SFRUTTARE GLI GLI SPAZI SPAZI
33 mq che sfruttano la lunghezza Il bilocale, costituito da due ambienti tra loro comunicanti, è stato rinnovato puntando su soluzioni costruttive salvaspazio e progettando arredi su misura “intelligenti”.
L’INGRESSO dell’abitazione si apre sulla cucina e sulla zona pranzo, arredata con un tavolo a forma di pentagono irregolare: quest’ultimo si raccorda con il piano del mobile che costeggia la parete; lungo il percorso, il vecchio camino scavato nel muro è diventato un’utile nicchia per riporre le stoviglie. Tutti gli elementi d’arredo sono stati realizzati su disegno, compresa la composizione della cucina sul lato opposto della stanza, con armadiatura a tutta altezza in laccato bianco opaco. ■
Lampada da parete a braccio orientabile: Tolomeo di Artemide, design Michele De Lucchi (nella versione base, 200 euro)
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terzo piano di un caratteristico a ledificio milanese “di ringhiera”,
con affaccio sul tradizionale ballatoio interno e anche verso strada, l’abitazione ha una superficie minima, ma ottimamente sfruttata. Ridisegnando la distribuzione, il progetto ha permesso di ampliare - anche visivamente - lo spazio disponibile e di enfatizzarne la prospettiva. Dalla cucina alla zona notte soppalcata, regolabile in altezza e quindi “a scomparsa” quando non viene utilizzata, i due ambienti sono arredati quasi esclusivamente con elementi su misura per adattarsi meglio ai volumi architettonici della casa. QUANTO COSTA Composizione in linea per la cucina, lunghezza 280 cm, compreso ripostiglio a tutta altezza con caldaia, frigorifero, forno multifunzione, tritarifiuti, cappa aspirante, scolapiatti, lavastoviglie; piano, fondo del piano e spalle laterali in Pral di Abet Laminati, ante laccate. Esclusi elettrodomestici 6.000 euro.
DOPO 40
140
130
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INGRESSO
PRIMA
ZONA PRANZO
BAGNO
465
ZONA NOTTE SOPPALCATA
SOGGIORNO
DEMOLIZIONI COSTRUZIONI
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La forma lunga e stretta dell’appartamento, tipica di questa tipologia abitativa, non ne condiziona la vivibilità. Anzi, l’affaccio Nord/Sud sui due lati corti favorisce il passaggio della luce per tutta la lunghezza delle due stanze, disposte in sequenza e separate da un muro portante. Il primo ambiente ospita cucina e tavolo da pranzo, il secondo living e zona notte saliscendi.
SPOSTANDO IL BAGNO
50
285
CUCINA
A PIANTA RETTANGOLARE
L’intervento più consistente ha comportato una nuova disposizione per l’ambiente di servizio, trasferito dal secondo al primo locale (rispetto all’ingresso). Adiacente la cucina, con cui condivide gli impianti, prevede ora un antibagno con lavabo e box doccia vetrato, e aggettante rispetto al volume principale; e un vano separato con i sanitari, installati uno di fronte all’altro.
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La zona giorno della casa è stata arredata in modo semplice, con pochi pezzi indispensabili che non appesantiscono gli spazi. La nicchia ad arco davanti al divano, originariamente un vano di passaggio, ospita ora la libreria e un mobile basso; di fianco c’è posto per l’angolo studio.
IN SOGGIORNO il divano di linea morbida è rivestito in velluto a righe multicolor. La zona conversazione è poi completata da una seduta a sacco in materiale plastico, mentre una cassa in legno scuro di stile etnico è stata sistemata nella nicchia del sottofinestra. L’illuminazione d’ambiente è prevista sia in alto, con una lampada a sospensione sferica, sia di lato con una lampada terra-soffitto. ■ Lampada da terra: Parentesi di Flos, design Achille Castiglioni e Pio Manzù (230 euro) ■ Sospensione: Glo-Ball di Flos (con diametro 33 cm, 320 euro)
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SCRIVANIA A ZIG ZAG Lungo la parete, pensato con diverse funzionalità tra cui zona studio, un piano di raccordo corre tra i due ambienti dell’appartamento, sottolineandone la continuità. L’andamento irregolare disegna incroci di linee che indirizzano i passaggi e permettono di recuperare superfici d’appoggio senza sprecare neanche un centimetro.
