Calcio2000 n. 199

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Calcio

A TUTTO MERCATO

N. 199 - LUGLIO 2014

Mensile | LUGLIO 2014 | N. 199 | Italia | Euro 3,90

EDIZIONE SPECIALE con le 2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™ ADRENALYN XL

16

Intervista Esclusiva

Antonio CANDREVA

52 Speciale NAPOLI

I segreti di un successo

30 Inchiesta ARBITRI Errori e voti


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© The Official Emblem and Official Mascot of the 2014 FIFA World Cup Brazil™ and FIFA World Cup Trophy are copyrights and trademarks of FIFA. All rights reserved.

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IN TUTTE LE EDICOLE!


EDITORIALE di Fabrizio PONCIROLI

www.calcio2000.it

direttore@calcio2000.it

N. 199 - LUGLIO 2014

Mensile | LUGLIO 2014 | N. 199 | Italia | Euro 3,90

Calcio

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A TUTTO MERCATO

teamwear since 1982

EDIZIONE SPECIALE con le 2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™ ADRENALYN XL

16

Intervista Esclusiva

Antonio CANDREVA

52 Speciale NAPOLI

I segreti di un successo

30 Inchiesta ARBITRI Errori e voti

30°IO CI CREDO…

TRENTESIMO

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8 maggio, sono passate le 23 da qualche minuto. Eccomi qua, pronto per l’editoriale… Non lo nascondo, ho tanti pensieri per la testa. Devo ringraziare tutti gli amici che mi hanno scritto raccontandomi le proprie sensazioni sul nuovo corso intrapreso da Calcio2000, devo ricordarmi di fare gli auguri a Claudio che mi ha promesso che si sposerà portando anche una copia di Calcio2000 all’altare, mi sono annotato di annunciare che realizzeremo una Guida Serie A 2014/15 pazzesca ma la mia mente non riesce a non pensare al Mondiale. Ragazzi, ci siamo… Lo so, non siamo favoriti, ci facciamo del male da soli (cori beceri a Balotelli inclusi) ma, fino a prova contraria, siamo l’Italia. Non ne posso più di sentire gente che si augura di superare il primo turno o che grida al miracolo se dovessimo accedere ai quarti. Io il Mondiale lo voglio vincere, non mi accontento di fare una bella figura. Noi siamo l’Italia e andiamo in Brasile per vincerlo sto benedetto Mondiale… Scusate lo sfogo ma perché nasconderci? Nel calcio ci si ricorda di chi trionfa, non si fanno gli elogi a chi gioca qualche buona partita, o sbaglio? E allora andiamo in Brasile e giochiamo per il primo posto. Qualsiasi altro risultato non ci darà nessuna gioia, se non apparente… Oh, ora posso passa-

SCEGLI LA TUA LINEA SU

re a Calcio2000. “Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi…”, mi verrebbe da dire… Siamo solo all’inizio cari miei. Quello che avete assaporato è solo l’antipasto di ciò che la nostra/vostra rivista ha in serbo per tutti noi. Ho notato che, a tantissimi, è piaciuta la piccola rivoluzione grafica. Certo siamo ancora “work in progress” ma mi pare che la linea sia chiara: saper raccontare le storie di calcio anche attraverso le immagini è un’arte che va conservata ed ampliata. Ma soffermiamoci su questo nuovo numero. Direi che la copertina parla da sola… L’amico Benny Nicolini, illustratore sublime, ci ha regalato un capolavoro artistico che richiama alcune leggendarie cover dei primi anni della rivista, quelle griffate dal compianto Franco Bruna… Un modo simpatico per introdurre lo speciale mercato, in stile Calcio2000. Vi consiglio anche di gustarvi le interviste a Candreva (realizzata a casa sua) e Stendardo. Aspetto commenti sullo speciale dedicato ai nostri arbitri e ai presunti errori arbitrali, so che ce ne saranno… Ovviamente un giusto riconoscimento anche al Napoli, autore di una splendida cavalcata, con tanto di Coppa Italia. Prima di lasciarvi alla lettura, una veloce riflessione. La violenza nel calcio è in continua ascesa, non parliamone, alziamoci in piedi ed indichiamo chi, allo stadio, è ormai fuori luogo. L’omertà non aiuta, anzi peggiora le cose… Buona lettura!!!

WWW.SPORTIKA.IT

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sommario n.199 Anno 18 n. 7 luglio 2014 6 La bocca del leone di Fabrizio Ponciroli

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52 Inchiesta arbitri

Speciale Napoli

di Gianluca Losco

SPECIALE MERCATO

di Ponciroli e Carere

di Saccani - Conterio

36 Serie B - MATTEO Mancosu di Alessio Alaimo

42 Lega Pro – Entella/Perugia

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di Danilo Tedeschini

INTERVISTA ESCLUSIVA ANTONIO CANDREVA

44 Serie D – Le promosse di Riccardo Bonelli

di Marco Conterio

60 I Giganti del Calcio GIUSEPPE Savoldi di Andrea Losapio

66 Storia della Champions League 1965/66 di Gabriele Porri

70 Speciale Scuole Calcio Nuova Tor Tre Teste

di Alessio Calfapietra – Alessio De Silvestro

74 Racconti di calcio La maledizione Guttmann di Simone Bernabei

24

46

Intervista Esclusiva GUGLIElMO Stendardo di Sergio Stanco

NUMERO CHIUSO IL

29 MAGGIO 2014

I Re del Mercato GIORGIO Perinetti di Alessio Alaimo

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76 Campionati Stranieri 84-97 STATISTICHE 98 Si Dice

IL PROSSIMO NUMERO sarà in edicola il

15 LUGLIO 2014

Registrazione al Tribunale di Milano n.362 del 21/06/1997 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246

EDITORE

TC&C srl Strada Setteponti Levante 114 52028 Terranuova Bracciolini (AR) Tel +39 055 9172741 Fax +39 055 9170872

DIRETTORE RESPONSABILE Michele Criscitiello

Diretto da

Fabrizio Ponciroli

Redazione

Marco Conterio, Luca Bargellini Cristina Guerri, Gaetano Mocciaro, Simone Bernabei, Chiara Biondini, Gianluca Losco.

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Hanno collaborato

Contatti per la pubblicità:

Fotografie

Tiber S.p.A. Via della Volta, 179 - 25124 Brescia (Italy) Tel. 030 3543439 Fax. 030349805

Danilo Tedeschini, Alessio Calfapietra, Andrea Losapio, Barbara Carere, Riccardo Bonelli, Alessio De Silvestro, Thomas Saccani, Sergio Stanco, Alessio Alaimo, Gabriele Porri. Agenzia fotografica Image Photo Agency Andrea Staccioli, Mourad Balti, Giorgio Sanseverino, Vincenzo Blandino, Alberto Andreani, Federico Gaetano, Federico De Luca.

Realizzazione Grafica TC&C S.r.l.

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di Thomas Saccani

ARRIVANO LE CARDS MONDIALI Le stelle di Brasile 2014 in una collezione unica, con tanto di Fans Favourites

Mondiale iniziato, collezione partita. Con 2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™ ADRENALYN XL™, la nuovissima collezione di cards griffata Panini, la Coppa del Mondo sarà ancor più spettacolare. Ben 416 le cards con raffigurati tutti i protagonisti della rassegna iridata. Si parte con le 292 card base, ossia l’ossatura della collezione… Presenti tutti i protagonisti del torneo ma, in particolare, un’infinità di cards speciali, suddivise in svariate categorie di gioco, tutte assolutamente imperdibili. Da non perdere le Fans Favourites con i beniamini delle nazionali, un classico delle collezioni Adrenalyn XL PANINI. Altrettanto fantasmagoriche le cosiddette Expert con i giocatori che hanno partecipato ad almeno due edizioni dei Mondiali (i signori dei Mondiali, i giocatori sui quali ogni nazionale fa affidamento). Si passa poi alle Defensive Rock con i migliori difensori del torneo. Protagonisti indiscussi delle aree e ruba-palloni fondamentali per fermare le azioni avversarie. Immancabili le Star Player, dedicate alle vere stelle del mondiale. Gli astri che non mancheranno di brillare nel corso della manifestazione… Con le Utility Player, spazio a quei giocatori che fanno della duttilità tattica il proprio credo. Letali attaccanti ma fondamentali raccordi per il centrocampo oppure mediani arcigni che non sfigurano al centro delle difese. Intriganti le One to Watch che rappresentano le possibili sorprese del torneo. E ancora, i loghi delle nazionali, le preziosissime cards Game

Changers e Top Master e le spettacolari cards Double Trouble, lenticolari con i fuoriclasse delle squadre più blasonate. Insomma una grande collezione di cards con cui è possibile giocare e divertirsi con gli amici ma soprattutto, con questa edizione di 2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™ ADRENALYN XL™, la grande possibilità di confrontarsi online con i giocatori di tutto il mondo… Si perché divertendosi a collezionare le cards online sul sito 2014fifaworldcupbrazil. paniniadrenalyn.com, una volta registrate le cards grazie al codice univoco posizionato sul retro di ciascuna card, sarà possibile immergersi nel fantastico mondo Adrenalyn XL divertendosi a giocare fantastiche partite online, nella modalità torneo, scontro singolo oppure sfidando con un amico una coppia di avversari con la tua stessa passione per le Adrenalyn XL™…

2014 FIFA WORLD CUP BRAZIL™ ADRENALYN XL™,

Tutti i colori e la passione del calcio mondiale nella raccolta di cards Panini !!!


LA

BOCCA DEL LEONE

di Fabrizio Ponciroli

A

RRIVANO LE DONNE

Carissimo Direttore, ho letto che il Clermont squadra francese ha scelto una donna come allenatore. Mi potrebbe dire se ci sono altri casi nel calcio maschile. Il nuovo Calcio2000 è spettacolare sempre ben curato, continuate così ottimo lavoro. Michele Galante, mail firmata Beh, innanzitutto grazie per i complimenti… Ho letto anche io di Helena Costa e ne sono felice. Sai quante volte ho sentito la frase: “Ma come può una donna allenare una squadra di calcio?”, quasi che le donne siano incapaci di relazionarsi con il pallone. I tempi sono cambiati, giusto aprirsi ad ogni tipo di opzione (sono sempre i risultati che fanno la felicità o meno di un tecnico). Altri casi? Ricordo il caso di Duygu Erdogan, allenatrice turca che ha anche diretto alcune sedute di allenamento del Galatasaray o il caso, più eclatante, almeno per l’Italia, di Carolina Morace. L’allora presidente Gaucci le diede in mano le redini della Viterbese. Correva l’anno 1999 e fu una rivoluzione epocale per il mondo del calcio (purtroppo durò il tempo di un battito d’ali)…

B

ENITEZ, ERRORE INTER

Buongiorno Direttore, bello il nuovo mensile, mi piace il ritorno all’antico ma mi ha tagliato un po’ troppe pagine legate alle statistiche. Ma veniamo a noi. Il Napoli ha vinto la Coppa Italia con Benitez sulla panchina. Al primo colpo ha fatto segno lo spagnolo. Io sono tifoso interista e non capisco. Brocco da noi, fantastico a Napoli, ma come è possibile? Che sia stato un nostro errore? Io davvero non ho mai capito se questo allenatore è bravo o no ma mi infastidisce che noi ce l’avevamo e lo abbiamo mandato via troppo in fretta. Che mi dice lei? Giovanni, mail firmata Caro Giovanni, vado subito al punto: considero Benitez uno degli allenatori più preparati al mondo. È uno studioso del calcio, ha idee chiare e, soprattutto, il suo modo di pensare il calcio è in continua evoluzione. Ho sempre ritenuto che all’Inter non sia riuscito a trovare quel giusto feeling che andava cercando per mettere radici. Ha comunque vinto alla guida dell’Inter (cito, ad esempio, il Mondiale per club) ma la sua mano non si è vista. Non me ne voglia nessuno ma farsi scappare Benitez è stato un errore ma fa parte del gioco del calcio. Non sempre si fanno le scelte giuste…

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RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO “Cari amici, ho raggruppato qui alcune dei vostri commenti/suggerimenti sul nuovo Calcio2000 e, ovviamente, ne terrò conto…” Caro Direttore buongiorno, sono un vecchio lettore di Calcio2000 (li ho tutti dal n.1), ho visto e letto il nuovo numero. Apprezzo la nuova grafica e il nuovo metodo delle interviste capisco che i contenuti storici in questo numero devono essere di meno per l’ampio spazio al nuovo Mondiale che sta per arrivare (a proposito anch’io sono convinto che l’Italia farà molta strada, la mia favorita l’Argentina, Messi tutto quest’anno si è “riposato”)… L’unico appunto e modifica che farei (è una cosa secondo me molto bella per gli appassionati di tabellini come me) rimettere tutte le partite dei principali campionati stranieri, e mancavano le classifiche e i goleador, un’altra cosa che inserirei se possibile le classifiche di seconda divisione dei 4 principali campionati esteri. Per il resto continui così siamo sulla strada giusta. Roberto Lavezzo, mail firmata Ciao Fabrizio, hai detto che avresti pagato per un commento sulla nuova rivista... ecco il mio e.. gratis!!! - Bello il ritorno al logo mitico. - Bello il formato con la costina rigida. - Bella la copertina patinata... basta che non faccia alzare il prezzo. - Solito stile ottimo degli articoli. - Le pagine della storia della Coppa Campioni le preferivo prima, avevano un taglio più retrò. Il mio parere è positivo ed aspetto le ulteriori novità, ma una curiosità è quella sulla direzione di Criscitiello... siete dunque entrati nel giro TMW e Sportitalia? Ottimo per la salute del giornale, spero però che la tua presenza mantenga la linea sobria del giornale e non quella più gossipara e urlata della “casa madre”. Un grande augurio e la premessa da parte mia (per quello che può contare) di continuare ad acquistare la tua rivista in edicola ogni 15 del mese!! Buon lavoro e... Buon Mondiale!! Silvano, mail firmata


PER SCRIVERCI: media@calcio2000.it

Calcio

S) TUero Nncon VEbia JUndo Sel mo n CU io gg FO ia (v

N. 198 - GIUGNO 2014

Direttore, al momento le devo dare un 7! Mi piace il ritorno all’antico, soprattutto il logo mi ha emozionato ma troppe poche pagine dedicate ai tabellini. Mi piacciono anche le foto grandi. Saluti Stefano Morini, mail firmata

2OOO il mensile diretto da FABRIZIO PONCIROLI

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GIUGNO 2014 Mensile | Italia

Euro 3,90

Calcio

“2014 FIFA WORLD CUP BRASIL”

INTERVISTA ESCLUSIVA AL CT AZZURRO

foto Giuseppe Celeste

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COVER CESARE PRANDELLI

EDIZIONE SPECIALE con l’album

Prandelli d’Italia

SPECIALE MONDIALE 2014 Le 32 squadre ai raggi X

40 Filippo GALLI

I Giganti del Calcio

46 Pantaleo CORVINO I Re del Mercato

64 Un Italiano a CUBA Racconti di Calcio

Salve, da anni acquisto regolarmente Calcio2000. Mi pare che questa nuova versione sia interessante. Privilegerei le interviste retrospettive e vorrei le medie finali dei giocatori, almeno dei campionati italiani. Grazie e buon lavoro… Massimiliano Paluzzi Lucca, mail firmata Direttore, ecco il mio giudizio: copertina un po’ troppo anni ’80, mi piace la costina ma tenga il prezzo bloccato. Le immagini a tutta pagina sono belle, i contenuti ancora buoni ma manca un po’ di storia Marco Troiani, mail firmata

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N NOME PER IL FUTURO…

Egregio Direttore, sa che sono sempre sincero: bel giornale ma so che può far meglio. La parte storica non me la faccia sparire, ok? Da juventino, un nome su cui puntare per il futuro. Conte è rimasto ma avrà bisogno di nuovi giocatori per vincere ancora, non crede? Mi faccia sapere, ci tengo Ludovico, mail firmata Berardi, non ho dubbi. Questo ragazzo ha qualcosa di speciale. Quando è in giornata (per conferma chiedere al Milan), sa essere devastante. È di proprietà della Juventus e andrebbe valorizzato sin da subito. In Italia abbiamo sempre troppo timore a valorizzare i nostri giovani. Resterà al Sassuolo perché ha bisogno di giocare. Bene, io l’avrei fatto giocare alla Juventus ma so che non andrà così. Un nome già affermato? Ho un debole per Iturbe, giocatore già pronto per palcoscenici importanti ma costicchia…

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ROGBA È FINITO

Direttore, ho appena letto che la Roma potrebbe prendere Drogba. Non è che non apprezzi il giocatore ma su, non sta più in piedi. Quanti anni ha? 40? Perché una squadra come la Roma che gioca bene e ha uomini che corrono dovrebbe prendere uno che sta fisso in area di rigore? Sarà il solito giochino dei procuratori in cui io faccio un favore a te e uno a me. La Roma non ha bisogno di Drogba ma vorrei un suo parere in merito. Complimenti per la rivista, aspetto un giallorosso in copertina però… Tommaso, mail firmata Che domanda difficile… Drogba, a mio avviso, fa parte di quella categoria di attaccanti che, anche su una sola gamba, se motivati, sono in grado di fare la differenza. L’età non deve essere una discriminante, sono le motivazioni il vero spartiacque. Se l’ivoriano (che di anni ne ha 36) ha ancora voglia di giocare, allora può essere un affare per chiunque, anche per la Roma. Non credo che sarebbe un problema per Garcia. Totti non è (anzi, non lo è mai stato) Flash, eppure convive alla perfezione con i meccanismi del tecnico francese. Guarda Tommaso, i procuratori hanno tantissimo potere ma non decidono, almeno non ancora, dove devono andare i propri assistiti…

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SPECIALE CALCIOMERCATO

IL MERCATO DEI TOP PLAYER… Inutile nasconderci, ciò che esalta il popolo dei tifosi sono i colpi sensazionali… di Thomas SACCANI- foto Sport IMAGE

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i è già abbondantemente capito, questa sarà un’estate calda, sia a livello meteorologico che calcistico. La Serie A arranca e, probabilmente, ci saranno più cessioni eccellenti verso l’estero che arrivi di prima fascia nel Bel Paese ma, comunque sia, ci sarà da divertirsi. Ecco, secondo Calcio2000, i sette nomi su cui scommettere. Ovviamente il mercato è un gioco e non sempre si indovina (e si vince)… POGBA – 65 MILIONI DI EURO Quando hai Raiola come agente, diventa difficile pensare di diventare una bandiera di una squadra. Pogba è un diamante grezzo, di quelli che accecano. La Juve continua a nasconderlo ma, è evidente, che l’Europa che conta è pronta a strapparlo ai bianconeri. Tre i

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PAUl POGBA

club che avrebbero la forza economica (e il prestigio) per metterlo sotto contratto, ovvero Real Madrid, Barcellona e PSG. I blancos, forti della Decima, vogliono farsi belli davanti al mondo e presentare al Bernabeu Pogba sarebbe un bel colpo. Idem per il Barcellona, alla ricerca dello smalto perduto (e hanno anche Sanchez che interessa alla Juve). Infine il PSG ha soldi in quantità e quelli non fanno mai male. PREVISIONI CALCIO2000 – 30% JUVENTUS – 30% REAL MADRID – 20% BARCELLONA – 20% PSG BALOTELLI – 30 MILIONI DI EURO Stagione complicata la sua. Qualche momento da artista, tanti da rompiscatole. Il feeling con il Milan è ai minimi storici, normale che si debba valutare un suo addio. Non costa poco, all’estero piace tantissimo ma è difficile convincersi a puntare su di lui. Il Monaco cerca una stella da affiancare a Falcao,


speciale / calciomercato

STELLE CERCASI

Si parte, tutti puntano a trovare il vero campione, l’affare dell’anno...

che abbiamo che, difficilmente, resterà in Italia (si spera nella Juventus). Il Barcellona sembra in pole position ma attenzione a Chelsea e Manchester United, entrambe alla ricerca del colpo dell’estate. Lui ama Firenze ma il suo tempo in viola pare finito… PREVISIONI CALCIO2000 – 50% BARCELLONA – 20% MANCHESTER UNITED – 20% CHELSEA – 5% JUVENTUS - 5% FIORENTINA

l’Arsenal adora i giocatori ribelli ma al Diavolo siamo all’alba di una nuova era e, di conseguenza, potrebbe anche decidere di giocarsi l’ultima chance… PREVISIONI CALCIO2000 – 45% MILAN – 30% MONACO – 25% MONACO - 5% Tottenham DZEKO – 25 MILIONI DI EURO Ok, cifra fuori mercato per tutte le squadre italiane ma Thohir, nell’anno del suo 44esimo compleanno, potrebbe decidere, vendendo qualche pezzo pregiato, di fare il colpo della vita. L’Inter ci crede, Mazzarri ci spera, conscio del fatto che, con il bosniaco davanti, tutto diventerebbe più semplice. Ecco, guadagna molto al City, qualcuno dovrebbe dare una mano… PREVISIONI CALCIO2000 – 70% MANCHESTER CITY – 30% INTER CUADRADO – 30 MILIONI DI EURO Eccolo qua, uno dei pochi top player

MARIO BALOTELLI

IMMOBILE – 20 MILIONI DI EURO Mentre scriviamo, il Borussia Dortmund si è fatto avanti in maniera decisa e, salvo imprevisti, il futuro del nostro capocannoniere sarà all’estero e proprio in Germania. Un altro attaccante che se ne va, un altro vuoto da colmare ma, davanti a certe offerte (circa 20 milioni) come si può rinunciare? Alla Juventus avrebbe fatto comodo… PREVISIONI CALCIO2000 – 90% BARCELLONA – 5% TORINO – 5% JUVENTUS

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speciale / calciomercato

EDIN DZEKO

CIRO IMMOBILE

HAMSIK – 20 MILIONI DI EURO La sua ultima annata, a Napoli, è stata un vero e proprio calvario. Restasse in azzurro sarebbe solo per mancanza di offerte adeguate (De Laurentiis non regala nulla). Milan e Inter, queste le due possibili destinazioni italiane, proprio perché entrambe hanno più di un motivo per volerlo. Il Diavolo, in caso di addio a Balotelli, avrebbe un top player da presentare alla piazza, la Be-

MAREK HAMSIK

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neamata è allenata da Mazzarri che stravede per l’uomo con la cresta… Da non escludere l’estero… PREVISIONI CALCIO2000 – 30% MILAN – 30% INTER – 30% NAPOLI – 10% ESTERO PASTORE – 25 MILIONI DI EURO Al PSG non sanno più che farsene. Pagato oltre 40 milioni (al Palermo), si è deprezzato notevolmente e, ora,

potrebbe tornare nel Bel Paese, dove tutto è cominciato. La Lazio ha qualche possibilità (soprattutto in caso di addio di Candreva), il Napoli lo sogna, l’Inter un pensierino lo farebbe, Sabatini lo vorrebbe in giallorosso… Molto dipenderà dalla sua volontà di ridursi lo stipendio… PREVISIONI CALCIO2000 – 30% LAZIO – 20% ROMA – 20% NAPOLI – 20% PSG – 10% PSG

JAVIER PASTORE


speciale / calciomercato

LA TOP 11 DEGLI ADDII di Thomas Saccani

Da Capitan Zanetti a Giggs, una squadra da sogno, da milionari, peccato siano tutti ex… Probabilmente neppure uno dei più quotati emiri potrebbe permettersi la squadra che stiamo per introdurre. Una Top 11 leggendaria, con fuoriclasse assoluti, di quelli che, da tempo, fanno parte del gotha del pallone. Ma non è solo una questione di soldi. La squadra dei sogni che andiamo a raccontare è unica e, purtroppo, non scenderà mai più in campo, neppure a livello di singolo. Stiamo, infatti, parlando di una formazione di giocatori che, proprio nell’anno di grazia 2014, hanno detto basta, per sempre. Partiamo dai pali. Ceni, storico portiere del San Paolo, abilissimo anche nei calci di rigore e punizione, è giunto al passo d’addio. A 41 anni, e con un palmares da far invidia a tutti (tra i tanti trofei, anche due Copa Libertadores e un Mondiale), si è fatto da parte. Difesa da urlo.

JAVIER ZANETTI

CARLES PUYOL

Sulle fasce due eroi del Triplete nerazzurro del calibro di Zanetti, il vero Capitano dell’Inter, e Chivu, quest’ultimo fermato dai troppi infortuni. A livello centrali, nomi altisonanti come quelli di Nesta (basta con l’MLS, ora vuole allenare) e Puyol (la bandiera blaugrana ha preferito ritirarsi che giocare con un’altra maglia). Talento purissimo a centrocampo. Sulle fasce spazio a Camoranesi, Campione del mondo 2006 con l’Italia, e l’inossidabile Giggs (24 anni nello United). Non male neanche

nella zona centrale, con i piedi vellutati di Juninho (il mago delle punizioni) e Veron, fresco di addio, a 39 anni, con la maglia dell’Estudiantes. In attacco onore al genio di Recoba, pupillo di memoria morattiana, e Rivaldo, visto anche in Italia (con il Milan). Tranquilli, c’è anche l’allenatore, ovvero il buon Rijkaard che, a soli 51 anni, ha detto di non voler più allenare. Beh, avesse l’opportunità di essere alla guida della favolosa squadra degli ex del 2014, magari cambierebbe idea…

RYAN GIGGS

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speciale / calciomercato

STELLE CON LA‘B’ MAIUSCOLA di Marco Conterio

In cadetteria ci sono talenti che meritano una chance importante… Spesso i club di Serie A preferiscono acquistare giocatori stranieri dall’estero ed ignorano i giovani italiani che si fanno le ossa nelle serie minori e che si meriterebbero maggiore fiducia. In Serie B ci sono dei talenti molto interessanti che meritano sicuramente attenzione. La redazione di calciomercato. com ha stilato la propria TOP 11. Nicola Leali (portiere, classe 1993) – Paragonato a Gianluigi Buffon fin dai tempi in cui militava nel settore giovanile del Brescia, è di proprietà della Juventus dall’estate del 2012. I bianconeri in queste due stagioni lo hanno mandato in prestito prima al Lanciano e poi allo Spezia dove sta sorprendendo per i riflessi, la reattività ed il senso della posizione tra i pali. Davide Zappacosta (terzino, 1992) – È in comproprietà tra Atalanta e Avellino, si sta imponendo con la maglia dei Lupi come uno dei migliori terzini della Serie B. Il suo nome è stato più volte accostato alla Juventus, che ha avuto modo di osservarlo più volte ed ha apprezzato le sua abilità sia in fase difensiva che di spinta. Ricorda un po’ Gianluca Zambrotta e viene valutato circa 3 milioni di euro. Daniele Rugani (centrale, 1994) – È in comproprietà tra Juventus ed Empoli. In Toscana quest’anno si sta distinguendo per la sua eleganza, l’abilità nel colpo di testa e la bravura in marcatura. È il prototipo del difensore moderno. Gianluigi Di Biagio lo ha già convocato nella nazionale Under 21. Michele Camporese (centrale, 1992) – Vanta già 16 presenze in Serie A con la Fiorentina, che però quest’anno ha deciso di mandarlo in prestito a Cesena per farlo maturare e lui non sta deludendo le attese. Il suo passato da centrocampista lo rende in grado di saper impostare l’azione e di avere una

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NICOLA LEALI

DAVIDE ZAPPACOSTA

buona visione di gioco. Ha un contratto in scadenza nel 2016 con i viola. Stefano Sabelli (terzino, 1993) – Cresciuto nel settore giovanile della Roma, gioca a Bari dal 2012 ed il suo cartellino è in comproprietà tra i due club. È nel giro dell’Under 21. Destro naturale, è dotato di grande corsa e di precisione nei cross. Valerio Verre (centrocampista, 1994) – È il classico centrocampista di qualità dotato di tecnica sopraffina e di una spiccata capacità di leggere in anticipo le azioni di gioco. Quest’anno gioca in prestito al Palermo, ma è in comproprietà tra Roma e Udinese.

VALERIO VERRE

Jacopo Dezi (centrocampista, 1992) – In prestito dal Napoli al Crotone, fa parte del gruppo degli azzurrini di Di Biagio ed è stato tra i convocati di Cesare Prandelli per lo stage in nazionale maggiore svoltosi dal 10 al 12 marzo. Viene paragonato a Claudio Marchisio per la sua bravura negli inserimenti in area avversaria. Ha messo a segno 3 reti in 26 presenze quest’anno. Marco D’Alessandro (ala, 1991) – Ha mosso i primi passi nel settore giovanile della Lazio per poi trasferirsi in quello della Roma nel 2005. Per diversi anni ha cambiato squadra in Serie B senza riuscire mai ad esplodere. Da due

JACOPO DEZI


speciale / calciomercato

DANIELE RUGANI

MICHELE CAMPORESE

stagioni indossa la maglia del Cesena ed il suo talento sta uscendo fuori. Il suo cartellino appartiene ancora alla Roma, che ha concesso il diritto di riscatto della metà ai romagnoli. Federico Bernardeschi (trequartista, 1994) – Mancino che predilige partire da destra per accentrarsi, dribblare e provare la conclusione a rete. È capace di giocare in tutti i ruoli della trequarti. In questa stagione ha realizzato 8 reti in 27 partite ed è uno dei trascinatori del Crotone di mister Drago. Ha un contratto fino al 2017 con la Fiorentina che quest’anno ha deciso di mandarlo a giocare in prestito. Una curiosità: quan-

Marco D’Alessandro

do aveva 17 anni Alex Ferguson provò a portarlo al Manchester United, ma il padre del ragazzo si oppose. Niccolò Giannetti (ala, 1991) – Cresciuto nelle giovanili del Siena, nel 2010 la Juventus lo prende in prestito (ha esordito anche in Europa League) ma poi decide di non riscattarlo. Dopo alcune stagioni travagliate in prestito in Lega Pro, quest’anno è rinato in Toscana grazie alla cura di Mario Beretta. Sono 10 le reti in 25 partite per lui. Il suo contratto scade nel 2017. Andrea Belotti (attaccante, 1993) – Una delle stelle del Palermo capolista

NICCOLO’ GIANNETTI

STEFANO SABELLI

di Iachini, che nell’ultima estate lo ha prelevato in prestito con diritto di riscatto della metà dall’Albinoleffe. Gli piace agire da seconda punta e svariare su tutto il fronte d’attacco. Sono 7 le reti messe a segno in 15 partite. Il suo nome inizia a fare gola a club importanti come il Milan del quale è tifoso. Formazione (4-2-3-1): Leali Zappacosta, Rugani, Camporese, Sabelli Verre, Dezi D’Alessandro, Bernardeschi, Giannetti Belotti

ANDREA BELLOTTI

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speciale / calciomercato

FRATELLINI D’ITALIA di Marco Conterio

Fucina di talenti e fabbrica del domani. Mai come quest’anno la Serie B pullula di nomi interessanti, di giovani dal futuro brillante e con i primi passi verso il calcio che conta già effettuati con andare spedito. I PORTIERI - Nicola Leali dello Spezia si guadagna la copertina. È considerato novello Buffon, lui che è classe 1993, lui che è già di proprietà della Juventus. A Brescia cresce Alessio Cragno, fiorentino classe 1994 e sulla scia di Leali. Ha fatto bene, benissimo, tra i pali del Latina, Alessandro Iacobucci, alla prima in B e si sono distinti pure Lys Gomis a Crotone, Alberto Brignoli a Terni e Mirko Pigliacelli a Reggio Calabria. I DIFENSORI - Daniele Rugani ed Elseid Hysaj sono il futuro che cresce ad Empoli: il primo è a metà con la Juventus, sul secondo ci sono tante di Bundesliga. Davide Zappacosta e Armando Izzo sono il domani garantito per l’Avellino. Emanuele Suagher a Crotone è stato tra i migliori di un’annata da sogno, a La Spezia ha fatto benissimo il baby Matteo Bianchetti, di proprietà dell’Inter e a metà col Verona. L’Udinese ha già messo le mani su Agostino Camigliano del Bre-

Mirko Pigliacelli

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ALESSIO CRAGNO

RICCARDO BROSCO

scia, Luka Kranjic e Michele Camporese hanno a lungo blindato invece la difesa del Cesena. Bene, benissimo Ezequiel Munoz del Palermo, vero leader della difesa capolista, a Latina hanno giocato una stagione di livello Riccardo Brosco, Marco Crimi e Moro Alhassan. Altri nomi: Hordur Magnusson dello Spezia, Filippo De Col del Lanciano, Alessandro Crescenzi e Francesco Vicari del Novara sino a Stefano Sabelli del Bari.

SALVATORE MOLINA

I CENTROCAMPISTI - Federico Viviani non si è imposto a Pescara, prendendosi poi il centrocampo del Latina. Con lui Jacopo Dezi e Danilo Cataldi, protagonisti della grande annata del Crotone insieme a Stefano Pettinari e Lorenzo Crisetig. Napoli, Lazio e Inter, che ha Crisetig a metà col Parma, si sfregano già le mani. Pancrazio Faragò è esploso subito a Novara, a Modena brilla invece la stellina di Salvatore Molina, già

LORENZO CRISETIG


speciale / calciomercato

MANUEL PUCCIARELLI

LUCA GARRITANO

in orbita Atalanta. Ad Empoli bene il trequartista Manuel Pucciarelli, a Siena Leonardo Spinazzola si è subito imposto con personalità. Gaston Brugman è stato una delle note liete della stagione difficile del Pescara, Nadir Minotti uno dei migliori a Lanciano così come Marco D’Alessandro a Cesena, Marco Ezio Fossati del Bari e Antonino Ragusa del Genoa e in prestito al Pescara. GLI ATTACCANTI - Federico Bernarde-

GASTON BRUGMAN

schi della Fiorentina, in prestito al Crotone, è l’uomo copertina. Con lui Khouma el Babacar, anche lui viola a titolo temporaneo al Modena e Andrea Belotti del Palermo, tra i principali artefici delle stagioni dei canarini e dei rosanero. Dove, peraltro, alla stregua di Munoz, si sono dimostrati giocatori di ben altra categoria sia Abel Hernandez che Paulo Dybala. Avanti: Valerio Rosseti è uno dei più giovani del lotto ma a suon di gol

Khouma el babacar

PAULO DYBALA

ha trascinato il Siena, dove nella prima metà del campionato, prima di andare allo Spezia, ha fatto bene Niccolò Giannetti. Jacopo Manconi è uno dei migliori baby d’Italia che il Novara culla per il futuro, mentre Bari andrà presto stretta a Cristian Galano. Altri: Luca Garritano del Cesena, scuola Inter e Matteo Politano, esterno destro del Pescara. Perché il domani sorride all’Italia. La B sforna di nuovo talenti, come ai bei tempi.

MATTEO POLITANO

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copertina ANtonio CANDREVA

L’UOMO DEI SOGNI Arrivato tra i fischi, Candreva ha compiuto il miracolo: ora, alla Lazio, tutti lo amano. Ora l’attende la vetrina Mondiale…

di Marco CONTERIO foto Andrea STACCIOLI /Image SPORT

H

a la barba da duro, Antonio Candreva. Ed un cuore tenero. “Volete un caffè?”. Ci accomodiamo nel salotto di casa sua, arrampicata su una collina che spalanca il cuore, una volta aperte le porte del terrazzo. Sotto Roma, la sua Roma. “Già, ma devo girare ancora col navigatore”. Sorride, mentre alle sue spalle un quadro racconta in pennellate forti, colorate, intense, la sua storia. Roba che il taccuino potrebbe già esser chiuso. L’infanzia, i primi

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calci, la famiglia, i sogni, la Coppa Italia. C’è tutto, lì, anche quei pali e quei campi polverosi di Tor de’ Cenci, dove nasce la sua avventura. “Quella è una zona che conosco in ogni angolo. È la mia Roma, la mia parte di città, quella dove sono cresciuto, dove sono andato a scuola, dove ho fatto catechismo, dove ho iniziato a giocare con gli amici”. E dove ha iniziato a diventare Candreva. “Una storia semplice: il campetto, quattro zaini come porte, il laghetto vicino all’Eur e via di calci, via di sogni”.

È dove la sua famiglia vive ancora. “Un valore per me fondamentale. C’è grande unione tra di noi, ho una sorella più grande con cui ho anche un rapporto splendido”. Che rapporto hanno i suoi con la sua celebrità, col suo lavoro? “Mia madre pensa più alla mia salute che al calcio. Però mi ha sempre seguito, sin da piccolo, come mio padre, sia nella mia crescita da adolescente che come calciatore”. Nella sua vita ora c’è anche la piccola


copertina / ANtonio CANDREVA

ANCHE CANNONIERE Classe 1987, ha segnato 12 gol nell’ultima stagione alla Lazio.

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Il rigore a cucchiaio a Casillas? Ci provai anche al Torneo di Rieti ma andò sopra la traversa… Bianca. “È splendido vederla crescere: ha tre anni e voglio seguirla quotidianamente, godermela, dedicarle più tempo possibile”. Lei e il calcio. “Nasce come per tutti, come una passione di quartiere. Poi inizio col Tor De’ Cenci e da lì mi sceglie la Lodigiani. È stato un periodo bello ma pure complicato, come per tutti: perdi alcune amicizie, perdi le uscite con le ragazze, perché ti dedichi anima e cuore al pallone. Lì e, ancor di più a Terni”. Così, lasciò casa. “Comunicarono ai miei genitori l’interesse della Ternana: il ds Mecozzi andò lì e con me, che ero giovanissimo, anche altri giocatori”. Lontano da Roma, lontano dal cuore. “Però è stata un’esperienza splendida, formativa. Importante. Lì ho trovato mister Tobia, che è stato fondamentale per la mia crescita. Ed anche nei momenti più duri, potevi comunque sempre contare sull’apporto della mia famiglia. Tobia, poi, per me è stato importante come allenatore ma anche come guida. Ci trattava da adulti, era abituato a guidare una squadra di persone mature ed una volta pensai pure di andarmene”. Storia non inusuale, nel pallone. “Mio padre venne a Terni e mi disse di decidere cosa fare. Restai. È sempre stata una figura importante, fondamentale, nella mia vita. Sarà scontato, già, però per me è così”. Ha la barba da duro, ma il cuore tenero. Di uno che è legato alle proprie radici. “Anche nei rapporti con i compagni, se devo dirla tutta. Quelli a cui sono rima-

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DIFFICILE INIZIO

Appena arrivato alla Lazio, è stato fischiato per la sua fede giallorossa.

sto legato ora giocano nelle serie inferiori e sono i miei migliori amici: Leone, Di Domenico, Casagrande, Ciavarella e Tartaglione”. Nel convitto di Terni, aveva il poster di qualche calciatore alla porta? Un modello, insomma. “No, mai avuti. Mi sono sempre piaciuti i giocatori capaci di fare la differenza. Non ho avuto modelli, non ho mai guardato in particolare chi faceva gol poi. Meglio un doppio passo, un colpo ad effetto, un passaggio smarcante. Per questo, come riferimenti, ho sempre guardato a Zidane e Kakà”. Salute. Intanto con la Ternana esordi-


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va in Serie B, poi vestiva la maglia dell’Udinese e da lì un’altra tappa importante per la sua crescita. Livorno. “Più fondamentale che importante. Abbiamo conquistato la promozione in A ed ho segnato pure la prima rete tra i professionisti”. Chiuda gli occhi. Ricordiamola insieme. “Tavano dalla destra salta un uomo, crossa in mezzo ed io, con un mezzo pallonetto, con un tocco sotto, scavalco Bassi in uscita ad Empoli dopo pochi minuti dal via”. È lì che ha detto ce la posso fare? “Credo che il mio sia stato un percorso

normale. Mi spiego: le emozioni non si possono rivivere, ma sono una persona umile, ho sempre vissuto ogni traguardo come un punto di partenza. Non ho esordito in A dicendo ‘ce l’ho fatta’ e lo stesso dopo con la prima in Nazionale”. La sua carriera è stata costellata anche di alti e bassi. Concorda? “Magari crescendo si arriva ad un equilibrio psico-fisico che quando sei giovane è difficile avere, ma ripeto, io cerco ogni giorno di fare meglio. Sono un perfezionista quindi mi vado a rivedere spesso le partite e lavoro su quello che reputo ancora migliorabile”. Sull’onda delle prestazioni e delle

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BIANCOCELESTI SUL PODIO MONDIALE Ad oggi, sono nove i biancocelesti che si sono piazzati su un podio Mondiale. Il primo, vincitore della Coppa Rimet, è stato Guarisi. Fine attaccante brasiliano, naturalizzato italiano (visto alla Lazio dal 1931 al 1936), ha fatto parte della Nazionale che ha trionfato nel 1934. Quattro anni più tardi, in Francia, un certo Piola, allora laziale, alza la seconda Coppa Rimet della storia italiana. Gli altri due biancocelesti a salire sul gradino più alto del podio ad una Coppa del Mondo saranno Oddo e Peruzzi, a Germania 2006. Secondo, con la Svezia, ci arriverà lo svedese Selmosson così come Troglio, argentino, ad Italia 1990. Stessa sorte per i tre azzurri, tutti laziali, di Usa 94, ovvero Casiraghi, Marchegiani e Signori.

avventure, il tutto è riassumibile con una parola. Juventus. È arrivata troppo presto? “Ho pagato forse un po’ di immaturità calcistica. La squadra non stava andando benissimo e non trovavo grande collocazione tattica. Però è stata un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo”. Come nacque? “Tutto in fretta, fu una chiamata inattesa. Era gennaio 2010, ero da poco in Serie A. Andrea Moretti, il mio agente, mi chiamò. ‘Prepara le tue cose, monta in macchina e vieni a Milano’. Feci il viaggio in silenzio, pensando e riflettendo”. L’aspettavano Del Piero e gli altri. “Vi immaginate? Del Piero, Trezeguet, Cannavaro, Buffon. Mi allenavo con persone e calciatori incredibili, che mi hanno anche voluto bene da subito. Tifavamo insieme le italiane in Champions ma, chiaramente, soffrivamo nel non esserci noi. Loro, soprattutto”. L’Udinese la gira poi al Parma, al Cesena, poi arriva la Lazio. È il 2012 e lei è considerato l’uomo che trasforma i fischi in applausi. “Di me si dicevano tante cose, su tifo, appartenenza e altro su cui è già stato detto, scritto e raccontato tutto. La verità è che volevo dimostrare chi ero e chi potevo essere e non mi sono tolto nessun sassolino dalla scarpa. Anzi. È un’avventura splendida quella che ho vissuto sinora in maglia biancoceleste”.

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L’avversario più duro? Walker del Tottenham, mi ha veramente fatto dannare… Ha vinto pure la Coppa Italia. “Non ho avuto troppo tempo per festeggiare, ahimè. Ero in Confederations, ma comunque subito dopo la vittoria abbiamo celebrato abbastanza”. A proposito di avventure con le maglie azzurre: ha vissuto anche le Olimpiadi. “Ero tra le riserve dei titolari, poi Tommaso (Rocchi, ndr) s’infortunò ed il mister scelse me. È stata un’esperienza bellissima, anche perché non so se parteciperò più ad un’Olimpiade. Noi calciatori siamo ‘gli altri’ ad una kermesse del genere. È bello, bellissimo: c’è una mensa unica, tutti gli atleti pranzano insieme, ci sono cucine di ogni tipo. Ho pure incrociato Federer, che per me è un vero idolo”.

UN RICORDO BELLISSIMO Candreva ha partecipato anche ad un’Olimpiade, esperienza indimenticabile.

LE SCARPE DEL MONDIALE Si chiama nitrocharge™, fa parte della collezione Battle Pack adidas ed è la scarpa che Candreva sfoggerà al Mondiale. Il design bianco e nero delle scarpe da calcio adidas realizzate per la FIFA World Cup Brazil™ 2014, che rispecchia la campagna adidas “all in or nothing”, è ispirato alle pitture di guerra dei guerrieri indigeni e ai leggendari lastricati dell’antica Mesopotamia, la cui perfezione si può ammirare sulla passeggiata della spiaggia di Copacabana. I diversi design esprimono da un lato le caratteristiche associate alla famiglia di prodotti di appartenenza, dall’altro le attitudini e le capacità dei giocatori che li indossano nella loro battaglia per la vittoria: velocità, coraggio, controllo, energia e vivacità.

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copertina / ANTONIO CANDREVA

IL PRIMO TITOLO

Nella stagione 2012/13 ha vinto la Coppa Italia con la Lazio.

Ci permetta: magari non la conosceva. “No, no, era lui la celebrità, chiaro! Ho avuto il piacere di conoscere lui e Nadal, anche successivamente, è stato emozionante, per me che sono un appassionato di tennis”. Colleziona maglie, per caso? “La più bella è quella di Iniesta, della Confederations Cup. E spero di avere presto quella di Gerrard, dell’Inghilterra...”. Intende prendergliela al Mondiale in Brasile? “I miei sogni sono quelli di tutti. Mondiale, Scudetto, Champions. Ogni bambino si immagina con un trofeo del genere in mano, perché non esagerare coi sogni? Scherzi a parte, spero di godermi un’esperienza come il Mondiale al cento per cento”.

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Flashback sulla Confederations. Si ricorda che ha segnato un rigore a cucchiaio ad Iker Casillas? “Ci ho provato anche da piccolo, al Torneo di Rieti. Era la finale, eravamo ai rigori. Presi la rincorsa, ero con la Ternana ed in panchina c’era mister Tobia. La tirai sopra la traversa. Si immagina dopo...?” Con la Spagna andò diversamente. “Andai da Giovinco, poi da Pirlo che mi disse ‘se te la senti, vai pure’. Beh, se segni un rigore del genere è tanta roba. È una grande responsabilità. Peccato poi sia finita male e non per quel rigore che segnai”. In pillole: l’avversario più forte affrontato? “Kyle Walker”.

Perdoni ma ci si potrebbe immaginare tutto ma non Walker del Tottenham. “Mi ha sorpreso, è un giocatore forte, velocissimo, fisico. L’ho incontrato con la Lazio e mi ha veramente fatto dannare”. L’incontro più bello ed emozionante? “Con Papa Francesco. Prima dell’amichevole con l’Argentina siamo andati tutti insieme ed è stata un’emozione indimenticabile. Indescrivibile. Difficile, impossibile, da raccontare”. Ed il sogno più grande? “Gliel’ho detto. Veder crescere mia figlia, godermela, serenamente”. In fondo bastano piccole grandi cose. Ha il cuore tenero, Antonio Candreva. Anche dietro la barba da duro…


copertina / ANtonio CANDREVA

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Alla Juventus ho pagato forse un po’ di immaturità calcistica... Però è stata un’esperienza che mi ha arricchito tantissimo

Intervista di Marco Conterio

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L’INTERVISTA GUGLIELMO STENDARDO

AVVOCATO (E) DIFENSORE Intervista esclusiva con Guglielmo Stendardo, difensore dell’Atalanta con laurea in Giurisprudenza. di Sergio STANCO foto Mourad Balti/PHOTOVIEWS

I

calciatori? Tutti bambini viziati che pensano solo ai soldi, alle macchine, alle donne e a giocare con la playstation. Questo il pensiero di gran parte dell’opinione pubblica. Ma è davvero così? In alcuni casi sì, ma non sempre. E una giornata con Guglielmo Stendardo, difensore dell’Atalanta laureato in Giurisprudenza e iscritto all’Ordine degli Avvocati, disquisendo di cultura, valori sportivi ed educazione, lo dimostra ampiamente. Innanzitutto, come ti dobbiamo chiamare: dottore, avvocato o come? “Ma no, semplicemente Guglielmo (ride, ndr)”. Partiamo da questo, che è la cosa un po’ insolita, calciatore laureato: com’è nata l’idea di iscriversi all’Università? “Sono figlio di due professionisti, mia mamma è medico e mio papà sociologo, e ho sempre cercato di emularli. Tra me

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e loro, poi, c’è sempre stato un patto: il calcio era lo svago, il divertimento, loro mi avrebbero sempre assecondato a patto che studiassi, perché la scuola era una certezza e rappresentava il futuro. L’esperienza nel calcio può finire in ogni momento, una laurea è per tutta la vita. Poi, alla fine, il calcio è diventato anche il mio lavoro e per questo mi reputo una persona privilegiata, perché fare quello che ti piace è il massimo”. Perché proprio Giurisprudenza ed è davvero così dura conciliare studio e calcio? “Devo dire che non è stato facile, ma di tempo, fortunatamente, noi giocatori ne abbiamo (sorride, ndr). Giurisprudenza perché il diritto mi è sempre piaciuto, te lo ritrovi quotidianamente in ogni contesto sociale. Sono proprio appassionato, tanto che sono riuscito a laurearmi quasi con il massimo dei voti”. I tuoi genitori sono più orgogliosi di avere un figlio calciatore o laureato?


L’INTERVISTA / GUGLIELMO STENDARDO

L’AVVOCATO

Stendardo è tra i pochi giocatori laureati della Serie A.

