TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI
magazine
01|15 14|01|2015
w w w. t re m i l a s p o r t . c o m FIGLIO D’ARTE Il triestino Stefano Tonut, una delle giovani punte di diamante del basket regionale
GIACOMINI, DALLA ROMANIA CON FURORE pag 10
pag 8
CORNO ALLA CONQUISTA DELL´ITALIA
NASCONO TALENTI
L’ANALISI DEL PRESIDENTE ADAmI SU UN mOVImENTO pag 32 IN CRESCITA
Foto Bruni
EMERGENTI
MONTELLO E BARELLA, AVANTI COSì pag 42-43
TremilaSport+ | 14 01 2015 | 01
TAVAGNACCO
Nuoto libero, Scuola Nuoto, AcquaGym, AcquaBike, AcquaWalking, AcquaGag, Acquami, Camaleonte, PostParto, AcquaBaby, AcquaDolce, Acqua Antalgica, RiDonna, Idrokinesiterapia 02 | 14 PreParto, 01 2015 | TremilaSport+
WWW.AQUARIUS.IT
SOMMARIO
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14|01|2015
CALCIO
10
22-23 6 8-9 10-11 12 13 14-16 17 18-19 20 21
UDINESE LEGA PRO SERIE D ECCELLENZA PROMOZIONE PRIMA CATEGORIA SECONDA CATEGORIA TERZA CATEGORIA GIOVANILI CALCIO A 5 FEMMINILE
32-33 BASKET 35-37 VOLLEY
34 CICLISMO
40 TENNIS
41-43 ALTRI SPORT
25
RUBRICHE
Le belle di Tremila Sport: Walentina
30-31 AMARCORD 25-28 L E BELLE DI TREMILASPORT
24 NONSOLOSPORT
38-39 MONDO LIBERTAS
SPECIALI
8
44-47 SPECIALE NEVE SImONE GIACOmINI Il neoacquisto della Sacilese racconta la sua esperienza estera nelle file del Gaz Metan Medjas. TremilaSport+ | 14 01 2015 | 03
CENTRO SPORTIVO ITALIANO CONSIGLIO REGIONALE FRIULI VENEZIA GIULIA
F.I.D.A.L. COMUNE DI CAPRIVA
REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA
PROTEZIONE CIVILE
a
GRUPPO MARCIATORI GORIZIA
zivilschutz
L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA DILETTANTISTICA
CIRCOLO RICREATIVO CALVARIO
protection civile
PRO LOCO CAPRIVA
civil defence
CAPRIVA
1MARATONINA Sotto l’egida del C.S.I. (Centro Sportivo Italiano), il Patrocinio del Comune di Capriva del Friuli e Provincia di Gorizia, la collaborazione della Pro-Loco e Protezione Civile di Capriva del Friuli, organizza a:
CAPRIVA DEL FRIULI (Go) DOMENICA 18 GENNAIO 2015 DEL COLLIO
Gemellata con “Maratonina Città di Gorizia” e “Maratonina dei Borghi Città di Pordenone” REGOLAMENTO - PROGRAMMA
Gara riservata ad atleti/e tesserati C.S.I. - F.I.D.A.L. e altri RITROVO: Parco delle feste - via degli Alpini - CAPRIVA DEL FRIULI E.P.S. riconosciuti dal C.O.N.I. in regola per l’anno 2015. DOMENICA 18 gennaio: I non tesserati potranno partecipare compilando, al momento – ore 08.00-09.30 ritiro pettorali, ultime iscrizioni; del ritiro pettorale, il cartellino per tesseramento giornaliero – ore 10.00 partenza Maratonina; “Free-Sport” e dietro presentazione del certificato medico – ore 12.00 pasta party; a seguire premiazioni; valido per attività agonistica di “Atletica Leggera”. – chiusura manifestazione ore 14.00 ISCRIZIONI: dovranno pervenire, con attestazione di avvenuto pagamento, a mezzo lettera o fax al Gruppo Marciatori Gorizia - via Cipriani, 69 - 34170 Gorizia - Fax 0481 522453, o tramite e-mail all’indirizzo info@marciatorigorizia.it QUOTE TASSA GARA: entro GIOVEDÌ 15 gennaio 2015 € 15,00 (Euro quindici/00); DOPO TALE DATA LA QUOTA SARÀ di € 20,00 (Euro venti/00)!!! ATTENZIONE: Solo ai primi 500 iscritti è garantito il pacco gara (T-SHIRT TECNICA serigrafata). Modalità pagamento: Bonifico banca: CRA Lucinico Farra e Capriva; IBAN: IT32 I086 2212 4010 0000 0835 213. Cod. BIC CCRTIT2T96A Le iscrizioni cumulative di Società dovranno essere ritirate da un unico rappresentante!!! NON SI ACCETTANO ISCRIZIONI SENZA L’AVVENUTO PAGAMENTO!!! PERCORSO: asfalto, pianeggiante con qualche tratto leggermente ondulato, attraverso il PARCO DEL PREVAL e i “bellissimi percorsi del Collio” dei Comuni di Capriva del Friuli, San Floriano del Collio, Mossa, San Lorenzo Isontino - Gorizia. TEMPO MASSIMO: 2 ore e 45’, dopo non sarà garantito il servizio di sicurezza per gli atleti. CRONOMETRAGGIO: con microchip, a cura della TDS, e manuale a cura della Federazione Italiana Cronometristi. PREMIAZIONI: CLASSIFICA GENERALE: Primi 12 maschili e prime 5 femminili. Gli atleti saranno suddivisi secondo le categorie C.S.I.: SENIORES (anni 1980/1995); AMATORI A (1970/1979); AMATORI B (1960/1969); VETERANI (1959 e prec.); Over 65. TROFEO DEL COLLIO alla Società con maggior numero di iscritti. ATTENZIONE: I PREMI NON SONO CUMULABILI!!! SERVIZI: Ristori, spogliatoi, docce, servizio scopa.
GEMELLAGGIO MARATONINE COLLIO - GORIZIA - DEI BORGHI ATTENZIONE: Partecipando al Circuito di 3 Maratonine, Collio, Gorizia (01 marzo 2015) e Maratonina dei Borghi di Pordenone (11 ottobre 2015) si pagherà una quota di 40,00 Euro (invece di 55,00) per tutte e tre le manifestazioni!!! L’iscrizione al circuito è ammessa SOLO PER I TESSERATI (F.I.D.A.L. o E.P.S.) e DEVE essere fatta entro GIOVEDÌ 15 gennaio 2015, specificando la causale del versamento!!! Al termine delle 3 prove verrà stilata una classifica generale sulla base dei 3 migliori tempi. Verranno premiati, con materiale sportivo i primi 6 classificati maschili e le prime 3 classificate femminili!!! Riconoscimento a tutti coloro che porteranno a termine le 3 prove!!! Le premiazioni suddette avverranno a Gorizia il sabato precedente la Maratonina Città di Gorizia 2016!!! ISCRIZIONI FOTO E CLASSIFICHE VISIBILI SU: www.marciatorigorizia.it La manifestazione è assicurata secondo le norme in vigore; Assistenza sanitaria a cura della Associazione Volontari “LA SALUTE” di Lucinico (GO). INFORMAZIONI: 0481 530760 ; 340 9805741; 329 3538431; 0481 522453 (fax e segreteria tel.) INFORMAZIONI SLOVENO-TEDESCO: 329 4211603 / 320 4014070
http//www.marciatorigorizia.it
EDITORIALE
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Una regione che continua a produrre talenti
È
stato un 2014 da incorniciare per il basket del Friuli Venezia Giulia e il 2015 non sarà da meno. Ad affermarlo è il presidente della Fip regionale, Giovanni Adami, che nell’intervista particolare concessaci traccia un bilancio dello scorso anno solare e delinea i contorni di quello nuovo che vedrà a luglio a Lignano i giovani grossi calibri di livello internazionale affrontarsi nel campionato europeo Under 20. La copertina abbiamo voluto così dedicarla ad uno dei migliori talenti espressi negli ultimi tempi dalla pallacanestro triestina, Stefano Tonut, figlio d’arte, per il quale Adami profetizza un grande futuro. Nel primo numero del nuovo anno, ampio spazio come sempre è stato dedicato all’Udinese e a un calcio dilettanti che ha incoronato la Virtus Corno regina della Coppa Italia regionale: della finale dei “seggiolai” con il Chions proponiamo all’interno un fotoservizio speciale. Uno dei must Del nostro giornale rimane sempre quello di portare alla ribalta i giovani talenti delle varie discipline e anche stavolta non siamo venuti meno al nostro credo, con una pagina doppia dedicata a Giuseppe Montello, talento emergente del biathlon di Forni Avoltri, e al rugbista Francesco Barella, che a soli diciannove anni è titolare in serie A con l’Udine 1928, proponendosi come interessante mediano d’apertura e specialista nei calci piazzati. E non mancano, oltre alle pagine sulla pallavolo, le visitatissime rubriche dell’amarcord, con l’ex cestista Carlo Fabbricatore a riproporre gli anni del suo arrivo alle “scarpette rosse” del grande Simmenthal Milano provenendo da una Gorizia all’epoca (erano gli anni ’70) fucina di campioni, e delle “belle” di Tremilasport, con alla ribalta stavolta una modella tifosissima dell’Udinese, Walentina Gattesco. Un primo numero del 2015, insomma, col botto del tappo di champagne.
Il Direttore Edi Fabris
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TELEPOrDENONE
Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 14 gennaio 2015.
Pubblicità MediaTremila Edizioni Viale Palmanova 146 - Udine Tel. 0432. 33 30 893 agenti@tremilasport.com
vIDEOrEgIONE
LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO
Mondo Udinese
QUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA DIZIONI
w w w. m o n d o u d i n e s e . c o m
TremilaSport+ | 14 01 2015 | 05
CALCIOLEGAPRO
“
METRONOMO Assist e gol per il Pordenone. Il biglietto da visita vincente di Andrea Migliorini.
Ho scelto il Pordenone per dimostrare il mio valore RAFFAELE FRANCHINI
U
n vecchio adagio del calcio recita: “Le partite si vincono a metà campo”. Ed è probabilmente questa la chiave di lettura giusta per capire il campionato del Pordenone. Dopo una caterva di sconfitte che avevano fatto ritenere impensabile raggiungere l’obiettivo salvezza, i Ramarri hanno infilato tre risultati utili consecutivi (un pareggio e due vittorie) lasciando all’Albinoleffe l’ultima piazza e guardando con moderato ottimismo alle prossime sfide. Centrocampo, si diceva, proprio lì dove è andato ad insediarsi Andrea Migliorini, il vero artefice assieme a mister Rossitto della rinascita neroverde: due gol e tre assist in tre partite sono un biglietto da visita pesante. Con lui in campo la squadra ha un piglio diverso, è più ordinata e concreta. Era il tassello fondamentale in mediana, quello mancato nella prima parte di stagione. Intanto a rinforzare l’attacco, finalmente sbloccatosi nelle ultime domeniche, è arrivato Raffaele Franchini, attaccante imolese classe 1984 che ha già all’attivo 360 presenze e una cinquantina di reti in Lega Pro: «La catego-
RAMARRI RAMPANTI
MIGLIORINI
CHIAVE SALVEZZA Da quando il centrocampista è arrivato a guidare la mediana neroverde il Pordenone ha cambiato passo ria la conosco bene – commenta il puntero emiliano -, ma sono a caccia di riscatto. Negli ultimi anni non ho reso al meglio, ma
ora si riparte, con tanta carica. Ho voglia di ridimostrare il mio valore. La mia condizione? Se serve sono pronto, ma entro in
FOCUS E INTANTO SCOPPIA LA POLEMICA SUL CASO MONZA Giusta reprimenda del presidente Mauro Lovisa che in un’intervista rilasciata a Tuttolegapro.com ha detto a chiare lettere il suo punto di vista sulla situazione in casa Monza, lanciato in classifica con 32 punti, eppure alle prese con gravissimi problemi societari: «Siamo tutti bravi a fare i grossi contratti a inizio anno - le parole del primo tifoso naoniano -. Poi però bisogna mantenere le promesse. Non è corretto fare tanti punti, non pagare nessuno e poi vedersi levare solo uno o due punti. Credo che le penalizzazioni debbano essere più pesanti, per scoraggiare casi del genere. In più così il campionato non è equilibrato: aver giocato con loro a settembre o dieci giorni fa è completamente diverso».
06 | 14 01 2015 | TremilaSport+
questo gruppo in punta di piedi». Da quando sono cominciati i contatti, il giocatore, seconda punta di tecnica e velocità, ha seguito attentamente il percorso del Pordenone. «I 7 punti raccolti nelle ultime 3 gare - sottolinea - mi hanno convinto sulla bontà della squadra e sulle possibilità di salvezza. Ora serve solo vincere, anche a Venezia». Altro fattore decisivo è l’aver giocato con una decina di nuovi-vecchi compagni. «Conosco metà spogliatoio, da Maracchi a Simoncelli, ad Andrea Migliorini, Barbuti e Careri. L’inserimento è stato immediato, come in famiglia». (m.m.)
scuola media sportiva paritaria a tempo pieno
sabatO 17 gennaio 14:30 - 18:00
dOmenIca 18 gennaio 9:00 - 17:00
Istituto Volta Viale Ungheria 22 33100 Udine Italy t +39 0432 505268 - 505985 f +39 0432 507135 www.centrostudivolta.it info@centrostudivolta.it Orario di segreteria: da lunedĂŹ a venerdĂŹ 8-19 | sabato 8-13 | 14 01 2015 | 07 TremilaSport+
CALCIOSERIED
GIACOMINI
DALLA ROMANIA CON FURORE Dopo l’esperienza al Gaz Metan Medjas il difensore ex Tamai e Sanvitese è tornato in regione per dare man forte alla Sacilese
D
alla Romania con furore. Simone Giacomini dopo l’avventura in Liga I, massima serie del campionato rumeno, ritorna in patria alla Sacilese. In attesa del transfer, domenica è stato costretto a vedere i suoi compagni dalla tribuna, ma con tutta probabilità, bagnerà il suo esordio con i liventini nel sentitissimo match contro la Triestina. Il difensore classe ‘90 torna a calcare i terreni della Serie D, categoria in cui ha già militato con le maglie di Tamai e Sanvitese. - La categoria la conosci bene. «Direi proprio di sì. Il primo dei tre anni a Tamai è stato meraviglioso: da fuoriquota, esordio con gol e una bella stagione dove ho iniziato da terzino e ho chiuso da centrale. L’anno successivo siamo arrivati terzi dietro Treviso e Venezia e resterà una delle stagioni più ricche di soddisfazioni. Il terzo anno sono entrato nella categoria dei “vecchi” ma ho collezionato lo stesso molte presenze, raggiungendo facilmente la salvezza. Purtroppo poi per scelte tecniche la società ha deciso di cedermi e sono andato alla Sanvitese che mi voleva fortemente: lì ho trascorso gli ultimi due anni e di-
8 | 14 01 2015 | TremilaSport+
IL DEBUTTANTE Un giovanissimo Simone Giacomini ai tempi del Tamai nella stagione 2009/2010.
ciamo che i risultati non sono stati entusiasmanti». - Cosa ti ha detto mister Mauro Zironelli? «Mi ha accolto bene, mi ha dato il benvenuto e mi ha assicurato che qui starò bene. Un rapido sguardo alle impostazioni di gioco ma niente in particolare: avremo tempo per conoscerci». - A livello di obiettivi societari invece? «Non c’è nulla di deciso ma tutto il gruppo, me compreso, è molto ambizioso: vogliamo arrivare più in alto possibile e non ci poniamo limiti». - Come è nata la trattativa con il Gaz Metan Medias? «Sono uno ambizioso, ho sempre sperato nella chiamata “dall’alto”. Llullaku, con cui avevo giocato a Tamai, quest’estate mi ha chiamato ed ho preso la palla al balzo. Sono andato lì per una settimana di prova e pensavo che i giochi fossero fatti avendo lavorato bene, invece, a causa del ritorno di alcu-
CALCIOSERIE D IL GIOVANE VETERANO A soli 24 anni Simone Giacomini è già un veterano della Serie D, avendo vestito le maglie di Tamai e Sanvitese.
VERSO L’ESORDIO Niente debutto in maglia biancorossa contro il Kras a causa del ritardo del transfer. Tutto rinviato al match contro la Triestina.
Scampoli di serie D NIENTE PAURA
Uno stop non troppo imprevedibile per i rossoneri contro l’Arzichiampo. Di questi tempi i vicentini sono davvero una brutta bestia e l’assenza di Alcantara con un Florean a mezzo servizio ha dato la mazzata finale alla banda De Pieri.
