Camping mon amour Quando comfort e avventura vanno a braccetto #6 |giugno 2023|Fr. 4.50 PROTEZIONE DEL CLIMA Una sfida per la mobilità individuale | RENAULT AUSTRAL est SU compatta ibrida | BELGIO our gastronomico nelle iandre tra birra, cioccolato e patatine fritte TCS SEZIONE TICINO CINEMA ESTIVO: OFFERTA SOCI PAGINA 69 IN ALTA QUOTA CON MINI ME EXPLORER PAGINA 70 L’EQUIPAGGIAMENTO DEL MOTOCICLISTA PAGINA 72
OFFERTA LETTORI: RILEVATORE
D’INCENDIO E D’ACQUA IN OMAGGIO!*
UNA BELLA SENSAZIONE, ANCHE QUANDO NON C ’È NESSUNO IN CASA
Novità! Protetti con il semplice tocco di un dito. I sistemi intelligenti con app avvisano in caso di furto con scasso, danni causati dall’acqua e incendio. In caso di emergenza, la centrale di allarme fornisce servizi di polizia e sicurezza, anche se non siete in casa. Assicuratevi il numero 1 in Svizzera.
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Benvenuti
La stagione del camping è iniziata e anche le infrastrutture del CS hanno riaperto i battenti. Una visita in quel di Mor e p. 10 evidenzia la grande varietà proposta da questa forma di vacanze in auge. C’è chi preferisce le comodità del camper alla classica tenda, oppure opta per l’alloggio glamping in affitto. Con un peso rimorchiabile di 1,5 tonnellate, la e aul u ral e h Full ri i o i p. 38 che abbiamo sottoposto al nostro test può benissimo trainare una casa su ruote.
SU compatto equipaggiato di numerosi sistemi avanzati di assistenza alla guida, si rivela confortevole e adatto alle lunghe percorrenze. oglia di partire più lontano
Magari a re a p. 56 l’isola più grande della recia permette di scoprire tesori culturali e naturali fuori dal turismo di massa.
Felix Maurhofer, caporedattore
p. 48
Un viaggio fra Anversa, Bruges e Gand per gustare le prelibatezze della cucina belga e qualche peccato di gola strada facendo.
Dei 5,4 milioni di pernottamenti registrati dai campeggi svizzeri, 900000 ricadono su quelli del TCS. Pagina 17
Nel 2022 il 47,5% dei furti di bici è stato perpetrato nelle città, e solo il 17,1% in campagna. Pagina 29
L’edizione in cifre
Per viaggiare il 67% degli svizzeri usa l’automobile, il 56% prende l’aereo e il 53% il treno. Pagina 23
TCS Sezione Ticino
68 Gli eventi promossi dal TCS
In
L’equipaggiamento
I nostri controlli tecnici
Offerta Telepass
69 Mendrisio Open Air: promozione soci 70
montagna con Mini Me Explorer 72
del motociclista 73
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Copertina: Laura Tuerke e Charles-Édouard Girard, TCS Camping Morges; foto: Olivier Vogelsang
3 giugno 2023
Emanuel Freudiger
La minaccia della criminalità online e il rischio di attacchi informatici, hackeraggio e furto d’identità crescono. Il TCS Libretto Protezione Internet o re un aiuto completo con consulenza e protezione da parte dei nostri avvocati e giuristi. Avversari invisibili su Internet: il TCS Libretto Protezione Internet viene in aiuto. Già da CHF 47.–all’anno Maggiori informazioni, consulenza e stipula: tcs.ch/librettoprotezione-internet 0844 888 111 tcs.ch/puntidi-contatto
la sTATISTIca
Mezzo di trasporto preferito per viaggiare
Due svizzeri su tre dichiarano di voler andare in vacanza con la propria automobile nei prossimi anni. Aereo e treno rappresentano un‘eventuale opzione solo per poco più della metà.
Qua e là
Pizzicando nella mobilità
la domanda
e tot e e ost ete se t e es s o st
32 000 km
b) 46 000 km
c)65 000 km
d) 80 000 km
Cambi in seno alla redazione
Dopo 33 anni quale redattore tecnico e vice caporedattore di « ouring», Marc livier Herren (a s.) si ritira per godersi il meritato riposo. Questo momento è giunto anche per Jér me Lathion (a d.), che durante 11 anni ha firmato e redatto testi per la nostra rivista, sempre di impeccabile qualità giornalistica. Nel corso della sua lunga carriera Marc livier Herren ha maturato un enorme kno ho specialistico che ha saputo comunicare ai lettori con chiarezza e perspicuità. Appassionato di motori, ha svolto innumerevoli test veicoli, ricercato articoli di fondo e assunto la responsabilità dell’edizione francese. Il team di redazione è stato completato, al 1 maggio 2023, da Daniel Riesen e Jér me urgener.
?
c) Risposta corretta: c) 65000 km, più di una volta e mezza la circonferenza della Terra. L’offerta è stata creata da Sentieri svizzeri, l’associazione per l’escursionismo che raggruppa 26 organizzazioni cantonali di turismo pedestre. Conta 1500 volontari in tutto il paese.
TCS dei viaggi
Fonte: Barometro
BSBS auto propria bus treno notturno auto a noleggio nave da crociera altri mezzi di trasporto 67% 56% 53% 14% 14% 11% 7% 14% aereo treno mw Foto ald 5 giugno 2023
La cifra
Secondo il ministero del turismo nepalese mai prima erano stati rilasciati tanti permessi. Impresa non economica: gli alpinisti provenienti soprattutto dalla vicina Cina e dagli USA devono pagare sui 10000 franchi per il solo permesso di affrontare la montagna più alta del mondo.
In pillole
Il TCS di nuovo partner del TdS
Il taglio del nastro per il our de Suisse 2023 (11–20 giugno) è imminente. Anche quest’anno la più importante gara ciclistica del nostro paese è affiancata dal maggior club della mobilità svizzero. Quale Road Safety Partner, il CS veglierà ad uno svolgimento sicuro delle corse. ra l’altro mediante tappetini di protezione per il our. tcs.ch/tour-de-suisse
Imparare online per l’esame teorico
I soci tra i 14 e i 25 anni possono accedere gratis alla piattaforma CS heorie24. asta inserire il numero di socio per potersi esercitare con manuale di teoria digitale, 200 domande ufficiali asa e simulazione del test. Così arriveranno perfettamente preparati all’esame di teoria per ciclomotori, scooter, moto o auto. tcs.theorie24.ch/it
Trasporto passeggeri, 1° trimestre record
Con 5,22 miliardi di chilometri persona nel primo trimestre 2023, il trasporto ferroviario passeggeri segna cifre mai raggiunte finora in questo periodo. La domanda ha addirittura superato quella del primo trimestre del 2019, precedente anno da primato. quanto emerge dal rapporto trimestrale sulle ferrovie di Litra e Unio ne dei trasporti pubblici.
Agli svizzeri non piace partire da soli
Lontano dalle masse: secondo un sondaggio condotto da Kuoni sulle preferenze di viaggio, per l’87% dei confederati quest’aspetto sarebbe molto importante. L’83% ha risposto che trascorre volentieri le vacanze nella natura, due terzi hanno un pallino per i roadtrip. Appena il 38% preferisce viaggiare da soli, e il 18% ha voglia di « orkation».
anti, uomini e donne, che si apprestano a scalare il Mount Everest quest’anno.
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6 touring
Mecca delle veterane
Dal 2 al 4 giugno, Lucerna ospiterà la «S iss Classic orld», la più grande fiera svizzera delle moto e autovetture d’epoca. ltre 200 gli espositori nazionali ed internazionali che vi partecipano con più di 700 oldtimer. Presente con uno stand anche il CS. Prenotando tramite il link qui sotto, i soci beneficiano di uno sconto di 5 franchi sul biglietto d’ingresso. ticket.tcs.ch
La storia, dalla tela ai pixel
dallo scorso anno che il Politecnico federale di Losanna (EP L) sta elaborando l’immagine digitale più grande del mondo. Si tratta del Panorama della battaglia di Morat dell’artista tedesco Louis raun. Il gigantesco dipinto circolare datato 1893 (in formato 100 10 m) è stato mostrato al pubblico per l’ultima volta all’Expo.02. Raffigura i Confederati e alleati nel momento della vittoria sull’esercito di Carlo il emerario, Duca di orgogna, durante la battaglia di Morat nel 1476. La versione digitale sarà da 1,6 terapixel.
Visto per voi
Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres Questa volta: evoluzione della quattro ruote
7 giugno 2023
Keystone/Cyril Zingaro
Top 5
Quali pesci popolano i grandi laghi svizzeri
Lemano
I laghi di Neuchâtel, Costanza e Lemano sono le zone più importanti per la pesca professionale in Svizzera. I pesci più catturati sono il coregone e il persico.
Resa pesca 2020: 254136 kg
Superficie in Svizzera: 345,4 km²
Neuchâtel
28 le specie accertate nel più grande lago interamente situato in territorio svizzero. I pescatori hobbisti pigliano soprattutto lucci e carpe.
Resa pesca 2020: 132709 kg
Superficie: 215 km²
TCS, si paga con fattura digitale
Il club si aggiorna ed implementa l’«eBill». I soci possono ora ricevere le fatture via online banking e pagarle direttamente, in tutta sicurezza e con pochi clic.
Costanza
Per i pescatori professionisti qui il coregone assume un ruolo preminente. Sono autoctone del Bodanico le specie C. wartmanni, macrophthalmus e arenicolus.
Resa pesca 2020: 102094 kg
Superficie in Svizzera 172,6 km²
Lucerna
Cosa accomuna coregoni e trote? Sono entrambi salmonidi e prediligono acque fresche ed ossigenate. Trovano nel Lago dei Quattro Cantoni l’habitat ideale.
Resa pesca 2020: 96949 kg
Superficie: 113,7 km²
Inviare le fatture per posta normale o e mail risulta dispendioso, non ecologico e a volte insicuro. In po che parole, antiquato. Con la nuova procedura «e ill», la fattura arriva direttamente nel conto e banking del destinatario, tramite il quale sarà poi liquidata: in maniera agevole, rapida e sicura come lo è l’ormai consolidato online banking. Consente di mantenere sempre sotto controllo le proprie fatture e i versa menti, che si autorizzano con alcuni clic. La fattura digitale «e ill» risparmia carta, e non richiede scan sioni né inserimento manuale dei dati. Considerando la comodità e i vantaggi offerti non stupisce che at tualmente siano già oltre 2,7 milioni gli utenti passati a questa modalità di pagamento. Da subito si possono ricevere pure le fatture del CS come «e ill».
Zurigo
Il lago è popolato da specie meno conosciute come ad es. il pesce sole introdotto involontariamente nelle acque nostrane proveniente dagli USA o l’abramide comune dal corpo tozzo.
Resa pesca 2020: 201157 kg
Superficie: 88,1 km²
Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.
Impostare «eBill» in tre semplici passaggi Installare la fattura digitale CS è un gioco da ra gazzi. Ecco come fare: per accedere fare dapprima il login al proprio e banking come di consueto. Nel menu selezionare ed attivare il servizio «e ill». Quindi aggiungere il ouring Club Svizzero alla lista degli emittenti di fatture ed inserire il proprio nu mero di socio CS. Ecco fatto. In seguito, si riceve ranno tutte le fatture del CS automaticamente e in forma digitale nel proprio conto e banking.
Attivare «eBill» e passare alla fattura digitale. Ulteriori informazioni su ebill.ch
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Fonte: UFAM –Statistica federale della pesca, stato 2020; Foto ald
8 touring
Mauritius Images
Spirito Swissair
Ogni orologio è un pezzo unico numerato
Ogni orologio è numerato sul retro ed è in edizione limitata e distribuito in tutto il mondo.
Elegante scatola di presentazione
L’orologio viene spedito in un’esclusiva scatola di presentazione ed è accompagnato dal Certificato di Autenticità numerato a mano.
Dettagli importanti:
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Dispone di tre precisi cronografi ed è realizzato con una cassa in acciaio inox dorata, da un bel cinturino in pelle e un elegante quadrante nero in stile cockpit.
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Festeggi i 90 anni della Swissair – la compagnia aerea del cuore
La Swissair è stata per 90 anni la compagnia aerea ammiraglia per eccellenza, perché con la sua attenzione alla qualità ha posto delle pietre miliari dell’aviazione per diversi decenni. Forse è per questo che nessun’altra compagnia aerea ha goduto di una tale fama in tutto il mondo. Nel 2021 la Swissair potrebbe festeggiare i suoi 90 anni.
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L’orologio da polso „SPIRITO SWISSAIR” rappresenta un prestigioso omaggio ai 90 anni della storia della Swissair. Una storia che racconta di una gloriosa ascesa, di grandi successi ma anche di dolorose sconfitte. L’orologio da polso con licenza ufficiale è dotato di una robusta cassa in acciaio inox dorato e un bel cinturino in pelle. Il quadrante in stile cockpit è ispirato all’elegante design della Swissair, dispone di tre cronograficon funzione cronometro ed è decorato dal logo originale Swissair e dalle date dell’anniversario. Ogni orologio è numerato sul retro, rendendo ciascun esemplare un pezzo inconfondibilmente unico.
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Passione campeggio
In tenda, senza fronzoli, van accessoriato oppure alloggio glamping, il campeggio continua ad esercitare un fascino tutto speciale, conquistando una clientela sempre più eterogenea. Appuntamento al villaggio TCS di Morges per saperne di più su un settore in fermento.
Testo Pascale Stehlin Foto Olivier Vogelsang
10 touring
Le roulotte dal design rétro sono piacevoli e funzionali. Non occorre portare altro che i propri effetti personali.
11 giugno 2023
Laura Tuerke e CharlesEdouard Girard controllano che sia tutto a puntino prima dell’arrivo degli ospiti.
C’è sempre qualcosa da fare per tenere in ordine il campeggio: Raphael Fivaz mentre pulisce i viali.
La giornata si annuncia tranquilla al campeggio TCS di Morges. Il tempo capriccioso di aprile ha fatto desistere i campeggiatori occasionali. Tuttavia, i residenti stagionali sono già lì, puntuali all’appello. E dietro le quinte, gli addetti a questo campeggio a 3 stelle sono al lavoro per offrire un’accoglienza impeccabile agli ospiti che occuperanno le 199 piazzole disponibili. La stagione si è aperta il 1° aprile e terminerà il 22 ottobre. L’équipe delle pulizie sta completando il secondo turno della giornata. Le donne puliscono i servizi sanitari dopo l’assalto mattutino. Spingendo i loro carrelli, riempiono i distributori di salviette asciugamani e sostituiscono i rotoli di carta igienica. Nel frattempo il gerente, Charles-Edouard Girard, controlla la lista delle prenotazioni assieme a Laura Tuerke, la ricezionista: «Dobbiamo essere pronti e anticipare il più possibile, perché il picco degli arrivi si verifica spesso intorno alle 14. I clienti, stanchi del viaggio, vogliono sbrigare rapidamente le formalità burocratiche», spiega. Originario di La Rochelle, in Francia, il 33enne ha preso in mano le redini del campeggio nel 2021 dopo aver lavorato per diversi anni in una struttura del Québec. Siccome negli ultimi giorni è piovuto molto, dai viali sta controllando le con-
Ldizioni del terreno. L’umidità è infatti il principale nemico di camper e caravan. Le loro ruote rischiano di affondare e possono rimanere incastrati, danneggiando il prato. Per prevenzione, si reca di persona dai campeggiatori per invitarli a spostare il veicolo sull’asfalto. Questa specie di geometria con i tetramini permette inoltre di sgomberare spazio verde per gli ospiti. «Se tutti rispettano le linee, i veicoli possono circolare più agevolmente sui viali», osserva il tuttofare. Poco distante, Raphael Fivaz, l’addetto tecnico, li sta spazzando con l’idropulitrice. Dopo si dedicherà alla potatura delle siepi.
Va per la maggiore il rétro-chic Situato direttamente sul Lemano, il campeggio vodese ha completato la sua offerta nel 2022 con un villaggio vintage che verrà ulteriormente sviluppato nei prossimi anni. Quest’originale declinazione del glamping permette ai vacanzieri di soggiornare in una delle tre roulotte d’epoca ristrutturate e sapientemente arredate. È un modo ideale per i campeggiatori novelli di scoprire i piaceri del plein air senza dover spendere grosse somme per l’equipaggiamento. Inoltre, non sempre è facile trovare un posto dove stazionare il
12 touring
Streamline Il travel trailer può essere affittato per godersi vacanze all’insegna del dolce far niente, con tanto di amaca e griglia.
