N O T IZ I A
S P EC I A L I
FO CUS
Italia: una vecchia storia
Havanatur: Oriente nei piani e incremento del Canada
OMT invita ad Brasile: Gramado imparare dal 2009 e il Festival per affrontare il 2010 Internazionale del Turismo
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T EM I D I AT T UA L I TÀ
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C A R A IBI
Isla caraibica di St Marteen: calo del turismo croceristico nel 2009
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SUPPLEMENTO SPECIALE AL NUMERO TTC 189
Repubblica Dominicana: turismo in sostanziale tenuta Gli arrivi complessivi del 2009 confermano il Paese in buona tenuta, anche se l’Europa registra dati in calo. I totali mostrano un lieve incremento pari allo 0,36%. Il Ministero del Turismo pone l’accento sul potenziamento e miglioramento dell’offerta alberghiera e delle infrastrutture. Si punta ad un riposizionamento del target: non soltanto meta tradizionale di vacanza «sole e mare», ma anche e soprattutto luogo privilegiato da diverse tipologie: viaggiatori alla scoperta di luoghi insoliti e selvaggi,
Santo Domingo è stata nominata Capitale Americana della Cultura per l’anno 2010.
amanti della cultura, amanti del lusso e appassionati di golf. Santo Domingo, capitale della Repubblica Dominicana, è stata nominata Capitale Americana della Cultura per l’anno 2010: un’occasione importante per scoprire questa città, ricca di arte e storia, e coglierne gli aspetti attuali più significativi, anche grazie al ricco programma di eventi. La ricettività aumenta, il paese contava un totale di circa 70mila camere alle quali se ne sono aggiunte altre 35mila realizzate nel corso del 2009. Continua a pagina 4
La stagione delle fiere: via al 2010 con Fitur a Madrid
L’OMT prevede un recupero turistico nel 2010
A Madrid la XXX Edizione di Fitur ha chiuso i battenti il 25 gennaio scorso lasciando un interrogativo nella mente di tutto il settore turistico mondiale: ma il 2010 sarà l’anno della ripresa? Nessuno ha la palla di cristallo e la Spagna non sta certo attraversando un momento eco-
nomico dpositivo e a fronte di un mercato che marcia a rilento, una disoccupazione crescente e preoccupante Fitur è riuscita a portare anche nuovi espositori quali Uganda, Ghana e Kuwait, ma è evidente ed innegabile lo «slow down» del comparto. Continua a pagina 9
L’Organizzazione Mundiale del Turismo (OMT) prevede un incremento dell’industria per il 2010 del 3-4% di fronte al calo del 4% verificatosi nel 2009, secondo quanto ha informato Taleb Rifai, segretario generale dell’organismo. «Siamo ottimisti perchè gli indicatori mostrano che ci troviamo in fase di recupero a un ritmo più accelerato». Le prime cifre permettono di constatare che nel 2009 gli arrivi turistici internazionali hanno raggiunto gli 880 milioni, con una diminuzione del 4% rispetto al 2008 per varie ragioni fra cui la crisi economica mondiale e l’epidemia influenzale che hanno colpito pesantemente il settore. Continua a pagina 8
SHAUN DUNMALL
S T OR I A DI COP E R T I N A
Il Paese non offre solo le bellezze naturali, ma plus increbibili: arte, cultura, enogastronomia...
Italia: una vecchia storia «N
on è questione di budget. E’ questione di politica e strategie». Il ministro del turismo, Michela Vittoria Brambilla esemplifica con questa frase ciò che manca al turismo italiano per emergere e prendersi il ruolo che si merita non solo in patria rispetto al pil e agli altri comparti economici, ma anche a livello mondiale. «Il fatto di avere reistituito un ministero del turismo era il primo passo necessario per rimettere in essere una politica nazionale del settore –prosegue il ministro– che potesse dare vita ad una politica nazionale, cosi come in Francia, Spagna e altri paesi e non si poteva prescindere dal portare il tema nel consiglio dei ministri. Si può dar forma ad una politica nazionale solo in interazione con le altre entità ministeriali trasversali al comparto: ad esempio infrastrutture e trasporti, note dolenti ed handicap del nostro turismo, ministero dell’ambiente, delle attività culturali, insomma una nuova politica deve passare attraverso un lavoro di gruppo di un governo che decide di procedere allo sviluppo di questa essenziale attività economica». I prossimi passi. «E’ un pezzo che stiamo lavorando, anche prima dela nascita del ministero –spiega il ministro– ho portato avanti un lavoro congiunto per il riposizionamento dell’Italia e il riconoscimento avuto a Londra al WTM dal Condè Nast Travel-
fattori. Abbiamo brand e immagine forti, così come la connessione con il Made in Italy conserva un proprio enorme appeal. Turismo e Made in Italy vanno a braccetto e lo stile e raffinatezza che rappresenta la nostra produzione di stile è un traino notevole per il turismo.
