Touring 4 / 2015 italiano

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touring

30 aprile 2015 www.touring.ch GAB 1214 Vernier

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2015

Il giornale della mobilità

Test della VW Passat

Familiare spaziosa 20

La Norvegia in auto

Il fascino dei fiordi 28 In bicicletta nel traffico

Una piccola gita spensierata… 6

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Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS

18 Autolavaggio moderno Incontro con chi si occupa da anni di lavare le auto.

26 Moto: lista di controllo Prima di affrontare le curve una verifica si impone.

46 Logistica a Lignières Organizzazione a tre affinché tutto proceda senza intoppi.


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editoriale e sommario | touring

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n. 4 | 30 aprile 2015

Omaggio alla bici d’ordinanza

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a bicicletta è un mezzo di trasporto prediletto in Svizzera. Poter andare in bici è ritenuto naturale e comincia con i primi tentativi sulla likeabike e culmina, se possibile, con una gita della terza età in ebike attorno al Lago di Costanza. In quanto socio del TCS, non si deve assolutamente dimenticare che il nostro club è stato fondato come un club ciclistico. La bicicletta mi rievoca molti ricordi. Ad esempio, avevamo un compagno di scuola che non era in grado di andare in bici. Ciò significa che quando facevamo un’escursione in bici all’aperto, il povero ragazzino doveva rincorrerci a piedi. Dopo una visita al Museo svizzero dei trasporti di Lucerna ci è poi venuta l’idea di trasformare una vecchia bici

touring

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2015

attualità 4

sezione ticino 43

Una miscellanea di notizie dal mondo della mobilità.

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società e mobilità 16 17 18

Radar amico: per rendersi conto della propria velocità. PM10 e inquinamento dell’aria. Impianti per lavare l’automobile sempre più innovativi.

test e tecnica 20 22 23

Test VW Passat Variant: comfort, abitabilità e prestazioni stradali. Alto di gamma: il mondo delle cabrio resiste all’assalto delle SUV. Le GTI diventano station wagon.

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Il mondo della bici 9 10 12

foto Pia Neuenschwander, ald (2)

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Quando un bambino è pronto a circolare in bici in mezzo al traffico? Domanda da far rizzare i capelli: cosa scegliere tra casco e acconciatura? Piaceri e preoccupazioni di una ciclista sul tragitto casa-lavoro. Test TCS comparativo di sette mountain bike elettriche. Essere alla moda anche circolando sulle nostre strade in bicicletta.

Foto di copertina: Illustres

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viaggi e tempo libero 30 37 39

DOSSIER

Resoconti delle assemblee dei quattro gruppi regionali. Corsi per imparare a guidare.

club e soci

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Prove e novità 22 Porsche 911 Targa. 23 Seat Leon ST Cupra. 25 Renault Espace. 27 Hyundai i20.

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per bambini in una bicicletta senza pedali. In seguito, durante le escursioni con la sua camminabici riusciva a essere praticamente al nostro livello in bicicletta. Anni più tardi, alla scuola reclute ho fatto l’esperienza della bici d’ordinanza. E questa ha tre marce: la prima quando si pedala da seduti, la seconda quando si pedala stando in piedi, e la terza quando la si spinge. Abbiamo sudato lungo le strade di mezza Svizzera. Purtroppo le truppe di ciclisti sono state eliminate poco dopo l’introduzione di nuove biciclette d’ordinanza. La camminabici, la bici o l’ebike sono tutte legate a molte esperienze e storie. In ogni caso un mezzo di trasporto fantastico, che in più mantiene in forma. Felix Maurhofer, caporedattore

Norvegia: grazie a traghetti e ponti i fiordi si osservano da ogni lato. La Gaspésie in motorhome: guidare tra i parchi canadesi. Il sole piace ma occorre proteggersi in modo efficace. Un giro in 2CV: nuove idee per scoprire il fascino di Parigi.

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Arte sotto il cielo a Bad Ragaz e Vaduz e soggiorno all’hotel TCS. Incontro con i tre organizzatori della Lignières Historique 2015. Ritratto TCS: Urs Leist esperto di veicoli e maestro di guida. quiz & concorsi prezzi e contatti TCS la pagina dei lettori, impressum l’incontro: Ralf Flinkenflügel, capo degli ispettori e della redazione della Guida Michelin.


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touring | attualità n. 4 | 30 aprile 2015

Airbnb: meglio soggiornare da privati che in albergo

IN BREVE

Esposizione Universale alle porte della Svizzera Il 1° maggio aprirà i battenti l’Expo Milano. L’Esposizione Universale 2015 ha luogo praticamente alle porte della Svizzera e dunque è facilmente raggiungibile. Presenza Svizzera stima che solo i visitatori del Padiglione Svizzero saranno sino a tre milioni. L’Expo dura sino al 31 ottobre.

Trascorrere il finesettimana in un alloggio privato a Londra invece che in una camera d’albergo attira sempre più persone. E trovare un simile pernottamento è semplice, basta guardare su internet: www.airbnb.ch. L’azienda è stata fondata sette anni fa negli Stati Uniti e oggi è la piattaforma online più grande al mondo con un milione di alloggi privati. Funziona così: il 90 percento degli offerenti affittano il loro domicilio primario. Ma molti privati mettono a disposizione le loro camere solo occasionalmente. Analogamente ad un bed&breakfast gli offerenti danno consigli sui ristoranti o addirittura mostrano il loro quartiere

agli ospiti. I clienti di Airbnb non sono solo giovani single o coppie, bensì sempre più anche famiglie con bambini, che nell’appartamento desiderano una cucina e una macchina lavatrice. In Svizzera Airbnb offre 7000 pernottamenti, principalmente nelle città di Zurigo, Ginevra, Basilea e Berna, come ha scritto Christopher Cederskog di Airbnb nel giornale «Handels-Zeitung». Il tipico cliente in Svizzera ha 38 anni, mentre l’offerente ne ha 42. A cosa si deve prestare attenzione quando si prenota? Cederskog: «Le aspettative di locatori e locatari riguardo all’alloggio devono essere subito chiarite». Bü

Da Airbnb si possono prenotare un milione di alloggi privati in 190 Paesi: ognuno dovrebbe dunque trovare la stanza adeguata.

Più beni trasportati su rotaia L’anno scorso il trasporto ferroviario di merci attraverso le Alpi è nuovamente aumentato: la quantità di merce che viaggia su rotaia è aumentata del 3,5 percento. Per contro, la quantità del trasporto su strada è diminuita del 2 percento.

Grazie all’euro bonus più vendite di automobili Un marzo in odore di record ha regalato al commercio svizzero di autovetture un primo trimestre positivo. Infatti nel mese scorso sono state vendute 31 487 auto nuove, 5237 veicoli in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Ciò equivale ad una crescita del 20 percento.

Avenches, una città impregnata di storia Anche se la data esatta della sua fondazione è sconosciuta, si stima che Aventicum (nome romano della città) è sorta circa 2000 anni fa. È con un evento della durata di quattro giorni, da venerdì 22 a lunedì 25 maggio, che il comune di Avenches celebra questo storico anniversario. I festeggiamenti si svolgono attraverso un programma ricco di attività, come ad esempio un corteo d’auto d’epoca, una

Record di code al San Gottardo per Pasqua Chi rincorreva il sole ha dovuto rallentare o praticamente fermarsi. A Pasqua il traffico davanti alla galleria del San Gottardo si è bloccato per oltre 45,5 ore. È un triste record. L’anno scorso il serpentone di lamiera ha ripreso il suo cammino dopo 43,5 ore.

Potete scaricare sul vostro iPad questa edizione di «Touring». La versione per il tablet è arricchita da elementi multimediali quali video, gallerie di immagini e collegamenti a internet.

foto ald, Corbis

«Touring» su iPad

2000 anni e neanche una ruga! Avenches, l’ex capitale dell’Helvetia romana celebra la sua storia.

rappresentazione di teatro antico, un atelier di mosaico, un rally familiare dei 2000 anni (in bici) e addirittura dei combattimenti di gladiatori. Un evento che può far scrivere un nuovo capitolo di storia della città! Maggiori dettagli riguardo a questa manifestazione sul sito internet: www.aventicum2015.ch. Avenches è conosciuta anche per altre manifestazioni, tra cui il Festival dell’Opera. ab


attualità | touring

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n. 4 | 30 aprile 2015

Nuova edizione: Swiss Classic World a Lucerna

Tornanti a iosa

Le strade dei passi saranno aperte fra poco. Ma per il passo Rohtang nell’India del Nord occorrerà pazientare ancora a causa del lungo e rigido inverno. Per fortuna i nostri passi hanno poco in comune con la famigerata e pericolosa tratta dell’highway Manali-Leh che sale fino a 3978 m.

Crash-test: ampia visione Tanto la sicurezza attiva quanto quella passiva delle automobili è notevolmente migliorata sotto l’impulso dei crash-test indipendenti Euro NCAP, promossi dal 1997. Rappresentante svizzero di questo programma, il TCS pubblica regolarmente i risultati e gli ultimi sviluppi. Il club ad esempio ha appena attualizzato la lista dei test effettuati dal 2009, data dell’introduzione di un giudizio complessivo per ogni veicolo. Inoltre, il TCS ha aggiornato la scheda tecnica che traccia i progressi e le evoluzioni attese in questo

I crash-test sono sempre più severi. Prossimi obiettivi: le collisioni tra veicoli e la protezione dei pedoni.

Lo Swiss Classic World, che si svolge alla Fiera (Messe) di Lucerna il 30 e 31 maggio, è uno spettacolo di veicoli d’epoca di alta qualità, che ha come protagoniste vetture e motociclette classiche. 120 commercianti, marchi e restauratori di oldtimer presentano e vendono i loro classici. Nel padiglione 1, TCS Training & Events presenta il mega evento del 2015: la Lignières Historique (vedi intervista su questa edizione). In sintonia con l’ambiente, al suo stand TCS Training & Events informa anche sull’offerta di corsi di guida per oldtimer. Allo stesso stand si presenta anche la Sezione TCS Waldstätte, saranno della festa pure i due mitici veicoli del soccorso stradale del TCS, ossia la Jeep Willys e la Motosacoche. La Sezione concede ai suoi soci una riduzione sul prezzo d’entrata. Si veda www.swissclassicworld.ch, www.lignieres-historique.ch wi

ambito. A titolo esemplificativo, è attualmente in corso un test pilota per valutare l’efficacia degli airbag frontali concepiti per i passeggeri posteriori. Tutte le informazioni relative ai crashtest sono disponibili direttamente all’indirizzo internet www.tcs.ch/it/test-sicurezza/test/crash-test. MOH

Provare le sensazioni di una Tesla? Con eTwinning si può

Viaggiare in modo sano e sicuro: Safetravel.ch informa al meglio

Molti trovano eccitante il tema dell’elettromobilità. E non pochi vorrebbero viaggiare in un’autovettura a propulsione elettrica per poter capire se fa per loro. Adesso non è più necessario avere una propria vettura per provare la sensazione di guidare una BMW i3 oppure una Tesla. L’associazione Swiss eMobility ha infatti lanciato una nuova piattaforma gratuita, che mette in contatto i conducenti elettrici e gli aspiranti tali. L’occasione è data dalla prima Giornata dell’elettromobilità, in programma il prossimo 16 giugno. Basta andare su www.swiss-eday.ch e iscriversi su eTwinning specificando il veicolo che si vorrebbe provare. jl

Quali vaccinazioni devo fare per compiere il mio viaggio in Africa? Questa e altre domande si pongono molti turisti, prima di partire. Vari interrogativi trovano risposta nella pagina internet in francese e tedesco Safetravel.ch. Vi sono anche consigli sanitari su molti Paesi, informazioni su malattie, vaccinazioni, preparativi, malaria ecc. così come gli indirizzi a cui rivolgersi in Svizzera per vaccinarsi contro la febbre gialla. Tutto questo sapere sui viaggi viene fornito dall’Ospedale universitario di Ginevra, l’Università di Zurigo, l’Istituto tropicale di Basilea, il Centro di medicina da viaggio di Losanna o ancora l’Inselspital a Berna. Bü

L’APP

«SVIZZERAMOBILE» OFFRE GITE A TUTTI COLORO CHE SONO IN GIRO Chi adesso desidera andare in bicicletta o in rampichino, fare escursioni, andare in canoa o sui pattini in linea, può fare un buon uso dell’app «SvizzeraMobile». Offre infatti una lista delle gite locali e regionali in tutto il Paese così come tragitti attraverso diversi Cantoni: dall’itinerario di più giorni in bici nel Mittelland sino alla breve Balade du Mont d’Or per gli escursionisti a Vallorbe. Anche chi è costretto sulla sedia a rotelle trova proposte per percorsi senza ostacoli. Oltre alla lunghezza e alla difficoltà del sentiero, l’app informa su quali attrazioni ci siano lungo il tragitto. In concreto: chi attiva «servizi» o «mezzi di trasporto pubblici», viene informato su dove si trova il più vicino negozio o la fermata dell’autopostale.

Gratuita su App Store e Google Play.


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touring | dossier n. 4 | 30 aprile 2015

Bambini in bici | Chi lascia circolare in bici i propri pargoli troppo presto, non fa loro del bene. Secondo gli esperti i bimbi sono in grado di affrontare il traffico solo dai 10 anni. Ma prima si consiglia un’adeguata formazione.

… può avere ben presto spiacevoli conseguenze

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partire dalla primavera si rivedono spesso e trasmettono una certa ansia: bambini che si muovono nel traffico su due ruote tutt’altro che in modo sicuro. Comunque non sono una rarità neppure i genitori che intraprendono un giro in bici con dei bimbi piccolissimi e a volte circolano anche sulle strade principali. Piccoli di quattro e cinque anni, o giù di lì, si spostano spesso in modo pericoloso con le loro biciclettine e alcuni hanno lo stress dipinto chiaramente sul volto. Auto, bus e moto che li superano possono rappresentare una grossa minaccia agli occhi di un bambino.

Restrizione sotto i sei anni In Svizzera non c’è più un’età minima per i ciclisti in erba. Tuttavia, sulle strade principali vige la restrizione per cui i piccoli sotto i sei anni possono pedalare solo se accompagnati da una persona di almeno 16 anni. «Specie in città girano piccoli già di quattro anni», riferisce Cornelia Schuoler, portavoce della polizia cantonale di Zurigo. «Molti genitori fanno avventurare sulla strada i loro figli troppo presto. Con la conseguenza che perdono il controllo», osserva anche Esther Walter, collaboratrice scientifica dell’Ufficio

Danni provocati in bicicletta. Chi paga? Andare a finire addosso ad un’automobile e provocare graffi alla carrozzeria. Un fatto che succede facilmente quando i bimbi vanno in bicicletta. In linea di massima, i genitori rispondono dei danni provocati dai loro pargoli fino al compimento del 18° anno d’età. Eventuali danni alle cose e alle persone sono coperti dall’assicurazione responsabilità civile. Gli esperti,

prevenzione infortuni (upi). «Alla luce dell’odierno volume di traffico è sorprendente che non succeda di peggio». Nel 2014 in Svizzera sono rimasti leggermente feriti 304 bambini in bicicletta, altri 63 hanno riportato ferite di media e grave entità e due sono purtroppo morti.

Capacità motorie Andare in bicicletta richiede delle capacità motorie che i bambini possiedono quando iniziano ad andare a scuola, nel periodo in cui cominciano a leggere e scrivere», afferma Sibylle Neidhart, specialista di psicologia dei bambini e dei ragazzi della Federazione degli psicologi svizzeri a Basilea. Partiamo dal presupposto che i bambini possano muoversi in bici nel traffico assieme ai genitori a partire dai sette anni. Ci sono però anche bimbi e bimbe che hanno bisogno di più tempo per riuscire a mantenere un equilibrio sufficiente, valutare le situazioni, frenare in modo mirato ed evitare gli ostacoli. «Oggi, in molti bambini in età scolare le capacità motorie sono sviluppate peggio che quindici anni fa», indica Marcel Abplanalp della polizia municipale di Winterthur, dove dal 2004 è responsabile dell’educazione stradale. «Sull’area di

come l’avvocato di Worb Thomas Baumann, consigliano ai genitori di verificare se la loro assicurazione risponda anche dei rischi legati all’andare in bicicletta. Se i figli hanno più di 18 anni e abitano ancora in casa, si consiglia di appurare se la responsabilità civile dei genitori include tutte le persone che vivono nell’economia domestica. Ciò escluderebbe l’obbligo di contrarre un’assicurazione distinta per i giovani adulti che copra solo i rischi legati all’andare jl in giro in bicicletta.

esercitazione vanno a finire sulla bici che li precede o vanno fuori corsia». Spesso manca loro un appropriato controllo del corpo, perché in generale oggi i bambini si muovono meno e vengono di frequente accompagnati qua e là esclusivamente in automobile. «Un altro motivo è che alcuni genitori non vanno nemmeno più in bici assieme ai loro figli o si esercitano con loro», aggiunge Abplanalp. Per aiutare i giovani ciclisti a rimettersi in carreggiata, la polizia zurighese, in collaborazione con l’associazione cantonale per la promozione della bicicletta, ha lanciato in alcuni comuni l’istruzione sui cortili della ricreazione delle scuole. «I bambini dovrebbero circolare da soli nel traffico soltanto a partire dai dieci anni», consiglia a titolo preventivo la psicologa Neidhart. Ma siccome ognuno di loro è diverso, i genitori dovrebbero prima verificare se il bimbo ne ha effettivamente le capacità. Tenere bene in vista gli altri utenti della strada, pensare con previdenza, cambiare corsia, attraversare gli incroci, fare attenzione a segnali e semafori e reagire velocemente quando è necessario, sono azioni che devono fare anche i ciclisti adulti. I bambini, però, hanno tempi di reazione più lenti e si lasciano distrarre più facilmente.

Precedenza non rispettata Secondo il rapporto «Sinus» dell’upi, la maggior parte degli incidenti stradali con bambini succede a causa della mancata osservanza della precedenza o dei semafori. In molti casi la colpa è degli automobilisti, ma spesso pure i giovani ciclisti non prestano attenzione. La seconda causa degli incidenti è la disattenzione o la distrazione dei bambini. Poliziotti come Marcel Abplanalp osservano, inoltre, che la svolta a sinistra rappresenta un ▸


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Illustres

n. 4 | 30 aprile 2015

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n. 4 | 30 aprile 2015

▸ grosso potenziale di pericolo. Secondo gli esperti, l’educazione stradale ciclistica, che si svolge nelle scuole di ogni cantone, è molto importante ma da sola non basta per rendere sicuri i bambini nel traffico. I genitori non dovrebbero trascurare di impartire essi stessi delle lezioni di teoria e pratica ciclistica. Coloro che vogliono che i loro pargoli affrontino il traffico con sicurezza farebbero meglio a iniziare presto a esercitarsi con loro. «All’inizio nei cosiddetti spazi protetti, che possono essere parchi pubblici, parchi giochi o aree di esercitazione», spiega l’esperta dell’upi Esther Walter. In un secondo momento si può permettere alle giovani leve di circolare in zone a scarso traffico o nelle Zone 30. Se i genitori hanno la sensazione che il bambino ha l’età e le capacità di affrontare il traffico, dovrebbero

cercare assieme a lui la strada verso scuola più sicura, non quella più veloce, oppure quella attraverso cui il figlio o la figlia vorrebbe passare regolarmente. «E percorrere con loro più volte il tragitto, fino a quando non sono sicuri che il bambino lo abbia assimilato». L’istruttore del traffico Abplanalp sconsiglia invece di salire sul marciapiede. «È tutt’altro che sicuro, dato che sui percorsi pedonali si aprono molte strade laterali». Esther Walter fa anche appello ad un altro dovere dei genitori: fare attenzione che i bambini indossino correttamente il casco. «Solo così serve a qualcosa». Indagini hanno dimostrato che il 20 percento dei giovincelli fino a 14 anni non portano il casco in modo corretto. E tra quelli fra i tre e gli otto anni la quota sale addirittura al 50 percento». Juliane Lutz

Domanda a freddo: casco o pettinatura?

Marc Sway, cantante

«Per le generazioni di oggi e di domani, portare il casco è normale. Quando ero piccolo, non dovevo indossarlo. Tra casco e pettinatura ho scelto il primo. Nel mio caso il modo di portare i capelli non è davvero fondamentale!»

Melanie Winiger, attrice e modella

«Mio figlio deve portare il casco circolando in bici, io non per forza. Non è una questione di stile. Se proprio devo scegliere tra casco e pettinatura, scelgo il casco!»

Formazione ciclistica: l’impegno del TCS Le sezioni Ginevra e Vallese propongono anche corsi supplementari di bicicletta che non concernono le scuole. Sabato 6 giugno a Winterthur, il TCS e le polizie cantonali della Svizzera orientale organizzano l’annuale Giornata dell’educazione stradale. Gli scolari dei cantoni di AI, AR, GR, SG, SH, TG e ZH si confronteranno e metteranno alla prova le loro capacità lungo otto stazioni, ad esempio in esercizi di abilità e nella guida lenta. I due migliori ragazzi e le due migliori ragazze formeranno una squadra che potrà andare a Vienna alla Giornata europea dell’educazione stradale. jl

Gli scolari dimostrano cosa sanno fare alla Giornata svizzera dell’educazione stradale, la manifestazione organizzata dal TCS e dalla polizia.

