Tute gialle
l cam o con rg cher del miglior soccorso stradale in i era e en oltre
SEZIONE
Mantenete la vostra mobilità, anche nei momenti in cui la perdete.
Novità: anche per le emergenze mediche il TCS vi aiuta. Con il TCS Libretto protezione d’emergenza, per una maggiore mobilità in caso di malattia o infortunio: copertura degli tragitti quotidiani con i mezzi pubblici o i taxi fino a CHF 10’000.– e delle spese per i trasporti d’emergenza in ospedale.
tcs.ch/libretto-protezione-emergenza
Benvenuti
na panne, oltre ad essere astidiosa, arriva spesso nel peggior momento er ortuna c e ci sono gli angeli gialli della atro ille del TC p. 10 c e prestano aiuto sul posto soccorritori come rg uc er riescono a ar ripartire il veicolo in uattro casi su cinue, un tasso di prosecu ione del viaggio dopo l’intervento ecce ionale nel con ronto interna ionale a mobilit continuer ad essere un motore di crescita ondamentale ell’inter ista do ia p. 21 incent ucrot, capo delle S, e eter oetsc i, presidente centrale del TCS, discutono del uturo dei trasporti pubblici e individuali nel nostro aese iace o non piace la uturistica Kia EV9 p. 32 a nuova ammiraglia della casa coreana divide gli animi er gli uni non c e l’ennesimo macc inone impacciato, per gli altri invece una moderna S elettrica c e accoglie sette persone e regala tanto spa io alle amiglie
Dino Nodari, vice caporedattore
L’edizione in
54
Vienna è la capitale dei dolci cui neppure l’imperatrice Sissi riusciva a resistere. Oggi, nel Karmeliterviertel, si trovano anche goloserie vegane.
TCS Sezione Ticino
60 Il resoconto degli eventi passati
61 Kids Bike Challenge a Faido
62 Corsi a due e quattro ruote
63 In viaggio con il TCS
64 Ticino e Grigioni: una storia di motori
65 Benefit e concorsi
66 Vendita auto TCS
La nostra priorità è che voi possiate rimanere mobili a casa vostra.
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Ecco quante ore occorre lavorare in Europa per pagarsi un pieno di benzina (60 litri di super E10*).
Qua e là
Foto di ogni passo: aiutateci e vincete!
l valico alpino aperto Come sono le condi ioni meteorologic e e stradali C’ un ristorante oppure una sta ione di ricarica per il mio veicolo elettrico Sul nuovo portale dei passi TCS troverete risposte a ueste e altre domande concernenti passi svi eri er illustrare le in ormaioni contenute sul portale il club si a ida a voi soci inviate al TCS le migliori otogra ie atte o c e scatterete durante le gite nelle nostre lpi lungo la strada e sulla vetta del passo molto semplice, compilate il modulo online, caricate le otogra ie e con un pi ico di ortuna potete vincere uno dei premi mensili o addirittura uno dei premi principali messi in palio
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La cifra 1825
a distan a media, in c ilometri, c e gli svi eri compiono a piedi ogni anno strapolando il dato in base
all’aspettativa di vita c e di , anni per gli uomini e di , anni per le donne, meno il primo anno, sull’arco della loro vita gli uomini camminano in totale circa c ilometri lung e a del passo cm e le donne m passo cm
In pillole
Torna l’ASTRA Bridge, stavolta niente code
ositivo il primo bilancio dell’ ST ridge ottimiato Come con ermato dall’ ST , la struttura stata montata e i lavori di risanamento sul tratto della sono proseguiti secondo i piani, salvo un’interru ione dovuta al crollo delle temperature e una panne tecnica l ponte cantiere pu essere percorso sen a di icolt e non provoc erebbe colonne
Cresce il numero di chi ci legge a reda ione e lo sta della casa editrice Touring si rallegrano di aver potuto accogliere nuovi lettori , negli ultimi mesi a rivista dedicata alla mobilit stata oggetto di un ampio redesign nel volto ad orientarla maggiormente verso tematic e d’interesse per il nostro pubblico risultati con ermano c e la nuova veste di vostro gradimento
Prima storica, voto con lode dell’ADAC ’ llgemeiner eutsc er utomobil Club C a conerito il miglior voto di sempre ad un veicolo a berlina elettrica , c e presto sar completata con una versione brea , a preso , nel test auto di aprile, davanti alla i rive e alla ercedes S lectric rt, entrambe le auto con , il miglior voto in ermania ottimo
Alfa Romeo Milano ribattezzata Junior durata poco la l a omeo ilano poc i giorni dal debutto a dovuto cambiar nome dopo le polemic e suscitate dal inistro delle mprese e del ade in tal inammissibile la scelta del nome ilano per un’auto prodotta in olonia a nuova S di casa Stellantis si c iama ora unior, riprendendo un altro nome storico del marc io italiano
Popillia Japonica fuorigioco
Visto per voi
Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres
Questa volta: le ruote della vita
Supermoto, ruote roventi a Lignières ’ e giugno il campionato svi ero Supermoto ar tappa al Circuito di igni res TCS Training icreativa S lieta di ospitare le due giornate di a ione pura c e vedranno in campo moto da enduro, motocross e uad c e si s ideranno in categorie, su pista e uori n evento spetta colare ed emo ionante, per i corridori e il pubblico
poc e settimane dal isc io d’iniio degli uropei a onaco di aviera, urigo si arma contro il coleottero giapponese Secondo gli esperti il terreno di calcio in estato dalle larve di uesto parassita er combatterlo il comune di loten a coperto le aree erbose del centro sportivo Stig ag di teli c e vi rimarranno ino alla ine dell’estate o scarabeide si sta di ondendo da alcuni anni in Svi era, soprattutto in Ticino e allese ’insetto vorace si ciba di oglie di centinaia di specie diverse ttacca coltiva ioni rutteti, vigneti e giardini, provocando ingenti danni all’agricoltura e alla vegeta ione
Top 5
Le fermate più alte di AutoPostale
Passo della Novena
È la fermata più alta servita dall’autopostale che passa anche per il Passo dell’Umbrail, con la seconda fermata più alta: «Schweizer Zoll», a quota 2499.
Altitudine: 2757 m s.l.m.
Linea: Müstair−Tirano (I)
Passo della Furka
Una volta in cima godetevi la vista sul famoso ghiacciaio del Rodano. Poco lontano dall’hotel Belvédère si accede alla grotta di ghiaccio, che merita una visita.
Altitudine: 2430 m s.l.m.
Linea: Andermatt−Oberwald
Ghiacciaio Moiry
Da Grimentz il percorso si snoda attraverso il paesaggio alpino scolpito dai ghiacciai fino al Barrage de Moiry in fondo alla valle. La diga è raggiungibile dalla strada che ne costeggia il bacino.
Altitudine: 2350 m s.l.m.
Linea: Sierre−Moiry VS, glacier
Le vedute che si schiudono sulle vette innevate delle Alpi bernesi e vodesi sono strepitose. Da qui un sentiero porta al lago artificiale formato dalla diga di Gries.
Altitudine: 2474 m s.l.m.
Linea: Ulrichen−Airolo
Flüela, Hospiz
La fermata è il punto di partenza della salita sullo Schwarzhorn che culmina a 3146 metri. Per superare il dislivello di 820 metri occorre calcolare 3h40.
Altitudine: 2386 m s.l.m.
Linea: Davos Platz−Susch
Imparare, pedalare e vincere
La Kids Bike Challenge 2024 si è svolta a Faido lo scorso 3 maggio, organizzata dalla sezione Ticino del TCS. I vincitori avranno l’opportunità di rappresentare la Svizzera a Parigi.
Per rendersi conto dell’importanza che assume la Kids Bike Challenge, basta dare un’occhiata alle statistiche dell’Ufficio federale delle strade: tra il 2010 e il 2022, ogni anno in Svizzera circa 390 ragazzi sono stati coinvolti in incidenti stradali, di cui una sessantina riportando ferite gravi. In collaborazione con la polizia cantonale, la Sezione Ticino e gli addetti alla sicurezza stradale del TCS hanno organizzato l’edizione 2024 della Kids Bike Challenge lo scorso 3 maggio a Faido. Ben assistiti, 160 allievi provenienti da dieci scuole sono stati sensibilizzati ai rischi del traffico e si sono cimentati in prove pratiche e teoriche di guida in bici e sicurezza stradale. E presso la pista di pattinaggio di Faido i partecipanti non hanno solo imparato le norme della circolazione, ma hanno anche trascorso bei momenti all’insegna del divertimento. Attraverso le dieci postazioni tematiche i giovani ciclisti hanno potuto affinare la loro tecnica ed imparare il comportamento corretto da adottare in situazioni stradali anche particolarmente pericolose grazie a prove di abilità e dimostrazioni pratiche della guida in bici.
Destinazione Parigi
Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.
Si sono imposti con il miglior punteggio Margot Germann, Soraja Haj, Nino Surer e Patrick Da Costa. I quattro vincitori rappresenteranno la Svizzera al Concorso europeo di educazione stradale ETEC (European Traffic Education Contest), organizzato dalla Federazione internazionale dell’automobile (FIA) in settembre a Parigi. tcs.ch/kbc
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Quattro su cinque
Riparare un guasto: il TCS è semplicemente il migliore. Da un secolo, la Patrouille ne è il cuore e la punta di diamante. Anche se non ci si augura mai di doverli chiamare, gli angeli gialli arrivano nel momento del bisogno e rimettono in carreggiata chi rimane in panne. Abbiamo accompagnato un soccorritore durante il suo turno sulle strade della Svizzera centrale.
Testo Dominic Graf Foto Emanuel FreudigerAccanto all’automobile, l’an iano signore con la coppola in testa a un’aria sconsolata on va pi l mio garagista mi a detto al tele ono c e sicuramente dovr essere rimorc iata, uindi posso scordarmi il pran o in amiglia , spiega a rg uc er l pattugliatore al a le sopracciglia, prende dal suo veicolo il multimetro per testare lo stato della batteria e risponde con voce pacata e rassicurante rima vediamo se davvero necessario trainarla
pre il co ano, collega il dispositivo con poc i semplici gesti, si siede al posto di guida e gira la c iave l motore emette un rumore come se tossisse e poi si avvia Stupito, l’uomo spinge indietro il cappello con la mano e si gratta la testa Come sarebbe a dire ’auto non deve essere rimorc iata , c iede o, si pu rimettere al volante , risponde uc er con un sorriso soddis atto uindi scrive il rapporto di intervento, consegna all’uomo un piccolo pacc etto di biscotti e gli stringe la mano in segno di saluto uon viaggio e buon pran o Sul volto dell’uomo si legge sollievo e gratitudine
Più che assistenza stradale
rg uc er a incontri di uesto tipo pi volte al giorno ggi ce ne saranno sette icarica le batterie o ne vende e installa di nuove, diagnostica un problema con la cing ia di distribu ione e ripara pneumatici orati Su un veicolo dovrebbe montare un pneumatico di ricambio, ma scopre c e i pneumatici anno gi sedici anni Sen a perdere tempo, organi a un appuntamento con il gommista e accompagna la cliente, c e sta guidando dietro di lui, al nego io di pneumatici l lavoro del pattugliatore spesso va oltre la vera e propria ripara ione di una gomma a terra segue rapidamente un controllo dell’olio, rimuove i
Il 34enne è uno dei circa 200 pattugliatori TCS in servizio sul territorio svizzero. Un lavoro da sogno per lui.
Tuttofare digitale
vecchi contrassegni autostradali o toglie foglie secche dal vano motore. Calmo e cordiale, trasforma situazioni fastidiose e stressanti in momenti di sollievo e gratitudine, che vengono onorati con parole gentili, strette di mano e talvolta una pacca sulla spalla. Un problema diventa una soluzione, un guasto solo una breve pausa. «Questa gratitudine mi motiva e mi dà la sensazione di aver fatto qualcosa di utile durante la giornata. È un bel lavoro, no?», afferma con un sorriso orgoglioso.
Bucher indossa l’uniforme del TCS da tre anni, prima è stato impiegato presso un altro servizio di soccorso stradale per sei anni. La sua
area d’intervento è nella Svizzera centrale, copre tra i cento e i duecento chilometri e svolge da sei a otto interventi per turno. In media, l’ottanta per cento dei mezzi in avaria può proseguire il viaggio dopo l’intervento della Patrouille, ovvero quattro su cinque. E nel raro caso in cui non si riesca a ripararlo, il TCS si assicura che il veicolo venga portato in officina e che il conducente e i passeggeri raggiungano la loro destinazione.
Una straordinaria storia di successo Il problema dei guasti è che si verificano sempre inaspettatamente e sempre in un momento inopportuno: prima di un appuntamento impor-
Questo tablet permette di effettuare ordini, visualizzare le informazioni dei veicoli, scrivere il rapporto di intervento e tanto altro ancora. ›
Equipaggiato fin sotto il tetto Il pattugliatore ha accesso ad una grande varietà di strumenti e oggetti. A lui la scelta del più adatto alla situazione.
tante, in piena vacanza o dopo lo shopping. In breve: ogni volta che si deve andare da qualche parte. All’improvviso, una batteria scarica o difettosa, un pneumatico bucato o una spia che si illumina, tutti casi che rendono consapevoli della complessità di un veicolo e fanno sentire impotente chi lo guida. Da un momento all’altro, la mobilità non è più scontata.
In costante sviluppo
Episodi come questi, che si verificano centinaia di volte al giorno sulle strade svizzere, confermano la grande importanza per la mobilità svizzera del TCS e sono, in definitiva, la sua ragion d’essere da 95 anni. Infatti già nel 1929, quando le automobili iniziarono a conquistare le strade, il Touring Club Svizzero riconobbe la necessità di un servizio di assistenza stradale. Oltre a installare posti di soccorso alle frontiere del Paese, gli agenti del TCS percorrevano le strade principali in motocicletta durante i periodi vacanzieri per prestare aiuto in caso di panne. A causa dell’elevato numero di incidenti, ogni moto è poi stata dotata di un carrozzino e di attrezzature mediche per curare i feriti e trasportarli in ospedale. Il nuovo servizio di soccorso stradale fu ben accolto, tanto che sette anni dopo il club lo ampliò fino a farlo diventare un servizio attivo a livello nazionale, 24 ore su 24, con il nome di Touring-Soccorso.
Quando negli anni successivi l’automobile si affermò definitivamente come mezzo di trasporto di massa, il Touring-Soccorso era già un punto fermo e indispensabile sulla rete stradale svizzera, dal 1996 con il nome di TCS Patrouille. A tutt’oggi, l’ammiraglia del Touring Club Svizzero si distingue soprattutto per il fatto di riconoscere precocemente e con lungimiranza le nuove tecnologie e le tendenze della mobilità, adattandosi per tempo per potervi rispondere. Dall’inie-
zione diretta e dai turbocompressori passando per le marmitte catalitiche fino all’elettronica moderna e agli assistenti di guida, che si tratti di automobili, moto, scooter, e-bike o biciclette, a diesel, benzina, gas, ibrida o elettrica – la TCS Patrouille dispone sempre del know-how necessario. E si adeguerà anche ai cambiamenti futuri, assicurando che le persone raggiungano la loro destinazione nonostante un guasto.
Leader internazionale
Queste caratteristiche rendono il servizio di soccorso stradale del TCS un fattore chiave per garantire il miglior funzionamento possibile della complessa rete autostradale svizzera, come ›
Un asse integrato per trasportare l’auto guasta è ora disponibile su alcuni nuovi veicoli multifunzione della
Patrouille. Veloce e sicuro, adesso le auto possono essere trainate direttamente, senza dover aspettare il carro attrezzi.Un grande vantaggio per clienti e soci TCS che non possono più continuare il viaggio con il proprio veicolo: ora possono infatti essere trainati dal pattugliatore fino all’officina.
Mercedes-Benz Vito È il veicolo entrato appena quest’anno nella flotta della TCS Patrouille.
Il TCS consiglia
Un guasto, che fare?
È sempre fastidioso restare appiedati. E non solo. Se la vettura si ferma nel traffico, in città o autostrada può anche costituire un pericolo per la sicurezza propria ed altrui. Come comportarsi in caso di panne.
3. 4. 5. 6. 2. 1.
Attivare le quattro frecce.
Allontanare il veicolo il più possibile dalla zona di pericolo oppure spostarlo sul bordo della strada o sulla corsia di emergenza.
Posizionare il triangolo di panne: nell’abitato a 50 metri dal veicolo in avaria, fuori dall’abitato e in autostrada a 100 metri o meglio 150–250 metri. Indossare il gilet riflettente e non mettersi mai sulla carreggiata.
Far scendere tutti gli occupanti dal veicolo e allontanarli dalla zona di pericolo. In autostrada ripararsi dietro al guardrail.
Chiamare il soccorso stradale TCS al numero 0800 140140 oppure segnalare la panne online alla TCS Assistance (per modulo web o app TCS). Tenere a portata di mano il numero di socio e dare informazioni dettagliate sulla posizione (es. nome della via, numero civico, chilometro dell’autostrada) e descrivere il veicolo (targa, marca, colore) nonché il tipo di guasto.
Aspettare l’arrivo dei soccorsi. Non provare a risolvere il problema da soli, a meno di avere le competenze tecniche del caso.
conferma Jürg Röthlisberger, direttore dell’Ufficio federale delle strade (USTRA): «Un’autovettura in avaria rischia di provocare situazioni pericolose e ingorghi in autostrada. L’intervento rapido e competente della Patrouille del TCS garantisce la sicurezza e la fluidità del traffico. Siamo grati per questo impegno quotidiano».
