terre di siena
PROVINCIA DI SIENA
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Terre di Siena
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stampato con carta ecologica
terre di siena
VACANZE IN BICI
VACANZE IN BICI
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terre di siena vacanze in bici terre di siena, strade magiche per ruote a pedali una sola moltitudine
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CHIANTI
San Gimignano
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il giro delle terre di siena
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l’eroica: strade bianche, biciclette d’epoca e cultura sportiva
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il chianti, terra doc per ciclisti
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val d’elsa, non solo torri
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val di merse, la toscana più intima e sconosciuta
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siena, al centro delle emozioni
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le crete, oceano di terra
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val di chiana, via del benessere sulle tracce della civiltà etrusca
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il canale maestro della chiana
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val d’orcia, arte del paesaggio
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Radda in Chianti
Poggibonsi
firenze siena
Castellina in Chianti Gaiole in Chianti
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www.terresienainbici.it, il web site per pedalare nelle terre di siena
amiata, il respiro del vulcano
italiatoscana
VAL D’ELSA
Colle di Val d’Elsa
Monteriggioni
Casole d’Elsa
Castelnuovo Berardenga
SIENA Sovicille
VAL DI MERSE
Rapolano Terme
Radicondoli
Monteroni d’Arbia
Asciano
Sinalunga
CRETE SENESI
Chiusdino
Trequanda Monticiano
San Giovanni d’Asso
Murlo
Buonconvento
VAL D’ORCIA
Pienza
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Montepulciano
Montalcino San Quirico d’Orcia
VAL DI CHIANA
Torrita di Siena
Chianciano Terme
Castiglione d’Orcia
Sarteano
Chiusi
Cetona Abbadia San Salvatore
AMIATA
Radicofani San Casciano dei Bagni
Piancastagnaio
terre di siena, strade magiche per ruote e pedali Le strade delle Terre di Siena scrivono poesie e disegnano traiettorie nel segno dell’armonia. Colline e strade giocano con la forza di gravità, ruote e pedali inseguono tracce che appaiono e scompaiono nella dimensione di un paesaggio dove anche una pedalata ha la leggerezza della mano di un artista.
Le Terre di Siena non nascondono l’istinto imprevedibile di un cavallo di razza, un’opera d’arte fatta di cielo e colline dove le strade rotolano alla ricerca di cipressi, poderi isolati, boschi vergini, nobili vigneti, sconfinati campi di grano. Lo spostamento lento di una bici rivela uno scenario in continuo movimento. Le stagioni trasformano un paesaggio che giorno dopo giorno cambia aspetto: argenteo come il cielo d’inverno, brillante e vitale in primavera, abbagliante d’estate quando il grano è già alto.
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Spazio e tempo si dilatano e viaggiare su queste strade significa scoprire le origini del movimento. Nel terzo millennio che corre non c’è mai tempo ma quest’angolo di Toscana rappresenta una straordinaria opportunità di vivere in controtendenza. La bicicletta è uno strumento adatto per riappropriarsi dei ritmi perduti; se poi si ha la fortuna di pedalare da queste parti, curve, discese, salite, creste e valli hanno il senso di una intensa e lenta degustazione. Sul diario di un cicloturista americano dotato di straordinaria capacità di sintesi e che riposava sotto un cipresso della Val d’Asso c’è scritto: “Siena land. Rolling hills, winding road, me and my bycicle: emotions in motion”. Questa infatti è la terra di tutti i ciclisti, dai bambini che viaggiano sul seggiolino, ai cicloturisti che pedalano per scoprire il mondo, da avventurosi bikers in cerca di strade tortuose ai ciclisti amanti dell’elegante bici da strada. E’ una terra perfetta da pedalare dove le strade non si misurano in chilometri ma in emozioni; intorno a Siena si snoda infatti una rete di strade che sembrano inventate per chi viaggia nel silenzio; ovunque si avverte la discreta presenza dell’uomo e l’anima selvaggia di un ambiente integro.
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terre di siena, strade magiche per ruote e pedali La strada tortuosa La bicicletta è sicuramente il mezzo che più di ogni altro esalta il contatto con la natura e con l’uomo. Il corpo è in movimento, la mente si rivitalizza, l’anima scopre il cuore e l’intimo benessere della nostra penisola. Le Terre di Siena sono un luogo lontano, una via di fuga a due passi da casa; una strada magica sospesa tra terra e cielo, un sogno per tutti i ciclisti, quelli che viaggiano a testa alta per scoprire il mondo e quelli che cercano percorsi tecnici per il gusto di pedalare in libertà.
La strada tortuosa che da Siena conduce all'Orcia traverso il mare mosso di Crete dilavate che mettono di marzo una peluria verde è una strada fuori del tempo, una strada aperta e punta con le sue giravolte al cuore dell'enigma. Reale o irreale, solare o notturna assorti ne seguivano il lungo saliscendi di padre in figlio i miei vecchi con un presagio di tormento. Reale o irreale, solare o notturna interroga negli anni la mente - e l'idea di vita le si screzia d'un volto doppio imprendibile interroga il pianeta duro della landa, i poggi bruciati, le sparse rocche. E il vento, non so se dal tempo o dallo spazio, che frusta il sangue. Pensieri tirati sulla corda d'un' interrogazione senza fine non lasciano vivere, non hanno risposta. Lo intende bene lei passata da quelle dune. Mario Luzi
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una sola moltitudine Gli amanti del cicloturismo trovano nelle Terre di Siena una gran varietà di percorsi e la possibilità di vivere una piacevole vacanza o un vero e proprio viaggio in bicicletta.
Andare in bici nelle Terre di Siena significa pedalare ma non solo. Una gita in bicicletta da queste parti è già appagante di per sé ma può diventare qualcosa di indimenticabile se abbinata a un bagno termale, a una degustazione di vino, ad una chiacchierata con un pastore che vi mostra come si fa il pecorino... Viaggiatori e cicloturisti hanno scoperto che oltre al “chiantishire” c’è la possibilità di vivere esperienze outdoor lungo percorsi che rivelano il volto dell’”altra Toscana”, una meta ancora autentica. E’ arrivato il momento di saltare in sella e pedalare. QUALI STRADE? A un paesaggio estremamente vario corrisponde una grande varietà di strade.
Terre di Siena ovvero “una sola moltitudine”, un piccolo grande mondo che offre al viaggiatore mille volti. Scoprire quest’angolo di Toscana in bicicletta è l’inizio di un viaggio straordinario su una strada che sembra inventata per chi ama vivere a 20 km all’ora. Se è vero che pedalare significa integrarsi perfettamente nell’ambiente esterno è altrettanto vero che le Terre di Siena rappresentano lo sfondo ideale per un viaggio, una vacanza o, più semplicemente, una passeggiata in bicicletta. Le strade che sembrano perdersi per ritrovarsi nel mare di terra delle colline di questa Toscana rappresentano un percorso naturale in un set ambito da registi, pittori, fotografi, scrittori; vale a dire tutti coloro che riescono a tradurre in arte l’ambiente circostante. E su queste terre anche il ciclista diventa un artista, una piccola macchia di colore che passa silenzioso, lasciando sulla terra bianca di strade solitarie effimere tracce.
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Ce ne sono veramente per tutti i gusti e per tutte le biciclette: asfalto, strade sterrate e sentieri. Oltre le arterie principali il territorio si caratterizza per una rete capillare di strade secondarie, le cosiddette backroads, che costituiscono le piste ciclabili naturali lontane dal traffico motorizzato e ideali per essere percorse a piedi e in bicicletta. La tipologia di percorsi prevede strade asfaltate particolarmente indicate per chi si sposta con “specialissime” da strada oppure fa cicloturismo con bici da viaggio; in secondo luogo ci sono le strade
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una sola moltitudine bianche, vale a dire percorsi sterrati ricoperti di brecciolino stabilizzante: sono queste le vie che caratterizzano e si integrano nel paesaggio senese creando insieme a colline, poderi e cipressi un’icona forte di questo territorio. Tracciati minori e sentieri completano la rete di percorsi possibili e si rivolgono esclusivamente a chi va in mountain bike, ottimo mezzo da utilizzare su percorsi dal fondo sconnesso.
Da un punto di vista altimetrico ci troviamo in un ambiente tipicamente collinare; mediamente non si incontrano lunghe e ripide salite ma si pedala su percorsi ondulati. Questo non significa che la zona si presti solo a gambe ben allenate; ci sono infatti percorsi adatti a ciclisti della domenica oppure a famiglie con bambini purché si rimanga in zone circoscritte evitando gli itinerari più impegnativi. Per i ciclisti più allenati non mancano certamente spunti interessanti: l’Amiata è una vera e propria palestra naturale per “scalatori” o aspiranti tali e ovunque, dal Chianti alle Crete, si può pedalare lungo percorsi decisamente allegri con salite mai troppo lunghe ma comunque impegnative.
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Tutti i possibili itinerari hanno una duplice valenza risultando allo stesso tempo spettacolari per gli scenari in cui si snodano e tecnicamente stimolanti per i frequenti cambi di pendenza e traiettorie. Un altro aspetto di rilievo è la ciclabilità a tempo pieno nel corso di tutto l’anno con una certa preferenza per le stagioni intermedie quando esplodono i colori e le essenze della primavera e dell’autunno. QUALE BICICLETTA? Alle tre diverse tipologie di percorsi corrispondono tre diversi tipi di biciclette: specialissima, hybrid o “tuttoterreno”, e mountain bike. I puristi (strada e off road) proveranno grandi soddisfazioni su percorsi ad hoc ma è abbastanza evidente che la bicicletta più versatile per affrontare la maggior parte di queste strade è una comoda “tuttoterreno” in grado di adattarsi perfettamente a percorsi asfaltati e strade bianche e, aspetto di non secondaria importanza, a tutte le pendenze: il telaio di questo modello infatti garantisce una rilassata posizione in sella mentre la meccanica (gruppo cambio e componentistica) è sostanzialmente la stessa di una mountain bike. Non essendo in possesso di un modello “hybrid” o “tuttoterreno” la cosa più semplice da fare è quella di modificare la propria mountain bike sostituendo i copertoni di sezione larga (1.9-2.2) e dal profilo tassellato con pneumatici dalla sezione ridotta (1.4) e maggiormente scorrevoli. Gran parte dei percorsi che attraversano le Terre di Siena prevedono tratti di strade solitarie che passano per boschi e campagne dunque è buona norma mettersi in marcia con un kit per le riparazioni ordinarie; non dovrebbero mai mancare una camera d’aria, toppe per eventuali bucature e una pompa. Indossare sempre il casco e, infine, non dimenticare una cartina dettagliata delle zone attraversate.