L’ORA DEL RISCATTO
ni difensori che sembravano oramai aver salutato la squadra, ho dovuto affrontare altri 15 giorni di prova: eravamo in 5 difensori centrali e per la società erano troppi. Alla fine, fortunatamente e grazie a tanto sudore, il Gaz Metan ha deciso di tenermi ed ho cominciato questa avventura». - Una bella emozione immagino… «Non ci credevo. Arrivare nella massima serie rumena significa andare a calcare campi come quelli del Cluj e dello Steaua Bucarest, società che conosciamo e guardiamo giocare in Europa League ed in Champions. Le strutture sono meravigliose: è un altro mondo. In fondo è pur sempre la loro Serie A». - È stato difficile adattarsi all’ambiente nuovo? «Non è stato affatto semplice: “Lulù” mi ha aiutato molto e lo ringrazio ancora. Anche dialogare non era affatto facile, soprattutto il primo periodo. Mi hanno aiutato il preparatore atletico, italianissimo, ed un paio di giocatori anche loro azzurri. Con l’inglese me la cavo e un po’ per volta, stando ogni giorno a contatto con il gruppo, sono riuscito a farmi capire e a capire gli altri. Ora mi sono svincolato, ma mi sarebbe piaciuto far vedere il mio valore: un po’ di rammarico c’è». - Un’esperienza che resta comunque positiva. «Io ho fatto questa esperienza per met-
“
Il campo mi mancava troppo. Ho scelto la Sacilese e sono pronto a dare il massimo
termi in gioco La prossima giornata e valutarmi: 18|1|2015 volevo capire se potevo staArzichiampo Mori S.Stefano re a certi livelli Biancoscudati Montebelluna o meno. Un po’ Clodiense Union Ripa LF mi dispiace Dro Alto Vicentino perché non ho Giorgione Union Pro avuto l’occaItal Lenti Bl TAMAI sione di scenLegnago Salus KRAS REPEN dere in campo Mezzocorona FONTANAFREDDA in campionato SACILESE TRIESTINA e so che avrei potuto dare il mio contributo. Inizialmente i ritmi non erano facili da sostenere: è un calcio più fisico e veloce». - Se dovessi fare un paragone a che Serie la rapporteresti? «Prime posizioni di Lega Pro. Poi sì, ci sono le squadre europee che hanno una marcia in più, su questo non ci sono dubbi». - Ora riparti dalla Serie D. «Con l’arrivo del Natale il campionato lì si ferma fino a febbraio. Fa davvero freddo. Per le feste sono tornato qui a casa, insieme a Llullaku e agli altri italiani. Mi ha fatto piacere ricevere le chiamate di Marano, Belluno e Sacilese. Ho fatto le mie valutazioni ed il campo mi mancava troppo: allenarsi e non giocare mai è frustrante a livello mentale. Ho scelto Sacile e ora sono di nuovo qui, più vicino a casa, pronto a ripartire e dare il massimo. - Hai il vizio del gol (più di 10 in questi anni di Serie D). Un regalino per il ritorno te lo vorresti fare? «Sì ci ho pensato (ride ndr). Certo, segnare all’esordio contro la Triestina sarebbe davvero il massimo…ma non diciamo nulla!». Luca Feole
C’è grande euforia in casa Kras dopo il successo sulla Sacilese. «Sono felice per i tre punti conquistati con merito commenta il tecnico Zlogar -. Ogni allenatore vorrebbe sempre che la propria squadra giocasse così». «Semplicemente perfetti!», commenta il presidente Kocman.
ASSENZE PESANTI
Niente da fare per la Sacilese contro il Kras. La voglia di punti dei carsolini e le troppe assenze per la banda Zironelli hanno fatto la differenza. Una moria di giocatori tra infortuni e squalifiche che ha obbligato il mister a cambiare addirittura modulo. Buona sorte cercasi.
PAREGGIO AMARO
Il pareggio interno contro il Giorgione sa parecchio di sconfitta per un Tamai impegnato nella corsa play-off. Certo, le assenze erano di quelle pesanti, ma resta il fatto che certe partite bisogna vincerle, anche perchè adesso arriva la trasferta di Belluno, e qui i giochi si fanno davvero duri.
PISCOPO CAPITANO
Risolto il caso Piscopo dopo l’importante successo sul Mezzocorona: «Ho parlato con lui dopo il suo colloquio con la società e posso assicurare che appena tornerà in campo indosserà la fascia di capitano», parole e musica di mister Ferazzoli.
TremilaSport+ | 14 01 2015 | 09
CALCIOECCELLENZA
IL CAVALLO DI RITORNO Nato il 6 aprile 1989 a Trieste, Luca Filippo è tornato quest’anno a vestire i colori della Virtus Corno dopo un solo anno all’Ism Gradisca. Nelle giovanili ha giocato con Donatello, Itala San Marco e Udinese, dove è arrivato fino alla formazione Primavera. In prima squadra ha esordito in Serie D con il Rivignano, poi il passaggio al Tamai, il ritorno al Rivignano e l’approdo al Torviscosa di Nerino Barel, col quale ha vinto il campionato di Eccellenza. Successivamente è passato alla Virtus Corno. Con i biancazzurri ha finora messo a segno 34 reti in due stagioni e mezza.
10 | 14 01 2015 | TremilaSport+
L’ESULTANZA della Virtus Corno, fresca vincitrice della Coppa Italia.
LUCA FILIPPO
ABBIAMO FATTO LA STORIA!
L’attaccante della Virtus Corno rivive le magiche emozioni del trionfo biancazzurro nella finale di Coppa Italia
F
resca della sua prima storica vittoria in Coppa Italia, la Virtus Corno si appresta ad affrontare il girone di ritorno del campionato di Eccellenza con rinnovato entusiasmo: non sarà di certo la sconfitta interna maturata questa domenica, il 3-1 contro la neocapolista Cjarlins Muzane, a frenare la cavalcata degli uomini di Angelo Cupini, che a questo torneo hanno ancora tanto da chiedere. Fra gli scatenati attaccanti biancazzurri troviamo Luca Filippo, certamente uno dei principali artefici del recente trionfo virtussino in Coppa Italia in virtù dei quattro gol messi a segno nell’arco della manifestazione. Il numero 11 della Virtus Corno ci racconta proprio di questa straordinaria esperienza suggellata dalla vittoria in finale contro il Chions per 3-2 sul neutro di Lignano: «È un trionfo che devo ancora metabolizzare completamente, ma, se ci penso, tutta la nostra marcia vincente è così ricca di fatalità e coincidenze che quasi non mi par vero: ai quarti di finale ci siamo trovati di fronte la squadra che ho abbandonato pro-
HA GIRATO PER MEZZA REGIONE L’ATTACCANTE DELLA VIRTUS CORNO, LUCA FILIPPO: «POTEVO FINIRE AL KRAS QUALCHE ANNO FA, MA DOPO LA PREPARAZIONE NON MI HANNO VOLUTO. APPENA LI HO INCONTRATI HO RIFILATO LORO UNA TRIPLETTA». «L’ALLENATORE DEL CUORE? DI SICURO MASSIMILIANO MORAS, PERCHE’ HA SEMPRE CREDUTO IN ME»
prio quest’estate, dopo un solo anno, per fare il mio ritorno alla Virtus Corno, l’ISM Gradisca. Uno scontro per me caldissimo che si è concluso con una nostra netta vittoria per 3-1 e in cui mi sono tolto anche la soddisfazione di segnare una doppietta. Ma il sogno non si esaurisce lì, perché in semifinale abbiamo affrontato l’UFM, probabilmente la favorita in assoluto; anche in questo caso abbiamo vinto per 3-1, e sono riuscito a segnare». A coronare il tutto la finale: in partite simili, secche e al cardiopalma, bisogna giocarsela, e vada come vada. I gol di Libri, Diaw e Motta hanno fatto alzare la coppa al cielo per la prima volta nella sua storia alla Virtus Corno: «Abbiamo al contempo impedito il bis al Chions dopo il successo contro il Kras della scorsa stagione. Oltretutto, grazie a questa vittoria mi sono potuto prendere un’altra piccola rivincita a livello personale: in finale c’ero infatti già arrivato una volta, con il Torviscosa, ma al tempo eravamo stati sconfitti dal Monfalcone ai supplementari. In definitiva, una Coppa per la Virtus arrivata inaspettata, ma per questo ancor più straordinaria e indimenticabile». Per Luca Filippo i gol in campionato sono invece sei e la Virtus Corno, a metà del cammino stagionale, si trova in posizione tranquilla, nel cuore della classifica, con
ECCELLENZACALCIO La prossima giornata
18|1|2015
CjarlinsMuzane Cordenons Ol3 Sanvitese Tolmezzo Ufm Monfalcone Vesna Zaule
Ism Gradisca Lumignacco Virtus Corno Gemonese Tricesimo Manzanese Torre Pn Chions
21 punti all’attivo: «Non stiamo facendo male nemmeno quest’anno - spiega l’attaccante biancazzurro -, vogliamo salvarci il prima possibile e tirarci fuori dalla bagarre dei playout, per fare ciò possiamo contare su una buona squadra: abbiamo giocatori importanti come Davide Diaw, già a quota dodici reti; Simone Motta, capitan Bolzicco; insomma, abbiamo tutte le carte in regola per fare bene e la vittoria in Coppa ci ha regalato del morale in più. Dopo il quarto posto della stagione scorsa, quest’anno, a salvezza acquisita, vorremmo ripeterci e riuscire a fare un buon campionato, diciamo di medio alta classifica». Questa è invece l’opinione dell’attaccante biancazzurro sulla lotta al titolo di questa stagione: «A sensazione mi sento di sbilanciarmi in favore dell’UFM, per me è la squadra più accreditata alla vittoria finale, ma se la giocherà fino all’ultimo con il Cjarlins Muzane, che oltretutto ha vinto lo scontro diretto dimostrando di potergli tenere testa fino alla fine». E’ chiaro infine Filippo su quello che è il suo obiettivo personale per questa seconda parte di stagione: “Vorrei arrivare in doppia cifra e timbrare il cartellino almeno dieci volte: è l’obiettivo che mi prefiggo ogni anno. Penso che un attaccante possa sempre ritenersi soddisfatto quando raggiunge questo traguardo. Tornare a Corno è stata la. scelta
BOMBER Dieci reti finora all’attivo per Luca Filippo in questa stagione, 4 in coppa e 6 in campionato.
giusta, c’è grande entusiasmo e voglia di crescere, a maggior ragione ora che nella nostra bacheca c’è una nuova e splendente Coppa Italia» Tra i protagonisti della vittoria di coppa c’è anche il difensore Cristian Libri. Suo infatti il gol della riscossa virtussina dopo l’iniziale autogol di Motta: «Alzare la coppa è stata un emozione incredibile quasi indescrivibile, gioia commozione tantissime emozioni. Nemmeno in un sogno è tutto così bello! – commenta il giovane difensore biancazzurro -. Appena abbiamo subito il goal dell’1-0 ho pensato che la partita ormai fosse persa, almeno per quanto mi riguarda è stato un
brutto colpo. Però grazie a Gashi con una grandissima azione abbiamo trovato il pareggio e sul momento non avevo ancora ben afferrato cos’era successo. Non mi sarei mai aspettato di segnare in una finale. Ci tengo in modo particolare a ringraziare il ds Monaco: è anche grazie a lui se sono arrivato a segnare in una finale!». Essere figli del presidente della propria squadra non è mai facile: i maligni che ritengono la maglia da titolare sia una sorta di diritto acquisito non mancano mai: «Infatti è un’arma a doppio taglio - continua Libri -.. C’è sempre qualcuno che parla senza sapere, ma io penso che alla fine è il campo a dover parlare, e probabilmente fin qui mi ha dato ragione. Quindi vivo questa situazione molto serenamente e con tanto orgoglio. Il campionato? Sinceramente non mi aspettavo questa situazione di classifica – continua Libri -. Pensavo che ci potessimo trovare appena sotto Cjarlins e Ufm. Ad ogni modo, dopo un inizio così così, dove giocavamo davvero bene ma non facevamo punti, ci siamo rimessi in una buona posizione di classifica che ci consente di concentrarci sulle fasi nazionali della coppa. Come squadra dobbiamo migliorare soprattutto l’attenzione, perche certe volte abbiamo dei black out che ci portano a subire troppi gol. Certo, siamo una squadra giovane, ed è quindi comprensibile, ma questa non deve diventare una scusante». Elia Bianco
FLASH dai campi di Eccellenza
SANVITESE
VESNA
CJARLINSMUZANE
MATCH CLOU
IL PROGETTO GIOVANI VA A GONFIE VELE
DA RIVELAZIONE DEL TORNEO A DESAPARECIDO
STORICO PRIMATO PER GLI ORANGE DI MISTER BIRTIG
TOLMEZZO E TRICESIMO A CACCIA DI CONFERME
La linea verde adottata dai Fraticelli per ridurre i costi e nel contempo dare un futuro alla squadra sembra decisamente funzionare. I tre punti ottenuti sul campo del Tricesimo sono manna dal cielo in chiave salvezza. Con un’età media inferiore ai 20 anni, la Sanvitese è la più giovane del torneo.
Vi ricordate quel Vesna che vinceva ovunque e stregava gli addetti ai lavori tenendo testa alle favorite CjarlinsMuzane e Ufm? Ebbene, sembra proprio scomparso. Per i carsolini, fino ad un paio di mesi fa apparentemente invincibili, ora sono sei le sconfitte consecutive. Misteri del calcio.
Gongolano nella Bassa e ne hanno ben donde visto lo storico primo posto solitario ottenuto dai ragazzi di Birtig in virtù del successo sulla Virtus Corno. Con tanto di grazie al Chions per aver fermato l’UFM, la formazione di patron Zanutta ora dovrà fare i conti con un’ISM alla disperata ricerca di punti salvezza.
Sono state due tra le più belle sorprese della prima parte di stagione. Entrambe, però, hanno iniziato male il 2015 con una sconfitta. Decisamente peggio quella ottenuta in casa dal Tricesimo che si presenterà quindi in Carnia con l’obiettivo di vendicare l’1-0 dell’andata e di rassicurare i tifosi.
TremilaSport+ | 14 01 2015 | 11
CALCIO PROMOZIONE A B
FIOROTTO
L’uomo in più degli orange Seconda forza del campionato ma solo quarto attacco del girone per un Pravisdomini che continua a parlare di salvezza nonostante la solida posizione di alta classifica. Eppure le bocche da fuoco agli orange non mancano di sicuro visti i vari Fiorotto, Bojan, Grotto e Zanutto. «Non sono mai stato un bomber di razza - commenta Nicola Grotto -, però, pensando ad un traguardo personale per questa stagione, arrivare in doppia cifra sarebbe una grande soddisfazione». E proprio parlando di attacco, degno di nota è lo score ottenuto fin qui dal capocannoniere Fiorotto: «Ha un passato da professionista ed è un po’ un lusso per la categoria - continua Grotto -. Non ha bisogno di presentazioni. Davvero forte, che dire: meglio averlo in squadra che contro!». Un messaggio chiaro e lampante per il Sesto Bagnarola, fanalino di coda e prossimo avversario degli orange in campionato.
A
La prossima giornata
18|1|2015
C.Fiume/Bannia Flumignano Prata Pravisdomini Pro Fagagna Reanese Rivignano Spal Cordovado
Porcia Bannia Diana Sesto Bagn. Brian Lignano Flaibano Teor
B
La prossima giornata
18|1|2015
Aurora Pro Cervignano S.Giovanni Ts San Luigi Sangiorgina Torreanese Torviscosa Trieste Calcio
Sevegliano Juventina S.A. Muggia Ronchi Cormonese Com. Gonars Valnatisone Costalunga
12 | 14 01 2015 | TremilaSport+
NICOLA GROTTO con la maglia degli orange in alto a sinistra e del Pramaggiore qui sopra. (Foto Telloli)
NICOLA GROTTO
L’OBIETTIVO
RESTA LA SALVEZZA
G
iovedì scorso, parlando del match col Brian, era stato chiaro: «Dobbiamo vincere assolutamente». Detto, fatto. 3-2 in trasferta e classifica che sorride con l’aggancio al secondo posto del girone A di Promozione. Nicola Grotto, pedina chiave del Pravisdomini, dopo aver azzeccato l’esito della sedicesima giornata, tira le somme della prima parte di stagione. Al secondo anno con la maglia orange guarda con cautela alle ultime 14 partite del girone A di Promozione, nonostante i 33 punti e le sole due lunghezze di distacco dalla vetta. D: Siamo arrivati al giro di boa: un bilancio su questo girone di andata. «Positivo, sopra le aspettative. L’obiettivo resta la salvezza sempre e comunque: io ed il gruppo giochiamo domenica per domenica ed è ancora presto per porsi certi obiettivi. Personalmente meno guardo la classifica meglio sto (ride ndr). Conoscendo il mister ed il gruppo, una volta raggiunta la soglia salvezza intorno ai 40 punti, penseremo a porci nuovi traguardi. Teniamo anche a mente che il girone di ritorno è sempre più difficile: sarà importante fare il prima possibile questi punti». D: Stagione positiva dunque. Nessun rimpianto? «In generale non penso. Forse se devo proprio andare a rovistare nelle partite giocate scelgo il match con il Rivignano
Con 33 punti racimolati nelle prime sedici partite di campionato, il Pravisdomini è indubbiamente la rivelazione del girone d’andata nel girone A di Promozione. La neopromossa banda Rauso staziona infatti a sole due lunghezze dalla capolista Rivignano.
(perso per 1-0 ndr). Il loro gol è arrivato subito dopo essere rimasti in inferiorità numerica: giocandocela in 11 contro 11 non dico che avremmo vinto, ma sarebbe stato senza dubbio un altro match». D: Che rapporto hai con il tandem RausoBean? «Con mister Rauso ho un rapporto stupendo, davvero, anche al di fuori del campo, così come con il ds Bean che è stato fondamentale per il trasferimento qui: è un po’ di anni che collaborano e con loro sto bene. Sono già stato sotto le direzioni del mister in passato e appena ho ricevuto la sua chiamata ho fatto di corsa le valigie». D: Qual è stata l’arma in più che vi ha permesso di stupire e stupirvi? «Io sono un po’ l’anello che lega le due realtà tra giovani e “anziani” e cerco di essere comunque un esempio per chi ha meno anni. Il gruppo è unitissimo e devo dire che anche i veterani, come Bergamo per esempio, hanno un rapporto meraviglioso con i più giovani. In passato ho vissuto stagioni non belle a livello di gruppo e secondo me è un fattore che conta più di tanta tattica. Siamo gente che anche durante gli allenamenti ci mette l’anima: sono cose che alla fine ti ripagano. E, soprattutto, non abbiamo pregiudizi con nessuna squadra che affrontiamo: scendere in campo dando l’anima con qualsiasi squadra è molto importante a livello mentale». (l.f.)
Foto Alessio Beltrame
PRIMA CATEGORIA CALCIO
MONTINI, SOGNO UN GOL AL MARINIG Il difensore è ottimista per il girone di ritorno del Camino
O
biettivo play-off per un Camino che, reduce dalla retrocessione dello scorso anno, punta ad un immediato riscatto. Le cose stanno andando bene perché il quinto posto è stato raggiunto proprio questa domenica grazie alla vittoria interna ottenuta battendo l’Union Pasiano per 3-2: fra i giocatori più carismatici e rappresentativi della banda allenata da Temporini per il terzo anno consecutivo, c’è sicuramente il talentuoso ed esperto difensore Matteo Montini. L’ex capitano della Pro Fagagna è alla sua quinta stagione al Camino e si è guadagnato un posto speciale nei cuori della gente del paese. «Quest’anno viviamo un periodo di transizione e assestamento conseguente alla retrocessione della stagione scorsa; cercheremo di fare più punti rispetto a quelli fatti durante il girone d’andata, in cui siamo stati bloccati da troppi pareggi, e lotteremo per guadagnarci la possibilità di giocare i play-off».