Anche il direttore generale del TCS Jürg Wittwer riconosce l’importanza dei pattugliatori: «Nessun altro è in grado di riparare sul posto e far ripartire quattro auto su cinque. Inoltre, i pattugliatori sono sempre pronti, sempre sulla strada, sempre cordiali, sempre competenti. Ecco perché ho un grande rispetto per il lavoro che svolgono. Sono e restano l’emblema del TCS: sempre al mio fianco in caso di emergenza». E questa qualità si traduce in un livello di gradimento estremamente elevato, che non ha eguali nemmeno al di fuori dei confini nazionali. «Misuriamo regolarmente il tasso di raccomandazione del nostro servizio. Si tratta di un parametro di riferimento standardizzato per la soddisfazione dei clienti. Per i nostri pattugliatori il dato è pari a 88, il che significa che nove persone su dieci ci raccomandano a terzi», spiega Jürg Wittwer. Questo ci pone ai vertici assoluti anche nel confronto internazionale.
La buona reputazione del club è quindi in gran parte dovuta al prezioso lavoro della Patrouille, cioè di collaboratori come Jörg Bucher. In questo momento è impegnato in cucina alla base di Emmen. Durante la pausa pranzo, il cuoco appassionato, che nel tempo libero ama suonare in un gruppo di musica popolare ed aspirante pilota di elicotteri, è solito mettersi ai fornelli. Oggi prepara un curry tailandese, senza riso, perché troppi carboidrati gli causerebbero pesantezza allo stomaco ed interferirebbero poi con la sua prestazione. Questa volta, però, avrebbe potuto concedersi il riso, visto che il pomeriggio trascorre tranquillo.
Aiutare gli è congeniale
Comunque invece di rimanere alla base ad aspettare ordini, circola per le strade e le autostrade della Svizzera centrale, forse può aiutare qualcuno spontaneamente. «Al TCS consideriamo nostro dovere aiutare chiunque abbia un problema visibile al veicolo o in caso di incidente, anche se non siamo stati chiamati», ci racconta Bucher. Lo si percepisce in ogni momento: aiutare fa parte del suo carattere. Vuole risolvere i problemi e rendere la vita più facile agli altri: gli basta un semplice «grazie» come ricompensa. Un eroe moderno. Un angelo giallo.
«Nessun altro è in grado di riparare sul posto e far ripartire quattro auto su cinque.
Inoltre, i pattugliatori sono sempre pronti, sempre sulla strada, sempre cordiali e sempre competenti»
Jürg Wittwer, direttore generale TCS
Un vero multitalento Jörg Bucher cucina volentieri, anche in pausa pranzo. Suona inoltre la fisarmonica e il contrabbasso e sta sostenendo gli esami per poter pilotare elicotteri.
Circa 1300 i soccorsi prestati all’anno dai pattugliatori. Oltre l’80% dei veicoli può riprendere il viaggio dopo l’intervento.Probabilmente è colpa della batteria
Ogni giorno la Patrouille TCS si mobilita quasi mille volte per chiamate di soccorso. Fornisce un contributo importante alla sicurezza stradale, facendo sì che il traffico non vada completamente in tilt.
36,6 80 358300
volte la Patrouille TCS e le sue officine partner sono intervenute sulle strade svizzere nel 2023, cioè 981 volte al giorno o più di 40 ogni ora. Nel 95% dei casi si è trattato di veicoli in avaria ed ulteriori 18 200 erano dovuti a veicoli incidentati (5%).
933 000
chiamate di soccorso sono state ricevute nel 2023 dalla centrale d’intervento TCS. In molti casi è stato possibile risolvere il problema direttamente al telefono. In aggiunta ai circa 200 soccorritori stradali il TCS dispone di un’equipe di tecnici competenti che assistono le persone in difficoltà da remoto.
7800
interventi svolti lo scorso anno riguardavano auto elettriche (2,2% delle panne) e 16600 motociclette (4,6%), mentre i restanti 10100 hanno coinvolto altri veicoli fra biciclette, e-bike, camion, camper e rimorchi (2,8%). 323 800 interventi (90,4%) sono stati richiesti per automobili a combustione o ibride.
215
auto di pattuglia compongono la flotta del soccorso stradale TCS, oltre a 17 veicoli multifunzione, 38 semirimorchi nonché 12 camion.
per cento delle panne erano attribuibili alla batteria di avviamento, di gran lunga la principale causa dei guasti; seguono i danni a pneumatici (17,9%) e problemi con le chiavi della vettura o le serrature delle portiere (2,6%).
1929
Nascita della Patrouille TCS. Quell’anno vengono installate delle postazioni di soccorso su diversi valichi di frontiera per i meccanici del TCS. Dotati di motociclette con carrozzino (sidecar), assicurano il trasporto feriti nei periodi principali di vacanza.
per cento dei veicoli possono essere rimessi in carreggiata sul posto. Con questo elevato tasso di prosecuzione del viaggio dopo l’intervento, il TCS si conferma come miglior soccorso stradale in Svizzera.
«In futuro arriveremo prima della panne»
Il direttore dell’Assistance Markus Kummer parla della Patrouille TCS di oggi e di domani, del soccorso stradale via telefono e web, oltre che dell’oculata scelta di fare il pattugliatore.
Intervista Dominic Graf
L’assistenza guasti è ormai inclusa in gran parte delle assicurazioni casco totale o parziale. Cosa distingue il soccorso stradale del TCS dagli altri? Markus Kummer: C’è soccorso stradale e soccorso stradale. Innanzitutto, in più di otto casi su dieci i nostri soci possono proseguire il viaggio subito dopo l’intervento della Patrouille TCS. Questo è il risultato della formazione e del perfezionamento continuo dei pattugliatori, nonché del grande impegno a favore dei nostri soci e clienti. Lo dimostra anche l’altissima disponibilità di questi ultimi a raccomandarci ad altri, come rileviamo dopo ogni intervento a conferma dell’elevata soddisfazione nei nostri confronti. Inoltre, l’adesione al TCS copre la persona e non il veicolo. Ciò significa che come soci TCS non si è assicurati solamente con il proprio veicolo. In più ci sono tante altre convenienze, come i vantaggi per i soci, gli sconti o la rivista Touring.
Tecnicamente i veicoli stanno diventando sempre più elaborati e sicuri. In futuro ci sarà ancora bisogno del soccorso stradale? In effetti i veicoli stanno diventando sempre più connessi, digitali e autonomi e l’elettromobilità è destinata a fare ulteriori progressi. Ciò avrà un influsso sul tipo e verosimilmente anche sulla frequenza delle avarie. A lungo termine ci dovrebbero essere tendenzialmente meno panne, perché grazie alla connessione in rete i guasti possono essere identificati addirittura in anticipo. Comunque la nostra assistenza in caso di panne ci sarà ancora, ma il pattugliatore arriverà già prima che il problema si manifesti, ad esempio per sostituire la
batteria. E poi: anche in futuro, neppure le migliori automobili saranno immuni da danni ai pneumatici o alla batteria.
Sempre più spesso il TCS riesce ad aiutare i proprietari dei veicoli anche a distanza. Come funziona?
Stiamo parlando dell’aiuto telefonico. Grazie alla loro elevata esperienza tecnica, i nostri collaboratori sono spesso in grado di identificare e risolvere le cause delle avarie parlando al telefono con il socio. Per far questo è di grande utilità la nostra ampia banca dati, che praticamente contiene le informazioni sul funzionamento di ogni modello di auto. Lo scorso anno la nostra centrale di emergenza e l’helpdesk tecnico hanno potuto prestare aiuto in oltre 16 000 casi.
Che esperienza ha tratto finora dalla TCS Online Assistance? Viene usata spesso?
Sì, il canale digitale risponde ad una grossa esigenza. Oggi un caso su tre ci arriva tramite la TCS Online Assistance che, ad esempio, offre il vantaggio della localizzazione automatica della posizione. Anch’io ho annunciato così la mia ultima avaria. Comunque, il socio avrà sempre la scelta e noi, naturalmente, continueremo ad essere raggiungibili anche telefonicamente.
Ora la Patrouille dispone anche di mezzi con asse di traino estraibile per poter caricare e trasportare veicoli in avaria. Qual è la loro utilità?
Nei rari casi in cui un veicolo non può proseguire il viaggio può essere rimorchiato direttamente e in tutta sicurezza senza dover attendere l’arrivo di un
carro attrezzi. Ciò significa meno perdite di tempo.
Perché i giovani di oggi dovrebbero ancora scegliere la professione di pattugliatori? Quali requisiti e opportunità offre il lavoro al TCS? Il pattugliatore aiuta persone in difficoltà e come tale è una figura molto apprezzata. Il lavoro è variato e offre un alto grado di autonomia, responsabilità personale e libertà. Chi cerca tutto ciò e possiede un atteggiamento cordiale positivo, oltre alle competenze tecniche necessarie, riceverà la formazione interna del TCS e la formazione come soccorritore stradale con attestato federale pagata da noi. Inoltre, offriamo ai nostri pattugliatori regolari corsi di aggiornamento, ad es. per nuove tecnologie come l’elettromobilità e i sistemi digitali.
TCS Societariato
Passare a un livello di prestazioni superiore
Siete entrati a far parte del TCS prima del 2018? Nel frattempo abbiamo rivisto i nostri modelli di adesione, che ora comprende, oltre al soccorso stradale auto e moto, protezione giuridica casco e numerosi vantaggi e sconti esclusivi per i soci, anche la protezione giuridica infortuni e assistenza guasti per bici ed e-bike. Il TCS organizza poi la prosecuzione del viaggio se non si potesse arrivare a destinazione causa maltempo o soppressione di mezzi pubblici. Fruirete di queste più ampie prestazioni aggiornando semplicemente il societariato. tcs.ch/upgrade
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Rosso Alluminio anodizzato Bianco Nero«Il sistema dei trasporti deve essere sviluppato come un tutt’uno»
Qual è il livello di integrazione tra trasporto pubblico e privato in Svizzera? In un’intervista doppia, il CEO delle FFS Vincent Ducrot e il presidente centrale del TCS Peter Goetschi commentano
la situazione, presente e prospettata, della mobilità in Svizzera.Testo Dino Nodari Foto Raphael Hünerfauth
Le loro strade si sono incrociate presto. Entrambi hanno le loro radici nel canton Friburgo, dove vivono tuttora; entrambi sono figure di spicco nel settore della mobilità in Svizzera. Ognuno nel proprio campo di attività, Vincent Ducrot in veste di CEO delle FFS, e Peter Goetschi quale presidente centrale del TCS, stanno contribuendo a plasmare la mobilità attuale e a venire. Lo fanno anche attraverso una proficua collaborazione in determinati ambiti. Concordano sul fatto che venti anni fa sarebbe stato difficile per le FFS e il TCS lavorare insieme. Ragione sufficiente per chiedere ai nostri due interlocutori quanto siano interconnessi oggi i trasporti pubblici e privati.
Signor Ducrot, un anno fa, all’assemblea dei delegati del TCS, si è espresso decisamente a favore della mobilità combinata con diversi mezzi di trasporto. A che punto siamo con la multimodalità in Svizzera?
Vincent Ducrot: Siamo sulla buona strada, lo sviluppo verso una mobilità vieppiù interconnessa è in atto. Lo si vede dal successo della formula P&Rail, rivolta a chi usa il treno e lascia il veicolo al parcheggio in stazione. Anche bici e mezzi pubblici vengono sempre più spesso combinati, in talune stazioni vi sono già offerte di condivisione che gli utenti mostrano di apprezzare. Sono tutti esempi di una riuscita integrazione. I mezzi di trasporto sono complementari, per cui la tendenza a un loro utilizzo combinato a seconda delle esigenze si rafforzerà ulteriormente.
Peter Goetschi: È ancora evidente che per certi spostamenti la gente predilige l’automobile o il treno. Ma sono pochissimi a voler usare esclusivamente l’una o l’altro. Abbiamo bisogno di tutti e due, ma attualmente non sono ancora abbastanza connessi da completarsi a vicenda.
Cosa occorre fare per integrare meglio le diverse modalità di trasporto?
Ducrot: È fondamentale migliorare l’accesso elettronico ai servizi. Ad esempio, deve essere possibile prenotare biglietti del treno e parcheggio tramite la stessa piattaforma. La tecnologia deve fornire soluzioni semplici perché le procedure complicate sono un ostacolo per molti utenti. Goetschi: La fruizione dei servizi deve diventare generalmente più agevole e intuitiva, e i par- ›
«Il nostro sistema di trasporti deve essere funzionale e anche affidabile»
Peter Goetschi, presidente centrale
TCS
cheggi ne costituiscono un elemento importante. Come automobilista voglio essere certo di trovare un posteggio libero ed aver dei buoni collegamenti ferroviari. Se ogni volta è una lotteria e sono costretto a partire con ampio anticipo, tenderò ad usare poco le offerte intermodali.
Ducrot: Ci vorrà ancora un po’ di tempo, ma ci stiamo lavorando intensamente perché alle FFS crediamo nella mobilità integrata e siamo determinati a realizzarla, anche insieme al TCS. Abbiamo delle équipe intente a sviluppare piattaforme digitali al fine di integrare in modo intelligente i mezzi disponibili. Ad esempio, nella regione Friburgo, con l’app TCS è già possibile acquistare attraenti biglietti combinati Park+Rail e TP. Siamo comunque soltanto agli inizi di quest’evoluzione.
Vent’anni fa sarebbe stato concepibile una collaborazione FFS e TCS di questo genere?
Goetschi: Sarebbe stato difficile, ma per fortuna i tempi sono cambiati.
Ducrot: Sono d’accordo. Oggi entrambe le nostre organizzazioni mettono al centro la mobilità, com’è giusto fare.
Nel 2023 le FFS hanno registrato 1,3 milioni di passeggeri al giorno, un record assoluto. La mobilità sta semplicemente crescendo o sta anche cambiando?
Ducrot: Si viaggia di più nel tempo libero, ciò che ci costringe a ripensare la nostra offerta ed aumentare le proposte in ambito ricreativo. Le odierne abitudini di mobilità richiedono trasporti efficienti e più flessibili. Tuttavia, predisporre treni speciali e supplementari costituisce una sfida perché il nostro sistema ferroviario non è stato progettato per questi bisogni. Ci stiamo impegnando a fondo per definire orari più dinamici ed orientati ai bisogni degli utenti. Aumenta poi la domanda di collegamenti internazionali, mentre il traffico pendolare è invece leggermente diminuito per l’effetto home office che, suppongo si faccia sentire anche sulle strade.
Goetschi: Sono trend che stiamo constatando anche noi. Ci si muove sempre di più per attività di svago. D’altro canto non è ancora possibile andare in vacanza senza uscire di casa. E malgrado la diffusione del telelavoro, nelle ore di punta diversi tratti stradali continuano ad essere fortemente congestionati. È qui che vedo un notevole potenziale di miglioramento, ad esempio attraverso una flessibilizzazione del lavoro. Ad esempio, la mattina ci si potrebbe organizzare per fare home office, rispondere alle mail e recarsi poi in sede, con l’auto o il treno.
Ducrot: Concordo. Va però detto che per ragioni culturali si viaggia ancora molto nelle ore di punta, con enormi problemi. In queste fasce il pendolarismo porta entrambe le reti, stradale e ferroviaria, ai limiti. Sta proprio qui la maggiore
sfida per il futuro. Non possiamo ampliare le capacità all’infinito e se i picchi di traffico aumenteranno ulteriormente la situazione rischia di diventare ingestibile.
L’infrastruttura è notoriamente intasata in certi momenti e occorre sgravarla. Ma dopo la pandemia, la crisi energetica e l’acuirsi della carenza di manodopera qualificata ci sono ancora sufficienti risorse finanziarie e di personale?
Ducrot: Non è tanto l’aspetto finanziario a preoccupare, sono stati stanziati i mezzi necessari per il potenziamento (lo sviluppo delle strade e della ferrovia è finanziato tramite fondi separati, ancorati alla Costituzione, n. d. red.). La carenza di manodopera e competenze, per contro, sarà un fattore vieppiù critico. Già oggi alle FFS, come pure nelle imprese di costruzione, questa problematica si fa sentire. Lavoriamo sui binari mentre i treni viaggiano. Con oltre 20mila cantieri aperti nel corso dell’anno, si stanno toccando i limiti del fattibile. Anche lo spazio costituisce una sfida. Tutti desiderano aver più posto, sul treno, più collegamenti, addirittura autostrade più larghe. Ma senza venire ad invadere il proprio territorio, restando fuori «dal mio cortile». Siamo consapevoli che le grandi opere si trascinano, dobbiamo fare i conti con ricorsi, polemiche, modifiche che rallentano la realizzazione.
Goetschi: Idem per i progetti stradali. Resta però il fatto che le infrastrutture devono essere potenziate ed adeguate opportunamente e in tempi utili. Il nostro sistema di trasporti deve essere funzionale e affidabile. Alla luce della crescita della popolazione e del tasso di mobilità ciò non è possibile senza ampliamenti mirati.
Quest’autunno il popolo è chiamato alle urne su sei progetti di decongestione delle strade nazionali. Come guardate a questa votazione?
Ducrot: Sono molto curioso di vedere come sarà il dibattito politico. Una rete viaria funzionante è
di vitale interesse per il Paese e l’efficienza delle infrastrutture rappresenta un fattore chiave del successo della Svizzera. Se siamo sinceri è chiaro a tutti che dobbiamo agire e che urge risolvere soprattutto le strozzature. In altre parole, il sistema dei trasporti deve essere sviluppato come un tutt’uno.
Goetschi: Condivido completamente. Gli ampliamenti puntuali previsti sono indispensabili per garantire che la rete di strade nazionale resti performante e ben fruibile. Confido che il popolo svizzero si renda conto di questa necessità.
Di recente ha annunciato di voler introdurre l’orario cadenzato ogni 15 minuti da qui al 2050. Ciò non richiederà un ulteriore ampliamento infrastrutturale?