Michela Vittoria Brambilla
ler è la testimonianza, sotto un profilo unitario a livello di promozione, (ho intcontrato i to gb che sofrono la parcellizzazione del modo di presentare il brand Italia sul loro mercato) e quindi si deve lavorare sulla omogenizzazione del marchio e su un coordimanento, oltre che agire sulla programmazione strutturale: infrastrutture, trasporti e servizi operando in stretta connessione con i tour operator. Credo l’Italia resterà sempre fra i paesi più «cari», ma è imperante che al livello di prezzo corrisponda sempre il livello del servizio. Il Paese non offre solo le bellezze naturali, ma plus increbibili: arte, cultura, enogastronomia, per questo non dobbiamo assolutamente fare la guerra del prezzo, ma della qualità dell’offerta, diversificandola e migliorandola per garantire il massimo di tutto». L’Italia, per il 90%, è la prima destinazione richiesta dai turisti nel mondo, ma non tutte le richieste si concretizzano per vari 2 CONTINENTE TURISMO • Supplemento bimestrale speciale TTC • No. 1 • 2010
«Dovremo lavorare anche sulla riformulazione dell’offerta impostandola sulla necessità motivazionale del turista –continua il ministro– quindi prima il tema poi dove viverlo. Ecco perché stiamo costituendo dodici itinerari tematici del Paese che collegano il nord e sud sullo
stesso campo. Lo sviluppo delle teconologie è un altro assunto fondamentale: abbiamo rimesso on line con una versione promo di www.italia.it, una progressiva trasformazione con la piattaforma di commercializzazione, dove non sarà nostro obiettivo «vendere on line», ma daremo le istruzioni attraverso il sito e i link per portare il turista inte-
ressato verso il fornitore di servizi finale. Avremo social network community, quella sorta di trip advisor che serve e viene cosi frequentato oltre a una serie di misure fiscali cui stiamo lavorando per dare al settore (che per troppi anni e stato dimenticato dal comparto economico, troppo miope e che ha vissuto sugli allori) agevolazioni e dignità di atti-
virtà produttiva». Piani di sviluppo quindi… «Se avessimo fatto una programmazione intelligente sul turismo 20 anni fa –cocnlude Michela Vittoria Brambilla– adesso saremmo in grado di avere una economia turistica pià omogenea, sana e competitiva, mentre invece, oggi cerchiamo di recuperare il tempo peduto».•
ED YOURDON
KOK LENG YEO
SPECI A LE
Repubblica Dominicana: turismo in sostanziale tenuta
Dalla prima pagina – Nel 2009 i turisti che hanno scelto la Repubblica Dominicana sono stati 4milioni 414 mila 756, dei quali 1milione 245mila 925 europei (121mila 317 ialiani). Malgrado un 2009 difficoltoso in generale, il numero degli arrivi è aumentato di 16mila 13 unità pari allo 0,36% (2009 su 2008). Un dato che conferma la tenuta della destinazione, nonostante un generale rallentamento da parte dell’Europa, grazie soprattutto agli arrivi provenienti dall’America del Nord: Stati Uniti e Canada in testa, rispettivamente con un +5,20% e un +1,79%. Gli arrivi dall’Europa registrano una flessione del 7.93%: Francia -11,3% (32mila turisti in meno), la Germania -13,81% e l’Inghilterra -15,24%. In questo grigio panorama gli arrivi provenienti dall’Italia restano lusinghieri: 121mila 317 connazionali hanno scelto questa meta come destinazione nel 2009 con una flessione del 9,00%. Dicembre ha fatto registrare una inversione di tendenza: con 408mila 297 unità registrate per un +8,87%. Buon prologo agli investimenti in corso al fine di incrementare gli arrivi: un potenziamento e miglioramento dell’offerta alberghiera, l’investimento in infrastrutture e la valorizzazione di alcune zone del Paese come Barahona e Pedernales, Samanà con i suoi boutique hotel come Peninsula House e Villa Serena.
