Calcio2000 198

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Calcio 2OOO il mensile diretto da FABRIZIO PONCIROLI

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GIUGNO 2014 Mensile | Italia

Euro 3,90

EDIZIONE SPECIALE con l’album “2014 FIFA WORLD CUP BRASIL”

foto Giuseppe Celeste

INTERVISTA ESCLUSIVA AL CT AZZURRO

Prandelli d’Italia

SPECIALE MONDIALE 2014 Le 32 squadre ai raggi X

40 Filippo GALLI

I Giganti del Calcio

46 Pantaleo CORVINO I Re del Mercato

64 Un Italiano a CUBA Racconti di Calcio



EDITORIALE di Fabrizio PONCIROLI

teamwear since 1982

Benvenuti Amici… °

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TRENTESIMO

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ono sincero… Pagherei, in questo momento, per sapere quali pensieri vi gironzolano per la mente. Il nuovo Calcio2000 è nato. Un parto bellissimo, figlio della passione di tutti noi e, soprattutto, di tutti voi. Certo, siamo solo agli inizi, c’è ancora tanto da fare e, a tal proposito, vi invito a scrivermi riflessioni, critiche e consigli (media@calcio2000.it), così che possa “indirizzare” la nostra/vostra rivista verso la giusta direzione. Esordire con lo Speciale Mondiale 2014 mi sembrava doveroso. Siamo ad un passo dalla rassegna iridata, un evento che, storicamente, è in grado di regalarci soddisfazioni enormi. Io, come sapete, credo nell’Azzurro e spero davvero di divertirmi, non solo nel vedere all’opera i migliori al mondo (non me ne voglia Zlatan, ci mancherà…). Uno speciale in cui, oltre all’uomo da cover (una bella responsabilità, il primo volto della nuova era della nostra/vostra rivi-

SCEGLI LA TUA LINEA SU

sta), abbiamo sentito il parere di giocatori, agenti, esperti, così da avere un panorama completo di ciò che ci attende in Brasile. Mondiale ma non solo… Rinnovata la grafica (siamo solo all’inizio, spero abbiate apprezzato il ritorno ad un logo con cui abbiamo un certo feeling), vedrete una certa attenzione a fotografie “nostre”… Ovvero, abbiamo ritenuto necessario personalizzare ancor di più le nostre esclusive, permettere all’intervistato di turno di raccontarsi a parole ma anche attraverso le immagini… Immancabile la sessione dedicata alle statistiche, vi invito davvero a dare un occhio speciale a questo numero. Ormai mi conoscete (e chi è alla “prima lettura” mi conoscerà presto) e sapete che ascolto sempre i pareri di chi ha sempre avuto una grande fiducia nel mio lavoro e in quello del team che rappresento. Io sono un entusiasta di natura e sono eccitatissimo all’idea di far crescere ancor di più Calcio2000 ma ho bisogno del vostro aiuto… Buona lettura!!!

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sommario n.198 - giugno 2014 6 La bocca del leone

58 Storia della Champions League

di Fabrizio Ponciroli

di Gabriele Porri

62 Il libero del mese GRAZIANO Bini

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di Francesco Scabar

I Giganti del Calcio Filippo Galli

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di Antonio Vitiello

Intervista Esclusiva a CESARE Prandelli

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di Marco Conterio

Racconti del Calcio Pietro Resta - Cuba di Daniel Uccellieri

46 I Re del Mercato Pantaleo Corvino

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di Alessio Alaimo

Speciale Mondiale

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16 Girone A

Brasile, Croazia, Messico, Camerun

19 Girone B

Speciale Juventus Style

Spagna, Olanda, Cile, Austria

22 Girone C

Colombia, Grecia, Costa D’Avorio, Giappone

25 Girone D

Italia, Inghilterra, Uruguay, Costa Rica

28 Girone E

Svizzera, Francia, Ecuador, Honduras

31 Girone F

Argentina, Bosnia, Iran, Nigeria

34 Girone G

Germania, Portogallo, Ghana, Stati Uniti

37 Girone H

Belgio, Russia, Algeria, Corea del Sud

NUMERO CHIUSO IL

29 APRILE 2014

di Giulia Borletto

52 Serie B – Spezia NICCOLò GIANNETTI di Renato Maisani

54 Lega Pro – Venezia di Gabriele Cantella

56 Serie D – Piacenza di Carlo Tagliagambe

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74 Campionati Stranieri 98 Si Dice STATISTICHE

82 Serie A 88 Serie B 93 Lega Pro 94 Serie D 95 Campionati Esteri

IL PROSSIMO NUMERO sarà in edicola il

15 GIUGNO 2014

Registrazione al Tribunale di Milano n.362 del 21/06/1997 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246

EDITORE

TC&C srl Strada Setteponti Levante 114 52028 Terranuova Bracciolini (AR) Tel +39 055 9172741 Fax +39 055 9170872

DIRETTORE RESPONSABILE Michele Criscitiello

Diretto da

Fabrizio Ponciroli

Redazione

Marco Conterio, Luca Bargellini Cristina Guerri, Gaetano Mocciaro, Simone Bernabei, Chiara Biondini.

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Hanno collaborato

Gabriele Porri, Sergio Stanco, Alessio Alaimo, Antonio Vitiello, Gabriele Cantella, Carlo Tagliagambe, Thomas Saccani, Daniel Uccellieri, Giulia Borletto, Andrea Losapio, Marco Frattino, Tommaso Maschio, Tania Esposito, Renato Maisani.

Fotografie

© foto www.imagephotoagency.it Federico De Luca, Studio Buzzi, Mourad Balti, PhotoViews, Luca Querzoli, Ufficio Stampa Asics.

Realizzazione Grafica TC&C S.r.l.

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BOCCA DEL LEONE

di Fabrizio Ponciroli

Ciao Franco, come vedi ti ho risposto sul primo numero del nuovo Calcio2000 (spero ti piaccia). Allora, argomento spinoso caro amico… Mazzarri, da che ho memoria, è un allenatore che raggiunge i traguardi che si prefigge. Non dimenticarti che è il suo primo anno all’Inter, non è facile ricostruire da zero. Io credo che la stagione cruciale per Mazzarri sarà la prossima. Dovesse fallire l’anno prossimo, allora i tuoi dubbi sarebbero fondati. Sul gioco, onestamente, non si è vista una grande Inter ma, sono convinto, che con qualche innesto funzionale al suo modo di pensare il calcio, avremo dei miglioramenti evidenti nella manovra nerazzurra. Thohir non lo cambierà e credo sia giusto dare a Mazzarri ancora una chance…

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CUFFET È UN CAMPIONE? Gentile Redazione, ho una domanda per il direttore Ponciroli. Negli ultimi mesi non si parla altro che di questo Scuffet. Io sono scettico, non credo che bastino due partite per dire che uno è il nuovo Buffon. Magari lo è veramente ma mi sembra

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troppo presto. Io sono di Udine, vivo per l’Udinese e spero tanto sia così anche se so che lo venderanno subito e questo mi spiace. Volevo anche sapere che cosa ne pensa il Direttore sull’addio al calcio di Di Natale, farete uno speciale su di lui? Secondo me lo meriterebbe, è un campione vero. Gianluigi, mail firmata

foto Federico De Luca

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AZZARRI NON È DA INTER Buongiorno Direttore, sono Franco e non ne posso più di Mazzarri. Sono un abbonato dell’Inter da 15 anni e ne ho viste di tutti i colori a San Siro. Questa stagione mi sta facendo impazzire. L’Inter non ha un gioco e il signor Mazzarri sa solo lamentarsi. È sempre colpa di qualcuno o qualcosa mai sua. Una volta sono gli arbitri, l’altra sono i pali. Io so che con i “se e i ma” non si va da nessuna parte, soprattutto del calcio. Secondo me Mazzarri non è da Inter e spero che Thohir lo capisca in fretta. Non si può giocare così male, sembra di vedere una squadra che va a caso. Complimenti per la rivista, sono curioso di vedere il nuovo Calcio2000. Grazie per l’eventuale risposta Franco, mail firmata

Eccomi qua Gianluigi… Allora, andiamo subito al sodo: Buffon, a 17 anni, faceva cose fantastiche, proprio come sta facendo oggi Scuffet. L’impressione è che le qualità, quelle del fuoriclasse, ci siano davvero poi, è chiaro, che molto dipenderà dal percorso che intraprenderà. Noi italiani ci esaltiamo in fretta, è vero, ma spesso ci prendiamo anche e io, su Scuffet, un euro me lo giocherei… Di Natale? Beh, io ho un debole per Totò, è stato sulla nostre cover più volte e sicuramente lo saluteremo degnamente, sempre che non decida di cambiare idea…

P

AURA MONDIALE Buongiorno Direttore, i Mondiali sono vicini e io ho una paura boia che sarà una figuraccia totale. Germania, Spagna, Brasile, Argentina, mi pare che non ci sia storia. Se poi il nostro salvatore è Balotelli, allora siamo proprio nei guai. Mi tiri su un po’ lei, crede nell’Italia? Mi dica anche chi vincerà il


PER SCRIVERCI: media@calcio2000.it

Mondiale, vediamo se la pensiamo uguale. Per me il Brasile. Farete anche le statistiche del Mondiale? Bruno, mail firmata Buongiorno Bruno, dovresti conoscere già la mia risposta. Io credo enormemente nell’Italia, sono un tifosissimo dei colori azzurri e sono convinto che la nostra Nazionale, lo dice la storia, non fallirà in Brasile. Certo, molto dipenderà dalle condizioni fisiche in cui ci presenteremo ma, in rosa, non c’è solo Balotelli (che, tra l’altro, in singolo match, può fare la differenza). In attacco siamo messi piuttosto bene (spero porti Destro il nostro CT), a centrocampo pure (De Rossi e Pirlo li abbiamo solo noi) e in difesa non è così facile farci gol (la difesa della Juventus è una garanzia). Non siamo i favoriti per la vittoria finale, questo è chiaro, ma l’Italia non farà figuracce (speriamo di non essere smentiti). Chi vincerà il Mondiale? Secondo me è la Germania la squadra da battere…

Disse che il Toro era pronto per lo scudetto e che sarebbe stato il miglior brasiliano del campionato. Insomma, non ci prese completamente ma non importa. Come hai detto, sembravano delle divinità venute da altri mondi e questo bastava per renderli magici. Comunque Muller non era affatto male, anzi… È stato anche Campione del Mondo (1994)… Pensa che io ho perso la testa per Casagrande, ex Ascoli e, appunto, Torino… Per lui avrei scalato l’Everest…

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OTTA & RISPOSTA Gentile Direttore, tre domande secche per il Direttore. L’Inter prenderà un top player e chi sarà? Handanovic lo terrebbe? Thohir è un presidente competente? Grazie per l’attenzione Carlo, mail firmata

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Che bei tempi… Hai ragione, in quegli anni, tutto sembrava magico, compreso il calcio. Luis Antonio Correja da Costa, detto Muller, come dimenticarlo… Ricordo perfettamente che doveva andare alla Roma ma poi il Torino ebbe la meglio. Sono andato a rivedermi gli articoli di allora, fantastiche le sue dichiarazioni nel giorno della presentazione, quella in cui c’eri anche tu ad applaudirlo.

foto Matteo Gribaudi/Image Sport

OPO TRIFUNOVIC… Direttore, sullo scorso numero ho letto con interesse la sua risposta al lettore che chiedeva informazioni su Trifunovic. Io sono innamorato degli anni ’80 e di quegli stranieri che sembravano quasi dei, almeno fino a quando non scendevano in campo. Ricordo bene, ad esempio, l’arrivo al Torino di Muller. Se lo ricorda? Io sono impazzito per lui, sono andato anche alla presentazione ufficiale, a luglio inoltrato… Che bei tempi Direttore, oggi è solo business, non crede? Severino, mail firmata

Carlo, sarò velocissimo anche io… L’Inter comprerà un grande giocatore, credo che sarà Dzeko (che, tuttavia, non mi convince). Handanovic, se arriva un’offerta importante, verrà ceduto. Thohir è decisamente competente, sono convinto che farà benissimo alla guida dell’Inter. Non è uno sprovveduto, tutt’altro…

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copertina cesare prandelli

IL MONDIALE SECONDO PRANDELLI Ripercorriamo la Coppa del Mondo attraverso gli occhi del tecnico della nostra Nazionale.

di Marco CONTERIO foto Image SPORT

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I Mondiale è il Big Ben delle nostre esistenze. Scandisce il rintocco puntuale, preciso. Così guardi indietro e rivedi com’eri, ripensi a chi c’era. Avevi venticinque anni, magari, quando Tardelli gridò al cielo di Madrid la sua gioia. Magari ne avevi solo nove quando l’Inghilterra vinse davanti alla Regina. Però lo sai, non scappi, non sfuggi. Il Mondiale è una puntina fissata nella clessidra della nostra esistenza. Lascia filtrare ricordi

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immarcescibili, immagini dense, intense. E questo vale per tutti. Dagli attori agli spettatori, dai vincenti agli sconfitti. Dalle risate alle lacrime, il Mondiale ha segnato anche la vita di Cesare Prandelli. Che ora stringe la cravatta e prende in mano la bacchetta. Perché è pronto a dirigere l’orchestra azzurra in Brasile, a caccia della sinfonia perfetta. Partiamo dal 1966. Aveva nove anni, è il primo Mondiale di cui ha un ricordo vivo. Chi era, Cesare Prandelli, a nove anni? “Un bambino come tanti, che scaval-

cava il muro di cinta di casa per andare a giocare a pallone all’oratorio confinante. Un evento come il Mondiale all’epoca, si viveva soprattutto ascoltando i discorsi dei grandi al bar”. Anche nella sua Orzinuovi. “Con un po’ di nostalgia, mi piace ricordare quell’Italia che si ritrovava nel bar della piazza a guardare tutti assieme la partita della Nazionale”. Un bambino che sogna, mentre l’Italia fallisce l’avventura Mondiale. Uscì con la Corea del Nord. Come mai e c’è


copertina / cesare prandelli

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copertina / cesare prandelli

IL CT PUNTA IL MONDIALE Prandelli crede nella forza del’Italia e sogna un Mondiale da protagonista.

questo rischio anche oggi? “Quell’estate mi ricordo soprattutto dei racconti delle gesta di Bobby Charlton che vinse con l’Inghilterra il primo titolo. La sconfitta dell’Italia con la Corea fu certamente un trauma. Certe sconfitte sono traumatizzanti per tutti, non solo per l’allenatore e la squadra, ma anche per i tifosi”. Guai, dunque, a sottovalutare l’avversario.

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“Probabilmente la Corea del Nord non era quella squadra di pellegrini che si è poi voluto far credere, tant’è vero che, nei quarti di finale, segnarono tre gol al Portogallo. Poi persero 5-3 perché segnò quattro gol Eusebio, però vincevano per 3-0 e una squadra di analfabeti del calcio non segna tre gol al Portogallo. Quella partita è ormai nella leggenda ma ci ha insegnato che bisogna sempre avere il massimo rispetto per l’avversario”.

Nel 1966 il gol fantasma più famoso della storia di Hurst. Cosa ricorda? Anche adesso, il problema è ricorrente. “Credo che in un recente studio il gol di Hurst sia al primo posto tra 50 gol che hanno cambiato la storia del calcio mondiale. Sono passati cinquant’anni e poco è cambiato. Fintanto che il mondo del calcio non comincia a capire che è fondamentale calarsi nella contemporaneità e utilizzare la tecnologia a disposizione, ne vedremo ancora molti”.


copertina / cesare prandelli

Mentre il giovane Prandelli cresce, l’Italia gioca la partita più bella del secolo. È il 1970. Cosa ricorda di quel 4-3 con la Germania? “Di quella partita si è detto tutto, a volte anche esagerando. Certo è un capitolo importante del nostro calcio ed è sempre bello ricordarla”. Dalla sua Orzinuovi al Messico: mi racconta il suo Pelè? “Pelè rappresenta tutt’oggi l’essen-

za del calcio in bianco e nero. Il calcio oggi è diverso, ma lui resta sempre un monumento”. Non solo Mondiale, anche calcio nazionale. Cosa ricorda del suo inizio tra i professionisti con la Cremonese: come andò il suo esordio ed i primi anni? “L’emozione più forte l’ho avuta quando mi hanno dato il primo borsone con il logo ufficiale della squadra. Comincia-

va ad essere tutto vero. Poi tutta la trafila nel settore giovanile. È chiaro che se fai il calciatore in un paese relativamente piccolo, la tua immagine cambia”. Cambiò pure quella dell’Italia, Campione del Mondo nel 1982. L’anno della rivincita, della rinascita. Il Mondiale di Rossi, Tardelli, Zoff, quello delle braccia al cielo di Pertini. Che ricordo ha, da italiano, di quella competizione?

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copertina / cesare prandelli

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Il 1982 è il Mondiale dei miei amici. Fu molto emozionante anche per come venne gestito e il merito fu senz’altro di Bearzot

“Quello è il Mondiale dei miei amici. Fu una gioia incredibile per tutti! Fu molto emozionante anche per come venne gestito e il merito fu senz’altro di Bearzot”. Poi il 2006. Campioni del Mondo di nuovo e per la quarta volta. Qual è stato il segreto di quella Nazionale e cosa manca a questa Nazionale, di oggi, per poterne ripercorrere le orme in Brasile? “La finale la vedemmo in ritiro con la

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Fiorentina. Sono momenti belli, che si ricordano sempre con il sorriso. Non mi piace fare paragoni tra squadre, ognuna ha le proprie qualità e difetti. E in Brasile ci andiamo con le migliori intenzioni, come quella del 2006 è partita per la Germania”.

rimasto a viverci. La sua bellezza commovente si unisce alla passione per il calcio della sua gente. È stato bello, bellissimo lavorare in un ambiente simile. La cosa che mi è sempre piaciuta è quando per le strade la gente mi grida “Oh Cesare”. Mi fa sentire a casa mia”.

Lei intanto allenava a Firenze. Un’esperienza unica, splendida, meravigliosa. Quanto l’ha arricchita umanamente? “Firenze ce l’ho dentro, tanto che sono

Nel 2010 il Mondiale sudafricano. Un Mondiale vinto dalla Spagna, mentre lei era già in odore di Nazionale. Come è nata l’idea azzurra e perché ha detto sì?


copertina / cesare prandelli

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Il Super CT? L’obiettivo è quello di valorizzare le risorse che ci sono nel paese. Ma i dettagli arriveranno presto

“Non si può dire di no alla squadra che rappresenta il tuo paese. È una grande responsabilità che va vissuta con orgoglio”. Cosa significa, per lei, essere rappresentante dell’Italia calcistica? “Tanto. È per questo c he, con il mio staff, abbiamo assunto l’incarico con la massima serietà, mettendoci tutto il nostro impegno e tutte le nostre capacità”.

Escludiamo l’Italia: chi sono le Nazionali favorite? “Brasile, Germania, Spagna, Argentina e noi ovviamente”. Sguardo al futuro. Ci spiega cos’è il Super CT? Un ruolo nuovo, per l’Italia. Per lei, immagino, un orgoglio. “È ancora prematuro scendere nei dettagli di un progetto ancora allo studio. L’obiettivo è quello di valorizzare le risorse che ci sono nel paese. Ma i dettagli arriveranno presto”.

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SPECIALE MONDIALI BRASILE 2014

TUTTI PER LA COPPA 32 squadre, lo stesso identico sogno: diventare Campioni del mondo!!! foto Image SPORT

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attesa è agli sgoccioli. Dal prossimo 12 giugno, ogni appassionato di calcio che si rispetti sarà collegato con il Brasile, la terra che ospiterà i Mondiali 2014. Con un costo totale vicino ai 14 miliardi di dollari (cifra record per un Paese ospitante di una fase finale di una rassegna iridata), il Brasile è pronto ad affrontare i propri demoni e pro-

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vare a conquistare, a casa propria, quella Coppa del Mondo già alzata al cielo in cinque occasioni (2002 l’ultimo trionfo). Ma, ovviamente, non sarà una cavalcata stile passeggiata domenicale al parco. Gli avversari sono agguerriti. Dalla Spagna alla Germania, passando per l’Argentina di quel Messi che, dopo l’anno blaugrana più triste di sempre, proverà a consolarsi con il titolo che lo renderebbe immortale. Discorso a parte per l’Italia, attenzione anche

alle mine vaganti. La Francia parte in sordina, così come il Portogallo di CR7. Ci sarebbe anche l’Inghilterra, insomma le sorprese potrebbero anche stravolgere il tutto. Non sarà una sorpresa il caldo afoso, così come la forte umidità. Condizioni climatiche che farebbero pensare ad un vincitore fisicamente più tonico del resto delle pretendenti. Ma, come sempre, il bello del Mondiale è che, in un mese circa, tutto può accadere, come sappiamo bene noi italiani… Thomas Saccani


SPECIALE MONDIALE BRASILE 2014

La banda di Prandelli “Puntiamo a lavorare bene per superare la fase a gironi”. Parole del nostro Ct Prandelli. Dichiarazioni decisamente “umili” che rispecchiano la volontà dell’intera comitiva azzurra, ovvero restare con i piedi per terra. Inghilterra, Uruguay, Costa Rica, le avversarie del nostro girone sono delicate, da prendere con le pinze. Eppure, scorrendo la lista dei nostri gladiatori, non ci si sente tanto deboli. Abbiamo quello che, ancora oggi, è uno dei migliori portieri al mondo (Buffon), la difesa della Juventus dà ampie garanzie. Gente come De Rossi e Pirlo non si trovano al mercato rionale tanto facilmente e, davanti, Balotelli è sempre uno che incute timore reverenziale. L’ossatura c’è, a patto che testa e fisico facciano il loro dovere… Thomas Saccani

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BRASILE

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Neymar la stella di una squadra piena di campioni. “È uno degli elementi di un attacco di altissimo livello. Io non prenderei sottogamba anche Fred del Fluminense. Sta tornando in condizione dopo un periodo complicato a causa di problemi muscolari e Scolari crede molto in lui. Fra i punti forti del Brasile, però, non si può evitare una menzione anche per la difesa dove ci sono giocatori come Thiago Silva e Dani Alves. Francamente trovo difficile trovare una zona del campo in cui questa Nazionale non è al top”. La troppa pressione dei tifosi può rivelarsi un’arma a doppio taglio? “Essere obbligati a vincere può, effettivamente, rivelarsi un problema. Sotto questo aspetto sarà

foto Image Sport

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l Brasile è la patria del calcio e quando il Mondiale fa tappa nel paese verdeoro è impossibile non parlare della formazione di casa come della favorita di diritto. “Il Mondiale in Brasile significa molto per tutta la gente. I tifosi non aspettano altro da anni, speriamo che tutto sia pronto”, spiega Zè Maria, brasiliano vincitore della Copa America del 1997 guidata da Mario Zagallo. “Il Brasile è sempre la favorita, in ogni competizione a cui prende parte. La Spagna esprime il gioco più bello, ma il Brasile è sempre il Brasile. Rispetto al passato la squadra è più completa grazie all’esperienza maturata nei campionati europei da parte dei molti giocatori in rosa”.

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di Raffaella Bon

BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Dante, Thiago Silva, Marcelo; Ramires, Luiz Gustavo; Hulk, Oscar, Neymar; Fred. All: Scolari.

Luiz Felipe Scolari

decisivo il Ct Scolari che dovrà caricare su di sè il peso di questa responsabilità, togliendo i giocatori dal mirino. Se ci riuscirà il Brasile potrà regalare ad un paese intero una delle gioie più belle”.


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO A

di Alessio Alaimo

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n Mondiale tutto da vivere, con un obiettivo: divertirsi, giocare spensierati e perché no, provare a sognare qualcosa di grande. Per la Croazia un’occasione importante, il 12 giugno contro il Brasile. “Una partita difficile, ma mi aspetto una Nazionale che abbia entusiasmo”, dice l’ex bomber croato e adesso team manager del Palermo, Igor Budan. Esordio impegnativo. “Sì, ma il Brasile faticherà. Nel girone ci sono Camerun e Messico, due squadre che possono creare qualche difficoltà. Brasile e Croazia però sono le favorite”. I giocatori rivelazione? “Sui giovani non punterei. Rakitic, Mandzukic e il capitano Srna,

CROAZIA

che non ha mai saltato una partita saranno conferme. E Modric, che gioca ad alti livelli. Mi farebbe piacere vedere Kovacic. Per qualche anno vedo questa Nazionale, poi penso che verrà data una chance ad Halilovic, Datkovic, Brozovic e Rebic. Ma c’è bisogno di tempo. La Croazia vera è composta da giocatori che giocano all’estero”. Livaja per il futuro? “Mi fa arrabbiare. Si infuria per cose banali. Ma come lui non si comporta neanche Ibra, che potrebbe anche farlo. Vorrei aiutarlo. È testardo, ma lui deve capire che anche stando in panchina può crescere e aiutare la sua squadra. Poi l’Atalanta è una società organizzata. E davanti ha un grande bomber come Denis”. Avanti con la fantasia: se la Croazia vince il Mondiale?

foto Image Sport

CROAZIA: (4-3-2-1): Pletikosa; Pranjic, Corluka, Simunic, Srna; Rakitic, Kovacic, Modric; Perisic, Olic; Mandzukic. All: Kovac.

Niko Kovač

“Cambio il passaporto agli italiani del Palermo (sorride, ndr). Oppure, più facile: niente barba per sei mesi. Da campione del Mondo potrò farlo, no?”.

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SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO A

MESSICO

MESSICO: (3-5-2): Munoz; Marquez, Rodriguez, Valenzuela; Layun, Medina, Pena, Montes, Guardado; Giovani Dos Santos, Hernandez. All: Herrera.

di Alessio ALAIMO

foto Image Sport

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finale anche questa volta”. I punti di forza? “La forza è il gruppo, i giocatori a cui si affida il mister. Il Messico è una squadra giovane ed equilibrata. Punto su Rafael Marquez”.

CAMERUN

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foto Image Sport

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CAMERUN: (4-3-3): Itandje; Chedjou, N’Koulou, Matip, Nounkeu; Makoun, Song, Enoh; Moukandjo, Eto’o, Aboubakar. All: Finke.

di Gaetano MOCCIARO

entrocampista del Bologna, ora in prestito in Ungheria all’Honved, Thomas Job fa le carte al suo Camerun. Una squadra che “non è più quella di una volta che faceva paura a tutti, ma un’incognita. Il girone è difficile e se non si inizia bene sarà ancora più dura”. Cosa devono temere le avversarie? “Per forza Samuel Eto’o, che è il giocatore di maggior esperienza e personalità, oltre ad avere un tasso tecnico decisamente superiore agli altri. Il resto è formato da buoni giocatori e qualche giovane promettente che però non so se ha il carisma necessario per affrontare il Mondiale”. Dove pecca maggiormente?

Javier Hernandez foto Image Sport

umberto Garcia De Celis, agente Fifa e intermediario di mercato messicano è fiducioso in vista del Mondiale in Brasile:”Abbiamo cambiato tre volte allenatore, ma Miguel Herrera è la persona giusta”. Che Mondiale sarà per il Messico? “Il girone non è facile, la partita contro il Brasile però sarà bella e tutta da vivere. Camerun e Croazia sono forti, ma quando giochiamo queste competizioni troviamo sempre la forza necessaria per fare bene. Non sarà facile ripetere i risultati delle ultime competizioni, ma possiamo arrivare agli ottavi di

Samuel Eto’o

“A livello di collettivo questa squadra fa fatica. Nonostante l’avvento di allenatori europei non c’è mai stata la tanto attesa evoluzione tattica, siamo rimasti sempre lì. Paghiamo nell’organizzazione e nell’inesperienza di tanti giocatori”.

Volker Finke


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO B

di Simone Bernabei

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nutile sottolinearlo: la Spagna parte con tutti i favori del pronostico al prossimo Mondiale in Brasile. Anche secondo Javier Portillo, attaccante iberico classe ‘82 con un passato alla Fiorentina, la Roja ha tutte le carte in regola per vincere la Coppa del Mondo: “Ovviamente la Roja è una delle candidate forti alla vittoria finale assieme a Brasile, Germania e Italia”. Gli apprezzamenti per i 23 di Del Bosque si sprecano, ma secondo lei qual è il vero punto di forza di questa Nazionale? “La Spagna è forte in ogni reparto, su questo non ci sono dubbi. Il gruppo che ha formato Del Bosque in questi anni ha dimostrato di poter vincere contro tutto e tutti, ma io mi

SPAGNA

aspetto un grande Mondiale di Iniesta, uno che non fallisce mai certi appuntamenti. E poi occhio a Diego Costa, un ‘delantero’ eccezionale che potrebbe diventare il crack del Mondiale. Brasiliano, ha scelto la Spagna per vincere...”. Ha già detto che vede la Spagna come possibile vincitrice della Coppa, ma oggettivamente quale può essere l’obiettivo minimo della Roja? “Avendola inserita fra le candidate alla vittoria non sposto molto l’obiettivo minimo. Direi che le semifinali sono il minimo a cui possa puntare”. Però ci sarà pure un punto debole in questa Spagna... “In linea teorica no, la Spagna ha ottimi portieri, una difesa di ferro ed il centrocampo e l’attacco

foto Image Sport

SPAGNA (4-3-3): Casillas; Azpilicueta, Ramos, Pique, Alba; Alonso, Xavi, Busquets; Silva, Diego Costa, Iniesta. All: Del Bosque.

Vicente del Bosque

sono formati dai migliori giocatori in circolazione. L’unico dubbio che ho è sul gruppo, Cile, Olanda e Australia non sono avversarie da sottovalutare, quindi attenzione massima alle prime gare”.

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OLANDA

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qualificazioni hanno fatto vedere una Nazionale in salute, che ha ottenuto il pass per il Brasile senza problemi e facendo un buon calcio. Certo, staremo a vedere adesso che le gare saranno più impegnative”. Quali giocatori possono essere la sorpresa? “Memphis Depay, attaccante classe 1994 del Psv, poi Jean-Paul Boëtius e Jordy Clasie che sono punta di 20 anni e centrocampista 23enne del Feyenoord. Sono ragazzi di classe e talento, che possono portare freschezza a questa squadra. Occhio a Clasie che possiamo paragonarlo a Verratti”. Qual è il punto debole di questa Olanda? “Non sappiamo difendere bene, per quello attacchiamo sempre e facciamo un gioco offensivo con

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n Italia Henry van der Vegt ha giocato ventinove gare con la maglia dell’Udinese: ritiratosi nel 2002 per problemi cardiaci, adesso lavora nel mondo del calciomercato. Ed analizza l’Olanda che arriva al Mondiale senza Strootman. “La sua assenza ha cambiato tante cose, ha abbassato di molto il livello del centrocampo e ha tolto un’asse che contava su di lui, su Robben e su van Persie. Il girone per giunta non è nemmeno facile, c’è la Spagna che è favorita e noi ce la giocheremo col Cile”. Cosa cambia rispetto a quattro anni fa quando si raggiunse la finale? “In Sudafrica c’era una squadra più esperta e più forte. In ogni caso le

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di Gaetano Mocciaro

OLANDA (4-2-3-1): Vorm; Janmaat, Vlaar, De Vrij, Blind; De Jong, De Guzman; Robben, Sneijder, Lens; Van Persie. All: Van Gaal.

Louis van Gaal

punte esterne forti come Robben per dare fastidio a tutte le squadre. Si attacca per evitare di essere attaccati, perché i difensori faticano. Nella mentalità olandese loro vengono allenati in modo tale che abbiano qualità da centrocampisti, in modo da impostare l’azione”.


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO B

CILE

CILE (3-4-3): Bravo; Jara, Medel, Gonzalez; Isla, Vidal, Diaz, Mena; Sanchez, Vargas, Fernandez. All: Sampaoli.

importante la sua condizione fisica al momento all’inizio del Mondiale. Non sarà facile dopo 70 partite stagionali mantenersi lucido, anche a livello mentale”. Anche l’attacco potrà pungere le difese avversarie? “Abbiamo buoni giocatori. Veloci, tecnici, che nei momenti di difficoltà potranno colpire l’avversario. Penso a Sanchez e Edu Vargas”.

Arturo Vidal

AUSTRALIA di Alessio Alaimo

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C

resce la curiosità:“Con il nuovo allenatore sono cambiate alcune cose, siamo una squadra con dei giovani che forse prima avevano meno occasioni di farsi vedere”. Vincenzo Grella è curioso di scoprire l’Australia che si presenterà al Mondiale. “Andrò al Mondiale con i tifosi, voglio vivere questa competizione da vicino. Non vedo l’ora”. I giocatori da tenere d’occhio? “Mark Bresciano lo conoscete, è la luce della Nazionale. Poi abbiamo qualche individualità, che però deve ancora lasciare il segno”. E nel futuro cosa vi aspetta? “Abbiamo il gruppo dell’Under 20 che è interessante. Bisognerà però

Alexis Sanchez

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AUSTRALIA (4-2-3-1): Langerak; Wilkshire, Neill, McGowan, Zullo; Bresciano, McKay; Kruse, Cahill, Oar; Kennedy. All: Postecoglou.

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I

van Zamorano proietta la sua Nazionale oltre la fase a gironi, malgrado le avversarie che la Roja affronterà:“Sarà un girone difficile, ma il Cile ha un organico predisposto per ripartire e attaccare in velocità”. Quindi gli ottavi sono un obiettivo tutt’altro che impossibile da raggiungere? “La Spagna è ovviamente la squadra tra le più forti del torneo, ma con Olanda e Australia ci sono buone possibilità di fare risultati positivi”. Vidal sarà il vero trascinatore? “È un giocatore importantissimo, lo si è visto alla Juventus. Sarà

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di Cristina Guerri

Ange Postecoglou

vedere come cresceranno. Non siamo ai livelli del Mondiale del 2006”.

Tim Cahill

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COLOMBIA

JUAN CUADRADO

F

austino Asprilla è stato una delle stelle del calcio colombiano degli anni ‘90 e in Italia ha lasciato profonda traccia di sé con la maglia del Parma. “In Colombia non si parla che del Mondiale”, spiega l’ex attaccante, per raccontare della grande attesa che si respira in vista della kermesse brasiliana. La Colombia ha una generazione di calciatori unica, persino superiore a quella degli anni ‘90. “Non penso, onestamente. Questa generazione di giocatori si è qualificata al Mondiale per la prima volta mentre noi siamo stati in grado di portare la Colombia a tre mondiali consecutivi. Quindi dico: prima arrivino a qualificarsi per lo stesso numero di Mondiali, poi ne riparliamo”.

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Calcio 2OOO

Però stavolta sono in molti a fare la differenza in Europa “Vero. Cuadrado in effetti sta facendo grandi cose in Serie A, così come Quintero che la Serie A avrebbe dovuto trattenere e che invece adesso è al Porto. Zuniga, Muriel, Guarin sono ottimi giocatori. Però c’è una differenza sostanziale con la nostra squadra”. Quale? “La nostra squadra aveva una precisa idea di gioco, niente era lasciato al caso. Questa squadra è ottima, sia chiaro, ma è basata sulle individualità. Il gol di Falcao, la volata di Cuadrado, l’incursione di Guarin. Insomma, sono questi giocatori che tirano fuori dal cilindro il jolly”. Può fare meglio della selezione che arrivò agli ottavi di finale nel 1990? “Lo posso solo sperare, ma è dif-

Jose’ Pekerman

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di Gaetano MOCCIARO

COLOMBIA (4-4-2): Ospina; Zuniga, Yepes, Zapata, Arias; Cuadrado, Guarin, Aguilar, Rodriguez; Martinez, Bacca. All: Pekerman.

ficile da prevedere. Il Mondiale è imprevedibile e nel 1994 quando avevamo i favori del pronostico siamo usciti fuori subito. Perciò la strada è meno facile di quanto si creda e non dimentichiamoci che la pressione sarà tanta, il Paese sta fremendo e dopo molti anni di attesa non si parla d’altro”.


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO C

GRECIA di Luca Bargellini

A

dieci anni dallo storico successo nell’Europeo, la Grecia nel prossimo Mondiale brasiliano è chiamata a rilanciare il movimento ellenico dopo la mancata qualificazione a Germania 2006 e il flop della kermesse sudafricana nel 2010. “Il punto di forza della squadra di Santos è senza dubbio la solidità” – spiega Traianos Dellas, ex difensore della Roma, capitano della Selezione trionfatrice nel 2004 in Portogallo e attuale allenatore dell’AEK Atene. “È difficile segnare a questa squadra e questo rende complicato affrontarla per qualsiasi formazione”. Dovesse trovare un punto debole, invece, su cosa focalizzerebbe l’attenzione?

“Forse manca una stella vera e propria, un punto di riferimento che guidi la squadra. È il gruppo, il collettivo, che fa la differenza. Tutti lavorano insieme e lottano partita per partita. Dopo l’Europeo vinto nel 2004 si è badato a costruire una mentalità giusta, una professionalità che permettesse ai giocatori di coltivare il proprio talento. Adesso anche i giovani o i calciatori protagonisti in campionati diversi da quello locale sanno che solo con le qualità innate non si riesce a diventare elementi decisivi e di grande livello”. Neanche un elemento come Mitroglou può prendersi sulle spalle il ruolo del leader? “L’attaccante del Fulham è un ottimo elemento, ma per me le stelle, gli elementi trascinanti

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GRECIA (4-5-1): Karnezis; Torosidis, Papadopoulos, Sokratis, Holebas; Salpingidis, Katsouranis, Tziolis, Maniatis, Samaras; Mitroglou. All. Santos

Fernando Santos

sono quei giocatori come Leo Messi. Ripeto credo che la stella di questa Nazionale possa essere la mentalità collettiva”.

Calcio 2OOO

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SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO C

COSTA D’AVORIO di Daniel Uccellieri

C

sciuto tantissimo in Italia con la maglia della Roma, quando ha la palla crea sempre scompiglio“.

GIAPPONE

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Calcio 2OOO

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K

COSTA D’AVORIO (4-3-3): Barry; Aurier, Kolo Tourè, Bamba, Boka; Zokora, Tiotè, Yaya Tourè; Gervinho, Drogba, Kalou. All. Lamouchi.

GIAPPONE (4-2-3-1): Kawashima; Uchida, Yoshida, Konno, Nagatomo; Endo, Hasebe; Kagawa, Honda, Okazaki; Maeda. All: Zaccheroni.

di Alessio ALAIMO

ajino Katsuya, intermediario di mercato giapponese vicino al Cerezo Osaka, ci crede ed è fiducioso: “Possiamo stupire, ci crediamo”. Il Giappone non farà solo da comparsa al Mondiale. Dove può arrivare il Giappone? “Non so dove potrà arrivare, ma sicuramente abbiamo voglia e convinzione di stupire. Abbiamo tanti giocatori bravi, di valore, pronti a dire la loro. E nel girone siamo favoriti”. Honda la stella della Nazionale? “Non c’è solo lui. Il Giappone ha tanti giocatori bravi. E l’allenatore poi, lo conoscete. Zaccheroni è la nostra arma in più, ma non sono fiducioso sul suo futuro in Naziona-

Sabri Lamouchi

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Didier Drogba

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hristian Manfredini, italiano d’azione ma nato in Costa d’Avorio, una vita dedicata al calcio in giro per l’Italia. Alla Lazio i suoi anni migliori, in Nazionale vanta un gol contro la Spagna all’esordio. L’ex centrocampista biancoceleste analizza i punti di forza della Costa d’Avorio: “Ci sono tante individualità forti in squadra: presi singolarmente sono dei fenomeni, parliamo di giocatori del calibro di Drogba,Yaya Touré e Zokora del Saint Etienne. Il loro punto di forza è anche il loro tallone d’Achille: come detto singolarmente sono fortissimi, ma insieme non rendono al massimo”. Chi sarà la sorpresa? “Non ho dubbi, Gervinho. È cre-

Keisuke Honda

le: secondo me allenerà presto un club, italiano o tedesco”.

Alberto Zaccheroni


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO D

ITALIA

ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Abate, Barzagli, Bonucci, Chiellini; De Rossi, Pirlo, Thiago Motta; Montolivo; Balotelli, Cerci. All. Prandelli

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G

iuseppe Bergomi, bandiera dell’Inter che in azzurro ha conquistato il Mondiale del 1982 e una medaglia di bronzo a Italia ‘90 è fiducioso: “L’Italia costruita da Prandelli è una buona squadra e sono convinto che potrà dare noia a tutte le favorite per la vittoria del Mondiale. Il girone iniziale non è dei più semplici ma non dovrebbero esserci problemi - continua lo ‘Zio’ nerazzurro -. Un fattore determinante per la riuscita della spedizione brasiliana sarà l’aspetto climatico. In Italia siamo bravi a curare questo tipo di dettagli e per questo le scelte di Prandelli andranno sempre in funzione di quei giocatori che sono al top della condizione fisica”. Dovendo scegliere un pregio e un

MARIO BALOTELLI

difetto della Nazionale azzurra, su cosa porrebbe l’attenzione? “L’aspetto positivo è senza dubbio l’atteggiamento. L’Italia presenta un calcio propositivo a prescindere dall’avversario. Il difetto invece può essere caratteriale, nel senso che la squadra non dovrà farsi prendere dall’ansia da risultato. Soprattutto nelle gare del girone”. Balotelli può essere la stella, il

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di Raffaella Bon

CESARE PRANDELLI

punto di riferimento di questa squadra? “Tecnicamente uno come il milanista non può e non deve essere messo in discussione. Per questo sono convinto che farà un gran Mondiale. In una competizione così breve come la Coppa del Mondo Balotelli non avrà tempo di sgarrare. Ha grandi qualità e può essere decisivo in ogni partita”.

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INGHILTERRA

I

tifosi over 30 lo ricorderanno sicuramente, specialmente quelli del Milan. Mark Hateley, bomber rossonero dal 1984 al 1987, ci racconta la sua Inghilterra, che ha rappresentato nei Mondiali di Messico ‘86. Mark Hateley, cosa si aspetta da questa Inghilterra? “Difficile da decifrare. Non mancano i buoni giocatori ma i grandi campioni stanno invecchiando e a loro vanno aggiunti diversi giocatori interessanti ma troppo giovani o comunque privi dell’esperienza internazionale necessaria: mi riferisco a Lallana, Luke Shaw, Oxlade-Chamberlain, Rodriguez, Sterling. Potenzialmente è una grande squadra, ma sarà più pronta per Euro 2016 e non per questi Mondiali”.

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Il girone in cui è finita la Nazionale è di ferro: che cosa ci si aspetta? “Sono tutti ottimisti ma allo stesso tempo consapevoli della difficoltà del girone. Credo che il primo incontro sia quello decisivo, in ogni caso se negli scorsi Mondiali le aspettative erano di entrare nelle prime quattro o almeno nelle prime otto. Stavolta non c’è questa pretesa”. Qual è il punto di forza dell’Inghilterra? “A mio avviso Steven Gerrard. Davanti alla difesa è la sua posizione ideale, la nostra risposta ad Andrea Pirlo. E poi c’è Wayne Rooney, sempre molto importante in attacco con Sturridge che sta facendo molto bene”. Quante pressioni avrà Roy Hodgson? “Io credo che stia facendo molto

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di Gaetano Mocciaro

INGHILTERRA (4-2-3-1): Hart; Johnson, Cahill, Jagielka, Shaw; Gerrard, Henderson; Oxlade-Chamberlain, Rooney, Sterling; Sturridge. All: Hodgson.

Roy Hodgson

bene: ha creato un buon gruppo e dato una buona mentalità e lo ritengo ideale per proseguire questo lavoro in vista di Euro 2016 che a mio avviso mostrerà davvero il potenziale di questa Nazionale”.


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO D

URUGUAY (4-3-3): Muslera; Caceres, Lugano, Godin, Alvaro Pereira; Perez, Gargano, Fernandez; Suarez, Cavani, Forlan. All: Tabarez.

R

URUGUAY di Alessio ALAIMO

COSTA RICA (3-4-3): Navas; Acosta, Gonzalez, Umana; Gamboa, Borges, Cubero, Diaz; Ruiz, Campbell, Bolanos. All: Pinto.

G

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uben Sosa, icona del calcio uruguaiano, è fiducioso per il cammino della Celeste al Mondiale: “L’Uruguay ormai è una Nazionale affermata, è un gruppo di amici”. Dove può arrivare l’Uruguay? “Ha vinto la Coppa America, è una squadra difficile da affrontare. Può fare un bel Mondiale. Suarez, Cavani e Forlan sono ottimi elementi, poi la difesa è importante come tutto il gruppo. Oggi siamo una delle candidate per vincere. Ma l’Italia resta sempre favorita”. Chi sarà il giocatore rivelazione? “Abel Hernandez, bravo, giovane, veloce. Un talento di valore. Può fare un bel Mondiale”.

COSTA RICA di Alessio Alaimo

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ilberto Martinez, difensore del Lecce, è pessimista, non si aspetta il Costa Rica protagonista in Brasile: “La forza della Nazionale sarà la voglia dei giocatori, che vorranno farsi notare. Ma è molto difficile far bene”. Dove può arrivare il Costa Rica? “Siamo una squadra giovane. Poi il girone è molto complicato. Anche se quando arrivi a giocarti il Mondiale azzeri tutto e pensi a dare il massimo. Ma…” Ma? “La nostra Nazionale non può andare lontano, l’unica arma a nostra disposizione è la forza di volontà”.

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SVIZZERA

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di Simone Bernabei

SVIZZERA (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Schar, Von Bergen, Rodriguez; Inler, Behrami; Shaqiri, Xhaka, Stocker; Seferovic. All. Hitzfeld

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biamo conquistato la qualificazione e che esalta la qualità dei singoli. Il punto di forza maggiore resta la grande solidità difensiva raggiunta grazie al lavoro di tutta la squadra, attaccanti compresi. Davanti siamo migliorati molto, riusciamo ad andare in gol con tanti giocatori diversi e in tante situazioni”. Utilizzando un occhio critico, c’è qualcosa che vorrebbe migliorare? “Nonostante negli ultimi anni siamo cresciuti moltissimo, ci manca ancora un po’ di continuità ed esperienza nella gestione delle partite, aspetto fondamentale in una competizione come il Mondiale”. Chi è, a suo modo di vedere, la stella della squadra? “La Svizzera funziona bene in quanto squadra, ma se devo scegliere un nome dico Behrami, calciatore

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el lontano 1954, esattamente 60 anni fa, la Svizzera raggiungeva il suo miglior risultato in un Mondiale, arrivando fino ai quarti di finale. Da quel momento in poi, la Coppa del Mondo ha portato poche gioie e molte delusioni alla nazionale elvetica, ma in Brasile la situazione potrebbe finalmente cambiare. “Non scordiamoci che partiamo come teste di serie, non possiamo nasconderci ma servirà mantenere la giusta umiltà”, esordisce fiducioso Pierluigi Tami, Ct dell’Under 21 svizzera. Ma quali sono, a suo giudizio, le maggiori qualità degli uomini di Hitzfeld? “Partiamo con un modulo collaudato, cioè il 4-2-3-1, con il quale ab-

Stephan Lichtsteiner

Ottmar Hitzfeld

fondamentale in tante gare di qualificazione. Ma non scordiamoci di giocatori come Shaqiri e Inler”.


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO E

FRANCIA di Raffaella Bon

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enoit Cauet, vecchia conoscenza del calcio italiano, oggi allenatore nel settore giovanile dell’Inter, ha le idee decisamente chiare per quella che sarà la kermesse brasiliana degli uomini di Didier Deshamps: “Quello che mi aspetto dalla Francia è un buon Mondiale, credo che possa arrivare fino ai quarti di finale. L’obiettivo vero di questa squadra è però un altro: l’Europeo 2016 che si giocherà in patria. La squadra ha un gruppo molto giovane e ricco di talento. Paul Pogba può essere tranquillamente considerato l’astro nascente di questa Nazionale. Lo juventino sta definitivamente esplodendo ad alti livelli e assieme a lui ci sono anche altri giovani molto interessanti”.

Francia, dunque, dal grande talento. Quale invece la sua pecca maggiore? “L’aspetto caratteriale. A volte questa squadra ha problemi a prendersi delle responsabilità e ciò porta ad andare in campo timorosi e a sbagliare partite anche decisive”. Da chi è lecito attendersi un contributo maggiore per far compiere a questa squadra il salto di qualità necessario? “Faccio due nomi che per esperienza e qualità possono risultare determinanti in ogni incontro: Karim Benzema del Real Madrid e Franck Ribery del Bayern Monaco. Questi due giocatori possono prendere per mano e guidare la Francia al Mondiale. Sempre con un occhio verso il prossimo Europeo”.

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FRANCIA (4-3-3): Lloris; Debuchy, Koscielny, Varane, Evra; Pogba, Matuidi, Cabaye; Valbuena, Benzema, Ribery. All: Deschamps.

Didier Deschamps

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SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO E

ECUADOR

ECUADOR (4-1-4-1): Dominguez; Paredes, Guagua, Erazo, Ayovi; Castillo; A.Valencia, E.Valencia, Noboa, Montero; Caicedo. All: Rueda.

di Alessio ALAIMO

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Christian Noboa

Reinaldo Rueda

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essuna intenzione di fare da comparsa. “Stiamo bene e lo dimostreremo”. L’Ecuador si prepara al Mondiale, parola di Sixto Vizuete, Ct dell’Under 20 ecuadoregna. Dove può arrivare l’Ecuador? “Quando giochi un Mondiale vuoi sempre fare bene. Ci sono squadre forti, ma noi vogliamo andare almeno agli ottavi. E possiamo farcela”. Gli uomini di punta della Nazionale? “Antonio Valencia lo conoscete, non ha bisogno di presentazioni. Farà benissimo, ne sono sicuro. E poi Felipe Caicedo, un attaccante, con il gol nel sangue. Ripeto, al Mondiale l’Ecuador può fare bene.

Poi è chiaro: Spagna, Brasile, Argentina, Germania e Italia, hanno qualcosa in più rispetto a tutti”.

HONDURAS di Alessio ALAIMO

HONDURAS (4-2-3-1): Valladares; Beckeles, Bernardez, Figueroa, Izaguirre; Palacios, Garrido; Oscar Garcia, Costly, Espinoza; Bengtson. All: Suarez.

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Wilson Palacios

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avid Suazo è fiducioso, ci crede:“Dopo il 2010 la Nazionale ha un po’ di esperienza in più”. L’Honduras in Brasile, al Mondiale, può stupire. Dove può arrivare? “Possiamo dare fastidio a molti e se facciamo un buon lavoro abbiamo la possibilità di mettere tante squadre in difficoltà”. I giocatori su cui fare affidamento? “Maynor Figueroa, difensore. Ha esperienza e personalità. E poi Andy Najar, che sta facendo una buona esperienza all’Anderlecht”. Avanti con la fantasia: se l’Honduras vince il Mondiale? “Faccio uno striptease! Scherzi a parte, mi auguro che la Nazionale

arrivi il più lontano possibile, ma so che è difficile. So che non abbiamo grandi possibilità, però voglio essere fiducioso”.

Luis Fernando Suarez


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO F

di Simone BERNABEI

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N

on ha dubbi l’ex esterno della Selecciòn Andrés Guglielminpietro, o più semplicemente Guly: “Sarà un Mondiale importante, forse il più atteso di sempre per l’Argentina”. La presenza di Messi, da molti considerato il miglior giocatore al mondo, e la storica rivalità con il Brasile bastano per innalzare le aspettative del popolo albiceleste. “Abbiamo una grande squadra con il miglior giocatore del pianeta”, confessa Guly, “e il fatto che la manifestazione si svolga vicino a casa nostra ci dà grande carica”. Quale sarà il destino della Selecciòn in Brasile? “Dobbiamo assolutamente passare i quarti visto che sono 24 anni che non

ARGENTINA

approdiamo in semifinale. Possiamo farcela, abbiamo un attacco fortissimo che potrà mettere in difficoltà qualsiasi squadra. Assieme all’Argentina vedo favorite le solite grandi: Brasile, Germania, Spagna...”. Qual è il vero punto di forza di questa Argentina? Troppo facile, ovviamente, rispondere Messi... “Facile anche rispondere l’attacco. Messi, Higuain e Aguero possono permetterseli in pochi! Io però punto forte su Di Maria, secondo me sarà fondamentale nell’economia della squadra che ha in mente Sabella”. Esiste un punto debole o un reparto meno competitivo di un altro? “Indubbiamente la difesa, che non può essere al livello dell’attacco. E poi fisicamente potremmo andare in difficoltà in certe situazioni. L’Argentina dovrà giocare

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ARGENTINA (4-3-3): Romero; Zabaleta, Fernandez, Garay, Rojo; Biglia, Mascherano, Di Maria; Messi, Higuain, Aguero. All: Sabella.

Alejandro Sabella

con le ripartenze, Messi e Aguero sono micidiali in questo. Se iniziamo a fare possesso palla rischiamo di andare sotto atleticamente e di fare una brutta figura”.

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BOSNIA

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rica di motivazioni. L’esperienza invece manca. “Esatto e questo può essere il vero handicap. In una competizione così importante e stressante come il Mondiale avere la giusta esperienza può essere determinante per gestire le varie situazioni che si presentano”. Un nome secco, a quale giocatore la palma della stella? “Edin Dzeko. Con il Manchester City ha dimostrato il suo valore risultando decisivo anche per la vittoria del titolo nel 2012 dopo aver fatto molto bene anche in Bundesliga con il Wolfsburg. Impossibile, poi, dimenticare anche un giocatore del livello di Miralem Pjanic della Roma”. Chi può essere, invece, la rivelazione fra i giocatori della Bosnia? “Scelto Asmir Begovic, portiere del-

foto Image Sport

U

na vita sportiva vissuta interamente in Italia e un sogno legato alla maglia della Bosnia, della sua Bosnia. Enis Nadarevic, centrocampista oggi al Bari, ha però già le idee chiare su quelle che sono le qualità della Nazionale guidata da Safet Susic in vista del Mondiale. “È la prima presenza a una competizione come quella in Brasile del prossimo giugno – spiega – e per questo le motivazioni della squadra saranno sicuramente il punto di forza dei “dragoni”. Il gruppo è unito e compatto, con elementi di qualità che potrebbero portarci al passaggio del turno. Gli ottavi e i quarti potrebbero essere più di un sogno”. Nazionale, dunque, giovane e ca-

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di Luca Bargellini

BOSNIA (4-1-3-2): Begovic; Salihovic, Bicakcic, Spahic, Mujdza; Medunjanin; Lulic, Pjanic, Misimovic; Dzeko, Ibisevic. All: Susic.