Il camping di Morges in cifre
CARTA IGIENICA
520000 fogli usati nei servizi sanitari nel 2022. Attenti all’ambiente, si è scelta la carta igienica biodegradabile Ecolabel.
FILETTI DI PERSICO
Oltre 1900 piatti di questo pesce d’acqua dolce pregiato vengono serviti durante la stagione nel ristorante annesso La Véranda.
MANUTENZIONE
200 m3, tanti gli scarti verdi raccolti nella cura del campeggio vodese, fra tosatura del prato (erba) e potatura delle siepi (foglie e rami).
Bentrovati! Il gerente (a destra) saluta Béatrice e Daniel Buache. La coppia è solita affittare un posto stagionale.
Glamping anni 70 Indietro nel tempo. Una delle roulotte del villaggio vintage di Morges.
SERVIZIO PANETTERIA
2500 croissant sono stati forniti sul posto e consumati dai campeggiatori.
UFFICIO
1400 e-mail di corrispondenza avuta con i clienti prima del loro arrivo.
proprio camper o caravan d’inverno, ciò che può costituire un freno ad un tale investimento, non indifferente. Combinando la libertà tipica del campeggio alla vita all’aperto senza dover rinunciare agli agi, il glamping sta riscuotendo un bel successo ed incuriosisce sempre più vacanzieri, conferma il gerente: «La scorsa stagione qui a Morges la domanda per questa tipologia di alloggi è letteralmente esplosa e per il 2023 abbiamo già numerosissime riservazioni». Mentre continua il suo giro d’ispezione quotidiano, Charles Edouard irard incontra una coppia di habitué. éatrice e il marito Daniel arrivano alla loro piazzola con le braccia piene di materiale. Stanno finendo di sistemare la loro «casa» dove trascorreranno la stagione e salutano il gerente con un ampio sorriso. Ci si scambia ed aggiorna, raccontando cos’è successo durante l’inverno. Il campeggio è anche questo: «Spirito di semplicità che ti fa sentire accolti, come in famiglia» riassume éatrice uache, che frequenta il campeggio CS da 25 anni. I due anziani abitano in un appartamento nel centro di Morges, non lontano. uttavia, non avendo né terrazza né giardino, apprezzano la stupenda posizione del campeggio in riva al lago, con la piscina a pochi passi. ›
13 giugno 2023
Sempre più comfort
La famiglia uache ha iniziato ad andare in campeggio nel 1976, dapprima in tenda. Il gusto di questa forma di vacanza non l’ha mai abbandonata: «Mi piace non dover guardare l’orologio. Si mangia quando si vuole, a differenza degli alberghi con i loro orari dei pasti rigidi. Si vive più alla giornata, spontaneamente. Non devi pianificare con settimane di anticipo se vuoi fare un aperitivo con i vicini», s’entusiasma Daniel uache. razie alla lunga esperienza, la coppia ha vissuto da vicino gli sviluppi e cambiamenti del settore. Secondo loro «i camper sono diventati sempre più grandi e meglio equipaggiati. Anche se la maggior parte dei mobilhome ha dimensioni comprese tra i 7 e gli 8 metri, ci sono sempre più modelli lunghi 9 o addirittura 10 metri». li fa eco liver r tzner, responsabile del settore urismo e tempo libero del ouring Club Svizzero: «Negli ultimi anni il comfort nelle aree attrezzate è nettamente aumentato. La gamma dei veicoli ricreativi si è ampliata, pure negli allestimenti tecnici i van elettrici di ultima generazione, dotati di pannelli solari o riscaldamento a pavimento hanno contribuito a popolarizzare il campeggio. Non è più riservato ai bricoleur o avven-
turieri. ggi, quest’esperienza outdoor nella natura è alla portata di tutti. A testimoniarlo il fatto che nel solo 2022 in Europa sono stati immatricolati oltre 200000 nuovi camper. La pandemia ha dato un forte impulso a questo tipo di vacanza, attirando nuove fasce di clientela, e il boom ha contagiato anche i confederati.
Svizzeri amanti del campeggio
Secondo l’Ufficio federale di statistica, nel 2019 i pernottamenti generati dalla clientela svizzera hanno superato i 2,5 milioni, passando a 3,4 milioni nel 2020 e assestandosi a oltre 4,3 milioni nel 2021. I dati provvisori per il 2022 mostrano un rallentamento, ma sempre in aumento rispetto al 2019. Ciò è dovuto in parte alla ripresa dei viaggi all’estero, soprattutto in aereo. La persistente popolarità delle vacanze plein air trova conferma al campeggio CS di Morges, che ha chiuso il 2022 con ben 29000 pernottamenti.
Una roulotte attempata con targa svizzera che si avvicina lentamente alla reception attira la nostra attenzione. Alla guida c’è André ircher, nipote del famoso medico e nutrizionista Maximilian, inventore della famosa ricetta del muesli, caro agli svizzeri. Si fermerà qualche giorno:
VIP André Bircher (a s.), nipote del famoso medico e nutrizionista Maximilian, e il figlio sono di casa a Morges.
14 touring
«Apprezzo questo posto e ci vengo regolarmente con mio figlio Peter perché è tranquillo, pulito e ben posizionato». Un po’ più avanti, una giovane coppia si è già sistemata su sedie pieghevoli ed ammira la vista sul lago. iaggiano in un van con tenda sul tetto e fanno parte della nuova generazione di camperisti: «Stiamo assistendo ad un ringiovanimento della clientela. Molte coppie e famiglie hanno scoperto il turismo itinerante noleggiando o acquistando uno di questi pulmini», afferma Charles Edouard irard. D’altronde la cosiddetta vanlife ha fomentato l’interesse dei viaggiatori. Lanciata dai nomadi digitali, or-
Glamping in caravan
Il TCS propone diverse formule originali per vivere il glamping. Fra gli alloggi disponibili, eleganti lodge, un inedito faro, oltre ai pod e agli SwissTubes. Oppure perché non tuffarsi in atmosfere circensi abitando in un nostalgico carrozzone di legno sentendosi come i giostratori, acrobati o domatori di leoni d’antan? I caravan, tutti completamente attrezzati, consentono di abbinare la libertà offerta dal campeggio alle comodità cui si è abituati, e ciò senza dover già investire grosse somme per acquistare il proprio equipaggiamento. I bei carrozzoni circensi possono essere riservati ad esempio nel camping TCS di Lugano-Muzzano, situato in riva al lago, ma anche in quello di Flaach, sulle sponde del Reno oppure a Soletta sul fiume Aare. Informazioni e prenotazioni su camping-insider.ch/alloggi
I furgoncini con tenda apribile sul tetto fanno sempre più spesso capolino nei campeggi.
Dormire in un carro circo E sognare di essere un’equilibrista o un mangiafuoco.
Chiavi in mano per questa casa mobile. Ed è subito vacanza, senza bisogno di piantare la tenda o portare il proprio materiale.
Imprendibile la vista sul Lemano. Chi se la lascerebbe sfuggire? Certo non questi due.
› 15 giugno 2023
Disconnettersi è facile se ci sveglia ogni mattina con vista sull’acqua e le maestose montagne che fanno da
mai fa sempre più adepti fra chi sogna l’evasione e la libertà della vacanza on the road, lontano dalle masse. Un modo di vivere in movimento celebrato profusamente su Instagram e numerosi blog. Inoltre, la generalizzazione dell’home office durante la crisi da Covid ha permesso a parecchi di fruire della loro casa mobile come ufficio, sfumando i confini fra lavoro e tempo libero. La tendenza è confermata da auto svizzera. Il portavoce dell’associazione Christoph olnik cita come veicoli più ricercati: «I furgoni California e il Mercedes enz Marco Polo, attualmente i leader del mercato». Sebbene nel primo trimestre 2023 si sia constatata una flessione del 21%, le vendite di camper nuovi rimangono ad alto livello.
Il campeggio si reinventa
Ritroviamo éatrice uache indaffarata nel suo «giardinetto». Ha piantato dei bellissimi tulipani e narcisi nelle cassette davanti alla veranda. Suo marito Daniel ci mostra con orgoglio l’ultimo lavoro che ha appena fatto. Ha posato delle lastre a forma di piede sul terreno, così da non sporcarsi le scarpe in caso di maltempo. Una candela diffonde il suo gradevole profumo tutt’intorno.
Campeggiatori fedeli, da 25 anni Béatrice e Daniel trascorrono tutta la stagione a Morges.
cornice.
› 16 touring
A pochi metri il lago offre attività sportive e divertimento per tutti.
1949
L’anno in cui il Touring Club Svizzero introdusse la nuova categoria di «soci campeggiatori». Fra i primi operatori del turismo en plein air, in tenda o caravan, oggi il TCS con 25 infrastrutture è il maggior gestore di campeggi della Svizzera.
Il campeggio va di moda
In camper, roulotte, tenda o alloggio glamping: anche dopo il boom scatenato dalla pandemia, il campeggio continua ad andar forte e conta fra le forme di turismo e svago più popolari.
85
La percentuale degli ospiti che nel 2022 hanno prenotato una piazzola, perlopiù per il camper o la roulotte. Uno su sette soggiorni è stato trascorso in tenda. Il 15 percento ha optato per un alloggio in affitto.
Il numero di camper immatricolati in Svizzera alla fine del 2022, il doppio rispetto a dieci anni prima. Senza contare le 36 614 roulotte, il cui numero è rimasto relativamente invariato sull’arco dell’ultimo decennio.
I diversi tipi di alloggi affittabili nei campeggi del TCS. L’offerta comprende tende safari, caravan retrò e addirittura un romantico faro. Con oltre 8200 prenotazioni, il glamping, ovvero il campeggio in variante glamour, riscuote un successo persistente.
5,4
milioni i pernottamenti registrati nel 2022 dall’insieme delle circa 400 aree attrezzate in Svizzera. I soli campeggi TCS ne hanno totalizzato sui 900 mila.
2000
metri s.l.m. È qui che sorge il villaggio pop-up glamping del TCS, vincitore del premio ADAC Camping Award 2022 nella categoria Innovazione e progresso. Dal 23 giugno al 12 settembre, 22 lussuose tende di cotone accoglienti e confortevoli saranno di nuovo installate sull’Alp Nagens sopra Laax.
75,5
percento, ovvero ben tre quarti dei clienti dei campeggi TCS provengono dalla Svizzera. La maggior parte degli ospiti stranieri arrivano da Germania, Paesi Bassi e Francia.
30
Fonti:
17 giugno 2023
Ufficio federale di statistica, Touring Club Svizzero
87 416
Una giornata uggiosa
Per quando fa brutto, ecco il kit fai da te Made visible disponibile per i piccoli ospiti nei campeggi del TCS. Contiene materiale per bricolage con cui creare braccialetti o portachiavi riflettenti. Un modo per passare le giornate di maltempo combinando l’utile al dilettevole. Con questi accessori addosso, i giovani utenti sono meglio visibili nel traffico, a tutto beneficio della loro sicurezza. I lavoretti manuali sono adatti a bambini da 6 anni. Il TCS ha messo a disposizione dei campeggi circa 8000 kit. madevisible.swiss
Non sono gli unici che hanno decorato il loro spazio aggiungendo un tocco personale. I camper si sono trasformati in bozzoli graziosi dal design studiato nei minimi dettagli, a propria immagine. Dove i padroni possono vivere come meglio gli si addice, sentendosi come a casa, insomma. «Le persone desiderano vivere secondo il loro stile uscendo dagli schemi convenzionali. Si nota un trend verso l’individualismo e segnatamente una spiccata esigenza di spazio che garantisca la privacy anche in campeggio», commenta il responsabile CS liver r tzner.
Negli ultimi anni il campeggio ha definitivamente superato l’immagine stereotipata e un po’ vecchiotta. Attualmente lo si gode à la carte. Il cliente non ha che l’imbarazzo della scelta. Che si cerchi la semplicità, il contatto con la natura incontaminata, lo stacco dalla quotidianità, la libertà altrove oppure l’opportunità di lavorare in luoghi ispiranti e sempre diversi ma restando iperconnessi grazie alle moderne tecnologie oggi, il campeggio si presenta rinnovato in molteplici forme e modalità, tant’è che ciascuno può declinarlo a suo gradimento.
PiNCAMP – il portale del camping powered by TCS
Con PINCAMP organizzare le prossime vacanze diventa un gioco da ragazzi. Presenta i più bei campeggi di tutt’Europa e bastano pochi clic per effettuare la prenotazione direttamente online. Da quest’anno, è possibile riservare una piazzola o alloggio anche nei campeggi TCS tramite questo portale. Oltre 12000 le strutture presenti in tutt’Europa, 55000 recensioni lasciate da clienti reali e più di 5500 campeggi con classificazione ADAC. Oltre 190 000 campeggiatori aderiscono già alla comunity PiNCAMP. Scopri i campeggi più amati e i consigli del mese su: pincamp.ch/it/italia
Natura e sport: gli ingredienti che fanno del campeggio una scelta sempre più gettonata.
Aerofoto David Birri 18 touring
A volo d’uccello Il campeggio TCS affacciato sul lago di Ginevra, con le sue 199 piazzole.
Keystone/Philipp Salzborn l a a a erra ri a i a erie ri e er la ro u io e i a erie | er i a al re i e e e rale u ro e io e li a e o ili | i ari a e li e ifi i ul ifa iliari
EMORAB T R O TCSDEIVIAGGI A PAGINA 23-------------- ------VACANZE IN SVIZZERA 19 giugno 2023
Mobilità
Canada, avanti a passi quieti
Mentre si guarda ancora solo alla Cina per la produzione
«Il governo canadese sta facendo molto per rendere più pulita l’aviazione. Le aziende attive in questo campo sono molto sostenute», afferma lo svizzero André orschberg. L’ingegnere, diventato famoso come co sviluppatore e pilota del velivolo a lungo raggio Solar Impulse, ha informazioni di prima mano. In qualità di capo della H55, uno spin off nato dal progetto dell’aereo solare, è coinvolto in tre programmi nel paese del Nord America. La Pratt hitney Canada sta lavorando con il produttore di
motori elettrici per aerei e pacchi batterie di Sion allo sviluppo di un aereo ibrido elettrico. Inoltre, la H55 fornisce le tecnologie delle batterie per l’elettrificazione della flotta della più gran compagnia al mondo di idrovolanti, la Harbour Air di ancouver, e per un kit di conversione. Il fornitore di tecnologia di simulazione di volo, CAE Inc., lo sta progettando con il costruttore di aerei Piper per il diffuso modello Archer.
«Abbiamo sempre avuto a che fare con persone valide e molto motivate, sia
a livello di governo federale sia nella provincia del Québec. In Canada tutto si fa nel minor tempo possibile» dichiara André orschberg riassumendo le proprie esperienze.
Dall’estrazione al riciclaggio Sono solamente un paio di esempi che dimostrano che qui la politica e l’economia sono molto impegnate nell’adempiere alle direttive per il 2050: da quella data, secondo l’obiettivo climatico dell’associazione internazionale
In fatto di sostenibilità il Canada batte gli USA. Nella foto l’impianto di nichel della Vale Canada nel Labrador.
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di batterie e gli USA attirano investitori con generose sovvenzioni, anche il Canada persegue grandi obiettivi, ma senza grossi clamori. Ricco di materie prime, il paese modello vuole imporsi fra i protagonisti di questo settore.
Testo ulia e u
21 giugno 2023
Nathan Eddy
dell’aviazione IA A, il traffico aereo mondiale dovrebbe essere C 2 neutrale. Il secondo paese più vasto del mondo, dove l’aereo è un mezzo di trasporto indispensabile, non solo sta compiendo grandi sforzi per un’aviazione più rispettosa dell’ambiente, ma vuole anche diventare uno dei principali attori nella produzione di batterie. Nell’ambito della sua strategia «Mines to Mobility» (dalle miniere alla mobilità), il governo sta pianificando una catena di approvvigionamento, che va dall’estrazione dei minerali necessari alle fabbriche di batterie fino alla produzione di auto elettriche e al riciclaggio. I presupposti sono ottimali. ran parte dell’energia «verde» è ottenibile a buon mercato, e il Canada possiede praticamente tutti i minerali necessari per produrre le batterie. Cobalto, nichel e grafite vengono estratti in grandi quantità, mentre di litio ne è stato estratto molto poco negli ultimi anni per motivi di redditività. Comunque, la placca tettonica su cui poggia il paese ha grandi riserve di litio, soprattutto nella provincia del Québec. La lunga tradizione mineraria, un personale altamente specializzato e un’industria automobilistica innovativa, sono altri fattori decisivi che nel 2022 hanno catapultato il Canada al secondo posto, dopo la Cina, nella classifica mondiale delle catene di fornitura di batterie (agli ioni di litio) stilata dalla società di ricerca strategica loombergNE .