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benvenuti ciclisti
una sola moltitudine VACANZE A PEDALI NELLE TERRE DI SIENA Itinerari e percorsi non mancano e le formule possibili per organizzare una vacanza a pedali nelle Terre di Siena sono varie: il viaggio itinerante o il soggiorno in una base fissa con uscite giornaliere. La prima soluzione offre emozioni e sensazioni di un vero viaggio e trasmette un senso di libertà totale; da un punto di vista logistico richiede una preparazione accurata, sia nella scelta degli itinerari che nella preparazione della bicicletta che dovrà essere adeguatamente equipaggiata con portapacchi e borse. Si viaggia in autosufficienza, quindi la bicicletta si trasforma in un mezzo a pieno carico e di ciò si dovrà tenere conto nella pianificazione dell’itinerario: con la bici carica
le ondulazioni dell’altimetria e anche salite brevi ma ripide vanno messe nel conto e quindi sarà una scelta saggia programmare tappe dal chilometraggio ridotto evitando di sottoporsi ad un inutile tour de force. La seconda soluzione è decisamente più semplice da organizzare. Trovata una base si parte ogni giorno per un diverso itinerario ad anello in base alle proprie capacità e possibilità compiendo così una serie di percorsi a “margherita”. Naturalmente si viaggia con bici scarica e la cosa offre maggiori opportunità di elasticità nei programmi. In entrambi i tipi di viaggio la soluzione più indicata per la sistemazione è rappresentata dall’agriturismo.
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Il territorio senese è infatti caratterizzato da una rete capillare di aziende agricole organizzate per ospitare turisti e viaggiatori, ideali per stabilire uno stretto rapporto con il territorio e l’ambiente circostante; si va da fattorie con servizi essenziali ma sempre confortevoli a vere e proprie esclusive residenze di campagna: la scelta è solo una questione di gusti e di portafogli... Non mancano nei centri abitati alberghi, bed & breakfast e affittacamere in grado di offrire servizi efficienti a fronte di prezzi ragionevoli. Una terza possibilità che sintetizza le due è rappresentata da un viaggio itinerante con la formula auto + bici sostando due o tre giorni in diverse località, effettuando le tappe di trasferimento in auto e gli itinerari a “margherita” dalle varie basi prescelte. Un’ultima opportunità è quella di abbinare la bici al meraviglioso percorso del Treno Natura. I periodi ideali sono la primavera e l’autunno; anche l’inverno offre suggestive atmosfere. Un discorso a parte merita l’Amiata che diventa la meta più appetibile in estate, affascinante come tutta la provincia in primavera e straordinaria in autunno.
I ciclisti sono benvenuti e, oltre a magnifiche strade, possono trovare un’accoglienza che tiene conto delle esigenze di chi fa turismo a pedali. Proprio per questo motivo le APT hanno selezionato una serie di strutture ricettive aziende agrituristiche immerse nella natura, alloggi in piccoli centri, oppure ancora nel cuore di Siena - in grado di offrire una serie di servizi utili per il ciclista: basta scegliere dove stare compiendo così il primo passo della vacanza a pedali nelle Terre di Siena. SERVIZI PER IL CICLOTURISTA Deposito per biciclette Dotazione attrezzi/officina Informazioni sui percorsi di zona Ristorazione adeguata Lavanderia Lavaggio biciclette Noleggio bici Accompagnatori e guide Angolo dell’escursionista Postazione internet Emergenza
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Non tutte le aziende che aderiscono al progetto Terre di Siena in bici offrono la totalità dei servizi, ma è possibile consultare la scheda completa di ogni struttura con i servizi disponibili sul sito
www.terresiena.it In ogni caso tutte le strutture garantiscono i servizi di Deposito bici, Dotazione attrezzi, Informazionisui percorsi e ristorazione (per le aziende che hanno il ristorante).
il web site per pedalare nelle terre di siena
www.terresienainbici.it
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costituisce uno strumento di grande utilità pratica, il punto di partenza ideale per pianificare una gita in bici o un vero e proprio viaggio nel cuore della Toscana. Si rivolge a un pubblico che va dalle famiglie con bambini in cerca di facili percorsi ai ciclisti più esperti ed esigenti in cerca di percorsi tecnici. Oltre a descrivere sinteticamente il territorio e le sue strade con l’occhio di chi è abituato a spostarsi in bicicletta, offre l’opportunità di scegliere una grande varietà di percorsi in base ad una serie di parametri come tipo di strada (asfalto, sterrato, misto), tipo di bicicletta, difficoltà, zone attraversate. La lettura del territorio è facilitata con l’evidenziazione delle aree che costituiscono le Terre di Siena: Siena, Chianti, Crete Senesi, Val d’Orcia, Val di Chiana, Amiata, Val di Merse, Val d’Elsa. Ogni itinerario è descritto dettagliatamente, evidenziato su una cartina particolareggiata e con un profilo altimetrico di grande precisione. Tra i servizi offerti il collegamento con la banca dati relativa alle strutture ricettive specializzate nell’accoglienza dei cicloturisti. Altre funzioni di utilità pratica sono l’indicazione dei punti di assistenza tecnica, vendita, noleggio; la possibilità di prenotare un pacchetto o una pedalata in compagnia di una guida specializzata. Infine vengono presi in considerazione tutti gli eventi (gare, manifestazioni, cicloraduni, etc.) ed è possibile consultare o lasciare messaggi nel guestbook, punto d’incontro virtuale di tutti i cicloturisti.
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il sito
si rivolge al cicloturista indipendente che si muove autonomamente, ai gruppi precostituiti e ai tour operator che necessitano di uno strumento efficace per la lettura del territorio e dei servizi destinati a chi si sposta in bicicletta.
vacanze in bici
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il giro delle terre di siena CARATTERISTICHE TECNICHE: Il Giro Terre Punto di partenza e arrivo: Poggibonsi Distanza: 395 km Dislivello complessivo: 7.010 metri Tipo di strada: prevalentemente asfalto Tipo di bicicletta: ibrido, strada Per chi: cicloturisti, cicloamatori Difficoltà: impegnativo
in bici Viaggio vero sulle strade che raccontano uno dei paesaggi più belli del mondo attraverso le ondulazioni di un territorio evocativo ed emotivamente sentito da chi ama scoprire il mondo pedalando. Per scoprire l’essenza del paesaggio che ha ispirato antichi viandanti, artisti e viaggiatori il tracciato del Giro delle Terre di Siena è la rotta giusta. Quasi 400 km si snodano nelle diverse aree della provincia di Siena alternando momenti di magica solitudine a passaggi nel cuore di borghi e piazze che
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invitano a lunghe soste. Il Giro delle Terre di Siena è l’occasione migliore per tornare a viaggiare senza rincorrere il tempo. Il percorso, se affrontato con intensità e ritmi elevati, può risultare impegnativo e selettivo. Il profilo altimetrico è decisamente vivace e vuole
di Siena compie un anello intorno alla provincia passando per le diverse aree del senese in senso antiorario: Val d'Elsa, Val di Merse, Val d'Orcia, Amiata, ancora Val d'Orcia, Crete Senesi e Chianti. L'anello non tocca Siena ma può essere facilmente raggiunto dal capoluogo di Provincia con diverse "bretelle" di collegamento dai seguenti punti: Castellina in Chianti (21 km), Poggibonsi (26 km), Rosia (16 km), Asciano (26 km). Il percorso richiede un certo allenamento di base e per un cicloturista mediamente allenato possono essere sufficienti 7-10 giorni. Considerando gli aspetti di grande interesse che caratterizzano il viaggio l’ideale sarebbe programmare l’intero giro in un paio di settimane, soste comprese.
essere vissuto con lo spirito di chi non misura il viaggio in chilometri e magari preferisce lasciarsi andare all’ascolto e all’osservazione di scenari che invitano naturalmente ad andature “meditative”. I cicloturisti esperti non avranno problemi ad affrontare i frequenti cambi di pendenza mentre chi non è abituato ad effettuare lunghi viaggi imparerà presto a dosare le proprie energie privilegiando un impegno aerobico. Questo significa non aggredire le salite e asseconda-
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il giro delle terre di siena
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il trenonatura
re dolcemente l’andamento imposto da un percorso vario e spettacolare. L’itinerario sintetizza tutti gli aspetti delle Terre di Siena e può essere il sogno realizzabile di ogni cicloturista che immagina un viaggio sulle strade più affascinanti della nostra Penisola. Una volta tanto non sarà lo spot pubblicitario di qualche casa automobilistica ma un’esperienza vissuta direttamente sulla sella della propria bicicletta. L’idea di percorrere a tappe le Terre di Siena vuol di-
per fare gustosi e indispensabili rifornimenti a base di formaggi, salumi e, perché no, un bicchiere di vino: bianco (Vernaccia di San Gimignano), nobile (Montepulciano), classico (Chianti), importante (Brunello di Montalcino) non fa differenza. Già perché intorno a Siena strade, colline, campagne, foreste, poderi e palazzi, borghi e piazze, vini, salumi e formaggi, sono speciali e costituiscono le tappe di un Grand Tour che si snoda nel segno dell’armonia e della bellezza.
re poter osservare e vivere un territorio che dall’alba al tramonto regala luci diverse. Il ritmo della pedalata scandisce silenziosamente i tempi di intere giornate vissute all’aria aperta, lungo creste che sembrano accarezzare il cielo, vallate ampie e solari disegnate da campi di grano, vigneti e oliveti, passando nella penombra di fitti boschi, fermandosi in semplici trattorie o profumate salumerie
IL PERCORSO Dalla torre del Mangia che si erge sui tetti di Siena e sulla straordinaria piazza del Campo lo sguardo spazia a 360 gradi su tutta la provincia che appare come un grande mare di boschi, campi coltivati e piccoli borghi. In realtà le Terre di Siena sono l’insieme di varie zone, ognuna caratterizzata da una precisa identità.
