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Benvenuti
L’intelligenza artificiale (IA) p. 10 entra nelle nostre vite, cambiando il modo in cui lavoriamo, comunichiamo e ci muoviamo. AutoPostale, ad esempio, sperimenta bus a guida autonoma, le FFS si servono dell’IA per migliorare il servizio e la gestione della rete; in futuro, la tecnologia aiuterà anche a prevedere gli ingorghi. L’esperto Pascal
Kaufmann spiega ciò che l’IA è già in grado di fare e cosa saprà fare in futuro. Dotata di una serie di assistenti avanzati anche la Hyundai Ioniq 6 p. 44 che punta su aerodinamica e ricarica rapida. L’e-berlina da 325 cavalli ha però il suo prezzo. Con la sola forza delle gambe si va piano e lontano: sempre più persone riscoprono le antiche vie di pellegrinaggio p. 56 in giro per il mondo. Siamo andati in Austria, nella zona dei laghi del Salisburghese, a percorrere un tratto vario e affascinante della Via Nova.
Felix Maurhofer, caporedattore
p. 38
Il Renault Trafic SpaceNomad piacerà alle famiglie. I più recenti veicoli ricreativi per ogni esigenza in mostra al Caravan Salon di Berna.
TCS Sezione Ticino
68 Il Circo Knie con il Gruppo TCS del Luganese
69 Novità corsi: andiamo in pista!
70 Mobilità inclusiva con Focaccia Group
72 Resoconto eventi TCS
73 Sicurezza e sostenibilità per camperisti
74 Offerta autunnale Telepass
Lo strumento di IA ChatGPT utilizza 570 gigabyte di dati di testo, cioè 28 miliardi di parole circa. Pagina 18 Nel 2022 sulle autostrade svizzere si sono percorsi in totale 29,3 miliardi di chilometri. Pagina 29 L’edizione in cifre La Cina impiega droni spruzzatori di pesticidi su una superficie agricola di 71 milioni di ettari. Pagina 53 CopertinaONLINE
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Basilica XII Fendant
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Qua e là
la domanda
e o otto t e s e o este est o
Dal 2024 nuove quote del TCS Societariato
Negli ultimi 5 anni il CS è riuscito a mantenere invariate le quote per i soci sebbene abbia continuato ad ampliare le prestazioni, adeguandole alle mutate esigenze. L’inflazione e l’aumento dei costi per i servizi hanno tuttavia reso necessario un moderato adeguamento con effetto dal 2024: per il societariato con soccorso stradale individuale e famiglia l’adeguamento è di 2 franchi, per il societariato motorizzato di 3 franchi. La quota da versare può variare a seconda della relativa sezione di appartenenza. L’adesione al CS non garantisce soltanto una mobilit spensierata per sé stessi. In quanto associazione senza scopo di lucro il CS contribuisce alla sicurezza di tutta la Svizzera in movimento.
La cifra
volte al giorno gli utenti del CS Radar prezzo della benzina segnalano quanto si paga alla pompa in tutta la Svizzera.
I consumatori contribuiscono cos a una migliore trasparenza sulle tariffe praticate da circa 3900 distributori. Dal lancio nel novembre 2022 si sono registrati oltre 4 milioni di aggiornamenti sul più grande comparatore del costo dei carburanti in Svizzera.
Il pieno conveniente per i soci TCS
La rete di stazioni di servizio convenzionate CS si arricchisce dei marchi Ruedi R ssel e inipri , che si aggiungono a BP e amoil.
I titolari di CS astercard risparmiano fino a 5 ct. litro presso più di 900 distributori di carburante in Svizzera e di sconto del 5 in oltre 256 000 punti di ricarica elettrica in tutt’Europa. tcs.ch/mastercard
Betzholz spegne 20 candeline
Dal 2003 il centro guida CS Betzholz di Hin il H propone un ventaglio completo di corsi per automobili, moto e camion. Dall’apertura, CS raining Events ha organizzato sui 30000 corsi e 3000 eventi con 350000 partecipanti nel più grande sito di sicurezza stradale della Svizzera e che è anche uno dei più moderni d’Europa. tcs.ch/betzholz
Il TCS fa spettacolo all’HeroFest Berna
La convention interattiva per amanti della console, del cospla e dei fumetti si terr dal 13 al 15 ottobre nella capitale. Naturalmente sar presente pure la « CS eSports League ith pel». Presso lo stand centrale i visitatori potranno gareggiare a Rocket League e Fortnite ed ammirare la nuova pel afira nei colori della lega. herofest.ch
Aprire gli occhi sulle sfide del Pianeta
La mostra fotografica «openoure es» s’ispira agli obiettivi di crescita sostenibile delle Nazioni nite. 17 postazioni esterne distribuite nel centro di urigo invitano a confrontarsi con le grandi problematiche del 21 secolo.
Diretta da Lois Lammerhuber, ha come partner l’E H urigo e he Photo Societ . Fino al 15 ottobre 2023. openyoureyesfestival.photo
Una sminatrice elvetica per l’Ucraina
A fine agosto la fondazione non-profit Digger di avannes BE ha consegnato al DDPS una delle sue omonime macchine di sminamento telecomandate. ora pronta per essere trasportata dalla Confederazione in craina dove servir a bonificare i terreni disseminati di mine, munizioni a grappolo e residui bellici esplosivi dall’inizio della guerra.
Visto per voi
Osservazioni e riflessioni sulla mobilità in generale da parte di Illustres Questa volta: interpretazioni alternative di alcuni segnali stradali.
Ponti viventi
Sono opere di alta ingegneria, unici al mondo: i ponti viventi, non costruiti, ma che crescono e respirano del eghala a, stato nel nordest dell’India. Creati dagli indigeni con le radici aeree degli alberi, sono robusti al punto da resistere sia alle intemperie sia sopportare grandi carichi. Il «Living Root Bridge», lungo 30 metri, collega i villaggi Ri ai e Noh et sul h llong. I globetrotter austriaci Brigitte ssner-Skoff e Gerhard Skoff presentano alcuni di questi stupefacenti capolavori di ingegneria naturale nell’albo « agic oments Baumelten» Edition ssner-Skoff .
Top 5
Alberi emblematici della Svizzera
L’abete Douglas
Troneggiando degnamente dall’alto dei suoi 62 metri sulla foresta di Gränichen (AG), batte il precedente record d’altezza del «Président» della Val-de-Travers.
Altezza: 62 metri
Circonferenza: sconosciuta
Il castagno
Se non è forse il più alto d’Europa, il castagno di Chironico (TI) può vantarsi di essere il più largo della Svizzera con i suoi quasi 12 metri di circonferenza.
Altezza: sconosciuta
Circonferenza: 11,80 metri
L’intensità in uno scatto
David Nicolas Parel si è immerso, per quasi 4 anni, nella realtà dei soccorritori di TCS Swiss Ambulance Rescue; documenta l’esperienza in una pubblicazione trilingue.
La quercia
La quercia di Châtillon (JU) dovrebbe avere più di mille anni ed essere la più vecchia d’Europa, sebbene sia difficile stimare in modo preciso l’età di un albero.
Altezza: circa 20 metri
Circonferenza: 8,70 metri
Il tasso
Sulle alture di Crémines (BE) un tasso millenario invecchia tranquillamente. È riuscito a sopravvivere, visto che in passato li si radeva al suolo essendo tossici.
Altezza: circa 20 metri
Circonferenza: più di 4 metri
Il fotografo e regista David Nicolas Parel vanta nel proprio carnet numerosi reportage realizzati in Svizzera e Francia. Aveva già gettato uno sguardo dietro le quinte del mondo del culturismo e seguito un educatore di Seine Saint-Denis (F) che si occupa di bambini di periferia in seno ad un’associazione sportiva. Il 31 dicembre 2018 ha indossato per la prima volta l’uniforme di aspirante soccorritore ed è salito a bordo della TCS Swiss Ambulance Rescue a Ginevra. Nel frattempo ha ripetuto il gesto 300 volte ed accompagnato gli angeli della strada, puntando l’obiettivo sulle scene tanto intime quanto intense vissute durante i loro interventi.
Il tiglio
Il tiglio di Linn (AG) sarebbe stato piantato su una fosse comune verso il 1669, alla fine della terribile epidemia di peste che devastò la regione e il villaggio di Bözberg.
Altezza: 25 metri
Circonferenza: 10,81 metri
Mobilità, geografia ed opere ingegneristiche: qui puoi scoprire fatti interessanti sulla Svizzera, presentati in forma di hit parade.
Venire a patti con le proprie ferite emotive Dopo quasi quattro anni al fianco dei professionisti del servizio autoambulanza ginevrino, David Nicolas Parel presenta un libro di foto in bianco e nero trilingue, che apre con la prefazione del presidente della Confederazione Alain Berset. L’autore ricorda quelle notti talora movimentate: «Ho provato a captare cosa anima gli uomini e le donne chiamati a prestar soccorso, i loro sentimenti e dubbi. Come riescono a curare le proprie ferite ed elaborare le immagini che restano, indelebili». Su 160 pagine li vediamo ora in azione, ad assistere i pazienti, ora nei momenti più personali, fra gioia e angoscia, ombra e luce.
I primi dieci lettori che invieranno un’e-mail con il loro nome ed indirizzo ne riceveranno una copia autografata. Scrivere a: touring@tcs.ch
David Nicolas Parel David Nicolas Parel Swiss Ambulance Till Schaap EditionSpirito della natura selvaggia
Sotto il bagliore della luna piena, i lupi selvatici affiancano il loro potente capobranco, sorvegliando il loro regno...
Montaggio dell’opera d’arte del lupo di James Meger
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©James Meger Courtesy MHS Licensing | © The Bradford Exchange.Tutte le illustrazioni di questo articolo sono state generate tramite un prompt in tedesco al programma di IA Dream by Wombo. Nelle didascalie ne proponiamo una traduzione. Nel linguaggio specialistico il termine indica il quesito o comando inserito al quale il sistema risponde.
Come l’intelligenza artificiale cambierà la nostra mobilità
Già da tempo sono in corso progetti promettenti.
Testo Dino Nodari Illustrazioni IA Alban Seeger Dream by WomboÈ probabile che l’intelligenza artificiale (IA) entri presto nella nostra vita quotidiana, o che l’abbia già fatto. L’impatto che questo fenomeno avrà sulla mobilità può essere almeno già intuito. Probabilmente saremo meno bloccati negli ingorghi, le nostre infrastrutture potranno essere più sicure e, infine, dulcis in fundo, il volante nelle auto non dovrebbe più essere necessario. Sebbene i veicoli autonomi siano ancora un sogno del futuro, AutoPostale ha già avviato due progetti pionieristici lanciando gli Smartshuttle a Sion e il robot portabagagli «Robi» a Saas-Fee, in Vallese.
ÈPer funzionare, i sistemi di intelligenza artificiale hanno bisogno di enormi quantità di dati, che sono la loro materia prima, potenza di calcolo sotto forma di sensori e chip per computer, e algoritmi. La combinazione di questi tre elementi ha il potenziale di cambiare radicalmente quasi tutti gli ambiti della nostra vita. «Molti metodi nel campo dell’IA sono disponibili da anni e noi ne utilizziamo diversi da circa cinque anni», afferma Katharina Merkle di AutoPostale. La portavoce fa riferimento all’uso di statistiche descrittive fino all’IA generativa. «Le esperienze
fatte sono positive. Ad esempio, ce ne serviamo per creare previsioni sul consumo energetico delle future linee di autobus elettrici. Oppure per ottimizzare la posizione dei depositi degli autobus postali in modo che debbano fare meno corse a vuoto. In questo modo proteggiamo l’ambiente e risparmiamo sia fatica che denaro», sostiene Merkle.
L’IA gioca un ruolo decisivo «L’intelligenza artificiale svolge un ruolo cruciale nella guida automatizzata. Contribuisce a migliorare la sicurezza, l’efficienza e l’adattabilità
conI sistemi informatici autonomi e gli algoritmi di autoapprendimento stanno per cambiare la nostra società. La tecnologia potrebbe rendere la mobilità più efficiente, più sicura e più autonoma.
dei veicoli a guida autonoma quando la situazione del traffico stradale è complessa», afferma atharina erkle. I sistemi comandati dall’IA, ad esempio, renderebbero il traffico più scorrevole utilizzando i dati provenienti da varie fonti per ridurre al minimo gli ingorghi. In situazioni di traffico complesse, i veicoli automatizzati possono anche prendere decisioni più intelligenti grazie all’IA, che può anche contribuire a tagliare le emissioni di C . I progetti nel campo della guida automatizzata sono
stati interrotti perché non era ancora disponibile una tecnologia affidabile. «La situazione sta peraltro cambiando notevolmente grazie ai rapidi sviluppi negli Stati niti e in Cina», spiega erkle.
«Le FFS stanno sfruttando le opportunit di automazione dei processi che si presentano grazie alla disponibilit di dati, alla capacit di calcolo e agli algoritmi, migliorando cos ulteriormente le operazioni ferroviarie. Nello specifico, gli algoritmi di ottimizzazione vengono utilizzati nella gestione ferroviaria», le
fa eco artin eier, portavoce FFS. Nel 2021 le FFS avrebbero esaminato la possibilit di usare l’IA nella manutenzione della rete. Con un treno speciale l’ispezione manuale delle rotaie potrebbe presto diventare superflua, dato che le telecamere forniscono i dati necessari, che poi vengono analizzati con l’ausilio dell’intelligenza artificiale.
Prevedere le criticità
In futuro, l’intelligenza artificiale analizzer anche gli ingorghi sulle nostre
strade e produrr previsioni. Con questo obiettivo, il CS sta attualmente addestrando uno strumento IA utilizzando i dati del servizio di informazione sul traffico Viasuisse, come spiega Eric oreau. Il responsabile dei servizi digitali del CS spiega che, in ultima analisi, un’applicazione dovrebbe indicare all’utente se conviene partire subito oppure aspettare qualche minuto in più. «Non è detto che il traffico sia sempre congestionato venerd alle cinque di sera. Per poterlo prevedere meglio, vengono presi in considerazione i dati storici sul traffico, ma anche le condizioni meteorologiche del momento, il calendario delle vacanze o persino i grandi eventi. E in futuro, forse, anche il flusso del traffico in tempo reale potrebbe essere incorporato nell’IA», dice ancora oreau. na prima versione dell’applicazione per le previsioni del traffico do -
vrebbe essere gi disponibile a partire dall’anno prossimo.
uel che è certo è che da alcuni mesi la tecnologia rivoluzionaria dell’intelligenza artificiale sta entrando nella nostra vita con incredibile veemenza, dando adito sia a grandi speranze che a grandi paure. Eppure tutti noi usiamo l’intelligenza artificiale da molto tempo, ad esempio quando Netfli ci suggerisce una nuova serie in base alle nostre abitudini di utilizzo o quando parliamo con Ale a di Google o Siri di Apple. ueste forme deboli vedi riquadro di IA hanno vissuto il loro primo grande momento 26 anni fa, quando il computer Deep Blue sconfisse il campione mondiale di scacchi Garri asparov. Con il chatbot ChatGP o i generatori di immagini come id ourne , alla fine del 2022 è stato raggiunto il traguardo successivo, la cosiddetta IA generativa.
Tre tipi di intelligenza artificiale
Si distingue fra tre tipi di intelligenza artificiale. L’IA debole risolve compiti concreti e crea, ad esempio, testi e immagini. Anche le applicazioni di IA più complesse rientrano in questa categoria. Il filosofo americano John Searle la definisce «utile per verificare un’ipotesi sul pensiero indipendente, ma senza pensiero indipendente». L’IA forte è universalmente applicabile, agisce in modo indipendente e previdente. È in grado di risolvere qualsiasi compito intellettuale che un essere umano può risolvere, altrettanto bene o meglio. Tuttavia, ciò richiede una potenza di calcolo che oggi si trova solo in pochi supercomputer. La superintelligenza artificiale ha una propria coscienza e oggi appartiene al regno della fantascienza.
«Spaventosamente brava»
L’IA generativa è un tipo di intelligenza artificiale che impara dai dati per creare nuovi contenuti, come testi, immagini o musica. Rileva modelli nei dati di addestramento e li utilizza per generare in modo autonomo materiale che assomiglia a quello prodotto da esseri umani. È ampiamente utilizzata in settori come l’arte, la scrittura e la generazione di contenuti creativi.
Il testo qui sopra è stato formulato da ChatGPT in risposta ad un quesito (prompt), a scopo di semplice dimostrazione di ciò che l’IA generativa è già in grado di fare oggi. «ChatGPT è spaventosamente brava. Non siamo lontani da un’intelligenza artificiale pericolosamente potente», ha dichiarato Elon Musk lo scorso dicembre, per poi chiedere poco dopo una pausa di riflessione insieme ad altre mille personalità per esaminarne meglio i rischi. Nel frattempo, ChatGPT è riuscita ad acquisire cento milioni di utenti nel giro di appena due mesi. In confronto, il telefono ci ha impiegato ben 75 anni.
Chance e rischi dell’intelligenza artificiale secondo ChatGPT
L’IA presenta straordinarie opportunità (…). Può rivoluzionare la medicina, migliorando diagnosi e terapie attraverso l’analisi avanzata di dati medici. Nella ricerca scientifica, può accelerare la scoperta di nuovi farmaci e soluzioni ambientali complesse. Nel settore industriale, l’automazione guidata dall’IA aumenta l’efficienza e la produzione. Tuttavia, ci sono rischi da affrontare. La crescente automazione potrebbe comportare la perdita di posti di lavoro (…). I sistemi di IA possono ereditare bias dai dati, portando a discriminazioni indesiderate. La privacy dei dati è una preoccupazione crescente, in quanto l’IA richiede enormi quantità di informazioni personali. La dipendenza eccessiva dalla tecnologia potrebbe minare le competenze umane (…). Il bilanciamento tra l’adozione dell’IA e la regolamentazione etica è fondamentale (…). La collaborazione internazionale è essenziale per gestire le sfide globali legate all’IA e per sfruttarne appieno il potenziale.
Fonte: ChatGPT
Prompt: Quali sono le opportunità e i rischi dell’IA per l’umanità?
«Sarà lo sbarco sulla Luna del 21° secolo»
Come definirebbe l’intelligenza?
Pascal Kaufmann: Il mio pensatore di riferimento è lo psicologo svizzero Jean Piaget. Secondo lui, noi esseri umani abbiamo tre cervelli.
Il più potente di questi è il nostro patrimonio genetico. Fin dalla nascita molti animali mostrano un ricco repertorio comportamentale: sanno nuotare, correre, nutrirsi o cacciare, noi umani possiamo respirare fin dalla nascita senza che ci venga insegnato. Il secondo cervello è la cultura in cui cresciamo, tutto ciò che gli esseri umani hanno creato e che noi trasmettiamo ai nostri figli. Il terzo cervello è quello che in effetti si trova tra le orecchie. Secondo Jean Piaget, abbiamo bisogno di intelligenza solo quando tutti e tre i cervelli non sanno più che pesci pigliare. Quindi l’intelligenza è ciò di cui abbiamo bisogno quando non sappiamo più cosa fare, ad esempio in una situazione completamente sconosciuta.
