Calcio2000 190

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CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio

n.190 esclusiva zapata ottobre 2013 “che coppia io e mexes”!

diretto da Fabrizio Ponciroli

pag.8

serie B F

ROMA

il cesena ha un arma in più

pag.54

1906

1927

miti del calcio

Il grande puskas

pag.60

Guida Serie A

2013 / 2014 pag.14

ai miei tempi allenavo così

le rose aggiornate

Nuovi acquisti, moduli e statistiche

sonetti e i suoi anni d’oro

pag.72

pag.66

La storia della Champions Ancora Real...

pag.88

ligue 1 PSG vs Monaco, duello tra titani



di Fabrizio Ponciroli

editoriale

CARO VECCHIO CAMPIONATO…

F

CALCIo2000 L’enciclopedia del calcio

n.190 escLusiva zapata ottobre 2013 “che coppia io e mexes”!

diretto da Fabrizio Ponciroli

pag.8

serie B F

ROMA

iL cesena ha un arma in più

pag.54

1906

1927

miti deL caLcio

iL grande puskas

pag.60

Guida Serie A

2013 / 2014 pag.14

ai miei tempi aLLenavo così

Le rose aggiornate

nuovi acquisti, moduli e statistiche

sonetti e i suoi anni d’oro

pag.72

pag.66

La storia deLLa champions ancora reaL...

pag.88

Ligue 1 psg vs monaco, dueLLo tra titani

inalmente è tornato tutto alla normalità… Il gran caldo è alle spalle (vacanze comprese), il calciomercato, con le sue follie quotidiane, è in archivio, ora i riflettori sono tutti puntati sul campo verde. 20 squadre in gioco, tutti alla caccia della solida e affamata Juventus. Come tutti gli anni, non potevamo mancare l’appuntamento e, allora, spazio alla Guida Serie A 2013/14. Ovviamente, come tradizione impone, focus sulle rose aggiornate, con tutti i cambi, anche gli ultimissimi… Tante curiosità, un’analisi tecnico/tattica di ogni squadra e, ovviamente, anche quei voti che, ogni stagione, vengono spesso (ma non sempre) disattesi… Una Guida che, ne sono certo, sarà utile a molti. Avere le rose complete è gradevole, soprattutto per chi si dedica al fantacalcio o, semplicemente, ama le statistiche senza imperfezioni. Guida ma non solo… Il numero presenta tanti altri spunti intriganti, a partire dall’intervista, esclusiva, a Zapata. Da punto di domanda, il colombiano, si è tramutato in una certezza nella pur vacillante difesa rossonera. Cordiale e ricco di sorprese, ci ha divertito con la sua storia… Da non perdere anche le classiche rubriche legate, rispettivamente, a Serie B, LegaPro e Serie D e, in particolare, la bella chiacchierata con Sonetti, un allenatore che ha sempre lasciato il segno, ovunque è stato… Intrigante anche la seconda puntata legata alla storia della Coppa Campioni (l’attuale Champions League), così come il punto sui massimi campionati europei (di notevole godimento il racconto dei due giovani inglesi diventati allenatori di una nazionale…). Prima di lasciarvi alla lettura, lasciatemi spendere due parole su un tema a me caro, ovvero l’importanza dell’azzurro in Europa. Quest’anno, finalmente, abbiamo tre squadre in Champions League. Juventus, Napoli e Milan, probabilmente il meglio del nostro calcio. Beh, alla faccia di chi spende milioni di euro (senza freno) per pseudo Top player, non sarebbe affatto male se un’italiana riuscisse a sbaragliare le super e ricche potenze europee (leggi Real Madrid, Chelsea, Bayern Monaco e Barcellona) e arrivasse fino in fondo. Vincere con i soldi è difficile, vincere tirando la cinghia quasi impossibile, ho detto quasi…

calcio2000 ott 2013

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sommario190 serie A

serie a

6 La bocca del leone di Fabrizio Ponciroli 8 Intervista Esclusiva Zapata di Fabrizio Ponciroli 14 Guida Serie A – Atalanta 34 Guida Serie A – Livorno 16 Guida Serie A – Bologna 36 Guida Serie A – Milan 18 Guida Serie A – Cagliari 38 Guida Serie A – Napoli 20 Guida Serie A – Catania 40 Guida Serie A – Parma 22 Guida Serie A – Chievo 42 Guida Serie A – Roma 24 Guida Serie A – Fiorentina 44 Guida Serie A – Sampdoria 26 Guida Serie A – Genoa 46 Guida Serie A – Sassuolo 28 Guida Serie A – Inter 48 Guida Serie A – Torino 30 Guida Serie A – Juventus 50 Guida Serie A – Udinese 32 Guida Serie A – Lazio 52 Guida Serie A – Verona

altri campionati italia 54 Serie B – Cesena di Luca Manes 56 Rubrica LegaPro - Lecce di Gabriele Cantella 58 Rubrica Serie D – Arezzo di Riccardo Bonelli

il calcio racconta 60 I miti del calcio - Puskás di Luca Gandini 64 Accade a Ottobre di Simone Quesiti 66 Speciale Champions League di Gabriele Porri 70 A un passo dalla gloria - Comandini di Alfonso Scinti Roger 72 Ai miei tempi allenavo così - Sonetti di Pierfrancesco Trocchi

TOP CALCIO 76 80 84 88

Spagna - Da Tito al Tata, ma fedeli al Tiqui-Taca Inghilterra - L’impresa di Matt & Paul Germania - La stretta del boa Francia - Una poltrona per due

ETO DI STATISTICHE SE VUOI IL NUMERO COMP CORRI IN EDICOLA

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editore Action Group s.r.l. Via Londonio, 22 20154 Milano Tel: 02 345.38.338 Fax: 02 34.93.76.91

calcio2000

Registrazione del Tribunale di Milano n.362 del 21/06/97

Direttore Responsabile Alfonso Giambelli Direttore Editoriale Fabrizio Ponciroli redazione@calcio2000.it Responsabile Iniziative Speciali Riccardo Fiorina rfiorina@calcio2000.it Caporedattore Sergio Stanco redazione@calcio2000.it Redazione Tania Esposito redazione@calcio2000.it Giancarlo Boschi Hanno collaborato Daniele Chiti, Renato Maisani, Antonio Longo, Deborah Bassi, Luca Gandini, Alvise Cagnazzo, Gianpiero Versace, Luca Manes, Flavio Sirna, Paolo Mandarà, Stefano De Martino, Antonio Giusto, Nicola Pagano, Eleonora Ronchetti, Simone Grassi, Gianluigi Bagnulo, Antonio Vespasiano, Matteo Perri, Francesco Del Vecchio, Antonio Modaffari, Gabriele Porri, Paolo Camedda, Alessandro Basile, Francesco Schirru, Pasquale Romano, Elvio Gnecco, Dario Lisi, Francesco Ippolito, Roberto Zerbini, Andrea Rosati, Silvia Saccani, Lorenzo Stillitano, Riccardo Cavassi, Antonello Schiavello, Alfonso Scinti Roger, Elmar Bergonzini, Alessandro Casaglia, Simone Quesiti, Pierfrancesco Trocchi, Stefano Benetazzo, Nicolò Bonazzi, Gianni Bellini, Francesco Scabar, Daniele Berrone, Irene Calonaci, Simone Beltrambini, Gabriele Cantella Realizzazione Grafica Francesca Crespi Fotografie Agenzia fotografica Liverani

Ricky

è rientrato a casa

per tornare

grande

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Numero chiuso il 2 settembre 2013 Il prossimo numero sarà in edicola il

15 ottobre 2013

calcio2000 5 ott 2013 calcio2000 5 ott 2013


Per scriverci – redazione@calcio2000.it

MATRI INUTILE…

Gentile Direttore, sono un tifoso milanista di lunga data. Oggi il Milan ha acquistato Matri e sembra che sia arrivato a giocare da noi il fuoriclasse che sposterà gli equilibri. Ma dai, ma nessuno pensa che questo non giocava titolare alla Juve e che Conte lo impiegava solo quando non aveva i titolari pronti? Direttore, che ne pensa lei, è un grandissimo attaccante o, come credo io, un giocatore normalissimo. Ma poi mi prende il 9 di Inzaghi, dai… Paolo, mail firmata Caro Paolo, purtroppo non sono esattamente della tua opinione. A me Matri piace davvero tanto. Chiaro che non stiamo parlando di un fuoriclasse assoluto, definizione che, personalmente, impiego per tre giocatori al mondo (Cristiano Ronaldo, Messi, Neymar). Tuttavia considero Matri l’elemento giusto per Allegri. Si conoscono, è una prima punta, proprio quello che andava cercando, da tempo, il tecnico rossonero. Ci andrei piano anche con Conte. Appena l’hanno venduto, il tecnico ha spiegato: “Una cessione che ho dovuto subire, fosse stato per me non sarebbe partito…”. Non mi paiono parole buttate lì per caso, secondo me, uno come Matri, fa comodo a tutti, in particolare al Diavolo…

MA THOHIR È UN PACCO?

Cara redazione, ho un messaggio per voi e per il Direttore: Thohir esiste o un’invenzione dei media? Ogni giorno è lì per firmare, un giorno sì e l’altro pure pare che il contratto sia fatto ma, poi, alla fine, non si sa nulla. Intanto la mia Inter non compra nessuno e va allo sbando. Mazzarri mica può fare i miracoli. Complimenti per la storia della Champions, per uno della mia età (54 anni), è bello ripensare al passato. Chissà se vedrò ancora un’Inter vincente, mi sa di no. Lucio, mail firmata No, caro Lucio, Thohir non è un fantasma… La trattativa è di quelle storiche, credo sia normale che si possa prolungare su tempistiche piuttosto lunghe. Per il mercato, era ovvio… Quale presidente uscente (o comunque pronto a cedere buona parte della società) investirebbe soldi freschi per acquistare nuovi giocatori? Stai tranquillo, l’Inter tornerà grande e Thohir darà una grossa mano. Quest’anno ci sarà da soffrire ma non sottovaluterei due fattori: Mazzarri, uno che sa far rendere al meglio chiunque, e il non dover partecipare alle fatiche delle coppe europee, vantaggio non da poco… Peggio del nono posto dello scorso anno la vedo impossibile…

COME TROVO GLI ARRETRATI?

Alla c.a. del Dott. Fabrizio Ponciroli, Buongiorno mi chiamo Sillano Marco, sono un vs. affezionato lettore possiedo tuti i numeri della rivista dal n.01 al n.182. L’edicola a cui mi rivolgevo per l’acquisto della rivista mi aveva comunicato che dal n.183 la stessa non veniva più distribuita a livello cartaceo ma solo on line. Per puro caso, in questi ultimi giorni in una località di mare ho trovato il n. 189. Sono rimasto molto sorpreso. Ora gradirei ricevere i numeri arretrati ovvero il: 183, 184, 185, 186, 187, 188… come devo procedere? Li pago in contrassegno, oppure vi anticipo il pagamento via bonifico bancario? Marco, mail firmata Gentile Marco, il tuo edicolante ti ha detto una cosa vera… Dal numero 183, per scelta dell’editore, Calcio2000 non è stato più distribuito in edicola ma solo in versione on-line. Per fortuna però, le tante proteste ricevute dai lettori, hanno convinto l’editore a tornare anche alla classica versione cartacea (mantenendo l’on-line) e quindi, dal numero 189, Calcio2000 è tornato fortunatamente in edicola!!! Purtroppo però non esistono arretrati per i numeri che vanno dal 183 al 187 (compresi) perché la rivista non è proprio stata realizzata per la versione cartacea, l’unica alternativa che hai, è scaricarla gratuitamente dalla piattaforma di issuu.com e

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di Fabrizio Ponciroli

poi stamparla in autonomia. Mi rendo conto del fatto che non sia la stessa cosa… Chissà, forse in futuro riusciremo a soddisfare noi questa richiesta, che è la stessa di altri… Al momento però è l’unica soluzione, anche se ci sto lavorando. Rispondo a te, caro Marco, per informare i tanti che mi hanno fatto la stessa domanda…

IL PIù SIMPATICO…

Direttore, lei ha intervistato moltissimi calciatori, mi dice chi le è risultato più simpatico ed affabile e chi, invece, non le è piaciuto affatto? Mi raccomando la Guida Serie A, ci tengo ad averla come tutti gli anni… Roberto, mail firmata

Ciao Roberto, che domanda strana… Allora, innanzitutto avrai già visto che la Guida Serie A c’è, come sempre… Per rispondere al tuo quesito. Tra i più simpatici, ci metto sicuramente Materazzi, Cannavaro (Fabio) e Miccoli. Quello che mi ha sorpreso maggiormente come “mente” ti dico Bierhoff e Tommasi. I più antipatici? Ma, sai, molto dipende anche dal contesto, dal momento dell’intervista. Ti posso dire che le due volte che ho intervistato Ibrahimovic non è che si sia creato un grande feeling…

Riceviamo & Pubblichiamo Il flipper sportivo è una disciplina gestita nel mondo dalla Ifpa (International Flipper Pinball Association), associazione americana no profit attualmente rappresentata in 21 paesi, la quale ha creato, nel 2005, il World Pinball Player Rankings (WPPR), ovvero, la classifica ufficiale dei migliori giocatori al mondo, che si possono quindi considerare oggi i “professionisti” del flipper. Dal momento della creazione del ranking ad oggi, i dati hanno registrato una escalation continua di questa disciplina: ad oggi sono ben 18mila i giocatori iscritti al rankings con una media mensile di tornei ufficiali che ha superato la quota di 70 eventi nel 2012, mentre nel 2011 aveva toccato il picco massimo con 64 tornei al mese, per un incremento del 10 percento. E se il trend è di continua crescita a livello generale, l’Italia è senza dubbio uno dei maggiori interpreti di questo fenomeno, contribuendo probabilmente con il peso maggiore negli ultimi 3 anni a questo incredibile sviluppo. Basti pensare che, fino a due anni fa, la media di tornei ufficiale validi per il circuito internazionale organizzati durante l’anno era di appena 3, mentre nell’anno corrente il calendario di Ifpa Italia conta già 22 eventi, con tanto di una League permanente che si svolge ormai da un anno a Fontaniva, in provincia di Padova, con un torneo fisso ogni settimana. E con il numero di giocatori italiani iscritti al ranking internazionale che ha sfiorale 450 unità (Dati Ifpa, luglio 2013). Per ulteriori informazioni: www.ifpaitalia.it

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intervista - cristian zapata

di Fabrizio Ponciroli

“SE SONO CONCENTRATO...”

Arrivato tra lo scetticismo generale, Zapata è ora un punto fermo della difesa rossonera e se si concentra…

G

iornata importante quella odierna, si intervista, in esclusiva, Zapata. Mentre attendiamo il colombiano, assistiamo ad uno splendido siparietto da vero cabaret, protagonisti Nocerino e Balotelli. Si discute sulla distanza che intercorre tra le città di Napoli e Capri. SuperMario non ha dubbi: “In 15’ ci arrivi”, afferma… “Se prendi un jet…”, gli risponde il centrocampista, aggiungendo: “Oh magari se corri sugli scogli… Ci sarà almeno un’oretta di strada, te lo dico io”… Il divertente siparietto prosegue (per la cronaca, la ragione sta con Nocerino) ma arriva Zapata e quindi è tempo di fare due chiacchiere con un giocatore che, giorno dopo giorno, è diventato una colonna della difesa di Allegri… 8 calcio2000 ott 2013

Allora Cristian, raccontaci un po’ di come hai scoperto il pallone da calcio e di come sei diventato un difensore? “Beh, ero piccolissimo, mi sono appassionato subito al calcio… Ho sempre giocato in difesa, ho avuto subito una grande passione per il ruolo di difensore. Ho iniziato in difesa e tutt’ora gioco in difesa, era destino…”. Tu sei di Padilla, città facente parte del dipartimento di Cauca, in Colombia. Lì sarai un eroe ormai… “A dire il vero, non sono di Padilla (Ride). In realtà io sono di una frazione che si chiama El Tetillo, Padilla è la zona centrale, io ero di fuori…”. Poi, da El Tetillo, sei finito al Deportivo Cali… “Deportivo e America sono le due realtà più importanti, a livello calcisti-

co, della Colombia, quindi, per fare il grande salto, dovevi per forza arrivare lì e, per fortuna, io ci sono arrivato abbastanza in fretta”. Quando hai capito che il calcio sarebbe stata la tua professione? “Sicuramente quando sono entrato a far parte della prima squadra del Deportivo Cali e ho firmato il mio primo vero contratto da professionista. In quel momento ho compreso che potevo farcela per davvero”. Poi, a 19 anni, è arrivata la chiamata dell’Udinese… Ci racconti come è andata? “A dire il vero, c’erano due squadre che mi volevano. C’era una squadra argentina e una italiana. Mi hanno chiesto cosa preferivo e io ho risposto l’Italia. Guardavo sempre il calcio italiano e


quindi non ho avuto dubbi nello scegliere di trasferirmi a Udine”. Come è stato l’impatto con la città di Udine? “È stata dura. Durante i primi due mesi, volevo tornare in Colombia. Poi le cose sono migliorate. Ho avuto la fortuna di incontrare la famiglia di Barbadillo che mi è stata molto vicina e mi ha aiutato tantissimo ad ambientarmi. Ancora oggi è una famiglia a cui tengo tantissimo. Sono sempre al mio fianco”. All’Udinese sei diventato un signor giocatore… “Sono stati sei anni bellissimi, davvero importanti. Lì sono diventato un vero giocatore e mi sono trovato benissimo. Non ho nessun ricordo negativo, anzi, Udine mi è rimasta nel cuore…”. Ti sarà rimasta meno nel cuore, invece, l’avventura al Villarreal… “È stata una stagione strana, in cui nulla è andato come speravo. Per me è iniziata subito male, visto che mi hanno messo a giocare come terzino destro. La squadra non era male ma è entrata in un vortice di risultati negativi e non ne è più uscita (il Villarreal è retrocesso in quell’annata ndr). Anche io ci sono finito dentro, non sono riuscito a far vedere quello che so fare. Mi hanno comprato a caro prezzo (nove milioni di euro, ndr) e avrei tanto voluto dimostrare di valere quei soldi ma non è andata bene”. Male al Villarreal ma arriva la chiamata del Milan… “È stato incredibile, non saprei cos’altro dire per spiegare la felicità che ho provato quando mi hanno detto che mi voleva il Milan. Sin da quando ero piccolo, conoscevo e amavo il Milan. Una squadra piena di campioni, da sempre

Un momento dell’intervista, a Milanello, con il Direttore Ponciroli

Zapata non ha ancora segnato una rete in rossonero ma conta di rimediare presto

ai vertici, insomma non potevo certo neanche starci a pensare, era un’occasione da prendere al volo e l’ho fatto”. Ti ricordi del tuo primo giorno a Milanello? “Milanello è un luogo pazzesco. È una struttura che ti emoziona tantissimo. Sei circondato da foto enormi che raffigurano grandi campioni, è impossibile non restarne affascinato. Fantastico, davvero fantastico”. E dire che tu sei arrivato in un momento molto delicato… “(Ride) Più che delicato… Sapevo che non sarebbe stato facile. Sono arrivato nel momento in cui due fuoriclasse come Thiago Silva e Nesta smettevano di giocare con il Milan. Insomma, il momento più difficile e, inoltre, io ero reduce da una stagione negativa al Vil-

larreal ed ero senza fiducia in me stesso. Per fortuna, grazie al duro lavoro, ai compagni, al mister Allegri e alla società, tutto è andato per il verso giusto…”. L’hai già citato ma, onestamente, quanto ha contato Allegri per il tuo pieno recupero? “Il mister mi conosceva dai tempi dell’Udinese e sapeva cosa potevo fare e dare. Mi ha dato grande fiducia. Non potevo deluderlo, mi sono messo a lavorare e, alla fine, sono rinato, sicuramente anche grazie al suo aiuto”. Ora, con Mexes, formi la coppia centrale titolare del Milan, non male… “Tutti dicono che Mexes è uno che si addormenta e io pure ma, alla fine, ci siamo trovati bene e abbiamo fatto buone cose in campo. L’importante è continuare a far bene e sbagliare il meno possibile”. Bene in difesa ma in attacco il gol non arriva… “(Ride) Non ancora… Guarda, è due anni che ci provo, ci sono anche andato vicino un paio di volte… Speriamo di segnare presto, non mi dispiacerebbe affatto tornare a segnare…”. Cristian, hai affrontato tanti grandi attaccanti nel corso della tua carriera. Chi ti ha messo più in difficoltà? “Guarda, io ho un mio credo: “Se sono concentrato, non ce n’è per nessuno”. L’importante è restare sempre concentrati (Ride)”. Quest’anno sono arrivati grandissimi giocatori, da Gomez a Tevez… Chi è stato il miglior acquisto secondo te? “Higuain, credo proprio che Il Pipita sia stato l’acquisto per eccellenza. Lui ha tutto, è un goleador, ha dribbling e velocità. È un giocatore completo, sarà difficile affrontarlo e fermarlo”. Chi è la squadra da battere per la volata scudetto? “La Juventus è la squadra più forte ma noi ci proveremo e lotteremo fino alla fine, abbiamo una buona squadra e ottimi giocatori, quindi abbiamo tutte le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque”. Parliamo un po’ della tua vita extra calcio. Come ti trovi a Milano? Troppo caotica? calcio2000 ott 2013

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“SE SONO CONCENTRATO…”

Intervista - cristian zapata

UNO CHE SI è FATTO DA SOLO… In Colombia il calcio è di casa. Zapata l’ha conosciuto da giovanissimo. Dotato, sin da piccolo, di un gran fisico, debutta nel massimo campionato colombiano nel 2004, con la casacca del Deportivo Cali. Le sue doti vengono notate dall’Udinese che, nell’estate del 2005, lo acquistano per una cifra irrisoria (circa 500.000 euro). A novembre dello stesso anno debutta con i friulani in Serie A (contro il Messina). A Udine resta per sei stagioni, collezionando 194 presenze (con cinque reti). Nell’estate del 2011, per nove milioni di euro, viene preso dal Villarreal. Sembra l’anno della consacrazione ma non è così: gioca fuori ruolo e male, la stagione si conclude con la retrocessione dei Sottomarini. Torna in Italia, lo chiama il Milan. Non viene accolto con entusiasmo ma, alla sua prima stagione rossonera, si guadagna spazio e rispetto, diventando un titolare. Ora, insieme a Mexes, rappresenta la coppia centrale del Diavolo.

“No, mi trovo benissimo. Vivo leggermente in periferia, quindi non vivo tanto il centro e la vita caotica. Sono un tipo tranquillo, la vita notturna la lascio ai giovani, ai vari Balotelli e Niang (Ride)”. Che ti piace fare quando non sei im-

pegnato con il calcio? “Mi piace tanto stare con la mia famiglia e la mia bimba. Vado al parco, mi rilasso, insomma faccio una vita tranquilla, da padre di famiglia”. …ma ti concederai pure qualcosa, magari in cucina?

Il colombiano è diventato un grande giocatore tra le fila dell’Udinese, il club che lo ha lanciato

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“Beh, vado pazzo per i primi piatti italiani, in particolare ai frutti di mare. Diciamo che, se capita, non mi tiro certo indietro…”. Non ti dovrai tirare indietro neanche il prossimo anno. In Colombia c’è un’attesa incredibile per il Mondiale… “È vero, c’è tanta attesa per il Mondiale in Colombia. Abbiamo creato una grande aspettativa e bisognerà arrivare a quell’appuntamento al meglio della condizione”. Tu e Yepes, ora all’Atalanta, vi ritroverete nella stessa squadra, nella nazionale colombiana… “Speriamo… (Ride). Mario mi ha aiutato molto lo scorso anno quando sono arrivato al Milan e spero tanto che saremo insieme in nazionale il prossimo anno. Io farò di tutto per conquistarmi un posto nella selezione colombiana. Solo facendo bene con il Milan, potrò essere preso in considerazione”. Quindi, ci sarà da lavorare tanto quest’anno… “Come sempre, bisogna sempre lavorare per migliorare…”. Il sempre gentilissimo Riccardo dell’ufficio stampa ci intima di concludere l’intervista. Saremmo andati avanti a lungo, Cristian è un ragazzo con tanta energia… “Grazie, è stato divertente, ci siamo fatti due risate”, ci dice mentre ci saluta… Ci siamo divertiti anche noi. Tanto serio in campo, tanto affabile fuori dal terreno di gioco. Davvero una bella sorpresa!


di Fabrizio Gerolla

ONLINE LA NUOVA SEZIONE SPORT E IL LIVE BETTING Juventus vincente per il terzo anno consecutivo, Balotelli re del goal davanti a Gomez e Higuain, il Palermo dominerà la serie B Massima fiducia nella Juventus. Per i quotisti di Mybet e gli scommettitori italiani dovrebbe proseguire il dominio bianconero nel nostro campionato. La stagione è appena iniziata e il successo juventino è in lavagna a 1,72. Una quota bassissima, considerando che le prime alternative sono il Napoli e il Milan rispettivamente a 7,00 e 8,00 volte la posta. Secondo un sondaggio circa il 55% ha puntato a favore della squadra di Antonio Conte, mentre la quota più interessante e la convinzione di un eventuale crollo dei bianconeri hanno portato il 27% degli scommettitori italiani a puntare sul Napoli. La cessione di Cavani non ha quindi smorzato l’entusiasmo nei confronti della squadra azzurra. Male il Milan. I rossoneri non convincono e poco più del 7% ha puntato sulla squadra di Massimiliano Allegri. Quote e percentuali da outsider per Inter, Fiorentina e Roma. Nerazzurri proposti a 11 volte la posta, mentre per i viola e per i giallorossi la vittoria si gioca a 13 e 23 volte la posta. Percentuali tutte sotto il 5%. Super Mario Balotelli (4,00) dovrebbe invece vincere la sfida con Mario Gomes (5,50) per il titolo di capocannoniere della Serie A con il partenopeo Higuain in agguato a 7,00. In Serie B invece è il Palermo di Gattuso il gran favorito per la promozione in quota a 2,75 seguito da Siena a 4,50 e Pescara a 7,50. SPAGNA, TRE PARTITE DI LIGA SOTTO INDAGINE Spagna, tre partite della Liga e sei della serie cadetta sono sotto inchiesta per presunte irregolarità, legate a flussi anomali di scommesse. Sulla vicenda sta indagano la magistratura penale. Lo ha confermato il presidente della lega calcio spagnola Javier Tebas che ha preferito non rivelare i nomi delle squadre coinvolte per non pregiudicare le indagini. Tebas si è limitato a dire che “ci sono forti sospetti legati anche al livello anomalo delle scommesse su questi match”. Secondo il giornale sportivo ‘Marca’, le tre partite di prima divisione sono Levante-Deportivo La Coruna, Levante-Celta Vigo e Saragozza-Atletico Bilbao.

Vincente Serie A

capocannoniere serie a

Juventus 1.72 Napoli 7.00 Milan 8.00 Inter 11.00 Fiorentina 13.00 Roma 23.00 Lazio 30.00 Altro 125.00

Balotelli 4.00 Gomez 5.50 Higuain 7.00 Di Natale 7.50 Tevez C. 8.00 Klose M. 12.00 Palacio R. 12.00 Llorente F. 15.00 El Shaarawy 15.00 Rossi G. 17.00 Altro 18.00 Toni L. 18.00 Milito D. 20.00 Icardi M. 25.00 Vucinic M. 35.00 Denis G.G. 35.00 Pazzini G. 35.00 Totti F. 35.00 Gilardino 50.00 Amauri C. 60.00 Sau M. 60.00 Pinilla M. 60.00 Pandev G. 65.00 Immobile C. 75.00 Gabbiadini 75.00 Bianchi R. 80.00 Thereau C. 85.00 Paulinho 85.00 Bergessio 85.00

Vincente Serie b Palermo Siena Pescara Novara Empoli Spezia Brescia Varese Cesena Altro Padova Modena Bari

2.75 4.5 7.5 8.00 7.00 9.00 15.00 28.00 25.00 25.00 41.00 51.00 75.00

(Le quote sono soggette a variazione)


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atalanta

di Fabrizio Ponciroli

DIFESA 7

Il reparto è ben assortito. Oltre ai vari Stendardo e Canini, è giunto un giocatore di grande esperienza con Yepes. Il colombiano, nell’anno dei Mondiali, non vorrà sbagliare nulla. Da osservare, con attenzione, anche l’altro neo arrivato romeno Nica (classe 1993). Colantuono, da sempre, è molto attento alla fase difensiva. Le fortune dell’Atalanta partono sempre dalle retrovie.

CENTROCAMPO 6 ½

Qualche dubbio sulla solidità del centrocampo c’è. Cigarini ha i numeri per tirare le fila del gioco ma, tolta “la fantasia” dell’ex Siviglia, c’è poco altro. Migliaccio porta tanta sostanza ma non ha altre doti. Colantuono ha voluto tenersi Brienza, sperando che possa dare una mano. Dovesse saltare uno dei titolari, non ci sarebbero alternative in grado di dare garanzie. Reparto da valutare…

ATTACCO 6,5

Il vero colpo d’estate è stata la conferma di Denis. L’argentino è il finalizzatore principe della squadra, l’uomo sul quale fare affidamento. Ovviamente Livaja, “testa” a parte, rappresenta un giocatore di indubbia qualità, così come Bonaventura. Marilungo e De Luca potrebbero, sul lungo periodo, diventare alternative da prendere in considerazione. Tutto, comunque, passa da Denis.

LA STELLA – denis

A 32 anni, El Tanque è l’anima della squadra. Dopo i 31 gol segnati in due stagioni, Denis, al suo terzo anno a Bergamo, dovrà ripetersi, per il bene dell’Atalanta. In tanti lo volevano ma la società non ha ceduto, certa che, senza Denis, non si va da nessuna parte. Forza fisica, gran colpo di testa e fiuto del gol, Denis è un attaccante completo, di quelli che fanno reparto da solo…

4-3-3 All: Colantuono

Consigli

NICA

YEPES

Carmona

Bonaventura

Stendardo

Cigarini

Denis

Del Grosso

MIGLIACCIO

Livaja

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voto

6,5

ATALANTA Partecipazioni alla Serie A: 52 Miglior piazzamento: 5° Gare disputate: 1770 Vittorie: 500 (28%) Pareggi: 586 (33%) Sconfitte: 684 (39%) Gol fatti: 1881 (1,06 media partita) Gol subiti: 2310 (1,30 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Cagliari-Atalanta 1 set. 2013 Atalanta-Torino 15 set. 2013 Napoli-Atalanta 22 set. 2013 Atalanta-Fiorentina 25 set. 2013 Parma-Atalanta 29 set. 2013 Atalanta-Udinese 6 ott. 2013 Chievo-Atalanta 20 ott. 2013 Atalanta-Lazio 27 ott. 2013 Sampdoria-Atalanta 30 ott. 2013 Atalanta-Inter 3 nov. 2013 Livorno-Atalanta 10 nov. 2013 Atalanta-Bologna 24 nov. 2013 Sassuolo-Atalanta 1 dic. 2013 Atalanta-Roma 8 dic. 2013 Verona-Atalanta 15 dic. 2013 Genoa-Atalanta 22 dic. 2013 Atalanta-Juventus 6 gen. 2014 Milan-Atalanta 12 gen. 2014 Atalanta-Catania 19 gen. 2014 Atalanta-Cagliari 26 gen. 2014 Torino-Atalanta 2 feb. 2014 Atalanta-Napoli 9 feb. 2014 Fiorentina-Atalanta 16 feb. 2014 Atalanta-Parma 23 feb. 2014 Udinese-Atalanta 2 mar. 2014 Atalanta-Chievo 9 mar. 2014 Lazio-Atalanta 16 mar. 2014 Atalanta-Sampdoria 23 mar. 2014 Inter-Atalanta 26 mar. 2014 Atalanta-Livorno 30 mar. 2014 Bologna-Atalanta 6 apr. 2014 Atalanta-Sassuolo 13 apr. 2014 Roma-Atalanta 19 apr. 2014 Atalanta-Verona 27 apr. 2014 Atalanta-Genoa 4 mag. 2014 Juventus-Atalanta 11 mag. 2014 Atalanta-Milan 18 mag. 2014 Catania-Atalanta

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 18 Baselli Daniele

C

12-03-1992

Cittadella

37

1

6 Bellini Giampaolo

D

27-03-1980

Atalanta

11

-

10 Bonaventura Giacomo

C

22-08-1989

Atalanta

23 Brienza Franco

A

19-03-1979

Palermo/Atalanta

28 Brivio Davide

D

17-08-1988

Atalanta

13 Canini Michele

D

5-06-1985

17 Carmona Carlos Emilio Tello

C

21-02-1987

44 Cazzola Riccardo

C

8-10-1985

21 Cigarini Luca

C

47 Consigli Andrea

P

91 De Luca Giuseppe 27 Del Grosso Cristiano 19 Denis German Gustavo 78 Frezzolini Giorgio Gagliardini Roberto 5 Giorgi Luigi

35

7

17/6

1/-

20

-

14/12

-/-

Atalanta

20

2

Atalanta

22

-

20-06-1986

Atalanta

27

2

27-01-1987

Atalanta

35

-49

A

22-06-1991

Varese/Atalanta

1/18

-/2

D

24-03-1983

Siena/Atalanta

16/13

-/1

A

10-09-1981

Atalanta

36

15

P

21-01-1976

Atalanta

-

-

C

7-04-1994

Atalanta

-

-

C

19-04-1987

Palermo/Atalanta

10/15

2/2

Gouano Prince Désir

D

24-12-1993 Lanziano/Vicenza

1/-

-/-

90 Koné Moussa

C

12-02-1990

Varese

31

5

7 Livaja Marko

A

26-08-1993

Inter/Atalanta

6/11

-/2

Genoa/Atalanta

3 Lucchini Stefano

D

2-10-1980

Atalanta

21

-

89 Marilungo Guido

A

9-08-1989

Atalanta

2

-

8 Migliaccio Giulio

C

23-06-1981

Palermo/Fiorentina

1/24

-/1

11 Moralez Maximiliano

A

27-02-1987

Atalanta

29

1

93 Nica Constantin

D

18-03-1993

Dinamo Bucarest

19

-

Pettinari Leonardo

C

23-07-1986

Atalanta

-

-

16 Polito Ciro

P

12-04-1979

Atalanta

4

-7

77 Raimondi Cristian

C

30-04-1981

Atalanta

26

1

5 Scaloni Lionel

C

16-05-1978 Lazio/Atalanta

4/7

-/-

37 Sportiello Marco

P

10-05-1992

Carpi

30

-27

2 Stendardo Guglielmo

D

6-05-1981

Atalanta

32

2

33 Yepes Mario

D

13-01-1976

Milan

14

-

Allenatore: Stefano Colantuono Nato il 23-10-1962 a Roma Lo scorso anno: Atalanta (Serie A, 15°) Miglior piazzamento in Serie A: 8° (2006-2007) Gare in Serie A: 136 Vittorie: 43 (32%) Pareggi: 44 (32%) Sconfitte: 49 (36%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

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BOLOGNA

di Giulio Sacchi

DIFESA 6

Mantovani, pupillo di Pioli, rinforza la difesa dello scorso anno. C’è anche l’innesto, sulla corsia sinistra, di Cech, navigato slovacco arrivato a costo zero dopo esperienze vissute in Portogallo, Inghilterra e Turchia. Per la porta, dopo un non breve peregrinare, si è optato per la conferma di Curci, che nella passata stagione ha vinto la concorrenza di Agliardi e che deve trovare la tranquillità assoluta per rendere a dovere.

CENTROCAMPO 6 ½

Reparto quadrato, che sembrava destinato a perdere Perez. Forse illuso da qualche big l’uruguaiano aveva già fatto le valigie, salvo poi tornare sui propri passi e mettersi a disposizione di Pioli anche per la prossima stagione. La perdita di Taider non è di poco conto, ma consentirà a elementi come Krhin di trovare maggiore spazio. Guarente bocciato, ma forse sarebbe stato ancora utile.

ATTACCO 7

Bianchi lo volevano un po’ tutti, a spuntarla sono stati i rossoblù che sono passati da un bomber molto prolifico, come Gilardino, a un altro. E non era facile. Alle spalle del bergamasco, con la bacchetta magica, ci sarà il solito Diamanti, accompagnato da Kone. Minor spazio, invece, per Moscardelli, sempre più fenomeno mediatico. Cristaldo il colpo dell’ultima ora: l’argentino possiede buone credenziali.

LA STELLA – dIAMANTI

È uno degli elementi di maggiore talento del panorama calcistico italiano e sembra avere trovato la sua dimensione a Bologna, dove può giocare con continuità e prendersi le responsabilità tipiche di un leader. Questa squadra non può prescindere dalla sua fantasia e dalla sua personalità, se è arrivato Bianchi è anche per la sua presenza: in quanto ad assist Alino non è secondo a nessuno.

