Bimestrale | OTTOBRE-NOVEMBRE 2016 | N. 224 | Italia | Euro 3,90
Calcio
BE €8,00 | F €11,50 | D €9,50 | PTE CONT €7,50 | E €7,50 | CHCT chf 8,50
2OOO La rivista diretta da FABRIZIO PONCIROLI
foto Imago/Image Sport
Speciale CINA & CALCIO L’EVOLUZIONE DEL PALLONE
Giganti del Calcio Benny CARBONE “IO CAPITANO DEL NAPOLI”
Alfabeto dei bidoni PEDRINHO & LUVANOR I MITICI DI CATANIA
Dove sono finiti Davide PINATO “SACCHI, CHE RIVOLUZIONE”
ESCLUSIVA Claudio RANIERI
PREMIER MADE IN ITALY
LA GUIDA SERIE A 2016-2017
“CON LE 20 ROSE AGGIORNATE”
Anno 19 n. 8 OTTOBRE-NOVembre 2016
issn 1126-1056
6 LA BOCCA DEL LEONE di Fabrizio Ponciroli
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PARTITE DA RICORDARE
NUMERO CHIUSO IL 31 AGOSTo 2016
IL PROSSIMO NUMERO sarà in edicola il 10 NOVEmbre 2016
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di Stefano Borgi
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COPPIE IMBATTIBILI STELLE TOP PLAYERS CARD INVINCIBILE
N. 224 - OTTOBRE-NOVEMBRE 2016
Giganti del Calcio Benny CARBONE “IO CAPITANO DEL NAPOLI”
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PORTIERONI UNDER 21 IDOLI MURI D’ACCIAIO
Calcio
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Speciale CINA & CALCIO L’EVOLUZIONE DEL PALLONE
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CLAUDIO RANIERI
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Bimestrale | OTTOBRE-NOVEMBRE 2016 | N. 224 | Italia | Euro 3,90
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Hanno collaborato
Francesco Fontana, Sergio Stanco, Thomas Saccani, Luca Manes, Pierfrancesco Trocchi, Paolo Bardelli, Paolo Camedda, Alfonso Alfano, Francesco Scabar, Pasquale Romano, Renato Maisani,Tania Esposito, Carletto RTL.
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Calcio
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STELLA
Redazione
Marco Conterio, Luca Bargellini, Gaetano Mocciaro, Chiara Biondini, Simone Bernabei, Lorenzo Marucci, Pietro Lazzerini, Tommaso Maschio, Lorenzo Di Benedetto.
l mondo si è globalizzato da tempo eppure il pallone NDITA IN continua a rotolare come ai vecchi tempi… La passioIN VE ICOLE! LE E TT TU ne per il calcio non è negoziabile. Il calciomercato ED è il perfetto antipasto, l’anteprima del grande spettacolo!!! E, signori e signore, quest’anno ci sarà da diverOFFICIAL TRADING CARDS tirsi… In Italia tutti dicono che la Juventus farà storia a IL GIOCO DEL sé. Dominerà tutto e tutti. Probabile ma,CALCIO nel calcio, nulla CON CARDS COLLEZIONABILI! è certo!!! Lo sa bene Ranieri, il nostro alfiere azzurro Con... che si è presentato al via della nuova Premier League 97 da campione in carica!!! L’Inghilterra, che bel Paese per96 IL281 GIOCO88 PIÙ APPASSIONANT SPETTACOLARI CARDS EE DIVERTENTE DELLA SER godere delle meraviglie del pallone!!! Tantissimi allenatoIE A TIM. METALLIZZATE! LE CARDS PIÙ SPETTACOL ARI, ri italiani proveranno a divertirsi e a divertirci… PoiLAnon COLLEZIONE PIÙ COM PLETA... È TUTTO QUI: ADRENA LYN XL! scordiamoci Ancelotti a Monaco e come si fa a non seguire la Liga dei Messi e CR7? Ah, ovviamente il dessert è da urlo. C’è la Champions League, il torneo dei campionissimi e un’Europa League in cui l’Italia potrebbe, finalmente, fare sul serio… Insomma, ben tornato amato calcio!!! Come ogni anno, abbiamo voluto presentare la 85 93 257 79 87 nostra personale Guida Serie A 2016/17. Ci sembrava 81 245 77 80 100 85 74 SU spazio 240 74da ultimi sviluppi editoriali, 259 doveroso ma,86come CA GIO niniadrenalyn.com a storie di calcio, quel calcio che, anche se a volte ci fa pa w. ww piangere o arrabbiare, ci regala emozioni uniche, Seguici irripetisu: NON DIMENTICARE DI SCARICARE bili, fantastiche. Devo ammettere che non mi aspettavo, L’APP GRATUITA da parte vostra, tante per il nuovo Calcio2000. Puoiproposte giocare quando e dove vuoi! Alcune mi sono piaciute moltissimo, tanto che mi sto già organizzando, con la mia valida redazione, per renderle reali… Fa bene al cuore sapere che c’è chi apprezza il passato con lo stesso vigore con cui segue il presente. Lo sapete, ho sempre avuto un debole per la storia del calcio. Non potrei e non voglio farne a meno. Ci tengo a ringraziare anche tutti coloro che continuano a sostenerci, dimostrando di essere dei fedelissimi. Calcio2000 si appresta ad una nuova stagione, con aneddoti, esclusive e reportage. Appunto, reportage. Ho trascorso giorni a “studiare” il fenomeno Cina. Mamma mia, credo proprio che la rivoluzione sia vicinissima. Comunque sia, anche se diventeremo tutti Made in China, il pallone rotolerà come ha sempre fatto… Buona lettura amici miei!!!
MURO D’ACCIAIO
Diretto da
Fabrizio Ponciroli
RADJA NAINGGOLAN
Michele Criscitiello
BEN TORNATO AMATO CALCIO
UNDER 21
DIRETTORE RESPONSABILE
DOVE SONO FINITI?
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TC&C srl Strada Setteponti Levante 114 52028 Terranuova Bracciolini (AR) Tel +39 055 9172741 Fax +39 055 9170872
DANI ALVES/BARZAG LI BONUCCI/CHIELLINI
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86 Pedrinho e Luvanor L’ALFABETO DEI BIDONI di Fabrizio Ponciroli 92 Ole Gunnar Solskjær
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direttore@calcio2000.it
EDITORE
L'EDITORIALE di Fabrizio PONCIROLI
ALESSIO ROMAGNOLI
8 CLAUDIO RaNiERI INTERVISTA ESCLUSIVA di Francesco Fontana 18 speciale GUIDA SERIE A staGIONE 2016/2017 di Fabrizio Ponciroli 20 ATALANTA 22 BOLOGNA 24 CAGLIARI 26 CHIEVO 28 CROTONE 30 EMPOLI 32 FIORENTINA 34 GENOA 36 INTER 38 JUVENTUS 40 LAZIO 42 MILAN 44 NAPOLI 46 PALERMO 48 PESCARA 50 ROMA 52 SAMPDORIA 54 SASSUOLO 56 TORINO 58 UDINESE 62 LA CINA nEL PALLONE SPECIALE di Fabrizio Ponciroli 70 BENNY CARBONE I GIGANTI DEL CALCIO di Sergio Stanco 82 davide pinato
Registrazione al Tribunale di Milano n.362 del 21/06/1997 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
ÉVER BANEGA
Calcio2OOO
GONZALO RODRÍGUEZ
sommario n.224
Alfabeto dei bidoni PEDRINHO & LUVANOR I MITICI DI CATANIA
Dove sono finiti Davide PINATO “SACCHI, CHE RIVOLUZIONE”
ESCLUSIVA Claudio RANIERI
PREMIER MADE IN ITALY
LA GUIDA SERIE A 2016-2017
“CON LE 20 ROSE AGGIORNATE”
“Ricordate. Come c’è un talento per fare soldi, ci vuole un talento ancora maggiore per sapere come spenderli…”
Calcio2000 è parte del Network www.calcio2000.it Calcio 2OOO
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PER SCRIVERCI: media@calcio2000.it
LA BOCCA DEL LEONE di Fabrizio Ponciroli - foto Image Sport
In parte sono d’accordo. De Boer, con tutto il rispetto per l’uomo e il tecnico, non l’avrei messo alla guida dell’Inter. Purtroppo il fascino dello straniero vale anche per il mondo allenatori. Si poteva trovare di meglio ma bisognava muoversi prima. Perché gente come Di Francesco, Oddo o Giampaolo non siedono ancora su panchine di club importanti? Sarri, al Napoli, non mi pare abbia deluso, no? Niente, non ce la facciamo… Non sappiamo valorizzare i nostri talenti, anche a livello di allenatori…
BALOTELLI, IL PIÙ GRANDE FLOP DI SEMPRE Ponciroli, sono Massimiliano e la seguo sempre. Mi piacciono moltissimo i suoi editoriali e in TV mi piace il suo modo di parlare di calcio. Ho deciso di scriverle. Ho visto che continua anche lei a parlare di Balotelli. Ma possibile che nessuno capisca che questo è stato il più grande flop della storia del calcio? Non è mai stato un grande giocatore e non lo sarà mai. La sua fortuna è avere Raiola come agente uno che potrebbe far guadagnare anche ad uno scarso come me dei soldi. Curioso di sapere che ne pensa. Spero mi risponda Massimiliano, mail firmata Certo che rispondo… Poi su Balotelli, come potrei non farlo? Allora, andiamo per gradi. Fermamente convinto che, ai tempi in cui muoveva i primi passi all’Inter, aveva le doti per diventare un fuoriclasse. Il problema è che non si è evoluto. È rimasto lo stesso Balotelli di sempre ma con meno scatto (non si muove in campo) e con più occhi addosso. Ha fallito ovunque, concordo ma, le assicuro, ne ho visti tanti di altri flop nella mia personale
storia calcistica. Penso, tanto per fare un nome, a Pancev. Quando arrivò all’Inter sembrava il nuovo profeta… Ma potrei andare avanti all’infinito. Mi auguro che Balotelli abbia compreso che, ormai, deve ragionare da calciatore medio, con stipendi medi e aspettative medie.
pensiamo ad altro. Sulle interviste non mi trova molto d’accordo. Spero che
FINALMENTE SERVIZI INTERESSANTI Direttore, ultimamente acquistavo Calcio2000 più per abitudine che per il piacere di leggerlo. Sempre le stesse cose, sempre interviste, quasi sempre svuotate di tutto. L’ultimo numero mi ha sorpreso. Già la copertina mi ha incuriosito con Maradona e il suo gol all’Inghilterra. Era ora Direttore. Il calcio di oggi è di poco valore, le imprese del passato sono più interessanti. Complimenti, sperando che non sia stato un caso. Non è stato un caso, vero? Mi aspetto altre storie interessanti. Luca, mail firmata
con quella realizzata con Ranieri possa cambiare idea. Grazie e a presto…
LO STILE JUVENTUS Tutti pazzi per la nuova maglia bianconera griffata Adidas… Il secondo capitolo della storia tra Adidas e Juventus (proseguirà fino al 2021), ha visto nascere la nuova maglia per la stagione 2016/17. Il nuovo design dell’Home Kit interpreta l’essenza della Juventus in modo innovativo, pur rimanendo fedeli alla tradizione del club. Con un approccio del tutto nuovo, la divisa Home 2016/17 presenta, sull'iconica maglia bianconera, righe più larghe. I pantaloncini neri con logo Adidas e strisce bianche sui lati rifiniscono la divisa insieme ai calzettoni, anch’essi neri, che mantengono il binomio bianconero grazie alla bordatura bianca superiore. Le tradizionali righe nere sono attraversate da una sottile linea bianca che rende il design della maglia ancora più dinamico. Modello a girocollo, presenta il logo Adidas nero sulla destra e lo stemma della Juventus a sinistra. Le iconiche tre strisce Adidas bianche sono applicate su una base nera e scorrono sui fianchi, creando continuità con le strisce del pantaloncino. Nomi e numeri saranno in nero sulla maglia e in bianco sul pantaloncino.
Bene Luca, sono davvero felice di pubblicare il suo pensiero. In effetti è proprio questa la nuova direzione editoriale, ossia più spazio per racconti storici. L’attualità la lasciamo all’online, noi N. 223 - AGOSTO-SETTEMBRE 2016
Caro Antonio, buona stagione anche a te… Partiamo dall’Inter. Preoccupato anche io ma spero di sbagliarmi. Vediamo se De Boer riuscirà nel suo intento. Questione contratti. Ti riporto le parole di Pruzzo, mio caro amico: “Se, ai miei tempi, un giocatore sotto contratto si permetteva di puntare i piedi e andare contro la società, stai sicuro che il presidente se lo portava nel giardino di casa sua e lo teneva lì per tutta la stagione”. I tempi sono cambiati, purtroppo...
ALLENATORI IN RAMPA DI LANCIO Egregio Ponciroli, sono un tifoso interista infuriato. Mancini mandato via a due settimane dall’inizio della stagione per prendere uno che ha allenato sono l’Ajax. Ma allora davvero siamo Pazza Inter! Non riesco a capire, possibile che non si poteva trovare di meglio? Io ho paura che all’Inter non ci sia nessuno che abbia ancora capito come si vince in Italia. Tutti parlano di Champions League, di fare bene in Europa e tante belle parole e poi prendiamo De Boer, uno che ha allenato solo in Olanda. Delusissimo! Gianpiero, mail firmata
Bimestrale | AGOSTO-SETTEMBRE 2016 | N. 223 | Italia | Euro 3,90
Calcio
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CALCIO2000 È TUTTO NUOVO SCOPRILO!!! foto Agenzia Liverani
IL POTERE NULLO DEI CONTRATTI Direttore Ponciroli, bene per Calcio2000 più storico ma non doveva farmelo bimestrale. Mi ha davvero reso la vita più complicata. Mi piaceva leggerlo tutti i mesi. Speriamo che l’Inter mi dia qualche soddisfazione in più quest’anno. Sono preoccupato e non mi sembra che i cinesi abbiano le idee chiare. Direttore io non capisco perché i contratti non valgono più nulla. Qui ognuno fa quello che vuole. Decide di andare via e se anche c’è un contratto, lo lasciano andare via. Non mi sembra tanto normale. Complimenti per la rivista ma era meglio mensile. Antonio, mail firmata
La rivista diretta da FABRIZIO PONCIROLI
Esclusiva Gabriele ORIALI “INTER? ECCO LA VERITÀ”
Frank de Boer
MARIO BALOTELLI
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ROBERTO MANCINI
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SPECIALE MANO DE DIOS
Speciale Marcelo BIELSA I SEGRETI DE EL LOCO
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Calcio 2OOO
Esclusiva Carlo TAVECCHIO “HO UN GRANDE SOGNO”
Speciale DI NATALE STORY OMAGGIO AD UN FUORICLASSE
SPECIALE
MANO DE DIOS 30 anni fa MARADONA ingannava il mondo
ESCLUSIVA MATTEO DARMIAN
“L’OLD TRAFFORD È MAGICO”
Gonzalo Higuaín
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INTERVISTA claudiO RANieri CAMPIONE D'INGHILTERRA La cavalcata del Leicester di Ranieri resterà nella storia del calcio...
KING
CLAUDIO Siamo andati a Leicester per omaggiare un grande maestro di calcio…
foto Imago/Image Sport
di Francesco Fontana foto Archivio TC&C
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INTERVISTA / CLAUDIO RANIERI
Prima di parlare della favola-Leicester, sarebbe bello partire da una sua frase storica: "La mia vita è tutta un derby". In effetti, lei è l'uomo dei derby. "Per adesso sono imbattuto (ride e fa il classico gesto scaramantico, ndr). Il derby è importantissimo, soprattutto per i tifosi. Per tanti è la partita dell'anno, anche se non è giusto considerarla tale perché, in fin dei conti, sono sempre 90'. Capisco però che talvolta non è possibile vincere un campionato, perché magari 10
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non si hanno le possibilità e le potenzialità per farlo, quindi ci sta che per l'ambiente sia il match della stagione. Il derby è la stracittadina che coinvolge tutto e tutti, non è sicuramente una partita come tutte le altre". Rimanendo in tema, che differenze ci sono tra le varie città? "Personalmente sono un po' più legato a quello di Roma, ovviamente per una questione di nascita. Credo sia comunque difficile rispondere a questa domanda, certo che quello di Roma l'ho sempre vissuto in modo diverso, fin dalla mia gioventù in quanto tifoso. Negli altri, invece, sono stato coinvolto da professionista. In questi casi un allenatore deve essere bravo a limitare le emozioni dei giocatori e la tensioni. I giornali iniziano a parlarne un mese prima e c'è tantissima pressione, un tecnico deve cercare di mantenere la calma nell'ambiente". Qual è la partita a cui è particolarmente legato? Forse quella del doppio cambio De Rossi-Totti? "Sì, probabilmente sì. Anche perché se fosse andata male, lo dico sempre, chissà cosa mi avrebbero fatto (ride, ndr). In quel momento sapevo che togliere due giocatori così importanti avrebbe comportato dei rischi, ma nella mia carriera ho sempre anteposto il gruppo e il bene dello stesso. Il mio lavoro è anche sapersi prendere delle responsabilità, e in quella circostanza pensai che fosse la scelta migliore. Ma credo che avrei potuto vincere anche con Daniele e Francesco in campo. Ricordo bene quella gara: Julio Sergio parò il rigore a Floccari e ci fu la nostra reazione con i due gol di Vucinic. Tutto bellissimo". Come descriverebbe Inter-Milan? "Il derby di Milano è uno dei migliori al mondo, ma quando ero sulla panchina dell'Inter era un momento un po' particolare per le due milanesi, forse entrambe vivevano un periodo difficile. Credo che il mio sia stato l'ultimo derby di un certo livello prima delle successive stagioni sotto-
tono. Il Milan stava spingendo molto, ma noi giocammo da squadra vera, molto cinica e capace di far male in contropiede". Facendo un passo indietro nel tempo, da calciatore pensava già da allenatore? "No, sono sincero. Anche raggiunti i 30 anni non pensavo ancora in questo modo, anzi. I miei amici di Catanzaro insistevano per fare il corso tutti insieme, ma non avevo ancora quell'ambizione. Andai a giocare in Calabria dove restai per otto anni. Nel settore giovanile della Roma ero un attaccante, successivamente mezzala nelle categorie inferiori. Poi pian piano diventai un terzino sinistro. Dopo Catanzaro, dove vincemmo due campionati di Serie B, andai a Catania dove anche lì conquistammo il torneo di Serie B. Diciamo che da Palermo iniziai a pensare come allenatore. Poi infatti restai due anni, vincendo la Serie C, e dopo il campionato di B smisi e iniziai questa carriera". A Cagliari la prima impresa. "Sì, Cagliari è stata la favola che mi ha permesso di essere qui oggi. Andai lì con una squadra che fece male in Serie C e con difficoltà economiche, ma il presidente, considerando che nel 1990 ci sarebbero stati i Mondiali in Italia, mi disse che sarebbe stato bello essere in Serie A proprio in quel momento. E ci riuscimmo, inoltre salvandoci".
pionato dominato e Serie A. Vincemmo Coppa Italia e Supercoppa italiana, furono quattro anni bellissimi. Poi ci fu il salto nel buio andando all'estero". Da qui parte infatti la storia del Ranieri 'straniero'. "Esattamente. I primi due anni a Valencia furono strepitosi, bellissimi. Con una squadra che non vinceva da tantissimi anni conquistammo la Copa del Rey giocando partite meravigliose contro le big come Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid. Forse sbagliai ad andare via così presto, ma i Colchoneros mi volevano fortemente. Non andò benissimo, perché il Valencia arrivò anche in finale di Champions League, mentre a Madrid trovai una situazione molto difficile. C'erano problemi giudiziari e pochissimi soldi, decideva un giudice. Andai via a marzo dopo solo nove mesi di lavoro. Lo stesso giudice mi chiamò nel suo ufficio prima di una partita dicendomi che la mia avventura sarebbe terminata se non avessi vinto, nonostante non fossimo messi male in classifica e avessimo raggiunto gli ottavi di finale di Coppa
“” Un ritorno in Italia? Non saprei, vedremo. Mai dire mai. Comunque ho rinnovato con il Leicester fino al 2020 UEFA. Situazione stranissima, non trova? Non si è mai visto un giudice esonerare un allenatore. Fu inevitabile andare via". Secondo lei quali sono le differenze più evidenti tra i principali campionati europei? "Io andai in Spagna nel 1997, quindi sono passati parecchi anni e il calcio è cambiato rispetto a quel periodo. Credo comunque che non ci siano tutte queste grandissime differenze tra i vari Paesi. Ormai molte Nazioni vantano squadre che giocano le Champions League e attraverso i media ogni allenatore può 'rubare' qualcosa dai colleghi stranieri. L'Italia è ovviamente più tattica, mentre in Spagna l'aspetto più importante è il palleggio e si punta a dominare l'avversario attraverso il gioco e la tec-
nica. In Inghilterra, invece, l'aspetto fisico e la corsa fanno la differenza". In un momento così particolare per il nostro calcio, perché un calciatore o un allenatore dovrebbe scegliere la Serie A? "I giocatori sono professionisti, e se capiscono che l'opportunità che si presenta è molto buona possono scegliere anche l'Italia. I soldi sono molto importanti. Certo, i top player sono da altre parti perché negli altri campionati ci sono i club più ricchi, ma se una squadra italiana propone un progetto interessante, tanto a livello tecnico quanto economico, perché non bisognerebbe scegliere la Serie A? Al momento però la Premier è di un altro livello, ogni partita è spettacolare e quest'anno sarà bellissimo".
'L'uomo di successo che ha fatto gavetta': può andare come definizione? "Io me la sono sudata (ride, ndr), quindi direi che può andare!". A Napoli, invece, un esonero forse prematuro. "Non saprei, io non chiedo mai ai presidenti i motivi di un esonero. Fui sollevato dall'incarico, va bene così...".
foto Francesco Fontana - 2
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uomo dell'anno, l'uomo della storia, l'uomo che ha superato l'impossibile. Lui non lo dirà mai, ma che rivincita che si è preso! Battute le grandi inglesi e primo titolo pesante conquistato. Probabilmente il migliore e il più ambito, oggi è difficile trovare di meglio o qualcosa che anche solo si avvicini alla Premier League. Claudio Ranieri, 'The King' come qualcuno ama chiamarlo ora dopo quello storico 2 maggio, si racconta in questa intervista esclusiva con Calcio2000, nella quale ripercorre tutte le tappe della propria lunga e vincente carriera. Sì, vincente, perché il suo palmarès parla chiaro: 9 titoli nazionali e 2 titoli internazionali, partendo dalla Serie C fino ad arrivare in alto e in tutti i Paesi. Uomo di mondo, il buon Claudio, che è riuscito a farsi apprezzare in Italia, Spagna e Inghilterra, quest'ultima la patria del calcio. Proprio dove ha scritto il capitolo più bello, prendendosi una grande rivincita nei confronti dei critici, che lo hanno sempre etichettato come 'perdente' perenne. Ma non pronunciate questa parola, 'rivincita', in sua presenza. Non gli piace, preferisce dire di esserselo meritato. "Esattamente tra un anno, mi piacerebbe raccontare la stessa favola. Speriamo che nessuno venga a svegliarci, il nostro 'dilidin dilidon' deve risuonare ancora", dice in conclusione di questa lunga chiacchierata. Why not, dear Claudio?
INTERVISTA / CLAUDIO RANIERI
A Firenze il secondo grande capitolo della sua storia. "Presi la squadra dalla Serie B, camCalcio 2OOO
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INTERVISTA / CLAUDIO RANIERI
UOMO DI GRANDE SAGGEZZA Sempre equilibrato, mai sopra le righe, un vero gentiluomo del calcio...
INTERVISTA / CLAUDIO RANIERI
Capitolo Chelsea, uno dei suoi più grandi amori calcistici. "Sicuramente. Mi hanno trattato tutti benissimo, pur arrivando in un momento non semplice. Vialli venne esonerato quasi all'improvviso, mi chiamarono e si concluse tutto in poche ore. Poi quattro anni super, anche se i primi tre furono duri perché c'erano evidenti difficoltà economiche. Infatti durante il terzo anno non comprammo nessun giocatore, anche se l'attacco era già molto forte con Zola, Hasselbaink e Gudjohnsen. Abramovich arrivò proprio all'ultimissimo minuto, due giorni prima del fallimento che sarebbe arrivato il venerdì. Per fortuna andammo in Champions League l'anno precedente, traguardo che spinse Roman ad acquistare la società. Quella fu un'estate molto simpatica (ride, ndr)". Dalla sua risata si intuisce che il denaro, come poi tutti hanno visto, non mancava. Anzi. "Potevamo comprare tutti, solo che c'era poco tempo a disposizione. Il presidente avrebbe voluto Nesta e Totti, ma come avremmo potuto fare in quel momento? Eravamo già a fine agosto, non c'era più tempo ormai. Ma nonostante ciò riuscimmo a costruire un'ottima squadra e ad
“” Nel settore giovanile della Roma ero attaccante, poi mezzala nelle categorie inferiori. Poi pian piano un terzino sinistro arrivare in semifinale di Champions League". La doppia sfida contro il Monaco è il più grande rammarico della sua carriera? "Non lo so, forse sì. Il mio Chelsea era più forte di quel Monaco, ma purtroppo gli episodi girarono a nostro sfavore. Parate di Roma, gol sbagliati e la beffa della rete di Morientes. Poi al ritorno facciamo due gol, ma i francesi proprio allo scadere segnano con un gol viziato da un fallo di mano che l'arbitro non vede. Peccato". Come descriverebbe Abramovich? "All'inizio osservava molto, voleva capire e conoscere il mondo del calcio. Sembrava un bambino al parco giochi, si divertiva tantissimo a vedere i nostri allenamenti e le partite. Fu un dispiacere per me andare via dal Chelsea, lasciai campioni e uomini straordinari: oltre ai già citati Zola,
Hasselbaink e Gudjohnsen non posso dimenticare Cudicini, Terry, Desailly, Gallas e Lampard". Cosa portò all'addio? "Quando cambia la proprietà il rischio c'è. Sapevo che sarei stato il primo a saltare, logico che un nuovo proprietario voglia mettere i suoi uomini e, magari, scegliere un altro tecnico". Dopo di lei arriva Mourinho. Come si è sviluppata nel tempo la vostra storia da rivali? "La nostra è una storia molto, molto semplice. E altrettanto mediatica. Ci stanno le battute che fanno un po' di 'colore', ma non c'è mai stato nulla di che tra di noi. Il nostro rapporto è molto amichevole. Diventò poi ottimo quando arrivai all'Inter, fu lì che parlammo molto e chiarimmo". Addio a Londra, ecco la seconda esperienza a Valencia. HA ALLENATO TANTI CAMPIONI
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Ranieri ha guidato club importanti e diversi fuoriclasse, come Del Piero
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INTERVISTA / CLAUDIO RANIERI
INTERVISTA / CLAUDIO RANIERI
"Mi voleva anche il Tottenham, ma scelsi Valencia per il cuore nonostante sapessi per filo e per segno come sarebbe andata quella stagione. Senza presunzione, ma dopo Benitez solo io avrei potuto portare qualcosa in una situazione così tanto complicata. Avvisai la dirigenza: "Arriveranno momenti duri, ricordatelo. La squadra è cotta. Proteggetemi quando servirà". Ovviamente in quel momento tutti dissero che lo avrebbero fatto, ma poi in realtà non fu così. La decisione di fermarmi quasi due anni fu presa perché quella esperienza mi aveva scaricato le batterie. Dovevo riposare, soprattutto a livello psicologico". Ancora una volta, Ranieri riparte alla grande: questa volta la sfida si chiama Parma. "Sì, decisi di rimettermi in gioco raccogliendo una sfida non facile, anzi. Nella mia carriera sono partito da lontano, facendo tanta gavetta, quindi non ci fu alcun problema nell'adattarmi a una realtà come Parma. Avevamo poco tempo a disposizione, poco tempo per parlare, poco tempo per lavorare e, soprattutto, per sbagliare. Per fortuna andò benissimo, ci salvammo e da quel momento i tifosi del Parma hanno potuto ricordare una bella storia. Anche se...". Anche se? "All'inizio ero un po' scettico e non ero così convinto di accettare. Ci riuscì Cinquini, con il quale lavorai a Firenze. Avevo fiducia, osservando da fuori quella squadra non capivo il motivo di così tante difficoltà. Al primo gol subito i giocatori mollavano. Poi parlando abbiamo trovato la giusta 'formula' e tutti hanno capito cosa sarebbe servito per tentare il miracolo-salvezza". 14
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In quel preciso momento, reduce dalla seconda esperienza di Valencia e da un periodo di pausa, non trova che quella di Parma fu la scelta più rischiosa per lei? "Certo, può essere. Se avessi fallito dopo un anno e mezzo di pausa probabilmente un po' tutti mi avrebbero cancellato". Invece con l'impresa in Emilia si guadagna la Juventus. "C'è un retroscena riguardante l'estate 2007. Mi voleva fortemente il Manchester City, ma il nuovo proprietario tardò nel chiudere la trattativa. Si inserì quindi la Juventus, e non si può declinare un club del genere. In ogni caso, e lo dico con sincerità, sarei tornato volentieri in Premier League. L'Inghilterra era la mia prima opzione". Quali problemi incontrò a Torino? "Facemmo molto bene secondo me, furono più gli alti che i bassi. Poi sorse qualche complicazione, anche molto fastidiosa". Questioni societarie? "Qualche problema con l'allora direttore generale. Andai via perché quando prendo decisioni del genere lo faccio con estrema convinzione. Le colpe per il mercato furono attribuite solo ed esclusivamente a me, ma le decisioni furono prese da tre persone: il sottoscritto e il ds Secco per la parte sportiva, quella economica competeva invece a Blanc. Non voglio parlare male delle persone con le quali ho lavorato in passato, ma non fui trattato bene in quel caso. Dicevano che le scelte, a posteriori sbagliate, furono solo mie, ma non era così". Il bilancio bianconero non può comunque essere considerato nega-
La vittoria del Leicester è già una favola da raccontare ai giovani che verranno
Alla Roma, invece, sfiorò l'impresa. "Annata meravigliosa dopo essere subentrato a un grande allenatore come Spalletti. Quando arrivai avevamo zero punti in classifica, nessuno credeva in noi e i tifosi erano molto arrabbiati. Pian piano però ci rialzammo conquistando, dal momento del mio arrivo, più punti dell'Inter". Tra quelle allenate, quella Roma è la squadra che ha mostrato il miglior gioco? "Il gioco non era male. Beh, sì... era una squadra simpatica (ride, ndr)".
