#2 | febbraio 2024 | Fr. 4.50
NE TCS SEZIO TICINO 68
PAGINA ORSI 2024 OFFERTA C I PAGINA 72 RE DEI SOC E T T E L : A PAGINA 74 RUBRIC DELLISMO O M L A N DAI CAMIO
asfalto sostenibile? Materiali innovativi per strade più rispettose dell’ambiente
INTERVISTA AL CEO DEL TCS Perc il club investe in autoambulanze e salute |TEST SMART #1 a piccola cittadina diventata grande | RUSTICI O LUSSUOSI Tanti bei bagni termali in Svizzera
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olti lo calcano ogni giorno, ma poc i sanno come si compone l’asfalto p. 10 a un enorme potenziale di miglioramento. Team di ricercatori stanno sviluppando manti silenziosi e riflettenti contro il calore, allo scopo di combattere l’impatto nocivo sulle persone e l’ambiente delle pavimentazioni stradali. Inoltre si sperimentano metodi innovativi per riciclare il vecc io asfalto e reintegrarlo nel processo produttivo. Invece sono praticamente zero le emissioni della mart 1 p. 30 c e abbiamo messo alla prova. a crossover elettrica sfodera fino a 2 C e non a pi nulla della due posti modesta di un tempo. Pensata per gente urbana ma anc e per le famiglie giovani, offre un’autonomia ragionevole. In Svizzera i a ni termali p. 47, noti e frequentati fin dall’antic it , anno alle spalle una lunga storia e tradizione curativa. ’esempio, fra tanti, di eu erbad e aden.
EF
Benvenuti
p.
Dopo una pausa il Geneva International Motor Show (GIMS) riapre i battenti. Il TCS sarà presente con un proprio stand informativo. TCS Sezione Ticino 60 Offerta corsi 61
Novità, eventi e curiosità da Rivera
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Quando l’automobile incontra la solidarietà
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City Tour Ticino – save the date: 27 aprile 2024
64 Rubrica: le vostre lettere 66
Felix Maurhofer, caporedattore
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Dai camion al modellismo
Copertina Dan Riesen/Ufam
L’edizione in cifre
Il TCS radar prezzo benzina viene usato da oltre 1,3 milioni di automobilisti attenti alla spesa. Pagina 8
febbraio 2024
Ogni anno 750 000 tonnellate di asfalto da demolizione stradale si ammucchiano in discarica. Pagina 18
I lucernesi sono in viaggio 95 minuti al giorno. È la media più alta fra tutte le città in Svizzera. Pagina 23
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la sTATISTIca Mercato auto svizzero 2023: le prime otto Quattro marchi premium tedeschi dominano la classifica delle vendite. A capolista la Volkswagen e i brand dello stesso gruppo Škoda e Seat/Cupra. 28 350
BMW
21 290
Skoda
21 160
Audi
20 313
Mercedes
19 971
Toyota Fonte: auto-suisse
Qua e là
Volkswagen
13 291
Seat/Cupra
11 958
Ford
10 029 N. immatricolazioni nel 2023
Pizzicando nella mobilità
? a) Engelberg b) Leysin c) Sedrun d) Les 4 Vallées
Risposta corretta: c) Secondo l’associazione Funivie Svizzere, Sedrun possiede la seggiovia più lunga del nostro Paese, si tratta della seggiovia Mulinatsch-Cuolm Val di 2900 metri.
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eHighway.SH
la domanda
In Germania camion con il pantografo n’idea per la trasformazione energetica del trasporto pesante su gomma sono gli autocarri c e, come i tram, possono collegarsi alla rete elettrica per ricaricare la batteria mentre sono in marcia. Sull’ fra ubecca e einfeld stata allestita una tratta sperimentale lunga m sulla quale semiarticolati Scania 0 ybrid anno percorso, fino a dicembre 2023, 2 3 c ilometri. Il cosiddetto e ig ay S uno di diversi progetti promossi oltre il eno per trovare alternative alla rotaia clima sostenibili per il trasporto merci. Secondo calcoli, in ermania si potrebbero abbattere due terzi delle emissioni di C 2 nel traffico pesante dotando 000 c ilometri di autostrada di fili elettrici sopra la carreggiata. ehighway-sh.de
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La cifra
148 chilogrammi, questa la quantità di rifiuti domestici per persona in Svizzera nel 2022, contro i 206 kg registrati nel 2012. Nonostante il calo significativo di 58 kg in 10 anni si può fare di più: esperti stimano che tra ciò che finisce nel sacco della spazzatura vi è ancora un 20% di materiale riciclabile e che oltre la metà degli scarti alimentari potrebbe essere evitata.
In pillole SvizzeraMobile e lo sci di fondo
Polveri fini: nuovi limiti alle emissioni
Info salute per partire sicuri
Tequila e burrito a suon di pallottole
La rete di base per lo sci di fondo è stata digitalizzata ed è ora consultabile nell’app e sul sito di SvizzeraMobile. Con un solo clic tutte le appassionate e gli appassionati hanno così ora sott’occhio una mappa nazionale verificata e sempre aggiornata di tutte le piste da fondo. Ossia 2900 chilometri di tracciati in oltre 130 comprensori.
I motori diventano sempre più puliti. Al tempo stesso le normative antinquinamento evolvono e prendono di mira nuove sostanze: la futura Euro 7 impone per la prima volta un tetto alle emissioni di polveri fini durante la frenata di max. 7 mg/km. Test al banco dell’ADAC mostrerebbero che il valore è realistico e applicabile alle auto.
Prima di intraprendere un viaggio possono sorgere dubbi di carattere medico. In questi casi basta telefonare alla nuova TCS Medline Viaggi by TCS MyMed & Hirslanden (già Travel & Health Info-Line), riservata in esclusiva ai soci. Specialisti qualificati rispondono a domande su vaccinazioni obbligatorie, malattie e altro ancora.
svizzeramobile.ch
adac.de
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Tijuna, città messicana al confine con la California, è al primo posto nella Risk Map 2024, elenco delle aree più pericolose stilata da Riskline e Safeture. Seguono Port-au-Prince, Guayaquil, Kabul, Port Moresby, Lagos, Karachi, Gaza, Libreville e Khartoum. Attualmente il paese con il più alto livello di rischio, anche in ambito sanitario, è Haiti.
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touring
Visto per voi
Keystone/EPA/CRISTOBAL HERRERA-ULASHKEVICH
Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres Questa volta: luogo di riposo finale
Allunaggio fallito
Estavayer-le-Lac sotto l’egida del TCS al primo gennaio 202 il Camping a ouvelle Plage, in riva al ago di euc tel, stato ripreso dal Touring Club Svizzero. I lavori di sistemazione inizieranno nell’area del ristorante. al 202 sar la volta degli alloggi. ’anno scorso i 2 campeggi gestiti dal TCS in tutta la Svizzera anno registrato complessivamente quasi un milione di pernottamenti. febbraio 2024
vviato a una fine prematura anc e Peregrine ission ne, il terzo esploratore privato sotto bandiera americana a tentare l’allunaggio senza equipaggio dopo quasi mezzo secolo dall’ultima missione riuscita. Come per le precedenti due, fallite, la S collabora con un’azienda privata. a poco dopo il decollo da Cape Canaveral foto a gennaio i tecnici di strobotic anno riscontrato un’anomalia nel sistema di propulsione c e a condizionato tale progetto. Il prossimo tentativo della S con equipaggio stato posticipato al 202 .
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Top 5
TCS
Le piste da slitta più lunghe della Svizzera
Big Pintenfritz
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Lunghezza: 15 chilometri
Lunghezza: 12 chilometri
Discesa notturna: parzialmente
Discesa notturna: sì
Fiescheralp
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La discesa tra Belalp e Blatten, non lontano da Briga, tocca prima un villaggio tipico per poi imboccare un sentiero d’alpeggio e snodarsi attraverso il bosco.
Lunghezza: 11 chilometri
Lunghezza: 9,9 chilometri
Discesa notturna: no
Discesa notturna: sì
1 5 3 4
Lunghezza: 9 chilometri Discesa notturna: sì
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Klewenalp
Ci si arriva in funivia da Beckenried. Dal Twäregg si scende alla Stockhütte in un’ora e mezza con vista mozzafiato sul Lago di Lucerna. Per le slittate notturne munirsi di lampada frontale.
Ad un anno dal lancio, il radar dei prezzi della benzina TCS è diventato il sito informativo più usato dagli automobilisti. ue anni fa i prezzi dei carburanti anno raggiunto livelli massimi mai toccati prima. Ci a sollevato insistenti ric ieste da parte della popolazione di creare uno strumento c e informi in modo trasparente sui prezzi alla pompa, permettendo un confronto diretto al consumatore. lla fine del 2022 il TCS a risposto a questo bisogno lanciando il suo radar prezzi della benzina – con grande successo.
Belalp
La partenza a quota 2222 metri permette di ammirare le vette innevate, fra cui il maestoso Cervino, prima di lanciarsi sui tratti più ripidi del percorso.
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TCS comparatore prezzi benzina
Fideriser Heuberge
Situata nel cuore della Prettigovia (GR), la pista regala emozioni a grandi e piccoli. I bus che portano a monte non circolano tra le 14.30 e 16. Via libera allo svago!
Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.
Fonti: jungfrauregion.swiss, www.heuberge.ch, www.valais.ch, www.belalp.ch, www.klewenalp.ch Foto: Grafik Fux, Klewenalp, Prättigau Tourismus, Grindelwald Tourismus, Marco Schnyder
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Occorre meritarsela, la discesa fra le più lunghe d’Europa: due ore e mezza di camminata da Grindelwald-First sul Faulhorn, ma il divertimento è garantito.
Dati aggiornati grazie all’intelligenza collettiva Finora pi di ,3 milioni di utenti anno consultato la funzione integrata nell’app TCS. I prezzi vengono registrati da circa 0 000 utenti attivi c e ogni giorno confermano o correggono in media 000 tariffe dei diversi tipi di carburante praticate in quasi 000 distributori in Svizzera. el complesso in un solo anno sulla piattaforma sono state condivisi pressoc cinque milioni di indicazioni dei prezzi. Il direttore generale del TCS rg itt er si detto estremamente lieto di questo risultato positivo Il nostro desiderio era quello di affrontare la questione e rimediare alla mancanza di una panoramica dei prezzi della benzina in Svizzera, offrendo un aiuto concreto per ovviare ai problemi economici della gente. i numeri dimostrano quanto fosse diffusa la necessit di avere una soluzione di questo tipo per poter risparmiare sul carburante .
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OROLOGIO TRIBUTO PER IL 120° ANNIVERSARIO
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Diametro: 41 mm
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Il traffico stradale considerato una delle peggiori fonti di inquinamento acustico di cui soffrono molte persone. Sulla scia del riscaldamento globale i problemi di salute causati dal calore stanno aumentando, e le superfici asfaltate in particolare si stanno rivelando problematic e. n nuovo tipo di rivestimento potrebbe cos porvi rimedio. uliane Lut
Un nuovo manto stradale tuttofare
Non cambia solo il colore Il bitume albino con pigmenti colorati viene steso accanto ad un tipo di asfalto convenzionale per testare la riduzione di rumore e calore.
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«Gli obiettivi climatici in Svizzera sono stati fissati. Occorre ridurre al minimo i percorsi di trasporto» sfalto stato dipinto di un colore c iaro. entre la g iaia c iara sparsa sullo strato superficiale non a avuto successo, perc le pietre non anno aderito abbastanza bene e si sono staccate, i granuli incorporati nello strato superficiale anno dato buoni risultati. nc e se innumerevoli gomme nere ci sono passate sopra, il manto stradale rimasto sempre bianco e non stato abraso dai pneumatici, mantenendo cos l’aderenza necessaria per la sicurezza. ’unico svantaggio c e i granuli devono essere trasportati per centinaia di c ilometri dalla Francia. li obiettivi climatici in Svizzera sono stati fissati. ccorre ridurre al minimo i percorsi di trasporto , afferma ri lmann, c e dirige il dipartimento di icerca e Sviluppo della societ di ingegneria rolimund + Partner .
Il corpo stradale Composizione della sovrastruttura Tipo di strato manto di usura: 3–5 cm binder: 7–9 cm
base: 7–12 cm
fondazione: 40–60 cm
conglomerato/superficie asfaltata
a ricerca iniziata e forse si possono trovare in molte cave di g iaia in Svizzera pietre c iare c e si legano bene al bitume e, quando vengono incorporate nello strato superficiale delle strade asfaltate, assorbono il suono e in pi riscaldano meno rispetto a quelle del passato. Il tecnico acustico ri lmann e altri ricercatori e costruttori di strade anno scoperto c e il granulato lavorato artificialmente, c iamato ranusil, possiede queste importanti propriet . ell’ambito di un progetto sostenuto dalla Confederazione e dai cantoni di erna e allese, anno analizzato venti diverse superfici stradali per verificarne le propriet fonoassorbenti e di raffreddamento. e strade di erna e Sion sono state per cos dire incipriate con pietre bianc e, oppure l’a-
ghiaia/sabbia
L
recando nelle cave di g iaia delle varie regioni e stiamo invitando altre citt a partecipare al progetto per ampliare, per cos dire, il nostro territorio di caccia , spiega ri lmann. a studi empirici sappiamo quali rocce si legano bene al bitume. Tuttavia, la ricerca si presenta molto impegnativa. Se un tipo non soddisfa gli elevati requisiti per le superfici stradali, utilizzabile per piazze e marciapiedi. causa del riscaldamento globale, i problemi di salute legati al calore stanno aumentando anc e in Svizzera. elle cosiddette mappe del calore, non solo le strade ma tutte le superfici asfaltate delle citt e dei comuni risultano essere i luog i pi caldi con temperature cos elevate da raffreddare difficilmente di notte. I test anno dimostrato c e grazie allo strato superficiale di ranusil, le strade si sono riscaldate di circa sei gradi in meno rispetto alle superfici stradali convenzionali. na superficie porosa e un colore c iaro assorbono meno calore e riflettono meglio la luce del sole , spiega ancora lmann. Problema del rumore non ancora risolto razie alla te ture fine della superficie millimetri circa con minuscole cavit , inizialmente il suono si riduce di decibel. In seguito, quando i pori della pavimentazione si ostruiscono, sono comunque garantiti 3 decibel. In termini di rumore ci equivale ad un dimezzamento del volume di traffico, con conseguenze positive sulla qualit del sonno della gente. Il rumore un grosso problema in Svizzera, paese densamente popolato e ricco di strade. Secondo l’ fficio federale dell’ambiente F , in Svizzera una persona su sette esposta in modo permanente al rumore e ogni anno si verificano circa 00 decessi dovuti all’eccessivo inquinamento acustico. al , la Confederazione, i Cantoni e i Comuni anno l’obbligo di risanamento fonico delle
Resistenza al carico del traffico. Erik Bühlmann e altri ricercatori testano dodici tecnologie sulla Neue Murtenstrasse a Berna.
Una caccia al tesoro nelle cave di ghiaia ’obiettivo di un progetto di trenta mesi, finanziato dall’ ST ed esteso alle citt di urigo, ucerna e osanna, trovare pietrisco con le stesse propriet in Svizzera. tal fine, ci stiamo 12
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strade. a tempo, ad esempio, le superfici fonoassorbenti vengono installate di serie al momento della costruzione o ristrutturazione delle strade nazionali. Tuttavia, nonostante il settore pubblico abbia speso miliardi in contromisure e la ricerca sulle superfici fonoassorbenti si sia notevolmente intensificata dal 200 , circa un milione di persone soffre ancora a causa di emissioni acustic e dannose o fastidiose nel luogo in cui vive, secondo le informazioni dell’ F . Compensa i costi no degli svantaggi delle superfici stradali fonoassorbenti c e durano la met rispetto ai rivestimenti tradizionali. a velocit di invecc iamento dipende dalla consistenza, dalla qualit della pavimentazione e della costruzione della strada, dal clima, dall’altitudine, dall’intensit del traffico e dal grado di sporcizia. Il manto c e abbiamo testato con successo presenta cavit molto sottili c e impediscono la penetrazione dello sporco nella maggior parte dei casi. nei
poc i casi in cui penetra, gran parte di esso viene eliminato quando sulla superficie viene spruzzata acqua ad alta pressione c e poi viene risucc iata , osserva ri lmann. quali sono i costi di questa pavimentazione fresca e poco rumorosa, a cui tutti i comuni dovrebbero essere molto interessati In particolare essendo, insieme con i cantoni, responsabili dell’attuazione di misure antirumore laddove gli interventi sono possibili. Finora abbiamo lavorato con pietre provenienti dalla Francia, c e attualmente costano tra il 0 e il 20 per cento in pi delle pavimentazioni convenzionali. Tuttavia, una volta c e avremo a disposizione g iaia dalla Svizzera e produrremo maggiori quantit di granulato, il prezzo tender a diminuire , prevede ri lmann. non solo. Infatti bisogna anc e considerare c e la nuova superficie rende superflue le costose barriere antirumore e le finestre fonoisolanti e contribuisce, ultimo ma non meno importante, a diminuire i costi sanitari grazie alla riduzione dell’inquinamento acustico.
Una storia millenaria 6000 a.C. Mesopotamia Prime tracce dell’uso di bitume. I sumeri lo impiegano come materiale da costruzione e sigillante per maioliche e imbarcazioni. 2000 a.C. India ed Europa Il materiale serve ad impermeabilizzare bagni, canali e argini. 100 a.C. Impero romano Salvo a Pompei, dove le strade sono ricoperte con malta bitumosa, i Romani preferiscono il catrame di legno. 6°–15° secolo Medioevo Il bitume perde importanza. Continua ad essere applicato soltanto a scopi medicinali. 15° secolo Impero inca In Sudamerica il liquido di color scuro, più o meno denso e viscoso, viene impiegato come materiale da costruzione e medicinale.
Foto Dan Riesen/UFAM; grafico Energie- und Ressourcen-Management GmbH
I migliori risultati sono stati ottenuti sostituendo gran parte dell’aggregato con Granusil.
1595 Trinidad Un gran lago d’asfalto naturale (Pitch Lake) viene scoperto casualmente oltre 400 anni fa dal navigatore ed esploratore inglese Sir Walter Raleigh. A tutt’oggi il materiale che scaturisce dalla terra nei pressi di La Brea è richiesto per pavimentazioni stradali in tutto il mondo. 1711–1797 Scoperte in Europa Nel 1711 vengono alla luce grandi giacimenti d’asfalto in Val-de-Travers in Svizzera, nel 1756 a Lobsann in Alsazia e nel 1797 quelli di Seyssel in Alta Savoia. 1835 Parigi L’asfalto colato (mastice, bitume e pietre di varia granulometria) viene usato per la prima volta per i marciapiedi del Pont Royal nonché del Pont du Carrousel, e successivamente pure nelle costruzioni stradali. ›
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1854 Parigi Sempre nella capitale francese viene costruito il primo tratto di strada compresso in Rue Bergère. Londra, Vienna e Berlino ne seguiranno l’esempio verso il 1870. Anni 1870 USA Oltre Atlantico si sviluppano superfici con asfalto rullato (a strati compattati con rullo compressore). In Europa questa procedura verrà adottata solo nel 20° secolo.
Primo piano dell’asfalto rigenerato posato sulla strada che attraversa il Lucomagno nel quadro del progetto «HighRAP» diretto da Martins Zaumanis (Empa).
Montagne nere Una delle 151 discariche in Svizzera dove si accumulano i rifiuti d’asfalto.