4-2-3-1 All: Pioli

Curci

MANTOVANI

Antonsson

Cherubin

Khrin

Koné

CECH

Perez

Diamanti

Lazaros

BIANCHI

disponibile dal 26 settembre!

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voto

6,5

BOLOGNA Partecipazioni alla Serie A: 67 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 2232 Vittorie: 813 (36%) Pareggi: 713 (32%) Sconfitte: 706 (32%) Gol fatti: 2973 (1,33 media partita) Gol subiti: 2667 (1,19 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Napoli-Bologna 1 set. 2013 Bologna-Sampdoria 15 set. 2013 Udinese-Bologna 22 set. 2013 Bologna-Torino 25 set. 2013 Bologna-Milan 29 set. 2013 Roma-Bologna 6 ott. 2013 Bologna-Verona 20 ott. 2013 Sassuolo-Bologna 27 ott. 2013 Bologna-Livorno 30 ott. 2013 Cagliari-Bologna 3 nov. 2013 Bologna-Chievo 10 nov. 2013 Atalanta-Bologna 24 nov. 2013 Bologna-Inter 1 dic. 2013 Parma-Bologna 8 dic. 2013 Bologna-Juventus 15 dic. 2013 Fiorentina-Bologna 22 dic. 2013 Bologna-Genoa 6 gen. 2014 Catania-Bologna 12 gen. 2014 Bologna-Lazio 19 gen. 2014 Bologna-Napoli 26 gen. 2014 Sampdoria-Bologna 2 feb. 2014 Bologna-Udinese 9 feb. 2014 Torino-Bologna 16 feb. 2014 Milan-Bologna 23 feb. 2014 Bologna-Roma 2 mar. 2014 Verona-Bologna 9 mar. 2014 Bologna-Sassuolo 16 mar. 2014 Livorno-Bologna 23 mar. 2014 Bologna-Cagliari 26 mar. 2014 Chievo-Bologna 30 mar. 2014 Bologna-Atalanta 6 apr. 2014 Inter-Bologna 13 apr. 2014 Bologna-Parma 19 apr. 2014 Juventus-Bologna 27 apr. 2014 Bologna-Fiorentina 4 mag. 2014 Genoa-Bologna 11 mag. 2014 Bologna-Catania 18 mag. 2014 Lazio-Bologna

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 12 Acquafresca Robert

A

11-09-1987

Bologna/Levante

6/13

-/3

25 Agliardi Federico

P

11-02-1983

Bologna

22

-31

11 Alibec Denis

A

5-01-1991

Viitorul

23

5

5 Antonsson Mikael

D

31-05-1981

Bologna

31

-

9 Bianchi Rolando

A

15-02-1983

Torino

32

11

35 Cech Marek

D

26-01-1983

Trabzonspor

14

-

21 Cherubin Nicolò

D

2-12-1986

Bologna

29

1

19 Christodoulopoulos Lazaros

C

19-12-1986

11/12

3/1

75 Crespo José

D

9-02-1987

Verona

14

-

Cristaldo Jonathan

A

5-03-1989

Metalist

22

9

1 Curci Gianluca

P

12-07-1985

Bologna

14

-12

7 Della Rocca Francesco

C

14-09-1987

Fiorentina/Siena

-/17

-/-

23 Diamanti Alessandro

A

2-05-1983

Bologna

34

7

26 Ferrari Alex

D

1-07-1994

Bologna

-

-

8 Garics György

D

8-03-1984

Bologna

77 Giménez Henry Damiàn

A

13-03-1986

Panathinaikos/Bologna

27

-

Bologna/Grosseto

2/15

-/1

Milazzo/Como

Grandi Daniele

A

5-02-1993

13/1

-/-

33 Kone Panagiotis

C

26-07-1987

Bologna

31

6

4 Krhin Rene

C

21-05-1990

Bologna

21

-

13 Laxalt Diego Sebastian

C

7-02-1993

Defensor

15

1

29 Maini Marco

D

14-04-1995

Bologna

-

-

22 Mantovani Andrea

D

22-06-1984

Palermo

6

-

3 Morleo Archimede

D

26-09-1983

Bologna

32

-

10 Moscardelli Davide

A

3-02-1980

Chievo/Bologna

7/9

-/1

14 Natali Cesare

D

5-04-1979

Bologna

5

-

24 Pazienza Michele

C

5-08-1982

Bologna

15

-

15 Perez Diego Fernando

C

18-05-1980

Bologna

23

-

31 Radakovic Uros

D

31-03-1994

Bologna

-

-

6 Sörensen Frederik Hillesborg

D

14-04-1992

Bologna

25

1

32 Stojanovic Dejan

P

19-07-1993

Bologna

4

-9

92 Yaisien Abdallah

C

23-04-1994

Paris S.G. B

10

1

Allenatore: Stefano Pioli Nato il 20-10-1965 a Parma Lo scorso anno: Bologna (Serie A, 13°) Miglior piazzamento in Serie A: 9° (2011-12, subentrato) Gare in Serie A: 131 Vittorie: 38 (29%) Pareggi: 41 (31%) Sconfitte: 52 (40%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

Panini - calciatori aDrenaYn Xl!


CAGLIARI

di Giulio Sacchi

DIFESA 6

Agazzi, molto apprezzato in Italia, è rimasto con piacere sull’isola a presidiare i pali rossoblu. Il portiere bergamasco è l’ultimo difensore di un reparto, quello arretrato, particolarmente valido nel gioco aereo e apprezzabile nella spinta sulle fasce, uno dei cavalli di battaglia del duo Pulga-Lopez a cui Cellino (deciso nel trattenere Astori) ha affidato la squadra nel corso della passata stagione venendo ripagato con una comoda salvezza.

CENTROCAMPO 6,5 ½

Daniele Conti è il totem del centrocampo dei sardi. Certo, non sarà arrivato ai livelli di papà Bruno, ma sarebbe stato impossibile. Da Ekdal, a volte troppo lezioso, ci si aspetta sempre la giocata di fino. Per gli altri, a partire dall’insostituibile Nainggolan, la grinta è da sempre il migliore biglietto da visita. Interessante la scommessa sul macedone Ibraimi, uno che ha fantasia e vede la porta.

ATTACCO 7

Da anni i tridenti del Cagliari mettono in difficoltà le formazioni avversarie: Ibarbo sta seguendo le orme di Suazo, forse manca un Mboma, ma Pinilla non è l’ultimo arrivato. Quello visto in Sardegna è il migliore dei Pinilla visti all’opera in Italia. Che dire poi di Sau, per il quale l’orgoglio è doppio: il premio della maglia azzurra che gli ha dato Prandelli è stato ampiamente meritato.

LA STELLA – IBARBO

Calciatore dalla velocità impressionante, ha fatto passi da gigante dal punto di vista tattico da quando è arrivato in Italia, tanto da attrarre su di sé l’interesse di alcuni dei più importanti club del Vecchio Continente. Deve soltanto essere più calmo al momento di concludere in porta, ma la formazione isolana non può prescindere dalla sua capacità di svariare su più fronti.

4-3-3 All: Pulga-Lopez

Agazzi

Dessena

Rossettini

Astori

Murru

Ekdal

Conti

Nainggolan

Pinilla

Ibarbo

Sau

disponibile dal 26 settembre!

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voto

6,5

Cagliari Partecipazioni alla Serie A: 34 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 1140 Vittorie: 340 (30%) Pareggi: 392 (34%) Sconfitte: 408 (36%) Gol fatti: 1250 (1,10 media partita) Gol subiti: 1365 (1,20 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Cagliari-Atalanta 1 set. 2013 Milan-Cagliari 15 set. 2013 Fiorentina-Cagliari 22 set. 2013 Cagliari-Sampdoria 25 set. 2013 Livorno-Cagliari 29 set. 2013 Cagliari-Inter 6 ott. 2013 Udinese-Cagliari 20 ott. 2013 Cagliari-Catania 27 ott. 2013 Lazio-Cagliari 30 ott. 2013 Cagliari-Bologna 3 nov. 2013 Verona-Cagliari 10 nov. 2013 Cagliari-Torino 24 nov. 2013 Roma-Cagliari 1 dic. 2013 Cagliari-Sassuolo 8 dic. 2013 Cagliari-Genoa 15 dic. 2013 Parma-Cagliari 22 dic. 2013 Cagliari-Napoli 6 gen. 2014 Chievo-Cagliari 12 gen. 2014 Cagliari-Juventus 19 gen. 2014 Atalanta-Cagliari 26 gen. 2014 Cagliari-Milan 2 feb. 2014 Cagliari-Fiorentina 9 feb. 2014 Sampdoria-Cagliari 16 feb. 2014 Cagliari-Livorno 23 feb. 2014 Inter-Cagliari 2 mar. 2014 Cagliari-Udinese 9 mar. 2014 Catania-Cagliari 16 mar. 2014 Cagliari-Lazio 23 mar. 2014 Bologna-Cagliari 26 mar. 2014 Cagliari-Verona 30 mar. 2014 Torino-Cagliari 6 apr. 2014 Cagliari-Roma 13 apr. 2014 Sassuolo-Cagliari 19 apr. 2014 Genoa-Cagliari 27 apr. 2014 Cagliari-Parma 4 mag. 2014 Napoli-Cagliari 11 mag. 2014 Cagliari-Chievo 18 mag. 2014 Juventus-Cagliari

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 1 Agazzi Michael

P

3-07-1984

Cagliari

34

-45

3 Ariaudo Lorenzo

D

11-06-1989

Cagliari

17

-

13 Astori Davide

D

7-01-1987

Cagliari

32

-

8 Avelar Danilo Fernando

C

9-06-1989

Cagliari

20

-

25 Avramov Vlada

P

5-04-1979

Cagliari

5

-7

22 Cabrera Matias

C

16-05-1986

9/7

-/-

28 Carboni Werther

P

4-04-1996

Cagliari

-

-

5 Conti Daniele

C

9-01-1979

Cagliari

29

3

7 Cossu Andrea

C

3-05-1980

Cagliari

24

-

34 Del Fabro Dario

D

24-03-1995

Cagliari

3

-

36 Demontis Andrea

C

10-01-1995

Cagliari

-

-

21 Dessena Daniele

C

10-05-1987

Cagliari

31

3

20 Ekdal Albin

C

28-07-1989

Cagliari

31

1

16 Eriksson Sebastian

D

31-01-1989

Cagliari

8

-

Gallon Mattia

C

30-05-1992

Savona

26

2

23 Ibarbo Segundo Víctor

C

19-05-1990

Cagliari

34

6

Ibraimi Agim

C

29-08-1988

Maribor

25

6

29 Murru Nicola

D

16-12-1994

Cagliari

13

-

4 Nainggolan Radja

C

4-05-1988

Cagliari

34

2

18 Nenê Anderson Miguel da Silva

A

28-07-1983

Cagliari

23

3

19 Oikonomou Marios

D

6-10-1992

PAS Giannina

13

-

24 Perico Gabriele

D

11-03-1984

Cagliari

16

-

51 Pinilla Mauricio

A

4-02-1984

Cagliari

23

7

14 Pisano Francesco

D

29-04-1986

Cagliari

28

1

15 Rossettini Luca

C

9-05-1985

Cagliari

28

-

30 Rui Sampaio Fernando

C

29-05-1987

1/12

-/1

9 Sau Marco

A

3-11-1987

30

12

Nacional Montevideo/Cagliari

Olhanense/Beira-Mar Cagliari

Allenatori: Diego Luis Lopez (22-08-1974, Montevideo) e IVO PULGA (20-06-1964, Modena) Lo scorso anno: Cagliari (Serie A, 11°) Miglior piazzamento in Serie A: 11° (2012-13, subentrati) Gare in Serie A: 32 Vittorie: 12 (38%) Pareggi: 9 (28%) Sconfitte: 11 (34%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

Panini - calciatori aDrenaYn Xl!


CATANIA

di Giulio Sacchi

DIFESA 7

Reparto solido, quello arretrato rossoazzurro, del resto non potrebbe essere altrimenti vista la provenienza della maggior parte dei suoi elementi. Per la porta confermato Andujar, che nella passata stagione ha sensibilmente diminuito le sue amnesie. Marchese ormai non aveva più le motivazioni per restare, a sinistra è arrivato Monzon, che ha un tiro mancino piuttosto velenoso. E non va dimenticato nonno Legrottaglie.

CENTROCAMPO 6 ½

La perdita di Lodi è notevole, dai piedi del napoletano sono partite giocate che al ‘Massimino’ dimenticheranno difficilmente. Con coraggio si è deciso di puntare su Tachtsidis, greco che Zeman considerava più utile di De Rossi, ma che ha Roma non ha confermato il buono mostrato in quel di Verona. Toccherà al navigato Izco (e ad Almiron) prenderlo per mano almeno all’inizio, ma l’ellenico ha grinta sudamericana. In extremis al gruppo di Maran si è unito il navigato ceco Plasil.

ATTACCO 6,5

Non solo da Bergessio si aspettano gol in una squadra molto brava nell’attaccare con molti elementi, lasciando così l’ex Saint-Etienne come boa. Barrientos e Castro hanno classe e vedono la porta, lo stesso ci si aspetta da Leto, argentino dai ritmi compassati (presto verrà soprannominato ‘Andamento Leto’) ma in grado di svariare alle spalle del puntero partendo da sinistra.

LA STELLA – BERGESSIO

Pupillo di Diego Pablo Simeone è rimasto anche dopo l’addio del ‘Cholo’ e ha dimostrato con il tempo di non essere certo inferiore a Maxi Lopez, uno che a Catania ha vissuto i momenti più brillanti della sua carriera. Finalizzatore spietato, non si tira indietro nemmeno quando c’è da creare spazi per gli inserimenti dei tre fantasiosi elementi che Maran gli mette a supporto.

4-2-3-1 All: Maran

Andujar

Alvarez

Bellusci

Izco

PLASIL

Spolli

MONZON

TACHTSIDIS

Barrientos

LETO

Bergessio

disponibile dal 26 settembre!

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voto

6,5

Catania La rosa dei calciatori ad inizio stagione

Partecipazioni alla Serie A: 16 Miglior piazzamento: 8° Gare disputate: 564 Vittorie: 154 (27%) Pareggi: 173 (31%) Sconfitte: 237 (42%) Gol fatti: 583 (1,03 media partita) Gol subiti: 796 (1,41 media partita)

Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Fiorentina-Catania 1 set. 2013 Catania-Inter 15 set. 2013 Livorno-Catania 22 set. 2013 Catania-Parma 25 set. 2013 Lazio-Catania 29 set. 2013 Catania-Chievo 6 ott. 2013 Catania-Genoa 20 ott. 2013 Cagliari-Catania 27 ott. 2013 Catania-Sassuolo 30 ott. 2013 Juventus-Catania 3 nov. 2013 Napoli-Catania 10 nov. 2013 Catania-Udinese 24 nov. 2013 Torino-Catania 1 dic. 2013 Catania-Milan 8 dic. 2013 Sampdoria-Catania 15 dic. 2013 Catania-Verona 22 dic. 2013 Roma-Catania 6 gen. 2014 Catania-Bologna 12 gen. 2014 Atalanta-Catania 19 gen. 2014 Catania-Fiorentina 26 gen. 2014 Inter-Catania 2 feb. 2014 Catania-Livorno 9 feb. 2014 Parma-Catania 16 feb. 2014 Catania-Lazio 23 feb. 2014 Chievo-Catania 2 mar. 2014 Genoa-Catania 9 mar. 2014 Catania-Cagliari 16 mar. 2014 Sassuolo-Catania 23 mar. 2014 Catania-Juventus 26 mar. 2014 Catania-Napoli 30 mar. 2014 Udinese-Catania 6 apr. 2014 Catania-Torino 13 apr. 2014 Milan-Catania 19 apr. 2014 Catania-Sampdoria 27 apr. 2014 Verona-Catania 4 mag. 2014 Catania-Roma 11 mag. 2014 Bologna-Catania 18 mag. 2014 Catania-Atalanta

4 Almirón Sergio

C

7-11-1980

Catania

30

4

22 Álvarez Pablo Sebastián

C

17-04-1984

Catania

27

-

21 Andújar Mariano

P

30-07-1983

Catania

34

-39

30 Barisics Maks

A

6-03-1995

Catania

-

-

28 Barrientos Pablo César

C

17-01-1985

Catania

31

5

14 Bellusci Giuseppe

D

21-08-1989

Catania

26

-

9 Bergessio Gonzalo Rubén

A

20-07-1984

Catania

32

13

Biraghi Cristiano

C

1-09-1992 Cittadella

33

-

23 Boateng Kingsley

A

7-04-1994

Milan

-

-

31 Cabalceta Erick Giacchero

D

9-01-1993

Catania

-

-

33 Capuano Ciro

D

10-07-1981

Catania

14

-

19 Castro Lucas Nahuel

C

9-04-1989

Catania

36

4

37 Donnarumma Alfredo

A

30-11-1990

Como

30

14

20 Freire Federico

C

6-11-1990

Vélez Sársfield

7

-

1 Frison Alberto

P

22-01-1988

Catania

4

-7

Guarente Tiberio

C

1-11-1985

Bologna

20

2

24 Gyömber Norbert

D

3-07-1992

Banská Bystrica

26

-

13 Izco Mariano Julio

C

13-03-1983

Catania

35

1

26 Keko Sergio Gontán

C

28-12-1991

Catania

4

1

6 Legrottaglie Nicola

D

20-10-1976

Catania

27

3

11 Leto Sebastián Eduardo

C

30-08-1986

Panathinaikos

10 Maxi López Gaston

A

3-04-1984

18 Monzón Luciano Fabian

D

2 Peruzzi Gino

D

9-06-1992

32 Petkovic Bruno

A

16-09-1994

Plasil Jaroslav

C

5-01-1982

5 Rolín Alexis

D

3 Spolli Nicolàs Federico 7 Tachtsidis Panagiotis

-

-

17

4

1/5/3

-/-/-

23

1

1

-

Bordeaux

33

2

7-02-1989

Catania

11

-

D

20-02-1985

Catania

29

2

C

15-02-1991

Roma

21

1

Sampdoria

13-04-1987 Nizza/Ol. Lione/Fluminense Vélez Sársfield Catania

Allenatore: Rolando Maran Nato il 14-07-1963 a Trento Lo scorso anno: Catania (Serie A, 8°) Miglior piazzamento in Serie A: 8° (2012-13) Gare in Serie A: 38 Vittorie: 15 (39%) Pareggi: 11 (29%) Sconfitte: 12 (32%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

Panini - calciatori aDrenaYn Xl!


chievo

di Alfonso Scinti Roger

DIFESA 5

Manca un portiere con la necessaria esperienza della massima serie e con un reparto dall’età media avanzata (31 anni e mezzo) sembra davvero dura. L’innesto del mancino croato Pamic potrebbe non bastare ad irrobustire il pacchetto difensivo e tra i ricambi emergono solo il centrale brasiliano Claiton – allenato dal neo-tecnico Sannino ai tempi del Varese – ed il possente Dramé per la fascia sinistra.

CENTROCAMPO 6,5 ½

A Radovanovic dovrebbe spettare il compito di dettare i tempi della manovra, ma non vanno dimenticati il polivalente finlandese Hetemaj e l’ex senese Calello. Interessanti in prospettiva le opzioni per le fasce, dove i giovani Acosty, Improta e Lazarević rivaleggeranno per un posto con Sestu e l’ex Juve e Samp Estigarribia, quest’ultimo particolarmente adatto al modulo di Sannino.

ATTACCO 6,5

Senza altri infortuni a tarpargli le ali, potrebbe scoccare, finalmente, l’ora di Paloschi. Al suo fianco Théréau, capace di continui rientri ed affondi, garantisce alla squadra di Sannino la giusta profondità. Non dovrebbe figurare titolare, ma unicamente per ragioni anagrafiche, l’inossidabile Pellissier, sempre affidabile quando viene chiamato in causa. Occhio ad Ardemagni, che dopo l’ottima stagione modenese (23 reti) merita la chance in A.

LA STELLA – THÉRÉAU

Il trentenne francese, con 11 marcature nell’ultimo torneo, ha trascinato la compagine veronese verso lidi tranquilli. Corteggiato da altri club, è restato ed è questo il miglior colpo piazzato dal ds Sartori. Gran fisico e buon fiuto del gol, dovrà ripetersi per regalare all’undici gialloblù la salvezza, che altrimenti per i “mussi” potrebbe restare un’utopia.

4-4-2 All: SAN NINO

Puggioni

Sardo

Sestu

Dainelli

L. Rigoni

Paloschi

Cesar

RADOVANOVIC

PAMIC

ESTIGARRIBIA

Théréau

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voto

6

Chievo La rosa dei calciatori ad inizio stagione

Partecipazioni alla Serie A: 11 Miglior piazzamento: 5° Gare disputate: 406 Vittorie: 129 (32%) Pareggi: 124 (30%) Sconfitte: 153 (38%) Gol fatti: 450 (1,11 media partita) Gol subiti: 502 (1,24 media partita)

Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Parma-Chievo 1 set. 2013 Chievo-Napoli 15 set. 2013 Lazio-Chievo 22 set. 2013 Chievo-Udinese 25 set. 2013 Chievo-Juventus 29 set. 2013 Catania-Chievo 6 ott. 2013 Chievo-Atalanta 20 ott. 2013 Genoa-Chievo 27 ott. 2013 Chievo-Fiorentina 30 ott. 2013 Roma-Chievo 3 nov. 2013 Bologna-Chievo 10 nov. 2013 Chievo-Milan 24 nov. 2013 Verona-Chievo 1 dic. 2013 Chievo-Livorno 8 dic. 2013 Sassuolo-Chievo 15 dic. 2013 Chievo-Sampdoria 22 dic. 2013 Torino-Chievo 6 gen. 2014 Chievo-Cagliari 12 gen. 2014 Inter-Chievo 19 gen. 2014 Chievo-Parma 26 gen. 2014 Napoli-Chievo 2 feb. 2014 Chievo-Lazio 9 feb. 2014 Udinese-Chievo 16 feb. 2014 Juventus-Chievo 23 feb. 2014 Chievo-Catania 2 mar. 2014 Atalanta-Chievo 9 mar. 2014 Chievo-Genoa 16 mar. 2014 Fiorentina-Chievo 23 mar. 2014 Chievo-Roma 26 mar. 2014 Chievo-Bologna 30 mar. 2014 Milan-Chievo 6 apr. 2014 Chievo-Verona 13 apr. 2014 Livorno-Chievo 19 apr. 2014 Chievo-Sassuolo 27 apr. 2014 Sampdoria-Chievo 4 mag. 2014 Chievo-Torino 11 mag. 2014 Cagliari-Chievo 18 mag. 2014 Chievo-Inter

22 Acosty Maxwell

A

10-09-1991

2 Aldrovandi Simone

D

2-04-1994

Modena

Juve Stabia

-

-

Ardemagni Matteo

A

26-03-1987

Modena

39

23

9 Bentivoglio Simone

C

29-05-1985

Chievo

-

-

Bernardini Alessandro

D

21-01-1987

Livorno

41

1

32 Brighenti Nicolò

D

14 Calello Adrián Daniel

C

1-08-1989 Vicenza 14-05-1987

Dinamo Zagabria/Siena

37

1

27

1

6/9

-/-

12 Cesar Bostjan

D

9-07-1982

Chievo

22

-

3 Dainelli Dario

D

9-06-1979

Chievo

34

-

4 Dos Santos Machado Claiton

D

7-09-1984

Bari

35

2

93 Dramé Boukary

D

22-07-1985

Chievo

22

1

Estigarribia Marcelo Alejandro

C

21-07-1987

Sampdoria

34

2

Falzerano Marcello

A

12-04-1991

Grosseto

4

-

21 Frey Nicholas

D

6-03-1984

Chievo

21

-

5 Guana Roberto

C

21-01-1981

Chievo

23

-

56 Hetemaj Perparim

C

12-12-1986

Chievo

30

-

16 Improta Riccardo

A

19-12-1993

Juve Stabia

27

6

Kupisz Tomasz

C

2-02-1990

Jagiellonia

30

1

7 Lazarevic Dejan

C

15-02-1990

Modena

34

6

43 Paloschi Alberto

A

4-01-1990

Chievo

20

7

15 Pamic Manuel

C

20-04-1986

Sparta Praga

19

-

33 Papp Paul

D

11-11-1989

Chievo

8

1

31 Pellissier Sergio

A

12-04-1979

Chievo

24

5

1 Puggioni Christian

P

17-01-1981

Chievo

17

-17

8 Radovanovic Ivan

D

29-08-1988

Atalanta

16

-

27 Rigoni Luca

C

7-12-1984

Chievo

31

1

11 Samassa Mamadou

A

1-05-1986 Valenciennes/Chievo

3/8

1/-

17 Sardo Gennaro

C

8-05-1979

Chievo

23

-

10 Sestu Alessio

C

29-09-1983

Siena

28

1

28 Silvestri Marco

P

2-03-1991

Padova

25

-26

18 Squizzi Lorenzo

P

20-06-1974

Chievo

1

-2

39 Stoian Adrian Marius

C

11-02-1991

Chievo

20

3

77 Théréau Cyril

A

24-04-1983

Chievo

37

11

Allenatore: Giuseppe Sannino Nato il 30-04-1957 a Ottaviano (NA) Lo scorso anno: Palermo (Serie A, 18° sostituito-subentrato) Miglior piazzamento in Serie A: 14° (2011-12) Gare in Serie A: 51 Vittorie: 14 (27%) Pareggi: 14 (27%) Sconfitte: 23 (45%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

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FIORENTINA

di Alfonso Scinti Roger

DIFESA 6

Per una delle retroguardie meno perforate dell’anno scorso conferma in blocco, compreso il serbo Tomovic, alternativa a Roncaglia. Dolenti note tra i pali: partito Viviano, Neto, nonostante la fiducia espressagli dalla società, non rassicura del tutto e l’esperto uruguaiano Munua, gradito a Montella, si è subito infortunato.

CENTROCAMPO 7,5 ½

Un invidiabile terzetto di palleggiatori sopraffini – Aquilani, Pizarro e Borja Valero – con il valore aggiunto del travolgente Cuadrado (sapesse anche difendere…), mentre Pasqual, a sinistra, dovrà conferire il giusto equilibrio tra fase attiva e passiva. Rispetto al passato, tanti i ricambi, nuovi di zecca, al centro con Ambrosini (non ha certo bisogno di presentazioni!) ed il possente e prolifico Ilicic, sulle fasce col duo iberico Joaquin-Marcos Alonso, tutti titolari aggiunti.

ATTACCO 7,5

Come dire: meno fantasia e più concretezza. Sulla carta due bomber veri come Mario Gomez e Pepito Rossi promettono sfracelli e dovrebbero rimpiazzare alla grande punte prolifiche ma pure atipiche come Jovetic e Ljajic, sebbene il tedesco non abbia brillato nell’ultima Bundesliga (solo 11 gol) e l’italo-americano debba dimostrare di aver superato, soprattutto mentalmente, l’infortunio al legamento crociato del ginocchio destro. Interessanti il croato Rebic e l’ucraino Iakovenko.

LA STELLA – rossi

Degnamente spalleggiato da super-Mario Gomez, Pepito, se torna a giocare ed entusiasmare come nel Villareal e in Nazionale, potrebbe essere per Montella il Top player capace di far accomodare stabilmente la squadra dei fratelli Della Valle nel salotto buono delle grandi.

3-5-2 All: Montella

Neto

Roncaglia

Aquilani

G. Rodriguez

Pizarro

Savić

B. Valero Pasqual

Cuadrado

GOMEZ

G. Rossi

disponibile dal 26 settembre!

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voto

7

Fiorentina Partecipazioni alla Serie A: 75 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 2496 Vittorie: 983 (39%) Pareggi: 769 (31%) Sconfitte: 744 (30%) Gol fatti: 3434 (1,38 media partita) Gol subiti: 2856 (1,14 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Fiorentina-Catania 1 set. 2013 Genoa-Fiorentina 15 set. 2013 Fiorentina-Cagliari 22 set. 2013 Atalanta-Fiorentina 25 set. 2013 Inter-Fiorentina 29 set. 2013 Fiorentina-Parma 6 ott. 2013 Lazio-Fiorentina 20 ott. 2013 Fiorentina-Juventus 27 ott. 2013 Chievo-Fiorentina 30 ott. 2013 Fiorentina-Napoli 3 nov. 2013 Milan-Fiorentina 10 nov. 2013 Fiorentina-Sampdoria 24 nov. 2013 Udinese-Fiorentina 1 dic. 2013 Fiorentina-Verona 8 dic. 2013 Roma-Fiorentina 15 dic. 2013 Fiorentina-Bologna 22 dic. 2013 Sassuolo-Fiorentina 6 gen. 2014 Fiorentina-Livorno 12 gen. 2014 Torino-Fiorentina 19 gen. 2014 Catania-Fiorentina 26 gen. 2014 Fiorentina-Genoa 2 feb. 2014 Cagliari-Fiorentina 9 feb. 2014 Fiorentina-Atalanta 16 feb. 2014 Fiorentina-Inter 23 feb. 2014 Parma-Fiorentina 2 mar. 2014 Fiorentina-Lazio 9 mar. 2014 Juventus-Fiorentina 16 mar. 2014 Fiorentina-Chievo 23 mar. 2014 Napoli-Fiorentina 26 mar. 2014 Fiorentina-Milan 30 mar. 2014 Sampdoria-Fiorentina 6 apr. 2014 Fiorentina-Udinese 13 apr. 2014 Verona-Fiorentina 19 apr. 2014 Fiorentina-Roma 27 apr. 2014 Bologna-Fiorentina 4 mag. 2014 Fiorentina-Sassuolo 11 mag. 2014 Livorno-Fiorentina 18 mag. 2014 Fiorentina-Torino

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 21 Ambrosini Massimo

C

29-05-1977

Milan

20

-

10 Aquilani Alberto

C

7-07-1984

Fiorentina

25

7

8 Bakic Marko

C

1-11-1993

Mogren/Torino

3/1

-/-

20 Borja Valero Iglesias

C

12-01-1985

Fiorentina

37

1

31 Capezzi Leonardo

C

28-03-1995

Fiorentina

5 Compper Marvin

D

14-06-1985

Hoffenheim/Fiorentina

11 Cuadrado Juan Guillermo Bello

C

26-05-1988

14 Fernández Matías

C

15-05-1986

33 Gómez Mario

A

6 Hegazy Ahmed

D

77 Iakovenko Oleksandr 72 Ilicic Josip

-

-

16/7

-/-

Fiorentina

36

5

Fiorentina

22

1

10-07-1985

Bayern Monaco

21

11

25-01-1991

Fiorentina

2

-

C

23-07-1987

Anderlecht

25

7

C

29-01-1988

Palermo

31

10

17 Joaquín Sánchez

C

21-07-1981

Málaga

34

4

24 Lezzerini Luca

P

24-03-1995

Fiorentina

-

-

12 Lupatelli Cristiano

P

21-06-1978

Fiorentina

1

-1

3 Marcos Alonso Mendoza

D

28-12-1990

Bolton W.

26

4

30 Matos Pinto Ryder

C

27-02-1993

Bahia

5

1

78 Munúa Gustavo

P

27-01-1978

Levante

1 Neto Norberto Murara

P

19-07-1989

Fiorentina

83 Olivera Ruben

C

4-05-1983

23 Pasqual Manuel

D

13-03-1982

29 6

-9

Fiorentina/Genoa

4/5

-/-

Fiorentina

35

2

Fiorentina

7 Pizarro David Cortes

C

11-09-1979

29

3

Rebic Ante

A

21-09-1993 RNK Spalato

29

10

2 Rodríguez Gonzalo

D

10-04-1984

Fiorentina

35

6

4 Roncaglia Facundo Sebastián

D

10-02-1987

Fiorentina

24

3

49 Rossi Giuseppe

A

1-02-1987

Villarreal/Fiorentina

-/1

-/-

15 Savic Stefan

D

8-01-1991

Fiorentina

26

2

40 Tomovic Nenad

D

30-08-1987

Fiorentina

26

-

66 Vargas Juan Manuel Risco

C

5-10-1983

Genoa

20

-

18 Vecino Matías

C

24-08-1991

Nacional Montevideo

27 Wolski Rafal

C

10-11-1992

Legia Varsavia/Fiorentina

4

1

-/1

-/-

Allenatore: Vincenzo Montella Nato il 18-06-1974 a Pomigliano d’ Arco (NA) Lo scorso anno: Fiorentina (Serie A, 4°) Miglior piazzamento in Serie A: 4° (2012-13) Gare in Serie A: 89 Vittorie: 39 (44%) Pareggi: 25 (28%) Sconfitte: 25 (28%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

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Genoa

di Mattia Tremolada

DIFESA 5

La scelta di affidarsi a Perin, al posto di un Frey ormai a fine corsa, ha un suo perché. Bizzarri gli farà da chioccia. Difficile da digerire dai tifosi è invece lo smembramento della retroguardia, che per ultimo ha perso uno degli elementi più positivi della passata stagione, Granqvist. Si è però riusciti a fare mettere nero su bianco ad Antonini, ormai di troppo al Milan.

CENTROCAMPO 7 ½

Il ‘colpo’ Lodi è da applausi, perché l’ex Catania piaceva a tanti. A centrocampo, insieme a lui, gente che unisce quantità e qualità, come preteso dal nuovo allenatore, Fabio Liverani, uno che il reparto nevralgico lo faceva girare come un orologio. E c’è Santana, all’ennesima squadra italiana. Ora come esterno alto c’è anche il promettente Centurion, un Di Maria in erba. E attenzione a Fetfatzidis, che ha grandi giocate nel suo repertorio. Ovviamente vitale la conferma di Kucka.

ATTACCO 6

A volte ritornano. È il caso di Alberto Gilardino, che sembrava avere definitivamente chiuso la sua esperienza in Liguria e invece è tornato alla corte di Enrico Preziosi. Ci sarà spazio anche per Bertolacci, uno pericoloso anche con le conclusioni dalla distanza. Grande interesse suscita il giovane Konate, Calaiò e Stoian sono arrivati a filo di sirena per rinforzare il reparto offensivo.

LA STELLA – lodi

Ha tutte le carte in regole per diventare il nuovo faro del centrocampo rossoblù. Sembrava destinato ad andare in una big, ma non ha voluto fare il comprimario: è approdato a Genova per giocare con continuità ed è quello che farà. Specialista sui calci piazzati, non ha perso la confidenza con i gol accumulata quando – e non è stato per poco tempo – veniva impiegato come attaccante.

4-3-2-1 All: LIVERANI

PERIN

ANTONINI

Portanova

Kucka

GAMBERINI

LODI

Antonelli

COFIE

SANTANA

Fetfatzidis GILARDINO

disponibile dal 26 settembre!

