Touring 03/2024 - italiano

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#3 |marzo 2024|Fr. 4.50 TEST AREE DI SOSTA In Svizzera sono migliori della loro reputazione | PNEUMATICI Il t rio di testa del test TCS degli estivi | ELBA scursioni quasi primaverili nell’incantevole isola mediterranea
a io a ici ome costruire reti cicla ili in vi era sicure ed attraenti TCS SEZIONE UN EVENTO PER GIOVANI MOTOCICLISTI PAGINA 71 NOVITÀ CORSI 2024 PAGINA 72 PROMOZIONE SEGGIOLINI PAGINA 73 TICINO
Pi

Muga Reserva Seleccion Especial Rioja DOCa annata 2016*

uvaggio: Tempranillo, Garnacha, Mazuelo, Graciano

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Aalto Ribera del Duero DO annata 2021* uvaggio: Tempranillo

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Casasmith

Porcospino

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ONLINE

Benvenuti

In Svizzera l in rastruttura ici p. 10 si trova ancora in via di completamento i cantoni hanno tempo fino al 20 2 per realizzare i loro percorsi ciclabili. olto comunque già fatto o si sta facendo e non mancano i progetti in corso di elaborazione. Abbiamo indagato nella città di erna, nel canton aud e a Copenaghen, la capitale della bicicletta. Il costruttore Dongfeng lancia la o ah ree p. 40, S che strizza l’occhio alla lu ury class. La cinese riesce ad impressionare con i suoi 89 C , batteria da 10 kWh ed interni spaziosi. Si compra con un budget sui 0000 franchi. Tre giornate in cammino durante la rande raversata l ana p. 54 si possono scoprire le tante sfaccettature dell’isola scogliere a picco, panorami strepitosi e pittoreschi borghi di montagna. na chicca per gli escursionisti che hanno voglia di primavera fra i profumi della macchia mediterranea.

Felix Maurhofer, caporedattore

p. 24

Le 98 aree di sosta svizzere ispezionate dal TCS sono in buono stato di manutenzione. Migliorabile, fra l’altro, l’infrastruttura per i camperisti.

TCS Sezione Ticino

68 Assemblee dei Soci dei Gruppi locali

69 eSport TCS: vincono gli Alt-F4!

70 Invito Lugano Bike Emotions: 5–7 aprile

71 Giornata delle 2 ruote TCS

72 Corsi: tutte le novità 2024

73 Promozione shop

74 Controlli tecnici

42 persone sono state vittime di un incidente mortale in bici o e-bike nel 2022. Pagina 18 Il 9,5 percento della popolazione svizzera trasloca almeno una volta nel corso dell’anno. Pagina 27 L’edizione in cifre Intorno al 1930 a Zurigo si registravano 230 auto sottratte da furbastri per far un giro in un solo anno. Pagina 20 Fotomontaggio copertina: Touring, iStockphoto
3 marzo 2024
TCS
Perché è importante prestare at tenzione al proprio udito.

Chi può contare sul proprio udito, può partecipare alla vita senza preoccupazioni. Infatti lʼudito è la chiave della parola e della musica, scatena emozioni e avverte dei pericoli, anche durante il sonno. Ecco perché la diagnosi precoce della perdita dellʼudito è così fondamentale. Colpisce già una persona su quattro tra gli ultracinquantenni della nostra società.

La perdita dellʼudito è un processo graduale ma naturale che rende di cile seguire le conver sazioni senza s for zo con il passare del tempo. Di solito inizia con singoli suoni che non possono più esserecompresicorrettamente.Questo è estenuante, sia per la persona colpita che per le per sone che la circondano Spesso, i parenti o i conoscenti notano i problemi di udito prima ancora che la persona colpita se ne accorga. La diagnosiprecoceèfondamentale,perché prima si riconosce una perdita uditiva, più è facile inter venire e migliorare le prestazioni uditive.

«Tuttavia, il percorso verso lʼaudioprotesista rap presenta ancora una soglia per molte per sone», a erma Christoph Seger d i Audika Svizzera . O ggi , tuttavia , le r iserve o i d ubb i n o n son o p iù ne cess ari, p oiché è g aran tita una solu-

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zion e i ndi vid uale e adat ta a o gni si ngolapersonainteres sat a.«Un buon u dito», rias su me C h ri stop h S e ge r, «re nde la v it a m olto p iù f acil e e p iacevo le.» Ecco p erché è consigliabil e f ar controllare l ʼudito no n ap p ena com paio no i p ri misintom i.Untest dellʼuditop uò essere e ettuato gr atuit amen te in uno degl i olt re 70 centr i acustici Audika in tutt a la Svizzera . In 30 m inut i d iventa chiaro se cʼè u na p erdit a u ditiva.

«Un b u on udit o r ende la v it a m ol to p iù f ac il e e p iacevo le .»

Su richiesta, gli esperti dellʼudito Audika illustreranno le misure per preser vareo miglior are l ʼudito.Non è f acil e aiut are l e p erson e a l ei v icin e ad a ronta re i p roblem i di u dito e a f a re q ualcos a a l ri g ua rdo.Tuttavia, le person ecolpi te pos so no q ua si se mpre es se re aiutate i n m od o p ratico. Gli apparecchi acustici Audika sono compatti, spesso poco visibili e molti di loro, una volta regol ti, si adattano automaticamente a qualsiasi situazione uditiva. Anche la movimentazione è diventata molto più semplice grazie ai progressi tecnologici. I professionisti dellʼudito Audika aiutano a identificare la perdita uditiva e a trovare una buona soluzione insieme alla per sona interessata.

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la sTATISTIca

Dispositivi indossabili: boom negli ultimi due anni

Sviluppo tecnologico, ampia offerta e prezzi vieppiù accessibili spingono la diffusione dei «wearables». 2021

Regno Unito

Spagna

Polonia

Germania

Svizzera

Italia

Austria

Francia

Pizzicando nella mobilità

28 43 30 39 20 36 19 35 22 35 24 34 20 31 19 29 50% 2023 TCS 5 marzo 2024

la domanda

?

Un bambino su due non è allacciato bene

La metà dei piccoli passeggeri viaggiano in auto mal protetti, in un seggiolino inadatto, non montato a dovere oppure non sono allacciati correttamente. Il misuse , ovvero l’utilizzo errato del dispositivo, grave in un terzo dei casi. Nella peggior ipotesi ciò vuol dire che il bambino viene trasportato senza seggiolino. È questo, in sintesi, il risultato di un’indagine svolta su incarico dell’upi in collaborazione con il TCS, basata sui dati di 982 bambini fino a 12 anni d’età della Svizzera tedesca e romanda. Gli errori più frequenti si riscontrano soprattutto con i sistemi destinati ai più grandi quali i rialzi e meno con i sistemi di ritenuta fino a anni. tcs.ch/bambini-sicuri-in-auto

Risposta corretta: b) La Fabbrica Italiana Automobili Torino – meglio conosciuta come Fiat – è stata fondata nel luglio 1899. La francese Peugeot è ancor più vecchia (1891), mentre Mitsubishi (1917) e Cadillac (1902) hanno qualche anno in meno. a) Peugeot b) Fiat c) Mitsubishi d) Cadillac
Qua e là Fonte: Statista Consumer Insights
Quota (%) delle persone che usano accessori tech, dai fitness tracker agli smartwatch. Base: oltre 1000 interpellati (tra 18 e 64 anni) in ogni paese.

In pillole

100 candeline per gli ostelli della gioventù

na mostra speciale presso il useo Schloss urgdorf aperta fino al 29.12 per il centenario rende omaggio a quest’istituzione del turismo giovanile. Al centro gli ospiti e le loro storie. In Svizzera ci sono 9 strutture di cui 2 di proprietà , dall’alloggio rustico, al ellness fino a camere in castello. youthhostel.ch/fr/anniversaire/exposition

Seconda vita per le cargo bike

Adesso possibile acquistare le biciclette da carico elettriche di carvelo mandate in pensione. Perfettamente restaurate dallo specialista ReCargo, le e bike da trasporto possono essere utilizzate ancora per lungo tempo. Con ritiro presso l’officina ReCargo a Winterthur oppure consegna a domicilio in tutta la Svizzera a pagamento . recargo.ch

Fari che accecano, occorrono misure

Da un sondaggio internazionale condotto in uropa con la partecipazione del TCS emerge che la maggioranza delle persone che guidano un’automobile si dice infastidita dalle luci troppo intense degli altri veicoli. Oltre la metà degli intervistati auspica l’adozione di misure adeguate e, ove necessario, che vengano modificate le norme giuridiche.

Multe più salate per gli scrocconi?

Alla fine del 202 erano 920 000 le persone iscritte nel registro nazionale dei viaggiatori senza biglietto. Per arginare il fenomeno dell’evasione tariffaria, Alliance S issPass ha in mente di raddoppiare e persino triplicare le sanzioni in caso di recidiva. L’organizzazione di settore starebbe valutando l’idea con l’ fficio federale dei trasporti.

La cifra

676

385

Sono tante le W Golf vendute in Svizzera in mezzo secolo da quando, il 29 marzo 19 , la prima usc dalle catene di montaggio di Wolfsburg sbarcando al di qua del Reno nel luglio di quell’anno. Con oltre milioni di esemplari smerciati nel mondo, l’erede del aggiolino l’auto europea di maggior successo. Sottoposta ad un lifting per il 0 , la Golf 8 sarà in concessionaria a partire dalla primavera.

6 touring

Con pochi clic alle vacanze in camping È fresca di stampa la guida camping TCS Svizzera ed uropa 202 francese e tedesco . Contiene informazioni aggiornate, foto e molti indirizzi per facilitare la scelta della struttura ideale per il prossimo soggiorno all’aperto. Grazie alla collaborazione con PiNCA P, i codici QR permettono di prenotare direttamente online. tcs-camping.ch/guida

Visto per voi

Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres Questa volta: la sindrome del ciclista

Flotta elettrica da record

Disposti in bella fila, esattamente cento nuovi furgoni elettrici sono in attesa nell’area di Attisholz SO per i loro primi trasporti commerciali. L’orgoglioso destinatario della più grande consegna al mondo dell’ID. uzz Cargo elion, leader del mercato solare in Svizzera. Lo specialista del fotovoltaico, delle pompe di calore e dell’elettromobilità, che fa parte del Gruppo Amag, dimostra cos che il passaggio alla mobilità elettrica fattibile e sensato anche per le P I. I veicoli sono guidati e utilizzati dai montatori della ditta, detti elionauti .

Helion Energy SA 7 marzo 2024

Top 5

Le piste da fondo più lunghe

La Diagonela

Il percorso dell’epica granfondo passa da Samedan e San Moritz e termina a Zuoz, toccando il culmine a oltre 1800 m. Leggendaria anche la bellezza dei paesaggi.

Lunghezza: 55 km

Partenza: Pontresina (GR)

Skimarathon

È la seconda più grande manifestazione di sci di fondo al mondo. Ogni anno attira sui 14mila corridori in Engadina. L’edizione 2024 si svolge dal 3 al 10 marzo.

Lunghezza: 42 km

Partenza: Maloja (GR)

Piste du Cernil

Dal villaggio più freddo della Svizzera ci si ritrova subito nel silenzio della natura. Tracciato mai monotono che, salvo qualche solitaria fattoria, si snoda in gran parte lontano dalla ressa.

Lunghezza: 35 km

Partenza: La Brévine (NE)

La Grande Boucle

Fare il giro delle Franches-Montagnes sui sottili sci da fondo? È possibile seguendo la pista ad anello a 1000 metri d’altitudine attraverso pascoli e spazi aperti.

Lunghezza: 42 km

Partenza: Les Breuleux (JU)

La Givrine

L’itinerario nordico si trova nel Parco Jura Vaudois. Corre lungo muri di pietra a secco, con la Dôle alle spalle. Tra foreste si arriva al Col du Marchairuz.

Lunghezza: 37 km

Partenza: La Givrine (VD)

TCS SAR continua a crescere

Con l’acquisizione di Intermedic, il TCS consolida la sua posizione di maggiore operatore privato nel soccorso d’emergenza e trasporto sanitario in Svizzera.

TCS Swiss Ambulance Rescue, in breve TCS SAR, rileva con effetto immediato il servizio di soccorso Intermedic, con sede a Berikon (AG). Prosegue così la sua strategia di espansione con l’obiettivo di aumentare da un lato l’efficienza e sfruttare le potenziali sinergie in tutte le regioni del Paese e dall’altro, non da ultimo, alleggerire le pressioni sulle ambulanze ospedaliere. Costituita nel marzo 2021, TCS SAR è oggi attiva in sei cantoni (Zurigo, Argovia, Lucerna, Zugo, Vaud e Ginevra). Con 180 dipendenti specializzati, quattordici basi operative, un parco di una cinquantina di veicoli e oltre 30 000 interventi effettuati all’anno, TCS SAR svolge un ruolo di primissimo piano nel soccorso d’emergenza e trasporto di pazienti in Svizzera.

Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.

Fonti: Svizzera Mobile; foto: Keystone, Guillaume Perret, Glenn Michel, J3L, ald

Il TCS rileva tutti gli effettivi

Con l’acquisizione di Intermedic, fondata nel 1987, TCS SAR vede al suo fianco un operatore competente e ben radicato nel canton Argovia. Ne riprende i quaranta collaboratori e i dieci veicoli. Bruno Pascal Nägeli, presidente del Consiglio di amministrazione e proprietario principale di Intermedic, è molto soddisfatto: «Per la nostra impresa regionale, il TCS quale organizzazione senza scopo di lucro è il partner ideale. Con la sua professionalità, la sua struttura federalista e la sua eccellente reputazione, il TCS ci garantisce la continuità operativa nel tempo, a tutto vantaggio del nostro personale e della nostra clientela». tcs.ch/ambulance

3 4 1 2 5 3 2 5 1 4 TCS 8 touring

PATROUILLE SUISSE

60 anni di Giacca tributo per il tempo libero

Autorizzata da licenza uf ciale

Sul dorso stampa artistica del pittore aeronautico Wilfred Hardy

In tessuto misto per il massimo comfort

Con cappuccio e t asche a canguro

Festeggi il 60° anniversario della Patrouille Suisse con stile e comodità Manovre acrobatiche a velocità mozza ato, massima concentrazione e disciplina: questo è ciò che la Patrouille Suisse rappresenta da 60 anni e che ispira giovani e meno giovani in patria e all‘estero. La squadra acrobatica è un’ottima pubblicità per la qualità e la precisione svizzere. Esprima tutto il Suo entusiasmo per la Patrouille Suisse con questa felpa con cappuccio di pregio e di tendenza. Che la si indossi durante le esibizioni aeree, il tempo libero o come accessorio alla moda, questo capo di abbigliamento è il compagno ideale per ogni occasione.

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La rete sta prendendo forma

I cantoni svizzeri hanno in mente una data limite 20 2. ntro questo termine infatti si dovranno realizzare delle piste ciclabili sulla base di una nuova legge, affinch gli spostamenti per gli utenti di ogni età risultino sicuri e attrattivi. Alcune autorità non hanno atteso il testo per agire.

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touring 10
Foto Ursula Bach, Emanuel Freudiger, iStock

Il cartello per ciclisti al Wankdorf può vantarsi di essere il più imponente al mondo.

«La seconda strategia per la bici 2011–25 vuol fare di Copenaghen la miglior città ciclistica del mondo»

Il noto « serpente» di Copenaghen permette ai ciclisti di circolare a svariati metri da terra… e dall’acqua.

DDue nazioni, due città, due stadi evolutivi diversi, ma un punto in comune. Sia a erna che a Copenaghen, la pianificazione del traffico ciclistico dal 2020 nelle mani di donne bernesi. Anna ucher Lassen opera nella capitale danese, mentre Stephanie Stotz attiva nella città federale. a prima di chinarsi sulle rispettive pianificazioni, torniamo al 1 gennaio 202 , quando entrata in vigore in Svizzera la legge federale sulle vie ciclabili. In estrema sintesi, chiede ai cantoni di pianificare una rete di piste ciclabili sulle loro rispettive strade, entro la fine del 202 , e di realizzarle entro il 1 dicembre 20 2. Nella capitale danese, la pianificazione per le due ruote iniziata negli anni ’90 e si concretizzata negli anni 2000 con la prima vera strategia e lo sviluppo delle infrastrutture. La seconda strategia per la bici 2011 2 , attualmente ancora in vigore, vuol fare di Copenaghen la miglior città ciclistica del mondo. L’infrastruttura stata ulteriormente sviluppata con la rete ciclabile PL S, che comprende uno standard più elevato per i principali collegamenti dedicati alle bici, delle piste ricreative, delle vie rapide e dei ponti ciclopedonali , aggiunge Anna ucher Lassen. Originaria di erna, pianificatrice in ambito ciclistico nella divisione obilità di Copenaghen e vive in Danimarca dal 200 , quando iniziò a seguire degli studi di urbanistica ad Aalborg.

› 11 marzo 2024
Anna Bucher Lassen pianificatrice in ambito ciclistico nella divisione Mobilità di Copenaghen

Ben prima del 2023

arina aempf, responsabile della comunicazione all’ fficio federale delle strade

STRA , precisa che numerosi cantoni lavoravano già su delle infrastrutture, ben prima dell’entrata in vigore della legge La maggior parte ha già pianificato la propria rete ciclabile. Non partono quindi da zero, ma devono esaminare ed eventualmente rivedere la loro pianificazione .

Anche la città di erna non ha atteso la legge federale per agire. D’altronde si affibbiata lo slogan elohauptstadt , ossia capitale della bici . Stephanie Stotz, responsabile del servizio specializzato nella circolazione ciclo di erna, dà delle precisazioni sul senso di questo slogan Ci misuriamo anche con altre città svizzere e il nostro obiettivo, in questo confronto, di posizionarci al vertice vorremmo essere la città più ciclofila della Svizzera . Prosegue poi sottolineando che si tratta di un obiettivo secondario Ci focalizziamo principalmente su alcuni aspetti di fondo, sul modo in cui ci si può spostare in bici a erna, che dev’essere confortevole, sicuro e accessibile a tutti coloro che desiderano utilizzare una bicicletta . Dal 201 , le autorità hanno lanciato il progetto offensiva bici , con l’obiettivo di far passare la parte modale del traffico ciclistico ossia la quantità di tragitti effettuata con un determinato mezzo dall’11 al 20 nel 20 0. A fine 202 , questa cifra era già stata quasi raggiunta attestandosi al 19 . Sulla scorta di questi risultati, la città ritiene che sarà possibile raggiungere il 0 entro sei anni. A titolo comparativo, la parte modale a Copenaghen era del 2 nel 2022.

«Ci misuriamo anche con altre città svizzere e il nostro obiettivo, in questo confronto, è di posizionarci al vertice: vorremmo essere la città più ciclofila della Svizzera»

Sebbene la pianificatrice ritenga che i lavori procedano bene, sia in termini di separazione del traffico che nell’aggiramento delle fermate dei trasporti pubblici citando d’altronde gli esempi della D bystrasse, alla Wander o al ursaal reputa altres che ci sono ancora dei tracciati problematici, o addirittura pericolosi, come i nodi della Thunplatz o di urgernziel. Quest’ultimo, situato poco dopo l’uscita autostradale di Ostring, denso e utilizzato da tutti i veicoli immaginabili e può rivelarsi molto rischioso per chi circola in bicicletta, a causa dei numerosi binari del tram sulla carreggiata. ›

12 touring
Stephanie Stotz responsabile del servizio specializzato nella circolazione pedonale e ciclistica della città di Berna

Burgernziel

Foto Emanuel Freudiger, iStock Nella capitale svizzera, andare in bici dalla stazione al Wankdorf è ora più semplice.
13 marzo 2024
a Berna: un nodo stradale complesso che può dar problemi a tutti gli utenti del traffico.