1907 USA Messa in esercizio dei primi impianti di miscelazione dell’asfalto. Anni 1920 Berlino L’AVUS (dal tedesco Automobil-Verkehrsund Übungsstrasse), reclama il titolo di prima autostrada progettata ed aperta al traffico in Europa. È asfaltata. Dal 1950 Europa Con l’aggiunta di additivi speciali diventa possibile stendere l’asfalto a freddo. 1963 Inghilterra Negli aerodromi si usa l’asfalto drenante (a pori aperti) che favorisce il rapido deflusso dell’acqua piovana dalle piste di decollo e atterraggio. È qui che se ne scoprono le proprietà fonoassorbenti. Inizio anni 1970 USA Primi impieghi dell’asfalto riciclato. Anni 1980 Germania Per rispondere alle crescenti richieste di riduzione delle emissioni sonore vengono intensificati gli sforzi che portano allo sviluppo di asfalto antirumore. Anni 1990 Svizzera Asfalti a pori aperti (PA) vengono posati soprattutto sulle autostrade.
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Passo del Lucomagno Qui l’asfalto riciclato è stato usato negli strati di base e fondazione. Con successo.
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«Lavoriamo ancora con metodi di prova che hanno più di cent’anni» Riutilizzare il vecchio asfalto costa meno ed è più ecologico che produrne di nuovo. Intere discariche aspettano solo di essere sgomberate. Il ricercatore dell’Empa Martins Zaumanis spiega cosa ostacola il riciclaggio di questo materiale. Ogni anno in Svizzera finiscono in discarica 750 000 tonnellate di asfalto rimosso. Come si possono smaltire queste montagne?
Martins Zaumanis: Qui da noi recuperiamo già molto asfalto. Rispetto ad altri paesi, la Svizzera si trova avanti. Il problema è che la nostra rete stradale è in gran parte in buone condizioni, per cui quasi nessuna strada viene riasfaltata. Riusciremo a svuotare questi depositi soltanto se impiegheremo ancora più asfalto rigenerato per risanare le strade esistenti e mantenerle in buone condizioni.
si stanno formando dei solchi. Purtroppo in Svizzera non si fanno regolari prove di fessurazione per i tipi di asfalto più utilizzati. Queste devono essere ancora sviluppate. Un’altra questione importante che si pone è come rendere nuovamente morbido il bitume, in modo che l’asfalto possa essere riutilizzato. Finché si sono usate soltanto piccole quantità non ci si è posti molte domande. Mancano soluzioni a tutti i livelli del riciclaggio del vecchio asfalto, già a partire dal processo di fresatura.
Già oggi l’asfalto riciclato può essere inserito al 100% negli strati di fondazione, all’80% negli strati base e al 40% negli strati di usura. Perché dunque resta ancora così tanto asfalto vecchio?
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In teoria è possibile riciclare il 100% dell’asfalto di demolizione, ma spesso nella pratica è meglio includerne meno nelle nuove miscele. Molti produttori svizzeri potrebbero riutilizzare grandi quantità di asfalto rigenerato (RAP), ma ci sarebbe bisogno di nuovi metodi di test, che però mancano. Ancora oggi si lavora con il metodo di verifica della penetrazione dell’ago, che è stato sviluppato più di cent’anni fa. Metodi così semplici sono sufficienti se si deve miscelare nuovamente solo una piccola parte di asfalto vecchio, ma non grandi quantità.
Foto Martins Zaumanis
A che punto si è con la ricerca e lo sviluppo di nuovi metodi?
Ci sono metodi di prova basati sulle prestazioni in cui credo molto. Invece di esaminare separatamente – come si fa ora – i singoli componenti, cioè i materiali rocciosi e il legante dell’asfalto rimosso con quelli nuovi, essi permettono di testare integralmente il conglomerato bitumoso per individuare eventuali fessure o una sufficiente resistenza ai solchi. Ad esempio, il cosiddetto Wheel Tracking Test viene utilizzato sull’asfalto per le strade molto trafficate e individua se febbraio 2024
Il lettone si è occupato di asfalto già nella sua tesi di master e ha conseguito il dottorato in ingegneria stradale negli USA. Dal 2016 il 38enne svolge ricerche presso l’Empa nell’ottica di aumentare la percentuale di materiale riciclato nell’asfalto (RAP).
Può essere più preciso?
Dobbiamo chiederci se stiamo già svolgendo questo processo nel migliore dei modi. In Olanda, ad esempio, gli strati di usura vengono spesso separati dagli altri strati e immagazzinati separatamente. Anche i materiali provenienti da superfici speciali, come l’asfalto a pori aperti, vengono spesso conservati a parte. In Svizzera non abbiamo semplicemente lo spazio per farlo. Quando rimuoviamo l’asfalto dalle strade dobbiamo anche conoscerne l’età e tutto quello che contiene. A mio avviso, uno dei maggiori problemi › 15
Strada trafficata Ad Uster il RAP è stato integrato nello strato di usura senza problemi o perdite di prestazioni.
Quartiere St. Alban (BS) Per la prima volta il biochar è stato inserito regolarmente nel rivestimento stradale.
con il processo di riciclaggio c e non disponiamo di una soluzione tecnologica per testare rapidamente l’asfalto rigenerato e determinarne il miglior utilizzo. Sicuramente ci state lavorando.
un obiettivo c e mi sono prefissato, ma i produttori di asfalto fanno ancora fatica a scomporre il conglomerato in rocce e leganti, in modo da poter testare il vecc io asfalto. Ma l’asfalto rigenerato è davvero adatto allo stesso modo per ogni strato?
Foto Dipartimento delle costruzioni Basilea-Città, Keystone
iene utilizzato meno per lo strato superiore, c e dev’essere della massima qualit , aderente e, a seconda del luogo, poco rumoroso. a si potrebbe fare diversamente. Siccome lo strato superiore dell’asfalto soggetto a forte usura, si utilizzano solo i materiali migliori. Si impiega spesso il bitume polimero prodotto industrialmente con materie plastic e, ndr . a maggior parte delle nuove miscele ne contiene circa il 3 . siccome il bitume presente nell’asfalto rimosso non di solito modificato con polimeri, non lo si usa per lo strato superiore. In un progetto cui sto lavorando con alcuni colleg i ricercatori dell’ mpa, abbiamo realizzato una combinazione con met di nuovo pietrisco e di asfalto rimosso e vi abbiamo aggiunto il di polimeri. a nuova miscela c e ne risulta contiene quindi in totale il 3 di polimeri. ello strato superiore del nostro tratto di prova a ster stato posato il 30 di asfalto rigenerato e a funzionato bene. Quante volte si può riutilizzare l’asfalto?
lmeno tre volte, come anno dimostrato le nostre ricerc e. se all’asfalto riciclato si aggiunge una certa quantit di nuovi materiali, probabilmente sar possibile riutilizzarlo ogni volta c e sar necessario. 16
Un addetto controlla la temperatura dell’asfalto prima di procedere alla stesura nella Reservoirstrasse a Basilea.
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Qualcosa si muove nella giungla di asfalto Basilea Città testa il biochar sui manti stradali. I risultati sono positivi: il CO2 viene fissato al suolo in modo permanente e questo asfalto «verde» sembra essere qualitativamente migliore dei rivestimenti convenzionali. A Basilea Città alberi e cespugli rinascono a nuova vita. Infatti, una volta appassiti o potati, da essi viene estratto il biochar. Chiunque sia stato attento durante le lezioni di biologia sa che le piante assorbono aria, acqua e carbonio dall’aria per produrre, tra le altre cose, glucosio. E quando le piante muoiono, il carbonio viene nuovamente rilasciato. Se i rifiuti organici vengono pirolizzati in biochar a temperature comprese tra 450 e 750 gradi Celsius, bruciando così gran parte dell’ossigeno, il carbonio può essere immagazzinato. A Basilea Città viene sottratto per molto tempo al ciclo degli idrocarburi, incorporando biochar negli strati di base e negli strati di collegamento delle pavimentazioni stradali. Il processo è ancora relativamente complesso. Il biochar viene trasportato in sacchi all’impianto di betonaggio e qui aggiunto a mano alla miscela di asfalto, che attualmente contiene il 50% di asfalto rigenerato RAP (Reclaimed Asphalt Pavement, ovvero asfalto vecchio, ndr.). Il primo test è iniziato nel settembre del 2022 su una superficie di prova di 450 metri quadrati in un grosso centro di smistamento rifiuti ad Allschwil. Ad ogni tonnellata di asfalto sono stati aggiunti 20 chilogrammi di biochar. In totale sono state posate 86 tonnellate di asfalto e impiegati circa 1700 kg di biomassa carbonizzata. «Attualmente una tonnellata della nuova miscela fissa in modo permanente l’equivalente di circa 55 kg di CO2», spiega Michael Schweizer, responsabile strade e infrastrutture del Dipartimento delle costruzioni del Canton Basilea Città. «Questo nuovo rivestimento è di altissima qualità, soddisfa tutti i requisiti delle norme svizzere sull’asfalto e a medio termine dovrebbe costare solo il 10–15% in più delle comuni pavimentazioni stradali», aggiunge l’ideatore del progetto «asfalto verde» che coinvolge, oltre al cantone, l’istituto di tecnologia dei materiali ViaTec Basel AG e la Industrielle Werke Basel. Meno solchi Il nuovo asfalto convince anche per le sue buone caratteristiche tecniche, come la minore tenfebbraio 2024
denza alla formazione di solchi, tanto che viene già utilizzato su un chilometro di strada nel Canton Basilea Campagna. A Basilea Città è stato usato in alcuni punti del quartiere St. Alban e tratti della Reservoirstrasse e prossimamente verrà utilizzato sulla Freiburgerstrasse. Data la matrice del rivestimento più rigida, potrebbe avere anche una durata di vita maggiore. È comunque vero che l’asfalto contenente biochar richiede più energia durante la posa rispetto alle miscele convenzionali. Secondo le informazioni del Dipartimento delle costruzioni di Basilea Città, la produzione di una tonnellata di asfalto biochar (50% di asfalto riciclato) provoca l’emissione di 33,5 chili di CO2e (equivalenti di CO2), ma alla fine ne vengono fissati 35 chilogrammi. A conti fatti, il bilancio di CO2e risulta negativo nella misura di 2,5 chilogrammi. Inoltre, l’asfalto biochar può essere riciclato senza rilasciare CO2e. Basilea Città pioniere Da qualche anno c’è grande entusiasmo per l’impiego di biochar in agricoltura, perché funge da spugna per le sostanze nutrienti e da habitat per i microrganismi. Alcuni lo considerano una specie di salvatore del clima, perché la CO2 che contiene viene tolta dall’atmosfera per un lungo periodo di tempo. Sono in corso esperimenti anche con il biochar nel calcestruzzo. Qui da noi è già disponibile materiale da costruzione a CO2 ridotto, ma Basilea Città fa da apripista in Svizzera con la biomassa vegetale carbonizzata nell’asfalto. Il cantone vuole rivestire un ruolo pionieristico in materia di sostenibilità e diventare clima neutrale entro il 2037, combinando la riduzione delle emissioni e l’eliminazione di CO2 dall’atmosfera attraverso l’utilizzo di tecnologie a emissioni negative. La produzione di miscele di asfalto verde offre un altro vantaggio: la pirolisi ha bisogno innanzitutto di energia, che viene poi nuovamente rilasciata e immessa nella rete di teleriscaldamento cantonale. In definitiva, un chilo di biomassa vegetale produce un kilowattora di teleriscaldamento e 170 grammi di biochar.
L’oro nero della Val de Travers Fino alla prima guerra mondiale, le miniere di asfalto di La Presta, in Val-de-Travers (NE), erano fra le più grandi e importanti al mondo. Da tempo in disuso, sono ora diventate museo. Nel 1711, un medico greco scoprì dei depositi di asfalto nella Val-de-Travers. Inizialmente utilizzato per scopi medicinali, il materiale fu poi estratto a fini commerciali. Il boom esplose quando la britannica Neuchâtel Asphalte Company Ltd (NACO) ne assunse il controllo nel 1873. Sino al 1913, un quinto della produzione mondiale di asfalto proveniva da La Presta. La prima guerra mondiale causò un crollo dell’attività e nel 1967 il mercato delle esportazioni si era praticamente fermato. Oggi i visitatori vi scoprono un tesoro, di tipo culinario: così nel Café des Mines potranno assaggiare il prosciutto cotto nell’asfalto, un piatto probabilmente unico al mondo. Gli operai che lavoravano sottoterra lo gustavano il 4 dicembre per la festa in onore di Santa Barbara, patrona dei minatori. mines-asphalte.ch
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Una risorsa preziosa L’asfalto offre molti vantaggi: è più economico del cemento, ha buone caratteristiche di adesione, è facile da mantenere e riciclabile. All’inizio del 20° secolo parecchi viali eleganti nelle città del mondo erano ricoperti con asfalto svizzero estratto nelle miniere in Val-de-Travers (NE).
franchi la spesa da prevedere, a seconda del tipo e dello spessore, per il rifacimento di un m2 di strada cantonale e nazionale (a tre strati). 133 km di strade cantonali e 44 km di strade nazionali (a quattro corsie) costano circa 80–120 milioni di franchi.
tonnellate di vecchio asfalto della rete stradale svizzera finiscono ogni anno in discarica, dove vanno ad accumularsi.
per cento della produzione mondiale di asfalto anteriore alla prima guerra mondiale proveniva dallo stabilimento di La Presta in Val-de-Travers, che fino al 1914 era il più importante produttore d’Europa.
milioni di tonnellate, questo il consumo totale annuo di materie prime (materiali da costruzione, combustibili ecc.) della Svizzera. Di queste, 15 milioni di tonnellate vengono recuperate e reintrodotte nel ciclo economico. Si tratta principalmente di cemento, asfalto, sabbia, ghiaia e acciaio. 18
per cento di bitume, un legante ottenuto dal petrolio grezzo, e un 95% per cento di aggregati naturali o artificiali: è così che si compone approssimativamente l’asfalto moderno. touring
Fonti: Asphaltsuisse, «La Vie économique», Empa, Wikipedia
per cento dei circa 200 petroli diversi è adatto alla produzione di bitume. Si ottiene dalla raffinazione del greggio, che viene riscaldato e quindi scomposto nei suoi vari componenti, fra cui per l’appunto il bitume.
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«Ogni settanta secondi aiutiamo qualcuno» Il TCS conta 1,6 milioni di soci, mai così tanti. Il direttore generale Jürg Wittwer (56 anni) spiega perché le persone si affidano al club, cosa significa neutralità tecnologica e come far fronte alla carenza di personale qualificato.
Il giorno prima era ancora a Ostermundigen, poi la sera è rientrato a casa a Ginevra ed oggi si presenta puntuale a mezzogiorno presso il ristorante Road 11 nel centro guida Derendingen per un piatto di bocconcini di pesce e la nostra intervista. Per il CEO del maggiore club della mobilità della Svizzera spostarsi fa parte della vita quotidiana. Che sia in treno, in taxi, in camper fuoristrada oppure in monopattino elettrico, Jürg Wittwer vive in prima persona la missione del TCS, che dirige dal 2016: la libera scelta e la complementarietà dei mezzi di trasporto.
Testo Dominic Graf Foto Chris Iseli
Oggi lei è arrivato in treno. È il suo mezzo di trasporto preferito?
Jürg Wittwer: Sono tipicamente multimodale. Ciò significa che uso diversi vettori di trasporto e li combino quando ha senso farlo. Per lavoro viaggio soprattutto con le FFS, perché così posso usare il tempo del viaggio per lavorare. Ogni tanto ho anche bisogno di un taxi oppure uso il car sharing di Mobility. Nella vita privata amo intraprendere dei roadtrip con il mio camper fuoristrada autosufficiente. Insomma sono anche un automobilista, oltre che un grande appassionato di micromobilità e del monopattino elettrico. Il TCS non si batte solo per una mobilità libera, ma anche sicura. Ha già frequentato un corso di perfezionamento di guida?
Sì, diversi. E vi ho anche imparato molto. In particolare, mi ha impressionato la piastra per indurre l’improvvisa sbandata. Frenando su fondi scivolosi si constata quanto sia facile sopravvalutarsi e perdere il controllo dell’autovettura. Il grande vantaggio di un corso di guida è che si possono vivere situazioni estreme in un ambiente sicuro e quindi si possono giudicare meglio le proprie capacità. Si considera un buon automobilista?
Secondo i sondaggi la maggior parte dei conducenti pensa di guidare meglio della media. Anch’io tendo a farlo. Da un lato per la sicurezza che ho acquisito nei corsi del TCS e dall’altro per la mia esperienza su strade all’estero e piste di sabbia. Tuttavia, in realtà probabilmente sono un conducente medio.
Jürg Wittwer guida il TCS dal 2016 in veste di direttore generale.
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Come fa il club ad acquisire di continuo nuovi soci? touring
Il TCS è saldamente radicato in Svizzera e gode di un’immagine eccezionalmente buona. Ciò è dovuto principalmente al fatto che sappiamo padroneggiare l’emergenza e la gente sa che può far affidamento su di noi. Quando arriva il pattugliatore, c’è più dell’80% di probabilità che si possa proseguire il viaggio con la propria vettura, risparmiando denaro e spiacevoli disagi. In questo il TCS è il migliore in assoluto. Quando si è in una situazione d’emergenza, si vuole l’aiuto del migliore. E, siamo una tipica organizzazione svizzera senza scopo di lucro, e i profitti sono al servizio della collettività (per la sicurezza stradale, test per i consumatori o info sul traffico).
Assolutamente. È presente in sei cantoni con oltre 180 collaboratori. Quasi la metà delle ambulanze stradali svizzere è in mano privata. E tra queste la TCS Swiss Ambulance Rescue è la maggiore organizzazione privata nel settore del soccorso e trasporto di pazienti. Ogni anno rispondiamo a circa 30 mila chiamate: sia per le emergenze tramite il 144, ad esempio nei cantoni di Vaud e Ginevra, sia per i trasporti tra ospedali. Va sottolineato che il TCS non è in alcun modo in concorrenza con il settore pubblico, ma ne costituisce piuttosto un complemento e uno sgravio. Il TCS è sempre più attivo in campo sanitario e domestico. Come si concilia questo con un’associazione per la mobilità?
Salute e mobilità sono strettamente legate. Che si tratti di una gamba rotta o di influenza: se non si è sani, la propria mobilità si riduce. Per questo già negli anni ’60 il TCS ha introdotto il Libretto ETI, dotato di un proprio team di medici che assistono le persone mobili e i viaggiatori 24 ore su 24. Oggi ETI è la protezione di viaggio numero uno in Svizzera. E il collegamento con la casa?
«Sappiamo padroneggiare l’emergenza e le persone sanno che possono far affidamento su di noi» Ogni anno centinaia di migliaia di persone contano sull’aiuto del club, senza il quale la Svizzera probabilmente si fermerebbe. In tal senso il TCS è di rilevanza sistemica?
Effettivamente aiutiamo qualcuno ogni settanta secondi, per 365 giorni l’anno, 24 ore su 24. Direi proprio che il nostro lavoro per la mobilità è di importanza sistemica, adesso anche per quanto riguarda il soccorso d’emergenza. Ci sono comunque istituzioni che sono più importanti, come ad esempio gli ospedali, i vigili del fuoco, i produttori di elettricità e tanti altri. Nel 2021 è stata fondata TCS Ambulance. Una decisione giusta? febbraio 2024
Quello è venuto con l’avvento della mobilità elettrica. Già prima avevamo istituito una linea telefonica di consulenza per chiunque avesse domande sulle auto elettriche. All’incirca una domanda su 10 riguardava la ricarica domestica e il timore di avere problemi con l’elettricità o l’unità di ricarica. In casi del genere è compito del TCS assistere i propri soci. E se il TCS aiuta le persone a casa per problemi con l’elettricità, perché non anche per altri guasti o emergenze come gli scarichi intasati o apparecchi difettosi? Abbiamo una rete nazionale di artigiani e specialisti indipendenti che si occupano dei nostri soci nel quadro di TCS Home. Nonostante il suo impegno per la mobilità elettrica, il TCS è tecnologicamente neutrale. Ma cosa significa concretamente?