Safet Susic

lo Stoke City. Negli ultimi due anni in Premier League è cresciuto moltissimo. Da emerito sconosciuto Begovic si è imposto ad alti livelli e non è un caso che molti grandi club si siano interessati a lui”.


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO F

IRAN

IRAN (4-2-3-1): Davari; Beitashour, Hosseini, Montazeri, Mahini; Nekounam, Haghighi; Dejagah, Shojaei, Jahanbakhsh; Ghoochannejbad. All: Queiroz.

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E

Carlos Queiroz

Nekounam hanno qualcosa in più”. Il punto debole? “Sono in pochi i giocatori che militano in Europa, quindi poca esperienza internazionale. Passare il girone sarà molto difficile”.

NIGERIA

NIGERIA (4-3-3): Enyeama; Ambrose, Oboabona, Omeruo, Elderson; Mikel, Onazi, Mba; Musa, Ejide, Moses. All: Keshi.

di Marco CONTERIO

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D

aniel Adejo sarà una delle stelle della Nigeria del futuro. Intanto, l’esterno della Reggina, racconta i punti di forza delle Super Eagles, che dovrebbero schierarsi con un undici molto offensivo. Che percorso può fare in Brasile? “Il primo posto è dell’Argentina, per il secondo ce la giochiamo con la Bosnia, credo alla pari”. Parliamo delle stelle... “Moses del Liverpool e Mikel del Chelsea. Sono i due più importanti, con maggior esperienza internazionale. Ci sono anche tanti altri bravi giocatori, come Onazi: con la Lazio ha fatto esperien-

Javad Nekounam

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x promessa del calcio con esperienza nelle giovanili di Juventus e Roma, nonché in Lega Pro, Keivan Zarineh racconta il suo Iran. “Da noi ancora forte il mito di Francia ’98, con quel successo contro gli Stati Uniti che ha sancito la rivalsa di un Paese intero. Il problema è che giocatori come Ali Daei o come Mahdavikia non ci sono più”. Che cosa ci dobbiamo aspettare? “L’attaccamento alla patria è qualcosa di incredibile e solo per questo vedremo i giocatori dare l’anima. Se guardiamo il livello tecnico, si è qualificata ai Mondiali un po’ a sorpresa. Non ha più i grandi nomi del ’98 e fa leva sul collettivo. Deajah e

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di Gaetano MOCCIARO

Stephen Keshi

za, in un campionato difficile come quello italiano. Anche Musa è bravo anche se a volte si diverte troppo palla al piede... In difesa nessuna star ma tanti buoni giocatori come Oboabona ed Omeruo”.

John Obi Mikel

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GERMANIA

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ome per ogni edizione del Mondiale parlare della Germania significa analizzare una delle candidate alla vittoria finale. La Nazionale, oggi guidata da Joachim Low, è sulla carta la formazione destinata a giocarsi le sue chance fino in fondo. Assieme al padroni di casa del Brasile e alla Spagna, campione in carica, Die Adler sono chiamate ad essere protagoniste sotto ogni punto di vista della kermesse sudamericana. “Il punto di forza, la grande peculiarità, di questa Nazionale è la qualità del fronte offensivo – racconta Maurizio Gaudino, ex attaccante di Stoccarda ed Eintracht Francoforte -. Tecnicamente ogni elemento dell’attacco a disposizione di Low è in grado

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di cambiare il volto di una partita con una sua giocata. I fuoriclasse certamente non mancano”. Per quanto riguarda il punto debole, invece, su cosa vuole porre attenzione? “Ne vedo due. Il primo è la difesa. In questi mesi Low non è riuscito ancora a trovare un blocco di titolari stabile. Dai due terzini ai centrali gli esperimenti non sono mancati e probabilmente le valutazioni continueranno fino al momento delle convocazioni. L’altra pecca sono gli infortuni. I giocatori importanti che hanno avuto problemi fisici di rilievo sono molti, da Khedira a Gundogan fino a Mario Gomez. La speranza è quella di poterli recuperare a pieno, ma i dubbi restano”. A chi attribuisce il ruolo di stella in vista del Mondiale?

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di Luca Bargellini

GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Mertesacker, Hummels, Schmelzer; Kroos, Schweinsteiger; Muller, Ozil, Gotze; Gomez. All. Low

Joachim Low

“Mesut Ozil. Ha veramente tutto per cambiare con una giocata il volto di una partita o di un Mondiale”. E la rivelazione? “Mario Gotze. Dal Borussia Dortmund al Bayern Monaco il suo rendimento è rimasto su altissimi livelli. Potrebbe essere lui la sorpresa di questa Nazionale”.


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO G

PORTOGALLO di Cristina Guerri

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uno Gomes, ora dirigente del Benfica ed in Italia attaccante della Fiorentina, spiega come la Nazionale portoghese potrà dare del filo da torcere in Brasile: “Siamo abituati a soffrire, il fatto che abbiamo raggiunto le fasi finali attraverso lo spareggio con la Svezia fa capire che dovremo mantenere alta la concentrazione”. La Germania sarà la favorita del girone? “Sì, però dopo ci siamo noi. Ghana e Stati Uniti sono sulla carta avversari fattibili rispetto ai tedeschi. Tutto dipenderà dalla condizione fisica e mentale del gruppo”. Cristiano Ronaldo è ovviamente l’arma in più di questa squadra... “È uno dei giocatori più forti al mon-

do, spero possa arrivare a questo Mondiale carico, in piena condizione. Però una competizione del genere non si vince solo con lui, ma c’è bisogno di una squadra che lo supporti”. Si dice sempre che il Portogallo non abbia un vero numero nove. Conferma? “Si diceva anche quando giocavo io, ma abbiamo una buona media gol, il problema non sarà di certo questo. Paradossalmente noi giochiamo meglio con le grandi squadre che con quelle meno forti. Ecco a cosa dovremo stare attenti”. Quali allora i fattori più importanti per il Portogallo? “Abbiamo giovani di buona prospettiva e soprattutto, tutti calciatori abituati a giocare ad alti livelli. Tutti in grandi squadre, importanti e questo

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PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Pereira, Pepe, Rolando, Coentrao; Moutinho, Veloso, Meireles; Nani,Hugo Almeida, Cristiano Ronaldo. All: Bento.

Paulo Bento

potrà sicuramente fare la differenza nelle gare che contano. E poi anche dietro abbiamo valore: Pepe, centrale del Real Madrid, ci dà fisico e soprattutto tanta esperienza”.

Calcio 2OOO

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SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO G

GHANA

GHANA (4-5-1): Kingson; Inkoom, Vorsah, Akaminko, Opare; Ayew, Essien, Boateng, Muntari, Asamoah; Gyan. All: Appiah.

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Kwesi Appiah

re sempre delle sorprese: abbiamo giocatori esperti ma anche giovani, Appiah pescherà sicuramente dalla nostra splendida Under 20”.

STATI UNITI di Luca BARGELLINI

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Calcio 2OOO

STATI UNITI (4-2-3-1): Howard; Cameron, Gonzalez, Besler, Johnson; Bradley, Jones; Beasley, Dempsey, Donovan; Altidore. All. Klinsmann.

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uesto è il pensiero di Jay DeMerit, difensore 34enne oggi ai Vancouver Whitecaps ma con un passato in Premier League e un Mondiale (SudAfrica2010) alle spalle: “Quello della Nazionale USA è un gruppo compatto e il calendario ci ha dato la possibilità di affrontare nuovamente il Ghana, ovvero la squadra che ci ha eliminato negli ultimi due Mondiali. Le motivazioni per questo saranno altissime già dalla prima fase del torneo. Nel nostro girone poi ci sono anche Germania e Portogallo, due grandi squadre, ma se c’è una persona che sa come fermare la compagine di Low è il nostro Ct,

Sulley Muntari

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ohamed Gargo ha giocato quindici anni in Italia tra Torino, Udine, Venezia e Genoa. Stella della nazionale del Ghana sia tra i giovani che tra i big, non ha dubbi. “Per noi sarà dura: ci troveremo davanti due tra le Nazionali più forti come Germania e Portogallo. Passare il turno non sarà certo facile”. Un Ghana con tante stelle. “Muntari per noi è una colonna a centrocampo così come lo è, in difesa, Mensah insieme a Boye del Rennes. Può essere il suo mondiale”. Davanti c’è Asamoah Gyan. “È il nostro riferimento ma occhio anche a Waris, che gioca in Francia. Può essere la sorpresa del Ghana. È una Nazionale che può riserva-

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di Marco CONTERIO

Jozy Altidore

Jurgen Klinsmann”. Qual è la stella della Nazionale “Stars and Stripes”? “Non credo che ce ne sia solo una. Michael Bradley è uno degli elementi più importanti. Questo

Jurgen Klinsmann

sarà il suo secondo Mondiale ed è diventato il leader della squadra. Poi c’è Landon Donovan, uno dei migliori calciatori statunitensi di tutti i tempi. Infine Matt Besler, la nostra colonna difensiva”.


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO H

BELGIO di Marco CONTERIO

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iavolo, che Belgio. Una corazzata giovane e frizzante, dove il talento fiocca in ogni reparto. “Possono arrivare lontano, molto lontano, se tengono i piedi per terra”. A parlare è Luis Airton Oliveira, brasiliano nel sangue ma belga d’adozione, lui che è arrivato a Bruxelles nel 1985 per giocare con l’Anderlecht. Con il Belgio gioca trentuno volte siglando sette reti, quelle che in Brasile vogliono segnare Benteke e Lukaku. Due nomi pesanti per l’attacco. “Sono due giocatori importanti. Il titolare sarà Romelu che mi impressiona sin da quando giocava con l’Anderlecht”. Non solo loro, però. “È una squadra con giocatori gio-

vani, che giocano per lo più all’estero. Kompany, in difesa, è impressionante, ma penso anche a Courtois, il portiere dell’Atletico Madrid e, davanti, ad Hazard”. Il folletto del Chelsea. “È fondamentale per i Blues, figuriamoci per il Belgio. È un calciatore importante, che fa segnare ma segna anche. La Nazionale, ripeto, ha un potenziale impressionante: è bella da vedere e gioca a memoria, è stato bravo Wilmots a plasmarla così”. Diceva che il Beglio può arrivare lontano, in Brasile. “A patto che i giocatori restino coi piedi per terra. Adesso lo stanno facendo e stanno sorprendendo tutti: non pensano di essere i più forti, giocano in modo leggero e spensierato e possono essere una mina

foto Image Sport

foto Image Sport

BELGIO (4-3-3): Courtois; Alderweireld, Kompany, Van Buyten, Vertonghen; Fellaini, Witsel, Dembelè; Mirallas, Lukaku, Hazard. All: Wilmots.

Marc Wilmots

vagante al Mondiale in Brasile. Anche perché di giocatori forti ce ne sono tantissimi davvero”.

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RUSSIA

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odici anni dopo, la Russia torna al Mondiale. Con Fabio Capello alla guida “la speranza è arrivare ai quarti”, spiega una vecchia conoscenza del calcio italiano, stella nel Foggia di Zeman, come Igor Shalimov. “Con Capello la mentalità è cambiata: ha trasmesso fiducia nei giocatori, ora consapevoli di poter vincere con tutti. Forse è stato questo il problema principale: la mentalità. Basti vedere in passato gli scivoloni che questa Nazionale ha subito, incassando eliminazioni incredibili. Per quello che riguarda poi il discorso tecnico-tattico vedo come Capello sa leggere bene le situazioni in campo e poi ha dato un certo livello di disciplina. L’o-

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biettivo è passare il primo turno, che sulla carte sembrerebbe alla portata. La speranza invece è di arrivare ai quarti di finale”. Chi può essere la punta di diamante di questa squadra? “Abbiamo molti buoni giocatori ma credo che Aleksandr Kokorin possa brillare particolarmente. È un giocatore che può fare la differenza, un attaccante di grande talento”. A questa Russia è contestata una difesa lenta. È questo il problema principale? “Non vedo in assoluto punti deboli. La squadra è ben assemblata e completa in ogni reparto. Circa il discorso dei difensori se guardiamo anche le altre nazionali non credo che i nostri siano più lenti. L’intelligenza tattica, la lettura dell’azione può colmare questo problema.

foto Image Sport

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di Gaetano MOCCIARO

RUSSIA (4-2-3-1): Akinfeev; Anyukov, Ignashevich, V.Berezutskiy, Zhirkov; Denisov, Shirokov; Bystrov, Dzagoev, Faizulin; Kokorin. All: Capello.

FABIO CAPELLO

Una cosa ancora positiva è il fatto che il campionato russo sia stato adattato alle esigenze della Nazionale, affinché possa essere preparata al meglio la spedizione”.


SPECIALE MONDIALE / LE SQUADRE / GRUPPO H

ALGERIA

ALGERIA (4-3-2-1): M’bolhi; Mandi, Medjani, Bougherra, Ghoulam; Taider, Guedioura, Mostefa; Feghouli, Brahimi; Slimani. All: Halilhodzic.

foto Image Sport

A

bdelkader Ghezzal presenta così la sua Nazionale in vista del Mondiale in Brasile: “Quando sei al Mondiale giochi contro le squadre più importanti e vuoi sempre dare il massimo”. Dove può arrivare l’Algeria? “Passare il girone sarebbe già un ottimo risultato, perché la squadra è giovane e affronta le Nazionali più importanti”. I punti di forza? “Ma con Taider, Belfodil, Mesbah, Feghouli e gli altri ragazzi possiamo dire la nostra. Ovviamente non va dimenticato il gruppo storico, la vecchia guardia, che dà sempre una mano. Ma Francia, Spagna, Italia e Brasile hanno una marcia in più”.

Madjid Bougherra

foto Image Sport

di Alessio ALAIMO

Vahid Halihodzic

COREA DEL SUD COREA DEL SUD (4-2-3-1): Kim Seung Kyu; Lee Yong, Hong Jeong Ho, Kim Young Kwon, Park Joo Ho; Ki Sung Yeung, Ko Myung Jin; Lee Chung Yong, Son Heung Min, Yoon Il Rok; Kim Shin Wook. All: Myung-Bo.

viso fra i migliori troviamo Kim Shin-Wook, attaccante classe ‘88 dell’Ulsan Hyundai: si tratta di una prima punta classica, molto forte nel colpo di testa. Sono sicuro che la rivelazione della squadra sarà Son HeungMin, stellina del Bayer Leverkusen considerato dagli addetti ai lavori come il miglior talento emergente asiatico”.

foto Image Sport

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n girone di ferro per la Corea del Sud, che al Mondiale dovrà vedersela con le super stelle del Belgio e con la Russia guidata da Fabio Capello. I primi due posti sembrano assegnati, la lotta per il terzo sarà invece dura battaglia con l’Algeria. Choi Jong Chan, agente coreano della CJC International, ci racconta quali sono i punti di forza della squadra: “È una nazionale molto giovane, che fa dell’atletismo e dell’esplosività i suoi maggiori punti di forza”. Chi i migliori talenti? “Ci sono diversi giocatori interessanti in rosa, a mio av-

di Daniel UCCELLIERI

Lee Chung Yong

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I GIGANTI DEL CALCIO FILIPPO GALLI

Nel segno Di Galli Faccia a faccia con una delle bandiere che ha scritto la storia del Diavolo. di Antonio Vitiello foto Studio BUZZI

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dentità e senso di appartenenza. Sono questi i concetti primari che Filippo Galli, responsabile del settore giovanile del Milan, prova a diffondere ai piccoli rossoneri. Al centro sportivo Vismara una delle bandiere del glorioso Milan di Sacchi e Capello ci ha concesso un tuffo nel passato, ripercorrendo i momenti più importanti della sua lunghissima carriera rossonera. Ha cominciato a giocare a 12 anni: come è nata la sua storia calcistica? “Ho iniziato a dodici anni nel mio paese, prima ancora giocavo nei prati con gli amici. Ho fatto un’altra attività

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sportiva che è la ginnastica artistica, ecco perché ho cominciato dopo. A livello di coordinazione ed elasticità muscolare mi ha favorito in seguito, me ne sono accorto quando poi ho iniziato a giocare. Ancora oggi credo che per quanto riguarda l’elasticità sono migliore di alcuni ragazzi (ride)”. Come è arrivato al Milan? Chi l’ha scoperta? “Mi ha scoperto un osservatore del Milan, si chiamava Brambilla, girava sui campi di periferia e della Brianza. Feci prima una prova a Milanello, ai tempi c’erano Italo Galbiati e Fausto Braga, due totem del settore giovanile. Di fatto il provino non andò male, ma avevo già 15 anni, c’erano altre valutazioni da


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I GIGANTI DEL CALCIO / FILIPPO GALLI

fare, non era una cosa usuale prendere ragazzi così grandi. Poi mi chiamarono dopo qualche mese ad un torneo a Solbiate Arno. Li c’era Capello, mi videro giocare con l’Atalanta, feci pure gol in finale, questo favorì la scelta nei miei confronti, e mi presero. Poi ho fatto il settore giovanile, un anno in prestito a Pescara, e poi la prima squadra del Milan”. L’esordio alla Scala del calcio è un’emozione per qualsiasi ragazzino, il suo come è stato? “Difficilissimo ma emozionante. Sono sempre stato tifoso milanista quindi era la coronazione di un sogno. Ai tempi c’era l’ingresso dal tunnel nell’angolo, non come adesso a metà campo. Quindi vedevi tutta la Curva, il tifo organizzato, la Fossa dei Leoni. È stata veramente un’emozione enorme. La partita andò bene, vincemmo la gara per 4-2”. La gioia del primo gol, se la ricorda? “Ne ho fatti pochi, quattro, quindi me li ricordo. Feci gol con l’Avellino. Cross da calcio d’angolo di Carotti e la buttai dentro con un colpo di testa. Una bellissima gioia, però il momento dell’esultanza fu molto contenuto, la mia paura era quella

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di perdere attenzione e concentrazione”. La più grande emozione e la più grande delusione al Milan? “La delusione, per me che sono sempre stato milanista, è stata la sconfitta nella finale di Coppa Italia a San Siro con un gol di Galia per la Juve. In uno stadio pieno di bianconeri. Era l’unica occasione per vincere la Coppa Italia, l’unico trofeo che non ho vinto. I momenti belli sono diversi, dal primo scudetto di Sacchi, la finale di Barcellona contro lo Steaua Bucarest, con la città catalana invasa da milanisti: ancora oggi, nel raccontarlo, mi viene la pelle d’oca. Poi la finale di Atene con il Barcellona, emozioni uniche”. Ha rimpianti nella sua carriera da giocatore? “Forse di aver giocato poco nel calcio inglese. Ho fatto un anno al Watford, lì l’esperienza negli stadi è diversa. Ci sono meno pressioni, se fossi andato li prima avrei vissuto anni migliori”. Il giocatore con cui ha legato di più al Milan? “Ce ne sono stati tanti. Tassotti,

Nava, Donadoni, veramente tanti, in 14 anni sono state molte le persone con cui ho legato. Ho fatto questi nomi ma potrei farne tanti altri”. Perché il suo Milan era una macchina perfetta? “Le ragioni sono diverse, a cominciare dal momento storico. C’erano tutte le componenti che servono per ottenere grandi risultati. C’erano giocatori, allenatori con idee nuove, dove il calcio non era ancora pronto per trovare una contromossa. Una società organizzatissima che si affacciava in questo mondo in quegli anni, parlo dell’87, quindi organizzazione e attenzione ai particolari. La tifoseria veniva da tempi difficili, quindi appena si è iniziato a vincere è stata subito calda e passionale, come mettere benzina sul fuoco. Era un Milan che vinceva e dava piacere, molti non milanisti venivano a vederci, per questo le vittorie sono rimaste nel tempo”. Tornando alla sua esperienza al Watford, cosa le ha insegnato il calcio inglese? “Mi ha insegnato il fair play, la sportività ai massimi livelli. Ricordo che


I GIGANTI DEL CALCIO / FILIPPO GALLI

nelle ultime partite eravamo lontani dal nostro obiettivo stagionale e dopo una sconfitta in casa la gente ha applaudito la squadra, poi abbiamo fatto il giro di campo. C’è il rispetto del pubblico e di chi viene allo stadio”. Le differenze tra il campionato italiano e quello inglese sono ancora evidenti, come mai non si riesce a raggiungere il loro livello? “È una questione di sistema. Qui si fatica a lavorare per gli stadi, non si riesce a dare un’atmosfera accogliente per chi viene a vedere uno spettacolo, alle famiglie. E non ci sono le premesse o la volontà per migliorare. Il nostro sistema brucia in fretta i giovani, non c’è tempo di aspettare. I risultati sono importanti però è anche fondamentale pensare in maniera diversa il calcio, un modo di pensare più costruttivo e di crescita. Fino a quando non faremo quel salto in avanti nella mentalità sarà sempre difficile”. Il suo addio al Milan è stato doloroso? “Si, è stato difficile. Anche se è stata una mia scelta. Ero a scadenza di contratto e non avevo segnali di rinnovo dalla società. Il Milan dopo un infor-

tunio in Coppa dei Campioni di Baresi andò a comprare Vierchowod, vissi quel segnale come una mancanza di fiducia, forse erroneamente. Però non ho rimpianti per aver fatto delle esperienze diverse. Ti rendi conto che il calcio non è solo il top come il Milan, con tutte le facilitazioni che hai qui. Mi è servito per la carriera di allenatore e dirigente”.

GIOVANI A LEZIONE

Dei tre olandesi che ricordo ha? Com’erano nello spogliatoio? “Gullit ricordo che arrivava ogni tanto con questa sua chitarra, diceva che suonava, ma aveva solo tre corde. Era un simpaticone, così come Rijkaard che però era un po’ più riservato. Quello più diretto di tutti, con cui ho mantenuto rapporti migliori, è Van Basten. Lui non aveva giri di parole per dirti quello che pensava. Si dice che sia stato il Milan degli olandesi, è verissimo per il tasso tecnico, ma c’era un gruppo di giocatori italiani con una cultura del lavoro importante”.

tore all’assistente di Baresi in Primavera, poi avevo guidato la stessa Primavera per due anni, quindi mi serviva per una crescita. Per vedere come un tecnico di spessore si rapportasse nei confronti dei giocatori. È stato un grande momento di crescita stare con Ancelotti e Tassotti”.

Ha fatto anche il vice allenatore della prima squadra ai tempi di Ancelotti: come valuta quell’esperienza? “Esperienza importantissima, perché avevo fatto tanti ruoli nel Milan, dal gioca-

I futuri campioni rossoneri ascoltano, con massimo rispetto ed attenzione, le parole del grande Filippo Galli.

Punta ancora a fare l’allenatore oppure il ruolo di responsabile del settore giovanile la gratifica ugualmente? “Mi piace questo ruolo, impegna su diversi fronti. Sia dal punto di vista tecnico che organizzativo. Si è coinvolti su più fronti, è una sfida continua. Ora abbiamo iniziato un bel lavoro su tutte le squadre, è un ruolo che mi sento addosso. Credo di poter anche allenare ma questo è il lavoro che vorrei fare nei prossimi anni”.

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CHE BEL DIFENSORE… di Thomas SACCANI

Del periodo d’oro del Milan anni ‘80/’90 tutti si ricordano dei magnifici olandesi (Van Basten, Gullit e Rijkaard) eppure, senza l’apporto di grandi difensori come Galli, l’apoteosi rossonera non si sarebbe avuta. Cresciuto nelle giovanili del Diavolo, Galli esordisce nel mondo del professionismo in biancazzurro, ovvero con la casacca del Pescara. Una sola stagione (1982/83) per poi fare prontamente ritorno al Milan e dare il via ad uno splendido matrimonio, durato sino all’anno di grazia 1996. Anni magici in cui il nativo di Monza si è tolto la soddisfazione di vincere tutto quello che c’era da vincere, compresi tre edizioni della Coppa Campioni/Champions League e ben cinque scudetti, oltre a due Coppa Intercontinentale, tre Supercoppa Uefa e quattro Supercoppa Italiana. Nel 1996, a 33 anni suonati, niente ritiro ma altre esperienze, con Reggiana, Brescia, Watford e, per finire, con 40 primavere sulle spalle, nell’allora Serie C2 con la Pro Sesto. Forse troppo offuscato dal “gigante” Baresi, in realtà Galli è stato un difensore speciale, di quelli che non tradivano mai, sia che si trattasse di una gara amichevole di fine luglio o di una finale di Coppa Campioni… Ancora oggi in tanti si chiedono perché non abbia mai indossato la casacca della Nazionale (per lui solo sette presenze con l’Under 21)…

Si dice sempre che bisogna arrivare prima sui talenti, cosa si può migliorare nell’attività di scouting in Italia? “Il Milan sta lavorando bene da questo punto di vista, ma stiamo facendo qualcosa di unico a livello di settore giovanile italiano. Stiamo creando un modello Milan per cui cerchiamo di uniformare tutte le squadre con gli stessi principi e concetti. Non parlo di modulo, sono fondamentali i concetti. Fermo restando che al Milan abbiamo sempre utilizzato la difesa a quattro, quello è un must. Il Milan negli ultimi 27 anni ha sempre cercato di comandare il gioco, provare ad avere un possesso finalizzato alla realizzazione. Una serie di principi di gioco generali che vanno a influenzare pure lo scouting e la ricerca di giocatori da acquistare”. Insomma, Galli, ancora oggi ha sani principi, quelli che hanno sempre contraddistinto il suo Milan...

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I RE DEL MERCATO PANTALEO CORVINO

LA RICETTA DI PANTALEO Un gigante del nostro calcio che ha voglia di tornare in pista, il prima possibile. di Alessio ALAIMo foto Mourad BALTI

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olto rilassato, in splendida forma. Pantaleo Corvino ha voglia di ricominciare, ma senza troppa fretta. Perché la carriera, i risultati, gli consentono di aspettare l’occasione giusta. Quella in grado di coinvolgerlo in tutto e per tutto. Una storia di successi, dalla terza categoria alla Champions League con la Fiorentina. E in mezzo anni d’oro a Lecce. Una carriera che Pantaleo Corvino ripercorre in esclusiva per Calcio2000. Direttore, quando scatta la scintilla? “A sedici anni, quando lasciai scuola e calcio. Avrei voluto fare il calciatore,

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un po’ come tutti i giovani. Ma dovetti lasciare tutto per andare in Aereonautica, con l’intenzione di vincere il concorso. Ero colui che doveva portare la pagnotta a casa, perché il capofamiglia si ammalò. Ero l’unico maschio, andai in Aeronautica e poi lì scattò la scintilla… iniziò la mia carriera da direttore, in terza categoria. Eppure mi dicevano che sarei potuto diventare un buon mediano incontrista”. Chi è Pantaleo Corvino fuori dal campo? “Uno che pensa a cosa fare quando è in campo. Mi rimprovero di trascurare tanti aspetti della vita, il mio impegno fuori dal campo è sempre stato rivolto sempre al calcio. E quando dici a tua moglie “andiamo in vacanza, stacco un po’”,


PANTALEO CORVINO Talent scout nostrano, classe 1950, medita il suo ritorno nel calcio con la C maiuscola. Calcio 2OOO

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NON MI ASPETTAVO LE PAROLE che ha detto MICCOLI alla fine non stacchi mai per davvero”. Il giocatore a cui è rimasto più legato? “Tanti, davvero. Perché ho dato e ricevuto. Fare una graduatoria sarebbe ingeneroso nei confronti di uno piuttosto che un altro”. Con qualcuno invece si è lasciato male. “Sì, certo: è normale. Capita. Ma soprattutto per le delusioni. Quando fai delle scelte le fai partendo da delle considerazioni. Se prendi un giocatore affermato ti aspetti che renda subito, se invece prendi un giovane dalle categorie inferiori con delle potenzialità ci devi lavorare. Ma nel calcio come nella vita le delusioni e le gioie sono sempre dietro l’angolo”.

foto Marco Iorio/Image Sport

Le faccio un nome: Fabrizio Miccoli, il quale di recente ha dichiarato in esclusiva a Calcio2000 che lo prese in giro e che “Corvino mi fa più rabbia di Moggi”. Come risponde? “Considero Miccoli ancora un calciatore. Ragiona ancora da calciatore. Mi auguro che un giorno capisca ciò che non sta capendo adesso. Pensavo che potesse dirmi grazie non solo perché è andato al Benfica ma anche per altre cose, per quello che ho fatto per lui. Mi dispiace. Perché lo presi io a dodici anni, a quindi avrei voluto portarlo al Lecce e per lui addirittura dovetti finire davanti ad un giudice. Ero al Casarano, ma gli feci firmare un contratto di cinque anni con la certezza che lo avrei portato al Lecce. Il giorno dopo uscì la notizia sulla Gazzetta dello Sport, mi ritrovai in Tribunale perché si parlò di accordo già firmato. Per Fabrizio ho fatto anche delle cose belle, ma se pensa che l’ho tradito per non averlo tenuto alla Fiorentina è strano. Quando sei in comproprietà sai che corri il rischio di andare alle buste. Pensavo di tenerlo, invece lo persi per 200.000 euro. L’anno prima alla Fiorentina pagò 7 milioni di euro. All’inizio la Juve mi disse che era disposta a rinnovare la comproprietà, poi cambiò idea. E alle buste lo persi per una lieve differenza economica.

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Ciò che mi preme sottolineare è che non ho mai preso in giro. Non mi aspettavo le parole che ha detto, davvero…”. Se non avesse fatto il direttore sportivo cosa avrebbe fatto? “Due cose: il pescatore e il contadino. Sono molto legato al giardinaggio, mi piacciono molto la terra, l’ulivo e il mare. Sono passioni. Certo, minori rispetto al calcio, ma pur sempre passioni”. Il suo rapporto con la stampa? “Il calcio ti coinvolge, soprattutto quando sei il responsabile della prima squadra e del settore giovanile ti senti particolarmente coinvolto e trascuri gli affetti. La stessa cosa succede anche dall’aspetto mediatico, perché pensi che tu debba avere un apparato organizzativo che gestisca questo tipo di rapporti. Fermo restando che stai comunque dietro a tutto, anche se non in maniera maniacale come il calcio e gli aspetti di campo. Faccio un esempio: credo in un calcio sempre più internazionale. Alla Fiorentina ho portato un capo scouting straniero, Eduardo Macia, che oggi è il responsabile dell’area tecnica. A livello mediatico uguale: alla Fiorentina volevo che ci fossero delle voci proprie. Una radiofonica e una televisiva. Credo nella comunicazione, però magari non ho avuto il tempo di gestirla in prima persona”. Ha mai depistato volutamente un giornalista? “Fa parte del gioco”. Anni importanti a Firenze, poi il finale non eccezionale per via di tante situazioni. Cosa le viene in mente se le dico Fiorentina? “Penso ad anni ricchi di soddisfazioni. Poi cambiando Prandelli ho preso Mihajlovic, che non ha avuto il giusto supporto mediatico. L’ultimo anno andai via prima a causa della morte di mia madre. Fui autorizzato dalla società. E quando manca il capobranco può succedere di tutto. Ma in quella squadra c’erano giocatori come Cerci, Jovetic, Nastasic, Ljajic, Seferovic e Behrami: tutti giocatori venduti per circa 100.000 milioni. E non dimentichiamoci di Neto, Matos e Romulo che oggi si stanno togliendo tante soddisfazioni. Alla Fiorentina ho vissuto sette anni, una favola da raccontare. Come in tutte le favole ci sono momenti

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QUELLO CON LA FACCIA DA DURO di Fabrizio PONCIROLI

Mai banale, sempre diretto, Corvino, nel bene e nel male, è un signore del calcio… Con il calcio giocato non ha avuto un grande feeling. Le scarpette al chiodo le ha appese in tempi prematuri ma, come dirigente, non ha mai smesso. Classe 1950 (o, forse, 1949), Corvino è un uomo di calcio, di quelli nostrani. Dopo essersi fatto le ossa nel calcio di quartiere, si fa notare quando diventa l’uomo mercato del Lecce. Vucinic, Chevanton, Bojinov, la lista dei talenti da lui lanciati è di primissimo livello. Nel 2005 arriva la chiamata della Fiorentina. Alla guida dei toscani si toglie diverse soddisfazioni. Il suo fiuto lo accompagna nella scelta di signori giocatori come Mutu, Toni, Gilardino, Felipe Melo e Jovetic, tanto per citare i colpi più riusciti. Il rapporto con la Viola dura sino al 2012. In tanti credono che sia giunto il momento, per l’abile e controverso Corvino, di godersi la pensione ma, in realtà, quando uno nasce come uomo di calcio non smette mai di esserlo. Il suo sogno? Tornare in pista e magari continuare a fare quello che ha sempre fatto: scovare talenti e renderli campioni…

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HO VOGLIA DI RIENTRARE, ma senza fretta importanti e altri meno importanti. In sette anni non ho mai subìto né un insulto e né una contestazione, mi fa piacere essere ricordato in maniera positiva”. Dalle malelingue è considerato “quello degli IC”. E una volta Becali l’accusò di fare affari solo con Ramadani... “Ho fatto trattative con tutti, a Becali ho preso tanti giocatori, così come a Ramadani. Io passo per uno che lavora molto con il mercato dell’Est, ma ho preso dall’Uruguay Chevanton, dall’Argentina

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Ledesma, dal Brasile Felipe Melo. Guardo tutti i mercati. Con Ramadani ho fatto Jovetic e Ljajic e Gulan. Giovanni poi mi ha chiamato per chiedermi scusa, ha detto delle cose in un momento di rabbia”. E adesso il suo sogno nel cassetto? “Magari tornare in pista per vincere un campionato. Ma l’impegno e la passione ti portano a cogliere le occasioni che più ti colpiscono, le ambizioni a volte non coincidono con ciò che ti viene prospettato. Vedremo. Ho voglia di rientrare, ma senza fretta. E con un progetto giusto che mi coinvolga”. Che Serie A vede adesso Pantaleo Corvino? “Diversa. Più povera di valori, ricordo che la Fiorentina arrivava quarta. Ma

giocavamo contro la Juventus di Moggi e Trezeguet, l’Inter di Mourinho e il Milan del primo Kakà e di Seedorf, Maldini e Costacurta. Oggi questi valori ci sono?”. No. Cosa farebbe per migliorare il nostro campionato? “Quello che ho sempre fatto: miscelare le qualità in base alle potenzialità del club in cui sto”. Il passato importante è alle spalle. Adesso pronto a ricominciare? “Ho visto tante partite, la voglia di non sentirti lontano ti porta a vedere calcio, ad aggiornarti, informarti. Per essere sempre pronto. Ma il futuro non dipende mai solo da quello che vorresti fare tu, bensì anche da ciò che ti viene prospettato. La passione e la voglia però, non mancano mai”.


di Fabrizio Ponciroli

IL MONDIALE IN FIGU

Come tradizione, ecco l’album ufficiale 2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™, griffato Panini Finalmente ci siamo. E’ giunto il tempo di concentrarsi sul Mondiale e quale modo migliore del tradizionale album di figurine dedicato al massimo evento calcistico? Ben venuta 2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™, ovvero la raccolta ufficiale di figurine sui prossimi Mondiali di calcio che si terranno dal 12 giugno al 13 luglio in Brasile, griffata Panini. Per la precisione, stiamo parlando della 12esima collezione dedicata da Panini ai Mondiali FIFA, una fantastica tradizione iniziata oltre 40 anni fa, nel 1970. Un grande classico che presenta le nazionali, i simboli, gli stadi e i luoghi dell’evento calcistico per eccellenza. La copertina è in piena sintonia con la simbologia ufficiale e i colori scelti da FIFA per questa manifestazione. Ma c’è una grande novità: la presenza, per la prima volta, del mitico “calciatore in rovesciata” Panini. 2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™, è la collezione sul Mondiale più ricca di sempre: ben 640 figurine di cui 40 speciali olografiche, compreso un esclusivo sticker col “calciatore in rovesciata” Panini, da raccogliere in un bellissimo album di ben 80 pagine. Nella prima parte della collezione, troviamo alcuni degli elementi storici ed istituzionali dell’evento come l’albo d’oro e le figurine degli stadi oltre alla simpatica mascotte Fuleco e allo slogan ufficiale “All in one rhythm™”. Vi sono inoltre calendario e figurine olografiche dei simboli della manifestazione: logo, mascotte, slogan FIFA “my game is fair play”, il pallone ufficiale “Brazuca” ed il trofeo. Nella collezione sono presenti tutte e 32 le Nazionali giunte alla fase finale, rappresentate innanzitutto dallo sticker olografico col simbolo di ogni Nazionale. Vi è poi la figurina della squadra schierata e quelle di 17 gioca-

tori, arricchite per ciascuno dai dati anagrafici, il ruolo e il club di appartenenza. Per ogni Nazionale vi è pure, nella rispettiva pagina, il riepilogo del cammino per arrivare alla fase finale del Mondiale. In una speciale doppia pagina dedicata, invece, vi è l’immagine, per ogni squadra, della partita che ha sancito detta qualificazione. Non manca nell’album un ampio spazio dedicato al Paese organizzatore. Chiude la raccolta un’interessantissima pagina dedicata ai record storici della competizione: dai giocatori più giovani e più vecchi che hanno partecipato, al gol più veloce, dalla vittoria più ampia al giocatore con più minuti giocati e tanto altro… Con la sua distribuzione in oltre 100 Paesi, la collezione PANINI 2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™ è la raccolta di figurine più diffusa al mondo: dal Sudafrica all’Australia, dal Giappone all’Argentina questo mito nato a Modena farà scambiare i collezionisti dei 5 continenti. Con riferimento all’Italia, l’album, in vendita in tutte le edicole, costa 2 euro, mentre la bustina con 5 figurine ha un prezzo di 60 centesimi, esattamente come 4 anni fa.

2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™, tutti i colori e la passione del calcio mondiale in una grande raccolta di figurine Panini!!! 23 calcio2000 mag 2014


SERIE B NICCOLò GIANNETTI SENESE DI NASCITA Ha esordito nella Juventus di Del Piero, ora sogna in grande con gli spezzini.

IL FARO DI LA SPEZIA di Renato MAISANI foto Image SPORT

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ebuttare nel calcio professionistico con addosso la maglia della Juventus non è destino comune a molti. Farlo in una gara di Europa League, ritrovandosi a giocare al fianco di Alessandro Del Piero, è ancora più raro. È cominciata così la carriera di Niccolò Giannetti, nato a Siena il 12 maggio del 1991 e catapultato appena 19enne in un match “per grandi”. Un mese dopo, sempre in Europa League,

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l’esordio da titolare ed il primo goal, su assist di Del Piero, contro il prestigioso Manchester City di Roberto Mancini. Segnali importanti, segnali di chi è destinato ad un futuro da grande. Intervistato in esclusiva da Calcio2000, Giannetti ricorda così i suoi inizi: “Quella con la maglia della Juve è stata più che altro una parentesi bellissima. Da giovane, da ragazzo della Primavera, esordire da titolare in Europa League e per di più fare goal è stata un’emozione grandissima. Del Piero, Chiellini ed altri

campioni mi davano molti consigli prima della partita perché ero molto emozionato, mi hanno detto di stare tranquillo e di fare ciò che sapevo fare. Non capita tutti i giorni che campioni di quel calibro vengano a darti questo tipo di consigli...” Poi, però, qualcosa non ha funzionato e qualche mese dopo ti sei trovato in provincia, in Serie B. “Sì, ci sono stati alcuni intoppi, tra infortuni ed altre cose, che mi hanno portato qui adesso, dove sono ora. Però ha fatto tutto parte della mia crescita e quindi non


SERIE B / NICCOLò GIANNETTI

zia, però, mi sono trovato bene sin da subito. Qui si vive bene e poi non sono lontanissimo da casa, quindi nel weekend, quando posso, torno a casa. A gennaio non è facile cambiare sia squadra che città, ma per fortuna mi sono trovato bene sin da subito e questo sicuramente mi ha aiutato poi in campo ad essere più tranquillo e a rendere di più”.

rimpiango niente, spero di essere migliorato tanto in questi anni e di essere pronto per il salto in Serie A. Adesso sono molto felice di essere allo Spezia: qui sento una carica particolare che mi spinge a dare tanto e spero di contribuire con tanti goal a raggiungere traguardi importanti”. Una società molto ambiziosa, lo Spezia, che mira a consolidarsi presto in massima serie. “I presupposti per sviluppare un progetto importante ci sono tutti, si lavora bene e ci sono persone serie che danno tutto per questa città e per questa società. Ovviamente , come succede ovunque, ci sono degli aspetti da migliorare, ma chi di dovere sa cosa serve per poter fare il salto di qualità. Io credo che lo Spezia abbia tutte le carte in regola per diventare una realtà solidissima in Serie A”. La Serie A, a dirla tutta, l’hai già sfiorata a gennaio, quando il Catania sembrava lì lì per prenderti. E poi, cos’è successo? “Gli ultimi giorni del mercato invernale sono stati giorni molto movimentati. C’era stato un interessamento del Catania, poi le due società non hanno portato a termine la trattativa che quindi non si è concretizzata. Dopo di che ho saputo dell’interessamento da parte dello Spezia, le società si sono messe d’accordo e non ho avuto nessuna esitazione ad accettare questa piazza”. Cos’hai provato nel lasciare nuovamente il Siena, la squadra della tua città? “Ovviamente non è stata una decisione facile. Mi ha aiutato un po’ la situazione economica del Siena: il club aveva bisogno di monetizzare e quindi in questo modo ho contribuito, spero, alla salvezza del Siena in termini societari. A La Spe-

In cosa ritieni di essere migliorato da quando hai debuttato con la Juventus ad oggi? “Sicuramente rispetto al primo anno di Serie B, a Gubbio, sono migliorato nella consapevolezza dei miei mezzi, nella fiducia in me stesso che si traduce nella serenità con la quale scendo in campo. Questa consapevolezza mi ha dato la spinta per fare un salto in avanti”. E in cosa, invece, credi di dover ancora migliorare? “Io sono un attaccante che cerca sempre il goal, pur lavorando molto per la squadra, ma so che devo ancora migliorare tantissimo e che la strada è ancora lunga. Molti miei coetanei, del ’91, sono già ai vertici del calcio che conta, io piano piano spero di arrivarci esprimendo al meglio le mie capacità”. Indubbiamente, però, il fatto di essere un attaccante molto duttile ti permetterà di essere più appetibile sul mercato ed anche di poter essere utilizzato con maggiore regolarità. Un bel vantaggio, non trovi? “Già. È un aspetto sul quale ho lavorato molto proprio per il motivo che hai detto tu: riuscire ad adattarmi in più ruoli senza problemi, mi apre ovviamente molte più porte. Giorno dopo giorno cerco di potenziare i miei punti deboli e di diventare sempre più duttile, proprio per avere sempre più chances”.

4 GRANDI MAGLIE Il Siena, la Juve, la Nazionale e adesso lo Spezia.

e farò il massimo per raggiungerlo”. È un po’ curioso notare che un ragazzo della tua età non abbia un account Twitter. “Già (ride, ndr). Nel ‘mondo dei social network’ ci sono anch’io, ma per me non rappresenta una priorità. Mi diverto con i miei amici, su Facebook, magari a chattare o a postare delle foto, ma niente di più. Nel calcio di oggi sembra essere diventato importante anche questo aspetto, ma secondo me sono più importanti altre cose. Per carità, è un modo di divertirsi che piace anche a me, ma non mi ci dedico più di tanto, ecco”. Da appassionato di calcio, starai sicuramente aspettando con ansia il Mondiale brasiliano. A quale degli attaccanti del giro azzurro non rinunceresti? “A Destro. Mi piace molto e merita di andare ai Mondiali. Ma sono tanti gli attaccanti che meriterebbero questa chance”. Chissà se un giorno non la meriterà anche Niccolò Giannetti, il ragazzo che appena 19enne faceva già coppia con Del Piero...

Qual è il traguardo che sogni? “Io ritengo che bisogna pensare poco per volta, ma è vero anche che bisogna fissare degli obiettivi per poi cercare di dare il massimo per raggiungerli. Ovviamente il mio obiettivo è quello di arrivare al Top, in Serie A e perché no, se riesco a far bene lì, magari anche a guadagnarmi una chiamata in Nazionale. So benissimo, però, che ho ancora molta strada da fare e per adesso non ci penso. Ma so che è un obiettivo

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LEGA PRO UNIONE VENEZIA

I LEONI “IN GONDOLETA” VERSO LA PROMOZIONE

DAL CANTO non nasconde le ambizioni del SUO venezia.

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999. Il mancino di Recoba disegnava nell’aria parabole imprendibili e Maniero segnava di tacco in giravolta uno dei gol più belli e incredibili che si siano mai visti su un campo di calcio. Il campo era quello del “Penzo” di Venezia e quel Venezia giocava in Serie A. Oggi, 15 anni dopo, il Venezia milita in Lega Pro 1a Divisione, la vecchia C1 per intenderci, e punta con decisione alla B. B come Bocalon, bomber veneziano DOC, punta di diamante del Venezia di mister Dal Canto.

off... Quanto crede alla Serie B? “Credo che in questo momento la nostra priorità debba essere quella di centrare i playoff. Poi, se ci riusciremo, ci troveremo ad affrontare un mini torneo a parte nel quale può succedere di tutto. Ad oggi il decimo posto della Feralpi ci crea ancora qualche ansia e quindi dobbiamo rimanere concentrati sull’obiettivo”.

Mister, dopo l’esperienza da calciatore in laguna torna a Venezia da allenatore... Una scelta di cuore? “Oltre che un’opportunità dal punto di vista professionale è stata sicuramente una scelta di cuore dal momento che a Venezia mi son trovato benissimo durante la mia esperienza da calciatore. Ho giocato per quattro stagioni in laguna e di quel periodo conservo tanti bei ricordi”.

È soddisfatto della stagione disputata fin qui dalla sua squadra? Si aspettava di più oppure pensa che i suoi ragazzi siano andati oltre le aspettative? “In linea di massima credo che i punti che abbiamo conquistato siano quelli che ci siamo meritati anche se sono stati mal distribuiti nell’arco della stagione, dal momento che nel girone d’andata siamo andati oltre ogni più rosea aspettativa, mentre in quello di ritorno il rendimento della squadra è decisamente calato. Adesso ci concentriamo sulle ultime tre partite per cercare di non gettare alle ortiche quanto di buono fatto finora”.

Dopo l’insperata promozione in Prima Divisione conquistata con Sottili in panchina nella passata stagione, il Venezia si trova adesso in zona play-

Come gioca il suo Venezia? È una squadra che cerca di imporre il proprio gioco o che aspetta l’avversario per poi colpirlo in contropiede?

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“Siamo una squadra che cerca di avere un atteggiamento sempre propositivo, cerchiamo di costruirci le nostre fortune senza affidarci al caso”. Qual è il modulo che predilige e con il quale schiera la sua squadra? “Io credo che il tipo di modulo che un allenatore va ad adottare sia necessariamente determinato dalle caratteristiche dei calciatori che ha a disposizione. Quindi, adatto il sistema di gioco agli ele-menti che ho in rosa, per cercare di mettere tutti in condizione di esprimersi al meglio. Detto questo, siamo partiti col 4-3-3, per passare poi alla difesa a tre nel momento in cui, a gennaio, è arrivato Sosa, che era poco avvezzo a giocare a quattro”. Che rapporto si è instaurato tra questa squadra e i suoi tifosi? E quanto è importante per voi il sostegno del vostro pubblico? “Credo che sia impossibile ottenere risultati e centrare gli obiettivi senza il sostegno del proprio pubblico. I nostri tifosi ci hanno sempre fatto sentire la loro vicinanza anche perché la piazza di Venezia oggi nutre grandi aspetta-


di Gabriele CANTELLA RICCARDO BOCALON

ALESSANDRO DAL CANTO

Il poter giocare tra le fila arancioneroverdi è il sogno di un bambino che si materializza.

foto Daniele Buffa/Image Sport

foto Matteo Gribaudi/Image Sport

Al primo anno al Venezia, al quarto da allenatore.

tive dopo due promozioni consecutive”. Bocalon è forse l’uomo copertina del suo Venezia, lagunare DOC ed ex Inter... Dopo l’exploit della scorsa stagione si sta riconfermando a suon di gol, merito anche della fiducia che lei gli ha accordato fin dall’inizio... Dove può arrivare questo ragazzo? “La sua stagione è stata ottima fino a questo momento, ha messo a segno 17 gol, che ad oggi gli valgono il titolo di capocannoniere. È migliorato in tanti aspetti, merito suo che è stato bravo e ca-parbio ad applicarsi con impegno. Ha dimostrato di poter essere un calciatore importante in Lega Pro, può misurarsi in una categoria superiore, ma dovrà poi far vedere di saperci stare”. E mister Dal Canto dove vuole arrivare? Sogna un giorno una panchina di Serie A oppure magari spera di arrivarci col Venezia? “Credo che una panchina di A la sognino tutti, ma io sono consapevole dell’importanza che potrebbe avere questo finale di stagione e quindi rimango concentrato sull’obiettivo playoff ”.

UN LAGUNARE IN LAGUNA B come Bocalon, B COME BOMBER.

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iccardo, dopo un lungo peregrinare hai trovato la tua dimensione a Venezia, nella tua città, tra le fila della squadra per cui facevi il tifo da bambino... È un sogno diventato realtà? Raccontaci le tue emozioni... “La scelta di venire a giocare a Venezia è arrivata in seguito a un grave infortunio che ho subito quando militavo tra le fila del Sudtirol e che mi ha tenuto fuori tre mesi. Al mio rientro, il Direttore Gazzoni, che mi conosceva dai tempi di Viareggio, mi ha offerto quest’opportunità ed io l’ho colta al volo, perché per me giocare nella squadra della mia città era la realizzazione di un sogno”. Se chiudi per un attimo gli occhi e ripensi ai pomeriggi della tua infanzia trascorsi sugli spalti del Penzo a tifare per i tuoi idoli Schwoch, Recoba, Maniero, cosa provi oggi nell’es-sere diventato tu il beniamino del pubblico arancioverde? “Per me è una gioia e un orgoglio, perché, avendo vissuto questa realtà da tifoso, conosco il profondo attaccamento che il pubblico di Venezia ha sempre dimostrato nei confronti della propria squadra. È chiaro poi che, essendo io ve-

neziano, ci sia da parte mia un particolare feeling con questa maglia e da parte della gente una soddisfazione maggiore nel vedere un lagunare DOC portare in alto i colori arancioverdi”. Nel 2008, ai tempi del Treviso, l’Inter ti nota e decide di acquistarti... Anche Recoba fece tappa in laguna prima di tornare in nerazzurro: punti a ripercorrere le orme del Chino? “Per il momento è solo un sogno, ma io credo nei sogni e penso che si possano anche realizzare, però sono consapevole che sarà molto difficile. Fino a che non smetterò di giocare il mio obiettivo sarà sempre quello di arrivare il più in alto possibile, non importa se con la maglia dell’Inter o con un’altra. L’importante sarà non avere rimpianti a fine carriera”. Ci racconti un aneddoto della tua vita da tifoso del Venezia? “Ricordo che nel 1999 il Venezia era sotto di un gol a pochi minuti dalla fine ed io, mio padre, mio nonno e mio zio stavamo avviandoci verso l’uscita, quando l’arbitro fischiò una punizione dal limite a nostro favore e a quel punto decidemmo di rimanere perché sapevamo che da lì Recoba avrebbe potuto far gol e infatti così fu”.

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SERIE D PRO PIACENZA

L’ALTRA META’ DI PIACENZA Si chiama Franzini ed è l’artefice del miracolo rossonero….

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a qualche anno a questa parte, la Piacenza sportiva (che da sempre ha rispecchiato nella Lupa il proprio credo calcistico) ha trovato il suo alter ego nei rossoneri del Pro, squadra inizialmente costruita per rappresentare la provincia e solo in seguito trasferita nel capoluogo, dove è ufficialmente cominciata la scalata verso il grande calcio. Una disputa tutta emiliana, che ricorda un po’ le vicende di guareschiana memoria legate al mito di Don Camillo e Peppone, dove a fronteggiarsi erano la tradizione e il nuovo che avanza. Un derby minore, senza riscontro storico, ma infiammato negli ultimi anni dagli eccellenti risultati del Pro Piacenza che, nato nel cuore delle valli piacentine, è stato trapiantato in città per contendere alla più prestigiosa Lupa lo scettro calcistico del territorio, per una stracittadina giocata davanti a più di 3000 spettatori. Per farlo, ci sono voluti un’infinità di nomi (BettolaSpes, BettolaPonte, Atletico BP Pro Piacenza e infine - semplicemente, ma si fa per dire - Pro Piacenza) e un allenatore ‘fatto in casa’ e capace di forgiare un gruppo di uomini legati

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alla maglia e al progetto come Arnaldo Franzini. Emiliano di scorza, un’impronta sacchiana ricevuta da calciatore tra le fila del Parma, e un assaggio di grande calcio nel contesto delle serie minori quando, da giocatore del Brescello (e qui la memoria guareschiana unisce tutto come un fil rouge), si tolse la soddisfazione di segnare un gol in Coppa Italia alla Juve di Lippi, Conte e Zidane. Era il 1997 e, per la cronaca, la partita finì 1-1, cambiando per sempre la storia calcistica di Franzini: “Quel gol è stato il fiore all’occhiello della mia carriera, contro una delle squadre più forti di tutti i tempi, una serata speciale che non dimenticherò mai e che porterò sempre con me”. Ora però c’è anche un’altra impresa da festeggiare e scolpire nella memoria: la storica vittoria della Serie D col Pro Piacenza che significa l’ingresso nel calcio professionistico. Mister Franzini, lei è l’artefice di questo miracolo rossonero: qual è il segreto dell’ascesa vertiginosa di questa squadra? “Sicuramente l’alchimia che si è creata, da subito, tra tutti i protagonisti di questo progetto: allenatore, presiden-

te, direttore sportivo e giocatori hanno remato tutti dalla stessa parte e, stagione dopo stagione, ci siamo tolti parecchie soddisfazioni”. Si aspettava la promozione già quest’anno o pensava ad un’ascesa più graduale? “Sinceramente no, non mi aspettavo un campionato così esaltante e con un tale vantaggio su squadre così blasonate. Noi abbiamo allestito una squadra importante nel tempo, con basi solide e acquisti mirati a seconda delle esigenze, e il lavoro sul campo alla fine ha pagato”. Come gioca il suo Pro Piacenza? “Giochiamo con un 4-3-3 piuttosto offensivo, se si pensa che davanti schieriamo tre punte pure e in mezzo abbiamo centrocampisti bravi ad inserirsi e a trovare la rete. La nostra filosofia è sempre


di Carlo TAGLIAGAMBE ARNALDO FRANZINI

LUCA MATTEASSI

Allievo di Sacchi, ha trascinato il Pro Piacenza nel calcio che conta.

foto asd pro piacenza

Tanta esperienza al servizio dei più giovani.