Come si spiega il clamore suscitato dall’IA?
È davvero una novità straordinaria, probabilmente la più grande di sempre. Centinaia di milioni di persone in tutto il mondo possono ora intuire cosa potrebbe davvero essere l’intelligenza artificiale un giorno. ChatGPT ci aiuta a farcene un’idea.
Così non si tratta ancora di IA vera e propria?
No, ChatGPT raccoglie sistematicamente l’intelligenza umana da internet, la conserva, per così dire, nei computer e poi la riemette in nuove combinazioni attraverso i dialoghi. In definitiva, i chatbot non sono molto diversi da impressionanti calcolatrici tascabili. Tuttavia, questa macchina non sa cosa sta scrivendo, non ha autonomia né intelligenza per reagire alle novità. ChatGPT è comunque molto impressionante e abbiamo un disperato bisogno di questa tecnologia. Ma ciò che la scienza ha sempre cercato è un’in-
telligenza artificiale simile a quella umana. Qualcosa che sia curioso come un essere umano, che progetti cose nuove e che aiuti a risolvere i grandi problemi dell’umanità. Qualcosa dunque che sia diverso dalla tecnologia puramente reattiva di una rete di calcolatori.
Quando riusciremo a ottenere questa intelligenza di livello umano?
Noi del Mindfire Group ci siamo posti l’obiettivo di raggiungerla entro il 2029. Se non ci riusciremo noi, probabilmente ci riuscirà qualcun altro. In questo decennio si raggiungeranno enormi risultati nel campo dell’intelligenza artificiale e si deciderà la corsa all’intelligenza artificiale. Sarà lo sbarco sulla Luna del 21° secolo.
E una volta conquistata, che cosa faremo con l’IA?
Possiamo creare un’età dell’oro, il paradiso in terra, per così dire. I problemi creati dall’uomo potrebbero essere risolti, le malattie incurabili non sarebbero più una condanna a morte, la scarsità di risorse sarebbe un ricordo del passato, i grandi misteri della scienza potrebbero essere risolti. Andremmo a lavorare solo se lo desideriamo, perché le macchine lo farebbero al posto nostro, potendo svolgere la maggior parte del lavoro in modo molto più efficiente ed economico.
È molto difficile da immaginare…
È vero. Ma qualche centinaio di anni fa nessuno avrebbe immaginato che le persone avrebbero dovuto lavorare solo otto ore al giorno. Tuttavia, non credo nemmeno che otto miliardi di persone si uniranno per mano e canteranno l’inno alla gioia. I nostri cervelli, che si sono evoluti nel corso di milioni di anni, non sono progettati per risolvere complessi problemi astratti di ma-
Il neuroscienziato e imprenditore tecnologico Pascal Kaufmann è una delle menti più brillanti nel campo dell’intelligenza artificiale. È convinto che l’IA scatenerà enormi cambiamenti nei prossimi anni. Nostra intervista.Intervista
Dino Nodari Foto Emanuel Freudiger
tematica o per comprendere la complessit dei processi biologici. Con i nostri cervelli antichi, probabilmente continueremo a combatterci e a creare più problemi di quanti ne siamo in grado di risolvere. Sono quindi convinto che sia necessario un aggiornamento dell’intelligenza umana, da cui possono scaturire molte cose positive. L’automazione dell’intelligenza può essere uno strumento estremamente potente che può fare molto male nelle mani sbagliate e molto bene nelle mani giuste. L’IA non deve essere dominata da
Pascal Kaufmann
Il neuroscienziato e imprenditore è il fondatore del Mindfire Group, che mira a decifrare i principi dell’intelligenza e nel voler portare l’intelligenza artificiale a livello umano.
È coinvolto in numerosi progetti e vuole rendere la Svizzera una potenza dell’IA. La rinomata rivista economica statunitense «Inc.» lo definisce, insieme a Elon Musk e Stephen Hawking, come una delle voci principali per una nuova comprensione dell’intelligenza.
regimi dittatoriali o da grandi aziende tecnologiche, ma deve esistere una terza via, ovvero costruire l’IA per gli esseri umani una grande opportunit per la Svizzera e l’Europa.
Lei è cofondatore e presidente del consiglio di amministrazione di AlpineAI, che ha appena lanciato SwissGPT. Quali obiettivi avete? uando alla fine dell’anno scorso è iniziato il clamore intorno a ChatGP , indfire ha invitato a urigo i principali ricercatori europei. La mag-
gior parte di loro è rimasta sorpresa di quanto gli Stati Uniti siano avanti nel campo della tecnologia GPT e della rapidità con cui le persone di tutto il mondo utilizzano questa tecnologia. Sulla base di questo incontro, è stato deciso di sviluppare come risposta SwissGPT. Dietro a questo progetto c’è la nuova società svizzera AlpineAI, che ha l’obiettivo di comprendere e applicare questa tecnologia e non semplicemente di acquistarla dagli Stati Uniti. Ricercatori svizzeri ed europei sono stati coinvolti in molte importanti scoperte statunitensi senza trarne alcun vantaggio commerciale. Noi vogliamo e dobbiamo cambiare questa situazione.
SwissGPT è quindi un’alternativa a ChatGPT?
SwissGPT si concentra sull’utilizzo all’interno di aziende in cui esiste un know-how critico che deve essere protetto. SwissGPT non raccoglie illegalmente dati arbitrari, ma pone molta enfasi sulla tracciabilità e sulla conformità agli standard di regolamentazione dell’intelligenza artificiale. Possiamo personalizzare il prodotto per soddisfare i più recenti requisiti normativi e consentire alle aziende di gestire e controllare completamente il proprio GPT aziendale.
Quanto è importante avere la Svizzera come sede?
Con l’IA ci sono in ballo molti soldi, per questo motivo le aziende e i governi sono interessati e vogliono costituire dei monopoli. L’IA influenza anche la cultura, definendo quali contenuti vengono mostrati e quali no, cosa è giusto e cosa è sbagliato. In ChatGPT, questa è la cultura di persone prevalentemente bianche della Silicon Valley. Nella neutrale Svizzera, siamo abituati a riunire persone intelligenti per trovare soluzioni. Proprio perché siamo piccoli dobbiamo trovare altri modi per competere in un mercato globale. La ricerca qui è eccellente perché attiriamo talenti da tutto il mondo grazie alla qualità della vita, alle infrastrutture e alle buone scuole. Non è quindi un caso che Google, Microsoft, Meta, IBM e molti altri abbiano centri di ricerca in Svizzera. Non dobbiamo lasciare ad altri la commercializzazione di queste conoscenze. Il vecchio continente, e la Svizzera in particolare, potrebbero tornare a svolgere un ruolo importante: sviluppare un’intelligenza artificiale simile a quella umana, a beneficio dell’uomo.
In quale settore sentiremo per la prima volta i progressi dell’IA?
Probabilmente sarà la ricerca d’avanguardia. Finora i ricercatori hanno trascorso decenni ad analizzare le proteine e a studiare le strutture cristalline. Intere carriere di ricerca sono state dedicate in parte ad un lungo, costante e diligente lavoro ripetitivo. In futuro, questo lavoro
potrebbe richiedere pochi secondi: l’uomo pone le domande, la macchina le risolve.
E per quanto riguarda la mobilità? La mobilità sarà estremamente modificata e semplificata dall’intelligenza artificiale e dai veicoli a guida autonoma. Se un giorno non dovessimo più guidare noi stessi, potremmo risparmiare molto tempo. I veicoli sarebbero disponibili 24 ore su 24. Credo anche che in futuro molte cose saranno regolate con i droni. Tuttavia, prima che i veicoli a guida autonoma diventino realtà, saranno necessari progressi significativi nel campo dell’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale è quindi un prerequisito per la guida autonoma?
Sì, per come si presenta ora, ha bisogno dell’intelligenza umana. Forse vedremo i veicoli autonomi prima in aria con i droni, poi su rotaia e solo alla fine circoleranno le auto. Immaginerei piuttosto auto telecomandate gestite da persone che prestano un servizio, ad esempio, il tassista che controlla l’auto del cliente dal computer a casa.
Elon Musk ha detto che l’IA è più pericolosa delle bombe nucleari. È d’accordo?
Si tratta del tipico marketing statunitense. Se si vuole generare attenzione, spesso si gioca con le paure e gli scenari catastrofici. Noi esseri umani abbiamo in genere paura di cose che non capiamo. La maggior parte degli esperti di IA, che conoscono lo stato degli algoritmi odierni, non teme gli sviluppi futuri dell’IA. Dopo tutto, costruiamo escavatori che possono scavare grandi buche, ma non ne abbiamo paura. Un escavatore scava la buca esattamente dove gli diciamo di farlo, ed è esattamente lo stesso con l’IA. Non costruiamo il libero arbitrio e l’autonomia degli escavatori e non lo facciamo nemmeno con l’IA. Se creassimo una nuova specie molto più intelligente e forte di noi, allora avremmo davvero un problema. Ma credo piuttosto che l’essere umano crescerà e si evolverà insieme alla tecnologia.
Pascal Kaufmann ritiene che per i veicoli autonomi siano ancora necessari progressi significativi nell’intelligenza artificiale.
… e poi venne ChatGPT
L’intelligenza artificiale sta invadendo molti ambiti della nostra vita: dalla redazione di testi alla creazione di immagini, le sue applicazioni sembrano infinite, e siamo solo agli inizi. Alcune cifre di un’innovazione disruptiva.
25 400
La percentuale delle imprese che puntano sull’IA per far fronte alla carenza di forza lavoro qualificata ed ottimizzare flussi e processi operativi. È quanto emerge da uno studio realizzato da IBM.
milioni di lavoratori al mondo potrebbero essere sostituiti con l’avvento dell’IA, secondo McKinsey. Viceversa la nuova tecnologia prometterebbe di creare circa 100 milioni di nuovi posti di lavoro.
100 000
dollari al giorno, ossia 3 milioni di dollari al mese, ecco quanto costa far funzionare ChatGPT. Ciò corrisponde a 0,0003 dollari per ogni parola generata.
miliardi di dollari, questo l’aumento annuo di produttività ottenibile con gli strumenti delI’IA. Lo si evince da un’analisi della società di consulenza americana McKinsey.
personalità del mondo tecnologico, fra cui Elon Musk (Tesla) e Steve Wozniak (Apple), hanno firmato una lettera aperta chiedendo una pausa di almeno sei mesi nello sviluppo di sistemi IA avanzati per stabilire standard di sicurezza condivisi e valutarne i potenziali rischi e benefici.
4,4 1000 570
gigabyte la mole di dati di testo che costituiscono la base di ChatGPT, pari a circa 28 miliardi di parole. A confronto: le 315 versioni linguistiche dell’enciclopedia online Wikipedia totalizzano circa 20 miliardi di termini. Fatto curioso: il chatbot è sempre più poliglotta. In pochi mesi ha autoappreso 120 lingue naturali.
Fonte: Forbes, McKinsey, Tages-Anzeiger, Tooltester, WikipediaDALLADISPONIBILESOLO BRADFORD
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Mobilità
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Visualizzazione 3D
naturale a 360° con tecnologia virtuale Il visore VR, dotato di sistema di tracciamento, riconosce costantemente la posizione e l’orientamento grazie ai movimenti della testa del pilota. Il software genera in tempo reale le corrispondenti prospettive per il pilota. Questo gli dà la sensazione di trovarsi in un ambiente naturale permettendogli di guardare dove vuole andare. Scenari di esercitazione realistici ad alta risoluzione consentono di eseguire le manovre con una grande precisione.
Il rivoluzionario di Sciaffusa
Quando si tratta di simulatori di elicotteri, la start up svizzera Loft Dynamics fa parlare di sé. Il fondatore Fabi Riesen punta tutto sugli occhiali VR, un software realistico come mai prima d’ora che suscita molto scalpore nel settore.
L’elicottero decolla da Berna-Belp. I suoi movimenti sono facili da percepire. Dapprima viene impostato il pilota automatico, poi l’istruttore di volo mi cede i pedali. Devono essere azionati contemporaneamente e con delicatezza, affinché l’Airbus H125, conosciuto come Écureuil, voli diritto. Ciò che sembra semplice non è così evidente da mettere in pratica. Quindi mi passa il comando del Cyclic, come viene chiamato il joystick. Invece di virare a destra, come richiesto dall’istruttore, l’elicottero gira attorno al proprio asse e s’inclina troppo forte a destra. Nella realtà, lo schianto sarebbe stato inevitabile. La sottoscritta giornalista, invece, siede ancora indenne nel simulatore dell’Airbus H125 con gli occhiali VR sul naso. Ci troviamo nella zona industriale di Dübendorf. Da qui, la start up svizzera Loft Dynamics si appresta a rivoluzionare il mondo dei simulatori di elicotteri.
Realistico come mai prima d’ora
L’azienda sembra essere sulla strada giusta, dato che il suo prodotto è finora l’unico simulatore di volo al mondo con occhiali per la realtà virtuale ad essere stato certificato da un’importante autorità per la sicurezza aerea, nello specifico la European Union Aviation Safety Agency (EASA).
«Adesso vogliamo espanderci negli USA. La procedura di autorizzazione presso la Federal Aviation Agency (FAA) è in corso», riferisce Fabi Riesen. Il 49enne sciaffusano è la mente della ditta. La canadese Blackcomb Helicopters utilizza già i simulatori «made in Dübendorf». Quest’azienda è,
tra l’altro leader per le escursioni in elicottero in alcune regioni del vasto paese d’oltratlantico. I piloti della Blackcomb Helicopters si esercitano appositamente sui simulatori svizzeri per i voli in montagna e sulla costa. Gli scenari personalizzabili, a seconda dell’impiego, dagli equipaggi d’elicotteri, sono uno dei grandi vantaggi dei simulatori della Loft Dynamics. I piloti dei pompieri possono esercitarsi nei voli antincendio, mentre quelli del soccorso aereo nell’atterraggio notturno sugli edifici in città. Chi si siede nell’Airbus H125 o nel Robinson R22 sperimenta l’impatto delle luci e delle ombre nel cockpit come se stesse realmente volando. Grazie alla visione tridimensionale, gli oggetti che i piloti vedono non rimangono fissi, ma cambiano e diventano più grandi a seconda che l’elicottero passi accanto o sopra di loro. Grazie ad una piattaforma di movimento con sei diversi livelli di oscillazione, che corrispondono ad un volo tranquillo fino ad uno con turbolenze, la simulazione è molto realistica. Pure il peso del velivolo, ad esempio per il trasporto di carichi, come anche il bilanciamento per il volo dinamico lungo pendii scoscesi, possono essere regolati individualmente. Si potrebbe addirittura percepire l’asfalto toccando terra, spiega un pilota americano esperto.
Tutte cose che finora i simulatori di volo non potevano offrire, per il loro grado di realismo generalmente troppo basso. Inoltre, costando un’enormità – circa venti milioni di franchi – sono disponibili solo in quantità limitata e necessitano di molto spazio. Quelli di Loft Dynamics, co-
Testo Juliane Lutz Foto Linda Pollaristituiti da repliche fedeli alle originali cabine di pilotaggio, piattaforma e occhiali VR, sono dieci volte più piccoli e circa venti volte più convenienti. Grazie a loro, il tempo di esercitazione in aria viene ridotto del 60%, il che riduce ulteriormente i costi e le emissioni di sostanze inquinanti.
Tutto è cominciato in salotto
«Quando nel 2014 gli occhiali per la realtà virtuale arrivarono sul mercato, pensai subito che avessero il potenziale di rivoluzionare l’addestramento al simulatore», racconta l’amante del volo, che possiede una licenza di pilota privato e sta
facendo la licenza per l’elicottero. Conosceva quindi per esperienza diretta le lacune dei dispositivi di esercitazione convenzionali. Anche degli apparecchi di simulazione, poiché da studente ne aveva costruito uno per le ferrovie. Aveva iniziato a fare degli esperimenti nel salotto. Oggi, presentando l’azienda, è solito mostrare una foto del modello originale: un gigantesco congegno sistemato fra il tavolo e il divano. Poi nel 2016, mentre lavorava ancora presso la Cisco Systems, aveva fondato la società VRM Switzerland e costruito i primi prototipi. Già nel 2018 avevano bussato alla porta collaboratori dell’EASA, che erano alla ricerca di nuovi e migliori simulatori e avevano sentito parlare della ditta svizzera, che oggi ha 53 dipendenti. Tutto viene sviluppato e assemblato a Dübendorf. All’anno si producono tra 25 e 35 simulatori per una clientela internazionale, scuole di volo, corpi di polizia e compagnie di trasporto in elicottero come Air Zermatt. Nel 2022 alcuni finanziatori USA hanno investito 20 milioni di dollari nella start up, e la società è stata ribattezzata Loft Dynamics.
Quel qualcosa in più
Alla domanda su come sia possibile che nessun altro abbia provato a costruire un simulatore che utilizzi gli occhiali VR, Riesen risponde: «Da un lato, le maggiori aziende del settore che avrebbero avuto i mezzi per farlo non volevano investire in un’innovazione più economica che danneggiasse il loro attuale modello di business». D’altro canto in Europa ci sarebbero stati innumerevoli progetti per costruire simulatori di volo usando occhiali VR, software e sistema di guida. «Tuttavia, prima del nostro, non è stato realizzato alcun prodotto che piacesse ai piloti professionisti e fosse riconosciuto dall’EASA». Alla maggior parte mancava quel qualcosa in più. Invece l’instancabile inventore e il suo team hanno sfoderato la creatività e soprattutto la perseveranza necessaria. «Finché non si sentono i pattini d’atterraggio grattare il terreno, bisogna ripetere le simulazioni numeriche finché si ottiene il risultato desiderato. È molto laborioso». E funziona solo con i collaboratori giusti. Siccome ha collaborato con le università sin dall’inizio, molti sarebbero arrivati già durante gli studi per lavorare al progetto e sarebbero rimasti dopo la tesi di laurea. «Così si raggiungono le forze migliori, che mostrano di aver talento e determinazione», afferma il patron appassionato di sport. Ovviamente hanno anche commesso molti errori, ma il «fail fast» è una parte importante della cultura aziendale. «Quando qualcosa non funzionava, abbiamo analizzato il problema, tratto le debite conclusioni e quindi deciso sul da farsi. Dire semplicemente no e arrendersi, qui da noi non esiste», conclude Fabi Riesen.