Roman Angermann, esperto di sicurezza stradale al TCS foto TCS (1), Volvo (2), Emanuel Freudiger (1)

Il TCS pubblica gratuitamente strumenti didattici, opuscoli e giochi inerenti alla bicicletta, che vengono utilizzati dagli istruttori del traffico delle polizie cantonali nelle scuole per l’infanzia e in quelle elementari. Anche i maestri possono ordinare per le loro classi questi prodotti, così come i gilet di sicurezza (per ciclisti tra i 10 e i 12 anni). Inoltre a Emmen, Fontaines, Ginevra e Volketswil il TCS dispone di rimorchi con elementi speciali per i percorsi, con i quali gli istruttori del traffico possono simulare con gli alunni delle situazioni stradali a seconda della loro età.

«Indosso il casco. Malgrado la mia civetteria non mi pongo neppure la domanda. Ho attraversato buona parte degli Stati Uniti e dell’Europa in bici e il casco mi ha già salvato la vita!»


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foto Emanuel Freudiger

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Mobilità urbana | Andare al lavoro in bicicletta è spesso sinonimo di pericolo, se si compie il tragitto in città. Con un test, «Touring» rivela le esperienze quotidiane vissute sulla strada e nel traffico.

Un percorso in bici irto di insidie

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econdo l’ultimo rapporto Sinus dell’Ufficio prevenzione infortuni (upi), nel 2013 il 76% degli incidenti con veicoli leggeri a due ruote hanno provocato danni fisici gravi e sono avvenuti all’interno delle località. Una statistica che dimostra come i percorsi urbani non siano sempre senza conseguenze. Ma quali pericoli incombono su coloro che si recano in bicicletta sul posto di lavoro? È appunto questo l’oggetto di un test effettuato sull’arco di una settimana, mirato a mettere in luce le diverse situazioni quotidiane. Innanzitutto, val la pena segnalare che solitamente compio la maggior parte dei miei tragitti

a piedi, in particolare quando vado sul luogo di lavoro, situato nel centro di Berna. Utilizzo la mia bici in modo sporadico, principalmente quando il tempo è clemente. Durante questa settimana di metà marzo, scivolo nella pelle di un ciclista e vi porto alla scoperta di tutti i miei travagli quotidiani.

Semafori rossi e tram Il lunedì mattina prendo la via più breve per recarmi al lavoro e compio un tragitto di andata di circa 1,6 km, mentre secondo il rapporto Sinus la distanza media giornaliera percorsa in bici da una persona nel 2010 è di 0,8 km. Lungo il percorso,

numerosi ciclisti hanno derogato alle regole della circolazione: ai semafori rossi alcuni non si fermano affatto, mentre altri salgono sul marciapiede per superare auto e biciclette. Eppure la segnaletica è stata adattata alle bici e la strada dispone di pista ciclabile. La mia attenzione va anche alle linee metalliche che attraversano le strade. I binari del tram mi ricordano il gusto amaro dell’asfalto quando la mia ruota vi si infilò e la caduta fu inevitabile. Un incidente che accadde a causa di un cantiere. Di conseguenza, osservo con rispetto lo spazio di circa 40 cm tra il marciapiede e il metallo. Ma relativizziamo: nel 2013 solo il 14% degli uten-


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n. 4 | 30 aprile 2015

Ritrovarsi nel bel mezzo del traffico è una situazione quotidiana per i ciclisti che si spostano in città durante le ore di punta.

Metodologia di tale test urbano in bici Questo test è basato sui criteri utilizzati dall’associazione Pro Velo Svizzera per stilare la classifica del «Premio Città ciclabili», vale a dire: clima sulle strade, sicurezza, comfort, rete ciclabile, offerte di posteggio e delle autorità. Questo per garantire un certo standard di obiettività. Dopo ogni tragitto ho valutato tali punti e annotato le mie osservazioni. Nel 2014, la città di Berna si è classificata 18° su 28. Informazioni: www.villes-cyclables.ch e www.proveloticino.ch ab

ti della strada feriti gravemente o morti in incidenti di tram erano dei ciclisti. Quasi la metà aveva tra i 25 e i 44 anni e il 16% aveva meno di 18 anni. Comunque, resto prudente, perché non voglio far gonfiare la statistica.

Non è prudente circolare troppo vicino ai veicoli parcheggiati, una portiera potrebbe aprirsi e sbarrarvi la strada.

Nel cuore della circolazione Il secondo giorno, opto per un itinerario diverso e mi ritrovo su una strada a forte traffico, che dispone di una sola corsia ciclabile. Più lontano, scopro una vera oasi di pace in centro città, lontano dai trasporti pubblici e dove circolano poche automobili. Dopo questa breve parentesi, ripiombo in quella giungla urbana che è la città di Berna nelle ore di punta e riprendo il mio posto nel traffico. Ancora qualche sforzo per affrontare una salita e arrivo al lavoro. Trovo un posto libero per posteggiare la mia bici. Che fortuna! Di sera, vicino alla stazione il percorso diventa molto rassicurante, malgrado i segnali non sempre facili da decifrare in pochi secondi. Più lontano, sopra un ponte, lo spazio libero si restringe di colpo al passaggio di un tram. Superato lo sbarramento, ecco che si presenta un

Pericoli urbani: come evitarli? Ecco qualche consiglio per accrescere la sicurezza in bici: ◾ Indossare un casco appropriato e allacciarlo correttamente. ◾ Equipaggiare la bici a norma di legge e fare in modo di essere ben visibili (giorno e notte). ◾ Circolare a destra e mantenere una distanza minima di sicurezza di 70 cm dal margine della strada, dalle linee di sicurezza o

nuovo ostacolo: un cantiere. Intralcia pista ciclabile e marciapiede, al punto che i pedoni sono costretti ad aggirarlo deviando sulla carreggiata stradale e creando così un intoppo supplementare. Dopo aver acceso i fanali, mi immetto su un secondo ponte e mi ritrovo sulla pista ciclabile posta tra due corsie di marcia: una situazione davvero precaria e che non mi fa avanzare senza un sentimento di preoccupazione. Il terzo giorno, una deviazione volontaria ad un incrocio mi porta nel cuore della circolazione. Sentendomi però a mio agio, rifletto brevemente sugli incidenti stradali connessi alla due ruote: nel 2014, secondo statistiche pubblicate dall’Ustra, 890 ciclisti hanno subito ferite gravi. In totale, hanno perso la vita 29 persone, ossia 12 in più del 2013. Secondo il rapporto Sinus 2014, la distrazione è la causa principale delle perdite di controllo gravi in bici. Un fatto che mi sprona a concentrarmi. Benché il passaggio dell’incrocio non mi ponga alcun problema, la densità del traffico non mi piace affatto; basterebbe poco perché si verifichi un incidente.

dai veicoli parcheggiati. Infatti, un automobilista disattento potrebbe aprire la portiera mentre passa un ciclista. ◾ Spostarsi al centro della corsia quando ci si immette in una rotonda o in una preselezione per svoltare a sinistra. ◾ Dar prova di prudenza quando si circola sui binari del tram, c’è il rischio che una ruota si incastri. Inoltre, la pioggia rende scivolosi i binari, le strisce pedonali e i tombini.

Giovedì, il percorso inizia serenamente in una zona 20, a cui fa seguito un itinerario poco chiaro tra ciclopista e area riservata agli autobus. La sera, il ritorno a casa fila liscio.

Spostamenti non proprio facili L’ultimo giorno è caratterizzato da un clima eccellente sulla strada, anche se qualche volta devo rinunciare al mio diritto di precedenza a causa di un paio di conducenti disattenti; d’altronde la mancata concessione della precedenza è la causa principale degli scontri tra auto e bici. Finalmente la settimana giunge al termine. Sfiorare trasporti pubblici e automobili, seguire percorsi confusi e rinunciare al diritto di precedenza: ecco qualche elemento che figura nella lista dei disagi quotidiani di un ciclista: decisamente, gli spostamenti urbani in bicicletta non sono così tranquilli. E sulla via del lavoro, nelle ore di punta, la quasi totalità degli utenti della strada si trova in una condizione di stress. Oltre ai consigli della scheda (v. qui sotto), vi raccomando due cose quando andate in bici: siate pazienti e sorridete! Aline Beaud

◾ Ai semafori rossi o ai segnali di Stop, aspettare dietro un veicolo. A causa dell’angolo morto, infatti, è possibile che l’automobilista non veda il ciclista nel

retrovisore. Allo stesso modo, non conviene sorpassare un veicolo a destra, se si presume che potrebbe svoltare da quella parte. ◾ Prendere posto nel traffico, segnalare le proprie intenzioni in modo chiaro tramite un gesto della mano, osservare gli altri utenti, rispettare le priorità e le regole della circolazione. ◾ Privilegiare le strade a traffico ridotto, soprattutto nelle ore di ab punta.


12 touring | dossier n. 4 | 30 aprile 2015

Test TCS e-mountain bike | Oggi si pedala elettricamente anche in montagna. Sei delle sette e-MTB provate hanno convinto con le note «molto consigliato» o «consigliato».

Muscoli rinforzati dall’elettricità

A

ttualmente le e-bike sono molto in voga tra gli amanti della montagna. Sono ideali per riuscire a pedalare in gruppo nelle condizioni più svariate. Infatti, perfino i meno allenati possono intraprendere itinerari impegnativi con l’assistenza di un motore elettrico. Se nel corso del tempo il livello di forma fisica cresce, basta abbassare quello della pedalata assistita. Ecco i risultati del test TCS di sette mountain bike elettriche (e-MTB) con sospensione completa.

Fino a 1000 metri L’autonomia è vitale. La Focus Thron Impulse 27R 1.0 dispone della batteria più grande (612 Wh), che con una carica può percorrere 43,9 km. Molto più performante, quindi, del modello che ha l’autonomia più limitata (–13 km). E compiendo quasi mille metri di dislivello, lascia dietro di sé le concorrenti, la maggior parte delle quali raggiunge i 700 metri.

Motori che si sentono Il motore centrale è sempre più in uso sulle e-bike. Dispongono di un propulsore del genere cinque modelli, quattro dei quali registrano buone prestazioni. Ma fornisce una forte spinta anche la Wheeler E-Falcon a trazione posteriore. Su molte biciclette testate si percepiva il rumore dei motori in funzione, specialmente quando si inerpicavano su forti pendenze. I partecipanti al test hanno esplicitamente annotato che il rumore era però leggero sulla Haibike Sduro AllMtn RC 27.5, mentre sulla BH EVO Jumper 27.5 il motore era quasi impercettibile. Purtroppo, però, il marchio spagnolo ha ottenuto la nota «consigliato con riserva» a causa del comportamento

stradale e della manovrabilità non del tutto convincenti.

Chili in eccesso Sulle mountain bike, che spesso vengono spinte o portate a braccio, il peso gioca un ruolo fondamentale. Se le normali biciclette da fuoristrada senza motore pesano tra i dieci e i 14 chili, le e-MTB testate indicavano sulla bilancia tra i 20,7 e i 23,7 chilogrammi. Tra i pesi massimi si segnala la EVO Jumper, mentre la Scott ESpark 710, più leggera di tre chili, è anche quella che sopporta il maggior carico: regge infatti 136,3 chili. Equipaggiata con un motore potente, un telaio equilibrato e un computer di bordo Bosch Nyon, adatto sia per gli allenamenti sia come navigatore, questa bici si guadagna un «molto consigliato».

Grazie alla propulsione elettrica, ora ci sono MTB anche per chi vuole divertirsi senza essere in gran forma. elettriche costano sui 2700 franchi, la emountain bike più a buon mercato, ossia la EVO Jumper, costa 3899 franchi. La più costosa era la Flyer Uproc 3 8.70 con 5999 franchi, che ha ottenuto la nota «molto consigliato» grazie alla sua grande manovrabilità dovuta alla geometria e al telaio ben equilibrato.

Due mountain bike elettriche e

Grandezza del telaio e cambio La corretta dimensione del telaio viene determinata dallo stare volentieri in sella o no. Un punto riconosciuto dai costruttori tedeschi: le Haibike e la Focus Thron Impulse sono disponibili in quattro grandezze. Tre marche propongono le bici testate in tre dimensioni e solo la BH EVO Jumper esiste unicamente nelle misure M o L. Quattro modelli dispongono solo di dieci rapporti, sufficienti con l’assistenza motorizzata ma sullo sterrato o a batteria scarica il conducente sarebbe contento di averne qualcuno in più. Su questo punto, la Wheeler E-Falcon e la BH EVO Jumper si profilano positivamente con le loro 30 marce.

Divertimento costoso Chi vuole debuttare sulle e-MTB deve essere pronto a pagare. Se le comuni bici

Marca Tipo Prestazioni in watt (Wh) Sistema di trasmissione Prezzo di listino in fr.1 Numero marce Misure di telaio disponibili Peso a vuoto della bici in kg Peso massimo possibile in kg Batteria Valore energetico in Wh2 Peso della batteria in kg Tempo di ricarica 0–100% Energia dalla rete in Wh3 Costo batteria suppl. in fr. Autonomia in km4 Dislivello in m4 Valutazione TCS

Scott E-Spark 710 250 motore centrale 4499.– 10 S, M, L 20,7 136,3

400 2,4 3 ore 25 minuti 466 799.– 31,8 697 11113


dossier | touring 13 n. 4 | 30 aprile 2015

F1online

Come aumentare l’autonomia

Ma non finisce tutto con l’acquisto di una e-MTB. Spesso ci sono ancora spese per lucchetti, parafanghi e illuminazione. Quest’ultima non era di serie su nessuna delle biciclette testate. Benché possa sembrare caro – i prezzi nel test oscillavano tra i 749 e i 1090 franchi – l’acquisto di una batteria di riserva da portarsi dietro

può risultare pagante. Infatti, la batteria si scarica presto in condizioni di temperature basse, con l’assistenza a motore a pieni regimi e il peso del conducente. Anche solo a causa del prezzo, vale perciò la pena di fare qualche giro di prova prima dell’acquisto, per trovare il modello che fa al proprio caso. jl/TCS MoBe

1. Una pressione sufficiente per le gomme e una catena lubrificata correttamente risparmiano la carica della batteria. 2. Scegliere l’itinerario ottimale: arrivare diretti in vetta costa più energia che pedalare attorno alla vetta. Anche arresti e ripartenze frequenti consumano molta elettricità e scaricano velocemente la batteria. 3. Mantenere un ritmo tra i 60 e gli 80 giri di pedale al minuto e inserire il rapporto superiore o inferiore a tempo debito. 4. Adattare il livello di assistenza a motore alla situazione: su tratti pianeggianti e con vento da dietro = assistenza bassa, in discesa = disinserire l’assistenza. 5. Trasportare l’apparecchio di ricarica nello zaino e ricaricare dove possibile. 6. Comprare una seconda batteria e trasportarla nello zaino. 7. Rinunciare a bagagli inutili. 8. Non esporre la batteria alle basse tg temperature.

Info Touring Video del test

I risultati in dettaglio sono pubblicati direttamente su www.test.tcs.ch

e svizzere ben piazzate nel test comparativo del TCS

Flyer Uproc 3 8.70 350 motore centrale 5999.– 10 S (42), M (45), L (49) 21,2 108,8

Haibike Sduro AllMtn RC 27.5 250 motore centrale 3999.– 20 40, 44, 48, 52 22,3 97,7

Haibike Xduro Fullseven RX 250 motore centrale 4599.– 10 40, 45, 50, 55 21,9 98,1

Wheeler E-Falcon 250 motore posteriore 4700.– 30 17”, 19”, 21” 22,4 107,6

Focus Thron Impulse 27R 1.0 250 motore centrale 5899.– 10 XS, S, M, L 22 98

BH EVO Jumper 27.5 350 motore posteriore 3899.– 30 M, L 23,7 116,3

400 2,4 3 ore 33 minuti 456 950.– 32,4 690 11113

400 2,9 3 ore 41 minuti 416 749.– 36,4 685 11113

400 2,4 3 ore 27 minuti 465 799.– 32,8 696 11133

423 3,4 5 ore 15 minuti 395 990.–5 30,9 688 11133

612 3,2 5 ore 8 minuti 670 999.– 43,9 990 11133

432 2,5 5 ore 26 minuti 436 1090 33,7 718 11333

Valutazione TCS: 11111 eccellente 11113 molto consigliato

11133 consigliato

11333 consigliato con riserva

13333 non consigliato

test TCS sette MTB elettriche a confronto

1 2 3 4

5

stato aprile 2015 secondo il fabbricante per la ricarica ciclista 99 kg, bagaglio 6 kg disponibili altre batterie


touringevent

Un caloroso benvenuto all‘Hotel Alpenhof, Zermatt

Unica: come l’esperienza escursionistica intorno al Cervino

L‘universo alpino di Zermatt offre uno scenario affascinante. Circondati da 38 vette di quattromila metri e dal Cervino, famoso in tutto il mondo, vivrete esperienze indimenticabili. Scoprite questo mondo con tutti i sensi durante le escursioni, le passeggiate, le ascese in vetta o in sella a una mountain bike. Gustate la tradizione senza tempo nell‘innovativo stile alpino. L‘Hotel Alpenhof a conduzione familiare, con il suo ambiente rustico e al contempo elegante, in una posizione tranquilla e soleggiata di fronte alla funicolare Sunnegga/Rothorn e vicino alla Gornergrat Bahn, vi invita a sentirvi come a casa vostra. Le ampie camere, alcune con bagno semicomunicante, offrono qualsiasi comfort per assicurare il massimo benessere. Liberate la vostra anima nell‘Alpenhof SPA con piscina interna, vasca idromassaggio esterna e sauna in casetta in legno. Diverse sale per il bagno turco e sale relax consentono il massimo riposo. Rilassatevi con un massaggio aromatico, un bagno nella vasca idromassaggio o con un piacevole trattamento al viso.

I cuochi dell‘Alpenhof creano ogni giorno un menù a scelta di sei portate, tutte preparate al momento con ingredienti freschi. Le sei portate sono completate da una squisita selezione unica ed esclusiva di formaggi a buffet. Il piano bar con camino a vista oppure l‘elegante Cigar Lounge vi invitano a trascorrere qualche piacevole momento insieme prima o dopo cena. Scoprite la Tradition Julen – che include altri hotel e ristoranti, come ad esempio il famoso Schäferstube o il rifugio Stafelalp, proprio sotto la parete nord del Cervino. Gli ospiti Tradition Julen approfittano dei servizi dei partner e ogni giorno possono scegliere tra le offerte Dine Around o Wellness Around. Ogni mercoledì, in alta stagione, Paul-Marc Julen organizza un‘escursione con gli ospiti per vedere le pecore «Naso nero» sopra lo Stafelalp. OFFERTA ESCLUSIVA • 2 notti in camera doppia • ricco buffet di colazione quotidiano • 1× Wine & Dine: cena a sei portate con un tour alla scoperta della via del vino vallesano • 1× Dine Around: menù a scelta di sei portate, tradizionale menù a base di agnello oppure serata fondue / raclette (bevande escluse)

• Utilizzo gratuito dell‘Alpenhof SPA nell‘Hotel Alpenhof e della Julen SPA nel Romantik Hotel Julen • Servizio navetta dell‘hotel da e per la stazione ferroviaria / stazione dei taxi di Zermatt VALIDITÀ E PREZZI I prezzi sono indicati per persona per 2 notti dal 21 maggio fino al 9 luglio 2015: CHF 300.– (invece di 370.–) nella camera doppia CHF 360.– (invece di 430.–) nella camera doppia in uso singolo dal 10 luglio fino al 5 agosto 2015: CHF 340.– (invece di 440.–) nella camera doppia CHF 420.– (invece di 510.–) nella camera doppia in uso singolo Supplemento per il weekend: CHF 20.– per persona per la notte di venerdì a sabato oppure / e per la notte di sabato a domenica. INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

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dossier | touring 15 n. 4 | 30 aprile 2015

Accessori di tendenza per la stagione in bici Casco, lucchetto della bici e borsa: con questi accessori la stagione ciclistica non diventa solo più sicura ma anche alla moda.

Airbag per ciclisti Chi non vuole scompigliarsi i capelli con un casco da ciclista, ora ha un’alternativa. L’airbag Hövding viene indossato intorno al collo e protegge testa, gola e collo in caso di caduta. Visto su: www.galaxus.ch Prezzo: 349 franchi

Ben protetto Chi non vuole mettersi il solito noioso casco da bicicletta, può provare uno Yakkai. Per questo casco alla moda esistono diversi rivestimenti.

Contenitori alla moda È pratica, robusta e oltretutto anche bella. Con questa borsa portabagagli dal look retrò di Basil avete a portata di mano tutto il necessario e grazie alle bande riflettenti sarete visti anche al buio.

Visto su: www.citycruiser.ch Prezzo: 145 franchi

Visto su: www.vitelli-shop.ch Prezzo: 114 franchi

Auto-arrotolanti

Presa solida

Evitano gli strappi sui pantaloni e sono anche eleganti: grazie a queste fasce elasticizzate di pelle di Brooks i calzoni non finiscono più nella catena.

Queste impugnature per la bici si adattano perfettamente alle vostre mani. Gli Imprint Grips vanno dapprima ammorbiditi con dell’acqua calda, poi si lasciano raffreddare un po’, si afferrano ed ecco pronta la perfetta impugnatura da bici.

Visto su: www.bikester.ch Prezzo: 19.90 franchi

In gonna sotto la pioggia

Chiusura centralizzata

Ecco l’alternativa ai pantaloni antipioggia. La gonna idrorepellente della «Georgia di Dublino» si indossa e si toglie facilmente e, con il tempo asciutto, diventa pure una coperta per il picnic.

