Top Life magazine #03

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...immagini, storie ed emozioni. L’eccellenza in un territorio straordinario adagiato tra Firenze, Arezzo e Siena: il cuore della Toscana.


...images, stories, sensations.

The excellence of an extraordinary land that leans among

Florence, Arezzo and Siena: the “heart � of Tuscany.


SOMMARIO

12 14 18 26 30 34 42 50 68 COS’È TOP LIFE

WHAT TOP LIFE IS

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PRIMAVERA IN TOSCANA

SPRING IN TUSCANY

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L’ARTE DELL’OSPITALITÀ

THE ART OF HOSPITALITY

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PATRIZIO BERTELLI: PRADA

PATRIZIO BERTELLI: PRADA

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LEONARDO DA VINCI

LEONARDO DA VINCI

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MUSEO MAEC CORTONA

MAEC MUSEUM CORTONA

34

CUOIERIA FIORENTINA

CUOIERIA FIORENTINA

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I TEMPLI DELL’ACCOGLIENZA

THE TEMPLES OF HOSPITALITY

42

STORIA DELL’OREFICERIA FIORENTINA

HISTORY OF FLORENTINE GOLDSMITHS

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CASA COLONICA TOSCANA

TUSCAN COTTAGE

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LA PANZANELLA

PANZANELLA

58

I MAESTRI TRIPPAI

THE MASTERS OF TRIPE

62

IL GELATO ALLA CREMA FIORENTINA

FLORENTINE ICE CREAM

66

IL CALCIO STORICO

HISTORICAL SOCCER

68

IL NEGRONI

NEGRONI COCKTAIL

74

IL CHIANTI

CHIANTI “SHIRE”

76

CASTIGLION DEL BOSCO

CASTIGLION DEL BOSCO

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SOMMARIO

76 82 94 100 108 116 128 140 158 DIVINI ASSAGGI

DEWINE TASTINGS

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LUCA MARTINI SOMMELIER

LUCA MARTINI SOMMELIER

90

CASTIGLION FIORENTINO

CASTIGLION FIORENTINO

94

BORGO LA BAGNAIA

BORGO LA BAGNAIA

98

IL CASTELLO DI SAMMEZZANO

SAMMEZZANO CASTLE

100

BAGNO VIGNONI

BAGNO VIGNONI

108

ROCCA RICCIARDA

ROCCA RICCIARDA

112

SANTUARIO DELLA VERNA

LA VERNA SANCTUARY

116

IL CIPRESSO TOSCANO

TUSCANY CYPRESS TREES

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IL DUOMO DI SIENA

SIENA’S CATHEDRAL

128

WORLD TUSCAN HOUSE

WORLD TUSCAN HOUSE

132

NORCENNI GIRASOLE CLUB

NORCENNI GIRASOLE CLUB

138

LE FORESTE DI VALLOMBROSA

THE FOREST OF VALLOMBROSA

140

FIRENZE OLTRARNO

OLTRARNO DISTRICT OF FLORENCE

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LA VIA CASSIA

CASSIA ROAD

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QUANDO UNA PERSONA STRAORDINARIA WHEN A WONDERFUL PERSON… VADEMECUM

VADEMECUM

166 170


In copertina: David - Michelangelo Buonarroti - Firenze

Created and Directed by: Roberto Del Cucina rdc@toplifemagazine.it Chief Director: Claudio Martini direzione@toplifemagazine.it Graphic Project: Mirko Mazzi seven7graphics@gmail.com Communication Manager: Chiara Poggi chiara.toplifemagazine@gmail.com Marketing Consultant: Riccardo Caverni Sales Specialist: Elisa Tognaccini elisa.toplifemagazine@gmail.com Human Resources: Sara Barili sara.toplifemagazine@gmail.com Photography: Sergio Piccioli, Gianni Brunacci, Brigitte Lacombe, Carlo Borlenghi, Stefano Pogliani Editing: Roberto Del Cucina, Chiara Poggi, Alessandro Zanobi, Monica Petri, Roberto Tommasi, Bruno Bacci, Paolo Giannetti, Katia Neri, Daniele Angelotti, Simona Grossi, Guido Alessi, Renato Gaviler, Paola Fischer, Francesca Masotti Translations: Elena Grifoni elegrifoni@gmail.com

Magazine ufficiale di Firenze, Arezzo, Siena & dintorni MADE INcultura, TUSCANY Pubblicazione di turismo, attualità. C O M U N I C A T I O N A G E N C Y Realizzato e distribuito in esclusiva da:

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Year I I - Number 3 - April 2014

Top Life Magazine è una testata registrata al Tribunale di Arezzo, al nr.3 del 6 febbraio 2013. 6


SPRING / SUMMER 2014

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Photo by Gianni Brunacci

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Fattoria del Borro - San Giustino V.no - Arezzo


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

“Senza entusiasmo, non si è mai compiuto niente di grande” “Nothing great was ever achieved without enthusiasm” Ralph Waldo Emerson

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L’EDITORIALE Viviamo in un sistema dove non esistono certezze ma solo opportunità. Per questo il futuro è misurabile esclusivamente in probabilità. È il nostro agire e quindi ancor prima il nostro modo di pensare, a individuare e cogliere le opportunità. Un’importante regola di questo sistema, è che ognuno di noi procede nella direzione dove maggiormente concentra il proprio sguardo. Maggiore sarà la concentrazione su un unico punto, maggiori le probabilità di giungervi. Allo stesso modo nessun percorso esistenziale segue una linea retta, ma piuttosto descrive una sinusoide, ossia un susseguirsi alternato di momenti opposti… inverni e primavere. Con la stessa cadenza semestrale, noi di Top Life Magazine, ci facciamo trovare pronti per offrire al mondo intero il risultato della nostra attività. La vita spesso viene rappresentata come una sorta di gara dove gli uni sono contro gli altri. In realtà ognuno è chiamato ad affrontare la propria esistenza unicamente per misurarsi con sé stesso. Sarà esclusivamente lavorando su di noi che avremo l’opportunità di migliorare le nostre prestazioni. Analogamente solo attraverso l’aiuto consapevole degli altri si possono compiere imprese straordinarie. Voglio dedicare questo terzo numero a tutte quelle aziende e quegli inserzionisti che sin dall’inizio ci hanno apprezzato e sostenuto, fornendoci la spinta necessaria che ci ha condotto, in meno di un anno, a divenire il primo magazine della Toscana. Adesso mettetevi pure comodi e godetevi immagini, storie ed emozioni dal cuore della nostra terra, dove chi ci abita o chi ci soggiorna, ha la fortuna di ritrovarsi al centro della storia, e dove le stagioni che si susseguono creano entusiasmo. Sempre e comunque.

In the system where we live there are no certainties but opportunities. This is why future is measurable in probabilities only. Our actions and our thoughts individuate and catch opportunities. An important rule for our system is that everyone proceeds towards the direction he/she concentrates his/her attention on. The more concentration on one point the more probabilities to get there. Therefore no existential way follows a straight line, but describes a bend, or better, an alternation of opposite moments... Winters and Springs. With the same biannual cadence, Top Life Magazine staff are ready to offer the whole world the result of their activity. Life is often represented as a sort of competition where one fights against the other. Actually everyone is called to face his/her existence in order to measure with him/herself. Working with us will give us the opportunity of improving our skills. In the same way, just through the others' help we can act amazingly. I want to dedicate this third edition to all the companies and advertisers who have appreciated and supported us since the beginning, offering the necessary push which led us, in less than one year, to become the first magazine in Tuscany. Now, feel comfortable and enjoy pictures, stories and emotions from the heart of our land, where locals as well as tourists have the chance to be in the centre of history, and where seasons succeed each other creating enthusiasm. Always.

Roberto Del Cucina 10


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CHE COS’È

UN SANO EQUILIBRIO TRA CAPACITÀ E OBIETTIVI… Sento spesso parlare con particolare enfasi della possibilità che l'uomo possa vivere sino a 120 anni. Tutto ciò viene visto da molti come un importante e ambizioso traguardo per l’umanità. Tuttavia un essere umano passa mediamente un terzo della propria vita a dormire, e gran parte dei rimanenti due terzi spesso a soffrire e lamentarsene. Considerato quindi che del tempo a nostra disposizione riusciamo a goderne solo una piccola parte, non mi pare che si possa considerare una grossa conquista l’acquisizione di una maggiore longevità. Invece di spendere energie e riporre speranze nel prolungamento dell’esistenza, non sarebbe forse più auspicabile investire le stesse nel cercare di divenire più efficienti ed efficaci nel vivere, meglio e più intensamente, il tempo di cui già disponiamo!? In questa straordinaria opportunità che è la vita, di certo c’è solo il suo epilogo. Qualsiasi sia il tempo a nostra disposizione, non potrà mai impedirci di declinare, allo stesso modo non sarà mai la nostra longevità a decretare la qualità della nostra esistenza. Ed è proprio questa ineludibilità che dovrebbe spingerci unicamente nella direzione dei nostri sogni. Perché accettare qualcosa in meno, rispetto al massimo di ciò che è nelle nostre capacità ottenere, visto che nessuna rinuncia potrà mai cambiare l’esito del nostro destino? L’unica spiegazione del perché si accetti di vivere al di sotto delle proprie possibilità, sta nel timore di dover affrontare la sofferenza e il dolore necessari ad inseguire i propri sogni. Spesso e per molti il passato diviene il freno ad una sana ambizione. Gli errori commessi vengono percepiti come un proprio limite. In realtà il passato rappresenta semplicemente la cronologia degli step della nostra crescita e contrariamente a ciò che si pensa, più errori sono sinonimo di maggiore esperienza e quindi di maggiore opportunità per il futuro. Ne consegue che tutti coloro che riescono a sopravvivere ai propri sbagli, in realtà sono “potenzialmente” più preparati ed efficaci - a parità di capacità di trarne insegnamento - di coloro che ne hanno commessi di meno. Bisognerebbe tenere sempre bene in mente, che in ogni momento della vita, non è importante cosa abbiamo fatto in precedenza, ma quale direzione abbiamo deciso di intraprendere per il futuro. Dovremmo anche accettare con maggiore consapevolezza, che dolore, sofferenza, piacere e serenità, al pari della nostra fine, sono parte integrante della nostra esistenza e come tali inevitabili. Il tentativo di sottrarsi a essi, oltre a risultare vano, spesso si traduce in rinuncia alla stessa vita. Nonostante ciò, ci troviamo sempre più frequen12

A balance between abilities and objectives... the right mix for a top life. I've often heard that humans could live for 120 years and this is considered an important and ambitious objective by the whole humanity. However human beings spend a third of their life sleeping, and the other two third suffering. Considering that people enjoy just a little part of their life, I personally think a longer life could be a great opportunity. Instead of spending energies and hoping in a longer life, why don't people try to use the same energies and time in a more efficient and effective way of living, in order to have a better and more intensive existence? In this amazing opportunity that is life, there must certainly be an end. No matter how long it will last, time, as well as longevity, will never prevent us from deciding the quality of our life. This unavoidability should push us in the direction of our dreams only. Why should people accept something less than the top of their abilities, as no renounce will change their destiny? The only explanation of accepting to live under their possibilities is because people are afraid of sufferance and pain that may derive from the pursuit of their dreams. We should accept with more awareness that pain, sufferance, pleasure and serenity, as well as our destiny, are part of our life and are unavoidable. So, trying to avoid pain, sufferance and death is vane, and will consequently lead to the renounce of life. A lot of people often see their past as a brake for their ambition. The mistakes they made are seen as their limits. The past is actually, together with mistakes, the most concrete and simple chronology of our growth and, as a contrary of what one can think, the more mistakes the more experience and opportunities for the future. As a consequence, people who overcome their mistakes are "potentially" more prepared and effective than those who made less mistakes - considering the same ability of other people to be taught.


TOP LIFE IL GIUSTO MIX PER UNA VITA AL TOP

temente predisposti ad accettare qualsiasi compromesso, che ci conduce a vivere al di sotto delle nostre reali possibilità. Evidentemente il nostro istinto ci induce a ritenere che la sopravvivenza sia un bene più prezioso della stessa esistenza. Ma prevaricando l’istinto e dando priorità alla ragione, non possiamo che riconoscere e acclarare l’esatto contrario. Il valore di una vita non è dato dalla sua durata, né dal suo comfort, ma dagli obiettivi che in questa si è disposti a perseguire. Qualsiasi cosa assumerà un maggior valore solo se posta al termine di un preciso percorso, che abbia lasciato su di noi un qualche effetto di crescita e risulterà tanto preziosa, tanto più grande sarà stata la quantità di energia necessaria a conseguirla. Ciò che noi siamo e saremo in realtà, è molto più vicino a ciò che facciamo e che avremo fatto, piuttosto che a ciò che pensiamo o penseremo di essere. In conclusione: non varrà niente aver vissuto anche per 120 anni, se questi saranno trascorsi a sfuggire alla vita.

MAGAZINE

COS’È TOP LIFE

a cura di Roberto Del Cucina

We should always remember that, in every moment in life, what we did in the past is not as important as the direction we decided to follow for the future. Besides that, we are more and more often ready to accept any compromises in order to live under our real possibilities. Maybe our instinct pushes us to think that surviving is more precious than living. But, if we overcome instinct and obey the reason we will automatically reckon and accept the contrary. A life's worth does not come from its duration, nor its comfort, but from the objectives people are ready to follow. Everything will get more value if it is considered as the target of a specific itinerary, that helped grow up. This will be as precious as the quantity of energy people needed to get there. The essence of life, as well as future, are much closer to what people do, or would do, than to what they think, or would think, to be. In conclusion, living 120 years would not be worth it if these years were spent in escaping from life. SPRING / SUMMER 2014

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a cura di Alessandro Zanobi

Primavera

in Toscana IL PARADISO PUĂ’ ATTENDERE

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COSTUME & SOCIETÁ

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arra un'antica leggenda toscana che tanti anni fa un giovane forte e coraggioso, quando ancora i campi erano coperti di neve, andò a chiedere aiuto alla fata che viveva nel bosco. Dopo innumerevoli peripezie questo giovane tornò con un sacchetto di polvere magica. La fece cadere sulla coltre bianca, che improvvisamente si sciolse, rivelando finalmente la primavera. Distese di vigneti e oliveti, colline dolci, crete inaccessibili e soleggiate, montagne con fitti boschi di querce, lecci, castagni e pinete. In primavera le campagne si colorano del verde intenso dei prati, del giallo, del violetto e di azzurro, grazie ai caratteristici fiori di giaggiolo o iris. Un profumo persistente avvolge l’aria, esaltato dal calore del sole e della terra ancora umida. Poi arriverà il giallo dei campi di grano, intriso dal rosso delle distese di papaveri. La primavera lentamente è sbocciata, facendo tornare dirompente la voglia di Toscana. Questo è il momento ideale per visitarla; il caldo opprimente è ancora lontano e i turisti pur se onnipresenti, non affollano ancora i borghi. Impossibile resistere al fascino di un luogo pieno di vita e di continue scoperte, dove nulla risulta banale, mai.

SPRING IN TUSCANY... HEAVEN CAN WAIT An ancient Tuscan legend says that many years ago a young man, strong and brave, when fields were covered in snow, went to the fairy of the wood, asking for help. After a lot of events this young man came back with a sachet of magic dust. It fell down on the white ground, which melted immediately, and Spring was born. Vineyards and olive fields, gentle hills, inaccessible and sunny clay soils, mountains with dense woods of oaks, chestnuts and pine trees. In Spring the countryside gets some intense colours: green of grass, yellow, violet, light blue of typical flowers, such as lilies and iris. A persistent smell wraps the air, exalted by a warm sun and a wet ground. Then yellow wheat fields will come, together with red fields of poppies. Spring has slowly begun, making people feel like coming to Tuscany. This is the ideal moment to visit it; very hot weather is still far and villages are not so crowded yet, although tourists are always here. It is impossible to resist the charm of a lively place and continuous discovers, where nothing looks banal. Staying here in this period means to deep into the aromatic perceptions nature can offer, in a

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Soggiornare da noi in questo periodo significa immergersi nelle percezioni aromatiche che la natura offre, in una atmosfera - ormai rara - percepibile solo vivendola in prima persona, dove il garbo dei paesaggi, la gentilezza dello stile e la semplicità delle persone che ti accolgono conquistano già dal primo istante. Nel centro storico di ogni piazza e strada, si trova una sinfonia di bancarelle e mercatini traboccanti di oggetti nati dalle mani e dal cuore. Vino, olio, miele, frutta e verdura, salumi, formaggi di pecora, mucca e capra, marmellate e conserve. Tutti emozionanti prodotti tipici, che sanno di fatica e amore, frutto del lavoro dei contadini, che mantengono ancora intatta la tradizione del loro antico mestiere. Ma potrete anche subire il fascino dei borghi medievali, che raccontano ancora le loro storie millenarie, mentre i tesori delle città d'arte di Firenze, Arezzo e Siena, risplendono al sole primaverile. Sono tantissimi gli itinerari suggestivi, per vivere qui la stagione più intensa dell'anno. La campagna del Chianti è la meta ideale. Potrete assaggiare quel prosciutto carico anche nell’odore, del gusto di una terra magica, accompagnato dal classico bicchiere di vino rosso rubino. Oppure visitare le Crete senesi, con il loro deserto d'argilla somigliante ad un paesaggio lunare. Una zona dove da secoli i contadini si spaccano la schiena per rendere fertile il terreno. Troverete un pecorino che profuma delle stesse crete, una delizia che aggiunge ulteriore sapore a uno dei più straordinari angoli di Toscana. Poi la Val d'Orcia, la Valdichiana e a pochi passi Cortona, con le sue chiese, palazzi e gioielli etruschi. E perché non scegliere la montagna o i parchi naturali, dove affrontare piacevoli passeggiate immersi nella natura che si risveglia, dal Parco delle Foreste Casentinesi, a Vallombrosa, al Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. E poi la Vald’elsa, San Gimignano e Certaldo. Un'altra affascinante alternativa è il Mugello, patria di Giotto, Beato Angelico, delle Ville Medicee di Cafaggiolo e del Trebbio, patrimoni dell’Umanità Unesco. Potrete fare windsurf sul lago di Bilancino, per poi assaggiare i piatti tipici della zona, dalla rosticciana ai tortelli di patate. Per chi invece preferisce il relax, troverà nelle terre di Siena calde sorgenti dalle benefiche proprietà curative. Bagno Vignoni, le terme più antiche conosciute fin dagli Etruschi; Bagni San Filippo, dai bianchi depositi calcarei che si snodano in magici percorsi nel verde; Rapolano, per un'immersione nel benessere e nella natura. Avrete l'imbarazzo della scelta. In ogni luogo, anche il più recondito, si può vivere una vacanza all'insegna della cultura e della natura. Lo chiamerei semplicemente un paradiso, un tesoro che nasconde la piena soddisfazione dei cinque sensi. Potrete tornare anche l’anno prossimo e per molte primavere ancora, qui nel cuore della Toscana. Perché potrete starne certi, non riuscirete mai a trovare fondo alle sue bellezze.

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COSTUME & SOCIETĂ

rare atmosphere which one can perceive if only he lives it. Here, gentle landscapes and styles and simple people will welcome their guests and will conquer them since the first moment. In the historical centre of every square and road, people can find a mix of stalls and markets full of rare objects made by hands and hearts. Wine, oil, honey, fruit, and vegetables, cold cuts, cheese of sheep, cow and goat milk, marmalades and jams. All these exciting typical products can remind the work and love which farmers put in their production and are able to maintain the tradition of their ancient job. But you will also be fascinated by medieval hamlets, that tell their thousand-years stories, while the treasures of artistic cities, such as Florence, Arezzo and Siena, shine under the Spring sun. There are a lot of impressive itineraries in order to live the most intense season of the year. Chianti countryside is the ideal destination. In fact you may taste the typical ham, full of smell and taste of a magic land, together with a glass of local ruby red wine. Or then you might visit Crete senesi, with their clay desert that looks like a moon landscape. In this area farmers have been working hard to make the soil more fertile. You will find a pecorino cheese that has the same smell of the Crete, a delightful product that adds another flavour to one of the most amazing corners of Tuscany. Then Orcia Valley, Chiana Valley, and the town of Cortona

just a few steps away, with its churches, palaces and Etruscan jewels. And why not choosing the mountain or some natural parks, where people can take pleasant walks in nature, such as the Park of Casentino Forests, Vallombrosa, or the National Park of Tosco-Emiliano Apennines. Again the Elsa Valley, San Gimignano and Certaldo. Another fascinating alternative is Mugello, native place of Giotto, Beato Angelico, where some Medici's Villas rise up, such as Cafaggiolo and Trebbio ones, world Unesco Heritages. You can do windsurf on Bilancino Lake and then taste some typical dishes of the area, from pork ribs to potatoes tortelli (stuffed pasta). Those who prefer to relax will find in the area around Siena some hot springs with healthy treatment properties. Bagno Vignoni, the oldest SPA since the Etruscan period; Bagni San Filippo, with white calcareous deposits that bend into magic itineraries in greenery; Rapolano, for a full immersion in wellness and nature. You will find a wide range of choices, in any places, even the most hidden ones, in order to live a holiday in contact with culture and nature. I would simply call it heaven, a hidden treasure that will fully satisfy the five senses. You can come back next year and for many other Springs, here in the heart of Tuscany. Be sure that you will never get to the end of its beauties.

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a cura di Monica Petri

ACCOGLIERE L’OSPITE, UNA MAGICA ARTE DA RACCONTARE “In una realtà moderna, affollata di offerte di viaggi, l’accoglienza rappresenta il principale punto di forza di una proposta turistica di qualità. Questo perché il ruolo attribuito dal visitatore al come viene ricevuto nella località prescelta assume un’importanza sempre maggiore fino a diventare il vero “valore aggiunto” della destinazione”. (B. Monticelli, 2005)

I

l cibo e l’ospitalità sono sempre stati temi molti presenti nella letteratura, forse perché ospitare, accudire ed accogliere gli altri sono sentimenti nobili, pratiche che accomunano l’umanità da sempre. Il rituale dell’accoglienza, legato al suo concetto di cortesia e apertura verso lo straniero, è una consuetudine diffusa in molte culture, antiche e moderne. Il suo principio ricorre spesso, per esempio, nella mitologia greca, dove a chi offre la propria ospitalità sono imposte grandi responsabilità, nonché obblighi materiali e morali. Una certezza unisce chi sceglie di visitare la nostra fetta di Paradiso: la simpatia e la benevolenza che i toscani riescono a trasmettere a chi come loro fa della vita un’avventura da non prendere troppo sul serio. Quando si sceglie di tornare - e talvolta di rimanere per sempre in Toscana - non è solo per circondarsi della grande bellezza delle colline, dei monumenti o dei trenta secoli di 18

WELCOMING GUESTS, A MAGIC ART TO TELL. "In a modern reality, full of travel deals, incoming represents the principal strength of quality tourist deals. This is because incoming, according to the visitor of a certain place, is playing an increasing role, up to become an"added value" to the destination (B. Monicelli, 2005)." Food and hospitality have always been present in our literature, maybe because welcoming and taking care of the others have been noble feelings, common habits since the beginning of time. Welcome rituals, linked to the concept of courtesy and opening towards foreigners, are common in many cultures, both ancient and modern. We often find this principle, for example, in Greek mythology, where hosts had to follow some material and moral duties. There is something certain that unifies those who decide to visit our corner of Heaven: Tuscan people are able to transmit their fondness and kindness to those who think of life as an adventure and do not take things much too seriously.


COSTUME & SOCIETÁ

storia. È spesso “la gente” a fare la differenza. In un mondo che viaggia alla velocità della luce, in terra etrusca si ritrova il gusto della lentezza, dell’assaggiare il piacere del sorriso. Si scopre con stupore quanto bene faccia allo spirito una battuta, a volte anche pungente, che spezza la monotonia e rimane nei ricordi per sempre. La cultura non è quello che un individuo o un sistema conosce. Le sue componenti fondamentali sono i valori e le competenze, per questo occorre riflettere attentamente sull’ospitalità: un’autentica vocazione, da coniugare alla serietà professionale e alla conoscenza. È una capacità innata, ma dove nulla può essere improvvisato o approssimativo, che nasce come un bisogno interiore e appaga l’anima di chi ha saputo lasciare nell’ospite il ricordo di momenti piacevoli ed indimenticabili. Il tratto dominante dell’accoglienza è una forma di competenza comunicativa che inizia con l’espressione del volto, ma prosegue attraverso la capacità di donare calore, cor-

When people decide to come back - and sometimes to stay in Tuscany forever - it is not only because of the beautiful hills, monuments and thirty centuries of history which surround them. Inhabitants often make the difference. In this rushed world, the Etruscan land offers the pleasure of slow and smiley life. It is surprising to discover that jokes, even pungent ones, can make us feel well, because they break monotony and stay in memories forever. Culture is not what people or societies know. Its main components are values and competences. This is why it is necessary to think carefully about hospitality: an authentic vocation, to be added to serious professionalism and knowledge. It is a natural ability, where nothing can be improvised of approximate. It was born as an interior need that fills the soul of those who decide to leave pleasant and unforgettable memories to their guests. The dominant aspect of welcoming is a form of communicative competence that starts with a face expression and SPRING / SUMMER 2014

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tesia, avere il desiderio che i propri ospiti si sentano come a casa propria; saper interpretare i loro sogni e le loro aspettative. L’obiettivo è offrire un'esperienza unica di vivere la Toscana, accompagnando il turista alla scoperta delle bellezze e dei sapori di questi luoghi da favola. Alla base dell’accoglienza c’è sempre una “casa”, un posto dove ricevere il viaggiatore. Oggi sono molteplici le forme delle nostre strutture ricettive a svolgere tale funzione. Non solo hotel di lusso, ma anche agriturismi, case vacanza, B&B. Ognuno di questi rappresenta un luogo di libertà, di assenza di costrizioni, un rifugio a volte preferito persino alla propria abitazione. Vere e proprie oasi di pace, dove poter godere di un soggiorno intimo e familiare, dove l'allegria nasce spontanea. Vi sono alcuni momenti importanti nell’arte dell’accoglienza, come l’arrivo, quando il turista può vivere una fase di incertezza, lontano com’è dalle proprie abitudini, dalle proprie cose, dalle proprie sicurezze. Lasciare una porta sempre aperta è il primo segno tangibile di una possibile benevola ospitalità. Ma bisogna fare attenzione a non essere troppo invadenti, tenendo bene in mente che se poca attenzione nuoce, un eccesso di premure possono divenire dei fastidi. Ogni ospite ha una sua storia e proprie abitudini. Conoscere, o anche solo intuire, le sue diverse esigenze è il primo e fondamentale passo per raggiungere il soddisfacimento dei suoi bisogni. L’accoglienza nasce da uno slancio non calcolato, privo di doppi fini. Offrire qualcosa al prossimo significa, infatti, offrire anche un po’ di sé stessi. E quando la passione, l'esperienza, la gentilezza, si fondono ad arte, il risultato non può che essere eccellente.

“L’accoglienza sorride sempre, e l’addio se ne va sospirando” William Shakespeare

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goes on throughout warmness, courtesy and the desire of having the own guests feel like home; it is the ability of interpreting their dreams and expectations. The objective is to offer a unique experience in Tuscany, discovering the beauties and tastes of these fairy places with the visitors. The base of welcoming is always a "house", a place where the visitor is welcomed. Nowadays there are many kinds of structures dealing with this function. Not only luxury hotels, but also farmhouses, holiday houses, B&Bs. All of these places represent a sense of freedom, with no constrictions, a shelter, even better than the own house. Real oasis of peace where visitors can enjoy a personal and familiar stay and joy comes spontaneously. There are some important moments in welcoming, such as the arrival, where visitors may live a phase of doubt, as they are so far from their habits, things, certainties. The first


COSTUME & SOCIETĂ

touchable sign of a good hospitality is leaving a door open. But we must not be too much intrusive, because if too little attention can damage, too many cares may bother. Guests have got their stories and habits. Knowing, or at least understanding, their exigencies is the first and fundamental step to satisfy their needs. Welcoming comes from a non-calculated inclination, without any ulterior motives. Offering something to someone else means, indeed, offering something to ourselves. When passion, experience, kindness melt with art the result is surely excellent.

"Welcome ever smiles, and farewell goes out sighing" William Shakespeare

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Photo by Gianni Brunacci

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Siena, Piazza Piazza San Domenico del Campo - Arezzo


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

“Essere uomo è un mestiere difficile, soltanto pochi ce la fanno” “To be a man is a hard work, only some people do" Ernest Hemingway

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Photo by Brigitte Lacombe

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PERSONAGGI

PATRIZIO BERTELLI PRADA a cura di Roberto Del Cucina

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onostante l’Italia, già nel secolo scorso, annoverasse tra le sue file i più grandi maestri dello styling mondiale, a lungo la moda è stata associata a semplice forma d’arte e all’artigianato. In questi ultimi anni il fashion system sta offrendo, come pochi altri settori, un contributo fondamentale al sostegno dell’economia del nostro paese. Oggi sono molti i geni creativi che continuano a esportare il made in Italy attraverso solide ed importanti aziende. Costoro sono stati artefici delle proprie fortune e di quelle delle proprie aziende, partendo semplicemente dalla personale vena artistico - creativa. Tutti tranne uno. Siamo orgogliosi di presentarvi “il Toscano” che ha rivoluzionato il modo di operare nel campo della moda, coniando un nuovo modello di fare impresa. Se con la parola imprenditore vogliamo intendere uomini che attraverso il proprio ingegno e lavoro, creano ricchezza e occupazione, senza “aiutini esterni” e che non cedono alla tentazione di semplici attività finanziarie - speculative, allora probabilmente siamo di fronte a uno dei più grandi imprenditori italiani di sempre. Patrizio Bertelli, l’uomo destinato a segnare l’immaginario collettivo

Although Italy has included in its list of excellences world-wide masters of style since the last century, fashion has been associated to a simple form of art or handicraft for long-time. In the last years the fashion system, as a few other fields, has offered a great contribute to Italian economy. Nowadays creative genius are many, and they keep on exporting made-in-Italy goods through solid and important companies. These people have created their future and the fortune of their companies, starting from a simple artistic inspiration. Everybody but one. We are proud to introduce "the Tuscan man" who made a revolution in fashion, creating a new entrepreneurial model. If the word businessman includes people who create richness and job posts through their brilliance and work, without any external "helps", and without surrendering to simple financial temptations, then maybe we are dealing with one of the greatest Italian businessmen ever.

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della moda, nasce ad Arezzo il 6 aprile del 1946. Poco più che ventenne fonda, nel 1967, la sua prima azienda di pelletteria. Dieci anni dopo, quando la sua attività si era ormai espansa e riunita sotto la sigla Pellettieri d’Italia Spa, conosce Miuccia Prada, proprietaria del negozio di Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, aperto dal nonno nel 1913. Ebbe così inizio quella collaborazione prolifica e duratura, tanto in ambito lavorativo quanto in ambito personale. Una storia di sinergica armonia e di successo, di due personaggi profondamente diversi tra loro, ma complementari. Uno di quei pochi esempi di “interazione perfetta, di scambio senza prevaricazione, di sintonia nella sostanza”. Nel 1987, il giorno di San Valentino, convolarono a nozze, mentre all’anno prima risale l’apertura del primo negozio a New York. Si può considerare quello l’inizio dell’iperbole di Patrizio e del Gruppo Prada. Nel 2013, per il quarto anno consecutivo, l’azienda ha chiuso in forte rialzo, con una crescita del 9%, portando i propri ricavi a 3.6 miliardi di euro. Oltre diecimila il numero dei dipendenti diretti e oltre il doppio quelli dell’indotto. Cinquecentoquaranta i negozi aperti nei cinque continenti al 31 gennaio 2014. Numeri che consacrano Bertelli, nella classifica di Forbes, come uno tra gli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio stimato di 6,7 miliardi di dollari. La ricchezza è l’inevitabile conseguenza del genio di quest’uomo, ma non è la cosa che di lui più ci incuriosisce e affascina. Osservando il suo lavoro, pare che il suo segreto sia semplice: idee chiare, visione, determinazione, metodo, rigore, disciplina, genialità e cura maniacale del dettaglio, valori considerati prima di lui sempli-

Patrizio Bertelli, the man designed to leave a mark in the fashion world, was born in Arezzo, on April the 6th 1946. When he was just a little more than 20, in 1967, he founded his first leather company. Ten years later, when his activity had spread and unified under the name of "Pellettieri d'Italia Spa", he met Miuccia Prada, owner of the shop in Vittorio Emanuele II Gallery in Milan, opened by her grandfather in 1913. Therefore he could begin a prolific and long collaboration, both from the professional and personal point of view. A story of compact harmony and success, dealing with two people that were so different but so complementary. One of the few examples of "perfect interaction, exchange without abuse of power, harmony in substance". In 1987, on Valentine's day, they got married, while in the previous year they opened the first shop in New York. That was the beginning of Patrizio and Prada Group hyperbole. In 2013, for the fourth year in a row, the company has closed with a great increase of 9%, bringing its income to 3.6 billiard Euro. More than ten thousand employees work directly here and more than the double are indirectly involved in it. Five hundred forty shops have been opened in the five continents until January the 31st 2014. These numbers confirm Bertelli, in Forbes chart, to be one of the richest men in the world, with an estimated heritage of 6.7 billiard dollars. Richness is the obvious consequence of this man's genius but it is not the aspect that mostly make us cu28

Photo by Brigitte Lacombe


PERSONAGGI

Photo by Carlo Borlenghi Sea & See

cemente antitetici. “Il Bertelli”, come ama chiamarlo la signora Miucca, ha una personalità dirompente, che diviene fonte dispensatrice di energia, alla quale tutti i componenti della azienda attingono. Oggi Prada costituisce uno di quei rari casi dove l’azienda acquisisce un’anima. Appartenere al gruppo Prada è divenuto un modo di essere, un vero e proprio stile di vita. La perfezione che rappresenta il massimo valore estetico è qui ricercata costantemente, quasi in modo ossessivo, ma percorrendo la strada della semplicità. Tutto ciò è simbolicamente sintetizzato nella laurea honoris causa in economia aziendale, ricevuta nel 2000 dall’Università degli Studi di Firenze, con la seguente motivazione: “Ha saputo coniugare in modo eccellente taluni aspetti del modello dell’imprenditore tradizionale con aspetti propri dei modelli manageriali più moderni”. Oltre al lavoro, l’altra sua sconfinata passione è per il mare. Appassionato ed esperto velista negli anni Settanta, già armatore del Nyala, mitico 12 metri S.I., del ’39, è divenuto noto al grande pubblico come il Patron di Luna Rossa. Quattro edizioni dell’America’s Cup, tre finali di Vuitton Cup, una vinta nel 2000. Dal 2012 il suo nome è iscritto, primo italiano della storia, nell’albo d’oro dell’America’s Cup Hall of Fame. Con Miuccia Prada, Patrizio Bertelli è alla testa anche della Fondazione Prada, riferimento internazionale nel campo dell’arte contemporanea, dell’architettura, del cinema e della cultura. Un personaggio straordinario, dall’intelligenza sopraffina, a cui noi toscani sentiamo di dovere molto. Ma la riconoscenza maggiore certamente sta nel merito di aver creato ed insegnato un prezioso metodo di lavoro, che rimarrà come patrimonio inestimabile a disposizione delle generazioni a venire.

rious and fascinated. Observing his job, his secret seems very simple: clear ideas, vision, determination, method, rigour, discipline, genius, and absolute care to details. Before him these values were considered as opposite. "Il Bertelli", as Mrs Miuccia loves to call him, has an explosive personality, very energetic for all the components of his company. Nowadays Prada makes one of the rare cases in which a company gets a soul. Being part of Prada Group has become a real life style. Perfection that represents the most important aesthetic value is constantly searched, in an almost obsessive way, but along the way of simplicity. All of this is symbolically summarised in the honoris causa degree in business administration he got in 2000 from Florence University, with the following reason: "He could connect in excellent way some aspects of the traditional entrepreneur models with the features of modern managers". In addition to his job, the other great passion he has got is the sea. Keen and expert yachtsman in the 1970s, and owner of Nyala ship, the mythic 12 metres S.I. of 1939, he became famous as the Owner of Luna Rossa. Four editions of the America's Cup, three finals of Vuitton Cup, one of which he won in 2000. Since 2012 his name has been listed, as the first Italian ever, in the golden book of America's Cup Hall of Fame. An amazing person, with extraordinary intelligence, to whom Tuscan people are very devoted. But the biggest gratitude is surely in having created and taught a new working method that will always be available for next generations. SPRING / SUMMER 2014

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STORIA & CULTURA

Leonardo Da Vinci

LA VITA DEL PIÙ GRANDE GENIO DI TUTTI I TEMPI a cura di Roberto Tommasi Leonardo di Ser Piero da Vinci è uno dei personaggi più noti al mondo, probabilmente il più grande genio che l’umanità abbia mai avuto. Impossibile in poche righe riassumere la grandezza di quest’uomo unico e universale, tanto che la sua venuta può considerarsi semplicemente un miracolo della natura. Pittore, ingegnere, scienziato, poeta e filosofo, uomo d’ingegno dal talento straordinario, si occupò di architettura e scultura, fu disegnatore, trattista, scenografo, anatomista, musicista e in generale progettista e inventore. Più di chiunque altro rappresenta ancora oggi il simbolo dell’estro, dell’ingegno e dell'inventiva di noi toscani. Nacque il 15 Aprile 1452 ad Anchiano, nei pressi di Vinci, dove ancora è conservata la sua casa natale. Figlio illegittimo di un notaio e di una contadina, incarnò in pieno lo spirito dell’epoca rinascimentale. Ne costituì la summa, portandola alle maggiori forme di espressione. Si trasferì giovanissimo a Firenze, presso la bottega del Verrocchio, imparando l'arte della pittura, del disegno e della scultura, senza tralasciare la dottrina letteraria che circolava a Firenze in quell'epoca. Le sue capacità, unite alla fervida creatività lo portarono ad operare nei principali campi dello scibile umano. Gli schizzi e disegni, i suoi documenti scritti al contrario, spaziano dall'idraulica, all'anatomia, dalla meccanica, alla fisica, dall'ottica alla geometria. L’esempio più significativo è il famoso "Uomo Vitruviano", un disegno matematico e allo stesso tempo filosofico, in quanto pone l'uomo come centro e misura di tutte le cose. Esiste un profondo nesso tra Leonardo e la sua terra, tanto da rendere impossibile scinderlo da essa. La Toscana gli ha forgiato il carattere e gli ha offerto infinite prospettive e punti di osservazione, facendo scaturire in lui quelle intuizioni che lo hanno reso precursore dei tempi. Le colline, le distese di vigneti e oliveti tutt’intorno, il sole stesso, hanno creato un rapporto tra uomo e natura, che ha costituito forse l’ispirazione più importante di Leonardo in tutti i campi, anche in quelli tecnico-scientifici. Tutto ciò che contemplava diveniva contenuto delle sue opere. Nulla vi era in quella terra che non lo attirasse, che non lo sfidasse nel gioco, irresistibile, di svelarne i segreti più insondabili… Inoltre, il continuo percorrere, in lungo e in largo le colline del Montalbano, il padule di Fucecchio e la valle dell'Arno, lo portarono ad effettuare studi sulla morfologia del territorio, documentato nelle due celebri carte leonardiane, che corrispondono in maniera sorprendente alla cartografia at-

Leonardo di Ser Piero da Vinci is one of the best-known people in the world, probably the most brilliant genius of humanity. It is impossible to summarize his greatness in a few lines, as he was so unique and universal that his birth might be considered as a miracle of nature. Painter, engineer, scientist, poet and philosopher, brilliant man with an extraordinary talent, he dealt with architecture and sculpture, he was designer, portrayer, director, anatomist, musician and in general project designer and inventor. More than anyone else he has been the symbol of inspiration, brilliance, inventiveness for Tuscan people until today. He was born on April the 15th 1452 in Anchiano, near Vinci, where his house is still preserved; he was the illegitimate child of a lawyer and a farm woman. He became the symbol of the spirit of the Renaissance and brought art to the greatest forms of its expression. He moved to Florence when he was very young and here, in Verrocchio’s laboratory, he learnt to paint, draw and carve, still paying a great attention to literature, that was very important in Florence at that time. His abilities and his great creativity took him to work in the main fields of human knowledge. His sketches and drawings and his documents written from right to left, deal with hydraulics, anatomy, mechanics, physics, optics, geometry. The most significant example is the famous “Vitruvian Man”, a mathematical and philosophical drawing, as it puts the human as centre and measure of everything. There is a deep connection between Leonardo and his land, so that it is impossible to split them. Tuscany made his personality and offered him never-ending perspectives and points of view, giving him all his intuitions and making him the precursor of all the time. Hills, vineyards, olive fields around, as well as the sun, created a relationship between man and nature, that maybe built the biggest inspiration for Leonardo in every field, even technical-scientific ones. Everything he contemplated became subject of his works. Everything in that land attracted and challenged him, and brought him in the irresistible game of revealing its deepest secrets… Moreover, going through the hills of Montalbano, Fucecchio’s swampland and Arno valley brought him to study on his territory morphology, as documented by two famous maps, that surprisingly correspond to the current cartography. In Montalbano Leonardo studied geology and fossils, being the first to understand their nature. Between SPRING / SUMMER 2014

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STORIA & CULTURA

tuale. Sempre sul Montalbano, Leonardo studiò la geologia e i fossili, fu il primo a intuirne la natura. Tra il 1506 e il 1509 raccolse i risultati delle sue indagini sul codice Leicester, già noto come codice Hammer, oggi di proprietà di Bill Gates. Fu anche attento osservatore del volo degli uccelli e degli insetti, carpendone la dinamica, anticipando di fatto i principi fisici su cui si basa la moderna avionica. La fama mondiale di Leonardo fu però dovuta soprattutto ad alcuni suoi capolavori di pittura, di cui in particolare "La Gioconda", semplicemente il dipinto più celebre di sempre, di cui resta tutt’oggi il mistero sull’effettiva identità della donna ritratta. Ma non solo. Devono essere annoverate anche opere come il "Battesimo di Cristo", "L'Annunciazione", "L'adorazione dei Magi" e "L'Ultima Cena", senza tralasciare altri capolavori sparsi nei più famosi musei del mondo. L’incredibile acume di Leonardo da Vinci, i suoi studi, le invenzioni che precedettero di secoli il momento della loro reale diffusione, non poterono che alimentare su di lui leggende di ogni tipo. Tra queste, la più accreditata lo vedeva legato a sette segrete, impegnate in una ricerca dell’eterna giovinezza e del Sacro Graal. Leonardo morì il 2 di Maggio del 1519 nel castello di Cloux, nei pressi di Amboise. La leggenda narra che Re Francesco fosse al suo fianco al momento della sua morte, cullando la sua testa tra le sue braccia. Quello che è certo è che quel giorno se ne andava un uomo geniale e poliedrico, che nel tentativo di soddisfare la propria vorace ed insaziabile curiosità, ha reso immortali le sue opere e arricchito la Toscana, contribuendo a renderla unica e famosa in tutto il mondo.