«Venivo da un’esperienza travagliata alla Sacilese, e rimasi molto colpito quando il presidente De Coppi e mister Cortiula mi vollero in rossonero. Fra i ricordi più belli di questo periodo rimane certamente la vittoria del campionato di Promozione della stagione 2007/2008, ma, soprattutto, l’affetto che la gente di Fagagna mi ha sempre dimostrato. Si era stabilito fra noi un rapporto intenso e fortissimo, non mi scorderò mai di quel pubblico appassionato che offriva alla squadra, domenica dopo domenica, tutto il suo entusiasmo».
I PRONOSTICI
IL SOGNO
«La strafavorita per la vittoria finale è senza dubbio il Casarsa, ma la squadra che a mio avviso pratica il miglior calcio è l’Union Pasiano: giocano davvero bene e penso potranno togliersi delle belle soddisfazioni. Mi piace anche il Codroipo: Mazzolo, con cui ho giocato a Fagagna, è un bomber di razza: timbra il cartellino sempre e comunque, di qualsiasi categoria si parli»..
IL NUMERO 3
«Sono molto affezionato al numero 3 che
porto sulla maglia. Lo indosso dai tempi della Pro Fagagna e non l’ho più levato. Il motivo è semplice: il mio idolo assoluto è stato Paolo Maldini. Ho anche la sua maglietta originale che conservo in camera mia come un cimelio: me l’ha portata Massimo Donati, quando giocava al Milan».
GLI ANNI A FAGAGNA
«A titolo personale, ho ancora un paio di traguardi che vorrei tagliare e qualche sogno che vorrei veder realizzato: anzitutto vorrei vincere col Camino un altro campionato, e poi, magari, vorrei riuscire a segnare un gol in casa e vedere cosa succede al Marinig». E chissà che il suo sogno possa avverarsi già nelle prossime domeniche. Prima però c’è da pensare al prossimo avversario, il Corva di Marzio Giordano che in questo campionato sta confermando quanto di buono aveva già espresso nella passata stagione. (e.b.)
LA SCHEDA
Matteo Montini, nato il 2 luglio 1983, è uno dei cardini del Camino presieduto da Renè Pellegrini. Dopo la trafila delle giovanili al Codroipo e al Donatello, ha esordito in prima squadra nel Pordenone di Fedele. In carriera ha vestito anche le maglie di Sacilese e Pro Fagagna, di cui è pure stato capitano per tre stagioni. Con il Donatello ha vinto da capitano il titolo regionale Allievi. Alla Pro Fagagna ha vinto un campionato di Promozione, a Camino una coppa Regione, un campionato di Seconda categoria e uno di Prima.
A
La prossima giornata
18|1|2015
Barbeano Caneva Corva Maniagolibero Pol. Codroipo Union Pasiano V. Roveredo Vajont
Valeriano S.Quirino Camino Vallenoncello Gravis Casarsa Vivai Rauscedo Rivolto
B
La prossima giornata
18|1|2015
Ancona Buiese Fauglis Isontina Ragogna Real Ud Est Risanese Santamaria
Cassacco Lav. Mortean N.Sandanielese Caporiacco U. Martignacco Tarcentina Rive D’Arcano Fulgor
C
La prossima giornata
18|1|2015
Aquileia Azzurra Go Breg Domio Fo.Re Turriaco Gradese Mariano Muglia
Sistiana Terzo Primorec Ponziana Sovodnje S.Andrea SV Isonzo S. P. Pro Romans Med
TremilaSport+ | 14 01 2015 | 13
CALCIOUDINESE CALCIOFOTOGALLEY
SECONDA CATEGORIA GIR. C
Flambro Latisana RonchiS
3-1
Foto:DARIO BIANCHI
11-1-2015
14 | 14 01 2015 | TremilaSport+
FOTOGALLEYCALCIO UDINESECALCIO
TremilaSport+ | 14 01 2015 | 15
CALCIOSECONDACATEGORIA
LA FORMAZIONE DEL BUTTRIO militante in Seconda Categoria girone C
IL BUTTRIO ORA CI CREDE Prima vittoria degli udinesi dopo lo scossone dirigenziale di questa estate. Il Ds Merlo “Ce la giochiamo con tutti. Puntiamo alla salvezza”
L RIPARTENZA Dopo l’era Revelant il Buttrio è ripartito con una nuova dirigenza per tornare a crescere con un progetto a lungo termine.
a fortuna aiuta gli audaci. Il detto quanto mai calza a pennello per il Buttrio dove un giovane gruppo dirigenziale ha deciso quest’estate di rilevare la società dopo la fine dell’era Revelant. E oggi a distanza di qualche mese sta raccogliendo i primi frutti. Domenica la prima vittoria in campionato è solo la ciliegina sulla torta. Ma prima bisogna fare un passo indietro. “Quest’estate – racconta il direttore sportivo Alessandro Merlo – siamo stati chiamati dal Sindaco Sincerotto per rilevare la società. Abbiamo notato subito da parte della gente un grande attaccamento ai colori della maglia. Si è così costituito un gruppo di 20 persone che hanno individuato in Alessio Ballico il Presidente”. L’inizio inevitabilmente non è stato facile “Abbiamo ricominciato da zero il settore giovanile.
“
Una scelta coraggiosa: Il Buttrio è l’unica società che non fa pagare il biglietto all’ingresso allo stadio 16 | 14 01 2015 | TremilaSport+
Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo cominciato a fare promozione nelle scuole. Oggi contiamo una quarantina di ragazzi e bambini tra pulcini e primi calci”. Poi c’era il problema della prima squadra “Mi ricordo che alla prima riunione c’erano solo 11 giocatori – dice Merlo - tra prima squadra e juniores e il campionato era ormai alle porte. Molti si erano svincolati. Abbiamo puntato sui giovani con l’obiettivo di farli crescere. Non ci interessava il successo immediato. Anche qui la scelta e un po’ la fortuna ci ha premiati e alla fine ci siamo ritrovati con un gruppo di 45 persone tra prima squadra e juniores”. A girone d’andata terminato, dopo 16 incontri, il Buttrio ora ha 8 punti. Pochini verrebbe da dire, ma domenica è arrivata la prima vittoria in trasferta contro il Porpetto. Una vittoria che non è frutto del caso ma di una crescita costante (nonostante qualche giro a vuoto che ha portato alle dimissioni di mister Faganel) e di un mercato di riparazione che ha portato a Buttrio gente del ca-
libro di Lostuzzo, Meroi, Russian e Bogdanovic: un uomo per ogni reparto. “Ogni domenica giochiamo alla morte – dice il direttore sportivo – Noi ci crediamo alla salvezza. Sarà difficile recuperare i 10 punti di distacco dalla Castionese o dal Pocenia. Per questo noi cerchiamo di raggiungere i playout” “Ce la possiamo giocare con tutti – continua – Abbiamo pareggiato con l’Azzurra e il Trivignano. Questo deve farci acquisire consapevolezza delle nostre qualità”. Una squadra giovane dicevamo: e in effetti l’età media è di soli 20 anni, il capitano ne ha 22 e il più esperto ne ha 30. “Non dobbiamo mai mollare se vogliamo raggiungere il nostro traguardo e sbagliare possibilmente poco in difesa come è successo a Porpetto”. Intanto il Buttrio il suo campionato lo ha già vinto: è l’unica società che non fa pagare agli spettatori l’ingresso al campo. Una scelta coraggiosa…. Che aiuta lo sport (d.v.)
TERZA CATEGORIACALCIO
2a Categoria A
Il Calcio Aviano spicca il volo. Sono ora cinque i punti di vantaggio sul San Leonardo battuto in casa del 3S Cordenons. Grande lotta per i playoff con Tilvantina e Valvasone sugli scudi. Nella zona per non retrocedere tre punti d’oro dello Spilimbergo in casa del fanalino di coda Morsano al Tagliamento
2a Categoria B
SUI CAMPI DI SECONDA E TERZA
Il Riviera non va oltre l’uno a uno contro il Tagliamento e lascia la testa della classifica al Bearzi vincitore a Majano. Il Cussignacco non riesce a reggere il passo delle due grandi e si trova a ora a sette punti di distacco dalla capolista. Si fanno sotto i Grigioneri che abbattono il Chiavris in giornata nera. In fondo alla classifica pari inutile tra Moruzzo e Atletico Grifone, mentre il Pagnacco raccoglie tre punti d’oro
3a Categoria
2a Categoria C
Un’azione di gioco di FlambroLatisana Ronchis
Spumeggiante pari tra Palazzolo e Pertegada. Ad approfittarne è la capolista Azzurra che pone tra sé e le inseguitrici un divario di quattro punti. La Serenissima si conferma macchina da gol con un’altra cinquina rifilata al Castions. Nelle zone basse del girone importante successo del Sedegliano contro il Lestizza, mentre il Buttrio (vedi articolo a pagina 16) conquista sul campo del Porpetto il suo primo successo stagionale. Nel girone D il Pro Gorizia continua solitario il suo cammino cogliendo la tredicesima vittoria in 16 gare
ALLUNGO DELL’AZZANESE Fermi i gironi B e C per la semifinale di Coppa tra Maranese e Tre Stelle (vinta dai lagunari, come riportiamo nell’articolo a pagina 17) si è disputato solamente il girone A. L’Azzanese non accenna a fermarsi e ora vanta un bel gruzzoletto di 7 punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici. Classifica molto corta con sette squadre in sei punti a contendersi quattro posti nei playoff
FOCUS
I Falchi occupano la seconda posizione nel girone A della Terza Categoria
VERSO LA FINALISSIMA
S
aranno Maranese e Falchi/Visinale Pasiano a giocarsi la finale della Coppa Regione di Terza Categoria. I lagunari hanno infatti battuto in rimonta il Tre Stelle raggiungendo così in finale i pordenonesi. Per la Maranese si tratta di una stagione dai contorni finora trionfali come spiega il ds Max Raddi “Siamo partiti con il programma di risalire subito di categoria. Abbiamo 12 punti di vantaggio sulla seconda in campionato ma non dobbiamo pensare di avere già vinto. Sarebbe l’errore più grave. Si fa presto a sprecare quello che si ha raccolto. Bisogna quindi mantenere alta la concentrazione. A dicembre abbiamo avuto una leggera flessione per alcuni infortuni e per stanchezza. Le insidie quindi possono sempre essere dietro l’angolo”. La coppa rappresenta per la Maranese uno degli obiettivi di questa stagione “Manca dal 2003 quando eravamo in seconda categoria. Abbiamo l’obbligo di provarci. Abbiamo tutte le chance per fare l’ein plein quest’anno: campionato e coppa. Certo, è una partita secca. E tutto può capitare”. I lagunari non ricorreranno al mercato di riparazione “Ci manca forse una punta ma se recuperiamo tutto il collettivo non abbiamo paura di nessuno”
Ai Falchi una finale di Coppa manca addirittura da lontano 1986 “quando riuscimmo a vincere – spiega il ds Paolo Tonus – sia coppa che campionato. Il nostro obiettivo è già stato centrato: ovvero quello di arrivare in finale. Questo ci dà ulteriore stimolo e entusiasmo anche in campionato per tentare la rimonta sulla capolista Azzanese”. “Finora – continua Tonus - è stata una stagione più che positiva considerato che abbiamo rifondato la squadra a inizio stagione su soli 6 elementi, con parecchi elementi del ’94 e l’innesto nelle ultime due gare anche di due ’98. Siamo una società controcorrente perché puntiamo maggiormente al settore giovanile. Gran merito dei risultati finora raggiunti è di Mister Moro, un tecnico navigato che ha l’esperienza giusta per questa categoria”. I nostri avversari? “Sappiamo che la Maranese parte avvantaggiata forse. E’ la corazzata di questi gironi, ma noi ce la vogliamo giocare fino in fondo. Non abbiamo nulla da perdere” Davide Vicedomini
“
Falchi e Maranese si giocheranno la Coppa di categoria. Ai pordenonesi il trofeo manca addirittura dall’86 TremilaSport+ | 14 01 2015 | 17
CALCIOGIOVANILE REGIONALE
Elite, Tricesimo partenza col botto Il campionato JUNIORES riparte da dove era terminato. Nel girone A Flaibano, Lumignacco e Sanvitese sempre sugli scudi, ma la capolista e la diretta inseguitrice (come vi rendiamo conto nell’articolo a fianco ndr) devono sudare le cosidette sette camicie per avere ragione delle avversarie. Anzi, il Flaibano si ritrova addirittura sotto di due reti a Tolmezzo (reti di Cappellari e Nait) prima di dar vita alla rimonta. Stesso risultato (3 a 4 in casa della Reanese) per il Lumignacco che si mantiene in scia alla testa della classifica. Più distaccata la Sanvitese che comunque ha passeggiato contro la Gemonese. Sorprese invece nel girone C. Il Trieste Calcio non va oltre l’1 a 1 contro la Virtus Corno ma la Manzanese non ne approfitta andando a perdere in casa del San Giovanni. Perde una buona chance per rifarsi sotto anche il San Luigi che pareggia contro il mai domo Ronchi. Ha preso il via intanto la seconda parte a girone dei campionati di ALLIEVI e GIOVANISSIMI. Negli allievi spicca la roboante vittoria del Donatello in casa del San Luigi per 5 a 0. Bene anche la Sanvitese, mentre l’Ancora supera con il minimo sforzo il Tolmezzo grazie a una rete di Della Mora. Nei giovanissimi partenza col botto del Tricesimo che batte una delle favorite, la Sanvitese. Vittorie in trasferta per San Luigi contro il Donatello e Sacilese a Fiume Bannia
18 | 14 01 2015 | TremilaSport+
La formazione Juniores del Lumignacco.
OPERAZIONE AGGANCIO
Gli juniores del Lumignacco credono nella rimonta
“C
erchiamo di essere gli antagonisti del Flaibano. Se non andrà bene quest’anno, non importa. Ci proveremo la prossima stagione”. Con sei punti di distacco e un intero girone di ritorno ancora da giocarsi, il Lumignacco cerca la disperata rimonta nella categoria Juniores girone A. “Non abbiamo nulla da perdere – dice il responsabile del settore giovanile, Elvio Sandrin – Siamo nati solo tre anni fa in questa categoria e dobbiamo ancora crescere”. Una fucina di talenti quella del Lumignacco che funge da serbatoio alla prima squadra “Ogni domenica 6 giocatori degli juniores vanno a fare da pianta stabile al campionato di Eccellenza”. Non è stato un inizio facile per la formazione allenata da mister Italo Bortolutti, ex Ol3 e un passato da giocatore nel DONATELLO IN VOLO Sassuolo. “AbbiaRoboante vittoria degli mo avuto diversi udinesi contro il San Luigi infortuni – spiega
Sandrin – Abbiamo pagato dazio poi ci siamo rifatti. Abbiamo lottato tanto per arrivare al secondo posto”. E se la fame vien mangiando….. “tanto vale provarci – continua – vogliamo dare fastidio alla capolista tenendo conto che mancano ancora tante gare. E tutto può accadere. Guardate cosa è successo sabato a Tolmezzo dove il Flaibano ha rischiato di perdere. Sei punti non sono poi così tanti….” Una squadra giovanissima quella del Lumignacco dove spiccano tanti ‘96, ‘97 e ‘98 e nessun ’95 “E’ un gruppo molto unito – dice Sandrin – dove non ci sono titolari. Con la Reanese abbiamo cambiato 5 elementi e la differenza non si è vista”. L’unico rammarico è dettato dalla formula del campionato: due gironi e non più tre, come in passato, dove ad accedere alla finale saranno solo le vincitrici dei due raggruppamenti “Sarebbe stato più affascinante fare una finale a 4 oppure le prime due di ogni girone fare uno scontro diretto. Ma poco importa – conclude Sandrin – Noi contiamo di poter recuperare”. Il futuro intanto potrebbe riservare altre sorprese “Non solo juniores, ma magari altre categorie. Con i risultati si stanno avvicinando altri ragazzi…. Chissà…”
GIOVANILE PROVINCIALECALCIO
provinciali in pillole JUNIORES I campionati provinciali riprendono il 24. Diamo uno sguardo all’attuale situazione nelle tre categorie. Negli juniores il campionato sembra avere un’unica protagonista. Il tre Stelle non conosce avversari. Appaiate a 8 lunghezze di distanze Rizzi e Nuova Sandanielese.
UN GIRONE PROIBITIVO
Torneo delle Regioni. Juniores chiamati al massimo sforzo
L
azio, Emilia e Comitato di Bolzano. L’urna non si può certo dire sia stata benevola con gli juniores del Friuli Venezia Giulia impegnati nel prossimo torneo delle Regioni. Il Lazio è stato tre volte vincitrice del torneo nelle tre ultime edizioni, mentre l’Emilia rappresenta uno degli avversari più temibili sulla carta. Ma tempo per prepararci c’è visto che si giocherà in concomitanza con l’Expò a giugno. Nel frattempo a fine novembre mister Pecile ha già diramato le prime convocazioni. Eccole: Luca Battaglini, Angelo Clede, Alex Medeot, Matteo Piccolotto, Nicola Scrazzolo (Cjarlins Muzane), Aleksandar Savic, Giacomo Sirach (I.S.M), Alex Del Riccio (Lumignacco), Luca Stacco (Manzanese), Davide Comisso (Rivignano), Bernardo Kozmann (San Luigi), Sergio Federovici, Luca Petris, Nicola Scodeller, Majeed Abdul (Sanvitese), Giacomo Miceli (Tolmezzo Carnia), Serban i primi Gurgu, Nicola Bucciol (Torre), Federico Santoro (Trieste Calconvocati da Stefano Stanich, David Colja mister Pecile cio), (Vesna), Daniel Ciave (Zaule Rabuiese). A giorni seguiranno altre convocazioni per il prossimo impegno in programma. Il tecnico sembra aver già individuato 6 o 7 giocatori che costituiranno l’ossatura della prossima rappresentativa. “E’ un girone di ferro – dice sulla carta mister Pecile senza fare tanti giri di parole – Dovremo cercare di correre. Oltretutto la formula che ci costringe a giocare ogni giorno non ci permetterà di rifiatare e biso-
22
gnerà arrivare anche all’ultimo turno lucidi. Possibilmente quindi con una panchina lunga, con venti elementi tutti validi” Non sarà facile visto anche che il tecnico dei friulani rispetto alle altre rappresentativa può contare su un serbatoio “più corto”(negli altri comitati i fuori quota sono quattro e ci sono più squadre nei gironi di eccellenza e promozione) Obiettivo numero uno sarà rifarsi dell’eliminazione patita in casa lo scorso anno “Negli ultimi due anni ci è andata male. Siamo stati parecchi sfortunati, sempre eliminati pur avendo perso una sola gara, peraltro ai rigori” “Comunque girando nei vari campi – continua Pecile – ho potuto notare ragazzi di buona prospettiva. Le società tornano a puntare sui giovani e questo facilita il nostro lavoro”.