Più sostenibile degli USA
Dove i canadesi possono ancora segnare punti a loro favore è nell’estrazione sostenibile delle ambite materie prime. Ne è un esempio la società mineraria ale Canada, che tra l’altro estrae il nichel a erranova. Secondo la stessa azienda, per ogni tonnellata estratta nella raffineria di Long Harbour, vengono rilasciate 4,4 tonnellate di carbonio, cioè solamente un terzo di quella che è consi-
4,4
tonnellate di CO2 per ogni tonnellata di nickel vengono emesse nella raffineria Long Harbour di Vale Canada, vale a dire solo un terzo della media abituale.
derata la media del settore. In termini di sostenibilità, secondo loombergNE il Canada si piazza meglio degli Stati Uniti. Eppure tutti parlano del programma di investimenti da 750 miliardi di dollari USA, denominato Inflation Reduction Act (IRA), con il quale l’amministrazione iden vuole rendere l’industria statunitense a prova di cambiamenti climatici, garantendole un futuro.
Ad esempio, l’IRA prevede incentivi per l’acquisto di autovetture elettriche se una certa percentuale delle materie prime utilizzate proviene dagli USA o da paesi con i quali c’è un accordo di libero scambio, ossia Messico e Canada. Questo sta accelerando ulteriormente la corsa delle case automobilistiche europee e asiatiche verso siti nordamericani già esistenti per la produzione di celle e pacchi batteria, e diventare così più indipendenti dalla Cina.
razie alle generose sovvenzioni erogate dal governo, al gigantesco mercato dell’elettromobilità locale e alle capacità produttive già esistenti, gruppi rinomati come oyota e ord investiranno miliardi nella produzione di batterie negli Stati Uniti.
VW e Stellantis scelgono il Canada
A marzo è giunta la notizia che olks agen aprirà nella provincia dell’ ntario la sua prima fabbrica di celle al di fuori dell’Europa. Secondo il direttore generale del gruppo, liver lume, il Canada offre elevati standard di sostenibilità e condizioni economiche ideali. ià nel 2022 il gruppo tedesco aveva annunciato di voler investire nelle miniere ca-
1. Cina
2. Canada
3. USA
4. Finlandia
5. Norvegia
6. Germania
7. Corea del Sud
8. Svezia
9. Giappone
10. Australia
* batterie ioni di litio Fonte: BloombergNEF (BNEF)
nadesi. Anche Mercedes enz prevede di rafforzare la collaborazione con il Canada, mentre il colosso multinazionale dell’automobile Stellantis (Chrysler, Dodge, Citro n, Peugeot ecc.), insieme al conglomerato sudcoreano L , ha in programma l’apertura di una fabbrica di batterie nell’ ntario nel 2025.
André orschberg dal canto suo intende produrre pacchi batteria H55 nella regione di Montréal già l’anno prossimo. convinto che «sono necessari gli sforzi di molti paesi per realizzare questa massiccia transizione verso la mobilità elettrica. Il Canada svolgerà sicuramente un ruolo preminente in questo mercato».
Le materie prime – cobalto, grafite e nichel – abbondano in Canada.
Ottimo secondo posto nella classifica globale BNEF 2022 per le catene di fornitura di batterie*
22 touring
Viaggiare nel dopo-pandemia
Sebbene si possa ripartire all’estero senza limitazioni, circa la metà degli svizzeri preferisce trascorrere in patria le vacanze. quanto emerge dall’ultimo arometro CS dei viaggi. L’automobile rimane il mezzo di trasporto per eccellenza.
La crisi sanitaria è un vago ricordo ora che tutti i paesi hanno riaperto le frontiere al turismo. Pur sentendosi di nuovo sicuri in viaggio, i confederati sono ancora restii a partire all’estero. Le relative cifre non sono quindi ancora ai livelli pre pande mia del 2019. Circa la metà degli interpellati pre vede di rimanere in patria per le vacanze, dato che sorprende considerando la reputazione degli sviz zeri di essere dei grandi viaggiatori. Le mete all’e stero attirano soprattutto i più giovani. Anche i soci del CS tendono a scegliere location più lontane del resto della popolazione. Ecco alcuni risultati del sondaggio condotto fra metà febbraio e marzo 2023 dall’istituto S. Un campione di 1010 abi tanti sono stati contattati per telefono, altri 1039 soci CS hanno risposto online al questionario dell’istituto bernese, che dal 2017 elabora il aro metro dei viaggi su incarico del CS.
TCS Info per paese: una fonte ricercata
Negli ultimi anni, in un contesto eccezionalmente instabile e la giostra delle restrizioni per il covid, è stato ancor più importante aggiornarsi sulla si tuazione nei vari paesi. Parecchi hanno scoperto e fruito delle informazioni turistiche del CS, che consentono di procurarsi rapidamente il quadro at tuale e i dati essenziali su oltre 200 destinazioni. Il sondaggio conferma che le visite alle pagine dedi cate del CS sono fortemente aumentate nell’ul timo biennio. Nella fascia fra 18 e 39 anni, ben una su due persone dichiara di consultarle sul eb.
La guerra in Ucraina sembra suscitare appren sioni tutt’al più marginali. La metà circa degli in tervistati opina che sia diventato più sicuro viag giare nel 2022. Quattro su cinque sono fiduciosi che lo sarà ancor di più nel corso di quest’anno.
Fattori di rischio: scioperi in secondo piano
La sicurezza personale rimane la principale preoc cupazione nella scelta della meta. Pianificando le vacanze priorità assoluta viene data alle condizioni e alla sicurezza di approvvigionamento in loco.
L’89% degli abitanti giudica questo aspetto molto
o piuttosto importante. Pure un’eventuale minaccia terroristica e la criminalità incidono sulle decisioni dei più. Per contro, il rischio di scioperi, seppur fre quenti di questi tempi in alcuni paesi limitrofi, non è particolarmente sentito.
Dopo gli ultimi anni pieni di incertezze, chi programma un viaggio apprezza le vie brevi e la comunicazione efficiente con la Svizzera in caso di emergenza all’estero. ilo diretto, questo, di cui beneficiano i titolari del CS Libretto E I. L’impor tanza di viaggiare protetti è cresciuta, mentre l’in teresse per le possibilità di prenotare o stornare all’ultimo minuto e per le assicurazioni che rimbor sano le spese di annullamento è diminuito ora che la pandemia sta finendo e il virus non fa più paura.
Meno sensibili all’ambiente Durante la pandemia l’automobile si è affermata come mezzo di trasporto preferito. A tutt’oggi è sinonimo di flessibilità per i più. Ed infatti il 67% degli svizzeri la privilegia per viaggiare, il 56% opta per l’aereo. Con il 53%, il treno è invece rele gato al terzo posto. Questa tendenza trova riscon tro nel fatto che, rispetto ai rilevamenti precedenti, l’impronta ecologica del viaggio sia un parametro che assume meno peso nelle decisioni e nell’orga nizzazione delle ferie.
L’aumento del costo dell’energia nel 2022 e l’in flazione – che da noi è arrivata fino al 3,5%, ma che in alcune delle destinazioni europee fra le più amate dai confederati ha superato, talora netta mente, il 10% – hanno fatto sì che un terzo degli interpellati abbia dovuto rivedere i propri piani ed adeguarli alla difficile situazione economica venu tasi a creare. Hanno cioè ripiegato su offerte più convenienti, ridotto la durata del soggiorno o addi rittura rinunciato del tutto a partire oltreconfine. E questo in Svizzera, nazione annoverata fra le più ricche del mondo. jl
67% di preferenza in automobile Come pensano di viaggiare gli svizzeri 56% di preferenza in aereo 53% di preferenza in treno 23 giugno 2023 BAROMETRO VIAGGI TCS
Viaggiare sicuri in Svizzera e all’estero tcs.ch/eti
«Incoraggiare anziché proibire»
Quest’inverno le autorità hanno chiesto ai cittadini svizzeri di risparmiare energia. Il TCS ha raccolto l’appello, cosa ha fatto e cosa prevede di fare ancora in futuro?
Peter Goetschi: Affrontiamo la situazione con pragmatismo e misure concrete. Abbiamo installato pannelli fotovoltaici sul tetto della nostra nuova sede amministrativa di Ostermundigen nei pressi di Berna e dei centri dislocati di Emmen (LU) ed Ittigen. Il garage sotterraneo a Ostermundigen è dotato di wallbox per la ricarica di auto e bici elettriche. Nella sede centrale a Vernier stiamo altresì investendo nell’efficienza energetica dell’immobile come pure nell’infrastruttura di ricarica per i nostri dipendenti. Esaminiamo costantemente gli impianti, ad esempio di ventilazione, riscaldamento o illuminazione, per sfruttare ulteriori margini di miglioramento a livello operativo. Quest’inverno abbiamo così potuto risparmiare circa il 10 percento di energia a conferma del fatto che tutti possono e devono contribuire alla soluzione di questa problematica.
Vi sono però timori che non sarà possibile produrre energia rinnovabile sufficiente a far fronte alla crescente elettrificazione non solo dei sistemi di riscaldamento, ma anche della mobilità.
È indubbio che dobbiamo investire in fonti rinnovabili se vogliamo uscire dal fossile. Aprendo al solare alpino (semplificazione della disciplina per la costruzione di grandi centrali fotovoltaiche ad alta quota, ndr.) il Parlamento ha dato un forte segnale in tal senso. Ma a prescindere da tali maxiprogetti, dobbiamo ottimizzare l’efficienza energetica. Con le pompe di calore e i veicoli elettrici stiamo già compiendo un passo nella direzione giusta. Il motore elettrico è da tre a quattro volte più efficiente di quello a combustione. È vero che in definitiva avremo bisogno di più elettricità, ma complessivamente di meno energia. È questo, in sostanza, il traguardo al quale puntiamo e che dobbiamo raggiungere.
L’energia è il fulcro della legge sul clima messa al voto il 18 giugno. Perché il TCS ha deciso di sostenerla?
La Confederazione ha ratificato l’Accordo di Parigi e quindi si è impegnata ad intraprendere i
A colloquio con il presidente centrale del TCS per parlare della legge sul clima che voteremo prossimamente. Nell’intervista
Peter Goetschi spiega perché il TCS dice sì e quali sfide saremo chiamati a gestire nella mobilità individuale.
Intervista Dino Nodari Foto Emanuel Freudiger
24 touring
Peter Goetschi si fa promotore di un’infrastruttura efficiente.
passi necessari per realizzarne gli obiettivi. La legge mira a far sì che la Svizzera possa arrivare a zero emissioni nette entro il 2050. Anziché proibire, fa leva su incentivi mirati e fissa obiettivi intermedi sensati. Inoltre la legge tiene conto della fattibilità economica e tecnologica dei provvedimenti. Traccia dunque un cammino realizzabile verso gli obiettivi dell’Accordo sul clima, senza peraltro sancire divieti. È precisamente questo l’aspetto che ha determinato la presa di posizione del TCS.
Ciò significa che non cambierà nulla per quanto riguarda la mobilità?
La mobilità è direttamente interessata dalla votazione attraverso i valori indicativi previsti dalla legge. Le relative modalità di attuazione dovranno però essere definite nell’ambito della nuova normativa sul CO2 attualmente in discussione in parlamento. Ovviamente, seguiremo da vicino questi sviluppi e il contributo che la mobilità può e deve dare alla protezione dell’ambiente. È fuori dubbio che il settore dei trasporti debba ridurre progressivamente l’impronta di carbonio, ma questo dovrà avvenire mediante incentivi piuttosto che divieti.
Ho
Secondo lei la legge sul clima provocherà un aumento del prezzo della benzina?
È importante garantire che il traffico individuale motorizzato rimanga attraente ed accessibile. Il passaggio alla mobilità elettrica non si farà dall’oggi al domani. Non si può certo pretendere che la gente cambi auto ogni anno. Ed è sbagliato volerle far ingoiare la svolta a colpi di massicci rincari dei carburanti fossili. Piuttosto si tratta di sviluppare condizioni quadro adeguate. Nell’ambito della legge sul CO2 ci batteremo per impedire che i prezzi dei carburanti salgano alle stelle.
Cosa si aspetta il TCS su questo versante?
È fondamentale favorire lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica. Soltanto se si crea una rete capillare le persone saranno disposte a passare all’elettrico. Occorre cioè offrire la possibilità di ricaricare l’auto al proprio domicilio, e segnatamente nelle case plurifamiliari. Altro punto essenziale, incoraggiare la transizione evitando peraltro rincari smisurati dei prezzi dei carburanti. Non spetta alla politica imporre arbitrariamente una tecnologia. Se vogliamo trovare soluzioni efficaci ed innovative dobbiamo rimanere aperti al progresso tecnologico.
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Modulo d’ordine
Da posto auto a stazione di ricarica
Il successo delle auto elettriche rende impellente l’installazione di posti di ricarica negli edifici. Nuove linee guida per proprietari ed amministratori di immobili in affitto.
Oggi i veicoli a benzina sono di gran lunga più numerosi di quelli elettrici. Ma la tendenza è chiara: l’anno scorso una vettura nuova su quattro messe in circolazione in Svizzera era ricaricabile. Secondo stime prudenti, entro il 2030 un terzo delle automobili di nuova immatricolazione lo sarà e avrà bisogno di un punto di ricarica. La problematica si fa particolarmente sentire dato che il 60 percento della popolazione abita in affitto. Proprietari e gestori immobiliari devono quindi trovare soluzioni adeguate per rispondere alle esigenze degli inquilini che hanno un’auto con la spina e vogliono ricaricarla nel garage sotterraneo. È prevedibile che il loro numero crescerà massicciamente nei prossimi anni.
Costi approssimativi e requisiti legali I proprietari di immobili con più unità abitative devono confrontarsi con la questione circa l’infrastruttura di ricarica adeguata da predisporre per i locatari. È a loro che sono destinate le nuove linee guida concepite da Swiss eMobility con il sostegno di Svizzera Energia e di un ampio gruppo di esperti, servizi specializzati ed associazioni, fra cui il TCS. Forniscono consigli sulla procedura da seguire nella pianificazione e realizzazione di un impianto, a cominciare dagli studi preliminari con particolare attenzione all’edificio esistente. I costi d’installazione variano notevolmente in funzione dei parcheggi, ma il documento contiene pure un quadro dei costi estimativi e dei regolamenti applicabili.
La pubblicazione s’inserisce nella Roadmap elettromobilità 2025, programma sostenuto dall’Ufficio federale dell’energia e dall’Ufficio federale delle strade. Ha lo scopo di promuovere lo sviluppo della mobilità elettrica grazie allo sforzo congiunto dei vari attori quali il TCS. Tutto ciò che c’è da sapere in tema d’infrastruttura di ricarica è consultabile sul portale indicato qui sotto. dno ricarica-punto.ch
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Ladri di biciclette
Le bici, tradizionali ed elettriche, sono i veicoli più rubati in Svizzera. Altra triste realtà, questi furti non vengono quasi mai risolti. Le e-bike costose sono merce particolarmente ambita dai malviventi.
27 413
le biciclette rubate nel 2022 (furti denunciati) in Svizzera, pari al 59,1% di tutti i veicoli sottratti (totale 46 385).
8
Nell’ottavo mese (ovvero agosto) si registra il picco di furti, con il 13,4 percento del totale, mentre febbraio è il mese in cui ne vengono rubate meno (3,6%). I ladri sono attivi in prevalenza tra le sette e le nove del mattino e verso sera tra le diciassette e le diciannove.
47,5 percento, ovvero la maggioranza delle bici vengono portate via in città, contro il 35,4% negli agglomerati e appena 17,1% in campagna.
14
milioni di franchi, a tanto ammontano i danni per furto di bici nel 2022 secondo AXA Assicurazioni SA.
Nel 2021 il furto di una bici è costato in media 1740 franchi, a causa del più elevato valore delle elettriche trafugate. Tre anni prima il dato era infatti inferiore di circa 500 franchi.