Ruote e sellini sono tra gli oggetti prediletti dai ladri. Il sistema Pitlock mette in sicurezza queste parti. Con un codice la bici diventa «a chiusura centralizzata». Visto su: www.veloplus.ch Prezzo: 99 franchi foto ald

Visto su: www.georgiaindublin.com Prezzo: 55 euro

Visto su: www.tmrdesigns.com Prezzo: da 25 sterline britanniche


16 touring | società e mobilità n. 4 | 30 aprile 2015

Impianti mobili | L’inforadar è una misura preventiva per la sicurezza stradale sempre molto apprezzata dai comuni. Reportage e intervista a Schönenwerd.

Un radar che ci aiuta a rallentare

L

Sensibilizzare gli automobilisti Questo radar mobile svolge due funzioni principali: registra le velocità del passaggio dei veicoli e le visualizza sullo schermo. Permette così di sensibilizzare i conducenti sulla loro velocità e sulla strada che stanno percorrendo. Così facendo, fornisce anche dei dati precisi sulla velocità, molto utili per i comuni. Come molti altri – ogni anno, tra 300 e 400 comuni

il radar, il cui impiego è comunque limitato nel tempo.

Un’analisi dettagliata foto Emanuel Freudiger

a cifra «43» appare su uno dei radar mobili installati in questa Zona 30. La velocità è chiaramente superata dall’automobilista, che prosegue il suo viaggio. Qualche minuto prima, Daniel Jetzer era arrivato sul posto alla giusta velocità, a bordo del suo veicolo di color verde. Questo impiegato comunale di Schönenwerd (SO) è spesso in giro a posizionare i due radar mobili noleggiati per una settimana presso il TCS. Dopo aver aperto tre lucchetti che proteggono il dispositivo dai furti, sollevato il contrappeso e scoperto il pannello segnaletico sul quale figura il messaggio «Attenzione bambini», il nostro uomo può spostare questo apparecchio di prevenzione che si usa facilmente. Circa 200 metri più in là, reinstalla il tutto su un leggero pendio e poi ripete l’operazione con il secondo inforadar; ora possono finalmente ricominciare le misurazioni!

noleggiano dei radar mobili al TCS – Schönenwerd ha optato per questa soluzione di sicurezza stradale basata sulla prevenzione. Gli obiettivi perseguiti sono diversi: si tratta di pianificare un allestimento stradale, di prevedere dei controlli di polizia o anche di informare la popolazione. D’altronde, questa misura è molto apprezzata dagli automobilisti e potrebbe anche avere un aspetto giocoso; alcuni modelli visualizzano uno «smiley» (faccina sorridente) che sorride o che fa il muso a seconda che si rispetti o no il limite di velocità. Allo scopo di disporre di misurazioni per diversi siti, si consiglia di spostare fino a tre volte alla settimana

colare, per le scolaresche. Questa Zona 30 in cui sorge una scuola è molto frequentata anche da pedoni e ciclisti. Pur senza far diventare questo tratto stradale un parco giochi, è fondamentale che piccoli e adulti si sentano in sicurezza.

L’INTERVISTA

«La nostra priorità è di migliorare la sicurezza» Avevate già noleggiato un radar mobile dal TCS? Peter Hodel: Abbiamo già posizionato un apparecchio simile nell’autunno 2014 in una Zona 30. È stato utilissimo per gli automobilisti. Questi radar amici fanno davvero la differenza a livello di sicurezza. Quali sono le vostre priorità in materia di sicurezza stradale? La nostra priorità è di migliorare la sicurezza per i diversi utenti e, più in parti-

Daniel Jetzer installa un radar pedagogico in una Zona 30.

Peter Hodel, sindaco del comune di Schönenwerd.

Quali obiettivi vi prefiggete con l’installazione di questi inforadar? Speriamo di ottenere un’analisi precisa della velocità nell’area di osservazione, allo scopo di pianificare dei progetti. È infatti prioritario moderare il traffico pendolare durante le ore di punta. Contemporaneamente, intendiamo anche sensibilizzare gli automobilisti che utilizzano questa strada senza comunque doverli multare.

Alla fine del periodo dei rilevamenti, si passa all’analisi. In seguito, il TCS consegnerà a Schönenwerd e agli altri comuni un rapporto dettagliato con tabelle e grafici. Un vero valore aggiunto per queste località. Uno studio del TCS, che analizza l’insieme dei dati raccolti nel 2012, dimostra che la velocità massima autorizzata è nettamente più rispettata sulle strade limitate a 50 km/h che nelle Zone 30. Infatti, la velocità indicativa – quella che non viene mai superata dall’85% degli automobilisti – era di 48,7 km/h sulle strade con limite a 50. Per contro, questa velocità indicativa superava ampiamente la velocità massima consentita nelle Zone 30, dove raggiungeva addirittura i 34,1 km/h. Un segno che gli inforadar hanno ancora un futuro. I comuni interessati a noleggiare questi radar «amici» possono effettuare le prenotazioni telefonando allo 058 827 23 90. ab

Prevenire è più efficace di sanzionare? Lo scopo principale del nostro comune non è di punire gli automobilisti. Puntiamo piuttosto sulla responsabilità dei singoli utenti della strada. Comunque, la polizia svolge regolarmente dei controlli di velocità e a volte deve sanzionare. È un male necessario, ma non è la nostra priorità. Gli inforadar sono ben accetti dalla popolazione del vostro comune? Nessuno si lamenta, si è trattato addirittura di un desiderio della popolazione. E se non ci sono state critiche, significa che il provvedimento adottato è valido. Dal mio punto di vista, non c’è alcuna ragione per criticare una pratica del Intervista: ab genere.


società e mobilità | touring 17 n. 4 | 30 aprile 2015

Inquinamento atmosferico | Spesso additato, il traffico stradale non è l’unico responsabile dell’elevato tasso di polveri fini nell’aria. Punto della situazione.

Troppe polveri fini nell’aria

A

Un pacchetto di misure Per gestire questi picchi d’inquinamento dovuti alle polveri fini, il Canton Ginevra prevede un pacchetto di misure da appli-

tonnellate/anno

Ridurre la velocità è veramente efficace?

3000 2500 2000 1500 1000 500 0 1990 1995 2000 2005 2010 2015 2020 2025 2030 2035

polveri fini (da gas di scarico e abrasione di pneumatici) fonte UFAM

llo scopo di diminuire il tasso di polveri fini (o PM10) nell’aria, per la prima volta il Canton Ginevra ha imposto una riduzione temporanea della velocità da 100 a 80 km/h sulla tangenziale lo scorso 17 marzo. «In caso di picchi di inquinamento, questa misura completa le azioni di medio e lungo termine intraprese dallo Stato di Ginevra nel quadro del suo piano di misure OIAt 2013–2016», spiega Philippe Royer, direttore del Servizio cantonale dell’aria, del rumore e delle radiazioni non ionizzanti. «A Ginevra, da calcoli effettuati sul catasto delle emissioni, risulta una riduzione delle emissioni del traffico motorizzato del 10% per le PM10 in seguito al passaggio da 100 a 80 km/h». Il sito web dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) indica che il traffico stradale non è l’unica fonte di queste polveri fini. Queste ultime provengono anche dal traffico ferroviario, dagli impianti di combustione e riscaldamento, dalle installazioni industriali o artigianali e da macchinari e altri apparecchi. Per quanto riguarda i veicoli, sono l’abrasione dei pneumatici, il numero accresciuto di veicoli diesel sulle strade e i chilometri percorsi che contribuiscono all’aumento del tasso di questi inquinanti nell’aria.

polveri fini da abrasione di pneumatici/risollevamento delle polveri

Uno studio pubblicato dall’Istituto Paul Scherrer mostra che i camini sono la fonte principale di polveri fini durante l’inverno. La parte attribuita al traffico stradale raggiunge un massimo del 30%. D’altronde uno studio del TCS, che analizza le emissioni di polveri di veicoli diesel della classe Euro 4 e 5 a differenti velocità, mostra che la differenza di queste emissioni tra 80 e 100 km/h è trascurabile. L’efficacia della misura deve dunque essere relativizzata. ab

polveri fini da gas di scarico

care in maniera graduale. Per quel che concerne i veicoli, si estendono dalla riduzione della velocità raccomandata, poi obbligatoria e infine alla circolazione alternata. In Svizzera, la protezione dell’aria è iscritta nella legislazione. «Nel quadro dell’Ordinanza federale contro l’inquinamento atmosferico (OIAt), i cantoni sono tenuti a mettere in atto un piano di misure permanenti che tenga conto delle particolarità locali», informa Richard Ballaman, capo della sezione qualità dell’aria all’UFAM. E aggiunge: «Parallelamente a ciò, esiste un concetto intercantonale d’intervento che prevede misure specifiche da mettere in atto tem-

Evoluzione e proiezione delle emissioni di polveri fini derivanti dalle utilitarie dal 1990 al 2035.

poraneamente in caso di picchi di inquinamento». Questo concetto intercantonale prevede soglie d’informazione a partire da 75 µg (microgrammi) di PM10 per m3 d’aria in media al giorno, così come soglie d’intervento a partire da 100 µg/m3 in caso di persistenza di questo tasso per più giorni. «Le soglie d’intervento non sono più state raggiunte dal 2006. Nonostante ciò, le concentrazioni di particolato fine nell’aria restano un problema durevole, perché i valori limite d’emissioni giornaliere e annuali fissati dall’Ordinanza (OIAt) vengono superati regolarmente», precisa Richard Ballaman. ab

Patente dei neo conducenti più a rischio

I

neopatentati da qualche tempo ricevono la licenza di condurre soltanto in prova. Il periodo dura tre anni, durante i quali se il conducente commette due infrazioni gravi alla Legge sulla circolazione stradale, può dire addio per un po’ all’idea di guidare. La sua patente è infatti annullata. La severità con cui le autorità trattano i neo conducenti è stata peraltro confermata anche da una recente sentenza del Tribunale federale (1C_310/2014). I giudici di Losanna erano chiamati a giudicare il caso di un abitante di Svitto che aveva guidato tra Küssnacht am Rigi e Wangen an der Aare sotto l’effetto

il consulente Urs-Peter Inderbitzin

della cannabis. Ciò ha portato al ritiro della patente per tre mesi e al prolungamento del periodo di prova di un anno. Ancora prima della fine di questo periodo di prova, il conducente era caduto con la sua Vespa mentre scansava un ostacolo. In tale occasione era risultato che la ruota posteriore aveva un battistrada di profilo insufficiente, ovvero di soli 0,7 mm anziché almeno 1,6 mm. Al conducente era stata inflitta una multa di 200 franchi poiché alla guida di un veicolo non conforme alle norme di sicurezza. Inoltre la sua patente è stata annullata poiché il neoconducente ha infranto per la seconda volta durante

il periodo di prova prescrizioni che comportano il ritiro della patente. Il Tribunale federale ha confermato il giudizio delle autorità cantonali competenti. Affrontare una curva con le gomme molto consumate non è un’inezia e quindi non può essere trattato con leggerezza. In questo senso l’annullamento della patente era da ritenersi giustificato. Se il giovane aspirante conducente vorrà guidare ancora, dovrà innanzitutto attendere almeno un anno e rifare tutta la procedura per l’ottenimento della licenza di condurre, ma anche esibire un certificato che ne attesti l’idoneità psicologica alla guida.


18 touring | società e mobilità n. 4 | 30 aprile 2015

«Chi non tiene pulita l’auto è un barbaro» Beat Meyerstein | Lui sì che sa come si pulisce a fondo un’auto. Il fondatore di Stützliwösch e tycoon dell’autolavaggio nella Svizzera tedesca racconta come mai trova sexy far l’aspirapolvere.

«Le ha concesso il permesso»: è divertente lavare l’auto? Eccome. È bello far risplendere la lamiera. Una vernice senza macchie è come il perfetto make-up per una donna. Un cerchione immacolato, per molti automobilisti, equivale a delle gambe di donna depilate alla perfezione. E anche sexy fare l’aspirapolvere nell’auto? Perché no? Pulito è sexy! Quando apro la portiera di un’auto e vedo il tappetino pieno di briciole, mi fa un effetto assolutamente sgradevole. Alla maggior parte degli automobilisti però piace guidare un’auto pulita. È dunque logico tenerla pulita anche internamente. Vale solo per gli uomini o anche per le donne? Mi sorprende sempre vedere quante donne puliscono la propria auto con indosso anche i tacchi a spillo. Le donne si sentono a loro agio anche negli impianti di lavaggio assistiti dal personale. Per questo motivo, in futuro creeremo aree in cui i bambini potranno giocare tranquilli – in modo da permettere a mamma e papà una cura dell’auto senza stress. Lavare l’auto deve essere un evento? Certamente. Quando in passato chiedevo ai clienti perché non entravano nell’impianto di lavaggio, in genere la risposta era: in questo buco nero? Molti negli autolavaggio soffrono di claustrofobia. Per questo, da noi i clienti escono dal vei-

colo. E già che escono, perché non bersi un caffè mentre guardano come l’auto torna a brillare?

Che tipo è lei – lavaggio automatico o fai da te? Un tempo lavavo sempre da solo la mia auto, pensando che – non fidandomi degli altri – solamente così veniva pulita bene, come volevo io. Abbiamo molti clienti difficili, che non permettono a nessuno di toccare il loro prezioso veicolo. Oggi invece mi lascio anche viziare. E dunque scelgo: l’autolavaggio con personale apposito. Quale musica si ascolta nell’autolavaggio? Lì ognuno ascolta la propria musica. Nei posti di lavaggio self service ogni tanto abbiamo problemi con i clienti che ascoltano la propria musica a volume così alto che sentono anche tutti gli altri. A uno appunto piace il rock, ad un altro il folk. Quando sono nell’autolavaggio ascolto Tiziano Ferro, che ha un ritmo che invita a ballare. Quando guido preferisco ascoltare i concerti per piano di Rachmaninov.

«La donna ha più resistenza dell’uomo nel pulire l’auto» Qual è l’errore più grave che si può commettere in un autolavaggio? Voler togliere lo sporco dalla vernice con una spazzola senza acqua. Nei box abbiamo le spazzole attaccate alla lancia; quando si mettono i soldi, arriva l’acqua e la schiuma. Purtroppo però ci sono quelli che vogliono risparmiare soldi e per questo lavorano la lamiera con spazzole secche: graffi garantiti.

Raphael Hünerfauth

Riesce a ricordarsi la prima volta che ha lavato un’auto? Beat Meyerstein: Naturalmente. Era l’auto di mio padre, che mi ha concesso il permesso di lavarla: una Studebaker Golden Hawk. Per me è stato qualcosa di veramente speciale.

«Quanto meno è spigolosa la carrozzeria del veicolo, tanto più efficace è la pulizia dell’autolavaggio automatico»

Quale autovettura è più difficile da lavare? Di sicuro nell’impianto di lavaggio l’Hummer o la Mercedes G. I rulli del tetto hanno difficoltà con il parabrezza diritto. L’impianto ha difficoltà anche con ostacoli come paraurti o ruote di scorta sulla parte posteriore. In genere vale la regola: tanto meno è spigolosa la carrozzeria, quanto più è impeccabile il risultato dell’autolavaggio automatico. Il miglior esempio è la Tesla con le sue linee ondulate. Completi la frase: chi non tiene pulita la propria auto è un …? Barbaro. Chi circola sempre con un’auto sporca, mi chiedo come faccia ad essere pulito lui stesso. Penso che si capisce il carattere di una persona guardando come tratta la propria auto. Una persona può essere sì vestita in modo elegante, ma se circola in un’auto sporca, c’è proprio qualcosa che non va. Ogni quanto si dovrebbe lavare la propria auto? È una questione di buon senso. Non si deve lavare l’auto ogni giorno – anche se qui abbiamo clienti che laverebbero il proprio veicolo anche due volte al giorno. Alcuni vengono quando è sporca, mentre altri vengono quando hanno tempo e poi ci sono coloro che lavano la propria auto ogni domenica.

Beat Meyerstein (67) ha studiato all’Università di San Gallo e nel 1979 ha comprato il suo distributore di benzina. A Wohlen (AG) ha aperto il primo centro Stützliwösch, nel 1987 è stata la volta del primo autolavaggio con personale «Autop». A Zurigo-Tiefenbrunnen ha costruito, stando alle sue affermazioni, l’autolavaggio più lussuoso d’Europa. Oggi sono le figlie a portare avanti l’azienda.


società e mobilità | touring 19 n. 4 | 30 aprile 2015

Dopo 35 anni di esperienza nel settore dell’autolavaggio ha di sicuro un episodio curioso da condividere con i lettori. Nel 1987 mi capitò una storia divertente. Il mio migliore amico arrivò con la sua Mercedes nuova di zecca nel nostro impianto di lavaggio. «Te la porto io dentro», gli dissi, salii, lasciai il finestrino del sedile del passeggero abbassato e gli spiegai dove poteva aspettarmi. Stupidamente dimenticai di richiudere il finestrino. Il mio amico non mi ha più lasciato lavare la sua auto. Sono in grado di pulire la mia preziosa automobile allo stesso modo che le sue macchine? Assolutamente no. Le incrostazioni di sale nel sottoscocca non si riesce a toglierle a mano. Il passaggio dall’inverno alla primavera è il momento in cui si deve procedere alla pulizia del sottoscocca e della carrozzeria. L’impianto meccanico inoltre grazie ad un’innovativa lucidatura ottiene un effetto irraggiungibile con le proprie mani. Chi lava meglio? Uomini o donne? Pubblicità

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Le donne certamente hanno più resistenza, sono più tenaci. E in genere anche migliori prodotti per la pulizia. Alcuni uomini però prendono con sé la propria ragazza all’autolavaggio, ma non la lasciano avvicinarsi al veicolo.

Il rapporto uomo-auto può risultare proprio strano. Sì, provi a immaginare questa scena: dopo una dura giornata di lavoro si siede al volante. Si accende una sigaretta, sceglie la musica preferita, e finalmente può pensare ad altro. L’auto significa libertà individuale. A casa aspettano la moglie e i bambini, forse ancora più lavoro e stress. L’auto è il luogo perfetto per rifugiarsi. Come reagisce quando un uccellino sporca il suo rifugio? Gli escrementi di uccello agiscono come acido corrosivo e rovinano la vernice in modo duraturo. Per questo in auto ho uno straccio e acqua extra ed elimino subito l’escremento senza rovinare la vernice. Se è troppo, però vado immediatamente nell’autolavaggio. Intervista: Reto Hunziker


20 touring | test e tecnica n. 4 | 30 aprile 2015

VW Passat Variant 2.0 TDI 4Motion

La nuova Passat non passa inosservata Volkswagen con l’ottava edizione della Passat è riuscita a realizzare la sintesi quasi perfetta tra prestazioni, comfort di guida e abitabilità. Un’automobile per lunghi viaggi e un grande volume di carico.

E

sistono sul mercato dell’alta gamma auto che potrebbero essere descritte come impeccabili e pressoché perfette. Ma è così anche nella classe media? La risposta è sì se consideriamo l’ottava edizione della VW Passat. Possiamo infatti girare e rigirare la Passat 2.0 TDI Variant 4Motion come vogliamo, ma c’è davvero poco da ridire. Al contrario, questa station wagon è un esempio di alta ingegneria tedesca. Peraltro ovvio che il gruppo VW non lascia nulla al caso con questo modello di successo: finora la Passat è stata prodotta 22 milioni di volte. Soltanto nel 2013 ben 1,1 milioni di persone hanno scelto una versione di questo modello.

Elegante e prestigiosa Già dalla carrozzeria appare chiaro perché i giurati hanno eletto la VW Passat «Auto dell’anno 2015». Aggettivi quali elegante, slanciata o sportiva sorgono spontanei dopo un primo giro attorno all’autovettura. E ciò che la Passat promette da fuori, nell’abitacolo lo supera addirittura. Qui stiamo parlando di qualcosa di più di un’automobile dalla rifinitura solida. Materiali pregiati abilmente accostati uno all’altro proprio lì dove sono richiesti e mai in modo superfluo. Un punto culminante è la strumentazione digitale, che può essere personalizzata e offre numerose possibilità di visualizzazione. Accanto alla velocità ed al numero di giri è così possibile visionare dati di viaggio, di navigazione e informazioni audio. Quattro persone trovano posto sulla Passat come su un’auto di rappresentanza ben isolata e beneficiano di un’atmosfera ariosa nel confortevole abitacolo. Sul sedile posteriore si possono istallare facilmente anche due seggiolini per bambini. In tal caso comunque un terzo bambino starà un po’ stretto. Poi che la Passat Variant abbia una buona capacità di carico va da sé. La soglia bassa e il grande portellone facilitano l’accesso all’ampio

vano da 650 litri (tra i più spaziosi della categoria).

