Blossom zine ed 04, spring 2014

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gardens - botany - flowers - design - glamour - recipes - trip

I love it

Lobster & Swan

Flowers by Bornay

Design with Mink’s

EDITION #04 Spring 2014 italian/english

Walking through the Irises of Florence

&

Lovely String gardens

Plant hunters Creta

*

Sophisticated garden party Diario del giardiniere medievale Giardino senza polline

+

Cover Magda Wasiczek

more

giardini - botanica - fiori - design- moda - ricette - viaggi


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#4 Spring issue 2014 Direttore responsabile /Editor in chief Dana Frigerio

Ph Alfonsina Tartaglione, Daniele Angelotti, Jeska Hearne.

Caporedattore centrale/Central editor in chief Luisa Prina Cerai Redattori/Contributors Angelotti Daniele Baratti Elena Barosso Marzia Bianchi Tiziano Caiazzo Valentina Callari Carlo Gabriele Chiarugi Simonetta Di Matteo Daniela Mangoni Andrea Prina Cerai Luisa Ragni Matteo Rizzo Valery Santoro Edoardo Sczesny Nicky Tada Chiyoko Tartaglione Alfonsina Tremolada Emilio Zangari Francesco Zitara Lidia Corrispondenti /Correspondents Cabantous Laurence+Sabbatini Giorgio (Bali) Cerino Nella (Belo Horizonte) Carlo Gabriele Callari (Melbourne) Klarin Kristina (Belgrado) Art direction & layout Frigerio Dana Traduzioni/Translation Pozzi Elisabetta Collaboratori/Other contributors Hearne Jeska, Flowers By Bornay, Polux Fleuriste, Mink’s, String gardens, Raga Silvia, Feola Giovanna, Rasoini Paolo, Perazzi Antonio, Les copirates Copertina/Cover Magda Wasiczek Ufficio stampa/Press Prina Cerai Luisa font: thanks to Billy Argel, Kimberly Geswein, Yomyfred production 2005, Brownfox Alcune foto o immagini presenti attualmente nella rivista sono situate su internet e costituite da materiale largamente diffuso e ritenuto di pubblico dominio. Su tali foto ed immagini il sito non detiene, quindi, alcun diritto d’autore e non è intenzione dell’autore del sito di appropriarsi indebitamente di immagini di proprietà altrui, pertanto, se detenete il copyright di qualsiasi foto, immagine o oggetto presente, oggi ed in futuro, su questa rivista, o per qualsiasi problema riguardante il Diritto d’Autore, inviate subito una e-mail all’indirizzo info@blossomzine.eu indicando i vs. dati e le immagini in oggetto così che si possa risolvere rapidamente il problema (ad esempio, con l’inserimento, gratuito e permanente, del nome dell’autore), oppure rimuovere definitivamente la foto (o altro).

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www.blossomzine.eu Blossom zine è una Testata giornalistica Autorizzazione n°103 del 3 aprile 2013 Tribunale di Milano.


Let’s Sprin g !

Sommario 04 06 09 10 14 16 20 24 28 30 34 38 41 42 44 50 52 56 58 60 64 68 72 76 79 80 86 87 88 94 98

Lobster & Swan Cover: Magda Wasiczek Tweet dal web Flowers by Bornay palette du jour a day with Polux Fleuriste design with Mink’s Walking among the Iris of Florence jukebox kids Lovely String gardens Veggies from my Garden Sophisticated garden party Instagram Hanami Insolite piante Diario del giardiniere medievale Violette candite Casatiello pasquale Marans, la gallina dalle uova di cioccolato! Un nido per Pasqua Plant hunters Creta Goiabada fruit Antonio Perazzi “Foraverde” Giardini senza polline Il consiglio del farmacista Gardens by the Bay Singapore Collages orticoli (a km zero) Pinterest “Yes, we can” Melbourne Portobello market Il Color ceruleo del Diavolo veste Prada

magazine

contact us

direttore@blossomzine.eu info@blossomzine.eu

press press@blossomzine.eu

stay tuned

Ph String Gardens, Flowers by Bornay, Mink’s.

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Lobster & Swan Yellow ribbon = greenlovers carta di identita’ NaZIONALITA’ Inghilterra NOME Jeska Hearne ProfessionE Mente creativa di Lobster and Swan. Blogger di design, interior design, fotografia e cose belle. segni particolari Oggetti poetici e colorati, toni pastello, ambienti raffinati, idee vintage rivisitate.

www.blog.lobsterandswan.com

ONLINE www.blog.lobsterandswan.com www.pinterest.com/lobsterandswan www.flickr.com/photos/lobsterandswan www.etsy.com/shop/lobsterandswan#


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I love it

Lobster & Swan

Identity Card Nationality United Kingdom NAME Jeska Hearne Profession Blogger of Lobster and Swan. Writing, design, interiors, photography and things of beauty. Special peculiarities Poetic objects and colorful, pastel tones, refined atmosphere, vintage revisited ideas.

ONLINE www.blog.lobsterandswan.com www.pinterest.com/lobsterandswan www.flickr.com/photos/lobsterandswan www.etsy.com/shop/lobsterandswan#


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{ Text and Photos Magda Wasiczek}

www.magdawasiczek.pl

cover: Magda Wasiczek Una Fotografa legata alla Natura, ai Fiori e ai Giardini. Vincitrice dell’International Garden Photographer per l’anno 2012. Laureata all’Università Jagiellonian in Ukraina. I suoi interessi artistici sono focalizzati nel campo della fotografia naturalistica, nella creazione di immagini originali ed oniriche del mondo e della natura, ma è anche appassionata di ritratti di bambini. Marzo 2012: Ha vinto il Nature’s Best Backyards / Nature’s Best Photography Magazine/USA


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A Flower, Garden and Nature Photographer. Winner International Garden Photographer of The Year 2012 A graduate of Ukrainian Studies at the Jagiellonian University. Her artistic interests performs in the field of nature photography creating original images of the natural world, she also love shoot the children portraits. March 2012: Nature’s Best Backyards Winners/ Nature’s Best Photography Magazine/USA

www.magdawasiczek.pl


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Sistema ad accumulatore: potenza e versatilità Le attrezzature ad accumulatore STIHL e VIKING comprendono, oltre ai collaudati tosasiepi, il soffiatore, la spazzatrice, i decespugliatori, le motoseghe, così come i tosaerba. Sono la risposta migliore per lavorare in contesti soggetti a limiti di rumorosità abbattendo totalmente le emissioni e i costi del carburante. Grazie agli innovativi accumulatori STIHL della classe da 36 V sono compatibili con tutte le attrezzature ad accumulatore della gamma garantendo prestazioni che non hanno niente da invidiare alle tradizionali attrezzature con motore a scoppio. Geniali, innovative, uniche: vera qualità STIHL!

www.stihl.it - tel. 02 95 06 81


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{ Text

Daniela di Matteo

}

Daniela.DiMatteo@mediaset.it

tweet dal web

Tor Vergata come Singapore: il più E’ il caffè verde la nuova frontiera Il futuro sarà delle serre spaziali: ci grande parco botanico coperto del per perdere peso: le bacche imma- faranno arrivare su Marte. ture ed essiccate snelliscono. mondo sotto le Vele Calatrava. Tor Vergata like Singapore’s larg- The new frontier to lose weight is Greenhouses in the space in the est indoor botanical garden in the green coffee: the unripe dried ber- future: will we land on Mars. world under the Sails of Calatrava. ries help loosing weight.

Il pompelmo dolce? Esiste: è il pomelo, un agrume grande come un piccolo melone.

Problemi con un albero? Chiedi aiuto agli esperti arboricoltori della pagina Facebook di SIA.

Il giardino? Fallo dentro l’acquario: i capolavori dell’aquascaping.

Sweet grapefruit? Yes, pomelo a citrus fruit the size of a small melon.

Problems with a tree? Ask the ex- The garden? Inside the aquarium: perts of the SIA Facebook page aquascaping masterpieces.


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{ Text and Photos

} www.bornay.ws

Flowers By Bornay

www.facebook.com/flowersbybornay info@bornay.ws

Flowers by Bornay Spiegaci perchè hai iniziato a lavorare come fiorista? Fin da giovanissima (ora ho 38 anni) ho lavorato in un’attività di importexport legata ai fiori. Acquistavo fiori da diversi paesi per poi rivenderli a tutti i fioristi spagnoli. Ho lavorato in questo settore per 13 lunghi anni. Un giorno, circondata da mille bellissimi fiori in una cella frigorifera, ho deciso di cambiare vita e di passare alla creazione floreale direttamente. E’ stata una decisione importante, convertire tutti

i mie interessi artistici e culturali nonché tutte le mie fantasie legate all’infanzia alla realizzazione di composizioni floreali. In questa nuova avventura sono stata aiutata molto da Fàtima Valldeperas e Marta Vidal.

Why did you choose to work as a florist?

When I was young (I’m 38 now) I worked in an import-export flower’s shop. Buying flowers in different countries and selling to all the florists in Spain. Was my business for 13 years. One day, when I was Che tipo di fiori ti piacsurrounded by flowers ciono e quali utilizzi? in a cold storage, I Usiamo sempre più spes- decided to jump in to the floral creation, I so le classiche ortensie, decided to convert all ma sono le benvenute anche le peonie, le rose e my cultural and artistic l’insolita Craspedia glo- concerns and concepts bosa, anche se quest’an- (childhood fantasies) in no la regina è stata la a floral arrangements. In this new adventure Scabiosa sp..

