Gite in fattoria L’autunno invita a scampagnate con acquisti dai contadini. 33 GOMME INVERNALI SOTTO LA LENTE Il nuovo test TCS | PENDOLARISMO INTELLIGENTE Uno studioso della mobilità traccia il futuro | TRE PICCOLE ELETTRICHE messe a confronto #10 | ottobre 2022 | Fr. 4.50 TCS SEZIONE TICINO LE NOVITÀ DA RIVERA pagina 68 IMPOSTA DI CIRCOLAZIONE pagina 70 LA PROPOSTA DEL MESE pagina 74
Elegante bicicletta da trekking per l’uso quotidiano o per lunghe escursioni
Affidabile unità motore Shimano DU-E6100 (36 V / 250 W / 60 Nm)
Batteria a lunga durata Shimano da 630 Wh Reggisella ammortizzato e retrattile per ridurre gli urti e garantire una pedalata fluida
Con parafanghi, portapacchi, blocco del telaio e luci Disponibile con telaio a diamante di alta qualità in argento o telaio a trapezio in blu
Assicurazione
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Benvenuti
Nella nostra grande intervista p. 10 sul pendolarismo Raphael Hörler, ricercatore nel campo della mobilità, ci parla del cosiddetto «smart commuting» ed illustra come faremo la spola fra casa e lavoro in avvenire. Il test comparativo p. 38 delle tre piccole automobili elettriche Dacia Spring, Fiat 500e e Renault Twingo ne mette a confronto efficienza e caratteristiche di guida. Lasciamo poi a casa la quattro ruote per goderci qualche bella passeggiata a piedi seguendo il richiamo dell’autunno: stagione di raccolti, invita a fare acquisti direttamente nei negozi in fattoria p. 53. E vale ben la pena prendere una deviazione per arrivarci: lungo il cammino si troveranno non solo prodotti genuini e freschi di campo bensì pure l’incanto dei paesaggi che vestono i loro colori più belli.
Felix Maurhofer, caporedattore
Tanti vengono ogni giorno in Svizzera lavorare. giugno i frontalieri erano 369 728. Pagina
L’edizione in cifre
Finalmente il leggendario furgoncino VW dei figli dei fiori mette la spina: ID.Buzz Pro, il Bulli elettrico, convince nella prova su strada.
TCS Sezione Ticino
68 Le novità da Rivera
69 Mobilità elettrica con SvizzeraEnergia
70 Imposta di circolazione
74 A Verona con il Gruppo del Mendrisiotto
Con 4599 scooter venduti nel 2021, la Vespa si conferma marchio iconico e leader di mercato. Pagina 29
Il TCS ha testato 33 gomme invernali, con risultati contrastanti: non tutti i modelli sono consigliati. Pagina 35
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Nel
2022
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Copertina Emanuel Freudiger ald
3ottobre 2022
30 JAHRE Securitas Direct Jetzt profitieren: 30% JUBILÄUMS RABATT * EIN GUTES GEFÜHL, AUCH WENN NIEMAND ZUHAUSE IST . * G ülti g b i s 3 1.12.202 2 a u f das Ba sisp a ke t P riv at f ü r C H F 2 ’190.( R aba tt e n ich t k umulier ba r) Unbeschwert das Haus verlassen und ruhig schlafen. Die sma rte n Syste me von S ecuritas Direc t ala rmiere n bei Einbruch , Wasserschaden und Feuer. Die Alarmzen trale bietet im Ernstfall Polizei und Sicherheitsdienst auf, auch wenn Sie nicht zu Hause sind. Ein gutes G efühl mit der Nr. 1 in der Schweiz. securitas-direct.ch/tcsi22
Qua e là Svizzera circa 3,5 milioni di persone fanno i pendolari per motivi di lavoro,
Vacanze estive salve grazie al TCS
In giugno, luglio ed agosto le linee telefoniche del TCS erano incandescenti per le richieste di soccorso in Svizzera e all’estero. In questi tre mesi il Contact Center è stato sommerso da quasi 400 000 chiamate, i nostri pattugliatori sono in tervenuti circa 90 000 volte facendo sì che i soci potessero proseguire il viaggio e raggiungere la loro meta dopo un’avaria o incidente in auto, moto, bici o e-bike. Lo staff medico e gli speciali sti turistici del TCS Libretto ETI sono a loro volta stati fortemente sollecitati e hanno lavorato a massimo regime. Eccezionali le prestazioni for nite: oltre 14 000 dossier ETI aperti durante il pe riodo vacanziero, di cui 410 per rimpatri sanitari in Svizzera e più di 5500 cancellazioni di viaggi. sTATISTIca nella mobilità
?Quanti membri conta l’Associazione dei musei svizzeri? Rispostacorretta:c)800membri,ossia669musei,47luoghipermostre,37collezioni, 30membriassociatie17associazionidimusei(Fonte:rapportoannualeAMS2021). a) 465 b) 620 c) 800 d) 1210
la
la domanda Pizzicando
Fonte: Ufficio federale di statistica (sondaggio 2020) Pendolarismo moto 2% In
oltre la metà si sposta in auto. auto 52% bici o e-bike 9% trasporti pubblici 27% a piedi 10% Foto iStock/prill/ivan-96; Zentrum Paul Klee, Berna 5ottobre 2022
Corso d’urto
In settembre gli allievi della scuola di Rothenburg (LU) hanno assistito ad una simulazione d’incidente dal vivo con uno stuntman professionista. Si sono così potuti fare un’idea della rapidità e violenza con cui possono essere colpiti da un veicolo mentre camminano. L’azione «Strada, luogo di tragedie» del ser vizio TCS Sicurezza stradale con l’appoggio del Fondo di sicurezza stradale farà tappa in dieci scuole svizzere per dimostrare ai ragazzi le conseguenze drammatiche della disattenzione nel traffico. Lo scorso anno la distrazione ha infatti causato oltre 3000 incidenti con feriti. Soltanto gli incidenti per mancata precedenza sono stati più frequenti (quasi 4300).
In pillole
Salone dell’auto: quarto rinvio
I dirigenti del GIMS (ex Salone dell’Auto di Ginevra) si sono visti costretti a cancellarne pure l’edizione 2023, prevista dal 14 al 19 febbraio. Il nuovo concetto espositivo era stato ben accolto dai costruttori. Tuttavia la maggior parte di loro hanno dato forfait per le incertezze economiche e geopolitiche. Arrive derci al 2024, si spera. gims.swiss
E-monopattini al Museo dei Trasporti
Nel giardino della circolazione TCS i ragazzini possono ora provare a guidare questi microveicoli di tendenza in tutta sicurezza. Finora il percorso didattico nel Museo Svizzero dei Trasporti di Lucerna poteva essere assolto soltanto in bobby car e go-kart. I soci TCS risparmiano il 20 percento sul prezzo d’entrata. verkehrshaus.ch/it
Piloti per un giorno I proprietari di veicoli sportivi dovrebbero segnarsi la data: il 12 ottobre 2022 avranno l’occasione di vivere la loro passione sul circuito Anneau du Rhin (F). Oltre ad affinare le loro tecniche di guida accompagnati da istruttori, potranno godere di sensazioni adrenaliniche curvando in sicurezza e rincorrendo la traiettoria perfetta. Iscrizioni sul sito: tcs.ch/corsi-guida
Autovalutazione per una guida sicura
Limitazioni e incertezze possono rendere difficile guidare in età avanzata. Ora è possibile verificare il proprio grado di sicurezza al volante grazie ad un test online della capacità di guida lanciato dall’Ufficio prevenzione in fortuni (upi). Così si può garantire una mobilità sicura sulle nostre strade. Il test è suddiviso in sei moduli. autovalutazione-guida-sicura.ch
Emanuel Freudiger
6 touring
La cifra
pezzi su 450 della collezione Schlumpf sono classificati nell’inventario dei monumenti storici. Il Museo nazionale dell’automobile di Mulhouse (F) festeggia i suoi 40 anni dedicando all’inestimabile raccolta di vetture d’epoca una mostra speciale aperta fino al 9 novembre. Un bell’epilogo dell’«affaire» che coinvolse i due fratelli imprenditori di origini basilesi.
Visto per voi
Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres. Questa volta: bici elettrica VS forza muscolare
Test di autonomia e-auto in Norvegia
Nuovi insegnamenti tratti dal grande test di autonomia per viaggi estivi effettuato su 31 modelli diversi d’auto. Realizzato con temperature ideali norvegesi, questo test comparativo ha dato come risultato in media un’autono mia di 463 km e una durata di 33 minuti di ricarica della batteria dal 10 all’80%. I dettagli su: tcs.ch/autonomia
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7ottobre 2022
Top 5
Città con più biciclette cargo
Zurigo
Numerosi quartieri e cooperative hanno finanziato l’acquisto di e-bike da carico quale alternativa all’auto per la mobilità urbana. Data la forte richiesta, nel 2023 la flotta sarà potenziata.
bici cargo: 38 km percorsi (2021): 91 200
Berna
È qui che è iniziata la storia di successo Carvelo2go: la piattaforma di condivisione cargo bike elettriche viene fondata nella capitale dall ’Accademia della mobilità, a liata TCS, nel 2015.
bici cargo: 37 km percorsi (2021): 85 100
Panne in casa? Il TCS aiuta!
TCS Home, la nuova assistenza per la casa, ha superato con successo la fase di sperimentazione. Da subito il servizio di pronto intervento viene esteso a tutta la Svizzera.
Basilea
Carvelo2go ha trovato nella città sul Reno, grande amica della bici, il terreno più fertile per quota di utilizzo e fatturato. D’estate è di cile trovare una cargo bike libera a breve termine.
bici cargo: 32 km percorsi (2021): 89 000
Losanna
Malgrado la topografia collinare, il capoluogo vodese si converte al ciclismo, conquistato dalle bici noleggiabili tramite Carvelo2go, di qualità e dotate di motore elettrico che facilita la pedalata.
bici cargo: 21 (+9 in periferia) km percorsi (2021): 57 000
Aiutare le persone che vengono a trovarsi in difficoltà è la vocazione del TCS. Oltre a soccorrerle nei loro spostamenti, adesso il Club offre ai soci anche l’assistenza per le panne domestiche: rubinetto che perde, lavandino otturato o riscaldamento in tilt, affrontare questi guasti è fastidioso e non sempre facile: a cominciare dalla ricerca di un tecnico qualificato con cui fissare un appuntamento fino al pagamento, a lavoro fatto, della fattura che talora può rivelarsi esorbitante.
Ora, i proprietari immobiliari possono risparmiarsi quest’increscioso fastidio. Basta una chiamata e il TCS organizzerà il necessario, dalla A alla Z. Tramite un’ampia rete di professionisti accreditati TCS Home provvede ad inviare sul posto l’artigiano o specialista più adatto ad occuparsi della riparazione. Il servizio di pronto intervento, rapido e sicuro, è garantito 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Inoltre, il TCS assume i costi dell’intervento di soccorso.
Ginevra
La città più congestionata in Svizzera è predestinata al bikesharing. L’o erta di Carvelo2go permette di aggirare le code e riduce lo stress da tra co che a igge residenti e non. bici cargo: 18 (+6 in periferia) km percorsi (2021): 48 500
Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.
Fonte: Accademia della mobilità
Tre mesi gratuiti Grazie al successo riscosso dal progetto pilota, adesso l’assistenza per la casa del TCS viene offerta ai soci in tutta la Svizzera. Si rivolge a proprietari d’immobili e appartamento in PPP. Da notare che stipulando TCS Home entro fine 2022 fruiscono di condizioni lancio speciali che prevedono tre mesi gratis e prezzo di 74.25 franchi anziché 99 nel primo anno. club.tcs.ch/home
Getty Images/iStockphoto
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Vai al bilancio ambientale Le auto elettriche riducono il peso ecologico.
Raphael Hörler Lo studioso è persuaso che in futuro i pendolari si muoveranno in modo più consapevole.
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Intervista Dino Nodari Foto Emanuel Freudiger Raphael Hörler si occupa di smart commuting. Nell’intervista il ricercatore spiega il concetto e delinea i passi verso un pendolarismo che fa rima con sostenibilità. «Il livello di comfort tende a scendere dopo quindici minuti di tragitto» 11ottobre 2022
Personalmente quanto ci mette per recarsi al lavoro e quale mezzo di trasporto usa?
Raphael Hörler: Normalmente vado al lavoro a piedi, siccome abito a pochi minuti dall’ufficio. È comodissimo e non ho neanche bisogno di una bicicletta per raggiungerlo.
In media i lavoratori svizzeri che fanno i pendolari trascorrono in viaggio trenta minuti al giorno. Suppongo che anche lei abbia già avuto tragitti più lunghi?
Sì, il mio precedente posto di lavoro distava una trentina di minuti da casa, ma in passato talora ero in viaggio anche due ore. Oggi il mio tragitto è quasi troppo breve, ma mi rende del tutto indi pendente dai mezzi pubblici. Diamo per scontato che il livello di comfort tende a scendere dopo un quarto d’ora di tragitto.
Lei analizza i fenomeni legati alla mobilità. Li affronta diversamente come studioso di come lo farebbe in veste di lavoratore direttamente interessato dal discorso?
Non credo proprio. I valori che desideriamo trasmettere e le ri cerche svolte corrispondono alle mie convinzioni personali.
A quali valori si riferisce?
In primis l’obiettivo emissioni zero entro il 2050. Vogliamo in coraggiare una mobilità sosteni bile per migliorare la qualità di vita nelle città e regioni. Ritengo peraltro che la ricerca si focalizzi eccessivamente sui centri ur bani. È vero che hanno una maggiore densità di popolazione ed è appassionante vedere le trasfor mazioni già in atto. Tuttavia, nelle città oggi giorno sono soprattutto i pendolari in auto a cre are i più grossi problemi. Detto ciò trovo molto importante osservare come si spostano coloro che abitano in campagna e nelle agglomerazioni.
PIl focus delle sue ricerche è il pendolarismo intelligente, il cosiddetto smart commuting. Può spiegarci cosa s’intende concretamente con questo termine?
In sintesi sta ad indicare una mobilità più pulita e sostenibile. Alla base c’è il ragionamento che bi sogna innanzitutto evitare, quindi trasferire ed infine ottimizzare i flussi pendolari. Qui il telela voro assume un ruolo decisivo in quanto riduce i picchi di traffico la mattina e la sera. Per quanto riguarda il trasferimento del traffico dobbiamo dare la priorità alla mobilità intermodale, cioè all’utilizzo di diversi servizi combinati tra loro, che va ulteriormente sviluppata, ad esempio tramite la MaaS. In questo campo sono già state lanciate azioni pilota, però di carattere locale e senza coinvolgere l’intero territorio. Ed infine, dato che in determinate aree i trasporti pubblici sono carenti e mancano alternative di tipo MaaS, è necessario puntare su piccole autovetture elet triche e bus on demand (su richiesta) in vista di integrarli nella MaaS del futuro.
Cosa significa MaaS? È l’acronimo dell’inglese Mobi lity as a Service. Si tratta di piattaforme digitali che consen tono agli utenti di programmare e prenotare un viaggio, inteso anche come semplice corsa in taxi o monopattino, fruendo di tutti i mezzi disponibili e dei servizi connessi, compresi i pa gamenti. Ne è un esempio l’app FFS, solo che le formule MaaS includono anche autonoleggio, car e ride sharing o pooling ecc. Prevedono un abbonamento mensile a pacchetti di servizi personalizzati secondo le esigenze dell’utente. È peraltro fondamentale che siano imperniati sui trasporti pubblici e ne consentano un utilizzo efficiente. L’utente dal canto suo do vrà soltanto indicare punto di partenza e destina zione per vedersi proporre vari percorsi, dal
«Vogliamo incoraggiare una mobilità sostenibile per migliorare la qualità di vita nelle nostre città e regioni»
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Il profilo
Raphael Hörler ha ottenuto il master in scienze ambientali al Politecnico federale di Zurigo. Da allora svolge ricerche nel campo dei servizi di mobilità innovativi, dell’elettromobilità, della guida automatizzata e della gestione della mobilità in seno alle aziende nonché delle strate gie di trasformazione verso una mobilità sostenibile. Attualmente lavora alla ZHAW School of Engineering di Winterthur.
Il tragitto casa-lavoro va retribuito?
In via di principio il tragitto non ri entra nell’orario di lavoro, definito come tempo in cui il dipendente si tiene a disposizione dell’azienda. In genere ciò non è il caso durante gli spostamenti abituali.
Vi sono però eccezioni: se svolge la sua prestazione in posti che cam biano continuamente e anche il con tratto non prevede una sede di la voro fissa, il tempo impiegato per raggiungere il luogo d’intervento è remunerato. Per le trasferte vale quanto segue: se il tempo di viaggio è più lungo del solito, la differenza rispetto alla normale durata del tra gitto è considerata orario di lavoro e va retribuita. Una disposizione con trattuale più favorevole è da appli care. Sono invece invalide clausole che penalizzino il dipendente, per esempio laddove si stabilisse come sede di lavoro il luogo di tempora nea assegnazione.
Da notare che le neo madri hanno diritto a pause per allatta mento pagate, la cui durata dipende dall’orario di lavoro giornaliero. Se rientrano a casa in quest’intervallo, il tragitto di andata e ritorno conta come orario di lavoro retribuito.
Vera Beutler Dr. iur., responsabile Info-Center «Diritto & Assicurazioni» lex4you.ch
Lex4you
13ottobre 2022
più economico al più rapido passando per il più ecologico. Non devono mancare neppure le automobili, in quanto, come evidenziato dai dati raccolti, non sempre è possibile farne a meno. Idealmente il veicolo sarà condiviso oppure posseduto nelle zone che rimangono fuori mano.
Pensa davvero che gli svizzeri siano disposti a rinunciare all’automobile di proprietà?
Sì, lo abbiamo constatato nelle città, non è affatto divertente venirci in auto. Ammetto però che nelle regioni periferiche, dove i trasporti pubblici mancano, l’auto continua ad avere una ragione d’essere, purché si opti per un modello elettrico. E benché ci siano senz’altro tragitti fattibili con ricorso alla MaaS, dobbiamo fare i conti con un trasporto pubblico noto riamente insufficiente in campagna che rende indispensabile l’automobile. Occorre tempo per cambiare le abitudini. Un primo passo concreto e prammatico sarebbe già passare ad una piccola auto elettrica.
Lo smart commuting e la MaaS sono destinati a diffondersi prevalentemente nelle città e meno in campagna?
Si stanno già sperimentando modelli e progetti pilota, ma non su ampia scala. Siamo ancora lontani dalla MaaS pensata a tavolino. È peraltro evidente che in un futuro prossimo non ci sarà un’alternativa in grado di soddisfare completamente le esigenze di mobilità nelle zone rurali. Qui m’immaginerei piuttosto servizi su richiesta, quali ad esempio i bus navetta offerti da Mybuxi. Essendo basati sulla domanda potrebbero altresì aiutare a ridurre i costi.
Definirebbe la MaaS come servizio pubblico o prestazione privata?
La MaaS funzionerà con successo dove sussiste una forte domanda, quindi principalmente nei contesti urbani. Tuttavia è senz’altro necessario un dibattito approfondito per valutare se rientri nelle competenze dello Stato o no. In via generale dubito che il concetto sia praticabile in modo redditizio fuori dalle città. Sono dell’opinione che nelle regioni più remote dovrebbe essere un servizio pubblico come pure i trasporti on demand che verrebbero così a rafforzare i trasporti collettivi. In un primo tempo un progetto MaaS non si realizzerà senza il sostegno dello Stato, perlomeno non in campagna.
Nell’ambito di uno studio internazionale avete interrogato pendolari nella regione di Basilea. Quali riscontri ne avete ottenuto?
Lo scopo del sondaggio è stato di rilevare come far sì che i pendolari sostituiscano l’auto con i mezzi pubblici, molto più sostenibili. Per parecchi il principale ostacolo sta nel fatto che il treno che li porta in città non si ferma davanti alla porta di casa e non è diretto, per cui devono prima arrivare in stazione, spesso cambiando più volte. In questi casi l’automobile offre vantaggi innegabili – a prescindere dagli ingorghi stradali che molti pendolari motorizzati non considerano peraltro un deterrente. Alla difficoltosa accessibilità delle stazioni si aggiungono i timori circa la puntualità dei mezzi pubblici.