La nostra ambizione è di essere al fianco dei nostri soci anche tra dieci, venti o più anni come esperti e soccorritori. Ciò significa che ci focalizziamo principalmente su quelle tecnologie che interessano ai nostri soci e che hanno una rilevanza pratica attuale. Per quanto riguarda i veicoli, oggi l’interesse è chiaramente puntato sia sui motori a combustione sia su quelli elettrici. A noi non importa il tipo di trazione scelto, siamo semplicemente al fianco degli utenti in caso di domande o bisogno di supporto. Se, ad esempio, dovessero affermarsi le auto a idrogeno e molti vi fossero interessati, il TCS s’impegnerebbe pure lì. Con il radar del prezzo della benzina, le è riuscito un bel colpo. È il suo maggior successo come CEO del TCS?
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Nel centro guida TCS Derendingen (SO) Jürg Wittwer discute di camion con il direttore del centro André Greif.
No, il maggiore successo è che abbiamo 120 000 soci di più rispetto a qualche anno fa. Naturalmente sono felice che il radar prezzo della benzina sia stato accolto così favorevolmente. In un anno, oltre 1,3 milioni di persone hanno consultato la piattaforma. Ciò dimostra che soddisfa una grossa esigenza e corrisponde alla mia ferma convinzione che i consumatori debbano avere prezzi trasparenti ai distributori. È per questo che ci impegniamo con questo strumento.
boratori si mettono a disposizione dei soci, giorno per giorno, sia al telefono che sulla strada, capisco che non lavorano qui da noi solamente per i soldi che guadagnano, ma vanno davvero fieri del proprio operato. A ciò si aggiunge la nostra stabilità finanziaria, una gamma di attività diversificata che richiede oltre ottanta figure professionali e le diverse possibilità di formazione continua offerte.
«La TCS Ambulance è un complemento e uno sgravio per i servizi di soccorso pubblici» Cosa fate contro la carenza di personale qualificato? Dopotutto, il TCS impiega circa duemila collaboratori.
Anche noi risentiamo della carenza di personale qualificato in molti settori. Per esempio, nel reclutamento di nuove leve di pattugliatori e operatori sanitari, ma anche nel marketing e nel digitale. Cerchiamo di essere un datore di lavoro attrattivo e di schiudere opportunità gratificanti. Quando vedo con quanta passione i nostri colla22
TCS societariato Il vostro contributo fa grandi cose Da oltre cent’anni il Touring Club Svizzero si adopera per la sicurezza di tutti gli utenti della strada – che si spostino in auto, bici o a piedi, per svago, lavoro o per andare a scuola. Quest’impegno per il bene comune sarebbe impensabile senza voi soci. Con il vostro contributo fate sì che il Club possa rendere più sicura la mobilità in Svizzera attraverso test neutrali, informazioni aggiornate e misure di prevenzione. Per questo vi diciamo GRAZIE! club.tcs.ch/il-nostro-impegno
touring
fatti
Girando per le città n’analisi delle sei maggiori citt svizzere di lingua tedesca mostra l’evoluzione della mobilit urbana. I dati del 202 sono ancora fortemente influenzati dagli effetti della pandemia di coronavirus. Testo ino odari
Illustrazione liver
28
43
95
451
percentuale delle superfici di insediamento di asilea e erna occupate dal traffico. In tutte le citt analizzate, circa un quarto dello spazio adibito a strade, parc eggi, linee ferroviarie, stazioni e aerodromi.
Fonte: skm-cvm.ch (Confronto delle città in materia di mobilità 2021, in tedesco e francese)
minuti al giorno, il tempo c e gli abitanti di ucerna trascorrono in viaggio, pi c e nelle altre citt prese in esame. confronto intert ur , erna , urigo .
aier
su 00 abitanti di urigo anno un abbonamento generale delle FFS o di un’azienda di trasporto regionale. Il numero pi basso di abbonamenti ai trasporti pubblici si rileva a San allo, dove solo il 2 dei cittadini ne possiede uno.
auto per 000 abitanti, tante registrate nel 202 a San allo. ’aumento, rispetto al 20 0, diverge dalla tendenza generale. elle citt densamente popolate di urigo 33 e asilea 3 il dato infatti pi basso.
13
I c ilometri di strade per c ilometro quadrato di superficie abitata a urigo. e reti stradali pi dense si trovano a ucerna e San allo, rispettivamente con e m di strade per c ilometro quadrato di superficie d’insediamento.
64
per cento, tante le strade a traffico limitato a erna. a quota altrettanto elevata a asilea e urigo, mentre a ucerna, San allo e intert ur le T rappresentano meno del 0 .
1,9
Il numero di parc eggi disponibili teoricamente per ogni automobile immatricolata a asilea nel 2022, contro 2, a ucerna e San allo seguono erna e urigo con 2 posti ciascuna.
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Strisce pedonali, sicurezza ingannevole no studio del TCS mostra c e quasi la met dei passaggi pedonali nei pressi delle stazioni ferroviarie non soddisfa tutti gli standard. on peraltro possibile rispettare le norme sempre e dovunque. li utenti stradali, pedoni compresi, devono comportarsi con la dovuta cautela. ominic raf Foto manuel reudi er
Fino al i pedoni avevano l’obbligo di segnalare con un cenno l’intenzione di attraversare la strada, ma oggi la mano viene alzata solamente come gesto amic evole e volontario di ringraziamento al conducente c e si ferma. onostante sia risaputo c e c i attraversa correttamente su un passaggio pedonale senza semaforo a sempre il di-
ritto di precedenza, le strisce gialle sono purtroppo ancora una fonte di pericolo. In effetti, tra il 20 3 e il 2022, ogni anno sui passaggi pedonali in Svizzera sono morte in media persone e 23 sono rimaste gravemente ferite. ueste cifre sono restate ostinatamente costanti per anni, spingendo anc e il TCS, il pi grande club svizzero della mobi-
lit , ad affrontare la questione ed agire a favore dei pedoni, pi a risc io. Pedoni che spuntano all’improvviso sulla carreggiata In collaborazione con la societ di ingegneria del traffico S isstraffic, il dipartimento Sicurezza stradale del TCS a esaminato una quindicina di passaggi
Attenzione pedoni! Il TCS ha valutato oltre 100 passaggi pedonali nei pressi delle stazioni ferroviarie in Svizzera. Nella foto quella centrale di Zurigo.
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Passaggi pedonali: grado di conformità 1
1
1
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Numero passaggi pedonali valutatii
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Il test del TCS mostra che dei 104 attraversamenti controllati, 49 risultano insufficienti.
2 2
8 7
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5
molto buono buono sufficiente insufficiente
Basilea
Fonte: Swisstraffic, TCS
2 2
5
Berna
Ginevra
pedonali in prossimità delle principali stazioni ferroviarie svizzere. L’attenzione si è concentrata sul rispetto della norma allestita dall’Associazione svizzera dei professionisti della strada e dei trasporti (VSS). Nella fattispecie: la visibilità dei conducenti dei veicoli è sufficiente nell’area di avvicinamento, cioè l’area in cui il pedone entra poco prima di attraversare la carreggiata? La distanza per riconoscere un passaggio pedonale come tale è conforme agli standard VSS? È necessario attraversare più di una corsia in ogni direzione, comprese le corsie dei bus? E ancora: la corsia è più larga di 4,5 metri? Come hanno dimostrato i test casuali effettuati nei pressi delle stazioni ferroviarie nelle città di Lugano, Ginevra, Losanna, Basilea, Berna, Lucerna e Zurigo, in media il quaranta percento dei passaggi pedonali non soddisfa adeguatamente i requisiti della VSS. «La stragrande maggioranza dei passaggi insufficienti presenta deficit di visibilità», afferma Eric Loutan, ingegnere del traffico del TCS e responsabile dell’indagine. In particolare in alcuni casi non è garantita una visione chiara dell’area di avvicinamento. «Alberi e cespugli, edifici, veicoli parcheggiati, cartelloni, cantieri o fermate dei bus rendono difficile riconoscere per tempo le persone con diritto di precedenza che si accingono ad attraversare le strisce pedonali», spiega l’esperto di sicurezza stradale. Di conseguenza, con visibilità ridotta bisogna aspettarsi che qualche pedone sbuchi all’improvviso sulla carreggiata. Questo vale anche per le strisce pedofebbraio 2024
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Losanna
Lugano
Lucerna
nali che attraversano più di una corsia nella stessa direzione, poiché i veicoli che si trovano su una corsia potrebbero ostacolare la visuale. Tuttavia, questo studio non intende criticare o tirare in ballo gli uffici di urbanistica. Perché: «I nuovi passaggi pedonali nelle città e nei comuni densamente popolati devono spesso essere integrati nella pianificazione dello spazio esistente, con i suoi edifici e le sue strade. Questo a volte porta a soluzioni di compromesso», afferma Eric Loutan, sottolineando però che in tutti i casi studiati, un passaggio pedonale è comunque meglio di niente. Le evidenze raccolte dovrebbero piuttosto aiutare le città a stabilire le giuste priorità per le future ristrutturazioni. Il TCS fornisce quindi alle città i risultati sotto forma di un rapporto dettagliato e offre gratuitamente consigli specifici per migliorare i passaggi pedonali problematici. Più illuminazione, più sicurezza In considerazione delle complesse circostanze e della difficile, a volte impossibile, attuazione di tutte le disposizioni, è particolarmente importante ricordare che tutti gli utenti della strada possono contribuire ad aumentare la sicurezza dei passaggi pedonali, compresi i pedoni stessi. «I conducenti non sono gli unici a poter garantire una maggiore sicurezza moderando la velocità e prestando maggiore attenzione alle strisce pedonali. Anche i pedoni possono rendersi più rapidamente riconoscibili indossando abiti chiari, luminosi o riflettenti», ammonisce Eric Loutan. Inoltre,
Zurigo
quando si attraversa una strada, l’attenzione deve essere sempre puntata sul traffico e non sullo smartphone oppure sulla persona che ci accompagna. Forse i pedoni, desiderosi di attraversare la strada, dovrebbero tornare a fare un segno con la mano, come più di trent’anni fa. E non solamente per salutare o ringraziare.
TCS sicurezza stradale Per proteggere giovani e anziani Da oltre cento anni, il TCS si impegna per una mobilità sicura per tutti gli utenti del traffico. Il dipartimento Sicurezza stradale è particolarmente impegnato nei confronti dei più vulnerabili, i bambini, con campagne di prevenzione mirate, materiale didattico utile e aggiornato e la distribuzione di circa 200 000 gilet e pettorine catarifrangenti all’inizio di ogni anno scolastico. Inoltre, la campagna MADE VISIBLE si è affermata come marchio noto che propone accessori e capi di abbigliamento riflettenti, pratici e alla moda, aiutando così tutte le persone in movimento sulle strade svizzere ad essere più visibili. tcs.ch/sicurezza-stradale
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Anno nuovo, regole nuove ’ fficio federale delle strade stra manda in vigore diverse novit nella circolazione. cco cosa cambia per automobilisti, allievi conducenti, seniori e ciclisti nel 202 .
202 dal 1° gennaio
Imposta sugli autoveicoli elettrici
a quest’anno anc e le auto elettric e sono assoggettate all’aliquota una tantum del sull’importazione. Il Consiglio federale a deciso di sopprimere l’esenzione di cui beneficiavano fin dall’introduzione dell’imposta sugli autoveicoli nel per contrastare le perdite fiscali dovute al crescente numero di veicoli elettrici importati 3 all’ gennaio 202 . ueste entrate son integralmente destinate al F ST Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato . a non confondersi con la tassa di circolazione annuale, di competenza dei cantoni.
Calcolo online delle sanzioni CO2
Se una nuova auto, furgone o trattore a sella leggero supera la soglia di emissioni di C 2 qui sotto precisata, alla prima immatricolazione viene riscossa una sanzione, c e ora viene gestita in maniera centralizzata dall’ fficio federale dell’energia F . Per avviare la relativa procedura occorre inserire i dati d’importazione sul sito dell’ fficio federale delle strade ST . Finora la notifica si faceva per posta, ora lo stesso importatore a dover immettere i dati digitalmente. eicoli immatricolati per la prima volta in Svizzera possono emettere una media di ma . g C 2 m, furgoni e trattori a sella leggeri ma . g di C 2 m. Per ogni grammo m fr. di C 2 in eccesso la sanzione di
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dal 1° marzo
Limiti di età uniformi per la visita medica e il test della vista
partire da anni c i ric iede per la prima volta la licenza di condurre o per allievo conducente deve sottoporsi a visita medica di idoneit alla guida in precedenza l’obbligo scattava a anni. In tal modo il limite di et viene adeguato a quello previsto per il primo controllo medico degli attuali titolari. Inoltre, se questi ultimi desiderano fare la patente per una nuova categoria di veicoli non devono pi sottoporsi ad un ulteriore controllo della vista.
Ritiro della patente
urante il periodo di sospensione di una licenza di condurre o per allievo conducente non sar pi possibile ottenere la patente per una categoria c e, se conseguita prima del provvedimento, sarebbe dovuta essere sospesa a sua volta.
Durata dell’esame pratico di guida
Per assicurarne una migliore qualit , la parte pratica degli esami per le categorie motocicli e autoveicoli dovr prevedere almeno minuti di guida nella circolazione stradale anzic 30 minuti come finora.
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024 Peach Fuzz Colore di tendenza dell’anno 2024.
dal 1° novembre
Licenza di condurre blu cartacea non più valida
dal 1° Aprile
Obbligo di tachimetro sulle e-bike veloci
Per assicurare il rispetto dei limiti di velocit , in particolare nelle zone 20 e 30, tutte le nuove e bi e con pedalata assistita fino a m S Pedelec dovranno disporre di tac imetro, mentre per quelle gi in circolazione sar obbligatorio dal aprile 202 . a guida di e bi e senza tac imetro sanzionabile con multa disciplinare di 20 franc i.
Nuovi requisiti di sicurezza per i veicoli
In linea con le disposizioni d’immatricolazione europee, i veicoli nuovi dovranno essere dotati di registratore di dati incidente vedi articolo a pagina 0 e di nuovi sistemi di guida assistita v. a pagina 3 , ovvero dispositivi in grado ad esempio di riconoscere sintomi di stanc ezza o distrazione del conducente, attivare la frenata di emergenza, assistere nelle manovre di retromarcia e di svolta. Secondo l’ ST la tutela dei dati personali garantita. Inoltre, determinati elementi della carrozzeria opportunamente perfezionati incrementeranno la sicurezza di occupanti e pedoni.
partire dal novembre 202 , la vecc ia licenza di condurre blu cartacea non sar pi un documento di legittimazione valido e pertanto deve essere sostituita entro il 3 ottobre con una licenza in formato carta di credito CC . Il modulo di ric iesta si trova sul sito dell’ fficio di circolazione del cantone di domicilio. I costi variano da 30 franc i S a franc i . all’aprile 2023 la CC si presenta con il nuovo e moderno design incisione laser c e corrisponde ai pi elevati standard europei ed internazionali per la sicurezza dei documenti. e licenze in formato carta di credito emesse tra il 2003 e 2023 rimangono valide a tutti gli effetti. ll’estero si consiglia di guidare gi da subito muniti di CC, in quanto la versione cartacea non pi riconosciuta in tutti i paesi e potrebbe creare eventuali problemi in viaggio. o stesso vale per le tessere tipo carta da credito danneggiate. dg
Norme valide in Svizzera e all’estero aggiornate
Il TCS pubblica online le informazioni sulle novità introdotte per la circolazione stradale in Svizzera. Sul nostro sito vi sono pure le regole, leggi e modifiche più importanti di cui tener conto guidando all’estero. tcs.ch/news-2024
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Il punto
«Anziché facilitare l’accessibilità molte città si stanno via via chiudendo quasi a volersi circondare da mura invisibili» Peter Goetschi, presidente centrale TCS
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Accoglienti e cosmopolite, è questa l’immagine delle nostre città proiettata verso l’esterno e ben oltre i confini nazionali. E a ragione. Che si tratti di Ginevra, con le sue numerose organizzazioni internazionali, o Losanna, sede del Comitato Internazionale Olimpico, passando per la Berna federale, con il centro storico iscritto nel patrimonio UNESCO e Zurigo e Basilea, importante piazza economica la prima e ricca di beni culturali ed artistici la seconda. E ancora Lucerna, meta che attira turisti da ogni dove, senza dimenticare Lugano con il suo fascino mediterraneo: ciascuna è ammirata a proprio titolo e tutte si pregiano di ottima reputazione all’estero. Purtroppo questo spirito di apertura celebrato sotto i riflettori internazionali non caratterizza in egual modo le politiche locali dei trasporti, al contrario. Anziché facilitare l’accessibilità al loro perimetro, molte città si stanno via via chiudendo quasi a volersi circondare da mura invisibili. Promuovono sistemi di trasporto unilaterale, focalizzati altrettanto unilateralmente su bici e mezzi pubblici. E ciò non solo a scapito dell’automobile; vengono altresì ignorate forme di mobilità multimodale che garantiscano l’accesso a chi viene da fuori. Oggi, le strategie urbanistiche sono sempre più indirizzate ad eliminare posti di parcheggio ed imporre restrizioni al traffico. Eppure, non è forse nell’interesse delle stesse città tenere le porte aperte a chi non ha la fortuna di viverci? Il loro benessere non dipende, oltre che dai residenti, anche dai visitatori e pendolari che vi vengono a lavorare? Desidero che sia chiaro ed anzi chiarissimo: l’obiettivo non può essere che tutti prendano la macchina per andare al bar o vengano a comprare il pane nella loro bottega preferita in pieno centro. Tuttavia, le città devono rimanere facilmente accessibili e servite in maniera intelligente, anche per chi non dispone di collegamento diretto e celere in treno. Per quanto bella e folta la sua chioma, un albero al quale si tagliano le radici non potrà continuare a crescere e prosperare. Allo stesso modo è irragionevole isolare arbitrariamente una città moderna e protesa sul mondo. Questa non vive soltanto attraverso i propri cittadini, bensì anche grazie a chi vi opera, studia, si diverte e passeggia. In altre parole, l’attrattiva di una città si nutre della sua offerta di servizi, del suo tessuto socio-economico, di chi vi abita e la frequenta. È quindi essenziale che rimanga accessibile. Non solamente, ma anche con l’automobile. Allora ripensiamo le nostre città e facciamo sì che possano fiorire, allargando lo sguardo invece di barricarsi dietro le suddette proverbiali mura.
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Foto Emanuel Freudiger
Le città restino accessibili
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Tecnica
Test della Smart #1: come cambia la marca dopo l’alleanza sino-tedesca | Carburante sintetico per appassionati di oldtimer e piloti da corsa | Sorvegliati dai sistemi ADAS febbraio 2024
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SMART #1
Più potenza e tanti altri più Testo aniel Riesen Tecnica ndrea cuderi
Foto manuel reudi er
a piccola di un tempo cresciuta e a smesso di essere modesta. a Smart si propone in versione potente e molto potente con 2 2 e 2 C . Primo frutto della oint venture sino tedesca, rimasta smart 30
touring
B come Brabus. Il nome dell’azienda di tuning identifica il modello di punta della #1.
A proposito di soluzioni smart
Cinese per metà La #1 è la prima auto della joint venture tra Mercedes-Benz AG e Geely Holding. Sede: Hangzhou Bay, Ningbo, Cina. In linea di massima, Geely è responsabile della piattaforma e Mercedes del design degli interni. La EQ fortwo, l’ultima Smart nata prima del connubio fra i due gruppi, è sempre in commercio.
