Touring 05/2024 - italiano

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rifiuti ovunque

Il littering sta diventando un problema dilagante. Cosa si fa in Svizzera per arginarlo

Eviti che la corsa in ospedale diventi un’emergenza finanziaria.

#5 |maggio 2024|Fr. 4.50
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Il TCS Libretto protezione d’emergenza per una maggiore mobilità in caso di malattia o incidente.

Lo sapeva?

I trasporti di emergenza medica con l’ambulanza sono solo parzialmente coperti dall’assicurazione di base. In questo caso, il TCS Libretto protezione d’emergenza viene in Suo aiuto e, durante la convalescenza, non dovrà preoccuparsi anche della fattura salata.

Copertura dei costi per trasporti di emergenza medica con l’ambulanza.

L’eventuale trasferimento in ospedale con l’ambulanza a causa di un’emergenza acuta può costarLe caro. In caso di malattie (ad es. infarto cardiaco o perforazione dell’appendice), infatti, l’assicurazione di base si fa carico al massimo solo del 50% del trasporto di emergenza medica, solitamente molto costoso. Il TCS Libretto protezione d’emergenza permette di coprire questi costi occasionali.

I Suoi vantaggi: Rimborso dei costi che non vengono assunti dall’assicurazione di base della cassa malati (obbligo LAMal max. 50%) o da altre assicurazioni complementari.

Solo con il TCS: mobilità garantita durante la sua convalescenza. A nché dopo un’emergenza medica possa continuare a spostarsi da un luogo all’altro, con il TCS Libretto protezione d’emergenza le saranno riconosciute le spese di viaggio per taxi, mezzi pubblici o veicolo sanitario leggero su un arco temporale di tre mesi. In questo modo potrà concentrarsi interamente sulla Sua convalescenza e preservare al meglio la Sua quotidianità.

I Suoi vantaggi:

Copertura dei costi per un massimo di CHF 10’000.–per spostamenti con taxi, mezzi pubblici o veicolo sanitario leggero. Per spostamenti imprescindibili (studio medico, farmacia, obblighi amministrativi) e tragitti quotidiani (per ragioni familiari o per recarsi sul luogo di lavoro).

Per saperne di più

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Il TCS Libretto protezione d’emergenza

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in maniera sussidiaria i costi non coperti dalle altre assicurazioni obbligatorie e facoltative o da terzi a pagamento, ad esclusione delle partecipazioni ai costi previste dalla
copre

rifiuti ovunque

Il littering sta diventando un problema dilagante. Cosa si fa in Svizzera per arginarlo

#5 |maggio 2024|Fr. 4.50 AUTOSTRADE Sviluppi mirati per evitare ingorghi e traffico d’aggiramento | TEST VOLVO XC40 La bestseller è pronta per la svolta elettrica | PROVENZA In bici e barca seguendo il corso del Rodano TCS
TCS PRESENTA IL CINEMA A 0 EMISSIONI PAGINA 70 KUONI DIVENTA PUNTO VENDITA TCS PAGINA 71 GIORNATA 2 RUOTE: IL RESOCONTO PAGINA 72
SEZIONE TICINO

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Benvenuti

L’abbandono di rifiuti p. 10 infastidisce e provoca enormi costi. Abbiamo mandato un team a verificare lungo le nostre strade, e il riscontro è tutt’altro che lusinghiero. Organizzazioni come il Centro svizzero di competenza contro il littering (IGSU) puntano su campagne di sensibilizzazione. Misure quali le multe hanno un impatto limitato. La Volvo XC40 Recharge p. 40 si aggiorna. La casa svedese, da sempre impegnata per la sostenibilità, rilancia sulla transizione ecologica. Abbiamo testato la versione pura elettrica, ribattezzata per semplificare le nomenclature nel listino. La SUV compatta da 408 CV combina potenza e piacere di guida. Combinazione perfetta anche i viaggi in bici e battello, più in auge che mai, specialmente in Provenza p. 53 . Pure imbarcandosi da soli si potranno scoprire luoghi e scorci incantevoli lungo il Rodano, pedalando in buona compagnia.

Felix Maurhofer, caporedattore

p.

28

Quest’anno TCS Camping festeggia il 75° anniversario. Quasi a mo’ di regalo di compleanno, il TCS ha rilevato due nuove strutture.

In Svizzera nel 2020 si sono raccolti circa 90 milioni di tonnellate di rifiuti. Con tendenza all’aumento. Pagina 15 Gli utenti di Fitbit hanno dormito in media 6,5 ore nel 2022. La maggior parte si è alzata alle 7. Pagina 34 L’edizione in cifre Alexander Näpflin, dj di professione e socio di lunga data TCS, può mettere sui piatti 16000 vinili. Pagina 64
Sezione Ticino
Prossimi eventi: i nostri consigli
Intervista
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TCS
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a Marco Doninelli, direttore UPSA-Ticino 70 TCS presenta il cinema a
emissioni 71 Kuoni diventa Punto vendita TCS 72 Giornata delle 2 ruote, il resoconto dell’evento
73 Offerta controlli tecnici
74 Offerta Telepass 2024
Copertina: Susanne Troxler, Foto Emanuel Freudiger
3 maggio 2024
Atelier Picsel

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Qua e là

Pizzicando nella mobilità

la domanda

a e o e a otte to t to o tt e

a) Mühleberg (BE)

b) Rümlang (ZH)

c) Airolo (TI)

d) Zeneggen (VS)

la sTATISTIca

Case automobilistiche, quali corrono in borsa

Negli ultimi tempi Tesla ha perso leggermente valore ma continua a dominare le classifiche mondiali delle quotazioni di borsa fra i marchi auto.

Tesla 558

Toyota 326

Porsche 91

Stellantis 85

Mercedes-

Benz 85

BYD 82

Ferrari

BMW 76 78

capitalizzazione in miliardi di $ USA dei maggiori costruttori auto al mondo

Gli anziani inquinano di meno

Più si è giovani e più si consuma C 2, è quanto risulta dallo studio dell’Istituto di sondaggi

Sotomo pubblicato ad inizio anno. Secondo i dati, la fascia d’età compresa tra i 18 e i 35 anni produce 11,3 tonnellate annuali di diossido di carbonio. Questa quantità diminuisce invecchiando, per raggiungere 9,8 tonnellate dopo i 55 anni. Sotomo ha anche esaminato l’impronta di carbonio in base al reddito: nella media i più ricchi 16 000 franchi al mese hanno la più alta con 14,8 tonnellate, di cui 4,6 per gli spostamenti in aereo. L’analisi mostra inoltre che gli abitanti dell’area del Mittelland e di urigo hanno il più forte impatto. Lo studio dettagliato, in tedesco, pu essere consultato su sito: sotomo.ch

Risposta corretta:
Rümlang ha ricevuto lo status di città con altri nove comuni, secondo quanto comunicato dall’Ufficio federale di statistica in marzo. Si tratta di una classificazione a soli fini statistici.
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b)
Fonte: companiesmarketcap.com
Foto
ald
iStock 5 maggio 2024

La cifra 236

Secondo l’USTRA nel 2023 sulle strade svizzere hanno perso la vita ben 236 persone e 4096 sono rimaste ferite gravemente. Suddivisi per veicolo usato, gli incidenti mortali si sono verificati più frequentemente in auto (75), moto (50), bici (26) ed e-bike (16). Allarmante il numero di pedoni morti in incidenti stradali (42), di cui oltre la metà (24) sulle strisce pedonali.

In pillole

D: tolte alcune ztl

Dopo che Karlsruhe e Heilbronn avevano eliminato le ztl per vecchie auto inquinanti, a fine febbraio anche Hannover ha a sua volta soppresso le zone ambientali in città dopo che la concentrazione di ossidi di azoto nell’aria è scesa durevolmente. Queste municipalità tedesche smentiscono così lo stereotipo secondo cui le leggi, una volta entrate in vigore, durerebbero in eterno.

JU: giornata 2ruote

La sezione giurassiana del TCS invita gli appassionati di moto alla Journée des motards il prossimo 25 maggio presso il parking dello skilift di Les Savagnières Dessous (strada di accesso allo Chasseral). In programma: stuntshow, spazio d’incontro e test drive con moto Benelli, stand d’informazione e prevenzione. Con servizio ristorazione sul posto. L’evento dura dalle 11 alle 16.

Moto test drive day

Sabato 27 e domenica 28 aprile si svolgono le giornate di prove organizzate dalla rivista «moto.ch». La base è il centro di guida TCS di Derendingen nel canton Soletta (vicino all’A1). È qui che gli amanti della moto potranno toccare per mano i «ferri» dei loro sogni e farci un giro. Dato il forte interesse atteso si consiglia di prenotare i modelli per i test drive. moto.ch/toeff-testtage-2024

Rallentano le e-bike

Nel 2023 sono state vendute 395 000 bici ed e-bike, con un calo di quasi 100 000 rispetto agli anni dal 2020 al 2022. Secondo l’associazione dei fabbricanti e importatori Velosuisse sarebbero le bici elettriche d’uso quotidiano a segnare una sensibile battuta d’arresto (-21,7%), mentre gli acquisti di S-Pedelec, ovvero bici elettriche rapide (45 km/h), sarebbero aumentati del 16,6%.

6 touring

LSST, l’occhio sul cosmo

Negli ultimi anni le macchine fotografiche sono diventate sempre più compatte, maneggevoli e convenienti. Non la fotocamera più grande al mondo realizzata dal Centro di Accelerazione Lineare di Stanford. Astronomici i suoi dati tecnici: piano focale largo 64 cm, sensori che hanno una risoluzione di 3,2 gigapi el, obiettivo di 1,65 m di diametro. Pesa 2,8 t ed è costata 168 milioni di USA. La costruzione ha richiesto anni. L’esemplare unico è destinato all’ sservatorio Rubin in Cile per esplorare i misteri irrisolti dell’universo.

Visto per voi

Porta un amico!

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Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres Questa volta: gigantismo navale

7 maggio 2024
Travis Lange/SLAC National Accelerator Laboratory

Top 5

Le più belle fioriture primaverili

Neve di maggio

È così che la gente del posto chiama il manto candido e fragrante creato dalla miriade di narcisi che va a stendersi sulle alture fra Montreux e Vevey.

Quando: da maggio a giugno

Dove: Riviera vodese

210mila meli

La Turgovia è rinomata per i suoi frutteti. Quando sbocciano offrono uno spettacolo grandioso. I primi a fiorire sono i prugni, poi i peri e in ultimo i meli.

Quando: da aprile a maggio

Dove: Altnau (TG)

Fiori e farfalle

Nel Papiliorama il mondo vegetale è rappresentato da ben 120 specie. Un giardino esotico lussureggiante con tante nettarifere per le farfalle multicolore che volano libere sotto la cupola.

Quando: tutto l’anno

Dove: Kerzers (FR)

Hanami in casa

La magia dei ciliegi in fiore senza dover volare in Giappone: sulla «Chirsi-Route» (38 km) attraverso un paesaggio idilliaco con numerose locande dove sostare.

Quando: da marzo a maggio

Dove: campagna basilese

E son rose

Il castello di Heidegg è a 30 km circa da Lucerna affacciato sul lago di Baldegg. Non perdetevi il parco per un tuffo nei profumi e colori del suo famoso roseto.

Quando: da metà giugno

Dove: Gelfingen (LU)

Mezzi pesanti nel mirino

L’anno scorso Confederazione e Cantoni hanno controllato in totale 124 783 veicoli fra camion, furgoni, autoarticolati e bus; sono state 24 240 le irregolarità riscontrate.

Negli otto Centri di controllo traffico pesante (CCTP) della Confederazione lo scorso anno sono stati ispezionati un totale di 41471 autocarri, autoarticolati, autofurgoni e pullman, quasi il 30 percento in più rispetto al 2022. È quanto emerge dalle statistiche specifiche dell’Ufficio federale delle strade (USTRA) e dell’Ufficio della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC). Sono state rilevate irregolarità per 2145 veicoli e/o autisti svizzeri e 10946 stranieri; i fermi disposti sono stati rispettivamente 320 e 2113.

Controlli da parte della polizia

Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.

Oltre a quelli svolti nei Centri di controllo traffico pesante, anche le polizie cantonali effettuano dei controlli mobili, che lo scorso anno hanno interessato complessivamente 49 667 autocarri, autoarticolati, autofurgoni e pullman. Sono risultati non in regola 5002 veicoli e/o conducenti svizzeri e 2965 esteri; per rispettivamente 1482 e 860 è scattata la sospensione. Fra i principali elementi contestati, anche nel 2023 si ritrovano dimensioni e pesi non conformi, difetti tecnici e inosservanza dei tempi di lavoro e di riposo; sono inoltre state 132 le manipolazioni ai sistemi dei gas di scarico riscontrate, tra cui AdBlue. L’autorità doganale ha a sua volta ispezionato 33 645 veicoli pesanti ai valichi di frontiera con operazioni di polizia stradale contestando infrazioni a 3182 mezzi e/o autisti. Pure qui le principali irregolarità riscontrate hanno riguardato dimensioni e pesi non conformi nonché difetti tecnici.

3 4 1 2 5 Fonti: myswitzerland.ch, myvaud.ch, thurgau-bodensee.ch, papiliorama.ch; Foto ald 3 2 5 1 4 Keystone 8 touring

Veglio Su di Te

Pendaglio con diamante

Riceve il pendaglio in una custodia in velluto con scatolina regalo

Dimensione originale

La luna, che brilla argentea, si è appena alzata tra le luci del rmamento, ed ecco che la nostra civetta dai grandi occhi si risveglia, come un silenzioso guardiano della notte.

Gioiello realizzato con lavorazione a ligrana Il pendaglio è eseguito a mano con una lavorazione a ligrana e ripropone una mezzaluna, sulla quale è appoggiata una civetta piccola e leggiadra, dagli occhi blu che brillano contemplativi: è pronta a vegliare su di Lei. La protagonista è realizzata in smalto, mentre sulla luna risplende un pavé di 18 cristalli Svenka™ scintillanti. La ra nata doratura e la preziosa rodiatura accrescono il fascino seducente dell’oggetto. Sull’anellino del pendaglio è applicato a mano un diamante vero; in ne, sul retro è incisa in lingua inglese l’espressione commovente “Le civette ti amano per sempre no alla luna e ritorno”.

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Fuori dal finestrino, lontano dalla mente

Il littering è una piaga diffusa anche in Svizzera, un Paese comunemente ritenuto pulito. La Confederazione, i Cantoni e i Comuni cercano di farvi fronte con l’educazione, la prevenzione e le multe. Un esperimento personale di alcuni membri della redazione dimostra che la situazione è grave.

Testo eli aur ofer
Photo Getty Images/iStockphoto 10 touring
11 maggio 2024
Molti rifiuti, come le bottigliette PET, sono gettati fuori con noncuranza dall’auto. Questo è irrispettoso e illegale.

PPercorrendo la campagna si notano qua e là cartelli che avvertono le persone di non gettare la spazzatura nei prati. Le mucche al pascolo rischiano di morire se li mangiano. L’abbandono dei rifiuti –sia sul ciglio della strada sia sui sentieri o in qualsiasi altro luogo – è purtroppo una piaga diffusa. «Touring» ha voluto verificare quanto sia realmente grave la situazione e, munito di pinze e sacchi della spazzatura, ha esaminato da vicino diversi tratti di strada in Svizzera.

In pochi attimi, Susanne Troxler ha raccolto cinque chili di rifiuti coprendo una distanza di poco più di un chilometro lungo una strada principale attorno al Greifensee, nel canton Zurigo. Oltre ai mozziconi di sigaretta, alle bottiglie in PET e in vetro, ha raccolto vari materiali da imballaggio e rifiuti domestici. In un altro tratto, nel canton Lucerna, la situazione non è stata migliore: ha raccolto «solo» due chili. Stesso risultato per Daniel Riesen, che ha percorso una strada principale nel canton Friburgo: in breve tempo, il sacco dei rifiuti si è riempito degli stessi oggetti di Susanne Troxler. Una situazione analoga è stata poi riscontrata nell’Oberland bernese. Infatti all’autore di questo reportage è bastato fare 400 metri per riempire un sacchetto da dieci litri. In tutti i tratti esaminati, colpiscono gli innumerevoli mozziconi di sigaretta, le tante bottiglie in PET e lattine di alluminio.

Il littering è un atto inconcepibile per molti e fa arrabbiare, come chi ha reagito lasciando questo messaggio!

Motivi del littering

Il littering si verifica quando qualcuno getta con noncuranza piccole quantità di rifiuti urbani o semplicemente li abbandona da qualche parte: è un fenomeno illegale e purtroppo molto diffuso. Il quadro che il team di «Touring» ha riscontrato è confermato dalle statistiche sui rifiuti: i mozziconi di sigaretta (66%) e gli imballaggi, dai sacchetti di patatine alle bottiglie in PET e alle lattine di alluminio (29%), sono gli oggetti gettati più spesso. Secondo l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), le ragioni sono molteplici. Tra queste, i cambiamenti nelle abitudini di consumo e alimentari, nella mobilità e nel tempo libero. Gli spazi pubblici e quelli grandi all’aperto stanno diventando spazi mobili. Molte attività si stanno spostando dalla casa alla sfera pubblica. Si pranza in un parco, si fa uno spuntino viaggiando in auto e si organizzano feste al lago.

Durante l’esperimento di Touring, Susanne Troxler è rimasta scioccata dalla quantità di spazzatura raccolta.
12 touring

Tipi di rifiuti abbandonati

giornali e volantini

vari (fazzoletti e tovaglioli, gomma da masticare ecc.)

cartoni per bevande, frantumi, tappi (senza vuoto a rendere e non restituibili)

bottiglie in PET o vetro per bevande e lattine (con vuoto a rendere e restituibili)

contenitori take-away

mozziconi di sigaretta

L’Ufficio federale ha individuato un’altra ragione: il basso livello di controllo sociale negli spazi pubblici, ovvero l’anonimato che aumenta la probabilità di littering. Un fenomeno che pu essere intensificato dagli effetti di gruppo. I valori personali contribuiscono in modo significativo al littering. Gli oggetti a cui si tiene non vengono abbandonati e i luoghi a cui si è attaccati hanno meno probabilità di essere sporcati. Inoltre, il littering non è uguale dappertutto e in ogni momento. Nelle calde notti d’estate, nelle aree ricreative, vengono abbandonati più rifiuti che nei luoghi di transito. In breve: la causa risiede nel comportamento umano, sostiene l’UFAM.

Abbiamo condotto un sondaggio anonimo tra alcune persone incontrate presso un centro di smaltimento rifiuti. Alcuni hanno ammesso di gettare i rifiuti fuori dalla propria automobile. Come si sospettava, sono soprattutto i fumatori a gettare i loro mozziconi sul ciglio della strada. Lo faccio da anni, non ci ho mai pensato , dice un uomo sulla quarantina. Un altro ha detto: Pago le tasse, quindi anche il servizio di pulizia . Una donna ha spiegato che non vuole sporcare la sua auto con i rifiuti, quindi li getta dal finestrino. La maggior parte degli intervistati ha promesso di riconsiderare il proprio comportamento di littering.

Littering

Il termine inglese indica l’atto di abbandonare – sia intenzionalmente sia per negligenza – rifiuti di piccole dimensioni senza utilizzare gli appositi cestini, negli spazi pubblici o aperti all’utilizzo pubblico come strade, piazze, parchi, boschi ecc. È un delitto penalmente perseguibile sanzionato con la multa e la detenzione nei casi gravi puniti dalle leggi federali quali il deposito di rifiuti al di fuori delle discariche autorizzate.

Foto Felix Maurhofer, Emanuel Freudiger, iStock ›
2% 16% 66% 3% 6% 7%
13 maggio 2024
Fonte: IGSU

Il littering causa costi elevati Non esistono dati precisi sui rifiuti gettati senza usare gli appositi contenitori in tutta la Svizzera. L’UFAM stima i costi annuali di pulizia in circa 200 milioni di franchi. Di questi, circa 150 milioni sono sostenuti dai Comuni e altri 50 milioni circa dai trasporti pubblici. Vi sono poi le spese per la prevenzione e l’educazione. In senso più ampio, ci sarebbero anche danni socio-economici, ad esempio a scapito del turismo.

Autostrade come discariche

L’Ufficio federale delle strade (USTRA) fornisce dati più precisi sul littering: nel suo «Rapporto sulla manutenzione ordinaria delle strade nazionali 2022» si legge che in quell’anno, sulla rete delle strade nazionali lunga 2259 chilometri, gli uffici cantonali competenti hanno raccolto circa una tonnellata di rifiuti per chilometro. A ciò si aggiungono 3300 tonnellate di spazzatura lasciate nei cestini alle aree di sosta, da smaltire correttamente. «Lo sforzo per la pulizia delle carreggiate è in aumento e, purtroppo, il littering continua a crescere in modo significativo. La cattiva abitudine di gettare i rifiuti senza usare gli appositi contenitori o di lasciarli in giro negli spazi pubblici è un problema sempre più diffuso, soprattutto sulle strade trafficate e nelle aree di sosta», scrive nel rapporto il direttore dell’USTRA Jürg Röthlisberger.

Costi elevati per le strade cantonali Stefan Studer, ingegnere capo cantonale e responsabile della Divisione delle costruzioni del canton Berna, ha notato anche un aumento dei rifiuti lungo le strade cantonali. «Di norma, l’immondizia viene raccolta e smaltita a mano quattro volte l’anno. Nell’interesse di un uso efficiente delle risorse, i rifiuti vengono rimossi anche immediatamente prima dei lavori di sfalcio», spiega poi Studer. Ciò contribuisce anche a ridurre al minimo la frammentazione indesiderata dei rifiuti. La quantità di rifiuti prodotti non viene registrata.