Come si potrebbero indurre fette consistenti di pendolari a barattare il comfort e la comodità dell’auto a favore dei mezzi di trasporto pubblici?
Non abbiamo posto il quesito, ma piuttosto sondato il grado di accettazione del car sharing/ pooling e della MaaS.
Che poi sono espressioni difficili da capire… Il nodo sta proprio qui. Questi termini non sono ancora entrati nel linguaggio di tutti i giorni e la maggior parte delle persone non sa cosa significano. È quindi naturale che siano restii ad abbracciare queste novità. Al tempo stesso abbiamo chiesto anche agli enti di trasporto ed altri operatori del settore che hanno manifestato un grande inte resse. V’è quindi un divario fra lavoratori pendolari e attori della mobilità.
La ricerca assume quindi la posizione delle città e dei pianificatori del territorio piuttosto che dei pendolari che preferiscono l’auto? Nell’ottica della sostenibilità ci poniamo sì dalla parte dei pendolari perché lo smart commuting consente di aumentare la vivibilità delle città e regioni svizzere. Il problema è che molti non si rendono conto dei costi esterni dell’auto e realizzano solo a posteriori che ci sono alternative.
Pensa ci sia una vera volontà di cambiare? L’abbiamo notata fra i giovani. Le nostre ricerche confermano che questa fascia è notevolmente più aperta alle nuove forme di mobilità. D’altronde molti rimangono attaccati all’auto perché costituisce un’abitudine radicata. È ovvio che meno si conoscono le alternative, meno si utilizzano.
A che punto sono?
Ci sono ma non a livello nazionale. In varie regioni sono in corso sperimentazioni interessanti. La soglia di inibizione è ancora molto alta
«Occorre tempo per cambiare le abitudini.
Un primo passo concreto sarebbe già passare ad una piccola auto elettrica»
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Frontalieri attivi e mobili
Vivono all’estero della i giugno In un il 100 000 frontalieri. In 15 il loro numero è raddoppiato all’estremità ovest lago
mila passeggeri rappresentano il primo picco di frequentazione registrato nel novembre 2021 dal «Léman Express (F-GE-VD)», messo in servizio a fine 2019. Nel il dei 550 000 spostamenti
percento, questa la quota dei circa 64 000 frontalieri dell’Arco giurassiano (BE, JU, NE, VD) che si recano al lavoro con i trasporti pubblici, secondo uno studio svolto ad inizio 2022 presso 1012 imprese. Il veicolo privato resta il mezzo di gran lunga più usato.
Durante la crisi del Covid-19, nel maggio 2020 Berna e Parigi un per ai di far telelavoro eccezionale, che doveva terminare lo stato prolungato ottobre
3
2015 solo
16%
transfrontalieri giornalieri veniva effettuato con i trasporti pubblici, a causa dell’offerta carente.
hanno firmato
accordo
permettere
frontalieri
senza impatti fiscali. Questo regime
scorso 30 giugno, è
fino al 31
2022.
e varcano quotidianamente il confine per venire a lavorare in Svizzera. Creano benessere, ma allo stesso tempo rappresentano una sfida per la nostra politica
mobilità. Il fenomeno in alcune cifre. tanti
frontalieri registrati a fine
2022.
anno
loro effettivo è aumentato del 6%, secondo quanto riportato dall’Ufficio federale di statistica (UFS). i cittadini francesi attivi in Svizzera con lo statuto di frontaliere (55,9%). Seguono, in ordine d’importanza, i lavoratori italiani (87 390, 23,6%), tedeschi (63 830, 17,3%) e austriaci (8544, 2,3%). Il canton Ginevra ha superato lo scorso giugno il paletto dei
anni,
del
Lemano. 369 728 206 575 100 445 31.10 Fonti: Ufficio federale di statistica (UFS), Ufficio cantonale ginevrino di statistica (Ocstat), Lémanis SA, Keystone-ATS
52 15ottobre 2022
perché queste offerte sono poco note ai più. Con sidero il passaggio all’auto elettrica cruciale. È prevedibile che vi sarà un’accelerazione e questo sarà un grande passo in avanti.
Eppure l’auto elettrica non è certo la panacea a tutti i mali.
Certamente non basta, ma assieme al telelavoro rappresenta una tappa decisiva. E non dimenti chiamo il contributo che verrà dalla MaaS.
Per chi fa la spola tra due città non cambierà molto. Questi pendolari avranno la scelta solo fra mezzi pubblici e auto privata?
Nei flussi interurbani classici abbiamo effettiva mente riscontrato un interesse piuttosto modesto per la MaaS. Sulle tratte principali ci sono già adesso sufficienti treni pendolari.
La transizione verso lo smart commuting sarà volontaria o funzionerà unicamente se supportata da incentivi e sanzioni dello Stato?
Secondo noi è chiaro che ci vorranno azioni d’in dirizzo, ma affiancate da meccanismi di rim borso. Oggi, la macchina si presenta sempre come scelta più pratica. D’altronde l’automobile è stata motore di benessere e ha contribuito in ma niera significativa allo sviluppo economico del nostro paese, ma dagli anni Ottanta la situazione è mutata. Oggi esistono delle al ternative che possono fornire un notevole impulso alla crescita, ma finora politici ed urbanisti non ne tengono adeguatamente conto e seguitano a porre l’enfasi sull’auto. Così, questa rimane di fatto il mezzo di trasporto più conveniente. Occorrono quindi interventi mirati e concertati per cambiare i comportamenti. Non potremo far affidamento unicamente sulla volon tarietà se vogliamo costruire un sistema di tra sporti intelligente e sostenibile in tempi utili.
Stiamo parlando di una rivoluzione della mobilità dall’alto e non dal basso?
La rivoluzione partirà da ovunque. Nell’elettro mobilità ad esempio vediamo che la spinta al cambiamento viene innestata anche dal basso. Ma la rinuncia all’auto richiederà probabilmente una pressione dall’alto.
Auspica veramente una società in cui sia lo Stato a dettare ciò che è accettabile?
No. È proprio per questo che dobbiamo promuo vere le alternative, come pure le imposte sul CO₂ ed eventualmente introdurre tasse sui chilometri percorsi rimborsabili in modo da premiare chi si
sposta lasciando una bassa impronta carbonica. Non dobbiamo perdere d’occhio l’obiettivo emis sioni nette pari a zero entro il 2050. La pressione politica aumenterà in futuro, ne sono un esempio le polemiche sui parcheggi nelle città. Vediamo altresì che il prezzo della benzina rappresenta un fattore economico determinante, ed infatti oggi molti stanno meditando l’acquisto di un’automo bile elettrica.
La mobilità elettrica sta diventando sempre più comoda e conveniente. Lo smart commuting non sta andando di pari passo.
Al momento, l’auto è l’opzione più comoda, ma non più economica. Possederne una costa caro.
Chi decide di rinunciare alla vettura di proprietà può risparmiare fino a 4000 franchi all’anno. In futuro la scelta sarà meno avvertita come una grossa perdita di comfort. Ad esempio, se l’auto condivisa arriverà ad essere disponibile sull’u scio di casa.
Quali scogli restano da superare sulla strada verso lo smart commuting?
La spontaneità e la libertà garantite dall’auto de vono diventare appannaggio della MaaS. Questi nuovi canali digitali renderanno fruibili una va riegata gamma di servizi, a se conda dei bisogni dell’utente. Ma dapprima vanno messe a punto proposte affidabili e com plete. Una volta creata l’offerta la domanda per il relativo life style seguirà a ruota. In altre pa role, le spinte al cambiamento cresceranno fortemente.
Come faremo avanti e indietro nel 2050? Non penso che ci sposteremo in modo tanto di verso da oggi. Nei centri urbani ed agglomerati si saranno verosimilmente creati degli hub di mobi lità in cui confluiranno i diversi servizi e dove i viaggiatori potranno cambiare da un mezzo all’altro. I trasporti pubblici saranno stati poten ziati ed opereranno con più efficienza. Di sicuro potremo disporre di servizi MaaS attraenti e fles sibili che funzioneranno senza intoppi. Non credo che la struttura dei grandi flussi pendolari tra gli insediamenti urbani cambierà fondamen talmente. Il treno dovrebbe rimanere il mezzo di trasporto predominante. Le sedi lavorative e ri creative verranno via via rilocalizzate: lo spazio sarà pensato una logica di prossimità per favo rire l’avvento delle cosiddette città dei 15 minuti; così si accorceranno le distanze che i residenti dovranno percorrere quotidianamente per vivere, lavorare, studiare, svagarsi.
«Le spinte al cambiamento cresceranno fortemente»
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protezione giuridica circolazione TCS
I diritti di chi fa il pendolare
Neppure sui mezzi pubblici si è completamente immuni da incidenti e litigi. Viaggia bene chi viaggia assicurato.
Oltre la metà degli svizzeri si reca al lavoro in automobile. Ogni giorno devono affrontare il traffico intenso. Specialmente nelle ore di punta aumenta il pericolo di incidenti che possono dare adito a contenziosi. Gli automobilisti che fanno la spola casa-lavoro fanno quindi bene a stipulare un’assicurazione di tutela legale.
Da notare che non sono soltanto i pendolari motorizzati a rischiare di essere coinvolti in collisioni o controversie stradali. È successo a Nina: la donna era caduta sul bus a causa di una brusca frenata, rivelatasi ingiustificata, rompendosi la clavicola. La TCS Protezione giuridica circolazione l’ha aiutata ad ottenere un risarcimento da parte dell’azienda di trasporto e le prestazioni dell’assicurazione infortuni. L’episodio si è così risolto per il meglio, senza danni finanziari per la cliente. Ma anche i pendolari che di solito usano il treno o bus devono talora ripiegare sull’auto, ad esempio per trasportare grossi carichi oppure raggiungere posti difficilmente accessibili con i mezzi pubblici. Se non possiedono una vettura in genere si valgono di offerte di car sharing.
Può capitare di vedersi fatturare le tariffe mensili benché il veicolo abituale risulti inutilizzabile per settimane. La TCS Protezione giuridica circolazione interviene anche in casi del genere.
Tutelati in caso di controversie stradali tcs.ch/circolazione
Pendolarismo 2050
Le piattaforme digi tali svolgeranno un ruolo chiave.
Mauritius
Images
17ottobre 2022
Far spinning in treno
Testo Juliane Lutz
A partire da metà dicembre inizierà una nuova era per i viaggiatori sulla tratta da Monaco di Baviera a Mühldorf in Alta Baviera e ritorno. I passeggeri del treno che devono lavorare al computer e telefonare potranno ritirarsi in un uffi cio tutto per sé. In questo modo, ver ranno ridotte le numerose conversa zioni ad alta voce che disturbano molti pendolari. Chi invece vuole rilassarsi dopo una giornata stressante può farlo indisturbato dagli sguardi degli altri su comode poltrone. A bordo del treno si trova anche un’area di public viewing. Questi sono soltanto tre dei nove nuovi moduli che la ferrovia bavarese, la Süd ostbayernbahn (SOB), testerà in una carrozza a due piani, nel corso del nor male esercizio. Uno dei fattori decisivi nella scelta dei moduli sono stati i risul tati dei sondaggi condotti nel quadro del concetto Ideenzug Regio. Il «treno delle idee» è un progetto innovativo svilup pato in collaborazione tra la divisione regionale di Deutsche Bahn (DB) e Süd ostbayernbahn, il «d.lab» di DB e uno studio di design di Monaco di Baviera.
Ripensando lo spazio e l’arreda mento interno dei vagoni, la Deutsche Bahn vuole adattarsi ancora di più alle attuali esigenze e aspettative dei pendo lari, delle famiglie in viaggio e degli an ziani. Allo stesso tempo, l’obiettivo è quello di fornire al settore ferroviario idee su come potrebbe essere il viaggio in futuro. L’Ideenzug è però anche un tentativo di posizionare il viaggio in treno come un’opzione attraente per quando verosimilmente le automobili a guida autonoma offriranno ai passeg geri il massimo comfort.
Per l’Ideenzug Regio sono stati svi luppati in totale 24 moduli. Si va dalla zona lounge con schermi mobili all’area low budget in cui i passeggeri viaggiano su una sorta di sedile in piedi. In più è stato ideato anche un modulo dedicato allo sport dove si può sfruttare il tempo di viaggio per allenarsi su una bici da
spinning. Si tratta di un progetto avvin cente, ma anche realistico? Stando alla portavoce presso DB Stefanie Dobbert: «Nessun ente di trasporto regionale si è ancora convinto del modulo sportivo, ma l’area di public viewing sta susci tando molto interesse». Di certo verrà realizzato il concetto dedicato alle fami glie, e in generale ai gruppi, che offre due panche di tre posti ciascuna, posi zionate una di fronte all’altra, e ulteriori posti a sedere lungo la parete provvista di finestrini nonché uno spazio aggiun tivo per i bagagli. Il concetto di igiene dell’Ideenzug sarebbe auspicabile pure nei treni svizzeri. Si compone di tre unità separate: una stanza con toilette e fasciatoio, un orinatoio e un lavabo dove è possibile lavarsi le mani in qualsiasi
momento. Le tre unità sono concepite in modo da essere usate limitando il più possibile il contatto con le mani.
Sul «treno delle idee» non troverete un vagone ristorante. «I sondaggi hanno dimostrato che i passeggeri sono soliti rifornirsi di cibo in stazione», spiega Dobbert. A questo scopo sono previsti scompartimenti con distributori auto matici di snack e bevande. In questo set tore, la Svizzera sta appena recupe rando terreno con i treni regionali. Alla BLS, 17 dei 140 treni regionali sono ora dotati di distributori automatici. I cosid detti treni MIKA, ad esempio, che circo lano da maggio 2021, hanno zone bi strot. Dall’estate 2023, saranno 30.
ideenzug.deutschebahn.com
La Deutsche Bahn vuol rendere più piacevole il viaggio dei pendolari. Così sta ripensando i treni regionali. Già da dicembre i bavaresi potranno testare le nuove idee.
Trasferta insolita Per l’Ideenzug è stato progettato pure un vagone palestra.
DB Ideenzug 18 touring
L’energi a è s carsa. N on s pr ec hi am o la .
I n quest o mo ment o p articolare, t utti possia mo f are qualcos a p e r r idur re sensibi lm ent e il c ons umo di ene rgia. Bastano alc uni s e mplici ac c org im enti ne lla v it a quot idiana , ad e sempio n el r iscal da m ento.
Ab ba s sare il ri scaldam ento:
Riducend o di 1° C la t emperatura amb iente, r is par miate d al 6 al 10% di e n ergi a di r isca lda me nt o.
Dur an t e il g i or no, ap r ire le impo ste:
D’invern o, il s ol e c h e fi ltra d all e fi nestre sca lda le s t an ze. Sf rutta te q uesto r isca ldame nto n atural e apren do t ende d a s ole e imposte.
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Ch i in c as a n o n si m uove m olt o, s ent e f reddo prim a. B asta i n doss are q u alc osa d i p iù pes ante, a nzic hé al zare il r isc al d ame nto ad a lto c onsumo e n erget ico.
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Meglio il tetto, il portellone o il gancio traino per portare la bici con l’auto? | In bici con le scatole pubblicitarie per ricevere soldi | Integrare i vari modi di trasporto Raphael Hünerfauth G ARE DIDRONI A PAGINA22-----------------------------FINALI AL TCS DI LIGNIÈRES Mobilità 21ottobre 2022
Droni da campionato
Con la Swiss Drone League, la Svizzera si fregia di uno dei primi campionati ufficiali di gare di droni. Alle finali a Lignières «Touring» ha seguito le corse con gli occhiali FPV dei piloti.
Testo Dominic Graf Foto Raphael Hünerfauth
Il miglior pilota di droni da corsa della Svizzera, Marvin Schäpper (16 anni) del Liechtenstein, è stato incoronato campione svizzero nel 2020 e anche nel 2022. Sulla scena è noto con il nome di «Marv_FPV».
22 touring
Sopra, sotto, attraverso Ostacoli e porte devono essere aggirati o attraversati il più rapidamente possibile.
LLa prima volta, tutto è andato troppo ve locemente. Un attimo prima erano sui blocchi di partenza e, non appena si sente il fischio di inizio, non si vedono più. Nonostante il cartello con la scritta «Pilots ready?» degli organizzatori della gara annunci la partenza immediata, gli occhi inesperti non riescono a seguire i droni che sfrecciano via – e non c’è da stupirsi dato che la velocità massima può superare i 170 km/h. Solo il ronzio aggressivo, che ricorda uno sciame d’api, indica che la gara è in pieno svol gimento. A poco a poco, però, gli occhi si abituano ai piccoli e agili oggetti vo lanti con le luci LED colorate, e di tanto in tanto li si scorge volare tra gli ostacoli del percorso. Meno di venti secondi dopo la partenza, stanno già attraver sando la porta di partenza e arrivo (air gate) per affrontare il turno successivo.
A dire il vero, è un modo, un po’ fati coso, di seguire una gara di questo tipo, ma ce n’è un altro: seguendo la prospet tiva del drone (e del pilota). Ogni drone, che pesa al massimo 700 grammi, è do tato di una telecamera che trasmette l’immagine in tempo reale agli occhiali dei piloti, agli schermi in loco e ai live stream su internet. Questa visuale del pilota si chiama «First Person View», abbreviato in FPV.
Il mondo virtuale incontra quello reale
Le gare di droni FPV sono uno sport di corsa ad alta velocità che combina il
Cabina di pilotaggio Per garantire che tutto si svolga in modo corretto e secondo le regole, durante il volo i piloti di droni vengono controllati da altri piloti e dagli organizzatori della gara.
mondo virtuale e quello reale. I piloti guidano i loro speciali droni da corsa, i quadricotteri – chiamati anche quadcop ter – su un circuito dove devono aggi rare ostacoli oppure attraversare porte (gate). In ogni turno si sfidano quattro piloti. Il miglior quartetto dei turni di qualificazione e di eliminazione diretta determina infine il vincitore della fi nale.
Solamente i migliori sedici piloti sono ammessi alle gare ufficiali della Swiss Drone League (SDL). Hanno nomi del tipo «RiskYt», «TempleClause» o «Downwind» e hanno un’età compresa tra i 15 e i 55 anni. Uno dopo l’altro si siedono sulle poltrone da corsa con i loro occhiali FPV e concentrati al mas simo guidano i droni attraverso il per corso manovrando con i pollici e gli in dici le piccole leve del telecomando. Tra una gara e l’altra, di solito si ritirano ai box per sostituire parti o riparare il drone dopo uno dei numerosi incidenti. Svitare, avvitare e saldare fanno parte di questo sport di nicchia ancora gio vane tanto quanto il know-how vir
«First Person View» (FPV) La visuale che un pilota ha attraverso i suoi occhiali FPV. Le immagini vengono proiettate in diretta su degli schermi in loco, oltre che trasmesse in streaming su internet.
› 23ottobre 2022
tuale, che combina elementi di e-sport e gaming, corse tradizionali, modellismo e ingegneria elettrotecnica. La «Formula E dei cieli» può essere seguita in TV su Blue Zoom, su Youtube o sul sito web della SDL con interviste entusiasmanti, analisi oltre a numerose informazioni di base.
Il prodigio del Principato
Il miglior pilota di droni della Svizzera proviene dal Liechtenstein. Marvin Schäpper, alias «Marv_FPV», domina la scena da diversi anni. L’aspetto sorprendente: Marvin ha appena festeggiato il suo 16° compleanno. Inoltre ha da poco iniziato un apprendistato come elettrotecnico, un fatto che gli consente di sviluppare le sue competenze tecniche nel mondo dei droni anche a livello professionale.