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L’INTERVISTA / GUGLIELMO STENDARDO

“Entrambe le cose. Poi noi siamo due calciatori in famiglia (il fratello Mariano gioca nel Savoia dopo diverse esperienze in B e Lega Pro, ndr), quindi l’orgoglio è doppio (ride, ndr)”. In ritiro ti immagino che giri col libro di Diritto Privato sotto il braccio mentre gli altri giocano alla playstation: un po’ strano, no? “Credo che studiare in ritiro aiuti. Io ho sempre notato che quando dovevo preparare un esame ero sempre molto concentrato e le mie prestazioni in campo sono migliorate. Poi, non è vero che sono l’unico con un libro, molti calciatori leggono durante il ritiro e, poi, ci sono anche quelli che giocano alla playstation, ma ci sta anche quello... (sorride, ndr)”.
 La gioia della laurea vale lo Scudetto che non hai mai vinto? “Mio padre quel giorno mi disse: ‘Per me è come se avessi vinto il Pallone d’Oro’. Lì ho capito quanto fosse importante per lui il raggiungimento di quell’obiettivo nonostante al tempo giocassi alla Lazio e fossi arrivato alla Juve”. Pochi i giocatori laureati, secondo te perché? “Purtroppo è vero, siamo pochi, solo lo 0.8%, solo 5 giocatori in Serie A al momento. E questo credo che sia un dato preoccupante, perché credo che lo studio sia importante. Sicuramente non è facile conciliare studio e Sport perché ci vogliono sacrifici, ma credo che ci vogliano anche altre condizioni: la famiglia è fondamentale, ma anche il ruolo di allenatore-educatore, e non solo in Serie A ma soprattutto nei settori giovanili, per

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Muro Nerazzurro

Gugliemo è una colonna della difesa di Colantuono.

far capire ai ragazzi che il talento non basta, che serve anche disciplina, umiltà e dedizione. Qui all’Atalanta, in questo, siamo all’avanguardia, perché la società si contraddistingue, punta sui giovani, sul vivaio e sull’etica. Il nostro maestro Mino Favini è un’istituzione in materia, un’icona di serietà, professionalità e competenza”. Pensi di sfruttarla professionalmente la laurea o rimarrà solo uno “sfizio”? “A me piacerebbe rimanere nel calcio, anche se è un mondo strano. Io ho cercato di

studiare soprattutto per cultura personale, perché la cultura ti dà la libertà di pensiero e, poi, perché ho pensato fosse giusto diversificare, arricchire il proprio curriculum per aprire più strade, soprattutto in un momento difficile come questo”.
 Ma se, un domani, dovessi immaginarti avvocato: ti vedi difensore, attaccante come un pubblico ministero, o giudice e quindi arbitro? “No, visto il mio ruolo, non potrei fare altro che l’avvocato difensore (ride,


L’INTERVISTA / GUGLIELMO STENDARDO

a sua volta già delegittimato da chi lo rappresenta. Mi auguro che la situazione cambi, perché è un mondo fantastico nel quale non si dovrebbe spendere, ma investire, perché nel calcio ritroviamo principi utili anche nel sociale, come quello della legalità, del rispetto delle regole e delle istituzione. Un ruolo fondamentale ce l’ha anche l’informazione: oggi ci sono più addetti al fantacalcio, piuttosto che giornalisti: si evidenziano sempre gli esempi negativi ai quali, invece, non bisognerebbe fare pubblicità. Tutto questo, purtroppo, allontana la gente dagli stadi, ma io sono fiducioso per il futuro, perché credo che nel prossimo millennio le cose miglioreranno (ride, ndr)”.

Difensore goleador Stendardo ha un buon feeling anche con le porte avversarie (11 gol in A).

ndr). Mi piace difendere il mio assistito, ovviamente rispettando sempre il principio di legalità che è il caposaldo di ogni democrazia”. E se, in un processo virtuale, Lotito ti dovesse chiedere di difenderlo dalle accuse dei tifosi della Lazio? “No, quella sarebbe una battaglia persa perché è indifendibile (ride, ndr). In questo caso ci troviamo di fronte ad una persona particolare, in cui il delirio di onnipotenza è protagonista assoluto”.

Continuiamo nel solco di un ipotetico processo: la difesa dell’Atalanta è Raimondi, Stendardo, Yepes e Bellini. L’Italia non è un paese per giovani neanche nel calcio? “L’Italia è un paese che deve investire nei giovani, anche nel calcio, ma si deve cambiare anche la cultura. Quando Malagò dice che il calcio sta vivendo un periodo di declino, dice il vero, perché alcuni dirigenti hanno fatto dei danni incalcolabili e quindi anche i tifosi si sentono autorizzati a delegittimare un sistema

Se dipendesse da te da dove cominceresti? “Innanzitutto bisognerebbe cominciare con una rivoluzione culturale e quindi dallo sport di base, dalle scuole. Lo sport deve essere visto come svago e come divertimento e non come un modo per affermarsi a tutti i costi, utilizzando a volte anche metodi indegni”.
 Tornando alla questione tecnica: sei d’accordo con quelli che dicono che il calcio italiano è ai minimi storici e non è allettante? “Il livello, purtroppo, non è altissimo, lo dimostra il cammino delle nostre squadre in Europa, ma anche la Nazionale che, secondo me, non rispecchia il vero valore del paese. Ed è un peccato, perché in Italia abbiamo risorse incredibili”. 
 A proposito di Nazionale: che effetto ti fa vedere Paletta in azzurro mentre

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L’INTERVISTA / GUGLIELMO STENDARDO

Non solo veline e discoteche di Francesco SCABAR Calcio e studio, si sa, non sono mai andati troppo d’accordo. In realtà, però, ci sono anche calciatori laureati. Negli ultimi anni, oltre a Stendardo protagonista della nostra intervista, registriamo un altro avvocato, Fabio Pecchia, ex centrocampista di Napoli, Juventus e Bologna, oggi vice di Rafa Benitez all’ombra del Vesuvio. Sempre avvocati sono due storici numeri 12 del Milan come Mario Ielpo e Valerio Fiori, curiosamente entrambi cresciuti nel settore giovanili della Lazio. C’è anche un ex Nazionale, nel campo degli Avvocati, stiamo parlando di Gianluca Pessotto, soprannominato “Il professorino”. Il laureato più famoso è però senza dubbio un altro juventino: Giorgio Chiellini, dottore in Economia e Commercio, con tanto di tesi intitolata “Il bilancio di una società sportiva, il caso di Juventus Football Club”. Fitta la pattuglia di portieri laureati: Michele Arcari del Brescia si è laureato in Scienze Motorie mentre il terzo portiere del Napoli Colombo è dottore in Scienze Politiche, stesso titolo conseguito, con una tesi sul fenomeno della violenza negli stadi, da Gigi Beghetto, ex bomber di Piacenza e Treviso. Fitta la pattuglia di stranieri in possesso di un titolo di laurea: il più noto è senza dubbio Oliver Bierhoff, dottore in Economia, così come Yuto Nagatomo, laureatosi alla prestigiosa accademia Meiji, una delle più rinomate del Giappone. Anche Erjon Bogdani vanta un titolo in Economia mentre un altro calciatore dell’Est Europa, Adrian Mutu, è dottore in Giurisprudenza. C’è anche un matematico tra i laureati, stiamo parlando di Jean Alain Boumsong, non troppo rimpianto ex difensore della Juventus nell’unico anno di purgatorio della sua storia. Veniamo ora alla pattuglia dei laureandi: Brkic si sta laureando in Storia Medievale, Puggioni in Legge (a Reggio Calabria), De Silvestri in Economia (alla Sapienza di Roma), Romagnoli in Filosofia, Ogbonna in Giurisprudenza. Chiude la pattuglia Federico Agliardi, da poco iscrittosi ad Economia e Commercio.

chi ha sempre sognato quella maglia è costretto a tifare davanti alla TV? “Le scelte non spettano a me: credo che gli stranieri arricchiscono la nostra Serie A, ma in alcuni casi non aumentano la qualità delle nostre squadre. Per questo secondo me varrebbe la pena investire di più sugli italiani e quindi sui settori giovanili”. L’Atalanta fa un vanto del settore giovanile e anche quest’anno ha compiuto un piccolo miracolo: qual è il segreto? “Credo che sia fondamentale la coesione tra un Presidente tifoso come Percassi, il pubblico di Bergamo che è un vero valore aggiunto e la squadra. L’Atalanta, l’Udinese e il Parma, credo che siano gli esempi da seguire. Poi, comunque, la rosa è di assoluto livello, perché gente come Consigli, Bonaventura, Cigarini, Denis e tutti gli altri, è in grado di fare la differenza. Questi giocatori non hanno scelto Bergamo come punto di partenza,

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ma come punto di arrivo, per tutte quelle qualità che questo ambiente ha. Per noi è motivo di orgoglio rappresentare l’Atalanta”. Capitolo Colantuono, anche lui un po’ sottovalutato no? “Sono d’accordo, il mister è un valore aggiunto per questa squadra. Io lo conosco bene avendolo già avuto a Catania e so quanto sia bravo”. Si dice, però, che sia molto sanguigno come allenatore: raccontami l’ultima cazziata... “Il mister è un grande motivatore, fa del carattere una delle sue migliori qualità. L’ultimo aneddoto che ricordo è quello di Roma: diciamo che era un po’ arrabbiato perché i giallorossi erano riusciti a farci gol in contropiede e all’intervallo ce l’ha fatto capire... (ride, ndr)”. Ha fatto tremare i muri dello spogliatoio?

“Ha fatto tremare tutto, non solo i muri (ride, ndr)”. Resta il rimpianto per aver visto sfuggire l’obiettivo Europa League? “Non credo che questa squadra sia pronta per una competizione così importante. Dobbiamo crescere, soprattutto in mentalità: quando riusciremo a limitare gli alti e i bassi, convincendoci delle nostre reali potenzialità, giocando ogni partita come fosse una finale, sono convinto che ci toglieremo delle grandi soddisfazioni”. 
 La prossima stagione potrebbe essere quella del salto di qualità? “Non dobbiamo volare con la fantasia, bisogna restare umili, noi dobbiamo pensare innanzitutto a salvarci. Non è una frase fatta: il campionato italiano è strano e molto difficile, basti guardare al Catania che l’anno scorso era stata la sorpresa e quest’anno è retrocesso. In ogni caso, questa squadra ha un’ossatura


L’INTERVISTA / GUGLIELMO STENDARDO

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La bandiera

Per il centrale nerazzurro l’Atalanta è un punto di arrivo.

Futuro? Io mi vedo avvocato di diritto sportivo, ma vedremo…

di livello che ci fa guardare al futuro con ottimismo”. 
 Azzurro fino all’Under 20, poi cosa ti è mancato? “Ho avuto la fortuna e al contempo la sfortuna di arrivare alla Lazio: la fortuna è stata quella di arrivare in un club ambizioso, con dei tifosi eccezionali e che giocava in Champions League; la sfortuna, invece, è stata quella di incontrare un presidente come Lotito che ha condizionato il cammino di tanti calciatori, come me, Ledesma, De Silvestri, Zarate, Manfredini, Pandev e tanti altri. Finirebbe il tempo ad elencarli tutti. Sono comunque orgoglioso di quello che ho fatto, di aver giocato nella Lazio e vissuto a Roma, di essere andato alla Juventus e, oggi, di essere qui all’Atalanta, che per me rappresenta un punto di arrivo per il presente o per il futuro”. 
 Più dispiaciuto per una sola presenza

nel Napoli o per il mancato riscatto alla Juve? “Mi dispiace di più aver lasciato la mia città a 17 anni, perché ognuno sogna di affermarsi nella squadra per cui tifa. Ma “Nemo propheta in Patria”, si dice, no (ride, ndr)? Soprattutto in una città difficile come Napoli”. L’emozione dell’esordio al San Paolo però ti resterà... “Incredibile. Era il 16 maggio del ‘98 contro il Bari, avevo solo 17 anni ed è stato qualcosa di fantastico. Per me, però, quel momento era un punto di partenza e così l’ho vissuto: sapevo che il difficile sarebbe arrivato dopo e che non avrei dovuto farmi stordire da quell’emozione. E così è stato”.
 Prima di smettere di giocare, quale obiettivo ti piacerebbe raggiungere? “Mi piacerebbe riuscire a raggiungere un traguardo prestigioso con l’Atalan-

ta. Non dico quale, ma ci siamo capiti (ride, ndr). Credo che una società seria come questa, con un pubblico eccezionale come quello che abbiamo, se lo meritino”. E dopo come ti immagini? “Ipotizzare il futuro, soprattutto in un mondo difficile come quello del calcio, è molto complicato. Io mi vedo avvocato di diritto sportivo, ma vedremo. Come si dice, l’uomo propone e Dio dispone”.

Intervista di Sergio Stanco

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L’INCHIESTA GLI ARBITRI

ARBITRI A GIUDIZIO

Tempo di voti per i nostri arbitri, tra episodi dubbi e scelte complicate… di Gianluca LOSCO - foto Sport IMAGE

A

Firenze c’è un detto che riguarda i fuochi d’artificio nella notte di San Giovanni, festa del Patrono: “Gl’erano meglio quegli altr’anni”. Il tutto per dire che lo spettacolo pirotecnico offerto non è stato gradito e viene rimpianto quello dell’anno precedente. Forse per quanto riguarda gli arbitri si può fare un discorso analogo, almeno nel pensiero comune: “Quest’anno ne hanno combinate di tutti i colori”, oppure “Mai vista roba simile”. Una considerazione può essere fatta, dato che raccoglie molti consensi anche degli ex fischietti più famosi: restano diversi dubbi sul reale apporto degli arbitri di porta. In generale questa annata non è stata disastrosa: episodi ce ne sono stati, ma bisogna ricordare che lamentarsi è nella media dell’italiano nel pallone. Vale la pensa ricordare in questa sede

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l’utilizzo della prova tv contro Destro, attaccante della Roma, in occasione della sfida di Cagliari, dopo che l’arbitro Massa aveva sancito il difensore Astori con un cartellino giallo, di fatto quindi vedendo cosa era successo. Garcia ha parlato di legge-Destro, forse si è creato un precedente; resta da vedere se una cosa simile accadrà anche in futuro.

Gianpaolo Calvarese

GLI EPISODI CONTROVERSI DELLA STAGIONE Di seguito i “momenti” più caldi dell’ultima annata… 3a giornata Torino-Milan 2-2 (Massa) - Dubbio sull’episodio del pari del Milan in pieno recupero, con Larrondo a terra da 4 minuti e cambio non concesso. Furioso Ventura. 4a giornata Milan-Napoli 1-2 (Banti) - Perde due rigori per strada, di cui uno nettissimo su


L’INCHIESTA / GLI aRBITRI

Il “caso” Rizzoli

Durante Sassuolo-Roma fa retromarcia dopo 4’ di interrogatorio...

Poli che poteva cambiare il corso della gara. 5a giornata Chievo-Juventus 0-1 (De Marco) - L’errore decisivo e quasi inspiegabile è sul fuorigioco inesistente di Paloschi, segnalato dal guardalinee Preti, poi sospeso per qualche partita. 6a giornata Torino-Juventus 0-1 (Mazzoleni) - Il gol che dà la vittoria ai bianconeri è viziato da una posizione irregolare di Tevez sul tiro di Pogba (in questa occasione sbaglia La Rocca). Manca l’espulsione di Immobile per il fallaccio su Tevez. Genoa-Napoli 0-2 (Damato) - Un solo episodio ma decisivo: Gilardino viene fermato dal guardalinee Longo e successivamente ci sarebbe stato rigore per il Genoa e rosso per Cannavaro. 7a giornata Sampdoria-Torino 2-2 (Gervasoni) Particolarmente decisivo il gol non dato

PIERO GIACOMELLI

a Pozzi nel recupero del 1° tempo (punizione di Palombo, Padelli respinge e l’arbitro fischia sul tap-in di Pozzi); inoltre generoso il rigore dato alla stessa Samp (più fallo di Eder su Glik che il contrario). 8a giornata Roma-Napoli 2-0 (Orsato) - Sono molte le polemiche dei partenopei per il rigore concesso alla Roma. Cannavaro è ingenuo e Borriello è furbo, sembra più l’attaccante a fare fallo sul difensore. 9a giornata Napoli-Torino 2-0 (De Marco) - Ci sono molti dubbi sul primo rigore, per il quale viene oltretutto espulso Basha. Il secondo invece è del tutto inesistente, perché il braccio di Glik è attaccato al corpo. Parma-Milan 3-2 (Valeri) - Graziato De Jong, che meritava il rosso sul contropiede di Rosi. Due errori anche pro Parma; manca un rigore su Matri e la punizione decisiva di Parolo è troppo avanti rispetto al fallo.

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L’INCHIESTA / GLI aRBITRI

L’avaro Banti

Tra gli arbitri della Serie A è quello meno incline a concedere rigori...

10a giornata Fiorentina-Napoli 1-2 (Calvarese) Buona gestione della gara fino al finale. C’è un fallo netto da rigore su Cuadrado, lui opta per la simulazione e ammonisce (secondo giallo) il colombiano che viene così espulso. 12a giornata Catania-Udinese 1-0 (De Marco) - Indovina il rigore, sbaglia tutto il resto. Domizzi graziato perché ci sta il secondo giallo; inoltre mancano due rigori all’Udinese (fallo di Tachtsidis su Domizzi e mani di Legrottaglie su Muriel). Graziato Pereyra per fallo di reazione su Guarente. 19a giornata Inter-Chievo 1-1 (Tommasi) - Inter molto penalizzata in questa partita. Annullato ingiustamente il 2-1 di Nagatomo (nell’occasione sbaglia il guardalinee Giachero). Nel finale ignorato un doppio e netto fatto di Cesar su Botta, non viene concesso il rigore. 21a giornata Torino-Atalanta 1-0 (Tagliavento) - Due rigori e due errori gravi. Sul primo è mal consigliato da Gavillucci (fallo di

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Consigli su Cerci), sul secondo Darmian commette fallo per primo in un secondo momento lo subisce. Fiorentina-Genoa 3-3 (Tommasi) - Fra lui e i guardalinee ne combinano di tutti i colori. Non c’è il rigore per il Genoa, poi La Rocca fa annullare ingiustamente un gol segnato da Aquilani; lo stesso guardalinee non sbandiera su Antonini che invece è in fuorigioco. 24a giornata Fiorentina-Inter 1-2 (Damato) - Polemiche arrivano dai vertici viola per il gol vittoria firmato da Icardi, in posizione netta di fuorigioco e quasi impossibile da non vedere per il guardalinee Giallatini. 25a giornata Inter-Cagliari 1-1 (Russo) - Siamo in uno dei periodi peggiori dell’Inter di Mazzarri, che però non è aiutata neanche dagli arbitri. Due pesi e due misure sui rigori: concesso quello al Cagliari per il mani di Juan Jesus ma non quello all’Inter per fallo di Astori su Icardi. Grazia Ekdal per fallo sullo stesso Icardi.

Juventus-Torino 1-0 (Rizzoli) - Penalizzato ancora il Torino, tra l’altro in una delle gare più attese come il derby della Mole. La svista sul fallo da rigore di Pirlo su El Kaddouri è clamorosa, anche perché l’arbitro sembra nella posizione ideale per valutare. Manca anche un rosso per Vidal. 26a giornata Roma-Inter 0-0 (Bergonzi) - Una delle direzioni di gara con più sviste dell’intera stagione. Mancano all’appello due rigori, uno per parte: abbraccio di Benatia su Icardi e trattenuta di Samuel su Destro. Non vede neanche due pugni, di De Rossi su Icardi e di Juan Jesus su Romagnoli. 28a giornata Torino-Napoli 0-1 (Doveri) - Grandissime le proteste del Torino: sul gol vittoria di Higuain, l’attaccante argentino si aiuta spingendo Glik. Non sanzionato inoltre un netto fatto di Albiol su Cerci. 30a giornata Juventus-Parma 2-1 (Banti) - Il Parma perde dopo il record di risultati utili consecutivi. Favorita però la Juventus, perché Asamoah viene graziato (man-


L’INCHIESTA / GLI aRBITRI

I VOTI AI NOSTRI ARBITRI BANTI Luca*: 5,5 - Qualche episodio dubbio di troppo. Rientra abbastanza nella media fra cartellini gialli e rossi, pochi i suoi rigori concessi. BERGONZI Mauro: 6 - Stagione tutto sommato positiva, qualche errorino ma anche molte gare dirette con grande sicurezza. Si conferma un arbitro non troppo severo né eccessivamente permissivo. CALVARESE Gianpaolo: 6 - Annata fra alti e bassi ma tutto sommato sufficiente, pochi gli errori vistosi (probabilmente solo il rosso a Cuadrado, invece del rigore, in Fiorentina-Napoli). Cartellini gialli e rossi mostrano una certa severità, pochi però i calci di rigore concessi. CELI Domenico: 6,5 - Rendimento forse un po’ in calo nelle ultime giornate, ma la sua stagione è stata molto buona. Errori poco vistosi e non decisivi. Arbitro abbastanza severo (quando serve), molti anche i rigori dati. DAMATO Antonio*: 6 - Gli episodi dubbi non mancano, ma in diverse occasioni ha anche dimostrato di saper gestire bene la situazione, prendendo decisioni difficili ma giuste. Severo quanto basta, non esita sui calci di rigore. DE MARCO Andrea: 5 - In troppe occasioni è sembrato incerto e sfortunato nelle decisioni: molti gli episodi dubbi nelle sue direzioni. Rispetto alla media usa poco i cartellini gialli e molto quelli rossi.

ficilmente si è fatto sfuggire la situazione (forse solo una certa compensazione in Samp-Torino). Il tutto, probabilmente, grazie ad una discreta severità, sia per quanto riguarda i cartellini che per quello che concerne la concessione di calci di rigore (è quello che ne ha dati di più). GIACOMELLI Piero: 5,5 - Fra certezze e insicurezze, dirige in un limbo nel quale forse servirebbe un po’ di personalità in più. I suoi errori, comunque non sono molti e vistosi. Avaro nel mostrare cartellini, forse un po’ di “cattiveria” in più servirebbe. GUIDA Marco*: 7,5 - Il miglior fischietto dell’anno, almeno in Italia e almeno in Serie A. Pochissimi errori di giudizio, comunque non decisivi, e molte gare dirette con determinazione ed autorità; il tutto con un’incredibile costanza per tutta la stagione. In media sia per i cartellini che per i rigori concessi. MASSA Davide*: 6 - Stagione positiva e abbastanza regolare quella del neo-internazionale. Pochi gli errori, anche se un paio di partite da lui dirette (Cagliari-Roma e Torino-Milan) sono entrate nell’occhio del ciclone. In assoluto il più “buono” per quanto riguarda i cartellini. MAZZOLENI Paolo Silvio*: 6 - Molto esperto e discretamente severo, eppure ancora qualche errore di misura lo commette. Niente di trascendentale (anche perché in alcune occasioni, come il gol di Pogba nel derby di andata, è mal assistito), la sua stagione è comunque sufficiente.

arbitro di porta in Sassuolo-Roma); non che gli manchi, comunque, l’autorità sul terreno di gioco, come mostrano i gialli e rossi sventolati. RIZZOLI Nicola*: 6,5 - Sempre molto sicuro di sé, prestazioni all’altezza del nome specie ad inizio stagione. L’unico vero errore grave è il mancato rigore al Torino in occasione del derby di ritorno, molto difficile giudicare il rigore concesso e poi tolto al Sassuolo contro la Roma. ROCCHI Gianluca*: 6 - Forse non la sua miglior stagione dal punto di vista arbitrale, ma non commette troppi errori vistosi o decisivi. Determinato e autoritario, molti i cartellini sventolati e anche i rigori concessi. RUSSO Carmine: 6 - Stagione positiva, nella quale mostra una certa costanza. Forse la svista principale è la gomitata di Chiellini a Pjanic alla terzultima giornata (poi punita con la prova tv). Molto buono in ambito cartellini, sia gialli che rossi. TAGLIAVENTO Paolo*: 5,5 - Da un arbitro internazionale ed esperto è lecito aspettarsi qualcosa di più, non convince in diverse circostanze anche se non in maniera così grossolana. Molti i rigori concessi, nella media per quanto riguarda i cartellini. TOMMASI Dino: 5 - Stagione sfortunata, è lui quello ad aver sbagliato di più. Molti gli errori, anche se forse vengono ricordati meno di altri. Il cartellino rosso per lui è quasi un optional, mostrato una sola volta.

DOVERI Daniele: 6 - Stagione abbastanza costante per il fischietto di Volterra. Qualche errore, ma meno rispetto ad alcuni suoi colleghi; molte anche le prestazioni più che sufficienti. Come cartellini, né buono né cattivo.

ORSATO Daniele*: 7 - Molto costante, direzioni di gare sempre precise e attente; forse solo in un’occasione non ha convinto del tutto (Roma-Napoli). Resta comunque uno dei fischietti migliori d’Italia; e anche, probabilmente, il più severo in termini di cartellini.

VALERI Paolo*: 7 - Molto attento e molto costante in termini di buone direzioni di gara. Pochissimi errori, si ricorda una sola gara (Parma-Milan) con qualche macchia. Non particolarmente severo per i cartellini, sia gialli che rossi, resta in media con i rigori concessi.

GERVASONI Andrea: 6,5 - Se si esclude le ultimissime partite, la sua stagione è stata ottima. Sempre sicuro di sé, dif-

PERUZZO Sebastiano: 5,5 - Ha alternato buone direzioni di gara ad alcune incertezze di troppo (come il rigore da

* Gli arbitri con l’asterisco sono quelli internazionali.

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Il rosso De Marco Le espulsioni sono una costante nella sua stagione...

ca il secondo giallo) e ci sta un rigore per fallo di Bonucci su Parolo. 31a giornata Sassuolo-Roma 0-2 (Rizzoli) - Forse l’episodio più famoso della stagione: dà il rigore al Sassuolo dopo l’errata segnalazione di Peruzzo, arriva in qualche modo alla decisione giusta interrogando Sansone che fa retromarcia dopo 4 minuti. 32a giornata Parma-Napoli 1-0 (Bergonzi) - Il risultato è condizionato dal rigore non dato ai partenopei, fallo di Mirante in uscita su Zapata. Da sottolineare anche Schelotto, fermato per un fallo inesistente su

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PAOLO TAGLIAVENTO

Fernandez. Cagliari-Roma 1-3 (Massa) - Sorvola su un mani di Castan in area. Pasticcia in occasione del contatto fra Destro e Astori: L’episodio diventerà famoso per l’applicazione della prova tv nonostante nell’occasione Massa abbia sancito il difensore col cartellino giallo. 36a giornata Lazio-Verona 3-3 (Mazzoleni) - Enormi le proteste del Verona, di Mandorlini in particolare, sul rigore concesso alla Lazio all’ultimo minuto. In effetti il tocco di Albertazzi su Klose è veniale, un contatto minimo: per questo arriva anche il secondo giallo per lo stesso difensore.



SERIE B MATTEO MANCOSU

IL BOMBER SCONOSCIUTO Si chiama Matteo Mancosu, è la punta di diamante del Trapani, fa gol a grappoli ma, anche per Wikipedia, non esiste…

di Alessio ALAIMO foto Giorgio SANSEVERINO

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atteo Mancosu. Attenzione, Matteo, non Marco. Marco, il fratello, è noto da tempo. A 18 anni calcava, con il Cagliari, i campi della Serie A. Matteo, invece, si è dovuto sorbire una gavetta impressionante prima che il suo nome venisse puntellato sulla mappa del calcio italiano. E, a dire il vero, non proprio ovunque, se si considera che, su Wikipedia, il nome di Matteo Mancosu non figura… Wiki o no, Matteo, a Trapani, ha dimostrato di essere un bomber di razza, di quelli che hanno un feeling particolare con la porta. Calcio2000 lo ha scovato, per saperne di più su questo centravanti poco noto ma altrettanto efficace… Calcio 2OOO

Partiamo subito forte, Matteo Mancosu fuori dal campo, chi è? “Non faccio una vita sregolata, sono un ragazzo tranquillo. La mia ragazza è a Cagliari, quindi finito l’allenamento sto con i compagni, abbiamo la fortuna di avere la foresteria, guardo le partite, faccio un giro in centro. A Trapani sono popolare, mi fa piacere: c’è gente di cuore, che è davvero tifosa di questa squadra”. I suoi hobby? “Cinema, poi guardo le partite. E mi piacciono i documentari di Carlo Lucarelli”. Ha trascinato il Trapani a suon di gol, ma ce l’avrà un rimpianto… “Avrei voluto fare le giovanili del Ca-


SERIE B/ Matteo MANCOSU

Un bomber vero

Esploso al Trapani, Matteo è ora un attaccante di notevole valore...

LA FAMIGLIA MANCOSU… Tre fratelli, tutti uniti dalla stessa passione, ovvero il pallone. C’è, come raccontato, Matteo, bomber del Trapani. Poi, o meglio, prima viene Marco, cresciuto nel Cagliari ora al Benevento, ovvero, come spiega Matteo “…quello forte della famiglia” e, infine, attenzione a Marcello, nelle fila del Pavia (ma di proprietà del Trapani). Una famiglia dedita al calcio, tre fratelli che non hanno mai mollato, perseguendo i propri obiettivi con tenacia. Magari, un giorno, sarebbe fantastico poterli vedere giocare, tutti insieme, nella stessa squadra. Come accaduto, oltre un secolo fa, ai famosi fratelli Cespedes, leggendari giocatori in forza al Nacional Montevideo dei primi anni del ‘900. Amilcar (portiere), Bolivar (accattante) e Carlos (ala), questi i nomi dei tre fratelli che hanno fatto la storia del Nacional. In quegli anni, erano talmente noti tanto che il club era conosciuto con l’appellativo “la squadra dei fratelli Cespedes…”.

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SERIE B/ Matteo MANCOSU

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Il mio idolo? PIPPO Inzaghi. E un po’ di Milan nel mio cuore c’è, sono cresciuto negli anni in cui i rossoneri vincevano tutto

Eppure lei da Cagliari ci è passato, al settore giovanile. Porta rancore verso chi, allora, non gli diede fiducia? “Magari non ero pronto, chi doveva giudicare ha deciso per altri giocatori. Ma in totale buona fede. No, nessun rancore…”.

c’è sempre tempo per recuperare. Ora l’ambizione personale è la Serie A? Magari con la maglia del Cagliari… “È un sogno che ho fin da bambino. Non so se per demerito mio oppure perché in Sardegna non c’è molta attenzione, ma non ho rimpianti. La squadra della mia città un valore particolare ce l’ha, ma sarebbe un onore vestire la maglia di una qualunque squadra di Serie A”.

Un sogno nel cassetto, almeno a livello di gol… “Di testa è andata bene, vorrei fare un gol in rovesciata. Mi manca giusto quello…”. È salito alla ribalta troppo tardi, ma

Il suo idolo? “Beh, non ho dubbi: Filippo Inzaghi. E un po’ di Milan nel mio cuore c’è, sono cresciuto negli anni in cui i rossoneri vincevano tutto e mi sono innamorato di

gliari, come i miei fratelli. Ma ho avuto la fortuna di aver trovato delle squadre forti e di vincere campionati”.

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SERIE B/ Matteo MANCOSU

Come Inzaghi L’idolo di Matteo è sempre stato il leggendario Super Pippo...

quella squadra”. Per un periodo, di lei in rossonero, se n’è parlato... “Sì, ma penso che rimarrà un sogno. Non ha senso fare sogni così grandi, è meglio pensare a ciò che si può realizzare”. Il suo Cagliari è senza stadio. Da sardo cosa prova? “È brutto, triste. Speriamo che la situazione si risolva. Cagliari e i sardi hanno bisogno di uno stadio. Con il loro entusiasmo si può fare bene”. Scaramanzie particolari? “Prima della partita consegno al dotto-

re un braccialetto. E poi sotto la maglia metto un’altra maglia con il numero del gol che dovrei fare”. Se le dico Roberto Boscaglia? “Rispondo che è un grande allenatore, che studia noi e gli avversari. Sa sempre qual è il modo per colpire oppure difendersi, è un professionista. Arriverà ad alti livelli. Lo devo ringraziare, mi ha portato a Trapani”. Il compagno con cui ha legato di più? “Lego con tutti. Avevo un grande rapporto con D’Aiello, che è andato al Messina. Quindi se devo fare un nome dico Simo-

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ne Basso…”. Gol a grappoli in Serie B. Beh, mica un traguardo da poco… “Fa piacere. Ma bisogna restare umili. Non penso alla categoria in cui faccio gol”. Come se lo immagina l’esordio in Serie A? “Immagino una grande emozione. Ho esordito in Coppa Italia contro l’Inter a San Siro, il teatro dei sogni: un gioco di luci che non avevo mai visto. Si, se un giorno dovessi esordire in Serie A sareb-

“”

Ho giocato, in Coppa Italia, contro l’Inter a San Siro, il teatro dei sogni... che emozione

be una grande emozione”. La Serie A, un palcoscenico che Matteo Mancosu sogna da tanto, troppo tempo. Il calcio, in particolare quello italiano, non regala nulla, tutto va conquistato. Matteo, per arrivare a coronare il suo sogno, sta sfornando reti a raffica. Basterà? Difficile dirlo… L’impressione è che, prima o poi, qualcuno si accorgerà di lui, anche se il suo nome non figura su Wikipedia… Alla fine, anche nel calcio italiano, gli attaccanti che sanno segnare fanno sempre comodo…

4 DICEMBRE, SAN SIRO… Serata di Coppa Italia a San Siro. L’Inter ospita il Trapani. Una sfida inedita, in un’atmosfera resa ancor più unica da quel filo di nebbia che avvolge l’immensa Scala del calcio. Nel Trapani c’è anche Mancosu. Non è tra i titolari ma entrerà a gara in corso. Un’emozione forte, di quelle da raccontare ai nipoti: “Io ho giocato a San Siro…”, parole che in pochi possono pronunciare. I nerazzurri vincono la sfida ma non giocando sul velluto. Avanti 3-0, subiscono due gol dai siciliani che vanno ad un passo dall’impresa. E Mancosu? Entrato, al 19’ della ripresa, al posto di Iunco, si godrà il momento (“Non ero mai stato a San Siro, nemmeno da spettatore, davvero pazzesco…”, racconterà a fine match), nella speranza di tornare ancora a San Siro, in una gara di Serie A…

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SERIE B/ Matteo MANCOSU

Un solo sogno

Matteo ha un desiderio: giocare in Serie A, magari a Cagliari...

Intervista di Alessio Alaimo

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LEGA PRO PERUGIA + VIRTUS ENTELLA SUPER PERUGIA

Il Grifo ce l’ha fatta, è tornato in cadetteria.

Grifoni e Diavoli Neri a braccetto in Serie B La bella favola di Perugia e Virtus Entella, due realtà calcistiche che hanno stupito tutti…

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a tradizione napoletana vuole che il 4 Maggio sia il giorno di scadenza dei contratti di locazione e conseguentemente dedicato, in molti casi, ai traslochi. È stato così anche per il mondo “pallonaro” della Prima Divisione della Lega Pro che, proprio domenica 4 Maggio, ha visto trionfare, rispettivamente nel Girone A e nel Girone B, Virtus Entella Chiavari e Perugia, che hanno così potuto meritatamente “traslocare” nell’agognata Serie B! Una novità assoluta la cadetteria per la società ligure che, nella sua storia calcistica centenaria, aveva spesso calcato i terreni polverosi dei campionati minori o al massimo quelli della Lega Pro. Un gradito ritorno, invece, quello del blasonato Perugia, arrivato a disputare dieci anni fa addirittura un prestigioso terzo turno di Coppa Uefa contro il Psv Eindhoven di Robben e del tecnico Hiddink. L’Entella (dal nome del fiume che scorre in città) ha raggiunto questo traguardo al termine di un campionato condotto praticamente sempre in testa, riservando però ai propri tifosi un finale “thril-

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ling”, visto che i “diavoli neri” (come vengono chiamati i giocatori per la figura campeggiante al centro dello stemma biancazzurro) a cinque giornate dal termine vantavano ben nove punti di vantaggio sulla seconda, la Pro Vercelli, in quattro partite hanno dilapidato il cospicuo vantaggio sulla diretta rivale, perdendo oltretutto in casa lo scontro diretto. Ecco allora che Il 4 Maggio, con un solo punticino di vantaggio rimasto e con la Pro Vercelli impegnata in casa nella gara, vinta facilmente dai piemontesi, contro la Carrarese, L’Entella si gioca il campionato nella trasferta dello “Zini” contro una Cremonese a caccia, in ottica play-off, di un più agevole terzo posto. E qui avviene il capolavoro dei liguri che, sotto di un gol nel primo tempo, rimontano nella ripresa, facendo esplodere la “torcida” biancazzurra. Alfiere di questa storica promozione, arrivata giusto nell’anno del centenario di vita, il presidente, Antonio Gozzi, chiavarese doc, Amministratore Delegato di un’importante azienda del settore siderurgico. Dal suo avvento in società nel 2007, quando l’Entella militava nell’Eccellenza ligure, i diavoli neri hanno vinto due campionati sul campo,

quello di Eccellenza e quello di Prima Divisione e, grazie anche a due ripescaggi, sono ora in Serie B. L’altro alfiere è il tecnico Luca Prina, al quarto anno sulla panchina biancazzurra che, dopo aver raggiunto l’anno scorso le semifinali play-off, persi contro il Lecce, ha plasmato un gruppo vincente, regalando ai tifosi liguri una stagione da incorniciare. Gli attaccanti Marchi e Guazzo, il fantasista Ricchiuti, il giovane Torromino, un centrocampo duttile, orchestrato, tra gli altri, da Staiti e Troiano, autori dei gol promozione a Cremona, una difesa granitica, capace di subire solo 24 reti in 34 gare, diretta da capitan Russo, le armi vincenti di questa fantastica promozione in Serie B! Quando solo quattro stagioni fa il Perugia fallì rovinosamente per la seconda volta in soli cinque anni, in molti pensarono che il calcio nel capoluogo umbro fosse destinato, se non a finire, quantomeno a ridimensionarsi. Ed invece, prima con la passione di Roberto Damaschi, che raccolse il Perugia dalle ceneri del fallimento, ripartendo dalla D, poi con quella dell’attuale presidente Massimiliano Santopadre, coadiuvato in un paio di stagioni dallo stesso Damaschi


di Danilo TEDESCHINI

e da Gianni Moneti, attuale presidente della Sambenedettese, è stato compiuto un vero miracolo. In soli quattro anni il Grifo, simbolo della squadra e della città di Perugia, ha vinto tre campionati, quello di D, quello di Seconda e quello di Prima Divisone, sfiorando la promozione in B lo scorso anno, eliminato ai play-off dal Pisa. Sempre in questo quadriennio il Perugia ha messo in bacheca anche una Coppa Italia di Serie D, una Supercoppa di Seconda e una di Prima Divisione, unica squadra italiana che sia mai riuscita a vincere entrambe le Supercoppe di Lega Pro. Ma il Perugia, che di record ne possiede uno ancora più importante, quello dell’imbattibilità nella Serie A 1978-79, quando arrivò seconda a soli tre punti del Milan di Rivera, ha collezionato quest’anno anche un altro importante primato, quello del pubblico, con ben ventitremila persone nella vittoriosa gara finale del Curi col Frosinone, che ha sancito il ritorno in B del Perugia dopo nove anni, al termine di un appassionante braccio di ferro con la squadra ciociara, pro-

trattosi per tutto il torneo. Protagonista di questa promozione, il presidente Massimiliano Santopadre, romano, proprietario di un importante marchio del settore dell’abbigliamento, carattere forte, a volte spigoloso, ma appassionato e determinato; ha rischiato in prima persona, allontanando il tecnico Lucarelli prima dell’inizio del campionato e richiamando Camplone che non aveva confermato dopo i play-off persi l’anno precedente, ma i fatti gli hanno dato ampiamente ragione. Oltre ad aver riportato il Perugia in Serie B il patron grifato ha il grosso merito di aver ricreato un entusiasmo incredibile, settemila spettatori di media durante il campionato, con punte di ventitremila, numeri da alta Serie B. Altro protagonista è ovviamente mister Camplone che è riuscito ad agguantare la prima promozione della sua carriera professionistica, scrollandosi finalmente di dosso l’etichetta di integralista perdente di successo. Quest’anno ha sbalordito tutti in positivo, abbandonando nel momento cruciale del torneo, quando in sole otto

gare il Perugia aveva perso dieci punti secchi dal Frosinone, il suo collaudato, spettacolare, ma ormai un po’ spento 4-3-3, passando ad un più equilibrato 3-5-2. La mossa è risultata quella decisiva e il 4 Maggio il Perugia è tornato in Serie B. Altro protagonista il giovane D.S, Roberto Goretti, perugino verace, sempre in simbiosi perfetta col presidente, che non ha sbagliato niente nel mercato. Fabio Mazzeo è stato l’autentico trascinatore della squadra, con le sue tredici reti, una sola su rigore, per lui che non è una punta pura, gli stessi del “bomber” Eusepi. Capitan Comotto e Scognamiglio gli autentici gladiatori della difesa, Nicco e Moscati i motorini del centrocampo, Fabinho, il terrore dei difensori con le sue micidiali progressioni, senza dimenticare il giovane Sprocati, jolly decisivo in diverse circostanze. Ma tutto il gruppo è stato protagonista di questa formidabile annata, impreziosita dalla ciliegina della Supercoppa, vinta proprio contro l’Entella. E allora, benvenuto Entella e bentornato Perugia!

SPETTACOLO ENTELLA

Una gradita sorpresa nella prossima Serie B...

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SERIE D le promosse CHE LUPA

foto Valerio D’Epifanio

Festa per la Lupa Roma che torna nei professionisti dove mancava dal 1980...

UNA LEGA DAVVERO UNICA! Conosciamo le neopromosse della nuova Lega Pro da 60 squadre…

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l Campionato Nazionale Dilettanti è una competizione, come noto, spalmata su nove gironi con pochi vincitori e molti sconfitti, dato che solo la prima di ogni girone viene promossa e che quest’anno aveva un’importanza particolare. Chi arrivava al primo posto di ciascun raggruppamento, infatti, faceva un doppio salto davvero inusuale: passare dal dilettantismo a partite contro squadre quest’anno militanti in Serie B. Notevoli i parametri che questi club dovranno rispettare per potersi iscrivere alla prossima Lega Pro: la Federazione chiede di rispettare sette punti fondamentali tra cui una fideiussione bancaria di 600mila euro e uno stadio con una capienza minima di 3.000 unità. Già questi due scogli potrebbero far “saltare” diverse società. Un posto vacante lo ha lasciato anche la radiata Nocerina ma solo a luglio sapremo come la Federazione riempirà il vuoto. Le squadre promosse dal girone A a quello I sono: Giana Erminio, Pro Piacenza, Pordenone, Lucchese, Pistoiese, Ancona, Lupa Roma, Matera e Savoia.

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GIRONE A – GIANA ERMINIO Da oggi la città di Gorgonzola non sarà solo famosa per il suo formaggio, specialità conosciuta in tutto il mondo, la cittadina di 20.000 abitanti in provincia di Milano entra infatti di diritto nella storia del calcio italiano grazie alla Giana Erminio, società che per la prima volta nella sua storia ha centrato la promozione in Lega Pro. La Giana Erminio, fondata nel lontano 1909, deve il suo nome ad un alpino cittadino di Gorgonzola scomparso tragicamente. La società lombarda ha scalato tutti i campionati Regionali di Promozione ed Eccellenza, da neo-promossa quest’anno ha vinto il girone A della Serie D; una squadra che rispetto alla stagione precedente giocata in Eccellenza ha cambiato poco e nulla, mantenendo una rosa composta da giovani nati negli anni Novanta, quasi tutti lavoratori e studenti. In panchina, da ben 19 anni siede mister Cesare Albè un record nei record. GIRONE B – PRO PIACENZA Il Pro Piacenza entra nella storia, e non solo calcistica, di questa città. Dopo mille battaglie, la squadra di mister Franzini

taglia il traguardo più prestigioso, un’impresa quella dei rossoneri che è il frutto di un lavoro iniziato meno di otto anni fa, quando la squadra si chiamava ancora Bettola, e che grazie alla lungimiranza dei presidenti Scorsetti e Tacchini: In cinque anni si è passati dalla Promozione alla Lega Pro riuscendo a tenersi dietro la più blasonata squadra della città, il Piacenza. Ora che la Lega Pro per il Pro Piacenza è realtà, in città non si parla altro che di un’ipotetica fusione fra i rossoneri e il Piacenza Calcio. GIRONE C – PORDENONE È stato il Pordenone di mister Parlato, la squadra dei record (maggior punteggio della Serie D, 85 punti; 27 vittorie e 77 goal segnati, con appena 20 goal subiti con capitan Zubin il Re della Serie D, capocannoniere del girone con 27 centri in 28 partite). Un campionato che i neroverdi hanno vinto grazie ad una partenza sprint, mettendosi subito alle spalle gli avversari ed amministrando il vantaggio, minato solo da un indomito Marano, unica squadra a tenere sottopressione fino all’ultimo lo squadrone friulano. La Serie C è tornata in riva al Noncello dopo 12 anni.


di Riccardo BONELLI

Si trattava di C2, però. Questa è Lega Pro unica, serie nobile fra la B e quella che sarà la nuova D.

GIRONE E – PISTOIESE Al secondo tentativo la Pistoiese centra l’obiettivo e si guadagna con largo anticipo la promozione in Lega Pro, dopo aver dominato per tutta la stagione il campionato. Nelle due ultime stagioni in Serie D la Pistoiese è arrivata al 7° posto al primo tentativo e poi al 5° al secondo tentativo nello scorso torneo. Nessun testa a testa con l’Arezzo, ma una cavalcata esaltante e senza ostacoli per la Pistoiese forte di una difesa granitica (28 reti subite), un attacco super (78 gol con i tre attaccanti in grado di farne 49), una sola sconfitta e ben 22 vittorie. Il tutto con Massimo Morgia in panchina... GIRONE F – ANCONA Dalla Serie B all’Eccellenza, quindi tre anni di Serie D prima di riconquistare una categoria importante. Una stagione vissuta da indiscussa protagonista del girone F. Il calvario dell’Ancona è durato quattro anni, da quell’estate del 2010 quando il club non si iscrisse al campionato di Serie B nonostante avesse conquistato sul campo la salvezza. Annata trionfale conclusa con un’indiscutibile vittoria e predominio nel girone per la squadra di mister Giovanni Cornacchini: 71 punti, una sola sconfitta e 6.000 tifosi allo stadio Del Conero per festeggiare la promozione contro la Recanatese. GIRONE G – LUPA ROMA La Roma ha chiuso la stagione al secondo posto, ma nella capitale c’è un’altra

foto Antonio Ros

Nessuno come i ragazzi di Parlato in Serie D con 85 punti totali...

squadra che può festeggiare la vittoria del campionato. La Lupa Roma vincitrice del girone G della serie D approda in Lega Pro (l’ultima volta nei professionisti nel 1980 con la vecchia denominazione Lupa Frascati) e diventa a tutti gli effetti il terzo polo della capitale. Una vittoria del campionato che ha un sapore ed una dedica particolare, quella ad Andrea Servi. Ragazzo cresciuto nelle giovanili della Roma, capitano della Lupa Frascati, scomparso il 22 agosto dopo sette mesi di grave malattia a soli 29 anni. Il salto di categoria della società nata l’anno scorso dalle ceneri del Frascati è stata festeggiato allo stadio di Fiumicino dove la squadra gioca le gare interne. GIRONE H – MATERA Festeggia la Matera calcistica che dopo tanti anni di purgatorio, torna nel calcio nazionale che conta conquistando sul campo la promozione nel prossimo campionato di Lega Pro unica. La squadra allenata da Cosco ha avuto la

meglio dopo un lungo spalla a spalla con Taranto e Marcianise. Dopo 23 anni dall’ultima promozione guadagnata sul campo, il Matera tornerà a disputare un torneo professionistico. Con un tifo da far invidia alla Serie A (diecimila presenza nell’ultima di campionato al “XXI SETTEMBRE”), la società si pone traguardi ambiziosi per il futuro… GIRONE I - SAVOIA Per i campani un ritorno nei professionisti dopo 13 anni nelle categorie inferiori. I torresi erano stati estromessi dall’allora Serie C1 nel 2001 per irregolarità finanziarie. La Lega Pro ritrova così un’altra grande piazza; anche Vittorio Emanuele si è reso partecipe dei festeggiamenti per la promozione in Lega Pro del Savoia, squadra di calcio di Torre Annunziata (Napoli). Un torneo dominato, con il record di aver vinto tutte le partite casalinghe, una vittoria quasi annunciata, come dimostrato dalla faraonica campagna acquisti della scorsa estate…

foto AS GIANA

GIRONE D – LUCCHESE Con un rocambolesco 2-1 conquistato nel finale dell’ultimo atto del campionato, la Lucchese ottiene la promozione in Lega Pro. Come in un thriller l’incredibile finale proponeva nel girone D lo scontro tra le due migliori squadre che si sfidavano nella giornata conclusiva. Ai padroni di casa della Correggese sarebbe bastato un pareggio perché si avverasse un sogno, svanito, invece, al minuto 94 quando, al termine di una incredibile rimonta la blasonata Lucchese, costretta a rincorrere per tutto il campionato, con Pecchioli, eroe della giornata, autore della rete che vale un sogno…

PORDENONE RECORD

COLPO GIANA ERMINIO Cambiato poco o nulla, la squadra ha conquistato una fantastica promozione

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I RE DEL MERCATO GIORGIO PERINETTI

GIORGIO, PERSONA DI CALCIO… Da quarant’anni in prima fila, Perinetti è, come ama definirsi, “un dirigente maturo con idee giovani”... di Alessio ALAIMO

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foto Vincenzo BLANDINO

a maglia rosanero nel cuore. Giorgio Perinetti e il Palermo, un legame inossidabile. Un rapporto che va al di là del calcio. E una carriera da raccontare, perché nel mondo del pallone, Perinetti c’è ormai da oltre quarant’anni (nel 1972 la prima esperienza). Si definisce “un dirigente maturo con idee giovani”. E di giovani sotto la sua ala protettiva ne ha fatti crescere. L’ultimo che adesso cammina da solo è Daniele Faggiano, ds del Trapani che in campionato ha stupito tutti. La nuova scommessa si chiama Giampaolo Marcheggiani, è uno dei collaboratori più stretti del Direttore ed è una figura voluta da lui: il social talent scout. Con Perinetti il Palermo è tornato in serie A dopo la retrocessione. Il dirigente romano racconta passato e presente per Calcio2000.