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voto

6

Genoa Partecipazioni alla Serie A: 46 Miglior piazzamento: 2° Gare disputate: 1554 Vittorie: 494 (32%) Pareggi: 477 (31%) Sconfitte: 583 (37%) Gol fatti: 1969 (1,27 media partita) Gol subiti: 2174 (1,40 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Inter-Genoa 1 set. 2013 Genoa-Fiorentina 15 set. 2013 Sampdoria-Genoa 22 set. 2013 Genoa-Livorno 25 set. 2013 Udinese-Genoa 29 set. 2013 Genoa-Napoli 6 ott. 2013 Catania-Genoa 20 ott. 2013 Genoa-Chievo 27 ott. 2013 Juventus-Genoa 30 ott. 2013 Genoa-Parma 3 nov. 2013 Lazio-Genoa 10 nov. 2013 Genoa-Verona 24 nov. 2013 Milan-Genoa 1 dic. 2013 Genoa-Torino 8 dic. 2013 Cagliari-Genoa 15 dic. 2013 Genoa-Atalanta 22 dic. 2013 Bologna-Genoa 6 gen. 2014 Genoa-Sassuolo 12 gen. 2014 Roma-Genoa 19 gen. 2014 Genoa-Inter 26 gen. 2014 Fiorentina-Genoa 2 feb. 2014 Genoa-Sampdoria 9 feb. 2014 Livorno-Genoa 16 feb. 2014 Genoa-Udinese 23 feb. 2014 Napoli-Genoa 2 mar. 2014 Genoa-Catania 9 mar. 2014 Chievo-Genoa 16 mar. 2014 Genoa-Juventus 23 mar. 2014 Parma-Genoa 26 mar. 2014 Genoa-Lazio 30 mar. 2014 Verona-Genoa 6 apr. 2014 Genoa-Milan 13 apr. 2014 Torino-Genoa 19 apr. 2014 Genoa-Cagliari 27 apr. 2014 Atalanta-Genoa 4 mag. 2014 Genoa-Bologna 11 mag. 2014 Sassuolo-Genoa 18 mag. 2014 Genoa-Roma

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 13 Antonelli Luca

D

11-02-1987

Antonini Luca

C

4-08-1982

Milan

Genoa

Genoa

33

1

6

-

91 Bertolacci Andrea

C

11-01-1991

29

4

8 Biondini Davide

C

24-01-1983 Atalanta

24

-

9-11-1977 Lazio

5 -

10

-

-

Bizzarri Albano

P

Blaze Allan

D

Calaiò Emanuele A

24-06-1994

Genoa

8-01-1982 Siena/Napoli Racing Club

18/6

4/-

26

4

Centurion Ricardo Adrian

C

19-01-1993

14 Cofie Isaac

C

5-04-1991

Chievo

27

2

4 De Maio Sebastian

D

5-03-1987

Brescia

38

3

7-07-1990

Genoa

1

-

12

-

32 Donnarumma Antonio

P

Fetfatzidis Giannis

C

21-12-1990 Olympiakos

5 Gamberini Alessandro

D

27-08-1981 Napoli

11 Gilardino Alberto A

5-07-1982

Bologna

93 Jara Daniel Martínez A

22-12-1993

Palermo

77 Konaté Moussa A

3-04-1993

25

1

36

13

-

-

Krasnodar

10

1

33 Kucka Juraj

C

26-02-1987

Genoa

33

3

10 Lodi Francesco

C

23-03-1984

Catania

33

6

21 Manfredini Thomas

D

27-05-1980 Atalanta/Genoa

15/14

-/-

15 Marchese Giovanni

D

17-10-1984

Catania

30

2

Matuzalem Francelino

C

10-06-1980

Genoa

15

1

29

-66

5/15

1/1

1 Perin Mattia

P

10-11-1992

Pescara

90 Portanova Daniele

D

17-12-1978

Bologna/Genoa

19 Rafati Jami

C

26-04-1994

West Ham United

2 Sampirisi Mario

C

31-10-1992

Genoa/Chievo

17 Santana Mario Alberto

C

23-12-1981

Torino

Stoian Adrian Marius

C

11-02-1991 Chievo

69 Sturaro Stefano

C

9-03-1993

Tozser Dániel

C

12-05-1985

Genoa

Velocci Tiberio A

23-07-1995

Genoa

20 Vrsaljko Sime

C

10-01-1992

Dinamo Zagabria

Zima Lukas

P

9-01-1994

Modena

Genoa

-

-

16/3

-/-

27

4

20

3

8

-

22

-

-

-

25

-

-

-

Allenatore: Fabio Liverani Nato il 29-04-1976 a Roma Lo scorso anno: Genoa (giovanili) Miglior piazzamento in Serie A: esordiente Gare in Serie A: – Vittorie: – Pareggi: – Sconfitte: –

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

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INTER

di Thomas Saccani

DIFESA 5,5

Non ci siamo. Samuel non è più quello di un tempo, Ranocchia e Juan Jesus non sono impeccabili. Tolto Campagnaro (buono), la difesa non sembra impenetrabile. Da valutare l’impatto che potranno dare Andreolli e Rolando. Certo, ci sarebbe un tuttofare come Zanetti, voglioso di tornare a mordere ma 40 anni non sono pochi, neppure per una leggenda come lui… Bisognerà pregare San Handanovic…

CENTROCAMPO 7 ½

Sulle fasce si poteva fare di più. Mazzarri sperava in qualche arrivo importante, non è stato accontentato (sarà fondamentale dare fiducia ai vari Nagatomo e Jonathan). Taider, in mezzo, è una buona presa e, probabilmente, giocherà più di Cambiasso ma, non dovesse girare Kovacic, la manovra potrebbe risultare stagnante. Pe fortuna c’è un Guarin che pare pronto a fare l’ultimo salto di qualità. Il colombiano potrebbe essere la gallina dalle uova d’oro, anzi nerazzurre…

ATTACCO 7

Con El Principe Milito alle prese con gli acciacchi dell’età e un fisico non più sublime, Palacio pare l’uomo destinato a prendersi sulle spalle l’attacco nerazzurro. Toccherà a lui far crescere i vari Icardi e Belfodil, giovani di belle speranze ma che devono ancora dimostrare tutto. Manca il centravanti da 20 gol garantiti ma attenzione ad Alvarez, uno che, con Mazzarri, segnerà tanto e giocherà spesso in avanti.

LA STELLA – HANDANOVIC

Corteggiato a lungo dal Barcellona, Handanovic è rimasto, per la felicità del popolo interista, nerazzurro. Tra i primi cinque portieri al mondo, è una sicurezza assoluta. In circolazione, a 28 anni, ci sono pochi altri portieri che fanno la differenza in una partita come l’ex Udinese. È lui il vero Top player dell’Inter, Mazzarri sa che, su Samir, può sempre contare ed è un bel contare.

3-5-2 All: MAZZARR I

Handanovic

CAMPAGNARO

Kovacic

Ranocchia

TAIDER

Juan Jesus

Guarin

Jonathan

Nagatomo

Palacio

ICARDI

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voto

6,5

Inter Partecipazioni alla Serie A: 81 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 2696 Vittorie: 1336 (50%) Pareggi: 756 (28%) Sconfitte: 604 (22%) Gol fatti: 4526 (1,68 media partita) Gol subiti: 2792 (1,04 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Inter-Genoa 1 set. 2013 Catania-Inter 15 set. 2013 Inter-Juventus 22 set. 2013 Sassuolo-Inter 25 set. 2013 Inter-Fiorentina 29 set. 2013 Cagliari-Inter 6 ott. 2013 Inter-Roma 20 ott. 2013 Torino-Inter 27 ott. 2013 Inter-Verona 30 ott. 2013 Atalanta-Inter 3 nov. 2013 Udinese-Inter 10 nov. 2013 Inter-Livorno 24 nov. 2013 Bologna-Inter 1 dic. 2013 Inter-Sampdoria 8 dic. 2013 Inter-Parma 15 dic. 2013 Napoli-Inter 22 dic. 2013 Inter-Milan 6 gen. 2014 Lazio-Inter 12 gen. 2014 Inter-Chievo 19 gen. 2014 Genoa-Inter 26 gen. 2014 Inter-Catania 2 feb. 2014 Juventus-Inter 9 feb. 2014 Inter-Sassuolo 16 feb. 2014 Fiorentina-Inter 23 feb. 2014 Inter-Cagliari 2 mar. 2014 Roma-Inter 9 mar. 2014 Inter-Torino 16 mar. 2014 Verona-Inter 23 mar. 2014 Inter-Atalanta 26 mar. 2014 Inter-Udinese 30 mar. 2014 Livorno-Inter 6 apr. 2014 Inter-Bologna 13 apr. 2014 Sampdoria-Inter 19 apr. 2014 Parma-Inter 27 apr. 2014 Inter-Napoli 4 mag. 2014 Milan-Inter 11 mag. 2014 Inter-Lazio 18 mag. 2014 Chievo-Inter

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 11 Álvarez Ricardo Gabriel

C

12-04-1988

Inter

23

5

6 Andreolli Marco

D

10-06-1986

Chievo

28

2

7 Belfodil Ishak

A

19-01-1992

Parma

33

8

19 Cambiasso Esteban Matias

C

18-08-1980

Inter

33

3

14 Campagnaro Hugo Armando

D

27-06-1980

Napoli

28

1

30 Carrizo Juan

P

6-05-1984

Lazio/Inter

-/1

-/-1

12 Castellazzi Luca

P

19-07-1975

Inter

2

-3

26 Chivu Christian

D

26-10-1980

Inter

10

1

13 Guarín Freddy

C

30-06-1986

Inter

32

4

1 Handanovic Samir

P

14-07-1984

Inter

35

-53

9 Icardi Mauro Emanuel

A

19-02-1993

Sampdoria

31

10

2 Jonathan Cícero Moreira

D

27-02-1986

Inter

8

-

5 Juan Jesus Nunes Guilherme

D

10-06-1991

Inter

31

1

10 Kovacic Mateo

C

6-05-1994

Dinamo Zagabria/Inter

11/13

1/-

17 Kuzmanovic Zdravko

C

22-09-1987

Stoccarda/Inter

12/13

-/-

77 Mariga McDonald

C

4-04-1987

Inter/Parma

1/2

-/-

22 Milito Diego Alberto

A

12-06-1979

Inter

20

9

16 Mudingayi Gaby

C

1-10-1981

Inter

9

-

55 Nagatomo Yuto

D

12-09-1986

Inter

25

-

Olsen Patrick Haakon

C

23-04-1994

Inter

-

-

8 Palacio Rodrigo

A

5-02-1982

Inter

26

12

31 Pereira Alvaro Daniel

C

28-11-1985

Inter

28

1

23 Ranocchia Andrea

D

16-02-1988

Inter

32

2

35 Rolando Jorge Pires

D

31-08-1985

Porto/Napoli

1/7

-/-

25 Samuel Walter Adrián

D

23-03-1978

Inter

16

1

21 Taider Saphir Sliti

C

29-02-1992

Bologna

34

3

18 Wallace Oliveira dos Santos

D

1-05-1994

Fluminense

18

1

4 Zanetti Javier

C

10-08-1973

Inter

33

-

Allenatore: Walter Mazzarri Nato il 1-10-1961 a San Vincenzo (LI) Lo scorso anno: Napoli (Serie A, 2°) Miglior piazzamento in Serie A: 2° (2012-13) Gare in Serie A: 335 Vittorie: 134 (40%) Pareggi: 101 (30%) Sconfitte: 100 (30%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

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JUVENTUS

di Mattia Tremolada

DIFESA 9

Reparto di una solidità impressionante. Forse Buffon non è più il portiere più forte del mondo, ma è comunque tra i primi tre. Barzagli garantisce un rendimento costante, Chiellini non lo si scopre oggi (e in più può fare male in attacco), Bonucci è sempre meno lezioso. A completare il settore, ecco Angelo Ogbonna, altro calciatore nel giro della Nazionale. Un blocco veramente granitico.

CENTROCAMPO 9 ½

Che paura per i tifosi quando si è vociferato di un interessamento del Real Madrid per Arturo Vidal, l’anima di questa squadra insieme ad Andrea Pirlo, un campione con la C maiuscola. C’è anche un aspirante campione, Paul Pogba, oltre ad Asamoah, Lichtsteiner e, non certo ultimo, Marchisio. Insomma un reparto unitissimo, all’interno del quale le alternative non mancano proprio.

ATTACCO 8

Il doppio colpo Llorente-Tevez ha infiammato l’ambiente che pure non era stato abituato male negli anni passati, con i gol di Quagliarella (trattenuto) e Matri (ceduto al Milan) e i colpi di biliardo di Vucinic. Il montenegrino resta uno dei pupilli di Antonio Conte, che sembra perdonargli sempre (quasi) tutto in nome dell’estro dell’ex romanista. Giovinco smania di dimostrare che l’annata 2012-13 in chiaroscuro è stata solo un caso.

LA STELLA – tevez

Dopo un lunghissimo e infruttuoso inseguimento ai Top player o presunti tali del pianeta, finalmente Marotta ha piazzato il colpo con l’ingaggio dell’Apache. L’argentino si è preso subito la maglia numero 10 che fu di Del Piero. Del resto fece lo stesso al Boca Juniors ereditando quella di un certo Diego Armando Maradona. Non si può dire che il ragazzo difetti in quanto a personalità.

3-5-2 All: Conte

Buffon

Barzagli

Bonucci

Vidal

Pirlo

Chiellini

Marchisio Asamoah

Lichtsteiner

TEVEZ

Vucinic

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voto

8,5

Juventus Partecipazioni alla Serie A: 80 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 2658 Vittorie: 1408 (53%) Pareggi: 755 (28%) Sconfitte: 495 (19%) Gol fatti: 4577 (1,72 media partita) Gol subiti: 2573 (0,97 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Sampdoria-Juventus 1 set. 2013 Juventus-Lazio 15 set. 2013 Inter-Juventus 22 set. 2013 Juventus-Verona 25 set. 2013 Chievo-Juventus 29 set. 2013 Torino-Juventus 6 ott. 2013 Juventus-Milan 20 ott. 2013 Fiorentina-Juventus 27 ott. 2013 Juventus-Genoa 30 ott. 2013 Juventus-Catania 3 nov. 2013 Parma-Juventus 10 nov. 2013 Juventus-Napoli 24 nov. 2013 Livorno-Juventus 1 dic. 2013 Juventus-Udinese 8 dic. 2013 Bologna-Juventus 15 dic. 2013 Juventus-Sassuolo 22 dic. 2013 Atalanta-Juventus 6 gen. 2014 Juventus-Roma 12 gen. 2014 Cagliari-Juventus 19 gen. 2014 Juventus-Sampdoria 26 gen. 2014 Lazio-Juventus 2 feb. 2014 Juventus-Inter 9 feb. 2014 Verona-Juventus 16 feb. 2014 Juventus-Chievo 23 feb. 2014 Juventus-Torino 2 mar. 2014 Milan-Juventus 9 mar. 2014 Juventus-Fiorentina 16 mar. 2014 Genoa-Juventus 23 mar. 2014 Catania-Juventus 26 mar. 2014 Juventus-Parma 30 mar. 2014 Napoli-Juventus 6 apr. 2014 Juventus-Livorno 13 apr. 2014 Udinese-Juventus 19 apr. 2014 Juventus-Bologna 27 apr. 2014 Sassuolo-Juventus 4 mag. 2014 Juventus-Atalanta 11 mag. 2014 Roma-Juventus 18 mag. 2014 Juventus-Cagliari

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 22 Asamoah Kwadwo

C

9-12-1988

Juventus

27

2

15 Barzagli Andrea

D

8-05-1981

Juventus

34

-

19 Bonucci Leonardo

D

1-05-1987

Juventus

33

-

1 Buffon Gianluigi

P

28-01-1978

Juventus

32

-19

4 Cáceres Martin

D

7-04-1987

Juventus

18

1

3 Chiellini Giorgio

D

14-08-1984

Juventus

24

1

11 De Ceglie Paolo

D

17-09-1986

Juventus

14

-

12 Giovinco Sebastian

A

26-01-1987

Juventus

31

7

33 Isla Mauricio Anibal

C

12-06-1988

Juventus

11

-

26 Lichtsteiner Stefan

D

16-01-1984

Juventus

28

4

14 Llorente Fernando

A

26-02-1985

Athletic Bilbao

26

4

8 Marchisio Claudio

C

19-01-1986

Juventus

29

6

16 Motta Marco

D

14-05-1986

Bologna

19

1

5 Ogbonna Angelo Obinze

D

23-05-1988 Torino

22

-

20 Padoin Simone

C

18-03-1984

Juventus

20

-

13 Peluso Federico

D

20-01-1984

Atalanta/Juventus

13/12

1/-

7 Pepe Simone

C

30-08-1983

Juventus

1

-

21 Pirlo Andrea

C

19-05-1979

Juventus

32

5

6 Pogba Paul

C

15-03-1993

Juventus

27

5

27 Quagliarella Fabio

A

31-01-1983

Juventus

27

9

34 Rubinho Rubens Fernando Moedim P

4-08-1980

Juventus

1

-

30 Storari Marco

P

7-11-1977

Juventus

6

-5

10 Tévez Carlos Alberto

C

5-02-1984

Manchester City

34

11

23 Vidal Arturo

C

22-05-1987

Juventus

31

10

9 Vucinic Mirko

A

1-10-1983

Juventus

31

10

Allenatore: Antonio Conte Nato il 31-07-1969 a Lecce Lo scorso anno: Juventus (Serie A, 1°) Miglior piazzamento in Serie A: 1° (2011-12 e 2012-13) Gare in Serie A: 89 Vittorie: 53 (60%) Pareggi: 25 (28%) Sconfitte: 11 (12%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

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LAZIO

di Giulio Sacchi

DIFESA 7

Marchetti è più di una sicurezza per un reparto arretrato che - nonostante la partenza shock in Supercoppa - è di sicuro affidamento, grazie all’esperienza dei suoi componenti. Il reintegro di Cavanda, insieme all’arrivo di Novaretti, ha dato nuova linfa a un settore che, carta d’identità alla mano, può avere bisogno di rifiatare nel corso della lunghissima stagione che si prospetta per il team.

CENTROCAMPO 7 ½

Estro brasiliano, grinta argentina, ‘garra’ uruguaiana. C’è un po’ di tutto nel reparto nevralgico della Lazio, l’asse portante della formazione di Petkovic. Insieme ai sudamericani (e ora c’è anche Biglia), però, non vanno dimenticati Onazi, Lulic e, soprattutto Candreva. Il ragazzo ha saputo vincere la diffidenza data dalle sue simpatie per la Roma sfornando una prestazione più buona dell’altra. Ora i tifosi sono con lui.

ATTACCO 7

L’insostituibile è Klose, ma uno come Floccari è la dimostrazione che non mollare mai dà i suoi frutti quando hai un allenatore pronto a riconoscere i propri errori. E così il calabrese ha convinto Petkovic, che gradualmente gli ha dato maggiore spazio. Detto addio al gigantesco Kozak, già bomber di Europa League, non si è arrivati a concretizzare il sogno Yilmaz e si è messo sotto contratto Perea.

LA STELLA – KLOSE

È vero che è nato nel 1978, ma raramente in Italia si è visto un calciatore straniero con il suo fiuto del gol. Mai una parola fuori posto, per il tedesco, che ha saputo regalare moltissime soddisfazioni ai suoi tifosi e che potrebbe decidere di chiudere la sua brillantissima carriera proprio con la casacca biancoceleste. Non prima, però, di avere dato altri dispiaceri alle squadre rivali.

4-5-1 All: Petkovic

Marchetti

Radu

Biava

Gonzalez

Cana

Hernanes

Candreva

Cavanda

Ledesma Lulic

Klose

disponibile dal 26 settembre!

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voto

7

Lazio Partecipazioni alla Serie A: 70 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 2358 Vittorie: 862 (37%) Pareggi: 714 (30%) Sconfitte: 781 (33%) Gol fatti: 3172 (1,34 media partita) Gol subiti: 2930 (1,24 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Lazio-Udinese 1 set. 2013 Juventus-Lazio 15 set. 2013 Lazio-Chievo 22 set. 2013 Roma-Lazio 25 set. 2013 Lazio-Catania 29 set. 2013 Sassuolo-Lazio 6 ott. 2013 Lazio-Fiorentina 20 ott. 2013 Atalanta-Lazio 27 ott. 2013 Lazio-Cagliari 30 ott. 2013 Milan-Lazio 3 nov. 2013 Lazio-Genoa 10 nov. 2013 Parma-Lazio 24 nov. 2013 Sampdoria-Lazio 1 dic. 2013 Lazio-Napoli 8 dic. 2013 Torino-Lazio 15 dic. 2013 Lazio-Livorno 22 dic. 2013 Verona-Lazio 6 gen. 2014 Lazio-Inter 12 gen. 2014 Bologna-Lazio 19 gen. 2014 Udinese-Lazio 26 gen. 2014 Lazio-Juventus 2 feb. 2014 Chievo-Lazio 9 feb. 2014 Lazio-Roma 16 feb. 2014 Catania-Lazio 23 feb. 2014 Lazio-Sassuolo 2 mar. 2014 Fiorentina-Lazio 9 mar. 2014 Lazio-Atalanta 16 mar. 2014 Cagliari-Lazio 23 mar. 2014 Lazio-Milan 26 mar. 2014 Genoa-Lazio 30 mar. 2014 Lazio-Parma 6 apr. 2014 Lazio-Sampdoria 13 apr. 2014 Napoli-Lazio 19 apr. 2014 Lazio-Torino 27 apr. 2014 Livorno-Lazio 4 mag. 2014 Lazio-Verona 11 mag. 2014 Inter-Lazio 18 mag. 2014 Lazio-Bologna

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 30 Alfaro Emilio Toscano

A

28-04-1988

Lazio

Berisha Etrit

P

10-03-1989

Kalmar

22

-

-

20 Biava Giuseppe

D

8-05-1977

Lazio

31

1

5 Biglia Lucas Rodrigo

C

30-01-1986

Anderlecht

36

5

27 Cana Lorik

C

27-07-1983

Lazio

24

-

87 Candreva Antonio

C

28-02-1987

Lazio

35

6

39 Cavanda Luis Pedro

D

2-01-1991

Lazio

14

-

2 Ciani Michael

D

6-04-1984

Bordeaux/Lazio

3/18

-/-

Crecco Luca

C

6-09-1995

Lazio

1

-

3 Dias André Gonçalves

D

15-05-1979

Lazio

27

-

10 Ederson Honorato Campos

C

13-01-1986

Lazio

15

1

Elez Josip

D

25-04-1994

Hajduk Spalato

2

-

7 Felipe Anderson Pereira

C

15-04-1993

Santos

35

6

99 Floccari Sergio

A

12-11-1981

Lazio

22

5

15 González Álvaro Rafael

C

29-10-1984

Lazio

34

1

8 Hernanes Anderson de Carvalho

C

29-05-1985

Lazio

34

11

14 Keita Balde Diao

A

8-03-1995

Lazio

-

-

11 Klose Miroslav

A

9-06-1978

Lazio

29

15

29 Konko Abdoulay

C

9-03-1984

Lazio

25

1

24 Ledesma Cristian

C

24-09-1982

Lazio

36

1

19 Lulic Senad

D

18-01-1986

Lazio

33

1

22 Marchetti Federico

P

7-02-1983

Lazio

33

-32

6 Mauri Stefano

C

8-01-1980

Lazio

26

3

85 Novaretti Diego Martin

D

9-05-1985

Toluca

31

1

23 Onazi Ogenyi

C

25-12-1992

Lazio

15

1

34 Perea Brayan

A

25-02-1993

Cali

16

5

17 Pereirinha Bruno Alexandre

C

2-03-1988

Sporting Lisbona/Lazio

-/8

-/-

26 Radu Stefan

D

22-10-1986

Lazio

23

1

32 Stankevicius Marius

D

15-07-1981

Lazio

3

-

95 Strakosha Thomas

P

19-03-1995

Lazio

-

-

28 Vinícius Ribeiro de Freitas

D

7-03-1993

Cruzeiro

-

-

Allenatore: Vladimir Petkovic Nato il 15-08-1963 a Sarajevo Lo scorso anno: Lazio (Serie A, 7°) Miglior piazzamento in Serie A: 7° (2012-13) Gare in Serie A: 38 Vittorie: 18 (47%) Pareggi: 7 (18%) Sconfitte: 13 (34%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

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LIVORNO

di Mattia Tremolada

DIFESA 6

La scommessa numero uno è sul portiere, Bardi, che ha indubbie qualità ma che è anche assai giovane. Per il resto c’è grande esperienza, a partire da quella del brasiliano Emerson: Nicola, suo compagno di squadra al Lumezzane, lo ha voluto in amaranto ed è stato ripagato alla grande. L’argentino Valentini porta grinta, qualità molto apprezzata dalle parti dello stadio ‘Picchi’.

CENTROCAMPO 6,5 ½

Molta quantità nel reparto nevralgico degli amaranto, nel quale spiccano, insieme agli esperti Luci e Schiattarella, i giovani di scuola Inter, come Duncan (già assai positivo nel 2013) e Benassi, che in nerazzurro ha già assaggiato la massima serie. Greco, ormai stanco dell’esperienza… greca, voleva tornare in Italia: ci ha pensato Spinelli, che ha preso pure Biagianti.

ATTACCO 7

Paulinho, molto più maturo rispetto alla sua prima esperienza in A, non avrà su di sé tutto il peso dell’attacco amaranto: l’arrivo del guizzante Emeghara, che tanto bene ha fatto nel 2013 a Siena, dovrebbe garantire ulteriori gol, oltre a maggiore velocità nelle ripartenze. E poi, in rosa, c’è anche Siligardi, uno che non hanno fatto mancare il suo apporto nella cavalcata del passato torneo.

LA STELLA – PAULINHO

Protagonista assoluto del ritorno in A della formazione amaranto con la bellezza di 23 gol, il brasiliano sembrava destinato a lasciare Livorno, questa volta definitivamente e non come fece, in prestito, per andare prima a Grosseto e poi a Sorrento. Spinelli, invece, ha stroncato sul nascere i tentativi delle pretendenti, facendo richieste eccessive per il suo cartellino. Ma il bomber è tutt’altro che demotivato.

3-5-2 All: Nicola

BARDI

VALENTINI

Luci

Emerson

Duncan

Bernardini

GRECO

Schiattarella

BENASSI

EMEGHARA

Paulinho

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voto

6,5

Livorno La rosa dei calciatori ad inizio stagione

Partecipazioni alla Serie A: 17 Miglior piazzamento: 2° Gare disputate: 588 Vittorie: 165 (28%) Pareggi: 165 (28%) Sconfitte: 258 (44%) Gol fatti: 678 (1,15 media partita) Gol subiti: 952 (1,62 media partita)

Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Livorno-Roma 1 set. 2013 Sassuolo-Livorno 15 set. 2013 Livorno-Catania 22 set. 2013 Genoa-Livorno 25 set. 2013 Livorno-Cagliari 29 set. 2013 Verona-Livorno 6 ott. 2013 Napoli-Livorno 20 ott. 2013 Livorno-Sampdoria 27 ott. 2013 Bologna-Livorno 30 ott. 2013 Livorno-Torino 3 nov. 2013 Livorno-Atalanta 10 nov. 2013 Inter-Livorno 24 nov. 2013 Livorno-Juventus 1 dic. 2013 Chievo-Livorno 8 dic. 2013 Livorno-Milan 15 dic. 2013 Lazio-Livorno 22 dic. 2013 Livorno-Udinese 6 gen. 2014 Fiorentina-Livorno 12 gen. 2014 Livorno-Parma 19 gen. 2014 Roma-Livorno 26 gen. 2014 Livorno-Sassuolo 2 feb. 2014 Catania-Livorno 9 feb. 2014 Livorno-Genoa 16 feb. 2014 Cagliari-Livorno 23 feb. 2014 Livorno-Verona 2 mar. 2014 Livorno-Napoli 9 mar. 2014 Sampdoria-Livorno 16 mar. 2014 Livorno-Bologna 23 mar. 2014 Torino-Livorno 26 mar. 2014 Atalanta-Livorno 30 mar. 2014 Livorno-Inter 6 apr. 2014 Juventus-Livorno 13 apr. 2014 Livorno-Chievo 19 apr. 2014 Milan-Livorno 27 apr. 2014 Livorno-Lazio 4 mag. 2014 Udinese-Livorno 11 mag. 2014 Livorno-Fiorentina 18 mag. 2014 Parma-Livorno

37 Aldegani Gabriele

P

10-05-1976 Nocerina

13

-17

Anania Luca

P

21-06-1980

Padova

19

-24

1 Bardi Francesco

P

18-01-1992 Novara

37

-43

7 Belingheri Luca

C

38

14

24 Benassi Marco

C

27 Biagianti Marco

C

19-04-1984

Catania

Borja Miguel Angel

A

26-01-1993

Cortuluá/La Equidad

Botta Rubén Alejandro

C

31-01-1990

17 Ceccherini Federico

D

85 Coda Andrea De Lucia Alfonso

6-04-1983

Livorno

8-09-1994 Inter

6

-

28

-

11/2

4/4

Tigre

20

5

11-05-1992

Livorno

32

1

D

25-04-1985

Udinese/Parma

11/8

-/-

P

12-11-1983

Livorno/Nocerina

-/11

-/-9

5 Decarli Saulo

D

4-02-1992

Chiasso/Livorno

10/16

1/-

8 Dionisi Federico

A

16-06-1987

38

13

41 Duncan Joseph Alfred

C

10-03-1993 Inter/Livorno

3/23

-/2

20 Emeghara Innocent

A

27-05-1989

Lorient/Siena

1/17

-/7

23 Émerson Ramos Borges

D

16-08-1980

Livorno

45

3

3 Gemiti Giuseppe

C

3-05-1981

Livorno

39

-

19 Greco Leandro

C

19-07-1986

Olympiakos

24

-

11 Lambrughi Alessandro

D

19-05-1987

Livorno

39

-

10 Luci Andrea

C

30-03-1985

Livorno

39

1

15 Mbaye Ibrahima

D

19-11-1994 Inter

-

-

14 Mosquera Jhonny Ferney

C

17-02-1991

Envigado

14

-

9 Paulinho Paulo Sergio Betanin

A

10-01-1986

Livorno

45

22

2 Piccini Cristiano

D

26-09-1992

Spezia

31

-

6 Regno Riccardo

D

12-08-1992

Gubbio

18

-

77 Rinaudo Leandro

D

-

-

28 Schiattarella Pasquale

C

30-05-1987

Livorno

38

3

26 Siligardi Luca

C

26-01-1988

Livorno

22

14

14 Torri Leonardo

D

7-09-1993

Livorno

-

-

33 Valentini Nahuel

D

28

2

Livorno

9-05-1983 Napoli

19-09-1988 Rosario Central

Allenatore: Davide Nicola Nato il 5-03-1973 a Luserna (TO) Lo scorso anno: Livorno (Serie B, 3°) Miglior piazzamento in Serie A: esordiente Gare in Serie A: – Vittorie: – Pareggi: – Sconfitte: –

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

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Milan

di Fabrizio Ponciroli

DIFESA 7

Non c’è più Yepes ma sono arrivati Vergara e Silvestre, quest’ultimo per colmare l’infortunio di Bonera. La difesa titolare (Abate, Zapata, Mexes e De Sciglio) dà buone garanzie, dubbi sui sostituti. La difesa a quattro pare l’unica possibilità, viste le caratteristiche dei vari giocatori, per Allegri. Dovesse tornare affidabile come ai tempi del Catania, Silvestre potrebbe rivelarsi utilissimo alla causa.

CENTROCAMPO 8 ½

Le novità si chiamano Poli e De Jong. Il primo è un volto nuovo, il secondo, di fatto, anche causa infortunio, si è visto con il contagocce lo scorso anno. Molto dipenderà, ancora una volta, da Montolivo, l’unico vero regista in squadra. Buone le alternative in panchina. Per il 4-3-1-2 che ha in mente Allegri, Kakà, il grande colpo dell’estate, sarà il titolare, con Honda pronto a dare una mano a gennaio.

ATTACCO 9

Boateng è volato in Bundesliga, allo Schalke 04, ma il Milan è decisamente completo in attacco. Balotelli è il fulcro dell’attacco, con l’ex bianconero Matri perfetto nel ruolo di spalla. In panchina, pronti a subentrare, attaccanti del calibro di El Shaarawy, Robinho, Niang e, quando sarà pronto, Pazzini. Un attacco atomico, con mille soluzioni.

LA STELLA – BALOTELLI

L’incedibilissimo è chiamato alla consacrazione. Se starà bene, fisicamente e di testa, potrà concorrere anche al titolo di capocannoniere. Devastante e ormai capace di reggere certe pressioni, SuperMario è l’anima del Milan. Unico dubbio: la sua solidità a livello mentale. Il Diavolo non può permettersi di perderlo per strada per troppe partite…

4-3-1-2 All: Allegri

Abbiati

Abate

Zapata

POLI

Mexes

Montolivo

De Sciglio

De Jong

KAKà MATRI

Balotelli

disponibile dal 26 settembre!

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voto

8

Milan Partecipazioni alla Serie A: 79 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 2636 Vittorie: 1278 (48%) Pareggi: 786 (30%) Sconfitte: 572 (22%) Gol fatti: 4346 (1,65 media partita) Gol subiti: 2663 (1,01 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Verona-Milan 1 set. 2013 Milan-Cagliari 15 set. 2013 Torino-Milan 22 set. 2013 Milan-Napoli 25 set. 2013 Bologna-Milan 29 set. 2013 Milan-Sampdoria 6 ott. 2013 Juventus-Milan 20 ott. 2013 Milan-Udinese 27 ott. 2013 Parma-Milan 30 ott. 2013 Milan-Lazio 3 nov. 2013 Milan-Fiorentina 10 nov. 2013 Chievo-Milan 24 nov. 2013 Milan-Genoa 1 dic. 2013 Catania-Milan 8 dic. 2013 Livorno-Milan 15 dic. 2013 Milan-Roma 22 dic. 2013 Inter-Milan 6 gen. 2014 Milan-Atalanta 12 gen. 2014 Sassuolo-Milan 19 gen. 2014 Milan-Verona 26 gen. 2014 Cagliari-Milan 2 feb. 2014 Milan-Torino 9 feb. 2014 Napoli-Milan 16 feb. 2014 Milan-Bologna 23 feb. 2014 Sampdoria-Milan 2 mar. 2014 Milan-Juventus 9 mar. 2014 Udinese-Milan 16 mar. 2014 Milan-Parma 23 mar. 2014 Lazio-Milan 26 mar. 2014 Fiorentina-Milan 30 mar. 2014 Milan-Chievo 6 apr. 2014 Genoa-Milan 13 apr. 2014 Milan-Catania 19 apr. 2014 Milan-Livorno 27 apr. 2014 Roma-Milan 4 mag. 2014 Milan-Inter 11 mag. 2014 Atalanta-Milan 18 mag. 2014 Milan-Sassuolo

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 20 Abate Ignazio

C

12-11-1986

Milan

27

-

32 Abbiati Christian

P

8-07-1977

Milan

28

-22

1 Amelia Marco

P

2-04-1982

Milan

11

-17

45 Balotelli Barwuah Mario

A

12-08-1990

14/13

1/12

Manchester City/Milan

14 Birsa Valter

A

7-08-1986

Torino

17

2

25 Bonera Daniele

D

31-05-1981

Milan

13

-

21 Constant Kévin

C

15-05-1987

Milan

25

-

35 Coppola Ferdinando

P

10-06-1978

Torino

1

-2

24 Cristante Bryan

C

3-03-1995

Milan

-

-

34 De Jong Nigel

C

30-11-1984

Manchester City/Milan

1/12

-/1

2 De Sciglio Mattia

D

20-10-1992

Milan

27

-

92 El Shaarawy Stephan

A

27-10-1992

Milan

37

16

28 Emanuelson Urby

D

16-06-1986

Milan/Fulham

12/13

1/1

59 Gabriel Vasconcelos Ferreira

P

27-09-1992

Milan

-

-

22 Kakà Ricardo Izecson

C

22-04-1982

Real Madrid

19

3

9 Matri Alessandro

A

19-08-1984

Juventus

22

8

5 Mexès Philippe

D

30-03-1982

Milan

25

1

18 Montolivo Riccardo

C

18-01-1985

Milan

32

4

4 Muntari Alì Sulley

C

27-08-1984

Milan

15

1

78 Niang M’Baye

A

19-12-1994

Milan

20

-

23 Nocerino Antonio

C

9-04-1985

Milan

26

2

11 Pazzini Giampaolo

A

2-08-1984

Milan

30

15

16 Poli Andrea

C

29-09-1989

Sampdoria

31

3

7 Robinho Robson de Souza

A

25-01-1984

Milan

23

2

8 Saponara Riccardo

A

21-12-1991

Empoli

40

13

26 Silvestre Matías Agustín

D

25-09-1984 Inter

12 Traoré Bakaye

A

6-03-1985

33 Vergara Jherson Amu

D

81 Zaccardo Cristian 17 Zapata Cristian Eduardo

9

-

Milan

7

-

26-05-1994

Uni Popayán

4

-

D

21-12-1981

Parma/Milan

15/1

1/-

D

30-09-1986

Milan

23

-

Allenatore: Massimiliano Allegri Nato il 11-08-1967 a Livorno Lo scorso anno: Milan (Serie A, 3°) Miglior piazzamento in Serie A: 1° (2010-11) Gare in Serie A: 185 Vittorie: 95 (51%) Pareggi: 42 (23%) Sconfitte: 48 (26%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

Panini - calciatori aDrenaYn Xl!


NAPOLI

di Fabrizio Ponciroli

DIFESA 7

Acquisti mirati e lungimiranti. Salutato De Sanctis, ecco Reina, uno che Benitez conosce perfettamente. Albiol sa impostare come piace al tecnico spagnolo e, le vecchie guardie Cannavaro e Britos sono già ampiamente vaccinati. Poi, sulle fasce, i vari Maggio e Zuniga (oltre ad Armero) sanno come correre e far male all’avversario di turno. Difesa registrata…

CENTROCAMPO 8 ½

Che spettacolo. Behrami a “rompere” il gioco altrui, Inler a dettare i tempi e Hamsik sempre più leader indiscusso del gruppo. Un centrocampo di lusso, capace di adattarsi a qualsiasi tipo di avversario. Forse, in panchina, non ci sono alternative di pari livello ma i cosiddetti “titolarissimi” sono di primissimo livello. In pochi hanno il centrocampo degli azzurri…

ATTACCO 9

Cavani insostituibile? E chi l’ha detto? Higuain è un Top player. Dribbling, velocità, senso del gol, il Pipita è un fuoriclasse, uno di quelli che fanno la differenza. Al suo fianco, Callejon, Pandev e Mertens, elementi che rendono l’attacco azzurro potenzialmente inarrestabile. Come ciliegina sulla torta, è arrivato anche Zapata. Classe 1991, il colombiano avrà tempo di crescere e diventare importante.