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vicino al Presidente Moratti, non i giocatori. Io avrei continuato, avevo un progetto
UNA FESTA INDIMENTICABILE
Peccato per lei che Pazzini rovinò un po' i piani... "Ma non odio Pazzini, ci mancherebbe. Tutti ricordano la sconfitta contro la Sampdoria, ma un piccolo intoppo in una rincorsa folle come la nostra ci può stare. Poi contro un'Inter così forte. Quella sconfitta non è un rammarico, bensì l'unico punto conquistato in due partite contro un Livorno che poi retrocesse. Fu lì che noi buttammo il campionato, perdere qualche punto contro squadre che lottano per la Champions League ci può stare". Che ricordo ha di De Rossi e Totti? "Francesco è un campione clamoroso, non c'è nemmeno bisogno di sottolinearlo. Per quanto riguarda il lato umano, persona eccezionale. Non serve aggiungere altro. E lo stesso vale per Daniele".
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“” Esonero Inter? Lo decise qualcuno
tivo. "Lavorai con grandissimi campioni e uomini, dopo il periodo difficile della Serie B. Tutti loro avevano voglia di dimostrare e ripartire, e i piazzamenti in campionato lo dimostrano. E dopo di me non mancarono certamente le difficoltà, è sufficiente ricordare quanti allenatori sono stati cambiati prima dell'arrivo di Conte".
All'Inter, invece, partenza sprint prima del calo nella seconda parte di stagione. Siamo nel 2011-2012. "Credo che la serie di vittorie all'inizio abbia ingannato l'ambiente nerazzurro. La situazione non era facile e c'eCalcio 2OOO
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INTERVISTA / CLAUDIO RANIERI
INTERVISTA / CLAUDIO RANIERI
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A Leicester ritorni bambino. La pressione è da altre parti. Qui ti innamori ulteriormente di questo sport rano difficoltà economiche, ma l'inizio fu ottimo. Poi qualcosa si ruppe con la cessione di Coutinho e, soprattutto, quella di Thiago Motta. Se al posto delle sette vittorie consecutive avessimo ottenuto risultati altalenanti, magari con vittorie, pareggi e sconfitte, forse avrei continuato. Chi può saperlo". Cosa accadde con Thiago Motta? "Semplice, a gennaio voleva fortemente il Paris Saint-Germain. Cercai di convincerlo a posticipare l'addio a giugno, ma lui riteneva che il cambio in quel momento gli avrebbe fatto svoltare la carriera. Insomma, insistette molto e non ci fu nulla da fare. Ma non dimentico Coutinho, lui era il mio primo cambio". Chi decise per l'esonero? MILLE STORIE DI CALCIO A Roma tutti si ricordano la questione legata a Totti...
Un allenatore che arriva dopo un periodo clamoroso come quello del Triplete, come si propone ai giocatori? "Bisogna gestire al meglio tutte le componenti: fisiche , tecniche e psicologiche. Mi sono fatto rispettare e posso dire di essermi trovato benissimo all'Inter. Il Presidente è una persona stupenda, innamorata della squadra e molto intelligente. Fu uno dei primi a scrivermi dopo aver conquistato la Premier League".
molto difficile per loro. Sbagliando, ma fu una mia scelta. Ero curioso di misurarmi in un ruolo del genere, ma non ci fu il tempo per lavorare, in pratica non giocammo mai. Credo fosse impossibile fare bene".
Dopo Milano una nuova tappa, ancora una volta all'estero: Ranieri va al Monaco. "Esattamente. Una bella esperienza, felicissimo di averla fatta. Seconda Serie dominata il primo anno, secondo posto nella stagione successiva. Poi arrivò l'esonero, ma ci può stare quando si cambia proprietà. Inizialmente volevano prendere i migliori giovani e farli crescere, poi si cambiò strategia andando direttamente sui top player, su giocatori già pronti e abituati a vincere. Penso ad Abidal, Moutinho, James e Falcao. Quest'ultimo un fenomeno e una persona d'oro. Forse ha pagato l'infortunio e la fretta di rientrare per il Mondiale, ma parliamo di un attaccante formidabile".
Da allenatore di un club con un proprietario straniero, cosa pensa dell'arrivo dei gruppi esteri nel calcio italiano? "Dobbiamo essere aperti a tutto e tutti nel calcio di oggi, ma la cosa importante è che queste persone non siano legate solo ed esclusivamente ai propri interessi, ma che si aprano con il cuore pensando soprattutto ai risultati e al bene della squadra. Altrimenti, se così non fosse, il tifoso non ci starebbe".
Cosa non funzionò in Grecia? "Amo quel popolo e quel Paese, e accettai il ruolo da ct in un periodo
Dopo l'impresa della scorsa stagione, cosa vi ha chiesto il presidente Srivaddhanaprabha? "Lui è contentissimo di noi e ci ha sempre lasciato lavorare con assoluta tranquillità. Si fida dei suoi uomini e ha fiducia in noi". Qual è l'obiettivo? "La proprietà ci ha chiesto di salvarci, poi vedremo. Le altre hanno speso tantissimo, io sono molto curioso di vedere cosa riusciremo a fare quest'anno. Dovremo assolutamente cercare di essere squadra, nella scorsa stagione abbiamo vinto perché lo siamo stati. Senza essere uniti e compatti faremmo molta fatica". Il successo dello scorso anno è l'impresa più grande nella storia del calcio? "Non saprei, lo hanno detto in tanti, ma da dentro non posso esprimermi. Personalmente ho vissuto la nostra cavalcata meravigliosamente, si era creato un qualcosa di unico. Tutto ciò che pensavo e pensavamo tutti insieme si avverava puntualmente. Incredibile. Pensavo positivo e veniva tutto positivo. Tutto bellissimo. Anche durante l'estate abbiamo trovato grandissimo entusiasmo in ogni posto del mondo in cui il Leicester andava a giocare. Tutti volevano vederci".
foto Image Sport
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"Qualcuno vicino al Presidente Moratti, non i giocatori. Quel qualcuno pensò che dopo la striscia iniziale di successi avremmo potuto conquistare lo Scudetto, ma evidentemente non era possibile. Io avrei continuato, avevo un progetto e tanta voglia di fare bene in nerazzurro".
A parer suo quella squadra aveva ancora qualcosa da dare? "Poco, molto poco. Aveva dato quasi tutto dopo i grandi successi delle stagioni precedenti. Soprattutto a livello psicologico".
Calcio 2OOO
“” Obiettivo di quest’anno? La proprietà ci ha chiesto di salvarci, poi vedremo. Sono molto curioso di vedere cosa riusciremo a fare Come descriverebbe Leicester come ambiente? "Qui ritorni bambino. A volte, dopo la nostra vittoria, alcuni mi domandano se sono preoccupato per la pressione. Ma quale pressione... La pressione è da altre parti. Qui ti innamori ulteriormente di questo sport". La Premier League vinta è la più grande rivincita personale? "No, non mi piace dire così. Diciamo che ho meritato un successo del genere, la vittoria di un campionato mi mancava. Dentro di me ci sono due persone: una ambiziosa che vuole sempre vincere e che non si accontenta mai, un'altra più equilibrata e che non dimentica da dove è partita. Poi non è vero che nella sua carriera Ranieri non ha vinto nulla". Non trova che l'etichetta del 'perdente' sia troppo ingenerosa? Talvolta la critica ha abusato di questo termine nei suoi confronti. "Il mio palmarès parla chiaro, non è vero che non ho vinto nulla. Evidentemente qualcuno mi vuole male e scrive di conseguenza, affermando che sia un perdente. Ma non mi in-
teressa, glielo lascio scrivere. Poi se tutti vanno dietro a queste cose non è un problema mio, anzi. Gli lascio credere che io sia un perdente. Non mi prendo alcuna rivincita nei confronti di chi mi vuole male. Dicono che sono un eterno secondo? Sbagliano loro, perché non è vero. Io tiro fuori sempre il massimo da ogni squadra che alleno, non credo sia un caso che spesso riesca a far meglio del mio predecessore". Cosa c'è da aspettarsi nel suo futuro? "Ho rinnovato con il Leicester fino al 2020 e sono molto felice di questo. C'è da costruire e proseguire quello che abbiamo iniziato l'anno scorso. Mettiamo in bacheca la Premier League e ripartiamo". Esclude un ritorno in Italia? "Non saprei, vedremo. Mai dire mai". Qual è il sogno di Claudio Ranieri? "Esattamente tra un anno, mi piacerebbe raccontare la stessa favola. Speriamo che nessuno venga a svegliarci, il nostro 'dilidin dilidon' deve risuonare ancora".
Intervista di Francesco Fontana Calcio 2OOO
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SPECIALE / serie a 2016-2017
A CACCIA DELLA JUVE DI HIGUAIN
SPECIALE
di Fabrizio PONCIROLI foto Image Sport - @fdlcom
per ben figurare in campionato. Da gustare la nuova Inter di De Boer. Rivoluzionata la rosa con acquisti altisonanti come Joao Mario, Candreva e Gabigol. Più in difficoltà il Milan. Il cambio societario ha impedito grandi investimenti. Rimasto Bacca, toccherà a Montella inventarsi qualcosa per permettere al Diavolo di essere comunque protagonista in campionato. Nuova e tutta da scoprire anche la Fiorentina con tantissimi giovani promesse da far crescere. Toccherà, invece, ad Immobile far fare alla Lazio di Inzaghi il grande salto di qualità. Non si può non citare anche il Sassuolo Made in Italy
Miralem Pjanić
di Di Francesco, atteso anche a conferme in Europa League. Non solo duelli per il vertice. La Serie A si presenta con altri spunti decisamente intriganti. Giampaolo vuole far grande la Samp, il Genoa crede molto in Juric e Mihajlovic vuole prendersi tante soddisfazioni con il suo Torino. Intrigano molto anche le neopromosse. In particolare il Pescara dei giovani, guidato da Oddo. E che dire dell’ambizioso Cagliari di Borriello e del Palermo del redivivo Diamanti? Poi Empoli, Chievo, Atalanta, Bologna e, ben venuto, il Crotone, al suo primo ballo tra i grandi… Ben tornata Serie A, ci sei mancata!!!
Daniel Alves
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Gonzalo Higuaín
Mercato stellare per i bianconeri ma le avversarie non sono state a guardare…
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L
a Juve, in questa sessione estiva di mercato, ha esagerato. Tantissimi i campioni messi sotto contratto dai bianconeri, in primis Higuain. Nonostante l’addio di Pogba, la Vecchia Signora è riuscita a rinforzarsi. Con nomi del calibro di Pjanic, Benatia, Dani Alves, impossibile non essere ottimisti. Normale che sia la favorita assoluta per lo Scudetto. Eppure le avversarie non sono rimaste a guardare. Il Napoli, perso il Pipita, ha reso la propria rosa molto più profonda, affidandosi, in attacco, a Milik. Attenzione anche alla Roma. Fuori dalla Champions, proverà di tutto
foto Image Sport
LA NUOVA SERIE A
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UN PO’ DI NUMERI - Curiosità e statistiche sulla Serie A 2016/17
I
l campionato di Serie A 2016/17 è il 115° della storia del calcio italiano, l’85° se parliamo di girone unico. Iniziato il 20 agosto, si concluderà il prossimo 28 maggio 2017. Sono in programma ben tre turni infrasettimanali: il 21 settembre, 26 ottobre e 22 dicembre. Tra le 20 al via, menzione d’onore per il Crotone alla sua prima volta nel massimo campionato italiano. Ben nove gli allenatori nuovi al via. Si riparte dalla Juventus campione in carica da cinque anni consecutivi. Hanno collaborato alla Guida Serie A Thomas Saccani, Sergio Stanco, Pierfrancesco Trocchi, Paolo Bardelli, Paolo Camedda, Alfonso Alfano, Francesco Scabar e Pasquale Romano
20 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
21 Calcio 2OOO
ATALANTA
ATALANTA
ATALANTA BERGAMASCA CALCIO S.P.A. anno di fondazione 1907 SEDE: Corso Europa 46 c/o Centro Sportivo Bortolotti - 24040 Zingonia, Ciserano (BG) – STADIO: Atleti Azzurri d’Italia CONTATTI: Tel 035.4186211 – Fax 035.4186247 – SITO WEB: www.atalanta.it Presidente: Antonio Percassi Allenatore: Gian Piero Gasperini (nuovo)
ROSA 2016-2017
L’ambiente a Bergamo è sempre molto caldo, i tifosi sono legatissimi alla squadra e, soprattutto all’Atleti Azzurri d’Italia è difficile passare. Da sempre la passione che circonda i nerazzurri fa da volano alla squadra e anche quest’anno non sarà diverso.
La filosofia di Gasperini è intrigante, elettrizzante, ma necessita di tempo per essere metabolizzata. Questo è il rischio maggiore che si corre quando si prende Gasperson (come lo chiamavano a Genova accostandolo a Ferguson per la sua capacità gestionale ad ogni livello). Ma se si ha pazienza, ci si possono togliere grandi soddisfazioni.
Nonostante le grandi attenzioni che gli sono state riservate quest’estate, l’Atalanta ha tenuto duro ed è riuscita a trattenere Papu Gomez. Roma, Milan e infine Sassuolo hanno provato a corteggiarlo, ma a goderselo sarà Gasperini.
Gian Piero Gasperini
Franck Kessié
LA SORPRESA
FORMAZIONE 3-4-3
Una buona stagione a Cesena, vero, ma in pochi potevano immaginarsi un esordio così da parte di Kessié (doppietta contro la Lazio nella prima giornata). Il giovane ivoriano (classe 1996) promette davvero bene. E se il buongiorno si vede dal mattino…
Sportiello; Raimondi, Toloi, ZUKANOVIC; Conti, KESSIÉ, Carmona, Dramé; D’Alessandro, PALOSCHI, Gomez. All. GASPERINI
Alberto Paloschi
VOTO
6
foto Image Sport
LA STELLA
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore
R
30 Bassi Davide
P 12-04-1985 ITA Atalanta
Nato il
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A
1 -3 33 59
Berisha Etrit
P 10-03-1989 ALB Lazio
11 -13 38 47
52 Cabezas Bryan Alfredo
A 20-03-1997 ECU Independiente
43 3 0 0
13 Caldara Mattia
D 05-05-1994 ITA Cesena
27 3 1 0
17 Carmona Carlos Emilio Tello
C 21-02-1987 CHI Atalanta
24 Conti Andrea
D 02-03-1994 ITA Atalanta
14 2 14 2
7
C 17-02-1991 ITA Atalanta
23 3 85 6
93 Dramé Boukary
D 22-07-1985 SEN Atalanta
25 - 120
11 Freuler Remo
C 15-04-1992 SUI Lucerna/Atalanta 18/6 1/- 6 0
4
C 07-04-1994 ITA Vicenza/Atalanta 16/1 1/- 1 0
D’Alessandro Marco
Gagliardini Roberto
8 - 153
5
2
10 Gomez Alejandro Dario
A 15-02-1988 ARG Atalanta
88 Grassi Alberto
C 07-03-1995 ITA Atalanta/Napoli
19 Kessié Franck Yannick
D 19-12-1996 CIV Cesena
36 4 0 0
25 Konko Abdoulay
D 09-03-1984 FRA Lazio
18
34 7 164 26 13/- -/- 16 -
156
0 5
27 Kurtic Jasmin
C 10-01-1989 SVN Atalanta
32 2 122
6
5
Masiello Andrea
D 05-02-1986 ITA Atalanta
29 - 138
5
8
Migliaccio Giulio
C 23-06-1981 ITA Atalanta
18 - 286 13
43 Paloschi Alberto
A 04-01-1990 ITA Chievo/Swansea City
Pesic Aleksandar
A 21-05-1992 SCG Tolosa
23 2 0 0
29 Petagna Andrea
A 30-06-1995 ITA Ascoli
32 7 6 0
51 Pinilla Mauricio
A 04-02-1984 CHI Atalanta
20 5 150 46
77 Raimondi Cristian
D 30-04-1981 ITA Atalanta
18 - 139
37 Spinazzola Leonardo
C 25-03-1993 ITA Perugia
34 - 2 0
57 Sportiello Marco
P 10-05-1992 ITA Atalanta
36 -43
2
D 06-05-1981 ITA Atalanta
15 1 227 13
23 Suagher Emanuele
D 26-11-1992 ITA Atalanta/Carpi
-/9 -/- 9 0
Ceria Edoardo
A 26-05-1995 ITA Arezzo/FeralpiSalò 6/1 -/- 0 0
3
Toloi Rafael
D 10-10-1990 BRA Atalanta
6 Zukanovic Ervin
D 11-02-1987 BIH Sampdoria/Roma
Stendardo Guglielmo
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 15ª 45 38 11 12 15 41 47 2014-15 Serie A 17ª 37 38 7 16 15 38 57 2013-14 Serie A 11ª 50 38 15 5 18 43 51 2012-13 Serie A 15ª *40 38 11 9 18 39 56 2011-12 Serie A 12ª **46 38 13 13 12 41 43 2010-11 Serie B 1ª 79 42 22 13 7 61 35 2009-10 Serie A 18ª 35 38 9 8 21 37 53 2008-09 Serie A 11ª 47 38 13 8 17 45 48 2007-08 Serie A 9ª 48 38 12 12 14 52 56 2006-07 Serie A 8ª 50 38 12 14 12 56 54 *=2 pt. penalizzazione. **=6 pt. penalizzazione
21/10
8/2
181
50
1
76 101
24 1 29 1 16/9
3/-
54
PALMARèS 1 Coppa Italia 5 Campionati Serie B 1 Campionato Prima Divisione 1 Campionato Serie C1
5
22 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
23 Calcio 2OOO
BOLOGNA
BOLOGNA
BOLOGNA FOOTBALL CLUB 1909 S.P.A. anno di fondazione 1909 SEDE: Via Casteldebole 10 - 40132 Bologna – STADIO: Renato Dall’Ara CONTATTI: Tel 0516.111111 - Fax 0516.111122 – SITO WEB: www.bolognafc.it PRESIDENTE: Joey Saputo ALLENATORE: Roberto Donadoni (confermato)
ROSA 2016-2017
Ottenuta la salvezza nella stagione del ritorno in A, i felsinei hanno impostato una programmazione serena, grazie soprattutto all’apporto del presidente Saputo in termini di stabilità economica e di entusiasmo. La piazza è caldissima, rassicurata da una squadra che gira secondo i consolidati schemi di Donadoni.
La linea verde intrapresa dai rossoblù può rivelarsi un’arma a doppio taglio. La partenza di Diawara, craque della scorsa annata, cambierà gli equilibri nella zona nevralgica del campo, mentre manca ancora un vero sostituto di Destro, problematica gravosa già nello scorso campionato.
Al netto degli infortuni, il nome dorato della rosa è quello di Destro. L’ascolano ha dimostrato di essere spesso decisivo, tanto che il Bologna ha zoppicato parecchio in sua assenza. Una tenuta fisica altalenante e qualche scelta sbagliata l’hanno frenato ma ora sembra pronto.
MATTIA DESTRO
Amadou Diawara
LA SORPRESA
FORMAZIONE 4-3-3
Gli Europei 2016 hanno ispirato l’acquisto di Krejcí, primo ceco della storia bolognese. Ex colonna dello Sparta Praga hanno convinto Bigon a puntare sul 24enne, mancino scattante e dalla tecnica invidiabile. Duttile, qualche gol, ma è l’assist la specialità della casa.
Gomis; Krafth, Gastaldello, Oikonomou, Masina; DZEMAILI, Pulgar, NAGY; VERDI, Destro, KREJCĺ. All. Donadoni
Ladislav Krejci
VOTO
6½
foto Image Sport
LA STELLA
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore
R
99 Acquafresca Robert
A 11-09-1987 ITA Bologna
1
Da Costa Junior Angelo
Nato il
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A
6 - 198 40
P 12-11-1983 BRA Bologna
5 -4 46 68
10 Destro Mattia
A 20-03-1991 ITA Bologna
27 8 145 49
14 Di Francesco Federico
C 14-06-1994 ITA Lanciano
36 8 7 0
17 Donsah Godfred
C 07-06-1996 GHA Bologna
20 2 42 4
31 Dzemaili Blerim
C 12-04-1986 SUI Genoa
27
24 Ferrari Alex
D 01-07-1994 ITA Bologna
21 - 21 0
26 Floccari Sergio
A 12-11-1981 ITA Sassuolo/Bologna 7/18 4/2 299
28 Gastaldello Daniele
D 25-06-1983 ITA Bologna
26 1 274 13
3
192
20 67
Gomis Alfred
P 05-09-1993 ITA Cesena
38 -32 0 0
Helander Filip
D 22-04-1993 SWE Verona
24
4
Krafth Emil Henry
D 02-08-1994 SWE Bologna
2
24
2
4 - 4 0
11 Krejci Ladislav
A 05-07-1992 CAF Sparta Praga
27
4
0
20 Maietta Domenico
D 03-08-1982 ITA Bologna
19 - 44 0
25 Masina Adam
D 02-01-1994 ITA Bologna
33 2 33 2
15 Mbaye Ibrahima
D 19-11-1994 SEN Bologna
15 - 44 2
83 Mirante Antonio
P 08-07-1983 ITA Bologna
33 -41 285 396
3
Morleo Archimede
D 26-09-1983 ITA Bologna
7
Mounier Anthony
5 - 106
C 27-09-1987 FRA Montpellier/Bologna 3/30 -/4
30
0
1 4
16 Nagy Adam
C 17-06-1995 HUN Ferencvaros
25 - 0 0
2
Oikonomou Marios
D 06-10-1992 GRE Bologna
20 - 21 0
5
Pulgar Erick Antonio
D 15-01-1994 CHI Bologna
13 - 13 0
22 Rizzo Luca
C 24-04-1992 ITA Bologna
23 - 38 1
Sadiq Umar
A 02-02-1997 NGA Roma
6 2 6 2
97 Sarr Mouhamadou
P 05-01-1997 SEN Bologna
- - 0 0
98 Tabacchi Aaron Mattia
A 26-06-1998 ITA Bologna
8
Taider Saphir Sliti
C 29-02-1992 FRA Bologna
29 - 129
7
Torosidis Vassilis
D 10-06-1985 GRE Roma
11
-
4
9/8
-/3
38
4
19
3
25
3
9
Verdi Simone
A 12-07-1992 ITA Eibar/Carpi
Viviani Federico
C 24-03-1992 ITA Verona
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 14ª 42 38 11 9 18 33 45 2014-15 Serie B 3ª 68 42 17 17 8 49 35 2013-14 Serie A 19ª 29 38 5 14 19 28 58 2012-13 Serie A 13ª 44 38 11 11 16 46 52 2011-12 Serie A 9ª 51 38 13 12 13 41 43 2010-11 Serie A 16ª *42 38 11 12 15 35 52 2009-10 Serie A 17ª 42 38 10 12 16 42 55 2008-09 Serie A 17ª 37 38 9 10 19 43 62 2007-08 Serie B 2ª 84 42 24 12 6 58 29 2006-07 Serie B 7ª 65 42 18 11 13 52 43 *=3 pt. penalizzazione
1 - 1 0 60
PALMARèS 7 Scudetti 2 Coppe Italia 2 Campionati Serie B 1 Coppe Intertoto 3 Mitropa Cup 1 Torneo Expo Universale di Parigi 1937 1 Coppa di Lega Italo-Inglese
24 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
25 Calcio 2OOO
CAGLIARI
CAGLIARI
CAGLIARI CALCIO SPA anno di fondazione 1920 SEDE: Via Mameli 106 - 9123 Cagliari – STADIO: Sant’Elia CONTATTI: Tel 070.604201 – Fax 070.6042029 – SITO WEB: www.cagliaricalcio.com PROPRIETARIO: Fluorsid Group S.r.l. – PRESIDENTE: Tommaso Giulini ALLENATORE: Massimo Rastelli (confermato)
ROSA 2016-2017 PUNTI DEBOLI
LA STELLA
L'attacco rossoblù, rinforzato con l'ingaggio di Borriello, è il reparto più completo della squadra. L'ex giallorosso, motivato e determinato a far bene, ha trovato subito un'ottima intesa con Sau. Anche le alternative ai due titolari sono di tutto rispetto: Giannetti, il brasiliano Farias e Melchiorri.
Il reparto che convince di meno, nonostante l'esperto Bruno Alves, è la difesa. Al centro, Ceppitelli, Salamon, Krajnc e Capuano garantiscono forza fisica e dominio sulle palle alte, dall'altro l'eccessiva staticità rischia di diventare un grosso problema. Poche alternative a Murru sulla corsia mancina.
Forza fisica, fiuto del gol, movimento senza palla e spizzate di testa in favore degli inserimenti dei compagni: il Cagliari sembra aver fatto l'affare, ritrovandosi fra le mani il miglior Borriello di sempre. Al bomber napoletano si chiedono i gol salvezza.
LA SORPRESA Talento e spregiudicatezza, il 2016-17 potrebbe essere l'anno della svolta per il giovane centrocampista offensivo classe 1997 Barella. Il Cagliari, dopo il prestito al Como nella seconda parte dell'ultima stagione, ha deciso di tenerlo con sé in Serie A.
R
16 Arras Davide
A 02-04-1998 ITA Cagliari
18 Barella Nicolò
C 07-02-1997 ITA Cagliari/Como 5/16 -/- 3 0
D 14-08-1993 ITA Empoli
Bittante Luca
Massimo Rastelli
FORMAZIONE 4-3-1-2
Storari; ISLA, Ceppitelli, BRUNO ALVES, Murru; PADOIN, Di Gennaro, IONITA; João Pedro; BORRIELLO, Sau. All. Rastelli
marco borriello
VOTO
6½
Nato il
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A
- - 0 0 16
-
16
0
12/15
4/4
289
79
1
0
0
22 Borriello Marco
A 18-06-1982 ITA Carpi/Atalanta
2
D 27-11-1981 POR Fenerbahce
26
24 Capuano Marco
D 14-10-1991 ITA Cagliari
15 1 41 0
23 Ceppitelli Luca
D 11-08-1989 ITA Cagliari
26 1 25 0
13 Colombo Roberto
P 24-08-1975 ITA Cagliari
4
Dessena Daniele
C 10-05-1987 ITA Cagliari
16 - 261 15
8
Di Gennaro Davide
A 16-06-1988 ITA Cagliari
31 4 37 1
17 Farias Diego Da Silva
A 10-05-1990 BRA Cagliari
34 13 40
32 Giannetti Niccolò
A 12-05-1991 ITA Cagliari
29 10 1 0
21 Ionita Artur
C 17-08-1990 MDA Verona
31
4
49
6
3
D 12-06-1988 CHI Juventus/Ol. Marsiglia
1/23
-/2
157
6
Bruno Alves Eduardo Regufe
Isla Mauricio Anibal
- - 8 9
6
10 Joao Pedro Gerladino dos Santos
C 09-03-1992 BRA Cagliari
38 13 30
9
A 06-01-1987 ITA Cagliari
27 8 1 0
16 Munari Gianni
C 24-06-1983 ITA Cagliari
20 3 108
29 Murru Nicola
D 16-12-1994 ITA Cagliari
28 - 44 0
20 Padoin Simone
C 18-03-1984 ITA Juventus
12
19 Pisacane Fabio
D 28-01-1986 ITA Cagliari
30 1 0 0
1 foto Image Sport
Nicolò Barella
foto Daniele Liggi/TuttoCagliari.net
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore
Melchiorri Federico
Rafael De Andrade
P 03-03-1982 BRA Verona/Cagliari
1
12/1 -18/-1
206 69
5 9 11 116
35 Salamon Bartosz
D 01-05-1991 POL Cagliari
33 2 2 0
25 Sau Marco
A 03-11-1987 ITA Cagliari
28 10 88 25
14 Serra Federico
C 09-12-1997 ITA Cagliari
30 Storari Marco
P 07-11-1977 ITA Cagliari
41 -40 174 213
C 15-02-1991 GRE Genoa
24
Tachtsidis Panagiotis
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie B 1ª 83 42 25 8 9 78 41 2014-15 Serie A 18ª 34 38 8 10 20 48 68 2013-14 Serie A 15ª 39 38 9 12 17 34 53 2012-13 Serie A 11ª 47 38 12 11 15 43 55 2011-12 Serie A 15ª 43 38 10 13 15 37 46 2010-11 Serie A 14ª 45 38 12 9 17 44 51 2009-10 Serie A 14ª 44 38 11 11 16 56 58 2008-09 Serie A 9ª 53 38 15 8 15 49 50 2007-08 Serie A 14ª 42 38 11 9 18 40 56 2006-07 Serie A 14ª 40 38 9 13 16 35 46
- - 0 0 2
102
PALMARèS 1 Scudetto 1 Campionato Serie B 1 Campionato Serie C 1 Coppa Italia Serie C/Lega Pro
7
26 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
27 Calcio 2OOO
CHIEVO
CHIEVO VERONA
CHIEVOVERONA ASSOCIAZIONE CALCIO S.R.L. anno di fondazione 1929 SEDE: Via Luigi Galvani 3 - 37138 Verona – STADIO: Marcantonio Bentegodi CONTATTI: Tel 045.575779/89 – Fax 045.562298 – SITO WEB: www.chievoverona.tv PRESIDENTE: Luca Campedelli ALLENATORE: Rolando Maran (confermato)
ROSA 2016-2017 PUNTI DI FORZA
PUNTI DEBOLI
LA STELLA
Una società sana, una rosa confermata in buona parte e un allenatore abile ad estrarre il massimo dai propri giocatori. Il Chievo riparte dalle proprie certezze, aggiungendo l’esperienza di Sorrentino (un ritorno per lui) e l’imprevedibilità di De Guzman.