E se non avesse fatto il dirigente? “Probabilmente avrei fatto l’insegnante di italiano”.

Chi è Giorgio Perinetti fuori dal campo? “Difficile dirlo, la mia vita è nata nel campo. Da giovanissimo mi sono ritrovato casualmente nel calcio da appassionato e poi catapultato nella Roma. Non mi so vedere fuori dal campo”.

1987: il primo legame con Palermo, Dino Viola le chiede di ricostruire la società... “Viola mi disse che bisognava dare una mano al Palermo, indicai Franco Peccenini come direttore sportivo. Il mio legame parte di lì”.

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Niente di più facile per chi consegnò un tema in trenta minuti... “Vinsi una borsa di studio con un tema consegnato in trenta minuti. Ricordo che il professore mi disse «ma come? Consegna adesso? Si arrende?». Io gli risposi «no, mica mi arrendo. Ho finito...». Andavo a scuola con Verdone e De Sica e quando finivo le mie consegne davo una mano a De Sica, che mi chiedeva aiuto”. Giorgio Perinetti dirigente sportivo: quando scatta la scintilla? “Con l’arrivo di Liedholm a Roma per la prima volta. Mi catturò: aveva necessità di un driver per Roma (sorride, ndr) e approfittando di questo ha capito la mia inclinazione e così mi ha stimolato fino a far diventare la mia passione una vera professione”.

Perinetti e Palermo: non solo calcio. Grazie al mercato ha conosciuto sua moglie, palermitana. “Stavamo cedendo Bagni all’Ascoli dal Napoli. Rozzi e Moggi erano i più grandi ritardatari riconosciuti dal calcio italiano, mia moglie lavorava in hotel e l’ho conosciuta lì. E il legame con lei, oggi, è ancora forte”. A proposito di Napoli: comincia a lavorare con Luciano Moggi, poi si muove con le sue gambe. “Già alla Roma mi aveva dato dei suggerimenti. All’inizio il rapporto è stato turbolento, poi ci siamo capiti e chiariti. Mi ha voluto a Napoli con lui negli anni più belli e poi Ferlaino ha deciso di confermarmi quando Luciano è andato al Torino. Ero terrorizzato, perché andare nel Napoli del dopo Moggi e del dopo Maradona sembrava insostenibile. Ma abbiamo lanciato un giovane allenatore come Ranieri e sostituito Maradona con un giocatore talentuoso come Zola. E siamo arrivati in Europa”. 1991, la notizia che non avrebbe mai voluto dare: Diego Armando Maradona e la squalifica... “È stato come togliere il respiratore ad


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APOTEOSI PALERMO

Se i rosanero sono tornati in Serie A, il merito è anche dell’abilità di Perinetti.

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PRIMI PASSI A ROMA

Perinetti si è formato nella scuola giallorossa, ci è rimasto dal 1972 al 1987.

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una persona che vive di aria. La sua aria era il calcio. Ricordo ancora la smorfia di dolore, si portò la mano al fianco destro. Una cosa che rimane indelebile, un momento difficilissimo. Per fortuna Diego poi s’è ripreso, ora fa l’allenatore”. Tanti dopo Calciopoli hanno allontanato Moggi. Siete rimasti in contatto? “Perché dovrei rinnegare l’amicizia e il mio rapporto con lui? Quando capita ci sentiamo. È una persona che mi ha dato tanto quando ero giovane e lui era già esperto. Non c’è motivo di rinnegare una persona nonostante quello che è successo. Anzi...”. Dopo Napoli va al Palermo e rifiuta il Milan. Ma chi glielo ha fatto fare? “Mi intrigava il Palermo, questa grande piazza, che non riusciva a risalire e non si riusciva a capire il motivo. Galliani mi aveva offerto il settore giovanile del Milan in collaborazione con Braida, ma avevo voglia di provare l’esperienza rosanero”. Il Palermo e poi di nuovo la Roma e incontra Carlos Bianchi, l’allenatore che voleva vendere Totti. “Non lo riteneva ancora pronto. Io non ero molto d’accordo e per fortuna Totti fece gol contro l’Ajax in amichevole e da lì abbandonammo la pista Sampdoria”. Alla Roma scelse Zeman, preso dalla Lazio. Una decisione impopolare... “Lo scelsi per portare la cultura del lavoro a Trigoria. Fu una mossa felice, il suo lavoro è stato propedeutico alle vittorie di Capello. Sensi non capiva la scelta, ma ho avuto ragione. Devo dire che nella scelta degli allenatori sono stato sempre abbastanza fortunato e non mi sono mai preoccupato di quello che si poteva dire. Penso sempre di scegliere per quello che uno può dare in campo. Non importa che una persona sia popolare, ma utile alla squadra”. Un giorno vorrebbe ancora Zeman allenatore della sua squadra? “Incarna il mio tipo di allenatore ideale: è propositivo, per me il calcio è fare un gol in più dell’avversario e Zeman migliora i giocatori anche sul piano individuale. Ma ha il suo modo di lavorare, bisogna capire dove e in che modo una società può sposare il suo progetto. Bi-

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Se non avessi fatto il dirigente, probabilmente sarei diventato un insegnante di italiano

sogna prenderlo com’è e quando si sceglie di prendere Zeman occorre valutare bene tante cose”. Nel 1998 va alla Juve ma non rimane a lungo. Perché? “Volevo vivere la Juve dall’interno e capirne i segreti. Non riuscivo a dare quello che volevo, ho interrotto a metà mandato e così ho avuto la possibilità di tornare a Palermo. Ero al Como con Preziosi, mi chiamò Baldini e mi disse che sarei potuto essere utile a D’Antoni e Sensi per il Palermo. E io quando sento nominare il Palermo non riesco mai a dire di no”. Poi va a Siena e porta a casa tre salvezze. “Ho conosciuto un presidente appassionato come De Luca, mi ha dato piena carta bianca. Poi con la sua scomparsa ho pensato di cambiare”. E sceglie il Bari, dove riporta l’entusiasmo e i risultati. “Una sfida. Ho pensato «come è possibile che il Bari non possa andare in A?». Mi chiesero quale fosse il mio obiettivo e risposi «rivedere il San Nicola pieno». Ci siamo riusciti e questa è stata una cosa bellissima, Bari mi ha commosso. Poi ho lanciato Conte, una scoperta professionale importante”. Per tanto tempo lei è stato accusato della situazione finanziaria del Bari. “Con me il Bari è andato in A, ha fatto il record di punti e s’è assicurato due anni di contributi tv a cifre importanti, poi le plusvalenze di Bonucci e tutto il resto. Si parla dell’ingaggio di Langella, ma era indispensabile per trattenere Barreto. Mi

sembra che ci sia stata una strumentalizzazione eccessiva di una realtà che non esiste”. Nel 2010 le chiedono di lasciare il Bari e di indicare il sostituto: suggerisce Berta, oggi all’Atletico Madrid, non le danno retta e lei intanto va a Siena. “Vero. Era il 2010, mi fu chiesto di lasciare Bari e così indicai su richiesta un mio possibile successore. Feci il nome di Berta, ci fu anche un incontro tra me, lui e Matarrese al Principe di Savoia. Poi furono fatte altre scelte. Al Siena sono tornato volentieri, ho preso Conte e poi Sannino, due ottimi allenatori. Conservo bei ricordi. Ma sarei rimasto a Bari tutta la vita. Matarrese però mi chiese di interrompere il rapporto”. Una vita con la valigia: lascia Siena e ritorna a Palermo, dove sarebbe potuto andare nel 2011 con Sannino. Perché è rimasto in Toscana un anno in più prendendo il mister? “La direzione del Siena non mi consentiva di andare via. Non potevo lasciare, Sannino era uno dei più considerati da Zamparini, che mi chiese «meglio Sannino o Gasperini?», gli consigliai Gasperini ma poi scelse Pioli. Io intanto presi Sannino a Siena. Il presidente credeva che avessi fatto il furbo, ma non era così: in quel momento Sannino non era pronto per una piazza come Palermo”. Stagione 2012/2013, porta Sannino al Palermo. Alla sua prima conferenza lei dichiara “voglio rivedere la Favorita in festa”. I risultati non glielo hanno consentito... “È la mia esperienza professionale meno felice. Ma quando sono arrivato ho trovato alcuni giocatori precedentemente acquistati, c’era la necessità di sistemare quarantaquattro calciatori, ne ho sistemati quarantatré e c’è stato un fermo sulla campagna acquisti dovuto alla volontà di valutare alcuni giocatori e poi intervenire eventualmente a gennaio. Sannino ha faticato ad inserirsi a causa dei suoi metodi, secondo me comunque efficaci”. La stagione 2012/2013 per il Palermo è da dimenticare. Zamparini decide di ingaggiare Lo Monaco - definito successivamente “il più grande errore”

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- salvo poi tornare sui suoi passi e richiamarla. Difficile stare fuori, quante persone le sono state vicine in quei quattro mesi fuori dal campo? “Qualcuno è sparito, come succede sempre quando si va in disgrazia. Stare lontano dal campo è dura. Ma ho accettato la decisione con serenità e soprattutto ho cercato di non farla pesare mai al Palermo con dichiarazioni che potessero mettere in difficoltà il mio successore. Mi ha fatto piacere però, che tante persone - dalla stampa alle tv e non solo - hanno fatto in modo di farmi sentire vicinanza e affetto in tutti i modi possibili. Ho avuto anche offerte da alcune società, ma il regolamento non consente di lavorare per più club in un anno. Poi mi ha richiamato Zamparini, ho detto subito di sì per spirito di servizio senza pensare all’aspetto economico o al contratto. Al Palermo, come ho detto, non so dire di no”. Il 3 maggio 2014 il ritorno in Serie A. Con il Palermo. “Era importante riportare il Palermo dove merita. Siamo riusciti a centrare l’obiettivo, poi moralmente era giusto visto che la retrocessione della scorsa stagione è stata caratterizzata da situazioni anomale difficilmente ripetibili”. La promozione, dopo quello che è successo la scorsa stagione, è anche una rivincita personale? “Visto il legame con il Palermo, al di là dell’aspetto professionale, non aver potuto contribuire in maniera totale alla salvezza della squadra mi è dispiaciuto. Mi ritengo un palermitano acquisito, un tifoso del Palermo”. Quando ha pensato “ok, adesso siamo in Serie A” e quali sono i meriti di Gattuso, a cui poi è subentrato Iachini? “Avevo grande fiducia già in estate: a Gattuso dobbiamo riconoscere il merito di aver plasmato un gruppo coeso in tempi brevi. Poi l’arrivo di Iachini ha aiutato il gruppo assolutamente disponibile e determinato a raggiungere il traguardo”. Chi gli uomini simbolo della promozione? “Barreto e Munoz che hanno accettato di restare in Serie B e si sono comportati in maniera positiva. Sono stati da esempio ai ragazzi che sono arrivati. Poi Lafferty e Belotti”.

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Zeman incarna il mio tipo di allenatore ideale: è propositivo, per me il calcio è fare un gol in più dell’avversario Belotti, la rivelazione della B. Una sua scoperta... “Quando ero fermo ho visto la Nazionale di Di Biagio, ho seguito questo ragazzo e poi abbiamo deciso di puntare su di lui”. La scoperta più bella in carriera? “La prossima. Ma credo che aver rilanciato Destro che oggi è uno dei migliori attaccanti italiani sia stato importante anche per il movimento calcistico, al Genoa era la riserva di Ze Eduardo e Pratto”... Tanti dirigenti partono dal basso per arrivare in alto. Lei invece ha cominciato da giovane subito in grandi club e negli ultimi anni è stato il direttore di società di medio livello. “Sono contento di questo: è più facile lavorare per i grandi club che per i piccoli. Aver lavorato per i club più importanti mi ha aiutato a svolgere il mio lavoro. Se avessi fatto il percorso inverso forse avrei avuto dei problemi. Non mi ritengo inferiore a tutti i miei colleghi che sono in società importanti: potrei svolgere lo stesso lavoro come loro e forse meglio”. Cosa le manca in carriera fin adesso? “Il conto in banca di qualche collega (sorride, ndr), ma ho sempre fatto scelte precise. Le esperienze le ho provate tutte, quello che vorrei in futuro è chiudere dove ho cominciato: in un settore giovanile, per portare esperienza e la creazione di un modo di lavoro che possa rilanciare il calcio italiano partendo da lontano, magari anche a livello nazionale”. Un’esperienza all’estero?

“Ci ho pensato, intriga molto. Non so se il tempo basterà per fare anche questo, ma mi piacerebbe andare in Spagna o in Portogallo anche per questioni di lingua. Sarebbe un’esperienza intrigante”. Dal 1972 ad oggi: è cambiato anche il rapporto con i media, ora internet fa da padrone. “Sicuramente adesso il rapporto con la stampa è più difficile da gestire. Poi è cambiato anche il modo di fare mercato e cambierà ancora...” Il suo rapporto con la tecnologia? “Difficile, molto forzato. Ma faccio progressi e cerco di imparare sempre di più. IPad ed IPhone sono all’ordine del giorno, non ho un bel rapporto con il computer ma sto cercando di migliorare”. Giovani allievi crescono: qualcuno – come il giovane Giampaolo Marcheggiani - lavora nell’ombra, altri stanno facendo strada. Un nome su tutti, Daniele Faggiano adesso al Trapani. “Daniele l’ho conosciuto durante la trattativa per Caputo al Bari, era al Noicattaro: aveva delle qualità e così ho deciso di portarlo con me, ora sta facendo la sua strada da solo e anche molto bene. In giro ci sono tanti allievi, non dico che la scuola è buona ma sono contento di essere stato utile. L’allievo però, deve sempre superare il maestro”. Quando smetterà di fare il dirigente cosa farà? “Vorrei finire la carriera dove l’ho cominciata, cioè in un settore giovanile. Magari vedere un bambino che corre dietro ad un pallone e dargli dei consigli”. Beh, ma riguarda sempre il calcio... “Non riesco ad immaginarmi fuori da questo mondo. Però, se devo essere sincero, mi piacerebbe condurre un programma radiofonico, magari notturno. Lo chiamerei ‘Calcio e non solo’, ma è un’ambizione personale e non penso che ci sia tanta gente disposta ad ascoltarmi. Ma se un giorno avessi l’opportunità...”. Giornalista mancato? “Era uno dei sogni di gioventù, ma ormai preferisco leggere piuttosto che scrivere”. Pagine da riempire e da rileggere tra qualche anno, la storia di Giorgio Perinetti è ancora tutta da scrivere...


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CON MOGGI

Ha lavorato al fianco di Moggi ai tempi del Napoli... Sono ancora amici.

Intervista di Alessio Alaimo

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SPECIALE NAPOLI

IL SOGNO CONTINUA…

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settembre 2004, il quotidiano La Repubblica strilla: “Il Napoli è di De Laurentiis”. Per poco meno di 31 milioni di euro, il magnate del cinema italiano si prende in carica di risollevare un club finito nelle mani, ben poco edificanti, del curatore fallimentare. “La nostra proposta è stata accettata in pieno, il titolo è stato assegnato a noi”, le prime parole del neo patron. Il popolo azzurro, devastato da anni di pesanti mazzate, con dolorose retrocessioni e

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umilianti sconfitte, spera che sia la volta buona. Esattamente 10 anni più tardi, c’è di che leccarsi i baffi. L’era DeLa ha portato in dote, ad oggi, due successi in Coppa Italia e, compreso il terzo posto dell’ultima stagione, tre podi, tra cui brilla il secondo posto nel 2012/13. Un successo degno dei migliori capolavori cinematografici targati De Laurentiis. In particolare, fa ben sperare l’ultima creatura azzurra. Il Napoli, decisamente internazionale, di Benitez sembra avere ampi margini di crescita e indubbie possibilità di arrivare ancora più in alto. I numeri parlano chiaro: 78 punti in

classifica, 77 gol fatti e “solo” 39 subiti, con ben 23 vittorie all’attivo. Anche meglio rispetto all’ultimo anno di Mazzarri (2012/13) quando arrivarono gli stessi punti ma si segnò di meno (73 gol). Nel 2011/12, stagione conclusa con il successo in Coppa Italia, i punti furono 61. L’anno prima 70… Pazzesco il paragone con la stagione 2009/10, con 19 punti in più conquistati dalla banda di Benitez rispetto a quel Napoli. Impietoso il confronto con l’anno 2008/09 (46 punti totali, 43 gol all’attivo). Insomma, la curva di crescita azzurra è costante e, soprattutto, continua. Dopo l’addio


SPECIALE NAPOLI

BEN 10 anni fa il via all’era de laurentiis, un progetto in continua espansione... di Fabrizio PONCIROLI foto Image SPORT

a Mazzarri, in tanti avevano storto il naso. L’arrivo di Benitez sembrava un azzardo, ecco sembrava… Al primo anno, Benitez ha tenuto fede alle sue credenziali, conquistando subito un trofeo e dando una forte e nuova identità al gruppo. DELA, IL NUOVO SANTO PATRONO Complicato ma con le idee chiare. Capace di infuriarsi in un amen ma abilissimo nel trovare la miglior soluzione. De Laurentiis è un presidente illuminato, uno di quelli che considera il calcio un’opportunità e non un semplice svago. Ha

venduto gente come Lavezzi e Cavani, eppure il suo Napoli è in costante crescita. Il prossimo 6 settembre, festeggerà 10 anni di presidenza azzurra. Anni difficili ma anche spettacolari, con due Coppa Italia e tante gare da ricordare. Il pubblico di Napoli, a volte, lo becca ma tutti sanno che, senza il suo apporto, la squadra sarebbe un cantiere di difficile comprensione. DeLa non è un personaggio facile. Quello che pensa, lui dice. Lo sa bene Mazzarri, apostrofato con una dichiarazione già leggendaria (“Si può convincere una moglie a rimanere con i soldi, ma se quella moglie decide

di scopare con un altro, scopa con un altro…”). Colorito ma anche innamorato dei suoi giocatori, al punto da difendersi a spada tratta quando accade qualcosa. Il caso di Higuain (incidente in barca ndr) resta una chicca: “Arriva Higuain, e sto stroxxo di Cannavaro prende sta barca senza fattura, pagata a nero, lo porta a Capri e lo fa infrocià sugli scogli”. Ma De Laurentiis è anche un imprenditore. Il suo sogno è fare del Napoli una squadra internazionale (il motivo per cui ha scelto Benitez), possibilmente in grado di primeggiare in Champions perché, come ha spiegato

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bene, “… la Champions dà soldi; l’Europa League fa perdere soldi”. Più chiaro di così… IL MIRACOLO BENITEZ La sua prima esperienza in Italia, all’Inter, non era andata come sperava. Titoli a parte (spicca il Mondiale per club), il feeling con la beneamata non è mai scattato. De Laurentiis, uomo con la bramosia di esportare il marchio Napoli in tutto il globo, non ha avuto dubbi ad assegnargli la sua società. Una scelta che, dopo un anno, si può, tranquillamente, considerare azzeccata. Ma chi è Benitez? Benitez è, soprattutto, un vincente. Da calciatore non gli è andata benissimo. Cresciuto nelle giovanili del Real Madrid (scelta mai perdonata dal padre, di chiara fede biancorosso, leggi Atletico Madrid), non ha mai avuto l’onore di indossare la casacca dei blancos. Forse è anche per questo che, a soli 26 anni, si è dedicato, anima e corpo, al mestiere da allenatore (condizionato anche da diversi problemi fisici, soprattutto al ginocchio). Le prime esperienze sono importanti. Fa da assistente a leggende del calibro di De Bosque, Antic e Beenhakker, tanto per

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Il sogno di De Laurentiis è fare del Napoli una squadra internazionale, per questo è arrivato Benitez…

BENITEZ, IL VINCENTE

Subito un trofeo per il tecnico spagnolo...


SPECIALE NAPOLI

BIG DE LAURENTIIS Seconda Coppa Italia per il patron che ora punta allo scudetto...

citarne alcuni. Impara presto l’arte del bel gioco. Le prime esperienze da capo allenatore sono un disastro. Esoneri sia al Real Valladolid che all’Osasuna. Fa bene con l’Extremadura ma capisce che deve apprendere di più. Osserva i grandi club inglesi, fa l’analista per TV e radio poi arriva l’occasione vera, il Valencia. Al primo tentativo fa subito centro, vincendo la Liga. Di lui si accorgono tutti: “Rafa, il nuovo maestro”, titola Marca. È l’inizio di una cavalcata trionfale che lo porterà a vincere ovunque, ovvero sulle panchine di Liverpool (primo tecnico spagnolo ad allenare in

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Benitez, nel suo primo anno a Napoli, ha subito fatto centro: 78 punti in classifica, 77 gol e una Coppa Italia…

Premier League), Inter, Chelsea e, grazie alla Coppa Italia di quest’anno, anche Napoli. Laureato in Educazione Fisica, Benitez è uno “studioso” del calcio. Non a caso, da piccolo, come ha svelato, aveva una passione per gli scacchi e per un gioco in scatola molto famoso in terra iberica, ovvero Stratego (strategie militari). Due giochi non banali per una persona culturalmente sopra alla media. Basta leggere il suo libro “Champions League Dreams” per comprendere il talento di un allenatore che, come dice spesso, “…è un privilegiato perché svolge il lavoro che ama…”.

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IL COLPO HIGUAIN

Alla sua prima stagione in azzurro, l’argentino ha impressionato tutti...

NAPOLI RACCONTATA DA UN MILANESE Moreno Ferrario è nato a Lainate, in provincia di Milano, eppure lo si può considerare, a tutti gli effetti, un napoletano. All’ombra del Vesuvio ha speso gli anni più belli della sua carriera, dal 1977 al 1988, togliendosi la soddisfazione di alzare al cielo, oltre ad una Coppa Italia, il primo, storico, scudetto partenopeo, quello griffato Maradona.

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Napoli, per Ferrario, è un luogo speciale, incantato: “La gente di Napoli mi ha fatto capire come bisogna prendere la vita…”, ci confida, sicuro di aver avuto una fortuna sfacciata quando, poco più di 18enne, decise di accettare l’offerta del Napoli: “Il primo impatto con la città è stato incredibile - ricorda - Mi sembrava tutto gigantesco. Per fortuna sono stato aiutato tantissimo dai miei compagni, in particolare da Bruscolotti che

era di Napoli e sapeva come bisognava comportarsi”. Sin dal suo primo anno in azzurro, l’ex difensore ha subito compreso l’anima del popolo partenopeo: “A Napoli si vive ogni settimana, ogni giorno, ogni minuto con la mente rivolta alla squadra. Anche quando le cose andavano male, i tifosi ci hanno sempre sostenuto. O meglio, appena iniziava la partita, erano sempre al nostro fianco, anche se venivamo da un periodo nega-


SPECIALE NAPOLI

OBIETTIVO EUROPA Il Napoli vuole farsi rispettare anche in Champions League...

tivo. Mi ha sempre stupito questo comportamento ma il Napoli è tutto per i napoletani”. Napoli che ha nel San Paolo la sua anima pulsante: “Impressionante, non c’è altro modo per definire l’atmosfera che regala il San Paolo pieno. Io ho due ricordi indelebili. Il primo mi porta alla sfida con il Perugia. Rossi aveva detto di no al Napoli ed era nel Perugia. A quella sfida parteciparono davvero tutto, lo stadio era pieno zeppo, una cosa

da brividi. Poi ricordo la sfida, nel primo turno di Coppa Campioni, stagione 1987/88, contro il Real Madrid (ritorno, 1-1 il finale). Pieno zeppo e con un calore che si poteva avvertire. Solo alzare gli occhi verso le tribune ti emozionava… Il primo tempo fu straordinario, caricati dal pubblico riuscimmo a giocare alla grande, anche se alla fine passarono gli spagnoli”. A Ferrario si illuminano ancora gli occhi pensando alla festa

scudetto del 1987: “10 maggio 1987, giochiamo con la Fiorentina. La città è una bolgia, lo stadio di più - ricorda il difensore partenopeo - Fu una partita magica, in cui tutto andò per il verso giusto. La festa scudetto non la dimenticherò mai. Tutti avevano paura del comportamento dei tifosi che, invece, furono impeccabili. Una giornata memorabile, la conferma che Napoli è un luogo magico per il calcio”. Come dargli torto…

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L’ALTRA META’ DI BEHRAMI

quella napoletana mi rendo conto di non aver mai mangiato una vera pizza, quella napoletana è unica, davvero buona”. Ritornando a voi, Elena svelaci come ti ha conquistato? “È una bella persona, genuina e molto attaccato alla famiglia. Alle volte lo prendo in giro dicendogli che fuori sembra una rockstar per il suo modo di apparire mentre dentro è un uomo di valori”.

Di Barbara Carere

Dietro ad un grande calciatore, c’è sempre una super donna, come la bella Elena, compagna di Valon…

Cosa ti ha fatto innamorare di lui? “Il fatto di non dare mai nulla di scontato, non mi piacciono le persone noiose, lui mi fa sentire viva”.

Bella, simpatica ed equilibrata è questo l’identikit perfetto di Elena Bonzanni, compagna del centrocampista del Napoli Valon Behrami. Si sono conosciuti nove anni fa a Milano durante una serata tra amici: “Ricordo bene quel giorno, per entrambi è stato un vero e proprio colpo di fulmine - confida Elenasolo che nessuno dei due riuscì ad avvicinarsi per chiedere il numero di telefono. Lo fece lui in un secondo momento chiedendolo ad una mia amica in comune”.

Come se la cava nelle vesti di papà? “Ti faccio una premessa lui è innammoratissimo di sua figlia però, al tempo stesso, sa anche essere severo quando è necessario. Alle volte pensa, mi lasciano addirittura da sola a casa e vanno a cena fuori proprio come due fidanzatini”. Pensate mai al matrimonio? “Certo. Il matrimonio è una delle nostre priorità. Desideriamo che la nostra Sofia porti le fedi, durante la cerimonia nuziale, sull’altare”.

E poi? “Ci siamo rivisti dopo un anno e cosi abbiamo cominciato a frequentarci e dopo un po’ siamo andati a convivere a Roma, poi è arrivata l’esperienza inglese dove sono rimasta incinta della nostra Sofia”.

Abbiamo parlato solo dei suoi pregi, ma un suo difetto che non sopporti? “È un brontolone, gli ho dato un nomignolo: pentola di fagioli, sai quando l’acqua bolle con i fagioli che scoppiettano? (ride, ndr), no dai scherzo però alle volte è impaziente e brontolone”…

Che ricordo avete dell’Inghilterra? “Ci ha aiutato a crescere e a maturare, anche per lui è stata un’esperienza diversa dove il calcio è vissuto diversamente dall’Italia senza molte pressioni, però se devo essere sincera quando ho saputo che saremmo rientrati in Italia sono stata molto contenta”.

Valon ti aiuta nelle faccende domestiche? “In casi estremi si come ad esempio quando eravamo a Londra, con Sofia mi ha aiutato tanto, comunque direi che non ama farlo”.

Siete a Napoli ormai da due anni, come vi siete ambientati? “A dirti il vero ci mancava solo Napoli, nel senso che abbiamo girovagato un po’ ovunque però ci mancava vivere in una città di mare, ne siamo felicissimi. Io adoro la pizza e il mare quindi meglio di così non poteva andare e poi la nostra Sofia si è ambientata benissimo a scuola, ha vinto anche la sua timidezza”. Elena, che impatto avete avuto con la città partenopea? “Direi che da subito ci siamo trovati benissimo, sono tutti molto gentili ed ospitali, ci hanno fatto sentire a casa, sono calorosi. Ti racconto un aneddoto simpatico, riguarda la prima volta che sono andata a pranzo da sola in un ristorante napoletano, dove però la sera prima ero stata con Valon, per cui mi avevano riconosciuta. Al momento di pagare il conto non hanno accettato soldi da me perché mi hanno detto in dialetto che da loro le donne non pagano e così il giorno dopo è passato Valon a pagarli. Questo gesto di galanteria, a dirti il vero, mi è piaciuto molto. Poi, come ti dicevo prima, io adoro la pizza e dopo aver assaggiato

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Il suo piatto preferito? “La carne”. Quando vuoi prenderlo per la gola cosa gli prepari… “Le scaloppine al limone”. È una persona scaramantica? “Un po’ si”. Il suo rito scaramantico prima di una gara? “Solitamente gli invio un messaggino con il mio in bocca al lupo personale, tuttavia, ultimamente, se ha la barba e vince finisce che non la taglia più”.

BEHRAMI A CASA

Sposato con Elena, va pazzo per le scaloppine al limone...

Elena, per concludere c’è qualcosa che vorresti dire al tuo Valon attraverso questa intervista? “Mi metti in imbarazzo sono un po’ timida, comunque lo ringrazio per tutto quello che fa per me e Sofia. E’ un papà bravissimo ed un compagno eccellente, non potrei desiderare di meglio”.


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I GIGANTI DEL CALCIO GIUSEPPE SAVOLDI

MISTER DUE MILIARDI Giuseppe Savoldi e una Carriera segnata dal gol. di Andrea LOSAPIO foto Mourad Balti /PHOTOVIEWS

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o avuto fortuna, va detto e lo sottolineo. Nella vita serve, altrimenti non sarei mai diventato Giuseppe Savoldi”. Ha un sorriso felice, il bergamasco di Gorlago, bolognese d’adozione. È il primo colpo da record di Ferlaino negli anni settanta, un colpo che ha poi cambiato il calciomercato. Mister due miliardi. Appellativi che ti dipingono, ti disegnano, ti marchiano. Racconta la sua storia dalle sue stanze, che questo raccontano. Chi è stato. Chi è. Il suo sguardo al domani. “Entro all’Atalanta a 16 anni. Calcisticamente sono già vecchio, due anni e poi subito in prima squadra. Mi fa esordire Testina D’Oro”. Hector Puricelli. “Lui. Si rivede in me, mi fa esordire e faccio subito gol, in Coppa Italia, contro il Verona. A diciott’anni solo io e Riva siamo già in A”. Ripartiamo più indietro. Dalla sua Gorlago, perché per lei la terra conta. “Nasco in una famiglia di poveri, che tira la carretta. Mia madre lavora nel bottonificio di Gorlago. La maggior parte donne, con qualche uomo che comanda. Le operaie giocano a pallavolo e vin-

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cono il campionato. Poi Bergamo: mia madre smette di lavorare, mio padre è ferroviere. Si libera un appartamento di proprietà della Ferrovia affianco alla stazione”. E lo sport? “All’oratorio delle Grazie, in viale Papa Giovanni, a Bergamo. Siamo un gruppetto, tutti molto appassionati, qualcuno farà carriera. Uno è Franz Arrigoni che ritroverò a Bologna. Gioca nella Fortitudo, vado a vederlo spesso. Anche perché, in fondo, le tecniche del pivot gliele ho insegnate io”. Prego? “Alle Grazie si pensa più al basket che al calcio. Gioco da playmaker. Alle volte sfidiamo delle selezioni di altri oratori. Divertente”. E il calcio? “Alcuni amici giocano molto bene, gli serve un portiere e pensano a me. Grazie al basket ho ottimi fondamentali come il terzo tempo e la presa. Una volta si fa male l’attaccante e…”. Segna. “Chiaro. Da lì prima passo al Ponte San


I GIGANTI DEL CALCIO / GIUSEPPE SAVOLDI

Super cannoniere

Nella stagione 1972/73, Savoldi ha vinto la classifica bomber della Serie A.

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I GIGANTI DEL CALCIO / GIUSEPPE SAVOLDI

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Sono nato in una famiglia di Poveri, che tirava la carretta. Mia madre lavorava nel bottonificio di Gorlago... Pietro, in D, e poi all’Atalanta con Bertoletti. Lì conosco Angeleri, mi allena in Primavera ed in prima squadra. Una persona eccezionale, squisita. E poi giocare con il club della tua città è il massimo”. Le lancette e i giorni scorrono. Vola a Bologna, dopo dodici gol nel terzo campionato in A. “Segnare a quei tempi era più difficile: si veniva marcati a uomo, c’erano meno partite. Era tutto più dispendioso: ora ci sono spazi e arbitri meno accondiscendenti. Alcune cose erano permesse, oggi è più facile vedere un rosso per un’entrata dura”. Torniamo al rossoblù? “Vado in una città grande, stupenda, bellissima. C’è grande apertura mentale, è una piazza calma che ti fa crescere senza fretta. Mi vuole Fabbri, per me è un padre”.

Mister due miliardi

Nel 1975, il suo trasferimento al Napoli fa scalpore, la storia del calcio cambia...

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Scusi, ma il tecnico è Cervellati. “Fabbri è al Torino, già. Però ha un accordo col Bologna per l’anno successivo e mi indica come pedina fondamentale nel suo scacchiere. Di Cervellati ho un aneddoto davvero interessante: siamo in quattro in un appartamento di proprietà della società. Ogni sera si apposta per controllare che i giocatori rimangano in casa, anche intirizzito e sotto la neve. Noi, per risposta, insceniamo con musica e luci una festa”. Pugliese, ora. “Alla riunione tecnica prende le monetine da cento lire. Undici, siamo noi. Gli altri, meno importanti, da cinquanta. Spiega i


I GIGANTI DEL CALCIO / GIUSEPPE SAVOLDI

movimenti su un ipotetico campo da gioco”. Un Subbuteo d’altri tempi. “Il problema è che spesso gli mancavano delle monetine. Le chiedeva a noi. Finita la parte tattica, prende e si mette le lire in tasca. Ai tempi erano soldi”. Che rapporto aveva con Bulgarelli? “Lui è il capitano. Andiamo al mare insieme, posso considerarmi uno zio o un fratello maggiore per i figli. Imparo tanto”. E vince due Coppe Italia. “Ce le meritiamo, ma la squadra vive un periodo di rinnovamento. Tutti giovani, non ci sono ambizioni da scudetto. E le grandi mi vogliono”. Tante opportunità? “Sì. È tutto fatto con la Juve, ma i tifosi contestano il possibile scambio con Anastasi e salta tutto. Oppure alla Roma, mi incontro ad Arezzo con il segretario Anzalone”. La vuole Herrera, poi. “E Liedholm, a Milano. Ma resto perché Conti non mi vuole cedere”. Poi va a Napoli. “E Conti, purtroppo, passa dei brutti momenti. Lettere minatorie, gli vogliono rapire la figlia, una contestazione incredibile. Lui sostiene d’esser stato gabbato da Ferlaino. Firmano su un giornale. Stampato. Negli spazi bianchi, fra i titoli. Con la promessa di poter tornare sui propri passi nel giro di qualche giorno”. Carta canta. “Ferlaino mi acquista per fare soldi. Spende due miliardi, ne guadagna molti di più. Il San Paolo deborda, ottantamila abbonamenti, è record. Una cosa senza precedenti, il rapporto con la città è splendido. Mi metto anche a cantare, vendo ottantamila copie, ovvero gli abbonati dello stadio”. Tutto bene, all’inizio. “Siamo primi ma un intervento killer contro la Lazio mi toglie di mezzo. Vinciamo ugualmente uno a zero, ma poi abbiamo una leggera flessione”.

Passione per la musica

Non solo calciatore, Savoldi ha inciso anche il brano “La favola dei calciatori”...

E niente Scudetto. “È il mio rimpianto più grande. Vinciamo

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solo una Coppa Italia”. Due anni e torna a Bologna, ma alla fine dell’anno c’è lo scandalo scommesse. “Qualcuno vuole farla pagare a me e Paolo Rossi, e ci riesce. È una questione politica”. Siamo alla fine. Ed ora? “Ho un negozio di ottica, lo manda avanti mia figlia”.

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Napoli? Ferlaino mi ha acquistato per fare soldi. Ha speso due miliardi, ne ha guadagnati molti di più...

Scrive libri, pure. “Ziballone: ho raccolto ricordi e racconti spiritosi, eventi gustosi con amici di calcio. Aneddoti di una carriera, cercando

di strappare un sorriso”. Ha allenato poco nella sua carriera. “Volevo fare le cose da solo, il calcio non funziona così”. Anche poca nazionale. “Si basava su due blocchi, Torino e Juventus. Io, Antognoni, Pecci, Facchetti facevamo da divisorio”. Più forte lei o suo fratello? “Mio fratello”. Davvero? “Tecnicamente era ai livelli di Maradona”.

UN BOMBER CANTERINO… Di reti, il buon Savoldi, ne ha segnate un’enormità. Capocannoniere della Serie A 1972/73, per ben tre volte massimo marcatore della Coppa Italia, aveva un feeling con la porta unico. Ma il nativo di Gorlago aveva un’altra grande passione ed era la musica. Nel lontano 1978, Savoldi incide “La favola dei calciatori”, un brano musicale che avrà anche un discreto successo… “…Albertosi era amico di Zoff, Antognoni Rivera incontrò e tutti insieme poi si misero a giocare con un palla di giornale. E poi Bettega Riva portò, Boninsegna con Rossi arrivò e in quel cortile senza prato noi facemmo un campionato e chi vinse ebbe una coppa di gelato…”, alcuni passaggi di una canzone che non fece che confermare i tanti talenti del bomber…

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Addio a Bergamo

Savoldi chiude la carriera nella stagione 1982/83 con la casacca dell’Atalanta...

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SPECIALE STORIA COPPA DEI CAMPIONI IL DUO Di Stefano - Puskas Il Real Madrid, grazie alle sue stelle, continua a brillare in Europa...

IL REAL SUONA LA SESTA Senza vere stelle ma con giovani di qualità, i blancos portano ancora a casa la Coppa Campioni… di Gabriele PORRI foto archivio storico IMAGE SPORT

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nerazzurri, terzi dopo Real Madrid e Benfica a bissare il successo in Coppa Campioni, sono i favoriti anche nella nuova stagione 1965/66. Herrera non ha cambiato praticamente nulla dell’undici che, a coronamento di una stagione incredibile,

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in settembre conquista anche la seconda Coppa Intercontinentale, ancora a spese dell’Independiente. In Europa il copione non varia di molto: oltre all’Inter, ci sono le solite Real e Benfica, che in patria non sbagliano un colpo. Il 6566 è l’anno del ritorno dei “Busby Babes”, il Manchester United che dopo la tragedia aerea di Monaco ha faticosamente risalito la china. Il manager scoz-

zese, sopravvissuto dopo aver lottato tra la vita e la morte, ha ricostruito la squadra sulla forza offensiva di Bobby Charlton, di Denis Law e di un ragazzo di Belfast che molto farà parlare di sé: George Best. Tutti e tre negli anni a venire vinceranno il Pallone d’Oro e non solo. Lo United ha vinto il titolo a pari punti col Leeds, ma con migliore quoziente reti. La prima partita di Coppa


SPECIALE COPPA DEI CAMPIONI/ 1965-1966

Europa dopo la stagione maledetta è allo stadio Olimpico di Helsinki, contro l’HJK. I Red Devils passano agevolmente, vincendo 3-2 e surclassando gli avversari a Old Trafford con un roboante 6-0. Niente in confronto al 18-0 da record che il Benfica rifila ai campioni lussemburghesi del Dudelange. Con l’Inter esentata, il compito più difficile del primo turno è per il Real Madrid, con gli olandesi del Feyenoord. Al “De Kujp” una lite tra l’olandese Moulijn e Miera provoca una rissa. La polizia e gli steward intervengono, il pubblico è arrampicato sulle recinzioni e l’arbitro Galba sospende la partita per un po’. Il Feyenoord alla fine si impone per 2-1, rimontando il gol di Puskas la cui carriera è ormai agli sgoccioli. L’ungherese realizza ben quattro reti al ritorno, nel pesante 5-0 con cui il Real ribalta il risultato e la sua ultima apparizione sarà in terra scozzese, contro il Kilmarnock. Nel primo turno, l’unica sfida equilibrata risulta essere proprio quella tra lo stesso Kilmarnock e Dinamo Tirana (1-0 totale), il “big-match” è, invece, quello tra il Partizan Belgrado e il Nantes. Il gol di Magny illude i francesi, che passano in vantaggio al ritorno dopo lo 0-2 dell’andata, ma il Partizan ribalta il risultato, subendo il 2-2, resistendo poi nel finale al ritorno dei gialloverdi. Il calcio jugoslavo ha finora raggiunto solo una semifinale con la Stella Rossa nel 1957, ma la Nazionale nel 1960 è stata vicecampione d’Europa e oro olimpico. I gioielli della squadra sono il portiere Soskic, il difensore Jusufi, Vasovic e Kovacevic a metà campo e l’attaccante Galic. Dopo il passaggio con il Nantes, c’è un altro avversario ostico, il Werder Brema. I tedeschi vengono surclassati al Narodna Armije grazie a un finale in crescendo del Partizan, che dopo tanto attaccare trova il primo gol a venti minuti dalla fine con Jusufi. Di Mustafa Hasanagic la seconda rete e l’ultima di Primajer. Al Weserstadion i padroni di casa, in cui milita il futuro CT della Danimarca Sepp Piontek, trovano il gol nel primo tempo, ma man mano che i minuti passano e il gol che riaprirebbe i giochi tarda ad arrivare, i padroni di casa si innervosiscono e finiscono il match in nove contro dieci. I quarti sembrano più facili per il Partizan, che va in vantaggio a Praga con lo Sparta, ma dopo sei minuti i boemi

hanno già pareggiato e nella ripresa dilagano: 4-1 che sembra portare i praghesi alla prima storica semifinale del calcio cecoslovacco. A Belgrado sullo Sparta però si abbatte un ciclone e all’intervallo il risultato è già ribaltato, 4-0 (Hasanagic, Vasovic, doppietta di Kovacevic), con il quinto gol ancora di Hasanagic in avvio di ripresa a chiudere i giochi. Nove anni dopo, una seconda squadra della Jugoslavia è in semifinale e punta diretta all’atto conclusivo. Dicevamo dell’Inter e del suo passaggio automatico agli ottavi, dove trova lo stesso avversario allo stesso turno dell’anno precedente: la Dinamo Bucarest. I campi sono però invertiti e, nonostante il gol iniziale di Peiró, i rumeni riescono a ribaltare il punteggio in casa, complice un clima pesantissimo sugli spalti e a bordo campo, con l’arbitro svizzero Keller che sospende la partita per cinque minuti per invasione e non li recupera. Dall’Italia si chiede la vittoria a tavolino, ma niente da fare e solo nella ripresa della gara di ritorno i nerazzurri riescono a ribaltare il punteggio. Ai quarti, l’Inter pesca i campioni ungheresi del Ferencvaros, detentori della Coppa delle Fiere, vinta in finale contro la Juventus e che nei due turni precedenti hanno portato il grande Florian Albert in testa ai marcatori di Coppa Campioni. A San Siro ancora Peiró segna una doppietta per il 4-0 finale. Al ritorno, al rigore di Novak nel primo tempo risponde Domenghini al 62’ e gli uomini di Herrera si trovano per la terza volta di fila in semifinale. Abbiamo lasciato lo United agli ottavi, dove elimina senza grossi problemi il Vorwärts Berlino Est. I Red Devils affrontano nel quarto più prestigioso il Benfica di Eusebio, che a fatica si è sbarazzato del Levski Sofia. All’andata lo United si impone di misura in casa, 3-2 (di José Augusto, Herd, Law, Foulkes e Torres i gol) e a Lisbona Busby istruisce i suoi affinché si limitino a contenere il Benfica nel primo quarto d’ora, che prevede infuocato. Per sua fortuna, George Best non lo ascolta, infila Costa Pereira al 6’ di testa e al 12’ in contropiede con un diagonale rasoterra. Al quarto d’ora arriva il 3-0 di Connelly, la partita finisce 5-1 e lo United va in semifinale in trionfo. Anche il Real, che ha in Gento il suo leader in campo e nello spogliatoio, giunge ai

quarti facilmente (7-3 sul Kilmarnock), ma lì trova un osso duro, l’Anderlecht. I biancomalva si aggiudicano l’andata con il gol di Paul van Himst in avvio. La gara di ritorno è ampiamente dominata dal Real, che all’intervallo è sopra 2-0 e in 11 contro 10. Il 4-0 di Gento all’83’ fa sedere sugli allori i Blancos, che subiscono due gol, ma è troppo tardi per la rimonta l’Anderlecht. La prima semifinale vede di fronte Partizan e Manchester. Per questi ultimi un incontro dalle emozioni forti, col ritorno nella città da cui partì l’aereo che si schiantò a Monaco. Best ha problemi a un ginocchio e salta entrambe le sfide, la resistenza inglese dura un tempo solo. Il solito Hasanagic porta avanti i suoi alla prima azione della ripresa, poi Becejac raddoppia e al ritorno una papera di Soskic dà l’unico gol allo United. Per la prima volta, una formazione dell’Est Europa è in finale, dove trova il già qualificato Real. L’Inter è favorita nel doppio confronto; è ancora la Grande Inter e il Real non è più quello degli anni ‘50, ma Herrera imposta la gara al Chamartin in modo troppo difensivo, escludendo Domenghini per il difensore Landini, avanzando Bedin. Quando il Real passa con Pirri, l’Inter non può reagire, le sostituzioni ancora esistono e la gara termina 1-0. A Milano, un’Inter troppo offensiva viene punita in contropiede da Amancio e riesce solo a pareggiare. Una vera e propria beffa per i campioni in carica, che avevano le carte in regola per un tris clamoroso. Allo stadio Heysel, dunque, si affrontano il Partizan e un Real inedito, senza stelle, ma con tanti giovani, allenati da uno dei protagonisti in campo delle prime vittorie, Miguel Muñoz. Il sogno degli slavi dura solo fino al 70’, quando Amancio supera Soskic e pareggia il gol di Vasovic giunto a coronamento di un dominio belgradese. Altri cinque minuti e una botta di Serena da 30 metri dà il gol vittoria per la sesta coppa del Real. Con una squadra tutta spagnola e il leader Francisco Gento l’unico ad averle vinte tutte e sei, record tuttora imbattuto. Per il Partizan non ci saranno più altre occasioni, a fine stagione il gruppo si smembra: Soskic va al Colonia, Galic allo Standard e Rasovic al PSV. Sarà Vasovic, in rotta verso l’Ajax, l’unico a vincere il trofeo. Ma di questo parleremo più avanti.

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SEMIFINALE 1

SEMIFINALE 2

FINALE

REAL MADRID-INTER 1-0 (1-0)

REAL MADRID-PARTIZAN BELGRADO 2-1 (0-0)

Mercoledì 13 aprile 1966 BELGRADO (Stadio “Narodna Armije”) Arbitro: Kurt TSCHENSCHER (GER) Spettatori: 37.031

Mercoledì 13 aprile 1966, ore 20:30 MADRID (Stadio “Santiago Bernabeu”) Arbitro: Dimitris WLACHOJANIS (AUT) Spettatori: 54.232

Mercoledì 11 maggio 1966, ore 19:30 BRUXELLES (Stadio “Heysel”) Arbitro: Rudolf KREITLEIN (GER) Spettatori: 46.745

PARTIZAN BELGRADO: Milutin SOSKIC (cap.), Fahrudin JUSUFI, Ljubomir MIHAJLOVIC, Radoslav BECEJAC, Branko RASOVIC, Velibor VASOVIC, Mane BAJIC, Vladimir KOVACEVIC, Mustafa HASANAGIC, Jovan MILADINOVIC, Josip PIRMAJER. CT: Abdullah GEGIC.