«Nel canton Vaud, l’anno scorso abbiamo impiegato 31mila ore per raccogliere 135 tonnellate di rifiuti lungo le strade cantonali», spiega Charlotte von Euw, portavoce della Direzione vodese della mobilità e delle strade. Nel 2022, il costo totale della pulizia delle strade, compresa la rimozione dei rifiuti e lo

Al Greifensee in pochissimo tempo sono stati raccolti ben cinque chili di rifiuti.

svuotamento dei cestini, è stato di 3,6 milioni di franchi. La portavoce von Euw non può dire con certezza se il littering sia aumentato. «Soggettivamente, però, riteniamo che ci sia stato un incremento».

9317 mozziconi di sigaretta nel quartiere

Il littering è un problema costante, soprattutto nelle città. Nel 2008 la capitale federale, ad esempio, ha lanciato la campagna «Subers Bärn – zäme geits!» (Una Berna pulita – insieme è possibile). Prevenzione, pulizia supplementare e repressione sono i capisaldi di questa campagna. Nel 2022 sono state tenute lezioni di educazione ambientale in 58 scuole e sono state emesse 107 multe per littering. A Berna il littering può costare caro: da 40 franchi per un mozzicone di sigaretta a 80 franchi per le deiezioni canine e fino a 300 franchi per un sacco della spazzatura da cento litri smaltito in modo improprio. Anche l’organizzazione di volontari Trash Hero Bern ha organizzato nove giornate di Clean-up in città. L’anno scorso, 250 sco-

lari hanno ripulito il quartiere Marzili riempendo ben dodici sacchi per rifiuti da 35 litri. Oltre a 151 bottiglie di PET, 138 bottiglie di vetro e 240 lattine di alluminio, i Trash Hero Bern hanno raccolto 9317 mozziconi di sigaretta.

Secondo Christoph Mahlstein, portavoce media per lo smaltimento e il riciclaggio dei rifiuti della città di Zurigo, nel 2023 nella città più grande della Svizzera sono state raccolte sulle 610 tonnellate di rifiuti da abbandono. Si tratta del 7 percento circa delle 8620 tonnellate di rifiuti totali presenti negli spazi pubblici, in cui sono però compresi anche rami, fogliame e ghiaia. Gli articoli gettati più spesso sono lattine di bevande, imballaggi monouso, bottiglie di vetro, scatole di pizza e mozziconi di sigaretta. Ciò avviene in particolare nella zona della vita notturna della Langstrasse, sulle rive del lago, nelle piazze e negli spazi verdi più frequentati. Zurigo, Berna e numerose altre città, quartieri e scuole svizzere hanno ottenuto il marchio No Littering dal Gruppo d’interesse per un ambiente pulito (IGSU) per il loro impegno nella lotta al littering.

14 touring
Foto Emanuel Freudiger

Montagne di rifiuti

In termini di quantità di rifiuti urbani pro capite, la Svizzera si colloca ai primi posti a livello mondiale. Non si sono ancora raggiunti gli obiettivi fissati di un utilizzo delle materie prime sostenibile e secondo i principi dell’economia circolare. Per compiere passi avanti in tale direzione, i prodotti devono essere concepiti così da richiedere meno materiali ed energia sia in fase di fabbricazione che per tutta la durata del loro impiego, rimanere utilizzabili a lungo e poter essere riparati, recuperati o riciclati in maniera soddisfacente.

90

La Svizzera ha accumulato nel 2020 complessivamente circa novanta milioni di tonnellate di rifiuti. È prevedibile che in futuro tale volume aumenterà ulteriormente.

6,1

I rifiuti urbani da uffici, economie domestiche, piccole imprese, cortili, giardini e cestini pubblici ammontano a 6,1 milioni di tonnellate , pari al 7% del totale. E sono in costante crescita. Da 1,9 milioni di tonnellate nel 1970 sono passati a già ben 4,7 milioni di tonnellate nel 2000.

14 000

Anche il consumo di risorse non rinnovabili lascia tracce: nonostante uno smaltimento dei rifiuti ben funzionante, ogni anno in Svizzera circa 14 000 tonnellate di plastica vengono disperse nell’ambiente.

700

La Svizzera si colloca ai primi posti in Europa per quantità di rifiuti prodotta per persona all’anno: da 659 chili nel 2000, la cifra è arrivata a 700 chili nel 2020

95

Nel nostro Paese è relativamente elevata la quota di riciclo degli imballaggi per bevande. Nel 2021 il 95% delle 331721 tonnellate di vuoti in vetro è stato riutilizzato contro l’82,1% delle 42393 tonnellate di bottiglie in PET e il 91% delle 13 796 tonnellate di lattine in alluminio.

57

L’attività edilizia genera più rifiuti in assoluto: con 57 milioni di tonnellate il materiale di scavo e di sgombero rappresenta poco meno di due terzi del totale. Altri 17 milioni di tonnellate provengono dalla demolizione di edifici, strade e tracciati ferroviari.

80

L’ottanta percento circa dei rifiuti urbani viene bruciato negli impianti d’incenerimento. La quantità complessiva si è ampiamente stabilizzata negli ultimi anni, venendo a totalizzare sui 3,6 milioni di tonnellate nel 2019.

Fonte: UFAM
15 maggio 2024

Molti rifiuti sulle rive di laghi e fiumi

Anche la situazione dei corsi d’acqua è preoccupante. Lo dimostra uno studio nazionale in cui decine di collaboratori hanno setacciato 143 rive di laghi e fiumi in diverse parti del nostro Paese tra il mese di marzo 2020 e il mese di maggio 2021. Inoltre, sono state effettuate indagini mensili in venti località su sette grandi laghi: Lago Maggiore, Lago di Zurigo, e a quelli di Ginevra, di Bienne, di Neuchâtel, di Thun e di Walen. In totale sono stati raccolti e documentati ben 54744 oggetti. I filtri di sigaretta (8485 pezzi) sono stati i più comuni, seguiti da plastiche frammentate (7400) e parti di polistirolo (5563). L’elenco prosegue con gli imballaggi in plastica per dolci e snack (3325), come le barrette di cioccolato. Il quinto e il sesto posto sono occupati da pellicole di plastica industriale (2534) e frammenti di bottiglie di vetro per bevande (2136). Mentre dal settimo al decimo posto si trovano granulati di plastica provenienti dall’industria (1968), schiume isolanti (1702), bastoncini di ovatta (1406) e gommapiuma (1209). Anche i rifiuti edili in plastica (992) e i tappi di bottiglia in metallo (700) si trovano spesso sulle rive dei fiumi.

Grande preoccupazione per la plastica

La plastica è particolarmente problematica nei corsi d’acqua e nel suolo. Secondo le indagini dell’UFAM, ogni anno vengono gettate via circa 2700 tonnellate di plastica, un dato particolarmente

grave perché la plastica si decompone soltanto lentamente in microplastiche e non è biodegradabile. Le microplastiche rimangono nell’ambiente fino a diversi decenni e sono pericolose per la salute degli animali e dell’uomo. Causano danni al tratto gastrointestinale o avvelenamento.

Misure contro il littering

L’UFAM è convinto che il lavoro di pubbliche relazioni e di sensibilizzazione con annunci e manifesti, nonché l’informazione e l’educazione nelle scuole abbiano il massimo impatto contro il littering. L’Ufficio federale scrive che è necessario intervenire sul comportamento delle persone. In alcuni cantoni e città è stata creata la base legale per sanzionare il littering con multe. «In pratica, è molto difficile cogliere un trasgressore in flagrante e multarlo», afferma Stefan Studer del canton Berna. Sia Berna che Vaud puntano molto sulle misure preventive. Uno strumento importante per i cantoni è la piattaforma informativa littering-toolbox.ch, dove vengono scambiate le esperienze tra le parti interessate. L’UFAM sostiene le autorità competenti, ad esempio con una tavola rotonda e l’attuazione di misure. Esistono anche le cosiddette sponsorizzazioni di aree pubbliche, in cui gli sponsor si assumono la responsabilità di pulire spazi come i campi da gioco delle scuole. Il Centro svizzero di competenza contro il littering IGSU svolge un ruolo importante nella prevenzione e nell’educazione – vedi intervista a pagina 18.

16 touring

Raccolta dopo soli

400 metri: 6 bottiglie PET, 8 lattine, 95 mozziconi di sigaretta e imballaggi vari.

Conseguenze del littering

Il littering è un problema che ha conseguenze molteplici da non sottovalutare, di carattere estetico ed ecologico, oltre che economico. La pulizia costituisce un fattore determinante per la qualità di vita della popolazione e l’immagine della Svizzera, considerata il Paese dell’ordine. Il littering dà fastidio visivamente e ha anche un grosso impatto negativo sull’ambiente. I rifiuti abbandonati non vengono riprocessati e reimmessi nei cicli dei materiali. Inquinano il suolo e l’acqua e possono costituire un serio pericolo per la flora e la fauna.

17 maggio 2024
Foto Felix Maurhofer, iStock

Insieme contro il littering

Dal 2007 il Centro di competenza svizzero contro il littering IGSU è attivo con campagne informative, giornate Clean-up e team di ambasciatori. Sebbene la situazione sia migliorata, la direttrice Nora Steimer sottolinea l’importanza di queste iniziative.

Intervista Felix Maurhofer

Secondo Lei, quale misura contro il littering ha la migliore risonanza?

Nora Steimer: Per lottare contro il dilagare di questo malcostume occorrono sforzi di prevenzione e repressione coordinati, interventi concreti nonché nervi saldi e molta pazienza. Si sono ben affermati i nostri team di ambasciatori che intervengono a livello locale ed entrano in un dialogo diretto con le persone per affrontare a tu per tu la tematica dei rifiuti, dallo smaltimento al riciclo. Si rivelano altresì efficaci le campagne di sensibilizzazione e la consulenza nei comuni e nelle scuole, come pure le azioni che coinvolgono tutta la popolazione quali le giornate nazionali di pulizia del territorio Clean-up-day.

Quali esperienze avete fatto con gli ambasciatori anti-littering e le scuole? Le nostre ambasciatrici e i nostri ambasciatori operano da molti anni nelle scuole che visitano tutto l’anno, dagli asili infantili fino agli istituti di forma-

Le giornate Clean-up aiutano a sensibilizzare l’opinione pubblica e a mantenere puliti i luoghi.

zione professionale. Svolgono dei workshop concepiti per i diversi livelli e gruppi. Permettono di sensibilizzare le classi in maniera spesso ludica ed adatta all’età degli allievi che diventano a loro volta dei moltiplicatori e trasmettono il messaggio appreso a genitori e amici. Inoltre i nostri team sono presenti negli hotspot, ovvero i luoghi critici molto frequentati, e si rivolgono ai passanti con garbo ed umore motivandoli a disfarsi correttamente dei loro rifiuti.

Ci vorrebbero multe salate per coloro che lasciano in giro i rifiuti?

Non bastano a risolvere il problema, ma costituiscono una di un catalogo di misure ipotizzabili. Siccome funzionano secondo il principio «chi inquina paga» sono da giudicare positivamente. Sono un avvertimento deterrente che segnala che il littering non viene tollerato. Nella pratica tali sanzioni sono difficili da applicare e in genere vengono inflitte raramente. Finora non esistono studi

che indichino una chiara e diretta correlazione fra entità ed efficacia delle multe per littering.

Qual è la quantità di immondizia raccolta in una giornata Clean-up?

Nelle ultime edizioni siamo riusciti ad organizzare fino a 750 azioni in ogni parte della Svizzera con un totale di fino a 60mila partecipanti. Queste Clean-up-day rafforzano la consapevolezza del fenomeno ciò che, a mediolungo termine, rende la Svizzera più pulita e migliora la qualità di vita della gente. In una giornata vengono raccolte diverse tonnellate di rifiuti e materiali riutilizzabili, in seguito smaltiti o riciclati correttamente.

Ritiene che in Svizzera si faccia abbastanza contro il littering?

All’inizio del nuovo millennio il problema si è aggravato di pari passo con una crescita demografica e della mobilità. Le abitudini di svago ed alimentari sono cambiate tant’è che, secondo rilevazioni statistiche, nell’ultimo decennio il consumo di cibo e bevande in giro è cresciuto del 25% circa. Attualmente la situazione si è stabilizzata e non vediamo trend in aumento.

Allora i vostri sforzi stanno dando i risultati auspicati?

Assolutamente sì. Tuttavia è fondamentale che tutti gli attori continuino a mettere in pratica le misure anti-littering, i comuni, le scuole, l’IGSU e altri ancora. Soltanto perseverando possiamo mantenere quanto raggiunto e sostenere durevolmente questi sviluppi positivi.

Nora Steimer ha studiato psicologia all’università di Zurigo con focus sulla psicologia ambientale e sociale. Dal 2012 è direttrice delI’IGSU.
Foto ald 18 touring

Mobilità

u rist nuove infrastrutture contro le colonne e il traffico i aggiramento | uovo pro otto Li retto prote ione emergen a | amping in festa per i suoi anni

Cruise LLC N O S TRAINTERVISTA A PAGINA25-------------- ------------NESSUNO AL VOLANTE? 19 maggio 2024

Le Cupole

Magnum

Toscana IGP

annata 2021*

uvaggio: Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon 150 cl

Paragone con la concorrenza 93.95

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Ribera del Duero DO annata 2021*

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Chianti Rúfina DOCG annata 2019*

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Rioja DOCa

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Matsu

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Toro DO annata 2022*

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Luccarelli Old Vines

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Tenuta la Minerva Merlot Riserva

Ticino AOC annata 2016*

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Meno code e traffico di aggiramento

La terza carreggiata del tratto a rischio ingorghi del Gubrist dimostra che la costruzione di nuove infrastrutture ha l’effetto sperato e riduce colonne, incidenti e traffico di aggiramento. Eppure la resistenza agli ampliamenti autostradali necessari non diminuisce.

e to ino o ari

Nuove strade possono certamente produrre l’effetto auspicato. Da quando lo scorso anno al Gubrist, uno dei tratti stradali più trafficati della Svizzera, è stato aperto il nuovo terzo tunnel, si sono verificati nettamente meno ingorghi e, ancora più importante, meno incidenti. Grazie alla più fluida circolazione è notevolmente diminuito anche il traffico di aggiramento attraverso le località adiacenti.

Traffico sull’autostrada

L’Ufficio federale delle strade USTRA ha messo a confronto il volume del traffico sulla circonvallazione Nord di urigo dell’autostrada A1 nel primo semestre 2023 con il periodo tra luglio e

novembre dello stesso anno. Ne emerge che il traffico quotidiano in direzione Berna è aumentato in media di circa il 10 , mentre nelle ore di punta mattutine e serali l’incremento è stato ancora più marcato: fino al 40 . Per l’USTRA è quindi evidente: L’ampliamento della capacità in direzione Berna convoglia decisamente il traffico verso l’auto - ›

Keystone 21 maggio 2024
Gubrist L’apertura della terza canna del tunnel ha ridotto gli intasamenti sulla circonvallazione Nord di Zurigo.
«Mediante ampliamenti mirati, il traffico tornerà sull’autostrada e le località limitrofe ne saranno alleggerite»

Christoph Neuhaus, responsabile della direzione delle costruzioni bernese

Le tratte in questione

1 Le Vengeron–Coppet–Nyon (GE/VD) Su un tratto lungo 19 chilometri tra lo svincolo di Le Vengeron e il raccordo di Nyon, l’autostrada sarà ampliata a tre corsie in entrambe le direzioni di marcia.

Realizzazione: non prima del 2033

Costi: 956 milioni di franchi

2 Wankdorf–Schönbühl (BE)

Sulla A1 tra Wankdorf e Schönbühl dovrebbero scorrere quattro corsie per ogni senso e sulla A6 tre corsie fino al raccordo di Schönbühl.

Realizzazione: non prima del 2027

Costi: 253 milioni di franchi

3 Schönbühl–Kirchberg (BE)

La A1 dovrebbe essere ampliata dalle attuali quattro alle future sei corsie.

Realizzazione: non prima del 2033

Costi: 239 milioni di franchi

strada». Nel contempo, gli ingorghi in direzione di Berna sono diminuiti notevolmente. Anche il numero degli incidenti stradali è sceso del 75% rispetto al periodo precedente l’inizio dei lavori di costruzione della terza canna. Parallelamente, la rete stradale circostante si è alleggerita. «Nel complesso, a partire dal luglio 2023 si è verificata una netta riduzione del transito sulle strade che costituivano un potenziale percorso alternativo all’autostrada», conferma l’USTRA.

Un alleggerimento di cui c’è urgente bisogno non solo al Gubrist. Infatti, nel 2022 su tutta la rete delle strade nazionali svizzere si sono registrate circa 39 900 ore di code. Dal 2010, il tempo trascorso bloccati nel traffico sulle autostrade è più che raddoppiato.

Nel 2018, con il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) si sono create le basi per investire fondi sufficienti nella gestione, nella manutenzione e nell’ampliamento delle stradi nazionali. Nel Programma di sviluppo strategico delle strade nazionali (PROSTRA) sono definite le fasi di potenziamento necessarie e ogni quattro anni il Parlamento decide i progetti

e le rispettive priorità, come è successo per i sei progetti della fase di potenziamento 2023. Contro i quali, però, è stato indetto un referendum su cui gli svizzeri si pronunceranno alle urne il prossimo autunno. Da notare che questi sei progetti cantierabili vengono finanziati attraverso le tasse e le imposte vincolate che gli automobilisti versano nel Fondo (FOSTRA) espressamente per la costruzione di strade.

«Pianificare il futuro»

Concretamente, dunque, in autunno si tratterà di sei progetti (v. cartina), due dei quali riguardano la A1 nel canton Berna e in particolare l’ampliamento delle corsie tra Wankdorf e Kirchberg. Secondo Christoph Neuhaus, responsabile della direzione delle costruzioni bernese, la questione è chiara: «Siccome certi tratti sono fortemente sovraccarichi, viene ad innescarsi un traffico di aggiramento sempre maggiore. Inoltre, il rischio di incidenti è più alto nel caso di ingorghi e traffico a singhiozzo. Mediante ampliamenti mirati, il traffico tornerà sull’autostrada e le località limitrofe ne usciranno alleggerite. Inoltre: «Gli ampliamenti previsti eliminano un

Ginevra Losanna Berna
3 4 2 1 22 touring
Basilea

notorio collo di bottiglia. È una buona cosa per l’economia bernese, per le destinazioni turistiche e soprattutto per la popolazione che vive lungo l’asse Berna–Burgdorf». Ma Neuhaus osserva anche: «I progetti d’ampliamento che pianifichiamo oggi saranno realizzati solo tra cinque-dieci anni. Ciò significa che l’USTRA pianifica oggi per il futuro».

«L’ampliamento è assolutamente indispensabile»

La situazione appare simile nel canton Sciaffusa, dove l’USTRA intende portare ininterrottamente a due corsie l’autostrada tra Sciaffusa Sud e Herblingen. L’elemento centrale è la costruzione di una seconda canna del tunnel del Fäsenstaub, che dovrebbe migliorare anche la sicurezza. Interpellato in merito, il capo del dipartimento delle costruzioni sciaffusano, Martin Kessler, spiega: «Per il governo cantonale è chiaro: l’ampliamento a quattro corsie previsto dal Consiglio federale tra Sciaffusa Sud e Herblingen è assolutamente necessario. Si tratta di garantire a lungo termine la funzionalità del nostro sistema stradale negli agglomerati e nella

4 Galleria del Reno Basilea (BS)

Il tunnel dovrebbe alleggerire la rete stradale secondaria dell’agglomerato basilese. Ciò aprirebbe possibilità ai trasporti pubblici e al traffico lento.

Realizzazione: non prima del 2029

Costi: 1,873 miliardi di franchi

5 Secondo tubo tunnel Fäsenstaub (SH) Sulla A4 tra Sciaffusa Sud e Herblingen dovrebbero esserci ininterrottamente due corsie in entrambe le direzioni. L’elemento centrale del progetto è la costruzione di una seconda canna nella galleria del Fäsenstaub.

Realizzazione: non prima del 2030

Costi: 393 milioni di franchi

6 Terzo tubo tunnel Rosenberg (SG)

La terza canna della galleria del Rosenberg permette il risanamento dei trafori esistenti e assicura l’esercizio a lungo termine dell’autostrada urbana.

Realizzazione: non prima del 2030

Costi: 1,244 miliardi di franchi

«Si tratta di garantire a lungo termine la funzionalità del nostro sistema stradale»

Martin Kessler, capo del dipartimento delle costruzioni del canton Sciaffusa

regione di Sciaffusa». Le conseguenze di una chiusura della galleria del Fäsenstaub sono ben note a Sciaffusa città: «Il traffico collassa dopo pochi minuti», afferma Kessler. Oltretutto, tra qualche anno dovrà anche essere risanato l’attuale traforo. «E con questi volumi di traffico è semplicemente impossibile procedere al risanamento con il tunnel in servizio», puntualizza il consigliere di Stato.

Già oggi la galleria del Fäsenstaub è congestionata durante le ore di punta. E nei prossimi anni bisognerà fare i conti con un’ulteriore crescita del traffico. «Senza capacità sufficienti sulle strade nazionali, la formazione di ingorghi continuerà ad aumentare a scapito dei pendolari. Come conseguenza, il traffico si sposterà sempre di più sulla rete stradale secondaria», dichiara il consigliere di Stato Martin Kessler.