La gran incognita dei costi

Per l’ STRA impossibile, per ora, quantificare i costi di un progetto cos ampio. Specialmente perch numerosi progetti non sono unicamente dei progetti infrastrutturali per i ciclisti, ma includono anche delle misure volte a migliorare l’insieme dell’infrastruttura stradale , precisa arina aempf. La problematica analoga nella nostra capitale. Non abbiamo calcolato i costi esplicitamente, poich certi progetti rientrano nell’ambito del rifacimento delle strade, ad esempio con nuovi rivestimenti. Non dividiamo queste misure tra i diversi modi di trasporto , spiega Stephanie Stotz. La pianificatrice cita però una cifra più sconosciuta e, forse, sorprendente Secondo l’ubicazione, i posteggi per le bici hanno dei prezzi di realizzazione molto diversi. Ad esempio, un parcheggio bici a bordo strada, con un equipaggiamento minimo, costa dai 100 ai 1000 franchi. I posti per le bici con un’assistenza, ad esempio alla stazione, possono invece costare fino a 10000 franchi. Non si tratta però di prezzi specifici per erna, ma sono validi per tutte le città svizzere . Su scala cantonale, il prezzo delle misure resta pure vago. o Dardel, responsabile dell’ nità bici presso la Direzione generale della mobilità e delle strade del canton aud, anticipa uno strumento che potrebbe permettere di decifrare meglio il costo delle infrastrutture La Confederazione pubblicherà prossimamente un aiuto alla pianificazione delle reti ciclabili. Dovrebbe permettere d’identificare più chiaramente le modalità d’attuazione della legge e di valutare, nell’ambito degli studi delle reti e dei progetti che ne scaturiranno, l’ampiezza, specialmente finanziaria, degli sforzi che ognuno dovrà fornire nei prossimi anni . In ogni caso, la realizzazione e il finanziamento sono di competenza dei cantoni e dei

«La Confederazione pubblicherà prossimamente uno strumento che dovrebbe permettere d’identificare più chiaramente le modalità d’attuazione della legge oltre che valutare l’ampiezza, specialmente finanziaria, degli sforzi che ognuno dovrà fornire nei prossimi anni»

comuni. Negli agglomerati, dei contributi possono essere versati dalla Confederazione per delle misure d’infrastrutture ciclabili, tramite il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato FOSTRA , di cui il 9–12 degli investimenti annuali servono al finanziamento dei progetti d’agglomerato, e il resto allo sviluppo e alla manutenzione dell’infrastruttura stradale. Per dare un ordine di grandezza, la quarta generazione del progetto inizia attualmente, con a disposizione un budget di 1, miliardi su anni. Il di questo importo destinato alla mobilità dolce negli agglomerati, ossia mezzo miliardo di franchi. a detto che tra il 2019 e il 2021, a causa delle molteplici opposizioni, solamente il 0 circa degli impegni preventivati ha potuto essere realizzato concretamente. Nel 2021, le spese reali hanno raggiunto i 1 milioni su un budget previsto di 9 milioni.

Zoé Dardel responsabile dell’Unità bici presso la Direzione generale della mobilità e delle strade del canton Vaud
Il Trait d’union di Malley (VD) ha ricevuto «il Prix Velo Infrastruttura» 2020.
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Foto Vincent Jendly, Anne-Laure Lechat, iStock, Illustrazioni Nicolas Kristen

Le condizioni ottimali di sicurezza per i ciclisti dovrebbero essere adattate in funzione della velocità generale del traffico.

nessuna separazione

30

corsia colorata

50

corsia sopraelevata (marciapiede)

80

separazione completa

La separazione tra traffico automobilistico e ciclistico si diffonde sempre più.

20
Come Copenaghen protegge i ciclisti
15 marzo 2024

Le tipologie di ciclisti

I bisogni variano a seconda dell’età, dell’esperienza accumulata in sella alla bici e della frequenza di utilizzo.

Senior

Velocità più basse

Molto sensibili alle pendenze

Forte bisogno di protezione Uscite in compagnia

Ciclisti del tempo libero

Bambini

Prime esperienze in bici

Sport e svago

Grande varietà di bici ed esigenze diversificate poste all’infrastruttura ciclabile

Servizi di noleggio e colonnine di ricarica

Segnaletica necessaria per chi non conosce i luoghi

Famiglie

Svago, acquisti

Forte bisogno di separazione dal traffico

Bisogno di poter circolare fianco a fianco

Contributi all’acquisto o noleggio di bici cargo

Marciapiedi/strade di quartiere

Circolare per divertirsi

Giardini della circolazione, pumptrack

Scolari

Corsi di guida

Giovani in formazione Spostamenti ad ogni ora del giorno e della notte Parcheggi per bici nei luoghi di formazione Bici come mezzo per ogni esigenza di trasporto Bici in libero servizio

Pendolari

Tragitti alle ore di punta

Spostarsi da soli nel traffico

Circolare in gruppo/bisogno di poter circolare fianco a fianco

Forte bisogno di sicurezza

Lunghe distanze/bisogno di superciclabili regionali Velocità elevate/sorpassi: bici rapide/lente

Installazione di parcheggi bici con punto di ricarica e deposito (ad es. armadietti)

iStock
Illustrazioni Metron Bern AG, Foto Keystone,
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Scoprire ora i tanti vantaggi dell’assicurazione bici del TCS! tcs.ch/bici

Proposte radicali

«Considerando che uno spostamento in automobile su due non supera i 5 chilometri, s’intravvede il grande potenziale di sviluppo della mobilità ciclabile e delle micromobilità in generale, per ripensare l’utilizzo dello spazio pubblico, che non è estensibile»

Lo scorso anno, nove professori del Politecnico federale di urigo T hanno presentato la loro idea di ike City . L’obiettivo dichiarato del progetto quello di rendere le strade della città di urigo prioritarie e più sicure per i ciclisti, piene di sensi unici e meno attrattive per gli automobilisti. In cifre, lo studio stima all’80 la proporzione di spazi riservati alle automobili e allo stazionamento e che il delle strade cittadine potrebbero essere convertite in vie ciclabili, marciapiedi e spazi verdi. La proporzione stimata degli spazi riservati alle vetture e allo stazionamento non sorprendente. Lo stesso tipo di constatazione può esser fatta nella maggior parte delle città. Considerando che uno spostamento in automobile su due non supera i chilometri, s’intravvede il grande potenziale di sviluppo della mobilità ciclabile e della micromobilità in generale, per ripensare l’utilizzo dello spazio pubblico, che non estensibile , commenta o Dardel. Ammettendo di non conoscere tutti i dettagli dello studio dell’ T , Stephanie Stotz trova interessante l’impulso Con quest’idea, ci si addentra pienamente in ciò a cui potrebbe assomigliare una città nel futuro .

Zoé Dardel responsabile dell’Unità bici presso la Direzione generale della mobilità e delle strade del canton Vaud

a piuttosto che lo studio citato sopra, la nostra interlocutrice bernese preferisce prendere Copenaghen come uno degli esempi da seguire e da osservare per lo sviluppo del traffico ciclistico Senz’alcun dubbio In particolare durante il lancio dell’offensiva bici, abbiamo portato avanti una riflessione approfondita con altre città. Abbiamo avuto delle delegazioni che si sono recate a Copenaghen, Amsterdam e in altre città per imparare. Queste conoscenze sono poi state integrate nella nostra pianificazione e nei nostri piani direttori e li adattiamo all’infrastruttura di erna, ma anche allo sviluppo di questa cultura della bicicletta .

Zurigo nel 2023 ha destinato ai ciclisti diverse vie prioritarie. Il progetto dovrebbe svilupparsi ulteriormente.

17 marzo 2024

Attenuare le tensioni

Il modello della città danese, o le proposte piuttosto scioccanti del team dell’ T , po trebbero suscitare la diffidenza ed addirit tura l’ostilità degli automobilisti. Le pianifi catrici devono gestire questo confronto e raccontano le loro esperienze. La politica cantonale non mira a opporre i tipi di tra sporto, ma deve contribuire al raggiungi mento degli obiettivi climatici che la Sviz zera si fissata, offrendo la possibilità di una mobilità più sostenibile, garantendo nel contempo la sicurezza e la fluidità degli spostamenti , osserva o Dardel.

Da parte sua, Stephanie Stotz ritiene che ci voglia pazienza ogliamo dare del tempo alle persone affinch si adattino alle nuove circostanze e le accettino. Cerchiamo di pla care le tensioni e di disinnescare l’emozione attraverso il dialogo e la partecipazione .

Per concludere diamo la parola ad Anna ucher Lassen, che rivolge alle istanze impegnate nella pianificazione della viabilità ciclistica un consiglio o meglio un invito uild it and they ill come Costruiscila e arriveranno Si tratta di formulare e mettere in atto degli obiettivi ambiziosi e quantitativi per il traffico su due ruote, coinvolgendo la lobby dei ciclisti e la popolazione. La mobilità non limitata alla circolazione in automobile le città che offrono una buona qualità di vita dispongono di una buona infrastruttura per pedoni, ciclisti e trasporti pubblici .

«Build it and they will come»

Il TCS afferma la sua posizione

Il TCS si è fortemente impegnato a favore della legge sulle vie ciclabili entrata in vigore ad inizio 2023, che permette di regolamentare esigenze ed aspetti specifici della mobilità ciclistica. In tal senso il Club ritiene che la bici assumerà un ruolo ancor più significativo, non solo per gli spostamenti casa-lavoro o per motivi di svago, bensì pure per lo sviluppo del trasporto multimodale su tutto il territorio.

Vittime di incidenti gravi secondo il mezzo di trasporto utilizzato Morti

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In ambito urbano il TCS sottolinea l’importanza di garantire una chiara gerarchia della rete stradale. Gli assi viari portanti non devono essere declassati tramite provvedimenti di moderazione del traffico, interventi urbanistici o riduzioni di velocità che, in definitiva, compromettono la fluidità della circolazione. Il declassamento di questi collegamenti vitali tra centro e periferia finirebbe per congestionare le interfacce tra rete stradale nazionale, cantonale e locale.

II TCS auspica una separazione efficace dei flussi di traffico in quanto i tragitti più diretti non sono sempre quelli più adatti a chi si muove con la due ruote. In città è senza dubbio preferibile che i ciclisti utilizzino percorsi alternativi messi in sicurezza, evitando ove opportuno le strade principali orientate al traffico. Queste servono prevalentemente ai mezzi pubblici, alle automobili e al trasporto urbano delle merci.

Foto iStock Fonte: USTRA, UST – Incidenti della circolazione stradale (SVU), 2023
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e feriti gravi automobile motocicletta bicicletta a piedi bicicletta elettrica (dati disponibili dal 2011) altro
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Mobilità

TESTAREE

DOVE CONVIENE FERMARSI

nseguimento rocam olesco di un ladro d auto | ecorare la casa con i noti pittogrammi | l poten iamento delle energie rinnova ili importante per la mo ilit

TCS
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DI SOSTAAPAG I N A
19 marzo 2024

Caccia al ladro d’auto

Gli archivi del TCS spaziano su 128 anni e racchiudono più di una chicca. Come questo fatto di cronaca che risale ad oltre 90 anni fa: il coup di un giovane poliziotto, protagonista di un inseguimento che aveva destato grande scalpore e sembra tratto da un film d’azione.

A

All’attenzione dell’egregio Sig. Rubli, agente di polizia.

Abbiamo letto, sul numero 2165 del giornale Neue Zürcher Zeitung pubblicato il 21 novembre 1932, il rapporto dell’arresto dell’ennesimo ladro di macchina a Leimbach. A nome della sezione automobilistica della sezione TCS Zurigo ci preme ringraziarla di quest’azione coronata da successo. Il coraggio da Lei mostrato in queste circostanze va ben al di là di quanto prevede il mandato di agente di polizia. Abbiamo perciò versato, in data odierna, 50 franchi in Suo favore. La preghiamo di gradire i nostri più distinti saluti.

Con stima, il segretario A. Ryffel

Questa lettera della sezione zurighese del TCS è soltanto uno dei numerosi messaggi di ringraziamento che il poliziotto appena 24enne riceve nei giorni seguenti l’operazione. Ecco il resoconto dettagliato di questa vicenda davvero memorabile.

Atto primo: prestare non è rubare Sono le 11 del mattino del venerdì 18 novembre 1932 quando il telefono squilla al posto di comando di Zurigo. Sono i colleghi di Zugo che segnalano l’avvistamento di una lussuosa Mercedes-Benz a Baar, risultata rubata, diretta a Zurigo. Probabilmente è la bravata, molto frequente, del solito furbastro che scappa con un’auto sottratta per farci un giretto e poi abbandonarla da qualche parte o riportarla indietro. Nella sola città di Zurigo ogni anno se ne denunciano 230. Una cifra enorme considerando che in tutto il cantone circolano appena 10mila auto immatricolate. Ma siccome l’uso illecito di veicoli non costituisce un delitto perseguibile e si sanziona solamente il consumo di benzina relativo, le forze dell’ordine hanno spesso le mani legate.

Le cose cambiano con l’entrata in vigore, il 15 marzo 1932, della prima legge federale sulla circolazione degli autoveicoli e velocipedi che introduce, al paragrafo 62, il reato di furto d’uso punibile con una pena detentiva fino a un anno. Vengono altresì aboliti i limiti di velocità finora valevoli di 18 km/h nell’abitato e 40 km/h fuori dall’abitato.

Su ordine del comandante Jakob Müller, determinato ad imporre con mano ferrea e senza tregua il nuovo regime, gli ispettori Rubli e Kern partono subito in direzione Sihltal per andare incontro al malandrino sotto la pioggia

battente. E sono fortunati: dopo 20 minuti incrociano la vettura rubata in una curva nei pressi di Adliswil, in periferia di Zurigo. Malauguratamente gli agenti di polizia riconoscono il «corpo del delitto» troppo tardi per la cattiva visibilità, e il tentativo di bloccare il ladro tagliandogli la strada fallisce. Con una sterzata l’uomo riesce ad evitare lo scontro per un pelo e va a fermarsi al bordo della carreggiata. I poliziotti saltano fuori dal loro veicolo ed attraversano la strada di corsa per arrestare il ladro, ma questi riparte con un brusco colpo di acceleratore cogliendo gli ispettori alla sprovvista. Se pensa di poterla scampare non ha però fatto i conti con il coraggioso ispettore Rubli. Costui, ripresosi dalla sorpresa, non si dà per vinto così facilmente e gli si accoda.

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Atto secondo (o meglio prologo): così bella e irresistibile

La sera prima R ichard Schondelmaier, meccanico di Stoccarda, varca il confine a Kreuzlingen con un lasciapassare ottenuto sotto falso nome. Il 25enne pluripregiudicato arriva a Zurigo con pochi spiccioli in tasca. Spera che la zia, che lavora come aiuto cuoca in un albergo, gli procuri un lavoro in Svizzera, che il tedesco considera una «terra promessa». Ma la donna non abita più al vecchio indirizzo e non ha lasciato recapito. Schondelmaier si mette a girovagare per le vie di Zurigo quando un’elegante Mercedes Mannheim 370 S parcheggiata davanti alla sala da concerto della Tonhalle attira la sua attenzione. Conosce benissimo il modello perché ha fatto l’apprendistato di meccanico nella fab-

brica della Mercedes-Benz a Stoccarda. L’uomo, frustrato perché il viaggio a Zurigo si sta rivelando un buco nell’acqua, non riesce a resistere alla tentazione; sale nell’auto, lasciata aperta, la mette in moto e parte.

Amante della natura lascia la città e, dopo 200 chilometri approda sul Lago dei Quattro Cantoni. È comunque intenzionato a riportare indietro l’auto sottratta, che costa 42mila franchi, una fortuna per l’epoca. Forse ci avrebbe pure pensato due volte prima di impossessarsene se avesse saputo che stava commettendo un reato e che sarebbe finito nel mirino della polizia. Se poi fosse stato al corrente che il proprietario, un facoltoso tale Röntgen, aveva annunciato che avrebbe ricompensato il ritrovatore con 500 franchi, spronando ›

Mercedes-Benz 15/75 CV

Mannheim 370 S

Anni di produzione: 1931–1933

6 cilindri, cilindrata totale: 3689 ccm; 75 CV

Cambio manuale a 3 marce con overdrive

Lunghezza: 4480 mm; larghezza: 1730 mm; altezza: 1480 mm

Peso a vuoto roadster: 1500 kg; cabriolet: 1550 kg

Consumo di carburante: 18,5 l

Velocità massima: 115 km/h

Fonte: mercedes-benz-publicarchive.com

Hans Rubli (1908–1978) Il poliziotto della cantonale posa per la stampa sulla pedana della Mercedes da lui recuperata.
Foto ald 21 marzo 2024

la polizia a raddoppiare gli sforzi di ricerca, probabilmente si sarebbe liberato hic et nunc dell’auto. Invece, stanco del viaggio e conquistato dallo stupendo paesaggio della Svizzera centrale, decide di trascorrere la notte nell’auto lungo la A enstrasse. La mattina dopo compra due panini ad un garzone panettiere che passa da l e riparte alla volta di urigo, ignaro che la caccia al ladro già scattata e che la sua sorte sta per compiersi in quella curva del destino, dove ans Rubli lo sta aspettando al varco.

Atto terzo: un agente temerario e un finale da far west

C’ mancato poco pensa Schondelmaier, sollevato di aver schivato il veicolo della polizia. edendo gli agenti scendere ed avvicinarsi con aria risoluta capisce però che quella manovra spericolata non stata fortuita e che gli sbirri non hanno intenzioni amichevoli nei suoi confronti. Preme l’acceleratore ma ans Rubli si precipita verso la ercedes. Gli si accosta e all’ultimo momento riesce a salire sulla pedana dell’auto in movimento. In preda al panico, il fuggiasco lancia l’auto a più di 100 chilometri all’ora. In seguito confesserà che in quel brutto frangente pronto a tutto pur di salvarsi, anche a rischiare la vita del suo inseguitore. Intanto Rubli, aggrappato al grande faro della macchina non cede, nemmeno quando Schondelmaier gli sferra un pugno, anzi gli intima ripetutamente di fermarsi. a anzich arrendersi il delinquente prova a

disfarsi del poliziotto incollato alla ercedes. Quando incrocia un contadino su un carro spandiletame gli si affianca tanto da schiacciare la gamba sinistra di Rubli. Questi stringe i denti ma non molla. Allora Schondelmaier passa ad un millimetro da un palo telegrafico provando a buttar l’avversario giù dalla pedana. Invano

La folle corsa sulla Sihltalstrasse si protrae per più di tre chilometri. All’altezza del quartiere di Leimbach Schondelmaier, sempre più disperato, cambia tattica. Si ferma d’improvviso e si lascia tirar fuori dall’auto a strattoni. Quando Rubli fa per perquisirlo, lo colpisce in piena faccia e i due iniziano a picchiarsi di santa ragione. Il ladro realizza che Rubli più forte di lui e vuole fuggire a piedi, ma il poliziotto lo riacciuffa dopo pochi metri. Stringendogli la gola lo immobilizza contro un’inferriata. Nel frattempo il collega ern giunto sul luogo insieme i due poliziotti riescono infine a sopraffare il giovanotto e a metterlo in manette.