REAL MADRID: Antonio BETANCORT, PACHIN, Manuel SANCHIS, PIRRI, Pedro DE FELIPE, Ignacio ZOCO, Fernando SERENA, AMANCIO, Ramon Moreno GROSSO, Manuel VELAZQUEZ, Francisco GENTO (cap.) CT: Miguel MUÑOZ.

REAL MADRID: José ARAQUISTAIN, PACHIN, Manuel SANCHIS, PIRRI, Ignacio ZOCO, Pedro DE FELIPE, Fernando SERENA, AMANCIO, Ramon Moreno GROSSO, Manuel VELAZQUEZ, Francisco GENTO (cap.). CT: Miguel MUÑOZ.

MANCHESTER UTD: Henry GREGG, Anthony DUNNE, Seamus BRENNAN, Patrick CRERAND, William FOULKES (cap.), Norbert Peter STILES, William ANDERSON, Denis LAW, Robert CHARLTON, David HERD, John CONNELLY. CT: Matthew BUSBY.

INTER: Giuliano SARTI, Tarcisio BURGNICH, Giacinto FACCHETTI, Spartaco LANDINI, Aristide GUARNERI, Armando PICCHI (cap.), JAIR, Alessandro MAZZOLA, Joaquin PEIRÓ, Luis SUAREZ, Gianfranco BEDIN CT: Helenio HERRERA.

PARTIZAN BELGRADO: Milutin SOSKIC (cap.), Fahrudin JUSUFI, Ljubomir MIHAJLOVIC, Radoslav BECEJAC, Velibor VASOVIC, Branko RASOVIC, Mane BAJIC, Vladimir KOVACEVIC, Mustafa HASANAGIC, Milan GALIC, Josip PIRMAJER. CT: Abdullah GEGIC.

Reti: 46’ Mustafa HASANAGIC, 58’ Radoslav BECEJAC.

Rete: 13’ PIRRI.

Reti: 55’ Velibor VASOVIC, 70’ AMANCIO, 76’ Fernando SERENA. Ammoniti: PACHIN, Fernando SERENA, Ramon Moreno GROSSO.

MANCHESTER UTD-PARTIZAN BELGRADO 1-0 (0-0)

INTER-REAL MADRID 1-1 (0-1)

Mercoledì 20 aprile 1966 MANCHESTER (Stadio “Old Trafford”) Arbitro: Gottfried DIENST (SUI) Spettatori: 61.475

Mercoledì 20 aprile 1966, ore 21:30 MILANO (Stadio “San Siro”) Arbitro: György VADAS (HUN) Spettatori: 75.991

MANCHESTER UTD: Henry GREGG, Anthony DUNNE, Seamus BRENNAN, Patrick CRERAND, William FOULKES (cap.), Norbert Peter STILES, William ANDERSON, Denis LAW, Robert CHARLTON, David HERD, John CONNELLY. CT: Matthew BUSBY.

INTER: Giuliano SARTI, Tarcisio BURGNICH, Giacinto FACCHETTI, Gianfranco BEDIN, Spartaco LANDINI, Armando PICCHI (cap.), JAIR, Alessandro MAZZOLA, Joaquin PEIRÓ, Luis SUAREZ, Mario CORSO. CT: Helenio HERRERA.

PARTIZAN BELGRADO: Milutin SOSKIC (cap.), Fahrudin JUSUFI, Ljubomir MIHAJLOVIC, Radoslav BECEJAC, Branko RASOVIC, Velibor VASOVIC, Mane BAJIC, Dimitrije DAVIDOVIC, Mustafa HASANAGIC, Jovan MILADINOVIC, Josip PIRMAJER. CT: Abdullah GEGIC. Reti: 75’ autorete Milutin SOSKIC. Espulsi: 68’ Patrick CRERAND, 68’ Jovan MILADINOVIC.

RITORNO

RITORNO

STATISTICHE

PARTIZAN BELGRADO-MANCHESTER UTD 2-0 (0-0)

ANDATA

ANDATA

SPECIALE COPPA DEI CAMPIONI/ 1965-1966

REAL MADRID: José ARAQUISTAIN, PACHIN, Manuel SANCHIS, PIRRI, Pedro DE FELIPE, Ignacio ZOCO, Fernando SERENA, AMANCIO, Ramon Moreno GROSSO, Manuel VELAZQUEZ, Francisco GENTO (cap.). CT: Miguel MUÑOZ. Reti: 20’ AMANCIO, 78’ Giacinto FACCHETTI. Francisco Gento

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SCUOLE CALCIO Nuova Tor Tre Teste

IL FUTURO INIZIA DA QUI

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i Cesare ferma l’attaccante avversario con l’ausilio di Ferronetti, appoggia per Manuel Coppola che smista velocemente il pallone verso Emiliano Massimo. Lancio lungo del centrocampista a servire Andy Selva che in acrobazia batte il portiere. Un’azione del genere sarebbe stata impossibile se non fosse esistita la Nuova Tor Tre Teste, rinomata scuola calcio nel quadrante est di Roma, ormai da anni punto di riferimento della Capitale e non solo per quanto riguarda la formazione e la crescita di giovani talenti. Oltre seicento atleti suddivisi in ventiquattro squadre che vanno dagli Juniores Regionali Elite sino ai piccoli amici. Tra gli iscritti c’è anche Mattia, figlio di Fabio Liverani, buon sangue non mente? Un bacino inesauribile che sembra senza confini: il portiere

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Viaggio alla scoperta di una delle migliori scuole calcio presenti sul territorio laziale di Alessio CALFAPIETRA foto Andrea Staccioli / Image Sport

Calvarese è andato recentemente in Spagna a sostenere un provino con il Getafe. E sono già in rampa di lancio il difensore Francesco Vicari (Novara) e l’attaccante Francesco Forte, esordiente in Serie A con l’Inter ed in comproprietà con il Pisa. Anche Simone Monni, punta di diamante del Siena, ha scatenato l’interesse delle big. Una serie di successi che ad Alessio Di Bisceglia, giovane presidente della Nuova Tor Teste, permettono di rimarcare con una punta d’orgoglio la dimensione della sua creatura: “Alla luce dei risultati ottenuti negli ultimi dieci anni, possiamo dire che la Nuova Tor Tre Teste è tra le migliori società in Italia per quanto riguarda il settore giovanile”. Ripercorriamone la storia “L’anno di fondazione è il 1976, è stata rilevata da mio padre


SPECiALE SCUOLe CALCIO/ Nuova Tor Tre Teste

L’ARTE DI INSEGNARE La Nuova Tor Tre Teste è stata fondata nel lontano 1976...

nel 1990 e da lì si è creato un percorso di investimenti sulla struttura. In precedenza c’erano un campo e due spogliatoi. Abbiamo fatto una programmazione tecnica abbinata ad uno sviluppo del terreno e siamo arrivati dove siamo adesso. Ci sono due campi grandi a undici, due di calciotto e tre di calcetto, con sette postazioni di lavoro. Abbiamo una palestra all’interno, piscina, bar e ristorante, con in programma un ulteriore sviluppo di una parte di terreno già nostro dove sorgeranno una foresteria ed altre strutture sportive”. Quale deve essere l’obiettivo nella formazione tecnica di un bambino e in seguito di un adolescente? “Innanzitutto questi bambini devono divertirsi, ultimamente c’è troppa pressione da parte dei genitori e si divertono meno. Se c’è una buona predisposizione bisogna lavorare sull’aspetto

tecnico e coordinativo, per poi pian piano aumentare il bagaglio tattico e fisico, noi lavoriamo moltissimo sull’aspetto tecnico dei piccoli”. Si è spesso detto che il problema del settore giovanile in Italia è che i club si affidano alle vecchie glorie piuttosto che a dei veri e propri istruttori... “Dipende, ci sono ex glorie molto brave anche con i ragazzi, e al contrario c’è gente altrettanto brava senza aver giocato ad alti livelli. Così come ci sono grandi giocatori che non diventano grandi allenatori o istruttori, o persone normali che non hanno fatto nulla nel calcio e non si rivelano adatti ad allenare i ragazzini. Non c’è scritto da nessuna parte che se uno è stato un grande giocatore poi diventi un bravo allenatore, specialmente per quanto riguarda il settore giovanile, perché in

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SPEciALE SCUOLe CALCIO/ Nuova Tor Tre Teste

PICCOLI CAMPIONCINI

Tantissime le giovani promesse che si sono formate alla Nuova Tor Tre Teste...

questo caso c’è poca pazienza di stare con i ragazzi, e si punta subito alla meta alta”. Qui invece di pazienza ce ne vuole tanta... “Noi abbiamo tutti allenatori molto giovani e facciamo formazione anche su di loro. Negli ultimi anni abbiamo portato sei membri del nostro staff alla Roma tra allenatori, preparatori ed osservatori. Essendo giovani hanno grandi ambizioni, e chi ha le capacità può andare tra i professionisti, quindi anche per loro, e non solo per i ragazzi, c’è stato un salto importante”. Per esempio quanti vostri allievi avete ceduto nel solo 2013? “È stata una grande annata, fra vittorie sul campo, ben tre trofei, e cessioni di calciatori il lavoro è stato ottimo. Tutte le cessioni programmate durante l’anno sono andate a buon fine, e abbiamo abbinato a tutto questo dei successi, due cose che procedono di pari passo, perche se vai bene significa che hai giocatori validi che attraggono le grandi società. Quindici giocatori ci hanno salutato per andare in squadre professionistiche, si tratta di numeri importanti anche perché non li abbiamo venduti ad un singolo club, ma in giro per l’Italia, il che è molto più difficile. Abbiamo mandato un ragazzo a La Spezia, uno a Crotone, così come a Cesena, a Genova, a Parma e alla Roma”. Come Nuova Tor Tre Teste avete un rapporto organico con qualche club? “Assolutamente no, fino all’anno scorso avevamo un rapporto con il Siena, ma ora non c’è nessuna affiliazione, siamo liberi di proporre i nostri giocatori a chiunque”. Tutta questa attività prosegue nel ricordo di Roberto Ielasi “Esatto, Roberto era un nostro calciatore, è stato sette anni con noi prima del tragico incidente. Lo ricordiamo tutti i giorni, ed ogni anno teniamo una manifestazione dedicata a lui (con il Barcellona ormai presenza fissa, ndr). Cerchiamo di proporre sempre un torneo ai massimi livelli, all’altezza del suo nome, lui se lo merita”. Ricorderà alcuni mesi fa il brutto episodio dei cori offensivi dei bambini allo stadio, secondo lei è un problema che va affrontato alla radice? “Sì, il male di questo calcio sono i genitori e ciò di conseguenza si ripercuote nei ragazzi, nell’educazione, nel rispetto e nella disciplina. I genitori hanno tanto da farsi perdonare quando non prendono mai provvedimenti sui figli. Anche a livello scolastico, ho parlato con molti professori che si sentono inermi perché non hanno più la possibilità di rimproverare un alunno, perché il genitore poi va lì ad inveire contro il docente. Nella mia società succede al minimo, visto che io apro il cancello e li faccio uscire. La situazione sicuramente peggiorerà se non si mette un freno, pensa ai figli che un giorno avranno questi ragazzini, che tipo di educazione potranno ricevere”.

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Dunque manca il rispetto “Assolutamente, pensano che il calcio sia una fonte di guadagno dei genitori, pensano che i non successi dei genitori possano essere risolti dal figlio, non curano l’aspetto scolastico, non c’è più attenzione per l’istruzione. Usano vocaboli non appropriati, stanno sempre su internet e sui telefonini”. Lei conferma che nel calcio italiano si è troppo puntato sull’aspetto atletico? “E purtroppo queste sono le conseguenze, come nazione siamo arrivati al settimo ottavo posto. Si sono privilegiati l’aspetto fisico e la ricerca del risultato, quando già con i bambini sei troppo attaccato alla struttura fisica automaticamente tu frustri quelli che potrebbero essere dei talenti, se vuoi vincere in tutte le categorie è normale che non puoi aspettare quei giocatori in erba che potrebbero crescere col tempo. Si dovrebbe tornare a lavorare di più sul vivaio”. Lei tra l’altro è stato un giocatore della Lazio “Ho vinto lo scudetto Primavera con Mimmo Caso nel 1994 giocando sotto età, ero un difensore, sono anche un tifoso della Lazio ma curiosamente non ho alcun rapporto con il club biancoceleste”. Lei è d’accordo con la polemica dei tifosi contro Lotito? “Se lascia la mano è meglio per tutti. Non mi piace la politica del presidente, nemmeno l’organizzazione del settore giovanile, parlo da tifoso e addetto ai lavori. Rimpiango le gestioni precedenti, se il presidente non si interessa e pensa soltanto al business automaticamente non investe nel settore giovanile, e non propone una squadra all’altezza di una società come la Lazio nata nel 1900. Molti si lamentano che Cragnotti ha fatto fallire la Lazio, ma secondo me sono preferibili dieci anni da leoni e magari uno in B, piuttosto che vivere nell’anonimato tutta la vita”. Quale è il miglior giovane talento che ha potuto ammirare dal vivo? “Ne ho visto pochi come Francesco Totti, a sedici anni è entrato in orbita prima squadra, ma quando ha svolto la trafila fra Allievi e Primavera ho fatto in tempo ad ammirarlo, penso che lui sia stato il più bravo in assoluto. Da bambino aveva una struttura fisica normale, biondino e piccolino, poi è diventato tra i cinque migliori calciatori della storia”. Vedremo presto altre vostre promesse esibirsi in categorie importanti? “Ora tra Lega Pro, Serie B e Primavere professionistiche abbiamo diversi elementi con potenzialità, i frutti si stanno già vedendo ma in futuro se ne vedranno ancora. Non voglio fare nomi ma posso dire che sono senz’altro tutti destinati a fare una buona carriera, preferisco non esprimermi perché so per esperienza che colui su cui scommetti apertamente magari si brucia per primo”. CAMPI ALL’AVANGUARDIA Due campi grandi a undici, due di calciotto e tre di calcetto, con sette postazioni di lavoro...

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RACCONTI DI CALCIO MALEDIZIONE GUTTMANN

LA MALEDIZIONE SENZA FINE Il Benfica stecca ancora in Europa, le parole di Bela Guttmann restano un incubo difficilmente esorcizzabile… di Simone BERNABEI - foto Image Sport

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l termine globetrotter, negli anni ‘60, in molte parti del mondo era poco più che un neologismo sconosciuto a tanti. I termini anglosassoni non si erano ancora diffusi a macchia d’olio, ma fra chi ne conosceva il significato c’era probabilmente il tecnico magiaro Bela Guttmann, uno in grado di insegnare calcio in Ungheria, Austria, Romania, Italia, Argentina, Cipro, Brasile, Uruguay, Portogallo, Svizzera e Grecia. UNA GRAN BRUTTA STORIA – “La maledizione di Guttmann? Ci darà ancora più carica”. Così aveva provato ad esorcizzare la “maledizione di Guttmann” Jorge Jesus, tecnico del Benfica che lo scorso 14 maggio ha perso la finale di Europa League contro il Siviglia. Niente da fare: Oscar Cardozo e Rodrigo, due dei rigoristi delle Aquile, sparacchiano su Beto le ultime speranze di rompere un sortilegio che imperversa dalle parti di Lisbona da oltre 50 anni. LA CARRIERA DI UN PIONIERE – Mediocre giocatore, fenomenale come tecnico. La Seconda Guerra Mondiale, le persecuzioni raziali dei nazisti (era di origine ebraica), i Ro-

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aring Twenties nella Grande Mela e la Crisi del ’29, i viaggi nella Mitteleuropa e l’insegnamento del 4-2-4 in Brasile, la terra del Futebol che si servì dei suoi schemi per vincere il Mondiale del ’58 in Svezia. I cronisti dell’epoca definivano “colorate” le sue uscite pubbliche, ed è utile sottolineare come alcuni suoi comportamenti si siano intravisti in Helenio Herrera prima e in Josè Mourinho poi. I TRIONFI COL BENFICA, LA LEGGENDA DI EUSEBIO – Le mirabolanti innovazioni brasiliane fecero eco fino in Portogallo e nel ‘58-’59 il Porto fece carte false per ingaggiarlo. Un titolo con i Dragaos, ed ecco il Benfica. La macchina del successo era partita, e dopo 12 mesi arrivò il primo titolo nazionale. Ma i successi veri, quelli che lo consacrarono nell’élite del calcio mondiale, dovevano ancora arrivare: l’anno seguente, nel ‘60-’61, il Benfica vinse il campionato oltre che la Champions League contro il Barcellona, interrompendo così l’egemonia del leggendario Real Madrid di Puskas e Di Stefano, detentrice della Coppa da 5 anni. Per Guttmann però non era ancora abbastanza: vincere è difficile, ma ripetersi lo è ancora di più. Il ‘61-’62 fu l’anno della storica finale vinta dal Benfica contro il Real Madrid, gara nella quale emerse tutto il talento e la forza trascinante di un certo Eusebio. Ma i meriti, confidarono a fine partita i gio-


RACCONTI DI CALCIO/ MALEDIZIONE GUTTMANN

Sfortuna nera Dal 1962, il Benfica non ha più vinto un titolo in Europa...

catori, furono principalmente di Guttmann e delle sue parole a fine primo tempo sul risultato di 3-2 per gli spagnoli: “la partita è vinta, loro sono morti”. Il resto è storia, con i lusitani padroni del campo nel secondo tempo grazie soprattutto ad uno straripante Eusebio, autore di una doppietta. 5-2 e seconda Coppa dei Campioni consecutiva. Piccola curiosità, buona per far capire il carattere del personaggio: a domanda sul perché la vincitrice della Coppa Campioni fosse arrivata terza in campionato, rispose: “il Benfica non ha il culo grande abbastanza per sedersi su due sedie”. Guttmann, dichiarazioni a parte, era ufficialmente entrato a far parte della storia del calcio prima ancora che di quella del club portoghese. LA MALEDIZIONE è LANCIATA – Dopo due scudetti e due Coppe dei Campioni dal ’59 al ’62, Guttmann pensò bene di andare a batter cassa dai vertici benfiquisti. Il burbero allenatore, sventolando i suoi successi e alla ricerca di un’entrata per coprire il rosso fatto dalla moglie al casinò di Estoril, non prese affatto bene l’ “accontentati, lo stipendio va bene così” di risposta del club. Così, i primi di maggio del ’62, ecco la sentenza, o la “gufata”, se preferite: “da qui a 100 anni il Benfica non vincerà più una coppa internazionale”, fu l’ultimo messaggio lasciato all’oramai sua ex squadra.

52 ANNI DI INSUCCESSI – Da quel lontano ’62, caso o non caso, mai più un successo internazionale per il Benfica in 8 finali disputate. Cinque di Coppa Campioni, 3 di Coppa Uefa-Europa League, competizione comunque non esistente ai tempi del lancio dell’anatema. Nell’ordine le Aquile hanno dovuto cedere a Milan, Inter, Manchester United, Anderlecht, PSV Eindhoven, Milan, Chelsea e appunto Siviglia. Mai una vittoria, mai una gioia per i tifosi portoghesi (definiti dall’eclettico ungherese “una straordinaria e incomparabile massa associativa”). E proprio loro, i tifosi (col passare del tempo sempre di più), hanno tentato più e più volte di scrollarsi di dosso la maledizione di Guttmann organizzando pellegrinaggi di pace sulla tomba viennese del defunto tecnico. Anche Eusebio cercò di ammorbidire il suo maestro, ma persino la Pantera Nera, quella volta, fallì nell’impresa e la finale dello scorso 14 maggio è li, pronta a ricordarcelo ancora una volta. A ricordarlo, soprattutto, alla gente di Lisbona col cuore che tifa Benfica e che da tempo immemore convive con quella che doveva essere una semplice “gufata”. Provate a spiegarlo a loro, se ci riuscite, che forse dovranno aspettare ancora 48 anni prima di poter finalmente alzare al cielo una Coppa Internazionale… a meno che Guttmann, ovviamente, non decida di ritrattare prima.

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LIGA SPAGNA

LA LIGA IN MOTO… Real, Barcellona, Atletico e non solo: in Spagna sarà un mercato pieno di colpi e sorprese…

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l conto alla rovescia per il mercato estivo è finalmente esaurito. Archiviato il campionato più scoppiettante delle ultime stagioni col successo dell’Atletico Madrid, anche nella Liga è giunto il tempo delle trattative che cambieranno il volto alle formazioni e le gerarchie del prossimo torneo. Le società hanno iniziato a muoversi in anticipo per pianificare strategie da adottare e investimenti da mettere in preventivo, cercando soprattutto scam-

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bi, prestiti e giocatori in scadenza vista la crisi economica che attanaglia la penisola iberica e diversi club della Primera División. Caccia alle occasioni di mercato, quindi, tra stelle già affermate e potenziali top player prossimi a esplodere dopo un periodo di apprendistato. Ce n’è per tutti i gusti e per ogni esigenza, tanti i calciatori pronti ad animare la campagna acquisti: non potrebbe essere altrimenti, l’egemonia spagnola nelle coppe ha visto il Siviglia alzare al cielo l’Europa League e

il ritorno della Champions a Madrid, senza considerare che la nazionale del ct del Bosque è in Brasile per difendere la Coppa del Mondo vinta quattro anni fa. NAVAS E GLI ALTRI: I PORTIERI - Determinazione, agilità e affidabilità. Per il ruolo di portiere c’è da tenere gli occhi ben aperti sulle tre big, col Real che dovrebbe rilanciare Casillas dopo aver ceduto Diego Lopez mentre il Barcellona farà i conti con l’addio di Valdes.


di Marco Frattino

foto Daniele Buffa/Image Sport

Luis Enrique pronto a cambiare tutto, tra i partenti anche Sanchez...

Tra i candidati alla porta catalana c’è anche Navas del Levante, i vari Caballero del Malaga, Beto del Siviglia e Alves del Valencia avranno numerose soluzioni da vagliare dopo un’annata da protagonisti. L’Atletico riparte con la difesa meno battuta ma col dubbio legato a Courtois, a metà strada tra il ritorno al Chelsea e la permanenza a Madrid. DA LAPORTE IN POI: I DIFENSORI Marcatura, senso della posizione e scatto fulmineo. Per la retroguardia gli occhi restano puntati sul Calderón, dove Simeone ha costruito le proprie fortune con la linea a quattro formata da Filipe, Miranda, Godin e Juanfran. L’Atletico è pronto a valutare eventuali offerte, probabile che qualcuno possa essere allettato da una nuova esperienza. Affari in uscita in casa Real, pronto a disfarsi di Coentrão e Arbeloa in attesa del rilancio di Varane, vittima di molteplici problemi fisici nell’ultimo periodo.

C’è aria di rivoluzione a Barcellona, l’addio di Puyol e la possibile cessione di Mascherano comporteranno cospicui investimenti. In uscita anche Dani Alves e Adriano, in dubbio Montoya. I catalani si preparano dunque al restyling: interessano i profili di Iñigo Martínez della Real Sociedad, Musacchio del Villarreal e Laporte dell’Athletic Bilbao. Altri elementi richiestissimi saranno Hector Moreno dell’Espanyol, Alberto Moreno e Fazio del Siviglia, Mathieu e Bernat che hanno però manifestato l’intenzione di restare a Valencia. FABREGAS E NON SOLO: I CENTROCAMPISTI - Intelligenza tattica, capacità d’interdire la manovra avversaria, dribbling e rapidità d’esecuzione. A centrocampo c’è vasta scelta a partire dal Camp Nou, con Song destinato all’addio e Fabregas tentato dal ritorno in Inghilterra. Non mancano le richieste per Mario Suárez, Koke e Turan dell’Atletico mentre al Real sono da seguire le situazioni legate a Di Maria e Khedira che vantano richieste anche dall’Italia. Anche Casemiro e Illarramendi potrebbero lasciare i blancos per giocare con continuità. Promossi dai top club i vari Brahimi del Granada, Rossi del Valladolid, Parejo e Feghouli del Valencia oltre Mbia e l’ambitissimo Rakitic del Siviglia. Seguiti anche Pardo della Real Sociedad, Ibai Gómez e Iturraspe del Bilbao, finito addirittura nel giro della nazionale spagnola. PARATA DI STELLE: GLI ATTACCANTI Leader dentro e fuori dal campo, Messi e Ronaldo sono destinati a trascinare Barcellona e Real ancora a lungo. All’iniziale rinnovo di CR7 i blaugrana hanno risposto con l’adeguamento della Pulce, che ha firmato un contratto da 20 milioni di euro annui superando l’attuale Pallone d’oro. Smentite in pochi mesi le voci che volevano il divorzio tra i due campioni e i rispettivi club, la storia prosegue a suon di banconote. Ma la Liga non fa pensare solo a Messi e Ronaldo, tanti gli altri attaccanti saliti alla ribalta: a partire da Diego Costa che lascerà l’Atletico, passando per Sánchez del Barcellona ai vari Benzema, Pedro, Bacca e Nolito. Tra i talenti esplosi c’è Griezmann, trascinatore della Real Sociedad, Morata ha già ingolosito i top club come Muniain e Alcacer,

Adiós Betis Siviglia…

Dopo tre anni nella Liga, i biancoverdi sono retrocessi in Segunda Division…

foto ALTERPHOTOS/Acero/Image Sport

RIVOLUZIONE BLAUGRANA

Bella in Europa League, bruttissima nella Liga. È dai due volti la stagione del Betis, società retrocessa in Segunda División dopo tre anni trascorsi nella massima categoria. La formazione andalusa è riuscita ad arrivare fino agli ottavi della seconda rassegna europea, uscendo dalla competizione dopo il derby col Siviglia deciso ai rigori. La buona rosa allestita un anno fa per far fronte al doppio impegno non ha evitato il peggio ai Verderones, ultimi in campionato fin dalla 13° giornata. mentre Gameiro e Villa rappresentano l’usato sicuro. Tra colpi di primo piano e quelli in prospettiva, tra club in difficoltà e lo strapotere di Barça e Real, la Liga è pronta a rifarsi il look entro inizio settembre. Qualche elemento, magari, potrebbe impreziosire la Serie A.

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PREMIER LEAGUE INGHILTERRA

PER RESTARE AL TOP Dopo i botti della passata stagione, in Premier si punta a colpi da prima pagina…

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Real Madrid, di duecentocinquanta se parliamo di Manchester United o Barcellona, mentre raddoppia gli incassi del Bayern Monaco in una stagione. Certamente sarà difficile pareggiare un esborso del genere, ma la cessione di David Luiz dal Chelsea al Paris Saint Germain è un primo passo per capire che non sarà certo una sessione interlocutoria. Con il fair play finanziario oramai attivo è impensabile che le società possano solamente spendere

José Mourinho

foto Imago/Image Sport

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ettecentoquarantadue milioni di euro. Il mercato estivo della Premier riparte da questo dato. Sono i soldi spesi dai venti club della prima divisione inglese nella scorsa estate, quando i grandi acquisti si erano chiamati Mesut Ozil, Willian, Marouane Fellaini, Mamadou Sakho oppure Erik Lamela. Un dato impressionante considerando che supera di ben più di centocinquanta milioni il fatturato del


di Andrea Losapio

foto Imago/Image Sport

senza cedere qualcuno dei pezzi pregiati. Come per l’estate scorsa, quando l’addio di Gareth Bale - dal Tottenham al Real Madrid - aveva fatto gonfiare notevolmente le operazioni degli Spurs, costretti a sostituire (non ci sono riusciti granché bene) il treno gallese. Il Chelsea cerca l’attaccante e l’ha trovato in Diego Costa, con 40 milioni di buonissimi motivi per spostarsi da Madrid e volare verso Londra, passando ovviamente per il mondiale brasiliano. Anche Falcao potrebbe esserne protagonista, sia della rappresentazione intercontinentale sia per ciò che concerne il futuro di Stamford Bridge. D’altronde tutti gli attaccanti di José Mourinho, da Fernando Torres a Samuel Eto’o, passando per Demba Ba o Romelu Lukaku sono sul piede di partenza, per motivazioni diverse. Tra piste cinesi, ritorni al passato e litigi con lo Special One, almeno uno potremmo presto vederlo in Italia. Dei quattro il nome più affascinante è quello dell’ex interista, più per

LA CADUTA DEL FULHAM A quattro anni dalla finale di Europa League, i Cottagers salutano la Premier League…

foto imago/Sportimage

La punta dell’Atletico pare destinato alla Premier, il Chelsea lo aspetta...

un passato glorioso che non per l’effettiva forza. Forza ben rappresentata dalla travolgente prestanza del belga, titolare al Mondiale causa infortunio di Benteke. Pure il centravanti dell’Aston Villa è sul mercato e troverà una nuova sistemazione, poiché i claret and blue sono stati messi in vendita dal loro presidente Randy Lerner. Valutazione oltre i 300 milioni per la società di Birmingham, di oltre 20 per il proprio gioiello. L’Arsenal punta gli occhi sulla Real Sociedad: prima su Carlos Vela, che ha già vissuto qualche stagione non irresistibile - dandogli qualche scusante proprio con i Gunners, prima di vivere una seconda vita calcistica in Spagna. A venticinque anni ci può essere una seconda chance, soprattutto se la cifra da spendere è intorno ai quattro milioni di euro. Diversa la situazione del francese Antoine Griezmann, visionato più volte e pronto per il trasferimento in Premier League: ce ne vogliono quasi venti per spostarlo da San Sebastian. Spazio anche al ritorno malinconico: non van Persie - che aveva comunque avuto parole al miele per l’Arsenal - ma Cesc Fabregas, che a Barcellona non hanno capito fino in fondo, costringendolo più volte a fare l’attaccante esterno (o il falso “nueve”) più che l’organizzatore di gioco. La ciliegina sulla torta di un centrocampo già fantastico che, se non avesse perso Aaron Ramsey per infortunio, probabilmente avrebbe dettato legge fino in fondo. Infine Alvaro Morata dovrebbe battagliare per un posto da titolare con l’altro francese Giroud. Proprio a metà campo arrivano i problemi per il Manchester City, con Yaya Tourè che ha chiesto un posto da dirigente alla fine della sua carriera da calciatore - fosse bravo come in campo sarebbe da prendere in serissima considerazione - mentre Javi Garcia e Jack Rodwell vanno verso l’uscita. Sicuramente ci saranno rinforzi in difesa, con obiettivi principali Mehdi Benatia e Elaquim Mangala: il secondo ha però detto di preferire il Chelsea. Il Liverpool monitora la situazione di Pedro, del Barcellona, ideale per il modulo di Rodgers, ma è Lallana a stuzzicare e non poco. In avanti in arrivo un centravanti come Wilfried Bony, mentre Javi Martinez è l’obiettivo per la mediana. E il Manchester United? Tra Toni Kroos

foto Daniele Buffa/Image Sport

ECCO DIEGO COSTA

Dopo tredici anni, il Fulham lascia la Premier, quattro stagioni dopo avere giocato – e perso – la finale di Europa League con l’Atletico Madrid. Tristemente penultimo in classifica (peggio solo il Cardiff City) i bianconeri hanno vissuto un’annata davvero deludente, con solamente due punti guadagnati da metà aprile in poi. Non sono bastati quindi gli inserimenti di Clint Dempsey, William Kvist, Lewis Holtby, John Heitinga e Konstantinos Mitroglou per salvare la squadra londinese, passata pure da tre tecnici come Martin Jol, René Meulensteen e Felix Magath. e Wesley Sneijder, tra Juan Cuadrado Luke Shaw, i Red Devils saranno un cantiere aperto fino alla fine di agosto. Perché c’è da cedere quasi una squadra intera, ma anche da rifondare. L’anno scorso arrivò solo Fellaini, e proprio questo immobilismo rappresentò la tomba di David Moyes. C’è da essere sicuri che Louis van Gaal non farà lo stesso errore...

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BUNDESLIGA GERMANIA

è SEMPRE PIù JUNG BUNDESLIGA Dal terzino dell’Eintracht a Can e Okazaki: dieci stelle esplose in un campionato sempre più al top.

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mercato. Si parte con Sebastian Jung, dell’Eintracht Francoforte. Terzino destro di corsa e qualità capace di interpretare nel migliore dei modi entrambe le frasi. Anche in questa stagione, nonostante l’Eintracht non abbia brillato, il calciatore tedesco si è dimostrato solido risultando uno dei più positivi anche in Europa League. Il costo poi, attorno agli 8 milioni di euro, è di quelli che possono fare al caso dei club italiani alle prese con budget limitanti rispetto

Granit Xhaka

foto Imago/Image Sport

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a Bundesliga negli ultimi anni è stata la fucina di molti campioni che si sono imposti all’attenzione generale con le maglie dei rispettivi club facendo sì che il campionato tedesco abbia ormai sorpassato la Serie A e avvicinato Premier League e Liga come uno dei migliori tornei continentali e mondiali. Calcio2000 ha selezionato i nomi di dieci calciatori che potrebbero diventare le stelle del prossimo calcio


di Tommaso Maschio

foto imago sportfotodienst/Image Sport

Classe 1990, l’esterno del Wolfsburg è ormai una stella della Bundes...

alle rivali europee. Poi Matthias Ostrzolek, dell’Ausburg. Terzino mancino di spinta il calciatore d’origine polacca è stato fra le rivelazioni della stagione e si candida a grande protagonista del prossimo mercato tedesco, anche se come profilo potrebbe interessare anche all’estero. Sette assist in 32 partite non sono pochi per un calciatore che ha ampi margini di miglioramento. Con un paio di milioni può essere preso. Avanti: chi fa gola è Granit Xhaka, del Borussia Monchengladbach. Il regista svizzero ha vissuto una stagione di luci e ombre, ma sulle sue qualità tecniche ci sono pochissimi dubbi. Un centrocampista moderno, abile in entrambe le fasi, anche se più portato alla costruzione di gioco, che farebbe la fortuna di qualsiasi club. Il suo costo si aggira attorno ai 10 milioni. In casa Mainz brilla la stella nipponica di Shinji Okazaki. Rivelatosi tardi come bomber, il giapponese è stato fra gli artefici della qualificazione in Europa del suo club a suon di gol.

Superato il connazionale Kagawa come nipponico più prolifico della Bundesliga (15 reti) si appresta a essere protagonista anche nei Mondiali brasiliani. Con 4-5 milioni potrebbe essere sacrificato. E sempre a Magonza, c’è Eric-Maxime Choupo-Moting. Un centravanti atipico visto che nonostante il fisico imponente ama giocare lontano dalla porta a sostegno di una prima punta. Un calciatore duttile, dall’importante esperienza internazionale che può rivelarsi un affare visto che sarebbe tesserabile a parametro zero. Altre stelle sul mercato, stavolta ad Hoffenheim, dove risalta Roberto Firmino. A 23 anni il brasiliano si è consacrato sia come uomo assist che come goleador. Trequartista dai piedi buoni, che può agire sia centralmente che sull’esterno, è uno dei maggiori candidati al trasferimento in una big in estate. Ha già una valutazione importante attorno ai 15 milioni. Rivelazione della Bundesliga al pari del connazionale Drmic, c’è Admir Mehmedi del Friburgo: lo svizzero si è riscattato dopo la deludente esperienza in Ucraina andando in doppia cifra e mostrando le qualità tenute fin qui nascoste dimostrandosi anche generoso nei confronti dei compagni. Il Friburgo lo riscatterà per 4 milioni, ma la sua valutazione è già ampiamente superiore. Via con Pierre-Michele Lasogga, adesso. Nonostante la stagione dell’Amburgo sia stata negativa il centravanti ha saputo mettere in mostra le sue qualità di centravanti vecchio stampo andando in gol con una certa regolarità prima di essere frenato da qualche guaio fisico. Tornerà all’Hertha, ma sembra destinato a una nuova cessione e per 7-8 milioni potrebbe partire. Un altro nome ghiottissimo è Emre Can, del Bayer Leverkusen. Il calciatore di scuola bavarese alla prima stagione da titolare in Bundesliga si è rivelato abile a ricoprire più ruoli, compreso quello di terzino di spinta, ponendo su se stesso l’attenzione di molti osservatori internazionali. Unisce forza fisica e velocità a grandi qualità tecniche e ha dalla sua anche un’età ancora verdissima. Non sarà però facile acquistarne il cartellino visto che il Bayern vanta un diritto di prelazione in caso di cessione da parte delle Aspirine, anche se nel centrocampo affollato dei bavaresi il turco

Il Norimberga è caduto Dopo 5 anni è ritorno in ZweiteLiga.

fotoDaniele Buffa/Image Sport

OCCHIO A JUNG

JOSIP DRMIC

L’unica nota stonata della Baviera in questa stagione è stata il Norimberga. La squadra è infatti retrocessa dopo 5 anni di Bundesliga senza dare mai l’idea di potersi portare fuori dagli ultimi tre posti. Al pessimo girone d’andata, chiuso senza vittorie, ha fatto seguito un girone di ritorno altalenante chiuso da una serie di sconfitte che ha impedito di agguantare quantomeno il terzultimo posto. Il tutto con l’aggravante di avere in rosa uno dei migliori marcatori stagionali: quel Josip Drmic che il prossimo anno rinforzerà l’attacco del Bayer Leverkusen. non pare avere possibilità di trovare spazio. Sul finale, torniamo all’Hoffenheim, per parlare di Kevin Volland. Un anno fa era protagonista con l’U21 e quest’estate rischia di esserlo con la nazionale maggiore della Germania. Una scalata inarrestabile quella dell’attaccante che ama partire dall’esterno per poi puntare la porta, che in questa stagione ha saputo destreggiarsi bene anche come punta centrale mostrando una grande confidenza con il gol. La sua valutazione è cresciuta esponenzialmente e supera i 15 milioni, ma viste qualità ed età merita sicuramente il salto di qualità in una grande.

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LIGUE 1 FRANCIA

MADE IN FRANCE

La Ligue 1 sforna sempre più talenti sul mercato. E nelle big fioccano gli esuberi…

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a Ligue 1 sta diventando un campionato sempre più importante. Gran parte del merito è da attribuire ai grandi investitori che negli ultimi anni hanno sborsato milioni e milioni, portando in Francia giocatori del calibro di Ibrahimovic, Cavani e Falcao. Il PSG sta dominando in Francia da due anni, il Monaco ha provato a tener testa, ma l’infortunio di Falcao ha pesato come un macigno sulle ambizione monegasche. IL TALENTO SCOPERTO PER CASO - Dove non arrivano i soldi, c’è l’intu-

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izione, la programmazione, il colpo di genio dei dirigenti: è il caso di Wissam Ben Yedder, gioiellino del Tolosa, soprannominato “il Messi di Francia”, arrivato nel calcio che conta quasi per caso. La sua carriera è una di quelle storie belle da raccontare: Ben Yedder, come tanti ragazzi sparsi in tutto il mondo, gioca a calcetto. Sui piccoli campi da calcio a cinque, mostra tutto il suo talento: scatto, dribbling, finte, tocchi di prima: tutte caratteristiche importanti per i giocatori di calcetto. Tanto che, dopo campionati ad alto livello, arriva anche la convocazione con la Nazionale francese di categoria. Una

grande soddisfazione, ma Ben Yedder coltiva un altro sogno: quello di giocare sui grandi campi di calcio ad undici. Con la maglia dell’Alfortville si mette in mostra, il Tolosa resta folgorato dal talento del piccolo giocatore e decide di portarlo nel calcio che conta. L’inizio in Ligue 1 è traumatico, tanto che dopo due stagioni il club valuta la sua cessione: ed è qui che arriva il colpo di genio. Il tecnico Casanova lo sposta dal centrocampo all’attacco, una scelta quanto mai azzeccata. Ben Yedder non smette più di segnare: da due anni è il punto di riferimento dell’attacco del Tolosa, segnando gol a grappoli. Non a


di Daniel Uccellieri

foto Thierry Breton / Panoramic/Image Sport

Gioiellino in forza al Tolosa, è stato definito “Il Messi di Francia”...

caso le grandi squadre europee hanno iniziato a chiedere informazioni al Tolosa per il giocatore. Fiorentina e Roma in Italia, Saint Etienne e Marsiglia in Francia: proprio la neo squadra di Bielsa potrebbe avere una corsia privilegiata, visto che il sogno, neanche troppo nascosto, di Ben Yedder è proprio quello di giocare al Velodrome con la maglia del Marsiglia. I BIG SUL MERCATO - Lo stesso Marsiglia, vista la scarsa disponibilità economica, potrebbe mettere sul mercato tutti i suoi pezzi pregiati, da Gignac a Valbuena passando per N’Koulou. Il giovane difensore camerunse, che vanta già un’enorme esperienza internazionale, piace tantissimo al Napoli. La difesa del Napoli è probabilmente il reparto che avrà bisogno di maggiori rinforzi. N’Koulou piace da tempo ai partenopei che si faranno trovare in prima fila non appena il Marsiglia deciderà di mettere sul mercato il ragazzo.

LA PROGRAMMAZIONE - C’è chi compra, c’è chi vende, c’è chi trova il campione nascosto, oppure c’è chi da anni sforna talenti su talenti tramite il proprio settore giovanile. Stiamo parlando ovviamente del Lione, club che nel corso degli hanni ha regalato grandi campioni, che spesso hanno fruttato milioni e milioni al club francese: il più famoso, almeno in tempi recenti, è Karim Benzema, acquistato nel luglio 2009 dal Real Madrid per ben 35 milioni di euro. Ben Arfa, Belfodil, il giovanissimo Anthony Martial, tutti giocatori nati nell’attento e preparato vivaio del Lione. L’ultimo, in ordine cronologico, è Alexandre Lacazette, attaccante esploso definitivamente sotto la guida di Garde. La maglia 10 sulle spalle, la grande tecnica ed i tantissimi gol segnati fra campionato e coppe, hanno attirato le grandi sqaudre d’Europa, su tutte i Liverpool. Lacazette, nato e cresciuto a Lione, vorrebbe restare nel suo club, ma la partenza di Garde, come affermato anche dallo stesso giocatore, potrebbe cambiare le carte in tavola. GLI ESUBERI - I grandi investimenti hanno permesso al PSG di conquistare il secondo titolo consecutivo. Sono tanti i campioni in rosa, soprattutto in attacco. Ibrahimovic, Cavani, Lavezzi, Lucas, Menez e Pastore. Qualcuno è di troppo. Chi lascerà sicuramente Parigi è Jeremy Menez: un vero e proprio colpo per chi si assicurerà le sue prestazione, visto il contratto in scadenza. Il Monaco vuole riportarlo nel principato, dove si è messo in luce prima di essere acquistato dalla Roma. L’Italia è l’altra destinazione gradita al giocatore, che vorrebbe riscattare le deludenti stagioni con la maglia della Roma: Pradè, colui che lo aveva portato in Italia la prima volta, lo vorrebbe per la sua Fiorentina. C’è anche la Juventus sulle sue tracce: dopo Pirlo e Pogba potrebbe arrivare un altro giocatore di lusso a parametro zero. Chiudiamo con Pastore: l’argentino è stato il primo grande colpo del PSG. Oggi, dopo gli arrivi stellari delle ultime stagioni, il suo spazio è ridotto ai minimi termini. Con una stagione con più bassi che alti, il suo prezzo è decisamente diminuito. L’Italia è nel cuore del Flaco, con la giusta offerta sarà possibile riportare in Italia uno dei migliori

DI “CORSICA” IN LIGUE 2

L’Ajaccio chiude una stagione nata male con una dolorosa retrocessione Ronald Zubar

N. Le Gouic / FEP / Panoramic/Image Sport

L’ERA BEN YEDDER

Stagione davvero deludente quella dell’Ajaccio. Dopo la salvezza conquistata lo scorso anno, nonostante i due punti di penalizzazione, la squadra corsa non è stata in grado di ripetersi. Anzi, la stagione è stata a dir poco disastrosa. Ultimo posto solitario in classifica per quasi tutto il campionato; l’esonero di Ravanelli e l’addio di Mutu hanno sicuramente complicato le cose. Nonostante tutto qualcosa di buono in Corsica si è visto. Denis Tonucci ha vissuto una buona stagione, anche se le difficoltà non sono certo mancate. Il portiere messicano Ochoa ha provato da solo a tenere a galla la barca, fornendo grandi prestazioni. Bene anche il giovane Tallo, arrivato in prestito dalla Roma: l’attaccante ha trovato continuità e diverse reti nel corso della stagione. talenti argentini degli ultimi anni. PILLOLE DI MERCATO - Chiudiamo con una carrellata di possibili colpi di mercato. Guillermo Ochoa, portiere in scadenza con l’Ajaccio, potrebbe vestire la maglia del Milan. Anche Simon Kjaer, difensore danese del Lille piace ai rossoneri, ma per l’ex Roma la concorrenza è forte: United e Borussia Dortmund hanno chiesto informazioni. Maxime Gonalons è un vecchio pallino del Napoli, ma l’Arsenal non molla la presa. Remy Cabella ha annunciato il suo addio al Montpellier, il Manchester United resta allla finestra.