L’attacco non può contare sul classico bomber da 10/15 gol certi. Inglese e Meggiorini garantiscono tanto impegno e sacrificio, Pellissier è sempre una risorsa importante, Floro Flores ha tante potenzialità ma, a conti fatti, sembra mancare il vero uomo gol. Sarà importante l’apporto di Birsa.
Alla sua terza stagione in gialloblù, Birsa rappresenta l’uomo di maggior tasso tecnico della rosa. A Verona, sponda Chievo, sembra aver trovato l’ambiente giusto dove esprimersi al meglio. Inoltre Maran lo lascia libero di inventare come meglio crede.
n° Calciatore
R
Bastien Samuel
C 26-09-1996 BEL Avellino
31 2 0 0
LA SORPRESA
FORMAZIONE 4-3-1-2
In una squadra che lotta per non retrocede, è fondamentale poter contare su un portiere di sicuro affidamento. Classe 1979, Sorrentino, dopo tre anni a Palermo, ha deciso di tornare a vestire la casacca gialloblù per essere, ancora una volta, una gradita sorpresa.
SORRENTINO; Cacciatore, Dainelli, Cesar, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Meggiorini, Inglese. All. Maran
riccardo meggiorini
VOTO
6
foto Image Sport
foto @FDLCOM
foto @FDLCOM
Valter Birsa
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A
35 6 111 10
23 Birsa Valter
A 07-08-1986 SVN Chievo
32 Bressan Walter
P 26-01-1981 ITA Chievo
29 Cacciatore Fabrizio
D 08-10-1986 ITA Chievo
29 1 87 4
19 Castro Lucas Nahuel
C 09-04-1989 ARG Chievo
34 3 99 10 31 1 174
- - 1 5
12 Cesar Bostjan
D 09-07-1982 SVN Chievo
36 Costa Filippo
D 21-05-1995 ITA Bournemouth/Chievo -/6 -/- 6 0
3
Dainelli Dario
D 09-06-1979 ITA Chievo
18 1 399 11
De Guzman Jonathan
C 13-09-1987 HOL Napoli/Carpi
-/5
-/1
28
4
Djiby N’Diaye
A 05-01-1994 SEN Cremonese/Lupa Castelli R. 6/2
-/-
1
0
Dukic Nikola
D 10-01-1998 SCG Partizan Belgrado
-
0
83 Floro Flores Antonio
Stefano Sorrentino
Nato il
-
A 18-06-1983 ITA Sassuolo/Chievo
14/14 3/1 263
5
0 52
21 Frey Nicholas
D 06-03-1984 FRA Chievo
19 - 196
0
5
D 27-08-1981 ITA Chievo
22 - 350
7
18 Gobbi Massimo
D 31-10-1980 ITA Chievo
34 - 341 11
56 Hetemaj Perparim
C 12-12-1986 FIN Chievo
28 1 184
45 Inglese Roberto
A 12-11-1991 ITA Chievo
26 3 26 3
13 Izco Mariano Julio
C 13-03-1983 ARG Chievo
Gamberini Alessandro
- - 246
3 8
95 Jallow Lamin
C 22-07-1994 GAM Cittadella
25 4 0 0
69 Meggiorini Riccardo
A 04-09-1985 ITA Chievo
26 5 196 19
27 Parigini Vittorio
A 25-03-1996 ITA Perugia
19 4 0 0
31 Pellissier Sergio
A 12-04-1979 ITA Chievo
19 5 390 98
8
Radovanovic Ivan
D 29-08-1988 SCG Chievo
26 - 156
4
Rigoni Nicola
C 12-11-1990 ITA Chievo
28 3 32 3
20 Sardo Gennaro
C 08-05-1979 ITA Chievo
90 Seculin Andrea
P 14-07-1990 ITA Chievo
70 Sorrentino Stefano
P 28-03-1979 ITA Palermo
6 1 198
3 -2 3 2
2
Spolli Nicolas Federico
D 20-02-1983 ARG Carpi/Chievo
Troiani Michele
D 21-07-1996 ITA Benevento
ULTIMI 10 ANNI
9
35 -58 260 337
Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 9ª 50 38 13 11 14 43 45 2014-15 Serie A 14ª 43 38 10 13 15 28 41 2013-14 Serie A 16ª 36 38 10 6 22 34 54 2012-13 Serie A 12ª 45 38 12 9 17 37 52 2011-12 Serie A 10ª 49 38 12 13 13 35 45 2010-11 Serie A 11ª 46 38 11 13 14 38 40 2009-10 Serie A 14ª 44 38 12 8 18 37 42 2008-09 Serie A 16ª 38 38 8 14 16 35 49 2007-08 Serie B 1ª 85 42 24 13 5 77 43 2006-07 Serie A 18ª 39 38 9 12 17 38 48
2
4/10 -/- 147
6
17 1 0 0
PALMARèS 1 Campionato Serie B
28 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
29 Calcio 2OOO
CROTONE
CROTONE
F.C. CROTONE S.R.L. anno di fondazione 1910 SEDE: Via Ercole Scalfaro 13 - 88900 CROTONE – STADIO: Ezio Scida CONTATTI: Tel 0962.1901264 – Fax 0962.1901309 – SITO WEB: www.fccrotone.it PRESIDENTE: Raffaele Vrenna ALLENATORE: Davide Nicola (nuovo)
ROSA 2016-2017 LA STELLA
L’entusiasmo della Cenerentola, al suo primo storico campionato in serie A. L’arrivo di Rosi permette a Nicola di poter contare (assieme al mancino Martella) su due esterni di spinta e propulsione. Conferma quasi in blocco per il reparto difensivo, eccezion fatta per Yao, sostituito da Ceccherini.
A centrocampo manca qualcosa, nonostante l’arrivo, in extremis, di Crisetig. L’attacco è un grande punto interrogativo. Del tridente della storica passata stagione è rimasto solo Palladino. Gli arrivi di Falcinelli e Trotta sono delle vere e proprie scommesse. Toccherà a Nicola farli funzionare il reparto offensivo al meglio.
Nicola punta sull’esperienza di Palladino. L’ex Juventus e Parma sta vivendo una seconda giovinezza in Calabria e sembra essersi messo alle spalle i diversi guai fisici. Dalla cintola in su, toccherà all’attaccante campano guidare i compagni e illuminare la manovra dei rossoblù.
Simeon Tochukwu Nwanko
davide nicola
LA SORPRESA
FORMAZIONE 3-4-3
Simeon Tochukwu Nwankwo, più semplicemente Simy. Attaccante nigeriano classe ’92, arriva al Crotone dopo aver vinto il titolo di capocannoniere nella Segunda Liga portoghese (20 reti). Incuriosisce per i 198 centimetri che ne fanno il giocatore più alto del campionato italiano.
Cordaz; CECCHERINI, Dos Santos, Ferrari; SAMPIRISI, ROHDEN, CRISETIG, Martella; FALCINELLI, TROTTA, Palladino. All. Nicola
Raffaele Palladino
VOTO
6
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore 18 Barberis Andrea Barillari Cristian 28 Capezzi Leonardo 17 Ceccherini Federico 3 Claiton Machado Dos Santos Cojocaru Valentin 1 Cordaz Alex Crisetig Lorenzo 10 De Giorgio Pietro Dussenne Noe Falcinelli Diego 77 Fazzi Nicolò 13 Ferrari Gian Marco 5 Festa Marco 14 Gnahoré Eddy 87 Martella Bruno 8 Mazzarani Andrea 9 Nalini Andrea 98 Nicoletti Manuel 7 Palladino Raffaele 6 Rohden Marcus 22 Rosi Aleandro 20 Salzano Aniello 31 Sampirisi Mario 99 Simy Tochukwu Nwankwo 12 Stoian Adrian Marius 24 Tonev Aleksandar Trotta Marcello Tsouka Dozi Ravy 33 Viscovo Aniello 93 Zampano Giuseppe Marco
R Nato il Naz. Stagione scorsa Pr. Gol Pr. in A Gol in A C 11-12-1993 ITA Crotone 27 1 0 0 C 27-08-1995 ITA Catanzaro 1 - 0 0 C 28-03-1995 ITA Crotone 32 2 0 0 D 11-05-1992 ITA Livorno 32 2 32 0 D 07-09-1984 BRA Crotone 37 2 8 0 P 01-10-1995 ROM Steaua Bucarest 7 -6 0 0 P 01-01-1983 ITA Crotone 42 -36 0 0 C 20-01-1993 ITA Bologna 5 - 33 0 C 16-02-1983 ITA Crotone 18 - 0 0 D 07-04-1992 BEL Mouscron 34 6 0 0 A 26-06-1991 ITA Sassuolo 26 2 26 2 C 02-03-1995 ITA Entella/Crotone 12/2 -/- 0 0 D 15-05-1992 ITA Crotone 41 1 0 0 P 06-06-1992 ITA Crotone - - 0 0 C 14-11-1993 FRA Carrarese/Carpi 12/- 3/- 0 0 D 14-08-1992 ITA Crotone 33 3 0 0 C 06-11-1989 ITA Modena 14 3 20 1 A 20-06-1990 ITA Salernitana 9 - 0 0 D 09-12-1998 ITA Crotone - - 0 0 A 17-04-1984 ITA Crotone 22 4 176 22 C 11-05-1991 SWE Elfsborg 27 7 0 0 C 17-05-1987 ITA Frosinone 27 - 186 9 C 20-07-1991 ITA Crotone 28 1 0 0 C 31-10-1992 ITA Vicenza 38 - 27 0 A 07-05-1992 NGA Gil Vicente 33 2 0 0 C 11-02-1991 ROM Crotone 33 5 36 3 A 03-02-1990 ITA Frosinone 22 - 22 0 A 29-09-1992 ITA Avellino/Sassuolo 20/8 8/1 8 1 D 23-12-1994 FRA Paganese 21 - 0 0 P 21-06-1999 ITA Crotone - - 0 0 C 30-09-1993 ITA Crotone 25 3 0 0
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie B 2ª 82 42 23 13 6 61 36 2014-15 Serie B 17ª 48 42 12 12 18 42 52 2013-14 Serie B 6ª 63 42 17 12 13 56 52 2012-13 Serie B 9ª *53 42 14 13 15 45 56 2011-12 Serie B 11ª *52 42 13 15 14 60 58 2010-11 Serie B 11ª 54 42 13 15 14 45 50 2009-10 Serie B 8ª *60 42 17 11 14 53 50 2008-09 Serie C1 3ª 59 34 18 5 11 46 37 2007-08 Serie C1 3ª 55 34 14 13 7 45 30 2006-07 Serie B 21ª 32 42 7 11 24 36 67 *=2 pt. penalizzazione
PALMARèS 1 Campionato Serie C1
30 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
31 Calcio 2OOO
EMPOLI
EMPOLI
EMPOLI FOOTBALL CLUB S.P.A. anno di fondazione 1920 SEDE: Via di Pianezzoli c/o Centro Sportivo “Monteboro” - 50053 Empoli (FI) – STADIO Carlo Castellani CONTATTI: Tel 0571.93471 – Fax 0571.934777 – SITO WEB: www.empolicalcio.net PRESIDENTE: Fabrizio Corsi ALLENATORE: Giovanni Martusciello (nuovo)
ROSA 2016-2017 PUNTI DI FORZA
PUNTI DEBOLI
LA STELLA
I dettami di Sarri prima e Giampaolo dopo, sono ben radicati nella mente dei giocatori storici di casa Empoli. Martusciello, neo tecnico, conosce l’ambiente alla perfezione e punterà a dare continuità al progetto. Avere, in avanti, gente esperta come Gilardino e Maccarone è un lusso.
Negli ultimi anni, le grandi squadre hanno strappato all’Empoli tutti i migliori prospetti. Di gente di puro talento, nella rosa odierna, c’è poca traccia. Saponara, al momento, pare l’unico che possa accendere la luce. Difesa senza grandi alternative.
Gilardino, Campione del Mondo 2006, ha sempre avuto un feeling speciale con il gol. Dopo aver aiutato il Palermo a salvarsi, il Gila punta a dare una grossa mano anche all’Empoli. A 34 anni ha ancora una grandissima voglia di essere protagonista.
n° Calciatore
R
19 Barba Federico
D 01-09-1993 ITA Empoli/Stoccarda
6
Bellusci Giuseppe
D 21-08-1989 ITA Leeds United
27
-
102
0
Bolognesi Gianmaria
P 29-03-1996 ITA Ghivizzano Borgo a Mozzano -
-
0
0
Skorupski; Laurini, Cosic, Costa, PASQUAL; Buchel, Diousse, TELLO; Saponara; Maccarone, GILARDINO. All. MARTUSCIELLO
VOTO
6
foto @FDLCOM
foto @FDLCOM
foto @FDLCOM
Occhi puntati su Andrés Tello. Classe 1996, centrocampista dell’Under 20 colombiana e di proprietà della Juventus, ha la grande occasione di mettersi in mostra con la casacca dell’Empoli. Reduce da una grande stagione al Cagliari, è al primo ballo in Serie A.
FORMAZIONE 4-3-1-2
28
2
C 18-03-1991 ITA Empoli
28 2 28 2 9 - 29 0
15 Costa Andrea
D 01-02-1986 ITA Empoli
24 1 139
11 Croce Daniele
C 09-09-1982 ITA Empoli
28 - 65 1
Di Nardo Mirko
D 20-04-1996 ITA Colligiana
17 - 0 0
4
Dimarco Federico
D 10-11-1997 ITA Inter/Ascoli
8
Dioussé Assane
C 20-09-1997 SEN Empoli
Fontanelli Michael
A 30-07-1996 ITA Colligiana A 05-07-1982 ITA Palermo
4
-/14 -/- 1 0 15 - 15 0 3 - 0 0 33 10 499 189
33 Krunic Rade
C 07-10-1993 BIH Empoli
15 1 15 1
2
Laurini Vincent
D 10-06-1989 FRA Empoli
25 1 40 1
7
Maccarone Massimo
A 06-09-1979 ITA Empoli
37 13 243 75
C 10-07-1991 ITA Empoli
12 - 16 0 32
89 Marilungo Guido
A 09-08-1989 ITA Lanciano
Mauri José
C 16-05-1996 ARG Milan
9
Mchedlidze Levan
5
6
56
8
-
40
2
A 24-03-1990 GEO Empoli
13 - 49 5
D 13-03-1982 ITA Fiorentina
17
-
302
7
23 Pelagotti Alberto
P 09-03-1989 ITA Empoli
6 -5 6 5
31 Pereira Matheus da Silva
C 25-02-1998 BRA Corinthians
1
20 Pucciarelli Manuel
A 17-06-1991 ITA Empoli
1
LA SORPRESA
Gol Pr. in A Gol in A
D 24-10-1992 SCG Empoli
21 Pasqual Manuel
Andrés Tello
Pr.
10/2 -/1
24 Cosic Uros
17 Maiello Raffaele
alberto gilardino
Naz. Stagione scorsa
77 Buchel Marcel
18 Gilardino Alberto
Giovanni Martusciello
Nato il
Pugliesi Maurizio
P 27-12-1976 ITA Empoli
-
0
0
38 6 72 11 1 -1 1 1
A 21-12-1991 ITA Empoli
33 5 58 12
28 Skorupski Lukasz
P 05-05-1991 POL Empoli
31 -43 36 50
88 Tello Andres Felipe
C 06-09-1996 COL Cagliari
24 2 0 0
13 Veseli Frederic
D 20-11-1992 ALB Lugano
33 - 0 0
3 Zambelli Marco
D 22-08-1985 ITA Empoli
19 - 52 0
10 Saponara Riccardo
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 10ª 46 38 12 10 16 40 49 2014-15 Serie A 15ª 42 38 8 18 12 46 52 2013-14 Serie B 2ª 72 42 20 12 10 59 35 2012-13 Serie B 4ª 73 42 20 13 9 69 51 2011-12 Serie B 18ª 47 42 12 11 19 48 59 2010-11 Serie B 9ª 57 42 13 18 11 46 39 2009-10 Serie B 10ª 56 42 15 11 16 66 56 2008-09 Serie B 4ª 67 42 18 13 11 53 44 2007-08 Serie A 18ª 36 38 9 9 20 29 52 2006-07 Serie A 7ª 54 38 14 12 12 42 43
PALMARèS 1 Campionato Serie B 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro
32 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
33 Calcio 2OOO
FIORENTINA
FIORENTINA
FIORENTINA ACF S.P.A. anno di fondazione 1926 SEDE: Viale Manfredo Fanti 4 - 50137 Firenze – STADIO: Artemio Franchi CONTATTI: Tel 055.503011 – Fax 055.579572 – SITO WEB: www.violachannel.tv PROPRIETARIO: Andrea Della Valle – PRESIDENTE: Mario Cognigni ALLENATORE: Paulo Sousa (confermato)
ROSA 2016-2017
L’attacco resta il reparto migliore. L’aver trattenuto Kalinic, insieme ai vari Borja Valero e Ilicic, è stato importante per dare continuità al recente passato. Diverse le alternative anche in panchina, con Babacar che, se in buone condizioni fisiche, sarà un valore aggiunto notevole.
Sousa l’ha ripetuto più volte. La difesa manca di qualcosa. Avere un altro grande difensore avrebbe dato più soluzioni allo stesso tecnico portoghese. Inoltre Corvino ha puntato su tantissimi giovani, tutto da scoprire e da far ambientare in fretta.
Borja Valero, cercato da mezza Europa, è rimasto viola. Per Sousa un enorme sospiro di sollievo. Lo spagnolo è l’uomo di maggior fantasia della rosa, l’unico in grado di far girare i gigliati. L’esito della stagione della Fiorentina passa, necessariamente, dai piedi di Borja Valero.
IANIS HAGI
Nikola Kalinić
BORJA VALERO
foto @FDLCOM
LA STELLA
foto @FDLCOM
PUNTI DEBOLI
foto @FDLCOM
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore
R
13 Astori Davide
D 07-01-1987 ITA Fiorentina
33 - 231
30 Babacar Khouma
A 17-03-1993 SEN Fiorentina
18 5 61 13
5
Buon sangue non mente… Figlio di un fenomeno, il giovanissimo Ianis Hagi, classe 1998, è alla sua prima grande occasione in carriera. Sousa ne ha già parlato in maniera entusiastica. Dovrà essere bravo ad approfittare delle occasioni che gli saranno concesse durante la stagione.
FORMAZIONE 3-4-2-1
Tatarusanu; Tomovic, G.Rodriguez, Astori; Bernardeschi, SANCHEZ, Vecino, MAXI OLIVERA; Ilicic, Borja Valero; Kalinic. All: Sousa
VOTO
6½
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A 4
C 25-02-1989 HRV Fiorentina
27 1 48 2
10 Bernardeschi Federico
A 16-02-1994 ITA Fiorentina
33 2 40 3
20 Borja Valero Iglesias
C 12-01-1985 ESP Fiorentina
37 4 134 13
Badelj Milan
25 Chiesa Federico
A 25-10-1997 ITA Fiorentina
19 Cristoforo Sebastian Carlos
C 23-08-1993 URU Siviglia
21
-
0
0
4
De Maio Sebastian
D 05-03-1987 FRA Genoa
28
1
86
4
Diakhate Abdou
C 31-12-1998 SEN Fiorentina
- - 0 0
- - 0 0
17 Diks Kevin
D 06-10-1996 HOL Vitesse
30 2 0 0
97 Dragowski Bartlomiej
P 19-08-1997 POL Jagiellonia
34 -55 0 0
24 Hagi Ianis
C 22-10-1998 ROM Viitorul
31 2 0 0
72 Ilicic Josip
C 29-01-1988 SVN Fiorentina
30 13 174 44
9
Kalinic Nikola
A 05-01-1988 HRV Dnipro/Fiorentina 4/36 3/12 36 12
1
Lezzerini Luca
P 24-03-1995 ITA Fiorentina
2 -3 2 3
Maganjic Josip
A 06-01-1999 HRV Hajduk Spalato
1 - 0 0
31 Milic Hrvoje
D 10-05-1989 HRV Hajduk Spalato
28
1
0
0
14/13
1/-
0
0
Olivera Maximiliano Martin
D 05-03-1992 URU Wanderers/Penarol
2
Rodriguez Gonzalo
D 10-04-1984 ARG Fiorentina
35 4 133 21
18 Salcedo Carlos
D 29-09-1993 MEX Guadalajara
30 - 0 0
6
C 06-02-1986 COL Aston Villa
20
Sanchez Carlos Alberto
-
0
0
23 Satalino Giacomo
P 20-05-1999 ITA Fiorentina
12 Tatarusanu Ciprian
P 09-02-1986 ROM Fiorentina
16 Tello Cristian Herrera
A 11-08-1991 ESP Porto/Fiorentina 11/15 -/2
11 Toledo Hernan
A 17-01-1996 ARG Velez Sarsfield
13
40 Tomovic Nenad
D 30-08-1987 SCG Fiorentina
24 - 162
8
C 24-08-1991 URU Fiorentina
30 2 81 6
Vecino Matias
7 Zarate Mauro
LA SORPRESA
Nato il
- - 0 0 37 -39 46 50
A 18-03-1987 ARG West Ham/Fiorentina 15/15
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 5ª 64 38 18 10 10 60 42 2014-15 Serie A 4ª 64 38 18 10 10 61 46 2013-14 Serie A 4ª 65 38 19 8 11 65 44 2012-13 Serie A 4ª 70 38 21 7 10 72 44 2011-12 Serie A 12ª 46 38 11 13 14 37 43 2010-11 Serie A 9ª 51 38 12 15 11 49 44 2009-10 Serie A 11ª 47 38 13 8 17 48 47 2008-09 Serie A 4ª 68 38 21 5 12 53 38 2007-08 Serie A 4ª 66 38 19 9 10 55 39 2006-07 Serie A 5ª *58 38 21 10 7 62 31 15 pt. penalizzazione
15
1
3/3
0
141
PALMARèS 2 Scudetti 6 Coppe Italia 1 Supercoppe italiane 3 Campionati Serie B 1 Coppe delle Coppe 1 Coppa Grasshoppers 1 Coppa Mitropa 1 Coppa di Lega Italo-Inglese
2 0 2 30
34 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
35 Calcio 2OOO
GENOA
GENOA
GENOA CRICKET AND FOOTBALL CLUB S.P.A. anno di fondazione 1893 SEDE: Via Ronchi 67 - Villa Rostan – 16155 Genova Pegli – STADIO: Luigi Ferraris CONTATTI: Tel 010.612831 – Fax 010.612831 – SITO WEB: www.genoacfc.it PRESIDENTE: Enrico Preziosi ALLENATORE: Ivan Jurić (nuovo)
ROSA 2016-2017
Conclusa l’era Gasperini, si riparte da Juric, allenatore di grande avvenire. La difesa, comandata da Burdisso, offre ampie garanzie, soprattutto anche grazie al recupero di Perin. In attacco tante soluzioni, importante aver trattenuto Pavoletti.
A centrocampo sembra mancare qualcuno in grado di far cambiare marcia alla squadra. Juric pretende tanto dai suoi giocatori, un pressing sfrenato. La rosa è piena zeppa di giocatori da scoprire o in cerca di conferme. Servirà il contributo di tutti.
Fresco di convocazione anche in Nazionale, Pavoletti è l’uomo in più del Grifone. Cercato da diversi club, alla fine è rimasto a Genoa, pronto a segnare più gol possibili. Capace di fare reparto da solo, sa riempire l’area di rigore come pochi altri.
Ivan Jurić
LA SORPRESA Fiducia in Ocampos. Classe 1994, l’argentino, in prestito dall’OM, è alla ricerca della piazza giusta dove mostrare tutto il proprio talento. Juric è un allenatore abilissimo a far crescere i giovani. Per Ocamos l’occasione della vita, da non sbagliare.
Lucas Ocampos
FORMAZIONE 3-4-3
Perin; Izzo, GENTILETTI, Burdisso; Edenilson, Rincon, MIGUEL VELOSO, Laxalt; Pandev, Pavoletti, OCAMPOS. All. JURIC
Leonardo Pavoletti
VOTO
7
foto Image Sport
LA STELLA
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore Alhassan Moro Biraschi Davide Brivio Davide 8 Burdisso Nicolas Andres Caltabiano Edoardo 20 Cissokho Issa 4 Cofie Isaac Edenilson Andrade dos Santos Ferrari Franco 29 Fiamozzi Riccardo 13 Gakpé Serge 3 Gentiletti Santiago Juan 5 Izzo Armando 23 Lamanna Eugenio 93 Laxalt Diego Sebastian 22 Lazovic Darko 15 Marchese Giovanni Minutolo Marco 24 Munoz Ezequiel Ninkovic Nikola 10 Ntcham Olivier 11 Ocampos Lucas Orban Lucas Alfonso 27 Pandev Goran 19 Pavoletti Leonardo 1 Perin Mattia 30 Rigoni Luca 88 Rincon Tomas 9 Simeone Giovanni Pablo Todisco Francesco 44 Veloso Miguel Luis 38 Zima Lukas
R Nato il Naz. Stagione scorsa Pr. Gol Pr. in A Gol in A C 15-01-1994 GHA Carrarese 6 - 0 0 C 02-07-1994 ITA Avellino 32 - 0 0 D 17-03-1988 ITA Atalanta 14 - 121 5 D 12-04-1981 ARG Genoa 28 - 268 11 C 31-07-1996 ITA OltrepòVoghera/Borgorosso -/- -/- 0 0 D 23-02-1985 SEN Genoa/Bari 13/5 -/- 13 0 C 05-04-1991 GHA Carpi 29 - 92 3 D 18-12-1989 BRA Udinese 29 - 59 0 A 10-08-1995 ARG Valdinievole Montecatini 23 12 0 0 D 18-05-1993 ITA Pescara/Genoa 15/8 -/- 8 0 C 07-05-1987 TOG Genoa/Atalanta 13/5 3/- 18 3 D 09-01-1985 ARG Lazio 19 - 24 1 D 02-03-1992 ITA Genoa 33 - 53 1 P 07-08-1989 ITA Genoa 13 -18 21 27 C 07-02-1993 URU Genoa 35 3 62 5 C 15-09-1990 SCG Genoa 15 - 15 0 D 17-10-1984 ITA Genoa 11 - 137 6 D 13-01-1996 ITA Ligorna - - 0 0 D 08-10-1990 ARG Genoa 18 - 120 2 C 19-12-1994 SCG Partizan/Chievo 14/1 3/- 1 0 C 09-02-1996 FRA Genoa 17 - 17 0 C 11-07-1994 ARG Olympique Marsiglia 17 1 0 0 D 03-02-1989 ARG Valencia/Levante 7/3 -/- 0 0 A 27-07-1983 MKD Genoa 15 - 332 73 A 26-11-1988 ITA Genoa 25 12 46 19 P 10-11-1992 ITA Genoa 25 -30 124 186 C 07-12-1984 ITA Palermo/Genoa 10/18 1/3 226 23 C 13-01-1988 VEN Genoa 33 4 62 4 A 05-07-1995 ARG Banfield 16 5 0 0 D 28-12-1995 ITA Rimini 6 - 0 0 C 11-05-1986 POR Dynamo Kyev 20 2 49 2 P 09-01-1994 CZE Perugia - - 0 0
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 10ª 46 38 13 7 18 45 48 2014-15 Serie A 6ª 59 38 16 11 11 62 47 2013-14 Serie A 13ª 44 38 11 11 16 41 50 2012-13 Serie A 17ª 38 38 8 14 16 38 52 2011-12 Serie A 17ª 42 38 11 9 18 50 69 2010-11 Serie A 9ª 51 38 14 9 15 45 47 2009-10 Serie A 9ª 51 38 14 9 15 57 61 2008-09 Serie A 4ª 68 38 19 11 8 56 39 2007-08 Serie A 9ª 48 38 13 9 16 44 52 2006-07 Serie B 3pª 78 42 23 9 10 68 44
PALMARèS 9 Scudetti 1 Coppa Italia 6 Campionati Serie B 1 Campionato Serie C 1 Coppa Anglo-Italiana 2 Coppe delle Alpi 1 Coppa dell’Amicizia
36 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
37 Calcio 2OOO
INTER
INTER
INTERNAZIONALE FOOTBALL CLUB S.P.A. anno di fondazione 1908 SEDE: Corso Vittorio Emanuele II 9 - 20122 Milano – STADIO: Giuseppe Meazza CONTATTI: Tel 02.77151 – Fax 02.781514 – SITO WEB: www.inter.it PROPRIETARIO: Suning Holdings Group – PRESIDENTE: Erick Thohir ALLENATORE: Frank De Boer (nuovo)
ROSA 2016-2017
Abbondanza di esterni alti, che si traducono in numerose soluzioni offensive. Azzeccatissimo l'innesto di Candreva, Perisic è una garanzia. Se Éder - grande contropiedista - dovesse trovare collocazione tattica, i nerazzurri avrebbero molte armi a disposizione. Importante la conferma di Icardi: se ha voglia, è lui l'uomo che può fare la differenza.
