TCS SEZIONE TICINO
CONCORSI E BENEFITS PAGINA 60
LOCANDA TCS: CAMBIO GESTIONE PAGINA 61
NOLEGGIO TELEPASS: NUOVA APP PAGINA 66
CONCORSI E BENEFITS PAGINA 60
LOCANDA TCS: CAMBIO GESTIONE PAGINA 61
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In Svizzera c’è chi sceglie di fare a meno della vettura propria. Perché e come
L’Audi Q 4 e -tr o n c ompl et ament e e l ettr ica. 150 km di a utonomi a in s ol i 10 m inut i di r icarica.
Sebbene l’automobile p. 10 resti il mezzo di trasporto più usato dagli svizzeri, c’è anche chi ne fa a meno. Per una serie di motivi diversi: ad esempio la cittadina che preferisce muoversi con i mezzi pubblici efficienti, la famiglia che non può permettersi una macchina e l’anziana che ha da tempo attaccato la patente al chiodo. Quattro testimonianze. Con un prezzo che supera i centomila franchi non è certo una scelta alla portata di tutti la nuova Mercedes della classe E. Abbiamo testato la variante station wagon, l’ibrida E 300 de 4matic modello T p. 34 che brilla per qualità, comfort e dinamismo. A qualche ora d’auto dalla Svizzera ecco la Dordogna p.46 . Il sudovest della Francia offre un affascinante viaggio nel tempo, fra grotte preistoriche, castelli medievali e incantevoli villaggi. Senza dimenticare i piaceri della tavola. Felix Maurhofer, caporedattore
Geely è il più grande produttore auto cinese presente in Europa. Fiori all’occhiello le Volvo e Lotus. Il colosso continua a collezionare marchi.
TCS Sezione Ticino
60 TCS Camping Gordevio: concorso
61 Locanda TCS: nuova gestione
62 Eventi con il Gruppo TCS del Luganese
63 La Sezione Ticino in Assemblea
64 Una pagina d’ingegneria ticinese
65 Colonnine di ricarica e incentivi cantonali
66 Noleggio Telepass: nuova app
L’edizione in cifre
Sof Rosato Tenuta di Biserno
Toscana IGP
annata 2022* uvaggio: Cabernet Franc, Syrah, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot 75 cl
23.95
Paragone con la concorrenza 29.95 Unità d’ordinazione: 6 bottiglie
Isola dei Nuraghi IGT
annata 2019* uvaggio: Cabernet Sauvginon, Merlot, Carignano 75 cl
Ogni bottiglia CHF
29.95
Paragone con la concorrenza 33.95 Unità d’ordinazione: 6 bottiglie
I Frati
Lugana DOC
annata 2023* uvaggio: Turbiana 75 cl
Ogni bottiglia
Bolgheri DOC annata 2021* uvaggio: Merlot, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Petit Verdot 75 cl
Ogni bottiglia CHF 51.95
Paragone con la concorrenza 62.–Unità d’ordinazione: 6 bottiglie
Brancaia II Bianco
Toscana IGP annata 2022* uvaggio: Sauvignon Blanc, Viognier 75 cl
Ornellaia Bianco
Toscana IGP annata 2019* uvaggio: Sauvignon Blanc, Viognier 75 cl
Unità d’ordinazione: 1 bottiglia
VdT Castilla y Leon annata 2021* uvaggio: Tempranillo, Syrah 75 cl
Ogni bottiglia CHF 42.95
Paragone con la concorrenza 49.–Unità d’ordinazione: 6 bottiglie
Miraval Rosé
Côtes de Provence AOP annata 2023* uvaggio: Grenache, Cinsault, Syrah, Rolle 75 cl
Ribera del Duero DO annata 2021* uvaggio: Tempranillo 75 cl
Ogni bottiglia CHF 48.90
Paragone con la concorrenza 55.–Unità d’ordinazione: 6 bottiglie
Dieter Meier Puro
Mendoza annata 2021* uvaggio: Malbec, Cabernet Sauvignon 75 cl
Motivi
a) macchina fotografica (Hasselblad)
b) orologio (Cartier)
c) scheda grafica (Nvidia) d) borsa (Gucci)
ure quest’anno il Centro TCS di Cossona V propone il cinema drive-in. roiezioni dall’ al 0 agosto, presenza di food truc . Informazioni su tcs-vd.ch/cine. er la 0a volta ad in il dal agosto al settembre vi sarà un enorme schermo LE con tanti film e spazio ristorazione per allietare le serate info: driveinmovies.ch . Novità per gli appassionati di film in Ticino, dove vengono organizzate serate di cinema all’aperto con un veicolo elettrico dotato di una funzionalità di ricarica bidirezionale V2L che fornisce elettricità per le proiezioni. Cinema solare a emissioni zero in programma a Muzzano, Monte Carasso e Riva San Vitale. ettagli e iscrizione: vedi pagine della Sezione Ticino in chiusura.
Il Salone dell’auto di Ginevra non si svolgerà in Svizzera nel 2025 e, dopo 119 anni, chiude definitivamente le porte. Il comitato d’organizzazione della prestigiosa manifestazione, inaugurata nel 1905, ha deciso di non organizzare più l’evento per mancanza di interesse da parte dei costruttori.
Rimane però confermato a novembre 2025 l’appuntamento in Qatar.
Premiato un articolo di «Touring»
Per l’articolo «Un mare di fiori» la nostra redattrice Juliane Lutz ha ottenuto il premio per i media Giardini bodanici 2024, il 20 giugno sull’isola di Mainau. Il testo sulle molteplici attività offerte agli amanti dei fiori sul lago di Costanza faceva parte di uno speciale in tema pubblicato nel numero di luglio/agosto di «Touring» dell’anno scorso.
TCS Home: pronto intervento casa
Da circa un secolo il TCS è il servizio di soccorso stradale numero 1 in Svizzera. Con TCS Home, il club ha esteso il suo raggio di azione alle mura domestiche. Grazie ad un’ampia rete di artigiani regionali è in grado di offrire assistenza 24/7 per guasti quali ad esempio uno scarico intasato oppure il rubinetto che gocciola. tcs.ch/home
Nel Giura due giorni di adrenalina
Appuntamento dal 17 al 18 agosto per la 79a cronoscalata St.Ursanne-Les Rangiers valida per il campionato europeo della montagna, molto attesa dai piloti e fan ben oltre i confini nazionali. Su presentazione della loro tessera i soci TCS pagano solo 10 franchi anziché 30 per l’intero week-end di corsa. Novità: sono previste tre e non più due manche.
Porsche al servizio dell’inclusione
Il costruttore di auto sportive s’impegna per la mobilità delle persone disabili e sostiene un progetto di Procap: due audioguide con schede dettagliate su flora, fauna e altre informazioni per i sentieri escursionistici senza barriere dell’Uetliberg e Rigi. Una non vedente e un uomo in sedia a rotelle forniscono consigli su come arrivare, il profilo del sentiero ecc.
163: tutta l’attualità sul traffico
La partenza per le ferie pu trasformarsi in una vera odissea a causa di ingorghi e altri imprevisti. rima e durante il viaggio vale la pena informarsi sulla situazione chiamando Viasuisse al numero . Tramite notifiche vocali si ricevono informazioni attuali sullo stato delle strade e autostrade, l’apertura dei passi alpini, treni auto e passeggeri.
Andare al supermercato talora è più fatica che piacere per i genitori. A volte sembrano controllati a distanza rincorrendo il bambino attratto da tante cose emozionanti o che sfreccia tra gli scaffali con il carrellino. Il centro commerciale portoghese Mar Shopping Algarve di Loul ha studiato una soluzione: qui i piccoli fino a nove anni possono girare tra i vari negozi a bordo di miniveicoli elettrici a noleggio. ue le opzioni: guidare da soli o telecomandati da remoto. Gli A AS si stanno diffondendo pure nel settore dei giocattoli.
Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres Questa volta: andiamo in spiaggia!
EphraimLocarno-Monti
Come prevedibile è il Ticino che vanta più ore di sole all’anno. Lo confermano i dati forniti dalla rete di rilevamento automatica SwissMetNet di MeteoSvizzera.
Ore di sole: 2345,6
Precipitazioni in mm: 1809,8
Secondo cantone in classifica per ore di illuminazione naturale dopo il Ticino è il Vallese, che attesta 90 giorni soleggiati, pari ad un quarto dell’anno.
Ore di sole: 2181,9
Precipitazioni in mm: 822,1
In questa cittadina vodese l’anno scorso si sono registrate quasi 2000 ore di sole che, estese su tutto l’arco dell’anno, corrispondono ad una media di circa 5 ore e mezza al giorno.
Ore di sole: 1999,9
Precipitazioni in mm: 915,6
Le stazioni misurano anche le precipitazioni. Il valore annuale più alto e basso si registra rispettivamente al Säntis (3947,3 mm) e Grächen (705,4 mm).
Ore di sole: 2309
Precipitazioni in mm: 1461,8
Estate splendente in Romandia. Nel cantone situato nell’estremità occidentale del Lago Lemano, giugno e luglio sono stati i mesi più soleggiati nel 2023.
Ore di sole: 2059,3
Precipitazioni in mm: 1016,4
Prima di mettersi in viaggio i soci possono valersi gratuitamente e in esclusiva della TCS Medline. Un team di esperti risponde ai loro quesiti e li assiste professionalmente.
Tempo di vacanze, tempo di viaggi. Per partire tranquilli, in aereo o automobile, è opportuno sottoporsi per tempo agli accertamenti del caso, informarsi sui requisiti sanitari nei Paesi visitati e procurarsi i medicinali da portare con sé. Se hanno dubbi di carattere medico i soci del TCS possono telefonare direttamente e in tutta comodità alla TCS Medline Viaggi del TCS MyMed & Hirslanden e consultarsi con medici e dottoresse specializzate.
Una linea riservata ai soci TCS
Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.
L’équipe medica di TCS e gruppo Hirslanden non risponde soltanto alle vostre domande in fatto di salute. Fornisce anche consigli sui rischi che potessero insorgere in viaggio per far sì che tutto si svolga nel miglior modo. Basta una chiamata e i soci vengono informati con competenza su come prepararsi alla partenza se hanno specifici problemi di salute o sono affetti di malattia cronica. Inoltre vengono aggiornati sulle vaccinazioni obbligatorie o raccomandate contro virus ecc., cosa mettere nella farmacia di viaggio, come comportarsi e quali precauzioni prendere ad esempio in caso di gravidanza. Gli operatori aiutano anche a fissare appuntamenti per eventuali visite, esami e check-up medici. La prestazione è offerta esclusivamente ai soci TCS ed è gratuita per loro. Orario di servizio: da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19 nonché il sabato dalle 8 alle 16. Non esitate a consultarci per qualsiasi incertezza. Chi parte preparato, viaggia sicuro.
TCS Medline Viaggi by TCS MyMed & Hirslanden numero telefonico 058 827 67 00 (tariffa di rete fissa)
Le pompe di calore STIEBEL ELTRON contribuiscono alla rivitalizzazione degli habitat acquatici
La sostenibilità è parte della nostra identità. Questo trova riscontro non solo nei nostri prodotti, ma anche nella nostra partecipazione a un grande progetto di rivitalizzazione. Come clienti finali di STIEBEL ELTRON Svizzera collaborate anche voi: acquistando una pompa di calore STIEBEL ELTRON contribuite automaticamente alla rivitalizzato di 100 cm di habitat acquatico.
Valorizzazione dell‘habitat
Con misure instream viene aumentata la diversità strutturale del corso d‘acqua esistente. Questo migliora l’offerta di cibo e habitat per tutti gli animali acquatici, aumenta i nascondigli, favorisce la riproduzione naturale di varie specie ittiche nonché l’autodepurazione e la resistenza del corso d’acqua. Un anno dopo la valorizzazione la biomassa ittica e la presenza di specie ittiche minacciate aumentano notevolmente. L‘attenta riqualificazione dei corsi d’acqua promuove la biodiversità generale!
Creare habitat acquatico
L‘acquisto di una pompa di calore STIEBEL ELTRON vale quindi il doppio: da un lato è un investimento in un sistema di riscaldamento sostenibile ed ecologico; dall’altro sostiene misure per la protezione dell‘ambiente acquatico. Sostenibilità significa non solo uso attento delle risorse disponibili, ma anche protezione dell‘habitat.
L’automobile si conferma come mezzo di trasporto numero uno in Svizzera. Eppure ci sono anche persone che hanno deciso di farne a meno. Chi per ragioni economiche o ecologiche, chi per evitare gli ingorghi nel traffico e sfruttare il tempo di viaggio lavorando, hanno scelto un altro modo di vivere. Alcune testimonianze.
FFanny vive a Vevey, nel canton Vaud. Formatasi come grafica, ha lavorato diversi anni a due passi da casa e non ha quindi sentito il bisogno di acquistare un veicolo. Nel corso degli anni, s’è resa conto che vivendo in città l’auto non era necessariamente il mezzo di trasporto ideale: «Nel centro cittadino le colonne sono frequenti nelle ore di punta ed è difficile trovare un posteggio libero», riassume la nostra interlocutrice vodese. Oggi lavora come responsabile della comunicazione a Morges. Per recarvisi, cammina una quindicina di minuti prima di prendere il treno. Ha optato per un abbonamento generale poiché si sposta spesso anche nei weekend per vedere la sua famiglia e il compagno. Durante questi tragitti legge o lavora: «Approfitto di questo tempo per rispondere alle e-mail o per preparare una presentazione. In auto non si può fare nient’altro e mi risparmio volentieri le perdite di tempo in coda, cosa assai frequente sul tratto VeveyMorges».
Auricolari altamente consigliati
Per contro si alza molto presto per evitare i treni affollati e per trovare un posto a sedere: «Prendere il treno può essere molto piacevole e offrire dei panorami incantevoli. Ma altre volte ci vogliono una buona dose di tolleranza e un paio di auricolari», deplora la donna. E aggiunge: «Tra i passeggeri che raccontano la loro vita al telefono e i frequenti ritardi, la qualità del viaggio può rivelarsi a geometria variabile». Ciononostante Fanny resta soddisfatta della sua scelta di fare a meno dell’auto. Nella sua città sulla Riviera vodese ha facilmente accesso a tutto e in poco tempo. Per recarsi a teatro, ad esempio, prende il bus alla fermata sotto casa. Essendo molto sportiva, va spesso in bicicletta per raggiungere la riva del lago. A volte si dice che malgrado tutto un’auto sarebbe comoda. In effetti, l’artista pittrice espone regolarmente le sue opere in alcune gallerie o per degli eventi. «È l’unico momento in cui apprezzerei il fatto di possedere una vettura. In mancanza dell’auto devo quindi ricorrere ai miei amici o ai familiari per aiutarmi a trasportare i quadri e questo richiede una certa organizzazione».
«Approfitto di questo tempo per rispondere alle e-mail o preparare una presentazione. In auto non si può fare nient’altro e mi risparmio volentieri le perdite di tempo in coda, cosa assai frequente sul tratto Vevey–Morges».
Urbana e sportiva, ritiene che non sia pratico possedere un’automobile in città. Inoltre, guidare nel traffico, spesso intasato, è per lei una perdita di tempo. Approfitta del tragitto in treno per sbrigare la posta elettronica o preparare delle riunioni.
Fanny va a piedi alla stazione di Vevey per prendere il treno fino al suo luogo di lavoro.«La questione ecologica è stata determinante per me. Non aumentare ulteriormente le emissioni di CO2 mi sta a cuore e sono sempre sorpreso nel vedere così tante persone sole a bordo dei veicoli. Penso sia importante condividere maggiormente i mezzi di trasporto».
Il 25enne non ha ancora preso la patente. Ha sempre posseduto un abbonamento generale e, con il passare degli anni, considera addirittura come una sfida il fatto di fare a meno dell’auto, in particolare per ragioni ecologiche. Utilizza l’autopostale e il treno per recarsi al lavoro e preferisce spendere denaro per la casa o le vacanze.
DDurante il suo apprendistato, Mathieu lavorava per una ditta che gli pagava una buona parte dell’abbonamento generale. Si è così abituato a utilizzare i trasporti pubblici e ha deciso di non sostenere l’esame per ottenere la licenza di condurre. Vivendo oggi a Moutier, una piccola città del canton Berna, prende l’autopostale ogni mattina fino alla stazione e poi il treno fino a Grenchen Nord, prima di prendere un altro bus per recarsi nella zona industriale di Bienne, dove lavora nell’ambito della gestione della qualità. «Ho la fortuna di avere una fermata dell’autopostale a pochi metri da casa mia. Il mio tragitto dura 45 minuti, da porta a porta» spiega il venticinquenne. I motivi che l’hanno spinto a rinunciare ad avere un’auto sono diversi: «La questione ecologica è stata determinante per me. Non aumentare ulteriormente le emissioni di CO2 mi sta a cuore e sono sempre sorpreso nel vedere così tante persone sole a bordo dei loro veicoli. Penso che sia importante condividere maggiormente i mezzi di trasporto», dichiara Mathieu. Per quanto lo riguarda, ritiene che l’auto sia un lusso di cui può, per ora, fare a meno: «Magari rivedrò la mia posizione, se un giorno avrò una famiglia. Constato infatti regolarmente che non è facile salire in un bus con un passeggino». Intanto ha preferito usare i soldi per comprare un bene immobiliare. Questa scelta modale implica però un chiaro cambiamento del modo di vita. Per evitare di dover trasportare degli acquisti pesanti, ordina enormemente via internet, sia cibo che vestiti. Per inciso, lo fa spesso durante i tragitti tramite app. E quando parte in vacanza, sceglie una destinazione facilmente accessibile con i trasporti pubblici.
Lati positivi, ma pure negativi È però cosciente degli inconvenienti di questo stile di vita: «In inverno, non è certo piacevole attendere al freddo sul marciapiede della stazione e preferirei il comfort di un sedile riscaldabile». E aggiunge: «L’autovettura offre anche una maggiore flessibilità. Il weekend e la sera, la frequenza dei bus è scarsa a Moutier. Devo camminare, ciò che è poco gradevole in caso di cattivo tempo», lamenta Mathieu. Ma tutto sommato questa situazione gli va bene, considerato che ogni scelta modale ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi.
La Svizzera tedesca svetta nella classifica delle città con il più alto indice di mobilità condivisa.
