Magazine TremilaSport Trieste - Ottobre 2019 by Tremilasport

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BARCOLANA

SPECIAL!

E’ ALLE PORTE UNA “COPPA D’AUTUNNO RICCA DI SPETTACOLO E DI EVENTI, CON PARTECIPAZIONE-RECORD D’IMBARCAZIONI PROVENIENTI ILtrieste MONDO ottobreDA 2019 TUTTO | tremilasport 1

tremilasport trieste | ottobre 2019

n. 4| ottobre 2019 Contenuti 5

EDITORIALE

6-21 BARCOLANA Una Coppa d’Autunno alla sua 51.a edizione ricca di spettacolo e di eventi collaterali.

22-24 TRIESTINA Nicola Princivalli, mulo doc, sulla panchina rossoalabardata dopo l’esonero di Massimo Pavanel. 30

PALLACANESTRO TRIESTE Il tecnico Eugenio Dalmasson analizza la nuova stagione che, per i giuliani, presenta un inizio difficile.

PALLANUOTO Le “orchette” triestine, neopromosse nella massima serie, per alzare l’asticella; la formazione maschile per riconfermarsi a buoni livelli in serie A1.

PALLAMANO Il presidente del club biancorosso, Giuseppe Lo Duca evidenzia le difficoltà economiche della società, che comunque ha potuto ripartire nel campionato di serie A. EVENTI DI OTTOBRE

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AR BO LÉ • Progettazione e realizzazione di terrazzi e giardini, conciliando il rispetto per l’identità del luogo con i desideri e le necessità del committente • Restauro di giardini e parchi storici, rispettando la memoria del luogo stesso, apportando ammodernamenti tecnici in chiave contemporanea

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E’ ALLE PORTE UNA “COPPA D’AUTUNNO RICCA DI SPETTACOLO E DI EVENTI, CON PARTECIPAZIONE-RECORD D’IMBARCAZIONI PROVENIENTI ILtrieste MONDO ottobreDA 2019 TUTTO | tremilasport 1

BARCOLANA, EVENTO TOP DI UNA CITTA’ DI SERIE A

i avvicina l’appuntamento clou della Barcolana e Tremilasport ha voluto sentirsi parte dell’evento più atteso dell’anno nella realtà sportiva triestina, dedicandogli uno speciale ricco di curiosità, personaggi, foto e molto altro, con anche un’ampia intervista di Matteo Contessa a quello che è stato il suo ideatore, Alessandro Chersi. Cinquantunesima edizione della Coppa d’autunno che come ogni anno attirerà nel capoluogo regionale migliaia di persone attratte non solo dalla competizione che punteggerà di centinaia di vele l’azzurra distesa del golfo ma anche dalla storia e dalla cultura di una città che sempre di più diventa polo turistico d’attrazione nazionale e internazionale. Una città che a livello sportivo non è comunque solo Barcolana e molte pagine di questo “speciale” le abbiamo comunque dedicate ad altre realtà che attirano storicamente a sé l’attenzione e la passione dei triestini. Nel calcio, l’alabarda ha confermato come “traghettatore” il mulo doc Nicola Princivalli, al quale abbiamo dedicato l’intervista di Guido Roberti. Uomo per tutte le stagioni della panchina, Princivalli ha prontamente risposto con un “obbedisco” di garibaldina memoria alla chiamata alla guida della prima squadra di Mauro Milanese dopo l’esonero di Pavanel, rispondendo alla fiducia con la vittoria esterna di Pesaro. Nel basket, il coach Eugenio Dalmasson ci ha poi delineato la stagione che verrà, tracciando l’ossatura della squadra dopo l’inserimento dei nuovi giocatori stranieri in ossequio ad un budget non certo faraonico dopo le note vicende del finale della scorsa stagione. Difficoltà più accentuate proprie della pallamano dell’eterno presidente Giuseppe Lo Duca che comunque, nonostante i venti di chiusura della scorsa estate, è ripartita in serie A con rinnovato spirito battagliero. Massima serie propria pure delle formazioni maschile e femminile della pallanuoto, a completamento di una griglia-top che, accanto ai successi individuali in molte altre discipline, fa di Trieste a buon diritto una città di serie A a tutto tondo.

Il Direttore Edi Fabris

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Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 2 ottobre 2019.

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BARCOLANA51

Andiamo a incominciare! Il manifesto 2019 come invito a raggiungere Trieste da protagonisti

anni fa, 47 barche parteciparono alla prima edizione della Barcolana. In programma a Trieste, in Italia, ogni anno, la seconda domenica di ottobre, Barcolana presented by Generali è stata iscritta nel Guinness dei primati lo scorso febbraio: con 2.689 barche partecipanti, oltre 16mila velisti sulla stessa linea di partenza, è ufficialmente “The largest sailing race in the world”. La 51esima edizione si svolgerà a Trieste il 13 ottobre 2019, preceduta da dieci giorni di eventi in città. In vista della regata, le iscrizioni sono già aperte online sul sito www.barcolana.it: per questa edizione - per agevolare una crescita sostenibile dell’evento, dopo l’aumento di 933 imbarcazioni partecipanti in soli due anni - gli organizzatori hanno annunciato nei giorni scorsi di porre un tetto a 2.700 barche partecipanti. A Milano, come da tradizione assieme al proprio partner illycaffè, Barcolana ha presentato il manifesto della 51.a edizione dell’evento. Illycaffè, cui è affidata la direzione artistica del manifesto, ha scelto l’illustratrice Olimpia Zagnoli per raccontare le emozioni di Barcolana, condivise lo scorso anno da 300mila persone a Trieste e in tutto il mondo da migliaia di appassionati di vela. Il manifesto 2019 è un invito a venire a Trieste per essere protagonisti, in mare e a terra: un’immagine del Golfo, con il suo Castello di Miramare (una delle destinazioni turistiche più amate e visitate d’Italia) al momento della partenza della regata. In primo piano, Olimpia Zagnoli ha disegnato un fiore a simboleggiare la bellezza, ma anche la fragilità del nostro mare e di un ecosistema che deve essere protetto, uno dei messaggi chiave di questa edizione della regata. Il fiore rimanda anche a una delle poesie più amate di Umberto Saba, che descrive Trieste come una città dalla scontrosa grazia, paragonandola a “un ragazzaccio aspro e vorace, con gli occhi azzurri e mani troppo grandi per regalare un fiore”. “Barcolana è un simbolo potentissimo della città di Trieste, del suo territorio come dei suoi valori: il mare che unisce, la vela come esperienza inclusiva e non ‘esclusiva’, l’armonia con la Natura. Da anni illycaffè

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sostiene questo evento e questi valori, in particolare con presentato assieme al partner Musement le Experience, un ‘gesto di bellezza’ che è tipicamente il nostro modo i pacchetti turistici dedicati al pubblico della regata e ai di esprimerci: offrendo a Barcolana la creatività di un partecipanti che vogliono associare all’aspetto sportivo artista per disegnare il suo manifesto - afferma Andrea anche quello turistico, ed enogastronomico in particolaIlly, Presidente di illycaffè e appassionato velista da sem- re. “Barcolana è uno dei brand del Friuli Venezia Giulia e la partnership con Propre – Da Gillo Dorﬂes a moTurismoFVG mira all’inMarina Abramovich, il faRegata certiﬁcata ternazionalizzazione e alla scino di questa tradizione ha ispirato grandi maestri, dal Guinness dei primati come diffusione dell’immagine di la più grande del mondo un Friuli Venezia Giulia in ma anche giovani creativi evoluzione”, ha dichiarato di successo come Olimpia Zagnoli. Nel manifesto di questa 51esima Barcolana, il Direttore Generale di PromoTurismoFVG, Lucio il suo estro cromatico ha saputo sublimare il grande Gomiero. Barcolana è stata poi preesentata a Londra, abbraccio del golfo di Trieste alle migliaia di vele bian- nella prima tappa del proprio roadshow internazionale. che, con quel fiore che fa da raccordo simbolico tra il L’Inghilterra, infatti, è uno dei Paesi di maggiore interesMare e la Terra”. Accanto al manifesto, Barcolana ha se in termini di internazionalizzazione della Barcolana.