Avanti con brio Il turbodiesel da 2,0 litri è scattante, nonostante la Passat del test porta sulla bilancia ben 1875 kg, che non sono un peso indifferente. In fatto di dinamismo

PIÙ O MENO Potenza e riprese motore Display rivoluzionario Comportamento eccellente Sterzo preciso Comfort di guida elevato Buona abitabilità Standard di rifinitura eccellente Telecamera periferica Peso a vuoto elevato Prezzo di base alto Prestazioni di garanzia scarse Taratura rigida delle sospensioni Consumo deludente

quindi non vi è alcuna lacuna. Il cambio a doppia frizione e 7 rapporti si armonizza al meglio con il diesel da 240 CV e anche il telaio adattivo può essere calibrato in modo più rigido o morbido. Tutto questo rende la nuova Passat una station wagon predestinata ai lunghi viaggi. Tuttavia anche sui percorsi sinuosi la Variant 4Motion fa bella figura, affrontando le curve come fosse su binari, grazie ad un’eccellente trazione e a un ampio margine di sicurezza. Unico problema, il consumo misto misurato dal TCS (6,2 l/ 100 km) sorpassa di 0,8 l quanto annunciato dal dato di fabbrica. Un punto che il TCS vuole chiarire. In fatto di sistemi di assistenza per il comfort e la sicurezza la Passat propone una lista interminabile. Ad esempio sono ottenibili in opzione gli assistenti per la guida in colonna, per l’emergenza, il cambio di corsa o la frenata d’emergenza con riconoscimento dei pedoni (pacchetto High per 1890 fr.). Davvero intelligente per avere una migliore visibilità è l’«Area View» che grazie a quattro telecamere è molto utile nelle manovre. Felix Maurhofer

La strumentazione innovativa digitale offre diverse possibilità di visualizzazione. Nel gran bagagliaio da 650 l non ci sono davvero problemi di spazio.

SCHEDA TECNICA VEICOLO PROVATO VW Passat Variant 2.0 TDI 4Motion; 5 porte, 5 posti; 58 300 fr. (auto del test: 77 420 fr.) Gamma: dalla Trendline 1.4, 125 CV (35 400 fr.) alla Highline 2.0, 220 CV (50 600 fr.) Opzioni: tettuccio scorrevole panoramico (1640 fr.), sistema audio (1460 fr.) Garanzia: 2 anni di fabbrica, mobilità illimitata; antiruggine: 12 anni (condizioni) Importatore: Amag AG, Aarauerstrasse 20, 5116 Schinznach-Bad, www.volkswagen.ch DATI TECNICI Motore: 2.0 diesel biturbo, 240 CV; 4×4, cambio DSG a 7 rapporti Peso: 1875 kg (auto del test), totale ammissibile 2310 kg, carico rimorchiabile 2200 kg

Tabella comparativa VW Passat BMW 525 d 2.0 TDI 4Motion XDrive Variant Touring Prezzo (fr.) Cilindrata (cc) Potenza (kW/CV) Coppia massima (Nm/min) Consumo (l/100 km) Rumore interno 120 km/h (dBA) Costi al chilometro (fr./km)3 Costi di manutenzione4 Test «Touring» 1 3

58 300.– 1968 176/240 500/1750 6,25 C2 67 0.95 11113

4/2015

69 900.– 1995 160/218 450/1500 5,31 C2 — — — —

dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore su 15 000 km/anno 4 costi totali su 180 000 km (15 000 km/anno) 5 misura TCS


test e tecnica | touring 21 n. 4 | 30 aprile 2015

VW Passat Variant in dettaglio

◂ ◂

passo 278 cm

146 cm

cm cm 08 90 –1 5 5– 8 6 ◂ ◂

100 cm ▸

110 cm

lungh. 476 cm (largh. 183 cm)

larghezza interna: ant. 152 cm, post. 149 cm bagagliaio: 650–1740 litri pneumatici: 235/45 R18, min. 215/55 R 17

ABITACOLO 11112 L’abitacolo è rifinito in modo elegante con materiali pregiati ed emana un tocco retrò. L’abitabilità per 4 passeggeri è eccezionale. Il bagagliaio che può contenere fino a 1740 litri, è davvero ampio. La strumentazione digitale è personalizzabile e convincente. COMFORT 11112 L’elevato comfort di guida e l’ottima insonorizzazione fanno della Passat un’ammiraglia per i lunghi tragitti ed elevano la familiare nell’alta gamma.

La nuova VW Passat sul green del Lago di Thun si presenta elegante e sportiva.

DOTAZIONE 11113 L’equipaggiamento lascia ben pochi desideri insoddisfatti, anche se il prezzo degli optional non è indifferente.

foto Felix Maurhofer

PRESTAZIONI 11112 Il diesel da 240 CV e una coppia di 500 Nm convince grazie ad un’ottima accelerazione, che è sostenuta in modo preciso e reattivo dal cambio DSG a 7 rapporti. Nel traffico urbano il sistema di veleggiamento permette di risparmiare gasolio. Solo il peso elevato riduce un po’ il piacere di guida e fa salire i consumi.

CHECK-UP TCS

TCS MoBe: Reto Blättler

DINAMICA DI COMPORTAMENTO Accelerazione (0–100 km/h): 6,2 s Elasticità: 60–100 km/h (in posizione D) 3,6 s 80–120 km/h (in posizione D) 4,6 s Diametro di sterzata: 11,6 m Insonorizzazione: 60 km/h: 59 dBA 11113 120 km/h: 67 dBA 11111

COSTI D’ESERCIZIO km/anno

ct./km

fr./mese fissi

variabili

15 000 30 000

96 64

807.– 807.–

384.– 787.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzie VW da 98 a 183 fr.

urbano

SICUREZZA Frenata (100–0 km/h): 35 m Visibilità circolare Equipaggiamento

11111 11113 11113

COSTI DEI SERVIZI Manutenzione (km/mese) ore

mano d’opera (fr.)

30 000/24 1,0 145.– Manutenzione per 180 000 km: 15 000 km/anno 21,1 5669.–

test TCS

CONSUMO AL BANCO DI PROVA (ciclo UE 80/1268) extra urbano

TCS 7,9 5,27 fabbrica 6,5 4,7 Emissioni di CO2: Media di CO2: etichetta energia (A–G): CONSUMO DEL TEST 7,4 l/100 km serbatoio: 68 litri

misto

6,2 5,4 165 g/km 144 g/km C

VW Passat Variant

11133

autonomia 919 km

▸ Video del test

COMPORTAMENTO 11112 Il telaio adattivo (opzionale) combinato con lo sterzo diretto dalla rigidità progressiva permette di avere traiettorie pulite e un elevato grado di sicurezza nel traffico. Nonostante la possibilità di regolare il telaio, predomina tuttavia una certa rigidità, complici anche le ruote. SICUREZZA 11113 Qui la Passat brilla grazie ai molti sistemi di assistenza alla guida che aiutano il conducente, anche se potrebbero causargli un certo sovraccarico. Lo spazio d’arresto misurato (di soli 35 metri da 100 a 0 km/h) costituisce un risultato molto buono. Il sistema di allarme per il cambio di corsia e il regolatore adattivo della velocità consentono una guida rilassata.


22 touring | test e tecnica n. 4 | 30 aprile 2015

Cabriolet | Il rilancio vissuto dalle decappottabili circa un decennio fa è finito. Almeno nei segmenti inferiori, perché l’alta gamma resiste.

L’alta gamma quale rifugio mercato elvetico delle convertibili. E le cose non sembrano destinate a cambiare se teniamo conto delle novità annunciate quest’anno. Unica eccezione di peso in questa dominazione teutonica è la Maz-

da MX-5 di quarta generazione, il cui prezzo parte da 30 000 fr. Bisognerà però ancora pazientare fino alla fine dell’estate. Nell’immediato si potrà ripiegare – ma ad un prezzo maggiore – sull’Alfa Romeo 4C Spider o l’Audi TT Roadster.

Abbondanza premium

Top ten svizzera 2014 Le marche tedesche e d’alta gamma si sono ritagliate la parte del leone nelle immatricolazioni cabrio lo scorso anno (fonte: auto-svizzera) BMW serie 4 829 unità Mini Cooper 554 Audi A3/S3 467 VW Golf 365 VW Beetle 340 Porsche 911 326 Mercedes-Benz SLK 294 Audi A5/S5/RS5 276 Smart Fortwo 273 Opel Cascada 244

Identificabile grazie ai cerchi neri e ai parafanghi allargati, la Porsche 911 GTS Targa (+30 CV) protegge bene gli occupanti dalle turbolenze.

Indefettibile sostenitore delle convertibili, Mercedes-Benz amplierà sensibilmente la sua gamma con le inedite classe C e S decappottabili, mentre BMW affina le serie 2 e 4. Porsche, che festeggia i 50 anni del modello Targa, ha appena presentato la Boxster Spyder, una roadster epurata dotata di una capote ripiegabile manualmente. I budget limitati dovranno invece attendere il lancio della Smart cabriolet, quest’autunno a Francoforte. Per gli amanti dell’esotismo, l’olandese Donkervoort dispone ora di un’agenzia in Svizzera, al garage Jörg a Weesen (SG) che ha a disposizione una DB8 GTO sperimentale interamente in carbonio. MOH

Quando la 911 Targa rivaleggia con il coupé Dotata di un meccanismo del tetto tanto impressionante quanto ingombrante, la Porsche 911 Targa GTS accusa 135 kg in più del coupé. Ma non c’è rischio di fiacchezza: appena entrati in un tunnel, degustiamo la sonorità da dragster amplificata dagli scarichi sportivi. Lo sgargiante coupé-cabriolet (430 CV) affronta le cur-

ve come fosse sui binari. Le differenze rispetto al coupé emergono solo su circuito. Un po’ più pesante, la Targa subisce infatti qualche oscillazione del treno posteriore. Ma nulla di grave, tanto più che non concede che 0,3 s da 0 a 100 km/h e 3 km/h nella velocità di punta. Forza bruMOH tale erogata in tutta scioltezza. ald

U

n altro danno collaterale del boom delle SUV: apparentemente gli automobilisti preferiscono le loro forme ostentative a quelle, più raffinate, delle cabrio. Secondo le statistiche di Auto-i-DAT, le vendite delle decappottabili hanno registrato un calo di un quarto negli ultimi quattro anni. Questo cedimento tocca in particolare i segmenti di utilitarie e compatte, dove alcuni modelli non sono più stati rinnovati. Ad esempio Peugeot non darà un’erede al coupé decappottabile 207 CC, che con 4500 unità, aveva un ruolo di primo piano in Svizzera. Diversi costruttori preferiscono concentrarsi sulle SUV compatte, in pieno fermento. Allora quando vedremo delle SUV cabrio? Ebbene, per l’anno prossimo Land Rover ha annunciato il lancio commerciale di una versione decappottabile della Range Rover Evoque. La tabella qui a lato dimostra inoltre che le marche d’alta gamma tedesche hanno acquisito un forte ascendente sul


test e tecnica | touring 23 n. 4 | 30 aprile 2015

Sportività e polivalenza | Numerose GTI si vedono oggi affiancate da frizzanti versioni station wagon. Un fenomeno nuovo che prende ampiezza.

Le GTI diventate station wagon

N

ell’ora in cui le station wagon sportive stile BMW serie 3 tendono ad imborghesirsi, assistiamo alla positiva nascita di una generazione di break compatte derivate dalle GTI o da versioni ancora più estreme quali la Golf R Variant da 300 CV. Tali modelli polivalenti per eccellenza hanno la capacità di riconciliare sportività e vita familiare. Come le station wagon compatte normali, differiscono generalmente dalle berline per la lunghezza aumentata che si aggira attorno a 4,50 m. Una crescita che va a vantaggio del volume utile, tanto

che ci si ritrova con bagagliai vicini ai 600 litri. Abbastanza per caricare famiglia e bagagli senza restrizioni.

Benvenuti nel club Questa nicchia di mercato si è considerevolmente ampliata. Alle Ford Focus ST, Opel Astra Sports Tourer Biturbo e Renault Mégane Grandtour GT si aggiungono le Peugeot 308 GT sw, Seat Leon ST Cupra e VW Golf R Variant. Le potenze divergono tuttavia sensibilmente da un modello all’altro: ad esempio la Leon Cupra da 280 CV passa da 0 a 100 km/h

in 6,0 s, mentre la Peugeot 308 THP si accontenta di 205 CV ma può vantare emissioni di 130 g/km di CO2. Vi sono poi anche versioni diesel ultra sobrie, come dimostrano i 4,2 l/100 km della Focus ST TDCi. Queste vetture si distinguono grazie ad elementi stilistici forti (spoiler, ali ecc.) e a telai rigidi o adattivi. Stesso discorso per l’abitacolo dove i sedili sportivi con impunture e inserti speciali sono la regola. Il comportamento è imperiale su tracciati sinuosi e il piacere di marcia in genere è buono. MOH

Positivo: linea attrattiva, break polivalente, motore e cambio spontanei, comportamento sportivo, effetto di coppia ben gestito, piacere di viaggio, volume utile, dotazione completa Negativo: garanzia (2 anni), ambiente un po’ scialbo, maniglie porte in plastica, pochi sistemi di assistenza.

ald

Tecnica: break compatta; 5 posti; lunghezza: 4,54 m; bagagliaio: 587–1470 l; 2 l turbo benzina, 280 CV, 350 Nm a 1700 giri/min; cambio doppia frizione a 6 marce, trazione anteriore; da 0 a 100 km/h in 6,0 s Consumo (in prova): 8,4 l/100 km, autonomia 595 km Prezzo: 45 150 fr. (ST Cupra 280).

L’esplosiva cugina spagnola Seat Leon ST Cupra | Questa parente prossima della Golf R ne condivide la tecnologia e il temperamento, ma ad un costo nettamente inferiore.

È

l’opzione ideale per gli appassionati delle VW Golf potenziate. Basata sulla stessa piattaforma modulare, la Leon ST Cupra ne riprende la gran parte degli organi ma esibisce un design Seat molto evidente. Se ne apprezzano così le nervature che percorrono i suoi fianchi e le grandi prese d’aria del frontale. In aggiunta, questa station wagon dinamica esibisce una firma luminosa caratteristica e fari LED di serie. Tutti attributi che ne annunciano il carattere. In effetti, anche con la parametratura «comfort», questa autentica Cupra schizza via con cattiveria, senza bat-

Linea del tetto spiovente, spoiler, diffusore posteriore e doppi scarichi: la station wagon Leon ST Cupra è di razza. Galleria di immagini su Touring iPad.

tere ciglio neppure di fronte ai 45 kg e ai 27 cm supplementari che la distinguono dalla versione 5 porte. In vista della prima curva, ci si affretterà a passare in modalità «sport». Il generatore di rumore eroga allora una sonorità più corsaiola, mentre l’eccellente cambio a doppia frizione tollera regimi un tantino più elevati (circa 6700 giri/min) e offre cambiate folgoranti. Il pilota è gratificato da belle sensazioni sportive e gusta l’agilità del telaio, anche se il posteriore perde un po’ di superbia se si forza l’andatura. In poche parole, questa station wagon dal treno anteriore incisivo appartiene a pieno

alla famiglia GTI. Unica deroga alla sportività pura, il bloccaggio elettronico del differenziale controlla efficacemente gli effetti di coppia sull’asse anteriore, ciò che permette di sfruttare pienamente i 280 CV del 2 litri turbo e anche di apprezzare la guida molto diretta e la buona comunicativa dello sterzo ad assistenza variabile. In altre parole, i padri di famiglia si divertiranno. Questa break dai due volti si rivela anche altamente polivalente. Il telaio adattivo sa far dimenticare le gomme di taglia bassa per assicurare un ammortizzamento corretto e anche una vera progressività nell’uso autostradale. Certo l’ambiente interno non è particolarmente gaio, ma l’abitabilità e soprattutto il bagagliaio voluminoso, ricordano le familiari. Importante anche rilevare che questa station wagon dalla buona dotazione ha un rapporto qualità prezzo quasi unico, ossia circa 12 000 fr. in meno della Golf R, che tuttavia sviluppa 20 CV in più e ha la trazione integrale. Un’auto riuscita. MOH


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Grigioni Hotel Alpina, Klosters La Val Bergspa Hotel, Brigels Wellness Hotel Silvretta, Samnaun Cresta Palace Hotel, Celerina Hotel Saratz, Pontresina Hotel Schweizerhof, Lenzerheide Hotel Adula, Flims-Waldhaus Waldhotel National, Arosa Hotel Belvédère, Scuol

20.06 15.05 03.05 20.06 05.06 13.05 22.05 21.06 13.05

Svizzera Centrale Seehotel Wilerbad & Spa, Wilen Seminar- und Wellnesshotel Stoos, Stoos

30.04 – 30.10.15 30.04 – 30.10.15

Svizzera Occidentale Hotel La Barcarolle, Prangins Hotel Cailler, Charmey

30.04 – 30.10.15 30.04 – 30.10.15 (eccetto sabato)

Vallese Hotel Royal, Riederalp Ferienart Resort & Spa, Saas-Fee

19.06 – 17.10.15 25.06 – 25.10.15 (eccetto festa)

P

Oberland Bernese Hotel Eden, Spiez Hotel Kirchbühl, Grindelwald

30.04 – 30.10.15 09.05 – 25.10.15

P

Svizzera Orientale Wellnesshotel Golf Panorama, Lipperswil Bad Horn Hotel & Spa, Horn am Bodensee

30.04 – 30.10.15 30.04 – 30.10.15

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Validità 18.10.15 30.10.15 07.06 & 10.07 – 11.10.15 11.10.15 11.07 & 16.08 – 17.10.15 30.10.15 30.10.15 11.10.15 30.10.15

Ticino Esplanade Hotel & Spa, Minusio-Locarno 30.05 – 30.10.15 Boutique-Hotel La Rocca, Porto Ronco/Ascona 30.04 – 18.10.15 Parco San Marco Lifestyle Beach Resort, Cima 30.04 – 30.10.15 Italia: Alto Adige, Piemonte, Toscana, Liguria Landhotel Sand, Kastellbell-Tschars 03.05 Rubner Hotel Rudolf, Bruneck-Reischach 14.05 Adler Dolomiti Spa & Sport Resort, St. Ulrich 14.05 Villa & Palazzo Aminta, Stresa 30.04 Wine Resort Villa Dievole, Siena 30.04 Grand Hotel Diana Majestic, Diano Marina 30.04 Austria: Tirolo Hotel Forster, Neustift im Stubaital

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Spagna: Maiorca Hotel Bonsol, Illetas / Palma de Mallorca

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(eccetto festa & festivals)

– 30.10.15 – 04.12.15 – 01.11.15

(eccetto festa)

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– 30.10.15

04.06 – 30.10.15

30.04 – 30.10.15

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01.08 & 04.10 30.10.15 28.06 & 06.09 14.05 & 20.09 29.10.15 03.07 & 01.09

Germania: Foresta Nera / Algovia Wellnesshotel Alpenblick, Höchenschwand 30.04 – 24.09.15 Wellnesshotel Auerhahn, Schluchsee 30.04 – 24.09.15 Hubertus Alpin Lodge & Spa, Balderschwang 30.04 – 30.10.15

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impianti di risalita

Estate, sole e dolce vita

biciclette

Ospitalità con la magia personalizzata nei Private Selection Hotels

wellness

programma di attività

touringevent

(eccetto festa) (eccetto festa) (eccetto festa)

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Francia: Provence / Borgogna Le Clair de la Plume, Grignan 30.04 – 30.10.15 Château Andre Ziltener, Chambolle-Musigny 30.04 – 30.10.15 Château de Courban, Courban 30.04 – 30.10.15

Prenotazioni e informazioni esclusivamente da Private Selection Hotels: tel.: 041 368 10 05 oppure info@privateselection.ch • www.privateselection.ch (codice promozionale TOURING per prenotazioni online)

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test e tecnica | touring 25 n. 4 | 30 aprile 2015

Le auto verdi richiedono lŐassicurazionF gialla. Pubblicità

Da monovolume a crossover Renault Espace | La familiare per antonomasia abbandona il concetto di monovolume per miscelare diversi stili. Senza avere nulla della SUV, l’Espace diventa crossover.

E

cco ciò che succede quando un modello collaudato impiega 12 anni ad essere rinnovato. Nel frattempo, l’Espace ha dovuto fare i conti con il declino delle monovolume e l’avvento delle SUV. D’un sol colpo, gli strateghi di Renault hanno scavalcato oltre quattro generazioni di monovolume di successo e optato per un meticciato degli stili. Strizzando l’occhio alle SUV, con cui la nuova Espace condivide l’altezza da terra aumentata (+4 cm) e le ruote enormi. Il tutto affiancato da muscolosità, ma anche da linee fluide e da un’altezza ridotta (–5 cm). Il risultato è una crossover slanciata e prestigiosa, pronta a rilanciare l’alta gamma di Renault.

materiali seducenti e la console centrale tattile, molto pratica se si è abituati ai tablet, proiettano l’Espace in un’altra era. Quest’ultimo modulo comanda così la sospensione regolabile offrendo la scelta tra le modalità comfort o sport, variando tra un veicolo dall’ammortizzamento ovattato e uno dalle tarature rigide e le risposte del motore più pronte. Degno di nota anche il sistema a quattro ruote sterzanti, indice di maneggevolezza in manovra e agilità nella guida sportiva. L’Espace resta comunque soprattutto una grande ammiraglia. Segno dei tempi, i motori sono tutti 1,6 l downsizing: da segnalare l’andatura del benzina da 200 CV e la sobrietà dei due diesel, il tutto connesso ad una trazione con doppia frizione. Ben equipaggiata, l’Espace propone la maggior parte dei sistemi di assistenza alla guida di serie o a prezzi modici. Ben fatto. MOH

Modularità innovativa

La maggior parte dei comandi è gestita attraverso il tablet da 8,7”. Da notare la leva del cambio in stile aviatorio.