CUOR DI CAPITANO

foto asd pro piacenza

professionista per far crescere i dilettanti

quella di attaccare e giocare per vincere: non a caso, abbiamo chiuso il girone d’andata con 46 reti all’attivo (una media da 2.7 gol a partita, ndr)”. E qui si vede tutta la mano del suo maestro, Arrigo Sacchi… “Ho avuto la fortuna - da calciatore - di giocare nel Parma allenato da Sacchi, un fuoriclasse assoluto della panchina da cui si può solo imparare il mestiere…” Come si lavora nell’ambiente Pro Piacenza? “Pur non avendo un nostro tifo ‘storico’, dal momento che siamo una realtà nata in provincia e poi trasferita in città, notiamo comunque una certa curiosità, mista a simpatia, per il nostro progetto. Qui si lavora serenamente, senza alcun tipo di pressione, e ci sono le condizioni ottimali per costruire qualcosa di importante”. Viene spontaneo pensare ad un parallelismo con un’altra ‘piccola’ scopertasi all’improvviso grande: il Chievo. Ci può stare? “Se parliamo in termini di organizzazione e progettualità sì, è un paragone che ci può stare e che mi piace molto!”.

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l miracolo Pro porta in calce la firma di Luca Matteassi, toscano di Grosseto ma ormai piacentino d’adozione: tifosissimo viola, l’esterno ha nell’ex compagno e amico Mauro German Camoranesi il suo punto di riferimento calcistico. Luca, dopo una carriera di tutto rispetto tra i professionisti, come è nata l’idea di tornare a Piacenza, questa volta con la maglia del Pro? “È stata una scelta di vita: sono arrivato qui quando avevo 15 anni per giocare in Primavera con la maglia del Piacenza Calcio (con cui ha anche debuttato in A sotto la guida di Bortolo Mutti, ndr) e ho deciso di tornare per chiudere il cerchio e stare vicino alla mia famiglia”. Una carriera, la tua, impreziosita anche dalla presenza di compagni importanti: mi viene in mente un nome su tutti… “Camoranesi! Abbiamo giocato insieme a Verona ed è una persona eccezionale che ho continuato a sentire per tutti questi anni e di cui porto un ricordo splendido. Però ho avuto l’onore e il piacere di giocare anche con Gilardino, Mutu, Oddo e tanti altri campioni…”

Alla luce di tutte queste esperienze importanti, cosa senti di poter trasmettere - da capitano - ai tuoi compagni? “Cerco sempre di mettere la mia esperienza a disposizione del gruppo, specie dei ragazzi più giovani, e mi sento importante per questo progetto, portato avanti da persone serie come raramente ne ho viste nel corso della mia carriera”. La ciliegina sulla torta di questa straordinaria stagione è la vittoria - storica - nel derby contro il più blasonato Piacenza Calcio: che clima si respirava in città nei giorni prima e dopo la stracittadina? “Un clima festoso ed entusiasmante! Abbiamo giocato davanti a 3000 persone, qualcosa di straordinario per la Serie D, soprattutto per i nostri ragazzi che hanno così potuto assaporare quel grande calcio, che vivranno da protagonisti in Lega Pro tra pochi mesi!”. Un ricordo indelebile con indosso la maglia rossonera… “Non guardo al passato, ma al presente e dico la promozione appena conquistata: l’aver portato questa squadra nel calcio professionistico è un qualcosa di speciale e spero di esserci anch’io nella formazione che il prossimo anno darà battaglia sui campi di Lega Pro!”.

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SPECIALE STORIA COPPA DEI CAMPIONI LA SECONDA COPPA DEI CAMPIONI 27/05/1965 Milano - finale Coppa Campioni / Inter-Benfica: Giacinto Facchetti, Aurelio Milani, Mario Corso, Sandro Mazzola, Angelo Moratti, Armando Picchi, Aristide Guarneri e Luis Suarez.

ANCORA GRANDE INTER… di Gabriele PORRI foto Archivio Storico IMAGE SPORT

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uando capitan Picchi alza la coppa nella tribuna del Prater a maggio ‘64, la stagione dell’Inter non è ancora finita. Dopo un’estenuante testa a testa, con le polemiche per il caso doping che ha visto il Bologna penalizzato di tre punti, poi restituiti, il campionato si chiude con le due squadre in parità. Lo spareggio di Roma viene vinto dai

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felsinei, con un’Inter scarica fisicamente e mentalmente. Per il secondo anno di fila, quindi, la Coppa Campioni vede due italiane al via, entrambe tra le favorite, insieme alle solite Real e Benfica, con gli outsider Colonia e Liverpool. I Reds, in particolare, sotto la guida dello scozzese Bill Shankly sono risorti dalle ceneri di un periodo negativo (otto anni in Second Division) vincendo il titolo con quattro punti di vantaggio sul Manchester United e partecipando per

la prima volta a una coppa europea. Al via sono sempre in 31, con l’esordio degli islandesi del KR Reykjavik, ma senza Cipro. L’Inter detentrice salta così il primo turno, in cui l’unica sorpresa è l’uscita del Saint-Etienne per mano del La Chaux-de-Fonds. Dopo il pareggio al Guichard, i francesi al ritorno in Svizzera passano dopo dieci minuti con un gol della mezzala Guy. I campioni elvetici trovano però la rete del pareggio nel primo minuto della ripresa, con


SPECIALE COPPA DEI CAMPIONI/ 1964-1965

il suo giocatore-allenatore, il francese Skiba. Al 71’ Antenen centra, Trivellin colpisce al volo e la palla si insacca per la vittoria svizzera. Mentre Real, Liverpool e Benfica passano agevolmente il turno, il Bologna vince la palma della sfortuna con l’Anderlecht. I rossoblu, a Bruxelles, vengono puniti da un gol in avvio di ripresa dell’astro nascente Paul Van Himst, dopo avere resistito un tempo al dominio belga. A Bologna la musica cambia e nella ripresa i gol di Pascutti e Nielsen porterebbero agli ottavi i rossoblu. I belgi si lamentano del gioco duro del Bologna permesso dall’arbitro e intanto trovano ad un minuto dalla fine il gol con Stockman. Non resta che giocarsi il passaggio del turno nei play-off di Barcellona, dove i pochi intimi del Camp Nou restano all’asciutto di gol per 120’ e il lancio della monetina sorride all’Anderlecht al secondo tentativo, dopo essersi fermata una volta in piedi fra l’erba. Stessa sorte subisce il Gornik Zabrze con il Dukla, mentre i Rangers passano allo spareggio con la Stella Rossa Belgrado. Raramente si è visto un turno così poco equilibrato come gli ottavi di finale di questa stagione. L’Inter sconfigge 6-0 la Dinamo Bucarest e vince di misura anche in Romania. Il Benfica rifila un 5-0 al La Chaux-de-Fonds dopo un pareggio in terra svizzera, il DWS Amsterdam surclassa il Lyn Oslo (8-1 complessivo), il Real vince 4-0 col Dukla e lo stesso Liverpool fa 3-0 in casa e 1-0 fuori con l’Anderlecht. I Rangers vincono entrambe le gare col Rapid Vienna, più combattuti Colonia-Panathinaikos, coi tedeschi che passano di misura e Vasas ETO GyörLokomotiv Sofia, fanno 8-7 in 180’. L’Inter in estate si è assicurata le prestazioni di Joaquin Peiró, preso dal Torino ma consacratosi all’Atletico Madrid. In Serie A si possono far giocare solo due stranieri e l’Inter ha già Suarez e Jair, ma l’UEFA ne ammette un terzo e Peiró diventa perciò il primo “straniero di coppa”. E’ lui, con una doppietta che segue il gol di Suarez, a siglare la vittoria nerazzurra a San Siro sui Rangers. Qui però sale in cattedra James Forrest, classe 1944, che prima segna il gol della bandiera a Milano, poi quello del vantaggio a Ibrox. A un passo dallo spareggio, i nerazzurri erigono le barricate e rie-

scono a portarsi alla semifinale. Molto più di un quarto di finale è Benfica-Real Madrid. Senza Di Stefano, andato a chiudere la carriera all’Español, i blancos cercano la rivincita per la finale del 1962. Al “Da Luz” però il primo tempo è da incubo e il Benfica va negli spogliatoi sul 3-0, con gol di José Augusto e doppietta di Eusebio. Amancio prova a raddrizzare le sorti della sfida, ma Simões e Coluna portano il finale su un 5-1 che nemmeno il miglior Real sarebbe riuscito a ribaltare. Infatti il 2-1 del Bernabeu serve solo a salvare la faccia. Il quarto meno nobile vede il Györ trovare un’inattesa semifinale sul DWS Amsterdam, con un gol a un minuto dalla fine del ritorno realizzato da Povazsai, mentre tra Colonia e Liverpool è thriller. I tedeschi, primi vincitori della neonata Bundesliga, assediano gli avversari sul proprio campo, ma portano a casa soltanto un palo e un gol annullato. Anche al ritorno non arrivano gol, la quarta semifinalista uscirà dal play-off di Rotterdam. I Reds ottengono un doppio vantaggio che sembrerebbe rassicurante, ma subito dopo Thielen riapre la partita. Il pari è siglato da Hannes Löhr, futuro allenatore della squadra e dell’Under 21 tedesca. Niente da fare, trecento minuti non bastano, tocca alla monetina decidere. L’arbitro, il belga Schaut, la lancia una prima volta, ma si incastra nel fango e il secondo tentativo è decisivo a favore dei Reds. Liverpool-Inter e Vasas ETO-Benfica sono i due accoppiamenti. Incredibile l’ascesa degli inglesi, che fino a quel momento non erano nemmeno la squadra principale della loro città. L’anno prima l’Everton era uscito al primo turno con l’Inter e ora, comunque vada, la banda di Shankly, con quattro scozzesi in campo, ha già fatto meglio. Parte sfavorito, pur arrivando alla sfida con l’Inter dalla prima vittoria in FA Cup, ottenuta tre giorni prima, con annessi festeggiamenti per le strade di Liverpool. Ad Anfield trova un avversario dimesso e spaventato che prende gol dopo soli 3’, con Hunt su assist di Callaghan. Il Liverpool continua ad attaccare, ma subisce il contropiede nerazzurro e Mazzola pareggia con un tiro dal limite. Uno schema su punizione porta Callaghan in rete al 34’ e il possibile 3-1 di Hunt è annullato per fuo-

rigioco. St. John va a segno nel finale e le cose per l’Inter si fanno difficili. Herrera ammette la batosta, ma è pronto a motivare i suoi, specie dopo uno scambio di battute con Shankly. «Lei ha allenato in Portogallo, vero?» gli chiede lo scozzese. «Sì, il Belenenses» risponde HH. «Bene, allora mi dice com’è il Benfica, che tanto ormai in finale con loro ci andiamo noi?» I lusitani hanno infatti vinto l’andata in trasferta con il Vasas ETO e si ripeteranno due giorni dopo con un secco 4-0. Prima della finale manca solo Inter-Liverpool, coi nerazzurri alla ricerca della rimonta quasi impossibile. Sandrino Mazzola racconta spesso un aneddoto, secondo cui pare si sia presentato a San Siro con un disco, “Go when the Saints go marchin’ in” che hanno suonato ad Anfield dopo il fischio finale. «Mettilo alla fine, dopo che avremo vinto 3-0», dice l’attaccante ad un attonito speaker. Nonostante quello che oggi chiameremmo “pressing alto” di Shankly, al 10’ l’Inter pareggia già i conti, con un gol a “foglia morta” di Corso che si spegne nell’angolino e una rete di Peirò, leggendario, dopo avere sottratto il pallone a Lawrence mentre palleggia per rinviare. Gli inglesi protestano, accuseranno di corruzione l’arbitro, irremovibile nel convalidare il gol. Una delle tante incursioni di Facchetti nella ripresa portano al 3-0 vaticinato dal “Baffo”. Che vuol dire finale. Il “mister” benfiquista Elek Schwarz cerca subito la polemica, contro la disputa della finale a Milano. Ma la finale di Coppa delle Coppe è a Londra e ci gioca il West Ham, senza che nessuno fiati, esattamente come nel 1957 con Real-Fiorentina al Bernabeu. Crescono i Paesi collegati alla diretta dell’incontro e l’incasso sarà di 176 milioni di lire per il pubblico pagante. Su Milano si scatena il diluvio e ne risente lo spettacolo, ma al 42’ Facchetti lancia Mazzola, che triangola con Corso e smarca sulla destra Jair che sferra un diagonale che finisce sotto la pancia di Costa Pereira. Il risultato non cambierà più, nonostante l’Inter si trovi in superiorità numerica dal 57’ per infortunio dello stesso portiere, con Germano in porta. Quanto basta perché Picchi, per la seconda volta di fila sollevi la Coppa, stavolta di fronte al pubblico amico.

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SEMIFINALE 1

SEMIFINALE 2

FINALE

LIVERPOOL-INTER 3-1 (2-1)

INTER-BENFICA 1-0 (1-0)

Venerdì 30 aprile 1965 BUDAPEST (Stadio “Népstadion”) Arbitro: Valdemar HANSEN (DEN) Spettatori: 62.327

Martedì 4 maggio 1965, ore 18:30 LIVERPOOL (Stadio “Anfield Road”) Arbitro: Karl KAINER (AUT) Spettatori: 54.082

Giovedì 27 maggio 1965, ore 21:30 MILANO (Stadio “San Siro”) Arbitro: Gottfried DIENST (SUI) Spettatori: 77.000

VASAS ETO: Laszlo TOTH, Zoltan KISS, Árpád ORBAN, Laszlo TAMAS, Karoly PALOTAI (cap.), Janos MATÉ, Ferenc SOPRONI, Laszlo GYÖRFI, Laszlo POVAZSAI, Istvan KORSOS, Laszlo KEGLOVICH CT: Nandor HIDEGKUTI.

LIVERPOOL: Thomas LAWRENCE, Christopher LAWLER, Ronald MORAN, Geoffrey STRONG, Ronald YEATS (cap.), Thomas SMITH, Ian CALLAGHAN, Roger HUNT, Jan ST. JOHN, William STEVENSON, Peter THOMPSON - CT: William SHANKLY.

INTER: Giuliano SARTI, Tarcisio BURGNICH, Giacinto FACCHETTI, Gianfranco BEDIN, Aristide GUARNERI, Armando PICCHI (cap.), JAIR, Alessandro MAZZOLA, Joaquin PEIRÓ, Luis SUAREZ, Mario CORSO CT: Helenio HERRERA.

BENFICA: Alberto COSTA PEREIRA, Domiciano CAVEM, GERMANO, RAUL MACHADO, Fernando CRUZ, José PERIDES, Mario COLUNA (cap.), JOSÉ AUGUSTO, José Augusto TORRES, EUSEBIO, Antonio SIMÕES CT: Eleck SCHWARTZ.

INTER: Giuliano SARTI, Tarcisio BURGNICH, Giacinto FACCHETTI, Carlo TAGNIN, Aristide GUARNERI, Armando PICCHI (cap.), JAIR, Alessandro MAZZOLA, Joaquin PEIRÓ, Luis SUAREZ, Mario CORSO CT: Helenio HERRERA.

BENFICA: Alberto COSTA PEREIRA, Domiciano CAVEM, GERMANO, RAUL MACHADO, Fernando CRUZ, José NETO, Mario COLUNA (cap.), JOSÉ AUGUSTO, José Augusto TORRES, EUSEBIO, Antonio SIMÕES CT: Eleck SCHWARTZ.

Rete: 70’ JOSÉ AUGUSTO

Reti: 4’ Roger HUNT, 10’ Alessandro MAZZOLA, 34’ Ian CALLAGHAN, 75’ Jan ST. JOHN.

Rete: 42’ JAIR. Note: 57’ Alberto COSTA PEREIRA infortunato abbandona la gara e 57’ GERMANO entra in porta.

BENFICA-VASAS ETO 4-0 (4-0)

INTER-LIVERPOOL 3-0 (2-0)

Giovedì 6 maggio 1965 LISBONA (Stadio “da Luz”) Arbitro: Michel KITABDJIAN (FRA) Spettatori: 43.875

Mercoledì 12 maggio 1965, ore 21:15 MILANO (Stadio “San Siro”) Arbitro: José Maria ORTIZ DE MENDIBIL (ESP) Spettatori: 76.601

BENFICA: Alberto COSTA PEREIRA, Domiciano CAVEM, GERMANO, RAUL MACHADO, Fernando CRUZ, José PERIDES, Mario COLUNA (cap.), JOSÉ AUGUSTO, José Augusto TORRES, EUSEBIO, Antonio SIMÕES Commissario tecnico: Eleck SCHWARTZ.

INTER: Giuliano SARTI, Tarcisio BURGNICH, Giacinto FACCHETTI, Gianfranco BEDIN, Aristide GUARNERI, Armando PICCHI (cap.), JAIR, Alessandro MAZZOLA, Joaquin PEIRÓ, Luis SUAREZ, Mario CORSO CT: Helenio HERRERA.

RITORNO

RITORNO

STATISTICHE

VASAS ETO-BENFICA 0-1 (0-0)

ANDATA

ANDATA

SPECIALE COPPA DEI CAMPIONI/ 1964-1965

VASAS ETO: Laszlo TOTH, Zoltan KISS, Árpád ORBAN, Laszlo TAMAS, Karoly PALOTAI (cap.), Janos MATÉ, Ferenc SOPRONI, Janos SZANIEL, Laszlo POVAZSAI, Istvan KORSOS, Laszlo KEGLOVICH CT: Nandor HIDEGKUTI.

LIVERPOOL: Thomas LAWRENCE, Christopher LAWLER, Ronald MORAN, Geoffrey STRONG, Ronald YEATS (cap.), Thomas SMITH, Ian CALLAGHAN, Roger HUNT, Jan ST. JOHN, William STEVENSON, Peter THOMPSON - CT: William SHANKLY.

Reti: 22’ EUSEBIO, 34’ e 40’ José Augusto TORRES, 41’ EUSEBIO.

Reti: 8’ Mario CORSO, 10’ Joaquin PEIRÓ, 61’ Giacinto FACCHETTI.

Giacinto Facchetti

CLASSIFICA MARCATORI CLASSIFICA MARCATORI Giocatore EUSEBIO (Benfica)

Giocatore

60

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Rig.

Giocate Rig. Falliti Max Reti PartiteRig. Falliti N° % N° Reti Ogni N°Rig.Minuti N° Titol. %

Max Reti

Parti N° M

9

90'

0

0

0,09

2 90' 9 0

810 0

0,0 9

2

9

9

90'

0

0

0,09

4 90' 9 0

810 0

0,0 9

4

9

Roger HUNT (Liverpool)

7

120'

0

0

0,07

2 120' 9 0

840 0

0,0 9

2

9

Nikola KOTKOV (Lokomotiv Sofia) Nikola KOTKOV (Lokomotiv Sofia)

7

51'

0

0

0,07

5 51' 4 0

360 0

0,0 4

5

4

AMANCIO (Real Madrid)

6

75'

0

0

0,06

3 75' 5 0

450 0

0,0 5

3

5

James FORREST (Rangers Glasgow) James FORREST (Rangers Glasgow)

6

105'

0

0

0,06

2 105' 7 0

630 0

0,0 7

2

7

Francisco GENTO (Real Madrid) Francisco GENTO (Real Madrid)

6

90'

0

0

0,06

3 90' 6 0

540 0

0,0 6

3

6

Spiro DEBARSKI (Lokomotiv Sofia) Spiro DEBARSKI (Lokomotiv Sofia)

5

72'

0

0

0,05

2 72' 4 0

360 0

0,0 4

2

4

JOSÉ AUGUSTO (Benfica)

5

162'

0

0

0,05

2 162' 9 0

810 0

0,0 9

2

9

Jan ST. JOHN (Liverpool) Jan ST. JOHN (Liverpool) I Quaderni di Soccerdata I Quaderni di Soccerdata

5

150'

0

0 0,05 2giocatori 150' 8 0 impiegati 750 0 0,0 8 2giocatori 8 Statistiche Statistiche

Ramon Moreno GROSSO (RealRamon Madrid) Moreno GROSSO (Real Madrid)

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Laszlo KEGLOVICH (Vasas Eto)Laszlo KEGLOVICH (Vasas Eto)

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Roger HUNT (Liverpool) AMANCIO (Real Madrid)

JOSÉ AUGUSTO (Benfica)

Bo LARSSON (Malmö)CLASSIFICA

Laszlo POVAZSAI (Vasas Eto) Laszlo POVAZSAI (Vasas Eto) Giocatore Giocatore Johannes TEMMING (DWS Amsterdam) Johannes TEMMING (DWS Amsterdam)

Una formazione dell’Inter nel 1963

Reti Ogni

José Augusto TORRES (Benfica) José Augusto TORRES (Benfica)

Bo LARSSON (Malmö)

EUSEBIO (Benfica)

Pekel BIROL (Fenerbahce)

Pekel BIROL (Fenerbahce)

Johannes BURGERS (DWS Amsterdam) Johannes BURGERS (DWS Amsterdam)

4 CLASSIFICA 45' 1 0MARCATORI 0,04 2 45' 2 MARCATORI 4 N°4

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135' 0 Rig. 0 Falliti 0,04 Max 2 135' 6 0 Rig. 540 0 Falliti 0,0 6 Reti Partite Giocate Reti Ogni %0,0 N°4 Reti Ogni N° %0,0 135' Rig. 0 N° 0 2 135'N° 6Rig. 0 Minuti 540 0 Titol. 6

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IL LIBERO DEL MESE GRAZIANO BINI GRAZIANO BINI

Libero dell’Inter dal 1971 al 1985, Bini ha imparato dal grande Giacinto.

STUDIANDO DA FACCHETTI di Francesco SCABAR foto Archivio Storico IMAGE SPORT

I

l sei (prima dell’avvento delle maglie personalizzate che hanno letteralmente ucciso quell’equazione sacra che ha caratterizzato per decenni il gioco del calcio e cioè numero uguale a ruolo) era un numero molto prestigioso, paragonabile ad altre “cifre pesanti” come l’uno, il dieci o il nove. Esso, infatti, era riserva-

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to solitamente al libero, un ruolo che nel calcio moderno con l’affermazione della zona si è di fatto estinto o meglio evoluto e fuso con quello dello stopper ma che nel calcio caratterizzato dalle marcature a uomo era di un’importanza capitale. Il libero, assieme al portiere era considerato infatti il ruolo più delicato: personalità, grande esperienza e sicurezza erano doti imprescindibili per un grande battitore libero (questo il suo termine originario, poi

accorciato e semplificato in… libero). Abbiamo sentito a proposito Graziano Bini, cinquantanove anni, storico libero dell’Inter a cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. Oggi Bini allena i Free Players, la formazione che raccoglie gli svincolati del calcio italiano ma per circa un decennio (dal 2000 al 2009) è stato un importante osservatore del Piacenza, club per il quale ha scovato giocatori del calibro di Hugo Campagnaro e Radja Nainggolan.


IL LIBERO DEL MESE/ GRAZIANO BINI

Prima domanda: come si è avvicinato al calcio? “Praticamente ho sempre giocato a calcio! Fin dai quattro-cinque anni, giocavo dappertutto e in qualsiasi posto, avvicinarmi a questo sport fu qualcosa di naturale e spontaneo”. Secondo gli almanacchi lei cresce nel settore giovanile della Cremonese poi a tredici anni passa all’Inter, qual è il suo ricordo delle giovanili interiste? “No, c’è un errore: io non ho mai giocato nella Cremonese, fino a tredici anni non ero tesserato con nessuna società poi feci un provino con l’Inter e mi presero. Ho avuto come allenatori prima Venturi poi Tagliani e infine Masiero. Gli anni delle giovanili sono stati i più belli senza dubbio”. Il 7 maggio 1982 arriva l’esordio in Serie A…si ricorda quel giorno quella partita con la Sampdoria? “Sì mi ricordo bene quella giornata, entrai negli ultimi venti minuti al posto di Moro perché si fece male Giubertoni che era lo stopper titolare”. Inizialmente giocava stopper al fianco del grande Facchetti poi quando fu impiegato stabilmente nel ruolo di libero? “Nei primi anni giocavo come terzino destro o stopper a seconda dei casi, con l’addio di Facchetti e l’avvento in panchina di Bersellini divenni libero che divenne il mio ruolo definitivo”. Quali sono le caratteristiche ideali che un libero deve, o meglio doveva, possedere? “Un buon libero doveva possedere grande senso della posizione, piedi buoni, visione di gioco e doveva anche essere anche forte di testa. Sono circa vent’anni che questo ruolo è scomparso, purtroppo oggi nelle giovanili vedo che non insegnano più che nella linea difensiva a zona un difensore deve marcare e l’altro staccare alle sue spalle”. Nella stagione 1973/74 c’è il fugace ritorno sulla panchina nerazzurra del Mago Helenio Herrera, che ricordi ha di lui? “Non ho grossi ricordi di lui perché in quell’anno giocai veramente poco ed ero solo aggregato alla Prima Squadra, ricordo solo che s’ammalò e gli su-

bentrò Masiero che chiuse la stagione”. Lei ha giocato con grandi giocatori come Mazzola, Corso, Facchetti, cosa ricorda di loro? Quale dei tre l’ha impressionata di più? “Sono stati dei grandissimi personaggi, sia in campo che fuori, dei campioni a tutti gli effetti. Non saprei proprio dire da quale dei tre sia stato più impressionato anche perché avevano caratteristiche differenti. Comunque quando hanno smesso di giocare tutti e tre rimasero in società: Mazzola e Facchetti passarono al ruolo di dirigente mentre Corso divenne allenatore nelle giovanili”. Nel 1977 arriva sulla panchina Eugenio Bersellini e l’aria in casa nerazzurra finalmente cambia, come fu l’impatto con il sergente di ferro? Ci furono delle novità dal punto di vista tattico e della metodologia d’allenamento?

Giacinto Facchetti “Con Bersellini si aprì un ciclo vincente, dal punto di vista tattico non ci furono grandi novità rispetto ai predecessori, i grossi cambiamenti ci furono negli allenamenti e nella preparazione atletica che fu svolta con molta più intensità e fisicità”. All’inizio della stagione 1979/80 pensavate al titolo? Quella squadra non era eccelsa dal punto di vista qualitativo: due soli campioni (Altobelli e Beccalossi) e tanti gregari… “Io invece le dico che ci credevamo assolutamente fin dall’inizio, perché l’anno prima fummo noi a perdere lo scudetto, fu l’anno che vinse il Milan ed il Perugia arrivò secondo”. L’annata successiva arriva anche una cavalcata importante in Coppa campioni fino alla semifinale contro il Real Madrid, storica bestia nera dell’Inter anni ottanta…c’è ancora

rammarico? “Indubbiamente e a distanza d’anni c’è ancora il rimpianto di quel doppio confronto con il Real Madrid, purtroppo un mese prima si fece male Oriali, io sono sicuro di una cosa: con lui in campo saremmo arrivati dritti in finale”. Finito il ciclo Bersellini l’Inter, nonostante gli arrivi di Hansi Muller, Rumenigge, Collovati, non riesce a compiere il fatidico salto di qualità, cosa mancava a quella squadra? “Furono annate particolari, non facemmo mai il salto di qualità e arrivammo sempre a ridosso delle prime. Difficile dire a posteriori cosa mancasse a quella squadra. Qualcosa cambiò con l’arrivo di Rumenigge, ma anche lì sbagliammo molto: il campionato 1984/85 lo buttammo via noi, fu incredibile tutto ciò”. Nella stagione 1984/85 è l’ultima con l’Inter, Bini s’infortunò a un piede e a fine anno fu giubilato, perché s’interruppe così presto la sua lunga storia con l’Inter? “Non riuscii a recuperare pienamente dall’infortunio a una vena del piede, poi la società decise di puntare sulle nuove leve che stavano crescendo: Ferri, Bergomi e per me non ci fu spazio”. Ricordi delle sue ultime stagioni a Genoa… “Al Genoa era appena iniziata l’era Spinelli, furono due annate così e così, arrivammo sempre ad un passo dalla promozione, poi dovetti dire basta perché non riuscivo più a recuperare dall’infortunio”. Raffica di domande: il migliore tecnico avuto in carriera? “Bersellini”. Il peggiore tecnico avuto? “Non lo voglio dire”… L’avversario più forte fronteggiato? “Bettega”. Il compagno di squadra al quale è più affezionato? “Direi nessuno, quando giocavo e si era in un gruppo si stava tutti assieme, poi una volta smessi i panni di calciatore ognuno è andato sulla sua strada, credo che nel calcio esistano più conoscenze che amicizie vere”.

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RACCONTI DI CALCIO PIETRO RESTA

IL CIELO È AZZURRO SOPRA L’AVANA. Resta, ragazzo cresciuto a Firenze, che ha deciso di confrontarsi con il calcio di Cuba… di Daniel UCCELLIERI - foto Luca QUERZOLI

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opo oltre 50 anni torna lo sport professionistico a Cuba. Fino a pochi mesi fa praticare uno sport nello stato cubano era solo un hobby non retribuito. Oggi, con il ritorno del professionismo, gli atleti potranno percepire uno stipendio in base ai risultati ottenuti. Una vera e propria rivoluzione per lo sport, che troppo spesso vedeva atleti sparire durante le manifestazioni internazionali per andare a percepire ricchi contratti nei paesi esteri. Questa rivoluzione ha toccato, ovviamente, anche il calcio. Un campionato, quello cubano, dove sventola anche il tricolore italiano, rappresentato con orgoglio dal giovane Pietro Resta, ragazzo cresciuto nel vi-

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vaio della Fiorentina (dove ha vinto un campionato Allievi nel 2008/09, con giocatori come Matos, Camporese e Babacar), che dopo un brutto infortunio ha deciso di iniziare questa nuova avventura nella splendida isola caraibica con la maglia del Ciudad de la Habana. Pietro, come è nata l’idea di andare a giocare nel campionato cubano? “Gran parte del merito è di mio padre: lui lavora e vive qui a Cuba da ormai due anni. Mi ha parlato di questa possibilità ed io ho deciso di accettarla. Avevo troppa voglia di provare un’esperienza all’estero. Inoltre questa per me, che sono ancora giovane, è un’ottima opportunità per conoscere una cultura diversa da quella italiana e per imparare una nuova lingua”. I primi giorni saranno stati davvero difficili: una realtà completamente diversa, persone parlano una lingua diversa, abitudini, anche culinarie, differenti. Come è stato l’impatto con questa nuova realtà e come sono stati i primi giorni di ambientamento? “Non è stato affatto facile. Io sono arrivato qui a gennaio: vi lascio solo intuire quel è stato lo sbalzo climatico. Io ero abituato al freddo italiano, qua c’è un caldo torrido. Anche con la squadra le cose non sono andate subito bene. Tanto per fare un esempio qua non ci sono gli spogliatoi. Il primo giorno mi sono dovuto cambiare appoggiato ad un grosso masso vicino al campo di allenamento!” Parliamo proprio degli allenamenti, come sono stati i primi giorni con la squadra? “Durissimi! Quando sono arrivato io la squadra era nel piemo della preparazione fisica in vista dell’inizio del campionato. Io mi ero allenato da solo in Italia e dovevo


RACCONTI DI CALCIO/ PIETRO RESTA

trovare la condizione fisica ottimale. Il tutto unito, come detto, al caldo infernale. È stata davvero dura”. Con il mister e con i compagni di squadra com’è il rapporto? Non capita tutti i giorni a Cuba di giocare con un ragazzo italiano. “C’era molta curiosità all’inizio ma sono stato accolto benissimo. Il rapporto col tecnico e con i ragazzi è ottimo. Qua a Cuba la cultura, anche calcistica, è totalmente differente: per esempio il mister con i calciatori ha un rapporto molto amichevole, cosa che in Italia, almeno personalmente, non ho mai visto”.

UN’AVVENTURA DIVERSA... A volte, per l’amore del pallone, si fa di tutto, anche emigrare in un Paese non famosissimo per l’arte del calcio.

Passiamo al campionato. Subito titolare alla prima giornata. Che emozione hai provato? “Un’emozione incredibile! Lo stadio era pieno, non c’era un posto libero. Sentivo la pressione su di me perché ero il primo italiano a giocare nel campionato cubano. Molte persone, spinte dalla curiosità, erano venute allo stadio proprio per vedermi giocare! Una gioia indescrivibile, quella partita la porterò nel cuore per tutta la vita”. A questo punto ti chiedo come sta andando il campionato. “Non benissimo, abbiamo trovato diverse difficoltà inaspettate. Abbiamo la rosa migliore del campionato, ma siamo distanti dalla vetta. Proveremo a vincere tutte le gare da qui alla fine del campionato per provare a vincere il titolo”. Il campionato finisce a giugno. Quali sono i tuoi progetti futuri? Restare un’altra stagione a Cuba, tornare in Italia, o provare una nuova esperienza all’estero? “Ancora non so dare una risposta precisa. Quello che so per certo è che voglio continuare a giocare a calcio e che vorrei continuare a viaggiare in giro per il mondo. Vedremo a fine stagione, non è esclusa a priori un’altra stagione a Cuba”.

Questi i progetti. Parliamo invece di sogni. Qual è il tuo sogno nel cassetto? “Su questo non ho dubbi. Vorrei giocare nella squadra della mia città, la Fiorentina. Sono cresciuto nel vivaio viola, ho vinto anche un campionato con gli Allievi. Giocare in Serie A penso sia il sogno di tutti, soprattutto con i colori della tua città. Magari vincendo anche uno scudetto, perché no!” Torniamo a Cuba. Ci sono dei ragazzi, in squadra con te o nel campionato, che potrebbero giocare in campionati più competitivi? “Ci sono molti ragazzi che promettono bene, un paio a mio avviso sono già pronti per il grande salto. Non voglio far nomi per non mancare di rispetto a nessuno, ma nel mio piccolo, insieme a mio padre, mi sto adoperando per portarli nel calcio che conta, quello europeo”.

Pietro Resta

Chiudiamo con un argomento decisamente diverso. Ci racconti la tua nuova vita a Cuba? “Fondamentalmente io vivo per il calcio. Mi alleno intensamente tutti i giorni, quando sono a casa studio per migliorare il mio spagnolo. Non esco spesso, il venerdì andiamo sempre in ritiro ed il sabato c’è il campionato. La domenica è l’unico giorno libero, di solito esco con i miei compagni di squadra. Per fortuna, come detto, qua c’è mio padre. Durante la settimana vado spesso a cena con lui ed i suoi amici”.

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SPECIALE JUVENTUS

JUVENTUS STYLE

di Giulia BORLETTo foto Image SPORT

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a suon di record che la Juventus si è fatta largo anche in questa stagione. Vincere per tre volte consecutive lo scudetto non si vede tutti i giorni e nonostante gli ostacoli ci siano stati, eccome, anche in questo campionato la squadra di Antonio Conte è riuscita ad uscire allo scoperto e guadagnarsi la medaglia d’oro. 38 partite giocate solo in campionato, 6 in Champions League, 8/9 in Europa League, 2 in Coppa Italia e 1 di Supercoppa italiana vinta con la Lazio. Un bottino che arriva quindi a 55/56 gare nel corso di una sola stagione. Come è riuscita però a gestire

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stress, fatica, infortuni, sconforto, euforia e tanta, tantissima stanchezza? La forza di questa squadra è al 40% chi la guida, Antonio Conte, arrivato al suo terzo anno e con mille voci sul futuro ancora da confermare, un buon 30% è merito del gruppo, il restante 30% è nelle mani della società, capace di trasmettere sicurezza e forza anche davanti alle difficoltà. La Juventus è tornata ad essere negli ultimi anni un modello di integrità calcistica e solidità economica. È tornata agli antichi fasti, ha riportato i suoi tifosi all’epoca dell’Avvocato Gianni Agnelli e non a caso dal 2011 a capo di tutto troviamo l’amato nipote Andrea, che non si è mai dimenticato l’importanza del co-

gnome che con onore si porta dietro. In una recente intervista, l’amministratore delegato Giuseppe Marotta ha sottolineato come la presenza di una grande persona come Andrea Agnelli alla presidenza sia motivo di orgoglio, soprattutto perchè è dal giorno del suo insediamento che si è tornato a parlare del modello Juventus come di un esempio per tutti. Chi la Juventus l’ha conosciuta, amata e portata in alto quando l’attuale presidente era solo un piccolo tifoso è Giuseppe Furino, palermitano di nascita ma torinese di adozione, detentore del record insieme a Giovanni Ferrari e Virginio Rosetta del maggior numero di


SPECIALE JUVENTUS

Il modello bianconero fa scuola, perfetti in campo e fuori… Merito di una strategia da big club europeo

scudetti vinti (8), per di più con la stessa squadra. Classe 1946, soprannominato “furia” per via della sua grande caparbietà, era un mediano aggressivo, che Boniperti amava descrivere come in possesso di due cuori. “Boniperti apprezzava il mio comportamento in campo, un comportamento generoso e determinato”, ci racconta Furino. “Ero quello in grado di buttare il cuore oltre l’ostacolo, non darsi mai per vinto; quello che sapeva reagire all’errore senza piangersi addosso: tutte caratteristiche determinanti per raggiungere gli obiettivi”. Giocare per così tanti anni nella stessa squadra ti porta ovviamente a diventarne un simbolo, una bandiera.

Essere juventino oggi ha lo stesso significato che aveva in passato? “Sì, chi rimane tanto tempo in una società alla fine ne memorizza e idealizza i comportamenti e quello che la società riesce ad esprimere come messaggio. Un esempio recente è Alessandro Del Piero, campione ed esempio di stile, comportamento dentro e fuori dal campo, un campione che si immedesima nella società e ne fa parte al 100%. Del Piero poi, ha giocato tanto nella Juventus, prima di lui e dopo di me c’è stato però il grande Gaetano Scirea, che racchiudeva tutte le caratteristiche prima elencate in un solo uomo”. Ha giocato nella Juventus dal 1969 al 1984, vincendo 8 scudetti, mai

tre di fila com’è capitato quest’anno: le spiace non aver ottenuto quel record? “Eh un po’ sì. Ne ho vinti due di fila per tre volte, ma è vero mai tre. È un’impresa magnifica, quasi irripetibile. Ogni partita così diventa il giusto coronamento della professionalità dell’allenatore e della squadra”. Lei era definito un giocatore tecnico, crede che questa definizione calzi ancora nel calcio attuale? Chi vede come lei nella Juve di oggi? “Il mio vero ruolo era quello di mediano e al mediano si chiedeva di marcare, creare la famosa superiorità numerica. Più bravo di me in questa Juve c’è Vidal, che oltre ad avere doti caratteriali e valori tecnici incredi-

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bili, sviluppa gioco in qualsiasi zona del campo, sotto rete è bravo e sa anche difendere. È un giocatore completo”.

Giuseppe Furino

Si dice ora che il modello Juve sia un modello vincente, dallo stadio di proprietà, all’organizzazione della società, alla rosa. Cos’è cambiato per lei però negli ultimi 10 anni? “La Juve ha subito un attacco frontale (Calciopoli, ndr) che l’ha portata fino in Serie B e in quei momenti poteva esserci un momento di perdita di valori. Cosi non è stato perchè la proprietà alle spalle è forte e sa difendere la squadra rimettendola sulla giusta via, sa aiutarla a navigare anche in mare in tempesta. Ha saputo riprendersi in fretta per tornare quella che è sempre stata: vincente”. Come mai non ha mai intrapreso la carriera da allenatore? “Una scelta sbagliata fatta quando ho smesso, ho scelto semplicemente altre strade”. Parlando in ultimo di allenatori, le chiedo di Conte e di quanto si dice ultimamente sul suo futuro, lei cosa gli consiglierebbe? “Non sono in grado di dare consigli, amo la Juventus con tutto il cuore anche perchè ne sono tifoso. Lui deve fare le giuste scelte ma credo che se non ci sarà più lui in panchina ci sarà comunque un altro grande allenatore e così si andrà avanti, a testa alta come la Juventus ha sempre fatto”.

timediale, rendono lo spazio coinvolgente e unico nel suo genere, in Italia. Con enorme semplicità ma grande tecnologia si passa da una stagione all’altra, tornando a periodi che solo pochi fortunati oggi hanno ancora la possibilità di raccontare, in quanto all’epoca spettatori.

LA FORZA DELLO JUVENTUS STADIUM Come racchiudere al meglio 117 anni di storia se non attraverso la creazione di un museo? È con questa idea che nel 2012 è nato lo Juventus Museum. A due passi dallo stadio, in via Druento a Torino, sorge uno spazio interamente dedicato alla storia bianconera, dal 1897 ad oggi. In una sola grande area sono racchiusi trofei, personaggi, miti, maglie che attraverso un percorso mul-

La prima sala entrando è dedicata totalmente ai trofei: dalla Champions, alla Coppa Intercontinentale, dagli scudetti alla Coppa Carnevale del Torneo di Viareggio dedicato alla Primavera. Marcello Lippi e Giovanni Trapattoni poco più avanti, raccontano, in una proiezione davanti alla ricostruzione di una panchina, le proprie esperienze dall’allenatore. Pezzo pregiato è poi l’esposizione delle maglie dei giocatori che

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GLORIA BIANCONERA Furino sa perfettamente come si vince e ci si comporta in bianconero...

hanno raggiunto le 300 presenze con la Juventus: qui vi troviamo la numero 21 di Zidane, la numero 10 di Platini, Baggio e Del Piero, ma anche la numero 1 di Buffon, quella di Zoff e Tacconi e in ultimo quella di Giorgio Chiellini, da poco depositata. Ad attirare grande attenzione sono però i due palloni d’oro esposti, quello donato da Pavel Nedved e quello di Omar Sivori. La differenza che si nota immediatamente è la grandezza di questi due: il primo


SPECIALE JUVENTUS

uno scorcio dell’interno del Museo

JUVENTUS MUSEUM I ricordi della gloriosa storia bianconera rivivono in un luogo incantato.

conquistato dall’attuale dirigente bianconero nel 2003 è grande quanto un pallone da calcio, quello dell’argentino datato 1961 invece ha le dimensioni di una pallina da baseball. Dall’apertura ad oggi ben 305 mila juventini e non hanno visitato il Museo e il 70% di questi ha anche effettuato il tour organizzato all’interno dello Stadium. “Torino sta diventando una città turistica di grande importanza”, ha spiegato il presidente del Museo, Paolo

Garimberti, in occasione della presentazione della mostra Invasione di campo. “Il sindaco Fassino lo ricorda sempre. Il 2015 sarà un anno importante con tante iniziative in programma visto l’EXPO. Torino è una città da visitare e noi ci inseriamo in questo contesto. Grazie a Dio la squadra ci dà una mano e da grande tifoso quale sono spero lo faccia a lungo. Questa sinergia fa sì che il museo vada ad oggi molto bene”. Lo scorso anno nel mese di maggio c’è stata una mostra dedicata ai 90 anni di connubio tra la Juventus e la famiglia Agnelli. Nella sala adibita alle esposizioni temporanee erano stati posizionati pannelli con video, fotografie, immagini e testi allo scopo di raccontare le innovazioni che i presidenti, da Edoardo ad Andrea, passando per Gianni e Umberto, hanno

saputo portare dentro e fuori dal campo. Particolarmente gradita è stata la presenza del Pallone d’Oro conquistato da Michel Platini, donato all’epoca all’Avvocato e gentilmente prestato da John Elkann. Per tutte le informazioni su orari, prezzi ed eventi speciali, potete visitare il sito www. juventus.com. LA CREATURA DI ZAVANELLA Gino Zavanella è uno dei due architetti che hanno lavorato alla creazione del favoloso Juventus Stadium…. Come può descrivere il lavoro fatto per la creazione dello Stadium e la sua evoluzione? “Dall’inaugurazione in avanti sono andato poco. Ne sono stato capo progetto, l’ho seguito, frequentato e sono fiero di quanto ottenuto, per me è stata un’esperienza unica. Ora sto facendo altri stadi in Europa, ma la professionalità e l’attenzione che ha messo in quest’opera la Juventus è quasi unica. Credo che il risultato si veda, pur nella sua compiutezza ha un’elasticità gestionale eccezionale, non è immobile ma mobile, si trasforma con il passare delle stagioni calcistiche e si adatta alle esigenze nuove. Ad esempio il terzo anello dei palchi era stato pensato come i tanti Sky Box al primo livello, ora è invece un grande unico salone sempre pieno e frequentato ed è un vero piacere pranzare insieme a tutti. Poi c’è il museo, in continua interazione ed evoluzione, i percorsi variano come percezione e questa è un’altra caratteristica unica. Questo trasformismo era una precisa volontà della Juventus: non volevano uno stadio statico, ma che desse

JUVENTUS STADIUM La casa della Vecchia Signora è un punto di forza per la squadra di Conte.

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Antonio Conte

una sensazione di grande potenza, ma con una corazza morbida grazie alle lamelle che lo rivestono e che flettono la luce (nei giorni di sole e di pioggia si hanno riverberi di luce differente)”. Che emozione è stata per lei partecipare attivamente a questo progetto? “Per carattere mi affeziono poco alle cose che faccio perchè penso sempre al progetto che verrà dopo, ma questo lo sento molto mio. È una delle opere più conosciute a cui ho lavorato e l’ho fatto con intensità, tempo e con un’equipe di professionisti. Se il committente lascia libertà all’architetto è difficile lavorare, così non è stato negli anni con la Juve. Tutto è cominciato con Giraudo, poi Blanc e ora c’è il dottor Agnelli; il progetto è passato in tre mani, mani che ne hanno compreso e interpretato l’architettura”. Nel momento della progettazione era uno degli obiettivi incutere timore agli ospiti? “Assolutamente sì, il parco stadio italiani è uno dei più obsoleti. È vero, la Juve è l’unica ad avere uno

stadio di proprietà e quindi il confronto non esiste, ma è uno stadio pensato per esprimere rispetto, più che timore. È un grande vanto che nello stadio disordini non ce ne siano mai stati. Nel 20072008 c’erano pareri discordanti per l’abbattimento delle barriere, in questo ci hanno aiutato molto le istituzioni. Lo Stadium non ha mai dato adito a disordini e violenze. Poi non è stato studiato per concerti, ecco perchè l’acustica è stata progettata per dare potenza al pubblico. Il successo infine credo sia misurato anche dall’affluenza della gente: prima era modesta, la media era 18-20 mila persone, tant’è che spesso l’Avvocato se ne lamentava. Questo stadio è sempre pieno perchè i tifosi lo sentono come una casa e in questo è stata molto brava la Juventus: è comodo, ti muovi con facilità, lo percepisci immediatamente, non hai la sensazione di perderti e questo è merito anche dei progettisti. Entra facilmente nella memoria collettiva sia all’interno che all’esterno. Il fruitore lo sente suo”. Andrea Ranocchia

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Paul Pogba

Ángel Di María

IN PARTENZA?

Sono tante le stelle bianconere che potrebbero lasciare la Juventus...

SI GUARDA AVANTI… Parlare di calciomercato non è mai né facile, né banale. Anche in una squadra d’importanza mondiale, dopo una stagione al top, si comincerà tra meno di un mese a pensare seriamente al futuro, alle entrate e alle uscite. Che poi, se proprio vogliamo essere sinceri, di mercato in casa Juventus se ne parla 365 giorni l’anno. Partendo dall’allenatore, Antonio Conte e dalle mille voci che lo vorrebbero lontano da Torino già tra qualche mese, arrivando al gioiellino richiestissimo in Francia e Spagna Paul Pogba, fino al riscatto sì, riscatto no di Pablo Daniel Osvaldo.


SPECIALE JUVENTUS

Pablo Daniel Osvaldo

Antonio Conte ha dimostrato in questi ultimi tre anni di essere l’allenatore giusto per la Juventus e non solo perchè vincere tre scudetti di fila non era mai successo a nessuno nella lunga e gloriosa storia del club piemontese. Record di punti, record di successi casalinghi, chi più ne ha più metta ed ecco che viene quasi naturale chiedersi come mai dopo tanti trionfi, un allenatore possa decidere di andare via. Di vittorie non si è mai saturi e Conte l’ha dimostrato festeggiando e abbracciando giocatori e collaborati in ogni partita dell’ultima stagione, ma non dimentichiamo che nella bacheca dell’allenatore salentino manca ancora qualcosa di fondamen-

IN ARRIVO?

In estate, a Torino sono attesi tanti nuovi volti, tutti di pura classe...

Gigi Buffon

tale: la Champions. L’idea è quindi che aspetti a salutare la Vecchia Signora solo dopo il raggiungimento di questo importantissimo obiettivo, ma davanti a smentite mai arrivate, nessuno può ancora dirsi sicuro su quale sarà il futuro della panchina dei Campioni d’Italia. In difesa bisognerà cominciare a pensare all’età non più giovanissima di Buffon e all’usura di Barzagli e Chiellini. Ogbonna ha iniziato a dare segnali di crescita solo a stagione conclusa e non si può ancora pensare di utilizzarlo a tempo pieno anche in Europa. Un obiettivo possibile e spesso dichiarato è Gabriel Alejandro Paletta, centrale del Parma in odore di Mondiale. L’ad Marotta proverà nell’estate a fare un tentativo per Hummels, forte difensore del Borussia Dortmund classe 1988. Gli ostacoli in questo caso sarebbero due: i 25-30 milioni chiesti dal club tedesco e la corte del Barcellona che vede in lui l’erede naturale di Puyol. Nel mirino ci sarebbero poi anche Ranocchia Mario Mandžukić

dell’Inter e Mustafi della Sampdoria (in questo caso si rivaluterebbe la comproprietà di Gabbiadini per arrivare al tedesco di origini albanesi). Le possibilità che invece Paul Pogba lasci Torino sono più alte rispetto a quanto la tifoseria vorrebbe. Una necessità quella di venderlo più per fare cassa e rafforzare altrove la rosa che per una scelta puramente tecnica. Quest’anno la sua esplosione nel modulo che Conte ha modificato per permettere il suo inserimento a tempo pieno è stata sulla bocca di tutti. Conte, Marotta e Paratici sanno che il francesino potrebbe diventare il più forte giocatore del mondo, ma anche restare così com’è, per cui, dinanzi ad una offerta di 60-70 milioni, non sarebbero così ingenui da non pensare seriamente, anche se a malincuore, alla cessione. La mediana sarebbe così garantita da Vidal, Pirlo, Marchisio e dal rientro di Marrone e Rossi ma soprattutto in questa zona del campo non mancano i nomi: da Di Maria, a Me-

Gabriel Paletta

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nez (in questi due casi molto potrebbe dipendere proprio dalla destinazione di Pogba), Biabiany, Cerci, Cuadrado, Lulic, Pereyra, Sanchez e Verratti. In attacco infine, il punto è capire, ripartendo da Llorente e Tevez, e cedendo con molta probabilità almeno due tra Giovinco, Quagliarella e Vucinic, se varrà la pena spen-

dere i 18 milioni di euro fissati dal Southempton per riscattare Osvaldo. I quattro mesi passati all’ombra della Mole non hanno regalato emozioni. Secondo Conte le cose sarebbero andate diversamente se avesse fatto la preparazione estate con i compagni e comunque ha sempre dispensato buone parole per l’ex Roma. Marotta potrebbe quindi

LA FORZA DEI FAN CLUB... VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEGLI JUVENTUS CLUB, L’ARMA IN PIù dei bianconeri... In Italia esistono esattamente 419 club ufficialmente riconosciuti dalla Juventus. Prendono la denominazione DOC e appartengono ad una classe di tifosi privilegiata, a stretto contatto con il club bianconero. Le regioni in cui se ne contano di più sono Lombardia, Piemonte e Sicilia, seguono poi Toscana e Campania. “Fare 3000 km tra andata e ritorno per vedere la Juventus giocare con la Roma? E che saranno mai!?”, parola di Benedetto Merulla, presidente dello Juventus Club Doc Gaetano Scirea di Santa Lucia Mela in provincia di Messina. L’episodio che ci racconta lui stesso risale al 5 gennaio 2014, quando di fronte ai prezzi troppo alti del volo aereo, 55 appassionati bianconeri sono saliti sul pullman e hanno letteralmente attraversato lo Stivale per assistere ad una partita. “Quella trasferta per noi è come un fiore all’occhiello, ne andiamo molto fieri. Il prossimo anno tenteremo di riproporre la stessa avventura anche per qualche partita in Europa perchè anche se stancante è una bellissima esperienza (ride, ndr)”. Il club di questo paesino di neanche 5000 abitanti nasce nel 1984, ma era in origine dedicato a Roberto Bettega, solo nel 1990 si decise di intestarlo al compianto Scirea. “Sono socio da quanto è nato il club”, racconta Merulla. “Sono stato nominato presidente dai fondatori nel 1997 perchè ero il più carismatico e hanno puntato su una persona di fiducia. Ad oggi siamo quasi 380 soci. Veniamo a Torino spesso per vedere le partite in casa e anche all’estero quest’anno abbiamo fatto diverse trasferte (Madrid, Istanbul, Lione e Lisbona parlando delle ultime). Quelle al sud le facciamo tutte in pullman perchè è comodo e costa meno. Noi soci ci incontriamo per le Juventus Club Doc Gaetano Scirea di Santa Lucia Mela

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chiedere di riconfermare il prestito o rispedire il “pacco” al mittente. Uno dei giovani in giro tra Gabbiadini, Immobile, Berardi e Boakye potrebbe rientrare alla base e poi spazio anche qui ai grandi nomi: in pole position, ora come ora, c’è sempre Mario Mandzukic, 27 anni e capocannoniere in Bundesliga con la maglia del Bayern Monaco.

partite quando non partiamo per vederle tutti insieme: la nostra porta è sempre aperta. La sera ci vediamo per parlare, discutere, organizzare le trasferte, che portano via tanto tempo, insomma ci dedichiamo al club anche 24 ore su 24. D’estate organizziamo o partecipiamo ad eventi nella nostra cittadina, tornei con la società del paese (Asd Pro Mende, che milita in prima categoria)”. Una vita insomma in cui la Juventus è sempre al centro dell’attenzione con cui si va anche oltre la classica organizzazione della domenica. “Il campo sportivo comunale del paese è dedicato a Gaetano Scirea, c’è stata anche la moglie Mariella ospite nel 2010 per l’inaugurazione. Nel 2010 abbiamo ospitato anche Luciano Moggi per una conferenza su Calciopoli e ci è venuto a trovare Stefano Tacconi. Della rosa attuale è difficile invece che la Juventus ti mandi qualche giocatore perchè hanno tanti impegni, ma due anni fa è venuto Marco Storari perche siamo amici”. Non troppo lontano, esattamente a Casamarciano in provincia di Napoli, invece c’è il Juventus Club Doc Casamarciano Angelo Alessio: un club con 413 soci, di cui il presidente Francesco Buono va molto fiero: “Siamo il secondo in tutta la Campania! Veniamo sempre a Torino”, spiega. “La maggior parte delle trasferte le facciamo in pullman ma c’è anche chi si “aggiusta” in aereo. Siamo sempre organizzatissimi non abbiamo mai avuto problemi”. Non si parla però solo di partite, le feste nei club sono all’ordine del giorno. “L’anno scorso a maggio abbiamo organizzato la festa scudetto con tutti i soci ed è venuto anche Angelo Alessio. Abbiamo fatto recentemente una cena con diversi giornalisti e in occasione dell’inaugurazione abbiamo dato delle targhe apposite per ricordare quel giorno”. Come si vive però in una regione dove predomina il tifo per il Napoli, negli ultimi anni spesso rivale della Juventus? “Siamo visti come una mosca bianca, ma non abbiamo problemi, anche nella finale di Coppa Italia proprio tra le due ci hanno sfondato la porta. Noi crediamo però nel vivere e lascia vivere”, conclude…. Juventus Club Doc Casamarciano Angelo Alessio


NON SOLO CALCIO/ maTTEO VIOLA

SEMPRE IN GIOCO CON ASICS

IL BIANCONERO DEL TENNIS… Tifoso della Vecchia Signora, Viola se la cavava discretamente con il calcio ma… di Fabrizio PONCIROLI foto Ufficio Stampa ASICS

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vrebbe potuto essere un calciatore ma, alla fine, la passione del tennis ha avuto la meglio. Matteo Viola, uno dei nostri tennisti di punta, ci ha concesso un po’ del suo tempo per raccontarci di quella volta che… Tennista in un Paese che trasuda calcio, miracolo? “Ma, a dire il vero ho giocato a calcio, mi piaceva un sacco, tanto che, con gli amici, mi diverto spesso a fare delle partitelle…” Quindi potevi diventare un calciatore…

“Beh, usavo bene entrambi i piedi e, soprattutto, correvo tanto, quello che faccio anche adesso a tennis”. Sei anche tifoso? “Sì, sono stato recentemente a Udinese-Juventus, diciamo che sono tifoso della Vecchia Signora… Mi sto divertendo da qualche tempo ormai…” Come detto, però hai scelto il tennis, quando è accaduto? “Under 14, Casinalbo, finali. Li ho battuto tanta gente, anche Fognini, e ho deciso di provarci per davvero”. Una vita impegnativa… “Beh, direi (ride). Allenamenti continui, sem-

Viola è uno dei tanti tennisti che ha sposato la linea Asics: “Sono ormai tre anni che sono con loro e devo ammettere che la linea è in continuo miglioramento. Mi trovo sempre meglio…”. Asics, oltre alla nota linea di calzature da tennis, offre anche una linea di abbigliamento studiata per sposarsi ottimamente con le calzature della collezione, sia maschile che femminile. Di notevole pregio la t-shirt Asics che unisce stile, comfort e traspirabilità. Leggera e traspirante con maniche a raglan, questo capo permette fluidità di movimento sia in fase di diritto e che di rovescio. Per quanto riguarda il comfort, la tecnologia Motion Cool del tessuto contribuisce a donare una sensazione di freschezza. Inoltre, per aumentare la ventilazione, sono presenti degli inserti in maglia di rete sulla schiena e sotto le ascelle. Da provare anche i pantaloncini che, grazie alla tecnologia Motion Dry, disperdono l’umidità e garantiscono una sensazione di freschezza… pre in viaggio, è uno sport complicato ma è quello che so fare e che mi piace fare”. Come vedi il tennis azzurro in questo momento? “Direi che non possiamo lamentarci. In ambito maschile, Fognini sta facendo cose eccelse e Seppi è sempre lì, poi ci sono le donne che fanno bene da tanto tempo…” E Viola che obiettivi ha? “Voglio entrare nei primi 100, è questo il mio grande obiettivo…” E poi? “Poi continuerò a fare del mio meglio nel mondo del tennis, il mio mondo…”.

