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TRIESTE
05|19 w w w . t r e m i l a s p o r t . c o m NOVEMBRE 2019
LE VITTORIE AGLI EUROPEI E AI MONDIALI UNDER 18 ARRICCHISCONO ULTERIORMENTE IL PRESTIGIOSO PALMARES DELLA GIOVANISSIMA TONIOLO, TALENTO TRIESTINO DEL JUDO LAUDANI A PAG. 6
SPLENDIDA
VERONICA
n.5 | novembre 2019 Contenuti 20
BASKET Il team manager della Pallacanestro Trieste, Sergio Dalla Costa, e il “mulo” Daniele Cavaliero analizzano
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il momento del basket biancorosso. 13 CALCIO L’allenatore della Triestina, Carmine Gautieri, nella nostra intervista dopo la sconfitta interna con il Vicenza. Un “family man” che crede fermamente nei valoti tradizionali della famiglia e dell’amicizia. 8
JUDO Veronica Toniolo, plurititolata sedicenne triestina, vista dai genitori-allenatori e premiata in Comune dal Sindaco Di Piazza.
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RUGBY
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Dopo la retrocessione dalla serie B la Venjulia si rilancia, tendendo la mano anche alla solidarietà a favore delle malattie infantili. 13
FRECCETTE Nel torneo in memoria di Roberto Biasiol, dardi a segno a favore delle vittime dell’amianto.
21/22 NEWS novembre 2019 | tremilasport trieste
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Editoriale
P
er gli sport di squadra triestini quello attuale non è certo uno dei momenti migliori. La Pallacanestro Trieste, terzultima, dopo il colpo d’ala di Sassari è ritornata a soffrire e dopo la sconfitta di Pistoia e quella con Brindisi attende domenica la visita di un’altra big, la capolista Virtus Bologna. “Inutile nasconderselo, la squadra è di qualità inferiore rispetto a quella della passata stagione – considera nella nostra intervista, tra passato sul parquet e presente alla scrivania biancorossa, il team manager Sergio Dalla Costa – ma dobbiamo salvarci”. E il “mulo” Cavaliero, nella sua intervista, a sottolineare il concetto di “umiltà” necessario alla squadra per ritornare a salire. E delusione ancora più cocente è nel calcio alabardato, dove la tifoseria ha contestato vivacemente squadra e società dopo la bruciante sconfitta al “Rocco” contro la nuova capolista Vicenza. Le mire della Triestina, dopo aver sfiorato lo scorso campionato la promozione in B, erano ben altre, e degli umori di campo e spogliatoio e del prossimo futuro ci parla il nuovo tecnico Carmine Gautieri. E anche pallamano maschile e pallanuoto femminile non se la passano bene, mentre nel rugby, della Venjulia, al momento in stand by, stiliamo un bilancio parziale di stagione. Diverso invece il momento degli sport individuali e doverosa copertina dedicata alla giovanissima plurimedagliata del judo, Veronica Toniolo, figlia d’arte “decorata” ufficialmente giorni addietro anche dal Sindaco Roberto Di Piazza. Faccino pulito, di poche parole, nel nostro servizio parlano di lei soprattutto i genitori, suoi allenatori, tracciando un ritratto certo affettuoso ma allo stesso tempo onesto nella descrizione tecnica e personale del giovane talento. Fatti di gente perbene, diceva il titolo di un vecchio film, quella che ha tanta voglia di riconfermarsi o di conferirsi di nuovo il colpo d’ala. Il Direttore Edi Fabris
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Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 13 novembre 2019.
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Un anno da incorniciare Un palmarès incredibilmente ricco quello di Veronica Toniolo, con le recenti perle delle vittorie agli Europei e ai Mondiali Under 18 - 52 chili di Massimo Laudani
È
stato un 2019 da incorniciare per la sedicenne Veronica Toniolo, judoka della Società Ginnastica Triestina. La giovane atleta, iscritta al terzo anno del liceo scientifico Galilei, ha realizzato in particolare una doppietta spettacolare nella categoria superiore alla sua fascia d’età. Pur essendo nata il 20 maggio 2003, ha gareggiato tra le Under 18 – 52 chilogrammi e ha vinto sia l’Europeo sia il Mondiale. Tanto timida fuori dal tatami, tanto grintosa in gara così da griffare in modo speciale il suo curriculum sportivo nel corso di questi anni giovanili. Un percorso sportivo notato dal presidente del Coni Giovanni Malagò, che l’ha voluta come portabandiera azzurra alle olimpiadi giovanili del luglio 2019. “Una grande emozione esserlo”, la sintetica confessione della biancoazzurra giuliana. Una frase semplice ma sentita nella sua essenza. “Mi sono appassionata al judo, andando in palestra con i miei genitori e i miei zii da piccola”, ha ricordato poi. Un percorso da portare avanti anche abbinandolo a quello scolastico, che sta offrendo pure i suoi riscontri positivi, ma d’altro canto si dice che
Veronica premiata dal sindaco Di Piazza.