1. Berna 28,9
2. Zurigo 27,9
3. Ecublens (VD) 22
4. Basilea 20,8
5. Muttenz (BL) 20,4
6. Zollikofen (BE) 19,5
7. Münchenstein (BL) 18,8
8. Kloten (ZH) 18,6
9. Lucerna 18
10. Sursee (LU) 17,5
Nel 2023 i viaggi effettuati con tutti i 38000 veicoli condivisi disponibili in Svizzera hanno superato gli 11,4 milioni. Il nuovo indice creato dall’Alleanza svizzera per la mobilità collaborativa (CHACOMO) e l’Accademia della mobilità del TCS esprime il numero di veicoli condivisi per 1000 abitanti e consente di confrontare la diffusione dell’offerta di questi servizi sul territorio (città e comuni).
I diversi mezzi utilizzati vengono ponderati in base al numero di posti, distinguendo fra carsharing (veicoli a più posti) e veicoli di micromobilità (monoposto).
Più informazioni su chacomo.ch
Per avid e Mariella, tutto è iniziato con un test in condizioni reali. Alcuni anni fa, questa coppia di Tramelan BE decide di depositare le targhe durante la bella stagione. Abitando in un villaggio, e avendo due bambini, desideravano verificare se era effettivamente possibile fare a meno di un veicolo. opo questo periodo di prova, riutilizzano l’auto in inverno prima di decidersi a rinunciarvi definitivamente nel 20 , dopo attenta riflessione. La loro scelta è stata motivata da diverse ragioni, prima di tutto economiche, come ci spiega Mariella: «La nostra automobile stava invecchiando e avremmo presto dovuto sostituirla, ci che avrebbe rappresentato un costo importante. E non volevamo vincolarci ad un contratto di leasing pluriennale». n altro argomento che ha pure pesato sulla bilancia è stato quello legato alla scelta di vivere a ritmo «slo » adottata da questa famiglia bernese. Mariella è informatica di gestione e suo marito avid docente di canto. anno deciso di lavorare entrambi a tempo parziale per poter trascorrere più tempo con i loro due figli oa e Malo. «Questa scelta di rinunciare all’auto è coerente con la nostra voglia di vivere con meno e di rispettare il nostro ambiente», spiega avid. Il padre di famiglia si reca a piedi alla scuola del villaggio, dove insegna. Mentre Mariella prende il treno tre volte alla settimana per andare al lavoro. Il suo tragitto dura tre quarti d’ora, ossia di più che se fosse motorizzata, ma ci non la disturba.
Negozi nelle vicinanze er fare la spesa, la famiglia utilizza delle biciclette dotate di apposite sacche: «Abbiamo la fortuna di avere un supermercato, una panetteria e una macelleria a pochi minuti da casa nostra», sottolinea il padre di famiglia. vviamente, la meteo è cruciale quando si è ciclisti. Mariella ripensa ad un’uscita nel mese di aprile in cui la neve e il freddo li avevano sorpresi nel corso della giornata: «Eravamo gelati, bagnati fradici e i bambini brontolavano. er buona sorte di lì a poco abbiamo trovato un riparo dove scaldarci e oggi scherziamo ricordando quell’episodio». A onor del vero, ogni tanto la famiglia bara e fa ricorso al oll nella manica. In caso di bisogno, Mariella prende in prestito l’autovettura dei suoi
«Questa scelta di rinunciare all’auto è coerente con la nostra voglia di vivere con meno e di rispettare il nostro ambiente».
genitori e paga loro i chilometri percorsi: «Ad esempio durante le festività natalizie, quando le braccia sono cariche di regali e torte, risulta davvero molto pratica. tilizziamo la macchina dei miei anche quando è il nostro turno di portare nostro figlio coi compagni ad una partita oppure ad un torneo di calcio, poich per noi è importante essere corretti verso gli altri genitori», conclude la mamma.
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Mariella e il marito David mettono il figlio Malo al centro quando si spostano insieme in bicicletta.La coppia ha un approccio all’esistenza teso a limitare i consumi: cerca di far tutto con meno. Un orto, delle bici, delle vacanze di prossimità. Entrambi lavorano a tempo parziale per aver più tempo con i bambini. Si muovono in bicicletta e a piedi. Si sono affezionati alla vita sostenibile e in alcuni rari casi ricorrono ai familiari per farsi prestare un’automobile.
n privato che sospetta qualcuno di non disporre delle attitudini psicofisiche necessarie per condurre un veicolo pu denunciarlo alle autorità cantonali. La vecchia normativa gli garantiva l’anonimato, se lo richiedeva. al aprile 202 chi segnala dubbi circa l’idoneità alla guida di un titolare di patente ha il diritto a rimanere anonimo soltanto se pu dimostrare di avere un interesse degno di protezione. Le autorità cantonali valutano caso per caso se sussiste un siffatto interesse, nella fattispecie ipotizzabile se è un familiare stretto, un collega di lavoro oppure un vicino di casa dell’interessato a presentare la segnalazione. I costi degli accertamenti disposti d’ufficio sono a carico della persona la cui idoneità alla guida viene verificata. Laddove questa risulta confermata pu chiedere il risarcimento dei danni subiti alle autorità che abbiano ordinato l’esame. Le autorità possono a loro volta rivalersi sull’autore della segnalazione ingiustificata, soprattutto se fatta in mala fede.
Vera Beutler Dr. iur., responsabile Info-Center «Diritto & Assicurazioni» lex4you.ch
RRita si ricorda con nostalgia della sua prima macchina, una Manta: «Avevo messo soldi da parte perch ci tenevo a fare la patente, che ho ottenuto a 2 anni. Ero molto fiera di quest’auto e mi piaceva tanto guidare. In più di quarant’anni, non ho mai avuto incidenti», dichiara l’energica enne. Rita ha smesso di guidare da diversi anni. na decisione presa a malincuore e dovuta, prima di tutto, a questioni economiche: «Giunta alla pensione, e ricevendo solo il minimo vitale, non avevo purtroppo più i mezzi per mantenere una vettura. Quindi sono stata costretta a venderla», spiega. opo il divorzio si è trovata a gestire da sola un ristorante per diversi anni. na volta che aveva rinunciato a possedere un veicolo, in qualche occasione lo aveva chiesto in pre -
stito a suo figlio: «Quando si guida meno spesso, ci si sente sempre meno sicuri e il traffico intenso pu diventare stressante».
Imparare a vivere senza auto er finire è all’età di 0 anni, quando deve passare un test dall’oftalmologo, che decide di fare definitivamente a meno della patente: « o inviato la mia licenza di condurre a Berna, scrivendo che per me era giunto il momento di smettere di guidare», racconta. a quel momento ha imparato a vivere senza auto. Abitando in un villaggio, si sposta a piedi per fare le sue commissioni e trova sul posto tutto ci di cui ha bisogno. Mette una borsa su ogni spalla e cammina al suo ritmo: «Si direbbe un vero asinello», ci dice divertita. Con il passare degli anni, non usa più il suo carrello perch vive al quarto piano senza ascensore. « ggi rifletto maggiormente sui miei spostamenti. el resto, sono talvolta scioccata nel vedere gente che prende l’auto per andar a comprare il pane».
Pensionata e divorziata, ha gestito a lungo un ristorante. Le sue finanze non le permettevano più di avere un’auto. Ha quindi imparato a farne a meno e si sposta a piedi. Abita in un villaggio e trova tutto ciò di cui ha bisogno nelle vicinanze.
«Ho inviato la mia patente a Berna, scrivendo loro che per me era ormai giunto il momento di smettere di guidare».
Con il 74% dei chilometri-persona percorsi, l’auto rimane a tutt’oggi il mezzo privilegiato dagli svizzeri per i loro spostamenti nel quotidiano.
Tante le nuove immatricolazioni di auto nel 2023 in Svizzera, il che corrisponde ad un +11,6% rispetto al 2022, ma al 18,1% in meno rispetto al 2019. Il 20,7% delle nuove immatricolazioni di automobili erano veicoli completamente elettrici.
I titolari di licenze di condurre registrati in Svizzera nel 2023. Con 2 380 203, la fascia di età 45–64 anni conta il maggior numero di patentati. Fanalino di coda i giovani tra 18 e 24 anni (382 499).
6 265 527 6 255 981
44 4,7
milioni di automobili, nuove o di occasione, circolavano in Svizzera nel 2023, due volte più che nel 1980.
78
percento delle economie domestiche possedevano almeno un’automobile nel 2021, secondo le statistiche ufficiali. Quasi un terzo (29%) ne aveva due o più. Soltanto il 10% dei titolari di patente di guida sono senza.
centesimi, i costi fissi per chilometro percorso di un’auto di media categoria secondo i calcoli del TCS. I relativi costi variabili ammontano a 28 ct./km.
franchi è quanto si paga per ricaricare un’auto elettrica per percorrere 100 km al prezzo medio della corrente elettrica in Svizzera di circa 32 ct./kWh.
A confronto: la benzina per la stessa distanza costa più di 10 franchi.
Il professore ginevrino
mobilità Vincent Kaufmann indaga le ragioni che inducono taluni a rinunciare al possesso dell’automobile oppure a non guidare.Intervista Pascale Stehlin
L’automobile è il mezzo di trasporto preferito dagli svizzeri. Eppure c’è chi ne fa a meno. Come se lo spiega?
Vincent Kaufmann: Se guardiamo oltre la Svizzera, a Paesi vicini come Francia e Germania, vediamo che la quota di spostamenti in auto si è stabilizzata. Tuttavia, queste cifre devono essere messe sotto una lente d’ingrandimento e interpretate in maniera differenziata, perché rappresentano delle medie e nascondono tutt’una gamma di situazioni e sviluppi contrastanti. Nelle nostre grandi città con la loro variegata offerta di trasporti alternativi, sempre più famiglie tendono a rinunciare alla vettura. A Berna il 56% delle economie domestiche non sono motorizzate, a Zurigo il 52 % e a Ginevra il 43%. Nei centri urbani ben serviti dai trasporti pubblici e che garantiscono buoni collegamenti, le famiglie rinunciano alla seconda auto e talvolta fanno senza. E poi per le vacanze prendono un veicolo a noleggio. Nei centri di medie dimensioni come Neuchâtel e Bienne, il quadro rimane stabile, per contro nelle zone periferiche e rurali osserviamo una tendenza inversa. Se abiti nella Broye friburghese dipendi dall’auto. Ed infatti il tasso di motorizzazione aumenta nei villaggi disseminati nella pianura, che negli ultimi anni si sono ingranditi per l’afflusso di persone in cerca di una migliore qualità di vita fuori città, ma a distanza ragionevole dal luogo di lavoro.
Quali fattori influenzano le scelte individuali in fatto di mobilità?
Tutti abbiamo in tasca uno smartphone. Non possiamo usare questo ed altri dispositivi come vorremmo mentre guidiamo. Tra i giovani, ciò è un motivo im-
portante per prediligere i mezzi pubblici, perché durante la corsa possono andare su TikTok, Instagram ecc. Se i ragazzi passano dalla bici ai tp per connettersi, altri desiderano approfittare del tragitto per lavorare, specie se svolgono un’attività intellettuale. Piuttosto che rischiare di rimanere bloccati nel traffico, possono rispondere alle e-mail o preparare una presentazione sul treno. E anche se ci mettono di più che in automobile, così possono sfruttare al meglio il tempo durante gli spostamenti.
I giovani prendono la patente più tardi rispetto al passato. Non sono più interessati all’automobile?
Occorre distinguere tra i giovani che risiedono in città e quelli delle zone più remote o periurbane. Per questi la patente è tutt’oggi il biglietto per l’indipendenza. Ed infatti qui cresce la voglia di sostenere l’esame di guida ed acquistare una vettura. Ma per i ragazzi di città, che hanno tutto a portata di mano, la macchina non è più una priorità né fa più sognare come 20 anni fa. Il rapporto con l’auto varia a seconda delle esigenze di mobilità nella vita quotidiana. Un apprendista che guadagna un mensile e lavora in una zona industriale difficilmente accessibile non vedrà l’ora di ottenere la patente per essere più flessibile. L’auto è ancora un forte marcatore sociale in alcune cerchie giovanili. Il discorso cambia completamente per uno studente universitario che vive in città e beneficia di efficienti servizi di trasporto. Con l’allungarsi della durata degli studi, questo trend si rafforza ulteriormente. Non stupisce che certi studenti considerino la macchina addirittura obsoleta, roba del passato.
Vincent Kaufmann è professore di sociologia urbana e analisi della mobilità all’EPFL e direttore del LASUR, il laboratorio universitario di sociologia urbana.
Ci sono differenze di genere per quanto riguarda l’automobile?
L’atteggiamento nei confronti della macchina resta condizionata dal genere, in due sensi. È vero che le statistiche indicano che gli uomini percorrono più chilometri delle donne; ciò non implica peraltro che queste ultime non siano in grado di guidare ma quando si viaggia, in coppia o con la famiglia, sono prevalentemente gli uomini a mettersi al volante. D’altro canto constatiamo che per molte donne possedere un’automobile costituisce una chiave di indipendenza e autonomia. Sono prerogative scontate per gli uomini che le donne rivendicano con maggior veemenza rispetto a 20 anni fa. Soprattutto le giovani optano per la vettura per rientrare la sera perché si sentono molto più sicure che non sui mezzi pubblici o a girare in bicicletta. Numerose donne interrogate in merito confermano questa sensazione.
L’inquinamento entra in linea di conto nella decisione di rinunciare o meno all’autovettura?
Sebbene nei sondaggi l’impatto ecologico venga citato spesso non costituisce un fattore determinante. Sono invece decisivi due criteri precisi. In primo luogo si rinuncia all’auto nella misura in cui sono disponibili alternative, comode e affidabili come i treni celeri tipo la S-Bahn zurighese o il Léman Express. Anche il costo incide fortemente sulle scelte modali. I trasporti rappresentano una fra le principali spese fisse dopo l’alloggio e la cassa malati. Taluni preferiscono eliminare la vettura e investire il denaro nelle vacanze o in un bene immobiliare. Ognuno soppesa il pro e il contro e decide di conseguenza.
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Assistenza in procedimenti penali, per parità di trattamento anche in tribunale
Nessuna franchigia
Il programma di sviluppo strategico (PROSTRA) avrebbe un impatto importante sulla scorrevolezza del traffico e sull’economia del Paese. Anche la Romandia è toccata, con un ampliamento mirato sull’arco lemanico.
Solo uno dei sei progetti di ampliamento delle autostrade, sottoposto al voto popolare in novembre, riguarda la Romandia, ma non è tra i meno importanti: si prevede di costruire una terza corsia di circolazione tra la diramazione di Le Vengeron e lo svincolo di Nyon, ossia su una distanza di circa 19 chilometri. A questa grande opera si aggiunge lo spostamento del tracciato su quasi tre
Testo Jérôme Burgenerchilometri, per preservare un sito di riproduzione degli anfibi. È pure prevista la modifica del raccordo di Le Vengeron, con la creazione di nuove bretelle, come pure quello di Nyon. E infine, il riassetto dello svincolo di Coppet permetterà di eliminare il collo di bottiglia su questo tratto dell’A1. Per fare ciò, l’investimento della Confederazione è ingente: ammonta a 956 milioni nella regione le-
manica e viene a collocarsi subito dopo il progetto del tunnel del Reno (1,87 miliardi) e quello del Rosenberg (1,24 miliardi). Se il programma di sviluppo strategico (PROSTRA) verrà accettato, i lavori dovrebbero iniziare nel 2033, mentre la messa in servizio è prevista nel 2041. Parallelamente, Berna coordina con le FFS la pianificazione per il raddoppio della linea ferroviaria tra
«Quest’asse è cruciale per l’economia vodese in quanto riunisce circa il 75% degli impieghi cantonali»
Isabelle Moret, consigliera di Stato vodese, direttrice del Dipartimento dell’economia, dell’innovazione, dell’impiego e del patrimonio
«È necessario uno sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria parallelamente all’ampliamento dell’autostrada»
Nuria Gorrite, consigliera di Stato vodese e direttrice del Dipartimento della cultura, delle infrastrutture e delle risorse umane
Ginevra e Losanna. Per Pierre Maudet, consigliere di Stato ginevrino responsabile del Dipartimento della sanità e della mobilità, queste sistemazioni sono perfettamente complementari e rivestono un’importanza strategica per l’economia del Cantone e dell’intera regione: «Ginevra è la porta di accesso della Svizzera sud-occidentale. La sua autostrada deve assicurare efficacemente il transito degli scambi internazionali che alimentano l’economia di tutta la regione, dato che Ginevra è il secondo Cantone del Paese in termini di esportazioni». I vantaggi derivanti dall’ampliamento dell’autostrada sono altrettanto importanti per l’altro cantone coinvolto, sottolinea Isabelle Moret, consigliera di Stato vodese a capo del Dipartimento dell’economia, dell’innovazione, dell’impiego e del patrimonio: «L’asse Losanna–Ginevra è cruciale per l’economia vodese in quanto riunisce circa il 75% degli impieghi cantonali. L’autostrada costituisce, con le FFS, un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo economico, in particolare per il trasporto di beni, la logistica e le attività produttive. La sua prossimità facilita gli scambi commerciali e la mobilità dei lavoratori, riducendo i costi di trasporto e migliorando l’accessibilità per le imprese situate lungo quest’asse». La consigliera aggiunge che la visibilità offerta dalla prossimità dell’autostrada rappresenta un valore aggiunto non trascurabile per le imprese, aumentando la loro notorietà e la loro attrattiva.
