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ATTUALITÀ
È il cimitero di Tivoli ma sembra una giungla: dov’è il rispetto? Alcuni punti sono addirittura poco accessibili per la folta vegetazione Dicono che il cimitero sia una sorta di fotografia di una città o di un paese. Guardi il cimitero e dovresti capire com'è il resto della comunità. A guardare quello di Tivoli c'è da stendere un velo pietoso. L'immagine è quella dove emergono degrado e abbandono. Alcuni cittadini ci hanno segnalato la presenza di erba alta e incuria un po' ovunque. In effetti, facendoci un giro il quadro non è idilliaco. Soprattutto nella parte più alta, quella alla quale si accede a piedi attraverso il cancello di uscita delle vetture. Ci sono viali che sembrano una sorta di “welcome to the jungle” (benvenuti nella giungla), con erba e sterpaglie ovunque. E chissà che i Guns 'N Roses non siano stati
ispirati dal cimitero di Tivoli nella realizzazione del loro brano storico. Meglio prenderla a sorridere per non farci venire il sangue amaro nel vedere questa mancanza di rispetto verso la cittadinanza. Perché ogni anno la stessa storia in questo periodo? Perché non viene fatta una manuten-
Ecco il bilancio di previsione 2021/23 Tivoli: Approvato anche il Dup
zione accurata e costante? Perché i cittadini per andare a trovare i propri cari defunti devono avventurarsi tra l'erba alta e la sporcizia? “Volevo andare a trovare mio marito – dice una signora anziana affranta che incontriamo durante il nostro 'tour' – ma nel viale dove c'è la sua tomba c'è l'erba troppo alta e ho paura di cadere. Ma è questo il modo di tenere un cimitero? Le tasse le paghiamo eccome. Così non è possibile”. Concetto chiaro e lampante di una situazione che non può essere tollerata in un paese civile. E il tenore dei commenti di altre persone che incontriamo non è diverso, anzi. Come dare torto a costoro? E' legittimo che i cittadini pretendano un cimitero in ordine, pulito e decoroso. E' pur sempre un luogo sacro e non bisognerebbe dimenticarsene.
Il Consiglio comunale di Tivoli, riunito in seduta ordinaria e in videoconferenza, in ottemperanza alle misure di sicurezza anti Covid-19, ha approvato nel pomeriggio di venerdì 30 aprile, con i voti della maggioranza, la nota di aggiornamento al Dup 2021-2023, il documento unico di programmazione, già approvato in giunta il 27 novembre 2020 e poi presentato in cinque differenti sedute di Consiglio comunale, che hanno portato alla delibera del 15 febbraio 2021. Nel corso delle cinque sedute oltre alla presentazione sono stati discussi (e in parte accolti) gli emendamenti presentati dalla varie componenti consiliari. Il Consiglio comunale ha poi approvato, nella nottata del 30 aprile, il bilancio di previsione 2021-2023, che ha una movimentazione in entrata e in uscita di 267,5 milioni di euro e rispetta il pareggio finanziario complessivo di competenza e gli equilibri di parte corrente e in conto capitale. Per quanto riguarda la spesa corrente, il documento di bilancio prevede importi idonei ad assicurare l'erogazione dei servizi fondamentali per i cittadini. L’assessora al Bilancio Maria Rosaria Cecchetti ha ricordato che «quello approvato è un documento finanziario che rispecchia tutte le indicazioni di legge – comprese le recenti novità normative - e la data ultima di presentazione prevista per il 30 aprile, anche se proprio in scadenza questa data è stata ulteriormente prorogata al 31 maggio, segno evidente che c’è consapevolezza da parte del Governo centrale delle difficoltà in cui stanno lavorando gli enti locali. Noi abbiamo rispettato la data prevista in quel momento, con un grande sforzo e avendo lavorato a un bilancio che ha incontrato tutte le difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria. Il bilancio di previsione per il prossimo triennio si è comunque posto l'obiettivo di garantire servizi essenziali e di mantenere invariate le tariffe già previste nel 2020. Abbiamo infatti confermate tutte le tariffe senza alcuna variazione, abbiamo confermato tutte le agevolazioni e abbiamo fatto la scelta d’intervenire sull'Irpef (con una votazione all'unanimità in Consiglio comunale), la cui aliquota resta invariata ma la soglia di esenzione è stata innalzata e portata a 9mila euro per il 2021, a vantaggio di un numero maggiore di famiglie».