NUOVI GLI INFISSI Quelli della finestra nella zona giorno sono stati sostituiti con modelli simili agli originali ma più efficienti dal punto di vista dell’isolamento termico così da evitare dispersioni. Sono in legno verniciato bianco opaco, in nuance con le finiture dei mobili e delle pareti.
GLI IMPIANTI? NASCOSTI! Sotto le doghe del parquet in rovere spazzolato verniciato è stato installato l’impianto termico a pannelli radianti che risulta quindi completamente invisibile, evitando la presenza dei radiatori che porterebbero via spazio. Per la climatizzazione estiva è stato invece installato un impianto ad acqua, il cui motore è inserito nel controsoffitto. NELL’ANGOLO STUDIO il piano dello scrittoio in mdf nero opaco costituisce il proseguimento di quello a linea spezzata del mobile di fianco. Come nel caso del tavolo di forma irregolare della cucina, anche questo elemento è stato realizzato su disegno del progettista con l’intento di sfruttare al meglio i ridotti spazi a disposizione. Nel fianco dell’armadio è stata prevista una colonna con ripiani, utile come libreria e per riporre materiale di lavoro. Cose di Casa
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Doppia vita per uno stesso spazio che si trasforma grazie al soppalco regolabile in altezza: quando è abbassato la camera da letto è pronta; quando è sollevato, si prolunga invece il soggiorno.
SALE E SCENDE IN UN ATTIMO Il meccanismo di salita e discesa del soppalco è manuale e il piano può assumere anche posizioni intermedie oltre a quella più alta (240 cm) e alla più bassa (70 cm); al letto si accede facilmente con uno sgabello a scaletta. Oltre agli evidenti vantaggi legati al risparmio di spazio, c’è anche quello di poter tenere sempre il letto rifatto con lenzuola, coperte e cuscini, e quindi pronto per dormire.
IL LETTO DIVENTA IL SOFFITTO L’ARCHITETTO SCORRIMENTO SU GUIDE VERTICALI Realizzata su disegno del progettista, la struttura che ospita il letto matrimoniale è costituita da un telaio in ferro che sostiene il piano in mdf su cui poggia la rete; in ferro sono anche la testiera e la pediera, parallele rispettivamente alla libreria e all’armadiatura lungo le pareti. ● Rispetto al letto, le dimensioni complessive del soppalco sono più ampie, di 225 x 235 cm, così da avere un po’ di margine lungo i bordi, per agevolare i movimenti e per utilizzarlo come superficie d’appoggio.
Come funziona il meccanismo
Il soppalco scorre lungo quattro guide, due su un lato e due sull’altro, mimetizzate nelle colonne che delimitano i mobili. ● Il sistema si basa sulla presenza di contrappesi in cemento armato che, presenti dietro ciascuna delle guide, garantiscono la stabilità e la massima sicurezza della struttura in ogni posizione che assume: anche quando si trova alla massima altezza.
LETTO ABBASSATO
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UN ARMADIO DIVISO IN SETTORI La presenza del soppalco non impedisce di usufruire al meglio dei moduli contenitori realizzati su misura lungo le pareti. Su un lato c’è la libreria a giorno; sull’altro si sviluppa invece una struttura suddivisa in tre settori: i vani bassi si possono aprire sempre, l’armadiatura intermedia solo quando il letto è sollevato e gli scomparti a 240 cm di altezza quando il soppalco è abbassato.