Epilogo: una sentenza esemplare Assaporando il loro trionfo gli agenti di polizia rientrano alla caserma e chiudono in una cella il ladro. La notizia dell’impresa inaudita si diffonde alla velocità della luce. La stampa ne riferisce con i toni più coloriti e l’inseguimento passa alla storia con il titolo Autoritt von Adlis il la galoppata con l’auto di Adlis il, n.d.t. . entre ans Rubli viene celebrato come un eroe, Schondel-

maier viene invece punito con una pena draconica la magistratura chiede la condanna massima prevista dal codice, ovvero un anno di reclusione. Il Tribunale, deciso a statuire un esempio con il caso Schondelmaier, la inasprisce e l’accusato si becca 18 mesi di prigione. Non solo, i giudici dispongono il divieto d’entrata in Svizzera nei confronti del tedesco. A vita.

Questo pezzo è basato su fatti realmente accaduti e documentati da vari articoli di stampa originali del 1932, dalla cronistoria «Kantonspolizei Zürich 1804–2004» nonché da racconti della figlia di Hans Rubli (nome noto alla redazione).

Una sfilza di violazioni su pochi chilometri Il ladro in fuga tenta di seminare in ogni modo i poliziotti alle sue calcagna. Enorme eco mediatica L’impresa di Hans Rubli riempe pagine di giornali nel novembre del 1932.
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Illustrazione Nicolas Kristen

L’universo FFS a casa

Per molti, la segnaletica delle FFS fa parte della Svizzera come il Cervino o il cioccolato. Ora, tutti possono portarsi a casa un pezzetto del patrimonio del design elvetico. Questi disegni geometrici ridotti all’essenziale, che aiutano i viaggiatori ad orientarsi, adornano cuscini, borse della spesa, barattoli da dispensa

ecc. della Limited dition PICTO , disponibile in esclusiva nelle filiali icasa e nello shop online per un periodo limitato. Nasce dalla collaborazione tra il mobilificio della igros, le FFS e il useum f r Gestaltung rich e comprende una cinquantina di accessori d’arredo e mobiletti, con gli inconfondi-

bili pittogrammi che il famoso grafico osef ller rockmann ha ideato per le FFS a partire dalla fine degli anni Settanta, considerati fra i più efficaci del mondo. La collezione, che ha tutte le carte in regola per diventare cult, strizza l’occhio al buonumore ad esempio il pouf a cubo con il simbolo del parcheggio. Oppure le scatole per riporre giocattoli e quant’altro con quello dell’ufficio oggetti smarriti e ancora il ma i telo da spiaggia con pittogramma del punto di ritrovo. Abbiamo scelto questi articoli fra 100 progetti per la loro funzionalità e rilevanza , dichiara a ime enderoudi, creative director di icasa. I colori poi, perlopiù rosso e blu, rispecchierebbero l’essenza della marca, che amichevole, accessibile e infonde ottimismo .

osef ller rockmann 191 199 conta fra i designer e grafici svizzeri più influenti. È stato docente alla unstge erbeschule di urigo e alla ochschule f r Gestaltung di lm D . Oltre che con le FFS ha collaborato con la manifattura di porcellane Rosenthal, Olivetti Italia e I uropa. jl

ald dabplus.ch Fate come le FM , passate al DAB+. Pe r le informazioni de l f uturo: DAB+. Pubblicità

Aree di sosta: migliori della loro reputazione

Nel 2023 il TCS, su incarico dell’Ufficio federale delle strade (USTRA), ha esaminato 98 aree di sosta lungo le autostrade. È vero che alcune mostrano segni di vetustà ed usura. Ma nel complesso si trovano in uno stato sorprendentemente buono e talora ottimo.

All’orizzonte appare il cartello con la P bianca su fondo blu che invita a fare una pausa. Tuttavia, molte persone si sentono a disagio al solo pensiero di fermarsi in un’area di sosta lungo l’autostrada, considerate luoghi poco raccomandabili, sporchi o mal frequentati. Ma per quanto diffusa, quest’immagine non corrisponde alla realtà, come dimostra il grande test del TCS svolto sulla rete svizzera. In via generale le strutture si sono rivelate accoglienti e perlopiù ben tenute. «Abbiamo affrontato l’ispezione con qualche preconcetto, scettici, ma a nostra sorpresa abbiamo constatato che la maggior parte delle aree è in condizioni buone o molto buone», questo in sintesi il verdetto del test, afferma il responsabile Jürg Reinhard. Anche se alcune sono datate, in generale sarebbero curate, pulite e sicure. Nessuna sarebbe stata bocciata. Da marzo ad agosto dello scorso anno, gli esperti del TCS hanno visitato quasi un centinaio di aree di sosta, due volte ciascuna, analizzandole sulla scorta di sette criteri principali. Esaminate più da vicino, hanno comunque evidenziato questa o quell’altra carenza.

Parcheggi e sicurezza

Nella maggior parte dei casi il numero di stalli è adeguato, con qualche punta di criticità nei periodi di esodo vacanziero oppure a causa di camion piazzati di traverso in modo da occupare anche dieci posti auto. Buona la disponibilità di parcheggi per disabili, in genere segnalati chiaramente. In alcuni rari casi

per chi è in sedia a rotelle risulta disagevole raggiungere i servizi igienici in quanto i marciapiedi non sono ribassati o perché i gradini davanti all’ingresso sono troppo alti.

In termini di sicurezza il voto è positivo per circa l’83% delle aree di sosta ispezionate. La pavimentazione, la segnaletica e la sicurezza dei pedoni sono per lo più buone. Tuttavia, circa un terzo è sprovvisto di colonnine SOS, oppure, ove disponibili, queste sono difficili da raggiungere. Migliorabile pure l’illuminazione. In almeno il 20% dei casi il numero di lampioni risulta insufficiente, al pari dei sistemi di videosorveglianza, presenti solo nel 37% delle strutture. Jürg Reinhard è convinto che «l’installazione di telecamere inciderebbe positivamente sul senso di sicurezza degli utenti». In 16 aree di sosta la recinzione lato autostrada manca del tutto o non offre una protezione efficace. Attenzione quindi se si viaggia con il cane: non farlo saltare fuori dal veicolo, potrebbe finire sulla carreggiata.

Spazi ricreativi e ristorazione

Taluni idilliaci, altri spartani, nella stragrande maggioranza dei casi gli spazi ricreativi si presentano ben tenuti e curati. I bidoni dei rifiuti sono abbastanza capienti e si trovano ad una distanza accettabile, ma solo nel 13% delle strutture è possibile la raccolta differenziata. Appena la metà delle aree di sosta dispone di contenitori per escrementi canini «Robidog». Quanto a servizi supplementari tipo parco giochi per bambini,

possibilità di fare movimento fisico, bacheca turismo, questi si sono rivelati lacunosi e spesso inesistenti. Una struttura esemplare in cui fermarsi e rilassarsi è Reconvilier (BE). Ciò che però qui manca, come nei cantoni Vallese, Ticino e Giura, è un distributore automatico di snack oppure chiosco mobile. Altrove questi fanno invece parte dell’equipaggiamento standard.

Servizi igienici

Contrariamente alla loro cattiva nomea, i servizi igienici sono risultati in genere puliti e funzionanti. Nel primo sopralluogo venivano puliti una volta al giorno, da luglio, nel periodo di maggior traffico, due volte al giorno. «Abbiamo riscontrato che, durante l’alta stagione, il numero di cabine è insufficiente, soprattutto sull’autostrada del San Gottardo. Questo perché i pullman sono pieni» puntualizza Jürg Reinhard. Per il resto avrebbero trovato poco da contestare. Perfettibili in particolare le indicazioni delle toilette per disabili, esplicitamente contrassegnate soltanto nel 13% delle aree, mentre appena il 5% è baby-friendly e mette a disposizione un fasciatoio.

Infrastruttura di ricarica

Le aree di sosta si stanno gradualmente preparando alla mobilità elettrica. Se al momento dell’ispezione uno scarso terzo era dotato di stazione di ricarica rapida, nel frattempo lo sono il 40% (tutte coperte dall’app TCS eCharge). L’USTRA prevede di attrezzare la tota-

Testo Dominic Graf Test e foto Jürg Reinhard
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L’area di sosta Hurst sulla A1 nei pressi di Hindelbank (BE) è una delle meglio valutate nel test TCS.

lità delle aree di sosta di fastcharger entro il 20 0. Approviamo questi piani e la relativa tempistica. Occorre agire soprattutto nelle aree di sosta sugli importanti assi di transito erna Ginevra, urigo Au e in Ticino dove non ci sono a tutt’oggi stazioni di ricarica . Secondo i verificatori non si tratta soltanto di aumentare il numero ma anche di migliorare l’accessibilità delle prese. La maggior parte delle stazioni infatti stata progettata in modo che il veicolo si ricarica in retromarcia o parcheggiando in avanti. Nelle ore di punta difficoltoso sganciare un rimorchio o una roulotte per poter attaccare la spina. Fastned e Gofast sono una soluzione grazie a colonnine con presa di ricarica laterale.

Infrastrutture per camper n grosso potenziale di ottimizzazione si rileva per i servizi ai camperisti. Infatti soltanto il 20 percento circa dispone di colonnine uro Relais per lo smaltimento delle acque grigie e nere. Inevitabilmente si formano code agli impianti esistenti se pure i pullman si fermano per svuotare il bagno.

L’ STRA ha preso conoscenza dei risultati dell’indagine ed annuncia che li farà confluire nella pianificazione degli interventi da eseguire. Le carenze rilevanti per la sicurezza saranno sanate nell’immediato, mentre le strutture più datate saranno ammodernate nei prossimi cinque otto anni.

Stazioni di ricarica Gofast all’area di sosta di Amsteg (UR). Sono accessibili anche alle auto con rimorchio o roulotte.

Top e flop, le tre migliori e peggiori

84,9%: Mühlematt West (BL)

83,5%: Birrhard (AG)

80,6%: Teufengraben (SO)

54,2%: Posieux-La Tuffière (FR)

51,3%: Linkolnsberg (SG)

50,1%: Lindenrain (BE)

Troverete la classifica completa, il rapporto del test e ulteriori informazioni su tcs.ch/test-aree-di-sosta

Area di sosta o di servizio?

Le aree di sosta lungo le strade nazionali sono cento. Servono alle pause brevi in viaggio, sono dotate di impianti igienici e panchine per sedersi e rilassarsi. Sempre più spesso sono attrezzate con piazzole di ricarica veloce e strutture di ristoro mobili. Responsabile della loro costruzione, funzionamento e manutenzione è l’Ufficio federale delle strade.

Le aree di servizio sono strutture adibite alle soste più lunghe. Dispongono di ristoranti e negozi nonché di parcheggi e posti di riposo per i camionisti. In Svizzera vi sono 49 aree di servizio, gestite da aziende private. Le concessioni vengono assegnate dai cantoni.

«TCS eCharge»: oltre 380 000 punti di ricarica in Europa tcs.ch/echarge

25 marzo 2024

CHI HA AVUTO LA VARICELLA PUÒ C ONTRARRE L’HERPES Z OS TER.

Lo a p e va

Chi ha avuto la varicella può con trarr os ter. L’herpes zos er è una mala t tia in fe t tiva che si manifes ta di solito con un’eruzione cutanea con vescicole, molto dolorosa e pruriginosa. Con l’avanzare dell’e tà, aumen ta notevolmen te il rischio di mala t tia.

All’insorger tomi di herpes zos ter consulta te en tro 72 ore un professionis ta sanitario . Sebbene le opzioni ter zos ter siano limita te tomi possono essere allevia ti.

Un’efficace prevenzione riduce inoltre il rischio di con trarre l’herpes zos ter

Avete 50 anni o più? Oppure siete una persona a rischio?

Parlate dell’herpes zoster con il vostro professionista sanitario di fiducia.

Più del 99 %

Fi no al 3 0% 1 p erson a su 3

Queste informazioni sono state pubblicate con il sostegno finanziario di GlaxoSmithK line AG. GlaxoSmithK line AG | Talstrasse 3 | CH-3053 Münchenbuchsee © 2023 GSK group of companies or its licensor NPCH -HZU-ADVR23 0004-07/20 23 si a mmal a d i he r pe s z os ter ne l cors o d ell a v ita. d i t ut te le p erson e di e t à s uperior e ai 40 a nni è p orta to r e d e l v iru s d ell’herpe s z os te r. dell e p erson e c olpi te m anifesta om plicanze p .es. do l or i c r oni ci.

Da Mendrisio a Paradiso

In Svizzera circa una persona su dieci cambia casa nel corso dell’anno. La maggior parte rimane nel cantone.

13,7

chilometri, questa la distanza media in linea d’aria fra vecchio e nuovo domicilio, suppergiù quella fra Mendrisio e Paradiso. Il 40 percento trasloca entro un perimetro di soli 2 chilometri, nel 12 percento dei casi ci si sposta di oltre 30 chilometri.

9,5 percento della popolazione residente in Svizzera ha cambiato casa almeno una volta durante l’anno. Nel 2022 lo hanno fatto 700 000 persone. Il maggior tasso di trasloco si registra nel canton Basilea Città (12,1%), il più basso in Appenzello Interno (7,3%).

1560

franchi, l’affitto mensile medio per un appartamento in Svizzera, ovvero 22 franchi al metro quadrato, secondo il sito di confronto bonus.ch. Il cantone con gli affitti più cari al metro quadro è Ginevra (35 franchi), quello meno costoso il Giura (15 franchi).

6

È questo il posto occupato da Zurigo nella classifica delle città con gli affitti più cari al mondo. Al settimo posto troviamo Ginevra. Svetta su tutte New York, dove occorrono addirittura pure 4000 franchi al mese per un monolocale.

36 000

franchi, questo l’affitto mensile più elevato che si paga in Svizzera. Secondo il giornale Handelszeitung quest’appartamento di lusso si trova presso il Grand Hotel National sul Lido di Lucerna e si compone di 7,5 locali.

54 765 alloggi risultano sfitti in Svizzera al 1° giugno 2023. Ciò corrisponde ad un tasso di abitazioni vuote dell’1,15%. Secondo Wüest Partner, la quota ottimale sarebbe dell’1,27 percento.

36,3 percento di chi trasloca resta nello stesso comune, il 35,7 percento non lascia il cantone. Soltanto il 15,8 percento va ad abitare in un altro cantone, mentre il 12,2% si stabilisce all’estero.

Fonte: UST, Bonus.ch, Esquire, Handelszeitung, Wüest Partner 27 marzo 2024 I fatti
Testo Dominic Graf Illustrazione Oliver Maier

Il punto

«Il potenziamento delle rinnovabili è un fattore chiave per la mobilità di noi tutti»
Peter Goetschi, presidente centrale TCS

Ci vuole energia per muoverci

Dopo le elezioni del 2023 quest’anno i cittadini saranno chiamati alle urne per pronunciarsi su diversi dossier quali la riforma dell’AVS, la salute, l’energia, la biodiversità e il potenziamento mirato delle strade nazionali. Per il TCS quest’ultimo è senz’altro il progetto al centro dell’attenzione. La Svizzera ha bisogno di reti di trasporto funzionanti, sia su strada che rotaia e noi ci impegneremo decisamente in tal senso. Ciò premesso, nel 2024 ci attendono ulteriori votazioni che avranno un notevole impatto sul futuro della nostra mobilità. Penso, in primo luogo, alla Legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili. Ovvero il cosiddetto atto mantello, compromesso forgiato dal parlamento nel 2023 per garantire l’approvvigionamento elettrico della Svizzera da fonti rinnovabili. I capisaldi di questa legge sono l’accelerazione delle procedure, il rafforzamento dell’efficienza energetica e un quadro di riferimento per una ponderazione assennata degli interessi tra protezione dell’ambiente e tutela del paesaggio da un lato e il rapido sviluppo delle nostre infrastrutture dall’altro.

Il potenziamento delle energie rinnovabili è un fattore chiave per la mobilità di noi tutti: il progressivo abbandono dei combustibili fossili a favore di tecnologie propulsive alternative è un dato di fatto. Oggi questa svolta è scontata non solo in ambito politico, ma anche nell’industria automobilistica. In futuro saranno soprattutto veicoli elettrici a far sì che possiamo spostarci liberamente. Già nel 2023 tra le nuove vetture immatricolate una su cinque era a batteria, fino al 2035 dovrebbero esserlo nove su dieci. Entro il 2050, poi, la Svizzera si è prefissa di conseguire la neutralità carbonica. Al più tardi da questa data dovremo viaggeremo a zero emissioni.

La sicurezza dell’approvvigionamento energetico è indispensabile se non vogliamo, nel vero senso della parola, togliere la spina alla transizione sostenibile. Per raggiungere i suddetti obiettivi non basta aumentare l’efficienza, a medio-lungo termine è fondamentale accrescere la produzione indigena di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il decreto mantello fornisce un compromesso coerente in quest’ottica: accorda giustamente la priorità alle energie rinnovabili, ma al tempo stesso pone dei limiti al loro sviluppo in modo da poter tener conto delle esigenze della natura e del paesaggio.

La nuova legge crea le basi necessarie per un approvvigionamento energetico del nostro Paese più diversificato e resiliente, permette di ridurre le dipendenze e conciliare obiettivi climatici ed economici. Sfruttiamo questo impulso affinché la nostra mobilità possa progredire anche in avvenire.

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Foto Emanuel Freudiger
Affrontare i tornanti dei passi, una vera sfida anche per motociclisti rodati | Test della Voyah Free, SUV cinese che mira in alto | Prova della Mercedes B 250 e Tecnica Triumph Motorcycles M O TO SEMPLICI DA GUIDAREA PA G I N A 13 ----------- -----------QUALCOSA DI PIÙ LEGGERO 29 marzo 2024
«Grazie per permetterci di rendere più sicuri i viaggi in auto.»

Reto Blättler, responsabile di progetto Pneumatici, Touring Club Svizzero

Il TCS si impegna per la maggiore sicurezza di tutte le persone in Svizzera, controllando ad esempio ogni anno la qualità e la tenuta di pneumatici estivi e invernali. Questo e molto altro è possibile grazie al Suo societariato.

club.tcs.ch/il-nostro-impegno

Il downsizing che rilassa

Sono adatte ai principianti e non dovrebbero dispiacere neanche ai motociclisti stagionati; le due ruote senza la megalomania di potenza o peso rendono la vita più facile.
Testo Daniel Riesen

Negli ultimi decenni le moto sono cresciute sia in termini di dimensioni e peso sia di motori e potenze. Ma che ne è del downsizing dei motori? Era un tema che riguardava le auto, mentre le moto sono diventate sempre più potenti. E ciò grazie a cilindrate aumentate e non ai turbo. Al posto delle classiche moto stradali, oggi dominano le enduro da turismo lunghe, larghe e alte. Nessun problema per centauri ben piazzati. Non sempre facile invece se si hanno gambe

più corte o articolazioni che iniziano a scricchiolare. Questo non dovrebbe essere un motivo per smettere di salire in sella, perché meno potenza e peso non sono affatto sinonimo di minor divertimento. Anche le cosiddette moto entry-level ora hanno la loro da dire. I più esperti sanno inoltre che quasi ogni moto ha una potenza sufficiente, sono poi le doti del pilota che contano. E quasi tutti traggono vantaggio da un peso ridotto e un’altezza moderata della

sella. Ecco una carrellata di nove moto che combinano un intelligente downsizing con prezzi abbordabili. Abbiamo prestato attenzione ai chili: preferibilmente sotto i 200 (o non molti di più) col pieno di carburante. E alla distanza da terra della sella: preferibilmente non superiore a 800 mm, soprattutto pensando a chi è di statura (più) bassa. In onore del fatto, risaputo, che con un baricentro basso risulta più facile gestire sia il peso che l’altezza della moto.

