emanate dalla Agcom (http://www.agcom.it/default.aspx?DocID=5982). Gli spazi di propaganda elettorale saranno offerti a tutti i partiti, a tutte le liste e a tutti i singoli candidati che ne facciano richiesta; Le prenotazioni e la consegna del materiale sarà possibile in qualunque giorno fino a due giorni prima della messa in stampa del giornale. Per prendere visione delle tariffe dei banner e degli altri spazi nella testata (uguali per tutti i committenti), per richieste di informazioni e di pubblicazione di messaggi di propaganda elettorale a pagamento è necessario contattare la redazione via e-mail tivolicity@puntoacapo.org oppure telefonicamente al numero 327.1756829
Presso la redazione di Tivoli City è depositato l’apposito regolamento con le relative tariffe a disposizione di tutti gli interessati
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ATTUALITÀ
Mai più un Carnevale così modesto! Archiviata l’edizione 2014 si guarda al futuro della manifestazione, con la speranza che la prossima amministrazione valorizzi e rilanci le tradizioni tiburtine
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no dei carnevali più modesti di Tivoli è andato in archivio. Quest’anno ci sono state soltanto due date (domenica 23 febbraio e martedì 4 marzo, quest’ultima rovinata dal tempo inclemente), messe in piedi dal comitato spontaneo “Salviamo il Carnevale di Tivoli”, dopo che il bando era stato sancito in fortissimo ritardo. Nessun carro allegorico ma solo gruppi mascherati a “maschera libera”. E’ stata un’occasione per colorare un po’ la città e dare un momento di divertimento ai bambini. Nulla a che vedere con la tradizione del Carnevale tiburtino. Quest’anno è andata così, con la speranza che dal prossimo anno si possa tornare ad evere un Carnevale degno della storia e della tradizione. Anche perché eventi come questi richiamano gente da ogni luogo della provincia di Roma e sarebbero un ottimo toccasana per l’economia locale, già penalizzata da una tassazione senza precedenti. Il percorso di questo “modesto” Carnevale si è snodato per tutto il centro storico fino a Piazza Garibaldi, con soste nelle principali Piazze, accompagnati dalla musica delle Tamburellare. Il comitato auspica fortemente che il Comune di Tivoli e la futura Amministrazione vo-
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gliano salvaguardare e sostenere, anche economicamente, tutte le importanti tradizioni e feste cittadine (sia nel centro città che nei rioni e quartieri periferici) come il Carnevale, la Sagra del Pizzutello, le varie Feste Religiose, ecc., elevandone la qualità, favorendo l’occupazione e il turismo e, soprattutto, permettendo agli organizzatori potenziali di poter progettare e operare per tempo. Le associazioni che hanno aderito sono: il Cenacolo degli Ardenti, Comitato Centrale Festeggiamenti Tiburtino, l’ associazione per le Tradizioni Tiburtine “Le Tamburellare Tiburtine”, il gruppo “Balli di gruppo e zumba - Duomo”, l’associazione Culturale “Fenix Tibur”, l’associazione di Promozione Sociale “Passioni in Movimento” e l’associazione “Carnevale di Tivoli”.
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ATTUALITÀ
Laura Cartaginese: Tivoli deve aprire agli investitori E’ impegnata attivamente in politica dal 1998 ma non trascura la vita familiare e quella imprenditoriale nel rispetto dei ruoli che riveste di Claudio Testi onna, mamma e imprenditrice. E’ una persona brillante e appassionata di politica da oltre quindici anni. Il suo impegno si basa su idee semplici ma efficaci, anche perché per fare politica a Tivoli non dovrebbe servire molto, viste le ricchezze storico-culturali che appertongono a questa città. Basta metterci volontà e anteporre l’interesse collettivo a quello personale.
ziare Celestino Garofali che mi ha sempre incitato a intraprendere la carriera politica, vedendo in me una persona corretta e trasparente, doti ormai scomparse tra i nostri politici. Da qui mi è nata una passione per questo mondo che mi ha coinvolto sempre più nel tempo”. Come riesce a conciliare nella sua vita i suoi importanti e molteplici ruoli di donna, nella famiglia, come imprenditrice e la sua “mission” politica? “Nella mia vita sono sempre stata
Laura Cartaginese imprenditrice e donna di grande classe e sensibilità, come e quando è nata la passione per quello che fa? “In un lontano giorno del 1998, quasi per scherzo il noto imprenditore Carlo La Caita, a cui sono ancor oggi molto affezionata, mi chiese di entrare in politica, inserendomi tra i candidati del MAC (movimento apartitico cittadino), in quanto egli vedeva in me una persona che aveva le caratteristiche giuste per dare un contributo alla città di Tivoli. Inoltre devo ringra-
abituata a fare più cose comunque senza trascurarle e quindi sono riuscita a conciliare, anche se con, ovviamente, molto sacrificio, la vita imprenditoriale, lavorativa, politica e familiare. Tutto ciò che ho ottenuto lo ho costruito con le mie forze il mio sacrificio e il mio impegno, ma ne vado fiera. Voglio dire a tutti che come ci sono riuscita io seguendo semplici regole come l'impegno, la coerenza e l'onestà si può arrivare ovunque”. Come pensa debba essere una città come Tivoli per essere vivi-
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bile, a dimensione umana? “Senza parlare di lavori faraonici di sistemazione della cittadina si possono fare poche ma essenziali operazioni. Viabilità e trasporti: non sono certo il nostro vanto c'è bisogno di migliorare i collegamenti con Roma, i parcheggi e i marciapiedi. Portare i turisti a Tivoli non per una fugace gita giornaliera da Roma ma cercare di farli rimanere in città migliorando la ricettività alberghiera e dei servizi, questo è il punto cruciale su cui hanno fallito tutte le precedenti amministrazioni comunali. Il concetto è semplice più la città riesce ad investire sul turismo, più i turisti spendono per Tivoli più si creano nuovi posti di lavoro, più l'amministrazione raccoglie fondi per migliorare i servizi offerti e quindi la vita di tutti. Sarò sempre favorevole a qualsiasi imprenditore che vuole venire ad investire su Tivoli. Sviluppare i prodotti tipici locali non solo intesi come gastronomia (che è certamente importantissima) ma cercare di recuperare i vecchi mestieri di una volta nella lavorazione dei metalli, del legno e dei tessuti, sempre con il preciso scopo di aumentare l'occupazione e far muovere l'economia”. Perché i cittadini stanno sempre di più perdendo fiducia nei politici e interesse nei confronti della politica? “La politica con i suoi atteggiamenti sempre più volti al proprio interesse che a quello della comunità ha fatto traboccare il vaso. Bisogna fare un bagno di umiltà andare in strada e risolvere i pro-
blemi di chi non arriva a fine mese. Dare certezze, giustizia e solidarietà scendendo dal piedistallo su cui tutti si sono erti facendo l'interesse di tutti anche a discapito di se stessi. Dare rispetto per essere rispettati questo è il mio motto”. Quale è la prima cosa che pensa quando si sveglia e l’ultima quando va a dormire?