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CON BLOCCHI IN ALTEZZA QUANTO COSTA Struttura del soppalco in profili metallici, contrappesi in cemento armato, quattro guide di scorrimento dotate di 8 fermi (4 inferiori e 4 superiori) 5.500 euro Armadiatura in laccato bianco opaco su misura 3.500 euro Libreria su misura in laccato bianco opaco 2.000 euro LETTO ALZATO
In ciascuna delle quattro guide verticali di scorrimento del soppalco sono installati fermi di fine corsa che bloccano il movimento nelle due posizioni limite previste in basso e in alto. Impedendo così che il letto possa toccare terra o che testiera e pediera possano arrivare contro il soffitto.
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Lavabo, sanitari, zona lavanderia e una doccia maxi in un bagno di soli 3,5 mq, confortevole e completo: e il soffitto, parzialmente ribassato, ha permesso anche la realizzazione di un ripostiglio/vano tecnico in quota. L’ESPERTO LA DOCCIA SPORGE NELLA STANZA Viste le dimensioni minime dell’appartamento il progettista ha studiato un’insolita soluzione che ha permesso allo stesso tempo di ampliare il volume della doccia e di lasciare filtrare la luce naturale all’interno del bagno cieco.
Grazie a un prisma di luce
CI STA ANCHE LA LAVATRICE Nell’angolo del bagno ritagliato tra la doccia in muratura e il lavabo è stato inserito un mobile a più funzioni realizzato su misura in Corian bianco. Nella base, apribile verso la doccia, c’è posto per una lavabiancheria di dimensioni standard. Nella parte superiore è stato montato un mobile a giorno di profondità ridotta, con vano a giorno laterale a colonna.
NEL BAGNO il piatto doccia, realizzato su misura, è in pietra di Cardoso spazzolata. Il box è chiuso da un pannello scorrevole in vetro temperato trasparente. Installato sull’altra parete, il lavabo asimmetrico in ceramica offre un utile piano d’appoggio laterale.
Piatto doccia: Biagetti ■ Lavabo: Scola di Duravit ■ Rubinetterie: Nostromo di Fantini ■
Installato su uno dei lati corti del bagno, il box doccia in muratura si prolunga a una delle due estremità fuoriuscendo di circa 15 cm rispetto al perimetro del locale con un blocco vetrato (sui tre lati e anche in alto) che “sconfina” nell’ambiente adiacente. ● Questo volume verticale, che risulta quindi disposto al centro della pianta - nella zona di passaggio è caratterizzato dalla semitrasparenza delle sue pareti in vetro temperato satinato, trattate in modo diverso a seconda della posizione del pannello. L’elemento aggettante lascia filtrare la luce naturale proveniente dalle aperture che si trovano ai capi opposti dell'abitazione e permette di illuminare il box doccia e tutto il bagno. ● Da non trascurare che, grazie a questa soluzione, si ottiene una grande cabina doccia per due che misura 110 x 80 cm.
Progetto: arch. Tommaso Giunchi, Milano, www.tommasogiunchi.it Foto: Adriano Pecchio
INDIRIZZI Abet Laminati www.abet-laminati.it Tel. 02/6124851 Artemide www.artemide.com Tel. 02/935181 Biagetti www.biagettimarmi.it Tel. 02/39266551
Duravit www.duravit.it, Tel. 02/6698770 Fantini Rubinetterie www.fantini.it Tel. 0322/918411 Flos www.flos.com Tel. 030/24381
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I LAVORI VISTI NEL DETTAGLIO
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l bilocale, interessato da un intervento di ristrutturazione totale, presenta alcuni caratteri architettonici tipici di molti edifici cittadini di fine ‘800: come i solai con travi e assito in legno e i muri portanti di elevato spessore. Conservando il più possibile le strutture originarie, l’opera ha comportato però modifiche sulle murature, necessarie per ridefinire parzialmente il lay-out, e il rifacimento completo degli impianti - da quello elettrico al riscaldamento e alla climatizzazione -, dei serramenti e delle finiture. La realizzazione di soluzioni d’arredo su misura è parte integrante del progetto.