I was helped by Fàtima Valldeperas and Marta Vidal. What kind of flowers do you like and use? We always use more often the classic hydrangeas, we use also peonies, roses, and many Craspedia globosa and Scabiosa sp. too (I think we buy millions of the last kind every year!:) We love make bouquets with a lot of carnations (that remind me the make-up colors ) and South Africans flowers like Brunia Albiflora, the silver Brunia noduliflora,


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1-9 MARZO 2014 FIERA DI PORDENONE WWW.ORTOGIARDINOPORDENONE.IT

ADDFUEL.IT

www.ortogiardinopordenone.it


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Adoriamo comporre sia con i garofani (dai bei colori che mi ricordano le palette dei make-up) che con particolari fiori sudafricani come la Brunia Albiflora, l’argentata Brunia noduliflora e i magnifici Leucosper-

Sei in errore! Non utilizziamo mai fiori essiccati per i nostri bouquet! Solo nelle ghirlande per ovvie ragioni, come credo facciano tutti gli altri fioristi. I nostri particolari bouquet sono realizzati con fiori freschi e fiori fre-

mum Nutans ... tutte varietà che si ripeteono spesso nei nostri bouquet in diverse tonalità. Ho visto che utilizzi sia fiori freschi che fiori essiccati dipinti .. Perché?

schi “dipinti”.... Questa è la caratteristica del nostro stile personale. Ci diverte dipingere con lo spray colorato i fiori freschi. E’ un po’ come la nostra firma. Spero che ti abbia divertito l’idea! Le possibilità creative sono davvero infinite.

the Leucospermum Nutans... all these varieties repeated and painted in different colors! I saw fresh and colored dry flowers mixed together.. Why?

flowers “painted” .... This is the characteristic of our personal style. We love the spray paint combined with colorful fresh flowers. It sounds like our signature. I hope you’ve enjoyed the idea! The creative possibilities are really endless!

No, sorry!, We never use dried flowers in our arrangements! Only in the crowns for obvious reasons, like every florists I think... Our particular bouquets are made with fresh flowers and fresh


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{Photos and graphics Kristina Klarin}

www.kristinaklarin.blogspot.it

palette du jour

kristinaklarin@gmail.com


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{Commento sonoro Habibi - Let Me In }

www.soundcloud.com/burgerrecords/habibi-let-me-in

play t he m usic


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{Text and Photos Polux Fleuriste }

www.poluxnyc.com

poluxnyc@earthlink.net

a day with Polux Fleuriste Dove hai trovato l’ispirazione per arredare e progettare il tuo negozio di fiori? Sono sempre stata molto appassionata di moda e design degli anni ‘40, infatti anche adesso stiamo lavorando molto con vecchie bottiglie da farmacista d’epoca, bollitori smaltati vintage e cartoline d’epoca. Inoltre, 12 anni fa, per il progetto del primo negozio l’ispirazione è stata presa direttamente dalla vecchia cucina di mia mamma che a tutt’oggi è nella nostra nuova sede. Che tipo di fiori ti piace utilizzare? Ci piace lavorare con molte diverse

texture come le bacche dell’eucalipto, i gerani profumati e molte erbacee le cui ruvide textures funzionano come base le composizioni. Amiamo mescolarle con delicati fiori creando una composizione di variazioni tonali di un colore. Raccontaci di qualche fantastico nuovo progetto per il 2014 E’ nata da pochissimo una collaborazione con Club Monaco il negozio monomarca sulla 5th Avenue di New York, dove abbiamo un bellissimo corner, se passate vedere le nostre strabilianti composizioni realizzate per loro.

Where did you find the inspiration to design your flower shop? I’ve always been fashioned into the 40ies aesthetics, we are working a lot with vintage apothecary bottles, enamel kettles, vintage post cards etc. Also, 12 years ago, the inspiration for my first store design was from my mom’s kitchen which I think still today in our new location. What kind of flowers do you like and use? We like to work with lots of different textures like seeded eucalyptus, scented geranium , different herbs as a base, which represent the rough texture, then

we like to mix it with delicate flowers in a monochromatic colors shade. Tell us about some new fantastic project for 2014. We have just started a collaboration with Club Monaco at their flagship store on 5th avenue New York where we have a corner, you can find some Polux arrangements made for “ Club Monaco”.


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{ Text and Photos Mink’s }

https://www.facebook.com/minkislove?fref=ts

minkislove@hotmail.com

design with Mink’s Chi sei ? ==> Mi chiamo Mink

Who are you? ==> My name’s Mink

Cosa fai nella vita? ==> Sono l’Art director di Mink ‘s

What do you do? ==> I’m Mink’s Art director


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Come descriveresti il tuo stile? ==> Semplice e naturale

How would you describe your style? ==> Simple and natural

Dove trovi l’ispirazione? ==> Cerco e trovo l’ispirazione ovunque. Spesso le idee sono nascoste nei luoghi dove non ci si aspetterebbe di trovarle ^ ^

Where do you find the inspiration? ==> I get my inspiration everywhere. Ideas can be found in places where we would not expect to find them ^^


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focus

I colori pastello saranno i protagonisti della prossima stagione:sfumature chiare e a tinte delicate. Si ispirano proprio alla natura la collezioni Mitu e Khilia. Nuove tonalitĂ e nuovi nomi: sabbia, giada, rosmarino, cenere, cipria e avorio. Pastel colors will be the stars of the new season: light shades and delicate hues. Inspired directly by nature herself come the Mitu and Khilia collections. With new tones and names: sand, jade, rosemary, ash, blush and ivory.

www.euro3plast.com/it

Scegli il tuo colore


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Che cosa è Mink’s ? ==> “Mink’s” è un marchio e un negozio minimal di Bangkok.

What is Mink’s? ==> “ Mink’s “ is a minimal lifestyle brand from Bangkok.

Qual è il tuo miglior prodotto ? ==> L’orologio da polso in legno.

What is your best product ? ==> Wooden wrist watch

Quali sono i prodotti che saranno più venduti nel prossimo futuro? ==> L’orologio da polso in legno, sicuramente.

Which products will be more sold in the future? ==> Wooden wrist watch, definitely


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{ Text and Photos Daniele Angelotti }

www.danieleangelotti.jimdo.com

daniele.angelotti@gmail.com

Walking through the Irises of Florence Una delle gioie ricorrenti che scandiscono le primavere fiorentine è costituita dall’apertura temporanea del Giardino dell’Iris. Qui, nei pressi di Piazzale Michelangelo, città e campagna si fondono: antichi ulivi convivono con rose, aquilegie e fiori di campo. L’intervento dell’uomo si fa quasi impercettibile e le protagoniste indiscusse sono le Iris inviate da ogni parte del mondo. Il Giardino risale al 1954 e fu voluto per promuovere la conoscenza di questo fiore straordinario. Per tradizione botanica e carattere cosmopolita, la Città del Giglio era perfetta per ospitare un concorso annuale di valenza internazionale e così, nella primavera del 1957, Piero Bargellini, Assessore alle Belle Arti e ai Giardini, ne inaugurò la 1’ edizione.

Ancora oggi si possono ammirare alcune delle prime collezioni tra cui quella delle antiche varietà offerta dal Presby Memorial Garden di Montclair (New Jersey) e quella delle acquatiche giapponesi. Ogni anno selezionatissimi ibridatori sono invitati a spedire sino a sei varietà differenti di Iris per un totale di due rizomi ciascuna che saranno messi a dimora entro la seconda settimana di ottobre. Dopo tre anni di attente cure manutentive, costituiranno l’oggetto di interesse della giuria, il cui compito non è certo dei più semplici. Nel 2014 il Giardino sarà aperto al pubblico da aprile a maggio per ospitare la 58’ Edizione del Concorso.

One of the recurring joys of spring in Florence is the temporary opening of the Iris Garden. Near Piazzale Michelangelo, city and countryside somehow merge: ancient olive trees live next to roses, columbines and wildflowers. Human intervention is almost imperceptible and Irises are the undisputed protagonists coming from all over the world. The garden dates back to 1954 and was meant to promote awareness of this amazing flower. The City of the Lily was perfect to host an annual international competition. Considering its botanical tradition and cosmopolitan character then, in the spring of 1957, Piero Bargellini, Minister of the Arts and Gardens, inaugurated its first edition. Some of the earliest collec-

tions can still be admired today, including the old varieties offered by the Presby Memorial Garden in Montclair (New Jersey) and aquatic Japanese. Each year, carefully selected breeders are invited to send up to six different varieties of Iris for a total of two rhizomes each that will later be planted by the second week of October. After three years of careful care maintenance, they will be submitted to the judgement of a jury, whose duty it is certainly not an easy one. In 2014, the Garden will open to the public from April to May, in order to accommodate the 58th edition of the competition.


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{ Graphics Valentina Caiazzo }

www.amisuradibimbo.wordpress.com

valentina.caiazzo@gmail.com

jukebox kids

londji

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Mibo www.mibo.co.uk Ferm living www.fermliving.com Coccoli Home www.coccolihome.blogspot.it Looodus www.etsy.com/it/shop/looodus Bumoon www.bumoon.com/?language=3


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{Text and Photos String gardens }

www.stringgardens.com

Lovely String gardens Dove trovi l’ispirazione per creare questi poetici String Gardens? Penso proprio dalle piante stesse. Quello che faccio è solo di accentuarne la bellezza, rinforzandola ed infine elaborandola. Può sembrare scontato, ma sono estremamente coinvolto dalle mie piante. Penso che questo sia quello che mi attrae maggiormente.