Per informazioni: Treno Natura Ferrovia Val d’Orcia, Piazza Rosselli 5, Siena; tel. 0577207413, fax 0577207343, cell. 3388992577, www.ferrovieturistiche.it
Il Treno Natura rappresenta l’occasione ideale per viaggiare nel senese osservando alcuni scorci che diversamente non sarebbe possibile scoprire; il Treno Natura infatti attraversa zone “vergini” lontane da strade carrozzabili immergendosi in un territorio di gran pregio paesaggistico. I convogli utilizzati sono vecchie littorine o treni a vapore che fanno rivivere una linea ormai dismessa valorizzando un patrimonio di archeologia industriale costituito da oggetti e strutture perfettamente funzionanti ma ormai abbandonati dai nuovi sistemi ferroviari; di rilievo, anche da un punto di vista architettonico, nonché “sentimentale” le antiche stazioni di campagna. Le zone interessate dalla ferrovia sono le Crete, la Val d’Orcia, il Monte Amiata e la Valle dell’Ombrone. Il percorso del Treno Natura è costituito da un anello che parte e arriva a Siena lungo un itinerario di 140 km. Il primo tratto Siena - Asciano - Monte Antico (84 km) avviene su binari ormai non più utilizzati dalle linee ordinarie mentre il tratto Monte Antico - Buonconvento - Siena (56 km) appartiene alla linea Grosseto - Siena regolarmente in funzione. E’ possibile effettuare l’intero anello solo in alcune date prestabilite, generalmente di domenica, quando sono previsti tre passaggi: la mattina, a metà giornata e nel pomeriggio. Questa organizzazione permette di scendere in una stazione, effettuare un breve trekking o una pedalata e salire sul treno successivo nella medesima o in altra stazione per concludere l’anello. E’ possibile inoltre pianificare week end o periodi di più giorni percorrendo nella data prestabilita il tratto Siena - Monte Antico e soffermarsi più tempo nella seconda tratta (Grosseto - Siena) servita giornalmente pernottando in aziende agrituristiche situate nei pressi delle stazioni. Il Treno Natura potrebbe rappresentare una gita speciale nell’ambito di un soggiorno più lungo nelle Terre di Siena, l’occasione giusta per sperimentare la validità del connubio treno + bici. Per informazioni su date, orari e prenotazioni si può contattare direttamente l’Associazione di Volontariato Ferrovia Val d’Orcia (tel. 0577207413 o 3388992577) a cui si può richiedere la ben fatta e dettagliata guida “Viaggio sul Treno Natura” ricca di informazioni storico - paesaggistiche su località e itinerari combinati col percorso del treno: si tratta di un’indispensabile lettura prima di partire o durante il viaggio.
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il giro delle terre di siena
Siena è il cuore attorno al quale si distendono spicchi di Toscana. Partendo da nord in senso antiorario il Giro delle Terre di Siena attraversa le diverse aree che costituiscono questo straordinario territorio. Si parte dalla dolce Val d’Elsa dominata dalle torri di San Gimignano e dall’ombra della vicina Volterra. La strada che da Poggibonsi e Colle Val d’Elsa sale verso le colline che guardano a occidente immette gradualmente nel mondo integro, schivo e autentico di Casole d’Elsa, Mensano, Monteguidi e Radicondoli, veri e propri balconi sulle Terre di Siena che risentono dei respiri di libeccio che spira forte dal Tirreno per smorzarsi sulle terre di Maremma. A Pievescola si entra nella realtà intima e silenziosa della Montagnola per proseguire nell’atmosfera più selvaggia della Val di Merse che apre le porte alle
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Terre di Siena più appartate e sconosciute, una meta per viaggiatori veri che seguendo l’istinto pionieristico fanno grandi scoperte, dai misteri etruschi di Murlo, alla basilica affacciata verso il cielo di San Galgano. A Buonconvento si toccano le Crete e si incrocia l’antica Via Francigena che qui coincide con la Via Cassia. Oltrepassato il fiume Ombrone comincia la salita sul colle famoso per i vitigni del Brunello per raggiungere Montalcino, ottimo punto panoramico sulla Val d’Orcia. Tra i vigneti del leggendario Brunello si scende a Castelnuovo dell’Abate e al mistico silenzio dell’abbazia di Sant’Antimo. Giunti nel profondo sud della provincia di Siena inizia l’ascesa al Monte Amiata, antico vulcano addormentato ricoperto di castagneti e faggete. Attorno alla montagna si aggrappa una Toscana au-
tentica che rifiuta qualsiasi omologazione e si identifica nella forte energia del vulcano e nella profonda intimità dei suoi boschi. L’Amiata, in parte senese, in parte grossetano, è la porta verso il mare e l’azzurro delle isole. Ai piedi della montagna s’incontrano i fiumi Ombrone e Orcia che confluiscono verso la Maremma. Dall’Amiata si vola tra le onde di terra della Val d’Orcia dominata dalla rocca di Radicofani. Qui l’ar-
del paesaggio non conosce soluzione di continuità entrando nelle spettacolari colline delle Crete Senesi, altra espressione di paesaggio “artistico” dove regna l’armonia di una terra disegnata dal vento, dall’acqua e dalla mano dell’uomo. Da San Giovanni d’Asso a Trequanda e Asciano si dipingono traiettorie indimenticabili. L’ultima parte del viaggio si svolge nell’atmosfera silenziosa del Chianti, terra di vigneti, ville e castelli
monia del paesaggio diventa suprema negli spazi puri di questo territorio che costituisce il Parco Artistico Naturale e Culturale dove l’occhio scopre la perfezione delle forme. Il viaggio prosegue risalendo verso nord attraversando tutta la Val d’Orcia fino a Pienza, splendido esempio di città rinascimentale e tappa imperdibile del viaggio attraverso le Terre di Siena. La tappa successiva è Montepulciano con le sue cantine dove nasce e si affina il vino Nobile. La magia
dove la presenza dell’uomo è pressoché impercettibile e le strade non conoscono il rumore dei motori. Lo skyline di Siena diventa netto contro i bagliori del tramonto e dopo aver fatto tappa nei borghi di pietra Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Radda e Castellina si affronta l’ultima “infinita” discesa volando dolcemente per circa 18 km fino a Poggibonsi.
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: strade bianche, biciclette d’epoca e cultura sportiva Punto di partenza e arrivo: Gaiole in Chianti Distanza: 200 km circa Dislivello complessivo: 3.500 km circa Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: strada e ibrido Per chi: cicloturisti e cicloamatori Difficoltà: impegnativo
in bici Nata per scommessa come granfondo evocativa del ciclismo “eroico” è oggi un percorso permanente e segnalato che va ad esplorare le Terre di Siena attraverso Chianti, Crete e Val d’Orcia. UN APPUNTAMENTO CULT E’ ormai un appuntamento cult assolutamente unico che nobilita ancor di più, ove ce ne fosse bisogno, le Terre di Siena. Ideata e promossa dall’Associazione Parco Ciclistico del Chianti, grazie “all’eroica passione di Giancarlo Brocci, l’Eroica è una gara dove la
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classifica conta poco rispetto al contenuto che ispira la manifestazione. Con l’Eroica il ciclismo ritorna tale facendo un salto nel passato quando era sinonimo di polvere, fango, fatica e spirito d’avventura. I pionieri dello sport che originariamente accendevano gli entusiasmi di un’Italia in bianco e nero di-
visa tra Coppi e Bartali rivivono in una giornata di sport vero, di cultura, di costume durante la quale tornano alla luce del sole biciclette d’epoca, maglie di lana e camere d’aria a tracolla. Gli eroi di oggi non hanno nomi così famosi; si chiamano Luciano Berruti, Ermes Leonardi, Medardo Fioresi e Idrio Bui, già gregario di Fausto Coppi: sono appassionati ciclisti e collezionisti, pedalano nel terzo millennio ma hanno un cuore forte e antico. Le strade sterrate del Chianti, della Val d’Orcia e delle Crete
CARATTERISTICHE TECNICHE: Il percorso Eroica, interamente segnalato, si caratterizza per un’altimetria in continuo movimento su strade asfaltate e sterrate. In particolare la parte sterrata si sviluppa per 112 km su tracciati che presentano un fondo regolare. Gli “eroici” che l’affrontano il giorno della manifestazione compiono un’impresa che richiede un’ottima base di allenamento e buone doti di fondo, mentre chi la vuole affrontare con lo spirito del cicloturista potrà completare l’intero percorso in più giorni. Un cicloturista mediamente allenato può affrontarla tranquillamente in 3 tappe, ma chi viaggia “senza fretta” con l’intenzione di vivere e conoscere il territorio, oltre a pedalare può programmare anche un periodo di 5 giorni. In realtà si tratta di 200 km impegnativi che si snodano su strade di grande contenuto paesaggistico ma tecnicamente di tutto rispetto. Le salite non sono mai troppo lunghe ma richiedono comunque un certo impegno. La bici consigliata è una “tuttoterreno” o “ibrida” con copertoncini leggermente tassellati per affrontare in tutta tranquillità le strade sterrate. Di fondamentale importanza un cambio tipo mountain bike con tripla moltiplica (24 - 27 rapporti) per pedalare agilmente anche sui tratti di salita. Viaggiando in autonomia, con bagaglio al seguito, si consiglia di limitare al massimo il carico. Per quanto riguarda i possibili punti tappa o ristoro il percorso prevede il passaggio per molti paesi dove è possibile trovare un alloggio e fare scorte alimentari. L’Eroica è un viaggio percorribile tutto l’anno ma i periodi ideali per viaggiare sulle tracce degli eroici sono la primavera e l’autunno. Per pianificare il viaggio e le tappe si consiglia di visitare il sito web
www.terresienainbici.it
con tutte le informazioni logistiche necessarie.
l’eroica: strade bianche, biciclette d’epoca e cultura sportiva sono protagoniste confermandosi simboli di una viabilità a misura d’uomo e di una zona ancora integra da un punto di vista ambientale. Il percorso richiede agli eroici partecipanti la capacità di soffrire e sudare senza perdere il sorriso e la soddisfazione di trascorrere una giornata di puro ciclismo. L’Eroica si sviluppa su percorsi con distanze variabili da 38 a 200 km, prevalentemente su strade sterrate partendo e arrivando a Gaiole in Chianti. Si tratta infatti di una rievocazione con biciclette antiche dove i ciclisti adeguano anche l’abbigliamento al tenore della manifestazione. L’assistenza agli “eroici” è assicurata da un cordone
di auto e moto d’epoca. Il giorno di questa gara lo sport torna ad essere un’espressione di grande umanità. La partenza avviene “alla francese”, vale a dire alla spicciolata, prima che il sole si svegli. Uomini e biciclette flirtano sulle strade di un tempo che
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non c’è più inseguendo le tracce di valori molto saldi, per nulla inquinati dalla malattia del risultato inseguito con scientifica intensità. E così i punti ristoro diventano momenti goliardici dove, anziché ingoiare maltodestrine e integratori, si beve vino si mangia pane e capocollo con pecorino e si rimonta in sella sgranocchiando acini gustosissimi. Qualcuno più organizzato porta nelle tasche della maglia “mattoncini” di polenta avvolta in carta di giornale. L’Eroica si svolge in concomitanza con il tradizionale rito della vendemmia. L’evento è accompagnato da una serie di manifestazioni collaterali come l’esposi-
zione di biciclette con oltre mezzo secolo di vita, la presentazione di libri e le mostre fotografiche a tema sul ciclismo eroico che arricchiscono notevolmente il suo contenuto e trasformano la piazza di Gaiole in un accogliente punto di incontro.