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ti i Confron izi a in premi e iare! m r a risp foto ald

Se i sedili smontabili spariscono pure, la modularità resta quella di una monovolume d’avanguardia: tre sedili individuali scorrevoli dietro e due posti estraibili opzionali (950 fr.), collegati a un dispositivo di ribaltamento degli schienali che si comanda dallo schermo tattile o dal modulo alloggiato nel baule. È divertente assistere al ripiegamento susseguente dei tre schienali mediani, come fossero le tessere del domino. Ad esclusione dei due strapuntini posteriori, l’abitabilità è molto generosa, mentre il volume utile del bagagliaio è comparabile a quello della Grand Espace precedente. D’altro canto il nuovo modello ne riprende le forme, sebbene con un raffinamento dell’eleganza. L’abbondanza di

Tecnica: crossover; 5–7 posti; lunghezza: 4,86 m; bagagliaio: 680–2035 l Motori: 1,6 l turbodiesel 130/160 CV e benzina 200 CV, cambio doppia frizione a 6 e 7 marce; da 0 a 100 km/h da 8,6 s Consumi (misto): da 4,4 l/100 km, 116 g/km di CO2 Prezzi: da 37 500 fr. (dCi 130) a 52 400 fr. (dCi 160 Initiale Paris).

Nel contempo slanciata e muscolosa, l’Espace V si ispira a diversi stili. Il tutto è valorizzato da fari e luci LED forniti di serie.


26 touring | test e tecnica n. 4 | 30 aprile 2015

Lista TCS di controllo per le moto | Prima di ripartire all’assalto delle curve tanto amate dai motociclisti, è vivamente consigliato procedere ad un controllo approfondito della dueruote. Punti essenziali da osservare e alcuni consigli TCS.

Prima di affrontare le curve La batteria. Se questo elemento non è stato staccato per la pausa invernale, è possibile che la motocicletta non si accenda e dunque bisogna ricorrere ad un aiuto per l’accensione. Mentre se i problemi si riscontrano al carburatore, uno starter spray per motori può tornar utile. Se la batteria era stata staccata, la si ricolleghi, applicando un velo di grasso ai morsetti per proteggerli contro l’ossidazione.

I livelli. Prima di fare un giro di prova è imperativo controllare tutti i livelli: benzina, olio motore, liquido dei freni e di raffreddamento. Consiglio TCS È buona norma sostituire una volta all’anno l’olio e il filtro dell’olio. Mentre il liquido dei freni deve essere cambiato almeno ogni tre anni.

Consiglio TCS Si migliora notevolmente la durata della batteria caricandola anche in inverno tramite un apposito mantenitore di carica.

La Patrouille TCS soccorre anche i motociclisti: ◾ La vostra moto si rifiuta di partire? Per richiedere l’aiuto del soccorso stradale della Patrouille TCS telefonare allo 0800 140 140.

Il quadro strumenti. Accertarsi che non si accendono spie che segnalano avarie. Verificare le spie di ABS e motore.

L’impianto d’illuminazione. Controllare la perfetta efficienza di luci, indicatori di direzione, luci di stop e del clacson. Sostituire lampadine e fari difettosi.

I pneumatici. Verificare lo stato generale delle due gomme come pure la pressione. Il profilo non deve essere inferiore a 1,6 mm. Attenzione: l’indicatore d’usura TWI dei pneumatici delle moto si accontenta di 0,8 mm! Consiglio TCS Il rispetto della pressione indicata dal fabbricante è sinonimo di ottima aderenza. Questo vale soprattutto per una buona tenuta in curva.

La catena e la sua tensione. Dopo aver pulito accuratamente corona e pignoni, lubrificare la catena e verificare la tensione verso la ruota posteriore. Consiglio TCS Se la catena, i pignoni o la corona presentano tracce di usura, è consigliato cambiare tutto il set di trasmissione. La sostituzione di un solo elemento conduce in effetti ad un’usura più elevata dell’insieme.

I freni. Sia il freno a mano che quello a pedale devono funzionare in modo impeccabile. Se sono gommosi, è meglio rinviare l’uscita e andare subito in garage. In caso di dubbio, per ragioni di sicurezza è meglio trasportare la moto fin dal meccanico.


test e tecnica | touring 27 n. 4 | 30 aprile 2015

Con un buon stile e tanto equilibrio Hyundai i20 1.4 | Reale progresso nel comportamento e nella presentazione rispetto ai modelli precedenti. Positivo: design, presentazione interna migliorata, abitabilità e volume utile, comportamento posato, cambio, dotazione di serie, bagagliaio voluminoso, garanzia (5 anni) Negativo: motore fiacco, ammortizzatori un po’ rigidi, consumi solo corretti. Tecnica: city car; 5 posti; lunghezza: 4,04 m; bagagliaio: 326 l; 1,4 l benzina, 100 CV, 134 Nm a 3500 giri/min; cambio a 6 marce; da 0 a 100 km/h in 11,6 s Consumo in prova: 7,0 l/100 km, autonomia: 714 km Prezzo: 23 690 fr. (1.4 Vertex).

Emanuel Freudiger

Le city-car Hyundai finora non avevano destato gran clamore. Questa nuova versione dell’i20 dà un colpo di lustro alla sua dinastia. Niente di trascendentale, ma ha un design con linee raffinate messe in risalto dalla striscia di LED che si allarga sul frontale. Segnali positivi che ritroviamo nell’abitacolo guarnito con plastiche bicolori e che offre un ambiente accogliente. Certo avremmo gradito uno schermo tattile, come troviamo oggi sulla gran parte delle concorrenti. Apprezzabile la selleria in cuoio della Vertex. Accessibile da porte dall’ampia apertura, il sedile posteriore è tra i più spaziosi del segmento, ma gli schienali sono troppo verticali e con imbottitura duretta. Non sorprende che il posto centrale serve per usi occasionali. Il meglio lo riserva il bagagliaio, il cui volume rivaleggia quasi con la categoria superiore ed è munito di doppiofondo. L’altra crescita evidente di questa i20 riguarda il telaio «all’europea». Se non è ancora veramente ludico, si rivela quan-

La Hyundai i20 esprime più prestanza, è insonorizzata e fa buona figura in autostrada. Altre foto su Touring iPad.

tomeno ben piantato sulla carreggiata e segue le traiettorie. Al punto che l’ESP è poco sollecitato. Non avevamo ancora visto una piccola Hyundai così piacevole da guidare. Di fatto, manca solo un motore all’altezza del telaio così ben studiato. In effetti, l’1,4 l atmosferico dalle salite di giri pigre non è certo una cannonata. Una lacuna che si nota ancora di più per il fatto che per una volta il cambio è dota-

to di innesti fermi e precisi per una citycar. Quantomeno il motore si rivela discreto e disponibile nell’uso quotidiano. Se il prezzo è nella norma, questa piccola Hyundai fa la differenza con la sua garanzia (5 anni) e il suo equipaggiamento. Non capita spesso di ottenere di serie l’accesso keyless, una telecamera di retromarcia o il volante riscaldabile in questa categoria. MOH

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28 touring | viaggi e tempo libero n. 4 | 30 aprile 2015

Norvegia | Fiordi turchini e cascate fragorose avvincono i visitatori. Maneggevoli traghetti e ponti eleganti alleggeriscono il viaggio di scoperta degli automobilisti nel Paese che si estende da sud a nord.

Scenari mozzafiato

O

La nuova Strada Atlantica è una gioia per gli occhi e conduce i conducenti attraverso un paesaggio stupendamente naturale. Le chiese in legno stavkirke attirano sia i turisti che la gente locale.

h, ah! Il viaggio a margine dell’Atlantico strappa all’autista Florian un’esclamazione dopo l’altra grazie agli scenari impressionanti che lasciano senza fiato. Sento lo stomaco solleticare mentre il nostro veicolo affronta le curve che in parte si sporgono sul mare sotto forma di ponte. Quando le tempeste autunnali si scatenano – ci racconta più tardi la gente del posto davanti ad una tazza di caffè – è il momento più emozionante per circolare sulla Strada Atlantica lunga 8274 metri, che collega le varie isole tra le cittadine Molde e Kristiansund. Attenzione: nelle rientranze della dozzina di ponti ci sono spesso dei pescatori e il posto deve dunque bastare a entrambi. Agli automobilisti in Norvegia è offerta molta variazione. Da una parte possiamo viaggiare facilmente un’ora senza incontrare nessuno, dall’altra innumerevoli

tornanti angusti richiedono la più alta concentrazione. Rimaniamo affascinati anche da ponti spettacolari. Coloro che attraversano il fiordo di Eid sul nuovo ponte Hardanger, hanno l’adrenalina che sale a mille. Questo elegante, stretto e anche più lungo ponte sospeso della Norvegia – con una luce campata di 1310 metri e un’altezza di 55 metri – può essere descritto semplicemente come pura arte ingegneristica.

Bue muschiato Questo tardo pomeriggio la fortuna non è stata dalla parte del nostro gruppo di tre persone nel Parco Nazionale Dovrefjell. Nessuno dei 300 buoi muschiati che pascolano liberi si è fatto scorgere. Dei testimoni riportano però che questi «resti spettinati dell’era glaciale con l’ampia corona di corna» si sono già fatti vedere dai passeggeri dei veicoli che circolano

vicino all’E6. Lo stesso destino è capitato per quanto riguarda le renne e le galline di palude. Per questo Florian si è dovuto accontentare di mostrarci e farci immortalare in foto e video pecore alla ricerca di cibo nello spoglio paesaggio montano. Per colorire un po’ la giornata ci ha pensato una coppia di escursionisti incontrata tra Flechten, Moos e Farn sulla strada verso il nulla nella loro giacca per la pioggia sempre vistosa per il suo bel colore rosso. In occasione della prossima visita al Dovrefjell non dovrò dimenticare di prenotare un safari del bue muschiato.

Dal fiordo di Geiranger… La Norvegia è il più lungo Paese d’Europa, la linea costiera misura esattamente 2532 km. Se si calcolano anche le migliaia di fiordi, che solcano la costa occidentale, risultano ben 25 148 km. E tra questi innumerevoli fiordi, uno spicca per la


viaggi e tempo libero | touring 29

Traghetti moderni

Che vista sul fiordo più bello di Norvegia, il Geirangerfjord! Nella foto sotto una nave Hurtigruten mentre passa la cascata Brudesloret.

particolare bellezza: quello di Geiranger. Durante il nostro arricchente viaggio di quattro ore sulla nave Hurtigruten «Trollfjord» che collega Alesund a Geiranger abbiamo raccolto molte impressioni, che corroborano tale affermazione. Il viaggio è un’avventura naturale di qualità con la cascata delle sette sorelle che rimarrà un ricordo indelebile. Camminando attraverso il villaggio omonimo abbiamo incontrato il ciocco-

Kristiansund Molde

PN Dovrefjell

Alesund

Geiranger Flam Bergen

A COLPO D’OCCHIO

200 km

NOR

◾ Valuta: per 1 franco attualmente si ricevono 8,3 corone.

SWE

Myrdal

Fiordo di Eid

Oslo

◾ Oslo: la nuova moderna Opera è un godimento per gli occhi, altrettanto il Museo Munch. E chi desidera gettare un’occhiata nell’appartamento di Henrik Ibsen, lo può fare – www.visitnorway.com.

Stoccolma

Hirtshals

DEN Mare d e l N o r d Copenaghen Kiel

◾ Bergen: la fila delle facciate delle case al porto è impressionante così come la vista dal monte Floyen sulla città e sul traffico navale.

GER

lataio Bengt Dahlberg nel suo pittoresco negozio. Lo svedese fa una cioccolata stupenda, che addolcisce non con zucchero, bensì con miele. Le sue specialità in forma di praline sono combinate tra l’altro con mirtilli o gorgonzola. Si dovrebbe provare assolutamente anche il suo sogno di cioccolata al 70 percento con olio di oliva e sale marino – tutti quanti veri e propri capolavori.

◾ Mangiare e bere: la Norvegia è un paradiso per gli amanti dei crostacei e dei pesci, che vengono preparati in migliaia di modi e con salse raffinate. ◾ Stavkirke: le attuali 31 chiese a pali portanti (stavkirke) sono testimonianze architettoniche autonome dell’arte edilizia norvegese e vengono curate come preziosi tesori.

… alla ferrovia di Flam Per poter scoprire le bellezze naturali norvegesi, i veicoli, soprattutto quelli con la possibilità di alloggio, sono mezzi di trasporto funzionali. In particolare

◾ Edelline: questo operatore turistico di viaggi in confortevoli bus lussuosi offre ai soci TCS sulle sue tre gite in Norvegia 23.8–2.9, 6.9– 16.9 (in tedesco) e 30.8–9.9 (in francese) uno sconto per prenotazione anticipata di 200 franchi, prenotando entro il 30 giugno un viaggio in bus per 2550 franchi. Edelline SA, Bernstr 23, 3280 Morat, tel. 026 672 33 88, www.edelline.ch. foto plainpicture/Nordic Life/Terje Rakke, Florian Stöckl (2), Øyvind Heen/CH/Visitnorway.com (2), carta Keystone

Il nuovo elegante ponte Hardanger sul fiordo di Eid accorcia il nostro tragitto di molti chilometri.

Molti viaggiatori circolano in Norvegia con il proprio veicolo (auto, roulotte, camper ecc.), in pullmann o con la nave. Consigliamo di combinare le due cose, dunque con il veicolo a Kiel e poi con il traghetto Color Magic a Oslo. Spaziosi pontili, buona cucina, e un ampio spazio per fare shopping invitano a comprare a buon mercato. La partenza è alle 14 a Kiel, il mattino seguente alle 7 i mini crocieristi arrivano riposati a Oslo. Il viaggio di ritorno con un traghetto un po’ più piccolo della Fjordline da Bergen a Hirtshals in Danimarca trasmette comunque allo stesso modo un forte tocco marittimo. Soprattutto l’uscita da Bergen e poi attraverso gli innumerevoli faraglioni in direzione sud è un’esperienza memorabile.

n. 4 | 30 aprile 2015

◾ Informazioni turistiche TCS: www.tcs.ch/norvegia

perché ci si può spostare ovunque e salire a bordo dei traghetti, che portano attraverso i fiordi. Ma non solo. Qui si devono citare due ferrovie: quella di Bergen e quella di Flam. La prima viaggia tra Oslo e Bergen su uno dei più bei tratti ferroviari. La seconda viaggia da Myrdal sino al villaggio di Flam, situato nel più recondito angolo del fiordo di Aurland. Con un dislivello di 864 metri la ferrovia di Flam è uno dei tratti ferroviari più ripidi del mondo immersi in un paesaggio mozzafiato con cascate roboanti, altri scenari che provocano un solletico nel mio stomaco… Christian Bützberger Questo reportage è stato possibile grazie ad un invito di Edelline, che propone di visitare la Norvegia in confortevoli bus.


30 touring | viaggi e tempo libero n. 4 | 30 aprile 2015

Québec | Acqua, foreste, animali e villaggi bianchi rendono la penisola Gaspé sul fiume San Lorenzo una meta ambita dai campeggiatori. E ovunque viene garantita un’eccellente gastronomia. Reportage: Christa Arnet

Vivere in camper il lato francese del Canada

S

ul cartello stradale invece di stop c’è «Arrêt», sulle targhe delle autovetture il motto nazionale «Je me souviens», dalla radio risuonano canzoni francesi e i negozi si chiamano «Boulangerie», «Poissonnerie» ed «Épisserie». Siamo in Canada, per la precisione sulla sua costa orientale, e tuttavia ci sembra di essere arrivati in Francia. Infatti l’eredità francese, risalente al 1534 con il marinaio ed esploratore Jacques Cartier, viene curata con orgoglio e cementata con mezzi politici e legali. Tra l’altro: si parla francese (niente inglese, prego). E lo si fa in maniera – a dir poco – eccentrica.

«Savoir vivre» nel campeggio Qui e là si sente comunque l’influsso canadese-americano. Per far solamente un esempio nelle dimensioni enormi dei camper. Così il modello riservato per noi si rivela essere una «casa di vacanza» lunga quasi 9 metri con una prolunga laterale estraibile, una camera da letto doppia con armadio e specchiera, un’ampia sala, un bagno diviso in due parti e una cucina perfetta. Alla guida il massiccio mezzo dimostra di essere molto confortevole: il motore è più silenzioso di quanto si pensi, gli scossoni sono sopportabili e curvare, accelerare e frenare funziona senza fare sforzo.

to cuscini, grucce appendiabiti, casseruole, piatti e bicchieri, ma anche un mucchio di specialità culinarie, dal pane croccante alla terrine di anatra sino all’aragosta farcita. Non c’è dubbio, il Québec è un paese della cuccagna, un banchetto reale ci aspetta.

Affascinante meta vacanziera

Appena arrivati al campeggio nel Parco Nazionale Bic. E allora via senza indugi! Da Québec City si circola a margine del lungo fiume San Lorenzo verso nord con quale obiettivo la penisola Gaspé da visitare in una settimana. Le strade sono così in buono stato, che si deve fare attenzione a non superare la velocità massima di 100 km/h. Solo la sera, al momento dell’installazione nel campeggio, la gioia subisce un duro colpo: il noleggiatore ha dimenticato di consegnare le principali masserizie come richiesto… Invece di goderci il tramonto nell’idilliaco Parco Nazionale Bic, andiamo così malvolentieri al shopping center più vicino. E in men che non si dica torniamo soddisfatti. Abbiamo trovato non soltan-

In particolare nella Gaspésie ci sono costanti occasioni per banchettare, dato che sulla costa selvaggiamente romantica incontriamo, in fila uno dopo l’altro, dei villaggi di vacanza. Non abbiate fretta! In ogni località vale la pena sostare; sia per ammirare le casette bianche coloniali e la scogliera bagnata dalla schiuma della risacca, sia per visitare un museo su fauna, flora e storia. Vere e proprie attrazioni sono ad esempio il museo del relitto «Empress of Ireland» a Rimouski con l’avvincente rappresentazione della più grande catastrofe navale del Canada e l’Exploramer a Sainte-Anne-des-Monts, un acquario che illustra il mondo sottomarino del fiume San Lorenzo. Per tutti gli appassionati di fotografia l’attrazione principale è senza dubbio il «Rocher Percé», una roccia lunga 430 metri e alta 90 che fuoriesce dal mare proprio vicino alla costa. Gli ornitologi per hobby s’interessano per contro soprattutto della Bonaventure Island, raggiungibile con la nave

Il faro storico di La Martre è naturalmente un soggetto fotografico prediletto.

Una costa frastagliata nel Parco Nazionale Forillon.

Nel campeggio di Matane c’è spazio a sufficienza.


viaggi e tempo libero | touring 31 n. 4 | 30 aprile 2015

A COLPO D’OCCHIO

Golfo di San Lorenzo

CANADA Matane PN Bic Tadoussac

◾ In breve: il Québec è sulla costa nordorientale del Nordamerica, con 1,667 milioni di km2 è la provincia più grande del Canada. 8 milioni di abitanti, la maggioranza francofona. www.quebecoriginal.com

PN Forillon

Gaspé

Percé

Bonaventure Baie Saint-Paul

Québec City

CAN

USA

◾ Veicolo: 2010 Coachmen Concord 275 DS per 4 persone, Ford V10 automatico, lunghezza 8,70 m, larghezza 2,36 m, altezza 3,12 m, toilette, doccia, angolo cucina, stanza da letto e zona pranzo estraibile, tanica benzina di 208 litri, tanica acqua fresca di 162,8 l, tanica acqua lurida di 185,5 l, tanica acqua scarico WC di 102,2 l. Consumo: 25,6 l/100 km di benzina. Noleggiatore: Caravane Marco, Québec, www.caravanemarco.com

USA

Montréal 100 km

di linea, in cui si trova la più grande colonia ornitologica del continente.

Orsi e balene Purtroppo non possiamo rimanere a lungo; il campeggio nello splendido Parco Nazionale Forillon è già prenotato. Lì, sulla punta della penisola, sono di casa uccelli marini, foche, alci, castori, ermellini, coyote, volpi rosse e orsi bruni. Il plantigrado (per fortuna) non lo incontriamo, per contro ci imbattiamo nello scheletro di una balena. Nella zona della foce del fiume San Lorenzo scorrazzano i più svariati tipi di mammiferi marini. Per vederli da vicino, dobbiamo raggiungere la riva opposta con un traghetto in direzione di Québec City. Nel fiordo Saguenay davanti a Tadoussac vengono offerti da maggio ad ottobre gite quotidiane di whalewatching. In effetti la nostra nave già poco dopo la partenza è circondata da corpi neri e lucidi. Nessuna però vuole fare capriole fotogeniche: soltanto un breve ondeggiamento di coda e poi scompaiono sottacqua. Per l’equipaggio un chiaro segnale: «Vogliono che torniate ben presto». Lo vogliamo anche noi. La parte francofona del Canada offre di certo ancora molte ◾ esperienze avvincenti.

◾ Itinerario: 1850 km in 9 giorni sulla penisola Gaspé. Québec City– Parco Bic (Rimouski)–Bonaventure– Percé–Parco Forillon–Matane– Tadoussac–Baie Saint-Paul. ◾ Campeggi: dappertutto ci sono ampie zone di sosta con propri posti a sedere e un focolare, in parte con corrente elettrica, acqua e collegamento alla canalizzazione. Il numero d’impianti sanitari però spesso è appena sufficiente. Parco Nazionale Bic: ampia zona in un’insenatura sotto la strada costiera. Con postazioni di osservazione di uccelli e selvaggina, shop, bar e programma sportivo. www.quebecmaritime.ca/parcbic Parco Nazionale Forillon: enorme spazio nella foresta. Posti romantici con sfera privata. Ristorante, piscina, accesso alla spiaggia. www.quebecmaritime.ca/parcforillon La Balaine, Matane: installazione su entrambi i lati della strada costiera. Accesso diretto alla spiaggia. Personale pronto ad assistere gli ospiti. Camping Tadoussac: su una pianura con foresta e vista stupenda sul fiume San Lorenzo. Baie Saint-Paul: nel bosco sulle rive di un fiume. Stagno con anatre, parco animali domestici e piscina.