Lo show della Due Cavalli
uest’estate, il Giura ha fatto da sfondo al 24 Raduno mondiale 2CV. Con 3500 veicoli e 15 000 visitatori, è stata confermata tutta la popolarit della mitica Citro n. Nostro reportage fra gli amici dell’icona francese.
utti gli appassionati lo aspettavano con grande impazienza. Il 24 Raduno mondiale 2CV, inizialmente previsto nell’estate del 2021, aveva dovuto essere rinviato a causa del Covid. algrado il tempo uggioso di questo mercoled di luglio, sono state tante le persone accorse nel Giura, tra Courrendlin e Vicques, per prendere parte al più grande incontro di auto d’epoca d’Europa. Provenienti da 35 nazioni, alcuni hanno percorso migliaia di chilometri per ritrovare altri collezionisti. Nei pressi
dell’immenso terreno di 53 ettari, preparato per l’occasione, le storiche Citro n fanno a gara per creativit e originalit , suscitando applausi e cenni di mano da parte dei visitatori. Ecco una 2CV con un dinosauro come passeggero, un’altra ha un ritratto di Coluche sul cofano, la terza è decorata con un vaso di fiori ed è tallonata da una che assomiglia ad un cubo di Rubik gigante.
Alcuni appassionati si dirigono verso il campeggio dove soggiorneranno durante il raduno, mentre altri parcheg-
giano il loro gioiellino nelle vicinanze per poi entrare a piedi nella zona recintata. Claude Hermans, vicepresidente del Comitato organizzativo di quest’edizione, gestisce l’intenso traffico, cosa piuttosto insolita per la quieta campagna giurassiana: «I francesi sono i più numerosi, seguiti da tedeschi e svizzeri. a alcuni appassionati sono venuti addirittura dall’Australia, dal Canada e dagli Stati niti. Hanno noleggiato un’auto in Europa per partecipare all’incontro», precisa ancora il volontario.
Testo ascale te lin Foto livier o elsanGiura urismo ha contribuito fortemente alla realizzazione di questo grande evento. Il direttore, Guillaume Lachat, ci racconta un aneddoto: «Abbiamo rilasciato un’attestazione alla Grecia affinché accettasse di lasciar transitare due cittadini turchi, desiderosi di partecipare al raduno con la loro Citro n». Per misurare questa febbre da 2CV, una passione che muove le folle, saliamo sulla torre d’osservazione. La grandezza del sito è davvero impressionante il campeggio accoglie la bellezza di 9000 persone. uesto villaggio effimero ricorda un po’ oodstock, con il suo spirito hippie indissolubilmente legato anche alla 2CV. Alcuni tratti si sono trasformati in piste di fango a causa delle recenti precipitazioni. Le manovre sono quindi ancor più insidiose. A pochi metri da l si sentono le istruzioni di un conducente «Sterza, sterza ancora!». Rivolgendosi alla moglie, Patrick Ciclet sta sistemando la sua creazione: una 2CV bicefala. La met blu è un modello degli anni Cinquanta, con il cofano a piccole ondulazioni e le porte che s’aprono in avanti. uella rossa invece è la 2CV degli anni Novanta, da 29 CV e con il suo cofano a grandi ondulazioni. Il francese, venuto
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Proteggere il proprio gioiellino
In genere un’auto d’epoca ha un posto particolare nel cuore del suo proprietario ed è molto più di un semplice mezzo di trasporto. Nonostante abbia un valore sentimentale inestimabile e comporti spesso un grosso investimento finanziario, è possibile proteggerla in maniera ottimale con l’assicurazione veicolo storico del TCS. Oltre alla copertura per le veterane quali la 2CV, il TCS offre soluzioni assicurative fatte su misura per praticamente tutti i tipi di veicoli: dalle automobili, termiche ed elettriche, ai furgoni, moto e scooter, passando per i camper e autocaravan. tcs.ch/veicoli
dall’Alta Savoia, non ha contato le ore che ci sono volute per costruire questa sua automobile originale: «Ho preso ispirazione da un veicolo ordinato dai pompieri nel Var per facilitare i loro interventi. Se proprio devo fare una stima, dirò che ci avrò lavorato 700 ore».
Più di un’automobile, una vera e propria arte di vivere Alcuni fan della 2CV si recano al mercatino delle pulci per scovare dei pezzi di ricambio. Nella grande tenda, André ontandon è indaffarato al bar. uesto sessantenne venuto da outier non poteva mancare all’appuntamento: «Partecipo agli incontri mondiali da quando avevo vent’anni. Almeno per una volta il tragitto è stato breve». Come molti appassionati vede la 2CV come un’arte di vivere, che spesso va di pari passo con il viaggio. La sua Citro n, trasformata in veicolo pubblicitario per rangina, è posteggiata nelle vicinanze. Le bandiere dei paesi partecipanti decorano la tenda, in cui s’incontrano le differenti generazioni. Si sentono regolarmente dei colpi di clacson. La 2CV, nata nel 1948 come vettura popolare, accessibile e di facile manutenzione, s’è guadagnata un posto nel cuore della gente.
Il campeggio effimero del Raduno mondiale ha accolto 9000 persone in una bella atmosfera festivaliera.Anche il direttore di Giura Turismo, Guillaume Lachat, si è dato alla 2CV per accogliere i numerosi partecipanti.
«Ogni chiamata apre un mondo tutto nuovo»
L’attivit nel Contact Center del CS richiede doti ben definite: saper ascoltare, dialogare con garbo ed informare l’interlocutore con competenza. Essere paziente senza perdere tempo inutilmente. Avere empatia pur mantenendo la necessaria distanza professionale. Rimanere calmi quando si ha a che fare con persone alterate o stressate. Ed ovviamente conoscere perfettamente i prodotti e servizi del CS.
Sono compiti impegnativi che la quarantunenne assolve con entusiasmo, mettendoci tutta sé stessa. Per iriam raffa più di un lavoro è una vocazione. «Comunicare con la clientela mi corrisponde, amo aiutare le persone», afferma la bernese, madre di una famiglia allargata con 3 figli. Ha imparato a
gestire i rapporti con la clientela lavorando nella gastronomia e vendita. Da due anni, armata di cuffie, assiste i soci, attuali e potenziali, rispondendo a domande e questioni concernenti l’affiliazione e l’offerta di servizi del maggior club della mobilit svizzero.
Atmosfera familiare
gni giorno svolge fino ad 80 telefonate. Benché ne senta soltanto la voce, fa la conoscenza della persona dall’altra parte: « gni chiamata è unica, apre un mondo tutto nuovo, non so mai cosa mi aspetta. Alcuni hanno una domanda precisa a cui posso rispondere subito. Altri vogliono parlare, cercano uno scambio umano, scherzano, a volte si mostrano emozionali o persino tristi».
iriam raffa fa parte di un team di 110 consulenti addetti alla clientela del Centro di contatto del CS che, presso le due sedi di Vernier GE e stermundigen BE , accolgono un numero impressionante di chiamate: mezzo milione all’anno! Vi si aggiungono 300000 lettere, e-mail, live-chats e messaggi inviati tramite hatsapp e modulo eb.
Nonostante quest’enorme mole di lavoro, l’aspetto umano resta fondamentale, anche in seno all’equipe come tiene a sottolineare: «Con i colleghi ci sentiamo come una famiglia, chiediamo consiglio, ci sosteniamo a vicenda e condividiamo le esperienze fatte. n tale spirito di squadra è eccezionale, non ho mai sperimentato qualcosa di paragonabile altrove», dichiara sorridente. dg
Miriam Traffa (41) risponde ad un’ottantina di chiamate al giorno. Lo fa con piacere, lieta di essere di aiuto. Emanuel Freudigeririam raffa è una delle operatrici che rispondono alle telefonate dei soci CS in cerca di informazioni o assistenza.
Autostrada che vai, code che trovi
Davanti al tunnel del San Gottardo oppure oltreconfine: ad ogni esodo e controesodo, sulle grandi rotte vacanziere si verificano colonne. Ci vuole quindi pazienza, ma mai come in Cina, dove nel 2010 gli automobilisti sono rimasti bloccati in uno dei più mostruosi ingorghi di sempre.
10
giorni, tanti ce ne sono voluti per poter smaltire il mega serpentone formatosi nell’agosto del 2010 sull’autostrada che collega Pechino al ibet. Il traffico andò completamente in tilt, con migliaia di viaggiatori imbottigliati nei loro veicoli in attesa che l’ingorgo si dissolvesse.
39 863
Le ore di coda sulle strade nazionali registrate in totale nel 2022, il valore più alto in assoluto per la rete viaria svizzera 22,7 rispetto al 2021 .
85
percento: la congestione della rete è responsabile di gran parte delle code. Il dato evidenzia che in certi punti critici basta una piccola perturbazione a provocare grossi disagi, fra strozzature e travasi di traffico.
6,7
percento, questo l’aumento del traffico sulle strade nazionali nel 2022, per una percorrenza complessiva di 29,3 miliardi di veicoli-chilometro.
176 km di colonna, la più lunga su un’autostrada entrata nel Guinness dei Primati: era il 1980 e si creò sulla Lione Parigi per una serie di incidenti durante un rientro dalle ferie invernali.
156
14 036
ore, ovvero poco più di un terzo del tempo trascorso in coda in Svizzera nel 2022, erano attribuibili a spostamenti nel tempo libero quasi altrettante per il traffico pendolare dei lavoratori.
le ore di coda rilevate a Londra l’anno scorso da Inri , fornitore a livello internazionale di informazioni sul traffico e servizi per gli automobilisti. Nel confronto, che comprende oltre mille citt , Londra è tallonata da Chicago 155 , seguita da Parigi 138 .
Non scordiamo la mobilità!
La campagna elettorale batte il pieno e tornano alla ribalta le tematiche che maggiormente preoccupano i cittadini: costo della vita, pensioni, energia e immigrazione. I partiti e tutte le candidate e i candidati presentano i loro slogan, punti di vista, avanzano proposte e postulati. Ed è giusto cos , perché gli elettori devono potersi fare un’idea precisa di chi intende rappresentarli. uttavia v’è un tema a mio avviso centrale ma troppo poco affrontato, ovvero la mobilit . Che pure costituisce una base fondamentale del benessere della Svizzera: senza una mobilit funzionante un paese di pendolari come il nostro si ferma. Senza libert di movimento, la nostra societ e la nostra economia crollerebbero rovinosamente.
Siamo fortunati di disporre di una rete di trasporti, fra ferrovia e strada, ben sviluppata. fondamentale far s che sia l’una che l’altra restino efficienti. Il deragliamento del carro merci e la conseguente chiusura della galleria ferroviaria del San Gottardo lo scorso mese di agosto lo hanno riconfermato, per l’ennesima volta: abbiamo bisogno di entrambe le modalit , che devono essere mantenute in buono stato, commisurate alle esigenze, combinate ed interconnesse in maniera ottimale. Dobbiamo esserne consapevoli, anche nell’attuale dibattito sul clima. Le richieste ideologiche e dogmatiche di un trasferimento del traffico dalla gomma alla rotaia dettato e finanziato dallo Stato non sono solo illusorie, ma pure pericolose. Gi oggi le capacit hanno raggiunto una saturazione tale che basta il proverbiale granello di sabbia a creare forti disagi e ritardi dei treni. La nostra mobilit ha decisamente bisogno di ridondanza nel sistema dei trasporti, individuale e pubblico, e di complementarit fra strada e ferrovia. Possiamo raggiungere tutto ciò senza rinunciare alla sostenibilit . Basta pensare agli enormi progressi tecnologici che si stanno compiendo nel trasporto su strada, sia a livello di motorizzazioni che di automazione ed integrazione. La ferrovia farebbe bene a prenderne spunto: l’industria automobilistica sta investendo miliardi in alternative pulite ed efficienti alle propulsioni convenzionali, i ta i autonomi, cioè senza conducente, stanno gi girando nelle citt della costa occidentale degli Stati niti e hanno il potenziale di far sfumare i confini fra trasporto pubblico e privato. Le compagnie aeree hanno a loro volta capito che devono reinventarsi e che il loro tradizionale modus operandi è ormai obsoleto. La Svizzera può fare a meno di scontri ideologici e tattiche di stallo. Il paese ha bisogno, più che mai, di apertura, lungimiranza, buon senso e pragmatismo, soprattutto quando è in ballo la nostra mobilit . Partiti e candidati sono invitati a comunicare chiaramente alle elettrici ed agli elettori dove si posizionano a riguardo.
«La nostra mobilità ha decisamente bisogno di ridondanza nel sistema dei trasporti, individuale e pubblico, e di complementarietà fra strada e ferrovia»
Peter Goetschi, presidente centrale TCS
Tecnica
Canyon, visita alla sede del produttore tedesco di biciclette di successo | Renault Trafic SpaceNomad: un camper per tutti ? | Hyundai Ioniq 6, test della berlina elettrica
Reto Blättler, responsabile di progetto Pneumatici, Touring Club Svizzero
Il TCS si impegna per la maggiore sicurezza di tutte le persone in Svizzera, controllando ad esempio ogni anno la qualità e la tenuta di pneumatici estivi e invernali. Questo e molto altro è possibile grazie al Suo societariato.
club.tcs.ch/il-nostro-impegno
«Grazie per permetterci di testare pneumatici da 50 anni.»
A ruote spiegate
500 biciclette escono ogni giorno dalle fucine Canyon. E il produttore tedesco ha piani ambiziosi: conseguire
Karl-Tesche-Strasse 12 a Coblenza, è a questo indirizzo che gli archimedi pitagorici della Canyon Bicycles GmbH sperimentano con geometrie, materiali e tecnologie sofisticate. In totale, sono
K1400 i dipendenti occupati presso la sede appena inaugurata. Nel 2022 la società ha conseguito un fatturato di 640 milioni di franchi svizzeri con la vendita diretta in oltre un centinaio di paesi. Canyon si è affermato come uno dei marchi bici più innovativi e influenti del segmento premium. Secondo il CEO Nicolas de Ros Wallace, punta ad una cifra d’affari di un miliardo di euro entro il 2025 facendo leva su un marketing aggressivo. Canyon è già oggi numero 1 per gli acquisti online con consegna agli
utenti finali in Germania se non a livello internazionale. Negli ultimi cinque anni ha registrato tassi di crescita annua di oltre il 30%.
Anni di gestazione
Nell’edificio principale lo staff creativo sta lavorando sui nuovi modelli di tutte le categorie, dalle bici da corsa alle urban bike. Canyon progetta da zero telai e forcelle, che fa produrre in Asia, e li completa con componenti di alta qualità, pneumatici, cambi, freni o cas-
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un fatturato di un miliardo di euro entro il 2025. Ma dalla prima bozza al tecnografo ai test in laboratorio, la nascita di una bici top di gamma richiede anni. Un sopralluogo al quartier generale nuovo di zecca di Coblenza.
Testo e foto Felix Maurhofer
sette di vari fornitori. Patrick Schmidt, responsabile dello sviluppo di e-mtb, ci racconta che dall’idea e primo concept fino alla commercializzazione di un nuovo prodotto ci vogliono circa due anni: «La sfida è cercare di capire oggi quali saranno domani le richieste dei clienti». Ovvero sapere anticipare che tipo di due ruote desidereranno guidare e tenerne conto a mano a mano che i progetti vanno prendendo forma.
Preziose fonti sono, in tal senso, i vari riscontri provenienti da un lato dal mondo delle competizioni e dall’altro dall’impressionante showroom annesso alla sede. Qui, una ventina di consulenti accolgono i visitatori presentando uno spaccato del design, della tecnologia e delle innovazioni della casa. Ascoltano attentamente e trasmettono al reparto di sviluppo reazioni e suggerimenti raccolti durante i giri di prova e nei contatti a tu per tu con il pubblico.
L’ispirazione vien pedalando Per poter sviluppare una bici eccellente occorre conoscerla affondo ed usarla. In genere i progettisti sono dei ciclisti avidi che mettono a frutto la loro passione al tavolo da disegno. Patrick Schmidt è convinto che «è dalla pratica che arrivano le idee migliori». Aggiunge che per le elettriche lo sviluppo viene dettato dai costruttori dei motori, nello specifico Bosch, Shimano e Fazua. Le e-bike vengono cioè costruite intorno alla propulsione che andrà ad equipaggiarle. I product manager sottopongono le nuove proposte ad una commissione; giudicate
positive, si passa alla prototipazione. Secondo Patrick Schmidt, l’economia circolare, vieppiù importante, sarebbe già oggi ben integrata nei processi produttivi. Oltre alla telaistica, al design e ai componenti, in Canyon tutto ruoterebbe intorno alla sicurezza, a materiali innovativi come il titanio nonché alla connettività, campo questo che offrirebbe un grande potenziale. Si tratterebbe cioè di far comunicare meglio la bici con gli altri veicoli ed utenti della strada. A tal scopo è stata avviata una collaborazione con Autotalks, pioniere esperto in tecnologie V2X (Vehicle-toEverything) per lo sviluppo di una soluzione ad hoc, volta a ridurre gli incidenti ed aumentare la sicurezza globale del ciclista nel traffico. Canyon vuole avere voce in capitolo anche per quanto riguarda l’infrastruttura e si impegna attivamente per la realizzazione di percorsi ciclabili sicuri. All’interno del portafoglio di prodotti, il focus di sviluppo sarebbe sulle e-mountainbike, le city bike elettriche e le gravel.
Rigorosi test di qualità
Prima di entrare in produzione di serie, i prototipi devono essere accuratamente testati. In questa fase la stampa 3D svolge un ruolo decisivo. Permette infatti di creare con amido di mais interi componenti per sperimentarne il fun-
zionamento e, ove opportuno, modificarli. Canyon attribuisce priorità assoluta alla qualità ed affidabilità delle sue bici. Per il controllo qualità dispone di un proprio attrezzatissimo laboratorio affidato a dieci specialisti. Uno di loro, Dennis Halter, sta giusto eseguendo la scansione 3D di una forcella in carbonio, metodo che consente la misurazione con una precisione al centesimo di millimetro. Accanto a questa postazione vediamo un grande tomografo computerizzato per l’ispezione dei pezzi a raggi X.
Dal 2012, i prototipi, ma anche modelli di serie, vengono testati sistematicamente per individuare eventuali difetti e debolezze. Enormi forze entrano in azione nel laboratorio dinamico: telai e forcelle soprattutto, le strutture por-
tanti, sono sottoposti a diversi cicli di carico: «Da un lato ci sono norme vincolanti da rispettare, ma i nostri stress test vanno ben al di là degli standard richiesti», spiega il tecnologo dei materiali. Se un campione non resiste alle sollecitazioni, si procede ad un’analisi dettagliata del materiale. Al microscopio è ad esempio possibile verificare se le fibre di carbonio sono allineate in modo ordinato. Il laboratorio ha altresì un’officina per produrre pezzi ed elementi sperimentali quali motori fittizi per e-bike.