Dal 2007 l’Eroica è anche una gara per professionisti inserita nel circuito internazionale delle grandi classiche prevista in calendario nel mese di marzo prima della Tirreno-Adriatico e della Milano-Sanremo. La Monte Paschi Eroica entra così di diritto nel novero delle corse epiche come la Parigi-Roubaix e il Giro delle Fiandre: niente pavé e muri ma le strade bianche della Toscana di oggi e del ciclismo di un tempo. Da pedalare o da vedere l’Eroica rappresenta un’occasione unica in Italia e non solo di vivere un’esperienza dove il ciclismo è espressione di una cultura antica ancora lontana e ignara dell’esasperazione che caratterizza lo sport dei nostri tempi.
UN VIAGGIO A PEDALI Nata quasi per scherzo e per scommessa di pochi amici appassionati di ciclismo puro l’Eroica è oggi un grande evento di cultura ambientale, storica e sportiva e un percorso permanente che attraversa le Terre di Siena. L’itinerario, segnalato con cartelli indicatori per ciclisti, si snoda per 200 chilometri nel cuore delle Terre di Siena attraversando il Chianti, le Crete e la Val d’Orcia compiendo un viaggio nell’essenza artistica del leggendario paesaggio toscano. Luoghi, momenti e atmosfere si susseguono in armonica alternanza su strade che vanno a scoprire
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l’eroica: strade bianche, biciclette d’epoca e cultura sportiva RADDA IN CHIANTI
VERTINE
GAIOLE IN CHIANTI
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Dopo un breve tratto sulle tracce della Via Francigena si torna nella magia delle Crete percorrendo due strade bianche che non dovrebbero mancare nei ricordi o nei progetti di viaggiatori veri in cerca dell’essenza del paesaggio senese: la via di Montacuto e la straordinaria via di Monte Sante Marie. Tra i due piccoli ma impegnativi “viaggi bianchi” si torna nella vita quotidiana nel borgo di Asciano, ideale punto tappa. A Castelnuovo Berardenga si torna nel Chianti. Grano, mulini e farina lasciano spazio nuovamente a vigneti, cantine e vino. La parte finale dell’”eroico” itinerario transita tra
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Murlo e le tracce della civiltà etrusca sono un momento importante e piacevole di questo viaggio. Oltrepassato l’Ombrone e attraversando i binari della linea del Treno Natura a La Befa, nel “Far West” delle Terre di Siena, si guadagna quota sulla strada bianca di Castiglione del Bosco che raggiunge la spettacolare altura di Montalcino nei pressi del Passo del Lume Spento, che il poeta Alfonso Gatto definì “davanzale per l’apocalisse”. Tra i nobili vigneti del Brunello si scende piacevolmente nel punto in cui la Val d’Orcia si fonde con la Val d’Asso. Nei pressi di Torrenieri si lascia l’asfalto per transita-
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borghi e vigneti, boschi e oliveti, antiche piazze e pascoli. Non si tratta di un itinerario pianeggiante dunque va affrontato con lo spirito che ispira il viaggio lento che permette di vivere le atmosfere di luoghi tutti da pedalare. Il tracciato consente, in base alle proprie capacità e grado di allenamento, di pianificare un viaggio a tappe potendo contare sull’ospitalità dei vari alloggi che si incontrano lungo il percorso. Si segnala inoltre la possibilità di integrare il percorso in bici con il Treno Natura che attraversa le Terre di Siena e interseca in vari punti l’itinerario dell’Eroica.
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pievi e poderi lungo la strada di Vagliagli. Da Radda ci si affaccia sul pregiato paesaggio chiantigiano e si pedala verso Vertine, ultimo gioiello di pietra, prima di scendere dalla sella nella piazza di Gaiole, punto di partenza e arrivo del “pianeta Eroica”.
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re sulla strada di Cosona, una delle strade bianche più belle della Toscana: un trionfo di grandi spazi precede l’arrivo nel piccolo borgo di Lucignano d’Asso prima di tornare nel fondo della Val d’Asso e fare tappa a San Giovanni d’Asso, patria del tartufo, “oro bianco” delle Crete. Ancora 10 leggendari chilometri sulla strada bianca di Pieve a Salti per “atterrare” su Buonconvento dove si attraversa la Cassia.
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IL PERCORSO Il percorso Eroica comincia a Gaiole in Chianti snodandosi tra storici vigneti per arrivare a sfiorare le mura di Siena. Da qui, pedalando su strade bianche accompagnate da immancabili cipressi, si entra nel magico mondo delle Crete fatto di grandi spazi e orizzonti ondulati. Si pedala sulla cresta che separa l’oceano di terra delle Crete dai boschi della verdissima Val di Merse.
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il chianti, terra doc per ciclisti .. ..
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Gran giro del Chianti Nelle terre del barone Ricasoli Tra Radda e Volpaia Verso Monteriggioni
in bici Nell’immaginario collettivo Chianti è sinonimo di vino. La storia ci ha regalato un territorio integro ricoperto di fitti boschi di querce e castagni, oliveti e vigneti, attraversato da circa 400 chilometri di strade che non conoscono la presenza del traffico. Dopo secoli di lotte, scontri e violenze rappresenta oggi un’oasi di pace. Correva la prima metà dell’Ottocento quando Bettino Ricasoli segnò con grande intuito il tracciato da seguire per non far morire di solitudine questa terra trovando in quattro vitigni
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(Sangiovese, Canaiolo, Trebbiano, Malvasia) il marchio del nettare che diventerà il vino più famoso del mondo. Quest’angolo di Toscana rappresenta la giusta occasione per tornare ad interpretare il viaggio come un’esperienza legata a sottili sensazioni tra-
smesse da un ambiente integro che ha preferito l’isolamento alla frenesia di centri commerciali, pacchetti turistici e devastanti progetti di “sviluppo”. Ci troviamo in una zona doc non solo per i vini ma anche per chi viaggia lentamente. Pedalare nel Chianti ha infatti il sapore esclusivo di una degustazione di vini pregiati perché forse è un modo intelligente di penetrare e conoscere una realtà tanto straordinaria quanto “blindata” da una sorta di astrazione dovuta al fatto che tanti stranieri,
già negli anni ‘60, trovavano ideali questi luoghi per stabilire le proprie esclusive residenze. La bicicletta è il mezzo adatto per scardinare questo impenetrabile silenzio e dialogare con la natura e gli uomini che ancora lavorano la terra e vivono questo spicchio di Toscana senza essere prigionieri dell’immagine tradizionale. Tecnicamente le strade del Chianti alternano dolci saliscendi a pendenze più impegnative ma sempre alla portata di ciclisti mediamente allenati (non si
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il chianti, terra doc per ciclisti superano mai i 900 metri d'altitudine). Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Radda e Castellina sono le tappe delle pedalate chiantigiane. Nervosi saliscendi e profili più dolci costituiscono un continuo movimento in uno scenario dove trovano soddisfazioni i ciclisti più esigenti in cerca di strade adatte per allenarsi e cicloturisti capaci di assecondare i frequenti cambi di pendenza senza nulla togliere al godimento di straordinarie vedute. Nastri d’asfalto e percorsi sterrati costituiscono una rete che va ad esplorare capillarmente questo territorio decisamente vasto per chi si sposta a ritmo di pedale. Non è un caso che il percorso dell’Eroica si sviluppi prevalentemente in questa zona dove il ciclismo e il cicloturismo sono stati e rimangono due voci importanti nell’ambito di un progetto basato sulla salvaguardia e la protezione delle strade bianche intese come imprescindibile patrimonio del paesaggio senese e toscano. Ci troviamo infatti in una sorta di “ciclo-habitat” che da più di un decennio l’Associazione Parco Ciclistico del Chianti sta valorizzando nell’ottica di un turismo ambientale in cui la bicicletta è sempre più protagonista.
GRAN GIRO DEL CHIANTI Punto di partenza e arrivo: Castelnuovo Berardenga Lunghezza: 98 km Dislivello: 1.150 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: impegnativo Ecco il grande giro del Chianti che passa per i 4 comuni della provincia di Siena adatto a chi è abituato a pedalare sulle lunghe distanze e non si preoccupa di affrontare salite impegnative come quella del Monte Luco: magnifiche strade e altimetria molto varia caratterizzata da continui saliscendi. NELLE TERRE DEL BARONE RICASOLI Punto di partenza e arrivo: Gaiole in Chianti Lunghezza: 39 km Dislivello: 400 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: medio-bassa L’itinerario si sviluppa nel cuore del Chianti tra nobili vigneti e castelli lungo un percorso ondulato che, per una volta, risparmia dalle impegnative pendenze “chiantigiane”.
TRA RADDA E VOLPAIA Punto di partenza e arrivo: Radda in Chianti Lunghezza: 19 km Dislivello: 630 m Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: MTB, ibrido Difficoltà: medio Percorso breve ma non facile in quanto caratterizzato dalla salita verso Castelvecchi e poi Volpaia ma superbo da un punto di vista ambientale. Impone e merita un passo lento per godersi un angolo di Chianti paesaggisticamente perfetto.
VERSO MONTERIGGIONI Punto di partenza e arrivo: Castellina in Chianti Lunghezza: 51 km Dislivello: 675 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: medio Itinerario di grande interesse storico e paesaggistico che sconfina verso la Val d’Elsa. Il chilometraggio può essere ridotto di 5 km prendendo la scorciatoia che parte dalla Cassia, 4 km dopo Monteriggioni, a sinistra verso Badesse evitando così di toccare la periferia nord di Siena: la scorciatoia è sterrata ma facilmente pedalabile anche con bici da strada. I tratti più impegnativi del percorso sono la breve ma ripida salita da Staggia verso la S.S. 2 Cassia e la salita finale non ripida e costante verso Castellina.
contatti utili
ASSOCIAZIONE: ASSOCIAZIONE PARCO CICLISTICO DEL CHIANTI c/o Ufficio Turistico, Via Casabianca, Gaiole in Chianti, tel. 0577 749411, www.parcociclisticodelchianti.it
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val d’elsa, non solo torri .. .. .