L’economia beneficia di una viabilità scorrevole I due cantoni concordano sulla vitalità economica dell’arco lemanico e sulla necessità di concentrare e di rendere scorrevole il trasporto delle persone e delle merci sull’A1. «L’autostrada allargata e lo sviluppo degli svincoli permettono il trasferimento spaziale, ossia consentono di assorbire, specialmente nelle ore di punta, una parte dei veicoli che altrimenti circolerebbero sulla rete secondaria e nelle località», afferma Nuria Gorrite, consigliera di Stato vodese a capo del Dipartimento della cultura, delle infrastrutture e delle risorse umane. Che puntella la sua tesi: «In questo senso, l’autostrada permette di decongestionare la rete locale, che diventa così più efficiente per svilupparvi, in accordo con i comuni, delle strutture per i tra-
Boccata di aria fresca
L’ampliamento del tratto di autostrada potrebbe dinamizzare l’economia.
sporti pubblici, la mobilità attiva (bici, pedoni), in sintonia e a complemento dell’offerta ferroviaria, con l’obiettivo di ridurre i disagi (inquinamento, rumore)». Per Pierre Maudet, e alla luce del dinamismo economico e demografico della Grande Ginevra, i volumi dei flussi di mobilità cresceranno, come nel resto della Svizzera. Ritiene che il potenziamento dell’autostrada deve permettere di assorbirli: «I limiti di capacità attuali sono già stati raggiunti, come dimostrano le code quotidiane che paralizzano l’autostrada. L’ampliamento dell’autostrada tra il Vengeron e Nyon risponderà all’obiettivo di eliminare questo collo di bottiglia e porterà un miglioramento importante per i pendolari della regione tra Nyon e il Vengeron».
Evitare il traffico di aggiramento Tutti concordano sul fatto che l’ampliamento puntuale dell’asse permetterà di ridurre fortemente il traffico d’aggiramento che incide negativamente sulla qualità di vita dei villaggi limitrofi quando l’autostrada è intasata. Per
Pierre Maudet non si può negare l’evidenza dei fatti: «Il progetto d’espansione è un mezzo indispensabile se vogliamo raggiungere l’obiettivo di diminuzione globale del traffico individuale motorizzato nel cantone, in particolare sulla rete urbana densa e attraverso le località, dove i disagi dovuti al traffico devono essere decisamente ridotti». Il politico vi vede pure un’opportunità per liberare i centri urbani dal traffico di transito, per dare la priorità alle forme di mobilità dolce e ai trasporti pubblici, facilitando in questo modo le attività di prossimità.
Lo sviluppo dei trasporti pubblici, a complemento del traffico individuale motorizzato, viene preso in considerazione anche da Nuria Gorrite: «Per rispondere sia alle esigenze della popolazione sia ai nostri obiettivi climatici, il cantone punta sul trasferimento modale dall’auto privata verso i trasporti collettivi e la mobilità attiva, e nella fattispecie in particolare sulla rete FFS per ciò che riguarda i flussi in direzione di Ginevra. Per offrire alle persone un’alternativa al traffico stradale, è necessario uno sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria parallelamente all’ampliamento dell’autostrada. Per tale motivo, il Cantone s’impegna presso la Confederazione e le FFS per il raddoppio della linea tra Losanna e Ginevra».
«Ginevra è la porta di accesso della Svizzera sud-occidentale. La sua autostrada deve permettere di assicurare efficacemente il transito degli scambi internazionali»
Pierre Maudet, consigliere di Stato ginevrino responsabile del Dipartimento della sanità e della mobilità
Il tunnel del Rosenberg a San Gallo va ampliato con un terzo tubo. A beneficio di tutti, motorizzati o meno.
Anche nella Svizzera orientale la rete autostradale tocca i suoi limiti su determinati tratti. La fase di ampliamento 2023, sulla quale si voterà in autunno, prevede degli interventi per risolvere le criticità più pressanti. Nello specifico, la costruzione della terza canna del tunnel del Rosenberg a San Gallo dovrebbe decongestionare l’autostrada cittadina e si rende comunque necessaria in vista dei lavori di risanamento dei tubi esistenti dal 2037. Per la consigliera di Stato sangallese Susanne Hartmann (il Centro), è chiaro: solo così il traffico potrà continuare a scorrere attraverso due tubi durante i lavori di risanamento. Se rimanesse aperto solo uno, verrebbero a crearsi massicci ingorghi e il traffico si riverserebbe nei quartieri. La rappresentante dell’AdC è convinta che, con bisogni di mobilità che cresceranno ulteriormente, il nuovo tubo del Rosenberg dovrà rimanere in funzione anche una volta finito di risanare quelli vecchi. «D’altronde un collegamento efficiente alla rete delle strade nazionali è di vitale interesse per la Svizzera orientale. Dobbiamo garantire che la nostra regione rimanga ben accessibile e al passo con il resto del Paese».
Le colonne invadono la città
«La realizzazione del progetto avrà effetti positivi per tutti coloro che circolano nel capoluogo, indipendentemente dal mezzo di trasporto usato», dichiara Susanne Hartmann, aggiungendo: «Permetterà di snellire il traffico e sbrogliare le code che oggi si formano quotidianamente durante le ore di punta sul tratto della A1 che attraversa il pieno centro abitato. Se l’autostrada è intasata, gli automobilisti deviano inevitabilmente sulle strade urbane». Il terzo traforo accorcerà i percorsi, rendendo i tempi di viaggio meglio pianificabili. Un ulteriore aspetto fondamentale sarebbe che «gran parte dell’ampliamento avviene sottoterra. Ciò contribuirà a sgravare la città dal traffico di transito e migliorare la fruibilità delle infrastrutture di superficie per chi si muove con i trasporti pubblici, in bici e a piedi. Se il potenziamento progettato verrà bocciato rischiamo che il traffico ingolfi tutta la città. Le capacità attuali sono infatti del tutto insufficienti per far fronte ai flussi veicolari futuri», dichiara la consigliera di Stato. dno
Quando devono chiamare i servizi di soccorso, i confederati si sentono in buone mani. Nelle situazioni di emergenza la popolazione si fida pure del TCS, più che dell’esercito o della protezione civile.
La puntura di un’ape che scatena uno choc anafilattico, un passo maldestro e ci si ritrova con la caviglia fratturata. ppure si è colti da un infarto mentre si pedala. Sono tante le causa di emergenze che possono verificarsi a ciel sereno, sia nel tempo libero, durante un viaggio, sia fra le mura domestiche. Il primo Barometro TCS dei soccorsi d’emergenza conferma che i residenti in Svizzera considerano molto positivo il lavoro delle squadre di soccorso. a notare che per ben su 0 intervistati, ovvero l’ , non importa se è un operatore privato o pubblico a venire in aiuto.
r me BurgenerCome evidenziato dal sondaggio rappresentativo svolto dall’istituto di ricerca gfs.bern su incarico del TCS, nel 202 circa un abitante su quattro ha vissuto un’emergenza, in prima persona, in famiglia o nella propria cerchia di amici e conoscenti negli ultimi quattro anni. Le organizzazioni a luci blu, cioè i servizi di urgenza medico sanitaria nonch il soccorso alpino ed aereo, si collocano in testa alla classifica. ttengono il più alto voto di fiducia entrambi , di 0 punti . Seguono la polizia con , punti e il TCS – considerato un fornitore di servizi di emergenza dalla maggioranza
degli interpellati – con , punti, più della protezione civile e dell’esercito che raccolgono rispettivamente , e , punti. Esaminando le risposte fra i soci, la fiducia nei confronti del TCS come organizzazione di soccorso raggiunge , punti, quindi più che la polizia, che ne riceve ,0 in questo gruppo specifico.
Differenze fra città e campagna Si riscontrano comunque grandi disparità nell’offerta di servizi e infrastrutture a seconda del luogo di residenza. Se la qualità della copertura viene valutata perlopiù positivamente dagli abi-
servizi di soccorso/sanità (M= 8,8)
soccorso alpino e aereo (M= 8,8)
polizia (M= 7,9)
TCS (M= 7,4)
protezione civile (M= 6,7)
esercito svizzero (M= 6,6)
grande fiducia (10) 8/9
6/7
5 (mediocre) 3/4
1/2
nessuna fiducia (0) non sa/nessuna risposta
tanti delle città, il tenore cambia nelle zone rurali: qui il 30% degli intervistati sono del parere che i servizi d’emergenza non siano molto buoni. Questo giudizio è condiviso da oltre la metà dei residenti della Svizzera italiana.
Autoefficacia percepita
I dati raccolti da gfs.bern indicano che la popolazione svizzera si ritiene abbastanza competente nel gestire situazioni di emergenza. Su una scala che va da 0 (nessuna competenza) a 10 (competenza molto alta) si danno un punteggio medio pari a 6,3. Si reputano più competenti degli altri, cui danno solo 5,4 punti. Ciò corrisponde a quanto si osserva anche in altri sondaggi dove gli intervistati tendono a sentirsi più competenti del resto della gente. Il divario tra l’autovalutazione e la valutazione delle competenze altrui è particolarmente marcato nella fascia fra i 40–64enni e in Svizzera romanda. Inoltre si constata, poco sorprendentemente, che più il livello di istruzione delle persone è elevato, più competenti si giudicano nell’affrontare situazioni di emergenza rispetto al resto della popolazione. tcs.ch/barometro-emergenza
Italiano 091 210 98 10
Tedesco 044 512 31 03 Francese 021 510 48 38
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Attraversare il Lötschberg o il Sempione con il trasporto veicoli BLS non solo permette di raggiungere rapidamente le destinazioni, ma offre anche una gradita pausa dalla guida. Risposte alle domande più frequenti.
Quanto durano le corse?
Per la tratta del Lötschberg Kandersteg–Goppenstein ci vogliono 16 minuti, da Briga a Iselle per la galleria del Sempione 18 minuti. Il collegamento stagionale Kandersteg–Iselle dura circa un’ora (in entrambe le direzioni).
È possibile acquistare titoli di viaggio in anticipo?
Per le automobili sono disponibili offerte speciali nel ticketshop online; naturalmente si possono acquistare i biglietti anche alle casse delle stazioni di carico durante l’orario di servizio. Chi viaggia spesso risparmia con la carta a punti BLS.
Occorre prenotare?
La prenotazione è obbligatoria per il collegamento diretto Kandersteg–Iselle. Non è invece possibile riservare posti per le linee Kandersteg–Goppenstein e Briga–Iselle. Non è quindi garantito che si possa caricare il veicolo sul treno desiderato.
Qual è l’altezza massima autorizzata per il trasporto veicoli?
Per la galleria del Lötschberg i veicoli non devono essere più alti di 3,55 metri. Veicoli di grandi dimensioni quali camion, pullman, furgoni o maxi camper devono usare carrozze di carico grande.
Efficace e comodo I treni auto sono un sistema facile per attraversare le Alpi in tutto relax. Basta osservare alcune semplici regole.
Via Sempione l’altezza massima è limitata a 3,10 metri. Informazioni dettagliate sul sito bls.ch.
A cosa prestare attenzione quando ci si «imbarca»?
Parcheggiare il più vicino possibile al veicolo davanti. Ciò permette di riempire in maniera ottimale il treno, riducendo i tempi di attesa soprattutto nei periodi vacanzieri e nei fine settimana. Tutte e quattro le ruote devono essere sullo stesso vagone. Lasciar liberi i passaggi. Inserire la prima marcia o la P di Park, tirare il freno a mano e spegnere il motore.
A cosa prestare attenzione durante la fase di marcia?
Restate all’interno del veicolo; è vietato scendere durante il tragitto. Per prevenire guasti (batteria scarica), spegnere le luci interne e disattivare gli aggiornamenti automatici di sistema.
Sono ammesse anche moto e bici?
Sì. Le due ruote vengono trasportate nelle carrozze pilota dotate di appositi fissaggi nonché posti a sedere. Importante: tenersi pronti a caricare la bici o motocicletta 15 minuti prima della partenza del treno. Spingere la bici sulla rampa fino alla vettura pilota, in genere in testa al convoglio.
Vi sono periodi in cui prevedere ritardi o tempi di attesa prolungati?
Sulla tratta del Lötschberg non si verificano salvo in caso di cattive condizioni stradali ed esodo nei weekend da bollino rosso. Al Sempione il cadenzamento dei treni viene adeguato alla domanda. Nell’estate 2024 il servizio sarà ridotto per il risanamento della galleria che potrebbe provocare delle attese. I lavori dovrebbero concludersi entro ottobre. Dopodiché i clienti fruiranno di nuovi binari e i treni circoleranno più frequentemente nelle ore di punta. dg
Informazioni attuali sul trasporto veicoli BLS
Nell’app TCS è possibile tenersi sempre aggiornati su eventuali tempi di attesa e interruzioni per i treni auto tra Briga–Iselle (I) e Kandersteg–Goppenstein. Per ricevere messaggi automatici, bastano pochi semplici clic: andare su Impostazioni (simbolo rotella dentata) nel modulo Infostrada, quindi toccare Notifiche scritte e poi Stazioni di carico. Scegliere la tratta, il giorno e l’orario sui quali si desidera ricevere automaticamente le notifiche. tcs.ch/app
La popolazione della Svizzera cresce e cambia. Uno sguardo alla Statistica delle città svizzere 2024.
170
Tanti i centri urbani presi in considerazione nell’ultimo annuario statistico delle città svizzere. È qui che vive la metà della popolazione residente permanente.
88
città presentano una quota di anziani superiore a quella degli under 20. Le persone dai 65 anni in su sono più numerose ad Arlesheim (28,3%), Chiasso (27,7%) e Muri presso Berna (27,4%).
8,1
percento dei cittadini parlano inglese, la cui diffusione è aumentata di quasi il 2,5% dal 2010. Ci sono più anglofoni nelle città cosmopolite Ginevra (14,4%), Zurigo (13,4%) e Basilea (12%).
25,8
percento degli abitanti di Versoix (GE) rientrano nella fascia dei giovani, più che in qualsiasi altra città svizzera. In tutta l’agglomerazione di Ginevra uno su quattro abitanti ha meno di 20 anni.
32
percento degli abitanti nei centri urbani non hanno il passaporto rossocrociato. La popolazione straniera è maggiore nella Svizzera romanda, con Renens e Ginevra a capolista con rispettivamente il 49,3 e 49,2 percento. È però a Kreuzlingen, sul confine con la Germania, che sono domiciliati più cittadini non svizzeri (56,3%).
50,7
la percentuale della popolazione urbana femminile. Rispetto agli anni 1940 e 1950, la quota delle donne che vivono in città è diminuita di quasi il 2,7%.
2000
Dall’inizio del nuovo Millennio la popolazione senza appartenenza religiosa è in forte aumento. Nel 2022 la loro quota ha superato un terzo (34%).
La valigia è pronta e il parcheggio già organizzato. Prenotando online il posto macchina in un parcheggio di sua scelta, partire in vacanza diventa ancora più rilassante. Al posto del 5% di cashback, i soci del TCS possono usufruire ora di uno sconto del 5% su tutte le prenotazioni di parcheggi e ettuate online: un servizio ancora più veloce e diretto.
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subito nel parcheggio e la barriera si aprirà automaticamente all’uscita.
Grazie ai percorsi chiaramente segnalati tra il parcheggio e il terminal, troverà facilmente la strada.
Negli ascensori e sulle colonnine di soccorso è apposto un codice QR. Basta scansionarlo e inserire il numero di parcheggio per salvarne la posizione.
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arc i noti molto i tec eel il colosso cinese dell auto sconosciuto | est pneumatici uattro stagioni migliorano ma | Prova su strada della Cupra avascan
«Arrivano i cinesi», questo l’avvertimento che risuona di fronte alla spinta sui nostri mercati delle case automobilistiche del Regno di Mezzo. Intanto Geel
è qui da tempo, entrata quasi dalla porta di servizio.
aniel RiesenC’è chi si dice entusiasta della Smart acquistata di recente, chi è da tempo cliente soddisfatto di Volvo. E chi, conto bancario permettendo, sta flirtando con una delle nuove Lotus elettriche. Ci che le accomuna è che gravitano tutte intorno al gigante cinese Geel . Geel olding ha infatti raggiunto una quota di mercato del 0 circa nel segmento delle auto elettriche in Europa, superando di gran lunga tutti i concorrenti connazionali. a inoltre venduto, a livello internazionale, circa 2, milioni di veicoli con tutti i tipi di propulsione presenti nella vasta gamma di marchi noti e meno noti vedi grafico , e si prevede che questa cifra salirà a oltre tre milioni nel corso del 202 .
La già forte presenza in Europa è dovuta principalmente a Volvo. Scossa dalle conseguenze della crisi finanziaria del 200 , ord aveva venduto la divisione auto di Volvo Volvo Cars a Geel quattordici anni fa. All’epoca molti criticarono l’acquisizione, ma fu un doppio successo: Volvo si rimise in carreggiata e il proprietario cinese benefici del trasferimento di tecnologia. Venne anche creato un nuovo marchio: olestar. all’ex reparto tuning, Volvo e Geel formarono infatti una oint venture per veicoli sportivi e di alta classe, oggi disponibili esclusivamente con motore elettrico. Nel 20 , Geel ha poi rilevato il produttore di auto sportive Lotus, che ora offre una S V elettrica ad alte pre -
Geely è il nome del gruppo e di un marchio; la foto illustra il concept elettrico Galaxy Light
stazioni e una berlina altrettanto potente. Lo scorso anno ha visto anche il lancio sul mercato del marchio Smart, versione 2.0. La oint venture tra Geel e Mercedes non offre piccole cit car come in passato, bensì auto elettriche potentemente motorizzate nel segmento delle compatte.
Crescita con marche proprie arallelamente allo sviluppo e alla parziale reinvenzione di marchi noti, Geel si sta concentrando sulla crescita organica e sullo sviluppo dei propri marchi. Geel , L n Co e ee r, i tre riuniti in
Marchi posseduti o detenuti in misura significativa da Zhejiang Geely Holding Group (non esaustivo).
Marche affermate
Volvo Lotus
Smart Polestar
Settore aereo/ spaziale
Volocopter
Sistemi satellitari
Geespace
Nuove
marche
Geely
Zeekr
Lynk & Co
Radar
Ji Yue
Trasporti
Farizon veicoli utilitari
LEVC Taxi Londra
Motociclette
Benelli
QJ Motor Lifan
Geel Automobile oldings, hanno venduto da soli quasi , milioni di veicoli nel 202 con un aumento del , rispetto all’anno precedente . La continua e rapida crescita del marchio premium ee r nei primi mesi del 202 è particolarmente degna di nota, afferma l’esperta della Cina Beatrix eim, direttrice Business evelopment China ro ects presso l’istituto CAR Center
Un capitolo della costante ascesa del gruppo è stato scritto dalle motociclette. Geely sta ora riportando al successo anche lo storico marchio Benelli.
Automotive Research di uisburg. In alcune regioni della Cina, ee r – lanciata solo nel 202 – ha persino superato il pioniere elettrico Tesla negli ultimi mesi.