1506 and 1509 he got the results of his research on Leicester code, known as Hammer code, nowadays owned by Bill Gates. He was also a careful birds and insects watcher and from them he understood the dynamics of flying, moving up on physical principles about modern avionic sciences. His world-wide fame is above all due to some of his painted masterpieces, particularly “Gioconda”, simply the most famous painting ever, which we currently are not able to interpret because we do not know the identity of the portrayed woman. In addition to this, some other works are worth reminding, such as “Christ Baptism”, “The Annunciation” and “The Epiphany”, “The Last Supper”, and some other masterpieces spread in the most famous museums in the world. Leonardo da Vinci’s brilliance, his studies, his inventions that came centuries before their real development, incited the birth of many legends about him. Among them, the most believed one wanted him to be linked to secret cults, looking for the eternal youth and the Holy Grail. Leonardo died on May the 2nd, 1519 in the castle of Cloux, near Ambroise. The legend says King Francis was next to him when he died, cuddling his head into his arms. What is certain is that a brilliant and polyhedral man left on that day, who, trying to accomplish his voracious and insatiable curiosity, made his works immortal and enriched Tuscany, contributing in making it unique and famous all over the world. SPRING / SUMMER 2014

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MAE C

MUSEO DELL’ACCADEMIA ETRUSCA E DELLA CITTÀ DI CORTONA

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a cura di Katia Neri


ARTE & CULTURA

I

n un angolo di paradiso al confine con l’Umbria, si erge su una collina una perla del territorio toscano: Cortona. Un piccolo borgo storico nella pittoresca Val Di Chiana, che arricchisce il patrimonio italiano di tanta bellezza e fascino. Tra il Palazzo Comunale e il Teatro, precisamente in Piazza Signorelli, scopriamo una realtà unica ed originale che identifica il territorio: il MAEC, ovvero il Museo dell’Accademia Etrusca e della Città di Cortona, che ospita ricche collezioni di materiali rinvenuti dall’Ottocento ai giorni nostri, in un dialogo espositivo che si avvale di un allestimento multimediale. Il Palazzo Casali, sede del museo, fu costruito nel corso del XIII e rimase della signoria, fino alla conquista da parte del re di Napoli (1409). Dopo la cessione alla Repubblica fiorentina e le modifiche apportate, nel 1727 nacque l’Accademia Etrusca. Oggi il palazzo rappresenta un polo nevralgico delle attività

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culturali di Cortona, perché offre a tutti i cittadini i servizi della biblioteca, del museo, dell’archivio storico e degli uffici dell’assessorato comunale. I piani interrato e seminterrato ospitano il museo, mentre al primo piano si può consultare la ricchezza della biblioteca dell’Accademia e dell’Archivio Storico. Il lato destro del Palazzo invece è riservato durante l’anno all’allestimento di mostre di arte contemporanea. Il museo della città etrusca nasce dal progetto scientifico di Mario Torelli, ordinario di archeologia all’Università di Perugia, nel 1986 su incarico del Comune, con lo scopo di ottenere un quadro più approfondito dell’antica polis di Cortona e del suo territorio. La storia del MAEC comincia nel momento in cui l’Accademia Etrusca si pone, tra i suoi obiettivi, la diffusione della cultura, usufruendo proprio degli strumenti del museo e della biblioteca, entrambi pubblici sin dagli inizi. Il museo è suddiviso in due principali sezioni, dedicate all’Accademia Etrusca e alla città di Cortona. La prima comprende le testimonianze relative all’istituzione culturale, ai lasciti del Settecento ed Ottocento e agli acquisti da parte degli Accademici. Fra le opere di maggior prestigio, da citare il lampadario etrusco in bronzo, la Musa Polimnia, i bronzi etruschi e romani, la collezione Corbelli, la raccolta di oggetti d’arte della famiglia Tommasi Baldelli e la serie di opere del pittore cortonese Gino Severini, uno dei fondatori del futurismo. Nella seconda sezione invece una panoramica sulla paleontologia della zona, osservando le sepolture della Valtiberina e della Valdichiana, i reperti dei santuari e delle tombe monumentali suburbane e la grande villa imperiale (fase romana) rinvenuta nella zona di Ossaia. Il percorso museale segue l’evoluzione storica della città, ricostruendo dinamiche sociali, politiche, religiose e culturali attraverso materiali archeologici, che sono testimoni e non solo oggetti artistici. Dal passaggio esterno sopra il cortile, da cui si contempla una splendida vista sull’intera Valdichiana, si accede alla Sala del Biscione, che mostra l’intera collezione etrusca e romana: ceramiche, esempi di vasellame etrusco, greco e italico, corredi funerari, unguentari e lucerne fittili. Passo dopo passo, accompagnato da riflessioni personali, si procede verso la sala medievale che offre pregevoli testimonianze di Cortona ai tempi del Medioevo, come l’arco di ciborio, frammenti lapidei della cattedrale di S. Vincenzo, una moneta con la sua immagine risalente al XIII e la Vergine orante. Attraversando le varie fasi storiche, si giunge alla sala del lampadario etrusco, icona del MAEC, capolavoro in bronzo della metà del V sec. a. C. dalla particolare decorazione. Al terzo piano invece si rimane estasiati dalla collezione egizia dell’Accademia nelle sale Corbelli, in cui sono esposti oggetti che vanno dall’epoca di Naqada (4500-3000 a.C.) all’Antico Regno (2660-2180) al Medio Regno, al Nuovo Regno e all’Epoca Tarda. Il Maec non è solo storia, ma anche arte, precisamente l’arte di Gino Severini e del veneziano Giovan Battista Piazzetta grazie al collezionismo cortonese. Vi consiglio di lasciarvi sedurre dall’avvenenza di Cortona, dal suo silenzio che parla ed emoziona, ma anche di soffermarvi alla scoperta del nostro territorio, alla comprensione del nostro passato attraverso il MAEC, dal valore storico-artistico autorevole ed unico. 36


MAEC: Museum of the Etruscan Academy in the City of Cortona In a corner of paradise, on the borderline with Umbria Region, a pearl of Tuscany rises up on the top of a hill: Cortona. A small historical hamlet in the picturesque Chiana Valley, that enriches the Italian heritage with a lot of beauty and ancient charm. Between the Town Hall and the Theatre, exactly in Signorelli Square, we discover a unique and original reality that identifies the territory: MAEC, for Museum of Etruscan Academy of Cortona, that welcomes rich collections of materials which have been found since 1800 until today, set in a multimedia exposition. Casali Palace, seat of the museum, was built during the XIII century and has been part of the Government up to the conquer by the king of Naples in 1409. After having been given to Florence Republic and some changes to the palace itself, in 1727 the Etruscan Academy was born. Nowadays the palace represents a top centre for cultural activities in Cortona, because it offers the citizens a library, a museum, a historical archive, and some municipal offices. The museum is held on the ground and lower ground floor, while on the first floor people may consult the rich books of the Library and the Historical Archive. The right side of the Palace is dedicated to yearly expositions of contemporary art. The museum of the Etruscan City was born from a scientific project by Mario Torelli, Archaeology professor at Perugia University, in 1986 on a Town Hall request, on the purpose of getting a specific idea of the ancient polis of Cortona and its territory. MAEC history begins when the Etruscan Academy establishes as one of its objectives the spread of culture, thanks to the tools of the museum and the library, both public since the beginning. The museum is divided in two main sections, dedicated to the Etruscan Academy and the city of Cortona. The former includes some testimonies related to the cultural institution, the heritage from 1700 and 1800, and the purchases by the Academics. Among the most prestigious works, an Etruscan bronze chandelier, the Muse Polimnia, Etruscan and Roman bronzes, the Corbelli collection, the collection of artistic objects of the family Tommasi Baldelli, and the series of masterpieces by the painter from Cortona Gino Severini, one of the founder of the Futurism, are really worth reminding. The latter section instead includes an overall view on the paleontology of the area, concentrating on sepultures in Tevere and Chiana valleys, some finds from sanctuaries and monumental tombs and the big imperial villa (Roman age) found nearby Ossaia. The museum follows the historical evolution of the city, rebuilding social, political, religious and

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cultural events throughout archaeological materials that are both testimonies and works of art. The exterior passage over the courtyard, from which you may contemplate a splendid view on the whole Chiana Valley, gives access to the Biscione Room, which shows the whole Etruscan and Roman collection: ceramics, samples of Etruscan, Greek and Italian vases, grave goods, unguentariums, and lamps. Step by step, together with his personal reflections, the visitor goes on towards the medieval room, that offers important testimonies of Cortona dating back to the Middle Ages, such as a ciborium, some stony fragments from San Vincenzo cathedral, a coin with an image that dates back to the XIII century and the praying Virgin. Throughout the historical phases, the visitor will get to the room of the Etruscan chandelier, symbol of the MAEC, a bronze masterpiece dating back to the half of the V century B.C., with a special decoration. On the third floor you will be stunned by the Egyptian collection of the Academy in Corbelli's rooms, that show objects from the Naqada époque (4500-3000 B.C.), the Ancient Reign (2660-2180), the Medium Reign, the New Reign and the Late Époque. MAEC is not only history, but also art, especially the art by Gino Severini and the Venetian Giovan Battista Piazzetta, collected by Cortona’s inhabitants. Let Cortona seduce you, with its attractiveness and its touching silence, and stop there to discover our territory, to understand our past through the MAEC, with its historical-artistic value, distinguished and unique. SPRING / SUMMER 2014

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CUOIERIA FIORENTINA a cura di Chiara Poggi

Sul finire degli anni ’70, a Reggello, nel cuore delle colline poste tra Firenze, Arezzo e Siena, nasceva Cuoieria Fiorentina, dall'idea e dall'estro del fondatore Tiziano Meini, fortemente coadiuvato dalla moglie Luciana. Dopo i primi anni di lavoro formativo, Tiziano decide di entrare sul mercato con i propri modelli, conquistando subito un grande apprezzamento nelle fiere dell'artigianato che si svolgevano nelle principali città toscane, allora come oggi centri nevralgici sia della concia che della lavorazione della pelle. Dal piccolo laboratorio fiorentino cominciarono a uscire prodotti di alta qualità, realizzati con pellami di prima scelta e lavorati secondo i più antichi metodi artigianali. In quegli anni a farla da padrone è sicuramente il cuoio, conciato rigorosamente al vegetale e lavorato con smisurata passione e maestria, dando vita a quella eleganza classica che sarà poi il leit motiv degli anni a seguire. Tiziano, come è avvenuto il vostro passaggio da laboratorio artigianale a realtà industriale? “Nel 1990 inaugurammo il primo monomarca nella periferia di Firenze e passo dopo passo, grazie anche all'ingresso di mio fratello Fabio, con cui l'azienda acquisisce maggior versatilità e poliedricità, siamo riusciti a trasformare Cuoieria Fiorentina da laboratorio a vera realtà economica e industriale del panorama fiorentino. Siamo oggi una realtà con ben 18 monomarca dislocati nelle più belle città d'arte della Toscana e dell' Emilia e più di 30 corner e shop in tutta Italia ed Europa”. La gamma dei prodotti è ampia e di qualità, va dalla piccola pelletteria, come portafogli e cinture, alla pelletteria vera e propria quali calzature, abbigliamento, borse, borse da viaggio e cartelle da lavoro. Come coniugate la tradizione artigiana con la moda attuale? “Cuoieria Fiorentina segue sempre metodi di produzione tipici della tradizione artigianale di questa parte di Toscana, ma il nostro prodotto è realizzato e finito in funzione del presente e dell’immediato futuro. Con modelli propri e uno stile tutto nostro seguiamo l’evoluzione della moda. Con lo studio e la ricerca continua di materiali all'avanguardia, ma sempre di ottima qualità, unite all’estrosità dei nostri stilisti, riusciamo ad offrire un prodotto che credo sia un meraviglioso mix tra tradizione e design”.

CUOIERIA FIORENTINA Tel.: 055-8635629 (Web) 055-8662191 Fax: 055-8662289 Email: shoponline@cuoieriafiorentina.it info1@cuoieriafiorentina.it Web: www.cuoieriafiorentina.it

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MODA

In the end of the 70s, in Reggello, the heart of the hills among Florence, Arezzo and Siena, Cuoieria Fiorentina was born, with the idea and the fantasy of its founder Tiziano Meini and a strong help by his wife Luciana. After the first years of training, Tiziano decided to enter the trade with his own models and met a great appreciation in handicrafts fairs that took place in the main Tuscan cities, top centres of leather tanning and production. From his small lab in Florence high-quality products kept on coming, made in first choice leather and worked with the most ancient handicraft methods. In those years leather played a very important role, it was tanned with organic products and worked with passion and ability, giving birth to the classical elegance which would then become the leit motiv of the following years. Tiziano, how did the passage from your handicraft laboratory to the factory happen? " In 1990 we opened our first mono-brand factory in the outskirts of Florence and, step by step, thanks to my brother Fabio as well, with whom the factory got more versatile and polyhedral, we managed to transform Cuoieria Fiorentina from a laboratory to a real economical and industrial reality in Florence. Nowadays we are an activity with 18 mono-brand factories, located in the most beautiful cities in Tuscany and Emilia, and more than 30 corners and shops in Italy and Europe". The range of products is wide and excellent and goes from small objects, such as wallets and belts, to real leather goods like shoes, clothes, bags, suitcases and briefcases. How do you unify handicraft tradition and current fashion? “Cuoieria Fiorentina has always followed traditional production methods typical of this area of Tuscany, but our product is made and finished considering present and future time. With our own models and a personal style we have followed the evolution of fashion. Thanks to our studies and research of new materials, always high-quality ones, and the fantasy of our designers, we are able to offer a product which I consider a perfect mixture of tradition and design".

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Piazza Salimbeni - Siena


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

“ Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno” “ Some people know everything and, unfortunately, it is the only thing they know” Oscar Wilde

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I TEMPLI DELL’ACCOGLIENZA

a cura di Chiara Poggi

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ACCOGLIENZA & OSPITALITÁ

Immaginate di trovarvi nel centro storico di Firenze e di voler fuggire dal caos della città. Sarà sufficiente percorrere poche centinaia di metri per scovare Il Salviatino. Una splendida villa rinascimentale lussuosamente ristrutturata, una cornice immersa nelle dolci colline di Fiesole e adagiata su un ampio terreno con serra e giardini paesaggistici. Circondata da un parco privato di 5 ettari, la sontuosa villa del XV secolo incontra l’eleganza del XXI secolo, così che il passato aristocratico fatto di affreschi, ricche pelli artigianali e opere d'arte, si affianca alle più sofisticate tecnologie: il meglio della cultura italiana e del luxury living. Un rifugio affascinante, un tempo ritrovo culturale per artisti, performers e intellettuali. Accoglienza - Le suite e le camere sono un armonico mix tra eccellenza e comfort e sono tutte decorate singolarmente, nel rispetto delle numerose peculiarità della villa e dei suoi giardini. Le suite, affacciate su giardini privati, hanno il mezzanino a disposizione, per ottimizzare così l’altissimo soffitto della villa. Le autentiche lenzuola toscane fatte a mano e le opere d’arte scelte con gran cura garantiscono un’esperienza davvero speciale. Un soggiorno qua va oltre ogni immaginazione: un ambiente elegante, ma dove ci si sente a casa grazie a un servizio attento e curato, ma molto amichevole, in un clima di estrema naturalezza e di piacere. I patrimoni dell‘Hotel sono la disponibilità e la continuità nel mantenere sempre i più alti standard di qualità verso il cliente. Al Salviatino il vero lusso è il totale relax.

Imagine to be in the historical centre of Florence and you want to escape from the city chaos. It will be enough to walk for some hundreds metres in order to find Il Salviatino. A splendid Renaissance villa, luxuriously restored, a frame merged in the gentle hills of Fiesole and lying on a wide ground with a greenhouse and gardens. Surrounded by a private park of 5 hectares, the sumptuous villa of the XV century meets the elegance of the XXI century so that the ancient aristocratic structure, made of frescoes, rich handicraft leather goods, and works of art goes together with sophisticated technologies: the best of Italian culture and luxury living. This fascinating shelter used to be a cultural meeting place for artists, performers, intellectuals. Incoming - Suites and rooms are a harmonious mix of excellence and comfort. All uniquely decorated, respecting the peculiarities of the villa and its gardens. A selection of suites, looking out onto private gardens, also offers the mezzanine floor, so the very tall ceiling of the villa can be used. All of them offer a breathtaking view on greenhouses and Tuscan hills. The authentic Tuscan hand-made bedsheets and the works of art chosen with great care guarantee a really special experience. Staying here is more than anything one can imagine: an elegant ambient, where guests feel like home thanks to a careful and friendly service, in a very spontaneous and pleasurable atmosphere. Kindness and continuous high quality standards towards guests are the real heritage of the hotel. SPRING / SUMMER 2014

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Ristorazione - Il cibo e le bevande presso Il Salviatino sono stati concepiti per essere molto più di un semplice servizio: si tratta al contrario di un indimenticabile viaggio alle radici della gastronomia toscana. Durante il soggiorno gli ospiti possono gustare una serie di specialità locali, create accuratamente dallo chef Carmine Calò, mentre da giugno a settembre potranno deliziarsi con bevande e snack nella zona della piscina, per una meravigliosa esperienza en plein air. Il cibo a Il Salviatino è genuino, incredibilmente gustoso e presentato in modo elegante. L’Hotel ha ricavato in una parte del suo rigoglioso parco un orto di verdure biologiche, frutta ed erbe aromatiche, che vengono utilizzate nei piatti. Il ristoro continua nel giardino, che spaziando dal magnifico parco agli storici giardini italiani, ha recuperato la sua forma originaria. Gli ospiti possono godere della vista di centinaia di alberi protetti, intricati viali, antichi mosaici centenari ed eleganti serre dalle ampie vetrate.

At Salvatino real luxury is a total relax.

La libreria - La biblioteca offre uno spazio di relax e tranquillità sia di giorno che di notte, caratterizzato da una serie di dettagli particolari: il pavimento originale, una porta segreta attraverso la quale si accede alla Suite Affresco, una selezione di opere letterarie e una collezione di pregiati distillati.

Library - The library offers a space of relax and quietness during day and night, characterised by a series of special details: the original floor, a secret door that gives access to the Suite Affresco, a selection of literary works and a collection of prestigious distilled liquors.

Relax - La Spa de Il Salviatino è incastonata all’interno del parco, dove un ambiente accogliente e rilassante fa da cornice alla scelta dei trattamenti. Scrub a base di gelatina al mosto di vino rosso e semi esfolianti, impacchi riscaldati all‘olio d'oliva, bendaggi defaticanti, leggere polveri di origine vulcanica e gocce di ossigeno vegetale sono solo alcuni dei preziosi ingredienti accuratamente miscelati con tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione. 44

Restaurant - Food and drink at Salviatino have always been thought to be more than a simple service: it is in fact an unforgettable trip back to Tuscan cooking roots. During their stay guests will taste a series of local specialities, created with care by the chef Carmine Calò, while from June to September they will enjoy food and drinks in the pool zone, for a wonderful experience en plein air. Food at Salviatino is genuine, very tasty and well presented. The hotel got a part of its luxuriant garden to set a field of organic vegetables, fruit and aromatic herbs, which are used in dishes. Relax continues in the garden that, from a magnificent part of the historical Italian garden, took its original shape back. Guests will enjoy a view on hundreds of protected trees, narrow streets, ancient, elegant and hundred-year mosaic, big-windowed greenhouses.

Relax - Spa at Salviatino is set inside the park, where a welcoming and relaxing ambient is the frame of treatments made by qualified staff. Red wine must jelly and peeling seeds Scrub, warm olive oil treatments, relaxing bandaging, light volcanic powder and vegetable oxygen drops are just some of their precious ingredients, which are carefully mixed with traditional techniques kept for generations. Specialised therapists make massages using precious orga-


ACCOGLIENZA & OSPITALITÁ

Terapisti specializzati effettuano massaggi utilizzando un olio vegetale prezioso arricchito di antiossidanti e con l'essenza di gelsomino egiziano e verdi note di menta e fiori bianchi per aiutare a recuperare l’energia. Una mousse di burro naturale è stata condita con legno toscano per stimolare i sensi e avere un effetto defaticante. L'eccellenza del prodotto si andrà ad unire alle particolari tecniche manuali e ai macchinari di ultima generazione, per farvi vivere un'esperienza unica, recuperare le energie perdute a causa dello stress quotidiano e mettervi in contatto con una nuova filosofia di bellezza.

nic oil enriched with antioxidant elements, Egyptian jasmine scent, green notes of mint and white flowers to help recover energy. A foam of natural butter is seasoned with Tuscan wood in order to stimulate senses and have a relaxing effect. This excellent product will mix with special manual techniques and new machinery to let you live a unique experience, take energies back after everyday stress and be in touch with a new philosophy of beauty.

HOTEL IL SALVIATINO Via del Salviatino, 21 50137 Fiesole - Firenze Tel: +39 055 9041111 Email: info@salviatino.com Web: www.salviatino.com SPRING / SUMMER 2014

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a cura di Guido Alessi

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all'inizio della storia l'uomo ha fabbricato degli oggetti che rispondevano ai suoi bisogni. Gli utensili che soddisfacevano le sue esigenze domestiche quotidiane erano l'espressione delle sue fantasie, della sua intelligenza e della sua personalità. Arte e artigianato, uniti, si adattavano inizialmente alle stesse necessità. Anche l'alta qualità dell'oreficeria storica fiorentina, nota a livello universale, affonda le sue radici nel passato, in un segreto tramandato dagli etruschi. Un sapere coltivato e preservato poi, in epoche medievali, dai religiosi nei monasteri e nelle abbazie. Intorno al 1300, quest’attività artigianale fu insegnata ai laici, che si costituirono in associazioni chiamate corporazioni. A Firenze nacque la corporazione dell’Arte della Seta, sottoposta a leggi e regole molto severe, che comprendeva diversi maestri del tessuto. Dal 1322, ad essa si associarono anche gli orafi. L’attività orafa a Firenze raggiunse il massimo sviluppo in età rinascimentale. La successiva fama si è ovviamente alimentata grazie alle celeberrime opere del Ghiberti, del Pollaiolo, del Verrocchio e soprattutto del Cellini.

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nella foto: Lorenzo Ghiberti (1419-1422), San Matteo


ARTI & MESTIERI

Goldsmiths school in Florence Since the beginning of time humans have been producing the things they needed. Tools that were used to satisfy their everyday needs at home reflected their fantasy, their intelligence and their personality. Art and handicraft were united and used to fit human necessities. Even ancient high quality goldsmith's art in Florence, well-known world wide, dates back to ancient time, to a secret that has been spread by the Etruscans. A knowledge kept and preserved, during the Middle Ages, by religious people in monasteries and abbeys. Around 1300 this handicraft activity was taught to Laic people, who made some associations called corporations. The corporation of Silk Art, with its very strict rules, was born in Florence and included some different masters of fabrics. Since 1322 goldsmiths were annexed to it and their activity reached the top of its development during the Renaissance. Thanks to some famous masterpieces by Ghiberti, Pollaiolo, Verrocchio and, above all, Cellini, this art became more and more important. The Medici family gave it a big input. Grand duke Francesco I started to promote the birth and development of grand duchy shops, inside the Uffizi. In this period painters and sculptors such as Brunelleschi, Donatello, Botticelli, Ghirlandaio, Luca della Robbia used to train in goldsmith's shops and they dedicated to this activity. Their knowledge of the techniques of this subject was so high that the great sculptor Benvenuto Cellini wrote an essay about goldsmith's art in 1565. In 1593 goldsmith's art assembled on the Ponte Vecchio (Old Bridge) and artists used to work to satisfy the exigencies of the new bourgeoisie. Production in these labs - connected to the commissions by the Medici family and English and Spanish courts - was sumptuous and refined for centuries. When we speak about goldsmith's art it is not just a question of golden jewels but also works of other precious metals, such as silver. In the heart of Florence hand-working silver, with burin carved refinements, has been a great tradition for centuries. Silver art in Florence proposes any kind of products, realised according to history of handicraft masters. Some objects are also funny, often original, always cared in details: for example the well-known trays in 1700 style, totally made with hammers as it used to be in the past. In addition to this, thanks to their modelling ability, artists could create any kind of objects, even on personal requests. Today, as many years ago, manual skills and goldsmiths' ideas have become a well-know symbol, in Florence and all over the world. This kind of art is still alive in Oltrarno laboratories, inspired to ancient Renaissance techniques, and is touchable in many museums and in jewellery or Silver shops on the Ponte Vecchio and nearby.

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Un grande impulso fu dato dalla famiglia Medici. Il Granduca Francesco I si fece promotore della nascita e dello sviluppo delle botteghe granducali, che avevano sede agli Uffizi. In quest’epoca divenne consuetudine che pittori e scultori del calibro di Brunelleschi, Donatello, Botticelli, Ghirlandaio, Luca della Robbia, facessero il loro apprendistato anche presso gli studi degli orafi, dedicandosi a quest’attività. La conoscenza delle tecniche di questa disciplina, negli artisti rinascimentali, era così elevata da indurre il grande scultore fiorentino Benvenuto Cellini a comporre nel 1565 l’opera “Trattato dell’oreficeria”. Nel 1593, l’arte orafa accentrò sul Ponte Vecchio le creazioni più tipiche, rivolte soprattutto a soddisfare le esigenze della nascente borghesia. La produzione di questi laboratori - legata alle continue commissioni della corte Medicea e di quelle inglesi e spagnole - rimase fastosa e raffinatissima per secoli. Quando si nomina arte orafa non si parla solo di gioielli in oro, ma anche di manufatti in altri metalli preziosi, come l’argento. Nel cuore di Firenze si conserva ancora oggi una grande tradizione dell'argento lavorato a mano, con rifiniture incise a bulino. L’arte argentiera fiorentina propone prodotti di ogni tipo, realizzati mantenendo viva la storia dei mastri artigiani. Alcuni oggetti sono anche spiritosi, spesso originali, sempre curati nella lavorazione: ad esempio i noti vassoi stile Settecento, fatti interamente a martello come una volta. Encomiabile inoltre la capacità di modellare ed eseguire qualsiasi oggetto anche su richiesta personale del cliente. Oggi, come tanti anni fa, la manualità e le idee degli orafi fiorentini sono divenuti un marchio famoso nel mondo. Quest’arte rivive nei laboratori dell’Oltrarno, che s’ispirano alle antiche tecniche rinascimentali. Si ammira piacevolmente in diverse istituzioni museali, e si può ancora toccare con mano nelle gioiellerie e argenterie sul Ponte Vecchio e nelle zone limitrofe. 48


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CASA COLONICA

TOSCANA IL SOLE A PORTATA DI MANO “La semplicità è forse l’attributo principale per il quale la Casa Colonica Toscana raggiunge la grandiosità e la riconoscenza nel mondo. Con la sua semplicità, assume, l’aria nobile delle costruzioni di un ordine superiore evitando ogni ridicola imitazione di un palazzo artefatto. Vi è nella sua aria una dignità generale che si armonizza in modo straordinario con gli edifici vicini e con il paesaggio circostante”. John Ruskin in “The Poetry of Architecture” a cura di Monica Petri

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e case rurali toscane, note anche come case coloniche o casolari toscani, sono edifici corrispondenti ad un “podere” (appezzamento di terra adibito allo sfruttamento agrario), generalmente isolate nella campagna. La casa colonica, da sempre soggetto di pittori e vedutisti, è una delle componenti più caratterizzanti e significative del paesaggio toscano. Oggi che la “mezzadria” è scomparsa e le coltivazioni tradizionali sono state sostituite da moderni impianti, rimane l’unica preziosa e tangibile testimonianza della nostra secolare tradizione rurale. Le prime risalgono al Cinquecento, quando nelle campagne iniziarono ad essere costruiti fabbricati per ospitare le famiglie del fattore e dei contadini. È solo nella seconda metà del secolo scorso, che dopo un primo abbandono delle campagne nel dopoguerra, è iniziato un fenomeno di riscoperta, valorizzazione e recupero, dei nostri casolari. L'armonia delle proporzioni che caratterizzano l'architettura dei casali toscani sono dunque riconducibili agli influssi rinascimentali, dove l'equilibrio dei volumi e l'alternanza di pieni e 50

“Simplicity is, perhaps, the principal attribute by which the Tuscan cottage attains the elevation of character we desired and expected. Now, the Tuscan cottage assumes, with the simplicity, l'air noble of buildings of a higher order; and, though it avoids all ridiculous miniature mimicry of the palace. There is a general dignity in its air, which harmonizes beautifully with the nobility of the neighbouring edifices, or the glory of the surrounding scenery." John Ruskin in “The Poetry of Architecture” Tuscan cottages generally correspond to an estate (that used to be cultivated) isolated in the countryside. The cottage has always been the subject of painters and is one of the most characterising and significant component of Tuscan landscape. Now "mezzadria" has disappeared and traditional cultivations have been replaced by modern machines, so the cottage is the only precious and touchable testimony of our century-old rural tradition. The first cottages date back to 1500, when people started to build houses for farmers and their families in the countryside. But it was just in the second


TRADIZIONE

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vuoti ne fanno un esempio emblematico dell'equilibrio tra esigenze funzionali e identificazione culturale. Queste dimore, generalmente costruite in pietra, sassi e mattoni avevano i pavimenti del piano terra rivestiti in pietra e i piani superiori in cotto o mattoni. I loro solai erano costituiti da travi, travicelli e mezzane, mentre il tetto era sorretto da grandi travi in legno a vista e coperto di “embrici” (le classiche tegole di terra cotta). Tra gli elementi architettonici più caratteristici vanno citati l'arco a tutto sesto e la scala esterna. Quest’ultima, oltre ai suoi ovvi scopi di collegamento tra i piani, aveva anche una precisa funzione estetica, dando movimento alle facciate. Altro elemento tipico è la colombaia, corpo torreggiante spesso presente in varie forme e dimensioni in posizione centrale. Questa veniva utilizzata dapprima come riparo per i colombi, successivamente per farvi appassire le uve o per l'allevamento del baco da seta. Di norma il rustico contadino aveva il piano terra adibito a stalla e cantina, e l'abitazione vera e propria era situata al piano superiore. La stanza dominante era la cucina, il luogo in cui la famiglia trascorreva, soprattutto di inverno, la maggior parte del tempo. Al centro della cucina troneggiava il focolare. Di fronte a questa zona chiamata “il canto del foco”, venivano svolti piccoli e rituali lavori agricoli, come la pulitura dei salci e la creazione di cestini per le damigiane. Sotto la sua cappa insisteva un perenne paiolo nero, facente la funzione di piccola caldaia d’acqua calda da usare per i vari servizi domestici. Oltre ad una indubbia importanza funzionale, il caminetto era il luogo in cui nelle fredde sere invernali, le famiglie si riunivano per parlare e dove i più piccoli ascoltavano in ossequioso silenzio le storie raccontate dagli anziani. Un elemento fondante la stessa casa era lo spazio esterno antistante, la cosiddetta “aia” . Questa era spesso pavimentata in pietra e accoglieva uno o più alberi - solitamente il noce - per assicurare ombra d'estate. Qui si trebbiavano i diversi cereali, oltre ad essere il luogo dove le famiglie organizzavano balli e feste campestri. Vicino all'aia c’era il pozzo da cui si attingeva l'acqua sorgiva. Vi erano anche altri elementi caratteristici e accessori come: il fienile, la cantina, la carraia, il pagliaio, la porcilaia. A volte potevano essere presenti strettoi da vino e frantoi per le olive; ogni tanto anche la fornace per seccare i fichi. Oggi queste case sono state quasi tutte recuperate con una ben diversa destinazione d’uso, spesso come seconde abitazioni o come sede di agriturismo, senza tuttavia mai perdere il loro fascino originale. La Casa Colonica Toscana è in sintesi creata con grande manualità e artigianalità, con sensibilità abitativa e costruttiva. Ogni dettaglio, ogni particolare, ogni piccolo elemento, fa parte di un preciso insieme che rientra nella sua storia e che riesce a trasmettere sensazioni uniche e di particolare intensità. È una casa immersa nella storia, non una dimora provvisoria facilmente sostituibile, futile o passeggera, ma la “Casa della vita”.

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TRADIZIONE

half of the last century that, after a first abandon of the country during the first postwar, people started to rediscover, value, and restore our cottages. The harmony of proportions that characterise the architecture of Tuscan cottages go back to Renaissance influences, where balance of volumes and alternation of full and empty spaces represent an emblematic symbol of the relation between functional exigencies and cultural identification. This houses, generally built in stones, rocks and bricks had ground floors made of stones and upper floors made of cotto or bricks. Their ceilings were made of beams, joists and bricks, while the roof was supported by visible big wooden beams and covered by "embrici" (typical terracotta tiles). Among the most characteristic architectural elements the round arch and the external staircase are worth mentioning. The latter had different purposes: connecting floors and an aesthetic function, giving movement to faรงades. Another typical element is the colombaia, a tower of various shapes and dimensions in a central position. This was used as a shelter for doves and then became a place to dry grapes or to keep silkworms. Farm houses usually had ground-floor stable and cellar, while the house itself was on the first floor. The main room was the kitchen, where the family used to spend the majority of their time, above all in winter. In the centre of the kitchen the fireplace reigned. Opposite this area, called "the fire corner", some little ritual works of agriculture were made, such as willow cleaning or baskets creation. Under the kitchen hood there was always a big black pot, that used to be a water boiler for any domestic needs. The fireplace was of course functional, and it was the area where the whole family used to meet and talk, especially during cold winter nights, and where children listened to the tales of elderlies in careful silence. A main element of the house itself was the external space, in front of it, the so-called "aia". This area was usually paved in stones and had one or more trees - normally walnut trees - in order to have shadow during summer. Here people threshed cereals, and families organised dancing parties in the countryside. Near the aia there was a well to get water from the spring . There were other typical and extra elements such as: the hayloft, the wine cellar, the hay barn and the pig-pen. Sometimes there were some presses for wine and olives; some other times there was a furnace to dry figs. Nowadays these houses have been almost totally restored with a different use, usually as second houses of farmhouses, without losing their original charm though. The Tuscan Cottage is a house created with great manual and handicraft skills and great sensibility. Every detail, every little element is part of a precise total that deals with its history and is able to transmit unique sensations and special intensity. The house is merged in history, it is not a temporary and useless habitation, but a "life-long house". SPRING / SUMMER 2014

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Palazzo Vecchio - Firenze


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

“L'avversità restituisce agli uomini tutte le virtù che la prosperità toglie loro” “In adversity people regain all the virtues which they lose in prosperity” Eugène Delacroix SPRING / SUMMER 2014

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a cura di Simona Grossi

La Panzanella

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origine di questa zuppa toscana, gustosa e nutriente, nacque dall'esigenza delle famiglie contadine di non sprecare mai il pane (anche se ormai raffermo), per poi unirlo ai freschi sapori dell'orto e all'olio di oliva. Malgrado la sua umile provenienza, già dal Cinquecento la panzanella ebbe estimatori illustri. Agnolo di Cosimo, detto il Bronzino - uno dei piÚ mirabili pittori del manierismo fiorentino e ritrattista della famiglia De’ Medici - scrisse delle rime in suo

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Panzanella: a King's dish This Tuscan soup, tasty and nutritious, was born because farmer families could not waste bread (even the old and dry one) and wanted to eat it with fresh vegetables and olive oil. Despite its humble origins, Panzanella has been appreciated by important people since 1500. Agnolo di Cosimo, called "Bronzino" - one of the most important painters from Florence as regards Mannerist art and portraits of the Medici family - wrote some rhymes dealing with it. Even Boccaccio, in


ENOGASTRONOMIA

onore. Persino Boccaccio nel Decamerone la esaltò, definendola “pan lavato”. Nel 1865 lo statista fiorentino barone Bettino Ricasoli, la offrì al Re Vittorio Emanuele mentre era ospite nel suo castello del Chianti, non solo per la sua straordinaria bontà, ma perché il verde del basilico, il bianco del pane e il rosso dei pomodori evocavano i colori del neonato regno d'Italia. Nel Novecento il celeberrimo Aldo Fabrizi trasformò la ricetta in una poesia. Questo piatto fiorentino ben presto divenne il preferito anche a Siena e Arezzo, pur con un distinguo: il cetriolo, molto amato a Firenze, fu eliminato dai senesi in quanto non gradito. Sulla radice etimologica ci sono versioni diverse: secondo alcuni panzanella vorrebbe dire pane e zanella (zuppiera o scodella), per altri deriverebbe da panzana, che in lingua antica significa pappa. La preparazione non ha bisogno di cottura alcuna. In un contenitore mettete ad ammollare in poca acqua fredda, per non più di 10 minuti, alcune fette di pane toscano secco. Quando sarà ben inzuppato prendete fetta dopo fetta e strizzatela molto bene. Quindi, sopra una zuppiera, strusciate tra le mani il pane per ottenere delle briciole asciutte. Aggiungete basilico, cipolla tagliata finemente, pomodori a fettine e cetriolo (facoltativo). Condite con olio di oliva e un po’ di sale e pepe. Tenete il tutto in frigorifero prima di servire. In ultimo aggiungete una spruzzata di aceto di vino rosso. Un eccellente fresco piatto estivo, che con i suoi colori e i suoi profumi parla di Toscana. Sa conquistare tutti con l'autenticità degli ingredienti, che in perfetto equilibrio tra loro, creano un'alchimia unica al mondo.

his Decameron, exalted and defined it "pan lavato" (washed bread). In 1865 the statesman Florentine Baron Bettino Ricasoli offered it to King Vittorio Emanuele while he was visiting his castle in the Chianti area, not only because it was good, but also because its colours (green basil, white bread, and red tomatoes) reminded the new born Italian State. In 1900 the famous Aldo Fabrizi transformed the recipe into a poem. This Florentine dish became soon a favourite in Siena and Arezzo as well, even though there was a difference: cucumber, beloved in Florence, was eliminated by Sienese people, because they were not keen on it. There are various interpretations of its name: some think it could come from "pane e zanella" (bread and bowl), other suppose it might derive from "panzana" that means soup. The preparation does not need any cooking. Put some cold water in a bowl, and deep in some slices of dry Tuscan bread, for 10 minutes maximum. When the bread is wet, take every slice and squeeze accurately. Then, in a bowl, rub the bread in your hands and make some dry crump. Add basil, finely cut onions, slices of tomato, and cucumber (if you like it). Season with olive oil, salt and pepper. Keep in the fridge before you serve it. Finally add some red wine vinegar. An excellent summer dish, that seems to speak about Tuscany with its colours and its smells. It can conquer everyone with its simple ingredients that perfectly balance each other and create a unique harmony. SPRING / SUMMER 2014

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a cura della Redazione

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a bella stagione è ormai alle porte e cosa può esserci di più rigenerante di un fresco aperitivo? Magari in un locale immerso nel verde, alle porte di Firenze, nella storica via Chiantigiana. Dimenticatevi quindi gli stuzzichini di bassa qualità e i cocktail da sorseggiare di corsa, schiacciati nella folla. Se dopo una lunga giornata di lavoro, o con l’arrivo di un venerdì sera finalmente liberi da impegni, si sente il desiderio di evadere per qualche ora, il 22Noir rappresenta la scelta giusta. Con la primavera e l’estate il giardino ospiterà l’aperitivo servito al tavolo: la meta ideale per un drink dissetante in compagna, una coppa di champagne o un vino a scelta tra le tante etichette, italiane e non, selezionate per rappresentare al meglio il nostro territorio. Il tutto accompagnato da appetitosi taglieri di affettati e formaggi misti su tavole imbandite, in un locale accogliente, moderno e raffinato, dove si riscopre il piacere di bere bene, con calma. Non solo lounge e wine bar. 22 Noir è anche Lounge Restaurant. Ingredienti di prima scelta, stile, conoscenza e una forte passione. Le sale interne e gli ampi spazi esterni sono le espressioni dell’eleganza e dell’atmosfera che qui si respira: ogni tavolo, tra caminetti e decorazioni, riesce a mantenere intatta la sua intimità. A pranzo e a cena si potrà apprezzare una vera e propria cucina di qualità, con piatti freschi legati alle stagioni, che esaltano la tradizione toscana, e non solo. Ci si può perdere tra la sofficità dei coccoli accompagnati da un prosciutto Doc, o nell’autenticità dei ravioli fatti in casa, o ancora nel sapore intenso e in-

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The good season is about to come and what is more regenerating than a fresh aperitif ? Maybe in a local in the greenery, next-door to Florence, in the historical Chiantigiana road. Forget low-quality snacks and rushed cocktails in the crowd. If after a long day at work, or on a Friday night free from any duties, the desire of escaping for a few hours is strong, 22Noir will be the right choice. In spring and summer the garden will welcome an aperitif with table service: the ideal location for a refreshing drink with some friends, a cup of champagne or a good wine at your choice among many Italian and foreign labels, picked to represent the best of our territory. All of this will be served with tasty plates of cold cuts and mixed cheese on dressed tables, in a welcoming place, modern and chic, where people may rediscover the pleasure of a good and slow drink. Not only Lounge and wine bar. 22 Noir is also a Lounge Restaurant. First choice ingredients, style, knowledge and strong passion. The inner rooms and the wide open areas represent the elegant atmosphere which is breathable here: every table, among fireplaces and decorations, is really intimate. Both for lunch or dinner you will appreciate a real high-quality cuisine, with fresh and seasonal dishes, that exalt Tuscan traditions and much more. You can get lost in softness eating coccoli (fried bread dough) and Doc Tuscan ham, or in authentic hand-made ravioli, or then in the intense and unmistakable flavour of Fiorentina steak. The menu offers a wide selection of varieties: meat, fish, salads, and pizzas. The lunch menu varies weekly, while the dinner one changes monthly. A com-


L’ARTE DEL GUSTO

LOUNGE RESTAURANT Un ambiente raffinato e moderno alle porte di Firenze

confondibile della Fiorentina. I menù di terra si alternano a quelli di mare, e le insalate alle pizze. Il menù del pranzo varia settimanalmente e quello della cena con cadenza mensile. Un’esperienza enogastronomica completa, sia per chi cerca qualcosa di unico oppure una semplice serata tra amici. Lo staff di 22 Noir sarà sempre pronto ad accoglierti con entusiasmo e professionalità.

plete food and drink experience, both for those looking for something unique, and friends who just want to spend a night together. 22 Noir staff will always welcome you with enthusiasm and professionalism.

22NOIR LOUNGE RESTAURANT Via Chiantigiana 22, 50100 Ponte a Ema - Bagno a Ripoli (FI) Tel.: 055 641541 Cel.: 335 6020035 E-mail: info@22noir.it Web: www.22noir.it

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Il modo più diretto per conoscere l’anima di Firenze è incontrare il Trippaio. La trippa e il lampredotto sono a Firenze una leggenda presente quotidianamente per le strade della città, sui banchini dei trippai, questi piccoli chioschi di quartiere, testimonianza di una tradizione popolare conservata nel tempo sotto l'ombra di antichi palazzi e grandi opere d'arte. L’incontro con Leonardo Torrini, trippaio del quartiere di Gavinana, ci guiderà nel mondo del Quinto Quarto. Leonardo, ma cosa è il Quinto Quarto? “Sono considerate le frattaglie, ma il trippaio usa solo gli stomaci, la matrice - che è l’utero - e la poppa, che è la mammella e poi i nervetti, la zampa, il muso, la lingua. Lo stomaco del bovino è composto da 4 parti: le prime due sono reticolo e rumine o trippa, la terza parte è l’omaso o centopelli, la quarta è l’abomaso o lampredotto. La particolarità fiorentina, e del trippaio, è che il lampredotto viene usato come ingrediente singolo perché considerata la parte più pregiata. La massima espressione dell’abomaso è il panino con il lampredotto. Viene

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THE NOBILITY OF FLORENCE TRIPE The most direct way to know Florence soul is to meet the Trippaio (tripe chef). Tripe and Lampredotto have been an everyday legend in Florence roads, on trippaio's stalls, small kiosks of the city's districts, testimony of a popular tradition preserved in time under the shadow of ancient palaces and great artistic masterpieces. Our meeting with Leonardo Torrini, trippaio or the district of Gavinana, will lead us in the world of Quinto Quarto. Leonardo, what does Quinto Quarto mean? "It means the entrails, but trippaio uses the stomach, the matrix - that is the uterus - and boobs, and then small nerves, the leg, the face, the tongue. The beef stomach is made of 4 parts: the former 2 are reticulum and tripe, the third part is the omasum or centopelli, the fourth one is the abomasum, or lampredotto. The peculiarity of Florence and trippaio is that lampredotto is used as a single ingredient, because it is considered the most exquisite part. The maximum expression of abomasum is the


ENOGASTRONOMIA

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e z n e r i F a cura di Bruno Bacci e Paolo Giannetti

messo a lessare in un brodo vegetale, poi tagliato e condito con sale, pepe e pane bagnato nel brodo. Nel corso degli anni si è aggiunto il peperoncino e la salsa verde. Ogni trippaio ha la sua ricetta e quindi non ci sarà mai un panino uguale all’altro, con gli stessi profumi, con gli stessi sapori, perché ognuno ha la sua interpretazione”. Da dove viene la tradizione del Trippaio? “Il primo documento letterario che parla di qualcosa di simile alla figura del trippaio risale al 1790, in veneto, in cui si narra di un ambulante che in piazza del grano a Chioggia, vendeva le trippe fumanti da un pentolone. A Firenze, originariamente, le licenze di ambulante trippaio venivano concesse ai detenuti che uscivano dal carcere delle Murate, come reinserimento sociale. Con il carretto andavano in giro per i quartieri a vendere la trippa, che poi veniva preparata a casa dalle massaie”. La figura del Trippaio è rimasta inalterata nel tempo? “Negli ultimi tempi, purtroppo, sta un po’ scomparendo la figura del trippaio tradizionale

sandwich with lampredotto. It is boiled in a vegetable consommé, then cut and seasoned with salt, pepper, and bread previously wet in the consommé. During years chilli pepper and green sauce have been added. Every trippaio has got his recipe so there will never be a sandwich similar to another one, with the same smells, flavours, because everyone has got his own interpretation". Where does trippaio's tradition come from? "The first literary document that deals with something similar to trippaio dates back to 1790, in Veneto Region. It is about a seller who sold hot tripe from a big pot in the square of Chioggia. In Florence, at first, permissions for tripe sellers were given to prisoners who had come out of Murate jail, as a way of social rehabilitation. They went around with their chariots selling tripe, that was prepared by housewives at home". Has the image of trippaio been unchanged in time? "In the last time, unfortunately, traditional trippaios are slowly disappearing, I mean the

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e cioè di colui che vende la trippa a taglio da cucinare a casa, che poi è il suo vero lavoro. Oggi la principale attività del trippaio è la preparazione del panino, che nasce intorno agli anni ’50, con l’esigenza di dare qualcosa da mangiare a chi veniva dalle campagne a lavorare a Firenze. Oggi mangiare dal trippaio è diventato una ricercatezza perché il cibo di strada ha assunto una dignità che prima non aveva e poi sono stati abbattuti tanti pregiudizi: io mi ricordo vent’anni fa, per esempio, le donne non avrebbero mai mangiato un panino in strada. Se lo facevano incartare e se lo mangiavano a casa. Oggi lo mangiano dal trippaio e si fanno anche un bicchiere di vino”. Quali sono le ricette tipiche fiorentine? “La trippa alla fiorentina, che in origine era trippa e zampa, ha come base il classico soffritto: cipolla, sedano, carota, e pomodoro, anche se ogni famiglia ha la sua versione. Una ricetta che risale al 1500 è la zuppa di centopelle, che è composta da cavolo verza e cavolo nero - il centopelle - e allungata con un brodo di verdura. Un altro piatto straordinario è riso e cavolo: cuociamo il riso con il brodo con cui si è cotto il lampredotto, aggiungendo il cavolo. Sia il lampredotto che la trippa, alimenti con pochissimo colesterolo, poche proteine e solo il 5% di grassi, si prestano a varie trasformazioni: con i fagioli, con i ceci, con i porri, con le patate, con le cipolle ecc… D’estate è usanza mangiare l’insalata di trippa con verdure fresche, olio, sale, pepe e una spruzzatina di limone. È un piatto molto dietetico. Se non ci credete chiedetelo ad un fiorentino, che vi dirà anche che il suo trippaio è il migliore di tutti!”

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ones who sold tripe to cook at home, that used to be their real job. Nowadays the main activity of trippaio is making sandwiches and this was born in the 1950s, in order to give those coming from the countryside something to eat. Today eating at trippaio has become a fine habit because street food has had more dignity than in the past and many prejudgements have been eliminated: for example I remember 20 years ago women would never have eaten a sandwich on the road. They asked to wrap it and ate it at home. Now they eat it at trippaio's stall and drink a glass of wine with it". What are the typical Florence recipes? "Florentine tripe was at first tripe and leg and its base was the classical "soffritto": onion, celery, carrot and tomato, even if every family has got its version. A recipe that dates back to 1500 is centopelle soup, made of Savoy and black cabbage - centopelle - and vegetable consommé. A special dish is rice and cabbage: we cook rice with the consommé in which we boiled lampredotto, adding some cabbage. Both lampredotto and tripe have little cholesterol, little proteins and just 5% of fat. They are suitable for many associations: with beans, chickpeas, leeks, potatoes, onions etc.. In summer we are used to eating tripe salad with fresh vegetables, oil, salt, pepper and some lemon drops. It is a very diet dish. If you don't believe it ask a person from Florence and he/she will tell you his/her trippaio is the best of all!"


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IL GELATO alla

CR E M A

FIORENTINA a cura di Simona Grossi

Photo by Giulia Scarpaleggia

Il gelato è amato dal mondo intero e da sempre. Nobili e condottieri, anche in epoche antichissime, facevano uso di frutta ghiacciata, tritata e zuccherata. Ma il vero gelato, quello che noi oggi siamo soliti gustare, venne ideato nel Rinascimento dal fiorentino Bernardo Buontalenti, architetto, scultore, ingegnere e talentuoso cuoco alla corte medicea. Nel 1559, per l'inaugurazione della Fortezza del Belvedere, da lui progettata, venne incaricato da Cosimo I affinché stupisse gli ospiti italiani e stranieri con un dolce raffinato, insolito e senza eguali. Essendo anche un abile chimico, in precedenza nei sotterranei di palazzo Pitti, aveva fatto costruire delle “celle“ atte alla conservazione di neve e ghiaccio per l’estate. Per quella occasione invece, per realizzare un dolce freddo, costruì una scatola con un’intercapedine isolante, un cilindro centrale che conteneva gli ingredienti e delle spatole che venivano mosse di continuo da una manopola esterna.

CREMA FIORENTINA ICE CREAM Ice cream has always been loved in the world. Lords and warlords, even in ancient times, used to eat frosty fruit, minced and sugared. But real ice cream, the one we are used to eating today, was invented in the Renaissance by the Florentine Bernardo Buontalenti, architect, sculptor, engineer and able chef at the Medici court. In 1559, in occasion of the opening of Belvedere Fortress, which he projected, Cosimo I gave him the task of surprising Italian and foreign guests with a delicate, new and unique dessert.Being an able chemist as well, he previously built some "rooms" underneath Pitti palace in order to keep snow and ice for the summertime. On that occasion instead, in order to make an ice dessert, he built a box with an isolating gap, a central cylinder that contained the ingredients and some palette knives which were continuously mo66


ENOGASTRONOMIA

Con questa antesignana gelatiera presentò così una crema fredda golosa, che mandò in visibilio i presenti, con la conseguenza che la passione per il gelato si propagò come un incendio in tutte le corti europee. I secoli passarono e la fama di questo dolce a cucchiaio, dal gusto rotondo e dal sapore straordinario non conobbe limiti, e grazie alla genialità e lungimiranza del Buontalenti diventò possibile farlo anche in casa. Latte, uova, panna fresca, zucchero e amaretti secchi, sono i semplici ingredienti che in una sapiente mescolanza creano la più famosa crema al mondo.

ved by an external handle. With this ancient machine he realised and presented a tasty ice cream, that drove guests crazy: as a consequence ice cream love spread like fire all over European courts. Centuries went by and this famous spoon dessert, with a rich taste and extraordinary flavour, did not find any limits and, thanks to Buontalenti's genius and foresight, it was possible to make it at home. Milk, eggs, fresh cream, sugar and dry amarettos are the simple ingredients that will be well mixed in order to make the most famous cream in the world.

PREPARAZIONE

PREPARATION

In una casseruola unite i tuorli d'uovo e lo zucchero e sbatteteli fino ad ottenere un composto schiumoso e chiaro. Aggiungete il latte tiepido e amalgamate con cura. A parte tritate gli amaretti. Scaldate il composto a bagnomaria per alcuni minuti e quando sarà freddo aggiungete la panna fresca e gli amaretti. Mescolate a lungo e delicatamente. Trasferite il tutto nella gelatiera e rassodate. Al termine versate la crema in un contenitore. Lasciate riposare per un paio d’ore in freezer. Servite in coppe e decorate con amaretti interi e sbriciolati. Ancora oggi, il gelato di crema alla fiorentina, o del Buontalenti, si può gustare nelle gelaterie di Firenze, pronto come allora a deliziare gli ospiti italiani e stranieri con freschi istanti di piacere nelle calde giornate estive.