ALLIEVI L’Ol3 comanda il girone A dopo lo scivolone del Pagnacco nell’ultimo turno in casa della Buiese. I giochi comunque restano apertissimi con sette squadre in soli sei punti. Nel girone B i Rizzi restano saldamente in testa alla classifica inseguiti dal Sedegliano.
GIOVANISSIMI Pro Fagagna in testa con 4 punti di vantaggio sulla diretta concorrente, l’Udinese Academy reduce da una sconfitta esterna . Nel girone B il Chiavris dopo essersi sbarazzato del Forum Julii resta al comando mentre i Rizzi si tengono a una sola lunghezza di distanza dalla capolista. Infine nel raggruppamento C continua il testa a testa tra Tre Stelle e Palma.
TremilaSport+ | 14 01 2015 | 19
CALCIOC5
ADRIATICA IN PANNE
DOPO UN BUON PRIMO TEMPO, I CANTIERINI CROLLANO MALAMENTE CONTRO VILLORBA
FLASH ECCO LE AVVERSARIE DI MANZANO
COPPA ITALIA
Saranno Futsal Bolzano e Città di Mestre le due avversarie del Manzano nella prima fase nazionale di Coppa Italia. La sorpresa arriva proprio dal Città di Mestre, capace di aggiudicarsi la manifestazione a spesa della corazzata Vicenza calcio a 5 dominatrice in campionato. Nel triangolare che consentirà alla vincente di accedere al turno successivo, i giallo-blu di mister Pittini ospiteranno martedì 20 gennaio la squadra trentina, poi la perdente scenderà in campo sette giorni dopo in quel di Mestre. Il 3 febbraio l’ultima gara del triangolare.
CASTIELLO SALE A QUOTA 35 RETI
mARCATORI
Passano gli anni, ma lui resta sempre un cecchino infallibile sottoporta. In una gara che si rivelava più complicata del previsto, è una doppietta del pivot napoletano nella prima frazione a far spostare l’ago della bilancia. Con 35 reti in campionato continua a tallonare da vicino il capocannoniere Besich, distante quattro marcature. SERIE C
SUPER HISUM, DA BOMBER A PORTIERE PARATUTTO Senza un portiere di ruolo (in porta ci va addirittura il bomber Hisum) il Tavagnacco fa vedere i sorci verdi al Prata, che si aggrappa ad un sempreverde Battistuzzi tra i pali ed alla doppietta di Vajkic per portare a casa almeno un punto. Onore ai giallo-blu di mister Dedushaj che, nonostante la classifica poco incoraggiante, danno sempre il massimo contro ogni avversario.
TAVAGNACCO,
PARI CHE FA MORALE
L
a Starfive è Campione d’Inverno con un turno d’anticipo rispetto alla fine del girone d’andata. La squadra di Marega supera per 6-3 l’ostacolo Maniago, interrompendo la striscia di sette vittorie di fila dei coltellinai, con il solito Castiello match winner che con 3 reti dà la svolta alla gara. Il Manzano risponde stroncando la Torriana in una gara a senso unico dominata dai seggiolai apparsi tonici e con un gioco a memoria ed aggressivo che non ha fatto ragionare gli isontini, travolti con un 6-1 che non ammette discussioni di sorta. Aggancia il quarto posto l’Udinse Futsal che non dà scampo alla cenerentola Fiamma Longobarda asfaltata per 8-0 mentre torna in ad annusare la zona play off il Pordenone che con un netto 6-2 acuisce la crisi del Futsal Basiliano di Salfa alla settima sconfitta di fila; dietro sorprese a raffica a partire dall’orgoglio del Gold Feet Aquileia che con un Dovier ispiratissimo, 3 reti, mette sotto per 5-4 la Bassa Futsal al termine di un match combattuto ed intenso; il derby di Grado invece si conferma partita dove i pronostici vengono spesso e volentieri stravolti, in una bella cornice di pubblico fa festa per 7-5 il Tergesteo contro una
Pentalcor che non riesce a dare la sterzata al suo campionato nemmeno dopo aver battuto a domicilio due giorni prima il Lignano, che invece si prende con il fiatone sul campo della Clark: nel 4-3 finale serve la classe del ritrovato bomber Francesco Sica autore di 3 reti a togliere le castagne dal fuoco dopo che la Clark aveva rimontato tre reti, allo scadere decide un tiro libero per il Lignano contestato dall’amareggiato patron dei gialloverdi Tirindelli. Mezza sorpresa pure a Prata dove il Tavagnacco Futsal strappa un pari 3-3 che vale moltissimo per il morale visto che i boys di mister Dedushaj lo hanno ottenuto giocando ancora con un giocatore di movimento tra i pali, vista l’assenza cronica di un portiere di ruolo. Sconfitte pesanti per Adriatica e Palmanova nel campionato di serie B. I cantierini crollano nella ripresa contro il Villorba dopo aver chiuso in vantaggio per due a zero la prima frazione, i veneti dilagano fino al 7-2 finale. Notte fonda pure per il Palmanova: a Trebaseleghe la partita resta in equilibrio per una decina di minuti, poi l’espulsione dell’unico portiere in lista, Linza, stravolge tutti i piani e con in porta un giocatore di movimento i Diavoli Volanti maramaldeggiano fino al 12-2 finale.
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DA SCLAUNICCO A TAVAGNACCO È friulana doc l’esterno offensivo classe ‘94 approdata alla corte del presidente Moroso dopo l’esperienza al fu-Chiasiellis, dove realizzò reti importanti la scorsa stagione contro Inter e Perugia.
KARIN SUL TRAMPOLINO
La Mantoani cerca il salto di qualità al Tavagnacco
D
all’exploit della provincia a una possibile consacrazione in una delle metropoli del calcio femminile italiano: la sua avventura nel calcio che conta Karin Mantoani l’aveva iniziata in sordina, salvo poi lanciare un paio di acuti nel momento in cui ce n’era più
«Sono entusiasta di vestire il gialloblù del Tavagnacco, un club dove si lavora al meglio. E l’allenatrice Di Filippo non transige in quanto ad impegno: gioca chi dimostra in settimana di meritarsi il posto e chi sta meglio».
LA NOTA
LA SERIE A NON È PIÙ UN CIELO ILLUMINATO DA UN’UNICA STELLA
Laura Tommasella (Pordenone)
bisogno, per il Chiasiellis e soprattutto per lei. Il gol del 2-2 in casa dell’Inter e quello contro il Perugia sono stati il suo trampolino di lancio, il quid che le ha permesso di fare quel salto di qualità necessario per entrare nelle mire di un club importante. E lei questo lo sa bene: esterno offensivo classe ’94, ha
saputo fare di necessità virtù e dopo il fallimento della squadra del presidente Grizzo ha preso il coraggio a due mani ed è andata a bussare niente meno che alla porta del Tavagnacco, società che non si è lasciata scappare un’occasione così ghiotta. «Sono entusiasta di vestire i colori gialloblu – racconta la giovane di Sclaunicco –. La società è seria e ben preparata, lavorano tutti alla perfezione curando ogni singolo dettaglio, dirigenza, staff tecnico e staff medico. Niente è lasciato al caso. Il gruppo è sereno e con mister Sara Di Filippo si lavora tanto e bene». Cos’è cambiato per lei dalla scorsa stagione? Com’è stato rimettersi in gioco in un ambiente nuovo? «Sono cambiati gli obiettivi e di conseguenza la mentalità richiesta - spiega Karin - . L’anno scorso si giocava per la salvezza mentre quest’anno l’idea è quella di arrivare tra le prime cinque, cosa non facile. Ogni allenamento è calibrato perfettamente e non sono ammessi cali di tensione. Il mister è molto disponibile ma non transige in quanto ad impegno: gioca chi sta meglio, chi dimostra durante la settimana di meritarsi il posto. Per questo motivo all’interno dello spogliato-
Verona uber alles. È la formazione scaligera la capolista indiscussa del campionato di serie A, primato rafforzato nell’ultimo turno dal roboante 5-2 con il quale ha vanificato sabato le speranze delle gialloblu friulane. L’exploit del Mozzanica di Penelope
EXPLOIT VINCENTE Karin Mantoani punto di forza del Tavagnacco
io c’è uno spirito di competizione estremamente costruttivo che permette alle titolari di non abbassare mai la guardia e alle riserve di potersi sempre ritagliare un ruolo da protagoniste». E anche lei è riuscita a togliersi qualche soddisfazione: «Contro il Cuneo, il Brescia e il Bari per esempio, alcune volte giocando bene e altre non offrendo il contributo richiesto, come contro le leonesse di mister Bertolini. In quell’occasione Sara mi ha presa da parte e mi ha detto chiaramente che per rientrare in campo avrei dovuto dimostrarle molto di più di quello che avevo fatto vedere. La schiettezza è una delle qualità che ammiro di più in lei». Lo scorso week end la batosta di Verona: «Un sonoro 5-2 ma contro una squadra davvero formidabile, almeno da centrocampo in su. Se dovessi fare un pronostico direi che potrebbero essere loro le candidate ideali per questo scudetto». Valeria Degano
Riboldi pare dunque essersi estinto in un campionato che, a differenza delle precedenti stagioni, non vive della luce di un’unica stella ma appare aperto a più d’una candidata. I tempi della Torres schiacciasassi, in sostanza, sono finiti e anche la neoscudettata Brescia non sta avanzando
attualmente con il passo deciso di chi si sente forte dello scudetto cucito sul petto. In coda l’altra Graphistudio, quella pordenonese, fatica per risalire dalla zona-pericolo ma è una situazione sostanzialmente prevista dal presidente Colle e dai suoi collaboratori.
TremilaSport+ | 14 01 2015 | 21
CALCIOUDINESE IL COMMENTO
TIRAPACCHI O INCOMPRESI?
Il flop del “fenomeno” Muriel. Da Zapata ad Armero passando per Cuadrado: il Friuli non è il posto giusto per i colombiani di IDO CIBISCHINO
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irapacchi e inaffidabili loro, oppure è l’Udinese a non essere stata capace di creare le condizioni per il migliore inserimento? Loro sono i colombiani, l’ultimo dei quali - Luis Muriel - ha fatto le valigie in questi giorni: lo sviluppo inevitabile di una vicenda umana e sportiva trascinatasi nelle negatività dopo premesse e promesse da kolossal. Anche se non sono bruscolini, in verità, i 12 milioni e bonus che la Samp si era impegnata a versare a Pozzo. Si “era”, appunto, perchè l’affare si è bloccato: le visite mediche sostenute a Genova avrebbero rivelato che il giocatore, dato per sano e guarito dall’infortunio muscolare che l’aveva
per Muriel un percorso simil-Sanchez (gioiello da 40 milioni), e all’offerta dell’ Atletico Madrid, che di milioni ne offriva 28 nell’estate del 2013. Allora a Luis era stato appena prolungato e adeguato il contratto fino al 2018 sulla scorta degli 11 gol (in 22 presenze) realizzati
messo ko da novembre, non è affatto pronto per giocare e gli servirebbe almeno un altro mese per mettersi a disposizione di Mihajolovic. Da qui lo stop al trasferimento: i genovesi, che in fatto di soldi la sanno lunga, pretendono ora uno sconto, un forte sconto sui 12 milioni (compreso il difensore Coda) concordati. Come ne uscirà l’Udinese? Di certo non fa una bella figura (inevitabile riandare al caso-Appiah, ceduto “malato” al Parma nell’estate del 1999 e restituito a breve giro), e di certo non può pensare di riportare Muriel a Udine visti i trascorsi e dopo le recenti dichiarazioni del giocatore. MILIONI - Aveva fatto scalpore la notizia dei 12 milioni che Pozzo era riuscito a scucire al collega doriano Ferrero. Un’enormità solo in apprenza se si pensa alle attese che volevano
nella mezza stagione precedente, quella cominciata con il più incredibile dei malanni (microfrattura da stress alla testa del perone) e la conseguente operazione orchestrata sull’asse Udine-Barcellona-Palo Alto-Londra anche per correggere inclinazione del bacino e postura. Si erano create le premesse perchè la carriera del ragazzo colombiano schizzasse in alto secondo una traiettoria che a tutti pareva scontata, quella di un predestinato, quella di un campionissimo. PRIMO ZAPATA - All’interrogativo iniziale sull’affidabilità dei colombiani non si può rispondere bianco o nero. La verità va cercata nel mezzo, sempre evitando le generalizzazioni. Perchè Cristian Zapata (il primo e il più fedele dei colombiani: per sei stagioni in bianconero, ha totalizzato 168 presenze e 5
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gol prima di essere ceduto per 8 milioni al Villareal) è diverso da Muriel. Così come Cuadrado (un ballerino da tridente offensivo che Guidolin non riusciva a far giocare terzino), felice nel caloroso abbraccio di Firenze che per averlo ha sborsato in più tranches una ventina di
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Ci date uno rotto? La Samp blocca l’acquisto di Muriel e pretende uno sconto. Spezzato il progetto di Pozzo
milioni, è altro da Armero, il Pablo tutto ardore e corsa ma pure affamato di avventure notturne e di trasgressione. Le caratteristiche comuni di questi ragazzi, tutti nazionali, oltre alle indiscutibili qualità calcistiche variamente distribuite (in senso strettamente tecnico l’Udinese non ha sbagliato le scelte), sono eredità etnica e culturale: anzitutto allegria e spensieratezza di fondo, una pulsante voglia di divertimento e di calore che il serioso Friuli non è capace di condividere e soddisfare. All’origine di integrazioni incompiute, quindi, sta senz’altro la componente ambientale. E per tutti una diffusa convinzione: quella dell’Udinese “prigione dorata”, club organizzatissimo e occhiuto, dal braccino corto, fastidiosa e obbligata strettoia per arrivare il prima possibile ai veri paradisi europei.
COCCOLATO - Ciò che ha fatto per Muriel, l’Udinese non l’aveva fatto per nessun altro, sacrificandogli addirittura il “nemico” Guidolin che all’arrivo in ritiro nell’agosto del 2012 l’aveva accolto in modo glaciale: “Prima di parlare con me Muriel deve smaltire almeno 5 chili”. Non c’è mai stato feeling tra il tecnico e il colombiano, comunque sempre protetto dalla società con un trattamento privilegiato. Per puro interesse - si dirà -, nella prospettiva di lucrose plusvalenze. Fatto sta che il ragazzo è stato tenuto nella bambagia, coccolato al punto da creargli a Udine, con un tutor e i famigliari al seguito, un angolo dell’amata Santo Tomàs dov’era
cresciuto sui ritmi del vallenato. Ma lo stesso non era felice, perchè qui non era nessuno, il “nuovo Ronaldo” oscurato dal Re Totò del quale non ha mai voluto diventare vassallo. Bastava pazientasse un altro po’, rimettendosi del tutto dall’ennesimo infortunio (il quarto di una certa gravità in due anni) patito il 15 novembre scorso nell’amichevole di Belgrado con la Stella Rossa, ultima traccia in maglia bianconera. Invece non ha voluto attendere oltre, in ciò sollecitato sicuramente dal nuovo procuratore. Via da Udine, via da questa gente, via dal regno di Totò... PROGETTO STOP - Ai tempi del rinnovo del contratto, il ds Giaretta aveva puntualizzato: “Nessuna promessa di cessione, prima deve diventare a Udine un top-player, il che significa 35 presenze e 20 gol stagionali”. E più recen-
UDINESECALCIO
ORGANICO AL MINIMO
Foto Roberto Viotto
temente Gino Pozzo l’aveva catechizzato così: “Non è scappando che Muriel risolverà i suoi problemi, cominci ad assumersi qualche responsabilità”. Un invito a uscire dalla dimensione infantile e a entrare in quella del professionista: quindi più lavoro in allenamento per diventare l’atleta che non è (bastano due scatti per vederlo sulle ginocchia), umiltà e disponibilità verso il tecnico e la squadra. Muriel non ha capito o non ha voluto capire, trincerato nella dimensione del fenomeno incompreso e convinto che non serva null’altro che il suo talento. Se non muterà registro, a Mihajlovic basteranno poche settimane per smascherarlo. E allora Luis cosa farà? Scapperà da un’altra parte? Se sotto il profilo finanziario l’Udinese in qualche modo risolverà la grana con la Samp, la partenza di Muriel (in questi primi mesi di campionato 11 presenze, di cui 5 da titolare, e zero gol) apre una falla nel progetto tecnico, posto che il colombiano doveva raccogliere in questa stagione il testimone da un Di Natale in inevitabile fase di smobilitazione. Si spezza la continuità che Pozzo aveva progettato, lasciando Stramaccioni a barcamenarsi con risorse minime. Sufficienti per salvarsi, ma niente di più. I futuri momenti di gloria sono tutti da costruire, tenendo conto della verità storica: il Friuli non è casa per i colombiani. A un altro Zapata, il giovane Alexis, quinto della serie, il compito di smentirci.
LUIS MURIEL Oggi ventitreenne, dal 2012 ha militato per due stagioni e mezza nell’Udinese: 22 presenze e 11 gol nella prima, 24 e 4 nella seconda. Nel presente campionato è sceso in campo 11 volte, 5 da titolare: zero gol.
FELICI Sorridono i colombiani lontano da Udine: da sinistra, Zapata, Cuadrado e Armero. Qui a lato, Muriel alla prima apparizione doriana.