“La prima cosa che penso è mio marito e la mia famiglia che ho certamente un po' trascurato il giorno precedente, l'ultima, al di là della retorica, è certamente cosa fare di buono il giorno seguente”. Cosa si aspetta e cosa chiede al futuro? “Come tutti mi aspetto un futuro migliore con un lavoro per tutti che
di conseguenza porterà a un netto miglioramento dell'economia e una drastica riduzione della delinquenza. Spero che il futuro porterà a tutti maggiore correttezza, serietà, onestà e tanto lavoro per la politica in modo che tutti i cittadini ricredano in essa e nelle persone oneste come me”.
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taooni@legalmail.it
ATTUALITÀ Imprenditore e fondatore dell’associazione Villa Adriana Nostra, con la quale è impegnato nella valorizzazione storica e culturale del nostro territorio
Pietro Lombardozzi: Il turismo prima di tutto di Claudio Testi
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una delle persone più impegnate sul territorio. Ha fondato l’associazione Villa Adriana Nostra che si occupa di cultura e ambiente. Inoltre, Pietro Lombardozzi è imprenditore nel settore della termoidrauilica Come nasce la passione per la sua professione? Nasce negli anni sessanta, l’Italia aveva tanta voglia di mostrare a se stessa e al mondo, le eccellenze che l’hanno sempre contraddistinta. Ognuno aveva dentro una grande volontà di emergere e di esprimere il meglio di sè, cosa che andrebbe rivalutata con grande entusiasmo anche in questo periodo storico molto delicato. Assieme al benessere nasceva l’esigenza di un riscaldamento totale dei vari ambienti al contrario di quanto avveniva prima dove accadeva in modo parziale, questo creò ancora più entusiasmo nel mio lavoro. In quel periodo, nacque l’idea imprenditoriale di una ditta artigianale con sei dipendenti, iniziammo a sviluppare su
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tutto il territorio l’impiantistica idrotermica. Da quella esperienza, nel 1977, nacque la commerciale Italtherm, sempre vicina alle esigenze della clientela, e grazie alle nuove tecnologie nel campo della climatizzazione e del riscaldamento dell’acqua, io e il mio staff portiamo avanti sempre con la stessa passione di allora”. Oltre ad essere imprenditore da anni investe il suo tempo per la città di Tivoli. “Certamente, lo faccio con grande passione e dedizione. Proprio la storia che rappresenta la città di Tivoli, mi ha spinto sempre di più ad impegnarmi socialmente, culturalmente e sportivamente per l’antica Tibur, f in da quando ero dirigente dell’allora Pro Tivoli Calcio poi come impegno da presidente nel Comitato Festeggiamenti di Villa Adriana per oltre dieci anni, con grandi risultati organizzativi. Tra le tante cose ricordo, ad esempio, il grande Carnevale Tiburtino di un tempo, il Festival Nazionale di Voci Nuove con tanti artisti emergenti e tanti ospiti che hanno fatto la storia della canzone italiana. Ho avuto il
privilegio di fondare assieme al caro Gianni Zucchi, ahimé scomparso, e con altri amici, la Confraternita della Misericordia di Villa Adriana. Successivamente, all’inizio degli anni novanta ho dato il via ad un’altra associazione, Villa Adriana Nostra, che si occupa della cultura e dell’ambiente del territorio”. Quale è il vostro impegno in seno a questa associazione? “Il nostro impegno, partendo dalla storia, è quello di valorizzare sempre di più il territorio, sensibilizzando le istituzioni sulle reali necessità quotidiane della città. L’associazione ha finalità prettamente sociali e culturali di sviluppo e tutela di tutto il territorio di Tivoli e dei cittadini. All’interno dell’associazione è nato il Gruppo Storico Publio Elio Adriano che ogni anno organizza una grande manifestazione, 'Le Idi Adrianensi', che rievoca il periodo Adrianeo attraverso una rievocazione storica completata da vere e proprie sfilate e momenti in costume del periodo. Stiamo organizzando una grandiosa X edizione, prevista per il 6, 7 e 8
giugno, assieme al Festival Cerealia, dedicato a tutti i cereali, come di fatto avveniva nei rituali dell’antica Roma di Cerere e delle Vestali, allargando la cultura nei paesi del Mediterraneo. In questa edizione sarà ospite Cipro con il suo ambasciatore. Anche in questo anno, dopo il grande successo della passata edizione, nei tre giorni, si ripeterà il mercato Hercules Victor con la partecipazione dei produttori delle terre della Valle dell’Aniene invitati dalla condotta Slow Food di Tivoli”. Qual è la città ideale di Pietro Lombardozzi? “Fin dall’antica Roma, Cassio, Ovidio, lo stesso imperatore Adriano fino al Cardinale Ippolito D’Este, hanno prescelto la nostra Antica Tibur, quale loro residenza ideale. Già questo ci dovrebbe far riflettere. Abbiamo un tesoro che può portare soddisfazioni anche economiche alla città di Tivoli e ai suoi cittadini, e da molto tempo non si vede nessuna iniziativa per far risplendere questo nostro tesoro. Anzi, alcune iniziative sono ulteriormente venute meno come ad esempio la sagra del Pizzutello o altre, non sono state sostenute in modo adeguato, non solo per proseguire ma anche per crescerne il loro sviluppo. A Tivoli, oggi, non è presente nessun evento di grande spessore e le strutture che possano richiamare il turismo, noi dell’Associazione Villa Adriana Nostra, attraverso la prossima X edizione delle 'Idi Adrianensi', contribuiamo, nel nostro piccolo alla rinascita di tale richiamo turistico. Questo è un esempio, per sensibilizzare i nostri futuri amministratori, a percorrere a mio avviso l’unica strada che è il turismo, per far rinascere la città di Tivoli, e farla competere ai livelli delle migliori città turistiche”.