Non convincono i laterali di difesa. Erkin, con l’arrivo di De Boer, ha già salutato. Non garantisce certezze neppure l'eterna promessa Santon, lo stesso vale per il pur diligente D'Ambrosio. Dubbi anche sul soldato Nagatomo, Ansaldi è un giocatore valido, ma è troppo spesso vittima di problemi fisici.
A Icardi si chiedono gol pesanti, João Mário è il colpo che riporta entusiasmo, ma il faro della manovra dovrà essere Banega. L'argentino è reduce da ottime stagioni a Siviglia e, a 28 anni, sembra maturo per consacrarsi definitivamente. Se saprà prendere in mano le chiavi del centrocampo ci sarà da divertirsi per il pubblico nerazzurro.
Gabriel Barbosa Almeida
LA SORPRESA Gabigol è il nome che solletica di più la fantasia nerazzurra, grande talento ma tutto da scoprire. 20 candeline appena spente, ha impiegato poco tempo per conquistare il Santos e mettere a segno oltre 50 gol. In Brasile ha fatto belle cose, ma il salto in Europa si farà sentire. Ha tutto per sfondare.
antonio candreva
FORMAZIONE 4-3-3
Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, ANSALDI; JOAO MARIO, BANEGA, Kondogbia; CANDREVA, Icardi, Perisic. All. DE BOER
João Mário
VOTO
7
foto Image Sport
LA STELLA
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore
R
2
D 10-06-1986 ITA Siviglia
Andreolli Marco
Nato il
Naz. Stagione scorsa
Pr. 7
Gol Pr. in A Gol in A - -
104
4
24
0
15 Ansaldi Cristian
D 20-09-1986 ARG Genoa
24
19 Banega Ever
C 29-06-1988 ARG Siviglia
25 5 0 0
46 Berni Tommaso
P 06-03-1983 ITA Inter
- - 9 10
11 Biabiany Jonathan Ludovic
C 28-04-1988 FRA Inter
20 1 187 22
77 Brozovic Marcelo
C 16-11-1992 HRV Inter
32 4 47 5
87 Candreva Antonio
C 28-02-1987 ITA Lazio
30
30 Carrizo Juan
P 06-05-1984 ARG Inter
2 -4 47 64
33 D’Ambrosio Danilo
C 09-09-1988 ITA Inter
20 2 96 6
23 Eder Martins Citadin
A 15-11-1986 BRA Sampdoria/Inter
5
C 26-06-1983 BRA Galatasaray/Inter
Felipe Melo de Carvalho
10
19/14 12/1
238
183
2/26 -/1 113
48
49 7
Gabriel Barbosa Almeida
A 30-08-1996 BRA Santos
30 10 0 0
27 Gnoukouri Assane Demoya
C 28-09-1996 CIV Inter
2 - 7 0
1
Handanovic Samir
P 14-07-1984 SVN Inter
9
Icardi Mauro Emanuel
A 19-02-1993 ARG Inter
33 16 122 57
6
Joao Mario Eduardo Naval Costa
C 19-01-1993 POR Sporting Lisbona
33
36 -34 330 396 6
0
0
10 Jovetic Stevan
A 02-11-1989 MNT Inter
26 6 142 41
7
Kondogbia Geoffrey
C 15-02-1993 FRA Inter
26 1 26 1
Maiorano Giuseppe
A 14-02-1996 ITA Ancona/Lupa C. Romani
17 Medel Gary Alexis
C 03-08-1987 CHI Inter
95 Miangue Senna
D 05-02-1997 BEL Inter
-/16
-/1
0
0
30 1 65 1 - - 0 0
25 Miranda João
D 07-09-1984 BRA Inter
32 1 32 1
24 Murillo Jeison Fabián
D 27-05-1992 COL Inter
34 2 34 2
55 Nagatomo Yuto
D 12-09-1986 JPN Inter
22 - 159
8
A 05-02-1982 ARG Inter
27 2 215 73
Palacio Rodrigo
44 Perisic Ivan
A 02-02-1989 HRV Wolfsburg/Inter
D 28-04-1996 ITA Savona/Vicenza
Pinton Andrea
2/34 1/7
34
9 7
2/- -/- 0 0
13 Ranocchia Andrea
D 16-02-1988 ITA Inter/Sampdoria 10/14 -/- 176 10
21 Santon Davide
D 02-01-1991 ITA Inter
12 - 72 0
94 Yao Eloge Koffi
D 20-01-1996 CIV Crotone
30
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 4ª 67 38 20 7 11 50 38 2014-15 Serie A 8ª 55 38 14 13 11 59 48 2013-14 Serie A 5ª 60 38 15 15 8 62 39 2012-13 Serie A 9ª 54 38 16 6 16 55 57 2011-12 Serie A 6ª 58 38 17 7 14 58 55 2010-11 Serie A 2ª 76 38 23 7 8 69 42 2009-10 Serie A 1ª 82 38 24 10 4 75 34 2008-09 Serie A 1ª 84 38 25 9 4 70 32 2007-08 Serie A 1ª 85 38 25 10 3 69 26 2006-07 Serie A 1ª 97 38 30 7 1 80 34
1
0
PALMARèS 18 Scudetti 7 Coppe Italia 5 Supercoppe italiane 3 Coppe Campioni/Champions League 3 Coppe UEFA/Europa League 2 Coppe Intercontinentali 1 Coppe del mondo per club
0
38 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
39 Calcio 2OOO
JUVENTUS
JUVENTUS
JUVENTUS FOOTBALL CLUB S.P.A. anno di fondazione 1897 SEDE: Corso Galileo Ferraris 32 - 10128 Torino – STADIO: Juventus Stadium CONTATTI: Tel 899.999897 - Fax 011.5119214 – SITO WEB: www.juventus.com Proprietario: Famiglia Agnelli – Presidente: Andrea Agnelli Allenatore: Massimiliano Allegri (confermato)
ROSA 2016-2017
Nonostante un attacco stellare, la Juventus ha ancora nel pacchetto difensivo il suo punto di forza. La miglior difesa d’Europa è stata confermata interamente e, in aggiunta, è stato preso un difensore di valore assoluto come Benatia.
Trovare dei difetti ad una corazzata come quella bianconera è arduo. L’unico dubbio riguarda il post Pogba. Il francese, nei momenti difficili, sapeva prendere in mano la squadra. Da capire chi riuscirà a raccogliere la sua eredità.
Higuain è l’affare dell’estate in casa bianconera. Il Pipita, stanco di arrivare sempre ad un soffio dall’alzare trofei importanti, è pronto, insieme alla Juventus a conquistare l’Italia e l’Europa. Classe 1987, si presenta a Torino con 91 gol in tre anni partenopei.
Daniel Alves
Medhi Benatia
LA SORPRESA
FORMAZIONE 3-5-2
Allegri punta molto sugli esterni e Dani Alves, brasiliano con tanta esperienza (e titoli) alle spalle potrebbe essere l’uomo in più. Da giocatore utile potrebbe diventare l’uomo in più, soprattutto in Champions League. Punta alla sua quarta coppa dalle grandi orecchie.
Buffon; Chiellini, Bonucci, BENATIA; Alex Sandro, Khedira, Marchisio, PJANIC, DANI ALVES; Dybala, HIGUAIN. All. Allegri
gonzalo higuain
VOTO
9½
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LA STELLA
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore
R
12 Alex Sandro Lobo Silva
D 26-01-1991 BRA Porto/Juventus
Nato il
Naz. Stagione scorsa
Pr.
22 Asamoah Kwadwo
C 09-12-1988 GHA Juventus
Gol Pr. in A Gol in A
1/22 -/2
22
2
11 - 193 12
32 Audero Emil
P 18-01-1997 ITA Juventus
15 Barzagli Andrea
D 08-05-1981 ITA Juventus
31 1 322
4
D 17-04-1987 MAR Bayern Monaco
14
19 Bonucci Leonardo
D 01-05-1987 ITA Juventus
36 3 237 14
1
Buffon Gianluigi
P 28-01-1978 ITA Juventus
35 -17 590 484
3
Chiellini Giorgio
D 14-08-1984 ITA Juventus
24 1 316 23
Cuadrado Juan Guillermo Bello
Benatia Mehdi
1
113
C 26-05-1988 COL Chelsea/Juventus 1/28 -/4 166
23 Dani Alves da Silva
C 06-05-1983 BRA Barcellona
D 17-09-1986 ITA Olympique Marsiglia
De Ceglie Paolo
- - 0 0 8 11
27
29
-
0
0
7
-
144
7
21 Dybala Paulo
A 15-11-1993 ARG Juventus
34 19 95 35
33 Evra Patrice
D 15-05-1981 ITA Juventus
26 2 47 3
11 Hernanes Anderson de Carvalho
C 29-05-1985 BRA Inter/Juventus
2/14 -/1 174 36
9
Higuain Gonzalo
A 10-12-1987 ARG Napoli
35
6
Khedira Sami
C 04-04-1987 GER Juventus
20 5 20 5 10
71
18 Lemina Mario
C 01-09-1993 FRA Ol. Marsiglia/Juventus 4/10
26 Lichtsteiner Stephan
D 16-01-1984 SUI Juventus
26 - 248 14
C 29-06-1997 ITA Pescara
26 - 5 0
17 Mandzukic Mario
A 21-05-1986 HRV Juventus
27 10 27 10
8
Mandragora Rolando
-/2
104
41
2
C 19-01-1986 ITA Juventus
23 - 262 32
Marzouk Younes Bnou
A 02-03-1996 MAR Westerlo/Angers
-/- -/- 0 0
C 14-07-1995 ITA Chievo
Marchisio Claudio Mattiello Federico
1 - 6 0
25 Neto Norberto Murara
P 19-07-1989 BRA Juventus
20 Pjaca Marko
A 06-05-1995 HRV Dinamo Zagabria
28
8
0
0
5
C 02-04-1990 BIH Roma
33
10
159
27
24 Rugani Daniele
D 29-07-1994 ITA Juventus
17 - 55 3
27 Sturaro Stefano
C 09-03-1993 ITA Juventus
19 1 60 3
Pjanic Miralem
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 1ª 91 38 29 4 5 75 20 2014-15 Serie A 1ª 87 38 26 9 3 72 24 2013-14 Serie A 1ª 102 38 33 3 2 80 23 2012-13 Serie A 1ª 87 38 27 6 5 71 24 2011-12 Serie A 1ª 84 38 23 15 0 68 20 2010-11 Serie A 7ª 58 38 15 13 10 57 47 2009-10 Serie A 7ª 55 38 16 7 15 55 56 2008-09 Serie A 2ª 74 38 21 11 6 69 37 2007-08 Serie A 3ª 72 38 20 12 6 72 37 2006-07 Serie B 1ª *85 42 28 10 4 83 30 *=9 pt. penalizzazione
3 -3 75 87
PALMARèS 32 Scudetti 11 Coppe Italia 7 Supercoppe italiane 1 Campionato di Serie B 2 Coppe Campioni/Champions League 1 Coppe delle Coppe 3 Coppe UEFA/Europa League 2 Supercoppe UEFA 1 Coppe Intertoto 2 Coppe Intercontinentali 1 Coppa delle Alpi
40 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
41 Calcio 2OOO
LAZIO
LAZIO
LAZIO SOCIETÀ SPORTIVA S.P.A. anno di fondazione 1900 SEDE: Via di Santa Cornelia 1000 – 60 Formello (Roma) – STADIO: Olimpico CONTATTI: Tel 06.97607111 – Fax 06.90400022 - SITO WEB: www.sslazio.it Presidente: Claudio Lotito Allenatore: Simone Inzaghi (confermato)
ROSA 2016-2017
Nonostante gli addii di Klose e Candreva, l’attacco, con l’arrivo di Immobile e un Felipe Anderson ringalluzzito dall’oro olimpico, pare il reparto più intrigante. Bene anche il centrocampo, soprattutto grazie alla conferma di Biglia, il fulcro del gioco laziale.
La difesa è ancora un grande punto di domanda. De Vrij, reduce da un brutto infortunio, deve confermare di essere quello di un tempo. Wallace, Lukaku e Bastos, tutti nuovi volti, sono chiamati a farsi trovare subito pronti. Manca anche una vera alternativa ad Immobile.
Dopo essersi perso nelle sue avventure estere, Immobile ha la concreta chance di ricordare a tutti che, di attaccanti del suo valore, ce ne sono pochi in circolazione. A 26 anni è giunto al momento cruciale della sua carriera. Non può più fallire.
Stefan de Vrij
LA SORPRESA Fisicamente imponente, Bastos, ex Rostov, è uno dei tanti volti nuovi in casa biancoceleste. Il nazionale angolano, a 25 anni, deve dimostrare di valere palcoscenici importanti. Il fisico è dalla sua parte, ora deve crescere tatticamente e tecnicamente per fare il salto di qualità finale.
Bartolomeu Jacinto Quissanga
FORMAZIONE 4-3-3
Marchetti; Basta, De Vrij, WALLACE, LUKAKU; Parolo, Biglia, LUIS ALBERTO; Felipe Anderson, IMMOBILE, Kishna. All. S.Inzaghi
ciro immobile
VOTO
6½
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LA STELLA
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore 8 Basta Dusan 15 Bastos Bartolomeu Jacinto 20 Biglia Lucas Rodrigo 5 Cataldi Danilo 3 De Vrij Stefan 9 Djordjevic Filip 10 Felipe Anderson Pereira Gonzalez Alvaro Rafael 2 Hoedt Wesley 17 Immobile Ciro 14 Keita Balde Diao 7 Kishna Ricardo 23 Leitner Moritz 25 Lombardi Cristiano 18 Luis Alberto Romero 6 Lukaku Jordan 19 Lulic Senad 22 Marchetti Federico 21 Milinkovic-Savic Sergej 27 Minala Joseph Marie 11 Morrison Ravel 96 Murgia Alessandro 16 Parolo Marco 4 Patric Gabarron Gil 44 Prce Franjo 26 Radu Stefan 1 Strakosha Thomas 71 Tounkara Mamadou 55 Vargic Ivan Vinicius Ribeiro de Freitas 13 Wallace Fortuna dos Santos
R Nato il Naz. Stagione scorsa Pr. Gol Pr. in A Gol in A D 18-08-1984 SCG Lazio 23 - 162 9 D 23-11-1991 ANG Rostov 26 3 0 0 C 30-01-1986 ARG Lazio 27 4 80 9 C 06-08-1994 ITA Lazio 20 1 36 1 D 05-02-1992 HOL Lazio 2 - 32 0 A 28-09-1987 SCG Lazio 27 3 51 11 C 15-04-1993 BRA Lazio 35 7 80 17 C 29-10-1984 URU Atlas 16 - 117 4 D 06-03-1994 HOL Lazio 25 - 25 0 A 20-02-1990 ITA Siviglia/Torino 8/14 2/5 83 32 A 08-03-1995 SEN Lazio 31 4 79 10 A 04-01-1995 HOL Lazio 11 2 11 2 C 08-12-1992 GER Borussia Dortmund 9 - 0 0 A 19-08-1995 ITA Ancona 25 4 0 0 A 28-09-1992 ESP Deportivo La Coruna 29 6 0 0 A 25-07-1994 BEL KV Oostende 34 3 0 0 C 18-01-1986 BIH Lazio 30 3 145 18 P 07-02-1983 ITA Lazio 29 -39 212 257 C 27-02-1995 SCG Lazio 25 1 25 1 C 24-08-1996 CMR Latina/Bari 3/1 -/- 3 0 C 02-02-1993 ENG Lazio 4 - 4 0 C 09-08-1996 ITA Lazio - - 0 0 C 25-01-1985 ITA Lazio 31 3 205 30 D 17-04-1993 ESP Lazio 9 - 9 0 D 07-01-1996 HRV Lazio/Salernitana -/- -/- 0 0 D 22-10-1986 ROM Lazio 13 - 190 2 P 19-03-1995 ALB Salernitana 11 -16 0 0 C 19-01-1996 ESP Crotone/Salernitana 7/3 1/- 1 0 P 15-03-1987 HRV Rijeka 32 -13 0 0 D 07-03-1993 BRA FC Zurigo 20 - 0 0 D 14-10-1994 BRA Monaco 26 1 0 0
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 8ª 54 38 15 9 14 52 52 2014-15 Serie A 3ª 69 38 21 6 11 71 38 2013-14 Serie A 9ª 56 38 15 11 12 54 54 2012-13 Serie A 7ª 61 38 18 7 13 51 42 2011-12 Serie A 4ª 62 38 18 8 12 56 47 2010-11 Serie A 4ª 66 38 20 6 12 55 39 2009-10 Serie A 12ª 46 38 11 13 14 39 43 2008-09 Serie A 10ª 50 38 15 5 18 46 55 2007-08 Serie A 12ª 46 38 11 13 14 47 51 2006-07 Serie A 3ª *62 38 18 11 9 59 33 *=3 pt. penalizzazione
PALMARèS 2 Scudetti 6 Coppe Italia 3 Supercoppe italiane 1 Campionato Serie B 1 Coppe delle Coppe 1 Supercoppa UEFA 1 Coppa delle Alpi
42 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
43 Calcio 2OOO
MILAN
MILAN
MILAN ASSOCIAZIONE CALCIO S.P.A. anno di fondazione 1899 SEDE: Via Aldo Rossi 8 - 20149 Milano – STADIO: Giuseppe Meazza CONTATTI: Tel 02.62281 – Fax 02.6598876 – SITO WEB: www.acmilan.com PROPRIETARIO: Fininvest – PRESIDENTE ONORARIO: Silvio Berlusconi ALLENATORE: Vincenzo Montella (nuovo)
ROSA 2016-2017 PUNTI DI FORZA
PUNTI DEBOLI
LA STELLA
Montella è un tecnico con le idee chiare, con una filosofia calcistica in sintonia con la storia del club. Se sarà supportato a dovere dalla nuova proprietà cinese, l’ex areoplanino sarà una certezza per la rifondazione rossonera. è lui l’uomo della possibile svolta. Importante il regalo last minute Mati Fernandez.
L’organico al momento è decisamente incompleto e poco competitivo per le primissime posizioni, nonché non in completa sintonia con il credo di Montella. La difesa manca di un centrale di valore al fianco di Romagnoli mentre dietro Bacca (difficile la sua convivenza con Lapadula) non c’è nessuno.
Carlos Bacca, è l’unico giocatore rossonero che da solo è in grado di spaccare in due una partita. Montella dovrà essere bravo a cucirgli addosso una squadra che sappia servirlo in profondità. Davanti alla porta è una sentenza.
n° Calciatore
R
20 Abate Ignazio
C 12-11-1986 ITA Milan
27 1 233
Aniekan Favour
C 10-01-1994 NGA Krka
11 - 0 0
31 Antonelli Luca
D 11-02-1987 ITA Milan
28 3 189 13
70 Bacca Carlos
A 08-09-1986 COL Milan
38 18 38 18
91 Bertolacci Andrea
C 11-01-1991 ITA Milan
27 1 152 19
C 22-08-1989 ITA Milan
33 6 165 27
5
Bonaventura Giacomo
Il Principito Sosa, classe 1985, è un centrocampista dai piedi buono e dalla regia oculata. Visto a Napoli per una stagione, l’argentino è l’uomo a cui Montella spera di affidare le chiavi del centrocampo. E’ reduce dall’avventura al Besiktas.
FORMAZIONE 4-3-3
Donnarumma; De Sciglio, GUSTAVO GOMEZ, Romagnoli, Antonelli; Kučka, Montolivo, SOSA; Bonaventura, Bacca, Niang. All. MONTELLA
Carlos Bacca
VOTO
6
foto Image Sport
foto Image Sport
foto Image Sport
LA SORPRESA
Giacomo Bonaventura
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A 5
96 Calabria Davide
D 06-12-1996 ITA Milan
2
D 20-10-1992 ITA Milan
22 - 85 0
99 Donnarumma Gianluigi
P 25-02-1999 ITA Milan
30 -29 30 29
93 Ely Rodrigo
D 03-11-1993 BRA Milan
3 - 3 0
C 15-05-1986 CHI Fiorentina
De Sciglio Mattia
Fernandez Matias
6 - 7 0
22
1
96
7
22 Gabriel Vasconcelos Ferreira
P 27-09-1992 BRA Napoli
1
-3
8
13
15 Gomez Gustavo Raul
D 06-05-1993 PAR Lanus
15
-
0
0
10 Honda Keisuke
A 13-06-1986 JPN Milan
30 1 73 8
33 Kucka Juraj
C 26-02-1987 SVK Genoa/Milan
9
A 07-02-1990 ITA Pescara
40 27 0 0
C 08-01-1998 ITA Milan
2 - 2 0
Lapadula Gianluca
73 Locatelli Manuel
Vincenzo Montella
Nato il
1/29 -/1 151
10
87 Luiz Adriano de Souza
C 12-04-1987 BRA Milan
26 4 26 4
18 Montolivo Riccardo
C 18-01-1985 ITA Milan
31 - 353 27
11 Niang M’Baye
A 19-12-1994 FRA Milan
16 5 63 10
29 Paletta Gabriel
C 15-02-1986 ARG Atalanta
24
Pasalic Mario
C 09-02-1995 HRV Monaco
16 3 0 0
16 Poli Andrea
C 29-09-1989 ITA Milan
18 - 179
13 Romagnoli Alessio
D 12-01-1995 ITA Milan
34 - 77 3
23 Sosa José Ernesto
C 19-06-1985 ARG Besiktas
31
8
C 19-11-1993 ESP Milan/Genoa
Suso Jesús Fernández
21 Vangioni Leonel Ezequiel
D 05-05-1987 ARG River Plate
17 Zapata Cristian Eduardo
D 30-09-1986 COL Milan
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 1ª 91 38 29 4 5 75 20 2014-15 Serie A 1ª 87 38 26 9 3 72 24 2013-14 Serie A 1ª 102 38 33 3 2 80 23 2012-13 Serie A 1ª 87 38 27 6 5 71 24 2011-12 Serie A 1ª 84 38 23 15 0 68 20 2010-11 Serie A 7ª 58 38 15 13 10 57 47 2009-10 Serie A 7ª 55 38 16 7 15 55 56 2008-09 Serie A 2ª 74 38 21 11 6 69 37 2007-08 Serie A 3ª 72 38 20 12 6 72 37 2006-07 Serie B 1ª *85 42 28 10 4 83 30 *=9 pt. penalizzazione
1
7
1/19 -/6 9
-
161
6 6
24
1
25
6
0
16 1 239
PALMARèS 18 Scudetti 5 Coppe Italia 6 Supercoppe italiane 2 Campionati Serie B 7 Coppe Campioni/Champions League 2 Coppe delle Coppe 5 Supercoppe UEFA 3 Coppe Intercontinentali 1 Coppe del mondo per club 1 Coppa Mitropa 2 Coppe Latine
0 7
44 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
45 Calcio 2OOO
NAPOLI
NAPOLI
NAPOLI SOCIETA’ SPORTIVA CALCIO S.P.A. anno di fondazione 1926 SEDE: Strada Statale Domitiana Km 35,300 - 81030 Castel Volturno (CE) – STADIO: San Paolo CONTATTI: Tel 081.5095344 – Fax 081.5093917 – SITO WEB: www.sscnapoli.it PROPRIETARIO: Filmauro S.r.l. – PRESIDENTE: Aurelio De Laurentiis ALLENATORE: Maurizio Sarri (confermato)
ROSA 2016-2017 PUNTI DI FORZA
PUNTI DEBOLI
LA STELLA
L’attacco, nonostante possa sembrare un paradosso. I 36 gol di Higuain sono “recuperabili”: gli esterni saranno più stretti e con licenza di concludere, le mezzali più libere nelle incursioni grazie anche alla partecipazione al gioco di Milik. Ventaglio soluzioni offensive più ampio e variegato.
Il sontuoso mercato estivo ha portato tanti volti nuovi, tutti da inserire in tempi brevi nei meccanismi di Sarri. In difesa, nonostante il colpo Maksimovic, c’è ancora qualche dubbio sulla reale forza del reparto. Problemi durante la Coppa d’Africa quando Koulibaly e Ghoulam se ne andranno via per diverse partite.
Hamsik è diventato il simbolo del Napoli. Lo slovacco è alla decima stagione all’ombra del Vesuvio, promosso capitano e ulteriormente responsabilizzato dalla partenza di Higuain. Bandiera e uomo chiave nello scacchiere di Sarri che lo ha restituito agli antichi fasti.
n° Calciatore
R
33 Albiol Raul
C 04-09-1985 ESP Napoli
36 1 103
2
5
Allan Marques Loureiro
C 08-01-1991 BRA Napoli
35 3 139
4
7
Milik è arrivato in sordina, nonostante i 32 milioni spesi. Ha 22 anni e caterve di gol alle spalle con l’Ajax, più di quanto alla sua età fecero i suoi illustri predecessori ad Amsterdam, Ibrahimovic e Suarez. Doti atletiche e fisiche importanti, elegante e con istinto da vero bomber.
FORMAZIONE 4-3-3
Reina; Hysaj, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, MILIK, Insigne. All. Sarri
Marek Hamšík
VOTO
8
foto Image Sport
foto Image Sport
foto Image Sport
LA SORPRESA
Lorenzo Tonelli
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A
Callejon José María
A 11-02-1987 ESP Napoli
38 6 113 32
21 Chiriches Vlad
D 14-11-1989 ROM Napoli
8 1 8 1
13 Contini Nikita
P 21-05-1996 ITA Spal
8 -8 0 0
42 Diawara Amadou
C 17-07-1997 GUI Bologna
34
77 El Kaddouri Omar
C 21-08-1990 BEL Napoli
20 2 88 11
23 Gabbiadini Manolo
A 26-11-1991 ITA Napoli
23 5 145 35
31 Ghoulam Faouzi
D 01-02-1991 ALG Napoli
4
A 05-05-1985 ITA Sunderland/Bologna
Giaccherini Emanuele
-
34
0
34 - 70 0 -/28
-/7
104
18
17 Hamsik Marek
C 27-07-1987 SVK Napoli
38 6 320 82
2
D 02-02-1994 ALB Napoli
37 - 73 0
24 Insigne Lorenzo
A 04-06-1991 ITA Napoli
37 12 131 22
94 Insigne Roberto
A 11-05-1994 ITA Avellino
33 5 1 0
Hysaj Elseid
C 21-12-1991 BRA Napoli
35 - 91 7
26 Koulibaly Kalidou
D 20-06-1991 FRA Napoli
33 - 60 1
95 Lasicki Igor
D 26-06-1995 POL Maceratese/Rimini 4/6 -/- 1 0
11 Maggio Christian
D 11-02-1982 ITA Napoli
D 25-11-1991 SCG Torino
16
14 Mertens Dries
A 06-05-1987 BEL Napoli
33 5 97 22
99 Milik Arkadiusz
A 28-02-1994 POL Ajax
31 21 0 0
1
P 20-05-1990 BRA Napoli
- - 31 38
25 Reina Jose Manuel
P 31-08-1982 ESP Napoli
37 -29 67 58 34
8
Arkadiusz Milik
Nato il
Jorginho Jorge Luiz Frello
Maksimovic Nikola
Rafael Cabral Barbosa
8 - 306 32 -
66
30 Rog Marko
C 19-07-1995 HRV Dinamo Zagabria
22 Sepe Luigi
P 08-05-1991 ITA Fiorentina
- - 32 37
3
D 17-07-1987 HRV Napoli
5 - 14 0
Strinic Ivan
3
0
0
0
62 Tonelli Lorenzo
D 17-01-1990 ITA Empoli
26
2
54
7
20 Zielinski Piotr
C 20-05-1994 POL Empoli
35
5
82
5
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 2ª 82 38 25 7 6 80 32 2014-15 Serie A 5ª 63 38 18 9 11 70 54 2013-14 Serie A 3ª 78 38 23 9 6 77 39 2012-13 Serie A 2ª 78 38 23 9 6 73 36 2011-12 Serie A 5ª 61 38 16 13 9 66 46 2010-11 Serie A 3ª 70 38 21 7 10 59 39 2009-10 Serie A 6ª 59 38 15 14 9 50 43 2008-09 Serie A 12ª 46 38 12 10 16 43 45 2007-08 Serie A 8ª 50 38 14 8 16 50 53 2006-07 Serie B 2ª 79 42 21 16 5 52 29
PALMARèS 2 Scudetti 5 Coppe Italia 2 Supercoppe italiane 1 Campionato Serie B 1 Coppa UEFA/Europa League 1 Coppa delle Alpi 1 Coppa di Lega Italo-Inglese
46 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
47 Calcio 2OOO
PALERMO
PALERMO
CITTÀ DI PALERMO UNIONE SPORTIVA S.P.A. anno di fondazione 1900 SEDE: Viale del Fante 11 - 90146 Palermo – STADIO: Renzo Barbera CONTATTI: Tel 091.6901211 – Fax 091.6700263 – SITO WEB: www.palermocalcio.it PRESIDENTE: Maurizio Zamparini ALLENATORE: Davide Ballardini
ROSA 2016-2017
Difficile trovare spunti positivi nella rinnovatissima rosa rosanero. L’addio del trio SorrentinoVazquez-Gilardino ha privato la squadra della spina dorsale. L’arrivo di Diamanti, sempre che sia quello di qualche stagione fa, porta un pizzico di talento in più.