In a bowl mix egg yolks and sugar, and beat them until you get a foamy and fair mixture. Add warm milk and mix carefully. Mix amarettos separately. Cook the mixture in a bain-marie for a few minutes and when it's cold add fresh cream and amarettos. Mix a lot delicately. Pour the mixture in an ice cream machine and make it compact. At the end pour the cream in a box. Leave in freezer for a couple of hours. Serve in cups and decorate with amarettos, chopped or not. Still nowadays, Crema Fiorentina ice cream, also called Buontalenti's, may be eaten in ice cream shops in Florence, and will be ready, as it used to be, to delight both Italian and foreign guests with fresh instants of pleasure during hot summer days. SPRING / SUMMER 2014

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Così, Vincenzo da Filicaja, poeta fiorentino vissuto nella seconda metà del Seicento, descrive il senso del Calcio in Livrea, o Calcio Fiorentino. Per i fiorentini questo sport fa rima con ricordo. Un ricordo vivo, che pulsa, che ha un’anima: quella della tradizione, dell’attaccamento ai colori del quartiere, del Rinascimento, delle bandiere. Le prime notizie di un’attività ludica esercitata con una sfera si hanno già nei poemi omerici. In seguito anche i legionari romani si cimentarono in un gioco con la palla, “l'harpastum”, letteralmente “strappare a forza”. Il calcio storico affonda le sue origini in quei tempi, infatti in latino era chiamato “florentinum harpastum”. Consiste in un gioco a squadre composte da ventisette “calcianti”, che veniva praticato probabilmente con un pallone ripieno di stracci o di pelle, su terreni sabbiosi. Una lotta serrata, tra continui corpo a corpo e testa a testa, il cui solo obiettivo era quello di portare la palla oltre il campo dell’avversario, con qualsiasi mezzo, per la realizzazione della “caccia”. Da molti questo sport antico è considerato come l’anello di congiunzione con il calcio, anche se almeno nei fondamentali ricorda molto più il rugby. Nella seconda metà del Quattrocento, durante il dominio della dinastia medicea, le squadre vantavano nelle loro compagini nomi altisonanti di nobili, illustri personaggi della vita pubblica cittadina e delle casate più importanti di Firenze. Le partite venivano organizzate solitamente nel periodo del Carnevale. A quel tempo era talmente diffuso tra i giovani, che veniva praticato frequentemente in ogni strada o piazza. Addirittura, nel gennaio del 1490, furono giocate alcune partite nell’Arno completamente ghiacciato. Tuttavia il suo momento clou, che segnò l’inizio della sua notorietà, fu la conseguenza di quanto avvenuto il 17 febbraio 1530. 68


STORIA & FOLKLORE

"...e di vero valor tante e sì altere prove in finta battaglia indi mostrarse, che sembran finte al paragon le vere..." a cura di Roberto Tommasi

FLORENTINE HISTORICAL SOCCER "...these proofs of fake battles have so great value, that true ones look false…” This is how Vincenzo da Filicaja, Florentine poet of the second half of 1600, describes the sense of Livery Soccer, also called Florentine Soccer. Local people associate this sport to their memories. This lively and beating memory has got a soul made of tradition, colours of neighbourhoods, Renaissance, flags. The first news about a game with a sphere date back to Homer’s poems. Then Roman legionaries had fun in playing a ball game, the “harpastum”, literally “to tear off ”. Historical soccer finds its roots at that time. Indeed in Latin it was called “florentinum harpastum”. It consists of a team game, each team made of twenty-seven “kickers”, that used to be played with a ball, probably full of clothes and leather, on sandy pitches. A hard fight, body to body and head to head, whose only objective was to take the ball over the adversary pitch, with any means, in order to finish the “hunt”. Many people have considered this old sport as a ring in the chain that connects it to modern football, even though some of its rules remind rugby more than football. In the second half of 1400, during the Medici domination, teams were proud of listing lots of famous names such as lords or well-known people from public administration and important families of Florence. Matches used to be organized during Carnival period. At that time it was so famous among young people that it was frequently played in any streets or squares. In January 1490 it was even SPRING / SUMMER 2014

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La città, ormai stremata da lunghi mesi d’assedio delle truppe imperiali, intervenute su richiesta di Papa Clemente VI per ripristinare la signoria dei Medici, sfidò apertamente Carlo V, cimentandosi in una partita di calcio in Livrea, in Piazza Santa Croce. Firenze si volle così prendere beffa degli invasori, mostrando loro una parvenza di normalità e dando l’impressione di non considerare l’esercito dell’Impero degno di attenzione. Questo non può che essere annoverato come l’ennesimo gesto emblematico, riprova dello spirito d'indipendenza che da sempre contraddistingue noi toscani. Ai giorni nostri la tradizione del calcio storico fiorentino ha ripreso campo dopo che fu organizzata nel 1930 la partita per ricordare il quattrocentesimo anniversario di quel primo assedio. Conservando vivo il carattere fiero e riuscendo a preservare una parte dell'antico folklore, è divenuto in seguito una grande rievocazione storica, che ogni anno anima la città di Firenze nel mese di giugno. È sempre Piazza Santa Croce lo scenario in cui si affrontano le quattro contrade protagoniste: i Bianchi di Santo Spirito, gli Azzurri di Santa Croce, i Rossi di Santa Maria Novella e i Verdi di San Giovanni. Nel campo da gioco - che una volta assistito allo spettacolo della partita viene più spontaneo da chiamare arena - si decidono le sorti delle contrade in lotta per la conquista del premio, consistente in una vitella bianca di razza chianina. Ci sono poche regole e oggi ne prendono parte vigorosi e muscolosi giovani e meno giovani della città. Tutti dimostrano una buona preparazione fisica unita a una dose di temerarietà. Perché come è noto per chi ne prende parte, è lecito avere rispetto dell’avversario, ma 70

played on the frozen surface of Arno river. However, its top moment, that marked the beginning of its fame, was the consequence of what happened on February the 17th 1530. The city was exhausted after long months of dominance by the imperial troops, who were asked by the pope Clemens VI to act in order to restore Medici’s government. Therefore Florentine people decided to challenge Charles V in a match of Livery soccer, in Santa Croce Square. In this way Florence could joke on its invaders, showing a sort of normality and giving the impression of not respecting the Empire Army.


STORIA & FOLKLORE

anche paura. Il calcio storico fiorentino si è molto radicato nel tessuto sociale cittadino, rappresentando comunque un importante baluardo della fiorentinità, dei suoi vizi e virtù. Dalla forza alla rivalità interna, dal coraggio al desiderio di scontro, dall’orgoglio delle proprie origini, ai contrasti col potere. Le partite si svolgono con i costumi del XVI secolo, così come tutta la parata del Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, che rievoca le gesta e le Armi della Repubblica, quando Firenze era governata dal popolo. La parata è composta per l’occasione da 530 figuranti, vestiti di rigorosi costumi militari di epoca rinascimentale. Le finali, seguite da migliaia di spettatori, si disputano ogni anno il 24 giugno per San Giovanni, patrono della città. Perché in questo gioco, citando ancora il Filicaja: “…Tal chiude in sé di guerra arte e ragione, che, malgrado del ver, guerra la credi”.

This is another symbolic gesture to demonstrate the spirit of independence that has always distinguished Tuscan people. Nowadays traditional Florentine historical soccer has restarted to be appreciated after the match of 1930 in occasion of the four-hundredth anniversary of the first domination. Keeping a proud attitude and preserving a part of ancient folklore, it has become a great historical revival, that animates Florence every year in June. Piazza Santa Croce is the background where four neighbourhoods will fight: the White team from Santo Spirito, The Blue team from Santa Croce, the Red team from Santa Maria Novella, and the Green team from San Giovanni. The destiny of every neighbourhood is decided on the pitch – that is commonly called arena because of its settings for the show. The champion will get a prize, that is a young white Chianina heifer. There are a few rules and today many strong and stocky young men from Florence take part in it. All of them are well trained and quite brave, because it is known that participants feel both respect and fear for their rivals. Historical Florentine Soccer has been linked to the society, representing an important symbol for local people, dealing with their vices and virtues. From strength to rivalry, from courage to desire of fighting, from pride of origins to contrasts against power. Matches are played with costumes of the XVI century, as well as the parade of Corteo Storico della Repubblica Fiorentina, that reminds gestures and armies of the Republic, when Florence was ruled by its population. The parade is composed of 530 figures, wearing military costumes from the Renaissance. Finals, followed by thousands spectators, take place every year on June the 24th, on Saint John’s day, patron Saint of the city. … Because this game, quoting Filicaja again: “… has so much of war, that you might think it is a real battle”.

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Photo by Gianni Brunacci

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Rapale in Val d'Ambra - Bucine


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

“Si vive una sola volta. E qualcuno neppure una” “You only live once. And someone not even this” Woody Allen

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IL

NEGRONI STORIA DI UN DRINK FIORENTINO a cura di Chiara Poggi

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ENOGASTRONOMIA Questa storia ha inizio in un giorno imprecisato del 1920, in una Firenze di marchesi, conti e principesse, crocevia di razze e di incontri internazionali, tra carrozze trainate da cavalli, caffè letterari e drogherie chic colme di profumi di spezie che arrivavano da paesi esotici. Il conte Camillo Negroni, appassionato viaggiatore e fiero e incallito bevitore, entrando nell’aristocratico Caffè Casoni di Via de’ Tornabuoni, chiese un drink un po’ più forte rispetto al classico Americano. Suggerì al barman Fosco Scarselli per prima cosa di togliere il seltz, e poi di aggiungere qualcosa… Alla fine optarono per il gin, liquore che il Negroni aveva scoperto durante i suoi viaggi londinesi. Il nuovo aperitivo piacque molto non solo al conte, ma anche ai modaioli avventori del mondano Caffè Casoni. Quello che per lui divenne in breve «il solito», fu denominato dal bel mondo dell’epoca come un "Americano alla moda del conte Negroni", ovvero con il “rinforzino” di gin… Ancora oggi, come tanti anni fa, il Negroni continua a mantenere le caratteristiche del suo inventore: accattivante, seducente e sempre in giro per il mondo. È considerato uno tra i più classici cocktail da aperitivo italiani, per chi ama iniziare la serata con sapori decisamente forti.

Il Negroni si prepara direttamente in un bicchiere basso e largo, detto "tumbler basso" o “old fashioned”. Il ghiaccio (5/6 cubetti), deve essere cristallino. Sarebbe buona norma anche ghiacciare il bicchiere, scolando poi l'acqua che si è formata dal raffreddamento del vetro. A questo punto si può cominciare versando nel bicchiere 1/3 di gin, poi si aggiunge 1/3 di Vermouth e si completa con 1/3 di bitter. Si gira con cura dal basso in alto e si pone la guarnizione, ovvero mezza fetta di arancia. Curiosità - Il Caffè Casoni non ebbe la stessa fortuna: terminò la sua attività negli anni ‘30. Si è poi trasformato nel Caffè Giacosa, locale acquistato recentemente dal noto stilista fiorentino Roberto Cavalli.

NEGRONI: THE STORY OF A FLORENTINE DRINK This story begins on an indefinite day of 1920, in Florence, among marquis, counts and princesses. At that time the city used to be the intersection point for cultures and international meetings, among horse chariots, literary cafés and chic pharmacies full of scents and spices from exotic places. The count Camillo Negroni, keen traveller and proud and hard drinker, entered the aristocratic Caffè Casoni in Via de' Tornabuoni and asked for a drink, stronger than the traditional Americano. He told the barman Fosco Scarselli to replace soda with something else... In the end they opted for gin, liquor which Mr Negroni had discovered during his trips to London. The new aperitif was appreciated by the count as well as by fashionable people who used to go to the crowded Caffè Casoni. The drink that became "the usual one" for him, was then called the "trendy Americano of Count Negroni", that meant Americano with extra gin... Nowadays, as many years ago, Negroni has kept the features of its inventor: charming, seductive and appreciated all over the world. It is considered one of the most typical Italian happy hour cocktails, for tho-

se who love to start their nights with very strong flavours. Negroni is made in a short and wide glass, called "tumbler basso" or "old-fashioned". Ice (5/6 cubes) must be pure white. It might be better to freeze the glass as well and pour out water made from the glass chilling. Then mix 1/3 of gin, 1/3 of Vermouth and 1/3 of Bitter. Stir well and put a slice of orange as decoration. Curiosity - Caffé Casoni did not have the same fortune: in fact it gave up its activity in the 30s. It then turned into Caffé Giacosa, a bar that has been recently bought by the famous Florentine fashion designer Roberto Cavalli. SPRING / SUMMER 2014

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ITINERARI & PAESAGGI

UN BRAND INTERNAZIONALE

Il Chianti UN LUOGO SOSPESO NEL TEMPO a cura di

Monica Petri

T

ra le città di Firenze e Siena, si estende una tra le più splendide e incontaminate zone collinari d’Italia. Il Chianti non è solo un nome altisonante e un luogo affascinante, dove si ha la sensazione di vivere sospesi nel tempo, è un simbolo tout court, un brand riconosciuto a livello internazionale, un territorio famoso per i suoi panorami, le sue atmosfere e naturalmente per i sui vini. In totale sono 14 i comuni che possono fregiarsi di appartenervi, anche se i suoi confini geografici non sono ben definiti e spesso contesi. Certamente il cuore vero del Chianti è da considerarsi quello compreso tra i comuni di Greve, Castellina, Gaiole, Radda e Castelnuovo Berardenga. Quest’area, nonostante l'estensione limitata, ha molto da offrire ai numerosi turisti, che la affollano soprattutto nei periodi primaverili ed estivi. Ai fortunati visitatori viene offerto un susseguirsi di paesaggi a perdita d’occhio, contraddistinti da dolci e verdi colline disegnate da ampie distese di vigneti geometrici e dall'argento degli olivi; boschi di quercia e lecci con gialle ginestre a delimitarli. Città che raccontano storie millenarie, strade sinuose sottolineate dai cipressi, numerosi e maestosi castelli, dimore rinascimentali e possenti case coloniche

CHIANTISHIRE: AN INTERNATIONAL BRAND, A PLACE SUSPENDED IN TIME Between Florence and Siena, one of the most beautiful and untouched hilly areas in Italy extends. Chianti is not only a charming place, where we have the sensation of being suspended in time, but a symbol, a world wide brand, a territory that is known for its panoramas, atmospheres and, of course, wines. 14 towns can be proud of being part of this area, even though the geographical border lines are not very well defined and are sometimes contended. The real Chianti is surely the zone among Greve, Castellina, Gaiole, Radda and Castelnuovo Berardenga. Despite its limited extension, this area may offer a lot to tourists, who crowd it during spring and summer time. Lucky visitors will have the chance of observing continuous landscapes, as far as the eye can see, characterized by gentle and green hills, wide vineyards and silver olive trees; oak woods delimited by yellow brooms. Cities that tell thousand-year-old stories, bendy roads with cypress trees and many castles, Renaissance houses and huge stone farms: this kind of art distinguishes many religious buildings that

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in pietra, arte diffusa nelle decine di edifici religiosi che segnavano le vie dei pellegrini, borghi medievali stretti tra larghe mura. È uno spazio di antiche tradizioni, civilizzato in tempi remoti. Nel corso dei secoli ha visto protagonisti gli etruschi, i romani e gli eserciti contrapposti di Firenze e Siena, che nel Medioevo si sono affrontati per la sua conquista. Il Chianti, oltre al fascino dei suoi paesaggi, è impreziosito da eccellenze enogastronomiche che hanno portato il nome di questa terra sulle tavole più rinomate del pianeta. Troverete prodotti tipici, come un olio extra vergine di oliva di livello ineguagliabile; prosciutti e insaccati dei "mastri salumai" provenienti dalla lavorazione di carni di rare razze suine, come la "cinta senese"; e poi il tipico formaggio pecorino, piatti di cacciagione e succulenti carni di vitella. Ma ciò che ha reso celebre questa zona è senza dubbio il pregiato vino. Prodotto fin dai tempi degli Etruschi, nasce dal vitigno nero Sangiovese, cui vengono uniti il Canaiolo, la Malvasia e il Trebbiano. Venne usato come merce di scambio già nel XVII secolo. Sin dal XIII secolo questa parte della Toscana venne identificata come territorio vinicolo denominato Chianti. Il Chianti Classico ne rappresenta il cuore più puro e autentico. Tuttavia, per ottenere questa denominazione non basta che il vino sia prodotto qui, deve infatti possedere alcune caratteristiche essenziali prestabilite: il colore rosso rubino vivace, l’odore di mammole, un sapore asciutto, sapido ed armonico, una gradazione alcolica minima di 12 gradi. Solo così le bottiglie del (di)vin nettare 78

mark pilgrims routes, as well as medieval hamlets surrounded by wide walls. This space has ancient traditions and was civilised thousands years ago. During centuries it has been populated by the Etruscans, the Romans, and Florence and Siena armies, who used to fight in the Middle Ages to conquer the area. Together with its charming landscapes, Chianti has many food and drink specialities to offer, as they bring the name of this land on the most important tables in the world. You will find typical products, such as a unique extra virgin olive oil; ham and cold cuts made by "master butchers" who work rare pork meat, such as "cinta senese"; then pecorino (sheep) cheese, game dishes, and tasty veal meat. But wine is definitely the thing that has made this place special. Produced since the Etruscan period, it comes from Sangiovese grapes, added to Canaiolo, Malvasia and Trebbiano grapes. It used to be an exchange good in the XVII century. Since the XIII century this area of Tuscany has been identified as the wine territory called Chianti. Chianti Classico represents its purest and most authentic heart. However, to get this name, wine has to be produced here and must have some established essential features: ruby red colour, violet scent, dry, salty and harmonic taste, 12% minimum of alcohol. This is the only way to have the famous "Black Rooster on golden background" (the symbol that has been protecting the name since 1924) on bottles. Visiting wineries and food tasting are really worth doing,


ITINERARI & PAESAGGI potranno fregiarsi dell’inconfondibile “Gallo Nero su sfondo oro”, ovvero il simbolo introdotto a tutela del marchio nel 1924. Oltre alle consigliate visite alle numerose cantine e alle meraviglie gastronomiche, troverete una serie di itinerari dal fascino straordinario. Semplicemente percorrendo la Chiantigiana, una tra le strade più belle d’Italia, avrete modo di farvi un’idea dell’unicità di questo luogo, che gli inglesi chiamano "Chiantishire", contea del Chianti. Troverete ad accogliervi numerose strutture ricettive, incastonate come perle nella campagna, dove potrete godere del massimo comfort e relax. Basta un weekend per immergersi in questo lembo di terra Toscana. Qualche giorno per interrompere i ritmi quotidiani, respirare profondamente e tornare a tempi passati. Gusterete il piacere della semplicità, che accompagnerà le vostre degustazioni, le passeggiate e quei momenti con voi stessi, che “ruberete” affacciandovi ai panorami incontrati. Non siete più a Firenze. Non siete ancora a Siena. Qui, nella quiete del silenzio, potrete riconciliarvi con la natura e con voi stessi, potrete permettervi di ritrovarvi, di sospendere il giudizio, di fare pace con alcuni ricordi, di ripartire. Ripartire con più energia in questa “terra di mezzo”, che se ne sta per conto suo, e non per niente è diventata rifugio degli intellettuali e dei tanti stranieri in cerca di un luogo non dove abitare, ma dove vivere.

together with many other charming itineraries. Just following the Chiantigiana road, one of the most beautiful roads in Italy, you will get an idea of this unique place, which English people are used to calling "Chiantishire". In the countryside, a lot of structures will welcome you, and you will enjoy comfort and relax. You will just need a weekend to discover this area of Tuscany. Some days to have a break from everyday routine, to breath deeply and come back in time. You will enjoy the taste of simplicity, that will accompany you during your tastings, walks and moments for yourselves, which you may "steal" just by observing the landscape. You are not in Florence, nor in Siena. Here, in quiet silence, you will meet nature and find yourselves, you may stop judging and make peace with your memories. It is a way to restart with more energy, taken from this "middle land", isolated place and shelter for intellectuals and foreigners, who are looking for a place to live in. SPRING / SUMMER 2014

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La Toscana ideale nel cuore della Val d’Orcia a cura di Chiara Poggi Una volta fatto il nostro ingresso nella proprietà di Castiglion del Bosco, nel parco della Val d’Orcia, all’interno di una Toscana selvaggia ed emozionante, sembra di addentrarsi in un mondo magico, fiabesco, dove è la natura che parla e gli interventi dell’uomo hanno rispettato spazi ed equilibri. Qui, nella terra del Sangiovese, dal 2003 Massimo Ferragamo ha realizzato la sua Toscana ideale, composta da vigneti, ospiti da accogliere come amici, finestre che sembrano quadri e notti stellate. Una Tenuta di 1800 ettari, una delle più grandi e antiche del territorio di Montalcino. Il borgo medioevale, cuore della proprietà, è anche il punto di snodo di tutte le strade: quella che porta sul crinale, verso il vigneto, quella che porta alla cantina, nuova e mimetizzata nella collina, e quella che porta al campo da golf, uno dei più belli ed esclusivi d’Europa. I corpi di vigneti di Castiglion del Bosco sono due: Gauggiole e Capanna. Quest’ultimo è il vigneto per antonomasia, un corpo unico che corre sulla collina come un enorme docile fiume verde. Nelle parole di Massimo Ferragamo: “Fui catturato da questo posto, dal suo splendido isolamento, dai suoi boschi incantati e subito mi venne l’idea di farne un’oasi di tempo di qualità”. La gamma principale di Castiglion del Bosco rappresenta le due denominazioni d’ordinanza del territorio. Il Brunello di Montalcino docg, declinato nella versione base e nel pregiato Cru Campo del Drago, e il Rosso di Montalcino doc. E inoltre il Brunello Riserva Millecento, l’IGT Toscana CdBianco e un vino dolce: San Michele. Infine Olio Extra Vergine di Oliva, miele e grappa.

Attraverso un’ampia ed esclusiva offerta di visite e degustazioni, uno staff preparato ed amichevole, invita e guida gli ospiti a degustare e conoscere questi prodotti di riconosciuta eccellenza. Il tutto in un contesto intimo e ricercato. Il cuore di Castiglion del Bosco è nel Il Borgo che oggi ospita 23 lussuose Suite e 3 delle 10 Ville avvolte da legni e cromie della campagna toscana. Richiami di serenità sono evocati dalla CdB Spa, dall’orizzonte infinito di una piscina, da un centro fitness. Le virtù della terra sono colte nell’umore rurale dell’Osteria di pura essenza Castiglion del Bosco, nel soffuso Ristorante Campo del Drago, nell’Orto, nella Scuola di Cucina e nel CdBar. Un borgo di vita e di cultura. Ci sono posti progettati per essere visti da lontano, altri che vanno goduti da vicino, nei dettagli. Castiglion del Bosco è uno di questi: bisogna immergercisi per apprezzarne le mille attenzioni che lo rendono unico, degustare un calice del suo vino per non dimenticarlo più.

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Once entered the property of Castiglion del Bosco, in the Orcia Valley park, in a wild and exciting region, it looks like adventuring in a magic and fairy world, where nature speaks and human interventions have respected spaces and proportions. Here, in Sangiovese homeland, since 2003, Massimo Ferragamo has realised his ideal Tuscany, made of vineyards, friends-like guests, windows that look like paintings, and starry nights. A 1800 hectares estate, one of the biggest and oldest in Montalcino territory. The medieval hamlet, heart of the property, is also the intersection of some roads: the one that leads to the slope,towards the vineyard, another one that leads to the winery, new and hidden in the hill, and the last one that leads to the Golf pitch, one of the most beautiful and exclusive in Europe. There are two vineyards in Castiglion del Bosco: Gauggiole and Capanna. The latter is the perfect vineyard, a union that runs along the hill like a huge and quiet green river. In Massimo Ferragamo's words: "I was caught by this place, its splendid isolation, its enchanted forests and I immediately had the idea of making an oasis of time and quality". The main selection of Castiglion del Bosco represents two labels of the territory. Brunello di Montalcino docg, in both base and prestigious Cru Campo del Drago versions, and Rosso di Montalcino doc. Moreover, Brunello Riserva Millecento, IGT Toscana CdBianco and a dessert wine: San Michele. Last but not least, Extra Virgin Olive Oil, honey and grappa. Throughout a wide and exclusive offer of visits and tastings, and thanks to his knowledgeable and friendly staff,


ACCOGLIENZA & OSPITALITĂ

he invites and leads his guests to taste and meet these excellent products. All of this in an intimate and chic context. The heart of Castiglion del Bosco is in Il Borgo, that welcomes 23 luxurious Suites and 3 of the 10 villas, wrapped by woods and colours of Tuscan countryside. The CdB SPA may evoke serenity from the never-ending horizon of a pool, or from a fitness centre. Land virtues are expressed in the rural mood of the Osteria, typical of Castiglion del Bosco, in the soft lightened Restaurant Campo del Drago, in the Garden, in Cooking classes, and in CdBar. The hamlet is made of life and culture. Some places were born to be observed from far and others have to be enjoyed on site, in details. Castiglion del Bosco is part of the latter: you have to dive into it in order to appreciate its thousand details that make it unique and to taste a glass of its wine to remind it forever.

CASTIGLION DEL BOSCO

LocalitĂ Castiglion del Bosco, 53024 Montalcino (SI) - Italy Tel.: +39 05771913750 Email: wine@castigliondelbosco.com

www.castigliondebosco.com SPRING / SUMMER 2014

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DIVINI ASSAGGI

a cura di Bruno Bacci & Paolo Giannetti

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ENOGASTRONOMIA

…Il buon vino non dipende solo dal terreno di dimora o dal microclima dove è posta una vigna, ma anche dal lavoro corretto, appassionato e puntuale che ogni vignaiolo fa quotidianamente per esaltare quello che la natura gli concede…

U

na bella mattinata di sole ci accompagna nella visita al podere Carnasciale. Partiamo dall’abitato di Mercatale Valdarno, saliamo verso l’antica torre di Galatrona, che già merita una visita, magari a piedi per apprezzare la bellezza del posto. Nei pressi del monumento proseguiamo lungo le strade bianche per alcune centinaia di metri, attraverso il bosco e la caratteristica macchia, fino ad arrivare al podere. Ci colpisce la piccola e curatissima vigna a ridosso della casa. La densità di impianto è altissima, circa 11.000 piante per ettaro. Cordialmente ci accolgono la signora Bettina Rogoski ed il figlio Moritz, proprietari di questo piccolo gioiello dell’enologia toscana. Con l’impeccabile e preziosa collaborazione dell’enologo Peter Schilling, affiancato da Marco Maffei, gestiscono l’azienda. Nei circa 3 ettari, che ora sono in produzione, viene coltivato esclusivamente il vitigno Caberlot. Ibrido scoperto in Veneto dall’agronomo Remigio Bordini negli anni ’60, riunisce le caratteristiche del Cabernet Franc e del Merlot ed in questo luogo riesce a dare la massima espressione. I vini prodotti sono 2: il Carnasciale e Il Caberlot. Abbiamo assaggiato Il Caberlot 2010, vino di grande impatto , dalla componente olfattiva intensa, ricca e complessa, in bocca è profondo, lungo ed equilibrato, ha grande struttura ed eleganza. Promette grande longevità (solo magnum, € 230). … Ogni buon vino racconta la propria storia, le stagioni che ha vissuto, i terreni da dove viene, il sole che lo ha scaldato ed i venti che lo hanno cullato, ma anche le mani che lo hanno

... Good wine does not only depend on its ground and microclimate in which the vineyard is set, but also from a correct, passionate and punctual work that every winemaker does every day to exalt what nature is giving him... A good sunny day will accompany us during the visit to the farm Carnasciale. We leave from the village of Mercatale Valdarno, going up towards the ancient Galatrona tower, that still deserves a visit, maybe on foot, to appreciate the beauty of the area. Nearby the monument we continue along white roads for some hundreds metres, across the wood and the characteristic scrub, until we get to the farm. the small and well-cared vineyard just next to the house will surprise us. The plantation density is very high, about 11,000 plants per hectare. The owners of this jewel of wine production in Tuscany, Mrs Bettina Rogoski and her son Moritz, welcome us kindly. With the perfect and precious collaboration of the oenologist Peter Schilling, together with Franco Maffei, they run the farm. In about 3 hectares, where works are in progress, the only kind of grapes to be cultivated is Caberlot. Mixture discovered in Veneto by the agronomist Remigio Bordini in the 60s, it unifies the features of Cabernet Franc and Merlot and in this place it is able to reach very high expressions. Two wines are produced: Carnasciale and Caberlot. We tasted Caberlot 2010, very strong wine, with intense, rich and complex scents, in mouth it is deep, long, and balanced, it has got a great structure and elegance. We expect it to have a very long life (magnum only, €230). ... Every good wine tells its story, the seasons it lived, the grounds from where it comes, the sun that warmed it and the winds SPRING / SUMMER 2014

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reso tale… Attraversiamo i monti che separano la valle dell’Arno dal Chianti. Seguendo la via Chiantigiana per Siena, dopo aver superato Gaiole, arriviamo sulla punta più meridionale del Chianti Classico, e sulla sinistra prendiamo la strada che porta a San Giusto a Rentennano. La storica e importante azienda è guidata dalla famiglia Martini Di Cigala: Luca segue la parte agronomica e commerciale, coadiuvato dal fratello Francesco in cantina e dalla sorella Elisabetta negli uffici. Le vigne, curate con attenzione e rigore, sono su terreni dove la roccia del galestro chiantigiano lascia il posto a tufo, sabbia e argilla. Tutto questo, associato al microclima, che in questa zona è un po’ più caldo, conferisce struttura, personalità e carattere ai vini. L’affinamento nell’antica e bella cantina fa il resto. Tra gli assaggi ha notevolmente impressionato il Percarlo 2010, un Sangiovese in purezza dall’aroma complesso, fruttato e minerale. I sentori di speziatura e tostatura dolce indicano i 22 mesi passati in barrique. In bocca è molto lungo e sostenuto, dalla struttura tannica importante ma ben integrata e un finale persistente. Un vino dalle grandi potenzialità evolutive (€ 51). … il colore, i profumi, il gusto piacevole e la gioia di vivere. Ringrazio la natura per i frutti che ci concede e tutti gli uomini che con rispetto, passione e amore li esaltano per il nostro palato… All’altezza di Bargino lasciamo l’autostrada Firenze Siena. Arrivati sulla sommità delle colline, percorriamo il crinale fino ad arrivare a Corzano e Paterno. Splendido esempio di fattoria a ciclo completo. La conduzione è prettamente familiare e comprende anche un agriturismo. Le produzioni sono molteplici: oltre al vino ci sono degli ottimi pecorini, provenienti dall’allevamento e dal caseificio interni all’azienda e degli extravergini di grande qualità. Ci accolgono Aljoscha Goldschmidt, che cura principalmente la parte agronomica e la cugina Arianna Gelpke che gestisce la nuova cantina, costruita con criteri moderni a basso impatto ambientale. I circa 18 ettari vitati sono in un anfiteatro naturale esposto a sud ovest, su terreni argillosi con presenza di ciottoli, calcarei e ghiaiosi. Dopo la visita, complice la bella giornata, ci gustiamo il paesaggio pomeridiano assaggiando l’olio, alcuni formaggi e soprattutto i vini con la piacevole compagnia di Aljoscha. Il Corzano 2010, ottenuto da Sangiovese e Cabernet Sauvignon, si presenta al naso con intensità e persistenza, le note vegetali fanno da contorno a quelle fruttate e minerali, con sfumature di tabacco. Al gusto è pieno ed equilibrato, ha tessitura tannica fine e una certa eleganza (€ 24).

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ENOGASTRONOMIA

that cuddled it, but also the hands who made it... We go across mountains that split the Arno Vallet from Chianti region. Following Chiantigiana road towards Siena, after Gaiole, we get to the southern areas of Chianti Classico, on the left we take the road that leads to San Giusto a Rentennano. The historical and important farm is run by the family Martini di Cigala. Luca follows the agronomic and commercial part, his brother Francesco works in the cellar and his sister Elisabetta in the offices. Vineyards, treated with care and strength, are set on grounds where rocks are replaced by sand and clay. These elements, together with the microclimate, which is hotter in this zone, give more structure, personality and character to wines. Refinement in the old and beautiful cellar makes the rest. Among our tastings the most impressive one has been Percarlo 2010, a pure Sangiovese with a complex aroma, fruity and mineral. The spicy and toasty smell shows the period of 22 months in barrique. In mouth it is long and strong, with important but well mixed tannic structure and a persistent final. A wine with great evolutionary potential (â‚Ź51) ... colours, scents, pleasant taste and joy of life. I thank nature for the fruits it gives us and everyone who exalts them for our taste with

respect, passion and love... Nearby Bargino we leave the motorway Firenze-Siena towards the top of the hills and we follow the slope until we get to Corzano and Paterno. This is a splendid example of complete farm. It is mainly family-run and includes a guesthouse as well. Many products are made here: wine, pecorino cheese from the animals and the cheese factory of the farm and high quality extra-virgin olive oils. Aljoscha Glodschmidt, who follows the agronomic part, and her cousin Arianna Gelpke welcome us. The latter manages the cellar, built with modern criteria for a low environmental impact. The 18 hectares of vineyards are set in a natural amphitheatre, exposed to South-West, on clay grounds with stones, both calcareous and pebbly. After the visit, thanks to a beautiful day, we enjoy the afternoon landscape tasting oil, some cheese and above all wine with the pleasurable company of Aljoscha. Corzano 2010, obtained from Sangiovese and Cabernet Sauvignon grapes, has an intense and persistent scent, its vegetable notes accompany the fruity and mineral ones, with touches of tobacco. Its taste is full and balanced, with a fine tannic structure and a good elegance (â‚Ź24).

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a cura della Redazione

S a a lum c e t eri o n a E

LOMBARDI SAPORI GENUINI NEL CENTRO STORICO DI FIRENZE Enoteca - Salumeria

ca - Salume ote ria En

LOMBARDI

F

irenze è una meta turistica tra le più ambite al mondo, che poggia le sue più solide basi su due elementi: l'arte e il buon cibo. Il posto ideale per chi fa dei sapori della toscanità la sua autentica passione, un luogo dove le percezioni del bello e le percezioni del gusto si incrociano, è senza dubbio Enoteca “Lombardi”. Sono cinque i suoi punti vendita, tutti situati in location invidiabili, nel cuore del centro storico della città: Piazza Duomo, Via Calzaiuoli, Via Martelli, Via Por Santa Maria, e il primo, quello storico, che si trova nel "Mercato Coperto di San Lorenzo" dal 1945. È qui che Giovanna Lombardi ha iniziato l’attività, diventata negli anni una vera e propria istituzione per il pranzo, per lo spuntino di metà pomeriggio, o per l’aperitivo. Potrete ordinare dei panini con ottimi salumi e formaggi, o con verdure fresche, e amalgamarli con un’incredibile varietà di salse, come quella al tartufo. Irrinunciabile sarà accompagnare il tutto con un buon bicchiere di vino. La Carta propone una serie infinita di degustazioni uniche nel loro genere per varietà, per qualità dei vini proposti e per la selezione. Sapori che descrivono in maniera impeccabile la cultura gastronomica della nostra splendida regione, dove la genuinità si manifesta al più alto livello.

Florence is a tourist destination among the most attended in the world, that has its bases on two elements: art and good food. The ideal place for people who are keen on Tuscan flavours, a place where perceptions for beauty and taste meet, is certainly the Wine bar "Lombardi". Five shops situated in the best locations in the heart of the historical city centre: Piazza Duomo, Via Calzaiuoli, Via Martelli, Via Por Santa Maria, and the first and historical one has been in the "indoor market of San Lorenzo" since 1945. Here Giovanna Lombardi started her activity, that has become a real institution during the years for lunches, afternoon snacks, or happy hours. You may order some sandwiches with great salami and cheese, or fresh vegetables, and mix them with a wide selection of sauces, such as the truffle one. Of course everything must be accompanied by a glass of good wine. The Carte proposes an infinite series of tastings, unique in variety, quality of wine proposed, and selection. These flavours describe in a perfect way the food and drink culture of our splendid region, where genuineness is shown at its top level. It is also possible to buy some official products from the farm 86


ENOGASTRONOMIA

È possibile inoltre acquistare prodotti ufficiali dell’azienda agricola Leonardi e dell’Antica Macelleria Falorni. Troverete le più grandi marche di salse, marmellate, sughi di cacciagione, grappe e liquori, e poi oli extravergine e i migliori aceti balsamici in vendita a Firenze, oltre a prodotti dolciari tipici. Tutto rigorosamente made in Tuscany. Per i turisti che vogliono celebrare il gusto e tutti i piaceri che ne derivano, godendo di scorci memorabili su Firenze, ma anche per i fiorentini che si sa, non rinunciano mai ai a godere delle eccellenze della propria terra.

Leonardi and the Ancient Butcher Falorni. You will find the best kinds of sauces, marmalades, game sauces, grappas and liquors, and then extra-virgin oils and the best balsamic vinegar sold in Florence, together with typical sweets. Everything is absolutely made in Tuscany. This place is ideal for tourists who want to celebrate their taste and their consequent pleasures, enjoying some memorable views of Florence, but also for local people who will never renounce enjoying the pleasures of their land.

ENOTECA - SALUMERIA LOMBARDI Via Martelli, 28/R - Piazza Duomo, 54/R Via Por Santa Maria, 8R - Via dei Calzaiuoli, 41/R Mercato coperto di San Lorenzo Tel.: 338 3519317 Email: info@enoteca-lombardi.com - Web: www.enoteca-lombardi.com SPRING / SUMMER 2014

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“Prima di giudicare un uomo cammina per tre lune nelle sue scarpe” “Don't judge any man until you have walked two moons in his mocassins” Proverbio Indiano

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Castiglione d'Orcia


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

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LUCA MARTINI PROFESSIONE: MIGLIOR SOMMELIER DEL MONDO

a cura di Chiara Poggi

«La vita è troppo breve per bere vini mediocri.» Concorderà sicuramente con Goethe Luca Martini, aretino Doc, classe 1980, titolare e maitre sommelier del ristorante Osteria da Giovanna di Arezzo e dal 2013 socio titolare dell'Eno-KaloRistorante Blend4 ad Azzate, in provincia di Varese. Far conoscere l'universo appassionante dei vini, farne assaporare l'eleganza e aiutare a carpirne i segreti è il suo mestiere. Dopo aver accumulato esperienze tra Londra, Quebec e Australia, si laurea miglior sommelier di Toscana nel 2007, vice campione d’Italia nel 2008, fino ad affermarsi come migliore al mondo, al 'World wide Sommelier', massimo concorso mondiale nell'arte delle "sommellerie", dopo una competizione appassionante svoltasi presso l'Hotel Park Lane Sheraton a Londra. Per Luca conoscere un 90

"Life is too short to drink mediocre wines". Luca Martini will surely agree with Goethe. He was born in Arezzo in 1980, and he is the owner and maître sommelier of the Restaurant Osteria da Giovanna in Arezzo. Since 2013 he is also been the co-owner of the restaurant Eno-Kalo Blend4 in Azzate, province of Varese. His job consists of showing the charming universe of wine, make people taste its elegance and help them understand its secrets. After his experience in London, Quebec and Australia, he became the best sommelier in Tuscany in 2007, vice-champion of Italy in 2008, and best sommelier in the world at "World wide Sommelier", the most important competition dealing with sommelier art, that takes place at Hotel Park Lane Sheraton in London. In Luca's opi-


PERSONAGGI

vino non è solo raccontare la differenza tra i vari terroir e vitigni, è una passione sincera che lo accompagna da quando aveva 18 anni, che lo ha portato a condividere una storia emozionante, di colori, gusti e sapori che interagiscono con una perfetta armonia.

nion knowing a wine means not only telling the differences among soils and grapes, but also a sincere passion that has been with him since he was 18 and brought him to share a moving story, full of colours, tastes and flavours interacting each other in harmony.

Quando e da cosa nasce la tua passione per il vino?

When and why was your passion for wine born?

“Nasce nel momento in cui, da ragazzo, affronto il viaggio per la scuola alberghiera, e imparo da mio padre a fare il Vin Santo. Le vinificazioni degli inizi sono un gioco e un diletto, quasi una conseguenza della mia vita quotidiana di un buon toscano. Il colpo di fulmine vero e proprio arriva a Londra, con il primo importante incarico come Capo Sommelier alla Caviar House del Café Restaurant Nickolay”.

"It was born when I was a child and I started to attend the Hotel and Catering school. At the same time I was learning from my father how we produce Vin Santo. At first, making wine was a fun game, almost the consequence of being a good Tuscan man. I really fell in love with it when I was in London and got the first important role as Head Sommelier in the Caviar House of Café Restaurant Nickolay".

Qual è il tuo vino toscano preferito e con che piatto lo abbineresti? “Su tutti scelgo un vitigno, e non può essere che il Sangiovese. Un cavallo di razza, un vero purosangue quando gioca sulla freschezza e sulla sobrietà. Il mio legame con il territorio passa necessariamente da qui. L'abbinamento? Prendiamo un Sangiovese di Montalcino, piuttosto che un Sangiovese di Greve in Chianti il cui matrimonio perfetto, ça va sans dire, è con una bella, alta, e succulenta bistecca fiorentina”.

What is your favourite Tuscan wine and what dish would you associate it to? "The grapes I prefer is certainly Sangiovese. It's a pure breed dealing with freshness and simplicity. My relationship with the territory has to pass through here. The association? Well, take a Sangiovese from Montalcino, as well as a Sangiovese from Greve in Chianti, and they will get married, ça va sans dire, with a good, thick and juicy Fiorentina steak". SPRING / SUMMER 2014

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astiglion Fiorentino

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L’ANTICO BORGO ETRUSCO


CITTÀ D’ARTE

a cura di Renato Gaviler

Castiglion Fiorentino è una città medievale circondata da una campagna incantevole, posta su un colle a 342 m s.l.m., nella Toscana orientale. Un luogo d’immenso fascino incastonato tra Cortona ed Arezzo, nel cuore della Val di Chiana. Posta in posizione strategica tra la valle del fiume Clanis e la Val di Chio, si sviluppò in epoca etrusca, ma era già abitata in epoca preistorica. Dell’appellativo “Castiglione” se ne trovano tracce scritte già nel X secolo. Nel periodo medievale prima e rinascimentale poi, fu dominata a fasi alterne da Arezzo, Perugia e Firenze. Dal 1384 passò definitivamente sotto l’egemonia fiorentina acquisendo l’attuale nome. Grande importanza per la città, nella metà del Settecento, ebbero i Granduchi di Lorena, realizzatori della bonifica dell'intera Val di Chiana. Arrivare a Castiglion Fiorentino è sempre una piacevole sorpresa: architetture caratteristiche fanno da cornice a quello che può essere considerato uno scrigno naturale di tesori. Il suo centro storico è racchiuso da splendide mura duecentesche, ancora praticamente intatte, sulle quali si aprono le porte di accesso all’abitato. All'interno del borgo si trovano ben dodici chiese, il Palazzo Pretorio, il Palazzo Comunale, il Teatro Comunale e tre interessanti musei: il Museo Archeologico, La Pinacoteca Comunale, Il Museo della Collegiata. Da non dimenticare, nelle immediate vicinanze, la Chiesa della Consolazione, un vero e proprio gioiello architettonico. Il vessillo del luogo è rappresentato dalla Torre del Cassero, che spicca nel suo punto più alto. Questa costruzione fu edi-

Castiglion Fiorentino is a medieval town surrounded by an enchanting countryside, set on a hill at 342 metres on the sea level, in the West side of Tuscany. A place of intense charm, set between Cortona and Arezzo, in the heart of Chiana Valley. Located on a strategic position between Clanis river Valley and Chio Valley, it developed in the Etruscan period, but was still inhabited during pre-history. Its name "Castiglione" has been documented since the X century. In the Middle Ages and Renaissance, it was dominated by Arezzo, Perugia and Florence. In 1384 it passed under Florence he-

gemony and got its current name "fiorentino". Grand dukes from Lorena had a great importance for the town in the half of 1700, because they restored the whole Chiana Valley. Going to Castiglion Fiorentino is always a pleasant surprise: typical architectures make the frame of what can be considered as a natural treasure trove. Its centre is enclosed in splendid walls of 1200, still almost intact, with their gates to enter the town. Inside the town there are 12 churches, the Palazzo Pretorio, the Town Hall, The Theatre and three interesting museums: the Archaeological Museum, the Municipal Art

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ficata durante la dominazione perugina, nel XIV secolo, sulla base di una precedente struttura etrusca. Chi giunge qua non può esimersi da concedersi una passeggiata al suo interno. Verrete rapiti dalla suggestione delle strade lastricate in pietra antica, e dalla curiosità suscitata dai numerosi negozi, ma non solo. Giunti nella piazza antistante Palazzo Comunale, potrete ammirare le arcate cinquecentesche delle logge del Vasari, dove sullo sfondo, attraverso un affaccio architettonico, potrete contemplare la sottostante valle di Chio, che costituisce un “anfiteatro naturale alle pendici dell'Appennino”. Ma sarà la visita al Cassero, specialmente se al tramonto, che vi farà innamorare definitivamente di questo gioiello. Qui avrete la reale percezione della natura che circonda la città, godendo di una vista a perdita d’occhio sulla Val di Chiana. Il panorama offre immense distese di campi coltivati, punteggiate dai borghi medievali adagiati sulle colline circostanti. Vedrete mutare i colori del gior-

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Gallery, and the Collegiata Museum. Do not forget that nearby there is a real architectural jewel, the Church of Consolation. Its symbol is the Cassero Tower, that stands out in the highest point of the town. It was built during Perugia domination, in the XIV century, on a previous Etruscan structure. Whoever comes here cannot avoid going for a walk into town. You will be enchanted by its impressive streets, paved with old stones, and will be curious of visiting its shops and something more. Once in the square before the Town Hall, you may admire the arches of Vasari's lodge, made in 1500, and on the background, through its architecture, you may contemplate the Chio Valley below, that makes a natural amphitheatre at the base of the Apennines. But the visit to the fortress, especially at the sunset, will make you fall in love with this jewel. Here you will have the real perception of nature around the town, enjoying a never-ending view


CITTÀ D’ARTE

no dal tenue rosa dell’alba al rosso del tramonto e il mutare delle stagioni dal verde della primavera al giallo dei girasoli e del grano in estate, dal rosso dell’autunno al bianco dell’inverno. Castiglion Fiorentino è un luogo ideale per chi ama le vacanze all’insegna del relax. Qui si coltiva la ricerca di sensazioni, di sapori e di profumi che rinfrancano lo spirito del viaggiatore e ne ritemprano le energie. L’accoglienza, l’amore per la natura e per i sapori veri, contribuiranno a farvi vivere la sensazione di un tuffo indietro nel tempo. Nel 2007 Castiglion Fiorentino è stata insignita della Bandiera Arancione, a ciò hanno contribuito la ricchezza di opere e di luoghi d'arte, il patrimonio storico, ambientale e naturalistico, ma anche la bellezza del paesaggio agrario, che offre sapori unici e decisi, come l’olio e la carne dei celebri allevamenti di Chianina. La cucina locale è rimasta legata a tradizioni rintracciabili tutt’oggi nella lavorazione di molti prodotti tipici e nella maniera in cui gli stessi sono proposti dalle trattorie e dai ristoranti locali. Infine, da non perdere l'opportunità di esplorare l'intera area collinare, alla ricerca di castelli dalle antiche origini. Castello di Montecchio Vesponi, Castello di Mammi e Castello della Montanina sono solo alcune delle fortezze costruite fra l'anno 1000 e il 1200, che potrete scoprire durante il vostro soggiorno. Ricchi inoltre gli eventi, come il Maggio Castiglionese e il Palio dei Rioni, manifestazione storica che si tiene la terza domenica di giugno e consiste in una corsa di cavalli nella pista in tufo, allestita per l'occasione in Piazza Garibaldi.

on Chiana Valley. The landscape offers immense cultivated fields, spotted by medieval hamlets, and set on the hills around. You will see the change of colours from light pink at the sunrise to red during sunset, and the seasons change, from green spring, to yellow sunflowers and wheat in summer, from red autumn to white winter. Castiglion Fiorentino is a perfect place for holiday lovers looking for relax. Here travellers can look for sensations, flavours, scents that restore their spirits and create their energies. Thanks to the welcoming atmosphere, love for nature and real flavours, you will have the sensation of going back in time. In 2007 Castiglion Fiorentino got the Orange Flag, thanks to its rich masterpieces and artistic sites, its historical and natural heritage, but also to its beautiful rural landscape, that offers unique and strong flavours, such as oil and the famous Chianina meat. The local cuisine has been linked to important traditions, shown by the way many products are made and proposed in typical local restaurants. Finally, do not miss the opportunity of exploring the whole hilly area, looking for ancient castles. Montecchio Vesponi's castle, Mammi's castle, and Montanina's castle are some fortresses built between 1000 and 1200, which you can discover during your holiday. The town can offer some rich events too, such as Maggio Castiglionese and Palio dei Rioni, a historical show that takes place on the third Sunday of June and consists of a horse race on a sandy circuit, set in Garibaldi Square.