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ATTUALITÀ
Christiane Danesi, la Francia che ci sorride E’ francese di Roubaix ma vive a Tivoli, dove insegna il Francese al Liceo Linguistico “Isabella D’Este”, coinvolgendo i suoi alunni in progetti importanti di Paolo Paolacci
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a grande accoglienza e lo scambio culturale dentro la nostra città, per quello che è e quello che potenzialmente potrebbe esprimere. Condizionale d'obbligo ma non per la straordinaria e costante accoglienza verso Christiane Danesi si presenti ai nostri lettori. “Sono insegnante di conversazione francese nel Liceo linguistico 'Isabella D'Este' di Tivoli da diversi anni. Sono madrelingua francese, sono nata e ho vissuto a Roubaix, città della regione Nord-pas de Calais, nel nord della Francia)”. Come mai a Tivoli? “Vivo qui perché mio marito è di Tivoli. L'ho cono-
sciuto anni fa in Abruzzo, più esattamente a San Salvo, durante una vacanza al mare e poi ho deciso di lasciare il mio Paese per seguirlo”. Perché ha scelto questo istituto? “Ho scelto questo istituto perché solo nei licei linguistici esiste la figura di insegnante madrelingua e poi perché vivo a Tivoli”. Perché ha voluto coinvolgere i ragazzi al progetto “Welcome to Tivoli”? “Ho voluto coinvolgere i ragazzi per questa traduzione per stimolarli e per fargli amare sempre di più la lingua francese. Per farli sentire anche importanti”. Quali sono le differenze più marcate nel modo di vivere tra Roubaix e Tivoli? “Non è stato facile all'inizio perché ero abituata ad una grande città. Per diversi anni siamo vissuti in una casa del centro storico in mezzo ai 'vicoletti'. Devo dire che mi sentivo un po' oppressa. Il centro storico è come un paesetto, tutti si conoscono, tutti chiacchierano. Invece a Tourcoing - sono nata a Roubaix ma poi ho vissuto a Tourcoing - ognuno vive per sé e a mala pena conosce il suo vicino di casa”. Programmi futuri immediati e a lungo termine? “Organizzo degli scambi culturali con la Francia. Que-
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più vecchie”. Quali le cose da fare a Tivoli? "Penso che i turisti abbiano bisogno di più informazioni quando arrivano a Tivoli. Qualche anno fa alcuni alunni del Liceo linguistico 'Isabella D'Este' davano informazioni ai turisti al P.I.T (Punto Informazioni Turisti) all'Alberone, nelle diverse lingue studiate da loro. Questa esperienza si potrebbe rinnovare". Quali quelle che non vanno nella nostra città? "Prima cosa da risolvere è l'immondizia! Un turista che viene a Tivoli non può avere una buona opinione di una città sporca e poi bisogna fare di tutto per far rimanere più di un giorno i turisti". st'anno gli alunni parigini sono venuti dal 6 al 13 febbraio a Tivoli; noi andremo a Parigi dal 2 al 9 aprile 2014. Ovviamente gli alunni sono ospitati dalle famiglie sia in Italia che in Francia”. Un artista francese e uno italiano che lei ammira e magari perché? “Adoro l'attore francese Dany Boon, un attore comico francese protagonista del film 'Giù al Nord' e poi mi piace il cantante Stromae che è passato a Sanremo con la sua canzone 'Formidable'. I testi delle sue canzoni sono pieni di significato, anche se tristi ma realistici. Adoro l'attore italiano Carlo Verdone perché mi fa ridere e il cantante Claudio Baglioni, soprattutto le sue canzoni
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CULTURA
Viaggio alla scoperta dei patrimoni artistici E’ sempre bene ricordare ai cittadini di Tivoli, specie a quelli che arrivano da lontano, l’importanza di vivere in un territorio ricco di storia, di arte e di cultura di Monica Di Bartolomeo
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illa d’Este, Villa Adriana e Villa Gregoriana tre capolavori di arte in una sola cittadina. Le prime riconosciute dall’UNESCO la terza dal FAI rappresentano una fonte di ricchezza per Tivoli, visitata ogni anno da milioni di turisti. Nel cuore di Tivoli, Villa d’Este è un complesso rinascimentale maestoso, composto da un palazzo interamente affrescato e un giardino abbellito con statue, fontane e musiche idrauliche. Costruita per volere del cardinale Ippolito d’Este, governatore di Tivoli, fu inaugurata nel 1572. Dopo un periodo di prosperità la villa, divenuta proprietà degli Asburgo, fu lasciata deperire per mancata manutenzione, fino a quando, nel XIX secolo il cardinale Gustav von Hehelohe la fece rifiorire. A circa 30 km da Roma troviamo un importante sito archeologico romano: Villa Adriana, costruita tra il 118 e il 138 d.C. La Villa di Adriano comprende edifici residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini e si estende per circa 120 ettari, dei quali solo 40 visitabili. Nel 1999 è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità e dell’Unesco. Il parco di Villa Gregoriana viene creato nel 1834, sotto Papa Gregorio XVI, in seguito alla deviazione dell'Aniene, che portò all'assetto attuale della "grande cascata". Nonostante la singolare bellezza del luogo ed il riconosciuto valore storico artistico, il parco "Villa Gregoriana" è rimasto chiuso al pubblico per molti anni principalmente a causa della mancata manutenzione. Dal 2005, grazie all’intervento del FAI, questo parco è riaperto al pubblico ed è oggi una delle mete più appetibili della cittadina. Abbiamo visitato solo alcuni dei patrimoni della nostra cittadina eppure, molto spesso, ne viene dimenticata l’imponenza artistica e culturale, a causa dell’indifferenza e dello scarso interesse delle amministrazioni pubbliche.