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Storia della regata più grande del mondo Il Nibbio

Andò a Piero Napp, a bordo del suo Betelgeuse, la prima edizione del 1969

a prima edizione della Barcolana risale al 1969, quando parteciparono 51 barche a vela e la vittoria della Coppa d’Autunno andò al comandante Piero Napp, della Società Triestina della Vela, a bordo del suo Betelgeuse. La storia della regata velica vide la presenza di campioni di tutto il mondo e medaglie olimpiche. Negli anni Ottanta, quando l’Italia dePiero Napp buttò orgogliosamente nel mondo della vela e intervenne alla Coppa America, diede vita alla dimensione internazionale. Negli mari, arrivò anche Shosholoza, il team di Coppa anni Novanta si sviluppò la “saga dei lignanesi” con America del comandante Sarno, con Tommaso Battiston e poi giunse la sfida della Slovenia con Chieffi e Paolo Cian. Il 2012 rappresentò l’anno Mitja Kosmina e il Marina di Capodistria. della grande bonaccia, che lasciò “al palo”, in mezzo Dopo il 2000 a Trieste si svolse la straordinaria al golfo, quasi tutta la ﬂotta. Il 2013 invece, fu l’anavventura di Cometa, seguita dai successi del neo- no della malinconia per la tragedia degli immigrati zelandese Neville Crichton con i trenta metri di Alfa naufragati prima dell’arrivo a Lampedusa. Romeo. Fu poi la volta dei big di Coppa America Dopo l’affermazione di Esimit Europa 2 nel 2014 e con gli RC44 e nel 2008, dopo aver solcato molti di Robertissima III sbarcò il tanto atteso 2015,che

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segnò il momento della 48esima edizione. Alla Barcolana sono intervenuti i nomi più famosi dell’orizzonte velico da Gabriele Benussi, a Lorenzo Bressani, a Vasco Vascotto, a Zvonimir Boban e a Giovanni Soldini, a Jochen Schuemann vincitore di tre ori olimpici, a Francesco De Angelis skipper di Luna rossa all’edizione di Valencia di Coppa America. La Barcolana fu ed è tuttora una grande festa del mare, dove i risultati sportivi contano poco e l’ importante è la partecipazione numerosa a questo grande evento, costellato di sogni, divertimento, cultura ma anche di nostalgie. Insomma, tutti sono pronti per la regata più grande al mondo, giunta alla sua 51esima edizione. Barcolana51 si pone l’obiettivo di riscoprire la tradizione dei maestri d’ascia e associarla a soluzioni innovative ed ecocompatibili. Unire le generazioni, dare valore al made in Adriatico, riscoprire il senso dell’avventura a due passi da casa.

Il tour comprende:

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Ritrovo: presso l’Ufficio Turistico in via Roma 3 alle ore 9.45. Partenza: ore 10.00 Durata: 2 ore ca. Costo: € 5,00 – per soci UNPLI € 3,00 (pagamento in loco). Prenotazione: entro il sabato precedente allo 0432 941560/940765 email: info@infosandaniele.com Fino ad esaurimento posti max. 25 pax

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L’INTERVISTA

Chersi, inventore per caso di

Matteo Contessa

“L

a Barcolana? E’ nata per puro caso. Si era nella seconda metà degli Anni Sessanta del secolo scorso e fra noi amanti del mare di Barcola, tutti con barche ancora in legno, c’erano una decina di persone con le cosiddette barche di celluloide che avevano bisogno di frequenti lavaggi. L’Acegas sparò cifre altissime per installare pompe d’acqua dolce nel porticciolo di Barcola e allora ci fu suggerito di affiliarci alla Fiv. E il nostro primo dilemma fu: ‘chi xe ‘sto sior Fiv?’. Ma seguendo questo consiglio, nel 1968 chiedemmo l’affiliazione al ‘sior Fiv’ della Società Velica di Barcola che fondammo a questo riguardo. E solo quando ci arrivò la risposta scoprimmo che il ‘sior Fiv’ era la Federazione Italiana Vela. Come prima cosa chiedemmo all’Acegas di avere con urgenza l’acqua al porticciolo di Barcola per esigenze sportive. E subito l’acqua arrivò, tra l’altro a tariffe molto abbordabili rispetto alla prima richiesta. Per questa storia dell’acqua venimmo definiti ‘quei de la società del tubo’…”. Il comandante Alessandro Chersi è un vero lupo di mare, una leggenda vivente marinara in tutto il Golfo di Trieste e anche oltre, nonché uno dei fondatori della Società Velica di Barcola e Grignano e degli ideatori della Barcolana. Uscito dall’Istituto nautico triestino come capitano di lungo corso, Chersi divenne quasi subito ufficiale a bordo di navi petroliere e per più di una decina di anni solcò i mari di tutto il mondo; poi scese dai giganti e salì sulle barche a vela. “Intorno ai trent’anni fui chiamato da alcuni soci dell’Adriaco

Il comandante Chersi

per fare il navigatore in una regata d’altura, giacchè i gps non esistevano ancora. Quando ho visto come si regatava mi sono accorto che avrei potuto starci anche io con le mie conoscenze e siccome nelle regate a triangolo gli spazi in barca erano occupati da campioni veri come Paoletti, Pelaschier, Demartis, optai per quelle d’altura”. In regata diventò celebre grazie alla 500 miglia per due, che ha vinto una decina di volte, poi la RiminiCorfù-Rimini, quindi le regate atlantiche nelle quali vinse quel che c’era di vincere. Oggi Chersi fa parte del’Advisory Bord della SVBG creato dal presidente Mitja Gialuz nel 2015, un comitato consultivo di soci super esperti. Nella fattispecie, Chersi è l’uomo che insieme ad Alessandro Mulas ha creato il percorso della Barcolana e tutte le relative innovazioni (“quando mi venne l’idea di piazzare la prima boa in acque slovene, lo dissi al mio presidente dell’epoca Fulvio Molinari, lui chiamò al telefono il Ministro degli Esteri Piero Fassino che a sua volta contattò il suo omologo sloveno e in quarantott’ore ottenemmo il permesso.”). Ma torniamo alla nascita della regata più

Una leggenda velica ideata da un vero “lupo di mare” partecipata del mondo. “A quel punto avevamo l’obbligo di dimostrare la nostra capacità di organizzare una regata. Andammo all’Adriaco, alla cui tutela la Fiv ci aveva assegnati per i primi due anni, a chiedere una data utile per svolgerla. E ci risposero che da marzo a settembre il calendario era occupato, restava solo ottobre. A una nostra certa rimostranza, mia soprattutto, che a ottobre di solito c’è burrasca, ci venne risposto ‘Bravi, così diventerete veri marinai!’. Ho come l’impressione che forse oggi qualcuno si stia mangiando le mani… Comunque, cominciammo spontaneamente a cercare qualcuno che venisse da noi a regatare. Così è nata la Barcolana. Che in realtà all’inizio non si chiamava

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così, ma Coppa Vini Sant’Osvaldo, perché il nostro presidente Albano Zini mise in palio venticinque litri di quel vino che abitualmente vendeva ai vari competitors”. Dalle 50 barche della prima edizione si passò subito alle 70 della seconda e al centinaio della terza e così via, in un crescendo continuo. Come ha fatto a diventare subito una catalizzatrice di velisti fino a diventare ciò che è oggi? “Il segreto fu un semplice messaggio destinato alla gente del mare comune, quella che non regatava perché non poteva competere con i grandi velisti locali: ‘Scusa, te ga una barca? Ma vien da noi, se divertimo e a la fine gavemo regaleti per tuti…’. Un messaggio compreso subito. E la cosa più divertente era che per la prima volta perdeva uno soltanto: l’ultimo classificato. Perché per il resto, ognuno poteva vantarsi di aver vinto su qualcun altro: chi sugli altri regatanti del suo circolo di appartenenza, chi su quelli del molo d’ormeggio, chi semplicemente sul vicino d’ormeggio. Così si creò quel clima di competizione personale che anno dopo anno veniva replicato e allargato, aumentando così il numero dei partecipanti. Ma di piccoli segreti ce ne furono altri: le lettere di ringraziamento scritte a mano da noi organizzatori ad ogni singolo partecipante e molto apprezzate: ‘Grazie amico per aver partecipato insieme a noi’; i premi per tutti; poi il segno di riconoscimento del ‘C’ero anch’io’, che avevo scoperto anni prima in una regata in Inghilterra, accorgendomi di quanto i regatanti ci tenessero; e infine, ma non ultima, l’accoglienza: le nostre ragazze che raccoglievano le iscrizioni volontariamente, senza compenso e prendendo ferie dal lavoro, la più ‘ignorantina’ delle quali parlava almeno due o tre lingue, meravigliarono positivamente da subito tutti i regatanti che venivano da fuori regione, anche da fuori dell’Italia. Piccole e semplici cose, nate in un porticciolo semplice che chiedeva semplicemente acqua dolce per lavare le barche, hanno fatto crescere tutto questo”. Così è nata. Ma c’è stato un momento o una scelta precisa che ha definito il salto di qualità verso ciò che oggi è la Barcolana? “Claudio Demartis, che nessuno onora mai quanto merita, ebbe negli anni Ottanta il lampo di genio imprenditoriale di ‘esportare’ la regata da Barcola al centro di Trieste, sulle Rive, per espandere il prodotto Barcolana e cointeressare i commercianti. Fu il detonatore che fece esplodere la Barcolana. Il tocco finale lo diede cinque anni fa Alessandro Mulas con l’intuizione di portare anche l’arrivo della regata in città, proprio davanti alle Rive. Vi rivelo per la prima volta dopo tanti anni una cosa che non ho mai raccontato a nessuno: quando Demartis avanzò questa proposta, io lo convocai e affettuosamente

gli dissi ’Tu sarai la rovina della nostra Barcolana!’. Intendevo dirgli che questa scelta andava a intaccare lo spirito originario della regata: era una cosa nostra, personale, quasi privata. Ci piaceva quel gioco con lo spirito con cui era nato e così avremmo voluto continuare, senza fregarcene di nessuno. Tanto che perfino quando il Salone Nautico di Genova ci scrisse chiedendoci di spostare la data della Barcolana per non sovrapporci a loro, noi presuntuosi e un po’ tronfi rispondemmo ‘Spostite Ti!!’. Non cercavamo gloria, volevamo solo stare in mare la seconda domenica di ottobre, dato che ormai quello era l’appuntamento, con la nostra gente. Quella gente che, sottolineo, quando va via dopo la Barcolana lascia le Rive pulite, senza nessun rifiuto abbandonato”. Ma esiste ancora quello spirito originario della Barcolana oppure ormai è cambiato tutto? “Non è cambiato niente e finchè noi pionieri della regata saremo vivi, non cambierà nulla. Lo spirito della Barcolana risiede nella sede e base nautica della Società Velica di Barcola e Grignano. Questa è la casa della Barcolana, qui si decide. La SVBG