Come nessun altro, guida il suo drone ultravelocemente e con calma e affidabilità attraverso i percorsi, che variano da gara a gara. Nei quattro anni in cui ha praticato questo sport, ha partecipato già ad oltre quaranta gare in Svizzera, ma anche in Germania, negli Stati Uniti e in Turchia. È salito sul podio più di 25 volte. La sua ricetta per il successo è relativamente semplice: «Mi alleno spesso perché semplicemente mi piace. Può essere all’aperto su un campo oppure all’interno con un simulatore», afferma Marvin Schäpper. Il duro allenamento, unito ad un buon pizzico di talento, lo fa letteralmente volare di vittoria in vittoria – come è successo in questa giornata, quando non soltanto ha
conquistato la vittoria di giornata, ma anche quella assoluta e può quindi definirsi campione svizzero per la seconda volta dopo il 2020. L’anno scorso non si è tenuta una stagione regolare a causa della pandemia.
Finale al TCS di Lignières La TCS Race è stata l’ultima di quattro gare della SDL e allo stesso tempo una prima assoluta. Dopo Dübendorf, Flums e Winterthur, il gran finale si è svolto sul circuito TCS di Lignières sopra il Lago di Bienne, nel canton Neuchâtel. Questo circuito è l’unica struttura permanente della Svizzera. Dove un tempo Jo Siffert e Clay Regazzoni facevano i loro giri, oggi si tengono i corsi di guida sportiva e le manifestazioni di TCS Training & Events. Da notare: questa domenica di agosto è stata la prima volta che i piloti non hanno accelerato sull’asfalto, ma sopra di esso.
Per i piloti e per l’organizzatore, è una sede degna per il finale di stagione. Joris Zahnd, fondatore della SDL, è soddisfatto che sia stato permesso di organizzare la gara in questo luogo ricco di storia. «Il carattere e l’atmosfera di gara si fanno sentire ancora di più. Questa pista conferisce all’insieme un ulteriore fascino». Inoltre, ha detto, a differenza delle gare indoor, c’è più spazio per osta coli impegnativi e velocità massime. «E ciò che ci rende molto felici», dice ancora Zahnd, «è che il TCS sta valutando una collaborazione più ampia».
swissdroneleague.ch
Provare la potenza della Porsche in pista a Lignières
Guidare per una volta una Porsche. Un sogno di molti. Ora è possibile grazie a una nuova collaborazione tra TCS Trai ning & Events e Porsche. E non in un posto qualsiasi, ma sul leggendario TCS Circuit de Lignières (nel canton Neu châtel), l’unico circuito automobilistico della Svizzera. Con il Porsche Driving Center, per la prima volta il costruttore di Stoccarda amplia la sua gamma di pro poste denominate Porsche Experience con dei corsi di guida aperti a tutti gli automobilisti.
I corsi si completano l’un l’altro in termini di volume e contenuto. I corsi di mezza giornata e di un giorno intero «Porsche Pilot», «Porsche Pilot Sport» e «Porsche Pilot Sport Plus» spaziano da esercizi di sicurezza di guida ad allena menti mirati della traiettoria ideale. I par tecipanti possono scegliere tra varianti dei modelli Porsche 911 e 718 Boxster o 718 Cayman. In alternativa è possibile partecipare con la propria Porsche.
«Il punto di forza più impressionante della Porsche è la sua prestazione in curva. Da nessun’altra parte la si percepi sce meglio che su un circuito sicuro», dice Roger Egolf, responsabile di TCS Training & Events. Infatti, la pista di 1350 metri di lunghezza offre le condi zioni perfette per provarlo.
Il nuovo Porsche Driving Center è aperto a tutti gli appassionati di Porsche della Svizzera. Si rivolge soprattutto a coloro con poca o nessuna esperienza di guida dinamica di un’auto sportiva. Il percorso compatto di Lignières si presta in modo eccellente ad imparare le basi della guida sportiva. I corsi possono essere prenotati online, i prezzi partono da 530 franchi.
Maggiori informazioni e prenotazioni su tcs.ch/corsi-guida (rubrica «Guida sportiva»)
Sport ad alta velocità Un drone da corsa può raggiungere una velocità di oltre 170 km/h.
Circuito di Lignières Il leggendario circuito è stato teatro per la prima volta di una gara di droni.
24 touring
F at ti vedere, anche di giorno. Una caduta in e -bike e il mondo ti crolla addosso.
Via con la bici a rimorchio
Coloro che vogliono portarsi la due ruote in vacanza non possono farne a meno: il portabici auto. Il TCS ha messo a confronto i tre sistemi principali: da tetto, gancio traino e portellone. Con un chiaro vincitore.
Le differenze sono notevoli e si vedono già al momento del montaggio. Il porta bici da gancio traino si installa facil mente e non richiede grandi conoscenze tecniche. Per contro il fissaggio del por tabici sul portellone posteriore del vei colo mediante appositi ganci e corde ri sulta alquanto complicato per i meno esperti. Inoltre occorre un maggiore sforzo per sollevare le due ruote fin sul portellone. Il terzo modello, da tetto, non ha molte parti da assemblare ma data l’altezza da terra sarà difficoltoso per una persona sola caricare e scari care e-bike elettriche (più pesanti).
Nel crash test effettuato a 30 km/h il portabici da gancio di traino ha conse guito il miglior risultato. Sebbene nell’impatto abbia toccato il portellone e una morsa di fissaggio si sia rotta, en trambe le bici elettriche sono rimaste stabilmente ancorate al supporto. Per contro, il portabici agganciato al portel lone si è staccato e ribaltato assieme alle biciclette, che hanno sbattuto al suolo. Il portabici da tetto è uscito intatto dalla collisione, tuttavia l’attacco a T (kit ac cessorio per barre in dotazione) si è rive lato troppo debole.
In conclusione, il test comparativo non ha lasciato dubbi sul vincitore: è il portabici da gancio a convincere piena mente in tutti i criteri esaminati: offre il miglior comfort e facilità d’utilizzo, ol tre a garantire un trasporto delle bici si curo e senza un significativo aumento del consumo di benzina. Qualora man casse, vale la pena equipaggiare l’auto mobile di gancio di traino: una spesa modica che ripagherà se si prevede di utilizzare spesso il portabici.
tcs.ch/portabici-auto
Sul tetto
A prescindere dal considerevole sforzo richiesto per caricare e scaricarvi bici elettriche, nel test il portabici da tetto ha fornito risultati soddisfacenti.
Consumo di benzina: il consumo aggiuntivo da affrontare con questo sistema di trasporto bici è notevole. A 100 km/h il consumo passa da 5,7 l a circa 7,1 l/km e da 7,9 a 10,6 l/km a 130 km/h.
Sul portellone
Fanalino di coda, il portabici universale posteriore è complicato da ancorare alla vettura con ganci e cinghie. Con il dispositivo montato il portellone è inaccessibile.
Consumo di benzina: aumento da 5,7 l a circa 7,0 l/100 km a 100 km/h e da 7,9 l a 11,4 l/km a velocità max. di 130 km/h.
Attenzione: essendo omo logato per specifiche mar che, il portabici potrebbe non essere compatibile se si cambia automobile.
Testo Dino Nodari Test Stefan Eichenberger
E-bike pesanti non o poco adatte ad essere trasportate sul tetto.
Foto ADAC
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Sul gancio traino
Fra tutte le soluzioni esaminate, il portabici da gancio di traino ha fornito il risultato complessivo di gran lunga più convincente. Consumo di benzina: il portabici da gancio incide appena sul consumo. A 100 km/h aumenta in media da 5,7 a 5,9 l/100 km e da 7,9 a 8,4 l/100 km a 130 km/h.
Consigli di montaggio
Leggere bene le istruzioni d’uso del portabici (velocità massima consigliata, carico utile).
Il gancio traino deve essere pulito e privo di grasso.
Prima della partenza, togliere dalla bici gli oggetti amovibili (batteria, borraccia).
Dopo aver percorso circa 50 chilometri, controllare tutti i fissaggi.
Il portabici influisce sulle dimensioni esterne dell’auto, sulla tenuta di strada e sul consumo di carburante.
La targa e fanaleria devono essere visibili.
In Svizzera le biciclette fissate sulla parte posteriore di un veicolo a motore non devono sporgere più di 20 cm per lato; la larghezza massima ammessa del veicolo è di 2 metri.
Vincitore Questo modello garantisce il miglior comfort, un’elevata sicurezza e il mi nor aumento di consumo.
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Borsa bici online con liste di controllo
I mercati bici online come velocorner.ch offrono assistenza e sicurezza per acquirenti e venditori.
Velocorner è una delle maggiori piattaforme bici in Svizzera, e continua a crescere. Qui si possono vendere o comprare veicoli nuovi o d’occasione come pure pezzi di ricambio. È utilizzata non solo da rivenditori bensì anche da privati. Ciò ne fa un punto di riferimento dove i cicloamatori possono trovare ogni tipo di due ruote e che permette di ridurre in parte i persistenti ritardi nelle consegne.
I gestori sono impegnati a migliorare e sviluppare costantemente il servizio, afferma il co-fondatore Ciril Stebler. Di recente hanno lanciato un sistema di
quotazione delle biciclette usate destinato ai rivenditori. Lo strumento, che è una combinazione di lista di controllo e Eurotax, consente al commerciante di valutare con precisione il veicolo usato e fissare un prezzo di vendita equo. Presto dovrebbe essere disponibile anche una versione «light» per venditori privati.
200 000 utenti Velocorner conta attualmente 200 000 utenti al mese. E vengono pubblicate all’incirca 30 000 biciclette, il 90% delle quali nuove. Secondo Ciril Stebler in totale si venderebbero un migliaio di bici-
clette al mese. Oggi su velocorner.ch sono attivi circa 4000 venditori privati. L’obiettivo sarebbe di espandere gradualmente la loro percentuale, dichiara Stebler. Il portale punta su modalità d’utilizzo semplici e sicure. Il TCS è partner di velocorner.ch. Tramite la piattaforma propone la propria TCS Assicurazione bici. fm velocorner.ch
Il diritto dalla Vostra parte tcs.ch/protezione-giuridica
Su velocorner.ch sono pubblicati circa 30 000 annunci per vendita o acquisto bici. Quale novità il portale ha ora realizzato delle checklist che propone ai rivenditori.
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Icone a due ruote
La motocicletta sta per compiere ben 130 anni. La Vespa e l’Honda Super Cub, vere icone di stile, sono sempre ricercate e continuano a far sognare.
Testo Dino Nodari Illustrazione Oliver Maier
motocicli sono stati venduti nel 2021 dai concessionari Yamaha in Svizzera, marca che così si pone ai vertici del settore. A confronto, lo scorso anno sono stati piazzati «solo» 1809 modelli della concorrente HarleyDavidson.
È l’anno in cui venne avviata la fabbricazione della Hildebrand & Wolfmüller, la prima motocicletta di serie della storia.
gli esemplari di Vespa venduti in Svizzera lo scorso anno. Con questa cifra, la marca di culto italiana è al primo posto nella classifica degli scooter più richiesti nel nostro paese.
10 792i titolari di licenza di condurre per motoveicoli registrati in Svizzera lo scorso anno, di cui 1 794 264 sono donne. 510
persone di ambo i sessi hanno ottenuto la patente moto in Svizzera nel 2021.
milioni e passa, questo il numero di Honda Super Cub fabbricate dal 1958 ad oggi. È considerato il veicolo a motore più prodotto al mondo. Soprattutto in Asia è molto diffuso pure come «cargo» per il trasporto e la consegna di merci.
motocicli risultavano immatricolati in Svizzera nel 2021.
788 800
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4599
29ottobre 2022 I fatti
Pedalare e guadagnare
Con le scatole pubblicitarie di Working Bicycle i ciclisti possono guadagnare soldi.
Le «bici che lavorano» esistono già in trenta città della Svizzera.
Testo Dominic Graf Foto Pia Neuenschwander
Con quasi quattro milioni di biciclette, la Svizzera ha una delle più alte densità di bici. Soprattutto in città, non si può più fare a meno di questo mezzo di trasporto efficiente, sano ed ecologico. Ci porta a scuola, al lavoro, a far la spesa, ci mantiene in forma ed è divertente. La start-up Working Bicycle ha combinato tutto ciò con un’idea imprenditoriale intelligente che fa guadagnare pedalando.
Fino a mille franchi l’anno L’idea è semplice quanto efficace: chi pedala per almeno tre giorni e dieci chilometri a settimana, può registrarsi. Riceverà una scatola con 5 spazi pubblicitari intercambiabili, quattro sui lati e uno sul coperchio. La scatola viaggia con sé sul portapacchi durante la vita di ogni giorno sugli abituali percorsi e posteggi, quindi se ne trae vantaggio due volte, senza alcun sforzo aggiuntivo. Oltre al pratico spazio di stivaggio offerto dalla scatola impermeabile in legno di betulla sostenibile, ogni campagna pubblicitaria viene ricompensata con venti franchi a settimana. In un anno si possono dunque ottenere fino a 1000 franchi.
Le «bici di lavoro» riscuotono grande interesse. Dalla fondazione nel 2018, la ditta si è sviluppata in fretta ed è attiva
in 30 città di tutta la Svizzera con 16 mila profili e 3200 scatole pubblicitarie.
Pubblicità mobile ad ampio raggio Questa rete nazionale di pubblicità in bici comporta particolari vantaggi anche per gli inserzionisti. «I messaggi pubblicitari arrivano in posti che i comuni cartelloni analogici e digitali non raggiungono. Tramite la mobilità delle superfici pubblicitarie, raggiungiamo molta gente in brevissimo tempo, con un mezzo pubblicitario simpatico e stravagante», spiega Luca Tschudi, fondatore della start-up assieme al fratello e ad un amico.
Poiché tutti i viaggi e i luoghi possono essere monitorati con l’app di Working Bicycle, una campagna pubblicitaria può essere misurata in modo preciso. Ad esempio, per una campagna nazionale di questa primavera, sono stati percorsi oltre 60 000 km in 25 città, conteggiate 310 000 ore di sosta e usati 5500 spazi pubblicitari in quattordici giorni.
Anche il TCS collabora con Working Bicycle. In quanto fondato originariamente come associazione di ciclisti, il TCS si impegna con guide informative, test di prodotti e offerte come il soccorso stradale o l’assicurazione per bici,
affinché i ciclisti viaggino in sicurezza e arrivino sempre a destinazione. È dunque ovvio che Working Bicycle e TCS collaborino. workingbicycle.ch
TCS assicurazione bici
In sella senza pensieri
Pedalate senza preoccupazioni, in mountain bike, bicicletta da corsa o elettrica grazie agli specialisti del TCS sempre al fianco, 24 ore su 24, pronti ad aiutare nell’eventualità di panne o furto. Gomma a terra o catena spezzata, con la copertura casco valevole in tutta Europa, il TCS assume i costi di riparazione della bici danneggiata e rimborsa fino al 100% del prezzo a nuovo in caso di furto della bici. In combinazione con il societariato, l’assicurazione bici del TCS copre tutte le 2 ruote presenti nella propria economia domestica.
Scoprire ora i tanti vantaggi dell’assicurazione bici del TCS! tcs.ch/bici
Pubblicità su due ruote In Svizzera si vedono già circa 3200 di tali scatole pubblicitarie.
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Peter Goetschi, presidente centrale TCS
La mobilità ha il suo prezzo
Quest’estate la Germania ha lanciato un’iniziativa audace, senza precedenti: l’abbonamento mensile a nove euro per i mezzi pubblici regionali. La misura faceva parte di un pac chetto di aiuti alle famiglie approvato dal governo per contra stare il forte aumento dei prezzi energetici, dei generi alimen tari e della mobilità e che comprendeva altresì bonus per i figli, forfait per l’energia nonché sconto sui carburanti.
Berlino ha quindi osato fare ciò che in passato è già stato reclamato a gran voce, ma finora senza successo, anche in Sviz zera, e cioè interventi contro il caro-vita secondo il principio dell’annaffiatoio. Sebbene sia ancora presto per trarre un bilan cio definitivo dell’azione dei nostri vicini, vale la pena pren derne spunto per alcune riflessioni sul trasporto pubblico gra tuito che viene regolarmente – recentemente con ancor maggior impeto – tirato in ballo dai rosso-verdi come soluzione miracolosa alle sfide della mobilità e del clima. Ma è un approc cio condannato al fallimento, perché nulla a questo mondo è (quasi) gratis e non lo è certo il biglietto unico: l’esperimento non può dirsi riuscito, ha scavato un buco di centinaia di mi lioni nelle casse dello Stato tedesco che saranno i contribuenti a dover colmare. Inoltre, non ha risolto affatto i problemi del traffico né giovato alla causa della mobilità sostenibile, dimo strando di nuovo che non basta rendere i servizi gratuiti per in durre i consumatori a scelte ragionevoli. Anzi, i treni sovracca richi, le stazioni affollate, i disagi avranno forse scoraggiato molti dal passare ai trasporti pubblici.
Se quindi, sullo sfondo di prezzi in crescita, vogliamo pre servare la nostra libertà di movimento, non dobbiamo farci in gannare da offerte cosiddette gratuite ed altri specchietti per le allodole. È sbagliato promuovere alla cieca i trasporti pubblici. Non dimentichiamo che le auto stanno diventando sempre più ecologiche. Con oltre il 70% dei chilometri-persona percorsi in macchina e appena il 20 con i mezzi pubblici, i soli trasporti collettivi non potrebbero garantire i nostri spostamenti. Si tratta piuttosto di combinare ed integrare intelligentemente i diversi mezzi disponibili. Il nostro è un territorio piccolo ser vito da una rete stradale e ferroviaria (più o meno) efficiente. Abbiamo bisogno di entrambe, non sempre in parallelo, ma ben interconnesse. Questa infrastruttura costa, e deve essere pa gata dagli utenti. È illusorio sovvenzionare ancora di più il tra sporto pubblico, che oggi copre meno del 50% dei costi. Non lasciamoci sedurre dal canto delle sirene che promettono di farci viaggiare gratis. Tutto, pure la mobilità, ha un prezzo.
«Si tratta piuttosto di combinare ed integrare in modo intelligente i diversi mezzi di trasporto disponibili»
Foto Emanuel Freudiger 31ottobre 2022 Il punto
Viaggiare senza pensieri
La valigia è fatta, il volo è prenotato. Risparmiatevi la ricerca di un parcheggio libero all’aeroporto di Zurigo e prenotate online il vostro posto auto nel parcheggio che preferite. I soci TCS hanno diritto da subito online al 5% di cashback e possono così iniziare le ferie più rilassati.
L’aeroporto di Zurigo è stato insignito nel 2022, come già negli anni precedenti, del titolo di aeroporto leader di Europa. Uno dei motivi di questo apprezzamento è l’e ciente infrastruttura, che comprende anche il parcheggio dell’aeroporto: 20 000 posti auto in quattro parcheggi coperti e due parcheggi esterni.
Partite per le ferie senza pensieri e scegliete il parcheggio che preferite prenotandolo online anticipatamente. Può essere subito davanti al terminal oin un parcheggio esterno, più economico, anche per le auto elettriche ole motociclette. L’ingresso avviene in modalità contactless, leggendo il codice QR sullo smartphone. I percorsi chiari e ben segnalati tra l’area
del parcheggio e il terminal garantiscono di arrivare comodamente e tranquillamente. Giunti all’aeroporto, basta eseguire la scansione del codice QR in uno dei parcheggi. Il codice QR vi semplifica il ritorno, in quanto memorizza sullo smartphone il numero del posto auto, il parcheggio e il piano.
Al ritorno, avete tutte le informazioni sempre a portata di mano e ritroverete subito la vostra auto. Grazie al riconoscimento della targa, al momento dell’uscita la barriera si apre automaticamente. Non dovete estrarre ticket né passare dalla cassa automatica.
Vi auguriamo buon viaggio!
L’OFFERTA TCS
I soci TCS hanno diritto da subito online al 5% di cashback sulle o erte di parcheggio all’aeroporto di Zurigo.