L’obiettivo, oltre a quello di posizionare in maniera differente la Dominicana, è anche quello di valorizzare le risorse naturalistiche del Paese, uniche nel Caribe. È questo il caso della creazione del nuovo polo turistico di Barahona, nella costa sud, ad ovest della Capitale: in questa zona, che gode di una flora e una fauna uniche nel loro genere, si sta cercando di dare vita a un importante complesso turistico-immobiliare dove troveranno spazio strutture ricettive, un centro termale (la zona è anche fonte di sorgenti curative), delle boutique e altre infrastrutture, il tutto per consentire nuove forme di turismo, soprattutto ecoturismo e turismo della salute, in questa zona splendida ma ancora quasi
Neyda Garcia
sconosciuta e lontana dalle rotte del turismo di massa. Anche investimenti nelle infrastrutture turistiche sono stati effettuati: nel 2010 si avrà un miglioramento della viabilità, con la realizzazione dell’autostrada El Coral che collegherà La Romana e Punta Cana e la conclusione dell’autostrada Santo Domingo-Samaná, che permetterà di raggiungere la costa nord est dalla capitale in circa 2 ore. «Nonostante nel 2009 il turismo abbia sofferto per la crisi internazionale e anche noi registriamo una flessione per quanto riguarda gli arrivi dall’Italia –ha commentato Neyda Garcia, direttrice dell’Ente del Turismo della Repubblica Dominicana in Italia– i dati positivi di dicembre indicano un’inversione di tendenza e ci lasciano ben sperare, anche e soprattutto tenendo conto del programma in atto per i prossimi anni. Abbiamo sempre lavorato per far conoscere le bellezze del Paese e, in accordo con le linee guida del Ministero, stiamo puntando a far conoscere le opportunità di soggiorno insolite. E in Repubblica Dominicana c’è davvero l’imbarazzo della scelta: qui trovano tutto ciò che desiderano per la vacanza dei loro sogni gli appassionati di golf, di subacquea, di navigazione da diporto, di ecoturismo, di kiteboarding: le bellezze di questo Paese sono davvero infinite, basta saperle scoprire».•
Presidente Onorario: RENZO DRUETTO • Direttore Responsabile: Giuseppe Ferraris • Direttore Generale: Alfredo Rodríguez • Redazione Italia: Tiziana Settanni • Redazione Cuba: Josefina Pichardo • Fotoreporter/Webmaster: Hairo Rodríguez • Servizi informativi digitali: Hairo Rodríguez / Frank Martin • Disegno: Andro Liuben Pérez Diz • Colaboratori marketing: Ana Cecilia Herrera / María E. Leyva / Orlando Ojeda / Magdalena GarcíaCorreo electrónico • Indirizzo legale: via Galileo Galilei, 47, 20092 Cinisello Balsamo, Mi • Tel: 02 36649575 • Fax: 02 36649576 • Stampa: Officina Grafica S.R.L. Via della Meccanica, 8 Vigano Di Gaggiano 20083, Mi • Mail: redazione.italia@traveltradecaribbean.com / italia@traveltradecaribbean.com / commerciale.it@gmail.com • Corrispondente stampa per i Caraibi: La Habana, Cuba / ttc.cuba@traveltradecaribbean.com • Contatto per informazioni: info@traveltradecaribbean.com • Web: www.traveltradecaribbean. com / CONTINENTE TURISMO è un prodotto editoriale di TTC Travel Trade Caribbean S.R.L. Pubblicazione bimestrale dedicata agli approfondimenti delle notizie e le novità del mercato turistico italiano e generale, di fronte alle tendenze attuali del settore. Inscritto al Tribunale di Milano con il numero 166. Data di registro nella Camera di Commercio: 01.08.2001. Inscritto al ROC (Registro di Operatori della Comunicazione). Distribuito attraverso abbonamento postale. Vietata la riproduzione parziale o totale degli articoli senza l’autorizzazione espressa dei suoi autori, i quali conservano tutti i diritti legali e sono responsabili del contenuto degli stessi.