PRIMA di iniziare la ristrutturazione, in tutta l’abitazione sono stati rimossi dal pavimento il vecchio rivestimento ceramico e il sottostante massetto cementizio. Anche a soffitto sono state demolite le strutture esistenti, riportando alla luce travi e assito in legno.
PARETI: DEMOLIZIONI E COSTRUZIONI
P
SAPERNE DI PIÙ
er poter modificare la precedente distribuzione, tutti i tramezzi della casa sono stati demoliti, conservando soltanto il muro portante che, in posizione centrale, attraversa l’abitazione separando i due ambienti principali. ● In questa parete di elevato spessore, circa 50 cm, già in origine era presente un vano di passaggio: durante la ristrutturazione quest’ultimo è stato però alzato da 210 cm a 240 cm (così da arrivare esattamente a filo della zona notte soppalcata). Nell’esecuzione dell’intervento è stato eliminato l’arco strutturale preesistente in modo da poter alzare l’architrave.
tramezzi Pareti interne divisorie che separano tra loro i diversi ambienti di un’abitazione. architrave Trave orizzontale che sostiene la parte di muro sopra un vano di passaggio; in alcuni casi (come in questa casa prima della ristrutturazione) l’architrave può essere costituito da una struttura ad arco.
● Per
poter effettuare tale modifica garantendo la stabilità del nuovo passaggio è stato necessario incassare nella muratura una trave in ferro, con lo scopo di rinforzarla. ● A differenza dei muri portanti, tutti in mattoni pieni, i tramezzi di nuova costruzione (per esempio le pareti che delimitano il bagno) sono stati invece realizzati impiegando mattoni forati. ● Sulle pareti perimetrali, operazione preliminare è stata la piccozzatura sul vecchio intonaco, seguita da una stuccatura a gesso che ha permesso di uniformare tutte le superfici verticali, vecchie e nuove.
mattoni pieni Come di- parti vuote all’interno. Pace la parola, sono blocchi a base d’argilla che hanno la stessa composizione e densità in tutto lo spessore; in passato venivano utilizzati per costruire tutte le murature, oggi solo per alcune opere. mattoni forati Oggi quasi sempre utilizzati in alternativa a quelli pieni, hanno una struttura che prevede
rimenti resistenti, sono però molto più leggeri. piccozzatura Intervento eseguito prima di reintonacare una vecchia parete. Colpendo il muro con un martello, si creano sulla superficie piccoli dislivelli che la rendono leggermente irregolare, favorendo l’aggrappagio del nuovo intonaco.
Le murature di un’abitazione possono essere portanti, avere cioè una funzione strutturale; o svolgere soltanto una funzione divisoria. Le prime hanno uno spessore maggiore che può variare da 40 cm fino anche a un metro (in molte abitazioni d'epoca); i tramezzi o muri divisori sono spessi in genere tra 8 e 15 cm. l Per costruire le pareti si possono impiegare, a seconda dei casi, diversi materiali: laterizio (mattoni pieni o forati), cemento, legno o anche cartongesso. l Nei muri in mattoni, al fine di garantire la resistenza e la stabilità della struttura, gli elementi vengono disposti a incrocio, interponendo uno strato di malta. l Dagli anni ‘50-’60 in edilizia, al posto dei muri portanti in laterizio, vengono realizzate costruzioni con pilastri in cemento che hanno la stessa funzione strutturale.
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MATERIALI SPESSORI
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CONSOLIDAMENTO DEL SOLAIO
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SAPERNE DI PIÙ
ome in molte case d’epoca, anche nell’edificio in cui si trova l’abitazione il solaio è costituito da una struttura formata da travi in legno e assito. Nel corso del tempo quest’ultimo aveva ceduto in più punti e ne erano derivati degli avvallamenti, soprattutto al centro delle stanze. ● In fase di ristrutturazione, pavimenti, sottofondo e assito sono stati rimossi, così da poter intervenire rinforzando il solaio con travi IPE 80 che, insieme a quelle in legno già presenti, contribuiscono a dare maggiore stabilità al nuovo piano di calpestio. Una volta ripristinato l’assito, questo è stato ricoperto con un TNT, quindi con un pannello in polistirolo nel quale sono inseriti i tubi dell’impianto di riscaldamento e, sopra, i tubi corrugati dell’impianto elettrico. ● Gli impianti sono stati quindi coperti da un massetto in cemento con spessore di 4-5 cm, sopra il quale, una volta asciutto, è stato posato il rivestimento in listoni di parquet di rovere spazzolato.