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a cura di Chiara Poggi

BORGO

LA BAGNAIA

Soggiornare in un’oasi incantata, dove il silenzio la fa da padrone, incastonato nelle prime colline senesi, a due passi da una delle città più antiche e affascinanti al mondo. Tutto questo è “Borgo La Bagnaia”. Un borgo medievale dove arte e cultura si fondono con una natura incontaminata di grande fascino. Proprietà agricola ricca di fauna, storica residenza di grandi famiglie nobiliari, dai Bichi Ruspoli ai Picolomini, ora trasformata in un elegante Resort a cinque stelle. A Bagnaia domina il lusso della diversità: ogni camera è un mondo diverso. Evocazioni di Oriente, Cina, India sono mixati sapientemente con rari pezzi di antiquariato italiano ed europeo. L’arredamento prezioso delle suite è esaltato da particolari di rara bellezza: i tessuti ed i mobili esclusivi sono nati dalla creatività della padrona di casa, grazie alla maestria di abili artigiani italiani. Gli otto edifici del Borgo sono stati recuperati conservando la struttura originale, impreziositi da tocchi d’artista, che nelle 72 residenze creano un’atmosfera 98

Staying in an enchanted oasis, where silence reigns, set in the first Sienese hills, two steps away from one of the oldest and most fascinating cities in the world. This is "Borgo la Bagnaia". A medieval hamlet, where art and culture melt with uncontaminated and charming nature. This estate rich in fauna used to be the historical residence of important noble families, from Bichi Ruspoli to Piccolomini, and has now been turned into a five stars Resort. In Bagnaia luxury of diversity reigns: every room is an independent world. Evocations from the East, China, India are knowledgeably mixed with rare Italian and European antiques. Precious furniture of suites is exalted by amazingly beautiful details: fabrics and exclusive furniture were born from the owner's creativity, thanks to able Italian artisans. The eight buildings of the Hamlet have been restored maintaining the original structure, enriched by artistic touches. As a result, in all the 72 residences, guests will feel like being in a private house in Tuscan countryside. Main colours are red and golden yellow, noble and strong, and make the frame of stunning stained glass windows, which lean on one of the


ACCOGLIENZA & OSPITALITÁ

che fa sentire il visitatore come ospite in una casa privata immersa nella campagna toscana. I colori che predominano sono il rosso e il giallo oro, nobili e forti, e fanno da cornice alle scenografiche vetrate, che si affacciano su uno degli spazi verdi più maestosi della regione: le colline del Royal Golf La Bagnaia. Il golf che fa sognare: 18 buche, 130 ettari di verdi colline che avvolgono a 360 gradi il Borgo. Una Club House degna della grande tradizione anglosassone è stata creata per accogliere i giocatori dopo un’entusiasmante giornata trascorsa sul campo, così come l’appassionato pubblico delle grandi competizioni internazionali. E poi la Buddha SPA. La storia racconta che già nel Medioevo si bagnavano in queste acque Regine, Papi, Cardinali e altri grandi personaggi: uno su tutti Lorenzo il Magnifico. Oggi, in questo luogo pieno di energia è possibile rinascere, grazie ai benefici dell'acqua termale, che sgorga direttamente dalla fonte. Le terapiste impostano percorsi personalizzati, che si avvalgono di metodologie tradizionali e moderne, frutto di un importante lavoro di ricerca nell'ambito della scienza del benessere, per ritrovare armonia ed equilibrio perduti.

most majestic green areas of Tuscany: the hilly Royal Golf La Bagnaia. This Golf pitch makes people dream: 18 holes, 130 hectares of green hills that completely wrap the Hamlet. A traditional Anglo-Saxon Club House has been created in order to welcome players after an exciting day on the pitch, as well as the proud public of great international competition. Then the Buddha SPA. History says that, since the Middle Ages, Queens, Popes, and Cardinals have been taking baths in this water: for example Lorenzo il Magnifico. Nowadays this energetic place regenerates people, thanks to good thermal water that comes directly from the spring. Therapists set up personalised itineraries, that use both traditional and modern methodologies, born from important research in wellness sciences, on the purpose of letting you find back harmony and balance.

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IL

CASTELLO DI

SAMMEZZANO STORIA DI UNA LUCIDA PAZZIA a cura di Monica Petri

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BORGHI & CASTELLI

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iamo a trenta chilometri da Firenze, tra Rignano sull’Arno e Incisa, nel comune di Reggello. Ai piedi della montagna di Vallombrosa, tra gli ulivi che impallidiscono, i colli dell’alto Arno e il nero dei cipressi, si trova un’isola di sequoie e di sempreverdi nordici, rari ed immensi, che ci conducono in cima al colle dove si staglia un castello dal profilo moresco. Parliamo dello storico Castello di Sammezzano, un sogno eccentrico divenuto realtà. Il più importante esempio di architettura orientalista in Italia, un’opera monumentale che volendo riassumere in un sola parola oserei definire “pazza”. Come molte tenute toscane, anche Sammezzano ha una storia antica. Si dice che le fondamenta della fortezza siano etrusche e che nel 780 vi sostò Carlo Magno con la giovane moglie e il figlio, dopo aver incontrato a Roma papa Adriano I. In epoche più recenti (1605), fu acquistato dalla famiglia Ximenes d’Aragona, passando in eredità nel 1816 ai Panciatichi. L’aspetto attuale del complesso, un sogno di mattoni, stucchi, maiolica, ceramica e marmi, si deve al marchese Ferdinando Panciatichi Ximenes d’Aragona, che lo concepì, progettò, finanziò e realizzò tra il 1853 e il 1889. La trasformazione della villa seicentesca, durata quasi qua-

We are thirty kilometres far from Florence, between Rignano sull'Arno and Incisa, in the municipality of Reggello. At the base of Vallombrosa mountain, among pale olive trees, the upper Arno valley hills and black cypress trees, there is an island of sequoia trees and Northern evergreen trees, rare and huge, that lead us to the top of the hill, where an arabesque castle rises up. We're dealing with the historical Sammezzano Castle, an eccentric dream that has come true. The most important example of Oriental architecture in Italy, a monument that could be defined in one word "a madness". As many other Tuscan properties, Sammezzano has an old history. It's said its basis are Etruscan and in 780 Charlemagne stopped here with his wife and his son, after he met in Rome the pope Adrian I. In more recent times (1605) it was bought by the family Ximenes from Aragona, and in 1816 it was inherited by the Panciatichi family. The current aspect of the castle, a dream of bricks, plasters, majolicas, ceramics, and marbles, comes from Ferdinando Panciatichi Ximenes of Aragona, who created and projected it, and then financed and realized the project between 1853 and 1889. The transformation of the XVII century villa went on for about forty years and helped the marquis use his imagination and hire Tuscan artisans in order to finish

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rant’anni, diede modo al marchese di sbizzarrire non solo la propria fantasia, ma di scatenare anche gli artigiani toscani al compimento di questo gioiello architettonico. Il marchese, nato a Firenze il 10 marzo 1813, geniale e visionario, ebbe un carattere fiero e orgoglioso. Fu, senza aver conseguito nessuna laurea, architetto, ingegnere, botanico, bibliofilo, imprenditore accorto, politico e intellettuale poliedrico. Dalla culla della cultura artistica e letteraria italiana, il profetico, sensibile e appassionato committente, che aveva creduto nell’unità d’Italia combattendo durante i moti del ’48, fuse il suo messaggio nei colori e nelle forme fantasmagoriche del castello. Il risultato è ancora oggi un simbolo di modernità e attualità. Funzione della bellezza e dell’architettura, rapporti tra Oriente e Occidente, decadenza della politica, rivendicazione della libertà e della dignità dell’uomo. In quest’opera si prefigurano la ricerca della comprensione dell’altro, del “diverso”, ovvero del mondo arabo e dell’arte islamica. Il marchese Ximenes d’Aragona ha lasciato in eredità alle future generazioni un messaggio di amore per il lavoro, per l’artigianato di alta qualità, per la creatività, per l’arte e non per ultimo, lo spirito di andare controcorrente. Ben 365 sale a scandire i giorni dell’anno: la Sala Bianca, la Galleria, la Sala degli Specchi, l’Ottagono del Fumoir, la Sala dei Pavoni, la Sala dei Gigli, la Sala delle Stalattiti, dei Bacili Spagnoli, degli Amanti, per citarne alcune. A esse fanno da corredo ben 17 camere da letto. Si può ammirare la fantasia di un inesauribile campionario di capitelli, peducci, archi, portali, volte a ventaglio, cupole, pennacchi, grondanti ricami, rivestimenti con arabescate filigrane di gesso. Ogni stanza ha la sua peculiarità, non esiste alcuna ripetizione, se non l’unica incisione posta in vari punti, recante la dicitura “non plus ultra”, a dimostrazione della straordinaria unicità del castello e del suo costruttore. Ai percorsi quasi labirintici sono stati attribuiti significati mistici. Non mancano inoltre buffe leggende sul marchese e sul castello, oltre ai numerosi riferimenti alle diverse religioni, alla politica e alla letteratura. La ristrutturazione fu completamente eseguita da maestranze del luogo; tutte le decorazioni in cotto che ornano l’edificio, così come gli elementi delle balaustre, gli stucchi e le maioliche dai colori smaglianti, venivano realizzate e cotte in una fornace appositamente costruita nel parco, così da poter gestire ogni particolare e tener d’occhio la cottura del colore. Immerso nella luce e nei colori del capolavoro della sua vita, il marchese si occupò anche della piantumazione dell’incantevole parco, uno dei più vasti della Toscana. Ancor oggi possiamo ammirare una quantità di generi esotici e rari, tra cui di particolare rilevanza il gruppo di sequoie giganti: 57 sequoie adulte, alte più di 35 metri, una delle quali con un diametro di circa dieci metri. Purtroppo dal 1999 è possibile visitarlo solo occasionalmente e solo su appuntamento. Nell’attesa che si realizzi un vero piano di recupero e valorizzazione, per noi toscani rimane semplicemente un sogno, che urla a gran voce di poter tornare a vivere al suo massimo splendore.

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BORGHI & CASTELLI this architectural jewel. The marquis was born in Florence, on the 10th of March 1813; he was a genius and had a proud and impressive personality. He did not attend University, but he was keen on books and played the role of an architect, an engineer, a botanic, a careful businessman, a politician, and a complete intellectual. From the cradle of Italian art and literature, the prophetic, sensitive and passionate commissioner, who believed in the unification of Italy and took part in the battles of 1848, sent his message through the colours and the ghostly shapes of the Castle. The result is still today a symbol of modernity and innovation. It clearly represents the functions of beauty and architecture, the relationships between East and West, the political decay, the revenge of human freedom and dignity. This masterpiece wants to understand something else, "different", that is the Arabian world and Islamic art. The marquis Ximenes of Aragona left a message of love for work, high quality handicrafts, creativity, art and, last but not least, the spirit of going against the tide. There are 365 rooms as the days of the year: the White Room, the Gallery, the Mirrors Room, the Octagonal Smoking Room, the Peacocks Room, the Lilies Room, the Stalactite Room, the Spanish Washbasins Room, the Lovers Room, just to quote some. They are completed by 17 bedrooms. You can admire an unlimited collection of capitals, arches, doors, fan-shaped vaults, domes, adornments,

embroideries, decorations with arabesque plaster filigrees. Each room has got its peculiarity, nothing is repeated but the only incision in different points, with the phrase "non plus ultra", to show the extraordinary uniqueness of the castle and its builder. Its maze-like itineraries have mystic meanings. In addition to this, we have some funny legends about the marquis and the castle, as well as many references to different religions, politics, and literature. The restoration was totally done by the masters of the area; all the ceramics decorations in the building, as well as the elements of the balustrades, the plasters and bright colourful majolicas, were made and cooked in a furnace, that was built in the park, in order to manage every detail and take care of the colour cooking system. Immersed in the lights and colours of his life masterpiece, the marquis also managed the plantations in the park, one of the biggest in Tuscany. Nowadays we can still admire a selection of rare exotic types, among which a group of giant Sequoia trees: 57 adult Sequoias, more than 35 metres tall, one of which has got a diameter of about ten metres. Unfortunately, since 1999, we can seldom visit the castle and on request only. Looking forward to a plan of restoration, Tuscan people just consider it as a dream, that is shouting to be brought back to its brilliant life.

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“Io non amo la gente perfetta, quelli che non sono mai caduti o che non hanno mai inciampato. A loro non si è svelata la bellezza della vita” “I don't like perfect people, who have never fallen or stumbled. To them life has never shown its Beauty” Boris Pasternak

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Castello dei Conti Guidi - Poppi


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

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BAGNO VIGNONI Uno dei borghi toscani più sorprendenti a cura di Alessandro Zanobi

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ddentrandoci nel cuore della terra di Siena troviamo un paesaggio perfetto, essenziale. Lo compongono dolci colline, calanchi, il corso sinuoso del fiume, i cipressi che coronano isolati le alture o che seguono, in ordinati filari, l’andamento delle strade. Sui colli, borghi e monumenti isolati, di straordinario fascino, sorvegliano boschi di querce, oliveti e vigneti. Fa da sfondo di scena, ad occidente, il Monte Amiata, il più alto vulcano spento d’Italia. Ci troviamo all’interno del Parco Artistico Naturale della Val D’Orcia. Nel comune di San Quirico, nelle vicinanze della via Francigena (il percorso principale seguito nell'antichità dai pellegrini provenienti da nord, che si recavano a Roma), vi è un suggestivo borgo medievale, noto in tutto il mondo per le sue sorgenti termali e meta di turisti in cerca di una vacanza all’insegna del benessere. Bagno Vignoni (anticamente denominato Bagni di Vignone o Bagno a Vignone), è un minuscolo borgo edificato a mezzacosta (305 mt s.l.m.), posto 49 km a sud di Siena. I suoi edifici sorgono ai lati di Piazza delle Sorgenti. Questa piazza a pianta rettangolare rappresenta la vera particola-

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BAGNO VIGNONI: ONE OF THE MOST SURPRISING TUSCAN HAMLETS Going into the heart of Siena territory we will find a basic but perfect landscape. It is made of gentle hills, badlands, river bends, cypress trees that rise up the hills or that follow the roads in a row. The hills, hamlets and isolated monuments, extraordinarily charming, are overlooked by oak woods, olive trees and vineyards. In the background, on the West side, there is Amiata mountain, the tallest dormant volcano in Italy. We are inside the Artistic Natural Park of Orcia Valley. In the municipality of San Quirico, near the Via Francigena (the ancient main road followed by pilgrims that used to go from the North to Rome), there is an impressive medieval hamlet, known all over the world for its hot springs and destination of tourists who want to take care of themselves. Bagno Vignoni (first called Bagni di Vignone o Bagno a Vignone), is a small hamlet built at the altitude of 305 mt on the sea level, 49 km South of Siena.

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rità del luogo. È sostanzialmente costituita - ad eccezione dei camminamenti laterali - da una vasca, chiusa su tre lati da una cinta di mura alta circa un metro e mezzo, in cui gorgogliano caldissime acque, che salendo dal cuore del vulcano tornano alla luce con prepotenza. Una volta fuoriuscite dalla vasca termale, si dirigono nella ripida scarpata del Parco naturale dei Mulini, dove formano concrezioni di rara bellezza. Qui, immersi nella macchia mediterranea, si trovano quattro mulini medievali scavati nella roccia, che furono molto importanti per l'economia locale. Alimentati dalla perenne sorgente termale, garantivano il loro funzionamento anche quando gli altri mulini della zona erano fermi a causa della siccità estiva. In epoca medievale Bagno Vignoni faceva parte dei domini della potente famiglia dei Salimbeni. Da questi fu poi ceduto alla Repubblica di Siena. Sin da quel tempo le istituzioni e le varie autorità locali prestavano molta cura nella gestione e nella conservazione delle sue terme, situate al centro di una zona dal territorio incontaminato. Tutto è rimasto, da allora, sostanzialmente immutato, nonostante i numerosi episodi di guerra, devastazioni e incendi che coinvolsero la Val d'Orcia nel corso del Medioevo. In prossimità del lato sud della piazza si trova la Chiesa di San Giovanni Battista, una piccola costruzione pievana a navata unica, semplice e di antica origine. All'in110

Its buildings rise on both sides of Piazza delle Sorgenti. This square is rectangular and represents the real peculiarity of this place. In fact, apart from some side walks, it is made of a big pool, surrounded on three sides by high walls (about 1,5 mt). This pool receives hot water that comes up from the heart of the volcano. Once water has come to the pool, it goes to the steep slope of the Natural Park of Mills, where it makes very beautiful concretions. Here, among the Mediterranean Scrub, there a four medieval mills carved in the rock, that used to be very important for local economy. In fact, thanks to water springs, they could work all the year while the other mills of the zone had to stop because of summer drought. During the Middle Ages, Bagno Vignoni was part of the Salimbeni family domination. Then it was given to Siena Republic. Since then, institutions and public authorities have taken care of the springs management, located in an uncontaminated area. Everything has been kept as it used to be, besides the wars, devastations and fires that happened in the Orcia Valley during the Middle Ages. Near the Southern side of the square there is a church dedicated to Saint John the Baptist, a little parish church with a single alley, simple and ancient. Inside it there is a painting of Saint Catherine from Siena, made by Sienese painters du-


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terno è presente una raffigurazione di Santa Caterina da Siena, opera di pittori della scuola senese del XVIII secolo. Il suo porticato percorre tutto il lato corto della piazza e ospita la piccola cappella dedicata alla santa. Da Bagno Vignoni si può ammirare uno dei panorami più suggestivi di tutta la Val d’Orcia: alle spalle dell'abitato si scorge Vignoni Alto, piccolo gioiello immerso e seminascosto nel verde della collina. Le anse del fiume Orcia portano fino all'affascinate Rocca d'Orcia, con il Castello della Ripa. Questi luoghi erano già apprezzati in epoca etrusca e successivamente in età romana. L'attività termale è divenuta famosa in tutta Europa a partire dal Medioevo. Tra gli illustri frequentatori troviamo personaggi come Papa Pio II Piccolomini, Santa Caterina da Siena, Lorenzo de Medici, e poi poeti, scrittori ed artisti che ancora oggi scelgono questa meta come fonte di ispirazione. Nelle vicinanze si trovano attrezzate e importanti strutture ricettive: Hotel, centri benessere e SPA rigeneranti per il corpo e per la mente. Entrare in Bagno Vignoni, con la sua rarefatta atmosfera, con i vapori caldi sprigionati nella grande piazza d'acqua, è come travalicare il muro del tempo, come immergersi in una realtà completamente avulsa dalla nostra epoca… un po’ come lasciarsi tutto alle spalle, respirando un'aria nuova… ma dal sapore antichissimo.

ring the XVIII century. Its porch follows the short side of the square and welcomes a little chapel dedicated to her. From Bagno Vignoni you may admire one of the most impressive landscapes of the whole Valley: behind the houses you can see Vignoni Alto, a small jewel surrounded and half hidden by the greenery of the hill. The river Orcia leads to the charming Rocca d'Orcia, with its Ripa Castle. This places were appreciated even during the Etruscan period and the Roman one. Hot springs have become famous all over Europe since the Middle Ages. Among well-known visitors, there are: Pope Pius II Piccolomini, Saint Catherine from Siena, Lorenzo de Medici, and then poets, writers, artists who have kept on choosing this destination until today as their inspiration source. Nearby there are some well equipped and important structures, such as hotels, wellness centres and SPA, that can regenerate both body and mind. Going into Bagno Vignoni, with its rare atmosphere, hot smokes given off by the big pool-square, is like overcoming the wall of time and deepening into a totally abstract reality... It is like leaving everything back and breathing new air... with an ancient taste. SPRING / SUMMER 2014

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a cura di Roberto Tommasi

a c c o R iarda c c i R R occa Ricciarda se ne sta aggrappata su uno sprone di roccia, a 937 metri d'altezza, accovacciata ai piedi della croce del Pratomagno, nei pressi delle sorgenti del fiume Ciuffenna. Questo paesino di montagna è una delle più caratteristiche tra le dieci frazioni di Loro Ciuffenna, delizioso borgo in provincia di Arezzo, da cui dista circa 7 km. Un fazzoletto di casette ben ristrutturate e tutte attaccate, divise soltanto da stretti vicoli lastricati. Il paese, praticamente disabitato nel periodo invernale (vi risiedono 10 abitanti), si anima in primavera e soprattutto d’estate. “La Rocca”, come amano chiamarla da queste parti, diviene meta di turisti e villeggianti, che la considerano il luogo ideale per interessanti escursioni a piedi o in bici. È un qualcosa di magico percorrere i numerosi sentieri che la collegavano prima del 1973, anno in cui fu realizzata l’attuale strada carrabile, o semplicemente raggiungerla per godersi un po’ di refrigerio sotto l’ombra dei boschi di castagni che la circondano. Certamente la parte più caratteristica di Rocca Ricciarda è la grande roccia che sovrasta l'attuale abitato. Sul suo apice i resti del "Castello della Rocca di Guicciardo", dove sono stati rinvenuti importanti reperti archeologici. Questo luogo, prossimo ai varchi del Pratomagno, è stato per secoli un crocevia naturale e una roccaforte tra Valdarno, Casentino, Arezzo e Firenze. Intorno al 1000 costituiva una fondamentale "dogana" tra il versante valdarnese e casentinese. Lo stesso Conte di Guicciardone lo volle sotto il suo diretto controllo. In seguito il maniero passò nelle mani di famiglie potenti come quella dei Guidi e dei Ricasoli. Questo enorme macigno risulta carico di suggestione già osservandolo dal basso, ma una volta raggiunta la sua cima potrete ammirare incredibili panorami, con il “vuoto” che si tro-

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Rocca Ricciarda climbs up a rock, at the altitude of 937 metres, at the footstep of Pratomagno cross, nearby the springs of Ciuffenna river. This mountain village is one of the most picturesque among the ten villages in the municipality of Loro Ciuffenna, delightful hamlet in the province of Arezzo, about 7 km far from it. A small row of houses well restored and one next to the other, split just by some narrow paved streets. The village, almost uninhabited during winter time (10 residents only), gets populated in Spring and Summer. "La Rocca", as people from here love to call it, is a tourist destination because they consider it the ideal place for interesting excursions on foot or by bike. Going along the paths that used to connect it before 1973, when the current road was realised, is magic, as well as getting there to enjoy some freshness in the shadow of chestnuts woods that surround it. The most characteristic part in Rocca Ricciarda is surely the big rock that overlooks the village. On its top there are the rests of the "Castle of Rocca di Guicciardo", where some interesting archaeological finds have been brought to light. This place, near Pratomagno passages, has been a natural intersection point for centuries and a fortress among Valdarno, Casentino, Arezzo, and Florence. Around 1000 it was a fundamental "checkpoint" between Valdarno and Casentino sides. Count Guicciardone himself wanted it to be under his direct control. Then the castle passed under some powerful families, such as Guidi and Ricasoli. This enormous rock is fully impressive just watching it from down, but once gotten to the top you will admire incredible panoramas, with the "empty space" just next to your feet. If you start thinking you will try to imagine the castle or the fortress, with the tower, that used to rise up from those walls... everything will have a fairy taste. Nowadays Rocca Ricciarda has come back to the


BORGHI & CASTELLI verà a poca distanza dai vostri piedi. Se poi metterete in moto la fantasia, cercando di immaginare quel castello o roccaforte, con tanto di torre, che aveva come base i resti di quelle mura… il tutto assumerà un sapore fiabesco. Oggi Rocca Ricciarda è tornata il bellissimo paesino di montagna che era una volta. Al visitatore sono concesse sensazioni particolari, come vivere fuori dal tempo percorrendo le sue strette stradine, sino ad oltrepassare l’abitato e giungere nella parte più bassa. Lì si trova un casottino, ora completamente vuoto, che racchiudeva lo spartano e originale vecchio cimitero. Posto sull’orlo della roccia, dove potersi stendere sull’erba ad ammirare le stelle nelle notti d’estate, o godere di scorci di panorama mozzafiato, sulle valli sottostanti a perdita d’occhio. L'arrivo al borgo è preceduto da un'enorme lastra di pietra liscia con una forte pendenza, che invoglia sempre i più ad una breve ma interessante arrampicata. All'ingresso dell'abitato c'è subito il piccolo bar-ristorante, rinomato per le sue squisite frittelle di castagne. Da non dimenticare la visita al vecchio mulino a pietra da poco riattivato. “La Rocca” è certamente un luogo sensazionale, dove trovare refrigerio d’estate ed emozioni tutto l’anno.

beautiful mountain village it used to be. The visitor will be given special sensations, such as living out of time following its narrow streets, up to the end of the village, to get to the lower part. Here there is a fence, now completely empty, that used to enclose the poor and original old graveyard. It is set on the border of the rock, where one can lay on the grass and look at the stars during summer nights as well as enjoy some breathtaking panoramas on the valleys below, as far as the eye can see. Before arriving to the hamlet you will find a huge and very inclined plate made of smooth stone, which will make you feel like climbing the slope for a short but interesting excursion. At the beginning of the village there is a small restaurant-café, well-known for its chestnuts pancakes. Do not forget to visit the ancient stone mill that has been recently reactivated. "La Rocca" is certainly a sensational place, where people can find freshness in summer and emotions during all the year.

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NATALINI & CANDIA STROM PROFESSIONISTI DEL RELAX a cura della Redazione È dal 1979 che l’azienda Natalini opera nel settore tessile e arredo casa, specializzandosi sempre più nel commercio “reti e materassi”, senza mai perdere di vista lo storico e familiare commercio di biancheria per la casa. Nel settore da 4 generazioni, l’azienda tramanda tradizione, segreti e arte, nel nome del miglioramento continuo e dell’amore verso il proprio mestiere, tanto che ad oggi Natalini è un punto di riferimento per chiunque voglia fare del riposo un aspetto fondamentale della propria vita. La combinazione di innovazione tecnologica e manualità, consente di creare prodotti che siano innovativi e preziosi, ricchi di dettagli e di caratteristiche tecniche ben definite. Se state cercando i migliori articoli per l'arredo della casa a Firenze, da Natalini avrete solo l’imbarazzo della scelta tra lenzuola, copriletti, materassi, letti matrimoniali e singoli, poltrone per il vostro relax e tanto altro per arredare la vostra abitazione con stile ed eleganza. In un ambiente come questo hanno trovato la loro vetrina ideale i materassi artigianali Candia Strom. Azienda nata nel 1973, che fino ad oggi è rimasta fedele alla propria filosofia, producendo materassi di qualità superiore e valenza estetica, usando materiali naturali, offerti direttamente dalla terra mediterranea: l’ulivo, la vite, il grano, il cotone, l’albero, il legno... Rivestimenti con fibre di cachemire, morbidissime e adattabili facilmente ad ogni tipo di

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Since 1979 the company Natalini has worked in the textile field and house goods, getting more and more specialised in "bed frames and mattresses" trade, without loosing their attention to the historical and familiar trade of house textiles. In this field for 4 generation, the company has passed traditions, secrets and art, in order to get to a continuous improvement and love towards their job, so that today Natalini is a reference point for anyone considering relax as a fundamental aspect of life. The combination of technological innovation and hand skills allow the company to create both innovative and precious products, rich in details and well-defined technical features. If you are looking for the best house goods in Florence at Natalini's you will just have to choose among a wide range of products, including bed sheets, blankets, mattresses, double and single beds, armchairs for your relax and much more to furnish your house with style and elegance. In such an ambient some handicraft mattresses have found their ideal exposition, such as Candia Strom ones. Born in 1973, this company has been faithful to its philosophy until nowadays, making high quality and beautiful mattresses, using organic materials, that come straight from the Mediterranean land: olive trees, vineyards, wheat, cotton, trees, wood... Cashmere fibre covers are very soft and suita-


INDUSTRIA & ARTIGIANATO

lavorazione. Il crine di cavallo, che è la fibra più resistente, lunga e dura, o la fibra di cocco, che possiede un elevato contenuto di lignina, che la rende resistente ma al contempo elastica. La Candia Strom è l’unica azienda al mondo che tratta i suoi tessuti con l’olio di oliva. Grazie a questo trattamento, i tessuti esplicano un’azione antibatterica e benefiche virtù sull’epidermide. L’uso dell’olio di oliva ci fa tornare molto indietro nel tempo, fino ai Greci ed agli Egizi. Tutto è lavorato a mano. La gente del mediterraneo usa continuamente le mani, rispetta la fatica delle mani. Le mani dei cari, delle madri, degli antenati. Dal pane ad una costruzione, per tutta questa gente la lavorazione a mano riveste una valenza insuperabile nel tempo.

ble for any kinds of work. Horsehair is the most resistant fibre, being long and hard; coconut fibre instead has a high content of lignin that makes it both resistant and elastic. Candia Strom is the only company in the world that treats its fabric with olive oil. Thanks to this treatment, fabric gets an antibacterial action and is good for the skin. The use of olive oil dates back to many years ago, up to the Greeks and the Egyptians. Everything is hand-made. Mediterranean people keep on using their hands and respecting handwork, made by their relatives, mothers and ancestors. From bread to buildings, all these people consider hand-work unique and fundamental in time.

Piazza P. Batoni 27/28 50142 Firenze - Italia Tel.: 055 711391 Fax: 055 714061 Email: info@natalinisas.it VELIVASAKI'S MICH BROSS S.A. 18th km Athinon - Spaton Avenue 19004, Athens - Greece PO Box: 5409 - St. Themistocles Tel.: +30 210 66 33 700 Fax: +30 210 66 34 728 Email: info@candia-strom.gr

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In collaborazione con l'amministrazione del Comune di Chiusi della Verna

“Io ho in Toscana un monte devotissimo il quale si chiama monte della Vernia, ll quale è molto solitario e salvatico ed è troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, un luogo rimosso dalla gente, o a chi desidera fare vita solitaria. S’egli ti piacesse, volentieri Io ti donerei a te e a’ tuoi compagni per salute dell’anima mia”. Era l’8 maggio del 1213, il Conte Orlando Catani di Chiusi in Casentino – ora Chiusi della Verna - incontra Francesco a San Leo, e profondamente toccato dalla sua predica, vuole regalargli il Monte della Verna. Inizia così la storia di quello che è divenuto uno dei luoghi più rilevanti del francescanesimo, polo mondiale della Cristianità. Francesco vi si recò spesso per prolungati periodi di ritiro, tra il 1216 ed il 1218, e per l’ultima volta nell’estate del 1224. Qui il 14 settembre, ricevette le Stimmate, che cercò di nascondere sino alla sua morte, avvenuta il 3 ottobre del 1226. Da allora la Verna divenne luogo sacro. Le capanne di frasche e legname ben presto furono sostituite da un

On the 8th of May 1213, Count Orlando Catani from Chiusi in Casentino - now called Chiusi della Verna, met Saint Francis in San Leo and was so impressed by his sermon that he decided to give him the Mount of Verna. This is the beginning of the story of a place that has become one of the most important for Franciscan lovers, and a world centre of Christianity. Saint Francis went there to spend long periods of lend, between 1216 and 1218, and for the last time in the summer 1224. Here, on the 14th of September, he got Stigmata, which he tried to hide until he died, on October the 3rd 1226. Since then La Verna has become a holy place. The wooden huts were soon replaced by a small bricks monastery. Some of its corners still keep their impressive spontaneous architecture, made by the monks and artists who worked at it. It represents eight hundred years of history and events, strictly connected to the population of the villages nearby: Chiusi della Verna, Beccia, Verrazzano, Dama, Vallesanta, and the whole Casentino area. In December 1922 a monk, Padre Benedetto Bertocci, decided to take the registers of civil status of Chiusi in Casentino into Bibbiena city hall: this is how the city hall of Chiusi della Verna was born. During the Second World War the Monastery

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CITTÀ D’ARTE

Santuario Della Verna

...altro monte non ha più santo il mondo…

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piccolo convento in muratura. Alcuni angoli del complesso conventuale recano ancora tutta la suggestione dell’architettura spontanea, opera dei frati e delle maestranze che ci lavorarono. Ottocento anni di storia, di eventi strettamente legati alla popolazione dei vicini abitati di Chiusi della Verna, Beccia, Vezzano, Dama, della Vallesanta, del Casentino tutto. Ad un frate, Padre Benedetto Bertocci, si deve l’iniziativa di portar via, nel dicembre del 1922, i registri di stato civile di Chiusi in Casentino, depositati presso il Comune di Bibbiena: nasce così il Comune di Chiusi della Verna. Durante la Seconda Guerra Mondiale, spesso il Convento e la sua foresta offrirono rifugio alla popolazione; nei primi decenni del 1900, quando ancora non esistevano medici condotti, la popolazione si recava dallo speziale della Verna, per aver sollievo alle proprie malattie. L’attuale museo, allestito all’interno del Convento ed inaugurato nel dicembre del 2001 ospita, tra l’altro, parte degli arredi della sua farmacia. Per chi arriva dal Casentino il Santuario della Verna si offre allo sguardo come un gioiello, edificato al di sopra della scogliera delle Stimmate, a ridosso dei fitti boschi della Foresta Monumentale. Una montagna aspra e al contempo dolcissima, che ha nel Monte Penna (m 1283) la sua punta più alta e che reca i segni dei grandiosi movimenti tellurici che l’hanno generata. Il Santuario e la foresta fanno parte dal 1994 del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. La comunità francescana della Verna, accoglie ogni anno migliaia di pellegrini, non solo in occasione delle solennità più importati (15 agosto - 17 settembre – 4 ottobre). Le chiese e le cappelle del complesso conventuale, oltreché il museo, ospitano molte opere d’arte; tra tante la terracotta invetriata dei Della Robbia. Nella basilica è col-

and its forest became a safe shelter for the population; in the first decades of 1900, when family doctors did not exist yet, people used to go to Verna chemists, to treat their illnesses. The current museum, set inside the Monastery and opened in December 2001 also welcomes some furniture from the pharmacy. For those coming from Casentino area, the Sanctuary offers itself as a jewel, on the top of the Stigmata hill, next to the dense wood of the Monumental Forest. The mountain is both steep and gentle, and the Mount Penna (1283 mt) is the tallest one and keeps the signs of the earthquakes that generated it. The Sanctuary and the forest have been part of the National Park "delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna" since 1994. The Franciscan community of La Verna welcomes thousands of pilgrims during important celebrations (August, 15; September, 17; October, 4), as well as during all the year. The churches and chapels of the

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CITTÀ D’ARTE

locato un monumentale organo Tamburini. Oltre ad esser utilizzato quotidianamente per la liturgia, diviene strumento pregevolissimo nei mesi di luglio ed agosto per i concerti del Festival Internazionale di Musica d’Organo. Giunto alla sua XXVII Edizione, è tra i festival più importanti del Centro Italia. Il complesso conventuale della Verna è un unico grande museo, dove religione, storia, arte, cultura, natura si fondono tra loro; il pellegrino visitatore potrà ripercorre i passi di Francesco (il Sasso Spicco, Il letto di Francesco), potrà assistere alle funzioni religiose, partecipare ai vespri, visitare il museo, inoltrarsi nella foresta, composta in massima parte di faggi, abeti, aceri e frassini, salire tra rocce e dirupi sino alla sommità del Monte Penna, da dove lo sguardo si allarga dalla Vallesanta all’Eremo della Casella, al Fumaiolo, al Falterona, al Sasso di Simone, dalla Romagna fino all’Umbria; potrà affacciarsi dal Quadrante e lasciare lo sguardo vagare sulla sottostante vallata del Casentino e sul massiccio del Pratomagno. Una fitta rete di sentieri, provenienti dal Casentino, dalla Valtiberina e dalla Romagna, attraverso il percorso della Grande Escursione Appenninica, confluisce alla Foresta Monumentale della Verna. Un luogo non solo di preghiera, la Verna; un luogo dove il cuore riposa, dove il cielo si fa toccare; dove Dio, natura e uomo vivono in armonia. Nei limpidi cieli estivi, quando tanti pellegrini salgono al Sacro Monte, ma forse ancor più con le nebbie autunnali e con la neve d’inverno, è impossibile non rimanere affascinati dai silenzi, dalle luci, dal misticismo che pervade chiostri, corridoi, cappelle, lasciando addosso un senso di comunione con l’infinito.

monastery, as well as the museum, keep important works of art; among them the terracotta works by Della Robbia family. In the Basilica there is a monumental organ Tamburini. It was used every day for celebrations and then became an important instrument in July and August, for the International Festival of Organ Music. This festival is one of the most important of the centre of Italy and has come to its XXVII Edition. The monastery of La Verna is a big museum, where religion, history, art, culture and nature melt together; visitors will follow the steps of Saint Francis (Sasso Spicco, Francis' bed), attend religious functions, take part in the vespers, visit the museum, walk into the forest, made of beeches, firs, maples and ashes, go up the rocks and slopes to the top of Penna Mount, where they can enjoy the view of Vallesanta, Casella Hermitage, Fumaiolo, Falterona, Sasso di Simone, From Romagna to Umbria region; finally they could observe below, looking at Casentino Valley and Pratomagno mountain. A dense network of paths, coming from Casentino, Valtiberina, Romagna, across the Apennines, get to the Monumental Forest of La Verna. La Verna is not only somewhere to pray, it is a place where our heart can relax and we could touch the sky; here God and humans live in harmony. On clear summer days, when a lot of pilgrims come up the Holy Mount, and also during foggy autumn days or snowy winter ones, we will be stunned by the silence, the lights, the mysticism that spreads among courtyards, alleys, chapels, leaving a sense of fusion with the infinite. SPRING / SUMMER 2014

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“Bisognerebbe evitare di predicare ai giovani il successo nella solita forma come lo scopo principale nella vita. Il motivo più importante per lavorare a scuola e nella vita è il piacere nel lavoro, piacere nel suo risultato, e la consapevolezza del valore del risultato per la comunità” “One should guard against preaching to young people success in the customary form as the main aim in life. The most important motive for work in school and in life is pleasure in work, pleasure in its result, and the knowledge of the value of the result to the community"

Photo by Gianni Brunacci

Albert Einstein

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Campagna tra Asciano e Buonconvento


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

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a cura della Redazione

Accomodati all'ombra di una tenda tutto diventa più piacevole: leggere un libro, sorseggiare il tuo drink preferito, gustare un gelato, o semplicemente ammirare le bellezze di Firenze. L’Ombrellificio Poggesi nasce negli anni ’60 grazie alla creatività e allo spirito imprenditoriale tipico degli artigiani di un tempo. In quell’Italia del boom, della rinascita, un’Italia non più contadina ma non ancora industriale, dove il mercato era il vero centro commerciale, l’attività cambiò rapidamente la produzione, passando dall’antesignano ombrello parapioggia all’ombrellone da bancarella. In questo contesto storico si innesta la storia dell’azienda, che negli anni si è evoluta nella progettazione, nei materiali, nella funzionalità e nell’estetica dei propri prodotti. Il passo successivo fu affiancare la produzione professionale da mercato con l’ombrellone da giardino: il classico ombrellone in legno con palo centrale e telo in cotone ecrù. Abitabilità, comfort ed eleganza sono sempre più indispensabili anche in un terrazzo o in un giardino, che viene ormai inteso come un ampliamento dello spazio abitativo, una vera e propria oasi di relax. L’Ombrellificio Poggesi in questo ha profuso un impegno importante, frutto di conoscenze continuamente aggiornate per progettare, realizzare e brevettare degli ombrelloni decentrati esteticamente affascinanti e degli ombrelloni a palo centrale di grandi misure, pratici e tecnicamente sorprendenti, che in breve hanno fatto avere all’azienda la leadership del settore. Riferimento autorevole per ogni bar o ristorante, l’ombrellone Magnum coniuga perfettamente le richieste più frequenti da parte dei consumatori più evoluti: il design e il comfort. 122

Sitting in the shadow of an awning makes you feel everything more pleasurable: reading a book, sipping your favourite drink, eating an ice cream, or simply admiring the beauty of Florence. The Umbrella Factory Poggesi was born in the 60s thanks to the creativity and the entrepreneurial spirit that was typical of the artisans of that time. During the Italian boom and rebirth, in a State that was no more rural and not industrial yet, where trade was the real commercial centre, the company changed rapidly its production, passing from ancient umbrellas to parasols for stalls. In this historical context the story of the company begins, and in time it has gone on in projects, materials, functionality, and aesthetic of its products. Next step was to produce both professional goods and garden parasols: the typical wooden umbrella, with a central stick and an ecrù cotton cloth. Convenience, comfort and elegance are getting more and more important even in a terrace or in a garden, that is now considered as an extension of the house, a real relaxing oasis. The Umbrella Factory Poggesi has made good efforts in this field, thanks to its knowledges that have been continuously updated in order to project, realise, and invent decentralised umbrellas with fascinating aspect and umbrellas with big central sticks, practical and technically surprising, which have briefly given the company the leadership in its field. Important reference for any cafés or restaurants, Magnum umbrella perfectly connects the most frequent requests by modern customers: design and comfort. In addition to this,


INDUSTRIA & ARTIGIANATO

Lusso and Royal umbrellas will be their natural evolution. The Junior model, strong, simple and elegant, perfectly suits new technological and stylish ambiances. Renewing and creating high-quality goods without forgetting traditions are some of the principles that led the Umbrella Factory Poggesi in realising their new project. In an umbrella that comes from the newest thought there is something hidden: human work and passion.

Arricchiscono la gamma l’ombrellone Lusso e il Royal, la sua naturale evoluzione. Il modello Junior, con le sue doti di robustezza, semplicità ed eleganza, si adatta perfettamente a i nuovi scenari di tecnologia e stile. Innovare e creare oggetti di qualità senza mai dimenticare la tradizione sono alcuni dei principi che hanno guidato l’Ombrellificio Poggesi nella realizzazione di questo progetto inedito. In un ombrellone che nasce dal più innovativo pensiero si trova un qualcosa che sembra scomparso: il lavoro, la passione dell’uomo.

OMBRELLIFICIO POGGESI srl Via Fiorentina, 70 - 50063 Figline V.no (FI) - Tel.: +39 055 95 19 46 Fax: +39 055 95 83 42 Email: info@poggesi.it - www.poggesi.it SPRING / SUMMER 2014

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TRA STORIA, LEGGENDA E MITOLOGIA

IL CIPRESSO in TOSCANA a cura di Renato Gaviler

C’è un fattore ricorrente negli affreschi e nei dipinti che rappresentano il territorio toscano. Un elemento di stile geometrico senza il quale l’effetto stilistico di molte opere d’arte non sarebbe lo stesso; un dato iconografico senza cui il significato di un quadro risulterebbe appiattito; stiamo parlando dell’albero-simbolo della nostra regione: il cipresso. La sua inconfondibile chioma stretta e affusolata come quella di una lancia, ha contribuito nel tempo alla caratterizzazione del nostro paesaggio. Quel profilo si erge ora isolato, dritto e severo contro l'orizzonte, quasi "vigile sentinella sul poggio", ora in file ordina124

THE CYPRESS TREE IN TUSCANY: HISTORY, LEGEND AND MYTH There is a common element in frescoes and paintings that represent Tuscany. It is a geometric element that gives a unique style to many works of art; an iconographic symbol without which the meaning of a painting would be flat; we are dealing with the symbolic tree of our region: the cypress. Its unique narrow and long shape, similar to a spear, has given a great contribute to our landscape appearance. Its profile sometimes stands up isolated, straight and severe


TRADIZIONE

te lungo un viale, all'incrocio di strade o di viottoli campestri, a fianco di ville, pievi o semplici case poderali. I cipressi sono alberi sempreverdi, con foglie ridotte di colore verde cupo a squame, strettamente addossate le une alle altre. Il tronco retto è di colore grigio-brunastro e può raggiungere anche i 25 metri di altezza. Nonostante sia considerato il biglietto da visita della Toscana, la sua vera culla naturale è nel bacino del Mediterraneo orientale, dove già vegetava spontaneamente. Si è poi insediato, naturalizzato e storicizzato nelle nostre terre, merito della sua enorme capacità di insediarsi in qualsiasi contesto paesaggistico.

against the horizon, like a careful guard of the hill, some other times it is in neat rows along streets, across roads of country paths, next to villas, parish churches or farms. Cypress trees are evergreen and their leaves are small, dark green, and lean one against the other. Their straight trunks have a grey-brownish colour and may be up to 25 metres tall. Even if it is considered as the "business card" of Tuscany, its real place of birth is the Eastern Mediterranean area, where it grew up spontaneously. Then it was brought and annexed in our lands, thanks to its ability of staying in any SPRING / SUMMER 2014

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Grazie al suo singolare portamento e al suo valore simbolico, da sempre l’uomo ha rivolto a questa pianta particolare attenzione. Se ne trovano tracce in testi assiri di 3500 anni fa. Cipressi snelli e slanciati venivano regolarmente introdotti nei giardini dei leggendari palazzi persiani ed egizi. Anche ad Atene se ne sottolineava con piacere l’eleganza formale. In Italia venne importato dai Fenici e dai Greci, in Toscana quasi certamente dagli Etruschi. Il cipresso ha avuto un’importanza ornamentale e simbolica praticamente ininterrotta per circa 3000 anni. Gli Egizi ne esaltavano la nobiltà della fibra, utilizzando esclusivamente il suo legno per costruire i sarcofagi per la sepoltura dei defunti. Anche gli Etruschi prima e i Romani poi, collegarono il suo significato simbolico alla sfera mortuaria. Nella tradizione cristiana, per la sua verticalità assoluta, il cipresso indica l’anima che si avvia verso il regno celeste. Vi è anche una ragione pratica del perché è stato da sempre accostato ai luoghi di sepoltura. Le sue radici scendono a fuso nella terra in profondità, almeno per la stessa lunghezza in cui l'albero si protende nel cielo, invece che svilupparsi in orizzontale (come succede alle querce e gli altri alberi a chioma larga), e quindi non danno luogo a interferenze con le sepolture circostanti. Il suo legno, oltre ad essere uno tra più pregiati del mediterraneo, è stato da sempre (e lo è tutt’ora) utilizzato perché praticamente incorruttibile al tempo e alle intemperie. Con la sua fibra fitta, compatta e regolare, è adatto per qualsiasi realizzazione, dagli scafi delle navi ai portoni di ville e palazzi, dai mobili lussuosi agli strumenti musicali più raffinati. Non solo: secondo la Bibbia l'arca di Noè e la croce di 126

landscape. For its special aspect and its symbolic value, people have always been interested in this tree. Some Assyrian texts, dating back to 3500 year ago, deal with it. Some thin and tall cypresses used to be planted in the gardens of legendary Persian and Egyptian palaces. Athens also loved to underline its formal elegance. In Italy it was brought by the Phoenicians and the Greeks, while in Tuscany it was almost certainly introduced by the Etruscans. Cypress trees have been important as ornaments and symbols for about 3000 years. Egyptians loved its wood, as they used it to build sarcophagus for their dead. The Etruscans and then the Romans connected its symbolic meaning to the death subject. In Christian traditions, its really vertical position is the symbol of the soul going towards the heaven. There is also a practical reason if this tree has always been associated to cemeteries. Its roots are as long as its height and go down the earth, without developing in horizontal (as like oaks or other trees), so they do not touch the surrounding graves. Its wood is one of the most precious in the Mediterranean area and has been always used because it can resist to time and bad weather. Its fibre is dense, compact and regular, that makes this tree suitable for any construction, from boats to doors of villas and palaces, from luxury furniture to the most refined musical instruments. And not only this: according to the Holy Bible, Noah's Ark and Christ's Cross were made of cypress wood. Its qualities go over its natural structure. Being an aromatic


TRADIZIONE

Cristo erano costruite di cipresso. Ma le sue qualità vanno anche oltre la sua essenza strutturale. Essendo una pianta fortemente aromatica, sin dall’antichità i medici consigliavano ai malati di soggiornare nelle zone dove crescevano boschi di cipresso, perché ritenevano che purificasse l’aria. Anche Ippocrate ne conosceva le proprietà antibatteriche: quando ad Atene scoppiò la peste, egli consigliò ai suoi cittadini di bruciare piante di cipresso ed erbe aromatiche agli angoli delle strade per fermare l’epidemia. Fu dopo il 1300, quando Dante Alighieri, espulso da Firenze, componeva la Divina Commedia e Giotto ad Assisi rivoluzionava il concetto stesso di arte figurativa, che il cipresso faceva la sua comparsa nei lussureggianti giardini dei casali fuori città di nobili e ricchi mercanti di Firenze. Commercianti bramosi di raggiungere - come suggeritogli da Boccaccio e Petrarca - quell'ideale classico di vita idilliaca da consumarsi lentamente, in un ambiente verdeggiante e prosperoso. È qui, fra le morbide colline toscane raffigurate nelle opere d'arte, volute da quei colti facoltosi mecenati del Rinascimento, che il cipresso pone la sua candidatura a divenire, oltre che cornice reale o ideale dei sogni di quei signori ambiziosi, la bandiera naturalistica della Toscana.

tree, since ancient times doctors have suggested to live near cypress forests, because they thought these trees would have purified the air. Hippocrates as well knew its antibacterial properties: during the black plague in Athens, he suggested to burn cypress trees and aromatic herbs at the corner of the streets to stop the disease. After 1300, while Dante Alighieri, exiled from Florence, was writing his Divine Comedy, and Giotto in Assisi was introducing a revolution in art, cypress trees appeared in the luxurious gardens of big houses in the country owned by nobles and rich merchants from Florence. These merchants were looking forward to getting to the classical ideal of idyllic and slow life, in a green and fertile area, as Boccaccio and Petrarca suggested. It is here, among the gentle Tuscan hills painted in many works of art, committed by educated and rich patrons of the Renaissance, that the cypress tree applies to become the natural flag of Tuscany, together with being the real or ideal frame of those patrons' dreams.