La difesa è da scoprire. Centrocampo con tanti volti nuovi e dunque avrà bisogno di tempo per trovare la giusta chimica. Preoccupa moltissimo l’attacco. L’assenza di un bomber dal gol facile rende la squadra molto dipendente dalle giocate individuali. Poca qualità.
Indubbiamente Diamanti, per curriculum e doti tecniche, è l’unico in grado di accendere il Palermo. Dopo qualche stagione non eccelsa, deve trovare lo smalto dei vecchi tempi. Ballardini gli affiderà le chiavi della squadra, sperando che sappia “svegliare” tutti i compagni.
Ilija Nestorovski
LA SORPRESA Nestorovski è l’ultima scommessa del vulcanico Zamparini. Negli ultimi tre anni, è stato capocannoniere in terra croata (69 gol totali) ma la Serie A è di tutt’altro valore. Il macedone, classe 1990, ha fisico e tanta motivazione. Da capire se basteranno per imporsi in Italia.
Haitam Aleesami
FORMAZIONE 3-4-1-2
Posavec; Goldaniga, Gonzalez, RAJKOVIC; Rispoli, Hiljemark, BRUNO HENRIQUE, ALEESAMI; DIAMANTI; NESTOROVSKI, Quaison. All. Ballardini
Alessandro Diamanti
VOTO
5½
foto Image Sport
LA STELLA
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore
R
19 Aleesami Haitam
D 31-07-1991 NOR Goteborg
30 2 0 0
4
D 13-02-1986 SVN Palermo
23 - 62 0
Andelkovic Sinisa
Nato il
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A
22 Balogh Norbert Sandor
A 21-02-1996 HUN Debrecen/Palermo 18/4 3/- 4 0
27 Bentivegna Accursio
A 21-06-1996 ITA Como/Palermo 15/1 1/- 4 0
24 Bouy Ouasim
C 11-06-1993 HOL PEC Zwolle
26
4
0
0
25 Bruno Henrique Corsini
C 21-10-1989 BRA Corinthians
21
4
0
0
18 Chochev Ivaylo
C 18-02-1993 BUL Palermo
27 - 45 3
15 Cionek Thiago Rangel
D 21-04-1986 BRA Modena/Palermo 15/5 -/- 5 0
23 Diamanti Alessandro
A 02-05-1983 ITA Watford/Atalanta
11 Embalo Carlos Apna
A 25-11-1994 GNB Brescia
40 5 0 0
68 Fulignati Andrea
P 31-10-1994 ITA Trapani
3 -2 0 0
14 Gazzi Alessandro
C 28-01-1983 ITA Torino
70 Giuliano Simone
D 28-04-1997 ITA Palermo
6
3/16
15
-/1
-
169
195
33
4
- - 0 0
D 02-11-1993 ITA Palermo
17 2 17 2
12 Gonzalez Giancarlo Castro
D 08-02-1988 CRC Palermo
35 2 63 3
10 Hiljemark Oscar
C 28-06-1992 SWE Palermo
38 4 38 4
28 Jajalo Mato
C 25-05-1988 HRV Palermo
28 - 69 1
98 Lo Faso Simone
A 18-02-1998 ITA Palermo
Goldaniga Edoardo
- - 0 0
55 Marson Leonardo
P 05-01-1998 ITA Palermo
89 Morganella Michel
C 17-05-1989 SUI Palermo
14 - 97 1
30 Nestorovski Ilija
A 12-03-1990 MKD Inter Zapresic
33
97 Pezzella Giuseppe
D 29-11-1997 ITA Palermo
1
P 10-03-1996 HRV Inter Zapresic/Palermo 20/1 -30/- 1 0
Posavec Josip
- - 0 0 25
0
0
9 - 9 0
56 Punzi Andrea
D 02-03-1997 ITA Palermo
21 Quaison Robin
C 09-10-1993 SWE Palermo
30 1 49 3
- - 0 0
5
Rajkovic Slobodan
D 03-02-1989 SCG Darmstadt 98
15
3
Rispoli Andrea
D 29-09-1988 ITA Palermo
22 - 64 0
C 22-05-1997 HUN Puskas Academia
31 1 0 0
20 Sallai Roland
1
0
0
8
Trajkovski Aleksandar
A 05-09-1992 MKD Palermo
32 3 32 3
2
Vitiello Roberto
D 08-05-1983 ITA Palermo
10 - 64 2
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 16ª 39 38 10 9 19 38 65 2014-15 Serie A 11ª 49 38 12 13 13 53 55 2013-14 Serie B 1ª 86 42 25 11 6 62 28 2012-13 Serie A 18ª 32 38 6 14 18 34 54 2011-12 Serie A 15ª 43 38 11 10 17 52 62 2010-11 Serie A 8ª 56 38 17 5 16 58 63 2009-10 Serie A 5ª 65 38 18 11 9 59 47 2008-09 Serie A 8ª 57 38 17 6 15 57 50 2007-08 Serie A 11ª 47 38 12 11 15 47 57 2006-07 Serie A 5ª 58 38 16 10 12 58 51
PALMARèS 5 Campionati Serie B 1 Coppa Italia Serie C/Lega Pro
48 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
49 Calcio 2OOO
PESCARA
PESCARA
DELFINO PESCARA 1936 S.R.L. anno di fondazione 1936 SEDE: Via Raffaele Paolucci 3 - 65121 Pescara – STADIO: Adriatico CONTATTI: Tel 085.4510574 – SITO WEB: www.pescaracalcio.com PRESIDENTE: Daniele Sebastiani ALLENATORE: Massimo Oddo (confermato)
ROSA 2016-2017
Un perfetto mix di sfrontati giovani e saggi veterani con, al comando, un tecnico di grandi doti come Oddo. Il Pescara ha mantenuto intatta buona parte della rosa della passata stagione, inserendo elementi di grande interesse. Oddo, inoltre, sa far giocare bene le proprie squadre.
Essere una neopromossa può diventare un limite. La difesa è tutta da registrare, il centrocampo pure e, anche in attacco, i nuovi, Muric e Bahebeck in particolare, sono da modellare. Tanti, forse troppi, i giocatori chiamati a fare il salto di qualità necessario per la Serie A.
Di proprietà dell’Inter, Caprari è alla stagione della verità. A Pescara è l’uomo franchigia. Deve dimostrare di poter fare la differenza anche nella massima serie, così da meritarsi una chance in nerazzurro. Ha tutto per sfondare. Da ricordare che è un classe 1993.
MASSIMO ODDO
LA SORPRESA Se arrivi dal PSG non puoi essere scarso. Bahebeck, attaccante di 23 anni, punta alla consacrazione con la casacca abruzzese. Lo scorso anno, in prestito al Saint-Etienne non ha entusiasmato (tre gol in 23 presenze). Oddo potrebbe farlo volare.
Jean-Christophe Bahebeck
FORMAZIONE 4-3-2-1
BIZZARRI; Zampano, GYOMBER, Coda, BIRAGHI; Memushaj, Aquilani, CRISTANTE; Verre, Benali; Caprari. All. Oddo
Gianluca Caprari
VOTO
6½
foto Image Sport
LA STELLA
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore R Nato il Naz. Stagione scorsa Pr. Gol Pr. in A Gol in A 12 Aldegani Gabriele P 10-05-1976 ITA Pescara - - 2 3 Antonino Vittorio P 29-06-1998 ITA Lanciano - - 0 0 20 Aquilani Alberto C 07-07-1984 ITA Sporting Lisbona 19 3 239 25 15 Bahebeck Jean-Christophe A 01-05-1993 FRA St. Etienne 16 1 0 0 10 Benali Ahmad C 07-02-1992 ENG Pescara 35 4 0 0 3 Biraghi Cristiano C 01-09-1992 ITA Granada 32 - 41 0 31 Bizzarri Albano P 09-11-1977 ARG Chievo 35 -43 115 132 16 Brugman Gaston Duarte A 07-09-1992 URU Palermo 14 - 14 0 5 Bruno Alessandro C 04-07-1983 ITA Pescara 18 - 0 0 14 Campagnaro Hugo Armando D 27-06-1980 ARG Pescara 13 - 199 7 17 Caprari Gianluca C 30-07-1993 ITA Pescara 38 13 28 2 35 Coda Andrea D 25-04-1985 ITA Sampdoria/Pescara 4/3 -/- 204 0 2 Crescenzi Alessandro D 25-09-1991 ITA Pescara 23 - 1 0 6 Cristante Bryan C 03-03-1995 ITA Benfica/Palermo 2/4 -/- 7 1 1 Fiorillo Vincenzo P 13-01-1990 ITA Pescara 33 -39 9 18 44 Fornasier Michele D 22-08-1993 ITA Pescara 34 2 10 0 Gambasin Filippo D 10-09-1996 ITA Vicenza - - 0 0 37 Gyomber Norbert D 03-07-1992 SVK Roma 6 - 24 1 9 Manaj Rey A 24-02-1997 ALB Inter 4 - 4 0 Marzucco Simone A 22-02-1996 ITA Giulianova 27 1 0 0 8 Memushaj Ledian C 07-12-1986 ALB Pescara 30 11 0 0 Milicevic Hrvoje C 20-04-1993 HRV L’Aquila 17 1 0 0 28 Mitrita Alexandru A 08-02-1995 ROM Vitorul/Pescara 1/17 -/1 0 0 Monni Simone A 11-09-1996 ITA Pescara/Teramo -/2 -/- 0 0 30 Muric Robert A 12-03-1996 HRV Ajax 2 - 0 0 21 Pepe Simone C 30-08-1983 ITA Chievo 22 3 241 32 27 Pettinari Stefano C 27-01-1992 ITA Vicenza/Como 11/14 -/2 1 0 22 Pigliacelli Mirko P 30-06-1993 ITA Pro Vercelli 39 -48 0 0 Sanni Adedoyin D 06-01-1995 NGA L’Aquila 13 - 0 0 7 Verre Valerio C 11-01-1994 ITA Pescara 31 1 8 0 26 Vitturini Davide D 21-02-1997 ITA Teramo/Pescara -/11 -/- 0 0 11 Zampano Francesco D 30-09-1993 ITA Pescara 34 1 0 0 13 Zuparic Dario D 03-05-1992 HRV Pescara 36 - 0 0
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie B 4ª 72 42 21 9 12 69 52 2014-15 Serie B 7ª 61 42 16 13 13 69 55 2013-14 Serie B 15ª 52 42 13 13 16 50 53 2012-13 Serie A 20ª 22 38 6 4 28 27 84 2011-12 Serie B 1ª 83 42 26 5 11 90 55 2010-11 Serie B 13ª 53 42 14 11 17 44 48 2009-10 Serie C1 2ª 58 34 15 13 6 39 25 2008-09 Serie C1 9ª 42 34 10 13 11 36 45 2007-08 Serie C1 5ª *53 34 15 9 10 47 36 2006-07 Serie B 22ª 24 *42 5 10 27 36 77 *=1 pt. penalizzazione
PALMARèS 2 Campionati Serie B 2 Campionati Serie C
50 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
51 Calcio 2OOO
ROMA
ROMA
ROMA ASSOCIAZIONE SPORTIVA S.P.A. anno di fondazione 1927 SEDE: Piazzale Dino Viola 1 - 128 Roma – STADIO: Olimpico CONTATTI: Tel 06.501911 – Fax 06.5061736 – SITO WEB: www.asroma.it PRESIDENTE: James Pallotta ALLENATORE: Luciano Spalletti (confermato)
ROSA 2016-2017
Il punto di forza della Roma rimane la qualità dei giocatori dalla cintola in su: Nainggolan, Salah e Perotti sono tra le stelle della Serie A. De Rossi, Paredes ed El Shaarawy, giocatori di sicuro affidamento. E poi è tornato Strootman…
Né Szczesny né Alisson danno garanzie tra i pali: meglio il polacco, sicuramente, ma forse non abbastanza per ambire al titolo. Edin Dzeko, dopo una stagione no, ha l’ultima chance. Infine la corsia sinistra: il k.o. di Mario Rui rappresenta un problema.
Con buona pace di Salah e Perotti, è Nainggolan la stella della squadra giallorossa. Il belga è l’unico insostituibile nello scacchiere di Luciano Spalletti ed è fondamentale sia in fase di ripiegamento che in fase di costruzione. È il leader della squadra.
Radja Nainggolan
LA SORPRESA La vera sorpresa della Roma potrebbe essere rappresentata da Gerson. Il suo acquisto, forse perché anticipato di qualche mese, è già finito nel dimenticatoio ma il giovane brasiliano, seppur ancora da valutare in un campionato difficile come quello italiano, potrebbe esaltarsi nel gioco di Spalletti.
Thomas Vermaelen
FORMAZIONE 4-3-3
Szczesny; Florenzi, Manolas, VERMAELEN, JUAN JESUS; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Salah, Perotti, El Shaarawy. All. Spalletti
Gerson Santos da Silva
VOTO
7
foto Image Sport
LA STELLA
foto Image Sport
PUNTI DEBOLI
foto Image Sport
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore
R
C 29-07-1996 ITA Ancona
Adamo Matteo
Nato il
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A
4 - 0 0
19 Alisson Ramses Becker
P 02-10-1992 BRA Internacional
26
-23
0
0
13 Bruno Peres Da Silva
D 01-03-1990 BRA Torino
31
3
65
6
16 De Rossi Daniele
C 24-07-1983 ITA Roma
24 1 389 37
9
A 17-03-1986 BIH Roma
31 8 31 8
Dzeko Edin
92 El Shaarawy Stephan
A 27-10-1992 ITA Monaco/Roma
33 Emerson Palmieri dos Santos
D 03-08-1994 BRA Roma
20 Fazio Federico Julian
D 17-03-1987 ARG Tottenham H./Siviglia
-/4
24 Florenzi Alessandro
C 11-03-1991 ITA Roma
33 7 142 21
30 Gerson Santos da Silva
C 20-05-1997 BRA Fluminense
29
7
Iturbe Juan Manuel
C 04-06-1993 ARG Roma/Bournemouth 12/2 1/- 72 11
3
Juan Jesus Nunes Guilherme
D 10-06-1991 BRA Inter
15/16 -/8 102
29
8 1 17 1
19
-/- 1 -
0 0 110
0 0 1
18 Lobont Bogdan
P 18-01-1978 ROM Roma
44 Manolas Kostas
D 14-06-1991 GRE Roma
37 2 67 2
22 Mario Rui Silva Duarte
D 27-05-1991 POR Empoli
36
4
C 04-05-1988 BEL Roma
35 6 218 20
Nainggolan Radja
- - 39 35 -
70
0
99 Nura Abdullahi
D 17-08-1997 NGA Roma
5
Paredes Leandro Daniel
C 29-06-1994 ARG Empoli
8
Perotti Diego
C 26-07-1988 ARG Genoa/Roma
2
Rudiger Antonio
D 03-03-1993 GER Roma
30 2 30 2
11 Salah Mohamed
C 15-06-1992 EGY Roma
34 14 50 20
17 Seck Moustapha
D 23-02-1996 SEN Lazio
- - 0 0
6
Strootman Kevin
C 13-02-1990 HOL Roma
5 - 36 5
1
Szczesny Wojciech
P 18-04-1990 POL Roma
34 -34 34 34
10 Totti Francesco
A 27-09-1976 ITA Roma
13 5 601 248
15 Vermaelen Thomas
D 14-11-1985 BEL Barcellona
10 1 0 0
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 3ª 80 38 23 11 4 83 41 2014-15 Serie A 2ª 70 38 19 13 6 54 31 2013-14 Serie A 2ª 85 38 26 7 5 72 25 2012-13 Serie A 6ª 62 38 18 8 12 71 56 2011-12 Serie A 7ª 56 38 16 8 14 60 54 2010-11 Serie A 6ª 63 38 18 9 11 59 52 2009-10 Serie A 2ª 80 38 24 8 6 68 41 2008-09 Serie A 6ª 63 38 18 9 11 64 61 2007-08 Serie A 2ª 82 38 24 10 4 72 37 2006-07 Serie A 2ª 75 38 22 9 7 74 34
- - 0 0 33
2
16/15 2/3
PALMARèS 3 Scudetti 9 Coppe Italia 2 Supercoppe italiane 1 Campionato Serie B 1 Coppa CONI 1 Coppe delle Fiere 1 Coppa Anglo-Italiana
44
3
58
9
52 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
53 Calcio 2OOO
SAMPDORIA
SAMPDORIA
SAMPDORIA UNIONE CALCIO S.P.A. anno di fondazione 1946 SEDE: Piazza Borgo Pila 39 - 16129 Genova – STADIO: Luigi Ferraris CONTATTI: Tel 010.5316711 – Fax 010.5316777 – SITO WEB: www.sampdoria.it PRESIDENTE: Massimo Ferrero ALLENATORE: Marco Giampaolo (nuovo)
ROSA 2016-2017
Muriel e Quagliarella rappresentano una coppia offensiva di riguardo. Poche squadre presentano due bomber di questo calibro. Se a questi aggiungiamo Alvarez, Bruno Fernandes e Budimir, si può affermare che la Samp può contare su un reparto offensivo da “Europa”.
Il centrocampo è praticamente tutto nuovo e ancora da registrare, questo potrebbe essere un punto a sfavore dei blucerchiati. Perché, si sa, è il centrocampo che fa girare la squadra. Probabilmente ci vorrà un po’ di tempo per affinare i meccanismi.
Muriel era arrivato a Genova con grandi aspettative, ma per mille ragioni (e diversi infortuni, va detto) non è riuscito a confermarle. Dentro di lui arde anche un sano spirito di rivincita, che potrebbe fare molto bene a lui e alla Samp.
marco giampaolo
Karol Linetty
LA SORPRESA
FORMAZIONE 4-3-1-2
È dai tempi di Novara che da Bruno Fernandes ci si aspetta la definitiva consacrazione. A Udine ha fatto vedere qualche lampo, ma non è riuscito a trovare continuità. Il giovane portoghese (nonostante tutto, ha ancora solo 21 anni) a Genova potrebbe trovare terreno fertile.
Viviano; Sala, Regini, Silvestre, Dodò; Barreto, CIGARINI, LINETTY; Djuricic; Muriel, Quagliarella. All. GIAMPAOLO
Luca Cigarini
VOTO
6½
foto @FDLCOM
LA STELLA
foto @FDLCOM
PUNTI DEBOLI
foto @FDLCOM
PUNTI DI FORZA
n° Calciatore 11 Alvarez Ricardo Gabriel Amuzie Stanley 8 Barreto Edgar 10 Bruno Fernandes Miguel 47 Budimir Ante Carbonero Carlos Mario 99 Cassano Antonio 21 Cigarini Luca Diaby Bambo 23 Djuricic Filip 5 Dodò José Rodolfo Douglas Georges Petdji Tsila 6 Eramo Mirko Krajnc Luka 12 Krapikas Titas 16 Linetty Karol 9 Muriel Luis Fernando 17 Palombo Angelo 20 Pavlovic Daniel 13 Pereira Pedro Miguel 18 Praet Dennis 1 Puggioni Christian 27 Quagliarella Fabio 19 Regini Vasco 22 Sala Jacopo 14 Schick Patrik 26 Silvestre Matias Agustin 37 Skriniar Milan 34 Torreira Lucas 92 Tozzo Andrea 2 Viviano Emiliano
R Nato il Naz. Stagione scorsa Pr. Gol Pr. in A Gol in A C 12-04-1988 ARG Sunderland/Sampdoria -/13 -/1 86 12 D 28-02-1996 NGA Olhanense 13 1 0 0 C 15-07-1984 PAR Sampdoria 30 - 190 8 C 08-09-1994 POR Udinese 31 3 86 11 A 22-07-1991 HRV Crotone 40 16 0 0 C 25-07-1990 COL Sampdoria 14 - 36 3 A 12-07-1982 ITA Sampdoria 24 2 399 113 C 20-06-1986 ITA Atalanta 25 2 271 16 D 17-12-1997 ESP Cornella 1 - 0 0 A 30-01-1992 SCG Benfica/Anderlecht 1/17 -/1 0 0 D 06-02-1992 BRA Inter/Sampdoria -/17 -/- 67 0 C 11-09-1996 CMR Pro Patria 19 - 0 0 D 12-07-1989 ITA Trapani 37 3 1 0 D 19-09-1994 SVN Cagliari 21 - 25 0 P 03-01-1999 LTU Sampdoria - - 0 0 C 02-02-1995 POL Lech Poznan 28 3 0 0 A 18-04-1991 COL Sampdoria 32 6 134 32 C 25-09-1981 ITA Sampdoria 7 - 366 11 D 22-04-1988 SUI Frosinone 22 - 22 0 D 22-01-1998 POR Sampdoria 9 - 9 0 C 14-05-1994 BEL Anderlecht 37 6 0 0 P 17-01-1981 ITA Sampdoria - - 60 74 A 31-01-1983 ITA Torino/Sampdoria 16/16 5/3 329 96 D 09-09-1990 ITA Sampdoria/Napoli 14/1 -/- 73 0 C 05-12-1991 ITA Verona/Sampdoria 18/5 -/- 54 3 A 24-01-1996 CZE Bohemians 27 7 0 0 D 25-09-1984 ARG Sampdoria 25 - 214 13 C 11-02-1995 SVK MSK Zilina/Sampdoria 18/3 4/- 3 0 C 11-02-1996 URU Pescara 26 3 0 0 P 30-08-1992 ITA Novara 2 -1 0 0 P 01-12-1985 ITA Sampdoria 37 -56 191 260
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 15ª 40 38 10 10 18 48 61 2014-15 Serie A 7ª 56 38 13 17 8 48 42 2013-14 Serie A 12ª 45 38 12 9 17 48 62 2012-13 Serie A *14ª 42 38 11 10 17 43 51 2011-12 Serie B 6ª 67 42 17 16 9 53 34 2010-11 Serie A 18ª 36 38 8 12 18 33 49 2009-10 Serie A 4ª 67 38 19 10 9 49 41 2008-09 Serie A 12ª 46 38 11 13 14 49 52 2007-08 Serie A 6ª 60 38 17 9 12 56 46 2006-07 Serie A 9ª 49 38 13 10 15 44 48 *=1 pt. di penalizzazione
PALMARèS 1 Scudetto 4 Coppe Italia 1 Supercoppa italiana 1 Campionato Serie B 1 Coppe delle Coppe
54 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
55 Calcio 2OOO
SASSUOLO
SASSUOLO
SASSUOLO CALCIO UNIONE SPORTIVA S.R.L. anno di fondazione 1920 SEDE: Piazza Risorgimento 47 - 41049 Sassuolo (MO) – STADIO: Mapei Stadium (Reggio Emilia) CONTATTI: Tel 0536.882645 – Fax 0536.881911 – SITO WEB: www.sassuolocalcio.it PROPRIETARIO: Giorgio Squinzi – PRESIDENTE: Carlo Rossi ALLENATORE: Eusebio Di Francesco (confermato)
ROSA 2016-2017 PUNTI DI FORZA
PUNTI DEBOLI
LA STELLA
Una società forte, con DNA italiano e un allenatore sfrontato: il successo dei neroverdi, che quest’anno godono di una consacrazione europea, ha le sue radici nella cooperazione. Basso profilo, ma ambizioni crescenti, anche grazie ad un gioco tra i più spumeggianti non soltanto in Italia.
Il Sassuolo deve continuare a crescere. Bisognerà valutare se gli emiliani riusciranno a gestire virtuosamente l’inedito doppio impegno in campionato e in Europa League. Inoltre, la difesa sembra non avere rincalzi adeguati in caso di acciacchi dei titolarissimi Acerbi e Cannavaro.
Classe, corsa e carattere, ossia le tre ‘C’ di Domenico Berardi. Sventata, almeno per il momento, l’ipotesi di un trasferimento alla Juventus, l’enfant prodige è il fulcro del dinamismo della squadra, come dimostrano i numeri: il miglior marcatore della storia del Sassuolo è proprio il calabrese.
n° Calciatore
R
15 Acerbi Francesco
D 10-02-1988 ITA Sassuolo
98 Adjapong Claud
D 06-05-1998 ITA Sassuolo
A 22-10-1993 POR Prato/Ischia Isolaverde
Aladje Alberto Gomes de Pina
LA SORPRESA
FORMAZIONE 4-3-3
Matri è un innesto d’esperienza, ma in Emilia i veri colpi si fanno in sordina. Questa volta potrebbe essere il turno di Sensi, mediano classe ’95 con geometrie sorprendenti e una rara capacità di lettura dell’azione, qualità che a molti ricordano i colpi di un certo Pirlo.
Consigli; Gazzola, Acerbi, Cannavaro, Peluso; SENSI, Magnanelli, Duncan; Berardi, Defrel, Politano. All. Di Francesco
domenico Berardi
VOTO
7
foto Image Sport
foto Image Sport
foto Image Sport
paolo cannavaro
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A
36 4 111
8
2 - 2 0 15/13
1/4
0
0
-
0
0
Alhassan Abass
C 21-01-1995 GHA Fidelis Andria
6
5
Antei Luca
D 19-04-1992 ITA Sassuolo
5 - 35 0
25 Berardi Domenico
A 01-08-1994 ITA Sassuolo
29 7 90 38
8
C 24-01-1983 ITA Sassuolo
22 - 329
D 26-06-1981 ITA Sassuolo
31 - 387 11
47 Consigli Andrea
P 27-01-1987 ITA Sassuolo
37 -38 225 286
11 Defrel Gregoire
A 17-06-1991 FRA Sassuolo
33 7 68 16
39 Dell’Orco Cristian
D 10-02-1994 ITA Novara
28 - 0 0
32 Duncan Joseph Alfred
C 10-03-1993 GHA Sassuolo
33 1 94 2
23 Gazzola Marcello
C 03-04-1985 ITA Sassuolo
A 06-03-1992 ITA Foggia
32 24 0 0
55 Letschert Timo
D 25-05-1993 HOL Utrecht
34 3 0 0
20 Lirola Pol Mikel
D 13-08-1997 ESP Juventus
4
C 12-11-1984 ITA Sassuolo
34 1 91 2
A 19-08-1984 ITA Lazio
19
22 Mazzitelli Luca
A 15-11-1995 ITA Brescia
36 5 1 0
7
C 23-05-1986 ITA Sassuolo
24 2 174 10
Biondini Davide
28 Cannavaro Paolo
Iemmello Pietro
Magnanelli Francesco
10 Matri Alessandro
alessandro matri
Nato il
Missiroli Simone
9
9 - 55 0
-
- 4
0 265
0 78
79 Pegolo Gianluca
P 25-03-1981 ITA Sassuolo
2 -2 98 151
6
C 19-06-1996 ITA Sassuolo
19 3 20 3
13 Peluso Federico
D 20-01-1984 ITA Sassuolo
34 1 161
16 Politano Matteo
A 03-08-1993 ITA Sassuolo
28 5 28 5
1
P 17-03-1981 ITA Sassuolo
- - 7 15
Pellegrini Lorenzo
Pomini Alberto
5
11 Ragusa Antonino
A 27-03-1990 ITA Cesena
37 9 1 0
A 27-05-1994 ITA Crotone
36 11 4 0
12 Sensi Stefano
C 05-08-1995 ITA Cesena
31 3 0 0
26 Terranova Emanuele
D 14-04-1987 ITA Sassuolo
Ricci Federico
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 6ª 61 38 16 13 9 49 40 2014-15 Serie A 11ª 49 38 12 13 13 49 57 2013-14 Serie A 17ª 34 38 9 7 22 43 72 2012-13 Serie B 1ª 85 42 25 10 7 78 40 2011-12 Serie B 3ª 80 42 22 14 6 57 33 2010-11 Serie B 14ª 51 42 13 12 17 42 46 2009-10 Serie B 4ª 69 42 18 15 9 60 42 2008-09 Serie B 7ª 60 42 15 15 12 57 50 2007-08 Serie C1 1ª 63 34 19 6 9 46 32 2006-07 Serie C1 2ª 61 34 17 10 7 42 27
6 - 19 0
PALMARèS 1 Campionato Serie B 1 Supercoppa Serie C1
56 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
57 Calcio 2OOO
TORINO
TORINO
TORINO FOOTBALL CLUB S.P.A. anno di fondazione 1906 SEDE: Via Arcivescovado 1 - 10121 Torino – STADIO: Olimpico Grande Torino CONTATTI: Tel 011.19700348 – Fax 011.19700349 – SITO WEB: www.torinofc.it PRESIDENTE: Urbano Cairo ALLENATORE: Siniša Mihajlović (nuovo)
ROSA 2016-2017 PUNTI DI FORZA
PUNTI DEBOLI
LA STELLA
Talento e imprevedibilità in attacco. Belotti, grazie a Iago Falque e Ljajic, giocatori di pura classe e dall’assist facile, potrà migliorare il suo record di gol in A (12, lo scorso anno). Mihajlovic, inoltre, è garanzia assoluta a livello caratteriale. Stile Toro.