Quali sono le piante migliori e qual’è stata invece la peggiore che hai provato? Le migliori sono le Asparagina sp., perchè sono in grado di sopportare davvero tutto. Le mie piante preferite sono quelle di agrumi mentre quelle più difficili sono le classiche lavande. Solo la Lavandula dentata è risultata la più semplice e facile da trattare. Quest’anno è la prima

Where did you find the inspiration to create these poetic creations? I think from the plants themselves. What I do is to accentuate them, ‘make stronger’ .. whatever moves me toward the plants, I choose to ‘process’ them. It may sound a bit silly but I become strongly attatched to my plants. I think this is what inspires me at all.

What is the best plants to make a string gardens, and what was the worst plant that you ever used? The best are the asparagus variety, they are able to endure a lot. My favourite plants are the citrus trees and the most difficulties species are the lavenders. Only the Lavandula dentata is the easiest variety. This year is the first time that I have hanged two Lavandula Angustifolia on my balcony during


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volta che ho sospeso ben due Lavandula angustifolia sul mio balcone durante l’inverno e devo dire che stanno ancora bene, normalmente la Lavandula angustifolia muore in poche settimane, nonostante le mie cure :) Parlaci della manutenzione? Annaffiature, concimazione … Utilizzo del concime in granuli. Durano fino a 6 mesi e dopo questo periodo basta fare dei fori nel panetto di terra e aggiungere nuovi granuli. Durante l’estate le annaffiature sono più frequenti e se si hanno molti String Gardens significa molto lavoro in più da svolgere. Mentre al sopraggiungere dell’autunno avremo abbastanza pioggia da non doverle annaffiare, naturalmente solo quelle all’esterno. Ultimamente sto lavorando ad un nuova idea per il sistema di irrigazione, il che dovrebbe facilitare il lavoro. E’ un fantastico sistema goccia a goccia. Molti negozi, uffici e gallerie sono interessati agli String Gardens e mi piacerebbe che fosse sempre più facile la

loro manutenzione, al momento nessuno si è lamentato, ma vorrei facilitare, se possibile, la loro cura.

Winter. They are still looking good, normally Lavandula Angustifolia dies within a few weeks although my care :)

Tra le bulbose, qual’è quella che preferisci? e perché

What about the care ? Watering, fertilizer..

La prima che mi viene in mente è una varietà di mini tulipano, bellissima, il Dasystemon Tarda Mini Botanica Tulip e in effetti non so per quale motivo. Forse è perché ha un profumo incantevole: come di tè verde mescolato al profumo inebriante di gelsomino. Di solito non amo i fiori gialli ma il colore striato di questi tulipani mi ammalia. Mi piace sperimentare con le bulbose, forse perché sono più complicate e difficili delle altre piante. In linea di massima adoro lavorare con i bulbi, l’anno scorso ho creato uno String Gardens con una varietà rossa di Tulipa ‘Viking’, è stato un successo, un colore rosso passione meraviglioso. Un consiglio: i tulipani sono abbastanza difficili da mantenere e curare, gli steli sono vulnerabili, i risultati migliori si ottengono con i mini tulipani.

I use the small granules fertilizer. They last for 6 months and after this period I just make 1 or 2 holes in the balls and I put again new fresh granules. During the summertime watering must be more intesive, so if you have a lot of hanging plants that means a lot of work. As soon as Fall start we get so much rain from the sky, so we don’t have to water them, only for the outside ones of course. Now I am working on a new construction/ concepts of watering which should make it easier to do it. A fantastic drip system. A lot of shops, offices and galleries are interested in String Gardens and I want to make them easier in watering, at the moment I haven’t had complaints, but I would like to improve that system. Among the bulbs plants which is the one you prefer ? and why Immediately I think of a variety of an

amazing mini tulip, the Dasystemon Tarda Mini Botanical Tulip and I don’t know why. Maybe the reason is … a lovely smell: like green tea mixed with a little bit of jasmine scent. Normally I don’t like so much the yellow flowers but the streaked color of these bulbs really catch me. I like the experiment with bulbs because they are more difficult than the others plants. Generally I fall in love with bulbs, last year I made a String Gardens with Tulipa ‘Viking’, it was a success, a wonderful passion red color. I give you a recommendation: Tulips are very difficult to care, because the stems are vulnerable, but the mini tulip variety works very well.


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{Text and Photos Valery Rizzo}

www.valeryrizzo.blogspot.com

vrizzo@valeryrizzo.com

Veggies from my Garden Quest’anno mi sono divertita parecchio in giardino. Ho fatto molto di più rispetto allo scorso anno, e prima o poi vorrei anche provare la tecnica del compostaggio. Ho anche scoperto che dando da mangiare agli uccelli e agli scoiattoli questi non toccano le verdure dell’orto.

Ho cucinato molti piatti leggeri e salutari durante tutta l’estate scorsa, con pomodori, cetrioli, fagiolini, melanzane, basilico, menta e altre erbe del giardino, al momento anche ho diversi peperoni rossi e delle belle fragole che aspettano solo di essere raccolte, magari prima che arrivino gli uccelli.

As you know I have been having lots of fun with my garden this year. I did much better than last year, I may even try composting next year. I also learned that as long as I kept the birds and squirrels fed they would leave my vegetables for alone. I made all kinds of light and healthy dishes all summer long with tomatoes, cucumbers,

string beans, eggplants, basil, spearmint and other herbs from the garden. I presently have several red bell peppers I am anxiously waiting to harvest and bunches of strawberries if I get to them before the birds do. Spelt and Cucumbers with Cherry Tomatoes, Red Onion and Basil


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Ricetta: Farro e Cetrioli con pomodorini, cipolla rossa e basilico 1 1/2 tazze di farro 2 o 3 cetrioli medi, tagliati a dadini 1/2 di cipolla rossa, tagliata a dadini 1 grossa manciata di pomodorini 1 manciata di foglie di basilico fresco 1/4 di tazza di aceto di Lambrusco 1/4 tazza di olio extra vergine di oliva Pepe nero macinato fresco sale marino

Bollire il farro in acqua salata, togliendo ogni tanto la schiuma che via via si forma. Abbassare la temperatura e cuocere fino a quando i chicchi saranno teneri, circa 1 ora e mezza. Scolare il farro e trasferirlo in una grande ciotola. Aggiungere tutti gli altri ingredienti: cetrioli, cipolle, pomodori e basilico, mescolando bene. Condire con l’aceto, l’olio d’oliva, il sale e il pepe fresco, mescolare bene e servire, o lasciar riposare a temperatura ambiente per 1 ora per far amalgamare i sapori. Questa ricetta può anche essere fatta in anticipo e tenuta in fresco per 3 giorni. Dosi per 4/6 persone.


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Recipe: Spelt and Cucumbers with Cherry Tomatoes, Red Onion and Basil 1 1/2 cups spelt berries 2 or 3 medium cucumbers, cut into 1/4 inch triangles (I used Diva cukes but Kirbies would also work nicely) 1/2 of a red onion, cut into 1/4 inch dice 1 large handful of cherry tomatoes, halved 1 handful fresh basil leaves, thinly sliced (chiffonade) I throw in the tiniest leaves, whole 1/4 cup Lambrusco vinegar 1/4 cup extra-virgin olive oil Fresh ground black pepper Sea salt

Combine spelt berries and water to cover by 2 inches in a large saucepan and bring to a simmer, skimming off the foam. Reduce the heat to a bare simmer and cook until berries are just tender, about 1 1/2 hours. Drain spelt berries and transfer to a large bowl. Add cucumbers, onions, tomatoes and basil, mixing well. Add vinegar, olive oil, salt and fresh pepper, mix well and serve, or let stand at room temperature for 1 hour to bring out the flavors. This can also be made ahead of time and refrigerated for up to 3 days. Serves 4 to 6 people.


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{ Graphic Nicky Sczesny}

www.nickysczesny.com

Sophisticated garden party


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MY garden

www.cappellinipiante.it

www.studiobaccari.com

Landscape and Garden Design


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Giochidicarta Silvia Raga From Italy. Children and paper cut illustrator, mom of two. Obsessed by nature, paper and colors. www.giochi-di-carta.blogspot.com http://giochidicarta.bigcartel.com


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{ Text Chiyoko Tada }

ctbanywhere@yahoo.com

{ Photos © walther/tamura }

Hanami:l’ammirazione Giappone: il primo giorno dell’anno nuovo è il momento dello scambio di saluti e felicitazioni e il “geishun” è uno di quelli più ricorrenti e spesso viene scritto sui biglietti d’auguri usando l’antica calligrafia artistica. Letteralmente significa “benvenuta primavera” la tradizione fa riferimento all’arrivo del nuovo anno appunto

come “primavera” anche se in realtà è “l’attesa della primavera”, cioè il desiderio e l’auspicio per l’arrivo dei mesi di rinascita e di ringiovanimento che verranno. “Hanami - o visione floreale” è una di queste tradizioni giapponesi. Per quanto possa essere l’occasione per assistere alle fioriture degli alberi è abitualmente riferito

dei ciliegi in fiore

Japan: first day of the New Year, is a time of exchanging greetings and well wishes and “geishun” is one of the greetings we use, often written in artistic calligraphy on a new years greeting card. The literal translation is “the welcoming of spring” and the tradition of referring to the new year as “spring” but

what it really expresses is the “awaiting of spring”, the desire and anticipation for the months of rebirth and rejuvenation,which we all long for. “Hanami - or flower viewing” is one of those traditions. Although it can be an occasion to witness any flower at it’s full bloom, it is commonly referenced


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al Sakura, il ciliegio giapponese da fiore; la tradizione è quella di andare all’aperto per assistere allo splendore dello schiudersi dei fiori di ciliegio. Per diverse settimane a partire dal metà marzo fino ad aprile l’Hanami prende il sopravvento sul meteo nei notiziari, che riportano date e luoghi da visitare per vedere i ciliegi in fiore. Si tratta di un evento nazionale che segna l’apice dei riti primaverili. E’ stata praticata per molti secoli, dapprima solo tra la nobiltà colta che celebrava questa festa traendone ispirazione per l’Haiku, la poesia, il teatro, la pittura e altre forme d’arte. Quando il Giappone si è trasformato in una società più democratica, così ha fatto anche la tradizione dell’Hanami, quindi i ciliegi sono stati piantati non solo nei giardini privati ma anche nei parchi urbani.