Persi quattordici servono due
Un salasso del genere non s’era maia visto. Rispetto all’organico con cui aveva cominciato la stagione, domenica Andrea Stramaccioni dovrà affrontare il Cagliari, nell’ultima partita del girone d’andata, con 14 giocatori in meno. Tanto per cominciare: lo squalificato Widmer si aggiunge agli infortunati (problemi muscolari) Pinzi, Geijo e ultimo Guilherme. La coppa d’Africa ha rapito Badu (Ghana) e Wague (Mali), il Sub-20 si è portato via i sudamericani Evangelista (Brasile) e Alexis Zapata (Colombia). Siamo a 13 con le cessioni di Muriel e di Coda alla Samp, di Alhassan al Latina, di Belmonte al Catania e del portiere serbo Brkic, che rivedremo domenica al Friuli a difesa della porta cagliaritana. La 14.ma defezione è la più datata: risale a fine novembre, infatti, la cacciata dello spagnolo Riera, beccato a giocare a poker in un casinò della Slovenia. Uno che non ha lasciato alcun tipo di segno. Ammesso che Di Natale riemerga vispo dall’influenza (partite come questa, un tempo, ne solleticavano lo spirito del doppiettista), le scelte di Stramaccioni sono obbligate, favorite dall’affidabilità del giovane svedese Hallberg (in mediana) e dalla duttilità di Piris: dovrebbe essere lui a rilevare la fascia destra, mentre sul fronte opposto dovrebbe rivedersi Gabriel Silva possibilmente in una versione più rassicurante di quella esibita contro il Sassuolo. L’organico va riportato a livelli di funzionalità minima. Nel volgere di una settimana Gino Pozzo dovrebbe recapitare almeno un paio di uomini, un centrocampista e un attaccante. Possibilmente gente affidabile e di pronto impiego.
di Biancamaria Gonano
PAULARO Dopo diversi tentativi l’Udinese Club Paularo è nato il 17 settembre 2013. Il direttivo è costituito dal presidente Nicholas Fabiani e dai 6 consiglieri molto attivi e partecipi. La sede è il” Bar in dal Palac “ nella piazza principale di Paularo, un locale frequentato dai tifosi dell’Udinese che ogni domenica assistono alla partita, sgomitando per i posti migliori e per cercare di arginare il tifo dei supporters delle cosiddette “grandi squadre” che in Carnia, e la Val
d’Incarojo non è da meno, sono molto seguite. “Questo lungo travaglio ha portato nel primo anno dì attività 138 tesserati. Un buon numero che puntiamo ad incrementare cercando di coinvolgere i tifosi più giovani”
– racconta il presidente. Il logo scelto dal direttivo sulla bandiera è un guerriero Unno sconfitto dai paularini nel passo Lanza, nei pressi del paese, per impedire la conquista di Attila della conca di Paularo. “Nel primo anno di attività le iniziative più significative sono state: un torneo di calcetto in memoria dei
giovani paesani prematuramente scomparsi e che ha visto 12 squadre partecipanti con una folta presenza di pubblico, iniziativa che si ripeterà sicuramente anche il prossimo anno. Inoltre – prosegue Fabiani – lavoriamo per far innamorare i più giovani della nostra squadra del cuore attraverso l’ iniziativa in collaborazione con la scuola elementare che ha portato i bambini allo stadio in occasione della partita casalinga dell’Udinese con il Sassuolo del 23 marzo 2014.
La fattiva collaborazione con gli altri Udinese Clubs della zona ha consentito la partecipazione in diverse trasferte, le ultime a Milano e Reggio Emilia. Vorremmo caldamente che questa amicizia con gli altri club del territorio continuasse sia per lo spirito sportivo che ci anima, sia per organizzare incontri culturali legati alle rispettive comunità. I programmi futuri coinvolgeranno sempre più i giovani tifosi, con uscite di gruppo allo stadio”.
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NONSOLOSPORT CALCIOUDINESE
CULTURA
Novità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale
FOTOGRAFIA
IL FASCINO DELLA BELLE EPOQUE
U
na realtà che va oltre il tempo, una città che è stata catturata prima delle catastrofe. Grazie all’impegno della Fondazione Carigo i goriziani e gli ospiti della città hanno occasione ancora per poche settimane di visitare una esposizione fotografica dedicata alla Belle Epoque. La mostra “Oltre lo sguardo. Fotografi a Gorizia prima della grande Guerra” che è stata aperta presso la Sala della Fondazione Carigo dal 25 di settembre dell’anno si conclude il 8 febbraio. L’esposizione traccia la storia degli atelier fotografici goriziani di scatti della Belle Epoque, sapientemente ricostruiti attraverso una sequenza di immagini che offrono uno spaccato della società cittadina nell’arco temporale compreso tra il 1860 e lo scoppio della Grande Guerra. Fotografie spesso inedite, alcune esposte in originale, altre riprodotte sono esposte con l’intento di valorizzare un importante patrimonio storico, artistico e culturale, reso fruibile al pubblico grazie alla disponibilità di collezionisti locali. Immagini che ritraggono uomini, donne e bambini, famiglie e gruppi in posa negli studi goriziani dei primi professionisti come Ferdinando Troester, Magnifici Randagi, Heinrich Niggl, Giovanni Battista Mazucco, Valerio Struolo, Augusto Marega e tanti altri. Scatti che ci raccontano la vita dei nobili e della borghesia cittadina della fine dell’800, cosi come delle famiglie popolari e contadine, dei militari, dei sacerdoti e degli ufficiali, nonché degli esponenti della cultura e della politica locale, a fianco dei tanti cittadini goriziani. Inoltre, i visitatori hanno anche la possibilità di osservare i momenti significativi della vita quotidiana del tempo: processioni, visite imperiali, matrimoni e funerali, eventi sportivi. E ancora vedute di esterni, di piazze, del Castello; scorci caratteristici della città catturati dagli ed altri. La mostra è visibile nella Sala dalla Fondazione Carigo in via Carducci 2 a Gorizia Per maggiori informazioni visitare il sito info@fondazionecarigo.it www.mostre-fondazionecarigo.it Marta Prokuda
STEPHEN DAVIS
IL MARTELLO DEGLI DEI ARCANA
Best seller in tutto il mondo e ora ripubblicato in versione aggiornata, il libro analizza l’universo Zeppelin, soffermandosi tanto sugli aspetti più oscuri e scioccanti della band quanto sulla loro musica e i loro concerti che hanno restituito al rock la dimensione più selvaggia e genuina. Dall’esordio di Led Zeppelin I nel suo potente blues psichedelico e il successo di massa, raggiunto pur restando esclusi dalle hit parade radiofoniche, Davis ripercorre una vicenda lunga più di 30 anni che ha alternato i trionfi discografici alle tragedie personali, la fama mondiale alle accuse di pratiche esoteriche e sataniste, la consacrazione di “band eterna” allo scioglimento del 1980 e alle carriere soliste (soprattutto di Plant e Page) arrivate fino ai nostri giorni.
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L’ANGOLO DELLA
LETTURA
JOHN RECTOR
IL BOSCO DEGLI ORRORI GIUNTI
Alcolista incallito con un passato criminale alle spalle, Dexter McCray si risveglia dopo una delle sue sbronze. È a casa, accanto a lui c’è l’amico Gregg, sceriffo della contea. Dexter però non ricorda nulla di cosa sia successo la notte prima. Pare che, ubriaco com’era, abbia minacciato la ex moglie con una pistola e, alla guida del suo trattore, si sia avventurato nei campi sotto casa, fino al boschetto che li circonda. Quando, poche ore dopo, proprio in quel bosco ritrova il corpo senza vita di Jessica, una ragazza di sedici anni, il panico lo assale. Per quanto ne sa, l’assassino potrebbe essere proprio lui... CLIFFORD IRVING
L’ANGELO DEL CAMPO LONGANESI
Gennaio 1943. Al campo di sterminio di Zinoswicz-Zdroj, Polonia sudoccidentale, arriva il capitano Paul Bach. Veterano e ispettore della polizia criminale di Berlino, Paul si è già visto portare via tanto, se non tutto, dalla guerra: ha perso la moglie sotto le bombe e un braccio fra le nevi russe. E ha smarrito la convinzione di trovarsi dal lato giusto. Unica sua religione, i figli e il lavoro. E ora la Gestapo gli ha affidato il compito di smascherare l’autore di alcuni misteriosi delitti, le cui prime vittime sono «un paio di ebrei di una certa importanza e un ufficiale polacco delle SS».
LARS KEPLER
PAOLO MORGANTI
LONGANESI
MORGANTI EDITORI
NELLA MENTE DELL’IPNOTISTA Un serial killer terrorizza Stoccolma: le sue vittime sono tutte donne sorprese sole in casa. Prima di ogni omicidio, l’assassino posta su youtube un filmato rubato alla loro vita quotidiana. La polizia brancola nel buio, finché sulla scena del quarto omicidio non viene fermato un uomo in evidente stato confusionale, un certo Martin Brand, appartenente a una ricca e influente famiglia svedese. Il sospetto omicida ha una profonda ferita alla testa e ha perso completamente la memoria... La sua famiglia non vuole certo proteggere un presunto assassino, ma deve avere la certezza della sua innocenza.
IL BOSCO DEL CERVO BIANCO Friuli, 1531. Pre’ Michele è disperato per essere stato spedito sei mesi in Carnia, dove dovrà sostituire il pievano di Cescláns. Partito con il morale a terra, dopo le iniziali ritrosie è accolto con affetto dalla nuova comunità, che gli fa scoprire un nuovo modo di vivere. Dopo alcuni giorni, Michele fa la conoscenza di Math, un giovane uomo molto saggio e alquanto misterioso, che gli svela poco a poco la storia del popolo Celtico, coinvolgendolo in un’avventura al limite del credibile, tra drùidi, dèmoni e antiche leggende.
le belle di TremilaSport UDINESECALCIO
Walentina
Foto: Piergiorgio Grizzo - Make up: Nicol Dose
Occhi di gatto
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Foto: Marco Favretto - Make up: Alice Pontoni
le belle di TremilaSport
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le belle di TremilaSport
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Foto: Marco Favretto - Make up: Alice Pontoni
le belle di TremilaSport
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i definisce una pazzerella, Walentina “Robyn” Gattesco, uno spirito libero che ama vivere fuori dal gregge, una che non le manda mai a dire. “Una caratteristica del mio segno, il Leone” – sottolinea la ventunenne modella di Gonars, che poi chiarisce la doppia “V” del suo nome e quel “Robyn” infilato in mezzo: “Walentina con la doppia V appunto per differenziarmi e il secondo nome è quello di Ryhanna, della quale sono una fan”. Insegnante di hip hop alla Broadway Dance, Walentina ha iniziato a danzare all’età di quattro anni, portata a scuola dalla mamma che, dice lei, voleva “femminilizzare” quella sua figliola un po’ maschiaccio: “Giocavo infatti a calcio con i bambini, preferendo i loro divertimenti a quelli delle bambine – lei ricorda – . In seguito mi dedicai con buoni risultati al canottaggio nelle file del club Canoa S.Giorgio ma al tirar delle somme preferii appunto dedicarmi
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a quelli che criticano e un’iniezione di autostima – Walentina spiega la propria scelta - . Ho un fisico solido, plasmato dallo sport e dalla danza e mi piaccio così”. Un’opinione propria anche di chi le sue foto le guarda e apprezza pure il suo viso che “buca”, con grandi, intensi occhi verdi da gatto e labbra carnose. Un corpo, il suo, che si è prestato pure integralmente al body painting, presentandosi come un’affascinante, moderna opera d’arte. Ma c’è anche altro che Walentina ama nella vita: “Mi piace viaggiare e le città che più mi sono rimaste
alla danza moderna”. Ma il calcio le è rimasto dentro, tanto che è da anni una fedele abbonata dell’Udinese e un’ammiratrice di Di Natale, tanto da chiamare Totò il proprio cagnolino. E alle foto artistiche ci è arrivata, come spesso accade, quasi per caso: “Per me una sfida
Foto: Yan Bertoni
UN CAGNOLINO DI NOME TOTO’
Walentina Gattesco è anche un’appassionata tifosa dell’Udinese
dentro sono la splendida Berlino, della quale mi sono davvero innamorata, e in Italia Roma. Ma amo anche molto…dormire e potrei farlo ventiquattr’ore su ventiquattro!”.
angi, m , i r e d desi e s , i o lcetto n a c a , o Qui da iliard b a i h c bevi, gio a freccette. o tite, r a p e l rdare a u g e h c noi n o c o l Puoi an o tare s s e r u p op
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AMARCORD Il tecnico triestino Cesare Rubini, a sinistra, volle portare il giovane Carlo Fabbricatore al Simmenthal Milano, dopo averlo visionato a Gorizia nel settembre del 1971.
amarcord
QUEL FACE TO FACE CON IL GRANDE
BRADLEY di CARLO FABBRICATORE
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anti, troppi anni orsono Gorizia era una fucina inesauribile di giocatori di pallacanestro grazie alla presenza di allenatori straordinari. Ne cito alcuni in ordine sparso: Zorzi, Gubana, Bensa, Krainer, … potrei continuare all’infinito. Ho iniziato a giocare a basket a circa sei anni sotto la guida di Tonino Zorzi, ottimo allenatore di fondamentali anche se burbero con noi bambini. Come dimenticare le finali nazionali dei Giochi della Gioventù sotto la guida del paterno Gubana, grande educatore e bravissimo coach? Nel 1971, una sera di settembre, Rubini venne a vedermi giocare a Cervignano in un torneo estivo. La leggenda narra che il Principe non andava mai a vedere i giovani, ma per me fece un’eccezione. Alcuni giorni dopo convinse i miei genitori a lasciarmi andare a Milano a giocare nel Simmenthal : si realizzava il sogno di qualunque ragazzo che giocava a basket. Importanti nell’ultimo anno goriziano gli insegnamenti tecnici di Bensa, maniacale nella cura dei dettagli tecnico-tattici. A Milano l’ambientamento fu immediato anche perché la lingua ufficiale era il dialetto triestino e mi sembrava di vivere in una enclave della Venezia Giulia. Fu una
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grande soddisfazione ricevere il trofeo Giovani Promesse 1972/73 Giganti del Basket. Una delle più grandi emozioni è stato l’allenamento face to face con Bill Bradley che era arrivato per giocare un torneo estivo: noi due con Rubini nella palestra di Rapallo! Per la mia generazione Bill era una leggenda … e quel practise fu incredibile. Era tutto tranne che una superstar, ben lontano dagli stereotipi dei giocatori NBA. La semplicità della sua pallacanestro era meravigliosa, da clonare per le generazioni future. Ho avuto la fortuna di essere allenato dai migliori allenatori dell’epoca: Rubini, Faina, Guerrieri, Cerioni, Primo, D’Amico, Gamba e Dean Smith. Nel 1976 facevo parte della Olimpia targata Cinzano che vinse la Coppa delle Coppe ma proprio prima della partita contro l’Estudiantes, in allenamento, un mio compagno di squadra con un assurdo fallo mi procurò un infortunio che mi costò uno stop di quasi due anni. Ricordo con grande affetto il professor Pietrogrande che mi operò e la famiglia Vicenzi che nell’anno della mia permanenza a Verona mi fece curare come un figlio. Sandro Gamba mi riportò nella massima serie a Torino con la Chinamartini. In quell’anno fui nominato da SuperBasket il rientro dell’anno e per me fu una grande soddisfazione capire che potevo rigiocare, malgrado l’infortunio, a certi livelli. Gamba è stata la persone più importante della mia vita sportiva. Gli allenamenti con Dean Smith sono state una delle più belle esperienze di gioco che un atleta possa immaginare. Coach Smith è semplicemente un genio del nostro sport e le sue “lezioni” sono state qualcosa di irripetibile. Dei giornalisti dell’epoca ricordo con piacere Aldo Giordani che era sempre prodigo
MOMENTI DI GLORIA Nella foto a destra: 1974/75, Fabbricatore in gancio in Italia - Usa al torneo di Mannheim (Germania). Sotto: l’asso Bill Bradley e Fabbricatore al tiro.
Il play guardia goriziano rivive i suoi esordi nel capoluogo isontino e le esaltanti esperienze milanesi insieme a grandi allenatori e giocatori entrati nel mito di elogi nei miei riguardi anche dopo l’infortunio. Il grande Aldo è stato uno degli artefici del boom del nostro sport prima con le sue telecronache e poi con i suoi articoli. Ho giocato con la squadra giovanile più forte di sempre: i mitici ’58 dell’Olimpia. Abbiamo vinto in tutte le categorie e di quella squadra ben 5 ragazzi hanno calcato i campi della Serie A. Nessuna squadra giovanile è stata in grado di esprimere un basket di così alta qualità, generata dalla grande capacità di passaggio e comprensione del gioco di tutti i componenti di quel roster. Ho avuto grandi presidenti: Bogoncelli, Rossi di Montelera, Grimaldi… tutti appassionati supertifosi e amanti dei propri giocatori. Bogoncelli veniva all’allenamento
AMARCORD
un paio di volte al mese, si accomodava in parterre e il mitico custode Zaccaria gli portava su un vassoio il Chivas con tanto di secchiello del ghiaccio. Il Presidente qualche volta entrava nello spogliatoio a fine partita ma non ricordo di averlo sentito parlare del match. Un gentleman. I casi della vita mi hanno portato a militare nelle formazioni professioniste di Udine e di Trieste ma mai nella mia Gorizia. A Udine ho avuto il piacere di lavorare con un gruppo di amici come Flavio Pressacco, Franco Collinassi, Walter, Jefferson, Steve,
Gigi, Egidio, Giampiero, Tiziano ‌ senza dimenticare nessuno. Ho lasciato per ultimo il professor Franco Colle che mi ha seguito dal punto di vista atletico come nessuno mai aveva fatto. Farei un grande torto se non ricordassi Narciso Scolaro massaggiatore-confidente-amico. Chiudo con un richiamo a tutti gli addetti ai lavori della nostra regione affinchÊ ritornino a seguire i settori giovanili come un tempo per riproporre ai massimi livelli i giocatori della nostra terra. E...buona Pallacanestro a tutti!
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BASKET
BASKET DAY Adami, al centro, tra Nobile, Micalich, il Sindaco di Cividale, Balloch, e Bardini alla presentazione della manifestazione.