La storia del gruppo è molto più lunga. Li Shufu, fondatore e tuttora proprietario della più grande casa automobilistica privata cinese, avvia la Geel nel per fabbricare componenti per frigoriferi, passando pochi anni dopo alla produzione di motociclette. Entra nel settore automotive alla fine degli anni Novanta e nel 200 è stata la prima azienda privata a ricevere dal governo la licenza di produzione di automobili. La holding si chiama he iang Geel olding Group e ha sede a angzhou –la provincia di he iang, nel sud-est della Cina. Il nome dell’azienda si traduce approssimativamente come augurio di buona fortuna, e quando si augura Geel schiil in cinese, si auspica un successo senza intoppi.
Relazioni nelle alte sfere
Tuttavia, nel mondo degli affari Li Shufu non si è affidato unicamente alle parole beneauguranti. L’azienda è gestita in modo altamente professionale e snello, oggi con il figlio Eric Li come
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Lotus è rinata tramite bolidi elettrici come la Eletre. Le piccole sportive in questo momento han poco mercato. Con Geespace il gruppo si assicura la connessione satellitare di prima mano.presidente, dice Beatrix Keim, che ha anche incontrato Li Shufu di persona. E non c’è dubbio che intrattenga anche ottimi rapporti con lo Stato. Ne è indicativo il fatto che ha ottenuto il via libera per l’acquisizione di Volvo nel 2010, nonostante il conseguente deflusso di valuta verso l’estero. E pure che Geely Technologies possa lanciare satelliti per un sistema di navigazione e altri servizi geospaziali con la società Geespace. «Per il resto, lo spazio è un ambito ad esclusivo appannaggio dello Stato cinese». Le relazioni del gruppo raggiungono i massimi livelli. La provincia di provenienza di Geely, lo Zhejiang, è del resto anche quella in cui la carriera politica dell’attuale presidente Xi Jinping è decollata. Sarebbe invece solo una voce, peraltro smentita ufficialmente da Geely, che le mogli di Xi Jinping e Li Shufu siano sorelle.
Daimler: doppio legame In termini di unità smerciate, il gruppo cinese rappresenta appena un terzo dei leader del mercato globale Toyota e Volkswagen. Tecnologicamente, però, ha una base ancora più ampia. Inoltre, è desideroso di sperimentare e capace di imparare, come sottolinea Beatrix Keim.
«Si sperimenta molto e si apportano rapidamente dei correttivi», spiega l’esperta di automobili specializzata sulla Cina. A loro piace sfruttare la notorietà di marchi affermati, ma non esitano a riposizionarli completamente, come nel caso di Lotus. O di Smart, dove Beatrix Keim ravvisa una forma intelligente di cooperazione (in una joint venture 50:50). Daimler, che appartiene per il 9,7% a Geely, è responsabile della progettazione, mentre Geely fornisce la piattaforma tecnica. Si collabora altresì nella gestione, sia nella sede centrale di Hangzhou sia in Europa. Geely si dimostra poi flessibile nei modelli di vendita, che variano a seconda del marchio e del mercato. Tuttavia, non tutto funziona come desiderato. Polestar, che scommette su canali di vendita prevalentemente digitali, cresce meno delle attese, soprattutto in Cina. Per Lynk & Co, che si considera più un fornitore di servizi di mobilità che un produttore di automobili, il modello di abbonamento adottato non sta funzionando: la maggior parte delle persone preferisce acquistare l’auto, dopotutto. Almeno fino ad oggi.
A differenza di BYD, ad esempio, che oggi è il più grande fornitore di auto elettriche al mondo, Geely non produce le proprie batterie. Beatrix Keim non vede questo come un rischio per il Gruppo. «È abbastanza plausibile che
Geely abbia valutato e scartato un tale impegno. Dopo tutto, in Cina ci sono molti produttori di batterie e quindi c’è ampia scelta». Tanto più che Geely sembra essere in una posizione tecnologica eccellente. Costruire modelli e marchi diversi su poche piattaforme modulari funziona: la Smart #1 e la Volvo EX30 sono strettamente imparentate, così come la Polestar 3 e la Volvo EX90. Inoltre, Geely brilla per inventiva. Secondo un’analisi dell’istituto di ricerca CAM, il gruppo è al primo posto tra tutte le case automobilistiche per forza innovativa. Davanti a SAIC e Volkswagen.
Tensioni est-ovest
Secondo un documento strategico pubblicato alla fine del 2021, Geely punta a un obiettivo di vendita di 3,65 milioni di auto nel 2025, tutti i marchi inclusi. Finora, come detto poc’anzi, l’azienda è sulla buona strada. Tuttavia, il trend di crescita è minacciato dalla politica. In Occidente, dirigenti d’impresa e politici sono preoccupati per le importazioni a basso costo dalla Cina e denunciano che il governo di Pechino elargisca massicce sovvenzioni (nascoste) per lo sviluppo dell’industria nazionale dei veicoli elettrici. Il presidente americano Joe Biden ha deciso di aumentare drasticamente i dazi e si attendono decisioni da parte dell’Europa per l’estate. Un’eventuale guerra commerciale sarebbe dannosa anche per Geely; con ogni probabilità, data la forte posizione sul mercato nazionale e gli investimenti nelle capacità produttive europee, il colosso dovrebbe comunque reggere bene.
Marchio tradizionale sotto l ’egida di Geely, la London Electric Vehicle Company, che costruisce i famosi taxi londinesi Fondatore e patron di Geely, il 61enne Li Shufu.Tavascan punta sul look, come tipico di Cupra. La SUV
La Tavascan è la seconda auto elettrica del marchio Cupra e prende il nome da un villaggio di montagna dei Pirenei. Sul versante catalano ovviamente, visto che la sede della Seat, affiliata di Volkswagen, si trova in Catalogna. La SUV coupé è basata sulla piattaforma MEB, come la VW ID.4 e la Škoda Enyaq, base modulare a cui Cupra infonde la bella dose di sportività che la contraddistingue. Ad esempio, attraverso il sistema di trazione: in effetti, sulla Tavascan VZ, messa a disposizione per un primo giro di prova, un motore elettrico sull’asse anteriore e su quello posteriore si completano a vicenda per fornire trazione integrale e 250 kW (340 CV) di potenza massima. Ciò che accorcia ancora i già brevi rettilinei della montagna di Montserrat. I 5,5 secondi promessi da Cupra nello sprint da 0 a 100 km/h sembrano credibili. 6,8 s è il tempo necessa-
rio per chi si accontenta della Tavascan Endurance a trazione posteriore e 210 kW. La sportività è garantita pure dall’escursione più corta delle sospensioni (rispetto alle altre vetture MEB) e regolabili in base alla modalità di guida, e da uno sterzo progressivo piacevolmente consistente. Per effetto degli ammortizzatori sportivi e dei sedili rigidi, il «fondoschiena» riceve un forte feedback dalla strada, proprio come ci si aspetta da una Cupra. Sorprende invece il rumore aerodinamico ridotto percepibile a velocità autostradali.
Nessun record di ricarica
La Tavascan si rivela un po’ meno sportiva alla colonnina di ricarica. La batteria da 77 kWh netti (nelle due varianti) può essere caricata con un massimo di 135 kW; la compatta elettrica Born presentata in contemporanea può caricare 50 kW in più. Secondo Cupra 28 minuti sarebbero comunque sufficienti per caricare la batteria dal 10 all’80%. Sul percorso ideale del WLTP, ciò corrisponde a 320 km. La Tavascan offre pure interni dal design accattivante e un infotainment facile da usare, compreso un head up display, molto spazio nella 2a fila di sedili, ma un bagagliaio piuttosto piccolo (540 l) in considerazione della lunghezza di 4,64 m. Prezzo della Tavascan Endurance da 53 200 fr.; quello della veloce VZ da 65 500. dan
Due nuove Kia EV
La grande EV9 ha introdotto il design squadrato, ora Kia raddoppia con due SUV elettriche più piccole dalle linee somiglianti. A fine anno arriverà la piccola EV3 (foto sopra), con un motore da 150 kW e (presumibilmente) batteria in due dimensioni a scelta. Secondo i piani iniziali la compatta EV5 (sotto) non era destinata all’Europa, ma ora il produttore coreano ha deciso diversamente e prevede di lanciarla nel corso del 2025. La SUV compatta lunga 4,62 m sarà disponibile sia con trazione anteriore da 160 kilowatt che come veicolo a trazione integrale da 230 kW.
In auto, su due ruote o a piedi: una questione banale può trasformarsi rapidamente in una costosa controversia legale. In questi casi è tranquillizzante sapere di poter contare su un partner forte. Recentemente nominato da diversi media specializzati miglior protezione giuridica in materia di circolazione stradale, il TCS copre le spese legali, processuali oltre che di perizia fino a due milioni di franchi. Inoltre, più di ottanta avvocati e otto servizi legali regionali sono al fianco dei clienti per difendere i loro diritti. tcs.ch/circolazione
La nuova Mercedes Classe E dispone di un’ampia gamma di propulsioni. Tra queste c’è la 300 de, che combina motore elettrico e diesel. Ideale per compiere molti viaggi brevi, ma a volte anche lunghi. Abbiamo sottoposto al nostro test la station wagon, il modello T.
Molto digitale: i pulsanti al volante sono molto più di semplici… pulsanti.
Galleggiare sull’aria
Il massimo comfort delle sospensioni è uno dei requisiti che una Classe E deve soddisfare. Le sospensioni (opzionali) con cuscinetti ad aria invece di molle in acciaio hanno un ruolo importante in tal senso. I modelli di serie dell’attuale Classe E hanno tutti sospensioni pneumatiche (Airmatic da Mercedes) sull’asse posteriore e, nell’auto del test, pure su quello anteriore.
Eleganza XXL: la Classe E station wagon misura quasi 5 metri di lunghezza.
Questa Mercedes è dotata di sportellini su entrambi i lati: la presa di corrente è nascosta dietro quello a sinistra e il serbatoio del carburante a destra. così per le ibride plug-in con i loro due sistemi energetici. La Mercedes E 00 de matic T del test è infatti un tipo particolare di station agon: combina un motore elettrico con uno diesel. na rarità, anche se tecnicamente sensata, in quanto unisce l’efficienza del motore elettrico all’economia del diesel. L’aspetto oggettivo: si tratta di una combinazione costosa. Quello soggettivo: sia il diesel sia l’ibrido plug-in EV non godono della migliore reputazione – a torto, secondo il nostro parere. Ciononostante, vantano le loro quote di vendita. orse a causa di un certo scetticismo nei confronti delle elettriche, ma anche perch i produttori stanno rendendo le loro plug-in sempre più adatte all’uso quotidiano, cioè migliori, con una maggiore efficienza del sistema e batterie più grandi.
Ne è l’esempio perfetto la Mercedes Classe E, che ora trasporta una batteria di quasi 20 h netti nel sottofondo posteriore, riducendo un po’ il volume del bagagliaio, ma riuscendo a fare l’intero percorso TCSR E di m in modalità puramente elettrica. Quindi, con ricariche regolari, si sentirà raramente il motore diesel a quattro cilindri sotto il cofano, purch non si debba andare veloci. lontano, ma poi il serbatoio diesel da 0 litri dissipa l’ansia da autonomia e preoccupazione circa il funzionamento delle stazioni di ricarica. Se la batteria è scarica, si viaggia comunque con un diesel economico e il supporto del recupero di ener-
Come indica il nome, gli ammortizzatori assorbono i movimenti della sospensione in modo mirato. Ed è ancora più specifico con gli ammortizzatori adattivi (da Mercedes: ADS+), che reagiscono alle variazioni in pochi millisecondi. Di solito sono controllati selettivamente ruota per ruota e, nella Classe E, sono separati nelle fasi di compressione ed estensione.
La giusta altezza
Le sospensioni pneumatiche permettono inoltre il livellamento automatico. Da una velocità di 120 km/h, la Classe E si abbassa di 15 mm in modalità comfort. Ciò migliora l’aerodinamica e la tenuta di strada (baricentro basso). Per i modelli fuoristrada, le sospensioni pneumatiche aumentano l’altezza da terra, quindi la capacità di affrontare lo sterrato.
lunghezza
bagagliaio: 460–1675 l
pneumatici: ant 245/40 R20, post 275/35 R20
VEICOLO PROVATO
Mercedes-Benz Classe E
modello T: 5 porte, 5 posti, da 74 400 fr., E 300 de da 87100 fr.; veicolo del test: 121022 fr.
Garanzie: 3 anni rispettivamente 100 000 km in generale; 6 anni risp. 100000 km per batterie e componenti; 30 anni anticorrosione e garanzia mobilità
Importatore: Mercedes-Benz Schweiz AG, Bernstrasse 55, 8952 Schlieren mercedes-benz.ch
DATI TECNICI
Motore: 2 l motore diesel a 4 cilindri, 145 kW (197 CV); motore elettrico: 95 kW (129 CV); potenza: max. 230 kW (312 CV); coppia: 700 Nm; cambio automatico a 9 rapporti; trazione integrale; velocità massima: 223 km/h, in modalità elettrica fino a 140 km/h
Batteria: agli ioni di litio, 25,4 kWh lordi, 19,5 kWh netti; caricatore integrato: 11 kW; potenza massima di ricarica (DC): 55 kW; serbatoio: 50 l
Peso: 2525 kg peso a vuoto (auto del test: 2472 kg), tutti i dati indicati incluso conducente di 75 kg; peso totale: 2965 kg; carico rimorchiabile: 2100 kg
CARROZZERIA
Stile classico da station wagon con cofano lungo e linea del tetto solo leggermente simile ad una coupé. Griglia del radiatore con cornice cromata. La Classe E station wagon è disponibile anche con altezza da terra maggiorata (All-Terrain).
ABITACOLO
Come ci si aspetterebbe viste le dimensioni esterne, c’è molto spazio nella 1a e nella 2a fila di sedili. Nella parte posteriore, il sistema ibrido riduce il volume del bagagliaio di 155 litri. Il display per il passeggero fa parte dello splendido superschermo integrato nella plancia, disponibile ad un costo aggiuntivo e le cui dimensioni da sole potrebbero sedurre il pubblico più conservatore.
COMFORT
Comfort del telaio eccellente. Sedili anteriori molto comodi e ben regolabili. Guida silenziosa, pure con diesel.
SICUREZZA
Manca ancora la valutazione Euro NCAP, ma il pacchetto di assistenza è molto completo e le prestazioni di frenata sono al top. Tuttavia, taluni sistemi di assistenza richiedono 2470 franchi in più, come nel caso del veicolo del test.
COMPORTAMENTO
Grazie alle sospensioni adattive, la Classe E in movimento è un piacere, nonostante la lunghezza, il peso elevato e l’ammortizzamento confortevole.
MOTORE / TRASMISSIONE
Il fatto che Mercedes continui a offrire un PHEV (ibrido plug-in) diesel è audace, non in termini tecnici, ma di immagine. Perché l’ottima reputazione dell’unità elettrica è offuscata dalla cattiva fama, ingiustificata, del motore diesel. Oggettivamente, invece, ha senso e funziona bene. La batteria relativamente grande per una PHEV e l’aerodinamica buona aiutano la break a raggiungere un’autonomia adatta all’uso quotidiano in modalità puramente elettrica.
CONSUMO
Se la batteria è scarica, il motore diesel può ancora percorrere ben 800 km in autostrada. La E 300 de è riuscita a far gli 84 km del percorso TCS-RDE con la sola energia elettrica. Un valore che di norma dovrebbe bastare per gli spostamenti di tutti i giorni.
PREZZO-PRESTAZIONI
Tutte le auto del trio d’alta gamma tedesco fanno fatica sotto questo aspetto.
DINAMICA DI GUIDA
Accelerazione (0–100 km/h): 6,7 s (fabbrica: 6,7 s)
Elasticità
60–100 km/h: 3,6 s
Raggio di sterzata (fabbrica): 12,0 m
Spazio frenata (100–0 km/h): 34,0 m
Insonorizzazione
60 km/h: 54 dB (A) 100 km/h: 59 dB (A)
COSTI DEI SERVIZI
Manutenzione
km / mese ore costi (fr.)*
15 000 /12 (Ø) 2,7 n. d.
30 000 /24 (Ø) 3,7 n.
Manutenzione totale per 180000 km: 15 000 km/anno 38,5
*incl. materiale, escl. liquidi
COSTI D’ESERCIZIO
km/anno ct./km fr./mese
fissi variabili
15 000 106 915.– 406.–30 000 69 915.–812.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UST)
TCS ASSICURAZIONE AUTO
Premio annuale (fr.): 1505.–
esempio di offerta per un socio TCS 36enne, domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco totale, chilometraggio annuo 10000 km, garage coperto, premio annuo senza tasse
CONSUMO
Fabbrica (WLTP): 0,8 l+24,9 kWh/100 km
Emissioni di CO2: 22 g/km
Media svizzera di CO2: 122 g/km
Etichetta energia (A–G): D
CONSUMO DEL TEST
Percorso RDE-TCS con una temperatura di 17 °C misto, senza (con) perdite di ricarica: 0,9 l+23,2 (26,5) kWh/100 km
autostrada, batteria scarica:5,6 l/100 km
Autonomia (TCS-RDE) puramente elettrica: 84 km
Che sia hard rock o musica
brilla.
I venti raggi dei cerchi da venti pollici contribuiscono all’aspetto elegante.
gia, con capacità di ricarica fino a 00 . proprio nei lunghi viaggi che si evidenziano i vantaggi della Classe E, anche nella nuova serie 2 . In due parole: accoglienza principesca. er favorire il comfort delle sospensioni, Mercedes punta su un sistema di ammortizzamento che disaccoppia in larga misura telaio e carrozzeria e su una sospensione pneumatica adattiva vedi la colonna «A proposito» . Il silenzio contribuisce alla sensazione di comfort. ersino i motori dei finestrini sono appena percettibili. Inoltre, i sedili anteriori sono eccellenti, regolabili in vari modi, riscaldati o rinfrescati e, naturalmente, massaggianti. prodigioso come questo telaio, soffice come le nuvole, riesca a chiudere rapidamente le valvole degli ammortizzatori e renda piacevoli anche le curve grazie alla necessaria rigidezza.