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Risultati positivi al test delle gomme invernali, con qualche eccezione | VW ID. Buzz nella scia del furgoncino cult | Idee futuriste pensate per pneumatici che sanno volareEmanuel Freudiger TESTE-AUTO À PAGINA38------------------------------------ PARAGONE DI TRE PICCOLE Tecnica 33ottobre 2022
Oltre 100.000 clienti soddis fatti Consulenza specialistica CH competente e gratuita Garanzia svizzera e dichiarazione di idoneità per route Elevata disponibilità grazie alle gran di scorte in SvizzeraSpedizione veloce e reso Tutti i marchi vincitori dei test nel Gamma da Premium a Budget *non cumulabile con altre offerte www.blog.e-pneu.ch/it/tcs* Approfitta esclusivamente come socio del TCS dal Registrati subito e potrai beneficiare di questa super offerta fino al 31.12.2022! 10% Sconto speciale!SCANSIONA QR CODE QUI VIRCOM AG, Graben 5, 6300 Zug info@e-pneu.ch 0 848 88 55 88 www.e-pneu.ch QuestaèCarla.Carla compraisuoipneumatici dae-pneu.SiicomeCarla!!! Perché epneu.ch? VIRCOM AG, Graben 5, 6300 Zug info@e-pneu.ch 0 848 88 55 88
L’inverno può venire
Quest’anno i collaudatori del TCS hanno messo sotto torchio 33 pneumatici invernali, con esiti nel complesso positivi. Al momento della scelta è però bene considerare con attenzione pregi e difetti dei diversi prodotti.
17 parametri I pneumatici si sono dovuti sottoporre al test in condizioni severe.
Come nelle edizioni precedenti del tradizionale test invernale, la maggior parte dei pneumatici esaminati ha fatto bella figura. Nel dettaglio, 4 dei 16 prodotti testati nella dimensione 185/65 R15 sono stati giudicati «molto consigliati», 7 risultano «consigliati», mentre 3 sono «consigliati con riserva», 2 sono bocciati
e risultano sconsigliati per le debolezze che accusano su neve e sul bagnato.
215: prestazioni equilibrate
La dimensione 215/60 R16 esprime performance più omogenee. 4 modelli si sono meritati un «molto consigliato», 12 un «consigliato» e soltanto 1 è stato de-
classato a «consigliato con riserva », a causa di debolezze nei criteri che fanno la differenza. Il TCS raccomanda ai consumatori di privilegiare prodotti che abbiano ottenuto almeno il voto «consi gliato» negli aspetti più importanti. Dettagli su tcs.ch/pneumatici-invernali ›
Redazione Marc-Olivier Herren Test Reto Blättler Foto ADAC
35ottobre 2022
185: divari I pneumatici di questa misura vanno ad equipaggiare utilitarie come Renault Clio, Toyota Yaris e VW Polo. A fronte di risultati contrastanti, i 4 «molto consi gliati» (Continental, Goodyear, Sempe rit, Michelin) mostrano ciascuno delle qualità intrinseche. Alcune gomme mo strano debolezze nella tenuta sul rettili neo a 120 km/h. Dunlop, Fulda e Barum tendono in particolare a sottosterzare nelle brusche manovre d’evitamento. Sull’intero campione, il divario massimo fatto registrare negli spazi d’arresto sull’asciutto a 100 km/h è di 5,5 metri. Nella frenata sul bagnato a 80 km/h, sono 11,5 i metri che separano il Bridge stone e il Wanli, mentre sulla neve a 50 km/h lo scarto fra il migliore e il peg giore si riduce a 4 metri.
Nella prova del rumore la differenza misurata è di 3 decibel, nei consumi di carburante di 0,4 l/100 km. Notevoli peraltro i divari in fatto di usura. Qui vince il Michelin che macina 23 000 km in più dell’Avon. L’altro pneumatico «non consigliato», l’Imperial, non con vince né su neve né sul bagnato.
215: risultati ben calibrati Troviamo questa dimensione su automo bili di fascia media e SUV compatte come Škoda Karoq, Opel Insignia o Volvo V60. Il quartetto di testa «molto consigliato» (Continental, Dunlop, Goodyear, Michelin) non presenta debo lezze. Sull’insieme sono comunque emerse delle differenze talora significa tive per quanto riguarda il comporta mento dei singoli modelli sull’asciutto, sul bagnato e su neve.
Nella frenata su pista asciutta da 100 a 0 km/h, tra il migliore e il peg giore corrono 5,6 metri, sul bagnato lo scarto arriva a 6,1 metri mentre sulla neve è di 2,5 metri. Quanto a comfort acustico, la differenza rilevata è stata identica a quella dei 185, ovvero 3 deci bel. A livello di consumi di carburante, il più assetato beve 0,5 l/100 km in più rispetto al più parsimonioso. È infine di 18 000 km il divario di chilometraggio fra il più longevo e il fanalino di coda Coopertires, che è anche l’unico del drappello a doversi accontentare di un «consigliato con riserva »
il video del test 215 tcs.ch/portale-video il video del test 185
Di spicco: Michelin Alpin 6 Molto equilibrato, questo pneumatico è anche il migliore nelle discipline rumore ed usura. Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆ Meritevole: Firestone Winterhawk 4 A prescindere da lievi debolezze su fondo asciutto, convince nei consumi di carburante e ha buoni risultati su neve e bagnato. Valutazione TCS: consigliato ★★★☆☆ Dimensione 185/65 R15 88T Bocciato: Wanli SW611 Pur miglior pneumatico su ghiaccio e più resistente all’usura, è debole nella frenata sul bagnato (velocità residua 39,3 km/h) e ha pure lievi debolezze sull’asciutto e su neve. Valutazione TCS: non consigliato ★☆☆☆☆ Guidare in Lapponia Le strade nell’estremo Nord sono ideali per le prove su neve. 36 touring
Infoguida «Pneumatici invernali 2022»
In aggiunta al presente Test pneumatici invernali, la brochure contiene pure valutazioni di prodotti attuali nonché tutta una
Reto Blättler Esperto pneumatici domande a
Cosa sono i pneumatici di seconda linea?
I cosiddetti pneumatici di seconda linea o marchi se condari appartengono ai cinque grandi gruppi di co struttori. Ne sono un esem pio Continental cui fa capo Semperit o Goodyear con il suo sottomarchio Sava. Ov viamente, gli stretti legami economici portano anche a cooperazioni nello sviluppo tecnologico.
ESA+TECAR, chi sta dietro questo marchio?
L’ESA fa produrre questi pneumatici ai maggiori fab bricanti di gomme e li di stribuisce in esclusiva ai ga ragisti. Data la rilevanza del brand sul nostro mercato viene incluso fra i pneuma tici testati dal TCS per iden tificarne qualità e difetti.
Conviene acquistare pneumatici usati?
È vero che le gomme d’oc casione sono più economi che ma possono costituire un rischio. Occorre quindi prestar attenzione ad alcuni punti importanti: acquistare solo di marche conosciute e in buono stato generale e controllarne l’età e la pro fondità del battistrada. E soprattutto star alla larga da gomme che hanno di fetti, tagli, cambi di colore.
3
serie di informazioni e approfondimenti in tema di gomme. Ordini o download sul sito pneumatici.tcs.ch Di spicco: Continental WinterContact TS870 Fra i quattro pneumatici «molto consigliati», se la cava molto bene nell’insieme delle prove, eccellendo altresì nell’aquaplaning (perde aderenza soltanto da 86 km/h). Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆ Meritevole: Vredestein Wintrac Pneumatico con il miglior voto nella disciplina rumore e nella marcia su ghiaccio. Adatto alle percorrenze modeste. Valutazione TCS: consigliato ★★★☆☆ Dimensione 215/60 R16 99H Rimane indietro: Coopertires WM-SA2 + «Consigliato con riserva», non è a priori un cattivo pneumatico, ma sacrifica punti per le debolezze sull’asciutto e nell’usura. Valutazione TCS: consigliato con riserva ★★☆☆☆ 37ottobre 2022
Trio elettrico abbordabile
Redazione Marc-Olivier Herren Test Andrea Scuderi Foto Emanuel Freudiger
Fiat 500e Il passaggio all’elettricità ha dopato i suoi lati ludici.
Dacia Spring Low cost con un look da SUV che possiede atout ecologici.
38 touring
Renault Twingo La piccola city-car è più che mai regina del traffico urbano.
Ovviamente non hanno né la potenza né gli atout tecnologici delle crossover e altri mo delli elettrici di punta, ma le piccole city-car vantano oggi un ruolo non meno cruciale nell’avvento della mobilità elettrica. Per questo test comparativo, il TCS ha confron tato la spartana Dacia Spring, la consen suale Renault Twingo Electric e la pimpante Fiat 500e, tutte e tre nella configurazione d’alta gamma. Sebbene questi modelli diffe riscano in fatto di prezzo – quasi 12 000 franchi separano la Dacia dalla Fiat –, nel complesso il test non evidenzia scarti abis sali. Senza grandi sorprese, la Fiat 500e, potente e sofisticata, ha primeggiato con una nota globale del 65%. È tallonata dalla Renault Twingo con il 62%, mentre l’offerta low cost Dacia Spring resta un po’ indietro con il 54%. Ciò che non le impedisce di otte nere la menzione TCS «consigliato».
Autonomia e ricarica
Evidentemente i tre modelli testati sono de stinati prevalentemente al traffico urbano. Dotata della batteria più grossa (37,3 kWh netti), la Fiat 500e ha registrato la migliore autonomia (203 km) sul percorso RDE-TCS. Inoltre, può esser ricaricata tramite corrente alternata, ma anche continua con una po tenza di 85 kW, ciò che le permette di affron tare serenamente tragitti autostradali. Non è il caso della Dacia Spring, che malgrado il raggio d’azione di 167 km, è ricaricabile solo con una potenza massima di 3,6 kW. Per tanto, la ricarica completa su una colonnina domestica dura 8 ore e 3 minuti rispetto alle 2 ore e 30 della Twingo che ha la batteria più piccola (21,4 kWh). Gli acquirenti della Dacia faranno bene a dotarsi della presa Combo 2, al costo di 650 fr., che permette di accedere alla ricarica DC da 30 kW.
Meno potente ma più leggera, la Dacia è stata la più economica sul percorso TCS. I suoi 17,2 kWh/100 km consumati equival gono a ca. 2 l di benzina. Non troppo vorace (19,2 kWh/100 km), la Twingo ha assorbito comunque 2,25 kWh nella trasformazione della corrente elettrica. Il suo sistema di ri carica ha infatti il peggior rendimento ener getico.
Prestazioni eclettiche
Dopata dal suo motore da 118 CV, la Fiat 500e si è chiaramente rivelata la più pia
Le piccole city-car costituiscono un vettore importante della democratizzazione delle auto elettriche.
Un test del TCS dimostra che questi veicoli dai prezzi competitivi sono adusi all’impiego quotidiano. A condizione di non essere troppo esigenti in fatto di comfort e dotazione. video tcs.ch/portale-video
› il
del test
39ottobre 2022
Test comparativo TCS: piccole city-car elettriche
specificità veicoli elettrici sicurezza consumo/LCA
motore/trasmissione caratteristiche di guida rapporto qualità/prezzo comfort abitacolo carrozzeria 100 % 80 % 60 % 40 % 20 % 0 %
cevole da guidare. Le accelerazioni sono franche e le riprese consistenti, anche ad alta velocità. Tutto il contrario della Dacia Spring che, coi suoi modesti 44 CV, fa fatica a raggiungere i 120 km/h. Per giunta, gli accenni al movimento la terale sono forti e il comportamento è poco rassicurante in autostrada. Con gli 81 CV del suo motore posteriore, la Twingo offre prestazioni solide in agglo merati e sufficienti oltre gli 80 km/h. Il suo sterzo molto indiretto è compensato da una corretta regolazione del telaio così come dalla frenata più efficace del test.
Queste tre city-car non brillano per quanto riguarda il comfort di marcia. Da buona Dacia, la rustica Spring pati sce una rumorosità elevata, che au menta fortemente oltre gli 80 km/h. Le cose sono un po’ meglio sulla Twingo, ma la taratura rigida delle sospensioni e l’imbottitura dura dei sedili la rendono l’auto meno confortevole del terzetto. Meglio insonorizzata, la Fiat 500e è do tata di una sospensione adeguata. Unica 3 porte esaminata, offre un abitacolo moderno e accogliente, ma che dà una sensazione di esiguità, in particolare sul divano, dove soltanto occupanti sotto gli 1,60 m hanno sufficiente spazio per le gambe. È la Twingo ad offrire il mag gior spazio, anche grazie ad altezza e larghezza più importanti. Quanto alla
Fiat 500e RED
Con una nota complessiva del 65%, la Fiat 500e arriva in testa a questo test comparativo. Oltre al suo stile seducente, ha convinto per vivacità, autonomia e flessibilità del sistema di ricarica. La sua grossa batteria peggiora, tuttavia, il suo bilancio climatico.
Prezzo: 32 290 fr. (modello test: 33 240 fr.); lunghezza: 3,63 m, bagagliaio: 185 l; 118 CV, 220 Nm; trazione anteriore; da 0 a 80 km/h: 5,9 s; da 60 a 80 km/h: 2,0 s; peso: 1490 kg; batteria: 42 kWh (37,3 kWh netti); consumo: 20,4 kWh/100 km (percorso RDE-TCS); autonomia (RDE-TCS): 203 km; costi: 54 ct./km
Valutazione TCS: «molto consigliato» ★★★★☆
Accelerazioni/riprese
Dotazione sistemi di sicurezza
Autonomia adeguata
Design interno ed esterno Potenza di carica AC/DC
Prezzo
Volume del bagagliaio Spazio dietro
Distanza di arresto
Modularità dell’abitacolo
Renault Twingo Electric Vibes
Seconda con una nota del 62%, la Renault Twingo seduce per le sue prestazioni, il comportamento, la frenata e il raggio di sterzata molto corto. Ha perso punti per la dotazione di sicurezza, il comfort di marcia e il fatto che non ammetta la ricarica DC.
Prezzo: 24 900 fr. (modello test: 26 850 fr.); lunghezza 3,60 m, bagagliaio 219 l; 81 CV, 158 Nm; trazione posteriore; da 0 a 80 km/h: 8,1 s; da 60 a 80 km/h: 3,0 s; peso: 1280 kg; batteria: 22 kWh (21,4 kWh netti); consumo: 19,2 kWh/100 km (percorso RDE-TCS); autonomia (RDE-TCS): 132 km; costi: 47 ct./km
Valutazione TCS: «molto consigliato» ★★★★☆
Raggio di sterzata iper corto Design esterno Tenuta di strada
Distanza di arresto
Potenza di carica AC
Autonomia peggiore Ricarica DC impossibile Comfort sospensioni
Dotazione di sicurezza Fischio durante la ricarica
Fiat 500e RED Renault Twingo Electric Vibes Dacia Spring Comfort Plus
40 touring
Stima
Dacia Spring Comfort Plus
Un po’ distanziata con una nota complessiva del 54%, la Dacia Spring vanta un prezzo attrattivo, consumi ridotti, un volume utile e un bilancio climatico buoni. Al contrario, pecca in fatto di prestazioni, comportamento, insonorizzazione e qualità percepita.
Prezzo: 20 490 fr. (modello test: 21 140 fr.); lunghezza: 3,73 m, bagagliaio: 290 l; 44 CV, 125 Nm; trazione anteriore; da 0 a 80 km/h: 12,5 s; da 60 a 80 km/h: 5,2 s; peso: 1055 kg; batteria: 28,3 kWh (27,4 kWh netti); consumo: 17,2 kWh/100 km (percorso RDE-TCS); autonomia (RDE-TCS): 167 km; costi: 44 ct./km
Valutazione TCS: «consigliato» ★★★☆☆
Prezzo senza concorrenti
Consumi e bilancio climatico
Volume del bagagliaio adeguato
Design stile SUV Carico utile (245 kg)
Rumorosità abitacolo
Accelerazioni fiacche
Comportamento stradale
Assenza della posizione P
Qualità
Le misurazioni sono state fatte in inverno, dunque in condizioni impegnative per le batterie.
55° Suisse Caravan Salon
Appuntamento imperdibile all’insegna del turismo plein air presso la BERNEXPO. I soci TCS beneficiano di entrata scontata alla più grande fiera del camping in Svizzera.
Dacia Spring, fa dimenticare la sua qua lità percepita molto grezza proponendo un bagagliaio voluminoso (290 l). A parte sulla Fiat 500e, gli equipaggia menti, in particolare quelli per la sicu rezza, sono piuttosto minimi. Contraria mente ai modelli superiori, queste city-car non imbarcano sistemi di navi gazione intelligenti che permettano di pianificare gli itinerari in relazione alle postazioni di ricarica.
Bilancio climatico favorevole
La Dacia Spring registra i costi di ge stione (costi fissi e variabili per 15 000 km/anno) più vantaggiosi, ossia 552 fr. per mese o 44 ct./km. Culminano a 680 fr. per la Fiat 500e, nettamente più cara. La Dacia arriva prima anche nell’analisi del rapporto prezzo/autonomia basata sul modello d’entrata di gamma di 84 fr./km. E vince anche nel bilancio cli matico (Life Cycle Assessment, LCA) che tiene in considerazione il ciclo di vita del veicolo, in ragione del peso ri dotto e del piccolo motore. Nel com plesso, l’acquirente si troverà di fronte al crudele dilemma di scegliere tra comfort, piacere di guida o buona co scienza ecologica.
Inaugurato nel 1964 con appena una decina di espositori, lo Suisse Caravan Salon si è sviluppato fino ad affermarsi come l’evento di riferimento del settore in Svizzera cui partecipano ben oltre 300 operatori. Ogni autunno, 50mila amanti della vacanza outdoor e del viaggio in libertà s’incontrano qui a Berna per informarsi su tendenze, veicoli ed innovazioni. Anche la 55a edizione, che si terrà dal 27 al 31 ottobre 2022 nei padiglioni della BERNEXPO, promette un pieno di scoperte avvincenti, consigli individuali e un programma ricco di highlight.
Quale principale gestore di campeggi in Svizzera, il TCS non poteva mancare all’appello. Allo stand D001 nel padiglione 1.2 gli interessati potranno tuffarsi nel colorato mondo di TCS Camping con i suoi 24 campeggi nei più begli angoli del paese, 18 club campeggiatori, adesione a TCS Camping nonché conoscerne la variegata gamma di prodotti e servizi. E scambiare idee ed esperienze con i nostri specialisti. I ticket possono essere acquistati online e stampati comodamente già a casa. Inserendo il codice riportato qui sotto, i soci TCS beneficiano di una riduzione di 5 franchi sul prezzo d’entrata per adulti (sconto non valido per il 31.10.2022).
Codice personale sc22tcs
Riscattare ora il buono su: suissecaravansalon.ch/ticket
dei materiali
dell’autonomia km 500 400 300 200 100 0 Renault Twingo Electric 167 230 203 331 470 314 132 186 260 Fiat 500eDacia Spring WLTP fabbrica WLTP urbano RDE-TCS
TCS Helpline elettromobilità 0844 888 333
41ottobre 2022
La rivolta dei cofani lunghi
Il costruttore nipponico si distingue do tando la sua SUV CX-60 di motori sei ci lindri in linea benzina e diesel. Questa scelta, che si allontana dalla tendenza generale del «tutto elettrico», si spiega in buona parte per la forte presenza di Mazda su mercati extra-europei. Grazie a ciò, il Vecchio Continente avrà diritto anch’esso a multicilindrici promettenti. Ciò detto, la CX-60 inizia la sua carriera in maniera più contemporanea grazie ad una versione ibrida ricaricabile.
Il suo cofano allungato è rivelatore dell’integrazione di un grosso 4 cilindri accoppiato ad un motore elettrico, il tutto per una potenza di 327 CV. Tanta energia, ma votata piuttosto a una guida fluida, come suggerisce anche il pedale del gas del genere restio. A seconda delle 5 modalità di marcia disponibili, questa trazione integrale esibisce regi stri che variano dalla silenziosa guida elettrica agli accenti marcati del 2,5 l atmosferico. Questa SUV un po’ goffa, appesantita da una batteria da 176 kg, punta piuttosto sulla forza tranquilla che sul dinamismo esplosivo. Apprezza bile la scelta di un cambio automatico a 8 rapporti con frizione a dischi multipli.
Le impunture ispirate ai tessuti annodati nipponici s’integrano bene con gli inserti pregiati.