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a cura di Guido Alessi

IL DUOMO

Siena

di

L

a cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta è una delle più importanti e maestose chiese di tutta l’Italia. Costruita in stile romanico-gotico, è frutto di un articolato procedimento costruttivo realizzatosi tra la metà del XIII secolo e la metà del XIV secolo Il magnifico complesso comprende una serie di monumenti tra i più significativi nel panorama artistico europeo. La cattedrale, ne rappresenta senza dubbio il fulcro. Il Duomo è caratterizzato da quattro torri, di cui una costituisce la torre campanara. La facciata, tutta in marmo bianco, con qualche decorazione in marmo rosso di Siena e serpentino di Prato, ha una decorazione prevalentemente scultorea, con particolare enfasi per le statue di epoca gotica di profeti, patriarchi, filosofi pagani e profetesse. L’interno della cattedrale è di eccezionale bellezza e ric128

SIENA'S CATHEDRAL The metropolitan cathedral of Santa Maria Assunta is one of the most important and majestic churches in Italy. Built in a Romanesque-Gothic style, it was born from a complicated building procedure that was realised between the half of the XIII and the half of the XIV century. The magnificent complex includes a series of monuments among the most significant in the European artistic panorama. The Cathedral certainly represents its centre. The Duomo is characterised by four towers, one of which is the bell tower. Its façade, all made of white marble, with some decorations in red marble from Siena and serpentine marble from Prato, is mainly sculpted, with special emphasis on Gothic statues of prophets, patriarchs, pagan philosophers, and prophetesses. Inside it is exceptionally beautiful and rich in artistic ma-


ITINERARI ARTE & CULTURA & PAESAGGI

chezza artistica. L’aula principale è divisa in tre navate. Il transetto è a sezione esagonale, sormontato dalla cupola a base dodecagonale. La pianta della cattedrale è divisa in numerose campate e le volte sono a crociera, tutte decorate in colore azzurro e con stelle. Due magnifici rosoni sono presenti nella controfacciata e sul coro. La cattedrale di Siena conserva numerosi capolavori di ogni epoca, ma l’opera per più versi eccezionale, è il pavimento realizzato con la tecnica del graffito e del commesso marmoreo. Si tratta del “più bello…, grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto”, secondo la definizione di Giorgio Vasari, frutto di un programma che si è realizzato attraverso i secoli, a partire dal Trecento fino all’Ottocento. Costituiscono parte determinante dell’intero complesso anche: il Battistero, la Cripta, la libreria Piccolomini e il Museo dell'Opera. Opposto all’ingresso alla cattedrale troviamo il Battistero,

sterpieces. The main area is shared in three naves. The transept is hexagonal, with a dodecagonal dome on its top. The plan is divided into many spans and its cross vaults are decorated with blue colour and stars. Two magnificent rose windows are set on the back of the façade and upon the choir. The Cathedral preserves many masterpieces from any times, but the most important one is the floor, made with the techniques of graffito and marquetry. It is "the greatest, most beautiful and magnificent floor ever made", according to the definition by Giorgio Vasari, born from a schedule which was realised throughout centuries, from 1300 to 1800. The Baptistery, the Crypt, the Piccolomini Library and the Opera Museum also constitute an important part of the whole complex. On the other side of the Cathedral entrance there is the SPRING / SUMMER 2014

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qui potrete fare un salto nel luogo dove si sono dati appuntamento i massimi maestri del primo rinascimento italiano. Fra i capolavori appartenenti al patrimonio dell’Opera della Metropolitana di Siena è compresa infatti anche la pieve di San Giovanni Battista, affiancata dalla imponente scalinata che sale al cosiddetto “Duomo nuovo”. Contiene almeno un’opera straordinaria del primo Rinascimento, il celebre Fonte Battesimale. Le formelle in bronzo dorato, con Storie di San Giovanni Battista, concepite da artisti quali Jacopo della Quercia, Lorenzo Ghiberti e Donatello. Il Duomo di Siena non finisce di sorprendere, infatti dal 1 Marzo di quest’anno è possibile anche ammirare la cosiddetta Porta del Cielo, una serie di locali che da secoli non erano accessibili al pubblico. Da questi locali godrete del punto di osservazione più bello di Siena. Un panorama mozzafiato. Dal tetto, una discesa nel mondo del colore vi condurrà nelle viscere della Cattedrale; in quella che comunemente viene denominata “Cripta”, una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi vent’anni. Qui è stato riportato alla luce un ambiente decorato da un ciclo pittorico realizzato da una serie di artisti operanti a Siena nella seconda metà del Duecento quali Guido da Siena, Dietisalvi di Speme, Guido di Graziano, e Rinaldo da Siena. Durante la vostra visita alla Cattedrale non potrete fare a meno di entrare nella Libreria Piccolomini che costituisce un unicum, un monumento di assoluto rilievo per il ciclo di affreschi eseguiti da Pinturicchio nel primo decennio del Cinquecento, raffigurante la biografia dell’umanista Enea Silvio Piccolomini, papa Pio II, la sfavillante volta a grottesche, il pavimento Ginori, i preziosi codici conservati nelle vetrine. Infine a concludere le molteplici opportunità offerte dal complesso monumentale potrete visitare all’interno della navata destra del Duomo Nuovo il Museo dell’Opera. Nella sua prestigiosa sede - fondato nel 1869 - è uno dei più antichi musei privati istituiti in Italia. La collezione è infatti conservata negli ambienti ricavati dalla chiusura delle prime tre campate della navata destra del cosiddetto “Duomo Nuovo”. In sostanza un itinerario memorabile alla scoperta delle verità della fede che vi farà godere del risultato di oltre un millennio di storia occidentale. 130


ITINERARI ARTE & CULTURA & PAESAGGI Baptistery. Here you could have a look at the place where the top masters of the First Italian Renaissance met. Indeed, among the masterpieces of the Opera della Metropolitana di Siena heritage, the church of Saint John the Baptist is included, together with the majestic staircase that leads to the so-called "New Cathedral". Inside it there is an extraordinary work dating to the first Renaissance, the famous Baptismal Font. Its golden-bronze tiles, with Stories of Saint John the Baptist, were created by artists such as Jacopo della Quercia, Lorenzo Ghiberti and Donatello. Siena's Cathedral is a never-ending surprise. Since the 1st of March of this year it has been possible to admire the socalled Gate of Heaven, a series of places that have been hidden to public for centuries, from where you will enjoy the most beautiful view of the city. A breathtaking panorama. From the roof, you may go down through colours into the heart of the Cathedral, the place that is commonly called "Crypt", one of the most important archaeological discovers in the last two decades. The ambient that has been brought to light is decorated with a cycle of wall paintings made by some artists who worked in the second half of 1200, such as Guido da Siena, Dietisalvi di Speme, Guido di Graziano, and Rinaldo da Siena.

During your visit you must enter the Piccolomini Library, a unique example, an absolutely relevant monument thanks to a cycle of frescoes made by Pinturicchio in the first decade of 1500, the biography of the humanist Enea Silvio Piccolomini, pope Pius II, the bright grotesque vault, the floor Ginori and the precious codes exposed in the windows. Finally, to conclude the list of opportunities the monumental complex offers, you could visit the inner right nave of the New Cathedral, the Opera Museum. Founded in 1869, it is one of the oldest private museums in Italy. The place in which the collection is kept derives from the closure of the first three spans of the right nave of the so-called "New Cathedral". Overall a memorable itinerary discovering true faith will make you enjoy the result of more than a thousand years of history.

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a cura della Redazione

WTH COSTRUISCE E RISTRUTTURA LA CASA COLONICA TOSCANA IN ITALIA E IN QUALSIASI PARTE DEL MONDO

WTH

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World Tuscan Houses “La semplicità è il più alto livello di perfezione.” Leonardo da Vinci

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DESIGN & ARCHITETTURA

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ensate ancora che il sogno di vivere in una casa colonica toscana sia il desiderio più grande della vostra vita? Poter respirare attraverso l’autenticità dei materiali l’aria di una terra meravigliosa, immersi nel verde e nell’atmosfera lieta e consapevole della cultura che questa regione d’Italia ha dato e sta dando al mondo intero. World Tuscan Houses può concretamente realizzare il vostro sogno, grazie ad una rete di 8 studi professionali e 20 aziende artigiane altamente qualificate e con una consolidata esperienza. Seppure dalle nostre parti sia considerata la più bella abitazione mai concepita dall’uomo, il casolare toscano è creato dalla semplicità e dall’eleganza di numerosi dettagli architettonici che lo caratterizzano: la torre colombaia, le logge

Are you still certain that living in a Tuscan cottage is the strongest desire in your life? Do you want to breath through authentic materials the air of a wonderful land, merged in greenery and in a glad atmosphere, aware of the culture which this Italian Region is giving to the whole world? World Tuscan Houses is really able to realise your dream, thanks to a net of 8 professional studios, 20 highly qualified handicraft companies and a solid experience. In this area Tuscan cottage is considered the most beautiful house thought by humans, and it is created by genuine and elegant architectural details that characterise it: the doves tower, lodges with windows, chimneys, ceilings, wooden beams, vaults, stony staircases, wavy plasters, brick arches, porches and roofs. Every element is put in balance with the others, making an artistic composition that may give deep sensations. Simplicity is maybe the principal attribute that helped the Tuscan cottage reach its international fame. The nobility of upper-class buildings perfectly harmonise with the surrounding landscape. World Tuscan Houses is able to build any kinds of house, everywhere in the world, and to satisfy any requests and exigencies from their customers. Thanks to its organisation it can deal with authorisations, architectural, structural, technological and panoramic projects, interior design and all the legal aspects in order to get to a complete and finished result. If you want your cottage to be restored in Tuscany, World Tuscan Houses will be able to find the best deal for you and to give you full assistance. Technicians, lawyers and accountants will guarantee a sure estate investment. You will be accompanied in any

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Veduta frontale, Villa privata finestrate, i camini, i soffitti, le travi in legno, le volte, le scale in pietra, gli intonaci ondulati, gli archi in mattoni, i portici e le tettoie. Tutti gli elementi sono posizionati in un equilibrio cadenzato da una composizione artistica che regala un’emozione profonda. La semplicità è forse l’attributo principale che ha aiutato la casa colonica toscana a raggiungere la riconoscenza nel mondo. L’aria nobile delle costruzioni di un ordine superiore si armonizza in modo straordinario con il paesaggio circostante. World Tuscan Houses è in grado di costruire questo tipo di abitazione in qualsiasi parte del mondo, soddisfacendo ogni richiesta ed esigenza della sua clientela. La sua organizzazione è in grado di occuparsi dei permessi autorizzativi, del progetto architettonico, strutturale, tecnologico, paesaggistico, di interior design e di tutti gli aspetti legali, per dare un risultato completo e chiavi in mano. Se invece desiderate acquistare una casa colonica da ristrutturare direttamente in Toscana, World Tuscan Houses è in grado di aiutarvi ad individuare il miglior acquisto per voi e fornirvi un’assistenza completa. Tecnici, legali e commercialisti vi garantiranno la serenità di un investimento immobiliare sicuro. Sarete affiancati in ogni fase contrattuale, dal rilascio dei permessi autorizzativi fino alla consegna dell’immobile ristrutturato secondo le vostre richieste. Detto ciò, vivere la propria vita in un casolare toscano è una scelta importante, che coinvolge l’intera famiglia e richiede una sensibilità elevata, un desiderio di vita sana, pura e sempre a contatto diretto con la natura. La stretta condivisione di una storia, di una cultura, di abitudini, di tempi, sentirsi immersi in un contesto unico, che comunica sensazioni che non sono e non possono essere certificate da nessun istituto di analisi, ma percepiti solo da chi vive all’interno di queste abitazioni. Sono emozioni di persone che amano la Toscana tradizionale, con tutti i suoi valori che resistono al tempo, alla moda e al design.. Eleganza sobria e rispetto del passato sono le caratteristiche principali di queste case, dove nessun dettaglio è stato lasciato al caso. L’ispirazione è data direttamente dalla tradizione di questa terra, coniugata con le moderne comodità. 134

phases of the contract, from permissions to the end of works, with your house restored as requested. After that, living in a Tuscan cottage is an important choice, that involves the whole family and asks for high sensibility, desire of living a healthy, pure existence, always in contact with nature. It means to share the same history, culture, habits, time and to feel merged in a unique context, that communicates non-certifiable sensations, just felt by the inhabitants of these houses. These sensations belong to Tuscan lovers, with all their values, which resist to time, fashion and design. Sober elegance and respect of the past are the main features of these houses, where details are not left to case. Inspiration comes straight from tradition, added to modern convenience.

Schizzo, dalla progettazione alla realizzazione


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“Non dispiacerti di ciò che non hai potuto fare, rammaricati solo di quando potevi e non hai voluto” "Do not regret what you couldn't do, just regret what you could and you did not do" Mao Tse-tung

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San Gimignano


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

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Norcenni Girasole Club V I LLA GGI O TUR I S TI CO CAM PIN G RISTORAN TI

a cura della Redazione

Affacciato sulle colline del Chianti, tra Firenze, Siena ed Arezzo, il Norcenni Girasole Club è uno di quei villaggi che ti fanno rimanere a bocca aperta, immerso nel verde della più bella Toscana, da dove si può visitare tutto mantenendo la tranquillità di una vacanze che merita, dove assaggiare il cibo e il vino di quelli buoni, indimenticabili. Camere e appartamenti con cucina in

Villa Norcenni, case mobili di lusso con arredamento moderno, suite lodgetent con aria condizionata, bagno con doccia, ma anche piazzole per tende, caravan e roulotte con servizi igienici di lusso, spa con fitness e bagno turco, area laguna con water fun, piscine olimpioniche scoperte e coperte, il maneggio per andare a cavallo, animazione per grandi e per piccoli, con il servizio dedicato di Elite Kids, professionisti del divertimento e della sicurezza, supermarket e bazaar per godere della facoltà di non spostarsi mai da dentro il villaggio… e se si vuole uscire il Tours Travel & Info Point, per muoversi in Toscana ed oltre con la

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Set on Chianti hills, among Florence, Siena and Arezzo, Norcenni Girasole Club is one of those resorts that will surprise you, merged in the most beautiful Tuscan greenery, from where people may visit everything still enjoying a quiet holiday, with good and unforgettable food and wine. Rooms and flats with kitchen in Villa Norcenni, luxury mobile houses with modern furniture, suite lodge-tents with air conditioned, bathroom and shower, but also sites for tents and caravans with luxury restrooms, spa with fitness and Turkish bath, lagoon area with water fun, Olympic pools indoor and outdoor, stables for horse-riding activities, activities for kids and adults, with a special service dedicated to Elite kids, experts of fun and safety, supermarket and bazaar to have the opportunity of living in the resort without going out... and if you want to go away, Tours Travels and Info Point will be glad to help you move in Tuscany and discover the most hidden secrets of Italian beauties, such as Pisa, Lucca, Rome, and any other excellences in our Bel Paese. Norcenni Girasole Club is all of this, a five-star camp


ACCOGLIENZA & OSPITALITÁ

village, nominated "Europe Glamping 2014". This structure has been appreciated and known everywhere, thanks to its smiling and kind staff who will give you something more. Something more any time, in every sense, such as its fantastic restaurants, where great Tuscan cuisine, tradition, and excellent wines melt together in a familiar atmosphere and make the right combina-

sicurezza di chi vi farà scoprire i segreti più nascosti delle bellezze italiane, da Pisa, Lucca, Roma e tutte le altre eccellenze del Bel Paese. Il Norcenni Girasole Club è tutto questo, un camping village a cinque stelle, nominato “Glamping d’Europa nel 2014”, struttura apprezzata e rinomata ovunque, dove tutto lo staff ha il sorriso e la disponibilità per rendere una vacanza qualcosa di più. Qualcosa di più in tutti i momenti e in tutti i sensi, come quelli stimolati nei fantastci ristoranti, dove ottima cucina toscana, tradizione e vini di qualità si mescolano in un’atmosfera familiare, ingredienti necessari per un’esperienza da ricordare. Al Norcenni Girasole Club oltre ai bar, alle gelaterie ed ai take away vi sono tre ristoranti, aperti ai clienti del villaggio ma apprezzati anche dagli abitanti della zona… Il Ristorante Pizzeria Norcenni, con il forno a legna per pizze gustose ma tradizionali, la cucina in bella vista e la pasta fresca fatta in casa, così come i dolci. Il Ristorante Pizzeria Sant’Andrea, affacciato su un panorama mozzafiato, dove la cucina tradizionale si fonde con la carne ed il pesce preparati in maniera innovativa, così come il Gran Buffet Italiano. Ed il Grill Restaurant e Pizzeria Il Vecchio, dove in un’atmosfera toscana ogni sera poter assaporare grigliate di carne e bistecche alla fiorentina spettacolari, da anticipare con antipasti buonissimi, primi tradizionali, e accompagnare da vini di altissimo livello.

tion for a worth reminding holiday. At Norcenni Girasole Club there are cafés, ice cream shops, take away, and three restaurants for guests and local people... The Restaurant Pizzeria Norcenni, with its wood-fired oven for tasty and traditional pizzas, has a visible kitchen and fresh handmade pasta and sweets. Restaurant Pizzeria Sant'Andrea, looking out onto a breathtaking panorama, offers traditional recipes as well as innovative ones, dealing with meat and fish, and the Italian Gran Buffet. Finally, in Grill Restaurant and Pizzeria Il Vecchio, you will enjoy a Tuscan atmosphere every night together with amazing Fiorentina steaks and meat, great starters, traditional first dishes and very high-quality wines.

NORCENNI GIRASOLE CLUB Località Norcenni , Figline Valdarno (FI) Tel reception: 055.915141 Tel. Ristoranti: 055.959202 www.ecvacanze.it www.ristorantegirasole.com

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a cura di Paola Fischer

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a foresta di Vallombrosa è una delle aree verdi più famose d'Italia. Ubicata sul versante occidentale della catena montuosa del Pratomagno, fa parte del comune di Reggello (Fi). Si estende ininterrottamente per una superficie di quasi 1300 ettari, ad altitudini comprese tra i 450 e i 1.450 m s.l.m. Luogo-simbolo e cuore della foresta è l’omonima abbazia. Il suo fondatore, San Giovanni Gualberto, monaco fiorentino di nobili origini, si rifugiò in questa località - allora chiamata Acquebella - nel 1035, fondando la congregazione monastica di Vallombrosa. Dopo un primo oratorio costruito in legno, a cui seguì una chiesa in pietra (1058), solo dopo secoli di continui lavori e modifiche, incendi e ricostruzioni, fu nel Seicento che la chiesa assunse l’aspetto omogeneo e sontuoso che possiede ancora oggi. Ulteriori perfezionamenti furono fatti nel primo Settecento. Nei dintorni si trovano numerose cappelle, tabernacoli, croci e sorgenti di acque freschissime, pia140


ITINERARI & PAESAGGI

Vallombrosa forest is one of the most famous green areas in Italy. Located on the west side of Pratomagno mountain chain, it is part of Reggello (Florence) municipality. It extends on a surface of almost 1300 hectares and the altitude is between 450 and 1,450 metres on the sea level. The homonym abbey is a symbolic place of the area and the heart of the forest itself. Its founder, San Giovanni Gualberto, a Florentine monk of noble origins, took shelter in this place – then called Acquebella, in 1035, and founded the monastic congregation of Vallombrosa. After a first wooden oratory, followed by a stone Church (1058), just after centuries of continuous works and changes, fires and reconstructions, in 1600 the church got the homogeneous and sumptuous aspect it still has today. Other improving works date back to the first 1700. Around it there are many chapels, tabernacles, crosses and fresh water springs, that make a pleasant refreshment for many excursionists who come and crowd its paths in summertime. The “Scalinata SPRING / SUMMER 2014

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cevole refrigerio per i numerosi escursionistiche che affollano i sentieri nei mesi estivi. Particolarmente ricca di testimonianze è la "Scalinata del Calvario", che dall'abbazia conduce al “Paradisino”. Nel corso dei secoli, gli ambiti più propriamente naturali dell'attuale Riserva sono stati plasmati dall’attività dei monaci, i quali traevano un intenso raccoglimento spirituale con la coltivazione della terra e la cura dei boschi, oltre al loro sostentamento. Con l'aumentare della potenza dell'ordine monastico, aumentò anche la fama di Vallombrosa. Grandi artisti, come il Perugino, arricchirono l'abbazia con le loro opere d'arte; l'Ariosto la cita nell'Orlando furioso; Milton, che visita la foresta nel 1639, vi trova l’ispirazione per scrivere il suo "Paradiso perduto". Già a cavallo tra Ottocento e Novecento Vallombrosa divenne una rinomata stazione climatica, frequentata anche da nobili e politici. Nel 1977 la foresta è stata dichiarata Riserva naturale biogenetica. Oggi, grazie anche alla sua vicinanza da Firenze, è meta di numerosi gitanti. L’importanza della foresta non riguarda solo l’ambito naturalistico, ma anche quello storicoforestale. Anticamente, prima dell’intervento dell’uomo, era prevalentemente composta da latifoglie quali il faggio e il cerro. Furono i monaci a introdurre la coltura artificiale dell’abete bianco, dando inizio alla creazione di una delle più rinomate abetine dell’Appennino toscano.

del Calvario” (Calvary staircase), which leads to the “Paradisino” (Little Paradise) is really rich in stories. During centuries, the most natural areas of the current Reserve have been modified by the monks’ activities, who got to a great spiritual meditation and had their nutrition from cultivations and wood care. As the importance of the monastic order grew up, the name of Vallombrosa itself became more and more famous. Great artists, such as Perugino, came to enrich the abbey with their masterpieces; Ariosto quoted it in his “Orlando Furioso”; Milton, who visited the forest in 1639, drew his inspiration to write his “Paradise Lost”. Between 1800 and 1900 Vallombrosa became a well-known resort where nobles and politicians used to go. In 1977 the forest has been declared biogenetic natural Reserve. Nowadays, thanks to its position near Florence, it is the destination of many travelers. The importance of the forest does not only deal with nature, but also with natural history. Anciently, before men intervention, it was mainly composed of broad-leaved trees, above all beeches and Turkey oaks. Monks introduced the artificial cultivation of white firs, beginning the 142


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I lunghi tronchi di questo albero erano una merce importante, e servirono per secoli alla costruzione e al restauro dei palazzi fiorentini. Oltre all’abete bianco le specie più diffuse sono il faggio, il pino laricio e la douglasia. A quote più basse si trovano castagni, querce, aceri e carpini. Gli arboreti (importanti collezioni di alberi che comprendono sia specie esotiche che indigene), rivestono un notevole interesse da molteplici punti di vista. Per la loro ricchezza e per l’importanza di alcuni esemplari, rappresentano una delle collezioni più interessanti d'Europa. Da un recente inventario delle piante qui presenti, effettuato da parte di Ernesto Allegri, si deduce che negli arboreti di Vallombrosa vegetano oltre 3000 esemplari, di cui 1200 specie, suddivise in 137 generi, tra conifere e latifoglie. Vallombrosa in definitiva è uno degli esempi più significativi di località in grado di soddisfare i più svariati interessi: da quelli naturalistici a quelli storicoculturali, artistici e ricreativi. Si tratta di una montagna da vivere, di un territorio da scoprire. Parole ed immagini non bastano a descrivere questi boschi, questi luoghi così ricchi di testimonianze che raccontano di santi artisti viaggiatori, ma soprattutto di uomini che da sempre a questa terra hanno dedicato la loro esistenza. Nella pace e nel silenzio di una foresta millenaria, perla di cultura e di spiritualità, affacciati a picco sulla suggestiva valle dell’Arno, si possono godere vedute a perdita d’occhio di gran parte della Toscana. Nelle giornate più terze, oltre che ammirare in lontananza le montagne dell’Abetone, si possono persino scorgere le sagome dei monti apuani, distanti oltre 100 km. Oggi Vallombrosa è una meta imperdibile per un qualsiasi turista, alla ricerca fosse anche della sola piacevolezza del suo clima.

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creation of one of the best-known fir woods in Tuscan Apennines. The long trunks of these trees used to be an important good and were used to build and restore many palaces of Florence for centuries. Together with white firs, the most common species are: beeches, black pines, and Douglas firs. Then there are chestnuts, oaks, maples and hornbeams. Arboretums (important collections of trees that include both exotic and native species) are interesting from different points of view. Thanks to the richness and importance of some examples, they represent one of the most interesting collections in Europe. From a recent list made by Ernesto Allegri, we understand that in Vallombrosa arboretums there are more than 3000 examples, 1200 species, shared in 137 types, between conifers and broad-leaved trees. Vallombrosa is definitely one of the most significant examples of places that can satisfy any interests: from natural to historical and cultural ones, passing through art and leisure. It is a mountain to live and a territory to discover. Words and images are not enough to describe these forests, these places so rich in stories that deal with holy travelerartists, but above all with men who have always dedicated their life to this land. In the peace and silence of this thousand-year-old forest, pearl of culture and spirituality, that look out onto the impressive Arno valley, people may enjoy the views of the whole Tuscany as far as the eye can see. On clear days it is possible to admire the mountains of Abetone and Apuan Alps, more than 100 km far from there. Today Vallombrosa is a must see destination for any tourists, even for those looking for a pleasant climate.


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OLTRARNO

Alla scoperta della Firenze pi첫 genuina a cura di Francesca Masotti 146


ITINERARI & PAESAGGI

Il quartiere Oltrarno, chiamato anche“Diladdarno” dai fiorentini - cioè al di là dell’Arno rispetto al centro – è una delle zone più suggestive e caratteristiche di Firenze. Per chi volesse vivere una vera e propria esperienza fiorentina, ed essere coinvolto nello spirito della città, questo è il quartiere giusto da visitare: qui si trovano alcuni tra i monumenti, i giardini e i musei più belli di Firenze. Basta pensare a Palazzo Pitti, a Villa Bardini, alla chiesa di Santo Spirito, alla chiesa di San Frediano in Cestello, al giardino di Boboli, al Museo di storia naturale “Specola”. In questi luoghi magici si snodano strette stradine che sbucano in caratteristiche piazzette, dove si alternano botteghe di artigiani, orafi e restauratori. Stiamo parlando di veri e proprio tesori nascosti, che rendono Oltrarno un quartiere da vedere assolutamente, da scoprire e da scovare. Oltrarno è noto anche per essere stato, un tempo, il quartiere degli artisti, delle botteghe e dei

OLTRARNO: LET'S DISCOVER THE MOST GENUINE PART OF FLORENCE Oltrarno neighbourhood, also called "Diladdarno" by Florentine people - that means beyond the Arno river, relating to the town centre - is one of the most impressive and picturesque areas in Florence. For those who want to live a real Florentine experience and to be involved in the spirit of the city, this is the right district to visit: there are some monuments, gardens, and the best museums in Florence. Just think of Pitti Palace, Bardini Villa, Santo Spirito Church, San Frediano in Cestello church, Boboli garden, and the Museum of natural history "Specola". The narrow streets of this magic place lead to picturesque squares, where artisans' shops alternate to goldsmiths' and restorers' ones. We are dealing with real hidden treasures, that make Oltrarno a really worth seeing district, to explore and discover. Oltrarno is also known for having been, once upon a time, the artists' district, with shops and laboratories. Here the

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mestieri. Proprio qua è ambientato il celebre libro dello scrittore Vasco Pratolini, “Le ragazze di San Frediano”, da molti considerato la chiave di lettura ideale per addentrarsi in questo affascinante rione. Ancora qui, in piccoli studi di artisti, vengono allestite mostre fotografiche a tema, come quelle sui Balcani, sull’Africa e sulla famiglia Kennedy. Per le strade si respira odore di vernice, di prodotti utilizzati per dipingere e per restaurare. Dalle porte si intravedono persone che lavorano con le mani e con le idee. Nelle numerose piazzette vengono allestiti mercatini ortofrutticoli, dove i contadini delle campagne vicine vengono a vendere i loro prodotti appena raccolti. Dalla sponda dell’Arno, all’altezza di San Niccolò, si vedono gli Uffizi, che spiccano in tutto il loro splendore; dietro, una stretta stradina in salita, conduce a Villa Bardini, dove annualmente vengono ospitate mostre artistiche. Da qui si gode di una vista panoramica su Firenze che non ha nulla da invidiare a quella che si può ammirare dal più conosciuto Piazzale Michelangelo. In fondo a piazza Santo Spirito si erge, nella sua austerità, l’omonima basilica. Pur essendo priva di sfarzi e fronzoli, riesce a dare un senso di grande imponenza. Al centro della piazza si trova una fontana, che di solito è circondata da gruppi di signori intenti a parlare del più e del meno: habitués che si ritrovano ogni giorno agli stessi orari. Ai lati si susseguono bar con tavolini all’aperto, occupati da persone di tutte le età: c’è chi legge il giornale, chi fuma una sigaretta, chi osserva i passanti. Nascosti, in vie poco battute dai turisti, si trovano locali diversi da quelli del centro: trattorie autentiche, negozi di cupcakes, caffè letterari, negozi che espongono dischi in vinile e libri usati. Davanti allo spettacolare Palazzo Pitti, i turisti e i fiorentini se ne stanno distesi a catturare i primi raggi di sole che illuminano la piazza e si riflettono sulle finestre della facciata. Tutt’intorno le enormi pietre sembrano dorate. Vicino al famoso Ponte Vecchio c’è una strada che spesso è sconosciuta agli occhi del turista, impegnato a visitare, non a torto, le note bellezze che la città di Firenze ha da offrire: stiamo parlando di Borgo San Jacopo. I borghi a Firenze, in passato, erano abitati dai nuovi arrivati, successivamente vennero poi inglobati e incorporati nei nuovi tracciati murari. Circa a metà strada si incontra la chiesa di San Jacopo Soprarno, con un delizioso portico formato da tre arcate. Percorrendo la via si trovano diverse torri come la Torre dei Rossi-Cerchi, la Torre dei Ramaglianti, la Torre degli Angiolieri, la Torre dei Marsili e le due più particolari: la Torre dei Belfredelli e la Torre dei Barbadori. La prima è ricoperta da un tappeto di edera nella parte inferiore, tra le cui foglie si affacciano, quasi timidamente, delle piccole finestre. La seconda, invece, che si trova dall’altro lato rispetto alla Torre dei Belfredelli, al piano terra è formata da un portale sormontato da un arco, dove si apre piazzatta dei Barbadori. Da qui si gode di una spettacolare vista su Ponte Vecchio da un lato e Ponte Santa Trinita dall’altro. Dalle finestre e dai balconi della torre spuntano fiori bianchi che emanano profumo di primavera. Di sotto, nell’acqua immobile, si riflettono i bellissimi e colorati edifici che si affacciano sull’Arno.

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ITINERARI & PAESAGGI famous book “Le ragazze di San Frediano” by Vasco Pratolini is set and it gives the ideal interpretation for this fascinating neighbourhood. Here, in small artists' studios, some photographic expositions are set up, such as the ones about the Balkans, Africa, or the Kennedy family. Along its streets you can smell the scent of paint and products used to paint and restore. From the doors you may observe people at work with their hands and their ideas. In its squares some vegetables and fruit markets are set up, where farmers come from the near countryside to sell their fresh products. From Arno's bank, nearby San Niccolò, you can see the Uffizi museum, that rises up in all its splendour; behind it, a narrow steep street leads to Bardini Villa, where some artistic expositions are held yearly. From here you can enjoy a panoramic view on Florence that is as beautiful as the one from the more famous Piazzale Michelangelo. In the end of Santo Spirito square the austere homonym basilica rises up. Despite its sober aspect, with no pomps or frills, it is able to transmit a sense of great power. In the middle of the square there is a fountain that is usually surrounded by groups of people who talk together: habitués who meet every day at the same time. On both sides there are cafés with tables in the open air, where people of any age are used to sitting: some of them read the newspaper, other smoke a cigarette or watch people walking. Hidden in non-tourist streets there are some places that are different from central ones: authentic trattorias, cupcakes shops, literary cafés, shops selling vinyl disks or vintage books. Opposite the spectacular Pitti Palace, tourists and locals lie down on the sun, that enlightens the square and reflects on its windows. All around it the huge stones look like made of gold. Near the famous Ponte Vecchio there is a street that is usually unknown by tourists, because, of course, they want to explore the well-known beauties of Florence: we are dealing with Borgo San Jacopo. In the past, Borgos used to welcome new inhabitants and then they have been included into the city walls. In the middle of the street there is San Jacopo Soprarno church, with a beautiful porch made of three arcades. Going along the street there are some towers, such as Rossi-Cerchi Tower, Ramaglianti Tower, Angiolieri Tower, Marsili Tower and two very special towers: Belfredelli and Barbadori. The former is covered by an ivy carpet in the lower part where some small windows appear. The latter, instead, is on the other side of Bel-

fredelli Tower and has on its ground floor a gate with an arch on top, where piazzetta dei Barbadori opens up. From here you can enjoy a spectacular view on the Ponte Vecchio, from one side, and Ponte Santa Trinita from the other side. From the windows and balconies of the tower some white flowers appear, spreading the scent of spring. Below it, beautiful and colourful buildings lean out on the river and reflect on its static water. SPRING / SUMMER 2014

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OTTICA CECCHI GUARDA IL MONDO CON UN OTTICA DIVERSA a cura della Redazione Firenze,1952. Carlo Cecchi, appena ragazzo, intraprende l'arte di fotografo e subito dopo si diploma in Ottica alla Scuola di Arcetri. Nello stesso anno, affiancato dalla moglie Fiorella, fonda l'Ottica Cecchi, in via Senese a Firenze. Un’attività rimasta sempre nelle mani della sua famiglia, che costituisce ormai un punto di riferimento nel mondo degli occhiali e dell'ottica in generale. Ai giorni nostri la titolare è la figlia Cristina, coinvolta fin da piccola in questa passione, tanto da aver seguito le orme del padre in tutte le sue forme. “Sono rimasta al passo con i tempi nella ricerca di nuove tendenze, sapendo coniugare il mondo degli occhiali classici con quelli più avanzati e tecnologici, frutto del design moderno”. Nel 1982 entra nell'attività Pino Introna, specializzato in Optometria e Contattologia Avanzata. Con grande impegno arriva ad essere tra i più qualificati Optometristi e Contattologi di Firenze. “Mi aggiorno continuamente su tecniche e prodotti all'avanguardia, applico lenti a contatto che correggono qualsiasi difetto di vista, dalla miopia semplice alla presbiopia e forti astigmatismi, quindi lenti a contatto multifocali per lontano e vicino, e toriche morbide, ottenendo sempre ottimi risultati, seguendo tutte le fasi di applicazione nei minimi dettagli”. Oltre ad una accurata visita optometrica e misurazioni della vista con i più sofisticati strumenti oftalmici, il negozio offre oggi personale specializzato, che consiglia nel modo migliore e con la massima chiarezza le varie soluzioni di occhiali, dalla scelta della montatura alla più funzionale ed estetica soluzione di lenti, secondo la problematica e le abitudini di vita di ogni cliente. I materiali sono sempre leggeri, estetici e confortevoli, le lenti proteggono i preziosi occhi dai raggi UV e dalla dannosa luce Blu “Aiutiamo a scegliere la lente multifocale più adatta alle differenti necessità – racconta Pino - per poi realizzare nel nostro laboratorio interno l'occhiale. Curiamo tantissimo il post vendita, offrendo anche riparazioni di tipo artigianale”. La clientela, affezionata e costante, è continuamente assistita, dalla cura dell’occhio alla cura dell’occhiale. Le caratteristiche che oggi come un tempo distinguono il modo di lavorare di questo storico negozio, sono la grande professionalità, unita a serietà e cortesia.

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Florence 1952. Carlo Cecchi, very young, started to be a photographer and, right after that, graduated in Optics at Arcetri School. In the same year, with his wife Fiorella on his side, he founded Ottica Cecchi, in via Senese in Florence. The activity has always been in the hands of his family and is now a reference point for the glasses world and optics in general. Nowadays the owner is his daughter Cristina, that has been working in this field since she was a child, and followed her father's example in every aspect. "I've been following trends with new research, connecting the world of traditional glasses with the most advanced and technological ones, born from a modern design". In 1982 Pino Introna came into the activity, he was specialised in Optometric and Advanced Contactology. With great commitment he succeeded to be one of the most important Optometrists and experts in contact lenses in Florence. "I continuously update about techniques and new products, I put on contact lenses for any sight defects, from simple myopia to presbyopia and high astigmatism, so multi-focus contact lenses, to see from near and far, and soft toric lenses, getting to the best results, and following all the application phases in details". In addition to a careful optometric visit and sight measurements with the most sophisticated tools, the shop offers specialised staff, who give the best and clearest advices showing different solutions for glasses, from the frame to the


ARTI & MESTIERI

most functional and aesthetic lenses decision, according to the problems and the habits of their customers. Materials are always light, beautiful and comfortable, lenses protect your precious eyes from UV rays and dangerous Blue light. "We help people choose the most suitable multi-focus lenses according to their needs - Pino says - and then we realise the glasses in our lab. We take a lot of care of after-sale services, offering handicraft reparations". Beloved and constant customers are always assisted, from their eyes treatment to their glasses. Features that have been distinguishing this historical shop are great professionalism, seriousness and courtesy.

OTTICA CECCHI Via Senese 57/abr, Firenze Tel reception: 055 220563 www.otticacecchi.it SPRING / SUMMER 2014

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“Vivere è la cosa più rara del mondo: i più, esistono solamente” “To live is the rarest thing in the world. Most people exist, that is all” Oscar Wilde

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Abbazia di San Galgano - Chiusdino


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

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a cura della Redazione

Arteluce si inserisce nel panorama delle più prestigiose realtà della nostra terra, che hanno fatto del made in Tuscany un marchio tra i più rappresentativi dell'Italian style nel mondo. L’azienda è stata fondata da Enrico Benedetti a metà anni ’60, dopo una lunga gavetta trascorsa ad imparare il mestiere nelle botteghe di Firenze. L’attività progetta e realizza da sempre collezioni di lampade, lampadari e complementi d'arredo in ferro battuto, decorato all'insegna della tradizione, dell'eleganza e del design. La lavorazione del ferro è un'arte antichissima, oggi portata avanti con dedizione. Alle cura e alla precisione delle tradizionali tecniche artigianali, si uniscono oggi l'impegno costante per la qualità e l'innovazione. Questo connubio ha portato alla creazione di oggetti ricercati, in grado di essere collocati in ogni tipo d'ambiente, privato o commerciale. Il Marchio Arteluce garantisce la qualità e l'esecuzione artigianale fiorentina delle proprie creazioni, fatte e rifinite a mano, dalla forgiatura del ferro alla decorazione. L'arte e la capacità interpretativa consente di poter eseguire lavori anche su disegno proprio del cliente, sempre nel rispetto delle più recenti normative del settore. Presso lo showroom è possibile anche scegliere tra una vasta gamma di oggetti moderni, classici e in stile per interni e per esterni. Una lunga storia, quella di Arteluce. Dalla sua apertura è trascorso quasi mezzo secolo, in una sorta di percorso emozionale tra storia, cultura e manualità, ma la passione che guidava Enrico Benedetti prosegue inalterata, così come la 154

Arteluce is part of the most prestigious realities in our land, that have brought the "Made in Tuscany" brand to be one of the most representative symbols of Italian style in the world. The company was founded by Enrico Benedetti, in the half of the 1960s, after a long work he made to learn his profession in Florence laboratories. The factory has always projected and realised collections of lamps, chandeliers, and wrought iron furniture, decorated according to tradition, elegance and design. Iron working is a very ancient art and has been brought on with efforts until today. In addition to careful and precise traditional handicrafts techniques, nowadays there are constant efforts for quality and innovation. This union has brought to the creation of rare objects, able to be set in any locations, both private and commercial ones. The Brand Arteluce guarantees quality and Florentine handicrafts execution of its creation, made and refined by hand, from iron forging to its decorations. Their art and ability of interpreting allows them to work even on their customers designs, though respecting the most recent rules of the field. In the showroom it is possible to choose among a wide selection of modern, classical, and stylish objects both for indoor and outdoor. Arteluce's story is very long. It has been open for almost half a century, in a sort of emotional story, among history, culture and handicraft. But the passion that lead Enrico Benedetti has been untouched, as well as production techniques and professionalism. These qualities are nowa-


ARTI & MESTIERI tecnica di produzione e la professionalità, qualità oggi custodite gelosamente nelle mani della figlia Arianna e del marito Edo, gli attuali titolari dell’azienda. Qualunque sia il suo luogo di provenienza, che sia l’Italia o qualsiasi altro paese del mondo, il cliente di Arte Luce potrà sempre vedere il suo progetto prendere vita, creato dalle sapienti mani di questi artigiani toscani, custodi e portatori di secoli e secoli di tradizione, in un settore dove la Toscana detiene primati ancora inespugnati. days proudly kept by Enrico's daughter, Arianna, and her husband Edo, the current owners of the company. No matter if they come from anywhere in the world, Italy or abroad, Arte Luce's customers will always see their projects brought to life, thanks to the knowledgeable hands of these Tuscan artisans, who have kept and continued their tradition for centuries, allowing Tuscany to keep its record in this field.

ARTELUCE Via G. di Vittorio, 12, 50067 Piano dell'Isola Rignano S.Arno (FIRENZE) Tel.: 055 8657900 - 055 8347136 E-Mail: info@arteluce-srl.it Web: www.arteluce-srl.it

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La Via Cassia Antico tracciato nel “Buon Vivere” toscano a cura di Daniele Angelotti

In photo: Radicofani

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e viaggiare apre la mente e le dà forma, è innegabile che alcune strade possano affascinare più di altre, aprendo orizzonti, rivelando segreti e antichi saperi e incantando con borghi, castelli infestati e leggende che riportano a un passato talvolta lontano, ma sempre presente. La Toscana, amata in tutto il mondo per la bellezza dei suoi paesaggi e non solo, custodisce l’eredità di alcune delle più antiche vie di transito del nostro Paese. Percorrendole si scoprono inevitabilmente quei luoghi in cui illustri casate lasciarono segni indelebili del proprio passaggio: testimonianze di momenti epocali che rievocano lotte per il potere, intervallate da periodi di straordinario splendore, caratterizzate da quel mecenatismo tecnico, artistico e culturale che racchiude la storia di una grande regione. Sin dai tempi dei Romani la Via Cassia fu uno snodo cruciale, che dalla Città Eterna conduceva a Firenze toccando città importanti quali Viterbo, Cortona o Arezzo. In epoca medievale il percorso dopo il lago di Bolsena fu radicalmente cambiato, a causa dell'impaludamento della Valdichiana. Il nuovo percorso collinare andò a servire le città di Radicofani, San Quirico d'Orcia, Siena, Monteriggioni, Poggibonsi e San Gimignano. Nelle locande e nelle stazioni di posta si intrecciavano per un istante le vite e le storie di molte persone. A distanza di secoli si continua a percorrere il loro itinerario, cambiano i mezzi e le strutture, ma rimane immutato il piacere di attraversare quella Toscana. Il viaggio si anima quindi dell’eco dei pellegrini di un tempo, accompagnandosi a racconti di una cultura orale a volte perduta, ma che mostra spesso una curiosa attualità. Per gran parte del percorso si attraversano campagne tranquille e centri storici saldamente ancorati alla loro terra e a quelle tradizioni contadine, che con il passare dei secoli, plasmarono il paesaggio forgiando il Genius Loci. Nonostante sviluppi urbanistici non sempre felici, si possono ancora ammirare scorci incontaminati, dove la ruralità di coltivi e vecchie coloniche si fonda armoniosamente con la spiritualità dei luoghi monastici e con la sobria eleganza di antichi insediamenti. Superato da poco il confine tosco-laziale ci si immerge nella natura selvaggia del Monte Amiata, antico vulcano ormai spento, che sovrasta la Val d'Orcia. Lo scenario è superbo e all’interno di riserve naturali protette sono custodite pre158


EVENTI SPORTIVI ITINERARI & PAESAGGI

CASSIA ROAD - THE ANCIENT WAY OF TUSCAN "GOOD LIFESTYLE" If travelling can open your mind and give it a shape, it is sure that some roads may be more charming than others, able to open the horizon, to reveal secrets and ancient knowledges, and to enchant with hamlets, hunted castles and legends, that lead to the past, that is far but still present. Tuscany, beloved all over the world for its beautiful landscapes and more, keeps the heritage of some of the most ancient roads in Italy. Following them it will be possible to discover the places where prestigious families left some indelible marks of their passage: Testimonies of epochal moments that evoke wars for power, alternated to period of splendour, characterized by a technical, artistic and cultural patronage, that encloses the history of a great Region. Since Roman times Cassia Road has been a crucial intersection that led from Rome to Florence, touching some important cities like Viterbo, Cortona or Arezzo. During the Middle Ages the itinerary after Bolsena Lake was totally changed because of the swampland in Chiana Valley.