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SCUOLA
A scuola si “studia” come rimorchiare Il professore tiburtino Moreno D’Antoni, da insegnante di matematica a insegnante di… seduzione
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scuola con entusiasmo e fervore grazie a Moreno D’Antoni, giovane professore tiburtino che ha conquistato i suoi studenti grazie a degli insegnamenti molto, ma molto particolari… Parliamo della nuova disciplina scolastica che impazza tra gli adolescenti: come conquistare una donna. Il professore, tra un esercizio di matematica ed un teorema di fisica, ha superato le rigide barriere che separano i docenti dai ragazzi riuscendo, attraverso questa “materia”, a riavvicinare alla scuola ragazzi svogliati e poco inclini allo studio guadagnandosi un ruolo importante: quello del professore di rimorchio. Come tutte le materie che si rispettino esiste un manuale di riferimento. Si tratta del libro “L’ora di rimorchio” scritto dallo stesso D’Antoni. Facciamo il tuo identikit: in cosa sei laureato e cosa insegni? “Ingegneria meccanica. Insegno matematica, fisica, meccanica, sicurezza sul lavoro ed in fine una materia che non rientra nei programmi ministeriali, ma in quelli di tutti gli adolescenti: il Rimorchio!”. Come unisci il ruolo di professore a quello di "istruttore sentimentale"? “Il professore non si può limitare a trasferire il proprio sapere. A volte si trascorre più tempo con il prof che con i propri genitori e questo determina un’enorme responsabilità morale che impone un ruolo anche educativo. Attraverso l’ora di Rimorchio cerco di fare anche questo, ad esempio spiego come fumare, bere alcolici o fare uso di stupefa-
centi riduca le possibilità di successo con le donne. Per intenderci, senza barare, dimostro che il condurre una vita sana conviene”. Com’è nata l’idea di un libro che illustri le strategie della conquista per teen ager? “L’idea del libro mi è stata suggerita da una mia amica dopo averle raccontato dell' 'ora di Rimorchio' che svolgevo ai ragazzi al fine di mostrare loro lo studio come uno strumento indispensabile per risolvere qualsiasi problema, anche quello della conquista di una donna”. Da insegnante come ti relazioni con i ragazzi? “Cerco sempre di trovare delle strategie motivazionali ed educative affinché possa ottenere la loro attenzione. Con l’ora di Rimorchio credo di aver ottenuto quello che cercavo, infatti è l’unica lezione in cui nessuno chiede di andare al bagno, si incuriosiscono e anche gli studenti più allergici allo studio mostrano successivamente un certo interesse”. Questo vuole essere anche un invito alla lettura per ragazzi poco avvezzi ai libri? “Soprattutto, direi. Il fine di queste lezioni non è quello di insegnare a degli adolescenti (e non solo) l’arte della seduzione, ma di rivedere lo studio come una sorta di 'palestra mentale'. Chi ha una mente allenata può tutto”. Cosa pensano i tuoi studenti di questo "manuale"? “Dovresti chiederlo a loro. Anzi, ti riporto alcuni dei loro commenti: 'A professò sei n'tajo e i consigli del suo libro so veri e fantastici! - Il suo libro è a dir poco geniale e stupendo! Complimenti prof. - Prof. il
libro che sta scrivendo ha la mia più totale stima! Ma poi voglio sapere se quelle cose le ha testate lei!' ”. Raccontaci un aneddoto inserito nel tuo libro. “Più che un aneddoto posso citare una delle regola che lo compone. 32- Non parlare mai male della vostra ex, qualunque cosa sia accaduta. È stata la vostra donna, quella che avete amato. Se ha delle colpe, non sarà il vostro sfogo a fare giustizia. Risparmiate il fiato, forse un giorno vi servirà per darle ancora una volta un bacio, su labbra solcate da rughe”. Il professor Moreno D’Antoni
di Marina Marini
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CULTURA & TEMPO LIBERO
Dintorni di poeti Al via il Primo Concorso di Poesia inedita del Lazio: è aperto il bando di partecipazione gratuita e aperta a tutti. C’è tempo fino al 30 aprile per inviare la propria opera. Le poesie più belle saranno raccolte in un libro
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alorizzare il territorio del Lazio e i suoi talenti attraverso la poesia. È questo l’intento della prima edizione del Concorso di Poesia Inedita del Lazio denominato “Dintorni di Poeti”, manifestazione ideata e organizzata da Antonella Cimaglia e dall’Associazione Culturale L’Alberone Eventi presieduta da Fabio Proietti, con il rilevante patrocinio del Consiglio della Regione Lazio. La partecipazione è aperta a tutti con adesione gratuita. I partecipanti dovranno inviare una poesia inedita, a tema libero, che non dovrà superare i 25 versi/righe e che non sia contemporaneamente iscritta ad altri concorsi, entro il 30 aprile 2014. Le opere dovranno essere inviate al sito www.lalberone.org dove all’interno vi è una pagina dedicata, cliccando sulla dicitura “iscriviti al concorso” si aprirà infatti il formulario di partecipazione che dovrà contenere come oggetto la seguente nomenclatura: “Partecipazione al Concorso Dintorni di Poeti I Edizione”. Le poesie più belle saranno inserite nel volume antologico “Dintorni di Poeti I Edizione”. È previsto un premio al primo classificato: un week end presso una località del Lazio e pubblicazione all’interno del volume antologico “Dintorni di Poeti I Edizione”. Dal 2° al 30° classificato: pubblicazione all’interno del volume antologico “Dintorni di Poeti I Edizione”, mentre dal 31° al 50° classificato sarà riconosciuto un diploma di merito. Il materiale sarà valutato da una giuria competente, il cui giudizio sarà insindacabile. Gli autori selezionati riceveranno un invito a partecipare alla serata di premiazione e presentazione del libro omonimo al concorso che si terrà domenica 18 maggio alle ore 17 presso le Scuderie Estensi di Tivoli (Rm). “Credo che - afferma Antonella Cimaglia - la poesia non sia solo frutto di un’emozione, di un istante, di tormento o turbamento, ma che questa sia forte come il vento ed ognuno di noi in fondo la porta dentro. Scrivendo una poesia si ha soprattutto la responsabilità di ciò che si afferma. Su quello su cui ci si sofferma. Soffermare a pensare che almeno un po’, questo mondo possa cambiare. Perché la poesia sia intesa in un senso più ampio e universale e che faccia anche male. Che ci faccia riflettere, che scuota le coscienze e che sia pura magia. Magia, ma né politica, né filosofia. Che sia anche allegria. Leggera e pesante
allo stesso tempo. Ho sempre sperato e, credo che ognuno di noi in fondo lo spera, che non ci sia oggi nel mondo ormai solo fame di soldi e di superfluo ma soprattutto fame e sete d’amore. Fame e sete di cose belle e preziose, come una poesia. Invito tutti alla partecipazione”. Per ulteriori informazioni www.lalberone.org Pagina ufficiale Facebook www.facebook.com/dintornidipoeti
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MUSICA & TEMPO LIBERO Incontriamo i componenti della band tiburtina, nata un anno fa dalla scissione di due formazioni
Civico 8, emozioni e pensieri in musica di Claudia Crochianti
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n una giornata fredda al Caffè della Vite ho intervistato il gruppo musicale Civico 8, che è nato circa un anno fa come frutto di due formazioni. Ascoltandoli ci si rende conto della loro alchimia musicale e personale. Per loro musica significa incontrare le nostre emozioni e pensieri per arrivare a trasmettere un messaggio ed è una ricerca interna. A parlare gli stessi musicisti. A quale canzone siete più legati? Marco: " 'Il nostro quieto vivere' perché è molto apprezzata". Filippo: " 'Dove nasce il sole" perché racconta di un evento mio reale". Gianluigi: " 'Il nostro quieto vivere' perché è una canzone profonda”. Andrea: " 'Parole, Parole, Parole' perché ha significato un salto di qualità di arrangiamento ed è più diretta come musica”. Alessandro: " 'In continua ricerca' perché si stacca dal sound delle prime canzoni e il testo è incisivo”.