59
percento, ecco la crescita dei furti di e-bike nel 2022 rispetto all’anno precedente. In totale sono sparite 14 153 bici elettriche. Appena il 5,1% dei casi è stato risolto.
17
volte più alta la frequenza* dei furti di bici commessi nel canton Basilea Città rispetto al Ticino, fanalino di coda della «classifica». In ordine seguono Argovia, Basilea Campagna, Berna, Soletta e Zurigo. * reati per mille abitanti
2,9
La percentuale dei furti di biciclette risolti. La quota è così bassa perché in molti casi il bottino finisce oltre confine.
Fonti:
Testo Felix Maurhofer Illustrazione Oliver Maier
Statistica criminale di polizia 2022, UST, AXA Assicurazioni SA
29 giugno 2023 I fatti
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touring 32
Dacia, sfida all’essenza
Con una tecnologia affidabile, una gamma ben calibrata e prezzi netti bassi, Dacia punta sul minimalismo e manda in fibrillazione il mercato dell’auto. Nel futuro della marca, trazioni alternative e materiali sostenibili.
33 giugno 2023
Testo Felix Maurhofer
Il marchio Dacia – parte del gruppo Renault – viaggia sulla cresta dell’onda grazie al suo concetto mirante a produrre auto affidabili, attrattive e convenienti. I dati di vendita in Svizzera sono impressionanti: nel primo trimestre 2023 le vendite sono aumentate del 52% a 2200 veicoli. Il fabbricante ha raggiunto così il nono posto in graduatoria, con una quota di mercato del 3,8%. In Svizzera si apprezza soprattutto il modello Duster, seguito dalla Sandero, dalla Jogger e dalla Spring Electric. Claudia Meyer, direttrice di Dacia Svizzera, in un comunicato stampa prevede un’ulteriore crescita: «la Jogger Hybrid 140 appena lanciata darà ulteriore slancio al nostro marchio. Questo perché crescerà il segmento di clientela che desidera viaggiare elettrico in città, ma chiede anche piena autonomia per le lunghe percorrenze».
Nel mondo, Dacia nei primi tre mesi del 2023 ha venduto ben 171789 auto (+34 percento). Arriva così al 4,6% la quota del mercato auto in Europa della marca. Xavier Martinet, direttore Commerciale e Marketing di Dacia, spiega questo successo da un lato con la nuova
identità del marchio e dall’altro con l’offerta ampliata di veicoli elettrificati e l’introduzione dell’apprezzatissima variante di equipaggiamento Extreme. Dal 2004, Dacia ha già venduto oltre 8 milioni di veicoli in tutta Europa.
Esperimento Manifesto
Il prototipo minimalista di fuoristrada Manifesto rivela a cosa potrebbero assomigliare in futuro i modelli Dacia. Niente più portiere e finestrini, mentre il portellone posteriore serve anche come versatile superficie di lavoro. L’intero abitacolo è impermeabile e può essere pulito con facilità. Il portapacchi modulare, le batterie e i gruppi ottici estraibili, così come pure materiali riciclati sono altre caratteristiche vincenti della concept. Karin Kirchner, direttrice della Comunicazione di Dacia Svizzera, spiega che la Manifesto è un laboratorio di idee e non andrà mai in produzione tale e quale. Alcuni dettagli dovrebbero essere integrati nella nuova Duster. Karin Kirchner non ha invece potuto anticipare quanto rapidamente Dacia passerà all’elettrificazione totale. «Con la Spring, Dacia offre tuttavia già oggi
l’auto elettrica più conveniente sul mercato svizzero e contribuisce a democratizzare la mobilità elettrica. I nuovi veicoli della marca saranno elettrificati passo a passo, quando sarà ritenuto necessario, ma non prima».
Outdoor e sostenibilità Sempre secondo Karin Kirchner, con la linea d’allestimento Extreme, la marca punta alla clientela appassionata di outdoor, quindi potrebbero trovarsi a viaggiare su strade sterrate. Per attirare gli amanti degli sport d’avventura, prossimamente oltre alla trazione integrale, sarà messo sul mercato un kit da campeggio che permetterà di istallare sulla Jogger un letto a due piazze. Inoltre, è prevista una tenda a quattro posti da agganciare al veicolo. Una creatività che Dacia mostra pure con il portapacchi modulare che si fissa alle barre del tetto.
Per ridurre il peso del veicolo, il fabbricante rinuncia a tecnologie superflue o a componenti puramente cosmetiche. E dà la priorità all’uso di materiali riciclati. Ad esempio, il 12% delle plastiche usate sulla Duster provengono da materie recuperate. In futuro sui nuovi
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La concept-car Dacia Manifesto è completamente pensata per le esigenze outdoor.
Foto Dacia 34 touring
Progettando il futuro gli ingegneri Dacia testano gomme airless a prova di panne e di usura.
Si può sostare su posti adibiti a ricarica?
Dal 1 gennaio 2021 esistono posteggi con il simbolo della «Stazione di ricarica». Si reperiscono facilmente grazie alla superficie verde con demarcazione gialla. Non basta però che l’auto sia a propulsione elettrica per potervisi fermare. Il veicolo deve essere messo in carica, ovvero collegato alla colonnina per tutto il tempo della sosta. Questi stalli sono vietati a veicoli che non si possono rifornire all’infrastruttura predisposta. L’automobilista in difetto è passibile di multa disciplinare che varia da 40 a 100 franchi a seconda della durata dell’infrazione. Se la sosta abusiva supera poi le 10 ore si rischiano sanzioni più gravose. Su questi spazi riservati non si può quindi parcheggiare «normalmente». Secondo la normativa vigente la segnaletica aggiuntiva «Stazione di ricarica» è ora prevista sia per le aree di parcheggio che per le aree di divieto di parcheggio: in presenza del cartello «parcheggio vietato», l’ulteriore indicazione «permesso» sta a significare che le auto elettriche sono autorizzate a sostarvi per effettuare la ricarica.
Vera Beutler Dr. iur., responsabile Info-Center «Diritto &
Lex4you
Assicurazioni» lex4you.ch
Niente finestrini, perciò serve un abitacolo impermeabile.
I fari sono amovibili e possono esser usati come pratiche torce.
Modulo d’alimentazione per dispositivi elettrici esterni come GPS, laptop o fotocamera.
Dietro può essere agganciata una tenda quattro posti.
35 giugno 2023
La Jogger Extreme può essere equipaggiata per il campeggio.
modelli la loro percentuale dovrebbe salire al 20%. Per il sottoscocca della Sandero Step ay vengono già impiegati polimeri rigenerati. Una scelta che Dacia definisce «Eco Smart». La preoccupazione per l’ambiente peraltro contagia anche gli spazi espositivi della marca, che sono concepiti in maniera sostenibile e flessibile. Negli sho room viene anche impiegata la realtà aumentata, affinché il cliente possa provare virtualmente l’auto desiderata seduto comodo in poltrona.
Affidabile tecnologia Renault
Il costruttore di auto, nato in Romania, riesce sempre a produrre nuovi modelli che uniscono spaziosità, comfort e look moderno con la convenienza. il caso della Spring completamente elettrica (da 19990 franchi) che è già stata ordinata 110000 volte. Come comunica il gruppo Renault, l’unità aziendale Dacia trae profitto da crescenti sinergie. Ad
esempio, impiega sempre più spesso la flessibile piattaforma CM dell’alleanza, riducendo così da quattro ad una sola il numero di piattaforme per i suoi veicoli e da diciotto a undici i tipi di carrozzeria. In entrambe le fabbriche in Romania e Marocco, entro il 2025 dovrebbero essere prodotti tre ulteriori modelli in aggiunta alla Sandero, Jogger, Duster e Spring. ra questi la Dacia igster, SU che fa parte della categoria delle compatte (segmento C). Anche questi nuovi modelli saranno sviluppati tenendo fede alla filosofia che prevede di impiegare solo sistemi tecnologici affermati e veramente necessari. Da notare peraltro che molto di ciò che Dacia riteneva ancora inutile 18 anni fa, oggi è considerato essenziale dalla clientela. La dotazione di serie include così sia climatizzatore sia sistema multimediale nelle versioni di base quest’ultimo è semplicemente costituito dal proprio smartphone connesso all’auto.
Gli inizi con la Dacia 1100
In collaborazione con Renault, nel 1968 uscì dalla fabbrica rumena di Colibasi la prima Dacia 1100 (licenza Renault 8). Seguì la Dacia 1300 (licenza Renault 12), che fino al 2004 fu costruita in ben 1,9 milioni di esemplari. Nel 1978 il contratto di licenza con Renault terminò. Il nome Dacia era stato preso a prestito dalla storia della Romania: era infatti il nome latino di quei territori quand’erano una provincia romana. Dopo il crollo del muro di Berlino e la fine della guerra fredda, Dacia avviò una collaborazione con Peugeot. Ne nacque la Dacia Nova, ricavata dal modello Peugeot 309. Nel 1999 Renault acquisto la marca rumena. Ne seguirono i modelli SupeRNova e Solenza. Quindi arrivò il successo della Logan, proposta sul mercato a 5000 euro. Dal 2005 questo modello fu proposto anche in Europa occidentale. Grandi successi di vendita furono poi la Sandero e anche la Duster, lanciata per la prima volta nel 2010. Oggi la Dacia è presente in 44 paesi europei e del bacino mediterraneo. Produce i modelli Sandero, Jogger, Duster e Spring Electric.
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Prossimamente il ventaglio dei quattro attuali modelli Dacia sarà ampliato con la Bigster.
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smissione multimodale priva di frizione che innesta il motore termico. Il sistema chiama in causa i vari vettori in funzione della situazione di marcia in modo da economizzare energia. Nella prova su strada i consumi si sono fissati a 5,6 litri per 100 km. Le prestazioni sono notevoli e anche il comfort di viaggio è risultato discreto.
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L’equipaggiamento della versione Extreme può definirsi completo. La strumentazione digitale e il sistema multimediale connesso allo smartphone sono moderni e di uso immediato. I materiali dell’abitacolo sono di qualità e creano
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L’emisfero ibrido
Questa vera SU compatta riduce i consumi traendo profitto dalla sofisticata motorizzazione ibrida, che oscilla tra comfort elettrico e vibrazioni del 3 cilindri. La Renault Austral si distingue dal resto del segmento per l’allestimento curato che associa ambiente confortevole e tecnologico.
Testo Mar li ier erre Tecnica rea u eri Foto a uel Freu i er 38 touring
SUV compatta classica, l’Austral è caratterizzata da una firma luminosa a C.
Bozzolo tecnologico
Il pannello digitale completa una qualità percepita valorizzante.
A proposito di SUV ibride
Ibridazione sofisticata
L’Austral ibrida inaugura una motorizzazione complessa costituita da un motore benzina 1,2 l turbo e due elettrici. Quello da 68 CV con funzione di propulsore, mentre il motore-generatore da 34 CV assicura l’accensione dell’1,2 l, i cambi e la ricarica della piccola batteria (2 kWh).
La Renault Austral si propone quale dichiarato modello di riconquista nella blanda scia del predecessore Kad ar. Se il suo design di tipo convenzionale non è così eccitante, questa SU compatta è esemplare in materia di presentazione interna. Innanzitutto, per il pannello digitale a L di bella fattura. ltre all’eccellente risoluzione, lo schermo tattile offre una reattività di prim’ordine. Il tutto troneggia dentro una plancia di bordo affusolata dalle rifiniture elaborate. Rivestimento in schiuma, liste con cromature satinate e modanature in vero legno di frassino creano un ambiente stile cocoon che si prolunga fino all’interno delle portiere tappezzate. Idem dietro. Non evidente per la categoria.
Nella tradizione Renault, l’Austral è dotata di serie di un sedile posteriore scorrevole che permette di modulare lo spazio per le gambe. Un vano posteriore di dimensioni corrette che accoglie in maniera davvero onesta i passeggeri. Stesso discorso per il bagagliaio dall’architettura regolare che tuttavia perde 70 litri nella versione ibrida. li schienali dietro sono ribaltabili a distanza tramite due leve. Peccato che generino un grosso scalino nel piano di carico.
L’Austral ull Hybrid monta due propulsori, uno a benzina da 131 C e uno elettrico da 68 C . Le partenze avvengono sistematicamente in modalità elettrica. Come sulle ibride classiche, la piccola batteria agli ioni di litio permette tuttavia soltanto di fare brevi tratti. Comunque, la loro proporzione si è rivelata essere del 44% sul percorso RDE CS. E l’Austral viaggia in un silenzio
Quattro ruote sterzanti
Il telaio eredita un sistema a quattro ruote sterzanti di 3a generazione. In funzione dei dati dello sterzo, del motore o dell’ESP, un azionatore posto sull’asse posteriore a bracci multipli imprime una mini sterzata alle ruote posteriori nella stessa direzione delle ruote anteriori (max. 1 grado) oppure nel senso opposto in caso di manovre a bassa velocità (max. 5 gradi).
Guida predittiva
Questa SUV è dotata di una guida autonoma di livello 2. Il sistema utilizza i dati di geolocalizzazione e una cartografia che include rotonde e curve marcate per decelerare l’auto quando si avvicina. Dopo di che riaccelera da sola. In più, il regolatore ACC con funzione stop and go riparte automaticamente fino a un lasso di tempo di 30 secondi.
› 39 giugno 2023
SCHEDA TECNICA
CARROZZERIA
Pura SUV compatta, la Renault Austral si distingue per la firma luminosa a C così come per un cofano e fianchi moderatamente scolpiti. Dietro, il divano scorrevole su 16 cm riserva uno spazio per le gambe nella norma. Il bagagliaio ben configurato perde 70 litri rispetto alla versione mild hybrid.
ABITACOLO
VEICOLO PROVATO
Renault Austral E-Tech full hybrid 200 iconic: 5 porte, 5 posti, 44700 fr. (auto test: 51 650 fr.)
Gamma: da mild hybrid techno, 160 CV (37600 fr.) a full hybrid Esprit Alpine, 200 CV (45800 fr.)
Opzioni: vernice metallizzata (650 fr.), assistenti moderni (600 fr.), head up display (650 fr.), asse posteriore sterzante (1600 fr.), fari a matrice (950 fr.)
Garanzie: 3 anni/100000 km di fabbrica e sistema ibrido; 8 anni/160 000 km su batteria ioni di litio; garanzia mobilità: 3 anni; garanzia antiruggine: 12 anni
Importatore: Renault Suisse SA, 8902 Urdorf, renault.ch
DATI TECNICI
Motore: 3 cilindri, 1,2 l turbo benzina, 131 CV + sincrono, 68 CV, 200 CV cumulati, 205 Nm; batteria ioni di litio 2 kWh; cambio 2+4 rapporti, trazione anteriore
Peso: 1702 kg (veicolo del test), totale ammissibile da 2098 a 2153 kg, carico rimorchiabile 1500 kg
Rivestimenti in schiuma, modanature in vero legno, inserti cromati: l’ambiente è curato e caldo. Il grande pannello digitale a L che ingloba il cockpit e lo schermo tattile in stile tablet è altrettanto seducente e presenta, oltretutto, una risoluzione esemplare.
COMFORT
L’insonorizzazione curata è perturbata, nell’uso urbano, dal borbottio puntuale del 3 cilindri e da un ammortizzamento un filo rigido. Va meglio in autostrada dove l’Austral si rivela una buona ammiraglia.
PREZZO-PRESTAZIONI
Senza essere a buon mercato, offre una dotazione corretta nella versione base (navigatore, telecamera di retromarcia), mentre la versione iconic in aggiunta vanta cerchi da 20”, portellone motorizzato e sedili riscaldabili. I vari optional sono offerti a prezzi moderati.
COMPORTAMENTO
Dotata di treno posteriore sterzante (1600 fr.), dà prova di agilità rivelandosi rassicurante, per quanto non ludica. Il treno anteriore grazie allo sterzo davvero diretto è ben incollato alla carreggiata, ma manifesta effetti di coppia nelle ripartenze su fondo bagnato.
MOTORE / TRASMISSIONE
Questa ibrida moltiplica le fasi elettriche in città. Il viaggiar placido è frequentemente interrotto dall’entrata in funzione del 3 cilindri. Una volta carico, questo motore diventa discreto. L’alternanza delle fasi elettrica e ibrida è ben orchestrata, ma soffre di leggeri contraccolpi dovuti al cambio con innesto a denti. I 200 CV cumulati si fan sentire, benché non esprimano una vera sportività.