Panorama Monteriggioni Da Colle a San Gimignano Val d’Elsa intima e segreta Dalle torri di San Gimignano a Radicondoli Tra i due fiumi
in bici La Val d’Elsa è terra di viaggiatori e lenti viandanti. Passa qui infatti l’eterna via Francigena che nei secoli ha favorito lo scambio e l’integrazione di cose e genti. Le torri di San Gimignano bucano il cielo di questo spicchio di Toscana austera, semplice e dolce come le sue colline e profumata come la sua Vernaccia, la prima e storica D.O.C. della produzione vinicola italiana. Cicloturisti e viandanti non possono perdere il passaggio nel cuore di San Gimignano ma se vorrà evitare la frustrazione di ritrovarsi incastrato nel traffico
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di turisti arriverà ai piedi delle torri quando le ombre sono lunghe, il sole vicino all’orizzonte e i pullman sulla via di casa. L’altro borgo di pietra che brilla di
luce propria in questa terra è Colle Val d’Elsa, cittadina di grande pregio urbanistico e conosciuta per la tradizione artigianale dei cristalli. La Val d’Elsa è una terra particolarmente apprezzata da tutti i ciclisti: agonisti, turisti e pedalatori occasionali. Oltre a vigneti e oliveti la campagna in estate esplode di colori dove spicca il giallo vivo di enormi distese di girasoli. Ancora sapore di Medioevo nel borgo fortificato di Monteriggioni, strategico avamposto sul tracciato
della Francigena. Poggibonsi invece è una piccolissima metropoli dove il tempo non si è fermato e rappresenta il dinamico motore dell’economia di questa zona che dietro a un volto moderno nasconde un’anima antichissima ricca di testimonianze storiche; è la meta giusta per chi non si accontenta di viaggiare solo in superficie. Strade di sogno accompagnano uomini e biciclette in una Toscana solare dove le campagne sono grandi come il cielo e le colline invitano a dondolarsi su e
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val d’elsa, non solo torri giù in sella alla bici. C’è tanto da pedalare e da scoprire in queste Terre di Siena che si fondono con ondulazioni e i misteri delle terre pisane e delle Colline Metallifere. Le strade che si snodano tra Colle Val d’Elsa, Casole, Mensano, Monteguidi e Radicondoli risultano tecnicamente perfette offrendo percorsi molto stimolanti e soprattutto sicuri per lo scarsissimo traffico motorizzato. Con la bici da strada o da turismo c’è molto da divertirsi immersi in un ambiente che si lascia scoprire in punta di pedale. La sensazione più bella è quella di trovarsi in una Toscana silenziosa e autentica, lontanissima dai turisti e dai luoghi comuni. Luoghi e strade di questa Val d’Elsa, una volta conosciuti, si tengono stretti e hanno il sapore della piacevole scoperta. I ciclisti in questa zona sono navigatori solitari che seguono rotte sicure in un mare tranquillo ricco di sirene tentatrici: ogni posto è buono per fermarsi, per guardare, per vivere il paesaggio. Panchine, piazze e scale sono salotti di pietra dove appoggiare la bici, fermarsi, osservare e capire che la vita qui è una dimensione di sani equilibri e una passeggiata in bicicletta si trasforma in una consapevole e virtuosa via di fuga.
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PANORAMA MONTERIGGIONI Punto di partenza e arrivo: Monteriggioni Lunghezza: 12 km Dislivello: 170 m Tipo di strada: sterrato e asfalto Tipo di bicicletta: MTB, ibrido Difficoltà: medio-facile Itinerario breve che si spinge fino alle pendici della Montagnola. Offre notevoli panorami e la vista del Castello di Monteriggioni passando per Valmaggiore, l’insediamento etrusco di Campassini e i vigneti del podere Il Santo.
VAL D’ELSA INTIMA E SEGRETA Punto di partenza e arrivo: Casole d’Elsa Lunghezza: 53 km Dislivello: 660 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: media Percorso impegnativo adatto a cicloturisti abbastanza allenati: non ci sono salite molto lunghe e ripide ma il tracciato è un continuo saliscendi dall’altimetria tanto nervosa quanto spettacolare; il paesaggio è superbo e le strade per nulla trafficate.
DA COLLE A SAN GIMIGNANO Punto di partenza e arrivo: Colle Val d’Elsa Lunghezza: 41 km Dislivello: 660 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: media Itinerario incentrato sul passaggio attraverso borghi medievali dove vale la pena sostare per una visita. Il chilometraggio è ridotto ma l’altimetria è decisamente allegra con continui saliscendi.
DALLE TORRI DI SAN GIMIGNANO A RADICONDOLI Punto di partenza e arrivo: Colle Val d’Elsa Lunghezza: 110 km Dislivello: 1.700 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: impegnativo In poche parole si tratta del “Grand Tour della Val d’Elsa” adatto solo ai ciclisti più allenati, sia sulla distanza che sul dislivello; strade tecnicamente molto interessanti in grado di soddisfare anche i ciclisti più esigenti. Turisticamente offre molti spunti e vedute straordinarie di questo territorio.
TRA I DUE FIUMI Punto di partenza e arrivo: Poggibonsi Lunghezza: 54 km (62,5 con estensione) Dislivello: 350 m. Tipo di strada: asfalto con possibilità di scelta sterrato nel ritorno Tipo di bicicletta: strada e ibrido Difficoltà: medio Itinerario di particolare interesse storico che offre grandi suggestioni panoramiche. Pedalando con calma si possono vedere famose città storiche e costruzioni rurali di notevole interesse. Il tratto più impegnativo del percorso si trova nella prima parte, quando, oltrepassato il paese di Ulignano, si sale verso San Gimignano. La salita ha una pendenza del 12% ma è ben asfaltata e se affrontata con calma non presenta problemi.
contatti utili
ASSOCIAZIONE: ASSOCIAZIONE GRANDAMA, Via della Ferrovia 103, Poggibonsi, cell. 338 9706898, 347 2273974, mtbgrandama@hotmail.com, http://digilander.libero.it/GRANDAMA.MTB ASSISTENZA BICI: GIPPO BIKE, Loc. Pian dell’Olmino 77, Colle Val d’Elsa, tel. 0577 904405, www.gippobike.it. CICLOSPORT PORCIATTI, Via Trento 82, Poggibonsi, tel. 0577 938507, cell. 335 6761138, CICLOFFICINA DI BETTINI, Via Redipuglia 17/19, Poggibonsi, tel. 0577 936881, JOLLY (solo noleggio), Via Fugnano 10, Poggibonsi, tel. 0577 940575, MARIO ANTICHI, Via Livini 1/3, Colle Val d’Elsa, tel. 0577 923366, FURGONCIN, Via Cassia Nord - Castellina Scalo, Monteriggioni, tel. 0577 305015, TEAM BIKE PIONIERI, fax 0577 206869, www.teambikepionieri.it
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val di merse, la toscana più intima e sconosciuta .. ..
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Chiusdino e l’alta Val di Merse Girotondo a Sovicille Il romanico nella Montagnola Fra Val di Merse e Crete
in bici La Val di Merse ha un carattere riservato e i viaggiatori si innamorano di lei perché sa essere ombrosa e solare allo stesso tempo. La sua intima purezza e l’integra solitudine in cui vive sono molto intriganti e rappresentano un invito esclusivo per chi viaggia sospinto da una discreta curiosità. Nessuno rimarrà deluso perché la Val di Merse è bella dentro. La Val di Merse è un polmone verde tra le essenze mediterranee che impregnano la Maremma e i grandi spazi di terra e cielo che si aprono verso le Crete senesi e la Val d’Orcia. E’ un ponte
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naturale tra l’Amiata e le Colline Metallifere, tra il mare e Siena. Terra di passaggio dunque di contaminazione. E’ così che si spiega il carattere multiforme della Val di Merse: impenetrabile, selvaggia, ispida come la Maremma; armonica, rilassata, lucente co-
me le terre di Siena. Villaggi e borghi di origine medievale non sono attrazioni per turisti ma pietre e persone che vivono la loro quotidianità come isole perfettamente integrate in un’atmosfera che conserva qualcosa di antico dove il grande turismo non è ancora arrivato. Uno dei luoghi più suggestivi, facilmente raggiungibile in bici, è l’Abbazia cistercense di San Galgano (XIII sec.) col vicino eremo di Montesiepi: dal 1700 il tetto dell’abbazia è... il cielo aperto; la struttura ar-
chitettonica si fonde perfettamente con l’ambiente esterno esaltando il misticismo di questo luogo. La millenaria Sovicille, immersa nei boschi e nella storia è il ponte naturale tra la Montagnola e il colle senese; Chiusdino e Monticiano sono le “capitali” del presidio naturalistico che si identifica nella Val di Merse a metà strada tra Siena e il mare. Verso l’entroterra, prima di raggiungere Siena, si attraversa la Montagnola, altra meta ideale per gli amanti del cicloturismo. Il cuore della Montagnola
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val di merse, la toscana più intima e sconosciuta che annuncia la vicina Siena è la zona di Sovicille, ricca di testimonianze storiche e della durissima lotta che vide coinvolti senesi e fiorentini durante un turbolento medioevo. Da un punto di vista ciclistico la Val di Merse costituisce un comprensorio di grande ricchezza e varietà di percorsi. Profili ondulati senza troppe asperità permettono spostamenti dolci alla ricerca di luoghi ricchi di fascino, con la bici da strada o con la mountain bike. Nella zona si segnala la presenza attiva del Gruppo Ciclistico Val di Merse che presidia il territorio con grande attenzione per i cicloturisti in cerca di contatti e informazioni. Oltre a percorsi giornalieri la zona trova la sua sintesi in un bellissimo itinerario di circa 170 km, il Grand Tour della Val di Merse, che percorso ad andatura cicloturistica in 3 o 4 giorni offre la giusta percezione di questa Terra di Siena, intima, segreta, emozionante.
CHIUSDINO E L’ALTA VAL DI MERSE Punto di partenza e arrivo: Chiusdino Lunghezza: 38 km Dislivello: 730 Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: MTB, ibrido Difficoltà: medio Itinerario di grande interesse storico-artistico per il passaggio nei pressi dell’abbazia cistercense di San Galgano e la pieve romanica di Montesiepi all’interno della quale sono custodite la famosa “Spada nella Roccia” del Cavaliere Galgano Guidotti e un bellissimo ciclo di affreschi di Ambrogio Lorenzetti. GIROTONDO A SOVICILLE Punto di partenza e arrivo: Sovicille Lunghezza: 29 km Dislivello: 300 m Tipo di strada: asfalto
su strade secondarie. Di notevole interesse storicoartistico è il chiostro dell'abbazia di Torri. IL ROMANICO NELLA MONTAGNOLA Punto di partenza e arrivo: Sovicille Lunghezza: 35 km Dislivello: 680 m Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: MTB, ibrido Difficoltà: medio Itinerario di grande interesse paesaggistico, storico ed artistico, che penetra nel cuore della Montagnola e offre notevoli scorci panoramici sulla città di Siena e l'Alta Val di Merse. Essendo stata questa zona molto importante durante il Medioevo, collegando Siena e la Via Francigena con la costa tirrenica, il territorio è costellato di numerosi castelli e pievi romaniche fortificate.