Claudio: " 'Nelle vene cosa resta' perché è la prima che abbiamo fatto. Quando avete iniziato a suonare? Marco: "È da poco che suono, ho cominciato ad arrangiare i pezzi che scrivo con la chitarra”. Filippo: "Dal 2002; ho iniziato per gioco a suonare a casa di un amico e poi ho continuato”. Gianluigi: "Dal 1990 con la musica classica che continuo ancora oggi per passione". Andrea: "Dal 1997; ho conosciuto la musica attraverso un amico che mi ha insegnato la tastiera”. Alessandro: "Sono circa dieci anni che suono e ho approfondito lo studio della musica”. Claudio: "Da un po', la musica è la mia passione". Grazie a? Marco: "Al mio amico Daniele che mi ha spronato a scrivere testi e a mio cugino Alessandro che mi ha insegnato gli accordi". Filippo: "Al gruppo e alle persone che credono in quello che faccio e alla mia compagna che mi sprona spesso”.
Gianluigi: "A mio padre che non c'è più , a mia moglie e al gruppo”. Andrea: "Ringrazierei la casualità degli eventi che mi ha portato a conoscere Civico 8”. Alessandro: "Non ringrazio nessuno in particolare, ma la fortuna di averli incontrati". Claudio: "Ad Alessandro che mi ha portato nel gruppo e allo stesso Civico 8". Un artista a cui siete più legati? Marco: "Battisti". Filippo: "Queen". Gianluigi: "Fabrizio Moro" Andrea: "Fabrizio Moro". Alessandro: "U2". Claudio: "Guns Roses". Progetti futuri del Civico 8? “Un nuovo EP, ne abbiamo alle spalle un altro”. Il pubblico come sta rispondendo? “Risponde bene e apprezza molto la nostra musica e attraverso questa abbiamo conosciuto molta gente e con alcuni siamo diventati amici”. Tre aggettivi per descrivervi? “Uniti, goliardici e sinceri”.
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LIBRI
E’ l’ora di leggere... I dieci libri più venduti alla Libreria Villa D’Este di Tivoli a cura di Claudia Crocchianti Splendore di Margaret Mazzantini - ed. Mondadori E l’eco rispose di Khaled Hosseini - ed. Piemme Doctor Sleep di Stephen King - ed. Sperling La strada verso casa di Fabio Volo - ed. Mondadori Il calice della vita di Glenn Cooper - ed. Nord L’amore, la sfida, il destino di Eugenio Scalfari - ed. Einaudi Tempo di imparare di Parella - ed. Einaudi La regina scalza di Ildefonso Falcones - ed. Longanesi Se muore il sud di Gian Antonio Stella - ed. Rizzo Feltrinelli Il gioco di Ripper di Isabel Allende - ed. Feltrinelli LA REGINA SCALZA E’ un romanzo storico ambientato nel gennaio del 1748 periodo riferito alla persecuzione dei gitani in Spagna. È un libro affascinante grazie al linguaggio scandito e al ritmo rocambolesco e tra le parole si assapora la musica seducente dei gitani, perseguitati nella Spagna del XVIII secolo, che ci accompagna parola per parola fino alla fine.La protagonista è una donna, Caridad, che cammina da sola per le strade polverose di Siviglia. Lei è un’ex schiava proveniente da Cuba. È libera, ma non ha una
casa. Lungo il suo vagare incontra Milagros Carmona, una giovane gitana molto ribelle con cui stringe una sincera amicizia. Milagros confessa il suo amore per l’arrogante Pedro Garcìa, dal quale la separano antichi odi tra le due famiglie e Caridad cerca di celare il sentimento che sta nascendo in lei nei confronti del nonno di Milagros, un uomo rude e seduttore, ma di principi irremovibili come vogliono la sua famiglia e la tradizione gitana. Quando un editto regio dichiara i gitani come fuori legge, la vita di Milagros e Caridad viene sconvolta. Le loro strade si separano, ma il destino le farà incontrare di nuovo a Madrid dopo un lungo peregrinare di sofferenze che la vita ha riservato loro.Un libro crudo, reale, che colpisce il cuore per la storia che viene narrata e soprattutto in quella dove parla della forza di queste donne davanti a tragiche vicende come lo stupro senza possibilità di riscatto né di ribellione. Chi è Ildefonso Falcones? È uno scrittore e avvocato spagnolo che ha scritto prima del libro di cui vi ho parlato il romanzo storico La cattedrale del mare e La mano di Fatima, pubblicato nel 2006 dalla Editorial Grijalbo di Barcellona. I suoi romanzi hanno ottenuto un buon successo e una positiva critica dai suoi lettori.