Ducrot: Vogliamo un servizio ferroviario efficiente con collegamenti ottimali e frequenti. Il traffico tra i grandi centri e gli agglomerati seguiterà a crescere. Se i treni circoleranno ogni 15 minuti – come i tram in città – i viaggiatori non dovranno più aspettare le coincidenze. Abbiamo in mente di raggiungere quest’obiettivo non soltanto con nuovi binari e gallerie, bensì anche mediante software intelligenti che consentano di sfruttare meglio l’infrastruttura esistente e pianificata. Sono convinto che oggi investiamo ancora troppo poco in sistemi di trasporto intelligenti. La tecnologia può aiutarci a potenziare le capacità, ad esempio attraverso un controllo dinamico delle distanze fra i veicoli. Oppure pensiamo alla guida da remoto per facilitare le operazioni di smistamento treni.
Goetschi: Naturalmente l’automazione schiude inedite opportunità. La telematica permette già oggi un controllo più efficace del traffico con segnaletica dinamica sulle autostrade. Sono ben
disposto ad accettare che in caso di traffico intenso il limite di velocità venga ridotto a 80 all’ora in modo temporaneo e puntuale se serve alla scorrevolezza del traffico. Tuttavia, penso che le nostre autostrade con entrate e uscite ogni pochi chilometri siano meno adatte alla guida automatizzata in colonna, specie finché, parallelamente ai veicoli intelligenti, un gran numero di veicoli tradizionali circoleranno sulle strade. Sarà questa la realtà ancora per parecchi anni.
Quanto detto fin qui non sembra indicare che prossimamente ci sarà un grande colpo in fatto di automatizzazione e digitalizzazione? Goetschi: Non ci sarà «il» grande colpo. Non dobbiamo dimenticare che disponiamo di sistemi funzionanti – stradali e ferroviari – che sono stati costruiti e che ora si tratta di sviluppare ulteriormente. Per quanto riguarda il settore automobilistico potrei immaginarmi che una delle prime innovazioni potrebbe essere il cosiddetto automated valet parking. Vale a dire veicoli in grado di cercare e parcheggiarsi da soli in un’area circoscritta. Le strade transitate invece, con un flusso incessante di mezzi e persone, offrono ancora margini di miglioramento ed ottimizzazione, però di certo non possiamo capovolgere tutto il sistema dall’oggi al domani.
Ducrot: La digitalizzazione è un dato di fatto, come lo sono le infrastrutture intelligenti che ne derivano. Tuttavia ci vorrà ancora tempo prima che siano mature. Ci stiamo muovendo in questa direzione, ma il cammino è fatto di tanti piccoli passi da compiere uno dopo l’altro. Dubito che ci sarà un grande colpo tale da capovolgere i sistemi di trasporto attuali. In definitiva si tratta di rendere la mobilità quanto più efficiente mediante l’uso intelligente dei sistemi di assistenza e di soluzioni automatizzate. È questo che conta ed è a questo che dobbiamo puntare.
«Si tratta di rendere la mobilità più efficiente mediante l’uso intelligente dei sistemi di assistenza e di soluzioni automatizzate»
Vincent Ducrot, CEO FFS
«Grazie
sicurezza
a voi, miglioriamo la
dei bambini in auto.»
Jürg Reinhard, Responsabile di progetto Test e Tecnica
Il TCS si impegna a migliorare la sicurezza di tutte le persone in Svizzera, testando ad esempio ogni anno la qualità e la sicurezza dei seggiolini per bambini.
Questo e molto altro è possibile grazie al Suo societariato.
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Verso l’autostrada high tech
entre nella regione alpina il progetto Solar press segna il passo, lungo le nostre autostrade si produce gi elettricit l’in rastruttura sta diventando sempre pi un’opera di alta tecnologia
Testo ino odari
ltimamente la tenden a all’elettri icaione ristagna un po’ o scorso anno in tutta la Svi era erano immatricolate 155 automobili elettric e pure, pari ad appena il , di tutte le autovetture Come ri erisce uto Svi era, sebbene nei primi tre mesi il , di tutte le nuove auto osse dotato di tra ione alternativa, la crescita dei veicoli puramente elettrici e uelli ibridi plug in
uasi impercettibile a uestione sembra c iara con pi auto elettric e sale anc e il consumo di elettricit n uturo i motori elettrici consentiranno la ridu ione delle emissioni di C 2 e un tra ico automobilistico pi rispettoso del clima enc il passaggio completo all’elettromobilit si accia ancora attendere, le in rastrutture nello speci ico le autostrade sono gi in ase di adat-
tamento e costituiscono parte della solu ione alle s ide poste dalla transiione energetica
Solar Express sull’autostrada vero c e Solar press era concepito per la regione alpina, ma alla ine i titolari del progetto an dovuto ronteggiare la resisten a di alcuni Comuni nvece la produ ione elettrica lungo
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Innovativo Le pareti antirumore lungo le autostrade vengono utilizzate per la produzione di elettricità.
le autostrade riscontra uno sviluppo positivo. In primo luogo, l’Ufficio federale delle strade (USTRA) utilizza l’infrastruttura per produrre elettricità per coprire il proprio fabbisogno. «L’USTRA si è posta l’obiettivo di aumentare l’autoproduzione di elettricità entro il 2035 di 47 gigawattora all’anno. A tale scopo, in futuro diversi edifici di proprietà dell’Ufficio saranno dotati di impianti fotovoltaici. Alla fine del 2023 erano in funzione 26 impianti e altri ne seguiranno», comunica l’Ufficio federale da noi interpellato. Dopo che l’Ordinanza sulle strade nazionali è stata modificata in modo che le imprese possono partecipare al bando per la realizzazione di impianti sulle superfici non utilizzate dall’Ufficio stesso, la domanda è stata alta. L’USTRA comunica che solo un lotto non è ancora stato assegnato. L’Ufficio federale stima di poter produrre in questo modo circa 50 gigawattora/anno nel prossimo triennio. L’uso delle barriere antirumore per generare elettricità non è l’unica idea innovativa. In Vallese, per esempio, si prevede di coprire un tratto di 1,6 chilometri sopra il quale sarà prodotta elettricità.
Ma non si fanno progressi solo nella produzione di elettricità e nella modernizzazione delle infrastrutture esistenti. L’Astra Bridge ottimizzato è ad esempio tornato in funzione da qualche settimana dopo gli scarsi risultati iniziali nel 2022. Le rampe sono state allungate e la loro inclinazione ridotta. È stato rimesso in servizio qualche settimana fa senza provocare grossi ingorghi. Adesso
può essere utilizzato con successo allo scopo per cui è stato ideato: sotto si lavora e sopra si circola, senza impattare troppo sul traffico autostradale. Degna di nota anche la barriera antirumore in via di costruzione sull’A1. La cosiddetta «Einhausung Schwamendingen» prevede niente di meno che l’incapsulamento dell’autostrada per ridurne al minimo gli effetti nocivi, vale a dire il rumore e i gas di scarico. Ne beneficeranno sia l’ambiente che gli abitanti. Mentre il traffico scorrerà all’interno della struttura, sul suo tetto sarà allestito uno spazio verde aperto al pubblico, migliorando così in modo sostenibile la qualità di vita nel quartiere in periferia di Zurigo.
Risolvere i colli di bottiglia Con progetti così innovativi, le nostre autostrade stanno diventando sempre più hi-tech, a tutto vantaggio dei residenti e degli automobilisti. Certo, le opere infrastrutturali non sono sempre modelli entusiasmanti di paesaggio costruito. Ma per quanto riguarda la mobilità e il nostro benessere, sono di grande importanza. Garantiscono gli scambi sociali, culturali ed economici e di conseguenza continuano ad essere fattori di successo fondamentali per la Svizzera. Proprio perché la nostra mobilità è in continua evoluzione, e probabilmente sarà sempre più connotata alla sensazione di libertà, sono indispensabili infrastrutture innovative che assecondino lo sviluppo dei nostri mezzi di trasporto nei prossimi decenni.
Schwamendingen In questo modo i disagi per i residenti dovrebbero ridursi al minimo.
Jürg Röthlisberger, direttore Ufficio federale delle strade (USTRA)
Perché l’USTRA non produce da sé l’elettricità lungo le autostrade?
Jürg Röthlisberger: L’USTRA non è un’azienda elettrica e può produrre energia solamente per uso proprio. Tuttavia, entro il 2035 vorremmo produrre da soli circa un terzo del fabbisogno elettrico delle strade nazionali. A tale scopo, stiamo dotando di impianti fotovoltaici le officine e le centrali di controllo delle gallerie, come pure le coperture e le pareti antirumore (ripari fonici). È però anche importante ridurre il consumo. Ecco perché stiamo, ad esempio, sostituendo le vecchie illuminazioni dei tunnel con lampade LED.
Come viene utilizzata esattamente l’elettricità prodotta dall’USTRA?
Con l’energia solare illuminiamo e ventiliamo le gallerie, riscaldiamo i locali dei veicoli nelle officine o forniamo elettricità ai sistemi di segnalazione.
Che ne dice dell’idea di coprire le autostrada per installarvi impianti solari?
È un’idea avvincente che ha del potenziale. Le nostre porte sono sempre aperte a soluzioni innovative. Nella pratica, però, quello che a prima vista sembra semplice a volte si rivela molto complesso: una copertura deve soddisfare elevati requisiti edilizi. E deve passare attraverso le previste procedure di approvazione a livello comunale e cantonale. Ciò significa costi elevati e lunghi termini di pianificazione.
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Altezza originale: 30,5 cm
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Bimbi sicuri a bordo
l TCS a messo sotto la lente seggiolini auto sono stati bocciati, si sono meritati il voto molto consigliato dettagli
l mercato abbonda di sistemi di ritenuta di ogni tipo e misura olti genitori anno uindi atica a sceglierne uno adatto al proprio bambino uali dispositivi lo proteggono meglio in caso di collisione, come si montano nella vettura e uanto costano nno dopo anno, il TCS sottopone un campione di prodotti a rigorose prove per determinarne la sicure a, la acilit d’uso, l’ergonomia e la tossicit dei materiali ell’attuale test sono stati valutati modelli si sono aggiudicati la nota molto consigliato , altri un consigliato nc e uesti seggiolini superano i re uisiti di legge, talora in maniera signi icativa, essendo stati sviluppati secondo gli standard pi severi issati per la prote ione dei consumatori pi vulnerabili
Seggiolino pericoloso
l eg erego iaggio T ist + ase T ist e il Silver Cross iscover i Si e accusano caren e tali da non essere consigliati l primo a mostrato gravi lacune nel cras test rontale a scocca non a retto all’impatto, si staccata dalla base ed stata catapultata in avanti assieme al manic ino noltre nella odera si riscontrata la presen a di TC , sostan a igni uga poten ialmente cancerogena l TCS mette in guardia dall’ac uisto e utili o di uesto seggiolino l Silver Cross iscover i Si e contiene invece una uantit signi icativa di , plasti icante sospettato di danneggiare la tiroide e l’ipo isi all’altro lato della scala troviamo il vincitore del test ipa rbn di una, c e a saputo convincere sotto ogni aspetto l test a portato alla luce notevoli di eren e di ualit tra i prodotti analiati, eviden iando c e non tutti i modelli adempiono i re uisiti di sicure a issati dalla normativa on si dovrebbe uindi comprare un seggiolino alla cieca, sen a essersi dapprima in ormati esaustivamente er aiutare a districarsi nell’in init di o erte, dal il TCS a esami-
nato oltre dispositivi, pubblicando i risultati dei test sul proprio sito eb vedi lin alla ine dell’articolo dealmente si porter la propria automobile e il bambino in un nego io speciali ato per provare i dispositivi c e entrano in linea di conto Si trover sen ’altro in commercio un seggiolino adatto c e abbia ottenuto la valuta ione molto consigliato o consigliato dagli esperti Sconsigliamo di ordinare prodotti no brand su internet a idandosi alla ortuna opo l’ac uisto prendersi il tempo per amiliari arsi con il sistema di ritenuta e leggere attentamente le istru ioni d’uso e montaggio adare a c e il seggiolino rimanga issato stabilmente al sedile della vettura Soltanto cos il bambino viagger sempre sicuro e sar e icacemente protetto in caso di incidente
seggiolini-auto.tcs.ch
Silver Cross
Discover i-Size. Seggiolino di qualità media che peraltro non supera le severe analisi tossicologiche. Nello specifico si sono rilevate quantità notevoli del plastificante DPHP.
Categoria: 100–150 cm; prezzo: ca.250 fr.; punteggio globale: 14%; sicurezza: 48%; uso/ergonomia: 74%; sostanze nocive: 14%
Valutazione TCS: non consigliato ★☆☆☆☆
Viaggio Twist + Base Twist. Nei crash test il seggiolino non ha resistito all’impatto frontale. Nella realtà ciò esporrebbe il bambino ad elevati rischi di lesione.
Categoria: 61–105 cm; prezzo: ca.250 fr.; punteggio globale: 18%; sicurezza: 0%; uso/ergonomia: 52%; sostanze nocive: 18%
Valutazione TCS: non consigliato ★☆☆☆☆
Peg Perego Testo ino odari Test rg einhardAvvertenza Dal 2023 l’UE vieta la produzione e importazione di seggiolini auto omologati ai sensi del regolamento UN-ECE R44. Di conseguenza non si trovano quasi più in vendita modelli che s’installano con le cinture di sicurezza del veicolo.
Nuna
Pipa Urbn. Il vincitore del test soddisfa in tutti i criteri esaminati. L’ovetto ultraleggero è dotato di sistema Isofix integrato e si monta senza necessità di una base.
Categoria: 40–75 cm; prezzo: ca.350 fr.; punteggio globale: 78%; sicurezza: 78%; uso/ergonomia: 78%; sostanze nocive: 60%
Valutazione TCS: molto consigliato
3 domande a
Jürg Reinhard, esperto TCS seggiolini auto
Fino a quando il bambino deve essere trasportato nel seggiolino?
Jürg Reinhard: Secondo la Legge l’uso del seggiolino è obbligatorio per bambini fino a 12 anni di età o di altezza inferiore a 150 cm. Raggiunta l’una o l’altra, può essere allacciato con la cintura di sicurezza dell’auto.
Succede spesso che bambini non vengano assicurati correttamente?
Purtroppo sì. L’uso improprio del dispositivo di ritenuta è pericoloso. Uno studio condotto l’anno scorso dall’upi in collaborazione con il TCS ha mostrato che oltre la metà dei seggiolini esaminati era utilizzata in modo non corretto. Si è constatato che i rialzi e i seggiolini per bambini a
TCS Kids Help
Un braccialetto che fa stare tranquilli i genitori
u capitare c e i piccoli si perdano in giro o durante le vacan e in un posto sconosciuto ortunatamente, i soci possono premunirsi dell’esclusivo TCS ids elp, il braccialetto anti smarrimento per bambini orte della sua esperien a e del no o ac ui sito nell’assisten a interna ionale, il TCS non solo in grado di comunicare in varie lingue, ma dispone anc e dei me i e della rete necessari per prestare aiuto in ueste situa ioni critic e Sul braccialetto inciso il numero di emer gen a del TCS, il nome del bambino e il numero identi icativo nessun c ip S a persona c e trova vostro iglio pu mettersi in contatto con un collabo ratore del TCS, c e c iamer immedia tamente i parenti tramite i dati registrati al momento dell’ordina ione Per ordinare: tcs.ch/kidshelp
partire dai 7 anni tendono ad essere impiegati male con maggiore frequenza rispetto ai seggiolini per i passeggeri più piccoli.
Quali sono gli errori più frequenti che si commettono con i seggiolini?
Perlopiù riscontriamo errori nel modo di posizionare cinture e bretelle e regolarle all’altezza della spalla. O ancora constatiamo che i seggiolini sono stati montati con le cinture attorcigliate. La metà delle carenze è di questo tipo. Da notare che anche i modelli Isofix non sono a prova di errore. Il 16% dei sistemi di ritenuta per bambini esaminati dotati di questi agganci universali risultava installato male nel veicolo.
Tour de Suisse
L’edizione 2024 si svolgerà dal 9 al 18 giugno. I primi a scendere in gara sono tradizionalmente gli uomini.
Poi dal 15 giugno sarà la volta delle donne. Villars-sur-Ollon (VD) è sia il traguardo finale del TdS maschile che punto di partenza di quello femminile. Tappe anche in Ticino.
1933
Nasce il Tour de Suisse. A vincere con ampio vantaggio fu l’austriaco
Max Bulla. Nel 2023 ha conquistato la classifica finale il danese Mattias Skjelmose.
900
persone e circa 300 veicoli sono in campo durante il Giro di Svizzera per garantirne uno svolgimento senza intoppi. Le scorte tecniche assumono un ruolo cruciale, con 34 motociclette degli organizzatori e 21 della polizia stradale.
100
tappetini antiurto saranno installati dal TCS, partner del TdS, lungo il tracciato nei punti critici quali guardrail, pali e muretti per garantire la sicurezza di tutti i ciclisti e le cicliste che partecipano alle due mitiche gare.
14
i giorni che Ferdi Kübler ha vestito la maglia gialla di leader del TdS, tanti quanti l’eterno rivale Hugo Koblet. Anche per vittorie, 3 ciascuno, i due fuoriclasse elvetici chiudono in pareggio.
18
975
Il dislivello complessivo che pedaleranno gli uomini nelle otto tappe del Tour de Suisse 2024, pari a due volte l’altezza del Monte Everest. Gli uomini passeranno pure in Ticino.
20
squadre con sei cicliste si sfideranno nelle quattro tappe del TdS femminile, che segue a ruota quello degli uomini.
24
vittorie sono finora andate ai padroni di casa. Gli ultimi rossocrociati a trionfare sono stati Fabian Cancellara nel 2009 e Marlen Reusser nel 2023.
Tecnica
ette osti nella n o a ia elettrica a mis ra di amiglia | orse aino da ici ratiche s l orta acchi e ortate in s alla | ro a s strada della e geot
Colosso con qualità interne
La nuova ammiraglia Kia EV9 divide le opinioni. Alcuni criticano le enormi dimensioni di questa SUV elettrica, mentre altri ne apprezzano l’aspetto imponente ma amichevole. È sicuramente un gigante per i trasporti.