Ciliegina sulla torta: la nuova Classe E è disponibile pure con il logo della stella montata in verticale sul cofano. Basta scegliere la linea di allestimento Exclusive.
Abitacolo di classe
Telaio anche dinamico
Ovviamente spaziosa
Rifiniture top, come pure la qualità percepita
Cruise control acustico disattivabile con un clic
Comando vocale
Tanta qualità per i soldi spesi…
…ma il prezzo è dolorosamente alto Malgrado l’accattivante griglia del radiatore, il muso lascia perplessi
Pulsanti al volante con funzione di sfioramento complicati
Utilizzo dello schermo con il consueto potenziale di distrazione
BMW 530e xDrive Touring
BMW sta rendendo la sua gamma medio-superiore ancora più diversificata di Mercedes in termini di sistemi propulsivi e offre anche due varianti elettriche. L’ibrido plug-in si affida ad un motore a benzina per la combustione. Le prestazioni di guida sono simili, ma la batteria e l’autonomia puramente elettrica sono nominalmente un po’ inferiori rispetto alla Mercedes 300 de.
Categoria break, classe media superiore
Lun./lar./alt. 5,06 /1,90/1,51 m
Volume bagagliaio 570 –1700 l
Motore a combustione 2 l benzina, 140 kW (190 CV)
Motore elettrico 135 kW (184 CV)
Potenza 220 kW (299 CV) 0–100 km/h 6,4 s
Batteria 19,0 kWh (netti)
Autonomia elettrica 82–89 km (WLTP)
Prezzo da 82100 fr.
VW
La Passat, che è cresciuta ancora e che è disponibile solo come station wagon nella nona generazione, offre più spazio di carico di qualsiasi altra, soprattutto con i sedili abbattuti. Il motore di punta è un ibrido plug-in con 272 CV. Niente trazione integrale. Non tutte le rifiniture nell’abitacolo sono d’alta gamma, ma il prezzo è notevolmente inferiore.
Categoria break, classe media superiore
Lun./lar./alt. 4,92/1,85 /1,51 m
Volume bagagliaio 690–1920 l
Motore a combustione 1,5 l benzina, 130 kW (177 CV)
Motore elettrico 85 kW (115 CV)
Potenza 200 kW (272 CV)
0–100 km/h 7,4 s
Batteria 19,7 kWh (netti)
Autonomia elettrica 120 km (WLTP) Prezzo da 63700 fr.
tcs.ch/ricerca-auto
Il prezzo d’entrata della Classe E break è di 74400 fr., la versione diesel PHEV è più costosa. classica, l’impianto audio BurmesterContinuare ad alternare estivi ed invernali quando ci sono gli all season? Il TCS ne ha testato , notando progressi talora sostanziali rispetto al passato. er la prima volta, un quattro stagioni si è meritato il voto «molto consigliato».
Il vantaggio di montare pneumatici quattro stagioni è palese: permettono di eliminare il secondo treno di gomme. perlomeno è ci che promettono. L’automobilista non dovrebbe più sottostare alla regola da come ottobre a come asquaper il cambio di stagione. Inoltre, se sono omologati per l’uso su fondo innevato – cioè recano il simbolo del fiocco di neve come i modelli esaminati dal TCS – mettono anche al riparo da eventuali sanzioni, specie in caso di obbligo di equipaggiamento invernale. In ogni caso, la comodità offerta da questi tuttofare non dovrebbe andare a sca-
pito della sicurezza. Ci che, per ovvie ragioni, difficilmente sono in grado di garantire su tutta la linea essendo il risultato di un compromesso fra requisiti contrastanti. renare o inanellare curve su strade bollenti non è certo la stessa cosa come guidare d’inverno con gelo e neve. La domanda è di sapere quanto sono gravi le lacune che nascondono e se il pneumatico, tutto sommato, si presta all’uso nelle diverse condizioni.
Migliori di quattro anni fa L’ultimo test all season del 2020 aveva suscitato non poche perplessità. ei
sette pneumatici controllati, il TCS non ne aveva potuto raccomandare nemmeno uno cinque erano «consigliati con riserva», due «non consigliati» . A preoccupare soprattutto, gli spazi di frenata pericolosamente lunghi su asciutto e un handling spugnoso a velocità autostradali. na premessa doverosa: i risultati 202 non possono essere comparati direttamente con quelli di quattro anni fa, siccome i test sono stati effettuati con altre dimensioni e veicoli. Ma il trend è decisamente positivo. ei modelli provati, ottengono il voto «consigliato», uno è «molto consigliato».
Solo cinque dei sedici quattro stagioni testati se la sono cavati bene su fondo bagnato.
aniel Riesen Test Reto Bl ttler Foto arc itt o s i Cgrazie per sostenerci!
Vector 4Season Gen-3
Al primo posto Goodyear: miglior bilancio ambientale, ottimo nell’usura. Buono su bagnato e neve, lievi debolezze sull’asciutto.
Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆
Cinturato All Season SF2
Secondo posto, miglior sicurezza di guida. Ottimo su bagnato, buono su asciutto e prove invernali. Bassa resa chilometrica.
Valutazione TCS: consigliato ★★★☆☆
Buono nell’efficienza e usura. Scarso in tutti i criteri relativi alla sicurezza di guida. Grosse debolezze sul bagnato.
Valutazione TCS: non consigliato ★☆☆☆☆
Il vincitore Good ear Vector Season Gen- è il primo pneumatico quattro stagioni a meritarsi un giudizio globale così favorevole. Merito delle ottime prestazioni messe a segno per la sicurezza di guida su bagnato e neve nonch della bassa abrasione subìta a fronte tuttavia di qualche lieve debolezza sull’asciutto. Nel criterio chiave della sicurezza di guida il Good ear viene promosso con un «soddisfacente» da notare che il irelli Cinturato All Season S 2 lo batte sotto questo aspetto, ma poi l’italiano perde terreno in fatto di usura, efficienza e rumorosità.
Con sette prodotti consigliati, ne rimangono altri nove, sette dei quali sono «consigliati con riserva». Tutti vengono declassati nella sicurezza di guida, e di conseguenza nella valutazione globale, a causa delle perfor-
Da oltre 50 anni gli esperti del TCS mettono regolarmente sotto la lente una selezione di pneumatici estivi, invernali e, ultimamente, quattro stagioni fra i più diffusi sul mercato. Queste prove indipendenti facilitano la scelta del prodotto più adatto al veicolo e alle esigenze individuali, ciò che contribuisce in maniera determinante ad una maggiore sicurezza sulle strade svizzere. È soltanto grazie al contributo dei nostri soci che possiamo svolgere questi ed altri test a tutela dei consumatori. A nome del Club vi ringraziamo della vostra adesione che ci permette di fare grandi cose! club.tcs.ch/il-nostro-impegno
mance appena sufficienti sfoderate nelle prove su asciutto: ad alte temperature la loro precisione di guida lascia molto a desiderare. Nelle manovre di scansamento effettuate ad alte velocità non sono facili da gestire e possono dare parecchio filo da torcere al guidatore meno rodato. Tendono infatti a sovrasterzare e reagiscono in ritardo agli interventi di stabilizzazione. Ci in particolare per il enda e l’Infinit . Entrambi accusano deficit simili e vengono squalificati per i problemi evidenziati in altre discipline che vanno a incidere sulla pagella finale enda su neve, Infinit su bagnato .
Differenze notevoli nella frenata «In sintesi gli all season sono troppo morbidi per affrontare le condizioni estive», spiega l’esperto pneumatici e ›
capoprogetto Reto Bl ttler. quanto emerge in tutta chiarezza dal test di frenata da 00 a 0 m h. rendendo ad esempio un buon estivo puro, frenando a fondo lo spazio di arresto non dovrebbe superare i metri. i tutti i quattro stagioni testati, il Michelin Cross-Climate 2 fa segnare la distanza più breve , m . analino di coda, con , metri, l’ niro al AllSeason Expert 2. Montato su una V Golf, ci mette assai più degli altri. Le proprietà delle gomme di qualsiasi tipo si deteriorano con l’invecchiamento. Qui gli all season sono in netto vantaggio: macinano chilometri senza pausa e toccano il limite di usura prima che questi effetti si facciano sentire. raro che arrivino a mostrare i segni del tempo, come la perdita di elasticità. pneumatici.tcs.ch
Reto Blättler, esperto pneumatici
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Come mai questo grande interesse per i 4 stagioni? Non si consumano certo meno, l’unico vantaggio è che ci si risparmia di passare dal gommista due volte all’anno. Reto Blättler: È vero, ma dover comprare due treni di pneumatici costa, denaro e tempo. Anche per il deposito stagionale si paga. Per coloro che usano poco l’auto, non vanno in montagna e possono anche rinunciano a guidare con la neve, costituiscono un’opzione da valutare.
I maggiori deficit rispetto alle gomme tradizionali si riscontrano sull’asciutto. Come lo spiega al lettore neofita?
Gli estivi puri hanno un battistrada diverso dagli all season e invernali. I blocchetti sono disposti differentemente e sono più rigidi. Ci sono differenze anche a livello di miscela di
gomma. Questi fattori influiscono positivamente sulle prestazioni del pneumatico, garantendo all’estivo una migliore aderenza e stabilità sull’asciutto.
Un noto marchio premium, cioè Continental, manca nel campione esaminato. Perché?
È solo da agosto 2023 che Continental vende il suo nuovo AllSeasonContact 2, che avrebbe avuto tutte le carte in regola per partecipare al test. Senonché il regolamento prevede che i modelli devono risultare immessi sul mercato al momento in cui acquistiamo i pneumatici. Per questo test ci siamo procurati i prodotti nell’estate 2023. Questa pianificazione risponde all’esigenza di dover svolgere le prove sia su neve e ghiaccio sia a temperature estive.
Scenic si ripensa Da van per famiglie diventa crossover elettrica.
Due caratteristiche fondamentali del mondo dell’auto di oggi: i van familiari (o monovolume) sono passati di moda, così come la varietà dei modelli. Renault ne è un esempio, soprattutto con la Sce-
Funzionamento impeccabile Grazie Google!
nic E-Tech. La Scenic di ultima generazione non è più un van e l’importatore svizzero limita la sua configurazione a un solo motore e una sola batteria. C’è un motore elettrico, che aziona il treno anteriore con 160 kW (218 CV), e c’è una batteria da 87 kWh, insolitamente grande in questa classe di dimensioni e prezzo. Nel ciclo WLTP è possibile percorrere fino a 625 km sul misto, e in autostrada l’autonomia non dovrebbe scendere sotto i 400 km. La Scenic non è da meno in fatto di ricarica. Secondo Renault, 37 minuti sono sufficienti per una ricarica dal 15 all’80%, che corrisponde a una capacità di ricarica media di poco meno di 92 kW.
Comoda in viaggio e divertente in curva. Questa è la promessa delle sport tourer e la KTM 890 SMT è sulla stessa lunghezza d’onda. SM sta per Supermoto, T per Touring. L’ergonomia soddisfa entrambi i requisiti. Si sta seduti in posizione rialzata ed eretta come su un’enduro da turismo, con le pedane posizionate un po’ più indietro e un manubrio non altrettanto largo, ma più sportivo. Attaccare le curve in stile supermoto con gomito e ginocchio fuori è possibile, ma non necessario con la 890 SMT. Tuttavia, si tratta di una moto vivace e, grazie alle ruote da 17 pollici e al peso a vuoto ridotto (206 kg), le curve sono un’esperienza di guida esaltante. L’altezza della sella è una sfida per chi non supera i 175 centimetri. Il pilota gode di un’ampia libertà di movimento sulla sella alta, ma integrarsi nella moto non è facile, poiché la carenatura del serbatoio è troppo larga e i bordi della sella premono leggermente sulle cosce. Il motore offre una potenza di 105 CV ben dosabile.
Davanti, come prevedibile, lo spazio è generoso, apprezzabile in seconda fila e ancora buono nella parte posteriore. Il volume del bagagliaio è nella norma e adatto alle famiglie, ma lontano da quello dei classici van per famiglie. Inoltre, la sua conformazione a conca è scomoda quando si devono scaricare oggetti pesanti.
Confortevole e ludica
D’altra parte, la SUV compatta (lunga 4,47 metri) è sorprendentemente briosa. Lo sterzo diretto e il raggio di sterzata ridotto di undici metri regalano un bel piacere su strada. In più, sospensione e ammortizzamento sono ben controllati in curva e assorbono bene le asperità della carreggiata. La nuova Renault elettrica non è eccessivamente potente, ma i 218 CV sono sufficienti per uno sprint da 0–100 km/h in 7,9 secondi e per viaggiare a passo spedito. L’erogazione della potenza è calibrata per l’uso quotidiano: piuttosto blanda alle velocità urbane, ma davvero vivace tra i 50 e i 100 km/h.
I comandi della Scenic sono funzionali. I materiali dell’abitacolo risultano accoglienti, anche se non sono ovunque di alta qualità. Il tetto in vetro, che può essere oscurato grazie a cristalli liquidi attivati elettricamente, porta luce nell’abitacolo.
Renault ha puntato anche sull’economicità, con prezzi da 43700 franchi e comunque inferiori a 50000 fr. Non stupisce quindi che la Scenic sia stata designata Auto dell’anno 2024. dan
Le sospensioni con 180 millimetri di escursione delle molle funzionano in modo eccellente e sono completamente regolabili. Il display da 5” è facile da usare grazie ad una serie di pulsanti. La KTM 890 SMT non può dirsi economica e per 14 990 franchi è consegnata senza valigie. dan
Testo ominic ra
Con una Toyota modificata, Swiss Transit Lab (STL) sta verificando l’idoneità del trasporto pubblico automatizzato all’uso quotidiano per il primo e l’ultimo miglio. È il secondo progetto pilota di STL nel piccolo Cantone: nel 2018 e nel 2019, una navetta a guida autonoma aveva trasportato i turisti alle cascate del Reno.
… dove i bus viaggiano da soli! Il «Rhyder» arricchisce il trasporto pubblico di Sciaffusa da un anno. Da fuori, il minibus, un Toyota Proace standard, sembra abbastanza normale. Ma quando si sale, ci si rende subito conto che si tratta di un veicolo ad alta tecnologia. Sei laser LiDAR e un software di controllo intelligente gli conferiscono occhi e cervello, consentendogli di muoversi in modo indipendente e sicuro nel traffico. Anche se una persona occupa ancora il posto di guida, svolge solo una funzione di sorveglianza per intervenire in
Sulla linea 13 STL si viaggia gratuitamente dalla stazione di Sciaffusa al quartiere Stahlgiesserei dal mercoledì al sabato tra le 10 e le 14. Da aprile, l’assistente vocale artificiale Ivy risponde alle domande di un massimo di cinque passeggeri.
caso di emergenza. La particolarità del progetto pilota Swiss Transit Lab è la tecnologia bimodale. Per la prima volta, un veicolo disponibile in commercio, che può essere controllato sia manualmente che automaticamente, è impiegato nel normale traffico stradale svizzero. E con successo: le circa 1200 ore e i 4500 chilometri percorsi finora hanno dimostrato che funziona con qualsiasi condizione atmosferica – pioggia o neve sono sfide difficili per i sensori, che altrove hanno messo in difficoltà molti altri progetti simili.
«Il robotaxi Tesla sarà presentato l’ agosto».
Con questo
messaggio
su « », Elon Mus ha alimentato le voci che da tempo circolano su un taxi completamente autonomo di Tesla. iù piccolo della Model , si dice che possa fare a meno di volante, pedali e specchietti.
Finora solo sulla carta Una foto contenuta nell’ultima biografia di Musk potrebbe fornire un’anteprima del taxi Tesla. Il libro annuncia anche l’obiettivo, «modesto»: venti milioni di unità annue della biposto dovrebbero un giorno uscire dagli stabilimenti produttivi.
Camion autonomi a aprile, MAN sta testando camion computerizzati sull’autostrada tedesca A . aimler, invece, punta sugli SA e sulle loro autostrade, predestinate alla guida autonoma, per i suoi TIR senza autista. Tra le altre cose, i produttori vogliono contrastare la carenza di conducenti. Solo in Germania già oggi mancherebbero oltre centomila autisti.
In robotaxi per le strade USA a mo, società controllata da Google, dimostra che i taxi senza conducente sono già una realtà e, con poche eccezioni, funzionano senza problemi. La aguar I- ace autonoma e modificata pu essere chiamata tramite app a San rancisco, Los Angeles e hoenix. Ma occorre pazienza: più di 0mila persone si sono iscritte nelle liste d’attesa.
IA sulle auto, mega round a ve è una start-up britannica nel campo dei veicoli autonomi che sta sviluppando un’intelligenza artificiale per favorire l’interazione degli utenti con la tecnologia. Tre potenti finanziatori –Microsoft, Nvidia e Softban – stanno iniettando un miliardo di euro nella start-up britannica, il maggiore investimento in un’azienda di IA in Europa.
Via le mani!
Con la nuova « rdinanza sulla guida automatizzata» posta in consultazione, il Consiglio federale intende autorizzare in Svizzera veicoli con livelli di automazione e la scala va da 0 a già nel 202 . Questi veicoli consentirebbero ai conducenti di togliere le mani dal volante e di non dover più sorvegliare costantemente il traffico e l’automobile.
Il furto di bici, oltre al danno finanziario, comporta inevitabilmente una serie di fastidi. Conviene quindi stipulare un’apposita assicurazione per la bici e, dovendola posteggiare fuori, legarla con catene, lucchetti robusti ecc. Inoltre oggi il mercato offre sofisticati sistemi elettronici per proteggere biciclette ed e-bi e costose, sempre più ghiotte per i ladri. Sono particolarmente efficaci i trac er G S in grado di localizzare la due ruote smarrita o sottratta e, a seconda della tecnologia utilizzata, denunciarne direttamente il furto. Tutte le e-bi e sottoposte al test di lunga durata del TCS sono equipaggiate di localizzatore integrato nella scatola motore e collegato alla batteria. Quando di recente una è stata rubata, abbiamo ammortizzato d’un colpo la somma spesa per l’acquisto dei dieci trac er, 0 franchi circa ciascuno. Neanche minuti dopo la segnalazione del furto tramite app, il gestore del dispositivo ha contattato la persona registrata e si è offerto di aiutare a rintracciare la bici comunicando i dati sulla posizione raccolti alla polizia. Ci ha permesso agli agenti di recuperare la bici e consegnarla all’utente nel giro di un’ora. Appena il dei casi denunciati vengono risolti dalla polizia. I trac er G S consentono di aumentare notevolmente il tasso di ritrovamento delle bici sottratte.