La nuova Smart non è una citycar, ma piuttosto una compatta a tetto alto.
febbraio 2024
Facciamola breve questa nuova Smart, c iamata as tag ne , non a nulla a c e vedere con la piccola auto intelligente smart a due posti c e risparmiava materiali, spazio e carburante. a soprattutto la prima auto di una nuova era del marc io, iniziata con la fusione di ercedes e eely nel 2020. n’auto c e, a titolo di esempio, cm pi lunga e 0 pi alta di una pel o a e pesa due tonnellate sulla bilancia del TCS. a piattaforma S Sustainable lectric rc itecture del ruppo eely prevede due opzioni di motorizzazione per la Smart, come per la cugina olvo 30. a monomotore a una potenza di 200 2 2 C , c e con il secondo motore sull’asse anteriore delle versioni Pulse e rabus sale a ben 3 2 C . oo questo o peggio esclamano i passeggeri appena il conducente della attiva la modalit rabus e preme all’improvviso e con decisione il pedale del gas. onostante l’asfalto freddo, l’elettrica a trazione integrale passa da 0 a 00 m in ,0 secondi. on per a causa dell’accelerazione bruta c e la non eccelle in termini di consumo e di autonomia, poic questo potenziale esplosivo non quasi sfruttato nei percorsi standard. Piuttosto, sono da sospettare fattori come basse temperature, gomme invernali e un mediocre coefficiente di penetrazione aerodinamica dettato dall’altezza del veicolo. Per il resto, la soddisfa in quasi tutte le discipline. Se guidata in modo sportivo, ondeggia un po’, ma assorbe con delicatezza dossi e spigoli. ell’abitacolo domina la ›
Litio-ferro-fosfato La nuova e più economica chimica delle batterie lo rende possibile: proporre un’auto elettrica da 272 CV al prezzo di 34 000 franchi. Nel modello base della Smart #1, la batteria al litio-ferro-fosfato immagazzina 49 kW/h lordi. Si tratta di 17 kW/h in meno rispetto alle batterie al nichel-manganese-cobalto (NMC) delle altre versioni. Ciò corrisponde a quasi 100 km di autonomia in meno.
Volpe astuta Il riconoscimento vocale è raffigurato come volpe animata sul display della Smart. Soggetto comune del folclore asiatico, le volpi simboleggiano astuzia e furbizia e sono spesso rappresentate come spiriti dotati di poteri magici che si divertono ad ingannare le persone. Ma forse i programmatori si sono ispirati altrove per utilizzare questo particolare avatar.
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TCS CHECK-UP
164 cm
SCHEDA TECNICA
passo 275 cm lunghezza 430 cm larghezza 182 cm bagagliaio: 313–976 l pneumatici: anteriori/posteriori 235/45 R19 (min.¥ 235/50 R18)
VEICOLO PROVATO Smart #1: 5 porte, 5 posti, da 33 980 fr. (veicolo del test: Smart #1 Brabus 45 480 fr.) Garanzie: 3 anni rispettivamente chilometraggio illimitato; 8 anni risp. 200 000 km su batteria di trazione; 8 anni risp. 160 000 km su componenti principali ad alta tensione e garanzia mobilità; 12 anni anticorrosione Importatore: Smart Schweiz GmbH, Richtistrasse 2–6, 8304 Wallisellen, ch.smart.com SPECIFICHE Motore: motore elettrico sincrono a magneti permanenti; potenza massima: 315 kW (428 CV); coppia max.: 543 Nm; cambio a un rapporto; trazione integrale; velocità massima: 180 km/h Batteria: batteria NMC agli ioni di litio, 66/62 kWh (lordi/netti); caricatore integrato: 22 kW; potenza massima di ricarica DC: 150 kW Peso: 1900–1975 kg a vuoto (veicolo del test 2001 kg), incluso conducente di 75 kg; peso totale: 2370 kg; carico rimorchiabile: 1600 kg
CARROZZERIA Ad alcuni il design piace, ad altri meno. Ma i commenti tendono spesso verso il «posata» o addirittura «conformista». Oggettivamente: la #1 è alta – un bene per lo spazio per la testa, un male per l’aerodinamica e il consumo di carburante. Il raggio di sterzata è inaspettatamente ampio, non ideale per la città. ABITACOLO L’ergonomia non suscita lamentele, né per quanto riguarda i sedili né per la strumentazione. I comandi sono perlopiù digitali, per cui pulsanti e interruttori sono rari. Lo spazio è buono per una compatta di segmento basso, anche sui sedili dietro. Il divano frazionato scorre lungo 13 centimetri. COMFORT Sospensioni e ammortizzatori ben bilanciati, un buon compromesso tra comfort e sportività. Questo vale anche per i sedili, nonostante il rivestimento rigido. Niente riscaldamento del volante. COMPORTAMENTO La Smart non è un fenomeno dello slalom e si inclina troppo: questo fa perdere tempo nei cambi di direzione rapidi. Tuttavia, nelle curve regolari e veloci, stabilità e feedback sono buoni. MOTORE / TRASMISSIONE 315 kW o 428 CV ripartiti su entrambi gli assi per un SUV compatto! Non c’è molto da aggiungere. Forse solo: con quattro modalità di guida che variano dal dolce-ecologico allo scattante-sportivo, ce n’è per tutti i gusti. CONSUMO Sul percorso TCS-RDE supera nettamente il valore WLTP di 18 kWh/100 km. Ma ottiene un buon punteggio rispetto alle termiche perché l’efficienza è buona grazie all’elettrificazione. ELETTRIFICAZIONE Sulle versioni più economiche, la capacità di ricarica a corrente alternata da 22 kW (utilissima nei viaggi fuori dall’autostrada) e la pompa di calore a risparmio energetico non sono disponibili. Lo sono invece sulle versioni top di gamma Pulse e Brabus. Le prestazioni e i tempi di ricarica sono buoni. L’autonomia è un po’ scarsa. Si fa apprezzare il navigatore con la pianificazione delle ricariche.
DINAMICA DI GUIDA con pneumatici invernali Accelerazione (0–100 km/h): Elasticità 60–100 km/h: Diametro di sterzata Spazio frenata (100–0 km/h): Insonorizzazione 60 km/h: 120 km/h:
4,0 s 2,0 s 11,5 m 39,5 m 56 dB (A) 65 dB (A)
COSTI DEI SERVIZI Manutenzione km / mesi 30 000 / 24 (Ø) 60 000 / 48 (Ø)
ore 1,5 2,9
costi (fr.)* 597.– 946.–
Manutenzione totale per 180 000 km: 15 000 km/anno 11,7 4032.– * incl. materiale, liquidi escl.
COSTI D’ESERCIZIO km/anno ct./km 15 000 30 000
68 45
fr./mese fissi variabili 574.– 279.– 574.– 558.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS) TCS ASSICURAZIONE AUTO Premio annuale (fr.):
816.20
esempio di offerta per un socio TCS 36enne, domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco totale, chilometraggio annuo 10 000 km, garage coperto, premio annuo senza tasse
CONSUMO Fabbrica (WLTP): 18,0 kWh/100 km 0 g/km Emissioni di CO2: Media svizzera di CO2: 129 g/km Etichetta energia (A–G) A CONSUMO DEL TEST Percorso RDE-TCS con una temperatura di 8 °C senza perdite di ricarica: 21,1 kWh/100 km con perdite di ricarica: 23,6 kWh/100 km Autonomia (RDE-TCS)
294 km
PREZZO-PRESTAZIONI Impossibile trovare tanti kW o CV per franco come con la #1 Brabus. Per il prezzo, ha molte caratteristiche piacevoli e solo qualche piccola pecca. 32
touring
La modalità Brabus la sceglie chi vuole divertirsi, come fa la volpe sul display.
La concorrenza
Kia Niro EV Frontale: striscia luminosa di grande impatto tra i fari.
Se si considera la #1 un SUV, come fa Smart, è in concorrenza con auto come la Niro elettrica, anche se non esiste in versione da 400 o 300 CV. La Niro è però proposta pure con motore a combustione, ibrido o ibrido plug-in. Si ricarica lentamente, ma eroga energia per caricare i dispositivi elettrici (V2L). Categoria
SUV compatto
Lun./lar./alt.
4,42 / 1,83 / 1,58 m
Volume bagagliaio
475–1392 l
Motore
150 kW (204 CV)
Trazione
anteriore (FWD)
Batteria
64,8 kWh netti
Max potenza ricarica 100 kW Autonomia (WLTP)
460 km
0–100 km/h
7,8 s
Prezzo
46 350–52 450 fr.
La nuova Smart si è alzata: offre spazio anche alla testa delle persone di statura grande.
Mini Countryman E
plastica, ma le superfici anno un aspetto pregiato e sono gradevoli al tatto. Smart dimostra anc e c e alcuni accenti di colore brillante sono sufficienti a scacciare il grigiore oscuro dagli abitacoli. o spazio per riporre gli oggetti non manca, compreso un bo refrigerato nella console centrale. I comandi sono digitalizzati. I pulsanti si trovano ora solo nella portiera del conducente e sulla corona del volante. Il display del conducente e quello dell’infotainment sono facili da leggere, ma non sono tra i pi nitidi. a logica di funzionamento non sempre immediata, ma le scorciatoie rendono pi c iara la giungla dei menu. a volpe c e fa capolino sul display e il riconoscimento difettoso dei segnali stradali non sono di grande aiuto. In conclusione, la Smart una proposta allettante, e non soltanto nella versione rabus. a ora anc e internamente deve affrontare la concorrenza della 3, poco pi costosa ma decisamente pi elegante. febbraio 2024
Regina dello sprint Imperatrice per prezzo-prestazioni Navigatore con pianificazione ricariche, ma non top Interni accoglienti Belle rifiniture color rosso Brabus Buone prestazioni di ricarica Molto spazio per i passeggeri
Non eccelle nelle curve Consumi leggermente alti Riconoscimento segnaletica lacunoso
Chi ha superato da tempo le dimensioni in origine modeste sono le Mini. Soprattutto la Mini Countryman, che è più lunga e persino più alta della Smart #1. Dal 2024 è disponibile per la prima volta in versione elettrica, come E e SE. Solo la SE ha trazione integrale e, grazie a un secondo motore, 230 kW (313 CV) di potenza. Categoria
SUV compatto
Lun./lar./alt.
4,43 / 1,84 / 1,66 m
Volume bagagliaio
405–1275 l
Motore
150 kW (204 CV)
Trazione
anteriore (FWD)
Batteria
66,5 kWh lordi
Max potenza ricarica 130 kW Autonomia (WLTP)
462 km
Comando vocale poco affidabile
0–100 km/h
8,6 s
Autonomia ridotta
Prezzo
da 49 200 fr.
Navigatore logorroico, ma silenziabile Spazio per i bagagli limitato tcs.ch/ricerca-auto
TCS Helpline elettromobilità 0844 888 333
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La gran CR-V un po’ ingombrante per le vie di Porto, ma ha tanto spazio.
HONDA CR-V E:HEV ED E:PHEV
Ibride in stile Honda ella sua a generazione, l’ onda C proposta per la prima volta pure come ibrida plug in. Il concetto dell’e P identico a quello dell’e , con una unit elettrica da C . Il motore a quattro cilindri da due litri funge princi palmente da generatore, caricando la
piccola batteria o la gran batteria P . seconda della situazione di guida, il motore endotermico pu anc e azionare direttamente le ruote. tutto piuttosto complicato, ma non importa, perc tutto avviene automaticamente ed ottimizzato ai fini dell’efficienza.
unga , metri e alta , , offre molto spazio per le gambe e per la testa, anc e nella seconda fila di sedili regolabili lon gitudinalmente, e un bagagliaio enorme 0 litri con gli sc ienali abbas sati . Tutte le varianti anno un carico utile di oltre 00 g e la P si distin gue per la capacit di traino di 00 g. Tuttavia, la plug in disponibile solo in combinazione con la trazione anteriore, mentre l’ibrida completa consente di scegliere tra 2 e . Il sistema ibrido fluido e potente senza essere eccessivamente sportivo. uando 3 ilo att C incon trano , 2 tonnellate, non c’ da aspet tarsi dei record di velocit . li interni fanno un’ottima impressione in termini di materiali e lavorazione, oltre c e di facilit d’uso. n mi di comandi digi tali e manuali con manopole rotanti dal feedbac aptico piacevole rende l’uti lizzo facile e privo di distrazioni. ’ di base costa 0 franc i, con la trazione integrale 3000 franc i in pi . ltri 3000 fr. servono per l’allesti mento dvance completo. a pi costosa la C in versione P detta d vance Tec per 0 0 franc i.
Premere per cambiare il menu, ruotare per le regolazioni.
I pulsanti smart di Skoda uando si tratta di comandi, taluni dic iarano fedelt unicamente a tasti e bottoni, talaltri invece sono adepti degli sc ermi tattili. Con tre Smart ials posti al centro del cruscotto, S oda fonde le due correnti di pensiero. sinistra e a destra, ruotare e premere i pulsanti consente di accedere alle opzioni individuali del climatizzatore. l centro sono disponibili, tra l’altro, lo zoom del PS, il volume e le modalit di guida. Si potranno provare dall’estate 202 sulle S oda Superb e odiaq. 34
Peugeot a dato alla sua monovolume compatta ifter un nuovo design decisa mente pi elegante. ll’esterno, con pi angoli e spigoli e un design dei fari com pletamente nuovo. ll’interno, con una tecnologia pi moderna c e comprende due sc ermi da 0 pollici. no funge da quadro strumenti bel leggibile, mentre lo sc ermo tattile al centro fornisce in formazioni e intrattenimento e controlla le funzioni del veicolo. Come prima, la versione elettrica, l’ ifter, alimen tata da un motore da 00 e la batte ria da 0 dovrebbe bastare per 320 c ilometri. ifter ed ifter sono sem pre disponibili in due lung ezze. touring
Foto ald
Van familiare elettrico
Con il pieno di e-fuel C i guida un’auto d’epoca o da corsa non obbligato ad alimentarla senza impattare sul clima. Per qualc e pioniere ci prova, e con successo. aniel Riesen Foto manuel reudi er
Oldtimer in uno scenario storico. Andrà a synfuel, il carburante del futuro?
febbraio 2024
Il vecchio sei cilindri per ora non manifesta problemi con il carburante sintetico.
a svizzero americana caracolla dolce mente sulle colline verso il Castello de gli sburgo con un leggero ondeggiare. il motore, flemmatico per gli stan dard odierni, n lo sterzo molle e impre ciso invitano ad avventure sportive. a non siamo qui per questo. a C rysler aliant serve semplicemente a dimo strare c e non le importa se il suo mo tore a sei cilindri funziona a benzina o con synfuel, cio carburante sintetico. egli nni ’ 0 la mag o meglio la sua consociata sag a costruito 14 000 aliant a Sc inznac ad. ggi, la berlina di fascia media fa parte della flotta di veicoli d’epoca di mag. d anc e uno dei due esemplari c e potreb bero contribuire a determinare il futuro del parco auto d’epoca svizzero. ueste veterane, testimoni del secolo glorioso dell’automobile, godono di grandi sim patie. a questa reputazione positiva regger anc e di fronte ai cambiamenti climatici ogliamo fare in modo c e i vari modelli di aggiolino, pulmini e Porsc e classic e possano continuare ad essere guidati senza problemi e con la coscienza pulita a zero emissioni di C , afferma ino raf, responsabile della comunicazione del ruppo mag. Chiarimenti preliminari all’Empa mag a voluto testare i synfuel con due esemplari del suo parco di veicoli storici. Tuttavia, si trattava di un risc io calco lato prima di tutto, parti del motore po tenzialmente critic e come condotti › 35
di alimentazione, carburatore e iniettori sono state inviate all’ mpa per accertare la compatibilit dei materiali. I primi risultati di laboratorio anno indicato c e la nostra aliant e una olf I potevano essere guidate in sicurezza col carburante artificiale. Il ruppo Stellantis Fiat, Peugeot, C rysler ecc. giunto ad una conclusione simile. settembre dello scorso anno a infatti comunicato c e gli e fuel potranno essere utilizzati senza esitazione per 2 delle sue famiglie di motori vendute in uropa dal 20 , il c e corrisponde a 2 milioni di veicoli. ’idea di utilizzare carburanti sintetici per rendere rispettosi del clima i circa , miliardi di autovetture in circolazione in tutto il mondo d’un colpo e il pi rapidamente possibile non quindi inverosimile. C’ solo un problema. a ricerca di un carburante adatto e privo di fossili si rivelata difficile anc e solo per la sperimentazione di mag ed mpa. I synfuel ed e fuel per la definizione vedi pi avanti , per quanto popolari tra gli adepti del motore a combustione, peccano, allo stato attuale, di una disponibilit molto limitata. mag a trovato quello c e cercava dal fornitore tedesco P . uesta azienda produce biocarburante dai rifiuti agricoli. i da 36
tempo, alcuni biocarburanti sono miscelati con i carburanti convenzionali sono noti come ed 0 per la benzina e per il diesel. uesto processo circolare riduce complessivamente le emissioni di C , ma non pu essere esteso nella misura necessaria perc i biocarburanti entrerebbero in competizione con la produzione alimentare. E-fuel: elettricità, acqua e aria Il carburante sintetico del futuro sar pertanto prodotto in modo completamente diverso. li ingredienti elettricit rinnovabile da qui il nome e fuel , acqua e C catturato dall’aria . el motore a combustione sar rilasciata solo l’anidride carbonica precedentemente catturata, quindi il risultato finale in gran parte clima neutrale. Tuttavia, il complesso processo di liquefazione dell’energia solare o eolica ad alta intensit energetica. Si calcola c e l’elettricit prodotta da un impianto eolico da tre mega att possa alimentare circa 00 piccole automobili per un anno, se queste utilizzano le batterie. Se il vento serve per produrre e fuel, basta solo per 2 0 auto. I vantaggi dei carburanti sintetici sono molteplici. endono l’energia elettrica immagazzinabile e trasportabile e
consentono di rendere sostenibili i motori a combustione. Secondo artin olliger, esperto senior mobilit elettrica ed energia presso il servizio Test tecnica del TCS, l’attuale produzione di energia idroelettrica, solare ed eolica dovrebbe essere decuplicata per coprire questa domanda aggiuntiva. Per ora esistono solo poc i piccoli impianti di questo tipo. Il gigante petrolifero ramco gi in grado di fornire piccole quantit di synfuel e sta lavorando a due impianti dimostrativi per la ricerca sulla Il carburante bio di P1 non è disponibile ai distributori nella sua forma pura.
touring
Foto Werner J. Haller/Auromobil Revue, ald
Con la coscienza tranquilla godersi il paesaggio al volante della Chrysler Valiant.
produzione di carburanti sintetici a basse emissioni di carbonio. Tuttavia, ci vorranno decenni per arrivare a quantit significative. nc e nell’automobilismo si reagisce all’ineluttabile cambiamento climatico. a un lato, organizzando campionati mondiali con veicoli elettrici a due e quattro ruote. dall’altra adottando obiettivi circa l’impiego di carburanti sintetici nei regolamenti di diverse serie di corse. d esempio nella Formula , dove oggi i bolidi funzionano con l’ 0. e nuove regole per il 202 prevedono il 00 per cento di e fuel per i motori turbo da , litri. Il partner per lo sviluppo ramco. I motori endotermici saranno abbinati a motori elettrici, la cui potenza passer gradualmente dagli attuali 20 ilo att a 3 0 ilo att. Campione con il synfuel nel serbatoio arcel Steiner stato uno dei primi a mettersi in lizza. Il traguardo conquistare il titolo di campione nella classe 2 al Campionato Svizzero della ontagna 2023. onostante il nulla osta degli esperti, non stata una decisione facile. Ci sono volute innumerevoli ore di lavoro per adeguare il telaio e le sospensioni in fibra di carbonio nonc per gli
interventi sul motore turbo onda convertito. non sono mancati gli intoppi a poi mi sono detto ci sar solo una prima volta. Solo un primo record in gara con synfuel. solo un primo titolo di campione svizzero . ’ambizione sportiva a prevalso. Steiner si procurato il prezioso liquido, c e costa circa . 0 franc i al litro ne servono sui 200 litri per ogni stagione di gare. lla prima cronoscalata della stagione a emberg S , il pilota bernese a vinto la gara segnando il record della pista e, alla penultima, sul urnigel , si aggiudicato l’ambito titolo. on ci sono stati problemi n perdite di prestazioni sul bolide da 00 g e 00 C . li unici punti interrogativi riguardavano l’olio motore trasmissione. Secondo le analisi, si verificava una certa diluizione dell’olio. Per questo motivo abbiamo cambiato il lubrificante pi spesso del solito per sicurezza . I calcoli di Steiner anno quindi funzionato. Tuttavia, ritiene c e l’interesse per il synfuel da parte dei promotori del campionato sia stato modesto. on possiamo salvare il mondo , ammette arcel Steiner, ma forse le corse in terra svizzera . nc e questo dovrebbe essere nell’interesse degli organizzatori delle gare.