KIA EV9 GT-LINECon spigoli marcati, passaruota vistosi e angoli arrotondati, la Kia EV9 ostenta potenza e bontà allo stesso tempo.
Anche nella terza fila lo spazio è accettabile, ma non per passeggeri di grande statura.
uidare una ia un po’ come portare a spasso il cane on si mai a corto di argomenti di discussione el caso della S elettrica, il dibattito verte sull’utilit delle auto elettric e di grandi dimensioni vero c e per produrre il bestione da , tonnellate l’impiego di materiali notevole a anc e vero c e, sebbene i veicoli elettrici abbiano una batteria pesante, sono acili da guidare e consumano sorprendentemente poco Se le dimensioni sono ben s ruttate e potete portare da a ino a sette persone, compresi i bagagli, il bilancio risulta tutto sommato sopportabile a , lunga metri, sen a dubbio la nuova ammiraglia del marc io, c e si sta visibilmente acendo strada dal segmento lo cost Si tratta di una sette posti di orma cubica c e si sviluppa verso l’alto e c e per molti suoi aspetti un iona come un veicolo di lusso sedili della seconda e ter a ila possono ad esempio essere abbassati premendo un pulsante, anc e se poi gi uelli della a ila si rial ano solo manualmente
Touchscreen, pulsanti e interruttori n generale, la ia piacevole da usare in molti ambiti o sc ermo allungato oriontalmente ben strutturato, ma non a una brillan a e contrasti nitidi come altri noltre, la ascia centrale per il controllo della climati a ione non n acile da raggiungere n da vedere comandi a s ioramento sono completati da pulsanti e interruttori per molte un ioni utili, per i uali c’ spa io a su icien a a barra di controllo con un ioni accessi principali sotto il displa un po’ particolare Si inoltre pen-
A proposito di dimensioni esterne/interne
La EV9 si allarga Ben 5 metri di lunghezza, 1,78 di altezza e quasi 2 di larghezza. Quella che negli USA è considerata una «SUV di medie dimensioni», da noi sfora ogni misura. La larghezza standard dei parcheggi pubblici è di 2,50 m, il che non lascia molto spazio per aprir le portiere. A condizione di riuscire ad entrare nell’autosilo, cosa non affatto scontata, visto l’ampio raggio di sterzata.
Sette passeggeri
C’è abbastanza spazio pure nella capanna più piccola… recita un vecchio adagio. Ma se la famiglia è numerosa, di spazio ce ne vuole tanto e la Kia EV9 è una delle rare auto elettriche a sette posti. I passeggeri della 2a fila troveranno un’accoglienza principesca in termini di spazio per gambe e testa e sedili reclinabili opzionali. Pure la 3a fila offre più che dei semplici strapuntini.
Massa e potere
Nelle auto, molto spazio significa di solito pure molto peso. L’EV9 non fa eccezione. Un peso a vuoto di oltre 2,6 tonnellate è tanto, anche se si tratta di un dato usuale per le grandi SUV elettriche. Tuttavia, il gigante squadrato può anche caricare un centinaio di chili sul tetto e al gancio di traino (capacità di carico) e, come veicolo a trazione integrale, può rimorchiare 2,5 tonnellate.
CHECK-UP TCS
SCHEDA TECNICA
passo 310 cm
lunghezza 502 cm larghezza 198 cm
bagagliaio: 333–2318 l, frunk 52 l pneumatici: ant. e post. 285/45 R21
VEICOLO PROVATO
Kia EV9: 5 porte, 7 posti, da 75 950 fr.; GT-Line da 83 950 fr. (auto del test: 85450 fr.)
Garanzie: 7 anni rispettivamente 150 000 km in generale; 7 anni risp. 150000 km su batteria, trasmissione e componenti; 12 anni anticorrosione; 7 anni mobilità
Importatore: Kia Schweiz AG, Emil-Frey-Strasse, 5745 Safenwil, kia.ch
DATI TECNICI
Motore: due motori elettrici sincroni a magneti permanenti; max. 283 kW (385 CV); 700 Nm; trazione integrale; velocità massima: 200 km/h
Batteria: batteria polimeri di ioni di litio (NMC), 105 kWh lordi, 99,8 kWh netti; caricatore integrato: 11 kW; potenza massima di carica (DC): 210 kW Peso: 2664–2723 kg a vuoto (auto test: 2631 kg), tutti i dati indicati incl. conducente di 75 kg; peso totale ammissibile: 3240 kg; carico rimorchiabile: 2500 kg
CARROZZERIA
Con quest’ammiraglia Kia esprime sicurezza nelle proprie capacità. Il design enfatizza le dimensioni dell’auto più che nasconderle. Qualche critica alla delicatezza dei rivestimenti in vernice lucida.
ABITACOLO
Tanto spazio, sedili reclinabili, due sedili girevoli opzionali in 2a fila (al posto del divano posteriore a tre posti). Girati di 90° verso la porta, facilitano l’installazione del seggiolino, e ruotati di 180° formano un salottino per stare in bella compagnia. Sovrapprezzo: 950 franchi.
COMFORT
Benché non perfettamente ammortizzata, l’EV9 è confortevole e marcia silenziosa. Le condizioni di spazio consentono di salire e scendere comodamente dalle file uno e due. È piacevole accomodarsi sui sedili, riscaldati e ventilati se necessario. Poggiapiedi estensibili per il comfort di chi ha le gambe lunghe.
COMPORTAMENTO
Per un’auto così grande la coreana è sorprendentemente facile da guidare in salita e in discesa. Le sospensioni tengono il peso sotto controllo e la tenuta di strada è sicura. Su strade strette la guida si fa tuttavia meno rilassata.
MOTORE / TRASMISSIONE
Nella versione a trazione integrale (GT Line) sono sempre disponibili 283 kW di potenza. Nella versione base e con un motore elettrico (149 kW/203 CV), invece, ci si deve accontentare di un’andatura più pacata.
CONSUMO
Nel mite inverno del 2024, l’EV9 ha fornito valori inferiori ai consumi di laboratorio nel ciclo WLTP. Anche in autostrada, dove di solito le elettriche di grandi dimensioni perdono punti, il consumo di energia si mantiene entro limiti contenuti. Risultato: un’autonomia soddisfacente.
ELETTRIFICAZIONE
Batteria di gran dimensioni, precondizionamento della batteria, architettura a 800 V, possibilità di ricarica bidirezionale: la Kia è al passo coi tempi in fatto di elettrificazione. La pianificazione della ricarica richiede un po’ di tempo e occorre fermarsi (troppo) presto, a volte con un livello di carica ancora del 30%.
PREZZO-PRESTAZIONI
Prezzo d’acquisto piuttosto basso per la categoria. Intervalli di manutenzione gestibili, quindi costi d’esercizio equi.
DINAMICA DI GUIDA
misurazioni con pneumatici invernali
Accelerazione (0–100 km/h): 5,2 s (fabbrica: 5,3 s)
Elasticità
60–100 km/h: 2,7 s
Frenata (100–0 km/h): 41,4 m
Insonorizzazione
60 km/h: 54 dB (A)
100 km/h: 58 dB (A)
COSTI DEI SERVIZI
Manutenzione
km / mese ore costi (fr.)* 30 000 /24 (Ø) 2,8 685.–
Manutenzione totale per 180000 km: 15 000 km/anno 17,4 2057.–
*incl. materiale, escl. liquidi
COSTI D’ESERCIZIO
km/anno ct./km fr./mese fissi variabili
15 000 102 855.– 426.–30 000 68 855.–851.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UST)
TCS ASSICURAZIONE AUTO
Premio annuale (fr.): 820.–esempio di offerta per un socio TCS 36enne, domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco totale, chilometraggio annuo 10000 km, garage coperto, premio annuo senza tasse
CONSUMO
Fabbrica (WLTP): 22,8 kWh/100 km
Emissioni di CO2: 0 g/km
Media svizzera di CO2: 122 g/km
Etichetta energia (A–G): B
CONSUMO DEL TEST
Percorso RDE-TCS con una temperatura di 9 °C misto senza perdite di ricarica: 20,4 kWh/100 km con perdite di ricarica: 21,8 kWh/100 km
Autonomia (TCS-RDE)
misto: 489 km urbano: 568km fuori abitato: 534 km autostrada: 388 km
Miriade di informazioni sul display. E sotto la barra di controllo, con le funzioni più importanti.
Bagagliaio anteriore (frunk) per cavo di ricarica e altri accessori.
Grande però sorprendentemente economica. La EV9 è parsimoniosa nei consumi.
sato anc e al com ort dei passeggeri posteriori con un pannello di controllo separato l test uro C assegna alla voti ottimi per la prote ione degli occupanti e buoni per gli utenti della strada pi vulnerabili ggi uesto risultato presuppone tutt’una serie di sistemi avan ati di assisten a, c e per sono al uanto invadenti d esempio, il segnale acustico del monitoraggio della velocit , sensibile e soggetto a errori, pu essere disattivato, ma solo con clic ogni volta c e si avvia l’auto
Soddis acente la grande asiatica mantiene ci c e promette Sia in termini di consumi, nonostante le temperature resc e e i pneumatici invernali, naturalmente non ideali per la resisten a al rotolamento Sia per velocit di ricarica ’elettricit scorre a iumi gra ie alla tensione di volt e la ricarica standard dal all’ si compie in minuti alla nostra sta ione di ricarica pre erita Conclusione la ia non costa poco, ma pu are molto
Spaziosità
Comfort
Trazione impeccabile
Ricarica veloce
Comandi ben studiati
Parsimoniosa benché grande
Buone note nella sicurezza
Ingombrante su strade e negli autosili in Svizzera
Tasto per l’accensione nascosto dal volante
Poggiatesta non regolabili
Posizione infelice del display del climatizzatore
Android Auto/Apple Car Play solo via cavo
La concorrenza
VW ID.Buzz lunga
Quest’estate, uscirà la VW ID.Buzz con passo lungo, quindi sette posti. Una monovolume meno adatta al fuoristrada, ma non meno adatta per le famiglie di una SUV. Nella foto il modello a trazione posteriore, l’ID. Buzz lunga è disponibile anche a trazione integrale (250 kW) con una capacità di traino di 1600 o 1800 kg
Categoria monovolume
Lun./lar./alt. 4,96/1,99/1,94 m
Volume bagagliaio fino a 2469 l
Motore elettrico, 210 kW
Trazione RWD (anche AWD)
Batteria 85 kWh netti
Potenza max. di ricarica 200 kW
Autonomia (WLTP) max. 474 km
0–100 km/h 7,9 s
Prezzo prevendita dall’estate 2024
Volvo EX90 Twin Motor
La Volvo più grande è disponibile come modello a trazione posteriore da 94950 fr. La versione 4×4 accelera un po’ più lentamente della EV9 a trazione integrale, ma Volvo ha in serbo pure una versione ad alte prestazioni con 380 kW di potenza e 4,9 s di accelerazione. L’EX90 a trazione integrale può trainare 2200 kg
Categoria SUV classe sup. Lun./lar./alt. 5,04 /1,96/1,74 m
Volume bagagliaio 311–1915 l
Motore elettrico, 300 kW
Trazione integrale (AWD)
Batteria 107 kWh (netti)
Potenza max. di ricarica 250 kW DC
Autonomia (WLTP) 585 km
0–100 km/h 5,9 s
Prezzo da 103250 fr.
tcs.ch/ricerca-auto
VW ID.3
La migliore idea
’acronimo pu indicare molte cose, u icialmente signi ica ntelligent esign ronunciato in inglese, sta per idea u un’idea pi c e a eccata uella di lanciare la prima , la , nel un’elettrica compatta tuttoare sullo stampo della ol , bestseller intramontabile Cosa poteva andare
storto arecc ie cose, come si subito visto c iaramente Con l’evidente volont di risparmiare nella scelta dei materiali, alcuni comandi poco accurati e un so t are traballante, il leader del mercato, non amato da tutti, si coperto per un momento di ridicolo on ancora trascorso abbastan a tempo per
reinventare l’ , ma ben vengano i ritocc i atti ad arte materiali piacevoli al tatto anno sostituito alcune parti in plastica dura l touc screen, inclinato verso il guidatore, di prim’ordine in termini di risolu ione e brillante a, e anc e le immagini della telecamera sono riprodotte con una risolu ione pi elevata c e dalle concorrenti
uesta vettura da C a tra ione posteriore non pone alcun problema di guida ra ie al suo raggio di ster ata notevolmente ridotto, la a ronta allegramente e con agilit le curve strette in citt o le piccole rotatorie svi ere Secondo il costruttore, scatta da a m in , secondi e pu raggiungere una velocit massima di m
abbastan a veloce Cosa c e non si pu sempre dire al momento di ricaricare n massimo di un buon valore sulla carta, ma l’assen a di precondi ionamento della batteria in inverno, non permette lontanamente di raggiungerlo in pratica dan
Fissata sul portapacchi e, si spera, impermeabile: borsa bici convertibile in zaino.
Le
borse da bicicletta
possono essere
Borse 2 in 1 N
che poi
portate comodamente sulla schiena semplificano la vita dei ciclisti di tutti i giorni. Abbiamo testato sette di queste borse 2 in 1 multifunzione.
Non è ancora stato trovato un nome per la categoria dei sistemi combinati borsa/ zaino per portapacchi bici. E i produttori con negozi online sono indecisi se offrirli nel filtro «borse» o «zaini». Ma per quanto la classificazione sia ancora da definire, l’idea in sé fa senso per chi inforca spesso la bici: borse che possono essere fissate saldamente al portapacchi, ma che possono essere facilmente con-
vertite in zaini e usate anche per andare in ufficio o per passeggiare sul lungolago. Affinché queste borse ibride siano una buona soluzione e non restino «né carne né pesce» devono soddisfare alcuni criteri.
Devono agganciarsi in modo semplice ma sicuro al portapacchi della bicicletta, devono essere comode da portare sulle spalle, facili da trasformare da borsa in zaino e viceversa e non da ultimo devono essere impermeabili, dato che sono destinate a chi usa regolarmente la bicicletta nel quotidiano. La borsa a zaino dovrebbe anche avere un aspetto elegante, ma la bellezza è una questione di gusto e quindi non è stata un criterio nel test del TCS su sette prodotti interessanti. La fascia di prezzo era compresa tra 80 e 195 franchi;
Testo Daniel Riesen Test Stefan Eichenberger Foto Emanuel Freudigersi tratta di o erte di ornitori di accessori, per lo pi online, non di pre i al pubblico consigliati dal produttore ecommended etail rice
Sul portapacchi
l test comparativo di laboratorio e pratico stato condotto in collabora ione con la rivista speciali ata elo ournal Tutte le borse, dalla di alla di aude, sono predisposte per il montaggio laterale sul portapacc i della bicicletta, ma con meccanismi di montaggio diversi ue prodotti sembrano ispirarsi all’ottimo sistema di aggancio della rtlieb ario a compatibilit uno dei attori importanti uando si tratta di montaggio sei prodotti potevano essere issati a portapacc i con tubi di diametro variabile da a mm, mentre i ganci erano troppo stretti per tubi di mm bbiamo anc e testato la capacit dei sistemi di issaggio di adattarsi al portapacc i e alla bicicletta noltre, una volta agganciate, le borse dovrebbero poter subire degli scossoni sen a cadere dalla bicicletta l test di caduta stato superato da tre prodotti rtlieb, al ental e , mentre la asil rban r non a resistito al passaggio sopra un travetto in legno
Riempire la borsa ltre al volume, anc e l’interno della borsa stato valutato n termini di versatilit , il prodotto di tinga stato il
Ortlieb Vario PS QL2.1
Volume: 26 l
Peso: 1572 g
Prezzo di mercato: da ca. 180 fr.
Produttore: ortlieb.com/ch
Valutazione TCS: eccellente ★★★★★
Valkental ValkPro 3 in 1
Volume: 26 l
Peso: 1399 g
Il comfort degli zaini testati è complessivamente buono.
Prezzo di mercato: da ca. 130 fr.
Produttore: valkental.com
Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆
Comodo sulla schiena solo se asciutto
Nel valutare le borse ibride utilizzate come zaini, non si è considerato solamente il comfort sulla schiena. Il punteggio riguardava anche la possibilità di sistemare le cinghie e i lacci in modo che non si muovessero o si impigliassero nei raggi della bici. Un altro aspetto importante: in caso di pioggia, le cinghie e la parte che viene appoggiata poi sulla schiena rimangono asciutte? Se così non fosse, indossare lo zaino non sarebbe poi molto piacevole.
Otinga Flip
Volume: 26 l
Peso: 1433 g
Prezzo di mercato: da ca. 168 fr.
Produttore: otinga.de
Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆
AGU Clean Single (Shelter)
Volume: 21 l
Peso: 1004 g
Prezzo di mercato: da ca. 109 fr.
Produttore: agu.com
Valutazione TCS: consigliato ★★★☆☆
Shopping serale Cestino della spesa tipo usato per il test pratico.Vaude Citygo Bike 23 II
Volume: 23 l
Peso: 1350 g
Prezzo di mercato: 195 fr.
Produttore: vaude.de
Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆
Basil Urban Dry
Volume: 18 l
Peso: 830 g
Prezzo di mercato: da ca. 102 fr.
Produttore: basil.com
Valutazione TCS: consigliato ★★★☆☆
Elops borsa da bici doppia
Volume: 27 l
Peso: 1557 g
Prezzo di mercato: da ca. 80 fr.
Produttore: decathlon.ch
Valutazione TCS: consigliato ★★★☆☆
più apprezzato, con un ampio scomparto principale e diversi più piccoli. Complessivamente, i prodotti presi in esame sono abbastanza facili da convertire da borsa a zaino e viceversa, ad eccezione delle borse di Valkental e AGU.