Stefan Eichenberger, esperto due ruote TCS Test & Tecnica tcs.ch/esperto
«Grazieperpermettercidirendere piùsicuriiviaggiinauto.»
Reto Blättler, responsabile di progetto Pneumatici, Touring Club Svizzero
Il TCS si impegna per la maggiore sicurezza di tutte le persone in Svizzera, controllando ad esempio ogni anno la qualità e la tenuta di pneumatici estivi e invernali. Questo e molto altro è possibile grazie al Suo societariato.
club.tcs.ch/il-nostro-impegno
Una visita in Dordogna è un viaggio di piacere e un salto nel passato, ai tempi in cui la gente si rifugiava nelle grotte e poi costruiva castelli per proteggersi dai nemici di allora, gli inglesi. Oggi i rivali di sempre si sono innamorati dei pittoreschi paesaggi del Périgord, regione storica nel sud-ovest della Francia.
Damien Peboscq e Les Noyeraies du Lander forniscono noci ai migliori chef e all’hotel di lusso George V di Parigi.
DDamien Peboscq ha macchie d’erba sulle ginocchia e terra sotto le unghie. Pochi istanti fa era ancora impegnato nella piantagione di Sarlat, dove presto verranno piantati nuovi alberi. Ora sta spiegando agli interessati come vengono lavorate le noci una volta raccolte e mostra come lui e il suo socio Paul Dieu-
donné spremono l’olio. Un olio talmente pregiato che viene utilizzato da alcuni dei migliori chef francesi. Addirittura l’albergo di lusso George V di Parigi si affida ai prodotti della loro azienda Les Noyeraies du Lander. Questi due trentenni – che già da bambini aiutavano nella raccolta – si sono dedicati interamente alle noci. Il successo ottenuto ha dato loro ragione.
Lanterna dei morti
Nel Périgord gli alberi di noci sono onnipresenti. Chi si avvicina a Sarlat da nord-ovest, ad esempio, vede susseguirsi innumerevoli noceti. La regione del sud-ovest è il secondo produttore di noci in Francia dopo Grenoble. Se visitate il mercato di Sarlat il mercoledì mattina o in un sabato, scoprirete vini da aperitivo alle noci, marmellate con pezzi di noci oppure salsicce con… noci. E sono anche ben presenti nella popolare «salade périgourdine». Naturalmente, oltre a questo frutto secco, si vendono anche tartufi e foie gras. Sembra che il foie gras vada a ruba intorno alla cattedrale. Nel Périgord, il mangiare e bere bene gioca un ruolo importante. Qui i piaceri della tavola vengono ancora celebrati.
L’incantevole città di Sarlat attira i visitatori cui offre numerose splendide dimore in cui soggiornare per sentirsi un po’ come nobildonne e nobiluomini. Aurélie Braizet, proprietaria dell’Hotel&Spa Plaza Madeleine, ha recentemente aperto il piccolo albergo Le Petit Manoir in un edificio del 15° secolo sapientemente ristrutturato nel centro
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Testo Juliane Lutz Foto Emanuel FreudigerPer le sue torri la città è anche conosciuta come la San Gimignano di Francia.
Il mercato (in alto), che si svolge a Sarlat ogni mercoledì mattina e sabato, è una festa per tutti i sensi.
cittadino. Passeggiando per le strade vale la pena di guardare su: con le sue 22 torri è considerata la San Gimignano francese. In passato gli abitanti, diversamente da altre località, furono sempre fedeli alla Chiesa cattolica e ai re di Francia, per cui le famiglie blasonate ottennero il permesso di costruire torri. Più alte si innalzavano nel cielo, più la famiglia era ricca. Purtroppo, essendo di proprietà privata, nessuna può essere visitata. Ormai a Sarlat, con i suoi 65
monumenti ed edifici tutelati, quasi tutti i segreti sono stati svelati, ma rimane un mistero: qual era lo scopo della strana Lanterne des Morts (lanterna dei morti), torre vicino alla Cour des Fontaines (corte delle fontane) nel 12° secolo? Sembra un razzo fatto di pietra. Serviva come cappella adiacente l’antico cimitero? Oppure i crociati di ritorno da Gerusalemme l’hanno fatta costruire sulla base dei modelli presenti in Terra Santa? «Non lo sappiamo ancora», dice la guida della città Justine.
Una miriade di castelli
La Roque-Gageac è un altro villaggio da cartolina nella regione naturale Périgord noir, nota anche come Sarladais. Il comune di soli 430 abitanti sul fiume Dordogna sembra rannicchiato di fronte ad un’enorme roccia che lo protegge. I gradini in pietra naturale salgono ripidamente verso i vicoli ornati di verde, proprio come in Ticino. La Roque-Gageac è un punto di partenza popolare per le gite in barca sulla Dordogna. Piccole imbarcazioni con viaggiatori a bordo arrivano e partono continuamente. Si tratta di riproduzioni delle gabares, navi a fondo piatto utilizzate per il trasporto di merci nel 19° secolo.
Se fate una gita in barca sulla Dordogna da La Roque-Gageac, passerete davanti a tre castelli, come ad esempio quello della Malartrie.
Durante un tour in barca di 45 minuti, si passa davanti al castello privato della Malartrie e a quello di Castelnaud, oggi museo di macchine da guerra medievali.
Tra i due sorge il Castello de Marqueyssac, famoso per il suo parco di 22 ettari su uno sperone roccioso. Il caffè al suo interno offre una deliziosa scelta di gelati: ai semi di papavero, alle violette, ai narcisi e all’acacia. La Dordogna deve la sua ricchezza di castelli alla Guerra dei Cento Anni. All’epoca, l’Inghilterra e la Casa di Valois erano in lotta per il controllo del Regno di Francia. Per tenere d’occhio il nemico, furono costruiti innumerevoli edifici fortificati in punti strategicamente importanti, che oggi contribuiscono al fascino della regione.
Ritorno all’età della pietra
Anche chi è interessato all’archeologia è nel posto giusto. Un buon punto di partenza per visitare grotte di stalattiti e pitture rupestri è la graziosa Les Eyzies sul fiume Vézère. Molto rinomato è il Museo Nazionale della Preistoria, in parte incastonato nelle scogliere. E poi, a 28 chilometri di distanza, si trova
Lascaux, la cui famosa grotta con le pitture rupestri fu scoperta per caso da quattro uomini nel 1940. La grotta vera e propria è chiusa per motivi di conservazione. Tuttavia, è impressionante visitare Lascaux IV, la replica identica della grotta con disegni di tori e cavalli, inseriti in una magnifica architettura. A pochi minuti di auto da Les Eyzies si trova la grotta di stalattiti Le Grand Roc, che, come Lascaux e altri siti della Valle della Vézère, è anch’essa iscritta nel Patrimonio dell’umanità dell’Unesco. Scoperta nel 1924 dall’archeologo Jean Maury, affascina i visitatori di ogni dove con i suoi triangoli di calcite, bacini di sinterizzazione, nonché stalattiti e stalagmiti dalle forme eccentriche.
Attività sportive per ogni gusto Se volete rilassarvi o avete ancora un po’ di energia dopo tutte queste visite, vi consigliamo di noleggiare una bicicletta elettrica a Les Eyzies e pedalare godendovi la vista sul fiume e i campi di papaveri. L’ultimo tratto della pista ciclabile Voie Verte, lunga 22 chilometri, è stato inaugurato recentemente nel corso del mese di giugno: collega Les Eyzies, Le Bugue, Limeuil e Saint-Chamassy. Chi ne ha voglia potrà fare un tuffo rinfrescante. Fra le tante proposte sportive a contatto con l’acqua c’è anche il noleggio di canoe a Les Eyzies. Perché non remare fino a Le Bugue e da lì proseguire ancora in bicicletta oppure tornare fino a Les Eyzies?
Francia in breve
Nuova Aquitania: la regione più grande della Francia è stata creata nel 2016; nasce dalla fusione delle precedenti regioni di Aquitania, Limosino e Poitou-Charentes. È suddivisa in 12 dipartimenti, tra cui Charente, Dordogna e Alta Vienna.
Il Périgord corrisponde in gran parte al dipartimento della Dordogna e, a fini turistici, è suddiviso in: Périgord vert (=verde, al nord; capoluogo: Nontron), Périgord blanc (=bianco, al centro; capoluogo: Périgueux), Périgord pourpre (= porpora, a sud-ovest; capoluogo: Bergerac) e Périgord noir (=nero, a sud-est; capoluogo: Sarlat).
Dove soggiornare
Hotel Les Glycines, Les Eyzies, un sogno con giardino e piscina, ristorante stellato Michelin
Hotel Plaza Madeleine, Sarlat, primo hotel sulla piazza con spa e splendida piscina
Le Petit Manoir, Sarlat, casa signorile in centro meravigliosamente restaurata
Hors-série Périgord, Peyrillac-etMillac; due fotografe hanno creato una fantastica chambre d’hôte con una galleria d’arte immersa nel verde; colazione e cena deliziose
Dove mangiare
Aux 3 sens, Sarlat, ottima cucina locale con influenze asiatiche, argentine e italiane
Cosa visitare
Grotta Le Grand Roc, perigord.com
Lascaux IV, lascaux.fr
Noleggio di biciclette per tour
lungo la Vézère, lascaux-dordogne.com/activites
Gita in barca sulla Dordogna con Gabares Norbert, gabarres.com sarlat-tourisme.com perigord.com nouvelle-aquitaine-tourisme.com
Sarlat Cognac Bordeaux Limoges Prati fioriti di papaveri nel Périgord noir.Disturbi alimentari:
oggi i social hanno una grande responsabilità
La dr.ssa med. Bettina Isenschmid, Spital Region Oberaargau AG, spiega come nascono i disturbi alimentari e cosa succede alla lunga nel corpo umano.
Quali sono le forme più comuni di disturbo alimentare?
Bettina Isenschmid: Le forme più comuni di disturbo alimentare sono la bulimia e il disturbo da alimentazione incontrollata. La bulimia è un disturbo alimentare caratterizzato da episodi ricorrenti di ingestione di notevoli quantità di cibo, seguiti da condotte di compenso. Mentre il disturbo da alimentazione incontrollata è caratterizzato da episodi ricorrenti di ingestione di notevoli quantità di cibo, associati alla sensazione di perdita di controllo, ma senza condotte di compenso.
Quali effetti hanno i disturbi alimentari sulla salute fisica?
Il nostro organismo è generalmente molto resistente. Tuttavia, alla lunga, l’organismo cerca di conservare l’energia rallentando il battito cardiaco e abbassando la pressione sanguigna e la temperatura corporea.
Che ruolo hanno i social media?
Spesso danno consigli di ogni tipo su come perdere molto peso o rimettersi in forma in poco tempo. Questi consigli sono ovviamente irrealistici, ma chi è disperato per la propria linea o il proprio comportamento alimentare spesso non riesce a capirlo. Cerca nonostante tutto di avvicinarsi a questi ideali, con metodi sempre più deleteri.
Per leggere l’intervista completa: tcs.ch/disturbi-alimentari
Per preparare questa specialità tradizionale bastano pochi ingredienti: pasta sfoglia, patate, panna, scalogni, pepe e prezzemolo. È gustoso e non delude mai. Oltre al «pâté limousin» ne esistono diverse varianti regionali, come ad esempio la «tortière » nell’Alta Vienna.
L’insalata del Périgord offre tutt’una tavolozza di sapori tipici: ventriglio o petto d’anatra affumicato, pancetta, noci e uova di quaglia distribuiti su un letto di lattuga. Spesso viene servita con il foie gras, fiore all’occhiello (ma controverso) dell’alta cucina francese.
Famoso dolce contadino alle ciliegie, di solito non snocciolate e preferibilmente nere, coltivate da secoli nella regione. Si possono usare anche altri tipi di frutta ma, secondo i puristi, solo quello alle ciliegie può chiamarsi clafoutis, dall’occitano « clafotis » che significa riempire.
Una volta assaggiata, non vedrete l’ora di fare il bis della squisita torta alle noci DOC del Périgord. È facile da ricreare: mescolare noci tritate, burro, uova, cioccolato, farina, infornare il composto. Perfetta per una pausa ed allievare la nostalgia delle vacanze.
Edifici storici in pietra calcarea, vicoli romantici e nel mezzo il bellissimo fiume che è stato a lungo un’importante via di comunicazione. Questa è la città che ha dato il nome al famoso liquore.
La Cognathèque nel centro storico offre 20 marchi di grandi e piccoli produttori, la te du Cognac si svolge a luglio e un ristorante italiano offre persino una pizza cogna aise. Non si pu fare a meno di assaggiare il brand in questa graziosa cittadina, i cui edifici storici in pietra calcarea scintillano sotto il sole. Squisito poi pure il ineau des Charentes, miscela di succo d’uva e cognac. otreste berlo su una terrazza sul fiume Charente in tutto relax, immaginandolo solcato da gabares è in queste chiatte che le botti di cognac venivano trasportate fino al porto di Rochefort. E da lì spedite in tutto il mondo. jl Dormire e mangiare: quaidespontis.com; bistro-de-claude.com
Sulla Charente scopriamo l’origine dei grandi nomi che conosciamo solo come prodotto finito venduto in negozio: Rémy Martin, Martel o Hennessy, fondata nel 1765 dall’ufficiale irlandese Richard Hennessy, al servizio di Luigi XV. Vale la pena visitare la maison, perché, oltre al tour delle cantine e della boutique (con rarità come la Master Blender’s Selection), è in programma anche uno spettacolo di realtà virtuale. L’azienda Hennessy, che fa parte del Gruppo LVMH, è un importante datore di lavoro, grazie al quale gli antichi mestieri continuano ad esistere. Ad esempio, dodici maestri artigiani lavorano ancora nella bottaia dell’azienda. hennessy.com
Porte
Saint-Jacques
Estratto di camomilla e cognac? D’acchito potrebbe sembrare poco allettante, ma a Guillaume Le Dorner serve come base per il raffinato cocktail Avignon. I drink con il liquore ambrato sono la specialità del bretone che ha lavorato a lungo a Londra prima di aprire il bar Luciole a Cognac. Nuclear Sidecar o Apple Blazer: le sue creazioni sono deliziose e uniche. Grazie alla sua abilità, creatività e pure al suo charme riesce a far apprezzare il cognac anche a chi ha sempre evitato i distillati. bar-luciole.com
Giardino pubblico
Parc
François 1er
La quattrocentesca Porte Saint-Jacques, fiancheggiata dalle sue due imponenti torri con piombatoie, è il simbolo di Cognac. Apre sulla Rue Grande che conduce al centro storico caratterizzato da strette e affascinanti viuzze. Qui merita una visita la chiesa di Saint-Léger, con la sua bella facciata romanica a tre piani e il rosone tardogotico. Quasi metropolitana invece l’atmosfera che regna sulla frequentata Place François 1er. È contornata da prestigiosi edifici del 19° secolo che riflettono a tutt’oggi la ricchezza della città all’epoca. destination-cognac.com
Il Limosino è ancora poco conosciuto, ma offre molto. La regione storica della Francia occidentale annovera città affascinanti come Limoges. La vita scorre tranquilla in questa terra scarsamente popolata.
Testo Juliane Lutz Foto Emanuel FreudigerMortemart conta solo 120 abitanti, ma offre un castello, una chiesa con bellissimi stalli del coro e due ex monasteri. Situato alle pendici nord-occidentali del Massiccio Centrale, questo villaggio è il più piccolo dei 176 «Plus Beaux Villages de France» («I più bei villaggi di Francia»). Con le sue vecchie case in pietra e i portoni ad arco, il pittoresco Café du Marché e le rose a cespuglio, Mortemart rappresenta la scenografia ideale per un thriller o una storia d’amore ambientati nel Medioevo, dato che la signoria di Mortemart fu fondata già nel 10° secolo. Il piccolo castello con la sua torre è stato restaurato nel Novecento. Alcune parti risalgono al 13° e al 15° secolo. Oggi il duca affitta la sua tenuta con il laghetto
agli ospiti in vacanza. Per soggiornare nel bellissimo appartamento su più piani ci vogliono circa 1800 euro a settimana. Pare che una facoltosa newyorkese in cerca di relax si conceda questo lusso ogni anno.
Il villaggio cinematografico
A soli pochi passi di distanza, MontrolSénard è già stato teatro di film, come la pellicola drammatica «Les Guardiennes». Nathalie Baye interpreta una delle tante donne sole, costrette a portare avanti la vita durante la Prima Guerra mondiale mentre gli uomini erano al fronte. La scuola del villaggio, che si vede in alcune scene del film, potrebbe risalire ad un secolo fa, con le sue vec-
chie mappe, i banchi di legno e gli abachi. Ma si tratta di una ricostruzione. Lo stesso vale per la fattoria, la fucina e il caffè. Fanno parte di un percorso tematico di diciotto postazioni che mostra com’era la vita intorno al 1900 nelle campagne del Limosino. Questo museo diffuso, che attira molti visitatori, è merito di Adrien Denizou. Quarant’anni fa, il sindaco gli chiese aiuto perché sempre più abitanti stavano voltando le spalle a Montrol-Sénard che rischiava di diventare un villaggio fantasma. Denizou, che era sposato con una donna del posto, iniziò a sviluppare l’idea di un museo vivente. Insieme ad altre persone coinvolte in questa impresa, acquistò alcune delle case abbandonate e raccolse instancabilmente vecchi oggetti, dai mantici alle falci passando per i vestiti d’epoca, per arredare le stanze nel modo più fedele possibile. Ci sono voluti ben quattro anni solo per allestire completamente l’aula, spiega l’ingegnere in pensione. Oggi a Montrol-Sénard vivono nuovamente 320 persone.
Adrien Denizou ha ridato vita al villaggio quasi deserto grazie alla sua idea di museo diffuso.Mortemart e Montrol-Sénard sono due esempi fra numerosi villaggi caratteristici attorniati da imponenti castelli del Limosino rurale. Un territorio scarsamente popolato, dove la vita scorre tranquilla. E che viene spesso definito «La belle France». Amministrativamente, dal 2016 fa parte della regione Nuova Aquitania.