pagine drio de mi…’ Questa è lo spirito autentico della Barcolana”. Quest’anno è stato per la prima volta posto un tetto alle iscrizioni, saranno ammesse al massimo 2.700 barche, per dare priorità alla sicurezza ed evitare che la situazione possa andare fuori controllo. Considerando gli spazi disponibili per gli ormeggi, la lunghezza del percorso, la sicurezza in mare, questo numero di barche è il limite massimo fisiologico della Barcolana? “Ricordo quanto ero preoccupato quando toccammo per la prima volta la quota di cinquecento iscritti. Chiesi agli altri organizzatori ’Ragazzi, dove stiamo andando? Stabiliamo un numero chiuso di iscrizioni’. Per fortuna non mi hanno ascoltato. Perché vedete, è cresciuta la Barcolana, ma sono cresciute anche la Capitaneria di Porto, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, le istituzioni interessate. Tutti hanno elevato il loro livello di organizzazione e prevenzione per gestire l’evento e anche, se malauguratamente ce ne fosse bisogno, le emergenze. C’è un’evoluzione costante di tutti i soggetti che sono dentro e intorno all’evento,

resta con la sua semplicità quella del porticciolo di Barcola. La nostra vera ricchezza sono i duemila e più possessori di barche che fanno la Barcolana con l’unico vero obiettivo di non arrivare ultimi. Se si chiede ai partecipanti chi ha vinto la Barcolana di due o tre anni prima, quasi nessuno lo ricorda. Ma ognuno sa chi ha battuto e da chi è stato battuto. Quando esponevamo le classifiche in sede, tutti le leggevano con attenzione e dopo per mesi era tutto un rincorrersi e un prendersi in giro fra gli armatori. Con frasi tipo ‘Ah sì, te go leto in clasifica. Te ieri sei

se crescono le esigenze cresce di pari passo anche la capacità di farvi fronte. E poi anche per i regatanti è stata una grande scuola di comportamento in mare. Molti dicono che questa non è una regata, è solo una kermesse. Sbagliato. Questa è una regata difficilissima, perché devi imparare a schivare le altre barche, devi rispettare le precedenze e avere l’occhio allenato per fare manovre senza mettere a rischio te stesso e gli altri. Hanno imparato tutti. Lo dimostra il fatto che in cinquant’anni non è mai successo niente di grave”.

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BARCOLANA51

Torna la Cooking Cup Si ripropone l’originale iniziativa con 25 equipaggi al via

er il terzo anno Barcolana supporta la Compagnia della Vela nell’organizzazione dell’evento, dando la possibilità ai propri partner del settore food di Barcolana 51 di essere protagonisti a terra e in mare. Despar, Prosecco DOC e illy sono infatti gli sponsor di questa edizione, con l’obiettivo di promuovere assieme la passione per la vela e l’alta cucina, valorizzare i sapori del territorio e unire idealmente due speciali regate del Nord Adriatico.

Al via alla Despar Cooking Cup sono attesi oltre 25 equipaggi, che hanno integrato il tradizionale team velico con esperti o appassionati cuochi per poter competere in una prova unica nel suo genere, vedendo i propri piatti giudicati da chef stellati e giornalisti di settore. “La terza Cooking Cup insieme - ha dichiarato Mitja Gialuz, presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, circolo velico che organizza la Barcolana - è un momento per festeggiare una partnership

di valore, per un evento che continua a stupire e ad attrarre l’attenzione degli appassionati di vela e cucina. Il nostro grazie va a Despar, che ha creduto nell’evento e ha voluto, con noi, creare un ponte ideale tra Trieste e Venezia”. Pier Vettor Grimani, presidente della Compagnia della Vela, ha dichiarato: “Torna anche quest’anno la Cooking Cup nella formula ormai collaudata con successo che ci vede insieme alla Barcolana per sancire ancora una volta lo stretto legame con Trieste e il suo evento mondiale. La Cooking Cup 2019 sarà ancora una volta un evento in cui agonismo velico e culinario si fondono insieme per concludersi in una grande festa”. LE REGOLE - La Despar Cooking Cup è aperta a barche a vela dai 6 ai 20 metri di lunghezza e mette in competizione, contemporaneamente, velisti e chef: la classifica finale premierà la combinazione tra la miglior performance velica associata al giudizio sul piatto realizzato dal cuoco di bordo durante la navigazione. Una giuria composta da chef e giornalisti enogastronomici giudicherà infatti i piatti, e “compenserà” la classifica compilata sulla base degli arrivi al traguardo LA GIURIA - Proprio la giuria sarà quindi determinante nel risultato finale: la regata vedrà coinvolti in questo ruolo gli chef Alessandro Breda, Graziano Prest, Peter Brunel, Franco Favaretto e il giornalista enogastronomico Giuseppe Cordioli.

IL MARE NEI RACCONTI

“P

er la Barcolana 50 +1 ha dichiarato il Presidente della Società Velica di Barcola e Grignano, Mitja Gialuz - avevamo annunciato importanti giri di boa e novità pronte a innovare l’evento. “Barcolana - Un mare di racconti” è senza dubbio una di queste, l’evento è uno spin-off di Barcolana, che guarda al futuro in sinergia con il nuovo sviluppo letterario della città. Il nostro ringraziamento va alla Fondazione CRTrieste e al Comune di Trieste, che ci affiancano in questo nuovo importante viaggio. Il libro edito nel 2018 aveva costruito un nuovo spirito attorno alla regata, messo assieme voci e punti di vista sulla vela e il viaggio: un’esperienza importante e quasi magica, cui volevamo, con Alessandro Mezzena Lona che ne aveva curato il testo e oggi è direttore del Festival, dare seguito. Ne è nato un evento che definirei multicolore: viaggi e mari, racconti, disegni, storie e persone: il Festival parlerà di cultura del mare a tutti, nel modo in cui Barcolana si pone, con semplicità e voglia di coinvolgere il pubblico”. “Nel costruire un Festival con tanti nomi importanti in pochi mesi – ha spiegato il direttore artistico Alessandro Mezzena Lona – è stata fondamentale per noi un’alleanza preziosissima: Trieste. Tutti gli ospiti invitati, che arriveranno dall’Europa e dall’Italia, hanno accettato subito l’idea di partecipare al nostro progetto con grande entusiasmo. Perché, come ha scritto in una mail lo scrittore olandese Jan Brokken, hanno capito che avrebbero parlato dei loro libri, dei film, in una città che ha ospitato i più grandi artisti del ‘900”.

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BARCOLANA51

”Dalla parte del mare”, riﬁuti plastici per il simbolo di “Barcolana 51”

terminata il 15 agosto la prima parte del progetto “Dalla pARTE del MARE” che ha visto protagonisti gli speciali contenitori, collocati in 12 punti vendita Despar, in cui i cittadini hanno conferito rifiuti plastici per contribuire alla costruzione del sardon “Alice”, l’installazione artistica di 10 metri che sarà il simbolo di Barcolana51. Il “Sardon Team” di AcegasApsAmga ha raccolto da questi contenitori la plastica che gli artisti di SCART e dell’Accademia delle belle arti di Firenze stanno utilizzando per dare vita alla grande installazione che AcegasApsAmga, GruppoHera, Herambiente e Despar, assieme a Barcolana e al Comune di Trieste,

realizzeranno a ottobre. Saranno necessari oltre diecimila tra bottiglie, ﬂaconi e tappi di plastica per completare Alice, un compito di raccolta che i triestini hanno portato avanti dal 7 luglio e che ora è giunto al termine per poter procedere con la seconda tappa del progetto, la costruzione di Alice. L’obiettivo del progetto “Dalla pARTE del MARE” è di sensibilizzare le persone, fare in modo che i triestini si appassionino a questa iniziativa e contribuiscano, conferendo la “materia prima” migliore possibile, per confezionare tutti assieme un eccezionale sardon: Alice, oltre che essere un importante simbolo a supporto della lotta alle plastiche, potrà essere così anche bellissima.

VILLAGGIO BARCOLANA

200 ESPOSITORI IN UN’AREA DI 25MILA METRI QUADRATI

L’evento a terra per eccellenza di Barcolana, oltre 200 espositori presenti in un’area espositiva di 25mila metri quadrati lungo le rive di Trieste formano un unico grande contenitore di cultura, gusto e spirito marinaro. Il pubblico di oltre 300mila persone nei giorni di apertura del Villaggio partecipa e vive uno spazio che diventa una sensazionale vetrina espositiva.

PROGETTO CON UNʼANIMA SOCIAL

Il progetto “dalla pARTE del MARE” ha anche una sua anima social, e vuole inserirsi in un preciso filone di comunicazione che in tutto il mondo unisce la community di persone che lottano a favore di buone pratiche che permettono di sostituire le plastiche con altri materiali. A tutti i triestini che hanno conferito la plastica “giusta” nei contenitori nei punti vendita Despar, Barcolana e AcegasApsAmga hanno chiesto di inviare una foto via Facebook, Twitter o Instagram dei canali social di Barcolana o AcegasApsAmga, che creeranno delle specifiche gallery per rendere ancora più un “lavoro di squadra” la creazione del sardon.

