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TFF 38 A Torino cambia tutto di Luigi Aversa
Due anteprime internazionali per aprire e chiudere la rassegna: Ballo ballo e Un anno con Godot
38. Torino Film Festival Cambio di passo e nuova identità
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In alto: Ballo ballo, il film spagnolo che apre il 38° TFF. Sotto: una scena di Un anno con
Godot, pellicola francese che chiude la rassegna
Dopo sei anni, Emanuela Martini lascia la direzione artistica del Torino Film Festival. Al suo posto arriva Stefano Francia di Celle. La 38a edizione (20-28 novembre) si presenta rinnovata sia nella struttura che nella fruizione. Per la prima volta, infatti, alla sala si affancherà un programma online. «L’edizione di quest’anno avrà questa doppia anima», racconta Francia di Celle. «All’apertura verso il web si affancherà un forte legame con le realtà cinematografche e culturali locali. L’obiettivo è declinare i contenuti del festival anche in luoghi insoliti, coinvolgendo interlocutori e pubblici nuovi, alla (ri)scoperta di quello che Torino può dare. Dodici punti, 12 n n n di Luigi Aversa
luoghi che, disegnando la mappa del festival, evocano le 12 punte della Stella della Mole, il dodecaedro protagonista della nuova identità visiva della manifestazione». Per l’apertura e la chiusura sono state selezionate due commedie in anteprima internazionale. Ballo ballo (Explota Explota), una commedia musicale costruita sulle note dei successi di Raffaella Carrà, che segna l’esordio nel lungometraggio dell’uruguaiano Nacho Álvarez, apre il festival. Un anno con Godot (Un Triomphe), opera seconda del regista francese Emmanuel Courcol, è invece il flm che chiude la manifestazione. «Sono fero di avere due flm che si rivolgono al grande pubblico», sottolinea ancora il direttore. «Sono certo che saranno in grado di dare uno slancio al rapporto tra spettatori e sale, grazie alle tante chiavi di lettura: entrambi portano messaggi di inclusione, positività e amore per l’arte, sottolineando l’incrocio di culture, da sempre un tema caro al TFF». n n n