Sulla schiena
Il criterio principale per il test dello zaino è il comfort. Ciò richiede spallacci larghi e comodi e una cinghia pettorale regolabile. La cinghia della borsa doppia Elops non è regolabile e la borsa AGU non ne ha affatto. Le due borse di Ortlieb e Otinga sono state chiaramente le meglio valutate nella funzione zaino e si sono distinte dal resto dei prodotti anche nella classifica generale.
Impermeabile?
I ciclisti che viaggiano solo con il bel tempo possono saltare questo capitolo. Tuttavia, chi è in giro tutti i giorni deve sempre fare i conti con gli imprevisti meteo. Le borse sono quindi state sottoposte ad un quarto d’ora (simulato) di pioggia battente per verificarne l’impermeabilità. La Basil Urban Dry è stata all’altezza del suo nome ed è stata l’unica a mantenere il contenuto della borsa completamente asciutto. Lo zaino Ortlieb ha lasciato trapelare soltanto una quantità trascurabile di umidità ed è stato ampiamente all’altezza del marchio (waterproof). Nel caso dell’Elops, invece, la copertura antipioggia in dotazione si è riempita d’acqua e con essa anche la borsa.
tcs.ch/borsa-bici
Il capo progetto Stefan Eichenberger nel laboratorio di prova del TCS.PEUGEOT E-3008
Bella elettrica
a eugeot corre con le grandi in termini di ci ra d’a ari uello delle S di medie dimensioni del segmento C Sono abbastan a grandi da ospitare una amiglia di uattro persone o single con tante attre ature per il tempo libero, ma abbastan a compatte da non urtare, in ogni senso della parola, circolando in citt a nuova edi ione della importante per il marc io del leone basata sulla nuova piatta orma ST ediumsu cui si svilupperanno le uture auto completamente elettric e o ibride del gruppo Stellantis l principio modulare si applica pure alla batteria, c e pu essere adattata nelle dimensioni per le varianti elettric e in atti la batteria pi grande, con capacit netta di , semplicemente pi alta di cm er ora la disponibile con batteria da , a ine anno seguir la variante da , c e promette un’autonomia uasi da avola, ino a m e prevista pure
Posto guida moderno con display ricurvo e il piccolo tipico volante Peugeot.
Nuova piattaforma per auto di categoria media del gruppo Stellantis, da usare in modo variabile per elettriche e termiche.
una a tra ione integrale con di poten a e batteria da
Carica rapida, meteo permettendo a torniamo al modello gi in vendita la a tra ione anteriore con batteria piccola garantisce ben m di autonomia in modalit T e realisticamente in autostrada a si ricarica inoltre piuttosto rapidamente, ma solo a patto c e le temperature siano miti, poic eugeot non a previsto il precondi ionamento per il caldo e, soprattutto, per il reddo a piani icaione delle ricaric e, invece, va bene un iona sen a problemi e suggerisce soste caden ate in modo ottimale li interni sono stati progettati con un occ io di riguardo l piccolo volante appiattito nella parte superiore e il displa panoramico curvo sempre in vista Certo, molte cose si controllano tramite il touc screen, ma ci sono anc e i pulsanti n ine, ampi campi tattili
programmabili i Toggles acilitano le opera ioni durante la guida
3008 anche a benzina
C i appre a le ualit di uesta , ma critico per il elettrico, pu scegliere la C con motore cilindri da , litri e ibrida ione leggera ccelera pi lentamente dell’elettrica, per va pi veloce, pesa g in meno e costa almeno r in meno Comun ue la non u icialmente disponibile a meno di r dan
SCHEDA
Lun. /lar. /alt.: 4,54×1,89×1,64 m; peso: 2183 kg; baule: 520–1480 l
Propulsione: motore elettrico sincrono a magneti permanenti, 157 kW (210 CV); 0–100 km/h: 8,8 s; FWD; consumo: 21,3 kWh; autonomia: 415–545 km (WLTP misto)
Batteria: agli ioni di litio (NMC), 73 kWh netti; ricarica DC: 160 kW
Prezzo: da 50500 fr.
Ambiente moderno
Design curato degli interni
Comfort di marcia
Abitabilità
Autonomia
Peso elevato… …si fa sentire nelle curve
Prezzo di partenza da 50000 fr. Nessun precondizionamento della batteria
Assenza frunk
Motivi decorativi con il logo del leone e la firma luminosa delle luci diurne dominanoBando ai ladri di biciclette
Il TCS ha esaminato 15 modelli di lucchetti di tipologie differenti. Per quanto riguarda la sicurezza si conferma la regola secondo cui più sono solidi, più sono difficili da scassinare; da notare che il prezzo di questi antifurto non è necessariamente il fattore decisivo.
La bici parcheggiata non c’è più, è scomparsa, probabilmente rubata. La rabbia è tanta, senza parlare delle conseguenti formalità burocratiche. Secondo le statistiche della polizia, nel 2023 in Svizzera sono stati denunciati 48 504 furti di bici ed e-bike. Sommando i casi non denunciati, verosimilmente la cifra è molto più alta. Se dovete lasciare la vostra amata due ruote in un luogo pubblico per molto tempo, vale la pena investire in un solido lucchetto. Anche perché le compagnie assicurative rimborsano solo se la bicicletta è stata protetta con un lucchetto adeguato. Tuttavia, non è facile trovare quello giusto tra l’ampia offerta. Per questo motivo il TCS ha provato ad aprirne, con grimaldelli o forza, quindici tipi diversi, dai lucchetti per telaio a quelli con cavo fino ai lucchetti in tessuto. Il prezzo dei modelli variava da 7.95 a 289 franchi.
Se robusti, difficili da rompere
Il test prevedeva che si cercasse di scassinare i lucchetti utilizzando vari strumenti, dal tagliabulloni alle tronchesi fino alla smerigliatrice angolare. Tuttavia, prima che gli oggetti venissero forzati, due membri di un club di «lockpicking» amatoriale hanno provato ad aprire le serrature senza usare la forza. In generale, il test ha dimostrato che per ogni tipologia, i mezzi di chiusura più costosi sono più sicuri di quelli economici. Ciò è particolarmente eclatante nel caso dei lucchetti a catena. Con un peso di soli 200 grammi, il modello economico di Abus è un eccellente blocco bici, mentre il Kryptonite Evolution Series 4 1090, con un peso di 2,6 chili, è il lucchetto più sicuro in assoluto nel test.
Forma e dimensioni decisive
Poiché un lucchetto assicura completamente la bicicletta solo quando se ne fissa telaio e ruota posteriore ad una rastrelliera (o ad altre infrastrutture), pure forma e dimensione giocano un ruolo nel livello di sicurezza. Questo è il motivo principale per cui il lucchetto a catena Kryptonite ha ottenuto un
punteggio leggermente migliore nella valuta ione inale rispetto all’ iplo , c e pu essere aperto solo con uno s or o straordinario con una smerigliatrice angolare ci vogliono ben minuti ’ iplo per talmente piccolo c e serve solo per agganciare il telaio alla rastrelliera o palo , lasciando uindi la ruota posteriore non protetta l test dimostra poi c e un lucc etto sicuro non deve necessariamente essere costoso rendiamo ad esempio proprio il lucc etto pi sicuro, ovvero il r ptonite volution costa s ranc i, ma non a atto il pi caro ’economico ave , del tipo ad , non pu essere tagliato con le tronc esi uindi, un ladro dovrebbe ricorrere ad una smeri-
gliatrice angolare a batteria l pre o di soli ranc i o re un alto livello di sicure a nc e il lucc etto in tessuto di Te oc e il lucc etto a manette di aster oc anno convinto l primo non solo risulta molto sicuro, ma anc e relativamente leggero, pesando poco pi di un c ilo meno di usare una smerigliatrice angolare, ci vuole pi di me ’ora per scassinarlo con tagliabulloni, tronc esi diagonali o taglierino noltre, graie alla super icie in tessuto, non c’ il risc io di gra iare la bicicletta n altro modello particolare tra uelli testati uello a manette di aster oc , rivelatosi estremamente di icile da aprire e particolarmente interessante anc e per monopattini elettrici, in uanto pu essere utili ato per legarne il manubrio alle rastrelliere portabici
Il più sicuro
Kryptonite Evolution Series 4 1090 Lucchetto a catena molto robusto, molto pesante (2,6 kg). Difficile da aprire, sia con grimaldelli sia con la smerigliatrice angolare. Prezzo: 70.50 fr.
Valutazione TCS: eccellente ★★★★★
Lucchetti a combinazione lucc etti a combina ione correnti sono meno sicuri di uelli a c iave, come mostrato nel test dai due loc pic er amatoriali ntrambi sono riusciti ad aprire le serrature a combina ione, mentre an avuto la meglio solo su tre dei dispositivi a c iave a per detto c e le serrature a combina ione complesse e costose possono creare problemi e resi stere pure ai loc pic er esperti l attore decisivo nella scelta di un anti urto per bici l’utili o c e si prevede di arne se voglio lasciare la mia e bi e uori dal centro commerciale
Miglior prezzo/prestazioni
M-Wave B245
Lucchetto a U difficile da scassinare ed economico. Neanche con l’ausilio di grimaldelli si è potuto aprirlo. Peso: 869 grammi. Prezzo: 12.90 fr. Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆
dove vado a ar la spesa solo per un breve lasso di tempo durante il giorno, va bene ualsiasi lucc etto da telaio o con cavo eanc e per una bicicletta economica da posteggiare in sta ione per gli spostamenti pendolari vale la pena investire in un lucc etto caro er contro, se si possiede una bici o un’e bi e costosa c e viene lasciata in sta ione tutta la notte, allora d’obbligo un ottimo lucc etto n uesto caso, i lucc etti a cavo c e possono essere aperti con un semplice paio di tronc esi diagonali sono sconsigliati tcs.ch/lucchetto-bici
Con grimaldello non sono bastati 15 minuti per aprire gran parte dei modelli.Il meno sicuro
Prophete (lucchetto da telaio)
Con una leva o un tagliabulloni, il lucchetto da telaio ha ceduto in pochi secondi. Per bici economiche o come immobilizzatore. Prezzo: 16.95 fr.
Valutazione TCS: non consigliato ★☆☆☆☆
I consigli del TCS
Il costo di un lucchetto dovrebbe aggirarsi intorno al 5% del valore della bicicletta.
Quando scegliete un lucchetto considerate il luogo in cui siete soliti lasciare la bici. Se viene parcheggiata durante la notte in una stazione ferroviaria trafficata, non deve essere possibile tagliare il lucchetto con semplici tronchesi.
I lucchetti da telaio sono pratici per le soste brevi. Ma le bici elettriche costose richiedono un lucchetto aggiuntivo per poter attaccare la bicicletta ad un supporto solido.
Se avete stipulato un’assicurazione contro il furto della bici, verificate se ci sono dei requisiti minimi da rispettare per quanto riguarda il lucchetto.
TCS assicurazione bici
E se i ladri riuscissero a forzare il lucchetto?
a rustra ione sarebbe ancora maggiore se la bici rubata non osse assicurata e se uindi al dispiacere venisse ad aggiungersi anc e il danno inan iario, talora non indi erente ra ie alla TCS ssicura ione ici godete di una copertura ottimale la prote ione anti urto valida in tutta uropa prevede il rimborso ino al del pre o di ac uisto da nuova della bici o e bi e sottratta n caso di incidente all’estero il TCS assume poi i costi di ripara ione e garantisce il soccorso stradale in Svi era d in ine per i soci il vantaggio doppio ltre a bene iciare di un premio pi conveniente sono coperte tutte le bici ed e bi e presenti nella loro economia domestica Con il TCS, ondato anni a da ciclisti appassionati, la vostra ruote nelle migliori mani tcs.ch/bici
Tenere la bici in casa, si può?
n via di principio un in uilino pu portare e custodire tutto ci c e vuole nell’appartamento preso in aitto eve comun ue sempre utiliarlo con cura e con riguardo verso i vicini Ci premesso a uindi il diritto di riporvi anc e la sua bicicletta, purc accia atten ione a non danneggiare l’immobile o recare disturbo agli altri locatari d esempio, rientrando nel cuore della notte non deve trasportare la bicicletta su per le strette scale acendo eccessivo rumore Se il contratto di loca ione prevede l’uso di un apposito locale tipo cantina per le bici, ciascun in uilino a diritto allo spaio necessario a posteggiare la sua er motivi di sicure a antincendio generalmente non consentito depositare biciclette nella tromba delle scale i solito uesta serve come via di uga on deve essere bloccata da oggetti e va mantenuta libera in ogni momento per una larg e a di , metri nc e se l’inuilino, contrariamente al regolamento, ingombrasse l’immobile con la sua bici il padrone non pu con iscarla o addirittura rottamarla Se lo a, violerebbe i diritti di propriet del locatario e risponderebbe dei danni causati
Vera Beutler Dr. iur., responsabile Info-Center «Diritto & Assicurazioni» lex4you.ch
Innovare
isioni e ultimissime dal mondo delle energie rinnovabili
Vertical Sky è alta fino a 147 metri e ha un diametro fino a 48 metri. La pala verticale raggiunge circa i 65 metri. Potrebbe erogare una potenza massima di un megawatt.
L’angolo di attacco delle pale del rotore viene aggiustato diverse centinaia di volte al secondo grazie al controllo del passo in tempo reale. Ciò consente di raggiungere un grado di efficienza superiore rispetto alle turbine eoliche classiche. Grazie alla bassa velocità, anche il livello di rumore e il carico si mantengono a livelli inferiori.
Vento nuovo per la Svizzera
Il 9 giugno voteremo sulla Legge federale per un approvvigionamento elettrico sicuro tesa a rendere più facile e rapida la realizzazione di progetti di energia rinnovabile come l’acqua, l’eolico, il solare e la biomassa. Sebbene consolidate da tempo, queste tecnologie celano ancora un notevole potenziale d’innovazione. Sfruttato, ad esempio, dalla ditta Agile Wind Power con sede a Dübendorf (ZH) che ha reinventato la turbina eolica. Gli ingegneri hanno sviluppato una turbina con le pale
del rotore poste verticalmente anziché orizzontalmente. Rispetto alle turbine eoliche convenzionali, «Vertical Sky» promette di essere più silenzioso, più efficiente e richiedere meno manutenzione. Si integrerebbe meglio nel paesaggio, ridurrebbe lo sfarfallio delle ombre e rappresenterebbe un pericolo minore per uccelli e pipistrelli. Secondo il produttore, è particolarmente adatto per la produzione locale di energia elettrica per il commercio, l’industria e i Comuni, idealmente in combinazione con l’energia solare e idroelettrica.
Testo ominic GraIn tandem per il nuovo fotovoltaico moduli solari possono essere composti di perovs ite invece c e del tradi ionale silicio l minerale ora al centro dell’atten ione dell’ mpa c e studia celle a due strati di perovs ite gni strato cattura otoni di luce diversi, aumentando cos l’e icien a
In breve
Turbine per ogni fiume
a Svi era vanta m di iumi e ruscelli a turbina idraulica si sarebbe adatta praticamente a tutti uesti corsi d’ac ua di eren a delle turbine conven ionali, uesta inven ione proveniente da intert ur completamente sommersa e un iona meccanicamente S rutta la portata naturale del iume sen a alcun impatto sulla natura
Silicio a risparmio energetico
l di un pannello solare pu essere riciclato nc e il silicio contenuto il secondo elemento pi comune sulla terra dopo l’ossigeno pu essere dissolto e riutili ato attraverso un processo di puli ia c imica incisione super iciale l vantaggio il silicio riciclato ric iede solo il circa di energia rispetto al silicio nuovo
Le celle solari in perovskite possono essere realizzate su pellicole leggere e flessibili anziché su pannelli di vetro. Questo consentirebbe nuove applicazioni, quali l’utilizzo sui tetti delle automobili o su edifici con capacità di carico ridotta.