UNO SFORZO CONGIUNTO PER LA RIDUZIONE DELLA PLASTICA

L’iniziativa rientra nell’operazione “Dalla pARTE del MARE”, lanciata lo scorso 21 giugno, grazie alla collaborazione tra AcegasApsAmga, Gruppo Hera, Despar, Comune di Trieste, Regione Friuli Venezia Giulia e Barcolana. Quest’anno la regata più grande del mondo è caratterizzata da un ulteriore impegno congiunto al fine di richiamare l’attenzione sui rifiuti in plastica e sul loro impatto ambientale quando non correttamente differenziati. Infatti AcegasApsAmga, Comune di Trieste Barcolana hanno dato vita al marchio #UnPlasticTrieste che si affianca allo storico marchio ZeroImpactEvent e che dal 2016 caratterizza tutte le edizioni di Barcolana, a sottolineare le molteplici iniziative messe in campo per eliminare la plastica e in generale ridurre l’impatto ambientale dell’evento. La multiutility, oltre al potenziamento della raccolta differenziata in tutte le zone della manifestazione e al posizionamento di erogatori d’acqua di rete, per ridurre l’utilizzo di bottigliette, donerà a tutti gli iscritti alla Barcolana uno speciale kit di borse della raccolta differenziata per agevolare i regatanti nel corretto conferimento dei rifiuti anche a bordo. Quest’anno nel Villaggio Barcolana ci sarà una delle novità dell’edizione 2019: la plastica è stata bandita dagli stand che somministrano cibo e bevande. Dunque piatti, bicchieri e posate saranno biodegradabili.

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Torna Barcolana FUN Siram by Veolia, il contenitore di eventi, idee e sperimentazioni ad alta velocità e alto tasso di adrenalina. L’edizione 2019 è dedicata al mondo del foiling, con un monotipo e un ambassador d’eccezione.

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Quando: Sabato 5 – domenica 6 ottobre Dove: Molo IV – Golfo di Trieste Chi: Classe Optimist Cosa vedere: Le regate dei giovani velisti

BARCOLANA NUOTA

Di “piccolo” Barcolana Young ha solo l’età dei timonieri, compresa tra gli 8 e i 15 anni. Per il resto, è un grande evento, ricco di entusiasmo, di competizione e di voglia di divertirsi. Ai giovani velisti della Classe Optimist spetta un grande compito: quello di aprire i dieci giorni di regate della Barcolana, scendere in acqua nel Bacino San Giusto e garantire al pubblico il colpo d’occhio di oltre trecento “giovani vele” di fronte a piazza Unità d’Italia.

Quando: Domenica 6 ottobre 2019 ore 12.00 La Società Velica Barcola e Grignano, in collaborazione con la Unione Sportiva Triestina Nuoto, organizza l’edizio ne 2019 della ‘Barcolana Nuota’ che si svolgerà nelle acque del Bacino San Giusto. Percorso: 1.300 m ca.

BARCOLANA E-SAILING Quando: Sabato 5 -domenica 12 ottobre Timing: Tutto il giorno Barcolana organizza per la prima volta il proprio torneo di vela virtuale. Le regate di qualifica si svolgeranno dal 5 all’11 ottobre: i migliori 50 e-sailors accederanno alle semifinali in programma sabato 12 ottobre con una diretta su canali YouTube dedicati e social media Barcolana

BARCOLANA FUN - FOILING EDITION SIRAM BY VEOLIA Quando: Sabato 5 – domenica 12 ottobre Timing: Tutto il giorno

Quando: Venerdì 11 Ottobre Timing: 17.00 Dove: Golfo di Trieste - Bacino San Giusto Chi: Classe Star Cosa vedere: le fantastiche vele dipinte da grandi artisti, regate a pochi passi da piazza Unità, i grandi campioni della classe Star Una serie di famosi artisti, delle vele da Star diventate uniche per essere state dipinte, i grandi campioni di questa leggendaria classe, il charity a favore della Andrew Simpson Foundation.

BARCOLANA BY NIGHT Quando: sabato 12 ottobre Timing: alle 19 circa Dove: Molo Audace - Bacino San Giusto Chi: Armatori di Ufo 28 e Meteor Cosa vedere: Regate monotipo Non può mancare, in Barcolana, la regata “by night”: scende il sole, si accendono le fotoelettriche, si attende la brezza. Il segnale di partenza vede riaprire l’antica “faida” tra gli equipaggi delle classi monotipo Ufo 28 e Meteor: una regata che

BARCOLANA 51

IL PERCORSO

Per tutti gli appassionati di mare e di vela, per chi non vuol perdersi uno spettacolo unico al mondo, l’appuntamento si svolge a Trieste, ogni anno, la seconda domenica di ottobre. È la Barcolana, la regata velica internazionale con il maggior numero di barche iscritte al mondo, giunta quest’anno alla 51a edizione: un magico mix di competizione agonistica e festa “pop” della vela. Alla partenza un colpo d’occhio unico: oltre duemila barche, portate dai timonieri che animano i circuiti mondiali della vela, dai regatanti per passione e dai croceristi, tutti stregati da un evento al quale ogni uomo di mare, almeno una volta, deve partecipare.

Quando: domenica 13 ottobre 2019 Timing: 10.30 Dove: Golfo di Trieste Chi: Tutti! Cosa vedere: La regata più affollata del Mondo

Ecco il percorso della Barcolana51, Si tratta di un quadrilatero a vertici fissi posizionato nel Golfo di Trieste, della lunghezza totale di 13 miglia nautiche. La partenza è fissata alle ore 10.30 e la linea è posizionata tra Barcola e Miramare; si procede per 210 gradi, per 4,3 miglia nautiche, fino a raggiungere la prima boa, quindi segue un disimpegno di 0,90 miglia, per 332 gradi. Da Boa 2 a Boa 3, al largo del Castello di Miramare, si naviga per 4 miglia, quindi si torna verso Barcola, lungo la costa, per 2,3 miglia. Al largo del Faro della Vittoria inizia la fase finale della regata, che conduce gli equipaggi all’arrivo: si naviga per 160 gradi fino a raggiungere, dopo un miglio e mezzo, la Diga del Porto Vecchio, dove, di fronte alla piazza dell’Unità, è posizionato l’arrivo della regata.

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i suoi eventi di mare diventa spettacolo per migliaia di persone assiepate lungo i moli nella sera di vigilia della Barcolana.

BARCOLANA ONE DESIGN Quando: venerdì 11 - sabato 12 ottobre Dove: Golfo di Trieste Chi: armatori ed equipaggi a bordo di imbarcazioni monotipo Cosa vedere: Regata in Golfo Hai un monotipo? Allora puoi partecipare! Barcolana One Design nasce con

la volontà di dare la possibilità a tutti gli armatori che possiedono uno scafo One design di regatare il sabato della vigilia di Barcolana, per “scaldare le vele” e testare l’equipaggio.

La regata Armatori della Lega Navale Italiana è dedicata alle imbarcazioni iscritte alle diverse sezioni della LNI che si trovano a Trieste per partecipare alla Barcolana. L’evento è organizzato in collaborazione con Lega Navale Italiana, Sezione di Trieste ed è una festa nella festa, capace di rinvigorire e dare valore allo spirito degli armatori delle leghe navali.

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L’e-sailing è un simulatore di vela, che ripropone in forma virtuale campi di regata, dinamica delle imbarcazioni e regolamento perfettamente aderenti all’esperienza reale, grazie a innovativi ed evoluti software. Attività ufficialmente riconosciuta dalla World Sailing - tanto che l’e-sailing potrebbe diventare sport olimpico, e il palmares è equiparato a quello delle regate reali, l’e-sailing coinvolge al mondo oltre un milione di appassionati.

BARCOLANA REGATA ARMATORI LNI Quando: Venerdì 11 ottobre Dove: Golfo di Trieste Chi: Armatori iscritti alla Lega Navale Italiana Cosa vedere: Sfida tra imbarcazioni iscritte a diverse sezioni della LNI

BARCOLANA E-SAILING ACADEMY Quando: 10 - 13 ottobre Timing: Oario di apertura del Villaggio Barcolana Dove: Villaggio Barcolana - Piazza Unità

BARCOLANA CLASSIC Quando: sabato 12 ottobre Timing: 10.30 sfilata, 11.30 la regata Dove: Yacht Club Adriaco – Golfo di Trieste Chi: Appassionati e armatori di barche d’epoca Cosa vedere: Sfilata e regata di Barche d’Epoca, Classiche e Spirit of Tradition Barcolana Classic è la regata dedicata alle barche d’epoca, classiche e spirit of tradition che la Società Velica di Barcola e Grignano organizza assieme allo Yacht Club Adriaco. Un evento dedicato alle signore del mare, dai grandi yacht che hanno solcato le rotte oceaniche alle piccole passere lussignane, dai restauri amorevoli condotti da locali maestri d’ascia, fino agli scafi usciti dalla matita di Sciarrelli.