Un altro progetto volto a decongestionare un tratto fortemente critico è Le Vengeron–Coppet–Nyon. I lavori previsti comprendono l’allargamento dell’autostrada a tre corsie in ciascuna direzione e nuovi raccordi. L’obiettivo non è solo quello di migliorare la fluidità della circolazione sul tratto della

A1 cronicamente intasato tra Losanna e Ginevra, ma anche di impedire efficacemente che il traffico si riversi sulle strade cantonali e attraverso i vicini centri abitati.

Appare già certo che la votazione fissata per l’autunnale avverrà in un clima acceso. Nonostante l’assodata necessità di mettere in cantiere i progetti di ampliamento, la fase di potenziamento 2023 viene ritenuta esagerata dai fautori del referendum. Un argomento che i consiglieri di Stato interpellati respingono fermamente. E in definitiva l’esempio del Gubrist dimostra chiaramente che le nuove infrastrutture hanno l’effetto positivo auspicato.

Foto ald, grafica iStock/Touring
Zurigo Scia usa San Gallo 5 6 23 maggio 2024

«Entro il 2030 circoleranno più flotte di veicoli autonomi»

Da tempo i taxi senza conducente sono all’ordine del giorno negli Stati Uniti e in Cina. Martin Neubauer spiega quando la guida autonoma decollerà davvero in Europa. In qualità di direttore dell’associazione svizzera SAAM, ha una profonda conoscenza della materia.

Intervista Juliane Lutz Foto Emanuel Freudiger

Quando vedremo finalmente il vero inizio della guida autonoma?

Martin Neubauer: Adesso! In Germania, ad esempio, sono in corso progetti molto importanti a Berlino, Amburgo, Monaco e Francoforte sul Meno. Le case automobilistiche e i fornitori sono molto attivi in questo settore. Germania, Francia, Spagna e Regno Unito dispongono anche della legislazione necessaria per la guida autonoma. In Svizzera, l’Ordinanza sulla guida automatizzata (OGA) è attualmente in fase di consultazione e si spera che entri in vigore nel 2025. Da notare che in Svizzera siamo stati i primi al mondo a utilizzare veicoli automatizzati nel trasporto pubblico: nel 2016 AutoPostale ha testato le navette a Sion. Sono poi seguiti diversi altri progetti pilota da parte di altre aziende del trasporto pubblico, tra cui quelle delle città di Ginevra (TPG), Berna (Bernmobil) e Zugo (Zugerland Verkehrsbetriebe). In quel periodo è nata anche l’idea di fondare l’Associazione svizzera per la mobilità autonoma (SAAM) come piattaforma per lo scambio di informazioni su progetti o temi come la regolamentazione con l’obiettivo di aumentare il livello di competenza prima di investire davvero molto denaro nella tecnologia.

Anni fa si diceva che la guida autonoma sarebbe stata presto una realtà. Perché ci è voluto così tanto?

Per realizzarla sono necessarie ingenti somme di denaro. Alphabet, la società madre di Google, ha investito finora nove miliardi di dollari in questo settore. Hanno iniziato nel 2010 e solo di recente i loro veicoli hanno iniziato a circolare su larga scala a San Francisco e Phoenix, e presto anche a Los Angeles. Dal punto di vista tecnologico, questo settore è estremamente complesso e solo ora sono davvero pronti. Mancava anche la legislazione necessaria nei singoli Paesi. Senza contare tutte le sfide tecniche in termini di condizioni ambientali, come la neve, che un veicolo del genere, con tutti i suoi sensori, deve essere in grado di affrontare sulla strada. Aziende come Waymo utilizzano i dati per simulare il traffico: più chilometri simulano, più il loro servizio è sicuro. Ma ci sono situazioni del tutto imprevedibili.

25 maggio 2024
› Martin Neubauer, ingegnere meccanico in mobilità elettrica.

Cruise è stato il pioniere dei robotaxi negli Stati Uniti fino ad un incidente nel 2023. Ora l’azienda sta utilizzando nuovamente le auto, ma con un autista a bordo.

Per esempio?

Nel 2023 a San Francisco si è verificata una catena di sfortunate coincidenze. Un automobilista ha investito una donna che è finita sotto un taxi autonomo di Cruise in transito. E dal momento che la legge statunitense stabilisce che un veicolo di questo tipo non deve fermarsi sulla strada ma accostare in caso di incidente, il taxi ha trascinato con sé la donna, che fortunatamente è sopravvissuta. Questo caso è stato illuminante.

SAAM

SAAM è l’acronimo di Swiss Association for Autonomous Mobility (Associazione svizzera per la mobilità autonoma). Martin Neubauer ne è il direttore generale. Il 36enne ha studiato ingegneria meccanica, specializzandosi in elettromobilità. Lavora nel settore strategia e innovazione di AutoPostale ed è responsabile della mobilità automatizzata. Anche il TCS s’impegna nella mobilità autonoma. Il direttore Jürg Wittwer è membro del consiglio di amministrazione di SAAM e sostiene la stesura di una roadmap svizzera sulla guida autonoma

In che senso?

A nessuno importava il fatto che a provocare l’incidente fosse il conducente dell’auto, che non si è nemmeno fermato dopo aver investito la donna. Il clamore e l’indignazione sui media di tutto il mondo si sono concentrati su Cruise. La maggior parte delle persone non ha capito cosa sia successo esattamente, ovvero che per motivi di sicurezza i veicoli autonomi devono accostare in caso di incidente. Purtroppo, in questo caso Cruise non ha comunicato in modo trasparente, il che rappresenta un’importante esperienza per noi in Europa. Se succede qualcosa, dobbiamo parlare apertamente con la polizia, le autorità e tutte le persone coinvolte.

Una delle difficoltà della guida autonoma è il dilemma etico. Chi dovrebbe sopravvivere in caso di incidente? È mai possibile risolvere questo problema?

Non esiste una risposta, o una risposta giusta. Spetta alla legislazione trovare il quadro di riferimento più opportuno. Tra l’altro, quando ci sediamo al volante di un’automobile, ci troviamo costantemente di fronte a questo dilemma, solo che non ce ne rendiamo più conto. Rimane il fatto che i sistemi di assistenza alla guida o la guida completamente automatizzata rendono il traffico più sicuro.

Con i veicoli di livello 3, l’auto si occupa in parte della guida mentre il conducente può fare altre cose. Ma ogni tanto deve intervenire di nuovo. Questo continuo cambiamento sembra pericoloso.

Gli addetti ai lavori si chiedono spesso se il livello 3 debba essere saltato. Recentemente negli Stati Uniti è stato condotto uno studio in cui sono stati testati veicoli di livello 3 di quattordici produttori diversi. Solo un veicolo si è comportato più o meno bene, gli altri no. I sistemi di assistenza funzionano. Il problema è che il veicolo deve monitorare il conducente, deve capire dove guardano i suoi occhi, se è al cellulare oppure se presta abbastanza attenzione al traffico. Ma tutti noi ci distraiamo facilmente. Sono curioso di vedere se i costruttori di veicoli miglioreranno questo aspetto, perché finora i risultati dei test non sono così promettenti.

Non sono poche le persone che criticano la questione della guida autonoma per quanto riguarda la protezione dei dati e della privacy. Il riconoscimento e il controllo vocale trasformano l’auto in un dispositivo di ascolto. La legge sulla protezione dei dati da noi in Svizzera è molto severa. È modellata sul Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell’Unione europea, che è uno dei più severi al mondo.

Cruise LCC 26 touring

Cosa significa esattamente?

Il GDPR stabilisce che l’archiviazione dei dati deve avvenire in Europa, che le comunicazioni devono essere criptate e che l’utente mantiene il controllo dei suoi dati. Obbliga le case automobilistiche a essere trasparenti sul modo in cui gestiscono i dati dei clienti. Le aziende devono informarli e chiarire che l’utente può far cancellare i propri dati se lo desidera.

Negli USA, ad esempio, la sperimentazione su larga scala di sistemi di livello 4 (guida completamente automatizzata) nel trasporto pubblico è molto più avanzata che in Europa. Ma è possibile semplicemente trasferire le conoscenze da un continente all’altro?

Negli USA le strade sono larghe e diritte, mentre qui tutto è stretto, tortuoso e spesso sovraffollato.

In Cina e negli Stati Uniti, i veicoli autonomi non viaggiano solo sulle strade principali. Prima che un’azienda inizi a utilizzare i veicoli autonomi, le strade e i loro dintorni vengono mappati. Ciò significa che i veicoli sanno esattamente dove cir-

«A mio avviso, la sfida più grande è certamente il comportamento degli utenti della strada»

colare. I progetti in Svizzera hanno dimostrato che questo è possibile. A Berna la navetta «Matte-Schnägg» ha viaggiato persino sull’acciottolato e, come i veicoli di tutti i progetti pilota, è stata utilizzata nel traffico misto. Ciò significa che hanno dovuto confrontarsi con altre auto, ciclisti e pedoni. A mio avviso, la sfida più grande è certamente il comportamento degli utenti della strada. Francia, Svizzera o Italia: il modo in cui guidiamo è sempre una questione di cultura.

I veicoli autonomi devono esser programmati individualmente per ogni Paese? Sì, in modo che possano adattarsi alla rispettiva cultura di guida. In Italia ad un veicolo di questo tipo bisognerebbe insegnare che agli incroci può inserirsi nel traffico svoltando a destra o a sinistra, se gli si presenta un buco. Altrimenti aspetterebbe all’infinito e dietro di lui si formerebbe una colonna. E ciò non serve a nessuno.

E quando i veicoli autonomi diventeranno una realtà in Svizzera?

Presumo che a partire dal 2030 saranno in circolazione flotte più numerose. Per flotte più grandi intendo diverse centinaia di veicoli in un’area ben definita.

maggio 2024 Pubblicità

75 anni

TCS Camping

La nuova stagione è stata inaugurata a fine marzo e marca 5 anni di attività dei campeggi TCS. Per il giubileo, un concorso a premi e diverse novità attendono gli amanti del plein air.

e to ascale te lin

Dal fine settimana di Pasqua, i 25 campeggi del TCS si sono vestiti a festa per accogliere nel migliore dei modi gli appassionati della vacanza all’aperto. D’altronde il 2024 è una data speciale per il più grande gestore di campeggi della Svizzera che quest’anno pu spegnere 5 candeline. Per la precisione, la sezione dei soci campeggiatori TCS è nata il 1 marzo del 1949. Delle sei location originarie, il campeggio di Flaach am Rhein, nel canton urigo, è l’unico tuttora in funzione.

Se in passato la tenda è stata il castello, un angolo di paradiso o rifugio per il campeggiatore tipico, nel tempo le opzioni si sono moltiplicate e diversificate. ggi ve n’è per tutti i gusti: dal semplice bivacco sotto il cielo alla sistemazione in alloggi glamping, che combinano contatto con la natura con un tocco glamour passando per i camper superattrezzati per chi ama la vita on the road. Il TCS ha saputo rispondere ai differenti gusti ed esigenze, diventando un partner imprescindibile e un attore chiave, oltre che partecipe del successo di un settore in costante evoluzione.

Offerta arricchita

Buone notizie per i fedeli della prima ora. Questa stagione la famiglia dei campeggi TCS si è allargata a due nuovi membri. Da quest’anno, infatti, il TCS ha assunto la gestione del camping

La Nouvelle Plage di Estava er, su un’idilliaca spiaggia sabbiosa in riva al lago di Neuch tel. Il ristorante adiacente, attualmente in via di ristruttura-

zione, aprirà le porte alla fine di aprile. Scendendo oltre San Gottardo, gli amici del Ticino saranno contenti di apprendere che il TCS assumerà la gestione del Camping livone in al Blenio, che verrà realizzato nell’ambito del progetto di rivalorizzazione del centro Polisport. Il campeggio alpino nuovo fiammante dovrebbe essere pronto ad aprire i battenti alla fine dell’estate. Sorgerà a ridosso del complesso sportivo e si articolerà in 32 piazzole di sosta per camper e una zona con 9 Pods, casette di legno dal look nordico, nonché una piscina che rimarrà pubblica e un parco giochi.

Un’altra novità che delizierà soprattutto gli estimatori della buona cucina è il ristorante dello storico campeggio TCS di Flaach am Rhein inaugurato alla

Ecco come si presenterà il nuovo campeggio di Olivone al termine dei lavori di ampliamento e restyling del Polisport.

28 touring

fine di marzo, puntualmente per segnare il lancio della stagione 2024. Si chiama «Stäubis» ed è posto sotto la regia di TCS Camping Gastronomie.

Il TCS Camping La Tène (NE) prevede di creare 70 piazzole aggiuntive per la stagione 2025. I lavori di costruzione saranno effettuati durante la pausa invernale. Nel frattempo chi cerca tranquillità e relax potrà godere pienamente del campeggio sulle sponde del lago di Neuchâtel.

Comfort e charme in quota

Anche il TCS Pop-Up Glamping sopra Laax festeggia un bel traguardo. Alla quinta edizione, si trova a 2000 metri d’altitudine in uno scenario naturale straordinario. Verrà ingrandito e dotato

di sauna panoramica e altalena gigante. Le lussuose tende suite Mahal sull’Alpe Nagens offono un’esperienza esclusiva; consentono di scoprire la bellezza delle montagne grigionesi, lontano dalla folla, ma senza dover rinunciare ai servizi e agli agi del grande albergo. Il villaggio effimero riapre agli ospiti dal 21 giugno fino all’8 settembre. I soci del TCS beneficiano inoltre di sconto anniversario del 10% sulla prossima prenotazione. Purtroppo è stata decretata la fine definitiva del popolare campeggio a Gampelen (BE). Situato nel cuore del parco naturale Fanel verrà smantellato per ragioni di protezione ambientale al termine di questa stagione. Fino alla chiusura i suoi fedeli ospiti potranno però soggiornarvi ancora.

In armonia con la natura TCS Camping si è dato una nuova identità visiva con un logo che riflette lo spirito e l’anima della vacanza in campeggio. Lo sfondo color verde abete vuole simboleggiare il forte legame con la natura e sottolinea l’importanza attribuita ad uno sviluppo sostenibile delle attività svolte in questo settore.

Successo riconfermato

Grazie alle numerose novità sopra descritte, la stagione si preannuncia ricca e piena di promesse, dopo che già quella precedente era stata eccezionale: con 950 000 pernottamenti totali il 2023 è stato il secondo miglior esercizio nella storia dei campeggi TCS. La crescente popolarità di un modo di vivere la natura e il viaggio trova riscontro pure nell’aumento delle adesioni al TCS Camping Club. L’anno scorso è stata superata la soglia di 27 000 soci, con un plus del sette percento.

tcs-camping.ch

Concorso TCS Camping

In palio vi sono premi allettanti

In occasione del suo 75° anniversario, TCS Camping lancia uno speciale concorso a premi online. Per prendervi parte basta andare sulla pagina del sito internet indicato qui sotto e testare le proprie conoscenze in tema di campeggio. Rispondendo correttamente al quiz, con un pizzico di fortuna potete assicurarvi uno dei fantastici premi messi in palio: il vincitore del primo premio riceverà un buono del valore di 1750 franchi da utilizzare presso i campeggi TCS. Il secondo premio è un buono da 750 franchi e il terzo sempre un buono da 75 franchi, fruibili anche per le prenotazioni. Per partecipare al concorso: tcs-camping.ch/win75

29 maggio 2024
studio blanco-ad

Il TCS copre i costi delle emergenze

Dopo un incidente o una malattia andare a fare la spesa, a fisioterapia o al lavoro pu diventare una vera sfida. Grazie al nuovo TCS Libretto protezione d’emergenza potete spostarvi anche se la vostra mobilità dovesse essere momentaneamente ridotta.

e to ominic raf

successo tutto così in fretta, è bastato un attimo di disattenzione per cadere rovinosamente. Sia in bicicletta, sugli sci, sui pattini in linea, in scooter o a piedi: un incidente non solo pu essere doloroso, ma pu anche avere conseguenze di vasta portata. Se ad esempio ci si rompe una gamba, le faccende quotidiane, normalmente banali, tutto d’un tratto richiedono uno sforzo organizzativo enorme. Come fare per andare a fisioterapia, dal dottore o a fare la spesa vviamente, per diverse settimane non sarà possibile mettersi al volante e sbrigare le mansioni quotidiane.

E poi c’è la figlia che vuole essere accompagnata all’allenamento di hocke . Già solo il pensiero di dover trasportare il borsone sportivo più grosso e pesante della ragazza stessa pu suscitare intense preoccupazioni. Cosa fare

Il TCS fa sì che gli spostamenti quotidiani non siano un problema Domande che di solito non ci si pone finché non ci si ritrova nella sfortunata situazione e, dopo un incidente o a una malattia, non si è più mobili come d’abitudine. proprio qui che viene in soccorso il nuovo TCS Libretto protezione d’emergenza. Per affrontare il periodo di convalescenza e l’organizzazione della vita quotidiana, il TCS si assume ad esempio i costi del ta i o dei trasporti pubblici. In concreto: chi soffre di una mobilità compromessa certificata da un medico dopo un ricovero in ospedale o al pronto soccorso, riceve il rimborso delle spese sostenute per i viaggi indi-

spensabili per la propria vita quotidiana. Fra questi rientrano non solo gli appuntamenti dai fisioterapisti o dal medico di famiglia, ma anche i tragitti per recarsi a fare la spesa, in farmacia o per portare i figli a scuola o al club sportivo. Ci vale durante al massimo tre mesi e fino a 200 franchi per ogni percorso di andata e ritorno*

L’ambulanza non è sempre coperta D’altro canto il TCS Libretto protezione d’emergenza colma anche una lacuna nella copertura del trasporto d’urgenza in ambulanza escluso il soccorso aereo . Molti, infatti, non sanno che in caso di urgenza sanitaria, quali un infarto o la perforazione dell’appendicite, l’assicurazione di base copre al massimo il 50 dei costi. Secondo Comparis, i costi di un trasporto in ambulanza in Svizzera variano tra i 900 e i 2100 franchi a dipendenza del cantone e in alcuni casi è perfino superiore. In caso di emergenza acuta, quasi nessuno pensa ai costi di trasporto in ospedale e al fatto che prima o poi arriverà a casa una fattura per diverse centinaia o migliaia di franchi. Grazie al nuovo Libretto protezione d’emergenza*, il conto pu essere inoltrato direttamente al TCS e voi potrete concentrarvi completamente sulla vostra guarigione e il vostro benessere.

Al servizio della salute

Le prestazioni incluse nel TCS Libretto di protezione d’emergenza sono uniche in Svizzera e costituiscono un ulteriore segnale dell’impegno diversificato e

che il Libretto ETI, che da oltre sessant’anni assiste decine di migliaia di persone in viaggio, la piattaforma di consulenza TCS M Med, dove un gruppo di specialisti fornisce informazioni mediche e, da tre anni, anche la TCS S iss Ambulance Rescue, il maggiore operatore privato nel campo del soccorso d’emergenza e del trasporto di pazienti in Svizzera.

Come spiega il direttore generale del TCS rg Witt er, il fatto che il principale club della mobilità della Svizzera sia sempre di più al servizio della salute rappresenta uno sviluppo logico: La salute e la mobilità sono indissolubilmente legate tra loro. Chi ha una gamba rotta o soffre di una malattia ha una mobilità ridotta. In questi casi noi TCS

30 touring

possiamo e vogliamo prestare aiuto. E anche questa non è una novità, perché il club si è sempre definito in primo luogo come un partner fidato per il soccorso nelle situazioni d’emergenza. Che si tratti di una panne in auto, di un guasto domestico oppure di problemi in viaggio: il TCS è al fianco dei propri soci in difficoltà e fa in modo che possano proseguire ed arrivare a destinazione .

*Il TCS Libretto protezione d’emergenza copre in maniera sussidiaria i costi non coperti dalle altre assicurazioni obbligatorie e facoltative o da terzi a pagamento, ad esclusione delle partecipazioni ai costi previste dalla Legge (franchigia, aliquota percentuale).

TCS Libretto protezione d’emergenza

Restare mobili in caso di malattia o incidente

Con il nuovo TCS Libretto protezione d’emergenza* vi tutelate finanziariamente in caso di urgenza medica e rimanete mobili, anche se la vostra mobilità dovesse essere ridotta.

I vantaggi

Presa a carico delle spese di viaggio per una durata massima di tre mesi dopo un’emergenza medica. Rimborso dei costi non assunti dall’assicurazione di base della cassa malati o da altre assicurazioni complementari (soccorso aereo escluso). La protezione annuale, unica nel suo genere, è valida in Svizzera. È disponibile da 49 franchi nelle varianti per persona singola e per famiglia.

Lex4you

I tp possono tracciare i miei spostamenti?

Le aziende di trasporto pubblico possono raccogliere ed analizzare informazioni su o riconducibili ad una determinata persona soltanto nei limiti stabiliti dalla Legge sulla protezione dei dati. La registrazione dei dati di movimento è lecita laddove un interesse generale quale la sicurezza dei viaggiatori prevale sul diritto alla privac . altresì ammessa con il previo consenso del cliente che scarica l’app sul proprio smartphone. Questi deve sapere quali dati saranno raccolti e per quali scopi saranno usati.