LA STELLA – HAMSIK

A 25 anni, lo slovacco, complice l’addio di Cavani, ha preso in mano le redini del Napoli. Ha scelto di restare in azzurro e ora il San Paolo gli appartiene. Alla sua settima stagione a Napoli, Hamsik è già nella storia. è sempre andato in doppia cifra e quest’anno potrebbe anche raddoppiare i suoi numeri. Giocatore sublime, personalità senza fine, il Top player per eccellenza…

4-2-3-1 All: BE NITEZ

REINA

Maggio

Cannavaro

ALBIOL

Behrami

CALLEJON

Zuniga

Inler

Hamsik

MERTENS

HIGUAIN

disponibile dal 26 settembre! 38 calcio2000 set 2013

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voto

8

Napoli Partecipazioni alla Serie A: 67 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 2204 Vittorie: 819 (37%) Pareggi: 714 (32%) Sconfitte: 671 (31%) Gol fatti: 2787 (1,26 media partita) Gol subiti: 2546 (1,15 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Napoli-Bologna 1 set. 2013 Chievo-Napoli 15 set. 2013 Napoli-Atalanta 22 set. 2013 Milan-Napoli 25 set. 2013 Napoli-Sassuolo 29 set. 2013 Genoa-Napoli 6 ott. 2013 Napoli-Livorno 20 ott. 2013 Roma-Napoli 27 ott. 2013 Napoli-Torino 30 ott. 2013 Fiorentina-Napoli 3 nov. 2013 Napoli-Catania 10 nov. 2013 Juventus-Napoli 24 nov. 2013 Napoli-Parma 1 dic. 2013 Lazio-Napoli 8 dic. 2013 Napoli-Udinese 15 dic. 2013 Napoli-Inter 22 dic. 2013 Cagliari-Napoli 6 gen. 2014 Napoli-Sampdoria 12 gen. 2014 Verona-Napoli 19 gen. 2014 Bologna-Napoli 26 gen. 2014 Napoli-Chievo 2 feb. 2014 Atalanta-Napoli 9 feb. 2014 Napoli-Milan 16 feb. 2014 Sassuolo-Napoli 23 feb. 2014 Napoli-Genoa 2 mar. 2014 Livorno-Napoli 9 mar. 2014 Napoli-Roma 16 mar. 2014 Torino-Napoli 23 mar. 2014 Napoli-Fiorentina 26 mar. 2014 Catania-Napoli 30 mar. 2014 Napoli-Juventus 6 apr. 2014 Parma-Napoli 13 apr. 2014 Napoli-Lazio 19 apr. 2014 Udinese-Napoli 27 apr. 2014 Inter-Napoli 4 mag. 2014 Napoli-Cagliari 11 mag. 2014 Sampdoria-Napoli 18 mag. 2014 Napoli-Verona

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 33 Albiol Raúl

C

4-09-1985

Real Madrid

18

1

27 Armero Pablo Estifer

D

2-11-1986

Udinese/Napoli

10/15

-/-

13 Bariti Davide

D

7-07-1991 Avellino

21

1

85 Behrami Valon

C

19-04-1985

Napoli

33

-

5 Britos Miguel Angel

D

17-07-1985

Napoli

22

-

7 Callejón José María A

11-02-1987

Real Madrid

30

3

28 Cannavaro Paolo

D

26-06-1981

Napoli

32

1

15 Colombo Roberto

P

24-08-1975

Napoli

-

-

20 Dzemaili Blerim

C

12-04-1986

Napoli

34

7

21 Fernández Federico

D

22-02-1989

Napoli/Getafe

2/14

-/1

17 Hamsik Marek

C

27-07-1987

Napoli

38

11

9 Higuaín Gonzalo A

10-12-1987

Real Madrid

28

16

88 Inler Gokhan

C

27-06-1984

Napoli

31

6

24 Insigne Lorenzo A

4-06-1991

Napoli

37

5

D

11-02-1982

Napoli

31

4

14 Mertens Dries A

6-05-1987

PSV Eindhoven

29

16

1/16

-/1

33

6

17/-

-/-

11 Maggio Christian

16 Mesto Giandomenico

C

25-05-1982

Genoa/Napoli

19 Pandev Goran A

27-07-1983

Napoli

22 Radosevic Josip

C

3-04-1994

1 Rafael Cabral Barbosa

P

20-05-1990

Santos

25

25 Reina Jose Manuel

P

31-08-1982

Liverpool

31

Tutino Gennaro A

20-08-1996

Napoli

3 Uvini Bruno Bortolança

Hajduk Spalato/Napoli

-

-

D

3-06-1991

Napoli/Siena

-/-

-/-

Zapata Duván Esteban A

1-04-1991

Estudiantes

31

13

Napoli

32

-

18 Zúñiga Juan Camilo Mosquera

D

14-12-1985

Allenatore: Rafael Benitez Nato il 16-04-1960 a Madrid Lo scorso anno: Chelsea (Premier League, 3 subentrato) Miglior piazzamento in Serie A: sostituito (2010-11) Gare in Serie A: 15 Vittorie: 6 (40%) Pareggi: 5 (33%) Sconfitte: 4 (27%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

calcio2000

39 Panini - calciatori aDrenaYn Xl! set 2013


PARMA

di Antonio Vespasiano

F

DIFESA 6,5

Si parte a tre dietro, ma all’occasione vedremo anche una linea di quattro uomini. Paletta, uomo in più del reparto, e Lucarelli sono i senatori, Benalouane possibile sorpresa con Rosi prezioso jolly. Tra i nuovi Cassani, all’occorrenza anche esterno alto, e Felipe daranno una grossa mano. Pedro Mendes, invece, è tutto da scoprire. In porta c’è Mirante, una garanzia per questi livelli.

CENTROCAMPO 6,5 ½

Come lo scorso anno la regia è sempre affidata al cileno Valdés, con Jorquera pronto a rubargli il mestiere. Nel ruolo di mezzali giostreranno Parolo, e il neoacquisto Gargano, che porta in dote dinamismo ed esperienza. Marchionni è molto più che un’alternativa, mentre il cavallone Acquah e Munari lotteranno per un posto al sole. Sulla fascia destra ci sarà sempre Biabiany con i suoi guizzi, a sinistra, invece, Gobbi o Mesbah daranno equilibrio al reparto. Obi dovrà scalare le gerarchie.

ATTACCO 7

Partito Belfodil, Ghirardi ha piazzato il colpo Cassano che insieme ad Amauri compone una coppia gol che potrebbe davvero fare le fortune di Donadoni. Sansone parte dalla panchina ma si ritaglierà il suo spazio. Se gli infortuni lasciano in pace Palladino ci sarà gloria anche per lui, mentre Okaka è chiamato all’ennesima prova d’appello.

LA STELLA – cassano

Probabilmente questa è davvero l’ultima chance che ha Fanta Antonio di lasciare un segno nella sua carriera. Il talento non si è mai discusso ma il carattere gli ha fatto sempre difetto. Geniale è stata l’intuizione di Ghirardi di riproporlo in una piazza tranquilla come Parma, dove potrebbe davvero trovare la serenità. Obiettivo: salvare il Parma e convincere Prandelli a portarlo in Brasile.

3-5-2 All: Donadoni

Mirante

CASSANI

Paletta

Parolo

Valdés

FELIPE

OBI Gobbi

Biabiany

Amauri

CASSANO

disponibile dal 26 settembre!

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voto F

Parma

Partecipazioni alla Serie A: 22 Miglior piazzamento: 2° Gare disputate: 780 Vittorie: 306 (39%) Pareggi: 231 (30%) Sconfitte: 243 (31%) Gol fatti: 1029 (1,32 media partita) Gol subiti: 928 (1,19 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

6,5

Data Partita

25 ago. 2013 Parma-Chievo 1 set. 2013 Udinese-Parma 15 set. 2013 Parma-Roma 22 set. 2013 Catania-Parma 25 set. 2013 Parma-Atalanta 29 set. 2013 Fiorentina-Parma 6 ott. 2013 Parma-Sassuolo 20 ott. 2013 Verona-Parma 27 ott. 2013 Parma-Milan 30 ott. 2013 Genoa-Parma 3 nov. 2013 Parma-Juventus 10 nov. 2013 Parma-Lazio 24 nov. 2013 Napoli-Parma 1 dic. 2013 Parma-Bologna 8 dic. 2013 Inter-Parma 15 dic. 2013 Parma-Cagliari 22 dic. 2013 Sampdoria-Parma 6 gen. 2014 Parma-Torino 12 gen. 2014 Livorno-Parma 19 gen. 2014 Chievo-Parma 26 gen. 2014 Parma-Udinese 2 feb. 2014 Roma-Parma 9 feb. 2014 Parma-Catania 16 feb. 2014 Atalanta-Parma 23 feb. 2014 Parma-Fiorentina 2 mar. 2014 Sassuolo-Parma 9 mar. 2014 Parma-Verona 16 mar. 2014 Milan-Parma 23 mar. 2014 Parma-Genoa 26 mar. 2014 Juventus-Parma 30 mar. 2014 Lazio-Parma 6 apr. 2014 Parma-Napoli 13 apr. 2014 Bologna-Parma 19 apr. 2014 Parma-Inter 27 apr. 2014 Cagliari-Parma 4 mag. 2014 Parma-Sampdoria 11 mag. 2014 Torino-Parma 18 mag. 2014 Parma-Livorno

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 30 Acquah Afriyie

C

5-01-1992

Parma

13

-

11 Amauri Carvalho De Oliveira

A

3-06-1980

Parma

33

10

91 Bajza Pavol

P

4-09-1991

Parma

1

-

28 Benalouane Yohan

D

28-03-1987

Parma

21

1

7 Biabiany Jonathan Ludovic

C

28-04-1988

Parma

33

2

2 Cassani Mattia

D

26-08-1983

Fiorentina/Genoa

8/5

-/-

99 Cassano Antonio

A

12-07-1982

Inter

28

7

9 Cerri Alberto

A

16-04-1996

Parma

1

-

19 Felipe Dal Belo Da Silva

D

31-07-1984

Siena

34

-

Fotias Lazaros

D

26-04-1991

Anagennisi Epanomi/Kaposvár

5/1

-/-

8 Galloppa Daniele

C

15-05-1985

Parma

12

1

Garcia Carlos Wilhem

D

17-01-1993

Perugia

5

-

Gargano Walter Alejandro

C

23-07-1984

Inter

28

-

18 Gobbi Massimo

D

31-10-1980

Parma

34

1

22 Jankovic Filip

C

17-01-1995

Stella Rossa

-

-

Jorquera Cristóbal Andrés

C

13

-

25 Konè Mory

D

21-04-1994

Le Mans

23

-

6 Lucarelli Alessandro

D

22-07-1977

Parma

32

1

4-08-1988 Genoa

3 MacEachen Emilio

D

5-04-1992

Parma

-

-

32 Marchionni Marco

C

22-07-1980

Parma

28

1

Mauri José

C

16-05-1996

Parma

3 Mesbah Djamel

C

-

-

9-10-1984 Milan/Parma

1/7

-/-

83 Mirante Antonio

P

8-07-1983

Parma

33

-41

Modolo Marco

D

23-03-1989

Pro Vercelli

18

2

24 Munari Gianni

C

24-06-1983

Sampdoria

27

3

Obi Joel Chukwuma

C

22-05-1991

Inter

2

-

14 Okaka Chuka Stefano

A

9-08-1989

Spezia

38

7

29 Paletta Gabriel

C

15-02-1986

Parma

35

1

17 Palladino Raffaele

A

17-04-1984

Parma

8

1

16 Parolo Marco

C

25-01-1985

Parma

36

3

1 Pavarini Nicola

P

24-02-1974

Parma

6

-5

23 Pedro Mendes Filipe Teodósio

D

Sporting Lisbona

2

-

95 Petkovic Lazar

P

17-04-1995 Milan

-

-

87 Rosi Aleandro

C

17-05-1987

Parma

26

3

21 Sansone Nicola

C

10-10-1991

Parma

26

6

10 Valdés Jaime

C

11-01-1981

Parma

29

4

1-10-1990

Allenatore: Roberto Donadoni Nato il 9-09-1963 a Cisano Bergamasco (BG) Lo scorso anno: Parma (Serie A, 10°) Miglior piazzamento in Serie A: 7° (2011-12, subentrato) Gare in Serie A: 146 Vittorie: 53 (36%) Pareggi: 42 (29%) Sconfitte: 51 (35%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

Panini - calciatori aDrenaYn Xl!


ROMA

di Alfonso Scinti Roger

DIFESA 5,5

De Sanctis tra i pali è una sicurezza, ma il riciclato Maicon non ha mai brillato quanto a capacità difensiva (essendo, semmai un esterno avanzato), Balzaretti sembra vivere dall’annata scorsa una fase calante e al centro l’incerto Castán giostra con Benatia, abituato ad Udine ad una difesa a tre, per cui si potrebbe imporre la riscoperta di Burdisso. Attesa per il giovanissimo croato Jedvaj.

CENTROCAMPO 8 ½

L’asse mediano rappresenta un formidabile mix di tecnica (Pjanić) e potenza (Strootman), impostato secondo dinamismo ed intercambiabilità, con la valida alternativa di Florenzi, jolly quanto mai prezioso per la sua duttilità tattica e la confidenza con il gol, e del sempre affidabile Bradley. Se poi De Rossi gioca e primeggia da par suo, nessun obiettivo è precluso.

ATTACCO 7,5

Motivi economici – per Lamela – e ambientali – per Osvaldo – hanno imposto il sacrificio della superba coppia di finalizzatori dell’ultima stagione (31 reti in due). Ljajić ha i numeri del fuoriclasse, a lui ed all’esotico e funambolico Gervinho, reduce da una grigia annata in Premier League, l’arduo compito di raccogliere la pesante eredità dei partenti e di assecondare la classe dell’intramontabile Totti, sperando che Garcia sappia rifinire l’ancora acerbo Destro e prolungare la prolificità di Borriello, corteggiato invano da altri club.

LA STELLA – totti

ROMA

Che dire? Totti è la Roma, la Roma è Totti. E 12 centri nell’ultimo torneo dimostrano che, a 37 anni, il fiuto del gol resta intatto, sempre che venga usato come terminale della manovra e non oberato di sfiancanti compiti di copertura. Se non tramonta, resta il sole giallorosso.

4-3-3

All: GARCIA

DE SANCTIS

1927

MAICON

BENATIA

STROOTMAN

GERVINHO

Castán

De Rossi

Totti

Balzaretti

Pjanić

LJAJIĆ

disponibile dal 26 settembre!

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voto

Roma

ROMA 1927

Partecipazioni alla Serie A: 80 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 2658 Vittorie: 1074 (40%) Pareggi: 814 (31%) Sconfitte: 770 (29%) Gol fatti: 3796 (1,43 media partita) Gol subiti: 3040 (1,14 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

7

Data Partita

25 ago. 2013 Livorno-Roma 1 set. 2013 Roma-Verona 15 set. 2013 Parma-Roma 22 set. 2013 Roma-Lazio 25 set. 2013 Sampdoria-Roma 29 set. 2013 Roma-Bologna 6 ott. 2013 Inter-Roma 20 ott. 2013 Roma-Napoli 27 ott. 2013 Udinese-Roma 30 ott. 2013 Roma-Chievo 3 nov. 2013 Torino-Roma 10 nov. 2013 Roma-Sassuolo 24 nov. 2013 Roma-Cagliari 1 dic. 2013 Atalanta-Roma 8 dic. 2013 Roma-Fiorentina 15 dic. 2013 Milan-Roma 22 dic. 2013 Roma-Catania 6 gen. 2014 Juventus-Roma 12 gen. 2014 Roma-Genoa 19 gen. 2014 Roma-Livorno 26 gen. 2014 Verona-Roma 2 feb. 2014 Roma-Parma 9 feb. 2014 Lazio-Roma 16 feb. 2014 Roma-Sampdoria 23 feb. 2014 Bologna-Roma 2 mar. 2014 Roma-Inter 9 mar. 2014 Napoli-Roma 16 mar. 2014 Roma-Udinese 23 mar. 2014 Chievo-Roma 26 mar. 2014 Roma-Torino 30 mar. 2014 Sassuolo-Roma 6 apr. 2014 Cagliari-Roma 13 apr. 2014 Roma-Atalanta 19 apr. 2014 Fiorentina-Roma 27 apr. 2014 Roma-Milan 4 mag. 2014 Catania-Roma 11 mag. 2014 Roma-Juventus 18 mag. 2014 Genoa-Roma

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 42 Balzaretti Federico

D

6-12-1981

Roma

27

-

17 Benatia Mehdi

D

17-04-1987

Udinese

19

2

88 Borriello Marco A

18-06-1982

Genoa

28

12

4 Bradley Michael

C

31-07-1987

Roma

30

1

29 Burdisso Nicolas Andres

D

12-04-1981

Roma

25

1

18 Caprari Gianluca

C

30-07-1993

Pescara

24

2

5 Castán Leandro da Silva

D

5-11-1986

Roma

30

1

16 De Rossi Daniele

C

24-07-1983

Roma

25

-

26 De Sanctis Morgan

P

26-03-1977

Napoli

34

-28

22 Destro Mattia A

20-03-1991

Roma

21

6

3 Dodô José Rodolfo

D

6-02-1992

Roma

11

-

24 Florenzi Alessandro

C

11-03-1991

Roma

36

3

27 Gervinho Yao Kouassi A

27-05-1987 Arsenal

18

5

33 Jedvaj Tin

D

28-11-1995

13

1

12 Júlio Sérgio Bertagnolli

P

8-11-1978

-

-

Ljajic Adem

C

29-09-1991

Fiorentina

28

11

1 Lobont Bogdan

P

18-01-1978

Roma

5

-2

13 Maicon Douglas

D

26-07-1981 Manchester City

9

-

7 Marquinho Marco Antonio

C

3-07-1986

Roma

26

4

15 Pjanic Miralem

C

2-04-1990

Roma

27

3

46 Romagnoli Alessio

D

12-01-1995

Roma

2

1

28 Skorupski Lukasz

P

5-05-1991

6 Strootman Kevin

C

13-02-1990

11 Taddei Rodrigo Ferante

C

6-03-1980

35 Torosidis Vassilis

D

10 Totti Francesco A

Dinamo Zagabria Roma

Górnik Zabrze

27

PSV Eindhoven

32

5

4

-

12/11

1/1

34

12

Roma

10-06-1985 Olympiakos/Roma 27-09-1976

Roma

Allenatore: Rudi Garcia Nato il 20-02-1964 a Nemours Lo scorso anno: Lille (Ligue 1, 6°) Miglior piazzamento in Serie A: esordiente Gare in Serie A: – Vittorie: – Pareggi: – Sconfitte: –

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

Panini - calciatori aDrenaYn Xl!


sampdoria

di Giulio Sacchi

DIFESA 6,5

Grandissima esperienza nel reparto arretrato della formazione blucerchiata, con Palombo che nella sua nuova esperienza in Liguria sta dando il meglio a presidio della propria area, preferibilmente in compagnia di Gastaldello, uno che non molla mai, e di Costa. Lo schieramento a tre difensori, se supportato da un centrocampo reattivo, è diventato uno dei punti di forza del Delio Rossi-pensiero.

CENTROCAMPO 6,5 ½

Obiang è uno dei centrocampisti più di prospetto dell’intera A e la Samp è stata brava nel non lasciarselo scappare. Stesso discorso si può fare per Krsticic, altro elemento che è stato molto corteggiato nel corso dell’estate. Regini ha fatto molto bene nell’Empoli, interessante anche la promozione di Eramo, che a Crotone è migliorato tantissimo e ora può dire la sua anche nella massima serie. In A i blucerchiati hanno fatto restare anche l’islandese ex Pescara Bjarnason.

ATTACCO 6,5

Impossibile trattenere Icardi, ma la cessione dell’argentino è stata conveniente a livello economico. Via, senza rimpianti, anche Maxi Lopez, ecco che il club ha deciso di puntare molto sulla crescita di Gabbiadini, che a Bologna, per quanto non fosse impegnato con continuità, ha lasciato il segno. Eder graviterà al suo fianco e il promettente Petagna sarà la sua alternativa al centro del reparto.

LA STELLA – OBIANG

Centrocampista per il quale la Sampdoria ha speso poco più di 100mila euro, ha visto il proprio valore moltiplicarsi in maniera esponenziale negli ultimi due anni. Sia pure giovanissimo (è un classe 1992), lo spagnolo ha preso posto con continuità all’interno del reparto nevralgico dei liguri, unendo quantità e qualità. Delio Rossi, quando ha capito che non sarebbe partito, ha stappato una bottiglia di champagne.

3-5-2 All: Rossi

Da Costa

Gastaldello

Obiang

Palombo

Costa

Krsticic

BJARNASON REGINI

De Silvestri

Eder

GABBIADINI

disponibile dal 26 settembre!

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6,5

voto

Sampdoria Partecipazioni alla Serie A: 56 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 1898 Vittorie: 635 (34%) Pareggi: 611 (32%) Sconfitte: 652 (34%) Gol fatti: 2359 (1,24 media partita) Gol subiti: 2348 (1,24 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Sampdoria-Juventus 1 set. 2013 Bologna-Sampdoria 15 set. 2013 Sampdoria-Genoa 22 set. 2013 Cagliari-Sampdoria 25 set. 2013 Sampdoria-Roma 29 set. 2013 Milan-Sampdoria 6 ott. 2013 Sampdoria-Torino 20 ott. 2013 Livorno-Sampdoria 27 ott. 2013 Sampdoria-Atalanta 30 ott. 2013 Verona-Sampdoria 3 nov. 2013 Sampdoria-Sassuolo 10 nov. 2013 Fiorentina-Sampdoria 24 nov. 2013 Sampdoria-Lazio 1 dic. 2013 Inter-Sampdoria 8 dic. 2013 Sampdoria-Catania 15 dic. 2013 Chievo-Sampdoria 22 dic. 2013 Sampdoria-Parma 6 gen. 2014 Napoli-Sampdoria 12 gen. 2014 Sampdoria-Udinese 19 gen. 2014 Juventus-Sampdoria 26 gen. 2014 Sampdoria-Bologna 2 feb. 2014 Genoa-Sampdoria 9 feb. 2014 Sampdoria-Cagliari 16 feb. 2014 Roma-Sampdoria 23 feb. 2014 Sampdoria-Milan 2 mar. 2014 Torino-Sampdoria 9 mar. 2014 Sampdoria-Livorno 16 mar. 2014 Atalanta-Sampdoria 23 mar. 2014 Sampdoria-Verona 26 mar. 2014 Sassuolo-Sampdoria 30 mar. 2014 Sampdoria-Fiorentina 6 apr. 2014 Lazio-Sampdoria 13 apr. 2014 Sampdoria-Inter 19 apr. 2014 Catania-Sampdoria 27 apr. 2014 Sampdoria-Chievo 4 mag. 2014 Parma-Sampdoria 11 mag. 2014 Sampdoria-Napoli 18 mag. 2014 Udinese-Sampdoria

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol Barillà Antonino

C

1-04-1988 Reggina

13 Berardi Gaetano D

21-08-1988

Bjarnason Birkir

27-05-1988 Pescara

C

37

Sampdoria

2

21

-

24

2

7 Castellini Paolo D

25-03-1979

Sampdoria

7

-

3 Costa Andrea D

1-02-1986

Sampdoria

27

1

1 Da Costa Junior Angelo P

12-11-1983

Sampdoria

4

-7

29 De Silvestri Lorenzo

C

23-05-1988

Sampdoria

24

2

23 Eder Martins Citadin

A

15-11-1986

Sampdoria

30

7

27 Eramo Mirko D

12-07-1989

Crotone

40

7

30 Fiorillo Vincenzo P

13-01-1990

Livorno

28

-26

44 Fornasier Michele D

22-08-1993 Macheter Utd.

-

-

A

26-11-1991

Bologna

30

6

28 Gastaldello Daniele D

11 Gabbiadini Manolo

25-06-1983

Sampdoria

33

1

79 Gavazzi Davide

C

7-05-1986

Vicenza

10

1

33 Gentsoglou Savvas

C

19-09-1990

Livorno

34

1

10 Krsticic Nenad

C

3-09-1990

Sampdoria

25

1

8 Mustafi Shkodran

D

17-04-1992

Sampdoria

17

-

14 Obiang Pedro Mba

C

27-03-1992

Sampdoria

34

1

17 Palombo Angelo

C

25-09-1981

Sampdoria

15

-

Petagna Andrea

A

30-06-1995 Milan

-

-

9 Pozzi Nicola

A

30-06-1986

Sampdoria/Siena

6/3

1/-

19 Regini Vasco D

9-09-1990

Empoli

45

1

5 Renan Fernandes García

C

19-06-1986

Sampdoria

5

-

6 Rodríguez Matías Nicolás D

14-04-1986

Universidad de Chile/Sampdoria 27/1

12/-

4 Salamon Bartosz

C

1-05-1991

12 Sansone Gianluca

C

12-05-1987

21 Soriano Roberto

C

8-02-1991

Brescia/Milan Torono/Sampdoria

21/-

3/-

14/14

1/2

24

-

Sampdoria

92 Tozzo Andrea P

30-08-1992 Portogruaro

33

-37

15 Wszolek Pawel

30-04-1992 Polonia Varsavia

27

7

C

Allenatore: Delio Rossi Nato il 26-11-1960 a Rimini Lo scorso anno: Sampdoria (Serie A, 14° subentrato) Miglior piazzamento in Serie A: 3° (2006-07) Gare in Serie A: 355 Vittorie: 130 (37%) Pareggi: 90 (25%) Sconfitte: 135 (38%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

Panini - calciatori aDrenaYn Xl!


sassuolo

di Mattia Tremolada

DIFESA 5,5

Gli ingaggi di Rossini e Ziegler hanno portato maggiore esperienza al reparto, ora non resta che attendere il rientro di Acerbi, come noto costretto allo stop da uno sgradevolissimo contrattempo. Tra i pali si era pensato di dare fiducia a Rosati, che Di Francesco avrebbe già voluto a Lecce, salvo poi decidere di andare a ingaggiare nell’ultimo giorno di mercato Pegolo, lo scorso anno stakanovista a Siena

CENTROCAMPO 6,5 ½

Magnanelli è la storia del Sassuolo, ma dovrà dimostrare di essere in grado di dire la propria anche nella massima serie. Stesso discorso si può fare sia per Missiroli, che la categoria però l’ha già assaggiata con la Reggina e con il Cagliari, che per Kurtic, reduce dalla retrocessione palermitana. Schelotto cerca rivincite. L’arrivo dell’ultima ora del richiestissimo Marrone rappresenta una bella iniezione di fiducia.

ATTACCO 6

Segnare in Serie B non vuole dire riuscire a farlo anche in A. Basta guardare gli almanacchi. Il compito di Berardi, ma soprattutto di Zaza, si presenta arduo. L’ex Ascoli, per esempio, nella passata stagione ha realizzato gol a grappoli fino a Primavera, quando si è inceppato fatalmente. Farias è una scommessona, sul filo di lana il club nero verde ha messo sotto contratto Floro Flores.

LA STELLA – Berardi

Berardi vorrà dimostrare di meritare una maglia importante come quella della Juventus, che più di altre ha scelto di voler puntare su di lui. In B ha confermato di essere un grande prospetto, al cospetto di difensori più abili ci sarà da vedere: a neppure 20 anni sono pochi i giocatori che in Italia hanno fatto la differenza, con una neopromossa sarà ancora più complicato.

4-3-3 All: Di Francesco

ROSATI

Gazzola

Terranova

MARRONE

Berardi

ROSSINI

Magnanelli

FLORO FLORES

ZIEGLER

SCHELOTTO

ZAZA

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voto

6

Sassuolo Partecipazioni alla Serie A: esordiente Miglior piazzamento: – Gare disputate: – Vittorie: – Pareggi: – Sconfitte: – Gol fatti: – Gol subiti: –

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Torino-Sassuolo 1 set. 2013 Sassuolo-Livorno 15 set. 2013 Verona-Sassuolo 22 set. 2013 Sassuolo-Inter 25 set. 2013 Napoli-Sassuolo 29 set. 2013 Sassuolo-Lazio 6 ott. 2013 Parma-Sassuolo 20 ott. 2013 Sassuolo-Bologna 27 ott. 2013 Catania-Sassuolo 30 ott. 2013 Sassuolo-Udinese 3 nov. 2013 Sampdoria-Sassuolo 10 nov. 2013 Roma-Sassuolo 24 nov. 2013 Sassuolo-Atalanta 1 dic. 2013 Cagliari-Sassuolo 8 dic. 2013 Sassuolo-Chievo 15 dic. 2013 Juventus-Sassuolo 22 dic. 2013 Sassuolo-Fiorentina 6 gen. 2014 Genoa-Sassuolo 12 gen. 2014 Sassuolo-Milan 19 gen. 2014 Sassuolo-Torino 26 gen. 2014 Livorno-Sassuolo 2 feb. 2014 Sassuolo-Verona 9 feb. 2014 Inter-Sassuolo 16 feb. 2014 Sassuolo-Napoli 23 feb. 2014 Lazio-Sassuolo 2 mar. 2014 Sassuolo-Parma 9 mar. 2014 Bologna-Sassuolo 16 mar. 2014 Sassuolo-Catania 23 mar. 2014 Udinese-Sassuolo 26 mar. 2014 Sassuolo-Sampdoria 30 mar. 2014 Sassuolo-Roma 6 apr. 2014 Atalanta-Sassuolo 13 apr. 2014 Sassuolo-Cagliari 19 apr. 2014 Chievo-Sassuolo 27 apr. 2014 Sassuolo-Juventus 4 mag. 2014 Fiorentina-Sassuolo 11 mag. 2014 Sassuolo-Genoa 18 mag. 2014 Milan-Sassuolo

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 15 Acerbi Francesco

D

10-02-1988

Milan/Chievo

6/7

-/-

11 Alexe Marius A

22-02-1990

Dinamo Bucarest

31

15

5 Antei Luca

D

19-04-1992

Sassuolo

2

-

25 Berardi Domenico A

1-08-1994

Sassuolo

37

11

20 Bianco Paolo

D

20-08-1977

Sassuolo

33

-

30 Castelletto Eros

C

11-08-1995

Sassuolo

-

-

45 Chibsah Yussif Raman

C

10-03-1993

Sassuolo

28

2

70 Farias Diego Da Silva A

10-05-1990

Padova

34

10

Floro Flores Antonio A

18-06-1983 Granada/Genoa

10/11

1/2

32

1

23 Gazzola Marcello

C

3-04-1985

Sassuolo

13 Gomes Alberto de Pina A

21-10-1993 Aprilia

21

3

27 Kurtic Jasmin

C

10-01-1989

Palermo

31

-

21 Laribi Karim

C

20-04-1991

Sassuolo

9

-

3 Longhi Alessandro

D

25-06-1989

Sassuolo

41

1

4 Magnanelli Francesco

C

12-11-1984

Sassuolo

40

1

Marrone Luca

C

28-03-1990

Juventus

10

-

24 Marzorati Lino

D

12-10-1986

Sassuolo

20

-

14 Masucci Gaetano A

26-10-1984

Sassuolo

14

4

7 Missiroli Simone

C

23-05-1986

Sassuolo

37

6

Pegolo Gianluca

P

25-03-1981 Siena

38

-57

17-03-1981

41

-39

1 Pomini Alberto

P

Pucino Raffaele

D

Sassuolo

22 Rosati Antonio

P

26-06-1983

35 Rossini Jonathan

C

5-04-1989

37 Schelotto Matias Ezequiel

C

23-05-1989 Atalanta/Inter

26 Terranova Emanuele

D

14-04-1987

16 Valeri Carl

C

14-08-1984

3-05-1991 Varese

34

2

4

-8

25

-

16/12

-/1

Sassuolo

37

11

Sassuolo

3

1

Napoli Sampdoria

10 Zaza Simone A

25-06-1991 Ascoli

34

18

86 Ziegler Reto

16-01-1986 Lokomotiv Mosca/Fenerbahçe

6/7

-/-

C

Allenatore: Eusebio Di Francesco Nato il 8-09-1969 a Pescara Lo scorso anno: Sassuolo (Serie B, 1°) Miglior piazzamento in Serie A: sostituito (2011-12) Gare in Serie A: 13 Vittorie: 2 (15%) Pareggi: 2 (15%) Sconfitte: 9 (69%)

Da ottobre in tutte le eDicole la nuova collezione Di carD

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torino

di Giulio Sacchi

DIFESA 6,5

Tanta grinta nella retroguardia granata, da ‘Cuore Toro’, insomma, soprattutto in Rodriguez e in Glik, che però a volte dovrebbe darsi una calmatina. Salutato Ogbonna si sono aggiunti al reparto due elementi di sicura esperienza, provenienti dal Genoa, come Moretti e Bovo, altri due a cui il piglio non è mai mancato. Perso Gillet per i noti motivi, si è deciso di dare a guantoni a Padelli, con Berni pronto a subentrare.

CENTROCAMPO 6,5 ½

Ventura ha ottenuto Bellomo, che conosce bene fin dai tempi del Bari, ed El Kaddouri, che a Napoli ha sofferto ancora più del previsto il passaggio dalla serie cadetta a una big. Farnerud può essere una sorpresa, ma non è un fulmine di guerra. Così come Vives, l’esperto Brighi è rimasto in organico: la sua utilità troppo spesso messa in dubbio rimane un valore aggiunto. Sono partiti tanti comprimari, per un motivo o per l’altro.

6

ATTACCO 6,5

Prima o poi la storia con Rolando Bianchi doveva terminare e non si può non sospettare che l’assenza del bomber orobico non sarà pesante. Però le alternative non mancano: insieme a un Cerci che migliora in continuazione, ecco Immobile, ex juventino smanioso di rilanciarsi dopo la brutta annata a Genova, e Larrondo, che può fornire il suo onesto contributo. Da non dimenticare il sempre generoso Meggiorini.