CONSUMO
L’Austral si è accontentata di 5,7 l/100 km sul percorso RDE-TCS e inghiotte poco più di 6 l a velocità autostradale.
SICUREZZA
Dal modello iconic, l’auto è dotata di tutta la gamma di assistenti moderni che forniscono un apporto giudizioso.
DINAMICA DI GUIDA
Accelerazione (0–100 km/h): 9,0 s
Elasticità:
60–100 km/h (in posizione D):4,3 s
Diametro di sterzata: 11,5 m
Frenata (100–0 km/h): 35,2 m
Insonorizzazione:
60 km/h: 58 dB(A)
120 km/h: 65 dB(A)
COSTI DEI SERVIZI
Manutenzione (km / mesi) ore costi (fr.)1
15 000/12 (media)1,8 421.–
Manutenzione totale per 180000 km:
15 000 km/anno 21,8 5056.–1 incl. materiale, liquidi (extra)
COSTI D’ESERCIZIO
km/anno ct./km fr./mese
fissi variabili 15 000 72 542.–359.–30 000 50 542.–718.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS)
TCS ASSICURAZIONE AUTO
Premio annuale2 : 893.–2 esempio di offerta per un socio TCS 36enne, domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco totale, chilometraggio annuo 10000 km, garage coperto, premio annuo senza spese
CONSUMO
Fabbrica (WLTP): 5,0 l/100 km
Emissioni di CO 113 g/km
Media svizzera di CO2: 129 g/km
Etichetta energi (A–G): B
CONSUMO DEL TEST
Percorso RDE-TCS: 5,7 l/100 km
Temperatura esterna media durante le nostre misurazioni: 1 grado
Serbatoio: 55 litri + batteria 2 kWh
163 cm
il video del test tcs.ch/portale-video
passo 267 cm
lunghezza 451 cm larghezza 183 cm
bagagliaio: 430–1455 litri
40 touring
pneumatici: ant. 235/45R20, post. 205/55R19
CHECK-UP TCS
Il divano scorrevole dagli schienali regolabili sedurrà i passeggeri posteriori.
apprezzabile, anche se viene frequentemente interrotto dal borbottio del 3 cilindri turbo. Non veramente fastidioso, ma insomma Questa unità motrice presenta peraltro un duplice volto, perché si rivela piuttosto discreta a carica completa e ancora di più a velocità autostradale. E nel complesso, i consumi medi registrati si sono fissati a soli 5,7 l 100 km. Esercizio riuscito quindi per questa soluzione ibrida.
Saremo più prudenti per quanto riguarda le prestazioni. I 200 C cumulati erogano indubbiamente buone prestazioni, ma non possiamo certo definirle strepitose. La colpa è anche del cambio dalle transizioni lente. Inoltre, questa trasmissione genera dei leggeri contraccolpi. Resta comunque preferibile rispetto al sibilo dei cambi C . Quanto al comportamento mediamente incisivo, ma agile con l’opzione delle 4 ruote sterzanti, non pregiudicherà la guida fluida a cui è predestinata questa ammiraglia controllata da assistenti di ultima generazione.
La concorrenza
Honda CR-V Hybrid
Gli schienali si ribaltano tramite due leve. Peccato che si formi poi un ingombrante scalino.
Questa SUV compatta di 6a generazione è proposta unicamente in versione ibrida. Presenta la particolarità di essere mossa prevalentemente dal motore elettrico di trazione. Il 2 l benzina fa soprattutto funzione di generatore, ma può anche agire direttamente in presa diretta ad alta velocità, per esempio in autostrada.
Categoria SUV
Lu/la/a 4,60 / 1,86 /1,68 m
Volume bagagliaio 499 l
Motore el. 184 CV, 315 Nm + 4 cil. 2 l 145 CV
Trasmissione cambio E-CVT
Trazione 4×2/4×4 da 0 a 100 km/h da 8,8 s
Consumo (WLTP) da 6,7 l/100 km
Emissioni di CO₂ da 151 g/km/D
Prezzo 38 990 – 53 990 fr.
Consumi moderati/autonomia Sistema ibrido efficace Allestimento interno/qualità percepita Reattività e visibilità del multimedia Abitabilità corretta e modularità Comportamento globalmente buono Dotazione completa (versione iconic)
Borbottio del 3 cilindri in città
Leggeri contraccolpi trasmissione
Reattività motore e cambio
Bagagliaio di volume medio
Comportamento placido
Sospensioni rigide (città)
Stile poco emozionale
Hyundai Tucson HEV
Questa cugina della Kia Sportage è declinata in versione benzina, diesel, plug-in e ibrida. Quest’ultima ricorre prioritariamente al motore a benzina, spalleggiato da un motore sincrono da 60 CV. Dispone quindi di una potenza cumulata di 230 CV. La Tucson di 4a generazione si distingue per i gruppi ottici inseriti nella calandra.
Categoria SUV
Lu/la/a 4,50 / 1,87/ 1,65 m
Volume bagagliaio 616 l
Motore 4 cil. 1,6 l 180 CV + elettrico 60 CV; 230 CV cumulati
Trasmissione cambio aut. 6 rap.
Trazione 4×2/4×4 da 0 a 100 km/h da 8,0 s
Consumo (WLTP) da 5,9 l/100 km
Emissioni di CO₂ da 135 g/km/C
Prezzo 40 300 – 56 300 fr.
tcs.ch/ricerca-auto
Fianchi leggermente sporgenti contribuiscono a dinamizzare la parte posteriore.
41 giugno 2023
Innovare
Ultimissime e future dal mondo delle autovetture volanti
Testo o i i raf
Sulla «AirCar» c’è posto per due passeggeri. La spinta è data da un motore BMW da 1,6 l e da uno elettrico da 15 kW.
Quando alle auto spuntano le ali…
In tre minuti si dispiegano le ali e l’«AirCar» può decollare. L’apertura alare è di 11 metri.
Il sogno dell’auto volante esiste già da oltre 100 anni e durante i decenni si è cercato con sempre nuovi prototipi di trasformarlo in realtà, ma senza successo. Sembra tuttavia che finalmente ci siamo, quantomeno in Slovacchia. Infatti lì l’azienda Klein Vision ha ottenuto la licenza di volo ufficiale per l’«AirCar». Una pietra miliare, poiché prima d’oggi nessun veicolo era stato in grado di viaggiare sia su strada sia in aria. L’«AirCar» è lunga 6,5 metri, pesa solo 1000 chili e può percorrere fino a 1000 chilometri, poco importa se su ruote oppure in volo. Secondo il suo inventore, Stefan Klein, per il decollo serve una pista lunga 200 metri. Mentre per atterrare ne bastano 50. Il rifornimento avviene normalmente al distributore. Chi vuole realizzare il suo sogno, deve disporre sia della patente di guida sia del brevetto di volo e sborsare una bella cifra: perché l’automobile volante dovrebbe costare tra i 500 mila e il milione di franchi.
42 touring
In breve
Cosa è un’auto volante?
Contrariamente ai droni per trasporto di persone, le auto volanti devono po tersi spostare anche nel traffico stradale. Entrambe le caratteristiche – volare e viaggiare su ruote – sono associate tec nicamente e possono essere azionate in pochi minuti. Decollo e atterraggio av vengono orizzontalmente come per un aereo o in verticale come per l’elicottero.
Le auto di Louis de Funès
Il Museo dell’automobile di Mulhouse ( ) dedica una mostra temporanea all’attore francese Louis de unès (1914–1983) e alle vetture dei suoi film. ino al 5 novembre sarà possibile ammi rare automobili mitiche come la Citro n Méhari di «Una ragazza a Saint ropez» o la versione volante della Citro n DS in « antomas minaccia il mondo».
Affare miliardario
Entro il 2035 il mercato delle automobili volanti – con pilota o autonome – rag giungerà una cifra d’affari di 3,8 mi liardi di dollari. quanto stima l’istituto per le ricerche di mercato Allied Market Research. Con quasi la metà del volume globale di affari, il mercato dei veicoli multifunzionali dovrebbe decollare so prattutto in Europa.
Veleggiare sopra la Manica
L’azienda francese aylon con la «Péga se» ha ideato una dune buggy con para cadute ed elica. L’auto a due posti neces sita di una rincorsa di circa 100 metri per decollare e raggiungere altezze fino a 3000 metri. Nel 2017 il pilota runo ezzoli ha valicato la Manica a bordo della «Pégase». Per percorrere i 59 km ha impiegato cinquanta minuti.
Misurazione particelle diesel
Da inizio 2023 gli uffici cantonali della circolazione verificano, du rante il collaudo, le emissioni dei veicoli diesel sulla base dei più re centi sistemi di misurazione in rela zione al rispetto delle prescrizioni Euro 5 ed Euro 6. In media, circa il 10% risulta fuori norma, sebbene non esista una regola precisa. i sono veicoli con oltre 250 mila km sull’odometro che emettono meno di 10000 particelle per cm , d’altra parte vi sono veicoli con meno di 100 000 km percorsi, che superano ampiamente un milione di particelle (valore limite: 250000 particelle cm ). Non sempre è il filtro ad essere difettoso, ma a seconda della marca e del modello dell’auto, la sostitu zione può costare fino a 4000 fran chi. Per veicoli con elevato valore intrinseco e senza ruggine, spesso la spesa vale la pena. Prima di proce dere ad altre costose riparazioni in vista del collaudo, può essere utile far misurare le emissioni di parti celle in officina. Il costo di uno stru mento per la misurazione dei gas di scarico, che varia tra 8000 e 11 000 franchi, e i tempi di fornitura di tali apparecchi, hanno fatto sì che non ogni garage ne sia già equipaggiato. I Centri tecnici del CS hanno rice vuto tutti gli strumenti ordinati, per cui consigliamo di prendere contatto direttamente con un Centro CS per fissare un appuntamento.
L’olandese
volante
2.0
La «PAL » ha già la licenza di circolazione in landa, mentre l’incrocio tra roadster e girocottero attende ancora la licenza di volo.
A quel punto, la due posti da 500000 euro potrebbe trasportare ad esempio medici d’urgenza o poliziotti del pronto intervento.
Foto Klein Vision, PAL-V l’EsPERTo TCS
Erich Schwizer esperto senior Consulenza mobilità TCS tcs.ch/esperto
43 giugno 2023
«PAL-V» funziona a benzina e viaggia, rispettivamente vola, a 160 km/h. Su strada percorre 1300 km, in volo 500 km.
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SSAPSA O N ELLEFIANDRE A PAGINA54----------------- -----47 giugno 2023
Peccati di gola nelle Fiandre
Patatine
fritte, cioccolato e birra: nel nord del elgio, in quasi ogni angolo si trovano i gioielli culinari del regno. Un viaggio peccaminoso, per la gola, da Anversa a ruges senza dimenticare and.
MMarta ha bisogno di entrambe le mani per consegnare l’opera d’arte culinaria ai clienti affamati. Le patatine, condite con kimchi coreano, formaggio fuso e maionese al tartufo, sono appena visibili nella ciotola di cartone. «Patatine di lusso», dice orgogliosa in inglese, seguita da un «eet smakeli k», che significa buon appetito in olandese, la lingua ufficiale delle iandre. Da sette anni, nel rites Atelier di Anversa Marta crea patatine di lusso in varianti fantasiose come «Creamy Carbonara», « hai Chicken» o «Indo Peanut». ggi è assistita da Sandra, che condisce le patatine fritte con la stessa cura e lo stesso sorriso soddisfatto di un’artista.
Sebbene rites Atelier sia un franchising olandese, la preparazione è tipicamente belga, sottolinea Marta. Ciò significa che vengono utilizzate soltanto patate fresche tagliate a bastoncini spessi. engono poi fritte nel grasso di manzo a circa 150 gradi, scolate e lasciate riposare prima di essere messe nella friggitrice per un secondo e ultimo giro a 180 200 gradi – fino a quando non «cantano». eniamo a sapere che un’esperta friggitrice come Marta può
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Patatine di lusso Ad Anversa da Frites Atelier, le patatine vengono combinate con ingredienti sorprendenti.
capire quando le patatine hanno raggiunto il punto di cottura perfetto dal suono del grasso sfrigolante: soffici al loro interno, giallo oro e ben croccanti all’esterno.
Una porzione costa nove euro al Frites Atelier, dove fanno la fila soprattutto i turisti. Se preferite il piatto nazionale belga senza fronzoli, un po’ più economico e più autentico, visitate una delle friggitorie di strada tradizionali. Queste friggitorie – ad esempio la Frituur No.1 oppure la Fritkot Max, la più antica di Anversa, che esiste dal 1842 – si trovano in molti vicoli della città famosa per la produzione di diamanti e la più popolosa del Belgio. Per poco meno di tre euro si ottiene un cartoccio pieno di patatine. Si può anche scegliere tra varie salse, come la popolare Andalouse, che consiste in maionese, concentrato di pomodoro, strisce di peperoni e pomodori tritati. In tutto il Belgio ci sono circa 5000 friggitorie di patatine. Per gli abitanti di questo piccolo paese, le patatine fritte fanno parte della vita quotidiana e vengono mangiate almeno una volta alla settimana. Non c’è da stupirsi che, con 25 chilogrammi all’anno – ossia ›
Chi le ha inventate?
Ai belgi non piace il termine «french fries», che è il modo in cui vengono denominate le patatine fritte, soprattutto negli Stati Uniti. In realtà, dovrebbero chiamarsi «patatine belghe». Sebbene in Francia si sostenga spesso che siano state inventate sotto i ponti di Parigi durante la Rivoluzione francese alla fine del 18° secolo, le fonti storiche dimostrano che nel Belgio occidentale si friggevano strisce di patate strette già nel 17° secolo. Questo veniva fatto come sostituto, in inverno, del loro cibo base: pesciolini, che venivano fritti in olio bollente. Quando le acque si ghiacciavano, le patate venivano tagliate a forma di pesce e preparate nello stesso modo. Il nome improprio risale alla Prima guerra mondiale, quando i soldati statunitensi osservarono i soldati belgi mangiare i bastoncini di patate fritti. Poiché parlavano francese, il piatto fu chiamato semplicemente «french fries».
49 giugno 2023
Maestre della friggitrice Mentre Sandra (a s.) preferisce la versione al kimchi, Marta ama le sue patatine con il chili con carne.
quasi 70 grammi al giorno – abbiano il più alto consumo pro capite al mondo.
Anaïs e la fabbrica di cioccolato
Da Anversa, la capitale delle patatine fritte, il delizioso viaggio in auto prosegue verso Bruges, la capitale non ufficiale del cioccolato delle Fiandre. Dopo un’ora e mezza di viaggio tra mulini a vento e canali – automobile a noleggio e alberghi prenotati con lo sconto per i soci del TCS – ci si imbatte nell’acciottolato della città medievale. Quando si entra nel centro storico, diventa subito chiaro quale souvenir si porterà a casa dalla perla delle Fiandre. Qui si trovano decine di cioccolaterie. Molte si definiscono «le migliori della città» e cercano di attirare i clienti con le decorazioni
Un’accoglienza cordiale
Anaïs riceve clienti alla Chocolaterie Dumon nel centro di Bruges.
più insolite possibili. Il negozio The Chocolate Line sembra essere quello di maggior successo. Ma la lunga coda e la frenesia del negozio premiato da Gault Millau ci scoraggiano e ci fanno volgere lo sguardo verso la Chocolaterie Dumon, in questo momento deserta. Se ciò sia dovuto a quel paio di recensioni su internet che criticano la scortesia del personale, vogliamo subito scoprirlo, anche solo per curiosità.
Non appena il campanello della porta d’ingresso suona, una giovane donna con un maglione a balze fa capolino dal retro del negozio. Si muove agilmente verso il bancone e accoglie i clienti con un sorriso caloroso. Scortese un corno! Anaïs, il nome con cui si presenta, si dimostra una commessa cordiale e disponibile che finanzia i suoi studi con il suo «lavoro al cioccolato».
Risponde abilmente alle domande sulle dolci creazioni e spiega con orgoglio che
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i prodotti sono realizzati a mano secondo antiche ricette. Lei stessa ama tutto ciò che è caramellato, ma raccomanda la pralina d’autore di Dumon, un cigno di cioccolato bianco raffinato con coriandolo, cannella e un ingrediente di cui Anaïs non conosce la traduzione: il «gruut». Il cigno è delizioso, anche se non riusciamo a individuare il sapore dell’ingrediente sconosciuto.