La Natura in Giappone è stata spesso trasformata in forma d’arte, attraverso l’Ikebana, i Bonsai e i giardini zen, ma l’hanami è adorato proprio perché è accessibile a tutti, spontaneo e non esclusivo e sua la bellezza è condivisa da tutti divenendone l’ossessione nazionale. La tradizione moderna dell’Hanami non è solo un fatto romantico, ma è un’occasione per festeggiare e celebrare la primavera in maniera talvolta esuberante e dionisiaca.... La durata del Sakura in fiore è davvero molto breve, i petali iniziano a cadere non appena le infiorescenze raggiungono l’apice e questo ci rammenta che il tempo scorre e perciò dobbiamo goderne completamente finchè possiamo, perchè è come la vita, non durerà per sempre.

with Sakura or cherry blossom viewing, the tradition of going outdoors to witness the splendour of the cherry blossoms in full bloom. For several weeks beginning in mid-March to April “the hanami front” takes over the “weather front” in the news report, chronicling the expected dates and places to see the blooms in their full glory. It is a national event that marks the pinnacle of the spring rites. It’s been practiced for centuries, at first among the educated nobility who would celebrate, feasting under the glory of the blooms and often drawing inspiration from it’s splendour into haiku and poetry, theatre, paintings and other forms of art. As Japan transitioned into a more democratic society, so too did the tradition of hanami as cherry trees were planted, not exclusively in private

gardens, but also in public areas. Nature is trasformed into an art form, through Ikebana, Bonsai or the zen gardens, but Hanami is loved precisely because it is not exclusive, it’s accessible, spontaneous and the beauty is shared by everyone and so it became the national obsession. Modern day “Hanami” is not quite so romantic, it’s more an occasion to party and celebrate and sometimes merriment infused with lots of drinking can get very much out of control. But because the life span of the Sakura is so short, the petals which start to fall as soon as the blooms reach it’s peak, do evoke a feeling that this fleeting moment should be enjoyed while we can, since as with life, this moment will not last forever.


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{ Text

Luisa Prina Cerai

{ Photos

}

Emilio Tremolada

press@blossomzine.eu

}

www.emiliotremolada.it

www.vimeo.com/user10353310

Insolite piante Nella cuore della Toscana si puo’ scoprire La Casina di Lorenzo, il vivaio di Davide Picchi tutto dedicato alle piante insolite e rare. Una passione curiosa nata gia’ da piccolissimo, quando ha iniziato a seminare e ad aspettare che crescessero queste piante particolari. Con gli anni si e’ reso conto che c’era una scarsa offerta commerciale in Italia per queste piante e anche poco cultura in merito. Come rimediare? Iniziando a trovare

spunti nei viaggi in giro per il mondo e scegliendo di aprire un vivaio tutto suo, adottando piante di posti lontani ed esotici per acclimatarle nel nostro paese. Un modo diverso per poter conoscere e coltivare anche qui piante come la Bauhinia variegata e la Petrea volubilis. La bellezza dei vegetali puo’ essere curiosa e stravagante, spesso piu’ i fiori e le piante sono stranianti piu’ ci attraggono. Provare per credere!

La Casina di Lorenzo is the plant nursery of Davide Picchi, in the heart of Tuscany, completely dedicated to rare and unusual plants. His unusual passion started when he was a child, when he began to sow these special plants and waited for them to grow. As he grew up he realized that such plants were rarely sold in Italy and that they were not well known either. What could he do about this? He started to travel around the world to find

inspiration and decided to open a nursery of his own, adopting plants from far and exotic places to adapt them to our country’s climate. A different way to learn and grow here as plants like Bauhinia variegata and Petrea volubilis. The beauty of plants can be curious and quirky. Very often the more flowers and plants are alienating, the more they attract us. Try to believe it!


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Grevillea johnsonii

Tilia henryana


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Serruia florida


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MY garden

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stravagante

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schede botaniche Bauhinia variegata Originaria delle zone tropicali dell’Asia, fa parte della famiglia delle leguminose, di facile coltivazione ben si adatta al nostro clima mediterraneo. Tollera anche delle lievi gelate fino a -4°/-5°.

Petrea volubilis Il fascino è dovuto al fatto che fiorisce sui rami spogli, i fiori ricoprono totalmente la pianta e l’effetto complessivo è davvero imponente. I suoi fiori ricordano quelli delle classiche orchidee e nota insolita e curiosa sono anche profumatissimi.

Bauhinia variegata Native to the tropical areas of Asia, easy to cultivate, it is well suited to the Mediterranean climate. It also tolerates slight frosts down to -4 ° / -5 °. Its charm comes mostly from the fact that it blooms on

Originaria dell’ America Centrale, fa parte della famiglia delle Verbenacee, nei luoghi d’origine è una liana vigorosa che si arrampica sugli alberi, se coltivata nelle nostre zone mediterranee risulta più lenta e parca e si adatta anche a

leggere gelate. Il fascino è dovuto alla fioritura, simile a quella della Wisteria sp. (glicine) ma continua per l’inera estate e autunno inoltrato. La fioritura è massiva e ricopre tutta la pianta creando un effetto sontuoso in giardino.

Petrea volubilis bare branches, the flowers cover the plant completely and the overall effect is very impressive. Its flowers resemble orchids curiously they have a strong unusual fragrance.

Originally from ‘ Central America, where is grows as a vigorous vine that climbs trees. If planted in Mediterranean areas, growth is slower and frugal, and also adapts to light frosts. Its appeal is due to its bloom, similar to that

of Wisteria sp. it blooms throughout the summer until late autumn. The bloom is massive and covers the entire plant, creating a magnificent effect in the garden.


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{Text and Photos

Edoardo Santoro

}

www.sguardonelverde.com

edosant@libero.it

Diario del giardiniere medievale Bulbi antichi e selvatici È il momento di goderci le fioriture dei bulbi messi a dimora in autunno. Per il giardino medievale non tutti i bulbi vanno bene: non stiamo parlando di condizioni di terreno, esposizione e umidità ma di una scelta mirata a valorizzare piante “antiche”, ovvero

spontanee nell’Europa medievale e certamente presenti nei giardini dei principi e, perché no, anche delle persone comuni. Non bisogna aspettarsi esuberanti fioriture di tulipani, narcisi e giacinti, bensì fiori meno appariscenti ma in grado di moltiplicarsi velocemente e favorire il processo

Ancient and Wild Bulbs It’s time to enjoy the blooms of the bulbs planted in the fall. Not all bulbs are suitable for the medieval garden though: it is not about soil conditions, exposure and humidity though. it is a choice aiming at enhancing ‘ancient’ plants, which grew spontaneously in

medieval Europe and which were certainly in the gardens of princes of common people as well. Do not expect amazing blooms of tulips, daffodils and hyacinths, but less showy flowers that can multiply quickly and facilitate the process of savagery, an important goal for the wild areas of the garden


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di inselvatichimento, obiettivo importante per le zone spontanee del giardino ricche di crochi, muscari, bucaneve, scille e anemoni . Ben vengano le eccezioni, rappresentate nelle aiuole ornamentali da specie di maggiore impatto visivo come campanellini, giacinti selvatici, sigilli di salomone e agli ornamentali.

Non mancano alcune rarità che, seminate 4 anni fa e dopo anni di paziente coltivazione, sono finalmente in fiore: il tulipano selvatico, l’aglio siculo e la fritillaria donano al giardino quel tocco di magia che aiuta a fare un viaggio nel tempo e tornare nei boschi e nei prati dell’epoca medievale.

full of crocus, muscari, snowdrops, scilla and anemones. Exceptions are clearly welcome, like species of ornamental flowerbeds with greater visual impact like bells, wild hyacinths, seals of Solomon and the ornamental. There are also rare species, which were planted four years ago

and after years of patient cultivation, are finally in bloom: the wild tulip, Sicilian garlic and fritillary, which give the garden a touch of magic that help traveling back in time and going to the woods and meadows of the medieval period.


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{ Text

and Photos Alfonsina Tartaglione

}

www.delizieingiardino.wordpress.com alfonsina.tartaglione@gmail.com

Violette zuccherate Le violette… un bel caratterino: crescono lì dove hanno deciso e non c’è verso di convincerle a rimanere dove vorreste che crescessero. E’ tempo sprecato obbligarle a ricoprire una zona del giardino dove vi piacerebbe che si affezionassero o piantarle in un vaso dove immaginate che starebbero benissimo! Ogni anno non le trovate mai nel posto dove le avete lasciate l’anno prima: sono uno spirito libero, praticamente delle vagabonde!

Le violette… che nei racconti di mia madre diventano anche le caramelle di zucchero che il nonno comprava alla sua amata quando si recava in città. Romanticherie di altri tempi! Provate a fare in casa le violette candite: deliziose da utilizzare per decorare i dolci, da mettere nella zuccheriera per stupire i vostri ospiti quando offrite loro un tè o un caffè, ma anche per rubarne una ogni tanto dalla scatola di latta dove le avete riposte. Un profumo da gustare.