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LIGA SPAGNA

EDU, DA BIDONE A CAMPIONE

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sannato in Cile, bocciato a Napoli e apprezzato in Spagna dopo la positiva parentesi in Brasile. Ha appena 24 anni, ma Eduardo Vargas può già vantare numerose esperienze nel suo curriculum. In forza al Valencia dallo scorso gennaio, l’attaccante nato a Santiago ha conquistato in poche settimane il pubblico del Mestalla con prestazioni convincenti e gol pesanti nella Liga ma anche in Europa League. Rendi-

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mento che ha rivalutato il calciatore di proprietà del Napoli nel Vecchio Continente, dopo la fallimentare avventura italiana chiusa a inizio 2013 col successivo prestito al Grêmio. DELUDENTI I SUOI 12 MESI IN AZZURRO Arrivato all’ombra del Vesuvio nel gennaio 2012 con i crismi del campione, l’ex Universidad de Chile non viene ricordato positivamente nei pressi di Castel Volturno, località dove sorge il centro tecnico del club partenopeo nel

foto Giuseppe Celeste/Image Sport

Il Valencia proverà a trattenere Vargas: arrivato a gennaio, il suo futuro non sarà all’ombra del Vesuvio…


di Marco Frattino

EDUARDO VARGAS

foto Daniele Buffa/Image Sport

Dopo aver fallito con la casacca del Napoli, il bomber, in Spagna, sta volando...

quale il talento sudamericano non è mai riuscito a mettere in mostra le sue potenzialità. L’allora tecnico azzurro Walter Mazzarri rimandò la giovane promessa cilena addirittura prima del suo ingaggio, spiegando in una intervista di non conoscere il calciatore che da lì a poche settimane il Napoli fu abile a strappare all’agguerrita concorrenza di Inter e Chelsea. Accolto in Italia come potenziale erede di Lavezzi o Cavani, dopo aver trascinato la sua vecchia squadra alla conquista della Copa Sudamericana e il conseguente secondo posto nella classifica del Pallone d’oro sudamericano 2011 alle spalle del brasiliano Neymar, Vargas non ha mai però giustificato i circa 13 milioni di euro investiti dal sodalizio presieduto da Aurelio De Laurentiis. È deludente il suo score nei primi tempi in maglia azzurra: dieci presenze in campionato per un totale di 162’ trascorsi in campo, due fugaci apparizioni in Coppa Italia nell’anno della vittoria finale ai danni

della Juve e l’esordio in Champions League in occasione del ritorno degli ottavi contro il Chelsea a Stamford Bridge sul 4-1 per i blues, punteggio che mise la parola fine ai sogni di gloria continentali dei partenopei. Nessuna rete dunque nei primi sei mesi trascorsi a Napoli, mentre sono tre quelle messe a segno nell’annata successiva prima di prendere l’aereo in direzione Brasile. Gol siglati nel girone di Europa League, tutti in un’unica serata e rifilati all’AIK Solna nel 4-0 dell’esordio continentale al San Paolo. L’inizio della scalata? Macché… Il popolo azzurro si aspettava la definitiva esplosione del talento venuto dal Sudamerica che Mazzarri continuò a impiegare col contagocce, fino alla rottura definitiva arrivata nel mercato invernale e l’arrivederci che a breve potrebbe tramutarsi in addio. IL RISCATTO AL GREMIO, BENE A VALENCIA E ORA IL MONDIALE Ventotto le presenze complessive in un anno al Napoli, le stesse che Vargas ha collezionato in Brasile tra le fila del club ‘Tricolor’ realizzando sette reti in totale. La positiva parentesi in terra verdeoro non è però bastata per trattenere il cileno, che ha voluto tornare in Europa per prepararsi al meglio in vista della rassegna iridata della prossima estate. Sulle sue tracce c’erano anche società russe, ma la preferenza è caduta sul Valencia che gli offriva la grande chance di tornare protagonista nelle competizioni europee. Vargas questa volta non ha deluso le attese: arrivato su diretta indicazione del tecnico Juan Antonio Pizzi, che conosceva da tempo il calciatore in quanto ha allenato dal 2009 al 2011 proprio in Cile, la prima rete di Turboman è arrivata alla seconda apparizione in occasione del match interno contro il Betis. L’allenatore si è immediatamente affidato all’ex azzurro, capace di interpretare tutti i quattro ruoli offensivi nel 4-2-3-1 proposto dagli Xotos e in grado di rendersi utile con una buonissima media realizzativa.

FUTURO LONTANO DA NAPOLI

al Mondiale, cercherà la consacrazione definitiva

Nonostante Rafael Benitez abbia pubblicamente ammesso di seguire i progressi del cileno nella Liga, è quasi impossibile che il destino di Vargas possa essere nuovamente in Campania. La prima dimostrazione è avvenuta in occasione del trasferimento compiuto a gennaio al Valencia senza transitare – almeno momentaneamente - per il capoluogo partenopeo. A confermarlo è stato l’agente del calciatore, Cristián Ogalde, a Tuttomercatoweb: “Credo che l’intenzione del Napoli sia quella di cedere il ragazzo, non ci sono contatti col club da quattro mesi”, parole poi rafforzate dal diretto interessato alla stampa spagnola: “Vorrei restare a Valencia – ha spiegato l’ex Grêmio – ma valuterò la situazione nelle prossime settimane”. Vargas proseguirà dunque la sua esperienza in Europa, l’obiettivo è quello di continuare a giocare al Mestalla o conquistare l’attenzione di un top club dopo aver disputato un ottimo Mondiale con la selezione del Ct Jorge Sampaoli. Ora o mai più, Vargas ha a disposizione la prossima Coppa del Mondo per consacrarsi definitivamente ad alti livelli: la negativa esperienza napoletana, ormai, sembra solo un lontano ricordo.

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PREMIER LEAGUE INGHILTERRA

SHAW MUST GO ON Riflettori puntati sul mancino cercato dall’Europa che conta, un talento purissimo…

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tremanica - si trattasse. Ecco, se tre visi (su sei) fossero effettivamente accostati alla vita sessuale - evidentemente più che attiva- del difensore mancino del Chelsea, allora si sarebbe vinto un superpremio. Non si sapeva bene quale, probabilmente una notte brava proprio con Cole. Così, da un terzino sinistro all’altro, i tifosi del Southampton hanno deciso di prendere la palla al balzo e divertirsi, seppur non si parli di avventure extra-

GARETH BALE

foto Imago/Image Sport

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n Inghilterra girava una leggenda metropolitana. Lo stato avrebbe avuto intenzione di creare un gratta e vinci in edizione limitata, chiamato “Ashley Cole scratchcard”. Che fosse un joke, uno scherzo ben riuscito, lo si capiva dalla descrizione. Il fortunato possessore del biglietto avrebbe dovuto grattare la patina dorata e capire la faccia di quale wag - termine riferito alle fidanzate dei calciatori d’Ol-


di Andrea Losapio

foto Imago/Image Sport

Classe 1995, Luke Shaw sembra destinato a diventare un top player.

coniugali, bensì solamente voci di calciomercato. A questo giro il gratta e vinci incriminato è dedicato a Luke Shaw ultimo golden boy di una Premier che da sempre sforna baby fenomeni. Diciotto anni, nato il 12 luglio 1995 a Kingston upon Thames (sobborgo di Londra), è probabilmente il laterale mancino più cercato del mondo, perché ogni giorno tutte le big della Premier sembrano pronte a chiudere il suo acquisto, con gli occhi di chiunque - pure di Real Madrid e Barcellona - che sono pronti a posarsi su di lui. Per questo i supporter hanno calcolato che i 14657 club professionisti di 118 nazioni avrebbero potuto pure permettersi un biglietto da 30 mila sterline per tentare la fortuna. Risultato: circa 440 milioni di sterline per il suo acquisto, con una sola società che avrebbe potuto tesserarlo. Una presa in giro bell’e buona, ma quel che non cambia è l’interesse di United, Arsenal, Manchester City, Tottenham per questo ragazzo che è già stato paragonato

più volte a Gareth Bale. Forse è colpa pure della provenienza: anche il gallese era stato svezzato dalle giovanili dei Saints, salvo poi essere acquistato dagli Spurs per una cifra superiore a dieci milioni di sterline, forse un eccesso per un teenager, seppur a posteriori è stato il miglior affare nella storia dell’équipe londinese. Volutamente dimenticato, invece, il Chelsea, forse il club più vicino al suo acquisto. Perché la storia di Shaw parte tutto da un errore, grossolano, dei dirigenti Blues. La sua storia personale inizia quando Gary Taylor, allenatore dell’Hersham, decide di parlare con la famiglia dopo averlo visto calciare dei rigori. L’età è giovanissima, sei anni, mentre frequenta il Chandlers Field Junior School: nel momento di cambiare club, Taylor porta con sé Shaw, al Molesey Junior: il viaggio è di tre stagioni, fino all’anno in cui entra nell’academy del Southamtpon. Peccato che precedentemente, nel centro di sviluppo di Guildford - nel Surrey - Shaw sostiene un provino con la squadra del suo cuore. Il Chelsea, appunto, che però non gli permette di varcare le soglie del settore giovanile. Da lì in poi un velocissimo migliorare, perché gioca sempre sotto età, finendo nella squadra under18 all’età di 15 anni. Una storia da predestinato, perché nel settembre 2011 è già prima squadra, appena dopo aver compiuto i 16, durante una partita di Coppa di Lega contro il Preston North End. Incredibile notare come il Southamtpon, lo scorso 7 dicembre contro il Manchester City, potesse vantare su tre 1995 e un 1994 cresciuti dagli otto anni nella Academy: oltre a Shaw anche Calum Chambers, Reed Harrison e James Ward-Prowse. Nel mezzo pure i tornei con la Rydens Enterprise School - conclusa nel 2012 - dove arriva vicinissimo alla finale di FA Cup giovanile con la squadra della scuola, nel 2010. La maglia è arancionera, mentre il look è completamente diverso: un casco di capelli biondi, lisci, alla Kurt Cobain, che stride con il taglio più curato - quasi alla Marco Reus - che ora sfoggia nelle partite di Premier League. Con la maglia del RES per tre anni consecutivi la coppa del distretto. A differenza di molti altri suoi colleghi e coetanei la sua è una storia normale, con il sogno culminato con la convocazione

DISASTRO VIVIANO L’avventura In Inghilterra del portiere è fallimentare.

foto Daniele Buffa/Image Sport

Luke Shaw

Zero minuti in Premier League. Zero in Capital One Cup. Zero in FA Cup. E ovviamente zero in Champions. Per un totale che fa, non serve la calcolatrice, zero. L’avventura di Emiliano Viviano all’Arsenal non poteva essere più disastrosa. Il portiere fiorentino, arrivato per giocarsi una maglia da titolare con Wojcech Szczesny, è riuscito nell’impresa di scivolare al terzo posto nelle gerarchie di Arsene Wenger, di fatto prendendosi un anno sabbatico da tutte le competizioni. Anche dal Mondiale in Brasile. nella Nazionale maggiore dello scorso 27 febbraio, quando Roy Hodgson in persona lo ha chiamato al cellulare. Un momento che il Southamtpon ha filmato e messo sul proprio canale Youtube, con reazione difficilmente prevedibile per un teenager che gioca in una delle squadre più importanti d’Inghilterra: dopo avere capito di essere stato convocato è scoppiato in lacrime, ulteriore segno di un carattere schivo nonostante l’esuberanza calcistica mostrata sul terreno verde. Al contrario di Ashley Cole che, considerata la titolarità indiscussa di Leighton Baines, rischia il posto in Nazionale per il mondiale in Brasile. E poi quello nel Chelsea: a patto che il gratta e vinci Blues sia quello vincente.

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BUNDESLIGA GERMANIA

IL GIUSTIZIERE DEL BAYERN Viaggio in casa dell’Augsburg, il club che ha fermato la cavalcata della squadra di Guardiola.

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le che solo nel 2011 faceva capolino nella massima divisione tedesca dopo oltre 100 anni (la società è stata fondata nel 1907) nelle serie minori soprattutto regionali, come la Bayernliga (il campionato regionale bavarese). È il nuovo millennio a cambiare la storia della compagnie bavarese che nel 2000-01 centra la promozione in Regionalliga Sud per poi approdare, cinque anni dopo, in ZwaiteLiga. Altri

André Hahn

foto imago /Krieger/Image Sport

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ino a un paio d’anni fa pensando ad Augsburg poteva venire in mente la pace firmata nel 1555 che pose fine alla guerra religiosa fra gli stati tedeschi scaturita dopo la riforma protestante di Marint Lutero o alla storia di quella che è la seconda città più antica della Germania essendo stata fondata nel 55 a.C. dall’imperatore romano Augusto. Di certo non si pensava alla squadra di calcio loca-


di Tommaso Maschio

foto imago/Krieger/Image Sport

Ci sono partite (e squadre) che entrano, di diritto, nella leggenda.

cinque anni e arriva la prima e storica promozione in Bundesliga. Inizia così il terzo piano quinquennale che porta a due salvezze conquistate con le unghie e con i denti, l’ultima delle quali con un’impressionante rimonta nel girone di ritorno – 24 punti in 17 gare – frutto del grande lavoro svolto dal tecnico Markus Weinzierl, anche lui un novizio delle serie professionistiche avendo allenato in precedenza solo lo Jahn Regensburg in terza serie tedesca. Due anni in cui si posano le basi per il grande campionato disputato in questa stagione con la salvezza ampiamente conquistata e una vittoria di prestigio in bacheca come quella nel derby contro il Bayern Monaco che ha posto fine all’incredibile filotto di 53 partite senza sconfitte in Bundesliga dei campioni di Germania. LA SQUADRA – Pochi i nomi di spicco nella rosa di Weinzierl, anzi solo tre: Alex Manninger in porta, Andreas Ottl

e Halil Altintop in mezzo al campo. Giocatori esperti che si sono messi al servizio della squadra e calati perfettamente nell’ambiente bavarese diventando subito dei punti fermi della squadra e portando in dote una mentalità vincente acquisita rispettivamente con le maglie di Juventus, Bayern Monaco e Schalke 04. Al loro fianco un mix di giocatori esperti e giovani in rampa di lancio. Del primo gruppo fanno parte il centrale difensivo, col vizio del gol, Jan Callsen-Bracker, il terzino e capitano Paul Verhaegh, il mediano Daniel Baier e l’esterno offensivo Tobias Werner. Tutti giocatori che solo all’alba dei trent’anni hanno trovato la giusta dimensione e maturità per competere ad alti livelli. Del secondo invece fanno parte il terzino Matthias Ostrzolek, il centrale difensivo Hong Jeong-ho, l’esterno offensivo André Hahn e le punte Ji Dong-Won e Arkadiusz Milik: calciatori in rampa di lancio che hanno già conquistato alcune grandi di Germania e si apprestano a fare il grande salto in avanti. Il modulo ha due costanti: la difesa a quattro e l’attacco ad una sola punta, mentre in mezzo al campo Weinzierl ha due alternative: un mediano con quattro giocatori di qualità e corsa, pronti a supportare il centravanti, o i due mediani a protezione della difesa con tre fantasisti dietro l’unica punta. Moduli interscambiabili anche a gara in corso per adattarsi al meglio all’avversario di turno senza dover ricorrere alle sostituzioni sfruttando la duttilità degli interpreti. I TALENTI – La stella della squadra è senza dubbi André Hahn esterno classe 1990 arrivato nel gennaio 2013 e subito protagonista della scalata dei bavaresi e autore di 10 reti in 27 gare in stagione conquistando anche la convocazione in nazionale maggiore. Un’ala destra veloce e tecnica a cui piace accentrarsi per dialogare con la punta e andare al tiro, senza però far mancare il proprio contributo anche in fase di copertura. In questa stagione ha inoltre trovato quella continuità realizzativa che in passato gli era mancata. Stesso anno, ma ruolo diverso, per Matthias Ostrzolek terzino mancino di spinta che ama andare sul fondo per crossare approfittando dei tagli dell’ala. Nonostante un

OCCHIO AL FIRMINO Il brasiliano sta lasciando tutti a bocca aperta.

foto Imago/Image Sport

Markus Weinzierl

Roberto Firmino dell’Hoffenheim è senza dubbio una delle rivelazioni di questa stagione di Bundesliga. Arrivato in Germania nel 2010 dal Figueirense, il brasiliano si è ritagliato subito uno spazio importante diventando indispensabile in breve tempo per le sorti del club tedesco. Quest’anno l’esplosione con 14 reti in 28 presenze in campionato, condite da 11 assist per i compagni. Visione di gioco e freddezza sotto porta le caratteristiche principali per un giocatore che si appresta in estate al grande salto verso una grande d’Europa nonostante un contratto fino al 2017. buon piede però il calciatore d’origine polacca non ha un gran feeling con il gol. In difesa e attacco brillano invece due nazionali sudcoreani come l’attaccante Ji Dong-Won e il centrale Hong Jeong-ho. Classe ‘91 il primo e classe ‘89 il secondo che. arrivato in estate. ha subito conquistato spazio diventando titolare inamovibile nelle ultime settimane. Di questi quattro talenti due hanno già spiccato il volo verso una grande con Hahn che ha firmato nei mesi scorsi col Borussia Monchengladbach e Ji promessosi a gennaio al Borussia Dortmund.

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LIGUE 1 FRANCIA

COLPO IN SERBO Arriva dalla FRANCIa la nuova scommessa della Lazio...

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rentina, mentre all’estero il pressing del Trabzonspor è stato forte (con tanto di offerta accettata dal Nantes, ma rifiutata dal giocatore, nella scorsa sessione di mercato). Djordjevic è stato di parola, e dopo i primi incontri con la Lazio avvenuti lo scorso novembre, ha accettato l’offerta del club biancoceleste. Un colpo a costo zero per la Lazio, un finalizzatore d’area di rigore, che per caratteristiche potrebbe anche coesistere con Miroslav Klose.

Claudio Lotito

foto Federico De Luca

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on largo anticipo la Lazio ha piazzato il primo colpo per la prossima stagione. Dal Nantes arriva Filip Djordjevic. Concorrenza sbaragliata, il giocatore, in scadenza di contratto, ha scelto il club di Lotito, squadra che più di tutti lo ha voluto. “Un sogno che si avvera, finalmente giocherò in una grande squadra”, ha dichiarato l’attaccante. In Italia era seguito con interesse anche da Inter e Fio-


di Daniel Uccellieri

foto imago/Grubisic/Image Sport

Lotito punta al talento del Nantes per tornare a volare ad ali spiegate.

GLI INIZI E LA CONSACRAZIONE Classe ‘87, cresciuto nelle giovanili della Stella Rossa di Belgrado, dopo una breve parentesi nella seconda divisione serba (dove segna con continuità con la maglia del Rad Belgrado), approda in Francia, dove viene prelevato in prestito dal Nantes. In sei mesi Djordjevic contribuisce con sette gol in diciotto presenze (spesso subentrando a gara in corso) alla promozione del Nantes in Ligue 1 e si guadagna il riscatto da parte dei canarini. La stagione successiva non è esaltante: poche reti, la squadra gioca male e viene nuovamente retrocessa. Quattro stagioni in Ligue 2 a fasi alterne, fino alla definitiva esplosione dello scorso anno. Djordjevic inizia a segnare con una continuità spaventosa, con venti reti trascina il Nantes alla promozione in Ligue 1. Anche nel massimo campionato francese il serbo ha continuato a segnare con costanza, soprattutto nella prima parte della stagione. Ben otto reti nelle prime tredici

giornate di campionato, praticamente un cecchino in area di rigore.

TALENTO PART-TIME

LO SPAVENTO - Tante reti ma anche un grande spavento: lo scorso 22 marzo, in occasione della sfida interna con il Montpellier, Djordjevic è uscito in barella dopo un durissimo scontro con El Kaoutari. C’era chi parlava di stagione finita, con tanto di rottura del legamento crociato. Una beffa enorme per la Lazio, che solo un paio di giorni prima aveva ufficilizzato il passaggio in biancoceleste. Fortunatamente per il giocatore e per la Lazio, l’infortunio si è rivelato cosa da poco: nessun danno ai legamenti, solo un grosso spavento e qualche settimana di stop per il serbo. In ogni caso il suo passaggio alla Lazio non sarebbe stato messo in discussione. Due stagioni ad altissimi livelli, che permettono a Djordjevic di coronare il sogno di vestire la maglia della Nazionale maggiore, dopo aver indossato con successo (otto reti in quattordici presente) la maglia della Nazionale under 21. L’esordio, da sogno, arriva il 14 novembre 2012, nella gara amichevole con il Cile: entra nella ripresa al posto di Scepovic e dopo appena tre minuti trova il suo primo gol. Con la maglia della Serbia ha segnato quattro reti in appena nove presenze, davvero un bottino niente male.

La prima stagione di Kondogbia al Monaco.

UN COLPO DI MERCATO - Un rapace d’area di rigore, un giocatore del quale spesso ci si dimentica durante il corso della partita fino a quando non punisce gli avversari. Non ha il fisico della prima punta, 85 chili distribuiti su 186 centimetri, mancino educatissimo e forte nel colpo di testa. Il paragone più classico è quello con Filippo Inzaghi, anche se rispetto a SuperPippo il futuro attaccante della Lazio può contare su un buon tiro col mancino. Grande senso del gol, si fa sempre trovare pronto in mezzo all’area di rigore, un attaccante abile nel far salire la squadra. Un colpo, considerando anche che arriverà senza nessun esborso economico da parte di Lotito, che merita un voto altissimo in pagella: non si tratta di un giovane di belle speranze o di un attaccante sulla via del tramonto, Djordjevic è un attaccante nel pieno della sua maturità, che potrà ancora crescere tantissimo in Italia con la maglia della

foto archivio TC&C

Filip Djordjevic

Generazione di talenti a centrocampo per la Francia. In Italia conosciamo bene Pogba, in Francia i fari sono puntati su Geoffrey Kondogbia, classe ‘93, esattamente come il centrocampista bianconero. In estate il Monaco ha pagato la clausola rescissoria, pari a 20 milioni, per strapparlo al Siviglia. Prima stagione di ambientamento nel principato, con Ranieri che gli ha preferito spesso e volentieri Moutinho e Toulalan. Talento puro, fisco statuario, Kondogbia è il prototipo del centrocamposta moderno, capace di giocare in ogni ruolo a centrocampo. Lazio. Un giocatore pronto anche dal punto di vista del carattere, un ragazzo che non le manda certo a dire. Tanto per fare un esempio, recentemente ha risposto in maniera piccata a chi non lo vedeva adatto per una squadra di alto livello. La parola adesso passa al campo: il campionato francese e quello italiano non sono poi così diversi, anche se il livello in Serie A è decisamente superiore. Djordjevic ha tutto per sfondare con la maglia della Lazio: personalità, tecnica, fisico e senso del gol.

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30ª GIORNATA – 26 marzo 2014 Atalanta-Livorno 2-0 (1-0) Data: 26-03-2014 – Ore: 20.45 ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Raimondi 6 (40’ st Nica ng), Yepes 7, Lucchini 6, Del Grosso 6,5; Estigarribia 6, Cigarini 7 (19’ st Baselli 6), Carmona 6,5, Bonaventura 7; De Luca 7 (27’ st Livaja ng); Denis 7. Allenatore: Colantuono 7. LIVORNO (3-5-2): Bardi 6; Ceccherini 5,5, Gemiti 6 (18’ st Belfodil 5,5), Valentini 6; Mbaye 5,5, Benassi 5,5, Biagianti 6 (39’ st Siligardi ng), Greco 6, Castellini 6; Paulinho 6,5, Emeghara 6 (32’ st Duncan ng). Allenatore: Di Carlo 6. Arbitro: De Marco di Chiavari 5,5. Reti: 22’ pt De Luca; 14’ st Denis. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Castellini (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 12.991

Cagliari-Verona 1-0 (1-0) Data: 26-03-2014 – Ore: 20.45 CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov 6; Pisano 6,5, Rossettini 6, Astori 6,5, Avelar 6; Vecino 6,5, Ekdal 6,5, Eriksson 6; Cabrera 6 (9’ st Ibarbo 6,5); Ibraimi 6,5 (24’ st Cossu 6), Nenê 6,5 (33’ st Pinilla 6). Allenatore: Lopez 7. VERONA (4-3-3): Rafael 6; González 5,5 (27’ st Rômulo 6), Maietta 5,5, Marques 5, Agostini 6; Sala 5,5, Cirigliano 5, Marquinho 5,5; Jankovic 5,5 (37’ st Rabusic ng), Toni 6, Martinho 5,5 (12’ st Iturbe 6). Allenatore: Mandorlini 5. Arbitro: Pinzani di Empoli 5,5. RetE: 31’ pt Nenê. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Avelar, Ekdal, Eriksson, Pinilla (C); Rômulo, Sala (V). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.500 circa

Catania-Napoli 2-4 (0-4) Data: 26-03-2014 – Ore: 20.45 CATANIA (3-5-2): Andújar 4; Gyömber 5,5, Legrottaglie 5 (1’ st Petkovic 5,5), Bellusci 5; Peruzzi 6 (37’ st Fedato ng), Izco 5, Lodi 5, Rinaudo 5 (1’ st Plasil 6), Monzón 5; Barrientos 5, Keko 6. Allenatore: Maran 5. NAPOLI (4-2-3-1): Reina 5,5; Henrique 7 (13’ st Albiol 5,5), Fernández 6, Britos 6, Reveillere 6, Jorginho 7, Dzemaili 6,5, Callejón 7, Hamsik 6 (20’ st Radosevic 6), Insigne 6,5, Zapata 7 (34’ st Higuaín ng). Allenatore: Benitez 6,5. Arbitro: Massa di Imperia 6,5. Reti: 16’ pt Zapata (N), 25’ Callejón (N), 40’ Henrique (N), 43’ Zapata (N); 7’ st Monzón (C), 30’ Gyömber (C) Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Keko (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 13.513

Chievo-Bologna 3-0 (1-0) Data: 26-03-2014 – Ore: 20.45 CHIEVO (4-3-1-2): Agazzi 6; Frey 6, Dainelli 6,5, Cesar 6, Rubin 6,5 (21’ st Sardo 6); Radovanovic 6, Rigoni 7, Guarente 6,5; Hetemaj 6,5 (43’ st Bentivoglio ng); Obinna 6,5 (26’ st Lazarevic 6), Paloschi 8. Allenatore: Corini 7. BOLOGNA (4-3-1-2): Curci 6; Sorensen 5, Natali 5,5, Cherubin 6, Morleo 5; Garics 5 (29’ pt Laxalt 5), Krhin 5,5, Pazienza 5 (12’ st Ibson 5,5); Cherubin 6; Acquafresca 5, Bianchi 5 (12’ st Cristaldo 5). Allenatore: Ballardini 4,5. Arbitro: Rocchi di Firenze 6,5. Reti: 7’ pt Paloschi rig.; 33’ st Paloschi, 44’ Rigoni Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Rigoni, Paloschi (C); Morleo, Ibson, Cherubin (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.000 circa

Fiorentina-Milan 0-2 (0-1) Data: 26-03-2014 – Ore: 20.45 FIORENTINA (4-3-3): Neto 5; Tomovic 5 (23’ st Wolski 5,5), Rodríguez 5,5, Savic 5,5, Pasqual ng (18’ pt Roncaglia 5); Fernández 6, Ambrosini 6, Borja Valero 5; Joaquín 5,5 (34’ st Matos ng), Matri 4, Cuadrado 5. Allenatore: Montella 5. MILAN (4-2-3-1): Abbiati 6; Bonera 6, Rami 6,5, Mexès 7, Constant 6; De Jong 6,5, Muntari 7; Honda 6,5, Kakà 6, Taarabt 6,5 (34’ st Birsa ng); Balotelli 7,5 (44’ st Zaccardo ng). Allenatore: Seedorf 7. Arbitro: Orsato di Schio 5,5. Reti: 23’ pt Mexès; 19’ st Balotelli. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Rodríguez, Roncaglia, Ambrosini (F); Abbiati, Bonera, Mexès, Constant, De Jong, Taarabt, Balotelli (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 32.280

Genoa-Lazio 2-0 (0-0) Data: 26-03-2014 – Ore: 20.45 GENOA (4-3-3): Bizzarri 6,5; Motta 6, Portanova 6, Marchese 6,5, Antonelli 7; Sturaro 6, Bertolacci 6, Cofie 6 (12’ st Fetfatzidis 7); Sculli 6,5 (28’ st Cabral 6,5), Gilardino 7, De Ceglie 6 (12’ st Centurion 6). Allenatore: Gasperini 7. LAZIO (4-3-3): Berisha 6; Konko 5, Biava 6, Novaretti 5,5, Radu 5; Onazi 6, Ledesma 5, Gonzalez 6 (30’ st Felipe Anderson ng); Candreva 5, Mauri 6 (43’ st Perea ng), Keita 5,5 (25’ st Hélder Postiga 5). Allenatore: Reja 5,5. Arbitro: Peruzzo di Schio 5. Reti: 20’ st Gilardino, 38’ Fetfatzidis. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Portanova, Sturaro (G). Espulsi: 45’ st Ledesma (L) proteste. Spettatori: 17.875

Inter-Udinese 0-0 (0-0) Data: 27-03-2014 – Ore: 20.45 INTER (3-5-2): Handanovic 6; Ranocchia 6,5, Samuel 6,5, Juan Jesus 6,5; Jonathan 6 (27’ st D’Ambrosio 6), Guarín 5 (9’ st Álvarez 6), Cambiasso 6, Hernanes 5,5, Nagatomo 5,5 (41’ st Milito ng); Icardi 5,5, Palacio 5,5. Allenatore: Mazzarri 5,5. UDINESE (3-5-1-1): Scuffet 7,5; Heurtaux 6, Danilo 6,5, Domizzi 7; Widmer 6, Badu 6, Allan 6,5, Pereyra 7 (41’ st Maicosuel ng), Gabriel Silva 5,5; Fernandes 6 (37’ st Lazzari ng); Muriel 5,5 (49’ st Yebda ng). Allenatore: Guidolin 6,5. Arbitro: Gervasoni di Mantova 5. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Samuel (I); Scuffet (U). Espulsi: nessuno. Spettatori: 36.840

Juventus-Parma 2-1 (2-0) Data: 26-03-2014 – Ore: 20.45 JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7; Cáceres 6,5, Bonucci 6,5, Chiellini 6,5; Lichtsteiner 6 (26’ st Isla 6), Vidal 6,5, Pirlo 5,5 (22’ st Marchisio 6), Pogba 6, Asamoah 6,5; Tévez 8, Llorente 5,5 (29’ st Quagliarella 6). Allenatore: Conte 6,5. PARMA (3-5-2): Mirante 6; Lucarelli 5,5 (16’ st Cassani 6), Paletta 5, Felipe 5,5; Biabiany 6,5, Obi 5,5 (16’ st Acquah 6), Marchionni 6 (34’ st Schelotto ng), Parolo 6, Molinaro 7; Amauri 5, Cassano 6. Allenatore: Donadoni 6,5. Arbitro: Banti di Livorno 5. Reti: 25’ e 32’ pt Tévez (J); 17’ st Molinaro (P). Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Vidal, Tévez (J); Cassani, Obi, Acquah (P). Espulsi: 20’ st Amauri (P) per gioco scorretto. Spettatori: 38.785

Roma-Torino 2-1 (1-0) Data: 25-03-2014 – Ore: 20.45 ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 7, Toloi 6, Castán 7, Romagnoli 6 (26’ st Bastos 6); Nainggolan 6 (38’ st Florenzi 7), De Rossi 6, Pjanic 6,5; Destro 7, Totti 5,5 (26’ st Ljajic 6), Gervinho 7. Allenatore: Garcia 6,5. TORINO (5-3-2): Padelli 7; Maksimovic 6, Bovo 6, Glik 6, Moretti 6, Darmian 6; Kurtic 6, Vives 7, El Kaddouri 6; Cerci 5,5, Immobile 8. ng. ng. Allenatore: Ventura 6. Arbitro: Bergonzi di Genova 6. Reti: 41’ pt Destro (R); 6’ st Immobile (T), 46’ Florenzi (R). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Bastos, Nainggolan (R); Maksimovic, Moretti, Vives (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 31.979

Sassuolo-Sampdoria 1-2 (1-1) Data: 26-03-2014 – Ore: 20.45 SASSUOLO (4-3-3): Pegolo 6; Gazzola 5, Cannavaro 6 (41’ pt Mendes 5), Ariaudo 5, Longhi 6; Chibsah 6 (28’ st Sanabria 5,5), Magnanelli 5, Missiroli 5; Berardi 5,5, Zaza 6, Floccari 5 (11’ st Masucci 5,5). Allenatore: Di Francesco 5. SAMPDORIA (4-3-3): Da Costa 6; De Silvestri 6, Mustafi 6, Regini 6,5, Costa 6 (38’ st Gastaldello ng); Bjarnason 6, Obiang 6, Renan 7; Wszolek 6 (13’ st Eder 6,5), Okaka 7, Sansone 7 (23’ st Gabbiadini 6). Allenatore: Mihajlovic 7. Arbitro: Irrati di Pistoia 5,5. Reti: 1’ pt Sansone (Sam), 16’ Longhi (Sas); 21’ st Okaka (Sam). Recupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Cannavaro (Sas); Regini (Sam). Espulsi: 43’ st Regini (S) per somma di ammonizioni. Spettatori: 11.947

SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 18 GOL: Tévez (Juventus, 1 rig.) 17 GOL: Immobile (Torino) 14 GOL: Rossi (Fiorentina, 5 rig.); Higuaín (Napoli, 4 rig.) 13 GOL: Gilardino (Genoa, 4 rig.); Palacio (Inter); Toni (Verona, 1 rig.) 12 GOL: Balotelli (Milan, 3 rig.); Berardi (Sassuolo, 5 rig.) 11 GOL: Denis (Atalanta, 1 rig.); Llorente, Vidal (Juventus, 2 rig.); Paulinho (Livorno, 2 rig.); Callejón (Napoli); Cassano (Parma, 1 rig.); Cerci (Torino, 5 rig.) 10 GOL: Paloschi (Chievo, 3 rig.) 9 GOL: Destro (Roma); Eder (Sampdoria, 3 rig.); Di Natale (Udinese, 4 rig.)

82

Calcio 2OOO

Juventus

81 30 26 3 1 67 20

Roma

67 29 20 7 2 56 15

Napoli

61 30 18 7 5 57 32

Fiorentina

51 30 15 6 9 49 33

Inter

48 30 12 12 6 47 31

Parma

47 29 12 11 6 47 34

Atalanta

43 30 13 4 13 35 39

Lazio

42 30 11 9 10 37 38

Sampdoria 40 30 11 7 12 40 43 Verona

40 30 12 4 14 43 52

Torino

39 30 10 9 11 43 39

Milan

39 30 10 9 11 44 43

Genoa

39 30 10 9 11 34 36

Udinese

35 30 10 5 15 33 42

Cagliari

32 30 7 11 12 28 39

Chievo

27 30 7 6 17 26 43

Bologna

26 30 5 11 14 24 46

Livorno

24 30 6 6 18 32 56

Sassuolo

21 30 5 6 19 29 59

Catania

20 30 4 8 18 23 54

I TOP DELLA GIORNATA Paloschi Chievo 8 Tévez Juventus 8 Immobile Torino 8 Balotelli Milan 7,5 Scuffet Udinese 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Andújar Catania 4 Matri Fiorentina 4


serie A TIM 31ª GIORNATA – 30 MARZO 2014 Bologna-Atalanta 0-2 (0-2) Data: 29-03-2014 – Ore: 18.00 BOLOGNA (4-4-2): Curci 6; Garics 5, Antonsson 6, Natali 5, Cherubin 5; Crespo 5 (1’ st Cristaldo 5), Perez 4,5 (1’ st Ibson 5), Krhin 5,5, Christodoulopoulos 6; Moscardelli 5, Acquafresca 5 (19’ st Bianchi 5). Allenatore: Ballardini 4,5. ATALANTA (4-4-2): Consigli 7; Nica 6, Stendardo 7, Lucchini 7, Del Grosso 6; Estigarribia 7, Baselli 6,5 (27’ st Cigarini ng), Carmona 6,5, Bonaventura 7 (37’ st Raimondi ng); Denis 6 (22’ st Livaja 5), De Luca 7,5. Allenatore: Colantuono 7,5. Arbitro: Valeri di Roma 6. Reti: 22’ pt De Luca, 26’ Estigarribia. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Moscardelli, Acquafresca (B); Stendardo, Livaja (A). Espulsi: nessuno. Spettatori: 20.413

Lazio-Parma 3-2 (1-1) Data: 30-03-2014 – Ore: 15.00 LAZIO (4-2-3-1): Marchetti 4,5; Konko 6, Biava 6, Novaretti ng (11’ pt Ciani 5), Radu 6; Onazi 6, Cana 5,5 (21’ st Keita 7); Candreva 7, Mauri 5,5 (40’ st Hélder Postiga ng), Lulic 7; Klose 6,5. Allenatore: Reja 6,5. PARMA (4-3-3): Mirante 6; Cassani 5,5, Lucarelli 5, Felipe 5, Gobbi 5,5 (34’ st Molinaro ng); Acquah 6 (25’ st Munari 6), Marchionni 6, Parolo 6; Schelotto 6 (23’ st Palladino 6), Cassano 7, Biabiany 7. Allenatore: Donadoni 6. Arbitro: Damato di Barletta 6. Reti: 15’ pt Lulic (L), 26’ Biabiany (P); 22’ st Klose (L), 36’ Ciani (L) aut., 48’ Candreva (L). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Onazi, Cana, Candreva (L); Lucarelli, Felipe, Cassano (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.000 circa

Livorno-Inter 2-2 (0-2) Data: 31-03-2014 – Ore: 21.00 LIVORNO (3-5-2): Bardi 7; Valentini 6, Émerson 6 (10’ st Duncan 6), Castellini 6; Mbaye 6, Benassi 6,5, Biagianti 6, Greco 6 (28’ st Siligardi 6), Mesbah 6; Belfodil 5 (10’ st Emeghara 6,5), Paulinho 7. Allenatore: Di Carlo 6. INTER (3-4-2-1): Handanovic 6; Rolando 6, Samuel 5,5, Juan Jesus 6; Jonathan 6,5 (34’ st Zanetti ng), Hernanes 6,5 (24’ st Guarín 4), Kuzmanovic 5,5, D’Ambrosio 5,5; Álvarez 5 (41’ st Botta ng), Palacio 7; Icardi 5. Allenatore: Mazzarri 5. Arbitro: Calvarese di Teramo 6. Reti: 37’ pt Hernanes (I), 46’ Palacio (I); 9’ st Paulinho (L), 40’ Emeghara (L). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Castellini (L); Samuel, Hernanes (I). Espulsi: nessuno. Spettatori: 15.450

Milan-Chievo 3-0 (2-0) Data: 29-03-2014 – Ore: 20.45 MILAN (4-2-3-1): Abbiati 6; Bonera 6,5, Zaccardo 6, Rami 6,5, Emanuelson 6; De Jong 6,5 (15’ st Poli 6), Muntari 6,5 (44’ pt Essien 6); Honda 6, Kakà 8 (29’ st Robinho ng), Taarabt 6,5; Balotelli 7. Allenatore: Seedorf 7. CHIEVO (5-3-2): Agazzi 5,5; Sardo 5, Frey 5, Dainelli 5, Bernardini 5, Dramé 5 (23’ st Cesar 5,5); Radovanovic 5,5, Bentivoglio 5,5, Hetemaj 5 (32’ st Guarente ng); Paloschi 5,5, Obinna 5 (18’ st Théréau 5). Allenatore: Corini 5. Arbitro: Giacomelli di Trieste 5,5. Reti: 4’ pt Balotelli, 27’ Kakà; 9’ st Kakà. Recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: nessuno. Espulsi: nessuno. Spettatori: 34.989 Note: Al 46’ st Théréau (C) ha calciato un rigore sulla traversa.

Napoli-Juventus 2-0 (1-0) Data: 30-03-2014 – Ore: 20.45 NAPOLI (4-2-3-1): Reina 6,5; Henrique 7, Fernández 6,5, Albiol 6,5, Ghoulam 7; Jorginho 6,5, Inler 7; Callejón 7,5 (44’ st Dzemaili ng), Hamsik 7 (34’ st Mertens 7), Insigne 7,5; Higuaín 7 (29’ st Pandev 6,5). Allenatore: Benitez 7,5. JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7,5; Cáceres 5, Bonucci 6, Chiellini 6; Lichtsteiner 5, Vidal 5, Pirlo 5, Pogba 5,5 (16’ st Marchisio 5,5), Asamoah 5 (8’ st Isla 5,5); Llorente 5, Osvaldo 5 (24’ st Vucinic 5,5). Allenatore: Conte 5,5. Arbitro: Orsato di Schio 5,5. Reti: 37’ pt Callejón; 36’ st Mertens. Recupero: 7 minuti (1’ pt + 6’ st). Ammoniti: Henrique, Inler (N); Bonucci, Lichtsteiner, Vidal (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 46.134

Sampdoria-Fiorentina 0-0 (0-0) Data: 30-03-2014 – Ore: 15.00 SAMPDORIA (4-2-3-1): Da Costa 6; De Silvestri 6,5, Mustafi 6,5, Gastaldello 6 (31’ st Fornasier ng), Berardi 6; Palombo 6,5, Krsticic 6 (37’ st Renan ng); Gabbiadini 6, Soriano 6, Eder 6; Maxi López 6 (23’ st Okaka 6). Allenatore: Mihajlovic 6. FIORENTINA (4-3-2-1): Neto 6,5; Cuadrado 6,5, Diakité 6, Savic 6, Tomovic 6; Fernández 6 (33’ st Ambrosini ng), Aquilani 6, Borja Valero 6; Ilicic 5 (25’ st Matos 5,5), Wolski 5,5 (14’ st Vargas 6,5); Matri 5. Allenatore: Montella 6. Arbitro: Russo di Nola 6. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Berardi, Okaka (S); Savic, Matos, Wolski (F). Espulsi: nessuno. Spettatori: 21.695

Sassuolo-Roma 0-2 (0-1) Data: 30-03-2014 – Ore: 12.30 SASSUOLO (4-3-3): Pegolo 6; Gazzola 6, Mendes 5,5, Cannavaro 6, Longhi 6; Chibsah 6, Biondini 6 (17’ st Zaza 5,5), Missiroli 5; Berardi 6 (36’ st Farias ng), Floccari 5 (30’ st Masucci 5,5), Sansone 7. Allenatore: Di Francesco 6. ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Torosidis 6, Benatia 6,5, Castán 6,5, Romagnoli 6; Pjanic 6 (27’ st Taddei 6,5), De Rossi 6, Nainggolan 6,5; Florenzi 6, Destro 6,5 (33’ st Totti 6), Gervinho 6 (40’ st Bastos 6,5). Allenatore: Garcia 6. Arbitro: Rizzoli di Bologna 5. Reti: 16’ pt Destro; 51’ st Bastos. Recupero: 9 minuti (3’ pt + 6’ st). Ammoniti: Mendes (S); Romagnoli (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 17.841

Torino-Cagliari 2-1 (1-0) Data: 30-03-2014 – Ore: 15.00 TORINO (3-5-2): Padelli 6; Maksimovic 6, Bovo 6, Glik 6; Basha 5,5 (33’ st Farnerud 6), Kurtic 5,5, Vives 7, El Kaddouri 6,5 (38’ st Tachtsidis ng), Darmian 7; Cerci 7 (44’ st Vesovic ng), Meggiorini 6,5. Allenatore: Ventura 7. CAGLIARI (4-3-3): Avramov 6; Pisano 6, Rossettini 5,5, Astori 6, Avelar 5; Eriksson 6 (12’ st Vecino 5), Conti 6, Ekdal 6; Nenê 6,5, Cabrera 5 (1’ st Ibarbo 5), Ibraimi 5 (33’ st Cossu 5,5). Allenatore: Lopez 5,5. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 5. Reti: 45’ pt El Kaddouri (T); 26’ st Cerci (T), 32’ Nenê (C). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: El Kaddouri (T); Rossettini, Ekdal (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 13.271

Udinese-Catania 1-0 (0-0) Data: 31-03-2014 – Ore: 19.00 UDINESE (3-5-1-1): Scuffet 8; Heurtaux 6, Danilo 6, Domizzi 6,5; Basta 6 (18’ st Badu 6), Pinzi 6, Allan 6, Pereyra 7 (36’ st Widmer ng), Gabriel Silva 5,5; Nico López 5 (1’ st Fernandes 6); Di Natale 7. Allenatore: Guidolin 6,5. CATANIA (4-3-3): Andújar 6,5; Izco 6 (43’ st Peruzzi ng), Bellusci 5,5, Gyömber 6, Monzón 6; Plasil 6 (35’ st Fedato ng), Lodi 6, Rinaudo 6; Keko 6 (19’ st Leto 6), Bergessio 6, Barrientos 6. Allenatore: Maran 6,5. Arbitro: Doveri di Roma 6. RetE: 23’ st Di Natale. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Danilo, Gabriel Silva (U); Izco, Bellusci, Rinaudo, Leto, Bergessio (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 15.005

Verona-Genoa 3-0 (1-0) Data: 30-03-2014 – Ore: 15.00 VERONA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6,5, Moras 6,5, Marques 6, Albertazzi 5,5; Sala 6,5 (35’ st Donati ng), Donadel 7, Hallfredsson 7 (45’ st Agostini ng); Iturbe 7 (25’ st Maietta 6), Toni 7,5, Marquinho 7. Allenatore: Mandorlini 7. GENOA (4-3-3): Perin 6; Motta 5,5 (30’ st Konaté 5,5), De Maio 5, Marchese 5, Antonelli 5,5; Sturaro 5,5 (15’ st Fetfatzidis 5,5), Bertolacci 5,5, De Ceglie 5 (9’ st Calaiò 5); Centurion 5, Gilardino 5,5, Sculli 5. Allenatore: Gasperini 5. Arbitro: Celi di Bari 6. Reti: 35’ pt Donadel; 43’ e 49’ st Toni. Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Cacciatore, Albertazzi (V); Sturaro, Bertolacci (G). Espulsi: 45’ pt Albertazzi (V) per somma di ammonizioni. Spettatori: 20.144

SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 18 GOL: Tévez (Juventus, 1 rig.) 17 GOL: Immobile (Torino) 15 GOL: Toni (Verona, 1 rig.) 14 GOL: Rossi (Fiorentina, 5 rig.); Palacio (Inter); Higuaín (Napoli, 4 rig.) 13 GOL: Gilardino (Genoa, 4 rig.); Balotelli (Milan, 3 rig.) 12 GOL: Paulinho (Livorno, 2 rig.); Callejón (Napoli); Berardi (Sassuolo, 5 rig.); Cerci (Torino, 5 rig.)