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Barcolana Chef: pronta l’edizione 2019

L’

evento, giunto alla quinta edizione, unisce la vela & l’alta cucina e sarà protagonista nella settimana della cinquantunesima edizione della storica regata, con il format inaugurato lo scorso anno: aperto al pubblico e benefico. Gli chef che la sera di sabato 5 ottobre presenteranno le loro creazioni sono: Claudio Sadler (Sadler, Milano), Tomaz Kavcic (Gostilna

Pri Lojzetu, Zemono, Vipava), Eugenio Boer (BU:R, Milano), Matteo Metullio, Davide De Pra, Alessandro Buffa (Harry’s Piccolo), Iside De Cesare (La Parolina, Trevinano), Alessio Longhini (Stube Gourmet, Asiago), Terry Giacomello (Ristorante Inkiostro, Parma), Graziano Prest (Tivoli, Cortina d’Ampezzo), Simone Padoan (i Tigli, San Bonifacio), Franco Favaretto (Baccaladivino, Mestre), Antonio Tufano (Harry’s Pasticceria, Trieste) e Lorenzo Bensi (Harry’s Gelato, Trieste). Ospitati nella nuovissima struttura allestita per l’occasione da Barcolana in Piazza Unità d’Italia, al piacere del fine dining si accompagnerà quello della musica, con la performance dell’eclettico Martux_M che si esibirà in un visual live set concepito per l’evento, per sensibilizzare e ricordare a tutti che i nostri mari sono in pericolo. Per mantenere la tradizione di Barcolana Chef, domenica 6 ottobre gli chef vestiranno per un giorno i panni di velisti e, assistiti da skipper professionisti, dedicheranno un giorno a vivere la vela. Il ricavato della vendita dei biglietti d’ingresso all’evento sarà devoluto al WWF a sostegno di un progetto per la tutela dei mari dalle plastiche.

Gli eventi a terra

l calendario eventi a terra di Barcolana comprende oltre 300 appuntamenti che si svolgono in tutta la città: grazie alla collaborazione di associazioni, istituzioni, aziende, infatti, anche quest’anno Barcolana si compone di un calendario condiviso che ha quale comune denominatore la passione per il mare, la voglia di celebrare Barcolana e il suo inimitabile e unico spirito. Si inizia dal tradizionale alzabandiera, la mostra SCART: il lato bello e utile del rifiuto, “Barcolana Un mare di racconti”, festival della cultura di mare e di viaggio, l’unveiling di Alice, la mostra di cartoline di mare realizzate da Serse Roma, il nuovo Villaggio Barcolana, con focus Point in piazza dell’Unità d’Italia, che contiene anche il nuovo ristorante e Vip Area Prosecco DOC, dove la sera si svolgerà una eccezionale edizione di Barcolana Chef. Tra gli eventi centrali della 51.a edizione, la prima edizione del Generali Sea Talk, nuovo format che accompagnerà Barcolana il briefing concorrenti previsto alle 18.30, con le previsioni meteo ufficiali, e alle 22.30 i fuochi d’artificio che chiuderanno la serata della vigilia.

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“Princi”, il traghettatore Quarant’anni appena compiuti, venti con i colori dell’Unione, Princivalli, dopo la vittoria di Pesaro, rimane sulla panchina alabardata

n pezzo di storia della centenaria Unione, un “mulo” purosangue che da poco compiuti 40 anni, può vantarne 20 da tesserato, con vari ruoli, della Triestina. E’ la storia di Nicola Princivalli, ragazzo sangiovannino sbocciato sul finire degli anni ’90 con la maglia alabardata, indossata a tre riprese dall’allora C-2 alla serie B, con alcuni ricordi indelebili come la doppia promozione targata Ezio Rossi che portò Trieste in cadetteria, e cocenti delusioni come le retrocessioni consecutive (ben tre) subite dall’Unione nel 2010 (con ripescaggio in B), 2011, 2012, circostanza quest’ultima aggravata dal fallimento che spedì l’Unione nell’inferno dell’Eccellenza. Complessivamente 207 presenze, prima del percorso da allenatore: vice di Andreucci in D e di Sannino in C, dal quale prese in eredità il testimone della prima squadra nel 2018. Poi la Berretti, con una bella stagione alle spalle e ora il ruolo di

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“traghettatore” dopo l’esonero di Pavanel. L’erba del Rocco in una splendida giornata di sole accompagna la chiacchierata con “Princi”, che quell’erba la calcò per la prima volta nella stagione ’97-’98, appena diciottenne,

guarda caso in una squadra dove Pavanel era il capitano. “Io c’ero agli 80 anni della Triestina nel 1998, ai 90 del 2008 in campo per Triestina-Livorno e ai 100 del 2018. Credo che nessuno è riuscito a festeggiare da tesserato della Triestina tre decadi. A livello sportivo credo di essere il tesserato con più anni nella Triestina. Ho fatto 40 anni il 29 settembre, metà della mia vita è con la Triestina”. L’esordio da compagno di Pavanel. Da allenatore un anno favoloso e poi il triste epilogo. “Lui giocava qui da capitano ed io ero nella Berretti, ho esordito proprio nell’ultima Triestina di cui fece parte. Da allenatore qui ha fatto un grandissimo percorso, come tutti sono molto dispiaciuto per quella B sfiorata. Lui non è di Trieste ma è come se lo fosse, e so cosa significa vincere un campionato nella squadra della tua città. Il suo allontanamento mi è (Segue a pagina 24)

TRIESTINA CALCIO

dispiaciuto, non solo sul piano umano come spesso nel calcio si sente dire, anche sul piano tecnico”. La sua esperienza in panchina nasce come vice di Andreucci in D. Triestina poi ammessa in C dopo aver vinto i play-off. “Il mio percorso è cominciato con Andreucci, e proseguito con Sannino, due modi completamente diversi di approcciarsi con la squadra e sul campo. Andreucci una persona caratterialmente pacata, dai toni leggeri, capace di dare una serenità generale al gruppo e con una preparazione tecnico-tattica di tutto rispetto. La gestione in un campionato di D che abbina giovani e vecchi non è mai facile. Lui ci era abituato e mi è servito molto”. Sannino? “Un carattere totalmente diverso, ma ho imparato tantissimo e molte delle cose insegnate sul campo le ho fatte mie, soprattutto l’aggressività e la voglia di aggredire l’avversario. La capacità di “contarsi” in campo nelle varie situazioni difensive e offensive e molte altre cose”. Torniamo alla storia. Da giocatore un quinquennio a cavallo del 2000, poi la nuova chiamata di Berti nel 2004 in B. “Se avessi voluto fare qualcosa in più dal punto di vista lavorativo, a posteriori potrei dire che non avrei dovuto tornare qui a un certo punto della mia carriera. Rifiutai opportunità più importanti e remunerative, avrei potuto avere un contratto in essere con il Messina in serie A, ma Berti, il miglior presidente del passato

(Segue da pagina 22)

della Triestina, mi riportò a Trieste con grande forza. Era un illuminato, comunque non ho alcun rimpianto perché potetti giocare per la mia maglia”. Veniamo al presente, Princivalli si è trovato catapultato nuovamente alla guida della prima squadra. Risultato, due gare e sei punti, con un successo sull’Arzignano 3-0 e il seguente squillo esterno, il primo della stagione alabardata, a Pesaro (2-1). “Questa squadra aveva bisogno di aver semplicemente libera la mente, hanno lavorato mesi su un modulo (il 4-42), e bisogna uscire piano piano la mente” dalle situazioni di diffcioltà. La Berretti nel frattempo cresce. “Nel settore giovanile ogni anno perdi almeno la metà dei ragazzi, ma con quelli che c’erano già possiamo impostare un certo tipo di lavoro. In primis a questi ragazzi va fatto capire cosa significa fare il calciatore professionista”. Gavetta utile per il futuro allenare le giovanili? “Allenare ragazzi di 17-18 anni ti permette di sperimentare di più rispetto ad una prima squadra dove i risultati vengono prima di tutto. Con la Berretti esperienza utile per me”.

“Questa squadra aveva solo bisogno di sentire libera

Un messaggio ai ragazzi giovani con l’alabarda cucita sul petto. “Con i ragazzi della Berretti abbiamo esordito affrontando la Virtus Vecomp Verona. Con tutto il rispetto per la società veneta, ai miei ragazzi ho detto: ragazzi, voi siete la Triestina. Per poter arrivare in prima squadra dovete fare qualcosa di più rispetto ai ragazzi della Vecomp. Lì puoi essere bravino e arrivare in prima. Qui, no”. Guido Roberti

Qui a destra, Federico Maracchi, uno dei riconfermati della passata stagione.