La difesa ha perso elementi di sicuro affidamento. Non avere più Glik a gestire il pacchetto arretrato comporta diversi dubbi. La questione Maksimovic ha obbligato il tecnico a rinunciare ad un altro elemento prezioso. Come se non bastasse, addio anche a Bruno Peres.
Ljajic è giunto al classico bivio: o diventa un grande giocatore o resterà, per sempre, un incompiuto. Mihajlovic potrebbe davvero permettergli il salto di qualità definitivo. Alla soglia dei 25 anni, il serbo deve diventare un leader, in campo e fuori.
n° Calciatore
R
6
C 05-01-1992 GHA Torino
29 2 124
4
93 Ajeti Arlind
D 25-09-1993 SUI Frosinone
16
1
30 Aramu Mattia
A 14-05-1995 ITA Livorno
23 5 0 0
26 Avelar Danilo Fernando
C 09-06-1989 BRA Torino
6 - 77 4
23 Barreca Antonio
D 18-03-1995 ITA Cagliari
15 - 0 0
8
Baselli Daniele
C 12-03-1992 ITA Torino
35 4 85 6
9
Belotti Andrea
A 20-12-1993 ITA Torino
35 12 73 18
Hart al Torino, tutto vero. La sorpresa dell’estate granata è l’acquisto, in prestito, del portiere della nazionale inglese, messo alla porta da Guardiola al City. Esperienza internazionale da vendere, carattere “da Toro”, l’inglese potrebbe essere la grande sorpresa della stagione. è il quinto inglese nella storia del club.
FORMAZIONE 4-3-3
HART; DE SILVESTRI, ROSSETTINI, CASTAN, Molinaro; Benassi, Valdifiori, Baselli; IAGO FALQUE, Belotti, LJAJIC. All. MIHAJLOVIC
Lorenzo De Silvestri
VOTO
7
foto Agenzia Liverani
foto Image Sport
foto Image Sport
LA SORPRESA
Adem Ljajić
Nato il
Naz. Stagione scorsa
Pr.
Gol Pr. in A Gol in A 1
16
15 Benassi Marco
C 08-09-1994 ITA Torino
32 3 83 8
5
D 14-01-1983 ITA Torino
21 2 275 14
31 Boyé Lucas
A 28-02-1996 ARG Newell’s Old Boys
16
1
0
0
4
Castan Leandro da Silva
D 05-11-1986 BRA Roma
5
-
72
1
Cochis Davide
Bovo Cesare
D 12-03-1996 ITA Monza
23 - 0 0
29 De Silvestri Lorenzo
D 23-05-1988 ITA Sampdoria
17
16 Gustafson Samuel
C 11-01-1995 SWE Hacken
27 5 0 0
Hart Joe
P 19-04-1987 ENG Manchester City
35 -36 0 0
14 Iago Falqué Silva
C 04-01-1990 ESP Roma
22
2
54
15
1/25
-/3
164
32
25
2
0
0
10 Ljajic Adem
A 29-09-1991 SCG Roma/Inter
25 Lukic Sasa
C 13-08-1996 SCG Partizan Belgrado
-
230
10
17 Martinez Josef
A 19-05-1993 VEN Torino
21 3 47 6
11 Maxi Lopez Gaston
A 03-04-1984 ARG Torino
26 4 171 42
3
Molinaro Cristian
D 30-07-1983 ITA Torino
27 1 188
3
24 Moretti Emiliano
D 11-06-1981 ITA Torino
35 1 298
6
22 Obi Joel Chukwuma
C 22-05-1991 NGA Torino
10 1 68 3
P 25-10-1985 ITA Torino
35 -50 110 147
C 09-05-1985 ITA Bologna
29
1
Siniša Mihajlović
Acquah Afriyie
Padelli Daniele
13 Rossettini Luca
3
200
7
P 05-01-1998 HRV Torino
- - 0 0
Thiao Ousseynou
C 21-03-1996 SEN Cuneo
1 - 0 0
C 21-04-1986 ITA Napoli
6
Savatovic Marko Valdifiori Mirko
-
42
0
20 Vives Giuseppe
C 14-07-1980 ITA Torino
33 1 170
7 Zappacosta Davide
D 11-06-1992 ITA Torino
25 1 54 4
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 12ª 45 38 12 9 17 52 55 2014-15 Serie A 9ª 54 38 14 12 12 48 45 2013-14 Serie A 7ª 57 38 15 12 11 58 48 2012-13 Serie A *16ª 39 38 8 16 14 46 55 2011-12 Serie B 1ª 83 42 24 11 7 57 28 2010-11 Serie B 8ª 58 42 15 13 14 49 48 2009-10 Serie B 5ª 68 42 19 11 12 53 36 2008-09 Serie A 18ª 34 38 8 10 20 37 61 2007-08 Serie A 15ª 40 38 8 16 14 36 49 2006-07 Serie A 14ª 40 38 10 10 18 27 47 *=1 pt. penalizzazione
PALMARèS 7 Scudetti 5 Coppe Italia 3 Campionati Serie B 1 Coppa Mitropa
4
58 Calcio 2OOO
SPECIALE / serie a 2016-2017
SPECIALE / serie a 2016-2017
59 Calcio 2OOO
UDINESE
UDINESE
UDINESE CALCIO S.P.A. anno di fondazione 1896 SEDE: Viale Agostino e Angelo Candolini 2 - 33100 Udine – STADIO: Friuli “Dacia Arena” CONTATTI: Tel 0432.544911 – Fax 0432.544933 – SITO WEB: www.udinese.it PROPRIETARIO: Giampaolo Pozzo – PRESIDENTE: Franco Soldati ALLENATORE: Giuseppe Iachini (nuovo)
ROSA 2016-2017 PUNTI DI FORZA
PUNTI DEBOLI
LA STELLA
L’attacco è il reparto più funzionale e affidabile. La coppia Thereau-Zapata rappresenta un duo ben collaudato e in grado di garantire quei gol necessari per ben figurare in stagione. In panchina, come sostituti, giocatori da sperimentare e scoprire strada facendo.
Iachini dovrà allenare al meglio il pacchetto arretrato. Il trio Heurtaux-Danilo-Felipe è di buona fattura ma, un semplice raffreddore, potrebbe costringere il tecnico a rivedere la difesa e, quindi, ci sarà da inventare, viste le “seconde linee” a disposizione.
Salutato Di Natale, tocca a Thereau prendersi in mano l’Udinese. 33 anni, è alla sua terza stagione con i friulani. Sempre in doppia cifra nelle precedenti annate, dovrà cercare di fare più gol possibili per il bene della compagine bianconera. Ha i numeri per fare la differenza.
n° Calciatore
R
53 Adnan Ali Kadhim
D 19-12-1993 IRQ Udinese
Nato il
Naz. Stagione scorsa
LA SORPRESA
FORMAZIONE 3-5-2
Calciatore dell’anno in Belgio, Kums è un centrocampista dai piedi buoni e dalla notevole sostanza. Nonostante non sia più giovanissimo (classe 1988), rappresenta una risorsa importante per Iachini, anche in virtù della sua esperienza in campo internazionale.
Karnezis; Heurtaux, Danilo, Felipe; Widmer, DE PAUL, KUMS, Badu, Ali Adnan; Thereau, Zapata. All. IACHINI
Rodrigo de Paul
VOTO
6
foto Image Sport
foto Image Sport
foto Image Sport
Danilo Larangeira
Gol Pr. in A Gol in A
28 1 28 1
4
Angella Gabriele
C 28-04-1989 ITA Queen’s Park Rangers
7
Armero Pablo Estifer
D
2-11-1986 COL Flamengo/Udinese
8
Badu Emmanuel Agyemang
C
2-12-1990 GHA Udinese
17
1
22
4/5 -/1 111
4 4
33 4 137 10
99 Balic Andrija
C 11-08-1997 HRV Hajduk Spalato/Udinese 16/- 2/- 0 0
5
D 10-05-1984 BRA Udinese
Danilo Larangeira
34 - 176
10 De Paul Rodrigo Javier
A 24-05-1994 ARG Valencia/Racing Club
95 Evangelista Lucas
C
9/11
-/-
0
6 0
6-05-1995 BRA Udinese/Panathinaikos -/8 -/1 4 0
96 Ewandro Felipe da Lima
A 15-03-1996 BRA Atlético Paranaense
14
5
37 Faraoni Marco Davide
D 25-10-1991 ITA Novara
36
-
30 Felipe Dal Belo Da Silva
D 31-07-1984 BRA Udinese
26 1 269
6 Fofana Seko
C 07-05-1995 FRA Bastia
32 1 0 0
0
0
25
1
23 Hallfredsson Emil
C 29-06-1984 ISL Verona/Udinese D
14 Jankto Jakub
C 19-01-1996 CZE Ascoli
34 5 0 0
1
P 11-07-1985 GRE Udinese
38 -60
Karnezis Orestis
3-07-1988 FRA Udinese
16/11 -/- 122
9
75 Heurtaux Thomas
4
15 - 90 4 75 111
33 Kone Panagiotis
C 26-07-1987 GRE Udinese/Fiorentina 5/1 -/- 155 14
88 Kums Sven
C 26-02-1988 BEL AA Gent
20 Lodi Francesco
C 23-03-1984 ITA Udinese
19 Matos Pinto Ryder
C 27-02-1993 BRA Carpi/Udinese
39
A
25 Perisan Samuele
P 21-08-1997 ITA Udinese
3
D
5-12-1994 BRA Granada/Verona
0
0
15/11 2/-
49
2
23 5 0 0
7-07-1995 HRV Udinese
18 Perica Stipe Samir Caetano de Souza
13
24 1 197 26
11 Penaranda Adalberto Maestre A 31-05-1997 VEN Granada
GIUSEPPE IACHINI
Pr.
11 2 20 3 - - 0 0 -/3
-/1
3
1
P 31-05-1996 ITA Como
35 -52 18 27
77 Thereau Cyril
A 24-04-1983 FRA Udinese
36 11 197 47
2
D 21-02-1991 MLI Udinese
21 - 31 2
22 Scuffet Simone Wague Molla
27 Widmer Silvan
C
5-03-1993 SUI Udinese
27 - 79 2
9 Zapata Duvan Esteban
A
1-04-1991 COL Udinese
25 8 62 19
ULTIMI 10 ANNI Campionato Classifica Pt. G V N P Gf Gs 2015-16 Serie A 16ª 39 38 10 9 19 35 60 2014-15 Serie A 16ª 41 38 10 11 17 43 56 2013-14 Serie A 13ª 44 38 12 8 18 46 57 2012-13 Serie A 5ª 66 38 18 12 8 59 45 2011-12 Serie A 3ª 64 38 18 10 10 52 35 2010-11 Serie A 4ª 66 38 20 6 12 65 43 2009-10 Serie A 14ª 44 38 11 11 16 54 59 2008-09 Serie A 7ª 58 38 16 10 12 61 50 2007-08 Serie A 7ª 57 38 16 9 13 48 53 2006-07 Serie A 10ª 46 38 12 10 16 49 55
PALMARèS 2 Campionati Serie B 1 Campionato Seconda Divisione 1 Coppa Italia Serie C/Lega Pro 1 Coppa Intertoto 1 Mitropa Cup 1 Coppa Anglo-Italiana
TOTAL FOOTBALL SU SKY
S
Parte la nuova stagione con tutti i migliori campionati d’Europa, tutte le settimane
u Sky sta per iniziare una stagione di grandi esclusive, all’insegna del Total Football. Sarà sempre calcio no stop, con tutti i migliori campionati d’Europa ogni settimana e oltre 2.300 partite live - tra Sky Sport e Fox Sports - di cui più di 2.000 in diretta esclusiva. Una stagione di calcio totale, che conta oltre 4.000 ore di calcio live (con eventi anche in Super HD): tutta la Serie A, tutta la Serie B, tutta la UEFA Europa League, il ritorno su Sky Sport della Premier League e i match di Qualificazione alla FIFA World Cup 2018. E poi l’esclusiva offerta di Fox Sports con Liga, Bundesliga, Eredivisie, FA Cup, League Cup, Copa Libertadores e Copa Sudamericana. Tutto raccontato in un modo sempre più unico e innovativo, con studi sempre al top che riaccendono le luci dopo una stagione da record. E poi i commenti esperti della “Nazionale”
di Sky in campo tutto l’anno: Daniele Adani, Massimo Ambrosini, Beppe Bergomi, Alessandro Costacurta, Alessandro Del Piero, Luca Marchegiani, Giancarlo Marocchi, Massimo Mauro, Gianluca Vialli e la new entry Paolo Di Canio, per Sky Sport, oltre a Fabio Capello, per Fox Sports. Confermate le principali voci delle telecronache e i volti in studio: Ilaria D’Amico alla guida di “Sky Calcio Show”, Diletta Leotta padrona di casa della Serie B, Marco Cattaneo a “Sky Calcio Live” e Fabio Caressa alla seconda edizione di uno “Sky Calcio Club” di grande successo. Non solo calcio: con la nuova stagione, in arrivo oltre 3.600 ore di altri sport in diretta, con in primo piano i motori e il basket, rispettivamente il secondo e il terzo pilastro della programmazione sportiva di Sky.
IL MEGLIO DEL CALCIO INTERNAZIONALE IN ESCLUSIVA SU SKY Premier League, Liga e Bundesliga, passando per l’Europa League e le Qualificazioni ai Mondiali 2018
S
Paolo Di Canio Diletta Leotta
In esclusiva Sky anche tutta la Serie B, con Diletta Leotta
L
a Serie A è tutta solo su Sky, con l’esclusiva di 132 partite a stagione su 380 totali, pari a un terzo del campionato. Il 58% delle gare di Atalanta, Bologna, Cagliari, Chievo, Crotone, Empoli, Palermo, Pescara, Sampdoria, Sassuolo, Torino e Udinese sono in diretta esclusiva su Sky. In più, i big match per la prima volta anche in Super HD, senza dimenticare Diretta Gol e i mosaici interattivi in Alta Definizione, che consentono di
personalizzare la visione degli incontri. Ilaria D’Amico torna al comando di “Sky Calcio Show”, per l’analisi delle partite delle 15, con Alessandro Costacurta, Giancarlo Marocchi, Paolo Condò e Leo Di Bello al videowall per gli approfondimenti. Dalla Serie A alla B, per il secondo anno consecutivo in esclusiva assoluta su Sky con tutti i match inclusi nel Pacchetto Calcio. Diletta Leotta farà gli onori di casa nel pre e post partita, insieme a Gianluca Di Marzio e Luca Marchegiani.
re in esclusiva su Sky fino al 2019, con 255 match a stagione, fino a 6 partite in onda ogni weekend e il Monday Night del lunedì. E la domenica sera appuntamento alle 19 su Sky Sport 1 HD con “Di Canio Premier Show”, la nuova rubrica settimanale condotta dalla new entry Paolo Di Canio. A questo si aggiunge l’esclusiva offerta di Fox Sports, con più di 800 match tra Liga, Bundesliga, Eredivisie, FA Cup, League Cup, Copa Libertadores e Copa Sudamericana. Su Sky Sport anche le Qualificazioni alla FIFA World Cup 2018 (190 partite, di cui 150 in Europa e 40 in Sudamerica) e l’UEFA Europa League, grande esclusiva Sky per altri due anni, con Inter e Fiorentina. In totale 205 partite, live il giovedì alle 19 e alle 21.05.
SKY SCENDE IN CAMPO CON STUDI ALL’AVANGUARDIA E TECNOLOGIA AL TOP
P LA SERIE A è TUTTA LIVE SOLO SU SKY
olo su Sky tutti i migliori campionati d’Europa sono in esclusiva, con il grande ritorno della Premier League inglese su Sky Sport per tre anni. Una Premiership che parla italiano, con quattro allenatori-manager in quello che è unanimemente considerato il campionato più spettacolare e seguito al mondo. Da Claudio Ranieri, in cerca di conferme con il suo Leicester campione, ad Antonio Conte, alla guida del rinnovato Chelsea, da Francesco Guidolin, confermato allo Swansea, a Walter Mazzarri, neo manager del Watford. Con loro, tante altre grandi firme in panchina come Pep Guardiola (Manchester City), José Mourinho (Manchester United), Arsene Wenger (Arsenal) e Jürgen Klopp (Liverpool). Sono solo alcuni dei personaggi che sarà possibile segui-
Dentro ai match grazie al nuovo Sky Sport Tech
er la stagione 2016/2017 Sky punta ancora di più sul racconto televisivo, con nuovi studi e tecnologie: dalla rinnovata Realtà Aumentata di “Sky Calcio Live” al nuovo Sky Sport Tech, che diventa Plus, per offrire maggiore spettacolarità, precisione e puntualità, anche durante i 90 minuti. Senza dimenticare il Super HD che, dopo il successo di Euro 2016 (il 20% degli abbonati lo ha scelto per vedere le partite “francesi”), arriva per la prima volta anche in Serie A: le più belle partite del Campionato Italiano saranno infatti disponibili su un canale dedicato anche con la qualità del Super HD, senza dover cambiare la propria tv HD. A rinnovarsi è anche Sky Sport24 che, dopo l’introduzione del mosaico in HD, continua a evolversi con una nuova veste
grafica e uno studio ancora più interattivo. Tutte le news saranno sempre a portata di smartphone grazie alla nuova APP Sky Sport, con notizie, video, risultati, classifiche e highlights degli eventi sportivi più importanti. Cresce l’informazione del sito skysporthd.it e la grande community social con Facebook, Twitter e Instagram. Oltre a Sky Go, per vedere lo sport di Sky dove vuoi. E ora Sky Sport è anche On Demand: sarà quindi possibile vedere in ogni momento le grandi produzione firmate Sky Sport, come “Buffa racconta”, “Codice Rosso”, “Mister Condò” e “I Signori del Calcio” per gli amanti del calcio, ma anche tanto sport con gli speciali e i magazine “I Signori del Tennis”, “I Signori del Basket”, “I Signori del Golf”, oltre alle rubriche sui motori.
TORNA “CALCIOMERCATO L’ORIGINALE”
A
Alessandro Bonan
Ferragosto torna “Calciomercato -L’Originale”, con Alessandro Bonan, Gianluca Di Marzio e gli interventi di Fayna. Dal 15 al 30 agosto, tutte le sere dal lunedì al venerdì alle ore 23 su Sky Sport 1 HD e Sky Supercalcio HD. Mercoledì 31 agosto, stessi canali per il doppio appuntamento conclusivo, alle 19.30 e alle 22.30.
SPECIALE CALCIO CINA
SPECIALE / CALCIO CINA
IL POTERE CINESE
Il calcio ha sempre più gli occhi a mandorla
62
Calcio 2OOO
La CINA nel PALLONE
Milioni di euro pompati nell’industria calcio. Follia collettiva o lungimirante strategia? di Fabrizio PONCIROLI foto Agenzia Liverani Calcio 2OOO
63
SPECIALE / CALCIO CINA
torneo di grande interesse mondiale. Perché? Semplice, perché, nella Super League girano quantità di soldi a livello industriale. Dopo i primi, timidi ma significativi, contatti con il calcio europeo e sudamericano degli scorsi anni (si pensi al nostro Lippi, diventato “cinese” nel 2012), da qualche mese a questa parte i club calcistici cinesi hanno fatto le cose in grande… Non più, come obiettivi, campioni pronti a svernare in una vasca d’oro, ma giocatori ancora in grado di fare la differenza. Gente come Jackson Martinez, Hulk, Gervinho, Guarin, Pellè, Texeira e via dicendo, ossia elementi di valore internazionale. Tutti, secondi i nostri parametri economico/calcistici, strapagati. Il motivo? La chiara volontà di Pechino di promuovere il calcio, rendendolo un fenomeno
di massa. Con oltre un miliardo e mezzo di abitanti, le possibilità di fare breccia nel cuore del popolo cinese sono innumerevoli e, di fatto, giustificano i folli investimenti portati avanti dai club cinesi. Il desiderio di diventare i numeri uno anche nel calcio è evidente. La Super League deve crescere in maniera esponenziale. Parallelamente, per diventare ancor più abili nella gestione del calcio, la Cina ha anche iniziato ad esportare i propri capitali, acquisendo società di prestigio e respiro mondiale. Realtà come Atletico Madrid (20% controllato da magnati cinesi), Manchester City (13%), Espanyol (56%), Aston Villa (proprietà cinese) e Inter (totale controllo cinese), in attesa di aggiungere anche il Milan, sono controllate o a partecipazione cinese.
TIFO INDEMONIATO
Dimostrare a Xi Jinping di aver compreso le linee politiche del Paese (“investire nel calcio”), significa avere ritorni importanti all’interno della struttura economica della Cina. Insomma, più ti dai da fare nel calcio è meglio è per i tuoi affari esterni al mondo dello sport. Il mondo calcistico sta cambiando. Il calcio è sempre più a mandorla. Niente follia collettiva, la Cina sta seguendo una ben tracciata strategia… OBIETTIVO AMBIZIOSO Il piano di Xi Jimping è piuttosto ambizioso. Dopo questa prima fase di start up, in cui l’obiettivo è fare del calcio una passione diffusa e apprezzata in tutto il Paese, il presidente della Cina ha poi un altro traguardo nel mirino: i Mondiali. Il governo centrale ha già stilato un programma piuttosto
La passione per il calcio è in continua crescita in Cina
foto Agenzia Liverani
S
e ne sono accorti tutti. La Cina ha deciso di fare sul serio. Dopo aver flirtato con il pallone per diversi anni, il mondo cinese ha fatto il grande passo. Buona parte del merito di questa “offensiva globale nei confronti del dio calcio” è da legare all’attuale presidente Xi Jinping, ossia l’uomo più potente della Repubblica Popolare Cinese. Da sempre grande appassionato del football, il politico cinese, visto anche recentemente nella sede del Manchester United, ha indicato il calcio come una priorità assoluta delle sue strategie economico/ politiche. In un amen, un campionato sconosciuto ai più come la Super League cinese è diventato un
SPECIALE / CALCIO CINA
REGOLE PRO CINESI
TANTA VOGLIA DI CALCIO
64
Calcio 2OOO
foto Agenzia Liverani
Elkeson de Oliveira
In Cina bramano sempre più celebrità del calcio europeo
foto Agenzia Liverani
In Super League valorizzano i propri giocatori grazie agli stranieri
David Beckham
Calcio 2OOO
65
SPECIALE / CALCIO CINA
SPECIALE / CALCIO CINA
Tanta disponibilità economica e una strategia ben studiata, la Cina è ovunque
Campione d’Asia in 16 occasioni su 21 partecipazioni, otto Mondiali disputati, la nazionale cinese è in continua ascesa. Xi Jimping si aspetta ora tanto anche dal calcio… LA SUPER LEAGUE La Chinese Super League è il massimo torneo calcistico cinese. Storicamente, il primo vero campionato a squadre risale al lontano 1951 ma, solo a partire dall’anno 1994, si può parlare di torneo professionistico. Curiosamente il primo titolo della neonata Super League è stato vinto, nel 1994, dalla Dalian Shide Zuqiu Julebu, ossia il club più titolo della Cina (otto titoli nazionali) e, di fatto, scomparso nel 2012 (acquistato dall’Aerbin Group, con nascita del Dalian Aerbin Football Club, attualmente nelle serie minori cinese). Inizialmente
66
Calcio 2OOO
*Dati dal 1994, anno nascita Super League
Xi Jinping
foto Agenzia Liverani
Classifica All Time squadre e titoli Super League CLUB
TITOLI
2° POSTO
Dalian Shide
8
0
Guangzhou Evergrande
5
1
Shandong Luneng Taishan
4
2
Shanghai Shenhua
1
8
Beijing Guoan
1
4
Shenzhen Ruby
1
1
Changchun Yatai
1
1
Liaoning Whowin
0
1
Shaanxi Renhe
0
1
Tianjin Teda
0
1
Jiangsu Sainty
0
1
Shanghai SIPG
0
1
Sichuan Quanxing
0
0
Bayi
0
0
Henan Construction
0
0
Guangzhou R&F
0
0
composto da 12 formazioni, la Super League è ora formata da 16 squadre. Dal 2011, a dettare legge, è il Guangzhou Evergrande, l’ex club guidato da Lippi ora nelle mani di Scolari (e Jackson Martinez). La formula del torneo è semplice: gare di andata e ritorno per un totale di 30 partite per ogni club. Le ultime due retrocedono, le prime tre classificate, oltre alla vincitrice della Chinese FA Cup, conquistano un posto nella AFC Champions League. Tuttavia, il vero capolavoro a livello di regolamento riguarda il numero di stranieri per singola squadra. Nella prima stagione della Super League, il numero di giocatori “concessi” era limitato a tre unità. A partire dall’anno 2009, è in vigore la regola del 4+1 in rosa e 3+2 in campo (tre giocatori stranieri nella
formazione titolare, più altri due per chi gioca in AFC). Curiosità: Buffon, ad esempio, non potrà mai giocare in un club di Super League Cinese. Dal 2001 vige la regola secondo la quale i portieri devono essere tassativamente cinesi. Alcuni dati statistici aiutano a comprendere la crescita, esponenziale, della Super League Cinese. Nel 2004, in media, assistevano ad una gara del massimo campionato cinese 10.838 persone. Lo scorso anno la media di spettatori a partita è stata di 22.193 unità (di fatto più del doppio). Il Guangzhou è la squadra più seguita (45.889 spettatori a singolo match). Nel 2004, la Siemens Mobile ha investito circa otto milioni di euro per essere il main sponsor del campionato. Nel 2016, la Ping An Insurance ne ha sborsati oltre 20…
ARRIVANO I CAMPIONI Drogba, uno dei tanti campionissimi che ha sperimentato la Cina
foto Agenzia Liverani
dettagliato. Entro il 2030, la Cina deve dominare l’Asia, entro il 2040 vincere un titolo di Campione del Mondo, contando su una base di almeno 50 milioni di giocatori praticanti sul territorio cinese. La fase finale di un Mondiale è lo step intermedio. Una potenza come la Cina non può e non deve mancare nei futuri appuntamenti con la Coppa del Mondo (ad oggi la Cina ha partecipato ad un solo Mondiale, nel 2002, con zero gol fatti e nove subiti nel primo turno). Importante anche brillare in Coppa d’Asia (due secondi posti ad oggi, nel 1984 e nel 2004). Il metro di riferimento è il basket. Negli ultimi anni, la pallacanestro cinese è cresciuta in maniera esponenziale (Yao Ming, ex stella NBA, è stato l’emblema dello sviluppo del movimento cestistico).