Città con qualità di vita Limoges, 38 chilometri più a sud-est, ha un’atmosfera quasi metropolitana, sebbene abbia solo poco meno di 138mila abitanti. I ricchi giacimenti di caolino nelle vicinanze hanno fatto di Limoges un centro di produzione di porcellana a partire dal 1770 e, di conseguenza, una città prospera. Dovreste programmare diverse ore per visitare il meraviglioso Museo Nazionale Adrien Dubouché, con 18mila oggetti esposti provenienti da tutto il mondo. Anche lo smalto ha svolto un ruolo importante fin dal Medioevo. Nella parte più antica della città, la Cité, nell’imponente Cattedrale di Sainte-Étienne, vicino all’altare maggiore, si trova una Madonna nera con Gesù. La scultura è stata realizzata in smalto dall’artista Léa Sham’s nel 2003. L’insieme della chiesa e dei giardini vescovili adiacenti è uno dei gioielli della città. Limoges va scoperta a passo lento. Sorprende con un’architettura meravigliosa: vanta la più bella stazione ferroviaria di Francia, costruita nel 1929 in stile Art Nouveau e Art Déco, con la torre dell’orologio alta 67 metri: o ancora il delizioso Pavillon du Verdurier del 1919, decorato con piastrelle a mosaico e un tempo usato come magazzino
Il mercato coperto di Limoges è un gioiello architettonico.
frigorifero. Rue de la Boucherie, con le sue case medievali a graticcio, fino al 1918 ospitava sette famiglie di macellai. Ancora oggi, i macellai posseggono la cappella di Saint-Aurélien. A Limoges si vive bene. All’ora di pranzo e nei fine settimana, ad esempio, la gente si riunisce nel magnifico mercato coperto risalente al 1889, dove si può gustare il paté di patate. Vari parigini si stan trasferendo a Limoges perché si è sparsa la voce del suo fascino e sul fatto che sia ancora accessibile economicamente.
Dove soggiornare
Best Western Plus Hôtel Richelieu, funzionale e in posizione centrale vicino alla Cité
Dove mangiare
Le Cheverny, raffinata cucina francese in un ambiente elegante
Le Bistrot d’Olivier (mercato coperto), piatti buoni e saporiti visitlimousin.com destination-limoges.com
Il reportage in Francia è stato reso possibile grazie a questi partner: Nouvelle Aquitaine in collaborazione con Atout France e gli enti del turismo di Cognac, Limoges, Limousin Nouveaux Horizons, Dordogne Périgord e Sarlat Périgord Noir.
Cosa succede se ci si ammala poco prima della partenza, si ha un brutto incidente o un’emergenza in famiglia? Come se dover rinunciare al viaggio non fosse già abbastanza frustrante, le cancellazioni a breve termine comportano spesso anche delle perdite finanziarie. Con il TCS Libretto ETI, che assume questi costi, si va sul sicuro. Siete senza assicurazione di viaggio, ma avete già prenotato le vacanze? Non c’è problema! Infatti, l’ETI è valido anche per i viaggi in Svizzera e all’estero già bell’e organizzati e può essere stipulato poco prima della partenza. Oltre alla protezione in caso di annullamento, il TCS Libretto ETI copre pure le panne all’estero, problemi medici o catastrofi. tcs.ch/eti
La porcellana ha reso Limoges famosa.È lunga 30 metri ed è bellissima. La «Demoiselle» è ancorata al largo di Villeneuve. Ai primi del Novecento, queste navi da carico erano numerose sul Lemano ma ne sono rimaste solo due. Fortemente voluta da Christian Reymond è la replica di una barca del Lemano del 1830.
Appassionato di vela fin da ragazzo, diventa insegnante. A 27 anni taglia gli ormeggi e solca i mari per 13 anni con il suo veliero. Tornato in Svizzera riprende l’attività di docente. Quando vuole condividere la sua passione con i suoi allievi, si rende conto che è facile portarli in montagna ma non sul lago. Spunta l’idea di un’aula galleggiante e, per preservare il patrimonio nautico del Lemano, sceglie questo modello storico. Nel 1996 fonda un’associazione, e presto nasce il progetto «La Barque des Enfants». Nel 1997 aprono un cantiere navale in Place du Marché a Vevey. Lo scafo, costruito da disoccupati, viene messo in acqua nel 1999 e trasportato a Villeneuve. Nel 2000, sulla scia della ripresa economica, i «costruttori di navi» ritrovano tutti un impiego e l’opera incompiuta rimane senza maestranze. Non resta che continuare con volontari. Nonostante una serie di contraccolpi Christian Reymond tiene duro. Nel 2011, dopo 15 anni d’impegno e 50 000 ore di volontariato, la Demoiselle viene battezzata e omologata come battello da trasporto passeggeri.
Da allora, la barca didattica è a disposizione delle scuole, organizzazioni giovanili come scout ecc. I ragazzi vi trascorrono qualche giorno, da 6 a 7 volte all’anno. Ma non vengono a studiare sui libri di matematica o inglese. Si viene per esplorare il lago e visitare bei posti lungo la riva. I marinai d’acqua dolce vengono suddivisi in tre gruppi, che cambiano ogni giorno. Gli uni aiutano a navigare e governare la barca, gli altri danno una mano in cambusa oppure scrivono il loro diario di bordo. Per poter accogliere i giovani a prezzi accessibili, l’associazione offre in affitto la barca per feste, matrimoni o gite turistiche. Tutte le uscite, con privati o classi, sono accompagnate da un equipaggio di almeno cinque soci esperti navigatori, che lo fanno a titolo gratuito, fra cui Christian Reymond. Il 70enne è felice di avvicinare i giovani alla vela ed accendere in loro l’entusiasmo per le onde e il vento. lademoiselle.ch
Christian Reymond È grazie all’insegnante in pensione che esiste una «scuola sull’acqua» in Svizzera.touring impressum
Rivista del Touring Club Svizzero
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Leggere attentamente la rivista per rispondere alla domanda del nostro quiz. Secondo gli esperti i pneumatici estivi sono migliori sull’asciutto dei quattro stagioni. Ciò si manifesta guidando con gli estivi. Come?
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Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.
La cifra 236 «Touring» 5/2024
A pagina riportate che 2 persone hanno perso la vita sui passaggi pedonali. unque mi immagino quanto sia elevato il numero dei feriti leggeri e gravi Tanti guidatori sembrano distratti e ignorano incoscientemente? le regole di precedenza sulle strisce gialle. n tempo i pedoni dovevano fare un cenno con la mano per segnalare l’intenzione di attraversare. Non sarebbe opportuno reintrodurlo? gni persona ferita o morta, è sempre una di troppo.
M. Gischard @
Tute gialle
«Touring» 6/2024
Sulla copertina si vede un pattugliatore che manipola una piccola ruota di color giallo TCS. Si tratta forse di una ruota di scorta universale con adattatori, di cui esistono diversi modelli per i tipi di automobili più usuali?
G. Herbez @
Visto l’interesse dimostrato da vari lettori e soci, abbiamo girato la domanda alla TCS atrouille. Ecco la risposta. «In effetti si tratta di una ruota multifunzionale, usata da tempo dal nostro servizio di d pannage. Viene dall’Inghilterra Multi-fit heel e pu essere montata su vari veicoli con l’ausilio di adattatori. Il socio soccorso pu così raggiungere con l’auto un’officina o gommista, viaggiando a velocità ridotta. Qui il nostro pattugliatore provvede a smontare e recuperare la ruota multi-fit».
TCS Assistance
Ciclisti, per favore usate il campanello! erch è obbligatorio montare sulla bici le luci diurne, ma non un campanello? asseggiando su sentieri e piste ciclabili, spesso le persone chiacchierano fra di loro e
sono ben contente se un ciclista che sopraggiunge da dietro le avvisa suonando. i giorno, e soprattutto con il bel tempo, nessuno vede la luce della bici che arriva da tergo. E spesso ci si spaventa. Ed è così che a volte succedono gli incidenti. Se vado in bici suono sempre e ringrazio i ciclisti che lo fanno. Sarei favorevole a rendere di nuovo il campanello obbligatorio, ma non le luci diurne.
T. Heeb @
Grazie ETI
n sentito ringraziamento per il vostro aiuto così prezioso. Malgrado le circostanze ho avuto un buon volo di rimpatrio. Il TCS è sempre efficiente e fornisce un supporto gentile e solerte. Cosa rara oggigiorno, eppure così importante
* nome noto alla redazione
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch
Maggio ’ , anno emblematico che entrerà sia negli annali di storia che nell’album dei ricordi della mia famiglia di adozione. Nata da rivendicazioni studentesche ed operaie in rancia, la rivolta si propaga in tutto il aese per sfociare, il maggio, nel più importante sciopero generale della V Repubblica. er fortuna abitiamo nel Vaud. Qui in Svizzera sono al sicuro, mentre a arigi povere consorelle vengono attaccate e bruciate dai manifestanti in piazza enfert-Rochereau, nelle ore piccole del venerdì 0 maggio.
Quest’estate il mio padrone sposa la sua ragazza, conosciuta lo scorso autunno. Sono felicissima anche se ormai lui non ha più tanto tempo da dedicarmi per controllarmi la batteria da volt oppure regolare i fari anteriori alla giusta altezza. Alcuni giorni dopo il matrimonio partiamo per il viaggio di nozze in
Costa Azzurra. la seconda volta che varco la frontiera e ritorno sul patrio suolo gni tanto ci fermiamo per una sosta come quella che vedete in foto. Mi ritrae da dietro, assieme alla giovane sposa seduta ai bordi della strada, orlata di platani tipici del Sud. Sta consultando la carta geografica perch sul mio cruscotto spartano non c’è, ovviamente, un navigatore ad indicarci la rotta. orse qualche lettore saprà che il primo esemplare del mio tipo, dotato di motore a due cilindri contrapposti, ha fatto il suo debutto ufficiale al Salone dell’automobile di arigi nel . La
produzione di serie della Citro n 2 CV cesserà quarant’anni dopo, alla fine di febbraio del . Inizialmente derisa come il brutto anatroccolo sono poi stata amata da generazioni intere, e ancor oggi molti collezionisti mi apprezzano, leggera eppure robusta come sono. Con la trazione anteriore e le ruote piuttosto grandi, mi diverto alla grande anche sulla neve. Le rare volte che ho bisogno di un servizio mi portano da un garagista svizzero tedesco, di poche parole ma coscienzioso tale Roland immerli che mi chiama « sch o» André Durussel
Per il mio padrone sono uasi di amiglia un po come una iglia
Cercasi: foto scattate dai lettori
Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora raccontateci la vostra storia, curiosa, avventurosa o divertente che sia. Inviare con foto a corredo per e-mail a: touring@tcs.ch
Lo scorso 14 maggio, nella splendida cornice dell’Hotel Splendide Royal, si è tenuta l’Assemblea Generale Ordinaria, a sei anni dall’ultima volta a Lugano. Per l’occasione, la Sezione Ticino ha premiato i Delegati che hanno raggiunto la location in modalità sostenibile. Tutti i dettagli a pagina 63.
Se desiderate staccare dalla routine quotidiana, anche solo per una breve gita nel nostro Cantone, la Valle Maggia con il suo splendido paesaggio rappresenta la destinazione perfetta. La struttura offre anche l’esperienza del Glamping – che nasce dalla fusione delle parole «camping» e «glamour»-, che combina il contatto con la natura e l’avventura del campeggio tradizionale con i comfort e i servizi di un hotel di lusso.
Fuga romantica di coppia? Provate l’esperienza Glamping!
I giorni e le notti al TCS Camping Gordevio, nella tranquilla valle Maggia, sono fatti apposta per momenti di completo relax. Qui è possibile lasciarsi alle spalle la routine quotidiana e ricaricare le batterie nel verde circostante. Il tipico paese ticinese di Gordevio sorge nel mezzo di una natura quasi incontaminata, lontano dalla frenetica vita cittadina e dalle località affollate di turisti. Le acque cristalline della Maggia, a pochi passi dal campeggio, invitano a un tuffo rinfrescante e a splendide passeggiate da condividere con gli amici, in famiglia o con il proprio partner. Volete saperne di più sul Glamping di Gordevio? Le mamme del travel-blog di Mini Me Explorer, nel 2020, hanno realizzato un reportage sulla loro apprezzata esperienza, consigliando
Impressum
TCS SEZIONE TICINO
Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino
Tiratura 69 118 copie
Edizioni 10 volte all’anno
Redazione Marco Colandrea
Layout Sara Bönzli (TCS)
anche alcuni “spot” da visitare in prossimità del campeggio. Non perdetevelo digitando: minimeexplorer.ch. Scansionate il QR Code per avere maggiori informazioni sul camping tramite il sito tcs.ch
Ristorante Bella Riva
Il ristorante Bella Riva è stato da poco ristrutturato per accogliere i visitatori in un ambiente moderno e informale. La terrazza in stile grotto, con i suoi tipici tavoli in sasso, oppure all’ombra della pergola che si fonde con il resto del paesaggio, permette di apprezzare la cucina e le pizze preparate con prodotti di prima qualità. All’interno del ristorante, i tavoli in rovere e il pavimento in
Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch
Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen
TCS Sezione Ticino via alla Chiesa 10 6802 Rivera 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch www.tcs-ticino.ch
cotto creano un ambiente famigliare e intimo. Il ristorante è aperto dal mattino per un caffè o una colazione, e per pranzo propone ogni giorno dal lunedì al venerdì il menù del giorno. La pizza è disponibile sia a pranzo che a cena. Inoltre, il ristorante ha eliminato ogni tipo di ostacolo per accedere con carrozzine, offrendo ampi parcheggi a disposizione dei clienti.
Partecipate al concorso Instagram e vincete 10 buoni del valore di CHF 20.– per un pranzo al ristorante Bella Riva e ingresso piscina in omaggio!
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Punti di vendita
Kuoni sede Bellinzona, Locarno e Lugano: Societariato TCS, Libretto ETI, Assista e Telepass Idea Viaggi sede Mendrisio: Societariato TCS, Libretto ETI, Assista, Telepass, Pedemontana e Vignetta CH
Scruengo, 12 giugno 2024 - la Sezione Ticino del TCS annuncia un cambio di gestione presso la sua Locanda di Scruengo, con un team completamente rinnovato e nuovi orari. La struttura rimarrà aperta dal lunedì al venerdì, dalle ore 9:00 alle ore 14:00, mentre la sera, nei weekend e nei giorni festivi sarà accessibile su riservazione.
L’infrastruttura turistica, conosciuta da oltre un ventennio per ospitare i corsi «Junior Driving» per il conseguimento della licenza di condurre e numerose attività di gruppi, scuole e associazioni, è un luogo ideale per trascorrere del tempo a contatto con la natura, rilassarsi e dedicarsi ad attività salutari come il trekking e il ciclismo. Con oltre 80 posti letto e una varietà di attrezzature sportive come campi da calcio e volleyball, tavoli da ping-pong e mountain bike, la struttura del TCS è pronta ad
accogliere sia singoli visitatori che comitive.
La Sezione Ticino del TCS ringrazia
Cesare e Simona Zamberlani e tutto il team per l’impegno dimostrato durante il periodo di gerenza, augurando loro un futuro ricco di soddisfazioni.
Con entusiasmo, la Sezione annuncia l’inizio di una nuova avventura con un team giovane e motivato, pronto a o rire alla clientela un’esperienza gastronomica e di soggiorno di alto livello.
Il nuovo team di collaboratori che guiderà la Locanda-Villaggio Vacanza TCS di Scruengo è composto da: •Flavio Fantini, responsabile
•Angela Sanchez Barrena, gerente
•Tiziano Mariotti, cuoco
•Andrea Mauro Patatti, addetto di cucina
Per ulteriori informazioni e per e ettuare prenotazioni, TCS Ticino vi invita a visitare il sito tcs-ticino.ch o a contattare telefonicamente la struttura e vi aspetta numerosi per condividere momenti conviviali nella splendida cornice naturale della Leventina.
TCS Sezione Ticino
(Locanda Villaggio Vacanza TCS di Scruengo)
Contatti: Locanda Villaggio Vacanza TCS di Scruengo
Email: scruengo@tcs-ticino.ch
Telefono: +41 091 868 15 22 www.tcs-ticino.ch
Il Cinema solare TCS a zero emissioni vi aspetta: iscrizione e pop-corn gratuiti!
Quest’estate, non perdete l’opportunità di partecipare a una serie unica di eventi cinematografici all’aperto. La Sezione Ticino del TCS è entusiasta di invitarvi al Cinema Solare TCS, un tour estivo di proiezioni itineranti alimentate dal veicolo elettrico di servizio, grazie alla tecnologia di ricarica bidirezionale V2L.
Appuntamenti a giugno:
•Lunedì, 1 luglio 2024, presso il Camping TCS di Lugano-Muzzano, con il film «Barbie»
•Lunedì, 19 agosto 2024, presso l’Antico Convento delle Agostiniane
a Monte Carasso, titolo del film a seguire
•Lunedì, 26 agosto 2024, presso il Lido di Riva San Vitale, titolo del film a seguire
Per i Soci TCS: iscrizione gratuita (posti limitati) con diritto a un bicchiere di popcorn omaggio.
Per gli amici non Soci: biglietto d’ingresso a CHF 5.
Prenotazioni: esclusivamente online su www.cinetour.ch/tcs
Invito esclusivo: venite a scoprire come il rispetto per l’ambiente e la tecnologia
si uniscono per creare serate indimenticabili! Unitevi a noi in questa avventura cinematografica a zero emissioni! Per maggiori informazioni, dettagli sui film e prenotazioni, visitate il sito www.cinetour.ch/tcs.
Evento del Gruppo TCS del Luganese
Save the date sabato 31 agosto 2024
Per i soci, il raduno di fine estate sarà una simpatica occasione per trascorrere una giornata in compagnia di amici e famigliari, nella splendida cornice del Monte Tamaro dove, oltre all’accogliente ristorante Alpe Foppa, si trovano anche il laghetto, attività sportive, il punto panoramico e la celebre chiesa di Santa Maria degli Angeli, capolavoro architettonico del noto arch. Mario Botta.