Produzione snella
Il nuovo stabilimento produttivo di Canyon si trova in zona Rübenach non lontano dalla centrale di Coblenza. Nei vasti capannoni 400 collaboratori, che operano in due turni, montano circa
500 bici prodotte al giorno, ci spiega l’ingegnere meccanico e responsabile della produzione Johannes Welpinghus. Prima dell’assemblaggio, la merce in entrata viene controllata, ogni articolo inventariato in forma digitale e quindi depositato in magazzino. Negli altissimi scaffali troverebbero posto fino a 80 mila unità.
Le bici vengono prodotte con flessibilità in base agli ordinativi o previsioni di vendita. Una bike da corsa si compone di circa 80 parti, un’elettrica ne ha duecento. Vengono assemblate pezzo per pezzo alla catena di montaggio secondo dettagliate istruzioni digitali. Le proce-
dure verrebbero regolarmente riviste e perfezionate per garantire elevati livelli di qualità, spiega l’ingegnere. Un meccanico effettua poi il controllo finale della bici assemblata, la regolazione più precisa e il serraggio della viteria. Per la spedizione le bici vengono imballate in appositi scatoloni di cartone.
Dopo il nostro factory tour capiamo perché ci vuole tanto tempo per sviluppare una nuova bici, che in fondo è un congegno semplice. E ancor più per poterla produrre in serie. La storia di Canyon inizia nel 1985 quando i fratelli Roman e Franc Arnold fondano un piccolo negozio di vendita diretta di bici ed accessori. Diventa Canyon Bicycles GmbH nel 2002 e da allora registra una costante espansione. Oggi propone una gamma completa di bici di alta qualità. Il marchio si impegna poi con successo nello sport professionistico, e sono numerosi gli atleti di calibro internazionale che collaborano con il marchio di Coblenza. Citiamo, fra tutti, l’asso di mtb e trial austriaco Fabio Wibmer che esegue le sue folli acrobazie in sella ad una Canyon, e il neo campione di ciclismo su strada Mathieu van der Poel.
TCS assicurazione bici
Un prodotto ideale anche per le migliori bici
Le biciclette di qualità come le Canyon sono molto resistenti e sopravvivono solitamente ad ogni caduta. Tuttavia, se subiscono danni, ciò può costare caro al proprietario. L’assicurazione bici del TCS fornisce una protezione completa contro questi costi, infatti il TCS rimborsa fino al 100% del prezzo da nuova della due ruote in caso di furto o copre le spese di riparazione dopo un incidente fino alla somma massima assicurata (2000, 5000 o 9000 franchi). Se la bici viene fatta riparare da un partner TCS, non vi è franchigia. Per i soci del TCS ciò vale per tutte le biciclette ed e-bike della medesima economia domestica.
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Unità motrice sportiva Shimano Steps DU-E7000 con 60 Nm di coppia
Batteria rimovibile e a lunga durata Shimano da 630 Wh (autonomia fino a 120 km)
Cambio Shimano XT a 11 velocità di alta qualità Freni a disco idr. Shimano MT501, 180 mm
Forcella ammortizzata con (sospensione ad aria Rock Shox Recon (sospensione 120 mm)
Possibilità di equipaggiarla con parafanghi, portapacchi e luci
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RENAULT TRAFIC SPACENOMAD
Qui c’è posto
Basato sul Trafic ammodernato, Renault lancia il camper SpaceNomad. Questo versatile furgonato – utilizzabile anche nel quotidiano come vettura familiare –è prodotto su incarico della stessa Renault dallo specialista della trasformazione Groupe Pilote. In questo modo la clientela avrà un unico referente, la casa madre del veicolo, senza più rimpalli di responsabilità tra fabbricante e azienda trasformatrice.
Lo SpaceNomad è ottenibile in due varianti di allestimento, due lunghezze (5,08/5,48 m) e tre motorizzazioni (solo diesel). Grazie all’altezza di 1,99 m consente l’entrata in qualsiasi autosilo, favorendone l’uso quotidiano. Per quanto riguarda il campeggio, spiccano il tetto sollevabile leggero e maneggevole, l’angolo cucina completo, la doccia esterna, le varie prese USB per la ricarica, il tavolo separato per l’interno e l’esterno.
Nel processo di camperizzazione, il Groupe Pilote ripone grande importanza nell’accurata isolazione termica del Trafic. Questo migliora il clima interno, sia col freddo sia col caldo, riducendo il fabbisogno energetico. Un kit per l’altitudine rende il sistema di riscaldamento a diesel funzionante anche in ambiente alpino, dove altrimenti andrebbe impiegato il gas.
Il Trafic si rivela una vera bestia da soma. Per quanto riguarda i propulsori, sono a disposizione tre varianti a scelta: tutte basate su motore diesel da due litri, sia da 150 CV, con cambio manuale o a doppia frizione, sia da 170 CV con cambio a doppia frizione. Il cambio automatico con i suoi sei rapporti trasmette la potenza del due litri diesel con eleganza e, in modo economico, a bassi regimi. Lo schermo per l’infotainment è piccolo, ma il menu è leggibile e facilmente comprensibile.
Nella versione più lussuosa, un pannello solare garantisce ore supplementari di luce oppure il funzionamento del frigorifero. Il ventaglio dei prezzi varia dai 59 900 franchi della versione da 150 CV con cambio manuale e modello «corto» ai 70300 franchi della versione 170 CV e cambio automatico modello «lungo». dan
Lo SpaceNomad torna utile anche nell’uso quotidiano. In viaggio la versione più lunga di 40 cm Grand SpaceNomad risulta più comoda.
SCHEDA
Lu / la /a: 5,08 (5,48) / 1,95 / 1,99 m;
Peso: 2507–2525 kg; Carico utile: 503–545 kg; Carico rimorchiabile: 1630–2500 kg
Motore: 2 l turbodiesel, 150 o 170 CV (110 o 125 kW); 2WD; Consumo e CO2 (WLTP): 10,4–11,2 l/100 km, 273–293 g CO₂/km
Prezzo: da 59900 fr.
Modularità
Tetto solare opzionale
Prezzi equi
Buon isolamento termico Doccia esterna
Interni un po’ obsoleti Motorizzazioni solo diesel
Occhio all’acquisto di pneumatici
Il test CS pneumatici invernali evidenzia il grande equilibrio raggiunto da molti modelli. a val la pena informarsi bene, perché debolezze e punti di forza possono manifestarsi a seconda del profilo di utilizzo. Scelte e preferenze possono quindi cambiare.
uando si parla di pneumatici bisogna sempre tenere a mente due cose: in primo luogo, sono l’unico collegamento del veicolo con la strada, tranne in caso di incidente. In secondo luogo, sono per loro natura dei buoni svizzeri, ovvero dei maestri del compromesso. Devono infatti aderire all’asfalto il più possibile in curva e in frenata, ma per il resto devono rotolare in avanti con il minore attrito possibile. E questo è soltanto uno dei tanti requisiti contrastanti che le gomme devono soddisfare. Non c’è da stupirsi, quindi, che nelle prove svolte dal CS taluni prodotti brillino con valutazioni complessive da buone a ottime, ma perdano punti a volte notevoli in determinati criteri.
Per i costruttori di pneumatici dal 2023 è ancora più difficile emergere dal plotone. A partire da quest’anno, in effetti, l’attenzione in sede di test si concentra su due distinti pilastri: in primis la sicurezza di guida che contribuisce per il 70 al punteggio complessivo e il bilancio ambientale che va ad incidere con il 30 . I criteri ambientali riguardano la durata chilometrica, l’usura, il consumo di carburante e peso nonché la rumorosit , sostenibilit della produzione e la riciclabilit .
Per il test dei pneumatici invernali 2023 il CS ha sottoposto sedici modelli della dimensione 205 60 R16 92H adatti a piccole S V e altrettanti modelli 225 45 R17 91H per auto com-
patte ad un approfondito esame. Sette, rispettivamente quattro modelli, hanno ottenuto l’ambita menzione «molto consigliato», mentre due rispettivamente un pneumatico sono stati bocciati, risultando «non consigliati».
n esempio delle qualit talvolta molto divergenti è dato dal ormoran «Sno », nella dimensione 225 45 R17 91H. Su strade invernali conquista la nota migliore, su fondo asciutto mostra cedimenti e fallisce su fondo bagnato. Neanche il discreto bilancio ambientale gli evita l’ultimo posto.
Nella valutazione della sicurezza di guida, il Dunlop e il Bridgestone si sono aggiudicati il primo posto congiunto nella dimensione da 205, mentre il ›
pneumatico Continental si è piazzato a capolista nella misura 225. Nel bilancio ambientale, ichelin primeggia in entrambe le dimensioni.
E il primo posto in assoluto, è possibile solamente con un grande equilibrio tra tutti i criteri Lo ottengono e aequo il Dunlop inter Sport 5 e il ichelin Alpin 6 nella 205 60 R16 92H per auto come V -Roc, Renault Captur, koda amiq o Ford EcoSport e il Continental interContact S870 nella dimensione 225 45 R17 91H per vetture come Audi A3, Peugeot 308, Renault égane, H undai Ioniq H brid o Fiat 500L.
Più spesso bagnato che innevato uando si parla di pneumatici invernali, di solito si pensa alla guida sulla neve fresca. Chi vive ad alta quota lo fa a ragion veduta. Nelle pianure del ittelland, per contro, prevalgono le strade bagnate. ui, l’aderenza sul bagnato va ponderata di conseguenza. Il grafico qui sotto a destra mostra chiaramente gli effetti della scarsa presa sul bagnato: gli spazi di frenata variano in modo significativo, con conseguenti grandi differenze nella velocit residua registrata, nel confronto con il miglior pneumatico della rispettiva categoria.
La vostra adesione al TCS fa grandi cose
Dal 1908 il TCS si impegna per la sicurezza stradale in Svizzera. Con il vostro societariato permettete così al Club di continuare ancora oggi ad attivarsi in maniera mirata e su svariati fronti per la sicurezza di tutta la popolazione svizzera.
Un caposaldo di queste attività è costituito dall’esaustivo test dei pneumatici. Da cinquant’anni il TCS verifica la sicurezza di guida delle gomme estive e invernali e mette gratuitamente a disposizione i risultati del test. Grazie al giudizio neutrale e competente degli specialisti del TCS, gli automobilisti sanno quali modelli presentano debolezze e quali sono invece più efficienti. Ciò facilita non solo le scelte di acquisto dei consumatori, ma al tempo stesso dà anche un importante contributo alla sicurezza generale sulle nostre strade.
Per saperne di più sull’impegno del TCS: club.tcs.ch/il-nostro-impegno
Pneumatico molto equilibrato con il miglior punteggio nella sicurezza di guida e un terzo posto nel bilancio ambientale.
Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆
Fermarsi o andare a sbattere
Velocità residua con pneumatici 205/60 R16 92H nella frenata d’emergenza a 80 km/h su asfalto bagnato rispetto alla migliore prestazione in frenata, ottenuta dal Bridgestone Blizzak LM 005
Bridgestone Blizzak LM 005
Firestone Winterhawk 4
Michelin Alpin 6
Hankook Winter i*cept RS3
Goodyear UltraGrip 9+
Dunlop Winter Sport 5
Continental WinterContact TS 870 P
Falken Eurowinter HS02
Kleber Krisalp HP3
Barum Polaris 5
Vredestein Wintrac
Uniroyal WinterExpert
BFGoodrich G-Force Winter 2
Lassa Snoways 4
Fulda Kristall Control HP 2
Austone Athena SP-901
I migliori 205/60 R16 92H
Dunlop Winter Sport 5
Pneumatico molto equilibrato con voti massimi per sicurezza di guida, soprattutto sull’asciutto.
Bilancio ambientale: è al secondo posto.
Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆
È un buon invernale se … …garantisce una guida sicura in varie condizioni. Soprattutto in autunno le strade sono spesso umide o bagnate, per cui è importante che il pneumatico resista all’aquaplaning. Perché oltre all’acqua, deve espellere anche la fanghiglia nevosa. Sulla neve, le lamelle sottili svolgono un ruolo centrale, è quindi importante verificarne la densità sulla superficie di contatto.
Alcuni rivelano lacune sul bagnato. Come lo spiega?
Lo sviluppo delle gomme pone il fabbricante di fronte a obiettivi in conflitto tra loro. Tuttavia, le case che vantano decenni di impegno nella ricerca sono in grado di costruire modelli molto equilibrati La questione ambientale è vieppiù decisiva. Anche nel settore pneumatici?
Michelin Alpin 6
Pneumatico molto equilibrato che si comporta bene in ogni condizione; miglior voto nel bilancio ambientale. Si distingue per un’usura molto ridotta.
Valutazione TCS: molto consigliato ★★★★☆
«Pneumatici invernali 2023»
L’infoguida TCS contiene, oltre ai risultati dettagliati dell’attuale test pneumatici invernali, tutt’una serie di informazioni e consigli utili in tema. Può essere ordinata o scaricata direttamente dal sito pneumatici.tcs.ch
Da quest’anno i pneumatici vengono valutati tenendo conto dell’usura, rumorosità, del peso e della sostenibilità secondo dodici precisi criteri. In collaborazione con gli uffici federali, club partner e produttori di pneumatici fisseremo di anno in anno requisiti sempre più severi
3 domande a il video del test 205
41 ottobre 2023
Il camping tiene salotto a Berna
Volete saperne di più sulla van life, la vita su quattro ruote, oppure informarvi più genericamente sulle ultime novità del settore? Magari siete in cerca del camper che fa per voi o di qualche particolare accessorio per la vostra roulotte? Allora il Suisse Caravan Salon 2023 vale ben una visita.
La 56ª edizione della più grande fiera svizzera dedicata al campeggio si terrà a Berna dal 26 al 30 ottobre con la partecipazione di oltre 380 espositori. L’anno scorso sono stati 55mila i visitatori affluiti alla Bernexpo. Gli organizzatori sperano di ripetere questo grande successo di pubblico. Il TCS, maggior gestore di campeggi in Svizzera, non poteva certamente mancare all’appuntamento e come nelle edizioni passate vi
sarà con uno stand. Nel padiglione 1.2 i soci attuali e interessati potranno scoprirne i 24 campeggi, farsi consigliare e convincere dai vantaggi dell’adesione a TCS Camping. Inoltre possono informarsi su proposte attuali quali gli sconti per la prenotazione di traghetti e le vacanze fluviali in houseboat.
Noleggio di case battello
Avete voglia di mettervi al timone di una casa galleggiante per le ferie? Tramite il nostro partner L’atelier du voyage potete noleggiare una barca attrezzata per il comfort dei passeggeri e navigare in tutta sicurezza sui più bei fiumi di Francia, Gran Bretagna, Germania e numerosi altri paesi europei. I soci TCS risparmiano il 5% sulla prenotazione. Pubblicità
Ai quattro angoli della terra partite con l’aiuto del TCS e trovate il mezzo adatto al vostro viaggio.
L’esposizione offre altresì l’opportunità di tirare fuori dal cassetto i sogni di evasione e avventura a lungo accarezzati. Il TCS ha sviluppato ulteriormente il servizio di noleggio camper, finora limitato all’Europa con partenza dalla Germania. Da gennaio 2024 sarà esteso fra l’altro agli Stati Uniti, l’Australia, la Nuova Zelanda e il Canada. A bordo del veicolo di vostra scelta potrete scoprire destinazioni lontane, solcare le vie del mondo al ritmo che vi aggrada, in piena libertà, fuori dai sentieri battuti ed evitando le masse di turisti.
In collaborazione con l’ADAC, il TCS offre in noleggio esclusivamente veicoli di aziende autorizzate e specializzate nell’allestimento di veicoli ricreativi: dall’agile furgone per muoversi flessibili, al semintegrale ben arredato e confortevole, passando per il mansardato spazioso, ideale per le famiglie. I soci godono di uno sconto del 3% sulle tariffe regolari. Allo stand TCS i visitatori possono partecipare ad un concorso e con un pizzico di fortuna vincere uno degli attraenti premi in palio. pst
Biglietto ridotto per soci TCS
Lo stand TCS D001 si trova nel padiglione 1.2 alla Bernexpo. I soci fruiscono di sconto di 5 franchi sul prezzo d’ingresso adulti (eccetto per la giornata del 30.10.2023).
Basta inserire il codice qui sotto per ottenere la riduzione. Il biglietto può essere acquistato online sul sito del Suisse Caravan Salon (v. sotto) e stampato a casa.
Il vostro codice personale: sc23tcs
Utilizzabile da subito su: suissecaravansalon.ch/ticket
HYUNDAI IONIQ 6
Silenziosa Streamliner
La berlina elettrica H undai Ioniq 6 viaggia sul velluto, nella massima efficienza e ricarica rapidamente la sua batteria. Nella versione integrale, eroga inoltre ben 325 CV. Con queste premesse H undai si avvicina all’alta gamma. Anche nel prezzo.
Se si aziona la freccia, il monitor mostra quel che succede dietro.
A proposito di aerodinamica e frenata
Aerodinamica
Negli Anni ’20 e ’30 l’aerodinamica era praticamente in cima alle priorit . Su entrambe le rive dell’Atlantico furono ideate le «Streamliner». Le ruote, non ancora integrate, scompaiono dietro lamiere a goccia e la linea del tetto si abbassa bruscamente sul lato posteriore. Il design spettacolare piaceva indubbiamente ai contemporanei, ma l’obiettivo principale era quello di raggiungere velocit elevate, nonostante le prestazioni motoristiche fossero limitate. Chi oggi fabbrica una berlina anziché una S V, come ha fatto H undai con la Ioniq 6, punta all’efficienza energetica, quindi alla parsimonia, mentre la velocit non è più un tema sebbene la Ioniq 6 possa raggiungere i 185 km h. E infatti i consumi sul percorso L P si fissano per la tecnicamente simile S V crossover Ioniq 5 a 16,7 19,1 k h 100 km, mentre la Ioniq 6 a seconda delle versioni fa segnare dai 13,9 ai 16,9 k h. Nel percorso prova del CS, l’auto del test motorizzazione potente e trazione integrale ha fatto registrare un valore di 15,6 k h 100 km, incluse le perdite durante la ricarica. Anche in autostrada è possibile percorrere quasi 500 km con una sola ricarica.
Non solo aerodinamica
Simili autonomie effettive sono il premio dell’impegno di H undai, che non si limita all’aerodinamica tramite silhouette affusolate. Numerosi interventi alla carrozzeria e al sottofondo sono parte integrante della strenua ricerca dell’efficienza, al pari della scelta di scollegare totalmente il motore anteriore quando non viene usato. I pregi delle berline, l’aspetto elegante e l’ordine interno
Per l’auto elettrica è un tema centrale. Berline come la Streamliner Ioniq 6 se la cavano meglio delle SUV. Lo dimostra il confronto con la Ioniq 5. La crossover con il suo coefficiente di resistenza superiore fino al 31,5% e una superficie frontale più grande di circa l’8%, oppone una resistenza decisamente maggiore al vento rispetto alla Ioniq 6 (a seconda del modello). Un fattore molto incisivo in termini di consumi, soprattutto a velocità elevata.