Ma questo «gruut», si incontra di nuovo ad una cinquantina di chilometri a sud-ovest di Bruges. A Gand, ultima tappa del nostro viaggio, non si usa però per il cioccolato, ma per un altro gustoso peccato di gola di cui non soltanto i fiamminghi sono ghiotti: la birra.
La birra che non è birra
«Gruut non significa altro che miscela di erbe», spiega Robin mentre lucida i mini bicchieri di birra per la prossima degustazione dietro il bancone del birrificio Gruut. Per essere più precisi, la miscela è composta da una dozzina di erbe e soprattutto da Myrica gale, una pianta che in Europa cresce solo sulle coste del nord-ovest. Da quattro anni Robin spilla birra per studenti e lavoratori, conduce workshop o organizza degustazioni per offrire ai turisti la possibilità di co-
Un prodotto d’esportazione
Il cioccolato non viene consumato solo in Belgio, ma viene venduto in tutto il mondo: due terzi del cioccolato industriale e dei prodotti finiti vengono spediti all’estero. Con una quota di mercato dell’11%, il Belgio è il secondo paese esportatore dopo la Germania.
Il prodotto più popolare, sia in patria che all’estero, è senza dubbio la pralina belga. Ogni anno ne vengono esportate circa 50 000 tonnellate. L’amore dei belgi per questa prelibatezza ripiena non è una coincidenza, visto che è stata inventata a Bruxelles.
In origine, le praline erano semplicemente mandorle ricoperte di zucchero, come si trovano ancora oggi nelle fiere. Nel 1912, Jean Neuhaus Junior sviluppò una tecnica per versare il cioccolato in piccoli stampi di metallo e poi riempirli. Il ripieno della primissima pralina fu crema di burro e panna.
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tcs
51 giugno 2023
Il Cigno di Dumon Un cioccolatino fatto a mano secondo un’antica ricetta di famiglia.
roadtravel
La birra «Hopfnungslos»
è prodotta senza luppolo. Le sei varietà possono essere degustate presso il birrificio Gruut di Gand.
Birra al posto di grappa
Circa quattrocento birrifici belgi producono oltre 1500 tipi di birra. Questa diversità è in parte dovuta alla legge «Vandervelde» del 1919, che vietava la vendita di superalcolici nei bar belgi. Ciò ha creato una forte domanda di birra con un contenuto alcolico più elevato – ancora oggi una caratteristica tipica della birra belga, che può avere una gradazione alcolica dell’8% o più. L’abrogazione della legge nel 1983 non ha cambiato la situazione. Il fatto che la birra belga sia una delle più varie al mondo è dovuto anche alle diverse tecniche di produzione tradizionali, come la fermentazione spontanea, la fermentazione in bottiglia, la maturazione in botti di legno e l’aggiunta di frutta ed erbe (gruut). Nel 2016 la birra belga
è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
noscere il segreto della birra alle erbe. «In realtà, la nostra birra non dovrebbe essere chiamata affatto birra, perché la produciamo senza luppolo, il che viola il Reinheitsgebot, la legge tedesca sulla purezza del 1516», spiega con un sorriso e invita il gruppo di dodici persone a bere un sorso dal mini bicchiere. «Ha il sapore della birra, però, vero », chiede al gruppo senza aspettarsi una risposta.
La entse ruut, come si dice qui, è disponibile in versione chiara, di frumento, ambrata, scura o Ale. Le varianti hanno sicuramente un sapore simile alla birra, solo un po’ più acidulo e meno aspro. «L’unico svantaggio è che la schiuma nel bicchiere, altrimenti preservata dal luppolo, scompare relativamente in fretta. Ma possiamo conviverci. Il vantaggio è che spesso piace anche alle persone non appassionate di birra», dice Robin. Il piccolo birrificio nel cuore di and è un altro bell’esempio dello spirito innovativo dei belgi, che sono anche pronti a sperimentare nuove strade con prodotti consolidati come la birra, il cioccolato oppure le patatine. L’idea di questo viaggio è stata ispirata da TCS Roadtravel, la nuova piattaforma per i viaggi individuali su strada.
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Esperto di birre Con charme, conoscenze e umorismo belga Robin racconta la storia della birra alle erbe.
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Fascino fiammingo
Il elgio ha quasi 12 milioni di abitanti che vivono su un territorio grande come la Svizzera, ma senza i cantoni erna e allese ltre alla regione fiamminga al nord, di lingua olandese, il piccolo regno abbraccia anche la allonia francofona, al sud, e la capitale bilingue ruxelles. Per la loro topografia piatta le iandre sembrano fatte apposta per la bici, che si voglia emulare gli assi del ciclismo del celebre « iro delle iandre», o prendersela comoda sui viali alberati, tra pittoreschi villaggi e mulini a vento. Chi vuole scoprirne i tesori culturali opterà per Anversa, and oppure ruges con la sua architettura medievale e l’intreccio di canali. Senza dimenticare la cucina belga, che offre più delle famose patatine fritte. Ecco alcuni appunti di viaggio. dg
OSTENDA
1 Scrigno medievale
L’imponente « beffroi » del 13° secolo che domina la piazza del mercato di Bruges, contornata da tanti bar e ristorantini graziosi, ha acquistato fama mondiale nel 2008: è infatti qui che è ambientato il drammatico finale del film « In Bruges. La coscienza dell’assassino ». La cittadina con le sue atmosfere intime ed antiche è una miniera per i turisti. A cominciare dal centro storico, rimasto incolume nel tempo ed inserito nel Patrimonio Unesco nel 1999. Da non perdere la Chiesa di Nostra Signora, che ospita la Madonna col bambino di Michelangelo e la tomba di Carlo il Temerario. Ed un tour in barca s’impone sui canali che si snodano attraverso questa Venezia del Nord.
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BRUGES
Illustrazioni L’atelier cartographik, foto Emanuel Freudiger, imageBROKER/Stanislav Belicka, Stad Gent
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Le iandre sono una mecca del ciclismo. E non solo. ra borghi antichi e centri pulsanti, un tuffo nella storia di un paese votato all’innovazione.
3 Verve creativa
Seconda città più popolata (265000 abitanti) Gand, o Gent in fiammingo, è forse meno conosciuta e un po’ rivale di Bruges, ma a sua volta un gioiello: stupisce con un ricco patrimonio architettonico oltre ad una grande offerta culturale e sportiva. Fra le parti più caratteristiche, Graslei e Korenlei, le rive dell’antico porto. Vi si respira un’aria vivace e giovane, giorno e notte; grazie anche ai circa 40000 studenti che frequentano l’università di Gent, una delle più prestigiose del Belgio. Uno scorcio coloratissimo, la Werregarenstraat, passaggio pedonale dove la street art è di fatto legalizzata: un atelier a cielo aperto lungo un centinaio di metri dove ammirare le opere dei graffitari.
2 La preziosa
Con più di mezzo milione di abitanti Anversa è la maggiore città del Belgio e, per grandezza, il secondo porto d’Europa. Considerata il centro del commercio di diamanti, gli innamorati troveranno senz’altro un bell’anello di fidanzamento in una delle tante gioiellerie che tempestano la città vecchia. Nelle stradine si trovano poi molte simpatiche boutique di moda e gallerie d’arte. Passeggiando si scoprono vicoli e viuzze incantevoli. A sorpresa, poi, sul Handschoenmarkt davanti alla cattedrale, campeggia la statua raffigurante l’orfano Nello e il suo inseparabile Patrasche, inno all’amicizia che da sempre lega umani e cani (foto).
2 3 ANVERSA
GAND
BRUXELLES
55 giugno 2023
Alla scoperta dell’«altra» Creta
L’isola più grande della recia è spesso associata al turismo di massa, ma esiste ancora una Creta sconosciuta, ricca di tesori paesaggistici e culturali. Non lontani dalle località più frequentate, sono facilmente raggiungibili con escursioni giornaliere.
e o t e hri a r e
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L’esterno semplice inganna: la chiesa bizantina di Panagia Kera è famosa per gli affreschi che custodisce.
L’«altra» Creta, quella autentica, si trova sulle coste frastagliate, nelle verdi vallate, su ripidi pendii, montagne spoglie e in uliveti che sembrano non finire mai. Qui non ci sono grandi alberghi né viali dello shopping, ma le sorprese sono garantite. Sia per i vicoli stretti e le strade che improvvisamente finiscono nel nulla, sia per le indicazioni mancanti e i cancelli inaspettatamente chiusi. A volte capita pure di vedersi la strada bloccata da pecore e capre.
I vecchi mulini a vento invitano a fermarsi, scattare fotografie e fare qualche selfie. Dalle porte aperte si sprigionano incantevoli odori di pane e pietanze tipiche. E ovunque, ai bordi della strada di ogni villaggio, siedono file di vecchietti apparentemente uguali a quelli di cinquant’anni fa. La sola differenza al passato: oggi in mano non tengono più il komboloi, il tipico rosario greco, bensì un moderno smartphone.
Visita al passato
In questa giornata vogliamo visitare le chiese e i monasteri sulle colline sopra la città di Agios Nikolaos. Innanzitutto la chiesa bizantina di Panagia Kera a Kritsa, con i suoi impressionanti affreschi del 13° e 14° secolo. Le volte si fondono senza soluzione di continuità, le pareti sono decorate con volti e figure che sembrano osservarci. E quando all’improvviso un coro riecheggia nell’edificio, si potrebbe pensare che i santi abbiano preso vita. Invece no: si tratta solo di un gruppo di turiste canterine che approfittano della favolosa acustica per intonare un inno religioso.
A pochi chilometri ecco il grazioso monastero di Kremasta spuntare tra cipressi e pini. Fondato nel 16° secolo da monaci, è stato trasformato in femminile ed è dedicato ai Santi Michele e Gabriele. Una giovane suora ci accoglie in perfetto inglese, un’altra ci mostra la magnifica iconostasi della piccola chiesa. Ci sediamo poi nel cortile ombreggiato con tè e biscotti e respiriamo la deliziosa miscela di profumi di fiori ed erbe che aleggia nell’aria. Una pausa qui vale più di un’ora di relax nell’area wellness di un hotel di lusso. Solo la posizione del sole e il brontolio dello stomaco tradiscono il passare del tempo.
Crema toccasana
Purtroppo non possiamo fermarci, perché abbiamo ancora in programma la vi-
Da sapere
Iraklio
Agios Nikolaos CRETA Neapoli
La parte orientale di Creta è ricca di attrazioni turistiche, da raggiungere con un’auto a noleggio o in taxi.
Siti archeologici
Non spettacolari come Cnosso, ma poco visitati, sono la città minoica di Gournia e i resti della città dorica di Lato (entrambe vicine ad Agios Nikolaos). All’estremo est si trova il palazzo minoico di Kato Zakros.
Monasteri
I monasteri e le chiese descritti si trovano nei dintorni di Neapoli. Merita una visita anche il monastero di San Giorgio di Selinari, direttamente sulla strada Heraklion-Agios Nikolaos. L’ingresso è gratuito ovunque, ma è implicito che si faccia una piccola offerta.
Gastronomia e shopping
Nei graziosi villaggi tra il mare e l’altopiano di Lassithi si trovano taverne che servono cucina tradizionale. Come souvenir, ottimi i prodotti dei monasteri e i tessuti di Kritsa.
sita al monastero di Aretiou. Una stretta scala scende attraverso le mura di quasi 500 anni in un cortile pieno di limoni, al centro del quale si erge una chiesa con una bella iconostasi. Un monaco corpulento, evidentemente non avverso ai piaceri del palato, ci spiega in un misto di greco-inglese dove possiamo accendere le candele e fare scorta di souvenir. Compriamo una pomata che promette di curare tutti i mali (non si sa mai) e ci rimettiamo sulla strada di ritorno. Dopo aver attraversato gli uliveti, il cartello Vassilakis Estate ci invoglia però a fare una deviazione verso un’azienda olivicola. Un’ottima occasione per imparare tante cose interessanti sulla produzione dell’oro liquido! Ma prima di poterlo assaggiare, una chiassosa truppa in buggy invade il cortile. Si direbbe degli alieni che smontano, si tolgono il casco e si buttano sulle bottiglie. È finita la parentesi di pace e tranquillità. Il turismo di massa ci ha purtroppo raggiunti.
Fondato nel 16° secolo, oggi nel monastero di Kremasta vivono suore che accolgono volentieri i turisti.
57 giugno 2023
Foto Mauritius Images, arnetpress.ch, carta Keystone
Creta orientale
Dove va la gente del posto
Dall’acqua in padella e dritto nel piatto servito in una taverna a Mochlos.
Riempirsi gli occhi
La parte orientale è una delle aree più suggestive di Creta. Magnifico il tratto costiero fra Agios Nikolaos, con la bellissima baia di Mirabello, e Mochlos. Lungo i 36 chilometri, acque cristalline si alternano a ripide scogliere. Le vedute mozzafiato fanno venir voglia di ripetere l’esperienza all’infinito.
Ulivo monumentale
Non è facile arrivarci ma la deviazione vale la pena: il leggendario ulivo si trova ad un km a sud di Kavousi, non lontano dall’archeosito di Azoria. Si presume abbia 3300 anni e sia il più antico del mondo. Per quanto difficile stabilire l’età esatta, il dubbio certamente non toglie nulla alla sua imponenza.
Andamento lento
Nei weekend i cretesi fioccano nel pittoresco villaggio di pescatori di Mochlos in cerca di relax. Situato nella provincia di Lassithi, vi si trovano delle piccole spiaggette dove il tempo scorre piano. Se si ha fame, le osterie servono gustosi piatti della tradizione gastronomica locale a base di pesce freschissimo.
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Trekking panoramico
ll sentiero nella gola di Mesona parte ad est di Kavousi e attraversa un paesaggio selvaggio unico. È considerato mediamente impegnativo. Il percorso circolare al sito archeologico di Azoria, su una collina a doppia punta, è consigliato anche ai meno allenati ed offre una vista impagabile sul golfo di Mirabello.
Soli su un’isola deserta
All’est di Creta spuntano alcuni isolotti minori. Ad esempio Psira, a tre chilometri da Mochlos. Fazzoletto di terra disabitato, ci si può trascorrere una giornata da Robinson Crusoe e godersi le splendide spiagge di sabbia o visitare i resti di un insediamento minoico lontano dal trambusto turistico.
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Foto arnetpress.ch (3), Y. Skoulas, Mauritius Images
touring 58 Scoprire
Pascoli, turbine a vento e meteoriti
Un giro ad anello facile in M alla scoperta della Montagne du Droit a sud di ramelan. Si snoda fra dolci praterie, fattorie amene e pale eoliche, offrendo strepitose vedute sulle ranches Montagnes e lo Chasseral.
Punto di partenza del percorso per mountain bike (M ) 868 è la stazione di ramelan, villag gio nel iura bernese bagnato dal corso d’acqua La rame. Inizia su strade asfaltate, portando accanto a vecchi stabilimenti risalenti all’epoca d’oro dell’industria orologiera e alle case degli operai. Monta poi dolcemente per boschi e pa scoli in direzione di La anne. Procediamo ser peggiando tra tipiche fattorie giurassiane fino a raggiungere la cresta. Da qui la pedalata si fa più facile. Meraviglioso il panorama a 360 che ab braccia le ranches Montagnes, la catena dello Chasseral, il vallone di Saint Imier e il Mont Crosin con il suo parco eolico.
Sole, vento, forse un cratere meteoritico
L’agristorante ise de Corgémont invita ad una prima sosta ristoratrice. i servono, fra l’altro, un ottimo prosciutto. Rifocillati si continua in direzione del Col Mont Crosin, su un tratto della strada asfaltata che collega Saint Imier e rame lan. Ci godiamo il suggestivo paesaggio della
Da sapere
Percorso
SvizzeraMobile 868: Tramelan–La Tanne–La Bise de Corgémont–Son Cernion–MontTramelan–Les Bavoux–Tramelan svizzeramobile.ch
Lunghezza: 22 km
(asfalto: 13 km; fondo naturale: 9 km, di cui 1 km single trail); salita: 480 m; discesa: 480 m; tecnica: facile; forma fisica: facile
Montagne du Droit, con i suoi verdi pascoli deli mitati da muretti a secco e scorgiamo in alto, al quanto inattese, grandi pale eoliche. Salendo de viamo verso la frazione Le Sergent, punto da non tralasciare per due ragioni: primo, perché da qui si vedono la famosa centrale solare del Mont Soleil, nonché il parco eolico. E in secondo luogo per ammirare il cratere Champ Meusel, depres sione nel terreno che si suppone essere il risul tato dell’impatto di un meteorite in età preisto rica. Ci rimettiamo in sella e, raggiunto il Mont Crosin, imbocchiamo la discesa a ruota libera verso il punto di partenza.