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SPECI A LE
Xi
omara Martinez Iglesias, presidente di Havanatur, parla dei programmi del tour operator che spazia da ricettivo a Cuba ad outgoing verso l’Isla Grande dai paesi dove ha stabilito sedi operative, compresa l’Italia. «Credo che il 2009 sia stato un anno delicato per il turismo cubano poiché non è stato risparmiato dalla crisi che ha toccato il settore turistico. Noi stessi abbiamo ravvisato situazioni più difficoltose con i nostri part-
Xiomara Martinez Iglesias, presidente di Havanatur.
ners, visto che svolgiamo attività di grossista e dettalgiante con più di quindici nostre emanazioni in paesi dove esercitiamo l’attività di to, in Europa e America». Il 2009 ha anche sortito l’effetto di far riflettere su come Havanatur potrebbe diversificare l’offerta, sfruttando l’esperienza accumulata rispetto alle aspettative dei viaggiatori di tutto il mondo. Cuba è decisamente una potenza in questo non solo per l’offerta di sole, spiaggia e mare, ma anche di valori patrimoniali
Havanatur: Oriente nei piani e incremento del Canada esigenza di realizzare il proprio sogno nel viaggio esotico». Havanatur sta operando all’interno di un progetto quinquennale, che durerà fino al 2015, basandosi sul concetto che si tratta di un gruppo internazionale in continua espansione. «Stiamo cercando di ampliare i canali di distribuzione delle nostre operazioni –aggiunge Martinez Iglesias –ad esempio in Asia,
in collaborazione con un pool di operatori, Guay tours, che ci rappresenta in Cina e Giappone. Lanceremo quest’anno il prodotto «Havanatur Cuba», il cui target si attesta sui 1.300 turisti giapponesi cui offiremo un programma multidestino, composito, esaustivo perché chi si sobbarca un viaggio del genere desidera più che vedere un destinazione turistica per le proprie vacanze».
JOAQUÍN HERNÁNDEZ MENA
e culturali, che il turista cerca e proprio su questo aspetto, Havanatur, ha puntato nel 2009. «Il gruppo Havanatur muove circa 143mila passegeri, ai quali si aggiungono 450mila ricevuti e gestiti come «dmc» –prosegue Martinez Iglesias– A conti fatti movimentiamo il 13% dei passeggeri che rappresentano il turismo cubano». Da trenta anni è sempre stata una politica di Havanatur la diversificazione del prodotto che si evince dall’esame dei cataloghi. «Proprio questa –precisa Martinez Iglesias– sarà la politica del 2010, tesa al riscatto dei valori patrimoniali e al «multidestino» dove Havanatur ha un sigillo di garanzia che dura da 15 anni che ci posiziona nei confronti del turista per capire e interpretare la sua sempre maggior
Anche Cuba è una potenza turistica per i suoi valori patrimoniali e culturali.
Non solo l’Asia, però, ma anche il Canada, che rappresenta il primo mercato emissore per Cuba con 900mila passeggeri. «La nostra espansione in Canada, quale tour operator di outgoing verso Cuba, rappresenta il 40,5% dei nostri movimenti pari a 93mila passeggeri dei 150mila che muoviamo per Cuba, permettendo di attestarci al terzo posto assoluto per il mercato canadese –conclude Xiomara Martinez Iglesias –Le nostre operazioni partono fondamentalmente da Montreal e Toronto sulla parte ovest, allargandosi ad altri porti di imbarco quali Halifax, Vancouver, Quebec city, dove abbiamo stabilito succursali di vendita che ci hanno permesso salti quantitativi importanti con aumento del 53% dei nostri numeri numeri».• .