Questo viaggio è stato sponsorizzato dall’Ufficio del Turismo del Québec.

Zona di sosta nel Parco Nazionale Forillon.

Una vista fantastica dal campeggio Tadoussac.

foto Arnetpress

◾ Miglior periodo per il camping: da giugno a settembre. ◾ Informazioni turistiche TCS: www.tcs.ch/canada


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viaggi e tempo libero | touring 33 n. 4 | 30 aprile 2015

Vedere ed essere visti

I

l lifestyle è un optional e la sicurezza è un obbligo. Alle giornate senz’auto di slowUp questi due fattori si sposano naturalmente. In quanto sponsor nazionale, il TCS è presente in 10 dei totali 18 eventi slowUp. I professionisti promuovono il principio irrinunciabile da applicare nel traffico stradale «Vedere ed essere visti» con concorsi attrattivi, consigli e regalini utili. Particolarmente ben visti, soprattutto nel caso di piccoli imprevisti e avarie, sono i servizievoli pattugliatori in bicicletta.

Stimati amici di tavola A proposito di godimento: chi in giro intravvede un logo con la forchetta «slow-

Appetito» si può aspettare prelibatezze sane e stagionali della regione. Con le loro caratteristiche particolari le regioni slowUp si prestano per scoperte culinarie. Come risulta da un sondaggio, il 25% dei partecipanti alle giornate slowUp desidera un’offerta sana e sostenibile di cibo e bevande. E tuttavia il carattere popolare della festa slowUp non ne risente, com’è già stato dimostrato dalle bancarelle che espongono pietanze povere di calorie, ma molto gustose. Così i contadini e i produttori fanno assaggiare il frutto del loro lavoro e in particolare la fondazione Promozione Salute Svizzera offre gratuitamente la «Fonte San Rubinetto» soprattutto ai bambini e ai ragazzi. Da

slowUp il termine lifestyle viene inteso come un modo di vivere in forma, con gusto e sempre in sicurezza. Sch/Bü

I prossimi eventi slowUp 3 maggio: Werdenberg-Liechtenstein; 17 maggio: Hochrhein; 31 maggio: Soletta-Buechibärg; 7 giugno: Vallese; 14 giugno: Sciaffusa-Hegau; 28 giugno: Giura; 5 luglio: Vallée de Joux; 12 luglio: La Gruyère; 2 agosto: Feste di Ginevra; 9 agosto: Regione di Brugg; 23 agosto: Lago di Sempach; 30 agosto: Lago di Costanza Svizzera; 6 settembre: Monte Albula; 13 settembre: EmmentalOberaargau; 20 settembre: BasileaDreiland; 27 settembre: Lago di Zurigo.

Lenti, sicuri, sani e sostenibili sono gli eventi apprezzati da giovani e anziani, dalle famiglie e da tutti coloro che hanno voglia di svago, www.slowup.ch

Accoglienza

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«Gli ospiti sono le nostre stelle» «Siamo un albergo di tre stelle con le caratteristiche di uno di quattro stelle in un paesaggio di cinque stelle», definisce così Michel Wichmann l’Hotel «Spitzhorn» a Saanen. Wichmann e sua moglie Ilse dirigono insieme questa infrastruttura alberghiera di 50 camere come gerenti, proprietaria è la Basilese Assicurazioni. L’ampio atrio all’ingresso con una grande lounge, un bar aperto e l’annesso ristorante offrono all’ospite molto spazio. Allo stesso modo sono spaziose le camere, una vera benedizione in un hotel di tre stelle svizzero. «Per me le stelle sono quelle in cielo di notte», spiega così Wichmann la sua filosofia di albergatore. «Noi riceviamo le stelle dai nostri ospiti se partono contenti e poi ritornano». E tornano in tanti, a volte così tanti, che i posti al ristorante sono tutti prenotati. L’impegno di Ilse e Michel Wichmann, di dedicare tempo a tutti gli ospiti, dà i suoi frutti. Un’idea simpatica sono anche i diari con una frase che gli ospiti possono poi completare… con una buona dose di creatività. Bü

I prezzi delle camere nell’Hotel «Spitzhorn» partono da 180 franchi, a seconda della stagione. L’80% degli ospiti proviene dalla Svizzera. Tel. 033 748 41 41, www.spitzhorn.ch


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viaggi e tempo libero | touring 35 n. 4 | 30 aprile 2015

Rallentare | Scoprire gli stupendi paesaggi compiendo gite, ritrovare se stessi, mangiare sano: nella Piccola Valle dei Walser è in programma riposo all’insegna della sostenibilità.

Il piacere della lentezza

«D

ai, rimaniamo qui, è un paesaggio fantastico». Così o, con parole simili, ben 700 anni fa un walser si è rivolto all’altro, quando hanno percorso il Passo del Gemstel sino ad arrivare e stabilirsi nella Kleinwalsertal, appunto la Piccola Valle dei Walser. Ancora oggi è un paesaggio fantastico. Siamo sull’Ifen e in questa giornata con il sole splendente ci godiamo una vista a 360 gradi sulle vicine Alpi dell’Algovia. Alpi dell’Algovia? Ma non sono in Germania? Esatto. La Kleinwalsertal, lunga solo 12 chilometri e abitata da 5000 persone distribuite in tre località, è un’enclave austriaca nella regione del Vorarlberg. I turisti viaggiano tutti attraverso l’Algovia e poco prima di Oberstdorf svoltano a destra in questa valle dei Walser.

A Baad, in fondo alla Kleinwalsertal, è il capolinea. Chi vuol proseguire, deve arrampicarsi sulle vette.

La Kleinwalsertal è corta, ma se la si vuole conoscere a fondo, lo si può fare solo a piedi, e dunque ci vuole tempo. 180 km di sentieri escursionistici e, se si include anche Oberstdorf, sono più di 300 km, che permettono di fare camminate infinite. Sentieri d’alta quota, come quello da Hirschegg sino alla fine della valle a Mittelberg-Baad, offrono tanta natura da ammirare. Attrattive sono anche le gite escursionistiche, tra le tante consigliamo la Gottesacker sull’Ifen della durata di due ore. Chi desidera imparare anche qualcosa mentre cammina, dovrebbe rendere visita a Christine e al suo giardino delle erbette sull’Hörnlepass, dove nella palude alta si possono compiere passeggiate fantastiche. Lydia invece vi invita nel boschetto per escursioni alla ricerca di erbette. Dopo aver terminato il raccolto, si va nel laboratorio dove si trasformano le piante in crema per la pelle. A chi piace passeggiare un paio di giorni di fila, conviene annunciarsi alla responsabile delle gite Daniela Schwendiger.

Tutti sono collegati «La collaborazione tra agricoltori e ristoratori, tra macellai e panettieri, e tutti coloro che elaborano i prodotti regionali, deve essere rafforzata e il plusvalore deve rimanere in valle», spiega così Elmar Müller dell’Ente turistico della Kleinwal-

foto Kleinwalsertal Tourismus eGen

Scoprire piano piano

sertal l’obiettivo della regione del gusto. Un esempio impressionante è il mercato settimanale presso la Casa Walser a Hirschegg, dove vari offerenti presentano i loro prodotti come frutta, verdura, salsicce, prosciutto, formaggio, marmellate e grappe locali. Anche chi pensa di non aver bisogno di niente, lascia la bancarella di Herbert Edlinger con la borsa piena. Questo cuoco di formazione offre i suoi prodotti con charme, esperienza e molto umorismo a cui non possono resistere né donne né uomini. Il fatto che i prodotti raffinati di contadini, macellai e caseari vengono preparati in modo esemplare, lo garantiscono tra l’altro anche 13 ristoratori gastronomici in valle. La specialità, che Martin e suo figlio Florian offrono nella Humbachstube del loro Hotel Jäger a Riezlern, è la selvaggina. La noce di ca-

Prima, fare gite sull’Ifen, una montagna nella Piccola Valle dei Walser, poi recarsi nei ristoranti della regione gastronomica dove per gli escursionisti c’è sempre una tavola imbandita con salsicce di selvaggina e di manzo, formaggio e pane.

priolo in salsa al pepe così come gli spätzle fatti a mano sono da leccarsi i baffi. Per quanto concerne il pernottamento: da appartamenti di vacanza sino a un hotel a cinque stelle sono disponibili tutte le versioni di alloggio. Molti sono gestioni a conduzione familiare, il contatto con gli ospiti è stretto e caloroso, si torna volentieri e si diventa subito ospiti abitudinari. Manfred Dienstbier del Walserhof a Hirschegg racconta di un ospite che ha soggiornato nella sua casa ben 80 volte. Anche questo è un albergo a gestione familiare, che vizia i suoi ospiti con wellness & spa. Nella Piccola Valle dei Walser la maggior parte degli ospiti ritornano – prima o poi… Christian Bützberger

Info Touring www.kleinwalsertal.com www.wellnesshotel-walserhof.at


Vacanze in Italia

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Sempre una bella spalmata

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l sole ha un influsso positivo sull’umore e aiuta a produrre la vitamina D importante per ossa e denti. Ma troppo sole fa invecchiare precocemente la pelle e aumenta il rischio di tumore alla pelle. È preoccupante il fatto che la Svizzera è tra i Paesi con la percentuale più alta di casi di cancro della pelle in Europa. È vero però che il rischio di ammalarsi diminuisce se si rispettano un paio di regole. La prima consiste semplicemente nel mettere la crema solare in modo abbondante e frequente. Per calcolare l’effetto dei loro prodotti, i fabbricanti prevedono due milligrammi di crema solare per centimetro quadrato di pelle. In realtà però nessuno ne spalma così tanta. Un punto di riferimento di quanta sia necessaria, lo fornisce Patrizia Weber, medico primario in dermatologia all’Inselspital di Berna. Lei consiglia di usare una dose grande come una noce per ogni mano.

no o spalmata. Nonostante ciò la crema solare 50+ e i «sunblocker» non sono una garanzia di protezione anche quando si rimane per ore al sole, infatti allungano la protezione naturale della pelle solo per un certo arco di tempo. «Di meno è di più, dato che non esiste la protezione solare totale», conclude Weber.

Protezione 50+

Meglio con cappello e maglietta

Quanto sole sopporta una persona, dipende dal tipo di pelle, l’intensità del sole e il periodo della giornata. Weber in generale consiglia un fattore di protezione 50+: «Quanto più la protezione iniziale è alta, tanto più è alta la probabilità che dopo aver spalmato la crema la pelle abbia una protezione solare accettabile, dato che il fattore diminuisce in modo esponenziale con la quantità spalmata». Importante è anche che dopo aver spalmato la crema si aspetti una mezz’ora prima di esporsi al sole, perché il filtro chimico deve avere tempo per svilupparsi. Chi fa il bagno in piscina, nel lago o in mare, deve rifare l’operazione della crema più volte anche se vi è la scritta «resistente all’acqua». Un prodotto è tale, se dopo 20 minuti in acqua tiepida mantiene ancora il 50% della protezione originale. Anche escursionisti e ciclisti dovrebbero mettersi la crema più volte, perché la protezione cola con il sudore. Anche chi va in giro in cabrio o in moto dovrebbe non limitarsi ad un’unica ma-

Dato che oltre ad altri fattori, soprattutto il contatto improvviso della pelle con raggi UV molto intensi provoca l’insorgere di tumore della pelle nero – il melanoma maligno – i turisti nei viaggi in regioni con sole molto forte, dovrebbero equipaggiarsi di cappello, maglietta e occhiali da sole. Weber lo consiglia anche per l’estate elvetica, «stoffe leggere e bianche non servono a nulla. Sono meglio tessuti di cotone grosso e colore scuro», ma bagnati, non proteggono a sufficienza. Sempre valida la regola: in estate si eviti di esporsi al sole tra le 11 e 15 e nei Paesi caldi addirittura tra le 10 e le 16. E prestar attenzione all’epidermide dei bambini. Le scottature da piccoli sono tra i fattori che rendono alta la probabilità che poi da grandi insorga il melanoma maligno. I bambini sino ad un anno non devono essere esposti alla luce diretta del sole. Quelli più grandi devono sempre indossare in piscina o in giardino maglietta, occhiali da sole e berretto, se possibile con protezione per la nuca. Juliane Lutz

Mettere la crema solare è importante. Chi vuole andare sul sicuro, in estate si protegge anche con una maglietta e un cappellino.

«Stoffe leggere e bianche non servono. Sono meglio tessuti di cotone grosso e di colore scuro»

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viaggi e tempo libero | touring 39 n. 4 | 30 aprile 2015

Parigi | Chi vuol godersi lo spettacolo di una città anche da dietro le quinte, fa una gita fuori dei sentieri battuti, mangia a casa dei parigini e circola sulle «avenue» in Citroën.

In 2CV attorno alla torre Eiffel

A

xelle ama la sua città e conosce le attrazioni sia grandi che piccine. Per questo motivo la 27enne ha deciso di lavorare come guida turistica di Parigi una volta terminati gli studi. Oggi a me e ad altri viaggiatori mostra il Quartiere latino, in cui è cresciuta. Cominciamo nella Rue Mouffetard, una delle più vecchie strade della città. Dove un tempo puzzava, perché c’era una conceria, oggi profuma di pane e spezie, grazie alla presenza di negozi di alimentari più svariati. Axelle ama particolarmente questo quartiere, perché è uno dei pochi in cui francesi e stranieri, ricchi e poveri, giovani e anziani, convivono fianco a fianco in armonia. In seguito si va alle Arene di Lutezia (Arènes de Lutèce), un antico anfiteatro romano con scena per i teatri e un’arena per i gladiatori. Dove ogni 17 luglio i pompieri del Quartier organizzano una grande festa, un tempo si trovava una piazza che offriva posto sino a 17 000 romani.

Con l’autista Kevin prima del tour sulla vecchia Citroën. A destra: la guida Axelle mentre spiega il suo «Quartier Latin».

colo. In «Midnight in Paris» Woody Allen l’ha usata come palcoscenico per i suoi protagonisti. Axelle indica la scala laterale. Qui Owen Wilson alias Gil, si è seduto prima di immergersi nella vita degli anni Venti. Lungo il tour la giovane parigina ci rende attenti su ancora tante attrazioni, ma naturalmente non ciò che si legge nella guida turistica. In ultimo ci mostra la cantina della sua casa, ciò che solo in pochi potranno mai vedere: le rovine di un muro cittadino del XII secolo. Chi vuole sperimentare la città sulla Senna in modo diverso, ha la possibilità di mangiare a casa delle persone locali. Lo rende possibile Ludovic. Con la sua agenzia Paris Zigzag – per cui lavora Axelle – organizza anche pranzi in case private. Io mangio nel 7° arrondissement da sua madre. Madame Girodon è una per-

sona amabile e serve insalate gustose con anatra e frutti di mare. Il tempo vola e mi piacerebbe che questo appartamento così carino mi appartenesse.

Gita cittadina per nostalgici Si può scoprire Parigi a piedi. Ma è divertente anche un tour a bordo di una 2CV cabriolet, che mi concedo per avere un altro punto di vista. L’autista Kevin e io circoliamo passando davanti ai simboli architettonici e risponde in modo accurato alle mie domande. Una grande differenza dal viaggio su un bus turistico, dove si viene riempiti di informazioni senza poesia. La gita è bellissima, anche se nel traffico intenso intorno all’arco di trionfo mi sento a disagio. Tra tutte le SUV e limousine mi sento poco protetta dentro alla 2CV. Ma Kevin guida così bene la Citroën in mezzo alla massa di lamiera che il mio nervosismo si dissolve ben presto. Parigi è incantevole, ma anche stressante. Per riprendersi da tutte le esperienze, l’ideale è un pernottamento nella quieta periferia, come a Neuilly. A sette minuti di metropolitana dai Campi Elisi, la piccola città è una Parigi in miniatura. Per il massimo relax si consiglia l’Hotel Mövenpick. Sulla terrazza in compagnia di un bicchiere di champagne penso al prossimo angolino di Parigi che desidero conoscere. Juliane Lutz

Non solo Notre Dame è bella Girovaghiamo lungo le strade quiete dalla Rue Rollin sino alla Montagne SainteGeneviève. Accanto al Pantheon qui si trova la chiesa Saint-Etienne-du-Mont. Un luogo degno di una visita non solo per la sua imponente facciata rinascimentale e le vetrate in parte originarie del XVII se-

Il viaggio è stato compiuto su invito di Mövenpick Hotels & Resorts.

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Dai finestrini della Citroën anche i conoscitori di Parigi scoprono nuovamente la capitale francese.

◾ Gite: Paris Zigzag offre gite al di fuori dei percorsi turistici e organizza pranzi nelle case dei parigini. Gite da 12 euro per persona, cibo da 50 euro, www.pariszigzag.fr. ◾ Circolare in 2CV: diversi percorsi sono prenotabili su www.4rouessous-1parapluie.com. Da 20 euro.


40 touring | gite consigliate n. 4 | 30 aprile 2015

«Perché andare in lidi lontani, quando si sta bene a due passi da casa?»: tradotto in pratica significa utilizzare le nove offerte in Svizzera dei campeggi TCS e degli alberghi TCS.

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l campeggio anche per i non campeggiatori: non una contraddizione, bensì realtà – per esempio nei sette campeggi TCS presentati su queste due pagine. Gli ospiti senza alloggio mobile non devono rinunciare all’esperienza nella natura: nei campeggi a Muzzano, Flaach sul Reno e Soletta pernottano in dimore confortevoli come bungalow, tende per safari, tipì, Pod e carrozzoni da circo.

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TCS Camping Ginevra Vésenaz****

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Novità a Soletta Puntuale all’avvio della stagione del campeggio il 17 aprile 2015 nel camping TCS di Soletta è stato inaugurato il nuovo ristorante «Pier 11». Un’attrattiva carta dei menù con alcune specialità locali per l’intera famiglia caratterizza il locale situato direttamente lungo il corso dell’Aare. Chi desidera lasciarsi contagiare una volta nella vita dalla febbre dell’oro, cerca la fortuna nel Campeggio TCS a Disentis setacciando le acque del Reno. August Brändle, noto con il nome di «Gold-Gusti», è un esperto in materia e trasmette il suo sapere con corsi impartiti agli ospiti del campeggio.

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TCS Camping Lugano Muzzano****

30% sui pernottamenti nel carrozzone da circo dal 1o al 30 giugno 2015 (2–4 persone, max. 2 notti)

TCS Camping Soletta**** 30% sui pernottamenti in tenda safari dal 1o al 30 giugno 2015 (2–5 persone, max. 2 notti)

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TCS Camping Disentis**** 30% sui pernottamenti in tenda tipì dal 1o al 30 giugno 2015 (2–4 persone, max. 2 notti)

Ulteriore offerta a Bad Ragaz Oltre alle offerte presentate su queste pagine, l’Hotel Schloss Ragaz del TCS offre un pacchetto d’arte e di benessere con tre pernottamenti e mezza pensione durante la Triennale della Scultura, il «Bad Ragartz», dal 9 maggio al 1° novembre 2015. wi

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Prenotazioni: tel. 091 994 77 88, camping.muzzano@tcs.ch, www.tcs.ch/it/viaggi-camping/camping/ (codice promozionale: TCSSPEC001)

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gite consigliate | touring 41 n. 4 | 30 aprile 2015

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TCS Camping Sion****

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30% sui pernottamenti in una capanna dal 1o al 30 giugno 2015 (2–6 persone, max. 2 notti)

Prenotazioni: tel. 027 346 43 47, camping.sion@tcs.ch, www.tcs.ch/it/viaggi-camping/camping/ (codice promozionale: TCSSPEC001)

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TCS Camping Flaach sulle rive del Reno****

30% sui pernottamenti in maxi Pod dal 1o al 30 giugno 2015 (2–4 persone, max. 2 notti)

Prenotazioni: tel. 052 318 14 13, camping.flaach@tcs.ch, www.tcs.ch/it/viaggi-camping/camping/ (codice promozionale: TCSSPEC001)

La Svizzera offre molte gite per ogni gusto e il TCS vi propone di pernottare in un campeggio del club o in uno dei due alberghi a prezzi di favore, nella foto il Camping di Muzzano.

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TCS Hotel Bellavista*** 40% sui pernottamenti dal 1o al 30 giugno 2015 (max. 2 notti, max. 2 persone per camera, incl. colazione)

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TCS Hotel Schloss Ragaz*** 40% sui pernottamenti dal 1o al 30 giugno 2015 (max. 2 notti, max. 2 persone per camera, incl. colazione)

L’albergo Bellavista a Vira Gambarogno è inserito su una pendice di lussureggiante vegetazione che digrada sul Lago Maggiore. La vista impareggiabile va da Locarno a Ascona, alle valli Verzasca, Maggia e Centovalli e offre davvero un paesaggio unico e affascinante. .

L’albergo Schloss Ragaz, membro della catena dei Relais du Silence, è immerso in un parco che sembra uscito dai libri di favole, a lato del terreno da golf e nelle dirette vicinanze delle terme Tamina e della città termale e polo turistico di Bad Ragaz.

Informazioni e prenotazioni: Tel. 091 795 11 15, www.hotelbellavista.ch

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sezione ticino | touring 43 n. 4 | 30 aprile 2015

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Assemblea cantonale ordinaria dei Delegati

Il presidente Enzo Pfister (terzo da s.) e il Comitato del Gruppo del Mendrisiotto.