FRA VAL DI MERSE E CRETE Punto di partenza e arrivo: Murlo Lunghezza: 26 km Dislivello: 460 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: medio L’itinerario prevalentemente asfaltato, con solo 4 km di strada sterrata ben battuta e pedalabile anche con bici da strada, si distende a cavallo fra due ambienti naturali diversi quanto affascinanti: ad oriente le sinuose colline delle Crete e ad occidente i rigogliosi boschi della Val di Merse.
contatti utili Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: facile Semplice percorso intorno al comune di Sovicille, adatto anche alle famiglie, considerato il dislivello non elevato e il fatto di poter pedalare soprattutto
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ASSOCIAZIONE: GRUPPO CICLISTICO VAL DI MERSE, Via Massetana 52, Rosia, cell. 335 1726486, www.rosiabike.it percorsi guidati per gruppi e singoli, informazioni sul territorio e iniziative per cicloturisti ASSISTENZA BICI: DUE RUOTE, Via Massetana 193, Rosia, Sovicille, tel. 0577 345407
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siena, al centro delle emozioni
Siena è il cuore pulsante delle sue Terre. Dalla Torre del Mangia con un solo colpo d’occhio si viaggia sulle colline che sembrano morbidi cuscini dove si siede un cielo grande e lucente. Dal Chianti alle Crete, dall’Amiata alla Val di Merse le Terre di Siena abbracciano la città medievale. Vista dall’alto la Piazza del Campo appare come il punto di partenza verso gli infiniti viaggi che si possono inventare sulle Terre di Siena. Per un punto di partenza certo, centinaia di percorsi che invitano a “perdersi per ritrovarsi”.
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Dalla città lo sguardo insegue profili di colline che giocano con la luce e i colori delle stagioni. Filo conduttore delle infinite rotte sono le strade bianche che appaiono e scompaiono ondeggiando tra cipressi, vigneti, poderi e vallate. La fantasia le
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insegue in un attimo, mentre vissute dalla bici hanno il potere di dilatare il tempo. Siena dunque è l’inizio di ogni viaggio. Non è città piatta amica di ruote e pedali che si spostano a ritmi fluviali. L’altimetria senese è nervosetta e allegra, mai monotona, ricca di sorprese. Un giro fuori porta nella città del Palio è l’occasione per vivere il giusto equilibrio che dovrebbe intercorrere tra urbanizzazione e territorio.
Siena non conosce la cintura grigia e anonima di un’area periferica e, per fortuna, le porte della cinta muraria sono varchi in una dimensione spaziotempo che dal medioevo conducono rapidamente nel leggendario paesaggio delle Terre di Siena. Uscire e entrare nella città non comporta stress e shock da traffico che generalmente le zone urbanizzate riservano ai ciclisti. A due passi dal centro città si pedala nel silenzio di strade periferiche che a pochi chilometri dalla Piaz-
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siena, al centro delle emozioni za del Campo sembrano già immerse in un paesaggio fatto di grandi orizzonti. In poche parole una pedalata intorno a Siena costituisce l’antipasto saporito delle grandi emozioni che offre l’intero territorio. Dalle pietre forti e possenti del Medioevo, alle terre mosse di morbide colline il viaggio intorno a Siena può essere il primo passo per “perdersi e ritrovarsi”, senza fretta VERSO L’EREMO DI LECCETO Punto di partenza e arrivo: Siena, porta San Marco Lunghezza: 25 km Dislivello: 200 m circa Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: medio-facile Itinerario che si snoda sulle colline a occidente della città di Siena.
Da Porta San Marco si scende per risalire a Montalbuccio. Dalla strada di Pian di Maggio si può effettuare una bella deviazione verso l’Eremo di Lecceto. L’itinerario prosegue lambendo la Montagnola, passando per Barontoli e Sant’Andrea, Costalpino e nuovamente Montalbuccio prima di fare ritorno a Siena.
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ASSISTENZA BICI: DF BIKE, Via Massetana Romana 54, Siena, tel. 0577 271905, www.dfbike.it: assistenza e vendita bici nuove e usate, abbigliamento e accessori. Noleggio mountain bike, tuttoterreno, corsa e tandem. Servizio di trasporto bici a domicilio e servizio guida cicloturistica. Il noleggio comprende su richiesta casco, borse, portapacchi, pedali tecnici ASSOCIAZIONE: AMICI DELLA BICICLETTA F.I.A.B. - F. BACCONI - Siena, Viale Mazzini 95, Siena, tel. e fax 0577 237279, www.adbsiena.it L’associazione “Amici della Bicicletta F. Bacconi” di Siena aderisce alla F.I.A.B. - Federazione Italiana Amici della Bicicletta da anni promuove attività legate all’uso della bicicletta e della mobilità sostenibile. L’impegno dell’associazione è indirizzato su due versanti: quello della ciclabilità cittadina, per favorire l’uso quotidiano della bicicletta attraverso normative che incentivino questa forma di mobilità non inquinante, e quello della conoscenza, valorizzazione e salvaguardia del territorio, attraverso l’organizzazione di pedalate ed escursioni di uno o più giorni. Particolare attenzione è rivolta alla promozione del cicloturismo: in tal senso molte attività dell’associazione sono orientate verso lo sviluppo di itinerari ciclabili e l’organizzazione di “settimane cicloturistiche”. L’associazione pubblica “Il Ciclone”, giornale trimestrale dove, tra l’altro, si trovano tutte le iniziative degli AdB.
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le crete, oceano di terra .. ..
La magia del Monte Sante Marie Cave di travertino e acque termali Strade bianche e calanchi In volo sui crinali delle Crete
in bici
Le crete sono terre argillose molto friabili e dunque soggette al fenomeno delle erosioni. Venti e piogge, uomini e greggi, hanno disegnato nei secoli un paesaggio che ha le forme delle sensazioni e comunica con la forza delle emozioni. Nelle Crete la terra lavorata dall’uomo fa da sfondo a strade (bellissime quelle bianche) che seguono il sinuoso andamento del territorio correndo sulla cresta di colline e toccando antiche fattorie e piccoli borghi medievali.
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Siena dista dalla crete qualche chilometro e centinaia di curve e, di tanto in tanto, appare all’orizzonte il suo profilo turrito. Tra le onde di questo mare di terra si ergono castelli e roccaforti ma i muri più diffusi sono quelli
dei poderi, costruzioni semplici dalle spalle forti testimoni di un’importante civiltà contadina. L’area delle crete che si sviluppa intorno ad Asciano è stata per secoli il granaio di Siena, la vita si svolgeva intorno ai poderi, costruzioni isolate nella campagna dove intere famiglie si dedicavano alla lavorazione dei campi. I contadini hanno curato per secoli l’equilibrio e la bellezza del paesaggio basato sulle principali colture come grano, vite e olivo. Negli anni ‘60 con la fine della mezzadria comincia
l’abbandono delle campagne compensato in parte dalla vera e propria immigrazione dei pastori sardi che importano in terra di Toscana la cultura del pecorino. Ancora oggi uomini e greggi popolano le colline delle Crete che diventano un paesaggio surreale nei pressi di Chiusure e dell’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore dove l’argilla, modellata dall’azione dell’acqua e del vento, disegna spettacolari calanchi, ferite aperte di una terra tanto aspra quanto dolce.
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le crete, oceano di terra L’anima bianca di questi luoghi si può toccare con mano nelle cave di travertino, tipica pietra locale, nella zona di Serre di Rapolano; sempre bianco ma ben più profumato è il tartufo di San Giovanni d’Asso celebrato nella famosa mostra mercato che si tiene nel mese di novembre nel castello quattrocentesco che domina il “Borghetto”. Le crete diventano più gentili e il cielo ancor più grande nella zona di Buonconvento situata dove confluiscono i corsi d’acqua Arbia e Ombrone. Pedalare nelle Crete è un’esperienza affascinante per chi ama viaggiare a testa alta e ben si adatta a chi predilige i frequenti cambi di pendenza e traiettorie. Le strade delle Crete sembrano rincorrere le ondulazioni del territorio per rimanere sempre in quota. Su questo tipo di strade è molto importante dosare attentamente le energie, alimentarsi correttamente, vale a dire in continuazione integrando la normale dieta. Tra le tante strade segnaliamo due chicche che meglio di altre raccontano la magìa di questi luoghi: il tracciato di Monte Sante Marie (Asciano - Torre a Castello) e la via di Pieve a Salti (Buonconvento San Giovanni d’Asso), entrambi strade bianche da percorrere con bici “tuttoterreno” o mountain bike. Per gli amanti della bici da strada c’è la leggendaria Lauretana da Siena ad Asciano e il proseguimento verso Chiusure, Monte Oliveto Maggiore e Buonconvento.
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LA MAGIA DEL MONTE SANTE MARIE Punto di partenza e arrivo: Asciano Lunghezza: 30 km Dislivello: 440 m Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: MTB, ibrido Difficoltà: medio L’itinerario si sviluppa per 17 km su sterrato e per 13 km su asfalto. Non è molto lungo ma presenta un’altimetria da non sottovalutare. In particolare la bellissima strada sterrata tra Asciano e Monte Sante Marie si caratterizza per alcuni tratti che richiedono un certo impegno. CAVE DI TRAVERTINO E ACQUE TERMALI Punto di partenza e arrivo: Rapolano Terme Lunghezza: 18 km Dislivello: 210 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: facile Percorso facile, adatto anche a ciclisti poco allenati. Si sviluppa nel cuore delle Crete ma soprattutto a due passi dalle cave di travertino, la pietra chiara tipica di queste zone. Rapolano Terme è un luogo ideale per una sosta rilassante ai bagni termali.
STRADE BIANCHE E CALANCHI Punto di partenza e arrivo: Buonconvento Lunghezza: 43 km Dislivello: 600 m Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: MTB, ibrido Difficoltà: medio Viaggio nel cuore delle Crete con partenza da Buonconvento che oltre l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore prevede il passaggio sulla via di Pieve a Salti, una delle strade bianche che meglio sintetizza gli aspetti paesaggistici delle Crete Senesi.
IN VOLO SUI CRINALI DELLE CRETE Punto di partenza e arrivo: Buonconvento Lunghezza: 79 km Dislivello: 1.240 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: impegnativo Itinerario “robusto” in continuo saliscendi sulle colline delle crete senesi; il profilo altimetrico non è caratterizzato da salite lunghe e dure ma presenta un andamento nervoso e i tratti pianeggianti sono pochi. Ideale campo di allenamento per chi ricerca la forma migliore sui cambi di ritmo; per chi viaggia ad andatura cicloturistica il percorso offre scorci indimenticabili sul paesaggio delle crete.
contatti utili ASSISTENZA BICI: REAL, via Roma 46/50, Asciano, tel. 0577 719138, noleggio bici, assistenza tecnica, vendita e informazioni sui percorsi della zona
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val di chiana, via del benessere sulle tracce della civiltà etrusca .. .. .