Rapida ed economica
Con la sua piattaforma E-GMP, Hyundai punta su un’architettura a 800 V. L’alta tensione consente prestazioni di ricarica elevate, riducendone i tempi. Inoltre richiede l’impiego di conduttori più sottili, ciò che permette di risparmiare spazio, peso, ma soprattutto la materia prima rame.
Freno multicollisioni
La Hyundai Ioniq 6 ha ottenuto una nota eccellente nel crash test Euro-NCAP grazie a diversi sistemi di sicurezza. Tra questi troviamo il freno multi-collisione, non obbligatorio per legge: in caso di urto con apertura degli airbag, innesta una frenata di emergenza volta ad evitare ulteriori collisioni con altri veicoli.
Incurvata e abbassata questa Hyundai Ioniq 6 sfida la resistenza del vento.SCHEDA TECNICA
passo 295 cm
lunghezza 486 cm larghezza 188 cm
bagagliaio: 401 l post.+14,5 l ant. (Frunk) pneumatici: anteriori/posteriori 225/55 R18
VEICOLO PROVATO
Hyundai Ioniq 6: 4 porte, 5 posti, da 67900 fr. (veicolo del test: Launch Edition, 77,4 kWh, 4WD, 72 750 fr.)
Opzioni: vernice metallizzata (850 fr.), telecamera retrovisori esterni (1800 fr.)
Garanzie: 5 anni / chilometraggio illimitato di fabbrica; 60000 km / 8 anni sulla batteria; 5 anni sulla vernice; 8 anni mobilità; 12 anni anticorrosione
Importatore: Hyundai Suisse, 8305 Dietlikon, hyundai.ch
SPECIFICHE
Motore: a magneti permanenti, sincrono, 165 kW posteriore, 74 kW anteriore; potenza del sistema: 239 kW (325 CV); 605 Nm; singolo rapporto; trazione integrale
Batteria: polimeri di litio, 77,4 kWh; max.potenza di ricarica: 220 kW; caricatore di bordo: 11 kW; funzione V2L (fino 3,6 kW) Peso: 2104 kg (veicolo del test, misurati); peso totale: 2520 kg; carico rimorchiabile: 1500 kg
CARROZZERIA
Forme arrotondate, linea del tetto ben arcuata, spoiler dietro. Look di carattere.
ABITACOLO
La spaziosità è eccezionale, fatta eccezione per lo spazio per la testa dietro. Tanti vani portaoggetti. Molto l’impiego della plastica nella scelta dei materiali. Ma, anche le parti in plastica appaiono di alta qualità, come ad es. i bilancieri scanalati sul volante per scegliere i 4 livelli di recupero dell’energia in frenata.
COMFORT
Sedili in pelle da ventilare o riscaldare a scelta, ma non solo. Il guidatore è seduto più in alto di quanto ci si attenderebbe per una berlina. Soggettivamente e oggettivamente molto silenziosa, non si percepisce il minimo rumore di motore né degli elementi ammortizzanti.
COMPORTAMENTO
Ben piantata sulla strada, ma non rigida. Velocità elevata e stabilità all’uscita di curva grazie alla trazione integrale.
MOTORE / TRASMISSIONE
La Ioniq 6 è disponibile come trazione posteriore o (più potente) integrale. Per ragioni di efficienza, il motore anteriore viene scollegato quando non è in uso. Così si evita l’effetto di trascinamento tipico dei motori a magneti permanenti.
SICUREZZA
La dotazione di serie in fatto di sicurezza è davvero completa. Nota eccellente nell’Euro-NCAP. Il limitatore di velocità obbligatorio (dal 2024) snerva. La sua disattivazione è complicata (4 clic preceduti da un gesto di scorrimento) e si riattiva ad ogni riaccensione.
CONSUMO
13,5 kW/100 km (senza perdite di ricarica) nel traffico misto è un valore eccellente in tema di risparmio energetico.
ELETTRIFICAZIONE
La versione integrale della Ioniq 6 vanta una trazione con tanta coppia e potenza. Si muove con efficienza, la climatizzazione con pompa di calore è ottima, prepara la batteria prima della ricarica, consente la carica rapida fino a 232 kW, garantisce una pianificazione ottimale delle ricariche attraverso il navigatore e non solo inghiotte elettricità, ma la restituisce anche grazie alle due prese da 230 V (V2L, 3,6 kW massimi).
PREZZO-PRESTAZIONI
Prezzo di base alto, ma pressoché nessun optional a pagamento.
DINAMICA DI GUIDA
Accelerazione (0–100 km/h): 5,1 s Elasticità
60–100 km/h (in modalità D): 2,7 s
Diametro di sterzata 12,4 m
Spazio frenata (100–0 km/h): 36,7 m
Insonorizzazione
60 km/h: 54 dB(A)
120 km/h: 61 dB(A)
COSTI DEI SERVIZI
Manutenzione
km / mesi ore costi (fr.)*
15 000 /12 (Ø) 1,6 375.–
Manutenzione totale per 180000 km:
15 000 km/anno 20 4496.–* incl. materiale, liquidi escl.
COSTI D’ESERCIZIO
km/anno ct./km fr./mese
fissi variabili
15 000 89 753.– 354.–
30 000 58 753.– 708.–
Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 Fr. (UFS)
TCS ASSICURAZIONE AUTO
Premio annuale (fr.): 727.70 esempio di offerta per un socio TCS 36enne, domiciliato a Berna, responsabilità civile e casco totale, chilometraggio annuo 10000 km, garage coperto, premio annuo senza tasse
CONSUMO
Fabbrica (WLTP): 15,1 kWh/100 km
Emissioni di CO2: 0 g/km
Media svizzera di CO2: 149 g/km
Etichetta energia (A–G) A
CONSUMO DEL TEST
Percorso RDE-TCS
senza perdite di ricarica
misto: 13,5 kWh/100 km
urbano: 11,5 kWh/100 km
strada di campagna: 13,4 kWh/100 km
autostrada: 16,1 kWh/100 km
Autonomia (RDE-TCS)
misto: 573 km
urbano: 670 km
strada di campagna: 578 km
autostrada: 480 km
Capacità batteria (netto): 77,4 kWh
Corrente per gli apparecchi elettrici alla presa da 230 V. Anche fuori, con l’adattatore.
La concorrenza
BMW i4 eDrive 40
I circa 700 LED a forma quadrata sono il segno distintivo della gamma Ioniq.
La i4, nel 2021, è nata all’inizio della seconda ondata di elettrificazione di BMW. Molteplici le motorizzazioni. Come Hyundai, anche BMW punta ad un’alta efficienza energetica. E con la Ioniq 6 condivide pure la scarsità di agio per la testa sui sedili dietro. La i4 è ottenibile anche come eDrive35 (210 kW/286 CV) da 62 600 franchi.
Categoria berlina elettrica
Lu/la/a 4,78 / 1,85 /1,45 m
Volume bagagliaio 470–1290 l
Motore 250 kW (340 CV)
Trazione posteriore
0–100 km/h 5,7 s
Batteria 81,1 kWh
Max potenza ricarica 205 kW
Autonomia (WLTP) 492–589 km
Prezzo da 69900 fr.
con il bagagliaio separato fanno da contraltare alla modularit ridotta e alle limitazioni di carico che invece vantano station agon e S V. Anche per la Ioniq 6. Il suo bagagliaio è ampio, ma il portellone è stretto. Più consono ad appuntamenti d’affari o serate a teatro che a giardinaggio e giornate sul surf. L’importante raggio di sterzata della lunga berlina invece non è ideale per la vita in citt . In cambio i passeggeri dei sedili posteriori godono uno spazio per le gambe principesco. Lo spazio per la testa invece è sufficiente solo per persone alte fino a 180 cm.
La berlina viaggia sul velluto, in particolare il modello integrale, e pure con vivacit , dispone di un ampio ventaglio di sistemi di assistenza e offre un’infinit di spazio per quattro passeggeri. In più si possono collegare apparecchi elettrici a due prese da 230 V, dentro e fuori. Siamo nell’alta gamma Non proprio, perché l’abitacolo ha molte plastiche dure. uesta fascia è riservata al marchio Genesis, parte dello stesso gruppo.
Silenziosa
Potente
Economica
Dinamica trasversale
Prese per apparecchi 230 V (V2L)
Numerosi vani portaoggetti
Head-up display ben leggibile
Modularità limitata
Spazio posteriore per la testa limitato
Avvertimento per la velocità invasivo
ESP limita ogni giocosità
Sterzo asettico
Frunk minimalista (bagagliaio anteriore)
Tesla Model 3 LR
Prima di essere superata dalla SUV compatta Model Y, la Model 3 è stata un bestseller e la gallina dalle uova d’oro del costruttore USA. Nella versione Long Range, la Model 3 monta una batteria da 75 kW ed è parsimoniosa nei contenuti. La versione a due motori è più potente della Ioniq 6 e nettamente più a buon mercato.
Categoria berlina elettrica
Lu/la/a 4,69 / 1,85 /1,44 m
Volume bagagliaio 649 l
Motore 366 kW (462 CV)
Trazione integrale
0–100 km/h 4,4 s
Batteria 75 kWh
Max potenza ricarica 250 kW
Autonomia (WLTP) 602 km
Prezzo da 49990 fr.
tcs.ch/ricerca-auto
TCS Helpline elettromobilità
0844 888 333
Una schiena arrotondata può essere molto affascinante. Con alettone e fascia luminosa.Classica fuoristrada
Toyota rilancia il suo leggendario robusto cavallo di battaglia per l’uso su strada e fuori strada. Il Land Cruiser è stato completamente ammodernato dal punto di vista tecnologico, punta tuttavia pure sulle tradizionali qualità costruttive. Il telaio a longheroni (Toyota lo chiama «body-on-frame») rimane invariato, ma la rigidità è stata notevolmente aumentata. Come prima, il motore turbodiesel da 2,8 litri produce 204 CV e 450 Nm di coppia, ma con il nuovo cambio a 8 rapporti dovrebbe diventare più efficiente. Non si conoscono ancora i prezzi. Oggi, la versione a due porte parte da 50 000 fr.
Classica station wagon
La Passat è la seconda VW più venduta di sempre dopo la Golf. Nella sua ultima edizione, è disponibile solo come station wagon. La Passat Variant raggiunge oggi quasi i cinque metri di lunghezza, è disponibile con diverse opzioni di propulsione (da 150 a 272 CV, da diesel a ibridazione leggera fino a PHEV) e punta alla fascia alta della classe media con una serie di sistemi per l’assistenza e il comfort. Il display centrale ha le dimensioni di un piccolo televisore. Se lo si desidera, l’automobile memorizza gli ultimi cinquanta metri di una manovra, in modo da poter parcheggiare e ripartire da sola in futuro.
Mercedes
Classe E
Il 2023 non offre soltanto Mercedes (puramente) elettriche, c’è anche la Classe E. L’ultima generazione della berlina di fascia alta è stata rinnovata e, con un occhio a famiglie e flotte aziendali, arriva pure come station wagon. La motorizzazione transita verso l’elettrico, ad es. con ibridi plug-in dalla grande autonomia. Pure in versione PHEV diesel.
RANGE ROVER SPORT P510E
Opulenza dinamica
Range Rover Sport coniuga l’opulenza con la sobrietà mettendo l’accento sulla qualità dei materiali e lo spazio interno. Pochi avranno quindi da lamentarsi per i centimetri che mancano, in lunghezza e altezza, rispetto all’ancor più imponente Range versione «normale».
La sobrietà è merito della propulsione ibrida plug-in (PHEV), che su quest’ultima generazione si avvale di una grossa batteria da 38 kWh. Nella nostra prova l’abbiamo fatta andare in modalità puramente elettrica. Abbiamo percorso 89 km, distanza più che sufficiente per l’uso quotidiano medio, ma che significa comunque un consumo di 35 kWh/100 km con una guida pacata.
Sempre sullo stesso tragitto misto (città/campagna/autostrada), effettuato a batteria scarica e in modalità ibrida, il motore sei cilindri in linea da tre litri si è scolato un po’ meno di dieci litri per cento chilometri. Un dato che riteniamo accettabile per una SUV che pesa le sue 2,8 tonnellate.
DATI TECNICI
Lu / la /a: 4,95 / 2,04 / 1,82 m; peso: 2875 kg; bagagliaio: 450–1860 l
Motore: 3 l benzina, 294 kW (400 CV) + e-motore 105 kW (143 CV); prestazioni: 375 kW (510 CV)/700Nm; batteria: 31,8 kWh netti; 4WD; 0–100 km/h: 5,4s; CO2 (WLTP): 20 g/km; consumi reali: 9,8 l/100 km (batteria scarica); autonomia elettrica: 89 km
Prezzo: 154 000 fr., base da 103900 fr.
In modalità ibrida, la più potente delle versioni PHEV (510 o 440 CV) si lascia guidare in modo confortevole o molto dinamico. Il cambio ZF a otto rapporti gestisce in punta di fioretto i cambi di marcia e propulsore. In frenata, la Range Rover non esprime la sportività promessa. La risposta del freno ricorda la sensazione di affondare il piede in un soffice tappeto. Per l’uso quotidiano va bene, ma non quando ci vuole precisione. Questa Range Rover Sport fa invece onore al suo nome sui tratti sinuosi, grazie allo sterzo diretto, non troppo molle.
Il telaio con sospensione pneumatica riduce il rollio mentre la trazione integrale la stabilizza in uscita di curva a gas aperto. Apprezzato il grande schermo tattile, reattivo e perlopiù chiaro. E che dire della connettività? Ve n’è quanta se ne vuole, grazie a due carte SIM e interfaccia Apple e Android. dan
VW ID.3
L’elettrica lanciata tre anni fa si presenta con un’estetica rinfrescata e interni valorizzati. Confermate le due varianti di batteria e la potenza di 150 chilowatt (204 CV). Così si passa da 0 a 100 km/h in meno di otto secondi. Prestazioni decisamente migliori si attendono dal software Over-the-Air di nuova generazione. Da 37 800 franchi.
Honda ZR-V pura ibrida
Honda completa la sua gamma SUV con la nuova ZR-V. Con 4,57 m è più lunga della HR-V, ma più corta della CR-V. Questa Full-Hybrid (un motore a benzina e due elettrici) con una potenza massima di 135 chilowatt (184 CV) parte da un prezzo di 46990 franchi. I primi esemplari sono nelle concessionarie Honda in Svizzera da luglio 2023.
eBill: pagare le fatture in modo digitale.
1 Login
E ettuate come di consueto il login nell’online banking della vostra banca.
2 Attivazione
Cercate eBill nel menu di navigazione e attivate il servizio.
3 Aggiunta
Scegliete il TCS come emittente delle fatture. Inserite il vostro numero di socio o di riferimento TCS. Assicuratevi che tutti i destinatari delle fatture precedenti si registrino e attivino eBill.
4 A posto
Dopo aver completato questi pochi passaggi, ricevete automaticamente la prossima fattura del TCS nel vostro online banking, in formato digitale.
Il TCS conviene anche per il noleggio auto
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Progetto camper Skoda
Per la nona volta i tirocinanti di casa Skoda hanno realizzato l’«auto degli apprendisti». Durante l’annuale progetto che li vede coinvolti, i 29 apprendisti presso il centro per la formazione professionale di lad Boleslav Repubblica Ceca , dove si trova la casa madre dell’azienda, hanno trasformato una Skoda En aq 100 elettrica in un camper multifunzionale. uesta Roadiaq, elettrica integrale, potrebbe cos essere adibita ad ufficio mobile rendendo possibile scegliere il proprio luogo di lavoro fisico. La S V elettrica cos customizzata non è naturalmente acquistabile.
TCS Protezione giuridica circolazione
Una compagna quotidiana
Chiunque si sposta, per lavoro o diletto, ha bisogno di protezione, specie per le questioni legali che possono sorgere nel traffico. Ad esempio, in caso di incidente stradale a piedi, in bici o auto, nell’acquisto di una vettura d’occasione o ancora per una riparazione del veicolo mal eseguita. Siccome ci si potrebbe trovare ad affrontare leggi complicate e un contenzioso rischia di venir a costare ingenti somme di denaro, è sempre rassicurante sapere che, in tutte queste situazioni delicate, si potr fare affidamento alla CS Protezione giuridica circolazione.
Tutelati in caso di controversie stradali tcs.ch/circolazione
Una che ha tutto
In autunno B ha lanciato l’ottava generazione della sua berlina di classe superiore Serie 5. Degno di nota anche per B : la clientela ha cos la scelta tra pressoché ogni tipo di trazione immaginabile. La nuova Serie 5 è infatti disponibile con propulsione diesel, benzina, ibrida plug-in, ma anche in versione i5 totalmente elettrica.
La motorizzazione di partenza è un quattro cilindri a ibridazione leggera: a benzina da 208 CV 520i oppure turbodiesel 520d da 197 CV. A inizio 2024 seguiranno poi due varianti PHEV. Per ora la motorizzazione termica regina è rappresentata da un sei cilindri in linea da tre litri e 489 CV. La Serie 5 elettrica, la i5, è ben motorizzata fin dal modello d’entrata. La i5 eDrive 40 propone un motore elettrico sulle ruote posteriori da 340 CV, la 60 Drive con un motore elettrico su ciascuno dei due assi eroga 601 CV e una coppia fino a 820 Nm. La batteria eroga 81,2 k h netti. Allungata di 97 mm, la Serie 5 supera per la prima volta la soglia dei cinque metri 5,06 m . Rispetto al modello precedente, cresce anche in fatto di larghezza e altezza. Passi avanti sono poi stati compiuti pure per quanto riguarda gli interni e la digitalizzazione. Il cockpit della nuova Serie 5 della B propone un numero nettamente inferiore di tasti e regolatori rispetto alle passate generazioni.
La più piccola delle Lexus
Le us, il marchio di casa o ota creato per il mercato statunitense, realizza una cit -S V con uno sguardo alla clientela
europea. Con una lunghezza di soli 4,19 metri la LB Le us Breakthrough Crossover è il modello più piccolo della marca, ideale per strade e vicoli caratteristici delle nostre latitudini. La trazione è garantita da un sistema full-h brid con motore a benzina da 1,5 litri. La potenza massima del sistema ibrido ammonta a 136 CV, mentre la coppia massima a 185 Nm. La LB andr in produzione a fine 2023. Le us ha annunciato l’avvio della commercializzazione in «Europa e una selezione di altri Paesi» per inizio 2024.
BMW: NUOVA SERIE 5Innovare
Novità e visioni. Ultime dal mondo dei droni.
Testo Dominic GrafMessaggero silenzioso
Il «Glider», largo 2,36 m, può percorrere circa cento chilometri. Inoltre, rispetto alla maggior parte dei droni, è anche relativamente silenzioso.