L’azienda è tenuta a rispettare pure le ulteriori disposizioni della normativa. Il tracking deve in ogni caso essere adeguato, necessario e proporzionato all’utilizzo dei dati previsto. Se l’utente acconsente il gestore pu ad esempio monitorarne il comportamento di viaggio per poter analizzare i flussi pendolari sulle proprie linee. A tal fine è peraltro sufficiente conoscere il numero di persone che percorrono una data tratta. del tutto irrilevante se sia il signor Rossi o la signora Bianchi. Di conseguenza l’azienda non è autorizzata a rilevare l’identità dei passeggeri.

Vera Beutler Dr. iur., responsabile Info-Center «Diritto & Assicurazioni» lex4you.ch

tcs.ch/libretto-protezione-emergenza

31 maggio 2024

In esclusiva per i soci del TCS

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Passi che contano

Sempre più persone registrano e condividono dati relativi all’attività fisica che svolgono tramite smartphone, app o altri dispositivi. Le cifre raccolte confermano che in Svizzera ci si muove per tenersi in forma.

6,5 ore di sonno registrate in media dagli utenti di Fitbit nel 2022. In media si sono coricati alle 23.17 e svegliati alle 7 del mattino.

1

Spetta agli svizzeri il primato per minuti in zona attiva, target che indica il livello d’intensità in cui il corpo brucia grassi (statistica Fitbit 2022).

76 percento degli utenti di Strava dichiarano che il loro animale domestico li motiva ad uscire da casa e fare attività fisica (2023).

33 chilometri, questa la distanza media delle uscite in bici tracciate con Strava dai 58–76enni. È la generazione che compie i tragitti più lunghi.

1604 grammi a persona/giorno, di cui 543 latticini (33%): tanto il cibo mangiato dagli abitanti in Svizzera.

47 000

miliardi i passi registrati nel 2022 dagli svizzeri che usano Fitbit. Ovvero 143 volte la distanza fra la Terra e Marte. Dopo Hong Kong siamo il Paese dove si cammina di più nel mondo.

28

La percentuale delle attività condivise con Strava sul territorio elvetico l’anno scorso da utenti provenienti da un altro Paese.

Testo Jérôme Burgener Illustrazione Oliver Maier
touring 34 I fatti
Fonti: Fitbit, USAV, Strava

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EMOBILITÀ A PAGINA36----------------------------------AVANTI CON L’ELETTRICO
Volvo Cars
35 maggio 2024
Tecnica

E-auto, viaggio d’inverno

Un ampio test in Norvegia ha sottoposto 23 auto elettriche ad una prova di resistenza in condizioni invernali: vi mostriamo quanti chilometri hanno percorso prima di esaurire la loro autonomia. E in quanto tempo si riesce a ricaricare completamente la batteria.

Sebbene l’autonomia media delle auto elettriche sia triplicata negli ultimi sette anni, la tanto paventata ansia da batteria scarica non è ancora scomparsa del tutto. Il che fa sorgere una domanda: quanti chilometri servono perché le preoccupazioni svaniscano? Molti abitanti della piccola Svizzera sarebbero probabilmente soddisfatti di 300 km, soprattutto perché da noi le distanze medie dei pendolari non superano i 40 km. L’autonomia desiderata di 300 km è

stata raggiunta da ben 20 delle 23 auto elettriche durante un test nell’inverno norvegese. Solo due station wagon con una batteria piccola e una SUV cittadina non hanno raggiunto questo traguardo.

500 km malgrado il sottozero

Re di autonomia si sono rivelati modelli di fascia media oltre che superiore con batterie di grandi dimensioni: dietro a HiPhi e Nio (non disponibili in Svizzera), la Hyundai Ioniq 6 aerodinamicamente

ottimizzata, la SUV di lusso Lotus Eletre nonché le berline di categoria media BMW i5 e Polestar 2.

La Hiphi Z, ancora poco diffusa sul mercato, ha monetizzato la batteria più grande (113 kWh netti) ricavandone una maggiore autonomia: la berlina sportiva dal design estroverso è stata l’unica delle partecipanti al test a superare i 500 km. E questo a temperature comprese tra zero e meno dieci gradi Celsius. Come è noto, tali condizioni sono associate ad una riduzione delle prestazioni della batteria, ad un elevato fabbisogno di riscaldamento e ad una maggiore resistenza al rotolamento dei pneumatici invernali.

Tutte le auto elettriche hanno iniziato la prova dell’autonomia organizzata dal club automobilistico norvegese Norges Automobil-Forbund in condizioni identiche, dopo una permanenza di 24 ore in un locale con la stessa temperatura della batteria, naturalmente, carica al 100%. Il percorso di prova le ha portate nella zona collinare a nord di Oslo, su strade sia dentro sia fuori dall’abitato cittadino, senza autostrada e con un notevole dislivello. Per quanto possibile si è anche andati oltre il limite dello 0% di carica della batteria indicato

Test pratico dell’autonomia invernale 2024 nella collinosa Norvegia, un ambiente difficile per le auto elettriche.

Testo Daniel Riesen Tecnica Martin Bolliger
Motor/NAF › 36 touring
Siv Seglem für
eMOTION

Top 5: autonomia

HiPhi Z* 522 km

Nio ET5 Touring*481 km

Hyundai Ioniq 6 468 km

Lotus Eletre 465 km

Top 5: consumo

Hyundai Ioniq 6

Peugeot e-308

BYD Dolphin

16,8 kWh/100 km

17,0 kWh/100 km

17,1 kWh/100 km

Opel Astra Sports Tourer Electric17,4 kWh/100 km

Pure il processo di ricarica è influenzato dalle temperature esterne.

Nio EL6* 456 km

*non disponibile in Svizzera

MG4 Trophy Extended Range17,9 kWh/100 km

sul computer di bordo: in questa prova pratica, infatti, la batteria è considerata scarica solo quando il calo delle prestazioni dell’auto penalizza la guida al punto che non è più possibile continuare a viaggiare in sicurezza. I veicoli vengono quindi caricati sulla bisarca e preparate per il giorno successivo. E ciò in modalità di ricarica rapida, in cui vengono registrate le curve di carica e viene annotato il tempo necessario per caricare la batteria dal 10 all’80%.

Rapidamente di nuovo in marcia

Per questo criterio, particolarmente importante per i viaggi più lunghi, la SUV sportiva di Lotus, il modello Eletre, ha mostrato la migliore prestazione (21 minuti). Tra i modelli disponibili in Svizzera, anche Kia EV9, Opel Astra Sports Tourer Electric, VW ID.7 e Peugeot e-308 sono rimasti sotto i 30 minuti. Nota bene: quando si misura il tempo di ricarica rapida in base al livello di carica della batteria, vengono «ricaricati» chilometraggi diversi, che dipendono dalle dimensioni della batteria!

Ma torniamo all’autonomia. Questa viene specificata dai costruttori in base ai requisiti di legge. Tuttavia, il ciclo di misurazione WLTP usato a questo scopo

è svolto in un laboratorio ben temperato e con i dispositivi ausiliari disattivati (riscaldamento o raffreddamento, infotainment ecc.). Non sorprende quindi che le percorrenze registrate qui siano notevolmente inferiori. Questa differenza è stata minima per la HiPhi Z (-6%), ma il malus invernale è stato limitato anche per la BMW i5, la Lotus Eletre e la Kia EV9 (-12% ciascuna). Il calo mediano è stato del 25%, mentre in estate è stato appena del 5%. La regola empirica tra gli addetti ai lavori è: per ogni grado centigrado al di sotto della temperatura di laboratorio WLTP di 23°, ci si può aspettare una riduzione dell’autonomia dell’1%.

E qual è il modello che usa l’elettricità particolarmente preziosa d’inverno con la maggiore parsimonia? La Hyundai Ioniq 6, berlina ottimizzata aerodinamicamente, vince nella disciplina del consumo; nella top 5 anche le sorelle di casa Stellantis, Opel e Peugeot, e le cinesi BYD e MG (forse presto disponibili pure in Svizzera). All’altro estremo della scala ci sono, senza sorpresa, le auto pesanti e dai motori più potenti. Tuttavia con un consumo aggiuntivo minore di quanto ci si aspetterebbe con i corrispondenti veicoli a combustione.

App «TCS eCharge»

Viaggiare spensierati con l’auto elettrica

Indipendentemente dall’autonomia del veicolo, nei viaggi più lunghi è inevitabile doversi fermare per ricaricare la batteria. È qui che torna particolarmente utile l’app «TCS eCharge». Oltre alla mappa delle stazioni di ricarica fornisce tutte le informazioni necessarie come disponibilità, velocità di ricarica, tariffe aggiornate, e permette di pagare comodamente le ricariche effettuate. I soci ricevono gratis una carta

RFID per pagamenti mobili contactless. Avete così accesso alle più grandi reti di ricarica in Svizzera, a circa 382000 colonnine in Europa dove rifornirsi senza costi di roaming, oltre che al maggiore gestore svizzero di ricarica rapida. Pagando con la TCS Mastercard registrata si risparmia il 5 percento. tcs.ch/e-charge

Tomm W. Christiansen
37 maggio 2024

All’avanguardia dell’elettrotecnica

Una nuova architettura per auto, chiamata PPE, è stata progettata per far crescere le Audi e le Porsche elettriche.

Gli sviluppatori hanno lavorato molto sui dettagli che migliorano l’efficienza. La PPE debutta sulle Q6 e Macan.

e to aniel iesen

In passato, a catturare l’attenzione di appassionati e addetti ai lavori sarebbe stata una nuova famiglia di motori.

ggi tendono l’orecchio quando un’azienda presenta una nuova piattaforma, come ha fatto Audi con la Premium Plat form Electric PPE . Questa struttura portante sarà chiamata a sostenere il marchio, o meglio due marchi nel caso della PPE, e i rispettivi modelli negli anni a venire. Passo e altezza da terra rimangono variabili. I primi nati PPE sono infatti le SU di medie dimensioni di Audi e Porsche, Q6 e Macan, ma seguirà presto l’Audi A6, prima berlina elettrica della casa.

Nel caso delle auto elettriche, l’architettura comprende la batteria, il motore e l’intero impianto elettronico. Nei veicoli moderni, l’informatica costituisce il fulcro del sistema, quindi non sorprende che la PPE sia disponibile solo con un ritardo di circa un anno. I progetti IT, che in questo caso coinvolgono il trio Audi, Porsche e la divisione soft are interna del gruppo Cariad, sono spesso accompagnati da sforamenti di tempi e budget. Persino Tesla non è sempre in grado di rispettare le scadenze richieste dal suo patron.

Vittoria o pareggio?

La PPE è finalmente la soluzione attesa da tempo Le impressioni iniziali, in teoria e in pratica, suggeriscono che l’azienda ne possa trarne un vantaggio competitivo sulla concorrenza. Una volta fatta chiarezza sulle piattaforme BMW e Mercedes che seguiranno presto si saprà se temporaneo o durevole.

C’è un vantaggio, o perlomeno un punto di parità, per quanto riguarda la

tensione. La PPE è progettata per 800 volt, come già visto sul duo H undai/ Kia e sulla Porsche Ta can. Il raddoppio del voltaggio non è economico, ma riduce la resistenza dell’impianto ad alta tensione, che inoltre pesa meno e permette di caricare la batteria più rapidamente. Audi dichiara una capacità di ricarica massima di 2 0 KW per la Q6 valida pure per la Macan , un recupero di autonomia fino a 255 chilometri in dieci minuti e un tempo di ricarica di soli 21 minuti dal 10 all’80 dello stato di carica S C . Anche in fase di decelerazione, l’auto si ricarica correttamente, con un recupero massimo di 220 kW o circa 3 m/s . alori impressionanti, anche se altre auto come l’odierna Por-

PPE: motore e cambio

Unità di trazione posteriore: motore sincrono a magneti permanenti (PMM)

gestione elettronica

cambio

scatola del cambio

statore rotore alloggiamento pompa dell’olio
38 touring
eMOTION

PPE per Audi: Q6 e-tron, inizialmente ottenibile a trazione integrale.

PPE per Porsche: ancora più potenza di trazione e di ricarica per la Macan.

sche Ta can riescono a fare di più, fino a 290 kilo att.

Un buon recupero dell’energia è soltanto un elemento per ottimizzare l’efficienza della PPE. I progettisti hanno pensato molto all’efficienza tecnica ed economica. Hanno prestato particolare attenzione all’ottimizzazione della temperatura della batteria e dei motori. Gli ingegneri che in passato hanno lavorato sui sistemi di raffreddamento dei motori a combustione ora garantiscono un clima interno ottimale, particolarmente importante per la salute e la longevità della batteria. Allo stesso tempo, è stata prestata attenzione alla produzione a costi contenuti. Le celle prismatiche attualmente di CATL, successivamente

Accumulatore PPE a dodici moduli

Batteria ad alto voltaggio, 100 kWh (94,9 kWh netti)

modulo di gestione della batteria

protezione antincendio

celle

ingresso del refrigerante

celle

prismatiche

canali di raffreddamento

modulo di gestione delle celle

pure di Samsung sono suddivise in dieci moduli per la batteria da 83 kWh aggiungendone due, il risultato è una batteria da 100 kWh valore lordo .

PMM dietro, ASM davanti

Audi sfrutta al meglio il principio mo dulare anche per i motori. Un motore a magneti permanenti PMM è montato sull’asse di trazione principale, mentre un motore asincrono ASM è montato sulla parte anteriore dei modelli a trazione integrale. I vantaggi: meno rame, quindi più economico, e coppia di tra scinamento praticamente nulla quando non è richiesta la potenza del motore. Gli statori sono identici, solo i rotori differiscono nel principio di funzionamento. Porsche utilizza invece un PMM noto per la sua elevata efficienza anche davanti, che le conferisce maggiore potenza e quindi l’auspicata differenziazione dalla consorella.

scatola di connessione della batteria

protezione antincastro in plastica rinforzata con fibra di vetro (PRFV)

Contrariamente al vecchio e nuovo slogan di Audi, All’avanguardia della tecnica , la Q6 ha un coefficiente di resistenza aerodinamica piuttosto elevato, pari a 0,30, ma riesce comunque a percorrere rispettivamente 625 e 600 km con la grande batteria secondo il WLTP. Piuttosto sorprendentemente, per il momento non è prevista la ricarica bidirezionale. Invece, c’è una presa di ricarica AC ben intelligente sui due lati dell’auto DC a sinistra un’ottima trovata se il allbo è in una posizione sfavorevole.

L’Audi Q6 e -tron 285 kW/388 C e l’SQ6 e -tron 380 kW/51 C sono già prenotabili con prezzi da 85900 risp. 101 300 franchi con consegna in estate. Seguiranno versioni più economiche a trazione posteriore.

telaio della batteria
39
2024
Foto ald
maggio

La solida svedese evolve

La bestseller di Volvo si rinnova, anche per mettersi al passo con la transizione della casa dai motori a combustione a quelli elettrici. Oltre a cambiare nome, nella versione a trazione integrale la robusta svedese si presenta pure più sprintosa.

VOLVO XC40 RECHARGE
40 touring eMOTION
Testo Daniel Riesen Tecnica Andrea Scuderi Foto Emanuel Freudiger

La XC40 segna il passaggio di Volvo dal motore termico a quello elettrico.

I comandi sono concentrati sullo schermo, oltretutto di dimensioni piuttosto piccole.

Con la C40, olvo prende due piccioni con una fava. La SU compatta è, o meglio era disponibile con un’ampia gamma di motori: benzina, diesel, ibrido leggero e plug in . ggi nel configuratore di modelli su volvo cars.com è invece disponibile solo come ibrido leggero. E la C40 completamente elettrica di questo test stata lanciata l’anno scorso, ma ora ha un nuovo nome: la C40 elettrica si chiama E 40, proprio come gli altri modelli elettrici della svedese.

A sua volta è disponibile in tre varianti di trazione, come motore singolo a trazione posteriore, 1 5 kW di potenza massima e una capacità lorda della batteria di 0 kWh, sempre con motore posteriore, batteria da 82 kWh e 185 kW, e come modello a trazione integrale con 82 kW, motori su entrambi gli assi e 300 kW. La potenza del motore va da 238 a 408 C , tanta roba per una SU di fa scia media dall’aspetto poco appariscente. Se volete qualcosa di più elegante, conside rate la stessa tecnologia ma senza 4 4 della coupé crossover C40 Recharge, che ora si chiama EC40.

Sarà anche un puro gioco alfabetico, ma nulla cambia al fatto che la C40 sia un fat tore di successo per il marchio svedese e del suo azionista principale cinese. La SU di medie dimensioni è stata lanciata nel 201 , ha ricevuto il premio di Auto europea dell’anno nel 2018 e nel 2019 è stata pre sentata la versione puramente elettrica. As sieme alla C60, leggermente più grande, rappresenta la maggior parte delle vendite in Svizzera.

Un successo comprensibile, dato che la C40 in tutte le sue varianti è proposta come pacchetto completo, anche se non proprio a buon mercato. Comportamento che ispira

A proposito di eccezionalità svedese

A casa a Göteborg

La sede centrale del Gruppo Volvo Car si trova a Göteborg, in Svezia. Le automobili sono prodotte in Svezia, Belgio e Cina. Ford ha rilevato la divisione auto del Gruppo Volvo nel 1999 e l’ha ceduta alla cinese Geely Holding nel 2010. Questa mossa ha riportato il successo e dal 2015 Volvo vende oltre mezzo milione di auto all’anno

Nomenclatura

Pure con la conversione a marchio elettrico, Volvo conferma il suo approccio senza fronzoli nella scelta delle denominazioni: le combinazioni lettera-numero rimangono la carta vincente, non c’è spazio per i nomi di fantasia (se non ufficiosi, tra i fan). «E» sta per elettrico, «X» per Cross e SUV. Il 40 indica le dimensioni: ora esiste anche una Volvo più piccola, la EX30

Termico per altri 6 anni

Volvo è stata una delle prime case automobilistiche a impegnarsi per l’abbandono anticipato dei veicoli termici (ibridi inclusi). Nel 2021, ha dichiarato l’intenzione di operare come marchio interamente elettrico a partire dal 2030. È quindi coerente che il costruttore premium si concentri su Europa e Cina, dove la mobilità elettrica è una forte priorità politica.

41 maggio 2024

TECNICA

163 cm SCHEDA

passo 270 cm

lunghezza 444 cm larghezza 187 cm

bagagliaio: 452–1328 l (Frunk: 31 l)

pneumatici: ant 235/45 R20, post 255/40 R20

VEICOLO PROVATO

Volvo XC40 E80 Pure Electric

AWD Ultimate Dark: nuova designazione EX40, 5 porte, 5 posti, da 51850 fr. (auto test: 72790 fr.)

Garanzie: di fabbrica 5 anni risp. 150000 km; 8 anni risp. 160 000 km su batteria e trasmissione come pure su pezzi di ricambio; 12 anni anticorrosione; 5 anni mobilità

Servizio gratuito: 150000 km rispettivamente 10 anni

Importatore: Volvo Car Switzerland, Schaffhauserstr. 550, 8052 Zurigo, volvocars.com

DATI TECNICI

Motore: due motori elettrici, davanti asincrono, dietro sincrono a magneti permanenti; max. 300 kW (408 CV); 670 Nm; trazione integrale; velocità massima: 180 km/h

Batteria: ai polimeri di litio, 82 kWh lordi, 78 kWh netti; caricatore integrato: 11 kW AC; potenza massima di ricarica DC: 200 kW

Peso: 2170–2270 kg peso a vuoto (auto test: 2183 kg), ogni dato incl. conducente di 75 kg; peso totale: 2650 kg; carico rimorchiabile: 1800 kg

CHECK-UP TCS

CARROZZERIA

Come per gli interni, Volvo ha rinunciato ai fronzoli nel design della carrozzeria. La XC40 sembra più un cavallo da soma che un veicolo lifestyle. Offre una soglia del bagagliaio relativamente bassa per una SUV e una superficie piatta quando si abbattono i sedili posteriori.

ABITACOLO

Pure l’interno ha una sobria atmosfera da lavoro. Tutto è solidamente rifinito, anche le parti in plastica più pratiche che pregiate, comunque robuste.

COMFORT

Comfort delle sospensioni, dei sedili, climatizzazione, rumorosità: non ci sono lamentele serie su nessun fronte.

COMPORTAMENTO

Né lo sterzo né il telaio invitano ad una guida eccessivamente grintosa. La trazione integrale garantisce un grip notevole, al resto ci pensa l’ESP, che non è invadente. A sorpresa, il cruise control a volte corre troppo!

MOTORE / TRASMISSIONE

Nulla viene dal nulla, ma 408 CV si traducono quasi automaticamente in prestazioni di guida vivaci. Non sono indispensabili, ma in certe occasioni sono un’ulteriore fonte di piacere e garantiscono la spinta che ci vuole nei sorpassi. Volvo offre anche un pacchetto Performance per 25 kW aggiuntivi.

CONSUMO

Il valore misurato di 17,8 kWh/100 km si colloca nella media che ci si può attendere in questo segmento.

SICUREZZA

Equipaggiata con pneumatici quattro stagioni, la XC40 raggiunge valori medi nella frenata. Nell’Euro NCAP ha ottenuto cinque stelle con alcuni punteggi massimi, come il 97% per la protezione degli occupanti (adulti).

ELETTRIFICAZIONE

L’autonomia è adatta all’uso quotidiano e la potenza di ricarica rimane a lungo alta. Nel test, il tempo di ricarica da 10 a 80% è stato di 31 minuti a temperatura esterna di 6 °C. Pianificazione agevole dei percorsi e punti di ricarica.

PREZZO-PRESTAZIONI

La Volvo XC40 è costosa all’acquisto, almeno nella versione top provata. D’altra parte, vanta costi di manutenzione molto bassi, peraltro coperti da Volvo per 10 anni. Inoltre, si acquista un’auto solida, polivalente e prestazionale.