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Colline e vigneti da Torrita di Siena Da Montepulciano al fondovalle Da Chiusi a San Casciano dei Bagni Giro del Monte Cetona Il Canale Maestro della Chiana
in bici
Benvenuti nell’ampia valle amica dei ciclisti. Questo territorio rappresenta un ponte ideale di collegamento con la vicina Umbria e la provincia di Arezzo. E’ l’angolo delle Terre di Siena più facilmente raggiungibile essendo attraversato dall’asse stradario e ferroviario Roma - Milano. La vocazione turistica di questa zona è legata alle capacità ricettive di Chianciano e delle sue rinomate terme, alla varietà ambientale che regala zone pianeggianti facilmente pedalabili e aree collinari dai profili movimentati. Oltre alle acque di Chianciano
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(da non perdere le Terme Sensoriali) è possibile immergersi tra tepori e vapori a Montepulciano e San Casciano dei Bagni. La Val di Chiana è dunque anche “Terra delle Acque”, meta ideale per gli amanti della bici e del relax all’insegna del benessere.
Gli ingegneri idraulici del Granduca Leopoldo di Toscana furono artefici di un’imponente opera di bonifica che trasformò questa zona in un importante centro agricolo; tuttora l’economia locale è fortemente radicata ai prodotti della sua terra dove si pedala sulle strade del formaggio, dell’olio e del vino. Montepulciano è la patria del Vino Nobile e costituisce una tappa imperdibile per gli appassionati del turismo slow nelle città d’arte. A due passi dal confine con l’Umbria, praticamente lo stesso che separa-
va il Granducato di Toscana dallo Stato della Chiesa, si trova Chiusi. La cittadina ha radici antichissime nel segno della civiltà etrusca: affascinanti misteri si nascondono in un sottosuolo ricco di catacombe e cunicoli come il “Labirinto di Porsenna”. Il viaggio nel passato prosegue per il Museo Archeologico Nazionale di Chiusi, il Museo della Preistoria del Monte Cetona, il Parco Archeologico Naturalistico e Archeodromo di Belverde, nonché per i musei di Chianciano Terme e Sarteano.
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val d chiana, via del benessere sulle tracce della civiltà etrusca COLLINE E VIGNETI DA TORRITA DI SIENA Punto di partenza e arrivo: Torrita di Siena Lunghezza: 32 km Dislivello: 330 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: facile Questo percorso parte da Torrita di Siena e si snoda su un percorso ondulato seguendo le colline e i vigneti della Val di Chiana passando per Montefollonico, piccolo borgo medievale e Montepulciano che merita una visita approfondita; Torrita di Siena si raggiunge facilmente in treno con la linea Siena - Chiusi Scalo. DA MONTEPULCIANO AL FONDOVALLE Punto di partenza e arrivo: Montepulciano Lunghezza: 47 km Dislivello: 460 m Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: medio L’itinerario risulta impegnativo soltanto nella parte finale quando si sale a Montepulciano. Si sviluppa quasi completamente su asfalto (solo 3,5 km su sterrato). Il percorso passa nei pressi della stazione ferroviaria di Montepulciano.
DA CHIUSI A SAN CASCIANO DEI BAGNI Punto di partenza e arrivo: Chiusi Lunghezza: 51 km Dislivello: 600 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: medio Itinerario panoramico che si snoda sul versante orientale del Monte Cetona caratterizzato da una bellissima campagna. Ideale per cicloturisti e cicloamatori in cerca di un percorso ondulato per allenarsi su continui cambi di pendenza (soprattutto nella prima parte). GIRO DEL MONTE CETONA Punto di partenza e arrivo: Sarteano Lunghezza: 32 km Dislivello: 510 m Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: MTB, ibrido Difficoltà: medio Questo itinerario compie un anello alle falde del monte Cetona; non è molto lungo ma il profilo altimetrico è caratterizzato da continui cambi di pendenza e per 7 km si pedala su una bella strada sterrata che attraversa il cuore della montagna.
Il Canale Maestro della Chiana
Per informazioni: www.sentierodellabonifica.it
La grande novità di questo territorio è costituita dal magnifico percorso del Canale Maestro della Chiana che unisce Arezzo con Chiusi. Si tratta di un percorso di circa 60 km che entro quest’anno verrà trasformato in una pista ciclabile attrezzata e protetta. L’antica strada utilizzata per la manutenzione del canale e delle chiuse costituisce infatti una pista ciclabile naturale priva di dislivelli e particolarmente adatta ad un turismo sportivo familiare ideale da integrare col trasporto ferroviario che serve la Val di Chiana tra Arezzo e Chiusi. L’opera di bonifica del territorio si deve principalmente all’aretino Vittorio Fossombroni, tecnico illuminato che vi ha lavorato per oltre 50 anni fino alla sua morte avvenuta nel 1844. Il Canale Maestro della Chiana rappresenta un’opera di ingegneria idraulica storica che ancora oggi svolge una importante funzione sul territorio. Anticamente il fiume “Clanis” confluiva, tramite il fiume Paglia, verso il Tevere scorrendo verso sud: con l’opera di bonifica e la realizzazione del Canale Maestro, attraverso colmate, ponti canali, chiaviche e chiuse il corso dell’acqua ha cambiato direzione e procede verso nord per confluire nell’Arno. Il risultato, dopo secoli di palude, è una tra le valli più fertili della nostra penisola. Oltre ai contenuti storici e paesaggistici, questa pista ciclabile che attraversa tutta la Val di Chiana si identifica per una forte caratterizzazione turistica nel senso della piena fruibilità, così come avviene per le piste ciclabili europee, destinate a chi viaggia senza fretta utilizzando la bici come mezzo
per vivere pienamente il territorio. L’altimetria decisamente piatta la rende adatta a viaggi per famiglie con bambini. In poche parole la Toscana dai profili collinari e montuosi che generalmente richiede gambe abituate ai cambi di pendenza, si distende e diventa amica anche di ciclisti non necessariamente allenati. La ciclabile del Canale Maestro della Chiana è anche un’occasione per entrare in contatto diretto con luoghi e persone
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il canale maestro della chiana che raccontano il territorio con importanti produzioni come vino, olio e frutta. Seguendo la ciclabile si scoprono cantine, piazze, frantoi, artigiani, ignorati dalle rotte tradizionali del turismo. Si tratta di una sorta di via preferenziale verso il cuore di una valle frequentata, ma sconosciuta da chi l’attraversa in auto o in treno, verso una Toscana tutta da scoprire e da vivere. Il percorso in linea, abbinato al trasporto integrato con il treno, permette di effettuare l’intero tracciato senza dover tornare sui propri passi e i servizi che verrano predisposti (noleggio bici, trasporto bagagli, punti assistenza e strutture turistico-ricettive specializzate lungo il percorso) renderanno questa strada ciclabile un punto di riferimento nel cuore della Toscana facilmente raggiungibile in treno con le stazioni di Chiusi e Arezzo. Brevi deviazioni dal percorso principale permettono di effettuare un vero e proprio viaggio di scoperta in città d’arte come Montepulciano e Chiusi (senza dimenticare Arezzo, Castiglion Fiorentino e Cortona nel tratto della provincia aretina). Il tempo è la chiave di lettura di questa strada per cicloturisti, nel senso di riscoperta della lentezza e nel senso di viaggio in un passato lontano e misterioso nel segno della civiltà etrusca. Storia dunque, ma anche e soprattutto natura in questa Toscana di confine dove gli specchi d’acqua dei laghi di Chiusi e Montepulciano, ricchi di flora e fauna, censiti dal C.N.R. come importanti biotopi rappresentano oasi di grande interesse per cicloturisti appassionati di birdwatching.
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contatti utili
ASSOCIAZIONI: PRO LOCO MONTEPULCIANO (anche noleggio bici), Piazza Don Minzoni1, Montepulciano, tel. 0578 757341, www.prolocomontepulciano.it, UISP - LEGA CICLISMO VALDICHIANA, via Lauretana Nord 1, Valiano, Montepulciano, tel. e fax 0578 724242, responsabile Prof. Mario RosadI, tel. 0578 724025, TEAM NOBIL BIKE, Via Roma 7, Montepulciano Stazione, tel. 348 5160175 ASSISTENZA E NOLEGGIO BICI: MANCINI VIVALDO, Via Casalpiano 24, Sinalunga, tel. 0577 679291, LAGOR (solo noleggio), Via Aldo Moro 4, Torrita di Siena, tel. 0577 685303, 0577 684195, SCOOTER BICI DI CAROTI, Loc. Poggio Olivo Macciano, Chiusi, tel. 0578 274207, cell. 337 700529, BACCI MOTORS, Via Cassia Aurelia 48, Chiusi, tel. 0578 21437, BIKE MARGHERITI, Via Pisacane 5/7, Chiusi, cell. 347 8001813, tel. 0578 227177, AUTONOLEGGIO GIRAMONDO (noleggio), Via Casalpiano 38, Sinalunga, tel. 0577 630841, cell. 337 700529, AUTONOLEGGIO DELLA GIOVANPAOLA (noleggio), Via Dante 8/12, Chianciano Terme, tel. 0578 31102, cell. 347 3796018, FRANCO NERI, Via Fratelli Braschi 40, Loc. Acquaviva, Montepulciano, tel. 0578 767240,
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val d’orcia, arte del paesaggio .. ..