La parte anteriore allungata permette di imbarcare motori longitudinali. La trazione integrale è affidata ad una frizione a dischi multipli a comando elettronico.
di gamma. Gli interni ben rivestiti esibi scono inserti seducenti, ad esempio quelli realizzati in legno d’acero. Nella tradizione Mazda, l’universo digitale re sta intuitivo. Se l’ammortizzamento è, come spesso capita, leggermente rigido, i passeggeri dietro dispongono di uno spazio adeguato. Ben equipaggiata, que
DATI TECNICI
Lunghezza: 4,74 m | Baule: 570 l
Motore: 4 cilindri longitudinalmente 2,5 l, 191 CV + sincrono, 175 CV, potenza cumulata: 327 CV, 500 Nm; cambio automatico a 8 rapporti, 4×4; da 0 a 100 km/h in 5,8 s; carico rimorchiabile: 2500 kg Batteria: 17,8 kWh Consumo (prova): 1,5 l + 23 kWh/100 km; autonomia elettrica: 63 km
Prezzo
seguirano: 6 cilindri 3,3 l turbodiesel (inizio 2023) e 3,0 l benzina (nel 2023)
MAZDA CX-60 PHEV
SPEDIZIONE GRATUITA PER I SOCI TCS ®Solo con il codice web: 10TCS2022 Valido fino al 31.10.2022 Inserat Magazin 10.2022.pdf 3 20.09.2022 11:28:29
Il Bulli 2.0 pronto a fare scintille
Di fatto, questa reinterpretazione del furgone VW, noto come Bulli, è al cen tro delle attese sin dall’uscita della con cept-car nel 2017. Un fervore che non accenna ad arrestarsi. Decorato da un massiccio logo VW davanti e da forme arrotondate che ricordano il suo illustre antenato che ha spopolato dagli anni ’50, il VW ID. Buzz è dotato di tutti gli at tributi necessari per attirare i favori del pubblico. Con la differenza che, contra riamente al suo predecessore T1 adulato da hippy e da campeggiatori, il nuovo modello non ha niente a che fare con la bassa gamma. Ancora meno l’unica ver sione inizialmente commercializzata, ossia la Pro.
Evidentemente il prezzo è appesan tito dalla tecnologia elettrica. Nulla di innovativo, peraltro, dato che l’ID. Buzz poggia sulla piattaforma MEB del gruppo VW. Salvo che in questo caso, il motore sincrono da 204 CV deve spo stare quasi 2,5 tonnellate. Cosa che fa assicurando comunque una buona anda tura. Stranezze dell’epoca, questo mo tore è montato dietro… come sul Bulli originario. Ma oggi la sospensione è affi data ad un sofisticato asse posteriore a 4 bracci. Inoltre, questa architettura consente un raggio di sterzata ridotto (11,1 m). La gran batteria da 82 kWh im piantata nel sottofondo contribuisce alla stabilità del veicolo piuttosto compatto,
ma molto largo. Non sarà di troppo per raggiungere un’autonomia decente.
Salire a bordo di questo 5 posti equi vale ad arrampicarsi su un furgoncino. Stessa sensazione al volante, dove il con ducente seduto in alto domina il traffico. Quindi sì, questo Bulli rischia davvero di conquistare numerosi adepti SUV. Il cockpit digitale ereditato dalla famiglia ID ed i rivestimenti colorati in tessuto sono coinvolgenti, al pari del divano mo dulabile. E il bagagliaio cubico non è da meno. Ahinoi la dotazione è mediocre e bisognerà pescare sul listino degli optio nal per ottenere comodità e aiuti alla guida. Pazienza, la clientela privata non potrà essere rifornita prima della prima vera. moh
DATI TECNICI
Lunghezza/larghezza: 4,71/1,99 m |
Baule: 1121–2205 l (Cargo: 3900 l)
Motore: sincrono 204 CV, 310 Nm; cambio monorapporto, trazione posteriore; da 0 a 100 km/h in 10,2 s; max. 145 km/h Batteria: 77 kWh netti; ricarica AC/DC: 11/170 kW
Consumo (prova) (WLTP): 24,6 kWh/100 km; autonomia: max. 423 km
Prezzo: 67 860 fr. (Cargo: 59 634 fr.)
VW ID. BUZZ
Le 4 tinte bicolori a scelta sottolineano anch’esse il legame con lo storico furgone VW.
PRO
Foto ald Lo spazioso divano 40/60 scorre lungo 15 cm. Il baule ben accessibile contiene 3900 l in versione Cargo. Un grande portellone e due porte laterali scorrevoli di serie. 43ottobre 2022
Accorta cugina teutonica
Prima declinazione dell’Opel Astra che esce dal girone dell’ex-PSA, questa prima cugina di Peugeot 308 e DS 4 ne condivide gli attributi tecnici, ma si distingue per il suo stile tipicamente Opel. Ritroviamo dunque la stilosa calandra già inaugurata dalle SUV della casa così come un design dinamico che ben si adatta a questa compatta considerevolmente più larga (+5 cm). Altro tratto distintivo l’imponente pannello digitale ricurvo la cui manipolazione assai agevole non fa per niente rimpiangere la quasi totale scomparsa dei tasti diretti. Per giunta, la versione Swiss Premium riccamente equipaggiata è dotata di un head-up display di dimensioni generose davvero utile. Una salita di gamma evidente che spiega anche la considerevole crescita dei prezzi di questo modello.
Qualità percepita eterogenea
Posizionata un filo sotto la 308, l’Astra esibisce un abitacolo dove coabitano materiali di bella fattura e plastiche poco degne di una compatta di questo prezzo. Non è il caso dei sedili sportivi in alcantara la cui morbidezza e tenuta dettano legge nel segmento. Come sulla 308, l’agio per le gambe sul divano non
DATI TECNICI
Lunghezza: 4,37 m | Bagagliaio: 422 l
Motore: 3 cilindri, 1,2 l turbo, 130 CV, 230 Nm a 1750; da 0 a 100 km/h in 9,7 s Cambio: automatico a 8 rapporti, trazione anteriore Consumo (prova): 7,0 l/100 km; categoria C; autonomia: 742 km
Prezzo: 43 400 fr. (110 CV da 32 040 fr.)
Stile moderno e dinamico Comfort e insonorizzazione Armonia motore/cambio Sedili con comfort e sostegno Capacità del baule aumentata Pannello digitale intuitivo
Aumento importante dei prezzi Qualità percepita eterogenea Abitabilità posteriore media Comportamento fiacco Garanzia di fabbrica (2 anni)
ha niente di strabiliante per un’auto da 4,37 metri. Dal momento però che i piedi scivolano sotto i sedili davanti, il sentimento di libertà si rivela corretto. Stesso discorso per il vano bagagli che aumenta di volume ed è configurabile grazie ad un fondo modulabile.
Ovviamente, il cofano nasconde il 3 cilindri 1,2 l delle cugine transalpine. Questo propulsore seduce per la morbidezza di marcia e le riprese consistenti. Il tutto valorizzato in maniera ideale dal cambio automatico a 8 rapporti. Sebbene non abbia nulla di una GTI, a cominciare dal comportamento affatto ludico che non mette mai in agitazione l’ESP, l’Astra si apprezza essenzialmente per il piacere di marcia e in particolare per l’insonorizzazione curata. Una buona auto da strada, che in più è sobria nei consumi, e anche ben messa per i lunghi viaggi, perché i fari a matrice (2×84 LED) e il regolatore stop&go sono aiuti preziosi. moh
OPEL
Linee atletiche e un montante posteriore orientato in avanti caratterizzano l’Astra VI.
Il pavimento amovibile libera una superficie di carico piatta facilmente accessibile.
La strumentazione digitale e lo schermo tattile formano un pannello omogeneo. Freudiger
ASTRA 1.2 turbo aut. Swiss Premium
Foto Emanuel
44 touring
Dimensione originale: ca. 40 cm di altezza. Adattatore incluso, funziona anche con 3 pile AAA (non incluse nella confezione). ho, treno espresso meraviglie musica edifici illuminati con più di 30 abitanti treno espresso delle meraviglie viaggia su 3 livelli Natale nella sua slitta gira intorno in fine polvere resina certificato di autenticità di resa valida 365 giorni di Natale e il treno del paese delle meraviglie alla straordinaria arte di Thomas Kinkade, questo affascinante capolavoro “L’albero di Natale e il treno del paese delle meraviglie” dona a casa Sua una speciale atmosfera natalizia.
Con i suoi 12 edifici illuminati a festa e più di 30 statuine questo capolavoro realizzato e dipinto a mano è una decorazione natalizia esclusiva per la grande festa dell’anno. Mentre Babbo Natale gira intorno all’albero e il treno percorre il paesaggio da sogno, risuona un meraviglioso medley con le più belle melodie natalizie. Si lasci affascinare da questa scena sonora.
“Ho,
ho!”Babbo Natale gira intorno all‘albero di Natale Illuminato! Il
delle
con
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del paese ❆ Il
❆ Babbo
all’albero ❆ Realizzato
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L’albero
Ispirato
Si assicuri per tempo questa straordinaria decorazione natalizia: l’edizione è limitata! Illuminato, in movimento su tre livelli e accompagnato da musica Prezzo: Fr. 199.80 o 3 rate mensili di Fr. 66.60 (+ Fr. 16.90 spedizione e servizio) Numero del prodotto: 14-00328-001G 12 edifici illuminati con più di 30 abitanti del paese www.bradford.ch Per ordinare online no. di riferimento: 68872 Spedire subito a: The Bradford Exchange, Ltd. Jöchlerweg 2 • 6340 Baar • e-mail: kundendienst@bradford.ch • Tel. 041 768 58 58 Desidero ❒ fattura unica ❒ rate mensili Nome/Cognome Per cortesia, scrivere in stampatello Via/N. Cap/Città E-mail (solo per elaborazione ordini) Firma Telefono (solo per domande) Trattamento dei dati personali: Trova informazioni dettagliate sulla protezione dei dati alla pagina www.bradford.ch/datenschutz La società The Bradford Exchange non Le invierà alcuna offerta per e-mail, telefono o sms Può modificare sempre, in ogni momento, le Sue preferenze di contatto, mettendosi in comunicazione con noi all’indirizzo o al numero di telefono indicati a lato. Qualora non volesse più ricevere le nostre proposte neanche per lettera, La invitiamo a comunicarcelo via telefono, e-mail o tramite lettera. Scadenza dell’offerta: rispondere entro il 10 novembre 2022 Si, ordino la scultura illuminata “L’albero di Natale e il treno del paese delle meraviglie”/ 14-00328-001G NUMERO PERSONALE DI RIFERIMENTO: 68872 Garanzia di resa valida 3 6 5 giorni L‘offerta è limitata - prenota oggi stesso!
Innovare
La mobilità declinata al futuro. Stavolta pneumatici
Testo Dominic Graf
Viaggiare su strada o volare? La futuristica «Aero» riunisce entrambe le modalità di movi mento in un’unica ruota. In posizione orizzontale le razze diventano pale del rotore.
Decollo riuscito
No, non state vedendo una scena da film di fantascienza. Con «Aero», Goodyear presenta un prototipo di pneumatico per il mondo reale della mobilità di domani – o, meglio, di dopodomani. Qualora le auto volanti autonome diventassero realtà, queste ruote permetteranno di combinare due modalità di spostamento: da un lato funzionano come una normale gomma stradale per automobili. Dall’altro potranno essere sollevate e rotate in posizione orizzontale, dove funzioneranno come un rotore per la spinta verticale e in tal modo permetterebbero all’automobile – o come verrà chiamato questo mezzo di trasporto del futuro – di volare.
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In breve
Fuori l’aria
Pneumatici da PET e fiori
Il tema della sostenibilità occupa anche l’industria dei pneumatici. Ad esempio, grazie alla tecnologia «ContiRe.Tex», Continental ha già messo sul mercato tre modelli di gomme che usano polie stere ottenuto da bottiglie di PET rici clate. Inoltre il costruttore tedesco ha presentato un pneumatico sperimentale fatto con il dente di leone.
La ruota che pensa
«Continental C. A. R. E.» è una tecnolo gia per gomme intelligenti e autonome, che pensano a loro stesse. Grazie a sen sori, la ruota monitora la propria pres sione e se necessario la modifica auto maticamente. Parallelamente, chi guida viene informato in tempo reale della profondità del battistrada, eventuali danni e della temperatura.
Quanta energia serve alla e-mobilità?
Per rispondere dobbiamo conside rare la totalità dei consumi energe tici della Svizzera: attualmente que sti si suddividono in un 30% circa di elettricità, un 30% di combustibili (olio da riscaldamento e gas) e un 30% di carburanti (benzina e die sel). Il restante 10% è coperto dal teleriscaldamento e da altre fonti. Quando la totalità delle auto sarà a propulsione elettrica anziché endo termica, il consumo di carburanti in Svizzera calerà dell’80% circa. Al tempo stesso il consumo di elettri cità crescerà del 15–20%. Al ter mine della transizione già ben av viata, dal 2030 o 2035 tutte le auto nuove saranno verosimilmente elet triche, mentre le ultime vetture con motore convenzionale continue ranno a circolare fino al 2050, al cune pure oltre questa scadenza. En tro metà del secolo possiamo così calcolare una riduzione annuale del consumo di carburanti fossili di al meno il 2,5%, mentre il consumo di corrente aumenterà dello 0,5–1% per effetto della mobilità elettrica. Il fabbisogno complessivo di energia dovrebbe quindi diminuire del 15% circa. Nel contempo, il passaggio alla mobilità elettrica taglierà prati camente a zero le emissioni di CO2 delle auto, che oggi contribuiscono nella misura di un terzo circa all’im pronta di carbonio totale.
Martin Bolliger responsabile TCS Consulenza mobilità tcs.ch/esperto
Ruote muschiate per aria pura
La gomma «Oxygene» di Goodyear promette aria migliore nelle città. Sul fianco di questo prototipo di pneumatici cresce infatti vero muschio. Con il suo particolare battistrada, preleva acqua dalla carreggiata e CO2 dall’aria, for nendo così nutrimento al muschio. At traverso la fotosintesi restituisce quindi ossigeno all’ambiente.
Test gomme al passo coi tempi
Da quasi 50 anni, TCS e ADAC effet tuano test di pneumatici. Per restare al passo con i tempi, in futuro le gomme non saranno valutate soltanto sotto i profili della sicurezza, del rumore, dei consumi e dell’usura, ma anche della so stenibilità. Criteri quali fabbricazione, percentuale di materie rinnovabili, eco tossicità faranno parte del test.
La gomma Michelin «Uptis» funziona senza aria, grazie a lamelle flessibili collegate in modo fisso al cerchione. Così, secondo il costruttore, il pneumatico è più sicuro e durevole rispetto a quelli tradizionali gonfiati ad aria. Il lancio nel 2024.
Gomme sgonfie addio Le lamelle fatte di gomma, resina di poliestere e fibra di carbonio sostituiscono l’aria.
Foto Goodyear, Michelin
l’EsPERTo TCS 47ottobre 2022
Prevenire gli incidenti sportivi
Ars Medica Centro dello Sport fra prevenzione, scelta adeguata dell’attività fisica e presa a carico multidisciplinare.
Molte font i i ndicano come i medic i egizi, greci e romani, erano ben consapevoli degli effetti benefici dell’esercizio fisico sul corpo e sulla mente. Il medico greco del V secolo Erodico (500 a.C.), un ex insegnante di Ippocrate, considerato il pioniere originario della medicina del lo sport, era un medico che praticava la medicina dietetica e utilizzava gli effetti terapeutici dell’esercizio. Erodico dedicò la maggior parte del suo tempo a raccomandare esercizi per aiutare il recupero da infortuni atletici e ginnici. Ippocrate (460-370 a.C.) è il primo medico conosciuto e riconosciuto come il padre della medicina. Ha dissociato la medicina dalla magia, dalla religione e dalla filo sofia e l’ha stabilita come professione, basando la sua pratica su osservazioni oggettive e sottoli nea ndo il rapporto medico-paziente. Oggi il suo postulato è più attuale che mai: «mangiare da solo non fa stare bene un uomo, deve anche fare esercizio» e «cibo ed esercizio, pur possedendo qualità opposte, collaborano per produrre salute». Si può anche provare che l’antica medicina greca era strettamente legata all’allenamento e alle competizioni degli atleti di quel tempo quanto la medicina sportiva moderna lo è per gli atleti di oggi.
Quindi possiamo affermare con certezza che già i nostri antenati avevano ben chiaro che per il buon funzionamento del corpo umano, muoversi regolarmente è indispensabile: esercizio e sport sono essenziali per una buona qualità di v it a!
Oggi questo principo è ben consolidato nella pratica medica e lo sport è a tutti gli effetti considerato una terapia per molteplici problematic he Bisogna ricordare però, che per prati care uno sport, occorre una adeguata preparazione, occorre che la scelta
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dell’attività sportiva da svolgere sia consona al proprio stato di salute e che sia adeguata alle proprie capacità fisiche ed ovviamente alla propria età.
Servizio multidisciplinare
Ars Medica Centro dello Sport, nasce proprio da questi principi, così antichi ma sempre molto attuali. L’idea è quella di accompagnare lo sportivo lungo tutto il suo percorso: dalla scelta e dall’avvicinamento allo sport, alla preparazione atletica, alla prevenzione degli infortuni ed infine al trattamento delle problematiche fisiche, piccole o grandi, legate alla pratica spor tiva.
Per poter svolgere questo ruolo, il Centro si avvale di una equipe di medici dello sport che possono seguire l’atleta in tutte le fasi della sua attività, una palestra con macchinari all’avanguardia dove è possibile ricevere le indicazioni da parte di fisioterapisti e preparatori atletici con esperienze nel mondo dello spor t, u na collaborazione diretta con numerosi chirurghi ortopedici che dedicano la loro attività alla traumatologia spor tiva.
Ars Medica Centro dello sport offre quindi un servizio multidisciplinare dove al centro c’è l’atleta, professionista o amatoriale, ed intorno gli specialisti in grado di supportarlo ed aiutarlo durante il suo percorso.
Prevenire è sempre meglio che curare
«Le attività sportive svolte con la giusta preparazione e con l’adeguata costanza ed intensità, consentono di contribuire direttamente al nostro benessere e a migliorare notevolmente la qualità della nostra vita». A parlare è il dottor Marco Marano, specialista in chirurgia ortopedica dell’apparato locomotore nonc hé medico coordinatore del Centro, che si dice conv into del comprovato effet to preventivo di movi mento e allena mento nella preparazione di un’attività sportiva per la quale «esercizi di forza, equilibrio e resistenza» saranno utili a cominciare con il piede giusto, soprattutto dopo un lungo tempo di inattività (come ad esempio è successo durante la pandemia Covid) e per le persone anziane.
Senza un’adeguata ed essenziale prepa razione è facile farsi male e incappare in un infortunio: «Quelli acuti, come ad esempio una distorsione o uno strappo muscolare, a seguito di un movimento violento, o quelli con lesioni da sovraccarico: m icrotraum i r ipetut i c he portano ad esempio a tendinopatie». Ars Medica Centro dello Sport punta perciò in primis alla prevenzione che permette di mettersi al riparo dai fattori di rischio più frequenti nella pratica di uno sport: «Bisogna evitare uno squilibrio fra ciò che l’organismo può dare e ciò che gli si chiede di fare: talvolta manca l’equili brio fra la capacità aerobica del nostro sistema cardiocircolatorio e quella di tendini, muscoli, articolazioni (strutture passive alle quali si chiede di sopportare il carico) che risulta meno ampia in quel momento»
Danja Santini, responsabile della fisio terapia sportiva, afferma: «Una consona preparazione delle persone che vogliono praticare sport vale per qualsiasi attività. La riduzione del rischio di incappare in un infortunio, sia esso da sovraccarico sia acuto, dipende dalla preparazione a cui ci si è dedicati nel r iuscire a gestire correttamente le forze messe in gioco dall’attività stessa». Anche le persone avanti con l’età non devono sottova lutare la preparazione e andrebbero accompagnate nella scelta di un’attività consona all’età, allo stato di salute e alla prepa razione fisica.