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SALUTE & BENESSERE
Alcalino: la parola magica per la nostra salute Una dieta acida è alla base della formazione di molte malattie. Un'alimentazione alcalina, invece, favorisce l'ossigenazione delle cellule e contrasta i processi di ossidazione a cura del Dottor Stefano Fais (*)
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on vi è alcun dubbio: la regolazione del pH è una delle funzioni fondamentali del nostro organismo. Nonostante questo sia da sempre un fatto dato quasi per scontato, la scienza ha grandemente trascurato il ruolo delle alterazioni del pH come causa di malattia. Otto Warburg, premio Nobel 1931 per le sue scoperte sul metabolismo tumorale, diceva “Si può curare solo ciò che si conosce”. Ed è impressionante come la ricerca farmacologica negli ultimi 30 anni non abbia prodotto farmaci in grado di curare la gran parte delle malattie. In un articolo comparso su Financial Times nel 2008, intitolato “Drug Research needs Serendipity”, si dice appunto che uno dei più importanti motivi alla base di questo sconcertante fallimento, è il fatto che a tutt’oggi non si conosce la causa della stragrande maggioranza delle malattie. Eppure Warburg più di 80 anni fa già diceva che la differenza fra una cellula tumorale ed una normale è che mentre la cellula normale necessita di ossigeno per il suo metabolismo, la cellula tumorale, che ci sia o non ci sia ossigeno, fermenta gli zuccheri, producendo acido lattico. L’accumulo di acido lattico è l’evento che innesca un processo di acidificazione del microambiente tumorale, che porta la massa neoplastica ad isolarsi dal resto dell’organismo. Come migliorare la salute consumando meno zuccheri e cibi acidi e grassi Quello che Robert O. Young propone è di controllare il pH tramite un controllo assiduo della dieta. I principi fondamentali sono legati non al pH di base degli alimenti, ma alla capacità che i componenti principali degli alimenti hanno di acidificare. Fondamentalmente: gli zuccheri sono molto acidificanti, subito dopo le proteine ed infine i lipidi. I cibi a scarso contenuto di zuccheri e/o proteine e/o grassi sono poco acidificanti e quindi in grado di mantenere il pH intorno a 7,4. Per esempio pomodori od agrumi, che sono di base acidi, sono poco acidificanti perché hanno un contenuto di zuccheri irrisorio. Di grande importanza è anche bere acqua alcalina, in quanto l’acqua che noi assumiamo giornalmente è acida, l’autore dice grazie all’inquinamento crescente. Assumere giornalmente acqua controllata per le sue condizioni di pH e possibilmente alcalina è senz’altro una delle cose più importanti che ognuno di noi può fare. Questo perché, comunque, l’acqua alcalina neutralizza, e quindi tampona, i prodotti tossici acidi che si accumulano per effetto di una alimentazione spesso non corretta. Nel libro viene correttamente detto che
l’acqua alcalina essendo costituita prevalentemente da elettroni, quindi cariche negative, è in grado di neutralizzare le cariche positive che caratterizzano gli acidi. Certo l’assunzione di acqua alcalina, insieme ad una dieta che limita i cibi acidificanti, può essere veramente un toccasana per chiunque. Quindi, il messaggio che credo questo libro ci debba lasciare è: se riusciamo a convivere con una dieta non acidificante e bere acqua alcalina, possiamo, ognuno di noi, contribuire ad allungarci la vita e, sopra ogni cosa vivere meglio. * Articolo tratto dal libro “Il miracolo del pH Alcalino” di Robert O. Young Per info: Associazione Benessere Alcalino Via Ciro Menotti, 20 - Villanova di Guidonia (Roma) Tel. 0774.554670 P.zza S. Croce, 20 - Tivoli (Roma) - Tel. 0774.331924
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GUSTO
Le virtù del pesce congelato Profumo di Mare è il nuovo negozio dove si possono trovare, e disponibili tutto l’anno, tutte le specie di pesce congelato. Sono garantiti controlli e alta qualità
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arliamo con Tiziana Conti di questa nuova attività sita in via Colsereno a Tivoli e delle virtù del pesce congelato. Come nasce l'idea? “Profumo di Mare è un’idea mia e di mio fratello Elio perché crediamo che la vendita dei prodotti sfusi sia un settore in forte sviluppo. ll pesce è un alimento fondamentale in una dieta sana ed equilibrata. I nutrizionisti consigliano di mangiare almeno 2-3 porzioni di pesce alla settimana, per i benefici apportati alla salute a tutte le età. E' fonte preziosa di Omega 3 e di proteine pregiate, oltre che di sali minerali e vitamine, il pesce è un alleato unico per la protezione e la salute del cuore e proprio per questo è indicato nelle diete ipocaloriche. La varietà del nostro mare ci offre infinite possibilità di prendersi cura a tavola ogni giorno. Tanto gusto per un pieno di energia in leggerezza. Allora non resta che saperne di più e conoscere tutto il buono del nostro pesce”. Perché acquistare prodotti congelati? “Disponibilità di prodotti tutto l’anno; maggiori e severi controlli all’arrivo dei prodotti; maggiore conservazione delle caratteristiche organolettiche e nutrizionali del prodotto: il congelamento avviene in tempi rapidissimi dal momento della cattura; assortimento di specie diverse e meno note; vantaggio economico rilevante; immediata disponibilità di prodotti pronti all’uso”. Perché consumare pesce? “L’Istituto Nazionale Ricerca Ali-
menti e Nutrizione nelle Linee Guida per una sana alimentazione consiglia 'Mangia più spesso il pesce, almeno 2-3 volte a settimana'. E’consigliato per chi segue una dieta ipocalorica in quanto ha poche calorie: 57 Kcal. del polpo rispetto le 171 Kcal. del pollo o le 253 Kcal. della mozzarella. Apporta sali minerali vitali, come lo iodio e il fosforo. E’facilmente digeribile: 2 ore rispetto alle 3 ore impiegate per la digestione della carne. Si mastica facilmente ed è consigliato per l’alimentazione di bambini e anziani. Contiene pochi grassi (il pesce più grasso è meno grasso della carne magra) e sono 'grassi buoni', cioè ricchi di acidi grassi polinsaturi del tipo Omega-3, capaci di far diminuire nel sangue sia il livello di trigliceridi che la capacità di aggregazione delle piastrine, riducendo il rischio di trombosi. Le proteine del pesce sono nobili, in quanto contengono tutti gli aminoacidi essenziali”.