Ph: Matteo Nedok

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La prima volta degli Juniores U19 Così come per la Prima Squadra del San Luigi la serie D rappresenta la prima volta, anche per gli Juniores U19 biancoverdi l’esperienza in un campionato nazionale è un’assoluta novità. Il direttore sportivo Maurizio Cespa ha deciso per la stagione 2019/20 di cambiare dopo quattro anni la guida tecnica, ringraziando per quanto fatto Giacomo Di Summa, ed affidando la squadra a Davide Ravalico, proveniente dal Primorje, così come il suo vice Marco Vigliani, tra l’altro ex attaccante del San Luigi. A completare lo staff tecnico il preparatore dei portieri Andrea Loigo e il preparatore atletico Mario Ciac. La rosa è composta per buona parte dagli elementi provenienti dal settore giovanile e che hanno fatto la trafila, qualcuno addirittura partendo dai Primi Calci, per arrivare alla Juniores. Va subito segnalato che diversi dei fuoriquota che sarebbero arruolabili nella formazione Juniores U19, fanno parte dell’organico della Prima Squadra e sono colonne portanti del team di mister Luigino Sandrin. Ci riferiamo ai 2000

Andrea Carlevaris, Gabriele Cottiga, Luca Musolino e Leonardo Tonini. I 2001 aggregati alla Prima Squadra sono invece Neat Abdulai, Florent Berisha, Luca De Panfilis, Alessio Di Lenardo e Andrea Mazzoleni, a cui va aggiunto Piero Zacchigna, difensore classe 2002, che Sandrin ha voluto nel gruppo dei “grandi”. E’ chiaro che la presenza di questi elementi

nel gruppo Juniores U19 aumenterebbe di molto il tasso tecnico e tattico della squadra, ma la società ripone la massima fiducia nel gruppo costruito in pieno accordo con mister Ravalico e che sarà sicuramente in grado di ben figurare nel campionato nazionale. Giocatori come Daniele Fabris, Stefano Miccoli, Nicolò Norbedo, Matteo Rizzotto e David Radisavljevic che già lo scorso anno sono stati tra i protagonisti della promozione in serie D, sono una garanzia per affrontare la categoria. Ci sarà certamente un dazio da pagare in termini soprattutto di esperienza nel giocare a certi livelli, ma con la massima disponibilità ad allenarsi ed a seguire le indicazioni dello staff tecnico i biancoverdi potranno togliersi belle soddisfazioni. Inoltre per molti dei ragazzi la partecipazione al campionato Juniores Nazionale potrà aprire la strada ad opportunità calcistiche future, sia in Prima Squadra al San Luigi ma anche quale vetrina per qualche società professionistica. Insomma un’opportunità da cogliere la volo, consapevoli che fare parte del settore giovanile del San Luigi significa già avere raggiunto un buon livello ma che bisogna avere l’ambizione di migliorarsi sempre di più. Concludendo pur non conoscendo la categoria e il livello delle avversarie, la formazione di mister Ravalico è indubbiamente interessante e se ne è avuta una prova durante il precampionato, quando i biancoverdi hanno sempre ben figurato nelle gare

amichevoli contro squadre di categoria superiore. “Ci sono tutte le condizioni per fare bene, poiché sono convinto di avere tra le mani un gruppo valido”: queste le considerazioni di mister Ravalico più che mai determinato a ben figurare. La rosa dei giocatori che prenderanno parte al campionato nazionale Juniores Nazionale U19 per la corrente stagione sportiva è così composta: PORTIERI: Andreasi Gianluca (02), Musolino Luca (01), Schwarz Sasha (01). DIFENSORI: de Lindegg Leonardo (02), Lucchesi Gianluca (01), Radisavljevic David (01), Miccoli Samuele (02), Forza Giacomo (02), Hovhannessian Daniele (02), Novak Axel (02). CENTROCAMPISTI: Fabris Daniele (01), Norbedo Nicolò (01), Risigari Gianmarco (01), Signore Pietro (01), Fino Gabriele

(02), Lombisani Francesco (02), Glukmann Simone (02), Miccoli Stefano (01). ATTACCANTI: Markovic Ivan (01), Mastromarino Giovanni (01), Rizzotto Matteo (01), De Chirico Pietro (02), Guanin Marco (02). ALLENATORE: Ravalico Davide. VICE ALLENATORE: Vigliani Marco. PREPARATORE PORTIERI: Loigo Andrea. PREPARATORE ATLETICO: Ciac Mario; DIRIGENTI: Andreasi Roberto, Donà Paolo, Miccoli Mauro, Zetto Nevio. Valter Gridel

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AMBIENTE NATURALE ED ETICA ECOLOGICA LE “MISSION” DI EM2P

La EM2P è un evento nato nel 2011 con lo scopo di promuovere la disciplina del trail running a cui BrunoVittori, fondatore dell’evento, è da sempre appassionato ed esperto praticante. La EM2P ha anche lo scopo di promuovere e valorizzare l’ambiente naturale in cui si sviluppano le gare in programma, come pure l’etica ecologica di chi frequenta la montagna. Il contenitore sportivo prevede 4 percorsi rinnovati ed inediti sulle distanze di 45km, 22km,13km ed 8km. Il posto di partenza ed arrivo è il centro visite Preseren di Bagnoli della Rosandra/Boljunec. La più lunga, che dà il nome all’evento è una ultra-trail di tutto rispetto con quasi 1700m di dislivello e collega con un percorso articolato e molto panoramico il parco della Val Rosandra con la cima del Slavnik/ Taiano, posto nella vicina slovenia. La Mezza del M. Carso è una gara ricca di particolarità tecniche spe-

ciﬁche della montagna, ma allo stesso tempo si propone come gara veloce da sviluppare sugli ondulati sentieri di landa carsica. Anche per questa particolarità La partecipazione è aperta anche ai camminatori di nordic walking. La Trail EcoNordic è la gara più singolare dell’evento perché è l’unica sul territorio riservata al nordic walking. Il percorso è stato elaborato attentamente dall’u-

nico tecnico sportivo di nordic walking specializzato nel comparto agonistico, Vittori Bruno, per indurre i concorrenti a misurarsi non solo sul tempo e sugli avversari, ma anche sull’espressione tecnica richiesta durante la progressione. A stabilire la classiﬁca ﬁnale ci saranno dei giudici (tutti istruttori della Scuola Italiana Nordic Walking che patrocina l’evento) che valuteranno la correttezza sportiva e tecnica dei concorrenti. Lo stesso percorso ed uno ridotto ad 8km denominato Mini Ten, saranno aperti anche a chi volesse partecipare in maniera non competitiva all’evento. In particolare la Mini Ten è il percorso ideale per chi avesse il piacere di scoprire la Val Rosandra con la famiglia ed ammirarsi in lontananza il golfo con le vele della Barcolana. Le iscrizioni sono aperte su: Wedosport per info: www.Triesteland.it ottobre 2019 | tremilasport trieste

Peluche del mulo e della mula, oggetti di artigianato locale come gli splendidi lavori in pietra carsica, i nostri vini e liquori, il miele e l’olio del Carso, originali idee regalo, i dolci della nostra tradizione, i quadri popolati dagli animaletti di Marco Englaro e naturalmente non può mancare il caffé, bevuto magari in una tazzina decorata con un’alabarda rossa! Queste sono un esempio delle cose che potrete trovare nel nostro negozio, in Via Einaudi 1 (tra Piazza della Borsa e Piazza Verdi). Siamo due amiche - colleghe che sognavano di riuscire a creare una piccola oasi di triestinità, un luogo che accogliesse un po’ tutti i prodotti del nostro territorio. Ah sì!!! Siamo anche store ufficiale dell’Unione Triestina e della Pallacanestro Trieste!

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SILVIA, SARA E NOEMI NELLA HALL OF FAME DEL “ROCCO” È dedicato a tre campionesse triestine reduci da un’estate super, il murale dipinto nel sottotribuna dello stadio “Rocco” in onore di Silvia Stibilj, Sara Gama e Noemi Batki. Una hall of fame che mette in evidenza una volta di più la qualità

dello sport giuliano nelle varie discipline, con campioni che sbocciano nelle molte competizioni nazionali e internazionali. Per la pattinatrice è ormai un’abitudine consolidata salire sul primo podio, così come anche il nome di Noemi Batki è da anni conosciuto ai livelli più alti del mondo dei tuffi. Per Sara Gama, capitana della Juventus e della nazionale, è stata invece un’estate speciale, con il calcio femminile ad aver effettuato una notevole escalation

a livello di seguito e gradimento, grazie alla performance delle azzurre allenate da Milena Bertolini ai campionati mondiali in Francia. E Sara, dal canto proprio, a diventare una sorta di icona del calciodonne, un personaggio di grande impatto anche visivo valorizzato in modo speciale dai media e dal mondo della pubblicità. Un’idea, quella del murales a loro dedicato, che vuole valorizzare giustamente i campioni del presente oltre a quelli del passato. CANOTTAGGIO

ORI TRIESTINI A GO GO AGLI ITALIANI DI PESCARA Grande soddisfazione alla Pullino per il titolo italiano di Flora Chersi e Federica Molinaro (nella foto), che ai campionati italiani di Coastal Rowing a Pescara hanno conquistato l’oro nel doppio . Ma esulta anche tra i master, nella specialità, il misto Saturnia-OmegnaCannero per la vittoria del 4 con, composto da Trevisan, Spadoni, Clagnaz e Sola, timoniere Foroni, con anche sul primo podio nel singolo senior il triestino Martini, tesserato con Padova. Nel Rowing Beach Sprint, primo posto per l’Sgt nel doppio over 54 mix (MilloNespolo), mentre Chersi e Molinaro bissavano il successo del Coastal imponendosi nel doppio femminile. Così come anche nel 4 di coppia master 43/54 arrivava nuovamente al successo l’armo Saturnia-Omegna-Cannero. ottobre 2019 | tremilasport trieste 29