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Guidonia: Sul TMB Barbet incassa le accuse di Manlio Cerroni e attacca “Mi batterò affinché l’impianto sul mio territorio non apra mai i battenti” La vicenda del TMB di Guidonia Montecelio si arricchisce di un nuovo capitolo a dimostrazione che non si placano le polemiche, soprattutto dopo che il patron dell'impianto di trattamento meccanico biologico, Manlio Cerroni, si è schierato a fianco del sindaco di Roma Virginia Raggi, che sembra voler puntare proprio sul TMB guidoniano per affrontare l'emergenza rifiuti. Cerroni ha anche detto: “Guidonia porta i suoi rifiuti a Rocca Cencia, che fa parte del Comune di Roma, ma non vuole che Roma porti i rifiuti a Guidonia”. E così è arrivata la replica del primo cittadino Michel Barbet: “Avvocato, sono veramente soddisfatto che il mio intento di stupirla abbia completamente colpito nel segno, tanto da doversi sentire in dovere di farmi una disamina amministrativa (e giudiziaria) sul suo TMB. Un po' lacunosa, devo dire, non mi sembra che lei abbia citato il fatto che nella prima autorizzazione mancava il parere Paesaggistico, oppure si sia ricordato di mettere il Vincolo della Soprintendenza del 2016 e la proposta di allargamento del Parco che porta anche la mia firma: entrambe provvedimenti ben contrari ai suoi piani industriali nella mia Città. Il mio vero obiettivo, comunque, non è stare qui ad in-
trattenerla, ma fare fino in fondo il mio dovere da Sindaco e che già le ho anticipato nella mia precedente risposta: evitare con ogni mezzo lecito in mio possesso che il suo capannone nel mio territorio non apra mai i battenti. Neanche per mettere toppe alla ricorrente emergenza rifiuti capitolina nella quale lei sembra sia capace di muoversi così bene. Per l'invito a visitare l'impianto, penso che i suoi collaboratori le abbiano raccontato che ci siamo già stati con la Commissione Ambiente, e la cosa non ha suscitato particolari effetti sulla nostra opinione: Guidonia Montecelio non vuole quell'impianto. La ringrazio comunque dell'offerta, e sono pronto a rilanciare: venga a visitare le bellezze del Parco e i tesori contenuti nel nostro Museo Civico, l'accompagnerò io stesso e le farò sentire dalla voce di chi ama veramente il nostro territorio che pensare di mettere un impianto di trattamento rifiuti nel bel mezzo del Parco Archeologico e Naturalistico dell'Inviolata sia stato un pessimo investimento. Forse il suo peggiore. I tempi sono cambiati, Avvocato, lei faceva il Sindaco quando per smaltire l'immondizia si facevano buchi nei prati e si copriva tutto con la terra. Terra, che invece noi dopo decenni di questo trattamento, difendiamo senza paura di nessuno”.
Nel mirino anche Virginia Raggi Scontro tra sindaci pentastellati “Ho avuto modo di vedere un video in cui la Sindaca Virginia Raggi ipotizza l'utilizzo da parte del Comune di Roma dell'impianto TMB del nostro territorio. Voglio ribadirlo: il TMB di Guidonia Montecelio non deve aprire per nessun motivo al mondo. Lo combattiamo da anni con tutte le armi a nostra disposizione e continueremo a farlo con il sostegno di tutti i cittadini che vogliono difendere la propria città. Guidonia Montecelio dice NO al TMB, il Parco dell'inviolata deve essere valorizzato e messo a disposizione di tutti e non certamente deve essere utilizzato per i rifiuti”, dichiara il Sindaco di Guidonia Montecelio Michel Barbet. “Ho appreso che il Ministero dei Beni Culturali ha depositato ricorso presso il TAR contro l'autorizzazione concessa dalla Città Metropolitana di Roma al proprietario dell'impianto di asfaltare e allargare a proprie spese Via dell'Inviolata. Sosteniamo questa presa di posizione del Ministero perché sappiamo benissimo che si tratterebbe di una sistemazione funzionale soltanto al transito dei camion con i rifiuti, in piena zona vincolata. La battaglia continua, rimaniamo uniti”, conclude il Primo Cittadino.