Calcio 2OOO

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36ª GIORNATA – 4 maGGIo 2014 Catania-Roma 4-1 (2-1) Data: 4-05-2014 – Ore: 15.00 CATANIA (4-3-3): Frison 6,5; Peruzzi 6, Gyömber 6,5, Rolín 6, Monzón 6; Izco 7,5, Rinaudo 6,5 (42’ st Lodi ng), Barrientos 7; Leto 7 (20’ st Plasil 6), Bergessio 7, Castro 6,5 (37’ st Biraghi ng). Allenatore: Pellegrino 7. ROMA (4-3-3): De Sanctis 6; Maicon 5, Romagnoli 5,5, Castán 5 (12’ st Benatia 6), Dodô 5; Pjanic 5, De Rossi 5,5, Taddei 5 (38’ pt Gervinho 5); Florenzi 6, Totti 6, Ljajic 5 (12’ st Bastos 6). Allenatore: Garcia 5. Arbitro: Banti di Livorno 5,5. Reti: 26’ e 34’ pt Izco (C), 37’ Totti (R); 10’ st Bergessio (C), 34’ Barrientos (C). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Rinaudo, Castro (C); Romagnoli, Dodô, Pjanic, Gervinho, Totti (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 19.028

Chievo-Torino 0-1 (0-0) Data: 4-05-2014 – Ore: 15.00 CHIEVO (3-5-2): Agazzi 6; Sardo 5 (44’ pt Dos Santos 6), Bernardini 5,5 (15’ st Pellissier 5), Dainelli 5,5; Canini 6, Dramé 5,5, Radovanovic 6, Rigoni 5, Guana 5,5; Théréau 5 (30’ st Paredes ng), Paloschi 5,5. Allenatore: Corini 5. TORINO (3-5-2): Padelli 6; Bovo 6,5, Glik 7, Moretti 6; Maksimovic 6, Kurtic 7, Vives 6,5 (45’ st Tachtsidis ng), El Kaddouri 7 (48’ st Gazzi ng), Darmian 6,5; Immobile 7, Cerci 6 (40’ st Meggiorini ng). Allenatore: Ventura 7. Arbitro: Celi di Bari 5. RetE: 9’ st Sardo (C) aut. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pellissier, Dainelli, Rigoni, Guana (C); Darmian (T). Espulsi: 20’ st Pellissier (C) per somma di ammonizioni. Spettatori: 10.000 circa

Fiorentina-Sassuolo 3-4 (0-3) Data: 6-05-2014 – Ore: 19.00 FIORENTINA (4-3-1-2): Rosati 5,5; Diakité 5 (25’ st Tomovic 6), Rodríguez 4,5, Savic 5, Pasqual 5; Fernández 5, Pizarro 6, Borja Valero 6; Wolski 5 (10’ st Joaquín 6); Cuadrado 7, Matri 4 (20’ st Rossi 7). Allenatore: Montella 5. SASSUOLO (4-3-3): Pegolo 7; Gazzola 5,5, Antei 6, Cannavaro 6,5, Longhi 5,5; Biondini 6,5, Chibsah 6, Missiroli 6 (40’ st Brighi ng); Berardi 8,5, Zaza 7 (29’ st Floccari ng), Sansone 7 (35’ st Ziegler ng). Allenatore: Di Francesco 7. Arbitro: Tagliavento di Terni 4,5. Reti: 23’ rig., 33’ e 42’ pt Berardi (S); 12’ st Rodríguez (F) rig., 20’ Sansone (S), 27’ Rossi (F), 30’ Cuadrado (F). Recupero: 6 minuti (0’ pt + 6’ st). Ammoniti: Pasqual, Borja Valero, Cuadrado (F); Gazzola, Longhi, Berardi (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 30.470

Genoa-Bologna 0-0 (0-0) Data: 4-05-2014 – Ore: 15.00 GENOA (3-4-3): Perin 6,5; Antonini 6, Burdisso 6, Marchese 6; Vrsaljko 6 (19’ st Konaté 5), Sturaro ng (16’ pt Cofie 5,5), Bertolacci 5,5, Antonelli 5,5; Fetfatzidis 5,5, Gilardino 5,5, Sculli 6 (32’ st Centurion ng). Allenatore: Gasperini 5,5. BOLOGNA (3-5-1-1): Curci 6,5; Antonsson 6, Natali 6, Cherubin 6; Garics 6, Friberg 6 (16’ st Paponi 5,5), Krhin 6 (43’ st Ibson ng), Christodoulopoulos 6 (27’ st Pazienza 6), Morleo 5,5; Kone 6; Bianchi 5,5. Allenatore: Ballardini 5,5. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 6. Recupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Burdisso, Cofie, Sculli (G); Natali, Cherubin, Kone, Bianchi (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 18.655

Juventus-Atalanta 1-0 (1-0) Data: 5-05-2014 – Ore: 21.00 JUVENTUS (3-5-2): Storari 6; Barzagli 6, Ogbonna 6, Chiellini 6,5; Lichtsteiner 6 (38’ st Pepe ng), Padoin 7, Marchisio 6,5, Pogba 7, Peluso 6; Osvaldo 6 (20’ st Tévez 6), Giovinco 6 (1’ st Quagliarella 6). Allenatore: Conte 7. ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6; Bellini 6, Lucchini 6 (1’ st Benalouane 6), Yepes 6 (31’ st Nica ng), Brivio 6; Raimondi 6 (19’ st Estigarribia 6), Baselli 6, Carmona 6, Bonaventura 6,5; Moralez 6; Denis 6. Allenatore: Colantuono 6. Arbitro: De Marco di Chiavari 6. RetE: 27’ pt Padoin. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Estigarribia (A). Espulsi: nessuno. Spettatori: 38.892

Lazio-Verona 3-3 (1-1) Data: 5-05-2014 – Ore: 19.00 LAZIO (4-3-3): Berisha 7; Konko 5,5, Biava 5, Cana 5,5 (36’ st González ng), Radu 4,5; Biglia 5,5 (28’ st Klose 6), Ledesma 6, Lulic 5; Candreva 6 (35’ st Felipe Anderson ng), Mauri 6,5, Keita 6,5. Allenatore: Reja 5,5. VERONA (4-3-3): Rafael 6,5; Pillud 6, Moras 5,5, Marques 5,5, Albertazzi 5; Sala 6,5 (36’ st Gomez ng), Donadel 5,5 (20’ st Cirigliano 6), Hallfredsson 7; Iturbe 7,5, Toni 5, Marquinho 6,5 (20’ st Rômulo 7). Allenatore: Mandorlini 6,5. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 5. Reti: 30’ pt Keita (L), 37’ Marquinho (V); 15’ st Lulic (L), 24’ Iturbe (V), 38’ Rômulo (V), 48’ Mauri (L) rig. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Radu (L); Rafael, Albertazzi, Donadel, Hallfredsson, Iturbe, Marquinho (V). Espulsi: 41’ st Lulic (L) per gioco falloso, 46’ Albertazzi (V) per somma di ammonizioni. Spettatori: 15.000 circa

Milan-Inter 1-0 (0-0) Data: 4-05-2014 – Ore: 20.45 MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6; De Sciglio 5,5, Rami 6,5, Mexès 6,5, Constant 6 (41’ st Abate ng); Poli 6 (27’ st Muntari 6), De Jong 7,5, Montolivo 6; Taarabt 6; Balotelli 6, Kakà 6,5 (31’ st Pazzini ng). Allenatore: Seedorf 7. INTER (3-5-2): Handanovic 6; Ranocchia 6, Samuel 5,5, Rolando 6; Jonathan 5 (33’ st Álvarez ng), Hernanes 5,5, Cambiasso 5 (25’ st Guarín 5), Kovacic 5,5, Nagatomo 5,5; Palacio 5, Icardi 5 (37’ st Milito ng). Allenatore: Mazzarri 5. Arbitro: Bergonzi di Genova 6. RetE: 20’ st De Jong. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Abbiati, Mexès, De Jong (M); Ranocchia, Samuel, Cambiasso (I). Espulsi: nessuno. Spettatori: 73.855

Napoli-Cagliari 3-0 (2-0) Data: 6-05-2014 – Ore: 21.00 NAPOLI (4-2-3-1): Reina 6 (1’ st Colombo 6); Mesto 6, Fernández 6,5, Britos 6, Ghoulam 6; Inler 6 (18’ st Zapata 6), Dzemaili 7; Callejón 6, Hamsik 6, Mertens 6,5; Pandev 7 (30’ st Radosevic ng). Allenatore: Benitez 6,5. CAGLIARI (4-3-1-2): Silvestri 6; Pisano 5 (28’ st Perico 5), Rossettini 5, Astori 5, Murru 5; Dessena 5,5, Conti 5,5, Eriksson 5,5; Ibraimi 5 (10’ st Avramov 6); Sau 5 (18’ st Avelar 5), Ibarbo 5,5. Allenatore: Pulga 5,5. Arbitro: Ghersini di Genova 6,5. Reti: 32’ pt Mertens rig., 43’ Pandev; 12’ st Dzemaili. Recupero: 2 minuti (2’ pt + 0’ st). Ammoniti: Mesto, Britos, Dzemaili (N); Rossettini, Dessena, Conti (C). Espulsi: 9’ st Silvestri (C) per fallo da ultimo uomo. Spettatori: 42.013

Parma-Sampdoria 2-0 (1-0) Data: 4-05-2014 – Ore: 15.00 PARMA (4-3-3): Bajza 6; Cassani 6, Paletta 6,5, Lucarelli 6, Molinaro 6; Acquah 7, Marchionni 6,5 (29’ st Gargano 6), Parolo 6; Biabiany 6,5, Amauri 5,5 (1’ st Schelotto 6), Cassano 7 (36’ st Palladino ng). Allenatore: Donadoni 6,5. SAMPDORIA (4-2-3-1): Fiorillo 6; De Silvestri 6, Fornasier 6, Gastaldello 6, Regini 5; Palombo 6, Krsticic 6 (34’ st Maxi López ng); Gabbiadini 6, Eder 5 (20’ st Sestu 6), Soriano 5,5 (28’ pt Sansone 6); Okaka 6. Allenatore: Mihajlovic 6. Arbitro: Giacomelli di Trieste 5,5. Reti: 8’ pt Cassano; 45’ st Schelotto. Recupero: 6 minuti (3’ pt + 3’ st). Ammoniti: Paletta, Molinaro, Schelotto (P); Okaka (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 17.614

Udinese-Livorno 5-3 (5-2) Data: 4-05-2014 – Ore: 15.00 UDINESE (4-3-2-1): Scuffet 6; Widmer 6,5, Danilo 5, Domizzi 6, Gabriel Silva 6,5; Badu 7, Allan 6,5, Pinzi 6,5 (30’ st Yebda ng); Pereyra 7 (40’ st Jadson ng), Fernandes 6; Di Natale 8,5 (15’ st Nico López 6). Allenatore: Guidolin 6,5. LIVORNO (4-1-4-1): Anania 5,5; Piccini 5, Coda 4,5, Émerson 5, Mesbah 6; Duncan 5,5 (33’ st Castellini ng); Benassi 5 (1’ st Siligardi 5), Biagianti 5,5, Belfodil 6, Greco 5 (14’ st Mosquera 6); Paulinho 7. Allenatore: Nicola 5. Arbitro: Rocchi di Firenze 6. Reti: 13’ pt Paulinho (L), 19’ Di Natale (U), 21’ Badu (U), 29’ Paulinho (L), 34’ Pereyra (U), 44’ Gabriel Silva (U), 45’ Di Natale (U); 43’ st Mesbah (L). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Danilo (U); Mesbah, Greco, Paulinho (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 13.247 Note: Al 18’ pt Di Natale (U) si è fatto parare un rigore.

Squadra Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 21 reti: Immobile (Torino) 19 reti: Tévez (Juventus, 1 rig.); Toni (Verona, 2 rig.) 17 reti: Higuaín (Napoli, 5 rig.) 16 reti: Berardi (Sassuolo, 6 rig.) 15 reti: Rossi (Fiorentina, 5 rig.); Palacio (Inter); Llorente (Juventus); Paulinho (Livorno, 3 rig.) 14 reti: Gilardino (Genoa, 4 rig.); Balotelli (Milan, 3 rig.) 13 reti: Paloschi (Chievo, 4 rig.); Callejón (Napoli); Destro (Roma); Cerci (Torino, 5 rig.)

84

Calcio 2OOO

Juventus

96 36 31 3 2 76 23

Roma

85 36 26 7 3 72 23

Napoli

72 36 21 9 6 67 36

Fiorentina 61 36 18 7 11 62 42 Inter

57 36 14 15 7 57 36

Torino

55 36 15 10 11 55 45

Parma

54 36 14 12 10 55 45

Milan

54 36 15 9 12 54 46

Lazio

53 36 14 11 11 52 50

Verona

53 36 16 5 15 59 61

Atalanta

47 36 14 5 17 40 48

Sampdoria 44 36 12 8 16 43 54 Udinese

42 36 12 6 18 41 52

Genoa

41 36 10 11 15 38 46

Cagliari

39 36 9 12 15 34 49

Sassuolo

31 36 8 7 21 38 68

Chievo

30 36 8 6 22 31 53

Bologna

29 36 5 14 17 27 55

Catania

26 36 6 8 22 30 64

Livorno

25 36 6 7 23 39 74

I TOP DELLA GIORNATA Berardi Sassuolo 8,5 Di Natale Udinese 8,5 Izco Catania 7,5 De Jong Milan 7,5 Iturbe Verona 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Matri Fiorentina 4 Rodríguez Fiorentina 4,5 Radu Lazio 4,5 Coda Livorno 4,5


serie A TIM 37ª GIORNATA – 11 MAGGIO 2014 Atalanta-Milan 2-1 (0-0) Data: 11-05-2014 – Ore: 12.30 ATALANTA (4-3-2-1): Consigli 6; Raimondi 6,5, Benalouane 6,5, Bellini 5,5, Brivio 6,5; Carmona 6,5, Cigarini 6, Baselli 6 (30’ st Migliaccio 6); Bonaventura 6,5 (23’ st De Luca 6), Moralez 6,5 (43’ st Brienza 7); Denis 7. Allenatore: Colantuono 7. MILAN (4-3-1-2): Amelia 6; De Sciglio 5, Mexès 5, Rami 5,5, Constant 5; Montolivo 6, De Jong 6, Muntari 5,5 (31’ st Taarabt 6); Honda 4,5 (1’ st El Shaarawy 6); Balotelli 6,5, Kakà 5 (35’ st Pazzini ng). Allenatore: Seedorf 5. Arbitro: Rizzoli di Bologna 6,5. Reti: 6’ st Bellini (A) aut., 23’ Denis (A) rig., 51’ Brienza (A). Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Raimondi, Migliaccio (A); Mexes, Taarabt (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 16.985

Bologna-Catania 1-2 (0-1) Data: 11-05-2014 – Ore: 15.00 BOLOGNA (3-5-1-1): Curci 4,5; Antonsson 4,5, Natali 4,5, Sörensen 4,5 (36’ pt Cristaldo 4); Garics 4, Friberg 4,5, Krhin 4,5 (1’ st Ibson 4), Christodoulopoulos 4, Morleo 5; Kone 4,5; Bianchi 4 (17’ st Acquafresca 4). Allenatore: Ballardini 4. CATANIA (4-3-3): Frison 7; Peruzzi 4, Gyömber 6, Rolín 6,5, Monzón 7; Izco 6,5, Rinaudo 6, Barrientos 6 (11’ st Plasil 6); Leto 6 (19’ st Bellusci 6), Bergessio 7, Castro 6 (31’ st Biraghi 6). Allenatore: Pellegrino 6,5. Arbitro: Rocchi di Firenze 5. Reti: 22’ pt Monzón (C); 34’ st Morleo (B), 39’ Bergessio (C). Recupero: 8 minuti (3’ pt + 5’ st). Ammoniti: Christodoulopoulos, Morleo, Kone, Bianchi, Acquafresca (B); Frison, Peruzzi, Rinaudo (C). Espulsi: 29’ pt Peruzzi (C) per somma di ammonizioni; 40’ st Paponi (B, in panchina) per proteste. Spettatori: 30.929

Cagliari-Chievo 0-1 (0-0) Data: 11-05-2014 – Ore: 15.00 CAGLIARI (4-3-1-2): Avramov 6; Perico 6,5, Rossettini 6, Astori 6, Murru 5,5 (29’ st Avelar 6); Tabanelli 7, Dessena 6, Eriksson 6 (38’ st Ibraimi ng); Cossu 7; Sau 6 (44’ st Loi ng), Ibarbo 6. Allenatore: Pulga 6. CHIEVO (4-3-1-2): Agazzi 7; Sardo ng (15’ pt Frey 6), Cesar 6, Dainelli 7, Dramé 6; Radovanovic 6, Rigoni 6 (29’ st Guarente 6), Guana 6,5; Hetemaj 6; Théréau 6 (38’ st Rubin ng), Paloschi 6. Allenatore: Corini 6,5. Arbitro: Doveri di Roma 5,5. RetE: 27’ st Dainelli. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Murru, Ibarbo (Ca); Rigoni, Paloschi (Ch). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.000 circa

Inter-Lazio 4-1 (3-1) Data: 10-05-2014 – Ore: 20.45 INTER (3-5-2): Handanovic 7; Ranocchia 7, Samuel 6, Rolando 6; Jonathan 6 (7’ st Zanetti 7), Hernanes 6, Kuzmanovic 6 (29’ st Taider 6), Kovacic 8, Nagatomo 7; Icardi 6,5, Palacio 7,5 (19’ st Milito 6). Allenatore: Mazzarri 7. LAZIO (3-4-1-2): Berisha 5; Biava 6, Cana 5, Dias 4; González 4,5 (1’ st Ledesma 6), Onazi 5 (23’ st Candreva 6,5), Biglia 6, Pereirinha 5; Felipe Anderson 6 (37’ st Minala ng); Keita 7, Klose 5. Allenatore: Reja 5. Arbitro: Massa di Imperia 6,5. Reti: 2’ pt Biava (L), 7’ Palacio (I), 34’ Icardi (I), 37’ Palacio (I); 34’ st Hernanes (I). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Palacio (I); Onazi (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 63.000 circa

Livorno-Fiorentina 0-1 (0-0) Data: 11-05-2014 – Ore: 15.00 LIVORNO (4-3-3): Anania 6; Ceccherini 6 (22’ st Piccini 6), Rinaudo 6, Émerson 6, Castellini 5,5 (12’ st Borja 4); Biagianti 6, Duncan 6 (17’ st Benassi 6), Mosquera 6,5; Siligardi 6, Belfodil 5, Mesbah 5,5. Allenatore: Nicola 6. FIORENTINA (4-3-1-2): Rosati 6; Roncaglia 6, Rodríguez 6, Savic 6, Vargas 6; Ambrosini 6, Aquilani 6, Borja Valero 6 (40’ st Fernández ng); Ilicic 5 (10’ st Rossi 6,5); Matos 5 (1’ st Pizarro 6,5), Cuadrado 7. Allenatore: Montella 6. Arbitro: Giacomelli di Trieste 6. RetE: 12’ st Cuadrado. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ceccherini, Castellini, Borja, Benassi, Mosquera, Belfodil (L); Roncaglia, Vargas, Matos (F). Espulsi: 48’ st Borja (L) per gioco scorretto. Spettatori: 9.976

Roma-Juventus 0-1 (0-0) Data: 11-05-2014 – Ore: 17.45 ROMA (4-3-3): Skorupski 7; Torosidis 6,5, Benatia 6 (25’ st Toloi 6), Castán 6, Bastos 5,5; Pjanic 6, De Rossi 6 (10’ st Taddei 6), Nainggolan 7; Gervinho 6, Destro 5 (35’ st Florenzi ng), Totti 5,5. Allenatore: Garcia 6. JUVENTUS (3-5-2): Storari 8; Barzagli 6,5 (30’ st Cáceres ng), Bonucci 6, Chiellini 5,5; Lichtsteiner 7, Padoin 6 (38’ st Marchisio ng), Pirlo 6, Pogba 7, Asamoah 6; Llorente 6 (30’ st Osvaldo 7), Tévez 6. Allenatore: Conte 7. Arbitro: Russo di Nola 5. RetE: 49’ st Osvaldo. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Torosidis, Pjanic, Destro, Totti (R); Chiellini (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 54.097

Sampdoria-Napoli 2-5 (1-3) Data: 11-05-2014 – Ore: 15.00 SAMPDORIA (4-2-3-1): Fiorillo 4,5; De Silvestri 5,5, Mustafi 5, Gastaldello 5, Regini 5; Palombo 5,5, Krsticic 5 (13’ st Renan 5); Gabbiadini 5 (19’ st Sansone 5,5), Soriano 6, Eder 6; Maxi López 5 (35’ st Wszolek 6). Allenatore: Mihajlovic 5. NAPOLI (4-2-3-1): Reina 6,5 (33’ st Doblas 6); Maggio 6,5, Fernández 6, Mesto 6, Reveillere 6; Jorginho 6, Inler 6,5; Callejón 7 (27’ st Zúñiga ng), Hamsik 7 (20’ st Mertens 6), Insigne 7; Zapata 7. Allenatore: Benitez 7. Arbitro: Chiffi di Padova 6,5. Reti: 19’ Zapata (N), 26’ Insigne (N), 30’ Eder (S), 32’ Callejón (N); 2’ st Hamsik (N), 16’ Mustafi (S) aut., 43’ Wszolek (S). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Mustafi (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 20.000 circa

Sassuolo-Genoa 4-2 (1-1) Data: 11-05-2014 – Ore: 15.00 SASSUOLO (4-3-3): Pegolo 7; Rosi 6 (16’ st Mendes 6), Antei 6, Cannavaro 6,5, Ziegler 6; Brighi 6 (19’ st Sansone 7), Magnanelli 6, Biondini 7 (40’ st Missiroli ng); Berardi 7, Zaza 6,5, Floro Flores 7,5. Allenatore: Di Francesco 7,5. GENOA (3-5-2): Perin 6,5; Antonini 5, Burdisso 6, Gamberini 5,5 (24’ st Fetfatzidis 5,5); Vrsaljko 5,5, Centurion 5, Cabral 6, Bertolacci 5,5 (25’ st De Maio 5), Antonelli 5,5; Gilardino 6, Calaiò 6 (34’ st Konaté 5). Allenatore: Gasperini 5,5. Arbitro: Gervasoni di Mantova 5,5. Reti: 16’ pt Floro Flores (S), 40’ Calaiò (G); 21’ st Biondini (S), 31’ Gilardino (G), 41’ Sansone (S), 44’ Floro Flores (S). Recupero: 6 minuti (0’ pt + 6’ st). Ammoniti: Antei, Berardi (S); Burdisso, Cabral, Bertolacci, Antonelli, Gilardino (G). Espulsi: nessuno. Spettatori: 16.678 Note: Al 40’ pt Gilardino (G) si è fatto parare un rigore.

Torino-Parma 1-1 (1-0) Data: 11-05-2014 – Ore: 15.00 TORINO (3-5-2): Padelli 7; Bovo 6,5, Glik 5, Moretti 6; Maksimovic 5,5, Kurtic 6, Vives 6 (39’ st Tachtsidis ng), El Kaddouri 6,5 (42’ st Meggiorini ng), Darmian 6; Immobile 5,5, Cerci 6. Allenatore: Ventura 6. PARMA (3-5-2): Mirante 6; Cassani 6, Paletta 5,5, Lucarelli 5; Acquah 7, Parolo 6, Marchionni 6 (33’ st Amauri 5,5), Molinaro 5,5 (1’ st Schelotto 6), Gobbi 6; Biabiany 6, Cassano 5 (39’ st Obi ng). Allenatore: Donadoni 7. Arbitro: Damato di Barletta 6. Reti: 42’ pt Immobile (T); 26’ st Biabiany (P). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Bovo, Glik, Immobile (T); Acquah, Parolo (P). Espulsi: 19’ st Lucarelli (P) per gioco violento, 28’ Immobile (T) per somma di ammonizioni. Spettatori: 25.559 Note: Al 26’ st Cassano (P) si è fatto parare un rigore.

Verona-Udinese 2-2 (1-0) Data: 10-05-2014 – Ore: 18.00 VERONA (4-3-3): Rafael 6; Pillud 6 (1’ st Cacciatore 6), Moras 6, Marques 5,5, Agostini 6,5; Sala 6, Cirigliano 6, Hallfredsson 7 (36’ st Maietta ng); Gomez 6 (24’ st Donadel ng), Toni 7, Marquinho 6. Allenatore: Mandorlini 6. UDINESE (4-3-2-1): Scuffet 5,5; Heurtaux 5 (31’ st Widmer 6), Danilo 6, Domizzi 6, Gabriel Silva 5,5; Pinzi 6, Allan 6 (42’ st Badu 6,5), Lazzari 6; Nico López 5 (30’ st Yebda 6), Pereyra 6; Di Natale 7. Allenatore: Guidolin 6,5. Arbitro: Tommasi di Bassano del Grappa 6. Reti: 14’ pt Toni (V) rig.; 9’ st Hallfredsson (V), 12’ Di Natale (U), 47’ Badu (U). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Gomez, Donadel (V); Heurtaux, Danilo, Domizzi, Allan (U). Espulsi: nessuno. Spettatori: 22.115

Squadra Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 22 reti: Immobile (Torino) 20 reti: Toni (Verona, 3 rig.) 19 reti: Tévez (Juventus, 1 rig.) 17 reti: Palacio (Inter); Higuaín (Napoli, 5 rig.) 16 reti: Berardi (Sassuolo, 6 rig.) 15 reti: Rossi (Fiorentina, 5 rig.); Gilardino (Genoa, 4 rig.); Llorente (Juventus); Paulinho (Livorno, 3 rig.)

Juventus

99 37 32 3 2 77 23

Roma

85 37 26 7 4 72 24

Napoli

75 37 22 9 6 72 38

Fiorentina 64 37 19 7 11 63 42 Inter

60 37 15 15 7 61 37

Torino

56 37 15 11 11 56 46

Parma

55 37 14 13 10 56 46

Milan

54 37 15 9 13 55 48

Verona

54 37 16 6 15 61 63

Lazio

53 37 14 11 12 53 54

Atalanta

50 37 15 5 17 42 49

Sampdoria 44 37 12 8 17 45 59 Udinese

43 37 12 7 18 43 54

Genoa

41 37 10 11 16 40 50

Cagliari

39 37 9 12 16 34 50

Sassuolo

34 37 9 7 21 42 70

Chievo

33 37 9 6 22 32 53

Bologna

29 37 5 14 18 28 57

Catania

29 37 7 8 22 32 65

Livorno

25 37 6 7 24 39 75

I TOP DELLA GIORNATA Kovacic Inter 8 Storari Juventus 8 Palacio Inter 7,5 Floro Flores Sassuolo 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Acquafresca Bologna 4 Bianchi Bologna 4 Christodoulopoulos Bologna 4 Cristaldo Bologna 4 Garics Bologna 4 Ibson Bologna 4 Paponi Bologna 4 Peruzzi Catania 4 Dias Lazio 4 Borja Livorno 4

Calcio 2OOO

85


38ª GIORNATA – 18 MAGGIO 2014 Catania-Atalanta 2-1 (0-0) Data: 18-05-2014 – Ore: 15,00 CATANIA (4-3-3): Frison 6,5; Gyömber 6,5, Bellusci 6, Capuano 7, Monzón 6 (44’ st Garufi ng); Izco 6, Rinaudo 6,5, Fedato 5,5 (40’ st Aveni 6); Leto 6 (11’ st Lodi 6,5), Bergessio 6, Castro 6. Allenatore: Pellegrino 6,5. ATALANTA (4-3-2-1): Sportiello 6; Raimondi 6, Benalouane 6, Bellini 6, Brivio 5,5 (1’ st Caldara 6); Koné 6, Cigarini 6 (20’ st Olausson 6), Baselli 5,5; Brienza 5,5 (27’ st Bentancourt 5), Moralez 5,5; Denis 6. Allenatore: Colantuono 6. Arbitro: Aureliano di Bologna 6. Reti: 20’ st Lodi (C), 35’ Koné (A), 46’ Bergessio (C) rig. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Izco (C); Koné, Cigarini (A). Espulsi: nessuno. Spettatori: 12.380

Chievo-Inter 2-1 (0-1) Data: 18-05-2014 – Ore: 20.45 CHIEVO (3-5-2): Squizzi 6,5; Bernardini 6, Dainelli 6 (27’ st Obinna 7,5), Dramé 6,5; Frey 6, Radovanovic 6 (17’ st Kupisz 6), Bentivoglio 6, Hetemaj 6,5 (42’ st Calello ng), Rubin 6; Paloschi 6, Lazarevic 7. Allenatore: Corini 6,5. INTER (3-5-2): Carrizo 5; Campagnaro 6 (1’ st Ranocchia 6), Cambiasso 6, Andreolli 6,5; Zanetti 6, Kovacic 6,5 (37’ st Guarín ng), Taider 6, Álvarez 6, D’Ambrosio 6; Milito 6, Botta 6 (40’ st Bonazzoli ng). Allenatore: Mazzarri 6. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6. Reti: 41’ pt Andreolli (I); 28’ e 45’ st Obinna (C). Recupero: 2 minuti (0’ pt + 2’ st). Ammoniti: Dramé, Frey (C); Andreolli (I). Espulsi: nessuno. Spettatori: 15.000 circa

Fiorentina-Torino 2-2 (0-0) Data: 18-05-2014 – Ore: 20.45 FIORENTINA (4-3-1-2): Rosati 7; Roncaglia 6, Rodríguez 6, Hegazy 6, Pasqual 6 (31’ st Rebic 6,5); Aquilani 6, Pizarro 6, Vargas 6; Borja Valero 6; Cuadrado 7 (40’ st Bakic ng), Rossi 7 (15’ st Joaquín 6). Allenatore: Montella 6,5. TORINO (3-5-2): Padelli 6,5; Glik 6, Vives 6, Moretti 6; Maksimovic 6, Kurtic 6,5, Tachtsidis 6 (19’ st Larrondo 6,5), El Kaddouri 6,5, Darmian 6; Cerci 5,5, Meggiorini 5 (19’ st Barreto 6). Allenatore: Ventura 5,5. Arbitro: Rizzoli di Bologna 6. Reti: 12’ st Rossi (F) rig., 22’ Larrondo (T), 34’ Rebic (F), 39’ Kurtic (T). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Roncaglia, Rodríguez, Pizarro, Vargas, Cuadrado (F); Vives, Darmian (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 40.912 Note: Al 47’ st Cerci (T) si è fatto parare un rigore.

Genoa-Roma 1-0 (0-0) Data: 18-05-2014 – Ore: 15,00 GENOA (3-4-2-1): Perin 6,5; De Maio 6, Portanova 6, Burdisso 6; Vrsaljko 6, Sturaro 6, Cabral 6, Marchese 6; Centurion 6 (44’ st Motta ng), Sculli 6 (24’ st Fetfatzidis 7); Calaiò 5,5 (35’ st Konaté 6,5). Allenatore: Gasperini 6,5. ROMA (4-3-3): Skorupski 7; Jedvaj 5,5, Benatia 6, Castán 6, Bastos 6; Florenzi 5,5, Taddei 5,5, Nainggolan 6; Ljajic 6 (28’ st Totti 6), Destro 5,5 (33’ st Dodô 5,5), Ricci 6 (14’ st Mazzitelli 6). Allenatore: Garcia 5,5. Arbitro: Irrati di Pistoia 6. RetE: 38’ st Fetfatzidis. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Jedvaj (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 19.277

Juventus-Cagliari 3-0 (3-0) Data: 18-05-2014 – Ore: 15,00 JUVENTUS (3-5-2): Buffon 7 (9’ st Rubinho 6,5); Cáceres 6,5, Bonucci 6,5, Ogbonna 6,5; Lichtsteiner 6,5, Pogba 7, Pirlo 7,5 (34’ st Pepe 6,5), Marchisio 7, Asamoah 7; Tévez 6,5, Llorente 7 (14’ st Osvaldo 6,5). Allenatore: Conte 7,5. CAGLIARI (4-3-1-2): Silvestri 6,5; Perico 5,5, Rossettini 5,5, Astori 5,5 (1’ st Bastrini 6), Avelar 6; Dessena 6, Conti 5,5, Tabanelli 6; Cossu 6 (21’ st Ibraimi 6); Ibarbo 6 (41’ st Loi ng), Pinilla 5. Allenatore: Pulga 5,5. Arbitro: Bergonzi di Genova 6. Reti: 8’ pt Silvestri (C) aut., 15’ Llorente, 40’ Marchisio. Recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: nessuno. Espulsi: nessuno. Spettatori: 39.334

Lazio-Bologna 1-0 (0-0) Data: 18-05-2014 – Ore: 20.45 LAZIO (4-3-3): Berisha 6; Pereirinha 6, Biava 6, Dias 6, Radu 6; Biglia 6, Ledesma 5,5 (44’ st Minala ng), Lulic 5,5; Candreva 6,5 (14’ st Felipe Anderson 6), Klose 5 (35’ st Tounkara ng), Keita 6. Allenatore: Reja 6. BOLOGNA (3-4-3): Stojanovic 6,5; Sörensen 6, Natali 6 (1’ st Antonsson 6), Cherubin 6; Crespo 5,5, Pazienza 6, Cech 5,5, Morleo 5; Moscardelli 5,5, Acquafresca 5 (30’ st Rodriguez 5), Laxalt 5,5 (1’ st Ibson 5,5). Allenatore: Ballardini 6. Arbitro: Maresca di Napoli 6. RetE: 49’ st Biglia rig. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pereirinha, Felipe Anderson (L); Pazienza (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.000 circa

Milan-Sassuolo 2-1 (2-0) Data: 18-05-2014 – Ore: 20.45 MILAN (4-3-1-2): Abbiati 6; De Sciglio 6, Mexès 5, Rami 6,5, Constant 6 (18’ st Zaccardo 6); Montolivo 6, De Jong 7, Muntari 7 (14’ st El Shaarawy 6,5); Taarabt 6; Kakà 5,5 (28’ st Balotelli ng), Pazzini 6. Allenatore: Seedorf 6. SASSUOLO (4-3-3): Pomini 6; Mendes 5,5 (34’ st Terranova ng), Cannavaro 5,5, Ariaudo 5, Longhi 6; Chibsah 5,5 (28’ st Masucci ng), Magnanelli 6, Missiroli 5 (1’ st Biondini 6); Berardi 5, Zaza 6, Sansone 5,5. Allenatore: Di Francesco 5,5. Arbitro: Valeri di Roma 5. Reti: 2’ pt Muntari (M), 27’ De Jong (M); 45’ st Zaza (S) rig. Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Mexès (M); Ariaudo (S). Espulsi: 23’ st Mexès (M) per somma di ammonizioni, 41’ Cannavaro (S) e 44’ De Sciglio (M) entrambi per gioco scorretto. Spettatori: 38.119

Napoli-Verona 5-1 (3-0) Data: 18-05-2014 – Ore: 20.45 NAPOLI (4-2-3-1): Doblas 6; Maggio 6, Henrique 6,5, Britos 6, Ghoulam 6; Dzemaili 6 (14’ st Zúñiga 6), Jorginho 7 (34’ st Lasicki 6); Insigne 6,5, Callejón 7 (1’ st Radosevic 6), Mertens 7,5; Zapata 7. Allenatore: Benitez 7,5. VERONA (4-3-3): Nícolas 5; Cacciatore 5 (9’ st Gomez 5), Moras 5, Marques 5 (24’ st Rabusic 5), Agostini 5 (13’ st Albertazzi 5); Sala 6, Donadel 5, Hallfredsson 5,5; Iturbe 6, Toni 5, Marquinho 5. Allenatore: Mandorlini 5. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6. Reti: 5’ pt Callejón (N), 13’ e 25’ Zapata (N); 17’ st Mertens (N), 21’ Iturbe (V), 32’ Mertens (N). Recupero: 0 minuti (0’ pt + 0’ st). Ammoniti: Callejón, Radosevic (N); Agostini (V). Espulsi: nessuno. Spettatori: gara a porte chiuse (presenti circa 10.000 bambini).

Parma-Livorno 2-0 (0-0) Data: 18-05-2014 – Ore: 20.45 PARMA (4-3-3): Mirante 6 (42’ st Pavarini ng); Cassani 6, Paletta 7, Gobbi 6, Molinaro 6,5; Acquah 6, Marchionni 6 (37’ st Galloppa ng), Parolo 6; Schelotto 6 (8’ st Amauri 8), Cassano 7, Biabiany 7. Allenatore: Donadoni 7,5. LIVORNO (4-3-3): Anania 6 (38’ st Aldegani ng); Ceccherini 5, Rinaudo 5, Émerson 6, Gemiti 5; Biagianti 6, Mosquera 6,5, Duncan 6; Belfodil 5 (17’ st Piccini 6), Paulinho 6, Siligardi 5 (24’ st Bartolini 6). Allenatore: Nicola 6. Arbitro: De Marco di Chiavari 5,5. Reti: 17’ e 35’ st Amauri. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Ceccherini (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 16.763

Udinese-Sampdoria 3-3 (2-1) Data: 17-05-2014 – Ore: 20.45 UDINESE (4-3-2-1): Brkic 6; Widmer 6, Domizzi 6, Bubnjic 5 (33’ st Nico López 6), Gabriel Silva 5,5 (17’ pt Naldo 5); Pinzi 6, Allan 5 (20’ st Badu 6,5), Lazzari 6; Pereyra 7, Fernandes 6,5; Di Natale 8,5. Allenatore: Guidolin 6. SAMPDORIA (4-2-3-1): Fiorillo 6,5; De Silvestri 6, Mustafi 5,5, Gastaldello 6, Regini 6; Palombo 5,5 (1’ st Renan 6), Krsticic 6; Gabbiadini 6,5 (38’ st Wszolek 5), Soriano 7, Eder 7 (21’ st Sansone 6); Okaka 7. Allenatore: Mihajlovic 6. Arbitro: Saia di Palermo 6. Reti: 10’ pt Okaka (S), 26’ e 32’ Di Natale (U); 8’ st Eder (S), 10’ Soriano (S), 43’ Di Natale (U). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Domizzi, Nico, Pinzi (U); Mustafi, Eder (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 14.862

SQUADRA Pt. G V N P Gf Gs

MARCATORI 22 reti: Immobile (Torino) 20 reti: Toni (Verona, 3 rig.) 19 reti: Tévez (Juventus, 1 rig.) 17 reti: Palacio (Inter); Higuaín (Napoli, 5 rig.) 16 reti: Rossi (Fiorentina, 6 rig.); Llorente (Juventus); Berardi (Sassuolo, 6 rig.); Di Natale (Udinese, 4 rig.) 15 reti: Gilardino (Genoa, 4 rig.); Paulinho (Livorno, 3 rig.); Callejón (Napoli) 14 reti: Balotelli (Milan, 3 rig.) 13 reti: Denis (Atalanta, 2 rig.); Paloschi (Chievo, 4 rig.); Destro (Roma); Cerci (Torino, 5 rig.)

86

Calcio 2OOO

Juventus 102 38 33 3 2 80 23 Roma

85 38 26 7 5 72 25

Napoli

78 38 23 9 6 77 39

Fiorentina 65 38 19 8 11 65 44 Inter

60 38 15 15 8 62 39

Parma

58 38 15 13 10 58 46

Torino

57 38 15 12 11 58 48

Milan

57 38 16 9 13 57 49

Lazio

56 38 15 11 12 54 54

Verona

54 38 16 6 16 62 68

Atalanta

50 38 15 5 18 43 51

Sampdoria 45 38 12 9 17 48 62 Genoa

44 38 11 11 16 41 50

Udinese

44 38 12 8 18 46 57

Cagliari

39 38 9 12 17 34 53

Chievo

36 38 10 6 22 34 54

Sassuolo

34 38 9 7 22 43 72

Catania

32 38 8 8 22 34 66

Bologna

29 38 5 14 19 28 58

Livorno

25 38 6 7 25 39 77

I TOP DELLA GIORNATA Di Natale Udinese 8,5 Amauri Parma 8 Obinna Chievo 7,5 Pirlo Juventus 7,5 Mertens Napoli 7,5 I FLOP DELLA GIORNATA Nessun calciatore con voto inferiore a 5


serie A TIM CLASSIFICA RENDIMENTO GENERALE AL TERMINE DEL CAMPIONATO Calciatore Rossi (Fiorentina) Tévez (Juventus) Toni (Verona) Strootman (Roma) Benatia (Roma) Cuadrado (Fiorentina) Higuaín (Napoli) Gervinho (Roma) Totti (Roma) Pogba (Juventus) Pjanic (Roma) Perin (Genoa) Bonaventura (Atalanta) Rômulo (Verona) Mertens (Napoli) Barzagli (Juventus) Llorente (Juventus) De Rossi (Roma) Immobile (Torino) Borja Valero (Fiorentina) Destro (Roma) Pegolo (Sassuolo) Iturbe (Verona) Candreva (Lazio) Consigli (Atalanta) Keita (Lazio) Pirlo (Juventus) Cassano (Parma) Palacio (Inter) Cerci (Torino) Buffon (Juventus) Lichtsteiner (Juventus) Diamanti (Bologna) Asamoah (Juventus) Behrami (Napoli) Bovo (Torino) Mirante (Parma) Castán (Roma) Neto (Fiorentina) Vidal (Juventus) Ambrosini (Fiorentina) Handanovic (Inter) Ranocchia (Inter) Paletta (Parma) Gilardino (Genoa) Chiellini (Juventus) Berardi (Sassuolo) Maicon (Roma) Ljajic (Roma) Di Natale (Udinese) Hallfredsson (Verona) Acquah (Parma) Parolo (Parma) De Sanctis (Roma) Florenzi (Roma) Avramov (Cagliari) Callejón (Napoli) Paulinho (Livorno) Biabiany (Parma) Pizarro (Fiorentina) Icardi (Inter) Bonucci (Juventus) Luci (Livorno) Reina (Napoli) Glik (Torino) El Kaddouri (Torino) Padelli (Torino) Cigarini (Atalanta) Cambiasso (Inter) Rolando (Inter) Biava (Lazio) Gabbiadini (Sampdoria) Denis (Atalanta) Matuzalem (Genoa) Eder (Sampdoria) Vives (Torino) Aquilani (Fiorentina) Fernández (Fiorentina) Marchisio (Juventus) Insigne (Napoli) Gargano (Parma) Soriano (Sampdoria) Moralez (Atalanta) Vargas (Fiorentina) Bardi (Livorno) Hamsik (Napoli) Amauri (Parma) Cassani (Parma) Pereyra (Udinese) Conti (Cagliari) Lucarelli (Parma) Puggioni (Chievo) Rodríguez (Fiorentina) Marchionni (Parma)

media pr. gol 6,88 21 16 6,87 34 19 6,65 34 20 6,61 25 5 6,55 33 5 6,53 32 11 6,5 32 17 6,5 33 9 6,5 26 8 6,49 36 7 6,49 35 6 6,47 37 50 6,44 31 5 6,44 32 6 6,43 33 11 6,42 26 – 6,42 34 16 6,41 32 1 6,41 33 22 6,39 32 6 6,39 20 13 6,39 33 55 6,39 33 8 6,36 37 12 6,34 35 48 6,34 25 5 6,33 30 4 6,33 34 12 6,32 37 17 6,32 37 13 6,3 33 20 6,3 27 2 6,29 19 5 6,29 34 2 6,29 21 – 6,29 20 – 6,28 36 42 6,28 36 – 6,26 35 38 6,26 32 11 6,25 21 – 6,25 36 32 6,25 24 1 6,25 21 – 6,24 36 15 6,24 31 3 6,24 29 16 6,23 28 2 6,22 28 6 6,22 32 16 6,22 33 2 6,21 27 1 6,21 36 8 6,21 36 23 6,21 37 6 6,2 23 25 6,2 37 15 6,19 35 15 6,19 36 6 6,18 28 1 6,18 22 9 6,18 29 2 6,18 22 1 6,18 30 29 6,18 34 2 6,17 29 6 6,17 38 47 6,16 33 2 6,16 32 4 6,16 29 4 6,16 20 1 6,16 34 8 6,15 37 13 6,15 21 – 6,14 33 12 6,14 33 1 6,13 31 6 6,13 23 3 6,13 29 4 6,13 36 3 6,13 22 1 6,13 29 5 6,11 32 5 6,11 24 4 6,11 35 69 6,11 28 7 6,11 31 8 6,11 36 – 6,11 36 2 6,1 31 4 6,1 34 4 6,09 23 32 6,09 33 4 6,09 33 1

Palombo (Sampdoria) Darmian (Torino) Rafael (Verona) Carmona (Atalanta) Rigoni (Chievo) De Jong (Milan) Moretti (Torino) Fetfatzidis (Genoa) Taddei (Roma) Badu (Udinese) Jonathan (Inter) Ledesma (Lazio) Fernandes (Udinese) Gomez (Verona) Martinho (Verona) Portanova (Genoa) Guarín (Inter) Dzemaili (Napoli) Pandev (Napoli) Joaquín (Fiorentina) Abbiati (Milan) Astori (Cagliari) Campagnaro (Inter) De Silvestri (Sampdoria) Cossu (Cagliari) Ibarbo (Cagliari) Hetemaj (Chievo) Paloschi (Chievo) Kovacic (Inter) Lulic (Lazio) Inler (Napoli) Da Costa (Sampdoria) Sansone (Sampdoria) Floro Flores (Sassuolo) Baselli (Atalanta) Brivio (Atalanta) Raimondi (Atalanta) Yepes (Atalanta) Christodoulopoulos (Bologna) Curci (Bologna) Pasqual (Fiorentina) Nagatomo (Inter) Émerson (Livorno) Donadel (Verona) Donati (Verona) Ekdal (Cagliari) Dainelli (Chievo) Antonini (Genoa) Marchetti (Lazio) Poli (Milan) Gobbi (Parma) Basta (Udinese) Kakà (Milan) Palladino (Parma) Barrientos (Catania) Montolivo (Milan) Zaza (Sassuolo) Maksimovic (Torino) Meggiorini (Torino) Heurtaux (Udinese) Pinzi (Udinese) Del Grosso (Atalanta) Lucchini (Atalanta) Migliaccio (Atalanta) Tomovic (Fiorentina) Marchese (Genoa) Albiol (Napoli) Maicosuel (Udinese) Maietta (Verona) Keko (Catania) Vrsaljko (Genoa) Álvarez (Inter) Benassi (Livorno) Balotelli (Milan) Sau (Cagliari) Plasil (Catania) Antonelli (Genoa) Biglia (Lazio) Stendardo (Atalanta) Onazi (Lazio) Dodô (Roma) Lazzari (Udinese) Castro (Catania) Izco (Catania) Klose (Lazio) Mbaye (Livorno) Gastaldello (Sampdoria) Basha (Torino) Nenê (Cagliari) Pisano (Cagliari) Théréau (Chievo) Mustafi (Sampdoria) Obiang (Sampdoria) Magnanelli (Sassuolo) Allan (Udinese)

6,09 6,09 6,09 6,08 6,08 6,08 6,08 6,07 6,07 6,07 6,06 6,06 6,06 6,06 6,06 6,05 6,05 6,05 6,05 6,04 6,04 6,03 6,03 6,03 6,02 6,02 6,02 6,02 6,02 6,02 6,02 6,02 6,02 6,02 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 5,98 5,98 5,98 5,98 5,98 5,98 5,98 5,97 5,97 5,95 5,95 5,95 5,95 5,95 5,95 5,95 5,94 5,94 5,94 5,94 5,94 5,94 5,94 5,94 5,93 5,93 5,93 5,93 5,93 5,92 5,92 5,92 5,92 5,91 5,91 5,91 5,91 5,9 5,9 5,9 5,9 5,9 5,9 5,89 5,89 5,89 5,89 5,89 5,89 5,89

32 1 37 – 37 63 32 2 33 4 33 2 36 1 31 2 19 2 29 5 31 3 27 – 24 5 29 5 20 2 21 1 32 4 24 6 29 7 26 2 28 31 34 – 21 – 35 2 29 – 30 4 32 – 34 13 32 – 30 7 32 2 33 49 24 3 29 7 28 – 23 3 30 – 24 – 26 2 37 57 26 – 34 5 31 2 23 1 20 1 22 1 26 2 26 2 21 29 26 2 28 1 30 3 30 7 24 3 28 5 29 3 33 9 23 – 34 – 32 3 23 1 19 – 19 1 19 1 25 – 27 – 32 1 19 1 25 – 19 – 22 – 29 4 20 2 30 14 30 6 28 1 30 3 26 2 28 2 29 1 19 – 25 – 29 3 30 3 25 7 25 2 32 2 24 – 23 5 23 – 32 7 33 1 27 – 28 – 33 –

Bergessio (Catania) Dramé (Chievo) González (Lazio) Muntari (Milan) Fernández (Napoli) Kone (Bologna) Pinilla (Cagliari) Frey (Chievo) Ilicic (Fiorentina) Savic (Fiorentina) Domizzi (Udinese) Agostini (Verona) Dessena (Cagliari) Lodi (Catania) Bertolacci (Genoa) Farnerud (Torino) Perico (Cagliari) Greco (Livorno) Antei (Sassuolo) Missiroli (Sassuolo) Cacciatore (Verona) Rossettini (Cagliari) Rolín (Catania) Spolli (Catania) Siligardi (Livorno) Moras (Verona) Matos (Fiorentina) Radu (Lazio) Longhi (Sassuolo) Bentivoglio (Chievo) De Maio (Genoa) Juan Jesus (Inter) Nico López (Udinese) Ibraimi (Cagliari) Padoin (Juventus) Regini (Sampdoria) Andújar (Catania) Emeghara (Livorno) Abate (Milan) Felipe (Parma) Eriksson (Cagliari) Krsticic (Sampdoria) Radovanovic (Chievo) Maggio (Napoli) Murru (Cagliari) Costa (Sampdoria) Konaté (Genoa) Konko (Lazio) Wszolek (Sampdoria) Danilo (Udinese) Gabriel Silva (Udinese) Morleo (Bologna) Natali (Bologna) Sardo (Chievo) Peruzzi (Catania) Cana (Lazio) Duncan (Livorno) Antonsson (Bologna) Krhin (Bologna) Perez (Bologna) Cavanda (Lazio) Perea (Lazio) Muriel (Udinese) Leto (Catania) Calaiò (Genoa) Biagianti (Livorno) Ceccherini (Livorno) Garics (Bologna) Pazienza (Bologna) Biraghi (Catania) Avelar (Cagliari) Pellissier (Chievo) Piccini (Livorno) Gazzola (Sassuolo) Emanuelson (Milan) Mantovani (Bologna) Cesar (Chievo) Mexès (Milan) Cristaldo (Bologna) Bellusci (Catania) Taider (Inter) Rinaudo (Livorno) Zapata (Milan) Livaja (Atalanta) Cabrera (Cagliari) Coda (Livorno) Monzón (Catania) Robinho (Milan) Bianchi (Bologna) Constant (Milan) Acquafresca (Bologna)

5,88 5,88 5,88 5,88 5,88 5,87 5,87 5,87 5,87 5,87 5,87 5,87 5,86 5,86 5,86 5,86 5,85 5,85 5,84 5,84 5,84 5,83 5,83 5,83 5,83 5,83 5,82 5,82 5,82 5,81 5,81 5,81 5,81 5,8 5,8 5,8 5,79 5,79 5,79 5,79 5,78 5,78 5,77 5,77 5,76 5,76 5,75 5,75 5,75 5,75 5,75 5,74 5,74 5,74 5,73 5,73 5,73 5,72 5,72 5,72 5,71 5,71 5,71 5,7 5,7 5,7 5,7 5,69 5,69 5,69 5,68 5,68 5,68 5,68 5,67 5,66 5,66 5,66 5,65 5,65 5,65 5,61 5,58 5,54 5,54 5,54 5,53 5,53 5,52 5,43 5,25

30 10 26 – 25 1 26 5 26 – 28 5 26 7 32 – 21 3 31 – 26 – 25 – 33 – 19 2 25 2 23 3 20 – 32 4 22 – 27 1 32 3 36 – 25 – 21 1 26 5 30 – 23 – 25 1 28 1 19 1 23 2 27 – 21 2 25 2 21 1 29 – 24 42 30 4 19 1 22 – 20 – 32 1 33 – 22 – 21 – 20 – 25 1 21 – 19 1 36 1 31 1 31 1 32 1 30 1 22 1 26 2 32 – 34 – 27 – 27 – 19 1 19 1 24 4 27 3 22 3 26 – 32 – 34 1 22 2 23 – 20 – 22 1 20 – 25 – 24 – 21 – 32 1 22 2 28 3 20 – 25 1 21 1 20 1 20 2 19 1 23 – 22 2 23 3 28 3 20 – 19 –