Fare attività sportiva può e deve essere considerata a tutti i costi una medicina. Prevenire è sempre meglio che curare, e prepararsi prima dell’attività scelta aiuta a prevenire spiacevoli infortuni. Ars Medica Centro dello Sport soddisfa queste premesse, per ciascuno, professionista o no. Per questo non meravigliatevi se accanto a voi vedrete allenarsi sportivi del calibro Ricky Petrucciani o i giocatori del FC Lugano e HCL.
UN TRATTAMENTO SU MISURA PER VOI!
Il Centro sportivo di Ars Medica o re un’assistenza multidisciplinare. Che si tratti di fare movimento a scopo profilattico o terapeutico, la aiuteremo a trovare l’attività fisica più indicata per lei.
SWISS MEDICAL NETWORK MEMBER
Ars Medica Centro dello Sport
Via Cantonale 38 • 6928 Manno +41 91 611 64 80
www.centro-dello-sport-arsmedica.ch
Italia da assaporare
Evviva la cucina italiana! In Emilia-Romagna viene celebrata con devozione e servita ai visitatori all’insegna dell’ospitalità. La regione a pochi chilometri dalla Svizzera è un’attrazione imperdibile per le sue delizie culinarie, ma non solo!
Emilia-Romagna – cultura, sport e cucina
Circondata da regioni più conosciute come la Toscana, la Liguria e il Piemonte, nel nord Italia si nasconde un ter ritorio che affascina con il suo carisma, la sua autenticità e le sue bellezze naturali: l’Emilia-Romagna. Questa re gione è una vera e propria roccaforte culinaria e la città di Parma e i suoi dintorni sono giustamente soprannomi nati «Food Valley». Questo non è solo il luogo d’origine del famoso Prosciutto di Parma, ma anche del Parmi giano Reggiano e del pregiato Culatello di Zibello, men tre Modena è la culla dell’Aceto Balsamico Tradizionale e di ottimi vini prodotti in piccole aziende a conduzione fa miliare. Il tutto inserito armoniosamente in un paesaggio modellato in egual misura dagli Appen nini, dal fiume Po e dall’idilliaca costa adriatica. I numerosi castelli medievali e gli incantevoli borghi storici comple tano il quadro e rendono l’Emilia-Ro magna una meta di vacanza davvero imperdibile. È particolarmente bello esplorare i vari paesaggi in bici o in e-bike. Con oltre 8000 km di piste ci clabili, l’Emilia-Romagna è leader asso luta in Italia! L’intera infrastruttura turi stica si è messa al passo rispondendo a tale esigenza: molti alberghi sono at
Ulteriori consigli per vacanze in Italia
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trezzati per chi viaggia in bici e offrono strutture sicure per la sistemazione delle bici e attrezzi per le piccole ri parazioni. Ad esempio, le tappe della «Via Romagna» – per un totale di 463 km di percorso ciclistico dal Delta del Po al Mare Adriatico – possono essere affrontate senza preoccupazioni. Inau gurata nel 2021, è segnalata da più di 1500 cartelli (www.viaromagna.com). I ciclisti più accaniti dovrebbero pro grammare un soggiorno un po’ più lungo sugli Appennini: in questa catena montuosa incontaminata e poco fre quentata avranno belle soddisfazioni. www.emiliaromagnaturismo.it
Foto Ph. Paolo Barone, APT Servizi Fotoarchiv; Visit Salsomaggiore
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A spasso nel mese del raccolto: tre itinerari che combinano camminata e spesa in fattoria | I colori dell’autunno attorno a cinque specchi d’acqua svizzeri, con bella vista garantitaEmanuel Freudiger G I TE AUTUNNALI A PAGINA58------------------------------SOSTA IN FATTORIA Svago 51ottobre 2022
PREZZI PER 2 NOTTI Quale indulgenza scegliete? INCLUSO NEL PACCHETTO „DOLCE VITA“ • 2 notti in camera singola o camera doppia (occupazione doppia) • Ogni giorno ricca colazione a buffet • La sera dell‘arrivo: un menu di 4-6 portate. • Uso gratuito del parco dell‘hotel einfrastrutture dell‘hotel scelto • Partecipazione al programma di attività e uso delle biciclette dell‘hotel (se disponibile) • Utilizzo parziale e gratuito delle ferrovie mon tagna (secondo gli orari di apertura, dove previsto). contrassegnato) • Una nota di credito del valore di 50 franchi. per persona (non trasferibile); riscattabili durante il soggiorno nell‘area benessere, al bar o nella sala da pranzo ristorante PRIVATE SELECTION HOTELS & TOURS Zähringerstrasse 21, 6003 Luzern | T 041 368 10 05 (Mo-Sa) | info@privateselection.ch | www.privateselection.ch CONSIGLIO DI VIAGGIO TCS: Un breve soggiorno per sognare Offerta prenotabile fino al 18.12.2022 in base alla Orari di apertura degli hotel. La panoramica dettagliata dell‘offerta con tutte le validità è disponibile all‘indirizzo www.privateselection.ch/touring Per informa zi o ni e p re nota zi o ni Selezion e privat a H ote l e tour T + 41 41 3 6 8 10 0 5 P re nota zi one o nlin e: www.pri vate selection.ch/touring Codice p rom ozi onale: Touring In camera doppia Standard In camera doppia Superior/Sud CHF 299.–CHF 359.–prezzo per pers. In camera singola Standard In camera singola Superior/Sud CHF 344.–CHF 404.–Prezzo speciale TCS camera singola Tariffa speciale TCS Camera doppia Prenotabile negli alberghi: Bio- & Wellnesshotel Alpenblick, Höchenschwand (foresta nera) | Wellnesshotel Golfpanorama, Lipperswil | Boutique-Hotel La Rocca, Ronco sopra Ascona | Seehotel Wilerbad Seminar & Spa, Wilen sul lago di sarner | Hotel Alexander & Gerbi, Weggis | Hotel Eden Spiez, Spiez | Hotel Kirchbühl, Grindelwald | Hotel Cailler, Charmey | Hotel Alpenland, Lauenen | Hotel Belvédère, Scuol | Hotel edita, Scheidegg ob Lindau | bora HotSpaResort, Radolfzell | Parco San Marco Lifestyle Beach Resort, Cima di Porlezza | Hôtel L‘Estelle en Camargue, Les-Saintes-Maries-de-la-Mer | La Couronne Hotel, Solothurn | Grischa - DAS Hotel Davos | HUBERTUS Mountain Refugio Allgäu, Balderschwang | Hotel Rudolf, Reischach-Bruneck Attivo o Benessere‘?
Testo Juliane Lutz Emanuel Freudiger
Dai Niederberger a Zugo si possono comperare prodotti bio, ma pure prendere un caffé e mangiare.
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Siete alla ricerca di idee per le gite di ottobre? Le visite alle fattorie sono particolarmente indicate nel mese del raccolto. Sempre più contadini offrono la vendita diretta dei loro prodotti. Tre esempi di negozi agricoli. Benvenuti in fattoria
53ottobre 2022
AAvete mai sentito parlare del pomodoro Red Zebra? O della varietà Principe ranocchio? Non li troverete presso i grossisti. Per questo, gli ortofili devono recarsi alla fattoria biologica Biohof Zug. Qui, 74 tipi di pomodoro vengono offerti a rotazione per tutta l’estate. E non solo. Fare la spesa al Biohof di Zugo è una festa per tutti coloro che apprezzano la verdura, la frutta e gli alimenti biologici. Zucchine che sembrano maracas piegate, cetrioli snack, carote, barbabietole e finocchi sono presentati in modo invogliante sugli scaffali. Tutto sembra più fresco, più sano, più bello. I clienti hanno anche l’imbarazzo della scelta: pane fatto in casa, orzo perlato proveniente dalla regione, carne di manzo di un allevatore biologico di Einsiedeln o yogurt di un caseificio di Walchwil. Nell’aria si respira anche il profumo delle torte appena sfornate. Alle dieci la maggior parte dei tavoli all’esterno del negozio è imbandito. Una tazza di caffè è ancora più buona con la splendida vi sta sul Lago di Zugo. Il Biohof è una delle circa 1500 aziende agricole biologiche svizzere con vendita diretta. «Molti contadini hanno aperto negozi di questo tipo, ma non abbiamo dati precisi al riguardo», afferma David Herrmann, responsabile dell’ufficio stampa di Bio Suisse, l’organizzazione mantello degli agricoltori biologici svizzeri.
Il Biohof Zug è l’esempio ideale di negozio in fattoria. Si distingue per la variegata gamma di prodotti e attraente presentazione. È un piacere visitare l’azienda, che è situata sopra il lago con la casa a graticcio, le rose rampicanti e la locanda. Toni Niederberger si dedica all’agricoltura biologica da trent’anni. E da venti, con la compagna Annemarie Schwegler, commercializza diretta-
Felix Niederberger ispeziona i pomodori che pendono ai cespugli. Assieme al padre ne produce una settantina di varietà.
mente alimenti biologici. Volevano che da loro si trovasse tutto il necessario per cucinare. Verdure, erbe, bacche e frutta provengono dalla fattoria. Il pane e le torte sono fatte in casa, il resto è acquistato da produttori biologici regionali.
Futuro roseo per le verdure Ora i giovani sono pronti a subentrare. Recentemente, il figlio di Niederberger ha completato la formazione come orticoltore. E gli ottimi sottaceti o le zucchine al curry del negozio sono prodotti
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dalla figlia Kathrin. La 32enne ha studiato ingegneria ambientale con una specializzazione in agricoltura biologica.
Per lei lo spreco di cibo è un orrore. Si vede che i simpatici fratelli amano ciò che fanno. Il trentenne mostra il recinto dove galline di diverse razze trascorrono il tempo con i loro galli. Le galline ven gono regolarmente trasferite in altri appezzamenti di terreno, in modo che possano trovare cibo fresco. «Normalmente, le galline negli allevamenti depongono uova per un anno», ci spiega Kathrin Niederberger. Loro invece le tengono per quindici mesi e alla fine vengono vendute nella loro bottega come galline da lessare.
I nuovi arrivati di Nidvaldo
Una gallina vivace scappa nell’orto. Ne segue una seconda. Sabina Näpflin cattura abilmente prima una e poi l’altra. Routine quotidiana per la venticinquenne, che di giorno lavora in un ufficio di progettazione e la sera aiuta a sviluppare il negozio in fattoria Muh & Meh. Si trova nell’azienda agricola dei Krummenacher a Oberdorf, nel canton Nidvaldo, che appartiene ai genitori del suo partner Michael Lussi. Il 26enne elettricista e agricoltore in formazione è la seconda forza trainante del progetto. La coppia vuole avvicinare la clientela all’agricoltura locale e spiegare perché nel loro negozio i pomodori non sono disponibili tutto l’anno, a differenza di Migros o Coop. O cosa c’è dietro un pezzo di manzo venduto nella loro bottega. I due
Un trend in crescita
Vent’anni fa il Biohof a Zugo è stato fra i primi; oggi il 25% dei contadini vende direttamente i propri prodotti.
rappresentano una tendenza in crescita nel settore. Lo conferma l’Unione svizzera dei Contadini, secondo cui il numero di negozi delle fattorie è in aumento. Attualmente già il 25% di tutte le aziende agricole (convenzionali e biologiche) è impegnato in una qualche forma di commercializzazione diretta. Avviata un anno e mezzo fa, l’attività di Muh & Meh sta andando bene. Gli abitanti del luogo sono altrettanto numerosi dei turisti della vicina Engel-
Sempre al lavoro Sabina Näpflin e Michael Lussi nel campo di patate dell’azienda agricola Krummenacher (NW).
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55ottobre 2022
berg. Tutti apprezzano la splendida vista sul Fronalpstock, sul Buochserhorn, sullo Stanserhorn e sul Pilatus. Ma soprattutto i prodotti. È difficile trovare uova più fresche. Il recinto delle galline si trova accanto al negozio, mentre dietro ci sono le aiuole con le verdure e gli alberi da frutto. Le specialità di Muh & Meh comprendono sessanta varietà di verdure, garantite senza trattamenti, e la carne del proprio allevamento. Tutto è iniziato con le confezioni di carne mista di manzo e maiale che la famiglia Lussi vendeva dalla fattoria. Passeggiando per il negozio, si scoprono antiche varietà di mele, carne, verdure, uova, prodotti del caseificio di Stans, zucchine dell’orto preparate in salamoia o in agrodolce. La madre di Sabina, Luzia Näpflin, ne è responsabile. Grazie alla sua professione di panettiera, continua a rifornire il negozio di squisita pasticceria. E trova ancora il tempo di lavorare a maglia coperte per i neonati. La nonna di Michael, dal canto suo, realizza scarpine in lana per i bébé. Anche i suoi genitori danno una mano. Sono orgogliosi della passione che la giovane coppia mette nell’allestimento e nella promozione del negozio della fattoria. E con talento, come si vede anche dall’originale sito web che hanno creato. Per il servizio fotografico di «Touring» Sabina e padre e figlio Lussi, indossano poi magliette con il logo «Muh & Meh».
Negozio di fattoria in centro città L’agricoltura viene praticata nel centro di Lucerna da quasi 400 anni. Dietro l’imponente cinta muraria del 13° secolo con le sue torri si trova l’azienda agri-
cola Kulturhof Hinter Musegg. Circa sessanta alberi ad alto fusto forniscono alla bottega mele, pere, ciliegie, noci e castagne. Quattro bovini e due alpaca pascolano sui prati della fattoria. La loro funzione è di conservazione del paesaggio e di insegnamento pedagogico. Le scolaresche e le famiglie imparano a conoscere la fattoria con l’aiuto degli animali. I preferiti dai numerosi visitatori del Kulturhof sono i maiali, le capre nane e le galline che corrono liberamente sulla terrazza del ristorante.
Uno dei motivi dell’apertura nel maggio 2021 è stata la pandemia: ha permesso di colmare il vuoto lasciato
Tutto in famiglia: Michael Lussi, Sabina Näpflin, i genitori Lussi e Luzia Näpflin.
Impegnata: Julia Beck gestisce il negozio del Kulturhof Hinter Musegg di Lucerna.
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Le forniture stanno arrivando: la lana degli alpaca della fattoria è ben richiesta dai clienti del Kulturhof.
dalla cancellazione di tutti gli eventi previsti in fattoria. Ma c’era pure il desiderio di offrire agli agricoltori biologici del canton Lucerna una piattaforma di vendita. Julia Beck, che già lavorava nella fattoria, si occupa del negozio. La nutrizionista è in stretto contatto con la quindicina di agricoltori di cui seleziona e vende i prodotti. Il suo impegno per la causa è tangibile. Il negozio della fatto ria con la sua particolare vista sulle Mura del Musegg non è apprezzato solo per il cibo, ma anche per la lana degli alpaca e le tradizionali ceramiche contadine. Ciò che non viene venduto viene utilizzato dai cuochi del rinomato ristorante della fattoria. Oppure servono per preparare prodotti secondo il motto
«Dich Rett-ich», un modo per riciclare e salvare quel che la terra regala, come ad esempio le verdure che sono messe in salamoia o la frutta che viene bollita fino a diventare un’ottima composta. Il cibo non viene mai sprecato, perché anche gli animali della fattoria sono felici di ricevere gli avanzi di verdure. Walter Fassbind, responsabile dell’energia della fattoria, che appartiene ad una fondazione, produce anche birra. Ciò che rimane dal processo di produzione viene utilizzato dal panificio biologico lucer nese Dreipunkt per il suo pane speciale, spiega Julia Beck. Il Dreipunkt è un laboratorio per l’inserimento nel mercato del lavoro di giovani tra i quattordici e i trent’anni d’età. Il 29enne sottolinea anche che è possibile adottare i maiali e le scrofe nane. Lo fa con tanto fascino che sono sicura che ha già trovato qualche sponsor per i suini.
TCS libretto eti
Viaggiare spensierati, ovunque
700 000 soci fanno affidamento al TCS Libretto ETI. Con questo in valigia, possono partire senza preoccupazioni, sicuri di essere assistiti al meglio in caso di emer genze e problemi in viaggio. E non solo all’estero. Ciò che non tutti sanno è che la protezione viaggi annuale elvetica più ap prezzata aiuta anche «in casa»: copre infatti le spese di annulla mento per gite e vacanze preno tate in Svizzera. Rimborsa inoltre il costo di biglietti già acquistati per eventi sportivi, concerti o al tre manifestazioni culturali a cui non si potesse partecipare in se guito a malattia o infortunio.
Da sapere
Le tre aziende agricole citate Biohof Zug, Artherstrasse 59, 6300 Zugo, biohofzug.ch Hofladen Muh & Meh, Krummena cher 1, 6370 Oberdorf, muh-meh.ch Kulturhof Hinter Musegg, Diebold-Schilling-Strasse 13, 6004 Lucerna, hinter-musegg.ch
Piattaforme di ricerca
Oltre agli indirizzi degli agriturismi, sono elencati anche i negozi di prodotti agricoli, myfarm.ch
Tutto sulle verdure dalla Svizzera e dove vengono vendute direttamente, gemuese.ch
Agriturismo, calendario stagionale, storie e negozi delle fattorie, contadinisvizzeri.ch
Prodotti solo da agricoltori biologici e negozi delle fattorie, biomondo.ch
Viaggiare sicuri in Svizzera e all ’estero tcs.ch/eti
57ottobre 2022
Le vie della bontà
Formaggi tipici e qualità di patate insolite, uova di galline zen e sugo alla siciliana – negli spacci agricoli si possono comprare prodotti talora inaspettati. Vale la pena organiz zare itinerari che toccano questi punti vendita diretta. In serendo «Fattoria » nel motore di ricerca del sito dei Sentieri svizzeri, si possono visualizzare proposte di escursioni con possibilità di acquistare delizie contadine in tutta la Sviz zera. Nel Giura vi sono gli «Chemins du Bio», percorsi espe rienziali segnalati, mentre lo « Jurapark Aargau» invita a tour enogastronomici con visite a produttori di vini e miele o ancora allevatori di capre. Magari seguite i suggerimenti dei vostri amici o lasciatevi ispirare dal «Touring»: tre con sigli che uniscono piacere di camminare ed agro-shopping nei cantoni BE, SO e JU. jl
1 Re di patate
A Bätterkinden, nel canton Berna, una gradinata porta dal sentiero che costeggia il fiume Emme al podere Berchtoldshof. L’azienda agricola condotta dalla famiglia Jakob si dedica a due filoni di produzione speciali. Il primo è la carne di zebù che gli escursionisti possono acquistare nel negozio self-service servendosi ai distributori automatici refrigerati: prosciutto, cervelat e bratwurst, filetto ed altro ancora. E il secondo, patate che Regula e Christoph coltivano in un grande numero di tipi, forme e colori diversi. Una sessantina di varietà, anche antiche, fra cui la bianca Granola, Vitelotte noire o Heiderot rosse. Informazioni: berchtoldshof.ch
LagodiBienne
L’autunno è la stagione ideale per le escursioni. Perché non sostare ed acquistare in una delle tante fattorie lungo il cammino? Con garanzia di freschezza e genuinità.
3 Chasseral JU
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3 Piccolo bijou pieno di fascino
Percorrendo il circuito Couleurs-du-Terroir a partire da Pré-Petitjean (JU) il gitante non lo può mancare: il ristorantino con annesso negozio Aux Couleurs du Terroir a Montfaucon dove Lina Dubied vende prodotti biologici selezionati. Particolarmente richieste le diverse qualità di formaggi giurassiani, in primis il noto Tête de Moine prodotto secondo una ricetta tradizionale custodita dal padre. La boutique offre anche vini pregiati, spezie, tè, cioccolato, prodotti di cura nonché articoli regalo presentati con amore per i dettagli, d’origine sia svizzera che estera.