Cuba: la Spagna sorpassa l’Italia e diventa il terzo paese emissore Il ministro del turismo Manuel Marrero Cruz, a Fitur, la fiera del turismo di Madrid, ha sancito la Spagna quale terzo paese emissore per il mercato turistico Cubano. I numeri consuntivi ufficiali rilasciati a fine gennaio, hanno fatto registrare una crescita nel 2009 sull’anno precedente, del 6.7% con 129mila 224 turisti. Il Canada resta il primo mercato di riferimento con 900mila paessegeri, seguito dalla Gran Bretagna, poi la Spagna che
sorpassa l’Italia che ha purtroppo registrato un decremento del 4% con un saldo finale di 118.347 turisti. La consolazione per Josè Antonio Zerquera Hernandez, responsabile del mercato italiano, è che la ripresa del quarto trimestre 2009 è proseguita nel 2010 con un gennaio a +8%, il che fa ben sperare per il prosieguo dell’anno. «Il mercato spagnolo continua ad investire a Cuba in maniera ingente –ha dichiarato
Manuel Marrero Cruz.
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il ministro Marrero– soprattuto sul settore alberghiero. Il 55% delle camere d’albergo a Cuba è a capitale straniero e la Spagna, su questo share, incide per il 90%. Le compagnie aeree stanno continuando a credere alla nostra offerta, tanto che hanno aggiunto, con il cambio di aeromobile di Iberia, 70 posti settimanali, perché la domanda cresce per affinità culturali e linguistiche oltre che per il riconoscimento del valore della offerta cubana così varia che non solo «sol y playa» attirano turismo ma anche cultura, vera e tradizionale, arte, storia incidono sulle scelte di un viaggiatore, quello spagnolo, sempre più attento». La battaglia del governo cubano, ora, si concentra su investimento nel settore turistico importantissima risorsa che ha portato 2milioni 429mila 809 turisti nel 2009, con una crescita a dispetto della tendenza al ribasso mondiale, del 3.5%. «Il nostro sforzo –ha concluso il ministro–è nel creare situazioni favorevoli all’investimento straniero e nella formazione professionale del personale per dare un
sempre miglior servizio, quale valore aggiunto, in quanto la nostra non sarà mai una guerra sul prezzo,che non ci interessa, ma nel fornire un servizio sempre più accurato e consono per attirare più turismo di ogni tipo conformando la nostra offerta alle esigenze di chi arriva nella nostra Patria. Sul fronte legislativo, infine, il governo sta lavorando a una legge che consenta lo sviluppo di campi da golf con annesse operazioni immobiliari per dare sfogo ad un altro segmento di mercato che sta sempre prendendo pià piede». L’ultima annotazione, per la Spagna, vede l’interesse per Cuba e i rapporti con il mercato così stretti che l’Assemblea annuale della AEDAVE, Asociacion Empresarial de Agencias de Viajes Espanolas (associazione spagnola degli agenti di viaggio) si terrà a ottobre a Santiago de Cuba. Anche l’America del Sud ha dato un grande apporto al turismo verso Cuba nel 2009. L’Argentina prosegue ad essere un grande emissore con 48mila 564 viaggiatori (+2.3% sul 208), seguito dal Cile con 18mila 895,
Brasile con 13mila, Uruguay con 4mila 580 (+15%) e Paraguay con meno di mille. In totale dal Sud America sono stati 85mila 191 i passeggeri il che significa un aumento dell’ 1.1% rispetto al 2008, nonostante la crisi del 2009. Nel 2010 le cifre si pensa aumenteranno, tenendo conto delle campagne promozionali in divenire, specialmente a San Paolo, Rio e Belo Horizonte, località dalle quali partiranno voli diretti verso La Habana. La domanda corrente per la Isla Grande così come il looad factor dei voli nei mesi di gennaio, febbraio, marzo indicano che l’obiettivo di portare un centinaio di migliaia di turisti dal Sud America, nel 2010, è assolutamente plsusibile. Si sta lavorando per migliorare ulteriormente la già buona connettività visto che i collegamenti di Cubana, Taca, Copa, Lan ed Aerolíneas Argentinas, partono al completo e per questa ragione si stanno cercando rotte alternative, come ad esempio un code sharing fra Viasa e Aerolíneas Argentinas, che porterebbe i passeggeri daBuenos Aires a Cuba via Caracas.•