Sono stati presi in considerazione esclusivamente i calciatori con almeno 19 presenze all’attivo (metà del totale delle gare disputate)

Calcio 2OOO

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37ª GIORNATA – 3 MAGGIO 2014 Brescia-Empoli 1-3 (1-1) Data: 3-05-2014 – Ore: 15.00 BRESCIA (3-5-1-1): Cragno 5,5; Di Cesare 6 (5’ st Freddi 5), Budel 5,5, Racine 6; Zambelli 6 (38’ st Kukoc ng), Finazzi 5,5 (27’ st Corvia 5), Olivera 6, Benali 5,5, Scaglia 5; Sodinha 5,5; Caracciolo 6. Allenatore: Iaconi 5. EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 5, Tonelli 6, Rugani 6,5, Hysaj 6; Signorelli 6, Valdifiori 7 (33’ st Ronaldo ng), Croce 6,5 (17’ st Eramo 6); Verdi 7; Maccarone 7, Tavano 7 (36’ st Barba ng). Allenatore: Sarri 7. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6,5. Reti: 29’ pt Maccarone (E), 41’ Caracciolo (B) rig.; 31’ st Tavano (E) rig., 47’ Verdi (E). Recupero: 7 minuti (1’ pt + 6’ st). Ammoniti: Freddi, Olivera, Benali, Sodinha (B); Laurini, Hysaj, Ronaldo (E). Espulsi: 34’ st Laurini (E). Spettatori: 5.000 circa

Carpi-Pescara 2-0 (1-0) Data: 3-05-2014 – Ore: 15.00 CARPI (4-1-4-1): Colombi 7; Pasciuti 6, Pesoli 6,5, Romagnoli 6,5, Gagliolo 6; Porcari 6; Concas 6, Lollo 6, Memushaj 6 (9’ st Letizia 6), Di Gaudio 6 (16’ st Acosty 6); Sgrigna 7 (46’ st Inglese ng). Allenatore: Pillon 7. PESCARA (3-4-3): Pelizzoli 6; Zauri 5,5 (8’ st Nielsen 6), Bocchetti 6, Capuano 6; Salviato 5, Rizzo 6 (28’ st Sforzini 5,5), Brugman 6,5, Balzano 5; Politano 6, Maniero 5 (8’ st Caprari 6), Ragusa 6. Allenatore: Cosmi 5,5. Arbitro: Maresca di Napoli 6. Reti: 17’ pt Di Gaudio; 40’ st Sgrigna rig. Recupero: 8 minuti (1’ pt + 7’ st). Ammoniti: Pasciuti, Gagliolo, Di Gaudio (C); Rizzo, Balzano, Maniero, Ragusa (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.282

Cesena-Avellino 2-0 (0-0) Data: 3-05-2014 – Ore: 15.00 CESENA (3-5-2): Coser 6; Volta 6, Capelli 6, Camporese 7; D’Alessandro 6, De Feudis 6, Gagliardini 6, Coppola 6, Renzetti 6; Defrel 6 (13’ st Marilungo 6), Garritano 6,5 (39’ st Rodriguez ng). Allenatore: Bisoli 6,5. AVELLINO (4-3-1-2): Seculin 6; Zappacosta 6, Peccarisi 5, Izzo 6, Pisacane 6; Arini 5, Togni 6 (31’ st D’Angelo ng), Schiavon 6; Ladriere 5 (26’ st Ciano 6); Galabinov 5,5, Castaldo 5,5 (28’ st Fabbro 5,5). Allenatore: Rastelli 5,5. Arbitro: Mariani di Aprilia 6. Reti: 21’ st Camporese, 29’ Garritano rig. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Camporese, Marilungo, Rodriguez (C); Peccarisi, Izzo (A). Espulsi: 27’ st Peccarisi (A). Spettatori: 10.331

Cittadella-Varese 5-1 (2-0) Data: 3-05-2014 – Ore: 15.00 CITTADELLA (4-3-1-2): Di Gennaro 6; Coly 7, Gasparetto 7, Scaglia 7 (35’ st Colombo ng), Alborno 7; Rigoni 7, Busellato 7, Paolucci 7 (19’ st Jidayi 6); Surraco 7; Djuric 8, Coralli 7 (29’ st Lora ng). Allenatore: Foscarini 8. VARESE (4-2-3-1): Bressan 5; Fiamozzi 5,5, Rea 5 (38’ st Ricci ng), Ely 5, Grillo 5; Corti 5,5, Blasi 5; Di Roberto 6, Forte 6 (31’ st Barberis ng), Calil 5 (11’ st Bjelanovic 6); Pavoletti 6. Allenatore: Sottili 5. Arbitro: Cervellera di Taranto 6,5. Reti: 11’ pt Djuric (C), 30’ Alborno (C); 10’ st Paolucci (C), 15’ Coralli (C), 34’ Djuric (C), 46’ Pavoletti (V). Recupero: 5 minuti (2’ pt + 3’ st). Ammoniti: Busellato (C); Grillo, Pavoletti (V). Espulsi: 28’ st Grillo (V). Spettatori: 3.483

Crotone-Padova 2-1 (1-0) Data: 3-05-2014 – Ore: 15.00 CROTONE (4-3-3): Caio 6,5; Del Prete 7, Suagher 6,5, Cremonesi 6, Mazzotta 7; Cataldi 6, Galardo 6,5 (4’ st Dezi 6), Crisetig 7; Giannone 7 (16’ st Bernardeschi 6), Diop 6 (34’ st Pettinari 7), Bidaoui 7. Allenatore: Drago 7. PADOVA (4-4-2): Mazzoni 7; Osuji 6, Carini 6, Benedetti 6 (37’ st Kelic 5,5), Almici 6; Improta 6,5, Iori 6, Cuffa 5,5, Jelenic 6 (24’ st Pasquato 5,5); Melchiorri 6, Rocchi 5,5 (20’ st Vantaggiato 5,5). Allenatore: Serena 6. Arbitro: Merchiori di Ferrara 5. Reti: 24’ pt Bidaoui (C); 32’ st Improta (P), 40’ Pettinari (C). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Suagher (C); Carini, Benedetti, Cuffa (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.125

Juve Stabia-Latina 1-1 (1-0) Data: 3-05-2014 – Ore: 15.00 JUVE STABIA (3-5-1-1): Viotti 6; Ghiringhelli 5,5 (37’ st Giandonato ng), Mezavilla 6, Di Nunzio 6; Zampano 6,5, Suciu 6 (25’ st Ciancio 6), De Falco 5, D’Ancora 6 (1’ st Di Nardo 6), Liviero 6; Caserta 6; Doukara 7. Allenatore: Braglia 6. LATINA (3-5-2): Iacobucci 6; Milani 6, Cottafava 5,5, Esposito 6; Ristovski 6, Gerbo 5,5 (27’ pt Jefferson 6), Bruno 6,5, Morrone 6 (15’ st Laribi 6), Bruscagin 6; Jonathas 7, Paolucci 5,5 (15’ st Cisotti 6). Allenatore: Breda 6. Arbitro: Roca di Foggia 5,5. Reti: 14’ pt Doukara (J); 34’ st Jonathas (L). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ghiringhelli, Di Nunzio, D’Ancora, Doukara (J); Cottafava, Bruno, Laribi (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.217

Lanciano-Trapani 2-2 (0-1) Data: 3-05-2014 – Ore: 18.00 LANCIANO (3-5-2): Sepe 6; Troest ng (9’ pt Ferrario 6), Aquilanti 5 (12’ st Thiam 6,5), Amenta 6,5; De Col 6, Casarini 6, Paghera 6,5, Buchel 6, Mammarella 5; Piccolo 7 (39’ st Turchi 8), Falcinelli 6. Allenatore: Baroni 6. TRAPANI (4-4-2): Nordi 6; Priola 5, Pagliarulo 6, Terlizzi 5, Rizzato 6; Basso 6 (39’ st Garufo 5,5), Feola 6, Ciaramitaro 6, Nizzetto 6; Mancosu 7 (35’ st Abate ng), Gambino 6 (26’ st Pirrone 6). Allenatore: Boscaglia 6. Arbitro: La Penna di Roma 5,5. Reti: 21’ pt Mancosu (T); 22’ st Basso (T), 29’ Piccolo (L), 41’ Turchi (L). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Thiam, Paghera, Buchel, Mammarella (L); Ciaramitaro (T). Espulsi: 17’ st Mammarella (L). Spettatori: 2.655

Novara-Palermo 0-1 (0-1) Data: 3-05-2014 – Ore: 15.00 NOVARA (3-5-2): Kosicky 7; Perticone 5,5, Vicari 6 (20’ st Marianini 6), Ludi 6; Crescenzi 6, Faragò 5, Rigoni 6, Lazzari 5,5 (33’ st Lepiller 5), Lambrughi 5; Sansovini 5,5, Manconi 5 (12’ st Rubino 5,5). Allenatore: Aglietti 5,5. PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino 6; Vitiello 6, Terzi 6, Andelkovic 6; Pisano 6,5, Bolzoni 7, Barreto 7, Lazaar 7; Vazquez 7 (36’ st Ngoyi ng); Hernandez 6,5 (44’ st Troianiello ng), Dybala 7 (26’ st Lafferty 6). Allenatore: Iachini 7. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 6. RetE: 42’ pt Vazquez. Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Lepiller, Lambrughi, Manconi (N); Hernandez (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.204

Siena-Modena 1-3 (0-1) Data: 3-05-2014 – Ore: 15.00 SIENA (3-4-1-2): Lamanna 5; Ceccarelli 5, Belmonte 5,5, Dellafiore 5,5 (12’ st Giacomazzi 5,5); Angelo 5 (12’ st Jordà 5,5), Pulzetti 5, Valiani 5,5, Spinazzola 5 (32’ st Thomas 5); Rosina 6; Rosseti 6, Scapuzzi 6. Allenatore: Beretta 5. MODENA (4-4-2): Pinsoglio 7; Gozzi 6, Cionek 6, Zoboli 6,5, Manfrin 6; Rizzo 6 (28’ st Mazzarani 6), Bianchi 6, Salifu 6,5, Signori 6 (19’ st Marzorati 6); Babacar 7 (1’ st Molina 6), Granoche 7. Allenatore: Novellino 7. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6,5. Reti: 12’ pt Babacar (M); 29’ e 31’ st Granoche (M), 35’ Rosseti (S). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Gozzi, Cionek, Manfrin (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.057

Spezia-Reggina 2-1 (1-1) Data: 2-05-2014 – Ore: 20.30 SPEZIA (4-4-2): Leali 6; Baldanzeddu 6 (32’ st Appelt 6), Lisuzzo 5, Magnusson 6,5, Migliore 6; Orsic 5,5 (19’ st Madonna 6), Sammarco 6,5, Seymour 6, Scozzarella 6 (19’ st Bellomo 7); Ferrari 5,5, Ebagua 6. Allenatore: Mangia 6,5. REGGINA (4-1-4-1): Pigliacelli 5; Di Lorenzo 6, Adejo 5,5, Lucioni 6, Contessa 6; Dall’Oglio 5,5 (46’ st Gerardi ng); Maicon 6, Pambou 6, Barillà 6, Fischnaller 6,5; Sbaffo 6 (32’ st Dumitru 5,5). Allenatore: Gagliardi-Zanin 6. Arbitro: Pasqua di Tivoli 6,5. Reti: 11’ pt Ebagua (S), 24’ Fischnaller (R); 45’ st Bellomo (S). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Bellomo (S); Di Lorenzo, Maicon (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.665

Ternana-Bari 1-3 (1-2) Data: 3-05-2014 – Ore: 15.00 TERNANA (4-3-1-2): Brignoli 4,5; Rispoli 4,5 (36’ st Avenatti ng), Masi 6, Ferronetti 6, Fazio 6; Gavazzi 5 (16’ st Ceravolo 6), Viola 5,5, Zito 4; Maiello 6; Antenucci 6, Litteri 6 (16’ st Alfageme 6). Allenatore: Tesser 5,5. BARI (4-3-3): Pena 6; Sabelli 7, Ceppitelli 7, Polenta 6 (38’ st Chiosa ng), Calderoni 6,5; Fossati 6, Delvecchio 6, Lugo 6 (19’ st Romizi 6); Galano 5 (31’ st Lores 6), João Silva 6, Nadarevic 7. Allenatore: Alberti-Zavattieri 6,5. Arbitro: Aureliano di Bologna 5. Reti: 17’ pt Antenucci (T), 33’ Nadarevic (B), 39’ Ceppitelli (B); 51’ st Delvecchio (B) rig. Recupero: 8 minuti (1’ pt + 7’ st). Ammoniti: Masi, Fazio, Viola, Zito (T); Fossati, Delvecchio (B). Espulsi: 37’ pt Zito (T); 49’ st Alfageme (T) e Brignoli (T). Spettatori: 6.374

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 78 37 23 9 5 56 24 Empoli 62 37 17 11 9 49 30 Crotone 58 37 16 10 11 51 45 Latina 58 37 15 13 9 38 32 Cesena 56 37 14 14 9 40 31 Lanciano 55 37 15 10 12 37 38 Spezia 54 37 14 12 11 40 43 Modena 53 37 13 14 10 58 40 Trapani 53 37 13 14 10 51 45 Siena (-8) 52 37 15 15 7 50 37 Avellino 52 37 13 13 11 39 39 Bari (-4) 51 37 15 10 12 42 39 Brescia 49 37 12 13 12 48 49 Carpi 49 37 13 10 14 41 44 Pescara 47 37 12 11 14 44 45 Ternana 45 37 10 15 12 48 48 Varese 43 37 11 10 16 47 57 Cittadella 42 37 10 12 15 38 43 Novara 40 37 9 13 15 35 48 Padova 35 37 8 11 18 40 56 Reggina (-1) 27 37 6 10 21 34 60 Juve Stabia 18 37 2 12 23 34 67 MARCATORI 22 reti: Mancosu (Trapani, 3 rig.)

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serie b EUROBET 38ª GIORNATA - 10 MAGGIO 2014 Avellino-Spezia 2-0 (2-0) Data: 10-05-2014 – Ore: 15.00 AVELLINO (4-3-1-2): Seculin 7; Zappacosta 6,5, Decarli 7, Fabbro 7, Pisacane 7 (33’ st Bittante 6); D’Angelo 6,5, Togni 6 (25’ st Arini 6), Schiavon 7; Ladriere 6 (19’ st Angiulli 6); Galabinov 7, Castaldo 6. Allenatore: Rastelli 7,5. SPEZIA (4-4-2): Leali 6; Madonna 5,5, Lisuzzo 5, Magnusson 5, Migliore 6, Seymour 5 (34’ pt Schiattarella 6), Sammarco 6, Gentsoglou 5,5 (28’ st Bellomo 5,5), Scozzarella 5 (15’ st Culina 6,5), Ferrari 5,5, Ebagua 6. Allenatore: Mangia 5. Arbitro: Ostinelli di Como 6. Reti: 23’ pt Galabinov, 31’ Schiavon. Recupero: 7 minuti (1’ pt + 6’ st). Ammoniti: Seculin, Zappacosta, Arini (A); Schiattarella, Sammarco, Gentsoglou (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 8.000 circa

Bari-Juve Stabia 3-0 (1-0) Data: 10-05-2014 – Ore: 15.00 BARI (4-3-3): Guarna 6; Sabelli 7, Ceppitelli 6, Polenta 6,5, Calderoni 6; Sciaudone 6, Romizi 7, Lugo 6 (22’ st Delvecchio 6); Galano 7 (34’ st Cani ng), João Silva 6,5, Beltrame 5,5 (1’ st Lores 6). Allenatore: Alberti-Zavattieri 7. JUVE STABIA (4-3-3): Viotti 5; Ghiringhelli 5,5, Contini 6, Di Nunzio 5, Liviero 5,5; Zampano 5, Mezavilla 5, Suciu 5 (19’ st D’Ancora 5); Gargiulo 5 (13’ st Sowe 6), Di Carmine 6, Caserta 5 (36’ st Giandonato ng). Allenatore: Braglia 5. Arbitro: Borriello di Mantova 6. Reti: 9’ pt João Silva; 25’ e 36’ st Galano. Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Galano (B); Di Nunzio, Liviero, Mezavilla (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 26.215

Empoli-Crotone 3-1 (2-0) Data: 9-05-2014 – Ore: 21.00 EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 7; Hysaj 7, Tonelli 7, Rugani 7, Mario Rui 7 (38’ st Barba ng); Signorelli 7, Valdifiori 7, Croce 7 (26’ st Eramo 6); Verdi 7; Maccarone 8, Tavano 6 (34’ st Pucciarelli 6,5). Allenatore: Sarri 7. CROTONE (4-3-3): Gomis 6; Del Prete 6, Suagher 6, Cremonesi 6, Mazzotta 6; Cataldi 7, Crisetig 7, Matute 5,5 (34’ pt De Giorgio 6); Bernardeschi 7, Pettinari 6,5 (39’ st Ishak ng), Bidaoui 6,5 (20’ st Giannone 6). Allenatore: Drago 6. Arbitro: Nasca di Bari 6,5. Reti: 9’ e 36’ pt Maccarone (E); 8’ st Cataldi (C), 47’ Verdi (E). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Mario Rui (E); Del Prete, Suagher, Cataldi, Matute, Bernardeschi, Bidaoui (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.991

Latina-Ternana 2-0 (0-0) Data: 10-05-2014 – Ore: 15.00 LATINA (3-5-2): Iacobucci 7; Brosco 6, Cottafava 6, Esposito 6; Ristovski 6, Laribi 6 (24’ st Milani 6), Viviani 8, Bruno 6 (32’ st Ghezzal 6), Alhassan 6; Cisotti 6, Paolucci 6 (13’ st Jefferson 7). Allenatore: Breda 7. TERNANA (4-3-1-2): Sala 7; Rispoli 6,5 (31’ st Ceravolo 6), Masi 6, Ferronetti 6, Fazio 6; Russo 5, Miglietta 5, Gavazzi 5,5; Nolè 6 (4’ st Valjent 6); Antenucci 6, Litteri 6 (19’ st Meccariello 6,5). Allenatore: Tesser 6. Arbitro: Bruno di Torino 5,5. Reti: 21’ st Viviani, 48’ Jefferson. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Esposito (L); Ferronetti, Miglietta, Valjent (T). Espulsi: 3’ st Russo (T), 18’ Miglietta (T). Spettatori: 5.255

Modena-Novara 3-1 (1-1) Data: 10-05-2014 – Ore: 15.00 MODENA (4-4-2): Pinsoglio 7; Gozzi 6, Marzorati 6, Zoboli 6, Garofalo 5,5; Molina 6 (34’ st Nardini ng), Bianchi 6, Salifu 5 (1’ st Signori 7), Rizzo 6,5; Babacar 8 (28’ st Mazzarani 6), Granoche 6. Allenatore: Novellino 7. NOVARA (3-5-2): Kosicky 6; Perticone 5,5, Ludi ng (4’ pt Vicari 5), Potouridis 5; Crescenzi 6, Faragò 6, Pesce 6, Lazzari 5 (17’ st Rubino 5,5), Lambrughi 5 (21’ st Rigoni 6); Sansovini 6, Gonzalez 5,5. Allenatore: Aglietti 5,5. Arbitro: Gavillucci di Latina 6. Reti: 13’ pt Babacar (M), 15’ Sansovini (N); 3’ st Signori (M), 14’ Babacar (M). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Garofalo, Salifu, Rizzo (M); Faragò, Pesce (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.255 Note: Al 42’ st Sansovini (N) si è fatto parare un rigore..

Padova-Cesena 0-1 (0-0) Data: 9-05-2014 – Ore: 19.00 PADOVA (4-4-2): Nocchi 6,5; Almici 5,5 (42’ st Feczesin ng), Benedetti 6, Carini 6, Vinícius 6; Improta 5, Iori 6, Osuji 5, Pasquato 5,5 (1’ st Jelenic 5); Melchiorri 6, Vantaggiato 5 (21’ st Rocchi 6). Allenatore: Serena 5,5. CESENA (3-4-3): Coser 6,5; Volta 6, Capelli 6, Camporese 6; Consolini ng (19’ pt D’Alessandro 6,5), Gagliardini 6, De Feudis 6, Renzetti 6; Defrel 6 (20’ st Cascione 7), Marilungo 6 (41’ st Succi ng), Garritano 5,5. Allenatore: Bisoli 6,5. Arbitro: Pairetto di Nichelino 6,5. RetE: 46’ st Cascione Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Almici, Carini, Improta, Osuji (P); Capelli, Gagliardini, De Feudis (C). Espulsi: 45’ st Osuji (P). Spettatori: 5.034

Palermo-Lanciano 1-1 (1-0) Data: 10-05-2014 – Ore: 15.00 PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino 7; Muñoz 6, Terzi 6, Andelkovic 6; Pisano 6 (40’ st Stevanovic ng), Bolzoni 6, Barreto 7, Lazaar 6; Vazquez 6; Hernandez 6, Dybala 6 (18’ st Lafferty 6). Allenatore: Iachini 6. LANCIANO (4-3-3): Sepe 7; De Col 6, Ficagna 6, Ferrario 6, Nunzella 6; Casarini 6, Buchel 6, Di Cecco 6 (40’ st Minotti ng); Piccolo 6 (21’ st Ragatzu 6), Falcinelli 6,5, Gatto 6 (26’ st Turchi 5,5). Allenatore: Baroni 6,5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 6. Reti: 41’ pt Barreto (P); 3’ st Falcinelli (L). Recupero: 4 minuti (1’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pisano, Barreto (P); Ficagna, Nunzella, Di Cecco (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 27.829

Pescara-Siena 1-0 (0-0) Data: 10-05-2014 – Ore: 15.00 PESCARA (3-5-2): Pelizzoli 6; Zauri 6, Capuano 6,5, Bocchetti 6; Balzano 6, Salviato 6 (22’ st Sforzini 7), Brugman 6 (14’ st Nielsen 6), Bovo 6, Rossi 6; Ragusa 6, Maniero 6 (34’ st Mascara ng). Allenatore: Cosmi 6,5. SIENA (3-4-3): Lamanna 6; Dellafiore 6, Giacomazzi 6, Belmonte 6 (31’ st Cappelluzzo ng); Angelo 6, Vergassola 6 (1’ st Spinazzola 6), Valiani 6, Feddal 6; Rosina 6,5, Rosseti ng (11’ pt Pulzetti 6), Scapuzzi 6. Allenatore: Beretta 5,5. Arbitro: Minelli di Varese 6. RetE: 24’ st Sforzini. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Sforzini, Brugman (P); Giacomazzi, Angelo, Feddal (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.990

Reggina-Brescia 1-1 (1-0) Data: 10-05-2014 – Ore: 15.00 REGGINA (5-4-1): Pigliacelli 6; Di Lorenzo 5,5, Adejo 5,5 (38’ st Coppolaro ng), Lucioni 5, Bochniewicz 6, Contessa 5,5; Maicon 5, Dall’Oglio 6, Barillà 6, Sbaffo 5 (9’ st Pambou 5,5); Fischnaller 6 (23’ st Caruso 6). Allenatore: Gagliardi-Zanin 5,5. BRESCIA (3-5-2): Cragno 6; Di Cesare 5 (33’ pt Lancini 5,5), Budel 5, Racine 5; Zambelli 6, Finazzi 5 (1’ st Sodinha 5), Olivera 5,5 (29’ st Morosini 6), Benali 5, Scaglia 6; Grossi 5,5, Corvia 6. Allenatore: Iaconi 5,5. Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5. Reti: 30’ pt Fischnaller (R); 33’ st Corvia (B) rig. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Zambelli (B). Espulsi: 32’ st Lucioni (R). Spettatori: 5.000 circa

Trapani-Cittadella 1-2 (1-1) Data: 10-05-2014 – Ore: 15.00 TRAPANI (4-4-2): Nordi 6; Garufo 5 (29’ st Raimondi 5,5), Pagliarulo 6, Terlizzi 6, Rizzato 6; Basso 6 (14’ st Pacilli 6), Feola 6, Pirrone 5,5, Nizzetto 6; Gambino 5,5 (13’ st Martinelli 5,5), Mancosu 5,5. Allenatore: Boscaglia 5,5. CITTADELLA (4-2-3-1): Di Gennaro 6; Coly 6, Scaglia 6, Gasparetto 6,5, Alborno 6; Rigoni 6, Busellato 6 (43’ st Di Donato ng); Piscitella 6 (26’ st Colombo 5,5), Coralli 6 (29’ st Donnarumma 6), Paolucci 7; Djuric 6,5. Allenatore: Foscarini 7. Arbitro: Candussio di Cervignano 6,5. Reti: 11’ pt Basso (T) rig., 28’ Djuric (C); 11’ st Paolucci (C). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Pirrone (T); Scaglia (C). Espulsi: 10’ st Pagliarulo (T). Spettatori: 4.343

Varese-Carpi 0-2 (0-0) Data: 10-05-2014 – Ore: 15.00 VARESE (4-4-2): Bastianoni 6; Fiamozzi 6, Rea 6, Ely 5, Corti 5; Di Roberto 5 (14’ st Zecchin 5), Damonte 5, Blasi 6 (35’ st Cristiano ng), Oduamadi 5 (20’ st Forte 6); Pavoletti 5, Bjelanovic 6. Allenatore: Sottili 5. CARPI (4-1-4-1): Colombi 7; Letizia 6 (39’ st Pasciuti ng), Pesoli 7, Romagnoli 6, Gagliolo 6; Porcari 6,5; Concas 6, Lollo 6, Bianco 6 (19’ st Legati 6), Di Gaudio 6,5; Mbakogu 7 (31’ st Inglese 6,5). Allenatore: Pillon 7. Arbitro: Pinzani di Empoli 5,5. Reti: 15’ st Mbakogu, 47’ Pesoli rig. Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Fiamozzi, Blasi, Cristiano, Forte, Pavoletti (V); Letizia, Pesoli, Concas, Bianco (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.836

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 79 38 23 10 5 57 25 Empoli 65 38 18 11 9 52 31 Latina 61 38 16 13 9 40 32 Cesena 59 38 15 14 9 41 31 Crotone 58 38 16 10 12 52 48 Modena 56 38 14 14 10 61 41 Lanciano 56 38 15 11 12 38 39 Avellino 55 38 14 13 11 41 39 Bari (-4) 54 38 16 10 12 45 39 Spezia 54 38 14 12 12 40 45 Trapani 53 38 13 14 11 52 47 Siena (-8) 52 38 15 15 8 50 38 Carpi 52 38 14 10 14 43 44 Pescara 50 38 13 11 14 45 45 Brescia 50 38 12 14 12 49 50 Ternana 45 38 10 15 13 48 50 Cittadella 45 38 11 12 15 40 44 Varese 43 38 11 10 17 47 59 Novara 40 38 9 13 16 36 51 Padova 35 38 8 11 19 40 57 Reggina (-3) 26 38 6 11 21 35 61 Juve Stabia 18 38 2 12 24 34 70 MARCATORI 22 reti: Mancosu (Trapani, 3 rig.)

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39ª GIORNATA – 13 MAGGIO 2014 Avellino-Trapani 3-3 (2-1) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 AVELLINO (4-3-1-2): Seculin 5,5; Bittante 6, Izzo 5,5, Fabbro 6, Pisacane 5,5; Arini 6, Togni 6 (23’ st D’Angelo 6), Schiavon 6; Ciano 6 (27’ st Angiulli 6); Castaldo 8 (44’ st Peccarisi ng), Galabinov 7,5. Allenatore: Rastelli 6. TRAPANI (4-4-2): Nordi 5; Ferri 5,5, Priola 5, Terlizzi 5,5, Rizzato 6; Basso 6 (33’ st Pitasi 6), Feola 5 (8’ st Pirrone 6), Ciaramitaro 6, Nizzetto 7; Mancosu 7, Abate 6 (41’ st Yaisien 6). Allenatore: Boscaglia 6. Arbitro: Ghersini di Genova 5. Reti: 1’ pt Castaldo (A), 27’ Mancosu (T) rig., 45’ Galabinov (A); 15’ st Abate (T), 22’ Castaldo (A), 47’ Mancosu (T). Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Seculin, Fabbro (A); Basso, Pirrone (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 8.000 circa

Brescia-Modena 0-1 (0-1) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 BRESCIA (3-5-2): Cragno 6; Paci 6, Budel 5, Racine 5; Mandorlini 5, Finazzi 5 (16’ st Morosini 6), Olivera 5 (38’ st Saba ng), Benali 6, Kukoc 6 (16’ st Grossi 5,5); Corvia 4, Valotti 5. Allenatore: Iaconi 5. MODENA (4-4-2): Pinsoglio 6; Gozzi 6 (22’ st Calapai 6), Marzorati 6, Zoboli 6,5, Manfrin 6; Molina 6, Bianchi 6, Signori 6 (15’ st Salifu 6), Rizzo 6; Granoche 6,5, Babacar 6 (40’ st Nardini ng). Allenatore: Novellino 6. Arbitro: Maresca di Napoli 5,5. RetE: 18’ pt Granoche. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Budel, Olivera, Saba, Grossi, Valotti (B); Molina, Rizzo (M). Espulsi: 26’ st Corvia (B). Spettatori: 4.637

Carpi-Bari 1-2 (0-1) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 CARPI (4-4-1-1): Colombi 6; Letizia 6, Pesoli 5,5, Romagnoli 5,5, Gagliolo 5; Concas 5,5 (34’ st Bianco 6), Porcari 6, Lollo 5,5, Di Gaudio 6 (25’ st Mbakogu 6); Sgrigna 6; Inglese 5 (38’ st Ardemagni 6). Allenatore: Pillon 5,5. BARI (4-3-3): Guarna 6; Sabelli 6 (20’ st Zanon 6), Ceppitelli 6,5, Chiosa 6,5, Calderoni 6; Delvecchio 6, Romizi 7, Sciaudone 7; Lores 7 (36’ st Lugo ng), Cani 6,5, João Silva 6. Allenatore: Alberti-Zavattieri 6,5. Arbitro: Manganiello di Pinerolo 5,5. Reti: 2’ pt Cani (B); 11’ st Romizi (B), 41’ Mbakogu (C). Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Porcari (C); Ceppitelli, Cani (B). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.005

Cesena-Empoli 1-0 (0-0) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 CESENA (4-2-3-1): Coser 6; Camporese 6, Volta 6, Capelli 6, Renzetti 6; Alhassan 6 (31’ st Valzania 6), Cascione 6; D’Alessandro 6, Garritano 6,5, Defrel 6 (15’ st Marilungo 6); Succi 6 (24’ st Rodriguez 6). Allenatore: Bisoli 7. EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6, Tonelli 6, Rugani 6, Hysaj 5; Eramo 5, Valdifiori 6, Croce 6 (40’ st Pucciarelli ng); Verdi 6; Tavano 6 (26’ st Mchedlidze 5,5), Maccarone 6 (38’ pt Barba 6). Allenatore: Sarri 6. Arbitro: Ciampi di Roma 6,5. RetE: 39’ st Marilungo. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Renzetti, D’Alessandro, Marilungo, Succi (C). Espulsi: 35’ pt Hysaj (E); 40 st Marilungo (C). Spettatori: 11.429

Cittadella-Palermo 0-2 (0-0) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 CITTADELLA (4-4-2): Di Gennaro 6,5; Coly 6, Gasparetto 6, Pellizzer 6, Alborno 6; Surraco 5,5, Rigoni 6, Busellato 6 (23’ st Piscitella 5,5), Paolucci 6 (31’ st Di Donato ng); Coralli 5 (31’ st Donnarumma ng), Djuric 6. Allenatore: Foscarini 5,5. PALERMO (4-3-1-2): Ujkani 6; Pisano 7, Vitiello 6,5, Milanovic 7, Andelkovic 6; Bolzoni 6 (13’ st Barreto 6), Ngoyi 6, Lazaar 6; Vazquez 6 (44’ st Verre ng); Belotti 6 (44’ st Troianiello ng), Hernandez 7. Allenatore: Iachini 6,5. Arbitro: La Penna di Roma 6. Reti: 12’ st Pisano, 45’ Hernandez. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Di Donato (C); Pisano, Bolzoni, Belotti (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.300

Crotone-Latina 0-1 (0-1) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 CROTONE (4-3-3): Gomis 7; Meola 6, Suagher 6, Cremonesi 6, Mazzotta 6; Dezi 6, Galardo 6 (1’ st Ishak 6), Crisetig 6; Giannone 6 (34’ st Tripicchio ng), Pettinari 6 (25’ st Diop 6), De Giorgio 6. Allenatore: Drago 6. LATINA (3-5-2): Iacobucci 7; Brosco 6,5, Cottafava 6,5, Esposito 6,5; Milani 6,5 (4’ st Laribi 6), Ristovski 6, Viviani 6,5, Bruno 7, Alhassan 7 (25’ pt Bruscagin 6); Jonathas 4, Paolucci 6 (41’ st Jefferson 6). Allenatore: Breda 6,5. Arbitro: Baracani di Firenze 5,5. RetE: 2’ pt Alhassan. Recupero: 7 minuti (4’ pt + 3’ st). Ammoniti: Meola, Cremonesi, Pettinari (C); Brosco, Laribi, Viviani, Bruno, Jonathas, Jefferson (L). Espulsi: 40’ pt Jonathas (L). Spettatori: 5.325

Novara-Juve Stabia 2-0 (1-0) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 NOVARA (4-3-3): Kosicky 6; Crescenzi 6 (23’ st Nava 6), Perticone 6, Vicari 6, Potouridis 5; Marianini 6,5, Pesce 5,5, Rigoni 5,5; Gonzalez 8, Sansovini 6 (32’ pt Rubino 5), Lazzari 6 (36’ st Manconi ng). Allenatore: Aglietti 6,5. JUVE STABIA (4-4-2): Viotti 6,5; Ghiringhelli 6, Giandonato 5, Contini 4, Zampano 6; Ciancio 5,5, De Falco 5,5 (30’ st Giandonato 5), Djiby 5,5 (15’ st Mezavilla 4), Baraye 6; Doukara 6, Sowe 5 (26’ st Montini 5). Allenatore: Braglia 6. Arbitro: Ostinelli di Como 5,5. Reti: 21’ pt Gonzalez; 50’ st Gonzalez. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Perticone, Gonzalez, Rubino (N); De Falco, Djiby, Mezavilla, Baraye, Doukara (J). Espulsi: 41’ st Mezavilla (J), 43’ Contini (J). Spettatori: 4.462

Pescara-Lanciano 2-2 (1-1) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 PESCARA (3-5-2): Pelizzoli 6; Salviato 5, Capuano 6, Bocchetti 6; Balzano 6, Bovo 6 (36’ st Zauri ng), Mascara 5,5, Ragusa 5,5, Rossi 6,5; Maniero 6,5 (13’ st Nielsen 5,5), Sforzini 5. Allenatore: Cosmi 6. LANCIANO (4-3-3): Sepe 6; De Col 6, Ferrario 6, Amenta 6, Mammarella 6; Di Cecco 5,5 (34’ st Turchi ng), Paghera 6, Buchel 6; Thiam 5,5 (39’ st Comi ng), Falcinelli 6, Gatto 6 (19’ st Piccolo 6). Allenatore: Baroni 6. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6. Reti: 6’ pt Gatto (L), 38’ Rossi (P); 6’ st Maniero (P) rig., 28’ Amenta (L). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Salviato, Mascara (P); Mammarella (L). Espulsi: 32’ st Salviato (P). Spettatori: 8.568

Siena-Reggina 2-1 (1-0) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 SIENA (4-3-3): Lamanna 6; Angelo 6, Dellafiore 6, Belmonte 6,5, Feddal 6; Pulzetti 5,5 (15’ st Schiavone 6,5), Giacomazzi 6, Valiani 6; Rosina 6, Cappelluzzo 6 (18’ st Scapuzzi 6), Spinazzola 7 (45’ st Ceccarelli ng). Allenatore: Beretta 6,5. REGGINA (4-1-4-1): Pigliacelli 6,5; Coppolaro 5,5 (39’ st Perrone ng), Di Lorenzo 6, Bochniewicz 6, Frascatore 5 (15’ st Sbaffo 6); Dall’Oglio 6,5; Maicon 5,5, Barillà 6, Sainz Maza 5,5 (27’ st Caruso 6), Pambou 5; Fischnaller 6. Allenatore: Gagliardi-Zanin 5,5. Arbitro: Aureliano di Bologna 6. Reti: 12’ pt Spinazzola (S); 33’ st Schiavone (S), 35’ Dall’Oglio (R). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Schiavone, Valiani, Spinazzola (S); Frascatore, Sbaffo, Maicon (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.725

Spezia-Varese 2-1 (2-1) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 SPEZIA (4-4-2): Leali 6; Baldanzeddu 6, Lisuzzo 5,5, Magnusson 5, Migliore 6; Schiattarella 5,5, Sammarco 6, Gentsoglou 6 (1’ st Appelt 6), Culina 6 (27’ st Scozzarella 6); Ebagua 7 (37’ st Bellomo ng), Ferrari 6,5. Allenatore: Mangia 6. VARESE (4-4-2): Bastianoni 7; Fiamozzi 6, Rea 5, Ely 5,5, Grillo 5,5; Zecchin 6,5, Corti 6, Blasi 5,5 (39’ pt Damonte 6), Oduamadi 6 (18’ st Forte 6); Momentè 6,5, Bjelanovic 5 (10’ st Trevisan 5,5). Allenatore: Sottili 6. Arbitro: Mariani di Aprilia 6. Reti: 15’ pt Momentè (V), 22’ Ebagua (S), 48’ Ferrari (S) rig. Recupero: 9 minuti (4’ pt + 5’ st). Ammoniti: Baldanzeddu, Lisuzzo, Magnusson, Schiattarella, Sammarco (S); Zecchin, Bjelanovic (V). Espulsi: 7’ st Rea (V). Spettatori: 5.531

Ternana-Padova 2-1 (1-0) Data: 13-05-2014 – Ore: 20.30 TERNANA (4-3-1-2): Sala 8; Rispoli 6, Masi 6, Ferronetti 6, Fazio 7; Valjent 6, Valeri 6 (38’ st Farkas ng), Gavazzi 6; Nolè 7 (24’ st Maiello 6); Antenucci 7, Litteri 6 (15’ st Alfageme 6). Allenatore: Tesser 7. PADOVA (4-4-2): Nocchi 5; Kelic 6, Benedetti 5,5, Carini 6, Vinícius 6; Improta 6, Iori 6, Cuffa 6, Jelenic 6 (24’ st Pasquato 5,5); Melchiorri 6,5 (33’ st Moretti ng), Rocchi 6 (23’ st Vantaggiato 6). Allenatore: Serena 6. Arbitro: Cervellera di Taranto 6. Reti: 30’ pt Nolè (T); 3’ st Antenucci (T), 9’ Rocchi (P). Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Valeri (T); Benedetti (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.293

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 82 39 24 10 5 59 25 Empoli 65 39 18 11 10 52 32 Latina 64 39 17 13 9 41 32 Cesena 62 39 16 14 9 42 31 Modena 59 39 15 14 10 62 41 Crotone 58 39 16 10 13 52 49 Bari (-4) 57 39 17 10 12 47 40 Lanciano 57 39 15 12 12 40 41 Spezia 57 39 15 12 12 42 46 Avellino 56 39 14 14 11 44 42 Siena (-8) 55 39 16 15 8 52 39 Trapani 54 39 13 15 11 55 50 Carpi 52 39 14 10 15 44 46 Pescara 51 39 13 12 14 47 47 Brescia 50 39 12 14 13 49 51 Ternana 48 39 11 15 13 50 51 Cittadella 45 39 11 12 16 40 46 Varese 43 39 11 10 18 48 61 Novara 43 39 10 13 16 38 51 Padova 35 39 8 11 20 41 59 Reggina (-3) 26 39 6 11 22 36 63 Juve Stabia 18 39 2 12 25 34 72 MARCATORI 24 reti: Mancosu (Trapani, 4 rig.)

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Calcio 2OOO


serie b EUROBET 40ª GIORNATA - 17 MAGGIO 2014 Bari-Cittadella 1-0 (0-0) Data: 19-05-2014 – Ore: 19.00 BARI (4-3-3): Guarna 6; Sabelli 6 (38’ st Zanon ng), Ceppitelli 6,5, Polenta 7, Calderoni 6; Sciaudone 6,5, Romizi 6 (34’ pt Delvecchio 6,5), Lugo 7; Nadarevic 7, Cani 5,5 (19’ st Galano 7), João Silva 6. Allenatore: Alberti-Zavattieri 6. CITTADELLA (4-4-2): Di Gennaro 6; Colombo 6, Scaglia 6, Pellizzer 6, Alborno 5; Surraco 5,5, Rigoni 6, Busellato 6 (37’ st Perez ng), Paolucci 6 (42’ st Piscitella ng); Coralli 6 (16’ st Lora 6), Djuric 6. Allenatore: Foscarini 6. Arbitro: Fabbri di Ravenna 5. RetE: 35’ st Lugo. Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Calderoni, Sciaudone, Nadarevic (B); Surraco, Rigoni, Busellato, Djuric (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 35.181

Empoli-Novara 3-1 (2-1) Data: 17-05-2014 – Ore: 15.00 EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 7; Laurini 6,5, Tonelli 6,5, Rugani 6,5, Mario Rui 7 (37’ st Barba 6,5); Signorelli 6,5 (15’ st Eramo 7), Valdifiori 7, Croce 6,5; Verdi 7; Tavano 7,5, Maccarone 7 (27’ st Mchedlidze 7). Allenatore: Sarri 7. NOVARA (4-3-3): Kosicky 6,5; Nava 5,5 (7’ st Golubovic 6), Vicari 6, Potouridis 6, Pesce 6,5; Faragò 6, Genevier 6, Rigoni 6 (30’ st Katidis 6); Gonzalez 6, Lazzari 6, Manconi 6 (23’ st Rubino 6). Allenatore: Aglietti 6. Arbitro: Merchiori di Ferrara 5,5. Reti: 20’ pt Rigoni (N), 38’ pt Tavano (E), 46’ pt Tavano (E), 34’ st Mchedlidze (E). Recupero: 8 minuti (3’ pt + 5’ st). Ammoniti: Eramo, Mchedlidze (E); Golubovic, Vicari (N). Espulsi: nessuno. Spettatori: 5.208

Juve Stabia-Crotone 2-2 (1-1) Data: 17-05-2014 – Ore: 15.00 JUVE STABIA (4-4-1-1): Viotti 5,5; Ciancio 6, Guarino 5, Di Nunzio 6 (1’ st Romeo 6), Zampano 6; Elefante 6 (4’ st Sowe 6,5), Caserta 7, Cardore 6 (21’ st Giandonato 6), Liviero 6; Baraye 6; Doukara 6,5. Allenatore: Braglia 6. CROTONE (4-3-3): Gomis 5,5; Del Prete 6, Suagher 5, Cremonesi 5, Mazzotta 6; Dezi 6 (14’ st Giannone 7), Cataldi 6, Crisetig 5,5; Bernardeschi 6, Ishak 5 (9’ st Diop 5), Bidaoui 5,5 (30’ st De Giorgio 6). Allenatore: Drago 6. Arbitro: Chiffi di Padova 5,5. Reti: 18’ pt Doukara (J), 27’ Bernardeschi (C) rig.; 12’ st Caserta (J), 46’ Giannone (C). Recupero: 5 minuti (0’ pt + 5’ st). Ammoniti: Guarino, Sowe, Giandonato (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 1.861

Lanciano-Spezia 2-2 (0-0) Data: 17-05-2014 – Ore: 15.00 LANCIANO (4-3-3): Sepe 6; De Col 6, Ferrario 6 (31’ st Comi 6), Amenta 6, Mammarella 6; Casarini 6, Buchel 6, Di Cecco 6 (20’ st Paghera 7); Piccolo 5,5 (19’ st Gatto 6,5), Falcinelli 6, Thiam 6. Allenatore: Baroni 6. SPEZIA (4-4-2): Leali 6,5; Madonna 6, Lisuzzo 7, Magnusson 6, Migliore 6; Schiattarella 6,5 (41’ st Seymour ng), Sammarco 6,5, Appelt 6, Culina 6 (23’ pt Carrozza 7); Bellomo 7 (33’ st Scozzarella 6), Ferrari 6. Allenatore: Mangia 6. Arbitro: Roca di Foggia 5. Reti: 18’ st Carrozza (S), 27’ Paghera (L), 29’ Lisuzzo (S), 49’ Gatto (L). Recupero: 7 minuti (2’ pt + 5’ st). Ammoniti: Amenta, Buchel, Di Cecco (L); Lisuzzo, Schiattarella (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 2.711

Latina-Siena 0-3 (0-1) Data: 19-05-2014 – Ore: 21.00 LATINA (3-5-1-1): Iacobucci 5; Brosco 6 (1’ st Jefferson 5,5), Cottafava 5, Esposito 6; Milani 6, Ristovski 6, Viviani 5,5, Crimi 5, Alhassan 5,5; Laribi 5 (24’ st Bruno 6); Ghezzal 5 (22’ st Cisotti 6). Allenatore: Breda 5. SIENA (4-2-3-1): Lamanna 6; Angelo 6,5, Dellafiore 6,5, Belmonte 7, Feddal 6,5; Vergassola 6 (39’ st Pulzetti ng), Valiani 7; Rosina 8 (47’ st Thomas ng), Giacomazzi 8, Spinazzola 6; Cappelluzzo 5,5 (21’ st Jordà 7). Allenatore: Beretta 7. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. Reti: 29’ pt Giacomazzi; 8’ st Rosina, 43’ Jordà. Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Esposito, Ristovski, Viviani, Ghezzal (L); Giacomazzi (S). Espulsi: nessuno. Spettatori: 10.117

Modena-Avellino 1-0 (0-0) Data: 17-05-2014 – Ore: 15.00 MODENA (4-4-2): Pinsoglio 6; Marzorati 6, Cionek 7, Zoboli 6 (30’ pt Gozzi 6), Garofalo 7; Molina 6, Bianchi 7, Signori 6, Rizzo 6 (38’ st Calapai 6); Granoche 6, Babacar 6 (13’ st Stanco 6). Allenatore: Novellino 7. AVELLINO (4-3-1-2): Seculin 6; Zappacosta 6, Peccarisi 6, Decarli 5,5, Pisacane 6; D’Angelo 6, Togni 5 (16’ st Soncin 6), Schiavon 6; Ladriere 5 (7’ st Ciano 6); Castaldo 5 (33’ st Biancolino 6), Galabinov 5. Allenatore: Rastelli 6. Arbitro: Cervellera di Taranto 5. RetE: 4’ st Bianchi. Recupero: 7 minuti (3’ pt + 4’ st). Ammoniti: Cionek, Stanco (M); Decarli, Togni (A). Espulsi: 47’ st Molina (M). Spettatori: 7.232

Padova-Pescara 2-1 (1-0) Data: 17-05-2014 – Ore: 15.00 PADOVA (4-4-2): Mazzoni 6; Kelic 6 (28’ st Bellemo 6), Benedetti 6, Carini 6, Vinícius 6,5; Jelenic 6 (22’ st Almici 6), Iori 6, Moretti 5, Improta 7 (37’ st Di Matteo ng); Melchiorri 6, Rocchi 6. Allenatore: Serena . PESCARA (3-4-3): Pelizzoli 6; Zuparic 5, Capuano 5, Bocchetti 5,5 (5’ st Cutolo 6); Balzano 6, Mascara 7, Bovo 5,5, Rossi 5,5; Politano 5,5 (39’ st Sforzini ng), Caprari 6, Ragusa 5,5 (5’ st Selasi 6,5). Allenatore: Cosmi 5,5. Arbitro: Gavillucci di Latina 6. Reti: 36’ pt Vinícius (Pa); 17’ st Improta (Pa), 19’ Mascara (Pe). Recupero: 8 minuti (2’ pt + 6’ st). Ammoniti: Kelic, Moretti, Melchiorri (Pa); Zuparic (Pe). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.532

Palermo-Carpi 1-2 (1-1) Data: 17-05-2014 – Ore: 15.00 PALERMO (3-4-1-2): Sorrentino 6; Muñoz 6, Milanovic 6, Vitiello ng (9’ pt Andelkovic 6); Stevanovic 5,5 (34’ st Verre ng), Ngoyi 5,5, Barreto ng (17’ st Bolzoni 7), Daprelà 6,5; Vazquez 5; Dybala 5,5, Belotti 6. Allenatore: Iachini 6. CARPI (4-1-4-1): Colombi 7,5; Letizia 6,5, Pesoli 6, Romagnoli 6, Legati 5,5; Porcari 6; Concas 5,5, Lollo 6, Bianco 6 (28’ st Sgrigna 6,5), Di Gaudio 6,5 (31’ st Pasciuti 6,5); Mbakogu 6,5 (39’ st Ardemagni ng). Allenatore: Pillon 7. Arbitro: Minelli di Varese 5. Reti: 3’ pt Mbakogu (C) rig., 39’ Bolzoni (P); 34’ st Pasciuti (C). Recupero: 4 minuti (2’ pt + 2’ st). Ammoniti: Muñoz (P); Legati, Concas (C). Espulsi: Vazquez (P) nell’intervallo. Spettatori: 8.490 Note: Al 26’ pt Dybala (P) si è fatto parare un rigore..