«Non possiamo salvare il mondo, ma forse le corse in terra svizzera» Marcel Steiner, garagista e pilota
Steiner ha affrontato la prima cronoscalata della stagione con il synfuel nel serbatoio, stabilendo subito il record di pista.
febbraio 2024
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Alla telecamera non sfuggerà nessun ammiccamento né sguardo laterale.
Conducente sorvegliato Più sicurezza grazie alla sorveglianza. Questo motto si applica sempre di più anche alle vetture. A metà 2024 scatta l’obbligo di sistema di allarme per le auto nuove e due anni dopo quello di telecamera interna.
Impossibile da disattivare Il Regolamento UE 2019/2144, che introduce nuove norme sulla sicurezza delle auto, valide da metà 2024, non definisce in modo esaustivo quale combinazione degli ADAS disponibili i costruttori debbano installare per poter 38
monitorare lo stato di vigilanza del conducente. Tuttavia, le case automobilistiche dovranno dimostrare alle autorità di omologazione come operano i sistemi e se funzionano effettivamente. Due i requisiti su cui non si transige: i sistemi di avviso di sonnolenza si attivano ad una velocità di 65 km/h o superiore. Inoltre, a differenza di altri sistemi di assistenza alla sicurezza, non sono disattivabili. Le tecnologie esistenti presentano peraltro delle differenze. In primo luogo, vi sono dispositivi di misurazione indiretta che utilizzano diversi sensori per analizzare comportamento dello sterzo, mantenimento della corsia, segnalazione del cambio di corsia, uso dei pedali ecc. per rilevare un calo di attenzione. Il fornitore Bosch, ad esempio, elenca una settantina di indicatori. Tra questi l’accumulo di piccoli errori di sterzata seguiti da brusca correzione o il confronto tra i movimenti
del volante del conducente e l’andamento della strada rispettivamente la segnaletica orizzontale rilevata. Questo sistema di rilevamento della sonnolenza è solitamente collegato al sistema di avviso di deviazione dalla corsia, un assistente che diventerà pure obbligatorio dal 7 luglio 2024. La sonnolenza viene quindi riconosciuta in modo abbastanza affidabile, mentre la distrazione non viene necessariamente rilevata. Secondo livello: telecamere È qui che entrano in gioco i sistemi di misurazione diretta. Utilizzano una telecamera per osservare il volto del conducente, di solito a infrarossi perché funziona anche al buio. Dall’anno scorso, le auto dotate di sistemi basati su telecamere ricevono punti aggiuntivi nei crash test e nelle valutazioni della sicurezza fatte dall’Euro NCAP. I sistemi di avviso avanzati della distrazione del touring
Continental
Secondo il Rapporto Sinus dell’upi, la disattenzione o la distrazione sono la causa principale di quasi un quinto degli incidenti stradali in Svizzera. Il leitmotiv è tenere gli occhi puntati sulla strada. La tecnologia dovrebbe aiutare in questo senso. La Svizzera sta adottando le pertinenti normative europee, che prevedono l’obbligo di un sistema di avviso di disattenzione e stanchezza, entrate in vigore nel luglio del 2022 per le auto di nuova omologazione, applicate a tutti i modelli in vendita dal 7 luglio 2024. Tali sistemi di assistenza sono già installati in molti veicoli nuovi.
conducente saranno obbligatori per l’omologazione dal 7 luglio 2024 e dal 2026 per l’immatricolazione di nuove auto. Anche qui la Svizzera si conforma. Allarmi tutt’altro che perfetti Nella maggior parte delle auto, entrambe le tecnologie di monitoraggio sono combinate tramite la fusione dei dati dei sensori, migliorandone così (si spera) l’affidabilità. Come dimostrano i test con le auto di prova, la qualità e la sensibilità degli avvisi, ottici o acustici, variano ancora notevolmente. Non a tutti piacerà esser sempre più sorvegliati dalla propria auto. I dati generati dal sistema di rilevamento della sonnolenza possono essere usati solo in conformità con la legge sulla protezione dei dati (Regolamento UE 2016/679). Tuttavia, è immaginabile che in futuro le autorità indaganti richiedano l’accesso a tali dati in caso d’incidente. Del resto, la legislazione dà la priorità alla sicurezza stradale, all’accertamento della verità in caso d’incidente e alla protezione delle vittime. dan
TCS protezione giuridica circolazione Professionisti al vostro fianco nelle controversie Che ci si sposti con i mezzi pubblici, in auto, bicicletta oppure a piedi, nel traffico può sempre succedere di tutto. Se si finisce per litigare, la cosa rischia di venir a costare caro. La TCS Protezione giuridica circolazione assicura una copertura ottimale al cliente coinvolto in una disputa. Affidatevi al TCS e ai suoi esperti legali che vi consiglieranno e rappresenteranno con competenza. Grazie ad una somma assicurata fino a due milioni di franchi e all’assunzione degli onorari di avvocati e periti nonché delle spese processuali, potete affrontare serenamente controversie nell’ambito della mobilità. tcs.ch/circolazione
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In bici ubriaco, patente a rischio
In caso di incidente al 202 le auto di nuova immatricolazione dovranno essere dotate di registratore di bordo. Il dispositivo, comunemente denominato scatola nera , un sistema per l’arc iviazione di una serie di dati, utile ma di portata limitata. a quasi due anni, omologando le nuove auto, obbligatorio installare e attivare un o , acronimo di vent ata ecorder. al luglio 202 , nessun veicolo in pronta consegna potr essere messo in circolazione sul mercato dell’ senza questo registratore di dati, una norma c e la Svizzera a adottato. Tuttavia, il registratore di dati per autoveicoli ric iesto per legge non una blac bo come quella c e conosciamo dagli aerei. entre questa memorizza tutti i dati di un volo, in un’automobile le informazioni rilevate durante il viaggio vengono costantemente sovrascritte, in modo da documentarne soltanto gli ultimi secondi. uanto basta per ricostruire la dinamica di un incidente. Perc l’ serve proprio a questo, in quanto le tracce dei pneumatici, un tempo cos preziose, oggi non sono pi disponibili a causa dell’ S e dell’ SP. ’ regiL’EDR salva i dati di viaggio, ma li sovrascrive continuamente.
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stra informazioni su velocit , angolo di sterzata, posizione del pedale dell’acceleratore o del freno, regime del motore, accelerazione, variazioni di velocit dovute alla collisione, stato degli ancoraggi delle cinture di sicurezza o attivazione degli airbag. ati c e sono comunque gi disponibili nelle auto moderne. ella maggior parte dei veicoli, l’ integrato nell’unit di controllo dell’airbag, c e contiene anc e il sensore di accelerazione. ’ non trasmette nessun dato via radio. I dati rimangono nel veicolo fino a quando non vengono letti da un esperto per conto dell’autorit inquirente. li non sono quindi molto invasivi in termini di privacy. on registrano le abitudini del conducente, ad esempio se percorre spesso distanze brevi o lung e, se tende a guidare in modo tranquillo o pi dinamico e talvolta anc e sportivo. Per il TCS, complessivamente i vantaggi superano gli svantaggi. Coloro c e guidano con attenzione, nel rispetto delle norme del codice della strada e con un’auto in piena regola non devono temere l’ . l contrario i dati memorizzati possono contribuire a scagionare un conducente in caso di responsabilit dubbia. dan
C i guida dopo aver bevuto deve fare i conti con la legge. entre l’automobilista risc ia sanzioni pesanti fino alla reclusione, in genere il ciclista fermato dalla polizia in stato d’ebbrezza se la cava con una semplice multa. Penalmente parlando. Infatti, in sede amministrativa potrebbe non passarla cos liscia e vedersi persino ritirare la patente. Secondo la giurisprudenza del Tribunale federale, in presenza di comportamenti di dipendenza effettivamente rilevanti per il traffico l’autorit competente pu ordinare un esame di idoneit alla guida pure a c i circola in bicicletta o va a piedi. el caso in cui questa capacit risulti compromessa per consumo d’alcol problematico, la licenza di condurre veicoli a motore gli viene revocata a tempo indeterminato. peraltro possibile c e l’autorit disponga unicamente un divieto di circolazione con la bicicletta, ma c e si possa continuare a guidare l’autovettura. seconda del tasso alcolemico riscontrato, questo divieto pu essere a tempo indeterminato oppure di almeno un mese laddove il ciclista abbia solo messo in pericolo la sicurezza della circolazione, in modo grave o ripetuto.
Vera Beutler Dr. iur., responsabile Info-Center «Diritto & Assicurazioni» lex4you.ch
touring
L’automobile sarà la regina del Salone di Ginevra.
Ritorno al presente futuro Dopo una pausa forzata di quattro anni, il Geneva International Motor Show torna a casa a fine febbraio e brinda ai cent’anni dalla sua prima edizione internazionale.
gio della Rega, mettono in risalto il ruolo dei servizi di assistenza e soccorsi d’emergenza, tema chiave del Salone. Gli esperti TCS di Sicurezza stradale illustreranno come prevenire l’insorgere di situazioni pericolose nel traffico. Oltre ad un concorso, gli amanti di videogiochi troveranno sofisticate attrezzature per vivere un’esperienza immersiva. Al nostro stand i visitatori potranno poi rilassarsi, farsi servire un caffè da veri baristi o scambiarsi idee ed impressioni.
Foto ald, EF
Testo Daniel Riesen
Ad onor del vero la storia del Salone dell’Auto di Ginevra inizia nel 1905 quando si svolse la prima edizione, pionieristica. Ma è esattamente 100 anni fa che la manifestazione assume una dimensione internazionale. Inaugurato solennemente da Ernest Chuard, allora presidente della Confederazione, vi aderiscono 200 espositori e 68 000 visitatori che ne consacrano il successo. È senz’altro anche grazie alla grande risonanza del Salone che in Svizzera quell’anno il numero di automobili immatricolate passa da 33 000 a 39 000. Lo si legge sul sito del Geneva International Motor Show (GIMS).
posiziona come esposizione convenzionale, nel senso positivo del termine, perché riporta al centro l’automobile. Gli organizzatori non nascondono che il rilancio è difficoltoso. Ma ci si adatta. Il GIMS sarà più modesto del solito e durerà dal 26 febbraio (apre al pubblico il 28) al 3 marzo 2024. Grande attesa per i marchi che coglieranno l’occasione per presentare le novità. Dal presente all’avvenire, che va in scena negli spazi che portano nomi inglesi per sottolineare l’impronta internazionale, e quindi anglofona, dell’appuntamento: Innovation Pavilion, Design District, Zero Emission Space e Adrenaline Zone.
Si riparte il 28 febbraio Dal passato al futuro: lo slogan del Salone dell’Auto 2024 «Auto Future Now» dà il tono e va in controtempo rispetto al pessimismo che talora aleggia intorno alla quattroruote. Il Salone dell’Auto si
Il TCS è della partita Fedele sostenitore del Salone, il TCS rinnova la sua partecipazione. Sarà al Palexpo con un veicolo della TCS Patrouille e della TCS Swiss Ambulance Rescue. Insieme con il drone di salvatag-
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Il TCS aiuta Al Palexpo presenta il suo ampio ventaglio di servizi di assistenza e soccorso.
Biglietti gratuiti per i soci TCS In collaborazione con il Geneva International Motor Show il TCS offre ai soci entrate gratuite per le giornate dal 28 febbraio al 3 marzo 2024. Basta semplicemente registrarsi al link qui sotto con il numero di socio. Il contingente è limitato a 5000 biglietti. Quindi, meglio non aspettare troppo! ticket.tcs.ch
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Innovare Ultimissime dal mondo dei viaggi Testo Dominic Graf
«Destinus-1: Jungfrau» Gli ingegneri sono riusciti a far volare a velocità subsoniche il prototipo in scala senza pilota. Un importante traguardo sulla strada verso l’iperplano, velivolo a metà strada fra aereo e razzo.
Tristan Fuller, responsabile di progetto presso la Destinus, mentre riempie l’«Hydrocat» d’idrogeno liquido.
Ovunque sulla Terra in poche ore
Sì, avete letto bene: da Zurigo a Sydney in quattro ore. Com’è possibile? A prometterlo è Destinus, start-up fondata nel 2021 a Payerne (VD), che intende rivoluzionare l’aviazione. Nel 2040 i suoi futuristici superjet dovrebbero trasportare persone e merci agli antipodi con velocità di Mach 5, ovvero oltre 6000 km/h. Il cuore del sistema è l’«Hydrocat», ibrido alimentato con cherosene e idrogeno liquido che combina le tecnologie dei motori a reazione convenzionali e dei ramjet. Il velivolo viene lanciato nella stratosfera e naviga a più di 30 chilometri d’altitudine. Da qui riscende nella troposfera per un atterraggio morbido in un qualsiasi aeroporto. Senza provocare emissioni inquinanti né rumore. Finora sono stati investiti nel progetto circa 65 milioni di franchi. Ma c’è ancora parecchia strada da fare. Per arrivare ai voli commerciali ipersonici a idrogeno rinnovabile, l’azienda prevede un budget nell’ordine di un miliardo di franchi. 42
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Hyperloop, la posta pneumatica XXL n sistema d’antica memoria ripensato in grande per il trasporto di merci e persone a 000 m all’ora in tubi sottovuoto. allievi del Politecnico federale di urigo lavorano su un progetto c e prevede lo sviluppo di una tratta per questi treni ultraveloci. «Eurotube» Il treno a lievitazione magnetica (maglev) non tocca le rotaie. Il tunnel è tenuto a bassa pressione in modo da minimizzare l’attrito dell’aria.
Foto MS Photographie, EuroTube Foundation
In breve Il treno non si ferma mai
Il traduttore nell’orecchio
no studio britannico di design dei trasporti sta immaginando speciali piattaforme per eliminare le soste dei treni ad alta velocit oving Platforms una soluzione ingegnosa c e consente il trasferimento passeggeri in movimento. Treni locali o tram si accostano e si connettono tramite paratie a porte mobili, lasciando salire e scendere i viaggiatori.
Sembrano roba da fantascienza, gli auricolari Titan di ymanu, i primi con integrato e traduzione in tempo reale di 3 lingue. ei viaggi all’estero permettono di capire la gente del posto, al ristorante, in stazione, sui bus o al pronto soccorso. otati di tecnologia eSI , si possono utilizzare in modo indipendente dallo smartp one.
Viaggio nel tempo quasi reale
Esplora il mondo giocando
a realt aumentata arricc isce l’esperienza del turista, rendendo ancor pi fruibili i beni culturali e storici. n esempio riuscito di fusione fra mondo digitale e virtuale il tour immersivo ssen . Indossando un visore per la realt mista, nella visita guidata di due ore, si vive la citt tedesca come era all’epoca con i suoi costumi e calessi.
eo uessr un gioco di geografia basato su oogle aps in cui si viene posizionati da qualc e parte del mondo con Street ie . Si tratta di indovinare dove ci si trova cliccando con il mouse. Pi ci si avvicina al luogo mostrato, pi punti si guadagnano. Ci si pu divertire da soli, con gli amici oppure competere con giocatori di tutto il mondo.
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l’EsPERTo TCS
Adattatori per cinture di sicurezza in gravidanza? ’uso delle cinture di sicurezza in gravidanza continua a sollevare dubbi e false credenze. olte donne pensano c e metta in pericolo il nascituro e c e un adattatore riduca questi risc i. Per far c iarezza, TCS e C anno svolto un cras test con quattro tipici dispositivi diffusi sul mercato. isultato nessuno davvero efficace. Tutti i modelli, pur con differenze costruttive, interferiscono infatti con il percorso della fascia addominale. on resistono alle forze generate dall’impatto e non mantengono la parte inferiore della cintura di sicurezza stabilmente sotto il pancione. li accessori ne compromettono la capacit di avvolgimento e quindi di ritenuta del bacino. e pressioni misurate su torace, ventre e bacino anzic ridursi aumentano. Il TCS consiglia di usare la tradizionale cintura di sicurezza a tre punti del veicolo. uesta non comprime il feto e in caso di incidente tutela al meglio mamma e bambino. per importante posizionare il nastro orizzontale il pi basso possibile sotto la pancia, ben aderente al bacino la cintura diagonale deve passare sopra la spalla e attraversare il petto tra i seni. tcs.ch/cintura-sicurezza-gravidanza Jürg Reinhard Capo progetto Test & tecnica
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ll inse na dello star ene nelle ac ue sor ive di Leu er ad e aden, appre ate i dai romani | r ovia, ri ioni e allese, cantoni ricchi di terme | re fu he invernali febbraio 2024
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Scoprire
Consigli di lettura
salute
Per gli amanti dell’acqua e del g iaccio, dei giardini e dell’orrore Insonnia – quando manca il sonno Dormire bene e a sufficienza è importante per il benessere fisico e psichico. Spiegazioni del dr. med. Thomas Ihde del centro ospedaliero Spitäler fmi AG. Cos’è l’insonnia?
Inseguendo le onde
Giardini da sfogliare
Antoine Quinquis è affascinato dalle onde. Il fotografo ha viaggiato ai quattro angoli del pianeta per osservare chi le cavalca, mentre frustano il mare o s’infrangono sulle coste. «Vagues d’âme» ne inquadra colori e umori da prospettive inedite. In francese.
Diario perenne, il libro della scrittrice e paesaggista Ruth Chivers presenta un giardino per ogni giorno dell’anno: dal Jardin Majorelle in Marocco ai giardini della Reggia di Versailles, passando per quelli immaginari, evocati negli affreschi di Pompei. In inglese.
locus-solus.fr
batsfordbooks.com
’insonnia un disturbo per cui la quantit o la qualit del sonno sono considerate insufficienti. Si distingue tra c i a difficolt ad addormentarsi e c i a difficolt a dormire senza interruzioni e, infine, c’ anc e un gruppo c e sostanzialmente si sveglia troppo presto al mattino. Spesso, per , si riscontrano anc e forme miste. C i ne soffre non prova disagio solo di notte al mattino non ci si sveglia riposati e ci si sente esausti durante il giorno. Quali effetti può avere l’insonnia sulla salute fisica e mentale?
uando si soffre di insonnia c’ un’attivazione eccessiva dell’asse dello stress, c e perde il suo normale ritmo veglia sonno soprattutto sonno . Ci comporta un aumento del risc io, ad esempio, di ipertensione arteriosa e di malattie cardiovascolari come la vasocostrizione. Fortunatamente, questi risc i sono relativamente bassi. Il risc io di gran lunga maggiore quello della depressione da esaurimento.