Che cos’è la glassatura? “E’ lo strato di ghiaccio superficiale del prodotto con funzione di protezione da disidratazione, bruciature da freddo ed urti”. Che cos’è il congelato a bordo? “E’ la congelazione del prodotto appena pescato direttamente negli impianti delle navi officina”. Perché un alimento scongelato non può essere ricongelato? “Con lo scongelamento i minutissimi cristalli di liquido che si erano formati fra le cellule si sciolgono tornando allo stato liquido. Rimettendo l’alimento nel freezer domestico questi liquidi congelano formando dei cristalli di dimensioni maggiori, in quanto il raffreddamento avviene più lentamente e a temperature spesso inadatte, e quindi al successivo scongelamento si ha un impoverimento del prodotto”. Profumo di Mare Via Colsereno, 61 - Tivoli (Roma) Tel. 0774.313942
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GUSTO
Da tre generazioni il gelato di alta qualità Franco De Paolis ci parla della famosa gelateria “Mariannina” aperta dai suoi nonni nel lontano 1900
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el cuore del centro storico tiburtino in via dei Palatini 2 troviamo l’antica gelateria artigianale “Mariannina” attiva dal 1900. Una tradizione che dura da tre generazioni, di padre in figlio fino all’attuale Franco e la sua consorte Barbara. In tutto questo i gelati di “Mariannina continuano ad annoverare prodotti naturali di prima qualità senza uso di conservanti, additivi e senza polverine chimiche artificiali. Franco, ora tu sei il titolare dell’attività e il depositario dei segreti dei tuoi nonni. Vuoi illustrarci come loro hanno dato vita alla gelateria? “L’attività è iniziata nel 1900 grazie ai miei nonni Marianna Petrini e Romeo De Paolis, i quali hanno voluto intraprendere questo percorso magari sperando che un giorno qualcuno dei nipoti avrebbe proseguito la loro at-
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Un’immagine del 1984: Adriano, figlio del fondatore della gelateria “Mariannina” e padre di Franco
tività. Quel periodo fu segnato dall’avvento delle guerre. Mio padre nacque nel 1917 durante la prima guerra mondiale e partecipò alla seconda come soldato. Catturato in Germania, tornò a Tivoli solo vari anni
dopo e se non fosse tornato probabilmente ora staremmo a raccontare un’altra storia. Nel periodo dopo la seconda guerra mondiale sono stati i miei genitori a prendere in mano le redini del negozio attraverso una fase di restauro. Tivoli era stata bombardata, bisognava riprendere in mano la situazione e fu grazie alla determinazione che i miei genitori, Adriano De Paolis e Lucia, riuscirono a superare le difficoltà”. Quali segreti ti hanno trasmesso i tuoi familiari che nel tempo hanno portato avanti l’attività? “C’è da dire che io utilizzo i macchinari di 40 anni fa. Mio padre mi diceva che se avessi deciso di cambiare il modo di fare il gelato e di scegliere le più moderne tecnologie magari anche più pratiche e veloci, avrei fatto un danno. Tengo a dare particolare rilievo alla storia di questa gelateria soprattutto alle figure di chi l’ha fondata e portata avanti nel tempo anche in momenti difficili. Perché mi hanno insegnato moltissimi segreti preziosi. Un tempo, quando mia nonna la famosa “Mariannina” iniziò tutto questo, per il gelato si portavano dei grandi blocchi di ghiaccio dalle montagne d’Abruzzo avvolti nello iuta per poi essere conservati nelle cantine. Fu nel dopoguerra che invece mio padre comprò i macchinari che oggi continuiamo ad utilizzare perché garantiscono la qualità e il gusto che vogliamo”. Facciamo una panoramica storica dei gusti! C’è un aneddoto su una ricetta in particolare? “Un tempo i gusti classici erano il limone, tutti i gusti di frutta, la crema e il cioccolato. I gusti sono relativi ai diversi periodi storici. Più si va avanti e più si dispone di una vasta scelta di ingredienti. Il gusto best seller è il limone, la cui ricetta è quella originale del 1900 ed ha una storia particolare. Fu data a mia nonna da un viandante siciliano di passaggio a Tivoli che strinse amicizia con lei e con mio nonno ed è quella che facciamo da 113 anni. Il segreto sono i limoni di Amalfi, i soli che vengono utilizzati per questa produzione”. Parliamo adesso della nuova gestione. Quando è iniziata la tua storia? “Ho iniziato a stare stabilmente nel negozio dai 19 anni e da lì ho appreso i segreti dell’arte del gelato. Ora nel periodo estivo siamo aperti tutte le sere”. Qual è il gusto più difficile da creare? “Sicuramente il limone perché fa parte di quelle produzioni di antica ricetta e bisogna ricercare solo i limoni di Amalfi, amalgamarlo attentamente, dosare e granulare bene gli ingredienti, solo succo di limone, acqua e zucchero, con più attenzione che con gli altri gusti”. Sappiamo che piace molto anche il gusto fondente e che siete autorizzati dalla Ferrero per la riproduzione degli snack. “Sì il gusto al cioccolato fondente viene prodotto da qualche anno a questa parte ed è fatto senza latte,, creandolo a base di acqua e puro cioccolato fondentee. I gusti a base di crema sono quelli che danno più soddisfazione una volta fatti. Per i gusti al kinder cereali, al troncky, al ferrero rocher e alla nutella è stata impor-
tante l’autorizzazione della casa di produzione “Ferrero” che ne detiene il marchio e quindi i prodotti sono originali al 100%. Molto apprezzato inoltre è il gusto al pistacchio fatto esclusivamente con i pistacchi di Bronte; secoli fa questo gusto era il preferito del poeta Leopardi”! Franco, quindi possiamo affermare che il segreto del gelato di “Mariannina” è l’assoluta fedeltà alle ricette originali create con gli La gelateria “Mariannina” antichi macagli inizi del 1900 chinari? “Sì senza dubbio è così e tutto quello che ho appreso lo devo agli insegnamenti di mio padre”.