l’attività agonistica aiuta a far bene pure sui banchi (l’applicazione però va concretizzata ovviamente nei fatti). Veronica è allenata dai genitori Monica Barbieri e Raffaele Toniolo. “Da piccola voleva fare tutti i turni in palestra e non voleva mai andare via. Ha provato a cimentarsi in altre realtà come la ginnastica, ma il richiamo per il judo è stato più forte, visto che veniva in giro con noi a seguire le gare - sorridono papà e mamma - . Quando vi assisteva, diceva quale era l’esito delle stesse prima che lo facessero gli arbitri, che non erano contentissimi di essere anticipati. Alla fine, comunque, sapevano che aveva detto il giusto, essendo inoltre amante dell’analizzare le statistiche. Tra l’altro ha doti fisiche, che l’aiutano molto”. “Il livello odierno si è alzato molto, sono tutti bravi nelle competizione e non è facile per questi ragazzi arrivare e restare ai massimi livelli – commenta la madre Monica
-. E’ richiesto anche uno slalom mentale tra scuola e sport oltre a dover stare decisamente attenti alla nutrizione perchè bisogna rispettare il peso necessario per restare in categoria. Ci vogliono competenze tecniche, determinazione e spirito di sacrificio, cose difficili da avere in giovane età e allora bisogna avere molta passione”. E papà Raffaele aggiunge: “Veronica è prima nel world ranking con oltre mille punti, ha superato i 1.100 punti. La seconda ne ha un centinaio di meno. Nessuno in Italia ha mai avuto un riscontro simile e nel nostro paese è imbattuta. Ha il 90% di incontri vinti”. Questi riscontri possono essere effettivamente un bell’asso da giocarsi nel trovare altri equilibri e spinte nonché ulteriore orgoglio motivazionale negli allenamenti quotidiani e in vista delle prossime gare, che richiedono sempre sacrifici particolari. “Il nostro nuovo corso ha tra i suoi fini quello di rendere la nostra società più aperta alla gente rispetto al passato – indica il presidente Massimo Varrecchia, in carica da alcuni mesi – e questi risultati sportivi ci aiutano a perseguire i nostri obiettivi”. A proposito di riscontri, quelli principali fin qui ottenuti della giovanissima Veronica sono 5 titoli italiani (due Under 15, due Under 18 e uno Under 21), 6 vittorie in Continental Cup Under 18, un oro e un argento ai campionati d’Europa Under 18, l’oro a squadre agli Youth olympic Games e l’oro ai mondiali Under 18. Quanto ai principali appuntamenti dei prossimi mesi, il 2020 proporrà i campionati italiani U18, U21 e assoluto, gli Europei U18 e U21, i Mondiali 18 (data da definire) e la federazione deve ancora pronunciarsi sui mondiali U21. Inizierà la stagione di qualificazione con l’European Cup di Follonica.
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BASKET
Una presenza fondamentale Sergio Dalla Costa tra passato sul parquet e presente alla scrivania di Matteo Contessa
È
una presenza discreta, forse la meno appariscente di tutte. Ma nella Pallacanestro Trieste, e non da oggi, Sergio Dalla Costa è di una importanza fondamentale. Soprattutto per i giocatori. Come dirigente, certo, ma soprattutto sotto il profilo umano. Perché è il team manager, ma è ancor di più per loro la
figura di riferimento, il punto fermo sotto l’aspetto umano. Ogni anno, in primavera, gira sempre la stessa voce: “Questa è l’ultima stagione da dirigente di Dalla Costa”. Ma regolarmente ad agosto, quando la squadra inizia il ritiro, Sergio è sempre al suo posto. Nella Pallacanestro Trieste 2004 è il nonno. Quando nel 2008 Matteo Boniciolli lo ha richiamato all’ovile, dopo qualche anno di “vacanza”, non c’era nessuna delle facce che si vedono oggi. L’anno dopo entrò nella rosa “Capitan
Corazza” Andrea Coronica e in quello seguente arrivò coach Eugenio Dalmasson. Questo è il podio attuale della longevità in biancorosso. Sergio Dalla Costa non è triestino “patoco” per nascita (è di Bolzano), ma honoris causa. “Sono arrivato nel 1966, a vent’anni, da Ragusa dove avevo giocato l’anno prima. Mi prese l’Italsider, neopromossa in serie B, dove aveva raggiunto la Lloyd Adriatico (che era la Ginnastica Triestina, ndr), venni volentieri per avvicinarmi a casa e invece Al Tiglio Pri Lipi Via Srečko Kosovel, 3 - Basovizza Telefono +39 040 9220163 e.mail: info@centerhotel.it www.trattoria.centerhotel.it Orari: TRATTORIA dal LUNEDÌ al SABATO 12.00-14.30 / 18.00-22.15 - DOMENICA 18.00-22.15 PIZZERIA dal MARTEDÌ alla DOMENICA 18.00-22.30
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sono ancora qui”. Un rapporto diuturno, quello fra Dalla Costa e l’Italsider. “Quindici anni di seguito in campo, sempre in B, senza mai giocare altrove. E prima di smettere venni assunto in azienda, dove ho svolto tutta la mia carriera lavorativa fino alla pensione, nel 2006”. La serie B di quella volta era la seconda serie nazionale, ci passavano dentro tutte le stelle nascenti e le grandi firme al tramonto. E Dalla Costa li ha affrontati un po’ tutti. “Le squadre venete erano una fucina costante, da Villalta a Meneghin, da Bariviera, a Brumatti, me ne sono trovati di fronte tanti”. Ma più succosi ancora erano i tornei estivi. “Una volta affrontammo la Jugoslavia di Cosic, Dalipagic, Delibasic, Solman, Plecas, Kicanovic, un’altra volta l’Oransoda Cantù allenata da Stankovic, poi divenuto presidente Fiba, oppure la Forst Cantù di Marzorati e Lienhard. E in una edizione del torneo la Lloyd Adriatico giocò rinforzata addirittura da Kenney, Brumatti e Plecas. Ma chi da avversario