Nel ventre dei ghiacciai Superbo album di Jean-François Delhom. Lo speleologo ha esplorato 84 grotte glaciali in Svizzera tra il 2017 e 2023 documentandone così la loro trasformazione nel tempo. Un’ode allo splendore effimero dei ghiacciai che si stanno ritirando. In francese.
verlagshaus24.de
editionsfavre.com
sistono approcci comportamentali, ma anc e una breve psicoterapia specifica per il sonno, c e pu essere seguita anc e in gruppo. Per leggere l’intervista completa tcs.ch/insonnia
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Posti da brividi Guida ai luoghi della paura in Europa, di Julia Schattauer. Tenebrosi come il castello ceco Houska con il pozzo che porterebbe all’Inferno, le catacombe parigine o il Rio Tinto, fiume rosso sangue che bagna un paesaggio fantastico in Andalusia. In tedesco.
Quali sono le possibilità di trattamento non farmacologico dell’insonnia?
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L’acqua termale proviene dallo scioglimento della neve e dalla pioggia.
Una tradizione millenaria
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I bagni termali in Svizzera anno alle spalle una lunga storia. i nell’antic it , le sorgenti minerali di eu erbad S e aden erano conosciute per il loro potere curativo e frequentate da persone in cerca di benessere.
In questa fresca giornata autunnale, ci dirigiamo verso eu erbad, uno dei sei comuni c e ospitano dei bagni termali in allese. Florent oos, responsabile del turismo nella localit vallesana, ripercorre la storia dei bagni in questo villaggio, situato a metri d’altitudine I primi segni di una presenza umana datano dell’epoca celtica. on sappiamo
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r me ur ener, uliane Lut
per con certezza se furono costruiti degli edifici o se le persone praticavano gi i bagni. I omani, c e sono arrivati poco dopo, utilizzavano per contro le sorgenti d’acqua calda. Tuttavia, fino ad oggi, non sono state scoperte tracce di terme o edifici specifici. Sono quindi circa 2000 anni c e la gente fa i bagni a eu erbad .
Un uomo di chiesa e degli scrittori Il termalismo a iniziato a svilupparsi pi di 00 anni fa. el 0 , il cardinale att us Sc iner diventa proprietario di una fonte termale e di un albergo. razie al suo titolo e al suo incarico, colui c e per poco non divent papa alla morte di eone , viaggiava molto sia in Svizzera c e all’estero. Il cardinale, › 47
quadrilingue, fece così conoscere le terme e raccomandò Leukerbad (Boez a quell’epoca) come destinazione ideale. Era l’inizio di una nuova era per quei luoghi. Le famiglie nobili della regione, dei privati facoltosi, vi costruirono delle case. Il villaggio si sviluppò rapidamente e i turisti della salute affluirono da tutte le parti d’Europa. Tra di loro anche vari personaggi famosi, come gli scrittori Johann Wolfgang von Goethe, Guy de Maupassant o ancora Mark Twain. I bagni non servivano solo a scopi terapeutici o d’igiene. Avevano anche una funzione sociale, di affari e politica, talvolta pure di prostituzione. All’epoca, durante i loro soggiorni, i visitatori passavano fino a nove ore al giorno nei bagni e dovevano consumare tra i due e i tre litri d’acqua termale. Le abitudini sono decisamente cambiate, dato che oggigiorno i bagnanti passano al massimo tre ore in una vasca. Quattro milioni di litri al giorno Proseguendo la visita di Leukerbad, Florent Moos si ferma davanti ad una delle numerose fontane del villaggio. L’aria già piuttosto fresca contrasta fortemente con il calore che si libera dalla fonte d’acqua. La voglia d’immergervi le mani è irresistibile. Spiegazioni: «L’acqua proviene dallo scioglimento della 48
I curisti trascorrevano fino a nove ore al giorno nei bagni.
65 sorgenti sono disseminate nel villaggio vallesano e nei dintorni.
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Foto ald (Leukerbad)
Quarant’anni! È il tempo che l’acqua ci mette prima di sgorgare dalla terra.
neve o dalla pioggia, dal Torrenthorn, la montagna di 3000 metri che sovrasta il villaggio. Siccome la regione è calcarea, l’acqua può infiltrarsi e scendere fino a 500 metri d’altitudine, ossia 1000 metri più in basso rispetto al paese. E più scende, più l’acqua si riscalda. La pressione della terra la respinge poi fino in superficie». Lungo il suo percorso ha tutto il tempo di arricchirsi di minerali e riscaldarsi. Quando, dopo decenni, fuoriesce, ha una temperatura di 51 gradi, bisogna raffreddarla fino a 35 gradi prima di ridistribuirla nelle vasche. «Questa differenza di temperatura è anche un guadagno di energia che può essere usata per altri scopi», precisa Florent Moos. La portata è tanto impressionante quanto il cammino percorso e la temperatura: ogni giorno quasi quattro milioni di litri d’acqua sgorgano dalle 65 fonti, situate principalmente sulle alture di Leukerbad, o persino nella montagna. La maggior parte di quest’acqua finisce la sua corsa nelle diverse vasche, tra le quali quelle dei due principali centri termali: quello del Patriziato (Leukerbad Therme), aperto nel 1980, e l’Alpentherme, che invece data del 1993. Chiaramente non sono stati creati dal nulla, bensì sono state modernizzate strutture sfruttate in precedenza. Sin dal passaparola avviato da Matthäus Schiner secoli fa, la località termale di Leukerbad è diventata un punto di riferimento per i cultori dei bagni. Lo dimo-
stra il fatto che in un anno, tra il maggio 2022 e l’aprile 2023, nel solo centro del Patriziato, ben 350 000 visitatori hanno deciso di passare qualche ora nella benefica acqua calda. Una cifra, questa, che è tanto più notevole se si confrontano gli ospiti provenienti da ogni dove con il numero di abitanti del paese, che sono soltanto 1275. jb
Baden rinasce a vita nuova La sorgente gorgogliante della Limmat è visibile in una colonna di vetro sulla riva del fiume. Avvicinandosi, si sente un leggero odore di uova marce. È lo zolfo contenuto nell’acqua termale più ricca di minerali della Svizzera. Ma anche il calcio, il ferro, lo iodio, il fluoro, lo zinco e il magnesio hanno reso le sorgenti sull’ansa della Limmat popolari tra i Romani 2000 anni fa. Fu soprattutto per i soldati di stanza nell’accampamento di Vindonissa, a sette chilometri di distanza, che si costruirono ampie strutture balneari a cui nel corso del tempo si aggiunse un insediamento. Oggi, il centro benessere Fortyseven, che reca la firma dell’architetto ticinese Mario Botta, attira a Baden chi vuole rilassarsi in un ambiente chic. L’imponente edificio color sabbia offre acqua riscaldata a 32–38 gradi Celsius in diverse piscine e tutti i tipi di trattamenti per il corpo e la mente. L’apertura a fine 2021 segna anche un nuovo inizio ben visibile per la storica città termale. Per molti anni nel quartiere lungo le rive del fiume con il Limmatquai, la Kurplatz e la Bäderstrasse regnava un laisser-aller immobilizzante. Gli edifici ispirati al classicismo e storicismo, un tempo magnifici e spesso interconnessi, erano diventati sempre più fatiscenti e, nelle giornate cupe, il quartiere termale era talmente deserto da far venire i brividi. Negli anni Ottanta, un hotel dopo l’altro fu costretto a chiudere. Baden aveva ormai perso il suo fascino come località termale, in parte perché numerosi disturbi potevano essere trattati con i farmaci, che erano più economici rispetto ai soggiorni di cura che duravano diverse settimane. febbraio 2024
Il quartiere termale, con gli edifici in stile classicista e storicista, si presenta di nuovo molto attraente.
Kesselbad I resti del bagno medievale possono essere ammirati al piano terra del centro termale Fortyseven.
La piccola città diventa mondana Fino alla prima guerra mondiale la clientela facoltosa, d’alto rango e nome, veniva a trascorrere le vacanze nei lussuosi alberghi della graziosa cittadina termale, che nel 19° secolo avevano vieppiù sostituito le vecchie locande e pensioni. L’Hotel Blume sulla Kurplatz, risalente al 1421, con l’elegante atrio
con tetto in vetro e la sala da pranzo, riportata allo stato originale, testimonia questo periodo florido vissuto dalla città termale. Il fatto che la prima linea ferroviaria aperta in Svizzera nel 1847 collegasse Zurigo a Baden tramite la famosa «Spanisch Brötlibahn» sottolineava l’importanza della città, che veniva citata alla stregua di Marienbad o › 49
Belle époque: l’atrio ottocentesco restaurato dell’Hotel Blume.
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Il centro benessere Fortyseven ha dato nuovo impulso alle terme.
Un bagno gratis nelle sorgenti all’aperto: è nuovamente possibile.
poveri facevano il bagno all’aperto, dove oggi si trova la Kurplatz. Ad esempio nel Verenabad, alimentato dall’omonima sorgente. Poiché la sua acqua era considerata benefica per la fertilità, era molto popolare tra le donne senza figli. I bagni pubblici o, meglio, le vasche all’aperto, utilizzabili gratuitamente,
esistono ancora oggi: uno sul Limmatquai e uno a Ennetbaden, che ha anche una vasca per pediluvio. Promosse da un gruppo di artisti di Baden, sono state finanziate dai comuni di Baden ed Ennetbaden. E così, pure in inverno, gente di ogni età si diverte a sedersi nelle calde acque curative. jl touring
Foto Emanuel Freudiger
Baden-Baden. Prima dell’apertura della SNB, la «Ferrovia Svizzera del Nord», gli ospiti raggiungevano la località termale da Zurigo con il battello sulla Limmat. Nel 19° secolo, la tranquilla cittadina si trasformò in un centro termale mondano: chi voleva immergersi nelle acque curative lo faceva sempre più in bagni individuali situati nei sotterranei degli alberghi. Le cose erano invece più democratiche e conviviali nel Medioevo, quando Baden era una delle stazioni termali più prestigiosi d’Europa. Tra il 12° e il 17° secolo, monarchi, importanti personaggi politici ed ecclesiastici venivano a soggiornare in dimore signorili fino a otto settimane con il loro entourage e la servitù. Portavano con sé il bestiame, per il quale esistevano apposite stalle. A quei tempi, uomini e donne, vestiti con camicie di lino, stavano seduti nell’acqua per molte ore, mangiando e bevendo, facendo affari e discutendo di politica. Coloro che soffrivano di un’eruzione cutanea si ritenevano fortunati; era convinzione diffusa che in questo modo si liberassero da succhi «malefici». Gli ospiti che non sopravvivevano alla dura terapia venivano sepolti in un cimitero speciale. I resti in pietra del Kesselbad, uno dei 31 bagni signorili sono ancora visibili al piano terra del centro benessere Fortyseven. Nel Medioevo i
Un omaggio alla fede che guida e protegge Eccezionale lavorazione a mano e design significativo
Con un intarsio di legno d’ulivo
Messaggio rassicurante inciso sul retro della croce
Fin dai tempi biblici, l‘ulivo è stato un simbolo di pace, riconciliazione e rinnovamento. Ora il legno di questo antico albero proveniente dalla Terra Santa è il nuovo elemento centrale di un nuovo straordinario design, disponibile in esclusiva presso The Bradford Exchange. Vi presentiamo il ciondolo in legno d‘ulivo e diamanti „Radicati nella fede“, che ricorda la presenza di Dio nella nostra vita quotidiana. Realizzato a mano, il ciondolo a forma di croce presenta un intarsio di legno d‘ulivo dai toni caldi, contrastato dall‘acciaio inossidabile e messo in risalto dalla placcatura ionica in oro e dai dettagli del bordo a corde. Al centro brilla un diamante solitario, perfetto simbolo della luce della fede. Sul retro sono incise le parole rincuoranti „Lui è con me, sempre“. Una catenina in acciaio inossidabile di 61 cm completa il look. Con uno stile originale e dallo stile senza tempo, questo ciondolo pieno di luce Le ricorderà i doni della fede ogni volta che lo indosserete.
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Radicati nella fede
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Via/N. Cap/Città E-mail (solo per elaborazione ordini) Firma
Telefono (solo per domande)
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Bad Schinznach
Ampio stabilimento suddiviso in due zone. Chi è in cerca di tranquillità e silenzio opterà per la Thermi spa (entrata dai 16 anni): nulla di meglio dopo una giornata faticosa che immergersi nella vasca all’aperto (35 gradi); poi concedersi un trattamento estetico o massaggio, magari aggiungere un bagno a vapore aromatico, fra suoni rilassanti ed atmosfere mistiche nell’Orient Cocon. L’Aquarena fun invece è un paradiso per famiglie: bagno fluviale, scivolo nella grotta di 65 m, piscine tutte con acqua termale, interne ed esterne, di cui una sportiva. E perché non regalarsi un fine settimana nell’esclusivo Kurhotel, circondato da un bel parco con alberi secolari!
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Brigerbad
Le origini del Brigerbad risalgono a tempi remoti. Le sorgenti furono riscoperte nel 1471 e dagli anni Cinquanta lo storico complesso nella Valle del Rodano (VS) si è trasformato in un moderno centro termale; che vanta, fra l’altro, lo scivolo esterno più lungo delle Alpi svizzere. Nella grotta rinnovata i bagnanti possono crogiolarsi nell’acqua tenuta costantemente a temperatura fra i 40 e 42°C, perfetta nella stagione invernale. Il centro comprende un’oasi benessere con diverse saune e bagno turco. Per il pubblico più giovane c’è il Kids Splash. jb thermalbad-wallis.ch
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Illustrazioni L’atelier cartographik, foto ald, Aqua-Spa-Resorts AG
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Sorgenti benefiche a Svizzera conta 22 stazioni termali, numerose in rgovia, nei rigioni e nel allese. sclusive o pi semplici, sono l’ideale per rigenerare corpo e mente.
Bad Schinznach Sole Uno Rheinfelden 3 Wellness Therme Fortyseven Baden 4 Terme di Zurzach 5 Brigerbad 6 Terme di Leukerbad 7 Walliser Alpentherme & Spa Leukerbad 8 Les Bains de Saillon 9 Les Bains d’Ovronnaz 10 Samedan 11 Terme di Vals 12 Aquandeer, Mineralbad Andeer 13 Bogn Engiadina Scuol
uando fuori fa freddo, esiste qualcosa di meglio c e lasciarsi coccolare dalle calde acque e dimenticare routine e affanni seconda del contenuto di minerali, le terme sono dei toccasana con effetti positivi noti fin dall’ ntic it . d esempio quelle di Saillon S , indicate per c i soffre di artrosi e dolori cronici. ppure il Sole no di einfelden, dove l’acqua ad alta concentrazione salina dispensa un’esperienza unica, rilassante e rivitalizzante. Il centro ogn ngiadina, poi, una vera oasi del ellness c e attualmente sfrutta dieci fonti locali ricc e di magnesio, potassio e calcio. ui di seguito vi descriviamo in sintesi le nostre preferite fra le terme elencate. jl
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Bogn Engiadina Scuol
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Il Mineralbad & Spa è un palazzo tutto votato al benessere, che si trova sulla piazzetta del villaggio grigionese. Insolito lo sviluppo in verticale e il concetto di illuminazione con grandi vetrate. Il percorso sensoriale inizia nell’Alpenbad. L’acqua sulfurea di 35°C sgorga direttamente sotto l’impianto. Salendo, gli ambienti si susseguono come in un labirinto termale, con stanze di vapore e vari bagni. Ogni piano è ricoperto di piastrelle smaltate di un colore diverso. Il rituale tocca il culmine nella piscina sul tetto con vista su campanile e Alpi. mineralbad-samedan.ch
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I leggeri sciabordii delle acque del lago ritmano la notte e cullano gli ospiti finché s’addormentano.
Un lago che vi rimbocca le coperte el cuor dell’inverno, ci tuffiamo nelle braccia di orfeo in maniera insolita con un lago affascinante a fare da scenario. n cambio d’orizzonti rigenerante a eisimmen dove passiamo una notte non come le altre. ascale tehlin
uando l’inverno la fa da padrone, la tentazione di restare al caldo, avvolti in una coperta di lana, si fa spesso sentire. ppure, la stagione fredda offre anc e delle possibilit per evadere e apprezzare una serata cocooning vicino al camino, ma in un altro ambiente. Il Forellensee, il lago delle trote in italiano, offre uno scenario originale per c i desidera trascorrere una notte insolita. Situato a eisimmen, nell’ berland bernese, questo lag etto rannicc iato in una natura ben preservata, dove gli abeti lambiscono i canneti. Il posto conosciuto dai pescatori c e qui possono dedicarsi alla loro passione dal . ’altronde proprio cos c e aniel 54
ller a avuto un colpo di fulmine per questo luogo incantevole. a allora, l’imprenditore ne diventato il proprietario. a modernizzato il vecc io ristorante, poi a sistemato dei pod sulle rive, ma anc e uno c alet galleggiante e una mini villa. d proprio in quest’ultima c e o deciso di trascorrere una notte non come le altre. ’interno della villa, tutto in legno, caloroso. Tovagliette, tende a quadretti rossi e bianc i e plaid di pelliccia conferiscono al luogo un’atmosfera da c alet. n’ampia vetrata, affacciata sul lago, d l’impressione d’essere a bordo di un’imbarcazione. entre la luce si affievolisce, la calma circostante invita a so-
gnare. Solo alcune anatre vengono a turbare il silenzio e vogano davanti a me, quasi a volermi augurare la buona notte. Sull’altro argine, scorgo la luce di un pod, apparentemente occupato. na stufa, elemento indispensabile per rallegrare una bella notte invernale, troneggia nel locale. Carta, legnetti e ceppi sono gi stati preparati e devo solo strofinare un fiammifero per riscaldare la mia tana notturna. ll’esterno, alcuni lampioncini c e decorano gli alberi e il ponte di legno rendono il paesaggio particolarmente fiabesco. e ombre sembrano giocare a nascondino sull’acqua cristallina del Forellensee. opo aver assaporato una tazza di t , fabbricato touring
Il sito offre diversi alloggi: semplice podhouse, mini villa o chalet galleggiante. Disponibili anche per degli eventi.
Due altre idee per passare delle notti indimenticabili
Nella mini villa, ci si può concedere il lusso di una serata intima accanto al fuoco crepitante.
Capanne negli alberi nel cuore dell’Ajoie Aperte tutto l’anno, le capanne di Le Mont, a Cœuve (JU), sono riscaldate e isolate. Come dei veri e propri nidi, si ergono armoniosamente nel magnifico bosco di faggi. Le radici principali degli alberi sono state inguainate in modo speciale per non danneggiarle e le capanne poggiano su palafitte.
non lontano da qui con erbe della regione, non mi resta che spegnere la luce per addormentarmi in questo ambiente rassicurante, al ritmo della natura. Dolce risveglio Che bello essere destati dallo starnazzare e dal canto degli uccelli, piuttosto che dal suono troppo famigliare della sveglia! Aprendo la grande tenda rossa di velluto che orna la vetrata, vedo un airone sull’argine. All’alba, un bel cesto composto da prodotti regionali è stato lasciato davanti alla mia porta. Dopo la mia scoperta notturna di questa distesa d’acqua, decido di fare il giro del lago di giorno. Quest’ultimo ha una superficie di 1,7 ettari. Il suolo che lambisce l’acqua dolce è spugnoso, tappezzato qua e là da muschi e resti di neve. Pini ricoperti da licheni, abeti, noccioli o mirtilli, la flora è variata e sfoggia tinte brune e verdi. Ma Daniel Müller mi distoglie dal mio fantasticare per spiegarmi ciò che differenzia questo luogo dagli altri. Nel 2015, ha infatti deciso d’introdurre dei gamberi autoctoni febbraio 2024
nel lago: «Dato che l’Astacus astacus è una specie minacciata, ho avuto voglia di offrirgli un habitat adeguato e protetto. Questa specie è stata vittima della moltiplicazione dei gamberi americani, molto invasivi e portatori sani della peste del gambero. La degradazione degli ambienti naturali ha pure contribuito alla diminuzione di questi crostacei». Il suolo ghiaioso del laghetto bernese è particolarmente adatto ai gamberi dai piedi rossi, chiamati anche gamberi nobili. Inoltre, la qualità dell’acqua viene controllata regolarmente. Mi piacerebbe davvero vederli, ma vivono di notte e si nascondono durante la giornata. Daniel Müller mi dice che è però possibile degustarli al ristorante, che possiede diversi vivai. Ma dopo aver ascoltato la loro storia preferisco rinunciare e pensarli liberi di squazzare. Informazioni e prenotazioni: forellensee.ch madeinbern.com Questo reportage è stato realizzato grazie al sostegno di Made in Bern.