The new hilly path used to serve the towns of Radicofani, San Quirico d'Orcia, Siena, Monteriggioni, Poggibonsi and San Gimignano. Many people connected their lives and stories in inns and posts. After centuries, we have still been following this itinerary, and even though means and structures have changed, it is still pleasurable to go through Tuscany. Your trip will be animated by the memory of pilgrims, and will be accompanied by tales, that belong to an oral and almost lost culture, but still quite real. During most of the trip you will cross quiet countryside and towns, strictly connected to their land and their farming traditions, that in time have changed the landscape, making the Genius Loci. Despite some failed urban developments, it is still possible to admire uncontaminated views, where farms and cultivations melt with spiritual monasteries or ancient elegant settlements. Just after the borderline between Tuscany and Lazio you will dive into wild nature of Amiata Mountain, an old dormant volcano, that looks upon the Orcia Valley. The scenery

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San Quirico d'Orcia - old street

senze preistoriche come la Grotta dell’Arciere ad Abbadia San Salvatore. Nel secolo scorso la storia agricola di questi luoghi, noti per le produzioni di olio e vino, si legò a quella dell’industria mineraria. Non mancano castelli, abbazie romaniche e pievi sperdute, che mostrano il profondo intreccio di civiltà diverse. Scendendo dal Monte Amiata ci si addentra nelle Crete Senesi e il viaggiatore si perde in paesaggi lunari. Terre ondulate, biancane e calanchi immortalati spesso in suggestivi scatti da cartolina disegnano il territorio. Il ricordo delle tradizioni artigiane si fonde a prodotti nostrani, tra cui il celebre tartufo bianco di San Giovanni d’Asso. Comincia qui il tratto più spettacolare della Cassia. Passando nei pressi di Montalcino e Pienza si raggiunge Bagno Vignoni. Le sorprese non finiscono e a san Quirico d’Orcia si possono ammirare perfettamente conservati i cinquecenteschi Horti Leonini. Dalle chiome dei boschi svettano campanili che annunciano affascinanti monasteri come quello di Monte Oliveto. Fondato sul finire del XIV secolo, conserva gli splendidi cicli affrescati di Luca Signorelli e Antonio Bazzi. Salendo verso il capoluogo toscano si passa per Buonconvento, storico granaio d’Italia, ancora intriso di una profonda vocazione contadina. Si procede poi per la turrita Monteriggioni, immortalata anche dal Sommo Poeta, con le sue possenti mura difensive. L’atmosfera di un’epoca lontana torna qui a rivivere in estate, con rievocazioni e cortei storici, che tra cavalieri e nobili dame, alimentano il ricordo di mestieri ormai scomparsi. Il viaggio prosegue a nord di Poggibonsi, attraversando il paesaggio boscoso della Val di Pesa. Sorgono qui i paesini ricordati dal Repetti nel suo Dizionario Geografico, per i caratteristici ponti in pietra lungo il fiume, come quelli di Ramagliano e di Cerbaia. Tra paesaggi mozzafiato, natura incontaminata e segni di civiltà lontane si giunge nei pressi di Firenze. La Cassia entra in città terminando il suo percorso al Ponte Vecchio e ci si trova nuovamente immersi nella bellezza dell’arte nelle sue molteplici sfaccettature. Si ripercorre così, tra curiosità e meraviglie, tutta la storia della Toscana. Si rimane ammaliati dal fascino caratteristico di quanto scoperto e si svela così il senso profondo del “Buon Vivere” toscano. 160

is superb and inside some natural protected reserves some pre-historical testimonies are kept, such as the "Grotta dell’arciere" (The Bowman's cave) in Abbadia San Salvatore. During the last century in these areas, well-known for wine and oil production, agriculture and mining industry connected each other. And then castles, Roman abbeys, isolated parish churches show the plot of different civilisations. Coming down from Amiata mountain the traveller will enter the Crete Senesi area and will get lost in its "moonscapes". Bendy lands, white hills, and badlands, that are often shot in pictures, draw the territory. The memory of handicraft traditions meets Tuscan products, such as the famous white truffle of San Giovanni d'Asso. Here the most spectacular point of Cassia road starts. Going around Montalcino and Pienza, you may reach Bagno Vignoni. Surprises will continue up to San Quirico d'Orcia, where you may admire some perfectly preserved form 1500 Horti Leonini (public gardens). Bell towers stand out from tree tops, hiding charming monasteries, such as Monte Oliveto. Founded in the end of the XIV century, it still preserves the splendid frescoes made by Luca Signorelli and Antonio Bazzi.

San Quirico d'Orcia

Going up towards Florence, you will find Buonconvento, the ancient silos of Italy, still full of a deep farmer tradition. Then you will go on to Monteriggioni, with its towers and its huge defensive walls, quoted by Dante Alighieri. The atmosphere of an ancient period is brought back in time once a year in summertime, with revivals and historical parades that, among knights and noble ladies, remind ancient and disappeared jobs. The trip will then continue in Poggibonsi, through the wooden landscape of Pesa Valley. Here rise some hamlets, quoted by Repetti in his Geographical Dictionary, thanks to their stony bridges along the river, like the ones in Ramagliano and Cerbaia. Among stunning landscapes, uncontaminated nature, and marks of ancient civilisations, our trip will finally get near Florence. Cassia road goes into town along the Ponte Vecchio, and we will find ourselves in its multi-shaped artistic beauty. This is the way to remember Tuscan history, among curiosities and surprises. We will be stunned by the typical charm of what we discover and this is the deep sense of Tuscan "Good Lifestyle".


ITINERARI & PAESAGGI

Colle Val d'Elsa

Monteriggioni

SPRING / SUMMER 2014 Buonconvento

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a cura della Redazione

«Nei miei ricordi di bambino, mio padre mi diceva sempre che prima della rivoluzione industriale in questa zona tutti facevano i lavandai…» racconta Federico Bini, nuova leva in forza al Gruppo Lavanderie Bini. Proprio lungo un piccolo affluente dell’Arno, il Rimaggino, sorgevano un tempo le «vasche viaio» in pietra, dove si lavavano i panni con la liscivia. È qui che la famiglia Bini iniziò già nel tardo 1700 il servizio di lavanderia per le famiglie nobili del tempo, stendendo i panni sulle macchie (siepi) di biancospino per profumare naturalmente la biancheria. Con l’avvento della rivoluzione industriale, la famiglia ha progettato il primo stabilimento a Rimaggio (Bagno a Ripoli), introducendo i primi macchinari a vapore. Ad oggi l’azienda presenta altri stabilimenti nell’area del Chianti Senese, Arezzo e Figline, estendendo il proprio servizio fino alla Versilia. L’azienda eccelle nel servizio alle strutture di fascia medioalta, come alberghi 4-5 stelle o residenze d’epoca.

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«When I was a child, my father used to tell me that before the Industrial Revolution, in this area everybody washed clothes...» says Federico Bini, new employee in the Group of Bini's Laundries. Just along the Rimaggino, a small affluent of the Arno river, once upon a time there were stony baths, called viaio, where people used to wash clothes with lye. It is here that the Bini's family started in 1700 their laundry service for noble families, drying clothes on hawthorn hedges, so that they could be naturally perfumed. After the Industrial Revolution, the family projected the first factory in Rimaggio (Bagno a Ripoli), using the first steam machines. Nowadays the company has got other factories in the Chianti area, Arezzo, and Figline, spreading its service up to Versilia zone. The company is excellent in serving structures of medium and high level, such as 4-5 stars hotels or ancient resorts. The whole working process follows some strict rules and certifications to respect the environment. Not managing the purchase and washing service in your


ARTI & MESTIERI

L’intero processo di lavoro segue rigide norme e certificazioni per il rispetto ambientale. Pensate alla comodità di non dover gestire l’acquisto e il lavaggio della biancheria nella propria struttura e la possibilità di avere un partner che vi consigli sul modo di vestire il vostro albergo, ristorante, villa. Nelle parole di Roberto Bini: «Non stiamo parlando della lavasecco all’angolo, ma di una struttura industriale, con esperti che studiano l’offerta cercando di venire incontro alle esigenze dei clienti». La personalizzazione del servizio passa attraverso la conoscenza di Giorgio Bettini, commerciale senior dell’azienda, versato nell’arte dei tessuti e amante della progettazione della biancheria. A lui e al suo reparto piacciono le sfide, nel tentativo di bilanciare creatività e processo industriale. La gamma dei prodotti presentati non si limita quindi allo standard, ma si spinge in una ricerca di disegni e materiali che hanno portato alla creazione di vari prodotti originali, sia in raso che in lino e al conio dei due brand identificativi: “linea immagine” e “immagine lino”. «Il miglior riconoscimento e l’obiettivo finale del nostro lavoro è ricevere i complimenti direttamente dai clienti della struttura servita. Speriamo di poter raggiungere soluzioni sempre più innovative e di poter essere un’azienda su cui i nostri partner possano sempre contare».

structure can be so convenient as well as the possibility of having a partner that could suggest the way you could "dress" your hotel, restaurant, villa. In Roberto Bini's words: «We are not speaking about the dry-cleaner's next door, this is an industrial structure, with expert people who study marketing and try to encounter our customers' exigencies"». Our personalised service goes through Giorgio Bettini's knowledge, senior businessman of the company, keen on fabrics work and linen design. He and his department love challenges, and try to balance creativity and industrialisation. The range of products presented is not only standard, but goes towards the research of drawings and materials that led to create many original goods, both in satin and linen and to the birth of two significant brands: "Linea Immagine" and "Immagine lino". «The best prize and the final objective of our job is to have compliments from the guests of the structure we serve. We hope to get to more and more innovative solutions and to be a reliable company for everyone».

Lavanderia Moderna Bini:

Marketing: bini@lavmodernabini.it Via di Rimaggio n°41, Bagno a Ripoli, FI - Tel. 055.630049

Bianco Service s.r.l. :

Via G. di Vittorio n°2, Figline Valdarno (FI) - Tel: 055.958958 Giorgio Bettini (direttore commerciale del gruppo) : Cell. 3358473257 mail: bettini@biancoservice.it Comunicazione del gruppo Lavanderie Bini: federicobini@lavmodernabini.it

BiancoService Chianti s.r.l. (Tavarnelle):

Via Renato Guttuso, 48, Frazione SAMBUCA, Tavarnelle Val Di Pesa Tel. 0558560120 - Mail: info@biancochianti.it Bianco Etruria s.r.l. (Arezzo):Via Donat Cattin, 29, 52100 Arezzo Tel. 0575.844011 - 0575.26351 - Mail: info@biancoetruria.it

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Via Erbosa, 23 - 52014 Porrena di Poppi - Arezzo (Italia) Tel. 0575 550144 - Fax 0575 550478 e-mail: maggim@maggimassimo.it - www.maggimassimo.it Mobile per conservazione vino climatizzato con scorrimento automatico per visione bottiglie.

Bancone per spinatura bevande con impianto di refrigerazione incorporato. SPRING / SUMMER 2014

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Quando una persona straordinaria assume La nostra terra è colma di personaggi famosi e straordinari, contemporanei e del passato. Spesso però il nostro sguardo volge troppo avanti e la nostra testa, con i suoi pensieri, si ritrova a vagare con il naso all’insù, come in punta di piedi a guardare oltre al muro. Quel muro che ci separa dai nostri traguardi e che si interpone tra noi e la nostra ambizione. Alla stregua di un’ossequiosa gazza ladra, il nostro occhio cade con ormai consueta abitudine su tutto ciò che luccica e brilla. In questo mondo divenuto uno spot, veniamo sempre più spesso ammaliati dal canto delle sirene della moda e da ciò che risulta “glamour”. Il frastuono ridondante e mistificatore che costantemente ci martella, aiuta a farci perdere di vista le reali sorgenti da dove vengono attinte le risorse dalle quali noi e la nostra società ci nutriamo. Spesso chi contribuisce più di altri al nostro benessere e alla soddisfazione delle nostre necessità, coloro ai quali essere grati per tutto ciò che abbiamo, si cela sotto una coltre di polvere. Per scoprire dove si trova la forza motrice della società, se vogliamo guardare in faccia chi alimenta la speranza per il futuro dei nostri figli, bisogna trovare la forza di volgere lo sguardo anche altrove, magari su chi ha mani sciupate, capelli arruffati, sembianze semplici e colori quasi mai abbinati. Persone che più probabilmente troviamo all’alba in attesa di un treno per andare a lavoro, piuttosto che nelle pagine patinate delle riviste. Persone che però hanno come priorità gli altri piuttosto che sé stessi. Ho ben vivida l’immagine e il nome di uomini e donne straordinarie, di cui le cronache saranno sempre orfane. Gente semplice ma di forti principi e priorità, che ogni giorno come martelli si impegnano senza mai vacillare. Lineari, ma possenti e imperterriti. Saldi nei loro valori come la famiglia, il lavoro, il rispetto e l’onestà.

Tra queste vi sono persone straordinarie con sembianze di normalità, che circolano tra di noi senza aloni di notorietà. Sono i membri della maggioranza silente della nostra società. Ma silente non vuol dire meno impregnata di vita. In queste pagine ne voglio ricordare una in particolare, di queste meravigliose personalità… e vorrei elevarla a simbolo di tutte le altre, che probabilmente rimarranno per sempre a me sconosciute. Esattamente come Lorenzo Picchioni è sconosciuto alla maggioranza di voi. Ma non per questo è meno grande, importante e determinante, per la vita di tutti noi. Sono questi infatti i personaggi che danno una svolta a un’intera comunità. In un mondo spesso grigio rappresentano uno squarcio azzurro nel cielo. L’intera sua esistenza è stata la dimostrazione che la vita 166

A WONDERFUL PERSON WITH THE APPEARANCE OF WHOEVER. Our land is full of famous and wonderful people, from current and past time. We often look too much forward and our head, with its thought, wonders with its nose up, as if it was on tiptoe looking over a wall. That wall splits us from our objectives and lays between ourselves and our ambition. Just like an obsequious magpie, our eyes are accustomed to be attracted by anything sparkling and bright. In this fake world, we are more and more charmed by the chant of fashion mermaids and anything that may be defined as "glamour". The continuous and misleading noise that keeps on persecuting us, makes us lose the real springs from which essential nutritive sources for us and our society come. Usually people who contribute more than others to our wellness and satisfaction of our needs, those whom we would have to thank for everything we have, are hidden under a layer of dust. In order to discover where the motive power of our society is, if we want to look at the face of people who give hopes for our children's future, we have to find the strength of turning our eyes somewhere else, maybe on people with rough hands, non-brushed hair, simple appearance and nonmatched colours. These people are more visible at the sunrise, while they are waiting for a train to go to work, than on the bright pages of a magazine. These people have the

others as priority, more than themselves. I can remember very well the images and names of wonderful men and women, not known by newspapers. Simple people with strong principles and priorities, who make efforts every day, like hammers, without getting tired. Linear, but powerful and determined. Sure of their values, such as family, work, respect and honesty. These wonderful people have normal aspects, and walk among others without being known. They are part of a silent majority in our society. But silent does not mean dead. In these pages I would like to remind one person in particular, among these wonderful examples... and I would like to elevate him as a symbol for the others, who will probably be always unknown to me. Just like Lorenzo Picchioni is not famous to the majority of you. But this does not mean he was not great, important, determining for everyone's life. These people indeed can change the whole community. In a grey world they usually represent a blue gap in the sky.


l’aspetto di una persona qualunque

COSTUME & SOCIETÁ

può essere affrontata con positività. Malgrado tutto. Dopo aver perso la madre a soli 14 anni e il padre a 26, aver visto il fratello “impazzire” per la perdita dell’amata mamma, ha saputo affrontato la vita con una quantità di energia, gioia, altruismo, saggezza e leggerezza da far impallidire chiunque al suo cospetto. Qualsiasi persona che lo abbia frequentato può essere testimone della sua parsimonia nella parola e della sua straripante generosità nei gesti. La sua vita è stata costellata da lunghi silenzi ma da massima attività. Forse nessuno ricorda i suoi discorsi, ma tutti senz’altro rammentano un’infinita quantità di suoi buoni esempi. Una sicurezza per chiunque. Una presenza costante e affidabile. Ogni qualvolta tu avessi bisogno, bastava nominarlo che lui si trovava già al tuo fianco. Lorenzo era la risposta vivente al trovare la soluzioni ai mali della società: sarebbe sufficiente che la maggioranza delle persone divenisse come lui è stato. Possedeva tutte le virtù ma non incarnava nessun vizio e non si ha memoria di un suo solo eccesso. Incredibile a dirlo. Ma non per questo meno vero. Nella sua vita mai un attimo di nervosismo. Qualsiasi cosa accadesse, mai un urlo, una parola di troppo o semplicemente un tono di voce alterato. Pareva che non scorresse sangue nelle sue vene, solo fiumi di serenità. Stargli accanto infondeva sicurezza e quiete. Amato e ri-

His whole existence was the demonstration that life can be faced positively, despite everything. When his mother passed away he was 14 only, and his father died when he was 26; he saw his brother driven crazy because of his beloved mother's loss. Despite this, he could face his life with such great energy, joy, kindness, wisdom, and tranquillity that anyone could feel little in front of him. Any people who frequented him have been witnesses of his few words and his overflowing kind gestures. His life was full of long silences but great activity. Maybe no one can remind his speeches but everyone can remember an infinite quantity of good examples he gave. A certainty for everyone. A constant and reliable presence. Any time people needed something he was there to help them.

spettato in assoluto, forse l’unico caso di uomo che non abbia mai partecipato a un litigio o abbia avuto nemici. Non portava rancore, le sue labbra non si sono mai fatte portavoce di pettegolezzi o delazione. Ma non è stato solo “santo”. Nel suo percorso esistenziale ha messo al mondo sei splendide creature. Altrettanti esempi di quanto può essere magnifico un essere umano. Cresciuti secondo gli insegnamenti del padre e della madre, che uniti da quando avevano 15 anni, hanno formato una coppia inscindibile. Una fucina di amore, rispettata, ammirata e amata da chiunque per la loro semplicità… oltre l’immaginabile. Voglio sperare che la sua “anima” continui a vegliare su tutti noi anche adesso, che il suo compito terrestre si è prematuramente esaurito e che il suo vissuto valga come tangibile speranza per un mondo migliore. Sono queste quelle rare persone di cui il mondo è spesso orfano e di cui troppo poco si occupa. Impariamo a tenere il naso in posizione orizzontale, a guardarci più vicino, anziché oltre il muro, senza lasciarci abbacinare dai personaggi creati ad arte dal sistema mediatico. Impariamo a dare valore ai nostri padri e madri, ai nostri fratelli e agli amici, più di quanto si possa essere spontaneamente spinti a fare, perché sono costoro che risulteranno fondamentali per la nostra vita.

Being with him gave a sensation of safety and quietness. Beloved and respected, maybe he was the only example of man who had never argued with anyone and did not have any enemies. He did not feel rancour, his mouth never pronounced any rumours or gossips.

Lorenzo was the living reply to bad things of society: if the majority of people became as he used to be that would be enough. He had all the virtues but no vice and no one can remember just one excess. This seems incredible, but it is true. In his life he never got angry. Despite everything, he never shouted, nor spoke too much, he did not change his tone of voice. It looked like his blood was replaced by rivers of serenity.

He was not only a "Saint". During his life he gave birth to six splendid children. This is another example of how wonderful a human being might be. They grew up with their father and mother's principles, who had been together since they were 15, an inseparable couple. A spring of love, respected, admired and beloved by anyone for their simplicity... unimaginable. I hope his soul will continue looking at us even now, as his earthy task has rapidly come to an end. I hope his life will be a real example for a better world. The world is missing and never takes care of these rare people. Let's learn to look in front of us, closer, instead of over the wall, without being charmed by fake famous people. Let's learn to value our fathers and mothers, our brothers and sisters, our friends, more than our instinct would push us to do, because these people will be fundamental for our life.

a cura di Roberto Del Cucina SPRING / SUMMER 2014

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“I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini trovano il nulla nel tutto” “Kids find everything in nothing, men find nothing in everything” Giacomo Leopardi

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FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

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LE PAGINE DEL “VADEMECUM” Il Vademecum che state per sfogliare è stato pensato per essere letto e capito facilmente. Vi si trova tutto il meglio in fatto di arte / cultura / enogastronomia / ricettività / servizi / paesaggi / folklore, che le tre province di Firenze, Arezzo e Siena sono in grado oggi di offrire. Lo scopo è quello di rendere il vostro soggiorno nel cuore della Toscana indimenticabile, e magari farvi mettere una copia di Top Life Magazine in ogni trolley o zainetto che se ne torna alla propria casa. Le terre di Leonardo, di Michelangelo, di Giotto. Ma non solo. Redigendo gli elenchi, per primi ci siamo resi conto delle enormità di eccellenze, spesso non conosciute, che la nostra terra propone. E dunque il Vademecum, come Top Life Magazine in definitiva, è dedicato anche agli abitanti di questi nostri straordinari, bellissimi territori. Non vi resta che proseguire con la lettura e… buon soggiorno.

T H E “ H A N D B O O K ” PA G E S The handbook you are going to read has been thought in order to be read and easily understood by everybody. Here you can find the best as regards art / culture / food and drink / incoming / services / landscapes / folklore, which the territories of Florence, Arezzo, and Siena may offer. The purpose is to make your holiday beautiful and unforgettable and let you put a copy of Top Life in every trolley or backpack while you are coming back home after your stay in our lands. These are the territories of Leonardo, Michelangelo, Giotto and many excellences in the world. But it is not only this: making the lists, we were the first who got aware of the greatness our provinces may offer, in all fields. So, this handbook, as Top Life is, is also dedicated to the inhabitants of our extraordinary, wonderful, and still mysterious territories. You just have to choose and... have a good stay.

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CENTRI D’INTERESSE TURISTICO

VADEMECUM

Anghiari 43°32′30″N 12°3′38″E

Bagno Vignoni 43°4′0″N 11°36′0″E

Altezza: m.429 Km da: Arezzo 28, Firenze 105, Siena 84 Popolazione: 5877

Altezza: m.306 Km da: Arezzo 65, Firenze 114, Siena 52 Popolazione: 30

www.anghiari.it

www.bagnovignoni.com

Splendido borgo medievale alle pendici delle colline tra il torrente Sovara e la valle del Tevere. Il suo nome è legato ad una celebre battaglia (Battaglia di Anghiari) del 1440, combattuta nella piana di Anghiari e dipinta da Leonardo nel salone di Palazzo Vecchio a Firenze.

Bagno Vignoni è un villaggio localizzato nel cuore della Toscana all’interno del Parco Artistico Naturale della Val d’Orcia e grazie alla vicinanza con la via Francigena, le acque che sgorgano in questo luogo vennero utilizzate fin dall’epoca romana a scopi termali.

Buonconvento

Castiglion Fiorentino

43°8′0″N 11°29′0″E

43°20′38″N 11°55′8″E

Altezza: m.147 Km da: Arezzo 57, Firenze 76, Siena 26 Popolazione: 3237

Altezza: m.342 Km da: Arezzo 17, Firenze 93, Siena 59 Popolazione: 13630

www.comune.buonconvento.siena.it

www.comune.castiglionfiorentino.ar.it

Sorge nella Valle dell’Ombrone, alla foce del fiume Arbia nel fiume Ombrone in corrispondenza del chilometro 200 della Cassia. Le sue principali attività sono: agricoltura, turismo e commercio. Tra i borghi più belli d’Italia.

Di origine etrusco-romana, conserva quasi intatta la cinta muraria medioevale dominata dal Cassero. Nel piazzale recenti scavi archeologici hanno portato alla scoperta di un’area sacra databile al V secolo a.C. Nella Pinacoteca Comunale sono conservate opere di alta oreficeria.

Chiusi della Verna (Santuario)

Civitella in Val di Chiana

43°41′54″N 11°56′10″E

43°24′19″N 11°46′14″E

Altezza: m.960 Km da: Arezzo 42, Firenze 90, Siena 97 Popolazione: n.d.

Altezza: m.523 Km da: Arezzo 11, Firenze 72, Siena 52 Popolazione: 7649

www.comune.chiusi-della-verna.ar.it

www.civichiana.it

Il suo territorio è situato tra le valli dell’Arno e del Tevere, in posizione strategica tra Casentino e Valtiberina. Su un grande promontorio roccioso, visibile da lontano, sorge il Santuario di San Francesco alla Verna, posto in un sito particolarmente suggestivo.

Delizioso borgo antico a cavallo tra il Valdarno Superiore e la Valdichiana. Il centro storico, sulla sommità di una collina, è una continua scoperta tra cantine, piccoli ristoranti con vista sulla Valdichiana, loggiati suggestivi. Da non perdere il vecchio pozzo della piazza centrale.

Colle di Val d’Elsa

Cortona

43°25′21″N 11°7′36″E

43°16′32″N 11°59′17″E

Altezza: m.141 Km da: Arezzo 82, Firenze 43, Siena 25 Popolazione: 21629

Altezza: m.494 Km da: Arezzo 28, Firenze 117, Siena 70 Popolazione: 22598

www.comune.collevaldelsa.it

www.comunedicortona.it

E’ il Comune del cristallo, nel senso della produzione del prodotto per cui Colle è celebre un po’ ovunque. La città è inoltre famosa per aver dato i natali, nel 1240, ad Arnolfo di Cambio, al quale è stata in seguito dedicata la piazza principale.

Strepitosa cittadina, perla della Toscana. Dai suoi 600 metri d’altezza domina l’intera Valdichiana e lo sguardo si perde all’orizzonte fino a scovare le cime dell’Amiata. L’aspetto medievale degli edifici e i vicoli conferiscono alla città un’atmosfera molto coinvolgente.

Fiesole

Greve in Chianti

43°48′0″N 11°18′0″E

43°35′0″N 11°19′0″E

Altezza: m.295 Km da: Arezzo 73 Firenze 6, Siena 53 Popolazione: 14341

Altezza: m.236 Km da: Arezzo 63, Firenze 23, Siena 29 Popolazione: 13954

www.comune.fiesole.fi.it

www.comune.greve-in-chianti.fi.it

La splendida città di Fiesole sorge su una collina alta circa 300 metri s.l.m. a circa 6 chilometri da Firenze, ed è un’ambita meta turistica per la bellezza del paesaggio circostante e per le sue ricchezze storiche e culturali.

Rinomata ed ambita meta turistica e residenziale per turisti italiani e stranieri, che la prediligono per la sua vicinanza a Siena e Firenze, per la bellezza del territorio e per il suo clima (più) fresco d’estate rispetto alla capitale toscana. E’ la base ideale per visitare le due grandi città d’arte.

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CENTRI D’INTERESSE TURISTICO Loro Ciuffenna 43°35′12″N 11°37′43″E

Lucignano 43°16′0″N 11°45′0″E

Altezza: m.328 Km da: Arezzo 30, Firenze 54, Siena 50 Popolazione: 4452

Altezza: m.392 Km da: Arezzo 28, Firenze 108, Siena 45 Popolazione: 3349

www.comune.loro-ciuffenna.ar.it

www.comune.lucignano.ar.it

Situata lungo l’antica via di collegamento fra Arezzo e Fiesole, l’area sulla quale sorge oggi Loro Ciuffenna fu abitata anticamente dagli Etruschi. Il centro è rinomato per la tranquillità e la possibilità di degustazione di ottimi prodotti tipici locali e gradevoli passeggiate nel verde.

La felice collocazione geografica fece della cittadina un crocevia tra le città di Arezzo, Siena e Perugia. In effetti le tre città si contesero ripetutamente Lucignano che, dopo il periodo di libero comune, fu conquistato prima da Arezzo e poi da Perugia.

Montepulciano

Montalcino

43°6′0″N 11°47′0″E

43°3′33″N 11°29′21″E

Altezza: m.605 Km da: Arezzo 41, Firenze 96, Siena 56 Popolazione: 14506

Altezza: m.567 Km da: Arezzo 62, Firenze 84, Siena 33 Popolazione: 5278

www.comune.montepulciano.si.it

www.comune.montalcino.si.it

Di antica e lunga storia, Montepulciano ha origini dal popolo degli Etruschi a partire dal IV secolo a.C. Rinomato nel mondo anche per la ricchezza di ottimi vigneti da dove si ricava il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, un nome che è garanzia di qualità e bontà.

La collina su cui si trova è stata abitata probabilmente già in epoca etrusca. Montalcino è menzionato per la prima volta in un documento del 29 dicembre 814. Nel caso di Montalcino la fortuna è stata quella di trovarsi nel mezzo di una delle più importanti zone di coltivazione di uva.

Monteriggioni

Pienza

43°24′0″N 11°13′0″E

43°4′43″N 11°40′44″E

Altezza: m.200 Km da: Arezzo 73, Firenze 43, Siena 14 Popolazione: 9035

Altezza: m.491 Km da: Arezzo 48, Firenze 91, Siena 47 Popolazione: 2190

www.comune.monteriggioni.si.it

www.comune.pienza.siena.it

« [...] però che, come in su la cerchia tonda Monteriggion di torri si corona, così la proda che ‘l pozzo circonda torregiavan di mezza la persona li orribili giganti, cui minaccia Giove del cielo ancora quando tona » (Dante Alighieri, Inferno canto XXXI, vv. 40-45).

È probabilmente il centro più rinomato e di maggiore importanza artistica di tutta la Val d’Orcia. È non molto distante dalla strada statale Cassia e dagli altri due importanti centri della valle, San Quirico d’Orcia e Castiglione d’Orcia.

Poppi

San Casciano dei Bagni

43°44′9″N 11°45′42″E

42°52′0″N 11°53′0″E

Altezza: m.437 Km da: Arezzo 38, Firenze 58, Siena 66 Popolazione: 5601

Altezza: m. 582 Km da: Arezzo 81, Firenze 142, Siena 88 Popolazione: 1703

www.comune.poppi.ar.it

www.sancascianodeibagni.org

La sua storia è legata alla famiglia dei Conti Guidi e al loro Castello. Ripercorrere il medioevo vuol dire partire soprattutto dal loro maniero. Fu costruito nel XIII secolo: Giorgio Vasari attribuisce il progetto a Lapo, maestro di Arnolfo di Cambio.

La nascita e lo sviluppo di San Casciano dei Bagni sono legati essenzialmente alla presenza delle acque termali: 42 sorgenti ad una temperatura media di 40° C. con una portata complessiva di circa 5,5 milioni di litri di acqua al giorno.

San Gimignano

Sansepolcro

43°28′0″N 11°3′0″E

43°34′32″N 12°8′38″E

Altezza: m.324 Km da: Arezzo 92, Firenze 41, Siena 36 Popolazione: 7770

Altezza: m.335 Km da: Arezzo 39, Firenze 120, Siena 100, Popolazione: 15695

www.comune.san-gimignano.si.it

www.comune.sansepolcro.ar.it

E’ il paese delle Torri. Sorse su un sito abitato sicuramente dagli etruschi, almeno dal III secolo a.C., come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici (soprattutto tombe) nel territorio circostante. Il colle era stato scelto sicuramente per questioni strategiche.

Arrivando da sud o da nord i campanili della Chiesa di San Francesco e della Badia, l’attuale Cattedrale, danno il benvenuto al visitatore che, in un attimo ripercorre un viaggio immaginario nelle architetture dipinte da Piero della Francesca nelle sue opere.

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VADEMECUM

Barberino di Mugello

Bibbiena

Borgo San Lorenzo

44°0′0″N 11°14′0″E Altezza: m.270 Km da: Arezzo 91, Firenze 23,6, Siena 75 Popolazione: 10858 www.comunebarberino.it

43°41′51″N 11°48′52″E Altezza: m.425 Km da: Arezzo 32, Firenze 62, Siena 67 Popolazione: 10969 www.comune.bibbiena.ar.it

43°57′0″N 11°23′0″E Altezza: m.193 Km da: Arezzo 75,4, Firenze 24, Siena 70 Popolazione: 18191 www.comune.borgo-san-lorenzo.fi.it

Castelfranco di Sopra

Castelnuovo Berardenga

Certaldo

43°37′25″N 11°33′30″E Altezza: m.281 Km da: Arezzo 45, Firenze 43, Siena 68 Popolazione: 2657 www.comune.castelfranco-di-sopra.ar.it

43°20′50″N 11°30′15″E Altezza: m.351 Km da: Arezzo 43, Firenze 56, Siena 19 Popolazione: 8992 www.comune.castelnuovo-berardenga.si.it

43°32′52″N 11°2′28″E Altezza: m.67 Km da: Arezzo 92, Firenze 35, Siena 41 Popolazione: 16407 www.comune.certaldo.fi.it

Chianciano Terme

Chiusdino

Empoli

43°4′0″N 11°50′0″E Altezza: m.475 Km da: Arezzo 47, Firenze 102, Siena 61 Popolazione: 7483 www.comune.chianciano-terme.si.it

43°9′16.6″N 11°5′3.3″E Altezza: m.564 Km da: Arezzo 94, Firenze 71, Siena 33 Popolazione: 2012 www.comune.chiusdino.si.it

43°43′0″N 10°57′0″E Altezza: m.27 Km da: Arezzo 107, Firenze 35, Siena 61 Popolazione: 48086 www.comune.empoli.fi.it

Figline Valdarno

Foiano della Chiana

Gaiole in Chianti

43°54′0″N 11°32′0″E Altezza: m.126 Km da: Arezzo 47, Firenze 30, Siena 36 Popolazione: 17050 www.comune.figline-valdarno.fi.it

43°15′24″N 11°48′59″E Altezza: m.318 Km da: Arezzo 28, Firenze 81, Siena 55 Popolazione: 8876 www.comune.foiano.ar.it

43°28′0″N 11°26′0″E Altezza: m.360 Km da: Arezzo 48, Firenze 41, Siena 20 Popolazione: 2751 www.comune.gaiole.si.it

Gambassi Terme

Impruneta

Laterina

43°32′0″N 10°57′0″E Altezza: m.332 Km da: Arezzo 102, Firenze 43, Siena 49 Popolazione: 4890 www.comune.gambassi-terme.fi.it

43°41′07.53″N 11°15′15.82″E Altezza: m.275 Km da: Arezzo 72, Firenze 10,9, Siena 41 Popolazione: 14906 www.comune.impruneta.fi.it

43°30′33″N 11°43′9″E Altezza: m.240 Km da: Arezzo 16, Firenze 70, Siena 47 Popolazione: 3310 www.comune.laterina.ar.it

SPRING / SUMMER 2014

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CENTRI D’INTERESSE TURISTICO

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Montevarchi

Pelago

Poggibonsi

43°16′32″N 11°59′17″E Altezza: m.144 Km da: Arezzo 31, Firenze 49, Siena 42 Popolazione: 21710 www.comune.montevarchi.ar.it

43°46′26″N 11°30′17″E Altezza: m.309 Km da: Arezzo 52, Firenze 28,4, Siena 53 Popolazione: 7702 www.comune.pelago.fi.it

43°28′0″N 11°9′0″E Altezza: m.116 Km da: Arezzo 80, Firenze 36, Siena 27 Popolazione: 29478 www.comunepoggibonsi.si.it

Pontassieve

Radda in Chianti

Radicofani

43°46′28″N 11°25′45″E Altezza: m.108 Km da: Arezzo 59, Firenze 20, Siena 51 Popolazione: 20709 www.comune.pontassieve.fi.it

43°29′0″N 11°23′0″E Altezza: m.530 Km da: Arezzo 55, Firenze 36, Siena 19 Popolazione: 1693 www.comune.radda-in-chianti.si.it

42°54′0″N 11°46′0″E Altezza: m. 814 Km da: Arezzo 64, Firenze 113, Siena 67 Popolazione: 1170 www.comune.radicofani.siena.it

San Casciano Val di Pesa

San Giovanni Valdarno

Sarteano

43°39′25″N 11°11′9″E Altezza: m.310 Km da: Arezzo 78, Firenze 15, Siena 40 Popolazione: 17216 www.sancascianovp.net

43°33′52″N 11°31′58″E Altezza: m.134 Km da: Arezzo 37, Firenze 40, Siena 48 Popolazione: 17732 www.comune.san-giovanni-valdarno.ar.it

42°59′0″N 11°52′0″E Altezza: m.573 Km da: Arezzo 52, Firenze 111, Siena 69 Popolazione: 4852 www.comune.sarteano.siena.it

Tavarnelle Val di Pesa

Terme di San Filippo

Terranuova Bracciolini

43°33′41.20″N 11°10′22.28″E Altezza: m.378 Km da: Arezzo 78, Firenze 26, Siena 32 Popolazione: 7755 www.tavarnellevp.it

42°55′48″N 11°42′05″E Altezza: m.297 Km da: Arezzo 94, Firenze 154, Siena 65 Popolazione: n.d. www.bagnisanfilippo.eu

43°33′11″N 11°35′22″E Altezza: m.156 Km da: Arezzo 34, Firenze 47, Siena 51 Popolazione: 10392 www.comune.terranuova-bracciolini.ar.it

Torrita di Siena

Vallombrosa

Vinci

43°10′0″N 11°46′0″E Altezza: m.325 Km da: Arezzo 34, Firenze 89, Siena 52 Popolazione: 7501 www.comune.torrita.siena.it

43°43′58″N 11°33′23″E Altezza: m. 980 Km da: Arezzo 54 , Firenze 35, Siena 55 Popolazione: n.d. www.abbazie.com/vallombrosa

43°47′0″N 10°55′0″E Altezza: m.97 Km da: Arezzo 122, Firenze 36, Siena 68 Popolazione: 14375 www.comune.vinci.fi.it


VADEMECUM

ASCIANO

MONTE SAN SAVINO

SAN QUIRICO D’ORCIA

Altezza: m.200 Km da: Arezzo 41, Firenze 70, Siena 29 Popolazione: 7249 www.comune.asciano.siena.it

Altezza: m.330 Km da: Arezzo 23, Firenze 83, Siena 48 Popolazione: 8.717 www.comune.monte-san-savino.ar.it

Altezza: m.409 Km da: Arezzo 54, Siena 42, Firenze 89 Popolazione: 2769 www.comunesanquirico.it

CAPRESE MICHELANGELO

MONTESPERTOLI

SCARPERIA

Altezza: m.257 Km da: Arezzo 91, Firenze 25, Siena 45 Popolazione: 13.452 www.comune.montespertoli.fi.it

Altezza: m.292 Km da: Arezzo 80, Firenze 25,3, Siena 73 Popolazione: 7809 www.comune.scarperia.fi.it

PALAZZOLO SUL SENIO

SESTINO

Altezza: m.653 Km da: Arezzo 44, Firenze 123, Siena 80 Popolazione: 1701 www.capresemichelangelo.net

Altezza: m.437 Km da: Arezzo 78, Firenze 49, Siena 90 Popolazione: 1198 www.comune.palazzuolo-sul-senio.fi.it

CASOLE D’ELSA

PERGINE VALDARNO

Altezza: m.417 Km da: Arezzo 92, Siena 32, Firenze 54 Popolazione: 3880 www.casole.it

Altezza: m.361 Km da: Arezzo 20, Firenze 60, Siena 42 Popolazione: 3182 www.perginevaldarno.net

CASTIGLION FIBOCCHI

PIANCASTAGNAIO Altezza: m.772 Km da: Arezzo 71, Siena 64, Firenze 113 Popolazione: 4176 www.comune.piancastagnaio.siena.it

Altezza: m.456 Km da: Arezzo 80, Firenze 153, Siena 115 Popolazione: 1525 www.comunedisestino.it

SESTO FIORENTINO Altezza: m. 55 Km da: Arezzo 85, Firenze 8, Siena 58 Popolazione: 47623 www.comune.sesto-fiorentino.fi.it

SINALUNGA

PIEVE SANTO STEFANO Altezza: m.300 Km da: Arezzo 13, Firenze 90 Popolazione: 1731 www.comune.castiglionfibocchi.ar.it

Altezza: m.431 Km da: Arezzo 51, Firenze 133, Siena 88 Popolazione: 3338 www.pievesantostefano.net

Altezza: m.364 Km da: Arezzo 31, Siena 48, Firenze 84 Popolazione: 12922 www.comune.sinalunga.it

CASTIGLIONE D’ORCIA

PRATOVECCHIO

SOVICILLE

Altezza: m.540 Km da: Arezzo 58, Firenze 94, Siena 47 Popolazione: 2483 www.comune.castiglionedorcia.siena.it

CHITIGNANO

Altezza: m.420 Km da: Arezzo 46, Firenze 45, Siena 67 Popolazione: 3068 www.pratovecchio.net

RADICONDOLI

Altezza: m.582 Km da: Arezzo 32, Firenze 90, Siena 71 Popolazione: 817 www.comune.chitignano.arezzo.it

Altezza: m.509 Km da: Arezzo 95, Firenze 62, Siena 33 Popolazione: 974 www.comune.radicondoli.si.it

CHIUSI

RAPOLANO TERME

Altezza: m.265 Km da: Arezzo 74, Firenze 55, Siena 13 Popolazione: 9712 www.comune.sovicille.siena.it

STIA

Altezza: m.334 Km da: Arezzo 36, Firenze 67, Siena 30 Popolazione: 5248 www.comunerapolanoterme.it

Altezza: m.441 Km da: Arezzo 48, Firenze 50, Siena 67 Popolazione: 3017 www.comune.stia.ar.it

REGGELLO

SUBBIANO

Altezza: m.573 Km da: Arezzo 50, Firenze 114, Siena 76 Popolazione: 4852 www.comune.chiusi.siena.it

Altezza: m.390 Km da: Arezzo 44, Firenze 33, Siena 45 Popolazione: 16016 www.comune.reggello.fi.it

MARCIANO DELLA CHIANA

RIGNANO SULL’ARNO

Altezza: m.320 Km da: Arezzo 22, Siena 50, Firenze 98 Popolazione: 2401 www.comune.marcianodellachiana.ar.it

Altezza: m.118 Km da: Arezzo 54, Firenze 24, Siena 46 Popolazione: 8758 www.comune.rignano-sullarno.fi.it

MONTERCHI

SAN GIOVANNI D’ASSO

Altezza: m.266 Km da: Arezzo 13, Firenze 90, Siena 66 Popolazione: 4442 www.subbiano.toscana.it

TALLA Altezza: m. 348 Km da: Arezzo 22, Firenze 99, Siena 59 Popolazione: 1237 www.comune.talla.ar.it

TREQUANDA Altezza: m.453 Km da: Arezzo 38, Firenze 80, Siena 40 Popolazione: 1383 www.comune.trequanda.si.it

Altezza: m.356 Km da: Arezzo 28, Firenze 105, Siena 88 Popolazione: 1913 www.monterchi.org

VAGLIA Altezza: m.310 Km da: Arezzo 46, Firenze 79, Siena 34 Popolazione: 901 www.comune.sangiovannidasso.siena.it

Altezza: m.290 Km da: Arezzo 81, Firenze 14, Siena 65 Popolazione: 5183 www.comune.vaglia.fi.it SPRING / SUMMER 2014

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MONUMENTI E CHIESE Anghiari

Barberino di Mugello

Chiesa di Sant’Agostino Di origine duecentesca, ampliata nei secoli, ricorda il passaggio di un personaggio della storia anglosassone, l’Arcivescovo di Canterbury che nel 1100 era Cancelliere di Enrico II d’Inghilterra.

Villa Medicea di Cafaggiolo La Villa Medicea di Cafaggiolo, detta anche Castello di Cafaggiolo, si trova nel comune di San Piero a Sieve, a nord di Firenze ed è una delle ville medicee più legate alla storia dei Medici.

Castelnuovo Berardenga

Chiusdino

Villa Chigi Saracini La Villa Chigi Saracini, progettata agli inizi del XIX secolo dal proprietario Galgano Saracini, è ubicata all’ingresso dell’abitato del capoluogo Castelnuovo Berardenga.

Spada nella Roccia-Abbazia San Galgano La spada che il cavaliere medievale Galgano Guidotti, dopo una vita di violenze e spensieratezze, conficcò nella roccia, non lontano dalla celebre Abbazia, giurando fedeltà a Cristo ed alla Pace.

Chiusi della Verna

Cortona

Santuario È uno dei Santuari francescani più importanti sorto nei primi anni del ‘200 su volontà di San Francesco d’Assisi. Del complesso conventuale fanno parte la chiesetta di Santa Maria degli Angeli.

Chiesa del Monastero di Santa Chiara Il Monastero della celebre santa, compagna spirituale di San Francesco di Assisi. Un edificio religioso di rara suggestione ed importanza da non perdere assolutamente.

Cortona

Cortona

Chiesa di San Francesco La chiesa, costruita su progetto di Frate Elia Coppi da Cortona, è uno dei primi edifici francescani sorti nel territorio aretino (XIII sec.).

Chiesa di Santa Maria Nuova Chiesa tardo-rinascimentale con disegno del Cristofanello (XVI sec.) poi modificata da Giorgio Vasari. L’interno è arricchito da dipinti del XVI e il XVII secolo.

Cortona

Cortona

Eremo delle Celle A qualche chilometro dal centro storico, ai piedi del monte Sant’Egidio sorge il convento con piccole celle e chiesa. Vi soggiornò per qualche tempo San Francesco.

Fortezza del Girifalco Situata poco dopo il Santuario di Santa Margherita, fu costruita da Cosimo I de’ Medici nella metà del XVI secolo.

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VADEMECUM

Fiesole

Gaville

Teatro Romano e Museo Archeologico Documenta la storia antica della città di Fiesole e del suo territorio: la presenza dell’uomo nella zona risale almeno all’età del bronzo (circa 2000 a. C.), la formazione della città si ebbe alla fine del IV secolo a. C.

Pieve di San Romolo a Gaville La pieve si trova nel comune di Figline V.no, in provincia di Firenze. Secondo la tradizione la chiesa venne eretta nel 1007 per volere della famiglia Ubertini, feudatari della zona, e del vescovo di Fiesole Raimondo.

Loro Ciuffenna

Montalcino

Pieve di San Pietro a Gropina Romanica, tra le più interessanti pievi del Valdarno. Di grande pregio il pulpito, sorretto da due colonne annodate e arricchito con figure a bassorilievo ricche di simboli.

Abbazzia di S’Antimo La collina su cui si trova Montalcino è stata abitata già in epoca etrusca. Il primo nucleo abitativo si ritiene risalga al X secolo. Famosa in tutto il mondo per la produzione del prelibato e ricercato vino Brunello.

Pienza

Poppi

Palazzo Piccolomini Piazza Pio II Elegante palazzo progettato da Bernardo Rossellino e noto per il giardino pensile all’italiana e l’elegante cortile interno. Il portico è circondato da colonne corinzie. La piazza è tipicamente rinascimentale.

Castello dei Conti Guidi Costruito nella seconda metà del ‘200 per volere del conte Simone da Battifolle, più volte rimaneggiato, rappresenta uno degli esempi più nobili di architettura medievale in Casentino.

Poppi

San Gimignano

Monastero di Camaldoli Il monastero fu costruito intorno al XVI secolo. La chiesa, più volte rifatta, appare oggi in forme barocche. All’interno alcune opere di Giorgio Vasari (La Deposizione dalla Croce, La Natività).

le Torri Furono costruite da famiglie aristocratiche del luogo tra il X e il XV secolo. Oggi ne sono rimaste circa 12 su 72. Celebri in tutto il mondo, formano uno skyline meraviglioso.

Sansepolcro

Terranuova Bracciolini

Cattedrale di San Giovanni Evangelista Ospita pregevoli opere quali il Volto Santo (scultura lignea di epoca carolingia, sec. VIII-IX), sull’altare maggiore un polittico raffigurante la Resurrezione attribuita a Francesco di Segna (sec. XIV).

Arcipretura di Santa Maria Edificio sacro progettato dall’architetto Mario Botta e impreziosito dalle opere di Sandro Chia, uno dei padri della Transavanguardia. Nasce per rispondere a una precisa esigenza della comunità locale.

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MONUMENTI E CHIESE Bagno a Ripoli

Bibbiena

Bibbiena

Fonte della Fata Morgana Nella seconda metà del Cinquecento, Bernardo Vecchietti fece abbellire il parco della sua villa con un ninfeo, la Fonte della Fata Morgana.

Chiesa di San Lorenzo Costruita nel XIV secolo, conserva due belle pale robbiane raffiguranti La Natività e La Deposizione (XV sec.)

Santuario di Santa Maria del Sasso La chiesa originaria del XIII secolo, fu ricostruita in forme rinascimentali con interventi di Lorenzo Il Magnifico.

Castel Focognano

Castelfranco di Sopra

Castel San Niccolò

Pieve di Sant’Antonino a Socana Straordinario esempio di stratificazione architettonica e religiosa, etrusca, romana e cristiana.

Badia di San Salvatore a Soffena Situata sulla strada dei Setteponti, l’edificio, costruito nel XIV secolo dai monaci vallombrosani, è arricchito da affreschi di Bicci di Lorenzo.

Mulino Grifoni Mulino ad acqua ancora produttivo. Il mulino è situato in località Mulin Vecchio e risale alla prima metà del 1600.

Castiglion Fiorentino

Castiglion Fiorentino

Chiusi

Chiesa di San Francesco Di origini duecentesche, conserva al suo interno affreschi e tavole databili tra il XV e il XVII secolo, in particolare una Croce lignea.

Pieve dei SS. Ippolito e Cassiano a Retina La chiesa, risalente al secolo XII-XIII, fu rimaneggiata in forme rinascimentali. Particolarmente interessante è l’abside.

Necropoli Tomba della Pellegrina La Tomba della Pellegrina risale al III – II secolo a.C. E’ stata restaurata di recente e al suo interno si trova intatto il corredo funerario.

Chiusi

Cortona

Cortona

Necropoli Tomba del Leone La Tomba del Leone, facente parte di un complesso di tombe etrusche, è collegata ad un pozzo di 28 metri di profondità.

Abbazia di Farneta Fondata dai benedettini intorno all’anno Mille, poi passata agli Olivetani, rappresenta una delle testimonianze più alte del romanico aretino.

Chiesa di San Domenico Di origine tardo-gotica, accoglie sull’altare maggiore un polittico, Incoronazione della Vergine, di Lorenzo di Niccolò (XV sec.).

Cortona

Cortona

Cortona

Chiesa di San Filippo Neri Costruita tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, in forme barocche, caratteristica per la grande cupola.

Santuario di Santa Margherita Costruita sulla sommità della collina nel XIII secolo, la chiesa, ricostruita nel XIX secolo, ospita il corpo di Santa Margherita.

Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio Una tra le più eleganti costruzioni rinascimentali su disegno di Francesco di Giorgio Martini.