Celle solari bio e trasparenti
’ stituto Tecnologico di arlsru e sta studiando una nuova genera ione di celle solari nvece di materiali cristallini, dovrebbero poter essere stampate in modo relativamente economico ed ecologico sulla base di carbonio organico noltre, essendo trasparenti, potrebbero essere utili ate, ad esempio, su inestre o vetrate per le serre
Innovazione a tutto gas reen as , due promettenti innovaioni energetic e sono testate in condiioni industriali nel laboratorio del ornitore di energia a nat, inaugurato nel ad igle un reattore per la metani a ione c e servir alla produ ione di gas di sintesi a ero emissioni di C e una membrana per separare l’anidride carbonica dai gas di combustione
l’EsPERTo TCS
L’EV si ricarica in marcia
e moderne auto elettric e sono parsimoniose olte bevono anc e meno di litri per m in e uivalente ben ina erito della cosiddetta renata rigenerativa, sistema c e permette di recuperare energia in ase di decelera ione l propulsore, c e utili a l’energia contenuta nella batteria per muovere le ruote, in rilascio un iona inatti come un generatore e tras orma in elettrica parte dell’energia cinetica c e altrimenti andrebbe persa sotto orma di calore ’e etto sull’e icien a notevole e misurabile appoggiandosi al ciclo di prova u iciale T , il consor io europeo a di esa dei consumatori reen C a rilevato c e gli attuali recuperano in media circa il dell’energia prelevata per accelerare e la restituiscono alla batteria l contributo in termini di consumi varia a seconda del percorso e della dinamica di guida el tra ico urbano il valore medio di recupero di tutte le auto testate si aggira sul , uori dall’abitato scende al e in autostrada non supera il l risparmio si a sentire particolarmente nei tracciati saliscendi na simula ione al banco c e ricostruisce la guida sui passi a mostrato c e le elettric e, a seconda del modello, recuperano tra il e dell’energia bruciata nella salita
Martin Bolliger, esperto senior elettromobilità ed energia Test & Tecnica tcs.ch/esperto
ONE
Motocicletta elettrica,
ma a pedali
SCHEDA EROCKIT
l primo sguardo, crea un po’ di con usione ’e oc it ne una moto o una bicicletta isposta sostan ialmente entrambe le cose, tranne per il atto c e i pedali non anno un ione propulsiva, invece controllano intuitivamente la velocit i avanti, ne riparleremo uesta moto tedesca, di bell’aspetto, a un’ottima presen a n pratica un misto tra una na ed e una bicicletta l motore sviluppa una poten a tra e e spinge la due ruote ino a c i-
Peso: 130 kg; carico max.: 120 kg; motore: 5 kW potenza nominale, 16 kW potenza di picco; velocità max. 100 km/h; capacità batteria: 7,5 kWh; durata ricarica (100%): 6 ore; autonomia (dichiarata dall’importatore): 130 km; prezzo: da 12900 euro
lometri all’ora a batteria da , reali ata dal produttore svi ero covolta uesta a ienda speciali ata nella produ ione di particolari batterie c e sviluppa e produce esclusivamente per e oc it
bbiamo costruito un veicolo c e si rivolge sia ai motociclisti sia ai ciclisti, veloce e a una buona autonomia , a erma ndreas ur e me, C di e oc it S stems mb l un ionamento particolare l’elettronica registra la or a muscolare applicata dal ciclista ai pedali e la moltiplica secondo un algoritmo pre issato possibile sele ionare tre modalit di guida
l breve giro di prova e ettuato con il modello di pre produ ione e oc it imited dition dimostra c e il sistema un iona bene e i dubbi ini iali vengono rapidamente ugati ’accelera ione rapida, soprattutto in modalit Sport, la guida e uilibrata con baricentro basso, e risulta ben manovrabile Secondo ur e me, il modello e oc it ne ottimi ato sar lanciato sul mercato ancora uest’anno l veicolo a due ruote omologato in Svi era e pu essere guidato con una licen a di condurre di categoria classe cc
Visioni future: barche e veicoli da neve ndreas ur e me a anc e altre visioni d esempio, sta testando un e pedal c e un iona secondo lo stesso principio dell’e oc it anc e immaginabile costruire una moto d’ac ua a pedali o persino una motoslitta er il momento, tuttavia, l’a ienda si concentra sull’e oc it con l’obiettivo di produrre cento unit all’anno fm
Svago
CAFÉGERSTNER A PAGINA54
G ide al ine e artisti di molti talenti a ri ista del t rismo in lto dige | arometro iaggi come aremo la aligia est anno | i ere insieme l ro sen a artire
Con le guide alpine arrivarono i turisti
È difficile immaginarsi l’Alto Adige senza i vacanzieri amanti della montagna. Incontro con una guida alpina, una curatrice di museo e un mediatore culturale che ripercorrono la storia del turismo nelle Dolomiti.
LLe cime dolomitiche del Sassolungo, del Sassopiatto e dello Sciliar si ergono come castelli incantati sullo sfondo dell’Alpe di Siusi ricoperta di prati rigogliosi: un paesaggio unico e bizzarro. Numerose vie d’arrampicata salgono sulle pareti rocciose, i sentieri escursionistici si stendono come una ragnatela sui pendii e, in inverno, si trasformano in piste per lo sci e per il fondo. Circa 200 anni fa, i turisti non arrivavano quasi mai fin quassù: «È stata la voglia di esplorare le montagne e scalare le vette a gettare le basi del turismo nelle Dolomiti, proprio come nelle Alpi occidentali», ci spiega la guida alpina Ivo Rabanser che incontriamo sull’Alpe di Siusi. Dipinti delle montagne, soprattutto del Sassolungo, libri, articoli e saggi di alpinisti inglesi attirarono sempre più turisti nel Sudtirolo e nelle Dolomiti alla fine del 18° secolo. Per raggiungere le cime delle Dolomiti, gli inglesi avevano bisogno di persone che conoscessero la zona e quindi assunsero gente del posto. Ci vollero anni perché si affermasse il termine guida alpina e si giungesse alla regolamentazione della professione con contratti collettivi di lavoro e piani formativi. Secondo Ivo Rabanser, le guide alpine hanno svolto un ruolo importante nello sviluppo del
Testo e foto Felix Maurhoferturismo in Alto Adige. Un buon esempio è rappresentato dai Bagni di Bormio, nella confinante Lombardia, che nel 1860 pubblicizzava i suoi confortevoli alberghi e le guide alpine esperte. Ciò diede impulso al turismo che fece aumentare il numero delle guide locali che, a cascata, attirarono i turisti.
L’età d’oro delle guide alpine
Gli anni che vanno dal 1880 alla fine del secolo sono conosciuti come l’età d’oro delle guide alpine nelle Dolomiti. Infatti, grazie al turismo, si arricchirono, si affermarono in posizioni sociali di rilievo e investirono in infrastrutture turistiche. Alcune gestivano addirittura un proprio albergo. Grazie all’audacia delle guide alpine, come Michl Innerkofler di Carbonin, le Dolomiti divennero sempre più note e sempre più cime e pareti furono aperte agli scalatori. Con l’aumento dell’offerta di tour, aumentò anche la domanda. Tra l’altro, le Dolomiti devono il loro nome allo scienziato naturalista Déodat de Gratet de Dolomieu. Nel 1789 raccolse pietre nel Sudtirolo e le fece analizzare dal chimico ginevrino Nicolas Théodore de Saussure, il quale scoprì che questa roccia era più dura e friabile del calcare e propose di chiamarla dolomite in onore di Dolomieu.
Torniamo a Ivo Rabanser che, come guida alpina oltre che autore di libri, si impegna a tenere vivo l’interesse e fa sì che queste montagne continuino ad invogliare gli appassionati di arrampicata. L’intagliatore del legno, residente a Santa Cristina, in Val Gardena, è un esperto scalatore e ha aperto da solo oltre 150 nuovi percorsi nelle Dolomiti. «Scalatori di spicco come Reinhold Messner e Heinz Mariacher hanno iniziato a tracciare vie sempre più difficili nelle Dolomiti e hanno consolidato la fama delle Tre Cime di Lavaredo e della Marmolada, la cui aura magica persiste ad oggi», dice Rabanser. Ogni generazione di alpinisti lascia il proprio segno e ciò ha un effetto a livello internazionale. Ancora oggi scalatori di tutto il mondo sono attirati dalle Dolomiti.
250 anni di storia del turismo
L’imperatrice Elisabetta, detta Sissi, soggiornò a Castel Trauttmansdorff presso Merano. E dove si ritirava l’amata sovrana per rilassarsi e riposare andavano anche i suoi sudditi. Ma ormai qui non viene più ad indulgere nell’ozio l’aristo-
Evelyn Reso porta i visitatori del Touriseum in un viaggio nel tempo.
crazia; oggi il castello è sede del Touriseum, il museo provinciale del turismo dell’Alto Adige. La collaboratrice scientifica Evelyn Reso spiega con orgoglio che il Touriseum è probabilmente l’unico nell’arco alpino dedicato esclusivamente alla storia del turismo. «Abbiamo concepito l’esposizione permanente come un percorso esperienziale attraverso venti sale, che fa rivivere diverse epoche ai visitatori», spiega Reso. L’Alto Adige divenne famoso intorno al 1800 grazie ai commercianti itineranti tirolesi e alle gesta del combattente per la libertà Andreas Hofer. Durante il periodo romantico, i bei paesaggi montani erano ricercati e Merano divenne un elegante luogo di cura invernale frequentato all’alta società europea. Racconti di viaggio e guide turistiche contribuirono all’attrattiva della regione. La ferrovia e la conquista delle montagne descritta da Ivo Rabanser diedero un forte slancio al turismo nel 1850.
Tuttavia, l’attività degli alberghi di lusso e delle terme fu bruscamente interrotta dalla prima guerra mondiale. L’annessione dell’Alto Adige da parte dell’Italia ebbe due risvolti. Da un lato, segnò l’arrivo di molti vacanzieri italiani e dall’altro provocò forti subbugli dovuti al cambiamento politico, spiega Reso.
La voglia di viaggiare e il miracolo economico del secondo dopoguerra riportarono i visitatori e, grazie all’autostrada del Brennero, l’Alto Adige si è trasformato in un grande parco avventura. Secondo Evelyn Reso, l’industria del turismo della regione si distingue per un approccio rispettoso della natura, l’ospitalità degli altoatesini e l’attenzione alla qualità. L’ampliamento dell’infrastruttura turistica con stazioni sciistiche come il Plan de Corones e il Sella, la vasta rete di sentieri escursionistici e di mountain bike, gli hotel benessere e, in particolare, la calorosa accoglienza degli altoatesini garantiscono un ›
lusso continuo di ospiti venuti da uori durante tutto l’anno
Di mansiones e monasteri a Castel Tirolo si gode di una splendida vista panoramica sulla alle dell’dige i suoi piedi s’incrociano le vie di comunica ione del presente e del passato er il pubblicista e mediatore culturale C ristop u ler, uesto il luogo ideale per tornare indietro nel tempo Commercianti e pellegrini inatti attraversavano l’ lto dige, o meglio il Tirolo austriaco, gi prima della met del secolo a tutto ini iato con le strade romane gni c ilometri circa, lungo ueste strade, i omani
costruivano le cosiddette mansio, ovvero sta ioni di sosta ei pressi di ueste sta ioni viarie sorsero citt come San Candido, con locande e terme a mansio , per cos dire, la culla del turismo in lto dige , spiega u ler n seguito, i monasteri assunsero il compito di accogliere i numerosi pellegrini diretti a oma e ritorno el corso del tempo, gli edi ici dei monasteri divennero sempre pi imponenti n esempio l’ bba ia di ovacella, vicino a arna pellegrini e i mercanti vi trovavano anc e prote ione dai briganti, ci c e rendeva i viaggi pi sicuri el edioevo anc e le persone istruite e gli artisti viaggiavano e scam-
biavano idee con la gente del posto e gli artisti dipingevano uadri c e attiravano altri viaggiatori , racconta u ler nc e le numerose attorie delle valli svolgevano un ruolo importante rano collegate da sentieri, c e venivano utili ati dai viaggiatori, i uali bene iciavano dell’ospitalit altoatesina uesta rete di sentieri stata poi ampliata per il turismo cos c e son nate l’ lta ia di erano e uella della al enosta Commercianti, viaggiatori, pellegrini, alpinisti, aristocratici e artisti e il paesaggio unico con le aspre vette dolomitic e anno plasmato il turismo in lto dige ’ospitalit degli altoatesini, ma anc e la loro volont di continuo sviluppo, contribuiscono in modo signiicativo alla popolarit di uesta destina ione vventurieri, sportivi, buongustai e amanti dell’arte possono trovare in un’area limitata tutto ci c e serve per una vacan a grati icante
Da sapere
Alberghi storici
Bressanone: l’Hotel Adler, recentemente rinnovato, si trova in un edificio protetto risalente al 1500. Il punto forte dell’albergo di 43 camere è la piscina sul tetto con vista sulla città. Pernottamenti con prima colazione a partire da 280 euro. adlerbrixen.com
A Castel Tirolo il pubblicista Christoph Gufler riporta indietro le lancette dell’orologio della storia.
Merano: l’Hotel Adria Belle Époque è un gioiello in stile Art Nouveau del 1895. I viaggiatori nostalgici potranno fare un tuffo nel passato anche grazie alle antiche guide di viaggio presenti nella biblioteca. Ognuna delle 49 camere è unica, tariffa da 110 euro, colazione inclusa. hotel-adria.com
Senale: l’Hotel Gasthof zum Hirschen è un antico ostello per pellegrini ristrutturato in stile moderno. Le camere sono arredate con semplicità in modo da non distrarre chi è in cerca di spiritualità. Una chicca: il ristorante Cervo che serve cucina slow food a base di erbe selvatiche. zumhirschen.com
historicsouthtyrol.com/it altoadige.info
Merano Bressanone SenaleBAROMETRO TCS DEI VIAGGI
Meglio non andare lontano
Come risulta dall’ultima indagine
sui
comportamenti di
viaggio, quest’anno gli svizzeri hanno meno voglia di partire e di spendere rispetto al passato. E chi ha in mente di andare all’estero preferisce l’Europa.
Nel 2023 l’85% dei residenti in Svizzera ha compiuto almeno un viaggio (con tre o più pernottamenti), la maggior parte oltre i confini nazionali. Si è quindi praticamente tornati a livelli pre-pandemia. Quest’anno, i ricercatori hanno constatato una minore propensione a partire. Il 40% dichiara di voler viaggiare meno che negli anni precedenti, quota che fra i soci del TCS è leggermente più elevata e arriva al 43%. È questo che, in sintesi, emerge dal Barometro dei viaggi condotto per l’ottava volta dall’istituto demoscopico GFS Berna su incarico del TCS. Hanno partecipato al sondaggio 936 soci TCS e 1002 non soci residenti in Svizzera, telefonicamente oppure online, nel periodo fra il 19 febbraio e il 26 marzo 2024.
Più prudenti e attenti alla spesa
Gli interpellati si mostrano anche più parsimoniosi nel budget destinato alle vacanze. V’è quindi un’inversione della tendenza rilevata nel 2022 quando ben il 36%, una percentuale record, intendeva spendere di più per viaggiare rispetto all’anno precedente. Oggi soltanto il 19% è disposto a farlo, mentre il 21% pensa di spendere addirittura meno che nel 2023 (soci TCS: 19%). Per il momento, quindi, sembra che la voglia di recuperare post Covid segni una battuta d’arresto. A causa dell’andamento economico piuttosto debole in Svizzera e del quadro politico mondiale instabile si tende ad essere di manica meno larga. La prudenza induce altresì a preferire mete sicure in Europa. Nel 2023 più della metà ha trascorso le vacanze nei Paesi vicini. I più gettonati restano quelli di sempre, ovvero Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna e Portogallo.
Paesi visitati
Qual è stato il viaggio più lontano che ha compiuto nel 2023?
abitanti dai 18 anni che viaggiano e che si sono recati almeno una volta all’estero in %
Anche il resto del continente europeo ha registrato un maggiore flusso di turisti provenienti dalla Svizzera. Sono stati più numerosi i soci TCS (31%) dei non soci (23%) ad aver viaggiato oltre Atlantico, magari perché, essendo titolari del Libretto ETI, godono di un’ottima protezione nei loro spostamenti in tutto il mondo.
Si è poi ripreso a volare un po’ più spesso per andare in vacanza. Il 35% degli interpellati ha per contro confermato di non averlo mai fatto nel 2023, contro il 46% che l’anno prima aveva rinunciato a prendere l’aereo.
La maggior parte di coloro che hanno preso parte al sondaggio continua a prediligere le vacanze in compa-
risposta
gnia della famiglia o degli amici e alla scoperta di Paesi stranieri. Tuttavia cresce leggermente anche l’interesse per il viaggio in solitaria, che peraltro rimane un’opzione poco diffusa. In aumento invece il numero di coloro che confessano di essere diventati più prudenti in viaggio. Un po’ più che nel 2023, cioè quasi l’80% intende poi esplorare posti fuori dalle rotte del turismo di massa.
Nuovi fattori in primo piano
L’80% degli interpellati ritiene di essere ben informato sulla situazione all’estero e pensa che nel 2024 viaggiare sia sicuro. Eppure, gli avvenimenti nel mondo e le tensioni fra gli Stati influenzano i comportamenti turistici.
Spesa prevista per i viaggi nel 2024
Nel 2024 pensa di spendere di più o di meno per viaggiare, oppure la stessa somma del 2023? abitanti dai 18 anni che viaggiano in %
non sa/ nessuna risposta
più che nel 2023
meno che nel 2023
circa la stessa cifra del 2023
Oggi, nella pianificazione e scelta delle destinazioni, fattori quali guerra, terrorismo, proteste/disordini politici, reputazione internazionale del Paese (fra cui il rispetto dei diritti umani o l’attenzione al cambiamento climatico) nonché il rischio di scioperi assumono un peso decisamente maggiore rispetto al 2023. Prima di partire il 70% consulta portali di viaggio su internet per sapere di più su alberghi, cosa fare e vedere in loco o il livello di sicurezza di un determinato Paese. Si tratta di oltre il 10% in più rispetto al 2023. Il 55% si riferisce a tour operator. Quasi altrettanti si informano tramite il canale del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), il 10% in più che un anno prima. Scaricando l’app del DFAE «Travel Admin», si dispone inoltre di tutt’una serie di dati utili raccolti dal TCS, fra cui i prezzi dei carburanti (Europa), l’equipaggiamento auto obbligatorio o verbali d’incidente, aggiornati per i singoli Paesi.
HERPESZO STE R?
L’HERPES ZOSTER È UNA MALATTIA INFETTIVA CHE SI MANIFESTA CON UN’ERUZIONE CUTANEA CON VESCICOLE , DI SOLITO MOLTO DOLOROSA EPRURIGINOSA.
Chi ha avuto la varicella può contrarre l ’herpes zoster. Più del 99 % delle persone di età superiore ai 40 anni è portatore del virus. Con l ’avanzare dell’età , aumenta notevolmente il rischio di malattia. L’herpes zoster e in particolare le sue complicanze neurologiche possono limitare la vita quotidiana per settimane o mesi.
Ha 50 anni o più? Oppure è una persona a rischio? Parlate dell’herpes zoster con il suo personale medico specializzato.
TCS libretto eti
Viaggiare spensierati
Come risulta dall’attuale Barometro TCS dei viaggi, i confederati hanno voglia di partire, purché in sicurezza e nei limiti del proprio budget. Qualunque sia la meta, è importante tutelarsi per ogni emergenza che potesse sorgere all’estero, ad esempio una malattia o un incidente, ma anche un imprevisto all’ultimo momento che mandasse all’aria tutti i piani. O ancora un guasto all’auto in viaggio o una catastrofe naturale nel luogo di soggiorno. È rassicurante sapere che qualsiasi cosa succeda basta una telefonata per essere assistiti nel miglior modo dalla Svizzera. Avete bell’e organizzato le prossime vacanze? Nessun problema, l’ETI vale anche per viaggi già prenotati.