31 marzo 2024
Le roadster come la Honda Hornet semplificano la guida grazie al loro peso contenuto e al design ergonomico.

Motociclette per belle gite godibili

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enduro da turismo

due cilindri in linea, 895 ccm, 87 CV; consumo nel ciclo WMTC: 4,3 l/100 km

altezza sella: 815 mm; peso con serbatoio pieno: 227 kg

Honda CB750 Hornet

roadster

due cilindri in linea, 755 ccm, 92 CV; consumo nel ciclo WMTC: 4,3 l/100 km

altezza sella: 795 mm; peso con serbatoio pieno: 190 kg

roadster retrò

due cilindri in linea, 649 ccm, 68 CV; consumo dichiarato: 4,3 l/100 km

altezza sella: 820 mm; peso con serbatoio pieno: 187 kg

KTM 390 Adventure

enduro da turismo

monocilindro, 373 ccm, 44 CV; consumo dichiarato: 3,4 l/100 km

altezza sella: 855/830 mm; peso con serbatoio pieno: 172 kg

Scrambler Ducati Icon

scrambler

due cilindri in linea, 803 ccm, 73 CV; consumo dichiarato: 5,2 l/100 km

altezza sella: 780–810 mm; peso con serbatoio pieno: 185 kg

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roadster retrò

monocilindro, 398 ccm, 40 CV; consumo dichiarato: 3,5 l/100 km

altezza sella: 790 mm; peso con serbatoio pieno: 170 kg

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sportiva moderata

due cilindri in linea, 776 ccm, 83 CV; consumo dichiarato: 4,2 l/100 km altezza sella: 810 mm; peso con serbatoio pieno: 205 kg

crossover da turismo

due cilindri in linea, 689 ccm, 73 CV; consumo dichiarato: 4,3 l/100 km altezza sella: 835 mm; peso con serbatoio pieno: 203 kg

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café racer

due cilindri, 853 ccm, 65 CV; consumo dichiarato: 4,9 l/100 km

altezza sella: 780 mm; peso con serbatoio pieno: 218 kg

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32 touring

PATROUILLE SUISSE 60 anni di

Articolo commemorativo

Ogni orologio è unico: Grazie al numero di serie individuale riportato sul fondello

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CARATTERISTICHE

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L‘orologio l’esemplare viene fornitoè consegnato in un‘esclusiva una scatola di presentazione esclusiva e accompagnato da e corrispettivo un Ccertificato di Aautenticità numerato a mano

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preciso, una cassa in acciaio robusta e un cinturino in vera pelle effetto coccodrillo. Il quadrante ripropone l’opera d’arte di Wilfred Hardy ritraente la formazione Supercanard.

Celebrate Celebri i 60 anni della Patrouille Suisse

Testimoni tutto il Suo entusiasmo per la squadra acrobatica svizzera Patrouille Suisse con questo orologio d‘artista, autorizzato da licenza uf ciale, in un’edizione commemorativa dal titolo „Supercanard“. L’articolo è più di un semplice orologio, è un tributo senza tempo a sei decenni di acrobazie aeree incredibili e impeccabili, che hanno trasformato la Patrouille Suisse in una delle squadriglie acrobatiche più straordinarie al mondo.

L‘orologio da polso al quarzo con licenza uf ciale si contraddistingue per la resistente ed elegante cassa in acciaio inossidabile e il cinturino abbinato in vera pelle effetto coccodrillo.Il quadrante è decorato dalla formazione „Supercanard“ di cinque Tiger F-5E II in una rappresentazione irresistibilmente dinamica, realizzata dal celebre pittore aeronautico Wilfred Hardy. Ogni esemplare è numerato singolarmente sul retro ed è, pertanto, unico. Data la sua esclusività e la rilevanza dell’evento, ci aspettiamo di risvegliare un notevole interesse per questa edizione tributo. Quindi, Le consigliamo di agire tempestivamente! Festeggi i 60 anni della Patrouille Suisse, ordinando subito l‘edizione commemorativa „Supercanard“!

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Quando il tornante diventa estremo

Sfrecciare sui passi il sogno e la disciplina suprema per ogni centauro. a quando i tornanti diventano sempre più stretti, il gioco può farsi serio all’improvviso.

Il viaggio più importante della meta. Se il detto vero per i motociclisti che si divertono a far chilometri ed inanellare curve e controcurve, le cose possono cambiare per taluni quando si tratta di affrontare i 8 tornanti del Passo dello Stelvio. Il paesaggio stupefacente e arrivare al Giogo un must per i centauri ambiziosi, già solo per la sua fama. L’altitudine elevata 2 m e il susseguirsi di tornanti rendono l’esperienza una vera sfida per i motociclisti, che fa sudare anche i più esperti. a curve a 180 gradi più difficili non si trovano soltanto oltre confine bens pure sui passi nostrani. I tornanti, soprattutto verso

destra, sommano due difficoltà. Sono stretti e in pendenza. In discesa, questo ultimo fattore non disturba più di tanto, a meno che non siate piegati in avanti su una moto supersportiva con molto peso sui polsi e una libertà di movimento limitata per girare la testa. In salita, invece, alle manovre strette a bassa velocità si aggiunge la necessità di mantenere la moto in movimento. Cosa questa indispensabile, perch frenando fino all’arresto si rischia di ribaltarsi.

Nei tornanti valgono le stesse regole basilari di tutte le curve regolare la velocità, ottimizzare la traiettoria in curva e guardare attentamente in avanti. Per

Foto Horst Rösler, grafica Touring
34 touring
I tornanti vanno affrontati con un buon controllo della motocicletta e la piena visibilità.

Traiettoria corretta in curva

Inserirsi a velocità appropriata e con una certa riserva per l’uscita dalla curva per non invadere la corsia opposta.

quanto riguarda la traiettoria nelle curve a destra occorre restare più possibile all’esterno, cio a sinistra. Se si anticipa troppo la curva, e lo facciamo istintivamente, si raggiunge l’apice della stessa troppo presto, con il pericolo di finire addosso al traffico in senso opposto. Per quanto riguarda la gestione della velocità i tornanti sono curve da prima marcia, anche se solitamente il rapporto corto serve quasi solo per partire. Se il motore risponde in modo troppo brusco, utile ridurre ancora la velocità dosando la frizione. O con il freno posteriore usato con moderazione, aiuta a stabilizzare la moto e a riaccelerare dolcemente nella ripartenza.

Naturalmente, non tutte le moto si comportano altrettanto bene sui tornanti, ma poich difficilmente si acquista una moto in base a questo criterio, l’unica possibilità la pratica ad es. in un parcheggio . Se riuscite a fare le manovre di svolta dentro due stalli di parcheggio, potete avventurarvi sullo Stelvio, sul almberg e via dicendo. dan

tcs.ch/curva-motociclista

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Allenarsi con i professionisti del TCS

In media, i motociclisti cavalcano sempre meno la due ruote. Con il tempo anche i più rodati finiscono per perdere la mano. d qui che i corsi specializzati del TCS tornano utili. Ad esempio oto Warm p , perfetto per spolverare le gomme sull’asfalto dopo la pausa invernale. Oppure, se si hanno buone basi, la giornata oto guidare in curva sulla pista di Ligni res l’occasione per affinare la tecnica e lavorare sui dettagli critici. oto guida su strada , invece, il completamento ideale con analisi delle riprese video nel traffico per ottimizzare stile di guida e traiettoria. tcs.ch/corsi-guida

35 marzo 2024
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MERCEDES B 250 e

Molto pratica, ma poco sfiziosa

Le monovolume o le monovolume compatte come la ercedes Classe sono forse i veicoli più utili mai inventati. Purtroppo, non sono n cool n se y, e quindi questo segmento più in difficoltà che mai, anche se ercedes chiama la sua, Sports Tourer.

ppure la ercedes station agon a tetto alto, aggiornata dal punto di vista estetico e motoristico, torna sul mercato. Nonostante i ritocchi la Classe non sarà un bestseller. D’altro canto, ciò non sarà un problema per chi ne riconosce i vantaggi e la guida con piacere. Tra i pregi, il generoso spazio interno per persone e merci, modulabile grazie alla panca posteriore scorrevole opzionale e all’ampio bagagliaio 0 1 0 litri con i sedili posteriori ribaltati , a cui si accede tramite una soglia di carico bassa. La schiena dei proprietari apprezzerà tale dettaglio, al pari dei loro cani.

Si fa sentire se è a pieno regime

Sulla versione top di gamma 2 0 e, un motore a cilindri in linea da 1 2 ccm e un motore elettrico da 80 kW sul treno anteriore offrono prestazioni di guida e una potenza eccellenti. Solo a pieno regime, per alcuni secondi, il motore a combustione raggiunge un numero di giri cos elevato che la sua regale silenziosità viene meno. In modalità puramente elettrica, si possono percorrere

SCHEDA TECNICA

Lun./lar./alt. : 4,42× 1,80 ×1,57 m; peso: 1750 kg; bagagliaio: 405–1440 l Trazione: ibrida plug-in, motore a quattro cilindri da 1,3 l e un motore elettrico, trazione anteriore; potenza cumulata: 160 kW (218 CV); 450 Nm Consumo: 1,2 l+19,2 kWh/100 km (nel ciclo WLTP)

Prezzo: da 56500 fr. (auto test: 77 467 fr.)

0 km o 0 se si evita l’autostrada nel ciclo WLTP . A batteria scarica, realistico un consumo di circa l 100 km. La taratura del telaio privilegia il comfort. Idem per gli interni. ateriali di qualità, lavorazione di alto livello qui che la ercedes costruisce la sua buona immagine. I comandi tramite touchscreen o sul volante consentono di arrivare agevolmente dove si vuole. a, i pulsanti del volante sensibili alla pressione e allo sfioramento possono causare confusione ed errori. D’altra parte, i dati proiettati sul parabrezza display head up e la telecamera anteriore ad attivazione automatica durante le soste risultano utili i semafori appesi in alto sono cos comodamente visibili sul display. La potente Classe plug in disponibile da 00 franchi. dan

35 anni di Vitara

Da anni, Suzuki itara l’esempio di ciò che rappresenta il marchio nel suo insieme offrire al pubblico veicoli non troppo grandi, non troppo potenti e generalmente a prezzi molto competitivi. Il costruttore di amamatsu sinonimo di utilità senza presunzione, come dimostra la sua itara da ben anni. ent’anni dopo l’ancor più leggendario imny, capace di far fuoristrada, Suzuki ha lanciato nel 1988 la robusta S compatta itara foto sopra , chiamata scudo sul mercato giapponese e Sidekick negli Stati niti. Tipico dei veicoli fuoristrada, era costruita su un telaio a longheroni e traverse e un assale rigido al posteriore, mentre le sospensioni indipendenti a bracci triangolari erano pensate per la strada.

La itara, originariamente lunga solo , m, crebbe gradualmente, soprattutto con l’introduzione della Grand itara nel 1998 fino a , 9 m nella versione L mossa da un motore cilindri . Della Grand itara fu proposta anche una versione cabrio. L’ancora attuale quarta generazione foto sotto si accontenta di una lunghezza di ,18 m e della modesta larghezza di 1, 8 metri. Prezzi, attorno ai 0 000 franchi.

Si può scegliere tra un motore a benzina puro 1, l di cilindrata, 129 C e cambio manuale o un ibrido focalizzato sul risparmio 11 C con cambio manuale automatizzato . Sempre presente, la trazione integrale. dan

La Mercedes Classe B, una pratica station wagon non troppo lunga.
Foto dan, ald 39 marzo 2024

Il comfort sulla Via della Seta

Voyah è uno dei tanti marchi automobilistici cinesi, ma uno dei primi a essere venduto ufficialmente in Svizzera. La Voyah Free è una SUV completamente elettrica di classe media superiore, con spazio e potenza in abbondanza.

VOYAH FREE
40 touring
Testo Daniel Riesen Tecnica Andrea Scuderi Foto Emanuel Freudiger

La Free non dovrebbe fallire in fatto d’estetica. Linee eleganti, griglia di gran effetto.

Spazio di stivaggio anche sotto il cofano. I motori elettrici sono più compatti di quelli a combustione.

Presumibilmente, la nostra auto del test non giunta alle nostre latitudini attraverso la leggendaria ia della Seta, ma piuttosto prosaicamente su un cargo via mare e il Canale di Suez. La possente elettrica del Regno di ezzo avrebbe tuttavia potuto giungere lungo il leggendario percorso via terra. La oyah Free infatti estremamente spaziosa, comoda per i lunghi viaggi e, grazie alle sue batterie L, in grado di percorrere 00 chilometri filati in autostrada.

La verdeggiante auto delle foto l’opera prima del marchio oyah, in cui la casa madre Dongfeng ripone grandi speranze. Finora, l’azienda ha costruito prodotti dozzinali a basso costo orientati ai servizi. n maggiore margine era indubbiamente atteso. cos sulle strade svizzere arriva una S che per 0000 franchi offre tutto il necessario a bordo. È molto raro che una vettura in versione entry level sia data in prova ai giornalisti. In questa fascia d’alta gamma, le autovetture montano di norma 20 0 000 franchi di optional. Sulla oyah Free invece l’elenco degli optional cortissimo, il gancio di traino disponibile per 1290 franchi e per 90 franchi si può anche optare per il portello per gli sci.

La Free accoglie i passeggeri con comodi sedili in ecopelle e tessuto e materiali piacevoli ovunque si guardi. Il cruscotto, i pannelli delle porte e la console centrale sono rivestiti in ecopelle dai toni blu, che rinfresca gli interni per il resto classicamente neri. Fresco pure il profumo ambientale su richiesta, nelle fragranze Fresh amboo, Scarlet Peony o Watery ist. Quando poi i sedili riscaldati raggiungono la tua zona lombare

A proposito di nomi sconosciuti

Dongfeng

Dongfeng Motor Corporation è un’azienda statale cinese con sede a Wuhan. La sua storia risale alla produzione di camion per la guerra di Corea. Il nome Dongfeng (Vento dell’Est) è stato creato solo nel 1992 e l’azienda statale partecipa a joint venture con marchi come Nissan, Honda, Kia, Renault e Peugeot/Citroën.

Voyah

Questo marchio premium di Dongfeng, fondato nel 2020, si chiama Voyah. La Free è stata lanciata sul mercato interno poco più di due anni fa, seguita dalla Dreamer e dalla Passion. Sono prodotte in uno stabilimento creato nell’ambito della joint venture Dongfeng/Renault. I primi mercati di esportazione sono stati Israele e Bielorussia, seguiti poi dalla Norvegia.

Noyo

Noyo Mobility AG è una start up con sede a Rotkreuz (ZG). È stata fondata da Daniel Kirchert, esperto di Cina, e da due partner commerciali svizzeri. L’azienda si concentra sulla mobilità elettrica per privati e aziende. Noyo è rappresentante di Voyah in Svizzera. Dopo il lancio nel nostro Paese, si aggiungeranno Germania e Austria.

41 marzo 2024

SCHEDA TECNICA

165 cm

passo 296 cm lunghezza 491 cm larghezza 195 cm bagagliaio: 560–1320 l; frunk: 72 l pneumatici: anteriori/posteriori 255/45 R20

VEICOLO PROVATO

Voyah Free: 5 porte, 5 posti, da 69 990 fr. (auto test: 69990 fr.)

Garanzie: 5 anni rispettivamente 100 000 km in generale; 8 anni risp. 160000 km su batteria e trasmissione; 10 anni anticorrosione; 5 anni garanzia mobilità

Importatore: Noyo Mobility AG, Erlenstrasse 4A, 6343 Rotkreuz, voyah.ch

SPECIFICHE

Motore: 2 motori elettrici sincroni a magneti permanenti; max. 160 kW anteriore, 200 kW posteriore; sistema: 360 kW (489 CV); 720 Nm; trazione integrale; velocità massima: 200 km/h

Batteria: batteria NMC agli ioni di litio, 106,7 kWh (lordi); caricatore integrato: 11 kW; potenza massima di ricarica (DC): 100 kW

Peso: 2415 kg a vuoto (auto test 2380 kg), ogni dato incl. conducente 75 kg; peso totale: 2945 kg; carico rimorchiabile: 2000 kg

CARROZZERIA

Auto di grandi dimensioni con raggio di sterzata molto ampio, più adatta ai viali delle ville che a parcheggiare in città. Silhouette allungata stile break su grandi ruote (20”). Visibilità limitata. Bordo di carico relativamente basso (74 cm), piacevole per sollevare merci pesanti.

ABITACOLO

Materiali piacevoli, lavorazione solida. Manopole e pulsanti in plastica, ma buona tatticità. Sedili confortevoli, riscaldabili, ventilabili e massaggianti. Ampio spazio per testa davanti e dietro grazie a tetto in vetro. Il computer capisce inglese e cinese, il tedesco a breve.

COMFORT

Standard d’alta gamma, dalle sospensioni pneumatiche a funzioni come i sedili massaggianti. Finezza: schermo per il passeggero (che però non dovrebbe essere visibile al guidatore). Manca il riscaldamento del volante.

COMPORTAMENTO

Le sospensioni pneumatiche assicurano comfort e sufficiente stabilità. Ammortizzamento ovattato anche in modalità Performance. Sterzo indiretto. Il cruise control adattivo è irritante: non regola la velocità prima delle curve strette in campagna, ma frena nelle ampie curve autostradali.

MOTORE / TRASMISSIONE

La spinta in accelerazione è potente. Da 60 a 100 km/h in due secondi, l’ingresso in autostrada è un gioco da ragazzi. La trazione integrale garantisce una motricità di grande spessore.

CONSUMO

Secondo il WLTP, con la batteria da 100 kWh netti è possibile un’autonomia di ben 500 km. Nel test con guida preventiva (standard RDE), il consumo è stato solo leggermente superiore al WLTP, nonostante le temperature più fresche.

ELETTRIFICAZIONE

Pre-condizionamento manuale della batteria. La potenza di ricarica, con un massimo di 100 kW, è inferiore alla media. Sebbene la pianificazione dell’itinerario consideri l’autonomia dell’auto, il navigatore mostra le stazioni di ricarica in modo piuttosto casuale o non le trova. Modalità Vehicle-to-Load, per far funzionare apparecchi elettrici.

PREZZO-PRESTAZIONI

Vantaggiosa per un’auto d’alta gamma, ma ancora inusualmente costosa per una vettura cinese.

DINAMICA DI GUIDA

Accelerazione (0–100 km/h): 4,1 s Elasticità

60–100 km/h: 2,0 s Diametro di sterzata: 12,4 m Spazio frenata (100–0 km/h): 37,4 m

Insonorizzazione

60 km/h: 56 dB (A)

120 km/h: 65 dB (A)

COSTI DEI SERVIZI

Manutenzione

km / mesi ore costi (fr.)*

20 000 /12 (Ø) 1,4 295.–

40 000 /24 (Ø) 2,7 676.–

Manutenzione totale per 180000 km: 15 000 km/anno 21,2 4793.–* incl. materiale, liquidi escl.