FOCUS
OMT invita ad imparare dal 2009 per affrontare il 2010 L’OMT prevede un recupero turistico nel 2010 Dalla prima pagina – Nonostante le difficoltà, comunque, nel 2009 è avvenuta una compensazione del turismo nazionale in paesi come Cina, Brasile e Spagna che ha salvato i bilanci. Gli ingressi nel 2009 sarebbero caduti del 6% rispetto al 2008, ma questo non è che un dato provvisorio. Del totale di arrivi internazionali, il 52% corrisponde all’Europa (460 milioni), il 21% all’Asia Pacifico (180 milioni), il 16% alle Americhe (140 milioni), il 6% al Medio Oriente (52 milioni) e all’Africa il 5% (48 milioni). Nel 2009, l’unica regione che ha riportato delle crescite è stata l’Africa (5,1%), mentre i cali più drastici hanno avuto luogo in Europa e Medio Oriente (5,6%), in America (5,1%) e in AsiaPacifico (1,9%). Infine, Taleb Rifai ha ribadito che si esclude che il sisma ad Haiti possa incidere sull’attività turistica della regione.•
Il segretario generale dell’United Nations World Travel Organisation, (UNWTO), Taleb Rifai, ex ministro del turismo giordano, ha enfatizzato il concetto che il settore deve imparare dalla crisi globale del 2009 per prepararsi ad affrontare la trasformazione necessaria nel mondo turistico nel 2010. Rifai ha anche detto che il turismo ha assorbito la crisi economica molto meglio che altri settori. Il segretario è dell’opinione che anche se i viaggi «continueranno a farsi, perchè sono divenuti un bisogno primario», è necessario «cambiare, trasformare il modo di agire». Rifai ha usato un’enfasi particolare sulla collaborazione interregionale, perchè la ritiene
Taleb Rifai.
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«molto più positiva» che la feroce concorrenza tra paesi vicini, sottolineando che si deve agire, in futuro, partendo da una prospettiva più globale. Vanno colte due lezioni dal passato biennio: esiste un nuovo modello di fare affari da potenziare a seguito di una gestione pubblico-privata; bisogna applicare la migliore tecnologia e va considerato il turismo come un settore che incide assieme a tutti gli altri fattori dell’economia e non come un fenomeno isolato. Il 2010 proorrà varie sfide: gli scioperi, «che hanno colpito seriamente il settore», fenomeno che si può ripetere, il deficit pubblico che potrebbe costringere certi governi a ritirare i pacchetti di aiuto al settore.•
AT T UA L I TÀ / M E RCAT O
ANDREA PUGGIONI
Malbis Oro Obregon alla guida di Havanatur Italia
Cambio della guardia in Havanatur Italia. Dal prossimo 1° febbraio, infatti, Mery Marrero, dopo cinque anni di direzione della sezione italiana di Havanatur in Italia, lascia la carica. Le subentra Malbis Oro Obregon, nativa di Cienfuegos, già direttore di Havantur a Merida (Messico) che reggerà le sorti del tour operator cubano nel nostro paese. Il passaggio di consegne è avvenuto alla presenza del presidente di Havanatur, Xiomara Martinez Iglesias,
in visita nel nostro paese. «Il gruppo Havanatur nato nel 1992, sta operando all’interno di un progetto quinquennale, che durerà fino al 2015, che lo posiziona come gruppo internazionale in continua espansione. L’Italia rappresenta per noi un grande bacino di utenza, in continua espansione, che ci utilizza sia come operatori di outgoing sia come dmc». La struttura che Oro Obregon gestirà consta di due uffici, uno a Roma e uno a Milano.•
La stagione delle fiere: via al 2010 con Fitur a Madrid
