"Omaggio ad un Giudicariese"

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Omaggio ad un Giudicariese

Poesie di Mario Antolini Muson I m m a g i n i d i To m a s o I o r i

Museo Scuola Rango


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La mostra “Omaggio ad un Giudicariese” è un dono d'affetto che l'ideatore e curatore della Mostra Tomaso Iori vuol fare al grande Giudicariese Mario Antolini Musón. Le poesie donate da Mario e Flavio a Tomaso nel lontano 1989 in occasione della pubblicazione delle foto di Tomaso sui Calendari patrocinati dalla Cassa Rurale della Quadra, ritornano a noi in modo forse ancor più immediato ed esplicito di 30 anni fa. Le immagini che mostrano i nostri paesi com'erano nel 1980 , ci fanno riandare con emozione alla nostra gioventù, quando strade, campi e case davano effettivamente l'idea di un ambiente bucolico. La raccolta è divisa in tre temi: Fiori identificati dal colore verde La casa dell’uomo identificata dal colore rosso mattone Oltre le pietre identificate dal colore azzurro quasi a segnare un itinerario immaginario attraverso la nostra vita immersa nell’ambiente di questa meravigliosa valle. Lidia Brogliato

Su YouTube al canale Museo Scuola Rango è possibile vedere ed ascoltare alcune testimonianze inedite fatte da Mario durante l’inaugurazione della mostra: https://youtu.be/zR2bGEnHzVk

Nella parte finale del libretto si trova una accorata lettera dei capifamiglia di Balbido datata 18 maggio 1885 e sottoscritta anche dal Capocomune del Bleggio Superiore in Cavajone. Tale documento è un ulteriore omaggio a Mario storico e ricercatore del nostro territorio. 3


Fiori

Li trovi all’improvviso nelle rughe di qualcosa d’antico che non sapevi più d’avere scordato non sai quando nella saggia penombra di un angolo di te che scopri vivo

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li trovi all’improvviso

Madice

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Fiori

Li trovi all’improvviso aggrappati al confine tracciato fra strada e intimità e li senti stranamente vicini lÏ appesi come lacrime di gioia agli occhi

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li trovi all’improvviso

Gallio

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Fiori

Li trovi all’improvviso e all’improvviso scopri luce nuova in un vicolo spento dal logorio di giorni rassegnati al grigio lento di un destino senza lampi nel cui torpore ormai pensavano morire

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li trovi all’improvviso

Bivedo

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Fiori

Li trovi all’improvviso dentro l’ombra di una crepa aperta fra pietre che credevi invincibili prima che il tocco fermo e leggero d’un filo verde andasse a frantumare l’arroganza

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li trovi all’improvviso

Larido

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Fiori

Li trovi all’improvviso sugli spigoli duri dei gradini del tuo tempo sbocciati in ricordi capaci di ridare al tempo e a te un colore

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li trovi all’improvviso

Marazzone

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Fiori

Li trovi all’improvviso obbedienti a simmetrie tracciate da misteriose mani invisibili e capaci di un ordine indulgente nella cui ragnatela puoi anche sentirti libero

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li trovi all’improvviso

Marazzone

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Casa

La casa dell’uomo si arricchisce emblematicamente di un simbolo di Fede che si fa arte, cultura motivo di una saggia qualità della vita

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la casa dell’uomo

Madice 17


Casa

Rimane ancora indelebile la traccia del lavoro di ieri scolpita nel legno che impreziosisce e completa la casa dell’uomo legata alla terra

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la casa dell’uomo

Larido

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Casa

Occhiaie mute che dalle pietre forti della casa dell’uomo si spalancano su monti, campi a prati dove la fatica fu perenne pane quotidiano

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la casa dell’uomo

Cavrasto 21


Casa

Sulle facciate di malta della casa dell’uomo i mestieri umili e preziosi di generazioni soggette a infiniti lavori o sulla propria madre terra o lungo le strade del mondo

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la casa dell’uomo

Balbido 23


Casa

Casa dell’uomo lungo le strade serpeggianti leggiadre fra il verde sorrise da capitelli e campanili: un ambiente sereno e serenante frutto di sacrifici secolari di concordi comunitĂ

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la casa dell’uomo

Cornelle 25


Casa

Tradizione e vita riemergono nel legno scolpito che riflette fede e lavoro di un popolo alpestre dal volto sudato proteso ad orizzonti comuni oltre i monti, oltre i cieli ‌.

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la casa dell’uomo

Balbido

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Oltre

Vivo forse solo per quel qualcosa cui non so dare un nome ma che s’innalza ancora oltre le pietre scure delle mie sere

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oltre le pietre

Bivedo - Il campanile

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Oltre

E’ rimasto quassÚ a parlarci il silenzio passato come un urlo oltre le pietre mute d’un mistero vicino

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oltre le pietre

La Guarda - L’Eremo della S. Croce

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0ltre

Figlio vorrei scagliassi gli occhi a volte oltre le pietre sulle cui rughe secche dipingerai i tuoi giorni

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oltre le pietre

Rango - Affresco murale della maternitĂ

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Oltre

Non dentro oltre le pietre avvolte attorno ai nostri giorni s’alza quel poco di nostro che resta di tanti fuochi accesi

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oltre le pietre

Cavrasto - Campanile oltre i tetti

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Oltre

Con quanto verde ancora ci accenderemo gli occhi dopo l’ultimo balzo alto oltre le pietre cui affideremo il nome

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oltre le pietre

Larido - Il Cimitero

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Oltre

…. e sembra così facile a guardar su una Croce scoprire il senso d’un segno oltre le pietre squadrate del suo corpo

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oltre le pietre

Santa Croce - Il monumento della Croce

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L’originale del presente documento è conservato presso l’ Archivio Diocesano Tridentino


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Con il patrocinio di

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Scelta grafica ed elaborazione di Tomaso Iori You Tube: museo scuola rango

www.museoscuolarango.it

museoscuolarango@yahoo.it


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