mi impressionò di più fu Chuck Jura, che giocava nella Mobilquattro Milano, un mancino che aveva fondamentali eccezionali”. E siamo all’oggi. Con una Pallacanestro Trieste che, dopo aver già scontato il turno di sosta imposto dal calendario, ha una classifica forse insperata. Ma ha anche il problema dell’inserimento dei 5 americani. “Non cinque, ma solo due, a mio avviso: Elmore e Justice. Provenendo da esperienze da leader nelle squadre di college negli Usa, pensavano di poter fare la stessa cosa in Italia e per giunta da rookies. Purtroppo per loro non è così e non l’hanno ancora capito bene. E questo aspetto li sta limitando. Credo che le qualità per giocare a questi livelli
le abbiano, ma non le stiano esprimendo al meglio in partita”. In attesa che loro sboccino, il gruppo italiano insieme a Fernandez e Peric sta riuscendo da solo a tenere in piedi la squadra e vincere anche. “Beh, conoscono il sistema di gioco di Dalmasson, sono affiatati fra “Il talento di loro”. Peric è inferiore aveva iniziato la stagione allo scorso sottotono, anno ma sembrava svogliato e comunque demotivato, ma da Sassari in poi è dobbiamo tornato lui, quasi salvarci” da un giorno all’altro. Cosa è successo? “Gli abbiamo parlato il general manager Di Benedetto e il sottoscritto, sottolineandogli che è stato confermato a Trieste per fare il leader in campo e in spogliatoio, non per fare il comprimario”.
Squadra in crescita, insomma. Con quale obiettivo realistico? “Senza raccontarci storie, il talento in squadra è inferiore rispetto all’anno scorso. Dunque, dobbiamo andare a conquistarci la salvezza. I mezzi per farlo li abbiamo, ma non sarà una passeggiata di salute…”
Dalla Costa story in immagini: qui a sinistra n.11 con l’Alabarda; sopra con l’ad biancorosso Gianluca Mauro e, sotto, con il ct azzurro Romeo Sacchetti.
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BASKET
Umili, concentrati e testardi Daniele Cavaliero indica questi tre punti essenziali a una Pallacanestro Trieste con l’obiettivo di base della salvezza in un campionato difficile
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aniele Cavaliero, dopo le prime 5 durissime partite e il turno di riposo già effettuato si aspettava oppure è sorpreso di avere due avversarie dietro e di vedere la Pallacanestro Trieste agganciata al treno di centro classifica? “Ci aspettavamo delle difficoltà iniziali, con una squadra molto rinnovata e con la pochissima esperienza di serie A dei nuovi stranieri. Abbiamo perso punti che non dovevamo lasciare (Varese), ma ne abbiamo raccolti altri del tutto insperati (Sassari) e dunque siamo dove ci eravamo prefissi di arrivare al momento del turno di sosta. Punti che ci danno grandissimo morale per le prossime sfide”. - La vittoria insperata, ma limpida a Sassari, cosa vi ha lasciato in eredità visto il percorso di crescita che state ancora affrontando? “Principalmente consapevolezza. Non siamo i quattro scappati di casa che
pensavamo di essere dopo la sconfitta in casa con Varese. Siamo riusciti a battere Sassari e poi anche Brescia sapendo soffrire e puntando sulla difesa, il cardine del nostro gioco. In un campionato come questo l’importante è tenere duro in ogni
partita, anche quando le cose non stanno andando bene. Noi siamo riusciti a farlo fino alla fine con Sassari e Brescia, la consapevolezza nasce da qui”. - La consapevolezza di saper vincere e quella di avere ancora ampi margini di crescita: posto che l’obiettivo è la salvezza, la corsa la fate solo su Pesaro e Pistoia o avete un ventaglio più ampio di competitors? “La cosa più importante, a fine stagione, sarà lasciarci dietro due squadre, qualunque esse siano. Siamo appena a novembre e credo sia sbagliato pensare già adesso di dover fare la corsa su qualcuno. Il processo di crescita non riguarda solo noi, ma anche le altre e inoltre è sbagliato pensare che lo stesso sia solo una ascesa, ha ancora diverse curve di rendimento. Perciò per ora dobbiamo pensare a migliorare e “aggiustarci” di partita in partita rispetto a chi ci troviamo di fronte. Dobbiamo essere solo e sempre umili, concentrati e testardi”. (ma.co.) novembre 2019 | tremilasport trieste
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PUBBLIREDAZIONALE
IMPORTANTI NOVITÀ PER LA STAGIONE 2019/2020 LA PISCINA DI ALTURA RIAPRE I BATTENTI DOPO I LAVORI DI AMMODERNAMENTO Sono terminati i lavori di ristrutturazione alla Piscina di Altura, dopo un’estate intera di fatiche anche a ferragosto, l’impianto gestito dalla Tergeste Nuoto ha cambiato completamente volto. Una vera e propria rivoluzione della struttura che permetterà all’utenza di avere un servizio più comodo, con spogliatoi, servizi e docce molto più ampi di prima. Una sala per il pubblico più bella e confortevole con l’ufficio della segreteria al piano superiore, per poter così fare tutte le pratiche in comodità. Insomma, il coraggio della dirigenza della Tergeste, che ha voluto investire nella piscina di Altura più di 300.00 euro viene
Spogliatoio maschile
ripagato sia dalle istituzioni del Comune di Trieste, quasi basite da quanto sia cambiato l’impianto, sia dall’utenza, sempre più numerosa e soddisfatta di quanto
misti, l’atleta sannita ha già detto la sua nelle prime manifestazioni nazionali conquistando l’oro nei 200 stile libero (con la quarta migliore prestazione personale di sempre) e l’argento nei 200 farfalla al meeting di Genova Nico Sapio. I prossimi appuntamenti saranno ai Campionati Italiani Assoluti di dicembre.