Violets ... a strong personality: they decide where to grow, no way to convince them to grow where you would like them to do so. It’s a waste of time trying to force them to cover an area of the ​​ garden that you would like them love, or planting them in a pot where you imagine that they would look great! Every year you would end up not finding them where you left them the previous year: they are free souls, practically rovers! Violets... my mother used to tell me stories about sugar candies that

his grandfather would buy for his sweetheart when going to town. Romantic gestures of the past! Try to make candied violets at home: delicious to decorate cakes, you can also put them in a sugar bowl to impress your guests when you offer them a cup of tea or coffee, or steal one every now and then out of the tin where you have placed. A fragrance to enjoy.


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ricetta: Versare un albume in una ciotolina e slegarlo sbattendolo per un po’ con una forchetta; una per volta e tenendole per il gambo, immergere le violette nell’albume aiutandosi con uno stecchino,

scrollarle per eliminare l’eccesso di albume e rigirarle su un piattino con dello zucchero a velo facendo in modo che ne vengano tutte ricoperte. Lasciarle asciugare in un piatto spolverizzato di

zucchero a velo e infine staccare gli steli. Consumare entro una settimana.


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recipe: Pour egg white in a small bowl and beat it shortly with a fork. Dip the violets in the egg white one at a time holding them by the stem with the aid of a stick. Shake  them gently to remove excess egg

white and turn them on a saucer with sugar icing, making sure that they are all well covered. Let them dry on a plate dusted with powdered sugar and then remove the stems.

Eat within a week.


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{Text and Photos

Giovanna Feola

}

giovanna.f53@libero.it

Casatiello pasquale Ogni anno nel periodo di Pasqua, specialmente a Napoli, si incomincia a pensare una settimana prima a cosa preparare per le feste. Il giorno del venerdĂŹ santo si impastano specialitĂ come il tortano, il casatiello la pastiera e la pizza piena. Ricordo che quando ero bambina con le mie sorelle e i miei fratelli avremmo

voluto assaggiare queste prelibatezze: non si poteva! La nonna diceva che era peccato. Potevamo solo annusare i profumi in attesa di Pasqua. Il casatiello è delizioso sia da mangiare che da portare in tavola, con le sue uova ingabbiate. Disporre la farina a fontana, porre al centro

Every year at Easter, especially in Naples, people start thinking about what to prepare for the holidays a week in advance. On Good Friday specialties like tortano casatiello, pastiera and stuffed pizza are prepared. I remember wishing to taste these delicacies as a child with my brothers and sisters, but we were not allowed

to! My grandmother used to say it was a sin. We could only smell their scents while waiting for Easter Day. Casatiello is both delicious to eat and to serve, with its caged eggs. Place the flour in a bowl, pour the yeast previously melted in a little water, and add the lard, salt, pepper and


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il lievito sciolto in poca acqua, aggiungere lo strutto, il sale, pepe e pecorino. Lavorare bene finché non diventa una pasta elastica, farla riposare per un’ora. Una volta che la pasta é cresciuta staccare un pugnetto di pasta e metterla da parte, stendete la pasta a formare un rettangolo, aggiungere salame, formaggi e uova sode a

Ingredienti:

Ingredients:

600 gr di farina 300 gr di acqua Un panetto di lievito di birra 150 gr di strutto (sugna) Salame e formaggi vari 4 uova fresche 100 gr di pecorino grattugiato 4 uova sode pepe e sale

600 gr of flour 300 gr of water A packet of yeast 150 gr of lard (pork fat) Salami and cheeses 4 fresh eggs 100 gr of grated pecorino cheese 4 hard-boiled eggs pepper and salt

fette. Arrotolare piano e e mettere in una teglia a forma di ciambella, oleata con lo strutto. Prendere le uova fresche e appoggiarle sopra alla ciambella salata, fermarle con striscioline di impasto incrociate. Fare riposare mezz’ora. Infornare a 250°. A metà cottura volendo spennellate con un uovo sbattuto per dorare.

cheese. Knead until it becomes elastic dough and let it rest for an hour. Once the dough has grown pull off a handful of and set it aside, roll out the dough to form a rectangle, add salami, cheese and boiled egg slices. Roll up and put in a baking dish in the shape of a donut, oiled with lard. Place the fresh eggs on top of

the donut salt them; fix them with strips of crossed dough. Let it rest half an hour. Bake at 250 °. Halfway through the cooking, brush with a beaten egg to brown.


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{Text

Andrea Mangoni

{Photos

Paolo Rasoini

}

}

www.oryctesblog.blogspot.it

info@oryctes.com

Marans, la gallina dalle uova di cioccolato! A volte ci piace immedesimarci coi personaggi dei film. In questo caso, dovremmo far nostra un’abitudine del mitico agente 007 di Ian Fleming, che diceva di apprezzare, tra tutte le uova, quelle cioccolato della Marans. Son polli forti, i Marans: derivati dagli animali che vivevano tra le paludi vicine all’omonima città, irrobustiti dal sangue dei galli da combattimento dei marinai inglesi, dalle molteplici livree, hanno visto aumentare le loro dimensioni con

l’introduzione nelle loro vene di sangue Langshan, magnifica razza asiatica. Ma quest’ultima ha lasciato in eredità alla Marans altro, oltre a tarsi impiumati e una taglia robusta: delle uova dallo splendido guscio scuro, che generazione dopo generazione abili selezionatori francesi hanno portato a raggiungere il colore del cioccolato più puro. E allora, guardando queste magnifiche uova d’oro, ci vien voglia di emulare Mr. Bond.

Sometimes we like to empathize with movie characters. In this case, we should take on the habit of Ian Fleming’s legendary 007 Agent, who claimed that, of all eggs, he appreciated mostly the Marans chocolate eggs. Marans chickens are strong: this breed derived from animals that lived in the swamps near the eponymous town, was strengthened by the blood of the fighting cocks of the English sailors, with multiple liveries, and grew bigger in size

with the introduction of Langshan blood in their veins, the blood of magnificent Asian race. The legacy left to the Marans, however, is not just the plus feathered shanks and the robust size: the eggshell is beautifully dark, and generation after generation skilled French recruiters have managed to reach the colour of pure chocolate. So, when we look at these magnificent golden eggs, we feel inclined to emulate Mr. Bond.


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{ Text

and Photos Simonetta Chiarugi

}

www.aboutgarden.wordpress.com

simonetta_chiarugi@libero.it

Un nido per Pasqua Gli ingredienti ci sono tutti, nido, uova e gallina per una composizione dai toni pasquali. Un soffio di primavera da portare in tavola, regalare agli amici o da utilizzare per decorare un angolo di casa. L’elemento vegetale varia a seconda di quello che offre il mercato, il vasetto con la piantina fiorita ad aprile potrebbe essere un

ranuncolo, una primula, viola o una pratolina. Occorrente: rami flessibili provenienti dalle potature (clematis vitalba, glicine, kiwi o vite) corda da pacchi piantina fiorita Intrecciare le ramaglie per formare alcuni cerchi dal diametro poco

We have all the right ingredients for an Easter composition: a nest, eggs and chicken. A breath of spring for the table, a gift for friends or a decoration for a corner of the house. Plant elements may change depending on what the market offers; in April the jar with the small-bloomed plant could be a buttercup, a primrose, a violet or a

daisy. What you need: flexible branches from the pruning (clematis clematis, wisteria, kiwi or screw) cord wrapping small blooming plant. Twist the twigs to form some circles with a diameter slightly larger than the pot of the plant. The circles should over-


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piÚ grande di quello del vasetto della piantina. I cerchi andranno sovrapposti, occorre siano in numero sufficiente a coprire l’altezza del vaso. Sul primo cerchio fissare con un nodo, in quattro punti equidistanti, altrettanti pezzi di corda,

sovrapporre i cerchi annodando ognuno con la corda a quello precedente. Travasare la piantina in un cache pot e inserirla all’interno della struttura appena formata.

lap to cover the entire height of the vase. Fix four pieces of cord on the first circle at the same distance from each other. When you overlap the circles, tie them with a knot. Transfer the plant from the pot and put it inside the structure.


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{ Text and Photos

Tiziano Bianchi + Luigi Conti + Virgilio Piatti

}

AMERICAS

PLANT HUNTERS WENT TO

ASIA EUROPE

AFRICA

VISITED PLACE

Plant hunters L’escursione botanica di Creta è partita dal Mediterranean Agronomic Institute ( MAICh) con sede a Chania dove abbiamo alloggiato per l’intero periodo della nostra permanenza . Lo scopo del viaggio è stato quello di vedere dal vivo alcune specie tipiche di questa bella isola. La prima interessante essenza vegetale che abbiamo potuto ammirare in tutta la sua bellezza e rarità è stata la Phoenix theoprasti Greuter (famiglia Arecaceae) che vegeta, a parte alcune ridottissime zone della Turchia, soprattutto sulla bella spiaggia di Vai, nella zona nord-est dell’isola. Si tratta di una specie dioica che raggiunge un’altezza massima

di 10 m il cui stipite è generalmente attorniato da altri più brevi. Le foglie sono lunghe dai 3 a 5 m, pennatocomposte; i singoli segmenti risultano essere di aspetto spinoso verso la parte basale della foglia, più larghi verso l’apice. Produce piccoli frutti carnosi (drupe), lunghi circa 1,5 cm, dotati di polpa sottile e fibrosa. Insieme alla Chamaerops humilis L. è l’unica rappresentante spontanea europea di quel grande raggruppamento di piante conosciute comunemente con il nome di “palme”. Altra “rarità” botanica vista sull’isola è l’Ebenus cretica L. una specie appartenente alla famiglia delle Fabaceae, alta circa 50 cm , carat-