SOLDI ED INVESTIMENTI
Calcio 2OOO
67
SPECIALE / CALCIO CINA
SPECIALE / CALCIO CINA
IL MARCO POLO DELLA CINA
ELKESON, IL PUNTERO CINESE
Beppe Materazzi è stato il primo tecnico a sperimentare il calcio cinese…
In attesa che i nuovi crack diventino superstar anche in Cina, c’è un brasiliano da venerare
ui è stato il primo allenatore in terra cinese, il pioniere, colui che ha aperto la strada a tutti gli altri. Parliamo di Giuseppe Materazzi, navigato tecnico (con esperienze importanti alla guida di Bari, Lazio, Brescia, Piacenza, Pisa e tante altre), nonché padre di Marco Materazzi, Campione del Mondo 2006. Nel dicembre del 2002, tra lo stupore generale, Beppe fa sapere di aver firmato per il Tianjin Taida, club cinese di Tientsin (o Tianjin), città cinese di oltre 15 milioni di abitanti. Una decisione controcorrente, figlia della grande voglia di sperimentare di un tecnico sempre pronto a mettersi in gioco in grandi sfide: “Ricordo che non è stata una decisione semplice. Andare via dall’Italia per la Cina, non proprio semplicissimo, soprattutto a quei tempi. Ma avevo ancora tanta voglia di allenare e mi affascinava mettermi in discussione in un Paese così lontano e mistico”, ci racconta, in esclusiva. Talmente mistico da lasciarlo a bocca aperta: “Appena sono sbarcato mi hanno dato un soprannome. Sono diventato il Marco Polo del calcio italiano. Questo a confermare come sia stato davvero il primo allenatore a mettere piede in Cina per allenare seriamente”. Tanti gli aneddoti riguardo alla sua esperienza in terra cinese: “Gli stadi erano semplicemente incredibili. Erano molto all’avanguardia ma c’erano delle oggettive lacune. Ad esempio, dove andavamo ad allenarci, non c’erano gli spogliatoi per cambiarci. Quindi ci toccava prepararci in albergo. Ci mettevamo in assetto sportivo in albergo e poi andavamo ad allenarci”. Materazzi non ha dubbi sulla passione per il calcio da parte del popolo cinese: “Anche allora, ciò che mi ha stupito maggiormente è stata la passione che avevano per il calcio. Lo avvertivi, avevano voglia di sapere tutto del calcio ed erano pronti ad ogni cosa per migliorarsi. Ad esempio, ricordo la presentazione delle squadre. C’era un coinvolgimento da brividi, pazzesco”. Normale che, a distanza di tanti anni, il calcio cinese sia progredito: “Non avevo dubbi allora sulla potenzialità della Cina nel mondo del pallone. Hanno tutto per diventare una grandissima realtà mondiale. Hanno le risorse e, appunto, una passione unica. Credo che tra meno di quanto ci immaginiamo, saremo costretti a fare i conti con il calcio cinese. Possono diventare molto abili”.
e chiedete ad un giovane tifoso cinese chi sia Elkeson de Oliveira Cardoso, semplicemente noto come Elkeson, è probabile che vi risponderà così: “Il più grande attaccante della Cina”. Nato a Coelho Neto, in Brasile, nel 1989, è cresciuto nelle giovanili del Vitoria. Nel 2009 passa al Botafogo dove resta per tre anni. Nel 2012, infatti, riceve una chiamata del Guangzhou Evergrande che sborsa circa sei milioni di euro per averlo. Non è considerato un fuoriclasse tanto che, causa limite numero stranieri, deve aspettare il marzo del 2013 per esordire con la sua nuova squadra. L’inizio è da fenomeno. Segna 13 reti nelle prime sette gare di campionato, lasciando il pubblico del Guangzhou a bocca aperta. Nella sua prima annata, si laurea capocannoniere del torneo con 24 gol in 28 partite (+8 rispetto a Carmelo Valencia, giunto secondo nella graduatoria dei top scorer). Carattere fumantino, si fa notare anche per atteggiamenti in campo rivedibili. Nel dicembre del 2013, la Federazione Cinese lo ferma per quattro partite. Motivo? Manata in faccia a Yang Hao. Ma in campo è una furia. Nel 2014 il suo tabellino reti aumenta: 28 gol in 28 gare (record ogni epoca per il calcio cinese) e secondo titolo di capocannoniere della Super League Cinese (il primo a riuscirci dai tempi di Li Jinyu, visto, per poche partite, anche in Francia con il Nancy), a cui va aggiunto il premio di Mr.Football Golden Ball Award (massimo riconoscimento per un giocatore nel torneo). Ma Elkeson resta un purosangue difficile da domare. Nel 2015 altro fattaccio con lui protagonista. Durante il match contro il Changchun Yatai, Gao Lin, attaccante del Guangzhou, quindi compagno di squadra del brasiliano, si esibisce in una rovesciata meravigliosa. La palla è ormai in rete ma Elkeson, desideroso di aumentare il suo bottino di gol, si avventa sulla palla, toccandola a pochi centimetri dalla linea di porta. Peccato che Elkeson fosse in fuorigioco. Gol dell’anno annullato e tifosi infuriati. Non a caso, nel gennaio del 2016, viene ceduto allo Shanghai SIPG per circa 19 milioni di euro. Eppure, Elkeson, nell’immaginario collettivo cinese, resta l’attaccante più forte del campionato… Ad oggi è il terzo cannoniere All Time del calcio cinese (59 gol in 72 presenze). Nel mirino ha Tiago Jorge Honorio (67 reti in 155 partite) e Luis Alfredo Ramirez (63 in 143), entrambi non più attivi in terra cinese.
Di Fabrizio Ponciroli
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Giuseppe materazzi
Year
Footballer
Club
1994
Li Bing
Liaoning Yuandong
1995
Fan Zhiyi
Shanghai Shenhua
1996
Su Maozhen
Shandong Luneng
1997
Jorge Luis Campos
Beijing Guoan
1998
Hao Haidong
Dalian Shide
1999
Qu Shengqing
Liaoning Fushun
2000
Zhang Enhua
Dalian Shide
2001
Li Tie
Liaoning Fushun
2002
Zheng Zhi
Shenzhen Ping'an
2003
Jörg Albertz
Shanghai Shenhua
2004
Zhao Junzhe
Liaoning Zhongyu
2005
Branko Jelic
Beijing Guoan
2006
Zheng Zhi
Shandong Luneng
2007
Du Zhenyu
Changchun Yatai
2008
Emil Martínez
Shanghai Shenhua
2009
Samuel Caballero
Changchun Yatai
2010
Duvier Riascos
Shanghai Shenhua
2011
Muriqui
Guangzhou Evergrande
2012
Cristian Dănălache
Jiangsu Sainty
2013
Dario Conca
Guangzhou Evergrande
2014
Elkeson
Guangzhou Evergrande
2015
Ricardo Goulart
Guangzhou Evergrande
*Dati dal 1994, anno nascita Super League
Mr.Football Golden Ball Award
Elkeson de Oliveira
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I GIGANTI DEL CALCIO BENNY CARBONE TALENTO SMISURATO Nato per far divertire con la palla tra i piedi
Ciak, si gira!
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Intervista a Benny Carbone, fantasista giramondo degli Anni '90…
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di Sergio STANCO foto Agenzia Liverani
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“” La voglia di
e non fosse tutto vero, ad ascoltare la storia della carriera (ma si potrebbe anche dire di vita) di Benny Carbone, sembrerebbe di essere catapultati in un copione da film. Il ragazzino che, dalla Calabria, grazie ad un prestito improvvisato, un provino andato a buon fine, una sorella che guarda caso - abitava proprio nella città di quella squadra - anzi, di quelle squadre (ma poi ci arriveremo...) - che lo volevano, diventa calciatore professionista, potrebbe di per sé già essere una storia interessante. Ma mettetevi comodi, perché questo è solo l'inizio...
ri e mi notano gli osservatori del Toro e della Juve, che mi volevano a tutti i costi. E da lì nasce tutto...".
Allora, Benny, cominciamo davvero dal principio, perché la tua storia merita di essere raccontata tutta: perfino il tuo provino è stato originale... "È vero, quasi casuale. Succede che la Scillese, una squadra di un paesino vicino a Bagnara dove sono nato, deve fare un torneo importante e mi chiede in prestito. In questo torneo faccio davvero i nume-
Toro e Juve che ti contendono, ma poi la spunta il Toro: come mai? "Perché la Juve aveva già chiuso i settori giovanili quell'anno e avrei dovuto aspettare la nuova stagione. Il Torino invece mi ha offerto subito l'opportunità di trasferirmi e io non aspettavo altro. Sono cresciuto con il pallone sottobraccio, pensavo solo a giocare a calcio, ma non per-
arrivare ha prevalso su tutto: non ho mai saltato un allenamento e ci andavo da solo
ché immaginassi di diventare professionista, semplicemente perché non riuscivo a farne a meno, era troppa la passione. La palla per me era una cosa magica, pensa che la maestra si lamentava con mia mamma perché durante le lezioni facevo palline di carta e palleggiavo sotto il banco (ride, ndr)".
GOL MAI BANALI Carbone ha sempre realizzato reti di estrema qualità
Beh, ma non deve essere stato facile trasferirti dal tuo paese in Calabria nella grande Torino... "Già, ma avevo la fortuna che a Torino vivevano mia sorella e mio cognato, che mi hanno accolto in casa loro. Non finirò mai di ringraziarli abbastanza, perché se ho fatto la carriera che conoscete lo devo soprattutto a loro che mi hanno trattato come un figlio. Poi, sinceramente, a me non è pesato trasferirmi, anche se a 12 anni è chiaro che ti mancano la famiglia, gli amici e il tuo paese. Però andavo a fare quello che mi piaceva, ciò che sognavo di fare, per cui tutto passava in secondo piano. Le vere difficoltà le ho trovate in campo...". Ma già allora eri considerato un pic-
VISTO A TORINO
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Ha cominciato la sua carriera con la casacca granata
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I GIGANTI DEL CALCIO / BENNY CARBONE colo fenomeno, no? "Sì, ma un conto è fare i numeri nei tornei di paese, un altro è quando ti ritrovi a giocare contro la Juve, la Pro Vercelli e così via. In più io ho sempre bruciato le tappe, per cui spesso mi trovavo a giocare contro avversari più grandi di me. La voglia di arrivare però ha prevalso su tutto: pensa che non ho mai saltato un allenamento e ci andavo da solo, prendendo due autobus e un treno per arrivarci". Hai fatto tutto veloce: hai saltato la Beretti per andare subito in Primavera e a 17 anni l'esordio in A con la maglia granata: quali emozioni? "Indescrivibili, se ci ripenso oggi, ma allora per me era tutto normale, non mi rendevo neanche conto, perché succedeva tutto tanto in fretta, forse anche troppo (ride, ndr). Chiaro però che, per me, che ero - e sono e sempre sarò - un figlio del Filadelfia, esordire con il Toro è stata un'emozione incredibile, un sogno che diventava realtà. Per me quegli anni in granata sono indelebili e ancora oggi quando mi ritrovo con i miei ex compagni ci emozioniamo nel ricordarli. Spesso capita di fare serate con Dino Baggio,
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Io sono cresciuto nel mito di Maradona che, per tutti i trequartista come me, e non solo, era un Dio Fuser, Bresciani, Lentini ed è sempre un piacere rivivere quei momenti". Eppure al Toro hai giocato relativamente poco, poi hai fatto quello che Totti oggi definirebbe un "nomade"... "Non certo per scelta, però. Ho girato tantissime squadre, ma spesso sono stato costretto a lasciare. Se avessi potuto, io avrei voluto essere una bandiera del Toro, questo è quello che ho sempre sognato, ma gli eventi non me lo hanno permes-
so. E anche quando sono stato costretto a lasciare il Torino, non sempre ho potuto scegliere. Forse è stato anche meglio così, perché quando ho potuto farlo, ho quasi sempre sbagliato (sorride, ndr)". Ma ci arriveremo: facciamo un passo indietro e raccontami il ritorno nella tua Reggio... "Anche questa sembra una favola, ma giuro che è tutto vero: è il '90, a Torino c'era Moggi, avevo già esordito e io avrei voluto giocarmi le mie carte e restare, ma il Direttore la vedeva diversamente. Cerchiamo una squadra in cui andare a giocare in prestito e troviamo il Cosenza, che praticamente è a un passo da casa. È tutto fatto con Di Marzio, che allora era il DS del Cosenza. Prendo l'aereo per Milano per andare a firmare e sul volo trovo Lillo Foti, il presidente della Reggina, che praticamente mi rapisce, mi porta nel suo box e mi fa firmare il contratto. Praticamente mi ha segregato, mi diceva che non mi avrebbe fatto uscire se prima non avessi firmato il contratto. Capirai, io sono di Reggio, per me giocare nella Reggina era un altro sogno che si avverava, ma avevo dato la pa-
rola al Cosenza. Non c'è stato nulla da fare e sono stato costretto a firmare. Di Marzio quando mi incontra ancora me lo rimprovera, pensa che quando l'ha saputo è venuto da me e si è inginocchiato piangendo: "Perché mi hai fatto questo", mi ripeteva. Io ho cercato di spiegargli come fossero andate le cose ma per anni non mi ha più rivolto la parola". Reggio è l'inizio di un pellegrinaggio "per farsi le ossa", come si dice ai tempi: Ascoli, Casertana, poi però - finalmente - il ritorno al Torino... "Sì, finalmente, hai detto bene. Io mi sentivo pronto già da tempo, ma Moggi fece altre scelte. Tornare al Torino per me era una gran cosa, una grande emozione ed ero molto carico. Solo che la stagione non andò benissimo, il Vecchio Cuore Granata non bastò e anche se avevamo una grandissima squadra, per una serie di motivi non siamo riusciti ad esprimerci come avremmo potuto. Questo è uno dei rimpianti più grandi della mia carriera, perché mi chiedo cosa sarebbe successo se ci fossimo davvero riusciti...". Già, perché a fine stagione lasci il
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A 22 anni mi sono ritrovato con la maglia del mio idolo Maradona sulle spalle e capitano del Napoli Toro per sempre... "Sì, ma - ripeto - contro la mia volontà. Io se avessi potuto sarei rimasto a vita, volevo davvero diventare la bandiera granata. Invece alla fine di quella stagione (è il 1994, ndr) il Torino si trova in difficoltà economiche e alla fine deve cedere i pezzi pregiati. Io sono uno di quelli e Calleri mi vende alla Roma". Dove però non giochi nemmeno un minuto, anzi neanche ti presentano...
"Sì, questa è un'altra delle mie situazioni assurde. Vengo ceduto alla Roma, ma non faccio in tempo ad atterrare che mi avvisano di dover andare a Napoli. In sostanza i giallorossi erano in trattativa per prendere Fonseca e gli azzurri chiedono me come contropartita tecnica. Quindi da bandiera del Toro, mi ritrovo al San Paolo con la maglia di Maradona addosso. Capirai, non casco mica male, ma all'inizio mi sono sentito un po' "confuso" diciamo così. Poi a Napoli sono stato benissimo, perché i tifosi sono eccezionali e l'ambiente è stupendo. Poi io sono cresciuto nel mito di Maradona che, per tutti i trequartista come me, e non solo, era un Dio. Vestire la sua maglia per me era un onore". A Napoli maglia e fascia da capitano, una responsabilità non da tutti: "Io le responsabilità me le sono sempre prese, non mi sono mai nascosto. A volte ho anche sbagliato, ma non sono uno che si è mai tirato indietro. Ricordo che la fascia me la diede Boskov, un mito. Lui stravedeva per me e quando sono arrivato mi disse: "Cosa vuoi fare ragazzo? Hai paura o vuoi fare capitano?". E così
VOGLIA DI ALLENARE
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Vista la grande esperienza da calciatore, Benny ha tutto per sfondare
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Anche questa, però, un'avventura breve... "Sì, ma anche questa volta non ho scelto io! A fine stagione la situazione economica del Napoli è difficile e io ancora una volta mi ritrovo venduto a mia insaputa per sanare i conti. Io e Cannavaro facciamo i bagagli, io finisco all'Inter e lui al Parma. Non che andare all'Inter fosse una brutta cosa, anzi, ma non vorrei che passasse il concetto del "mercenario", tutt'altro. Io non mi sarei mai mosso da Torino prima e da Napoli poi, dove mi trovavo benissimo e i tifosi mi adoravano. Sentire il San Paolo che canta il tuo nome è un'emozione che auguro a qualsiasi calciatore, perché è un'esperienza indimenticabile".
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Le cose però non vanno troppo bene a Milano... "Io stavo bene, ma c'erano incomprensioni con mister Hodgson: ero titolare, sì, ma lui voleva che giocassi sulla fascia, mentre io mi sentivo più un trequartistaseconda punta. In quella posizione, però, non mi vedeva proprio e io ero costretto a sfiancarmi a fare le due fasi. Eravamo io e Bergomi sulla destra e più di una volta mi ritrovavo a fare il terzino. Ero arrivato con grandi aspettative, i tifosi da me si aspettavano la giocata e invece sgobbavo come un mulo e inevitabilmente non ero più lucido in fase offensiva. A fine stagione ho avuto un colloquio col
mister e ho chiesto esplicitamente di giocare da seconda punta. Mi rispose che in quel ruolo aveva diverse alternative e che avrebbero comprato anche Djorkaeff. A quel punto ho deciso di andare altrove. Col senno di poi, una delle scelte sbagliate della mia carriera...".
ESPERIENZA A PARMA
Carbone ha indossato tante maglie, compresa quella gialloblù...
Beh, sei andato in Inghilterra dove hai trovato fama e successo, no? "Sì, ma avevo quattro anni di contratto e da lì a poco Hodgson è stato mandato via e l'Inter è diventata quella di Simoni, Ronaldo, Zamorano, Simeone. Insomma, tutt'altra roba. Solo che a quei tempi ero molto istintivo, uno che voleva sempre giocare e convinto di poterlo fare in un'altra maniera. Non sempre ho preso le decisioni giuste, anche perché non ho quasi mai avuto una guida. Sono cresciuto praticamente senza papà e mi sono sempre dovuto prendere le mie responsabilità. Sono sicuro se avessi avuto mio papà a consigliarmi, avrei probabilmente avuto una carriera diversa. Di sicuro non mi avrebbe mai permesso di lasciare
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Dunque finisci all'Inter: un altro sogno realizzato? "Lo sai che in famiglia siamo da sempre
tutti interisti (ride, ndr)?. Mio padre era un tifoso nerazzurro sfegatato e ci ha trasmesso questa passione. Per cui giocare nell'Inter, per me che ne sono sempre stato tifoso, è stato qualcosa di speciale. Il pensiero che da un paesino della Calabria fossi riuscito ad arrivare a vestire quella maglia mi metteva i brividi e ancora oggi mi emoziono".
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a 22 anni mi sono ritrovato con la maglia del mio idolo sulle spalle e capitano del Napoli".
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Invece finisci in Inghilterra, dove per altro diventi un idolo... "Sono stato uno dei primi a tentare l'avventura inglese, perché ai tempi difficilmente si lasciava l'Italia, soprattutto all'apice della carriera. Quando ho firmato per lo Sheffield Wednesday, pensavo sinceramente fosse una tappa di passaggio, di fare un anno e poi tornare indietro, ma quando ho cominciato a respirare l'aria della Premier non l'ho più mollata. Un ambiente eccezionale, in cui si lavorava benissimo e senza pressioni, c'era una passione pazzesca eppure i tifosi non erano invadenti, ti lasciavano tranquillo. Se dai tutto in campo e perdi, loro sono felici lo stesso. Che si vincesse o si perdesse, c'era sempre la fila fuori ad aspettarti per gli autografi e le fotografie. Famiglie intere allo stadio, anche con bimbi piccolissimi. Per me era un paradiso".
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Però a fine anno... "So già dove vuoi arrivare (sorride, ndr), ma non c'erano più le condizioni per restare. La squadra era già stata smembrata nel corso della stagione e il futuro era un enorme punto interrogativo. Parto di nuovo, torno in Calabria a Catanzaro e poi da lì a Vicenza. Ad un certo punto ho avuto una crisi di rigetto da calcio e chiedo di rescindere il contratto. Avevo deciso, volevo ritirarmi: la gente mi dava del pazzo perché fisicamente ero integro e facevo ancora la differenza, ma io non ne potevo più. Volevo anche avvicinarmi a casa e stare con la mia famiglia, per cui ho mollato tutto e sono tornato in Calabria".
Giocare nell'Inter, per me che ne sono sempre stato tifoso, è stato Qualcosa di speciale, unico
E infatti, altro che di passaggio: ci resti 6 anni prima di tornare in Italia... "E col senno di poi, anche quella è stata una scelta sbagliata, perché probabilmente non sarei dovuto rientrare, anche perché l'anno di Como è forse stato il più brutto della mia carriera. In Inghilterra
stavo benissimo ma mi son fatto convincere da Preziosi, ai tempi presidente del Como, a tornare. Fortuna è stata un'esperienza breve, perché il mio manager Branchini la stagione successiva è riuscito a portarmi a Parma. Era l'anno del crack Parmalat, non abbiamo preso nemmeno uno stipendio, ma credo di aver vissuto la stagione più bella in assoluto, perché eravamo praticamente una famiglia. Prandelli, uno dei tecnici più bravi che abbia avuto, aveva costruito un gruppo fantastico e allenarsi con lui era un piacere. In campo dimenticavamo tutti i problemi e ci si aiutava l'un l'altro come mai mi è accaduto altrove. Bellissimo".
Per poco, però, perché poi sei finito addirittura in Australia! "Assurdo, visto che avevo mollato tutto per avvicinarmi a casa, ma alla fine non sapevo come passare le giornate e stavo impazzendo. Anche la storia dell'Australia sembra una favola: un amico del paese, Mimmo, è un impresario che lavora molto con l'Australia, porta là i cantanti italiani, Gigi D'Alessio e Ramazzotti, ad esempio. Un giorno passa e io ero sul balcone, mi fa: "Vuoi andare a giocare in Australia?". E io: "Anche domani". Dopo qualche giorno ripassa col contratto: "Il Sidney ti vuole, partiamo?". Sono
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l'Inter, piuttosto mi avrebbe incatenato a San Siro (ride, ndr)".
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Gioca con i nerazzurri, poi decide di mettersi in gioco in Premier
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DOPO L'INTER, L'INGHILTERRA
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I GIGANTI DEL CALCIO / BENNY CARBONE andato a fare quattro partite e laggiù era scoppiata la Carbone-mania. Avevo talmente tanta voglia di giocare che ho fatto numeri irripetibili. Alla fine mi hanno offerto un contratto di 4 anni. Non ho accettato se no mia moglie m'ammazzava, ma tornato in Italia ho incontrato Tarantino, mio ex compagno all'Inter che era diventato DS del Pavia. Mi ha chiesto una mano e mi sono fatto convincere. A Pavia ho fatto altri 3 anni stupendi, ma già allora ragionavo da allenatore. E infatti contemporaneamente ho fatto il corso di Coverciano".
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la tecnica. Non puoi fare il lavaggio del cervello con le diagonali a ragazzini di 12 anni, c'è tempo per tutto. A 12 anni devono imparare a giocare di squadra, sì, ma soprattutto devono affinare la tecnica. Invece vedo allenatori che, magari, di giorno sono impiegati, ma che dopo il lavoro vanno a insegnare ai bambini le coperture preventive. Un allenatore deve essere credibile e se spiego al ragazzino cos'è uno stop orientato, poi lui si aspetta, e ha diritto, che tu glielo faccia vedere. Per questo suggerirei al settore tecnico di Coverciano di dare i patentini agli allenatori delle giovanili, perché è in quel momento che si costruiscono i calciatori del futuro ed è lì che loro avrebbero bisogno di un ex calciatore che insegni loro a giocare a calcio". E Benny Carbone oggi, invece, cosa sogna? "Con la DCF Sport Legal, l'agenzia che
Per chiudere: nella tua lunga carriera c'è spazio per qualche rimpianto? "Mah, in molti dicono che per le qualità che avevo, ho fatto molto meno di quello che avrei potuto fare. E forse è vero, ma nel complesso sono soddisfatto di quanto sono riuscito a fare. Certo, qualche scelta l'ho sbagliata, ma è inutile ripensarci. Piuttosto credo di non essere stato molto fortunato con la Nazionale: ho giocato in tutte le giovanili, ma poi non sono mai riusciti ad arrivare a quella maggiore. Un po' per colpa mia, un po' perché quelle erano generazioni eccezionali e anche un momento particolare. Davanti a me avevo Baggio, Zola, Mancini e dietro nascevano i Totti e i Del Piero. Quando ero al top della carriera, in Nazionale c'era Sacchi e il ruolo del trequartistafantasista stava scomparendo. Se penso alla Nazionale di oggi, dico che uno come Benny Carbone sarebbe un lusso". E noi, che purtroppo qualche anno in più l'abbiamo, e quel furetto con la 10 sulla schiena l'abbiamo visto giocare, non possiamo che confermare...
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E proprio da Pavia è cominciata la tua nuova carriera, giusto? "Già, ho iniziato con i ragazzi della Beretti e ho capito subito che quello era il mio mestiere. Da giocatore sei uno dei tanti e se perdi è sempre colpa di qualcun altro, ma da allenatore sei tu che determini, la vittoria o la sconfitta è sempre frutto delle tue scelte. Una responsabilità enorme, ma - come detto - io le responsabilità me le sono sempre prese, non mi fanno paura. Pensa che io - da che ero trequartista - ora curo in maniera maniacale la fase difensiva. Per me le vittorie, o le sconfitte, sono frutto dell'organizzazione tattica che dai alla tua squadra. Ai miei ragazzi dico sempre che se siamo messi bene in campo, i nostri avversari non tirano mai in porta. Poi, ovviamente, in attacco li lascio liberi di sfogare la loro fantasia. Anzi, io credo che uno dei problemi maggiori del nostro calcio sia proprio questo, cioè che nei settori giovanili ci sia troppa attenzione alla tattica, mentre andrebbe curata di più
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Dicono che per le qualità che avevo, ho fatto molto meno di quello che avrei potuto fare. Forse è vero ma sono soddisfatto
cura i miei interessi, siamo alla ricerca di un progetto serio, una proposta che mi consenta di lavorare e mettere a disposizione dei ragazzi la mia infinita voglia. Non cerco un club da sfruttare per fare carriera, ma uno che mi dia la possibilità di farne la storia. Perché sono convinto di avere le qualità giuste per fare questo mestiere e non mi importa la categoria, la gavetta non mi fa paura. D'altronde nella mia vita mi sono sempre fatto da solo e non mi spaventa ricominciare da capo".
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DOVE SONO FINITI
Ovunque è stato Pinato si è sempre distinto come impeccabile professionista
PINATO, IL MANCATO ATTACCANTE
foto gentilmente concessa da PANINI
PROFESSIONISTA VERO
Davide PINATO
Dopo la carriera da portiere, maestro di calcio e imprenditore di successo…
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di Thomas SACCANI
avide Pinato è un nome noto nel mondo del calcio. Ha indossato la casacca del Milan, quello di Sacchi, e ha trascorso tanti anni a Bergamo, all’Atalanta. Un portiere affidabile, una persona a modo. Lo abbiamo incontrato all’Easy Village di Lainate, centro polifunzionale di rara bellezza, uno dei tanti obiettivi centrati da Pinato post calcio giocato… Buongiorno Davide, apriamo il libro dei ricordi. Come mai sei diventato portiere? “A dire il vero, ho cominciato come attaccante… Fino all’età di 14 anni, ho giocato come centravanti. Poi, ad una selezione, per mancanza di portieri, sono finito tra i pali. Ricordo che, per un certo periodo, giocavo sia da attaccante che da portiere. Alla fine, ho dovuto scegliere: potevo andare a Como come attaccante o a Monza come portiere. Ho scelto Monza, così da essere più vicino a casa mia. Ma erano altri tempi, ora sarebbe impossibile”.
foto Agenzia Liverani
Vero. Quando hai capito che potevi diventare un calciatore professionista? “Che ero bravino l’ho capito sin da subito. Quando, a 18 anni, sono stato inserito in Prima squadra, allora ho cominciato a rendermi conto che potevo fare qualcosa di buono. Ricordo che studiavo come geometra ma giocare a calcio era decisamente più divertente”.
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Raccontami del tuo passaggio al Milan. “Al Monza ci alternavamo io e Antonioli. Galliani, che era stato dirigente al Monza, ci conosceva da tempo. Era venuto per prendere Antonioli poi prese anche me, anche se io ero più vecchio di quattro anni”. Calcio 2OOO
Dal Monza al Milan di Sacchi, un bel salto. “Sbalzo enorme… Io avevo fatto solo B e l’allora C. Era un mondo completamente nuovo per me. Inoltre, con Berlusconi, il Milan stava cambiando, era seguitissimo. C’era un’attenzione mediatica pazzesca. Per me non era facile, non ero neanche preparato tecnicamente. Pensa che il primo preparatore di portiere che mi ha seguito l’ho avuto a 22 anni, quando ormai ero già formato…”. Certo hai visto, da vicino, dei campionissimi. Che ricordi di quell’anno? “Ho visto un livello calcistico favoloso e dei campioni, a mio avviso, inarrivabili. Van Basten, Baresi, Gullit e via dicendo, una squadra incredibile. E poi Sacchi, un allenatore con delle idee rivoluzionarie. Solo vederlo entrare a dirigere gli allenamenti con il megafono era una novità assoluta”. Cosa chiedeva Sacchi a voi portieri? “Ti racconto un aneddoto… Io ho giocato solo due partite con il Milan, una di queste a Bologna. Sacchi chiedeva sempre di stare alti, altissimi e io mi sono ritrovato a voler anticipare Marronaro di testa a metà campo. Non è andata benissimo, visto che ha segnato… Per fortuna abbiamo vinto 4-1”. Passiamo all’esperienza con l’Atalanta. “Quando il Milan scelse Pazzagli, portiere che aveva già fatto la Serie A, ho capito che dovevo rimettermi in gioco altrove. Dopo un anno al Monza, sono sbarcato all’Atalanta che è stata importantissima per me perché mi ha dato la possibilità di provare la Serie A, di calcare palcoscenici importanti. L’Atalanta ha sempre saputo
Sacchi al Milan? Mi chiedeva sempre di stare altissimo e così ho preso gol a Bologna...
che poteva contare su di me”. C’è poi il record dell’imbattibilità in maglia Atalanta (757’)… “Sono molto legato ai record e di questo vado molto orgoglioso. Ricordo che fu una serie pazzesca, parai anche due rigori in quel magico momento. Fu Otero, a tempo scaduto con noi in vantaggio 3-0, su calcio di rigore causato da Carrera, a far terminare quella striscia di imbattibilità”. Chiusa la carriera da calciatore, altre sfide. “Faccio il preparatore dei ragazzi al Milan e mi sono messo in gioco in questo progetto, l’Easy Village di Lainate”. Da preparatore dei ragazzi, pensi che il calcio sia cambiato rispetto ai tuoi tempi? “Sì, completamente. È cambiato tutto, il modo di allenarsi e pensare calcio. Sacchi ha cambiato tutto, ha portato tantissime novità. Ora c’è il metodo Guardiola. Ora si pensa ad attaccare, a gestire la Calcio 2OOO
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palla, a proporre gioco. Prima, magari, si pensava prima a non prenderle”.