BASKET

Trieste al passo con il budget Il coach biancorosso Eugenio Dalmasson anticipa le possibilità della squadra in una serie A dal calendario inizialmente molto difficile di Matteo Contessa

artita la sua seconda stagione consecutiva in serie A, la Pallacanestro Trieste ha messo l’elmetto con la consapevolezza di dover combattere una lunga e faticosa guerra di trincea per arrivare alla salvezza. Non ci sono più stranieri esperti e affidabili, al loro posto sono arrivati americani con pochi anni sulla carta d’identità e nessuna esperienza di basket italiano. Ciò che le casse permettono oggi. Ci vorrà del tempo perché si abituino alla nostra pallacanestro e al gioco di sistema di Eugenio Dalmasson, il precampionato ha appena avviato il percorso di integrazione che ancora sarà lunga. Al momento, pur con tutte le attenuanti, la coperta è corta. Soprattutto sotto canestro. Cooke Jr e Mitchell sono leggerini a rimbalzo e ancor meno produttivi in attacco. Dunque, pochi rimbalzi catturati e gioco offensivo mono-dimensionale al largo (peraltro anche questo da mettere a fuoco, con il playmaker Elmore che non ha ancora la squadra in mano e la guardia Justice quasi impalpabile), non avendo per ora consistenza quello nel pitturato. Il calendario, poi, non ha aiutato affatto: nelle prime quattro giornate, in sequenza, i Campioni d’Italia dell’Umana Venezia, poi Varese, la corazzata Armani

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Milano di Ettore Messina, quindi il Banco di Sardegna Sassari vice Campione d’Italia e recente vincitore della Supercoppa Italiana. Coach Eugenio Dalmasson, comunque, non si fascia la testa. “Finora l’unica nota negativa è stata l’inserimento differito dei nuovi stranieri, qualcuno è ancora molto indietro. Sono comunque soddisfatto di come stiamo lavorando, ma sono altrettanto

convinto che lavoro da fare ce ne sia ancora tanto”. Su cosa bisogna migliorare, in particolare? “Sull’esperienza. Abbiamo giocatori stranieri che ancora devono capire come vivere i vari momenti della partita, come gestire i rapporti con gli arbitri. Questo è un basket più fisico e con meno pause rispetto a quello cui erano abituati, devono fare esperienza per adeguarsi”. Ovvio quindi che toccherà alla vecchia guardia tirare la carretta nella prima parte di campionato… “Beh, io spero invece che imparino presto a tirarla tutti, la forza di questa squadra sono il gruppo e la capacità di ciascuno di diventare protagonista nei singoli momenti della partita”. La partenza ad handicap imposta dal calendario vi obbliga ad adeguarvi in fretta, non crede? “Non abbiamo scelta, dobbiamo buttarci subito nella mischia con la consapevolezza delle difficoltà e quindi non vivere eventuali situazioni negative come drammi, ma come passaggi inevitabili di crescita”.

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ottobre luglio 2019 2019| tremilasport | tremilasporttrieste trieste

PALLANUOTO

Proveremo ad alzare l’asticella La formazione maschile punta sulla continuità tecnica, quella femminile, neopromossa in A1, punta a riconfermarsi anche nella massima serie

ono state presentate nei giorni scorsi le squadre maschile e femminile della Pallanuoto Trieste. Prima i maschietti, poi le ragazze neo promosse nella massima serie femminile. «Proveremo ad alzare un po’ l’asticella – queste le parole dell’allenatore Daniele Bettini –. La promozione è stata qualcosa di indimenticabile e sono convinta che la squadra potrà fare bene anche in questa nuova categoria» sono state invece le dichiarazioni dell’allenatrice della squadra femminile, Ilaria Colautti. «Quella che sta per iniziare – queste le parole del direttore sportivo della società Andrea Brazzatti – sarà una stagione importantissima per noi. Dal punto di vista tecnico abbiamo deciso di operare pochi e mirati ritocchi per entrambe le squadre». Lo stesso ds ha quindi ringraziato chi, come Aaron Giorgi e Filippo Ferreccio, hanno deciso di smettere con la pallanuoto giocata. Poi è stato il turno dei nuovi arrivi: «Siamo contenti di avere con noi Kristijan Milakovic – sempre Brazzatti – un ragazzo che ci permetterà di fare il salto di qualità, e due nuove orchette, Dafne Bettini e Polina Kempf. Entrambe hanno vinto tantissimo in campo giovanile e sono già atlete di caratura». Infine, una rapida analisi sugli imminenti campionati di A1: «Con la squadra maschile abbiamo puntato sulla continuità tecnica, l’anno scorso abbiamo disputato un buon torneo, ora però l’obiettivo è fare un po’ meglio e provare a puntare alle zone alte della classifica. Le orchette si confronteranno con una categoria tutta nuova, ci sarà ovviamente da soffrire in molte partite. Ma il gruppo ha notevolissimi margini di crescita, potremo senza dubbio dire la nostra». Nel corso della presentazione c’è stato spazio anche per una splendida sorpresa, ovvero il libro “Orchette in A1 - Il racconto di una grande impresa”, scritto da Riccardo Tosques, che narra le gesta che hanno portato la squadra alabardata “in rosa” dalle sue prime partite fino alla promozione dello scorso 27 giugno nel massimo campionato nazionale. Lorenzo Degrassi

Francesca Rattelli

PALLANUOTO TRIESTE Campionato di serie A1 femminile 2019/2020

Sara Ingannamorte portiere Gioia Krasti portiere Gaia Gregorutti portiere Giorgia Zadeu difensore Amanda Russignan difensore Giorgia Klatowski difensore Veronica Gant difensore Francesca Rattelli attaccante Aleksandra Jankovic attaccante Dafne Bettini attaccante Margherita Favero attaccante Grace Marussi attaccante Lucrezia Lys Cergol attaccante Sara Guadagnin attaccante Elisa Ingannamorte centroboa Polina Kempf centroboa

PALLANUOTO TRIESTE

Campionato di serie A1 maschile 2019/2020 La rosa della squadra

La rosa della squadra NOME COGNOME RUOLO

Michele Mezzarobba

ANNO

NOME COGNOME RUOLO

2000 1997 2003 2000 2001 2003 2002 1996 2002 2003 2000 2004 2001 2000 1999 1999

Paolo Oliva portiere 1990 Marco Persegatti portiere 1998 Danjel Podgornik difensore 1999 Amel Turkovic difensore 1995 Niccolò Rocchi difensore 1996 Giovanni Diomei difensore 2001 Ray Petronio attaccante 1984 Drasko Gogov attaccante 1995 Federico Panerai attaccante 1997 Michele Mezzarobba attaccante 2000 Kristijan Milakovic attaccante 1992 Elia Spadoni attaccante 1997 Gabrio Cosoli attaccante 2001 Andrea Mladossich attaccante 2002 Lorenzo Zadeu attaccante 1998 Nemanja Vico centroboa 1994

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PALLAMANO

Trieste, quali ambizioni? Il presidente Lo Duca consapevole del difficile momento economico

on settembre è ripartito anche il campionato di pallamano, giunto quest’anno alla cinquantunesima edizione, e con esso quello della Pallamano Trieste, al via dopo un’estate (l’ennesima) tormentata dal punto di vista finanziario, ma che ha regalato la soddisfazione dello scudetto giovanile conquistato dai ragazzi dell’Under 15 di Schina. Quattordici le squadre al via di questa serie A1, nella cui bacheca ci sono 33 dei 50 scudetti totali, con i 5 recenti ottenuti da Bolzano e Conversano, tre di Fasano, due di Bressanone e uno di Merano. Trieste, con

i suoi 17 titoli, continua perciò a recitare la parte del leone in un torneo che la vedrà festeggiare il cinquantesimo compleanno della sua storia. Una stagione cominciata male, come testimoniano le sconfitte nelle prime due partite di campionato, che sarà caratterizzata da grande sofferenza per ottenere qualcosa di più della semplice permanenza nella categoria. OBIETTIVI Quali saranno quindi le reali ambizioni di Trieste? «L’obiettivo è quello di dare sempre il massimo nella consapevolezza di non essere, al momento, competitivi per una lotta al vertice – questo il pensiero del presidentissimo

PALLAMANO TRIESTE CAMPIONATO DI SERIE A1 MASCHILE 2019/2020 - LA ROSA NOME

COGNOME

ANNO NASCITA

NAZIONALITÀ

DIEGO MODRUSAN LUCA DORONZO NICCOLO ZOPPETTI MATTEO CAPPUZZO FEDERICO BUSDON MARCO VISINTIN LUCA SANDRIN JAN RADOJKOVIC GIACOMO HROVATIN ALEX PERNIC MASSIMILIANO DINARDO LORENZO DOVGAN LEONARDO ALLIA GIANNI SODOMACO DUSAN FIDEL

1981 1997 2000 2000 2000 1982 1999 1990 2002 1992 1992 1995 1999 2000 1992

ANDREA CARPANESE DAVIDE NAIT

ALLENATORE VICE ALLENATORE

tremilasport trieste | ottobre 2019

RUOLO

ITA PORTIERE ITA PORTIERE ITA PORTIERE ITA PORTIERE ITA ALA SINISTRA ITA ALA SINISTRA ITA TERZINO SINISTRO ITA CENTRALE ITA CENTRALE ITA PIVOT ITA PIVOT ITA ALA DESTRA ITA ALA SINISTRA ITA CENTRALE SLO TERZINO SINISTRO