THIS ISSUE

Creta The Island of Crete The botanical tour in Crete started at the Mediterranean Agronomic Institute (MAICh) in Chania, where we stayed for the whole period of our trip, which was intended to to see live some typical species of this beautiful island. The first interesting plant essence that we could see in all its beauty and rarity was the Phoenix Theoprasti Greuter (Arecaceae family) that grows almost exclusively on the amazing beach of Vai, in the north-eastern part of the island, with the exception of some very small areas of Turkey. It belongs to the dioecious species that reach a maximum height of 10m and whose jamb is generally

surrounded by shorter ones. The leaves are long and pinnate, from 3 to 5 m, and the individual segments are spiky at the base of the leaf and wider at their apex. They produce small fleshy fruits (drupes, about 1.5 cm long, with thin, fibrous pulp. Along with Chamaerops humilis L., it is the only representative of that great European spontaneous grouping of plants commonly known with the name of “palm”Ebenus cretica L. is an additional botanical rarity of the island, which belongs to the Fabaceae family. It is about 50 cm high , characterized by leaves gathered in three or five, with a silky look. It produces dense spikes


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terizzata dall’avere foglie riunite a tre o cinque, di aspetto setoso. Produce dense infiorescenze oblunghe o cilindriche, molto decorative, dotate di una fine ed elegante peluria frammista a fiori rosati . Purtroppo il periodo troppo precoce (fine marzo) della visita non ci ha permesso di ammirare in piena vegetazione un’altra specie tipica di Creta e cioè la Zelkova abelicea (Lam.) Boiss. (sin.Zelkova cretica Spach), (famiglia Ulmaceae) generalmente

presente sotto forma arbustiva, raramente arborea, caratterizzata dal presentare una fitta ramificazione costituita in gran parte da rametti molto fini. Le foglie, quasi sessili, sono ovatooblunghe, lunghe 1,2-1,5 cm, munite ai margini di 7-9 ampi denti. Naturalmente la bellezza del mare di Creta con relativa vegetazione in sua prossimità hanno contribuito a rendere questo viaggio veramente bello e interessante.

oblong or cylindrical, very decorative, with a fine and elegant fluff mixed with pinkish flowers Unfortunately, our trip was too early in the year (late March) for us to admire in full vegetation another species typical of Crete, namely the Zelkova abelicea ( Lam.) Boiss . (sin. Zelkova cretica Spach), (family Ulmaceae) generally growing as shrub, rarely a tree, characterized by a dense branching with very fine twigs. The leaves are almost ses-

sile, are ovate-oblong, 1.2-1.5 cm long, fitted at the margins of 7-9 large teeth. Of course the beauty of the Cretan Sea with its vegetation in its vicinity helped to make this trip really nice and interestin


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{Text

}

Nella Cerino

{Photos

Elisa Correa

}

nella.cerino@yahoo.com www.elisacorrea.com

elisa@elisacorrea.com

Goiabada fruit La Goiabada è una marmellata fatta di Guava, zucchero e acqua, che trova le sue origini nel periodo coloniale dove la Goiaba (da noi in Italia meglio conosciuto come Guava) era usata come sostituto della mela cotogna per fare marmellate. L’abbondanza di zucchero e il lavoro degli schiavi sono stati fondamentali per la preparazione di questo dolce in ampi calderoni posti per lungo tempo sul fuoco moderato. Mentre le industrie dolciarie ne preparano diverse varietà utilizzando ricette tradizionali o rivisitate, ancora oggi la Goiabada

è comunemente fatta in casa per uso familiare. Come la storia di una goiabada che ha segnato la vita della famiglia di Ângela Gutierrez. La madre dell’imprenditrice, Dona Neném, gestisce la produzione del dolce in una fazenda in Inhaúma, nella regione metropolitana di Belo Horizonte nello Stato del Minas Gerais. La preparazione è artigianale e mantiene la tradizione. Un calesse raccoglie la materia prima raccolta nel goiabal, la porzione di terreno riservato alla coltivazione della goiaba. La frutta è lavata, selezionata e collocata

Goiabada is a jam made of guava, sugar and water, which finds its origins in the colonial period where the Goiaba (better known as Guava in Italy) was used as a substitute of quince for jams. The abundance of sugar and slave labour were fundamental for its preparation, which involved cooking in large cauldrons placed on medium heat for a long time. Goiabada is commonly made at home for family use, although industrial production is based on traditional or revised recipes to make a large variety of sorts. Like the story of a goiabada

that marked the life of the family of Ângela Gutierrez. The entrepreneur’s mother, Dona Neném, manages production in a ranch in Inhaúma in the metropolitan region of Belo Horizonte in the state of Minas Gerais. The preparation is crafted and preserves traditions. A horsedrawn carriage collects the raw material harvested in Goiabal, the portion of land dedicated to the cultivation of Guava. The fruit is washed, sorted and placed in the tub and then is dried on bamboo sieves. Peeling the goiabe “Is a very slow work, with


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in tinozza e in seguito è seccata su setacci di bambù. Nel momento in cui si sbucciano le goiabe “Si esegue un preciso rituale suggestivo in cui le donne pregano e cantano ed é un lavoro molto lento. La goiaba resta molto più tempo nelle mani di queste donne che sul fuoco e

si può affermare che la parte più importante del processo di trasformazione, avviene proprio in questa fase”. Dopo che sono state pesate le goiabe sono poste a cuocere e per ogni dieci chili di polpa si aggiungono cinque chili di zucchero. Questo definisce il gusto meraviglioso

della goiabada e il suo particolare colore: il fuoco deve essere basso e lo sciroppo deve mantenersi nel punto in cui “fila” rimanendo sul fuoco dalle quattro alle cinque ore. In Brasile la goiabada é consumata di solito con il “fomaggio Minas” prendendo il nome di Romeo e Giulietta per la

cui preparazione si usa la goiabada cascão che si differenzia dalle altre per la presenza di pezzi del frutto interi. Si mangia durante la colazione, spalmata su fette di pane abbrustolito o insieme al formaggio soprattutto nel periodo natalizio.


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a precise, suggestive ritual, when women pray and sing. The guava is in the hands of these women longer than on fire and we can say that the most important part of the transformation process takes place at this stage.” Once the goiabe have been weighed, they are cooked. For every

ten pounds of pulp, five pounds of sugar are added. This defines the wonderful taste of goiabada and its colour: the fire must be low and the syrup must be kept at the point where it steams along on fire four to five hours. In Brazil goiabada is usually consumed with the “ Minas cheese

“ taking the name of Romeo and Juliet prepared with goiabada cascão that differs from the others by the presence of pieces of whole fruit. It is eaten at breakfast, spread on slices of toasted bread or with cheese especially at Christmas time.


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{Interview Marzia Barosso } {Photos Antonio Perazzi }

marziabarosso@alice.it www.antonioperazzi.com

Antonio Perazzi "Foraverde"

Perché un botanico scrive un libro di verità inventate? Piante e animali mi affascinano da quando sono bambino. Tra i primi libri che ho letto c’è stato Botanica parallela in cui Leo Lionni, andando oltre il disegno, raccontava una botanica affascinante. D’altro canto, tutti, in famiglia, erano certi

che avrei fatto l’etologo. Crescendo ho scoperto che la professione di paesaggista mi permetteva di coniugare entrambe queste passioni, ecco perché ho cominciato a progettare giardini. Anche i giardini sono realtà inventate.

Why does a botanist write a book of invented truth? Wild plants and animals fascinated me since I was a child. One of the first books I read was Botanica Parallela by Leo Lionni. Everyone in the family thought that I

would be an ethologist, but when I grew up I discovered that being a landscape designer let me to combine both passions, so I started designing gardens. Even gardens are invented truths.


073 Tutta fantasia? Dove hai scovato l’ispirazione per questi 11 racconti? E’ il lavoro del paesaggista, i progetti durano mesi, a volte anni, e ad ogni nuovo incarico si conoscono nuovi territori fino ad entrare a farne parte. Ogni volta, sui miei taccuini, prima di arrivare al progetto, scrivo, disegno, prendo nota. Non sono un nostalgico dell’arcadia, indago piuttosto un rapporto virtuoso tra l’uomo e l’ambiente, semplicemente perché è la quintessenza del giardino.

Uomini e piante si assomigliano molto di più di quello che si può pensare, però i vegetali riescono ad essere più consciamente, prepotentemente, generosamente vitali. Ho solo cercato di dar voce alla natura che ho incontrato.

Are they all fantasy tales? Where did you get the inspiration for these 11 stories? This is the work of the landscape designer, projects can last for months, sometimes even years, and each time you get to know the new territories so well that you end up being part of them. Each time, on my notebooks, before arriving at the project, I write, draw, take note.

I’m not a nostalgic of Arcadia, I investigate rather a virtuous relationship between man and the environment, simply because it is the quintessential garden. Men and plants look like each other much more than what you may think, in addition, however, plants, able to be more consciously, powerfully generously vital. I just tried to give voice to nature that I have met.


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In ogni capitolo una pianta diventa il pretesto per un racconto: qual è la pianta che racconta la tua storia, che parla di te? In quello sul ligustro si racconta una storia che conosco molto bene. Ho giocato molti anni a rugby. Ho incontrato un ometto bislacco con un nome che non avevo mai sentito e da cui ho comprato due splendide assi di olmo. Sono un appassionato di montagna, sono attratto da luoghi incolti e da cantieri

abbandonati da cui traggo molta piÚ ispirazione che da tanti giardini contemporanei che vedo. Ho avuto il privilegio di una lunga amicizia con un’amica a quattro zampe che si chiamava Tina. Ho fatto un sogno...