COSTI D’ESERCIZIO

km/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15 000 96 810.–395.–30 000 64 810.–790.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UST)

TCS ASSICURAZIONE AUTO

Premio annuale (fr.): 874.–esempio di offerta per un socio TCS 36enne, domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco totale, chilometraggio annuo 10000 km, garage coperto, premio annuo senza tasse

CONSUMO

Fabbrica (WLTP): 20,2 kWh/100 km

Emissioni di CO2: 0 g/km

Media svizzera di CO2: 122 g/km Etichetta energia (A–G) B

CONSUMO DEL TEST

Percorso RDE-TCS con una temperatura di 2 °C misto senza perdite di ricarica: 22,8 kWh/100 km con perdite di ricarica:28,8 kWh/100 km

Autonomia (RDE-TCS)

misto: 452 km

42 touring
CHECK-UP TCS

Le ruote da venti pollici si abbinano stilisticamente alla griglia del radiatore.

La linea del tetto degrada verso la parte posteriore ma lascia molto spazio per la testa pure nella seconda fila.

Il cruscotto panoramico può essere abbassato di circa la metà, se lo si desidera.

con onde massaggianti, allora prendi sul serio l’ambizione apertamente dichiarata da oyah, che identifica auto come ercedes

Q , Audi Q8 e tron, Tesla odel o W i come il proprio ambito competitivo . Almeno finch a temperature sottozero non cerchi invano di riscaldare il volante. La Free offre infatti alcune di queste montagne russe emozionali. Per esempio, fa bella mostra di s la plancia con triplo schermo che si apre all’accensione con il copilota che si guarda i propri video. Anche se non particolarmente utile, comunque un ottimo argomento di vendita. D’altro canto, la ricezione DA invece discontinua, la ricerca richiede tempo e il display confuso. a si può superare questo e altro, se si considerano il comfort di guida, l’abitacolo spazioso per passeggeri e carico e le brillanti prestazioni di guida. Anche il tempo di ricarica dal 20 all’80 circa 2 minuti , che un quarto d’ora in più rispetto ai modelli premium affermati.

La trazione soddisfa ogni desiderio Molto spazio per i passeggeri Ampio spazio per il carico

Gran batteria, autonomia sufficiente Infotainment: c’è tutto, ma non tutto buono

Confortevole in ogni modalità di guida Riparte con l’ultima modalità selezionata

Sistemi di assistenza con intoppi Ricarica rapida medio-veloce Nessun riscaldamento del volante Niente display head-up

Regolabilità approssimativa del recupero di energia in frenata Touchpad senza grandi usi

La concorrenza

Genesis Electrified GV70 L’autodefinitosi marchio di lusso coreano beneficia della piattaforma elettrica del Gruppo Hyundai, che è sinonimo, tra l’altro, di ricarica rapida. I motori elettrici su entrambi gli assi fanno accelerare brillantemente la SUV da 2,3 tonnellate. Interni nobiliari. Nessuna rete di concessionari, ma un servizio personalizzato.

Categoria SUV

Lun./lar./alt. 4,72 /1,91/1,63 m

Volume bagagliaio 503–1678 l

Motore elettrico, 360 kW

Trazione integrale (AWD)

Batteria 77,4 kWh (netti)

Max potenza ricarica 350 kW DC, 11 kW AC

Autonomia (WLTP) max. 455 km

0–100 km/h 4,2 s

Prezzo da 77900 fr.

Mercedes EQE SUV 500 4Matic Alternativa comoda ed economica alla SUV EQS più grande. Autonomia elevata (in laboratorio) grazie alla buona aerodinamica (valore Cx: 0,25) e alla gran batteria, ma con 2,6 t non è un peso leggero. Gestione comandi a vocazione digitale. Ampia dotazione di serie, ma tanti pacchetti opzionali che ne aumentano il prezzo.

Categoria SUV

Lun./lar./alt. 4,86 /1,94/1,69 m

Volume bagagliaio 520–1675 l

Motore elettrico, 300 kW

Trazione integrale (AWD)

Batteria 96 kWh (netti)

Max potenza ricarica 170 kW DC, 11 kW/ opzione 22 kW AC

Autonomia (WLTP) 549 km

0–100 km/h 4,9 s

Prezzo da 105490 fr.

tcs.ch/ricerca-auto

43 marzo 2024

Tre vincitori e un campione

Nel test pneumatici estivi 202 il Continental brilla nella sicurezza di guida. Il ichelin presenta un ottimo bilancio ambientale e il umho offre prestazioni molto equilibrate.

aniel iesen Test eto l ttler Foto

Le prove svolte due volte all’anno dal TCS e dai club partner ci avevano abituati a classifiche con differenze talora minime fra i diversi prodotti. Spesso, infatti, le debolezze mostrate vengono quasi compensate dai punti di forza del pneumatico. Non il caso dell’attuale test estivi che incorona un chiaro vincitore e asso nella sicurezza di guida il Continental PremiumContact il migliore sull’asciutto e se la cava ancora meglio sul bagnato. Nel test di frenata batte il secondo e terzo qualificato di due, rispettivamente metri. Sono differenze notevoli considerando la forte competitività che caratterizza il settore dei pneumatici. Non raro che un’elevata sicurezza si paghi con cedimenti in altre discipline, specie nell’usura. Fa eccezione il Continental che non convince soltanto nei criteri rilevanti per la sicurezza bens pure nel chilometraggio pro -

nosticato di ben 0000 km circa tanta la distanza calcolata per estrapolazione che il pneumatico percorre fino a raggiungere lo spessore residuo di 1, mm del limite d’usura legale. a neppure il costruttore tedesco può fare miracoli per efficienza, rumore e sostenibilità ottiene punteggi medi, comunque sufficienti a garantirsi il primo posto nella classifica generale. Il voto globale si compone per il 0 delle prestazioni rilevanti per la sicurezza e per il 0 del bilancio ambientale.

Per la prima volta nella storia del test pneumatici il servizio Test Tecnica del Touring Club Svizzero mette sotto la lente gomme estive nella dimensione 21 R1 98W, adatta a vetture di categoria media inferiore incluso il segmento dei mini S e S compatti , quali ad esempio Audi Q2, yundai ona, Renault gane, koda aroq o

Ford C a . Le prove sono state effettuate con una W T Roc.

Il ichelin Primacy si rivela particolarmente rispettoso dell’ambiente e sale sul secondo gradino del podio. Terzo il umho csta S 2 che si merita a sua volta un molto consigliato . Il prodotto sudcoreano convince con le sue doti equilibrate, e stacca addirittura i concorrenti nell’usura con 9 000 km risulta il migliore del test in questo criterio. Sorprende altres il Debica Presto P2 in passato bocciato nella sicurezza, quest’anno il pneumatico di seconda linea della Goodyear si colloca in testa consigliato al folto gruppo che naviga a metà classifica.

Fanalino di coda il redestein a fronte di una buona sicurezza di guida risulta appena sufficiente nella sostenibilità. Soggetto a forte usura, chiude con appena 2 000 km sulle spalle.

44 touring

Continental PremiumContact 7

Il «Conti» è campione di sicurezza, sia su fondo asciutto che bagnato. Ottimo pure nell’usura/durata chilometrica.

Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆

«Pneumatici estivi 2024»

L’infoguida TCS contiene, oltre ai risultati dettagliati dell’attuale test pneumatici estivi, tutta una serie di informazioni e consigli utili in tema. Può essere ordinata o scaricata direttamente dal sito pneumatici.tcs.ch

Michelin

Primacy 4+

Terzo per sicurezza e secondo nel bilancio ambientale, il francese guadagna l’argento nella classifica generale.

Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆

Kumho

Ecsta HS52

Secondo nella sicurezza di guida e ottimo nella resistenza all’usura. Perde invece punti per rumore e nella sostenibilità.

Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆ Terreno di prova Qui i tester possono eseguire in sicurezza manovre che sulla strada risulterebbero critiche.

La tua affiliazione al TCS fa grandi cose

Dal 1973, il TCS sottopone a test ogni anno un’ampia gamma di pneumatici estivi e invernali. Da un lato, gli esperti ne valutano la sicurezza di guida su strade asciutte, bagnate, innevate e ghiacciate. E dall’altro ogni gomma viene esaminata per quanto riguarda l’efficienza, il rumore e la sostenibilità. Ciò fornisce ai conducenti una base neutrale e affidabile per decidere quale pneumatico è il migliore da acquistare in base alle proprie necessità. Questi e altri test, così come il grande impegno del TCS per la sicurezza stradale, sono resi possibili soltanto grazie al contributo dei suoi soci.

Te ne ringraziamo! club.tcs.ch/il-nostro-impegno

45 marzo 2024

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ABARTH 600 e

Pungiglione elettrico

pionissima, prodotta in edizione limita ta 19 9 unità, in omaggio all’anno di fondazione . La cattiva del Gruppo Stellantis basata sulla Fiat 00e.

Maneggevole grazie al differenziale Dotata di ben 1 kilo att 2 0 C , l’Abarth 00e Scorpionissima si presenta estremamente sportiva. Non c’ mai stata un’Abarth di serie più potente. tilizzando un esclusivo differenziale limitato autobloccante, Abarth porta la dinamica di guida a nuovi livelli con pneumatici ad alte prestazioni, sviluppati in collaborazione con il reparto corse impegnato in Formula , si vogliono poi garantire massima aderenza e una motricità eccezionale. Grazie al bilanciamento tra elevate prestazioni e bassa resistenza al rotolamento, l’auto raggiunge un equilibrio armonioso che promette un’autonomia di tutto rispetto in ogni modalità di guida, anche se non se ne conoscono ancora n i dati tecnici n il prezzo. Per quanto ci dato di sapere, la 00e Scorpionissima monta massicci cerchi da 20 pollici dan ald

Abarth svela la prima immagine della sua nuova 00e in contemporanea con le prime fugaci apparizioni pubbliche a ilano, in occasione delle riprese di un video, mentre sono ancora in corso gli ultimi test. Sarà un’auto che non tran-

sige sulla performance 2 0 C , differenziale autobloccante e pneumatici ad alte prestazioni sviluppati in Formula . L’aspetto rivela l’essenza cattiva come la definisce Abarth della versione di lancio dell’Abarth 00e Scor-

LAVOSTRAAUTO

L’Abarth 600e eroga una potenza di 176 kW, mentre la Fiat 600e modificata si accontenta di 115. Pubblicità
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Un terzo occhio alle spalle

n radar per biciclette con luce posteriore integrata migliora la sicurezza dei ciclisti. Nel test, i dispositivi di Garmin e ryton si sono dimostrati efficaci in termini di funzionalità e utilizzo.

eli aurho er

Chi viaggia spesso in bicicletta sulle strade fuori dall’abitato conosce bene la spiacevole situazione di essere sorpresi da un’auto che sopraggiunge a tergo. I moderni radar retrovisori per biciclette permettono di evitare questi brutti attimi di spavento. I piccoli dispositivi indicano al ciclista l’avvicinarsi di veicoli sul ciclocomputer o sullo smartphone e segnalano nel contempo la presenza della bici al conducente del veicolo mediante una luce posteriore integrata. Abbiamo testato su strada il Garmin aria RTL 1 e il ryton Gardia R 00L.

Montaggio e uso semplici ntrambi possono essere facilmente montati sul reggisella grazie a supporti e cinghie elastiche. La confezione contiene adattatori per qualsiasi forma di tubo. Avremmo apprezzato trovare degli elastici di riserva, dato che notoriamente non durano in eterno. Quantomeno entrambi i produttori vendono supporti di ricambio. I dispositivi si fissano verticalmente al supporto con un movimento rotatorio. I due sono inoltre ricaricabili tramite S , operazione che richiede circa 2 ore. A piena carica, i ra-

dar durano dalle 9 Garmin alle 1 ore ryton . Lo stato di carica visualizzato sulle app.

na volta installate le applicazioni sullo smartphone, la connessione luetooth con il radar avviene senza intoppi e il dispositivo pronto all’uso. Si consiglia di impiegare un robusto supporto per smartphone sul manubrio. Se si dispone di un navigatore satellitare o di un ciclocomputer Garmin o ryton, la maggior parte di questi può essere collegata direttamente al radar.

Buona portata

Abbiamo provato i dispositivi con le rispettive app. I display grafici funzionano molto bene. ostrano anche la velocità di avvicinamento di un veicolo con differenti colori. La portata di entrambi i dispositivi di almeno 1 0 metri. Il ryton ha il fanale posteriore di stop la modalità di illuminazione può essere regolata da forte a lampeggiante via app. Grazie ad un sensore G force integrato in caso di frenata la luce cambierà di intensità, avvertendo i veicoli in avvicinamento. Su entrambi i dispositivi inoltre possibile impostare avvisi acu-

Garmin Varia RTL516

Portata: 140 m

Tempo di ricarica: 9 ore

Compatibilità: App Garmin Varia + ciclocomputer Garmin Edge

Connessione: Bluetooth

Prezzo: da 168 fr.

Bryton Gardia R300L

Portata: 190 m

Tempo di ricarica: 17 ore

Compatibilità: App Bryton Gardia + ciclocomputer Bryton adatti Connessione: Bluetooth

Prezzo: da 135 fr.

stici e vibranti. Offrono il vantaggio che il ciclista meno distratto dalle informazioni sul display.

L’uso, l’installazione e la funzionalità risultano buoni per ambedue i prodotti esaminati. I radar retrovisori sono particolarmente indicati per i tragitti e traurbani e più lunghi. In città, con traffico intenso, i continui allarmi possono invece infastidire.

48 touring
Il radar retrovisore per bici con fanale posteriore compatibile con smartphone aumenta la sicurezza sulle strade di campagna.

Un sasso contro il parabrezza

Non bisogna sottovalutare i danni ai vetri dell’auto. Piccole scheggiature sul parabrezza possono essere riparate, mentre finestrini, lunotto e tetto panoramico sono da sostituire.

Di solito sono dei sassi vaganti che colpiscono il parabrezza danneggiando il vetro. Una cosa spiacevole che accade sovente. Non solo il parabrezza, che per motivi di sicurezza è realizzato in vetro stratificato detto anche composito, ma anche i vetri laterali e posteriori possono però essere danneggiati. Questi ultimi sono realizzati in vetro temperato Securit, che alla rottura si frantuma in una miriade di pezzettini anziché grandi schegge affilate che potrebbero volare nell’abitacolo. «Un parabrezza danneggiato deve sempre essere controllato da uno specialista», afferma Kurt Giger, amministratore delegato di Ernst Ruckstuhl Automobile AG ed esperto di danni ai vetri. Questo perché il parabrezza fa parte della carrozzeria portante e contribuisce alla sua rigidità. Se presenta una crepa, non può più svolgere questa importante funzione. Se il danno è lieve, si può continuare a guidare, ma è necessario recarsi in un’officina il prima possibile. La situazione è diversa nel caso di danni ai finestrini posteriori o laterali. Secondo Giger, possono frantumarsi in piccoli pezzi alla minima vibrazione. È quindi necessario recarsi immediatamente presso un’officina specializzata.

Riparazione o sostituzione

I finestrini posteriori e laterali e i tetti panoramici non possono essere riparati, aggiunge Giger, ma devono essere sostituiti. Secondo l’esperto, i parabrezza possono invece essere riparati se è interessato solo lo strato esterno del vetro e non si tratta di una crepa. Inoltre, il danno deve trovarsi a più di cinque centimetri dal bordo del parabrezza e non deve essere più grande di una moneta da due franchi. Se la riparazione av-

viene entro il campo visivo, va garantita una visione senza distorsioni. Se ciò non fosse il caso, è necessario sostituire l’intero parabrezza.

Poiché molti modelli di auto hanno sensori e telecamere per i sistemi di assistenza integrati nel parabrezza, questi vanno ricalibrati quando sono sostituiti, operazione che può rivelarsi molto dispendiosa, secondo Giger. Anche il funzionamento del riscaldamento integrato nel parabrezza deve essere controllato. «Inoltre, i parabrezza sono incollati. Ciò richiede una superficie piana e le giuste temperature ambientali. Le aziende che offrono sostituzioni a domicilio devono assicurarsi che queste condizioni siano soddisfatte, in modo che l’adesivo possa sviluppare la forza necessaria. Una sostituzione del parabrezza a basse temperature potrebbe non essere di qualità sufficiente», spiega Giger.

Un parabrezza fortemente danneggiato deve essere sostituito da una ditta specializzata.

Riparazione con resina speciale

Le riparazioni del parabrezza sono solitamente effettuate con un processo di resinatura appositamente sviluppato per tale scopo. La resina speciale viene applicata sull’area danneggiata e poi indurita. Questa tecnica garantisce il ripristino della stabilità e della capacità di carico del vetro del parabrezza. Il successivo trattamento con resina coprente e la lucidatura finale assicurano che il danno sia visivamente riconoscibile solo come una piccola macchiolina.

Assicurare i danni ai vetri

L’assicurazione casco parziale copre i vetri anteriori, posteriori e laterali. Tuttavia, la rottura di vetri può essere esclusa da tale polizza. D’altra parte, si possono assicurare tramite una cosiddetta copertura vetri estesa. Ciò significa che i fari, gli indicatori di direzione e i fanali posteriori sono assicurati, anche se sono fatti in materiali sintetici anziché in classico vetro. Di solito pure il tettuccio in vetro è assicurato da quest’assicurazione. Esistono poi anche polizze assicurative che prevedono una franchigia per la rottura di vetri. Quelli degli specchietti retrovisori esterni non sono solitamente inclusi nella copertura vetri della casco parziale. Possono essere coperti dalla casco totale o da quella per danni da parcheggio causati da terzi o per atti vandalici.

La miglior protezione per il Vostro veicolo al miglior prezzo tcs.ch/assicurazione-auto

Keystone 49 marzo 2024

Innovare

isioni ed ultimissime dal mondo degli sport motoristici

Testo ominic ra

Addio pilota (umano) Grazie all’intelligenza artificiale, l’ambiente circostante viene rilevato da sensori, telecamere e radar. Il bolide a guida autonoma pesa 690 kg e può sfrecciare a velocità fino a 300 km/h.

Lega Nerd

Super Formula SF23 Tutte le squadre hanno a disposizione lo stesso modello di veicolo base. Ai comandi non ci saranno piloti bensì i sistemi di guida autonoma più geniali ed avanzati.

Gli assi informatici hanno preso il posto dei piloti in carne ed ossa. Perlomeno al nuovo campionato Abu Dhabi Autonomous Racing League (A2RL) che debutterà il 27 aprile 2024 sul famoso Yas Marina Circuit. Dieci équipe provenienti da università ed istituti di ricerca internazionali hanno confermato la loro partecipazione e si sfideranno a colpi di algoritmi. Qui la tanto citata fusione uomo-macchina non si compie sull’asfalto bensì al computer. Potrebbe sembrare una trovata stravagante, eppure non è che un ulteriore capitolo della lunga tradizione che vede le piste da corsa come fucina e laboratorio di prova per le innovazioni – innovazioni che un domani forse nemmeno tanto remoto troveremo a bordo delle nostre auto private. È stato il caso di freni a disco, turbo, servosterzo, airbag, trazione integrale per ricordarne solo alcune. L’A2RL darà impulso alle tecnologie necessarie per la guida autonoma. Montepremi di 2,25 milioni di dollari.

50 touring

Simracing, molto più di un gioco

Le S iss Simracing Series sono i campionati nazionali ufficiali del motorsport online. Gli e piloti si sfidano su veicoli virtuali con simulatori di guida modernissimi che ricostruiscono fedelmente i cockpit in una simulazione avvincente delle corse reali.

Più millimetri, più chilometri?