Informazioni: couleursduterroir.ch Percorso: komoot.it/guide/44331/fantasticitrekking-e-escursioni-nei-dintorni-dimontfaucon
2 Una bottega per tutti i sensi
Il sentiero ad anello Bucheggberg (SO) che si snoda intorno al castello Buchegg passa accanto alla fattoria biologica Küttigkofen gestita dalla coppia Zimmermann. Claudia vi ha allestito uno spaccio moderno in cui regna un’atmosfera naturale e di grande cordialità. Una sessantina di prodotti offerti e che il cliente può confezionare da sé, dall’uva candita al miglio dorato nonché lenticchie e fagioli neri, sapientemente coltivati dal marito Matthias. Ottima poi anche la carne fresca proveniente da bestiame, suini e bovini, allevati al pascolo. Durante l’inverno c’è anche un accogliente caffè ad attirare i passanti, aperto da novembre.
Informazioni: biohof-kuettigkofen.ch Percorso: buchegg-so.ch
Ulteriori
2 1 Berna Emme Aar Parco naturale Thal SO BE Delémont Soletta
Illustrazione L’atelier cartographik, foto Emanuel Freudiger
itinerari: tcs.ch/fattorie 59ottobre 2022
Colori d’autunno
Estate indiana sul lago
Una bassa stagione ricca di fascino
La stagione balneare è finita, ma ciò non rende il Lago di Costanza meno attraente. Ad esempio, il fogliame molto colorato conferisce al parco del Castello di Arenenberg sul Lago Inferiore di Costanza un fascino del tutto speciale. napoleonmuseum.tg.ch
Nebbia sui vigneti
Quando l’estate se ne va, il Lavaux cambia volto. I vigneti sembrano un mare d’oro e la nebbia sul lago conferisce un tocco di misticismo a questo paesaggio da cartolina. I vigneti terrazzati sono patrimonio Unesco. montreuxriviera.com
Un paesaggio magico
I larici dai colori autunnali che si riflettono nell’acqua in ottobre attirano i fotografi al Lago Palpuogna sopra Bergün. Il momento più magico: quando innumerevoli gocce di rugiada brillano tra gli aghi di pino. berguen-filisur.graubuenden.ch
UPGRADE TCS societariato
Mobilità sicura per tutta la famiglia
Una festa per gli occhi
La baia di Spiez è uno dei luoghi più affascinanti del Lago di Thun. Quando l’autunno la bagna di colori come il giallo, l’ocra e il rosso mattone, per molti appassionati di fotografia è il momento più bello per fare escursioni. spiez.com
Un’atmosfera per romantici
Nel Giura l’Étang de la Gruère, tra Saignelégier e Tramelan, ha sempre un’aria misteriosa. Quando le giornate si accorciano e la luce è più calda, emerge un’atmosfera che ricorda i dipinti dell’epoca romantica. j3l.ch
I soci di lunga data forse non sanno che il TCS ne premia la fedeltà, offrendo l’opportunità di passare alla nuova affiliazione « Famiglia e coppie» in tutta semplicità e senza costi supplementari nel primo anno. Garantisce numerose prestazioni ampliate per sé e i propri cari, ad esempio il soccorso stradale per l’insieme delle bici ed e-bike nella loro economia domestica, protezione sui trasporti pubblici e in caso di maltempo o ancora la tutela giuridica migliorata.
Tutti i vantaggi del nuovo TCS Societariato club.tcs.ch/upgrade
Dal lago in ottobre si possono vedere gli stambecchi. Portare il binocolo. Svizzera Turismo, Interlaken Turismo, Ivo Scholz, Maude Rion, ald
Foto
touring60 Scoprire
L’energia vien Mangiando
Le giornate si stanno accorciando e la stanchezza invernale torna a farsi sentire. Ecco alcuni consigli di alimentazione per rimanere in forma.
Dr. Jean-Pierre Stamm Medical Officer TCS Informazioni e supporto per domande in tema di salute tcs-mymed.ch
La disidratazione può provocare mal di testa e disturbi di concentrazione. È quindi importante assumere quantità sufficienti di acqua nell’arco della giornata.
Per poter fornire buone prestazioni, il nostro organismo ha bisogno di un livello stabile di zuccheri nel sangue. Ottime fonti sono il pane integrale con formaggio oppure noci e frutta di stagione.
Il pranzo dovrebbe apportare energia per diverse ore. Per garantire le necessarie riserve, si raccomanda di nutrirsi di fibre sotto forma di verdura o insalata, assieme a carboidrati e proteine.
Illustrazioni Nicolas Kristen
1. 2. 3. 61ottobre 2022 Salute
Il cappuccio ben sistemato della Insulation Jacket protegge da vento e neve. Una giacca swiss made Se state cercando una giacca per le attività invernali all’aria aperta, Rotauf ha ciò che vi serve. Associando e cacia ed eleganza, la giacca Insulation 120 è prodotta dalla marca svizzera specializzata nell’abbigliamento outdoor. Cucita nel canton Argovia con lana dei Grigioni e tessuto proveniente dall’Appenzello, questo capo simboleggia pienamente lo spirito della marca, che valorizza il savoir-faire locale e rispetta la natura. Morbida e leggera, la Insulation Jacket tiene al caldo il corpo grazie alla sua lana di qualità. È disponibile nei tre colori classici per le donne e due colori per gli uomini. La qualità si paga, infatti il prezzo è abbastanza elevato. pst Prezzo: 618 fr. rotauf.ch ald 62 touring Provato per voi
Codice postale
Sono soprattutto i nonni a chiedergli di azionare il corno a tre suoni, affinché i loro nipotini pos sano sentire il «Tü-ta-too», un emblema tipica mente svizzero. Urs Brönnimann è felice di sod disfare questa richiesta durante i suoi viaggi nella regione del Gantrisch. Il suo percorso prefe rito conduce sul Passo del Gurnigel. Lungo questa strada di montagna usa il corno postale almeno otto volte in entrambe le direzioni. «La domenica ne ho bisogno quasi ad ogni curva a causa del traffico intenso», spiega l’autista originario di Belp. Del suo lavoro, il 59enne apprezza in parti colare il fatto che scopre sempre qualcosa di nuovo sul tragitto, nonostante lo abbia percorso innumerevoli volte. L’entusiasmo risuona nelle parole dell’autista di autopostale, che fa questo mestiere da ben 23 anni.
Per la gioia dei vicini
Urs Brönnimann non si limita a guidare il bus, ri para anche i corni meccanici dei 16 autopostali dell’azienda Engeloch di Riggisberg che sono in servizio presso AutoPostale. Oggi un terzo dei 2500 autopostali è ancora dotato di questo clac son, soprattutto sulle linee di montagna. La for nitrice dei corni postali, sia meccanici che elet trici, è l’azienda Moser-Baer di Sumiswald. «La maggior parte delle volte capita che una tonalità non funzioni, il corno rimane completamente muto o suona rauco», spiega con un sorriso e imi tando il gracchiare del clacson. Di norma, ag giunge l’uomo, la causa è la sporcizia. Le revi sioni sono necessarie soprattutto dopo l’inverno, perché i corni sono montati all’esterno del vei colo, nella parte inferiore sul lato del conducente. Brönnimann impiega sei ore per smontare com pletamente un corno, pulirlo, inserire nuove parti se necessario, ingrassare tutto e accordare quello che in fondo è uno strumento musicale. L’opera zione avviene a casa, in un vero e proprio labora torio, con l’aiuto di un accordatore professionale. «I vicini si divertono quando faccio la prova del suono», dice con una nota ironica nella voce. Il lavoro di riparazione, che non è affatto semplice, richiede molto intuito e ancora più pazienza. Ma quando un corno postale suona di nuovo perfet tamente, ogni volta prova una grande soddisfa zione autopostale.ch
Testo Juliane Lutz Foto Raphael Hünerfauth
Orecchio e tanta pazienza Urs Brönnimann ripara i corni che non funzionano a dovere. In media ci impiega sei ore.
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63ottobre 2022
quiz dei lettori
Leggere la rivista per trovare la risposta al quiz.
Partecipazione gratuita entro il 23.10.2022 su touring.ch/quiz-lettori
touring impressum
Rivista del Touring Club Svizzero
Editore Touring Club Svizzero
Casella postale 820, 1214 Vernier (GE)
Caporedattore Felix Maurhofer (fm)
Vice caporedattori
Marc-Olivier Herren (moh)
Dino Nodari (dno)
Redazione
Dominic Graf (dg)
rumore, aquaplaning e usura
Ascelta di gomme per trazioni alternative
BC fabbricazione, materie e tossicità
Premio: entrata al museo per due adulti e due bambini al Museo dei trasporti a Lucerna del valore di 92 franchi. verkehrshaus.ch/it
Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.
Lettere dei lettori
Genitori-taxi «Touring» 9/2022
Nella mia gioventù a Zurigo tutti i bambini andavano a scuola a piedi, talora in tram o bus. Allora la città senza auto era un sogno. Per supe rare il passaggio pedonale davanti all’istituto che fre quentavo dovevo attraver sare tre corsie transitate da auto e filobus, i binari di due linee del tram ed incrocio a Y, non c’erano né isola né sema foro. E neanche pattugliatori scolastici a regolare la circo lazione. Malgrado le insi stenti richieste dei genitori, la polizia municipale di Zu rigo non metteva in sicu rezza la zona. Finché non successe un grave incidente: era il 1961 ed avevo dieci
MERCATO
ITALIA
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anni quando venni investito da un’auto e rischiai di mo rire sulle strisce. L’agente quasi non credette ai suoi occhi riconoscendomi: ero stato il bambino più pru dente nell’attraversare la strada alla lezione di educa zione stradale. Avevo ripor tato una frattura cranica, ero svenuto e sanguinavo dall’o recchio. Rimasi in coma tre giorni. I medici mi dettero per spacciato. Me la cavai, ma con danni permanenti: siccome non mi visitarono che superficialmente, non ri cevetti né un risarcimento né una rendita d’invalidità, solo una liquidazione di 2000 franchi per la lesione all’u dito e dovetti aspettare sette anni prima che l’AI mi pa gasse due apparecchi acu stici. Sono felice che oggi la polizia faccia di più per la sicurezza stradale.
W. Oberer @
Precisazione: bici bambini «Touring» 9/2022
Le misure in pollici delle bici per bambini pubblicate a pa gina 23 dell’ultimo numero non si riferiscono al telaio bensì al diametro ruote. Ci scusiamo con i lettori.
Redazione Touring
Grazie ETI
In agosto ho dovuto essere rimpatriato dalla Francia. Vi ringrazio del servizio impec cabile. Dall’inizio alla fine, si è svolto tutto alla perfezione. Sono stato impressionato dalla rapidità, precisione, ef ficienza e gentilezza dei vo stri collaboratori e partner esterni, del team dell’ambu lanza e dal personale dell’ae roporto che mi hanno assi stito. Il soccorso è stato organizzato e si è concluso nel migliore dei modi nel giro di 24 ore. Nome noto alla redazione.
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispon denza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch
Jérôme Lathion (lj)
Juliane Lutz (jl)
Pascale Stehlin (pst)
Art Director Alban Seeger
Concetto grafico Michele Iseppi
Responsabile foto Emanuel Freudiger (ef)
Layout Sara Bönzli Stephan Kneubühl Andreas Waber Mathias Wyssenbach (mw)
Correttorato Michela Ferrari (I)
Tania Folly (F)
Susanne Troxler (T)
Traduzioni
Grazia Annen (I) Philippe Rawyler (F)
Corrispondenza
TCS – Redazione Touring Poststrasse 1 3072 Ostermundigen Tel +41 58 827 35 00 touring@tcs.ch
Tiratura
Edizione italiana: 68 463 Totale: 1 112 578
Edizione/Marketing
Cumi Karagülle
Pubblicità: Roger Müller Cédric Martin
Chantale Hofer verlag@tcs.ch
Vantaggi socio Marcel Zimmermann
Abbonamento: compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 10 volte l’anno.
Modifica indirizzo: con il numero di socio: TCS, Sede centrale, Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch
Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Produzione
Swissprinters SA
Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen
Tel. 058 787 30 00
I produttori di pneumatici stanno investendo molto in tecnologie innovative. Quali criteri potrebbero essere aggiunti in futuro nella valutazione dei test sui pneumatici?
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Possono partecipare tutte le lettrici e tutti i lettori di Touring in Svizzera e Liechtenstein (che abbiano compiuto 16 anni di età). Non possono partecipare i collaboratori del TCS e i loro familiari. I vincitori e le vincitrici di «Gioca & vinci» saranno estratti a sorte tra tutti coloro che hanno risposto correttamente e avvertiti personalmente. I premi non possono essere cambiati né corrisposti in contanti. Non si tiene alcuna corrispondenza in merito ai concorsi e ai sorteggi. È escluso il ricorso alle vie legali.
Passo del Giulia, Bivio, Grigioni, © Mattias Nutt
Termine ultimo di partecipazione: 17 ottobre 2022
Gioca & vinci Ho bisogno di Svizzera. Scopri la Svizzera da una nuova prospettiva. Pianificazione, navigazione e molto altro: MySwitzerland.com/grandtourapp Ho bisogno di un road trip.
La mia prima auto
Meet my Lady
La storia inizia a Londra, durante il mio soggiorno linguistico. Erano previsti tre mesi, sono rimasto per un anno e mezzo, ho conosciuto mia moglie Gina e mi sono «innamorato» anche della Morris Traveller. Come tutti i giovani, non avevo un centesimo in banca, soprat tutto non le sterline britanniche: a quei tempi, il tasso di cambio si aggirava at torno ai 6–7 franchi per sterlina. Tutta via, non riuscivo a togliermi dalla testa l’idea di possedere un giorno un’auto del genere. Così raccontavo a tutti questo mio desiderio. Quando vivevo a Parigi e avevo già perso ogni speranza, mio co gnato di Londra mi contatta: la madre di un conoscente possiede una Traveller. Nel marzo del 1976, io e mio cognato ci rechiamo dunque in una località a circa un’ora da Finsbury Park. In quel garage c’era ciò che ha cambiato la mia vita, so prattutto dal lato finanziario. Ci siamo accordati per un prezzo di 200 sterline, che ho accettato tutto tremante, non perché fosse un ottimo prezzo, ma per ché superava di gran lunga i miei ri sparmi.
Bastava versare una goccia di ben zina nel carburatore e collegare la batte ria per avviare il motore: a quei tempi una vera meraviglia britannica. Solo una volta fuori dal garage ho capito cosa mi aspettava: i parafanghi erano tutti ammaccati. «Donne al volante», disse con disinvoltura il conoscente. Oltre alla ruggine sul telaio, il legno era marcio in vari punti. Il primo tentativo di usare il cric è fallito, alcune parti arrugginite sono cadute a terra. Ma se si vuole rea lizzare il proprio sogno, non ci si può scoraggiare tanto facilmente. Prendere i pezzi di ricambio, eseguire una manu tenzione di fortuna con anche il cambio dell’olio, controllare i freni e le luci e: Partenza!
Vivevamo nel decimo arrondisse ment di Parigi. Oltre allo sdoganamento, l’auto appena acquistata ha dovuto su perare l’ispezione tecnica: eseguire l’u scita a lato della strada, partire in se conda con il freno a mano inserito. Se il motore si spegne, il test è superato. I freni della Traveller non erano più i mi gliori. Ho inserito la quarta, ho spento il motore e la mia Morris non ha più va cillato. Test superato! Mancava solo un indicatore visibile del livello del liquido dei freni.
Nel 1979 rientro in Svizzera, con altro sdoganamento e collaudo. Gli in terventi su motore, cambio e telaio ave vano raggiunto cifre astronomiche. Ma almeno tutte le parti essenziali in legno ho potuto sostituirle personalmente.
Serge R. Steinmann
Cercasi: foto scattate dai lettori
Gli ultimi ritocchi della lunga lista: sostituzione del tettuccio anteriore e delle rifiniture interne nonché nuovo strato di vernice per tetto e cofano. touring
Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora ci racconti la sua curiosa, avventurosa oppure divertente storia. Inviare con foto a corredo a: touring@tcs.ch
«In quel garage c’era ciò che ha cambiato la mia vita, soprattutto dal lato finanziario»
Montaggio Touring / Illustrazioni: iStock/hanibaram/Studio_3321/ii-graphics
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Bollettino della Sezione Ticino
Votazione sull’imposta di circolazione: facciamo chiarezza
Il prossimo 30 ottobre i ticinesi saranno chiamati a esprimersi in merito all’iniziativa «Per un’imposta di circolazione più giusta!». All’orizzonte, si presentano 3 possibili scenari: la proposta degli iniziati visti (Il Centro) con un gettito complessivo di 91 mio, il controprogetto (PS/Verdi) di 96 mio e lo status quo di 106 mio – quello attualmente in vigore - qualora venissero respinte le prime due. Il quesito sul quale ci si interroga è: «a partire dal 1 gennaio 2023, pagheremo di più o di meno per circolare con il nostro veicolo?». Nell’articolo a pagina 70, il presidente TCS Sezione Ticino, Fabio Stampanoni, desidera fare chiarezza presentando nel dettaglio le tre opzioni, formule e numeri alla mano.
#10 | Ottobre 2022 TICINO
Le novità da Rivera
Questa rubrica ha lo scopo di aggiornare e tenere informati tutti i Soci sulle attività organizzate o promosse dalla Sezione Ticino, attraverso una raccolta di notizie in «pillole».
Mobilità e sostenibilità con il TCS al Greenday 2022
Personale TCS: benvenuta alla neo-cuoca Nadine!
Hockey: più giallo sulle piste di Lugano e Ambrì
Siamo lieti di annunciare l’ulteriore ampliamento dell’o erta corsi TCS Ticino: una giornata di teoria, ma soprattutto di tanta pratica, per veicoli o road a quattro ruote. I partecipanti, durante il corso, imparano a padroneg giare il proprio veicolo su terreni accidentati e sconnes si, lungo un percorso sterrato e chiuso al tra co. Il corso si tiene sulla pista naturale della Caserma militare del Monte Ceneri, con partenza dal Centro TCS di Rivera. Chi volesse maggiori informazioni sui requisiti di partecipazione e sui prossimi appuntamenti, può visitare il sito www. tcs-ticino.ch. Aspettatevi di sporcare la vostra auto e le vostre scarpe!
Sabato 10 settembre 2022, in Piazza del Sole a Bellinzona, la Sezione Ticino ha avuto il piacere di presentare in anteprima il suo nuovo gioco da tavolo: MiglioraTI. Migliora TI nasce per stimolare giovani e adulti all’immaginazione, esplorazione e progettazione di nuove soluzioni di mobilità a impatto zero attraverso il gioco. Azioni, misure e attività da implementare sul nostro territorio, da Chiasso ad Airolo, per spostarsi e cace mente ma preservando i luoghi in cui viviamo. Ringraziamo di cuore tutti i nostri soci, grandi e piccini, che sono passati a salutarci e a giocare. È sempre un piacere incontrarvi di persona. Il gioco sarà disponibile per la vendita al pubblico, presso il nostro Centro di Rivera, entro la fine dell’anno corrente. Seguiranno tutti i dettagli.
La Sezione desidera congra tularsi con Nadine Carobbio per il conseguimento del titolo di Diploma di Cuoca AFC, ottenuto dopo tre anni di tirocinio. Nadine è da un anno parte integrante del team di collaboratori della «Locanda – Villaggio Vacanza TCS di Scruengo», dove è cresciuta professionalmente grazie al supporto dello chef Simone Ciaranfi (in foto, sulla destra). Cogliamo l’occasione per annunciare che con la conclusione del suo percorso formativo, Nadine è entrata a far parte dell’organico TCS a tempo indeterminato. Benvenuta Nadine!
Prosegue, dopo il successo della passata stagione, la collaborazione tra TCS Ticino, HCL e HCAP. Al secondo dei tre anni di contratto siglati con entrambi i club, anche il ghiaccio della Cornèr Arena si tinge di giallo, con il logo del TCS che passa dal plexiglas, al cerchio d’ingaggio sulla pista da gioco. Verrà così garantita la medesima visibilità sia ad Ambrì che a Lugano. Parteci pate ai concorsi sulla pagina Instagram @TCS Ticino e aggiudicatevi i biglietti per seguire le partite dal vivo. In bocca al lupo e… che vinca il migliore!