In each chapter a plant becomes the pretext for a story, what is the plant that tells your story that tells about you? The story about privet is a story I know very well. I have played rugby for many years. Once I met a little man with a quirky name that I had never heard of

and from whom I bought two beautiful elm boards. I am a mountains lover, and I am attracted by uncultivated and abandoned construction sites where I get a lot more inspiration than from many contemporary gardens I see. I have had the privilege of a long-time friendship with a four-legged friend named Tina. I had a dream ...


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Un appassionato di piante e giardini cosa può scoprire leggendo “Foraverde”? Ho adottato un vocabolario semplice così che la lettura risulti facile come una fiaba per bambini, anche se ogni racconto va molto oltre la narrazione. Sono undici storie legate all’ecologia, al paesaggismo,

ai giardini e ad una certa botanica che mi sta molto a cuore: quella delle piantacce.

What kind of information can be found in “Foraverde “ by lovers of plants and gardens? I adopted a simple vocabulary so that reading proves as easy as reading

a children’s story, even if every story goes far beyond the narrative. There are eleven stories related to ecology, landscaping, botanical gardens and one that is very close to my heart: the story of bad plants.


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{Text

}

and Photos Franco Zangari

www.giardinisenzapolline.com

zangari.francesco@gmail.com

Giardini senza polline Corylus avellana Il nocciolo appartiene alla famiglia delle Corylacee ed è una tra le prime piante a fiorire all’inizio dell’anno. La coltivazione è concentrata soprattutto in Piemonte, Lazio, Campania, Sicilia ed è condotta spesso in modo intensivo anche intorno alle abitazioni. Il suo polline purtroppo, causa le allergie cosiddette precoci proprio perché si manifestano già durante l’inverno tanto che i sintomi sono spesso confusi con quelli del raffreddore. L’emissione pollinica è notevole: una sola infiorescenza può

produrre fino a 5 milioni di granuli che il vento provvede a trasportare per favorire l’impollinazione che in questa specie è incrociata. Dovremo dire addio allora alla bontà della cioccolata con le nocciole o rinunciare al gusto squisito di un buon gelato? No di certo. Possiamo però, nei giardini pubblici e privati, evitare di mettere a dimora le varietà ornamentali di nocciolo e di carpino. Ciò, per mantenere bassi i livelli di polline delle Corylacee nei centri abitati.

Common Hazel belongs to the family of Corylacee and is one of the first plants to bloom in the spring.

inflorescence can produce up to 5 million granules carried by the wind to promote crossed pollination.

It is cultivated mainly in Piedmont, Lazio, Campania, Sicily, often carried out in an intensive way even near urban areas.

Should we then forget the delicious taste of chocolate with hazelnuts or give up the lovely taste of a good ice cream?

Its pollen unfortunately, can cause early allergies, often occurring during the winter, so symptoms most of the times are confused with common colds.

Of course not.

The emission of pollen is remarkable: a single

We can, however, avoid planting ornamental varieties of hazel and hornbeams in public and private gardens, which helps maintaining low levels of Corylacee pollen in urban centres.


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I

my readings

Gatherings SPRING 2014

Magazine

Un magazine stagionale che si affaccia sul fantastico mondo delle feste con uno sguardo nuovo!

ARTISTS + ARTISANS

Seasonmag è quella guida stagionale che ti accompagnerà e ti darà mille suggerimenti per ogni tipo di festa!

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Look inside

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{Text Dott.ssa Elena Baratti}

elena.baratti68@tiscali.it

il consiglio del farmacista Dopo una cena al ristorante indiano mi portano dei confetti colorati come digestivi a base di zenzero e cannella. Penso alle molteplici proprietà di queste spezie. Il rizoma dello zenzero è un ottimo anti emetico ed è ormai comunemente usato per le cinetosi quali mal d’auto o mal di mare. Vi sono studi che evidenziano inoltre come questa spezia aiuti a ridurre i livelli di

colesterolo. La cannella oltre ad essere utilizzata tradizionalmente nelle patologie invernali da raffreddamento in virtù delle sue proprietà antibatteriche è un ottimo antiossidante ed anche a questa spezia sono riconosciuti effetti benefici sul colesterolo. L’olio essenziale di cannella sulla cute si usa per alleviare la contrazione muscolare e contrastare i crampi . Attenzione agli abusi e all’assunzione in gravidanza.

After a dinner in an Indian restaurant I am given colourful confetti as digestive with ginger and cinnamon.

spice helps to reduce cholesterol levels.

The rhizome of ginger is an excellent anti-emetic and is now commonly used for motion sickness like carsickness or seasickness.

Cinnamon is traditionally used as a relief for winter colds thanks to its antibacterial properties. It is also an excellent antioxidant, and considered beneficial on cholesterol. Cinnamon essential oil is used on the skin to relieve muscle contraction and combat cramps.

There are also studies that show how this

Do not exceed use during pregnancy.

I think about the various properties of these spices.


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{Text and Photos Laurence Cabantous + Giorgio Sabbatini}

laurencegiorgio88@gmail.com

Gardens by the Bay Singapore Destinazione Singapore. Andremo a visitare il famoso Gardens by the Bay. Da lontano gli enormi alberi in ferro si stagliano alti nel cielo azzurro e una passarella sospesa a 20 metri d’altezza offre una passeggiata e una vista mozzafiato. La vegetazione lussureggiante ci accompagna alle due serre dall’architettura futurista. La prima costruzione è ampia ed espone alberi molto particolari, fiori e piante grasse dall’Indonesia e dall’Australia. L’altra serra è molto piu’ alta e ospita

al suo interno una montagna artificiale completamente ricoperta di vegetazione con un ponte che porta il visitatore sino all’estremità. L’aria è umida l’ habitat ideale per orchidee, piante acquatiche e tropicali. Mentre la notte scende su Gardens by the Bay centinaia di migliaia di piccole luci si accendono rendendo questo zoo della natura ancora più avveneristico e mentre siamo in taxi per il ritorno guardiamo ancora indietro e ci rendiamo conto di aver visitato un luogo veramente magico.

Destination Singapore. We are going to visit the famous Gardens by the Bay. From a distance, the huge iron trees stand high in the blue sky and a catwalk suspended 20 meters above sea level offers a walk and a breath taking view. The lush vegetation takes us to the two futuristic greenhouses. The first building is very extensive and hosts some very special trees, flowers and succulents from Indonesia and Australia. The other greenhouse is much higher with an artificial mountain inside of it, completely covered with vegetation and a bridge that takes visitors up

to the end. The air is humid, the ideal habitat for orchids, aquatic and tropical plants. As the nightfalls on Gardens by the Bay hundreds of thousands of small lights make this nature zoo even more futuristic and while we were in our taxi we looked back and realized that we visited a truly magical place.


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{Text L’orto di Michelle}

www.lortodimichelle.blogspot.it

ortomichelle@gmail.com

Collages orticoli (a km zero) Sembrano deliziosi tessuti stampati per cucina, e invece sono freschi collages realizzati con erbe aromatiche, frutta e ortaggi. Tutti alimenti prodotti dagli agricoltori locali di Los Angeles e fotografati, usando il suo iPhone, dalla blogger Julie Lee.

They seem lovely printed fabrics for the kitchen, but they are collages made with ​​ fresh herbs, fruit and vegetables. All foods produced by local farmers in Los Angeles and photographed, using her iPhone, by blogger Julie Lee.


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Les copirates

Le collectif COPIRATES lanciato nel 2009 da Lydia Rump e Myriam Bala每 Devidal. Creazioni, scenografie e tanto altro. pccopirates@gmail.com


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{Text and Photos Carlo Gabriele Callari }

www.carlogabriele.it

mail@carlogabriele.it

"Yes, we can" Melbourne Che cosa può spingere una persona a lasciare tutto quello che ha nel suo Paese d’origine per cercare fortuna lontano?

non avessi raggiunto un traguardo sostanziale. Inoltre avevo l’impressione che il settore del paesaggismo fosse da una parte controllato dai soliti noti, e dall’altra funestato da sedicenti professionisti dal misterioso percorso professionale. Un guazzabuglio tipico del belpaese.

Lo scorso Aprile ho deciso che avrei voluto fare una esperienza lavorativa in un Paese differente dall’Italia. Le ragioni di questa decisione risiedono in primo luogo nella sensazione che, dopo anni di duro lavoro come libero professionista, Col talento dalla mia,

volevo capire se altrove avrei potuto spendere meglio le mie energie. Le mie parole suoneranno arroganti e piene di invidia. Invece sono le parole di una persona che ama profondamente ciò che fa, e si dispiace ogni volta che vede un brutto progetto in quanto è un’occasione mancata per dire qualcosa di interessante e di nuovo. Perchè l’Australia e

come procede la mia esperienza saranno raccontati in seguito, per chi avrà la pazienza di seguirmi. Sappiate che c’entra un amore, una predizione e un giardino. Per adesso posso dirvi che la risposta alla mia domanda l’ho trovata qualche giorno fa, seduto nella Rod Laver Arena per un match dell’Australian Open, a


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What pushes a person to leave everything he has in his own country to seek fortune far away? Last April I decided that I wanted to have work experience outside of Italy. The reason for this is mainly that, after many years of hard work as a freelancer, I had not yet achieved major results. I also had the impression that the world of landscape design was partly

controlled by the usual suspects, and partly by professionals with a mysterious career. A typical Italian mess. I wanted to see if my energy and my talent could be spent better elsewhere. My words may sound arrogant and full of envy. Instead they are the words of a person who deeply loves what he does, and who feels sorry


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La rivista Blossom zine puoi leggerla online: sul pc, sul tablet, sullo smarthphone e può anche essere scaricata e salvata You can read online the digital edition Blossom zine on your laptop, PC, tablet and mobile and you can also download and save it

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Melbourne: l’australiano Mr. Laver ha vinto nella sua carriera da tennista 200 titoli, e oggi è un signore di 75 anni. In Australia il merito viene riconosciuto da vivi. In Italia aspettiamo che una persona muoia per rendere onore al suo talento. Io non voglio attendere.

each time he sees a bad project as it is a missed opportunity to say something interesting and new. I will tell you later why I choose Australia for my experience and how it is going, if you are going to be patient enough to follow me. I will only

tell you that it has to do with love, a prediction and a garden. I found the answer to my question just a few days ago, while I was sitting in the Rod Laver Arena in Melbourne watching a match of the Australian Open: Mr. Laver is an Australian tennis player who won 200 titles dur-

ing his career and today he is a 75 years-old gentleman. In Australia, merit is recognized when you are living. In Italy we wait for a person to die to honour his talent. I do not want to wait.