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VADEMECUM

Cortona

Empoli

Foiano della Chiana

Tomba di Mezzavia La tomba a camera è scavata nel tufo ed è stata scoperta in località Il Passaggio, presso Mezzavia nel 1950. Tomba etrusca.

Casa del Pontormo La casa dove nacque Jacopo Carucci detto il Pontormo (1494 - 1556), uno dei più importanti pittori manieristi, è un edificio su tre piani.

Chiesa di Santa Maria della Fraternita Di origine cinquecentesca, con soffitto a cassettoni di pregevole fattura, custodisce una terracotta invetriata di Andrea della Robbia.

Foiano della Chiana

Foiano della Chiana

Lastra a Signa

Collegiata di San Martino Costruita nei secoli XVI-XVIII, custodisce una terracotta di Andrea della Robbia, e un’Incoronazione della Vergine e Santi di Luca Signorelli.

Tempio di Santa Maria alla Vittoria A qualche chilometro dal centro storico, in direzione Pozzo della Chiana, sorge isolato il Tempio di Santo Stefano della Vittoria.

Museo di Villa Caruso Bellosguardo La cinquecentesca Villa di Bellosguardo deve il suo nome alla spettacolare posizione nel parco monumentale.

Laterina

Loro Ciuffenna

Lucignano

Propositura dei SS. Ippolito e Cassiano Il nome prende origine dalla vecchia pieve che sorgeva fuori dal centro storico. All’interno è visibile una pala di Domenico Puligo.

Mulino ad acqua Loro Ciuffenna E’ considerato un gioiello di bellezza e funzionalità. E’ il più antico mulino ad acqua di tutta la Toscana, costruito verso l’anno 1100.

Collegiata San Michele Arcangelo Costruita su disegno di Orazio Porta nel XVI secolo, custodisce opere di artisti del XVI e XVII secolo tra i quali Giacinto Gimignani.

Montemignaio

Montepulciano

Montevarchi

Pieve di Santa Maria Assunta L’edificio, già ricordato nell’XI secolo, romanico, è arricchito al suo interno da splendidi capitelli e pilastri finemente scolpiti.

Palazzi: Comunale, Contucci, del Capitano del popolo, Tarugi. Tutti e quattro i palazzi sono posizionati in Piazza Grande.

Chiesa di Santa Maria al Giglio La splendida chiesa, costruita alla fine del ‘500, custodisce un affresco di scuola fiorentina del ‘400 e due tele del XVII secolo.

Montevarchi

Montevarchi

Montevarchi

Chiesa di Sant’Andrea a Cennano La chiesa, costruita alla fine del ‘500 e modificata nel Settecento, è affiancata da un elegante chiostro rinascimentale (XV sec.)

Chiostro di Cennano Il portico si compone di 14 colonne in pietra serena con capitelli decorati del rinascimento fiorentino, come quelle di Palazzo Pazzi a Firenze.

Collegiata di San Lorenzo La chiesa, già documentata nel XIII secolo, fu completamente rimaneggiata nel ‘700 su progetto di Massimiliano Soldani Benzi.

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MONUMENTI E CHIESE Pian di Scò

Poppi

Poppi

Pieve di Santa Maria a Scò La chiesa, romanica, era già documentata nel 1008. L’interno, a tre navate, conserva un affresco di Paolo Schiavo.

Antica Farmacia del Monastero di Camaldoli L’ Antica Farmacia, istituita nel 1543, sorge accanto al complesso monastico.Interessante è il piccolo museo con laboratorio galenico.

Pieve di Santa Maria Assunta La chiesa, sorta come abbazia nell’anno 1002, fu ricostruita nel corso dei secoli conservando però la bellissima cripta a tre navate.

Pratovecchio

Pratovecchio

Reggello

Castello di Romena Il castello fu eretto intorno al Mille dai Conti Guidi. Delle numerose torri oggi ne sono visibili solo tre. Bellissima veduta sul Casentino.

Pieve di San Pietro a Romena La chiesa, uno tra gli edifici più interessanti del Casentino, fu costruita a partire dalla metà del XII secolo.

Abbazia dei Monaci di Vallambrosa Il grande complesso mantiene ancor oggi, col suo campanile del XII sec. e la torre del XV sec., un carattere austero di contenuta eleganza.

San Gimignano

San Gimignano

San Giovanni Valdarno

Palazzo del Podestà Il Palazzo del Podestà risale al XIII secolo. Fu poi ingrandito nel XIV secolo. Appena si entra si possono notare i bei sedili in pietra.

Palazzo del Popolo Il palazzo fu costruito tra il XIII e il XIV secolo ed è stato dotato di merlature guelfe nel XIX secolo. Oggi il palazzo è sede del Museo Civico.

Basilica di Santa Maria Santissima delle Grazie La chiesa fu costruita alla fine del ‘400 per custodire un’immagine molto venerata della Madonna.

San Giovanni Valdarno

Sansepolcro

Sansepolcro

Chiesa di San Lorenzo Di origini trecentesche, ad una sola navata, conserva interessanti affreschi di Giovanni di Ser Giovanni, detto lo Scheggia.

Chiesa di San Francesco L’edificio costruito alla fine del XIII secolo in forme romanico-gotiche, conserva, nella facciata, un elegante portale gotico trilobo.

Chiesa di San Lorenzo La chiesa, del XV secolo, ampliata nel XVI, custodisce all’interno una delle più belle tavole del pittore manierista Rosso Fiorentino.

Sansepolcro

Sansepolcro

Vaglia

Eremo di Montecasale L’ eremo e la chiesa sorgono su una collina dalla quale si domina la Valtiberina.

Fortezza Medicea Fortezza Medicea. Bell’esempio di architettura militare del XVI secolo su progetto di Giuliano da Sangallo e completata da Alberto Alberti.

Parco Mediceo di Pratolino Nella seconda metà del Cinquecento, Francesco I de’ Medici affidò a Bernardo Buontalenti il progetto per la costruzione di una villa.

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VADEMECUM

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MUSEI

Anghiari MUSEO PALAZZO DELLA BATTAGLIA Piazza Mameli, 1/2 Tel: 0575 787023 - Fax: 0575 787356 www.anghiari.it - battaglia@anghiari.it

Castiglion Fiorentino

Cortona TANELLA DI PITAGORA Via Maestà del Sasso Tel: 0575 637235 - 630415 www.cortonamaec.org - info@cortonamaec.org Cortona MELONE II DEL SODO Loc. Il Sodo Tel: 0575 612565 www.cortonamaec.org/parco/4_orari.php

Anghiari MUSEO STATALE DI PALAZZO TAGLIESCHI Piazza Mameli, 16 Tel: 0575 788001- Fax: 0575 789794 www.sbappsae-ar.beniculturali.it

PINACOTECA COMUNALE Via del Cassero, 6 Tel: 0575 657466 - Fax: 0575 659457 www.icec-cf.it info@icec-cf.it

Asciano MUSEO CASSIOLI Via delle Cerchia, 5 - 53100 Siena Tel: 0577 530164 - Fax: 0577 227352 info@museisenesi.org

Cavriglia - Loc. Castelnuovo dei Sabbioni MUSEO DELLA MINIERA (MINE) Via Giovanni XXIII, 2 www.comune.cavriglia.ar.it/museominiera museominiera@comune.cavriglia.ar.it

Bibbiena

Certaldo - Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo MUSEO DI ARTE SACRA Piazza Santi Jacopo e Filippo , 2 Tel: 0571 652796 amicidelmuseo@yahoo.it

MUSEO DELL’ACCADEMIA ETRUSCA (MAEC) Piazza Signorelli, 9 Tel: 0575 637235 Fax: 0575 637248 www.cortonamaec.org - info@cortonamaec.org

MUSEO ARCHEOLOGICO Loc. Partina - Via Tosco Romagnola, 29 Tel: 0575 593791 Ufficio Cultura www.ecomuseo.casentino.toscana.it

Certaldo PALAZZO PRETORIO Piazzetta del Vicariato , 4 Tel: 0571 661219, Tel: 0571 661265 museo.palazzopretorio@comune.certaldo.fi.it

Fiesole MUSEO BANDINI Via Dupré, Tel: 055 5961293 infomusei@comune.fiesole.it

Buonconvento MUSEO D’ARTE SACRA DELLA VAL D’ARBIA Via Soccini, 17 Tel: 0577 80971 info@museisenesi.org

Cetona MUSEO CIVICO PER LA PREISTORIA DEL MONTE CETONA, PARCO ARCHEOLOGICO NATURALISTICO E ARCHEODROMO DI BELVERDE info@museisenesi.org

Fiesole - Ville Le Coste MUSEO FONDAZIONE PRIMO CONTI Via Dupré, 18 Tel: 055 597095 segreteria@fondazioneprimoconti.org

Capolona MUSEO DELL’ACQUA Loc. La Nussa - Tel: 0575 423931 Ufficio Cultura www.ecomuseo.casentino.toscana.it ecomuseo@casentino.toscana.it

Chianciano MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO Viale Dante Tel: 0578 30471 info@museisenesi.org

Fucecchio - Palazzo Corsini MUSEO COMUNALE Piazza Vittorio Veneto , 27 Tel: 0571 244304 - 0571 20349 (Bibl. Comunale) museo@comune.fucecchio.fi.it

Caprese Michelangelo MUSEO MICHELANGIOLESCO Via Capoluogo, 1 Telefono: 0575 793776 Fax: 0575 793589

Chitignano MUSEO DELLA POLVERE DA SPARO E DEL CONTRABBANDO www.ecomuseo.casentinotoscana.it ecomuseo@casentino.toscana.it

Greve in Chianti MUSEO D’ARTE SACRA SAN FRANCESCO Via di San Francesco , 4 Tel: 055 8544685, Tel: 055 8546287 museosanfrancesco@alice.it

Casole d’Elsa MUSEO CIVICO, ARCHEOLOGICO E DELLA COLLEGIATA Tel. e Fax: 0577 948705 info@museisenesi.org

Chiusi CENTRO VISITA DEL PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI-“RELIGIONE E NATURA” Parco Martiri della Libertà, 21 Tel: 0575 532098 - Fax: 0575 599139

Incisa Val d’Arno MUSEO DI ARTE SACRA Via Castellana, snc Tel: 055 8333432 (Ufficio Cultura Comune) socioculturale@comune.incisa-valdarno.fi.it

Castel San Niccolò MUSEO DELLA CIVILTÀ CASTELLANA Tel: 0575 572802 Tel: 338 9680066 www.ecomuseo.casentino.toscana.it ecomuseo@casentino.toscana.it

Chiusi MUSEO CIVICO “LA CITTÀ SOTTERRANEA” Piazza XX Settembre Tel: 0578 20915 info@museisenesi.org

Loro Ciuffenna

Castelfiorentino MUSEO BENOZZO GOZZOLI Via Testaferrata, 33 Tel: 0571 64448 info@museobenozzogozzoli.it

Colle Val d’Elsa MUSEO CIVICO E DIOCESANO D’ARTE SACRA Via del Castello, 33 Tel: 0577 923095 info@museisenesi.org

MUSEO VENTURINO VENTURI Piazza Matteotti, 7 Tel: 055 9170136 (Ufficio Turistico) www.comune.loro-ciuffenna.ar.it

Castelfiorentino MUSEO DI SANTA VERDIANA Piazza Santa Verdiana Tel: 0571 64096 castelfiorentino@parrocchia.diocesifirenze.it

Colle Val d’Elsa MUSEO ARCHEOLOGICO “RANUCCIO BIANCHI BANDINELLI” Tel: 0577 922954 info@museisenesi.org

Montalcino RACCOLTA ARCHEOLOGICA, MEDIEVALE, MODERNA Tel: 0577 846014 - Fax: 0577 849331 info@museisenesi.org

Castellina in Chianti MUSEO ARCHEOLOGICO DEL CHIANTI SENESE Piazza del Comune, 17 Tel: 0577 742090 info@museisenesi.org

Colle Val d’Elsa

Monte San Savino MUSEO DEL CASSERO Piazza Gamurrini Tel: 0575 849418 Fax: 0575 849418

Castelnuovo Berardenga MUSEO DEL PAESAGGIO Via del Chianti Tel: 0577 355500 info@museisenesi.org 182

MUSEO DEL CRISTALLO Via dei Fossi, 33 Tel: 0577 924135 info@museisenesi.org

Cortona

Montelupo Fiorentino MUSEO DELLA CERAMICA Luogo: Piazza Vittorio Veneto , 8 Tel: 0571 51352, Tel: 0571 518993 info@museomontelupo.it


VADEMECUM

Montepulciano MUSEO CIVICO PINACOTECA CROCIANI Via Ricci,10 Tel. e Fax: 0578 717300 info@museisenesi.org

Poppi - Loc. Camaldoli, 1 MUSEO ORNITOLOGICO - PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI Tel: 0575 556130 - Fax: 0575 556014 cvcamaldoli@libero.it

Sarteano MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO Via Roma n. 24 Tel: 0578 269261 info@museisenesi.org

Monterchi MUSEO “MADONNA DEL PARTO” Via Reglia, 1 Tel: 0575 70713 museomadonnadelparto@comunemonterchi.com

Radicondoli MUSEO “LE ENERGIE DEL TERRITORIO”

Scarperia - S. Agata Di Mugello RACCOLTA D’ARTE SACRA Via della Pieve , 3 Tel. 055 8406853 filippobellandi@tiscali.it

Montespertoli

Reggello - Abbazia Di Vallombrosa MUSEO DI ARTE SACRA Via San Benedetto , 115 Tel: 055 862251 info@monaci.org

Serre di Rapolano (Rapolano) MUSEO DELL’ANTICA GRANCIA E DELL’OLIO

ARTE NEL CHIANTI-PARCO MUSEO IN COLLINA Via Ripa , 44 Tel: 3384680826 artenelchianti@gmail.com

Reggello - Parrocchia S. Pietro a Cascia MUSEO MASACCIO D’ARTE SACRA Via Casaromolo , 2 Tel: 055 868129 info@museomasaccio.it

Sestino ANTIQUARIUM NAZIONALE Via Marche Telefono: 0575 772642 www.comunedisestino.it

Montevarchi MUSEO DELL’ARTE SACRA DI SAN LORENZO Via Isidoro Del Lungo, 4 Tel: 055 980468 museo.artesacrasanlorenzo@gmail.com

San Casciano Val di Pesa MUSEO DI SAN CASCIANO Via Lucardesi Tel: 055 8256385 museo@comune.san-casciano-val-di-pesa.fi.it

Sesto Fiorentino

Montevarchi

San Gimignano MUSEO ARCHEOLOGICO, SPEZIERIA DI SANTA FINA, GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA “RAFFAELE DE GRADA” info@museisenesi.org

MUSEO RICHARD GINORI DELLA PORCELLANA Viale Pratese, 31 Tel: 055 4207767 - Fax: 055 9064141

MUSEO DEL CASSERO Via Trieste, 1 Tel: 055 9108274 - Fax: 055 9108273 info@ilcasseroperlascultura.it

San Gimignano MUSEO ORNITOLOGICO Via Quercecchio, ex Chiesa di San Francesco snc Tel: 0577 941388 info@museisenesi.org

Stia MUSEO DEL BOSCO E DELLA MONTAGNA Vicolo de’ Berignoli, 5 Tel:0575 581323 - 0575 583965 - 0575 529263 www.ecomuseo.casentino.toscana.it

Montevarchi

San Gimignano

Stia MUSEO COMUNALE D’ARTE CONTEMPORANEA Palagio Fiorentino Tel:0575 582296 www.comune.stia.ar.it

MUSEO PALEONTOLOGICO Via Poggio Bracciolini, 36-40 Tel: 055 981227 - Fax: 055 98122 www.accademiadelpoggio.it

PALAZZO COMUNALE, PINACOTECA, TORRE GROSSA Tel: 0577 990312 info@museisenesi.org

Subbiano MUSEO DELLA CASA CONTADINA Loc. Castelnuovo di Subbiano Tel:0575 421370 - 0575 421335 - 349 8542245 www.ecomuseo.casentino.toscana.it

Orgia (Sovicille) MUSEO ETNOGRAFICO DEL BOSCO località Orgia Tel: 0577 582323 info@museisenesi.org

San Giovanni d’Asso MUSEO DEL TARTUFO E CENTRO DI DOCUMENTAZIONE Tel: 0577 803268 info@museisenesi.org

Talla MUSEO DELLA MUSICA “GUIDO D’AREZZO” Loc. Castellaccia Tel:0575 597512 - 338 3573501 www.ecomuseo.casentino.toscana.it

Petroio (Trequanda) MUSEO DELLA TERRACOTTA Via Valgelata, 10 Tel: 0577 665188 info@museisenesi.org

San Giovanni V.no MUSEO BASILICA DI MARIA Ss DELLE GRAZIE Piazza Masaccio Tel: 055 9122445 - Fax: 055 941265 www.museobasilicasantamariadellegrazie.it

Tavarnelle Val di Pesa MUSEO D’ARTE SACRA Pieve di S. Pietro in Bossolo – Via Pieve , 19 Tel. 055 8050833 - 055 8077832 cultura@comune.tavarnelle.val-di-pesa.fi.it

Pienza MUSEO DIOCESANO Corso Il Rossellino, 30 Tel: 0578 749905 info@museisenesi.org

Sansepolcro - Palazzo Bourbon del Monte ABOCA MUSEUM Via Niccolò Aggiunti, 75 Tel: 0575 733589 - Fax: 0575 744724 www.abocamuseum.it museum@aboca.it

Vicchio del Mugello MUSEO D’ARTE SACRA E DI RELIGIOSITÀ POPOLARE “BEATO ANGELICO” Piazzetta Don Milani , 6 cultura@comune.vicchio.fi.it

Poppi

Sansepolcro MUSEO CIVICO Via N. Aggiunti, 65 Tel:0575 732218 - Fax: 0575 732218 www.sansepolcro.net

Vinci

MUSEO DELLA BATTAGLIA DI CAMPALDINO Piazza Repubblica, 1 Telefono: 0575 502220 - Fax: 0575 529964 bibliotecarilliana@castellodipoppi.it

Tel: 0577 790800 info@museisenesi.org

Sansepolcro MUSEO BERNARDINI-FATTI DELLA VETRATA ANTICA Via Giovanni Buitoni, 9 museovetrata@libero.it

Tel: 0577 705055 - Fax: 0577 705682 info@museisenesi.org

MUSEO LEONARDIANO Palazzina Uzielli e Castello dei Conti Guidi tel 0571 933251; fax 0571 567930 info@museoleonardiano.it

SPRING / SUMMER 2014

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Abbazia di Sant'Antimo - Montalcino


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

“Chi ama giustificare i propri insuccessi, o i propri errori, cercando responsabilità negli altri, tenderà nel tempo, ad ottenere i medesimi risultati” “Those who justify their failures or their mistakes blaming the others, will always tend to get to the same results. ” Roberto Del Cucina SPRING / SUMMER 2014

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BORGHI E CASTELLI Anghiari

CASTELLO DI MONTAUTO

Asciano

CASTELLO DI LEONINA

Barberino del Mugello

CASTELLO DI CAFAGGIOLO

Oggi della roccaccia restano imponenti ruderi nella macchia. A pianta rettangolare, conserva un torrione identificabile come cassero.

Immerso in uno stupendo panorama sulle crete senesi, tra Siena e Asciano, Il Castello è tornato a vivere dopo lunghi lavori di ristrutturazione.

Capolavoro dell’architetto rinascimentale Michelozzo. A nord di Firenze, è una delle ville medicee più legate alla storia dei Medici.

Barberino Val d’Elsa

Barberino Val d’Elsa

Bucine

CASTELLO DI MONSANTO

ROCCA DI TIGNANO

BORGO DI CENNINA

Costruito nel XIII secolo in posizione panoramica:tutta la Val d’Elsa con lo sfondo incomparabile delle Torri di San Gimignano.

Uno dei migliori esempi esistenti di villaggio fortificato medievale d’altura. . Rimane una porta d’accesso e stemma araldico nel mezzo.

La sua origine risale, con ogni probabilità, all’epoca etrusco-romana e il suo sviluppo all’epoca Longobarda.

Bucine

Bucine

Bucine

CASTELLETTO DI MONTEBENICHI

CASTELLO DI LUPINARI

SAN LEOLINO

XII° secolo, visitabile. Soggiornare al Castelletto è un’esperienza magica per pochi ospiti che possono godere di preziose opere d’arte.

Castello di pregio architettonico , conservato ed abitabile, ubicato in posizione semi collinare di eccellente panoramicità.

Mura dell’antico castello, bel campanile e strade lastricate in pietra. Un paesino squisito con un’atmosfera rilassata e rilassante.

Bucine

Bucine

Bucine

SAN PANCRAZIO

SOGNA

TORRE GALATRONA

Bella visuale sulla sottostante Valdambra. Colline con querci e ginestri contribuiscono alla bellezza dei boschi e delle colline circostanti.

Borgo a cui si accede da una strada splendida ma molto trafficata. Il borgo è stato recentemente e totalmente ristrutturato.

E’ ciò che resta di uno dei più importanti castelli del territorio: dalla cima della torre, aperta al pubblico in determinati orari e periodi.

Castellina in Chianti

Castelnuovo Berardenga

Castelnuovo Berardenga

CASTELLO DI FONTERUTOLI

Le cantine del Castello producono uno dei migliori vini Chianti del mondo. Anche il borgo è di una bellezza impareggiabile.

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BORGO DI SAN FELICE

Borgo San Felice ha i colori del Chianti più dolce, quello senese; lo sguardo si abbandona sui filari di vite, sui boschi di lecci e querce.

BORGO DI SAN GUSMÈ

Il Borgo di San Gusmè è un piccolo gioiello del Chianti a pochi chilometri da Siena. Racchiuso ancora nelle sue antiche mura medievali.


VADEMECUM

Castelnuovo Berardenga

Castelnuovo Berardenga

BORGO DI VILLA A SESTA Piccolo ma caratteristico borgo del Chianti. Posto ideale dove fare una sosta e trovare ristoro. Circondato da colline vigneti ed ulivi .

Probabilmente è sorto sul sito di un antico insediamento etrusco. Il nucleo originario del castello, fu costruito dai conti della Berardenga.

Situato al centro di una splendida conca, è una delle località più turistiche, per la bellezza del borgo e la magnifica posizione.

Castiglion Fiorentino

Cavriglia

Cavriglia

CASTELLO DI MONTECCHIO VESPONI Il Castello di Montecchio si presenta come una cinta muraria turrita e merlata sulla sommità di un monticello che domina la Val di Chiana.

Vecchio paese abbondonato dagli abitanti, oggi sede di uno splendido museo sull’attività mineraria di escavazione di lignite.

Bellissimo piccolo borgo tra gli uliveti locali. Sentieri sterrati. Antico Borgo del XII secolo, un’oasi verde nel cuore del Chianti.

Fiesole

Gaiole in Chianti

Gaiole in Chianti

CASTELLO DI VINCIGLIATA

CASTELLO DI MONTALTO

BORGO DI CASTELNUOVO SABBIONI

BADIA A COLTIBUONO

Castelnuovo Berardenga

VAGLIAGLI

MONTEGONZI

BORGO DI LECCHI IN CHIANTI

L’interno è abbellito da un ciclo di affreschi trecenteschi, provenienti da una cappella di Via della Scala a Firenze.

L'abbazia di San Lorenzo a Coltibuono. Fondata nel 1049, trasformata in residenza di campagna nel XIX secolo.

Uno dei borghi più caratteristici del Chianti, dove tutti si conoscono ed è ancora vivo il senso di appartenenza alla terra d’origine.

Gaiole in Chianti

Gaiole in Chianti

Gaiole in Chianti

BORGO VERTINE

CASTELLO DI AMA

CASTELLO DI BARBISCHIO

Caratteristico borgo medievale fortificato che domina colline e vigneti nei dintorni di Gaiole.

Produce un Chianti straordinario. Presenza di 4 diverse fattorie. Incantato rifugio per chi voglia vivere le emozioni della Toscana più autentica.

Faceva parte della linea difensiva medievale dei domini di Firenze. Sovrasta il paese di Gaiole in Chianti.

Gaiole in Chianti

Gaiole in Chianti

Gaiole in Chianti

CASTELLO DI BROLIO

Castello di spettacolare bellezza. È un pentagono di solidissime mura alte 24 braccia con bastioni e cammini coperti

CASTELLO DI MELETO

Mai distrutto attraverso dispute, assedi e battaglie il castello fu trasformato in villa nel 1700 e le sue difese in parte smantellate.

CASTELLO DI SPALTENNA

Altro antico castello trasformato in agriturismo di qualità.Immerso nel verde delle colline del Chianti.

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BORGHI E CASTELLI Gaiole in Chianti

CASTELLO DI TORNANO

Gaiole in Chianti

VILLA DI VISTARENNI

Greve in Chianti

MONTEFIORALLE

Dotato di uno dei casseri più belli e particolari fra tutti quelli dei castelli medievali di questa zona. Tornano era sede di una curtis.

Meravigliosa villa seicentesca con vista mozzafiato sui vigneti della zona. La villa infatti sorge in splendida posizione.

Pare che all’origine del nome ci fossero le piante di fico che numerose ricoprivano le pendici della collina intorno al castello.

Greve in Chianti

Incisa Val D’Arno

Loro Ciuffenna

PANZANO

TORRE DEL CASTELLANO

POGGIO DI LORO

Bellezze architettoniche e degustazione di carne e vino Chianti di qualità. Il castello è la parte più in alto e la più antica di Panzano.

Domina la vallata ed il paese di Incisa da posizione strategicamente ideale. Dal sito della torre si gode una splendida vista sulla valle.

Incantevile borgo e frazione montana di Loro Ciuffenna. Camminando nelle sue stradine, si respira ancora l'atmosfera di un tempo.

Mercatale Val di Pesa

Montalcino

Montalcino (Poggio alle Mura)

IL PALAGIO

CASTELLO DI ARGIANO

CASTELLO BANFI

Ricavata da quella che era una vecchia rimessa per cavalli, la Bottega è annessa al complesso agricolo della fattoria.

E’ ormai in rovina, posto al centro degli sterminati vigneti di proprietà della Banfi S.p.a. che producono anche il Brunello di Montalcino.

Il castello proprietà e sede dell’importante azienda vitivinicola. Immerso nelle colline toscane Castello Banfi è una struttura suggestiva.

Monteriggioni

Monte San Savino

Mugello

FORTIFICAZIONI DI ABBADIA A ISOLA Terminato nel 1062 ed è costituito da una struttura monumentale impreziosita un ampio chiostro con al centro un pozzo.

Borgo con piazzetta, torre ed il pozzo. Mura, vicoli, case in pietra. Un insieme di grande suggestione che è la sostanza di Gargonza.

“Dovunque volgi il tuo sguardo incontri la natura, il respiro dei castagni secolari, di leggiadre faggete”.

Pelago

Poggibonsi

Pontassieve

CASTELLO DI STROZZAVOLPE

CASTELLO DI TORRE A DECIMA

CASTELLO DI NIPOZZANO

Cittadina patrizia situata poco distante dal tracciato di una delle più grandi vie di comunicazione dell’antichità, la Cassia Vetus.

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CASTELLO DI GARGONZA

Il castello di Strozzavolpe è la più importante delle fortificazioni minori che circondavano l’abitato di Poggibonsi.

PALAZZUOLO SUL SENIO

Le sue origini risalgono al XII° secolo; fu proprietà della famiglia dei Saltarelli, signori e notai locali poi emigrati a Firenze.


VADEMECUM

Pratovecchio

CASTELLO DI ROMENA

Radda in Chianti

CASTELLO DI ALBOLA

Radda in Chianti

BORGO DI MONTEVERTINE

Le tracce dell’insediamento umano sul colle si perdono nella notte dei tempi, basti pensare che sono stati ritrovati frammenti di vasi etruschi.

Albola è uno dei pochi castelli che conserva tracce della cinta muraria esterna al centro della quale possiamo vedere lo slanciato cassero.

La fattoria produce vini di altissima qualità e ospita il Museo del Chianti, interamente dedicato all’attività contadina del territorio locale.

Radda in Chianti

Radicondoli

Reggello

CASTELLO DI VOLPAIA

CASTELLO DI RADICONDOLI

CASTELLO DI SAMMEZZANO

Le strutture dell’antico castello, nato ai confini tra Siena e Firenze, sono oggi dedicate interamente alla produzione vinicola locale.

Paesino sul crinale, vista splendida sulle colline senesi. In realtà i castelli del comune sono molteplici: Elci, Falsini, Montingegnoli, Colletalli.

L’edificio principale è una costruzione eclettica in stile moresco ed è stata edificata nel 1605 per volere degli Ximenes D’Aragona.

San Casciano dei Bagni

San Piero a Sieve

Scandicci

CASTELLO DI FIGHINE

VILLA MEDICEA DEL TREBBIO

CASTELLO DELL’ACCIAIOLO

L’attuale particolare struttura del cassero conserva la forma quadrangolare con tre torri angolari di cui una quadrata e più alta delle altre.

Forse la prima residenza che i Medici fecero costruire fuori di Firenze. Appartenne infatti già a Giovanni di Bicci de’ Medici.

Complesso monumentale fortificato, costituito da villa ,ampio parco e giardino, annessi, situato nel centro di Scandicci

Sovicille

Sovicille

Strada in Casentino

CASTELLO DI GROTTI

CASTIGLION CHE DIO SOL SA

CASTEL SAN NICCOLÒ

Si trova sulle colline a sud di Siena e sorge su un antico insediamento etrusco. Le prime menzioni del luogo risalgono al 1221.

Il nome deriva dalla posizione di questo imponente castello, su una collina lontana da tutte le vie di comunicazione.

L’antico castello di S.Niccolò, già conosciuto come ‘Corte di Vado’, sorge su un’altura e dalla sua altezza domina la valle del torrente Solano.

Tavarnelle Val Di Pesa

Terranuova Bracciolini

Trequanda

MONTEMARCIANO

BORGO FORTIFICATO DI MONTELIFRÈ Sorge lungo la SS38 fra Trequanda e Montisi, si raggiunge da Sinalunga. Tra la Val di Chiana e le suggestive crete senesi.

BORGO DI BADIA A PASSIGNANO

Fondata nel 1049 da San Giovanni Gualberto ed ha la forma di un complesso monastico fortificato da torri agli angoli.

Strette gole si aprono improvvisamente in ampi anfiteatri color ocra e guglie e contrafforti proteggono antichi castelli medioevali.

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BORGHI E CASTELLI

Barberino Val d’Elsa BORGO MURATO DI BARBERINO VAL D’ELSA

Incisa Val d’Arno

Parte dell’organizzazione della Repubblica Senese almeno dal 1271.

All’interno del circuito murario: case-torri, stretti vicoli, alcuni coperti. Barberino Val d’Elsa TORRE DELLA BANDINELLA Torre sulla opposta sponda dell’Arno ove sorgeva il Castello di Incisa e dove due strade ‘regie’ connettevano Arezzo e Firenze. CASTELLO DI LINARI Borgo mediavale fortificato, situato nel cuore della Val d’Elsa. Linari era dotato di circa 400 armati, segno di una notevole importanza. Buoncovento

CASTELLO DI BIBBIANO Nonostante sia stato usato più come residenza che come fortilizo, Bibbiano si presenta ancora nel suo fiero aspetto di castello medievale. Calenzano CASTELLO DI CALENZANO

Oggi più una villa fortificata, fu costruito nel 1424 sulla cima di un colle. Castelnuovo Berardenga BORGO DI PIEVASCIATA

Già a cavallo fra i secoli X° e XI° abbiamo notizie di Staggia. Radda in Chianti SAN GIUSTO A RENTENNANO

Delizioso borgo montano, splendidi sentieri e visuali da sogno. I colori del bosco sono deliziosi.

Antichissimo monastero cistercense, sorge nella parte alta dell’Arbia.

Loro Ciuffenna CHIASSAIA

Reggello SAN DONATO IN FRONZANO

Pendici del Pratomagno. Vi si trova una squisita schiacciata salata.

Piccolo centro, posto sulla antica Cassia Vetus con vedute mozzafiato sulla valle dell'arno.

Loro Ciuffenna GORGITI

Rignano sull’Arno

Frazione montana ricca di corsi d’acqua. Lunghi camminamenti nei boschi Loro Ciuffenna CASTELLO DI VOLOGNANO Domina Pontassieve, Vallombrosa, Valdarno e Pratomagno. SAN CLEMENTE IN VALLE Frazione montana di Loro Ciuffenna. Paesaggi incantati incastonati nella roccia nella confluenza di due torrenti scavati nella roccia. Loro Ciuffenna

Immerso nel verde, ospita uno spettacolare parco di arte moderna all’aria aperta, visitabile sempre. Castiglione d’Orcia CASTELLO DI RIPA D’ORCIA

Poggibonsi ROCCA DI STAGGIA SENESE

Loro Ciuffenna BORGO DELLA TRAPPOLA

Conserva ancora l’aspetto caratteristico del villaggio collinare fortificato. Castel Fiorentino CASTELLO DI OLIVETO

Pienza CASTELLO DI SPEDALETTO

Subbiano

CASTELNUOVO DI SUBBIANO Il più importante insediamento castellano della zona. I più vecchi ritrovamenti di insediamento umano risalgono tra 3.000 e 1.000 anni a.C. Terranuova Bracciolini

Un tempo fortezza della famiglia Salimbeni e oggi residence di campagna nel cuore della Val d'Orcia

ROCCA RICCIARDA Antico borgo medioevale montano interamente in pietra presso la sorgente del Ciuffenna. Vi apre anche un ristorante con un ottimo panorama.

Castiglion Fibocchi GELLO BISCARDO

Monteriggioni CASTELLO DELLA CHIOCCIOLA

Borgo antico splendidamente conservato. Possedimento dei Conti Guidi.

Fa parte dei numerosi fortilizi che sorgevano, e sorgono, a Monteriggioni.

LA TRAIANA Dolci colline tra uliveti e vigneti. Presente una storica Fattoria. In antichità era un insediamento di origine romana situato tra la Via Setteponti.

Gaiole in Chianti

Monteroni d’Arbia GRANCIA DI CUNA

Terranuova Bracciolini PERSIGNANO

La mole possente è uno dei migliori esempi di fattoria fortificata medievale.

Piccola frazione sulle pendici del pratomagno. Nei pressi dell'antica Cassia Vetus.

Montevarchi

Terranuova Bracciolini PIANTRAVIGNE

STARDA Borgo a cui si accede da una strada splendida ma molto trafficata. Il borgo è stato recentemente e totalmente ristrutturato. Gaiole in Chianti TORRE DEI CANCELLI Antico avanposto, sul valico fra il Valdarno e Chianti, di Montegrossi.

Sorge sulle Balze del Valdarno. Oliveti e vigneti a perdita d’occhio. Trequanda MONCIONI A pochi minuti dal capoluoogo. Aria fina e ottimo pane casalingo locale.

Greve in Chianti CASTELLO DI MUGNANA

Piancastagnaio ROCCA DI PIANCASTAGNAIO

Quello che un tempo era il possente maniero di Mugnana.

Fu oggetto della politica espansionistica della potente famiglia medievale degli Aldobrandeschi.

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CASTELLO CACCIACONTI DI TREQUANDA La rocca, grande costruzione di forma triangolare con alte e spesse mura in pietra costruita, nella sua forma attuale, nel corso del 13° secolo.


VADEMECUM

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VEDUTE E PAESAGGI Anghiari

Anghiari

GOLENA DEL TEVERE Situata nei pressi del lago di Montedoglio, l’area si caratterizza per la presenza di laghetti dove è possibile osservare piante e uccelli acquatici.

MONTI ROGNOSI La Riserva Naturale dei Monti Rognosi è situata sui rilievi che separano Anghiari da Caprese Michelangelo. Si estende per 156 ettari.

Arezzo

Badia Tedalda

BOSCO DI SARGIANO Splendida area boschiva ricca di interessanti specie arboree. Da visitare in special modo durante la stagione primaverile-estiva.

RISERVA NATURALE ALPE DELLA LUNA La Riserva Naturale Alpe della Luna è localizzata tra le pendici del Monte dei Frati e del Monte Maggiore, a nord est di Sansepolcro. 1.503 ettari.

Badia Tedalda

Barberino di Mugello

SORGENTI DEL MARECCHIA Le sorgenti del Marecchia, adiacenti all’area protetta A.N.P.I.L. Nuclei a Taxus baccata di Pratieghi.

LAGO DI BILANCINO Lago artificiale divenuto lido balneabile. Come l’opera dell’uomo può trasformare un bacino idroelettrico in spiaggia attrezzata di qualità..

Barberino Val d’Elsa

Bibbiena

MARCIALLA Ottima la posizione paesaggistica su di un colle allungato che funge da spartiacque tra Val d’Elsa e Val di Pesa.

PARCO NAZIONALE DELLE FORESTE CASENTINESI-MONTE FALTERONA-CAMPIGNA Si estende per circa 35.170 ettari lungo il crinale appenninico.

Caprese Michelangelo

Casentino

RISERVA STATALE POGGIO ROSSO Compresa nei comuni di Caprese Michelangelo e Pieve Santo Stefano, sulla destra del Tevere.

RISERVA INTEGRALE SASSO FRATINO All’interno del Parco Foreste Casentinesi. È oggi quanto di più simile esista alle antiche foreste vergini.

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VADEMECUM

Castelfranco di Sopra

Cavriglia

LE BALZE La natura morfologica del territorio costituito da calanchi e balze ha disegnato un paesaggio di grande valore ambientale.

PARCO NATURALE ATTREZZATO DI CAVRIGLIA Si estende su una superficie di 600 ettari, circondato da boschi di castagni e faggi. Mufloni, daini ed altri animali vivono liberi al suo interno.

Cavriglia

Chitignano

ROSETO BOTANICO “CARLA FINESCHI” Più di 8.500 varietà di rose, dalla rosa canina a quella gallica, alla rosa californiana. Il roseto, è stato dichiarato bene artistico.

RISERVA NATURALE STATALE ZUCCAIA L’area si estende nei comuni di Chitignano e Chiusi della Verna, ai piedi dell’Alpe di Catenaia. Notevole la presenza di castagne.

Cortona

Fiesole

VEDUTE PANORAMICHE SULLA VALDICHIANA “Non è possibile vedere campi più belli; non vi ha una gola di terreno la quale non sia lavorata alla perfezione, preparata alla seminazione”.

FIESOLE La celebre cittadina con vista mozzafiato sulla città di Firenze. Oltre alla bellezza del luogo, temperatura inferiore al fondovalle d’estate.

Firenzuola

Laterina

FIUME SANTERNO FIRENZUOLA Il Santerno (Santéran in dialetto romagnolo) è un fiume che scorre in Toscana e in Romagna. Splendide le anse disegnate dal letto del fiume.

RISERVA NATURALE VALLE DELL’INFERNO E BANDELLA La Riserva Naturale Valle dell’Inferno e Bandella si estende per circa 526 ettari. La vegetazione è molto varia a seconda delle zone.

Loro Ciuffenna

Loro Ciuffenna

FIUME IL CIUFFENNA Con le sue anse e le piccole cascatelle nasconde scorci poetici. Numerose pozze lungo il corso sono balneabili.

IL MASSICCIO DEL PRATOMAGNO Catena montuosa che dominaValdarno e Casentino. Suggestiva vista sulle due valli. Lunghi sentieri conducono alla sommità della Croce.

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VEDUTE E PAESAGGI Loro Ciuffenna

Moncioni

STRADA DELLA SETTEPONTI L’antica “Cassia Vetus” romana che serpeggia sul crinale che da Arezzo porta a Reggello, nel fiorentino.

ARBORETO MONUMENTALE DI MONCIONI Il Pinetum di Moncioni è un’area naturale protetta ubicata nel comune di Montevarchi nel giardino di una villa privata (Villa Gaeta).

Montalcino

Pieve Santo Stefano

COLLINE DELLA VAL D’ ORCIA Panorami di impareggiabile bellezza, centri di origine medievale. La Val d’Orcia è un dipinto tra i più belli tra quelli eseguiti da Madre Natura.

ALPE DELLA LUNA La Riserva Naturale Alpe della Luna è localizzata tra le pendici del Monte dei Frati e del Monte Maggiore, a nord est di Sansepolcro. 1.503 ettari.

Pieve Santo Stefano

Poppi

SERPENTINE L’area protetta delle Serpentine si estende per circa 126 ettari e comprende i rilievi del Monte Murlo, Monte Petroso e Poggio delle Calbane.

EREMO DI CAMALDOLI Centro della Riserva è l’Eremo di Camaldoli e la presenza dei monaci dell’ordine ai quali si deve l’origine della foresta.

Poppi

Poppi

PARCO ZOO DELLA FAUNA EUROPEA Creato nel 1972. La superficie si estende per circa 50 ettari tra piante di pini, castagni e querce secolari.

RISERVA REGIONALE STATALE DI CAMALDOLI 1119 ettari, è caratterizzata da un’affascinante abetina di abete bianco con boschi misti di faggio e abete bianco. Lupo, cervo, capriolo e daino.

Reggello

Val di Chiana

VALLOMBROSA L’ omonima Riserva, oltre a un rinomato arboreto ed un vasto prato, frequentatissimo nel periodo estivo per la ricerca di refrigerio.

SENTIERO DELLA BONIFICA VAL DI CHIANA La pedalata lungo il Canale Maestro della Chiana è un viaggio nel tempo e negli elementi: si pedala nel cuore della civiltà etrusca.

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FOLKLORE

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PALIO DI SIENA È la vita del popolo senese nel tempo e nei diversi suoi aspetti e sentimenti. Nel 1644 venne corso il primo palio con i cavalli, così come ancora avviene, in continuità mai interrotta. Il territorio della Città è diviso in diciassette Contrade. Si corre il 16 luglio ed il 2 agosto di ogni anno.

Indirizzo Siena

La Giostra del Saracino è un giuoco cavalleresco, che affonda le sue radici nel Medio Evo. È l’evoluzione di un esercizio di addestramento militare che, simulando lo scontro bellico, vedeva un cavaliere armato di lancia affrontare un autonoma con le sembianze del nemico per antonomasia dell’Occidente cristiano: il Saracino. Date 2013: 22 giugno e 1 settembre.

Indirizzo Arezzo

Le partite si svolgono con i costumi del XVI secolo a ricordo di un momento particolare della storia fiorentina. Il 17 febbraio 1530 piazza di Santa Croce a Firenze divenne teatro di una delle più importanti sfide lanciate dalla Repubblica fiorentina all’imperatore Carlo V, quando la popolazione assediata da molti mesi dalle truppe imperiali, si cimentò in una partita di Calcio, dando l’impressione di non considerare l’esercito dell’Impero degno di attenzione. Il torneo si svolge dal 15 al 24 giugno (2013).

Indirizzo Firenze

Contatti Tel. +39 0577 292111 Website www.comune.siena.it

GIOSTRA DEL SARACINO

Contatti Tel. +39 0575 3770 Website www.giostradelsaracino.arezzo.it

CALCIO IN COSTUME FIORENTINO

Contatti Tel. +39 055 055 Website www.calciostoricofiorentino.it

PALIO DELLA BALESTRA DI SANSEPOLCRO La gara di tiro con la balestra fra Sansepolcro e Gubbio è documentata storicamente fin dal 1594, ma vi sono fonti storiche attendibili che confermano che tale disputa avveniva anche antecedentemente e da allora, tutti gli anni, la seconda domenica di settembre, si celebra il Palio della Balestra. Un avvenimento di grande fascino che merita senz’altro di essere visto da grandi e piccini.

Indirizzo Sansepolcro

Manifestazione ciclistica non competitiva. Vi si prende parte con abbigliamento e biciclette rigorosamente d’epoca. Qui si rivive l’atmosfera del ciclismo degli albori. Il percorso de “L’Eroica” si snoda su alcune delle più belle strade bianche della zona del Chianti senese, della Valdarbia e della Valdorcia. La manifestazione si svolge ogni anno la prima domenica di ottobre.

Indirizzo Gaiole in chianti

Contatti Tel. +39 0575 736360 Website www.balestrierisansepolcro.it

L’EROICA

Contatti +39 334 9380512 (italiano) +39 340 7202873 (francais) +39 335 6934126 (english)

Website www.eroicafan.it/it

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CAMPI DA GOLF CASENTINO GOLF CLUB Situato su di una collina panoramica di incomparabile bellezza a 500 metri d’altitudine, con lo sguardo si abbraccia tutto il Casentino, prima valla del fiume Arno, cuore verde della Toscana, oggi Parco Nazionale. Ideale per giocatori di ogni categoria che vogliano mettere alla prova precisione e potenza. 9 buche, Par 36, 2775 metri

Indirizzo Poppi (Arezzo) Via Fronzola 6, Loc Il Palazzo

Contatti Tel. +39 0575 529810 Fax. +39 0575 520167 info@golfclubcasentino.it Website www.golfclubcasentino.it

CIRCOLO GOLF CLUB UGOLINO L’Ugolino è un campo naturale disegnato e costruito nel 1933 sulle ondulate colline del Chianti. Con le sue 18 buche sfrutta, nel migliore dei modi, le caratteristiche naturali del luogo: cipressi, olivi, pendenze che seguono il meraviglioso paesaggio, green piccoli spesso ben difesi. Un percorso che appartiene alla storia del golf italiano e che mette a dura prova ogni tipo di giocatore.

Indirizzo Impruneta (Firenze) Strada Chiantigiana, 3 Contatti Tel. +39 055 2301009 Fax +39 055 2301141 info@golfugolino.it Website www.golfugolino.it

Il percorso, par 36 a 9 buche, misura 2.914 metri. Il lago di ragguardevoli dimensioni che entra in gioco sul primo tiro della buca 8, par 4 è un elemento che rende particolarmente interessante il percorso. Il campo dispone di ampi spazi di pratica, con Putting e Chipping Greens, bunker di pratica, Pro Shop.

Indirizzo Montelupo Fiorentino (FI) Via Le Piagge,4 Contatti Tel. +39 0571 541004 Fax. +39 0571 911948 info@lalocanda.it Website www.golfmontelupo.it

MONTELUPO GOLF CLUB

POGGIO DEI MEDICI GOLF CLUB Il campo, disegnato dall’Architetto Alvise Rossi Fioravanti e dal giocatore professionista Baldovino Dass, consente 4 diversi percorsi di gioco, con le sue 18 buche. Giocando su questo affascinante e prestigioso campo, potrete anche godere il magnifico panorama della campagna Toscana, con incomparabili scorci su castelli e antiche chiese dei paesi circostanti.

Indirizzo Scarperia (Firenze) Via S Gavino 27 Contatti Tel. +39 055 8430436 Fax. +39 055 8430439 info@golfpoggiodeimedici.com

Website www.golfpoggiodeimedici.com

LA BAGNAIA RESORT Perfettamente inserito nella tranquillità delle colline senesi, il Royal Golf La Bagnaia rappresenta una meta imprescindibile per il golfista che decide di passare le proprie vacanze in Toscana. Merito di una natura incantevole, dell’inconfondibile stile firmato Robert Trent Jones Jr e dell’altissimo livello del manto.

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Indirizzo Località Bagnaia (Siena) S.S. 223 Siena-Grosseto km 56

Contatti Tel. +39 0577 813000 info@labagnaiaresort.com Website www.labagnaiaresort.com


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CENTRI TERMALI BAGNO VIGNONI Al centro del borgo si trova la famosa vasca d’acqua che disegna i contorni di una piazza unica al mondo dove da più di 2000 anni sgorga una sorgente di acqua calda termale a 49 °C che nasce ad una profondità di circa 1000 metri.

Indirizzo Bagno Vignoni (SI) Piazza delle Sorgenti, 13 Contatti Tel. +39 0577 887150 Fax. +39 0577 887497 info@albergoleterme.it Website www.termedibagnovignoni.it

Noto sin dall’antichità per la ricchezza delle sue acque termali. Le 42 sorgenti che sgorgano nei suoi dintorni furono scoperte dagli Etruschi e valorizzate dai Romani. L’ambiente incontaminato, i lussureggianti boschi ed il suggestivo paesaggio che lo circondano fanno di San Casciano una delle località preferite dagli amanti del turismo di campagna.

Indirizzo San Casciano Dei Bagni (SI)

SAN CASCIANO DEI BAGNI

Contatti Tel. +39 0578 58141 Fax. +39 0578 58141 Website www.sancascianodeibagni.org

TERME DI MONTEPULCIANO Le Terme di Montepulciano sono un luogo piacevole e rilassante che invita a dedicarsi al bello, al sano, al genuino. E le acque termali di Montepulciano, unite a tecniche moderne e tradizionali del benessere, aiutano il recupero di un equilibrio psico/ fisico.