CIVIDALE E LIGNANO PUNTE DELL’ICEBERG
Il presidente della Fip regionale, Giovanni Adami, delinea un 2015 di alto livello
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olitamente i bilanci ama stilarli a fine stagione sportiva ma il 2014 è stato per il presidente della Fip regionale, Giovanni Adami, dichiaratamente un anno da incorniciare, un momento per il quale vale la pena di uscire dagli schemi tradizionali. E anche il 2015, sottolinea, si presenta con un programma da leccarsi i baffi. “Il top è stato l’organizzazione a Udine dei campionati europei femminili Under 20, con la nostra nazionale a conquistare la medaglia di bronzo – evidenzia il numero uno del basket reincontri al gionale - , un evento che ci ha aperto la strada verso l’asseBasket Day gnazione delle finali continentali Under 20 che si disputeranno a luglio a Lignano. Un riconoscimento che ci ha inorgoglito e che vogliamo onorare con il massimo impegno, anche perché a livello giovanile si tratterà di un evento che vedrà in scena giocatori già professionisti di livello internazionale. Ma non trascuriamo cer-
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Il presidente Giovanni Adami
to per questo la pallacanestro regionale e sotto questo aspetto è andato in scena lo scorso week end il Basket day di serie D mentre il 24 e 25 sarà la volta della C”. D: E come teatro è stato scelto significativamente il nuovo palasport di Cividale. “Si, con il motto “Basketball is coming home”, a significare che una delle case della pallacanestro regionale è appunto Cividale, una location che intendiamo riportare ai giusti livelli dopo che gli anni scorsi ha ospitato pure una fase delle finali nazionali Under 19. In tutto ben 17 incontri e voglio a questo proposito ringraziare dell’ospitalità il Sindaco della città ducale, Stefano Balloch. Tengo inoltre a ricordare che anche l’Apu ha disputato recentemente al Perusini l’importante incontro di serie B contro l’Orzinuovi, con un buon afflusso di pubblico”. D: Cividale ha fra l’altro per lei un significato speciale. “Certo. Sono stato capitano della Longobardi nell’anno della promozione in B2, un momento che non posso dimenticare
BASKET STEFANO TONUT Figlio d’arte, è una delle colonne triestine in A2, azzurro e protagonista del recente All Star Game di Mantova. MICHELE RUZZIER Prodotto del vivaio triestino, si sta imponendo ora in serie A nella Reyer dopo essersi messo in evidenza nella formazione di Dalmasson. DAVIDE PASCOLO Dopo gli esordi nella Snaidero, il ragazzo di Coseano è esploso a Trento, chiamato in azzurro dal ct Pianigiani.
gravare eccessivamente sulle società”. D: L’appeal con il mondo economico? “Importante, direi, l’apporto dei microsponsores, con la buona quantità di contributi ridotti a risultare efficace. Ma un monumento, ci tengo a dirlo, dovremmo costruirlo al presidente della Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia, Morandini, che con l’apporto dell’Istituto che rappresenta è stato e continua ad essere per noi determinante, contribuendo pure al contenimento delle tasse gara”. D: Una considerazione di massima viene spesso effettuata riguardo al presunto abbassamento, negli ultimi anni, del livello tecnico della pallacanestro regionale. “Considerazione che respingo producendo degli esempi concreti, con molti dei nostri ragazzi e ragazze ad essersi imposti ad alto livello: e cito a questo proposito i vari Tonut, Ruzzier, Antonut-
PALAGETUR Ospiterà a luglio gli Europei U20 e che mi lega indiscutibilmente a questa cittadina”. D: Una Fip regionale, dunque, parecchio attiva ma nonostante tutto sottoposta a critiche sotto alcuni aspetti. “È inevitabile che in qualsiasi situazione si generino i pro e i contro ma se le critiche, che percepisco, sono costruttive le accetto di buon grado. Non abbiamo la bacchetta magica ma mi si deve comunque riconoscere che ogni scelta viene condivisa con le società prima di essere adottata. Appunti che d’altra parte riguardano generalmente le tasse gara, che però sono ancora praticamente invariate da tre anni a questa parte, con aumenti molto contenuti, anche perché è mia intenzione non
ti, Pascolo e Fabio Mian, e al femminile l’azzurra pordenonese Peresson, che attualmente gioca negli Usa, e le giovani atlete che disputano la A1 nelle file della Ginnastica Triestina. Oltre a questo, vanno tenuti in considerazione i successi delle nostre rappresentative in alcuni importanti tornei nazionali. Un movimento, dunque, che continua ad essere di alto livello qualitativo e del quale mi dichiaro soddisfattissimo. Manca in Friuli il traino della serie A, è vero, ma Trieste in A2 sta facendo miracoli con le proprie forze, con lo stesso Jadran, in B, a faticare ma a continuare lungo la strada della valorizzazione del proprio vivaio”. Edi Fabris
LA NOTA
IL CALENDARIO DEL BASKET DAY DI SERIE C REGIONALE. CIVIDALE ANCORA TEATRO DELL’EVENTO
Sgoifo, tecnico del San Daniele
Sabato 24 e domenica 25 gennaio saranno impegnate al Basket Day cividalese le squadre di C regionale, con il seguente calendario: sabato alle 16 Bor Trieste - Collinare Fagagna; alle 18 Romans - Latisana; alle 20 Ronchi Servolana. Domenica: alle 12 Don Bosco Trieste - Breg; alle 15 Codroipese - Tolmezzo; alle 17 Cervignano - Ubc Udine; alle 19 Tarcento - San Daniele. Riposa Fogliano. Nel corso della manifestazione verrà premiato il Basket Time per i suoi quarant’anni di attività. Nel fine settimana 10-11 gennaio ha avuto luogo, sempre al PalaPerusini di Cividale, il Basket Day dei due gironi di serie D, denominati rispettivamente Gasparotto e Porcelli.
“TIME OUT” PER ALLENARE I TECNICI
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on il nuovo anno prende il via la progettualità “palestra aperta per un time out” ideata dal presidente udinese della Fip, Claudio Bardini. Il Comitato promuove un’iniziativa fortemente voluta da Massimo Bredeon, responsabile C.N.A. dello stesso Comitato, e tale proposta ha come principale obiettivo quello di “allenare” i tecnici della pallacanestro. All’ innovativa progettualità denominata “palestra aperta per un time out”, hanno aderito gli allenatori Andriola, Paderni, Sinone, Salineri, Milani, Melloni, Biedov e De Conti per la parte di atletica applicata, offrendo la propria disponibilità ad ospitare durante i propri allenamenti tutti i tecnici che desiderano implementare le loro conoscenze cestistiche ed accrescere la propria professionalità. Gli allenatori interessati avranno l’opportunità di partecipare alla fine delle sedute di allenamento un “time out” di confronto e Massimo Bredeon di approfondimento tecnico. Il progetto è aperto anche alla categoria arbitrale, in quanto si crede che tra l’arbitro e l’allenatore si possa instaurare un dialogo autentico. Il presidente Bardini è particolarmente convinto che l’innovativa proposta formativa possa rappresentare una concreta occasione di collaborazione sul piano tecnico e di dialogo tra le due figure educative. Bardini afferma inoltre che i nostri giovani hanno bisogno di esempi e testimoni positivi, sia dentro il rettangolo di gioco che ai bordi del campo e che lo sport debba essere educato per poter essere a sua volta formativo. Gli interessati possono visitare il sito del Comitato provinciale della FIP udinese (www.fip.it/udine) e trovare tutte le indicazioni per le sedute di allenamento.
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UNIONE CICLISTI CAPRIVESI
CALCIOUDINESE
MTB TEAM GORIZIA
e mail: info@caprivesimtbteam.it • www.caprivesimtbteam.it
LA PUGLIA SORRIDE AL CAPRIVESI MTB TEAM GORIZIA
Alberto BRANCATI Campione Italiano Ciclocross 2015 cat.allievi - Mauro BRAIDOT argento nto n nella ella m master aster 6
T
rasferta impegnativa ma decisamente positiva per il sodalizio presieduto da Roberto CEFARIN quella appena effettuata a Pezze di Greco (BR) per partecipare ai Campionati Italiani assoluti di ciclocross che assegnavano le prime maglie tricolori della stagione 2015 in questa specialità tipicamente invernale ma che ha trovato in Puglia giornate di primavera ed una calorosa accoglienza dagli appassionati locali. A rappresentare il team isontino erano chiamati gli allievi Alberto Brancati e Thomas Marchi, il master Mauro BRAIDOT e gli junior Kristian FERESIN e Rudi MOLINARI, mentre l’assistenza ed il sostegno erano garantiti dal Vice presidente Alessandro BRANCATI e dal
D.S. Flavio TOMASIN. Sull’impegnativo e tecnico tracciato, disegnato nella zona sportiva della località salentina dal ex-campione del mondo Vito DI TANO, il primo a scendere in gara è stato Mauro BRAIDOT, cat. M6 (over 55 anni), che disputava la propria prova nella mattinata di sabato 10 gennaio. Seppur reduce da una stagione tribolata, che ad aprile lo aveva visto protagonista di un pauroso incidente a Nalles (BZ) ed oltre 5 mesi di inattività, il “vecio’” metteva anima e corpo nei 45’ minuti di gara e con tenacia teneva testa ad uno dei favoriti della prova, Aldo MARES, rintuzzando tutti i tentativi di allungo di quest’ultimo e cedendo solo di misura nell’ultimo strappo a piedi che riportava gli atleti nel campo di atletica dove era posizionato l’arrivo. Un’importante medaglia d’argento ad una manciata di secondi dal titolo tricolore che sicuramente attesta le doti e l’impegno di questo sempre verde atleta esempio per tutti i ragazzi. Tempo veloce brindisi per que34 | 14di01un2015 | TremilaSport+
sto importante traguardo, che da solo valeva gli oltre 2000 km che separano Gorizia da Pezze di Greco, che era ora di portare ai nastri di partenza gli allievi, infatti nel primo pomeriggio di sabato gareggiavano prima Thomas MARCHI, allievo 1° anno e Alberto BRANCATI, allievo 2° anno. Thomas era autore di una buona partenza ma veniva coinvolto in una caduta nelle prime fasi della manche, tanto da essere costretto ad inseguire il gruppo dei migliori sprecando energie che alla fine venivano a mancare nella seconda parte di gara portando il giovane cormonese fuori dai migliori 15. Ore 15.30 scatta l’ultima gara di giornata con al via gli allievi 2° anno, Alberto BRANCATI arriva dalla vittoria di forza conquistata alle Cappanelle (RM) il 6 gennaio u.s., ha il morale alle stelle e sente bene il percorso, ma tra se e il tricolore a sbarrargli la strada ha numerosi contendenti, primo tra tutti
Lorenzo CALLONI, campione uscente, poi il veneto Filippo ZANA, dominatore del Triveneto e Pietro PICCO sempre protagonista nelle gare che contano. Il quartetto parte subito a bomba staccando il gruppo con Calloni che prova l’azione individuale, pochi i secondi di vantaggio che riesce a guadagnare, poi alla fine del secondo giro, quando Zana gli piomba addosso un guasto meccanico toglie di scena il lombardo. La lotta continua tra i tre atleti rimasti in gara, con repentini scambi di posizione, fino all’inizio dell’ultimo giro, quando Brancati nel tratto più impegnativo del tracciato, dove sono presenti quattro attraversamenti in serie di un profondo fossato, scatta rabbiosamente prendendo 5-6” di vantaggio. Zana e Picco provano a tappare il buco ma il leader non compie errori e prosegue la sua azione senza esitazione sostenuto dal tifo dello sportivo pubblico, l’arrivo a braccia alzate vede un Alberto Brancati incredulo di questo brillante risultato, Campione italiano Cx 205, che arricchisce una carriera sportiva ancora breve ma già importante. Secondo si piazza Zana, terzo Picco. Domenica 11 è il turno di Feresin e Molinari entrambi scendono in gara motivatissimi anche se non favoriti dalle posizioni in griglia, l’avvio è guardingo per entrambi, ma con passare dei giri Rudi Molinari inizia a scalare posizioni su posizioni, e nei tratti a piedi fa la differenza, a metà gara entra nei top ten, ma non s’accontenta e continua
a spingere fino a raggiungere l’ottavo posto battuto in volata da Bassani, uno dei favoriti alla vittoria finale. Molinari sarà il migliore friulano alla fine, mentre Feresin chiuderà 26mo. Questi risultati premiano lo sforzo dello staff della Caprivesi che da circa dieci anni ha iniziato ad investire anche nella specialità del ciclocross affiancandolo all’attività principale della mountain bike, ed uniti ai 4 titoli di campione regionale conquistati a dicembre da Thomas Marchi, Alberto Brancati, Rudi Molinari e Mauro Braidot fanno del team una delle compagini più titolate ed importanti non solo in FVG. Doveroso il ringraziamento a tutti gli Enti e sostenitori che con il loro sostegno hanno permesso il conseguimento di questi risultati. U.C. Caprivesi MTB Team
Podio allievi 2° anno
Feresin e Molinari
VOLLEY
PRIMO PIANO REGISTA D’ACCIAIO ANDREA NAMAR E’ IL FULCRO DEL GIOCO DELLA PALLAVOLO SANGIORGINA IN SERIE B2
personalità e tranquillità. E’ segno di maturazione che mi auguro trovi conferma nella prossima difficilissima trasferta con l’Ezzelina Carinatese (sabato alle 20.45), sconfitta nell’ultimo turno ma dopo cinque vittorie consecutive». Grande prova di carattere della Pall. Sangiorgina che nonostante alcune assenze importanti è riuscita a espugnare il campo della Adna PCA Padova. Un successo conquistato meritatamente e che consente alla formazione della Bellinetti di portarsi all’8° posto in classifica. Sabato alle 20.45 arriverà a San Giorgio il Giorgione, sconfitta dallo Spes per
PAV UDINE
PRATA IN RIPRESA CORDENONS ARRANCA In B1 maschile pronto riscatto della Viteria 2000 che vince a Modena per 3-0 mantenendo la seconda posizione. Sabato gara casalinga alle 20.30 con la Dolciaria Rovelli, formazione in lotta per non retrocedere. In B2 maschile la Martellozzo torna a sorridere vincendo 3-0 con Povolaro e domenica affronterà alle 18 fuori casa il Bibione. Rinviata la gara dell’Olympia con il Volley Treviso: i goriziani scenderanno in campo sabato alle 20.30 con la Silvolley Padova. I triestini dello Sloga hanno fatto l’impresa vincendo per 3-2 con la capolista S. Giorgio Verona. Sabato trasferta a Bassano dove scenderà in campo alle 20.30. A due giornate dal termine del girone di andata la neopromossa Olympia occupa la quarta posizione e rischia di centrare i play-off promozione. Campionato tranquillo per la solida e collaudata Sloga Tabor mentre la Piera Martellozzo arranca al penultimo posto.
COLPO GOBBO D
L’Atomat interrompe la striscia negativa andando a vincere a Brescia
igerito il panettone si è ritornato a giocare. Ferma ancora ai box Martignacco che recupererà la gara con la Brunopremi mercoledì 28 gennaio. L’inizio dell’anno è stato positivo per le ragazze dell’Atomat Pav Udine che hanno interrotto la striscia negativa di sconfitte andando a vincere per 3-2 sul campo della Sportiva Brescia. «Finalmente vittoria - ha esultato a fine gara il coach Marco Relato -. Le vacanze ci hanno dato modo di lavorare molto su alcuni fondamentali e ieri questo si è visto: 24 muri punto. Abbiamo raccolto molto dalla correlazione battuta-muro-difesacontrattacco, ciò che veramente fa la differenza. Continueremo a lavorarci fino a quando diventerà un punto di forza costante. Speriamo di ripeterci già sabato contro Le Ali Padova che oggi ci precede di un punto. Dobbiamo approfittare dell’occasione e noi abbiamo la voglia di sorpassarle». La gara è in programma al Benedetti alle ore 20.30.
Incomincia il 2015 con una sconfitta per le ragazze della Domovip che a Montale sono sconfitte per 2-3 dall’Emilbronzo. Sconfitta che brucia perché nel 5° e decisivo set erano avanti 8-1 e sono riuscite a perderlo 16-18. La gara è stata tiratissima ed entusiasmante. Domenica a Porcia la aspetta un compito agevole dovendo affrontare alle 18 il fanalino di coda Liu Jo Modena. Martignacco, ottavo in graduatoria con 18 punti, si prepara per affrontare sabato 17 alle 21 a Cerea (Verona), l’Isuzu Enermia che occupa il quinto posto in classifica con 22 punti. In serie B2 bravo Talmassons a non lasciarsi condizionare dalle assenze contro un Argentario sceso in campo con nuovi rinforzi deciso a migliorare la propria difficile classifica. «E’ proprio questo l’aspetto che mi è piaciuto di più della mia squadra – ha dichiarato il presidente De Paoli -. Nonostante le assenze di Bon e Nardone, superate le difficoltà di inizio match, ha gestito la gara con
2-3 nonostante il cambio del tecnico. La Simagas subisce una pesante sconfitta per 1-3 dal Monselice rovinando il bel percosro fin qui tenuto. Neo-promossa in B2, la squadra allenata dal coach bosniaco Senad Begic ha avuto sin qui un ruolino di marcia invidiabile, forse perfino al di sopra delle aspettative, meritandosi ampiamente l’attuale terzo posto in graduatoria. Sette le vittorie complessive ottenute dalle giuliane, i cui “fiori all’occhiello” sono il successo esterno su Aduna (1-3, alla quarta giornata) e quello casalingo su Giorgione (altro 3-1, alla settima). Delle tre sconfitte incassate dalla Libertas, invece, due sono arrivate contro le prime della classe, Talmassons ( 3-0, alla terza di campionato) e Fratte (1-3 in casa, nel penultimo turno prima della sosta natalizia), mentre l’unico stop “imprevisto” è stato quello rimediato a Belluno (3-1 alla sesta giornata), dove comunque hanno perso diverse “big” del girone. Valter Fabbro
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VOLLEY
AI RAGGI X
SORANZIO, IL GRUPPO È IL NOSTRO SEGRETO Intervista al regista di Cervignano, tra le più belle sorprese della prima parte di stagione La formazione della Credifriuli Cervignano.