Stefania Pirozzi dopo la vittoria dei 200 stile libero a Genova
riesce a dare la “Nuova piscina di Altura”. Sono stati raddoppiati i metri di superficie degli spogliatoi e di conseguenza le postazioni per cambiarsi, il numero di docce è anch’esso triplicato così come il numero di asciugacapelli. Quest’ultimi sono di ultima generazione, con specchio integrato e binario sul quale far scorrere l’asciugacapelli per i bambini. Non è finita qui però, entro la fine del 2019 verranno cambiate anche le vetrate della sala pubblico così da rendere ancora più bella la nuova sala e verrà sostituito l’intero impianto di illuminazione della vasca. La seconda importante novità per la Tergeste Nuoto è la scelta, della già due volte Olimpionica Stefania Pirozzi, di nuotare sotto la guida dei tecnici Matteo Bianchi e Andrea Matteucci nella stagione che porta alle Olimpiadi di Tokyo 2020. L’atleta tesserata per
Fiamme Oro/Circoli Canottieri Napoli, è classe 1993, originaria di Benevento,ma a Trieste già da un paio di stagioni, ha partecipato già a diverse competizioni internazionali con la Nazionale Italiana, tra cui spiccano le Olimpiadi di Londra 2012 e Rio 2016. Con obiettivi importanti nei 200 farfalla e nei 200 stile libero, senza perdere di vista il primo amore dei
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Nella foto, un intenso primo piano dell’allenatore della Triestina. Napoletano, classe ‘70, tra i suoi ricordi più belli quello alla Roma, dove ha giocato con Totti ed è stato allenato da Zeman e Capello.
”Gaucho” il partenopeo Carmine Gautieri, dopo gli anni del calcio giocato, vive a Trieste un’esperienza da tecnico per ora tra luci e ombre di Guido Roberti
L’INTERVISTA
A Trieste come sulla costiera amalfitana di Guido Roberti
U
na carriera brillante con tanta serie A, il soprannome “Gaucho” che lo ha accompagnato nelle sue scorribande sulla corsia destra del centrocampo, l’ammirazione per il tecnico boemo Zdenek Zeman e l’amicizia con Francesco Totti, Di Francesco, Montella e Spalletti. Trieste ha da qualche settimana accolto il nuovo tecnico, il terzo della travagliata stagione dell’Unione. Carmine Gautieri, napoletano classe 1970, persona posata e molto legato ai valori della tradizione tra i quali la famiglia. Uno spirito partenopeo per risollevare anche emotivamente le sorti della Triestina. Mister, nelle sue vene corre il sangue nobile di Napoli, qual è il legame con il capoluogo campano? “Sono molto legato alla mia città, il mio percorso di vita è stato fortunato ma la principale buona sorte è stata quella di avere dei genitori che mi hanno cresciuto nel modo giusto. Nei momenti belli e soprattutto nei momenti brutti, penso ad
OSTERIA
Carmine Gautieri tra gioia e amarezza sulla panchina triestina. Per il tecnico campano l’impegno è ora anche quello di riconquistare i tifosi
esempio al terremoto dell’Irpinia del 1980 che ci destabilizzò per alcuni aspetti ma ci rafforzò per altri. A Napoli ho bellissimi ricordi, ci torno spesso e sono orgoglioso dei colori della mia città”. Ci sono diversi punti di contatto con Trieste, prime impressioni sulla città? “Sono due città che si somigliano molto, quando arrivi a Trieste ti sembra di percorrere la costiera amalfitana, fin dai primi giorni del mio arrivo ho visto molte cose simili. Trieste è una città fatta di rispetto, ordine, cultura, c’è tutto per vivere bene”. Una delle tappe più esaltanti della sua carriera, la Roma. Due stagioni da protagonista.
PRANZI - CENE RICORRENZE di BARNABÀ STEFANO & C. s.a.s.
“Ho avuto la fortuna di giocare in tantissime piazze tra cui Roma, e devo dire la verità, Roma era bella da vivere ogni giorno indipendentemente dai momenti. Lì mi hanno allenato Zeman e Capello, mi hanno insegnato tanto. Mantengo ancora oggi grandi rapporti e sono andato spesso a seguire i loro allenamenti a Trigoria, mi riempie d’orgoglio il fatto che mi hanno sempre ribadito che le porte lì sono (Segue a pagina 17)
Ideale per rinfreschi e cerimonie, si mangia pesce e carne, una cucina innovativa in cui la fantasia del titolare si sbizzarrisce. Ottima la scelta di affettati e formaggi, che con i piatti tipici, la fanno da padrona nel menù. La lista dei vini offre soprattutto etichette del Collio.