DINAMICA DI GUIDA

Accelerazione (0–100 km/h): 4,6 s (fabbrica: 4,8 s)

Elasticità

60–100 km/h: 2,2 s

Diametro di sterzata 12,0 m

Frenata (100–0 km/h): 36,0 m

Insonorizzazione

60 km/h: 56 dB (A) 100 km/h: 63 dB (A)

COSTI DEI SERVIZI

Manutenzione

km / mese ore costi (fr.)¹ 30 000 /24 (media)² 0,8 81.–

Manutenzione totale per 180000 km: 15 000 km/anno 4,5 522.–¹incl. materiale, escl. liquidi ²in media, nel servizio gratuito

COSTI D’ESERCIZIO

km/anno ct./km fr./mese fissi variabili 15 000 85 708.–360.–30 000 57 708.– 719.–

Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UST)

TCS ASSICURAZIONE AUTO

Premio annuale: 794.–esempio di offerta per un socio TCS 36enne, domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco totale, chilometraggio annuo 10000 km, garage coperto, premio annuo senza tasse

CONSUMO

Fabbrica (WLTP): 19,4 kWh/100 km

Emissioni di CO2: 0 g/km

Media svizzera di CO2: 122 g/km

Etichetta energia (A–G): B

CONSUMO DEL TEST

Percorso RDE-TCS con una temperatura di 12 °C misto

senza perdite

di ricarica: 17,8 kWh/100 km

con perdite di ricarica: 19,9 kWh/100 km

Autonomia (RDE-TCS)

misto: 444 km

42 touring

Regolare il volume con la grande manopola. Una sensazione di benessere.

Pomello del cambio solido, laddove altri oggi si accontentano di selettori in plastica.

fiducia, buon comfort, spazio convincente per le dimensioni del veicolo, anche sui sedili posteriori, e facilità di carico del bagagliaio: atout questi che parlano da soli. Un dettaglio piacevole: olvo è uno dei pochi produttori a sfruttare la semplicità della mobilità elettrica alla partenza: nessun bisogno del pulsante d’avviamento. olete partire Mettetevi al volante, premete il pedale del freno, inserite la marcia, date gas e via! olete scendere Fermatevi, aprite la portiera, uscite, chiudete la portiera!

L’ C40 dispone di un’ampia manopola per il controllo del volume, ma per il resto la maggior parte dei comandi è digitale. Grazie al sistema operativo Android e a Google Maps, nel complesso ci funziona bene. Solo una modalità di guida aggiuntiva ffroad , e c’è la one pedal drive per frenare e accelerare con un solo pedale in base al veicolo che precede: se questo frena, la C40 recupera energia se la strada è libera, prosegue senza recuperare. Intelligente, come lo sono molte altre cose su quest’auto.

Comportamento regale e sicuro

Potenza quasi a volontà

Anche il motore di base della gamma è ben vivace

Ricarica rapida a corrente continua

Dotazione di sicurezza completa

Apparenza quasi troppo morigerata Comportamento sul bonario

Raggio di sterzata un po’ troppo ampio

Ricarica in AC solo a 11 kW

Velocità regolabile soltanto a intervalli di 5 km/h

Nessun head-up display

La concorrenza

Audi Q4 e-tron 55 quattro

Per dimensione, la Q4 è di mezza classe superiore alla Volvo XC40 e leggermente inferiore per potenza del motore. Condivide la piattaforma tecnica con la VW ID.4 e la Škoda Enyaq. Capacità della batteria e autonomia WLTP simili a quelle della potente Volvo. Buona la massima potenza di carica.

Categoria SUV compatta

Lun./lar./alt. 4,59 / 1,87 /1,60 m

Peso 2235 kg

Volume bagagliaio 520 l

Motore elettrico, 250 kW (340 CV)

Trazione integrale (AWD)

Batteria 77 kWh (netti)

Potenza max. di ricarica 175 kW DC, 11 kW AC

Autonomia (WLTP) 449–523 km

0–100 km/h 5,4 s

Prezzo da 68650 fr.

Mercedes EQA 350 4matic

In termini di prezzo, l’EQA, insieme alla monovolume EQT, rappresenta l’entry level della mobilità elettrica Mercedes (54 702 fr. EQA 250). Per quanto compatta, è piacevolmente spaziosa, ma chi è molto alto dietro avrà difficoltà. Buona autonomia, potenza di ricarica media. Carico rimorchiabile: 1800 kg.

Categoria SUV compatta

Lun./lar./alt. 4,46 / 1,83/ 1,61 m

Peso 2110 kg

Volume bagagliaio 340 –1320 l

Motore elettrico, 215 kW (292 CV)

Trazione integrale (AWD)

Batteria 66,5 kWh (netti)

Potenza max. di ricarica 100 kW DC, 11 kW AC

Autonomia (WLTP) 411– 459 km

0–100 km/h 6,0 s

Prezzo da 57412 fr.

tcs.ch/ricerca-auto

Di fascia media, ma con 408 CV pure un lupo travestito da agnello e un velocista in pigiama.
43 maggio 2024

Elettrica a centrocampo

La seconda auto elettrica di Honda dopo la «e» si chiama e:Ny1, uno scioglilingua pronunciato in inglese che sicuramente susciterà ilarità nelle conversazioni tra garagisti e clienti. Fortunatamente, la SUV compatta è molto meno complicata da usare. Si tratta di un veicolo versatile dalla guida facile, d’aspetto gradevole e

dalle dimensioni adatte a persone con esigenze diversificate. Se la si giudica per le qualità di auto elettrica, tuttavia, rimane solo mediocre. Ecco un esempio: l’e:Ny1 attinge energia da una batteria abbastanza capiente (68,8 kWh lordi, 61,9 netti), che consente di percorrere ben 400 km in condizioni di guida

fluida. Ma, se durante il tragitto è necessaria una sosta di ricarica, occorre pazienza. La potenza massima di ricarica è di 78 kW, mentre altri modelli possono arrivare ad almeno 150. Honda sostiene che ciò preserva la batteria, per cui la potenza di ricarica non diminuisce pressoché mai. È vero: in condizioni climatiche fredde e senza possibilità di precondizionamento, la carica inizia a poco più di 60 kW e scende sotto i 50 kW solo dopo il 70% di carica. Il risultato è che ci vuole mezz’ora per caricare dal 20 al 70% (per Honda 45 min dal 10 all’80%).

Il modello da 150 kW (204 CV) a trazione anteriore è ben bilanciato e piacevolmente vivace. Va da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi e il peso di 1756 kg non è eccessivo. La e:Ny1 non batte alcun record in termini di spazio, ma si colloca a metà segmento con una capacità del bagagliaio di 344 risp. 361 litri. Il raggio di sterzata di 11,6 m è piuttosto ampio. In compenso, gli interni sono belli e facili da usare. Sono disponibili due versioni, ma una sola motorizzazione. Prezzi da 45 990 fr. dan

ald

LAVOSTRAAUTO INBUONEMANI

HONDA E:NY1 L’Honda e:Ny1 viaggia in modo discreto grazie al motore elettrico.
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SIMPLON RAPCON PMAX PINION

Apple dice addio all’auto

Il divertimento in sella è garantito con la pregiata Simplon Rapcon.

Potente su ogni terreno

L’elegante e mountainbike del costrut tore austriaco Simplon è un vero e pro prio piacere per gli occhi. Il telaio in car bonio di questa full è impressionante non solo visivamente, ma soprattutto tecnicamente. Il fulcro è l’unità motrice con cambio a ingranaggi integrati del produttore tedesco Pinion di Denken dorf. Il potente motore da 85 Nm e il cambio elettrico a 12 rapporti sono inte grati in questa unità. Con il sistema Pinion E Drive, è possibile selezionare quattro livelli di assistenza, da Eco a Fl passando per gli adattivi Flo e Fle . ltre all’unità di trasmissione, la Rapcon Pma Pinion è dotata di compo nenti di alto livello, dai freni agli am mortizzatori, fino al reggisella telesco pico. Sia la bicicletta sia il displa sono intuitivi e facili da usare. Secondo il produttore, il cambio elettrico Pinion è praticamente esente da manutenzione

SCHEDA

Peso: 23,4 kg; motore/cambio: Pinion E 1.12, 25 km/h, 85 Nm, 12 rapporti; capacità della batteria: 720 Wh, disponibile pure con 960 Wh; copertoni: 29 pollici

Prezzo: da 9999 euro

rispetto a quello con deragliatore. ga rantita una durata di 10000 chilometri senza manutenzione, dopodiché è ne cessario un cambio dell’olio.

Eccezionale in discesa

I punti di forza di questa bici elettrica si scoprono in sella. In salita sotto sforzo, l’unità Pinion gestisce senza difficoltà le cambiate in modo fluido. La potenza del motore non lascia nulla a desiderare e la batteria da 20 Wh è ampiamente suffi ciente per le lunghe gite in montagna. In discesa, il baricentro basso nell’area del movimento centrale e la ridotta massa non ammortizzata sulla ruota poste riore sono chiaramente percepibili. Per monti e valli, la bici da enduro è molto equilibrata, molto stabile e agile nella guida. I 23,4 chilogrammi sono appena percettibili. In breve, una e mountain bike che regala tanto divertimento in sa lita e in discesa. fm

Dieci anni di ricerca e sviluppo, fino a 2500 collaboratori e quasi 10 mi liardi di dollari spesi. Non si pu rimproverare ad Apple di non averci provato prima di abbandonare il progetto Titan, che doveva dare i natali ad un’automobile elettrica autonoma made in Cupertino. E dal momento che i test erano proseguiti anche nel 2023, la decisione sor prende ancor di più.

Appello del CEO Renault

Luca de Meo si rivolge agli attori politici del continente tramite una Lettera all’Europa lunga 20 pa gine. L’amministratore delegato del Gruppo Renault ritiene infatti che in Europa l’industria automobili stica ma non solo questa sia mi nacciata. Suggerisce quindi una cooperazione intersettoriale e pro getti di vasta portata nel settore pubblico e privato.

Škoda Epiq

Poiché il nome di ogni SU koda deve contenere la lettera q, la fu tura piccola elettrica della casa ceca si chiamerà Epiq. La SU , lunga 4,1 metri, è per ora soltanto una concept, ma il modello di serie è atteso per il 2025. Si prevedono un prezzo d’entrata di 25000 euro e 400 km di autonomia. La SU compatta Elroq sempre con la q è attesa già a partire da quest’anno.

Honda e Nissan

Makoto Uchida, CE di Nissan, e Toshihiro Mibe, presidente di Honda, hanno annunciato un pro getto di partenariato strategico per veicoli elettrici e soft are. I due costruttori giapponesi, stori camente rivali e finora restii ad abbracciare l’elettromobilità, inten dono così accelerare lo sviluppo e ridurne i costi.

Foto fm, ald
L’unità motore/cambio muove la ruota posteriore tramite cinghia trapezoidale.
45 maggio 2024
eMOTION

LUCID, L’ALTRA AMERICANA

Distinta ed efficiente

Lucid, costruttore statunitense di auto elettriche ancora poco conosciuto, si sarebbe potuto perdere nella massa in un «normale» Salone dell’Auto di Ginevra (Gims). Non è stato così all’edizione ridotta del 2024, dove i californiani hanno destato grande interesse con il loro stand, ben posizionato tra i nuovi arrivati cinesi che hanno anch’essi attirato molti sguardi. Un interesse appena scalfito dalle notizie dell’anno scorso sulle difficoltà finanziarie della giovane azienda. I californiani hanno presentato la berlina Air e, per la prima volta in Europa, la SUV Gravity. Le caratteristiche che le accomunano: architettura a 924 volt per un’abbondante potenza nei motori (fino a oltre 1000 CV) e nella ricarica (massimo 300 kW), nonché un’ottima aerodinamica (Cx rispettivamente di 0,197 e 0,24). Prezzo della Lucid Air: 91 000 franchi. dan

5 domande a

Vicepresidente senior del prodotto e Capo Ingegnere presso Lucid Motors

Descriva Lucid in parole semplici!

Eric Bach: Siamo un’azienda che utilizza la tecnologia di punta per rendere la guida più efficiente e piacevole.

Lucid Motors è un’azienda americana o piuttosto globale?

Siamo estremamente globali. Tuttavia, siamo orgogliosi delle nostre radici californiane, dove ci piace combinare l’alta tecnologia con il gusto per il bello. Il nostro team è un crogiolo delle migliori menti. Assumiamo in modo selettivo.

Ponete sempre l’accento sull’alta efficienza. Ciò si riflette nella lunga autonomia dei vostri veicoli, che arriva a 792 chilometri. Soprattutto, però, colpiscono i dati relativi alle prestazioni estremamente elevate. Perché le vostre elettriche devono essere così potenti?

Non siamo obbligati a farlo. Ma perché no, se è possibile. Dopotutto, le automobili sono prodotti emozionali. Le batterie di grandi dimensioni lo consentono senza che ciò vada a scapito dell’efficienza. Il nostro gruppo propulsore, infatti, funziona in modo estremamente

efficiente se il guidatore non lo sollecita al massimo. Il nostro modello base Air Pure con 442 CV può percorrere 660 chilometri con soli 88 kilowattora.

Attribuite grande importanza all’efficienza, ma non potete fare a meno di offrire una SUV di grandi dimensioni come la Gravity.

La Gravity ha comunque un coefficiente di resistenza aerodinamica eccezionale per il segmento. È piuttosto bassa e si abbassa ulteriormente alle alte velocità.

Ma i guadagni di efficienza costano. Si ottengono anche grazie ad un design intelligente. La nostra unità propulsiva è estremamente efficiente, ma non più costosa di quella dei nostri concorrenti. Un solo esempio: per un motore due volte più potente abbiamo bisogno della metà del rame di un produttore di massa californiano. Il rame è un materiale costoso e pesante! Inoltre, lo statore è avvolto in modo completamente automatico e richiede solo 24 punti di saldatura laser per collegare elettricamente gli avvolgimenti, dieci volte meno della concorrenza.

Foto dan 46 touring
Gravity è il nome del secondo modello della Lucid Motors.
eMOTION

Riproduce il fischio e i rumori di un treno in movimento

Il bigliettaio annuncia l’arrivo del treno ogni ora.

• Dispone di un prezioso meccanismo al quarzo

• Dipinto a mano

• Numero limitato in tutto il mondo

• Accompagnato da un Certi cato di Autenticità

• Disponibile in esclusiva presso e Bradford Exchange

gli

etti

Viaggiare come una volta

riproducono un treno in movimento possono essere spenti. L’orologio funziona con l’inserimento di pile “AA” Azionare il suono e gli e etti del treno in movimento richiede 2 pile “D” (Le pile non sono incluse nella consegna)

Apprezzi, di ora in ora, un piccolo spettacolo delle ferrovie!

LA LOCOMOTIVA A VAPORE SI METTE IN MOTO OGNI ORA

Talvolta, non sogna anche Lei i bei vecchi tempi, quando tutto si svolgeva a ritmi un po’ più tranquilli e gradevoli? Ovviamente non è possibile portare indietro il tempo, però possiamo rivivere a casa nostra, di ora in ora, un po’ della romantica magia di una locomotiva a vapore.

Manufatto artigianale ricco di particolari

L’orologio a muro “Romantico Viaggio con Locomotiva a Vapore” è realizzato da artigiani esperti con uno stampo per piccole sculture e, successivamente, dipinto a mano. Un meccanismo al quarzo Le indica con precisione l’orario e mentre il treno esce dal tunnel risuona il rumore della locomotiva.

L’ambientazione ricca di dettagli e l’originalità del pezzo rendono questo orologio a muro un’esperienza speciale, che sarà sempre fonte di gioia per Lei e i Suoi cari. Ordini oggi stesso questo esemplare davvero unico!

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Scadenza dell’offerta: rispondere entro il 10 giugno 2024

Sì, inviatemi “Romantico Viaggio con Locomotiva a Vapore” Articolo no: 478-FAM03.01

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Tel.: 0 41
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Innovare

isioni e ultimissime dalla logistica dell’ultimo miglio

E-monopattino cargo

Come trasportare nel modo più efficiente le merci sul tratto finale fino al cliente? Oppure percorrere i pochi chilometri dalla stazione fino a casa? Si tratta di una sfida che oggi sta impegnando imprese in tutto il mondo per le possibilità quasi infinite offerte. È infatti sulle brevi distanze che le auto toccano i loro limiti e si rivelano poco efficienti ed ecologiche, mentre i veicoli per la micromobilità, semplici e maneggevoli, sono in netto vantaggio nel traffico urbano sempre più congestionato. Dopo l’avvento delle bici elettriche per il delivery iniziano a fioccare altre soluzioni interessanti. Una fra tutte, l’e-monopattino da carico Scootility ideato dall’omonima start-up canadese. Fondata da Antonio Loro, urbanista di Vancouver, propone una variante del congegno su rotelline che unisce l’utile al dilettevole. Molto accattivante, il cargo elettrico è ancora allo stadio di prototipo in cerca di investitori. Resta da vedere se decollerà, ma il concetto potrebbe far breccia e rivoluzionare la logistica dell’ultimo miglio.

Il monopattino cargo di Scootility è alimentato da un sistema di due batterie intercambiabili montate sotto la pedana che garantiscono un’autonomia fino a 100 km. Attualmente il progetto è ancora in fase di sviluppo e raccolta di finanziamenti.

Con il box da 140 litri rimovibile e intercambiabile il monopattino elettrico è in grado di trasportare piccoli carichi. Si presta quindi particolarmente per le consegne porta-a-porta.

Testo ominic raf
48 touring

Il piccolo corriere robot venuto dall’Est

Stanno conquistando i marciapiedi i robot fattorini sviluppati dall’estone Starship Technologies. Trasportano fino a 15 kg che consegnano in tutta autonomia grazie ad un arsenale di sensori, 12 telecamere e GPS. anno a passo sostenuto di 6 km/h.

In breve

Pianale elettrico

Si chiama Hop n , il carrello motorizzato a batteria di Carit. Ha le dimensioni europallet standard e permette di trasportare grossi pacchi e bancali, sopportando fino a 250 kg. A guidarlo è l’operatore in piedi dietro il piano di carico, che così occupa poco posto. Agevola la movimentazione merci all’interno degli stabilimenti, in grandi magazzini ecc.

La pizza dal cielo

A Re k avik è realtà: Aha, sito di consegne di cibo a domicilio serve già metà della capitale dell’Islanda con i suoi droni. Basta piazzare l’ordine online e quindi aspettare davanti a casa. I piccoli velivoli autonomi, giunti a destinazione, calano il pacco contenente pizza, sushi, hamburger, patatine o quant’altro direttamente nelle braccia del cliente.

I robottini di Starship sono attivi in oltre 80 città sparse in 6 Paesi dove hanno effettuato, fino ad oggi, già 6 milioni di consegne. Di più su questi robot intelligenti ed agili che misurano 68 centimetri di lunghezza, 57 cm di larghezza e 55 cm di altezza a pagina 61. lun lar

In viaggio con Fido

La Posta viaggia in elettrico

Dopo Berna e urigo è la volta di Ginevra. Da fine 2023 tutte le circa 191 000 economie domestiche sono servite da 210 veicoli elettrici. Con quasi 32 milioni di lettere e 2,5 milioni di pacchi recapitati, la Posta sarà così in grado di ridurre il C 2 emesso nella sola città di Calvino di 5 6 tonnellate l’anno, pari a 2 giri del mondo in automobile.

Carvelo, l’alternativa all’auto

Fondato nel 2015 dall’Accademia della mobilità del TCS, il servizio di noleggio di bici cargo elettriche è un vero pioniere dell’ultimo miglio. ggi sono oltre 400 le e cargo bike da prendere in prestito per pochi franchi all’ora in un centinaio di località svizzere. Fanno parte della flotta pure i furgoncini elettrici smargo , disponibili in cinque città.

Partire in auto con l’amato quadrupede comporta esigenze di sicurezza particolari sia per le persone che per l’animale. In caso d’incidente, un cane o gatto non assicurato a dovere pu costituire un rischio mortale per gli occupanti. Il codice della strada considera gli animali come carico che va trasportato prendendo tutte le accortezze affinché il conducente non venga distratto e nessuno messo in pericolo. Il miglior modo è di usare un’apposita e robusta gabbia in cui il compagno a 4 zampe stia comodo e sicuro per tutta la durata del viaggio. importante scegliere un bo non troppo piccolo affinché possa sdraiarsi o stare in piedi normalmente. Ma neppure troppo grande. Più lungo è lo spazio di accelerazione, più forte il suo corpo andrà ad impattare contro un ostacolo in caso d’incidente. Meno consigliate le griglie divisorie per il vano bagagli. vero che impediscono che l’animale venga scaraventato attraverso l’abitacolo, ma in genere non lo proteggono efficacemente. Sono invece del tutto sconsigliate le cinture o imbracature speciali. In caso di frenata brusca o incidente presentano un elevato rischio di lesioni non solo per l’animale bensì anche per i passeggeri seduti davanti. La maggior parte dei prodotti tende infatti a strapparsi nei test svolti.

Sandra Aellig, capo progetto TCS Test & Tecnica tcs.ch/esperto

Foto ald
l’EsPERTa TCS
49 maggio 2024

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Juliane Lutz VIV A L A PROVENZA A PAGINA53------------------ -----------NON SOLO CAMPI DI LAVANDA 51 maggio 2024
Svago

salute

Disturbo ADHD: cosa significa?