Reggina-Cesena 1-2 (1-1) Data: 17-05-2014 – Ore: 15.00 REGGINA (3-5-2): Pigliacelli 5; Coppolaro 6 (32’ st Sbaffo 6), Lucioni 6, Bochniewicz 6; Di Lorenzo 6 (19’ st Condemi 6), Barillà 6, Dall’Oglio 6, Pambou 6, Contessa 6 (9’ st Maicon 5,5); Di Michele 6, Fischnaller 6. Allenatore: Gagliardi-Zanin 6. CESENA (4-3-3): Coser 6; Camporese 6, Capelli 6, Krajnc 6, Renzetti 6; Gagliardini 6 (28’ pt Rodriguez 7), Cascione 6,5, De Feudis 6; Defrel 6 (40’ st Alhassan ng), Succi 6 (12’ st Moncini 6), Garritano 6. Allenatore: Bisoli 6. Arbitro: La Penna di Roma 6,5. Reti: 13’ pt Lucioni (R), 45’ Cascione (C); 10’ st Rodriguez (C). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Dall’Oglio (R); Camporese, Krajnc, Rodriguez (C). Espulsi: nessuno. Spettatori: 3.000 circa

Trapani-Ternana 2-1 (1-0) Data: 17-05-2014 – Ore: 15.00 TRAPANI (4-4-2): Marcone 7; Ferri 6, Pagliarulo 6, Terlizzi 6, Rizzato 6; Basso 6 (30’ st Raimondi 6), Feola 5,5 (13’ st Gambino 6), Ciaramitaro 6, Nizzetto 6 (19’ st Pacilli 6); Abate 6, Mancosu 7. Allenatore: Boscaglia 6,5. TERNANA (4-3-1-2): Sala 6; Rispoli 6, Masi 5,5, Ferronetti 6, Fazio 5,5; Gavazzi 6, Miglietta 6, Russo 6 (41’ st Valeri ng); Nolè 6 (36’ st Valjent ng); Antenucci 6, Litteri 5,5 (9’ st Alfageme 6). Allenatore: Tesser 6,5. Arbitro: Pinzani di Empoli 6. Reti: 34’ pt Basso (Tr); 2’ st Nolè (Te), 44’ Mancosu (Tr). Recupero: 5 minuti (1’ pt + 4’ st). Ammoniti: Nizzetto, Mancosu (T); Masi, Ferronetti, Gavazzi, Russo (T). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.119

Varese-Brescia 1-2 (1-0) Data: 17-05-2014 – Ore: 15.00 VARESE (4-4-2): Bastianoni 6; Fiamozzi 5,5, Ely 6 (15’ st Barberis 5), Trevisan 5, Grillo 5,5; Zecchin 5,5, Damonte 6, Corti 5, Forte 6 (34’ st Bjelanovic ng); Pavoletti 5, Momentè 5 (19’ st Di Roberto 5). Allenatore: Sottili 5,5. BRESCIA (3-5-2): Cragno 6; Paci 6,5, Budel 6, Racine 6; Mandorlini 6 (14’ st Morosini 6), Benali 6, Coletti 6, Scaglia 6, Zambelli 6; Olivera 6 (35’ st Baraye ng), Sodinha 6 (40’ st Saba ng). Allenatore: Iaconi 6,5. Arbitro: Ciampi di Roma 4. Reti: 31’ pt Forte (V); 27’ st Paci (B), 50’ Budel (B) rig. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Ely, Zecchin (V); Coletti (B). Espulsi: 49’ st Damonte (V). Spettatori: 4.237

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 82 40 24 10 6 60 27 Empoli 68 40 19 11 10 55 33 Cesena 65 40 17 14 9 44 32 Latina 64 40 17 13 10 41 35 Modena 62 40 16 14 10 63 41 Bari (-4) 60 40 18 10 12 48 40 Crotone 59 40 16 11 13 54 51 Siena (-8) 58 40 17 15 8 55 39 Lanciano 58 40 15 13 12 42 43 Spezia 58 40 15 13 12 44 48 Trapani 57 40 14 15 11 57 51 Avellino 56 40 14 14 12 44 43 Carpi 55 40 15 10 15 46 47 Brescia 53 40 13 14 13 51 52 Pescara 51 40 13 12 15 48 49 Ternana 48 40 11 15 14 51 53 Cittadella 45 40 11 12 17 40 47 Varese 43 40 11 10 19 49 63 Novara 43 40 10 13 17 39 54 Padova 38 40 9 11 20 43 60 Reggina (-1) 28 40 6 11 23 37 65 Juve Stabia 19 40 2 13 25 36 74 MARCATORI 25 reti: Mancosu (Trapani, 4 rig.)

Calcio 2OOO

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serie b EUROBET 41ª GIORNATA – 25 MAGGIO 2014 Avellino-Reggina 3-0 (1-0) Data: 25-05-2014 – Ore: 20.30 AVELLINO (4-3-1-2): Seculin 6; Zappacosta 6, Decarli 6, Fabbro 7 (4’ st Bittante 6), Pisacane 6; D’Angelo 6, Arini 6, Schiavon 6; Ciano 7; Castaldo 6,5, Soncin 6 (11’ st Galabinov 6,5, 32’ st Ladriere ng). Allenatore: Rastelli 6,5. REGGINA (4-4-1-1): Pigliacelli 5,5; Coppolaro 5, Lucioni 5,5 (21’ st Salandria 6), Bochniewicz 6, Di Lorenzo 5; Maicon 5,5, Pambou 5,5, Dall’Oglio 6, Barillà 5 (37’ st Ammirati ng); Sbaffo 5 (14’ st Sainz Maza 5); Fischnaller 5,5. Allenatore: Gagliardi-Zanin 5,5. Arbitro: Abbattista di Molfetta 6. Reti: 33’ pt Fabbro; 28’ st Galabinov, 34’ Ciano. Recupero: 4 minuti (0’ pt + 4’ st). Ammoniti: Ladriere (A); Di Lorenzo, Dall’Oglio (R). Espulsi: nessuno. Spettatori: 8.000 circa

Brescia-Juve Stabia 4-1 (2-0) Data: 25-05-2014 – Ore: 20.30 BRESCIA (3-5-2): Minelli 7; Paci 6, Budel 7, Racine 6; Boniotti 6 (11’ st Mandorlini 6), Benali 6,5, Coletti 6, Scaglia 6,5, Zambelli 6; Sodinha 7 (9’ st Grossi 6), Morosini 7 (32’ st Ragnoli ng). Allenatore: Iaconi 7. JUVE STABIA (4-4-1-1): Viotti 6; Zampano 6, Contini 5, Guarino 5 (22’ st Giandonato 6), Mileto 5,5 (1’ st Di Nunzio 5,5); D’Ancora 6 (15’ st Elefante 6), Suciu 5,5, Mezavilla 5, Liviero 5,5; Baraye 5; Doukara 6. Allenatore: Braglia 5,5. Arbitro: Ghersini di Genova 6. Reti: 15’ pt Scaglia (B), 21’ Budel (B) rig.; 11’ st Morosini (B), 20’ Doukara (J), 40’ Benali (B). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Mandorlini, Coletti (B); D’Ancora, Mezavilla, Baraye, Doukara (J). Espulsi: nessuno. Spettatori: 4.000 circa

Carpi-Lanciano 2-2 (2-0) Data: 25-05-2014 – Ore: 20.30 CARPI (4-1-4-1): Colombi 6; Letizia 6, Pesoli 6 (10’ st Pasciuti 6), Romagnoli 6, Gagliolo 6,5; Porcari 6; Concas 6, Lollo 6, Bianco 5,5, Di Gaudio 6 (36’ st Sgrigna ng); Mbakogu 6,5 (33’ st Ardemagni ng). Allenatore: Pillon 6. LANCIANO (4-3-3): Sepe 6; De Col 5 (26’ st Turchi 6), Troest 5,5, Amenta 5, Mammarella 6,5; Casarini 6, Buchel 5, Paghera 6; Piccolo 6 (17’ st Gatto 6,5), Falcinelli 6, Thiam 6,5 (35’ st Comi ng). Allenatore: Baroni 6. Arbitro: Mariani di Aprilia 6. Reti: 20’ pt Gagliolo (C), 35’ Concas (C); 1’ st Thiam (L), 48’ Gatto (L). Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Concas, Bianco (C); De Col, Mammarella, Buchel, Falcinelli (L). Espulsi: 48’ st Gagliolo (C). Spettatori: 2.605

Cesena-Latina 1-3 (0-1) Data: 25-05-2014 – Ore: 20.30 CESENA (3-5-2): Coser 6; Volta 6, Capelli 6, Krajnc 5,5; D’Alessandro 6, De Feudis 6 (1’ st Defrel 5,5), Cascione 6, Coppola 5,5, Renzetti 5,5; Garritano 5,5, Marilungo 5 (16’ st Rodriguez 5,5). Allenatore: Bisoli 5. LATINA (3-5-2): Iacobucci 6; Brosco 6,5, Cottafava 6,5, Esposito 6,5; Milani 6,5, Crimi 6,5, Viviani 6 (13’ st Laribi 7), Bruno 6, Alhassan 6; Cisotti 7 (40’ st Morrone ng), Jefferson 7 (26’ st Ghezzal 6). Allenatore: Breda 7. Arbitro: Nasca di Bari 6. Reti: 46’ pt Crimi (L); 18’ e 40’ st Laribi (L), 47’ Cascione (C). Recupero: 3 minuti (1’ pt + 2’ st). Ammoniti: Volta, Marilungo (C); Viviani, Bruno (L). Espulsi: nessuno. Spettatori: 13.343

Cittadella-Empoli 2-2 (2-2) Data: 25-05-2014 – Ore: 20.30 CITTADELLA (4-4-2): Di Gennaro 7; Coly 6, Scaglia 6, Pellizzer 5,5, Alborno 5; Surraco 5,5, Rigoni 6, Lora 6 (14’ st Di Donato 6), Paolucci ng (6’ pt Jidayi 5,5); Coralli 6,5 (37’ st Donnarumma ng), Djuric 5,5. Allenatore: Foscarini 6,5. EMPOLI (4-3-1-2): Bassi 6; Laurini 6 (39’ st Barba ng), Tonelli 5,5, Rugani 6, Hysaj 5,5; Signorelli 6, Valdifiori 6,5, Croce 6; Verdi 7 (16’ st Pucciarelli 6); Tavano 7 (41’ pt Mario Rui 6), Maccarone 6. Allenatore: Sarri 6. Arbitro: Roca di Foggia 5,5. Reti: 17’ pt Verdi (E), 22’ Tavano (E), 39’ Coralli (C) rig., 43’ Djuric (C). Recupero: 9 minuti (6’ pt + 3’ st). Ammoniti: Pellizzer, Alborno (C); Maccarone (E). Espulsi: 37’ pt Hisaj (E), 45’ Djuric (C). Spettatori: 5.196 Note: Al 51’ pt Maccarone (E) si è fatto parare un rigore.

Crotone-Trapani 2-1 (1-1) Data: 25-05-2014 – Ore: 20.30 CROTONE (4-3-3): Gomis 6; Del Prete 6, Suagher 6, Cremonesi 6, Mazzotta 7 (41’ st Matute ng); Cataldi 6, Crisetig 6,5, Dezi 6,5; Bernardeschi 7 (44’ st Meola ng), Pettinari 7,5, Bidaoui 7 (35’ st De Giorgio 6,5). Allenatore: Drago 7. TRAPANI (4-4-2): Marcone 7; Ferri 6, Pagliarulo 6, Terlizzi 5,5 (27’ st Martinelli 5,5), Rizzato 6; Basso 6 (19’ st Iunco 5,5), Pirrone 6 (37’ st Gambino ng), Ciaramitaro 6, Nizzetto 6; Mancosu 6,5, Abate 6. Allenatore: Boscaglia 6. Arbitro: Di Paolo di Avezzano 6. Reti: 32’ pt Mancosu (T), 40’ Bernardeschi (C) rig.; 7’ st Pettinari (C). Recupero: 12 minuti (5’ pt + 7’ st). Ammoniti: Cataldi, Bernardeschi (C); Ferri, Pirrone, Abate (T). Espulsi: 50’ st Ferri (T). Spettatori: 8.272

Novara-Varese 0-0 (0-0) Data: 24-05-2014 – Ore: 18.00 NOVARA (4-3-3): Kosicky 6; Crescenzi 6,5, Perticone 6,5, Potouridis 6, Lambrughi 5,5; Faragò 6 (29’ st Genevier 5,5), Pesce 6, Rigoni 5 (21’ st Manconi 6); Gonzalez 6, Rubino 5,5, Lazzari 5 (34’ st Lepiller ng). Allenatore: Aglietti 6. VARESE (4-4-2): Bastianoni 6; Fiamozzi 6, Rea 6, Trevisan 6,5, Grillo 6; Zecchin 6, Barberis 6 (39’ st Calil ng), Tremolada 6 (32’ st Ricci 6), Cristiano 5; Pavoletti 6,5, Neto Pereira 5,5 (21’ st Di Roberto 5). Allenatore: Bettinelli 6. Arbitro: Candussio di Cervignano 5,5. Recupero: 6 minuti (1’ pt + 5’ st). Ammoniti: Perticone, Potouridis, Rigoni, Rubino (N); Rea, Trevisan, Grillo, Tremolada, Cristiano (V). Espulsi: 13’ st Cristiano (V). Spettatori: 8.191

Pescara-Modena 2-2 (1-0) Data: 25-05-2014 – Ore: 18.00 PESCARA (3-5-1-1): Pelizzoli 6; Zauri 5,5, Capuano 6, Bocchetti 5,5; Balzano 6, Nielsen 6, Selasi 6 (22’ st Rizzo 6), Mascara 6, Rossi 6,5; Ragusa 6,5; Maniero 6,5 (40’ st Cutolo ng). Allenatore: Cosmi 6,5. MODENA (4-4-2): Pinsoglio 6; Gozzi 5,5, Cionek 5, Marzorati 5,5, Manfrin 5,5 (16’ st Mazzarani 6,5); Rizzo 6, Bianchi 6, Signori 5 (1’ st Salifu 6), Garofalo 6,5; Granoche 5 (32’ st Mangni 7), Babacar 6. Allenatore: Novellino 6,5. Arbitro: Merchiori di Ferrara 6. Reti: 33’ pt Maniero (P) rig.; 27’ st Ragusa (P), 35’ Mangni (M), 45’ Mazzarani (M). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Zauri, Balzano, Selasi (P); Cionek (M). Espulsi: nessuno. Spettatori: 7.005

Siena-Padova 2-0 (1-0) Data: 25-05-2014 – Ore: 20.30 SIENA (4-2-3-1): Lamanna 6; Angelo 6, Dellafiore 6,5, Belmonte 6,5, Ceccarelli 6; Vergassola 6 (42’ st Pulzetti ng), Valiani 6,5; Rosina 7, Giacomazzi 6 (20’ st Schiavone 6), Spinazzola 6; Cappelluzzo 6 (22’ st Jordà 6,5). Allenatore: Beretta 6,5. PADOVA (4-4-2): Mazzoni 5,5; Almici 6, Benedetti 5,5, Carini 5,5, Vinícius 6 (38’ st Cuffa ng); Jelenic 5,5 (29’ st Vantaggiato 5), Osuji 6, Iori 6, Improta 6; Rocchi 6, Melchiorri 6. Allenatore: Serena 6. Arbitro: La Penna di Roma 6. Reti: 19’ pt Rosina, 34’ st Rosina rig. Recupero: 6 minuti (2’ pt + 4’ st). Ammoniti: Belmonte, Giacomazzi (S); Vinícius, Cuffa, Jelenic, Vantaggiato (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.413

Spezia-Bari 2-0 (1-0) Data: 25-05-2014 – Ore: 20.30 SPEZIA (4-4-2): Leali 6; Madonna 6, Lisuzzo 7, Magnusson 6,5, Migliore 6; Culina 7 (34’ st Orsic 6), Sammarco 7, Appelt 7, Carrozza 6 (11’ st Scozzarella 6); Bellomo 7, Ferrari 7,5 (39’ st Ebagua 6). Allenatore: Mangia 7. BARI (4-3-3): Guarna 7; Sabelli 6, Ceppitelli 6, Polenta 6,5, Calderoni 4; Fossati 6, Delvecchio 6, Sciaudone 6 (27’ st Galano 6); Lugo ng (12’ pt Zanon 6), João Silva 5,5 (29’ st Beltrame 6), Defendi 6. Allenatore: Alberti-Zavattieri 6. Arbitro: Pairetto di Nichelino 7. Reti: 8’ pt Ferrari rig.; 46’ st Bellomo. Recupero: 7 minuti (1’ pt + 6’ st). Ammoniti: Madonna, Culina (S); Ceppitelli, Fossati, Defendi (B). Espulsi: 7’ pt Calderoni (B). Spettatori: 8.837

Ternana-Palermo 1-2 (1-2) Data: 25-05-2014 – Ore: 20.30 TERNANA (4-3-1-2): Sala 6; Rispoli 6, Masi 6, Ferronetti 5,5, Fazio 6; Gavazzi 6 (22’ st Sciacca 6), Miglietta 6, Zito 5 (7’ st Russo 5,5); Nolè 6 (31’ st Ceravolo 6); Antenucci 6, Litteri 6. Allenatore: Tesser 6. PALERMO (3-5-2): Sorrentino 6,5; Muñoz 6, Milanovic 6, Andelkovic 6; Pisano 6, Bolzoni 6,5, Maresca 6 (17’ st Ngoyi 6), Barreto 6, Daprelà 6; Dybala 7 (40’ st Verre ng), Belotti 7,5 (37’ st Troianiello ng). Allenatore: Iachini 6,5. Arbitro: Pasqua di Tivoli 6,5. Reti: 19’ e 29’ pt Belotti (P), 42’ Rispoli (T). Recupero: 3 minuti (0’ pt + 3’ st). Ammoniti: Fazio, Miglietta, Litteri (T); Milanovic (P). Espulsi: nessuno. Spettatori: 6.281

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Palermo 85 41 25 10 6 62 28 Empoli 69 41 19 12 10 57 35 Latina 67 41 18 13 10 44 36 Cesena 65 41 17 14 10 45 35 Modena 63 41 16 15 10 65 43 Crotone 62 41 17 11 13 56 52 Siena (-8) 61 41 18 15 8 57 39 Spezia 61 41 16 13 12 46 48 Bari (-4) 60 41 18 10 13 48 42 Avellino 59 41 15 14 12 47 43 Lanciano 59 41 15 14 12 44 45 Trapani 57 41 14 15 12 58 53 Brescia 56 41 14 14 13 55 53 Carpi 56 41 15 11 15 48 49 Pescara 52 41 13 13 15 50 51 Ternana 48 41 11 15 15 52 55 Cittadella 46 41 11 13 17 42 49 Varese 44 41 11 11 19 49 63 Novara 44 41 10 14 17 39 54 Padova 38 41 9 11 21 43 62 Reggina (-1) 28 41 6 11 24 37 68 Juve Stabia 19 41 2 13 26 37 78 MARCATORI 26 reti: Mancosu (Trapani, 4 rig.)

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Calcio 2OOO


LEGA PRO

Prima DIVISIONE GIRONE A GIRONE B 30ª Giornata – 4-05-2014 Albinoleffe-U. Venezia 2-1 41’ pt Allievi (A); 28’ st Beduschi (A), 48’ Maracchi (U). Como-Pavia 0-1 31’ st Manzoni. Cremonese-Virtus Entella 1-2 9’ pt Caracciolo (C); 8’ st Troiano (V), 21’ Staiti (V). Pro Patria-Sudtirol 1-2 3’ st Corazza (S), 13’ Minesso (S), 30’ Spanò (P). Pro Vercelli-Carrarese 2-0 8’ pt Iemmello, 12’ Marchi. Reggiana-Feralpisalò 0-1 12’ pt Miracoli. San Marino-Vicenza 2-2 28’ pt Padalino (V), 36’ Mustacchio (V); 17’ st Poletti (S), 22’ Sensi (S). Savona-Lumezzane 4-1 15’ rig. e 21’ pt Virdis (S), 40’ Cesarini (S), 42’ De Paula (L); 21’ st Demartis (S).

34ª Giornata – 4-05-2014 Ascoli-Nocerina 3-0 a tavolino. Barletta-Grosseto 1-1 16’ pt Cicerelli (B), 21’ Bombagi (G) rig. L’Aquila-Catanzaro 0-0 Paganese-Salernitana 1-0 14’ st Deli. Perugia-Frosinone 1-0 18’ pt Moscati. Pontedera-Gubbio 3-1 18’ pt Arrighini (P), 29’ Grassi (P); 25’ st Pera (P), 43’ Falconieri (G). Prato-Benevento 3-3 36’ e 39’ pt Evacuo (B), 41’ De Agostini (P), 45’ Evacuo (B); 37’ st Pisanu (P) rig., 42’ Bagnai (P). Viareggio-Pisa 1-2 29’ pt Mungo (V); 17’ st Giovinco (P), 23’ Favasuli (P). Ha riposato Lecce

Squadra Pt. V. Entella 58 P.Vercelli 57 Sudtirol 49 Cremonese 47 Vicenza (-4) 47 Savona 44 AlbinoLeffe 43 Como (-1) 41 Feralpisalò 41 U. Venezia 41 Carrarese 36 Reggiana 32 P.Patria (-1) 32 Lumezzane 29 San Marino 24 Pavia 23

Squadra Pt. G V N P Gf Gs Perugia 66 32 19 9 4 52 28 Frosinone 62 32 18 8 6 53 26 Lecce 61 32 19 4 9 51 30 Catanzaro 55 32 13 16 3 34 17 L’Aquila 53 32 15 8 9 43 28 Pisa 52 32 14 10 8 41 27 Benevento 51 32 13 12 7 58 36 Pontedera 49 32 13 10 9 53 46 Salernitana 46 32 12 10 10 44 33 Prato 43 32 10 13 9 38 40 Grosseto 42 32 11 9 12 34 36 Gubbio 40 32 10 10 12 36 44 Viareggio 28 32 6 10 16 28 47 Barletta 25 32 5 10 17 22 51 Ascoli (-7) 24 32 8 7 17 32 45 Paganese 20 32 5 5 22 26 53 Nocerina esclusa dal campionato

G V N P Gf Gs 30 16 10 4 42 24 30 14 15 1 34 16 30 14 7 9 45 38 30 13 8 9 37 29 30 14 9 7 44 31 30 12 8 10 43 41 30 12 7 11 42 40 30 10 12 8 37 32 30 11 8 11 41 42 30 12 5 13 40 38 30 9 9 12 35 41 30 9 5 16 30 36 30 8 9 13 25 33 30 7 8 15 31 42 30 5 9 16 22 47 30 4 11 15 23 41

PROMOSSA IN SERIE B Virtus Entella

PROMOSSA IN SERIE B Perugia

MARCATORI 17 reti: Bocalon (U. Venezia, 3 rig.) 16 reti: Virdis (Savona, 5 rig.) 13 reti: Brighenti (Cremonese); Miracoli (Feralpisalò); Torregrossa (Lumezzane, 3 rig.); Marchi (Pro Vercelli, 1 rig.) 12 reti: Le Noci (Como, 4 rig.) 11 reti: Pesenti (Albinoleffe, 2 rig.) 10 reti: Corazza (Sudtirol) 9 reti: Cesarini (Savona, 1 rig.)

MARCATORI 16 reti: Evacuo (Benevento, 2 rig.); Ciofani D. (Frosinone, 3 rig.) 15 reti: Arma (Pisa, 4 rig.); Arrighini (1 rig.), Grassi (Pontedera, 9 rig.) 13 reti: Eusepi (5 rig.), Mazzeo (Perugia, 1 rig.) 12 reti: Fioretti (Catanzaro, 2 rig.); Miccoli (Lecce, 2 rig.) 11 reti: Tripoli (Ascoli, 1 rig.); Curiale (Frosinone, 2 rig.) 10 reti: De Sousa (L’Aquila, 3 rig.)

SECONDA DIVISIONE GIRONE A GIRONE B 34ª Giornata – 4-05-2014 Alessandria-D. Porto Tolle 1-3 19’ pt Taddei (A), 29’ Segato (D) rig.; 11’ e 31’ st Longobardi (D). Castiglione-Bra 3-4 39’ pt Fumana (B), 43’ Santoni (B); 10’ st Dal Compare (C), 16’ Fumana (B), 25’ Rossi (C) rig., 36’ Santoni (B), 44’ Orlandi (C). Cuneo-V.V. Verona 2-2 14’ pt Cristini M. (C); 8’ st Scapini (V), 36’ Gonzi (C), 41’ Odogwu (V). Forlì-Pergolettese 1-1 38’ pt Cerniglia (P); 12’ st Ferrini (F). Real Vicenza-Rimini 2-2 19’ pt Caporali (Re), 46’ Brighi M. (Ri) rig.; 19’ st Caporali (Re), 30’ Nigro (Ri). Renate-Monza 2-1 19’ pt Florian (R) rig., 23’ Sinigaglia (M), 33’ Florian (R). Santarcangelo-Bassano 1-1 7’ st Pietribiasi (B), 32’ Graziani (S). Spal-Bellaria I.M. 3-1 31’ pt Cozzolino (S), 45’ Varricchio (S); 31’ st Capellupo (S), 43’ Evacuo (B). Torres-Mantova 1-1 16’ pt Bonvissuto (T), 19’ Floriano (M).

34ª Giornata – 4-05-2014 Arzanese-Aprilia 3-0 7’ pt Ripa, 14’ Ausiello; 10’ st Patti. Aversa N.-Gavorrano 4-1 14’ pt Majella (A); 16’ st Galizia (A) rig., 27’ Villanova (A), 39’ Fossati (G), 45’ Orlando (A). Castel Rigone-Sorrento 1-3 1’ st Catania (S), 19’ Maiorino (S), 27’ Lettieri (S), 39’ Scappini (C) rig. Chieti-Foggia 4-4 20’ pt Berardino (C), 23’ Guidone (C) rig., 45’ Filosa (F); 6’ st Venitucci (F), 9’ e 25’ Berardino (C), 46’ Richella (F), 48’ Cavallaro (F). Cosenza-Teramo 1-1 35’ st Mosciaro (C), 47’ Speranza (T). Melfi-Vigor Lamezia 3-0 41’ pt Cruz Pereira; 12’ st Neglia, 48’ Ricciardo. Messina-Martina Franca 3-2 8’ pt Costa Ferreira (Me), 17’ Gai (Ma), 23’ De Martino (Ma), 33’ Caturano (Me) rig.; 41’ st Costa Ferreira (Me). Poggibonsi-Ischia I. 5-5 3’ pt Rainone (I), 12’ Baldassin (P) aut., 14’ Rebuscini (P) rig., 27’ Ferretti (P), 39’ Armeno (I); 5’ st Rosseti (P) rig., 8’ e 11’ Ferretti (P), 18’ Cunzi (I), 48’ Finizio (I). Tuttocuoio-Casertana 3-0 4’ pt Ferrari, 14’ Colombo; 12’ st Pane.

Squadra Pt. Bassano 69 Renate 57 Alessandria 57 Monza 54 Santarcangelo 53 Spal 53 R. Vicenza 52 Mantova 52 Forlì 49 D. P. Tolle 48 Cuneo 47 Torres 47 Rimini (-1) 45 V.V. Verona 44 Pergolettese 36 Castiglione 30 Bellaria I.M. (-1) 15 Bra 12

Squadra Pt. Messina 57 Casertana 57 Teramo 55 Cosenza 55 Foggia 51 Melfi 51 Ischia I. 48 V. Lamezia 46 Sorrento 45 Tuttocuoio 44 Aversa N. 43 Arzanese 43 Martina F. 42 Aprilia 41 Chieti (-1) 40 Poggibonsi 36 C. Rigone 34 Gavorrano 30

G V N P Gf Gs 34 20 9 5 62 35 34 15 12 7 43 26 34 16 9 9 59 39 34 15 9 10 57 43 34 13 14 7 44 26 34 13 14 7 52 42 34 15 7 12 51 48 34 13 13 8 57 46 34 14 7 13 53 45 34 12 12 10 45 36 34 11 14 9 43 32 34 12 11 11 40 44 34 11 13 10 38 38 34 10 14 10 35 32 34 7 15 12 27 35 34 6 12 16 37 54 34 4 4 26 24 79 34 3 3 28 29 96

G V N P Gf Gs 34 15 12 7 43 33 34 15 12 7 38 28 34 15 10 9 48 34 34 15 10 9 38 29 34 13 12 9 50 40 34 12 15 7 39 31 34 11 15 8 33 29 34 12 10 12 37 39 34 13 6 15 40 36 34 11 11 12 41 38 34 11 10 13 36 40 34 10 13 11 41 46 34 10 12 12 36 36 34 10 11 13 41 50 34 10 11 13 34 35 34 8 12 14 31 41 34 10 4 20 39 56 34 6 12 16 24 48

RIMANGONO IN LEGA PRO Bassano, Renate, Alessandria, Monza, Santarcangelo, Spal, Real Vicenza, Mantova

RIMANGONO IN LEGA PRO Messina, Casertana, Teramo, Cosenza, Foggia, Melfi, Ischia I., Vigor Lamezia

RETROCESSE IN SERIE D Rimini, V.V. Verona, Pergolettese, Castiglione, Bellaria I.M., Bra

RETROCESSE IN SERIE D Martina Franca, Aprilia, Chieti, Poggibonsi, Castel Rigone, Gavorrano

MARCATORI 20 reti: Varricchio (Spal, 5 rig.) 19 reti: Floriano (Mantova, 3 rig.); Alessandro (Real Vicenza, 4 rig.) 15 reti: Pietribiasi (Bassano) 12 reti: Masini (Mantova); Sinigaglia (Monza, 2 rig.)

MARCATORI 19 reti: Ripa (Arzanese, 5 rig.) 17 reti: Tranchitella (Castel Rigone, 5 rig.) 15 reti: Cavallaro (Foggia, 6 rig.) 14 reti: Costa Ferreira (Messina); Maiorino (Sorrento, 4 rig.) 13 reti: Guidone (Chieti, 4 rig.)

QUARTI DI FINALE PLAYOFF

QUARTI DI FINALE PLAYOFF

Pro Vercelli-Feralpisalò 3-0 9’ e 20’ pt Marchi; 34’ st Ranellucci. Sudtirol-Como 0-0 (4-3 d.c.r.) Cremonese-AlbinoLeffe 2-2 (8-7 d.c.r.) 36’ pt Cissé (A), 42’ Bruccini (C); 16’ st Brighenti (C), 47’ Cissé (A). Vicenza-Savona 1-1 (3-4 d.c.r.) 7’ pt Tulli (V); 30’ st Virdis (S).

Frosinone-Salernitana 2-0 35’ st Paganini, 38’ Carlini. Lecce-Pontedera 0-0 (8-7 d.c.r.) Catanzaro-Benevento 1-2 15’ pt Melara (B), 38’ Germinale (C); 27’ st Padella (B). L’Aquila-Pisa 0-1 42’ st Goldaniga.

SEMIFINALI PLAYOFF

SEMIFINALI PLAYOFF

SEMIFINALI PLAYOUT

SEMIFINALI PLAYOUT

Savona-Pro Vercelli 1-2 1’ pt Virdis (S), 45’ Marchi (P); 17’ st Erpen (P) rig. Pro Vercelli-Savona 2-1 14’ pt Virdis (S) rig., 39’ Greco (P) rig.; 49’ st Statella (P).

Pisa-Frosinone 0-0 Frosinone-Pisa 2-1 33’ pt Ciofani D. (F); 21’ st Crivello (F) aut., 46’ Paganini (F).

Torres-Forlì 1-0 43’ pt Filippini. Forlì-Torres 3-0 37’ pt Melandri; 14’ st Djuric, 28’ Melandri.

Arzanese-Sorrento 4-0 7’ pt Ripa, 23’ Improta U., 31’ rig. e 41’ Ripa. Sorrento-Arzanese 3-0 1’ pt Maiorino, 23’ e 40’ Improta.

Cuneo-Delta Porto Tolle 1-2 11’ pt Segato (D), 25’ Baldrocco (D); 16’ st Fanucchi (C). Delta Porto Tolle-Cuneo 0-1 9’ st Fanucchi.

Aversa Normanna-Tuttocuoio 1-1 13’ st Di Vicino (A), 49’ Rosati (T). Tuttocuoio-Aversa Normanna 2-0 16’ rig. e 44’ st Salzano.

Cremonese-Sudtirol 1-1 28’ pt Corazza (S), 46’ Visconti (C). Sudtirol-Cremonese 2-1 7’ st Minesso (S), 13’ Pederzoli (S) rig., 41’ Della Rocca (C).

Benevento-Lecce 1-1 39’ pt Miccoli (L); 19’ st Mancosu (B). Lecce-Benevento 2-0 20’ pt Ferreira Pinto; 43’ st Zigoni.

Calcio 2OOO

93


serie D

GIRONE A

GIRONE B

GIRONE C

34ª GIORNATA: Albese-Borgosesia 2-2; CaronnesePro Dronero 0-1; Chiavari-Giana Erminio 1-2; ChieriValle d’Aosta 3-2; F.Caratese-Derthona 3-1; NoveseVerbania 2-2; Rapallo B.-Vado 2-1; Santhià-Asti 3-3; Sestri Levante-Lavagnese 1-1

34ª GIORNATA: A.Seriate-Pontisola 0-3; Borgomanero-Olginatese 1-1; Castellana C.-Piacenza 2-0; LeccoGozzano 1-1; Legnago-Inveruno 3-2; Mapello-Alzano Cene 1-1; Pro Piacenza-Caravaggio 2-2; Sambonifacese-Pro Sesto 2-4; Seregno-Darfo 2-0

34ª GIORNATA: Belluno-Giorgione 3-3; Dro-Trissino V. 3-1; Este-Pordenone 1-2; Fersina Perginese-V.Falmec 1-2; Monfalcone-Marano 1-1; Montebelluna-Union Ripa 1-1; Sacilese-San Paolo 1-2; Sanvitese-Mezzocorona 2-2; Triestina-Tamai 1-2

CLASSIFICA: Giana Erminio 73; Rapallo B. 68; Borgosesia 67; Caronnese 62; Lavagnese 61; Chieri 60; Vado 51; Chiavari 46; Asti, Novese 44; Valle d’Aosta 42; F.Caratese 41; Derthona, Albese 39; Sestri Levante 35; Pro Dronero 30; Santhià 22; Verbania 13. PROMOSSA: Giana Erminio RETROCESSE: Santhià, Verbania PLAYOUT: Albese-Sestri Levante 1-3 d.t.s. (retrocede Albese); Derthona-Pro Dronero 2-0 (retrocede Pro Dronero)

CLASSIFICA: Pro Piacenza 66; Olginatese, Piacenza 57; Seregno 56; Inveruno 55; Pontisola 53; Pro Sesto 52; Caravaggio, Lecco 50; A.Seriate 46; Legnago 44; Castellana C. 42; Mapello 39; Borgomanero* Alzano Cene* 36; Gozzano 34; Darfo 29; Sambonifacese 25 * classificati per miglior differenza reti negli scontri diretti PROMOSSA: Pro Piacenza RETROCESSE: Darfo, Sambonifacese PLAYOUT: Borgomanero-Alzano Cene 1-0 (retrocede Alzano Cene); Mapello-Gozzano 0-0 d.t.s. (retrocede Gozzano per peggior piazzamento in campionato)

CLASSIFICA: Pordenone 85; Marano 83; Sacilese 66; Belluno 59; San Paolo 50; Union Ripa 49; Este, Montebelluna 48; Trissino V. 43; Triestina 42; Giorgione, Tamai 39; V.Falmec 38; Monfalcone* (-1), Mezzocorona* 33; Dro 31; Sanvitese 30; Fersina Perginese 17 * classificati per miglior differenza reti stagionale (parità di punti e differenza reti negli scontri diretti) PROMOSSA: Pordenone RETROCESSE: Sanvitese, Fersina Perginese PLAYOUT: Monfalcone-Mezzocorona 0-1 (retrocede Monfalcone); V.Falmec -Dro 0-1 d.t.s. (retrocede V.Falmec)

SEMIFINALI PLAYOFF: Olginatese-Inveruno 1-1 d.t.s.; Piacenza-Seregno 1-3 FINALE PLAYOFF: Olginatese-Seregno 1-0 QUALIFICATE ALLA TERZA FASE: Olginatese e Pontisola (direttamente alla quarta fase come finalista di Coppa Italia)

SEMIFINALI PLAYOFF: Sacilese-Belluno 1-0; Marano già in finale per distacco superiore ai 9 punti nei confronti di San Paolo FINALE PLAYOFF: Marano-Sacilese 1-3 QUALIFICATE ALLA TERZA FASE: Sacilese

GIRONE D

GIRONE E

GIRONE F

34ª GIORNATA: Atl. Montichiari-V. Castelfranco 3-5; Clodiense-Fidenza 1-0; Correggese-Lucchese 1-2; Forcoli-Mezzolara 2-1; Formigine-Palazzolo 3-2; Imolese-Abano 2-3; Riccione-Camaiore 0-8; Romagna C.Fortis Juventus 4-1; Sancolombano-Massese 1-3

34ª GIORNATA: Bastia-Arezzo 1-4; Colligiana-Trestina 2-1; Deruta-Montemurlo 2-0; Narnese-Fiesolecaldine 3-2; Ostia Mare-Pianese 3-3; Pistoiese-Foligno 1-1; Sansepolcro-Pontevecchio 6-0; Scandicci-Flaminia C. 2-1; V. Spoleto-Gualdo C. 2-1

34ª GIORNATA: Celano-Amiternina S. 2-2; Civitanovese-Vis Pesaro 1-0; Fano-Ancona 0-2; Fermana-Jesina 1-1; Giulianova-Recanatese 1-2; Isernia-Maceratese 1-2; Matelica-Sulmona 4-0; Renato Curi-Agnonese 1-3; Termoli-Bojano 3-0 a tavolino

CLASSIFICA: Lucchese 82; Correggese 81; Massese, Abano 67; Romagna C. 66; Fortis Juventus 62; Mezzolara 57; Imolese 51; Clodiense 44; Formigine 42; V. Castelfranco 41; Sancolombano 38; Fidenza 37; Camaiore 29; Atl. Montichiari (-1) 28; Palazzolo* 22; Forcoli 21; Riccione (-10) 2 * retrocesso direttamente per distacco superiore ai 9 punti nei confronti della 13ª classificata PROMOSSA: Lucchese RETROCESSE: Palazzolo, Forcoli, Riccione PLAYOUT: Camaiore-Montichiari 1-3 (retrocede Camaiore)

CLASSIFICA: Pistoiese 77; Foligno 69; Arezzo 64; Pianese 63; Scandicci 62; Ostia Mare 52; Colligiana 50; Sansepolcro 45; Gualdo C. 43; Trestina, Flaminia C. 42; V. Spoleto 41; Montemurlo 40; Bastia 39; Deruta 31; Fiesolecaldine* 28; Narnese 21; Pontevecchio 20. * retrocesso direttamente per distacco superiore ai 9 punti nei confronti della 13ª classificata PROMOSSA: Castel Rigone RETROCESSE: Fiesolecaldine, Narnese, Pontevecchio PLAYOUT: Bastia-Deruta 1-1 d.t.s. (retrocede Deruta)

SEMIFINALI PLAYOFF: Abano-Massese 2-4 d.t.s.; Correggese già in finale per distacco superiore ai 9 punti nei confronti di Romagna C. FINALE PLAYOFF: Correggese-Massese 4-0 QUALIFICATE ALLA TERZA FASE: Correggese

SEMIFINALI PLAYOFF: Pianese-Scandicci 3-2 d.t.s.; Foligno già in finale per distacco superiore ai 9 punti nei confronti di Ostia Mare FINALE PLAYOFF: Foligno-Pianese 2-0 QUALIFICATE ALLA TERZA FASE: Foligno e Arezzo (già qualificata come miglior semifinalista di Coppa Italia)

CLASSIFICA: Ancona (-1) 77; Matelica 68; Termoli 67; Maceratese 64; Vis Pesaro, Recanatese 49; Celano, Jesina 46; Fermana 45; Fano, Giulianova, Civitanovese 44; Agnonese (-1) 42; Sulmona*, Amiternina S.* 40; Renato Curi** 26; Isernia (-3) 25; Bojano escluso dal campionato. * classificati per maggior numero di punti negli scontri diretti ** retrocesso direttamente per distacco superiore ai 9 punti nei confronti della 13ª classificata PROMOSSA: Sambenedettese RETROCESSE: Renato Curi, Isernia, Bojano PLAYOUT: Sulmona-Amiternina 0-3 (retrocede Sulmona) SEMIFINALI PLAYOFF: Termoli-Maceratese 2-1; Matelica già in finale per distacco superiore ai 9 punti nei confronti di Vis Pesaro e Recanatese FINALE PLAYOFF: Matelica-Termoli 3-3 d.t.s. QUALIFICATE ALLA TERZA FASE: Matelica

GIRONE G

GIRONE H

GIRONE I

34ª GIORNATA: Arzachena-Lupa Roma 2-2; AstreaFondi 1-1; Cynthia-Budoni 0-1; Portotorres-Palestrina 1-8; San Cesareo-Olbia 1-1; Santa Maria-Latte Dolce 1-2; Selargius-Maccarese 2-1; Sora-Anziolavinio 0-0; Terracina-Isola Liri 5-0

34ª GIORNATA: Gelbison-M. Keller 0-0; Gladiator-Bisceglie 0-3; Grottaglie-Turris 1-1; Matera-Manfredonia 3-0; Monopoli-Vico Equense 1-0; Puteolana-Brindisi 1-1; San Severo-Francavilla 2-1; Taranto-Real Metapontino 3-0. Ha riposato Marcianise

34ª GIORNATA: Agropoli-Nuova Gioiese 1-1; CaveseLicata 19-5; Hinterreggio-C.Montalto 0-0; Noto-Akragas 0-3; Orlandina-Battipagliese 3-2; Pomigliano-Due Torri 1-0; Savoia-C.Messina 1-0; Torrecuso-Rende 2-3; Vibonese-Ragusa 3-0

CLASSIFICA: Lupa Roma 70; Terracina 67; San Cesareo 66; Olbia 58; Cynthia (-1) 52; Fondi 51; Astrea, Maccarese, Anziolavinio 47; Palestrina 46; Sora (-3), Isola Liri 45; Budoni*, Latte Dolce* 43; Selargius**, Arzachena** 35; Santa Maria 32; Portotorres 7 * classificati per maggior numero di punti negli scontri diretti ** classificati per miglior differenza reti negli scontri diretti PROMOSSA: Lupa Roma RETROCESSE: Santa Maria, Portotorres PLAYOUT: Budoni-Arzachena 2-1 (retrocede Arzachena); Latte Dolce-Selargius 1-2 (retrocede Latte Dolce)

CLASSIFICA: Matera 64; Taranto 62; Turris 58; Monopoli 57; Marcianise 56; Brindisi (-1) 53; Francavilla 49; Bisceglie 44; Gelbison 42; San Severo 39; Manfredonia 38; M. Keller 37; Vico Equense 33; Puteolana* (-1), Real Metapontino* 29; Grottaglie 26; Gladiator (-2) 25; Nardò escluso dal campionato * classificati per maggior numero di punti negli scontri diretti PROMOSSA: Matera RETROCESSE: Gladiator, Nardò PLAYOUT: Vico Equense-Grottaglie 1-2 (retrocede Vico Equense); Puteolana-Real Metapontino 1-1 d.t.s. (retrocede Real Metapontino per peggior piazzamento in campionato)

CLASSIFICA: Savoia 82; Akragas 72; Agropoli 63; Battipagliese (-1) 57; Torrecuso 52; Nuova Gioiese 50; Cavese (-4) 49; Hinterreggio (-1), Noto 45; Pomigliano, Orlandina 43; C.Montalto (-1), Rende 42; C.Messina*, Due Torri* 34; Vibonese** 32; Licata (-3) 20; Ragusa escluso dal campionato * classificati per maggior numero di punti negli scontri diretti ** retrocesso direttamente per distacco superiore ai 9 punti nei confronti della 13ª classificata PROMOSSA: Savoia RETROCESSE: Vibonese, Licata, Ragusa PLAYOUT: C. Messina-Due Torri 0-1 d.t.s. (retrocede C. Messina)

SEMIFINALI PLAYOFF: Taranto-Marcianise 3-2; Turris-Monopoli 0-5 FINALE PLAYOFF: Taranto-Monopoli 1-1 d.t.s. QUALIFICATE ALLA TERZA FASE: Taranto (per miglior piazzamento in campionato)

SEMIFINALI PLAYOFF: Agropoli-Battipagliese 2-1; Akragas già in finale per distacco superiore ai 9 punti nei confronti di Torrecuso FINALE PLAYOFF: Akragas-Agropoli 3-1 d.t.s. QUALIFICATE ALLA TERZA FASE: Akragas e Pomigliano (direttamente in semifinale come vincitrice di Coppa Italia)

SEMIFINALI PLAYOFF: Borgosesia-Caronnese 4-4; Rapallo Bogliasco-Lavagnese 1-3 FINALE PLAYOFF: Borgosesia-Lavagnese 4-0 QUALIFICATE ALLA TERZA FASE: Borgosesia

SEMIFINALI PLAYOFF: San Cesareo-Olbia 3-1; Terracina già in finale per distacco superiore ai 9 punti nei confronti di Cynthia FINALE PLAYOFF: Terracina-San Cesareo 1-2 QUALIFICATE ALLA TERZA FASE: San Cesareo

94

Calcio 2OOO


Premier League 36° GIORNATA PREMIER LEAGUE 26-28/04 MANCHESTER UNITED-NORWICH 4-0 Reti: 41’-48’ Rooney (MU), 63’-73’ Mata (MU) MANCHESTER UNITED (4-4-2): De Gea; Jones, Ferdinand, Vidic, Evra; Valencia, Carrick, Cleverley (71’ Hernandez), Kagawa (65’ Young); Rooney, Welbeck (60’ Mata). All. Giggs NORWICH (4-3-2-1): Ruddy; Whittaker, Martin, Turner, Olsson; Fer (80’ Tettey), Howson, Johnson; Snodgrass, Van Wolfswinkel (55’ Elmander); Redmond (69’ Hooper). All. Adams

LIVERPOOL-CHELSEA 0-2 Reti: 48’ Ba (C), 94’ Willian (C) LIVERPOOL (3-4-1-2): Mignolet; Johnson, Skrtel, Sakho; Flanagan (81’ Iago Aspas), Gerrard, Lucas Leiva (58’ Sturridge), Allen; Coutinho; Sterling, Suarez. All. Rodgers CHELSEA (4-2-3-1): Schwarzer; Ivanovic, Kalas, Azpilicueta, Cole; Obi Mikel, Matic; Salah (60’ Willian), Lampard, Schurrle (77’ Cahill); Ba (84’ Torres). All. Mourinho

CRYSTAL PALACE-MANCHESTER CITY 0-2 Reti: 4’ Dzeko (MC), 43’ Tourè (MC) CRYSTAL PALACE (4-3-3): Speroni; Ward, Delaney, Dann, Mariappa; Jedinak, Puncheon, Ledley; Bolasie (73’ Ince), Jerome (69’ Murray), Chamakh (69’ Gayle). All. Pulis MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Kompany, Kolarov; Javi Garcia, Tourè (66’ Fernandinho), Milner, Nasri; Aguero (78’Jovetic), Dzeko (88’ Negredo). All. Pellegrini.