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a Credifriuli non fa sconti. Nel campionato di serie D maschile la formazione di Cervignano ha vinto tutte le 9 gare fin qui disputate concedendo agli avversari solamente 3 set. Il campionato è ancora lungo ma dopo un avvio così solamente loro possono perdere il treno per la serie C. Troppo forti? «Per ora sta andando molto bene il campionato e speriamo di continuare così, ma non è chiuso fino a che non lo dice la matematica, anzi con un girone di ritorno tutto da giocare é tutto aperto - ha dichiarato il regista Stefano Steve Soranzo -. Noi chiaramente speriamo di continuare così perché stiamo mettendo in mostra un buon gioco e soprattutto un gran carattere nei momenti di difficoltà». «Il nostro segreto? Sicuramente il gruppo: il nucleo è formato dal gruppo storico delle giovanili, infatti quest’anno insieme a me sono tornati anche Nunzio Mennillo e Riccardo Pellizzari. Inoltre, c’è stato un gran innesto in banda come Andrea Cordenos e un uomo d’esperien-
za come il capitano Damin. Poi ci sono tutti i ragazzi delle giovanili che sono molto promettenti e sempre pronti a dare l’anima». Il regista di Cervignano parla poi della lotta promozione: «Sarà come sempre agguerrita. Cus e Pittarello sono favorite, ma anche le outsider sono molto pericolose. Come formazioni promettenti vedo molto bene il Soca che gioca con un’under 17 già ben rodata, sono molto bravi e non mollano un pallone. Anche il Coselli è molto giovane e sono tutti molto ben messi fisicamente, una certezza per il futuro. Per quanto ci riguarda dobbiamo pensare a tenere questo ritmo e questa mentalità» (v.f).
LA FERRO ALLUMINIO ALLUNGA LA STRISCIA POSITIVA IN SERIE C In C maschile la Ferro Alluminio sembra avere una marcia in più. Dopo 9 giornate guida imbattuta la classifica e con soli 3 set al passivo. C’è da dire che alle sue spalle l’unica formazione che fino ad ora era riuscita a tenere il passo, il VB Gemona, sta pagando l’assenza continuata di numerose pedine fondamentali. Nell’ultima giornata i triestini si sono imposti nettamente per 3-0 con i cugini del Bussetti mentre
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Dobbiamo mantenere ritmo e mentalità vincente il VB Gemona ha perso per 1-3 il derby collinare con la Pall. Buia. Ora alle spalle della capolista è rimata la VB Udine che ha vinto 3-0 con l’Hammer. A due giornate dalla fine del girone di andata la Ferro Alluminio è certa della final4 di Coppa Regione, al VB Udine manca poco mentre sarà lotta per la conquista delle altre due piazze. In C femminile l´esordio della Farmaderbe nell´anno nuovo si è rivelato più agevole del previsto per il mediocre valore delle avversarie, il Minerva Millenium. Contro le penultime della serie C, le ragazze di Villa Vicentina ci hanno messo meno di un´ora a conquistare i tre punti e confermarsi prime in classifica.
UDINESECALCIO VOLLEY
CAMPIONATO PROVINCIALE U18F
A.S.D. OLIMPIA - PASIAN DI PRATO
Foto di Andrea Moratto TremilaSport+ | 14 01 2015 | 37
SPECIALE LIBERTAS CALCIOUDINESE
Tutto esaurito al PalaPredieri per Ottanta Music on Ice
IN BREVE NORDIC WALKING
PATTINAGGIO SUL GHIACCIO
NASCE LA NORDIC WALKING LIBERTAS VILLANOVA
Il pubblico ha raccolto l’invito e riempito gli spalti del PalaPredieri di Piancavallo (oltre 700 posti a sedere), dimostrando di apprezzare la nuova proposta. Non possono quindi che essere pienamente soddisfatti gli organizzatori di “Ottanta music on ice”, lo spettacolo di sport e musica allestito dalla neonata Associazione Ghiaccio Pordenone Libertas. Le prime “star” della serata sono state le bambine della Agp, che hanno depositato un lume a centro pista, auspicando lo sviluppo in loco delle discipline su ghiaccio. Si è infatti iniziato con una dimostrazione di hockey, un match tra gli amatori
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della Agp e il team Phoenix di Sacile. I versatili atleti della Pattinaggio Libertas Porcia si sono quindi cimentati nello short track, seguiti dal gruppo adulti che ha eseguito una coreografia sulla musica eseguita dal vivo dalla Starlight Band di Fontanafredda. E qui gli spettatori hanno cominciato a scaldarsi per l’entusiasmo. Tra gli ospiti speciali, un undicenne si è esibito in salti doppi, trottole e angeli. Infine è stata la volta dei pattinatori professionisti della Ghiaccio Spettacolo, che con i loro numeri hanno infiammato la platea. L’ovazione finale ha sancito la riuscita dell’evento.
“La sinergia è alla base del successo della manifestazione - commenta Flavio Carlini, presidente della Agp - ringrazio quindi gli innumerevoli sponsor, la Cooperativa 1265 e mia moglie Elisa. Insieme siamo riusciti a realizzare qualcosa che rimarrà memorabile per Piancavallo”.
Nel 2010 alcuni appassionati della “camminata nordica” si erano appoggiati alla polisportiva Libertas Villanova di Pordenone per consolidare un gruppo di praticanti, promovendo nel contempo iniziative tese all’acquisizione dei brevetti di istruttore, necessari a far nascere una scuola di disciplina. Dopo quattro anni di lavoro, è maturata la decisione di assumere una forma associativa autonoma, ed ecco nata la Nordic Walking Libertas Pordenone. “Da tempo siamo convinti che sia di utilità sociale e relazionale creare gruppi di cammino in ogni quartiere della città – spiega Bruno Tallon, nume del sodalizio – ciò permette di migliorare la qualità della vita tramite un’attività semplice e alla portata di tutti. Quello che caratterizza il Nordic Walking è proprio il concetto di educazione al movimento come una sana abitudine per uno stile di vita attivo”. Non solo, “è uno sport praticabile ovunque, offre innegabili benefici, porta ad assumere la corretta postura, non fomenta l’agonismo e costituisce un’occasione di divertimento, oltre che un interessante pretesto per la riscoperta e la valorizzazione del nostro territorio – aggiunge Fabrizio Montico, presidente del sodalizio – tutto questo grazie anche all’apporto dell’amministrazione locale e alle risorse della Libertas, determinanti per poter dare ampio respiro ai nostri progetti”. Il luogo di ritrovo è nel quartiere di Villanova, di fronte alle Scuole elementari, il martedì e il giovedì dalle 20.30 alle 22.
UDINE | TRIESTE | PAD
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SPECIALE LIBERTAS JUDO
JUDO
Prosdocimo è d’oro Dalla finale nazionale del campionato italiano Esordienti svoltasi a Roma, il Judo Vittorio Veneto (affiliato alla Libertas pordenonese) è rincasato con il tricolore conquistato da Mattia Prosdocimo (soprannominato “il Ragazzo del podio” per la sua costanza) e il bronzo di Davide Bernard. I due prestigiosi risultati concludono un anno particolarmente felice per la società trevigiana. Nel 2014 i judoka vittoriesi sono infatti riusciti a vincere un titolo italiano praticamente in tutte le fasce di età. L’oro di Mattia Prosdocimo fa infatti “pendant” con il primo posto nei Cadetti di Linda Amadio e il titolo Juniores di Alessandra Prosdocimo. Agli Assoluti d’Italia svoltisi
L’EVENTO
a ruota in quel di Asti si è poi aggiunto il bronzo di Giorgia Stangherlin. Dal 1977, il club di judo del Palasport vittoriese primeggia nel Veneto da vent’anni consecutivi, collocandosi in Italia tra le migliori società del settore. Da 27 anni il sodalizio organizza inoltre il Torneo più affollato dello Stivale con oltre 2mila partecipanti e 18 nazioni in gara sui tatami. In campo internazionale il Judo Vittorio Veneto si è infine posto in luce con tre medaglie continentali e altrettanti quinti posti, senza dimenticare la partecipazione di Alessandra Prosdocimo ai Mondiali di Miami. Nel frattempo è cresciuta la schiera di cinture nere del club, che oggi ammonta a 107.
Intanto al PalaChiarbola di Trieste si è svolto l’atto finale del Criterium, un circuito di gare che nel corso della stagione (5 le tappe disputate) ha visto confrontarsi 636 piccoli judoka di età compresa fra i 6 e gli 11 anni. Il Criterium è una delle manifestazioni più significative a livello giovanile, in quanto da quindici anni continua a radunare e stimolare le generazioni di baby che hanno scelto di indossare il judogi. A questa passerella conclusiva non potevano mancare i rappresentanti della polisportiva Libertas Villanova di Pordenone, sempre tra i maggiori protagonisti del circuito. Nell’occasione venivano infatti premiati i primi dieci atleti (per punteggio accumulato
nel novero delle varie prove) di ciascuna fascia d’età. Per la classe 2003: Alexandra Iordache seconda classificata, Andrea Martin primo classificato e vincitore del Grande Slam (essendo salito sul gradino più alto del podio in tutte e cinque le tappe), gratificato perciò anche con un fiammante judogi. Per la 2004: Andrea Cigalotto secondo classificato, Mattia Menegatti primo classificato (4 tappe vinte), così come Marco Rorato. Da menzionare infine tutti coloro che per una manciata di punti non sono riusciti ad entrare nel podio conclusivo: Nicola Castoro, Vincenzo Castoro e Alessandro Viva (classe 2003), Marco Pasut, Daniele Babuin e Federico Bonaldo (2004).
OLTRE 500 PER LA FESTA ANNUALE DEL CENTRO PROVINCIALE LIBERTAS DI UDINE Nel periodo delle festività natalizie si è svolta anche l’ormai tradizionale festa delle società affiliate al Centro Provinciale Libertas di Udine, alla quale hanno partecipato oltre 500 fra atleti, dirigenti e tecnici dei sodalizi aderenti all’Ente di promozione sportiva. L’incontro si è svolto nella sala 9 del cinema di Città Fiera a Torreano di Martignacco (Udine) ed
DOVA | MILANO | PRATO
ha compreso le premiazioni degli atleti di tutte le discipline sportive del Comitato Provinciale Libertas di Udine che hanno conseguito risultati importanti a livello provinciale, regionale e nazionale nella stagione 2013-2014. Alla manifestazione sono tra gli altri intervenuti il presidente provinciale Libertas Stefano Secco, l’ex presidente Angelo Compagnon, il
presidente provinciale del Coni Silvano Parpinel, il professor Faustino Anzil per l’Associazione Atleti Azzurri d’Italia, il presidente provinciale della Fidal Adriano Di Giusto, l’Assessore allo Sport della Provincia di Udine Beppino Govetto, il sindaco del capoluogo friulano, Furio Honsel, ed il Presidente del Centro Regionale Sportivo Libertas, Bernardino Ceccarelli.
Tel. 0432 690761 info@ceccarellionline.it www.ceccarelligroup.com TremilaSport+ | 14 01 2015 | 39
TENNIS
A SINISTRA, Jacopo Poles assieme ad Enrico Wood., e Alex Brusadin. A destra Manuela Turolo e Camilla Iussa, anch’esse grandi protagoniste di questa edizione della FriulAdria Cup - Memorial Edi Raffin. Sotto, il gruppo dei premiati con i dirigenti al termine della rassegna tennistica naoniana.
L’ONDA VERDE
DEL MEMORIAL RAFFIN Giovani tennisti all’assalto della dodicesima edizione della FriulAdria Tennis Cup
A
lcuni giocatori presenti al torneo, dall’anagrafica troppo recente, non hanno avuto la fortuna di conoscere il vulcanico imprenditore Edi Aldo Raffin. Fondatore, presidente e anima del poderoso complesso Eurosporting Cordenons, nonché promotore della storica sede di Treviso. Realizzazioni da lui amate visceralmente e adornate con appuntamenti agonistici internazionali di grande respiro. Sotto le due grandi campate che proteggono gli otto campi in play-it, l’orologio del tempo segna la dodicesima edizione del FriulAdria Tennis Cup 2015 (la seconda dedicata a Raffin) sempre con la regia dell’onnipresente Claudio Bortoletto. L’ufficiale di gara è Giancarlo Turrisi, assistito da Francesco Bigaran ed i seggioloni arbitrali ospitano competenti personaggi della sezione di Pordenone che rispondono ai nomi di Fabrizio Barbera, Gianluca Guidi, Gianfranco Marcandella e Giulio Gele edizioni remia, per le gare under 12 e 14, dedicate a mentre Bortoletto e il tecnico Edi Raffin Roberto Gabelli scandiscono i punteggi degli under 10. Lo spiegamento notevole di supporto ai verdi agonisti è conseguenza dell’importanza assegnata al Memorial ed in termini pratici, dalla rara contemporaneità dei sei incontri decisivi, simultaneità realizzabile solamente con una struttura indoor di così invidiabile portata. Combattono per il titolo i decenni Fabio Michielin ed Alex Brusadin e subito
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si diffonde la piacevole novità di vedere in azione due tesserati del Tc Pordenone, due neofiti intenti a disputarsi il primo significativo attestato. Pur considerando le defezioni di Ballerin, Di Pretoro e Borrelli, si deve riconoscere ai due bambini la grinta per aver saputo emergere nei gironi e nel tabellone. Prevale Brusadin per 6-4 6-1 sgusciante e meno falloso, mentre il servizio (ad intermittenza) di Michielin disegna un movimento efficace. E’ figlia d’arte Margherita Marcon, frutto under 10 in maturazione presso l’Atomat Tennis Udinese. Dopo il riscaldamento con mamma Natalia si muove con disinvoltura nei cambi direzionali e quando accelera con il dritto la pallina diventa imprendibile per Benedetta Buratto dell’Eurotennis di Treviso, rivale che tra generose rincorse e palle spioventi riesce a ritagliarsi quattro game per tempo. Lotta in famiglia tra i dodicenni dell’Eurotennis Club che non fanno rimpiangere, per consistenza di gioco, l’assenza del compagno Angelo Rossi. Vince il solido Manfredi Vergine per 7-6 6-1, ragazzino che riesce gradualmente ad ammansire l’impeto di Gregorio De Gasper, giovane virgulto capace di gareggiare per otto match di seguito. Nel settore femminile, portacolori dei circoli di Cividale e Nova Palma ad opera, rispettivamente, di Camilla Iussa e Manuela Turolo. La spunta la più aggressiva palmarina che respinge il tentativo della prestante rivale (una ne fa bene,
ma due ne sbaglia) di prolungare ancor di più il confronto definito per 6-2 7-6. Si sale di categoria e due 13enni, della inestinguibile fucina di coach Sebastiano Fiori che da lustri fornisce materia prima di ottima qualità al tennis regionale e nazionale, danno luogo ad un incontro piacevole dove il sorprendente Jacopo Poles riesce ad esprimere giocate propositive, prima di subire la debordante fisicità di Enrico Wood. Ragazzone la cui fluidità di palla e la continua pressione sembrano ogni giorno più difficili da contenere (6-1 6-4 lo score). Tocca alle donzelle dalle 14 primavere, entrambe con classifica da 3.5, firmare il match più incerto e combattuto delle finali. Merito, soprattutto, di Anna Peres del Modus di Tarcento che, dimentica i precedenti duelli nettamente a favore di Aurora Dal Col, non cede in fiducia, manovra colpi risolutivi in scioltezza, riesce a capovolgere l’esito del primo set e costringe la tesserata dell’Eurotennis ad una attenta gestione della gara per ritrovare il filo del suo gioco che in crescendo le confeziona il titolo per 6-2 2-6 6-2. Festose e applaudite premiazioni, orchestrate da Claudio Bortoletto, presenti la neo presidente dell’Eurotennis Diana Ivette, l’assessore allo sport e vice sindaco di Cordenons Andrea Serio e Pier Tullio Fonda per la Fit regionale che ricorda l’appuntamento sugli stessi campi per il circuito giovanile di Macroarea del 13 marzo. Fausto Serafini
ALTRI SPORT
CATEGORIE La manifestazione è stata riservata alle categorie Under 13 e Under 15
Hockey su prato
ARGENTO Ben 15 le medaglie d’argento, oltre alle 7 d’oro, conquistate dai ragazzini friulani.
7 GIOVANISSIMI JUDOKA D’ORO Al Torneo Shimai di Ciconicco brillano i ragazzi friulani
S
ono sette i friulani d’oro della settima edizione del Trofeo Shimai a Ciconicco di Fagagna, manifestazione riservata alle classi maschili e femminili Under 13 ed Under 15 ed organizzata dallo Shimai Dojo Fagagna che ha registrato la partecipazione di circa duecento atleti ed una trentina di club provenienti da Austria, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sul podio più alto sono saliti Emanuele Virili del Judo Cividale, Nicolae Bologa e Francesco Sanapo del Villanova, Jari Paternò e Sara Furlani dello Sport Team Udine, Fabio Parin dello Shimai Dojo Fagagna e Sofia Cittaro del Dlf Yama Arashi Udine. Per l’under 13 Fabio Parin e la under 15 Sofia Cittaro inoltre, è arrivato anche un judogi nuovo di zecca, premio offerto dalla DecaSport di Trieste per i migliori atleti di ciascuna fascia d’età. Il successo degli atleti friulani è stato evidenregioni ziato anche dalla conquista di ben in gara 15 medaglie d’argento che sono andate al collo di Elia Vacchiani, Emanuele Cavaleri (Shimai Dojo), Amos Fuligni, Serena Gerardo (Cividale), Margherita Cantarutti, Samuele Campana, Lorenzo Moimas (Dlf Yama Arashi), Pietro Dri (Sport Team), Davide
Foto: Pessina
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Corradina (Tolmezzo), Marco Orlando (Kuroki), Eleonora Gollino, Gaia De Nardo (Judokay Gemona), Mauro Fort (Dojo Sacile), Veronica Piticco, Elena De Bortoli (Skorpion) e diciotto medaglie di bronzo, che hanno premiato Daniel Perabò, Asia Golosetti (Kuroki), Jacopo Totis, Luca Bernardinello, Gioele Bortolussi, Manuel Bortuzzo (Shimai Dojo), Riccardo Lizzi (Cividale), Greta Castellan, Federico Lo Gatto (Sport Team), Leonardo Zomero, Diego Mortal, Francesco Cargnelutti, Nicole Versolatto (Dlf Yama Arashi), Annalisa Doriguzzi Breatta (Tolmezzo) Noah Bortolussi, Valentina Marchetti (Dojo Sacile), Riccardo Tonus (Montereale), Leonardo Mourlot (Azzanese). Il primo posto della classifica per società è stato occupato dal Judo Vittorio Veneto, già vincitore dell’edizione 2014, seguito da un quartetto FVG composto da Dlf Yama Arashi Udine, Shimai Dojo Fagagna, Sport Team Udine e Muggesana. Quasi en plein FVG anche nella premiazione dei migliori atleti della gara, con gli Under 13, Giulia Longo dell’A&R e Fabio Parin dello Shimai Dojo (pari merito con Nicolò Caromani del Judo Caldonazzo), che sono stati premiati dal Sindaco di Fagagna Aldo Burelli ed ai migliori Under 15, Sofia Cittaro del Dlf Yama Arashi e Alessio Piacentini della Muggesana. (e.d.d.)