Non è raro che si senta parlare di ADHD, ovvero di disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Ma cosa è e che significato ha per i diretti interessati? Intervista al dr. med. Christian Imboden della Privatklinik Wyss AG.

Cosa è l’ADHD?

Christian Imboden: Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è un disturbo comportamentale che si può osservare in bambini, adolescenti e adulti. È caratterizzato da difficoltà a concentrarsi e a mantenere l’attenzione. Inoltre, spesso, si manifestano anche impulsività e irrequietezza che possono essere vissute anche solo interiormente, senza che si manifestino all’esterno.

Quanto è diffuso questo disturbo? Secondo ampi studi internazionali, a livello mondiale è poco più del 5 percento dei bambini e degli adolescenti a soffrirne. In virtù di processi di maturazione neurobiologica, la curva dell’attenzione aumenta con l’età adulta mentre l’impulsività diminuisce, tanto che circa il 2,5 percento degli adulti soddisfa ancora i criteri diagnostici per l’ADHD.

Ci sono modi non farmacologici per trattare l’ADHD?

Ci sono molte strategie di trattamento non farmacologico. Approcci psicoterapeutici e coaching specifici possono essere utili a tutte le età. Per i bambini e gli adolescenti, esiste anche la possibilità di un training dei genitori e di interventi a livello familiare e scolastico.

Per leggere l’intervista completa: tcs.ch/adhd

Scatti in mostra

Festival di fotografia che valgono ben un colpo d’occhio

Photo Münsingen

La musica è al centro della Photo Münsingen 2024. In particolare la fotografia dei concerti: lo svizzero Hannes Schmid espone una selezione di immagini « rubate » a rock star dentro e fuori dal palco. Vi saranno 27 mostre, workshop, spettacoli e conferenze. Dal 9 al 12.5. photomuensingen.ch

Images Vevey

La biennale di arti visive si riappropria della sua città. I visitatori sono chiamati ad esplorarne le strade, i musei e vicoli per apprezzare i lavori di fotografi quali Candida Höfer e Paul Graham sulla digitalizzazione e il modo in cui la tecnologia cambierà le nostre vite. 7–29.9. images.ch

Verzasca Foto Festival

Nato nel 2013 dall’idea di promuovere fotografi emergenti e portare le arti visive nelle aree rurali, il festival è diventato un appuntamento imperdibile per gli appassionati. Grande protagonista dell’edizione 2024 sarà la notte. Con presentazione del progetto « Mese svizzero della foto ». Dal 30 al 31.8. verzascafoto.ch

Open Your Eyes Zurigo

Avviato nel 2023, il festival fotografico scientifico all’aperto invita abitanti e chi viene da fuori a confrontarsi con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Fra gli organizzatori Lois Lammerhuber, noto per curare il Festival La Gacilly-Baden Photo. 8.9–13.10. openyoureyesfestival.photo

touring 52
Foto Andrea Knechtle, Florian Spring, Alessandro della Bella, Catherine Leutenegger
Scoprire

Single tra le coppie

Le crociere fluviali che abbinano pedalata e relax sono molto popolari, soprattutto fra le coppie amanti della vacanza attiva. Impavida, la redattrice del «Touring» ha deciso di partecipare da sola ad un viaggio in battello e bicicletta alla scoperta della Provenza.

LLa discesa da Gordes, che abbiamo appena visitato, è ripida. Ci siamo arrivati in bus che ci ha depositato all’ingresso del bel villaggio arroccato su uno sperone nella valle del Rodano. Inforchiamo le nostre moderne bici elettriche e via a rotta di collo giù per quasi

700 metri pieni di curve – beh, quasi tutti: io rimango prudente e mi prendo il mio tempo. Continuiamo a percorrere strade dissestate, passando davanti a uliveti punteggiati da papaveri rossi, oleandri selvatici e splendide ville in pietra. La Provenza sembra uscita da un prospetto turistico. Prati, alberi e campi si alternano a graziosi villaggi come Eyguières, dove persone eleganti siedono in ristoranti dall’aria chic. Vorrei fermarmi, ma dobbiamo continuare. Oggi sono previsti 81 chilometri. Il programma «Fluss- und Veloreise Lavendelblüte in die Provence» (ovvero Lavanda della Provenza, tour sul fiume e in bici-

cletta) dell’operatore turistico Twerenbold ruota decisamente intorno alla… due ruote. Ed infatti anche nella suggestiva Saint-Rémy-de-Provence ci è concessa appena un’ora di pausa, pochi per godercela. Ad Arles ritroviamo la nostra imbarcazione. Le guide caricano le varie biciclette, mentre noi ci prepariamo in tutta fretta per la cena. Le giornate sono organizzate con il cronometro, o almeno così verrebbe da dire.

A bordo anche altri single

Due giorni fa mi sono imbarcata sulla confortevole e moderna «Excellence Rhône» ad Avignone. Dopo anni,

Reportage Juliane Lutz
53 maggio 2024
Le cinque coppie e la guida Jan Meulenbelt (terzo da sinistra) del gruppo di ciclisti cui Juliane Lutz si è unita.

volevo tornare in Provenza e così ho deciso di fare una crociera perché mi piace viaggiare sui fiumi e al tempo stesso fare attività fisica e avevo sentito parlare di questi tour accompagnati in battello e bici.

La prima sera entrando nel salone noto solamente coppie e per un momento dubito se ho fatto una scelta saggia. Ma per fortuna veniamo informati dalle guide che per tutto il viaggio a tavola saremo sistemati insieme nei rispettivi gruppi di ciclisti. Ho quindi modo di conoscere le coppie che fanno parte della mia comitiva. Sono tutti gentili come lo è l’altra donna sola seduta con il nostro gruppo. Sollevata constato che, dopo tutto, non sono l’unica a viaggiare in solitaria.

Anche se utilizziamo biciclette elettriche, per un tour come questo è necessaria una buona condizione fisica, soprattutto se – come me – si opta per gli itinerari di lunga distanza. Il primo giorno percorriamo 71 chilometri attraverso la Camargue, con temperature elevate e qualche incontro con la fauna locale. Una mandria di cavalli bianchi, tipici della Camargue, stanno pascolando tranquillamente, mentre più lontano scorgiamo uno stormo di fenicotteri. Durante la prima giornata gli altri membri del gruppo si rivelano essere persone piacevoli e per niente complicate. Con alcuni il contatto è più rapido,

Il Pont du Gard, costruito dai romani, non smette mai di stupire. Anche se non è più permesso esplorarlo a piacimento come una volta.

In bici attraverso la Provenza senza una tappa in Camargue sarebbe impensabile! Lungo i 71 chilometri possiamo osservare cavalli ed uccelli.

con altri ci vuole un po’ più di tempo. Grazie anche alle abili strategie di coinvolgimento della nostra guida Jan, olandese e appassionato ciclista, ci sentiamo subito parte di un gruppo.

Tutte le sfaccettature della Provenza

Uno dei punti clou che tocchiamo è il Pont du Gard, nell’omonimo dipartimento. Avevo visitato il famoso acquedotto romano da adolescente eppure non manca di impressionarmi di nuovo, sebbene le modalità di visita siano molto cambiate. Mentre un tempo si poteva passeggiare a piacimento nel sito, oggi è necessario pagare un biglietto d’ingresso e passare attraverso un centro informazioni prima di poter ammirare e fotografare da vicino il ponte, alto 49 metri e lungo 275. Almeno è permesso camminare sul piano inferiore spingendo le bici.

Il tempo passa troppo velocemente. Poiché il battello a volte viaggia di notte, spesso al risveglio ci troviamo in un’altra zona della Provenza, che poi esploriamo pedalando. Visitiamo, fra l’altro,

54 touring

Avignone e Arles. L’opportunità di rilassarsi sul ponte dell’imbarcazione e di avere un’altra prospettiva del Sud della Francia rende questa forma di viaggio molto speciale. Tuttavia, se siete da soli e in vena di avventure, è meglio prenotare altrove. La maggior parte dei 105 passeggeri è in coppia e la ventina di single sono prevalentemente donne.

Il quinto giorno, i 51 chilometri che percorreremo sono tutti all’insegna della lavanda. I diversi bus ci portano da Viviers a Taulignan, nel dipartimento della Drôme. Da lì costeggiamo vasti campi in fiore. Salutiamo a suon di campanello alcuni contadini indaffarati a

potare le viti, che ricambiano con bonaria allegria. Non si ha quasi tempo per scattare fotografie. A volte attraversiamo i paesaggi incantevoli che si susseguono un po’ troppo in fretta per i miei gusti, ma in compenso scopriamo un sacco di posti bellissimi che mi riprometto di tornare a visitare con calma in un’altra occasione. Ad esempio Grignan, con il suo castello e la profusione di rose, oppure La Garde-Adhémar. Con le sue piazze, le case in pietra e le piante rigogliose, questo borgo storico aggrappato alla roccia e sorto intorno ad una fortezza conta fra i più belli di Francia.

Sempre lungo il Rodano

A questo punto, dopo aver condiviso tanta strada sappiamo un po’ di più della vita di ciascuno ed abbiamo pure avuto modo di fare conoscenza con alcuni degli altri gruppi di ciclisti che incrociamo più volte nelle varie tappe del tour. La maggior parte dei partecipanti è socievole e aperta anche a chi, come me, viaggia da solo. Al mattino, la partenza con le e-bike ricorda sempre più l’inizio di una gita scolastica: ci si saluta, si chiacchiera e si ride.

TCS assicurazione bici

Protezione dai furti e non solo, in tutt’Europa

Le biciclette sono tra gli oggetti più ambiti dai ladri. Solo in Svizzera ogni anno ne vengono rubate oltre 35mila; ma neanche all’estero le 2ruote sono al riparo dai malfattori. Tanto più importante proteggersi contro questa ed altre evenienze. L’Assicurazione bici del TCS offre una tutela completa per la vostra bici ed e-bike, fra cui il rimborso fino al 100% del prezzo a nuovo del veicolo sottratto e dei costi di riparazione a seguito di un incidente, in tutt’Europa. I soci del TCS godono di un ulteriore vantaggio esclusivo: l’assicurazione copre tutte le bici ed e-bike nella loro economia domestica, quindi anche quelle di partner e figli. tcs.ch/bici

55 maggio 2024
La sosta è trascorsa in un battibaleno: nell’affascinante Saint-Rémy-de-Provence varrebbe ben la pena soffermarsi di più.

L’ultimo giorno ci porta sulla ViaRhôna che si snoda da Tournon a Vienne, per un totale di 73 chilometri. La pista ciclabile offre una grande varietà di paesaggi ed impressioni. Lungo il percorso vediamo albicocchi e ciliegi, numerosi villaggi graziosi sull’altra sponda del Rodano solcato dalle navi cargo. La nostra vacanza sta inesorabilmente volgendo al termine: un’ultima pausa caffè insieme, un’altra foto di gruppo di fronte ad Andance con il suo bel campanile. È il momento di gustare ancora una volta il delizioso quanto ab-

bondante cibo a bordo (meno male che ogni giorno abbiamo macinato tanti chilometri!) e di ammirare infine la vista su Lione. Attraversiamo la magnifica città navigando lentamente sulla Saona. Sulla riva i lionesi si godono già l’inizio del weekend. Alcuni di noi sono un po’ malinconici al pensiero che l’indomani ci toccherà sbarcare a Chalon-sur-Saône. Forse i contatti allacciati in questi giorni dureranno oltre la fine del viaggio.

Il reportage è stato realizzato su invito di Twerenbold.

L’«Excellence Rhône» attracca ad Avignone: incluse nel programma di viaggio, visite guidate alla città con il famoso ponte e ad Arles.

Da sapere

Arles

Avignone Gordes Aix-en-Provence

Organizzatore

Il Lubéron, il Pont du Gard o una giornata sulla ViaRhôna sono solo alcune delle tappe del tour «Flussund Veloreise Lavendelblüte in die Provence» proposto da Twerenbold della durata di otto giorni in lingua tedesca. Con possibilità di noleggiare e-bike.

Prezzi: da 2795 franchi a persona in cabina a doppia occupazione sul ponte principale.

Date 2025: dal 21 al 28 giugno. Prenotazioni: tel. 056 484 84 84. Informazioni dettagliate su: twerenbold.ch/iafprov

Letture consigliate

Ai curiosi segnaliamo la guida turistica di Lonely Planet «Provenza & Costa Azzurra» per pregustarsi il viaggio nel Sud della Francia.

Info sulla Provenza provence-alpes-cotedazur.com

Se esplori la Provenza in bici, sperimenterai anche i suoi profumi intensi.
Foto Juliane Lutz, Alamy Stock (1), Cartina Keystone
56 touring

Alla fine del percorso si trova il flow trail, moderatamente difficile, che aumenta il fattore divertimento.

Un flow trail ludico e veloce come ciliegina

L’ostica salita attraverso il bosco sul percorso panoramico di Marbach nell’Entlebuch (LU) è coronata dalla bella vista sullo Schrattenfluh. Raggiunto il Marbachegg, si scende a valle sul flow trail che offre un alto fattore di divertimento.

Il tour panoramico parte dal parcheggio della cabinovia di Marbachegg nell’Entlebuch. I primi chilometri si snodano lungo la strada principale fino a quando il percorso si dirama nella valle di Hilfere presso la frazione di Stinihüsli. L’itinerario risale poi la valle, inizialmente ampia, ma che poi va vieppiù restrigendosi. Il torrente Hilfere ha formato una stretta gola; qui piccole cascate e pozze cristalline invitano a fare un tuffo, ma non c’è tempo. Dopo il ponte sul fondovalle, il percorso sale di 500 metri di altitudine lungo la tortuosa strada forestale, passando per la capanna Hürndli fino al punto più alto del percorso, a 1529 metri di altezza, sotto l’Hürndliegg.

Pausa con vista sullo Schrattenfluh

La prima pausa è programmata qui. E non senza motivo, perché la vista sullo Schrattenfluh con l’Hengst e le cime alpine alle spalle è semplicemente magnifica. La discesa verso l’alpe Imbrig è piacevole. Tuttavia, l’ultimo tratto del percorso fino a Chadhusgrabe è piuttosto accidentato. La

Da sapere

Percorso

SvizzeraMobile 820: tour panoramico di Marbach svizzeramobile.ch

Dettagli

Distanza: 22 km (asfalto: 13 km; pavimentazione naturale: 9 km, di cui 3 km single trail); salita: 1050 m; discesa: 1050 m; tecnica: difficile; condizione: media

alla cartina per il percorso 820

successiva strada alpina, ben attrezzata, calma un po’ la tensione. Se si vuole evitare il flow trail, a un certo punto (a 1303 m s.l.m.) si può seguire la strada che riporta a Marbach, ma sarebbe un peccato e non corrisponde al percorso ufficiale.

Scendere dal percorso con curve e conche

Ancora qualche metro di dislivello e la salita finale a Marbachegg è compiuta. Qui c’è la possibilità di sostare e rifocillarsi presso il ristorante di montagna, oltre a varie attrazioni turistiche. Ma ciò che veramente conta è il tratto downhill verso Marbach, che copre quasi 600 metri di dislivello. All’inizio, il percorso è abbastanza confortevole perché pure pianeggiante, poi si fa più ripido e si può scegliere tra l’opzione più impegnativa o quella più facile. Attraverso conche, dossi e ripide curve – i salti possono comunque essere aggirati – si torna velocemente a Marbach. L’820 è un itinerario per mountain bike panoramico piuttosto sollecitante, che si conclude con il flow trail come ciliegina sulla torta. fm

Felix
57 maggio 2024
Maurhofer
ITINERARI MTB

Vive la Provence!

Nel 18 4 si svolse la prima mostra impressionista a Parigi. Il movimento d’avanguardia ebbe il suo fulcro nel Sud della Francia che ne celebra il 150 con un folto calendario di eventi speciali.

La Provenza è stata e continua ad essere un luogo di desiderio per la sua luce unica, i suoi campi di lavanda e paesini pittoreschi. A maggior ragione quest’anno quando attirerà gli amanti d’arte provenienti da ogni dove. L’estate 2024 sarà infatti tutta all’insegna dell’impressionismo. Ad Ai en Provence, ad esempio, l’H tel de Caumont organizza una rassegna dedicata a Bonnard e il Giappone , mentre la fondazione incent van Gogh ad Arles è lieta di presentare la Notte stellata , uno dei capolavori più celebri del maestro olandese. Ma la regione affascina al di là di questa ricorrenza. Alla scoperta di tre suggestive città della Francia meridionale. jl

1 Arles

Da tre anni il capoluogo dell’omonimo arrondissement ha un nuovo polo d’attrazione che rivaleggia con i monumenti romani: la futuristica torre progettata da Frank Gehry al Parc des Ateliers, sede della fondazione Luma. È l’emblema del campus creativo interdisciplinare voluto dalla mecenate e collezionista Maja Hoffmann, discendente del noto magnate farmaceutico svizzero. Cresciuta in Camargue, la miliardaria ha trasformato la piccola città in una mecca dell’arte moderna. Prima di allora Arles era associata soprattutto a Vincent van Gogh, che vi visse e realizzò molte delle sue opere tra il 1888 e il 1889. arlestourisme.com

AVIGNONE ARLES rena di rles Parco naturale regionale della Ca argue 1
Illustrazioni L’atelier cartographik, foto Mauritius Images
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2 Marsiglia

Non conoscete ancora la seconda città più grande di Francia e fra le più multietniche?

Peccato, perché Marsiglia ha tanto da offrire. Una scena gastronomica straordinariamente varia, dai ristoranti Michelin alle semplici locande africane passando per il mercato alimentare del Vecchio

Porto; con le sue chiese imponenti, i musei ed edifici unici, come la «Cité Radieuse» di Le Corbusier, completata nel 1952, è una tappa obbligata per gli amanti di architettura. E ancora 21 spiagge, il Parco nazionale delle Calanques con le sue incantevoli calette dietro l’angolo fanno della « città focese » una meta imperdibile. marseilletourisme.fr

Cité Radieuse

MARSIGLIA

Parco naturale regionale del Verdon 2 3

SAINT-TROPEZ

3 Tolone

TOLONE

La base più importante della marina militare francese è spesso esclusa dagli itinerari turistici. A torto, perché Tolone si è notevolmente sviluppata e merita ben una visita. Scoprite il centro storico, con i suoi vicoli medievali, le terrazze e i caffè accoglienti. Anche i murali dello street-artist Sufyr valgono più di uno sguardo. Tolone ospita numerose istituzioni culturali, fra cui un interessante museo navale. Consigliata una capatina in funivia sul Mont Faron per godere della vista ed un giro della famosa rada. Ed infine si potrà concludere la giornata su una delle belle spiagge di sabbia fine. toulontourisme.com

59 maggio 2024

Interrogativi «passeggeri»

Prendendo l’aereo ci si sarà certamente già chiesti cosa accadrebbe in caso di un violento scontro con uno stormo di uccelli o quanto sono pulite le federe dei poggiatesta. Swiss risponde a cinque domande ricorrenti.

Perché i passeggeri della business class hanno cinture di sicurezza a tre punti e i viaggiatori in economy invece no?

Swiss: Sui nostri aerei a lungo raggio la distanza tra le file di posti in business class è maggiore rispetto a quella in economy e di conseguenza sono maggiori anche le forze che agiscono nell’improbabile eventualità di una situazione d’emergenza. Quindi la cintura a tre punti utilizzata in business class è più adatta al caso ed è prevista per il decollo e l’atterraggio. Durante il volo in quota i nostri ospiti sono liberi di allacciare unicamente la cintura addominale.

È comprensibile che si continui a spiegare l’uso delle maschere di ossigeno oppure l’ubicazione delle uscite di emergenza a seconda del tipo di aereo. Però ormai tutti dovrebbero sapere come si allacciano le cinture di sicurezza?

Ci sono sempre passeggeri che volano per la prima volta ed è importante che

sappiano come si usa la cintura di sicurezza. Inoltre, è fondamentale che i passeggeri si familiarizzino di nuovo con le disposizioni di sicurezza, nell’improbabile eventualità che si verifichi una situazione d’emergenza, come ad esempio un’evacuazione. Informare i passeggeri sulle disposizioni di sicurezza prima di ogni volo, incluso l’uso corretto della cintura è una direttiva dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA).

Con quale frequenza le coperte e i cuscini di bordo vengono lavati? Generalmente laviamo i tessili dopo ogni singolo volo, ciò vale anche per le coperte, le federe dei poggiatesta e quelle dei cuscini. Per farlo, le nostre sedi distaccate collaborano con diverse lavanderie.

Cosa accadrebbe se i telefonini non venissero messi in modalità aereo durante il volo?

Non ci sarebbero conseguenze. Dal 1° febbraio 2020 sui nostri voli è stato eliminato l’obbligo di impostare i dispositivi mobili sulla modalità aereo. Tutti i nostri velivoli sono stati testati e classificati come tolleranti ai cosiddetti T-PED (dispositivi elettronici portatili trasmittenti). Questa classificazione di tolleranza T-PED si basa sulle informazioni del costruttore dell’aeromobile. Di con-

seguenza, i nostri passeggeri possono utilizzare i propri telefonini e tablet senza restrizioni durante tutto il volo. Fanno eccezione i dispositivi elettronici più grandi, come i laptop, che tuttora devono essere riposti durante il rullaggio, il decollo e l’atterraggio. Infatti, a causa delle dimensioni e del peso, non rientrano nelle norme dei dispositivi portatili. Un’altra eccezione sono i voli negli USA: nello spazio aereo statunitense la trasmissione vocale con dispositivi mobili è vietata. Pertanto, qui i telefonini devono ancora essere messi in modalità aereo oppure spenti.