Teufelgraphics
cabanes-du-mont.ch
Casette di legno nella Foresta Nera Immerse nella natura, sospese tra gli alberi da frutto, la vigna e il bosco, tutte queste affascinanti villette di legno dispongono di un balcone per godersi la vista e prendere una boccata d’aria. Nelle vicinanze è a disposizione degli ospiti una sauna. waldhisli.de
Viaggiare sicuri in Svizzera e all’estero tcs.ch/eti
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Forum touring impressum
quiz dei lettori
Rivista del Touring Club Svizzero Editore Touring Club Svizzero Casella postale 820 1214 Vernier (GE)
Leggere attentamente la rivista per rispondere alla domanda del nostro quiz.
Partecipazione gratuita entro il 25.2.2024 su touring.ch/quiz-lettori
In quali strati della struttura stradale si può inserire attualmente l’asfalto riciclato?
Vice caporedattore Dino Nodari (dno)
A B C
strati di fondazione, di base e di usura
strati di fondazione, di base e di binder
strati di fondazione, di binder e di usura
Premio: 2 × 2 biglietti per il super show «The Blues Brothers» del 17 maggio 2024 alle ore 20 nella Stadthalle di Coira nicetime.ch/veranstaltungen/blues-brothers-approved Nessuno scambio possibile (valore di ogni biglietto: 102.50 fr.). Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.
I lettori ci scrivono Occhio agli acquisti online
o scorso novembre o deciso di comprare dei cerc i per le mie nuove gomme invernali. Siccome i prezzi praticati in Svizzera mi sono sembrati esagerati o cercato su internet. In un negozio ne o trovato un set adatto alla mia I .3 Pro S c e, stando alle indicazioni del fornitore, viene fornito con tanto di certificazione . Tempo una settimana e ricevo i cerc i in magnifici cartoni. Incarico subito il mio garage del montaggio. Poco dopo mi c iamano per avvertirmi c e i cerc i sono troppo grandi per la dimensione del pneumatico e c e sporgono di un pollice. norma di legge non sono quindi ammessi sulla mia auto. Prendo immediatamente contatto con il venditore, sempre per mezzo posta elettronica in mancanza di un recapito telefonico. lcuni giorni pi tardi mi arriva un messaggio di scuse con l’invito a ritornare i cer56
c i. Prima, per dovrei passare un nuovo ordine, pagare e quindi spedire indietro i quattro cartoni, purc non aperti o danneggiati. mie spese. ei giorni successivi o diversi scambi di e mail, tutti dello stesso tenore, ovvero c e impossibile restituire merce sballata.
tiva visibilit i pedoni farebbero bene ad indossare pantaloni c iari e, con la pioggia, elementi riflettenti. on tutti gli attraversamenti pedonali sono illuminati. ppure lampioni a sulle strade nell’abitato sarebbero una soluzione economica e a basso consumo energetico.
C. Bourquin @
N. Sigrist @
Il TCS consiglia di ordinare ricambi soltanto tramite concessionaria di propria fiducia. Infatti raro c e i filtri di ricerca sui siti online consentano di inserire tutti i dati rilevanti. Senza le conoscenze tecnic e necessarie facile ordinare prodotti con le dimensioni sbagliate. TCS Test & tecnica Pedoni più visibili
ella stagione invernale si fa sera prima e le notti sono pi lung e. In condizioni di cat-
Caporedattore Felix Maurhofer (fm)
Grazie ETI!
i ringraziamo dell’efficiente aiuto dopo l’incidente in ermania durante la nostra crociera sul eno. bastata una c iamata alla centrale d’intervento c e a organizzato l’ambulanza, arrivata in men c e non si dica. I soccorritori anno assistito la paziente con gentilezza e competenza. bbiamo condiviso con loro lo spuntino al sacco offertoci dall’equipaggio del battello. *nomi noti alla redazione
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch
Redazione Jérôme Burgener (jb) Dominic Graf (dg) Juliane Lutz (jl) Philippe Rawyler (pra) Daniel Riesen (dan) Pascale Stehlin (pst) Art Director Alban Seeger Concetto grafico Michele Iseppi Responsabile foto Emanuel Freudiger (ef) Layout Sara Bönzli Stephan Kneubühl Andreas Waber Mathias Wyssenbach (mw) Correttorato Michela Ferrari (I) Tania Folly (F) Susanne Troxler (T) Traduzioni Grazia Annen (I) Philippe Rawyler (F) Corrispondenza TCS – Redazione Touring Poststrasse 1 3072 Ostermundigen Tel +41 58 827 35 00 touring@tcs.ch Tiratura Edizione italiana: 69 118 Totale: 1 111 449 Edizione/Marketing Cumi Karagülle Pubblicità Roger Müller, responsabile vendite Cédric Martin Vanessa Ukoh, +41 76 536 81 99 anzeigen@tcs.ch Abbonamento compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 10 volte l’anno. Modifica indirizzo con il numero di socio: TCS, Casella postale 820, 1214 Vernier, Tel. 0844 888 111, info@tcs.ch Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Produzione Swissprinters SA Brühlstrasse 5 4800 Zofingen
touring
odice postale
2800 Testo ascale tehlin
Al volante della biblioteca mobile, Nicolas Burkhardt parte dal deposito di Delémont dal martedì al sabato.
Foto
livier o elsan
icolas ur ardt percorre il iura e il iura bernese con il bibliobus da ben 3 anni partendo da el mont. anciato inizialmente dall’ niversit popolare giurassiana, e gestito oggi da un’associazione indipendente, questo insolito veicolo si ferma in 0 comuni accontentando cos gli appassionati di lettura. opo un apprendistato come libraio, seguito da una formazione di bibliotecario, ur ardt a dovuto anc e superare l’esame di guida per mezzi pesanti per svolgere questa doppia funzione molto particolare. In effetti, deve portare la biblioteca itinerante fino al villaggio previsto. Poi, alle fermate, consiglia gli abbonati sulle letture. isto c e le latterie, le botteg e e gli altri negozi di prossimit sono quasi tutti scomparsi nei villaggi c e serviamo, gli abitu attendono sempre con grande impazienza l’arrivo del bibliobus , racconta. uello c e mi piace del nostro progetto c e andiamo a incontrare le persone. a forza di frequentarle regolarmente si creano dei bei legami con alcune di esse. ’altronde, s’impara molto su una persona conoscendo i libri c e legge , prosegue. Una passione intatta accontandoci qualc e aneddoto, il giurassiano cita la fedelt di una famiglia di generazioni c e ritrova ogni volta c e fa sosta nel villaggio. quanto pare, leggere aiuta a mantenersi in forma Si ricorda anc e di una signora c e aveva preso in prestito un libro di arbara Cartland e c e aveva poi reso con tracce di scotc sulla copertina. a confessato all’autista di aver voluto nascondere la posa troppo suggestiva dell’eroina, per non far venire strane idee al marito. il suo pi grande spavento uando rimasto in panne e a dovuto ric iedere l’intervento di un carro attrezzi. imorc iare il veicolo di 2 metri sulle strade piene di curve del iura stato piuttosto impressionante . nc e nel privato icolas ur ardt, oggi sessantenne, un avido lettore. ’interesse per la lettura nato quando aveva anni e da allora non a pi abbandonato il giurassiano. ientrando da scuola, si fermava sempre in biblioteca con i suoi compagni. n tempio della conoscenza , come ama definirla. a passione per i libri diventata un lavoro e lo accompagna nella vita quotidiana. bibliobus.ch
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La mia prima auto
Rimessa in sesto Tirando la lamiera feci in modo che il parafango scassato non toccasse la ruota, danneggiando la gomma.
uando mostrai una enault a mia moglie, mi disse categorica on ci salirei neanc e per sogno su un catorcio del genere . ppure sarebbe diventata proprio quella la mia prima macc ina. a comprai nel 2, usata, per 2 00 franc i. a piccola utilitaria presentava alcune caratteristic e tecnic e rivoluzionarie per l’epoca sistema di raffredda mento a circuito sigillato c e non ric iedeva quasi rabbocc i e un vero portellone posteriore incernierato in alto e piano di carico piatto sul quale issare facilmente casse d’acqua e altro batteria da volt, piuttosto debole per gli inverni nostrani, manovella d’accensione con la quale risultava praticamente impossibile avviare. Soprattutto lo sc ema meccanico da tuttodietro tipico delle enault era stato capovolto. In particolare, la fu la prima vettura della gie ad adottare la trazione anteriore. 58
I tecnici avevano sistemato il motore derivato dalla C sotto il cofano frontale e il cambio a tre marce in blocco davanti al motore. Ci spiegava quella lunga leva a manico d’ombrello infilata nel cruscotto e c e sporgeva nell’abitacolo. ando fondo ai nostri modesti risparmi partimmo per una breve luna di miele a Salisburgo. Svoltando, per distrazione urtai contro un furgoncino . entre questo ne usc senza neppure un graffio, mi ritrovai con il parafango davanti scassato. vremmo anc e potuto continuare se non fosse c e nelle curve la lamiera grattava la gomma.
Guido Giannini
«Anche la seconda auto che comprai fu una R4, rossa, impianto a 12 volt e con una marcia in più Cercasi: foto scattate dai lettori Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora raccontateci la vostra storia, curiosa, avventurosa o divertente che sia. Inviare con foto a corredo per e-mail a: touring@tcs.ch
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Montaggio Touring / Illustrazioni: iStock/DarthArt/Difydave
La mia mitica R4 blu
on volevo risc iare di rimanere a terra e, facendo forza riuscii a raddrizzare l’ammaccatura quanto bastasse. egli anni successivi, con la famigliola c e cresceva, ci facemmo diversi viaggi al Sud, in Spagna, Italia ed e ugoslavia su strade spesso dissestate. Con il tempo la francesina accumul cos tanta ruggine c e in certi punti si vedeva attraverso la carrozzeria. rmai era arrivata a fine vita. a vendetti dopo 0mila c ilometri macinati allegramente per un prezzo, pi c e soddisfacente, di 00 franc i.
#2 | Febbraio 2024
TICINO Bollettino della Sezione Ticino
In pensione con stile: il camionista che diventa modellista A pagina 74, vi raccontiamo la storia di Giuseppe Capuano, 77enne di Mendrisio che ha trasformato la sua passione in arte.
SEZIONE TICINO
Offerta Corsi TCS Ticino In questa edizione, desideriamo portare alla vostra attenzione i nuovi appuntamenti dei corsi e viaggi di TCS Ticino. Per qualsiasi informazione aggiuntiva possibile consultare il sito tcs ticino.c oppure contattarci tramite il centralino dell’ cio Corsi allo 0 3 2 . VIAGGIO IN 4X4 ia Risparm ne io z p o con l’ e m a nto «pernott », n in te da 750.– a d CH F
Toscana, Umbria e Marche 8–11 maggio 2024 Dopo il successo dell’edizione 2023, TCS Ticino è lieta di annunciare una nuova avventura in 4x4 nelle meravigliose regioni italiane: Toscana, Umbria e Marche. Quattro giorni di guida su percorsi sterrati affacciati sul Lago Trasimeno, la dorsale appenninica e città di ricche di storia. Lasciatevi trasportare dal vostro spirito avventuriero, dall’8 all’11 maggio 2024. Parliamo italiano, francese e tedesco. • Prezzo Soci: CHF 990.– (1 persona, ½ pensione e pernottamento in hotel) • Prezzo Soci: CHF 1390.– (2 persone, ½ pensione e pernottamento in hotel)
CORSI MOTO oto, Corsi M % di 0 5 fino al i TCS, c o S to s co n i su n iscrizio o.ch in c ti stc
Novità, e ora anch ggio le o n n co tuta
Corsi Moto (Rivera) per chi vuole migliorare le proprie abilità partendo dalle basi
Corso Moto PRO (Rivera): per chi vuole imparare le tecnica di guida adottata nello sport del motociclismo.
Date: domenica 21 aprile e giovedì 9 maggio 2024
Date: sabato 30 marzo 2024; 11 maggio e 25 maggio 2024
Prezzo Soci: CHF 100.–
Prezzo Soci: CHF 260.–
Prezzo: CHF 200.–
Prezzo: CHF 310.–
Corso Moto Intensivo (Ambrì):
Corso Moto Pista (Borgo Ticino, Pista Azzurra, Italia)
per chi ha già una solida esperienza di guida Data: domenica 26 maggio 2024
Un’esperienza di guida racing da vero pilota, in sicurezza! Date: venerdì 15 marzo 2024 e venerdì 12 aprile 2024
Prezzo Soci: CHF 120.– Prezzo: CHF 220.–
Prezzo Soci: CHF 330.– Prezzo: CHF 360.–
• Prezzo Soci: CHF 750.– (1 persona, ½ pensione con tenda propria)
CORSI DI AGGIORNAMENTO Corso Terza Età (Rivera): Per un aggiornamento alla guida, teorico e pratico.
• Prezzo Soci: CHF 990.– (2 persone, ½ pensione con tenda propria)
Data: 26 marzo 2023 Prezzo Soci: CHF 100.– Prezzo: 200.–
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Novità
Buoni valore TCS
Avete un compleanno in vista e siete ancora incerti su cosa regalare? Passate a trovarci nello shop TCS di Rivera, saremo lieti di consigliarvi un’esperienza indimenticabile per sorprendere i vostri cari: corsi, controlli tecnici ma anche gastronomia di alto livello presso la Locanda TCS di Scruengo. Vi aspettiamo!
Punto di contatto TCS SEZIONE TICINO Impressum Bollettino ufficiale dei Soci TCS, Sezione Ticino Tiratura 84 000 copie Edizioni 10 volte all’anno Redazione Marco Colandrea Layout Sara Bönzli (TCS) Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen
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Febbraio 2024
via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici. Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D e F), Telepass (I, F, E, P), Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria, info e pagamenti Pedemontana Telefono 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch
SEZIONE TICINO
Novità, eventi e curiosità Celebrità a Rivera Lo scorso 13 dicembre, la Sezione Ticino ha avuto il piacere di avere due ospiti d’eccezione in pista a Rivera al Corso Formazione complementare obbligatoria: Niccolò Canepa, pilota di moto e neo Campione del Mondo EWC e la sua compagna Aneta Mlcakova, nota modella e influencer. Per l’ex pilota MotoGp dunque, non solo sport ad alta velocità tra i cordoli ma anche sensibilità alla sicurezza stradale.
Una serata al circo con il Gruppo TCS del Luganese Sabato 2 dicembre, il Gruppo TCS del Luganese ha organizzato per i suoi soci una serata veramente speciale. Grazie alla partecipazione di oltre 180 soci, il Gruppo ha trascorso una serata emozionante al circo Knie ad Agno, in occasione della sua unica tappa prevista nel Canton Ticino. Prima dello spettacolo, in un tendone appositamente riservato ai soci iscritti, i partecipanti hanno potuto gustare un ricco aperitivo offerto dal Gruppo del Luganese. Dopo questo momento di convivialità, in posti riservati all’interno del tendone, i soci hanno assistito alle incredibili acrobazie degli artisti circensi. La serata è stata entusiasmante e ricca di emozioni. Il Gruppo del Luganese desidera ringraziare tutti i soci, ed è orgoglioso di aver constatato, per questa occasione, un’ottima partecipazione anche da parte di soci residenti in altre regioni del nostro Cantone. Un arrivederci al prossimo evento da parte del comitato del Gruppo TCS del Luganese.
Filippo Tadini, direttore TCS Ticino e Barbara Fantini, responsabile corsi e sicurezza stradale.
Rinnovato l’accordo tra ACS e TCS Anche per il prossimo anno, l’Automobile Club Svizzero (ACS) e il Touring Club Svizzero (TCS) hanno rinnovato la collaborazione concernente le prestazioni tecniche erogate dalla Sezione Ticino del TCS. Servizi dei quali i soci ACS possono usufruire a tariffe agevolate. Per esempio, si può effettuare un test pre-collaudo a 90 franchi al posto di 120 franchi, oppure un check-up completo in vista delle vacanze a 120 franchi invece dei 160 franchi previsti dal regolare listino prezzi. Queste sono alcune delle numerose prestazioni di cui i soci ACS possono usufruire a prezzi agevolati. Per ulteriori informazioni, potete contattarci all’indirizzo sezioneti@tcs.ch oppure al centralino telefonico della nostra sede a Rivera: 091 935 91 35.
La consulenza su Rete Uno Quali pneumatici scegliere in inverno? Come dovremmo comportarci per guidare in sicurezza nella stagione più fredda? Esistono dei corsi per perfezionare la guida? Durante la stagione invernale, la Sezione Ticino è stata interpellata dalla RSI per avere “il parere degli esperti” sul tema degli pneumatici invernali e sui corsi di guida sicura. Le consulenze, moderate da Carlotta Moccetti (RSI), sono andate in onda su Rete Uno il 13 novembre e il 5 dicembre 2023, e hanno potuto contare sulla partecipazione di FIlippo Tadini, direttore TCS Ticino, Barbara Fantini, responsabile corsi e sicurezza stradale TCS Ticino e di Giuseppe Pagani, maestro conducente e istruttore TCS.
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Eventi dei partner di TCS Ticino
Passione automobilistica e impegno sociale: il binomio vincente dell’Automobile Club Lugano Classic A soli 30 giorni dalla sua presentazione, Automobile Club Lugano Classic è già riuscita a raggiungere il suo primo obiettivo: l’evento «Natale Solidale di Automobile Club Lugano Classic» si è infatti chiuso con un risultato eccezionale, oltre 11.000 CHF raccolti da devolvere all’associazione New Ability – che ha partecipato all’evento durante tutta la giornata – e alla Fondazione OTAF. A dimostrazione che il motorismo rappresenta un forte asset identitario del territorio Luganese, con ricadute determinanti in termini di cultura, storia e, in questa occasione, solidarietà. Con Automobile Club Lugano Classic sbarca in città e nel Cantone Ticino, un nuovo modo di promuovere e vivere la passione per i motori. «Si può offrire molto al territorio e questa ne è stata la prima dimostrazione» dichiara il vice presidente Ermanno De Angelis. Oltre alla somma in denaro sono stati donati 25 pacchi giocattolo, buoni acquisto e 35 confezioni di cioccolato. Adesso si guarda al 2024: a gennaio, il Club supporterà l’unico team elvetico Desert Endurance Motorsport al via dell’avvincente avventura della Dakar Classic, nel deserto saudita, dopodiché si ritornerà in Svizzera per un calendario che si preannuncia ricco e avvincente. Dal 15 al 17 marzo sarà la volta di «Donne e Motori», un evento staticodinamico organizzato da Antoniette Petruccelli, al quale potranno partecipare auto storiche, sportive e youngtimer, rigorosamente condotte da rappresentanti del gentil sesso, con un itinerario che si snoderà nei dintorni Luganesi. Il 1 maggio debutterà Automobile Club Lugano Classic & Friends, la prima edizione di un’esposizione statica dedicata ad auto classiche, youngtimer sportive e supercar sul lungolago di Lugano: un’occasione diversa per scoprire la città e i suoi tesori attraverso visite guidate, gite in battello ed espe62
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rienze gourmet. E non mancheranno anche esposizioni automobilistiche a tema sportivo, con auto da rally e i mezzi di Desert Endurance Motorsport reduci dalla Dakar Classic. Pochi giorni dopo, il 4 maggio, andrà in scena il forum convegno «Passion Assets: forum Annuario Centauri», curato da Gianvirgilio Cugini e abbinato al convegno «Il Motorismo dal 1927 ad oggi» - socialità, turismo e sviluppo dell’economia. Verrà approfondito il tema del collezionismo con i trend del mercato e una approfondita analisi economico finanziaria. Fine maggio vedrà l’Edizione Zero del «Tour della Svizzera Gourmet»: un evento itinerante, in calendario dal 31 maggio al 2 giugno, che cambierà percorso ogni anno e che, per il 2024, muoverà ancora una volta auto classiche, youngtimer sportive e supercar tra Lugano e Crans-Montana, col cui omonimo Automobile Club sarà organizzato in sinergia l’evento. Il venerdì ci sarà il ritrovo statico a Lugano, il sabato sarà dedicato alla parte dinamica tra paesaggi montani e passi alpini con arrivo a Crans Montana, mentre la domenica sarà dedicata all’esposizione delle vetture. La parte gourmet, di sicuro apprezzatissima, sarà curata da Sapori Ticino di Dany Stauffacher.