Il calcio è cambiato, con l'arrivo di Guardiola tutti hanno iniziato ad aggredire l'avversario...
Montella, di fatto, è uno che segue la linea di Guardiola, non credi? “Sì, è un allenatore che ha sempre privilegiato il bel gioco e la gestione di palla. È un tecnico in linea con il pensiero della società che è sempre stato quello di imporre il proprio gioco, non di subirlo”. Parliamo invece del ruolo di imprenditore. “Quando ho smesso, avevo l’idea di creare un centro sportivo. Per strani giri della vita, ho avuto l’occasione di incontrare Enrico Todesco (attuale socio del centro,
ndr). Ci siamo confrontati e, con anche Giampietro Novara in squadra, siamo partiti. È nato tutto così e ormai sono oltre 10 anni che il centro è attivo, con sempre più novità”. Verissimo. Oltre ad essere uno splendido centro sportivo, con diversi campi da calcio a 5 e 7, sia all’aperto che al chiuso, l’Easy Village è un rinomatissimo Acquapark, con tanto di ristorante. Ma non finisce qui, visto che, alla sera, ci si scatena al Dolce Beach, la discoteca all’interno del centro. Da provare, anche per scambiare due parole con Pinato e i suoi soci, gente che, di calcio (e non solo) ne capisce…
PURE IL CAMP NOU
Cresciuto nel Monza, c’era il 24 maggio del 1989…
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Pinato insieme a Novara, suo socio, e all'amico Zanotto
Davide Pinato muove i primi passi da portiere al Monza. Grazie ad una serie di partite senza prendere un solo gol (12, per la precisione), viene notato da Galliani che, insieme ad Antonioli, se lo porta al Milan. Mentre Antonioli va a farsi le ossa in Primavera, Pinato fa da secondo a Galli. Nella stagione 1988/89, riesce, comunque, a strappare due presenze. È un Milan stellare. Nella magica notte del 24 maggio 1989, è in panchina a seguire i rossoneri spazzare via la Steaua Bucarest con un secco 4-0: “Quel Milan era incredibile. Aveva una forza impressionante. Prendevi qualsiasi giocatore e sapevi che, difficilmente, ne avresti trovato uno più forte in giro. È stato bello vederli da vicino, allenarmi con loro. In quella partita il Milan era inarrestabile, non avrebbe mai perso”. Dopo un solo anno al Diavolo, torna al Monza per una stagione, prima di trasferirsi all’Atalanta dove resta fino al 2002 (con una parentesi al Piacenza nella stagione 1991/92). Si alterna in porta con i vari Ferron e Fontana ma dimostrando sempre grande affidabilità: “Mi vanto di essere stato un portiere che ha sempre preso pochi gol. Certo ci vuole anche tanta fortuna ma ne vado comunque orgoglioso”, ci fa sapere. Chiude la sua carriera, nella stagione 2002/03, alla Sampdoria. Poi spazio alle nuove sfide. Torna al Milan da preparatore dei ragazzi e si cimenta nel ruolo da imprenditore. Sempre dando un occhio alla porta per non subire gol…
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L’ALFABETO DEI BIDONI Pedrinho e Luvanor
L’ALFABETO DEI BIDONI / Pedrinho e Luvanor
di Fabrizio PONCIROLI
I FENOMENI deL CATANIA
A CATANIA SONO IDOLI
Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini
Ancora oggi i loro nomi sono motivo di discussione al bar
ncora oggi, a distanza di oltre 30 anni, a Catania, i nomi di Pedrinho e Luvanor evocano un mix di nostalgia e ironia. Loro, i due fenomeni brasiliani chiamati a fare degli etnei una sontuosa squadra della massima serie. Due giocatori dal talento cristallino, fiori all’occhiello del Catania di Massimino. Loro, due stelle del calcio carioca sbarcate a Catania per divertirsi e divertire. Sogni di grandezza divenute realtà amare. Nell’immaginario collettivo catanese, la premiata ditta Pedrinho/Luvanor è una pietra miliare nella storia del club. Peccato che siano ricordati per ciò che non hanno fatto, piuttosto che per l’abbondanza di talento che si diceva avessero… Siamo nell’afosa estate del 1983. L’Italia balla al ritmo del tormentone musicale dell’anno, ossia Vamos a la playa, brano dei Righeira. A Catania si stanno vivendo momenti di 86
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pura esaltazione calcistica. Gli etnei, guidati dal leggendario patron Massimino, hanno conquistato, attraverso gli spareggi, la loro quarta apparizione in Serie A. Per non sfigurare nel massimo campionato, il Catania decide di rinforzarsi con due acquisti eccellenti, di valore assoluto. Si decide di pescare in Brasile, patria del talento pedatorio. Le scelte ricadono su Pedrinho e Luvanor. Partiamo da Pedro Luis Vicençote, noto semplicemente come Pedrinho. Cresciuto nel Palmeiras e consacratosi con la casacca del Vasco da Gama, è un terzino di spinta, di quelli che vanno tanto di moda nel Brasile degli anni ’80. Eloi, connazionale che non lascerà, pure lui, un grande ricordo di sé in Italia, si sbilancia: “Ha la forza di Cabrini e la classe di Junior”. Si racconta, tra mito e realtà, che la sua cessione al Catania (per circa 1,8 miliardi di vecchie lire) sia stata fatta a sua insaputa, di notte, con tanto di comunicazione allo stesso Pedrinho la mattina successiva. Insieme al buon Pedrinho, Massimino mette a segno un altro
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Pedrinho e Luvanor, i due brasiliani che dovevano far sognare gli etnei…
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L’ALFABETO DEI BIDONI / Pedrinho e Luvanor
L’ALFABETO DEI BIDONI / Pedrinho e Luvanor
“LI PRENDEMMO IN TRE GIORNI”
IL GUIZZO A SAN SIRO Di Fabrizio Ponciroli
Un gol alla Zico, nel tempio del calcio italiano…
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Di Fabrizio Ponciroli
una domenica di ottobre piuttosto mite. A San Siro si affrontano il Milan di Castagner, quello dei Baresi e Tassotti ma anche dei Blissett per capirci, e il Catania del duo Pedrinho/Luvanor, guidato da Di Marzio. Entrambe le squadre si presentano alla sfida con un sol punto racimolato nelle prime due partite di campionato. Il Diavolo parte alla grande, trovando la rete del momentaneo vantaggio con Evani su calcio piazzato. I padroni di casa sfiorano, più volte, il raddoppio ma, nella ripresa, al 78’, gli etnei arrivano all’insperato pareggio. La rete è firmata da Pedrinho. Una splendida punizione dal limite dell’area di rigore che lascia Nuciari, portiere rossonero, di sasso. Un gol alla Zico che il brasiliano goleador della compagine rossazzurra, nel post match, commenta così: “Un tiro come tanti altri che provo in allenamento. Sì, un tiro alla Zico. In questi casi
Di Marzio, l’ex tecnico, spiega l’acquisto dei due brasiliani…
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Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini
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ianni Di Marzio, navigatissimo tecnico e grande uomo di calcio, era l’allenatore del Catania che, conquistata la promozione in A, nell’estate del 1983 decise di puntare sul duo Pedrinho/Luvanor. In esclusiva per Calcio2000, ci ha svelato come andarono veramente le trattative per i due brasiliani: “In questi due affari il tempo fu tiranno - racconta Di Marzio - Fummo costretti a prenderli in soli tre giorni perché, causa spareggi, arrivammo a conquistare la Serie A tardissimo e ricevemmo solo tre giorni di proroga per completare la rosa. Ricordo che andammo di fretta in Brasile e facemmo tutto velocemente. Pedrinho era nel giro della Seleção, tanto che era stato ai Mondiali del 1982. Io cercavo un esterno mancino che potesse spingere e lui aveva quelle caratteristiche. Lo vidi in cassetta, mi sembrò molto europeo e pronto per l’Italia. E, comunque sia, in Italia, non fece malissimo. Le qualità le aveva…”. Si passa a Luvanor, sicuramente il più deludente dei due: “In realtà io cercai di prendere Serginho, mancino e con grande classe. Purtroppo chiedeva tanti soldi e l’accordo non si fece. Luvanor aveva fatto benissimo al torneo di Tolone, evento che mette in luce i migliori prospetti del mondo. Era stato anche votato come miglior giocatore. Aveva grande tecnica e, dalla cassetta che vidi, era padrone in campo ma ci furono dei problemi…”. Di Marzio non si ferma: “Io mi preoccupai quando arrivò a Catania. Sapevo che fisicamente non era fortissimo ma quando lo vidi arrivare con una compagna di 10/15 anni più vecchia di lui e con dei figli, compresi subito che il ragazzo non aveva molta personalità. Inoltre, sin dalle prime partite, fu spesso picchiato tanto dai difensori italiani e non riuscì mai a reagire nel modo giusto, ossia imparando a pensare al calcio nella maniera italiana. Un peccato perché, tecnicamente, sapeva il fatto suo ma, purtroppo, mancava di quella cattiveria agonistica necessaria per far bene in Italia. Ricordo la partita a San Siro, con il Milan. Tassotti fece, su Luvanor, un intervento davvero bruttissimo. Lui uscì dal campo quasi in lacrime. Non era pronto per il nostro calcio e, di fatto, non abbiamo mai visto il vero Luvanor”.
il portiere ha solo una possibilità: partire in anticipo, provare ad indovinare l’angolo…”. Ma, nonostante la prodezza di Pedrinho (migliore in campo, tra i siciliani, secondo la Rosea, con un bel “7” in pagella), il Catania perde l’incontro (2-1, raddoppio ancora di Evani) e perde pure Luvanor, uscito, al 29’ della prima frazione, dopo un fallaccio di Tassotti (solo ammonito). La gara, infatti, viene consegnata agli annali anche per le tante polemiche dovute ai tanti, troppi interventi al limite dei giocatori rossoneri, mal sanzionati dall’arbitro Bianciardi: “Tassotti? Troppo rude. Luvanor, purtroppo, non conosce ancora bene il nostro calcio. Si deve dare una mossa, altrimenti di colpi così ne prenderà molti”, racconterà Sorrentino, estremo difensore dei catanesi, in mix zone. Luvanor non imparerà molto da quell’esperienza ma, per Pedrinho, quel gol resterà sempre un dolce ricordo… Calcio 2OOO
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L’ALFABETO DEI BIDONI / Pedrinho e Luvanor
L’ALFABETO DEI BIDONI / Pedrinho e Luvanor
PEDRINHO, IL MENO PEGGIO
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colpo carioca, decisamente più intrigante (almeno sulla carta). Viene messo sotto contratto l’erede di Zico, ossia il promettente Luvanor Donizete Borges, noto a tutti con il nomignolo di Luvanor. Nonostante sia ancora piuttosto giovane (21 anni), si parla in maniera eccelsa delle sue doti calcistiche. Sani dà il suo benestare: “È un giovane di grande talento, uno dei migliori prodotti del vivaio brasiliano”. A Catania, vengono accolti come delle autentiche star. L’entusiasmo è contagioso. Ad attenderli c’è Di Marzio, il tecnico della storica promozione in Serie A. Dopo averli istruiti sulle regole del nostro calcio, i due baldi giovinastri si apprestano a ballare in campionato. L’11 settembre 1983, il Catania esordisce, al Cibali, con il Torino. Luvanor è in campo ma non si fa notare. Una settimana più tardi, a Udine, oltre a Luvanor, in campo c’è pure Pedrinho: 3-1 per i friulani. Alla terza giornata, un primo barlume di speranza: il Catania, in casa, è sotto con la Sampdoria. Al 30’ della ripresa, gli etnei pareggiano con Pedrinho (1-1 il finale). L’esterno di difesa si esalta e, la settimana seguente, segna, a San Siro, contro il Milan, una splendida rete. Il Catania perde (1-2) ma Pedrinho è lanciatissimo. Non incanta, invece, Luvanor, incapace di trovare gli spazi giusti in attacco. Con l’arrivo delle temperature rigide, il Catania si smonta. Di Marzio lascia il club. Al termine del girone d’andata, il Catania, ora nelle mani di Fabbri, è ultimo. A gennaio, il Catania ospita l’Udinese. Luvanor contro Zico, il suo idolo. Finisce 2-0 a favore dei bianconeri, con doppietta di Zico. I rossoazzurri sono disastrosi. Pedrinho (in gol, nel ritorno, contro il Genoa) è il meno peggio dei due. La retrocessione è inevitabile (con un solo successo a referto). Il campionato ci chiude con una disfatta a San Siro (6-0). 90
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Il coro dei tifosi “Ho un sogno nello scrigno, veder volare il gran Pedrinho; ho un sogno in fondo al cuor, vederlo insieme a Luvanor” diventa un ritornello da incubo. Il duo brasiliano ha fatto flop. Il Catania se ne torna in B e, ironia della sorte, ci porta i suoi due fantomatici assi brasiliani. Resteranno nella città siciliana per altre due stagioni tra tante ombre e poche luci. Ancora una volta, sarà Pedrinho, il meno dotato dei due (sempre sulla carta) a fare le cose migliori (sette gol in due annate in cadetteria) mentre Luvanor, di fatto, resterà un ectoplasma. Tuttavia, anche lui vivrà il suo piccolo momento di notorietà: 11 novembre 1984, Catania-Monza, 9.a giornata del campionato cadetto. Gli etnei si aggiudicano la partita per 1-0. Il gol lo segna, attenzione, Luvanor a pochi minuti dal triplice fischio finale. Quasi 14 mesi dopo il suo approdo in Sicilia, la prima gioia. Poco altro da aggiungere… I due, terminati i tre anni in Italia, faranno le valigie, entrambi per far ritorno in Brasile. Pedrinho tornerà al Vasco da Gama, per poi giocare con il Bango. Farà decisamente più strada come procuratore. Vi ricordate Edmundo, O Animal? Il suo agente era Pedrinho… E Luvanor? Firma per il Santos ma non lascia tracce. Male anche al Flamengo, così come all’Internacional. Tenta di fare fortuna il Colombia ma non funziona. Riuscirà a risollevarsi con il Gojas, la squadra che lo aveva fatto conoscere al grande calcio… Una curiosità: con il Gojas conquisterà altri due campionati rionali (campeonato goiano), facendo il paio con quelli vinti nel 1981 e 1983, prima del suo trasferimento in Italia… Poi? Tanti tentativi come allenatore ma risultati scarni. Ha litigato pure con il presidente del Gojas, l’unico club in cui ha fatto vedere qualche lampo di classe…
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Tra i due, fu quello che fece vedere qualcosa di buono...
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STORIA PARTITE DA RICORDARE
STORIA / PARTITE DA RICORDARE
di Luca MANES
Il miracolo di OLE GUNNAR
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Ole Gunnar Solskjær
Il Bayern ha la Champions in tasca ma poi accade l’incredibile…
arcellona, 26 maggio 1999. Dopo una cavalcata esaltante il Manchester United si trova a giocare la sua seconda finale di Coppa dei Campioni, o Champions League che dir si voglia, della storia. A contendere il trofeo ai Red Devils il Bayern Monaco di Ottmar Hitzfeld, una delle super-potenze del calcio europeo, liberatosi non senza ambasce della Dinamo Kiev di Andriy Shevchenko in semifinale. Lo United è stanco, la sua è stata una stagione eccezionale, già impreziosita da un fantastico double in Inghilterra, conquistato con performance stratosferiche e recuperi mozzafiato. Una in 92
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particolare, il 2-1 all'Old Trafford in FA Cup contro i rivali di sempre del Liverpool, ha già fatto la storia. I Red Devils sono sotto fino all'89esimo, poi ribaltano sorprendentemente il risultato con un uno-due degno del campionissimo Mohammed Alì. La marcatura decisiva porta la firma del norvegese Ole Gunnar Solskjaer. Una sorta di presagio di quanto sarebbe accaduto cinque mesi dopo in Catalogna. Il cammino in Champions League è stato duro, ma esaltante. Un girone di ferro contro Barcellona e lo stesso Bayern Monaco, un quarto di finale impeccabile contro l’Inter, una semifinale da infarto contro la Juventus, riacciuffata in
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BECKHAM FESTEGGIA
United Campione d'Europa con una rimonta leggendaria
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STORIA / PARTITE DA RICORDARE
STORIA / PARTITE DA RICORDARE
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Ryan Giggs
extremis sull’1-1 all’Old Trafford e rimontata – ancora! – dallo 0-2 al 3-2 al Delle Alpi, davanti a 10mila tifosi inglesi impazziti di gioia. Beckham e compagni devono giocare sui nervi, centellinando le ultime energie rimaste. A complicare le cose la dolorosa assenza dei due centrali di centrocampo, Roy Keane e Paul Scholes, entrambi squalificati. Ci si affida all'enfant du pays Nicky Butt e allo svedese Jesper Blomqvist. Bravi, per carità, ma volete mettere con i tackle devastanti di Keane e le geometrie perfette di Scholes? I bavaresi schierano una formazione composta solo da giocatori tedeschi, fatta eccezione per il ghanese Samuel Kuffour, poi visto di sfuggita alla Roma. Praticamente mezza nazionale, con il “vecchio” Lothar Mattheus (38 anni) a fare il Beckenbauer in mezzo alla difesa. Al tramonto della sua gloriosa carriera l'ex interista è alla ricerca dell'ultimo successo internazionale, quella Coppa dei Campioni che fino ad allora gli è sempre sfuggita. Pronti via e il Bayern passa in vantaggio con una punizione di Super Mario Bassler, che trafigge un incerto Peter Schmeichel. Bella la parabola dell'attaccante del Bayern, ma il portierone danese non è esente da colpe. Non è la prima volta in carriera che il suo piazzamento della barriera lasci un po' a desiderare, ma questa si potrebbe rivelare la più sanguinosa. La reazione del Manchester è modesta, raffaz94
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Per la verità le cose in campo non cambiano troppo. Qualche guizzo in più si vede, ma l'impressione è che la coriacea difesa teutonica possa reggere botta senza troppi patemi d'animo. Quando scocca il 90esimo, Hitzfeld sostituisce Bassler con Salihamidžić per concedere il giusto omaggio all'eroe della serata. Ormai è fatta, il Bayern sta per alzare al cielo la quarta Coppa dei Campioni della sua storia. “Non può finire così, siamo arrivati a un passo dal treble, da quella che è forse la più grande impresa della storia del calcio e ci tocca tornare a Manchester senza la coppa? E poi proprio oggi, il giorno del compleanno del grande Matt Busby, che se fosse stato ancora vivo avrebbe compiuto 90 anni...”. Questo pensiero si intrufola nella testa delle decine di migliaia di supporter bianco-rossi giunti con ogni mezzo a Barcellona. Il rimpianto di fallire a un passo dalla terra promessa rischia di diventare un peso difficile da sostenere. Ma come vuole la vulgata pallonara, “le squadre inglesi non muoiono mai”, e allora lo United con le unghie e con i denti riesce ad aggiudicarsi un calcio d'angolo. Nell'area di rigore avversaria sale perfino Schmeichel, che prova a ripetere l'impresa di qualche anno prima contro il Rotor Volgograd, quando fu l'autore inaspettato del goal del pareggio. Il telecronista inglese si lascia scappare una battuta profetica: “riuscirà a segnare il Manchester United? Lo fa sempre”. Ovvero, attenzione, siamo arrivati nel frangente del match in cui i Red Devils dimostrano di che pasta sono fatti, quanto sono più forti degli avversari soprattutto dal punto di vista mentale. E infatti succede l'imponderabile. L'azione è confusa e drammaticamente frenetica. Il grande Peter riesce solo a sfiorare la palla, che finisce a Giggs. Ciabattata d'interno del mago gallese che è destinata a terminare a lato, ma Sheringham ci mette il piedino. È 1-1, con Khan che protesta inutilmente per un fuorigioco che non c'è. Non immagina che le cose possono solo peggiorare. Trascorre una manciata di secondi, altro corner scodellato in area da Beckham. Sheringham la spizza di testa depositandola sul destro di Solskjaer, che spedisce la sfera sotto il sette. Leggendo le centinaia di testimonianze sparse su siti, blog e forum dei tifosi dello United che erano lì a Barcellona o che hanno seguito il match nei pub di Manchester c'è un elemento
…E L’IMPRESA CITY
foto Agenzia Liverani
zonata, poco incisiva. Si va al riposo sull'1-0. Negli spogliatoi Alex Ferguson intima ai suoi di dare tutto, tuttavia se possibile nel secondo tempo le cose peggiorano. I tedeschi sfiorano a più riprese il raddoppio, colpendo per ben due volte la traversa, prima con Mehmet Scholl e poi con il gigante Karsten Jancker. Sembra una di quelle serate balorde, cariche di rimpianti e delusione. La coppia d’attacco Yorke-Cole non ne azzecca una. I Calipso Boys vengono avvicendati da Teddy Sheringham e dal solito Solskjaer, riserva di lusso per eccellenza. Uno che quando è chiamato a cambiare le sorti di un match o a dare il colpo di grazia all'avversario fallisce di rado. Non a caso lo chiamano “The Baby-faced Assassin”, per quel volto da eterno ragazzino che può di certo trarre in inganno.
Di Luca Manes Negli stessi giorni del miracolo Red Devils, accadde altro
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ome possono cambiare le cose nello spazio di qualche anno. Ora le due squadre di Manchester dominano il calcio inglese, nel 1999 se da una parte c'era lo United che vinceva il treble, dall'altra il City annaspava in terza serie. Invece di San Siro o del Nou Camp, ai Light Blues toccavano le trasferte in casa del Macclesfield Town o dello York City. Peggio ancora, quel campionato non riuscì nemmeno a vincerlo, facendosi sopravanzare da Fulham e Walsall. Onta suprema, stavano pure fallendo la prova d'appello contro il Gillingham nei play off. A dieci minuti dalla fine tutto sembrava apparecchiato per i tempi supplementari, perché nessuna squadra era stata in grado di segnare. L'extra time in effetti si disputò, ma dopo una girandola di goal da infarto. I Gills salirono sul 2-0, ma a ricomporre i cocci dell'ennesimo vaso rotto dai Light Blues ci pensarono nei minuti finali del match Kevin Horlock e Paul Dickov. La marcatura dell'attaccante giunse quando ormai l'arbitro stava per portarsi il fischietto alla bocca per decretare la fine della contesa. Un miracolo, paragonabile in sedicesimo, vista la differente importanza delle due partite, a quello compiuto quattro giorni prima dagli odiati cugini nella finale di Coppa dei Campioni. Alla nostra storia dobbiamo infine aggiungere un terzo eroe, un portiere di nome Nicky Weaver, che ai fanatici Light Blues quel pomeriggio sembrò la versione moderna di Gordon Banks. Parò due rigori e si meritò, insieme ai suoi compagni, 20 minuti di ovazione dei 40mila supporter del City presenti. Paul Dickov Calcio 2OOO
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Ottmar Hitzfeld
ricorrente. In tanti si aspettavano che quella benedetta sfera di cuoio potesse insaccarsi alle spalle di Khan. “Ora facciamo anche il 2-1, è come contro il Liverpool a gennaio”. Perché il calcio sa essere irrazionale e in quella calda serata primaverile catalana lo è ancora di più. È quasi ineluttabile, perché lo United è in debito con la sua storia e soprattutto con chi ha contribuito in maniera decisiva a costruire il mito, ossia il già citato Matt Busby. In oltre 20 anni di carriera all'Old Trafford, lo scozzese dal sorriso placido ma dai modi decisi ha ricostruito la squadra dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale e l'incidente aereo di Monaco del 6 febbraio 1958, quando la Superga inglese si portò via tanti dei fantastici Busby Babes (tra cui il fortissimo Duncan Edwards) e lo stesso manager si salvò per miracolo. Quel drammatico episodio cambiò per sempre la storia del Manchester United. Busby avrebbe voluto vincere la Coppa dei Campioni con i suoi Babes. Ci riuscì esattamente 10 anni dopo grazie a un altro team da leggenda, quello della trinità Best-Charlton-Law. Come dirà Alex Ferguson a fine partita, “questa notte sembrava che Sir Matt ci stesse guardando da lassù”. Al fischio finale del nostro Pierluigi Collina, la metà stadio “inglese” esplode letteralmente di felicità. Anche chi nell'esultanza smodata e quasi animalesca sui goal ha rimediato contusioni o addirittura una frattura – e ce n'è più di uno... A fare da perfetto contraltare i tedeschi, che rimangono ammutoliti, incapaci di comprendere se quello che è appena accaduto davanti ai loro occhi sia la “sconvolgente” realtà o una finzio96
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Matt Busby e Alex Ferguson
ne burlesca. Kuffuor già dopo il goal del 2-1 viene travolto da una crisi isterica, mentre è difficile dimenticare lo sguardo perso nel vuoto di Mattheus, ben consapevole che ci vorranno giorni per uscire da quell'incubo. Per i tifosi dello United i festeggiamenti dureranno fino alla mattina, sulle ramblas di Barcellona così come per le strade e nei locali della metropoli del Lancashire. Il momento più significativo, più toccante di tutte le celebrazioni di quel giorno incredibile arriva però ancora al Nou Camp, quando tutti i supporter dei Diavoli Rossi intonano, tra lacrime di gioia e commozione, uno splendido “Happy Birthday Sir Matt”. In un calcio che ha perso molto del romanticismo di una volta, troppo spesso mortificato da biechi interessi commerciali, una tale dimostrazione di affetto, anche da parte di quelli che di Busby avevano sentito parlare solo dai nonni o dai padri, non ha eguali.
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foto Agenzia Liverani
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Ciclismo su Pista
Giochi della XXXI Olimpiad e
Della sua Storia, con la esse maiuscola, la parte rossa di Manchester si ricorderà anche nel 2009, inscenando all'Olimpico di Roma una coreografia che componeva la scritta “For Sir Matt”. Purtroppo per loro Ronaldo e compagni non ce la fecero a superare il Barcellona stellare di Messi e Guardiola. Però l'anno prima, quello del cinquantennale del dramma di Monaco, uno scivolone di John Terry nel momento del rigore decisivo aveva regalato ai Red Devils la terza coppa dalle grandi orecchie della sua storia. Anche quel trofeo fu conquistato in maniera a dir poco rocambolesca, con uno stillicidio di emozioni nei tempi regolamentari e soprattutto ai penalty che è impossibile da dimenticare. Altrimenti non c'è gusto. www.panini.it
scovate da
CARLETT
BORRIELLO
DYBALA
Il bomber napoletano con il procuratore D'Amico mostra la prima maglietta dell'anno del Cagliari.
La nuova coppia d'attacco della Juventus in posa davanti a... Omar Sivori.
PIRLO Forse, giocando nel campionato americano, ha perso un po' di stimoli calcistici e si è dato ad un altro sport.
NEYMAR Il primo capitano del Brasile a vincere una medaglia d'oro nel calcio alle Olimpiadi.
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www.carlettoweb.com
POGBA Appena arrivati insieme al Manchester United, eccoli Ibrahimovic e Pogba.
KALINIC A segno alla prima di campionato con la Juve, il bomber della Fiorentina qui con alle spalle il Ponte Vecchio è sempre più amato dai tifosi viola.
BORJA VALERO
HIGUAIN
Inizio di stagione sfortunato per il campione spagnolo alle prese con un infortunio alla caviglia.
E qui invece da solo saluta tutti i tifosi della Juventus.
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Il DJ/Speaker di RTL 102.5 Carlo CARLETTO Nicoletti seguirà i profili Instagram e Twitter dei giocatori più importanti del pianeta Calcio e ci segnalerà le foto e i tweet più divertenti e particolari. Segnalate quelle che magari potrebbero sfuggirgli scrivendogli al suo profilo Instagram e Twitter: @carlettoweb
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