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tremilasport trieste | novembre 2019
Il calcio regala tanti amici ma mi mancano quelli di tutti i giorni, con cui prendevo a calci un pallone a Napoli aperte per me, significa che ho dato loro qualcosa. Indossare la maglia della Roma è motivo di orgoglio, bisogna ritenersi fortunati”. Tre anni a Piacenza, era il caso ormai impensabile della squadra fatta solo da giocatori italiani. “Erano tutti giocatori di grandissima qualità con un grande direttore sportivo, Marchetti, il quale non sbagliava un colpo in quanto a giovani italiani, era la specialità del Piacenza di andare a cercare il giovane italiano, cosa che adesso si fa poco purtroppo. Vincemmo un campionato lì come ho avuto la fortuna di vincerlo a Bergamo e a Bari, la famosa stagione con Protti e Tovalieri e il mitico trenino. Tre promozioni bellissime, quando vinci un campionato è una grande realizzazione”. Da tecnico l’impresa più grande a Lanciano con una storica serie B conquista. A Latina una salvezza con una società in grave difficoltà. Queste le due tappe più belle? “Lanciano fu un miracolo calcistico, partimmo con il presidente che mi disse: mister, l’importante è non arrivare ultimi. Vincemmo invece il campionato e ci ripetemmo l’anno dopo con una grande stagione in serie B. A Latina un altro lavoro straordinario, una situazione difficile ma la società mi aiutò moltissimo nonostante le difficoltà. L’anno dopo retrocessero e fallirono”. Ma Carmine Gautieri è anche marito di Sara e padre di due figli, la splendida Marianna e Marco, calciatore come il papà. “La famiglia è troppo importante, un vero valore. Mi mancano tantissimo quando sono lontano per lavoro, sono sposato dal 1992 e della mia famiglia vado fiero, spero che lo siano anche loro di me. Ho avuto una bella carriera da calciatore, ma fondamentale
Qui sopra, Gautieri con Mauro Milanese, che l’ha voluto alla guida della squadra dopo l’esonero di Pavanel e la parentesi di Princivalli.
è una buona moglie vicino, senza di lei non avrei potuto fare le cose che ho fatto , compresi i miei due splendidi figli. Io faccio questo lavoro per me ma anche, o soprattutto, per loro”. Cos’ha insegnato ai figli? “Ho sempre insegnato loro la cultura del rispetto, forse ho cresciuto Marianna e Marco sotto una campana di vetro ma credo di aver trasmesso loro questo concetto fondamentale”. I social network? “Bisogna saperli usare, ma hanno creato anche tanti danni, molte situazioni spiacevoli sono date attraverso un uso improprio. Ai miei figli ho sempre detto di dare il giusto peso a questo mondo, perché spesso dietro ai social si nascono persone non per bene, invece uno nella vita deve sempre essere se stesso, e sapersi comportare bene. Così si dà rispetto e lo si riceve”. Passioni che non siano il calcio? “A me piace molto passeggiare e fotografare, ma ho una grande passione per gli animali. A Lanciano avevo uno zoo bellissimo a 800 metri e ci andavo spesso per più ore al giorno. Gli animali sono la mia passione, sono quelli che ti rilassano nei momenti di difficoltà. A casa ho qualche pappagallino che sono riuscito ad addestrare”. Interessato alla politica?
“Non credo nella politica, vedo che non si fa nulla per migliorare il sistema, vedo solo interessi e poca concretezza. La politica e la società dovrebbero pensare a mettere i giovani nelle condizioni di sognare e preparare il futuro. Spesso tutto questo viene messo da parte perché subentrano interessi che non sono quelli del popolo”. Amicizie che nel tempo sono rimaste? “Il calcio ti regala tanti amici, ma mi mancano molto gli amici di tutti i giorni, quelli della Villa Comunale con cui prendevo un pallone per andare a giocare. Mi sento spesso con Di Francesco, Spalletti, Totti, Montella, Giunti e altri amici con cui ho grandi rapporti”. Le persone a cui deve molto per la sua carriera e la sua personalità? “Certamente a Fascetti, mi cambiò la vita. Giocai malissimo una partita e lui in sala stampa disse: Gautieri non ha le palle per giocare a calcio. Lo disse a Controcampo su canale 5 con milioni di spettatori. Sul momento mi vergognai eppure quella frase mi ha cambiato la vita, la disse per il mio bene e da quel giorno la mia carriera è cambiata. E poi grazie a Zeman, è stato come un padre per me, lo ammiro molto. E poi Fabrizio Corsi ex presidente dell’Empoli, a Franco e Rosella Sensi della Roma, a Matarrese che non c’è più, e a Guidolin, un grande allenatore e uomo”.