ARSENAL-NEWCASTLE 3-0 Reti: 26’ Koscielny (A), 42’ Ozil (A), 66’ Giroud (A) ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Nacho Monreal; Ramsey (74’ Rosicky), Arteta; Cazorla, Ozil (73’ Flamini), Podolski; Giroud (84’ Sanogo). All. Wenger NEWCASTLE (4-3-3): Krul; Debuchy (85’ Yanga Mbiwa), Coloccini, Williamson, Dummett; Gosling (69’ Ameobi), Tiotè, Anita; Gouffran (89’ Armstrong), Remy, Sissoko. All. Pardew

37° GIORNATA PREMIER LEAGUE 3-5/05 EVERTON-MANCHESTER CITY 2-3 Reti: 11’ Barkley (E), 22’ Aguero (MC), 43’-48’ Dzeko (MC), 65’ Lukaku (E) EVERTON (4-2-3-1): Howard; Stones, Jagielka (66’ Deulofeu), Alcaraz, Coleman; Mc Carthy, Barkley; Baines, Naismith, Osman (83’ Mc Geady); Lukaku. All. Martinez MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Kompany, Clichy; Javi Garcia, Tourè (66’ Kolarov), Milner, Nasri (74’ Silva); Aguero (73’Fernandinho), Dzeko. All. Pellegrini.

ARSENAL-WBA 1-0 Reti: 14’ Giroud (A) ARSENAL (4-2-3-1): Szczesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Nacho Monreal (80’ Vermaelen); Flamini, Arteta (63’ Kallstrom); Cazorla (69’ Rosicky), Ozil, Podolski; Giroud. All. Wenger WBA (4-2-3-1): Foster; Dawson, Lugano, Olsson, Brunt; Mulumbu (85’ Vydra), Morrison; Dorrans, Amalfitano (80’ Anichebe), Sessegnon; Berahino. All. Mel

CHELSEA-NORWICH 0-0 CHELSEA (4-2-3-1): Schwarzer; Ivanovic, Cahill, Terry, Cole; Lampard (46’ David Luiz), Matic (73’ Torres); Schurrle, Salah (46’ Hazard), Willian; Ba. All. Mourinho NORWICH (4-2-3-1): Ruddy; Martin, Bennett, Turner, Whittaker; Tettey, Howson; Snodgrass, Johnson, Olsson; Elmander (69’ Redmond). All. Adams

CRYSTAL PALACE-LIVERPOOL 3-3 Reti: 18’ Allen (L), 53’ Sturridge (L), 55’ Suarez (L), 79’ Delaney (CP), 81’-87’ Gayle (CP) CRYSTAL PALACE (4-3-3): Speroni; Ward, Delaney, Dann, Mariappa; Jedinak, Dikgacoi (85’ Ince), Bolasie; Ledley, Puncheon (65’ Gayle), Chamakh (71’ Murray). All. Pulis LIVERPOOL (3-4-1-2): Mignolet; Johnson, Skrtel, Sakho; Flanagan, Gerrard, Allen, Lucas Leiva; Sterling (78’ Coutinho); Sturridge (86’ Moses), Suarez. All. Rodgers

38° GIORNATA PREMIER LEAGUE 11/05 LIVERPOOL-NEWCASTLE 2-1 Reti: 20’ Skrtel (L, Aut.), 63’ Agger (L), 65’ Sturridge (L) LIVERPOOL (3-4-1-2): Mignolet; Johnson, Skrtel, Agger; Flanagan (46’ Cissokho), Gerrard, Allen (59’ Coutinho), Henderson; Sterling; Sturridge (80’ Lucas Leiva), Suarez. All. Rodgers NEWCASTLE (4-3-3): Krul; Taylor (72’ De Jong), Coloccini, Williamson, Debuchy; Anita, Tiotè (81’ Dummett), Sissoko; Haidara, Gouffran (78’ Sa. Ameobi), Sh. Ameobi. All. Pardew

CARDIFF CITY-CHELSEA 1-2 Reti: 15’ Bellamy (CC), 72’ Schurrle (C), 75’ Torres (C) CARDIFF CITY (4-5-1): Marshall; Fabio, Caulker, Turner, John; Bellamy (76’ Healey), Gunnarsson, Whittingham, Mutch, Daehli (67’ Cowie); Campbell (89’ Jones). All. Solskjaer CHELSEA (4-2-3-1): Schwarzer; Azpilicueta, Ivanovic, Kalas, Cole; Obi Mikel (66’ Schurrle), Matic; Oscar, Salah (79’ Ake), Hazard (89’ Swift); Torres. All. Mourinho

MANCHESTER CITY-WEST HAM 2-0 Reti: 39’ Nasri (MC), 49’ Kompany (MC) MANCHESTER CITY (4-4-2): Hart; Zabaleta, Demichelis, Kompany, Kolarov; Javi Garcia, Tourè (86’ Negredo), Silva (76’ Milner), Nasri; Aguero, Dzeko (69’ Fernandinho). All. Pellegrini. WEST HAM (4-4-2): Adrian; O’ Brien, Tomkins, Reid, Mc Cartney; Noble, Diame (81’ J. Cole), Downing, Taylor; Nolan (64’ Jarvis), Carroll (72’ C. Cole). All. Allardyce

NORWICH CITY-ARSENAL 0-2 Reti: 53’ Ramsey (A), 62’ Jenkinson (A) NORWICH (4-2-3-1): Ruddy; Martin, Bennett, Turner, Olsson; Tettey (59’ Loza), Howson; Snodgrass, Johnson, Redmond (75’ Bennett); Elmander (58’ Hooper). All. Adams ARSENAL (4-2-3-1): Fabianski; Jenkinson, Sagna, Koscielny, Gibbs; Ramsey (63’ Wilshere), Arteta; Rosicky (74’ Diaby), Ozil, Podolski; Giroud (75’ Sanogo). All. Wenger

RECUPERI 28^ GIORNATA SUNDERLAND-WBA 2-0 Reti: 13’ Colback (S), 31’ Borini (S)

29^ GIORNATA MANCHESTER CITY-ASTON VILLA 4-0 Reti: 64’-72’ Dzeko (MC), 89’ Jovetic (MC), 93’ Tourè (MC)

di Carlo TAGLIAGAMBE

SOUTHAMPTON-EVERTON 2-0 Reti: 1’ Alcaraz (E, Aut.), 31’ Coleman (E, Aut.) FULHAM-HULL CITY 2-2 Reti: 55’ Dejagah (F), 58’ Amorebieta (F), 75’ Jelavic (HC), 87’ Long (HC) STOKE CITY-TOTTENHAM 0-1 Reti: 78’ Rose (T) SWANSEA-ASTON VILLA 4-1 Reti: 10’-95’ Bony (S), 22’ Agbonlahor (AV), 26’ Shelvey (S), 73’ Pablo Hernandez (S) WBA-WEST HAM 1-0 Reti: 55’ Berahino (WB) SUNDERLAND-CARDIFF CITY 4-0 Reti: 26’-86’ Wickham (S), 46’ Borini (S, Rig.), 76’ Giaccherini (S) WEST HAM-TOTTENHAM 2-0 Reti: 27’ Kane (T, Aut.), 44’ Downing (WH) ASTON VILLA-HULL CITY 3-1 Reti: 1’ Westwood (AV), 28’ Bowery (AV, Aut.), 41’-93’ Weimann (AV) MANCHESTER UNITED-SUNDERLAND 0-1 Reti: 30’ Larsson (S) NEWCASTLE-CARDIFF CITY 3-0 Reti: 18’ Ameobi (N), 87’ Remy (N), 91’ Taylor (N) STOKE CITY-FULHAM 4-1 Reti: 39’ Odemwingie (SC), 54’ Arnautovic (SC), 73’ Assaidi (SC), 80’ Richardson (F), 82’ Walters (SC) SWANSEA-SOUTHAMPTON 0-1 Reti: 93’ Lambert (SO) SOUTHAMPTON-MANCHESTER UNITED 1-1 Reti: 28’ Lambert (S), 54’ Mata (MU) FULHAM-CRYSTAL PALACE 2-2 Reti: 28’-83’ Gayle (CP), 61’ Woodrow (F), 94’ David (F) HULL CITY-EVERTON 0-2 Reti: 9’ Mc Carthy (E), 46’ Lukaku (E) SUNDERLAND-SWANSEA 1-3 Reti: 7’ Dyer (SW), 59’ Emnes (SW), 50’ Borini (SU), 54’ Bony (SW) TOTTENHAM-ASTON VILLA 3-0 Reti: 14’ Paulinho (T), 35’ Baker (AV, Aut.), 38’ Adebayor (T, Rig.) WBA-STOKE CITY 1-2 Reti: 22’ Mc Auley (W, Aut.), 55’ Sessegnon (W), 87’ Adam (SC)

34^ GIORNATA MANCHESTER UNITED-HULL CITY 3-1 Reti: 31’-61’ Wilson (MU), 63’ Fryatt (HC), 86’ Van Persie (MU)

LIGA

35° GIORNATA LIGA 25-28/04 VILLARREAL-BARCELLONA 2-3 Reti: 45’ Cani (V), 55’ Trigueros (V), 65’ Paulista (V, aut.), 78’ Musacchio (V, aut.), 83’ Messi (B) VILLAREAL (4-3-3): Asenjo; Mario Gaspar, Musacchio, Gabriel Paulista, Jokic; Pigna (36’ Aquino), Soriano, Trigueros; Giovani Dos Santos (82’ Uche), Cani, Perbet (14’ Pereira). All. Marcelino BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Bartra, Mascherano, Adriano; Xavi (62’ Tello), Busquets, Iniesta; Sanchez (62’ Fabregas), Messi, Pedro. All. Martino

VALENCIA-ATLETICO MADRID 0-1 Reti: 43’ Raul Garcia (AM) VALENCIA (4-2-3-1): Guaita; Pereira, Costa, Mathieu, Gaya; Fuego, Parejo (54’ Vargas); Barragan (62’ Feghouli), Jonas (82’ Fede), Piatti; Paco Alcacer. All. Pizzi ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miran, Godin, Filipe Luis; Raul Garcia (69’ Sosa93’ Alderweireld), Gabi, Tiago, Koke; David Villa (60’ Arda Turan), Diego Costa. All. Simeone

REAL MADRID-OSASUNA 4-0 Reti: 6’-51’ Ronaldo (RM), 59’ Ramos (RM), 83’ Carvajal (RM) REAL MADRID (4-3-3): Diego López; Nacho Fernández, Marcelo, Varane, Sergio Ramos; Modrić (67’ Alonso), Illarramendi, Isco; Di María (75’ Carvajal), Cristiano Ronaldo (61’ Casemiro), Álvaro Morata. All. Ancelotti OSASUNA (4-5-1): Andrés Fernández; Damià, Flaño, Arribas, Joan Oriol; Cejudo, Raoul Loé (59’ Oier), Puñal, Armenteros (78’ Lobato), De las Cuevas; Oriol Riera (64’ Acuna). All. Javi Gracia

GETAFE-MALAGA 1-0 Reti: 7’ Colunga (G) GETAFE (4-4-2): Cesar (92’ Codina); Valera, Lopez, Rafa, Escudero; Sarabia (66’ Borja), Rodriguez, Lacen, Gavilan (49’ Leon); Marica, Colunga. All. Contra MALAGA (4-2-3-1): Willy; Gamez, Angeleri, Ferreira, Antunes (68’ Eliseu); Darder (45’ Juanmi), Camacho; Portillo (58’ Iakovenko), Duda, Samuel; Santa Cruz. All. Schuster

di Gabriele CANTELLA

ELCHE-LEVANTE 1-1 Reti: 63′ Boakye (E), 74′ Angel (L) GRANADA-RAYO VALLECANO 0-3 Reti: 54′ Niguez (RV), 59′ Larrivey (RV), 86′ Fernandez (RV) BETIS-REAL SOCIEDAD 0-1 Reti: 44′ Vela (RS) ESPANYOL-ALMERIA 1-2 Reti: 42′ Stuani (E), 69′ Velez (A), 72′ Suso (A) ATHLETIC BILBAO-SIVIGLIA 3-1 Reti: 4′ Susaeta (AB), 53′ Muniain (AB), 73′ Herrera (AB), 79′ Gameiro (S) CELTA VIGO-VALLADOLID 4-1 Reti: 38′-46′ Nolito (CV), 39′ Charles (CV), 49′ Mitrovic (V, Aut.), 75′ Manucho (V)

36° GIORNATA LIGA 02-05/05 LEVANTE-ATLETICO MADRID 2-0 Reti: 7’ Filipe (AM, Aut.), 69’ Barral (L) LEVANTE (4-4-2): Navas; Lopez, Vyntra, Navarro, Juanfran; Sissoko (59’ Ivanschitz), Diop, Simao, Garcia (72’ Pinto); Barral (80’ Angel); Casadesus. All. Caparros ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Alderweireld, Miranda, Godìn, Filipe; Garcia (46’ Turan), Tiago, Gabi, Koke (62’ Diego); Costa, Villa (46’ Adriàn). All. Simeone

REAL MADRID-VALENCIA 2-2 Reti: 44’ Mathieu (V), 55’ Ramos (RM), 65’ Parejo (V), 92’ Ronaldo (RM) REAL MADRID (4-3-3): Lopez; Carvajal, Ramos, Varane, Marcelo; Isco (72’ Casemiro), Alonso, Illaramendi (46’ Di Maria); Ronaldo, Benzema (84’ Morata), Bale. All. Ancelotti VALENCIA (4-4-2): Alves; Bernat, Mathieu, Costa, Pereira; Feghouli, Keita, Fuego, Parejo (89’ Vezo); Vargas (95’ Barragan), Paco (67’ Jonas). All. Pizzi

BARCELLONA-GETAFE 2-2 Reti: 26’ Messi (B), 37’-93’ Lafita (G), 67’ Sanchez (B) BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Alves, Mascherano (66’ Fabregas), Bartra, Adriano; Iniesta, Busquets, Xavi (87’ Song); Pedro (91’ Tello), Messi, Sanchez. All. Martino GETAFE (4-3-3): Cesar; Valera, Rafa, Alexis, Escudero; Sarabia, Rodriguez, Lacen (86’ Michel); Lafita, Sammir (67’ Mosquera), Colunga (45’+2 Gavilan). All. Contra

SIVIGLIA-VILLAREAL 0-0 SIVIGLIA (4-2-3-1): Varas; Coke, Pareja, Carrico, Moreno; Rakitic, M’Bia (86’ Navarro); Vitolo (46’ Reyes), Marin, Samperio (66’ Bacca); Gameiro. All. Unai Emery VILLAREAL (4-3-1-2): Asenjo; Gaspar, Musacchio, Paulista, Jokic; Gomez (76’ Aquino), Soriano, Torres (69’ Costa); Cani; Pereira (63’ Uche), Dos Santos. All. Marcelino

RAYO VALLECANO-ATHLETIC BILBAO 0-3 Reti: 20′ San Jose (AB), 30′ De Marcos (AB), 74′ Herrera (AB) MALAGA-ELCHE 0-1 Reti: 11′ Rodrigues (E) OSASUNA-CELTA VIGO 0-2 Reti: 20′-34′ Nolito (CV) VALLADOLID-ESPANYOL 1-0 Reti: 20′ Rukavina (V) ALMERIA-BETIS 3-2 Reti: 52′ Diaz (A), 60′ Rodriguez (BS), 71′ Sevilla (BS), 77′ Vidal (A), 94′ Azeez (A) REAL SOCIEDAD-GRANADA 1-1 Reti: 78′ Vela (RS), 93′ Ighalo (G)

Calcio 2OOO

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LIGA

di Gabriele CANTELLA

37° GIORNATA LIGA 07-11/05 ELCHE-BARCELLONA 0-0 ELCHE (4-2-3-1): Herrera; Suarez, Lombàn, Pelegrin, Cisma; Sanchez, Perez; Rodrigues, Marquez (75’ Rivera), Gil (79’ Boakye); Coro (89’ Fidel). All. Segura BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Alves, Bartra, Mascherano, Adriano; Fabregas (81’ Xavi), Busquets, Iniesta; Pedro (68’ Tello), Messi, Sanchez. All. Martino

CELTA VIGO-REAL MADRID 2-0 Reti: 43’-63’ Charles (CV) CELTA VIGO (4-3-3): Alvarez; Jonny, Cabral, Fontàs, Aurtenetxe; Rafinha (71’ Madinda), Krohn-Dehli, Fernandez (57’ Lopez); Nolito, Charles (67’ Bermejo), Orellana. All. Luis Enrique REAL MADRID (4-3-3): Lopez; Arbeloa (57’ Illaramendi), Nacho, Ramos, Marcelo; Khedira (56’ Coentrao), Alonso, Casemiro (69’ Willian); Modric, Morata, Isco. All. Ancelotti

ATLETICO MADRID-MALAGA 1-1 Reti: 65’ Garcia Samuel (M), 74’ Alderweireld (AM) ATLETICO MADRID (4-2-3-1): Courtois; Juanfran, Miranda, Alderweireld, Filipe; Tiago, Gabi; Turan (70’ Diego), Garcia (63’ Sosa), Koke (57’ Adriàn); Villa. All. Simeone MALAGA (4-2-3-1): Caballero; Eliseu, Weligton, Angeleri, Antunes; Camacho, Darder; Garcia Samuel (83’ Juanmi), Duda, Amrabat (91’ Pawlowski); Santa Cruz (76’ Rescaldani). All. Schuster

GETAFE-SIVIGLIA 1-0 Reti: 70’ Escudero (G) GETAFE (4-2-3-1): Cesar; Valera, Lopez, Alexis, Escudero; Rodriguez, Lacen; Gavilan (58’ Leon), Lafita, Sarabia (65’ Sammir); Marica (78’ Castro). All. Contra SIVIGLIA (4-3-3): Vara; Figueiras (75’ Mode), Fazio (54’ Pareja), Navarro, Moi; Cotan, Iborra, Trochowski; Samperio, Fernandez, Marin (64’ Reyes). All. Unai Emery

VILLARREAL-RAYO VALLECANO 4-0 Reti: 22′ Uche (V), 42′ Bruno (V), 55′ Pereira (V), 64′ Costa (V) LEVANTE-VALENCIA 2-0 Reti: 70′ Angel (L), 81′ Ivanschitz (L) ATHLETIC BILBAO-REAL SOCIEDAD 1-1 Reti: 49′ Muniain (AB), 75′ Agirretxe (RS) REAL BETIS-VALLADOLID 4-3 Reti: 1′ Guerra (V), 6’ Rosriguez (RB), 51′ Pena (V), 54′ Molina (RB), 59’ Guerra (V, Rig.), 76′ Castro (RB), 91′ Juanfran (RB) ESPANYOL-OSASUNA 1-1 Reti: 21′ Colotto (E), 44′ Acuna (O) GRANADA-ALMERIA 0-2 Rig: 19′ Verza (A, Rig.), 83′ Vidal (A, Rig.)

38° GIORNATA LIGA 16-18/05 BARCELLONA-ATLETICO MADRID 1-1 Reti: 33’ Sanchez (B), 47’ Godin (AM) BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Dani Alves, Piquè, Mascherano, Adriano; Iniesta, Busquets (56’ Song), Fabregas (76’ Xavi); Sanchez, Messi, Pedro (61’ Neymar). All. Martino ATLETICO MADRID (4-4-2): Courtois; Juanfran, Miranda, Godin, Filipe Luis; Arda Turan (22’ Raul Garcia), Gabi, Tiago, Koke; Villa, Diego Costa (16’ Adrian; 71’ Sosa). All. Simeone

REAL MADRID-ESPANYOL 3-1 Reti: 64’ Bale (RM), 86’-91’ Morata (RM), 90’ Pizzi (E) REAL MADRID (4-3-3): Casillas; Carvajal (46’ Arbeloa), Ramos, Varane, Marcelo; Isco, Illaramendi, Khedira (63’ Modric); Ronaldo, Benzema (67’ Morata), Di Maria. All. Ancelotti ESPANYOL (4-2-3-1): Casilla; Lopez, Colotto, Moreno, Fuentes; Sanchez (66’ Alex), Lopez; Stuani, González (63’ Cordoba), Simão (69’ Pizzi); Garcia. All. Aguirre

ALMERIA-ATHLETIC BILBAO 0-0 ALMERIA (4-1-4-1): Esteban; Rafita, Trujillo, Torsiglieri, Dubarbier; Velez (5’ Azeez); Vidal, Verza, Corona (79’ Soriano), Diaz (72’ Rios); Zongo. All. Rodriguez ATHLETIC BILBAO (4-2-3-1): Herrerin; De Marcos, Etxeita, Laporte (68’ San Josè), Balenziaga (69’ Iraola); Moran, Etxebarria; Susaeta, Rico (59’ Herrera), Muniain; Fernandez. All. Valverde

MALAGA-LEVANTE 1-0 Reti: 60’ Portillo (M) MALAGA (4-2-3-1): Willy; Eliseu, Camacho, Weligton, Antunes; Perez (82’ Casado), Darder; Amrabat, Portillo, Samuel (70’ Pawlowski); Rescaldani (77’ Juanmi). All. Schuster LEVANTE (4-2-3-1): Navas; Nagore, Navarro, Vyntra, Juanfran; Sissoko, Diop; Pinto (64’ Xumetra), Casadesus, Rios (69’ El Zhar); Barral (46’ Angel). All. Caparros

VALENCIA-CELTA VIGO 2-1 Reti: 5′ Lopez (C), 41′ Feghouli (V), 55′ Piatti (V) REAL SOCIEDAD-VILLARREAL 1-2 Reti: 26′ dos Santos (V), 69′ Uche (V), 93′ Vela (R) OSASUNA-REAL BETIS 2-1 Reti: 12′ Riera (O), 14′ Acuna (O), 70′ Chica (RB) VALLADOLID-GRANADA 0-1 Reti: 44′ Mitròvic (V, Aut.) RAYO VALLECANO-GETAFE 1-2 Reti: 43′ Marica (G), 67′ Trashorras (R), 92’ Marica (G) SIVIGLIA-ELCHE 3-1 Reti: 16′-72′ Iborra (S), 61′ Samperio (S), 93′ Boakye (E)

BUNDESLIGA a cura di Calcio2000

32° GIORNATA BUNDESLIGA 25-27/04 B.MONACO-WERDER BREMA 5-2 Reti: 10’ Selassie (W), 20’ Ribery (B), 36’ Hunt (W), 53’-57’ Pizarro (B), 61’ Schweinseiger (B), 74’ Robben (B) BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Alaba, Alaba (70’ Contento), Weiser (46’ Lahm), Martinez; Schweinsteiger, Kroos; Dante (73’ Robben), Gotze, Ribery; Pizarro. All. Guardiola WERDER BREMA (4-1-2-1-2): Wolf; Fritz, Proedl, Garcia, Caldirola; Selassie; Bargfrede, Junuzovic; Hunt (83’ Kroos); Makiadi (55’ Ignjovski), Di Santo (71’ Elia). All. Dutt

B.LEVERKUSEN-B.DORTMUND 2-2 Reti: 7’ Bender (BL), 29’ Kirch (BD), 35’ Castro (BL), 39’ Reus (BD) BAYER LEVERKUSEN (4-3-3): Leno; Spahic, Boenisch, Hilbert, Toprak; Bender, Can, Brandt (81’ Oztunali); Castro (81’ Rolfes), Son, Kiessling (84’ Derdiyok). All. Hyypia BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Kirch, Sokratis, Hummels; Reus, Grosskreutz; Jojic (82’ Hofmann), Sahin, Mkhitaryan (75’ Aubameyang); Lewandowski (90’ Schieber). All. Klopp

AUGSBURG –AMBURGO 3-1 Reti: 7’-32’ Altintop (AU), 43’ Hahn (AU), 44’ Westermann (AM) AUGSBURG (4-2-3-1): Hitz; Verhaegh, CallsenBracker, Klavan, Ostrzolek; Vogt (46’ Kohr), Baier; Hahn, Altintop, Esswein (84’ Werner); Moelders (72’ Won Ji). All. Weinzierl AMBURGO (4-2-3-1): Adler; Diekmeier, Mancienne, Westermann, Jansen (69’ Jiracek); Badelj (75’ Demirbay), Arslan; Rincon, Ilicevic, Calhanoglu; Maggio (61’ Daogari). All. Slomka

SCHALKE 04-B.M’GLADBACH 0-1 Reti: 35’ Herrmann (BG) SCHALKE 04 (4-2-3-1): Fährmann; Hoogland (72’ Huntelaar), Ayhan (86’ Santana), Matip, Kolasinac; Boateng, Neustädter; Goretzka, Meyer (64’ Obasi), Draxler; Szalai. All. Keller B.M’GLADBACH (4-4-2): Stegen; Korb, Dominguez, Stranzl, Jantschke; Herrmann (88’ Rupp), Nordtveit, Kramer, Arango; Raffael (79’ Brouwers), Kruse (90’ Hrgota). All. Favre

HANNOVER-STOCCARDA 0-0 HERTA-BRAUNSCHWEIG 2-0 MAGONZA-NORIMBERGA 2-0 WOLFSBURG – FRIBURGO 2-2 HOFFENHEIM-E.FRANCOFORTE 0-0

33° GIORNATA BUNDESLIGA 03/05 BAYERN MONACO-HOFFENHEIM 3-3 Reti: 23’ Modeste (H), 31’-40’ Pizarro (B), 34’ Shaqiri (B), 44’ Salihovic (H), 75’ Firmino (H) BAYERN MONACO (4-4-2): Starke; van Buyten, Rafinha, Boateng, Dante; Gotze (46’ Mandzukic), Schweinsteiger, Alcantara (25’ Lahm), Ribery (77’ Robben); Shaqiri, Pizarro. All. Guardiola HOFFENHEIM (4-2-3-1): Grahl; Johnson, Strobl, Vestergaard, Beck; Rudy, Polanski; Volland (89’ Karaman), Firmino, Salihovic (62’ Herdling); Modeste (32’ Elyounoussi). All. Gisdol

B.LEVERKUSEN-BRAUNSCHWEIG 1-1 Reti: 47’ Reichel (BR), 53’ Kiessling (BL) BAYER LEVERKUSEN (4-3-3): Leno; Donati, Toprak, Spahic, Boenisch; Bender, Can (87’ Rolfes), Guardado; Castro (59’ Brandt), Kiessling, Son (75’ Derdiyok). All. Hyypia BRAUNSCHWEIG (4-4-2): Davari; Kessel, Dogan, Reichel, Elabdellaoui (77’ Theuerkauf); Vrancic (56’ Kratz), Boland, Hochscheidt, Nielsen; Kumbela (82’ Kruppke), Correia. All. Lieberknecht

STOCCARDA-B.DORTMUND 2-3 Reti: 9’ Gentner (S), 19’ Harnik (S), 30’-83’ Reus (D), 68’ Reus (D, Rig.) STOCCARDA (4-2-3-1): Ulreich; Rüdiger, Niedermaier, Schwaab, Boka; Gruezo, Gentner; Traore (70’ Sakai), Harnik (86’ Cacau), Ibisevic; Didavi (59’ Maxim). All. Stevens BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Grosskreutz, Papastathopoulos, Hummels, Durm; Kehl, Kirch (61’ Aubameyang); Hofmann (76’ Jojic), Mkhitaryan (60’ Sahin), Reus; Lewandowski. All. Klopp

HANNOVER-WERDER BREMA 1-2 Reti: 43’ Huszti (H), 57’ Di Santo (W), 90’ Prodl (W) HANNOVER (4-4-2): Zieler; Sakai, Hoffmann, Schulz, Prib; Stindl, Sane (63’ Bittencourt), Huszti, Andreasen; Schlaudraff (90’ Sulejmani), Rudnevs (75’ Konan Ya). All. Korkut WERDER BREMA (4-3-1-2): Wolf; Fritz, Prödl, Caldirola, Junuzovic; Bargfrede, Hunt (84’ Selassie), Makiadi (90’ Mulongoti); Elia (79’ Petersen); Di Santo, Garcia All. Dutt

FRIBURGO-NORIMBERGA 3-2 Reti: 6’ Pogatetz (N), 23’ Krmas (F), 45’ Drmic (N, Rig.), 53’ Mehmedi (F, Rig.), 65’ Klaus (F) B.M’GLADBACH-AMBURGO 3-1 Reti: 29’ Zoua (A), 36’ Daems (BG), 75’ Raffael (BG), 78’ Dominguez (BG) SCHALKE 04-HERTHA 2-0 Reti: 16’ Obasi (S), 46’ Huntelaar (S) MAGONZA-AUGSBURG 3-0 Reti: 23’ Bungert (M), 48’ Hitz (A, Aut.), 83’ Geis (M) WOLFSBURG-E.FRANCOFORTE 2-1 Reti: 11’ Aigner (F), 69’ Olic (W), 89’ Naldo (W)

34° GIORNATA BUNDESLIGA 10/05 SCHALKE 04-NORIMBERGA 4-1 Reti: 6’ Matip (S), 45’ Neustadtler (S), 76’ Draxler (S), 90’ Drmic (N), 91’ Obasi (S) SCHALKE 04 (4-2-3-1): Fährmann; Hoogland (79’ Obasi), Ayhan, Matip, Kolasinac; Boateng, Neustädter; Goretzka, Draxler, Meyer (78’ Howedes); Szalai (72’ Kirchhoff). All. Keller NORIMBERGA (4-2-3-1): Rakovsky; Angha, Nilsson, Stark, Hlousek (71’ Mak); Hasebe, Balitsch (62’ Tekerci); Pachonik, Feulner (20’ Colak), Frantz; Drmic. All. Verbeek

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Calcio 2OOO

BAYERN MONACO-STOCCARDA 1-0 Reti: 90’ Pizarro (B) BAYERN MONACO (4-3-3): Neuer; Rafinha, van Buyten, Dante, Alaba; Martinez, Schweinsteiger (37’ Hoejbjerg), Kroos; Robben, Muller; Mandzukic (64’ Pizarro). All. Guardiola STOCCARDA (4-2-3-1): Ulreich; Rüdiger, Niedermaier, Boka (45’ Didavi), Sakai; Gentner, Gruezo; Traore, Maxim (78’ Werner), Rausch; Ibisevic (65’ Cacau). All. Stevens

B.LEVERKUSEN-WERDER BREMA 2-1 Reti: 21’ Selassie (W), 34’ Toprak (L), 54’ Son (L) BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Leno; Donati, Toprak, Spahic, Boenisch; Bender (45’ Rolfes), Can; Brandt (67’ Sam), Castro, Son; Derdiyok (90’ Wollscheid). All. Lewandowski WERDER BREMA (4-1-2-1-2): Wolf; Fritz, Proedl, Caldirola, Garcia; Bargfrede (81’ Kroos); Selassie, Makiadi (62’ Elia); Junuzovic; Hunt, Di Santo (80’ Petersen). All. Dutt

HERTHA-B.DORTMUND 0-4 Reti: 41’-81’ Lewandoski (D), 44’ Jojic (D), 82’ Mkhitaryan (D) HERTHA (4-4-2): Kraft; Pekarik, Langkamp (58’ Niemeyer), Brooks, Ndjeng; Hosogai, Kobiashvili (64’ Ramos), Skjelbred (34’ van den Bergh), Schulz; Mukhtar, Wagner. All. Luhukay BORUSSIA DORTMUND (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Friedrich, Hummels (56’ Papastathopoulos), Schmelzer; Jojic, Sahin (46’ Kirch); Reus (70’ Aubameyang), Grosskreutz, Mkhitaryan; Lewandowski. All. Klopp

MAGONZA-AMBURGO 3-2 Reti: 8’ Soto (M), 12’ Lasogga (A), 65’ Malli (M), 82’ Okazaki (M), 84’ Ilicevic (A) HOFFENHEIM-BRAUNSCHWEIG 3-1 Reti: 15’ Rudy (H), 65’ Firmino (H), 70’ Volland (H), 88’ Hochscheidt (B) WOLFSBURG-B.M’GLADBACH 3-1 Reti: 30’ de Bruyne (W), 64’ Kramer (B), 68’ Perisic (W), 81’ Knoche (W), AUGSBURG –E.FRANCOFORTE 2-1 Reti: 16’ Joselu (F), 29’ Klavan (A), 80’ Hahn (A) HANNOVER-FRIBURGO 3-2 Reti: 45’ Huszti (H), 50’ Schmid (F), 65’ Rudnevs (H), 78’ Zulechner (F), 80’ Prib (H)


Ligue 1 a cura di Calcio2000

35° GIORNATA LIGUE 1 25-27/04 SOCHAUX-PSG 1-1 Reti: 24’ Cavani (P), 57’ T. Silva (P. Aut.) SOCHAUX (4-2-3-1): Pele; Faussurier, Kante, Corchia, Marange; Sunzu, Roudet; Prcic, Sinkala, Ayew J. (90’ Boukari); Contout (72’ Bakambu). All. Renard PSG (4-3-3): Sirigu; Silva, Alex, Maxwell, Van der Wiel; Motta, Matuidi, Lucas (80’ Pastore); Cabaye (56’ Verratti), Cavani, Lavezzi (81’ Menez). All. Blanc

LIONE-BASTIA 4-1 Reti: 14’ Gomis (L), 23’ Fekir (L), 47’ Bruno (B), 50’ Kone (L), 64’ Lacazette (L) LIONE (4-1-2-1-2): Lopes A.; Tolisso (74’ Dabo), Kone, Umtiti, Bedimo; Gonalons; Ferri, Mvuemba; Fekir (82’ Malbranque); Lacazette, Gomis (79’ Briand). All. Garde BASTIA (4-4-2): Landreau; Diakite (71’ Keita), Modesto, Barbato, Romaric; Boudebouz (70’ Ilan), Cahuzac, Yatabare, Khazri (41’ Sable); Raspentino, Bruno. All. Hantz

LILLA-BORDEAUX 2-1 Reti: 24’ Kalou (L), 68’ Mendes (L), 71’ Jussie (B, Rig.) LILLA (4-2-3-1): Enyeama; Souare, Basa, Kjaer, Beria; Gueye, Mavuba; Gueye, Mendes (77’ Delaplace), Origi (66’ Roux); Kalou. All. Girard BORDEAUX (4-4-2): Carrasso; Mariano, Sane, Henrique (58’ Planus), Orban; Sertic, Rolan (77’ Bellion), Traore, Maurice-Belay (76’ Faubert); Jussie, Diabate. All. Gillot

AJACCIO-MONACO 1-4 Reti: 52’-74’Berbatov (M), 75’ Tallo (A), 88’ Kondogbia (M), 90’ Ocampos (M) AJACCIO (5-4-1): Ochoa; Hengbart, Tonucci, Dielna, Bonnart (83’ Leca), Faty; Andre, Mostefa, Lasne, Tallo; Oliech (66’ Camara). All. Bracconi MONACO (4-1-2-1-2): Subasic; Fabinho, Carvalho, Abidal, Raggi; Moutinho; Rodriguez (88’ Ocampos), Kondogbia; Toulalan; Berbatov (90’ Germain), Riviere (83’ Dirar). All. Ranieri

NANTES-MARSIGLIA 1-1 Reti: 30’ Thauvin (M), 64’ Gakpe (N) EVIAN-SAINT-ETIENNE 1-2 Reti: 7’ Corgnet (S), 15’ Perrin (S), 54’ Wass (E) STADE RENNAIS-LORIENT 1-1 Reti: 15’ Traore (L), 73’ Madiba (SR) NIZZA-STADE REIMS 1-0 Reti: 51’ Eysseric (N) MONTPELLIER –TOLOSA 2-1 Reti: 5’ Trejo (T), 79’ Ait Fana (M), 83’ Cabella (M, Rig.) GUINGAMP-VALENCIENNES 1-0 Reti: 61’ Beauve (G)

36° GIORNATA LIGUE 1 02-07/05 MARSIGLIA-LIONE 4-2 Reti: 14’ Diawara (M), 26’ Thauvin (M), 40’ Mvumba (L), 48’-56’ Gignac (M), 82’ Gomis (L) MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Djedje, N’Koulou, Diawara (86’ Wanga), Morel; Cheyrou, Romao; Thauvin (72’ Valbuena), Payet (78’ Fanni), Ayew A.; Gignac. All. Anigo LIONE (4-1-3-2): Lopes A.; Tolisso, Bisevac (66’ Grenier), Umtiti, Bedimo; Gonalons; Mvuemba, Ferri, Fekir (55’ Briand); Lacazette; Gomis. All. Garde

MONACO-GUINGAMP 1-1 Reti: 77’ Berbatov (M), 85’ Atik (G) MONACO (4-1-2-1-2): Subasic; Raggi, Carvalho, Abdennour, Elderson; Toulalan (90’ Germain); Kondogbia, Moutinho; Rodriguez (74’ Dirar); Riviere, Berbatov (83’ Ocampos). All. Ranieri GUINGAMP (4-4-2): Samassa; Sankoh, Kerbrat, Sorbon, Leveque; Beauvue (61’ Atik), Sankharé, Mathis, Giresse (80’ Langil); Yatabare, Mandanne (66’ Diallo). All. Gourvennec

PSG-STADE RENNAIS 1-2 Reti: 3’ Lavezzi (P), 23’ Kadir (SR), 27’ Madiba (SR) PSG (4-3-3): Sirigu; Jallet (26’ Marquinhos), Silva, Alex, Maxwell; Cabaye, Matuidi, Motta (58’ Moura); Pastore, Cavani, Lavezzi (57’ Ibrahimovic). All. Blanc STADE RENNAIS (4-3-3): Costil; Hountondji, Boye, Armand, Moreira; Pajot, Doucoure, Bakayoko; Kadir (69’ Danze), Oliveira (71’ Toivonen), Madiba (82’ Alessandrini) All. Montanier

BASTIA-LILLA 1-1 Reti: 32’ Kalou (L), 85’ Khazri (B) BASTIA (4-2-3-1): Landreau; Cahuzac, Modesto, Romaric; Harek, Sablé (72’ Keita); Yatabare, Bruno (72’ Cisse), Boudebouz; Ilan (60’ Raspentino), Khazri. All. Hantz LILLA (4-4-2): Enyeama; Souare, Basa, Kjaer, Beria; Mavuba, Gueye, Balmont, Martin (71’ Meite); Roux (86’ Origi), Kalou. All. Girard

SAINT-ETIENNE-MONTPELLIER 2-0 Reti: 47’ Hamouma (S), 57’ Erding (S) STADE REIMS-EVIAN 1-0 Reti: 30’ Oniangue (SR) LORIENT-AJACCIO 1-0 Reti: 17’ Aliadiere (L) TOLOSA-NANTES 1-1 Reti: 9’ Vizcarrondo (N), 68’ Ben Yedder (T) SOCHAUX-NIZZA 2-0 Reti: 45’ Pejcinovic (N, Aut.), 56’ Ayew J. (S) VALENCIENNES-BORDEAUX 0-1 Reti: 74’ Faubert (B)

37° GIORNATA LIGUE 1 10/05 BORDEAUX-MARSIGLIA 1-1 Reti: 31’ Cheyrou (M), 66’ Diabate (B) BORDEAUX (4-4-2): Carrasso; Mariano, Sane, Henrique, Orban (46’ Poko); Faubert, Traore, Sertic, Maurice-Belay; Rolan (89’ Hoarau), Diabate. All. Gillot MARSIGLIA (4-2-3-1): Mandanda; Djedje, Diawara, N’Koulou, Morel; Cheyrou, Romao; Thauvin (88’ Wanga), Payet (59’ Valbuena), Ayew A.; Gignac. All. Anigo

LIONE-LORIENT 0-1 Reti: 53’ Doukoure (LO) LIONE (4-1-2-1-2): Lopes A.; Kone, Umtiti, Dabo, Bedimo; Gonalons; Mvuemba (77’ Gourcuff), Ferri; Malbranque (46’ Grenier); Lacazette, Gomis (64’ Briand). All. Garde LORIENT (4-4-2): Chaigneau; Gassama, Bourillon, Lautoa, Guerreiro; Doukoure, MonnetPaquet, Coutadeur, Pele (90’ Abdullah); Aliadiere, Traore (85’ Robert). All. Gourcuff

LILLA-PSG 1-3 Reti: 41’ Marquinhos (P), 65’ Moura (P), 82’ Matuidi (P), 90’ Delaplace (L) LILLA (4-1-2-1-2): Enyeama; Souare (72’ Origi), Basa, Kjaer, Beria; Mavuba; Gueye, Balmont (83’ Sidibe); Martin; Kalou, Roux (46’ Delaplace). All. Girard PSG (4-1-2-3): Sirigu; Marquinhos, Alex, Camara, Digne; Cabaye (42’ Lavezzi); Verratti, Rabiot (71’ Matuidi); Pastore (65’ Ongenda), Moura, Ibrahimovic. All. Blanc

VALENCIENNES-MONACO 1-2 Reti: 40’ Germain (M), 70’ Doumbia (V), 87’ Dirar (M) VALENCIENNES (4-4-2): Penneteau; Mater, Kagelmacher, Rose, Medjani; Doumbia, Da Silva (69’ Pujol), Masuaku, Yamissi; Melikson, Waris. All. Jacobs MONACO (4-4-2): Romero; Raggi, Carvalho, Abdennour, Elderson; Dirar, Pi (81’ Moutinho), Obbadi, Carrasco (70’ Ocampos); Germain, Martial (62’ Riviere). All. Ranieri

MONTPELLIER-BASTIA 0-2 Reti: 45’ Yatabare (B), 72’ Khazri (B) AJACCIO-STADE REIMS 2-1 Reti: 3’ Tallo (A), 6’ Perozo (A), 40’ Oniangue (SR) EVIAN-NIZZA 2-0 Reti: 19’ Beriguard (E), 77’ Benezet (E) GUINGAMP-TOLOSA 2-0 Reti: 5’ Beauvue (G), 14’ Yatabare (G, Rig.) NANTES-SAINT-ETIENNE 1-3 Reti: 10’-45’ Erding (N), 23’ Gradel (S, Rig.), 82’ Gakpe (N) STADE RENNAIS-SOCHAUX 1-2 Reti: 33’ Ayew J. (SO), 72’ Madiba (SR), 78’ Mayuka (SO)

38° GIORNATA LIGUE 1 17/05 LORIENT-LILLA 1-4 Reti: 22’ Aladiere (LO), 32’-65’ Kalou (LI), 52’ Roux (LI), 90’ Bourillon (LO, Aut.) LORIENT (4-4-2): Audard; Gassama (62’ Baca), Manga, Lautoa (37’ Doukoure), Guerreiro; Aboubakar, Bourillon, Coutadeur, Pele (88’ Robert); Aliadiere, Traore. All. Gourcuff LILLA (4-1-2-1-2): Enyeama; Souare (79’ Sidibe), Basa, Kjaer, Beria; Mavuba; Delaplace, Balmont (78’ Origi); Gueye; Kalou, Roux (85’ Rozehnal). All. Girard

MONACO-BORDEAUX 1-1 Reti: 15’ Hoarau (B), 70’ Ocampos (M) MONACO (4-4-2): Roma (44’ Romero); Raggi (61’ Wolf), Carvalho, Abdennour, Elderson; Dirar (69’ Ocampos), Pi, Obbadi, Carrasco; Germain, Berbatov. All. Ranieri BORDEAUX (4-2-3-1): Carrasso; Mariano, Planus, N’Guemo, Orban; Sertic, Kaabouni (70’ Poundje); Faubert, Traore, Maurice-Belay; Hoarau (70’ Toure). All. Gillot

NIZZA-LIONE 0-1 Reti: 5’ Kone (L) NIZZA (4-2-3-1): Hassen; Genevois, Amavi, Kolodziejczak, Puel; Mendy, Abriel (74’ Maupay); Pied (73’ Bruins), Eysseric (60’ Bruels), Bautheac; Cvitanich. All. Puel LIONE (4-1-2-1-2): Lopes A.; Zeffane, Kone, Umtiti, Bedimo; Gonalons; Mvuemba, Malbranque; Grenier (81’ Fekir); Lacazette (57’ Briand); Gomis. All. Garde

PSG-MONTPELLIER 4-0 Reti: 2’ Lavezzi (P), 20’ Ibrahimovic (P), 49’ Moura (P), 88’ Rabiot (P) PSG (4-1-2-2-1): Douchez; Jallet, Alex, Marquinhos, Digne; Motta (62’ Matuidi); Rabiot, Pastore; Moura, Lavezzi (62’ Coman); Ibrahimovic (61’ Menez). All. Blanc MONTPELLIER (4-1-2-1-2): Jourdren; Bocaly (46’ Jebbour), Hilton, Congrè, Tiene; Saihi (46’ Mounier); Sanson (74’ Marveaux), Martin; Stambouli; Cabella, Niang (86’ Jebbour). All. Courbis

TOLOSA-VALENCIENNES 3-1 Reti: 30’-90’ Ben Yedder (T), 45’ Ben Yedder (T, Rig.), 87’ Le Tallec (V) BASTIA-NANTES 0-0 MARSIGLIA-GUINGAMP 1-0 Reti: 51’ Ayew A. STADE REIMS-STADE RENNAIS 1-3 Reti: 34’ Doucoure (SREN), 53’ Toivonen (SREN), 59’ Madiba (SREN), 82’ Diego (SREI) SAINT-ETIENNE-AJACCIO 3-1 Reti: 19’ Perrin (SE), 35’ Erding (SE), 77’ Perrin (SE), 90’ Baradji (A) SOCHAUX-EVIAN 0-3 Reti: 8’-72’ Wass (E), 42’ Angoula (E)

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SI

DICE

di Tania ESPOSITO - foto Image Sport Sbornia Real

“È il goal più importante della mia vita. Ma questa rete non è mia, è di tutti i madridisti, della mia famiglia, di tutti quelli che ci hanno sostenuto fino alla fine”. Poi al termine del match l’abbraccio con Casillas: “È un abbraccio che aspettavamo da anni. Cosa mi ha detto Iker? Che sono il migliore”. Sergio Ramos – Ansa “Dedico questa vittoria alla mia famiglia, adesso sono prontissimo per una notte insonne (...) Sarei rimasto comunque, ma adesso sono ancora più comodo sulla panchina del Real Madrid”. Carlo Ancelotti – SkySport “Sono veramente molto orgoglioso di essere il presidente di questa squadra e di rappresentare come presidente i tifosi del Real Madrid. Questa vittoria permette alla nostra società di diventare un club ancora più leggendario, finalmente è arrivata la decima Champions League, stava diventando un’ossessione”. Florentino Perez – Marca.com Parola di Lady B.

ucciso nessuno”. Così il Ct del Messico – Reforma

Che sia il segreto del suo successo? Riccardo Montolivo – Forza Milan

Paparesta di Bari...

Le bordate di Zambrotta

“Sarò presidente e amministratore unico fin quando la compagine societaria valuterà il tutto. I soci che entreranno studieranno la possibilità che i tifosi possano entrare attraverso l’azionato popolare, è un progetto che si sta formando”... Gianluca Paparesta – Ansa

“Con Allegri ebbi qualche problema durante il secondo anno, quando abbiamo perso lo Scudetto per una gestione sbagliata dello spogliatoio. Devi avere tutti i giocatori che remano nella tua parte per vincere, Allegri invece in una gara decisiva disse chiaramente che se avesse avuto solo 14 calciatori sarebbe stato lo stesso. Allora mi sono guardato in faccia con Ibra per dire: ma questo che sta dicendo? In quell’occasione abbiamo perso lo Scudetto (...) Oppure con l’Arsenal, dopo aver perso 3-0, Allegri ci fece comunque i complimenti, non è stata una grande mossa. Ibra si arrabbiò e quasi vennero alle mani nello spogliatoio”. Così Gianluca Zambrotta alla presentazione del suo libro “Una vita da terzino”

Milito dice addio

“Mi mancheranno tante cose. Lo spogliatoio, gli amici, il mate preso al mattino. È stato un gruppo umano straordinario. I ricordi sono tutti bellissimi... continuerò a giocare, ho tanta voglia ancora e mi sento bene dopo un anno con tanti infortuni. Parlerò con la famiglia e deciderò cosa fare”. Diego Milito – Inter Channel

Mister Ringhio

Un tè alla pesca per Balotelli!

“Ci tengo ad essere molto diretta nei confronti dei tifosi, questa è stata una stagione molto deludente e dobbiamo metterci al lavoro per riportare il Milan dove merita, l’obiettivo è di rivederlo in Champions nel 2015/16”. Barbara Berlusconi – SkySport La dura legge di Herrera “Quaranta giorni senza sesso non hanno

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“È sempre fondamentale condividere dei valori comuni, questo è il collante essenziale per creare un gruppo unito, anche la sincerità fa la differenza. Non bisogna mai aver paura di dirsi le cose. Balotelli? Trangugia quantità smodate di tè alla pesca”

“Le condizioni in Brasile sono terribili. Puoi andarci solo se stai al meglio. Però Pepito è un grande. Antonio non ha fatto cassanate per tutto l’anno, solo belle giocate. È pure magro. Prandelli se n’è accorto e anche il gruppo che lo ha riaccolto bene. Balotelli invece c’ha la dinamite nel piede con tutta quella forza dovrebbe fare di più. Ma è anche colpa nostra che gli rompiamo sempre le scatole. Se io fossi in lui direi: ‘Mo’ mi impegno a non combinare più nulla così non sapete più cosa dire su di me’…”. Rino Gattuso – La Gazzetta dello Sport


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