solaio Composto da più elementi, è la struttura orizzontale che divide un piano dall’altro di un’abitazione. assito In un solaio in legno costituisce la parte calpestabile. È formato dall’insieme delle assi in legno che vengono fissate alle travi sottostanti. Sopra all’assito vengono posati il massetto e l’eventuale rivestimento. travi IPE 80 Chiamate anche
putrelle, sono profilati in acciaio utilizzati per strutture portanti come tetti e solai. Si caratterizzano per una sezione a doppia T, con due ali, superiore e inferiore, la cui misura è pari a metà altezza della trave stessa. Il numero dopo la sigla IPE indica l’altezza della trave (80 uguale 8 cm). TNT Sigla per tessuto-non tessuto. È un tessuto in materiale sintetico idroreppellente e isolante
con cui si realizzano pannelli che hanno molti impieghi in edilizia. tubi corrugati In plastica rigida resa flessibile da una dentatura, sono tubi adatti a contenere i fili elettrici. massetto In cemento o altro materiale è un elemento costruttivo che viene posato sul pavimento per livellarlo e per ottenere un sottofondo uniforme su cui viene posato il rivestimento.
IL CONTROSOFFITTO NASCONDE E RIBASSA
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SAPERNE DI PIÙ
a struttura del soffitto, formata da travi e assito in legno come quella del pavimento, è stata rivestita da una controsoffittatura in cartongesso realizzata a filo delle travi: è rifinita come le pareti con le quali si uniforma perfettamente. L’intelaiatura metallica del controsoffitto, alla quale sono fissati i pannelli in cartongesso, è “appesa” alle travi del soffitto originario. ● Una struttura di questo tipo svolge diverse funzioni: mimetizzare i lievi dislivelli tra le travi in legno sottostanti, permettendo così di ottenere una superficie perfettamente orizzontale e complanare; nascondere i cavi degli impianti; migliorare l’isolamento termico degli ambienti. ● In corrispondenza del bagno è stato previsto un ribassamento più consistente (80-100 cm) per ricavare un ripostiglio in quota. Per accedervi, nella fascia alta della parete è stato ritagliato un vano rettangolare da 60x80 cm, chiuso da uno sportello a ribalta. Per garantire al vano sopraelevato un’adeguata portata, il piano orizzontale in cartongesso ha una struttura doppia rinforzata.
con trosof fi t t a tur a funzionali) o tecnico (per essere o meno calpestabile. È un ribassamento del sof- esempio contenere gli im- portata Espressa in kg/ fitto in genere realizzato con un materiale leggero come il cartongesso che può avere un obiettivo estetico (per riproporzionare le altezze e definire diverse zone
pianti).
mq, è la capacità di un so-
ripostiglio in quota laio o di un’altra struttura Vano soppalcato realizzato a 240 cm da terra. A seconda del tipo di struttura e del materiale di costruzione può
orizzontale, (es. un controsoffitto) di reggere un peso. Nei solai normali la portata è in genere 200 kg/mq.
Il cartongesso è utilizzato sempre più spesso anche nell’edilizia residenziale; non solo per realizzare controffittature, ma anche per pareti divisorie, contropareti o intere costruzioni.Tra i vantaggi di queste strutture ci sono la leggerezza, la versatilità e la resistenza; ma anche la facilità e la rapidità nella posa. l Con il cartongesso si impiega infatti una tecnica costruttiva “a secco”, che non prevede cioè l’utilizzo di malte a base acqua come legante. l I pannelli in cartongesso vengono posati singoli o accoppiati secondo le diverse esigenze di resistenza fonoassorbenza e isolamento. l Vengono semplicemente avvitati su a una struttura formata da profilati in acciaio zincato, con diversi spessori a seconda del tipo di opera da realizzare e del carico da reggere.