Infine, ma non certo per importanza, il primo corso di regolarità per auto storiche e moderne.
Automobile Club Lugano Classic farà tappa anche al TCS di Rivera Nel mese di aprile si terrà una full immersion teorica e pratica, per avvicinarsi alla specialità della regolarità classica, organizzata in accordo con TCS Sezione Ticino presso la sede di Rivera, dotata di pista privata dove mettere in pratica in tempo reale quanto appreso dai corsi. Un evento fortemente voluto da Automobile Club Lugano Classic e richiesto a gran voce dai soci, la cui data è in fase di definizione, e che vedrà il coinvolgimento diretto del partner tecnico Zero Time, marchio leader nel mondo del cronometraggio sportivo. Ermanno De Angelis Vice presidente Automobile Club Lugano Classic Scansionate il QR Code per scoprire il calendario eventi
SEZIONE TICINO
7 aprile 2024 2 : e t a d e h t Save
City Tour Ticino: torna il raduno che celebra le auto Youngtimer!
CHF 30.– o di scont ne io z ri sull ’isc CS T i c o S p er i
Forte del successo dell’edizione di giubileo di City Carburoil 2023, la manifestazione City Tour Ticino, dedicata alle auto Youngtimer, torna con un ricco e rinnovato programma per la sua seconda edizione. In questo contesto, abbiamo avuto il piacere di intervistare l’organizzatore dell’evento, Paolo Spalluto. La prima edizione è nata per celebrare il 70esimo di City Carburoil. Com’è scaturita la scelta di organizzare una seconda edizione della manifestazione? Il successo riscontrato nel 2023 ci ha incoraggiato a proseguire, portando qualche novità e un concetto che porteremo avanti a piccoli passi sino al 2026, anno in cui pensiamo che questo raduno possa raggiungere la sua maturità. L’idea è quella di offrire un’esperienza ancora più immersiva, arricchendo la parata delle auto con musica, spettacolo e altre sorprese che abbiamo in serbo, e che vi riveleremo più avanti. Quali saranno le principali novità? L’obiettivo è ingaggiare maggiormente le famiglie, offrendo loro un’area dedicata in prossimità del traguardo in Piazza del Sole a Bellinzona, che raggiungeremo attorno alle ore 16:00. Il nostro desiderio è quello di avvicinare i più giovani al fascino delle automobili youngtimer, evidenziandone la bellezza e il valore culturale, oltre che di innovazione tecnica ed estetica. Inoltre, in collaborazione con alcuni distributori di energia, saranno presenti anche 10 auto elettriche, a testimoniare che City Tour è pronta ad accogliere e parlare di futuro. La collaborazione con i Municipi di Chiasso, Locarno e Bellinzona ci consentirà infine di transitare e valorizzare alcune delle zone più suggestive di queste località. Ambiente e auto storiche, è un binomio che può coesistere? Ritengo che la demagogia contro l’automobilismo storico sia davvero
grande. Basti pensare che, mediamente, un veicolo del passato percorre circa 800-1000 chilometri all’anno. Pertanto, attribuire a queste vetture un impatto ambientale significativo è ingiustificato, considerando anche il loro valore storico-culturale. In qualità di organizzatori, ci stiamo inoltre adoperando per sostenere un progetto ambientale cantonale, come forma di compensazione. Un altro passo verso la sostenibilità è stato fatto con l’apertura della manifestazione anche ai – già citati – veicoli elettrici. Perché la categoria delle youngtimer sta riscuotendo questo successo? Le youngtimer stanno guadagnando popolarità per diversi motivi. Innanzitutto, le auto moderne, sebbene tecnologicamente avanzate, sono decisamente meno coinvolgenti e caratteristiche, limitandosi a fungere da semplici mezzi di trasporto per spostarti da un punto A a un punto B, e nulla più. Al contrario, le youngtimer - non per forza costose – rappresentano più di un mezzo di trasporto: incarnano ricordi ed emozioni. Sono spesso ancorate a memorie di famiglia, ai sogni adolescenziali dei loro possessori, a ore di minuziose riparazioni e a veri e propri progetti di rinascita, nati dall’ingegno e dalla passione del singolo individuo per l’auto. Quanto siano amate lo dimostra il numero di persone che accorrono a vederle, a prescindere dalla fascia di età di appartenenza. Come sono strutturate le sfide? Le sfide sono strutturate come una serie di giochi che richiedono un’abilità
particolare: quella di non ridere e restare concentrati. Non si tratta di sfide di guida, ma di giochi di abilità “ridanciana”. Inoltre, abbiamo incluso un quiz sul Ticino, composto da ben 50 domande di conoscenza generale, le cui risposte si trovano lungo il percorso di guida. È stato particolarmente gratificante sentire da molti piloti della passata edizione che, grazie a queste sfide, hanno avuto l’opportunità di attraversare angoli del Cantone che prima non conoscevano nemmeno.
Cos’è City Tour Ticino È un evento che coinvolge 100 auto, di cui 90 endotermiche e 10 elettriche, in un percorso che attraversa il Cantone. La partenza è prevista dal centro di Chiasso, con una tappa a Locarno per il pranzo e il traguardo situato in Piazza del Sole a Bellinzona. Le auto partecipanti devono essere Youngtimer, quindi prodotte tra il 1970 e il 2000. L’atmosfera della manifestazione è improntata alla goliardia e al divertimento, quindi sono ben accetti veicoli come la 2CV, il Maggiolino o la Golf, ad esempio. Le sfide proposte sono basate su giochi di abilità piuttosto che su competizioni di guida, mirando a creare un’esperienza simile a una gita allegra e rilassata. Tra gli sponsor confermati figurano City Carburoil, Chicco d’Oro, Banca Stato e il TCS, che offre a tutti i soci uno sconto di 30 franchi al momento dell’iscrizione. Per ulteriori informazioni e per le iscrizioni, si può visitare il sito: www.citytourticino.ch Febbraio 2024 |
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SEZIONE TICINO
Rubrica: le vostre lettere
Vivere a Milano: una scelta di mobilità sostenibile La mobilità è in continua evoluzione, ma, in un periodo di transizione come questo, non sempre è facile fare delle scelte. Abbracciare uno stile di vita più green per spostarsi, per alcuni, è ancora sintomo di dubbi e talvolta compromessi. È conveniente acquistare un’auto elettrica abitando in un condominio che non ha allacciamenti ad alcuna colonnina? È preferibile rinunciare al comfort di un’auto di proprietà favorendo gli spostamenti sui mezzi pubblici o usufruendo di un servizio di bike o car-sharing? Un nostro socio, Michele T., si è fatto queste domande e ci descrive la sua esperienza a distanza di un anno esatto dal momento in cui, trasferendosi da Locarno in una grande città come Milano, ha scelto di rinunciare all’automobile. Michele T. su una e-bike di un servizio di bike sharing a Milano.
Dal 1 gennaio 2023, ho preso una decisione importante nella mia vita: mi sono trasferito definitivamente a Milano. Una delle scelte più significative che ho fatto è stata rinunciare all’automobile di proprietà. In un’epoca in cui l’auto è spesso vista come uno status symbol, ho deciso di abbracciare un approccio diverso alla mobilità in una metropoli come Milano. Questa scelta non solo riflette la mia volontà di vivere in modo più sostenibile, ma rappresenta anche una nuova prospettiva su ciò che significa essere parte della nostra generazione.
Sostenibilità e mobilità urbana Il trasferimento a Milano mi ha aperto gli occhi sulla necessità di adottare uno stile di vita più sostenibile, in particolar modo per i miei spostamenti. La città offre un’infrastruttura efficiente di trasporto pubblico, una rete di piste ciclabili ben sviluppata e servizi di sharing mobility che rendono facile muoversi senza la necessità di possedere un’auto. Questa transizione non solo contribuisce a 64
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ridurre l’inquinamento atmosferico e il traffico, ma sottolinea anche il mio impegno nei confronti di uno stile di vita più eco-sostenibile. La decisione di rinunciare a un veicolo riflette una nuova prospettiva sulla definizione di successo nella società moderna. Invece di valutare il proprio valore attraverso il possesso di beni materiali, sto cercando di concentrarmi su esperienze significative, connessioni umane e contributi positivi all’ambiente per una maggiore responsabilità sociale collettiva.
La libertà della mobilità alternativa Abbracciare un modo di spostarsi diverso dall’auto privata non è solo una scelta ambientale, ma rappresenta anche una nuova forma di libertà. La possibilità di scegliere tra il trasporto pubblico, la bicicletta, lo scooter e altri mezzi di mobilità alternativa offre una flessibilità che l’auto di proprietà spesso limita. La varietà di opzioni mi consente di adattare il mio modo di spostarmi alle esigenze specifiche di ogni giorno,
rendendo la vita urbana più dinamica e appagante. Milano offre molte alternative per affittare un automezzo, vi faccio qualche esempio qui di seguito.
Freefloating (Share Now, Enjoy, Share’go) 1600 vetture a disposizione con possibili tariffe al minuto, all’ora o al giorno. La prenotazione consente anche la consegna della vettura presso il domicilio. Offerte e bonus sono disponibili a seconda del posizionamento della flotta e per chi contribuisce al rifornimento o alla ricarica. L’ingresso in Zona A e B è gratuito così come il parcheggio in zona operativa. È possibile uscire dall’area operativa, anche all’estero, ma con limitazioni. I programmi fedeltà offrono servizi aggiuntivi utili, come la prenotazione gratuita dell’autovettura dalle ore 23:00 fino alle 6:00 con tariffe dedicate. Questo tipo di noleggio è perfetto per gli spostamenti brevi in città, il costo al minuto comprensivo di 200 chilometri o il costo orario con costo al chilometro, benzina inclusa, permette di utilizzare
SEZIONE TICINO
Noleggio presso agenzie di noleggio (noleggiare.it, ecovia.it, ecoviarent.com) Tariffe al giorno o mese con chilometraggio illimitato (benzina esclusa). Verificando i motori di ricerca si riesce a trovare la migliore offerta, attualmente utilizzo noleggiare.it che garantisce prezzi vantaggiosi con modelli di veicoli aggiornati e recenti. Questo tipo di noleggio permette di: utilizzare nel mese di agosto un autoveicolo per raggiungere la Sardegna, viaggiare in Europa durante il periodo Natalizio/Pasquale. La possibilità di escludere la franchigia e proteggersi da eventuali danni dovuti ad eventi naturali, oggi sempre più frequenti, ci permette di viaggiare più tranquilli. Si ha la possibilità di scegliere il veicolo desiderato ma occorre un po’ di programmazione, anche se la flessibilità rimane alta.
tutta l’Europa. La Svizzera, con il contrassegno autostradale, non facilita la possibilità di percorrere il territorio nazionale con un veicolo noleggiato in un paese limitrofo, ma la E-vignetta risolve in parte il problema anche se il cambio targa è permesso solo una volta per anno. Telepass permette facilmente il pagamento dei pedaggi autostradali in Europa aggiornando sull’app il numero di targa del veicolo noleggiato. Per percorrere alcune città francesi bisogna richiedere un adesivo che certifichi la categoria di emissione del veicolo, ma tutto risulta semplice, economico e veloce (24 ore). Per quanto riguarda il servizio stradale non si capisce l’effettiva copertura proposta, per non rischiare ho tenuto attivo il mio libretto ETI. Condividere il veicolo ci permetterà di ridurre i veicoli in circolazione, ma soprattutto quelli posteggiati o abbandonati in strada.
TCS mobilità e sostenibilità:
Una schermata dell’applicazione di Freefloating Share Now.
La Citroen C3 noleggiata con Share Now a Milano.
l’automobile per bisogni quali: fare la spesa, consegne, rientro a casa nelle ore serali quando l’uso dei mezzi diventa difficile o rischioso, spostamenti in aree poco servite. Questo tipo di noleggio rende l’utilizzo della vettura facile riducendo al minimo i tempi di presa e resa. Io utilizzo Sharenow e consiglio, comunque, di ridurre sempre le franchigie al minimo con una piccola spesa aggiuntiva. Questo servizio richiede educazione e rispetto del mezzo comune, qualità non sempre riscontrate.
Noleggio di autovetture private
Un esempio tariffario di autonoleggio al minuto con Share Now, per una Citroen C3, a Milano.
Questo nuovo modo di condividere la vettura potrebbe essere una soluzione innovativa per l’uso occasionale o a necessità di un veicolo condiviso, con una piattaforma/applicazione gestita dalla casa di produzione da privato a privato. Lynk & Co dedica il servizio di carsharing per condividere la tua auto o per noleggiare quella del tuo vicino. Condividere il mezzo presuppone un po’ di predisposizione e curiosità. Non siamo ancora pronti per viaggiare facilmente in
desiderate anche voi diventare più green? La sfida di oggi per il futuro è quella di riuscire a ridurre al minimo, o a neutralizzare del tutto, l’impatto negativo che abbiamo sull’ambiente con i nostri spostamenti quotidiani. Quali mezzi di trasporto saranno validi e sostenibili per un habitat che non può più assorbire sostanze nocive? MiglioraTI nasce per stimolare giovani e adulti all’immaginazione, esplorazione e progettazione di nuove soluzioni di mobilità a impatto zero attraverso il gioco: azioni, misure e attività da implementare sul nostro territorio, da Chiasso ad Airolo, per spostarsi efficacemente ma preservando i luoghi in cui viviamo. Trovate il gioco da tavolo, realizzato da TCS Ticino, nel nostro shop di Rivera al prezzo di CHF 25.– per i Soci oppure al prezzo standard CHF 35.–. È il gioco ideale per una serata in compagnia di amici e parenti.
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Dai camion al modellismo: il pensionato che ha (ri)scoperto l’arte In questa edizione vi raccontiamo la storia di Giuseppe Capuano, 77enne di Mendrisio e socio del TCS da ben 40 anni. La sua grande passione? I camion. Dopo una vita passata alla guida di veicoli pesanti, il signor Capuano, una volta in pensione, ha trovato una nuova vocazione: il modellismo. Con incredibile abilità realizza modelli di camion utilizzando unicamente legno, cartone e qualche dettaglio in plastica per pneumatici e finestrini. Nel mese di dicembre, lo abbiamo incontrato nel Centro TCS di Rivera e abbiamo colto l’occasione intervistarlo, ammirando nel contempo la sua replica del Saurer S4C del 1955. Da dove nasce la sua passione per i camion e come ha iniziato la sua carriera da conduttore di veicoli pesanti? Mio padre mi portava a bordo del suo camion già in tenera età, a circa 8 anni mi faceva già spostare avanti e indietro il suo mezzo. Sono cresciuto su questi veicoli, ricordo che quando avevo 16 anni e andai a lavorare in cantiere, i colleghi, una volta caricata la ghiaia sul camion, me la facevano trasportare all’interno del cantiere. Dopo aver fatto il militare in Italia, nel 1968 mi sono trasferito in Svizzera, vivendo in diversi Cantoni: prima nel Vallese, poi a Zurigo e nel Canton Berna, dove conobbi mia moglie, per poi nel 1982 trasferirmi qui in Ticino. Ho lavorato nel mondo dei trasporti per oltre 40 anni per diverse realtà locali. Nel 2011 sono andato in pensione e da quel momento ho avuto il tempo per dedicarmi alla mia passione per il modellismo. Il sogno di tutti è trovare un lavoro che appassioni. Lei non solo lo ha trovato, ma dopo essere andato in pensione, ha addirittura traslato la sua passione in arte. Cosa l’ha spinta alla realizzazione di modelli in miniatura? È una passione che ho sempre avuto ma alla quale non ho mai dedicato molto tempo, se non dopo il pensionamento. Ho cominciato nei ritagli di tempo al
l motore e i suoi componenti realizzati a mano con legno e cartone.
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Il signor Capuano, al TCS di Rivera, ci mostra il suo Saurer S4C del 1955.
lavoro, quando ad esempio, dovevo trasportare merce dalla Svizzera all’Italia e nelle ore di attesa in dogana, dedicavo quel tempo a costruire balestre con le regge di ferro che servivano a trasportare i pacchi. Erano lavoretti che non riuscivo mai a terminare perché li facevo per passare il tempo.
ero già in grado di smontare e rimontare un motore da solo. Questo mi ha portato a conoscere ogni singolo componente e a riprodurlo fedelmente. Per i dettagli, a volte mi è capitato di consultare foto online, ma il mio lavoro si basa principalmente sulla conoscenza diretta e personale.
Qual è stato il primo modello di camion che ha realizzato? Il primo modello ho cominciato a costruirlo nel 1984, quando ancora lavoravo. È un camion che esteticamente non mi è riuscito particolarmente bene, mi ricorda un po’ quelli che costruivo in legno da bambino con gli amici dell’epoca. Lo conservo tuttora perché ha un grande valore affettivo.
Quanti modelli di camion ha realizzato finora e qual è stato il più complesso da portare a termine? Ho realizzato circa sei camion, una corriera e un tre ruote. La corriera credo sia stato il modellino al quale ho lavorato per più ore, ci è voluto circa un anno per realizzarlo. A volte ho dovuto rifare intere parti per raggiungere la perfezione desiderata. In particolare ricordo di aver dedicato molto tempo alla creazione dell’impianto elettrico, per l’accensione dei fari e delle frecce direzionali.
In un’era che evolve velocemente e si avvale di tecnologie avanzate, come le stampanti 3D, come riesce lei a creare modelli così dettagliati con materiali semplici? Dico sempre che se analizzassero il mio DNA, ci troverebbero dei camion. Sono la mia vita. Potrebbe sorprendervi, ma la mia abilità nel modellismo deriva interamente dal mio istinto e dalla mia memoria. Non ho mai seguito guide o usato disegni tecnici per costruire i miei modelli. Fin da bambino, osservavo mio zio mentre lavorava sui motori, imparando attraverso la sua esperienza. A 16 anni,
La replica della Corriera Fiat 626 del 1941
Quali sentimenti prova nel vedere i suoi modelli ultimati? Ha in programma di realizzarne altri? È una grande soddisfazione, li ho tutti esposti a casa e li guardo tra le 10 e le 15 volte al giorno. Spesso mi commuovo, mi chiedo come sia possibile che io sia riuscito a creare quei camion da solo, partendo da zero. Attualmente non ho nuovi progetti, ma in futuro, chissà!
La replica dell’Alfa Romeo 900 del 1947.
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