In caso di domande o informazioni, si rivolga al suo professionista sanitario di fiducia. GlaxoSmithKline AG, Talstrasse 3, CH-3053 Münchenbuchsee. ©2024 GSK group of companies or its licensor.
Viaggiare sicuri in Svizzera e all’estero tcs.ch/etiEmicrania: molto più di un semplice mal di testa
L’emicrania può influenzare o limitare fortemente la qualità di vita di chi ne soffre. Ne parliamo con Judith Brunn, dottoressa specializzata in neurologia presso il Centro cefalee della clinica Hirslanden di Zurigo.
Quali sono i sintomi tipici dell’emicrania?
Judith Brunn: In circa il 20 percento delle persone colpite l’emicrania è preceduta da una sorta di «aura». Si tratta di disturbi visivi e sensoriali unilaterali o bilaterali oppure di disturbi del linguaggio. Inoltre, molti soggetti descrivono segni premonitori aspecifici che prendono la forma di forte spossatezza, appetito famelico, indisposizione, sensazione di malessere, irritabilità, umore depresso, irrigidimento cervicale o disturbi gastrointestinali.
Qual è il ruolo degli ormoni nell’insorgere dell’emicrania?
Sono in particolare gli estrogeni a incidere in maniera decisiva sull’emicrania nelle donne e ad alterare la frequenza e l’intensità dei sintomi durante la pubertà, la gravidanza e la menopausa
Come occorre comportarsi in caso di attacco di emicrania?
A molti soggetti giova ritirarsi e riposarsi, raffreddare la testa e idratarsi, oltre che assumere tempestivamente dei farmaci contro il dolore, per cui, oltre agli antidolorifici da banco, sono molto importanti i triptani specifici per l’emicrania e le compresse contro la nausea
Per leggere l’intervista completa: tcs.ch/emicrania
Bel gioco
Vivere insieme l’Euro 2024 in un’area public viewing
Seemätteli Nidau
Il prato in riva al lago di Bienne invita a godersi le partite di calcio in compagnia. Ingresso: 5 franchi. Tavoli prenotabili per gruppi da 4 persone. Il prezzo di 30 franchi comprende anche una birra a testa e un piatto aperitivo. seemaetteli.ch
Plainpalais Ginevra
Quattro maxischermi saranno installati alla Plaine de Plainpalais nel centro città dove ritrovarsi e far il tifo per la squadra del cuore. Ingresso gratuito. Numerosi stand dove mangiare o celebrare la vittoria con un rinfresco. fanzone-geneve.ch
Museo FIFA Zurigo
Luogo d’incontro d’eccellenza per gli appassionati del pallone che potranno seguire il grande torneo nel bar dello sport o sulle terrazze. Ingresso libero. Visto il forte richiamo si consiglia di arrivare con congruo anticipo. fifamuseum.com
Schlosswiese
Arbon
I lettori di «20 Minuti» hanno nominato il parco sul Lago di Costanza fra le top public viewing in Svizzera. Ingresso libero. Tavoli (da 10 pers.) per gli incontri della nazionale elvetica (prenotazione: 180 fr., incl. consumazione per 100 fr.). euro-arbon.ch
Vienna la dolce
Ci sono tante ragioni per visitare la capitale sul anubio e vetrine colme di leccornie promettono un piacere sublime Tra ca bar, pasticcerie e cioccolaterie, ecco tre indiri i imperdibili
a erstner ra i posti pi amati dai viennesi, alla stregua del amoso rater ondata nel da nton erstner, divenne pasticceria regia imperiale nel Si racconta c e la princi pessa Sissi impa isse per le violette candite i dolci boccioli vanno ancora a ruba olto diversa l’atmos era da tgold c e si trova al eidlinger ar t una gemma da scoprire con calma e inita orse la pi piccola pasticceria di ienna o re una gran variet di dolci tenta ioni el uartiere cool e os er del armeliterviertel non perdetevi la ulceria di anuela Torres c e vende praline vegane premiate ed altri s uisiti bocconcini inora solo da asporto, ma la giovane a in mente di aprire presto anc e un ca jl
1 Gerstner
Varcando la soglia della pasticceria al 51 in Kärtner Strasse, ai golosi e buongustai sembra di entrare nel paese di cuccagna. Tre piani di ogni bontà nel palazzo Todesco presso l’Opera di Stato di Vienna. Il salone blu, arredato con opulenza, fra splendidi rivestimenti in seta, decorati in oro e soffitti affrescati, la clientela, locale o venuta da fuori, viene viziata con prelibatezze dolci quali la torta di Sissi, un assoluto must, strudel o specialità tipiche salate della cucina viennese, magari annaffiate da un calice di spumante Schlumberger. D’estate c’è anche bel giardino dove indulgere. Una dritta: il brunch domenicale. Kärtner Strasse 51, gerstner.at
Opera di Stato di Vienna
3 Dulceria
Le creazioni vegane di Manuela Torres assomigliano a delle opere d’arte. Durante la pandemia l’argentina ha fatto della sua passione per i dolci un mestiere e colmato la lacuna di praline senza burro o panna che lei stessa, seguace di questo stile di vita, risentiva. Ha sperimentato nella sua cucina, assolto corsi online ed ottenuto la certificazione della ghilda viennese dei pasticceri che l’abilita a produrre cioccolato artigianale vegano. Ottimo, tant’è che la 29enne e il suo partner Elias Berger non riescono quasi a soddisfare la richiesta. Lilienbrunngasse 5/1A, dulceria-chocolates.com
Duomo di Santo Stefano
2 Hüftgold
È stato il trasloco a Vienna, dove la moglie aveva trovato lavoro, a far sì che Mark Ruiz Hellín aprisse la piccola pasticceria nel 12° distretto. Il tedesco si è fatto un nome con i suoi Punschkrapferl, cubetti di pan di spagna bagnati nel rum con marmellata ricoperti di glassa rosa. Ma anche le altre squisitezze, che si possono gustare nel grazioso caffè Ignaz & Rosalia che gestisce proprio accanto valgono una visita. Fra vecchie foto dei luoghi, perché non provare la torta pregiata o il trancio dolce serviti su vasellame vintage a fiorellini che l’ex pubblicitario ha scovato nei mercatini dell’usato?
Meidlinger Markt, Stand 35–36, hueftgold.wien
touring impressum
Rivista del Touring Club Svizzero
quiz dei lettori
Leggere attentamente la rivista per rispondere alla domanda del nostro quiz.
Chi ha avuto l’idea di dare il nome di dolomite alla roccia sudtirolese?
ANicolas Théodore de Saussure
BDéodat de Gratet de Dolomieu
Partecipazione gratuita entro il 23.6.2024 su touring.ch/quiz-lettori
CFranz Joseph Müller von Reichenstein
Premio: 1 buono di 100 franchi per un corso di guida da TCS Training & Events tcs.ch/corsi-guida
Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.
Veicoli autonomi
«Touring» 5/2024, intervista, p. 25 Si pu discutere se la guida autonoma abbia senso o meno tuttavia a c i piace andare in auto, usandola in modo previdente e attento ai consumi, di icilmente ci trover molto gusto F. Egolf @
Statistiche incidenti
«Touring» 5/2024, la cifra, p. 6 l numero dei morti sulle strisce gialle allarmante Secondo me occorre introdurre l’obbligo di are un cenno con la mano prima di accedere ai passaggi pedonali ci sarebbero sicuramente meno incidenti se anc e i pedoni seguissero la raccomanda ione ermarsi, guardare a destra e sinistra, ascoltare, attraversare , e aspettassero c e le ruote dei veicoli siano erme uale automobilista non sopporto pi i pedoni c e mi si parano davanti, sen a guardare, con gli auricolari nelle orecc ie e lo sguardo incollato al tele o -
I lettori ci scrivono
nino o a scrivere messaggi
Sen a essere mai multati o stesso vale per i ciclisti c e anno un comportamento c e lascia molto a desiderare
A. Corminboeuf @
Littering e scuole «Touring» 5/2024, p. 10
on sapevo c e in Svi era ora ci osse un Centro di competen a contro il littering abbandono dei ri iuti nni a tenevo dei corsi acoltativi sul littering nelle scuole superiori, e ritengo c e dovrebbe continuare ad essere un tema arontato in classe llora gli studenti avevano il compito di perlustrare strade, vicoli e pia e otogra ando ri iuti e uant’altro trovassero in giro l rientro proiettavamo le immagini scattate, classi icandole e creando poi un uestionario con misure di sensibili a ione li stu-
denti restavano stupiti da ci c e vedevano e ne traevano le giuste conclusioni iamo un taglio al littering
E. Bregy @
l atto c e i venditori non pratic ino pi la resa dei vuoti la ragione principale perc tanti buttino in giro lattine, bottiglie T e di vetro lcuni paesi stanno rintroducendo il deposito per moneti are i ri iuti e penali are c i li abbandona Se lattine e bottiglie avessero il deposito, le persone c e le raccolgono ci guadagnerebbero Si ricompenserebbe c i si comporta correttamente invece di accettare uesto malcostume perc lo anno gli altri Sono rustrato vedendo l’immondi ia c e si accumula negli spa i pubblici e mi vergogno uando o visite dall’estero M. Balmer @
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch
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È da marzo che Christine Gerber vive il suo sogno. Fin da piccola voleva fare l’addetta all’ascensore che collega la terrazza della cattedrale allo storico quartiere Matte di Berna. Sua nonna era solita darle i venti centesimi che ci volevano per fare una volta giù e su i 32 metri con il «Senkeltram» (tram verticale). «Gli inservienti con i loro berretti a visiera erano qualcosa di speciale per noi bambini, ne avevamo quasi più rispetto che dei poliziotti», ricorda l’ostetrica diplomata. Dopo Maja Mores nel 2020, è la seconda donna entrata a far parte del team del Mattelift, vera istituzione bernese in funzione dal 1897.
Due giorni alla settimana Christine Gerber vende ticket e carte multicorse all’ingresso in basso della Badgasse, controlla i biglietti dei senior accompagnati dai nipoti o chiede che i passeggeri esibiscano l’abbonamento generale. Appena inizia il suo turno di lavoro, deve fare una corsa di prova, che dura una trentina di secondi, per assicurarsi che l’impianto di risalita sia in perfetto ordine. Fra le sue mansioni rientra anche la pulizia del lift, due volte al giorno. È dalla pandemia che gli addetti non salgono più sull’ascensore con gli utenti. «Quest’attività mi riempie di gioia», afferma la donna i cui nipoti la chiamano affettuosamente Matteliftgrosi (nonnina del Mattelift). Ciò che le piace particolarmente è il contatto con le persone con le quali parla in inglese, francese e italiano, risponde alle domande e dà consigli sulle attrazioni turistiche da visitare nella capitale. Gli utenti abituali poi l’avrebbero quasi adottata. Molti abitanti del quartiere usano quest’ascensore per raggiungere rapidamente la fermata del bus o il treno la mattina per andare al lavoro. «Sono stata accolta con cordialità dalla gente del posto», racconta, tanti la renderebbero partecipe della loro vita privata, le confiderebbero come sta la famiglia o l’amico a quattro zampe. A volte le chiederebbero pure consigli di salute, visto che negli ultimi otto anni ha fornito consulenza telemedica per il servizio di emergenza della città di Berna. Dopo 47 anni nel settore sanitario, Christine Gerber ne aveva abbastanza di quell’occupazione piena di responsabilità e ha deciso di cambiare. Ed è particolarmente felice di lavorare vicino al fiume, avendo sempre desiderato vivere sull’Aar. mattelift.ch
Lavoro con vista La mattina Christine Gerber sale dapprima sulla piattaforma del Münster per verificare che tutto sia in ordine.Colpo d’occhio Non lesinai sforzi per rimettere in sesto la Morris Ten che immancabilmente attirava gli sguardi della gente ovunque passasse.
Scacco matto alla noia
l termine dell’apprendistato nella primavera del trovai lavoro presso una grande o icina opo aver imparato i erri del mestiere sulle e orsc e volevo metter mano anc e a marc e come pel o veicoli uando un cliente cambi auto, ebbi la c ance di ac uistare la sua vecc ia orris Ten Serie per ranc i ecisi di restaurarla nel mio tempo libero e scomposi completamente il uattro cilindri, sostitu tutte le parti di ettose o danneggiate uindi spruai vasca, pompa e iltro dell’olio con il color verde, i componenti per l’ac ua in blu e la guarni ione della testata in un bel rosso iammante Tirai a lucido tutti i tubi in rame Tras ormai il blocco motore in un vero gioiellino sternamente, come clou inale, decisi di spe are il grigio spento della carro eria verniciando il tetto a uadretti bianc i e neri
Ci eci il primo viaggio in ugoslavia, allora c iusa al turismo l nostro circo lo sommo atori aveva ottenuto un’autori a ione speciale per are immersioni e campeggio n uell’occasione la orris s oder appieno i suoi pregi con il bel tempo bastava a ionare una manovella per inclinare il parabre a e issarlo in ori ontale con una catena semirigida e tendine avvolgibili ai ine strini e al lunotto proteggevano dal sole o dagli sguardi indiscreti perto, il massiccio portellone posteriore diventava una pratica panca mentre i sedili in pelle le con erivano un tocco di lusso
ssiduo re uentatore di este di paese, con la orris non passavo certo inosservato e la gente mi riconosceva inevitabilmente sulla mia insolita macc ina con il tetto a scacc iera cosa dire, allora la legge era ancora clemente in materia di alcol al volante ovetti ar rimorc iare la Ten un paio di volte a causa del di eren iale capriccioso, ma altrimenti andava a meraviglia a rivendetti anni dopo perc mi serviva una vettura pi grande, per la stessa somma c e l’avevo pagata urtroppo oggi non si vedono uasi pi in giro esemplari di uest’iconica inglese Walti Guggenbühl
«
ssid o re entatore di este di aese con la orris non assa o certo inosser ato»
Cercasi: foto scattate dai lettori
Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora raccontateci la vostra storia, curiosa, avventurosa o divertente che sia. Inviare con foto a corredo per e-mail a: touring@tcs.ch
TICINO
Sicurezza in movimento: l’impatto della Kids Bike Challenge
La Kids Bike Challenge, lo scorso 3 maggio, è tornata in Ticino per insegnare ai giovani ciclisti, grazie alla collaborazione della Polizia, le fondamenta della sicurezza stradale attraverso attività divertenti e formative. A pagina 69, il nostro approfondimento dettagliato della giornata.
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Il racconto degli eventi passati
Tour Ticino 2024: un successo tra pioggia e passione
Il 27 aprile 2024, si è tenuta la seconda edizione del City Tour Ticino, un evento che ha celebrato le iconiche e amate auto Youngtimer. Nonostante una giornata caratterizzata da condizioni meteorologiche avverse, con piogge intermittenti, l’entusiasmo dei partecipanti e degli spettatori non ha risentito del clima, testimoniando la passione inossidabile per questi gioielli su quattro ruote. La giornata ha avuto inizio alle 8:00 a Chiasso, dove i partecipanti si sono ritrovati per la registrazione e una
colazione di benvenuto. Dopo la partenza della prima auto alle 9:00, la carovana di veicoli si è mossa verso la pista TCS di Rivera, dove alle 10:40 si è tenuto uno dei giochi di abilità, sfida che ha o erto momenti di leggerezza e divertimento, senza che la velocità o il tempo fossero i veri protagonisti. Successivamente, i veicoli hanno raggiunto Locarno per una sosta in Piazza Grande, dove le auto sono state esposte lungo il Viale Zorzi, attirando l’ammirazione di residenti e turisti. La ripartenza da Locarno è avvenuta alle 13:30, portando i partecipanti all’aeroporto di Lodrino per ulteriori prove e giochi.
Il culmine della manifestazione si è tenuto a Bellinzona, con l’arrivo delle auto in Piazza del Sole attorno alle 16:00. Qui, non solo i veicoli, ma anche i partecipanti si sono distinti, con un
Un piacevole incontro alla scoperta della Dakar Classic al TCS di Rivera
In un pomeriggio ricco di aneddoti e passione per il motorsport, la Sezione Ticino ha ospitato, lo scorso 18 aprile, un evento esclusivo dedicato alla Dakar Classic, grazie alla disponibilità di alcuni dei protagonisti di questa competizione e del team Desert Endurance Motorsport: Ermanno De Angelis e Nunzia Del Gaudio, assieme al loro copilota e responsabile dei mezzi pesanti Andrea Cadei; con loro Marco Binati, caposquadra dei meccanici del team, Antonio Giosuele di ADB Garage, carrozzeria responsabile dell’allestimento dei mezzi, Claudio Lodico di Monvis, maison
d’orologeria partner questa edizione, e anche una new entry: il mental coach Luca Delfanti. L’incontro, tenutosi presso la nostra sede di Rivera, ha visto la partecipazione di oltre quaranta appassionati che hanno avuto l’opportunità di ascoltare direttamente dai protagonisti le sfide e le emozioni dell’ultima edizione del raid più famoso al mondo. L’incontro è stato un’occasione unica per approfondire i dettagli tecnici della competizione, come il funzionamento della gara e della regolarità a media, l’organizzazione dei bivacchi e la preparazione degli equipaggi. Oltre agli
premio speciale assegnato all’equipaggio che meglio ha interpretato il Tour Ticino, quello dei signori Maresta. Tra i momenti salienti dell’evento, spicca la performance dell’equipaggio di Roby Ginevri, che si è aggiudicato il secondo posto nella classifica generale e il primo nel gioco organizzato sulla pista TCS. In premio, il “team Ginevri”, ha ricevuto due buoni per un corso di perfezionamento della guida o erti dal TCS, un riconoscimento non solo al loro spirito competitivo ma anche al loro impegno nella promozione della sicurezza stradale.