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RUGBY
La stagione della rinascita Dopo la sfortunata retrocessione dalla serie B, la Venjulia è ripartita con il piglio giusto, dedicandosi anche alla solidarietà di Lorenzo Degrassi
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igerita la retrocessione in serie C, arrivata dopo un solo anno nella serie cadetta, per il Venjulia Rugby la stagione iniziata poche settimane fa rappresenta quella della rinascita e del rilancio. Tornate più agevoli le trasferte (quasi tutte le avversarie sono regionali o del Veneto orientale) l’inizio del torneo 2019/20 si è fatto anche maggiormente foriero di soddisfazioni per il sodalizio del presidente Maurizio Boz. Dopo la falsa partenza sul campo del Conegliano (23-19 per i veneti) e la sconfitta casalinga con il Pordenone (8-15 per gli ospiti al termine degli 80 minuti), la Contro il prima vittoria è S.Marco giunta alla terza giornata della vittoria che poule 1 contro rilancia il il San Marco Venezia. Una Venjulia al partita nella quarto posto quale i ragazzi di Kelemenic hanno ritrovato il giusto connubio fra affiatamento e furore agonistico, che ha consentito loro di sbloccarsi, finendo con il travolgere il San Marco con il punteggio finale di 29-3. Una partita nella quale il Venjulia è stato capace di segnare ben cinque mete, mettendo in ghiaccio la vittoria già nel primo tempo. Successo da cinque punti in classifica per gli alabardati che li rilancia al quarto posto in graduatoria, con 7 punti complessivi. Lo scorso fine settimana il campionato ha osservato un turno di riposo, per ritornare nel weekend
del 17-18 novembre con gli incontri validi per la quarta giornata della fase uno della poule di serie C, che vedrà il Venjulia impegnato sul terreno del San Donà. A seguire l’ultima giornata del girone d’andata, nella quale i triestini ospiteranno la formazione cadetta dell’Udine Union.
Nel frattempo va segnalata un’importante iniziativa di carattere benefico sottoscritta dal Venjulia in collaborazione con l’associazione ASTRO. A partire dallo scorso weekend tutti i ragazzi del Minirugby sono scesi in campo con le nuove maglie riportanti il logo dell’Associazione Triestina Ospedaliera per il sorriso dei bambini – ODV. L’associazione ASTRO è attiva in città fin dal 1999 con l’obiettivo di rendere meno difficile l’impatto dei bambini e delle loro famiglie con le strutture sanitarie e per cercare di alleviare i loro disagi. Il Venjulia Rugby, da sempre vicino al mondo dell’associazionismo, ha così deciso di dare un segno tangibile del sostegno a chi aiuta i bambini all’interno di quelli che sono i percorsi più difficili da affrontare per loro. Tale sostegno si concretizzerà condividendo il messaggio di solidarietà ed aiuto al prossimo che Astro porta avanti da vent’anni. «Dove ci saranno i bambini del Venjulia ci sarà Astro – sottolinea la società di Prosecco attraverso la propria pagina web – in una simbiosi votata all’aiuto di chi è meno fortunato di noi».
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FRECCETTE
Dardi a segno contro l’amianto Nona edizione a Staranzano del torneo nazionale intitolato alla memoria di Roberto Biasiol e delle vittime dell’asbestosi, vinto da Massimo Rigotti e Monica Zago di Matteo Contessa
M
assimo Rigotti del Dart Club Ilgrandeuno in campo maschile e Monica Zago del Blu Bears in quello femminile, hanno vinto alla ludoteca Triple Diamond di Staranzano la nona edizione del torneo nazionale individuale di freccette organizzato dal Dart Club Ilgrandeuno e intitolato alla memoria di Roberto Biasiol, per tutti affettuosamente “Camomilla”, presidente regionale della Federazione Italiana Gioco Freccette prematuramente scomparso a soli 52 anni nel 2011. Rigotti ha battuto in finale Davide Moretto (Blu Bears), mentre fra le donne Zago ha avuto la meglio nell’atto decisivo su Sabrina Pellarin del Crazy Steel. Il torneo ha visto la partecipazione complessiva di 93 dartisti, 69 uomini e 24 donne, provenienti anche da fuori regione, che si sono dati battaglia sui 10 bersagli approntati per la competizione. E oltre ai risultati agonistici, la medaglia più bella per il Memorial Biasiol sono i 1.458 euro delle offerte raccolti a beneficio dell’Associazione Amianto Mai Più, che portano il totale raccolto in 9 anni a più di 12 mila euro destinati a dare assistenza ai malati di asbestosi (lo stesso mostro che si è portato via “Camomilla”) e ai loro familiari. DISCIPLINA VITALE Un afflusso e un seguito di spettatori che hanno ribadito una volta di più la vitalità di questa disciplina nel Friuli Venezia Giulia, regione trainante in Italia. Nella nostra regione, infatti, sparsi omogeneamente in tutte le 4 province, sono 27 i Dart Club affiliati alla F.I.G.F,
fondata nel 1984 a Treviso, dove ha la sua sede. I tesserati del Fvg che svolgono attività agonistica sono attualmente 433, compongono una sorta di “invincibile armada” confermata dalle cifre: sui 34 titoli italiani a squadre assegnati finora dall’inizio dell’attività in Italia, ben 26 sono andati a squadre della nostra regione. L’albo d’oro contempla 5 scudetti dell’Aurisina, 4 del Koala Talmassons, 3 del Joe Bar Staranzano e del 180 Trieste, 2 scudetti ciascuno li hanno vinti l’Aquileia, il Buffet Nino di Monfalcone, il Calabrone e l’Old Corner entrambi di Trieste, l’Appaloosa di Gallarate. Un titolo a testa, infine, per Bar Sport Parè di Conegliano, Dart Club Saretto di Padova, Gli Amici di Ronnie di Caltrano, Martin’s di Arzene, old Pub di Giacciano con Baruchella, regent di casarsa della Delizia, Talk of the Town di Rimini, Treviso e Ponte San Quirino di San Pietro al Natisone, quest’ultima campione d’Italia in carica.
