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La radiorurale a Cavrasto in Giudicarie

Ci piace concludere questo piccolo lavoro con una fotografia degli alunni della scuola di Cavrasto con il loro insegnante Maestro Umberto Brocchetti (fig:41) 33 . Una foto della classe che risale agli ultimi anni dell’esperienza didattica del maestro. Anche questo è un pezzo di storia legata alla scuola ed ai loro utilizzatori.

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dalla scheda di ordinazione ai fini del successivo invio del ricevitore più idoneo; in seguito, era colui che doveva occuparsi della prevista manutenzione e della vigilanza sulla custodia e sul corretto uso dell’apparecchio da parte dei vari insegnanti. La conservazione del prezioso apparecchio, esposto ai giochi e ai possibili danneggiamenti da parte degli scolari conseguiva una certa responsabilità, al che, quando possibile, il ricevitore veniva conservato in un apposito armadio chiuso a chiave, e se non era possibile questa soluzione, veniva collocato sopra un’alta mensola, inarrivabile dagli alunni. La radio si poneva solitamente sopra la cattedra o su idoneo supporto per l’accensione e la sintonizzazione in occasione delle lezioni radiofoniche o in particolari occasioni quando il Duce o qualche importante gerarca parlava alla radio. (fig.35) 28

all’istruzionemusicale e a quella politica,con convinzione e qualitàinferiori rispetto alla scuolaelementare.Più in generale, nel periodo1934-40 si assistette allamessa in onda di una serie ditrasmissioni più o menovalide dedicate a categorie che riflettevano l’interesse del regime, perpetuando così la lineadell’ascolto organizzato. Tra queste, per citarne alcune, “Radio GIL”, “Trasmissione per le donneitaliane”, “Radio sociale”, ecc.(fig.11-12) 8

Completava la rete organizzativa un efficiente serie di centri di assistenza per le eventuali manutenzioni di questi apparecchi, i quali, in ambito provinciale, erano ubicati a Trento per le marche Radiomarelli, Unda e Philips, e a Rovereto per quelli della Siemens-Telefunken. Per le altre marche ci si doveva rivolgere a Bolzano.(fig.9) 6

Per quanto riguarda i programmi trasmessi per i “rurali”, vierano quelli dedicati agli agricoltori e quelli dedicati allescuole. I primi, che non approfondiremo, venneroinizialmente condensati nella famosa “Oradell’Agricoltore”, che andava in onda ogni domenica dalle10 alle 11, in seguito estesi alla rubrica serale, trasmessa dalle18:10 alle 18:45.(fig.10) 7Queste trasmissioni non ebbero mai un grande riscontro dallapopolazione rurale, sia per i contenuti di basso spessore che,sovente, ben poco avevano a che fare con le problematicheagricole, sia per mancanza di preparazione culturale.Assai più valide furono le trasmissioni scolastiche, sovente supportate dall’opera di valenti pedagoghiinfantili. La tipologia in assoluto più importante fu la radioscena e in minor misura la radiocronaca,seguivano i saggi musicali e corali. La radioscena, in particolare, proponeva argomenti storici escientifici agli alunni, attraverso un mix di dialogo, musica, ricostruzione sonora dell’ambiente dinarrazione.A partire dal 1938-39 iprogrammi vennero allargatialla scuola secondaria,puntando

STORIA DELLA RADIO RURALE E LA SCUOLA ELEMENTARE DI CAVRASTO

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