Di finestra in finestra
Dockingstation Il drone atterra e decolla direttamente e in autonomia dal davanzale di una finestra o dal parapetto del balcone. La «Mailbox», come Jedsy chiama la piastra d’atterraggio d’alluminio, permette pure la ricarica della batteria.
Trasporto, osservazione, salvataggio: gli esperti sono unanimi nell’affermare che l’impiego professionale dei droni migliorerà sempre più le nostre vite. Il «Glider» della ditta sangallese Jedsy ci fornisce un esempio del potenziale innovativo di quel settore. Dopo oltre 5000 voli in Malawi, ora il drone trasporta campioni di laboratorio medico tra Vaduz e Buchs (SG) per conto dell’azienda del Liechtenstein, Dr. Ritsch. Più rapido di un corriere tradizionale, più silenzioso di altri droni, si può inoltre caricare e scaricare direttamente da una finestra. Pure il TCS è convinto del concetto innovativo e, in qualità di nuovo partner di Jedsy, in futuro si occuperà del servizio di assistenza in caso di atterraggio di emergenza.
L’occhio nell’inferno delle fiamme
DAB+ retrofitting
Il «FireDrone» è dotato di termocamere e sensori CO₂. Grande 50 cm, resiste a temperature di oltre 1000°C, grazie allo speciale aerogel rinforzato di fibre di vetro, al sistema di raffreddamento e al rivestimento in alu.
In breve
Una mano ai contadini I robot agricoli sono sempre più efficienti. In futuro queste macchine cambieranno e faciliteranno i lavori più faticosi per l’uomo. La Cina usa gi droni per la sorveglianza delle colture e l’irrigazione mirata con diserbanti e pesticidi su circa 71 milioni di ettari. A confronto: in Europa l’intera superficie agricola copre 98 milioni di ettari.
Aerotaxi pronti a decollare
Grande attesa per i giochi olimpici 2024 a Parigi, che si appresta a diventare la prima metropoli a lanciare un servizio commerciale di ta i volanti: inizialmente una dozzina di VoloCit porteranno un passeggero, oltre al pilota, a cinque vertiporti nella capitale. Gli aeromobili elettrici della start up tedesca Volocopter sono dotati di 18 rotori.
Il corriere arriva dall’alto ipline ha fatto scalpore con il suo drone per il trasporto di medicinali e sangue nelle zone difficilmente accessibili del Ruanda. ra la start up SA presenta «P2»: il drone per la consegna a domicilio può volare in un raggio di 16 km arrivando in 10 minuti. Resta in hovering a 90 metri circa e cala con un cavo la capsula contenente la merce.
Un drone trova i dispersi
Dal 2022 la Rega impiega un drone per la localizzazione di scomparsi e feriti. Il cuore del velivolo è il «Lifeseeker» per il rilevamento dei cellulari con una precisione di pochi metri. Il soft are sviluppato dall’E H permette inoltre di riconoscere automaticamente le persone sul terreno. n vantaggio rispetto all’elicottero: può decollare con il maltempo.
olti stanno attrezzando la loro auto al nuovo standard radiofonico che offre una migliore esperienza sonora e una più ampia gamma di programmi. n metodo semplice consiste nel collegare un adattatore DAB all’impianto esistente tramite cavo A e un’antenna aggiuntiva da installare all’interno del veicolo. uando le emittenti C saranno disattivate, probabilmente a fine 2024 o 2026, i trasmettitori F integrati funzioneranno ancora meglio. Il cavo di collegamento all’accendisigari è in genere compreso nel kit per il post-equipaggiamento come pure l’antenna adesiva. ontarla al parabrezza facendo attenzione a non incollare il cavo di sbieco. Inoltre è importante non piegarlo e non incollarlo troppo vicino al bordo del vetro per non compromettere la qualit di ricezione. Anche l’uso di un connettore diverso da quello in dotazione può rendere l’audio debole o intermittente. Il problema si presenta soprattutto con le prese multiple, spesso utilizzate per ricaricare lo smartphone all’accendisigari. Chi preferisse affidarsi ad un professionista o avesse bisogno di un’antenna esterna da tetto, può trovare un’officina certificata per il passaggio a DAB nelle proprie vicinanze con il «Garage locator» sul sito qui sotto. dabplus.ch/dab-in-auto
L’E PA e l’Imperial College di Londra stanno sviluppando un drone resistente al calore capace di raccogliere dati sulla scena dell’incendio. I vigili del fuoco possono cos pianificare meglio l’intervento nei boschi o edifici che bruciano sapendo cosa li attende.
I suoi prodotti, in maggioranza naturali, contribuiscono a conservare un ottima memoria, una mobi li t senza dolore e una buona vista. iguardano anche l osteoartrite, come anche le funzioni cognitive e i problemi di uomini e donne in generale.
Nel corso di questi a eccezionali, migliaia di persone hanno potuto ritrovare la loro gioia di vivere e oggi, continuano ad affidarsi alla nostra esperienza. i ringraziamo.
Per festeggiare questo giubileo, abbiamo deciso di proporre a tutti i l ettori di Touring una straordinari a offerta promozionale su un prodotto chiave che ha gi aiutato cos tante persone: o r
a complementazione con l Olio di Krill, che contiene naturalmente Omega-3
A, PA) e Colina, offre benefici ineguagliabili per la salute :
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Il HA co ntr ib u isce a u na vis ta eccelle nt e e pro tegg e gli o cch i d a alcune patologie.
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a Colina contenuta nell Olio diKrill aiuta a eliminare i grassi dal fegato.
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Olio di Krill un potente alleato per la salute delle articolazioni.
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a C o lina, componente essen z iale de l sis tema n e rvo so, h a u n im patto positivo, per un cervello forte e reattivo.
a carenza di Colina pu esercitare un r uo lo n e l d e clin o d e lla m emor ia legato all et .
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Gli Omega-3 aiutano a mantenere livellinormalidicolesterolo. Olio di Krill favorisce una buona circolazione sanguigna.
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I n Svizzera, l 8 , della popolazione adulta ha una carenza diOmega-3. uesta carenza visibile sulla pelle,
che si disidrata e diventa meno elastica. Olio di Krill ritarda la comparsa delle rughe.
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Svago
DITANDOAPIEDI A PAGINA56
CHIESE, CROCI E CREATURE
Il cammino la meta sulla ia ova nella ona dei la i del alis ur ese | in ue luo i di for a e riflessione in vi era | Le strade dei pelle rini sulla porta di casa
Passo a passo
La via di pellegrinaggio europea Via Nova
è ancora considerata una chicca per pochi eletti. Il tour a piedi attraversa, tra l’altro, la vasta regione austriaca dei laghi del Salisburghese. Questo bellissimo percorso è affascinante anche in autunno e può essere completato in pochi giorni. E sono garantiti incontri piacevoli.
un gallo, ma fa visibilmente fatica a interpretare il suo ruolo. Il suo canto è rauco e il piumaggio arruffato, ma con il bel verde e il blu delle piume, continua a sovrastare tutti gli altri animali del recinto, proprio come quando era un giovane gallo gagliardo. A piedi e per una volta non concentrati sulla destinazione da raggiungere, le piccole cose lungo la strada sembrano improvvisamente speciali. In questo modo, anche i pennuti, altrimenti poco appariscenti, mostrano il loro vero splendore.
Viaggio di nozze in tonache
Per quattro giorni percorrerò il sentiero di pellegrinaggio che attraversa la regione dei laghi del Salisburghese, che in gran parte segue la via di pellegrinaggio europea Via Nova. Si snoda per oltre 1200 chilometri dalla Germania attraverso l’Austria fino alla Repubblica Ceca ed è riconoscibile per la sua segnaletica gialla e nera. Voglio percorrere un tratto di circa 80 chilometri. utto ciò che mi
occorre lo porto nello zaino. Gi dopo i primissimi chilometri incontro Saloma e Gabriel. Anche questa giovane coppia, in semplici vesti da monaci, si sta dirigendo verso Neumarkt. na settimana prima si sono sposati e hanno scelto di fare la luna di miele in pellegrinaggio. Saloma, che ha esperienza in questo senso, dice che il pellegrinaggio rafforza la fiducia in Dio. Camminiamo insieme per mezz’ora, poi ci separiamo. Non ho domande a cui mi aspetto una risposta durante il cammino, né, a differenza di altri pellegrini, mi sto dirigendo verso una meta sacra. In un’epoca in cui tutto si muove cos velocemente e che poche ore d’aereo bastano per trovarsi in un altro mondo, ho deciso di procedere consapevolmente con lentezza, seguendo la citazione di un famoso poeta tedesco: «Solo dove sei stato a piedi, sei stato veramente».
Con le sue colline, i borghi e le fattorie, la regione dei laghi salisburghese il Salzburger Seenland ricorda un ›
Il panorama più bello della località turistica di Mattsee si schiude subito dopo la riserva naturale dell’Egelsee.po’ l’Appenzello, solo che è più vasto e con vari piccoli specchi d’acqua invece di un unico gran lago. Nemmeno il grigiore delle giornate nuvolose, quando il sole si alterna a pioggerellina e pioggia battente, può sminuire la sua bellezza. Al contrario: la nebbia conferisce al paesaggio un tocco di mistero e i colori delle facciate fiorite sembrano brillare ancor più intensamente.
A volte è bene rinunciare
Il secondo giorno piove a dirotto. Il percorso in programma porterebbe da Neumarkt am Wallersee sino a Mattsee, ma dopo un’ora e mezza sono fradicia, nonostante l’ombrello e il poncho di plastica sopra la giacca impermeabile e lo zaino. Mentre salgo la collina vicino a Köstendorf per raggiungere la solitaria chiesa di pellegrinaggio di S. Giovanni,
incrocio un’automobile. L’anziano al volante abbassa il finestrino e mi chiede incredulo: «Vuoi davvero andare a piedi con questo tempaccio?». Annuisco e spiego che sono in pellegrinaggio. Poco dopo vedo che il sentiero dietro la chiesa scende ripido su un prato scivoloso e allora rinuncio. È la decisione giusta, perché nel corso della giornata arrivano notizie di allagamenti e ingenti danni causati dalle forti piogge nel Land del Salisburgo. Pellegrinaggio significa anche essere flessibili, non attenersi rigidamente alla tappa programmata.
Il martedì è grigio, ma asciutto. Recupero il giro saltato il giorno prima. Non incontro altri pellegrini. Ci vorrebbe qualche cartello in più a indicare la strada, altrimenti il tratto della Via Nova nella regione dei laghi è un sogno. Si attraversa l’area protetta dell’Egelsee,
Pellegrini in luna di miele Saloma e Gabriel si sono appena sposati e stanno attraversando a piedi questa regione.
Vista su Köstendorf Circondati da un paesaggio incantevole, pure i più stressati si rilassano in men che non si dica.
Libretto ETI
Conoscete già la versione migliorata?
Grazie alla protezione viaggi annuale, i soci possono contare sull’aiuto del TCS in caso di emergenza. Circa 55000 volte all’anno il TCS garantisce che ottengano il supporto necessario quando partono all’estero quali l’assistenza medica o il soccorso stradale. Buono a sapersi: l’ETI è valido pure in Svizzera e, dall’aprile 2019, include attraenti prestazioni come il rimborso del biglietto di eventi inutilizzati, franchigia ridotta per le auto a noleggio o ancora l’assicurazione del bagaglio. Chi lo avesse stipulato prima di quella data farà bene a passare alla nuova variante per poter beneficiare delle prestazioni aggiuntive citate.
ad esempio passando per borghi e fattorie solitarie, la maggior parte delle quali di grandi dimensioni e ben tenute. Non sembra vero che il capoluogo Salisburgo, molto frequentato dai turisti, dista solo 22 chilometri. Ad un certo punto intravvedo due persone in abiti lunghi, di nuovo Saloma e Gabriel, ma troppo lontani per chiedere ai novelli sposi come stanno. L’ultimo tratto del sentiero porta a Mattsee e al suo lago. Questa graziosa località di villeggiatura offre un castello, una bella piscina storica in legno e un minigolf. Qui non c’è nulla di rumoroso o di lussuoso, un bel posto in cui riposare con semplicità.
Scoperte lungo il percorso
Il mattino seguente il sentiero continua sopra una diga tra il Mattsee e l’Obertrumer See e poi attraversa un bosco per un lungo tratto. Facilmente si potrebbe passare oltre il Gnadenbründl senza notarlo. Sarebbe un peccato perché l’acqua di questa piccola sorgente che sgorga da un cumulo di pietre è, secondo una leg-
genda, benefica per gli occhi. Nel 17° secolo i credenti che avevano riacquistato la vista grazie a quest’acqua attaccarono delle tavolette votive agli alberi intorno alla sorgente come ringraziamento. Di certo deve essere stato un angolo di bosco impressionante. Nel 1700, tuttavia, le autorità, contrarie al culto dell’acqua miracolosa, lo fecero sgomberare. Procedo nel mio cammino superando un ponte e costeggiando campi di mais. A un certo punto mi accorgo di un uomo con un grosso zaino sulle spalle che cammina dietro di me. Vorrei chiedergli se anche lui è un pellegrino, ma dopo poco è già scomparso.
Nella regione dei laghi di Salisburgo, delle stazioni di pellegrinaggio interattive lungo la Via Nova forniscono informazioni sul territorio circostante. Mi fermo davanti a quella nella Friedensplatz, poco prima di Perwang. Vengo così a sapere che il villaggio fu colonizzato dai bavaresi già nel 6° secolo e nei secoli successivi passò spesso dalla Baviera all’Austria. Oggi appartiene
Da sapere
Come arrivare
Con il treno ÖBB Railjet da Zurigo a Salisburgo, poi con il regionale o bus 131 fino a Seekirchen am Wallersee.
Cammino del pellegrino Via Nova/ regione dei laghi del Salisburghese
Percorso (distanze ca.): Seekirchen–Neumarkt, 20,5 km; Neumarkt–Mattsee, 17 km; Mattsee–Seeham, 17 km; Seeham–Oberndorf, 19 km
Dove alloggiare
Gästehaus Frauenschuh, Seekirchen, camera privata, proprietaria gentile Ferienhotel Herzog, Neumarkt, ambiente cordiale
Pension Kranzinger, Mattsee, casa accogliente con giardino
Zum Altwirt, Seeham, albergo tradizionale con piacevole giardino
Hotel Alt Oberndorf, Oberndorf bei Salzburg, camera spaziosa
Colazione inclusa in ogni alloggio
Dove mangiare e bere
Gasthof Gerbl, Neumarkt, un’osteria come un tempo
Kapitelwirt, Mattsee, locanda in cui s’incontra la gente del posto
Zum Altwirt, Seeham, cibo di qualità
BioArt Campus, Seeham, pizza, pasta
Altwirt, Nussdorf: locanda di campagna, cibo buono e conveniente
Kapuzinerhof Laufen (D): gustose specialità bavaresi
Importante
Portare sufficienti provviste visto che tanti locali aprono solo verso mercoledì per mancanza di personale. Munirsi di euro in contanti, molti posti non accettano le carte.
salzburger-seenland.at/pilgern pilgerweg-vianova.eu
info@pilgerweg-vianova.de (per passaporto del pellegrino)
Salisburgo Seekirchen Oberndorfall’Alta Austria, mentre la vicina Grabensee fa parte del Salisburghese. Il paesaggio incantevole aiuta a rilassarsi. Sedersi la sera sulla riva di uno dei laghi e guardare l’acqua, su cui galleggiano alcune barche, è come meditare. Sulla riva di Seeham, un luogo altrettanto bello e fuori dal tempo come attsee, si trova un piccolo palcoscenico per i festival a forma di fiore.
L’ultima tappa conduce a berndorf, nota per la cappella dove nel 1818 il reverendo oseph ohr e l’organista Franz aver Gruber eseguirono per la prima volta la loro canzone «Stille Nacht, heilige Nacht» Astro del Ciel . Appena poco dopo Seeham, il sentiero naturalistico eufelsgraben impressiona con ruscelli gorgoglianti, ponti e cascate, alberi pieni di muschio. A Nussdorf mi fermo all’Alt irt, una locanda con antichi pavimenti in pietra e una sala ru-
Devo accettare un sentiero sul mio terreno?
stica. A un tavolo alcuni uomini stanno bevendo una birra. ’informo come ritrovare la Via Nova per berndorf. Dapprima dicono di non saperlo, ma poi uno di loro prende il cellulare e mi spiega la strada. «Lei è la prima pellegrina che incontriamo qui. Buon viaggio!». Li saluto e da Nussdorf mi dirigo verso berndorf lungo una strada poco frequentata. n camion si ferma. «Dove sta andando », mi chiede il simpatico autista. uando gli dico la mia destinazione, mi offre un passaggio, ma io gli spiego che, essendo una pellegrina, preferisco camminare. Due ore dopo il mio viaggio è finito. Non sono stanca né mi fanno male i piedi. Avrei proprio voglia di continuare fino in Repubblica Ceca e spingermi oltre, chiss dove ancora.
possibile che il titolare di un terreno debba accettare una limitazione del suo diritto di propriet . In Svizzera i sentieri escursionistici sono ancorati al diritto costituzionale. La progettazione, realizzazione e manutenzione dei percorsi pedonali e sentieri sono di competenza dei cantoni che devono garantire che siano sicuri e accessibili al pubblico. Di regola essi rivedono la rete escursionistica esistente ogni dieci anni, decidendo, ove opportuno, di sistemare o sostituire i percorsi che «non sono più adatti», ad esempio perché non sono più liberamente transitabili, troppo trafficati o asfaltati. Se un cantone o comune decide quindi di costruire un sentiero che ricade su una propriet privata è innanzitutto richiesta una base legale. Inoltre è necessario che il percorso sia di interesse pubblico e la restrizione del diritto di propriet proporzionata. Nella fattispecie, il ribunale federale ha stabilito che una proprietaria debba mettere a disposizione 55 m 2 della sua particella di totali 14675 m 2 per un nuovo sentiero che evita agli escursionisti di dover attraversare due volte una strada principale.
Vera BeutlerDr. iur., responsabile Info-Center «Diritto & Assicurazioni» lex4you.ch
Luoghi di raccoglimento
Cinque mete di pellegrinaggio in Svizzera
Nostra Signora L’«ermitage de Longeborgne» fu edificato sopra Bramois nel 1522.