Gruppi locali in assemblea

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i sono tenute le assemblee dei gruppi locali. I lavori si sono svolti secondo l’usuale programma: i conti 2014 sono stati tutti approvati e i resoconti delle attività dell’anno trascorso, come pure le proposte per quest’anno, hanno mostrato il grande impegno che i comitati hanno investito nel Club. Le relazioni presidenziali e gli interessanti interventi hanno inoltre animato le serate.

Luganese La Presidente avv. Graziana Rigamonti Villa ha esposto il ricco programma ricreativo. La relazione del Tesoriere Piergiorgio Grassi ha stimolato alcuni interventi sui redditizi investimenti azionari effettuati. In chiusura l’ing. Diego Rodoni, del Dipartimento del Territorio, ha presentato l’interessante progetto «StazLu: la nuova stazione di Lugano».

Bellinzonese e Valli Il Presidente ing. Nelio Rigamonti ha descritto le attività promosse, in sintonia con gli scopi statutari, stigmatizzando la perdita di Soci comunque registrata e auspicando una seria ricerca di soluzioni. Ha poi chiesto ai presenti il sostegno al progetto per la costruzione del tunnel di risanamento del San Gottardo, senza aumento di capacità, in votazione l’anno prossimo. Infine ha esortato i Delegati a proporre progetti interessanti in sostituzione di «Bike sharing Bellinzona», già votato nel 2012 ma mai concretizzato. Le elezioni di Massimiliano Martinoni e

Davide Agustoni hanno completato la lista dei Delegati sezionali. Dopo i lavori assembleari gli avvocati Andrea Roth e Paolo Ferrazzini, di Assista, hanno presentato le novità di Via Sicura per il 2015.

Locarnese e Valli Paolo Dedini ha condotto la sua prima assemblea da presidente. Tra le attività descritte ha sottolineato il successo dell’originale proposta teatrale «Molto rumore per nulla» in collaborazione con Cambusateatro di Minusio. I presenti hanno eletto la nuova responsabile delle finanze e membro di Comitato Deborah Generelli, in sostituzione della compianta Paola Biaggi. Come a Bellinzona, la stessa relazione su Via Sicura ha concluso l’assemblea.

Mendrisiotto Anche l’ing. Enzo Pfister ha riassunto l’attività del suo primo anno di presidenza. Ha elogiato in modo marcato e fiero la qualità del nuovo Comitato ed il suo operato. Pfister ha poi elencato alcuni interventi e cantieri che aprono spiragli di miglioramento al caotico e grave degrado della regione negli ultimi decenni. Traffico e inquinamento restano i principali nemici da combattere e qualsiasi proposta benefica è da sostenere, come il messaggio cash-bonus e mobilità aziendale, approvato dal Gran Consiglio, che sarà oggetto di una votazione a giugno dopo il riuscito referendum.

L’Assemblea generale ordinaria dei Delegati della Sezione Ticino del Touring Club Svizzero si terrà quest’anno al Centro Manifestazioni Mercato Coperto di Mendrisio martedì, 19 maggio 2015, alle ore 17.30 con il seguente ordine del giorno: 1. Approvazione del verbale dell’Assemblea generale ordinaria del 15 maggio 2014 svoltasi al Centro esposizioni di Lugano. 2. Premiazione dei migliori apprendisti del ramo auto-meccanico. 3. Relazione del direttore sull’attività 2014 4. Relazione presidenziale per l’anno 2014: discussione e approvazione. 5. Conto d’esercizio e bilancio al 31.12.2014: relazione del tesoriere e rapporto dei revisori statutari. Discussione e approvazione. 6. Nomine statutarie: a) di un membro di Comitato. 7. Determinazione delle quote sociali 2016. 8. Eventuali.

Junior Driving: ancora qualche posto disponibile Il TCS propone ai giovani dai 16 ai 18 anni i corsi Junior Driving nei periodi delle vacanze scolastiche presso il Villaggio di vacanza di Scruengo a Quinto, allo scopo di prepararsi all’esame teorico ufficiale «scooter, cat. A1 limitata a 50 cc e auto, cat. B». Una settimana intensa, con vitto e alloggio inclusi, in cui apprendere la teoria legislativa (regole, segnaletica ecc.) ed esercitarsi sulle domande d’esame, come avverrà a fine settimana nella prova d’esame ufficiale presso la Sezione della Circolazione a Camorino. Nel corso sono compresi inoltre i «primi soccorsi» (requisito obbligatorio per sostenere l’esame teorico), l’approccio alla guida pratica dell’auto su pista chiusa al traffico, le conferenze su vari aspetti della guida, e un buono per il corso di sensibilizzazione, necessario per presentarsi all’esame pratico (tariffa 950 fr. tutto compreso). Ai corsi possono iscriversi solo soci e figli di soci TCS. Le date possono essere richieste allo 091 935 91 21 oppure visionate sul sito www.tcs-ticino.ch dove ci si può anche iscrivere.

Gruppo del Mendrisiotto: grigliata d’inizio estate Venerdì, 5 giugno si terrà la Grigliata del Gruppo del Mendrisiotto presso il Grotto Loverciano a Castel San Pietro. Prima dell’inizio della cena, a partire dalle 19.00, verrà servito un welcome drink a tutti i presenti. Cena dalle 19.30. Siete tutti invitati a partecipare alla serata, senza dimenticare soci ed amici del TCS, nonché i vostri famigliari. Il prezzo (bibite escluse) è di 30 fr. Prenotazioni: a tcs.mendrisiotto@gmail.com oppure allo 079 171 48 96 – avv. Andrea Carri – entro il 22 maggio. Posti a disposizione limitati. iscrivetevi subito!


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Inviare il tagliando a: TCS, «Touring Shop», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna; fax 058 827 50 25; e-mail: touringshop@tcs.ch; se avete domande: TCS, «Touring Shop», tel. 058 827 35 15 (non si accettano ordinazioni telefoniche). Ditta partner/spedizione: Max Versand, 8344 Bäretswil tramite posta, spedizione unicamente in Svizzera e nel Liechtenstein.


club e soci | touring 45 n. 4 | 30 aprile 2015

In memoria di Alfred Weber Il 26 marzo 2015 si è spento all’età di 92 anni l’ex presidente centrale del TCS Alfred Weber. Aveva presieduto il club dal 1981 al 1987. Il lungo curriculum del giurista urano è di notevole spessore, come dimostrano alcune delle cariche più rappresentative che ha ricoperto: consigliere cantonale, consigliere di Stato del Canton Uri (direttore polizia e finanze), presidente del governo, consigliere nazionale e, a coronamento della sua carriera politica, presidente del Consiglio nazionale nel 1970/71. Per il TCS Alfred Weber fu segretario della Sezione Uri dal 1953 al 1973 e contemporaneamente direttore dell’agenzia di Altdorf. Dopo la sua elezione a presidente centrale nel 1981, rispose così alla domanda riguardante lo sviluppo del TCS: «Non esistono solo interessi automobilistici. Ci sarà perciò un’apertura verso tutte le cerchie interessate ai trasporti». Una dichiarazione che non ha tutt’oggi perso la sua attualità. wi

Arte all’aperto a Bad Ragaz e Vaduz nizzatore Rolf Hohmeister. Ogni scultura deve essere intesa come un intermezzo di godimento all’interno del continuo mutamento.

Albergo TCS Schloss Ragaz Durante la triennale, Patrick Zettel, direttore dell’hotel del TCS Schloss Ragaz, ha in serbo uno straordinario pacchetto di offerte: 3 pernottamenti con mezza pensione incluso l’utilizzo dell’area wellness «Relax-Oase», un ingresso nella Tamina Therme per il 175° giubileo della locale sorgente termale, una gita guidata attraverso il parco delle sculture «Bad Ragartz» (sempre di giovedì). Tutto ciò per 390 fr. per persona; in alta stagione dal 12 luglio al 31 agosto viene chiesto un supplemento di 45 fr. per persona. wi

È scomparso Jean Meyer

www.badragartz.ch www.hotelschlossragaz.ch

foto ald

D

al 9 maggio al 1° novembre avrà luogo la 6° triennale di scultura svizzera a Bad Ragaz e Vaduz, la «Bad Ragartz». 90 artisti provenienti da 13 Paesi – addirittura da Giappone e Corea del Sud – espongono le loro opere. La mostra di sculture organizzata dal medico e mecenate Rolf Hohmeister e dalla moglie Esther è nota in tutto il mondo. In questo periodo i media internazionali puntano i riflettori sull’evento all’aria aperta. Assieme al Festival delle piccole sculture in Le vieux Bad Pfäfers vengono mostrate circa 400 opere artistiche. Il motto del 2015 è il seguente «Sehen – Verstehen – Lieben» («Vedere – Capire – Amare»). «Con la 6° triennale l’obiettivo è quello di indovinare lo spirito del tempo e poi continuare a riflettere in modo artistico a partire dal punto in cui gli altri si sono fermati», afferma l’orga-

Il TCS annuncia la morte del suo ex presidente centrale Jean Meyer, scomparso all’età di 85 anni. Il basilese Jean Meyer aveva presieduto la Sezione TCS delle due Basilea dal 1988 al 1996, nel 1991 era diventato tesoriere dell’associazione centrale e aveva coronato a 66 anni la sua carriera in seno al TCS con l’elezione a presidente centrale, avvenuta nel 1996; si era poi ritirato nel 2004. Come membro di diverse commissioni, nel 1994 Jean Meyer aveva preso parte alla riorganizzazione del club della mobilità. Sotto la sua guida si era investito massicciamente nella sicurezza stradale e durante il suo periodo presidenziale ci fu l’inaugurazione di due tra i più moderni centri di sicurezza stradale d’Europa. Le sue dichiarazioni taglienti e inequivocabili trovavano larga eco anche tra l’opinione pubblica. wi


46 touring | club e soci

foto Lignieres Historique, Pia Neuenschwander (4)

n. 4 | 30 aprile 2015

Lignières Historique 2015 significa immergersi nella nostalgia delle gare, rivivere, ricordare, gioire, percepire; www.lignieres-historique.ch

Un capolavoro di logistica Lignières Historique 2015 | Da loro dipende il successo del Racing Festival che si svolge dal 3 al 5 luglio nell’area del Centro di guida del TCS a Lignières (NE): Jon Hare, Jean-Pierre Knoblauch e Tony Staub. Intervista: Peter Widmer Quando avete iniziato a lavorare all’organizzazione della Lignières Historique 2015? Tony Staub: Il 18 agosto 2014, il giorno dopo la conclusione dell’ultimo Festival. Dopo l’evento ci si trova già prima dell’evento! Siccome questa manifestazione ha già un posto fisso nell’agenda del TCS, stiamo già pensando al 2016. Quali lezioni avete tratto dalla manifestazione dell’anno scorso? Tony Staub: Nel 2013 l’evento era stato organizzato come prologo. L’anno scorso, invece, abbiamo tracciato il solco del Racing Festival. Nello stesso posto si

svolgono in contemporanea molti singoli eventi che vanno a formare un programma generale, una cosa che rappresenta un compito titanico. Perciò, per il festival di quest’anno ci siamo dovuti riorganizzare e suddividere i compiti tra più persone.

Quante persone in totale sono coinvolte in questo gigantesco avvenimento e su quali esperienze potete fare affidamento? Jon Hare: Circa 150, tra volontari e personale pagato, ad esempio per il servizio di sicurezza. Ognuno del comitato organizzatore ha esperienza nel suo ramo.

Jean-Pierre Knoblauch: Grazie alle varie manifestazioni svolte nel Centro di guida di Lignières dalla sua apertura abbiamo già potuto collezionare alcune esperienze. Ma i volumi in continua crescita della Lignières Historique richiedono sempre qualcosa di nuovo; cresciamo assieme alla manifestazione, senza percepirlo realmente!

In un’organizzazione così complessa ci sono dei doppioni o problemi di coordinazione? Tony Staub: Con la suddivisione dell’organizzazione tra più specialisti in determinati campi è aumentato naturalmente anche lo sforzo di coordinamento. Ab-

«Comunicare e rispettarsi sono elementi importanti» biamo comunque un piano strategico quinquennale e procediamo nello sviluppo di questa manifestazione facendo un passo alla volta. L’obiettivo è di crescere tutti assieme. Jon Hare: Comunicare e rispettarsi sono i principali elementi di un lavoro di squadra.


club e soci | touring 47 n. 4 | 30 aprile 2015

Di quante riunioni avete bisogno fino all’inizio dell’evento? Tony Staub: Con la nuova organizzazione si sono resi necessari vari incontri preparatori per la suddivisione e la distribuzione del lavoro. Noi tre formiamo l’organo direttivo e ci incontriamo ogni tre o quattro settimane, saranno perciò una quindicina di volte sino al 3 luglio, giorno dell’inizio della manifestazione. Quale risulta essere il maggiore ostacolo a livello organizzativo? Jon Hare: Come per l’organizzazione di qualsiasi grosso evento ci sono nuovi collaboratori, di cui bisogna dapprima conoscere la personalità e il modo di lavorare. Tony Staub: Il maggiore ostacolo è la crescita della manifestazione con tutti i suoi effetti collaterali. Molte cose non si svolgono in un unico luogo ma in tanti punti differenti, e il tutto nell’ambito di un avvenimento in costante evoluzione. In

Da sinistra: Tony Staub, direzione generale, comunicazione, media, sponsor, gestione delle gare; JeanPierre Knoblauch, direttore del Centro di guida Lignières, sicurezza, autorità; Jon Hare, logistica, ristorazione, costruzioni, personale.

Dove si orienta quest’anno la vostra attenzione? Tony Staub: Vorremmo rendere l’evento ancora più autentico. Perciò, ad esempio, incoraggiamo i conducenti a indossare

«L’ostacolo maggiore è la crescita della manifestazione con tutti i suoi effetti collaterali» questo vedo però anche un’opportunità: stiamo costruendo una manifestazione unica nel suo genere nel nostro Paese. Anche il pubblico dovrebbe riuscire a vedere come ci piacerebbe che fosse questo evento tra cinque anni. In questo processo inglobiamo tutti.

Ci sono anche idee che non si riescono a sviluppare? Jean-Pierre Knoblauch: Sì, volevamo installare una ruota panoramica ma sul terreno c’erano problemi statici, così abbiamo dovuto seppellire l’idea. Nello svolgimento dell’anno scorso si sono registrate anche delle panne? Tony Staub: Tra le avarie «innocue» posso segnalare il collasso di internet. Jean-Pierre Knoblauch: Effettivamente è troppo, se di colpo migliaia di persone decidono di andare in rete contemporaneamente! Tony Staub: Durante manifestazioni di questo ordine di grandezza non si possono mai escludere del tutto malesseri o anche infortuni. Ma ci sentiamo ben equipaggiati grazie alla postazione sanitaria. Quando ci sono di mezzo autovetture d’epoca e motociclette storiche sorgono sempre anche problemi tecnici, qualche panne, ma questo fa parte della natura delle cose.

vestiti dell’epoca del loro veicolo, che i visitatori possono facilmente riconoscere. Inoltre, facciamo partecipare più attivamente gli spettatori organizzando un concorso fotografico a loro riservato. Lignières Historique dovrebbe trasformarsi in un’opera d’arte totale, in un’esperienza che si deve avere vissuto! Jon Hare: Con la crescita della manifestazione ottimizziamo la gestione di crisi, professionalizzando ulteriormente gli addetti ai contatti tra polizia, pompieri e personale sanitario.

C’è già stato qualche episodio curioso? Tony Staub (riflettendo a lungo): Non riesco a ricordare un singolo fatto particolarmente curioso; tutto è speciale alla Lignières Historique! Cosa vi ha colpito di più durante l’edizione 2014? Jon Hare: Per me sono stati i commenti dei partecipanti espressi all’uscita dall’area. Si sono lasciati andare a dichiarazioni decisamente entusiastiche: «Fantastico evento, manifestazione impressionante, ci saremo anche il prossimo anno!». E questo nonostante le condizioni meteo abbiano lasciato molto a desiderare. Riscontri del genere sono veramente l’applauso più bello per un organizzatore di manifestazioni.

Jean-Pierre Knoblauch: Lignières Historique è strettamente associata a emozioni e ricordi. È questo che distingue questo evento dagli altri che si svolgono nel Centro di guida di Lignières.

Lignières Historique è costituita da svariati singoli eventi. Quali attrazioni hanno suscitato particolare clamore nel 2014? Tony Staub: Non possiamo ancora contare su una lunga esperienza con la Lignières Historique. Ma l’anno scorso, con il tre volte vincitore della Le Mans Marcel Fässler sul circuito, abbiamo avuto un assoluto pezzo forte, qualcosa che in Svizzera non si vedeva da decenni. Altrimenti, è stato l’intero pacchetto ad essere entusiasmante. Durante il giorno viviamo e raccontiamo storie, mentre di notte le scriviamo; questo significa che guardiamo ai decenni passati ma contemporaneamente anche al futuro.

«Lignières è strettamente associata a emozioni e ricordi» Qual è il grado di accettazione nella regione? Jean-Pierre Knoblauch: Non ci sono assolutamente problemi. Normalmente, nel centro di guida di Lignières abbiamo quattro eventi all’anno; il livello di comprensione delle autorità comunali e della popolazione nei confronti del nostro impianto è molto alto. Offrite qualcosa di speciale ai locali? Tony Staub: Il giorno d’inizio, venerdì 3 luglio, la popolazione del Plateau de Diesse è invitata gratuitamente. Ogni nucleo familiare viene informato per esteso ◾ prima della manifestazione.


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club e soci | touring 49 n. 4 | 30 aprile 2015

Urs Leist | Il 55enne di formazione meccanico d’auto lavora dal 1991 come esperto di veicoli e maestro di guida nel Centro tecnico del TCS a Ittigen presso Berna. Individua i suoi punti di forza nella relazione con la gente, nella calma e nella serenità.

A disposizione dei clienti già alle 7

È

un mestiere variegato e impegnativo ancora dopo quasi 25 anni, dice con convinzione Urs Leist del Centro tecnico del TCS a Ittigen. Circa il 40% della sua attività consiste nei collaudi ufficiali dei veicoli a motore, poi c’è un 20–30% di test, diagnosi e perizie. Il resto è costituito da corsi e istruzione sulla strada, senza dimenticare la consulenza alla clientela e la parte amministrativa. Urs Leist ha iniziato al TCS il 1° maggio 1985 come pattugliatore. Successivamente, dopo un breve intermezzo presso l’Ufficio della circolazione del Canton Berna, è tornato al TCS il 1° gennaio 1991, questa volta nel centro tecnico di Ittigen, nella sua odierna funzione di esperto di veicoli e maestro di guida.

Con anima e corpo Come si svolge una giornata di lavoro media del «decano» del centro tecnico bernese? «Al mattino arrivo sempre presto al lavoro, per poter accogliere i primi clienti puntualmente già alle 7», risponde prontamente Urs Leist. Lui non si occupa della ripartizione del lavoro, che spetta invece alla segreteria della sezione Berna del TCS, responsabile anche dell’impianto di Ittigen. Urs Leist sa, però, sempre quali lavori lo aspettano nei prossimi giorni, come ad esempio quel venerdì 13 marzo 2015: al mattino ci sono i collaudi ufficiali, di pomeriggio le verifiche, conteggio settimanale e del tempo di lavoro, contatti di lavoro con l’Ufficio della circolazione e la segreteria TCS, trasferimenti bancari e pulizia della sala di prova. Come sempre, la sfida maggiore per questo sperimentato specialista risiede nel servizio ai clienti, che deve essere completo e impeccabile: «Le aspettative del cliente devono essere soddisfatte, affinché egli possa lasciare il centro tecnico contento». Urs Leist preferisce occuparsi dei corsi, dare lezioni di guida, avere a che fare con la gente. È alla mano, ma agisce con circospezione, si esprime in modo chiaro, diretto e preciso, con tutta la pazienza e la comprensione dell’istruttore; i parteci-

panti ai corsi si affidano volentieri alle sue cure. «Mi piacciono meno i test dei motoveicoli, perché io non guido la motocicletta», ammette. Ma questa lacuna personale viene colmata da un collega del centro tecnico che ha una formazione di meccanico di moto. «Anche da noi si tratta di specializzazione. Non ne possiamo fare a meno, se vogliamo offrire prestazioni del massimo livello», afferma Urs Leist. Nel corso degli anni è cambiato qualcosa nel comportamento dei clienti? «I clienti dimostrano sempre gratitudine, dato che si annunciano spontaneamente per il collaudo, prima di ricevere la convocazione ufficiale. Guidano l’automobile già da tempo, ma anche l’età media del loro veicolo è piuttosto alta. Se in passato la speranza di vita delle autovetture era di sette anni, attualmente è di 12 o 13 anni. E si constata anche molta meno ruggine». Peter Widmer

Ritratto TCS-Porträt TCS Urs Leist Patrick Strössler Esperto Leiter di veicoli E-Bue siness maestro di guida

BOTTA E RISPOSTA È un fan d’auto anche in privato? No. In gioventù le emozioni per le belle automobili erano più forti. Nella cerchia delle mie amicizie impartisco lezioni di guida in preparazione dell’esame. Come trascorre il tempo libero? Di preferenza in famiglia. Faccio anche «guida acquatica», qualcosa di simile ai «pontonier»; sono socio di una società acquatica. Ascolto musica, vado in bici e viaggio. Come giudica il futuro della mobilità elettrica? Vedo un gran potenziale, se saranno migliorate l’autonomia e la ricarica, e tutto sarà disponibile a un prezzo ragionevole.