I più agguerriti che hanno ancora abbastanza forza nelle gambe possono aggiungere l’itinera rio circolare 869 Les Reussilles, sempre da ra melan. Eccone le note tecniche: dislivello di 354 metri, distanza sui 14 km. Lungo il cammino po tranno fermarsi alla romagerie des Reussilles. Il caseificio propone una vasta gamma di specialità regionali, fra cui il cremoso endrebon oppure le saporite tome al cumino. fm
Mollare i freni Passando accanto alle pale eoliche si riscende al punto di partenza.
Felix
59 giugno 2023 ITINERARIO
Vai alla mappa percorso 868
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61 giugno 2023 Salute
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Un allievo pilota s’esercita nell’atterraggio, il capitano di un jet privato britannico vuole decollare e a breve l’apparecchio di Helvetic Airways sbucherà nel cielo. Il pensiero di gestire tutto questo praticamente in simultanea basterebbe a far innervosire i più. Non è il caso di Nadja Keist. Alla controllora di volo dell’aeroporto di BernaBelp piace quando c’è molto movimento. Ama risolvere rapidamente situazioni complesse, a piena soddisfazione di tutti i piloti. Da quattro anni la friburghese lavora all’aeroporto bernese per Skyguide ed è una delle due donne tra sedici controllori di volo. Da sempre interessata all’aviazione, voleva diventare pilota professionista dopo il diploma di maturità. Ma era troppo giovane per questo, così ha scoperto il mestiere di responsabile del traffico aereo e ci si è appassionata.
A volte alunni piloti, altre volte jet militari Durante ogni turno di sette ore si alterna ai vari compiti con i suoi colleghi. Dapprima lavora nella torre di controllo e si occupa della pista di Belp, stabilendo la direzione di decollo ed atterraggio. L’area di controllo s’estende per 10 chilometri attorno allo scalo aereo e fino ad un’altitudine di 1500 metri. Dopo la pausa caffè, la 24enne passa al controllo radar dei voli strumentali per un settore molto più vasto che da Flamatt/Kerzers, sorvolando Delémont e la regione di Willisau, arriva fino nell’Emmental e a Münsingen. Ad impegnarla, oltre agli arrivi e partenze, ci sono i voli di transito e quelli sugli aerodromi militari di Emmen e Payerne.
Nadja Keist preferisce fare la controllora radar, perché i compiti sono pianificabili ed è possibile riflettere in anticipo sulla soluzione migliore. I voli strumentali vengono annunciati dai piloti, elaborati a Zurigo e arrivano alla torre di Berna al più tardi venti minuti prima della comparsa dell’aereo. La formazione di tre anni – uno dei quali trascorso a Dübendorf – l’ha preparata in modo ottimale al lavoro che richiede, oltre alle conoscenze tecniche, qualità come la resilienza o la capacità di lavorare sotto pressione ed affrontare grandi responsabilità.
Nel tempo libero vola e tiene i comandi di un Diamond Katana. Un anno fa ha ottenuto la licenza di pilota per velivoli monomotore e sta conseguendo il brevetto per aerei bimotore.
Lavoro nella torre La controllora di volo Nadja Keist necessita del binocolo per tenere sott’occhio il traffico aereo a Belp.
63 giugno 2023 Codice postale
Testo Juliane Lutz Foto Pia Neuenschwander
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Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle rosse. Inviate un SMS entro il 3 luglio 2023 con scritto TCS WIN9 e le tre cifre al numero 919
Condizioni di partecipazione
Partecipando tramite SMS, il costo di CHF 1.50 viene addebitato sulla fattura del telefono. È altresì possibile inviare la risposta per posta (TCS, editore Touring, Concorsi «Enigmistica», Casella postale, 3024 Berna). Possono partecipare tutte
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Risolvete l’indovinello matematico e compilate le caselle verdi. Inviate un SMS entro il 3 luglio 2023 con scritto TCS WIN15 e le tre cifre al numero 919
le lettrici e i lettori della rivista «Touring» domiciliati in Svizzera o nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro familiari. I vincitori saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al concorso non si terrà alcuna corrispondenza. Sono escluse le vie legali.
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PAROLE INTRECCIATE CRUCIVERBA SUDOKU
Enigmistica
6485 637 914 3 4 2857 9153 8174 6 3 972 784 2596 2473 1 237 5861 217 9 4856 6 975 9154 329 8 7961
64 touring io a i i
touring impressum
Rivista del Touring Club Svizzero
Editore
Touring Club Svizzero
Casella postale 820, 1214 Vernier (GE)
Caporedattore
Felix Maurhofer (fm)
Vice caporedattori
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Redazione
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Jérôme Lathion (lj)
Juliane Lutz (jl)
Pascale Stehlin (pst)
Art Director
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Concetto grafico
Michele Iseppi
Responsabile foto
Emanuel Freudiger (ef)
Layout
Sara Bönzli
Stephan Kneubühl
Andreas Waber
Mathias Wyssenbach (mw)
Correttorato
Michela Ferrari (I)
Tania Folly (F)
Susanne Troxler (T)
Traduzioni
Grazia Annen (I)
Philippe Rawyler (F)
Corrispondenza
TCS – Redazione Touring
Poststrasse 1
3072 Ostermundigen
Tel. +41 58 827 35 00 touring@tcs.ch
Tiratura
Edizione italiana: 68 649
Totale: 1 109 224
Edizione/Marketing
Cumi Karagülle
Pubblicità
Roger Müller, responsabile vendite
Cédric Martin
Chantale Hofer, +41 79 123 45 33 anzeigen@tcs.ch
Abbonamento compreso nella quota annua di socio. «Touring» è pubblicato 10 volte l’anno.
Modifica indirizzo con il numero di socio:
TCS, Sede centrale,
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Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Produzione
Swissprinters SA
Brühlstrasse 5
4800 Zofingen
quiz dei lettori
Leggere attentamente la rivista per rispondere alla domanda del nostro quiz.
Perché la birra belga ha generalmente un contenuto alcolico più alto rispetto alle birre tedesche oppure svizzere?
Partecipazione gratuita entro il 2.7.2023 su touring.ch/quiz-lettori
composizione degli ingredienti
Agusto migliore delle patatine fritte
CBex divieto di servire superalcolici
Premio: 1 buono di TCS Viaggi del valore di 100 franchi tcsreisen.ch, tcsvoyages.ch
Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.
I lettori ci scrivono
(Solo la) metà della verità «Touring» 5/2023, Test VW ID.Buzz Il furgoncino ID. uzz, erede del 2, è bello da vedere. Purtroppo la versione elettrica pesa il doppio del ulli originale e soprattutto consente di caricare solamente la metà dei chili.
R. Brügger @
Normativa trasporto cavalli, un po’ di chiarezza Utilizzo la mia automobile di 2 tonnellate per trainare un trailer destinato al trasporto cavalli con un peso totale di 2,2 t. Il convoglio risultante è da considerarsi come veicolo pesante Posso transi tare su una strada dove vige il «Divieto di circolazione per gli autocarri» (segnale stradale 2.07) Ed il cartello «Divieto di sorpasso per autocarri» (2.45) vale anche nel mio caso
C. Bruschini @
Se il carico rimorchiato (voce 31) e il peso del convoglio (voce 35) come da li-
cenza di circolazione lo ammettono, con la patente E può trainare un rimorchio con un peso totale di 2,2 kg. Per i convogli fino a max. 7 t (autoveicoli fino a 3,5 t e rimorchi fino a 3,5 t) si applicano le disposizioni relative ai veicoli leggeri con un rimorchio. Ciò significa che in Svizzera può circolare sui tratti vietati agli autocarri, effettuare sorpassi laddove vige il divieto di sorpasso per autocarri e circolare a 100 km h in autostrada – purché il rimorchio sia omologato per la velocità e monti pneumatici adatti.
Consulenza mobilità TCS
Estintori per auto elettriche orrei acquistare un estintore per la mia nuova e olf
7. Quale tipo è pensato appositamente per le autovetture elettriche A schiuma, pol-
vere oppure gel E quale carica consigliate
M. Bannwart-Schnider @
Per evitare che il veicolo –anche elettrico – bruci completamente occorre intervenire sul principio d’incendio. Un modello da 2 kg a polvere contiene estinguente sufficiente a combattere un focolaio prima che la batteria di trazione prenda fuoco oppure, in caso di collisione, per spegnere l’altro mezzo coinvolto per evitare che le fiamme si propaghino alla sua olks agen olf. Se la batteria s’incendia non è possibile spegnerla con un estintore. Questo succede però soltanto se l’involucro della batteria ha subito massicci danni. quanto è risultato da un test svolto dal club automobilistico tedesco (ADAC).
Consulenza mobilità TCS
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch
65 giugno 2023 Forum
In 2CV verso la libertà
Il primo grande traguardo che mi ricordo come fosse ieri fu l’ottenimento della licenza di guida il 15 giugno 1970, 4 mesi esatti dopo aver compiuto i miei 18 anni. Il secondo fu il diploma di impiegato di commercio al termine dell’apprendistato presso ictorinox – azienda in cui conobbi la mia futura moglie. E il terzo successo fu l’acquisto della nostra prima automobile: una Citro n 2C color beige, acquistata nuova nel 1971 per 4900 franchi, tetto apribile in tela compreso. A quei tempi, e considerati i salari che guadagnavamo, era una somma di tutto rispetto.
L’aggettivo «nostro» è di rigore, perché la mia promessa sposa ranziska ed io comprammo insieme la 2C attingendo dai nostri rispettivi risparmi. u un’emozione tutta particolare essere proprietari di un mezzo di locomozione che ci permetteva di vederci più spesso
e di scappare dal controllo dei genitori troppo invasivo per i nostri gusti, ma anche di poter finalmente uscire dallo sperduto villaggio di montagna che era allora Muotathal.
Da fidanzati partimmo sovente per esplorare la Svizzera, e ci piaceva superare valichi e colli. ià all’epoca la Romandia ci attirava e conserviamo molti bei ricordi di un gran tour realizzato via il ran San ernardo, passando per l’Italia e ritornando dalla rancia con tappe ad Annecy e inevra. Un sentimento di totale libertà e una felicità indescrivibile ci pervadeva e niente po -
Pausa al Grimsel prima di continuare alla scoperta della Svizzera per valli e monti.
teva fermarci. D’altronde fu anche al volante della 2C che ranziska imparò a guidare.
Questa 2C ci avrebbe accompagnati per svariati anni fino a inevra, dove traslocammo nel 1976. Avevamo a bordo i nostri figli piccoli in una scatola di banane, assicurati con delle corde al divano posteriore infatti i seggiolini Maxi Cosi non esistevano ancora.
Ancora oggi quando vedo passare una 2C mi tornano alla mente tanti souvenir e un filo di nostalgia per quei tempi lontani ma indimenticabili.
Norbert Gisler
Cercasi: foto scattate dai lettori Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora raccontateci la vostra storia, curiosa, avventurosa o divertente che sia. Inviare con foto a corredo per e-mail a: touring@tcs.ch
Montaggio Touring /Illustrazioni: iStock/art-sonik, ald
e i e o i o ale li er e a a feli i i er a e a e ie e o e a fer ar i
66 touring a ia ri a au o
TICINO
Bollettino
#6 | Giugno 2023
lla o er a elle l i e o i e o Mi i Me x lorer il lo e iali a o i i e e ia i er fa i lie a a i a
della Sezione Ticino t t ot e e os e se o e
Una panoramica sugli eventi primaverili promossi dal TCS
In questa breve rubrica riservata agli eventi, desideriamo ripercorrere insieme a voi, attraverso alcune immagini, le manifestazioni alle quali la Sezione ha partecipato il mese scorso e, nel contempo, invitarvi alla prossima edizione di Scollinando.
Il Gruppo TCS del Luganese a Scollinando
Save the date: 04.06.2023
Un successo la prima edizione di City Tour Ticino
Mobilità lenta alla Giornata dell’ambiente di Collina d’Oro
Il Gruppo del Luganese desidera invitare tutti i soci a partecipare alla manifestazione Scollinando, in programma domenica 4 giugno 2023. Anche quest’anno saremo presenti con una fornita bancarella con gadget e giochi per i ragazzi. Ci potrete trovare a Cadempino nel Piazzale del Centro Civico. Per ulteriori informazioni siete invitati a visitare il sito della manifestazione: www.scollinando.ch.”
Il rally riservato alla categoria di auto youngtimer, organizzato per celebrare i 70 anni di City Carburoil, si è tenuto lo scorso 6 maggio in una fantastica giornata di sole. 70 storiche vetture sono transitate da nord a sud sulle strade del nostro Cantone, riscuotendo apprezzamenti lusinghieri e di ammirazione da parte del folto pubblico e degli stessi partecipanti.
La gara, che non prevedeva sfide in termini di performance ma prove speciali e giochi divertenti, ha visto trionfare al Mercato Coperto di Mendrisio una bellissima Ford Mustang del 1967, seguita dalla Corvette guidata da Alex Fontana, ospite d’eccezione. A chiudere il podio ci ha pensato una Mazda MX5 di fine anni ’90. La Sezione, che ha partecipato in qualità di sponsor, ha risolto per mano del suo pattugliatore Paolo qualche piccolo grattacapo lungo il tragitto.
TCS SEZIONE TICINO
Impressum Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino
Tiratura 84 000 copie
Edizioni 10 volte all’anno
Redazione Marco Colandrea
Layout Sara Bönzli (TCS)
Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch
Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen
Punto di contatto
Sabato 6 maggio, complice il bel tempo, è andata in scena a Collina d’Oro, la sesta edizione della Giornata dell’ambiente, manifestazione volta a sensibilizzare le persone sull’adozione di comportamenti eco-compatibili per la salvaguardia dell’ambiente. La Sezione, insieme ad altri espositori locali presenti per l’occasione, ha partecipato con una postazione destinata al controllo gratuito delle biciclette e con la gimkana itinerante, un percorso a ostacoli – che il TCS mette a disposizione di polizia e scuoleper allenare le abilità degli utenti più giovani nell’ambito della mobilità lenta.
via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.
Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D e F), Telepass (I, F, E, P), Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria, info e pagamenti Pedemontana
Telefono 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch
68 touring |Giugno 2023 SEZIONE TICINO
Giugno 2023| touring 69 SEZIONE TICINO PrimeVisioniCinema aVillaArgentina MendrisioOpenAir Giugno-Luglio-Agosto Scopriilprogrammadal1.giugnoin Promozione persociTCS entrata achf12.00invecedichf16.90
Trekking con bambini all’Alpe Salei
Con l’arrivo della bella stagione, trascorrere del tempo a contatto con la natura in famiglia e con gli amici, diventa un vero toccasana. razie alla collaborazione con Mini Me Explorer, blog specializzato in gite e viaggi per famiglie con il quale collaboriamo ormai da 4 anni, in questa edizione vi proponiamo un trekking in alle nsernone.
di Chiara erti anini, Mini Me Explorer
Se c’è una valle tanto selvaggia, misteriosa ed al tempo stesso meravigliosa in icino è la alle nsernone. Così fantastica che ho deciso di scriverci un articolo e di parlarvi di un trekking adatto a tutti all’Alpe Salei, per poi raggiungere Pizzo ucchero ed il Laghetto del Salei. Mi piace far scoprire a tutti quanta bellezza c’è nel nostro bel Canton icino.
La alle nsernone tocca due territori, la parte bassa si trova nel locarnese (Svizzera) mentre la parte alta fa parte del Piemonte (Italia). Quello che la caratterizza sono le sue tte foreste, spettacolari orridi ed un ume selvaggio. Lungo la strada tortuosa che l’attraversa si susseguono vari paesini con le case in pietra, che testimoniano il suo passato e le fatiche degli abitanti. Di tanto in tanto vedrete spiccare belle case signorili costruite dagli emigrati del posto che trovarono fortuna in rancia o in Italia. Merito della sua tranquillità e del suo fascino idilliaco molti artisti e intellettua-
li trovarono ispirazione qui. E come non dargli torto.