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Leggi anche gli altri articoli dei nostri redattori

Summer

Autumn

Winter

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4issue

Blossom zine

Blossom zine si presenta come la prima rivista in Italia pensata per il digitale e quindi distribuita solo online. E’ un magazine trimestrale dedicato al mondo del verde in tutte le sue forme: giardinaggio, design, cucina vegetariana e non, moda, botanica, composizioni floreali. Informazioni

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Cover n°4 spring

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{Text and Photos Matteo Ragni }

http://matteoragni.itnuke.it/

matteo.ragni@gmail.com

Portobello market

Anthyrrinum Antirrinca Rose

Begonia Pink

Wisteria

Plectranthus colloide

Bocca di leone, bella per giocare. Da tenere in un vasetto vicino alla finestra.

Calde labbra rosa da baciare. Da usare sul balcone bagnata e concimata sempre!

Da mettere in giardino per avere sempre dei fiori blu da mangiare e per sapere quando la primavera è ufficialmente iniziata in tutto il mondo.

Il Plectranthus coleoides soprattutto se Variegato è perfetto sul balcone con le altre piante di stagione. Più cresce e più profuma e colora. Belli e facili tutti i Plectranthus!

Anthyrrinum Antirrinca Rose

Begonia Pink

Wisteria

Plectranthus colloide

Snapdragon, nice to play with. To be kept in a jar by the window.

Hot pink lips to kiss. Use it on balconies and keep it wet and fertilized!

Should be in gardens to always have blue flowers to eat, and to know when spring has officially arrived across the world.

The Variegated Plectranthus coleoides, especially if variegated, is perfect on balconies with the other plants of the season. The more it grows, the more it smells and colours. All Plectranthus are beautiful and easy.

Erysimum Artist Monet’s

Perilla Tricolor

Setcreasea Purple Heart

Bergenia Sakura

Facile da coltivare, ottimo sotto il sole. Da usare in tutti i giardini dal mare alla montagna. I fiori sono ricchissimi di sfumature, perfetto per composizioni di perenni.

La pianta medicinale più colorata della natura. Facile da coltivare al sole e con tanta acqua. Da tenere sempre vicino per essere felici.

La mia pianta dell’anno. Da usare sempre, in vaso, tra i sassi, sul balcone con le petunie. Piantiamola ovunque perché cresce ovunque!

Così vittoriana e colorata da essere fondamentale in tutti i giardini d’ombra.

Erysimum Artist Monet’s

Perilla Tricolor

Setcreasea Purple Heart

Bergenia Sakura

Easy to grow, great in the sun. For use in all gardens from the sea to the mountains. Flowers have many shades, perfect for compositions of perennials.

The most colourful medicinal plant in nature. Easy to grow in the sun with plenty of water. Always keep it close to you to be happy.

My plant of the year. Always use in a vase, among the rocks, on balconies with petunias. You can plant it everywhere, because it grows everywhere!

So Victorian and coloured to be fundamental in all the shady gardens.


095

BLOSSOM ZINE WANTs you ! in yourself

GiarDiniere gardener

Lo fai di lavoro ?

Fiorista

Hai un negozio ?

Is your work ?

FLORIST

HAve you got a shop ?

PAEsaGGista GRN Designer Sei un appassionato del verde e ne hai fatto la tua professione ? Fatti conoscere ! Partecipa alla nostra Board di Pinterest pubblica una foto che rappresenta al meglio la tua anima verde al lavoro.

Progetti giardini ?

do you design gardens ?

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Partecipa è aperta a tutti ! Mandaci le tue foto

Send us your pictures

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096

Contributors around the globe

Polux Fleuriste

Sczesny Nicky

String gardens

Oland

New York

Francia Les copirates

Spagna

Rizzo Valery

Nella Cerino

Flowers By Bornay

Belo Horizonte

Sao Paulo

Elisa Correa

Italia

Angelotti Daniele Elena Baratti

Barosso Marzia

Tiziano Bianchi Caiazzo Valentina Chiarugi Simonetta Di Matteo Daniela Feola Giovanna Mangoni Andrea Marchett Luigi Conti Virgilio Piatti


da

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Magda Wasiczek

Polonia

Belgrado

tti Mirco Pozzi Elisabetta

Klarin Kristina Mink’s

Bangkok

Bali Carlo Gabriele Callari

Cabantous Laurence Sabbatini Giorgio

Melbourne

Luisa Prina Cerai Raga Silvia

Ragni Matteo

Santoro Edoardo Tartaglione Alfonsina

Tremolada Emilio Zangari Francesco Zitara Lidia

made with love


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Il Color ceruleo del Diavolo veste Prada

{Tea time con Lidia Zitara } Cosa ci può raccontare sul nostro giardino la scena del “maglione color ceruleo” in Il Diavolo veste Prada ? Che non è mai possibile fare scelte al di fuori della moda. Questo non si significa non potere essere originali o indipendenti, ma che in quel caso, originalità e indipendenza verranno acquisite dal gran calderone delle mode, diventando tendenza. Qual è il rapporto tra scelte individuali, i gusti personali e le mode e tendenze di mercato ? Cambia per ogni settore

www.giardinaggioirregolare.com

merceologico. Per quanto riguarda abbigliamento, libri, arredamento, le scelte sono molto variabili, mentre per il giardino sono omologate. Ancor oggi la brodura mista con erbacee da fiore e rose, è considerata un vertice. Bisogna aver esercitato lungamente un criticismo ragionato per avere un gusto davvero personale. Pochi ci riescono. Quindi anche i nostri gusti in fatto di giardino sono soggetti ai corsi e ricorsi del mercato ? Meno che altrove, data l’obiettiva lentezza di insediamento di una moda, dovuta al tempo necessario

gogolis@alice.it

alla crescita delle piante. Se ci facciamo caso gli alberi passano di moda dopo cinquanta, cento anni (è il caso di araucarie e magnolie), mentre per le annuali da fiore la moda cambia da un mese all’altro, e quel che era buono l’anno precedente non lo è più il successivo. Perciò la nostra libertà di scelta è sempre un po’ “illusoria”: la società ci condiziona di più di quello che possiamo credere ? Più che la società è il mercato a condizionarci. Se in Olanda viene ibridata la tal pianta, la troveremo ovunque in pochi mesi. Dopo un po’ di

Ph. Lidia Zitara

tempo, dalle pagine delle riviste prestigiose e dalle fiere specializzate, la vedi anche al centro commerciale, “in mezzo ad una pila di roba”. A quel punto non potrai non prenderla, anche perché costerà pochi euro. In giardino però la valenza non è data solo dalla difficoltà di coltivazione, dalla rarità o dal prezzo, poiché una pianta è un soggetto estetico e un essere vivente. Ciò dona unicità a ogni pianta, anche la più economica e ordinaria, come la Kalanchoe a fiori rossi (che ho soprannominato “pianta di Padre Pio” per la sua diffusione come omaggio alle statue del santo).


099

What can you tell us about our gardens the “cerulean sweater” scene in in The Devil Wears Prada ? That it is impossible to make choices without considering fashion. This does not mean that people cannot be original or independent, but in that case, originality and independence would be acquired by the great melting pot of fashion, later becoming the trend. What is the relationship between individual choices, personal taste and market trends? The relationship is different

in each area. As for clothing, books, furniture, the choices are very variable, while in gardens they are standardized. Even today mixed borders with herbaceous flower and roses, are very highly considered. It takes a long-time reasoned criticism to have a truly personal taste and very few people do.

and magnolias), while fashion trends for annual flowering plants change from one month to another, and what was good the previous year does is not necessarily so the next one.

So even our taste in the garden is subject to market trends?

It is the market that affects us more than society. If a new plant is hybridized in the Netherlands, we will find it everywhere in a few months. After a while it will be everywhere, from the pages of prestigious magazines and trade fairs to shopping centres “on top of a pile of

It is less frequent, as an objective fashion becomes such very slowly, given the time needed for plants to grow. Trees go out of fashion after fifty, a hundred years (in the case of monkey-puzzle trees

So our freedom of choice is an “illusion” as we are more conditioned than we may think?

stuff”. At that point you cannot avoid it, as it will cost just a few Euros. However, the value in the garden is not determined just by the difficulty of cultivation, the rarity or the price. A plant is an aesthetic subject and a living being. This gives uniqueness to each plant, even the cheapest and most ordinary ones, such as Kalanchoe red flowers (which I have called the “ plant of Padre Pio “ for its dissemination as a tribute to the statues of the saint).


Next issue nel prossimo numero

0100

Lago d i Como

stay tuned

Villa C ar Villa M lotta elzi

Matri

monio

Rose d a favol a

sul lag o

giardi

ni pri vati

Special edition Lake of Como www.dominionilibri.it

o om f C o e a Lak ott arl zi C a l Vill a Me ake Vill n l o s rose ing d s u d o We abul y f l e lut ens Abso ard g ate Priv

from May 2014

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