Juventus

81 31 26 3 2 67 22

Roma

70 30 21 7 2 58 15

Napoli

64 31 19 7 5 59 32

Fiorentina 52 31 15 7 9 49 33 Inter

49 31 12 13 6 49 33

Parma

47 30 12 11 7 49 37

Atalanta

46 31 14 4 13 37 39

Lazio

45 31 12 9 10 40 40

Verona

43 31 13 4 14 46 52

Torino

42 31 11 9 11 45 40

Milan

42 31 11 9 11 47 43

Sampdoria 41 31 11 8 12 40 43 Genoa

39 31 10 9 12 34 39

Udinese

38 31 11 5 15 34 42

Cagliari

32 31 7 11 13 29 41

Chievo

27 31 7 6 18 26 46

Bologna

26 31 5 11 15 24 48

Livorno

25 31 6 7 18 34 58

Sassuolo

21 31 5 6 20 29 61

Catania

20 31 4 8 19 23 55

I TOP DELLA GIORNATA Kakà Milan 8 Scuffet Udinese 8 De Luca Atalanta 7,5 Buffon Juventus 7,5 Callejón Napoli 7,5 Insigne Napoli 7,5 Toni Verona 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Guarín Inter 4 Perez Bologna 4,5 Marchetti Lazio 4,5

Calcio 2OOO

83


32ª GIORNATA – 6 aprile 2014 Roma-Parma 4-2 (2-1) Prosecuzione dal 9’ pt della gara sospesa il 2 febbraio (22ª giornata) Data: 2-04-2014 – Ore: 20.45 ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 7, Benatia 6,5, Castán 6, Torosidis 5,5; Pjanic 7, De Rossi 6, Taddei 7; Destro 6 (13’ st Florenzi 6), Totti 7 (32’ st Bastos ng), Gervinho 7 (40’ st Ljajic ng). Allenatore: Garcia 7. PARMA (4-3-3): Mirante 6; Cassani 6, Lucarelli 5,5, Molinaro 5, Gobbi 6; Acquah 6,5 (26’ st Munari 5), Marchionni 6, Parolo 5,5 (40’ st Mauri ng); Schelotto 5,5 (40’ st Palladino ng), Amauri 6, Biabiany 6,5. Allenatore: Donadoni 6. Arbitro: De Marco di Chiavari 6. Reti: 12’ pt Gervinho (R), 15’ Acquah (P), 16’ Totti (R); 4’ st Pjanic (R), 37’ Taddei (R), 45’ Biabiany (P). Recupero: -5 minuti (-8’ pt + 3’ st). Ammoniti: Taddei (R); Mauri (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 41.625

Atalanta-Sassuolo 0-2 (0-1) Data: 6-04-2014 – Ore: 15.00 ATALANTA (4-4-2): Consigli 5,5; Benalouane 5, Lucchini 5, Yepes 6, Del Grosso 5,5; Estigarribia 6 (33’ st Livaja ng), Cigarini 6, Carmona 6 (26’ st Baselli 5,5), Bonaventura 6; De Luca 5,5 (19’ st Bentancourt 6,5), Denis 5. Allenatore: Colantuono 6. SASSUOLO (4-3-3): Pegolo 7; Gazzola 6, Antei 7, Cannavaro 7, Longhi 6; Biondini 7 (41’ st Chibsah ng), Magnanelli 7, Missiroli 7; Berardi 6 (31’ st Rosi ng), Zaza 6 (31’ st Floccari ng), Sansone 7,5. Allenatore: Di Francesco 7. Arbitro: Orsato di Schio 6,5. Reti: 33’ pt Sansone; 26’ st Sansone. Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Lucchini, Yepes, Del Grosso, Carmona (A); Antei, Cannavaro, Zaza (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 18.576

Cagliari-Roma 1-3 (0-1) Data: 6-04-2014 – Ore: 15.00 CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov 6; Pisano 5,5, Oikonomou 5, Astori 5, Avelar 5,5; Dessena 5, Conti 6, Ekdal 6 (5’ st Eriksson 5); Cossu 5,5 (23’ st Ibraimi 5); Nenê 6 (12’ st Ibarbo 6), Pinilla 6. Allenatore: Lopez 5,5. ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6, Benatia 6, Castán 6, Romagnoli 6 (1’ st Torosidis 6); Pjanic 6 (30’ st Taddei 6), De Rossi 7, Nainggolan 7 (39’ st Bastos ng); Florenzi 6,5, Destro 8, Gervinho 6,5. Allenatore: Garcia 7. Arbitro: Massa di Imperia 5,5. Reti: 32’ pt Destro (R); 11’ e 28’ st Destro (R), 44’ Pinilla (C) rig. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Astori (C); Romagnoli, Pjanic, Florenzi, Destro (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.798

Catania-Torino 1-2 (1-0) Data: 6-04-2014 – Ore: 15.00 CATANIA (4-3-3): Andújar 6; Peruzzi 5 (42’ pt Biraghi 5,5), Gyömber 5, Bellusci 5,5, Rolín 5,5 (24’ st Spolli 5,5); Izco 5, Lodi 5,5, Plasil 6; Barrientos 5 (33’ st Castro 6), Bergessio 6, Monzón 5,5. Allenatore: Maran 5,5. TORINO (3-5-2): Padelli 6,5; Bovo 6, Glik 6, Moretti 5,5; Maksimovic 6 (20’ st Meggiorini 6), El Kaddouri 6, Tachtsidis 5,5, Kurtic 6 (33’ pt Farnerud 7), Darmian 6; Cerci 6 (44’ st Basha ng), Immobile 6,5. Allenatore: Ventura 6,5. Arbitro: Rocchi di Firenze 5,5. Reti: 2’ pt Bergessio (C); 34’ st Farnerud (T), 38’ Immobile (T). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Peruzzi, Rolín (C); Glik, Maksimovic, Darmian, Immobile (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 15.467

Chievo-Verona 0-1 (0-0) Data: 5-04-2014 – Ore: 18.00 CHIEVO (4-3-1-2): Agazzi 7; Frey 6, Cesar 5,5, Dainelli 5, Dramé 6 (45’ pt Sardo 6); Radovanovic 6,5, Rigoni 5,5, Guarente 5,5 (30’ st Pellissier 6); Hetemaj 6; Paloschi 5,5, Obinna 5,5 (14’ st Théréau 6). Allenatore: Corini 5,5. VERONA (4-3-3): Rafael 6; Cacciatore 6, Moras 6, Maietta 6,5, Agostini 6; Rômulo 6 (38’ st Sala ng), Donadel 7, Hallfredsson 6 (38’ st Donati ng); Iturbe 7, Toni 8, Marquinho 6 (33’ st Marques 6). Allenatore: Mandorlini 7. Arbitro: Tagliavento di Terni 6,5. RetE: 20’ st Toni. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Frey, Hetemaj (C); Donadel, Marquinho (V). Espulsi: nessuno. Spettatori: non comunicati

Fiorentina-Udinese 2-1 (1-0) Data: 6-04-2014 – Ore: 15.00 FIORENTINA (4-3-2-1): Neto 6; Tomovic 6, Rodríguez 7, Diakité 6,5, Pasqual 6; Aquilani 6, Pizarro 6,5 (49’ st Anderson ng), Ambrosini 6,5; Ilicic 5 (30’ st Wolski ng), Cuadrado 8; Matos 6 (33’ st Matri ng). Allenatore: Montella 6,5. UDINESE (3-5-1-1): Scuffet 6; Heurtaux 6, Danilo 5, Bubnjic 5,5 (12’ st Lazzari 6); Widmer 6, Badu 5,5 (40’ st Nico López ng), Allan 6, Pereyra 6, Gabriel Silva 5,5; Fernandes 6 (49’ st Yebda ng); Muriel 5,5. Allenatore: Guidolin 6. Arbitro: Celi di Bari 5. Reti: 25’ pt Cuadrado (F); 27’ st Rodríguez (F) rig., 37’ Fernandes (U). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ambrosini (F); Heurtaux, Danilo, Badu, Pereyra, Muriel (U). Espulsi: nessuno. Spettatori: 31.073

Genoa-Milan 1-2 (0-1) Data: 7-04-2014 – Ore: 21.00 GENOA (3-4-3): Perin 6; Burdisso 5, De Maio 6, Marchese 6; Motta 7, Sturaro 6, Bertolacci 5,5, Antonelli 6,5 (39’ st Konaté ng); Fetfatzidis 6 (37’ st Calaiò ng), Gilardino 6, Sculli 5,5 (24’ st Centurion 6). Allenatore: Gasperini 6. MILAN (4-2-3-1): Abbiati 7; Bonera 6, Mexès 6,5, Rami 6, Constant 5,5; De Jong 6, Montolivo 6; Honda 6,5, Kakà 6 (43’ st Poli ng), Taarabt 7 (38’ st Birsa ng); Pazzini 6 (29’ st Balotelli 5,5). Allenatore: Seedorf 6. Arbitro: Banti di Livorno 5,5. Reti: 20’ pt Taarabt (M); 11’ st Honda (M), 28’ Abbiati (M) aut. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Sculli (G); Abbiati (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 20.887

Inter-Bologna 2-2 (1-1) Data: 5-04-2014 – Ore: 20.45 INTER (3-4-2-1): Handanovic 6; Rolando 5, Ranocchia 6, Juan Jesus 6 (28’ pt Samuel 6); D’Ambrosio 4,5 (8’ st Kovacic 6), Hernanes 5,5, Cambiasso 5,5 (34’ st Milito 5), Nagatomo 5,5; Álvarez 4,5, Palacio 6; Icardi 7. Allenatore: Mazzarri 5. BOLOGNA (3-5-2): Curci 7,5; Antonsson 6, Natali 6, Mantovani 5; Garics 6, Krhin 6,5 (26’ st Acquafresca 5,5), Pazienza 6,5, Christodoulopoulos 7, Cech 6 (15’ st Morleo 6,5); Kone 7 (44’ st Perez ng), Cristaldo 6. Allenatore: Ballardini 6,5. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 5,5. Reti: 6’ pt Icardi (I), 35’ Pazienza (B); 18’ st Icardi (I), 28’ Kone (B). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ranocchia (I); Mantovani, Kone (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 38.817 Note: Al 39’ st Milito (I) si è fatto parare un rigore.

Juventus-Livorno 2-0 (2-0) Data: 7-04-2014 – Ore: 19.00 JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Cáceres 6,5, Bonucci 7, Chiellini 6,5; Lichtsteiner 7, Pogba 6 (39’ st Padoin ng), Pirlo 6,5, Marchisio 6,5, Asamoah 7; Tévez 6,5 (21’ st Giovinco 6), Llorente 7,5 (32’ st Vucinic ng). Allenatore: Conte 7. LIVORNO (3-5-2): Bardi 5; Valentini 5, Coda 5,5, Castellini 5; Ceccherini 5 (15’ st Piccini 6), Benassi 5,5, Biagianti 5 (29’ st Mosquera ng), Duncan 6, Mesbah 5; Emeghara 6 (19’ st Belfodil 6), Siligardi 5. Allenatore: Di Carlo 5. Arbitro: Gervasoni di Mantova 5. Reti: 32’ e 35’ pt Llorente. Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Castellini (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 39.284

Lazio-Sampdoria 2-0 (1-0) Data: 6-04-2014 – Ore: 12.30 LAZIO (4-3-3): Berisha 6; Konko 6,5, Biava 7, Cana 6,5, Radu 6,5; Onazi 6, Biglia 5, Lulic 7 (32’ st Minala 6); Candreva 7, Hélder Postiga 5 (16’ st Mauri 6,5), Keita 7 (43’ st Perea ng). Allenatore: Reja 7. SAMPDORIA (4-2-3-1): Da Costa 6; De Silvestri 6, Mustafi 6, Regini 6, Berardi 5; Palombo 6, Krsticic 6 (29’ st Renan 6); Gabbiadini 5,5 (13’ st Sansone 6), Soriano 5,5, Eder 5; Maxi López 5 (16’ st Okaka 6). Allenatore: Mihajlovic 5,5. Arbitro: Calvarese di Teramo 5. Reti: 42’ pt Candreva; 28’ st Lulic. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Biglia, Lulic, Keita (L); De Silvestri, Regini (S). Espulsi: 11’ st Biglia (L) per somma di ammonizioni. Spettatori: 15.000 circa

Parma-Napoli 1-0 (0-0) Data: 6-04-2014 – Ore: 20.45 PARMA (4-3-3): Mirante 6; Cassani 7, Paletta 7, Felipe 6,5, Molinaro 6,5; Acquah 6,5, Marchionni 6, Parolo 7 (34’ st Munari ng); Schelotto 5,5, Palladino 6 (43’ st Gobbi ng), Biabiany 6 (46’ st Cerri ng). Allenatore: Donadoni 7. NAPOLI (4-2-3-1): Reina 6; Henrique 5,5, Fernández 6, Albiol 6, Ghoulam 5; Jorginho 6, Inler 5,5; Callejón 5 (22’ st Mertens 6,5), Hamsik 5 (36’ st Pandev ng), Insigne 5,5; Higuaín 5 (22’ st Zapata 6). Allenatore: Benitez 5. Arbitro: Bergonzi di Genova 5. RetE: 10’ st Parolo. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Mirante, Cassani, Acquah, Marchionni, Parolo (P); Albiol, Zapata (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 14.841

SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs

84

Calcio 2OOO

Juventus

84 32 27 3 2 69 22

Roma

76 32 23 7 2 65 18

Napoli

64 32 19 7 6 59 33

Fiorentina

55 32 16 7 9 51 34

Inter

50 32 12 14 6 51 35

Parma

50 32 13 11 8 52 41

Lazio

48 32 13 9 10 42 40

Atalanta

46 32 14 4 14 37 41

Verona

46 32 14 4 14 47 52

Torino

45 32 12 9 11 47 41

Milan

45 32 12 9 11 49 44

Sampdoria 41 32 11 8 13 40 45 Genoa

39 32 10 9 13 35 41

Udinese

38 32 11 5 16 35 44

Cagliari

32 32 7 11 14 30 44

Chievo

27 32 7 6 19 26 47

Bologna

27 32 5 12 15 26 50

Livorno

25 32 6 7 19 34 60

Sassuolo

24 32 6 6 20 31 61

Catania

20 32 4 8 20 24 57


serie A TIM 33ª GIORNATA – 13 APRILE 2014 Bologna-Parma 1-1 (1-0) Data: 13-04-2014 – Ore: 12.30 BOLOGNA (3-5-1-1): Curci 6; Antonsson 6, Natali 6, Cherubin 7 (28’ st Mantovani ng); Garics 5,5, Pazienza 6,5, Friberg 5,5 (31’ st Perez 5,5), Christodoulopoulos 6, Morleo 6,5; Kone 6; Cristaldo 5,5 (20’ st Acquafresca 5,5). Allenatore: Ballardini 6. PARMA (4-3-3): Mirante 6; Cassani 6,5, Paletta 5,5, Lucarelli 6, Molinaro 6; Acquah 6,5, Marchionni 6, Gargano 5,5 (27’ st Munari ng); Schelotto 6 (12’ st Amauri 6), Palladino 7, Biabiany 6. Allenatore: Donadoni 6. Arbitro: Doveri di Roma 6. Reti: 44’ pt Cherubin (B); 34’ st Palladino (P). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Garics, Pazienza, Morleo (B); Lucarelli (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 21.379

Livorno-Chievo 2-4 (2-3) Data: 13-04-2014 – Ore: 15.00 LIVORNO (3-5-2): Bardi 6,5; Coda 4, Valentini 4,5 (8’ st Duncan 5,5), Castellini 5; Piccini 6, Benassi 5, Biagianti 5,5 (21’ st Belfodil 5,5), Greco 5,5, Mesbah 6; Siligardi 6 (8’ st Emeghara 5,5), Paulinho 6. Allenatore: Di Carlo 5. CHIEVO (4-3-1-2): Agazzi 6; Frey 6, Dainelli 6, Cesar 6, Rubin 6 (19’ st Sardo 6); Radovanovic 6, Rigoni 6, Guana 6; Hetemaj 6,5; Paloschi 8 (31’ st Pellissier 6), Théréau 7 (15’ st Obinna 6). Allenatore: Corini 7. Arbitro: Damato di Barletta 5. Reti: 6’ pt Siligardi (L), 9’ Paloschi (C), 23’ Théréau (C), 34’ Paulinho (L) rig., 47’ Paloschi (C); 11’ st Paloschi (C) rig. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Coda, Benassi, Biagianti (L); Radovanovic, Guana, Hetemaj, Théréau (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 13.540

Milan-Catania 1-0 (1-0) Data: 13-04-2014 – Ore: 20.45 MILAN (4-2-3-1): Abbiati 7; Bonera 6, Rami 6, Mexès 6,5, Constant 5 (32’ st Emanuelson ng); Montolivo 7, De Jong 6; Taarabt 6,5, Kakà 5,5 (42’ st Pazzini ng), Poli 6 (29’ st Abate ng); Balotelli 6. Allenatore: Seedorf 6. CATANIA (4-4-2): Andújar 5; Gyömber 6,5, Spolli 6, Rolín 6, Monzón 6; Leto 5,5 (14’ st Castro 6), Rinaudo 5, Lodi 6, Plasil 6 (32’ st Izco ng); Bergessio 5,5 (37’ st Boateng ng), Barrientos 6. Allenatore: Pellegrino 6. Arbitro: De Marco di Chiavari 6,5. Reti: 23’ pt Montolivo. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Mexès (M); Rolín, Monzón, Rinaudo, Plasil, Barrientos (C). Espulsi: 33’ st Rinaudo (C) per somma di ammonizioni. Spettatori: 33.014

Napoli-Lazio 4-2 (1-1) Data: 13-04-2014 – Ore: 15.00 NAPOLI (4-2-3-1): Reina 7; Henrique 6, Albiol 5 (1’ st Fernández 6), Britos 6, Ghoulam 6; Behrami 6,5, Jorginho 6,5 (37’ st Mesto ng); Mertens 7,5 (14’ st Callejón 6), Pandev 6, Insigne 6; Higuaín 8. Allenatore: Benitez 6,5. LAZIO (3-4-3): Berisha 6; Ciani 5,5, Cana 5, Radu 6; Konko 5,5, Onazi 6,5, Ledesma 6, Lulic 6,5 (29’ st Cavanda 6); Candreva 6, Mauri 6 (11’ st Hélder Postiga 5,5), Felipe Anderson 6 (18’ st Novaretti 4,5). Allenatore: Reja 5,5. Arbitro: Banti di Livorno 5,5. Reti: 21’ pt Lulic (L), 41’ Mertens (N); 4’ rig. e 22’ st Higuaín (N), 37’ Onazi (L), 49’ Higuaín (N). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Fernández, Britos, Jorginho, Mertens, Higuaín (N); Cana, Ledesma (L). Espulsi: 4’ st Cana (L) per somma di ammonizioni. Spettatori: 39.987

Roma-Atalanta 3-1 (2-0) Data: 12-04-2014 – Ore: 20.45 ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6 (34’ st Romagnoli 6,5), Toloi 6,5, Castán 7, Dodô 6,5; Taddei 7, De Rossi 7,5, Nainggolan 7; Gervinho 7,5, Totti 7 (30’ st Bastos 6), Ljajic 7 (42’ st Ricci ng). Allenatore: Garcia 7. ATALANTA (4-4-2): Consigli 6; Benalouane 6, Stendardo 5 (28’ st Lucchini 6), Yepes 5, Brivio 5,5; Estigarribia 6 (22’ st Baselli 6), Cigarini 6, Migliaccio 6, Bonaventura 6; De Luca 5 (14’ st Livaja 5,5), Denis 6. Allenatore: Colantuono 5,5. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6,5. Reti: 13’ pt Taddei (R), 45’ Ljajic (R); 18’ st Gervinho (R), 33’ Migliaccio (A). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Stendardo, Estigarribia, Cigarini (A). Espulsi: nessuno. Spettatori: 41.336

Sampdoria-Inter 0-4 (0-1) Data: 13-04-2014 – Ore: 15.00 SAMPDORIA (4-3-1-2): Da Costa 5; De Silvestri 5, Mustafi 6, Gastaldello 5, Regini 5; Obiang 5 (13’ st Krsticic 5,5), Palombo 6 (38’ st Lombardo ng), Soriano 6; Sansone 6 (23’ st Okaka 6); Maxi López 5, Eder 4. Allenatore: Mihajlovic 5,5. INTER (3-5-2): Handanovic 8; Rolando 6, Ranocchia 5,5, Samuel 7; D’Ambrosio 6, Hernanes 6 (31’ st Taider ng), Cambiasso 7, Kovacic 7 (34’ st Milito ng), Nagatomo 6; Palacio 8, Icardi 8 (23’ st Álvarez 6). Allenatore: Mazzarri 6,5. Arbitro: Valeri di Roma 6,5. Reti: 13’ pt Icardi; 15’ st Samuel, 18’ Icardi, 34’ Palacio. Recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Costa (in panchina), Gastaldello, Regini, Krsticic, Soriano, Eder (S); Samuel, Icardi (I). Espulsi: 20’ st Eder (S) per somma di ammonizioni. Spettatori: 23.964 Note: Al 18’ pt Maxi López (S) si è fatto parare un rigore.

Sassuolo-Cagliari 1-1 (1-0) Data: 12-04-2014 – Ore: 18.00 SASSUOLO (4-3-3): Pegolo 6; Gazzola 6, Antei 5,5, Ariaudo 6, Longhi 6; Biondini 6 (36’ st Floccari ng), Magnanelli 6, Missiroli 5,5; Berardi 5,5 (13’ st Floro Flores 6), Zaza 6,5, Sansone 6 (44’ st Masucci ng). Allenatore: Di Francesco 6. CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov 6; Pisano 6, Rossettini 6, Astori 6, Murru 6, Dessena 6,5 (48’ st Cossu ng), Conti 6,5, Eriksson 6 (43’ st Tabanelli ng), Ibraimi 6,5, Ibarbo 6, Sau 5 (28’ st Avelar 6). Allenatore: Pulga 6. Arbitro: Russo di Nola 6,5. Reti: 36’ pt Zaza (S); 2’ st Ibraimi (C) rig. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Ariaudo, Berardi (S); Pisano, Rossettini (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 14.230

Torino-Genoa 2-1 (0-0) Data: 13-04-2014 – Ore: 15.00 TORINO (3-5-2): Padelli 6; Bovo 6, Glik 6, Moretti 6; Maksimovic 5,5, Basha 6 (12’ st Gazzi 6), Vives 6 (43’ st Meggiorini ng), El Kaddouri 5, Vesovic 5,5 (45’ st Barreto ng); Immobile 7, Cerci 7. Allenatore: Ventura 6,5. GENOA (3-5-2): Perin 6; Burdisso 6, De Maio 6, Marchese 6, Motta 5,5 (24’ st Antonini 6), Bertolacci 6, Sturaro 6, Antonelli 6, De Ceglie 6 (28’ st Gilardino 6,5), Fetfatzidis 5 (15’ st Konaté 5), Calaiò 5. Allenatore: Gasperini 6. Arbitro: Mariani di Aprilia 6,5. Reti: 40’ st Gilardino (G), 47’ Immobile (T), 48’ Cerci (T). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bovo, Immobile, Cerci (T); De Maio, Motta, Bertolacci, Calaiò (G). Espulsi: nessuno. Spettatori: 23.457

Udinese-Juventus 0-2 (0-2) Data: 14-04-2014 – Ore: 20.45 UDINESE (3-5-1-1): Scuffet 6; Heurtaux 6, Danilo 5,5, Domizzi 5,5; Basta 5,5, Pereyra 5, Allan 6, Yebda 5 (25’ st Muriel 6), Gabriel Silva 5; Fernandes 5; Di Natale 5,5 (34’ st Nico López ng). Allenatore: Guidolin 5,5. JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Cáceres 6,5, Ogbonna 6,5, Chiellini 7; Lichtsteiner 6,5 (30’ st Isla ng), Pogba 7, Pirlo 6, Marchisio 6,5, Asamoah 6,5; Llorente 7 (40’ st Osvaldo ng), Giovinco 8 (37’ st Vucinic ng). Allenatore: Conte 7. Arbitro: Rizzoli di Bologna 6. Reti: 16’ pt Giovinco, 26’ Llorente. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Heurtaux (U); Bonucci (in panchina), Lichtsteiner (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 22.262

Verona-Fiorentina 3-5 (1-2) Data: 13-04-2014 – Ore: 15.00 VERONA (4-3-3): Rafael 5; Cacciatore 6 (32’ st Cirigliano ng), Moras 6, Maietta 5,5, Agostini 5,5; Sala 6, Donadel 5, Hallfredsson 5,5 (42’ st Pillud ng); Iturbe 7, Toni 7, Marquinho 5,5. Allenatore: Mandorlini 5,5. FIORENTINA (4-3-1-2): Neto 6; Tomovic 6,5, Rodríguez 6, Savic 6, Pasqual 6,5; Aquilani 8 (42’ st Wolski ng), Pizarro 7, Borja Valero 7,5; Ilicic 6 (15’ st Vargas 6); Matos 6 (23’ st Matri 6), Cuadrado 7,5. Allenatore: Montella 7. Arbitro: Peruzzo di Schio 5. Reti: 14’ pt Sala (V), 31’ Cuadrado (F), 44’ Aquilani (F); 18’ st Borja Valero (F), 28’ Toni (V) rig., 38’ Matri (F) rig., 41’ Aquilani (F), 46’ Iturbe (V). Recupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Maietta, Sala (V); Neto, Savic, Pizarro (F). Espulsi: 24’ st Donadel (V) per fallo da ultimo uomo. Spettatori: 23.778

SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 19 GOL: Immobile (Torino) 18 GOL: Tévez (Juventus, 1 rig.) 17 GOL: Higuaín (Napoli, 5 rig.); Toni (Verona, 2 rig.) 15 GOL: Palacio (Inter)

Juventus

87 33 28 3 2 71 22

Roma

79 33 24 7 2 68 19

Napoli

67 33 20 7 6 63 35

Fiorentina

58 33 17 7 9 56 37

Inter

53 33 13 14 6 55 35

Parma

51 33 13 12 8 53 42

Torino

48 33 13 9 11 49 42

Milan

48 33 13 9 11 50 44

Lazio

48 33 13 9 11 44 44

Atalanta

46 33 14 4 15 38 44

Verona

46 33 14 4 15 50 57

Sampdoria 41 33 11 8 14 40 49 Genoa

39 33 10 9 14 36 43

Udinese

38 33 11 5 17 35 46

Cagliari

33 33 7 12 14 31 45

Chievo

30 33 8 6 19 30 49

Bologna

28 33 5 13 15 27 51

Livorno

25 33 6 7 20 36 64

Sassuolo

25 33 6 7 20 32 62

Catania

20 33 4 8 21 24 58

I TOP DELLA GIORNATA Paloschi Chievo 8 Aquilani Fiorentina 8 Handanovic Inter 8 Icardi Inter 8 Palacio Inter 8 Giovinco Juventus 8 Higuaín Napoli 8 Borja Valero Fiorentina 7,5 Cuadrado Fiorentina 7,5 Mertens Napoli 7,5 De Rossi Roma 7,5 Gervinho Roma 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Coda Livorno 4 Eder Sampdoria 4 Novaretti Lazio 4,5 Valentini Livorno 4,5

Calcio 2OOO

85


34ª GIORNATA – 19 aprile 2014 Atalanta-Verona 1-2 (0-0) Data: 19-04-2014 – Ore: 15.00 ATALANTA (4-4-2): Consigli 7; Nica 6 (11’ st Estigarribia 6), Benalouane 6, Yepes 5,5, Brivio 5,5; Raimondi 6, Carmona 6, Baselli 5,5 (18’ st Cigarini 6), Bonaventura 6; Livaja 5 (7’ st Moralez 6), Denis 6. Allenatore: Colantuono 6. VERONA (4-3-3): Rafael 6; Pillud 6, Moras 6, Marques 6, Albertazzi 6,5; Donati 7 (24’ st Donsah 6), Cirigliano 6,5, Hallfredsson 6; Iturbe 8 (30’ st Agostini 6), Toni 7, Marquinho 6,5 (18’ st Gomez 6,5). Allenatore: Mandorlini 7. Arbitro: Minelli di Varese 6,5. Reti: 7’ st Donati (V), 26’ Toni (V), 42’ Denis (A). Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Benalouane, Yepes, Carmona, Livaja (A); Donsah, Cirigliano (V). Espulsi: nessuno. Spettatori: 13.487

Catania-Sampdoria 2-1 (1-0) Data: 19-04-2014 – Ore: 15.00 CATANIA (4-3-3): Frison 6; Peruzzi 5,5 (28’ st Legrottaglie 6), Spolli 6, Gyömber 6,5, Monzón 5,5; Izco 5,5, Lodi 6, Plasil 6; Barrientos 6 (37’ st Fedato ng), Bergessio 7, Leto 6,5 (13’ st Castro 6,5). Allenatore: Pellegrino 6,5. SAMPDORIA (4-3-3): Fiorillo 7; Fornasier 5,5, Mustafi 5,5, Regini 5, Costa 5,5; Bjarnason 6 (31’ st Maxi López 5,5), Salamon 5,5 (21’ st Krsticic 5,5), Renan 5,5; Wszolek 5,5 (43’ st Rodríguez ng), Okaka 6,5, Sansone 6. Allenatore: Mihajlovic 5,5. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6. Reti: 45’ pt Leto (C); 16’ st Okaka (S), 18’ Bergessio (C). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Spolli, Bergessio (C); Mustafi, Costa (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 18.555

Chievo-Sassuolo 0-1 (0-1) Data: 19-04-2014 – Ore: 15.00 CHIEVO (4-3-1-2): Agazzi 6; Sardo 5,5, Cesar 5, Dainelli 6, Frey 5; Radovanovic 5 (29’ st Stoian ng), Rigoni 6, Guana 5,5 (13’ st Lazarevic 6); Hetemaj 6; Théréau 5,5, Paloschi 6 (36’ st Pellissier ng). Allenatore: Corini 5,5. SASSUOLO (4-3-3): Pegolo 6,5; Gazzola 6, Antei 6,5, Cannavaro 7, Longhi 6; Biondini 6, Magnanelli 6,5, Missiroli 6,5; Berardi 7 (27’ st Rosi 6), Zaza 6 (39’ st Floccari ng), Floro Flores 6 (19’ st Ziegler 5,5). Allenatore: Di Francesco 7. Arbitro: Bergonzi di Genova 6. RetE: 40’ pt Berardi. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Cesar, Dainelli, Guana, Hetemaj (C); Gazzola, Biondini, Missiroli, Berardi (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.000 circa

Fiorentina-Roma 0-1 (0-1) Data: 19-04-2014 – Ore: 21.00 FIORENTINA (4-3-1-2): Neto 6; Tomovic 5, Rodríguez 6, Savic 6, Pasqual 5; Aquilani 5,5 (36’ st Vargas ng), Pizarro 6, Borja Valero 6; Ilicic 5 (28’ st Joaquín 5,5); Matos 5 (1’ st Matri 5), Cuadrado 6. Allenatore: Montella 5. ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6, Toloi 6,5, Castán 7, Dodô 6 (40’ st Torosidis ng); Pjanic 6, De Rossi 7, Nainggolan 7; Ljajic 7 (34’ st Bastos ng), Totti 6 (30’ st Florenzi ng), Gervinho 5,5. Allenatore: Garcia 7. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 5,5. RetE: 26’ pt Nainggolan. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Tomovic, Pasqual, Matri (F); Toloi, Castán, Dodô, Ljajic (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 34.554

Genoa-Cagliari 1-2 (1-1) Data: 19-04-2014 – Ore: 15.00 GENOA (3-4-3): Perin 6; Burdisso 5, De Maio 5,5, Marchese 6; Motta 6, Sturaro 5, Bertolacci 5 (36’ st De Ceglie ng), Antonelli 6; Sculli 6 (21’ st Fetfatzidis 5), Gilardino 6, Konaté 4,5 (11’ st Cofie 5,5). Allenatore: Gasperini 5,5. CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov 6; Pisano 6 (5’ st Perico 6), Astori 7, Rossettini 6, Avelar 6; Dessena 6, Conti 6, Eriksson 6; Ibraimi 6; Ibarbo 6,5, Sau 7 (39’ st Nenê ng). Allenatore: Pulga 6,5. Arbitro: Celi di Bari 6,5. Reti: 3’ pt De Maio (G), 36’ Sau (C); 38’ st Ibarbo (C). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: De Maio, Sturaro (G); Avramov, Avelar, Dessena, Ibarbo (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 18.318

Juventus-Bologna 1-0 (0-0) Data: 19-04-2014 – Ore: 18.30 JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6,5, Ogbonna 6,5, Chiellini 7; Isla 6 (36’ st Padoin ng), Pogba 7,5, Pirlo 6, Marchisio 6,5, Asamoah 6; Giovinco 7 (44’ st Vidal ng), Llorente 6. Allenatore: Conte 7. BOLOGNA (3-5-1-1): Curci 7; Antonsson 6 (35’ st Laxalt ng), Sörensen 6, Cherubin 6; Garics 6, Ibson 5,5 (25’ st Paponi 5,5), Pazienza 6 (44’ st Acquafresca ng), Christodoulopoulos 6, Morleo 5,5; Friberg 5; Cristaldo 5. Allenatore: Ballardini 5,5. Arbitro: Giacomelli di Trieste 5,5. RetE: 19’ st Pogba. Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Antonsson, Friberg (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 39.798

Lazio-Torino 3-3 (1-0) Data: 19-04-2014 – Ore: 15.00 LAZIO (3-4-3): Berisha 6; Biava 6,5, Novaretti 5, Radu 5,5; Cavanda 4,5 (26’ st Felipe Anderson 6), Biglia 6, Ledesma 6, Lulic 5,5; Candreva 7, Mauri 7 (26’ st Hélder Postiga 5,5), Keita 7 (39’ st Pereirinha ng). Allenatore: Reja 5,5. TORINO (3-5-2): Padelli 6; Bovo 6, Glik 6, Moretti 5,5; Maksimovic 5,5, Kurtic 6,5 (20’ st Tachtsidis 7), Vives 6,5, El Kaddouri 7 (46’ st Gazzi ng), Darmian 6; Meggiorini 6,5 (35’ st Barreto 6,5), Immobile 7. Allenatore: Ventura 6,5. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 5,5. Reti: 42’ pt Mauri (L); 7’ st Kurtic (T), 16’ Candreva (L) rig., 22’ Tachtsidis (T), 44’ Immobile (T), 49’ Candreva (L). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Novaretti, Radu, Lulic, Candreva (L); Bovo, Glik, Vives (T). Espulsi: 34’ st Novaretti (L) per somma di ammonizioni. Spettatori: 8.000 circa

Milan-Livorno 3-0 (1-0) Data: 19-04-2014 – Ore: 15.00 MILAN (4-2-3-1): Abbiati 6; Abate 6, Mexès 7, Rami 6, Constant 6,5; De Jong 6 (21’ st Muntari 6), Montolivo 6,5; Taarabt 7, Kakà 6 (30’ st Pazzini 6,5), Robinho 5,5 (37’ st Saponara ng); Balotelli 7. Allenatore: Seedorf 6,5. LIVORNO (4-4-2): Bardi 6; Valentini 6, Rinaudo 5,5, Castellini 5, Mesbah 5,5 (12’ st Siligardi 5); Piccini 6, Benassi 5,5 (37’ st Belfodil ng), Duncan 5, Greco 5; Emeghara 5,5 (28’ st Mosquera 5,5), Paulinho 5,5. Allenatore: Di Carlo 5. Arbitro: Irrati di Pistoia 5. Reti: 43’ pt Balotelli; 6’ st Taarabt, 39’ Pazzini. Recupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Abate, Rami, De Jong (M); Rinaudo, Duncan (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 38.903

Parma-Inter 0-2 (0-0) Data: 19-04-2014 – Ore: 15.00 PARMA (4-3-3): Mirante 6; Cassani 6, Paletta 4,5, Lucarelli 6, Molinaro 5,5 (16’ st Schelotto ng, 27’ st Amauri ng); Gargano 6, Marchionni 6,5, Parolo 6; Biabiany 5, Cassano 5,5, Palladino 6 (4’ st Felipe 6). Allenatore: Donadoni 6. INTER (3-5-2): Handanovic 8; Campagnaro 6, Samuel 6, Rolando 7; D’Ambrosio 5,5 (14’ st Zanetti 6), Hernanes 6 (43’ st Guarín 6,5), Cambiasso 6,5, Kovacic 6, Nagatomo 6; Palacio 6, Icardi 5 (36’ st Botta ng). Allenatore: Mazzarri 6. Arbitro: Rocchi di Firenze 6,5. Reti: 3’ st Rolando, 44’ Guarín. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Paletta, Lucarelli (P); Samuel, Rolando, Hernanes (I). Espulsi: 1’ st Paletta (P) per somma di ammonizioni. Spettatori: 16.387 Note: Al 44’ pt Cassano (P) si è fatto parare un rigore.

Udinese-Napoli 1-1 (0-1) Data: 19-04-2014 – Ore: 15.00 UDINESE (4-3-3): Scuffet 6; Heurtaux 5,5 (35’ st Basta ng), Danilo 6, Domizzi 6, Gabriel Silva 6; Badu 6,5, Allan 6, Pinzi 6,5 (33’ st Nico López ng); Pereyra 6, Muriel 5,5 (39’ st Widmer ng), Fernandes 7. Allenatore: Guidolin 6. NAPOLI (4-2-3-1): Reina 4,5; Reveillere 6, Fernández 5,5, Henrique 6, Ghoulam 6; Behrami 6 (30’ st Jorginho ng), Inler 6; Callejón 6,5, Hamsik 5,5 (45’ st Albiol ng), Insigne 6; Zapata 5,5 (21’ st Pandev 6). Allenatore: Benitez 6. Arbitro: Calvarese di Teramo 5,5. Reti: 39’ pt Callejón (N); 9’ st Fernandes (U). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pinzi, Pereyra (U); Fernández, Behrami, Jorginho (N). Espulsi: 44’ st Fernandez (N) per somma di ammonizione. Spettatori: 16.219

SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 20 GOL: Immobile (Torino) 18 GOL: Tévez (Juventus, 1 rig.); Toni (Verona, 2 rig.) 17 GOL: Higuaín (Napoli, 5 rig.) 15 GOL: Palacio (Inter) 14 GOL: Rossi (Fiorentina, 5 rig.); Gilardino (Genoa, 4 rig.); Llorente (Juventus); Balotelli (Milan, 3 rig.) 13 GOL: Paloschi (Chievo, 4 rig.); Paulinho (Livorno, 3 rig.); Callejón (Napoli); Destro (Roma); Berardi (Sassuolo, 5 rig.); Cerci (Torino, 5 rig.) 12 GOL: Denis (Atalanta, 1 rig.) 11 GOL: Vidal (Juventus, 2 rig.); Candreva (Lazio, 5 rig.); Cassano (Parma, 1 rig.)

86

Calcio 2OOO

Juventus

90 34 29 3 2 72 22

Roma

82 34 25 7 2 69 19

Napoli

68 34 20 8 6 64 36

Fiorentina

58 34 17 7 10 56 38

Inter

56 34 14 14 6 57 35

Milan

51 34 14 9 11 53 44

Parma

51 34 13 12 9 53 44

Torino

49 34 13 10 11 52 45

Lazio

49 34 13 10 11 47 47

Verona

49 34 15 4 15 52 58

Atalanta

46 34 14 4 16 39 46

Sampdoria 41 34 11 8 15 41 51 Genoa

39 34 10 9 15 37 45

Udinese

39 34 11 6 17 36 47

Cagliari

36 34 8 12 14 33 46

Chievo

30 34 8 6 20 30 50

Bologna

28 34 5 13 16 27 52

Sassuolo

28 34 7 7 20 33 62

Livorno

25 34 6 7 21 36 67

Catania

23 34 5 8 21 26 59

I TOP DELLA GIORNATA Handanovic Inter 8 Iturbe Verona 8 Pogba Juventus 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Konaté Genoa 4,5 Cavanda Lazio 4,5 Reina Napoli 4,5 Paletta Parma 4,5


serie A TIM 35ª GIORNATA – 27 APRILE 2014 Atalanta-Genoa 1-1 (0-1) Data: 27-04-2014 – Ore: 20.45 ATALANTA (4-3-3): Consigli 6; Benalouane 6 (44’ st Bentancourt ng), Stendardo 6, Lucchini 5,5, Del Grosso 6; Cigarini 6,5, Migliaccio 6, Baselli 6 (40’ st Raimondi ng); Estigarribia 6 (30’ pt De Luca 7), Denis 5, Bonaventura 6. Allenatore: Colantuono 6,5. GENOA (3-4-3): Perin 7; Antonini 6,5, Portanova 6, Marchese 5,5 (19’ st De Maio 6); Vrsaljko 6, Sturaro 6, Bertolacci 6, De Ceglie 6 (31’ st Gamberini 5,5); Fetfatzidis 6 (8’ st Burdisso 6), Gilardino 6, Antonelli 6. Allenatore: Gasperini 6,5. Arbitro: Peruzzo di Schio 5. Reti: 27’ pt De Ceglie (G); 37’ st De Luca (A). Recupero: 8 minuti (4’ pt + 4’ st). Ammoniti: Cigarini, Bonaventura (A); Perin, Antonini, Marchese, Gilardino (G). Espulsi: 6’ st Portanova (G) per fallo da ultimo uomo. Spettatori: 12.074 Note: Al 7’ st Denis (A) si è fatto parare un rigore.

Bologna-Fiorentina 0-3 (0-2) Data: 26-04-2014 – Ore: 18.00 BOLOGNA (3-5-2): Curci 6,5; Antonsson 5, Natali 5, Cherubin 4,5 (44’ pt Cristaldo 5); Garics 5,5, Krhin 5,5 (1’ st Friberg 5), Pazienza 5, Christodoulopoulos 5,5, Morleo 5,5 (16’ st Cech 5); Kone 6, Acquafresca 5. Allenatore: Ballardini 4. FIORENTINA (4-3-3): Neto 6,5; Tomovic 6,5, Rodríguez 6,5, Diakité 6,5, Vargas 6; Aquilani 7, Pizarro 7, Borja Valero 7 (15’ st Ambrosini 6); Joaquín 7 (21’ st Matos 6), Ilicic 7 (30’ st Wolski 6), Cuadrado 8. Allenatore: Montella 7. Arbitro: Massa di Imperia 6. Reti: 23’ pt Cuadrado, 34’ Ilicic; 42’ st Cuadrado. Recupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Kone (B); Diakité (F). Espulsi: nessuno. Spettatori: 23.875

Cagliari-Parma 1-0 (1-0) Data: 27-04-2014 – Ore: 15.00 CAGLIARI (4-3-1-2): Silvestri 7; Pisano 6,5 (28’ st Perico 6), Rossettini 7, Astori 7, Avelar 6; Dessena 6,5, Conti 6,5, Eriksson 6; Ibraimi 5,5; Sau 6,5 (34’ st Cossu 6), Pinilla 6,5 (48’ st Loi ng). Allenatore: Pulga 7. PARMA (4-3-3): Mirante 7; Cassani 6,5, Lucarelli 6, Felipe 4, Gobbi 6 (25’ st Molinaro 6); Acquah 6, Gargano 6 (30’ st Schelotto 6), Parolo 6; Biabiany 6, Cassano 6, Palladino 5,5 (10’ st Amauri 6,5). Allenatore: Donadoni 6. Arbitro: Gervasoni di Mantova 6,5. RetE: 35’ pt Pinilla rig. Recupero: 6 minuti (0’ pt + 6’ st). Ammoniti: Rossettini, Pinilla (C); Cassani, Gobbi (P). Espulsi: 8’ st Felipe (P) per gioco scorretto. Spettatori: 4.798

Inter-Napoli 0-0 (0-0) Data: 26-04-2014 – Ore: 20.45 INTER (3-5-2): Handanovic 6; Campagnaro 6, Ranocchia 7, Andreolli 6,5; D’Ambrosio 5 (23’ st Zanetti 6), Hernanes 5,5 (29’ st Guarín ng), Cambiasso 6, Kovacic 7, Nagatomo 6; Palacio 6,5, Icardi 5 (36’ st Kuzmanovic ng). Allenatore: Mazzarri 6. NAPOLI (4-2-3-1): Reina 7; Henrique 6, Albiol 6, Britos 6, Ghoulam 6; Jorginho 5,5, Inler 7; Callejón 5,5, Mertens 5 (25’ st Hamsik 6), Insigne 6; Higuaín 6 (42’ st Pandev ng). Allenatore: Benitez 6. Arbitro: Rizzoli di Bologna 6. Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Hernanes (I); Henrique, Britos, Ghoulam (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 47.119

Livorno-Lazio 0-2 (0-1) Data: 27-04-2014 – Ore: 15.00 LIVORNO (4-1-4-1): Bardi 5; Valentini 5 (34’ st Bruzzi 6), Rinaudo 6, Émerson 5,5, Castellini 5 (18’ st Piccini 5,5); Duncan 5,5; Siligardi 5, Biagianti 6, Greco 5 (8’ st Belfodil 5), Mesbah 6; Paulinho 6. Allenatore: Nicola 5. LAZIO (4-3-3): Berisha 6,5; Pereirinha 6,5, Ciani 7, Cana 6, Lulic 6,5; Onazi 6 (25’ st González 6), Ledesma 6,5, Biglia 6,5; Candreva 7 (36’ st Felipe Anderson ng), Mauri 7, Keita 6 (43’ st Perea ng). Allenatore: Reja 6,5. Arbitro: De Marco di Chiavari 5. Reti: 15’ pt Mauri; 6’ st Candreva rig. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bardi, Rinaudo, Mesbah (Li); Pereirinha (La). Espulsi: nessuno. Spettatori: 8.608

Roma-Milan 2-0 (1-0) Data: 25-04-2014 – Ore: 20.45 ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 6 (38’ st Torosidis ng), Toloi 6,5, Castán 7, Dodô 6; Pjanic 8 (41’ st Taddei ng), De Rossi 7, Nainggolan 7; Ljajic 7, Totti 6,5 (24’ st Florenzi ng), Gervinho 7. Allenatore: Garcia 7. MILAN (4-2-3-1): Abbiati 6; Bonera 6, Rami 5,5, Mexès 5, Constant 5; Montolivo 6, Muntari 5,5 (13’ st Essien 5); Honda 4,5 (36’ st Robinho ng), Kakà 5, Taarabt 5; Balotelli 5 (24’ st Pazzini 6). Allenatore: Seedorf 5. Arbitro: Tagliavento di Terni 5,5. Reti: 43’ pt Pjanic; 20’ st Gervinho. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pjanic, Nainggolan, Totti (R); Rami, Muntari, Honda (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 49.792

Sampdoria-Chievo 2-1 (0-0) Data: 27-04-2014 – Ore: 15.00 SAMPDORIA (4-2-3-1): Fiorillo 6; De Silvestri 6, Mustafi 5, Gastaldello 6, Regini 6,5; Palombo 6 (24’ st Fornasier 6), Krsticic 6 (34’ st Renan 6); Eder 7, Sansone 6 (19’ st Gabbiadini 5,5), Soriano 6,5; Okaka 6,5. Allenatore: Mihajlovic 6,5. CHIEVO (4-3-2-1): Agazzi 5; Sardo 5,5, Dainelli 6, Cesar 6, Frey 5 (46’ st Bernardini ng); Radovanovic 6, Rigoni 6, Guarente 6 (37’ st Stoian ng); Obinna 6 (22’ st Lazarevic 5,5), Théréau 5,5; Hetemaj 5,5. Allenatore: Corini 5,5. Arbitro: Orsato di Schio 5,5. Reti: 21’ st Théréau (C) rig., 36’ Eder (S), 48’ Soriano (S). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: De Silvestri (S); Cesar, Frey, Rigoni, Guarente, Hetemaj (C). Espulsi: 21’ st Mustafi (S) per fallo da ultimo uomo. Spettatori: 20.157

Sassuolo-Juventus 1-3 (1-1) Data: 28-04-2014 – Ore: 20.45 SASSUOLO (4-3-3): Pegolo 6; Gazzola 6, Antei 5, Cannavaro 6, Longhi 5; Chibsah 6,5 (33’ st Brighi ng), Magnanelli 6,5, Ziegler 6 (20’ st Floccari 6,5); Sansone 7 (38’ st Masucci ng), Zaza 7, Floro Flores 6. Allenatore: Di Francesco 6. JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7; Barzagli 6, Ogbonna 4,5 (29’ st Bonucci ng), Chiellini 6; Isla 5 (18’ st Lichtsteiner 6,5), Pogba 6, Pirlo 7 (34’ st Vidal ng), Marchisio 7, Asamoah 6; Llorente 7, Tévez 8. Allenatore: Conte 7. Arbitro: Damato di Barletta 5,5. Reti: 9’ pt Zaza (S), 34’ Longhi (S) aut.; 13’ st Marchisio (J), 31’ Llorente (J). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Zaza (S); Ogbonna (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 19.000 circa

Torino-Udinese 2-0 (1-0) Data: 27-04-2014 – Ore: 15.00 TORINO (3-5-2): Padelli 6; Glik 6,5, Bovo 7, Moretti 7; Maksimovic 6,5, Kurtic 7, Vives 6 (34’ st Tachtsidis 6), El Kaddouri 7 (34’ st Gazzi ng), Darmian 6; Immobile 7 (26’ st Meggiorini 6), Cerci 6. Allenatore: Ventura 7. UDINESE (3-4-1-2): Scuffet 6; Heurtaux 5,5, Danilo 5,5, Bubnjic 5,5; Pereyra 5, Badu 5 (1’ st Zielinski 6), Fernandes 5 (9’ st Basta 5,5), Allan 5,5; Pinzi 5; Gabriel Silva 5, Muriel 5. Allenatore: Guidolin 5. Arbitro: Valeri di Roma 6,5. Reti: 15’ pt El Kaddouri; 11’ st Immobile. Recupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Heurtaux, Badu, Pinzi (U). Espulsi: nessuno. Spettatori: 15.292

Verona-Catania 4-0 (3-0) Data: 27-04-2014 – Ore: 12.30 VERONA (4-3-3): Rafael 6,5; Pillud 6, Moras 6,5, Marques 6,5, Albertazzi 6; Sala 7, Donadel 7, Hallfredsson 7; Iturbe 7 (37’ pt Gomez 7), Toni 8 (31’ st Cacia ng), Marquinho 7 (19’ st Jankovic 6,5). Allenatore: Mandorlini 7. CATANIA (4-3-3): Frison 5; Peruzzi 5, Spolli 5 (1’ st Gyömber 6), Rolín 4,5, Monzón 5 (36’ st Biraghi ng); Rinaudo 5, Lodi 4,5, Plasil 5; Leto 5,5, Barrientos 5, Bergessio 5 (20’ st Caruso 6). Allenatore: Pellegrino 5. Arbitro: Russo di Nola 6,5. Reti: 5’ pt Toni, 28’ Frison (C) aut., 46’ Marquinho; 30’ st Gomez. Recupero: 4 minuti (2’ pt + 2’ st). Ammoniti: Rolín, Monzón, Rinaudo (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 19.856

SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 21 GOL: Immobile (Torino) 19 GOL: Toni (Verona, 2 rig.) 18 GOL: Tévez (Juventus, 1 rig.) 17 GOL: Higuaín (Napoli, 5 rig.) 15 GOL: Palacio (Inter); Llorente (Juventus) 14 GOL: Rossi (Fiorentina, 5 rig.); Gilardino (Genoa, 4 rig.); Balotelli (Milan, 3 rig.) 13 GOL: Paloschi (Chievo, 4 rig.); Paulinho (Livorno, 3 rig.); Callejón (Napoli); Destro (Roma); Berardi (Sassuolo, 5 rig.); Cerci (Torino, 5 rig.)

Juventus

93 35 30 3 2 75 23

Roma

85 35 26 7 2 71 19

Napoli

69 35 20 9 6 64 36

Fiorentina

61 35 18 7 10 59 38

Inter

57 35 14 15 6 57 35

Torino

52 35 14 10 11 54 45

Lazio

52 35 14 10 11 49 47

Verona

52 35 16 4 15 56 58

Parma

51 35 13 12 10 53 45

Milan

51 35 14 9 12 53 46

Atalanta

47 35 14 5 16 40 47

Sampdoria 44 35 12 8 15 43 52 Genoa

40 35 10 10 15 38 46

Cagliari

39 35 9 12 14 34 46

Udinese

39 35 11 6 18 36 49

Chievo

30 35 8 6 21 31 52

Bologna

28 35 5 13 17 27 55

Sassuolo

28 35 7 7 21 34 65

Livorno

25 35 6 7 22 36 69

Catania

23 35 5 8 22 26 63

I TOP DELLA GIORNATA Cuadrado Fiorentina 8 Tévez Juventus 8 Pjanic Roma 8 Toni Verona 8 I FLOP DELLA GIORNATA Felipe Parma 4 Cherubin Bologna 4,5 Lodi Catania 4,5 Rolín Catania 4,5 Ogbonna Juventus 4,5 Honda Milan 4,5

Calcio 2OOO

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32ª GIORNATA – 29 MARZO 2014 Avellino-Cittadella 1-0 (0-0) Data: 29-03-2014 – Ore: 15.00 AVELLINO (3-5-2): Seculin 6; Izzo 6, Fabbro 6 (32’ st Peccarisi 6), Pisacane 6; Zappacosta 6 (21’ st Bittante 6), D’Angelo 6, Schiavon 6,5, Angiulli 6 (39’ st Pizza ng), Millesi 6; Castaldo 7, Galabinov 6. Allenatore: Rastelli 6,5. CITTADELLA (4-3-3): Pierobon 6; Pecorini 6, Scaglia 6, Pellizzer 5,5, Alborno 5,5; Rigoni 6, Busellato 6 (32’ st Donnarumma 5), Jidayi 5,5; Perez 5 (29’ st Piscitella 5,5), Djuric 5,5, Azzi 5,5 (11’ st Surraco 5). Allenatore: Foscarini 6. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6. RetE: 19’ st Castaldo. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Izzo, D’Angelo, Millesi, Castaldo (A); Scaglia, Pellizzer, Rigoni, Djuric (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.000 circa.