La Sezione Ticino desidera ringraziare Spalluto Comunicazione SAGL, organizzatore dell’evento, la Patrouille TCS per il supporto tecnico lungo il percorso e, soprattutto, tutti i partecipanti che hanno reso speciale questa seconda edizione di Tour Ticino con sorrisi, colori e passione.
emozionanti racconti, i partecipanti hanno potuto toccare con mano trofei, tute, caschi e altri cimeli. Il pomeriggio si è concluso con un momento di networking e un conviviale aperitivo. La Sezione ringrazia Victorious e Automobile Club Lugano Classic per l’organizzazione e il coordinamento dell’evento e tutti i Soci e amici per la partecipazione. Arrivederci alla prossima!
Impressum
TCS SEZIONE TICINO
Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino
Tiratura 69 118 copie
Edizioni 10 volte all’anno
Redazione Marco Colandrea
Layout Sara Bönzli (TCS)
Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch
Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen
TCS Sezione Ticino via alla Chiesa 10 6802 Rivera 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch www.tcs-ticino.ch
Punti di vendita
Kuoni sede Bellinzona, Locarno e Lugano: Societariato TCS, Libretto ETI, Assista e Telepass
Idea Viaggi sede Mendrisio: Societariato TCS, Libretto ETI, Assista, Telepass, Pedemontana e Vignetta CH
Faido si anima con la Kids Bike Challenge per giovani ciclisti
Imparare giocando: la Kids Bike Challenge si rivela un successo con oltre 150 giovani partecipanti, ponendo le basi per un futuro più sicuro sulle strade. Un evento che, dal 1996, unisce educazione, divertimento e responsabilità civica.
Il 3 maggio 2024, la tranquilla località di Faido si è trasformata nel vivace palcoscenico della Kids Bike Challenge, un evento annuale organizzato dal TCS in collaborazione con i corpi di Polizia. Quest’anno, l’evento ha visto la partecipazione di circa 150 bambini dai 10 ai 12 anni, provenienti da dieci diverse scuole ticinesi, riuniti presso la pista di ghiaccio di Faido per una giornata all’insegna dell’apprendimento e del divertimento.
La giornata è iniziata con i calorosi saluti del presidente TCS Ticino, Fabio Stampanoni, seguito dall’intervento della responsabile dei corsi e della sicurezza stradale Barbara Fantini, che ha presentato le attività e le finalità della giornata. L’evento è stato invece moderato dal giornalista radiofonico Fabio Degli Antoni, che ha saputo intrattenere
grandi e piccini con grande simpatia. Nel corso della manifestazione, gli scolari hanno a rontato una varietà di prove, dai test teorici sulle regole stradali e sulle buone pratiche di guida al percorso Gymkhana. Gli esercizi pratici includevano simulazioni di frenata, percorsi in spazi stretti schivando coni e mantenendo i piedi sollevati da terra, oltre al lancio di palline da tennis in appositi contenitori. Inoltre, erano presenti stand per sensibilizzare i giovani sui pericoli dati dalla scarsa visibilità, soprattutto nelle ore al crepuscolo, incoraggiando l’uso di abbigliamento chiaro e con elementi rifrangenti, come quelli del marchio Made Visible. Gli scolari hanno anche e ettuato dei disegni, immaginando la mobilità del futuro, esprimendo creatività e visione per un domani più sicuro e innovativo. Questo approccio integrato mira a costruire una solida base di conoscenze e competenze, fondamentale per i giovani ciclisti che si avventurano sulle strade, spesso impreparati agli imprevisti del tra co.
Secondo l’U cio federale delle strade (USTRA), tra il 2010 e il 2022, circa 390 bambini sono stati coinvolti ogni anno in incidenti stradali in Svizzera, con circa 60 di questi che hanno subito lesioni
gravi. Eventi come la Kids Bike Challenge sono fondamentali per sensibilizzare i più giovani e invertire queste statistiche, o rendo educazione e pratica in un formato che i bambini trovano accattivante e divertente.
Margot, Soraya, Nino e Patrick sono i quattro scolari che, al termine della manifestazione, si sono guadagnati il diritto di rappresentare la Svizzera al European Tra c Education Contest (ETEC) di Parigi il prossimo settembre, distinguendosi tra i loro coetanei. Questa opportunità premia le loro abilità ma enfatizza anche l’importanza di competenze avanzate di guida e sicurezza, spianando la strada per futuri ambasciatori della sicurezza stradale.
La Kids Bike Challenge dimostra il continuo impegno del TCS e delle Polizie cantonali e comunali nel promuovere la sicurezza stradale tra i più giovani, fornendo ai bambini strumenti preziosi per la sicurezza in bicicletta e, nel contempo, ra orzando l’importanza della responsabilità condivisa tra genitori, educatori e la comunità nel garantire che le nostre strade siano più sicure per tutti. L’evento si è concluso con i ringraziamenti e saluti del direttore sezionale, Filippo Tadini.
Partiti! Il TCS torna sulle strade sterrate di Toscana, Umbria e Marche
L’8 maggio 2024, la Sezione Ticino del TCS, ha dato il via al suo secondo «Viaggio o road», che proseguirà fino all’11 maggio. Questo evento segue il trionfale primo viaggio che ha esplorato le pittoresche regioni italiane di Toscana, Umbria e Marche, attirando un crescente
interesse per le avventure su terreni accidentati.
Mentre questa rivista va in stampa, i partecipanti sono immersi nel verde dei paesaggi variati di queste storiche regioni italiane, sotto la guida esperta di Lenny Roggero, istruttore TCS. Questa nuova avventura o re ai partecipanti la possibilità di a rontare percorsi diversificati e di sviluppare ulteriormente le proprie capacità di guida in condizioni di fuoristrada.
Prima della partenza dal Centro TCS di Rivera, ogni veicolo è stato accuratamente ispezionato in un controllo pre-viaggio
Guida e sicurezza: l’impatto
per assicurare la sicurezza di tutti i partecipanti. I viaggiatori hanno avuto la scelta tra alloggiare in hotel o vivere un’esperienza più avventurosa in un camping all’aria aperta.
Il viaggio è concepito non solo come un test delle abilità di guida, ma anche come un momento di svago per ra orzare il senso di comunità tra i Soci TCS, promuovendo la solidarietà e il supporto reciproco tra i partecipanti. Per maggiori dettagli sul viaggio corrente e per informazioni su future iniziative o road, si consiglia di visitare la sezione corsi sul sito tcs-ticino.ch.
del Corso guida passiva del TCS
Lo scorso 19 aprile 2024, si è tenuto il primo Corso Guida Passiva del TCS, rivolto ad autisti e personale assistenziale, nonché ai familiari di persone con disabilità. La giornata di formazione ha avuto luogo presso la sede TCS di Rivera
e ha visto la partecipazione di 14 professionisti, desiderosi di apprendere tecniche di trasporto sicuro per persone con disabilità fisica.
Il corso è stato realizzato con la preziosa collaborazione di Elena Mombelli Focaccia, direttrice esecutiva di Focaccia Group, che ha sottolineato l’importanza di una formazione accurata e specifica in questo campo. La formazione è stata suddivisa in due parti, una parte teorica e una pratica, durante la quale Giuseppe Pagani, maestro conducente e istruttore TCS, ha guidato i partecipanti attraverso esercitazioni dirette sui veicoli. Durante
Corso Moto PRO – Sta TCS
I tecnici TCS, incaricati su mandato del Cantone dei collaudi auto e moto e ettuati dalla Sezione Ticino, lo scorso 20 aprile si sono cimentati in una giornata di formazione e aggiornamento della guida, con il fine di aumentare la propria confidenza e sicurezza in moto. Una fortuita giornata di sole ha consentito al personale TCS di migliorare, imparare e nel contempo divertirsi sulla pista TCS di Rivera. Dal 2019 a oggi, grazie al supporto dei propri istruttori, la Sezione Ticino ha aiutato a formare oltre 250 motociclisti di tutte le età a bordo delle pit-bike.
la sessione pratica, Elena Mombelli Focaccia ha trattato argomenti cruciali, tra i quali l’uso corretto dei sistemi di allacciamento delle cinture di sicurezza, le procedure di carico e scarico delle carrozzine, e l’operazione dei lift. Il TCS sta lavorando per rendere il Corso guida passiva un appuntamento regolare, estendendo l’o erta formativa a un numero sempre maggiore di partecipanti, sia in ambito professionale che privato, grazie anche al supporto e all’esperienza di Focaccia Group nel settore delle modifiche veicolari per persone con disabilità.
Inquadrate con lo smartphone il QR code per vedere il video del Corso Moto PRO edizione Sta TCS!
In viaggio con il TCS: Il Treno del Foliage ®
Locarno – Domodossola – Borgo della cultura e mercato del sabato
Da Locarno inizia il viaggio con la Ferrovia Vigezzina – Centovalli attraverso le selvagge Centovalli, con i suoi ponti suggestivi a strapiombo su vallate rigogliose e incontaminate. Passato il confine ci si addentra nei paesaggi romantici della Valle Vigezzo, nota come la Valle dei Pittori, con i suoi borghi e i fitti boschi in cui il treno prosegue il suo viaggio regalando paesaggi incantati dai colori autunnali incantevoli. In poco meno di due ore il treno raggiunge Domodossola. Città dall’antico fascino
medievale, Domodossola è adagiata nel fondovalle del fiume Toce, all’imbocco di sette valli alpine. Il centro storico si sviluppa tra romantiche piazze e viuzze, su cui si a acciano magnifici edifici storici.
Dalle 10.00 alle 14.00, l’a ascinante Piazza Mercato di Domodossola è invasa dalle bancarelle del suo mercato. Un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di shopping, artigianato e gastronomia. Segue il pranzo gastronomico in un ristorante nel cuore di Domodossola e il rientro con il treno fino a Locarno.
Save the date –sabato 12 ottobre 2024
Prezzo CHF 40.–a persona, posti limitati
Programma
08.51Partenza da Locarno
10.10Arrivo a Domodossola e visita del mercato
13.00Pranzo al ristorante «La Meridiana» a Domodossola Tempo libero
17.26Partenza da Domodossola
19.20Arrivo a Locarno
La quota comprende:
• Viaggio con il treno delle Centovalli da Locarno a Domodossola (andata e ritorno)
• Pranzo gastronomico al ristorante Meridiana a Domodossola
Menù
• Composizione di salumi Spagnoli con Jamon, lomo, Chorizo e Manchego DOP
• Caserecci di pasta fresca con melanzane e spuma di burrata
• Tagliata di manzo alla brace con le sue guarnizioni
• Dolce
• Acqua frizzante e naturale, vino e ca è compresi
Iscrizioni
L’iscrizione è obbligatoria scrivendo via email a sezioneti@tcs.ch indicando per ogni partecipante: nome, cognome, indirizzo, email, nr. di cellulare, nr socio TCS. Gli iscritti saranno informati successivamente sulle modalità di pagamento della quota di CHF 40.–(a partecipante) che dovrà pervenire entro e non oltre il 31 luglio 2024 a conferma definitiva dell’adesione. Gli ultimi dettagli seguiranno ai partecipanti qualche settimana prima dell’evento.
Eventuali informazioni supplementari possono essere richieste via email a: manifestazioni.tcs@gmail.com.
Domodossola, Piazza del mercato.
Secondo volume del libro «Classiche motoristiche in Ticino e nei Grigioni –e storia del rally in Ticino»
Un’occhiata nel paddock
ancor resco d’inc iostro poic stato presentato a fine maggio nell’incantevole cornice della
Seven ounge di ugano il secondo volume del libro «Classiche motoristiche in Ticino e nei Grigioni – e storia del rally in Ticino». dire il vero un titolo un tantino lungo per un libro, ma riusciva di cile trovarne un altro, spiega l’editore aoul ontana
opo il successo del primo volume, uscito nel dicembre , orte di capitoli distribuiti su ben pagine e accompagnate da ’ oo otografie, l’autore iorgio eller si rimesso al lavoro proseguendo meticolosi lavori di ricerca
l secondo volume ricalca la filosofia del primo anc e a numero di pagine e otografie , ma con tutta una serie di nuovi capitoli di gare di auto, moto e art svoltesi in Ticino e nei rigioni dal cronoscalate, circuiti, slalom e record di velocit fino ai giorni nostri ccompagnati da molti ritratti di personaggi, uturi campioni del volante e del manubrio c e agli ini i della loro carriera corsero sulle nostre strade ue nomi lberto scari e o Si ert n uesto secondo volume si varcano anc e le lpi poic ci si occupa di cronoscalate interna ionali come en er eide e avos nonc del C ilometro anciato di S orit , con testi scritti anc e in tedesco C ilometro anciato bbene in poc i sanno c e anc e in Ticino, tra il e il
’ , si svolsero una decina di ueste gare di velocit sulla mitica tirada di Cadena o e c e a tutt’oggi il record di m del rancese ivo imbattuto in Svi era ricapitola ione agli ini i del motorsport ticinese con l’avventuriero luganese ierino rimavesi ran remio San ietroburgo osca nel , nei due cantoni abbiamo assistito ad almeno una cin uantina di competi ioni di erenti na dopo l’altra, vengono riproposte con innumerevoli dettagli, curiosit e aneddoti arte integrante anc e del titolo del libro e ricco di una trentina di pagine, troviamo la storia del rall in Ticino, precisamente dal al con le prime a erma ioni ticinesi la prima parte era stata trattata nel volume , uella conclusiva fino ai giorni nostri seguir nel ter o c e gi pianificato on viene dimenticato il arting, a partire dalla mitica ista del Sole di agadino degli anni ’ ulcis in undo, in poc i sanno c e in Ticino ci urono dei costruttori di auto da corsa c e vengono presentati con le loro creature
«Classiche motoristiche in Ticino e nei Grigioni – e storia del rally in Ticino Vol. 2». Autore: Giorgio Keller –Editore: Fontana Edizioni - 424 pagine, 1500 fotografie – ISBN: 978-88-8191725-9 – In libreria o www.fontanaedizioni.ch Prezzo in libreria CHF 58.–
In copertina Nabucco Brenni al Generoso del 1946 e Kessel-Bernasconi vincitori di un Rally del Ticino.
Vivere esperienze uniche
con i vantaggi esclusivi TCS
Scoprite gli eventi, i concorsi e i benefits riservati ai Soci TCS per un’estate indimenticabile
La magia del cinema a zero emissioni sotto le stelle con il TCS
Quest’estate, non perdete l’opportunità di partecipare a una serie unica di eventi cinematografici all’aperto. La Sezione Ticino del TCS è entusiasta di invitarvi al Cinema Solare TCS, un tour estivo di proiezioni itineranti alimentate dal veicolo elettrico di servizio, grazie alla tecnologia di ricarica bidirezionale V2L.
Appuntamenti a giugno:
• Lunedì, 17 giugno 2024, presso il Centro TCS di Rivera, con il film «Granturismo».
• Lunedì, 24 giugno 2024, presso il Lido di Tenero, film «Barbie».
Per i Soci TCS: iscrizione gratuita (posti limitati) con diritto a un bicchiere di popcorn omaggio.
Per gli amici non Soci: biglietto d’ingresso a CHF 5.
Prenotazioni: esclusivamente online su www.cinetour.ch/tcs
Invito esclusivo: venite a scoprire come il rispetto per l’ambiente e la tecnologia si uniscono per creare serate indimenticabili! Unitevi a noi in questa avventura
cinematografica a zero emissioni! Per maggiori informazioni, dettagli sui film e prenota zioni, visitate il sito www.cinetour.ch/tcs
Salient: ballate insieme a noi in vetta al Monte Sighignola!
Siete pronti a ballare al Salient
Open Air il 29 giugno e 6 luglio 2024? Per il terzo anno consecutivo, la Sezione ha il
piacere di o rirvi la partecipazione al Salient Open Air a condizioni speciali. Partecipate al nostro concorso Instagram: 12 biglietti gratuiti in palio e, per i Soci TCS, 20% di cashback sull’acquisto del biglietto d’entrata. Durante entrambi gli appuntamenti, in programma dalle ore
Scoprite l’adrenalina dell’Experience Freestyle Motocross
Partecipate al nostro concorso Instagram per vincere due dei 10 biglietti in palio per l’Experience Freestyle Motocross del 9 giugno 2024, alla Gottardo Arena di Ambrì. Un’occasione unica per assistere a uno spettacolo straordinario e vivere emozioni forti. A partire dalle ore 15:00, potrete ammirare alcuni dei migliori piloti di freestyle cross al mondo che vi
delizieranno con salti e acrobazie adrenaliniche. La grande novità di quest’anno sarà il ritorno dell’ex campione del mondo Mat Rebaud e l’incredibile partecipazione di una vespa e di un quad, che si uniranno allo spettacolo di motocross per un’esperienza davvero unica. Lo spettacolo è aperto a tutti, grandi e piccini. Non perdete l’occasione
Unitevi a noi per la 5a Tappa del Tour de Suisse!
Non perdete l’occasione di vivere da protagonisti la 5a tappa del Tour de Suisse, con partenza da Ambrì e arrivo a Carì, il 13 giugno 2024. Il Gruppo TCS del Bellinzonese mette in palio due ingressi per l’hospitality VIP, per un valore di CHF 500.–, e 8 buoni pasto da utilizzare
presso le tendine aperte al pubblico. Per raggiungere la zona d’arrivo della tappa, è disponibile un servizio navetta gratuito dal centro sportivo di Faido, attivo dalle 9:00 alle 12:00 per l’andata e dalle 18:00 per il rientro. Saranno inoltre disponibili parcheggi gratuiti a Faido. Partecipare al concorso è semplice: visitate la pagina Instagram @tcs.ticino scansionando il QR Code.
14:00 alle ore 04:00, ci saranno: DJ Set, cucina e bar aperti no-stop e navette gratuite che faranno avanti e indietro, ogni 15 minuti, dalla stazione di Maroggia/Melano. Per maggiori informazioni, scansionare il QR Code.
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