SNOW RUGBY VINCONO INVICTUS E pETROVICE Invictus Donkeys nella categoria maschile e le ragazze del Petrovice Rugby Club, in quella femminile, conquistano la terza edizione dello Snow Rugby di Tarvisio. La manifestazione sulla neve alla base della pista “Di Prampero” si è così dimostrata, per l’ennesima edizione, una manifestazione coinvolgente, strutturata in maniera professionale e ben gestita.
CANTIERINE A RIVA DEL GARDA I quattro punti conquistati a Padova dal Riva del Garda, a cui vanno sommati gli altri tre del concentramento di andata giocato lo scorso 7 dicembre, qualificano le giallonere alla “Final five” scudetto U19F indoor. Soddisfazione condivisa con la Fincantieri Leyline che ha contribuito al risultato con sei atlete prestate al club lagarino. Tre le compagini iscritte al girone eliminatorio (oltre al Riva, il Cus Padova e le lombarde dell’Argentia Gorgonzola) che ha qualificato per la finale due formazioni. I due concentramenti (andata 7 dicembre 2014, ritorno 11 gennaio 2015), si sono disputati nella palestra di Via Giordano Bruno a Padova, che ospiterà anche il torneo di finale in programma a fine mese (31 gennaio e 1 febbraio 2015). Queste le ragazze cantierine scese in campo (tra parentesi le presenze): Giovanna Golluscio (portiere, 2), Alessia Meden (portiere, 2), Silvia Napolitano (4), Martina De Luca (4), Martina Golluscio (4), Annabel Napolitano (2). Questo il programma della Final five di Padova in cui sarà impegnato il Riva con le ragazze monfalconesi in organico: Sabato 31.1, ore 15.10: HC Valchisone (TO)-HC Riva; ore 17.30: HC Savona-HC Riva. Domenica 1 febbraio,ore 09.00: CUS Padova-HC Riva ore 11.20: San Saba Roma-HC Riva.
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LE PROMESSE servizi a cura di BIANCA MARIA GONANO
SULLE ORME DI PAPÀ
ESERCITO «Il Gruppo sportivo dell’Esercito crede in me, sono stato fortunato»
Giuseppe Montello, emergente del biathlon, ha ereditato il dna paterno
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e nasci a Forni Avoltri, ultimo comune carnico prima di entrare in Veneto nella valle di Sappada, non puoi che indossare gli sci appena smesso il ciuccio. Le montagne ti circondano e la neve d’inverno è più di un elemento naturale. La regola è valsa anche per il bimbetto di cinque anni appassionato di sci da fondo come tutti i suoi coetanei, Giuseppe Montel-
GIUSEPPE MONTELLO in piena azione al poligono.
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lo, ventiduenne in forza al Gruppo Sportivo dell’Esercito e recentemente vincitore in Val Martello delle sprint per la Coppa Italia di biathlon. Una performance al tiro da vero cecchino (9/10) che gli è valsa la convocazione per l’Ibu Cup di Obertillach : “A cinque anni ero già iscritto allo Sci Club del paese e a 11 ho iniziato a sparare con il fucile ad aria compressa, amando subito questo sport. Fino a che ho potuto, ho praticato sia fondo che
biathlon, lasciandomi aperte le due opportunità. Poi, a quindici anni, ho scelto definitivamente il biathlon per le difficoltà a gestire e coordinare i due calendari. Contemporaneamente ho iniziato a studiare all’alberghiero a Tolmezzo ma sono arrivato fino al quinto anno senza mai sostenere gli esami di stato. E’ un vero peccato, anche se poi devo dire di essere stato fortunato ad entrare nel gruppo sportivo dell’Esercito che ha creduto in
me. Ora come ora sarebbe troppo complicato riprendere gli studi. Trascorro il mio tempo a Forni al Centro sportivo che è uno dei migliori in Italia sia per l’estate, con 4 chilometri di pista da skiroll, sia per l’inverno. Inoltre giro molto tutto il centro Europa per seguire i raduni della Nazionale Under 26. Fortunatamente attualmente le temperature sono buone anche da noi e riusciamo ad allenarci alla grande anche a casa. Mi sto concentrando sulla quantità con due allenamenti al giorno: al mattino tecnica e precisione del tiro e pomeriggio allenamento defaticante”. Poi naturalmente ci sono i momenti liberi che Giuseppe trascorre come tutti i ventiduenni: “ Mi piace incontrare gli amici del paese, della scuola e della squadra ma sicuramente, con lo sport che pratichiamo, è più difficile fare tardi la notte”. Il giovane di Forni ha ereditato la passione per il biathlon dal papà, allenatore azzurro: “ Anche se io sono seguito da altri tecnici, quando sono a casa mi dà un’occhiata speciale anche lui. E’ severo quanto serve ma mi segue quando può nelle gare e mi tira su il morale nelle sconfitte. Ma quando c’è da lavorare non cede mai”. Giuseppe si definisce timido e determinato, dinamico e sempre in movimento anche se non disdegna il divano per poter riposare dopo le fatiche di gara. E come giudica il suo anno appena trascorso? “E’ stato un anno un po’ strano dove non ho mai trovato la condizione giusta sugli sci. Di bello c’è stato l’esordio in Coppa del Mondo e una buona preparazione estiva a partire dalla Norvegia. Per questa stagione punto a far bene nell’Ibu Cup per crescere e fare esperienza e a migliorarmi sugli sci dove non mi sento ancora al top, facendo un importante passo avanti verso la maturazione”.
LE PROMESSE
GIOVANE EMERGENTE Francesco Barella in tre significative immagini che ne caratterizzano la concentrazione, il temperamento e la bontà del gesto tecnico.
FRANCESCO BARELLA
DISEGNO IL GIOCO
Il giovane mediano d’apertura dell’Udine 1928 eccelle anche nei calci piazzati
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i è conquistato il posto da titolare in prima squadra a soli 19 anni partendo dal settore giovanile e scalandolo negli anni. Francesco Barella è un giovane di grandi speranze, un mediano di mischia e d’apertura della Rugby Udine 1928 con molti sogni di fare carriera nel mondo della palla ovale ma con i piedi ben piantati a terra, da bravo studente di architettura al primo anno: “L’università è un mondo nuovo rispetto al Marinoni che ho frequentato fino a giugno - ammette -. Ho sempre amato il disegno e ho avuto la fortuna di vedere il mondo, rimanendo sempre affascinato dalle costruzioni e dai palazzi che vedevo, come le case di Gaudì a Barcellona. Posso dire che i miei studi rivelano molto la mia forma mentis anche nel mio modo di giocare. Gioco a rugby da quando avevo cinque anni perché mia madre dava una mano al bar del campo della Leonorso. In quegli anni non esisteva ancora la Rugby Udine Junior. Dall’anno scorso, dopo aver percorso tutte le giovanili, gioco in
prima squadra e per me è un motivo di grande soddisfazione perché fino a poco fa le partite le guardavo dagli spalti e ora sgomito sul campo di gioco”. E’ stato molto emozionante debuttare e un motivo di grande
orgoglio essere parte attiva della squadra della sua città, ammette Francesco: “Siamo molto contenti del nostro campionato perché ci siamo piazzati fra le prime tre della fase preliminare e ora ce la giochiamo tranquilli senza il rischio di retrocedere. Ora il girone sarà molto tosto ma ci batteremo senza patemi d’animo”. Francesco fin da piccolo ha occupato la fascia mediana del terreno di gioco ed eccelle nei calci piazzati: “Ho iniziato come mediano di mischia, mentre negli ultimi quattro campionati come mediano d’apertura. Ho alternato questi due ruoli di regista del gioco e credo che il mio fisico mi abbia aiutato a scegliere questa
posizione. Sono infatti solido e non altissimo, caratteristica principale di chi se la cava bene nei calci da fermo. E’ importante affinare la tecnica ripetendo il gesto mille volte. Fra i miei modelli c’è il giocatore inglese Jonny Wilkinson che ricopriva il mio stesso ruolo e che ammiro molto per la costanza quasi maniacale degli allenamenti a cui non si sottraeva nemmeno nel giorno di Natale. E poi mi piacciono molto gli Australiani, molto più eclettici e funamboli di noi europei.” Le giornate di Francesco sono scandite dai ritmi di studio e di allenamento: “ Devo confessare che il rugby occupa il primo posto nei miei pensieri. Mi alleno tre o quattro volte a settimana e, negli spazi liberi, frequento le lezioni all’università, inserendo la palestra in pausa pranzo per ottimizzare i tempi. Per il resto sono un diciannovenne normale e passo il mio tempo con la fidanzata o con gli amici facendo festa ma con giudizio…non sono infatti un casinaro! Inoltre seguo anche il calcio e il campionato NBA a cui mi dedico nei rari momenti di relax”. E quali sono i sogni fra un progetto e l’altro? :” Non mi pongo obiettivi se non quello di migliorare e di crescere ogni giorno. Il nostro gruppo è aiutato in questo dagli “anziani” della squadra che mettono a disposizione la loro esperienza e ci insegnano a tenere i piedi a terra”.
Gioco a rugby dall’età di cinque anni, quando mia madre dava una mano nel bar del Leonorso e mi portava con sè TremilaSport+ | 14 01 2015 | 43
ALTRI SPORT
SNOWCROSS
SI PARTE DA FORNI 44 | 14 01 2015 | TremilaSport+
Fervono i preparativi per l’avvio di una nuova stagione agonistica del campionato piÚ spettacolare ed avvincente del panorama fuoristradisco italiano: il tricolore Motoslitte
UDINESECALCIO
Rinviata a febbraio per mancanza di neve, la prima tappa si terrà in Carnia e promette spettacolo
A
d ospitare la prima tappa della stagione sarà il Friuli Venezia Giulia con Forni di Sopra, un grazioso centro montano a ridosso nel Veneto, in provincia di Udine. L’organizzazione è affidata al Motoclub Carnico che torna protagonista dello snowcross nazionale dopo sei anni. Era infatti il 2009 quando a Tarvisio prendeva il via, per la prima volta in Carnia, la seconda tappa
frire sia ai piloti che al pubblico due giornate di puro spettacolo. La prova si svolgerà il prossimo 7-8 febbraio; inizialmente prevista per il weekend del 17-8 gennaio, la prima tappa della stagione ha dovuto subire uno slittamento a causa della scarsità del manto nevoso dovuto alle temperature decisamente troppo miti per il periodo attuale. Clima decisamente inadatto al
di un campionato che avrebbe visto a fine stagione il trionfo di Alex Ploner, pluricampione di specialità con ben 16 titoli italiani conquistati nella sua lunga carriera. Ora come allora a coadiuvare gli uomini dello storico club friulano, Roberto Somma, pronto a mettere in campo la propria esperienza offroad per of-
tricolore Motoslitte, che necessita di almeno un metro di neve. Infatti, a causa dei numerosi passaggi e dei motori bollenti a contatto con il manto nevoso, le moto da snowcross, per poter gareggiare, hanno bisogno di molta neve per evitare il contatto con la terra, che metterebbe a rischio l’uso stesso
degli articolati. La prova si svolgerà su due giornate; in entrambe le prove si disputeranno quattro manche da 10 minuti più due giri con partenza prevista per le ore 10:00. Il più veloce si aggiudicherà la tappa, guadagnando punti preziosi per il campionato 2015. Prima del via ufficiale, una sessione di qualificazione determinerà quali piloti faranno parte del Gruppo A e quali del Gruppo B. Tali raggruppamenti saranno poi determinanti per il punteggio finale; infatti chi farà parte del Gruppo B sarà più svantaggiato rispetto a chi si sfiderà nel Gruppo A. La graduatoria delle qualifiche si determina sul miglior giro di ogni singolo pilota; ad aprire le danze della giornata di gara sono però le verifiche amministrative e tecniche. Questa è una fase molto importante perché viene verificato che tutto sia in regola; dal pilota alla motocicletta, dai permessi al personale in servizio. Il tracciato è sviluppato, nella maggior parte dei casi, per una lunghezza di circa un chilometro; al suo interno possiamo trovare salti, panettoni, whoops (una serie di piccoli salti che si susseguono) e ampie curve che permettono sorpassi mozzafiato. Da non sottovalutare neppure i salti, dove il pluricampione Ploner è riuscito a far registrare
una lunghezza in volo di ben 35 metri! Davvero notevole se consideriamo il mezzo con cui è stato fatto. Una motoslitta è caratterizzata dalle “tre 200”: 200 kg, 200 kw e 200 km/h. All’interno del tricolore, a partire dal 2015, le sfide saranno molteplice; numerosi infatti i Trofei messi in palio per la nuova stagione. I cavalieri delle nevi si sfideranno, oltre per la conquista dell’ambito titolo italiano, anche per i Trofei Unde23, Over23, Femminile e Vintage. Quindi non solo un campione, ma tanti vincitori che entreranno a far parte degli Albi d’Oro della Federazione Motociclistica Italiana. Generalmente tutti gli sport motociclisti sono associati al mondo maschile ma, a differenza di quanto si possa pensare, sono diverse (e davvero determinate) le ragazze che prendono parte al Campionato Motoslitte. Tra tutte da sottolineare Magda Morandi, 24enne di Formazza, che ha dato davvero filo da torcere ai colleghi maschietti nelle passate stagioni. Giovanissime e piene di grinta anche Martina Invernizzi e Sabrina Albertinelli, la new entry del mondo del snowcross azzurro. Non bisogna dunque mancare all’appuntamento di Forni di Sopra, dove saranno presenti anche le nostre Lady delle nevi. Il Campionato Italiano Motoslitte viene svolto sotto l’egida della Federazione Motociclistica Italiana. La gestione è affidata a MaxiM, società promoter del tricolore dal 2006. Per la stagione 2015, saranno tre le tappe, tutte da due giorni, dello snowcross nazionale. La prima sarà, appunto, a Forni di Sopra; non servirà fare molti chilometri per raggiungere il luogo del secondo appuntamento stagionale. Sarà infatti Sappada, in provincia di Belluno, ad ospitare i campioni Motoslitte per la terza e quarta prova il 28 febbraio- 1 marzo; il 14-15 marzo andrà in scesa un classico dello snowcross italiano con la tappa conclusiva che si svolgerà a Livigno grazie agli amici del Motoclub Trela Pass. Lo spettacolo è assicurato, non ci resta che attendere la neve!
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CALCIOUDINESE
2015
PROWINTER
9 - 11 aprile 2015 l Bolzano
Unica fiera B2B in Europa
DEL NOLEGGIO E DEI SERVIZI PER GLI SPORT INVERNALI
Fiera internazionale del noleggio e dei servizi per gli sport invernali
Orario: 9.00-18.00 / sab. 9.00-17.00
L’appuntamento DA NON PERDERE
Forum
PREMIAZIONI & CONFERENZE
www.prowinter.it i nostri partner
www.prowinter.it
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UDINESECALCIO
Nuove tendenze a Prowinter ‘15
Cambiano le mode, si affacciano nuove pratiche sportive e si sperimentano materiali innovativi, con alcuni segnali di ripresa che fanno ben sperare il settore degli sport invernali
L
a stagione 2013-2014 ha visto un incremento di venduto sull’anno precedente, sia per gli sci (182.120 paia vs 173.837) che per gli scarponi (188.278 paia vs 175.892), che si è tradotto in un aumento di fatturato totale, da 52,9 agli attuali 55,1 milioni di euro (di cui 31,7 milioni per gli sci e 15,9 milioni per gli scarponi). Un quadro che lancia segnali incoraggianti agli operatori del settore, sempre pronti a rispondere puntualmente alle nuove esigenze dei consumatori. E per comprendere a pieno l’universo della montagna invernale ed essere aggiornati
su tutte le ultime novità, l’appuntamento anche quest’anno è con Prowinter, l’unica fiera b2b dedicata al noleggio e ai servizi per gli sport invernali in programma a Bolzano dal 9 all’11 aprile 2015. I trend sono principalmente legati ad un nuovo modo di vivere la montagna, come dimostrano l’aumento degli scialpinisti, dei freeriders e degli Slons – acronimo di “Snow lovers no skiers” – cioè coloro che amano la neve ma la vogliono vivere senza essere legati alle pratiche sciistiche
Tutte le nuove tecnologie legate allo sci e agli sport invernali all’evento bolzanino
(categoria che, secondo i dati di Skipass Panorama Turismo-Modena Fiere, ha raggiunto le 780.000 unità). Si assiste così ad una continua ricerca delle aziende al fine di proporre prodotti all’avanguardia per chi fa affidamento sulle proprie forze, e non sugli impianti di risalita, per raggiungere le vette. A questo proposito, Alex Pranker di Socrep – distributore esclusivo di importanti articoli nel settore sportivo con particolare accento per il mondo dell’ attrezzatura e dell’ abbigliamento per lo sci e la montagna – segnala come “la tecnologia degli attacchi di scialpinismo si debba concentrare soprattutto sul risparmio di peso, non sottovalutando comunque la questione della sicurezza e del comfort in sciata, elementi su cui da anni lavora il marchio FRITSCHI”. Esigenze di leggerezza confermate anche dal sempre maggiore utilizzo del carbonio, nelle sue varie declinazioni, per le attrezzature, come sottolinea Fabio Furlanis, responsabile marketing di una società finlandese specializzata in attrezzature sportive.
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>> PREVENZIONE SORDITÀ
SALUTE: SENTO MA NON CAPISCO! Il dott. Peter Lloyd ha presentato Lo indossi e... lo dimentichi Risolto!
I
l Presidente dott. Peter Lloyd è orgoglioso di poter vedere realizzato un desiderio: dare a tutti i nostri assistiti una location moderna e fornita di attrezzatura all’avanguardia per poter dare il miglior risultato possibile al miglioramento del vostro udito. Il dott. Peter Lloyd ha evidenziato come la Maico annovera tra gli assistiti personaggi come il cantante Mal che ha donato la sua immagine al fine di poter sensibilizzare tutti al problema uditivo e alla soluzione tramite l’apparecchio acustico e invita tutti a venirci a trovare. “Lo
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