Oggi quante probabilità ci sono che un impatto con uccelli faccia precipitare un aereo?

I nostri piloti si esercitano regolarmente al simulatore su come affrontare situazioni del genere e generalmente riescono a proseguire il volo come previsto anche dopo una collisione con uccelli. Nel 2023 abbiamo registrato complessivamente 230 cosiddetti «bird strike». La maggior parte degli impatti non interessa i motori, ma piuttosto le ali o la fusoliera e non influenza in alcun modo il volo. Anche nel caso estremamente raro in cui uno dei motori debba essere spento in volo per precauzione dopo un impatto, l’aereo può continuare a volare in qualsiasi momento. jl

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Keystone/Martin Ruetschi

Cuore antico e sguardo al futuro

L’Estonia è sulla corsia di sorpasso. Specie a Tallinn, dove i robot fanno consegne a domicilio. Una visita della capitale mostra come nello Stato baltico tradizione e modernità vanno perfettamente a braccetto.

Reportage ar us ssler
61 maggio 2024
I robot fattorini della Starship Technologies fanno parte del paesaggio urbano di Tallinn.

Rotermann City Un quartiere che entusiasma i visitatori con il suo mix di edifici storici e architettura moderna.

Se passeggiate per Tallinn di tanto in tanto condividerete il marciapiede con un robot. All’improvviso arrivano sfrecciando, su sei ruote, bianchi e neri e grandi come un cestino della spesa. Non c’è bisogno di temere una collisione: i piccoli fattorini artificiali sono così intelligenti che possono sterzare da soli. Questi robot dell’azienda estone Starship Technologies, di proprietà dei co-fondatori di Skype Ahti Heinla e Janus Friis, consegnano cibo e bevande. Fanno parte del paesaggio urbano di Tallinn da anni e incarnano, per così dire, ciò che rende la capitale estone così straordinaria: i suoi contrasti.

Fra storia e futuro

Lo Stato baltico si è sviluppato rapidamente da quando ha ottenuto l’indipendenza dall’Unione Sovietica nel 1991, soprattutto nel campo della digitalizzazione. Qui il 99% dei servizi statali è disponibile online. I cittadini sono davvero molto orgogliosi di ciò che hanno raggiunto. Non c’è quindi da stupirsi che

la guida turistica usi il superlativo a iosa. Ma è comprensibile, considerando il passato turbolento di questo Paese dell’Europa nord-orientale. Eppure, il progresso non ha cancellato la tradizione. Nella città vecchia di Tallinn, i robot futuristici che s’incrociano fuori dalle imponenti mura sembrano appartenere ad un altro mondo. Camminare per le strade strette e acciottolate è come immergersi nel Medioevo. Tetti di tegole rosse, facciate progettate con amorevole attenzione ai dettagli, qui vivevano ricchi mercanti tedeschi e danesi. Un giro nel centro storico, iscritto nella lista del Patrimonio mondiale dell’Unesco, porta quasi inevitabilmente alla piazza del Municipio, un luogo pulsante e vivace con numerosi ristoranti. Da non perdere la «Raeapteek», una delle farmacie europee più antiche, in funzione ininterrottamente da oltre 600 anni e che ospita anche un museo con accessori da farmacia. Sul banco è esposto un elisir molto speciale: il vino speziato Klarett, prodotto e venduto fin dal 1467 nella farmacia del municipio.

Nel quartiere alla moda Rotermann City, non lontano dal centro storico ma un po’ nascosto, si mescolano tradizione

e modernità. I vecchi edifici sono stati risanati e ristrutturati. Alcuni di essi sono sormontati da moderne costruzioni in vetro e acciaio, come un’ex falegnameria sul cui tetto svettano tre torri dall’aspetto futuristico. Passeggiare per il Rotermann è come un viaggio di scoperta senza fine, dove ampie piazze si alternano a stretti vicoli, con edifici nuovi ultramoderni o facciate in mattoni di ex edifici industriali che si ergono a destra e a sinistra. In passato, dietro spesse mura si trovavano distillerie e botteghe di artigiani che hanno lasciato il posto a ristoranti, caffè e negozi di vestiti alla moda. Ma una ventata di aria fresca soffia anche nel quartiere portuale di Noblessner, dove ai tempi dell’Unione Sovietica venivano costruiti, fra l’altro, sottomarini. Oggi l’area si presenta come moderno spazio urbano con edifici industriali storici, gallerie d’arte, ristoranti e l’Iglupark in riva al Golfo di Finlandia.

Stella verde Michelin

Un altro esempio dello sviluppo moderno di Tallinn è il Campus Creativo Telliskivi insediato in un vecchio complesso industriale. Qui si trovano ad

62 touring

Il

esempio uffici per il co-working e negozi di design. Gli amanti della street art potranno ammirare le colorate opere create con le bombolette spray sulle facciate delle fabbriche dismesse. Ed ecco il Fotografiska, museo e ristorante internazionale di fotografia, che opera secondo il principio «zero rifiuti» utilizzando quanto possibile prodotti locali. Questo concetto è valso al ristorante una stella verde Michelin. La sostenibilità e il rispetto della natura sono molto importanti in Estonia. Nel 2023 Tallinn è stata nominata «Capitale verde europea». Un terzo della superficie è coperto da spazi verdi, ci sono 300 chilometri di piste ciclabili e la «Pollinator Natur-Highway». Quest’«autostrada per pollini», lunga ben quattordici chilometri, forma un corridoio verde tra sei degli otto distretti della città ed è un habitat perfetto per farfalle, bombi, api da miele e altri insetti. Non sorprende quindi che la vista dalla terrazza del Fotografiska si perda nel verde.

Elefanti verdi

Situata a due ore di auto da Tallinn, Pärnu è considerata la capitale estiva dell’Estonia. A sua volta verdissima,

vanta numerosi parchi, uno dei quali ospita tre sculture di elefanti, ovviamente di colore verde. Appena si giunge in questa città si percepisce subito un bel senso di leggerezza e la certezza di trovarsi in un’oasi che invita a rilassarsi e ricaricare le batterie. Ampie strade fiancheggiate da alberi imponenti e splendide case e ville in legno caratterizzano la graziosa cittadina costiera, dove in bassa stagione c’è poco da fare ma che si anima d’estate. Allora la gente del posto si riversa a Pärnu per trascorrere la vacanze al mare. Chi pensa peraltro che nel Baltico ci si congela sbaglia, perché l’acqua raggiunge i 27 gradi. Il vento costante attira molti appassionati di kitesurf e windsurf. L’ampia spiaggia è divisa in due sezioni: una è riservata ai bagnanti, mentre l’altra a coloro che praticano sport acquatici. La separazione rende così possibile una condivisione pacifica della spiaggia. Una soluzione pratica che permette di conciliare intelligentemente il moderno con la tradizione – una delle tante peculiarità positive del Paese.

Questo reportage è stato realizzato grazie all’invito di Visit Estonia.

Tartu, capitale della cultura 2024

Dopo che Tallinn è stata nominata «Capitale verde europea» nel 2023, anche nel 2024 una città estone si fregia di un titolo speciale: Tartu è la «Capitale europea della cultura». Un programma vario attende i visitatori. Tra le altre cose, ci sarà il festival «Kissing Tartu» un evento di baci di massa per promuovere la compassione e il rispetto.

Da sapere

Come arrivare

Con Air Baltic o Swiss fino a Tallinn

Dove pernottare

Nordic Hotel Forum, Tallinn, situato in posizione centrale, alle porte del nucleo storico

Hedon SPA & HOTEL, Pärnu, albergo termale direttamente sul mare

Dove mangiare

Ristorante Fotografiska, Tallinn, locale alla moda, ecosostenibile e che serve piatti fantastici

Chef’s Hall Villa Wesset, Pärnu, cucina sperimentale con ricette nordiche e baltiche visitestonia.com

La protezione viaggi svizzera n.1

tcs.ch/eti

Tallinn Pärnu nucleo storico di Tallinn merita un’esplorazione approfondita. Dalle mura e dalle torri della città vecchia si ha la vista migliore.
Foto Renee Altrov/Brand Estonia,
63 maggio 2024
Mauritius Images, Kaupo Kalda; Cartina Keystone

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La carriera del dj Alexander Näpflin è iniziata in un circolo giovanile a Stans, decenni fa, con due dischi, uno di Emil e l’altro di Elvis, ascoltati innumerevoli volte sul giradischi portatile della madre. Da allora, la sua collezione è cresciuta vistosamente e oggi conta più di 16mila dischi, che tiene accatastati in bell’ordine nella cantina della sua casa a Muhen (AG). Lo incontriamo mentre ne sta caricando in macchina alcune scatole piene, oltre che mixer, giradischi, microfono e impianto suono e luci, ovvero tutto l’equipaggiamento che gli servirà per il prossimo spettacolo. Alexander, socio TCS da 25 anni, è un dj molto ricercato e la sua attività, una sessantina di eventi, in case di riposo e cura, party over 50 o per i suoi caffè danzanti, lo porta a guidare sulle strade di tutta la Svizzera. Soltanto due cose lo infastidirebbero, gli automobilisti frettolosi che gli si accodano e chi non mette le frecce.

Esperto con un tocco retrò

L’argoviese ha un know-how incredibile in fatto di musica. Conosce ogni genere e anche gli ultimi successi che integra nel repertorio, purché ballabili. La sua specialità sono però i classici del pop e rock, Elvis, Status Quo, Chubby Checker, Boney M. o Rocco Granata. Dopo l’apprendistato di venditore di dischi va negli Stati Uniti e visita, fra gli altri, Graceland, la dimora di Presley. A 23 anni viene assunto come rappresentante dalla EMI Records, esperienza che gli permette di conoscere numerosi artisti, da Percy Sledge a Garth Brooks, e di lanciare addirittura la canzone che diventerà una n. 1 nelle classifiche in Svizzera durante i Mondiali 1994 («Freude herrscht», n.d.t.). In seguito avvia la propria ditta, la Jaxx GmbH, nel settore dell’intrattenimento. Nel 2008, quando l’MP3 ha ormai eliminato il supporto fisico del CD, decide di fare il dj a tempo pieno. Ma a differenza dei colleghi «moderni», il 58enne lavora solo con vinili perché gli piace maneggiarli e poi è affascinato dalle cover stravaganti. Cosa contraddistingue un buon dj? «Devi sentire il pubblico e scegliere la musica adatta. Se metto sul piatto una polonaise e gli ospiti del centro anziani non riescono a star fermi e sono tutti in pista a ballare con il girello, allora so di aver fatto tutto giusto», dichiara sorridendo. dj-alexander.ch; tanzcafe.ch

DJ Alexander, al secolo Alexander Näpflin, mentre sta preparando un « set »
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Testo e foto Felix Maurhofer
Codice postale

touring impressum

Rivista del Touring Club Svizzero

Editore

Touring Club Svizzero

Casella postale 820

1214 Vernier (GE)

Caporedattore

Felix Maurhofer (fm)

Vice caporedattore

Dino Nodari (dno)

Redazione

Jérôme Burgener (jb)

Dominic Graf (dg)

Juliane Lutz (jl)

Philippe Rawyler (pra)

Daniel Riesen (dan)

Pascale Stehlin (pst)

Art Director

Alban Seeger

Concetto grafico

Michele Iseppi

Responsabile foto

Emanuel Freudiger (ef)

Layout

Sara Bönzli

Stephan Kneubühl

Andreas Waber

Mathias Wyssenbach (mw)

Correttorato

Michela Ferrari (I)

Madeleine Röthlisberger (F)

Susanne Troxler (T)

Traduzioni

Grazia Annen (I)

Philippe Rawyler (F)

Corrispondenza

TCS – Redazione Touring Poststrasse 1

3072 Ostermundigen Tel +41 58 82735 00 touring@tcs.ch

Tiratura

Edizione italiana: 69 118 Totale: 1 111 449

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Abbonamento compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 10 volte l’anno.

Modifica indirizzo con il numero di socio:

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Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editore. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Produzione

Swissprinters SA

Brühlstrasse 5 4800 Zofingen

quiz dei lettori

Leggere attentamente la rivista per rispondere alla domanda del nostro quiz.

In quale città europea la ditta Aha consegna Fast Food dal cielo tramite droni?

A

B

Partecipazione gratuita entro il 26.5.2024 su touring.ch/quiz-lettori

C

Premio: biglietti d’entrata per due adulti e due bambini al Museo dei Trasporti di Lucerna per un valore di 100 franchi. verkehrshaus.ch/it

Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.

Buon senso

Mi capita spesso di incontrare qualcuno pedalare su itinerari in cui, vige un Divieto generale di circolazione ben segnalato. Passeggiando con il mio cane talvolta è difficile trattenerlo in tempo specie quando il ciclista spunta d’improvviso dalle spalle! La maggior parte avrà fatto un esame di guida e conosce le regole! E viceversa, sui percorsi ciclopedonali divisi da una linea di sicurezza, c’è sempre chi va a invadere lo spazio altrui. Un po’ di buon senso!

G. Meier @

Aree di sosta pulite «Touring» 3/2024

I risultati del vostro test sulle aree di sosta svizzere mi ha stupito. Perché secondo la mia esperienza le condizioni igieniche sono nettamente peggiori rispetto ad esempio alla Francia settentrionale. Da noi trovo sempre spazzatura in giro e i bagni sporchi.

F. T. Klein @

I lettori ci scrivono

Mancato uso delle frecce «Touring» 4/2024, Forum Sono dello stesso parere del lettore R. Walther sul fatto che molti guidatori mettono la freccia per indicare il cambio di direzione troppo tardi o addirittura non lo fanno. C’era una campagna di sensibilizzazione per la sicurezza in autostrada: Mettere la freccia cambiando corsia che a mio parere non era esaustiva. Infatti occorre segnalare con il lampeggiante già prima di cambiar corsia, altrimenti è troppo tardi. Ho scritto all’Ufficio federale delle strade USTRA , ma la loro risposta non mi ha soddisfatto. Mettere la freccia cambiando corsia’ si riferisce all’intera manovra di guida. Il giusto comporta-

mento nei vari casi individuali viene insegnato e ci si aspetta che i conducenti applichino sempre tali conoscenze di base. Lo slogan della campagna è inteso come un richiamo e la frase deve essere corta e incisiva e non contenere un’istruzione di guida completa . Un maestro di guida mi ha confermato che, ad esempio, la freccia per segnalare il cambio di corsia deve essere messa 150 metri prima dell’uscita autostradale. J. Dettling

La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch

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La mia prima auto

Bella figura

Con la sua carrozzeria bicolor, molto aerodinamica, la mia Auto Union 100 S del 1962 si faceva notare.

Il primo amore mai scordato

Fu mio zio ad insegnarmi a guidare sulla sua DKW del 1958 e la marca mi è rimasta nel cuore anche se poi, nel 1962, presi la patente con una Renault Dauphine. Nel 1964, passando davanti al garage dell’Athénée a Ginevra, avvistai un’elegante Auto Union 1000 S classe 1962 d’occasione. Evoluzione della DKW di mio zio, era più moderna. Aveva il Lubrimat, serbatoio d’olio separato per il motore, un 3 cilindri da 981 cc a due tempi, cambio manuale a 4 marce con leva al volante e un’altra per andare in folle, ma niente freno motore. Dentro aveva il tachimetro a sviluppo verticale in alto sulla plancia, tipo termometro, che segnava la velocità in verde fino a 50 km/h passando poi al rosso. A finestrini anteriori abbassati si presentava come una coupé, visto che non aveva montante centrale. Con il tetto a contrasto, il parabrezza panoramico, cruscotto

in simil legno e radio Blaupunkt con antenna sul parafango era proprio una vettura di classe!

Aveva appena 21mila chilometri e la pagai 4000 franchi, una piccola fortuna. Ero giovane e ci tenevo alla mia auto, per cui al minimo rumore sospetto correvo in officina. In tutto ci spesi sui 3000 franchi per riparazioni varie, oltre che per farmi montare uno scarico che emetteva un rombo profondo ed inconfondibile. Assieme agli amici uscivamo spesso con le nostre auto, loro con le rispettive Ford Cortina, Mini e Triumph Herald. Ci davamo appuntamento dopo

cena e ci divertivamo a sfrecciare sul nuovo tratto dell’A1 tra Ginevra e Losanna. L’imboccavamo a Coppet e, giunti alla rotonda della Maladière a Losanna tornavamo indietro difilata. Per la cronaca: lanciata al massimo, la mia raggiungeva 135 km/h! Quanto ho amato la mia prima macchina e quel suo suono caratteristico che mi avvolgeva. Fu a malincuore che la vendetti dopo aver messo su famiglia: nel 1968 nacque il nostro primo figlio e la sostituì con una Citroën Ami 8 Break, più adatta a trasportare passeggino e triciclo. André Reymond

«Ero giovane e ci tenevo alla mia auto, per cui al minimo rumore sospetto correvo in officina»

Cercasi: foto scattate dai lettori

Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora raccontateci la vostra storia, curiosa, avventurosa o divertente che sia. Inviare con foto a corredo per e-mail a: touring@tcs.ch

Montaggio Touring
/ Illustrazioni:
iStock/lara_zanarini, ald
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TICINO

Cinema solare TCS: proiezioni sostenibili a zero emissioni

Novità estiva: la Sezione Ticino inaugura un tour cinematografico ambulante a zero emissioni, alimentato da energie rinnovabili tramite autoveicolo elettrico bidirezionale (V2L).

L’approfondimento e il programma delle serate a pagina 70.

#5 | Maggio 2024
Bollettino della Sezione Ticino

Eventi di mobilità lenta, la nostra selezione per voi

La primavera 2024 segna l’atteso ritorno degli eventi all’aria aperta e siamo entusiasti di annunciare due iniziative imperdibili per gli amanti dello sport immersi nella natura, con il nostro supporto in qualità di sponsor. Se avete una passione per la corsa o il ciclismo, queste manifestazioni saranno il vostro palcoscenico.

Momò Gravel Race by TCS – Domenica, 9 giugno 2024

Grazie al buon riscontro avuto durante le due passate edizioni, la Momò Gravel Race by TCS è pronta a riaccendere il cuore degli appassionati delle due ruote con un programma ancora più ricco. La competizione si terrà a Stabio e si svilupperà su un percorso ad anello di

10.4 chilometri, ripetuto 6 volte per una distanza complessiva di 64 chilometri e 780 metri di dislivello. Il tracciato rispecchia quello della prima edizione con alcune varianti inedite: si circolerà in senso antiorario e non sono presenti tratti tecnici, si presta dunque a tutti i ciclisti, più o meno esperti. Tra le novità di quest’anno, ci sarà la possibilità di partecipare anche in coppia, iscrivendosi alle categorie «team relay» e alla «team relay lui e lei». L’evento ha lo scopo di promuovere il Mendrisiotto attraverso le due ruote a pedali, con l’implementazione dei servizi legati ad essa: eventi, gare, nuovi sentieri per bici, guide turistiche, percorsi enogastronomici, bike hotel e rent bike.

Lo ricordiamo, la «gravel» è una categoria di biciclette con un forte orientamento al cicloturismo che consente di pedalare con agio sia sull’asfalto che sullo sterrato. Negli ultimi anni, questa tipologia di bici ha raccolto innumerevoli consensi, divenendo in poco tempo una vera e propria disciplina sportiva. Oltre a questa categoria, è possibile iscriversi con biciclette da ciclocross e mountain bike muscolari. Con classifiche separate per ogni disciplina, incoraggiamo ogni appassionato, sia cicloturisti che competitori, a partecipare. Visitate www.ticinogravel.ch per dettagli e iscrizioni, che sono aperte anche il giorno stesso con un supplemento.

Tamaro Trail – Domenica, 2 giugno 2024

La Sezione Ticino è lieta di invitare tutti i suoi soci alla quarta edizione della Rai eisen Tamaro Trail, un evento imperdibile per gli amanti dell’outdoor, in programma domenica 2 giugno 2024.

Con partenza dal parcheggio dello Splash & Spa di Rivera, il percorso si sviluppa fino all’Alpe Foppa, raggiungendo quasi 1’600 metri di quota attraverso un sentiero immerso nel bosco, ideato per mettere alla prova anche i corridori più esigenti. Quest’anno ritorna la «Rai eisen Tamaro Walking», l’escursione panoramica non competitiva, perfetta per chi desidera assaporare la bellezza del percorso senza l’adrenalina della gara. I partecipanti, dopo aver superato i 7,6 km e i 1’150 metri di dislivello, avranno l’opportunità di celebrare la loro conquista con un meritato piatto di pasta

presso il Ristorante Alpe Foppa. Per il rientro, l’ovovia sarà a disposizione senza costi aggiuntivi. Con grande piacere, la Sezione Ticino annuncia la sua terza partecipazione come partner sponsor dell’evento, ria ermando il suo impegno verso le iniziative che valorizzano la mobilità sostenibile e il benessere fisico. Le registrazioni all’evento sono aperte esclusivamente online, pertanto vi invitiamo a consultare il sito www.tamarotrail.ch per dettagli e condizioni di partecipazione. Unitevi a noi per una giornata di sport in compagnia e paesaggi mozzafiato!