Blue Panorama Il 2010 vede Blue Panorama confermare la volontà di consolidarsi quale compagnia di riferimento verso le destinazioni «leisure», in posizione di leader per i collegamenti verso i Caraibi (Cuba, Repubblica Dominica, Messico, Honduras), verso l'Egitto, con 1.600 voli l'anno e la Thailandia dove si riconfermano le due frequenze settimanali da Roma e Milano per Bangkok, unica compagnia italiana ad operare sulla rotta. Il marchio «low cost», Blu-express.com, già secondo vettore a Fiumicino per i voli nazionali, per il 2010 punta al milione di passeggeri, grazie ad investimenti sulle nuove tratte, nuovi servizi come il Priority Boarding o una speciale tariffa per la ri-
protezione del volo in caso si perda l’aereo, oltre a una maggiore flessibilità nella gestione del bagaglio. E’ attualmente allo studio anche il potenziamento del volo RomaIstanbul, partito poco più di un mese fa, affinché la città turca possa essere collegata anche con altri punti in Italia. Nei prossimi anni, grazie ai Boeing 787 Dreamliner di cui Blue Panorama è vettore di lancio, la compagnia punterà al lungo raggio. Tra le destinazioni che si prevede di raggiungere quando saranno consegnati gli aerei, ci sono Australia, Giappone, Sud America e Costa Ovest degli Stati Uniti. Blue Panorama Airlines, proprio in quanto leader sui Caraibi e nello specifico, oltre che su
Cuba, sulla Repubblica Dominicana, non ha poi dimenticato il dramma della popolazione di Haiti mettendo gratuitamente a disposizione delle associazioni e organizzazioni umanitarie, onlus, Protezione Civile e Ministero degli Esteri tutti i propri spazi cargo degli aeromobili Boeing 767-300 Extended Range, dotati di 4 pallets per trasporto merci, in servizio dall’Italia verso la Repubblica Dominicana, tra i principali punti d’arrivo nelle operazioni di soccorso. La compagnia, leader dall’italia nei collegamenti sulla destinazione, opera quattro voli settimanali da Roma e Milano, con più di 6 tonnellate di possibilità di carico su ogni volo per un totale di 25 tonnellate la settimana.•
Ana Larrañaga
Dalla prima pagina – «Abbiamo registrato una sostanziale tenuta –ha commentato Ana Larrañaga, direttrice della manifestazione– dopo anni di grande crescita, con numeri di cui essere comunque soddisfatti: 10 padiglioni, 170 paesi rappresentati, 150mila metri quadrati di superfice totale e 11mila aziende presenti ma il momento è innegabilmente difficile. Le speranze per il futuro, però, sono grandi. Questo è il messaggio che si percepisce nell’ambiente turistico spagnolo, tanto che alcuni espositori assenti lo scorso anno si sono visti nuovamente alla fiera, Avis e Barcelò, ad esempio. E’ nostra opinione che la curva del grafico del turismo inizi a risalire verso il positivo». L’affluenza degli operatori di settore è stata comunque inferiore a quella degli altri anni, chiudendo a un -7%. La caduta turistica stimata in Spagna del 5.7% per il 2009 ha visto salvarsi solo il settore crociere, un comparto che addirittura ha guadagnato il 20% per quanto riguarda i passeggeri: 600mila nel 2009 contro il mezzo milione del 2008, dati che fanno gongolare le protagoniste del mercato. Iberocruceros con 120mila passeggeri, MSC con 67 mila e Royal Caribbean, che mira a 70mila passeggeri (+55%) nel 2010. Bene, per il mercato spagnolo, anche qualche meta esotica: Cuba ad esempio ha fatto registrare, in controtendenza con il turismo mondiale (a -4%), un incremento del mercato spagnolo del 6.7% con 129mila 224 turisti.•
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AT T UA L I TÀ / M E RCAT O
Brasile: Gramado e il Festival Internazionale del Turismo • TIZIANA SETTANNI Gramado—Anche il Brasile mette in campo le proprie fiere: il «Festival do Turismo di Gramado», alla XXI edizione, ha raggiunto il non trascurabile primato di «seconda fiera trade» del paese. «La nostra manifestazione acquista sempre più importanza –hanno dichiarato Marta Rossi e Silvia Zorzanello, le organizzatrici– ma vogliamo che resti un evento vivibile e dimensionato. La manifestazione «B2B» ha fatto registrare 12.860 presenze, il 14,6% in più di espositori, un +6.71% di