I simulatori di guida della Racingfuel Academy AG di Horgen (ZH): telaio, periferiche (volante, pedaliera, cambio, schermo) per un’esperienza dinamica. Da 25000 franchi.

In breve

Un’elettrica vince alla Dakar

L’Audi RS Q e tron 2, la prima vet tura elettrica ad imporsi nel prestigioso rally attraverso il deserto. È invece la quarta vittoria per l atador , lo spa gnolo Carlos Sainz Senior. Il 1enne ha percorso la maratona , 12 tappe per un totale di 900 chilometri di sabbia, dune, pietre, guadi fino all’arrivo sul ar Rosso in poco più di 8 ore.

MotoGP dà il gas agli e-fuel

Le moto che corrono nel otoGP, oto2 e oto devono diventare più rispettose dell’ambiente ed abbandonare progres sivamente la benzina. Da quest’anno dovranno bruciare almeno il 0 di carburante non fossile. Le scuderie si stanno attrezzando per essere più soste nibili, dovendo pervenire, entro il 202 ad usare al 100 l’e fuel.

Auto da corsa smart

I sistemi di intelligenza artificiale IA hanno ormai il loro ruolo nel mondo del motorsport. Nella F1 ad esempio velo cità, numero di giri, pressione di frenata e temperatura pneumatici sono analiz zati in tempo reale da algoritmi di IA. Ciò consente una gestione più flessibile della gara, decisioni di sicurezza ben fondate e pit stop più efficienti.

Formula E(voluzione)

Dal lancio nel 201 la Formula si co stantemente evoluta. I bolidi di oggi non hanno quasi più nulla in comune con quelli di un decennio fa, arrivando a re cuperare il 0 dell’energia consumata, ovvero 00 kW. La Formula Gen sfodera C , pesa 80 kg, raggiunge 22 km h. È considerata il tipo di auto da corsa più efficiente del mondo.

Dovendo scegliere nuovi pneumatici, gli automobilisti che prevedono di macinare molti chilometri saranno tentati di seguire il motto più ce n’ meglio . Nel senso che più pro fondo il battistrada, tanta mag giore sarà la durata del pneumatico. L’attuale test estivi vedi a pagina smentisce questa credenza il modello con un profilo nella media fa registrare il maggior chilometrag gio pronosticato, allorch il pneuma tico che rimane al palo in questa di sciplina risulta più soggetto all’usura degli altri. Questa dipende da di versi fattori struttura carcassa, me scola di gomma, forma e grandezza tasselli. Per un confronto dettagliato delle prestazioni chilometriche si farà bene a consultare il nostro test estivi. Da notare che un battistrada più spesso aumenta il peso del pneu matico che, di riflesso, incide negati vamente sul suo comportamento. La sua massa rotante si oppone al moto che gli si sta imponendo attraverso il momento d’inerzia con svantaggi su consumi di energia e accelera zione. Inoltre il pneumatico con un profilo più profondo tende a defor marsi per effetto del lavoro di folla tura, a scapito della stabilità e preci sione di risposta. Inoltre pneumatici, e quindi ruote pesanti sollecitano maggiormente le sospensioni. A ri sentirne il comfort di guida.

Reto Blättler

Esperto pneumatici, TCS Test & Tecnica tcs.ch/esperto

Foto Abu Dhabi Autonomous Racing League, Racingfuel Academy AG
l’EsPERTo TCS
51 marzo 2024

Il danno è evidente. E la colpa?

In caso di controversie stradali, la TCS Protezione giuridica è a Sua disposizione per far valere i Suoi diritti:

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Svago

SULL ’ISOLA D’ ELBA APAGINA 54

--NON SOLO MARE

ulla rande raversata l anaper andare incontro alla primavera al monte pi alto alla illa di apoleone cosa are all l a iste e pasti nell area sciistica ipiteno

Felix Maurhofer
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53 marzo 2024
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La vista dal Monte Grosso sulla baia di Portoferraio è unica.

Attraversare l’Elba in 3 giorni

La Grande Traversata Elbana permette di osservare l’eccezionale varietà dell’isola nel cuore del Mediterraneo. La dorsale è percorribile in tre giorni, con parecchi metri di dislivello da superare.

Reportage Felix Maurhofer

S

Sul Monte Capanne, fa freddo, la nebbia avvolge le rocce di granito e un vento gelido soffia sulla cima. Quasi 900 metri più in basso, poco prima di Pomonte, è di nuovo tempo di maglietta a maniche corte. Le ginestre sono in fiore, le farfalle svolazzano in cerca di nettare e

l’atmosfera è euforica. La terza ed ultima tappa della Grande Traversata Elbana (GTE) sta per concludersi. Sugli ultimi metri ripercorro con la mente l’avvincente cammino compiuto.

Da est ad ovest

Iniziamo dalla Spiaggia di Cavo, nell’estremità nord-est dell’isola, in direzione ovest. La tentazione di un bagno è forte, ma il sole primaverile non è ancora abbastanza caldo e il mare è freddo. Alle spalle della località di Cavo, il sentiero si snoda sotto gli alberi e dopo poco meno di mezz’ora di salita ci attende una sorpresa: la tomba della famiglia Tonietti, alta quindici metri. Un mausoleo imponente, seppur vuoto, che si erge solitario nel bosco sgretolandosi lentamente. Torniamo sul sentiero segnato rosso-bianco-rosso e Michele Cervellino ci spiega uno dei tanti cartelli informativi che illustrano i luoghi d’interesse lungo la GTE. Il percorso gli sta molto a cuore ed è lui il responsabile della segnaletica per conto dell’Ente Parco Nazionale. Perdersi all’Elba è quasi impossibile grazie a Michele.

Nella macchia mediterranea Immerso nella caratteristica macchia mediterranea dell’isola, fatta di corbezzoli, lecci e brughiere, il sentiero si inerpica oltre il Monte Lentisco verso il Monte Grosso. In primavera le escursioni all’Elba sono particolarmente attraenti non solo per le temperature gradevoli, ma anche per la vegetazione in fiore. L’aria profuma di rosmarino,

55 marzo 2024
Michele Cervellino conosce ogni metro dell’itinerario.

lavanda, salvia e timo. Dalla vetta vediamo Portoferraio ai nostri piedi. Nelle giornate limpide in lontananza è possibile riconoscere la Corsica. Ma, non ci fermiamo in quanto abbiamo ancora parecchia strada da fare fino a Porto Azzurro. Dopo una ripida discesa, il sentiero prosegue lungo il crinale con a destra la baia di Portoferraio, e a sinistra il borgo montano di Rio nell’Elba. Il sentiero prosegue e sul crinale della Cima del Monte appaiono le rovine del Castello di Volterraio, la più antica fortezza dell’Isola d’Elba. C’è sempre qualcosa da scoprire, pini spazzati dal vento o formazioni rocciose create dall’erosione. Poco prima di Monte Castello lasciamo la GTE e deviamo sul sentiero n. 205 in direzione di Porto Azzurro. Questo tratto è parzialmente assicurato con catene e corde fisse a causa del rischio di caduta. La discesa è ripida. Passiamo davanti alla romantica chiesa della Madonna di Monserrato e poco dopo raggiungiamo il fondovalle. Porto Azzurro è a pochi passi.

Campeggio libero vietato

Poiché lungo la GTE non ci sono capanne o rifugi è necessario scendere verso i centri abitati per pernottare e risalire il giorno successivo. Il campeggio

e il bivacco libero è formalmente vietato nel Parco Nazionale attraverso il quale si snoda gran parte dell’itinerario. Dal canto nostro ci siamo allestiti la nostra «base» in un bungalow presso il campeggio Valle Santa Maria a Lacona. Da qui è possibile prendere un taxi per raggiungere i punti di partenza.

Seconda tappa baciata dal sole

Il secondo giorno saliamo sopra il villaggio di Porto Azzurro per affrontare la seconda tappa. Dopo una breve salita, scendiamo lungo un sentiero sterrato fino a Casa Marchetti e poi intorno a Monte Orello fino all’unica fonte d’acqua dell’intera GTE, la Fonte Schiumoli. Attraverso un fitto bosco si raggiunge Colle Reciso. I ruderi degli antichi mulini di Poggio del Mulino a vento sono l’ideale per una pausa pranzo. Il percorso è un po’ monotono e sale dolcemente nel bosco fino ai piedi del Monte San Martino. Il sentiero eroso dall’acqua che scende al Colle di Procchio richiede concentrazione, passo sicuro e buon equilibrio. Ormai è diventato caldo e il sole primaverile infuoca i fianchi del Monte Castello. Gli ultimi chilometri della seconda tappa, verso Colle Reciso e poi fino a Sant’Ilario in Campo, prosciugano le nostre ultime energie. Ci

Tempo inclemente Al punto più alto del percorso sotto il Monte Capanne facciamo una pausa.

vuole una pausa. Entriamo in un piccolo bar ed ordiniamo un gelato, più che meritato, che mangiamo con gran gusto nel giardino.

Ambiente spettrale fascinoso La terza tappa è particolarmente panoramica e inizia con l’ascesa al Monte Perone. Da Sant’Ilario in Campo il sentiero costeggiato da ginestre supera un dislivello di oltre 400 metri. Una fitta nebbia avvolge la pineta sulla cresta della vetta e un Maestrale fresco soffia da nordovest. Sembra quasi di essere nelle Prealpi. Il sentiero si snoda lungo la cresta, con bizzarre formazioni rocciose che spuntano via via dalla nebbia, come se fossero dei giganti che fanno la guardia. Dopo aver attraversato un campo di pietrisco, segue l’ascesa al punto più alto dell’intero percorso. Situato a 839 metri, il passo si trova proprio sotto il Monte Capanne. Da qui segue la lunga discesa sul percorso sud fino all’arrivo a Pomonte. Di tanto in tanto la nebbia si alza e si vede il mare scintillare in lontananza. A questo punto si incontrano

56 touring

Il profumo della lavanda e di altre piante accompagna gli escursionisti.

Da sapere

Come arrivare

In auto o in treno fino a Piombino, poi in traghetto fino a Portoferraio. In alta stagione i traghetti devono essere prenotati. Gli aeroporti più vicini sono Pisa o Firenze. Da lì, poi prendere il treno per Piombino.

Equipaggiamento

Buone scarpe da trekking, zaino (30 litri), giacca antipioggia e antivento, vestiti di ricambio, protezione solare (occhiali, cappellino, crema).

delle tipiche strutture elbane: i caprili, capanne in pietra a forma di igloo per la produzione casearia e recinti in pietra per la mungitura delle capre.

Il granito è onnipresente, dalle scogliere in lisci lastroni alle imponenti colonne abbandonate. Infatti già i romani lo conoscevano, lo estraevano e lo utilizzavano per la costruzione di templi e ville. Poco prima di Pomonte, il sentiero attraversa numerosi terrazzamenti, che vengono gradualmente recuperati per la coltivazione di ortaggi. Dopo quasi 60 km e 25 ore di marcia giungiamo al termine della Grande Traversata Elbana. Un trekking entusiasmante che ci ha avvicinato all’isola in tutta la sua bellezza, con incredibili vedute sul mare, borghi pittoreschi, tratti costieri, promontori e creste che si alternano, tra paesaggi aspri e dolci. Per finire una curiosità. Ci avevano raccontato che il trail runner elbano Giovanni Zorn ha completato lo stesso tracciato nel tempo record di 5 h 37. Un aggiornamento doveroso: nel frattempo l’exploit è stato battuto da Matteo Anselmi (4 h 50).

Per orientarsi: app «Avenza Maps» e download gratuito della mappa «Isola d’Elba – Carta ufficiale del Parco – 4LAND 2022».

Chiamata di emergenza: 112

Dove dormire

Case mobili o appartamenti al campeggio Valle Santa Maria, vsmaria.it Dove mangiare

A Capoliveri: losteria-dei-quattrorioni.business.site; a Campo nell’Elba: diecilire.it; a Marina di Campo: cantinaelbana.it visitelba.com

TCS Libretto ETI

Viaggiare spensierati

Vale la pena prenotare con un paio di mesi di anticipo le vacanze estive in modo da trovare il miglior alloggio al prezzo più conveniente. L’entusiasmo non dovrebbe infatti far dimenticare l’importanza di una preparazione seria in modo da garantire una protezione ottimale a sé e ai propri cari. E che copra non soltanto le spese di annullamento bensì fornisca pure l’assistenza necessaria in caso di emergenze mediche e altri imprevisti che possono sorgere in viaggio.

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La protezione viaggi svizzera n.1

tcs.ch/eti

Tappe GTE

1: Cavo–Monte Grosso–Strega–Monte Capannello–Le Panche–Porto Azzurro; 21 km, 1200 m di dislivello (salita e discesa), tempo 8h 30

2: Porto Azzurro–Colle Reciso–Colle di Procchio–Sant’Ilario in Campo; 24 km, 890 m dislivello salita/770 discesa, tempo 8h

3: Sant’Ilario in Campo–Monte Perone–Monte Cenno–Monte Orlano–Pomonte; 13 km, 803 m salita/965 discesa,tempo 7h 30

Discesa in sicurezza nel tratto roccioso verso Porto Azzurro.
Cartina Keystone
Capoliveri Marina di Campo 3 km Cavo Porto Azzurro Sant’Ilario in Campo Pomonte Portoferraio 1 2 3
57 marzo 2024

La perla di Venere

Dai romani all’esilio di Napoleone, l’isola d’ lba ha una storia movimentata. Colpisce con una natura intatta, un caleidoscopio di spiaggette meravigliose bagnate da acque cristalline ed amene località.

Situata nell’arcipelago toscano a poche miglia dalla terraferma, l’ lba facilmente raggiungibile in traghetto. Appena si sbarca a Portoferraio si capisce di essere in un posto paradisiaco villaggi pittoreschi e splendide calette affacciate su un mare turchese limpidissimo. Con un litorale lungo 1 km la terza isola italiana più grande. All’interno dominano promontori e altipiani con fitta macchia mediterranea. È ricca di materie prime, tant’ che i geologi hanno identificato sui 1 0 minerali diversi. Infine, ma non da ultimo, conosciuta per essere stata scelta da Napoleone I come luogo d’esilio, capitolo di cui conserva molteplici testimonianze. L’ lba conta tra le mete di villeggiatura più amate e frequentate dagli italiani, e non solo. fm

4 Monte Capanne

Il Monte Capanne è la vetta più alta dell’isola e tocca quota 1019 metri. Ci sono due modi per arrivarci. Comodamente in poco più di un quarto d’ora con la curiosa cabinovia biposto che parte da Marciana, aperta nel periodo estivo. Oppure sul sentiero che vi si inerpica da Poggio. L’escursione, per esperti ed amatori, dura tre ore. Permette di visitare monumenti storici nonché punti d’interesse naturalistico. Particolarmente suggestiva in tarda primavera con la flora che rinasce. cabinoviaelba.it

AR IPELAGO TOS ANO

a

3 Poggio

Aggrappato alla montagna, Poggio spunta fra i boschi di castagni sul versante occidentale dell’isola. Il borgo medievale ha una tipica struttura a chiocciola, una ragnatela di vicoli e strette viuzze, belle case curate e scalinate che convergono verso la piazza. Strepitoso il panorama sul golfo sottostante. Da visitare San Defendente e chiesa fortificata di San Niccolò. Costruita direttamente sulla roccia fra due bastioni, nei secoli passati doveva difendere la costa dalle feroci incursioni piratesche. All’uscita dal paese ecco la Fonte Napoleone, sorgente d’acqua oligominerale, fresca e salutare che si può gustare gratis.

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1 Villa di San Martino

Residenza estiva di Napoleone nei pressi di Portoferraio. L’ex imperatore francese regnò sull’Elba tra il 1814 e 1815. Nei pochi mesi del suo esilio si adoperò per renderla più moderna. Realizzò nuove strade e migliori condizioni igieniche per gli abitanti, e valorizzò la « capitale » Portoferraio. Bonaparte fece impreziosire la villa, di dimensioni modeste, con stanze e sale affrescate, le più importanti essendo la Sala del nodo d’amore e la Sala egizia. La maestosa Galleria Demidoff venne aggiunta alla dimora originaria nel 1851. Ospita stampe napoleoniche e arredi d’epoca. infoelba.net

Spiaggia di Lacona

PORTOFERRAIO

Capoliveri

2 Parco Minerario Isola d’Elba

Rio Marina è stato un importante porto d’imbarco per i materiali estratti nelle vicine miniere. Con la loro chiusura quest’attività è cessata definitivamente. La si riscopre al Museo del Parco Minerario dell’Isola d’Elba, Palazzo del Burò. Dopo la visita perché non fare un giro con il trenino alla volta delle miniere a cielo aperto tra Rio Marina e Cavo, tra suggestivi paesaggi. Durante il tour si ha la possibilità di vivere l’esperienza di cercare, piccone alla mano, campioni di pirite ed ematite da portare a casa. parcominelba.it

1
2
PORTO AZZURRO
59 marzo 2024
Illustrazioni L’atelier cartographik Foto Mauritius (1), Keystone (2), ald

Sciare con gusto

La città più settentrionale dell’Alto Adige, Vipiteno, non è solo bella. Con il Monte Cavallo e il comprensorio sciistico di Racines-Giovo è una meta dove la neve è garantita fino a primavera inoltrata.

D’un tratto si sente il suono di una campana. Non proviene da una cappella di montagna, ma dal Monte Cavallo. Una sciatrice ha fatto suonare la campana che si trova sulla vetta, nota con il nome di campana dei desideri. Infatti, la gente crede che porti nel mondo le preghiere e i pensieri affidatile. Da qui si gode inoltre di un’impressionante vista sulla Valle Isarco e sulle cime delle Dolomiti. Altrove non c’è più neve a metà marzo, ma sulla montagna locale di Vipiteno (o Sterzing in tedesco) le condizioni sono

ancora più che buone e gli impianti di risalita sono in funzione. Racines-Giovo è stato premiato da un importante portale di test di comprensori sciistici non solo per la sicurezza di neve sul Monte Cavallo e le piste perfettamente preparate, ma anche per i rifugi molto ben gestiti. La capanna Sternhütte sulla via per il «Köpfl», la cima di Monte Cavallo, merita sicuramente una sosta, anche solo per lo stupendo panorama. Sedetevi sulla terrazza a temperature gradevoli, bevete qualcosa e lasciate che il sole vi

illumini il viso: chi ci è stato tornerà ancora, semplicemente perché è così bello e rilassante.

Quando gli appassionati di sport invernali pensano alle destinazioni più settentrionali d’Italia, spesso hanno in mente località come l’Alta Badia, Plan de Corones o la Val Gardena. Tuttavia, molti abitanti del luogo considerano Racines-Giovo, anch’essa situata vicino a Vipiteno, una delle migliori stazioni sciistiche dell’Alto Adige. Sulle ampie piste si può sciare a piacimento fino a

60 touring
Molti sciatori suonano la campana sul Monte Cavallo. Si dice che faccia riverberare i propri desideri nel mondo.

primavera inoltrata e la neve rimane a lungo grazie alla posizione sulla cresta alpina principale. Arrivati a quota 21 0 metri con l’impianto di risalita, la maggior parte degli sciatori prima di affrontare le discese, si gode la stupenda vista sulle Alpi dell’ tztal e della illertal, per citarne alcune. I 28 chilometri di piste di Racines- Giovo offrono una varietà sufficiente per almeno un eekend.