Indirizzo Montepulciano (SI) Via delle Terme, 46 Contatti Tel. +39 0578 7911 Fax. +39 0578 799149

info@termemontepulciano.it

Website www.termedimontepulciano.it

TERME DI SAN FILIPPO Il luogo è caratterizzato dai suggestivi depositi calcarei formati dalle calde acque termali solfuree, che a partire dal Medioevo curarono illustri personaggi, fra cui Lorenzo il Magnifico.

Indirizzo Bagni S.Filippo (SI) Via San Filippo 23 Contatti Tel. +39 0577 872982 Fax. +39 0577 872684 info@termesanfilippo.it Website www.termesanfilippo.com

La cittadina Termale di Rapolano, nel cuore verde della Toscana, è nota soprattutto per le proprietà terapeutiche delle sue calde acque. L’abbondanza di acque termali e di sorgenti ha permesso la costruzione di due stabilimenti: Le Terme di San Giovanni; il Complesso termale dell’Antica Querciolaia.

Indirizzo Rapolano Terme (SI)

TERME DI RAPOLANO

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Contatti Tel. +39 0577 724030 Tel. +39 0577 755222 Website www.rapolanoterme.net


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TERME DI FALCIANI FIRENZE Già nel 1300 la fonte antica e fonte celeste erano meta di cacciatori e contadini per le loro particolari proprietà. Oggi si può ancora ammirare la natura incontaminata della campagna toscana .

Indirizzo Impruneta (FI) località Falciani Contatti Tel. +39 055 237251 Fax. +39 055 23725262 Website www.villadelleterme.com

GAMBASSI TERME Le acque sono termali (34°C), salso - solfato - bicarbonato - sodico - alcalino - terrose, perfette per malattie epatogastriche e biliari. Sono usate prevalentemente come bibita, a digiuno.

Indirizzo Gambassi Terme (FI) Piazza Di Vittorio, 1 Contatti Tel. + 39 0571 638141 Website www.gambassi-terme.fi.it

TERME DI RADICONDOLI La struttura odierna nasce dal restauro dell’albergo che ha conservato la calda atmosfera del passato, guadagnando in efficienza.

Indirizzo Radicondoli (SI) Contatti Tel. 0577 793151 Website www.termesaluteambiente.com

TERME DI IMPRUNETA Le acque delle due sorgenti servono per curare malattie respiratorie, epatiche, gastroenteriche, cutanee e allergiche. Vicinissimo a Firenze.

Indirizzo Terme di Impruneta (FI) Via Cassia, 217 Contatti Tel. + 39 055 2020151 Website www.impruneta.it

TERME DI CHIANCIANO Nei verdi parchi termali di Fucoli ed Acqua Santa sgorgano le acque benefiche per la cura di fegato e apparato gastroenterico.

Indirizzo Chianciano Terme (SI) via delle Rose 12 Contatti Tel. 848800243 info@termechianciano.it Website www.termechianciano.it

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“Se un uomo non ha scoperto nulla per cui vorrebbe morire, non è adatto a vivere” “If a man hasn't discovered something that he will die for, he isn't fit to live" Martin Luther King

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"La Pietà" - Michelangelo Buonarroti


FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

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HOTEL CENTRI BENESSERE IL FALCONIERE RELAIS & CHATEAUX ”Italia’s Top Hotel - 3rd in Europe - 6th in the World”, Travel & Leisure 2007 – 2008 “400 The World Best Hotels”, Forbes Traveller. Si tratta del soggiorno ideale per chi ama la campagna in ogni suo aspetto: un’antica serenità caratterizza l’atmosfera in una struttura di livello superiore.

Indirizzo Cortona (Arezzo) Località S. Martino, 370 Contatti Tel. +39 0575 612679

Un ambiente unico, studiato con cura per concedervi il massimo del benessere e della tranquillità. Questa è la beauty farm Toscana SPA San Lorenzo, uno spazio funzionale ed elegante nel quale gli ospiti potranno ritrovare la serenità e l’equilibrio tra corpo e spirito.

Indirizzo Colle di Val D'Elsa (SI) Via Gracco del Secco, 111 Contatti Tel.: +39 0577 926863 Fax: +39 0577 926863 info@spasanlorenzo.it Website www.rosshotels.it

info@ilfalconiere.com Website www.ilfalconiere.com

SPA SAN LORENZO

SPA & WELLNESS RESORT HOTEL ADLER THERMAE Un’oasi di benessere davvero unica. Magiche e calde acque millenarie, piscine immerse in una natura da sogno... Un luogo per respirare in libertà e fare il pieno di energia. A fare da cornice all’Hotel uno scenario paesaggistico di incomparabile bellezza.

Indirizzo Bagno Vignoni San Quirico d’Orcia (SI) Contatti Tel. +39 0577 889001 Website www.adler-thermae.com

BEAUTY & WELLNESS HOTEL PALAZZO DEL CAPITANO Bellissima residenza d’epoca nel cuore del centro storico di San Quirico d’Orcia, una delle perle del territorio. Dotata di una Spa esclusiva e raffinatissima. Si avrà la sensazione di tornare indietro nel tempo, tra le luci soffuse delle candele accese e gli aromi naturali degli olii essenziali.

Indirizzo San Quirico d’Orcia (SI) Via Poliziano 18 Contatti Tel: +39 0577 899028 info@palazzodelcapitano.com

Website www.palazzodelcapitano.com

FONTEVERDE TUSCAN RESORT & SPA Immerso nella natura incontaminata della campagna senese, in un antico borgo ricco di millenarie sorgenti termali a San Casciano dei Bagni, Fonteverde offre ai suoi fortunati ospiti un autentico rinascimento spirituale

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Indirizzo San Casciano dei Bagni Localita’ terme 1 Contatti Tel. +39 0578 57241 Fax. +39 0578 572200 info@fonteverdespa.com Website www.fonteverdespa.com


CENTRI RICETTIVI E HOTEL

VADEMECUM

HOTEL CONTINENTALE SRL

VOGUE HOTEL AREZZO

P.zza Guido Monaco 7 • Arezzo • Tel. +39 0575 20251 prenotazioni@hotelcontinentale.com - www.hotelcontinentale.com

Via Guido Monaco, 54 • Arezzo • Tel. +39 0575 24361 info@voguehotel.it - www.voguehotel.it

LA CORTE DEI PAPI

HOTEL SANTA MARIA NOVELLA

Via La Dogana 12, Loc. Pergo • Cortona • Tel. +39 0575 614109 info@lacortedeipapi.com - www.lacortedeipapi.com

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VILLA MARSILI

GALLERY HOTEL ART

Viale C.Battisti, 13 • Cortona • Tel. +39 0575 605252 info@villamarsili.net - www.villamarsili.net

Vicolo dell’Oro, 5 • Firenze • Tel. + 39 055 2726 gallery@lungarnocollection.com - www.lungarnocollection.com

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Via de’ Conti, 9/ 31 • Firenze • Tel. +39 055 5383583 reception@firenzenumbernine.com - www.firenzenumbernine.com

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Piazza Santa Maria Novella 24 • Firenze • Tel. +39 055 277380 info@hotelorologioflorence.com - www.whythebesthotels.com

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Via Banchi Di Sopra ,85 • Siena • Tel. +39 0577 56011

Piazza della Repubblica, 7 • Firenze • Tel. +39 055 27351

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RISTORANTI

DA GIOVANNINO

Il ristorante pizzeria Da Giovannino è un ottimo punto di riferimento della ristorazione valdarnese. È situato nel centro storico di San Giovanni Valdarno, paese noto per aver dato i natali a Masaccio e per il suo stufato, chiamato proprio “alla sangiovannese”. L’ambiente accogliente e tradizionale, unito alla conduzione familiare, caratterizza da sempre questo locale. Quella che vivrete Da Giovannino è un'esperienza di ristorazione ricca di passione. L'attenzione gastronomica si esprime dalla ricerca delle materie prime, alla cura del servizio, al rispetto della filiera corta e alla creazione dei piatti, che vengono completati da un'ottima selezione di vini. Il menù di specialità toscane, cucinate in modo semplice e genuino, rimanda ai sapori di una volta, legati a tradizioni ed usanze dei contadini. Le pizze seguono il classico metodo di stesura a mano e vengono cotte nel forno a legna con mattoni refrattari, per garantirne il sapore autentico. The restaurant pizzeria Da Giovannino is a perfect reference point among restaurants in Valdarno. It is situated in the historical centre of San Giovanni Valdarno, a wellknown town because Masaccio was born there and for its "stufato" (stewed meat), so called "alla sangiovannese". The ambient is welcoming and traditional and has always been family-run. The experience you will live at Giovannino's will be rich in passion. Attention to food is expressed by fresh products, customer care, respect of short distribution chains, and dishes creation, in addition to an excellent selection of wines. Its menu offers Tuscan specialities, cooked in a simple and genuine way, that remind the flavours of the past, linked to farmers' traditions and habits. Pizzas are made with the traditional method, rolled by hands and baked in a wood-fired oven made of fire-resistant bricks, in order to guarantee its authentic flavour. Indirizzo / address Piazza della LIbertà, 22 52027 San Giovanni Valdarno (Ar)

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Contatti / contacts Tel. +39 055 9110575 info@ristorante-dagiovannino.it f: Ristorante Da Giovannino

Website www.ristorante-dagiovannino.it


VADEMECUM

LUNGARNO BISTROT

Si affaccia sul Lungarno Guicciardini e il suo dehor si apre su una straordinaria scenografia proprio di fronte a Palazzo Corsini. All’entrata è situata una zona lounge bar. Non solo ristorante, quindi, ma anche punto di riferimento della nightlife fiorentina. “Punto Forte del Lungarno Bistrot è la sua grande cucina a vista – ci racconta Francesco Granato, direttore del locale - che diventa una sorta di palcoscenico per i due chef Francesco Fumarola e Giuseppe Ancona. Siamo uno dei pochissimi ristoranti del centro storico dove tutta la pasta fresca, ripiena e non, viene rigorosamente fatta dai nostri chef. All’interno del nostro menù potrete trovare piatti tipici della tradizione toscana e piatti nati dalla creatività dei nostri chef, quali mousse di baccalà, tortino di patate e salmone, ecc... Anche i dolci sono tutti rigorosamente “fatti in casa”. La carta dei vini comprende le eccellenze del nostro patrimonio vinicolo, con una sezione dedicata ai simboli dell’enologia francese, compresi i migliori champagne millesimati. Looking out onto Lungarno Guicciardini, its outdoor area opens up on an amazing landscape just opposite Corsini Palace. At the entrance there is a lounge bar zone. Not only restaurant so, but also meeting point for Florence nightlife. “ The strength of Lungarno Bistro is its great visible kitchen - Francesco Granato, the owner, says - that becomes a sort of stage for our two chefs, Francesco Fumarola and Giuseppe Ancona. Our restaurant is one of the few places in the historical centre where fresh pasta, filled or not, is totally hand-made by our chefs. In our menu people can find typical traditional dishes from Tuscany and other dishes that come from our chefs' creativity, such as dry codfish mousse, potatoes and salmon pies etc... Our desserts as well are all "home made". The wine list includes some excellences from our wine heritage, with a special section dedicated to the symbols of French oenology, together with the best champagnes. Indirizzo / address Contatti / contacts Piazza degli Scarlatti, 1/R Tel. +39 055 2654541 50125 Firenze f: /lungarnobistrot

Website www.lungarnobistrot.it

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RISTORANTI CIRCUS Uno dei salotti buoni di Firenze. Un ambiente arredato con gusto internazionale. Nella bella stagione è possibile pranzare o cenare fuori, grazie alla grande terrazza, dalla quale si ammira il palcoscenico a cielo aperto di piazza della Signoria. Il menù offre anche pizza e bistecca ed è accompagnato da un’ottima carta dei vini. Nella sala privè vi è una selezione di sigari e distillati rari.

Indirizzo Firenze Piazza della Signoria, 34/r Contatti Tel. +39 055 294 553 circusfirenze@gmail.com Website www.circusfirenze.com

GIRASOLE

LA PALAGINA

Località Norcenni • Figline V/no • Tel. +39 055 959202 www.ecvacanze.it - www.ristorantegirasole.com

Via Grevigiana Ponte Stolli, 4 • Figline V/no Tel. +39 055 950 2029 • info@palagina.it - www.palagina.it

SAPORDIVINO

ARNOLFO

Via Banchi di Sopra, 85 • Siena • Tel. +39 0577 560035 sapordivino@royaldemeure.com - www.royaldemeure.com

Via XX Settembre, 50 • Colle Val d’Elsa • Tel. +39 0577 920549 arnolfo@arnolfo.com - www.arnolfo.com

CUCINA TORCICODA

COTTA A PUNTINO

Via Tòrta, 5r • Zona S. Croce, Firenze • Tel.+39 055 2654329 www.cucinatorcicoda.com

Via Senese, 17 • Firenze • Tel. +39 055 2298936 info@cottaapuntino.it - www.cottaapuntino.it

TENDA ROSSA

OSTERIA DEL TEATRO

Piazza del Monumento, 9/14 • Cerbaia in Val di Pesa • Tel. +39 055 826132 info@latendarossa.it - www.latendarossa.it

Via Maffei, 2 • Cortona • Tel. +39 0575 630556 info@osteria-del-teatro.it - www.osteria-del-teatro.it

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I NOSTRI SPONSOR

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DE PROFUNDIS

Il De Profundis cafè è inserito nella splendida cornice del centro storico di Figline Valdarno, nella centrale Piazza San Francesco d'Assisi, di fronte al Palazzo Pretorio. Nato nel giugno del 2000 da un'idea di Elisabetta Arnetoli, con l'intento di creare un locale ideale per il pranzo e la cena, per appuntamenti di lavoro e serate con gli amici… Ancora oggi le figlie e lo splendido staff dirigono sapientemente il cafè, dandogli un'impronta frizzante e giovanile, organizzando ogni settimana serate ed eventi eclettici e divertenti: cene a tema, degustazioni, aperitivi con buffet, piano bar e dj set... e tanto altro. Il Bistrot si basa su dei menù (fissi o alla carta), che riservano particolare attenzione ai piatti tipici toscani, ma con sfumature innovative. Ampia è la selezione di vini italiani e stranieri, di whisky, rhum, cognac e brandy. L'atmosfera calda e accogliente che si trova all'interno del locale viene mantenuta anche nello spazio esterno, dove l'arredamento moderno ed innovativo si fonde alle caratteristiche della storica piazza, creando un piacevole contrasto che fin dal primo istante rapisce lo sguardo. De Profundis Café is set in the splendid frame of the historical centre of Figline Valdarno, in the central square San Francesco d'Assisi, opposite the praetorian palace. It was born in June 2000 from Elisabetta Arnetoli's idea, in order to create the ideal place for lunches and dinners, meetings and friendly nights... Today her daughters and the splendid staff run the café skilfully, giving it a lively and young note, organising eclectic and fun nights and events every week: themed dinners, buffet happy hours, live music, dj sets... and much more. The bistro is based on menus (fixed or à-la-carte) that pay a special attention to typical Tuscan dishes reviewed with modern touches. There is a wide selection of Italian and international wines, whisky, rum, cognac and brandy. The warm and welcoming atmosphere which you will find in the café is maintained outdoor as well, where modern and innovative furniture mix with the historical square, creating a pleasant contrast which is able to catch your attention since the first moment. Indirizzo / address Piazza San Francesco, 4 50063 Figline Valdarno Firenze

Contatti / contacts Tel. +39 055 9152077 f: /De-Profundis-cafè

Website www.deprofundis.it

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I NOSTRI SPONSOR

AZIENDA AGR. RUZZALEPRE

Spesso, pensando alla Toscana, la prima immagine che ci illumina è rappresentata da quello che già in antichità venne definito “il primo tra tutti gli alberi”. Distese di olivi che punteggiano le nostre colline assumono i colori più intensi, e il verde e il viola dei frutti maturi si mescolano perfettamente alle foglie della pianta. L’Azienda Agricola Ruzzalepre è una piccola realtà olivicola che nasce proprio dall'amore dei suoi proprietari per la nostra terra ed i suoi frutti, per valorizzare a pieno il nostro territorio. L’olio prodotto proviene dai migliori uliveti che si trovano nelle colline del Chianti, nella valle superiore dell’Arno, in un piccolo borgo che gode da sempre di un’ottima reputazione per l’alta qualità dell’extra vergine prodotto: Montegonzi, nel comune di Cavriglia. L’Azienda Ruzzalepre conta 1800 piante di ulivi di diverse qualità. Il suo olio extra vergine d’oliva è apprezzato per le sue virtù salutari e nutritive, derivate da una mirabile opera artigianale, che permette all’oliva di trasformarsi in quel bellissimo colore verde e in quel profumo inconfondibile, acuto, caratteristico che solo l’olio toscano sa esprimere. When we think of Tuscany, the first image that often comes to our mind is represented by what has been defined since ancient times "the first among the trees". Fields of olive trees which spot our hills get the most intense colours, and green and purple of their mature fruits perfectly melt with their leaves. The Farm Ruzzalepre is a small reality that was born from its owners' love for our land and its fruits, in order to value our territory in a full way. The oil comes from the best olive trees located in Chianti hills, in the upper Arno Valley, in a small hamlet that has always enjoyed a great consideration for the high quality of its extra virgin olive oil: Montegonzi, in the municipality of Cavriglia. The Farm Ruzzalepre counts 1800 olive trees of different qualities. Its extra virgin olive oil is appreciated for its healthy and nutritional virtues, derived from a great handicraft work, that allows the olives to turn into a beautiful green colour and an unmistakable scent, strong, typical of Tuscan oil. Indirizzo / address Via Ponte alle Forche, 132 52027 San Giovanni Valdarno (Ar)

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Contatti / contacts Tel. +39 055 944044 Cell. +39 349 8601123 info@ruzzalepre.it

Website www.ruzzalepre.it


VADEMECUM

FIRPARKING

COMFORT E SICUREZZA NEL CUORE DI FIRENZE

Da che luogo vorresti partire per andare alla scoperta di Firenze? Firparking, con i suoi 5 garage dislocati nelle zone più strategiche di Firenze, è il punto di riferimento per chi deve partire, per chi desidera visitare le bellezze artistiche della città o per chi vuole semplicemente passare una piacevole serata al ristorante. Il Garage Del Bargello, il Garage Michelangelo e il Garage Inferno sono situati nel cuore del centro storico, a due passi dalle maggiori attrazioni turistiche e dalle più esclusive vie dello shopping. Nelle immediate vicinanze, sempre a pochi minuti dalla Stazione S.M.Novella, troviamo il Garage Florentia e il Garage Gioberti. Tra i tanti servizi garantiti ZTL no problem, prenotazioni online. I garage, tutti recentemente rinnovati, sono situati in edifici custoditi 24h e aperti 365 giorni l'anno, con orario 7:00 - 2:00 per Garage del Bargello (vicino al Teatro Verdi) e Garage Michelangelo (vicino al Teatro La Pergola), 7:00 - 24:00 per Garage Gioberti (in Via Gioberti) e 7:00 - 1:00 per Garage Inferno e Garage Florentia. De Profundis Café is set in the splendid frame of the historiWhere would you like to start discover Florence? Firparking, with its 5 garages located in the most strategic zones in Florence, is the reference point for those who want to leave, to visit the artistic beauties in Florence, or just to spend a night at the restaurant. Bargello Garage, Michelangelo Garage and Inferno Garage are all situated in the historical centre and nearby the main tourist attractions and the most exclusive shopping streets, while Gioberti Garage and Florentia Garage are also just a few minutes far from S.M. Novella railway station. Among their services: ZTL no problem, and online booking. Garages, all recently renewed, are located in buildings with 24h guardians and are open 365 days. Times are: 7:00 - 2:00am as regards Bargello Garage (near Verdi Theatre) and Michelangelo Garage (near La Pergola Theatre), 7:00 - 24:00 for Gioberti Garage (Via Gioberti) and 7:00 - 1:00am for Inferno and Florentia Garages.

Indirizzo / address Via Aretina, 167/M 50136 Firenze

Contatti / contacts Tel. +39 055 660738 info@firparking.com

Website www.firparking.com

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I NOSTRI SPONSOR

ARS PISCINE

ARS PISCINE, L’ARTE DI DARE FORMA ALL’ACQUA

Il segreto di un’azienda di successo.

Una famiglia, la sua casa, uno spazio intimo ed esclusivo dove accogliere ospiti o semplicemente godersi un po’ di tempo libero e di relax. ARS PISCINE sa quanto valore ha la tua casa e quanto può essere gratificante crearvi uno spazio esclusivo, corrispondente ad un sogno di benessere. Per questo, da anni, costruisce piscine, vasche idromassaggio, saune e spazi benessere nelle più belle dimore della Toscana. Oggetti unici, capaci di arricchire e valorizzare ogni ambiente, che ARS PISCINE inserisce in ogni spazio abitativo: immerse nel verde della campagna o incastonate in esclusivi appartamenti cittadini. Tutte le soluzioni proposte riescono a sfruttare con gusto e originalità ogni ambiente e ogni esigenza di budget. Con ARS PISCINE la piscina non è più un lusso per pochi, ma diventa un sogno alla portata di chiunque voglia valorizzare la propria abitazione e il proprio stile di vita. La realizzazione della struttura viene studiata in tutti i particolari assieme al cliente e seguita direttamente dai titolari, Salvatore Barone e Andrea Caccialupi, che hanno basato il loro lavoro su pochi ma fondamentali principi: esperienza, serietà, innovazione e aggiornamento, uniti alla capacità di mantenere un rapporto diretto con i propri clienti, attraverso una reperibilità 7 giorni su 7 con un accurato servizio di Assistenza. Prodotti chimici di alta qualità, accessori, ricambi e pacchetti personalizzati di manutenzione, completano il quadro di un’azienda efficiente e seria, capace di garantirsi nel tempo la fiducia della propria clientela. Non esitate a contattare ARS PISCINE per un sopralluogo gratuito o visitate il web site www.arspiscine.it, per vedere nel dettaglio le opere realizzate. Lasciatevi proporre una soluzione unica e funzionale che soddisfi tutte le vostre esigenze. Voi immaginatela… ARS PISCINE la realizzerà. Indirizzo / address Via Mattei, 4 50063 Figline Valdarno, loc. Matassino (Fi)

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Contatti / contacts Tel. +39 055 9154087 Cell. +39 3392351235 arspiscine@arspiscine.it

Website www.arspiscine.it


VADEMECUM

IL MORO di San Giovanni ELEGANZA FRANCESE IN UN ANGOLO DI PARADISO TOSCANO L’azienda nasce nel 2002 da un’intuizione della famiglia Cameli, in quell’incredibile spazio lunare che sono le Crete Senesi, che comprendono molte delle classiche colline toscane “da cartolina”. I vitigni impiantati al Moro sono Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, e Petit Verdot. Pur essendo le vigne molto giovani, il vino ha in sé qualcosa di veramente antico e profondo, che affonda le radici nella storia della terra che lo ha generato. L’azienda ha due agriturismi: il Moro a San Giovanni d’Asso e Manafiore sita a Monticchiello, nel parco artistico e naturale della Val d’Orcia, patrimonio mondiale dell’Unesco. Il Moro si trova vicino a gioielli come Siena, Pienza, Montalcino, San Quirico, Monticchiello e Bagno Vignoni. Robert Parker, del “Wine Advocate” dice: “È una delle più eccitanti giovani proprietà che non vedo da lungo tempo. Francamente quando si beve il “Moro” è difficile posare il bicchiere”. Indirizzo / address San Giovanni d'Asso 52020 Siena

Contatti / contacts Tel. +39 0577 803129 Fax +39 0577 1602052

Website www.ilmorodisangiovanni.com

info@ilmorodisangiovanni.com

Pasticceria DOLCE MOMENTO ARTIGIANALITÀ MADE IN TUSCANY All'interno del laboratorio artigianale della Pasticceria Dolce Momento nascono, quotidianamente, le migliori creazioni dolciarie della zona, realizzate dallo staff con raffinatezza, passione ed attenzione. Troverete una vasta scelta di prodotti genuini toscani, anche per cerimonie di ogni tipo: torte, cioccolatini, praline, pasticcini, biscotti... Inoltre potrete gustare il favoloso caffè Illy. Aperto ogni giorno, il sabato e la domenica addirittura dalle una di notte. Il negozio è specializzato in colazioni (ottima la gamma di brioches e affini), ma anche in aperitivi con relativi stuzzichini, salatini fragranti, pizzette appena sfornate, tartine preparate sul momento: l’aperitivo in pasticceria vi regalerà piccole delizie e drink fatti con dedizione. I pasticcieri del negozio sono specializzati in cake design (l'arte di decorare le torte) per realizzare per voi la torta che avete sempre sognato! Indirizzo / address Via Isonzo, 1/M 52025 Montevarchi (Ar)

Contatti / contacts Tel. +39 055 983434

Website www.pasticceriadolcemomento.it

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I NOSTRI SPONSOR CASTELLO DI PROCENO Il Castello di Proceno, Albergo Diffuso in Dimora d’Epoca, dispone di sette appartamenti e tre suites situati all’interno dell’antico borgo medievale che lo circonda. Gli ospiti possono godere di un parco di due ettari, piscina, ristorante, wine bar, biblioteca. Si trova proprio di fronte alla Fortezza di Radicofani a sud, lungo la via Francigena e fu edificato nell’anno mille a protezione dei pellegrini che transitavano su quella via.

Indirizzo Proceno (VT) C.so Regina Margherita 155 Contatti Tel. +39 0763 710072 Cell. +39 335 373394 castello.proceno@orvienet.it

Website www.castellodiproceno.it

KNIGHT NCC Svago, business, turismo… Se cerchi un conducente esperto e affidabile per tutti i tuoi spostamenti, in Knight NCC Pisa troverai tante possibilità in un solo servizio: versatile, comodo e conveniente. Un servizio di trasporto pubblico con noleggio di conducente, raggio d’azione illimitato e prenotazione obbligatoria. Questo implica tre vantaggi: nessun tempo d’attesa, massima flessibilità di viaggio e possibilità di conoscere in anticipo il costo di trasferta. In qualsiasi momentoKnight NCC Pisa vi raggiungerà ovunque in Italia e all’estero per condurvi alla meta richiesta.

Indirizzo 56121 Pisa Via Emilia 221/D Contatti Tel. +39 340 4118009 reperibilità h 24 info@knightncc.it Website www.knightncc.it

Un gioiello racchiuso tra Firenze, Siena ed Arezzo, simbolo della bellezza e del fascino unico del Chianti, Camping Village Orlando in Chianti offre ai suoi ospiti sistemazioni di lusso con arredamento moderno, due piscine con la laguna per i bambini e la caratteristica locanda del Chianti dove potrete apprezzare una vera e propria cucina Toscana ed una buona pizza cotta a legna. Una vacanza all’aria aperta, un’esperienza a ridotto impatto ambientale, all’insegna di ogni comfort.

Indirizzo Parco Naturale di Cavriglia Loc. Cafaggiolo 170 Contatti Tel/Fax: 0039 055 967422

Edilmarket nasce come magazzino di materiali edili nel 1984, dalla volontà di Marco Failli. Crescendo, negli anni l’azienda espande la sua attività anche alla distribuzione di pavimenti, piastrelle e arredo bagno. Edilmarket si trasferisce in Via Verdi, sua sede attuale, nel 1997, con spazi più adeguati, più ampia gamma di prodotti e di servizi. Ha continuato nel tempo a servire i clienti con professionalià e cordialità, come in passato è stato fatto da Marco.

Indirizzo Montevarchi (Ar) via Farnia, n. 1/3/5 Contatti Tel: +39 055 9102109 Fax: +39 055 9102700 info@edilmarketfailli.it Website www.edilmarketfailli.it

Situato nel centro storico di Castiglion Fiorentino, è un negozio che da oltre 50 anni è considerato un punto di riferimento per il pronto moda per ogni occasione. Professionalità, gentilezza, originalità sono la punta di diamante dell’equipe, che ogni giorno è a disposizione per ogni tipo di clientela.

Indirizzo Castiglion Fiorentino (Ar) Via Dante Alighieri, 5 Contatti Tel. +39 0575 658101

CAMPING ORLANDO

info@campingorlandoinchianti.it

Website www.campingorlandoinchianti.it

EDILMARKET

BUGANO BOUTIQUE

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GIOIELLERIE OREFICERIE

VADEMECUM

GIOIELLERIA

LOMBARDI La storia di Gioielleria Lombardi, oltre ad una prestigiosa avventura commerciale, è soprattutto un percorso di passione ed amore per la storia del gioiello e dell'orologeria. Nel settembre 2002 è stata completamente e sapientemente ristrutturata dal signor Remo Mini per offrirsi alla clientela in una veste moderna, raffinata e rilassante che garantisce lo stesso prestigio che da sempre ha caratterizzato il negozio. Ad oggi la Gioielleria Orologeria Lombardi opera con passione e professionalità. Tra i marchi ospitati vanta la presenza di GIOVANNI RASPINI, COMETE, FABIO FANFANI, CESARE PACIOTTI JEWELS, GUESS, BROSWAY, ROSATO, LORENZ, BULOVA, CITIZEN, SEIKO, BREIL, ARGENESI, LE CORONE S'AGAPÕ, SUUNTO, DIESEL, ADIDAS.

Indirizzo / address Via Roma, 48/50 52025 Montevarchi (AR)

Contatti / contacts Tel. +39 055 980948 Cell. 335 270570 gioiellerialombardi@alice.it

Website www.gioiellerialombardi.com

f: /gioielleria.lombardi.1

PROFUMERIA - ESTETICA BELLISSIMA PROFUMERIA E CENTRO ESTETICO "La moda passa...lo stile resta..." Coco Chanel, un mito senza tempo, un'icona di stile che rimane… come quello proposto da Bellissima. Situata nel centro storico di San Giovanni Valdarno, da oltre trent'anni mette a disposizione dei propri clienti competenza, affidabilità e cortesia. Un negozio esclusivo ed elegante, ma allo stesso tempo comodo e vicino a tutte le richieste. Valentina Gavazzi ti aiuterà nella scelta dei prodotti più adatti a te. Ti aspettano marche prestigiose, cosmetici di qualità e servizi personalizzati. Potrai trovare tutte le novità su maquillage, profumi, bijoux, accessori vari, e make up di Chanel, Shiseido, Diego dalla Palma, Cinq mond, Marc Jacobs, Cholè, Balenciaga, Issey Miyake, Calvin Klein, Costume National, Elie Saab, Narciso Rodriguez… Iniziative come "love your makeup" e promozioni sono all'ordine del giorno, per un cliente sempre più seguito e soddisfatto. E inoltre trattamenti estetici come calco, avvolgimento alghe in foglie per combattere cellulite e accumuli lipidici, trattamenti viso personalizzati per ogni tipo di pelle, massaggi, solarium e tanto altro. Indirizzo / address Corso Italia, 202 San Giovanni Valdarno Arezzo

Contatti / contacts Tel. +39 055 9122590

Social network f: /profumeria.bellissima

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ABBIGLIAMENTO E ACCESSORI

Pieralli Paola Calzature New Line Shoes La famiglia Pieralli, proprietaria di due punti vendita situati nel centro storico di Figline Valdarno, da più di trent’anni contribuisce ad esaltare la tradizione calzaturiera toscana. Pieralli Paola shoes è lo store elegante, esclusivo. In un locale totalmente rinnovato, vi attende per presentarvi la collezione primavera/estate 2014, che trova nello stile raffinato di scarpe e borse Liu Jo una delle sue linee di punta. New Line Shoes è il negozio casual, di tendenza, rivolto ai più giovani, con marchi alla moda come Bikkembergs. Entrambi si contraddistinguono per un’offerta di assoluta qualità, per lo stile e un’attenta ricerca del dettaglio. Nei due store si trovano sia calzature firmate delle migliori marche, sia borse e accessori esclusivi, espressioni della raffinata tradizione calzaturiera artigianale. Pieralli Paola Calzature Indirizzo / address Corso Matteotti 37 Paola 50063, Figline Valdarno

Contatti / contacts Tel. +39 055 958310

Email lineascarpa@virgilio.it

New Line Shoes Indirizzo / address Corso Matteotti 19 50063 Figline Valdarno

Contatti / contacts Tel. +39 055 958692

Email newlineshoes@yahoo.it

BIMBO MIX Il punto di riferimento per la moda 0-16 Da 12 anni il negozio Bimbo mix, situato nel centro storico di Figline Valdarno, veste i bambini sia nella vita di tutti i giorni che in eventi speciali, con collezioni attente all'evolversi delle mode e alla valorizzazione dei dettagli, caratterizzata da capi resistenti e comodi. Nel punto vendita troverete sia copertine, lenzuolini, tutine, body e corredini per neonati, che abbigliamento per bambini e adolescenti fino a 16 anni, sportivo, casual, elegante o da cerimonia. La lunga esperienza nel campo della moda e la continua ricerca del prodotto fanno sì che da Bimbo mix si possano sempre trovare capi della marche migliori come Silvian Heach, Desigual, Mayoral e prezzi per tutte le tasche.

Indirizzo / address Corso G. Matteotti, 15 Figline Valdarno (Fi)

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Contatti / contacts Tel. +39 055 954 4217


VADEMECUM

BLONDIE Un divano in autunno, una tazza di cioccolata calda in inverno, un prato fiorito a primavera, un drink fresco in estate. Blondie è l'idea che Vanessa Baldini ha sempre cullato dentro: uno store, disegnato dall'architetto Gianluca Cornuti, che fosse la sua fotografia, dove trova sfogo il suo gusto per l'abbigliamento ma anche la voglia di stare insieme. Un caffè, due chiacchiere, e le sonorità delle Baleari a far da sfondo a quello che è anche un punto d'incontro, dalla colazione all'aperitivo, e al dopocena, dove mescolare lo shopping a un evento, sempre diverso, da cucire addosso alle amiche.

Indirizzo Lastra a Signa Via XXIV Maggio, 207 Contatti Tel. +39 055 0121306 vane.baldini@gmail.com Social Network f: Blondie Store

BANCHELLI

PRATESI SHOE FACTORY STORES

Corso Italia 277/279 • Arezzo • Tel. +39 0575 324740 info@banchelli.it - www.banchelli.it

Siena - Via delle Terme, 86 • Cortona -Via Nazionale, 21 www.shoes-pratesi.it • www.pelletteriedelborgo.com

PRIMADONNA COLLECTION

LUISA VIA ROMA

Corso Italia, 48 • San Giovanni V.no • Tel. +39 055 9310149 sg.valdarno@primadonna.com - www.primadonnacollection.com

Via Roma, 19/21r • Firenze • Tel. +39 055 906 4116 infoprodotto@luisaviaroma.com - www.luisaviaroma.com

PATRIZIA PEPE

ERMANNO SCERVINO

Piazza San Giovanni 12/R • Firenze • Tel. +39 055 2645056 info@patrizia pepe.it - www.patriziapepe.com

Piazza Antinori 10r • Firenze • Tel. +39 055 2608714 firenze@ermannoscervino.it - www.ermannoscervino.it

IMPRONTE CALZATURE E ACCESSORI

SUGAR

Via Gruccia, 23 • San giovanni V.no (AR) • Tel. +39 055 9118144 improntecalzature@alice.it - f: \improntesgv

Corso Italia 23/43 • Arezzo • Tel. +39 0575 35463 sugar@sugar.it - www.sugar.it SPRING / SUMMER 2014

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“È dalla crisi che nascono l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato” "It’s in crisis that inventive is born, as well as discoveries, and big strategies. He who overcomes crisis, overcomes himself, without getting overcome"

Photo by Sergio Piccioli

Albert Einstein

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FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

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CENTRI ESTETICI E BENESSERE CENTRO ESTETICO MANI DI FATA… per il benessere e la bellezza In un ambiente esclusivo, seguiti da specialiste di provata esperienza, potrete trascorrere momenti di relax ed usufruire di trattamenti di estetica con prodotti delle più rinomate case. Servizi professionali come trucco sposa, depilazione progressiva, massaggio Californiano, Shiatsu, rilassante, ecc... Mani di Fata è lieta di presentarvi Icoone, il trattamento che la cellulite “si merita”. Da provare anche la Multi Micro Stimolazione dedicata al viso.

Indirizzo Figline Valdarno (Fi) Via della Vetreria, 99/b Contatti Tel. +39 055 9153908

TRES JOLIE benessere, bellezza e solarium Questo centro offre un ventaglio di proposte pensate appositamente per le vostre esigenze, come l’epilazione con pasta di zucchero e con filo di cotone. Potrete beneficiare di trattamenti di benessere per viso e corpo, con la possibilità di acquistare pacchetti personalizzati. Spa Energy Cocoon e dimagrimento, scrub con fanghi, sterilizzazione in autoclave, solarium, pressoterapia e molto altro, completeranno un’esperienza rigenerante per il corpo e la mente.

Indirizzo Lastra a Signa (Fi) Via C. Castracane. 49 Contatti Tel. +39 055 8802840 Cell. +39 366 3184367

ESTETICA VITTORIA

TAO’S GARDEN

Viale Diaz, 16/E • Montevarchi (Ar) • Tel. +39 055 98 49 76 estetica.vittoria@live.com

Via F. Gemignani 4/5 • Firenze • Tel. +39 055 308374 info@taosgarden.com - www.taosgarden.com

Estetica - CENTRO SOLE - Tattoo

SOUL SPACE

Via Pratomagno 9 • Terranuova B/ni • Tel. +39 055 9737829 info@barbara.centrosole@gmail.com

Via S. Egidio 12 • Firenze • Tel. +39 055 2001794 info@soulspace.it - www.soulspace.it

CENTRO ESTETICO VENERE

BENESSERE AND BEAUTY MARIA HELGA

Via Guglielmo Fracassi 12/14 • Castiglion Fibocchi (Ar)

Via del Chianti Classico 31/3, Quercegrossa • Monteriggioni info@benessereandbeautyhelga.it - www.esteticasiena.com

Tel. +39 0575 477877

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VADEMECUM

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HAIR STYLING

FORME

di Paolo Agnelli HAIR STYLIST PER PASSIONE Il salone Forme è nato nel 1996 da una brillante idea dell’hair stylist Paolo Agnelli. In questo negozio di 245 mq avrete garantita la massima tenuta per ogni piega e acconciatura, fashion e di tendenza, per ogni esigenza: per un look quotidiano, facile da portare o più elaborato per la sposa e le cerimonie in genere. La zona stilistica ha sei posti lavoro, la zona di attesa colore tre, così come la zona tenico-artistica. Nei posti riservati ai lavaggi vengono effettuati trattamenti con massaggio relax. Presente anche una un’area regalo con vasistica. Il negozio offre dei servizi innovativi come tagli moda e classici un po’ rivisitati, asciugature di tutti i tipi (bigodini, afro, lisci frustati, ecc…), trattamenti BTX HAIR per capelli più corposi e luminosi con effetto seta pura, e inoltre trattamenti di cheratina per capelli super lisci e morbidi. Lo staff – Titolare: Paolo agnelli - Stilista tecnico artistico: Stefano Caselli – Tecnico/Stilistico: Stefania Butti – Tecnico: Alessia Petrini – Tecnino/Stilistico: Mariella Masucci. Indirizzo / address Viale Diaz, 16/a 52025 Montevarchi (Ar)

Contatti / contacts Tel. +39 055981537 Cell. 331 5609190 janpol@live.it

Website www.formepaoloagnelli.it

EXPRESSION HAIR by Tania CAPELLI LUMINOSI E SANI, PER SENTIRSI A PROPRIO AGIO IN OGNI OCCASIONE! Tania vi aspetta nel suo salone con tante nuove iniziative e sempre grande attenzione al benessere e alla cura dei vostri capelli. Dai trattamenti con BTX Botox for hair, ai prodotti Nashi Argan, che sprigionano tutto il profumo e le proprietà nutritive dell’Argan, per dei capelli luminosi, profumati e sani. Professionista nelle extension, per una chioma lunga come non avete mai sognato. Presso il negozio potrete trovare anche le piastre GHD, in grado di assicurare un risultato sempre perfetto in ogni occasione. La costante ricerca stilistica e la continua voglia di aggiornamento fanno sì che Tania sia sempre un passo avanti con i tempi nel concetto di moda capelli, ma senza tralasciare il gusto classico.

Indirizzo / address Viale Gramsci 67/69 52027 San Giovanni Valdarno (Ar)

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Contatti / contacts Tel. +39 055 943394


VADEMECUM

TESTA MATTA

IDEE IN TESTA

Via Garibaldi, 22 • San Giovanni V.no• (AR) Tel. +39 055 944393

Via Diaz, 131 • Colle Di Val D'Elsa (SI) • Tel. +39 0577 923186 ideeintesta@hotmail.com

I' PERUGI PARRUCCHIERI

ARMONIE PARRUCCHIERI

Via Setteponti, 4 • Reggello (FI) • Tel. +39 055 868409 iperugi.parrucchieri@gmail.com

Largo Porta del Ponte, 16 • Sansepolcro (AR) Tel. +39 0 575 740110

SAM’S PARRUCCHIERI

MANAS HAIR & BEAUTY

Viale della Libertà 524 • Chianciano Terme • Tel. +39 0578 64156 info@samsparrucchieri.it - www.samsparrucchieri.it

Via dei Malatesta 17 • San Sepolcro • Tel. +39 0575 735777 www.manashairbeauty.it

EXTRÒ

MILLE IDEE IN TESTA

Viale Diaz, 76/a • Montevarchi (AR) • Tel. +39 055 9103507 extro.montevarchi@hotmail.it

Via 2 giugno, 31 • Castelluccio (AR) • Tel. +39 0575 451215 milleideeintesta@hotmail.it

HAIR FASHION

DI FIORE ANGELO

Via F.lli Cervi, 30 • Loro Ciuffenna (AR) Tel. +39 347 3271081

Via V. Locchi, 95 • Figline Valdarno (FI) Tel. +39 339 7358149 SPRING / SUMMER 2014

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Firenzuola Marradi

Barberino diMugello

Scarperia

Borgo San Lorenzo

Vicchio

San Godenzo

Vaglia Dicomano

Londa

Sesto Fiorentino Lastra a Signa

Vinci

Empoli

Montelupo Fiorentino

Rufina

Fiesole

Firenze

Bagno a Ripoli Antella

Tavarnuzze

Stia

Pontassieve

Montaione

Certaldo

Poppi

Incisa Val d’Arno

Greve in Chianti

Piev St

Rassina

Pian di Scò

Figline Castelfranco Valdarno di Sopra

Loro Ciuffenna

San Giovanni Valdarno Terranuova Bracciolini

Panzano in Chianti

Castellina in Chianti

Poggibonsi

Chiusi della Verna

Reggello

Cavriglia San Giminiano

Soci

Bibbiena

San Casciano inVal di Pesa Montespertoli

Tavarnelle Val di Pesa

Strada

Rignano sull’Arno

Impruneta

Castelfiorentino

Badia Prataglia

Montevarchi Levane

Capolona Castiglion Fibocchi Laterina

Bucine Pergine Valdarno

Gaiole in Chianti

A

Giovi-Ponte alla Chiassa

Arezzo Battifolle

Colle di Val d’Elsa

Pieve al Toppo

Monteriggioni Casole d’Elsa

Castelnuovo Berardenga

Siena

Castiglion Fiorentino Monte San Savino Pozzo della Chiana Cortona Foiano della Chiana

Rapolano Terme

Sovicille Radicondoli Monteroni d’Arbia

Asciano

Trequanda Chiusdino Monticiano

Buonconvento

Pienza

Montalcino

Teronto

Sinalunga

San Quirico d’Orcia

Torrita di Siena Abbadia

Montepulciano Chianciano Terme

Castiglione d’Orcia

Sarteano Cetona

Radicofani San Casciano dei Bagni 222


VADEMECUM

FIRENZE Comune

ve Santo tefano

Sansepolcro

Anghiari

ola

&

TERRITORIO COMUNI Monterchi

AREZZO N° Abitanti

1 Firenze 371.282 2 Scandicci 50.309 3 Empoli 47.955 4 Sesto Fiorentino 47.623 5 Campi Bisenzio 43.901 6 Bagno a Ripoli 25.787 7 Fucecchio 23.496 8 Pontassieve 20.709 9 Lastra a Signa 19.829 10 Signa 18.510 11 Borgo San Lorenzo 18.191 12 Castelfiorentino 17.959 13 San Casciano in Val di Pesa 17.216 14 Figline Valdarno 17.050 15 Calenzano 16.462 16 Certaldo 16.343 17 Reggello 16.296 18 Impruneta 14.906 19 Vinci 14.582 20 Greve in Chianti 14.351 21 Fiesole 14.341 22 Montelupo Fiorentino 13.691 23 Montespertoli 13.452 24 Barberino di Mugello 10.858 25 Cerreto Guidi 10.721 26 Rignano sull’Arno 8.758 27 Vicchio 8.262 28 Scarperia 7.809 29 Tavarnelle Val di Pesa 7.755 30 Pelago 7.702 31 Rufina 7.461 32 Capraia e Limite 7.268 33 Incisa in Val d’Arno 6.339 34 Dicomano 5.777 35 Vaglia 5.183 36 Firenzuola 4.950 37 Gambassi Terme 4.930 38 Barberino Val d’Elsa 4.373 39 San Piero a Sieve 4.305 40 Montaione 3.773 41 Marradi 3.303 42 Londa 1.874 43 San Godenzo 1.258 44 Palazzuolo sul Senio 1.198

Comune

SIENA

N° Abitanti

1 Arezzo 100.212 2 Montevarchi 24.166 3 Cortona 23.036 4 San Giovanni Valdarno 17.118 5 Sansepolcro 16.380 6 Castiglion Fiorentino 13.630 7 Bibbiena 12.731 8 Terranuova Bracciolini 12.340 9 Bucine 10.194 10 Foiano della Chiana 9.622 11 Cavriglia 9.522 12 Civitella in Val di Chiana 9.183 13 Monte San Savino 8.754 14 Subbiano 6.408 15 Pian di Scò 6.407 16 Poppi 6.396 17 Loro Ciuffenna 5.925 18 Anghiari 5.815 19 Capolona 5.515 20 Lucignano 3.613 21 Laterina 3.606 22 Marciano della Chiana 3.378 23 Castel Focognano 3.298 24 Pergine Valdarno 3.270 25 Pieve Santo Stefano 3.249 26 Pratovecchio 3.150 27 Castelfranco di Sopra 3.099 28 Stia 2.954 29 Castel San Niccolò 2.778 30 Castiglion Fibocchi 2.248 31 Chiusi della Verna 2.083 32 Monterchi 1.847 33 Caprese Michelangelo 1.551 34 Sestino 1.451 35 Talla 1.151 36 Badia Tedalda 1.118 37 Chitignano 951 38 Ortignano Raggiolo 880 39 Montemignaio 622

Comune

N° Abitanti

1 Siena 2 Poggibonsi 3 Colle di Val d’Elsa 4 Montepulciano 5 Sinalunga 6 Sovicille 7 Monteriggioni 8 Castelnuovo Berardenga 9 Chiusi 10 Monteroni d’Arbia 11 San Gimignano 12 Torrita di Siena 13 Chianciano Terme 14 Asciano 15 Abbadia San Salvatore 16 Rapolano Terme 17 Montalcino 18 Sarteano 19 Piancastagnaio 20 Casole d’Elsa 21 Buonconvento 22 Castellina in Chianti 23 Cetona 24 San Quirico d’Orcia 25 Gaiole in Chianti 26 Castiglione d’Orcia 27 Murlo 28 Pienza 29 Chiusdino 30 San Casciano dei Bagni 31 Radda in Chianti 32 Monticiano 33 Trequanda 34 Radicofani 35 Radicondoli 36 San Giovanni d’Asso

54.543 29.634 21.629 14.558 12.926 9.925 9.165 9.133 8.838 8.812 7.806 7.522 7.447 7.290 6.722 5.308 5.272 4.905 4.187 3.880 3.197 2.971 2.913 2.774 2.769 2.485 2.427 2.186 2.036 1.703 1.690 1.565 1.380 1.165 954 912

SPRING / SUMMER 2014

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“Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera” “They can cut all the flowers but they will never stop the Spring” Pablo Neruda

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FOTO E CITAZIONI D’AUTORE

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