LA STELLA – CERCI

Ci voleva la pazienza di Ventura per portare il ‘Thierry Henry di Valmontone’ a grandi livelli e a ritrovare la serenità. Del resto il tecnico genovese lo conosce fin dai tempi del Pisa, quando il ragazzo cominciava a farsi le ossa in giro per l’Italia dopo essere cresciuto nel vivaio della Roma. A giugno ci saranno i Mondiali, uno stimolo in più per l’esterno offensivo che in Italia, per caratteristiche, ha pochi simili. 3-5-2 All: Ventura

PADELLI

Glik

Rodriguez

Brighi

BELLOMO

MORETTI

EL KADDOURI D’Ambrosio

Darmian

IMMOBILE

Cerci

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voto

Torino

1906

Partecipazioni alla Serie A: 69 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 2268 Vittorie: 635 (34%) Pareggi: 611 (32%) Sconfitte: 652 (34%) Gol fatti: 2359 (1,24 media partita) Gol subiti: 2348 (1,24 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

6,5

Data Partita

25 ago. 2013 Torino-Sassuolo 1 set. 2013 Atalanta-Torino 15 set. 2013 Torino-Milan 22 set. 2013 Bologna-Torino 25 set. 2013 Torino-Verona 29 set. 2013 Torino-Juventus 6 ott. 2013 Sampdoria-Torino 20 ott. 2013 Torino-Inter 27 ott. 2013 Napoli-Torino 30 ott. 2013 Livorno-Torino 3 nov. 2013 Torino-Roma 10 nov. 2013 Cagliari-Torino 24 nov. 2013 Torino-Catania 1 dic. 2013 Genoa-Torino 8 dic. 2013 Torino-Lazio 15 dic. 2013 Udinese-Torino 22 dic. 2013 Torino-Chievo 6 gen. 2014 Parma-Torino 12 gen. 2014 Torino-Fiorentina 19 gen. 2014 Sassuolo-Torino 26 gen. 2014 Torino-Atalanta 2 feb. 2014 Milan-Torino 9 feb. 2014 Torino-Bologna 16 feb. 2014 Verona-Torino 23 feb. 2014 Juventus-Torino 2 mar. 2014 Torino-Sampdoria 9 mar. 2014 Inter-Torino 16 mar. 2014 Torino-Napoli 23 mar. 2014 Torino-Livorno 26 mar. 2014 Roma-Torino 30 mar. 2014 Torino-Cagliari 6 apr. 2014 Catania-Torino 13 apr. 2014 Torino-Genoa 19 apr. 2014 Lazio-Torino 27 apr. 2014 Torino-Udinese 4 mag. 2014 Chievo-Torino 11 mag. 2014 Torino-Parma 18 mag. 2014 Fiorentina-Torino

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 10 Barreto Paulo Vitor

A

12-07-1985

4 Basha Migjen

C

5-01-1987

63 Bellomo Nicola

C

18-02-1991

Berni Tommaso

P

6-03-1983

5 Bovo Cesare

D

14-01-1983

33 Brighi Matteo

C

11 Cerci Alessio

Udinese/Torino

4/16

-/3

Torino

21

1

Bari

35

6

3

-5

Genoa

13

-

14-02-1981

Torino

23

2

C

23-07-1987

Torino

35

8

3 D’Ambrosio Danilo

C

9-09-1988

Torino

28

2

36 Darmian Matteo

D

2-12-1989

Torino

30

-

7 El Kaddouri Omar

C

21-08-1990 Napoli

7

-

8 Farnerud Alexander

A

10-05-1984

Young Boys

34

6

14 Gazzi Alessandro

C

28-01-1983

Torino

34

2

1 Gillet Jean Francois

P

31-05-1979

Torino

37

-53

25 Glik Kamil

D

3-02-1988

Torino

32

1

23 Gomis Lys

P

6-10-1989

Torino/Ascoli

-/6

-/-9

9 Immobile Ciro

A

20-02-1990

Genoa

33

5

Isoardi Luca

D

9-02-1993

Vallee d’Aoste

25

-

16 Larrondo Marcelo Paez

A

16-08-1988

Siena/Fiorentina

3/7

-/2

18 Maksimovic Nikola

D

25-11-1991

Stella Rossa

13

1

17 Masiello Salvatore

C

31-01-1982

Torino

24

-

69 Meggiorini Riccardo

A

4-09-1985

Torino

31

3

24 Moretti Emiliano

D

11-06-1981

Genoa

33

-

30 Padelli Daniele

P

25-10-1985

Udinese

9

-13

26 Pasquale Giovanni

D

5-01-1982

Udinese

18

1

2 Rodríguez Guillermo Daniel

D

21-03-1984

Torino

22

-

20 Vives Giuseppe

C

14-07-1980

Torino

25

-

Sampdoria

Allenatore: Gian Piero Ventura Nato il 14-01-1948 a Genova Lo scorso anno: Torino (Serie A, 16°) Miglior piazzamento in Serie A: 10° (2009-10) Gare in Serie A: 161 Vittorie: 42 (26%) Pareggi: 44 (27%) Sconfitte: 75 (47%)

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udinese

di Antonio Vespasiano

DIFESA 6,5

Reparto inevitabilmente indebolito dalla partenza di Benatia. Chiamato a sostituire il francomarocchino è quell’Herteaux già testato lo scorso anno e che ha ben figurato durante il precampionato. Per il resto tutto come prima, con Danilo e Domizzi a reggere gli assalti avversari. Tra i nuovi Naldo è il primo ricambio, mentre il croato Kelava non dovrà far rimpiangere l’assenza di Brkić.

CENTROCAMPO 6,5 ½

Anche in mediana tutto come l’anno scorso, Basta a presidiare la fascia destra mentre sull’out opposto si spera nella crescita di Gabriel Silva. Le alternative sono i giovani Widmer e Douglas Santos. In mezzo diverse le soluzioni per Guidolin. Sicuro del posto il brasiliano “di sostanza” Allan, nel ruolo di mezzali Lazzari, Pinzi, Badu garantiscono la solita affidabilità, mentre Pereyra, deve confermare le buone cose fatte vedere lo scorso anno.

ATTACCO 8

La coppia gol dei friulani è il pezzo forte della squadra. Di Natale a Udine è ormai un’istituzione, incapace di arrendersi al tempo, va in gol con una disarmante regolarità, è in assoluto il faro della squadra, Muriel, invece, è chiamato finalmente al definitivo salto di qualità. Alle loro spalle occhio al possibile riscatto di Maicosuel e alla sorpresa Zieliński, polacco classe ’94, pallino di Guidolin. Curiosità, infine, per Nico López.

LA STELLA – MURIEL

Citare Di Natale come la stella dell’Udinese è praticamente scontato, ecco perché “azzardiamo” il nome del colombiano Luis Muriel, centravanti che ha lasciato intravedere potenzialità illimitate. Ha tutto, tecnica, accelerazione, carattere, può davvero diventare un big, a condizione però che Guidolin riesca a disciplinarlo.

3-4-1-2 All: Guidolin

Kelava

Danilo

Basta

Heurtaux

Domizzi

Allan

Pereyra

Gabriel Silva

Lazzari

Muriel

Di Natale

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voto

7

Udinese Partecipazioni alla Serie A: 40 Miglior piazzamento: 2° Gare disputate: 1372 Vittorie: 454 (33%) Pareggi: 414 (30%) Sconfitte: 504 (37%) Gol fatti: 1764 (1,29 media partita) Gol subiti: 1911 (1,39 media partita)

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Lazio-Udinese 1 set. 2013 Udinese-Parma 15 set. 2013 Udinese-Bologna 22 set. 2013 Chievo-Udinese 25 set. 2013 Udinese-Genoa 29 set. 2013 Atalanta-Udinese 6 ott. 2013 Udinese-Cagliari 20 ott. 2013 Milan-Udinese 27 ott. 2013 Udinese-Roma 30 ott. 2013 Sassuolo-Udinese 3 nov. 2013 Udinese-Inter 10 nov. 2013 Catania-Udinese 24 nov. 2013 Udinese-Fiorentina 1 dic. 2013 Juventus-Udinese 8 dic. 2013 Napoli-Udinese 15 dic. 2013 Udinese-Torino 22 dic. 2013 Livorno-Udinese 6 gen. 2014 Udinese-Verona 12 gen. 2014 Sampdoria-Udinese 19 gen. 2014 Udinese-Lazio 26 gen. 2014 Parma-Udinese 2 feb. 2014 Bologna-Udinese 9 feb. 2014 Udinese-Chievo 16 feb. 2014 Genoa-Udinese 23 feb. 2014 Udinese-Atalanta 2 mar. 2014 Cagliari-Udinese 9 mar. 2014 Udinese-Milan 16 mar. 2014 Roma-Udinese 23 mar. 2014 Udinese-Sassuolo 26 mar. 2014 Inter-Udinese 30 mar. 2014 Udinese-Catania 6 apr. 2014 Fiorentina-Udinese 13 apr. 2014 Udinese-Juventus 19 apr. 2014 Udinese-Napoli 27 apr. 2014 Torino-Udinese 4 mag. 2014 Udinese-Livorno 11 mag. 2014 Verona-Udinese 18 mag. 2014 Udinese-Sampdoria

La rosa dei calciatori ad inizio stagione Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol 3 Allan Marques Loureiro

C

8-01-1991

Udinese

36

-

7 Badu Emmanuel Agyemang

C

2-12-1990

Udinese

25

-

8 Basta Dusan D

18-08-1984

Udinese

28

1

99 Benussi Francesco

P

15-10-1981

Palermo

5

-8

41 Berra Filippo D

6-02-1995

Udinese

-

-

42 Bertoia Marco

C

24-05-1995

Udinese

-

-

1 Brkic Zeljko

P

9-07-1986

Udinese

31

-32

6 Bubnjic Igor D

18-08-1984

Slaven Belupo

25

1

5 Danilo Larangeira D

10-05-1984

Udinese

32

2

10 Di Natale Antonio

A

13-10-1977

Udinese

33

23

11 Domizzi Maurizio D

28-06-1980

Udinese

30

2

Douglas Santos de Melo D

22-03-1994 Nautico

-

-

8-09-1994 Novara

21

4

32 Fernandes Bruno Miguel

C

43 Frison Marco D

24-03-1995

Udinese

-

-

34 Gabriel Silva Moisés Antunes D

13-05-1991

Udinese

18

1

75 Heurtaux Thomas D

3-07-1988

Udinese

17

-

Botafogo

30

1

Jadson Alves Dos Santos

C

30-08-1993

30 Kelava Ivan

P

20-02-1988 Dinamo Zagabria

21 Lazzari Andrea

C

3-12-1984

Udinese Roma

33 24

1

17 López Nicolás Federico

A

1-10-1993

6

1

70 Maicosuel Reginaldo de Matos

C

16-06-1986

Udinese

20

2

52 Merkel Alexander

C

22-02-1992

Genoa/Udinese

6/5

1/-

Mlinar Frano

C

30-03-1992 Inter Zapresic

30

2

9 Muriel Luis Fernando

A

18-04-1991

Udinese

22

11

4 Naldo Gomes Pereira D

25-08-1988

Granada/Bologna

-/5

-/-

37 Pereyra Roberto Maximiliano

C

7-01-1991

Udinese

37

5

66 Pinzi Giampiero

C

11-03-1981

Udinese

19

3

19/20

10/1

-

-

34

8

9

-

13 Ranégie Mathias

A

14-06-1984

Malmö/Udinese

22 Scuffet Simone

P

31-05-1996

Udinese

27 Widmer Silvan

C

5-03-1993

94 Zielinski Piotr

C

20-05-1994

Aarau Udinese

Allenatore: Francesco Guidolin Nato il 3-10-1955 a Castelfranco Veneto (TV) Lo scorso anno: Udinese (Serie A, 5°) Miglior piazzamento in Serie A: 3° (2011-12) Gare in Serie A: 517 Vittorie: 198 (38%) Pareggi: 143 (28%) Sconfitte: 176 (34%)

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Panini - calciatori aDrenaYn Xl!


VERONA

di Paolo Trace

DIFESA 6

Diversi nuovi innesti e qualche riconferma importante. Rafael (o Mihaylov) puntano a farsi notare, la difesa a quattro può contare su buoni elementi come Moras e Maietta. In generale, Mandorlini ha più alternative per imbastire un pacchetto arretrato che possa reggere l’impatto con la Serie A. Tanti sono alla “prima” nel massimo campionato, potrebbe essere un limite…

CENTROCAMPO 6,5 ½

Il nome da tenere in grande considerazione è quello di Cirigliano. Classe 1992, l’ex River Plate, potenzialmente, è un giocatore da top club. Dovesse riuscire ad ambientarsi in fretta… Importanti le riconferme di Jorginho e Halfredsson, notevole l’acquisto di Donati, giocatore che conosce la categoria. Forse manca un uomo che possa dettare i ritmi, che possa creare dal nulla.

ATTACCO 7

Il miglior reparto dell’Hellas. Toni, Campione del Mondo 2006, può ancora dare tanto, Longo ha voglia di crescere, Cacia, dopo l’exploit dello scorso anno in Serie B (24 gol nell’anno della promozione), vuole dimostrare di potersi difendere bene anche nella massima serie. Attenzione anche al riconfermato Gomez (l’argentino potrebbe tornare molto utile) e occhio al talento di Iturbe, ex Porto…

LA STELLA – toni

Avrebbe voluto restare a Firenze ma la Viola ha puntato su altri. E allora, ecco la scommessa Verona. Per alcuni è bollito ma, in una squadra come l’Hellas, Toni sarà decisivo. Conosce la Serie A, sa cosa serve per farsi rispettare e, di testa, è ancora tra i migliori in circolazione. Un colpo da maestri per un Verona che, con Toni, guarda alla salvezza con ottimismo.

4-3-3 All: Mandorlini

Rafael

Rubin

RAFAEL MARQUES

Romulo

ITURBE

MORAS

Agostini

DONATI

Jorginho

TONI

JANKOVIC

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voto

6,5

VERONA La rosa dei calciatori ad inizio stagione

Partecipazioni alla Serie A: 24 Miglior piazzamento: 1° Gare disputate: 752 Vittorie: 195 (26%) Pareggi: 263 (35%) Sconfitte: 294 (39%) Gol fatti: 750 (1,00 media partita) Gol subiti: 957 (1,27 media partita)

Calciatore R Nato il Stagione scorsa Pr. Gol

Il cammino nella Serie A 2013-2014 Gior. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38

Data Partita

25 ago. 2013 Verona-Milan 1 set. 2013 Roma-Verona 15 set. 2013 Verona-Sassuolo 22 set. 2013 Juventus-Verona 25 set. 2013 Torino-Verona 29 set. 2013 Verona-Livorno 6 ott. 2013 Bologna-Verona 20 ott. 2013 Verona-Parma 27 ott. 2013 Inter-Verona 30 ott. 2013 Verona-Sampdoria 3 nov. 2013 Verona-Cagliari 10 nov. 2013 Genoa-Verona 24 nov. 2013 Verona-Chievo 1 dic. 2013 Fiorentina-Verona 8 dic. 2013 Verona-Atalanta 15 dic. 2013 Catania-Verona 22 dic. 2013 Verona-Lazio 6 gen. 2014 Udinese-Verona 12 gen. 2014 Verona-Napoli 19 gen. 2014 Milan-Verona 26 gen. 2014 Verona-Roma 2 feb. 2014 Sassuolo-Verona 9 feb. 2014 Verona-Juventus 16 feb. 2014 Verona-Torino 23 feb. 2014 Livorno-Verona 2 mar. 2014 Verona-Bologna 9 mar. 2014 Parma-Verona 16 mar. 2014 Verona-Inter 23 mar. 2014 Sampdoria-Verona 26 mar. 2014 Cagliari-Verona 30 mar. 2014 Verona-Genoa 6 apr. 2014 Chievo-Verona 13 apr. 2014 Verona-Fiorentina 19 apr. 2014 Atalanta-Verona 27 apr. 2014 Verona-Catania 4 mag. 2014 Lazio-Verona 11 mag. 2014 Verona-Udinese 18 mag. 2014 Napoli-Verona

33 Agostini Alessandro

C

23-07-1979

3 Albertazzi Michelangelo

D

7-01-1991

13 Bianchetti Matteo

D

17-03-1993

29 Cacciatore Fabrizio

D

Torino/Verona

-/13

-/-

Verona

12

1

Inter/Verona

-/7

-/-

8-10-1986

Verona

38

2

8 Cacia Daniele A

23-08-1983

Verona

39

24

14 Cirigliano Adrián Ezequiel

C

24-01-1992

River Plate

20

-

Donadel Marco

C

21-04-1983 Napoli

4

-

5 Donati Massimo

C

26-03-1981

Palermo

28

-

21 Gomez Juan Ignacio Taleb A

20-05-1985

Verona

37

10

23 González Alejandro

D

13-03-1988

Peñarol

27

-

10 Hallfredsson Emil

C

29-06-1984

Verona

34

3

Iturbe Juan Manuel

C

4-06-1993

Porto/River PLate

1/17

-/3

11 Jankovic Bosko A

1-03-1984

Genoa

19

4

19 Jorginho Jorge Luiz Frello

C

21-12-1991

Verona

41

2

4 Laner Simon

C

28-01-1984

Verona

28

2

18

3

40

1

7 Longo Samuele A

12-01-1992 Espanyol

22 Maietta Domenico

D

Marques Rafael Pinto

D

21-09-1983 Atlético Mineiro

20

-

6 Martinho Rahpael Alves

C

15-04-1988

Verona

30

10

31 Mihaylov Nikolay

P

28-06-1988

Twente

26

18 Moras Vangelis

D

26-08-1981

Verona

35

1

12 Nícolas David Andrade

P

12-04-1988

Verona

2

-3

1 Rafael De Andrade

P

3-03-1982

Verona

40

-29

32 Ragatzu Daniele A

21-09-1991

Cagliari/Pro Vercelli

-/17

-/3

2 Rômulo Souza Orestes

D

22-05-1987

Fiorentina

20

2

Rubin Matteo

D

9-07-1987 Siena

25

-

26 Sala Jacopo

C

5-12-1991 Amburgo

8

-

27

8

9 Toni Luca A

3-08-1982

26-05-1977

Verona

Fiorentina

Allenatore: Andrea Mandorlini Nato il 17-07-1960 a Ravenna Lo scorso anno: Verona (Serie B, 2°) Miglior piazzamento in Serie A: sostituito (2004-05 e 2007-08) Gare in Serie A: 27 Vittorie: 1 (4%) Pareggi: 13 (48%) Sconfitte: 13 (48%)

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B

serie B - cesena

di Luca Manes

Il Cesena riparte dai tifosi

Si dice sempre che le squadre di calcio siano dei tifosi: in Romagna l’hanno presa alla lettera...

L

a fidelity card? La gestiscono i tifosi. A Cesena è in atto una mini-rivoluzione che potrebbe costituire un precedente virtuoso soprattutto nel contesto non sempre roseo dei club di media e piccola caratura. A metà luglio è stata infatti lanciata ufficialmente “Insieme a te”, slegata dai circuiti bancari e dal vaglio preventivo della questura locale imposto dal meccanismo introdotto nel 2010 con la tanto strombazzata Tessera del Tifoso – l’ok per l’emissione arriva in tempo reale dal Centro Elettronico Nazionale di Napoli. Uno strumento simile a quelli già ideati dalla Roma e poi da Bologna, Fiorentina e Napoli in Serie A e dalla Ternana in Serie B, con la differenza 54 calcio2000 ott 2013

che a occuparsene in tutti i suoi aspetti sono i supporter del Cavalluccio. Basterà presentarsi allo stadio e richiedere la card, che costerà 10 euro per under 18 e over 65 e 20 per tutti gli altri. I possessori di “Insieme a te” avranno così la prelazione per la sottoscrizione di abbonamenti e per comprare i biglietti delle partite in casa e in trasferta, oltre a godere di una serie di agevolazioni sull’acquisto delle maglie da gioco e di altri prodotti ufficiali del Cesena. Il tesserino rimarrà tale, senza prendere la “forma” di un bancomat o di una carta di credito, come previsto per le varie tipologie sparse per l’Italia. In realtà si tratta così della piena applicazione dello spirito e dei contenuti della Car-

ta del Tifoso, ideata dall’imprenditore anglo-italiano Anthony Weatherill dopo la bufera di “calciopoli” proprio per soddisfare i bisogni e rafforzare l’identità dei supporter di una squadra di calcio, puntando sul dialogo costruttivo con le società. Poi sappiamo tutti come è andata a finire, con la Tessera del Tifoso voluta dal ministero degli Interni e fortemente avversata da molti appassionati, non solo dagli ultrà. E che anche Weatherill ha sempre visto come una “usurpatrice”, agli antipodi della sua creatura. “Già la scorsa stagione c’era stato un tentativo di sganciarsi dalla Tessera del Tifoso con l’emissione di miniabbonamenti, che erano stati accolti abbastanza bene anche da una fetta


degli ultrà bianconeri” ci racconta Giovanni Guiducci del Corriere Romagna. “La tifoseria cesenate segue da sempre con grande passione la squadra, basti pensare che nonostante la grandi difficoltà sul campo anche nel 2012-13 le presenze medie erano intorno alle 10mila unità, con circa 7.500 abbonati. In Serie B l’anno scorso meglio ha fatto solo il Verona” aggiunge Guiducci che tiene a precisare come tutti gli introiti della card saranno gestiti in maniera trasparente dai tifosi “per il bene del club”. E qui è necessario fare un passo indietro e spiegare rapidamente proprio il ruolo che i supporter bianconeri hanno avuto nei mesi scorsi, segnati da una grave crisi finanziaria per la compagine romagnola. Dopo la retrocessione dalla Serie A nel 2011-2012, i problemi si sono moltiplicati su tutti i fronti. La squadra si ritrova invischiata nella zona calda della classifica, i debiti schizzano oltre i 20 milioni di euro e in tanti pensano che un’eventuale retrocessione possa coincidere con il fallimento – poi per fortuna il salto in Lega Pro sarà evitato, ma solo in extremis. Si fanno i miracoli per pagare gli stipendi e non incorrere in penalizzazioni, ma è necessario un serio piano di rientro e una decisa inversione di tendenza. Il presidente Igor Campedelli (ora diventato vicepresidente dei portoghesi dello Sporting Club Olhanense) passa la mano alla famiglia Lugaresi, che così fa il suo ritorno in società. Ma per aiutare concretamente il club nasce “Cesena per sempre”. L’obiettivo è di avere almeno mille iscritti, ciascuno dei quali verserà una quota di minimo mille euro, massimo 5mila, destinata a rimpinguare le casse esangui dei bianconeri nell’ambito dell’aumento di capitale. Il progetto funziona, gli obiettivi vengono raggiunti. Ancora più importante, il nuovo assetto societario prevede due posti nel consiglio di amministrazione per esponenti di “Cesena per sempre”. Come si legge sul sito dell’iniziativa, i tifosi avranno così la possibilità di “vigilare e con-

FIDELITY PER SEMPRE Roberto Checchia è il presidente del Coordinamento Cesena Clubs, nonché uno dei due tifosi membri del consiglio d’amministrazione della compagine romagnola. Roberto, come nasce l’idea della nuova fidelity card? Sin dal primo momento ho sposato il progetto di Anthony Weatherill della Carta del Tifoso. Appena c’è stata l’occasione, ho spinto affinché si potesse realizzare qui a Cesena. Come vanno i rapporti con la società? Bene, tutto si è potuto realizzare grazie alla disponibilità del vice-presidente Mauro Urbini e alle conoscenze tecniche del responsabile della sicurezza e della biglietteria Gianluca Campana. Ci stiamo dando una mano a vicenda e la cosa positiva è che ci sono molti altri progetti in rampa di lancio che spero possano fare del bene al club e ai supporter bianconeri. Le altre tifoserie come hanno accolto la vostra iniziativa? Per ora si sta spargendo la voce, sebbene vorrei far notare che sia la nostra fidelity che il ruolo innovativo dell’iniziativa “Cesena per Sempre” a livello nazionale non hanno ricevuto l’attenzione che meritavano. Un po’ di tifosi di altre squadre ci chiedono come abbiamo fatto, vedremo se poi ci emuleranno. Quello che posso dire è che se la nostra fidelity ci fosse stata quattro anni fa – quando nacque la Tessera del Tifoso, ndr – le cose sarebbero andate in maniera ben diversa.

trollare, dalla stanza dei bottoni, la gestione del Cesena Calcio”. In una città dove il football è seguitissimo – ora c’è anche il Romagna Centro, neo-promosso in Serie D – non sorprende che sia in atto un’iniziativa

del genere. Ovviamente bisognerà vedere che cosa accadrà a medio e lungo termine, ma le premesse per fare bene ci sono tutte. Sperando che anche la squadra faccia dormire sonni tranquilli alla tifoseria.

Con Campedelli al timone, il Cesena ha centrato due promozioni di fila

calcio2000 55 ott 2013


LP

lega pro - lecce

di Gabriele Cantella

IL LECCE AI LECCESI Miccoli e Moriero, i salentini puntano sui talenti di casa…

D

opo la delusione per una promozione sfuggita all’ultimo atto, nella finale playoff contro il Carpi, il Lecce ci riprova, stavolta con un Miccoli in più. L’ex attaccante di Juventus e Palermo, che i colori giallorossi li ha sempre portati nel cuore, ha accettato di “scendere” in Lega Pro, per realizzare il sogno di una vita, quello di giocare nella squadra della propria città. A 34 anni appena compiuti, Fabrizio sbarca in Salento per infondere nuovo entusiasmo in una tifoseria frustrata dai recenti avvenimenti che hanno portato a due retrocessioni consecutive, una arrivata sul campo, l’altra in un’aula di tribunale. In una categoria che sicuramente gli sta stretta per quello che è il suo reale 56 calcio2000 ott 2013

valore, Miccoli può risultare un fattore determinante a vantaggio del Lecce, che, anche in considerazione di ciò, si presenta ai blocchi di partenza come la candidata maggiormente accreditata alla promozione in serie B. Lecce ai leccesi, sembra questa la formula, vincente si augurano i tifosi, scelta dalla famiglia Tesoro, per riportare in alto il club giallorosso. In panchina, si ripartirà infatti da quel Francesco Moriero, che a Lecce non soltanto ci è nato, ma ci è anche cresciuto calcisticamente. L’ex allenatore di Frosinone e Grosseto potrà contare, oltre che sull’estro e i gol del già citato Miccoli, su una rosa di livello sicuramente superiore per gli standard della categoria, che ha i suoi punti di forza nel portiere Massimiliano Benassi, nel difensore

Gilberto Martinez, nel centrocampista Mariano Bogliacino e nei giovani attaccanti, Luigi Falcone, prodotto del vivaio, e Gianmarco Zigoni, in prestito dal Milan. A disposizione di Moriero non ci sarà invece Guillermo Giacomazzi, storica bandiera giallorossa, che ha deciso di salutare, dopo undici anni di fedele militanza, intervallati da due brevi parentesi al Palermo e all’Empoli. La ragione di questo addio sarebbe da ricercarsi nella scelta del neo tecnico giallorosso di togliere all’uruguaiano la fascia da capitano per affidarla al nuovo acquisto Miccoli, cui spetterà il non semplice compito di riaccendere, nel pubblico del Via Del Mare, la passione per una squadra, che ora più che mai ha bisogno del sostegno e


MAZZONE CI CREDE… Mister, come vede il nuovo Lecce con Moriero in panchina e Miccoli in campo? “Credo e spero che possano arrivare tante belle soddisfazioni per questo Lecce, un club che io porto sempre nel mio cuore, che è sempre presente nei miei ricordi, così come Francesco Moriero, al quale sono legato da un grande affetto”. Lei conosce bene Moriero per averlo allenato proprio a Lecce e poi anche a Cagliari e a Roma, si capiva già allora che sarebbe diventato un allenatore? “È difficile dirlo, perchè essere giocatore è tutt’altra cosa dall’essere allenatore, la differenza è davvero enorme. Francesco era un ragazzo serio, sempre molto attento, concentrato, disponibile. Queste sono doti fondamentali per chi deve comandare e guidare un gruppo. Fare l’allenatore non è una passeggiata, oltre alle componenti tecniche, infatti, bisogna possedere pure quelle psicologiche, che sono innate, non si possono apprendere”. Che tipo di allenatore è Francesco Moriero? E quanto del Moriero calciatore che lei ha allenato ritrova oggi nel Moriero allenatore? “Francesco è un allenatore moderno, al passo con il calcio di oggi, che è molto più offensivo rispetto al passato. E a Lecce chiedono proprio questo tipo di calcio. Ricordo bene la piazza di Lecce, è una piazza che vuol vedere la propria squadra giocare ben al calcio e vincere. Per questo mi auguro che Moriero faccia da allenatore ciò che faceva da giocatore. Lui deve ricordarsi quanto gli piaceva da calciatore giocare un calcio offensivo, di possesso, di manovra e riproporre lo stesso calcio adesso da allenatore”. Lei conosce bene la piazza e l’ambiente di Lecce e sa bene cosa voglia dire allenare la squadra della propria città, quella in cui si è cresciuti calcisticamente e della quale si è tifosi, sarà più facile o più difficile per il leccese Moriero allenare il Lecce? “Credo che a Francesco tornerà molto utile la sua esperienza da calciatore a Roma, perchè l’ambiente di Lecce è molto simile a quello della Capitale, per la grande partecipazione del pubblico e il modo di sentire, di vivere il calcio. Per cui, penso che non incontrerà particolari difficoltà in questa sua avventura da allenatore in quella che è la sua città”. Quale sarà, a suo parere, l’impatto di Miccoli in Lega Pro? Pensa che un calciatore di livello superiore come l’ex palermitano possa rivelarsi un fattore nella categoria oppure paradossalmente potrebbe incontrare qualche difficoltà di ambientamento? “Miccoli è un campione, uno che sa giocare a calcio e quindi sono sicuro che farà bene, gli auguro il meglio, farò il tifo per lui. Gli auguro di togliersi ancora tante soddisfazioni, perchè parliamo di un ragazzo che finora ha raccolto meno di quanto avrebbe meritato”. Pronostico secco: riuscirà Moriero a riportare il Lecce in serie B? “Me lo auguro e glielo auguro di cuore, ne sarei felicissimo, perchè so quanto ci tiene lui e quanto ci tengono la sua città e la sua gente”.

del calore dei propri tifosi, per centrare l’obiettivo di riportare il Lecce nel calcio che conta. Se Miccoli è la certezza, la sorpresa potrebbe essere il giovane Daniele Casiraghi, classe 1993, trequartista dai piedi raffinati e dallo spiccato senso del gol, già convocato da Gigi Di Biagio nella nazionale italiana Under 20. C’è da scommettere a occhi chiusi sul talento di questo ragazzo, indicato dagli addetti ai lavori come il giovane più interessante della Lega Pro, e da molti visto come la possibile rivelazione di questo Lecce. Un Lecce che si troverà a dover fronteggiare una

concorrenza di sicuro agguerrita, a cominciare dalla Cremonese di Vincenzo Torrente, rinforzatasi con l’ex Toro Abbruscato, un altro che, al pari di Miccoli, rappresenta un lusso per la categoria. Ma il rivale più temibile sulla strada verso la promozione, per il Lecce, sarà il Lecce stesso. Se la squadra riuscirà a scrollarsi di dosso la paura di vincere, retaggio dello sfortunato doppio confronto con il Carpi, allora i giallorossi potranno puntare al massimo traguardo e raggiungerlo, per la gioia di una tifoseria e di una città intera.

Dopo tanta attesa, Miccoli è finalmente uno del Lecce

calcio2000 57 ott 2013


D

SERIE D - arezzo

di Riccardo Bonelli

LA D NON FA PER LEI Con l’arrivo di Ferretti l’Arezzo punta a tornare in alto, nella categoria che le compete

l’

Arezzo riparte per un nuovo anno di serie D, dove milita dal 2010, anno in cui, succede di tutto. Una serie B sfumata a fine maggio nonostante la vittoria sul campo di Cremona, il Presidente Piero Mancini e il Direttore Sportivo Franco Ceravolo che fanno a gara per rassicurare l’ambiente promettendo di riprovarci l’anno seguente. Ma le dichiarazioni sono contrastanti, come potente è il contrasto tra due personaggi dalla forte personalità e i dubbi su queste scaramucce sono solo il preludio di quanto, di catastrofico, calcisticamente parlando, sta per avvenire. Piero Mancini il 16 giugno 2010 annuncia “In prossimità della scadenza del 25 giugno, la società dovrebbe adempiere a degli impegni che consentirebbero il regolare futuro della gestione, ma stante l’attuale 58 calcio2000 ott 2013

situazione essa non sarà in grado di assolvere”. Dopo 10 anni di gestione a dir poco naif, di programmazioni “sprogrammate”, dopo che si sono alternati sulla panchina amaranto allenatori del calibro di Somma, Marino, Gustinetti, Conte, tanto per citarne alcuni, dopo aver assaggiato una serie B di lusso giocata con il pesante fardello di una assurda penalizzazione di 6 punti (l’assurdità sta nel fatto che nella revisione del processo per illecito l’Arezzo sarà, in seguito, pienamente scagionato) vista la presenza, tra le altre, della Juventus, l’Arezzo piomba nel buio più completo. Si susseguono giorni in cui si fanno avanti varie cordate, ma il destino degli amaranto è segnato, bene che vada sarà serie D, ma perché ciò accada qualcuno deve, in tempi stretti, forma-

re una nuova società. Si susseguono cordate alcune fantomatiche, altre in cerca solo di pubblicità, tante parole, ma i fatti, quelli che occorrerebbero in questi casi, sono latitanti. Intanto nasce il Comitato Orgoglio Amaranto, unico nel suo genere in Italia che entrerà a far parte (e lo è tutt’ora) della società, detenendo il 2% di quote. Un gruppo di duecento persone che con la loro fervente attività hanno dato modo all’Arezzo di poter rinascere e continuare a vivere. Tutto fino all’avvento, quest’anno, del Presidente Mauro Ferretti. Uno che pare possa essere lo spartiacque tra un passato recente anonimo ed un futuro roseo con il nome di Arezzo, una società che ha appena compiuto 90 anni, nuovamente nel calcio che conta. Ferretti, romano, è un uomo abituato a fare impresa, ad intrattenere rapporti con


Credits Photo: Cirinei

amministratori e politici e a difendersi dalla concorrenza. Un carattere forte, si presenta ad Arezzo con idee chiare, nonostante sia la prima esperienza calcistica; mette subito le cose in chiaro affermando la volontà di non essere un Presidente di passaggio ma di voler iniziare un ciclo e la condizione essenziale è uscire subito dal settore dilettantistico e di rientrare in quello professionistico, svolta importante anche in vista della riforma della serie C. Vuole aumentare la presenza dei tifosi, elemento indispensabile, e per far questo promuove una campagna abbonamenti a prezzi stracciati, che sta dando i suoi frutti. Quest’anno fa le cose in grande e la certezza nelle sue convinzioni lo porta a non prendere in considerazione la domanda di ripescaggio in una C 2 di passaggio con l’incognita di ben 9 retrocessioni per girone, nonostante l’Arezzo avesse una graduatoria di merito superiore alle squadre che poi sarebbero state ripescate e cioè Real Vicenza e Foggia Virtus (Vecomp Verona, Casertana, Cosenza le altre salite di categoria).

Ferretti alla prima esperienza nel calcio ha voglia di iniziare un nuovo ciclo

Mezzanotti è l’uomo scelto per il grande salto di qualità

Prima mossa, prendere un allenatore di categoria dalla forte personalità: l’identikit porta al nome di Davide Mezzanotti ex giocatore amaranto e allenatore di un Sansepolcro che lo scorso anno ha sfiorato la promozione. Queste le prime parole da neo allenatore dell’Arezzo: “Per me è un onore essere qua. Tanti allenatori vorrebbero sedere sulla panchina amaranto. La base della trattativa è stata quella di costruire una squadra per tornare al più presto tra i professionisti. Sono convinto che qui si possono raggiungere traguardi importanti anche se c’è molto da lavorare. Tutti insieme potremo fare passi importanti, perché la squadra che ha un pubblico numeroso può fare bene. Spero di essere il condottiero giusto per riportare l’Arezzo dove merita. Sono contento che la società abbia lavorato per confermare Pecorari, Zaccanti, Rubechini, Martinez, Mencarelli riuscendo a prendere anche Essoussi. Ogni anno l’Arezzo ha cambiato allenatore? Questa è una sedia che scotta. A volte manca il feeling tra società e allenatore, ma io credo che se uno

lavora al massimo dando il cuore poi alla fine non ci saranno mai rimpianti anche se la panchina è di quelle importanti”. Mister Mezzanotti ha seguito l’evolversi del calciomercato, suggerendo i nomi dei giocatori adatti al suo modulo, ed essendo esperto della categoria non ci ha messo molto ad indicare al Presidente Ferretti gli obiettivi di mercato. Squadra altamente competitiva quella amaranto con un attacco da sogno vista la presenza di quattro attaccanti di razza. Adnane Essoussi, 29 anni il prossimo 21 giugno. Di origine marocchina, Essoussi, ha realizzato ben 19 reti nell’ultima stagione con il Sansepolcro, nonostante un’assenza prolungata. Forte di piede, di testa e fisicamente, in serie D è in grado di fare la differenza. Horacio Martinez, argentino di Sarcento Cabral, colonna portante dell’Arezzo degli ultimi anni, attaccante duttile che può ricoprire, grazie alla sua tecnica sudamericana, tutti i ruoli offensivi. Walter Alexis Invernizzi, 32 anni, origine uruguaiana, che ha militato anche con Sansepolcro e Città di Castello e l’anno scorso al Bastia, dove ha segnato 19 reti. Diego Alejandro Villegas Cubillos. L’attaccante nell’ultima stagione ha indossato le maglie del Real Vicenza, collezionando 11 presenze e 3 gol e del Real Spal con 19 gettoni e 6 gol. Un attacco multietnico che è solo il completamento di una rosa composta di 24 giocatori di pari valore, una volontà, quella di Mister Mezzanotti, di riuscire ad avere una squadra dove le sostituzioni non devono variare gli equilibri della squadra e crearne scompensi. “Un doppione per ogni ruolo” questa la teoria del tecnico romano. L’Arezzo, inserita nel girone E della LND giocherà con Flaminia C., Ostia Mare, Bastia, Deruta, Foligno, GualdoCasacastalda, Narnese, Pontevecchio, Sansepolcro, Trestina, Voluntas Spoleto, Fiesole Caldine, Jolly Montemurlo, Olimpia Colligiana, Pianese, Pistoiese, Scandicci. Arezzo e la serie D… una stagione per dirsi addio! calcio2000 59 ott 2013


miti del calcio - Ferenc Puskás

di Luca Gandini

Come la Grande Muraglia Cinese, le Piramidi di Giza, le Cascate Vittoria o la Statua della Libertà. Il sinistro di Ferenc Puskás è patrimonio dell’umanità.