Risotto e tataki

I ristoranti sono un ulteriore motivo per cui le giornate sugli sci nella zona di ipiteno sono un piacere. Proprio di fronte alla stazione a valle di Racines- Giovo, noterete un elegante edificio in legno, il Tenne Lodges Chalets a cinque stelle. Nel ristorante, ike r utigam crea piatti insoliti utilizzando ingredienti di provenienza locale. Il suo risotto al cavolo riccio o la guancia di cervo con pastinaca, datteri e arancia sono tanto belli da vedere quanto gustosi. Se non avete un budget elevato, meglio venire all’ora di pranzo.

erita una deviazione il Castel Pietra che sorge a 10 metri a nord- est di ipiteno. Al visitatore appare come un luogo fuori dal tempo. Il ristorante Sprechenstein si trova in un bel maso a fianco del castello. Soufien asmi tiene alto il concetto farm-to -table, ovvero dalla fattoria alla tavola. Oltre ad allevare i famosi bovini Wagyu, il gioviale chef privilegia prodotti regionali. quello che non coltivano in proprio, proviene da contadini della alle Isarco e i vini sono per lo più altoatesini. Lui e la moglie Sandra utschlechner hanno creato una vera e propria isola felice all’insegna della semplicità.

a se non avete visitato la leine Flamme, non conoscete ipiteno. Nel ristorante con soffitto a volta, urkhard acher un artista ai fornelli. Lo chef stellato ha lavorato al Tantris di onaco, dove ha deliziato i buongustai insieme alla leggenda altoatesina einz Winkler. al andarin Oriental di angkok, dove gli persino capitato di dare una lezione di cucina alla regina thailandese Sirikit. Oggi, con il prezioso aiuto della moglie Annelies, accoglie soprattutto gente come noi, comuni mortali che stravedono per i suoi meravigliosi piatti. Che si tratti di un carr di agnello con curry alpino, cavolfiore e mandorle salate o di un tataki di tonno, pancetta, lattuga amara e olio di limone salato.

Un piacere per la vista

Dopo tanto buon cibo, una passeggiata a ipiteno non sufficiente, ce ne vorrebbe più di una. Il comune della alle di Wipp, conosciuta anche come Alta alle Isarco, situato a soli quindici chilometri dall’Austria e con quasi 000 abitanti, una città dal 1280. Grazie alla sua posizione tra i passi del onte Giovo e del rennero, il commercio sempre stato importante. a la ricchezza arrivò nel 1 secolo quando nella alle di Wipp iniziò l’attività mineraria e vennero aperte numerose miniere d’argento. I magnifici edifici del centro storico, con le numerose finestre a bovindo, lo testimoniano ancora oggi. Grazie ad esse, le donne, che all’epoca rimanevano per lo più a casa, potevano almeno osservare le vivaci strade dalle loro stanze. La Torre delle Dodici, anch’essa risalente al 1 secolo e con i suoi metri l’edificio più alto di ipiteno, separa la città vecchia da quella nuova. La strada principale fiancheggiata da caff , ristoranti e bar. Con il bel tempo, seduti all’aperto a sorseggiare un aperitivo ci sembra di essere al sud. questo nella città più settentrionale d’Italia, nel mese di marzo.

Da sapere

Innsbruck

Vipiteno

Bolzano

Come arrivare

In auto da nord autostrada del Brennero, in treno via Innsbruck e il Brennero. Da sud via Bolzano

Dove dormire

Hotel Gassenhof, Ridanna, ottimo hotel di grandi dimensioni con tutti i comfort in una splendida posizione, cucina e carta dei vini raffinate, superbo buffet di dolci, gassenhof.com

Dove mangiare

Ristorante del Tenne Lodges & Chalets, Racines, cucina di alto livello, tenne-suedtirol.com

Ristorante Sprechenstein, Campo di Trens, al Castel Pietra, slow food sensazionale in un’atmosfera accogliente, sprechenstein.it

Kleine Flamme, Vipiteno, esperienza indimenticabile, kleineflamme.com

Scilift chiusi per maltempo, e i miei soldi?

Dover cancellare o interrompere la giornata bianca a causa di forti nevicate di per s frustrante. lo doppiamente se, oltre alla delusione, si dovesse subire un danno materiale talora non indifferente perch il gestore esclude qualsiasi rimborso dei ticket in caso di interruzione dell’esercizio.

È risaputo che in montagna il tempo può cambiare repentinamente. Non quindi affatto inusuale e del tutto lecito che i comprensori sciistici si premuniscano con specifiche clausole concernenti le tessere non fruite nelle loro Condizioni generali di contratto CGC . Se offrono un’assicurazione maltempo valgono le relative disposizioni.

In assenza di una clausola nelle CGC e di un’assicurazione contro il maltempo, si applica il Codice delle Obbligazioni svizzero. Se l’interruzione del servizio rende impossibile la pratica degli sport invernali pre visti, il gestore può essere responsabile. Se tenuto responsabile in un caso specifico, l’importo da rimborsare dipende dal fatto che la giornata sugli sci sia stata completamente oppure solo parzialmente impossibile.

Vera Beutler

Dr. iur., responsabile Info-Center «Diritto & Assicurazioni» lex4you.ch

Lex4you
Foto VT Vipiteno, cartina Keystone 61 marzo 2024

Un bel saliscendi nelle Prealpi

Il tour in mountain bike conduce intorno al Gibelegg partendo da Riggisberg. Il percorso è tecnicamente facile, ma la vista sul massiccio del Gantrisch e sul lago di Thun regala un’emozione unica.

Il circuito in MTB nei pressi di Riggisberg, nel Canton Berna, è ideale per un’uscita di mezza giornata o per un tour dopo il lavoro. Il percorso non è particolarmente impegnativo in termini di tecnica o resistenza, ma è caratterizzato da continui saliscendi; i tratti pianeggianti sono veramente pochi. Poiché la maggior parte si snoda nel bosco, è facile da percorrere anche con temperature elevate. Questo percorso prealpino ha un fascino particolare grazie alla vista straordinaria sull’imponente massiccio del Gantrisch e sul lago di Thun.

Sentieri forestali e single trail

Il circuito inizia nel centro di Riggisberg, borgo di 3000 abitanti. Si sale dapprima su strade asfaltate, passando davanti al castello. Segue un breve tratto pianeggiante fino all’inizio della salita verso la foresta di Gibelegg. Una volta entrati nel bosco, il percorso continua a zig-zag fino al punto più alto, il Gibelegg a 1133 metri. Dopo una breve sosta, passiamo al downhill. Il per-

Da sapere

Percorso

SvizzeraMobile 505: Riggisberg–Gibelegg–Riggisberg svizzeramobile.ch

Dettagli

Distanza: 23 km (asfalto: 11 km; pavimentazione naturale: 10 km, di cui 2 km single trail); salita: 780 m; discesa: 780 m; tecnica: media; condizione: facile

alla cartina per il percorso 505

corso è un single trail con tratti sconnessi, seguito da sentieri forestali. Una volta usciti dal bosco, ci sono ampi tornanti che portano a valle. Superato il ruscello Biberze, dopo una breve salita si scende per la foresta di Längeney verso Rütiplötsch. La successiva breve salita conduce attraverso la frazione di Gibelegg, dove alcuni cani di fattoria ci salutano abbaiando forte e vediamo galline razzolare in cerca di cibo. Il percorso segue il versante settentrionale del Gibelegg quasi orizzontalmente fino all’inizio della salita finale. Nel bosco ombroso proseguire sino all’ultima discesa verso il punto di partenza.

Tour da Rüschegg Graben

In alternativa, decidendo di iniziare il tour a Rüschegg, s’intraprende il percorso sempre in senso orario, saltando però la puntatina a Riggisberg. Chi ha più tempo a disposizione può aggiungere il percorso 501 lungo 24 km da Schwarzenburg intorno al Guggershorn, proprio dietro l’angolo del circuito di Riggisberg. fm

Attorno al Riggisberg, il panorama diventa sempre più bello.
62 touring ITINERARI MTB
Felix Maurhofer

salute

Ictus: ogni secondo conta

Un ictus può arrivare all’improvviso e cambiare a 180 gradi la vita di chi ne è vittima. Intervista al prof. dr. med. Krassen Nedeltchev, primario di neurologia, direttore dello Stroke Center e presidente della Conferenza dei medici dell’ospedale cantonale di Aarau.

Quali sono le cause più comuni di un ictus?

Krassen Nedeltchev: Nella maggior parte dei casi, l’ictus è causato da un’improvvisa interruzione dell’apporto di sangue ad una determinata porzione del cervello. Si tratta dei cosiddetti infarti cerebrali (85 percento della totalità dei casi). Molto più rare sono le emorragie intracraniche, provocate dalla rottura di un’arteria che apporta ossigeno al cervello.

Quali sono i principali sintomi dell’ictus?

I sintomi dell’ictus variano a seconda della regione del cervello che, a causa dell’occlusione del vaso cerebrale, non riceve abbastanza sangue. Tra i sintomi più comuni ci sono: l’insorgenza improvvisa di emiplegia o riduzione della sensibilità cutanea, sollevamento di un solo angolo della bocca (bocca «storta»), difficoltà di parola o di linguaggio, disturbi visivi (diplopia compresa), forti mal di testa, vertigini o alterazioni dello stato di coscienza. Il sospetto di ictus si basa principalmente sulla comparsa improvvisa dei sintomi e sulla loro comparsa su un solo lato del corpo (lateralizzazione).

Per leggere l’intervista completa: tcs.ch/urgenza-stroke

Buoni indirizzi

Quattro alberghi che si sono fatti notare

Aria nuova a Grindelwald

Il Fiescherblick è stato svecchiato e riaperto sotto nuova gestione. Diretto dai giovani Matthias e Lars Michel combina stile scandinavo e tradizione locale. Gastronomia curata dallo chef 27enne Aurélien Mettler. hotel-fiescherblick.ch

Fascino retrò sulla Riviera

Aperto l’estate scorsa nell’edificio dello storico Hotel Hermitage a Montreux, il Jetty accoglie ospiti in cerca di romantiche atmosfere vintage. Immerso in uno dei più bei paesaggi della Svizzera direttamente in riva al Lago Lemano. jetty.ch

Con l’agente 007 ad Andermatt

Fughe non solo di lusso ad Andermatt. Al Bergidyll, completamente rinnovato, gli sportivi appassionati trovano camere accoglienti, e spazi attrezzati per sci e bici. Sean Connery vi alloggiò durante le riprese di Missione Goldfinger. hotelbergidyll.ch

Ospitalità appenzellese

Risale all’11° secolo l’Huus Löwen a Gonten. 24 deliziose camere semplici ma ristrutturate con amore, alcune con splendida vista sulle montagne. Cucina tipica rivisitata in chiave moderna, servita nelle stube rusticali. appenzellerhuus.ch

Foto ald
marzo 2024 63
Scoprire

quiz dei lettori

Leggere attentamente la rivista per rispondere alla domanda del nostro quiz.

Qual è il modo più sicuro per affrontare i tornanti in motocicletta?

Asalire di due marce

B

anticipare la curva

Partecipazione gratuita entro il 24.3.2024 su touring.ch/quiz-lettori

Critardare l’ingresso in curva

Premio: 1 buono del valore di 100 franchi per il sito TCS traghetti tcs.ch/traghetti

Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.

Le strisce pedonali che si presumono sicure

Studio TCS, «Touring» 2/2024 Sono totalmente d’accordo il 9 percento dei pedoni sono vestiti di scuro. Camminano distratti dalle cuffie o dal telefonino. Arrivati al passaggio pedonale attraversano senza prestare minimamente attenzione. Scene cos si osservano ogni giorno di più ppure s’insegna ai bambini a fermarsi davanti alle strisce gialle e a cercare il contatto visivo con il conducente. Anche fare un cenno con la mano prima di attraversare sarebbe d’aiuto.

M. Gugolz @

È positivo che il vostro dipartimento Sicurezza stradale controlli i passaggi pedonali per verificare se soddisfano i requisiti di legge. Infatti a volte mi chiedo se siano effettivamente conformi alle norme spesso si trovano subito dopo un’uscita di una rotonda o dopo una svolta a destra, dove io, automobilista,

I lettori ci scrivono

devo fermarmi a favore dei pedoni. o notato che in questi casi una parte della coda del mio veicolo rimane ancora nella rotonda o sulla strada principale, bloccando il traffico e, nel peggiore dei casi, rischio di essere tamponato. Non certo intelligente anche quando la visuale di una parte della strada intralciata da un edificio subito dopo l’uscita di una rotonda o dopo una svolta a destra, le strisce gialle che sono collocate a distanza ravvicinata costituiscono una fonte di pericolo per i pedoni e offrono solo una parvenza di sicurezza.

Manti stradali tuttofare

Dossier Asfalto, «Touring» 2/2024 Come accennato nell’interessante articolo sull’asfalto, ogni volta che il sole splende, questo meraviglioso mate -

riale cattura gran parte dei raggi, contribuendo al riscaldamento anche quando non ci sono veicoli sulla strada. Purtroppo le soluzioni presentate contengono una notevole quantità di energia grigia, che rende il bilancio ambientale complessivo neutro o, peggio ancora, negativo. Non stata menzionata una soluzione vecchia ma molto efficace l’ombreggiamento con alberi. Sebbene richieda manutenzione, l’unico mezzo davvero efficace per la protezione del clima. Attenzione, però, devono essere collocati nel posto giusto, cio non a nord di una strada che si vuole schermare dal sole. Inoltre, gli alberi assorbono il carbonio e regolano l’umidità. Questo metodo del tutto naturale applicabile lungo molti tratti stradali. L. Pasquier @

La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch

touring impressum

Rivista del Touring Club Svizzero

Editore

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Caporedattore

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Vice caporedattore

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Redazione

Jérôme Burgener (jb)

Dominic Graf (dg)

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Concetto grafico

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Layout

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Produzione

Swissprinters SA Brühlstrasse 5 4800 Zofingen

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Senza barriere

odice postale

4051

Ruth Tschumi del servizio SOS Bahnhofhilfe aiuta i viaggiatori con disabilità a muoversi in stazione.

Ruth Tschumi va a prendere il sollevatore mobile. na donna in sedia a rotelle vuole salire sul treno per urigo, ma sulla fiancata del convoglio si legge ienne. L’addetta di SOS Servizio di accoglienza alla stazione chiama subito le FFS il treno quello giusto, solo la destinazione indicata sbagliata. Per sicurezza chiede ai due assistenti clienti dell’IC che confermano. Cos Ruth Tschumi sistema la passeggera sul obilift, aziona il pedale e la vede scomparire nel vagone.

Un aiuto all’utenza ferroviaria

Accompagnare disabili, anziani, ipovedenti e persone con altre difficoltà da e verso i treni fa parte del lavoro di Ruth Tschumi. a non solo. Ad esempio nell’ufficio della ahnhofhilfe al binario 1 della stazione centrale di asilea si effettuano spesso dei passaggi di bambini. È una prestazione offerta su incarico dei servizi sociali a genitori separati o divorziati che non si parlano o cui il tribunale ha vietato di avere contatti diretti. In questi casi un padre consegna a lei o ad una delle sue cinque colleghe il figlio che poco dopo verrà preso in consegna dalla madre.

Per chi soffre di problemi respiratori c’ pure un concentratore di ossigeno. Siamo particolarmente impegnati quando in città si svolge una mostra d’arte che attira molto pubblico oppure il tradizionale mercatino di Natale spiega Ruth Tschumi. Dal canto loro le neomamme che allattano apprezzerebbero l’angolo tranquillo nel locale predisposto dalle FFS. Nelle ore di punta la 2enne in gilet arancione si posiziona nella zona d’accesso ai marciapiedi e risponde alle domande dei viaggiatori. Il lavoro mi piace perch vario e utile , spiega la pittrice ceramista e collaboratrice sanitaria qualificata, che fa parte del team da quindici anni. Sposata e madre di due figlie, empatica e comunicativa, doti indispensabili per assistere ogni giorno tanti sconosciuti bi sognosi di aiuto. La maggior parte gentile, afferma. Come la signora che le aveva portato un bambino notato a girare solo soletto fra la gente frettolosa. Il piccolo continuava a parlare di animali, per cui Ruth Tschumi aveva supposto che era stato allo zoo di asilea infatti poi era stato ritirato dalla nonna alla quale era scappato, visibilmente sollevata di aver ritrovato il monello. bahnhofhilfe.ch

Testo uliane Lut Foto manuel reudiger
65 marzo 2024

La mia prima auto

Attraverso l’Australia

Al termine degli studi in Svizzera, Irene, Walter e io immigrammo in Australia a bordo di una nave cargo. A Sydney trovammo subito lavoro. Casualmente incontrammo altri due connazionali. Legatici d’amicizia, durante una delle nostre serate conviviali nacque l’idea di attraversare insieme la Terra dei canguri in fuoristrada. Tempo un anno e con i soldi messi da parte potemmo comprare due Land Rover usate, un rimorchio con due cisterne da 200 litri, una barca con un piccolo motore fuoribordo, attrezzi per le riparazioni, tende, tre fucili da caccia, utensili da cucina, cibo e una farmacia di pronto soccorso. Dopo tre mesi di meticolosa preparazione e una foto di gruppo, cane compreso, partimmo verso il nord dell’Australia, in direzione di Cape York, la prima tappa del nostro viaggio.

Questa penisola remota e selvaggia, era perfetta per testare l’equipaggiamento ed allenarci a mesi lontani da ogni civiltà. Novelli esploratori, imparammo a cacciare maiali e conigli selvatici, tagliarli a dovere e arrostirli sul fuoco acceso all’aperto. Come dessert, noci di cocco e uova di tartaruga trovate sul posto. Imparammo a vivere quasi interamente di quel che ci regalava la natura. Le Land Rover, anche se acquistate di seconda mano, erano robuste e resistevano alle sollecitazioni più estreme, grazie anche agli otto pneumatici nuovi

che avevamo avuto l’accortezza di montarci prima di imbarcarci per la nostra avventura.

Da Cape York tornammo a Normanton, sul Golfo di Carpentaria. È qui che iniziò la traversata vera e propria, quasi in linea retta fino a Perth. Ogni giorno ci riservava qualche sorpresa o sfida inaudita. Al termine dei quattro mesi sulla strada gli odometri dei nostri veicoli segnavano 9980 e 10098 km. Fu un’esperienza straordinaria che ricorderemo per il resto della nostra vita.

«Ogni giorno ci riservava una sorpresa inaudita che ricorderemo per il resto della nostra vita»

Cercasi: foto scattate dai lettori Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora raccontateci la vostra storia, curiosa, avventurosa o divertente che sia. Inviare con foto a corredo per e-mail a: touring@tcs.ch

Montaggio Touring / Illustrazioni: iStock/zimindmitry/GlobalP/mikimad
66 touring

TICINO

Giornata delle 2 ruote TCS, Rivera

Save the date: sabato, 16 marzo 2024

La Sezione desidera invitare tutti voi a partecipare alla giornata dedicata ai giovani aspiranti motociclisti. I ragazzi, a partire dai 15 anni, avranno l’occasione di avvicinarsi al mondo delle due ruote sulla pista TCS Rivera, grazie a una serie di attività organizzate ad hoc. Scoprite il programma della giornata, a pagina 63.

#3 | Marzo 2024
Bollettino della Sezione Ticino

Appuntamenti del mese: Assemblee TCS dei Gruppi locali 2024

Le assemblee dei Soci dei Gruppi locali

L’Assemblea ordinaria dei Soci TCS dei Gruppi locali del Bellinzonese e Valli, Locarnese e Valli, Luganese e Mendrisiotto è stata annunciata sul foglio u ciale del 02.02.2024. All’ordine del giorno

Gruppo del Mendrisiotto

L’Hotel Coronado in Via F. Borromini 10 a Mendrisio ospiterà l’assemblea martedì, 5 marzo 2024, alle ore 18.00, a Mendrisio.