Cesena-Novara 2-0 (0-0) Data: 29-03-2014 – Ore: 18.00 CESENA (3-5-2): Coser 6; Consolini 6, Volta 6, Ingegneri 6; D’Alessandro 6,5, Belingheri 6, Cascione 6 (38’ st Gagliardini ng), Coppola 6, Defrel 6 (30’ st Garritano 6); Succi 6, Marilungo 6,5 (15’ st Rodriguez 6,5). Allenatore: Bisoli 6,5. NOVARA (4-3-3): Kosicky 5,5; Crescenzi 6, Perticone 5, Vicari 6, Lambrughi 6; Marianini 6 (31’ st Rubino 5,5), Laner 6, Faragò 6; Manconi 6 (38’ st Potouridis ng), Sansovini 5, Lepiller 5,5 (9’ st Lazzari 6). Allenatore: Aglietti 5,5. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 5,5. Reti: 15’ st Marilungo, 31’ Rodriguez. Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Gagliardini (C); Lambrughi (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.007

Crotone-Ternana 1-1 (0-1) Data: 30-03-2014 – Ore: 12.30 CROTONE (4-3-3): Gomis 7; Del Prete 6, Cremonesi 6,5, Suagher 6,5, Mazzotta 6; Matute 6,5, Dezi 6 (22’ st Galardo 6), Crisetig 6; Bernardeschi 6 (23’ st De Giorgio ng), Pettinari 6,5, Bidaoui 6 (28’ st Giannone 6). Allenatore: Drago 6. TERNANA (4-3-2-1): Brignoli 6; Rispoli 6, Masi 6,5 (18’ st Valjent 6), Farkas 6, Fazio 6; Gavazzi 6, Viola 6 (41’ st Russo ng), Zito 7; Maiello 6,5 (14’ st Miglietta 6), Antenucci 6; Litteri 6,5. Allenatore: Tesser 6,5. Arbitro: Candussio di Cervignano 6,5. Reti: 22’ pt Masi (T); 4’ st Pettinari (C). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Del Prete, Suagher (C); Rispoli, Masi, Fazio (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.571

Empoli-Juve Stabia 2-1 (1-1) Data: 29-03-2014 – Ore: 15.00 EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6, Rugani 6, Barba 6, Hysaj 5,5; Moro 5,5 (22’ st Castiglia 6), Valdifiori 6,5, Croce 6 (36’ st Signorelli ng); Verdi 5 (6’ st Pucciarelli 6); Tavano 6,5, Maccarone 8. Allenatore: Sarri 6,5. JUVE STABIA (4-3-3): Benassi 5; Ghiringhelli 6, Lanzaro 6, Di Nunzio 5, Contini 5,5; Zampano 7, Baraye 6 (22’ st Suciu 5,5), Liviero 6; Falco 6,5, Parigini 6 (13’ st Vitale 5,5), Doukara 5,5 (35’ st Montini ng). Allenatore: Braglia 6. Arbitro: Pasqua di Tivoli 6. Reti: 34’ pt Tavano (E), 43’ Zampano (J); 25’ st Maccarone (E). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Contini, Zampano, Vitale (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.930

Latina-Carpi 1-0 (1-0) Data: 29-03-2014 – Ore: 15.00 LATINA (3-5-2): Iacobucci 6; Brosco 6, Cottafava 6, Bruscagin 6; Ristovski 6, Gerbo 6,5 (8’ st Milani 6), Viviani 7 (45’ st Morrone ng), Bruno 7, Alhassan 7; Paolucci 7 (22’ st Laribi 6,5), Jonathas 6. Allenatore: Breda 6,5. CARPI (4-4-1-1): Colombi 6; Legati 6 (33’ st Sperotto 5,5), Pesoli 6,5, Romagnoli 6, Letizia 6; Lollo 6, Porcari 6, Bianco 6, Di Gaudio 5 (11’ st Acosty 5); Sgrigna 7; Mbakogu 6 (18’ st Ardemagni 5). Allenatore: Pillon 5,5. Arbitro: Chiffi di Padova 5,5. RetE: 11’ pt Paolucci. Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Brosco, Gerbo (L); Sperotto, Pesoli, Romagnoli (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.284

Modena-Spezia 0-0 (0-0) Data: 29-03-2014 – Ore: 15.00 MODENA (4-4-2): Pinsoglio 6; Gozzi 6 (45’ st Mangni ng), Cionek 6, Zoboli 6 (30’ st Marzorati 6), Garofalo 5; Molina 5,5, Burrai 6, Bianchi 6, Rizzo 6 (36’ st Mazzarani 5); Granoche 6, Babacar 6. Allenatore: Novellino 5,5. SPEZIA (4-3-3): Leali 6; Madonna 6 (28’ pt Magnusson 6,5), Datkovic 6, Lisuzzo 5, Baldanzeddu 6; Scozzarella 5, Seymour 6, Bellomo 7; Schiattarella 6, Ferrari 6 (40’ st Ebagua ng), Catellani 5 (19’ st Sammarco 6). Allenatore: Mangia 6. Arbitro: Abbattista di Molfetta 6. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Gozzi (M); Lisuzzo, Scozzarella, Schiattarella (S). Espulsi: 18’ st Scozzarella (S), 43’ st Lisuzzo (S). Spettatori: 4.378

Padova-Lanciano 5-1 (1-1) Data: 29-03-2014 – Ore: 15.00 PADOVA (4-3-3): Mazzoni 6; Ceccarelli 5,5, Kelic 6,5, Benedetti 6, Almici 6; Cuffa 6 (27’ st Moretti 6), Iori 6,5, Musacci 5 (1’ st Melchiorri 7); Improta 7,5, Vantaggiato 7, Pasquato 7 (32’ st Rocchi 6,5). Allenatore: Serena 7. LANCIANO (4-2-3-1): Sepe 5; Aquilanti 5, Troest 5, Amenta 5,5, Mammarella 5 (24’ st Turchi 5); Casarini 5,5, Buchel 5,5; Germano 6, Di Cecco 5 (34’ st Thiam ng), Gatto 5,5 (7’ st Falcinelli 5); Comi 6. Allenatore: Baroni 5. Arbitro: Ciampi di Roma 6,5. Reti: 28’ pt Kelic (P), 42’ Comi (L) rig.; 14’ e 17’ st Improta (P), 39’ Vantaggiato (P), 48’ Rocchi (P). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ceccarelli, Cuffa (P); Mammarella (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.111

Pescara-Reggina 2-2 (1-1) Data: 29-03-2014 – Ore: 15.00 PESCARA (3-5-2): Belardi 6; Salviato 6, Zauri 5,5, Bocchetti 5; Balzano 6, Zuparic 5,5, Brugman 6,5, Mascara 7, Rossi 6 (26’ pt Ragusa 6); Caprari 6 (17’ st Cutolo 5), Sforzini 5 (32’ st Maniero 6). Allenatore: Cosmi 5,5. REGGINA (4-3-2-1): Pigliacelli 6; Adejo 5,5, Lucioni 6, Ipsa 6, Frascatore 6; Maicon 6 (38’ st Pambou ng), Dall’Oglio 6, Barillà 6; Sbaffo 6 (27’ st Fischnaller 6,5), Dumitru 6 (45’ st Bochniewicz ng); Di Michele 7. Allenatore: Gagliardi-Zanin 6,5. Arbitro: Roca di Foggia 5,5. Reti: 21’ pt Brugman (P), 23’ Di Michele (R); 41’ st Mascara (P), 43’ Fischnaller (R). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Dall’Oglio, Barillà (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 8.187

Siena-Brescia 2-1 (1-0) Data: 29-03-2014 – Ore: 15.00 SIENA (3-4-3): Lamanna 6; Ceccarelli 6, Giacomazzi 6,5, Belmonte 6; Angelo 6, Pulzetti 7, Valiani 6, Feddal 6 (14’ st Fabbrini 6,5); Rosina 6,5 (44’ st Schiavone ng), Rosseti 6 (34’ st Cappelluzzo ng), Spinazzola 7. Allenatore: Beretta 7. BRESCIA (3-5-2): Cragno 6; Freddi 6, Budel 6, Di Cesare 5,5; Zambelli 6, Finazzi 5, Olivera 6,5 (34’ st Saba ng), Benali 7 (20’ st Sodinha 5,5), Scaglia 5; Caracciolo 5,5, Valotti 5,5 (1’ st Juan Antonio 6). Allenatore: Iaconi 6. Arbitro: Nasca di Bari 5. Reti: 43’ pt Giacomazzi (S); 16’ st Fabbrini (S), 18’ Benali (B). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ceccarelli, Feddal, Rosina (S); Di Cesare, Olivera, Benali (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.960

Trapani-Bari 3-4 (2-4) Data: 29-03-2014 – Ore: 15.00 TRAPANI (4-4-2): Nordi 5,5; Ferri 5,5, Pagliarulo 5,5, Martinelli 5 (29’ st Garufo 6), Rizzato 6; Basso 6 (1’ st Gambino 6), Pirrone 6 (36’ st Abate ng), Ciaramitaro 6, Nizzetto 6; Iunco 6, Mancosu 6. Allenatore: Boscaglia 6. BARI (4-3-3): Guarna 6; Zanon 6, Chiosa 6, Polenta 6, Calderoni 6; Defendi 6, Romizi 6,5, Sciaudone 6; Galano 6 (33’ st Sabelli ng), João Silva 6, Nadarevic 7 (20’ st Cani 6). Allenatore: Alberti-Zavattieri 7. Arbitro: Bruno di Torino 6. Reti: 5’ pt Iunco (T), 12’ Ciaramitaro (T), 24’ Romizi (B), 26’ Galano (B), 36’ Polenta (B) rig., 42’ Calderoni (B); 12’ st Mancosu (T). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Pagliarulo, Nizzetto (T); Chiosa, Calderoni, Romizi (B). Espulsi: 36’ st Zanon (B). Spettatori: 5.358

Varese-Palermo 1-2 (1-1) Data: 29-03-2014 – Ore: 15.00 VARESE (4-2-3-1): Bressan 6; Fiamozzi 6, Rea 5, Ely 6, Grillo 6; Corti 6, Blasi 6; Di Roberto 6 (20’ st Zecchin 6), Calil 5,5 (26’ st Tremolada 6), Oduamadi 6 (26’ st Forte ng); Pavoletti 7. Allenatore: Sottili 6,5. PALERMO (3-5-2): Sorrentino 7,5; Muñoz 6, Terzi 6, Andelkovic 6; Pisano 6, Bolzoni 6, Maresca 6 (38’ st Milanovic ng), Vazquez 7, Daprelà 6; Lafferty 6,5 (34’ st Ngoyi ng), Dybala 6 (6’ st Belotti 7). Allenatore: Iachini 7. Arbitro: Di Bello di Brindisi 5,5. Reti: 14’ pt Pavoletti (V), 31’ Vazquez (P); 19’ st Belotti (P). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Ely, Grillo, Blasi (V); Milanovic, Lafferty (P). Espulsi: 40’ st Rea (V), 49’ Blasi (V). Spettatori: 3.818

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 63 32 18 9 5 48 23 Empoli 53 32 14 11 7 42 24 Cesena 50 32 12 14 6 36 25 Crotone 50 32 14 8 10 45 39 Siena (-7) 49 32 14 14 4 48 32 Trapani 49 32 12 13 7 43 36 Avellino 48 32 12 12 8 35 32 Latina 48 32 12 12 8 30 27 Lanciano 48 32 13 9 10 31 31 Pescara 45 32 12 9 11 43 38 Spezia 44 32 11 11 10 33 38 Modena 42 32 10 12 10 43 31 Ternana 41 32 9 14 9 43 39 Bari (-3) 40 32 11 10 11 33 36 Brescia 40 32 9 13 10 39 43 Varese 40 32 10 10 12 40 45 Carpi 40 32 11 7 14 34 40 Novara 35 32 8 11 13 30 41 Padova 30 32 7 9 16 31 47 Cittadella 29 32 6 11 15 29 41 Reggina 27 32 6 9 17 31 53 Juve Stabia 16 32 2 10 20 27 53 MARCATORI 20 reti: Mancosu (Trapani, 3 rig.)

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Calcio 2OOO


serie b EUROBET 33ª GIORNATA - 5 APRILE 2014 Bari-Empoli 3-0 (1-0) Data: 6-04-2014 – Ore: 12.30 BARI (4-3-3): Guarna 6,5; Sabelli 7 (41’ st Lugo ng), Ceppitelli 7, Polenta 6,5, Calderoni 6,5; Defendi 7, Fossati 7, Sciaudone 8; Galano 8 (31’ st Lores ng), João Silva 7 (33’ st Cani 6), Nadarevic 7. Allenatore: Alberti-Zavattieri 7. EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 5; Laurini 5,5 (16’ st Mario Rui 5,5), Tonelli 5, Rugani 5, Hysaj 5; Moro 5 (32’ st Signorelli ng), Valdifiori 6, Castiglia 5,5; Verdi 5 (8’ st Pucciarelli 5); Maccarone 6, Tavano 5. Allenatore: Sarri 5. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 5,5. Reti: 21’ pt Sciaudone; 7’ st Galano, 29’ João Silva. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Fossati (B); Laurini, Moro (E). Espulsi: nessuno. Spettatori: 19.836

Brescia-Pescara 3-0 (0-0) Data: 5-04-2014 – Ore: 15.00 BRESCIA (3-5-2): Arcari 6; Paci 6, Budel 7, Di Cesare 7; Zambelli 6,5, Finazzi 6, Olivera 6, Grossi 5,5 (17’ st Scaglia 6), Ntow 6,5; Sodinha 6,5 (29’ st Valotti 7), Corvia 6 (7’ st Caracciolo 7,5). Allenatore: Iaconi 7. PESCARA (3-4-1-2): Belardi 6 (37’ pt Svedkauskas 6); Zauri 5,5, Cosic 5, Bocchetti 5; Ragusa 5, Zuparic 5, Brugman 6, Balzano 6; Mascara 5 (26’ st Maniero 5); Caprari 5 (20’ st Politano 5), Sforzini 5. Allenatore: Cosmi 5. Arbitro: Gavillucci di Latina 5,5. Reti: 23’ st Caracciolo rig., 34’ Di Cesare, 38’ Valotti. Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Di Cesare, Ntow (B); Mascara, Sforzini (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 8.500 circa

Carpi-Trapani 3-2 (1-1) Data: 5-04-2014 – Ore: 15.00 CARPI (4-4-1-1): Colombi 6; Letizia 7, Legati 6, Gagliolo 6,5, Pasciuti 6; Concas 6,5, Porcari 6,5, Memushaj 6,5, Di Gaudio 7 (32’ st Acosty 5); Sgrigna 6 (11’ st Bianco 6); Ardemagni 6 (39’ st Mbakogu 5,5). Allenatore: Pillon 6,5. TRAPANI (4-4-1-1): Nordi 6; Ferri 5, Pagliarulo 7, Martinelli 6 (25’ st Garufo 6), Rizzato 6; Basso 6 (28’ st Mancosu 5), Pirrone 6, Feola 6 (25’ st Gambino 7), Nizzetto 7; Abate 6; Iunco 6. Allenatore: Boscaglia 6. Arbitro: Fabbri di Ravenna 6. Reti: 10’ pt Ardemagni (C), 21’ Pagliarulo (T); 13’ st Di Gaudio (C), 41’ Gambino (T), 46’ Memushaj (C). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Pasciuti, Porcari, Memushaj, Di Gaudio, Bianco (C); Martinelli, Rizzato, Basso, Feola (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.457

Cittadella-Siena 1-0 (0-0) Data: 5-04-2014 – Ore: 15.00 CITTADELLA (4-3-2-1): Pierobon 7,5; Pecorini 5 (24’ st Colombo 6), Scaglia 6, Pellizzer 6, Alborno 6; Lora 5,5, Busellato 5,5 (17’ st Jidayi 6), Paolucci 6,5; Surraco 6, Donnarumma 6; Djuric 5 (16’ st Coralli 7). Allenatore: Foscarini 7. SIENA (3-4-3): Lamanna 6; Morero 6, Giacomazzi 6, Belmonte 6; Angelo 5,5, Pulzetti 5 (32’ st Jordà 5,5), Valiani 6, Feddal 5 (16’ st D’Agostino 6); Fabbrini 5,5 (10’ st Vergassola 5,5), Rosseti 6, Spinazzola 6. Allenatore: Beretta 5,5. Arbitro: Pinzani di Empoli 6. RetE: 31’ st Coralli. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Lora, Busellato, Paolucci (C); Morero, Feddal (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.411

Juve Stabia-Varese 2-4 (1-2) Data: 5-04-2014 – Ore: 15.00 JUVE STABIA (4-2-3-1): Viotti 5,5; Ghiringhelli 5 (1’ st Parigini 5), Lanzaro 5 (12’ st Romeo 5), Di Nunzio 5, Liviero 5; Mezavilla 5, Baraye 5; Di Carmine 5, Caserta 5 (14’ st Piccioni 6), Vitale 6; Doukara 5,5. Allenatore: Braglia 5. VARESE (4-2-3-1): Bressan 6; Laverone 5, Ely 6, Corti 6, Fiamozzi 6; Zecchin 7, Damonte 6,5; Oduamadi 7 (36’ st Forte 6,5), Neto Pereira 6 (42’ pt Ricci 6), Di Roberto 6; Pavoletti 7 (42’ st Bjelanovic ng). Allenatore: Sottili 6,5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 5,5. Reti: 2’ pt Damonte (V), 21’ Oduamadi (V), 40’ Vitale (J) rig.; 9’ st Pavoletti (V), 38’ Vitale (J) rig., 38’ Forte (V). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Parigini, Lanzaro, Baraye, Vitale (J); Ely (V). Espulsi: 40’ pt Laverone (V); 7’ st Mezavilla (J). Spettatori: 2.090

Lanciano-Modena 1-3 (0-1) Data: 5-04-2014 – Ore: 15.00 LANCIANO (4-3-3): Sepe 6; De Col 5, Troest 5, Amenta 6, Mammarella 5; Casarini 5,5 (10’ st Di Cecco 6), Paghera 5 (25’ st Vastola 6), Buchel 5; Piccolo 6 (10’ st Turchi 5,5), Comi 5, Thiam 6. Allenatore: Baroni 5. MODENA (4-4-2): Pinsoglio 6; Marzorati 6, Cionek 6,5, Zoboli 6,5, Garofalo 7; Molina 7, Bianchi 6,5, Salifu 7, Rizzo 7 (42’ st Calapai ng); Babacar 7 (30’ st Stanco 6), Granoche 7 (36’ st Burrai ng). Allenatore: Novellino 7. Arbitro: Minelli di Varese 6. Reti: 24’ pt Babacar (M); 2’ st Rizzo (M), 5’ Granoche (M), 16’ Amenta (L). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: De Col, Troest, Thiam (L); Granoche (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.493

Novara-Crotone 1-1 (1-0) Data: 5-04-2014 – Ore: 15.00 NOVARA (4-3-3): Kosicky 5; Crescenzi 6,5, Vicari 6, Ludi 6, Lambrughi 6; Faragò 5,5 (15’ st Marianini 6), Radakovic 6, Rigoni 6; Sansovini 6 (35’ st Lepiller ng), Rubino 5, Manconi 7 (1’ st Gonzalez 5). Allenatore: Aglietti 6. CROTONE (4-3-3): Gomis 6,5; Del Prete 5, Ferrari 6, Cremonesi 6, Mazzotta 6; Cataldi 5 (1’ st De Giorgio 6,5), Crisetig 6, Matute 6,5; Bernardeschi 6 (33’ st Ishak ng), Pettinari 6, Bidaoui 6 (43’ st Dezi ng). Allenatore: Drago 6,5. Arbitro: Ghersini di Genova 6. Reti: 16’ pt Manconi (N); 2’ st De Giorgio (C). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Vicari, Ludi, Radakovic (N); Crisetig, Bernardeschi (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.890

Palermo-Avellino 2-0 (0-0) Data: 4-04-2014 – Ore: 20.30 PALERMO (3-5-1-1): Sorrentino 7; Muñoz 7 (34’ st Milanovic ng), Terzi 6, Andelkovic 6; Stevanovic 6,5 (28’ st Pisano 6), Bolzoni 7, Maresca 6, Barreto 7, Lazaar 6; Vazquez 6; Dybala 6 (8’ st Lafferty 6). Allenatore: Iachini 7. AVELLINO (3-5-2): Seculin 6; Izzo 5, Fabbro 5, Pisacane 5; Bittante 6, Zappacosta 6, Schiavon 5,5 (20’ st Angiulli 6), Arini 5, Millesi 5 (34’ st Galabinov ng); Ciano 5, Castaldo 5,5. Allenatore: Rastelli 5,5. Arbitro: Roca di Foggia 6. Reti: 10’ st Barreto, 41’ Bolzoni. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Millesi (A). Espulsi: nessuno. Spettatori: 13.410

Reggina-Latina 0-1 (0-0) Data: 5-04-2014 – Ore: 15.00 REGGINA (4-3-1-2): Pigliacelli 5; Adejo 5,5, Lucioni 5,5, Ipsa 6, Frascatore 6; Maicon 6, Strasser 6 (8’ st Pambou 5,5), Sbaffo 7; Fischnaller 5,5; Dumitru 5,5 (38’ st Foglio ng), Di Michele 5 (28’ st Gerardi 5). Allenatore: Gagliardi-Zanin 5,5. LATINA (3-5-2): Iacobucci 6; Brosco 6, Cottafava 6, Esposito 6; Ristovski 6 (22’ st Milani 6), Crimi 6,5, Viviani 6 (22’ st Ghezzal 6), Bruno 6, Alhassan 6; Paolucci 6 (27’ st Morrone 6), Jonathas 7. Allenatore: Breda 7. Arbitro: Ostinelli di Como 6. RetE: 42’ st Jonathas. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Maicon (R); Brosco, Cottafava, Jonathas (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.886

Spezia-Padova 2-2 (0-2) Data: 5-04-2014 – Ore: 15.00 SPEZIA (4-3-1-2): Leali 6; Baldanzeddu 5,5 (31’ st Orsic 6), Datkovic 6, Magnusson 5, Migliore 5,5; Seymour 6,5, Sammarco 6 (35’ st Gentsoglou 5), Schiattarella 6; Bellomo 5; Ferrari 5 (1’ st Ebagua 6), Giannetti 6. Allenatore: Mangia 5,5. PADOVA (4-3-3): Mazzoni 7; Santacroce 6 (23’ st Pasa 5,5), Kelic 6, Benedetti 6, Almici 6; Moretti 6,5 (20’ st Osuji 6), Iori 6,5, Melchiorri 6; Improta 6,5, Rocchi 6,5, Pasquato 6 (13’ st La Camera 6). Allenatore: Serena 6,5. Arbitro: Nasca di Bari 7. Reti: 13’ pt Rocchi (P), 39’ Moretti (P); 3’ st Giannetti (S), 45’ Ebagua (S). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Baldanzeddu, Seymour, Schiattarella, Ferrari, Giannetti (S); Moretti, Melchiorri, La Camera (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.759

Ternana-Cesena 0-2 (0-1) Data: 5-04-2014 – Ore: 15.00 TERNANA (4-3-1-2): Brignoli 6; Rispoli 6 (36’ st Falletti 5,5), Meccariello 5, Farkas 5, Paparusso 5,5 (22’ st Avenatti 5,5); Gavazzi 6,5, Viola 6,5, Zito 6; Maiello 7; Litteri 5,5 (13’ st Ceravolo 6,5), Antenucci 5. Allenatore: Tesser 6. CESENA (3-5-2): Coser 7; Camporese 6, Volta 5, Consolini 7; D’Alessandro 6 (32’ st Garritano 6), Belingheri 6 (25’ st Alhassan 6), Gagliardini 6, Coppola 6, Defrel 7 (22’ st Ingegneri 6); Marilungo 6, Succi 7. Allenatore: Bisoli 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 5,5. Reti: 6’ pt Succi; 35’ st Coppola. Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Meccariello, Farkas, Viola (T); Volta, Gagliardini (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.338 Note: Al 31’ pt Antenucci (T) ha calciato alto un rigore.

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 66 33 19 9 5 50 23 Empoli 53 33 14 11 8 42 27 Cesena (-1) 52 33 13 14 6 38 25 Crotone 51 33 14 9 10 46 40 Latina 51 33 13 12 8 31 27 Trapani 49 33 12 13 8 45 39 Siena (-8) 48 33 14 14 5 48 33 Avellino 48 33 12 12 9 35 34 Lanciano 48 33 13 9 11 32 34 Modena 45 33 11 12 10 46 32 Pescara 45 33 12 9 12 43 41 Spezia 45 33 11 12 10 35 40 Bari (-3) 43 33 12 10 11 36 36 Brescia 43 33 10 13 10 42 43 Varese 43 33 11 10 12 44 47 Carpi 43 33 12 7 14 37 42 Ternana 41 33 9 14 10 43 41 Novara 36 33 8 12 13 31 42 Cittadella 32 33 7 11 15 30 41 Padova 31 33 7 10 16 33 49 Reggina 27 33 6 9 18 31 54 Juve Stabia 16 33 2 10 21 29 57 MARCATORI 20 reti: Mancosu (Trapani, 3 rig.)

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34ª GIORNATA – 12 APRILE 2014 Avellino-Brescia 0-1 (0-0) Data: 12-04-2014 – Ore: 15.00 AVELLINO (3-4-1-2): Seculin 6; Izzo 6, Peccarisi 6,5, Pisacane 5,5; Zappacosta 6, D’Angelo 5,5 (16’ st Schiavon 5), Arini 6, Millesi 6; Ciano 5,5 (23’ st Angiulli 5,5); Castaldo 6,5, Biancolino 5 (13’ st Galabinov 5). Allenatore: Rastelli 5,5. BRESCIA (3-5-2): Arcari 6; Paci 6, Budel 6, Di Cesare 6; Zambelli 6,5, Finazzi 6, Olivera 7, Grossi 6 (11’ st Benali 6), Ntow 5,5 (26’ pt Scaglia 6,5); Corvia 7, Valotti 6 (3’ st Caracciolo 7). Allenatore: Iaconi 6,5. Arbitro: Candussio di Cervignano 6. RetE: 43’ st Corvia. Recupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Peccarisi, Pisacane, D’Angelo, Angiulli (A); Paci, Olivera, Corvia (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.000 circa

Cesena-Spezia 0-2 (0-0) Data: 11-04-2014 – Ore: 20.30 CESENA (3-5-2): Coser 6; Camporese 5, Volta 6, Consolini 5 (22’ st Rodriguez 5,5); D’Alessandro 5, Belingheri 5,5, Gagliardini 6 (1’ st Alhassan 5,5), Coppola 6, Defrel 6; Succi 5,5, Marilungo 5,5 (26’ st Garritano 6). Allenatore: Bisoli 5,5. SPEZIA (4-4-2): Leali 6; Baldanzeddu 6, Lisuzzo 6,5, Magnusson 7, Migliore 6; Scozzarella 6 (44’ st Ashong ng), Gentsoglou 6,5, Sammarco 6,5, Culina 6 (22’ st Orsic 6); Ebagua 6 (30’ st Bellomo 6,5), Giannetti 7. Allenatore: Mangia 6,5. Arbitro: Merchiori di Ferrara 5,5. Reti: 3’ st Giannetti, 38’ Bellomo. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Consolini, Rodriguez, Coppola (C); Baldanzeddu, Gentsoglou (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 12.068

Crotone-Carpi 0-0 (0-0) Data: 12-04-2014 – Ore: 15.00 CROTONE (4-3-3): Gomis 7; Del Prete 6, Suagher 6, Cremonesi 6, Mazzotta 5,5; Matute 5,5 (10’ st Cataldi 6), Crisetig 6, Dezi 6 (16’ st Bidaoui 6); De Giorgio 6, Pettinari 6 (32’ st Ishak ng), Bernardeschi 6. Allenatore: Drago 6. CARPI (4-1-4-1): Colombi 6; Pasciuti 6, Pesoli 6 (31’ st Legati ng), Romagnoli 6, Gagliolo 6; Porcari 6; Concas 6, Bianco 6 (44’ st Lollo ng), Memushaj 7, Di Gaudio 6; Sgrigna 6,5 (45’ st Inglese ng). Allenatore: Pillon 6. Arbitro: Pasqua di Tivoli 5,5. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Del Prete, Matute, Crisetig, De Giorgio (Cr); Gagliolo, Bianco (Ca). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.979

Empoli-Ternana 1-0 (0-0) Data: 12-04-2014 – Ore: 15.00 EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6,5; Laurini 7, Tonelli 6, Rugani 6,5, Hysaj 6; Signorelli 6, Valdifiori 7, Croce 6 (30’ st Mario Rui 6); Pucciarelli 6 (18’ st Verdi 7); Maccarone 6, Tavano 6 (37’ st Eramo ng). Allenatore: Sarri 6,5. TERNANA (4-3-1-2): Brignoli 7; Rispoli 5, Masi 6, Ferronetti 5,5, Fazio 6; Gavazzi 6, Viola 6 (36’ st Avenatti 6), Zito 5,5 (30’ st Miglietta 5); Maiello 5,5; Ceravolo 6 (10’ st Litteri 6), Antenucci 5,5. Allenatore: Tesser 5,5. Arbitro: La Penna di Roma 6. RetE: 34’ st Verdi. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Tonelli, Mario Rui (E); Masi, Gavazzi, Zito, Antenucci (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.137

Latina-Novara 4-1 (0-0) Data: 12-04-2014 – Ore: 15.00 LATINA (3-5-2): Iacobucci 6; Milani 6,5, Cottafava 6, Esposito 6; Ristovski 7 (40’ st Cisotti ng), Crimi 6, Viviani 7, Bruno 6 (16’ st Morrone 6), Alhassan 7; Paolucci 6,5, Jonathas 8 (32’ st Jefferson 6). Allenatore: Breda 7,5. NOVARA (4-3-2-1): Montipò 6; Crescenzi 6, Perticone 5, Vicari 5, Lambrughi 6; Faragò 5,5, Radakovic 5,5 (1’ st Marianini 5,5), Pesce 6 (16’ st Rubino 5,5); Manconi 5,5, Lepiller 5,5 (34’ st Rigoni 6); Sansovini 6. Allenatore: Aglietti 5. Arbitro: Borriello di Mantova 6,5. Reti: 6’ st Jonathas (L), 25’ Ristovski (L), 31’ Viviani (L), 38’ Sansovini (N), 42’ Jefferson (L). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pesce (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.056

Modena-Juve Stabia 4-2 (2-2) Data: 12-04-2014 – Ore: 15.00 MODENA (4-4-2): Pinsoglio 6; Gozzi 6, Marzorati 5,5, Zoboli 6, Garofalo 5; Molina 6, Bianchi 6, Salifu 6 (12’ st Signori 6), Rizzo 7 (35’ st Burrai ng); Stanco 6,5 (25’ st Mazzarani 6), Granoche 7. Allenatore: Novellino 6,5. JUVE STABIA (3-4-3): Benassi 4,5; Ghiringhelli 5, Di Nunzio 5,5, Contini 5; Zampano 6, Caserta 6, De Falco 5,5 (23’ st Baraye 5,5), Liviero 6; Falco 6 (33’ st Elefante ng), Doukara 6, Sowe 6 (18’ st Gargiulo 6). Allenatore: Braglia 5,5. Arbitro: Aureliano di Bologna 6,5. Reti: 4’ pt Granoche (M), 15’ Sowe (J) rig., 28’ Zampano (J), 39’ Stanco (M); 12’ st Granoche (M), 29’ Zoboli (M). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Gozzi, Zoboli (M); Ghiringhelli, Zampano (J). Espulsi: 44’ st Ghiringhelli (J). Spettatori: 4.444

Padova-Reggina 2-2 (1-1) Data: 13-04-2014 – Ore: 12.30 PADOVA (4-4-2): Mazzoni 6; Osuji 6, Kelic 6 (3’ st Carini 6), Benedetti 6, Almici 6; Improta 7, Iori 6, Cuffa 6 (31’ st Moretti ng), Pasquato 6 (19’ st Vantaggiato 6); Melchiorri 7, Rocchi 7. Allenatore: Serena 6. REGGINA (4-3-2-1): Pigliacelli 6,5; Maicon 6, Adejo 6,5, Lucioni 6, Barillà 6; Pambou 5, Strasser 6 (21’ st Gerardi 6), Dall’Oglio 6; Sbaffo 6, Fischnaller 5,5 (25’ st Dumitru 6); Di Michele 6,5 (36’ st Bochniewicz ng). Allenatore: Gagliardi-Zanin 6. Arbitro: Pinzani di Empoli 5,5. Reti: 28’ pt Improta (P), 39’ Di Michele (R) rig.; 18’ st Rocchi (P), 33’ Adejo (R). Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Mazzoni, Carini, Cuffa, Pasquato, Rocchi (P); Maicon, Lucioni, Barillà, Dall’Oglio (R). Espulsi: 46’ st Pambou (R). Spettatori: 5420

Pescara-Cittadella 1-1 (1-0) Data: 12-04-2014 – Ore: 15.00 PESCARA (3-5-2): Pelizzoli 6; Zauri 6, Cosic 6, Capuano 6; Salviato 6, Nielsen 5,5 (19’ st Rizzo 5), Brugman 6, Bovo 6, Ragusa 6; Caprari 6 (35’ st Politano ng), Maniero 6 (30’ st Sforzini ng). Allenatore: Cosmi 6. CITTADELLA (4-3-3): Pierobon 6,5; Colombo 6, Scaglia 6, Pellizzer 6, Alborno 6; Lora 6, Busellato 6, Rigoni 7; Surraco 6,5 (42’ st Di Donato ng), Coralli 6 (30’ st Perez ng), Piscitella 6 (19’ st Djuric 6). Allenatore: Foscarini 6,5. Arbitro: Saia di Palermo 5,5. Reti: 33’ pt Caprari (P); 18’ st Rigoni (C). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Salviato, Maniero (P); Scaglia, Busellato, Surraco (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.386

Siena-Lanciano 1-0 (1-0) Data: 12-04-2014 – Ore: 15.00 SIENA (3-4-3): Lamanna 6; Ceccarelli 6, Giacomazzi 6, Belmonte 6; Angelo 6, Pulzetti 6, Valiani 6, Feddal 6; Rosina 7, Rosseti 6 (41’ st Cappelluzzo ng), Spinazzola 6. ng. Allenatore: Beretta 6,5. LANCIANO (3-5-2): Sepe 5,5; Ferrario 6, Aquilanti 6, Amenta 6; De Col 6, Vastola 5,5 (28’ st Turchi 5,5), Minotti 6 (22’ st Paghera 6), Di Cecco 6, Mammarella 6; Thiam 5,5, Piccolo 6 (8’ st Falcinelli 6). Allenatore: Baroni 6. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6. RetE: 43’ pt Rosina. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Giacomazzi (S); Ferrario, Aquilanti, Amenta, Minotti, Paghera (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.186

Trapani-Palermo 0-1 (0-0) Data: 12-04-2014 – Ore: 15.00 TRAPANI (4-4-2): Nordi 6; Ferri 5,5 (24’ st Garufo 6), Pagliarulo 6, Terlizzi 6, Rizzato 6; Basso 5,5 (19’ st Pacilli 6), Pirrone 5,5 (34’ pt Feola 6), Ciaramitaro 5, Nizzetto 5,5; Gambino 6, Mancosu 5. Allenatore: Boscaglia 6. PALERMO (3-5-1-1): Sorrentino 6; Vitiello 6, Milanovic 6,5, Andelkovic 6; Pisano 6, Bolzoni 6,5, Di Gennaro 5,5 (15’ st Lafferty 7), Barreto 6,5, Lazaar 6; Vazquez 6 (39’ st Ngoyi ng); Dybala 6 (30’ st Belotti ng). Allenatore: Iachini 6,5. Arbitro: Cervellera di Taranto 5. Reti: 18’ st Lafferty. Recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Terlizzi, Feola (T); Milanovic (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.146

Varese-Bari 0-1 (0-1) Data: 12-04-2014 – Ore: 15.00 VARESE (4-2-3-1): Bressan 6,5; Fiamozzi 5,5, Ely 6, Trevisan 6, Corti 6; Blasi 6, Zecchin 5 (8’ st Bjelanovic 5,5); Di Roberto 5, Calil 5, Oduamadi 6 (30’ pt Neto Pereira ng, 1’ st Damonte 6); Pavoletti 6. Allenatore: Sottili 5,5. BARI (4-3-3): Guarna 6; Sabelli 6 (34’ st Zanon ng), Samnick 6,5, Ceppitelli 6,5, Calderoni 6; Sciaudone 7, Galano 6,5 (28’ st Beltrame 6,5), Defendi 7; Romizi 6,5 (9’ st Fossati 6), João Silva 6, Lores 6. Allenatore: Alberti-Zavattieri 6,5. Arbitro: Maresca di Napoli 5,5. RetE: 43’ pt Defendi. Recupero: 7 minuti (4’ pt + 3’ st). Ammoniti: Trevisan, Bjelanovic (V); Fossati (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.608

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 69 34 20 9 5 51 23 Empoli 56 34 15 11 8 43 27 Latina 54 34 14 12 8 35 28 Cesena (-1) 52 34 13 14 7 38 27 Crotone 52 34 14 10 10 46 40 Siena (-8) 51 34 15 14 5 49 33 Trapani 49 34 12 13 9 45 40 Modena 48 34 12 12 10 50 34 Avellino 48 34 12 12 10 35 35 Spezia 48 34 12 12 10 37 40 Lanciano 48 34 13 9 12 32 35 Pescara 46 34 12 10 12 44 42 Bari (-3) 46 34 13 10 11 37 36 Brescia 46 34 11 13 10 43 43 Carpi 44 34 12 8 14 37 42 Varese 43 34 11 10 13 44 48 Ternana 41 34 9 14 11 43 42 Novara 36 34 8 12 14 32 46 Cittadella 33 34 7 12 15 31 42 Padova 32 34 7 11 16 35 51 Reggina 28 34 6 10 18 33 56 Juve Stabia 16 34 2 10 22 31 61 MARCATORI 20 reti: Mancosu (Trapani, 3 rig.)

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Calcio 2OOO


serie b EUROBET 35ª GIORNATA - 17 APRILE 2014 Bari-Latina 0-1 (0-1) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 BARI (4-3-3): Guarna 6; Sabelli 6, Ceppitelli 6, Polenta 6, Calderoni 6; Defendi 6, Romizi 6 (25’ st Fossati 6), Sciaudone 5; Galano 6, João Silva 5 (29’ st Cani 5), Nadarevic 5,5 (33’ st Beltrame ng). Allenatore: Alberti-Zavattieri 6. LATINA (3-5-2): Iacobucci 6,5; Milani 6, Cottafava 7, Esposito 7; Ristovski 6 (35’ st Brosco ng), Crimi 6, Viviani 6 (18’ st Morrone 6), Bruno 6,5, Alhassan 6,5; Jonathas 6, Paolucci 5,5 (20’ st Ghezzal 5). Allenatore: Breda 7. Arbitro: Ghersini di Genova 5,5. RetE: 14’ pt Bruno. Recupero: 7 minuti (1’ pt + 6’ st). Ammoniti: Polenta, Defendi (B); Iacobucci, Milani, Bruno, Paolucci, Ghezzal (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 32.528

Brescia-Padova 1-3 (1-2) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 BRESCIA (3-5-2): Arcari 6; Paci 5, Budel 5, Di Cesare 5; Zambelli 6 (19’ pt Lasik 5), Finazzi 5,5, Coletti 5, Benali 6, Ntow 6 (15’ st Scaglia 6); Corvia 5,5 (26’ st Sodinha 6), Caracciolo 6. Allenatore: Iaconi 5,5. PADOVA (4-3-1-2): Mazzoni 6; Almici 6 (17’ st Cuffa 6), Benedetti 6, Carini 5,5, Vinícius 6; Osuji 6, Iori 6,5, Jelenic 7 (28’ st Improta 6); Pasquato 7 (35’ st La Camera 6); Melchiorri 7, Vantaggiato 6. Allenatore: Serena 7. Arbitro: Ostinelli di Como 6. Reti: 2’ pt Caracciolo (B) rig., 7’ Melchiorri (P), 47’ Jelenic (P); 22’ st Pasquato (P). Recupero: 10 minuti (4’ pt + 6’ st). Ammoniti: Paci, Coletti, Corvia (B); Carini, Melchiorri (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.323

Carpi-Modena 2-2 (1-0) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 CARPI (4-1-4-1): Colombi 5; Pasciuti 6 (39’ st Inglese ng), Pesoli 6, Romagnoli 7, Gagliolo 6; Porcari 6; Concas 6,5, Bianco 6 (21’ st Sgrigna 6), Memushaj 6, Di Gaudio 5,5 (39’ st Lollo ng); Ardemagni 5,5. Allenatore: Pillon 6. MODENA (4-4-2): Pinsoglio 6; Marzorati 6, Cionek 6, Zoboli 6, Garofalo 6,5; Molina 6, Bianchi 6, Salifu 5 (1’ st Signori 6), Rizzo 6; Babacar 6,5 (33’ st Stanco ng), Granoche 6. Allenatore: Novellino 6. Arbitro: Ciampi di Roma 6. Reti: 7’ pt Concas (C); 10’ st Babacar (M), 18’ Garofalo (M), 47’ Romagnoli (C). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Gagliolo, Porcari (C); Molina, Salifu, Granoche (M). Espulsi: Porcari (C) dopo il fischio finale. Spettatori: 4.100

Cittadella-Cesena 1-0 (0-0) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 CITTADELLA (4-2-3-1): Di Gennaro 6,5; Colombo 5,5, Scaglia 6, Pellizzer 6, Alborno 6 (9’ st Pugliese 6); Rigoni 6, Busellato 6; Surraco 6,5, Lora 5,5 (6’ st Djuric 6), Piscitella 6; Coralli 7 (24’ st Coly 6). Allenatore: Foscarini 6,5. CESENA (3-5-2): Coser 6; Consolini 6, Volta 5, Camporese 5 (22’ st Rodriguez 5); D’Alessandro 5 (40’ st Succi ng), Belingheri 5,5 (42’ pt Ingegneri 6), Gagliardini 6, Coppola 6, Garritano 5,5; Defrel 5, Marilungo 6. Allenatore: Bisoli 6. Arbitro: Abbattista di Molfetta 5. RetE: 11’ st Coralli. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Colombo, Pellizzer, Alborno (Ci); Garritano, Defrel (Ce). Espulsi: 11’ pt Volta (Ce); 21’st Colombo (Ci), 36’ Garritano (Ce). Spettatori: 2.475

Crotone-Varese 3-2 (1-1) Data: 17-04-2014 – Ore: 18.00 CROTONE (4-3-3): Gomis 6; Del Prete 7, Suagher 6, Cremonesi 6, Mazzotta 7; Cataldi 7, Galardo 7 (29’ st Bernardeschi 7), Crisetig 7; Giannone 7 (35’ st Diop 6), Ishak 7, Bidaoui 6,5 (45’ st Ferrari ng). Allenatore: Drago 7. VARESE (4-4-1-1): Bressan 6; Ricci 5 (19’ st Forte 5,5), Ely 6, Trevisan 6, Laverone 5 (41’ st Bjelanovic ng); Fiamozzi 6, Damonte 5, Blasi 5, Di Roberto 6; Tremolada 6 (19’ st Barberis 5,5); Pavoletti 7. Allenatore: Sottili 6. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 5,5. Reti: 10’ pt Pavoletti (V), 16’ Giannone (C); 3’ st Cataldi (C), 25’ Pavoletti (V), 40’ Bernardeschi (C) rig. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Suagher, Galardo, Crisetig, Bidaoui (C); Ricci, Laverone, Damonte, Pavoletti (V). Espulsi: 14’ st Damonte (V), 38’ Blasi (V). Spettatori: 5.424

Juve Stabia-Avellino 2-2 (1-1) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 JUVE STABIA (3-4-1-2): Benassi 6; Di Nunzio 6, Mezavilla 6, Contini 6; Ciancio 6, Zampano 6, De Falco 6, Liviero 5; Caserta 7,5 (42’ st Piccioni ng); Doukara 6,5, Sowe 5 (35’ st Di Carmine ng). Allenatore: Braglia 6. AVELLINO (3-5-2): Seculin 6; Fabbro 6, Peccarisi 6, Pisacane 6; Zappacosta 6, D’Angelo 5 (34’ pt Togni 6), Angiulli 6, Arini 6, Millesi 6 (34’ st Galabinov 6,5); Biancolino 5 (10’ st Soncin 5), Castaldo 6. Allenatore: Rastelli 6. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. Reti: 2’ pt Caserta (J), 47’ Castaldo (A); 29’ st Caserta (J), 43’ Galabinov (A). Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Ciancio, De Falco, Caserta (J); Arini, Castaldo (A). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.368

Lanciano-Empoli 2-1 (0-1) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 LANCIANO (3-5-2): Sepe 6; Aquilanti 6,5, Troest 6, Amenta 7; Germano 6,5, Casarini 6,5, Paghera 6,5, Di Cecco 6,5 (33’ st Vastola ng), Mammarella 7; Falcinelli 6,5 (43’ st Turchi ng), Piccolo 7 (27’ st Comi 6). Allenatore: Baroni 6,5. EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6, Tonelli 6, Rugani 6, Hysaj 7; Signorelli 6 (43’ st Moro ng), Valdifiori 6, Croce 6; Verdi 6 (38’ st Mario Rui ng); Tavano 6 (16’ st Pucciarelli 5,5), Maccarone 5,5. Allenatore: Sarri 6. Arbitro: Fabbri di Ravenna 6. Reti: 4’ pt Hysaj (E); 6’ st Falcinelli (L), 47’ Mammarella (L). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Aquilanti, Di Cecco, Comi (L); Valdifiori, Verdi (E). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.332

Novara-Trapani 3-1 (2-0) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 NOVARA (3-5-2): Montipò 6; Vicari 6,5, Perticone 6,5, Ludi 6,5 (40’ st Potouridis ng); Crescenzi 7, Faragò 6 (28’ st Marianini 6), Pesce 7, Rigoni 7, Lambrughi 5; Manconi 7 (33’ st Gonzalez ng), Sansovini 7. Allenatore: Aglietti 7. TRAPANI (4-4-1-1): Nordi 6; Garufo 6, Pagliarulo 5, Terlizzi 5, Rizzato 5; Pacilli 4, Gambino 5 (25’ st Basso 6), Ciaramitaro 6, Nizzetto 6; Iunco 5 (29’ st Abate 5,5); Mancosu 5. Allenatore: Boscaglia 5,5. Arbitro: Baracani di Firenze 6. Reti: 3’ pt Ludi (N), 24’ Manconi (N); 37’ st Rigoni (N), 48’ Nizzetto (T). Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Ludi, Rigoni (N); Terlizzi, Pacilli, Ciaramitaro, Iunco (T). Espulsi: 28’ pt Pacilli (T). Spettatori: 4.851

Palermo-Reggina 1-0 (1-0) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino 6,5; Vitiello 6, Terzi 6, Andelkovic 6; Stevanovic 6 (21’ st Pisano 6), Bolzoni 6, Barreto 6,5, Lazaar 6; Vazquez 6 (48’ st Milanovic ng); Dybala 6,5 (29’ st Belotti 6), Lafferty 6. Allenatore: Iachini 6,5. REGGINA (5-3-2): Pigliacelli 6,5; Di Lorenzo 5 (34’ st Fischnaller ng), Adejo 6, Lucioni 6, Bochniewicz 6, Contessa 6; Barillà 6, Dall’Oglio 5,5, Foglio 5,5 (14’ st Di Michele 5); Sbaffo 6,5 (30’ st Gerardi ng), Dumitru 5. Allenatore: Gagliardi-Zanin 6. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6. RetE: 28’ pt Dybala. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Lafferty (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 12.490

Spezia-Siena 1-0 (0-0) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 SPEZIA (4-4-2): Leali 7,5; Baldanzeddu 7, Lisuzzo 6,5, Magnusson 7, Migliore 6; Culina 6 (7’ st Schiattarella 6), Gentsoglou 6,5, Sammarco 6,5, Scozzarella 6 (17’ st Orsic 6); Ebagua 6, Giannetti 6 (30’ st Bellomo 7). Allenatore: Mangia 7,5. SIENA (3-4-3): Lamanna 6; Matheu 6,5 (39’ st Jordà 6), Belmonte 6,5, Ceccarelli 6,5; Angelo 6, Valiani 6,5, Pulzetti 6 (42’ st D’Agostino ng); Feddal 6, Rosina 6, Rosseti 6, Spinazzola 6 (18’ st Fabbrini 5,5). Allenatore: Beretta 6. Arbitro: Gavillucci di Latina 6,5. RetE: 38’ st Bellomo. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Migliore, Schiattarella, Sammarco, Bellomo (Sp); Valiani (Si). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.884

Ternana-Pescara 1-0 (1-0) Data: 17-04-2014 – Ore: 20.30 TERNANA (4-3-1-2): Brignoli 7; Rispoli 6, Ferronetti 6,5, Farkas 6, Fazio 6,5; Gavazzi 6, Viola 6, Zito 6 (38’ st Ceravolo ng); Maiello 7; Antenucci 6 (28’ st Alfageme 6), Litteri 6 (38’ st Russo ng). Allenatore: Tesser 6,5. PESCARA (3-4-2-1): Pelizzoli 6; Zauri 6, Zuparic 6, Capuano 6; Salviato 6, Nielsen 6 (22’ st Rizzo 5,5), Brugman 5,5, Rossi 5 (32’ st Politano 5,5); Mascara 6, Ragusa 6; Caprari 5 (1’ st Sforzini 5). Allenatore: Cosmi 5,5. Arbitro: Chiffi di Padova 6,5. Reti: 35’ pt Maiello. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Zito, Maiello (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.979

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 72 35 21 9 5 52 23 Latina 57 35 15 12 8 36 28 Empoli 56 35 15 11 9 44 29 Crotone 55 35 15 10 10 49 42 Cesena (-1) 52 35 13 14 8 38 28 Siena (-8) 51 35 15 14 6 49 34 Spezia 51 35 13 12 10 38 40 Lanciano 51 35 14 9 12 34 36 Modena 49 35 12 13 10 52 36 Trapani 49 35 12 13 10 46 43 Avellino 49 35 12 13 10 37 37 Pescara 46 35 12 10 13 44 43 Bari (-3) 46 35 13 10 12 37 37 Brescia 46 35 11 13 11 44 46 Carpi 45 35 12 9 14 39 44 Ternana 44 35 10 14 11 44 42 Varese 43 35 11 10 14 46 51 Novara 39 35 9 12 14 35 47 Cittadella 36 35 8 12 15 32 42 Padova 35 35 8 11 16 38 52 Reggina 28 35 6 10 19 33 57 Juve Stabia 17 35 2 11 22 33 63 MARCATORI 20 reti: Mancosu (Trapani, 3 rig.)

Calcio 2OOO

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serie b EUROBET 36ª GIORNATA – 26 APRILE 2014 Avellino-Crotone 2-0 (1-0) Data: 26-04-2014 – Ore: 15.00 AVELLINO (4-3-1-2): Seculin 6; Zappacosta 7, Peccarisi 6,5, Izzo 6 (27’ st Fabbro 6), Pisacane 6; D’Angelo 6, Togni 7 (46’ st Pizza 6), Schiavon 7; Ladriere 7 (37’ st Angiulli 6); Galabinov 6, Castaldo 6. Allenatore: Rastelli 7. CROTONE (4-3-3): Caio 6; Del Prete 5, Cremonesi 5,5, Ligi 5, Mazzotta 6; Cataldi 5,5, Crisetig 5, Dezi 5,5 (32’ st De Giorgio 5,5); Bernardeschi 5 (18’ st Giannone 5), Ishak 5, Bidaoui 5 (1’ st Pettinari 5). Allenatore: Drago 5,5. Arbitro: Pinzani di Empoli 6,5. Reti: 9’ pt Schiavon; 48’ st Galabinov. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Izzo, D’Angelo, Togni, Castaldo (A); Cataldi (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 8.000 circa

Cesena-Brescia 0-3 (0-1) Data: 26-04-2014 – Ore: 15.00 CESENA (3-5-2): Coser 6; Consolini 5,5 (25’ st Moncini 5), Capelli 5, Ingegneri 5,5; D’Alessandro 6, Gagliardini 5,5, De Feudis 5 (1’ st Defrel 6), Coppola 5,5, Renzetti 5 (18’ st Belingheri 5,5); Rodriguez 5, Marilungo 5. Allenatore: Bisoli 5. BRESCIA (3-5-1-1): Cragno 6; Freddi 6 (19’ st Racine 6), Budel 6,5, Di Cesare 6; Zambelli 6, Finazzi 6, Olivera 6, Benali 6 (17’ st Grossi 6), Scaglia 6; Sodinha 7 (30’ st Corvia 6); Caracciolo 6,5. Allenatore: Iaconi 7. Arbitro: Roca di Foggia 6. Reti: 45’ pt Sodinha; 27’ st Budel, 49’ Corvia. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Gagliardini, Rodriguez (C); Freddi, Benali, Scaglia (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.671

Empoli-Spezia 2-0 (1-0) Data: 26-04-2014 – Ore: 15.00 EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 7, Tonelli 6,5, Rugani 7, Hysaj 6,5; Signorelli 6 (32’ st Eramo ng), Valdifiori 7, Croce 6 (20’ st Mario Rui 6); Verdi 7; Tavano 7 (36’ st Pucciarelli ng), Maccarone 6. Allenatore: Sarri 6,5. SPEZIA (4-4-2): Leali 6; Baldanzeddu 6, Lisuzzo 6, Magnusson 5,5, Migliore 6; Schiattarella ng (13’ pt Catellani 5, “ (29’ st Appelt ng), Seymour 6, Gentsoglou 5, Scozzarella 6 (17’ st Orsic 5); Ebagua 5,5, Bellomo 5. Allenatore: Mangia 5. Arbitro: Candussio di Cervignano 6. Reti: 29’ pt Rugani; 33’ st Tavano. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Valdifiori, Croce (E); Baldanzeddu, Migliore, Seymour, Gentsoglou, Ebagua (S). Espulsi: 25’ st Gentsoglou (S). Spettatori: 4.157

Latina-Palermo 1-3 (0-0) Data: 26-04-2014 – Ore: 15.00 LATINA (3-5-2): Iacobucci 6; Brosco 5, Cottafava 6, Esposito 6,5 (1’ st Milani 6); Ristovski 6, Morrone 6, Viviani 6 (10’ st Jefferson 6), Bruno 6,5, Alhassan 5,5; Paolucci 7 (24’ st Gerbo 5,5), Jonathas 6. Allenatore: Breda 6. PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino 6; Vitiello 6, Terzi 6, Andelkovic 6,5; Pisano 7, Bolzoni 7, Barreto 7, Lazaar 6,5; Vazquez 7,5 (39’ st Milanovic ng); Belotti 6 (15’ st Lafferty 6,5), Dybala 7 (23’ st Hernandez 6). Allenatore: Iachini 7,5. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6,5. Reti: 7’ st Dybala (P), 13’ Paolucci (L), 27’ Pisano (P), 42’ Lafferty (P). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Brosco, Milani, Viviani, Alhassan (L); Barreto (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.840

Modena-Ternana 3-3 (0-0) Data: 25-04-2014 – Ore: 18.00 MODENA (4-4-2): Pinsoglio 6; Gozzi 6,5, Cionek 6, Zoboli 6, Garofalo 5; Molina 5 (12’ st Salifu 6), Bianchi 6, Signori 6 (37’ st Mazzarani 7), Rizzo 6,5; Babacar 5 (45’ st Stanco ng), Granoche 6. Allenatore: Novellino 6,5. TERNANA (4-3-1-2): Brignoli 5; Rispoli 6, Masi 6,5, Ferronetti 6, Fazio 6; Gavazzi 6, Miglietta 6,5 (42’ st Russo ng), Maiello 5,5; Nolè 5 (16’ st Zito 6); Litteri 6 (42’ st Alfageme 7), Antenucci 6. Allenatore: Tesser 6,5. Arbitro: Borriello di Mantova 5. Reti: 23’ st Granoche (M), 25’ Miglietta (T), 36’ Antenucci (T) rig., 39’ Bianchi (M), 50’ Alfageme (T), 52’ Mazzarani (M). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Garofalo (M); Miglietta (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.347

Padova-Bari 1-2 (0-1) Data: 26-04-2014 – Ore: 15.00 PADOVA (4-3-3): Mazzoni 7; Ceccarelli 5 (11’ st Vinícius 6), Kelic 5, Benedetti 5, Almici 5; Moretti 5 (28’ st Cuffa 6), Osuji 5,5, Improta 5; Rocchi 5,5, Vantaggiato 6, Pasquato 5 (10’ st Jelenic 6). Allenatore: Serena 5. BARI (4-3-3): Guarna 6; Sabelli 6, Ceppitelli 7, Polenta 7, Calderoni 6,5, Fossati 6,5, Sciaudone 6, Defendi 7 (27’ st Delvecchio 6), Galano 7 (32’ st Lugo 5,5), Cani 6 (16’ st João Silva 6,5), Nadarevic 6. Allenatore: Alberti-Zavattieri 7. Arbitro: Baracani di Firenze 6. Reti: 27’ pt Ceppitelli (B); 23’ st Polenta (B) rig., 38’ Cuffa (P). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Vinícius, Osuji (P); Guarna, Sciaudone, Nadarevic (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.520

Pescara-Novara 0-0 (0-0) Data: 25-04-2014 – Ore: 15.00 PESCARA (3-4-2-1): Pelizzoli 6; Zauri 6, Capuano 6, Bocchetti 6; Salviato 6, Zuparic 5 (1’ st Nielsen 5,5), Brugman 6 (27’ st Mascara 6), Balzano 6; Ragusa 5,5, Caprari 5 (38’ st Cutolo ng); Maniero 6,5. Allenatore: Cosmi 5,5. NOVARA (3-5-2): Kosicky 6; Vicari 6, Perticone 6, Potouridis 6; Crescenzi 6 (40’ st Golubovic ng), Faragò 5,5 (29’ st Marianini ng), Pesce 6, Rigoni 6, Lambrughi 6; Manconi 6 (18’ st Gonzalez 5,5), Sansovini 6. Allenatore: Aglietti 6. Arbitro: Ciampi di Roma 5,5. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Zuparic, Ragusa (P); Pesce (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.422

Reggina-Cittadella 0-1 (0-0) Data: 26-04-2014 – Ore: 15.00 REGGINA (4-3-1-2): Pigliacelli 6; Di Lorenzo 5, Lucioni 5, Bochniewicz 5, Contessa 5 (38’ st Fischnaller ng); Pambou 5, Dall’Oglio 5, Barillà 5 (13’ st Dumitru 5); Sbaffo 5; Gerardi 5, Di Michele 5 (30’ st Maicon 4,5). Allenatore: Gagliardi-Zanin 5,5. CITTADELLA (4-2-3-1): Di Gennaro 8; Coly 6, Scaglia 6, Pellizzer 5, Alborno 6; Busellato 6, Paolucci 5,5 (19’ st Lora 5,5); Surraco 5,5 (18’ st Djuric 5,5), Rigoni 6, Piscitella 5,5 (39’ st Jidayi ng); Coralli 6. Allenatore: Foscarini 6,5. Arbitro: Nasca di Bari 7. RetE: 34’ st Bochniewicz aut. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Bochniewicz, Di Michele (R); Coralli (C). Espulsi: 45’ st Bochniewicz (R), 48’ Pellizzer (C). Spettatori: 3.630 Note: Al 48’ st Gerardi (R) ri è fatto parare un rigore.

