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Un innovativo ponte di cantiere mobile, lungo 236 metri, permetterà di evitare ingorghi. Pagina
Novità sull’autostrada
Mentre sotto si lavora, i veicoli possono transitare sul ponte mobile.
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Un ponte salta code
L’Ufficio federale delle strade (Ustra) sta procedendo al rifacimento del manto dell’autostrada A1 con un ponte ausiliario mobile. I lavori vengono eseguiti sotto il ponte, mentre il traffico scorre sopra il cantiere.
Testo Dino Nodari Foto Emanuel Freudiger
È la prima volta che una superficie autostradale viene rinnovata utilizzando questa tecnica. Dall’inizio di aprile, sull’A1 tra Recherswil e Luterbach, nel Canton Soletta, si trova una struttura mai vista prima e gli automobilisti sembrano abituarsi gradualmente a questa novità mondiale. Si registra inoltre una riduzione delle code nei pressi del cantiere così e si stanno calmando le polemiche se questa struttura favorisca o meno il flusso del traffico. L’Astra Bridge (il ponte dell’Ustra) è un’invenzione svizzera che permette di effettuare lavori durante il giorno senza dover deviare o chiudere corsie. Mentre gli operai lavorano nel cantiere, i veicoli continuano a circolare sul ponte mobile.
Cento metri a disposizione del cantiere
Nel 2016 l’Ustra ha avuto l’idea, a dire il vero incredibilmente semplice, di impiegare un ponte a struttura modulare per i lavori di manutenzione delle autostrade. Mentre il traffico scorre sul ponte mobile lungo 236 metri, sotto si può lavo-
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Dati Astra Bridge
236
lunghezza in metri
7,3
larghezza in metri
4,32
altezza in metri
396
peso totale in tonnellate: 12 moduli, ognuno di 33 tonnellate
Sufficiente spazio Vari lavori possono essere eseguiti sotto il ponte su una lunghezza di 100 metri. rare su un tratto di circa 100 metri. Il ponte a due corsie è composto da dodici moduli, ognuno dei quali pesa 33 tonnellate. A ciò si aggiungono le rampe per la salita e la discesa. Finito il lavoro, il ponte mobile telecomandato con GPS si sposta di cento metri.
«Nel breve tempo da quando il ponte mobile da cantiere viene utilizzato sull’autostrada A1, il flusso di traffico non si è ancora stabilizzato come previsto, ma è già migliorato notevolmente», comunica l’Ustra. Di norma è prevedibile e normale un periodo di adattamento in caso di modifiche della conduzione del traffico. «Per i conducenti, la nuova struttura è ancora relativamente sconosciuta e di conseguenza la attraversano con particolare cautela, ciò che può rallentare ulteriormente il traffico e provocare code, soprattutto nelle ore di punta del mattino», spiega il portavoce dell’Ustra Samuel Hool. Per migliorare il flusso del traffico, pochi giorni dopo l’installazione del ponte il limite di velocità è stato ridotto a 40 km/h. Secondo l’Ustra in questo modo si evitano manovre di frenata brusche e grandi differenze di velocità tra i veicoli che attraversano il ponte.
Minori ripercussioni sul traffico
Il vantaggio di questa struttura è che permette di ridurre l’estensione del cantiere e i conseguenti rallentamenti. In più, dato che durante l’avanzamento dei lavori non sono richiesti cambi di corsia, la carreggiata opposta non è interessata da un restringimento e si evita perlomeno di dovervi limitare la velocità. Stando all’Ustra, questo ponte è da impiegare principalmente laddove i restringimenti e le chiusure di corsie provocherebbero grandi incolonnamenti. «Siamo in fase di sperimentazione e, sulla base delle evidenze che stiamo raccogliendo, decideremo i successivi interventi e possibilità di sviluppare e perfezionare puntualmente il progetto», afferma Samuel Hool. Al momento l’Ustra non si pronuncia su eventuali ulteriori acquisti, sia di singoli moduli che di un intero ponte. ›
3 domande a
Guido Biaggio, vicedirettore e capo divisione infrastruttura Est, Ustra
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Com’è che l’Ufficio delle strade ha avuto l’idea del ponte mobile?
La visione del «cantiere mobile», secondo il principio «circolare sopra, lavorare sotto» non è nuova, è da tempo che anche noi stiamo studiando come realizzarla. Le finestre temporali per gli interventi notturni si accorciano sempre più, il che rende il lavoro più caro. Dal 2010 abbiamo potuto fare i primi test pratici, pur su scala ridotta, con la cosiddetta rampa Fly-Over austriaca. È su questa base che abbiamo quindi sviluppato e concretizzato il nostro progetto pilota: da un lato l’Astra Bridge offre sufficiente spazio per diversi lavori di manutenzione – come ad esempio la sostituzione della pavimentazione. In secondo luogo, è una struttura mobile e – una volta montato – il ponte può essere spostato al tratto successivo senza ricorso a macchinari ed attrezzature aggiuntive.
Siete soddisfatti dei risultati ottenuti fino ad oggi?
Il principio del ponte funziona, ma stiamo ancora raccogliendo esperienze sul campo. Sono molto soddisfatto della realizzazione del concetto di ponte mobile. Come soluzione tecnica l’Astra Bridge funziona bene, e anche i lavori di costruzione sono iniziati bene. Tuttavia, il flusso di traffico non si è ancora stabilizzato come previsto. A questo proposito, stiamo monitorando la situazione ed esaminando eventuali aggiustamenti necessari.
Sapete già cosa va migliorato?
Il progetto pilota ha appena preso il via e stiamo valutando i riscontri pratici. Ora si tratta di sperimentare l’Astra Bridge nella prassi. Ciò impegna sia gli utenti della strada, che si stanno visibilmente abituando al sovrapassaggio, sia gli operai e le squadre addette al suo montaggio e spostamento. Prestiamo particolare attenzione alla percorribilità delle rampe, in modo che il traffico rimanga fluido e garantirci così un’elevata accettazione del ponte.
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