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MATERIALI POSA Cose di Casa
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RISCALDAMENTO A PANNELLI
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n tutta l’abitazione, sotto il pavimento sono installate le condutture in plastica flessibile dell’impianto termico a pannelli radianti. Disposte a spirale sulla superficie disponibile, sono state poi coperte con il massetto in cemento e con il parquet. Un impianto termico a pavimento può essere rifinito con qualsiasi tipo di rivestimento senza rischio che venga danneggiato dal calore: legno, piastrelle, gres, cotto, marmo; nel caso del legno è consigliabile usare, come è stato fatto nell’abitazione, un parquet prefinito che risulta in genere più stabile in seguito agli sbalzi termici.
Pannelli radianti tori è che le conduttore perature più basse (30-
È un sistema di riscaldamento che funziona con un circuito chiuso nel quale scorre acqua riscaldata da una caldaia. La differenza rispetto a un impianto termico tradizionale con i radia-
sono distribuite su una superficie radiante molto ampia (quella del pavimento o delle pareti). Oltre a essere del tutto invisibile, fa risparmiare energia: l’acqua scorre infatti nel circuito a tem-
40 °C circa) rispetto a un impianto a radiatori. Ciò è possibile perché ci sono meno dispersioni, meno differenze di temperatura tra una parte e l’altra della stanza e non si solleva polvere.
CLIMATIZZAZIONE AD ACQUA FOTO SERVIZIO ARC. TOMMASO GIUNCHI
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unità motocondensante (RTLH di Artel) www.artelgroup.com
er il raffrescamento estivo dell’abitazione è stato realizzato un sistema di condizionamento composto da due split a parete - uno in cucina e uno nella sala/zona notte e da un’unità motocondensante raffreddata ad acqua; questa è stata installata nel ripostiglio in quota sopra il bagno. ● La climatizzazione ad acqua è un’ottima soluzione per piccoli appartamenti che, come questo, non offrono la possibilità di installare l’unità motocondensante all’esterno, sul balcone o in facciata. Nei sistemi raffreddati ad acqua tutto l’impianto si trova infatti all’interno dell’abitazione: l’apparecchio che contiene il motore può essere sistemato in un controsoffitto ma anche in un vano tecnico o in un’armadiatura. Gli split a parete (in alternativa esistono anche i modelli a soffitto o quelli a pavimento) sono simili per forme e dimensioni a quelli di un impianto di climatizzazione tradizionale.
Split Negli impianti di cli- sinonimo di unità interna o unità motocondensante matizzazione fissi, che sono composti cioè da più unità collegate tra loro, il termine split (letteralmente il significato del termine è “diviso”) viene spesso utilizzato come
di unità ventilante. Si tratta dell’apparecchio che, installato all’interno della stanza, svolge la funzione di distribuire l’aria fresca e di sottrarre calore all’ambiente.
In genere posizionata all’esterno (all’interno negli impianti raffreddati ad acqua) contiene il motore. Ha la funzione di produrre il freddo e disperdere il calore.
Negli impianti di climatizzazione raffreddati ad acqua (a differenza che in quelli raffreddati ad aria) il motore dell’unità motocondensante viene raffreddato con acqua di rete che, svolta questa funzione, finisce poi nello scarico. l Per questo motivo l’unità può essere installata dentro casa, anziché all’esterno, e collegata con l’impianto idrico. In questi sistemi nel circuito refrigerante scorre un gas refrigerante, esattamente come negli impianti raffreddati ad aria. l Un aspetto da considerare è il consumo elevato e continuo di acqua di rete necessaria per raffreddare il motore quando il climatizzatore è acceso.
COME FUNZIONA
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