L’iscrizione è obbligatoria da inoltrare entro il 3 marzo 2024 a tcs.mendrisiotto@ gmail.com oppure allo 079 171 48 96.

figurano le abituali questioni statutarie, inclusa l’approvazione del verbale dell’ultima Assemblea, la relazione del Presidente, l’esposizione finanziaria per il 2023, la presentazione del preventivo per il 2024, oltre a un sommario delle attività svolte e di quelle in programma

Gruppo Locarnese e Valli

L’Assemblea si terrà giovedì 7 marzo 2024, alle ore 18.00, presso il ristorante  Campo Felice, Via alle Brere 18, 6598 Tenero-Contra.  L’iscrizione è obbligatoria e va inoltrata entro il 2 marzo all’indirizzo adele.guscetti@ gmail.com oppure telefonando allo 079 213 20 10. Al termine dei lavori assembleari verranno presentate dalla CIT (Commissione Intercomunale dei Trasporti) le misure previste nell’ambito dei vari programmi di agglomerazione del locarnese.

TCS SEZIONE TICINO

Impressum

Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino

Tiratura 84 000 copie

Edizioni 10 volte all’anno

Redazione Marco Colandrea

Layout Sara Bönzli (TCS)

Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch

Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen

Filippo Tadini, direttore TCS Sezione Ticino, sul palco all’Assemblea del Gruppo del Luganese del 2023.

Gruppo del Luganese

per l’anno corrente. A seguire, verranno fornite informazioni sulle date, i luoghi e le modalità per iscriversi. I Delegati, per contro, saranno convocati tramite invio personale.

L’assemblea avrà luogo mercoledì, 13 marzo 2024 alle ore 18.00 presso l’Hotel de la Paix in Via Cattori 18 a Lugano. Le iscrizioni dovranno essere inoltrate entro lunedì, 4 marzo 2024, a info@tcs-lugano.ch.

Gruppo Bellinzonese e Valli

Il Comitato invita i Delegati, Soci e ospiti martedì, 26 marzo 2024, alle ore 18.00 presso Carlo Stroppini Gourmet, Via Cantonale 9, a Gnosca. Iscrizioni obbligatoria entro giovedì 7 marzo, da inoltrare a manifestazioni. tcs@gmail.com.

Punto di contatto

via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.

Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D e F), Telepass (I, F, E, P), Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria, info e pagamenti Pedemontana

Telefono 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch

68 touring |marzo 2024 SEZIONE TICINO

TCS eSport Challenge - edizione 3: la corona va agli Alt-F4!

Lugano, 21 gennaio 2024 - Gli Alt-F4 alzano la coppa in cielo, sono loro i campioni della 3a edizione della TCS eSport Challenge-Rocket League! I Donut Cats, campioni della passata edizione, escono di scena proprio nel finale, chiudendo in seconda posizione il torneo.

Se dovessimo cercare sul dizionario la parola «perseveranza», troveremmo i volti dei tre protagonisti della squadra Alt-F4. Sì, perché dopo aver ottenuto ben due podi nelle edizioni 2022 e 2023, gli Alt-F4 sono riusciti a imporsi contro i campioni uscenti Donut Cats, trionfando per la prima volta in questo combattutissimo torneo. A salire sul gradino più basso del podio, in terza posizione, è stato il team SSL, una new entry di questa competizione.

Il torneo, trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube di AKR eSport Team, ha potuto contare sul commento tecnico di Fabio Pollifrone, volto noto nel mondo degli eSports che è riuscito ad accompagnare gli oltre 600 spettatori complessivi (online e o ine) con grande abilità al microfono.

Lo ricordiamo per chi ancora non la conoscesse, la Rocket League è una sfida sportiva virtuale che nasce dalla combinazione di un gioco d’auto e il calcio. L’obiettivo, per le squadre in campo, è quello di guidare il proprio veicolo virtuale, spingendo la palla nella

porta avversaria. A di erenza del calcio tradizionale, invece di undici giocatori schierati, ci sono tre automobili telecomandate virtualmente da giocatori seduti dietro a uno schermo.

La Sezione Ticino, dal 2021, organizza ogni anno un torneo per i ragazzi del Canton Ticino, replicando in piccolo il campionato nazionale «TCS eSport League by Opel».

Ed è proprio quest’ultima la lega più ambita dai giocatori di questa competizione cantonale, le prime quattro squadre classificate all’edizione ticinese avranno la possibilità di ricevere gratuitamente sessioni di coaching individuale, in vista delle fasi di qualificazione nazionali in programma la prossima primavera.

Il valore del montepremi distribuito alle migliori squadre è stato complessivamente di CHF 4000.–, suddivisi per categoria: dalla miglior squadra giovane, alla miglior squadra femminile.

La Sezione Ticino del TCS desidera ringraziare nuovamente tutte le persone che hanno caratterizzato e reso possibile

questo torneo, dai ragazzi e le ragazze che hanno partecipato con entusiasmo, alla MatrixVR Arena per gli spazi e l’organizzazione.

Un aspetto che ci ha colpito in positivo, è stato quello di vedere partecipanti fedeli presenti fin dalla prima edizione e allo stesso tempo tanti volti nuovi. Restate sintonizzati per seguire le prossime novità in ambito eSport. Arrivederci a presto!

marzo 2024| touring 69 SEZIONE TICINO
Gli Alt-F4 festeggiano la vittoria sul gradino più alto del podio. Sulla sinistra Massimiliano Longo di AKR Sport e sulla destra Filippo Tadini, direttore TCS Ticino. Volti concentrati e sorridenti durante le partite. La MatrixVR Arena di Lugano e alcuni spettatori. Fabio Pollifrone, commentatore tecnico in diretta streaming.

Comunicato stampa della Città di Lugano, Sport

LUGANO BIKE EMOTIONS, un fine settimana di divertimento e benessere sulle due ruote

Lugano Bike Emotions, in agenda dal 5 al 7 aprile 2024, è un evento imperdibile per tutti gli appassionati delle due ruote e per chiunque voglia vivere un’esperienza coinvolgente nel cuore della città.

Nel suggestivo villaggio Expo tra Piazza Manzoni, Piazza Riforma e Piazza Rezzonico, avrete l’opportunità di esplorare le ultime novità nel mondo della bicicletta e godere di attività coinvolgenti legate al movimento. Il museo e le esibizioni vintage vi porteranno in un a ascinante viaggio nel passato delle biciclette, mentre i più piccoli potranno divertirsi con attività pensate appositamente per loro. I food trucks soddisferanno i palati più esigenti, o rendo un’ampia varietà di prelibatezze.

Ma il pezzo forte sarà l’emozionante Freestyle Air Show, che o rirà un ricco intrattenimento a tutte le famiglie, grazie alle spettacolari acrobazie degli atleti a bordo di biciclette e monopattini. Lugano Bike Emotions è un connubio perfetto di gare e attività collaterali, nate per soddisfare ogni tipologia di pubblico, e in questo articolo ve ne presentiamo alcune.

La CIC Swiss Bike Cup, in programma sabato 6 e domenica 7 aprile, si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti della mountain bike, a soli 10 minuti dal centro Città. Questa competizione, organizzata in collaborazione con i Comuni di Porza, Canobbio e l’agenzia NQC, accoglierà alcuni tra i migliori atleti provenienti dalle categorie U9 fino agli Élite, creando un contesto competitivo ricco di talento e adrenalina. Il percorso, immerso nel parco dell’allora Castello

di Trevano, o rirà sfide stimolanti e tecniche, mettendo alla prova l’abilità e la resistenza dei partecipanti.

La Pedala e Assapora è l’esperienza perfetta per gli amanti della bicicletta e del buon cibo desiderosi di esplorare la regione in modo goliardico. In collaborazione con attori locali, questa pedalata non solo o re la gioia di esplorare pittoreschi luoghi, ma anche di assaporare le prelibatezze culinarie della regione.

È consigliato l’utilizzo di una e-bike per una pedalata più agevole e piacevole; questa avventura vi permetterà di immergervi nella cultura e nella gastronomia locale.

È fondamentale prenotare online sul sito www.my.lugano.ch per riservare il proprio posto e assicurarsi di non perdere la straordinaria opportunità di scoprire alcuni dei tesori nascosti della regione tra pedalate e degustazioni.

La Water Bike si presenta come la nuova frontiera dello sport sull’acqua, unisce l’emozione del ciclismo con la libertà di navigare. L’opportunità di provare questa incredibile esperienza è o erta, da ormai tre anni a questa parte, durante Lugano Bike Emotions: per gruppi, attività di team building e per chiunque fosse curioso. Per non perdere l’occasione di questo momento unico, è consigliata la prenotazione online su www.my.lugano. ch.

La KIDS ROAD EMOTIONS, organizzata in collaborazione con il Velo Club Lugano, accoglierà partecipanti provenienti da tutta la Svizzera in un evento dedicato ai giovani appassionati di ciclismo su strada. Il circuito di circa 2 km, che si snoda sul lungolago di Lugano con partenza e arrivo in Piazza Manzoni, o re un mix di lunghi rettilinei per mettere alla prova la potenza e curve tecniche che premiano le abilità nel

guidare la bicicletta. Mentre i corridori tesserati competeranno nelle diverse categorie, i giovani dai 6 agli 8 anni avranno l’opportunità di partecipare a una sfida aperta, incoraggiando l’avvicinamento a questo a ascinante sport in un ambiente sicuro e divertente.

Le serate a Lugano Bike Emotions si animeranno con un coinvolgente mix di intrattenimento. La rappresentazione teatrale «Lugano, Mondiali ciclismo su strada 1953» o rirà, venerdì 5 aprile sera, un viaggio a ascinante nel passato, consentendo al pubblico di immergersi nella storia e nell’atmosfera unica dei Mondiali di ciclismo di quell’epoca. Dopo questo viaggio nel tempo, l’atmosfera si trasformerà con l’attività musicale «Bike&Swing», presentata dalla vivace Papillon Band. Anche sabato 6 aprile, si terranno altri momenti di musica e DJ Set che allieteranno il fine settimana luganese.

Lugano Bike Emotions o rirà un fine settimana di intrattenimento completo con una varietà di attività coinvolgenti. Per coloro che cercano una pausa rilassante, saranno disponibili delle sessioni di yoga. Gli amanti dell’indoor cycling potranno sfogarsi su apposite biciclette per un allenamento energico al coperto. Un evento unico sarà quello dell’asta delle biciclette della Polizia, un’opportunità per dare una seconda vita alle biciclette ritrovate dalla Polizia comunale. Per gli avventurosi, il tour del Free Time TEAM farà scoprire ai partecipanti gli innumerevoli luoghi di allenamento in bici da corsa dei tanti campioni che vivono a Lugano e dintorni.

TCS risponde presente!

La Sezione Ticino parteciperà all’evento in qualità di sponsor e avrà uno stand dedicato al controllo delle biciclette.

70 touring |marzo 2024 SEZIONE TICINO

Save the date: sabato, 16 marzo 2024

Giornata delle 2 ruote TCS a Rivera: un incontro formativo per giovani motociclisti

Il 16 marzo 2024, la Sezione Ticino del TCS invita giovani aspiranti conducenti e neoconducenti, dai 15 anni in su, a questa giornata dedicata all’avvicinamento al mondo delle due ruote motorizzate. Questo evento gratuito, che si svolgerà sulla pista del Centro TCS di Rivera, mira a fornire ai partecipanti gli strumenti necessari per un approccio sicuro alla guida di motociclette.

Un’immagine della pista TCS di Rivera scattata con il drone.

Negli ultimi anni, il mercato delle motociclette in Svizzera ha vissuto un trend crescente, culminato nel 2021 con un record di 56’468 motociclette immatricolate (dati USTRA). La categoria delle 125cc, nel 2021, si è distinta per popolarità con 8’480 unità immatricolate, grazie anche a modifiche legislative che hanno abbassato l’età minima a 16 anni per l’ottenimento della licenza di condurre A1: questo cambiamento ha permesso ai giovani di guidare motoleggere fino a 125 cc e 11kW di potenza. La Giornata delle 2 Ruote TCS nasce con l’obiettivo di o rire a tutti i giovani, simpatizzanti e appassionati di moto, l’opportunità di avvicinarsi in modo sicuro alla guida di uno scooter o di una motocicletta.

Rispondendo alla crescente domanda del mercato, la Sezione Ticino ha ampliato la propria o erta di perfezionamento della guida, introducendo 4 nuovi corsi dal 2019 a oggi. L’evento sottolinea l’importanza della guida responsabile, dell’equipaggiamento adeguato e del rispetto delle regole stradali in un settore in continua espansione.

Grazie alla collaborazione degli istruttori e dei partner qualificati del TCS, come la Polizia cantonale per la parte di sensibilizzazione e Yamaha M1 di Riazzino per

la fornitura del simulatore e delle motociclette, i partecipanti potranno sperimentare la guida di una varietà di moto di piccola cilindrata, in un’area chiusa al tra co e in totale sicurezza. L’evento si terrà presso il Centro TCS di Rivera, sabato 16 marzo 2024, dalle 9:00 alle 16:00, e l’ingresso sarà gratuito per tutti. Per le attività specifiche, è richiesta l’iscrizione tramite QR Code o sul sito tcs-ticino.ch (massimo un’iscrizione per ogni attività). Un’opportunità unica per i giovani (e adulti) di avvicinarsi al mondo delle due ruote in modo informato e sicuro, guidati da professionisti del settore. Vi aspettiamo numerosi e… portate il casco! La giornata verrà annullata in caso di maltempo

Iscrivitetevi qui, scansionando il QR Code.

Presentazione del programma attività sulla pista TCS di Rivera

• Info-point con Barbara Fantini, responsabile corsi e sicurezza stradale TCS Ticino: vi fornirà informazioni sui corsi disponibili, dettagli sulle postazioni e iscrizioni.

• Simulatore Yamaha: un’occasione per imparare a cambiare le marce in moto in sicurezza, assistiti da un istruttore TCS. Non è richiesta la licenza di condurre.

• Pit-bike con i piloti e istruttori Roby Rolfo e Marco Colandrea: introduzione individuale alla guida di 30 minuti su pit-bike, equipaggiate con ruote da dodici pollici (come gli scooter). Tute da moto saranno disponibili per i partecipanti. Non è richiesta la licenza di condurre.

• In moto con gli istruttori Fabrizio Masci e Remo Zimara: oltre vent’anni di esperienza al servizio dei neofiti per i primi passi su moto e scooter.

• Road experience con Fabrizio Masci e Remo Zimara: un percorso guidato da Rivera a Isone, per chi possiede già la licenza A o A1.

• Centro Collaudi Mobile: check-up generale della propria motocicletta con un tecnico TCS.

• Postazione della Polizia cantonale: informazioni e sensibilizzazione sulla sicurezza stradale.

• Associazione Motociclisti Ticinesi: per ampliare la propria rete di amicizie a 2 ruote.

• Food truck: un’area ristoro per cibo e bevande.

L’istruttore Remo Zimara in pista al TCS di Rivera.

marzo 2024| touring 71 SEZIONE TICINO
Le pit-bike che verranno utilizzate per l’occasione.

Corsi: tutte le novità 2024

Abbiamo concluso il 2023 anticipandovi che nel nuovo anno, avremmo avuto molte novità in serbo per voi. Non si trattava di una frase ad e etto per chiudere l’anno in bellezza, e oggi, con estremo piacere, vi presentiamo tutte le novità che concernono i corsi TCS Ticino.

AVVENTURA IN E-BIKE – MONTE BAR

Siete alla ricerca di una nuova esperienza nella natura? Allora abbiamo ciò che fa per voi!

Siamo lieti di presentarvi le Avventure in e-Bike, singole giornate durante le quali Paolo Giovannini, la nostra guida specializzata, vi porterà alla scoperta dei percorsi più belli del Canton Ticino. Vivrete un’esperienza su misura grazie all’organizzazione di gruppi limitati a massimo 4 persone,

con percorsi che varieranno sulla base del livello dei partecipanti. La prima meta in programma è il Monte Bar, destinazione che con il suo panorama mozzafiato non potrà lasciarvi indi erenti. Un momento ideale per staccare la spina dalla solita routine a pedalare spensierati con vista su panorami mozzafiato: la vostra unica preoccupazione sarà quella di divertirvi, al resto penseremo noi!

La prima Avventura eBikeMonte Bar si terrà venerdì 29 marzo, seguiranno le date del 30 marzo, 6 e 7 aprile 2024.

Prezzo promozionale

CHF 80.– per Soci TCS, CHF 140.– prezzo standard.

AL SICURO IN GALLERIA:

Percorrere una galleria stradale vi mette in apprensione? In questo appuntamento di 3 ore, dei tecnici del settore vi istruiranno sul funzionamento delle gallerie e vi accompagneranno in una visita nella Vedeggio-Cassara-

te, al fine di comprendere il comportamento ad adottare in situazioni anomale, per poterle a rontare con maggiore tranquillità, consapevolezza e garantire la propria sicurezza e quella dei vostri cari nella guida di tutti i giorni. Il corso è o erto gratuitamente per tutti i Soci TCS, massimo 16 persone.

I primi due appuntamenti sono fissati al: 08.04.2024 e 11.06.2024.

Grazie alla collaborazione con Elena Mombelli Focaccia, direttrice dell’omonima ditta specializzata in allestimento di veicoli per persone con disabilità, in primavera, la Sezione Ticino proporrà il Corso guida passiva. A chi si rivolge questo corso? Agli

autisti e al personale di case anziani, istituti specializzati, fondazioni e associazioni che si interfacciano quotidianamente con persone che hanno una disabilità fisica e che necessitano di spostarsi in sicurezza.

Ma, al di fuori del contesto professionale, si rivolge anche a famigliari e amici, che possono così avere una vera e propria formazione per trasportare in sicurezza i propri cari.

Il primo corso sarà o erto gratuitamente ai primi 12 iscritti, la prima data in calendario è fissata al 19.04.2024.

CORSO MOTO ROAD

Nell’ambito della sicurezza e del perfezionamento delle guida, vi presentiamo il nuovo Corso Moto Road, che va ad arricchire l’o erta dei corsi per motociclisti, passati da uno a cinque, dal 2019 a oggi. La giornata di corso verrà proposta in aula al TCS di Rivera per la parte teorica, la grande novità concerne la parte di guida su strada. L’o-

biettivo del corso sarà quello di migliorare le proprie abilità di guida, imparando le traiettorie corrette da utilizzare in curva, ad esempio sui passi di montagna. Remo Zimara e Fabrizio Masci, istruttori TCS, utilizzeranno un’action cam 360, grazie alla quale analizzeranno, una volta scesi dalla moto, la postura, la guida e le traiettorie dei partecipanti. Il programma, come anche l’itinerario, le condizioni di partecipazione e la pagina del corso sul sito, sono in fase di ultimazione, seguiranno aggiornamenti.

Vi anticipiamo che il primo appuntamento è fissato al 16 giugno 2024, posti limitati a 8 partecipanti.

72 touring |marzo 2024 SEZIONE TICINO
Per iscrivervi ai nostri corsi, inquadrate il codice QR oppure visitate la pagina tcs-ticino.ch

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marzo 2024| touring 73 SEZIONE TICINO
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74 touring |marzo 2024 SEZIONE TICINO

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