«Il cliente deve poter lasciare il centro tecnico contento» Da 39 anni Urs Leist si occupa intensamente di veicoli, così ora nel tempo libero si concentra su altro.


Giochi & Concorsi 04/2015

Quattro giochi e altrettante possibilità di vincere uno dei quattro fantastici premi in palio!

Termine di partecipazione per ogni gioco: 18 maggio 2015.

Concorso 1: gioco per i lettori

Valore ca. CHF 1’200.–

In palio: 3 notti per 2 persone presso l’Esplanade Resort & Spa sul Lago Maggiore Con un giardino pieno di palme e più di 40'000 m2 di vegetazione esotica, l’Esplanade è la struttura ideale dove trascorrere vacanze in totale relax nel mite microclima del Ticino. I buongustai possono trovare piatti della cucina mediterranea e vini di primissima qualità nel ristorante «La Belle Epoque». Con i suoi colori caldi e i profumi avvolgenti, la spa aiuta a dimenticare lo stress quotidiano e a ritrovare il proprio equilibrio interiore. L’Esplanade, completamente immerso nel verde, è il luogo giusto per chi ama fare attività anche in vacanza e per chi invece ∞ Bevande analcoliche nel mini bar preferisce dedicarsi al «dolce far niente». ∞ Sauna, idromassaggio, bagno turco, area fitness e piscina nel giardino In palio: ∞ Biciclette ∞ 3 pernottamenti in camera doppia Superior ∞ Trasferimenti da e alla stazione ferroviaria Classic con balcone e vista sul lago FFS di Locarno ∞ Prima colazione a buffet Sponsor del premio: www.esplanade.ch

Quale altezza ha il nuovo ponte Hardanger in Norvegia? Inviate un SMS con scritto tmi041 xx (xx = numero) al numero 543.

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Concorso 2: sudoku 1

In palio: Samsung G900 S5 4G Gold da 16 GB Con il suo display da 5,1 pollici dotato di colori brillanti, il Samsung G900 S5 è uno smartphone dalle potenzialità eccezionali. Con una fotocamera da 16 MP è possibile scattare foto e registrare video di qualità superiore. Con una scheda SD si può facilmente estendere la memoria interna da 16 GB a 80 GB. Inoltre, l’utente ha a disposizione, se lo desidera, 50 GB sul cloud di Dropbox. La potente batteria agli ioni di litio da 2800 mAh garantisce una lunga autonomia. Il dispositivo di design appare ancor più elegante grazie al raffinato corpo dorato.

I vincitori dell'edizione n. 02 sono:

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9 Valore CHF 699.–

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1 6

2 4

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Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di rosso. Inviate un SMS con scritto tmi042 e le tre cifre al numero 543.

Clovis Morand, Vevey | Anita Gauch, Baden Francesco Campana, Dino | Daniel Dorthe, Vuarmarens


Concorso 3: cruciverba

Valore ca. CHF 1’000.–

In palio: 2 notti per 2 persone presso l’hotel Bad Horn**** direttamente sul lago di Costanza Affacciato sul lago di Costanza, conosciuto anche con il nome di mare degli svevi, si trova il raffinato Bad Horn Hotel & Spa dove trascorrere un soggiorno all’insegna di relax e coccole. La struttura si contraddistingue per eleganza, comfort e ospitalità ma, soprattutto, per l’incantevole posizione con un proprio pontile sul lago. I punti di ristoro propongono agli ospiti una ricca e varia offerta di prelibatezze gastronomiche. In palio: ∞ 2 pernottamenti in camera in stile marinaro, lato lago ∞ Ricca prima colazione a buffet svizzero ∞ 2 cene Gourmet ∞ Libero accesso all’area benessere e alla spa per un rilassamento profondo con un trattamento spa floating e un peeling a base di sale marino e olio in un lettino sospeso Sponsor del premio: www.badhorn.ch

Risolvete il cruciverba e compilate le sei caselle nella sequenza corretta. Inviate un SMS con scritto tmi043 e la parola chiave al numero 543.

Stella del Toro Regione portoghese

Utile prontuario Celebre capo Apache

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Intitolare a qualcuno Georges scrittore

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Fece la Lunga Marcia

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Tale cosa Henry, musicista inglese

2 Asta orizzontale a cui è fissata la randa

L'attrice Gardner

5 Allegro, vivace

Posto in verticale È grossa... senza ossa Confluisce nel Danubio a Passau

Costellazione con Sirio Ottenere o desumere

Uncini da pesca In mezzo alle tasche Nella rosa e nell'iris

Appellativo

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4 Pane senza pari

Una “o” greca

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Concorso 4: sudoku 2

In palio: Sony Xperia Z3 Compact bianco da 16 GB Uno degli smartphone più prestazionali attualmente disponibili sul mercato, con specifiche eccezionali come il potente processore quad-core e una memoria di lavoro RAM da 2 GB, Xperia Z3 è perfetto sia come strumento da lavoro sia come dispositivo outdoor poiché è impermeabile e protetto dall’ingresso della polvere (come da classificazione IP 65/68). Scatta foto e registra video di qualità superiore con la sua fotocamera da 20,7 MP. Dotato di sistema operativo Android. La memoria può essere facilmente estesa fino a 128 GB con una scheda SD.

Il nome di sei papi Meteo... negativo

La Cerere dei Greci

Teologo musulmano Poco rumore

Sette quelli di Kurosawa

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Soldati, armigeri Iniziali di Poe

Cloruro di polivinile (sigla)

Decorare con ago e filo

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Valore CHF 499.–

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Risolvete il sudoku per trovare le tre cifre nelle caselle colorate di verde (i campi evidenziati dalla diagonale devono essere riempiti con le cifre da 1 a 9). Inviate un SMS con scritto tmi044 e le tre cifre al numero 543.

Ogni SMS costa CHF 1.50. La partecipazione ai concorsi è possibile pure tramite cartolina postale a: TCS, Editoria Touring, casella postale, 3024 Berna. Possono partecipare ai concorsi tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring della Svizzera e del Liechtenstein, a eccezione dei collaboratori del TCS e dei loro familiari. I vincitori dei «giochi & concorsi» Touring saranno estratti a sorte e avvisati. Non viene tenuta alcuna corrispondenza in merito al concorso. Sono escluse le vie legali. I nomi dei vincitori saranno pubblicati di volta in volta sulla rivista Touring.


52 touring | club e soci n. 4 | 30 aprile 2015

Raduno per giovani vecchiette

I

l 25 maggio, Lunedì di Pentecoste, dalle 9 alle 16.30 gli appassionati delle cosiddette youngtimer si radunano nell’area del Centro di sicurezza stradale TCS di Stockental, nel Canton Berna. La partecipazione è destinata ai proprietari di automobili delle annate che vanno dal 1965 al 1995. Il prezzo d’entrata è di 20 franchi e include un buono bevanda. Dal 2012 il CSS Stockental mette a disposizione un palcoscenico ideale per questo appuntamento. Il promotore e organizzatore, Bruno Rufener del Garage Rufener-art di Sefti-

Il Lunedì di Pentecoste il Centro di sicurezza stradale TCS di Stockental sarà occupato da sempreverdi «youngtimer» che hanno almeno 20 anni.

gen, che dal 2010 organizza questi incontri di Pentecoste nell’Oberland bernese, li descrive come manifestazioni per famiglie, dove persone che hanno gli stessi interessi si incontrano per scambiarsi idee e novità. Con il meeting di Stockental si vuole offrire agli appassionati di youngtimer, un segmento in costante aumento, una piattaforma dove non si tratta soprattutto di confrontarsi sulle misure e il rumore delle auto, ma piuttosto di mostrare con orgoglio ad un vasto e interessato pubblico quanto sia curata la propria vettura. L’evento si è comunque ingran-

dito, come conferma Markus Augstburger, direttore del Centro di sicurezza stradale TCS di Stockental: «All’inizio c’era solo qualche decina di youngtimer, ma nel frattempo il numero è salito ad oltre 400 veicoli. E la tendenza è in aumento!». Con stand di prodotti e attrazioni che ruotano attorno al tema «auto», gli organizzatori non offrono un palcoscenico solo ai proprietari di youngtimer, ma anche un’esperienza indimenticabile per i visitatori. Il CSS Stockental si trova a Niederstocken, ad appena dieci minuti di macchina da Thun e Spiez. È uno dei sei centri del TCS dove si svolgono corsi, training di guida ed eventi.

Nessun limite netto Con youngtimer si designano auto di una certa età che però non hanno ancora raggiunto lo status di oldtimer. Un numero esatto di anni da cui decorre la definizione di youngtimer non è ancora stato stabilito con certezza. In generale, per potersi fregiare del termine si parla di un’età tra i 15 e 20 anni. La youngtimer si trasformerà in oldtimer solo quando avrà compiuto 30 anni. A Stockental vi lascerete entusiasmare dall’autonomia delle forme! wi

TCS

Info Touring

TCS Societariato www.tcs.ch Motorizzati (automobilisti e motociclisti) a seconda della Sezione TCS Tessera partner/giovani Fr. 44.– Non motorizzati Fr. 32.– Cooldown Club membercard Fr. 66.– Ciclisti (con TCS Velo Assistance Casco 2000) Fr. 37.– Juniores (con TCS Velo Assistance Casco 2000) a seconda della Sezione Quota per socio campeggiatore TCS (solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.– (camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–) TCS Libretto ETI www.eti.ch Informare sempre prima ETI! Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 109.– Europa motorizzato «Individuale» Fr. 78.– Europa motorizzato «Cooldown Club» Fr. 72.– Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 79.– Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 69.– Mondo motorizzato «Famiglia» Fr. 199.– Mondo motorizzato «Individuale» Fr. 149.– Mondo motorizzato «Cooldown Club» Fr. 137.– Fr. 169.– Mondo non motorizzato «Famiglia» Mondo non motorizzato «Individuale» Fr. 139.– Spese di cura «Europa» Fr. 32.– Spese di cura «Mondo» Fr. 50.– TCS Carta Aziendale www.tcs.ch/azienda Per veicoli aziendali Soccorso stradale da Fr. 134.– Protezione giuridica circolazione da Fr. 111.–

Prezzi e prestazioni TCS telefono 0844 888 111 o www.tcs.ch

Club servizi

TCS Protezione giuridica www.tcs-protezione-giuridica.ch Circolazione «Famiglia» Fr. 99.– «Individuale» Fr. 69.– Privata senza sottoscrivere la Circolazione «Famiglia» Fr. 245.– «Individuale» Fr. 225.– Privata con Circolazione già sottoscritta «Famiglia» Fr. 215.– «Individuale» Fr. 192.– Immobili Fr. 60.– TCS Assicurazione auto www.tcs-assicurazione-auto.ch Responsabilità civile, casco parziale, casco collisione, capitale incidente, protezione del bonus, danni di parcheggio 0800 801 000 Assicurazioni due ruote www.assistancetcs.ch TCS Velo Assistance con assistenza e casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–* copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–* copertura casco fino a Fr. 7500.– Fr. 172.–* TCS Moto Assistance (soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–* Ai motociclisti in Svizzera e all’estero * prezzi soci TCS

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TCS Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch per tutta la famiglia Fr. 28.– 20% di sconto per i titolari del Libretto ETI Carte di credito TCS www.mastercard.tcs.ch TCS MasterCard Gold Fr. 100.–* TCS MasterCard Fr. 50.–* TCS MasterCard Load&Go Fr. 25.–* * Nessuna commissione annuale per il 1° anno Infotech www.infotechtcs.ch Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori e mette a disposizione dei soci informazioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale. TCS Training&Events www.training-events.ch Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento di guida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz, Stockental, Derendingen ed Emmen. Formazione in due fasi www.2fasi.tcs.ch Corsi obbligatori per la licenza di condurre. Viaggi e tempo libero TCS Viaggi TCS Camping TCS Hotels Schloss Ragaz, Bad Ragaz www.hotelschlossragaz.ch Bellavista, Vira Gambarogno www.hotelbellavista.ch Ciclo e svago tcs

www.tcs-viaggi.ch www.tcs-camping.ch 058  827  25  20 081  303  77  77 091  795  11  15 www.bici.tcs.ch


la pagina dei lettori | touring 53 n. 4 | 30 aprile 2015

LA DOMANDA

«La velocità non dovrebbe essere di 60 km/h invece di 50 se ci sono delle case solo lungo un lato della strada? Il limite di velocità vale anche quando non ha basi legali?» Christian Lauterburg, Uettligen

Avete una domanda per un esperto del TCS? Inviatela per posta a: TCS, Redazione «Touring», Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna o per e-mail a touring@tcs.ch.

D

apprima la sua ultima domanda: le regole della circolazione vanno rispettate a prescindere che siano giustificate o no. Ne sono l’esempio tipico le Zone 30 senza controlli successivi o la riduzione a 120 km/h del limite di velocità sulle autostrade con il pretesto della morte delle foreste. Se lei ha bisogno di una consulenza legale può rivolgersi alla sua assicurazione di protezione giuridica. Se non ne ha una, in quanto socio TCS ha diritto ad una consulenza annua gratuita presso un avvocato della sua sezione. L’art. 22 cpv. 3 dell’Ordinanza sulla segnaletica stradale (OSStr.) recita: «L’inizio della limitazione generale di velocità a 50 km/h è indicato dal segnale «Velocità massima 50, Limite generale» (2.30.1) appena esiste una zona molto fabbricata da una delle parti della strada. La fine della limitazione generale di

velocità a 50 km/h è indicata dal segnale «Fine della velocità massima 50, Limite generale» (2.53.1); questo segnale è collocato nel punto a partire dal quale né l’uno né l’altro dei lati della strada è molto fabbricato». Tuttavia l’Ordinanza sulla segnaletica stradale si rivolge alle autorità responsabili della circolazione stradale e non ai conducenti. Se i relativi articoli non fossero applicati nel modo corretto, esse potrebbero essere costrette a porvi rimedio, ad esempio spostando i limiti all’interno delle località. Ma ciò non annulla eventuali multe comminate in base alla legislazione precedente. Per quanto riguarda poi la riduzione della velocità da 60 a 50 km/h, viene consentito ai Comuni di lasciare a piacimento i 60 km/h su determinati segmenti. Inoltre, i singoli Cantoni possono adottare direttive di cui non siamo a conoscenza.

l’esperto TCS Daniel Muhlemann Sicurezza stradale

zione sulle nostre autostrade, ad esempio sul tratto tra Villeneuve e Losanna. Questo modo di fare – ossia imporre dei limiti di velocità ridotti che apparentemente non sono giustificati – mi sembra controproduttivo e incita i conducenti a non tenerne conto. In quanto automobilista da quasi 40 anni desidero rispettare i limiti di velocità a condizione che siano logici e fondati. R. Pasche (@)

Numerosi elementi della vostra informazione su internet relativa all’utilizzo delle frecce sono corretti. Manca una cosa sola: bisogna che l’indicatore di direzione sia attivato al momento opportuno. Infatti, molto spesso osservo degli automobilisti, così come delle auto della polizia, che segnalano la loro intenzione tardivamente. Attivando la freccia, l’automobilista dovrebbe annunciare un cambio di direzione imminente e non una svolta già in corso. Altrimenti qual è l’utilità di dimostrare un’intenzione già chiara a tutti gli utenti della strada presenti? Per contro, non vedo come risolvere questo problema a livello legislativo. Perciò, secondo me è necessario ricordare costantemente agli automobilisti che la loro intenzione deve essere segnalata al momento opportuno. Così facendo, gli altri utenti della strada potranno reagire di conseguenza. W. Bertschin @

Incidente con bus per colpa di pedoni Poco tempo fa un conducente di autobus ha frenato di colpo prima delle strisce pedonali (mi sembra nella Svizzera tedesca), all’interno una signora anziana si è ferita seriamente per poi purtroppo morire. Sicuramente questo povero conducente sarà condannato dai giudici. Mentre ai veri assassini, cioè il gruppo che infrangendo la legge ha attraversato col rosso, nulla sarà fatto… Non è ora di far cambiare la mentalità ai giudici? Patricio Calderari (@)

mw

Indicatore di direzione

Un nostro lettore ha osservato che spesso gli automobilisti segnalano tardivamente l’intenzione di svoltare.

Limiti ingiustificati Lo scorso febbraio stavamo circolando nella regione di Berna utilizzando l’autostrada A12. Tra Düdingen e Flamatt, un cartello stradale mobile annunciava di proseguire solo su una corsia e ad una velocità di 100 km/h. Ma con nostra grande sorpresa non abbiamo incontrato nessun cantiere e neppure veicoli di cantieri su quel tratto. Al nostro ritorno anche in senso inverso dunque, abbiamo incontrato la stessa segnaletica e sempre senza nessuna ragione apparente. A volte ho incontrato questa situa-

touring Scriveteci!

Posteggiare in controsenso Noto spesso veicoli posteggiati lateralmente nella direzione sbagliata del senso di marcia. Per parcheggiarli quegli automobilisti hanno fatto manovre pericolose e sarà ancora il caso quando ripartono. L’automobilista che circola correttamente su quella strada può trovarsi faccia a faccia con un veicolo che sta per entrare o uscire dal posteggio in controsenso! Nicholas Roddy (@) Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve è la lettera, maggiore è la probabilità che venga pubblicata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail: touring@tcs.ch. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione online di «Touring» (www.touring.ch).

touring impressum Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); Dino Nodari (dno, vice caporedattore); Marc-Olivier Herren (MOH, vice caporedattore); Aline Beaud (ab), Christian Bützberger (Bü), Peter Widmer (wi). Grafica: Andreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Tania Folly (f), Oliver Marti (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeerstrasse 10, 3001 Berna, tel. 058 827 35 00, fax 058 827 50 25. E-mail: touring@tcs.ch. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820, 1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 83 141, totale: 1 325 035. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Natascia Prosperi. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 044 250 31 31, fax 044 250 31 32. Produzione: St. Galler Tagblatt AG, CIL Centre d’impression Lausanne SA. Cambiamenti d’indirizzo: indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier; tel. 0844 888 111; e-mail: service@tcs.ch. Abbonamento: compreso nella quota sociale annua. «Touring» è pubblicato 12 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.


54 touring | l’incontro n. 4 | 30 aprile 2015

«Oggi si mangia meglio di dieci anni fa» Ralf Flinkenflügel è il capo degli ispettori e della redazione della rinomata Guida Michelin per la Germania e la Svizzera, per questo vuole rimanere anonimo. In quanto responsabile capo dei test cosa fa lei di diverso da un comune ispettore della Guida Michelin? Ralf Flinkenflügel: Quando si tratta di decisioni veramente importanti, ovvero due o tre stelle, sono presente. Altrimenti mi affido all’esperienza del team, dato che ogni ispettore si è seduto a tavola dalle 4000 alle 5000 volte per valutare le pietanze.

ristoratore, perché così non s’innervosisce troppo e non commette degli errori.

Ralf Flinkenflügel testa i ristoranti in pieno anonimato, e deve anche rimanere così.

Gli ispettori pagano sia i pasti che i pernottamenti per evitare il rischio di corruzione? Nel mio team questa è la regola. Per poter continuare a sedermi alla tavola di un ristorante senza essere riconosciuto, pago ad esempio in contanti.

Lei e il suo team testate in modo anonimo. Perché? Desidero entrare in un ristorante come un normale ospite, mangiare in tutta calma e poi pagare il conto. È anche meglio per il

Quante volte gli ispettori testano i ristoranti? In media un ispettore deve fare due pasti al giorno. Ciò corrisponde a oltre 250 pasti l’anno. I criteri dei test sono noti? Per i cuochi sì, per il pubblico in parte. Le visite sono tutte ufficiali, nel senso che dopo aver saldato il conto, parliamo con il gastronomo. In questa occasione si possono ancora spiegare i criteri adottati. I più importanti sono: qualità del prodotto, lavorazione, cura, sapore e la nota personale dello chef. E la costanza lungo gli anni.

«I cuochi giovani e zelanti alzano il livello in cucina» Come ci si comporta se vi è un cambiamento dello chef? La stella appartiene all’intero team, anche se lo chef è una figura importante. Ma senza il suo team alle spalle non funziona e non può dare il massimo. Se le prestazioni poi continuano a essere buone, allora lasciamo la stella.

Emanuel Freudiger

Con le sue critiche, ha la sensazione di avere un influsso sulla qualità delle cucine nella Guida Michelin? Non è il nostro obiettivo. Siamo aperti a tutte le direzioni di stile e proviamo tutto, dal classico alla cucina vegetariana, passando da moderno, innovativo, indiano e giapponese. Da noi il cuoco deve trovare la sua strada. Ad ascoltarla ho l’impressione che lei anche dopo 23 anni di esperienza professionale è sempre contento di sedersi nuovamente a tavola. In privato cosa mangia volentieri? Sì, ma sa, quando si è in giro da soli diverse settimane l’anno e non si è accompagnati da una buona dose di entusiasmo, si può lasciar perdere questo lavoro. In cucina si deve anche essere molto aperti alle novità. Come qualsiasi persona in privato apprezzo mangiare anche solo un po’ di formaggio con un pezzo di pane. Intervista: Christian Bützberger


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Condizioni di partecipazione: possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di Touring in Svizzera e nel Liechtenstein. Sono esclusi i dipendenti del TCS e i loro familiari. L‘età minima di partecipazione è 18 anni. Il vincitore / la vincitrice sarà informata personalmente. Il premio è personale, non cedibile e non rimborsabile in contanti. I partecipanti possono essere contattati dallo sponsor del premio Boa Lingua. Non sarà tenuta alcuna corrispondenza riguardante il concorso. È escluso il ricorso alle vie legali.


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