TCS SEZIONE
Impressum
Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino
Tiratura 84 000 copie
Edizioni 10 volte all’anno
Redazione Marco Colandrea
Layout Sara Bönzli (TCS)
Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen
Punto di contatto
via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.
Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D), Telepass (I, F, E, P), Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria, info e pagamenti Pedemontana
Telefono 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch
Corso Veicoli O road, ora anche in Ticino!
68 touring | Ottobre 2022 SEZIONE TICINO
TICINO
Una scelta di maggioranza, assolutamente da considerare
C’è chi è stato un pioniere, scegliendo un’auto elettrica 25 anni fa. Questa tecnologia è evoluta nettamente, portando ad auto sempre più performanti che riducono le reticenze date anche dalle abitudini sociali e o rono chiari vantaggi rispetto alle analoghe a benzina o diesel. D’altronde, gli acquirenti di un’auto elettrica, secondo le tabelle di marketing, appartengono oggi alla “maggioranza innovatrice” e nel 2021 il modello più venduto in assoluto in Svizzera era elettrico. Presto si passerà alla “maggioranza ritardataria”, perché si prevede che già nel 2025 una nuova immatricolazione su due in Svizzera possa essere elettrica, mentre nel 2035 potrebbero addirittura esserlo tutte le nuove auto.
Malgrado i cambiamenti climatici siano sotto gli occhi di tutti, soprattutto quest’anno, non è sempre facile attuare il passaggio alla mobilità elettrica: il potere delle abitudini, che sono un comportamento rassicurante e facile da percorrere, rallenta questo processo. La tendenza sta cambiando, ma le elettriche sono ancora spesso stigmatizzate sulla base di credenze ancorate alle caratteristiche dei primi modelli, di oltre 25 anni fa. Quali sono le maggiori reticenze o i pregiudizi che tuttora possono impedire di prendere in considerazione un modello elettrico al momento di scegliere una nuova auto?
“Costo troppo elevato” – Malgrado i prezzi di acquisto siano maggiori rispetto a quelli tradizionali, il divario continua a calare e ci sono modelli già da 19’000 CHF. In alcuni comuni si beneficia di incentivi e, sulla durata di vita del veicolo, si risparmiano fino a 16’000 CHF di carburante. I costi di manutenzione sono inoltre inferiori, il motore elettrico ha infatti un decimo della componentistica meccanica ed è meno soggetto a guasti e usura. Con un proprio impianto fotovoltaico, la ricarica potrebbe essere gratuita e i risparmi ancora maggiori. “Pochi modelli e scarsa potenza”
– Quasi tutte le case automobilistiche hanno nella gamma delle elettriche e la scelta è ampia sia dal profilo della carrozzeria (dalla berlina alla sportiva, dall’utilitaria al SUV), sia da quello delle prestazioni, con modelli fino a oltre 600 CV di potenza e tutte con un’accelerazio-
ne rapidissima da 0 a 100 km/h, grazie alla coppia massima fin dal primo giro del motore.
“Minore sicurezza” – La sicurezza è comparabile a quella di un’auto con motore termico e garantita in ugual modo da severi test e standard: non è vero che si incendiano più spesso, semplicemente nei casi in cui capita, la notizia ha un eco maggiore.
“Poca autonomia e ricarica lenta” –Attualmente l’autonomia si situa in gran parte tra 400 e 600 km e si può ricaricare all’80% le batterie con la ricarica rapida in 20-45 minuti. Alcuni modelli possono addirittura percorrere 100 km con 5 minuti di ricarica ultrarapida!
“L’elettricità già scarseggia” – Queste auto usano l’elettricità ma sono altamente e cienti, usando l’energia quasi totalmente per la trazione del veicolo. A parità di energia consumata possono percorrere un tragitto di 3,5 volte più lungo rispetto a un’auto termica, che ne disperde gran parte in calore residuo.
La rete elettrica svizzera è in grado di reggere l’aumento di mobilità elettrica e, grazie a questa e cienza, ci sarebbe quindi perfino una riduzione dei consumi energetici globali, rispetto all’uso dell’energia fossile per i motori termici.
“Impatto ambientale elevato” – A livello locale, non causa inquinamento fonico, essendo silenziosa, e non inquina l’aria quando è in funzione. Vero è che delle emissioni vengono generate durante la produzione dell’elettricità
con la quale è alimentata, ma in Svizzera questa proviene per l’80% da fonti rinnovabili. A livello di produzione del veicolo, invece, le emissioni di CO2 sono maggiori, ma già da 30’000 km di percorrenza vince l’elettrica, che sulla durata di vita vanta un bilancio ecologico due volte migliore. Le batterie possono poi essere riciclate (ora anche in Svizzera), recuperando ben oltre il 90% dei materiali, per reimmetterli nel ciclo produttivo di nuove batterie.
Non esiste una soluzione unica e universale, perché dipende dal contesto dove si vive, dal proprio raggio di azione abituale e dalle proprie necessità e disponibilità, ma è sensato per chiunque prendere in considerazione anche i modelli elettrici quando si sceglie la nuova automobile e provare a farci un giro, senza scartarli a prescindere. Come sempre più persone stanno constatando, si potrebbe restare piacevolmente sorpresi.
Avete domande sulle auto elettriche? La campagna «Segui la corrente» di SvizzeraEnergia vi o re informazioni e risposte a 360° su:
www.segui-la-corrente.ch
Ottobre 2022 | touring 69 SEZIONE TICINO
Centro di coordinamento di SvizzeraEnergia per la Svizzera di lingua italiana (CCSI) svizzeraenergia@enermi.ch 091 224 64 71, svizzeraenergia.ch
Un vero rompicapo!
Il prossimo 30 ottobre i ticinesi saranno chiamati ad esprimersi in merito all’iniziativa «Per un’imposta di circolazione più giusta!». Un’iniziativa che al momento della raccolta delle firme era stata presentata con l’obiettivo di ridurre in maniera importante il gettito complessivo dell’imposta di circolazione, riducendo lo stesso all’e ettivo costo che la manutenzione delle nostre strade richiede.
Il TCS, a suo tempo, si attivò appoggiando l’iniziativa e collaborando per la raccolta delle firme. Da allora, però, tanta acqua è passata sotto i molti viadotti ticinesi, forse anche complice la pandemia che ha rallentato tutto, si è giunti a questa fine estate con una situazione confusa che richiede quantomeno un’analisi approfondita per permettere ad ogni nostra Socia e Socio di poter comprendere quali conseguenze vi sarebbero se, all’ormai prossimo appuntamento alle urne, venisse
approvata l’iniziativa, o il controprogetto (ritenuto che se entrambe fossero respinti, si resterebbe allo status quo, noto a tutti).
Districarsi tra i dati forniti per poter dare un’informazione completa è tutt’altro che semplice, come le nostre Lettrici e Lettori potranno desumere nel prosieguo di questo articolo.
La confusione e l’incertezza regnano da tempo sovrane, tanto che da parte nostra si era anche fatto un ultimo appello sui quotidiani il 15 giugno scorso, perché il
Gran Consiglio potesse, nella sua seduta del 22 giugno scorso, trovare una soluzione di compromesso appropriata. Nulla di fatto, ma ciò non basta: sono sta ti depositati due ricorsi, e siamo così giunti alla storia recentissima, che il Consiglio di Stato ha respinto alcune settimana fa, ed ora i ricorrenti stanno valutando se rivolgersi al Tribunale Federale. Insomma una situazione incerta del cui esito ad oggi non siamo ancora a conoscenza: cerchiamo di sfruttare questo periodo di confusa transizione per
70 touring | Ottobre 2022 SEZIONE TICINO
30.10.2022, votazione sull’imposta di circolazione:
riflettere, con gli strumenti che ci sono stati messi a disposizione, e cercare di fornire così gli elementi per valutare al meglio quali siano le conseguenze per ogni singolo caso dell’una, o dell’altra opzione.
Il TCS, e ciò a valere quale principio generale, tiene comunque a puntualizzare di vedere certamente di buon occhio una riduzione dell’imposta di circolazione, a condizione che essa avvenga nei limiti entro cui non venga in alcun modo compromessa la qualità della manutenzione della rete stradale, perché questo è un pilastro fondamentale della sicurezza sulle strade, alla quale il TCS da sempre tiene in particolar modo.
Le analisi e i dati elaborati e messi a disposizione da UPSA (Unione professionale dell’automobile) Ticino sono stati un validissimo ausilio per capire cosa praticamente apporterebbero queste modifiche se accettate.
L’intento, come anticipato, è di dare elementi e riflessioni su cienti per decidere quale delle tre possibilità scegliere: accettare la modifica conforme all’iniziativa del Centro, il controprogetto basato sul rapporto di minoranza di verdi e socialisti oppure mantenere l’attuale situazione a ossando le due proposte
con un duplice «no».
L’analisi della proposta elaborata dal Gran Consiglio è costellata da dubbi, ombre e alcune contraddizioni che la trasformano in un vero rompicapo.
Inoltre, il testo presentato non specifica alcuni dettagli ed elementi di calcolo che permetterebbero una reale simulazione.
La Sezione della circolazione conferma che il primo anno della proposta degli iniziativisti, per le auto immatricolate prima del 2009, si utilizzerà il calcolo attuale e il valore CO2 sarà quello definito dal nuovo ciclo WLTP, per le auto immatricolate dal 2019.
Per chi non vuole impegnare troppo la mente con confronti, calcoli ed estrapolazioni matematiche possiamo dire che ambedue le proposte, che definiremo in seguito iniziativa e controprogetto, diminuiscono il gettito fiscale totale che oggi è di 106 mio.
L’iniziativa porterebbe, secondo il Governo, il nuovo gettito a 91 mio, comunque lontano dall’obiettivo del testo originale che voleva un tetto massimo di 80 mio, mentre il controprogetto a 96 mio.
Attenzione però che la diminuzione totale del gettito non vuol dire una generalizzata diminuzione dell’imposta
per tutte le automobili. Essa sarà composta da auto che subiranno un aumento (generalizzando, auto immatricolate prima del 1.1.2009, e piccole citycar e utilitarie), altre che resteranno più o meno invariate e altre ancora che e ettivamente beneficeranno di una diminuzione (principalmente le categorie medie e di alta gamma).
A questo punto a chiunque viene spontanea la domanda – Ma per la mia auto quanto pagherei? – Nel riquadro trovate le spiegazioni di come calcolare la vostra futura imposta di circolazione e nel contempo capirete anche il perché il valore CO2 è oramai obsoleto.
Per chi vuole invece approfondire l’argomento analizziamo le diverse categorie di motorizzazione.
I dati UPSA hanno preso in considerazione i 23’966 veicoli nuovi immatricolati da gennaio 2021 a luglio 2022. Non è tutto il parco veicoli ma esprime una situazione rappresentativa dell’intero nuovo parco veicoli.
Un aumento dell’imposta sarà registrato da 9’913 veicoli con il calcolo dell’iniziativa (41%) e 13’157 con quello del controprogetto (55%). Principalmente questa situazione si spiega con l’introduzione della tassa base che tutti pagheran-
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no secondo l’iniziativa e della formula del controprogetto che impone una imposta anche alle auto con meno di 95 g di CO2/km. Logica corretta poiché in futuro anche le elettriche, il cui numero aumenta in modo veloce, dovranno contribuire al pagamento del gettito totale. Mediamente avremo 23% d’aggravio sull’imposta per l’iniziativa e 19% per il controprogetto.
Una piccola parte dei veicoli (5% con il calcolo dell’iniziativa e 8% con il controprogetto) avrà un’imposta simile a quella odierna (di erenza massima: più o meno CHF 5.–).
Il restante 54% dei veicoli per l’iniziativa e il 37% per il controprogetto avrà una diminuzione d’imposta media rispettivamente del 28% e del 21%.
Una categoria ancora molto importante del parco veicoli cantonale è composta da auto immatricolate prima del 1.1.2009 prese in considerazione solo nella proposta degli iniziativisti. 47mila veicoli, sui 225mila totali, avranno un anno di tempo per essere sostituiti e per questo periodo, anche se la proposta di modifica di legge non lo specifica, la Sezione della circolazione conferma che pagheranno lo stesso importo finora pagato. Per loro, dal 2024, l’imposta sarà calcolata sulla base della formula che la votazione indicherà e subiranno un aumento più o meno importante.
Capite ora il perché questa proposta del Gran Consiglio può considerarsi un vero rompicapo.
Gli altri tipi di motorizzazione immatricolati dopo il 2009 possono essere così definiti in rapporto alle due formule.
I Diesel, come le auto a benzina, in maggioranza registreranno una diminuzione con ambedue le formule.
Le ibride plug-in (con presa per la ricarica) sotto i 95 g di CO2/km diminuiranno con il calcolo dell’iniziativa in quanto pagheranno solo l’imposta base di CHF 120, mentre aumenteranno leggermente per il controprogetto.
Le ibride senza plug-in sono incluse nella categoria alla quale appartiene il motore termico in dotazione.
Tutte le elettriche pure, che pagavano meno di CHF 120.– oggi, si vedranno aumentare l’imposta per il calcolo dell’iniziativa. Mentre per il controprogetto aumenterà anche per altri modelli in quanto la massa e la potenza sono comunque prese in considerazione per determinare l’imposta.
Le auto di categorie medie e alte di gamma beneficeranno invece di una riduzione.
Una contraddizione, rispetto al motto chi più inquina più paga, la troviamo tra ibride plug-in in confronto a modelli simili completamente elettrici dove le prime pagano meno rispetto alle loro versioni più ecologiche nel calcolo del controprogetto. Mentre per l’iniziativa sono equiparate con un’imposta minima di CHF 120.- per ambedue i modelli.
rappresentativi e mostra l’imposta rispetto alle due formule messe in votazione.
Per concludere, una diminuzione del gettito sarà garantita, per gran parte dei modelli, votando l’una, o l’altra proposta (Iniziativa e controprogetto). La formula del controprogetto genererà un gettito più elevato rispetto all’iniziativa, ha però il vantaggio che potrà continuare ad essere utilizzata nei prossimi anni, anche se il parco veicoli diventerà sempre più ricco di auto elettriche, poiché i parametri includono anche la potenza e la massa.
La formula dell’iniziativa genererà un minor gettito ma avrà vita breve, poi dovrà essere completamente rivista per non svantaggiare troppo le auto termiche che dovranno «compensare i mancati introiti» delle auto elettriche senza emissioni di CO2 Respingendole tutte e due si manterrebbe lo status quo con il gettito che resterà a 106 mio.
Sì, un vero rompicapo, al quale probabilmente non verrà data comunque una soluzione definitiva il prossimo 30 ottobre: per questo il TCS e le altre associazioni di categoria, in particolare ACS e UPSA, lavoreranno costantemente nell’interesse delle proprie Socie ed i propri Soci, cercando di dare loro il supporto più esteso possibile.
La tabella a pagina 73, allestita da UPSA, presenta una selezione di modelli
K CO2 NEDC CO2 WLTP Da A Da A 0.238 0 30 0 38 0.28531503963 0.3351706488 140 164175 141 150176188
Avv. Fabio Stampanoni Presidente della Sezione Ticino del TCS t con emissioni fino a 95 g/km CO2 fr. 0.1 x (massa a vuoto (kg) + 16*potenza (Kw)) / 2 per le altre automobili fino a 3.5 t con emissioni superiori a 95 g/km di CO2 fr. 0.1 x (massa a vuoto (kg) + 16*potenza (Kw)) / 2 + (emissioni CO2 g/km – 95 g/km)
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Formule: Attuale (status quo) [158 + (Peso totale * potenza / 560)] * coe ciente CO2 K (vedi tabella a destra) Iniziativa (Il Centro) fr. 120.– per le automobili sino a 3.5 t con emissioni fino a 95 CO2 (g/km); fr. 120.– + (emissioni CO2 g/km – 95 g/km) 1.4 per le altre automobili sino a 3.5 t; Controprogetto (PS/Verdi) per le automobili fino a 3.5
1.385
0.475719589119 0.57096110120138 0.665111120139150 0.903121130151163 0.950131
0.979
1.026151170189213 1.074171190 214 238 1.169191200239250 1.311201230251288 1.406231270289338 1.501271400339500 1.644401999501999
Valore CO2
Il ciclo di controllo NEDC per definire il valore g CO2/km è stato usato fino al 2018. Poi si è introdotto il nuovo ciclo WLTP che definisce un valore più alto ma molto più reale.
Quindi dal 2019 al 2022 troviamo veicoli coi i 2 valori e altri solo con il nuovo valore WLTP. Dal 2023 i modelli avranno
solo il nuovo valore. Ad oggi la Sezione della Circolazione usa il vecchio valore NEDC, nei casi dove sono presenti i due valori, per definire il coe ciente k dell’attuale formula. Con la modifica di legge utilizzerà il valore WLTP per tutti i veicoli dove il valore è presente.
Per modelli più datati non esiste il valore CO2 e lo si ottiene da un’approssimazio
VeicoloTipologia Prezzo (CHF) Potenza (kw) Emissioni CO2 (g/km)
ne secondo il consumo medio annunciato. Le auto elettriche, non emettendo CO2 non avranno questo valore.
Se volete conoscere il valore CO2 vi aiuterà il sito bfe.admin.ch della confederazione cercando «Allestire etichetta energia»
Massa a vuoto (kg) Massa totale (kg)
Imposta circolazione (CHF)
Status quo Iniziativa Controprogetto
Dacia Spring Confort Elettrica1899033 0 1031128656.00 120.0078.00
Renault Zoe R110Elettrica3590080 0 16381988105.00 120.00146.00
Tesla Model 3 Performance Elettrica61990377 0 19182232395.00 120.00 398.00
Porsche Taycan 4S Plus Elettrica135810360 0 22952880478.00 120.00403.00
Mitsubishi Outlander PHEV Hybrid Plug-In 39950994019652390165.00 120.00 177.00
VW Golf 8 eHybrid Hybrid Plug-In 512001102515902020132.00 120.00 168.00
VW Touareg R Hybrid Plug-In 88400250 74 24653010500.00 120.00323.00
Toyota Yaris 1.5Benzina219009211811751555196.00 201.00209.00
VW Polo 1.0 TSI 95Benzina2620070 147 13281680245.00 373.00360.00
Skoda Kodiaq 2.0 TSI 140 Benzina47510 140 18519572510769.00 664.00719.00
Audi RS3Benzina76700294223175020751340.00 1011.001152.00
Peugeot 208 BlueHDi Diesel254507511712991650180.00 196.00197.00
Skoda Octaia Combi 2.0 TDI Diesel3907011013716751990313.00 307.00 349.00 Alfa Romeo Stelvio Diesel55990 140 17120622410722.00 550.00618.00
VW Touareg 3.0 V6 TDI Diesel81900170220248228501099.00 982.001062.00
Fiat Panda 1.2 4x4pre 2009 4415611421410269.00 436.00389.00
Suzuki Swift 1.3pre 2009 68 148 10751485338.00 379.00353.00
Subaru Impreza 2.0 Turbo 4WD WRX STI pre 2009 19526515501880813.00 1446.001461.00
BMW M3pre 2009 248 309167520801079.00 1951.001971.00
Fonte ed elaborazione: UPSA
Ottobre 2022 | touring 73 SEZIONE TICINO
ore 06.15 Ritrovo c/o Parcheggio (riservato) Zona Piscine S.Martino Mendrisio - Partenza ore 06.30
ore 10.00 “Museo Nicolis” Visita guidata Villafranca (VR)
ore 11.45 Aperitivo c/o “Museo Nicolis”
ore 12.30 Pranzo c/o ristorante “Greppia” Verona (Centro Storico)
ore 14.30 Visita libera della Città di Verona ore 16.30 Rientro
74 touring | Ottobre 2022 SEZIONE TICINO VERONA Sabato 15 Ottobre 2022
PROGRAMMA Gruppo del Mendrisiotto QUOTA DI PARTECIPAZIONE Chf 60.- cad. da saldare in contanti alla partenza ISCRIZIONE Inviare la richiesta via E-mail a: tcs.mendrisiotto@gmail.com oppure Tel. 079 171 48 96 ENTRO IL 5 OTTOBRE Posti limitati a 80
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