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ESTETICA & HAIR
Euphoria Style, moda e bellezza in primo piano Valentina Ferrante ed Emanuel De Cinti presentano la loro attività, sita a Villa Adriana, che nasce dalla passione per i capelli e per l’estetica del corpo
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rofessionalità e qualità dei prodotti sono il punto forte di Euphoria Style, l’attività di hair stylist ed estetica di Villa Adriana gestita da Valentina Ferrante ed Emanuel De Cinti. Valentina, come nasce la passione per l'Euphoria Style? “Euphoria Style nasce dall'amore e la passione per i capelli e per tutto ciò che riguarda l'estetica del corpo e del viso. Insomma ci piace esaltare la bellezza che è in ognuno di voi” Il vostro staff da chi è composto? “Il nostro salone è composto da persone giovani e dinamiche, con una formazione annuale programmata per soddisfare le esigenze dei nostri clienti e stare sempre al passo con moda, tendenza e benessere”. Quali sono le caratteristiche che rendono il vostro salone al top della bellezza? “Innanzitutto la professionalità dello staff e la qualità dei prodotti usati all'interno del salone. Inoltre offriamo ai nostri clienti un ambiente spazioso, luminoso e pulito, dove trovare parrucchiere, estetica e solarium, con la comodità di un ampio parcheggio. Senza dimenticare la nostra esclusiva Salon Card che dà il grande vantaggio di usufruire delle nostre promozioni riservate solo ai possessori”. Lo stile nell'acconciatura e
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nel look in genere che in questo momento vanno per la maggiore o sono più richiesti? “La moda di questo momento ha come obbiettivo quello di illuminare il viso creando delle sfumature simili a quelle che si ottengono in estate con il sole. Molto utilizzate sono e tecniche di colorazione effetto naturale come l'ombre hair e lo shatush”. Quale è l'aneddoto più simpatico che vi è capitato durante una giornata di lavoro? “Uno che mi è capitato ultimamente è una ragazza che voleva un semiraccolto. Allora le lavo i capelli, li asciugo e li metto in piega. Poi inizio a prendere qualche ciocca per appuntarla ,allora le faccio: 'li preferisci così morbidi o ci mettiamo un pò di lacca in maniera che le ciocche vengano più pulite?'. Lei mi risponde: 'come più pulite? Non li abbiamo lavati adesso?' ”. Le tendenze per la prossima estate? “Per la prossima estate continuerà ancora la moda anni '60, ovvero onde morbide e voluminose che lasciano la base liscia o anch'essa voluminosa, comunque sia raccolti o lisci. La frangia rimane piena e dal taglio netto mentre il classico bob andrà dimenticato facendo spazio a capelli, sì corti ma liberi da imposizioni. Da non dimenticare le trecce, che saranno anche'esse di moda”.
IL COMMERCIALISTA
E’ ora di fare due conti Si apre la stagione delle dichiarazioni dei redditi a cura del Dott. Livio Anastasi
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nche quest’anno è arrivato il momento di fare due conti e di calcolare i redditi conseguiti lo scorso anno e le relative imposte da pagare o “incassare”. In effetti dal conteggio potrebbero scaturire un debito o un credito d’imposta che, a seconda del tipo di dichiarazione che andremo a presentare, avrà delle modalità di calcolo e di liquidazione del tutto diverse tra loro. E’ quindi il caso di riepilogare in modo semplice e sintetico i tipi di dichiarazioni dei redditi tra i quali il contribuente persona fisica può scegliere ed i principali adempimenti che ne scaturiscono. I lavoratori dipendenti (anche quelli che hanno interrotto il rapporto di lavoro nel corso del 2013), ed i pensionati, entro il 28/02/2014 riceveranno dai propri datori di lavoro, o Enti Previdenziali, un documento riepilogativo dei redditi erogati e delle ritenute effettuate per l’anno 2013, chiamato CUD (Certificazione Unica redditi di lavoro Dipendente). Tale documento rappresenta la più semplice delle dichiarazioni dei redditi. Sarà consegnata all’amministrazione finanziaria direttamente dal datore di lavoro e se il lavoratore non possiederà ulteriori redditi, CUD (di altri datori di lavoro) o spese da scomputare potrà ritenere di aver adempiuto ai suoi obblighi dichiarativi. Il CUD dovrà essere consegnato al lavoratore entro il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di competenza e sarà consegnato dal datore di lavoro all’Agenzia delle Entrate tramite altro modello dichiarativo (770) entro il 31 luglio dell’anno successivo a quello di competenza. Nel caso in cui il lavoratore dipendente abbia delle spese da detrarre (spese mediche, mutui, assicurazioni, ecc.) avrà la possibilità di seguire due strade. In primo luogo potrà consegnare al datore di lavoro tali spese e chiedere allo stesso di inserirle all’interno del conguaglio di fine anno, in modo che sul CUD vengano riportate anche le detrazioni di tali spese ed il rimborso venga effettuato sulla busta paga del conguaglio fiscale. In
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secondo luogo potrà procedere alla compilazione e consegna del modello 730 attraverso un Caf o un professionista abilitato. Il modello 730, prima utilizzato soltanto dai lavoratori dipendenti e dai pensionati in quanto dotati di un datore di lavoro che potesse eseguire il conguaglio, oggi può essere anche utilizzato dai lavoratori privi di un datore di lavoro. In quest’ultimo caso sarà l’Amministrazione Finanziaria che eseguirà il conguaglio e, contestualmente, procederà al rimborso delle somme a credito o al recupero delle somme a debito del contribuente. Se invece il 730 sarà presentato (direttamente o tramite Caf) al proprio datore di lavoro, sarà quest’ultimo che effettuerà il conguaglio nella busta paga di luglio e provvederà nella stessa busta a rimborsare i crediti o trattenere i debiti d’imposta anche a rate. Pertanto sarà conveniente avvalersi di tale modello dichiarativo nel caso di credito d’imposta, che potrà essere rimborsato dal datore di lavoro in busta paga. Attenzione ai rimborsi superiori a 4 mila euro che, da quest’anno, saranno rimborsati direttamente dall’Agenzia delle Entrate, e non dal sostituto d’imposta, entro sei mesi dalla consegna della dichiarazione. Speriamo rispettino tale termine. Il modello 730 potrà essere presentato entro il 30 aprile al proprio datore di lavoro o ente pensionistico oppure entro il 31 maggio a un Caf o a un professionista abilitato. In ultimo abbiamo il modello UNICO che, in un certo senso, è residuale, in quanto dovrà essere presentato da tutti i contribuenti (persone fisiche, società o enti) in possesso di redditi di qualsiasi tipo che non abbiano presentato altre dichiarazioni dei redditi. Tale modello dichiarativo sarà conveniente quando si è a debito d’imposta, in quanto tale debito potrà essere rateizzato per un numero di rate maggiore (sette). Il modello UNICO dovrà essere presentato in via telematica entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di competenza ed i pagamenti dei relativi debiti d’imposta potranno essere versati in unica soluzione o a rate a partire dal 16 giugno.