Giuseppe Lo Duca (nella foto) – siamo partiti con uno straniero solo nel roster perché l’attuale budget non ci permettedi rinforzare ulteriormente l’organico». La speranza, insomma, è quella di riuscire in primo luogo a tamponare i gap finanziari che permetterebbero innanzitutto di portare a termine anche questa stagione, dopo le turbolenze della passata estate. L’aiuto dovrà venire, ancora una volta, innanzitutto dai tifosi tramite l’acquisto di abbonamenti, e poi dai (pochi) sponsor che credono ancora nella gloriosa società di Lo Duca. Quest’anno, in termini di raccolta di fondi, la situazione è ancora più ardua a causa del ritorno della “concorrenza” in termini di ricerca di finanziatori della Pallacanestro Trieste, orfana di Alma. Tornando al campionato di A1, due sono le new entry di quest’anno: la Raimond Sassari e la Sparer Appiano (BZ). La presenza di una formazione sarda amplia anche in termini di costi di trasferta le spese per un torneo fino allo scorso poco più che Triveneto, stante la forte presenza delle formazioni del nordest, alle quali si aggiungono le poche ma consolidate realtà pugliesi. Ventisei lunghe giornate di regular season, quindi, alle quali si aggiungerà l’appendice dei playoff che riguarderanno le prime otto della classifica. Nel mezzo anche la Coppa Italia, che coinvolgerà in via preliminare tutte le squadre della massima serie per poi trovare le 8 migliori nelle final eight di febbraio di Siena, che raccoglie il testimone del PalaChiarbola, sede della fase finale della Coppa dello scorso campionato. Anche quest’anno tutte le gare della Serie A1 maschile saranno trasmesse in live streaming sulla piattaforma federale della PallamanoTV (www.pallamano.tv). Lorenzo Degrassi

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ottobre

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Via Einaudi 1 Visita guidata, promozione culturale; Venerdì 11 Ottobre 2019 - ore 10:15 www.altamareatrieste.eu

I Segreti di Trieste tra Mitteuropa ed Adriatico

European Outdoor Film Tour

Cinema Ambasciatori, viale 20 Settembre, 35 Cinema; Martedì 22 Ottobre 2019 - ore 20:30 www.eoft.eu

Via Einaudi 1 Visita guidata, promozione culturale; Venerdì 4 Ottobre 2019 - ore 10:15 www.altamareatrieste.eu

La Corsa dei Castelli

Castello di Miramare - Castello di San Giusto Manifestazione sportiva; Domenica 27 Ottobre 2019 - ore 10:00 http://www.promorun.it

LLOYD Deposito a vista. La collezione del Civico Museo del Mare

22° Raduno “Città di Trieste” Golfo di Trieste Manifestazione velica; Da Sabato 5 Ottobre 2019 a Domenica 6 Ottobre 2019 www.ycadriaco.it

Castelli aperti in autunno 2019 Gorizia; Trieste; Pordenone; Udine; Visita guidata, promozione culturale; Da Sabato 5 Ottobre 2019 a Domenica 6 Ottobre 2019 ore 10:00 www.consorziocastelli.it

Luogo: Magazzino 26 Porto Vecchio Mostra; Dal 11 Ottobre 2018 al 31 dicembre 2020 www.museodelmaretrieste.it/

Sapori del Carso 2019

Carso Triestino Enogastronomia; Dal 19 Ottobre al 10 Novembre 2019 www.sdgz.it

Trieste Photo Days

varie sedi Concorso; Mostra; Festival, rassegna; Da Martedì 22 Ottobre 2019 a Domenica 10 Novembre 2019 www.triestephotodays.com

Trieste Science + Fiction Festival 2019

Politeama Rossetti, Teatro Miela, Cinema Ariston Festival, rassegna; Festival, rassegna; Da Martedì 29 Ottobre 2019 a Domenica 3 Novembre 2019 www.sciencefictionfestival.org/

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PUBBLIREDAZIONALE

IN DUE ESTATI LA PISCINA DI ALTURA HA CAMBIATO LOOK E NON SOLO INTERVISTA ALL’ ING. FRANCO CARLI, PRESIDENTE DELLA TERGESTE NUOTO ALTURA, SOCIETÀ CHE DAL 2006, PRIMA SOTTO LA DENOMINAZIONE A.S.D. VIGILI DEL FUOCO TRIESTE, GESTISCE L’IMPIANTO COMUNALE MARIO RADIN Buongiorno Presidente, ci spieghi da dove siete partiti. La piscina di Altura, con la nostra gestione, ha avuto un enorme incremento di utenza e attività. Nel 2006, quando abbiamo vinto la prima gara Comunale, abbiamo preso un impianto brutto, freddo, disorganizzato. Nei primi 10 anni di gestione abbiamo fatto esperienza, i primi lavori di ristrutturazione come le finestre nuove in vasca, ma il contratto col Comune era troppo breve per poter pensare di investire ulteriore denaro nella struttura. Quindi adesso le condizioni sono cambiate? Nel novembre 2017 abbiamo rivinto la nuova gara d’appalto e dal giorno successivo abbiamo iniziato a pen-

Blocchi di partenza

sare a come migliorare la struttura. In due estati abbiamo letteralmente rivoluzionato l’impianto. Ci spieghi cosa siete riusciti a fare. Nell’estate del 2018 siamo riusciti, grazie al Comune di Trieste, a cambiare l’impianto di filtrazione dell’acqua

della piscina. Siamo passati da un filtro a sei filtri, con notevoli risparmi di energia oltre che una ancor migliore qualità dell’acqua. Inoltre è stato rinnovato l’impianto di riscaldamento dell’acqua, sia quella della vasca che le quella relativa a servizi e docce. Fatto ciò abbiamo anche voluto cambiare qualcosa di “visibile” all’utenza, quindi, con il contributo della Fondazione CRTrieste, abbiamo demolito i vecchi blocchi di partenza

Tergeste Nuoto: la piscina di Altura

in cemento armato per mettere il pontile con i blocchi di partenza con lo spoiler e rialzato il bordo per le virate. Questa estate invece cosa siete riusciti a fare? Questa estate,anche grazie al contributo della Regione F.V.G., abbiamo ristrutturato tutto il piano terra della piscina, gli spogliatoi sono grandi il doppio di prima, abbiamo raddoppiato il numero di docce e asciugacapelli, oltre che, aumentato il numero di postazioni per cambiarsi. A questo va aggiunto che abbiamo rifatto gli impianti idrico, elettrico e d’ illuminazione. Il tutto accompagnato anche da un fattore estetico curato e moderno. Gli uffici sono stati spostati nella sala superiore dove è stato rinnovato il look e i servizi igienici, presto verranno rinnovate anche le

vetrate che permettono al pubblico la visione della vasca durante i corsi. Insomma la nuova piscina di Altura non ha più a che fare, dal punto di vista estetico e funzionale, con la precedente. Ovviamente rimangono inalterati i nostri standard qualitativi, organizzativi e tecnici. I quali sono il motivo che ci ha quasi obbligati a fare questi lavori di ristrutturazione: sempre più persone ci scelgono sia per nuotare liberamente che per

domenica dalle 9.00 alle 17.00. Siamo orgogliosi del nostro sforzo per la cittadinanza e della nostra politica dei prezzi assolutamente accessibili a chiunque. I nostri corsi sono uno dei fiori all’occhiello della Società, i corsi per bambini dai 2 ai 14 anni e quelli per ragazzi dai 15 ai 18 anni ci permettono di far crescere bambini sani e contemporaneamente di rinvigorire di anno in anno le nostre squadre agonistiche. I corsi per i gli adolescenti hanno, oltre che la funzione sportiva e di attività fisica, un valore sociale importante. I corsi dedicati agli adolescenti hanno gran successo grazie alla collaborazione dei genitori che ben capiscono che lo sport ha valori educativi importanti. Per gli adulti abbiamo corsi di nuoto per tutti i livelli, dai principianti agli esperti, fino ai master che ancora vogliono mettersi in gioco gareggiando e divertendosi. Gli orari sono talmente vari che nessuno può non trovare l’orario giusto. Abbiamo inoltre potenziato le nostre attività di fitness in acqua a corpo libero o con attrezzi come le hydrobike, i tapis roulant acquatici e molto altro. Insomma per stare in forma e divertirsi siamo il posto ideale. Concludiamo parlando dell’agoniseguire i nostri corsi. L’unico modo smo. che abbiamo per crescere ancora è Le nostre squadre agonistiche sono ai investire sull’impianto e sui servizi. vertici Regionali, la prima Squadra è Parliamo delle vostre attività. campione Regionale Assoluta in cariVoglio iniziare dal nuoto libero. La ca oltre che la squadra più numerosa Piscina di Altura apre alle 6.30 e chiue vincente della Regione ai campiode alle 23.00 dal lunedì al venerdì, nati Nazionali. Le squadre giovanili il sabato dalle 6.30 alle 19.00 e la seguono un percorso agonistico e didattico in funzione della crescita dei bambini. Siamo davvero fieri di ciò che fanno i nostri atleti in acqua e fuori dall’acqua. Tutti intraprendono carriere universitarie importanti, con profitto, ringraziandoci per la disciplina e i valori che hanno imparato A sx il Presidente Franco Carli con il Segretaro Generale grazie all’agonismo sano fatto nelle nostre corsie. di Fondazione CrTrieste Paolo Santangelo

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• Circolo Della Vela • Circolo Marina Mercantile • Circolo Sportivo Dilettantistico Zarja

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