LA MAGIA DEL MAGIARO

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iù avvincente di un romanzo d’avventura, più emozionante di un kolossal. Ci sono leggendari campioni, amicizie inossidabili, tournée trionfali, glorie e baldorie. Ma ci sono anche carri armati, sogni infranti, misteri e omeriche scazzottate. Quella di Ferenc Puskás è una storia che continua ad appassionare. Sarà perché i suoi record sono ancora lì che resistono, più forti di una sequoia; sarà perché l’arte espressa dalle squadre in cui giocò fu talmente innovativa da adattarsi ad ogni stagione, come un album dei Beatles o un dipinto di Leonardo. Oppure sarà, più semplicemente, perché il tempo ha contribuito a creare attorno alla sua figura e alle sue imprese un alone di leggenda. NEL NOME DEL PADRE Già intorno alla sua nascita e al suo nome vi furono aneddoti curiosi. Ferenc Purczeld nacque infatti a Budapest il 1° aprile 1927, ma lui stesso andava dichiarando di essere nato il giorno successivo, in modo da evitare di far coincidere la festa di compleanno con l’usanza degli scherzi del 1° aprile così diffusa anche in Ungheria. Fu invece il padre (Ferenc pure lui), negli anni ‘30, a cambiare il cognome Purczeld, di origine tedesca, in un più magiaro Puskás. Era infatti un’epoca di nazionalismi emergenti, quella, quindi meglio nascondere o addirittura cancellare tutto ciò che richiamasse alle radici straniere. Ma ci fu un’altra cosa

60 calcio2000 ott 2013

che il genitore lasciò in eredità al figlio: l’amore per il calcio. Ferenc senior era stato un famoso giocatore del Kispest e fu il primo ad incoraggiare il rampollo a seguirne le orme. Proprio nel 1943, Puskás junior debuttò ufficialmente in quello che era stato il club del padre, e da lì iniziò una rapida e travolgente scalata alla gloria. Due anni più tardi era già un punto fermo della Nazionale. Una buona squadra, d’accordo, ma non ancora la schiacciasassi che avrebbe dominato il mondo nel decennio successivo. Nella

stagione 1949/50, intanto, Ferenc iniziò a saggiare il dolce sapore del successo. Con 31 reti in sole 30 partite, trascinò infatti la Honvéd (questo il nome assunto dal Kispest dopo l’avvento del regime comunista) alla vittoria del campionato, impresa ripetuta l’anno seguente. Una gioia doppia, per la famiglia Puskás, visto che l’allenatore della squadra era proprio Ferenc senior, il primo ad accorgersi delle qualità del figlio ed il primo a sospettare che l’allievo stesse ormai per superare il maestro...


ARANYCSAPAT Se negli anni ‘50 fosse esistito Twitter, l’hashtag #Aranycsapat sarebbe stato il più cliccato dagli amanti del calcio. Aranycsapat significava “Squadra d’Oro” ed era il termine con cui veniva definita la Nazionale ungherese protagonista in quel periodo. Baciata da una fortunata quanto irripetibile fioritura di talenti e con il nostro Puskás fiore all’occhiello, la compagine magiara iniziò a stupire tutti ai Giochi Olimpici di Helsinki ‘52, conquistando la medaglia d’oro dopo strabilianti esibizioni di calcio-spettacolo. L’anno successivo umiliò l’Italia nella gara di inaugurazione dello Stadio Olimpico di Roma, mente in autunno, a Wembley, piegò la Nazionale inglese con un eloquentissimo 6-3. Non contenti di ciò, Puskás e compagni, il 23 maggio 1954, replicarono il trionfo a Budapest, con quel famoso 7-1 che rappresenta tuttora la più pesante sconfitta mai subita dall’Inghilterra. Al Mondiale di Svizzera, l’Aranycsapat era dunque considerata la candidata numero uno al titolo. Giocava un calcio offensivo e brillante, scandito dai numeri d’alta scuola dei suoi raffinati interpreti. Adottava un modulo di gioco insolito per l’epoca: la “Doppia M”. In pratica, se la retroguardia era disposta a “M” come nel Sistema, con due terzini, uno stopper e due mediani, dalla cintola in su ecco che spiccava un’altra “M”, con la novità del centravanti arretrato (il celebre Nándor Hidegkuti) e con le due mezzali piazzate davanti a tutta la squadra in funzione di punte (Ferenc Puskás, ovviamente, e il micidiale ariete Sándor Kocsis). Il tutto, con l’appoggio del geniale Zoltán Czibor a sinistra e di László Budai, più portato ai ripiegamenti, sulla destra. L’inizio fu travolgente. L’Ungheria batté 9-0 la Corea del Sud e poi 8-3 la Germania Ovest, ma proprio nel corso di questa gara, Puskás rimase vittima di un brutto infortunio alla caviglia che gli impedì di affrontare il Brasile ai quarti, in quella che fu una delle partite più drammatiche di tutto il Mondiale. I magiari vinsero 4-2, ma la vera battaglia iniziò dopo il triplice fischio, quando

Nel 2006, il biografo di Puskas presenzia al Golden Foot con tanto di orme del campione

una colossale rissa richiese l’intervento della forza pubblica, la quale non riuscì comunque a impedire che uno scatenato Puskás spaccasse una bottiglia di vetro sulla testa del brasiliano Pinheiro. Meno turbolenta, ma ancor più esaltante, fu la semifinale con l’Uruguay. I magiari vinsero nuovamente 4-2, dando così al loro numero 10 la possibilità di giocarsi la partita attesa da una vita. IL CROLLO DI UN SOGNO Non era ancora al meglio, Puskás. La caviglia faceva male, ma la Coppa era lì, a un passo. La Germania Ovest, del resto, non era imbattibile. Già nel primo turno era stata stracciata, perciò solo un cataclisma avrebbe potuto impedire il primo trionfo magiaro. Tutto si mise bene già nei primi minuti, con i gol di Puskás e Czibor, ma poi un po’ la stanchezza degli ungheresi, provati dopo le battaglie con Brasile e Uruguay, e un po’ la brillantezza dei tedeschi, che correvano come stalloni, rovesciarono le sorti della finale. Si parlò tanto di quella partita. Le accuse di doping rivolte alla Germania Ovest campione del mondo si sono fatte negli anni sempre più decise e, sebbene tuttora il mistero non sia stato risolto, fonti molto attendibili sembrano gettare

benzina sul fuoco dei sospetti. Fatto sta che la Coppa era svanita e che l’Ungheria era stata sconfitta dopo 4 anni e 31 partite utili di fila. M non era nemmeno il peggiore dei mali. Nell’autunno 1956, il Paese piombò nel caos. La rivoluzione era fallita e il regime comunista mostrò il suo volto più truce. I carri armati sovietici su Budapest, le esecuzioni sommarie, la Honvéd in trasferta a Bilbao che rifiutò di rimpatriare. Le tournée in giro per l’Europa e il Sudamerica, in cui Puskás e compagni, con il lutto al braccio, mostrarono di essere i fenomeni di sempre. E poi il lungo braccio di ferro tra la Federcalcio ungherese e i “ribelli”. Alcuni rientrarono in Patria, altri, tra cui Puskás, no. Era troppo. Arrivò la squalifica di un anno, arrivò l’incertezza, la depressione. Ingrassò di 15 chili, sicuro che mai sarebbe potuto tornare il campione che fu. Poi, la luce. FURIA BLANCA Il Real Madrid gli lanciò il salvagente, lui lo raccolse. Recuperò la forma e trovò in Alfredo Di Stéfano, il celebre fuoriclasse argentino, non solo l’ideale spalla d’attacco, ma anche un amico vero. Insomma: dopo tante peripezie, il grande Puskás stava tornando. Nel

calcio2000 61 ott 2013


Miti del calcio - Ferenc Puskás

suo primo anno in maglia merengue, il 1958/59, aiutò la squadra a vincere la Coppa dei Campioni, ma, a causa di un infortunio, non poté prendere parte alla finale. Si rifece, e con gli interessi, la stagione dopo, quando rivinse la “Champions” schiantando nell’atto conclusivo i tedeschi dell’Eintracht Francoforte con 4 micidiali golazos. Ciliegina sulla torta, fece sua anche l’edizione inaugurale della Coppa Intercontinentale, mettendo a segno il primo gol della manifestazione. Nel 1962, dopo essere stato naturalizzato spagnolo, venne convocato da Helenio Herrera per i Mondiali cileni, ma stavolta non riuscì a incidere. Era dunque sul viale del tramonto? Macché. Due stagioni dopo, ormai 37enne, si laureò capocannoniere della Coppa Campioni, trascinando il Real Madrid all’ennesima finale. Perse contro l’Inter di Sandro Mazzola, il figlio di quel Valentino che, tanti e tanti anni prima, era stato suo avversario in una partita della Nazionale. Corsi e ricorsi storici. Il tempo passava,

ma il sinistro di Ferenc Puskás, come il buon vino, migliorava sempre più. L’ultima zampata la piazzò nel 1965/66. Volevano un’altra Coppa, lui e il Real, e, dopo tanta fatica, la ottennero. Il magiaro giocò solo 3 partite, ma utili, comunque, per mettere a referto altri 5 gol determinanti per il successo finale. Ora sì che poteva ritirarsi felice. L’EROE DI UN POPOLO Andava così in pensione uno tra i più famosi attaccanti di tutti i tempi. Forse non è mai esistito un sinistro come il suo, così dinamitardo e così tremendamente preciso. Ma ridurre la grandezza di Puskás al solo piede mancino sarebbe persino ingeneroso. Basso e tarchiato, sapeva sopperire alla non eccezionale rapidità con un’innata eleganza del tocco che faceva di lui un autentico ballerino di valzer. Per non parlare, poi, dell’intelligenza calcistica. Grazie alla sua visione di gioco, riusciva infatti a essere il faro della squadra. E non dimentichiamo la straordinaria

Nel Real Madrid dominatore degli anni ‘50-’60 imperversava il magiaro

62 calcio2000 set 2013

la magia del magiaro

forza di volontà: solo un guerriero come lui avrebbe potuto superare con autorità il brutto periodo dell’esilio e della conseguente squalifica. Innamorato del pallone, Puskás intraprese poi la carriera di allenatore, insegnando calcio di qualità in ogni angolo del mondo: dall’Australia al Canada, dal Cile all’Egitto, dalla Grecia (con il Panathinaikos fu addirittura finalista in Coppa Campioni nel 1971) alla sua Ungheria, dove sarebbe tornato per guidare la Nazionale. Ma i tempi erano cambiati, la grandezza della scuola magiara era ormai svanita e l’avventura si chiuse presto e male. Questo piccolo incidente di percorso non scalfì però la sua fama, visto che, nel 2002, proprio a lui venne intitolato il Népstadion di Budapest, lo stadio più famoso del Paese. Ferenc Puskás morì il 17 novembre 2006, a 79 anni, lasciandosi dietro la gratitudine di quanti un tempo ebbero la fortuna di ammirarlo e la nostalgia di chi ne riscopre oggi la grandezza, attraverso vecchi filmati in bianco e nero.


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63


accadde a... - ottobre 1961

di Simone Quesiti

Un derby indimenticabile, la sfida infinita tra Herrera e Rocco…

DUE GENI A CONFRONTO

1

ottobre 1961. Che derby, quel derby. La prima volta di Helenio Herrera contro Nereo Rocco. Una storia datata oltre mezzo secolo ma già diventata leggenda. La storia di due eroi, di un calcio lontano dagli eccessi finanziari e mediatici di oggi. Due persone che si stimavano pur essendo molto diverse, quasi uno all’opposto dell’altro. Herrera, il Mago argentino, è un uomo internazionale, nato povero e diventato ricchissimo. Il Paron proviene invece da una famiglia borghese di Trieste dal cognome asburgico Roch. L’uno parla quattro lingue e dà del lei ai calciatori; l’altro dei giocatori si ritiene come un fratello maggiore e con loro parla uno slang italo-triestino. Il primo è astemio, il secondo ama il buon vino. Questa contrapposizione è diventata il tema centrale della mostra “La Leggenda del Mago e del Paron” (esposta a Palazzo Reale a Milano) che, attraverso centinaia di fotografie, installazioni, numerosi filmati d’epoca e oggetti di culto appartenuti ai due allenatori (tra cui la famosa lavagna tattica del Mago), ha dipinto un ritratto veritiero e assai umano di due personaggi che hanno fatto la storia del calcio.

il traguardo più alto possibile: il tuo traguardo è il titolo” non sono solo alcuni dei leggendari cartelli appesi ai muri dello spogliatoio interista, bensì la prova più lampante di come il Mago avesse rivoluzionato mentalità, metodi di allenamento, modo di comunicare con i calciatori.

IL MAGO Il Mago, ritenuto allora il più bravo allenatore al mondo, era stato strappato dal presidente nerazzurro Angelo Moratti niente meno che al Barcellona ed era approdato nel capoluogo lombardo nell’estate del 1960. “Chi non dà tutto non dà niente” o ancora “Nella vita si deve avere l’ambizione di raggiungere

“SQUADRA FAVORITA, SQUADRA CHE PERDE” Estate ’61. Convinto dal presidente Andrea Rizzoli e dal suo braccio destro Mimmo Carraro, Nereo Rocco lascia Padova e approda a Milano, solo dodici mesi più tardi rispetto al Mago. A onor del vero, i due tecnici si erano già incontrati la stagione precedente,

64 calcio2000 ott 2013

quando Rocco e il suo Padova firmarono la prima sconfitta di Herrera nel campionato italiano. Ma all’indomani del primo derby della nuova stagione, i pronostici erano tutti a favore della Beneamata. L’Inter, dopo sei turni di campionato, è in testa con 10 punti, seguita da Samp, Vicenza, Atalanta e da un gruppetto di squadre a quota sette punti, tra cui il Milan. Complice l’assenza di Salvadore e Altafini, rispettivamente stopper e centravanti titolari dei rossoneri, i tifosi dell’Inter scommettono sullo scarto di gol che i propri beniamini avrebbero inflitto ai cugini. A non aver paura dell’Inter è soprattutto lui, Nereo Rocco, il quale, reduce dalla sconfitta contro la Samp, è perfetto nel preparare


*Si ringrazia Ufficio Stampa Skira per immagini articolo

cerca del pareggio. A pochi minuti dal termine è Conti che, dopo aver scartato Guarneri, lascia andare un tiro che si stampa sul palo prima di rotolare sulla linea e infilarsi in rete. È la rete che chiude definitivamente il match, che spazza via i proclami del Mago Herrera, che esalta il plumbeo pragmatismo di Paron Rocco. Da questo derby nasce il proverbio “squadra favorita, squadra che perde”: in realtà l’Inter risultò sconfitta per via di una prestazione fredda, distaccata e priva di nerbo di troppi suoi interpreti.

Nereo Rocco mentre festeggia la Coppa Campioni con al fianco Cesare Maldini

tatticamente la gara, sistemando marcature ferree (David su Corso, Trapattoni su Hitchens, Zagatti su Mereghetti solo per citarne alcune). “Il Milan non parte battuto, spero che durante la partita succeda qualcosa”, confida alla stampa il tecnico triestino. E ha ragione, perché davanti a oltre 56.000 spettatori succede veramente di tutto. Passano poco più di 15 minuti e il Milan è già in vantaggio grazie alla rete di Pivatelli, che sfrutta al meglio l’assist di David e non fa rimpiangere Altafini. L’Inter, ancora lontana dalla Grande Inter che sarà di Facchetti e di Mazzola, viene colpita ancora, questa volta da una semirovesciata del discusso Jimmy Greaves, che risponde così coi fatti alla multa inflittagli pochi giorni prima dalla società per scarso rendimento. L’Inter reagisce, va all’assalto e accorcia le distanze con Luisito Suarez (appena arrivato da Barcellona su precisa indicazione del Mago) che riesce a segnare nonostante la pressione di Cesare Maldini. “Venivo da Barcellona, lì – racconta Suarez- la partita dell’anno era quella con il Real Madrid. Ma l’atmosfera di quei derby di Milano era meravigliosa, unica e forse irripetibile e per capirlo impiegai trenta secondi: il tempo di entrare in campo”. L’ultimo quarto d’ora è un vero assedio interista che si spinge in avanti alla ri-

FORTUNE ALTERNE L’Inter non tarda però a prendersi la rivincita sui rivali: nonostante il campionato vada al Milan, gli uomini di Herrera si impongono per 2-0 nella gara di ritorno, a testimonianza dell’egemonia rosso-nerazzurra che proseguirà anche l’anno seguente. Il 22 maggio del 1963 il Milan di Nereo Rocco vince infatti

la Coppa Campioni mentre il 26 maggio dello stesso anno l’Inter festeggia la conquista dello Scudetto. Da qui alla fine degli anni Sessanta si snoda una serie di stagioni irripetibili, nelle quali i due allenatori faranno di Milano la capitale europea e mondiale del calcio, alternandosi nella conquista di trofei nazionali, mondiali ed europei. Su tutti la Coppa Campioni vinta dall’Inter nel 1964: intere generazioni di tifosi, ancora oggi, dopo quasi cinquant’anni, recitano a memoria quella formazione. Insomma, due grandissimi allenatori alla guida di tantissimi fuoriclasse senza tempo. In tutti gli interisti, i milanisti e in tutti coloro che tengono veramente al calcio, compresi coloro che non li hanno visti all’opera, sfileranno sempre immagini di grandi miti come Nereo Rocco e Helenio Herrera. Un grande e diretto tributo alla memoria, al calcio, a due uomini, soprattutto, che mezzo secolo non ha coperto di polvere.

Herrera, ancora oggi, è un mito per il popolo dell’Inter

calcio2000 65 ott 2013


SPECIALE COPPA CAMPIONI 1956/1957

di Gabriele Porri

Anche la seconda edizione della Coppa Campioni sorride al Real Madrid, per la delusione viola…

LA RICONFERMA DEI BLANCOS

L

a seconda edizione di Coppa Campioni vede l’aumento delle partecipanti a 22 (di 21 nazioni, la Spagna ha il Real detentore e l’Atletico Bilbao campione nazionale). La formula non varia, ma serve un turno preliminare prima degli ottavi. Con l’URSS unica delle grandi a restare fuori, tra gli esordienti spicca l’Inghilterra con il Manchester United. L’anno precedente il Chelsea si era lasciato convincere dalla FA a rinunciare per non intasare il calendario nazionale, ma stavolta il manager dei Reds, Matt Busby, lotta per prendere parte alla nuova competizione. Ha una squadra fortissima, che ha letteralmente dominato il campionato. Lo scozzese pensa che la Coppa Europa sia un’ottima vetrina per tutto il movimento e la FA, a quel punto, è costretta a cedere. Anch’essa nuova iscritta, la Turchia è l’unica Federazione a non inviare i campioni nazionali per una semplice ragione: non c’è ancora il campionato e non ci sarà fino al 1959. Partecipa pertanto il Galatasaray, campione di Istanbul.La sfida tra Manchester United e Anderlecht è il clou del turno preliminare, con gli inglesi che mettono al sicuro il risultato già all’andata con un 2-0 secco in trasferta. Al ritorno i Red Devils dilagano: non si gioca all’Old Trafford, privo di illuminazione, ma al Maine Road, casa dei cugini del City. I campioni del Belgio sono travolti e il “povero” Felix Week è costretto a raccogliere la sfera nella propria porta per ben dieci volte. La partita rimarrà il primo dei sette 10-0 fino ad oggi registrati in tutta la storia del torneo. La vittoria dello United fa

scrivere al “Times” che i “Busby Babes” (età media 22 anni) sono i più seri contendenti del Real per la vittoria finale. Sempre nei preliminari, sfiora la sorpresa lo Spora Lussemburgo, sconfitto 4-3 a Dortmund, ma vincitore sul Borussia 2-1 in casa. Con le regole di oggi la squadra del Granducato si sarebbe clamorosamente qualificata, nel 1956, invece, c’è lo spareggio e i tedeschi si impongono per 7-0. Bilbao, CDNA Sofia (l’attuale CSKA), Nizza e Slovan Bratislava sono le altre qualificate.Abbiamo trascurato un po’ l’Italia, ma i campioni della Fiorentina entrano in scena soltanto agli ottavi, in novembre. Fulvio Bernardini ha compiuto un vero e proprio capolavoro, portando in riva all’Arno uno scudetto a quasi 30 anni dalla fondazione. Una vittoria per distacco (12 punti sul Mi-

Tutte le statistiche della Champions 66 calcio2000 su www.soccerdataweb.it ott 2013

lan), con una sola sconfitta. La Coppa Campioni inizialmente non è una priorità per “Fuffo”. Gli ottavi si disputano tardi rispetto alle altre, contro gli svedesi del Norrköping. Al Comunale gli ospiti passano subito con Bild, la Fiorentina risponde con Bizzarri, ma non va oltre il pari. Fortuna vuole che in Svezia tutti i campi siano innevati, il ritorno si gioca quindi a Roma e basta il gol del rientrante Virgili per passare. Trema invece il Real, che sulla carta ha un esordio facile con il Rapid Vienna (sepolto di gol l’anno prima dal Milan), ancor più considerando che gli spagnoli si sono rinforzati con Raymond Kopa. All’andata al Bernabeu il Real vince 4-2, ma uno scatenato Ernst Happel, nello stadio che porterà il suo nome, con una tripletta porta i viennesi allo spareggio. Come il


Tutte le statistiche sono a cura di www.soccerdataweb.it

Semifinali STELLA ROSSA-FIORENTINA 0-1 (0-0)

FIORENTINA-STELLA ROSSA 0-0

Stella Rossa Srboljub Krivokuca Vladimir Popovic Miljan Zekovic Rajko Mitic (Cap.) Ljubomir Spajic Lazar Tasic Dragoslav Sekularac Ivan Toplak Jovan Cokic Borivoje Kostic Anton Rudinski Ct: Milovan Ciric

Fiorentina Giuliano Sarti Ardico Magnini Sergio Cervato (Cap.) Giuseppe Chiappella Alberto Orzan Armando Segato Julinho Guido Gratton Giuseppe Virgili Miguel Angel Montuori Maurilio Prini ct: Fulvio Bernardini

Fiorentina Giuliano Sarti Ardico Magnini Sergio Cervato (Cap.) Giuseppe Chiappella Alberto Orzan Armando Segato Julinho Guido Gratton Giuseppe Virgili Miguel Angel Montuori Maurilio Prini Ct: Fulvio Bernardini

STELLA ROSSA Vladimir Beara Novak Tomic Miljan Zekovic Vladimir Popovic Ljubomir Spajic Lazar Tasic Dragoslav Sekularac Jovan Cokic Rajko Mitic (Cap.) Borivoje Kostic Anton Rudinski CT: Milovan Ciric

Mercoledì 3 aprile 1957 - BELGRADO (Stadio “Narodna Armije”) Arbitro: Albert ALSTEEN (BEL) - Spettatori: 40.000 Reti: 88’ Maurilio Prini

Mercoledì 17 aprile 1957 - FIRENZE (Stadio “Comunale”) Arbitro: Klaas SCHIPPER (NED) - Spettatori: 70.000

REAL MADRID-MANCHESTER UTD 3-1 (0-0)

MANCHESTER UTD-REAL MADRID 2-2 (0-2)

Real Madrid Juan Alonso José Becerril Marquitos Rafael Lesmes Miguel Muñoz (Cap.) José Maria Zarraga Raymond Kopa Enrique Mateos Alfredo Di Stefano José Hector Rial Francisco Gento Ct: José Villalonga

Manchester Utd Raymond Wood William Foulkes Roger Byrne (Cap.) Edward Colman John Blanchflower Duncan Edwards John James Berry William Whelan Thomas Taylor Robert Charlton David Pegg CT: Matthew Busby

Manchester Utd Raymond Wood William Foulkes Roger Byrne (Cap.) Edward Colman John Blanchflower Duncan Edwards John James Berry William Whelan Thomas Taylor Dennis Viollet David Pegg Ct: Matthew Busby

Giovedì 11 aprile 1957 - MADRID (Stadio “Santiago Bernabeu”) Arbitro: Leopold HORN (NED) - Spettatori: 120.000 Reti: 61’ José Hector Rial, 73’ Alfredo Di Stefano, 82’ Thomas Taylor, 83’ Enrique Mateos

Borussia, anche il Real sarebbe stato eliminato, con le regole attuali, invece la “bella” al Bernabeu porta i detentori ai quarti dopo un 2-0 maturato già nei primi minuti. Passano anche Bilbao, Manchester Utd (sul Borussia Dortmund), Grasshopper, CDNA, Stella Rossa. Va avanti anche il Nizza, dopo lo spareggio con i Rangers, con qualche disordine nella gara di ritorno quando il nizzardo Bravo, espulso, non vuole uscire dal campo e l’arbitro italiano Pieri dovette lasciare lo stadio su una volante della polizia. Il match-clou dei quarti è Bilbao-United, che per i Red Devils è la prova del fuoco, visto che i baschi, oltre a essere campioni di Spagna, agli ottavi hanno eliminato la Honved di Puskas. Al San Mames si gioca sotto una tormenta di neve e il primo tempo si conclude con l’Atletico avanti 3-0. I soliti Taylor e Viollet iniziano la rimonta, ma i baschi vanno sul 5-2, prima che Whelan accorci definitivamente. Lo United ha 150.000 richieste di biglietti, meno della metà siederanno sulle tribune di Maine Road ad assistere alla rimonta, completata da Berry, il cui tiro lambisce il palo prima di entrare. In semifinale vanno anche i viola, che battono il Grasshoppers nonostante Bernardini non schieri i titolari e il pubblico sia quanto mai

Real Madrid Juan Alonso Manuel Torres Marquitos Rafael Lesmes Miguel Muñoz (Cap.) José Maria Zarraga Raymond Kopa Enrique Mateos Alfredo Di Stefano José Hector Rial Francisco Gento CT: José Villalonga

Giovedì 25 aprile 1957 - MANCHESTER (Stadio “Maine Road”) Arbitro: Marcel LEQUESNE (FRA) - Spettatori: 65.000 Reti: 25’ Raymond Kopa, 33’ José Hector Rial, 52’ Thomas Taylor, 85’ Robert Charlton

finale REAL MADRID-FIORENTINA 2-0 (0-0) Real Madrid Juan Alonso Manuel Torres Marquitos Rafael Lesmes Miguel Muñoz (Cap.) José Maria Zarraga Raymond Kopa Enrique Mateos Alfredo Di Stefano José Hector Rial Francisco Gento CT: José Villalonga

Fiorentina Giuliano Sarti Ardico Magnini Sergio Cervato (Cap.) Aldo Scaramucci Alberto Orzan Armando Segato Julinho Guido Gratton Giuseppe Virgili Miguel Angel Montuori Claudio Bizzarri CT: Fulvio Bernardini

Giovedì 30 maggio 1957 - MADRID (Stadio “Santiago Bernabeu”) Arbitro: Leopold HORN (NED) - Spettatori: 124.000 Reti: 69’ Rig. Alfredo Di Stefano, 75’ Francisco Gento

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calcio2000 67 ott 2013


speciale coppa campioni 1956/1957

COPPA CAMPIONI 1956/57

REAL MADRID

coppa campioni 1956/57 - real madrid Giocatore

Data Nascita

Naz

Ruolo

Presenze

Reti

Juan ALONSO

13.12.1927

ESP

Portiere

7

-10

Javier BERASALUCE

04.01.1931

ESP

Portiere

1

0

Rafael LESMES

09.11.1926

ESP

Difensore

8

0

José Maria ZARRAGA

15.08.1930

ESP

Difensore

8

0

MARQUITOS (Marcos Alonso Imaz)

16.04.1933

ESP

Difensore

6

0

Angel ATIENZA

16.03.1931

ESP

Difensore

4

0

José BECERRIL

21.08.1926

ESP

Difensore

2

0

Joaquin OLIVA

11.11.1926

ESP

Difensore

2

0

Manuel TORRES

19.04.1930

ESP

Difensore

2

0

Enrique MATEOS

15.07.1934

ESP

Centrocampista

6

3

Miguel MUÑOZ

19.01.1922

ESP

Centrocampista

6

0

JOSEITO (José Iglesias Fernandes)

23.12.1926

ESP

Centrocampista

4

3

Ramon MARSAL

12.12.1934

ESP

Centrocampista

3

2

José Hector RIAL

14.10.1928

ESP

Centrocampista

3

2

Juan SANTISTEBAN

08.12.1936

ESP

Centrocampista

2

0

Alfredo DI STEFANO

04.07.1926

ESP

Attaccante

8

7

Francisco GENTO

21.10.1933

ESP

Attaccante

8

1

Raymond KOPA

13.10.1931

FRA

Attaccante

8

2

José VILLALONGA

04.12.1919

ESP

Allenatore

8

CLASSIFICA MARCATORI

classifica cannonieri Giocatore

Reti Ogni

Rig.

Rig. Falliti N° %

Max Reti

Partite Giocate N° Minuti Titol.

Dennis VIOLLET (Manchester UTD)

9

60'

0

0

0,0

4

6

540

6

Thomas TAYLOR (Manchester UTD)

8

90'

0

0

0,0

3

8

720

8

Alfredo DI STEFANO (Real Madrid)

7

103'

1

0

0,0

2

8

720

8

Alfred PREISSLER (Borussia D.)

6

75'

0

0

0,0

2

5

450

5

José Luis ARTECHE (Atletico Bilbao)

5

90'

1

0

0,0

3

5

450

5

Jacques FOIX (Nizza)

5

126'

0

0

0,0

1

7

630

7

Borivoje KOSTIC (Stella Rossa)

5

108'

0

0

0,0

2

6

540

6

Jacques FAIVRE (Nizza)

4

158'

0

0

0,0

2

7

630

7

esiguo. Finisce 5-3 nel totale, ma la sfida dura 12 minuti, quanto basta ai viola per segnare tre reti decisive. Diversamente dagli ottavi, il Real ha vita facile contro il Nizza: vittorie per 3-0 in casa e 3-2 fuori. Le semifinali sono quindi RealManchester e Stella Rossa-Fiorentina. La prima mette di fronte il meglio del calcio spagnolo e di quello inglese (entrambe stanno vincendo i rispettivi campionati), ma sul campo è il Real a prendere il largo con il 3-1 del Bernabeu. Accade tutto nella ripresa: Rial segna di testa su cross di Gento, poi raddoppia

Di Stefano. Taylor illude i suoi all’82’ ma 1’ dopo Mateos ristabilisce i due gol di scarto. Al Maine Road il Real va sul 2-0 e solo a 5’ dalla fine Charlton riesce a salvare l’onta della sconfitta in casa (in gol anche Taylor, in precedenza).Al contrario di Real e United, la Fiorentina deve dire addio allo scudetto e si concentra sulla coppa. A Belgrado si difende e colpisce a due minuti dalla fine con Prini, che su assist di Virgili batte Krivoluca dai dodici metri. Al ritorno, finisce 0-0, col controllo dei campioni d’Italia. La finale è Real-

Tutte le statistiche della Champions 68 calcio2000 su www.soccerdataweb.it ott 2013

Fiorentina: i madridisti hanno il fattore campo e 124.000 spettatori dalla loro. Nonostante ciò, Julinho e compagni resistono agli assalti dei favoriti spagnoli, fino a 20’ dal termine quando l’arbitro olandese Horn assegna un rigore al Real per fallo di Magnini su Mateos, probabilmente – come ammetterà anni dopo Gento – commesso fuori area. Di Stefano segna, i viola vanno alla ricerca del pari, ma vengono puniti da Gento in contropiede. Il Real si conferma sul tetto d’Europa, ma per la splendida Fiorentina c’è molto da recriminare.


la riconferma dei blancos

i portieri Giocatore

I PORTIERI N°

Partite Minuti Titol.

V

N

P

Tot

Reti Subite Aut. Rig. Ogni

Rigori Parati N° %

Rete Inviolata Partite %

Minuti Imbatt.

Prima Partita

Ultima Partita

Henry FROM (AGF Aarhus)

2

180

2

0

1

1

6

30'

0

0

0

0,0

0

0,0

61

19.09.1956

27.09.1956

Felix WEEK (Anderlecht)

2

180

2

0

0

2

12

15'

0

0

0

0,0

0

0,0

49

12.09.1956

26.09.1956

Carmelo CEDRUN (Atletico Bilbao)

6

540

6

4

1

1

14

39'

0

0

0

0,0

0

0,0

146

20.09.1956

06.02.1957

Heinz KWIATKOWSKI (Borussia D.)