stand e altri mille metri quadri di superficie espositiva che hanno dato vita al secondo padiglione con la partecipazione del Sud
Africa, tutto questo nonostante l’evidente crisi del settore, che si avverte anche in Brasile». Una base solida per crescere
rivolti al business e alla qualità dell’evento. In più la manifestazione ha spostato il baricentro dell’attenzione anche sui turismi alternativi, che stanno sempre più emergendo e prendendo dignità: il mistico-religioso, d’avventura, rurale, culturale e gay-lesbian. «Il nostro è anche un respiro internazionale –hanno precisato Rossi e Zorzanello– con partecipazione attiva da parte di trenta paesi stranieri fra cui Venezuela, Italia, Paraguay, Uruguay, Argentina, Cile, Ecuador, Perù, Guatemala e Costa Rica, oltre a tutti gli stati brasiliani.•
Luiz Eduardo Barreto Filho, ministro del turismo brasiliano Il ministro del turismo del governo Lula, Luiz Eduardo Barreto Filho, ha dipinto un quadro positivo del turismo brasiliano, soprattutto per quanto riguarda la domanda interna. «La destinazione a livello internazionale è ben percepita –ha spiegato il ministro– Non è stato un anno facile per l’economia, ma se il turismo dall’estero ha sofferto, di contro abbiamo avuto un incremento nei collegamenti aerei interni al paese, nel 2009, di+42% nel numero degli imbarchi domestici». La crescita economica prosegue tanto che si sono affacciati alla soglia della «potenzialità di spesa» il 30% in più di brasiliani che finora avevano vissuto al limite della povertà, rappresentando potenziali viaggiatori e turisti. «La tendenza dal 2003 al 2008 –prosegue il Ministro– è stata in aumento dai poco più di 4milioni di arrivi nel 2003, gli oltre 5 milioni del 2008. Il Banco Centrale do Brasil ha evidenziato che le entrate
dal turismo del 2008 hanno fatto registrare un record assoluto con 5.785 miliardi di usd in divisa straniera, ossia il 17% d’incremento sul 2007. Se consideriamo il periodo 2003/2008 l’incremento è stato del 132%. Il 2009 non sarà tale: a tutto settembre si sono registrati 3.87 miliardi di usd in meno, per un -14,4%, pur sempre il secondo risultato di sempre». Per il Brasile il turismo è primo nella classifca della bilancia economica dei servizi e quinto nel bilancio delle esportazioni. «Non dobbiamo dimenticare i due eventi chiave del prossimo decennio - conclude il ministro - i mondiali FIFA del 2014, che coinvolgeranno dodici città e i giochi Olimpici del 2016 a Rio. Saranno non solo due banchi di prova, ma stimoli per investire nel turismo, attraverso la qualificazione professionale di figure che resteranno inserite nel sistema della ricettività del nostro paese qualificandola a beneficio comune».•
CA R A I B I
Isla caraibica di St Marteen: calo del turismo croceristico nel 2009 Il turismo croceristico verso l’isola di St Marteen è calato del 9,7% nel 2009 rispetto al 2008, però i pronostici mirano a un suo rialzo nella stagione 2010-2011. Il gruppo di compagnie St Marteen Harbour ha detto in un comunicato che un totale di 1.215.146 croceristi avevano visitato l’isola lo scorso anno, cioè 130.666 meno che nel 2008. E’ stato poi aggiunto che nonostante il calo, dovuto prevalente-
mente alla crisi economica globale, le proiezioni per il 2010 prevedono un incremento del 5,6% del turismo croceristico. Si dice anche che tra i mesi di gennaio e aprile 2009, soltanto a gennaio non si era avverata una riduzione perchè proprio in quel mese erano giunti nel paese a bordo di navi da crociera, 195.440 passeggeri di fronte ai 174.774 giunti nel 2008. Invece nello scorso dicembre si sono registrati 168.201 croceristi rispetto ai 190.154 del 2008.•
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