Fuori dal trambusto a due passi dalla città
A poca distanza da Soletta si trova la mistica Gola di Verena. In fondo, nel silenzio, ecco l’eremo e la cappella S. Verena addossata alla roccia. Vi si arriva facilmente dal capoluogo seguendo il sentiero lungo il ruscello gorgogliante. einsiedelei.ch
In alto, così vicini al cielo
Arroccato a 2434 metri, il santuario di Ziteil (GR), il più alto del mondo, divenne luogo di pellegrinaggio nel 16° secolo in seguito ad apparizioni mariane. Questo luogo di ritiro spirituale è aperto unicamente da luglio a settembre. ziteil.ch
Affacciato sul vuoto
Non lontano da Sion (VS), l’eremo di Longeborgne è un’oasi di pace. Nella cappella aggrappata alla rupe sono esposti numerosi ex voto. È visitata ogni anno da migliaia di fedeli, specie coppie che chiedono la grazia di avere figli. longeborgne.ch
Ben equipaggiati per le gite fuoriporta
Zaino e smartphone sono accessori che non possono mancare nelle escursioni, alla scoperta di posti remoti o durante un fine settimana in una delle tante belle città in Svizzera e oltreconfine. Il Touring Shop offre un vasto assortimento di articoli outdoor e di viaggio, a prezzi scontati per i soci.
Sacro monte, cinque secoli di storia
Secondo la tradizione il santuario della Madonna del Sasso in Orselina (TI) fu costruito da un frate francescano laddove gli era apparsa la Vergine alla vigilia della festività dell’Assunta. Sorge su uno sperone a picco sul Lago Maggiore. madonnadelsasso.org
L’antica collegiata di San Maurizio
La leggenda vuole che la chiesa romanica di Amsoldingen (Thun) fu fondata nel 10° secolo da Rodolfo II di Borgogna. Eretta come basilica a tre navate sui resti di un precedente edificio del 700, è considerata un luogo energetico. kirche-amsoldingen.ch
Per girare in sicurezza ecco, ad esempio, lo zaino antifurto Welltravel con pratica porta USB. Oppure, della stessa marca, la custodia per cellulare. Ha powerbank integrato per non rimanere a secco di batteria e schermatura RFID che protegge da intrusioni elettroniche. touringshop.ch
Nel mezzo del cammin
Il pellegrinaggio è una pratica che accomuna tutte le grandi religioni. Negli ultimi anni il viaggio pedestre è tornato di moda e sta vivendo un vero boom. Stando alle esperienze fatte da personaggi famosi e non, andare a piedi per giorni o settimane e talora mesi permette di sconnettersi, liberarsi dagli affanni quotidiani e ritrovare la leggerezza dell’essere nell’imprevedibilit della strada. Senza andare lontano: in Svizzera si possono assolvere ben 137 tappe giornaliere del Cammino di Santiago. E non solo. Fra turismo sacro e mondano, sono numerosi gli itinerari che offrono un connubio di spiritualit , cultura e storia, oltre che di natura. Provare per credere! jl
1 Francigena
Detta anche Francisca o Romea, la Via Francigena fa parte di un fascio di percorsi che portavano i pellegrini dal Nord al Sud alla Città Eterna e da qui verso i porti d’imbarco per la Terrasanta. La prima attestazione è quella di Sigerico: nel 990 l’arcivescovo di Canterbury ritornò in Inghilterra da Roma, viaggio che descrisse minuziosamente. L’itinerario svizzero si allaccia alla Francia.Per circa 210 km conduce attraverso il Giura e le Alpi. Da Pontarlier porta al Lemano e da Losanna prosegue immerso nei vigneti di Lavaux. Spettacolare la tappa che culmina sul Gran San Bernardo. viefrancigene.org/it
Il pellegrinaggio è in auge, perché fa bene al corpo e all’anima. E non bisogna nemmeno partire all’estero per trovare le antiche vie della fede. Eccone tre che attraversano la Svizzera.
Acqua termale
BADEN
EINSIEDELN
STANS
SAN GALLO
2 San Colombano
Nasce a Bangor in Irlanda e ricalca le orme dell’abate che nel VI secolo evangelizzò l’Europa e fondò numerosi monasteri. Il cammino copre 6000 chilometri (più le varianti), e porta dall’Irlanda all’Inghilterra, Francia, Lussemburgo, Germania, Svizzera, Austria e Liechtenstein fino a Bobbio (I). Le 21 tappe svizzere si snodano per 500 chilometri da Basilea a Castasegna presso Chiavenna passando per il Vorarlberg. Fra Zurigo e Bregenz, sede del famoso festival di musica, l’itinerario cela tesori paesaggistici e piaceri culturali da assaporare appieno. kolumbansweg.ch
RANKWEIL (A)
3 Gerusalemme
Abbazia di Einsiedeln
COIRA
Fondata nel 2010 da tre austriaci, la Via di Gerusalemme è la strada del pellegrino più lunga del mondo. Collega 18 paesi e due continenti su vari percorsi e rotte verso Est fino a Gerusalemme, crocevia delle religioni. Il tratto da Capo Finisterre (E) fino a Antakya (TR) è percorribile ininterrottamente. App con tracce GPS a lunga distanza sono disponibili dalla Spagna a Budapest (3500 km) e da qui a Gerusalemme (4000 km).
In Svizzera si cammina da Ginevra a Urnäsch (19 tappe per 480 km), con sosta, fra l’altro, a Romont, Friburgo, Einsiedeln. jerusalemway.org
CHIAVENNA (I)
touring impressum
Rivista del Touring Club Svizzero
Editore
Touring Club Svizzero
Casella postale 820, 1214 Vernier (GE)
Caporedattore
Felix Maurhofer (fm)
Vice caporedattore
Dino Nodari (dno)
Redazione
Jérôme Burgener (jb)
Dominic Graf (dg)
Juliane Lutz (jl)
Philippe Rawyler (pra)
Daniel Riesen (dan)
Pascale Stehlin (pst)
Art Director
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Concetto grafico
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Responsabile foto
Emanuel Freudiger (ef)
Layout
Sara Bönzli
Stephan Kneubühl
Andreas Waber
Mathias Wyssenbach (mw)
Correttorato
Michela Ferrari (I)
Tania Folly (F)
Susanne Troxler (T)
Traduzioni
Grazia Annen (I)
Philippe Rawyler (F)
Corrispondenza
TCS – Redazione Touring
Poststrasse 1
3072 Ostermundigen
Tel +41 58 82735 00 touring@tcs.ch
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Testi e foto sono protetti dai diritti di autore. Ogni riproduzione, anche parziale, richiede l’accordo scritto dell’editoria. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.
Produzione
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Brühlstrasse 5
4800 Zofingen
quiz dei lettori
Leggere attentamente la rivista per rispondere alla domanda del nostro quiz.
Cosa equipaggia, tra l’altro, il «FireDrone» per poter resistere a temperature estreme?
Partecipazione gratuita entro il 22.10.2023 su touring.ch/quiz-lettori
rivestimento in alu, aerogel
Arivestimento in carbonio, sabbia
CBrivestimento in alu, lana di roccia
Premio: 1 indimenticabile viaggio in treno Hop-on-Hop-off (metà prezzo, 2a classe) Alpine Circle nei Grigioni per 2 persone del valore di 2400 franchi graubuenden.ch/alpinecircle (tedesco), graubuenden.ch/fr/alpine-circle (francese)
Possono partecipare tutti i lettori e le lettrici di «Touring» domiciliati in Svizzera e nel Liechtenstein, eccetto i dipendenti del TCS e i loro famigliari. I vincitori e le vincitrici saranno estratti a sorte e informati personalmente. In merito al quiz non viene tenuta corrispondenza. Sono escluse le vie legali.
Luci diurne accese «Touring» 9/2023
Da aprile 2022 anche i conducenti di mezzi elettrici bici, scooter e monopattini sono tenuti a guidare con le luci accese durante il giorno. Più volte alla settimana per motivi professionali io e mia moglie dobbiamo compiere il tratto da B tsch il a Sch galp. Ciò che sperimentiamo è un vero orrore: ciclisti senza luce, magari anche vestiti di nero dalla testa ai piedi! Impossibile vederli nell’ombra finché non arrivi vicino. E di sera o con pioggia è ancora peggio. I gilet riflettenti sono sconosciuti a questi utilizzatori di due ruote. E se le barriere ferroviarie sono abbassate, si mettono a zigzagare a sinistra e destra tra le vetture ferme per portarsi avanti. Sono proprio convinti di avere sempre la precedenza! Inoltre, vi è un punto critico e molto stretto, un cantiere con semaforo che regola il passaggio a senso unico al-
I lettori ci scrivono
ternato. Noi andiamo e ci viene incontro un ciclista passato con il rosso! Impossibile incrociarsi. E poi ci si stupisce se le cifre degli incidenti con veicoli a due ruote prendono l’ascensore! Più considerazione e meno egoismo migliorerebbero la sicurezza sulla strada. Auguri di buon viaggio a tutti!
A.+ F. Krapf @ Monopattini elettrici Sono molto adirato contro coloro che sfrecciano con lo scooter o monopattino elettrico, senza casco e talora in due, sulle strade e spesso anche sui marciapiedi, ignorando ogni regola di circolazione. Sono veicoli non soggetti a immatricolazione e forse pensano di essere al di sopra della legge ! Ho gi rischiato di brutto per qualcuno di questi incoscienti!
B.Roulet @
Grazie TCS Patrouille Stamattina la mia V Beetle Cabrio non voleva partire. na mezz’ora dopo un vostro cordiale pattugliatore è arrivato e ha risolto il problema.
M.Wilbers @
Grazie ETI
Perseguitata dalla sfortuna, per due anni di fila ho dovuto rinviare i miei viaggi. Avendo il libretto E I ho ottenuto il rimborso spese senza problemi, dopo aver avuto a che fare con i vostri collaboratori molto gentili e servizievoli. Sentiti ringraziamenti al CS per le sue straordinarie prestazioni.
La nostra famiglia desidera ringraziarvi per la rapida risposta alla nostra richiesta di aiuto: apprezziamo tantissimo di esser sostenuti in questa situazione complicata. Nomi noti alla redazione
La redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile inviare le lettere per e-mail (touring@tcs.ch). Le lettere sono pubblicate anche nella versione online di Touring. touring.ch
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Lo sguardo di Isaline ssenbach è diretto e aperto. La giovane vallesana dagli occhi azzurri sa cosa vuole e cosa le sta a cuore: «La cosa più importante è conoscersi e avere un sogno». Parole profonde per una ragazza della sua et . Ad Isaline non interessa quali libri hai letto, bens quali sono le cose a cui tieni. Si meraviglia di quante persone non sappiano rispondere a queste domande che è solita chiedere a chi incontra. Lei invece, gi da bambina, ha sempre difeso caparbiamente le cose che le stavano e stanno a cuore e ha sempre seguito interessi propri, tanto che un maestro esasperato le aveva detto: «Non sarai mai nessuno, fai delle cose strane, non sei come gli altri». Essere diversa non sarebbe sempre stato facile, per fortuna che c’erano gli animali della fattoria dei genitori a darle conforto. Il loro agriturismo di Chermignon offre anche gite con ak: «A casa nostra vivono ben 21 animali, fra cane, cavallo, pappagallo, pecore, capre pigmee e ak» racconta la diciannovenne.
L’avventura dietro l’angolo
L’amore per le montagne l’accompagna fin da piccola, da quando trascorreva le estati sull’alpe. Aiutava con i lavori ed era conquistata dalla bellezza dei luoghi. Da grande voleva andare per valli e monti assieme ad animali e sapeva che un giorno avrebbe realizzato questo sogno. Il primo passo lo ha compiuto tre anni fa quando ha avuto l’opportunit di salvare due becchi dal macello. Da allora «Valais» e « allis» è cos che ha battezzato i suoi due ungulati vivono nella stalla che ha trovato per loro e l’accompagnano nei suoi tour a piedi. Naturalmente li ha prima dovuti abituare, uno per mano, alle escursioni in montagna. Come quella che in giugno li ha portati da Gletsch VS a ugo in 11 giorni. « uando giriamo in modalit nomade, noi tre viviamo all’aria aperta». Isaline ama la natura. La più giovane sbandieratrice elvetica e custode della terra, è profondamente legata alle sue radici. n altro suo sogno: «Desidero mostrare alle persone che l’avventura è a portata di mano, non occorre prendere l’aereo!». uale life coach si rivolge ai giovani che vuole riportare a contatto con le origini e con la forza della natura, alla scoperta di un mondo senza telefonino. dreamstrekking.ch
Isaline Wyssenbach, pastora di capre e sbandieratrice, assieme ai suoi fedeli compagni di trekking, il duo «Valais» e «Wallis».Due cuori e una 4CV
Non ancora 19enne, il 29 febbraio del 1968, anno bisestile, superai l’esame di guida a Losanna-Blécherette. La mia prima auto fu questa Renault 4CV, classe 1959, 3 marce più retromarcia, comprata per 300 franchi ad un’amica di mia madre.
Greco d’origine, non avevo più il passaporto, confiscatomi dal consolato, il lungo braccio del regime dei Colonnelli. Perciò fino al 1974 dovetti circolare con le targhe provvisorie, rinnovandole di anno in anno. Comunque riuscii ad ottenere un titolo di viaggio e richiedere il visto per la Francia.
La graziosa giovane sulla foto si chiama Edith ed era la mia ragazza. In luglio partimmo insieme diretti al sud. La prima sera ci fermammo in piena campagna e provammo a dormire a bordo del veicolo. Impossibile con un gregge di pecore curiose che ci circon-
darono, belando senza ritegno. La seconda notte decidemmo di dormire sotto le stelle, sulle sponde del fiume Ardèche, io e i miei 188 cm allungati accanto alla 4CV. In strada la vetturina si faceva onore ma, come camera da letto, non era davvero il massimo. Continuammo fino a Frontignan nel dipartimento Hérault, dove ci accampammo al mare con un gruppo di amici. Battezzati con il nome d’arte «I compagni d’avventura» cantavamo il Vangelo e la sera ci esibivamo in piccoli sketch divertenti ed edificanti davanti ad una platea variegata di turisti e villeggianti.
Di ritorno in Svizzera, il 31 dicembre Edith ed io ci fidanzammo soli soletti all’abbazia di Romainmôtier. Per le nozze, celebrate l’11 ottobre 1969, cambiammo la 4CV con una 4L, più confortevole e adatta per dormirci in vacanza!
Negli anni successivi abbiamo cambiato più volte auto, anzi pure il furgone: infatti, la passione per il teatro itinerante, sbocciata sulla spiaggia di Frontignan, non ci ha più abbandonato. Non è invece cambiata la mia compagna di vita: io e mia moglie stiamo ancora insieme, dopo più di mezzo secolo.
André CortessisCercasi: foto scattate dai lettori Nessuno dimentica il primo veicolo e neanche le esperienze che ci ha fatto vivere. Allora raccontateci la vostra storia, curiosa, avventurosa o divertente che sia. Inviare con foto a corredo per e-mail a: touring@tcs.ch
«In strada la vetturina si faceva onore, ma come camera da letto non era davvero il massimo!»
L’automobile è cambiata, la donna al mio fianco è la stessa di allora.
TICINO
Personalizzazione dell’auto: un ponte verso la mobilità inclusiva
A pagina 70, insieme a Elena Mombelli Focaccia, Direttrice esecutiva di Focaccia Group, affronteremo l’importante tema della mobilità per persone con disabilità, con una realtà che da 70 anni propone soluzioni e allestimenti innovativi per gli spostamenti quotidiani: per la guida attiva e passiva.
Invito del Gruppo TCS del Luganese
CIRCO KNIE, Agno
Save the date – sabato, 2 dicembre 2023
Il Gruppo TCS del Luganese è lieto di invitare i Soci TCS a un’indimenticabile serata di spettacoli circensi sotto il grande tendone del prestigioso Circo nazionale svizzero Knie. Lasciatevi trasportare in un mondo di magia, divertimento ed emozioni in occasione dell’unico appuntamento della tourneé 2023 in programma nel Canton Ticino.
Il Circo KNIE
nella nuova sede di Agno
La storia di questo circo è una parte essenziale della nostra cultura, con radici che risalgono a oltre due secoli fa, nel lontano 1803, quando Friedrich Knie e sua moglie presentarono il loro primo spettacolo circense. Da quel momento, il Circo Knie ha attraversato epoche e generazioni, diventando una pietra miliare nel mondo del circo. Nel 1919, ha adottato la sua iconica forma attuale, con un tendone coperto. L’innovativo programma proposto dalla famiglia Knie per la tourneé del 2023 promette di portarci in un mondo dove il talento e la maestria si fondono in uno spettacolo straordinario.
Il programma della serata:
•Dalle ore 18.30: iniziate la serata con un ricco aperitivo riservato ai Soci TCS e condividete l’entusiasmo per la
TCS SEZIONE TICINO
serata che vi attende, in un tendone riservato ed esclusivo.
•Ore 20.00: Prendete posto nei migliori posti del settore categoria B, per assistere al magnifico spettacolo del Circo Knie.
È prevista una quota unica di partecipazione per ciascun socio TCS: CHF 65.–, comprendente ricco aperitivo e spettacolo (del valore complessivo di CHF 108.–)
ISCRIZIONE:
Inviare la richiesta via e-mail a: info@ tcs-lugano.ch indicando tutti i nominativi, indirizzo e numero di socio di tutti i partecipanti. I posti sono limitati e le iscrizioni verranno considerate secondo l’ordine di entrata.
Gli iscritti riceveranno un’e-mail evidenziante i dettagli per il pagamento della quota di partecipazione. Solo una volta corrisposta la quota di partecipa-
Punto di contatto
Impressum
Bollettino u ciale dei Soci TCS, Sezione Ticino
Tiratura 84 000 copie
Edizioni 10 volte all’anno
Redazione Marco Colandrea
Layout Sara Bönzli (TCS)
Inserzioni TCS Sezione Ticino, CP 581, 6802 Rivera, sezioneTI@tcs.ch
Stampa Swissprinters AG, Brühlstrasse 5, 4800 Zofingen
zione sarà notificata la conferma di iscrizione via e-mail.
Informativa sui Gruppi locali del TCS
La Sezione Ticino del TCS è suddivisa in 4 gruppi locali – Bellinzonese e Valli, Locarnese e Valli, Luganese e Mendrisiotto - che coprono l’insieme del territorio cantonale, ognuno dei quali è composto da un Comitato che rappresenta gli interessi dei soci a livello locale. Con oltre 35’000 soci il gruppo del Luganese è il più numeroso e rappresenta quasi il 45% della Sezione cantonale.
Potete trovare maggiori informazioni sui Gruppi locali visitando la pagina web www.tcs-ticino.ch.
via alla Chiesa 10, 6802 Rivera Societariato e prodotti TCS, corsi e scuola guida, collaudi e controlli tecnici.