5

450

5

2

1

2

8

56'

0

0

0

0,0

2

40,0

152

01.08.1956

21.11.1956

Georgi NAYDENOV (Cska Sofia)

4

360

4

2

0

2

8

45'

0

3

0

0,0

0

0,0

77

21.10.1956

24.02.1957

Florea BIRTASU (Dinamo Bucarest)

2

180

2

1

0

1

9

20'

0

0

0

0,0

0

0,0

68

26.08.1956

21.10.1956

Iuliu UTU (Dinamo Bucarest)

2

180

2

1

0

1

4

45'

0

0

0

0,0

0

0,0

47

30.09.1956

30.12.1956

Giuliano SARTI (Fiorentina)

4

360

4

1

2

1

3

120'

0

1

0

0,0

2

50,0

331

21.11.1956

30.05.1957

Riccardo TOROS (Fiorentina)

3

270

3

2

1

0

3

90'

0

0

0

0,0

1

33,3

121

28.11.1956

27.02.1957

Seren TURGAY (Galatasaray)

2

180

2

1

0

1

4

45'

0

0

0

0,0

0

0,0

59

26.08.1956

30.09.1956

Karl ELSENER (Grasshopper-Club)

4

360

4

1

1

2

6

60'

0

0

0

0,0

1

25,0

163

24.10.1956

27.02.1957

Lajos FARAGO (Honved Budapest)

2

180

2

0

1

1

6

30'

0

0

0

0,0

0

0,0

66

22.11.1956

21.12.1956

Bengt NYHOLM (IFK Norrköping)

2

180

2

0

1

1

2

90'

0

0

0

0,0

0

0,0

91

21.11.1956

28.11.1956

Edward SZYMKOWIAK (Legia Varsavia)

2

180

2

1

0

1

4

45'

0

1

0

0,0

1

50,0

112

12.09.1956

19.09.1956

Raymond WOOD (Manchester UTD)

8

720

8

4

2

2

12

60'

0

0

0

0,0

4

50,0

248

12.09.1956

25.04.1957

Dominique COLONNA (Nizza)

7

630

7

3

1

3

12

53'

0

1

0

0,0

0

0,0

156

19.09.1956

14.03.1957

ACURCIO (Porto)

2

180

2

0

0

2

5

36'

0

1

0

0,0

0

0,0

67

20.09.1956

26.09.1956

George NIVEN (Rangers Glasgow)

3

270

3

1

0

2

6

45'

0

0

0

0,0

0

0,0

145

24.10.1956

28.11.1956

Henricus VROOMEN (Rapid Heerlen)

2

180

2

0

0

2

6

30'

0

0

0

0,0

0

0,0

52

03.11.1956

08.11.1956

Walter ZEMAN (Rapid Vienna)

2

180

2

1

0

1

3

60'

0

0

0

0,0

0

0,0

67

14.11.1956

13.12.1956

Herbert GARTNER (Rapid Vienna)

1

90

1

0

0

1

4

23'

0

0

0

0,0

0

0,0

39

01.11.1956

01.11.1956

Juan ALONSO (Real Madrid)

7

630

7

5

1

1

10

63'

0

2

0

0,0

2

28,6

155

01.11.1956

30.05.1957

Javier BERASALUCE (Real Madrid)

1

90

1

1

0

0

0

-

0

0

0

0,0

1

100,0

90

13.12.1956

13.12.1956

Viliam SCHROJF (Slovan Bratislava)

4

360

4

2

0

2

4

90'

0

0

0

0,0

2

50,0

192

12.09.1956

12.12.1956

Fredy KOCH (Spora)

3

270

3

1

0

2

12

23'

0

0

0

0,0

0

0,0

86

01.08.1956

16.09.1956

Vladimir BEARA (Stella Rossa)

5

450

5

3

1

1

6

75'

0

1

0

0,0

2

40,0

187

03.11.1956

17.04.1957

Srboljub KRIVOKUCA (Stella Rossa)

1

90

1

0

0

1

1

90'

0

0

0

0,0

0

0,0

88

03.04.1957

03.04.1957


a un passo dalla gloria... - gianni comandini

di Alfonso Scinti Roger

Comandini si presenta con un biglietto da visita di lusso ma poi sbiadisce nel tempo…

C’È CHI DICE NO…

L

e luci di San Siro le ha spente da solo. Senza la nostalgia cantata da Roberto Vecchioni, uscendo di scena per riscoprire una dimensione diversa, più autentica. Il nome di Gianni Comandini rammenta tanto agli appassionati di calcio, e non solo per essere stato campione d’Europa under 21 con la nazionale allenata da Marco Tardelli nel 2000. Classe 1977, si affaccia al calcio professionistico in B, con la squadra della sua città natale, Cesena (anno 1995-1996), giusto per l’esordio proprio con Tardelli, all’epoca trainer bianconero. Dopo la gavetta a Montevarchi (’96-’97, C1, 28 presenze con 3 reti), torna nel club romagnolo e affianca in avanti l’esperto “condor” Massimo Agostini, contribuendo con 6 goal in 26 partite al ritorno tra i cadetti (‘97-’98). Acquistato dal Vicenza, resta ancora nel club romagnolo per la definitiva affermazione, che giunge puntuale: Comandini, presente in 36 occasioni, scalza dal ruolo di titolare Agostini e fa coppia con Emiliano Bonazzoli, centrando 14 volte il bersaglio. Di seguito, torna alla base vicentina, da dove inizia la scalata al successo. La stagione 1999-2000 segna la promozione in A del team allenato da Eddy Reja, davanti ad Atalanta, Brescia e Napoli. Gianni vince la concorrenza interna di Pasquale Luiso e Cristian Bucchi (a segno, rispettivamente, 13 e 10 volte), svettando a quota 20 reti in 34 gare. Nel giugno 2000, inoltre, trionfa con l’under, facendo coppia col bolognese Nicola Ventola in attacco e giocando insieme a Rober70 calcio2000 ott 2013


Si ringrazia Panini per la gentile concessione delle immagini

to Baronio, Morgan De Sanctis, Rino Gattuso ed Andrea Pirlo, fra gli altri. Il periodo d’oro si arricchisce anche della partecipazione alle Olimpiadi del 2000 a Sydney, dove, peraltro, sigla una doppietta contro l’Honduras, liquidato per 3-1, prima dell’eliminazione per 1-0 ai quarti contro la Spagna di Puyol, Xavi e del futuro compagno d’armi José Mari. In ogni caso, con 18 presenze in azzurro e 6 reti Gianni si accredita per un futuro ingresso nel giro della Nazionale maggiore, dove rivaleggiano attaccanti dal pedigree indiscusso come Alex Del Piero, Pippo Inzaghi, Vincenzo Montella, Francesco Totti e Bobo Vieri. Il più che lusinghiero biglietto di presentazione gli vale la corte spietata del Milan, pronto a fiondarsi sul rampante bomber, ingaggiato per il torneo 20002001. In panchina siede Alberto Zaccheroni e Comandini deve misurarsi con Oliver Bierhoff, José Mari, Leonardo e, soprattutto Andriy Shevchenko. Non ha vita facile e il suo consuntivo registra appena 13 partite disputate con 2 soli gol. Esordisce in A alla prima giornata proprio contro i suoi ex compagni del Vicenza (2-0), subentrando a quattro minuti dalla fine a Bierhoff, poi praticamente salta buona parte del girone d’andata per seri problemi alla schiena, riapparendo in campo alla quattordicesima nella batosta esterna contro la Fiorentina (4-0) e giocando dal primo minuto solo alla prima di ritorno, ancora contro il Vicenza in un’altra trasferta negativa (2-0). Totalizza appena 7 presenze da titolare, guadagnandosi un effimero pomeriggio di gloria nel derby di ritorno con l’Inter del suo ex mentore cesenate ed azzurro Tardelli, bistrattata al trentesimo turno con un tennistico 6-0 anche grazie ad una sua doppietta, messa a segno dal 3’ al 19’ del primo tempo, con la quale eguaglia il precedente record di Pablito Rossi di due reti nella prima sfida stracittadina disputata. Due perle ancora impresse nella memoria dei fans milanisti, due lampi di quel repertorio da punta completa che piegano la resistenza del portiere nerazzurro Frey prima con una staffilata di sinistro in area su

servizio radente dalla fascia mancina di Serginho, poi svettando di testa su traversone sempre dell’inarrestabile Serginho. Anche in un’annata poco felice quella partita ha dimostrato quanto potesse risultare devastante sotto la porta avversaria la potenza d’urto del bomber romagnolo. Alla fine, però, tutto questo non si è tradotto in altro che annotazioni statistiche e di colore, che non bastano per riscattare un torneo deludente – il Milan, rilevato in corso d’opera dal duo Maldini senior-Tassotti, si piazza solo sesto, due punti dietro i cugini interisti – e per restare all’ombra della Madunina, dove Sheva, intanto, fa sfracelli e per la seconda volta consecutiva tocca la mostruosa quota di 24 reti in campionato, lasciando ai compagni d’attacco solo le briciole delle comparsate al suo fianco. D’altronde, la dirigenza di via Turati non deve credere tanto in lui e nelle sue capacità di recupero se, per il 2001-2002, rinsalda il reparto offensivo garantendosi le prestazioni di Pippo Inzaghi e del nazionale iberico Javi Moreno e lo lascia andare all’Atalanta, dove rimane due stagioni e mezza (tra A e B), giocando molto e segnando poco nella prima (30 presenze, 4 reti), vivacchiando per il resto (16 volte in campo, 3 a bersaglio), fino ad emigrare al Genoa, sempre in B, nel gennaio 2004, con sole 10 gare giocate e 1 rete. Altri due tornei quasi anonimi, ancora a Bergamo (in A) e poi alla Ternana (tra i cadetti, totalizzando 9 apparizioni e 1 gol), quindi Gianni decide di ritirarsi per il permanere di quei guai fisici che lo hanno portato sotto i ferri per ben due volte. Senza nutrire rimpianti per la gloria che fu e che poteva ancora essere, come ha dichiarato in interviste successive, Comandini ha ripudiato il mondo abbagliante delle prime pagine e dei riflet-

tori sempre accesi, di una vita spesso artefatta e di un agonismo pronto ad anteporre il conseguimento dei risultati alla guarigione dai malanni fisici. Oggi si dedica solo al calcio amatoriale e si diverte a giostrare perfino in difesa. La passione per il pallone è inalterata, ma coltivata in quel contesto di quotidianità che ha rappresentato il suo maggior rimpianto durante gli anni luminosi della professione calcistica. Gianni ha desiderato riscoprire la vita reale lontano dalle luci della ribalta e non si è fatto vincere dalla nostalgia del periodo milanista, ancora oggi il momento topico della sua carriera. Piuttosto che vivere di ricordi ha detto no, ha riscoperto il gusto per la vita semplice della sua terra di Romagna, che non è solo liscio e piadina, ma amore per l’autenticità e la schiettezza. Così, al netto di sole tre annate da titolare e protagonista, si è conclusa l’avventura di un attaccante moderno come pochi, capace di giostrare da prima e seconda punta, ma anche in grado di chiudere col football quando ha capito che la sua voglia di divertirsi non bastava più.

Comandini ha giocato anche nel Milan, segnando due reti in campionato

calcio2000 71 ott 2013


ai miei tempi allenavo così - nedo sonetti

di Pierfrancesco Trocchi

Soprannominato “Il Caronte di Piombino”, eppure qualcuno dimentica gli 8 campionati vinti…

NON CHIAMATEMI TRAGHETTATORE

S

guardo contratto, occhio severo e quel piglio salace, tipicamente toscano, che non l’ha mai abbandonato. Riconoscibile subito tra mille altri, Nedo Sonetti percorre ricordi, racconta aneddoti e s’inventa raffinato analista per Calcio2000, dimostrando fin dalla prima risposta che, da quando allenava ad ora, non è cambiato nulla. O quasi. Signor Sonetti, lei ha allenato più di venti squadre nella sua carriera, l’hanno definita “Il Caronte di Piombino”. “Si tratta di un’espressione creata da voi giornalisti. Può darsi che nell’ultima parte della mia carriera abbia raccolto le sorti di alcune squadre per raggiungere la salvezza, ma non bisogna dimenticarsi che ho vinto 8 campionati, raggiungendo altrettante promozioni”. Quando decise di diventare allenatore? “Ho sempre avuto intenzione di farlo, già i miei allenatori dicevano che avevo una certa predisposizione a guidare i compagni in campo. La mia prima squadra fu il Viareggio, che allora era in quarta serie, poi Casertana e Spezia, dove rimasi per 3 anni conquistando la C1. Fu un ritorno, perché lì avevo già giocato 3 anni. In seguito, andai a Cosenza, dove vinsi il mio primo campionato”. Poi l’esperienza alla Sambenedettese, la squadra-icona del calcio di provincia targato anni ‘80. Ci vuole raccontare qualche aneddoto? “Il primo anno arrivammo primi in C1, 72 calcio2000 ott 2013

conquistando la Serie B. In quella squadra c’erano anche un certo ragazzotto di nome Zenga, grande protagonista di quella promozione, e il mio capitano, Gigi Cagni. Con la Samb misi in pratica quello che avevo visto in Inghilterra e su cui scrissi anche una relazione: l’attacco del portiere, che per primo trattai. Da lì ottenemmo delle grosse soddisfazioni”. Dopo la Samb, l’Atalanta, dove raggiunse anche una finale di Coppa Italia nel 1987. “Sì, venimmo subito promossi nel massimo campionato, dove arrivai dopo aver vinto 4 campionati. Sa, una volta era diverso, bisognava farsi una certa

gavetta perché la Serie A era considerata l’università del calcio, mentre ora vi allenano anche esordienti. Non lo dico per polemica, semplicemente si trattava di un sistema diverso”. Quindi secondo lei alcuni allenatori di Serie A non sono preparati a dovere oppure sono comunque competenti? “No, sono sicuramente molto preparati, basta sentire come parlano, sembra – e lo dico senza malizia – di stare davvero all’università. Ai miei tempi bisognava prima fare tutta la trafila; mi viene in mente, ad esempio, Fascetti. Ora anche le grandi squadre sono allenate da allenatori con poca


esperienza, ma non per questo meno competenti”. Torniamo all’Atalanta. “Furono 4 anni coronati dalla finale di Coppa Italia contro il Napoli di Maradona, che era a dir poco stratosferico. Fu un’esperienza molto bella, perché portai la squadra per la prima volta in Coppa delle Coppe, anche se poi non partecipati al torneo la stagione successiva in quanto venni sostituito da Mondonico”. Sono stati gli anni migliori del suo operato? “Mi sono affezionato molto all’Atalanta e a Bergamo, al punto che lì mi sono trasferito con tutta la famiglia da quasi 30 anni. Ho conosciuto un presidente straordinario come Bortolotti, mi sono trovato molto bene dal punto di vista professionale e umano”. Dopo gli orobici, una nuova promozione con l’Udinese e poi l’Avellino. “In Campania ebbi la prima delusione della mia carriera. Nonostante in rosa ci fossero giovani interessanti come Baiano e Ravanelli, emersero con la società dei problemi, di cui potrei parlare tanto, ma su cui preferisco sorvolare”. Nel 1990/1991 portò in Serie A l’Ascoli e tra il 1998 e il 2000 due promozioni con Lecce e Brescia. In tutti questi casi, non ha mai seguito la squadra nella categoria superiore. Può spiegarci perché? È singolare. “Mi chiamavano per raddrizzare le sorti delle squadre, poi alcuni “professori” decidevano che non ero adatto per continuare, così cambiavano guida, ma i risultati non mi sono sembrati così eclatanti. Non saprei perché, forse mi è stata data poco fiducia, forse in alcuni casi sono risultato scomodo. Avrei potuto fare molto di più”. Lei non le ha mai mandate a dire. “Diciamo che ho sempre espresso il mio parere, cosa che ad alcuni presidenti e dirigenti ha dato fastidio. Io ho sempre ascoltato tutti, confrontandomi con serenità, ma c’è chi non l’ha accettato. Sono comunque contento di essere così”. Mi viene in mente Cagliari. E’ vero

Tanti i campioni allenati dal tecnico Sonetti, qui è con Francis e Stromberg

che Cellino le contestò addirittura una spigola? “Penso che Cellino abbia i cosiddetti “colpi di sole”, come si dice in Toscana. Se ne uscì con questo discorso della spigola, quando feci ricorso la gente che mi ascoltava raccontare la storia si metteva a ridere. È una persona fatta così, non ho nessun tipo di stima nei suoi confronti, anche se devo riconoscere che è intelligente e che capisce di calcio. A livello umano è inqualificabile, mi ha fatto promesse che non ha mai mantenuto e, addirittura, vanto ancora dei crediti nei suoi confronti”.

A tal proposito, non fu solare nemmeno il modo con cui la liquidò. “Sì, era il periodo di Natale, lo ricordo bene. Ero a Parigi e mi arrivò una lettera vergognosa da parte della società, che interrompeva unilateralmente il contratto. Ripeto, Cellino è inqualificabile, solo a parlarne mi innervosisco”. Lei ha avuto a che fare con un altro presidente mangia-allenatori come Zamparini. Cosa li distingue secondo lei? “Quando andai a Palermo, nella stagione 2002/2003, la squadra era in un cattivo periodo, mi raccontarono che i calcio2000 73 ott 2013


ai miei tempi allenavo così

giocatori venivano presi a sassate per strada. Andai là e vinsi quasi tutte le partite, dando il la ad una scalata che ci portò a un passo dalla promozione, da giocarsi nell’ultima partita contro il Lecce di Vucinic. Alla fine non vincemmo e io non fui confermato. Anche in quel caso mi vennero promessi mari e monti e io dissi a Zamparini quel che pensavo di lui. Diciamo che lui e Cellino sono due personaggi simili, molto umorali, la differenza fatela voi, dai (ride, ndr)”. Ha comunque dei buoni ricordi di Palermo? “Assolutamente, molti tifosi ancora mi scrivono o mi telefonano in ricordo di quell’incredibile recupero. Basti pensare che, dopo Lecce-Palermo, nonostante noi fossimo rimasti in Serie B, alle 3 del mattino, in occasione del nostro ritorno, in aeroporto c’erano quasi 3000 persone”. Quella di Vicenza, nel 2010, fu la sua ultima esperienza su una panchina. Come mai? “Come si dice qui in Toscana, io a Vicenza andai per fare merenda (ride, ndr). Dopo Brescia, ho deciso di andare là, ma rimasi soltanto 15 giorni, il tempo di 3 partite. Ma si rende conto? La dirigenza mi aveva fatto firmare un contratto di un paio d’anni, poi richiamarono subito l’allenatore che avevano prima di me. È incredibile come alcune persone possano lavorare ai massimi livelli del calcio nazionale. Rimasi molto deluso da questo episodio, dunque decisi di smettere”. Passiamo alle domande “di resoconto”. Chi è il giocatore più forte che ha allenato? “Ho avuto la fortuna di lavorare con diversi calciatori molto forti, basti pensare a Donadoni, che ebbi sotto la mia guida quando era giovanissimo ai tempi dell’Atalanta, o Stromberg. Come non citare, poi, Zenga e Giannini, tra gli altri”. Ho mantenuto i rapporti con qualcuno dei suoi “allievi”? “Proprio qualche giorno fa mi ha chiamato Arturo Di Napoli, che ho conosciuto ai tempi del Palermo, chie74 calcio2000 ott 2013

non chiamatemi traghettatore

dendomi quando andrò a vederlo a Riccione, e anche Zenga non manca mai di ringraziarmi pubblicamente”. Veniamo al capitolo Serie A. Il livello sulla carta del nostro campionato pare aumentato, con l’arrivo di alcuni tra quelli chiamati “top player”. Lei come la pensa? “C’è sicuramente un ritorno di simpatia dei grandi giocatori nei confronti dell’Italia e questo non può che giovare al nostro calcio. Top-player, però, è un’espressione che non mi piace per nulla, fa parte di quella schiera di nuove definizioni, come “intermedio” per definire una mezz’ala, che servono solo a confondere le idee”. Staniamo il veggente che è in lei: chi vincerà il campionato? “Credo che la Juventus sia superiore alle altre, anche perché Tevez e Llorente sono giocatori molto importanti che, se dovessero fare bene, aiuterebbero i bianconeri a riconfermarsi. Tuttavia, delle squadre di vertice, quella che più mi stimola è la Fiorentina, perché Montella è un ragazzo che si merita di essere ai massimi livelli: è sereno, non vuole fare il fenomeno a tutti i costi e fa giocare bene le sue squadre. Il Napoli, invece, a mio parere deve migliorare molto, anche perché viene da 3 anni di gestione Mazzarri, quindi i giocatori devono abituarsi al nuovo modulo di Benitez. Bisognerà vedere quanto si sentirà la mancanza di Cavani, che mi ricorda Cruyff e Di Stefano, ai tempi definiti splendidi fuoriclasse e non... top-player (ride, ndr)”. Tanti allenatori di successo, come Allegri e Mazzarri, sono toscani. Ci sarà un motivo? “Non saprei, forse quello che ci contraddistingue è che riusciamo a sostenere un dialogo con tutti, rimanendo sinceri e schietti; inoltre, possediamo una buona proprietà dell’italiano, difficilmente incappiamo in errori grossolani, come talvolta capita di sentire”. Molti allenatori diventano, dopo aver lasciato la panchina, dirigenti. Apprezza questa scelta? “Sì, perché, come insegna il sistema inglese, chi ha allenato per tanto tem-

po ed è competente va affiancato ai più giovani, così da portare miglioramenti alla società intera. Mi dispiace quando l’esperienza di alcune persone viene messa in secondo piano”. Ha qualche rimpianto nella sua carriera? “Sono contento di quello che ho fatto, perché sono partito dalla Serie D e sono arrivato al massimo, la Serie A. Di certo, mi sarebbe piaciuto tanto poter allenare una grande squadra. Tornerà a sedersi su una panchina? “Ho una bellissima panchina nel mio giardino, mi basta quella (ride, ndr). Agilità nella conversazione e battuta sempre pronta: Sonetti non si smentisce mai”.

Ricordato più per le salvezze ottenute, Sonetti ha vinto ben otto campionati



liga spagna

DA TITO AL TATA,

MA FEDELI AL TIQUI-TACA Cambiano gli interpreti ma il Barça resta fedele al suo solito credo calcistico…

76 calcio2000 ott 2013

C

hi la spunterà? Il Barça stellare di Messi e Neymar o il Real Madrid di Carlo Ancelotti? Fiducia ed euforia non mancano a nessuna delle due pretendenti, con l’Atletico che incalza cercando di accorciare il gap. Camminando per le Ramblas ci si accorge che Barcellona ha cambiato mano, ma non passo. L’arrivo di Neymar prima e dell’esperto “Tata” Martino poi ha addolcito il boccone amaro di quest’estate.

Prima con la rinuncia del club a rinnovare il contratto in scadenza di Abidal, beniamino di tifosi e compagni di squadra, alle prese con le cure conseguenti a un trapianto di fegato e subito arruolato dal Monaco di Rybolovlev. Il malumore per la decisione è stato percepito chiaramente. Dani Alves non ha avuto peli sulla lingua: “Non mi è piaciuto che la società non abbia creduto in Abidal, lo conosco ed è una persona straordinaria. Per questo in questa stagione ho inten-


di Daniele Chiti

zione di portare il suo numero, il 22”. La doccia gelata dell’addio di Tito Vilanova, costretto a rinunciare all’incarico di guida tecnica del club blaugrana per i noti problemi di salute, ha aperto la strada alla venuta di un altro “migrante” del calcio, Gerardo Daniel Martino, il lucano di Rosario. “El Tata” Martino ha i nonni originari della Basilicata e una storia da autentica bandiera del Newell’s Old Boys, dove si è consacrato prima come centrocampista e poi, negli ultimi due anni, come allenatore di successo. Le sue fortune sono iniziate e proseguite in Paraguay, con i molti successi alla guida del Libertad e del Cerro Porteño e con i quattro anni alla guida della nazionale “Albirroja”, culminati con i quarti di finale al mondiale in Sud Africa e con il secondo posto in Coppa America l’anno successivo. Dopo la nuova parentesi di successi al Newell’s Old Boys il cin-

quantenne tecnico di Rosario, sulla breccia da oltre un decennio, ha finalmente avuto la sua occasione, rispondendo di volata alla chiamata di Sandro Rosell. Con il beneplacito e la benedizione del suo connazionale e concittadino Lionel Messi, ça va sans dire. Così la tournée estiva della squadra più titolata degli ultimi cinque anni è potuta proseguire senza intoppi, dipanandosi in miriadi di amichevoli internazionali e gare di esibizione, alternando avversarie di tutti i tipi: dall’improbabile pareggio di Danzica contro il Lechia Gdansk alla sconfitta contro i Campioni d’Europa del Bayern Monaco, adesso guidati dal grande ex, Pep Guardiola: un’altra severa lezione di calcio ai blaugrana, come quella impartita dal Barcellona stesso in casa delle compagini più modeste; dalla goleada al Valerenga norvegese, a quella contro la Tailandia (che ha visto il battesimo del

gol anche per Neymar), passando per la roboante vittoria del Trofeo Joan Gamper contro il Santos. Battendo gli ex compagni con un umiliante 8-0 Neymar non poteva fare un regalo peggiore alla squadra che lo ha lanciato nell’Olimpo del calcio. Poche ma buone le indicazioni provenienti da queste amichevoli: la “Pulce” si è ristabilita perfettamente dall’infortunio che lo aveva frenato nel finale della scorsa stagione, contribuendo con una doppietta a demolire 7-0 il Levante, in un festival del gol propiziato dalle invenzioni di un sontuoso Cesc Fábregas. Nel precampionato Neymar ha lasciato intravedere più di qualche sprazzo di gran classe, attingendo al suo vasto repertorio. Da seguire i giovani Sergi Roberto, Jonathan Dos Santos, Dongou e Joan Ángel Román, che si sono messi in mostra nei ritagli delle amichevoli assieme agli altri attaccanti. calcio2000 77 ott 2013


liga spagna Il ballottaggio per un posto da titolare a fianco dei due mostri sacri vede Pedro Rodríguez ancora avvantaggiato sul “Niño Maravilla” Alexis Sánchez (suo il primo gol in campionato), e sul giovane Cristian Tello, che spinge per incrementare il minutaggio. Bene il centrocampo anche dopo la dolorosa cessione di Thiago Alcántara, complice la promozione a titolare in pianta stabile di Adriano, meno bene la difesa che almeno nelle prime amichevoli è parsa un colabrodo. I culé si presentano ai nastri di partenza pronti per fare quello che hanno sempre fatto: vincere divertendo. Con un piccolo sassolino nella scarpa: Messi avrebbe richiesto un adeguamento del suo faraonico ingaggio dopo aver buttato l’occhio al portafogli del suo collega brasiliano appena arrivato… Solo uno dei mal di testa che affliggono il presidente Sandro Rosell, alle prese con uno dei momenti più difficili da quando è alla guida del club. Il suo arcinemico di sempre, l’ex presidente del Barcellona Joan Laporta, dopo una breve avventura in politica è tornato a dargli battaglia sulle pagine dei giornali. In passato sono state oggetto di critica la sostituzione dello storico marchio dell’Unicef con quello della Qatar Foundation o la vicenda Abidal, scelte dettate dal portafogli più che dalla passione sportiva, che a Laporta non ha mai fatto difetto. La sua candidatura alle prossime elezioni, nel 2014, sarà

L’obiettivo di Ancelotti è portare il Real Madrid al vertice, in Spagna e in Europa

una brutta gatta da pelare per Rosell se le cose non dovessero andare secondo le aspettative. CRISTIANO CAVALIERE DI RE CARLO, SCONFITTO MOU A SINGOLAR TENZONE Con la vittoria in rimonta sul Betis, propiziata da Isco, Carletto ha superato a pieni voti anche il battesimo del Bernabeu, ma i media spagnoli erano già andati in brodo di giuggiole per il rendez-vous di Miami tra Mourinho e il suo ex club. La vittoria del Real Madrid sul Chelsea

nella finale della Guinness International Champions Cup ha avuto il dolce sapore della vendetta, perché ottenuta proprio contro il Chelsea dello Special One, lasciatosi molto male con l’ambiente dopo avere spaccato lo spogliatoio. Secondo “Marca” Mourinho avrebbe salutato solo 8 dei 24 giocatori dello scorso anno, confermando così la tesi della sua idiosincrasia totale con il club merengue. Cristiano Ronaldo ha castigato i Blues con una doppietta ed è parso rispondere coi fatti a una nuova gaffe di Mourinho, reo di aver dichiarato di ritenere Luis Nazario da Lima l’unico “vero” Ronal-

le mosse delle altre big L’Atletico Madrid ha incassato quasi 60 milioni di euro per la cessione di Radamel Falcão al Monaco, ripianando una bella fetta della montagna di debiti che grava ancora sulle spalle del club. Con l’innesto di David Villa, costato “appena” 5 milioni di euro, il problema dell’attaccante è stato risolto brillantemente: il massimo realizzatore della Selección ed ex partner d’attacco di Messi nel Barça è ancora in grado di esprimersi ad alti livelli, come dimostrato in coppia con Diego Costa nelle prime amichevoli in maglia biancorossa. Al suo arrivo è scoppiato il finimondo, con una presentazione caotica con tanto di invasione di campo e rissa finale: tra i tifosi “Colchoneros” è già scoppiata la “Guaje-mania”. Assieme all’arrivo di Leo Baptistão, esterno brasiliano di grande prospettiva, hanno rafforzato il reparto difensivo del “Cholo” Simeone l’esperto Demichelis, centrale argentino, il jolly uruguagio José María Giménez e il portiere Aranzubía come vice Courtois. La squadra che ha cambiato di più è il Siviglia, che dopo la cessione di Negredo e Jesús Navas al Manchester City per una cifra complessiva di quasi 50 milioni di euro ha rinnovato completamente la propria linea offensiva a prezzo di saldo. Ottimo il lavoro del ds Monchi, che in un momento di grave difficoltà economica è riuscito a restituire linfa ed entusiasmo ad un ambiente in crisi per i guai giudiziari del presidente Del Nido. C’è curiosità di vedere all’opera il nuovo acquisto, il 26enne francese Kevin Gameiro, prelevato dal PSG in cambio di 10 milioni di euro; altro bel colpo il prestito dal Chelsea dell’astro tedesco Marko Marín, mentre completano il reparto offensivo di Unai Emery gli arrivi delle punte

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do. Un malinteso su cui è stato ricamato molto, e a cui Cristiano ha risposto prima coi fatti e poi sbrigativamente a parole: “Non vale la pena parlare di questa persona”. Per l’asso portoghese, prima criticato e poi sminuito dal suo ex allenatore, si è trattato proprio di una bella rivincita. Nonostante il grande gelo con Casillas e Cristiano, con buona parte dello staff José ha mantenuto rapporti cordiali, ma le sberle prese sono la riprova di un ambiente madrileno completamente rigenerato. La “pretemporada” del Real Madrid evidenzia l’ottima preparazione mentale ed agonistica: nonostante il caldo e i continui trasferimenti, il valore degli avversari e la fatica accumulata durante la preparazione, i campioni di re Carlo Ancelotti sono apparsi sereni, motivati, desiderosi di tornare a vincere e a divertirsi. Insomma, ai nastri di partenza si presentano quali degni rivali del Barcellona e i bookmakers sono incerti. La stampa madrilena rimarca l’importanza di Zinédine Zidane, vice di Ancelotti nonché uomo immagine del club, uomo di campo sempre presente agli allenamenti. Che qualcosa sia cambiato nei rapporti tra la stampa e la società è una realtà tangibile, così come l’aria serena che si respira finalmente a Madrid dopo tre anni passati in trincea, in ostaggio della filosofia della vittoria a tutti i costi di José Mourinho che aveva contagiato anche Florentino Pérez. Dal precampio-

IL MERCATO DELLE PULCI AI TEMPI DELLA CRISI Con tutti i club alle prese con la crisi, i debiti con il fisco e con le banche, era prevedibile che il patrimonio tecnico della Liga spagnola venisse sacrificato in nome delle voci di bilancio. Ciononostante qualche buon affare è stato fatto anche in entrata, a dimostrazione della bravura e dell’abitudine dei dirigenti spagnoli a fare le nozze coi fichi secchi. Il Granada della famiglia Pozzo si è rafforzato con l’innesto di Piti, Riki, Iturra e Brahimi, mentre il Celta Vigo di Luis Enrique ha preso il bomber Charles e fatto incetta di giovani (Fontás, Nolito, Rafinha e Aurtenetxe). Il Rayo Vallecano a fronte dei soliti problemi finanziari ha comunque rafforzato l’attacco con l’arrivo del messicano Nery Castillo e di Alberto Bueno dal Valladolid. Bella operazione anche per il neopromosso Villarreal, che si è accaparrato il talento di Giovani Dos Santos, assieme al portiere Asenjo, al difensore clivense Jokic e ai centrocampisti Pina e Pantic. Il genio di Beñat Etxebarría e il bomber Kike Sola vanno ad impreziosire la rosa di Valverde, il successore di Bielsa alla guida dei Leones di Bilbao. Anche il Betis di Pepe Mel si è rafforzato attingendo esclusivamente al low cost e all’usato sicuro: lo sprinter Cedric dal Numancia, Verdú dall’Espanyol, Juanfran dal Castilla, il portiere Andersen dall’Evian, Didác Vilá dal Milan e Xavi Torres dal Getafe. Con i tempi che corrono scusate se è poco….

nato Ancelotti ha ricevuto conferme più che indicazioni: tra le sorprese il difensore Casemiro, che è piaciuto molto per la sua capacità di ricoprire più ruoli, anche a centrocampo. La cessione al Napoli di tre pezzi pregiati come Raul Albiol, Callejón e il “Pipita” Higuaín ha sfoltito la rosa in modo significativo, portando 60 milioni sonanti nelle casse della società (più altri 50 per la cessione di Ozil) e aprendo spazi ai nuovi difensori (Casemiro e Carvajal) e soprattutto ad Isco per un ruolo da pro-

tagonista dietro le punte. L’infortunio di Illarramendi, acquistato per uno sproposito (40 milioni) dalla Real Sociedad, ne ha guastato l’inserimento. In compenso l’assalto a Gareth Bale ha riempito le pagine dei giornali di tutto il mondo, con la richiesta esosa di 110 milioni di euro che è rimbalzata tra Madrid e Londra (sponda Tottenham) come un flipper impazzito per settimane. L’ala sinistra gallese dal sinistro dinamitardo è il tassello decisivo per il definitivo salto di qualità nella corsa al titolo.

Carlos Bacca dal Bruges per 7 milioni e di Víctor Machín detto Vitolo dal Las Palmas per 3 milioni. Pezzo pregiato anche il centrocampista Nico Pareja, in prestito con diritto di riscatto dallo Spartak Mosca. In difesa si registra il ritorno tra i pali di Javi Varas, richiamato alla casa madre dopo la partenza di Palop, e gli ingressi di Diogo, Rusescu e Carriço al posto dei partenti Spahic, Alexis e Botía. A centrocampo adesso tocca a Cristóforo sostituire al meglio il tignoso Gary Medel, ceduto al Cardiff City per la considerevole cifra di 10 milioni di sterline. Un gradino sotto a queste potenze troviamo un club che ha cambiato poco, come la Real Sociedad: sostituito Montanier con il vice Arrasate, il club basco sul mercato si è mosso pochissimo, ma non è detto che l’acquisto di José Ángel dalla Roma e del centravanti Seferovic dalla Fiorentina (per soli 3 milioni) non siano mosse azzeccate. Ristrutturazione generale per il Málaga di Schuster, che ha scelto di abbassare drasticamente il monte ingaggi sbarazzandosi di tutti i pezzi da novanta (Isco al Real, Joaquín alla Fiorentina, Lugano al WBA, Saviola all’Olympiakos, Baptista al Cruzeiro, Toulalan al Monaco…). Il ridimensionamento è radicale, ma c’è un certo interesse per i nuovi acquisti: Angeleri e Chen in difesa, la vecchia conoscenza Tissone e l’ivoriano Bobley Anderson a centrocampo, il polacco Pawlowski in prestito all’attacco. Anche il Valencia di Djukic si è ridimensionato: al posto di Soldado, ceduto al Tottenham per 30 milioni, è arrivato dal Saragozza il navigato Hélder Postiga. Riuscirà a non farlo rimpiangere?

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premier league inghilterra

L’IMPRESA DI MATT & PAUL

Come si può allenare una selezione nazionale da perfetti sconosciuti?

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è

possibile che dei perfetti sconosciuti possano allenare una nazionale di calcio e, addirittura, portarla a vincere il primo match internazionale della propria storia? Milioni di fanatici sparsi per il mondo sognerebbero di essere i protagonisti di una simile avventura. Per la stragrande maggioranza di loro, però, tutto ciò è destinato a rimanere solamente fantasia. Ma non per Matt Conrad e Paul Watson, due ventenni inglesi che, senza uno straccio di esperienza alle spalle, hanno scritto

una bellissima pagina di sport, diventando i più giovani e inattesi commissari tecnici di sempre. Ma non pensiate che la loro sia stata un’impresa facile. Anzi, tutt’altro. Per coronare questo sogno, i due coach improvvisati hanno dovuto percorrere la strada più dura, abbandonare famiglia, amici e carriere appena avviate, fin tanto da trasferirsi a 15.000 chilometri di distanza da casa. Tutto ciò per realizzare una pazza idea, nata quasi per caso la sera del 21 novembre 2007, ovvero proprio quando, a Wembley, la na-


di Matteo Civillini

zionale dei Tre Leoni veniva umiliata dalla Croazia, dicendo addio al sogno di partecipare ad Euro 2008. In un contesto simile, i due londinesi decidono di gettarsi in una nuova impresa. Quale modo migliore per rompere gli schemi se non quello di provare ad allenare, personalmente, una squadra nazionale di perfetti “underdogs” e, magari, portarla alla vittoria? “Ero assolutamente frustrato per il modo in cui il calcio veniva rappresentato dai media in Inghilterra - racconta Matt Conrad - Mi pareva che ci stessimo allontanando troppo dalla sua vera essenza. In Europa, il calcio si era trasformato in un circo mediatico”. Determinati ad accaparrarsi un ruolo da CT ma privi di prestigiosi curriculum sportivi da mostrare, Matt e Paul cominciano a setacciare il web per trovare la soluzione ai loro problemi. Dopo

giorni di ricerca infruttuosa, una pagina di Wikipedia, che riporta la definizione “la peggiore squadra di calcio al mondo”, li porta a scoprire la loro futura destinazione, ovvero la sconosciuta Pohnpei. Ex protettorato americano facente parte degli Stati Federati di Micronesia, l’isola di Pohnpei non vanta, per usare un eufemismo, una brillante tradizione calcistica. La selezione locale, infatti, non ha mai fatto registrare una vittoria in campo internazionale e l’ultimo risultato ufficiale parla di un 16-1 rifilato dai vicini, e acerrimi rivali, di Guam: “Sull’isola non c’era nessuno che avesse esperienza o i mezzi necessari per fare qualcosa del genere - svela Matt - Credo che fossero già contenti che qualcuno avesse preso a cuore la loro causa. Abbiamo mostrato a loro passione e determinazione e, fin dall’inizio, siamo stati incoraggiati da

Jim Tobin, il presidente del comitato olimpico. Lui ha capito subito che, non avendo chiesto nessun compenso, eravamo decisamente determinati a fare qualcosa di buono”. Una volta sbarcati sull’isola del Pacifico, dopo un viaggio di ben 72 ore, i due ragazzi si rendono conto dell’enormità della sfida che li attende. Pohnpei, con i suoi 34.000 abitanti, è uno dei luoghi più piovosi al mondo e ha un tasso di obesità del 91%, dovuto principalmente ad una dieta composta principalmente da cibo in scatola made in USA. Anche dal punto di vista prettamente calcistico, la situazione è abbastanza desolante. L’unico rettangolo di gioco presente sull’isola si trova nel bel mezzo di un terreno acquitrinoso costantemente preso d’assalto da rospi selvatici. La “locale selezione nazionale”, in realtà, è composta da un gruppo di racalcio2000 81 ott 2013


premier lEAgue inghilterra gazzi che, saltuariamente, si dà appuntamento per tirare quattro calci ad un pallone: “Non c’era nessuna squadra, nel vero senso della parola, quando siamo arrivati. Abbiamo dovuto crearla da zero - confidano Matt e Paul - Solo alcuni dei giocatori che si sono presentati alla prima sessione di allenamenti sono poi finiti nella selezione che ha partecipato al tour di Guam”. Come se non bastasse, grosse differenze culturali si palesano fin da subito. Oltre alla difficoltà di farsi comprendere in una lingua straniera, i due allenatori in erba devono fare i conti con la rigorosa pacatezza caratteristica della cultura Pohnpeiana. Paul racconta del suo stupore di fronte al silenzio religioso che i giocatori tengono per tutta la durata della prima partitella. Gli è immediatamente chiaro che, se si vuole guadagnare il loro rispetto, sbraitare come si farebbe su un campetto di provincia non è un’opzione fattibile: “La vera sfida è stata far comunicare i giocatori tra di loro sul campo – continua Matt - Sono persone estremamente gentili che tendono ad evitare il confronto. Abbiamo dovuto cambiare questo tipo di mentalità”. Sul terreno di gioco, i giovani dilettanti, tuttavia, presentano una spontaneità che affascina i due neo tecnici inglesi. La maggior parte di loro non ha mai visto giocatori professionisti in azione e, di conseguenza, non sente il bisogno di imitare i loro atteggiamenti, dando spazio al puro istinto: “La gente imita i propri modelli ma a Pohnpei non guardano molto calcio in televisione e

I due londinesi che hanno reso Pohnpei una vera nazionale di calcio

quindi sono sempre se stessi e agiscono in modo naturale. Loro non si tuffano e non si lamentano con l’arbitro. Si allenano duramente e si divertono, tutti qui”, il commento di Matt. Senza un team affiatato e strutture adeguate su cui contare, Matt e Paul si rimboccano le maniche e costruiscono una nuova realtà calcistica a partire dalle sue fondamenta. Con il prezioso supporto di alcune associazioni locali, i due riescono a formare cinque squadre e organizzano un primo campionato sperimentale. Si rivelerà un’occasione

FINALMENTE IN CAMPO…

più unica che rara per scovare talenti da inserire nella rosa di giocatori che formerà la prima, vera nazionale di Pohnpei. Dopo aver selezionato i migliori giocatori dell’isola, a Matt e Paul non rimane altro che fissare un obiettivo concreto, ovvero vincere la prima partita ufficiale della propria storia. Convincere i prescelti ad allenarsi con costanza si rivela un’impresa non da poco e aggiungere un elemento di competizione sembra l’unico modo per spronarli a dare il massimo. Dopo un’attenta valutazione, si decide per

di Luca Manes

In un’estate segnata dalla anche un po’ stucchevole telenovelas di mercato “quando partono Bale & Rooney”, alla fine si è pure incominciato a giocare. E il Manchester United ha ripreso da dove aveva finito la scorsa stagione: ha vinto una competizione, sebbene giocata su partita secca e senza un immenso prestigio come il Community Shield. È la ventesima volta che il club dell’Old Trafford si aggiudica il trofeo – compreso le quattro che lo ha tenuto in bacheca per soli sei mesi, quando si chiamava Charity Shield e dopo il pareggio non si andava ai rigori ma al pub a festeggiare insieme agli avversari. Forse poche volte come quest’anno i Red Devils hanno avuto un compito così agevole, visto che il Wigan Athletic disputa la Championship e, dopo la clamorosa vittoria in FA Cup sul Manchester City e la quasi contestuale retrocessione, si è per forza di cose indebolito. Subito sugli scudi Robin Van Persie, che poi ha confermato l’ottimo stato segnando al Liberty Stadium di Swansea due goal già in lizza per il titolo di marcatura dell’anno. Non si poteva augurare inizio migliore il buon David Moyes, alle prese con un’eredità, quella di Alex Ferguson, che definire pesante sarebbe un velato eufemismo.