Un’attività che non si limita ai soli campionati a squadre, divisi in una prima fase regionale e una fase finale nazionale per l’assegnazione dei titoli. C’è molto altro nell’attività organizzativa della Federfreccette: la Coppa Italia a squadre, il Campionato italiano individuale e a coppie, sia maschile sia femminile, il Finder Italian Grand Master maschile e femminile. E c’è anche la Squadra Azzurra, la nazionale, composta da 4 uomini e due donne, che partecipa ogni anno alla Coppa del Mondo, alla Coppa Europa, alla Coppa del mediterraneo e Winmanu World Championship, il Campionato del Mondo individuale. Ad un periodo di grande splendore delle freccette del Friuli Venezia Giulia dagli anni Ottanta fino ai primi anni Duemila è seguita una fase di flessione che però è già stata superata, come dimostrano la vitalità dell’intero movimento regionale e le vittorie sul campo.
TU NON VUOI STIRARE !... e allora ci pensiamo noi!
T- SHIRTS, CAMICIE E PANTALONI CHE NON SI STIRANO... MA TRASPIRANO!!!!!
20 tremilasport trieste | novembre 2019
VIALE XX SETTEMBRE 9/C TRIESTE - TEL. 040.634095
NEWS
PUGILATO GIOVANI TALENTI SUL RING DI MUGGIA
Pallanuoto
MASCHI CON IL BOTTO, “ORCHETTE” ULTIME
È stata una partenza con il botto quella della Pallanuoto Trieste nel suo quinto campionato consecutivo di Serie A1. Dopo sei giornate la squadra di coach Daniele Bettini si trova al quinto posto in graduatoria, frutto di tre vittorie, un pareggio e due sole sconfitte. Gli alabardati si trano così alle spalle delle corazzate Pro Recco, Brescia e Sport Management e della sorpresa Ortigia Siracusa. Dopo il preventivabile esordio positivo contro la Lazio (13-11 il risultato finale), stop altrettanto prevedibile con i pluricampioni della Pro Recco per 19-8; schiacciante la successiva vittoria con il Posillipo (11-5) prima dell’unico rovescio evitabile (10-8) a Genova con il Quinto. Infine lo storico primo punto contro lo Sport Management (9-9) e la recente vittoria sul neopromosso Telimar Palermo. Di tutt’altro tenore, invece, l’avvio di campionato delle Orchette, alla loro prima apparizione nella massima serie. È di sei sconfitte in altrettante partite il bilancio delle ragazze di coach Marinelli, ultime in graduatoria assieme all’altra cenerentola del torneo, Ancona.
Al via venerdì ‘Boxe a Montedoro – 5. Edizione’ tre giorni di pugilato olimpico e giovanile. Questi, nel dettaglio, gli appuntamenti in programma al Centro Commerciale Montedoro -via Flavia di Stramare – Muggia (Trieste): - Venerdì 15 novembre – ore 17.30: Riunione con i migliori talenti del Triveneto - Sabato 16 novembre - ore 17.30: Semifinali Campionati Italiani Assoluti Elite – Fase Regionale (categorie 64 e 75 kg) + Riunione con i migliori talenti del Triveneto - Domenica 17 novembre: – ore 10.00: Criterium Regionale Giovanile - ore 17.00: Finali Campionati Italiani Assoluti Elite – Fase Regionale (categorie 64, 75 e 81 kg) + Riunione con i migliori talenti del Triveneto.
Pallamano
Trieste fatica, è penultima
L’anno del cinquantenario della Pallamano Trieste è iniziato sulla falsariga dell’estate che lo ha preceduto: difficile e irto di ostacoli. Scongiurata l’eventualità di gettare la spugna e rinunciare così alla massima serie di campionato, la società dell’eterno presidente Beppe Lo Duca riparte con la volontà di confermarsi ancora una volta nella massima serie. La partenza, come detto, non è stata delle migliori: dopo la sconfitta esterna alla prima giornata nello scontro diretto con il Gaeta, hanno fatto seguito la debacle in casa con il Fasano e quella sul parquet di Conversano. La prima affermazione biancorossa giunge appena alla quarta giornata, quando Trieste batte il Cologne al PalaChiarbola al termine di una partita gagliarda che ha visto Carpanese e soci partire subito alla grande per poi gestire il risultato. Alla vittoria salvifica con il Cologne hanno fatto seguito altre tre sconfitte, prima del pareggio ottenuto sabato 9 novembre in Alto Adige con l’Appiano. I tre punti ottenuti finora relegano Trieste in penultima posizione in classifica, seguita dal solo Gaeta. novembre 2019 | tremilasport trieste
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NEWS
KICK BOXING
MADELEN SOFTELAND ALLA SFIDA MONDIALE
Sabato prossimo, 16 novembre, la norvegese di Trieste, Madelen Softeland, affronta sul ring di Groningen, in Olanda, la campionessa del mondo in carica, Sara De Jong, per il titolo iridato di kick boxing K1. Buone le speranze di successo dell’atleta nordica dopo l’intensa preparazione nella palestra triestina Fight Audace sotto la guida del tecnico francese Didier Le Borgne.