Siena-Carpi 0-0 (0-0) Data: 26-04-2014 – Ore: 15.00 SIENA (3-4-3): Lamanna 6; Belmonte 6, Giacomazzi 6 (44’ st Thomas ng), Ceccarelli 6; Angelo 6, Pulzetti 6, Valiani 6, Feddal 5 (14’ st Spinazzola 6); Rosina 6, Rosseti 5,5, Scapuzzi 5 (20’ st Jordà 5,5). Allenatore: Beretta 6. CARPI (4-1-4-1): Colombi 7; Pasciuti 6, Pesoli 6,5, Romagnoli 6, Gagliolo 6; Bianco 6; Concas 6, Lollo 6 (46’ st De Vitis ng), Memushaj 6,5, Di Gaudio 6 (26’ st Legati 6); Sgrigna 6 (39’ st Inglese ng). Allenatore: Pillon 6,5. Arbitro: Saia di Palermo 5. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Angelo, Rosseti (S); Romagnoli, Bianco, Concas, Legati (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.903

Trapani-Juve Stabia 3-0 (1-0) Data: 26-04-2014 – Ore: 15.00 TRAPANI (4-4-2): Nordi 6; Ferri 6, Pagliarulo 6, Terlizzi 6,5, Rizzato 6; Basso 6,5 (27’ st Garufo 6), Feola 7, Ciaramitaro 6, Nizzetto 6; Iunco 6 (5’ st Gambino 6), Mancosu 6 (42’ st Abate ng). Allenatore: Boscaglia 6,5. JUVE STABIA (3-4-3): Benassi 6; Di Nunzio 6, Mezavilla 6, Contini 5, Ciancio 6, Caserta 6 (25’ st Cardore 6), De Falco 6 (22’ st Giandonato 5,5), Zampano 6, Djiby 5 (33’ pt Falco 5,5), Doukara 6, Baraye 5,5. Allenatore: Braglia 5,5. Arbitro: Minelli di Varese 6. Reti: 33’ pt Basso; 28’ st Mancosu, 45’ Ciaramitaro. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Mezavilla, Contini (J). Espulsi: 41’ st Contini (J). Spettatori: 4.609

Varese-Lanciano 0-1 (0-1) Data: 26-04-2014 – Ore: 15.00 VARESE (3-4-1-2): Bressan 5; Rea 6, Ely 5,5, Trevisan 5 (21’ st Zecchin 5); Fiamozzi 6, Barberis 5 (33’ st Tremolada ng), Corti 6, Grillo 6; Di Roberto 6; Pavoletti 6, Falcone 5 (11’ st Forte 5,5). Allenatore: Sottili 5,5. LANCIANO (3-5-2): Sepe 7; Aquilanti 6, Troest 6, Amenta 6 (23’ st Ferrario 6); Germano 6, Casarini 6, Paghera 6 (10’ st Buchel 6), Di Cecco 6, Mammarella 7; Piccolo 6 (38’ st Vastola ng), Falcinelli 6. Allenatore: Baroni 6,5. Arbitro: Bruno di Torino 6. RetE: 16’ pt Mammarella. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Amenta, Di Cecco, Mammarella (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.083

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 75 36 22 9 5 55 24 Empoli 59 36 16 11 9 46 29 Latina 57 36 15 12 9 37 31 Crotone 55 36 15 10 11 49 44 Lanciano 54 36 15 9 12 35 36 Cesena 53 36 13 14 9 38 31 Siena (-8) 52 36 15 15 6 49 34 Trapani 52 36 13 13 10 49 43 Avellino 52 36 13 13 10 39 37 Spezia 51 36 13 12 11 38 42 Modena 50 36 12 14 10 55 39 Brescia 49 36 12 13 11 47 46 Bari (-3) 49 36 14 10 12 39 38 Pescara 47 36 12 11 13 44 43 Carpi 46 36 12 10 14 39 44 Ternana 45 36 10 15 11 47 45 Varese 43 36 11 10 15 46 52 Novara 40 36 9 13 14 35 47 Cittadella 39 36 9 12 15 33 42 Padova 35 36 8 11 17 39 54 Reggina 28 36 6 10 20 33 58 Juve Stabia 17 36 2 11 23 33 66 MARCATORI 21 reti: Mancosu (Trapani, 3 rig.)

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Calcio 2OOO


LEGA PRO

Prima DIVISIONE GIRONE A GIRONE B 27ª Giornata – 6-04-2014 Carrarese-Cremonese 1-0 48’ st Gorzegno. Feralpisalò-San Marino 3-1 6’ pt Pacciardi (S), 29’ Ceccarelli (F), 40’ Pinardi (F) rig.; 33’ st Ceccarelli (F). Lumezzane-Reggiana 0-1 47’ pt De Silvestro. Pavia-Albinoleffe 0-3 20’ st Valoti, 38’ Corradi, 45’ Calvano. Sudtirol-Savona 1-0 44’ st Turchetta. U. Venezia-Como 2-2 13’ pt Le Noci (C), 18’ Schenetti (C), 21’ Kirilov (U), 44’ Bocalon (U) rig. Vicenza-Pro Vercelli 1-1 25’ pt Marchi (P), 30’ Gentili (V). Virtus Entella-Pro Patria 0-0 28ª Giornata – 13-04-2014 Albinoleffe-Carrarese 0-1 1’ st Cellini. Como-Lumezzane 3-0 28’ pt Le Noci rig.; 1’ st Defendi, 3’ Le Noci rig. Cremonese-Vicenza 2-1 13’ pt Castiglia (V), 27’ Brighenti (C); 39’ st Armellino (C). Pro Patria-Feralpisalò 1-0 30’ st Serafini. Pro Vercelli-Sudtirol 2-0 5’ pt Scavone; 37’ st Ardizzone. Reggiana-Pavia 2-2 10’ pt Alessi (R) rig., 21’ Speziale (P); 13’ st Anastasi (R), 25’ Carraro (P). San Marino-U. Venezia 2-1 9’ st Cicarevic (S), 37’ Lolli (S), 46’ Franchini (U) rig. Savona-Virtus Entella 2-2 13’ pt Moreo (V), 30’ Quintavalla (S), 35’ Demartis (S); 44’ st Moreo (V). 29ª Giornata – 27-04-2014 Carrarese-Como 3-0 43’ pt Cellini rig.; 28’ st Belcastro, 35’ Ademi. Feralpisalò-Savona 4-2 4’ pt Pinardi (F) rig., 37’ Altobello (S), 42’ Cesarini (S), 45’ Zerbo (F), 47’ Ceccarelli (F); 6’ st Ceccarelli (F). Lumezzane-Albinoleffe 0-0 Pavia-Pro Patria 1-3 10’ pt Siega (Pr), 45’ Mancosu (Pa); 26’ st Gabbianelli (Pr), 29’ Siega (Pr). Sudtirol-San Marino 2-1 10’ pt Turchetta (Su), 42’ Minesso (Su); 11’ st Cicarevic (Sa). U. Venezia-Cremonese 1-0 22’ st Di Bari. Vicenza-Reggiana 3-2 7’ pt Tiribocchi (V), 12’ Tulli (V), 16’ De Giosa (R); 2’ st Giacomelli (V), 22’ Alessi (R) rig. Virtus Entella-Pro Vercelli 0-1 44’ pt Erpen. CLASSIFICA: Virtus Entella 55; Pro Vercelli 54; Cremonese 47; Vicenza (-4), Sudtirol 46; Como (-1), Unione Venezia, Savona 41; AlbinoLeffe 40; Feralpisalò 38; Carrarese 36; Reggiana, Pro Patria (-1) 32; Lumezzane 29.

MARCATORI 1ª DIVISIONE GIRONE A 17 reti: Bocalon (U. Venezia, 3 rig.) 14 reti: Virdis (Savona, 4 rig.) 13 reti: Brighenti (Cremonese); Torregrossa (Lumezzane, 3 rig.) 1ª DIVISIONE GIRONE B 16 reti: Ciofani D. (Frosinone, 3 rig.) 15 reti: Arma (Pisa, 4 rig.) 14 reti: Arrighini (1 rig.), Grassi (Pontedera, 9 rig.) 13 reti: Evacuo (Benevento, 2 rig.); Eusepi (5 rig.), Mazzeo (Perugia, 1 rig.) 2ª DIVISIONE GIRONE A 19 reti: Alessandro (Real Vicenza, 4 rig.); Varricchio (Spal, 5 rig.) 18 reti: Floriano (Mantova, 3 rig.) 14 reti: Pietribiasi (Bassano) 2ª DIVISIONE GIRONE B 18 reti: Ripa (Arzanese, 5 rig.) 17 reti: Tranchitella (Castel Rigone, 5 rig.) 14 reti: Cavallaro (Foggia, 6 rig.)

30ª Giornata – 30-03-2014 Ascoli-Perugia 0-1 49’ st Sprocati. Barletta-Benevento 1-6 12’ e 24’ pt Mancosu (Be); 13’ st Ilari (Ba), 24’ Evacuo (Be), 26’ Negro (Be), 44’ Evacuo (Be), 42’ Di Deo (Be). Catanzaro-Gubbio 1-1 9’ st Germinale (C), 17’ Radi (G). Frosinone-Salernitana 2-2 18’ pt Volpe (S); 28’ st Ciofani D. (F), 44’ Gustavo (S), 49’ Viola (F). L’Aquila-Pontedera 0-2 23’ st Caponi, 39’ Regoli. Lecce-Nocerina 3-0 a tavolino. Paganese-Grosseto 0-2 10’ st Pagano, 22’ Marotta. Pisa-Prato 5-0 16’ pt Arma, 26’ Rozzio; 4’ st Giovinco, 13’ Arma, 23’ Giovinco. HA RIPOSATO Viareggio 31ª Giornata – 6-04-2014 Benevento-Catanzaro 0-0 Grosseto-Lecce 0-1 24’ st Zigoni. Gubbio-L’Aquila 0-4 5’ pt Corapi, 28’ rig. e 41’ De Sousa; 15’ st Pià. Nocerina-Paganese 0-3 a tavolino. Perugia-Viareggio 2-1 46’ pt Piana (V); 12’ st Mazzeo (P), 14’ Scognamiglio (P). Pontedera-Barletta 3-1 11’ rig. e 17’ pt Grassi (P), 43’ Arrighini (P); 10’ st La Mantia (B). Prato-Ascoli 0-3 12’ st Tripoli, 23’ Cipriani, 32’ Tripoli. Salernitana-Pisa 1-0 8’ pt Volpe. Ha riposato Frosinone 32ª Giornata – 13-04-2014 Ascoli-Benevento 0-3 2’ pt Evacuo, 28’ Mancosu; 17’ st Melara. Barletta-Catanzaro 0-3 10’ pt Sabatino, 39’ Germinale rig.; 6’ st Fioretti. L’Aquila-Nocerina 3-0 a tavolino. Lecce-Frosinone 2-0 23’ pt Beretta; 35’ st Bogliacino. Paganese-Gubbio 2-2 27’ pt De Sena (P), 37’ Addae (G); 18’ st Boisfer (G), 20’ Grillo (P). Perugia-Pontedera 1-0 17’ pt Mazzeo. Prato-Salernitana 3-2 5’ pt Corvesi (P), 42’ Lanini (P); 7’ st Romanò (P), 25’ Ginestra (S), 28’ Volpe (S). Viareggio-Grosseto 0-0 HA RIPOSATO Pisa 33ª Giornata – 27-04-2014 Benevento-Viareggio 3-2 10’ pt Matteini (V), 15’ Melara (B), 19’ Mancosu (B) rig.; 21’ st Campagnacci (B), 24’ Matteini (V). Catanzaro-Paganese 3-0 16’ pt Fioretti rig., 16’ Germinale rig.; 35’ st Martignago. Frosinone-L’Aquila 3-0 20’ pt Gucher; 22’ st Curiale rig., 48’ Paganini. Grosseto-Prato 1-3 10’ pt Malomo (P), 40’ Marotta (G); 24’ st De Agostini (P) rig., 43’ Corvesi (P). Gubbio-Ascoli 1-0 4’ st Falzerano. Nocerina-Barletta 0-3 a tavolino. Pisa-Lecce 1-0 11’ pt Giovinco. Salernitana-Perugia 2-2 8’ pt Mazzeo (P), 23’ Mendicino (S), 33’ Perpetuini (S); 11’ st Moscati (P) rig. Ha riposato Pontedera CLASSIFICA: Perugia 63; Frosinone 62; Lecce 61; Catanzaro 54; L’Aquila 52; Benevento 50; Pisa 49; Salernitana, Pontedera 46; Prato 42; Grosseto 41; Gubbio 40; Viareggio 28; Barletta 24; Ascoli (-7) 21; Paganese 17. Nocerina esclusa dal campionato

SECONDA DIVISIONE GIRONE A GIRONE B 30ª Giornata – 30-03-2014 Alessandria-Mantova 2-1 10’ pt Spinale (M); 25’ st Valentini (A), 31’ Scotto (A). Cuneo-Castiglione 2-1 20’ pt Cristini M. (Cu); 17’ st Curcio (Ca), 19’ Palazzolo (Cu). Delta Porto Tolle-Rimini 1-1 15’ pt Laurenti (D); 47’ st Aya (R). Forlì-Bra 4-0 14’ e 20’ pt Docente, 38’ Bernacci; 40’ st Boron. Monza-Bassano 1-2 21’ pt Iocolano (B); 7’ st Pelagatti (B), 29’ Sinigaglia (M). Real Vicenza-Spal 1-1 17’ pt Rebecchi (R); 27’ st Cozzolino (S). Renate-V.V. Verona 1-1 8’ st Gualdi (R), 31’ Odogwu (V). Santarcangelo-Bellaria I.M. 1-2 44’ pt Grandi (B); 27’ st Obeng (S), 41’ Grandi (B). Torres-Pergolettese 2-0 28’ st Filippini, 47’ Bonvissuto. 31ª Giornata – 6-04-2014 Bassano-Castiglione 0-0 Bellaria I.M.-Real Vicenza 0-2 16’ st Moro, 24’ Torri. Bra-Santarcangelo 0-2 6’ pt Graziani, 24’ Fedi. Delta Porto Tolle-Renate 1-1 10’ st Longobardi (D), 42’ Florian (R). Mantova-Cuneo 1-2 16’ st Hamlili (C), 19’ Rinaldi (C) aut., 48’ Fanucchi (C). Monza-Torres 4-0 28’ pt De Cenco, 37’ Vita; 14’ st Gasbarroni, 23’ Valagussa. Pergolettese-Spal 0-0 Rimini-Forlì 2-1 3’ st Cejas (F), 24’ e 40’ Fall (R). V.V. Verona-Alessandria 0-0 32ª Giornata – 13-04-2014 Alessandria-Bellaria I.M. 1-0 26’ st Ferrari. Castiglione-D. Porto Tolle 2-3 4’ pt Romero (C), 7’ Pettarin (D), 26’ Romero (C), 40’ Gomes (D); 37’ st Mogos (D). Cuneo-Rimini 0-0 Forlì-Monza 4-1 13’ pt Docente (F); 3’ st Djuric (F), 18’ Docente (F), 26’ Zullo (M), 48’ Bernacci (F). Real Vicenza-Bra 2-1 31’ pt Lavagnoli (R), 42’ Pradolin (R); 44’ st Isoardi (B). Renate-Pergolettese 0-0 Santarcangelo-Mantova 0-1 41’ st Fioretti. Spal-V.V. Verona 1-1 19’ st Varricchio (S), 32’ Pompilio (V). Torres-Bassano 2-5 1’ pt Bottone (T), 25’ Pelagatti (B); 4’ st Infantino (T), 9’ e 12’ Pietribiasi (B), 21’ Maistrello (B), 27’ Berrettoni (B). 33ª Giornata – 27-04-2014 Bassano-Renate 2-2 18’ pt Maistrello (B), 40’ Iocolano (B); 33’ st Gualdi (R), 41’ Castellani (R). Bellaria I.M.-Cuneo 0-7 4’ pt Palazzolo, 30’ Siniscalchi, 45’ Fanucchi; 1’ st Fanucchi, 8’ Hamlili, 12’ Lauria, 42’ Girardi. Bra-Alessandria 0-6 2’ pt Taddei, 22’ Morga, 45’ Rantier; 35’ st Sabato, 37’ Ferrari, 44’ Scotto. Delta Porto Tolle-Forlì 1-2 15’ pt Gomes (D), 27’ Docente (F); 46’ st Drudi (F). Mantova-Spal 1-0 43’ st Floriano. Monza-Santarcangelo 2-2 16’ pt De Cenco (M), 26’ Urso (S), 36’ Gasbarroni (M) rig., 45’ Graziani (S). Pergolettese-Castiglione 2-4 9’ pt Curcio (C), 20’ Bardelloni (P), 33’ Rossi (C); 12’ st Cogliati (P), 32’ Gambaretti (C), 47’ Oliboni (C). Rimini-Torres 1-0 4’ st Brighi M. V.V. Verona-Real Vicenza 1-0 5’ pt Cosner. CLASSIFICA: Bassano 68; Alessandria 57; Renate, Monza 54; Santarcangelo 52; Mantova, Real Vicenza 51; Spal 50; Forlì 48; Cuneo, Torres 46; Delta Porto Tolle 45; Rimini (-1) 44; V.V. Verona 43; Pergolettese 35; Castiglione 30; Bellaria I.M. (-1) 15; Bra 9

30ª Giornata – 30-03-2014 Arzanese-Melfi 1-1 18’ pt Ripa (A) rig.; 23’ st Tortori (M). Aversa Normanna-Aprilia 0-0 Castel Rigone-Foggia 1-6 8’ pt Agostinone (F), 12’ e 24’ Cavallaro (F), 31’ Coresi (C); 7’ st Cavallaro (F) rig., 8’ e 32’ Giglio (F). Chieti-Poggibonsi 0-0 Cosenza-Gavorrano 1-0 21’ st Mosciaro. Martina Franca-Sorrento 3-1 24’ pt Ilari (M); 14’ st Maiorino (S) rig., 23’ Arcidiacono (M), 44’ Masini (M). Messina-Casertana 2-1 1’ pt Costa Ferreira (M); 8’ st Corona (M), 18’ Mancino (C) rig. Teramo-Vigor Lamezia 3-0 41’ pt Casolla, 46’ Masullo; 30’ st Gonçalves. Tuttocuoio-Ischia I. 1-0 10’ st Colombo. 31ª Giornata – 6-04-2014 Aprilia-Castel Rigone 3-1 13’ st Montella (A) rig., 22’ Corsetti (A), 31’ Montella (A), 39’ Tranchitella (C). Casertana-Melfi 0-0 Foggia-Poggibonsi 1-0 13’ st Giglio. Gavorrano-Chieti 2-2 43’ pt Guidone (C); 19’ st Tempesti (G), 38’ Caciagli M. (G), 48’ Guidone (C). Ischia I.-Cosenza 2-0 5’ pt Rainone; 27’ st Armeno. Martina Franca-Aversa Normanna 2-2 1’ pt Galizia (A), 3’ Ilari (M), 37’ Arcidiacono (M), 45’ Orlando (A). Sorrento-Tuttocuoio 2-0 31’ st Lettieri, 43’ Maiorino. Teramo-Arzanese 1-2 2’ pt Sandomenico (A), 33’ Di Paolantonio (T); 23’ st Improta U. (A). Vigor Lamezia-Messina 1-2 33’ st Scarsella (V), 36’ Romano (V) aut., 43’ De Vena (M). 32ª Giornata – 13-04-2014 Arzanese-Foggia 3-2 15’ pt Sandomenico (A); 23’ st Palumbo (A), 36’ Agnelli (F), 39’ Cavallaro (F), 44’ Ripa (A). Aversa Normanna-Casertana 1-2 48’ pt Galizia (A) rig.; 39’ st Antonazzo (C), 48’ Chiavazzo (C). Castel Rigone-Teramo 1-2 3’ pt Fiore (T), 7’ Tranchitella (C); 2’ st Gaeta (T). Chieti-Martina Franca 1-1 6’ pt Guadalupi (M), 37’ Di Filippo (C). Cosenza-Aprilia 0-1 27’ st Corsetti. Melfi-Ischia I. 1-0 29’ st Dermaku. Messina-Sorrento 1-0 29’ pt Costa Ferreira. Poggibonsi-Vigor Lamezia 0-2 29’ pt Giampà; 28’ st Zampaglione. Tuttocuoio-Gavorrano 1-1 40’ pt Ferrari (T); 16’ st Bianchi (G). 33ª Giornata – 27-04-2014 Aprilia-Tuttocuoio 0-0 Casertana-Chieti 4-0 4’ pt Agodirin, 12’ Mancino, 30’ Alvino, 45’ Agodirin. Foggia-Aversa Normanna 3-4 8’ pt Agostinone (F), 34’ Agnelli (F); 8’ st Orlando (A), 27’ Porcaro (A), 32’ Galizia (A), 38’ Tulimieri (A), 44’ Colombaretti (F). Gavorrano-Poggibonsi 0-1 1’ pt Scardina, Ischia I.-Arzanese 0-1 24’ st Ripa rig. Martina Franca-Cosenza 2-1 22’ st Montalto (M), 46’ Calderini (C), 47’ Arcidiacono (M). Sorrento-Melfi 3-1 4’ st Imparato (S), 18’ Innocenti (S), 25’ Maiorino (S), 32’ Cruz Pereira (M). Teramo-Messina 0-1 17’ st Costa Ferreira. Vigor Lamezia-Castel Rigone 2-1 29’ st D’Amico (V) rig., 38’ Carbonaro (V) rig., 46’ Strumbo (V) aut. CLASSIFICA: Casertana 57; Teramo, Messina, Cosenza 54; Foggia 50; Melfi 48; Ischia I. 47; Vigor Lamezia 46; Sorrento, Martina Franca 42; Tuttocuoio, Aprilia 41; Aversa Normanna, Arzanese 40; Chieti (-1) 39; Poggibonsi 35; Castel Rigone 34; Gavorrano 30

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serie D

GIRONE A 29ª GIORNATA: Asti-Giana Erminio 1-2; Borgosesia-F. Caratese 0-2; Chieri-Novese 1-0; Derthona-Chiavari 2-1; Lavagnese-Rapallo B. 2-1; Sestri Levante-Albese 0-3; Vado-Caronnese 2-2; Valle d’Aosta-Pro Dronero 0-0; VerbaniaSanthià 0-1 30ª GIORNATA: Albese-Valle d’Aosta 1-2; CaronneseVerbania 1-0; Chiavari-Vado 2-1; F.Caratese-Lavagnese 1-0; Giana Erminio-Derthona 0-0; Novese-Sestri Levante 1-0; Pro Dronero-Asti 3-3; Rapallo B.-Chieri 3-0; SanthiàBorgosesia 1-2 31ª GIORNATA: Asti-Caronnese 0-1; Borgosesia-Novese 4-0; Chieri-Sestri Levante 0-2; Derthona-Santhià 3-1; Lavagnese-Albese 3-2; Pro Dronero-Chiavari 1-1; Vado-F. Caratese 1-1; Valle d’Aosta-Giana Erminio 0-0; VerbaniaRapallo B. 0-3 32ª GIORNATA: Albese-Chieri 1-2; Caronnese-Derthona 2-0; Chiavari-Asti 0-1; F.Caratese-Verbania 3-0; Giana Erminio-Pro Dronero 0-1; Novese-Lavagnese 1-1; Rapallo B.-Borgosesia 1-0; Santhià-Vado 1-2; Sestri Levante-Valle d’Aosta 1-0 33ª GIORNATA: Asti-F.Caratese 2-0; Borgosesia-Sestri Levante 3-3; Derthona-Rapallo B. 1-0; Giana Erminio-Caronnese 2-3; Lavagnese-Chieri 1-0; Pro Dronero-Santhià 5-0; Vado-Novese 1-2; Valle d’Aosta-Chiavari 0-0; VerbaniaAlbese 0-5 CLASSIFICA: Giana Erminio 70; Borgosesia 66; Rapallo B. 65; Caronnese 62; Lavagnese 60; Chieri 57; Vado 51; Chiavari 46; Asti, Novese 43; Valle d’Aosta 42; Derthona 39; Albese, F.Caratese 38; Sestri Levante 34; Pro Dronero 27; Santhià 21; Verbania 12

GIRONE D 29ª GIORNATA: Abano-Correggese 2-2; Camaiore-Romagna C. 1-1; Clodiense-Imolese 0-0; Fidenza-Forcoli 0-0; Fortis Juventus-Massese 0-1; Palazzolo-Lucchese 0-4; Riccione-Formigine 1-3; Sancolombano-Atl. Montichiari 2-0; V. Castelfranco-Mezzolara 2-1 30ª GIORNATA: Atl. Montichiari-Abano 2-5; Clodiense-Sancolombano 1-1; Correggese-Fortis Juventus 3-0; Forcoli-V. Castelfranco 0-0; Formigine-Fidenza 0-0; Imolese-Camaiore 4-1; Lucchese-Mezzolara 4-1; Massese-Riccione 9-0; Romagna C.-Palazzolo 4-1 31ª GIORNATA: Abano-Romagna C. 1-0; Camaiore-Formigine 1-1; Fidenza-Atl. Montichiari 2-1; Fortis JuventusLucchese 0-1; Mezzolara-Massese 1-1; Palazzolo-Forcoli 1-1; Riccione-Clodiense 0-10; Sancolombano-Imolese 2-1; V. Castelfranco-Correggese 0-4 32ª GIORNATA: Atl. Montichiari-Palazzolo 0-0; ClodienseCamaiore 2-1; Correggese-Mezzolara 2-0; Forcoli-Fortis Juventus 0-2; Formigine-Abano 0-3; Imolese-Fidenza 1-1; Massese-Lucchese 0-0; Riccione-Sancolombano 0-3; Romagna C.-V. Castelfranco 4-1 33ª GIORNATA: Abano-Clodiense 3-0; Camaiore-Sancolombano 2-2; Fidenza-Riccione 9-0; Fortis Juventus-Atl. Montichiari 4-1; Lucchese-Forcoli 2-0; Massese-Correggese 0-1; Mezzolara-Romagna C. 0-4; Palazzolo-Imolese 0-1; V. Castelfranco-Formigine 2-3 CLASSIFICA: Correggese 81; Lucchese 79; Massese, Abano 64; Romagna C. 63; Fortis Juventus 62; Mezzolara 57; Imolese 51; Clodiense 41; Formigine 39; V. Castelfranco, Sancolombano 38; Fidenza 37; Atl. Montichiari (-1) 28; Camaiore 26; Palazzolo 22; Forcoli 18; Riccione (-10) 2

GIRONE G 29ª GIORNATA: Astrea-Arzachena 2-1; Budoni-Latte Dolce 1-0; Fondi-San Cesareo 0-0; Lupa Roma-Isola Liri 1-1; Maccarese-Terracina 1-2; Olbia-Anziolavinio 2-1; PalestrinaSanta Maria 2-1; Portotorres-Selargius 1-3; Sora-Cynthia 0-1 30ª GIORNATA: Anziolavinio-Astrea 0-0; Arzachena-Palestrina 0-2; Cynthia-Maccarese 2-2; Isola Liri-Latte Dolce 1-0; Portotorres-Sora 0-8; San Cesareo-Lupa Roma 0-1; Santa Maria-Budoni 0-4; Selargius-Fondi 1-5; Terracina-Olbia 3-2 31ª GIORNATA: Astrea-Portotorres 7-0; Budoni-Terracina 2-1; Fondi-Arzachena 3-2; Latte Dolce-Anziolavinio 1-0; Lupa Roma-Santa Maria 2-0; Maccarese-San Cesareo 1-0; Olbia-Isola Liri 0-0; Palestrina-Cynthia 2-1; Sora-Selargius 2-0 32ª GIORNATA: Anziolavinio-Isola Liri 0-0; ArzachenaMaccarese 2-1; Astrea-Sora 0-0; Cynthia-Lupa Roma 0-1; Portotorres-Fondi 0-5; San Cesareo-Budoni 3-0; Santa Maria-Olbia 2-3; Selargius-Palestrina 0-1; Terracina-Latte Dolce 2-2 33ª GIORNATA: Anziolavinio-Terracina 1-1; Budoni-Arzachena 1-2; Fondi-Sora 1-1; Isola Liri-Santa Maria 1-1; Latte Dolce-San Cesareo 0-2; Lupa Roma-Selargius 6-3; Maccarese-Portotorres 6-0; Olbia-Cynthia 3-1; PalestrinaAstrea 1-1 CLASSIFICA: Lupa Roma 69; San Cesareo 65; Terracina 64; Olbia 57; Cynthia (-1) 52; Fondi 50; Maccarese 47; Astrea, Anziolavinio 46; Isola Liri 45; Sora (-3) 44; Palestrina 43; Budoni, Latte Dolce 40; Arzachena 34; Santa Maria, Selargius 32; Portotorres 7

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Calcio 2OOO

GIRONE B 29ª GIORNATA: Alzano Cene-A.Seriate 1-2; CaravaggioBorgomanero 4-0; Darfo-Pontisola 5-0; Gozzano-Castellana C. 2-0; Inveruno-Piacenza 3-1; Mapello-Lecco 0-1; Olginatese-Pro Sesto 0-1; Pro Piacenza-Legnago 1-1; Sambonifacese-Seregno 1-1 30ª GIORNATA: A.Seriate-Darfo 0-2; Borgomanero-Inveruno 1-0; Castellana C.-Olginatese 1-2; Lecco-Caravaggio 1-1; Legnago-Alzano Cene 3-2; Mapello-Sambonifacese 4-3; Piacenza-Pontisola 2-0; Pro Sesto-Pro Piacenza 0-1; Seregno-Gozzano 2-1 31ª GIORNATA: Alzano Cene-Seregno 3-0; CaravaggioLegnago 2-1; Darfo-Castellana C. 2-1; Gozzano-Borgomanero 3-0; Inveruno-A.Seriate 0-2; Olginatese-Piacenza 1-1; Pontisola-Pro Sesto 1-0; Pro Piacenza-Mapello 1-3; Sambonifacese-Lecco 0-2 32ª GIORNATA: A.Seriate-Olginatese 1-3; BorgomaneroDarfo 2-2; Castellana C.-Pontisola 0-0; Lecco-Alzano Cene 2-0; Legnago-Gozzano 1-2; Mapello-Caravaggio 2-1; Pro Piacenza-Sambonifacese 2-0; Pro Sesto-Piacenza 0-2; Seregno-Inveruno 2-2 33ª GIORNATA: Alzano Cene-Pro Piacenza 2-1; Caravaggio-Sambonifacese 1-1; Darfo-Legnago 2-3; GozzanoMapello 2-0; Inveruno-Lecco 2-3; Olginatese-Seregno 4-0; Piacenza-A.Seriate 3-0; Pontisola-Borgomanero 2-2; Pro Sesto-Castellana C. 0-2 CLASSIFICA: Pro Piacenza 65; Piacenza 57; Olginatese 56; Inveruno 55; Seregno 53; Pontisola 50; Caravaggio, Lecco, Pro Sesto 49; A.Seriate 46; Legnago 41; Castellana C. 39; Mapello 38; Alzano Cene, Borgomanero 35; Gozzano 33; Darfo 29; Sambonifacese 25

GIRONE E 29ª GIORNATA: Deruta-Ostia Mare 0-1; FiesolecaldineArezzo 0-5; Flaminia C.-Trestina 1-1; Foligno-Gualdo C. 0-0; Montemurlo-Colligiana 3-1; Pianese-Bastia 2-1; Pontevecchio-Pistoiese 1-2; Sansepolcro-Narnese 1-0; V. SpoletoScandicci 2-3 30ª GIORNATA: Arezzo-Trestina 2-0; Bastia-Foligno 0-1; Colligiana-Flaminia C. 0-0; Deruta-V. Spoleto 0-3; Gualdo C.-Sansepolcro 1-1; Narnese-Montemurlo 1-3; Ostia MarePontevecchio 4-2; Pistoiese-Fiesolecaldine 1-0; ScandicciPianese 1-0 31ª GIORNATA: Fiesolecaldine-Colligiana 1-1; Flaminia C.Bastia 1-0; Foligno-Arezzo 2-0; Montemurlo-Scandicci 2-0; Pianese-Pistoiese 2-2; Pontevecchio-Narnese 2-1; Sansepolcro-Deruta 1-2; Trestina-Gualdo C. 0-0; V. Spoleto-Ostia Mare 2-0 32ª GIORNATA: Bastia-Trestina 0-2; Colligiana-Foligno 0-1; Deruta-Pontevecchio 2-0; Gualdo C.-Arezzo 3-1; NarnesePianese 0-2; Ostia Mare-Montemurlo 1-0; Pistoiese-Flaminia C. 2-2; Sansepolcro-V. Spoleto 4-2; Scandicci-Fiesolecaldine 5-1 33ª GIORNATA: Arezzo-Colligiana 0-1; FiesolecaldineOstia Mare 0-2; Flaminia C.-Narnese 2-1; Foligno-Scandicci 1-1; Gualdo C.-Bastia 2-2; Montemurlo-Sansepolcro 1-1; Pianese-Deruta 3-2; Pontevecchio-V. Spoleto 1-3; TrestinaPistoiese 2-2 CLASSIFICA: Pistoiese 76; Foligno 68; Pianese 62; Arezzo 61; Scandicci 59; Ostia Mare 51; Colligiana 47; Gualdo C. 43; Sansepolcro, Trestina, Flaminia C. 42; Montemurlo 40; Bastia 39; V. Spoleto 38; Deruta, Fiesolecaldine 28; Pontevecchio 20; Narnese 18

GIRONE H 29ª GIORNATA: Bisceglie-Turris 0-1; M. Keller-Brindisi 1-2; Manfredonia-San Severo 1-3; Marcianise-Gladiator 4-0; Monopoli-Francavilla 1-0; Real Metapontino-Grottaglie 1-0; Taranto-Matera 1-0; Vico Equense-Puteolana 2-2. Ha riposato Gelbison 30ª GIORNATA: Brindisi-Bisceglie 3-0; Francavilla-Turris 1-3; Gelbison-Marcianise 3-2; Gladiator-Real Metapontino 1-0; Grottaglie-Vico Equense 2-2; Monopoli-Taranto 0-1; Puteolana-Manfredonia 0-1; San Severo-M. Keller 2-0. Ha riposato Matera 31ª GIORNATA: Bisceglie-San Severo 4-1; M. Keller-Puteolana 1-2; Manfredonia-Grottaglie 2-0; Marcianise-Matera 0-1; Real Metapontino-Gelbison 3-0; Taranto-Francavilla 2-1; Turris-Brindisi 2-0; Vico Equense-Gladiator 0-1. ha riposato Monopoli 32ª GIORNATA: Francavilla-Brindisi 1-2; Gelbison-Vico Equense 0-0; Gladiator-Manfredonia 0-1; Grottaglie-M. Keller 1-3; Matera-Real Metapontino 1-0; Monopoli-Marcianise 1-1; Puteolana-Bisceglie 1-1; San Severo-Turris 0-0. Ha riposato Taranto 33ª GIORNATA: Bisceglie-Grottaglie 3-1; Brindisi-San Severo 0-0; M. Keller-Gladiator 2-2; Manfredonia-Gelbison 1-1; Marcianise-Taranto 2-2; Real Metapontino-Monopoli 0-1; Turris-Puteolana 1-1; Vico Equense-Matera 1-3. Ha riposato Francavilla CLASSIFICA: Matera 61; Taranto 59; Turris 57; Marcianise 56; Monopoli 54; Brindisi (-1) 52; Francavilla 49; Bisceglie, Gelbison 41; Manfredonia 38; M. Keller, San Severo 36; Vico Equense 33; Real Metapontino 29; Puteolana (-1) 28; Grottaglie, Gladiator (-2) 25; Nardò escluso dal campionato

GIRONE C 29ª GIORNATA: Dro-Este 1-2; Marano-Triestina 2-2; Mezzocorona-Tamai 2-2; Montebelluna-Monfalcone 1-2; Pordenone-Giorgione 1-3; Sacilese-Sanvitese 1-0; San Paolo-Fersina Perginese 2-0; Union Ripa-Belluno 4-1; V.Falmec-Trissino V. 1-2 30ª GIORNATA: Belluno-Pordenone 0-2; Este-Marano 0-0; Fersina Perginese-Mezzocorona 2-2; Monfalcone-San Paolo 2-2; Montebelluna-Dro 3-2; Sanvitese-Union Ripa 1-4; Tamai-Giorgione 2-0; Triestina-V.Falmec 3-1; Trissino V.Sacilese 1-1 31ª GIORNATA: Dro-Monfalcone 1-1; Giorgione-Trissino V. 2-2; Marano-Fersina Perginese 4-0; Mezzocorona-Belluno 0-2; Pordenone-Triestina 2-1; Sacilese-Montebelluna 0-0; San Paolo-Sanvitese 3-1; Union Ripa-Este 5-0; V.FalmecTamai 1-0 32ª GIORNATA: Belluno-V.Falmec 2-1; Este-Mezzocorona 7-1; Fersina Perginese-Pordenone 1-2; Monfalcone-Union Ripa 3-1; Montebelluna-San Paolo 4-1; Sacilese-Dro 4-1; Sanvitese-Marano 1-3; Triestina-Giorgione 1-1; Trissino V.Tamai 1-3 33ª GIORNATA: Giorgione-Fersina Perginese 2-0; MaranoMontebelluna 2-0; Mezzocorona-Monfalcone 2-1; Pordenone-Sanvitese 5-0; San Paolo-Dro 1-2; Tamai-Belluno 1-2; Trissino V.-Triestina 2-1; Union Ripa-Sacilese 1-3; V.Falmec-Este 2-1 CLASSIFICA: Pordenone, Marano 82; Sacilese 66; Belluno 58; Este, Union Ripa 48; Montebelluna, San Paolo 47; Trissino V. 43; Triestina 42; Giorgione 38; Tamai 36; V.Falmec 35; Monfalcone (-1), Mezzocorona 32; Sanvitese 29; Dro 28; Fersina Perginese 17

GIRONE F 29ª GIORNATA: Agnonese-Fano 1-0; Amiternina S.-Giulianova 1-0; Ancona-Sulmona 4-0; Bojano-Recanatese 0-3; Civitanovese-Celano 0-1; Jesina-Maceratese 0-1; MatelicaFermana 1-0; Renato Curi-Termoli 1-2; Vis Pesaro-Isernia 0-0 30ª GIORNATA: Celano-Agnonese 1-1; Civitanovese-Matelica 0-2; Fano-Bojano 3-0; Fermana-Amiternina S. 0-0; Giulianova-Ancona 0-2; Isernia-Jesina 1-5; RecanateseMaceratese 2-0; Sulmona-Renato Curi 2-2; Termoli-Vis Pesaro 1-0 31ª GIORNATA: Agnonese-Termoli 0-0; Amiternina S.-Fano 1-0; Ancona-Recanatese 1-1; Bojano-Isernia 0-3; JesinaGiulianova 3-2; Maceratese-Sulmona 3-0; Matelica-Celano 0-0; Renato Curi-Civitanovese 3-2; Vis Pesaro-Fermana 2-2 32ª GIORNATA: Celano-Vis Pesaro 2-2; CivitanoveseAgnonese 1-1; Fano-Jesina 2-1; Fermana-Bojano 3-0; Giulianova-Maceratese 1-2; Isernia-Ancona 2-1; Renato CuriMatelica 1-3; Sulmona-Recanatese 0-1; Termoli-Amiternina S. 0-0 33ª GIORNATA: Agnonese-Matelica 2-2; Amiternina S.-Civitanovese 0-0; Ancona-Fermana 2-1; Bojano-Celano 0-3; Jesina-Termoli 2-5; Maceratese-Fano 1-0; Recanatese-Isernia 4-0; Sulmona-Giulianova 1-0; Vis Pesaro-Renato Curi 1-0 CLASSIFICA: Ancona (-1) 74; Matelica 65; Termoli 64; Maceratese 61; Vis Pesaro 49; Recanatese 46; Celano, Jesina 45; Fermana, Fano, Giulianova 44; Civitanovese 41; Sulmona 40; Amiternina S., Agnonese (-1) 39; Renato Curi 26; Isernia (-3) 25; Bojano escluso dal campionato

GIRONE I 29ª GIORNATA: Battipagliese-Pomigliano 3-2; C.MessinaAkragas 0-1; C.Montalto-Torrecuso 2-2; Licata-Due Torri 1-0; Noto-Cavese 1-2; Nuova Gioiese-Rende 0-1; Orlandina-Hinterreggio 2-2; Ragusa-Savoia 0-3; Vibonese-Agropoli 2-2 30ª GIORNATA: Agropoli-Battipagliese 1-0; Akragas-Vibonese 3-1; Cavese-C.Montalto 2-2; Hinterreggio-Ragusa 3-0; Orlandina-Noto 3-3; Pomigliano-Licata 3-4; Rende-Due Torri 0-0; Savoia-Nuova Gioiese 2-1; Torrecuso-C.Messina 1-1 31ª GIORNATA: Battipagliese-Cavese 3-2; C.Messina-Rende 1-1; C.Montalto-Savoia 1-1; Due Torri-Akragas 1-1; Licata-Torrecuso 1-1; Noto-Hinterreggio 1-1; Nuova Gioiese-Pomigliano 1-1; Ragusa-Agropoli 0-3; Vibonese-Orlandina 0-0 32ª GIORNATA: Agropoli-C.Montalto 2-1; Akragas-Rende 0-1; Cavese-Nuova Gioiese 0-1; Hinterreggio-Battipagliese 0-0; Orlandina-Ragusa 3-0; Pomigliano-C.Messina 1-1; Savoia-Licata 7-2; Torrecuso-Due Torri 1-1; Vibonese-Noto 0-4 33ª GIORNATA: Akragas-Torrecuso 2-0; Battipagliese-Vibonese 1-0; C.Messina-Cavese 2-1; C.Montalto-Orlandina 3-0; Due Torri-Savoia 2-2; Licata-Agropoli 0-7; Nuova GioieseHinterreggio 0-0; Ragusa-Noto 0-3; Rende-Pomigliano 2-0 CLASSIFICA: Savoia 79; Akragas 69; Agropoli 62; Battipagliese (-1) 57; Torrecuso 52; Nuova Gioiese 49; Cavese (-4) 46; Noto 45; Hinterreggio (-1) 44; C.Montalto (-1) 41; Pomigliano, Orlandina 40; Rende 39; Due Torri, C.Messina 34; Vibonese 29; Licata (-3) 20; Ragusa escluso dal campionato


Premier League 32° GIORNATA PREMIER LEAGUE 29-31/03 MANCHESTER UNITED-ASTON VILLA 4-1 Reti: 13’ Westwood (AV), 20’-45’ Rooney (MU), 57’ Mata (MU), 91’ Hernandez (MU) MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): De Gea; Rafael (46’ Carrick), Jones, Vidic, Buttner; Fellaini, Fletcher; Young, Mata, Kagawa (68’ Januzaj); Rooney (75’ Hernandez). All. Moyes ASTON VILLA (3-4-3): Guzan; Bacuna, Vlaar, Clark; Bertrand, Westwood, Delph, Albrighton (78’ Lowton); Agbonlahor (71’ Tonev), Benteke, Weimann. All. Lambert

CRYSTAL PALACE-CHELSEA 1-0 Reti: 52’ Terry (C, Aut.) CRYSTAL PALACE (4-3-3): Speroni; Ward, Delaney, Dann, Mariappa; Jedinak, Dikgacoi, Bolasie (70’ O’Keefe); Ledley, Jerome (87’ Murray), Puncheon (91’ Parr). All. Pulis CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; David Luiz (46’ Oscar), Matic; Schurrle (70’ Ba), Lampard (55’ Salah), Hazard; Torres. All. Mourinho

ARSENAL-MANCHESTER CITY 1-1 Reti: 18’ Silva (MC), 53’ Flamini (A) ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Vermaelen, Gibbs; Flamini, Arteta; Cazorla, Rosicky, Podolski (78’ Chamberlain); Giroud (85’ Sanogo). All. Wenger MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Kompany, Clichy; Jesus Navas (64’ Milner), Fernandinho, Tourè, Silva; Nasri (81’ Javi Garcia), Dzeko (85’ Negredo). All. Pellegrini.

LIVERPOOL-TOTTENHAM 4-0 Reti: 2’ Kaboul (T, Aut), 25’ Suarez (L), 55’ Coutinho (L), 75’ Henderson (L) LIVERPOOL (3-4-1-2): Mignolet; Johnson, Skrtel, Agger; Flanagan, Gerrard (70’ Lucas), Henderson, Sterling (83’ Moses); Coutinho (68’ Allen); Sturridge, Suarez. All. Rodgers TOTTENHAM (4-2-3-1): Lloris; Naughton, Kaboul, Vertonghen (69’ Dawson), Rose; Sigurdsson, Bentaleb (60’ Dembelè); Chadli, Eriksen, Lennon (59’ Townsend); Soldado. All. Sherwood

33° GIORNATA PREMIER LEAGUE 5-7/04 MANCHESTER CITY-SOUTHAMPTON 4-1 Reti: 3’ Touré (MC, Rig.), 37’ Lambert (S, Rig.), 46’ Nasri (MC), 49’ Dzeko (MC), 81’ Jovetic (MC) MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Kompany, Kolarov; Jesus Navas, Fernandinho (46’ Javi Garcia), Tourè, Silva (77’ Jovetic); Nasri, Dzeko (65’ Negredo). All. Pellegrini. SOUTHAMPTON (4-4-2): Gazzaniga; Chambers, Josè Fonte, Lovren, Shaw; Schneiderlin, Cork (80’ Wanyama), Lallana, Lambert; Rodriguez (71’ Ward Prowse), Davis (75’ Gallagher). All. Pochettino

NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED 0-4 Reti: 39’-50’ Mata (MU), 65’ Hernandez (MU), 92’ Januzaj (MU) NEWCASTLE (4-3-3): Elliot; Santon, Coloccini, Williamson, Haidara; Gosling, Tiotè, Anita; Gouffran (85’ Ameobi), De Jong (61’ Ben Arfa), Cissè. All. Pardew MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): Lindegaard; Valencia, Jones, Smalling, Evra (64’ Buttner); Fellaini (69’ Nani), Fletcher; Young (63’ Januzaj), Mata, Kagawa; Hernandez. All. Moyes

WBA-TOTTENHAM 3-3 Reti: 1’ Vydra (W), 4’ Brunt (W), 31’ Sessegnon (W), 34’ Olsson (W, Aut.), 70’ Kane (T), 94’ Eriksen (T) WBA (4-2-3-1): Foster; Reid, Mc Auley, Olsson (78’ Dawson), Ridgewell; Mulumbu, Brunt; Dorrans, Amalfitano, Sessegnon (58’ Yacob); Vydra (72’ Berahino). All. Mel TOTTENHAM (4-2-3-1): Lloris; Naughton, Kaboul, Chiriches (46’ Fryers), Rose (85’ Townsend); Paulinho, Chadli (78’ Sigurdsson); Eriksen, Kane, Lennon; Adebayor. All. Sherwood

LIVERPOOL-MANCHESTER CITY 3-2 Reti: 6’ Sterling (L), 26’ Skrtel (L), 57’ Silva (MC), 62’ Johnson (MC, Aut.), 78’ Coutinho (L) LIVERPOOL (3-4-1-2): Mignolet; Johnson, Skrtel, Sakho; Flanagan, Gerrard, Henderson, Sterling (93’ Lucas Leiva); Coutinho (89’ Moses); Sturridge (66’ Allen), Suarez
. All. Rodgers MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Kompany, Clichy; Jesus Navas (55’ Milner), Fernandinho, Tourè (64’ Javi Garcia), Silva; Nasri, Dzeko (67’ Aguero). All. Pellegrini.