Impressum

TCS SEZIONE TICINO

Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino

Tiratura 69 118 copie

Edizioni 10 volte all’anno

Redazione Marco Colandrea

Layout Sara Bönzli (TCS)

Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen

Punto di contatto

TCS Sezione Ticino via alla Chiesa 10 6802 Rivera Telefono 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch www.tcs-ticino.ch

Punti di vendita

Kuoni sede Bellinzona, Locarno e Lugano:

Societariato TCS, Libretto ETI, Assista e Telepass

Idea Viaggi sede Mendrisio: Societariato TCS, Libretto ETI, Assista, Telepass, Pedemontana e Vignetta CH

68 touring |maggio 2024 SEZIONE TICINO

Colonnine di ricarica a casa: l’approccio di UPSA Ticino

Intervista a Marco Doninelli, direttore UPSA-Ticino

Districarsi in un settore in rapida evoluzione come quello della mobilità elettrica può risultare molto complesso. A questo proposito, Marco Doninelli, alla guida di UPSA Ticino - che ingloba una rete di 175 garage locali a liati – ha messo a punto con alcuni partner di fiducia un servizio completo per rendere la ricarica domestica facile e accessibile. Durante l’intervista, Doninelli spiega come questo pacchetto aiuti i clienti in ogni fase, dall’acquisto dell’auto elettrica fino all’installazione di una stazione di ricarica a casa, inclusa la gestione delle pratiche per gli incentivi.

Quali sono le principali preoccupazioni che, grazie al costante confronto con i 175 garagisti a voi a liati, riscontra oggi tra i consumatori riguardo l’acquisto di un veicolo elettrico?

Le perplessità sono principalmente due: l’autonomia del veicolo e la possibilità di ricaricare le batterie. Per quanto concerne l’autonomia, solo le case automobilistiche possono intervenire grazie ai progressi della tecnica. Per la ricarica delle batterie, invece, tutti noi possiamo fare la nostra parte proponendo ai clienti soluzioni all’avanguardia già oggi disponibili sul mercato ma ancora poco conosciute.

Ritiene che ci sia una necessità di maggiore educazione e sensibilizzazione sui veicoli elettrici per superare le esitazioni degli acquirenti?

Assolutamente sì. Ad esempio, restando nell’ambito dell’autonomia e ricarica delle batterie, è necessario far passare il messaggio che l’approccio alla mobilità elettrica è forzatamente diverso da quello a cui siamo abituati con le vetture alimentate a diesel o benzina. Con una vettura tradizionale, per fare il pieno, dobbiamo recarci presso un distributore di carburante mentre con un veicolo elettrico questo non è necessario, il “pieno” può essere tranquillamente e ettuato al proprio domicilio o sul posto di lavoro senza perdita di tempo. Naturalmente, per far sì che questo sia possibile, il proprietario di un’auto elettrica deve disporre di una propria stazione di ricarica.

Qual è stata la principale motivazione che ha spinto UPSA Ticino a creare un pacchetto completo per la ricarica domestica dei veicoli elettrici?

Con il crescere del numero di veicoli elettrici in circolazione ci si è resi

conto che il corrispondente aumento delle wallbox private (colonnine di ricarica singole) sta generando problemi di sovraccarico delle reti elettriche domestiche, con il rischio di possibili blackout o comunque di limitazione del loro utilizzo da parte delle aziende elettriche. Con la soluzione proposta da UPSA Ticino, in collaborazione con i suoi partner, si vuole o rire una soluzione di ricarica intelligente, capace di gestire in modo opportuno il carico della rete elettrica domestica. Il tutto, con una procedura semplice per il cliente che si a da ad un solo interlocutore che gestisce tutta la procedura: dalla fornitura e installazione della colonnina fino alla richiesta degli incentivi cantonali.

Può illustrarci come il pacchetto UPSA faciliti il processo burocratico per l’ottenimento degli incentivi cantonali? Il cliente interessato all’installazione di una stazione di ricarica a domicilio, ma anche in azienda o in condomini, si reca in un garage UPSA Ticino e compila un formulario con i propri dati e alcune informazioni che concernono il proprio impianto elettrico di casa. A questo punto, il garage invia la richiesta a sun2wheel che si occupa di coordinare tutta la procedura coinvolgendo i vari partner del progetto, tra i quali il TCS che si occuperà in seguito del montaggio della colonnina. Dalla firma della richiesta fino alla messa in funzione del sistema il cliente non deve preoccuparsi più di nulla, nemmeno della richiesta dell’incentivo Cantonale che grazie alla cessione del credito viene gestito da sun2wheel.

Potrebbe approfondire il ruolo dei partner selezionati nella realizzazione di questo progetto?

UPSA Ticino, per questo progetto, ha selezionato i suoi partner con lo scopo di o rire un servizio altamente professionale e a dabile. Sun2wheel è una startup che si occupa di sistemi di ricarica per veicoli elettrici ed opera a livello internazionale, è incaricata della gestione di ogni singolo progetto. IngEne e Electrasim sono due importanti aziende di elettricista che operano da tempo sul territorio ticinese e che hanno competenze specifiche in ambito di sistemi di ricarica per auto elettriche, il loro compito è di predisporre l’impianto elettrico per il collegamento della colonnina. Derendinger è un fornitore a livello internazionale di ricambi e accessori nel settore dei trasporti ed è l’importatore delle colonnine per la Svizzera. Infine TCS, con i suoi pattugliatori, molto conosciuti e apprezzati dagli automobilisti, si occupa dell’ installazione, della messa in funzione e della spiegazione della stazione di ricarica e, in caso di guasto della colonnina stessa, così come avviene per le auto che rimangono in panne, garantisce un intervento sostitutivo nel giro di alcune ore.

Per concludere, come possono i nostri lettori approfondire o usufruire del pacchetto completo o erto da UPSA Ticino?

È molto semplice: basta recarsi presso un garage a liato a UPSA Ticino e compilare l’apposito formulario di richiesta per un’o erta personalizzata. Nel giro di qualche giorno si riceve una proposta da parte di sun2wheel e se l’o erta viene accettata, la pratica viene avviata. Per eventuali informazioni ci si può rivolgere direttamente anche al segretariato di UPSA Ticino tramite e-mail a info@upas-ti.ch o per telefono allo 091 911 51 14.

maggio 2024| touring 69 SEZIONE TICINO

Eventi e benefits TCS

Cinema solare TCS – Il cinema all’avanguardia a zero emissioni

La Sezione Ticino è lieta di lanciare un’iniziativa pionieristica: una tournée estiva con il cinema ambulante organizzata nelle quattro regioni cantonali, alimentato da energia rinnovabile. Il veicolo elettrico di servizio, dotato di una funzionalità di ricarica bidirezionale (V2L), fornirà l’energia necessaria per le proiezioni serali.

Immaginatevi seduti sotto le stelle, circondati dalla natura, mentre assistete a una proiezione cinematografica di alta qualità alimentata dal sole. Questo è ciò che promette il cinema solare del TCS: un’esperienza di condivisione con amici e familiari che incanta i sensi e rispetta l’ambiente. Il tetto del Centro TCS di Rivera, grazie a una partnership avviata nel 2012 con AIL, è equipaggiato di 262 pannelli fotovoltaici che generano energia sfruttando il sole caricano la batteria dell’auto di servizio tramite una colonnina da 11kw installata presso i parcheggi del Centro.

Grazie alla tecnologia di ricarica bidirezionale (V2L), il veicolo di servizio trasferisce corrente elettrica all’attrezzatura audiovisiva del partner organizzativo Cinetour, proprio come una powerbank. Per la proiezione sono richiesti 3

kW di potenza per 3 ore, la Hyundai Ioniq 5 della Sezione Ticino, dotata di una batteria da 77 kWh, consentirebbe ipoteticamente la proiezione di film senza sosta per oltre 24 ore.

«Il nostro impegno per l’innovazione e la sostenibilità si concretizza anche tramite queste speciali serate. È un passo avanti verso un futuro in cui tecnologia e rispetto per l’ambiente camminano a braccetto» commenta Filippo Tadini, direttore della Sezione Ticino del TCS. Sono 5 gli appuntamenti estivi in programma, con una selezione di 3 diversi film, tra i quali annunciamo Granturismo per la serata inaugurale. L’evento avrà, come appuntamento di debutto, il Centro TCS di Rivera il 17 giugno 2024 e proseguirà poi con un evento per ogni regione. Sono disponibili 200 posti a serata e l’iscrizione è gratuita per i Soci TCS (fino a esaurimento posti) mentre gli amici non soci potranno partecipare al costo di CHF 5.–. Le bevande saranno acquistabili separatamente dai partecipanti. Un sentito ringraziamento va ai nostri partner Cinetour e Garage Micauto di Biasca, che hanno riservato un trattamento speciale al TCS.

Condizioni di partecipazione: Aperto a tutti, con possibilità di prenotazione anticipata per i Soci TCS via www. cinetour.ch/tcs o QR Code: un posto per

Soci individuali, fino a quattro posti per Soci famiglia. Per gli amici non soci: biglietti a CHF 5.- disponibili all’ingresso. Vantaggio esclusivo per i Soci TCS: un bicchiere di popcorn omaggio. È obbligatorio presentare la tessera di Socio TCS all’ingresso. Nota: non sono possibili iscrizioni telefoniche o via email. Le iscrizioni e tutte le informazioni sul programma sono reperibili solo su www.cinetour.ch/tcs.

Programma del Cinema solare TCS – dalle ore 21:15:

• Rivera-Centro TCS: 17.06.2024, Film: «Granturismo»

• Tenero-Lido: 24.06.2024, Dettagli nella prossima rivista

• TCS Camping Lugano-Muzzano: 01.07.2024, Dettagli nella prossima rivista

• Monte Carasso, Antico convento delle Agostiniane: 19.08.2024, Dettagli a seguire

• Riva San Vitale-Lido: 26.08.2024, Dettagli a seguire

TCS diventa «Main Sponsor» della StraLugano

Siamo entusiasti di annunciare che il Gruppo TCS del Luganese e la Sezione Ticino saranno ‘Main Sponsor’ della StraLugano per le edizioni 2024 e 2025! Un evento imperdibile che si terrà il 28 e 29 settembre 2024, ideale per chi ama la

corsa e desidera un weekend all’insegna dello sport e del divertimento sulle rive del lago di Lugano. Grazie a questa partnership, i membri del TCS beneficeranno di un vantaggio esclusivo: iscrizione con il 10% di sconto sulle seguenti distanze di gara: 21Km Half Marathon, 21Km HM RelayRun, 10Km CityRun, 5Km FunRun, Monte Brè Run e StraCombinata. Quest’o erta è valida online fino al 15 settembre 2024, quindi è il momento di approfittarne! Per iscrivervi, inviate un’email con il vostro nome, cognome e numero di socio TCS all’indirizzo stralugano@tcs.ch. Vi invitiamo a verificare nella cartella di

spam nel caso non doveste ricevere il codice dopo 10 minuti dall’invio della richiesta. L’iscrizione è semplicissima: visitate il sito www.stralugano.ch e unitevi a noi! In più, ci saranno delle piacevoli sorprese che vi comunicheremo più avanti, tra cui la presenza del TCS con uno stand ricco di attività interattive durante la manifestazione. Marcatelo sul calendario e preparatevi a vivere un’esperienza unica!

10% di sconto sull’ iscrizione per i Soci TCS

Save the date: 28–29 settembre 2024

70 touring |maggio 2024 SEZIONE TICINO

Kuoni diventa un nuovo Punto vendita per Soci TCS

La Sezione Ticino del TCS si espande per o rire ai propri soci un accesso più ampio ai suoi prodotti e servizi, avviando una collaborazione con l’agenzia di viaggi Kuoni. Da questo mese, i Soci TCS possono usufruire di tre ulteriori Punti di vendita TCS recandosi nelle filiali Kuoni di Bellinzona, Locarno e Lugano, oltre alla consueta sede TCS di Rivera. Con questa soluzione, il tra co e la lontananza dal proprio domicilio non saranno più un problema. Kuoni, in questo breve articolo si presenta a voi lettori, allegando una promozione esclusiva per celebrare insieme questa importante novità.

Con Kuoni sicuramente!

Da sempre il viaggio ha interessato l’essere umano. Oggi viaggiare è in cima alla lista dei desideri di molti. Dopo la pandemia, è tornata prepotente la voglia di viaggiare: il contesto nel quale ci troviamo diventa comunque sempre più complesso e rende decisivo rivolgersi a un’agenzia di viaggi per poter organizzare senza patemi d’animo, quello che per ciascuno è il periodo più atteso dell’anno: le proprie vacanze.

Quali sono i vantaggi di prenotare un viaggio con Kuoni? La sintesi potrebbe stare in questo slogan: «Con Kuoni… sicuramente!». In sostanza, l’elemento ricercato oggigiorno dal viaggiatore è la sicurezza. Vediamo in che termini Kuoni corrisponde a questo bisogno.

1.Solidità finanziaria: Kuoni è parte di DERTOUR Group, la seconda più grande azienda turistica in Europa. A sua volta DERTOUR Group è un pilastro del Gruppo REWE, uno dei più importanti gruppi commerciali a livello internazionale con 84,3 miliardi di euro di fatturato nel 2022.

2.Fondo di garanzia: la totalità dei pagamenti e ettuati dai nostri clienti

per viaggi forfettari, crociere o soluzioni di viaggio su misura è assicurata grazie all’adesione al fondo di garanzia del settore svizzero delle agenzie di viaggi.

3.Assistenza in caso di eventi imprevisti: ci occupiamo di fornire assistenza tempestiva per risolvere e i problemi che il viaggiatore potrebbe riscontrare durante il suo viaggio.

4.Servizio di emergenza 24h/24h: il nostro team di emergenza in Svizzera è presente qualora si manifestassero emergenze personali, catastrofi o situazioni di crisi.

5.Presenza internazionale: siamo presenti sul territorio di 179 destinazioni turistiche, sia direttamente che con i nostri partner di fiducia. Disponiamo pertanto di una fitta rete di contatti locali che possiamo attivare per i nostri clienti in qualsiasi momento. Presso le 3 filiali Kuoni in Ticino, il team può vantare una pluriennale esperienza nel settore: ben 843 anni, 661 dei quali alle dipendenze di Kuoni. È quindi preparato per gestire al meglio la pianificazione e la realizzazione delle vostre vacanze.

Approfittate della speciale o erta per Soci TCS: presentando il buono promozionale presso una delle tre sedi Kuoni, riceverete uno sconto di CHF 150.00 su pacchetti viaggio del valore minimo di CHF 2000.00. Si noti che l’o erta non include i biglietti aerei acquistati separatamente (è escluso il prodotto “solo volo”); per ulteriori dettagli, si prega di consultare i termini sul buono viaggio.

Chi desidera sicurezza ha dunque ogni buona ragione per a dare l’organizzazione dei suoi viaggi – anche soltanto di un biglietto aereo – a un’agenzia come Kuoni che se ne prenderà cura sicuramente! Un vasto numero di persone lo sta facendo: sarete voi i prossimi?

maggio 2024| touring 71 SEZIONE TICINO

Giornata delle 2 ruote: un successo la prima edizione

Una fortunata giornata di sole ha fatto da cornice alla Giornata delle 2 Ruote TCS a Rivera, un evento che il 16 marzo 2024 ha trasformato il Centro TCS di Rivera in un’aula didattica all’aperto. Aspiranti motociclisti e neoconducenti si sono riuniti per una giornata all’insegna dell’apprendimento sulla guida sicura delle motociclette.

Il sole ha caratterizzato la prima Giornata delle 2 Ruote TCS Ticino, svoltasi dalle 9:00 alle 16:00, sulla pista TCS a Rivera. Un ricco programma di attività ha attratto un nutrito numero di appassionati motociclisti. L’evento gratuito, sostenuto dai partner TCS, ha permesso ai partecipanti a partire dai 15 anni, di avere un primo approccio alla guida di scooter e moto di piccola cilindrata in un ambiente sicuro e controllato, lontano dai pericoli del tra co quotidiano.

Gli istruttori TCS, supportati dalla presenza della Polizia cantonale, hanno o erto consigli su come guidare con responsabilità e su quale abbigliamento tecnico indossare per la protezione personale. Le attività prenotabili online, quali ad esempio la prova del simulatore Yamaha per l’apprendimento della gestione delle marce e la prova in pista di diverse motociclette, hanno registrato

il tutto esaurito già prima dell’evento con circa 80 iscrizioni.

Il simulatore Yamaha, in particolare, è stato una delle attrazioni più popolari, con oltre 20 ragazzi che si sono alternati in sessioni di 15 minuti per prendere confidenza con la frizione e le marce.

Dopo questa fase iniziale, molti di loro hanno fatto pratica reale, salendo per la prima volta su scooter e motociclette sotto la supervisione degli istruttori TCS. Non solo giovani, ma anche motociclisti esperti hanno partecipato all’evento, con un giro organizzato alle ore 13:00 dall’Associazione Motociclisti Ticinesi da Rivera al Lucomagno. Durante l’evento è stata presentata anche una sintesi del nuovo Corso Moto Road, in programma nel mese di giugno 2024, che ha o erto a 8 fortunati biker l’opportunità di un’uscita con gli istruttori TCS a Isone, documentata da video onboard e analisi successive.

I feedback positivi, sia dai partecipanti che dai genitori, hanno espresso apprezzamento per l’iniziativa e il desiderio di ripetere l’esperienza in future edizioni.

Un ringraziamento speciale va ai partner che hanno contribuito al successo di questa prima edizione dell’evento: la Polizia cantonale per la sensibilizzazione, il concessionario Yamaha M1 di Riazzino per la fornitura del simulatore e delle motociclette, l’Associazione Motociclisti Ticinesi per la gita in moto, ASTAG per il camion utilizzato nella dimostrazione dell’angolo cieco e lo Chef della Polenta per aver deliziato i presenti con uno speciale menù. Infine, un grazie al personale TCS: dagli esperti che hanno e ettuato i controlli alle moto, passando per lo sta che ha gestito l’accoglienza e la parte logistica per arrivare agli istruttori che hanno accompagnato i futuri biker in un approccio sicuro alla motocicletta.

Grazie a tutti, a presto!

72 touring |maggio 2024 SEZIONE TICINO
Postazione CCM per il controllo gratuito della moto Postazione simulatore per imparare a mettere le marce. La prova in pista con Fabrizio Masci, istruttore TCS. Postazione pit-bike con Roby Rolfo, istruttore TCS e pilota di moto. Un’ulteriore postazione per la prova moto in pista con Remo Zimara, istruttore TCS.

I nostri controlli in un colpo d’occhio!

Al centro tecnico TCS di Rivera e ettuiamo controlli tecnici che permettono di gestire meglio la manutenzione della propria auto ed evitare costosi interventi che possono, a volte, rivelarsi anche

Standard (60 min.)

Controllo della fanaleria, freni, e ammortizzatori, organi direzionali, motore (accensione, alimentazione, livelli).

Prezzo: 160 fr. / Prezzo Socio TCS 80 fr.

Pre-collaudo auto (40 min.)

Si valuta tutto lo stato dell’auto che deve essere presentata al collaudo u ciale. È rilasciata una lista di interventi necessari da presentare al proprio garagista di fiducia.

Prezzo: 120 fr. / Prezzo Socio TCS: 60 fr.

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Pre-collaudo furgoni e camper (50 min.)

Si valuta lo stato del furgone o del camper che deve essere presentato al collaudo u ciale.

Per i Camper non è incluso il controllo circuito gas della zona abitata..

Prezzo: 160 fr. / Prezzo Socio TCS: 80 fr.

Test occasione (100 min.)

Controllo della fanaleria, freni, ammortizzatori, organi direzionali, motore (accensione, alimentazione, livelli), verifica carrozzeria (incidentata)

Prezzo: 240 fr. / Prezzo Socio TCS: 120 fr.

Potenza motore auto (80 min.)

Controllo della potenza del motore di automobili

Prezzo: 240 fr. / Prezzo Socio TCS: 120 fr.

Potenza motore moto (50 min.)

Controllo della potenza del motore per motociclette

Prezzo: 160 fr. / Prezzo Socio TCS: 80 fr.

inutili. La garanzia sta per scadere e vuole conoscere lo stato dell’auto?

Ha ricevuto la convocazione al collaudo e vuole sapere lo stato della sua auto? Con quali costi? Sta valutando l’acquisto di un’auto

Test garanzia (100 min.)

Controllo della parti coperte dalla Garanzia prima che questa scada.

Prezzo: 240 fr./Prezzo Socio TCS: 120 fr.

Sicurezza (30 min.)

Controllo fanaleria, freni, ammortizzatori, organi direzionali.

Prezzo: 100 fr. / Prezzo Socio TCS: 50 fr.

Tachimetro (50 min.)

Controllo per la coerenza della velocità indicata.

Prezzo: 160 fr. / Prezzo Socio TCS: 80 fr.

Controllo specifico (10 minuti)

Controlli dedicati alla ricerca di specifici difetti secondo il tempo (per ogni 10 min.).

Prezzo: 30 fr. / Prezzo Socio TCS: 15 fr.

Check-up vacanze (60 min.)

Partire senza problemi! Un controllo per evitare delle «panne» che possono rovinare le vacanze.

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Luogo e orari

Centro tecnico TCS

Via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Orari d’apertura: lun–ven07.30–17.00

sab08.00–12.00

Appuntamenti

Telefono 091 935 91 35

Internet: tcs-ticino.ch

e-mail: sezioneTI@tcs.ch

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*Per e ettuare la potenza del motore si consigliano pneumatici di controllo forniti dal garagista. È sconsigliato e ettuarla con pneumatici invernali, da corsa, nuovi o rigommati. Inoltre la potenza motore sarà spinta fino alla velocità massima indicata dagli pneumatici.

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