Riapertura il 29 maggio 2021
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Prodotti a chilometri zero nel nuovo mercato contadino tiburtino L’iniziativa è sorta all’interno del Parco “Sogno di Malala” a Villa Adriana È stato inaugurato sabato 17 aprile il nuovo mercato contadino tiburtino, progetto sperimentale di “Futura”, un’associazione di produttori agricoli che porterà all’interno del parco pubblico “Sogno di Malala”, in via Puglie a Villa Adriana, i prodotti agricoli a km zero. La vendita dei prodotti del territorio si terrà in via sperimentale sino alla fine del 2021, tutti i martedì e i sabato dalle 8 alle 13,30. Il mercato contadino sarà ospitato in una porzione specifica del parco, mentre la restante parte rimarrà inaccessibile sino alla riapertura dei parchi tiburtini, prevista da ordinanza sindacale per lunedì 26 aprile. Il progetto del “mercatino contadino tiburtino” nasce con lo scopo di promuovere l’agricoltura e l’artigianato agroalimentare di qualità e di realizzare un sistema integrato enogastronomiaturismo che possa contribuire a promuovere e valorizzare il territorio attraverso i suoi prodotti. I mercati contadini basano la propria filosofia sul concetto della diffusione di prodotti tradizionali locali “dal campo vicino a casa”, per un’alimentazione fresca, sana, pulita, legata alla cultura locale, rispettosa per questo della salute e dell’ambiente, tutto a prezzi accessibili per
i consumatori. Una filiera che aiuterà – come avviene in tutti i contesti urbani in cui si è insediato un mercato contadino –, ad esempio, a intensificare il flusso del turismo enogastronomico; a incentivare all’uso della compostiera per gli scarti alimentari presente nel parco di Villa Adriana; a promuovere la conoscenza delle produzioni locali anche attraverso eventi ad hoc; ad aumentare le opportunità per le piccole produzioni e per i piccoli produttori del posto; a creare nuova occupazione; a garantire ai cittadini consumatori la disponibilità di prodotti locali di qualità a prezzi congrui, più freschi e durevoli; ad aumentare il consumo di prodotti di stagione; a evitare il trasporto su lunghe distanze, le intermediazioni e le manipolazioni del cibo; a ristabilire l’incontro diretto tra produttori e cittadini. «L’iniziativa si terrà sempre nel rispetto di tutte le norme e le prescrizioni anti Covid-19, e porterà colore e calore al quartiere e alla città, con i suoi prodotti salutari di una filiera corta e verificabile, perché vicina a noi», spiega la
consigliera incaricata dal sindaco per Villa Adriana, Pamela Corbo. «Presto verrà introdotta anche una partnership con le associazioni dei volontari del territorio tiburtino per gestire l’eccedenza alimentare del mercato contadino, che verrà donata alle famiglie tiburtine in difficoltà economica. Un gioco di squadra tra “profit” e “non profit”, al centro del quale c’è l’attenzione verso il bene della comunità nel solco dell’impegno civico che da sempre l’amministrazione supporta. Dopo circa un anno di lavoro e di attese a causa dell’emergenza sanitaria, il progetto finalmente si concretizza. Faccio il mio più sincero in bocca al lupo a tutti i componenti dell’associazione “Futura” che ha promosso il mercato contadino tiburtino e a tutte le persone impegnate nella sua realizzazione: tutti hanno lavorato con entusiasmo. Io sono onorata di aver dato il mio contributo e soprattutto sono felice che i tiburtini – e non solo la comunità di Villa Adriana - potranno contare su un nuovo mercato con prodotti a km zero».