Bortuzzo durante l’incontro con gli studenti al Café Rossetti.
NUOTO
Lo sfortunato Manuel Bortuzzo accolto al Politeama Rossetti da una standing ovation allo spettacolo di beneficienza organizzato per lui Serata speciale al Politeama Rossetti, quella dello scorso 11 novembre, completamente dedicata a Manuel Bortuzzo, lo sfortunato nuotatore romano di origine triestina che lo scorso 2 febbraio è stato colpito da un proiettile all’esterno di un locale e che ora ha iniziato un lungo percorso riabilitativo. Ed è per aiutarlo a sostenere le spese per
le sue cure che è nata l’idea dello spettacolo di beneficenza in suo onore “Trieste x Manuel”. «Sto facendo un percorso faticoso – queste le sue parole in merito al suo recupero – faccio molta fisioterapia, ma lo sport mi ha insegnato che chi si arrende ha perso in partenza e io farò tutto quello che è nelle mie possibilità per poter tornare a camminare».
Ed è stata subito apoteosi per lui, con il pubblico che gli ha rivolto una calorosa standing ovation fin dalla sua prima apparizione, una volta apertosi il sipario. «È una grande emozione essere qui a Trieste – queste le sue prime parole – e vedere quanta gente in questi mesi si è stretta attorno a me mi dà grande forza per il futuro».
Elenco punti di distribuzione del Magazine TremilaSport Trieste: • A.s.d. Basketrieste • A.s.d. Campanelle • A.s.d. Montebello Don Bosco • A.s.d. N.k. Kras • A.s.d.c.g.s. Sant’Ignazio • A.s.libertas S.giovanni Volley • Acquamarina • Adriaco Yacht Club • Amatersko Sportno Drustvo Sk Brdina • Amici Del Porto Di Trieste • Artistica ‘81 Trieste • Asd Skating Club Gioni • Ass. Pallacanestro Club Kosorkaski Klub Bor • Associazione Calcio San Luigi • Associazione Dopolavoro Ferroviario Trieste • Associazione Sportiva Dilettantistica Domio • Associazione Sportiva Dilettantistica Sk Devin • Associazione Sportiva Muggia • Atletica Insiel Trieste
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• Atletica Leggera • Azzurra Basket • Bocciofila San Giovanni • Bocciofila Triestina • Canottieri • Canottieri Trieste • Centro Shotokan Lib. Karate • Chiarbola Calcio • Circolo Canottieri Saturnia Asd • Circolo Della Vela • Circolo Marina Mercantile • Circolo Sportivo Dilettantistico Zarja • Circolo Tennis Grignano • Cmm N. Sauro • Cupa Yacht Club • Cus Trieste Atletica • Diporto Nautico Sistiana • Dlf Trieste • Edera • Eurovolleyschool • Evinrude • Fincantieri Wartsila • Futurosa - Oma Basket
tremilasport trieste | novembre 2019
• G.s.d. Fani Olimpia • Gaja • Ginnastica Triestina • Golf Club Trieste • Gruppo Generali Trieste • Gs San Giacomo • Gsd Val Rosandra • Jadran Basket • Ju Jitsu Ryu Sakura • Judo Club Ken Otani • Karate Do • Lega Navale Italiana • Lib. Karate Club Ts • Makoto • Marathon Trieste • Nautica Duino 45 N • Oma Volley • P.a.t. Pattinaggio Artistico Triestino • Pallacanestro Interclub Muggia • Pallacanestro Trieste 2004 • Pallamano Trieste • Pallanuoto Trieste
• Pallavolo Altura • Pattinaggio Artistico Jolly • Piscina Di San Giovanni Pallanuoto Trieste • Polet • Polisportiva Opicina • Polisportiva San Marco • Polisportiva Triveneto • Ponzianina • Portuale • S.d. Breg S.s • S.n.pullino • Salesiani Don Bosco • San Giovanni Calcio • San Luigi • San Vito Basket • Sci - C.a.i. Trieste • Sci Cai Xxx Ottobre • Sci Club 70 • Sci Club 70 • Sirena - Trzaski Pomorski Klub Club Nautico Triestino • Societa Nautica E Pesca Sportiva Laguna
• Società Nautica ‘Pietas Julia’ • Società Triestina Canottieri Adria 1877 Asd • Società Triestina Della Vela • Società Velica Di Barcola Grignano • Team Judo Trieste • Tennis Campi Rossi • Tennis Club Triestino • Tergeste Nuoto • Trieste Atletica • Trieste Calcio • Triestina Sport Del Mare • Unione Delle Associazioni Sportive Slovene In Italia • Unione Sportiva Acli • Unione Sportiva Dilettantistica Servolana • Us Muggesana • Us Triestina • Venjulia Rugby • Vigili Del Fuoco • Virtus Pallavolo Trieste • Volley Club Trieste
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