Per il viaggio: ViaCard, Bollo ecologico (D e F), Telepass (I, F, E, P), Patente internazionale, Vignetta autostradale per CH e Austria, info e pagamenti Pedemontana
Telefono 091 935 91 35 sezioneTI@tcs.ch, www.tcs-ticino.ch
L’emozione della guida in pista con il TCS
È con estremo piacere che vi presentiamo il nuovo Corso Moto Pista, l’ultima aggiunta al nostro pacchetto dei corsi di perfezionamento per la guida a due ruote. Da metà del 2019 a oggi, abbiamo visto il numero dei nostri corsi moto crescere da 1 a 4, una chiara testimonianza dell’interesse sempre crescente da parte dei motociclisti. A partire dal 20 ottobre 2023, avrete l’opportunità di vivere l’emozione della guida in circuito con Roby Rolfo, Campione del mondo Endurance ed ex-pilota MotoGP, portando la vostra abilità di guida al livello successivo!
A distanza di quattro anni dal lancio del Corso Moto PRO al TCS di Rivera, con oltre 200 partecipanti soddisfatti, siamo lieti di annunciare il Corso Moto Pista con il pilota e istruttore Roby Rolfo. Una giornata di coaching, sia teorico che pratico, che si svolgerà a Borgo Ticino, Italia, sul prestigioso motodromo di Pista Azzurra, raggiungibile in poco più di un’ora di auto da Rivera. Le esperienze maturate in oltre un ventennio di corse motociclistiche internazionali, hanno portato Roby, negli ultimi anni, a diventare un punto di riferimento nell’ambito dell’istruzione e del perfezionamento della guida per motociclisti, e di ricoprire l’importante ruolo di coach nel plurititolato team del Motomondiale Marc VDS Racing Team. Il Corso Moto Pista è progettato per a nare il feeling con qualsiasi tipo di moto, migliorare agilità e velocità nelle manovre di cambio direzione, perfezionare la posizione in sella e le traiettorie. Inoltre, aiuta i partecipanti a comprendere i propri limiti di guida, li prepara ad a rontare situazioni impreviste su strada e a dominare l’arte della guida in pista. Questa giornata di apprendimento è aperta a chiunque, indipendentemente
dall’età, dal livello di abilità e dagli obiettivi personali. Un’esperienza unica e formativa per tutti gli appassionati delle due ruote, non perdetevela!
spazi riservati), il corso verrà organizzato unicamente dal lunedì al venerdì e non nel weekend. Attenzione, il limite di partecipanti è fissato a 8 persone per corso.
Corso Moto Intensivo: la video-presentazione
La prima data del Corso Moto Pista si terrà venerdì 20 ottobre 2023, per maggiori informazioni e iscrizioni, potete visitare il sito www.tcs-ticino.ch. Il corso ha una tari a di CHF 330.– riservata ai Soci TCS e di 360.– per i non a liati al Club. Sono inclusi: costo della pista per tutta la giornata di corso, noleggio completo della pit-bike (YCF, 155cc), trasporto pit-bike al circuito, benzina, usura pneumatici, pranzo e attestato di partecipazione.
Al fine di poter proporre la giornata di corso a condizioni interessanti e avere un minor a usso di amatori e piloti sul circuito (pista in esclusiva al mattino e
Le novità dedicate ai «bikers» non finiscono qui. Grazie a emozionanti riprese video, basterà scannerizzare il QR code per catapultarvi direttamente nella pista di TCS di Ambrì e rivivere la giornata del Corso
Moto Intensivo: «pensato per chi ha già una solida esperienza di guida».
Mobilità e disabilità
Al servizio delle persone con disabilità grazie alla personalizzazione dell’automobile
L’industria automobilistica è in costante evoluzione, ma per questioni di mercato, i progressi sono spesso volti a soddisfare i bisogni della maggioranza dei conducenti, ovvero coloro che non presentano particolari limitazioni. In questa edizione vi presentiamo Focaccia Group, una realtà che da 70 anni sfida questa tendenza, mettendo al centro delle proprie attività le esigenze delle persone con disabilità negli spostamenti quotidiani, sia per la guida attiva che per quella passiva. Approfondiremo inoltre, attraverso alcune domande alla direttrice esecutiva Elena Mombelli Focaccia, il tema della sicurezza e della formazione, in un settore in cui gli errori umani dovuti a una mancata conoscenza e preparazione dei veicoli possono trasformarsi in pericoli per l’utente con disabilità.
Focaccia Group Automotive: innovazione e passione per la mobilità accessibile
Fondata nel 2012 a Lugano, Focaccia Group Automotive porta con sé un’eredità di 70 anni di esperienza e tecnologia nel settore automobilistico della famiglia Focaccia. Ciò che ha avuto inizio come una modesta carrozzeria con una profonda dedizione per i dettagli, oggi è cresciuta fino a diventare una delle aziende leader nel settore degli allestimenti di veicoli per persone con disabilità.
L’obiettivo primario dell’azienda è migliorare la vita delle persone con limitazioni fisiche attraverso l’ideazione e produzione di soluzioni all’avanguardia, superando i vincoli strutturali delle automobili tradizionali. La trasformazione da carrozzeria artigianale a realtà specializzata è stata guidata da un
La testimonianza di G. R., cliente di Focaccia Group: “rinascita è la sensazione che ho pro-
costante impegno nella ricerca e nello sviluppo di idee innovative e prodotti distintivi, anche dal punto di vista del design. Fornendo servizi a importanti clienti istituzionali e collaborando regolarmente con rinomate case automobilistiche per lo sviluppo di soluzioni personalizzate di allestimento, Focaccia Group aderisce rigorosamente ai più elevati standard di progettazione e costruzione (certificazione COC).
Con sedi operative in Svizzera, Italia e Brasile, e una rete distributiva internazionale che abbraccia oltre 42 paesi, l’azienda opera globalmente in diversi settori. La sede principale a Cervia, in Italia, ospita diverse unità produttive e funge da centro nevralgico per la ricerca e sviluppo, la produzione, le vendite, il
Intervista a Elena Mombelli Focaccia, Direttrice esecutiva di Focaccia Group
Quali sono le principali sfide nell’ allestire veicoli per persone con disabilità?
La sfida per noi allestitori è proprio quella di andare a modificare il concetto tecnico di base dell’auto concepita per
persone normodotate e adattarla alle esigenze della persona con disabilità. Creando un connubio tra veicolo di serie, tecnologia in dotazione, assetto del veicolo ed esigenza specifica del singolo individuo.
servizio clienti, l’amministrazione e le risorse umane. La presenza internazionale è ulteriormente rinforzata dalla sede commerciale e di installazione di Lugano, supportata da centri di installazione e assistenza che garantiscono flessibilità nella fornitura degli allestimenti.
Dal 2008, Focaccia Group si è dedicata all’esportazione delle sue soluzioni tecnologiche di alto livello in tutto il mondo. Oltre a o rire componenti e kit di allestimento omologati per veicoli trasformabili e veicoli speciali per le Forze dell’Ordine, l’azienda ha abbracciato l’opportunità di esplorare nuovi mercati e di soddisfare le esigenze in continua evoluzione di individui e professionisti.
Qual è il ruolo delle collaborazioni con case automobilistiche e istituzioni nel miglioramento delle soluzioni di mobilità per i disabili?
Nel corso del tempo, all’interno dell’azienda, abbiamo istituito un u cio
tecnico con competenze paragonabili a quelle di una casa automobilistica produttrice. Questo ci permette di ricevere i disegni tecnici e i rendering dei veicoli delle case con le quali collaboriamo, prima ancora che le vetture vengano lanciate sul mercato. In questo modo possiamo anticipare i tempi di attesa, e ettuare gli studi, le modifiche e i test per ricevere le certificazioni, e o rire all’utente finale delle soluzioni tecniche concrete non appena la vettura standard verrà presentata al pubblico. Per noi è molto importante collaborare ed essere riconosciuti in qualità di partner dalle case automobilistiche, oltre che per questioni di tempistiche, per avere il loro nullaosta per la trasformazione dei veicoli, cosicché l’utente che acquisterà il veicolo modificato non debba rinunciare alla garanzia di fabbrica del costruttore. Normalmente la garanzia decade quando si apportano modifiche «aftermarket» privatamente oppure da rivenditori e aziende non autorizzate.
Come a ronta Focaccia Group il problema dell’adeguamento normativo e della sicurezza dei veicoli per disabili? Come allestitori e costruttori di modifiche siamo obbligati, esattamente come avviene per le case automobilistiche, a e ettuare dei «test-report» per ottenere l’omologazione europea. Questa serie di test ai quali siamo sottoposti come Focaccia Group, vengono e ettuati sulle vetture base già testate dal costruttore. Ogni modifica deve essere dunque provata e certificata prima di poter essere implementata su un qualsiasi veicolo, per attestarne la qualità e sicurezza.
La personalizzazione di un’automobile può richiedere un considerevole esborso finanziario, crede che le persone con disabilità siano su cientemente supportate in questo senso?
In linea di massima, in Svizzera, siamo fortunati rispetto alla maggioranza dei Paesi europei. Qui, le persone con disabilità godono di notevoli vantaggi in termini di supporto finanziario per le modifiche dei veicoli; l’Assicurazione Invalidità e le associazioni locali o rono un buon sostegno finanziario. È prevista infatti una copertura delle spese per la modifica su un’auto nuova ogni 10 anni e ogni 6 su un’auto usata. Se le spese eccedono questo limite, esistono molteplici associazioni, fondazioni e talvolta donatori volontari che possono decidere di intervenire a sostegno.
Organizzazioni come Pro Infirmis, Croce Rossa, Sclerosi Multipla, Telethon, Fondazione Alessia svolgono un grande lavoro anche in questo senso.
Cosa può fare l’industria automobilistica nel suo complesso per promuovere una maggiore sensibilizzazione e attenzione alla guida sicura per le persone con disabilità?
Quello che le singole case automobilistiche potrebbero fare - pur comprendendo le dinamiche che regolano il mercato - è dare maggiormente risalto, tramite i propri canali di comunicazione e marketing, della possibilità di acquisto di veicoli modificabili (per le case che li propongono). Alcuni costruttori di veicoli stanno già lavorando in questa direzione in Europa, ma credo che nel settore in generale si possa fare sicuramente di più. Sarebbe necessario che venisse sdoganato maggiormente questo tema, banalmente cominciando a inserire anche i veicoli trasformabili sul volantino pubblicitario di presentazione della nuova gamma veicoli della casa costruttrice.
Da alcuni anni siete con Focaccia Group siete attivi anche nell’ambito della formazione, per sensibilizzare enti e istituti nel Canton Ticino, ma anche oltre Gottardo e all’estero. Ci può spiegare gli aspetti che vi hanno portato a realizzare questi corsi e in che cosa consistono?
I corsi sono nati in risposta alle richieste provenienti dalle istituzioni, soprattutto da quelle più grandi e strutturate, tra le quali possiamo menzionare ad esempio le case di riposo con un parco veicoli considerevole di là del Gottardo, dove diverse istituzioni collaborano tra loro come in una sorta di consorzio. I corsi sono suddivisi nel seguente modo: una parte teorica di formazione in aula e un’altra pratica sul veicolo base. Vengono trattati molteplici temi: allacciamento cinture, carico e scarico della persona in carrozzina, la messa in sicurezza per il trasporto, l’utilizzo del lift e altri aspetti pratici.
Quali sono secondo lei le priorità sulle quali oggi si è ancora carenti e sulle quali bisognerebbe lavorare per garantire una maggiore sicurezza alla categoria?
La priorità principale rimane la sicurezza, seguita dalla formazione sull’uso delle modifiche per i disabili, indipendentemente dalla certificazione della modifica
stessa. Questa situazione richiama ciò che accade comunemente nelle aziende, dove sono richiesti corsi obbligatori, come ad esempio quelli sulle procedure antincendio. Dovrebbe esserci un obbligo di formazione analogo per i professionisti del settore, che siano autisti, operatori sociosanitari, infermieri, e così via. Purtroppo, gli incidenti evitabili sono spesso causati da soluzioni tecniche per il trasporto ormai obsolete e da personale non adeguatamente formato riguardo alla messa in sicurezza delle persone durante il trasporto. Attualmente, la legge impone solo che la formazione sull’utilizzo di un veicolo trasformato avvenga al momento della consegna al cliente (siano essi enti, istituzioni o privati), ma non vi è alcun obbligo continuativo. Questo significa che cambiando il conducente o assumendo nuovo personale, possono sorgere lacune in questo importante ambito.
Elena Mombelli Focaccia, Executive director di Focaccia Group Suisse, è una donna di cinquanta anni entusiasta e ottimista nei confronti della vita, con un passato da «future trader» nel settore finanziario. Nata e cresciuta a Cervia-Milano Marittima, svizzera da 25 anni, dal 2012 si occupa della filiale Svizzera del gruppo che porta il nome di famiglia.
Spiccate capacità tecniche e conoscenza del mercato sono gli strumenti che mette in campo per rispondere ai bisogni delle persone e delle istituzioni, mettendole al centro, per garantire sicurezza e comfort. Unisce etica e valori per a rontare le sfide del settore con lo sguardo sempre rivolto al futuro. Per hobby è insegnante di Pilates, ama organizzare eventi sulla genitorialità, mamma di tre ragazzi.
Eventi: il nostro resoconto
Giornata delle famiglie –
TCS Gruppo del Luganese
rinfrescanti tu in piscina. I più piccoli hanno trascorso la giornata in compagnia di due simpatici maghi, assistendo ai loro giochi di prestigio. L’aperitivo e l’ottimo pranzo in compagnia hanno allietato la giornata e sono state occasione per passare del tempo di qualità con amici e famigliari.
L’intero comitato del Gruppo TCS del Luganese ringrazia i partecipanti e invita tutti i Soci a voler prendere parte alle prossime manifestazioni.
Domenica 10 settembre 2023, si è tenuta la tradizionale Giornata delle famiglie organizzata dal Gruppo TCS del Luganese. Quest’anno, la regione scelta per questo speciale momento, è stata il Malcantone, più precisamente a Sessa
presso l’Hotel Ristorante i Grappoli. Durante la giornata, i soci hanno potuto fruire di una moltituidine di attività, dalla visita alla Miniera d’Oro di Sessa alla pratica di sport di squadra: beach-volley, calcetto, ping pong, seguiti da
TCS e Matrix VR Arena presenti all’innovativo NFT Fest di Lugano
Dal 7 all’11 settembre 2023, la Città di Lugano è stata il palcoscenico di un evento internazionale di cinque giorni: l’NFT Fest. Questo evento si è concentrato sull’innovazione digitale, con un focus sul mondo degli NFT e delle rivoluzionarie tecnologie Web3. L’NFT Fest è stato un connubio di arte, musica e gaming che ha suscitato l’interesse di numerosi appassionati e non solo. L’evento, tenutosi presso le sedi di Villa Ciani, l’ex Asilo Ciani e il Palazzo dei
Congressi, è stato caratterizzato dalla partecipazione di un vasto pubblio, oltre 100 relatori specializzati nell’ambito dei token non fungibili e molti tra i più importanti artisti del settore. Tra gli espositori che hanno preso parte all’evento c’erano anche il TCS e la Matrix VR Arena di Lugano, in rappresentanza al settore degli eSport. Durante le giornate di sabato 9 e domenica 10 settembre 2023, la Sezione Ticino ha messo a disposizione dei partecipanti 4
postazioni per sfidare i campioni in carica della TCS eSport Challenge –Rocket League edizione 2 (in attesa di presentare la terza edizione a fine 2023), grazie alla fornitura tecnica e collaborazione del partner AKR eSport asd. La Matrix VR Arena ha invece o erto al pubblico l’opportunità di guidare bolidi da oltre 400 cavalli di potenza sui suoi simulatori professionali e di partecipare a un coinvolgente gioco di laser tag in VR, allestito appositamente per l’occasione.
Caravan Gas Control: in sicurezza, strizzando l’occhio alla sostenibilità
ambientale
A un anno esatto dal lancio di questo servizio da parte della Sezione Ticino, siamo lieti di annunciare i prossimi appuntamenti del Caravan Gas Control presso il Centro TCS di Rivera. Per celebrare il nostro primo anniversario e il superamento dei 100 controlli e ettuati, abbiamo una sorpresa per voi.
Il Caravan Gas Control è un controllo periodico che viene consigliato a tutti i detentori di veicoli dotati di un impianto a gas liquido, tra i più comuni menzioniamo: camper, roulotte, van camperizzati e tende a veranda.
Il controllo è divenuto obbligatorio per legge, per motivi di sicurezza, come prerogativa per poter accedere alla maggior parte dei campeggi svizzeri ed europei.
Il certificato rilasciato al termine del check-up dall’Associazione Circolo di Lavoro GPL, che attesta la conformità del veicolo ha una validità di tre anni. La Sezione o re il servizio a condizioni agevolate ai propri soci, al posto del prezzo standard di CHF 160.–, a CHF 135.– per i Soci TCS Camping e a CHF 120.– per i Soci TCS.
Il Caravan Gas Control viene inoltre proposto in due modalità ben distinte per venire anche incontro alle esigenze dei viaggiatori: controllo in sede al TCS di Rivera e, su richiesta, in forma itinerante presso i Camping TCS di Lugano-Muzzano e Gordevio-Valle Maggia.
I nostri prossimi appuntamenti a Rivera, 6 controlli disponibili a giornata:
•6 ottobre 2023
•24 ottobre 2023
Tra i valori che identificano il marchio del TCS, vi è anche quello della
sostenibilità: «ci impegniamo per la sostenibilità, proponendo soluzioni ben concepite, per una mobilità accessibile a tutti, efficiente e rispettosa dell’ ambiente», mantendo la libertà di scelta del mezzo di trasporto. Un aspetto, quello della tutela dell’ambiente, condiviso anche da Nagua Swiss Sagl, realtà locale che la Sezione ha individuato per collaborare nella vendita di prodotti ecologici e biodegradabili, dedicati al settore nautico e a quello dei camperisti.
L’obiettivo comune è promuovere un approccio più sostenibile, riducendo al minimo l’impatto negativo sull’ambiente mentre esploriamo nuove destinazioni e intraprendiamo avventure all’aria aperta con maggiore consapevolezza. Una delle scelte più semplici per contribuire a ridurre l’impatto ambientale durante le vacanze è l’uso di prodotti eco-friendly. In occasione delle giornate del 6 e 24
Iscrivetevi per il controllo del 6 o 24 ottobre a Rivera, riceverete un omaggio di Nagua, marchio eco-friendly per camperisti.
ottobre 2023, durante le quali potete iscrivervi al «Caravan Gas Control» sul sito tcs-ticino.ch, avrete l’opportunità di ricevere un omaggio da parte di Nagua. In qualità di Soci TCS potrete inoltre beneficiare di uno sconto esclusivo sul vostro primo acquisto di prodotti eco-friendly Nagua. Basterà visitare il sito web www.naguabio.com e utilizzare il codice, fornito di seguito, per ottenere uno sconto del 40% su tutta la linea di prodotti.
Unisciti a noi nell’impegno per un futuro sostenibile mentre godi delle tue vacanze in armonia con la natura.
cod. sconto -40%, o erta valida per il primo acquisto, fino al 31.12.23, esclusiva per i Soci TCS.
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