Come raggiungerla
In auto si sale da Locarno no a Ponte rolla, quindi si svolta a sinistra entrando nelle erre di Pedemonte. iunti oltre Cavigliano dovrete lasciare la strada principale per svoltare a destra ed iniziare a salire . un bel susseguirsi di curve. Solo alcuni punti sono stretti e bisogna fare qualche manovra in più nel caso incrociaste l’Autopostale (fortunatamente non è stato il nostro caso ). Si arriva ad un punto in cui la strada si divide in due direzioni: Spruga e ergelletto. Noi abbiamo svoltato a destra, continuando in direzione ergelletto.
Funivia Zott Salei
Superato il nucleo di ergelletto si prosegue no ad arrivare in località ott dove c’è la univia ott Salei che collega in soli 7 minuti all’Alpe Salei, a quota 1783m. Di fronte al punto di risalita c’è
un ampio parcheggio gratuito. La funivia è aperta da maggio ad ottobre nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì 8.30–12.00 14.00–18.00 sabato, domenica e festivi ore 8.30–18.30
• Per gruppi a partire da 10 persone vi è la possibilità di prenotare corse fuori orario, contattando anticipatamente i responsabili dell’impianto.
• ruppi con più di 10 persone e famiglie con gli inferiori ai 18 anni ricevono una riduzione del 20%
70 touring |Giugno 2023
La foto di rito sull’altalena di Swing the World.
La Funivia Zott Salei
•Noi abbiamo scelto il metodo di risalita più facile e veloce per il nostro trekking in Valle Onsernone: la funivia. In caso contrario, se decidete di raggiungere a piedi l’Alpe di Salei ci sono vari sentieri. Potrete partire da Vergelletto, da Comologno oppure da Spruga. Sono sentieri escursionistici quindi indossate abbigliamento adeguato.
Il nostro trekking Pizzo Zucchero e l’Altalena Swing The World Abbiamo raggiunto il punto di partenza del nostro trekking verso metà mattinata. Non abbiamo trovato fila per la risalita, acquistato il biglietto e via verso l’Alpe di Salei. Arrivati in cima, appena usciti dalla stazione della funivia, troviamo i cartelli escursionistici con le varie indicazioni. Prendiamo il sentiero per Pizzo Zucchero. La camminata viene indicata di 35 minuti su un dislivello di poco più di 150 metri, quindi perfetta anche per le famiglie.
Il sentiero parte pianeggiante e tra una pausa a raccogliere pigne ed osservare genzianelle, raggiungiamo facilmente il punto in cui inizia la salita che porta al cumulo di pietre che sta ad indicare la cima del Pizzo Zucchero. Su questa cima è sta installata un’altalena di Swing the World. Già... anche qui in Valle Onsernone ne hanno posizionata una. Credetemi, il panorama è mozzafiato, con vista a 360°. Si estende dalle vicine vette piemontesi della Val Vigezzo, fino alle Prealpi ed alle Alpi Lombarde, nel mezzo innumerevoli vette Ticinesi ed in lontananza si scorge il Lago Maggiore. Dopo una lunga pausa tra foto di rito sull’altalena di Swing the World e qualche morso ai nostri panini abbiamo ripreso la discesa verso la Capanna Salei. Quest’ultima resta ad una decina di minuti a piedi dalla stazione della funivia. Ero già soddisfatta della
semplice camminata ma molto appagante che non avevo altre aspettative per la giornata. Pensavo mi attendesse ormai solo una bella pausa in Capanna per gustare una fetta di torta e bere una gassosa in compagnia del mio bimbo. Saranno stati questi ultimi due ingredienti a ridare la giusta carica al mio piccolo ometto e a farlo rimettere in marcia, questa volta in direzione del Laghetto del Salei.
Laghetto del Salei
Dietro la capanna troviamo il cartello che indica il sentiero da seguire per il Laghetto del Salei. Anche in questo caso la camminata è breve, da cartellonistica è indicato 35 minuti ed anche qui il dislivello è di 150 metri. Nel primo tratto il sentiero parte dolcemente, quasi pianeggiante, costeggia un piccolo ruscelletto per poi iniziare la salita e farsi un po’ più impegnativo. Qualcuno ha deciso di «fare lo stambecco» e mamma dietro a rincorrerlo. Dopo circa 40 minuti arriviamo al laghetto, un vero gioiello incastonato in una conca a 1924 m. In lontananza, tra le pendici dei monti, si scorge il Lago Maggiore.
nule e genziane. Per il rientro abbiamo percorso il medesimo sentiero dell’andata per poi tornare a prendere la funivia e scendere a valle.
Dove dormire e mangiare
Capanna Salei
La Capanna Salei è una capanna custodita, aperta nel periodo tra maggio ed ottobre. Nei restanti mesi dell’anno la troverete chiusa a chiave senza possibilità di accedervi. È un ottimo punto di ristoro, con cucina calda aperta dalle 12 alle 14.30. Fuori da questo orario potrete gustare taglieri di formaggi e salumi oppure le loro fantastiche torte. Si può anche pernottare nelle stanze dormitorio poste al piano superiore. Ricordatevi che non c’è connessione internet quindi per i pagamenti vengono accettati solo contanti.
Secondo me la mancanza di connessione cade a pennello. Staccherete la spina dalla realtà per immergervi in questo posto incantato. Se proprio non riuscite fare a meno del cellulare prende giusto un pochino il segnale vicino la stazione della funivia!
Da sapere
Questa gita è bella farla in ogni stagione, ricordatevi che durante il periodo invernale sia la Capanna che la Funivia restano chiuse, quindi dovrete raggiungere l’Alpe Salei a piedi. Vi consiglio di salire a piedi da Spruga per godere del sentiero al sole durante i mesi invernali! È raggiungibile anche comodamente con l’Autopostale che parte da Locarno e passa per Intragna, risalendo tutta la valle. C’è una fermata proprio vicino la risalita della funivia Zott Salei.
Il Laghetto del Salei
Il laghetto di Salei è fantastico da ammirare in ogni stagione, è circondato di larici che in autunno si tingono di giallo riflettendosi nelle sue acque. All’inizio dell’estate è circondato dai cespugli di rododendro in fiore, campa-
Giugno 2023| touring 71 SEZIONE TICINO
la salita verso la cima
la salita verso il laghetto del Salei
La Capanna Salei
Nella Valle Onsernone si trovano anche i Bagni di Craveggia, fonte di bagni termali già nota dal 1200. Se volete scoprire come raggiungerli, non perdetevi l’articolo visitando il travel blog di Mini Me Explorer.
La sicurezza in moto può anche avere il «giusto outfit del motociclista»
La prudenza non è mai troppa e anche nell’equipaggiamento, magari a scapito di un po’ di comodità, con la scelta giusta il nostro grado di protezione e sicurezza aumenta. Come più volte riportato anche dal TCS, l’equipaggiamento minimo devo comunque comprendere:
•Casco, meglio se con protezione del mento.
•Giacca o tuta con protezioni spalle, gomiti e schiena, meglio se con airbag integrato.
•Pantaloni da moto con protezione per le ginocchia, le anche e le tibie.
•Guanti da moto.
•Scarpe con protezioni rigide integrate che garantiscano anche la copertura della caviglia.
L’estate è ormai alle porte ma diversi motociclisti, approfittando delle belle giornate e di un clima che negli ultimi anni ha allungato il periodo ideale per circolare in sella alle amate due ruote, di chilometri ne hanno già percorsi e molti. Poco importa se la nostra scelta è stata verso una motocicletta custom, cruiser, enduro, naked, supersportiva, touring, cross o uno scooter; oltre alla passione per questo tipo di mobilità, ad accomunarci anche solo per una chiacchierata, vi sono molti argomenti, tra questi il “giusto” abbigliamento. Il casco potrebbe essere un discorso a parte, visto anche l’obbligo di legge. In verità ritengo vada inserito a pieno titolo nel computo generale di un corretto equipaggiamento individuale, sia esso obbligatorio o consigliato.
Non so quanto senso abbia limitarsi ad elencare ad uno ad uno tutto quanto faccia parte di un corretto equipaggiamento, oggi utilizzato in modo trasversale da ogni tipologia di centauro.
Vorrei focalizzare l’attenzione di questo articolo sui termini volutamente poco consoni del titolo.
Cosa si intende per «giusto outfit del motociclista»?
Le risposte possono davvero essere molteplici, a dipendenza dell’interpretazione di ogni uno di noi. Così pure la scelta dell’equipaggiamento, al momento
dell’acquisto, può essere influenzata da fattori che non sempre coincidono con la nostra sicurezza.
Tutti abbiamo visto conducenti di moto e scooter, vestiti in modo inadeguato, spesso in giornate molto calde, e probabilmente il pensiero non è stato dei più ammirevoli. Qualcuno di noi avrà fatto lo stesso errore, confidando sulla buona sorte, la scusa di un percorso breve o magari semplicemente per il fatto di non percorrere l’autostrada (la maggior parte degli incidenti non avviene però in autostrada).
Le specifiche per il “giusto outfit del motociclista: casco, protezioni e vestiario tutto omologato, meglio se ad alta visibilità. Taglie corrette e soprattutto abbigliamento regolarmente indossato, lasciando allentate, nelle giornate più calde, solo le aperture adibite all’aerazione, per favorire una migliore circolazione dell’aria.
Casco non solo indossato ma sempre allacciato e con il sistema di ritenzione della giusta misura. Averlo calzato e basta, senza chiuderlo correttamente, equivale a non averlo. Sebbene non sempre esista una data di scadenza, quando un casco è diventato troppo comodo forse è ora di cambiarlo. Di norma la sua durata massima è considerata di 5 anni, ma ciò dipende sia dal suo utilizzo sia dalla sua manutenzione. Va controllato periodicamente e l’eventuale
sostituzione pure solo di una parte, anche in caso di incidenti lievi, come ad esempio la classica causata del casco dalla sella, va sempre presa in considerazione.
Come il casco anche il resto dell’equipaggiamento va mantenuto in perfetto stato. Buona regola è quella di leggere, prima del suo utilizzo, le informazioni riportate nelle istruzioni, dove oltre ai termini di garanzia, possiamo trovare indicazioni relative alle certificazioni, al corretto sistema di pulizia, ecc.
Per aiutarvi nella scelta all’acquisto, consigliamo sempre la consulenza o un suggerimento da parte di esperti, che oltre ad indirizzarvi nella vostra compera, saranno in grado di indicarvi la corretta manutenzione del vostro nuovo equipaggiamento, oltre a fornirvi ulteriori indicazioni come i possibili accessori, i termini di garanzia, ecc.
Repubblica e Cantone Ticino
Polizia Cantonale
sgtm Patrick Cruchon
Servizio comunicazione, media e prevenzione
Via Chicherio 20, 6501 Bellinzona
www.polizia.ti.ch
72 touring |Giugno 2023 SEZIONE TICINO
Buona strada a tutti
Equipaggiamento non adatto per la guida della moto.
Equipaggiamento adatto per una guida sicura a bordo di una motocicletta.
in un colpo d’occhio!
Al centro tecnico TCS di Rivera e ettuiamo controlli tecnici che permettono di gestire meglio la manutenzione della propria auto ed evitare costosi interventi che possono, a volte, rivelarsi anche
Standard (60 min.)
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Prezzo: 160 fr. / Prezzo Socio TCS 80 fr.
Pre-collaudo auto (40 min.)
Si valuta tutto lo stato dell’auto che deve essere presentata al collaudo u ciale. È rilasciata una lista di interventi necessari da presentare al proprio garagista di fiducia.
Prezzo: 120 fr. / Prezzo Socio TCS: 60 fr.
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Pre-collaudo furgoni e camper (50 min.)
Si valuta lo stato del furgone o del camper che deve essere presentato al collaudo u ciale.
Per i Camper non è incluso il controllo circuito gas della zona abitata..
Prezzo: 160 fr. / Prezzo Socio TCS: 80 fr.
Test occasione (100 min.)
Controllo della fanaleria, freni, ammortizzatori, organi direzionali, motore (accensione, alimentazione, livelli), verifica carrozzeria (incidentata)
Prezzo: 240 fr. / Prezzo Socio TCS: 120 fr.
Potenza motore auto (80 min.)
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Potenza motore moto (50 min.)
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Centro tecnico TCS
Via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Orari d’apertura: lun–ven07.30–17.00 sab08.00–12.00
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Controllo per la coerenza della velocità indicata.
Prezzo: 160 fr. / Prezzo Socio TCS: 80 fr.
Controllo specifico (10 minuti)
Controlli dedicati alla ricerca di specifici difetti secondo il tempo (per ogni 10 min.).
Prezzo: 30 fr. / Prezzo Socio TCS: 15 fr.
Check-up vacanze (60 min.)
Partire senza problemi! Un controllo per evitare delle «panne» che possono rovinare le vacanze.
Prezzo: 160 fr. / Prezzo Socio TCS: 80 fr.
Vendita auto
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Velocità 100km/h roulotte e rimorchi (30 min.)
Omologazione per la Germania che permette di viaggiare a 100 km/h in autostrada trainando una roulotte o un rimorchio.
Prezzo: 220 fr./Prezzo Socio TCS: 150 fr.
e desidera sapere se si tratta di una vera occasione?
Ecco che un controllo, con la consulenza e l’esperienza di esperti, permette di avere una risposta chiara in merito.
TCS Caravan Gas Control
Novità
Verificare l’idoneità e sicurezza degli impianti a gas liquido presenti in camper, roulotte e tende a veranda. Il controllo, da e ettuarsi ogni 3 anni per legge, è inoltre richiesto come prerogativa di accesso in alcuni campeggi nazionali ed europei.
Prezzo: 160 fr./Prezzo Socio TCS 120 fr.
Decarbonizzazione (180 min.)
Trattamento volto a rimuovere la calamina residua, creatasi nel corso del tempo, nei motori a combustione. Un servizio utile a prolungare lo stato di salute dell’auto. Servizio disponibile a fine preventivo o curativo.
Prezzo: 270 fr./Prezzo Socio TCS: 180 fr.
Pulizia iniettori (90 minuti)
Trattamento di pulizia al motore, rimuove i residui nocivi e carboniosi lasciati dai carburanti di derivazione fossile. Anche la vostra auto merita una vacanza!
Prezzo: 380 fr./Prezzo Socio TCS: 300 fr.
Pulizia FAP (720 min.)
Il servizio curativo di pulizia al FAP per veicoli Diesel, in caso di anomalia al motore, potrebbe farvi risparmiare molto denaro. Passate per un controllo.
Prezzo: 580 fr./Prezzo Socio TCS: 465 fr.
Controllo aria condizionata consente di verificare l’ermeticità dell’impianto dell’aria condizionata individuando eventuali perdite di gas e di e ettuare il riempimento.
Prezzo: CHF 180.–, Prezzo Socio TCS: 130.–
Novità
Appuntamenti Telefono 091 935 91 35 Internet: tcs-ticino.ch e-mail: sezioneTI@tcs.ch
*Per e ettuare la potenza del motore si consigliano pneumatici di controllo forniti dal garagista. È sconsigliato e ettuarla con pneumatici invernali, da corsa, nuovi o rigommati. Inoltre la potenza motore sarà spinta fino alla velocità massima indicata dagli pneumatici.
Giugno 2023| touring 73 SEZIONE TICINO I nostri controlli
Fedele compagno di viaggio
* Da 5.- al mese
NOLEGGIO ANNUO
*Soci TCS CHF 60.-
commissione sulle prestazioni di 5%
Non soci TCS CHF 100.-
+ attivazione CHF 14.-
commissione sulle prestazioni di 7%
NOLEGGIO MENSILE
(minimo 1 mese)
Solo Soci TCS CHF 9.-
+ attivazione CHF 3.-
commissione sulle prestazioni di 7%
Presso i Centri TCS
tcs-pedaggi.ch
74 touring |Giugno 2023 SEZIONE TICINO
DOVE FUNZIONA? COME PAGARE? QUALI MEZZI?
TCS Member Mastercard®
Passi subito alla tessera di socio TCS migliorata!
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Gratuito + CHF 30.–di credito iniziale*
* La TCS Member Mastercard è una carta di credito senza quota annua emessa da Cembra Money Bank SA, Zurigo. L’importo del credito iniziale verrà accreditato circa 14 giorni dopo l’approvazione della richiesta e aver ricevuto la TCS Member Mastercard. La richiesta di carta deve essere presentata a Cembra Money Bank SA entro il 07.07.2023. Questa o erta è riservata ai soci del TCS domiciliati in Svizzera che non sono ancora in possesso di una TCS Member Mastercard.
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