CHELSEA-SUNDERLAND 1-2 Reti: 12’ Eto’o (C), 18’ Wickham (S), 82’ Borini (S, Rig.) CHELSEA (4-2-3-1): Schwarzer; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Ramires, Matic; Salah (66’ Schurrle), Oscar (59’ Ba), Willian; Eto’o (74’ Torres). All. Mourinho SUNDERLAND (4-4-2): Mannone; Vergini, O’Shea, Brown, Marcos Alonso; Larsson (93’ Celustka), Cattermole, Colback, Johnson (66’ Giaccherini); Borini, Wickham (66’ Altidore). All. Poyet

NORWICH-LIVERPOOL 2-3 Reti: 4’-62’ Sterling (L), 54’ Hooper (N), 56’ Suarez (L), 77’ Snodgrass (N) NORWICH (4-2-3-1): Ruddy; Martin, Whittaker, Turner, Olsson; Howson, Johnson; Snodgrass, Redmond, Fer (79’ Murphy); Hooper (78’ Van Wolfswinkel). All. Adams LIVERPOOL (3-4-1-2): Mignolet; Johnson, Skrtel, Sakho; Flanagan, Gerrard, Lucas Leiva, Allen (81’ Agger); Sterling; Coutinho (75’ Moses), Suarez. All. Rodgers

EVERTON-CRYSTAL PALACE 2-3 Reti: 23’ Puncheon (CP), 49’ Dann (CP), 61’ Naismith (E), 86’ Mirallas (E), 73’ Jerome (CP)

MANCHESTER CITY-SUNDERLAND 2-2 Reti: 2’ Fernandinho (MC), 43’ Nasri (MC), 73’-83’ Wickham (S)

CHELSEA-STOKE CITY 3-0 Reti: 31’ Salah (C), 71’ Lampard (C), 72’ Willian (C) CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Lampard (70’ David Luiz), Matic; Schurrle (69’ Hazard), Salah, Willian (78’ Cole); Torres. All. Mourinho STOKE CITY (4-4-1-1): Begovic; Cameron (46’ Wilkinson), Wilson, Shawcross, Pieters; Odemwingie, Nzonzi, Whelan, Palacios (46’ Adam); Arnautovic; Crouch (78’ Walters). All. Hughes

EVERTON-ARSENAL 3-0 Reti: 14’ Naismith (E), 34’ Lukaku (E), 62’ Arteta (A, Aut) EVERTON (4-2-3-1): Howard; Coleman, Stones, Distin, Baines; Mc Carthy, Barry; Osman (55’ Barkley), Mirallas, Naismith (81’ Mc Geady); Lukaku (86’ Deulofeu). All. Martinez ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Vermaelen, Nacho Monreal; Flamini (66’ Ramsey), Arteta; Cazorla, Rosicky, Podolski (66’ Chamberlain); Giroud (71’ Sanogo). All. Wenger

34° GIORNATA PREMIER LEAGUE 13-14/04 SWANSEA-CHELSEA 0-1 Reti: 68’ Ba (C) SWANSEA (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Williams, Chico, Davies; Shelvey, Britton (86’ De Guzman); Dyer (73’ N’Gog), Routledge, P. Hernandez (64’ Amat); Bony. All. Monk CHELSEA (4-2-3-1): Cech; Ivanovic, Cahill, Terry, Azpilicueta; Ramires (46’ Oscar), Matic; Schurrle (46’ Eto’o), Salah, Willian; Ba (79’ Obi Mikel). All. Mourinho

ARSENAL-WEST HAM 3-1 Reti: 40’ Jarvis (WH), 44’-78’ Podolski (A), 55’ Giroud (A) ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Vermaelen; Kallstrom, Arteta; Cazorla (88’ Jenkinson), Rosicky (72’ Ramsey), Podolski; Giroud. All. Wenger WEST HAM (4-4-2): Adrian; Demel, Tomkins, Reid, Armero; Noble, Diame, Downing (78’ J. Cole), Nocerino; Jarvis (78’ Vaz Te), Carroll (84’ C. Cole). All. Allardyce

35° GIORNATA PREMIER LEAGUE 20-21/04 EVERTON-MANCHESTER UNITED 2-0 Reti: 28’ Baines (E, Rig.), 43’ Mirallas (E) EVERTON (4-2-3-1): Howard; Coleman, Stones, Distin (46’ Alcaraz), Baines; Mc Carthy, Barry; Barkley (70’ Osman), Mirallas (94’ Mc Geasy), Naismith; Lukaku. All. Martinez MANCHESTER UNITED (4-2-3-1): DeGea; Smalling, Jones, Evans (61’ Hernandez), Buttner; Carrick, Fletcher; Nani (61’ Valencia), Mata, Kagawa (75’ Welbeck); Rooney. All. Moyes

MANCHESTER CITY-WBA 3-1 Reti: 3’ Zabaleta (MC), 10’ Aguero (MC), 16’ Dorrans (W), 36’ Demichelis (MC) MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Kompany, Clichy; Javi Garcia, Fernandinho, Nasri, Silva (69’ Milner); Aguero (64’Jovetic), Dzeko (89’ Kolarov). All. Pellegrini. WBA (4-2-3-1): Foster; Jones, Olsson, Dawson, Ridgewell; Mulumbu (84’ Morrison), Brunt; Dorrans, Amalfitano, Sessegnon (76’ Berahino); Vydra (60’ Anichebe). All. Mel

RECUPERI 26° GIORNATA

di Marco TAGLIAGAMBE

SOUTHAMPTON-NEWCASTLE 4-0 Reti: 46’-89’ Rodriguez (S), 49’ Lambert (S), 71’ Lallana (S) STOKE CITY-HULL CITY 1-0 Reti: 62’ Odemwingie (SC) SWANSEA-NORWICH 3-0 Reti: 30’-38’ De Guzman (S), 76’ Routledge (S) WBA-CARDIFF CITY 3-3 Reti: 3’ Amalfitano (W), 10’ Dorrans (W), 32’ Gunnarsson (C), 74’ Caulker (C), 94’ Bifouma (W), 96’ Daehli (C) FULHAM-EVERTON 1-3 Reti: 50’ Stockdale (F, Aut.), 71’ Dejagah (F), 79’ Mirallas (E), 87’ Naismith (E) SUNDERLAND-WEST HAM 1-2 Reti: 10’ Carrol (WH), 50’ Diame (WH), 65’ Johnson (S) WEST HAM-LIVERPOOL 1-2 Reti: 44’-71’ Gerrard (L, Rig.), 47’ Demel (WH) TOTTENHAM-SUNDERLAND 5-1 Reti: 17’ Cattermole (S), 28’-86’ Adebayor (T), 59’ Kane (T), 78’ Eriksen (T), 91’ Sigurdsson (T) ASTON VILLA-FULHAM 1-2 Reti: 61’ Richardson (F), 70’ Holt (AV), 86’ Rodallega (F) CARDIFF CITY-CRYSTAL PALACE 0-3 Reti: 31’-88’ Puncheon (CP), 71’ Ledley (CP) HULL CITY-SWANSEA 1-0 Reti: 39’ Boyd (HC) NORWICH-WBA 0-1 Reti: 16’ Amalfitano (W)

CRYSTAL PALACE-ASTON VILLA 1-0 Reti: 77’ Puncheon (CP) FULHAM-NORWICH 1-0 Reti: 40’ Rodallega (F) SOUTHAMPTON-CARDIFF CITY 0-1 Reti: 65’ Cala (C) STOKE CITY-NEWCASTLE 1-0 Reti: 41’ Pieters (SC) SUNDERLAND-EVERTON 0-1 Reti: 75’ Brown (S, Aut.) MANCHESTER UNITED-HULL CITY Rinviata al 6 maggio

TOTTENHAM-FULHAM 3-1 Reti: 35’ Paulinho (T), 37’ Sidwell (F), 48’ Kane (T), 62’ Kaboul (T) ASTON VILLA-SOUTHAMPTON 0-0 CARDIFF CITY-STOKE CITY 1-1 Reti: 48’ Arnautovic (SC, Rig.), 51’ Whittingham (CC, Rig.) NEWCASTLE-SWANSEA 1-2 Reti: 23’ Ameobi (N), 47’-92’ Bony(S) HULL CITY-ARSENAL 0-3 Reti: 31’ Ramsey (A), 45’-54’ Podolski (A) WEST HAM-CRYSTAL PALACE 0-1 Reti: 59’ Jedinak (CP, Rig.)

LIGA

30° GIORNATA LIGA 25-27/03 ELCHE-ATHLETIC BILBAO 0-0 ELCHE (4-2-3-1): Herrera; Suarez, Botía, Pelegrin, Cisma; Perez, Sanchez; Del Moral (57’ Gil), Coro, Rodrigues (82’ Fidel); Boakye (64’ Herrera). All. Segura ATHLETIC BILBAO (4-1-4-1): Iraizoz; Iraola (70’ Susaeta), San Josè, Laporte, Balenziaga; Iturraspe; De Marcos, Herrera (78’ Moran), Rico, Muniain; Aduriz (82’ Toquero). All. Valverde

BARCELLONA-CELTA VIGO 3-0 Reti: 6’-67’ Neymar (B), 30’ Messi (B) BARCELLONA (4-3-3): Valdés (24’ Pinto); Adriano, Bartra, Mascherano, Alba; Iniesta (46’ Roberto), Song, Fabregas; Neymar (71’ Pedro), Messi, Sanchez. All. Martino CELTA VIGO (4-1-3-2): Rodriguez; Mallo, Cabral (38’ Lopez), Jonny, Aurtenetxe; Fontàs (74’ Oubina); Fernandez, Lopez, Madinda; Mina, Orellana (64’ Bermejo). All. Luis Enrique

SIVIGLIA-REAL MADRID 2-1 Reti: 14’ Ronaldo (RM), 19’-72’ Bacca (S) SIVIGLIA (4-2-3-1): Bastos; Coke, Pareja, Fazio, Moreno; Mbia, Iborra; Marin (71’ Vitolo), Rakitic, Reyes (76’ Navarro); Bacca (83’ Gameiro). All. Unai Emery REAL MADRID (4-3-3): Lopez; Carvajal, Pepe, Varane, Marcelo; Illaramendi (67’ Isco), Alonso, Modric (90’ Morata); Ronaldo, Benzema, Bale. All. Ancelotti

ESPANYOL-BARCELLONA 0-1 Reti: 76’ Messi (B, Rig.) ESPANYOL (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno (46’ Sidnei), Fuentes; Lopez, Sanchez; Simão (78’ Cordoba), Pizzi (66’ Alex), Stuani; Garcia. All. Aguirre BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Alvez, Piquè, Mascherano, Alba; Xavi, Busquets, Fabregas (90’ Roberto); Pedro (78’ Iniesta), Messi, Neymar (81’ Sanchez). All. Martino

ATLHLETIC BILBAO-ATLETICO MADRID 1-2 Reti: 6’ Muniain (AB), 22’ Costa (AM), 55’ Koke (AM) ATHLETIC BILBAO (4-1-4-1): Iraizoz; Iraola, San Josè, Laporte, Balenziaga; Iturraspe; Muniain, Rico (82’ Etxebarria), De Marcos (78’ Toquero), Susaeta (62’ Fernandez); Aduriz. All. Valverde ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godín, Filipe; Sosa (57’ Turan), Gabi, Suarez, Koke; Garcia (82’ Rodriguez), Costa (91’ Villa). All. Simeone

REAL MADRID-RAYO VALLECANO 5-0 Reti: 15’ Ronaldo (RM), 55’ Carvajal (RM), 68’-70’ Bale (RM), 78’ Morata (RM) REAL MADRID (4-3-3): Lopez; Carvajal, Ramos, Pepe, Coentrao; Di Maria (70’ Casemiro), Alonso, Illaramendi (62’ Isco); Ronaldo, Benzema (73’ Morata), Bale. All. Ancelotti RAYO VALLECANO (4-2-3-1): Ruben; Arbilla, Ze Castro, Lopez, Rat; Trashorras, Niguez; Rochina (25’ Carlos), Bueno (59’ Viera), Falque; Larrivey (70’ Longo). All. Jémez

ATLETICO MADRID-GRANADA 1-0 Reti: 63’ Costa (AM) ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Godín, Miranda, Insua; Rodriguez (56’ Sosa), Tiago, Gabi, Turan (60’ Diego); Villa (70’ Garcia), Costa. All. Simeone GRANADA (4-3-3): Fernandez; Nyom, Coeff (81’ Ighalo), Murillo, Angulo (46’ Foulquier); Rico, Iturra, Recio; Riki (74’ Buonanotte), El Arabi, Brahimi. All. Alcaraz

31° GIORNATA LIGA 29/31-03 BETIS-SIVIGLIA-MALAGA 1-2 Reti: 30’ Reyes (BS), 83’ Juanmi (M), 87’ Darder (M) BETIS SIVIGLIA (4-4-2): Adan; Juanfran, Paulão, Figueras, Chica (85’ Rodriguez); Carlos, Reyes, N’Diaye, Baptistao (82’ Vadillo); Castro, Molina (78’ Nono). All. Calderon MALAGA (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Sanchez, Ferreira, Antunes (80’ Eliseu); Camacho, Darder; Samuel (72’ Juanmi), Portillo (61’ Rescaldani), Amrabat; Santa Cruz. All. Schuster

di Gabriele CANTELLA

LEVANTE-BETIS SIVIGLIA 1-3 Reti: 13’ Sevilla (BS), 26’ Diop (L), 70’ Molina (BS), 77’ Castro (BS) REAL SOCIEDAD-VALLADOLID 1-0 Reti: 23’ Vela (RS) GETAFE-VILLAREAL 0-1 Reti: 5’ Perbet (V) ALMERIA-VALENCIA 2-2 Reti: 1’ Keita (V), 34’ Vargas (V), 53’ Diaz (A), 55’ Corona (A) RAYO VALLECANO-OSASUNA 1-0 Reti: 90’ Larrivey (RV, Rig.) MALAGA-ESPANYOL 1-2 Reti: 33’ Garcia (E), 34’ Perez (M), 76’ Pizzi (E) VALLADOLID-ALMERIA 1-0 Reti: 6’ Manucho (V) OSASUNA-REAL SOCIEDAD 1-1 Reti: 7’ Castro (RS), 59’ Riera (O) VILLAREAL-ELCHE 1-1 Reti: 30’ Suarez (E, Rig.), 43’ Pereira (V) VALENCIA-GETAFE 1-3 Reti: 6’ Vargas (V), 25’ Lafita (G), 27’ Marica (G), 88’ Leon (G) GRANADA-LEVANTE 0-2 Reti: 48’ Navarro (L), 88’ Lopez (L) CELTA VIGO-SIVIGLIA 1-0 Reti: 87’ Nolito (CV, Rig.)

Calcio 2OOO

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LIGA

di Gabriele CANTELLA

32° GIORNATA LIGA 04-07/04 ATLETICO MADRID-VILLAREAL 1-0 Reti: 14’ Garcia (AM) ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Godín, Alderweireld, Filipe; Diego (70’ Sosa), Suarez, Koke, Rodriguez (57’ Tiago); Villa (61’ Adriàn), Garcia. All. Simeone VILLAREAL (4-2-3-1): Asenjo; Gaspar, Paulista, Martinuccio, Jokic; Pina, Soriano; Roman (63’ Aquino), Trigueros (69’ Pereira), Cani (82’ Gómez); Perbet. All. Marcelino

BARCELLONA-BETIS SIVIGLIA 3-1 Reti: 15’ Messi (B, Rig.), 67’ Figueras (BS, Aut.), 69’ Castro (BS), 86’ Messi (B), BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Alves, Bartra, Mascherano, Adriano; Iniesta (79’ Fabregas), Busquets, Xavi (86’ Song); Pedro (79’ Neymar), Messi, Sanchez. All. Martino BETIS SIVIGLIA (4-3-3): Adan; Juanfran, Amaya, Figueras, Carlos; Reyes, N’Diaye, Nono; Vadillo, Baptistao, Cedric. All. Calderon

REAL SOCIEDAD-REAL MADRID 0-4 Reti: 45’ Illaramendi (RM), 66’ Bale (RM), 85’ Pepe (RM), 88’ Morata (RM) REAL SOCIEDAD (4-4-2): Bravo; C. Martinez, I.Martinez, González (71’ Pardo), Angel (18’ Ansotegi); Canales, Gorka, Bergara, Zurutuza (63’ Agirretxe); Vela, Griezmann. All. Arrasate REAL MADRID (4-3-3): Lopez; Carvajal, Pepe, Ramos, Nacho; Illaramendi, Modric, Alonso (88’ Casemiro); Bale (86’ Morata), Benzema, Isco (81’ Di Maria). All. Ancelotti

LEVANTE-ATHLETIC BILBAO 1-2 Reti: 15’-45’ Aduriz (AB), 66’ San Josè (AB, Aut.) LEVANTE (4-2-3-1): Navas; Vyntra (46’ Lopez), Rodas, Juanfran, El Adoua; Diop (46’ Pinto), Simão; Garcia, Casadesus, Xumetra (76’ Diawara); Barral. All. Caparros ATHLETIC BILBAO (4-2-3-1): Iraizoz; De Marcos, Etxeita, San Josè, Balenziaga; Iturraspe, Rico (31’ Moran); Susaeta (87’ Toquero), Herrera (79’ Etxebarria), Muniain; Aduriz. All. Valverde

33° GIORNATA LIGA 11-14/04 OSASUNA-VALLADOLID 0-0 OSASUNA (4-2-3-1): Fernandez; Bertrán, Arribas, Flano, Damiá; Loe, Silva; De Las Cuevas (78’ Oier), Torres, Cejudo (70’ Lobato); Riera (90’ Acuna). All. Gracia VALLADOLID (4-2-3-1): Jimenez; Rukavina, Rueda, Mitrovic, Pena; Rubio, Perez (75’ Valiente); Larsson (53’ Manucho), González, Bergdich (91’ Jeffren); Guerra. All. Martinez

GRANADA-BARCELLONA 1-0 Reti: 16’ Brahimi (G) GRANADA (4-3-3): Karnezis; Nyom, Ilori, Murillo (91’ Mainz), Foulquier; Recio, Iturra, Rico; Brahimi (65’ Bravo), El Arabi, Piti (73’ Coeff). All. Alcaraz BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Montoya, Busquets (74’ Sanchez), Mascherano, Adriano (67’ Alba); Fabregas, Song, Iniesta; Pedro, Messi, Neymar. All. Martino

REAL MADRID-ALMERIA 4-0 Reti: 28’ Di Maria (RM), 53’ Bale (RM), 56’ Isco (RM), 85’ Morata (RM) REAL MADRID (4-3-3): Lopez; Nacho, Pepe, Varane, Coentrao (73’ Llorente); Isco, Illaramendi, Modric; Bale (70’ Morata), Benzema, Di Maria (64’ Casemiro). All. Ancelotti ALMERIA (4-3-3): Esteban; Nelson, Martinez, Torsiglieri, Mane; Verza, Tebar, Corona (72’ Soriano); Zongo (69’ Diaz), Rios (57’ Vidal), Barbosa. All. Rodriguez

GETAFE-ATLETICO MADRID 0-2 Reti: 40’ Godín (AM), 84’ Costa (AM) GETAFE (4-2-3-1): Codina; Arroyo, Rafa, Alexis, Lago (80’ Sammir); Mosquera (68’ Lacen), Rodriguez; Castro (58’ Colunga), Lafita, Leon; Marica. All. Contra ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godín, Filipe Luis; Garcia (72’ Diego), Gabi, Suarez, Koke; Villa (62’ Adriàn), Costa (86’ Rodriguez). All. Simeone

34° GIORNATA LIGA 18-21/04 BARCELLONA-ATHLETIC BILBAO 2-1 Reti: 50’ Aduriz (AB), 72’ Pedro (B), 74’ Messi (B) BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Alves, Bartra, Mascherano, Adriano; Iniesta, Song, Xavi (70’ Fabregas); Pedro, Messi, Sanchez (87’ Tello). All. Martino ATHLETIC BILBAO (4-2-3-1): Iraizoz; De Marcos, San Josè, Laporte, Balenziaga; Iturraspe (84’ Etxebarria), Moran (64’ Rico); Susaeta (86’ Toquero), Herrera, Muniain; Aduriz. All. Valverde

ATLETICO MADRID-ELCHE 2-0 Reti: 72’ Miranda (AM), 91’ Costa (AM, Rig.) ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godìn, Filipe Luis; Koke, Gabi, Tiago, Adriàn; Villa, Costa. All. Simeone ELCHE (4-2-3-1): Herrera; Suarez, Botia, Pelegrin, Sapunaru; Rivera, Sanchez; Gil, Marquez, Coro; Herrera. All. Segura

MALAGA-VILLAREAL 2-0 Reti: 6’ Santa Cruz (M), 53’ Darder (M) MALAGA (4-2-3-1): Caballero; Gamez, Angeleri, Ferreira, Antunes; Camacho, Darder; Amrabat, Duda, Samuel; Santa Cruz. All. Schuster VILLAREAL (4-2-3-1): Asenjo; Gaspar, Musacchio, Martinuccio, Costa; Pina, Soriano; Aquino, Trigueros, Cani; Perbet. All. Marcelino

REAL SOCIEDAD-ESPANYOL 2-1 Reti: 23’ Cordoba (E), 32’ Canales (RS), 91’ Vela (RS) REAL SOCIEDAD (4-2-3-1): Bravo; Zaldua, Ansotegui, Gonzalez, Bella; Pardo, Bergara; Castro (75’ Hervias), Canales (84’ Zurutuza), Vela; Agirretxe (75’ Seferovic). All.Arrasate ESPANYOL (4-4-2): Casilla; Lopez J. (86’ Rodriguez), Colotto, Sidnei, Fuentes; Lanzarote (46’ Simao), Lopez, Mata, Stuani; Garcia, Cordoba (78’ Pizzi). All.Aguirre

RAYO VALLECANO-CELTA VIGO 3-0 Reti: 26’ Rochina (RV), 49’-60’ Bueno (RV) MALAGA-GRANADA 4-1 Reti: 14’-37’ Camacho (M), 50’ Amtabat (M, Rig.), 74’ Juanmi (M), 78’ El Arabi (G) ELCHE-GETAFE 1-0 Reti: 93’ Boakye (E) VALLADOLID-VALENCIA 0-0 SIVIGLIA-ESPANYOL 4-1 Reti: 18’ Mbia (S), 44’-84’ Gameiro (S), 47’ Garcia (E, Rig.), 89’ Rakitic (S) ALMERIA-OSASUNA 1-2 Reti: 19’ Riera (O), 33’ Arribas (O), 73’ Soriano (A) CELTA VIGO-REAL SOCIEDAD 2-2 Reti: 8’ Canales (RS), 37’ Nolito (CV, Rig.), 43’ Griezmann (RS), 82’ Mina (CV) VILLAREAL-LEVANTE 1-0 Reti: 95’ Perbet (V) BETIS SIVIGLIA-SIVIGLIA 0-2 Reti: 30’ Gameiro (S, Rig.), 82’ Gameiro (S) VALENCIA-ELCHE 2-1 Reti: 22’ Piatti (V), 28’ Coro (E), 61’ Parejo (V) ESPANYOL-RAYO VALLECANO 2-2 Reti: 3’ Stuani (E), 88’ Colotto (E), 43’ Falque (RV), 50’ Larrivey (RV) ATHLETIC BILBAO-MALAGA 3-0 Reti: 4’-46’ Aduriz (AB), 62’ Herrera (AB) ALMERIA-CELTA VIGO 2-4 Reti: 19’-71’ Nolito (CV), 39’ Rios (A), 52’ Charles (CV), 75’ Orellana (CV), 88. Diaz (A) RAYO VALLECANO-BETIS SIVIGLIA 3-1 Reti: 14’ Rochina (RV), 27’ Paulao (BS, Aut.), 51’ Larrivey (RV), 79’ Chica (BS) SIVIGLIA-GRANADA 4-0 Reti: 14’ Mainz (G, Aut.), 51’ Gameiro (S), 58’ Mbia (S), 68’ Vitolo (S) OSASUNA-VALENCIA 1-1 Reti: 19’ Riera (O), 82’ Jonas (V) LEVANTE-GETAFE 0-0 REAL MADRID-VALLADOLID Rinviata

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27° GIORNATA BUNDES LIGA 25-26/03 WERDER BREMA-WOLFSBURG 1-3 Reti: 2’ Malanda (WO), 10’ Perisic (WO), 16’ Prodl (WE), 80’ Arnold (WO) WERDER BREMA (4-4-2): Wolf; Fritz, Proedl, Lukimya-Mulongoti, Caldirola; Junuzovic, Kroos (45’ Makiadi), Hunt, Obraniak (46’ Elia); Di Santo, Petersen (90’ Aycicek). All. Dutt WOLFSBURG (4-2-3-1): Benaglio (46’ Gruen); Traesch, Naldo, Klose, Rodriguez; Gustavo, Malanda-Adje; Arnold (88’ Polak), Caligiuri, Perisic (90’ Schaefer); Olic. All. Hecking

HERTHA-BAYERN MONACO 1-3 Reti: 6’ Kroos (B), 14’ Gotze (B), 66’ Ramos (H, Rig.), 79’ Ribery (B) HERTHA (4-2-3-1): Kraft; Pekarik, Janker, Brooks, van den Bergh; Hosogai, Kobiashvili (64’ Niemeyer); Skjelbred, Mukhtar (71’ Ronny), Schulz; Ramos (87’ Wagner). All. Luhukay BAYERN MONACO (4-1-4-1): Neuer; Rafinha, Boateng, Dante, Alaba; Lahm; Schweinsteiger (64’ Alcantara), Robben (54’ Ribery), Kroos, Gotze; Muller (54’ Mandzukic). All. Guardiola

BAYERN MONACO-HOFFENHEIM 3-3 Reti: 23’ Modeste (H), 31’-40’ Pizarro (B), 34’ Shaqiri (B), 44’ Salihovic (H), 75’ Firmino (H) BAYERN MONACO (4-4-2): Starke; van Buyten, Rafinha, Boateng, Dante; Gotze (46’ Mandzukic), Schweinsteiger, Alcantara (25’ Lahm), Ribery (77’ Robben); Shaqiri, Pizarro. All. Guardiola HOFFENHEIM (4-2-3-1): Grahl; Johnson, Strobl, Vestergaard, Beck; Rudy, Polanski; Volland (89’ Karaman), Firmino, Salihovic (62’ Herdling); Modeste (32’ Elyounoussi). All. Gisdol

B.LEVERKUSEN-BRAUNSCHWEIG 1-1 Reti: 47’ Reichel (BR), 53’ Kiessling (BL) BAYER LEVERKUSEN (4-3-3): Leno; Donati, Toprak, Spahic, Boenisch; Bender, Can (87’ Rolfes), Guardado; Castro (59’ Brandt), Kiessling, Son (75’ Derdiyok). All. Hyypia BRAUNSCHWEIG (4-4-2): Davari; Kessel, Dogan, Reichel, Elabdellaoui (77’ Theuerkauf); Vrancic (56’ Kratz), Boland, Hochscheidt, Nielsen; Kumbela (82’ Kruppke), Correia. All. Lieberknecht

AMBURGO-B.LEVERKUSEN 2-1 Reti: 4’ Calhanoglu (A), 58’ Brandt (L), 82’ Westermann (A) AMBURGO (4-2-3-1): Adler; Diekmeier, Djourou, Mancienne, Westermann; Badelj (33’ Rincon), Arslan; Jiracek, van der Vaart (68’ Tesche), Calhanoglu; Daogari (77’ Maggio). All. Slomka BAYER LEVERKUSEN (4-4-2): Leno; Donati (86’ Oeztunali), Can, Spahic, Boenisch; Bender (80’ Derdiyok), Brandt, Rolfes, Son; Castro (86’ Ryu), Kiessling. All. Hyypia

WERDER BREMA-SCHALKE 04 1-1 Reti: 15’ Di Santo (W), 33’ Goretzka (S) WERDER BREMA (4-1-2-3): Wolf; Fritz (89’ Obraniak), Prödl, Caldirola, Garcia; Bargfrede; Junuzovic, Makiadi; Elia (83’ Petersen), Hunt, Di Santo (56’ Selassie). All. Dutt SCHALKE 04 (4-2-3-1): Fährmann; Hoogland, Ayhan, Matip, Kolasinac; Neustädter, Goretzka; Obasi (72’ Meyer), Boateng, Draxler; Huntelaar (89’ Szalai). All. Keller

B.DORTMUND-SCHALKE 04 0-0 BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Durm; Sahin, Kehl; Grosskreutz (87’ Schieber), Mkhitaryan (79’ Aubameyang), Reus; Lewandowski. All. Klopp SCHALKE 04 (4-2-3-1): Fährmann; Hoogland, Ayhan, Matip, Kolasinac; Boateng, Neustädter; Meyer (77’ Annan), Goretzka (85’ Obasi), Draxler (90’ Max); Huntelaar. All. Keller

AUGSBURG-B.LEVERKUSEN 1-3 Reti: 11’ Kiessling (BL), 59’ Werner (A), 80’ Son (BL), 83’ Can (BL) AUGSBURG (4-2-3-1): Hitz; Philp (61’ Verhaegh), Callsen-Bracker, Klavan, Ostrzolek; Vogt (85’ Moelders), Baier; Hahn, Altintop, Werner; Bobadilla (72’ Milik). All. Weinzierl BAYER LEVERKUSEN (4-3-3): Leno; Donati, Toprak, Spahic, Boenisch; Bender, Can, Guardado (88’ Wollscheid); Castro (66’ Brandt), Kiessling, Son (85’ Rolfes). All. Hyypia

BRAUNSCHWEIG-MAGONZA 3-1 Reti: 19’-77’ Kumbela (B), 20’ Muller (M), 45’ Nielsen (B) E.FRANCOFORTE–B.M’GLADBACH 1-0 Reti: 16’ Joselu (F) HOFFENHEIM-HANNOVER 3-1 Reti: 10’ Andreasen (HA), 14’ Polanski (HO), 51’ Modeste (HO), 90’ Rudy (HO) NORIMBERGA-STOCCARDA 2-0 Reti: 43’-54’ Drmic (N) AMBURGO-FRIBURGO 1-1 Reti: 50’ Darida (F), 55’ Lasogga (A)

28° GIORNATA BUNDES LIGA 28-30/03 STOCCARDA-B.DORTMUND 2-3 Reti: 9’ Gentner (S), 19’ Harnik (S), 30’-83’ Reus (D), 68’ Reus (D, Rig.) STOCCARDA (4-2-3-1): Ulreich; Rüdiger, Niedermaier, Schwaab, Boka; Gruezo, Gentner; Traore (70’ Sakai), Harnik (86’ Cacau), Ibisevic; Didavi (59’ Maxim). All. Stevens BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Papastathopoulos, Hummels, Durm; Kehl, Kirch (61’ Aubameyang); Hofmann (76’ Jojic), Mkhitaryan (60’ Sahin), Reus; Lewandowski. All. Klopp

HANNOVER-WERDER BREMA 1-2 Reti: 43’ Huszti (H), 57’ Di Santo (W), 90’ Prodl (W) HANNOVER (4-4-2): Zieler; Sakai, Hoffmann, Schulz, Prib; Stindl, Sane (63’ Bittencourt), Huszti, Andreasen; Schlaudraff (90’ Sulejmani), Rudnevs (75’ Konan Ya). All. Korkut WERDER BREMA (4-3-1-2): Wolf; Fritz, Prödl, Caldirola, Junuzovic; Bargfrede, Hunt (84’ Selassie), Makiadi (90’ Mulongoti); Elia (79’ Petersen); Di Santo, Garcia All. Dutt

FRIBURGO-NORIMBERGA 3-2 Reti: 6’ Pogatetz (N), 23’ Krmas (F), 45’ Drmic (N, Rig.), 53’ Mehmedi (F, Rig.), 65’ Klaus (F) B.M’GLADBACH-AMBURGO 3-1 Reti: 29’ Zoua (A), 36’ Daems (BG), 75’ Raffael (BG), 78’ Dominguez (BG) SCHALKE 04-HERTHA 2-0 Reti: 16’ Obasi (S), 46’ Huntelaar (S) MAGONZA-AUGSBURG 3-0 Reti: 23’ Bungert (M), 48’ Hitz (A, Aut.), 83’ Geis (M) WOLFSBURG-E.FRANCOFORTE 2-1 Reti: 11’ Aigner (F), 69’ Olic (W), 89’ Naldo (W)

29° GIORNATA BUNDES LIGA 04-06/04

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Calcio 2OOO

AUGSBURG-BAYERN MONACO 1-0 Reti: 31’ Molders (A) AUGSBURG (4-2-3-1): Hitz; Verhaegh, CallsenBracker, Hong (76’ Reinhardt), Ostrzolek; Kohr, Baier; Esswein, Altintop, Holzhauser (54’ Philp); Moelders (83’ Bobadilla). All. Weinzierl BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; van Buyten, Martinez, Sallahi (52’ Alaba), Schweinsteiger; Kroos, Shaqiri (46’ Gotze); Pizarro (63’ Muller), Hoejbjerg, Mandzukic; Weiser All. Guardiola

B.DORTMUND-WOLFSBURG 2-1 Reti: 34’ Olic (W), 51’ Lewandoski (D), 77’ Reus (D) BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Langerak; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Grosskreutz; Kehl, Sahin (46’ Durm); Aubameyang (46’ Jojic), Mkhitaryan (76’ Kirch), Reus; Lewandowski. All. Klopp WOLFSBURG (4-2-3-1): Gruen; Träsch (69’ Ochs), Naldo, Knoche, Rodriguez; Gustavo, Malanda-Adje (79’ Caligiuri); Perisic, Arnold, de Bruyne; Olic. All. Hecking

NORIMBERGA-B.M’GLADBACH 0-2 Reti: 18’ Arango (B), 79’ Kruse (B, Rig.) E.FRANCOFORTE–MAGONZA 2-0 Reti: 52’ Joselu (F), 85’ Meier (F) STOCCARDA-FRIBURGO 2-0 Reti: 69’ Maxim (S), 89’ Harnik (S) BRAUNSCHWEIG-HANNOVER 3-0 Reti: 14’ Kumbela (B), 21’ Nielsen (B), 89’ Hochscheidt (B) HERTHA-HOFFENHEIM 1-1 Reti: 11’ Allagui (HE), 30’ Polanski (HO)


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30° GIORNATA BUNDES LIGA 11-13/04 WOLFSBURG–NORIMBERGA 4-1 Reti: 8’ Feulner (N), 19’ Olic (W), 22’-83’ Perisic (W), 69’ Malanda (W) WOLFSBURG (4-2-3-1): Gruen; Traesch, Naldo, Knoche, Rodriguez; Gustavo (84’ Polak), Malanda-Adje; Arnold (73’ Caligiuri), Perisic (86’ Vieirinha), de Bruyne; Olic. All. Hecking NORIMBERGA (4-1-4-1): Schäfer; Angha (78’ Pekhart), Pogatetz, Stark, Plattenhardt; Frantz (25’ Campana); Feulner, Balitsch, Kiyotake, Hlousek (64’ Mak); Drmic. All. Verbeek

B.MONACO-B.DORTMUND 0-3 Reti: 20’ Mkhitaryan (BD), 49’ Reus (BD), 56’ Hofmann (BD) BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer (46’ Raeder); Rafinha, Dante, Alaba, Martinez; Lahm, Schweinsteiger; Robben (69’ Kroos), Ribery (60’ Muller), Gotze; Mandzukic. All. Guardiola BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Papastathopoulos, Hummels (70’ Friedrich), Durm; Sahin, Kehl; Hofmann (62’ Lewandowski), Reus, Mkhitaryan; Aubameyang (76’ Jojic). All. Klopp

B. LEVERKUSEN-HERTHA 2-1 Reti: 1’ Kiessling (BL), 24’ Brandt (BL), 38’ Wagner (H) BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Leno; Donati, Toprak, Spahic, Boenisch; Bender, Can; Brandt, Castro, Son; Kiessling. All. Lewandowski HERTHA (4-1-4-1): Kraft; Pekarik, Langkamp, Kobiashvili (57’ Baumjohann), van den Bergh; Hosogai; Allagui, Skjelbred (71’ Ronny), Cigerci, Ben-Hatira (46’ Schulz); Wagner. All. Luhukay

HOFFENHEIM-AUGSBURG 2-0 Reti: 19’ Salihovic (H), 42’ Vestergaard (H) HOFFENHEIM (4-2-3-1): Grahl; Johnson, Strobl, Vestergaard, Beck; Rudy (79’ Suele), Polanski; Elyounoussi (87’ Herdling), Firmino, Salihovic (68’ Modeste); Volland. All. Gisdol AUGSBURG (4-2-3-1): Hitz; Verhaegh, CallsenBracker, Hong, Ostrzolek; Kohr (25’ Vogt), Baier; Hahn (78’ Holzhauser), Altintop, Esswein; Moelders (64’ Bobadilla). All. Weinzierl

MAGONZA-WERDER BREMA 3-0 Reti: 5’ Petersen (W, Aut.), 16’ Moritz (M), 39’ Malli (M) HANNOVER–AMBURGO 2-1 Reti: 9’ Stindl (H), 48’ Calhanoglu (A), 86’ Konan Ya (H) FRIBURGO-BRAUNSCHWEIG 2-0 Reti: 8’ Vrancic (B, Aut.), 48’ Schuster (F) B.M’GLADBACH-STOCCARDA 1-1 Reti: 12’ Didavi (S), 89’ Arango (B) SCHALKE 04-E.FRANCOFORTE 2-0 Reti: 59’ Meyer (S), 90’ Farfan (S)

31° GIORNATA BUNDES LIGA 17-20/04 E.FRANCOFORTE-HANNOVER 2-3 Reti: 2’ Andreasen (H), 12’ Lanig (F), 20’ Stindl (H), 29’ Konan Ya (H), 68’ Meier (F) FRANCOFORTE (4-1-2-1-2): Trapp; Jung, Madlung, Zambrano, Djakpa; Schwegler (32’ Meier); Russ, Lanig; Barnetta (54’ Kadlec); Aigner, Joselu. All. Veh HANNOVER (4-4-1-1): Zieler; Sakai, Marcelo, Schulz, Pander; Bittencourt (46’ Prib), Schmiedebach, Andreasen, Huszti (87’ Schlaudraff); Stindl; Konan Ya (82’ Rudnevs). All. Korkut

BRAUNSCHWEIG-B.MONACO 0-2 Reti: Pizarro (B), 87’ Mandzukic (B) BRAUNSCHWEIG (4-4-2): Davari; Elabdellaoui, Henn, Dogan, Reichel; Boland, Kratz (73’ Pfitzner), Theuerkauf, Hochscheidt (72’ Caligiuri); Nielsen, Kruppke (84’ Ademi). All. Lieberknecht BAYERN MONACO (4-2-3-1): Raeder; Boateng, Dante, Lahm (88’ Weiser), Martinez; Hoejbjerg, Schweinsteiger; Robben (73’ Muller), Gotze, Ribery (73’ Mandzukic); Pizarro. All. Guardiola

B.DORTMUND-MAGONZA 4-2 Reti: 6’ Jojic (D), 14’-53’ Okazaki (M), 18’ Lewandowski (D), 56’ Piszczek (D), 79’ Reus (D, Rig.) BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Langerak; Piszczek, Papastathopoulos, Hummels, Durm; Sahin, Kirch; Reus (84’ Aubameyang), Jojic (81’ Hofmann), Mkhitaryan (80’ Grosskreutz); Lewandowski. All. Klopp MAGONZA (4-1-4-1): Karius; Bungert, Bell (46’ Parker), Noveski, Diaz; Geis; Pospech, Moritz (46’ Saller), Malli (76’ Koo), Choupo-Moting; Okazaki. All. Tuchel

WERDER BREMA-HOFFENHEIM 3-1 Reti: 3’ Volland (H), 18’ Bargfrede (WB), 78’ Garcia (WB), 90’ Petersen (WB) WERDER BREMA (4-1-2-1-2): Wolf; Fritz (64’ Ignjovski), Proedl, Caldirola, Garcia; Bargfrede; Selassie, Makiadi; Hunt (90’ Petersen); Elia (87’ Lukimya-Mulongoti), Di Santo. All. Dutt HOFFENHEIM (4-2-3-1): Grahl; Johnson, Strobl (46’ Suele), Vestergaard, Toljan; Rudy (82’ Modeste), Polanski; Elyounoussi (61’ Gyau), Firmino, Salihovic; Volland All. Gisdol

FRIBURGO-B.M’GLADBACH 4-2 Reti: 9’ Herrmann (B), 51’-87’ Mehmedi (F), 71’ Sorg (F), 72’ Darida (F), 89’ Nordtveit (B) AUGSBURG-HERTHA 0-0 AMBURGO-WOLFSBURG 1-3 Reti: 2’ Perisic (W), 42’ de Bruyne (W), 49’ Olic (W), 58’ Illicevic (A) NORIMBERGA-B.LEVERKUSEN 1-4 Reti: 16’-80’ Spahic (B), 26’ Plattenhardt (N), 48’ Boenisch (B), 87’ Hibert (B) STOCCARDA-SCHALKE 04 3-1 Reti: 23’-59’ Harnik (ST), 54’ Cacau (ST), 69’ Szalai (SC)

Ligue 1

31° GIORNATA LIGUE 1 28-30/03 NIZZA-PSG 0-1 Reti: 52’ Kolodzieczak (N, Aut.) NIZZA (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Bodmer, Kolodziejczak, Puel; Mendy, Digard; Traore (58’ Bosetti), Eysseric (81’ Maupay), Bautheac; Cvitanich (81’ Bruels). All. Puel PSG (4-3-3): Sirigu; Jallet, Marquinhos, Silva, Digne; Cabaye (78’ Matuidi), Motta, Pastore (66’ Verratti); Lavezzi (67’ Moura), Ibrahimovic, Cavani. All. Blanc

EVIAN-MONACO 1-0 Reti: 83’ Mongongu (E, Rig.) EVIAN (4-4-2): Hansen; Abdallah, Cambon, Sabaly, Mongongu; Tie Bi, Sorlin, Wass, Bertoglio (66’ Benezet); Beriguard, Nsikulu (75’ Barbosa). All. Dupraz MONACO (4-3-3): Subasic; Abdennour, Carvalho, Raggi, Elderson; Toulalan, Obbadi, Kondogbia; Rodriguez (68’ Dirar), Ocampos (46’ Germain), Berbatov (60’ Riviere). All. Ranieri

LILLA-GUINGAMP 1-0 Reti: 90’ Kalou (L) LILLA (4-2-3-1): Enyeama; Sidibe, Basa, Kjaer, Beria; Gueye, Balmont (78’ Rodelin); Mendes, Martin (59’ Kalou), Origi (69’ Delaplace); Roux. All. Girard GUINGAMP (4-4-2): Samassa; Pereira, Kerbrat, Sorbon, Dos Santos; Beauvue, Diallo, Sankharé, Atik; Mandanne, Yatabare (71’ Giresse). All. Gourvennec

LIONE-SAINT ETIENNE 1-2 Reti: 28’ Erding (S), 39’ Lacazette (L), 74’ Gradel (S) LIONE (4-1-3-2): Lopes A.; Tolisso, Kone, Gonalons, Bedimo; Ferri; Mvuemba, Malbranque (78’ Danic), Gourcuff (46’ Briand); Lacazette (89’ Njie), Gomis. All. Garde SAINT-ETIENNE (4-1-3-2): Ruffier; Clerc, Sall, Perrin, Tremoulinas; Zouma; Lemoine, Cohade (87’ Diomande), Guilavogui; Erdinc (66’ Gradel), Brandao. All. Galtier

a cura di Calcio2000 SOCHAUX-MARSIGLIA 1-1 Reti: 24’ Sunzu (S), 90’ NKoulou STADE REIMS-LORIENT 1-1 Reti: 45’ Aboubakar (L, Rig.), 48’ Fortes (SR) NANTES-BORDEAUX 0-0 MONTPELLIER –VALENCIENNES 0-0 AJACCIO-TOLOSA 2-2 Reti: 4’ Faty (A), 33’ Mostefa (A), 36’ Sylla (T), 60’ Chantome (T) STADE RENNAIS-BASTIA 3-0 Reti: 14’ Alessandrini (SR), 28’ Toivonen (SR), 59’ Makoun (SR)

32° GIORNATA LIGUE 1 04-06/04 MARSIGLIA-AJACCIO 3-1 Reti: 3’-60’-75’ A.Ayew (M), 62’ Tallo (A) MARSIGLIA (4-1-2-3): Mandanda; Djedje, N’Koulou, Mendes, Morel; Romao; Payet (70’ Cheyrou), Wanga (70’ Valbuena); Khelifa, Ayew A., Gignac. All. Anigo AJACCIO (4-2-3-1): Ochoa; Dielna, Perozo, Mostefa, Bonnart; Lasne, Faty; Andre, Diarra (70’ Tonucci), Baradji (61’ Pedretti); Tallo (87’ Camara). All. Bracconi

PSG-STADE REIMS 3-0 Reti: 53’ Cavani (P), 48’-89’ Mandi (SR, Aut.) PSG (4-2-3-1): Sirigu; van der Wiel (65’ Camara), Marquinhos, Silva, Digne; Cabaye, Rabiot; Moura (72’ Ongenda), Pastore, Menez; Cavani (65’ Lavezzi). All. Blanc STADE REIMS (4-1-4-1): Agassa; Tacalfred, Weber, Mandi, Signorino; Krychowiak; Devaux, Fortes, Oniangue (79’ Diego), Ayite (79’ Courtet); De Preville (68’ Charbonnier). All. Fournier

VALENCIENNES-LIONE 1-2 Reti: 30’ Gomis (L), 66’ Majeed (V), 69’ Ferri (L) VALENCIENNES (5-3-2): Novaes; Lala (62’ Mater), Medjani, Kagelmacher, Ciss (74’ Melikson), Masuaku; Ducourtioux, Da Silva, Doumbia; Waris, Pujol (62’ Le Tallec). All. Jacobs LIONE (4-1-2-1-2): Lopes A.; Tolisso, Bisevac, Kone, Bedimo (65’ Zeffane); Gonalons; Malbranque (79’ Danic), Ferri; Mvuemba; Gomis (70’ Lacazette), Briand. All. Garde

MONACO-NANTES 3-1 Reti: 18’ Rodriguez (M), 72’ Raggi (M), 76’ Rodriguez (M, Rig.), 78’ Bedoya (N) MONACO (4-1-2-1-2): Subasic; Fabinho, Carvalho, Adidal, Raggi; Toulalan; Moutinho Obbadi (71’ Kondogbia); Rodriguez; Germain (74’ Ocampos), Berbatov (64’ Riviere). All. Ranieri NANTES (4-2-3-1): Dupe; Cissokho, Djidji, Vizcarrondo, Veigneau; Toure (66’ Veretout), Deaux; Nicolita (87’ Pancrate), Bedoya, Gakpe (65’ Audel); Shechter. All. Zakarian

33° GIORNATA LIGUE 1 11-13/04 MONTPELLIER-MARSIGLIA 2-3 Reti: 42’ Valbuena (MA), 48’ Cabella (MO), 58’ Gignac (MO), 79’ Sanson (MO), 89’ Payet (MA) MONTPELLIER (4-2-3-1): Jourdren; Jebbour (46’ Congre), El Kaoutari, Hilton, Bocaly; Stambouli, Deza (77’ Sanson); Cabella, Mounier (71’ Ait Fana), Marveaux; Niang. All. Courbis MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Djedje, N’Koulou, Mendes, Morel (32’ Mendy); Valbuena (73’ Payet), Khelifa; Cheyrou, Romao, Ayew A.; Gignac. All. Anigo

LILLA-VALENCIENNES 1-0 Reti: 70’ Origi (L) LILLA (4-1-2-1-2): Enyeama; Soumaoro (79’ Kone), Basa, Kjaer, Sidibe; Gueye; Balmont (74’ Meite), Delaplace; Martin; Roux (56’ Origi), Kalou. All. Girard VALENCIENNES (3-5-2): Novaes; Medjani, Kagelmacher, Angoua; Mater (46’ Nery), Ducourtioux, Yamissi, Doumbia, Masuaku (81’ Dossevi); Waris (64’ Bahebeck), Melikson. All. Jacobs

STADE RENNAIS-MONACO 0-1 Reti: 55’ Riviere (M) STADE RENNAIS (4-3-3): Costil; Danze, Armand, Kana-Biyik, Konradsen; Doucoure (80’ Oliveira), Makoun (74’ Pajot), Grosicki (68’ Alessandrini); Kadir, Toivonen, Mbengue. All. Montanier MONACO (4-1-2-1-2): Romero; Fabinho, Carvalho, Abdennour, Kurzawa (36’ Raggi); Toulalan; Moutinho, Kondogbia; Rodriguez; Riviere, Martial (74’ Ocampos). All. Ranieri

LIONE-PSG 1-0 Reti: 31’ Ferri (L) LIONE (4-1-2-1-2): Lopes A.; Tolisso, Bisevac, Kone (51’ Umtiti), Dabo (69’ Bedimo); Gonalons; Mvuemba, Ferri; Fekir (83’ Lacazette); Gomis, Briand. All. Garde PSG (4-3-3): Sirigu; van der Wiel, Alex (80’ Rabiot), Silva, Digne; Cabaye, Motta, Matuidi (59’ Moura); Pastore, Cavani, Lavezzi (79’ Menez). All. Blanc

34° GIORNATA LIGUE 1 18-23/04 MONACO-NIZZA 1-0 Reti: 5’ Berbatov (M) MONACO (4-3-3): Subasic; Fabinho, Carvalho, Abdennour, Raggi; Obbadi, Toulalan, Moutinho; Rodriguez (74’ Dirar), Germain (63’ Kondogbia), Berbatov (84’ Riviere). All. Ranieri NIZZA (4-2-3-1): Ospina; Genevois, Bodmer, Kolodziejczak, Puel; Mendy, Digard; Pied (56’ Bruels), Eysseric (88’ Puel), Bautheac; Maupay (56’ Cvitanich). All. Puel

VALENCIENNES-NANTES 2-6 Reti: 24’ Audel (N), 41’ Bedoya (N), 44’-54’ Gakpe (N), 79’ Medjani (V), 83’ Bahebeck (V), 85’ Medjani (V, Aut.), 89’ Nicolita (N) VALENCIENNES (4-3-3): Novaes; Nery, Medjani, Kagelmacher, Masuaku; Yamissi (46’ Pujol), Ducourtioux, Doumbia; Nguette (51’ Dossevi), Melikson, Bahebeck. All. Jacobs NANTES (4-2-3-1): Riou; Veretout, Djidji, Vizcarrondo, Veigneau; Deaux, Alhadhur; Audel (46’ Bangoura), Bedoya, Gakpe (67’ Nicolita); Shechter (61’ Aristeguieta). All. Zakarian

MARSIGLIA-LILLA 0-0 MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Djedje, N’Koulou, Mendes, Mendy; Cheyrou, Romao; Ayew A., Valbuena (74’ Payet), Khelifa (63’ Thauvin); Gignac. All. Anigo LILLA (4-1-2-1-2): Enyeama; Souare, Rozehnal, Souare; Mavuba; Delaplace, Gueye; Martin; Kalou, Origi. All. Girard

PSG –EVIAN 1-0 Reti: 89’ Matuidi (P) PSG (4-3-3): Sirigu; Digne, Silva, Marquinhos, Wiel; Rabiot (58’ Moura), Cabaye, Verratti (70’ Matuidi); Pastore (80’ Menez), Cavani, Lavezzi. All. Blanc EVIAN (4-2-3-1): Hansen; Abdallah, Mensah, Cambon, Sably; Bi (71’ Nsikulu), Sorlin; Benezet (55’ Ruben), Wass, Barbosa (65’ Kone); Berigaud. All. Dupraz

TOLOSA-LILLA 1-2 Reti: 26’ Roux (L), 42’ Kalou (L, Rig.), 90’ Aurier (T) LORIENT-EVIAN 1-1 Reti: 5’ Aladiere (L), 70’ Wass (E) GUINGAMP-MONTPELLIER 1-2 Reti: 25’ Sorbon (G, Aut.), 27’ Stambouli (M), 61’ Yatabare (G) BORDEAUX-STADE RENNAIS 2-2 Reti: 37’ Hoarau (B), 61’ Rolan (B), 64’ Doucoure (SR), 68’ Alessandrini (SR) BASTIA-SOCHAUX 2-2 Reti: 45’ J.Ayew (S), 45’ Corchia (S), 53’ Bruno (B), 68’ Cisse (B) SAINT-ETIENNE-NIZZA 1-1 Reti: 57’ Bodmer (N), 90’ Gradel (S, Rig.) SOCHAUX-TOLOSA 2-0 Reti: 15’ Ayew J. (S), 49’ Contout (S) AJACCIO-BORDEAUX 1-1 Reti: 62’ Jussie (B), 86’ Mostefa (A) EVIAN–BASTIA 2-1 Reti: 30’ Raspentino (B), 35’ Benezet (E), 48’ Wass (E) NIZZA-LORIENT 1-2 Reti: 19’ Sunu (L), 30’ Kolodziejczak (N), 90’ Aboubakar (L) NANTES-GUINGAMP 1-0 Reti: 4’ Gakpe (N) STADE REIMS-SAINT-ETIENNE 2-2 Reti: 24’ Charbonnier (SR), 50’ Signorino (SR), 51’ Brandao (SE), 90’ Clerc (SE) TOLOSA-LIONE 0-0 LORIENT-MONTPELLIER 4-4 Reti: 26’-81’ Cabella (M), 31’ Aladiere (L, Rig.), 56’ Niang (M), 78’ Deza (M), 87’ Monnet-Paquet (L), 90’92’ Aboubakar (L) BASTIA–AJACCIO 2-1 Reti: 4’ Camara (A), 32’ Raspentino (B), 88’ Squillaci (B) BORDEAUX-GUINGAMP 5-1 Reti: 8’-20’-26’ Diabate (B), 29’ Diallo (G), 48’ Jussie (B), 68’ Rolan (B, Rig.) STADE REIMS-SOCHAUX 0-1 Reti: 41’ Corchia (SO) SAINT-ETIENNE-STADE RENNAIS 0-0

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SI

DICE

di Tania ESPOSITO - foto Image Sport I sogni son desideri...

“Un giorno voglio essere l’allenatore della nazionale brasiliana. La Bundesliga? E’ incredibilmente attraente, o credete che un allenatore come Pep Guardiola abbia deciso di andare in Germania per la buona birra? Chissà se sarò il primo brasiliano ad allenare un club tedesco…”. Roberto Carlos – Sport Bild

Rudi e la Roma formato Champions

“Voglio rimanere alla Roma ma voglio una squadra competitiva, capace di affrontare la Champions e contemporaneamente lottare per lo scudetto. La mia volontà è chiara, quello che penso l’ho già detto alla società. Non mi interessano le voci su Paris Saint Germain o altre squadre. Non pongo condizioni particolari, dico però che l’anno prossimo giocheremo la Champions e dovremo essere pronti”. Rudi Garcia – Sport Mediaset

La verità di Livaja

si è fregato da solo, perchè c’era una squadra felice e pronta a ripetersi, contenta di quello che aveva ottenuto. Invece è stata analizzata e criticata in termini tali per i quali noi stavamo quasi attenti a dire che avevamo vinto un mese prima per non rovinare il nuovo percorso (...) Mi sembrava giusto cambiare e respirare l’aria di qualcuno di più positivo, più in pace con il mondo e Leonardo lo ha fatto, ha creato un ottimo clima e siamo riusciti ad arrivare secondi in quella stagione. Se quel clima lo avesse creato Benitez forse sarebbe arrivato un altro scudetto. Quella è stata la sua colpa, lui giustamente dice che era mia perché non gli ho comprato quattro giocatori. Vedo che il Napoli gliel’ha comprati però la situazione è quella...”. Massimo Moratti – Tele Lombardia

Cannavaro vuole la Serie A

dalla Francia al Brasile. Se avessi saputo che non c’erano possibilità di averlo non avrei speso quei soldi. Anelka dice che sono tutte fantasie, noi dimostreremo che non è così e faremo di tutto per portare il caso davanti alla Fifa. Ci dovrà restituire tutti i soldi”... Così Kalil, presidente del club brasiliano Atletico Mineiro – Lance

Il ritiro di Don Fabio

“Dopo i Mondiali 2018 mi ritirerò. Come Sir Alex Ferguson. Lui aveva 72 anni, io ne avrò 71. Uno di meno”. Fabio Cabello, attualmente Ct della Nazionale Russa – R-Sport

Niente sesso please...

“Sono italiano e il mio obiettivo sarebbe quello di allenare in Serie A. Ho avuto la fortuna di lavorare in varie Paesi e di apprendere tante culture e diverse mentalità su questo sport, questo mi ha arricchito”. Fabio Cannavaro, allenatore del Al Ahli, club neo vincitore del campionato arabo – Fifa Weekly

“Niente mogli e fidanzate in Brasile. Se proprio i giocatori non riusciranno a fare a meno del sesso, c’è sempre la masturbazione, se ne avranno voglia”... Così il Ct della Nazionale della Bosnia, Safet Sucic - Dnevni Avaz

L’ira di Yaya

Buon sangue non mente

“Ho litigato con l’Atalanta perchè mi han fatto scaldare al 78’ del secondo tempo: dicono che sono importante e poi mi fanno scaldare a fine partita, perchè? Io a gennaio avevo già un accordo per andare via, era tutto fatto, poi loro mi hanno bloccato”. Marko Livaja- Sportske Jutarnji

Moratti stronca Benitez “Lui non ha sopportato la vittoria di Mourinho nella stagione precedente. E

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Calcio 2OOO

“L’importante non è solo vincere titoli, ma anche fare soldi”. Barbara Berlusconi – Vanity Fair

Guai per Anelka

“Abbiamo speso soldi per i biglietti aerei, a lui abbiamo pagato il viaggio

“La gente tratta gli africani come animali. Se giochiamo bene e non abbiamo il giusto riconoscimento da parte dei media non andremo dove vorremmo essere. Nasri dice che sarei ritenuto uno dei migliori al mondo se non fossi africano? Credo che abbia certamente ragione. Non voglio essere duro o negativo, ma i soli riconoscimenti degni li ho ricevuti dal pubblico. Sono molto orgoglioso di essere africano”. Yaya Tourè - BBC


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