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Da Pienza a Montepulciano La Pace di Sant’Antimo Il fascino di Bagno Vignoni e Pienza Traversata della Val d’Orcia
in bici
In Val d’Orcia le Terre di Siena diventano semplicemente perfette nelle geometrie di un paesaggio straordinario in ogni stagione e con qualsiasi tempo. Una pedalata in Val d’Orcia ha il fascino sublime della poesia che solo un Parco Artistico e Naturale e Culturale (riconosciuto dall’Unesco) può trasmettere. Vissuta al ritmo lento della bici questa terra che ha ispirato poeti, scrittori e artisti offre un ambiente collinare dove trionfa l’armonia. I cipressi si allungano leggeri verso il cielo e accompagnano strade di campagna lungo imprevedibili e
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accattivanti traiettorie. Ai bagliori dell’alba o nella luce soffusa del crepuscolo i cipressi sono punte di pennello che dipingono l’orizzonte. Pedalare nella valle creata dalla fantasia del fiume Orcia è il sogno che ogni ciclista spera di vivere in
prima persona. I chilometri, la fatica, le salite e il vento non condizionano l’estasi che accompagna il viaggiatore a pedali. E solo la bicicletta consente la giusta integrazione in un ambiente unico nel suo genere; se a questo si aggiunge la valenza tecnica di percorsi estremamente stimolanti, ne consegue naturalmente che si tratta di una meta speciale dove viene spontaneo pedalare lentamente e a testa alta. Bici da strada e tuttoterreno (ibrido) sono i mezzi che esaltano le caratteristiche di strade asfaltate e
strade bianche che si snodano in questo territorio. La Val d’Orcia è caratterizzata da un ambiente scarsamente antropizzato e si pedala in magnifica solitudine per chilometri. Tutto ciò significa pensare e provvedere ad una certa autosufficienza sia per quanto riguarda il materiale necessario alle riparazioni ordinarie, sia per quel che riguarda una corretta alimentazione in movimento (panini, barrette energetiche, acqua e sali minerali) per evitare improvvise crisi di fame. Il fondovalle
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val d’orcia, arte del paesaggio non impone cambi di pendenza faticosi ma generalmente ogni itinerario prevede tratti di salita. Le pendenze non sono mai troppo impegnative ma non vanno sottovalutate. Si consiglia di affrontarle “senza fretta”, con la calma del cicloturista. Diverso il discorso per i ciclisti più tecnici in cerca di spettacolari percorsi su cui allenarsi. La Val d’Orcia, come quasi tutte le Terre di Siena, costituisce il terreno adatto per lavorare sul fondo e sulla qualità. L’unica strada dove non conviene avventurarsi in bici è la via Cassia, in alcuni tratti stretta e trafficata. La zona è molto vasta e comprende alcuni punti di assoluto interesse come la strada del vino che segue le essenze del leggendario Brunello di Montalcino. Vigneti dappertutto ma anche tratti di macchia selvaggia e campi coltivati con geometrica perfezione. Quello della Val d’Orcia è un viaggio che richiede molte soste per guardarsi intorno affascinati dalle vedute ma anche da opere architettoniche di valore
DA PIENZA A MONTEPULCIANO Punto di partenza e arrivo: Pienza Lunghezza: 30 km Dislivello: 500 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: facile Oltre Pienza, splendido esempio di città rinascimentale, si consiglia una sosta a Montepulciano per visitare il centro storico con il Duomo, la torre del Palazzo del Comune e le stupende cantine ubicate in antichi sotterranei dove è possibile degustare il buonissimo Vino Nobile di Montepulciano. LA PACE DI SANT’ANTIMO Punto di partenza e arrivo: Castelnuovo dell’Abate Lunghezza: 27 km Dislivello: 500 m Tipo di strada: asfalto e sterrato
dotto ma dopo una prima parte vallonata su sterrato (7 km) inizia la salita da Sant’Angelo in Colle fino al Passo del Lume Spento, ultima asperità: per una persona mediamente allenata questo itinerario risulta gradevole. IL FASCINO DI BAGNO VIGNONI E PIENZA Punto di partenza e arrivo: San Quirico d’Orcia Lunghezza: 29 km Dislivello: 360 m Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: ibrido, MTB Difficoltà: medio-facile L’itinerario prevede una parte (5 km) su fondo sterrato pedalabile e attraversa il cuore della Val d’Orcia collegando i vertici di un triangolo: San Quirico d’Or-
cia, Bagno Vignoni e Pienza. Il percorso non prevede particolari difficoltà e l’unica asperità (relativa) è l’ascesa verso Pienza. TRAVERSATA DELLA VAL D’ORCIA Punto di partenza e arrivo: Castiglione d’Orcia Lunghezza: 80 km Dislivello: 1.400 Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: impegnativo Itinerario per chi ha gambe allenate che regala grandi suggestioni. I panorami sono mozzafiato e offrono ampie vedute sul tipico paesaggio della Val d’Orcia. Molti i punti di interesse attraversati: oltre Bagno Vignoni segnaliamo Radicofani e Castiglione d’Orcia situati in posizione strategica e dominati da tipiche rocche medievali.
contatti utili assoluto come la rinascimentale Pienza o “città dell’utopia”, la mistica abbazia di Sant’Antimo, la “piazza d’acqua” di Bagno Vignoni o le cantine di Montalcino.
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Tipo di bicicletta: MTB, ibrido Difficoltà: medio Itinerario di grandi suggestioni paesaggistiche nel cuore della terra famosa per il Brunello. Il chilometraggio è ri-
ASSOCIAZIONI: ORSO ON BIKE, Borgo di Mezzo 23, Castelnuovo dell’Abate, tel, 0577 835532, cell. 347 0535638 (Mauro Pieri), www.bikemontalcino.it ASSISTENZA BICI: CICLOPOSSE BIKE COMPANY, Via I Maggio 27, Pienza, tel. 0578 749983, www.cicloposse.com, VALENTI ALFIERO (solo noleggio), Via della Madonnina 28, Pienza, tel. 0578 748465
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amiata, il respiro del vulcano .. . .
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Full immersion nel bosco Spettacolare viaggio verso Radicofani Verso le acque termali di Bagni San Filippo Verso la vetta
in bici Il versante senese dell’Amiata si sposa, senza nessuna forzatura, con la magia di terra della Val d’Orcia. Dalle pendici boscose della montagna di minatori e carbonai, alle colline dei pastori. Cambia il paesaggio, cambiano gli uomini, cambiano gli sguardi, ma non cambia lo stretto legame tra la gente e la terra. Le falde dell’Amiata e l’alta Val d’Orcia sono l’”ultima Toscana”, una terra di confine. Ponte naturale tra le Terre di Siena e la Maremma, l’antico vulcano può
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essere considerato un vero e proprio parco ciclistico. Stradisti, biker e cicloturisti trovano qui un angolo di Toscana autentica che rivela il meglio di sé quando
altrove il sole caldo dell’estate infuoca l’asfalto e brucia la terra. L’Amiata non rappresenta la meta ideale per ciclisti improvvisati e richiede un certo allenamento di base. Da un punto di vista altimetrico ci troviamo in un ambiente collinare e di media montagna. L’Amiata costituisce una straordinaria opportunità per gli amanti del cicloturismo, in particolar modo della mountain bike. Per gli stradisti costituisce una vera e propria palestra che offre strade meravigliose e tec-
nicamente di grande rilievo. Per i bikers è una terra tutta da scoprire, una sorta di full immersion nel fascino intimo e selvaggio delle grandi foreste: faggete e castagneti regalano un’atmosfera particolare dove si pedala verso il cuore della montagna. Dunque gambe pronte e spirito pionieristico per assecondare vizi e capricci delle vie che vanno a scoprire i fianchi di questo polmone verde. Panorami mozzafiato si alternano a lunghi tratti immersi nel verde dove tutti i rumori sono ovattati ed
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amiata, il respiro del vulcano è facile ascoltare il respiro della montagna. Per i meno allenati le pendici dell’Amiata offrono percorsi più facili ma sempre suggestivi. Dalla primavera all’autunno questi boschi sono meta ideale per i cicloturisti che, soprattutto in estate, trovano qui le condizioni migliori per flirtare con la forza di gravità. In primavera il verde brillante dei faggi è uno spettacolo indimenticabile mentre nel periodo autunnale quando esplodono i rossi e i gialli comincia la “top season” dei raccoglitori di castagne. Per chi si sposta in mountain bike sulle sterrate e i sentieri della montagna si consiglia di affidarsi alle guide locali che conoscono molto bene il territorio e rappresentano l’opportunità per pedalare in completa sicurezza. Il riferimento giusto è costituito dal Consorzio Terre di Toscana che, in collaborazione con gli accompagnatori di Trekking & Bike di Abbadia San Salvatore, mette a disposizione attrezzature specifiche come mountain bike, caschi, palmari e GPS fissati alle bici. Tre sono i percorsi base proposti (La via dei ruderi, La via dell’acqua e La faggeta) ma i programmi delle escursioni sono molti di più e si possono personalizzare in base al grado di allenamento e ai desideri dei biker.
FULL IMMERSION NEL BOSCO Punto di partenza e arrivo: Abbadia San Salvatore Lunghezza: 16 km Dislivello: 330 m Tipo di strada: asfalto e sterrato Tipo di bicicletta: MTB, ibrido Difficoltà: facile Piacevole percorso nei dintorni di Abbadia San Salvatore che permette di pedalare scoprendo le splendide faggete che ricoprono i fianchi della montagna. SPETTACOLARE VIAGGIO VERSO RADICOFANI Punto di partenza e arrivo: Abbadia San Salvatore Lunghezza: 59,5 km Dislivello: 1.230 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: impegnativo Percorso altamente spettacolare caratterizzato da un profilo altimetrico con tre ascese: Radicofani, Celle sul Rigo e Piancastagnaio. Le pendenze non sono mai troppo ripide e permettono una pedalata in relativa agilità ma richiedono un buon allenamento di base. Da non perdere la visita alla Rocca di Radicofani da dove si gode un panorama straordinario a 360° su
Amiata, Val d’Orcia, Siena e, nelle giornate più limpide, Gran Sasso, laghi di Bolsena e Trasimeno. VERSO LE ACQUE TERMALI DI BAGNI SAN FILIPPO Punto di partenza e arrivo: Abbadia San Salvatore Lunghezza: 28,5 km Dislivello: 570 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: medio Suggestivo itinerario con grandi vedute sulla Val d’Orcia ma soprattutto con la tappa a Bagni San Filippo dove si può trascorrere una giornata all’insegna del benessere immergendosi nella piscina del complesso termale o nelle acque che scorrono nei
pressi dello spettacolare Fosso Bianco. Per evitare di frazionare il giro con la sosta alle terme si può partire da Bagni San Filippo e dedicare il resto della giornata alle terme. VERSO LA VETTA Punto di partenza e arrivo: Abbadia San Salvatore Lunghezza: 35,5 km Dislivello: 870 m Tipo di strada: asfalto Tipo di bicicletta: strada, ibrido Difficoltà: impegnativo Itinerario caratterizzato dall’ascesa alla parte sommitale della montagna; tutte le difficoltà si incentrano sulla lunga salita che da Abbadia San Salvatore scala le pendici dell’Amiata; la salita richiede una certa preparazione e un saggio dosaggio delle energie; punti ristoro intermedi si trovano a Prato delle Macinaie e Prato della Contessa.
contatti utili
ASSOCIAZIONI: CONSORZIO DI PROMOZIONE TURISTICA TERRE DI TOSCANA, Piazzale Renato Rossaro 2, Abbadia San Salvatore, tel. 0577 778324, www.terreditoscana.net TREKKING & BIKE AMIATA, Via Sbrilli, Abbadia San Salvatore, cell. 333 9402001, www.trekkingbike.it
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PER SAPERNE DI PIU’ APT SIENA Informazioni e Servizi Turistici Piazza del Campo 56 Tel. +39 0577 280551 Fax +39 0577 281041 infoaptsiena@terresiena.it Prenotazioni incoming@terresiena.it APT CHIANCIANO TERME VAL DI CHIANA Informazioni e Servizi Turistici Piazza Italia 67 Tel. +39 0578 671122-23 Fax +39 0578 63277 infoaptchiancianoterme@terresiena.it Prenotazioni prenota@terresiena.it
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