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far partecipare la selezionale ad un tour estero. Cosi facendo, gli inesperti pohnpeiani possono entrare in contatto con un movimento calcistico più evoluto e, al contempo, avere la chance di aggiudicarsi il primo match internazionale della storia. La scelta del Paese da visitare ricade inevitabilmente su Guam, protettorato americano a 1700 chilometri più a Nord, e, soprattutto, storica rivale dell’arcipelago micronesiano. Dal punto di vista calcistico, Guam rappresenta un motivo d’orgoglio per la FIFA. Dal 1996, anno in cui viene riconosciuta ufficialmente dal massimo organo calcistico, ad oggi, l’isola di Guam ha fatto passi da giganti. Nonostante sia ancora anni luce dalle potenze mondiali, questa semisconosciuta realtà calcistica ha fatto registrare una serie di vittorie contro squadre decisamente più blasonate e sta, lentamente ma inesorabilmente, scalando posizioni importanti nel ranking FIFA. Tutto merito dei cospicui finanziamenti (circa 200,000 euro all’anno) versati dalla stessa federazione internazionale che hanno permesso di costruire infrastrutture all’avanguardia e garantiscono un futuro roseo alle giovani promesse locali. In un futuro non troppo lontano, Pohnpei potrebbe raggiungere lo status di Guam ed aggiudicarsi una fetta dei preziosissimi fondi FIFA. Prima, tuttavia, c’è da dimostrare che il lavoro fatto da due anonimi ragazzi inglesi, animati da buona volontà e con pochissime risorse, non è stato vano. Dopo aver sudato sette camicie per racimolare i 10.000 dollari necessari a finanziare il viaggio, la selezione di Pohnpei approda a Guam. Per Matt Conrad e Paul Watson è il momento della verità, il coronamento di tre lunghi anni di fatiche, gioie e dolori. Una performance convincente ripagherebbe gli sforzi fatti e aiuterebbe ad impressionare gli ufficiali FIFA in tribuna. Una figuraccia, invece, potrebbe far naufragare l’intero progetto. Come in ogni bella storia che si rispetti il lieto fine non manca. Dopo aver digerito la sconfitta patita nel primo incontro sull’isola, l’undici di Pohnpei impar-

tisce una lezione di calcio al Crushers FC, club che milita nella Guam Premier League. Il risultato finale recita 7-1 a favore della selezione di Pohnpei. Non solo la figuraccia tanto temuta viene evitata alla grande ma, nello stesso tempo, la nazionale guidata da Matt e Paul è riuscita in quello in cui tutti i loro predecessori avevano fallito, ossia vincere una partita internazionale. Al triplice fischio finale, i due coach riescono a stento a trattenere le lacrime. Il miracolo è avvenuto, ora possono salutare l’isola di Pohnpei senza nessun rammarico. Quella che era nata come una semplice scommessa, si è trasformata in qualcosa di molto più grande. Matt e Paul sull’isola micronese hanno lasciato un pezzo di cuore. Per loro due, il Pohnpei FC rappresenta la loro creatura, quella che hanno plasmato e cresciuto, nel corso di tre lunghi anni, personalmente. Adesso, però, è arrivato il momento di farsi da parte e lasciarla crescere con le proprie forze, sicuri che non fallirà. Per il movimento calcistico di Pohnpei, la strada è ancora lunga e piena di insidie. Il prossimo passo sarà ricevere il supporto degli organismi internazionali: “Pohnpei, come parte degli Stati Federati della Micronesia, sta facendo richiesta per essere riconosciuto come membro associato della FIFA. Se questo avverrà, il calcio potrà essere apprezzato e vissuto anche dalle future generazioni di micronesiani, non solo a Pohnpei ma anche nelle limitrofe isole di Yap, Chuk e Kusrae. C’è solo da sperare che avvenga” conclude Matt, sottolineando l’importanza di questo passaggio burocratico. I due ragazzi di Londra, invece, lasciatasi alle spalle l’esperienza sulla panchina di Pohnpei, sono ritornati alle loro vite, con la consapevolezza di aver fatto qualcosa di speciale che resterà nella storia del calcio per sempre. Come scrive Paul Watson nelle prime pagine del suo libro “Up Pohnpeì”, lui e Matt “sono arrivati a Pohnpei con la speranza di ispirare la prossima generazione calcistica. La parola fine non è ancora stata scritta, ma se queste sono le premesse, si potrà presto dichiarare missione compiuta”.

TIFOSI INFURIATI… di Luca Manes

La cacciata dal paradiso della Premier League può costare molto caro, specialmente se non ci si torna immediatamente. Ne è un esempio molto calzante la storia del Coventry City, dal 1967 al 2001 inquilino della massima divisione inglese, ma da 12 anni relegato nel limbo. Un limbo che non si chiama nemmeno Championship, ma dal 2012 addirittura League One. Come a tante compagini dal destino simile, gli Sky Blues hanno dovuto far fronte a crisi debitorie e alla condotta non sempre illuminata – per usare un eufemismo – delle proprietà che si sono succedute. L’ultimo atto della storia è di quelli che fanno male al cuore (e al portafoglio). Il Coventry, infatti, a partire da quella appena iniziata e per almeno tre stagioni disputerà le sue partite casalinghe al Sixfields Stadium di Northampton, una cinquantina di chilometri dal suo luogo d’origine. Robetta, se paragonata alla distanza tra Cagliari e Trieste, ma, al di là delle facili battute, è evidente che la cosa è stata presa con enorme rancore dalla tifoseria. Per giunta l’esilio è dovuto a stucchevoli litigi ormai di lunga data tra l’opaco consorzio proprietario del club, il SISU, e la società che gestisce l’impianto, con tanto di progetto per costruire un ulteriore stadio nella periferia di Coventry. La stragrande maggioranza dei supporter ha promesso un ferreo boicottaggio e un giornale locale ha promosso una petizione contro il provvedimento che in pochi giorni ha raccolto ben 12mila firme. All’esordio contro il Bristol City erano solo in 2mila, compresi i tifosi in trasferta. La media per il 2012-13 alla Richo Arena era di 10mila unità...

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bundesliga germania

la stretta del boa A sorpresa, il rossonero va allo Schalke, nel campionato che ha sempre amato…

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U

n fulmine a ciel sereno. Quando la finestra di mercato in terra tedesca si stava per chiudere, senza grossi botti di mercato, ecco la scelta, che non ti aspetti, del Boa. Stanco di doversi sempre giocare il posto, il centrocampista nativo di Berlino Ovest, ha deciso di tornare nell’amata Bundesliga, accettando l’offerta dello Schalke 04, il club, parole sue

“con cui i rapporti erano iniziati già un anno fa”. Una scelta di vita, una scelta importante, figlia della volontà del giocatore di tornare protagonista assoluto e non più di essere uno dei tanti (con l’arrivo di Kakà al Milan, per Prince le possibilità di giocare si sarebbero ridotte sensibilmente(. Contento il giocatore, altrettanto il Milan che, con la cessione del Boa ha incassato i soldi necessari per arrivare a


di Flavio Sirna

Matri (12 milioni il giro d’affari totale). Per Boateng una nuova avventura che sa tanto di sfida. Allo Schalke, tanto per mettere le cose in chiaro, ha scelto la maglia numero 9, non un numero insignificante: “Ho sempre detto di voler giocare in Germania perché la Bundesliga è il miglior campionato al mondo con i migliori calciatori del mondo, di gran lunga. Ho ammesso di essere tifoso del Borussia Dortmund? Ora la situazione è cambiata. La mia nuova squadra preferita è lo Schalke 04”, le sue parole durante lo show della presentazione. E la bella Satta, la compagna della vita del Boa? Tranquilli, la showgirl sarà, anche lei, un nuovo acquisto del calcio tedesco. La promessa sposa di Prince, infatti, ha fatto sapere che, pur mantenendo i

suoi impegni lavorativi in Italia, non abbandonerà il compagno. Dalla Milano da bere a Gelsenkirchen, questo il nuovo “tragitto”, per motivi amorosi, della bellissima Melissa: “Non sto sparendo dal mondo, ora inizia una nuova avventura ma una casa a Milano ce l’avremo sempre… Il mio lavoro è qui il cuore in Germania. Vivremo a Dusseldorf… ma un’ora di volo e sono a Milano pronta a lavorare”, le parole dell’ex velina. ALTRI COLPI… Il mercato tedesco non si è fermato nemmeno con l’inizio dell’edizione 2013-2014 della Bundesliga. Sicuramente il colpo più importante, Boateng a parte, lo ha piazzato il Wolfsburg, che si è assicurato dal Ba-

yern Monaco le prestazioni del centrocampista brasiliano Luiz Gustavo, non considerato da Guardiola come un titolare nonostante nella scorsa stagione sia stato uno dei migliori giocatori della compagine di Heynckes. Il sudamericano ha firmato un contratto di cinque anni ed è costato, anche se non si è parlato di cifre ufficiali, circa 18 milioni di euro ai Lupi. Importante colpo di mercato ma per quanto riguarda il reparto avanzato, anche l’Augsburg, che ha acquistato dal Basilea l’attaccante Raul Bobadilla, che nella scorsa stagione con la maglia dello Young Boys ha fatto male all’Udinese in Europa League. Bobadilla, argentino classe 1987, ha firmato un contratto sino a giugno del 2016. Sempre dal Basilea, ma al Mainz, è calcio2000 85 ott 2013


bundesliga germania invece arrivato il difensore coreano Joo-Ho Park. Nuovi goal sono arrivati anche dalla Premier League per i biancoverdi del Werder Brema: gli anseatici hanno prelevato dal retrocesso Wigan l’attaccante argentino Franco Di Santo, 24enne di Mendoza. L’Hannover ha invece acquisito dagli olandesi del Psv Eindhoven il difensore centrale brasiliano Marcelo, che ha firmato un contratto sino al 2017. Ha pensato al futuro invece il Bayer Leverkusen, che è riuscito a strappare al Bayern Monaco il 19enne tedesco ma di origine turca Emre Can, mediano considerato come uno dei possibili crack del calcio tedesco nel prossimo futuro al livello di Gotze e di Reus. Nessun addio invece per Mandzukic, che nonostante le voci di mercato resterà al Bayern Monaco, come ha sottolineato il suo procuratore: “Non ho mai parlato con i dirigenti della Roma per trattare il trasferimento del giocatore. Sono solo voci di mercato, non c’è assolutamente nulla di vero in quello che hanno scritto i giornali in Italia. Non c’è alcuna possibilità che Mario lasci il Bayern Monaco in questa stagione. Sta bene in Germania”. A proposito di nuovi arrivi dal calciomercato c’è da segnalare come le prime giornate di Bundesliga abbiano già dato qualche segnale in ordine alla positività o meno di qualche operazione: di sicuro si stanno leccando i baffi

Già un trofeo per il Pep, la Supercoppa Europea ai danni del Chelsea

i tifosi del Dortmund, che hanno potuto ammirare la tripletta messa a segno dal bomber francese, appena arrivato dal Saint-Etienne, Pierre Emerick Aubameyang. Non può invece dire lo stesso l’Amburgo, che in occasione della prima giornata di campionato non ha potuto portare a casa i tre punti dal campo dello Schalke 04 a causa della papera del suo nuovo portiere, ex-Leverkusen, Renè Adler. Nel contempo gli anseatici hanno dovuto vedere il bomber coreano Heung-Min Son mettere a segno la sua prima rete proprio con la maglia delle Aspirine. Bene anche il nuovo bomber dell’Her-

tha Sami Allagui, autore di una doppietta contro l’Eintracht Francoforte. Si sta mostrando inoltre un’ottima spalla per il Cacciatore Huntelaar l’ex-attaccante del Mainz, l’ungherese Szalai. L’attacco a disposizione di Jens Keller, non si deve dimenticarlo, è completato dal finlandese Teemo Pukki, in crescita esponenziale. E non si deve dimenticare nemmeno l’instancabile esterno peruviano Jefferson Farfan. Spera di aver trovato in Max Kruse il nuovo Marco Reus il Borussia Monchengladbach, che prima dell’inizio della stagione è stata indicata dal tecnico del Bayern Monaco Pep Guardiola come una delle possibili candidate alla prima posizione. Reus è però classe 1989, un anno più piccolo rispetto al nuovo idolo dei tifosi del ‘secondo Borussia’. I sei punti del Werder Brema di Dutt dimostrano inoltre come abbia portato buoni frutti l’innesto in difesa dell’ex-Inter Luca Caldirola. Piace molto, e potrebbe far rivivere dei sogni europei, la nuova coppia d’attacco del Mainz di Thomas Tuchel, formata dall’ex-Fortuna Dusseldorf Dani Schahin e dal giapponese ex-Stoccarda Okazaki. Il secondo, pur non mettendo a segno tantissimi goal, già in maglia biancorossa ha dimostrato di poter essere un’ottima spalla per qualunque tipo di attaccante. A proposito di Stoccarda sembra un po’ difficile l’inserimento negli schemi e

Anni ‘70’, sospetto del doping Dagli anni ‘70 in poi, secondo l’Università Humboldt di Berlino, per decenni gli atleti della Germania Ovest avrebbero utilizzato anabolizzanti, testosterone, estrogeni, Epo. Tra loro per la ricerca, ovviamente anche i calciatori della Nazionale. Johan Cruijff, simbolo dell’Olanda di quegli anni, battuta diverse volte dai tedeschi nelle grande manifestazioni, sia Europei che Mondiali, non pare affatto credere a tali utilizzi. La loro forza era dei Muller, degli Overath, dei Beckenbauer. K.o in finale ai Mondiali 1974 contro la Nazionale teutonica, il leggendario olandese ricorda tutto in modo diverso: “Non ho visto nulla di strano in quell’occasione, non ricordo ad essere onesto. Ho sentito tutte queste cose, ma non ricordo nemmeno se c’erano i test o meno all’epoca. Non sapevamo perchè erano sempre più grandi e forti di noi, pensavamo fosse un fatto fisico, meglio sviluppati. Ma probabilmente era semplicemente perchè bevevano più birra di noi...”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche una delle bandiere del calcio tedesco di quegli anni, Franz Beckenbauer: “Ho fatto il calciatore professionista per 20 anni e mai nessun manager, allenatore o medico, mi ha chiesto di prendere sostanze che non conoscevo. Ci facevano iniezioni di vitamine, almeno così ci diceva il medico”. Ha parlato anche Rudi Voeller: “Non credo affatto che ci sia stato doping in quell’epoca, anche perché in quel periodo c’erano già dei controlli continui”.

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Dopo aver perso la Supercoppa tedesca, il Bayern ha trionfato in Supercoppa Europea sul Chelsea

nell’undici iniziale di Labbadia del bomber marocchino ma naturalizzato giapponese Abdellaoue, ex-Hannover. Difficile infatti spodestare uno tra Ibisevic ed Harnik, che rappresentano una coppia di tutto rispetto che in passato ha portato goal ma non risultati e certo non a causa delle prestazioni sciorinate dai due sia in campionato che in campo europeo. L’ORGOGLIO DEL PEP… Non era cominciata nel migliore dei modi l’avventura in Germania per il tecnico del Bayern Monaco Pep Guardiola, arrivato solamente da pochi mesi in Germania. La Supercoppa, primo trofeo stagionale, era infatti andata al Borussia Dortmund di Jurgen Klopp, vittorioso per 4-2. Non era bastato un Robben ancora in versione Champions League (l’olandese ha messo a segno una doppietta) per poter portare a casa l’ennesimo trofeo. I gialloneri, guidati da uno strepitoso Marco Reus, autore di una doppiet-

ta e di una prestazione super in grado di far subito dimenticare l’ex-Gotze, avevano avuto la meglio siglando nel corso della ripresa ben tre goal nel giro di pochi minuti. Innegabile che nella vittoria della squadra del Westfalen Stadion abbia sicuramente influito la maggior fame di vittoria dopo la sconfitta nella finale di Champions League ed il fatto di essere più affiatati rispetto ai ragazzi di Guardiola, alle prese con una full-immersion delle lezioni tenute dal tecnico spagnolo. Ma c’è anche da dire, per sottolineare il lavoro di Klopp, che il guru giallonero ha inserito subito alla perfezione negli schemi della squadra il francese Aubameyang e non sta risentendo affatto della mancanza di fantasia dovuta proprio all’addio di Gotze, passato ai nemici. La sconfitta con i gialloneri aveva suscitato molte polemiche in casa bavarese, con Guardiola che, visibilmente contrariato, aveva voluto subito rispondere alle critiche: “Qui si aspettano di vincere tutte le par-

tite per 7-0, ma è impossibile. So in quale club sono e per me non è facile, perché ti chiedono di vincere sempre. Tutto il mondo vuole di più da te, e di più, di più...”. Tuttavia, mai scommettere contro il Pep. Partito benissimo in Bundes, tanto da prendersi subito la vetta del campionato, Guardiola si è subito riscattato. Nella finale di Supercoppa Europea, al cospetto del suo rivale storico Mourinho, ora alla guida del Chelsea, il Pep si è portato a casa il primo trofeo da allenatore del Bayern. Una vittoria sofferta, arrivata ai rigori, dopo aver pareggiato i conti al 121’ ma pur sempre un trionfo (tra l’altro la prima Supercoppa Europea mai vinta da un club tedesco). Un successo che ha subito rimesso tutto a posto, ricordando a tutti che il Pep non è uno che va facilmente al tappeto… Come se non bastasse, in casa bavarese c’è un Ribery che, fresco di titolo di Uefa Best Player (edizione 2012/13), pare intenzionato a seguire il suo tecnico ovunque… Attenzione al Pep… calcio2000 87 ott 2013


ligue 1 francia

UNA POLTRONA PSG o Monaco, la sfida è aperta in una Ligue 1 mai così ricca di talento…

88 calcio2000 ott 2013

PER DUE…

Q

uando, sotto il sole estivo, il pallone non rotola e prova anch’esso a rifiatare dopo nove mesi di fatica, è il calciomercato ad animare le giornate dei calcio-maniaci. Ci si diverte ad improvvisarsi direttori sportivi, ci si arrabbia per le decisioni prese dalla propria società e ci si entusiasma

per l’arrivo di volti nuovi. Iniziano i pronostici in vista del via del nuovo campionato, vengono creati gli undici tipo che ‘sulla carta’ si ritroveranno ad affrontare la stagione. Tutto molto divertente, pare. In realtà, invece, è soltanto un modo per lenire l’attesa aspettando che quella sfera, artefice di emozioni e delusioni, torni a roto-


di Renato Maisani

lare. E così, quando il ‘seguitissimo’ mercato vive le proprie battute finali - solitamente le più importanti ed emozionanti – viene inesorabilmente offuscato dall’inizio del calcio vero. Quello fatto di goal e non di parole, di rigori dubbi e non di trattative, di risultati e non di trasferimenti ufficiali. L’attesa è finita, si riparte... UNA POLTRONA PER DUE: MONACO PIÙ CHE PSG Capita raramente che una matricola, neopromossa in massima serie, venga considerata la favorita per la vittoria finale. In questo caso, però, si tratta di un’eccezione pienamente comprensi-

bile. Il Monaco, dopo aver dominato la Ligue 2, torna in Ligue 1 con l’ambizione di conquistare per lo meno un posto in Champions League e, per farlo, può disporre di uno degli organici più forti del campionato. Soltanto il PSG, forse, vanta una rosa superiore a quella dei monegaschi, ma quella a disposizione di Claudio Ranieri sembra assortita con maggior raziocinio, un minor numero di primedonne e pare avere alle spalle un progetto decisamente più chiaro. Il testa a testa, tuttavia, appare già scontato. Monaco e PSG, le due ‘superpotenze’ guidate da Ranieri e Blanc e figlie dei milioni di Rybolovlev ed

Al-Khelaifi, si contenderanno il titolo fino all’ultima giornata. I campioni in carica del PSG possono far leva su un organico ricco di campioni, ma il Monaco convince – forse persino di più – per la linearità del proprio progetto. La squadra biancorossa, infatti, è stata costruita attorno a Radamel Falcao, probabilmente il ‘numero 9’ più forte al Mondo. Sebbene i nomi roboanti siano pochi, sottovalutare il Monaco sarebbe un errore clamoroso. Emmanuel Riviere, prelevato dal Tolosa dietro il pagamento di appena 4 milioni, è uno dei più talentuosi attaccanti dell’intero panorama francese: il 23enne franco-martinicacalcio2000 89 ott 2013


ligue 1 francia

IL TRONO DEI BOMBER L’anno scorso fu Zlatan Ibrahimovic: 30 goal in 34 presenze, un dominio pressoché totale della classifica cannonieri, vinta con 11 goal in più rispetto ad Aubameyang del Saint Etienne e Cvitanich del Nizza. Quest’anno, però, Ibra avrà sicuramente del filo da torcere. Innanzitutto per via della presenza, proprio nel PSG, di Edinson Cavani col quale lo svedese sarà costretto a dividere la scena. Il ‘Matador’ è una vera e propria ‘primadonna’ e non avendo più una squadra costruita attorno a sè, lo svedese potrebbe faticare. Il favorito numero 1 alla conquista del trono, però, è Radamel Falcao. L’attaccante colombiano del Monaco è un bomber di razza che mister Ranieri sta mettendo nelle condizioni ideali per esaltarsi. Il pensiero è unanime: è proprio il ‘Tigre’ il superfavorito alla conquista del titolo di re dei goal. Oltre ai ‘big’ citati, però, sono tanti altri gli attaccanti che con ogni probabilità andranno in doppia cifra e che potrebbero persino ambire al titolo: oltre al già citato Cvitanich, ci sono Aladiere del Lorient, Djordjevic del Nantes, Oliveira del Rennes, Yatabarè del Guingamp (fresco vincitore del titolo di capocannoniere in Ligue 2), Gignac del Marsiglia e Lacazette del Lione.

no non ha nulla da invidiare, insomma, ad uno Javier Pastore che il PSG ha pagato più di 40 milioni. Ricardo Carvalho ed Eric Abidal non saranno certo dei difensori ‘di primo pelo’, ma per una squadra destinata a fare spesso e volentieri la partita, l’esperienza ed il senso della posizione sono fondamentali al fine di non perdere punti preziosi nei minuti finali. È chiaro, il PSG dispone di Thiago Silva – il miglior difensore al Mondo – ma, anche in questo caso, seppur con nomi meno eclatanti, il Monaco pare non aver nulla da invidiare ai parigini. Il portiere argentino Sergio Romero, James Rodriguez e Joao Moutinho – pagati a peso d’oro al Porto – i centrocampisti Obbadi e Toulalan, i terzini Fabinho e Kurzawa: nomi non certo ‘da urlo’, ma di sicura affidabilità. E se, infine, i giovanissimi Ocampos e FerreiraCarrasco riusciranno a dimostrare già nel corso della stagione appena iniziata il loro inestimabile valore, il Monaco potrebe davvero vivere un campionato da favorita. Sarebbe folle da parte nostra, tuttavia, non ammettere che il PSG sia la potenza numero 1 del campionato francese: Ibrahimovic, Cavani, Sirigu, Verratti, Thiago Silva, Lavezzi e tanti, tantissimi altri, non necessitano di alcuna presentazione. Due squadre costruite con una ‘ratio’ diversa, ma che daranno vita – ne siamo certi – ad un testa a testa entusiasmante. 90 calcio2000 ott 2013

ALLE SPALLE DEI GIGANTI: GLI ‘OLYMPIQUE’ Tener testa alle due superpotenze del campionato francese sarà praticamente impossibile per tutti. Le uniche due squadre che, a bocce ferme, possono permettersi di sognare l’impresa e che, più realisticamente, si contenderanno un posto per la prossima Champions League, sono l’Olympique Marsiglia e, soprattutto l’Olympique Lione. Concluso lo scorso campionato rispettivamente al secondo e al terzo posto e con Baup e Garde conferma-

tissimi sulle panchine, le due compagini hanno un anno in più di rodaggio alle spalle e restano sicuramente le uniche outsider in grado di poter provare di sgambettare Monaco e PSG. Nessuno dei due club ha impreziosito il proprio organico con ‘pezzi da novanta’: i centrocampisti Imbula e Payet sono gli acquisti di punta del Marsiglia, Bedimo ed il 31enne Danic gli unici innesti del Lione che, peraltro, si è privato di Lisandro Lopez, Bastos, Monzon e Lovren. Nonostante ciò e in attesa di possibili acquisti dell’ul-

Cavani uno dei candidati al titolo di bomber della Ligue 1


UN PO’ D’ITALIA IN LIGUE 1 Non c’è più Carlo Ancelotti alla guida del PSG, ma c’è Claudio Ranieri sulla panchina del Monaco. L’Italia, insomma, mantiene un proprio rappresentante nei vertici del campionato francese, con l’ex tecnico di Roma e Juventus chiamato a riportare i monegaschi sul tetto di Francia. Altro allenatore sulla panchina di un club francese è Fabrizio Ravanelli il quale, attratto dalle sirene dell’Ajaccio, ha fatto ritorno nella ‘sua’ amata Francia per guidare il club corso. Oltre ai due allenatori, anche 6 calciatori faranno parte del ‘roster’ della Ligue 1. Tre di loro sono reduci dalla conquista del campionato con addosso la maglia del PSG, si tratta di Salvatore Sirigu, Marco Verratti e dell’italo-brasiliano Thiago Motta. A loro si sono aggiunti Andrea Raggi e Flavio Roma, al Monaco già lo scorso anno ma in Ligue 2, e Denis Tonucci, difensore che l’Ajaccio ha prelevato dal Cesena. E’ stato così battuto il record di italiani presenti in Ligue 1, il cui numero non aveva mai superato le 4 unità. L’ultima volta in occasione della stagione 2005-2006 quando ad arricchire il campionato francese c’erano Marco Di Vaio e Christian Vieri (entrambi in forza al Monaco), Luigi Lavecchia (al Le Mans) e proprio quel Flavio Roma che dal 2001 veste la maglia del Monaco, eccezion fatta per una breve parentesi al Milan.

tim’ora (al momento in cui scriviamo il mercato è infatti ancora aperto), le due squadre sembrano in grado di poter fare davvero bene. OUTSIDER A CONFRONTO: CHI SALE E CHI SCENDE Bordeaux e Saint Etienne, Lille e Rennes, Nizza e Montpellier: tante sono state - negli ultimi anni - le compagini in grado di dire la loro e sorprendere tutti pur partendo senza i favori del pronostico. Lille e Montpellier sono riuscite persino a conquistare l’Hexagoal, ma negli ultimi anni Nizza e Saint Etienne hanno fatto evidenziare una clamorosa crescita esponenziale. La Ligue 1 ha ultimamente dimostrato di essere un campionato in grado di offrire spazio alle outsider, sicuramente più di quanto non accada negli altri ‘top’ campionati europei. Quest’anno, però, è una la compagine che – più delle altre – stimola la nostra curiosità: si tratta del Rennes di Philippe Montanier, tecnico che dopo aver trascinato in Champions League la Real Sociedad proverà a ripetere l’impresa con il Rennes, reduce da una deludente stagione conclusa al 13° posto. Ceduti Brahimi (passato al Granada), Mavinga (finito in Russia, al Rubin Kazan) e Montano (girato al Montpellier), la squadra è stata arricchita dagli innesti dell’attaccante portoghese Nelson Oliveira, dal difensore rumeno Valencia Gaman e, soprattutto, dagli

esperti Armand (proveniente dal PSG) e Makoun, costato 3 milioni di euro. Così, una compagine che poteva già far leva su giocatori del calibro di Costil, Kana-Biyik, Danzè, Alessandrini e Pitroipa potrà puntare a sognare in grande. La nostra scommessa, per la Ligue 1 2013-2014, è proprio la compagine rossonera.Diverso è il discorso relativo a Lille e Saint Etienne. Iniziamo dal LOSC: per la squadra biancorossa si tratta di una sorta di “anno 0”. Partito il guru Rudi Garcia, insieme con Digne, Bonnart, Chedjou, Payet e Pedretti, i campioni di Francia 2011 hanno sicuramente perso parte della colonna portante della squadra. Simon Kjaer, unico volto nuovo di “primo livello” arrivato alla corte del noetecnico René Girard non ha certo ammortizzato le tante partenze. Tuttavia, le indubbie capacità del tecnico e la presenza in organico di atleti di indubbio valore potrebbero permettere al Lille di sorprendere tutti. Il Saint Etienne, invece, dovrà riuscire nell’arduo compito di non far rimpiangere la stella Aubameyang, finita al Borussia Dortmund. Gli arrivi di Tabanou e Corgnet non sembrano sufficienti a colmare la partenza del bomber franco-gabonese e Brandao non sembra in grado di raccoglierne l’eredità. Convincono ancor meno Nizza e Montpellier, mentre per il Bordeaux potrebbe registrarsi una stagione da dimenticare. Staremo a vedere...

RETROCESSIONE Due squadre, più delle altre, sembrano le principali indiziate a conservare un posto in Ligue 1. Ci sbilanciamo subito citando Guingamp ed Evian. Dopo aver conquistato la promozione, il Guingamp ha scelto di operare poco sul mercato, perdendo inoltre il centrocampista Imbula, passato al Marsiglia. Yatabarè è un ottimo terminale offensivo, ma il resto dell’organico non appare all’altezza di un campionato come quello francese e l’avvio di stagione è stato decisamente poco confortante. Appena un gradino sopra troviamo l’Evian: dopo la salvezza conquistata con fatica lo scorso anno, la squadra di Pascal Dupraz, seppur molto attiva sul mercato, ispira decisamente poca fiducia. A rendere ancor più ardua la lotta per la salvezza è il valore di due delle tre neopromosse: Monaco e Nantes, infatti, difficilmente resteranno coinvolte nella lotta per non retrocedere e dunque, inevitabilmente, il numero di “contendenti” si assottiglia. Le due ‘corse’ Ajaccio e Bastia, il Sochaux ed il Reims appaiono le principali indiziate ma attenzione al Tolosa e persino al Bordeaux ed al Montpellier: chiaramente è un azzardo – il nostro – ma anche una di loro potrebbe clamorosamente farsi risucchiare nelle zone basse della classifica. calcio2000 91 ott 2013


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di Elisa Palmieri

Special One all’attacco

Le previsioni dell’esperto..

“Non sono sicuro che il Bayern di oggi sia così forte come sotto la gestione di Heynckes”.

“Nella lotta per lo scudetto la Juventus è favorita anche quest’anno. La vedo ancora un gradino sopra a tutte le altre, subito dietro i bianconeri di Conte metto il Napoli: la squadra azzurra è la vera anti-Juventus, la principale antagonista per lo scudetto”.

José Mourinho alla vigilia della Supercoppa Europea Chelsea-Bayern Monaco – Bild

Toni quasi rossonero... “Fui a un passo dal Milan. Era il mio ultimo anno a Firenze, sapevo che sarei andato via. Era tutto fatto: Galliani prese tempo per avere l’okay definitivo di Berlusconi per chiudere l’operazione. Poi arrivò il Bayern Monaco: vennero in Italia, Rummenigge mi conquistò col suo entusiasmo e mi impegnai con loro. Pochi giorni dopo arrivò l’okay di Berlusconi ma troppo tardi: avevo già detto sì al Bayern.” Toni – La Gazzetta dello Sport

Il solito Ringhio anche in panchina! “Le sensazioni? Mi sto toccando da due-tre giorni... Sappiamo che dovremo vincere il campionato a tutti i costi, anche mia nonna l’ha detto” Gennaro Gattuso – Conferenza Stampa pre-partita Modena-Palermo

SuperMario al vetriolo “Veronesi, vorrei presentarvi un bresciano” Mario Balotelli - Twitter alla vigilia di Verona-Milan “Se faccio qualcosa di spettacolare nel mio lavoro ma commetto degli errori come persona, non sono contenti. Perchè vogliono che io sia prima un uomo e dopo un grande giocatore. Brescia è casa mia, è il posto in cui andrò a vivere il giorno in cui smetterò di giocare a calcio. Quando sono andato al Manchester City ero un ragazzo e sono tornato in Italia, al Milan, che ero diventato un uomo. Se i giovani mi considerano un modello per me è una grande responsabilità”. Mario Balotelli – Sport Illustrated

93 calcio2000 ago 2013 93 calcio2000 Ott 2013

Marcello Lippi – Il Mattino

A Ciro non va giù “L’esonero con la Samp mi brucia molto di più di quello con la Juve. Con i bianconeri avevamo fallito gli obiettivi, con i blucerchiati invece eravamo in linea con le aspettative. Dovevamo salvarci e non siamo mai stati negli ultimi tre posti”. Ciro Ferrara – TuttoSport

Promesse azzurre “Cavani è andato via e sarà ricordato per i tanti goal segnati. Io sono qui e vorrei entrare nella storia del club come Maradona, perché il mio unico obiettivo è vincere”. Higuain – La Gazzetta dello Sport

I sassolini di Osvaldo “Una parte del tifo della Roma si è comportata molto male con me senza un motivo preciso. Ogni volta che entravo in campo in questi due anni ho dato il massimo per la Roma e una minoranza dei tifosi si è comportata male, ma non solo con me. (...) In Italia il giocatore viene molto maltrattato e quindi ho risposto alla chiamata del Southampton”. Osvaldo – Sky Sport

Very Normal People “Giocherei a calcio anche se non mi pagassero. Sceglierei sempre e comunque questa professione. Noi calciatori non siamo star del cinema. Quando non ci alleniamo o non giochiamo, rimaniamo a casa con le nostre famiglie. Ad esempio a me piace giocare con mio figlio o fare altre cose, come guardare film o giocare ai videoagame”. Leo Messi - Maxim


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