Il programma inizia alle 11.30 con l’aperitivo di benvenuto sulla terrazza esterna del ristorante Alpe Foppa. I soci iscritti potranno ritirare il biglietto e il braccialetto TCS di riconoscimento per la risalita in telecabina già a partire dalle ore 9.45 e sino alle 10.45, in prossimità della partenza degli impianti a Rivera.
Attenzione: I posti sono limitati, le iscrizioni saranno prese di principio in ordine di entrata.
Programma
dalle 09.45 alle 10.45: è possibile usufruire delle telecabine per la risalita.
Il Gruppo TCS del Luganese e la Sezione vi ricordano che, in qualità di Main Sponsor della StraLugano per le edizioni 2024 e 2025, avete l’opportunità di iscrivervi con il 10% di sconto (o erta valida per Soci TCS) sulle
In prossimità dell’ingresso della stazione di partenza delle telecabine troverete un nostro responsabile che consegnerà a tutti il braccialetto TCS di riconoscimento e una bottiglia d’acqua. A tutti i bambini verrà inoltre consegnata una gym bag.
alle 11.30: aperitivo di benvenuto sulla terrazza del Ristorante Alpe Foppa. alle 12.30: inizio del pranzo all’interno del Ristorante Alpe Foppa.
Durante la giornata sarà organizzata una ri a e altri intrattenimenti per bambini e per tutta la famiglia.
L’evento si terrà con qualsiasi tempo.
Quota di partecipazione comprendente andata e ritorno in telecabina, aperitivo e pranzo: adulti (> 16 anni): CHF 25.–bambini (<16 anni): gratuito
Iscrizione
Inviare la richiesta via e-mail a: info@ tcs-lugano.ch ENTRO IL 15 LUGLIO 2024 indicando tutti i nominativi, indirizzo e numero di socio di tutti i partecipanti
seguenti distanze: la 21Km Half Marathon, la 21Km HM RelayRun, la 10Km CityRun, la 5Km FunRun, la Monte Brè Run e la StraCombinata. Approfittatene entro e non oltre il 15 settembre 2024! Per ricevere il codice sconto, inviate un’email con il vostro nome, cognome e
e indicando il numero di bambini (<16 anni) che parteciperanno. Gli iscritti riceveranno un’e-mail evidenziante i dettagli per il pagamento della quota di partecipazione. Solo una volta corrisposta la quota di partecipazione sarà notificata, sempre per email, la conferma di iscrizione.
Informativa sui Gruppi locali del TCS
La Sezione Ticino del TCS è suddivisa in 4 gruppi locali – Bellinzonese e Valli, Locarnese e Valli, Luganese e Mendrisiotto – che coprono l’insieme del territorio cantonale, ognuno dei quali è composto da un Comitato che rappresenta gli interessi dei soci a livello locale. Con oltre 40’000 soci il Gruppo del Luganese è il più numeroso e rappresenta quasi il 45% della Sezione cantonale.
Potete trovare maggiori informazioni sui Gruppi locali visitando la pagina web www.tcs-ticino.ch.
numero di socio TCS all’indirizzo stralugano@tcs.ch. Se dopo 10 minuti dall’invio non ricevete il codice promozionale, vi invitiamo a verificare nella cartella spam. L’iscrizione è semplicissima: visitate il sito www.stralugano.ch e unitevi a noi!
Lo scorso 14 maggio, nella splendida location dell’Hotel Splendide Royal, si è tenuta l’Assemblea generale dei Delegati, occasione che ha segnato il ritorno dell’Assemblea nella Città di Lugano dopo sei anni.
Claudio Salathé, presidente del Gruppo TCS del Luganese, ha aperto l’Assemblea dando il benvenuto ai Delegati cantonali e agli ospiti. L’avv. Fabio Stampanoni, presidente TCS Ticino, ha salutato e ringraziato – anche a nome del comitato – le autorità e gli invitati presenti, tra i quali l’Onorevole Consigliere di Stato Norman Gobbi, avviando così i lavori assembleari.
L’Onorevole Gobbi ha evidenziato l’ottima collaborazione tra le autorità cantonali e il TCS, viste anche le numerose attività congiunte e delegate da parte Dipartimento della Sezione della circolazione. Ha inoltre discusso le attuali sfide legate alla mobilità e quelle che ci attendono nel prossimo futuro. Prima di entrare nel vivo dei lavori assembleari, il presidente Fabio Stampanoni ha voluto ricordare con un momento di raccoglimento lo stimato e compianto ex-direttore della Sezione Ticino del TCS, Roberto Morandi, per la sua prematura scomparsa.
Sono seguiti i ringraziamenti e auguri ad Aldo Barboni, che dopo 46 anni al servizio della Sezione della circolazione, si godrà il meritato periodo di pensionamento lasciando il suo incarico di Capo sezione Aggiunto.
Nella relazione presidenziale, l’avv. Fabio Stampanoni ha sottolineato l’importanza di un futuro attento alla salvaguardia del
nostro pianeta, tra i temi più importanti su cui basare le riflessioni strategiche del TCS. Ha evidenziato come sia fondamentale aggiornare costantemente i contenuti del Club, senza dimenticarne le origini. Tra le attività e i progetti citati nella relazione del presidente, e nel rapporto del direttore Filippo Tadini, troviamo:
•Il nuovo kit di benvenuto per i neo patentati, nato in collaborazione con i maestri conducenti e con il supporto di un giovane creatore di contenuti digitali, per fidelizzare i nuovi soci.
•L’aumento dei punti vendita TCS, iniziato con l’agenzia IDEA Viaggi a Mendrisio e ampliato con l’apertura di tre nuovi punti vendita presso le agenzie KUONI di Locarno, Bellinzona e Lugano.
•L’introduzione di nuovi corsi moto e dell’innovativo progetto di «Controllo biciclette» nelle scuole, che ha raggiunto il ragguardevole traguardo di oltre 2800 biciclette controllate nel 2023.
•La realizzazione da parte del TCS di un audit di sicurezza per il tragitto casa-scuola della Scuola Palasio di Giubiasco.
•I risultati in crescita del Centro Tecnico, che hanno portato all’assunzione del nuovo tecnico Kevin Dias, per rispondere all’aumento delle richieste di collaudi. Nel 2023 sono
stati eseguiti 20’166 collaudi (+2,4% rispetto al 2022) e 3224 controlli (+10,1% rispetto al 2022) per un totale di 23’390 verifiche.
•La Sezione ha ricevuto un ottimo riscontro anche per i collaudi moto, i controlli caravan-gas e il controllo particelle dei motori diesel.
La novità: premiati i Delegati più ecologici
La grande novità della recente Assemblea generale ordinaria è stata l’introduzione di una sana competizione tra i Delegati, che premiava gli spostamenti più ecologici. La sfida prevedeva un confronto – valutato dagli esperti tecnici del Centro TCS di Rivera - tra i mezzi di trasporto utilizzati per raggiungere la location luganese. Il criterio di valutazione considerava: scelta del mezzo di trasporto, marca, modello e tipologia di alimentazione del veicolo utilizzato, numero di occupanti (incluso il conducente) così come la distanza percorsa. Su 112 Delegati presenti, e 12 membri di Comitato, 69 di essi si sono recati all’Assemblea guidando la propria automobile, i restanti 55 hanno invece utilizzato i mezzi pubblici o si sono recati a piedi. Nessuno si è spostato in moto o in bicicletta, vista la giornata di forti piogge.
Storie di mobilità ticinese
Gli anni ’60 furono per così dire il decennio che fece “esplodere” l’automobilismo in Ticino: nascita di scuderie, giovani piloti a partecipare alle innumerevoli gare in Ticino e fuori. Un movimento che permise a Silvio Moser e Clay Regazzoni ad a acciarsi dapprima alla scena internazionale e in seguito accedere alla Formula 1.
Ma non solo. Tra di loro ce ne furono alcuni che vollero trasformare la propria “passionaccia” mettendo le mani, no, non al volante, bensì alla meccanica, anche di più, arrivando a costruire una propria macchina da corsa.
Ivo Zarri (classe 1937) cresce a Bodio dove segue l’apprendistato di meccanico d’auto nelle o cine della locale società idroelettrica (“Atel”) sotto l’occhio attendo di Ferdinando Nervi che vanta un passato di centauro. Ventenne, Zarri parte alla volta di Ginevra e approfondisce le sue cognizioni anche nella meccanica di precisione. Dopo sei anni – siamo nel 1964 – apre un’o cina per conto proprio.
Dalle macchine dei clienti alla preparazione di quelle da corsa il passo è breve. Inizia a lavorare su una Lotus Elan passando a una Lotus 23 C Sport e più avanti su motori di Formula 2, delle Alfa Romeo e Ford Escort. Le macchine che prepara cominciano a vincere gare e la notorietà di Zarri oltrepassa i confini. Il viticoltore ginevrino Charles Ramu-Caccia si imporrà sulle macchine preparate dal leventinese per diversi anni. Alla cronoscalata di Campionato Europeo di Sierre-Crans (Vallese) l’Alfa
di Ramu-Caccia distacca di due secondi il trio u ciale dell’Alfa Romeo. Su una Ford Escort al Sestrière (Torino) straccia tutti, al che si presenta un abbiente italiano che vuol acquistare la macchina sul posto per 50 mila franchi, ma la stessa rientrerà a Ginevra essendo proprietà dell’orologiaio Jean Piaget. Il fatto che un preparatore privato come Zarri metta in ginocchio squadre u ciali lascia increduli molti esperti del settore. Tra sé e sé, però, il leventinese ha qualcos’altro che gli pesa sul cuore: la “sua” macchina da corsa. Un’operazione non esente anche da investimenti finanziari. Prosegue nella preparazione di motori da corsa che sono molto richiesti, quando prende come esempio una Lotus 24 di F3 pensando alla sua monoposto. Poco a poco, con la collaborazione del fratello Daniele, la macchina cresce finché un giorno è finita. Lo chassis è un tubolare di acciaio cromo molibdeno. Zarri medesimo adotta diverse soluzioni telaistiche secondo le sue idee. Dal momento in cui è prevista per correre in salita e slalom, misura un passo relativamente breve di 225 centimetri, la larghezza è di 182 e la lunghezza totale di 318. Serbatoio di 20 litri sulla sinistra, leva del cambio ed estintore sulla destra dell’abitacolo. La carrozzeria concepita dalle Usines Nova è tutta di alluminio. Cerchi anteriori di 13 pollici, posteriori di 15. Il motore che equipaggia la monoplace Zarri, come verrà chiamata, è un Ford GT40 con testate De Tomaso, 4700 cc, 8 cilindri a V che sviluppa circa 450 cavalli.
Grazie alla compattezza della costruzione pesa solamente 530 kg, un dato positivo per girare con maneggevolezza attorno a birilli e a tornantini.
Per il settimanale specializzato dei tempi, la Revue Automobile, Gilbert Jenny scriverà che “…dopo averla vista da vicino crediamo che dei record siano alla sua portata”. Ivo Zarri provvederà al rollout della macchina e l’a derà all’albergatore ginevrino André Knoerr che segna il terzo miglior tempo di giornata al debutto sul Marchairuz (Vaud), migliorando in seguito il record del circuito di Lignières di un secondo portandolo a 49”2.
Ci siamo. Nelle stagioni 1970/71 Knoerr otterrà diversi successi sia all’estero che in campo nazionale, tra cui l’”assoluto” allo slalom di Lodrino dell’aprile 1971 quando vince su Roland Salomon e Jo Vonlanthen, entrambi su Tecno F3. La macchina passa a Philippe Mottaz e in seguito a Bernard Pisteur che però la danneggia pesantemente in un incidente durante una cronoscalata sbattendo due volte contro la roccia; la deve ricostruire (la macchina, non la roccia…) quasi interamente e la rimette in pista nel 1976 col nome di Pisteur... Passata abbondantemente l’ottantina, Ivo Zarri, memoria di ferro, ricorda tutto: “Mi misi a ridere per questo plagio ma nulla più”. La Zarri monoplace finirà al museo internazionale dell’automobile di Ginevra (chiuso nel 2008) vicino all’aeroporto di Ginevra, ma tutt’oggi nessuno non sa più in qual retrobottega sia andata a finire. Peccato per quest’opera pionieristica, una piccola pagina di ingegneria ticinese che lontanamente prese avvio in Leventina. Articolo a cura di Giorgio Keller
A sinistra una wallbox tradizionale, a destra una wallbox bidirezionale
L’acquisto di un veicolo elettrico va oltre la semplice scelta dell’auto: infatti implica varie considerazioni legate alla ricarica elettrica, che possono suscitare preoccupazioni e scoraggiare alcuni acquirenti. In risposta, la Sezione Ticino dell’Unione professionale svizzera dell’automobile (UPSA), con vari partner tra cui il TCS Sezione Ticino e la ditta sun2wheel, ha sviluppato un pacchetto completo che viene proposto online e dai 175 garage del Cantone. Questo pacchetto vi accompagnerà dal momento dell’acquisto del veicolo elettrico fino all’installazione di una stazione di ricarica presso il vostro domicilio, includendo anche gli aspetti amministrativi relativi agli incentivi, che per le wallbox AC arrivano a 1200.– (al posto dei soli 500.– per una wallbox “normale”) e per colonne di ricarica bidirezionali in DC arrivano a 4000.– (il Cantone Ticino o re l’incentivo più alto a livello nazionale).
Il pacchetto «tutto compreso»: ecco come funziona:
•Il cliente che ordina un’auto elettrica presso un Garage UPSA-Ticino può ordinare anche una soluzione di ricarica smart «UPSA-Ticino» plug&play, richiedendo un’o erta dettagliata tramite un formulario di una sola pagina, che include la cessione dell’incentivo Cantonale e al quale segue un’o erta redatta dal partner sun2wheel*.
•Se il cliente conferma l’o erta e paga l’acconto, l’ordine viene evaso da
sun2wheel, che coordina il lavoro di tutti i partner e si occupa dell’incasso (sia del cliente che dell’incentivo).
•Per una wallbox AC, il costo totale per il cliente include 1200.– dell’incentivo Cantonale. Quindi invece di ca. 4195.– paga ca. 2995.– per una soluzione AC-Smart, incluso installazione, notifica all’azienda elettrica e messa in esercizio.
•Il cliente riceve un ulteriore sconto pari a 100.– se è (o diventa) socio del TCS.
•Upgrade dal AC al DC-Bidirezionale è possibile anche in un secondo momento (quando p.es il cliente compera un’auto elettrica bidirezionale) tramite sostituzione della wallbox AC con una colonnina bidirezionale DC (infatti l’impianto compreso gli SmartMeter, la APP e il collegamento all’impianto fotovoltaico sono già predisposti).
* Il prezzo è forfettario per installazioni standard. Eventuale piedistallo per wallbox, ricevitore alta frequenza (telecomando blocco azienda) e sua installazione se richiesto dal GRD, lunghezza linea oltre 20m e/o scavi/ carotaggi, chiusura a chiave per presa CEE, impianto fotovoltaico: non inclusi nel pacchetto, ma fatturati a parte direttamente dall’installatore-elettricista se richiesti.
Il pacchetto UPSA comprende:
1.Installazione di una presa CEE 16A, FI LS + presa LAN (Ethernet) + 2 smart-meter e rispettivi cablaggi.
2.Smart wallbox-AC (e possibilità di sostituirla in seguito con una stazione Bidir-DC) secondo SIA2060-C2 incluso intervento/sostituzione TCS 6h.
3.Due SmartMeter (misura real-time del consumo totale e produzione fotovoltaica *).
4.Consegna a domicilio e spiegazione della wallbox (da parte di un pattugliatore TCS).
5.Messa in esercizio (remota) con avviamento del sistema di regolazione del carico intelligente (installatore/ sun2wheel).
6.APP sun2wheel per gestione del sistema intelligente.
7.Coordinamento di tutti i partner e fornitori.
8.Incluso notifiche ed autorizzazioni da azienda elettrica.
9.Incluso pratiche richiesta ed incasso incentivi Cantonali.
Perché occorre una stazione di ricarica?
I motivi per cui una normale presa elettrica non è su ciente per la ricarica delle auto, e le stazioni di ricarica sono necessarie, sono svariati:
1. Sicurezza
•Verifica del collegamento a terra prima del passaggio di corrente.
•Innesto senza corrente (nessuna erosione della scintilla - nessun surriscaldamento).
•Integrazione di un interruttore di erenziale (FI) di Typ-B.
2. Confort e informazione
•Cavo di ricarica già presente in loco (non nel bagagliaio).
•Informazioni sullo stato di carica sul Display.
3. Accesso e pagamento (nel caso di installazioni semi-private oppure in autorimesse plurifamiliari).
4. Gestione della carica
•Regolazione della potenza di ricarica (incluso la carica “solare”).
•Rispetto automatico dei comandi della società fornitrice dell‘energia.
•Gestione della carica bidirezionale, laddove presente.
Scansionate il QR Code per visualizzare il video esplicativo
Scansionate il QR Code per compilare il modulo di richiesta di preventivo per stazione di ricarica UPSA
Avete già un Telepass con il TCS?
Scaricate la nuova app Bloomoove Swiss per smartphone per usufruire di ulteriori servizi, tra i quali: modifica targa, movimenti e fatture, ricarica elettrica, parcheggi e strisce blu, area C - Milano.
Con il TCS Libretto ETI, la TCS Protezione viaggi, ha una protezione completa: sia prima che durante le vacanze. Si a di 24 ore su 24 alla centrale d’intervento ETI.
Soccorso stradale estero, anche per noleggi: anche all’estero il TCS fornisce aiuto in caso di panne o incidente. Copertura spese d’annullamento: se deve annullare un viaggio, copriamo fino a CHF 120’000.– di spese.
Assistenza medica e rimpatrio: ci occupiamo della Sua assistenza medica e, se necessario, del rimpatrio in Svizzera.
Lo stipuli ora su: tcs.ch/eti
Vale anche per i viaggi già prenotati!
I vantaggi per voi:
Carta TCS, di risparmio e pagamento, tutto in uno
Pagamento senza contatto
Risparmio fino a 5 centesimi al litro sui carburanti
5% di sconto sulla ricarica con l’app eCharge in Svizzera e in Europa Gratis + CHF 30.–di
Richiedetela ora su: club.tcs.ch/tesseradisocio